Una poesia anche per te

di DennyRose
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo I ***
Capitolo 3: *** Cap II ***
Capitolo 4: *** Cap III ***
Capitolo 5: *** Cap IV ***
Capitolo 6: *** Cap VI ***



Capitolo 1
*** prologo ***


--Una poesia anche x te Di Daniela Rosa Mascali. “ Vivere nessuno c’è l’ha mai insegnato, vivere non si può vivere senza passato, vivere è bello anche se non l’ho hai chiesto mai, una canzone ci sarà qualcuno te la canterà, perché allora la vita non è vita, la risposta e…… perché noi non l’abbiamo vissuta mai …” Quando sono triste penso alle parole di questa canzone, è vero come vivere la nostra vita nessuno c’è l’ho può dire, né i nostri genitori, né i nostri insegnanti, la donna delle pulizie, la vicina di casa e nemmeno i nostri amici, è un insegnamento che dobbiamo acquisire con il tempo, cadendo e rialzandoci, però vivere la vita fino in fondo, senza rimpianti, vivere giorno per giorno, è bello… Vivere tutte le esperienze che nella vita si vivono. Un modo ci sarà come viverla, solo una persona lo sa,…ed è quello sta nel cielo, Colui che ci ha creati, solo Lui sa come sarà la nostra vita, Lui è quello che decide cosa accade nella nostra esistenza, come sarà il nostro destino, Lui è quello che mi mette davanti a due strade e noi siamo liberi di scegliere, e quando la decidiamo ci guida, ci aiuta, fa di tutto poi quando abbiamo scelto la nostra strada fa di tutto per mantenerci su quella via. Dio sceglie tutto di noi, quando nasciamo, come dobbiamo crescere e come moriamo, alcuni muoiono a 100 anni, altri come me, tra poco. La malattia che mi è stata diagnosticata, circa 9 mesi fa, Sclerosi multipla è ciò che spegnerà la mia candela vitale, è molto raro che questa malattia venga ad una ragazza di 16 anni, 1\1000 nasce con questa patologia e che presenta questi sintomi nell’adolescenza, a quanto pare ho vinto questo primato… Il dottore mi ha spiegato che può darsi che perda la vista tutto in una volta o lentamente, e che molto probabilmente finirò su una sedia a rotelle. Quando l’ho saputo mi sono chiusa in me stessa per un po’ di tempo, quando una volta sono andata ad un controllo è il dottore mi ha visto magra e diversa, ha visto i miei genitori tristi e mio fratello perso nei suoi pensieri, ha consigliato la mia famiglia ha consultare un psicologo e poi di entrare a far parte di un progetto chiamato “ Therapy&Friends”, gruppi di persone con malattie incurabili e terminali che parlano tra di loro dei loro problemi. Io ho subito pensato che era una grandissima cavolata, potevo sopportare lo psicologo ma la terapia di gruppo se lo potevano dimenticare, parlare con un mucchio di persone che non conosco dei miei sentimenti e della mia malattia non fa proprio per me. Dopo la prima visita dallo psicologo, ci sono stati milioni di lite tra me e la mia famiglia perché loro volevano che partecipavo alla terapia ma io non volevo, gli ho chiesto se potevo vivere il resto della mia vita come volevo, all’inizio erano contrari alla mia richiesta, ma poi hanno capito e hanno acconsentito. Ho finito l’anno scolastico in tranquillità e mio padre ha affittato una casa quasi sulla spiaggia per tutta l’estate, e siccome i miei sono divorziati, mio padre ha invitato mia qualche volta a casa per mangiare, ho deciso di passare l’estate con mio padre e mia madre. Non sono mai stata una ragazza popolare nella mia scuola, mi parlavano solo se avevano bisogno di qualcosa, i miei intervalli lì passavo in classe con un libro. Mi sono sempre considerata Invisibile, mio fratello diceva che non è vero,ma io non sono stata mai una che piace, molti hanno paura della mia diversità. Una volta a San Valentino, qualche anno fa, alcuni dei miei compagni mi hanno fatto un brutto scherzo, quando sono entrata in classe sul mio banco c’era una lettera d’amore, io siccome mi immaginavo che non era vera, l’ho buttata nel cestino senza leggerla. Poi i maschi durante l’intervallo, mentre io ero in classe a leggere, sono venuti, e me ne hanno combinato di tutti i colori,letteralmente. Io lì ignoravo,ma loro mi continuavano a parlare mentre un altro, di dietro mia ha versato nella camicia della tempera rossa…. Sono scappata per i corridoi, poi sono andata in palestra e mi sono lavata e mi sono messa la tuta della scuola, non ho mai raccontato a nessuno tutto questo, nemmeno a mio fratello, da quel giorno in poi ha scuola sono conosciuta come … temperina. Adesso vi racconto l’estate quando ho incontrato in mio vero, unico, grande amore… Io adoro il mare,tutto ciò che riguarda l’acqua calma i miei giorni tempestosi, l’acqua è vita, è la vita è qualcosa che mi serve. Mi sono trasferita dalla Colombia,dove mia mamma ha abitato per qualche tempo,è adesso abito qua in Sicilia, mia mamma si è trasferita pure per starmi accanto, i miei genitori si sono separati dopo la mia nascita vi dovete figurare che per il 15 di agosto,mio padre ha invitato mia madre a casa nostra per il pranzo,non è meraviglioso Io adoro tutto ciò che riguarda i libri leggo,tutto, mi rende felice che io posso apprendere nuove cose. Era l’estate prima che io iniziasse le superiori, ero nervosa perché mi spaventavo ad andare in un scuola nuova dove non conoscevo nessuno. La maggior parte del mio tempo durante l’estate, l’ho passata in spiaggia, con un bel libro a farmi compagnia, il secondo il mio umore cambiavo genere, giallo se ero annoiata, così la suspance mi teneva sveglia; romantico se ero felice e frantasi se ero normale. Il 15 di agosto, un caldo bestiale, ed io con il mio solito libro e telo mare mi reco litorale. Erano si è no le sei del mattino, mi piaceva recarmi così presto in spiaggia a guardare il sole sorgere, mi rilassava. Il rumore delle onde, la luce appena nata che mi riscaldava la pelle, mi toglieva dalla mente tutta i miei guai, tutti i miei pensieri. Distendo il telo, poso il libro e mi viene la fantasia di andarmi a fare un bagno, non c’era ancora nessuno che mi poteva disturbare, così mi convinco e vado ad abbandonarmi a quel movimento delle onde che mi quietava. Dopo una bella mezz’oretta che ero in acqua, esco e vedo una persona sul mio telo intento a leggere il mio libro, e a quante pare aveva difficoltà a capire che lingua era. Avvicinandomi mi rendo conto che è un ragazzo che poteva avere la mia età. Un po’ spaventata, gli vado in contro e gli chiedo che ci fa lì. << Ciao, credevo che solo io venissi così presto in spiaggia>> dissi lui. << A quanto pare, non lo sei>> rispondo un po’ fredda. << Comunque io sono Gab. Tu come ti chiami? C’è la spassiamo????>> << vedo che sei molto diretto, preferisco fare 20 versioni di greco, che fare una cosa simile,ed io detesto il greco…>>. << Scherzavo, non mi hai detto il tuo nome>> << Sie, mi chiamo Sie>> <>. << No, vero, è il mio sopranome, mi chiamo Siline>>. << Siline, che bello, ma non sei di qua?>> << No, mia madre colombiana e mio padre siciliano>> << Se non si è capito io mi chiamo Gabriele, piacere. Ti dispiace se resto a parlare con te?mi farebbe piacere>>. Per non sembrare scortese ho accettato. Preferivo leggere il mio libro che parlare con quel straniero, una più in pace vuole rimanere, più è disturbata. Di tutti i suoi discorsi, nella mia mente si registrava solo bla bla,e così via. Poi mi parlava come se ci conoscessimo da una vita, era così scortese,usava tantissime parolacce, mi parlava delle sue esperienze con le donne, ma chi lì voleva sentire,è forte perché pretendeva che io gli dovevo dire quelle mie,ma non c’era niente da dire,non avevo neanche mai baciato un ragazzo,cosa gli dovevo raccontare?? Verso le dieci,i suoi discorsi sono diventati più seri, che tipi di film ti piacciono,dove vai a scuola,cose normale che si chiedono. Poi io ho chiesto :<< Se sei così,gentile,perché fai tutto il gradasso? Ti fai sembrare così duro,quando non lo sei??>> Dal sorriso scemo che aveva in faccia,ho capito che aveva intuito la parola “duro” in un altro senso. Così lo fermato prima che poteva dire delle stupidaggini. Io sono curiosona,mi piace scoprire la gente, scoprire i loro comportamenti, il loro linguaggio del corpo, studiare la gente era un mio hobby,per questo credo che venivo ogni giorno in spiaggia, guardare le madri a fumare le sigarette e lasciare i loro bambini a giocare nell’acqua da soli senza nessuno che lì controllasse. Vedevo un uomo ogni giorno fare sempre lo stesso tratto di strada, piangendo e buttando in mare una rosa, mi faceva pena,fantasticavo che quel uomo aveva perso la sua amata in mare,è per qualche consolazione si recava lì ogni giorno come per chiedere perdono, perché lui è sopravissuto e la sua donna no . Da questa scena triste,osservavo le signore cinquantenne circa che spettegolavano le loro coetanee. Diciamo che capito le persone, ma lui,ma lui no, c’era qualcosa in lui che non riuscivo a leggere, era strano,particolare, mi intrigava vuole capire di più. << Mia madre,mi si arrabbia se non sono a casa per il pranzo di ferragosto>> la sua voce mi ha portato di nuova alla realtà , << Mmhh, AH IL PRANZO NE ME SONO COMPLETAMENTE DIMANTICATO, devo andare, ciao, piacere ci sentiamo … >> il pranzo mia mamma non mi aveva raccomandato altro, di essere almeno questa volta puntuale. È con questo se ne va, e sente un voce lontana che gli dice : << non ho il tuo numero……>>. Ma era troppo tardi doveva scappare. Al pranzo, non facevo altro a pensare al quel ragazzo,che mi aveva tenuto compagnia. Tutti a pranzo,avevano il muso lungo,non capivo il perché, tutti erano tristi,ma io no,pensavo a Gab. Se lo incontravo domani in spiaggia, ma poi riflettendoci,come mi poteva piacere un tipo così, così… rozzo,maleducato più diretto,di un volo palermo-milano. Non potevo cascare per lui, non potevo cascare per nessuno, lei doveva essere forte, non voleva conoscere persone nuove, non adesso, non in questo periodo della sua vita. Mentre pensavo tutto questo,sento qualcuno sbattere le posate sul piatto,era mio fratello maggiore.. << come puoi essere così …. Uh !!>> mi dice << Scusa,come sono,perché non ho il musone,perché non sono triste,perché voglio che le cose più normali possibili! Ne ho il diritto sai!>> << Ma le cose non sono NORMALI, tu non sei NORMALE!!>> e con questo Andrea si alza è si va ad rinchiudere nella sua stanza. Sinceramente la voglia di mangiare non c’è lo da tanto tempo e mi sono alzata senza chiedere il permesso e sono andata da mio fratello. << Andy, posso entrare?>> nessuna risposta. Sono entrata lo stesso. Era disteso sul suo letto,a fissare il tetto, se non mi sbaglio aveva le guance inumidite,dalle lacrime. << Fratellone, dai non piangere, tutto andrà bene>> << come fai ad essere così… così… tranquilla,con tutto quello che ti sta succedendo, io sono così…>> << Arrabbiato,lo ero anch’io all’inizio,ma adesso,lo accettato,e lo dovresti fare anche tu>> << come fai,come fai ad essere così saggia,hai 14 anni e sembri essere vissuta per secoli…>> << Fa parte del mio pacchetto, Andy,tutto parte del mio pacchetto. … Dai,fammi vedere il tuo sorriso, non disperare, non è niente,tutto passerà>> Con questo mi sono allontanata,lasciarlo riflettere, pensavo di ritornare in spiaggia, dovevo calmarmi, dovevo chiarire la mia situazione. A piedi, ritorno a quel paradiso terrestre dove tutti miei pensieri sembravano di sparire. Mi siedo sulla battigia,dove lascio le onde bagnare i miei piedi e lascio qualche lacrima cadere dai miei occhi. << Perché… PERCHE’… perché mi hai fatto questo… io .. io … io…>> << non dovresti,gridare i pesci,si spaventano>> una voce che conoscevo mi dice. << Ciao>> con una vocina mortificata lo saluto << Il tuo ragazzo ti ha lasciato…. O ti ha messo incinta… o ti ha tradita con la tua migliore amica… sai è la storia più vecchia del mondo tu ami lui,ma lui ama un’altra e l’altra è quasi sempre il tuo migliore amico… o o o >> << Dovresti imparare a stare zitto!!!>> un po’ seccata gli dico << non c’è bisogno che mi gridi mica sono un bambino,me ne vado…>> << No,no non te ne andare scusami, io non… vuole dirti quelle cose…sono arrabbiata..>> << questo si è visto..>> ma io già mi ero messo a piangere,non potevo tenere più niente dentro, scoppiavo se non piangevo,in quel momento. Lui non ha detto niente,come se capiva il mio dolore,stava zitto,e occasionalmente distoglieva lo sguardo dal mare a guardarmi e vedere se avevo finito di sfogarmi,sono passati circa venti minuti,prima che uno di noi aprisse bocca… << mi dispiace se ci sono delle cose che ti turbano,se vuoi ne puoi parlare con me,sono tutte orecchie>> dice lui. Ma come si fa a dire a uno che hai la sclerosi multipla e non rispondi più alle cure e la malattia sta accelerando così velocemente che mi restano si è no due o tre anni di vita e c’è la probabilità che io rimanga ceca, è che le cure fanno molto male, è lo so che mi allungano un po’ la vita,ma non né posso più; come si fa a dire che tutti hanno gettato la spugna e che posso morire prima che uno si programmava. Io volevo fare tante cose,essere baciata,sposarmi,essere sgridata dai miei genitori perché sono rientrata a casa tardi… e cose del genere, tutto questo mi è stato negato,come si fa a dire che morirai e non vuoi che l’altro ti veda con occhi diversi. << non è niente e un problema adolescenziale,tutto passerà tra qualche anno>> ed è vero se sarò fortunata arriverò ai 16 anni e non dovrò più vivere queste sensazioni. Diciamo che all’inizio non avevo accettato la mia malattia, vivevo con mio padre in quel periodo dell’anno, mi sentivo male,non lo so,una sensazione dentro,capivo che c’è qualcosa dentro di me che non andava. Mio padre mi ha fatto fare degli esami,è dal quel momento,non sono più stata “normale”. Mio padre e fratello non lo avevano accettato molto bene,poi mia mamma ha peso il primo aereo per Palermo appena lo ha scoperto e non se ne andata più dal quel momento in poi. Ricordo ancore le parole del dottore quando melo ha detto “ Continua a vivere la tua vita con felicità, pianifica tutto come se niente fosse,solo non rimandare le cose se vuoi farle,potrai non avere l’opportunità di non farlo…” è stato come un colpo di pistola in testa. Come si dice a una persona che hai una malattia incurabile e sei terminale… non glielo dici,e tanto semplice. --------------------------------------------------------------------------------- << Sie,ci sei,dai non ti preoccupare,tutto andrà per il meglio>> di nuovo la sua voce mi porta alla realtà. “ lo spero” ho pensato. << Basta piangere per stupidaggini, avevo paura di non vederti mai più hai detto che ci dovevamo sentire ma non mi hai lasciato il tuo numero… dobbiamo risolvere questo problema…>> mi ha detto sorridendo. << Si,scusa – asciugandomi le lacrime- vuoi il mio numero?Dammi il tuo cellulare.>> Melo lo ha dato, e gli ho scritto il mio numero,poi gli ho chiesto <> << Sapevo che ti dovevo amare prima che ti conoscessi…>> “Amare” amare,ma che si è bevuto il cervello,nessuno mi deve amare, io .. io .. non devo amare nessuno. << Per attaccare bottone con un ragazza devi essere più originale,che usare frasi del cioccolatini,dove hai sentito questa frase…>> gli chiedo << Nel mio cuore…>> Ti giuro che in quel momento lo avrei baciato. Ma non posso legarmi a nessun altro, lascio troppe cose su questa terra,non posso---anzi non devo legarmi a nessuno. Ma forse se rimaniamo amici,non farà così male, può essere salutare avere,per la prima volta nella mia vita un amico,che non sia mio fratello. << Per …Amare… legarmi… non lo so… io…io…io.>> << Che ne dici,partire molto lentamente… come amici, per adesso>> con un sorriso alzando il sopraciglio mi ha detto. << e…e… va bene>> Così ho trovato,un quasi nuovo amico, ma non so se sia stato uno delle mie scelte,più sagge. Non ho mai avuto amici,specialmente ragazzi interessati a me. Nella mia classe tutte le ragazze erano bellissime, è tutti i maschi andavano dietro a loro, mi parlavano solamente se volevano i compiti copiati. Perché adesso,un ragazzo che può avere tutte le ragazze di questo mondo, vuole conoscere proprio a me. << Perché????>> gli chiedo << cosa perché??>> << Perché proprio a me??>> << Non lo so, qualcosa nel mio cuore mi dice che tu sei… diversa ma diversa in un modo bello, particolare, qualcosa di magnifico… perché non te…>> << Perché io sono invisibile,e devo rimanere tale…>> << Invisibile… ma io ti vedo, sei bellissima, per quello che conosco sei una ragazza molto…molto.. non lo so, non riesco a trovare la parola per descriverti…>> Siamo rimasti lì,a parlare, divertirci,mi sono distratta, ho rialzato il muro che era cascato lasciano le mie emozioni rifiorire. << Devo andare, abbiamo degli invitati e devo andare… pensavo…se ti andava…solo se ti andava… vuoi… uscireconmedomanisera>> << non ho afferrato,ripeti>> gli chiedo << Vuoi… uscire con me domani sera…?>> tutto ad un fiato mi ha detto. Adesso che faccio,ci conosciamo da meno di 24 ore e già siamo oltrepassando la linea. Ma io voglio andarci,ma non posso, ma mi piacerebbe tanto, non posso legarmi,… o vai al DIAVOLO prendo una decisione, il dottore mi aveva detto che se voglio una cosa di non rimandarlo,devo prendere ciò che voglio,non rimanderò più niente. << ok, dove andiamo??>> con un sorriso gli chiedo, << è una sorpresa,vestiti comoda. Ti vengo a prendere con la moto alle sei.>> << La moto?? Vedi questo può essere un problema… non sono mai salito su un motore, e non credo che i miei mi lasceranno…>> << non ti preoccupare,lascia fare a me…>> Con un bacio sulla guancia mia ha salutata e se ne andato. Lasciandomi nell’intreccio dei miei emozioni e lasciandomi nervosa per il nostro incontro, cosa aveva in mente… Il mio primo appuntamento,wow! Mi sembra strano pure dirlo. Ma sono più che sicura che i miei non mi lasceranno andare, specialmente su una moto,specialmente con un ragazzo. Quella sera mi sono addormentata con la sua immagine che mi sorrideva che mi teneva compagnia. Poi sul mio cellulare,arriva un messaggio, il più tenero che abbia mai ricevuto, era da lui, - ti ho appena conosciuta ed è come se ti conosco da sempre- . Mi sempre così strano, un ragazzo interessato a me. UN RAGAZZO è INTERESSATO A ME,quando me ne sono accorta che urlavo era troppo tardi,mio fratello era già entrato per chiedermi qualche spiegazione. << ma che cavolo fai,se svegliavi papà, altro “un ragazzo si interessa a me”>> Mi fratello, anzi il mio migliore amico, la persona che calma la mia vita tormentata. Quando ha scoperto che avevo la sclerosi,è rimasto impietrito. Lui è tutto per me. Quando crescevo e i miei genitori litigavano per l’affidamento,lui era quello che mi consolava. Non faceva niente che un ragazzo di 17 anni faceva di solito, non usciva mai, quei pochi amici che aveva lì ha lasciati per stare con me. Ha lascito il suo sogno per me, il calcio, lui adora il calcio, lo ha abbandonato per venire con me a fare quei cicli di che mio terapia che mi rimanevano da fare. 4 ore giornalieri di trattamenti,e non hanno fruttato niente solo rovinato la vita di altri. Come potevo tenere nascosto al ragazzo che mi è stato accanto a cercare di recuperare la mia vita,lasciano la sua. << ho incontrato ad uno…>> ho confessato << a uno,e questo uno ha un nome??>> con un sorriso mi chiede, sinceramente non mi sarei mai aspettata una reazione così calma di mio fratello,già era protettivo quando non ero malata e adesso neanche una mosca,si poteva posare su di me,che lui la scacciava,anzi non so come mi lascia andare in spiaggia da sola, forse capisce che nella condizione che sono,a volte mi piace restare da sola. << Gab, Gabriele si chiama.>> << e come lo hai conosciuto??>> Se gli dicevo che mi aveva chiesto di pomiciare con lui,credo che non avrei mai più visto la luce del sole. << era in spiaggia, ieri e non mi ricordo ma per qualche motivo abbiamo iniziato a parlare,una cosa tira l’altra, e mi ha chiesto di uscire,però non lo dire a mamma e papà,promesso, usciamo domani alle sei e… e… hai promesso che non lo dicevi ricordi…>> << Si ok,non lo dico,continua…>> << mi viene a prendere in moto…>> con una vocina piccola piccola gli dico. << IN MOTO!!! MA TI SEI BEVUTA IL CERVELLO??!>> poi casca il silenzio più totale. << volevo che il discorso dei ragazzi, arrivasse tra qualche anno però, non so se posso sopportare un ragazzo e la…la..sclero>> << Dillo,non devi avere paura a dirlo, SCLEROSI MULTIPLA,a me non fa più caldo ne freddo,e solo la cosa che mi toglierà la vita,non è niente.>> << glielo dirai?>> << Cosa? A Chi?>> << La malattia, a questo tipo>> << No, voglio che mi conosce come Sie, non come una malata di terminale... allora posso andare domani, se fai finta di venire con me e poi ci separiamo,dai nessuno se ne accorgerà… ti prego Andy!>> << Non voglio avere niente a che fare con le tue fughe di amore, te la devi sbrigare tu…>> << Ti Prego>> << Prega al Signore,lasciami fuori da questa situazione… sei troppo piccola per andare ad un appuntamento da sola,ma se dici a papà che vai in spiaggia e poi io ti vengo a prendere questo è un altro discorso…>> con un sorriso si volta verso di me. Me lo sono abbracciato tutto, gli volevo un bene dell’anima. << Andy,ti posso chiedere una cosa … ti sembrerà strano,ma mi farebbe piacere…>> << Spara>> << Mi racconti della favola del soldato,come quando eravamo piccoli.>> << si perché no… quello del soldato e la ragazza,non era una specie di poesia o filastrocca non le la ricordo bene,vediamo…Arrivò a tempo di guerra, giusto? – io annuisco-lui sbarcò e tutti videro la sua umanità. Lei guardò con occhi sognanti così vivi così penetranti e di colpo lo amò. Si senti spuntare le ali quando in fine le strinse le mani, lei sentì nello stomaco uno sfarfallio,quella notte bagnò la felicità di caldissime lacrime e che lasciò cadere in mare d aggiunse sale a sale. Lei gli diceva lei,tu sei l’amore mio e tutta la mia vita e per te, ma lui rispondeva lui,ho in tasca una piccola pietra io per costruire pace dove non c’è così,io la porterò dove mi porterà,piccola pietra che forse un giorno si poserà,io la poeterò con tutto il peso che ha. Se ne andò perché la sua sorte di ogni vento è sempre più forte,se ne andò con il suo carico rinunciando a lei,quella notte si alzò fino al cielo tutto il fiato che ne cavò dal profondo dell’addome per gridare il suo nome. Lei gli diceva sei l’amore mio e tutta la mia vita,ma lui rispondeva lui ho in tasca una piccola pietra che forse un giorno si poserà…. prima vuoi raccontate le favole e adesso ti addormenti sul più bello. Buona notte cucciola>> Con un bacio Andy, mi lascia ai miei sogni. Il soldato e la principessa la mia favola preferita,quando i miei litigavano,trovavo consolazione solo in questa favola,e lo Andy me la sapeva raccontare,nessun altro riusciva mette l’emozione che ci metteva lui, questo sarà una cosa che mi mancherà. Le cinque e mezzo del giorno seguente, mi sentivo come se mi avessero messo delle formiche nei pantaloni,ero così nervosa,non sapevo che mettermi. –comoda,mi devo vestire comoda- MA NON HO NIENTE DA METTERMI!!!! < <> << Più comoda di un paio di jeans e top che vai cercando…>> << Non sono bella vestita in quel modo… io… >> << è vero non sarai bella,sarai bellissima… Dai si sta facendo tardi… sono le cinque e quarantacinque>> <> Mi sono vestita in un batti baleno e sono corsa via. Mia mamma mi aveva chiesto dove stavo andando,ma ero già al giro dell’angolo. Sono sicura che Andy mi coprirà. Lo aspettato all’angolo di casa mia, abbastanza lontana per non essere vista. 6,00,ancora nessuno…6.03 ancora niente… 6, 05 panico più totale, forse era tutto uno scherzo,o forse… mi ha preso in giro… ho ha avuto un incidente con la moto. << Ciao…- mi sono sentita una mano sulla spalla e mi sono voltata- e… scusa il ritardo … dovevo mettere benzina… e… comunque… ciao>> << Vedo che sai usare molto bene le parole- sorridendo gli dico- e questa la tua famosa moto?>> << Si non è bellissima, gli voglio bene come una figlia…>> << Esagerato!!>> << Sei bellissima, ecco vedi… questo….questo è per te…>> Mi porge un bellissimo fiore, non né avevo mai visto uno simile, sembrava un incrocio tre una rosa e un iris, di un colore arancio stupendo. Silenzio cala nella nostra presenza,poi lui rompe il silenzio. << Se devo essere sincero… non sono stato in ritardo per mettere benzina,ero dal fioraio per cercare un fiore per te,ma non trovavo nessuno che mi piaceva, ti giuro che odore di rose non ne voglio sentire più,in ogni modo dopo ho visto questo fiore bellissimo,messo in un vaso da solo, il fioraio mi aveva detto che è nato così,un incrocio raro di rosa e iris, e ho subito pensato a te, era allontanato perché è il fiore più bello che esisteva, ma poi io l’ho preso per portarlo alla ragazza più bella…>> E per la seconda volta in 48 ore avevo una voglia matta di baciarlo. << Non so che dirti…>> << Grazie sarebbe un buon inizio…>> << Grazie!>> Mi avvicino a lui, poso le mie mani sulle sue spalle, mi alzo in punta di piedi, siamo distanti si è no due centimetri, sono partita con l’intenzione di baciarlo sulle labbra,ma poi mi sono fatta prendere dalla paura e ho cambiato direzione e gli ho dato invece un bacio sulla guancia. << Grazie ma…>> dice lui,e con le sue mani mi prende le braccia e mi avvicina a lui e mi da un bacio casto sulle labbra. Un esperienza così intensa,mi sembrava di volare, il mo cuore batteva così forte che avevo paura se lui riusciva a sentirlo. Poi è accaduto l’inevitabile… << E’ il nostro bel Gab ha vinto la scommessa,come far cascare un cozza in meno di 72 ore, bravo bravo!>> sento una voce dire dietro il salice piangente. Mi sono allontanata,combattendo con tutte le mie forze per tenere in dietro le mie lacrime. << Ecco i miei 100 € sono valsi la pena da spendere,per vedere la faccia di quella cozza, quando l’ha baciata ne spenderei altri cento!!>> di nuovo quella voce. Mi allontano di scatto,sentendomi, come se avesse la testa sott’acqua. Confusa e molto arrabbiata, inizio a correre, corro con tutta la forza delle mie gambe, però qualcuno mi correva dietro e chiamava il mio nome. Quasi arrivata a casa mia, vedo mio fratello in bici che faceva qualche giro, non avevo il fiato di gridare il suo nome, aprivo bocca e nessun suono mi usciva. Le mie gambe sono diventate sempre più leggeri, non sentivo più niente,poi il mio mondo è diventato nero. << SIE!!>> Mio fratello urlava. Gab era gia al mio fianco, se avevo la forza gliele suonavo. << Sbrigati e chiama un’ambulanza…>> Andy dice a Gab << E solo svenuta, forse aveva troppo fiatone…>> << non puoi capire lei è… malata, chiama un ambulanza non abbiamo tempo da perdere.>> << Ha l’asma??>> << Ha la sclerosi multipla, sbrigati!!>> <<… si subito…>>

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Capitolo 2
*** Capitolo I ***


Ed è stato così,che il ragazzo che mi aveva ingannato, ha scoperto che sono malata. Sono stata ricoverata per una settimana, mi sentivo così sciocca, non avevo voglia di parlare con nessuno, mi sono sentita il cuore strappato dal mio petto e messo in un frullatore. Andy mi è stato accanto per ogni minuto, e meno male,perché se se ne andava avevo paura che andava ad uccidere Gab, e io non volevo ,se lo uccideva lui a me non restava niente da fare… mentre pensavo a questo, mi fratello mi dice che si va a prendere un caffè, e mi ha lasciato da sola. Mi tenevo occupata per non pensare a quello che mi era successo, come potevo essere così ceca da non accorgermi che lui… mi ha usato. Ed io ci ero cascata in pieno. Lasciando delle lacrime scivolare dal mio volto. << permesso….>> No non può essere lui, non dopo quello che mi ha fatto, non mi ha umiliato abbastanza… << Vattene, prima che viene mio fratello, ti ucciderà, e non me lo posso permettere, perché lascia che mi fanno uscire, avrò un conto in sospeso da saldare con te,VATTENE!>> Silenzio più totale… ma lui non si decideva di andare… << Perché non mi hai detto che…>> << che sono malata… perché non ti interessava. >> << Se sapevo non avrei…>> << Dillo, USATO forza, se sei uomo lo dici, ma tu sei un bambino,che per ottenere ciò che vuole calpesta i sentimenti altrui, vuoi chiedere scusa per mettere la tua coscienza in pace, fallo, ma vattene, per favore… vattene…>> lasciano le mie lacrime scivolare sul mio volto. << Io non potevo sapere…>> << Adesso lo sai…>> << Da quanto tempo hai la malattia… ti cureranno vero?>> << che te ne frega… hai vinto la tua scommessa, ti hanno dato i soldi o adesso ti hanno alzato la posta, adesso per guadagnare 1000€ devi cuccare con una malata terminale…>> meschinamente mi sono rivolta a lui. << Terminale?? Tu muo…>> << Morirò>> << Quanto tempo…>> << Massimo tre anni togliendo lo sguardo da lui.- è per questo che mi sono lasciata andare con te, sei contento adesso, per favore lasciami>> << non avevo idea…>> << Una cosa prima che te ne vai, perché me??>> << Secondo i miei amici, tu sei… strana>> << Ah…una ragazza malata che va ogni giorno nel l’unico posto dove la rilassa per togliersi dalla mente i suoi guai,adesso è strana! Per essere normale, una persona che deve fare… >> << Sie, ho preso il tuo tè preferito… tu .. TU…TU… SPARISCI!!!SUBITO>> Senza farselo ripetere una seconda volta, Gab è sparito, è stato l’ultima volta che io lo vidi, sinceramente, non mi interessava più di lui. Ma mio fratello se l’avesse rincontrato sono sicura che non l’avrebbe passata liscia. Mi hanno rilasciato dopo qualche giorno,sola e triste,ma non volevo essere più malinconica per ciò che Gab mi aveva fatto. Oggi in poi avrò un muro di cemento in torno a me e nessuno mi disturberà più,non voglio che nessuno faccia finta di amarmi più… il mio cuore non lo reggerebbe. << Stai bene?>> Andy mi chiede. << Si certo,stavo bene prima di essere ricoverata e sto bene adesso>> rispondo. << Parlavo della faccenda di Gab?>> << Gab… Gab mi sembra di non conoscere nessuno con questo nome…>> << Ok, non ne vuoi parlare, sai che basta una parola e io lo faccio nero…>> << si lo so, ma non è il caso…>> Mi ritrovo a casa,i miei non hanno voluto che andasse in spiaggia da sola così mio fratello mi faceva compagnia. Non avevo molta voglia di parlare,leggevo libri, osservavo la gente, e mi sono sorpresa quando non vedo l’uomo che buttava in mare la rose non c’era più. Sai cosa gli sarà successo… << è bello vedere che stai meglio…>> No lui no,non pure qui, non con mi fratello qui accanto,non è possibile,però devo ammettere che il ragazzo ha fegato. << Sta Benissimo,adesso vattene!>> mi fratello si intromette << Appunto,che ci fai qui…>> << Se non sbaglio questa è una spiaggia pubblica è mi da il diritto si andare dove voglio…>> È si è seduto accanto a me,mi fratello è diventato di un rosso spaventoso, vedevo il suo sangue ribollire nelle vene, era pronto per combinare qualcosa che gli avrebbe rovinato la vita… << Allora se è pubblica,io mi sposto, non mi seguire… Vieni Andy…>> Mi sposto,ma prima di allontanarmi troppo gli chiedo. << Perché,dopo tutto quello che mi hai fatto,hai il coraggio di palarmi…>> << Mi sembrava la cosa giusta da fare per un’amica…>> << AMICA, questa è bella, dice AMICA – rivolgendomi a mio fratello che per andarsi a calmare un po’ è andato al lido,per prendere qualcosa-a una persona che hai preso in giro e usato come AMICA, allora per Nemici cosa intendi, io lo intendo come due persone che non si posso vedere e intendo noi due, la prossima volta che ti azzardi ad avvicinarti a me, ti farò del male… te lo prometto… non ho niente…>> È prima che potesse finire il mio discorso mi bacia, Wow che bacio,ma come potevo godere di quel bacio traditore? Così mentre mi bacia gli mordo il labbro e scappo. Mio fratello per fortuna, era andato al lido a prendersi qualcosa da mangiare. << Aspetta, ma dove scappi…>> << non ti voglio più vedere…>> << Secondo quel bacio, non mi vuoi solo vedere ma…>> << schifoso>> e mi sono messa a correre. << Aspetta dai,ti voglio solo parlare>> Mi fermo. << Vuoi parlare parla, ma non significa che ti devo ascoltare…>> << No,ma ascolterai ne sono sicuro… mi dispiace,per quello che ho fatto,nessuno si meritava una cosa del genere, l’ho fatto solamente perché non ti conoscevo ma quando ti ho conosciuta, il mio mondo è cambiato,io ti ho dato quel bacio non per la scommessa ma perché IO te lo volevo dare… non perché qualcuno me lo ha imposto,capisci.>> Io ero senza parole, il mio cuore lo voleva credere ma la mia mente diceva tutto il contrario. << Come so che tutto questo non è una messa in scena…>> << non lo so, devi avere fiducia in me… >> << La fiducia che avevo in te se ne andata quando hai combinato ciò che hai combinato…>> << Questo lo capisco,ma se nel tuo cuore ce un pezzetto che dice che puoi avere fiducia in me,ascoltalo,e non te ne pentirai.>> << Io non so, lo sai che sono malata,non voglio,anzi non devo legarmi più con nessun altro,poi sarà troppo difficile,andarmene, capisci? >> << Lo capisco, a se tu pensi che mi perderai,non lo devi nemmeno considerare,questa settimana che non ti ho visto è stato un mortorio, Ah,non ti ho detto, ho mandato a quel paese i miei amici, come persona mi rimani solo tu>> Ecco la voglia di baciarlo di nuovo. Potevo credere nelle sue parole, ho guardato nei suoi occhi, sprigionavano sincerità, quei suoi occhini neri,mi dicevano che mi potevo fidare di lui, ma devo fidarmi?? Il silenzio nostro abituale cala di nuovo su di noi. Non mi posso permettere che il mio cuore, venga ferita un’altra volta. Mi sono tolta il mio prendi sole e mi sono andata a buttare in acqua. Con un tuffo mi sono trovata sott’acqua,che sensazione meravigliosa, far parte di quel movimento così sincronizzato che mi fa sentire leggera come una piuma. << Ma dove vai… nella tua condizione…>> qualcuno dalla riva mi diceva. Ma ha me non interessava, galleggiavo sull’acqua e mi rendeva felice. << Esci, SIE ESCI,ADESSO!!>> mi fratello si vede che era tornato. Non avevo scelta che uscire,è mentre uscivo mio fratello stava prendendo a parole, e credo pure a pugni a Gab. << Fermati Andy… FERMATI!! Questa volta lui non centra…>> << Questo è per Sie- pugno- e questo – calcio- è da parte mia…>> << Adesso basta,gli farai del male così… - mi sono messa in mezzo per proteggere Gab, mi sono di fronte a lui,mentre Gab, era steso a terra, togliendo il sangue che gli usciva dal labbro superiore – Capisco che sei arrabbiato Andy,ma la violenza non è mai una delle soluzioni, ci siamo chiariti,basta… ci puoi lasciare da soli per un po’,per favore… Andy… poi ti spiego.>> Mio fratello è molto protettivo a volte quando ero più piccola lo consideravo come un mio bodygard. Nel suo sguardo c’era rabbia,per quel ragazzo che mi aveva fatto soffrire,ma ha capito la situazione e se ne andò senza dire una parola. Sedendomi vicino Gab gli dico: << Mi dispiace per mio fratello,è un tipo impulsi…>> non mi ha lasciato finire che mi ha baciato, bacio che mi ha fatto saltare un battito cardiaco, bacio che mi ha fatto salire l’emozione a 1000%. << Noi dobbiamo Parlare…>> poi dice lui. Le tre parole che il genere femminile non vorrebbe mai sentire uscire dalle labbra del proprio amato. Semplicemente io ho annuito. << non c’è modo di scusarmi per quello che ho fatto ,ma che ne dici se ricominciamo daccapo. Piacere io sono Gabriele ma tutti mi chiamano Gab, tu?>> con un sorriso si rivolta verso di me. << Sie,mi chiamo, è un soprannome mi chiamo Siline,piacere di conoscerti,spero che non vieni fuori come quest’altro ragazzo che Frequentavo,qualche tempo fa,sai lui era un cretino,mi ha fatto un brutto scherzo…>> << Puoi stare tranquilla,sono sicuro che quel altro si è imparata la lezione…>> << Ne sono convinta…ma dovresti sapere che io non sto bene, sono malata da qualche tempo e forse non mi rimane tanto tempo da vivere e …>> << Allora c’è lo dovremo fare bastare... so che ci siamo appena conosciuti,ma sarebbe inopportuno se io ti voglio baciare adesso…>> << no, credo che sia perfettamente in tema…>> Coi siamo baciati,baci lenti e casti che diventavano sempre più desiderosi, lentamente le mie braccia si sono trovate dietro il suo collo e le sue attorno ai miei fianchi. Siamo rimasti lì per un po’, a godere la nostra presenza e il silenzio che si era creato tra noi e lasciare la brezza marina accarezzare la nostra pelle. L’aria fresca che sfiorava la mia pelle,mi fece rabbrividire e credo che lui se ne accorto perché si è tolto il giubbino e me lo ha messo sulle spalle. Poi lui rompe il silenzio:<< non è giusto…>> < < Cosa??>> gli chiedo < < Che sei malata…>> < < Dio ha un tempo per tutti noi,vuol dire che il mio e un po’ prima…>> < < Si vabbè,ma ci sono tanti di quei disgraziati in giro per il mondo che non muoiono mai e tu,la ragazza più dolce e buona nel mondo, mori…> > Stupita mi accorgo che la sua voce si spezza parlando della mia condizione, i suoi occhi sembrano lucidi. < < Non ti preoccupare… è una cosa che si accetta con il tempo> > Lui ha solo annuito e poi mi ha dato un bacio sulla guancia. < < Tra due settimane inizia la scuola,ti sei inscritta dove… >> < < Al chimico biologico, per almeno capire un po’ delle medicine che prendo… perché ridi??> > < < perché credo che Dio,se non ci incontravamo a mare,ci faceva incontrare a scuola,io vado all’agrario,e nella stessa sede… saremo vicini…> > < < Hai visto se è destino succede lo stesso> > < < Allora vuole dire che tu sei il mio destino…> > < < A quanto pare…> > mi baciò un’altra volta. Il sole stava per tramontare,è una visione divina, scenari del genere mi fanno capire che Dio esiste veramente,perché solo una cosa magnifica come esso poteva creare una cosa così … così senza parole. < < L’amore è tutto quello che completa… lo trovi nei posti più strani,alcuni lo trovano nei volti dei loro figli, altri in famiglia,ma io, io sono stato fortunato perché lo ho trovato negli occhi della mia amata… -mi guardò- non sei l’unica che ha dei segreti,io sembro grande e grosso ma mia mamma mi faceva leggere le sue poesie,da piccolo e mi è rimasto la passione, ma che ci ridi… comunque sei l’unica persona che lo sa,giura che non lo dici a nessuno… giura…> > < < Va bè lo giuro> > < < no mi serve una garanzia..> > con occhi furbi mi dice < < no so che … Ah…!> > mettendomi le mani dietro al collo,spostando un po’ il costume… << Come garanzia non intendevo …quello… ma se insisti…> > < < Ma che cavolo stai pensando… ecco – gli do le spalle per fargli vedere ciò che avevo sotto i capelli…- me lo sono fatta circa quattro mesi fa, avevo sempre sognato di farmi un tatuaggio quando ero più grande,ma siccome grande non diventerò,me lo sono fatta di nascosto. Ti piace?> > < < Si ma che cosa è??> > < < è il simbolo della guarigione egiziano… nessuno sa l’esistenza di questo tatuaggio se si viene a scoprire ti ritengo responsabile.> > < < Va bene… adesso abbiamo bisogno di qualcosa per saldare il patto…> > < < Io avrei un’idea…> > < < Credo che siamo sulla stessa lunghezza d’onda…> > Mi sono avvicinata,come quando ci siamo baciati per la prima volta nell’angolo di casa mia,ma questa volta non mi sono accontentata di un bacio sulla guancia e ci siamo baciati sulle labbra, una sensazione dolcissima. - Si sta facendo tardi, dovrei andare.> > gli dico - Si,ma ti accompagno a piedi,sono venuto senza la mia Julietta> > - è chi sarebbe questa Julia, a fammi indovinare Julia sarebbe,la moto> >

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Capitolo 3
*** Cap II ***


Mi ha riaccompagnato a casa tenendomi per mano. Siamo arrivati davanti casa mia,mi ha dato un bacio veloce e se ne stava per andare,quando mi ha detto: << Domani al nostro solito punto???>> << Ok,ma porta qualche tua poe…>> << Shhhh!! Non lo dire ad alta voce…!! Va bene,ma non lo dire>> << Ok!>> Poi è scomparso nel buio della sera. Adesso mi tocca ad affrontare mio fratello. Entro in casa,tutto è buio,per fortuna tutti sono andati a letto. Vado nella mia stanza ringraziano il cielo che nessuno mi aveva visto, appena ho aperto la porta della mia stanza,c’era un buio pesto,quando seduto sulla poltrona c’era Andy,con uno sguardo livido che mi fissava… << Sono contento che ti sei decisa di venire,credevo che facevi la notte bianca….>> << Sono ancora le 11, il mio copri fuoco e alle 11.30 d’estate,e lo sai…>> << Si lo so,ma vale quando sei in spiaggia da sola e non con quello…>> << Quello ha un nome e si chiama Gab… se io l’ho perdonato perché non lo puoi fare pure,lascia perdere quello che ha fatto… abbiamo ricominciato daccapo…>> << Lui ti ha ferita… ed io… ho fallito…>> << COSA! Tu non hai fallito in niente… tu sei la persona che voglio più bene a questo mondo, non di azzardare a dire che hai fallito, sono io quella che ha fallito… io mi sono ammalata, a me hanno detto che non c’è la farò… io ho fallito…non tu…>> << non mi puoi capire… non sai quanto male fa vederti soffrire…>> << vuoi sapere una cosa… io non ho paura di morire,non ho paura di soffrire…non ho paura di tutta questa situazione… ho paura di lasciarti… perdere mio fratello… il mio migliore amico…il mio compagno d’avventura… tutto questo è un’altra avventura… solo che nelle altre ne siamo usciti vincitori entrambi… ma in questa ne uscirai solo tu>> Mi metto il suo viso tra le mani: << mi hai capito… non dire un’altra volta una cosa del genere... mi hai capito…>> Lui annuisce semplicemente, si alza e se ne stava per andare quando gli dico, se mi può raccontare un’altra favola… lo so sembra che sono una bambina, mi aiuta a pensare al mio passato che so per certo che è esistito ma il futuro non ne sono tanta sicura… Ci mettiamo in pigiama e ci mettiamo sotto le mie coperte… << quale vuoi sentire… >> << Stranamente…>> A volte mio fratello inventava le favole che mi raccontava… è poi facevamo finta che era un avventura poi da vivere da grandi… questa lo ha inventato quando la sua prima fiamma a dieci anni, ed io ne potevo avere circa sei o sette, lo ha lasciato per il suo migliore amico,ne è rimasto così ferito che,non ha frequentato nessun altra ragazza per due anni. << Come ho potuto lasciarti andare, andartene senza una traccia, quando io sono qui a perdere ogni sospiro senza di te Tu sei l’unica che mi conosce , come hai potuta andartene da me , è l’unica cosa che posso fare e guardarti andare, abbiamo condiviso tutto le risate e anche le lacrime, tu l’sei l’unica che mi conosceva tutto per come sono. Guardami adesso,nel mio cuore è solo vuoto,non è rimasto niente per ricordarmi di te,solo l’immagine della tua faccia nella mia testa, beh adesso guardami c’è solo vuoto, è tu ritornare da me mi sembra troppo strano… desidero poterti fare girare e guardarmi piangere, ci sono tante cose che dovrei dirti, ci sono tante ragione dirti perché, uno è che tu sei l’unica che tu sei l’unica che mi conosceva… guardami adesso non mi è rimasto niente del nostro amore solo il tuo ricordo, e la speranza che tu… ritorni da me… anche se tutto questo mi sembra strano. Fine.>> << questa è una delle mi preferite…>> << Lo so…dormi adesso>> si stava per andare nel suo letto quando l’ho fermato… << non te ne andare resta con me stasera…>> << Ok, cucciola,ma adesso dormi.>> Con mio fratello la storia è stata chiarita,per fortuna. Quella notte ho sognato la mia vita senza il cancro, una vita felice pieno di tempo per partire vedere le meraviglie del mondo, sposarmi avere dei bambini. Ma poi la realtà mi ha bussato alla porta facendomi svegliare. Quando mi sono svegliata,risono trovata tra le braccia di mio fratello,dormiva tranquillo, ho guardato la sveglia 4:00,ero indecisa se svegliarmi o no,ma non volevo perdere tempo a dormire,mi sono svegliata e mi sono accorta che fuori pioveva e io che non vedevo l’ora di sentire le poesie di Gab… Verso le cinque sento il mio telefonino suonare, il mio cuore ha fatto salti di gioia quando ho visto il suo nome nel display. << Pronto Gab…>> << Ciao stella del mattino… sapevo che eri sveglia… comunque fuori piove… e non possiamo andare in spiaggia,ma che ne dici se ti vengo a prendere e vieni a casa mia,non c’è nessuno,i miei sono a lavoro e mio fratello e per i fatti suoi … allora??>> << Va bene… a che ora mi vieni a prendere?? Cosi mi faccio trovare pronta…>> << Adesso per me va benissimo…>> << Adesso io ancora mi devo preparare…>> << il tuo pigiama con le papere va benissimo…>> << si si… aspetta un attimo come fai a sapere che indosso un pigiama con le papere?>> << Perché ti vedo, girati>> Ed eccolo fuori dalla mia finestra che mi aspettava… gli faccio segno di andare alla entrata principale, corro alla porta, e melo trovo davanti zuppo. << Ti farai venire la polmonite…>> E mi sono fatta baciare. << Ti prepari così andiamo>> << Dammi 5 minuti e sono da te,fai silenzio, se ti scoprono qui…>> Così mi sono preparata per andare a casa sua. Non vedevo l’ora che arrivasse, che bello,parlare un giorno intero con lui,ascoltare le sue poesie, e chissà cosa altro faremo… << non è tanto ma la posso chiamare Casa…>> lui dice, mi fa cenno di seguirlo, << qua è dove tutto ha inizio,tutti i miei pensieri,poesie,nascono da questa mansarda… ha una vista meravigliosa …vieni…>> Aveva preparato il materassino per andare a mare con delle tovaglie sopra con dei libri posati sul tavolino. << ti voglio far leggere delle mie poesie…siediti>> Mi sono seduta, lui era appoggiato al muro,e la mia schiena era appoggiata sul suo petto. Ha aperto il libro ed ha incominciato a leggere: << questa l’ho scritta Qualche tempo fa…. Smetti di piangere e tutto andrà bene,prendi la mia mano,stingila, ti proteggerò da tutto quel male che ti circonda io sarò qui non piangere, sembri così piccola ma sei così forte, le mie braccia ti terranno al sicuro e al caldo. Questo legame tra di noi non si deve sciogliere io sarò sempre qui non piangere perché tu sarai nel mio cuore,da questo giorno in poi tu sarai nel mio cuore…. Come ti è piaciuta?>> << E bellissima, sei bravissimo con le parole,ma ti devo confessare una cosa che non ti ho detto… anche io scrivo… canzoni…>> << Davvero,perché non me lo hai detto prima.?>> << Mi vergognavo solo mio fratello li ha sentiti,come io sento solo le sue storie …oopss… non lo dovevo dire..>> << tuo fratello scrive storie?? E tu canzoni.. scusami di che tipo??>> << non è che sono canzoni,per la maggioranza sono poesie,che poi lì trasformo in canzoni..>> << Facciamo così,io ti leggo quelle mie e tu quelle tue…>> << ok… adesso toccherebbe a me… vediamo… Tu mi guardi,io ti guardo,non mi puoi dire che non ti senti in paradiso,ho aspettato così tanto per sentirtelo dire,adesso mi dici che devo lasciar perdere. Non mi sarei mai aspettata che questo giorno finalmente arrivasse, e una cosa che aspetto da tutta la mia vita,mi sono accorta che tu sei l’altra parte della mia anima,l’altra parte della mia mela,ciò che mi completa. Ciò che è dentro al mio cuore,non cambierà mai,perché, tesoro so cosa è l’amore,forse sono cretina se ci penso,so quel che sento,ed è tutto a causa tua, perché loro lo chiamano,noi lo chiamiamo,tu lo chiami, io lo chiamo, amore. Allora che ne pensi…??>> << Semplicemente meraviglioso,bellissimo, mozzafiato…>> << Grazie, tocca a te… >> << ecco,questa è bella…l’ho scritta per le feste delle donne a mia madre,qualche tempo fa: State attenti a non far piangere le donne, Dio ne terrà conto e conterà le sue lacrime. La donna è uscita dalla costola dell’uomo,non dai suoi piedi perché debba essere pestata, ne dalla testa per essere superiore,ma da fianco per essere uguale … un po’ più sotto dal braccio per essere protetta e dal lato del cuore per essere amata… che te ne pare??>> << Molto romantico, mi devi lasciare il tuo quaderno così me lì posso leggere tutti,ma adesso facciamo qualcosa altro,Ok?>> << Tutto quello che vuoi…>> << cosa ti vedi fare nel futuro? Sinceramente…>> << Sinceramente,vorrei andare all’università della letteratura, diventare un poeta,scrivere libri d’amore… non lo so… qualcosa del genere… Tu?>> Quando si è accorto di avermi fatto questa domanda, è diventato un rosso peperoncino per l’imbarazzo, l’ho tranquillizzato dicendogli che non faceva niente,a volte anche lei si dimenticava che lei era malata. << Io mi vedevo, una maestra di asilo,io adoro stare intorno a tanti bambini,avevo la folle idea che quando mi sarei sposata,volevo avere minimo 7 figli, e gli avevo scelto persino il nome… buffo eh??>> << sette credo che siano tanti… che nomi??>> << Che nomi cosa???>> << Quali sono i nomi che hai scelto…??>> << Ah i nomi.. lì vuoi davvero sapere – lui ha annuito- ok, per primogenito volevo un maschio, è lo avrei chiamato Michael, poi un altro maschio e lo avrei chiamato Emanuel, e il resto tutte femmine, Marie-Sol, il nome della mia principessa delle favole preferita, Ginevra, Isabella, Emilì e in fine la piccola Thabata, io so è strano, ma ha me piace…>> << wow,non ti è mai passata per la mente,che anche tuo marito,dovrebbe scegliere il nome?>> << Si mi è venuto in mente, ed è per questo che esistono i secondi nomi, come il mio, oops>> << Hai un secondo nome? –io annuisco- qual è ?>> << Siline Camila Martinez Adragna>> << Camila, mi posso abituare a chiamarti così…>> << Se solo ti permetti,io sono del parere, Donna partorisce,donna sceglie il nome del figlio, e se l’uomo proprio vuole può dare un secondo nome… nel mio caso mio padre ha scelto Camila e mia madre Siline… >> Gab si stava sbellicando dalle risate… << è tu cosa hai da ridere? Ero troppo piccola non potevo scegliere il nome…>> << non ridevo per il tuo nome… ridevo quando ti sarei sposata il prete doveva perdere mezzora per dire i nostri nomi, “ Tu Siline Camila Martinez Adragna prendi come tuo sposo Gabriele Salvatore Mancuso come tuo legittimo sposo… ci voleva un’ora…>> Ci siamo messi a ridere, ma avevo sentito bene che lui pensava di sposarmi o ho sentito male?? (Ragazzi R&R, ditemi cosa pensate è scusate gli errori non sono italiana. beh lo sono, ma lasciamo perdere ciao!!)

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Capitolo 4
*** Cap III ***


<< Sapientone è tu quanti figli vorresti??>> << tre, un maschio e due femmine, mi piacerebbe avere gemelle…>> Siamo rimasti lì a parlare del suo futuro e del mio probabile futuro,che non sarebbe mai venuto… << ti posso chiedere ,una cosa??>> mi chiede << spara>> << hai scritto una canzone per me???>> Gli sorrido solamente,e lui mi dice << me la fai sentire?>> << non l’ho finito ancora…>> << me la fai sentire un giorno?>> << Certo…>> Passo un pomeriggio meraviglioso,e quando torno a casa per fortuna non c’era nessuno… così mi metto in pigiama e mi metto sul letto a leggere il libro di Gab. La prima pagina,ciò che c’era scritto mi ha fatto venire le lacrime. Hai Chiuso la porta Come hai fatto tante volte prima Ma questa volta non te ne vai se prima non ti dico una cosa… Ho provato a dormirci sopra Ma il tempo si è fermato sui pensieri di noi due. Se tu fossi qui adesso ti direi… Baby,non voglio più sprecare un altro giorno tenendomelo dentro m sta uccidendo,perché tutto ciò che volevo eri tu. Desidero trovare le parole per dirti che io sono perso senza di te. poi ho trovato un foglio volante con il mio nome scritto di sopra è l’ho letto. Ricorderò per sempre i nostri pomeriggi Duravano per sempre e finiranno così presto. Tu eri tutta da sola che guardavi il mare Da quel momento sono cambiato… Dal primo momento che ti ho visto Sapevo che eri per me. Ricorderò per sempre i nostri pomeriggi Perché la prima parola che mi hai detto mi ha cambiato. Nel posto dove meno immaginavo ho trovato la persona che mi ha aiutato ha condurre i miei primi passi da uomo. Ed è per questo che io la ricorderò… per sempre. << Ciao Gab. oggi non mi sento tanto bene, i miei sono usciti e mio fratello è in biblioteca,non mi va di allarmarli, è non voglio stare da sola,vieni a casa mia…>> << certo,tesoro,cinque minuti ed arrivo…>> Mi sono messa a suonare il piano per distogliere la mente dal dolore. La sclerosi mi faceva bloccare i muscoli delle gambe a volte, ma per fortuna dopo qualche minuto si sbloccavano. Volevo continuare a scrivere la canzone a Gab, tanto ancora lui non è arrivato,mi siedo al piano ed inizio ad suonare… C’è una melodia nella mia anima E mi sembra che si ripete in continuazione. Così alzo le mie mani e prego di essere per sempre tua Sono sicura adesso che tu sei la mia unica speranza… Mentre il campanello ha suonato… << ciao,cosa è successo, stai male che ti senti,…>> << no,non è niente,… vieni ti voglio fare sentire una cosa…>> Lo porto vicino al piano e lo faccio sedere vicino a me. Ed inizio a cantare… I fiori che mi hai dato stanno per morire, quando penso a ciò che poteva essere il nostro amore, mi fa venire di piangere… le parole dolci che mi sussurri,a volte per te non significavano niente, ma a me hanno allungato la vita, poteva essere bellissimo,poteva essere così giusto, potevi essere il mio amato ogni giorno della mia vita poteva essere bellissimo, poteva essere così giusto, non saprò mai ciò che poteva essere solo i pensieri e le speranze di una notte di solitudine e di freddo. I ricordi del nostro amore Sono tutte intorno a me Come il profumo dei tuoi fiori intorno a me Che mi accompagnano ovunque io sono… Ogni volta che le mie speranze si innalzano Quasi sempre cascano Meglio pensare ciò che poteva essere che ciò che non accadrà mai… poteva essere bellissimo,poteva essere così giusto, potevi essere il mio amato ogni giorno della mia vita poteva essere bellissimo, poteva essere così giusto, non saprò mai ciò che poteva essere solo i pensieri e le speranze di una notte di solitudine e di freddo. poteva essere bellissimo, poteva essere così giusto, non saprò mai ciò che poteva essere solo i pensieri e le speranze di una notte di solitudine e di freddo. Non scoprirò mai come sarà,perché io sarò parte dei tuoi ricordi… << spero che ti piace,ho visto la mia poesia e ho pensato di scriverti una canzone, ti prego dimmi qualcosa… non ti è piaciuta, sapevo che non dovevo…>> e mi sono alzata raccogliendo gli spartiti quando lui mi prende per il braccio… << è stato la cosa più bella che tu mi potevi fare… grazie>> È mi bacia. Mi lascia il braccio,ed i miei occhi si spalancano per lo stupore e per il dolore. << cosa c’è che non va…>> << la mia mano,non riesco più a muoverla…>> << cosa devo fare… io ti porto in ospedale…>> Semplicemente annuisco,ma se lui mi accompagnava i miei scoprivano di lui, sono passati più di dieci minuti prima che l’ambulanza è arrivata e già quasi tutto il braccio si era bloccato. I miei genitori sono stati avvertiti e già erano in pronto soccorso quando sono arrivata. Mi hanno ricoverata per tre giorni e in questi giorni ho riflettuto molto,su la mia relazione con Gab. Non potevo pretendere che lui,rinunciasse alla sua vita per stare con me, lo amo troppo per vederlo così, ed ho deciso di lasciarlo. Così ho convinto a mio fratello di mettergli nella buca lettera una mia lettera, non avevo più risposto alle sue chiamatene hai messaggi . Mio fratello gli ha consegnato una lettera che diceva: Carissimo Gabriele, Non amarmi… ti chiedo questo, non ti voglio più vedere,… ho chiuso con te,… non contattarmi più,non mi pensare più, tu non centri in questa situazione,sono io quella che ha qualcosa che non va, lasciami perdere cercati un’altra, non sai come mi spezza il cuore,scriverti queste parole. Addio Ricordati che ti ho amato… ti amo…e ti amerò… per sempre. Con affetto,amore,tristezza, per sempre tua… Sie Perdonami Il mio cuore sembrava essere strappato dal petto con ogni parola che scrivevo in quella lettera, ma dovevo farlo,era per il suo bene… Il mio telefonino non smetteva di suonare, immagino che ha trovato la lettera, ho spento il telefono per non vedere il suo numero. Sono passati tre giorni dal dì che ho mandato la lettera a gab… dopo un po’ si è stancato di chiamare,forse aveva accentato la mia decisione. Poi sotto la mia porta compare una busta con il mio nome, e il mio cuore si è riempito di tristezza… Cara Siline Se mi ami non lasciarmi, se mi ami ancora e non mi vuoi lasciare, incontrami al parco,abbiamo bisogno di parlare… Tra l’altro togliti dalla tua testa che io ti lascio perché sei malata, o perché tu hai deciso di mollarmi perché credi che non sei… non so nemmeno cosa scrivere… visto perché sei tu quella che mi fa venire questa sensazione dentro… C’è un foglio dentro questa busta… vedi se può diventare un tuo successo… Domani alle sei ti aspetto al parco. Ti amo Gabriele Prendo il foglio dalla busta e vedo un altro foglio con delle parole,bellissime. Ti amerò perché mi sai comprendere E nessuno lo sa fare come te Ti amerò perché Hai del carattere quando parli della vita insieme a me È poi mi attiri sai da far paura Tra il bianco e il nero della abbronzatura Ti amerò perché Ti piace ridere E sei mezza matta proprio come me C’è in comune tra di noi più di una cosa Per esempio so che del pallone sei tifosa… E poi e poi perché so per certo se litighiamo,io e te non stiamo più di un minuto con il cuore arrabbiato… Ti amerò perché Ami viaggiare poi, stare in mezzo alla gente quando vuoi e sei di compagnia si vede subito tanto è vero che il mio cane già ti ha preso in simpatia. Sono straconvinto che sarà la cosa giusta Se un po’ testarda si ma quel che conta resta Ti amerò perchè Per un tipo come me sembri fatta a posta Ti amerò… ci puoi scommettere Ce dovevo fare, dopo quelle parole,almeno gli potevo concedere un ultimo incontro. << Ciao>> la sua voce mi dice << Ciao… io non ho la forza di parlarti tieni questa lettera ti spiegherà tutto… non contattarmi più… Addio… ti amo…>> E sono scappata via, la paura mi ha assalito, e sono scappata… Nella lettera avevo scritto: Carissimo e dolcissimo Gabriele, se stai leggendo questa lettera vuol dire che non avevo la forza di parlarti, mi dispiace. Comunque ti ringrazio delle tue belle parole, poesia è bellissima, grazie. Ti chiedi perché io ti ho mollato, l’ho fatto perché, tu meriti una ragazza che può uscire la sera,divertirsi, dove fare esperienze che alla nostra età si possono vivere,non una che è malata è non può fare niente. Continua la tua vita come se non mi hai rivolto la parola quella mattina in spiaggia, vivi la tua vita,trovati un’altra ragazza, dimentica che io ho esistito per te. Ho scritto delle note per la poesia che mi hai scritto, ha mio fratello piace molto Grazie per tutto quello che hai fatto per me. Come sempre ti amerò. Per sempre tua Sie Stavo per correre via quando mi ha preso per il braccio. << Come ti devo mettere in testa che la mia vita non si sta fermando, anzi la mia vita è iniziata il primo momento che i miei occhi ti hanno vista tu mi completi,tu mi fai sentire pieno, non lasciarmi,io non posso vivere senza di te…>> << Tu non capisci, tu ti meriti una sana, non c’è nessun futuro con me…>> << Parli sempre di “io” ma “io” voglio te,solo te, fallo entrare nella tua testa>> e mi ha sbattuto le nocche sulla nuca. << non so cosa dire o pensare,il mio cuore dice di stare con te,ma la mia mente mi dice di dimenticarti…>> E mi sono messa a piangere,lui mi abbraccia e mi bacia i capelli. << ti amo>> << Anche io>> << ho una cosa per te>> mi dice << senti a me dispiace,aver combinato tutto questo,io,lo sai, ti amo, non voglio lasciarti, ma mi sento in colpa stare con te, io sono piena di guai,ti capisco che ti vuoi tirare indietro…>> << La smetti di dire queste cose, tu prendi decisioni per me, hai deciso tutto tu, io ti dovevo lasciare,io…io… lasciami il diritto di scelta, ed io ho scelto te, fallo entrare nella tua testa… ti stavo dicendo ho una cosa per te…>> E mi da un cofanetto vellutato, e mi invita ad aprirlo… non mi sarei mai aspettata un regalo così bello. Una catenina d’oro bianco con un cuore che si apriva, e dentro c’era da un lato un petalo del primo fiore che mi ha regalato e dall’altro una dedica “ la chiave della felicità sta nel cuore di chi ami”. Aveva dato un'altra prova del suo amore, non ho fatto altro che baciarlo, e sussurrargli ti amo tutto il tempo… Dopo un che stiamo stati insieme,sono tornata a casa, mi sono subito infilata in camera mia,dopo mangiato, ed ho trovato un quaderno sulla mia scrivania… L’ho aperto è la pagina iniziale diceva “ per la migliore sorellina di tutto l’universo questo è per te” Ho sfogliato le pagine ed ho visto che erano tutte le favole ed avventure, citazioni e pensieri che avevamo scritto insieme, sono corsa dalla mia stanza e sono andata nella sua… << Grazie>> è stata l’unica parola che sono riuscita a dire. << di niente,cucciola, ci sono anche favole nuove… te lì posso leggere,non dobbiamo tradire la tradizione…>> Io ho solo annuito. È lui ha iniziato a leggere. << questa si chiama Luce: Forse non sai quel che darei per vederti felice… tu piangi lacrime di aria. Lacrime invisibili,che solamente gli angeli possono vedere e portar via, ma cambierà stagione,ci saranno nuove rose. Ci sarà, dentro te e nel aldilà dell’ orizzonte una piccola poesia, ci sarà forse esiste già aldilà,nel orizzonte una poesia anche per te. Non sai quanto vorrei rinascere per te, e ricominciare insieme… per togliere il dolore. Ma dentro hai sogni di cristallo,troppo coraggiosi e fragili, per morire adesso solo per un rimpianto. Ci sarà, dentro te e nel aldilà dell’ orizzonte una piccola poesia, ci sarà forse esiste già aldilà,nel orizzonte una poesia anche per te. Perdonami e dimenticherai, sai che sei ancora qui… e dare tutto e dare tanto tempo e il tuo segno rimarrà, questo nodo lo scioglie il sole,come sa fare con la neve, ci sarà dentro e aldilà dell’orizzonte una piccola poesia,ci sarà e forse esista già aldilà dell’orizzonte una piccola poesia anche per te, solo per te, per te.; com’è ti piace??>> << è bellissima,grazie, grazi di esistere,grazie di essere mio fratello,grazie di essere tutto ciò che mi completa, grazie…>> << Faccio del mio meglio>> con un sorriso sarcastico mi dice. << Prego,adesso vado a letto, buona notte,grazie…>> Ritorno nella mia stanza ,mi metto sul letto e ho letto tutto il quaderno tutto ad un fiato. È stato bellissimo.

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Capitolo 5
*** Cap IV ***


La scuola iniziava domani, l’estate è finita, era il mio ultimo pomeriggio con Gab. Da domani, potevo considerarmi una pecorella in un covo di lupi… i ragazzi della mia età,non sono molti gentili, sono volgari, e se non hai un fisico perfetto, non hai speranze di sopravvivere. Ma al pensiero che non sarò da sola,mi fa sentire meglio. Ho deciso di non dire a nessuno della malattia a scuola eccetto i professori, ma solamente se mi giuravano che non mi trattavano diversamente e che non lo dicevano a nessuno. Ero sulla battigia per fare una fotografia mentale di quel paradiso che avevo davanti. Si percepiva che l’autunno era alla porta,come infatti avevo una felpa che mi copriva. Non avevo detto a nessuno che ero in spiaggia,volevo stare da sola per riflettere, ma si vede che sono diventata prevedibile perché Andy mi è riuscita a trovare… << Che ci fai qui??>> mi chiede << pensavo…>> << Davvero,questa è una novità?!>> << ah ah, molto divertente…>> e ho distolto il mio sguardo da lui. << ehi, cosa c’è che non và…>> << niente…>> << stai mentendo…>> << non è niente… dacci un taglio…>> quasi singhiozzando gli dico. Poi mi mette una mano sotto il mento e fa il modo che i nostri sguardi erano allo stesso livello… << Parlami,lo sai che ha me puoi dire tutto…>> << mi sento sciocca… è un pensiero stupido… come mi hai trovata??>> << non cambiare discorso… parlami…>> << io sono triste… >> << perché…??>> << perché questa può essere l’ultima volta che… potrò vedere… il mare … i dottori mi hanno detto cha la malattia sta…sta avanzando è che forse… io.. non… io non c’è la farò…>> << No…NO… NON Può ESSERE!!!>> quasi piangendo mi ha detto << NON GRIDARE!!!>> Poi per un periodo di tempo, che sembrava un eternità, il silenzio riempiva la spiaggia solo le onde del mare e i gabbiani si potevano sentire. Non c’era la confusione che di solito in spiaggia si verificava, i bambini non gridava e giocavano più, le signore pettegole avranno trovato un altro posto dove parlottare, ma io, io dovevo vivere con il rimorso di lasciare il mio amore sulla terra, mentre loro se ne fregavano di tutti. Poi lui rompe il silenzio: << Mi dispiace… se ho gridato…>> << Non ti preoccupare .. mi fratello ha avuto la stessa reazione solo che lui lo ha avuto dal dottore, e gli stava per dare un pugno, ma non è colpa sua…>> << Mi dispiace…>> << l’ho capito… sotterriamo questa storia…>> << No, non mi hai capito, a me dispiace se ti ho stancato in qualunque modo, e…>> << Non lo pensare nemmeno, stare con te mi ha allungato la vita, tu mi hai fatto dimenticare che io stavo male… domani non vengo a scuola, mi ritiro, non voglio sprecare i … miei … ultimi…>> non c’è l’ho fatta più è mi sono messa a piangere al solo pensiero che mi rimanevano i giorni contati. Lui mi abbraccia ed io appoggio la mia faccia sul suo petto lasciando le mie lacrime che gli inzuppasse la maglietta, lui non osava intervenire ha lasciato che io mi sfogassi. Mentre piangevo dicevo cose sconnesse che non avevano senso, come “ non è giusto io mi volevo sposare… avere figli… viaggiare … volevo vedere il mondo…” Ma lui taceva è quando ho finito di piangere lui mi ha detto: << so che non posso mai sentire ciò che stai provando tu ma ho deciso di fare una cosa ma prima devo chiedere il permesso, poi ti spiego, sul fatto che vuoi dei figli ti posso aiutare ma devi aspettare un po’, adesso può sembrare che io non sto facendo senso di quello che dico, ma adesso devi tornare a casa, mettiti qualcosa di carino, e vieni di nuovo qua verso le nove, io devo andare a sbrigare delle cose…>> Non avevo capito niente di cosa voleva fare, ma ho fatto come mi aveva chiesto è sono tornata a casa, mi sono rilassata un po’ è poi mi sono preparata per andare da lui. Arrivo in spiaggia, lo scenario che avevo davanti era meraviglioso. Un tavolino in mezzo alla sabbia, delle candele che illuminavano l’atmosfera, anche se le giornate erano accorciate ancora nel cielo si tratteneva quel rosso del cielo d’estate. E poi c’era lui, il mio uomo, la mia droga, la mia stella in un cielo d’estate,la mia vita in un mondo di morte, la mia aria in una stanza blindata, la mia musica in una vita di silenzio, il mio sorriso in mezzo al pianto,la mia luce nel buio, il mio angelo in questa Terra dannata,la mia ragione di vita e di morte, il mio spirito,il mio pensiero fisso, la mia pace in un mondo di guerra,la mia disperazione, il mio pianto, la mia gioia, la mia passione,la mia poesia, lui era tutto questo è molto di più. << Signoria, ma come è bella questa sera e silenziosa…>> Lui mi dice, non sapevo se ridere o piangere… << Se vi volete accomodare…>> mi fece cenno di sedermi sulla sedia. Mi sono seduta. << Grazie, ma perché stai facendo tutto questo??>> << Pazienza mia cara, devi avere pazienza…; intanto le posso servire una bevanda, tu fratello tra l’altro mi ha detto se ti facevo bere degli alcolici, mi scannava, perciò ho tutti tipi di gassose che ci sono in commercio.>> << La coca cola va benissimo grazie…>> ridendo gli dico << ottima scelta direi, ma la vuole normale o diet , con il limone o senza, in una lattina o in un bicchiere…>> << Normale e dalla lattina va benissimo grazie… che lavoro per un po’ di coca cola…>> sorridendo << Solo il meglio per te ricordatelo…>> Dopo un po’ di chicchera mi dice : << Ho una cosa per te…- ed esce un foglio di carta dalla sua tasca- questo è un certificato che dice che sei la madre adottiva, di questo bambino africano, ha perso i genitori qualche mese fa, è adesso io l’ho adottato a distanza e tu sei la madre, non volevi dei figli, questo non lo hai avuto tu, ma gli stiamo dando la vita di nuovo e ci possiamo chiamare genitori di questo piccolo…>> Adesso decisamente volevo piangere, lui ha fatto una cosa meravigliosa non me lo aspettavo per questo è andato da mio fratello, ha adottato un bambino a distanza per me, lui ha fatto tutto questo per me. Lo bacio, non sapendo che altro, è ho cercato di mettere in quel bacio, tutte le ragioni per cui lo amavo, è per come mi teneva credo che lui lì ha capiti tutti. << Grazie… grazie… sei meraviglioso, non dovevi… grazie…>> << ancora non hai visto niente…>> << non dovevi…>> << Shhh… non ci pensare nemmeno…>> << ok>> <> finendo questo discorso, si è girato verso il mare è ha gridato << IO AMO, QUESTA DONNA, SIE TI AMOO>> << non sai quanto voglio tutto questo,lo so che sei la mia metà, tu sei la mia anima gemella, ma non posso accettare, io ti rovinerei la vita, io ti amo,ma non ti posso amare.>> Poi mi volto verso il mare è grido << NON HO MAI CHIESTO TUTTO QUESTO, perché DEVE CAPITARE TUTTO A ME!!>> Mi siedo e mi metto a piangere, lui mi abbraccia da dietro, è così tenero. Io non voglio morire,io non lo voglio lasciare, tutto questo non può succedere a me. << Dai,amore, non ti preoccupare,tutto andrà per il meglio,tutto si sistemerà vedrai.>> Annuisco solamente,non ho parole, devo combattere,per lui,per Andy,per la mia famiglia e soprattutto per me stessa. Passano

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Capitolo 6
*** Cap VI ***


-Ti amo- disse. Così, semplicemente. Per una volta, senza incertezze né trepidazioni. Gab ricambiò con il sorriso più radioso che si potesse immaginare, e gli baciò il dorso di una mano, sfregandoselo contro la guancia, mentre lacrime di felicità le illuminavano gli occhi.

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