Wedding

di Rory_Payne
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


«No, Jenny! Possiamo anche rimanere a casa, non mi va di uscire!»
«Oh si che ti va di uscire, non ti permetterò di passare la tua ultima sera da ragazza single su un divano a guardare film strappalacrime con una vaschetta di gelato in mano!!!».
Come avrete potuto capire domani mi sposo, ma non voglio uscire. Non mi va di bere. Anzi proprio non POSSO.
Che idiota! Non mi sono presentata. Io sono Alex, ho 19 anni, sono alta (ok forse non proprio -.- non so se posso definirsmi alta ma va bene) 1.60 capelli castani ricci e occhi marrone scuro quasi neri. Jenny è la mia migliore amica ci conosciamo da quando eravamo bambine e sarà anche la mia testimone. Viviamo insieme da ormai 1 anno e mezzo. Comunque è il 17 settembre e domani mi sposo. Ho paura che qualcosa vada per il verso sbagliato, che Louis non mi ami più e che non voglia più sposarmi. Louis ha 21 anni. Stiamo insieme ormai da 4 anni. Eravamo solo dei bambini e se ripenso a quando mi ha chiesto di sposarlo mi viene da piangere.
 
6 mesi prima
 
«LouLou perché mi hai portato qui?» chiesi, non riuscivo ad immaginare nulla di quello che stava per dirmi.
«Allora, ascoltami» mi disse con una voce che non ammetteva repliche. Avevo paura che potesse dirmi qualcosa che mi avrebbe ucciso dentro.
«Sai che non sono mai stato bravo con le parole, però voglio provarci. Ti ho portata in questo posto che per noi è speciale. All’inizio non pensai che saremmo diventati quello che siamo adesso. Pensavo a qualcosa di poco conto» si fermò e guardo le nostre mani che si stringevano ancora. Io intanto avevo gli occhi lucidi «insieme abbiamo superato tanti ostacoli, sei diventata l’unica donna che avrei mai potuto amare e adesso che ho capito davvero che non riuscirei ad amare nessun altra che non sia tu devo chiederti una cosa» si fermò ancora una volta. Ormai io ero in lacrime, avevo intuito cosa volesse dirmi ma non ne ero davvero sicura fino a quando usci una scatolina dalla tasca e «Alex, vuoi sposar..
 
«Dai, ci divertiremo»
 ‘perché quella pazza continua ad insistere’
«Sul serio, non mi va»
‘ti prego Signore dimmi che si è convinta a farmi rimanere sul mio bel divano’
«E se fosse LouLou a chiedertelo? Usciresti insieme a noi?»
«Sai che Lou mi convincerebbe. Non chiamarlo»
Speravo davvero che non chiamasse Louis perché mi avrebbe convinta di sicuro.
«Ooook!» mi rispose.
Stava tramando qualcosa perché aveva la faccia da cucciolo e quella faccia con lei non promette mai niente di buono. Sarei andata a fare una passeggiata quindi decisi di farmi una doccia per schiarirmi un po’ le idee. Mi vesti con un pantaloncino verde acqua, una maglietta larga fuxsia con una spallina che scendeva lungo il mio braccio e le mie vans fuxisa. Per essere il 17 settembre faceva ancora tremendamente caldo. Prima di uscire di casa però dissi a Jenny
«Mi raccomando, non fare stronzate»
Dopo essere uscita di casa andai al parco vicino casa mia. Mi rilassava stare seduta su una panchina e guardare i bambini che giocano, soprattutto adesso. Mentre avevo la testa tra le nuvole e pensavo a domani il mio cellulare iniziò a squillare.Louis. 
«Pronto, amore» ero davvero felice di sentirlo.
«Ehi, mi ha detto Jenny che non vuoi uscire stasera. Posso sapere il motivo?» colpita e affondata. Non potevo dirgli qual era il vero motivo per la quale non mi andava di uscire.
«Lou non mi va non c’è un motivo» ti prego, credici credici credici.
«Si, certo. Dai fallo per me. Esci con le ragazze, divertiti. Non farmi sentire in colpa» non farti convincere Alex non farti convincere.
«Perché dovresti sentirti in colpa?» domandai, anche sapendo già la risposta.
«Perché io esco con i ragazzi» ecco appunto.
«No Lou davvero» dovevo rimanere di questa idea.
«Dai dai dai dai dai dai, ti prego»
«E va bene» come non detto.
«Dai piccola ci sentiamo. Mi vado a fare una doccia e poi mi preparo. Ci sentiamo stasera. Ti amo»
E adesso perché quel ti amo mi aveva fatto sorridere così tanto? Non era la prima volta che me lo diceva. Bho
Decisi di tornare a casa anche perché si stava facendo buio.
Neanche il tempo di entrare in casa che mi ritrovo davanti tre barbie che iniziano a parlare tutte insieme
«Allora?» Claudia. «Ti ha convinta??» Laura. «Esci con noi, vero???» Jenny.
«No, non vengo» si dai facciamole impaurire un po’
«Cazzo vuol dire non vengo» ecco la reazione che mi aspettavo. Non riuscì a trattenermi e scoppia in una fragorosa risata.
«Ahahahahah, sapevo ci avreste creduto!» se gli sguardi potessero incenerire a quest’ ora sarei un mucchio di polvere sul pavimento. Dopo i loro 20 secondi di riflessione (?) iniziarono ad urlare.
«Forza su su! Fatti una doccia metti i vestiti e le scarpe che ci sono sul letto, trucco capelli e… hai 30 minuti quindi muovi quel culo mogliettina!!» salì velocemente le scale e andai a prepararmi.  Appena scesi le scale le ragazze«Wow» «Che gran figona che sei» «Se domani non dovresti sposarti troveresti un gran pezzo di ragazzo da portarti a letto». Evitai di ascoltare l’ultimo commento. Cenammo in un ristorantino e dopo ci dirigemmo verso un pub li vicino.
All’interno del pub
«Ehi bellezza vieni a ballare con me??» ed ecco che si comincia.
«La bellezza si deve sposare domani, fuori dalle palle» non so per quanto tempo ringrazierò Jenny. Dopo quel incontro, andammo al bancone a prendere da bere.
«Cosa vi porto belle ragazze?» se non mi dovessi sposare domani ci farei volentieri un pensierino. O ma andiamo chi volevo prendere in giro? Guardando gli occhi blu del barista pensai subito a quell’oceano che aveva Louis negli occhi.
«Per me un sex on the beach» Jenny.
«Due». «Tre» ed ecco anche le ragazze, ok allora «Anche per me». Dopo aver bevuto il nostro
cocktail andammo a ballare. La serata passò velocemente. Le ragazze avevano continuato a bere qualche bicchiere io mi ero fermata a quello. Erano ormai le 2 così decidemmo di tornare a casa. Le ragazze avrebbero dormito da noi visto che il giorno successivo mi avrebbero aiutata loro.
«Buonanotte ragazze» disse Jenny sbadigliando.
«Notte a domani» ormai tutte le ragazze erano andate a dormire. Dopo aver tolto i vestiti e aver fatto una doccia mi sdraiai sul letto anche sapendo che non avrei dormito molto. Nella mia testa i pensieri diventavano sempre di più e io avevo bisogno di dormire.
Driin Driin. Un messaggio. Louis.
‘Buonanotte angelo mio. Ti amo xx Louis’ aww.
‘Buonanotte anche a te. Ti amo xx Alex’
Mi addormentai con il sorriso sul viso e in testa la figura di Louis.

Viva i Dugonghiii!! 
Ok non tiratemi i pomodori vi prego e la mia prima storia ed è venuta fuori da un sogno. 
Spero che piaccia a qualcuno e non faccia così schifo. *si nasconde in un angolino*
adesso vi saluto. 
Pace e Amore
Rory **

 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Driin Driin Driin
La sveglia segnava le 8.30. Tempo di capire cosa mi sta succedendo intorno che ricordo la data di oggi 18/09/2013. Oggi era il giorno del mio matrimonio!
«Buongiorno!!» e tutte e tre si buttarono sul letto.
Io con un sorriso un po’ forzato risposi «Buongiorno a voi»
«Ehi piccola? Che succede?» perché Jenny deve capire sempre tutto al volo?
«Nulla solo un po di ansia» un altro sorriso.
«Ok facciamo sparire questa ansia! Vai a farti una doccia che è già tardissimo» sono solo le 8.30 ma va bene
«Vado vado. Ma non ti sembra un po’ presto?»
«No!! Fila» e giù le risate delle ragazze.
Finita la doccia, uscì avvolta in un accappatoio. Appena uscì dal bagno capì che da quel momento non sarei più riuscita a fare un pensiero che non contenesse l’immagine di Louis.
«I-io..» ecco ci mancava che iniziavo a balbettare.
«Ehi, tutto bene?»
«Ho paura» ed era vero stavo morendo dalla paura e avevo iniziato anche a tremare.
«Sta tranquilla andrà tutto bene» guardai l’orologio e notai fossero già le 9. Dopo aver fatto colazione con un caffè e un cornetto alla crema iniziarono a prepararmi.
3 ore e 30 dopo
«Wow.. Sei fantastica» Jenny, solita esagerata.
«Davvero Alex sei bellissima» disse mia madre, commossa
«Dai mamma così fai piangere anche me e mi si scioglie il trucco!»
«Guardati allo specchio, su su!» ok. Ci sono.
Mi girai verso lo specchio e i miei occhi si riempirono di lacrime. Non mi ero mai sentita bella ma in quel momento potevo dire di esserlo. I miei capelli erano stati sollevati da un acconciatura che mi lasciava il ciuffo e dei boccoli ricadere sul viso. Gli occhi erano stati decorati con ombretto nero, bianco e sfumature oro e matita nera. Era un trucco semplice che però risaltava i miei occhi. Il fotografo era arrivato e iniziavano le foto e il via vai di gente da casa mia. Ormai erano le 14.30 mia madre entro in camera mia e mi disse
«Avevo dimenticato di darti questa»

«Figlia mia ho sempre voluto vederti con una di queste proprio come le principesse, oggi che è il tuo giorno speciale devi godertelo a pieno. Non ti obbligherò ad indossarla sarà una tua scelta io la lascerò qui e scoprirò cosa hai deciso soltanto quando scenderai le scale di questa casa per andare a sposarti per diventare una donna a tutti gli effetti..» mentre mia madre mi diceva queste cose le scendevano le lacrime e vederla così fragile ma così forte mi aveva fatta crollare e anche le lacrime erano venute fuori dai miei occhi.
«Mamma non lo indosserò solo per farti felice, lo indosserò perché sono orgogliosa di avere una madre come te e ricordati che anche dopo che sarò fuori da questa casa, io rimarrò sempre la tua bambina che il sabato ti aiuta a preparare i biscotti..»
Dopo aver rifatto il trucco ci eravamo diretti in chiesa. Avevo paura. Dopo 15 minuti di viaggio la macchina spense i motori mio padre mi guardò dallo specchietto retrovisore e sorrise, scese dalla macchina e venne ad aprirmi la portiera. Dopo essere scesa dall’auto le mie gambe iniziarono a tremare e quasi all’entrata della chiesa dissi
«Papà, ti prego, non farmi cadere.»
«Non lo farò» fu l’unica risposta che riuscì a darmi mio padre. Sentivo già la marcia nuziale tra le mura della chiesa e gli occhi di tutti puntati su di me. Ma non trovavo i suoi. Vidi che alzò la testa di scatto e vedendomi sorrise. Bello come non mai. Vagando tra i miei pensieri (sconnessi fra di loro) non notai di essere arrivata di fronte a quello che tra poco sarebbe diventato mio marito. Mio padre gli strinse la mano e si accomodò al suo posto.
«Sei bellissima» dice Louis con la voce tremante mentre mi baciava il dorso della mano.
Dopo che si svolse parte della cerimonia era arrivato il momento in cui io avevo paura di dire qualcosa di sbagliato, il momento in cui la mia vita sarebbe cambiata definitivamente.
«Io, Louis, prendo te Alex, come mia sposa e prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita.» il mio cuore prese a battere in una maniera incontrollabile credo che anche Louis l’avesse sentito infatti prese a stringere con più energia la mia mano.
«Io, Alex, prendo te Louis, come mio sposo e prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita.» a metà della frase la mia voce iniziò a tremare, però non volevo piangere. Dovevo rimanere qui con la testa. «Alex, ricevi questo anello, segno del mio amore e della mia fedeltà. Nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo.» forse ero io a tremare o forse Louis o forse entrambi fatto sta che è stato un attimo complicato mettere il mio anello. Dentro di me mille emozioni. Ma non era ancora finita..
«Louis, ricevi questo anello, segno del mio amore e della mia fedeltà nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo.» ormai non ero più una ragazzina ero diventata la signora Tomlinson.
«Per il potere conferitomi dalla Chiesa vi dichiaro marito e moglie. Puoi baciare la sposa.» le nostre labbra erano diventate una cosa sola. Era stato il miglior bacio di sempre. Ci staccammo e tutte le persone presenti in chiesa si alzarono in piedi e ci fu un grande applauso, mentre noi eravamo ancora uniti in un abbraccio. Finita la cerimonia dopo tante foto ci dirigemmo al ristorante. Dopo che anche la cena fu completata tra balli e sorprese, era arrivato il momento dei discorsi.
«Ok avrei dovuto preparare un discorso prima, ma non l’ho fatto. Ci conosciamo praticamente da 16 anni, non avrei mai creduto saresti arrivato così lontano. Sembravi un idiota, ok forse lo sei ancora, però hai messo la testa apposto grazie d Alex, sei diventato un uomo. E chi se lo sarebbe mai aspettato. Nonostante tutto ricordati che sarai sempre il miglior fratello che esiste, e che verrò sempre a casa tua a giocare alla play» ed ecco le risate della gente.
«Comunque credo che oggi che sei diventato un vero uomo, ti sarai responsabilizzato abbastanza, sarai più maturo e saprai come trattare Alex e la famiglia che un giorno creerete insieme. Auguri.»
Ero davvero commossa dalle parole di Harry, anche non avendo fatto un chissà quale discorso aveva colpito il centro dicendo ciò che era importante.
«Adesso tocca a me. Per chi non mi conoscesse io sono Jenny la migliore amica nonché testimone di Alex. Non ho molto da dire perché senno poi piango e faccio piangere anche Alex.» sorride «Dicevo, ci siamo conosciute un po’ di tempo fa è ho scoperto grazie a lei cosa vuol dire avere un’amica vera, sincera. Mi ricordo ancora quando iniziò ad uscire con Louis, probabilmente domani mi ucciderà perché la so solo io questa cosa» bastarda, non lo stava per dire seriamente «quando iniziò ad uscire con Louis ogni singola volta, sarà difficile credere ma casa mia diventava una Spa, trucco vestiti capelli tutto. E poi sapete qual era il mio ringraziamento?
Sentirmi raccontare per filo e per segno tuuuuutto quello che era successo»
tutte le persone erano molto attente e ridevano di gusto però io non mi ero ancora voltata per vedere la faccia di Louis. Ok voleva ridere ma non lo faceva per mio rispetto
«Guarda che se vuoi ridere puoi farlo.»
ed ecco che anche lui scoppia a ridere e mi dice
«Davvero succedeva?» poi con tono più dolce
«Tutto questo lo facevi soltanto per uscire con me?»
io ormai rossa in viso risposi
«Si perché non sapevo come fare per piacerti.» lui sorrise e continuo a seguire il discorso di Jenny.
«.. soltanto un ringraziamento speciale a tutti voi e soprattutto tanti auguri ai due sposi» Louis si alza e si dirige al microfono
«Salve a tutti per la decima volta. Io non mi presento perché sapete già chi sono. Voglio fare un discorso serio quindi scusate se non sarò il solito Louis che conoscete.» un sorriso spontaneo nacque sul mio viso non riuscendo ad immaginare Louis a fare davvero il serio.
«Oggi è davvero un giorno speciale in cui devo ringraziare tutti voi che siete qui, ma soprattutto sento il bisogno di ringraziare i miei genitori e i genitori della mia bellissima moglie» «Suoceri Louis si dice SUOCERI» eccolo Harry che deve rovinare sempre tutto.
«Alex devo ringraziare anche te per tutto quello che hai fatto, per avermi reso quello che sono adesso. Sei stata la prima donna che ho veramente amato, e vi giuro che non è una frase fatta, ma è davvero così, e che amerò per sempre. Amerò te come amerò la famiglia che un giorno creeremo insieme. Ti amo» sorrido «ho ringraziato tutti ho ringraziato mia moglie quindi adesso propongo un brindi..» NO!
«Aspetta Louis ho anche io qualcosa da dire» lui mi sorride, mi porge il microfono e resta accanto a me.
«Come Louis anche io ringrazio tutti voi per essere qui e ringrazio i miei genitori e i miei suoceri» respiro profondo, è il momento
«Louis..»
«Non c’è bisogno che ringrazi anche me comunque prego di nulla» disse lui ridendo.
«Se non vuoi che ti ringrazi almeno ascolta cosa ho ancora da dirti»
«Dimmi..»
«Lou, sono incinta.»  a quelle parole mi guarda con faccia sconvolta ma poi sorrise come non aveva mai fatto e mi abbracciò con sottofondo di urla e applausi Louis sussurrò al mio orecchio
«E’ la notizia più bella che potessi darmi. Ti amo»
«Ti amo» e che dire quella sera andò tutto per il meglio e si gente. questo era stato il matrimonio che avevo sempre sognato.
Fine

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