The Legends Of Olympus - Il tridente rubato

di _Luca01_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. Succedono cose strane ***
Capitolo 2: *** 2. Mi ritrovo al campo mezzosangue ***
Capitolo 3: *** 3.Le case del campo ***



Capitolo 1
*** 1. Succedono cose strane ***



1.Succedono cose strane

Sognai una cosa davvero "strana": ero in una specie di valle, circondato da capanne una diversa dall'altra. Sopra le capanne erano incisi dei numeri, e c'erano anche dei ragazzi che chiaccheravano e si allenavano. Nessuno mi vide però. Di lato alle capanne vidi una specie di cavallo-uomo (come si chiamano? Ah,sì. Centauri) che controllava i ragazzi. La parte superiore era quella di un uomo di mezza età, dai capelli un pò radi e la barba incolta. C'erano anche delle capre-uomo (ma di quelle non ricordo il nome....... non per essere razzisti) che gironzolavano lì intorno, suonando e chiacchierando. Poi sentii un suono strano che si ripeteva a intervalli regolari, e a quel punto mi svegliai. Guardai al lato: era la sveglia (maledettissima sveglia, mi hai rovinato il sogno!). La spensi imprecando e scesi a fare colazione. Arrivato sentii mia madre urlarmi: -Luke, vatti a vestire! Sei in mutande!-. Risalii le scale imprecando (di nuovo). Perchè devo avere la mia stanza al secondo piano? Sarebbe meglio averla vicino alla sala da pranzo, così non dovrei fare tutta quella strada per arrivarci (quant'è dura la vita!)! Dopo essermi vestito riscesi e tornai a fare colazione. Dopo colazione salutai mia madre e andai verso la mia scuola: la Goode High School, una scuola per ragazzi "difficili". E' la mia terza scuola, dato che nelle ultime due ho combinato casini inimmaginabili. Una volta arrivato, vidi Percy (il mio migliore amico) con un ragazzo. Stavano parlando, credo che sia un suo amico..... ma che stava mangiando? Una lattina?! Ok, questo è MOLTO strano! E poi perchè nessuno lo vedeva? "Sto sognando, è solo un sogno!" pensai, poi mi diressi da loro. Appena Percy mi vide, diede una gomitata all'amico che sputò la lattina per terra e si girò verso Percy per dirgliene quattro, ma appena mi vide sembrò calmarsi (o almeno credo).
-Ciao!- mi salutò Percy, come se niente fosse. -Questo è un mio amico, si chiama Grover-. Indicò il mangia-lattine ambulante.
-Ciao...- iniziò Grover, porgendomi una mano.
-Luke- conclusi io, stringendogliela.
Sentimmo la campanella suonare e entrammo. Io mi sedetti vicino a Percy, ma Grover si sedette accanto ad una ragazza che non conoscevo (e anche carina poi!). Lei incrociò il mio sguardo e mi sorrise, e io ricambiai. A merenda Percy mi presento la sua amica Annabeth e mi disse che era la sua fidanazata (ci rimasi un pochino male). Dopo poco suonò la campanella e rientrammo.



 Finita la scuola prendemmo l'autobus per tornare a casa,ma nell'autobus c'era una con una faccia indemoniata (strano che nessuno se ne fosse accorto, un' altra volta).dopo un po che aspettavamo la donna ci venne incontro e ci sorrise, ma i denti non sembravano, come dire... Normali. Tutto d'un tratto la donna cercò di saltarmi addosso ma io la schivai (cosa che non sapevo di saper fare) e lei andò a sbattere con la faccia contro il  sedile, e  si trasformò in un mostro orripilante che mi fece rabbrividire. Vidi Percy tirare fuori una penna cercando  di affrontare il mostro (bè, con una penna non si può affrontare un mostro, però se ci crede lasciamolo fare). Tolse il cappuccio alla penna che magicamente si trasformò in una spada e colpì il mostro, che si disintegrò. Percy mi disse di scendere dall'autobus e io scesi con loro. Io gli chiesi:-Che cos'era quello !?-
-Era una Furia,ora vieni!!!-Mi rispose, tirandomi per il braccio.
-E dove andiamo??-chiesi.
-Non c'è tempo di spiegare, andiamo!- disse Annabeth.

 

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Capitolo 2
*** 2. Mi ritrovo al campo mezzosangue ***


Non sapevo dove stavamo andando ( e questo mi dava rabbia, molta rabbia) e allora io richiesi:-Ve lo chiedo per l'ultima volta, DOVE STIAMO ANDANDO!?- E Percy :-Stiamo andando al Campo Mezzosangue- :- Campo cosa?- Chiesi. :-Il Campo Mezzosangue- disse Annabeth- è un campo dove i semidei restano per la maggior parte dell'anno, e qualche volta partono per un impresa.- :-E io cosa c'entro in tutto questo?- Chiesi. :- Tu sei un semidio, cioè figlio di un dio.-Rispose Percy. :-E di chi sono figlio?-Chiesi. :- Questo non si sa, devi essere riconosciuto da tuo padre o da tua madre.- Rispose Grover, intromettendosi all'improvviso. :-In questo caso tuo padre, che non hai mai visto, vero?-chiese Percy. :-No, se ne è andato quando ero piccolo.-dissi. :- Sì, ma ora sbrighiamoci ad arrivare al campo, chi sa guidare?-chiese Annabeth. :- Io so guidare- Rispose Grover, finalmente contento di entrare nella conversazione. :- Prendiamo quella jeep laggiù - dissi, cercando di aiutare in quella confusione. Prendemmo la jeep e andammo verso Long Island. Arrivati, guardai il campo. Quel posto mi ricordava qualcosa... Ma certo! Era il campo nel sogno! Ma come era possibile? :-Ma questo lo gia visto nel mio sogno!-Dissi. Percy si girò e mi chiese:- Nel tuo sogno?- :-Si, nel mio sogno! E' lo stesso! ci sono i ragazzi-capra...- cominciai a dire, ma Grover mi interruppe:-Si chiamano satiri! Cosi ci hai offeso!- :-Ci hai?- chiesi. Percy mi disse:-Luke, lui è un satiro, mi sono scordato di dirtelo, un satiro mangia-lattine a tradimento.- Ci mettemmo a ridere tutti, tranne Grover. :-Dai Grover, non te la prendere.-Gli dissi. Lui sorrise:-Ok Ok, solo perchè me lo hai detto tu.- Il centauro del sogno si avvicinò. Io dissi:-Lei è il centauro che ho visto nel mio sogno!- (le cose cominciavano a sorprendermi). :-Si, capita spesso che i semidei mi sognino, io mi chiamo Chirone, e tu?-Disse il centauro. :-Io mi chiamo Luke.-Dissi. :- Bene Luke, devi sapere che qualche sera si fa "la caccia alla bandiera", in cui devi prendere la bandiera avversaria, ma non sarà per niente facile! puoi usare le armi per difenderla e quindi puoi far o farti male.- Disse Chirone. Rabbrividii, (non deve essere molto divertente la parte in cui ti fai male) e annuii per dirgli di andare avanti. Chirone riniziò:-Bene, poi c'è il falò dove si cena, offrendo un po del tuo cibo agli Dei come segno di ringraziamento. "Bene." pensai "Non mi mangio tutto il cibo." Chirone continuò:-Poi c'è L'Oracolo, colei che detta la profezia che si avvererà in tutti i casi. Il suo nome è Rachel, che abita lì.-e indico una grotta in cima ad una collina. :-L'abbiamo messa lì perchè non è una semidia e quindi non ha una casa, qui. :-Ok, la devo proprio conoscere una tipa che abita in una grotta- Dissi io. :-Bene ora vieni con me, ti porto a vedere le caserme dove abitano i figli degli dei, i semidii.- Disse Chirone. :- Perchè si chiamano semidii?- Chiesi. :-Perchè sono figli di dei che sono andati con i mortali, invece che con i dei.- Mi rispose Chirone. :- Ok.- Dissi. :-Bene, continuiamo il nostro giro.- Disse Chirone.

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Capitolo 3
*** 3.Le case del campo ***


Mi portò davanti ad una schiera di case che, come nel mio sogno, avevano incisi dei numeri sopra la porta. Pensai che quelle fossero le case dove vivono i semidei, e come pensavo, erano proprio quelle perchè Chirone mi disse:- Queste sono le case dove alloggiano i semidei,Ma per adesso tu alloggierai alla casa undici, la casa di Ermes. Io dissi:- Se non ricordo male Ermes è il dio dei ladri, dei viaggiatori, è il messaggiero degli dei, dei medici e dei commercianti.- (Wow! Non sapevo di sapere questo!) :- Bravo,sei preparato.- Mi disse Chirone. -Ora ti faccio vedere le case degli altri.- e mi portò davanti alla casa con inciso sopra il numero I. Mi disse:-Questa è la casa di Zeus, il dio del cielo ed è anche il re degli dei.- Sbirciai dentro e notai che c'era solo una persona li dentro,e questo mi rattristò. La casa era sulla base dell'omega formata dalle case.Era la casa più grande e più massiccia, con porte di bronzo levigate,ma a me sembrava di più una banca che una casa. Passammo alla casa accanto con inciso II. Chirone disse:- Questa è la casa di Era, la regina degli dei, la dea greca del matrimonio e moglie e sorella di Zeus.- (Una sorella come moglie! Sai che rottura!). Era simile alla casa di Zeus, ma era decorata da cinte di ghirlande di fiori e melograni e sulle pareti erano scolpite immagini di pavoni. Continuò:-Dato che è la dea del matrimonio e della fedeltà, la casa è vuota.- Guardai dentro, non c'erano nè letti, nè altro. C'era solo una statua che raffigurava Era. Poi mi portò davanti alla terza casa. :-Questa è la casa di Poseidone, il dio del mare.- La casa era lunga, massiccia e bassa, con le pareti esterne di pietra grigia e porosa, costellate di frammenti di conchiglie e altro. All'interno c'erano sei letti a castello con lenzuola di seta e c'era un fontana d'acqua salata. Chirone disse:- Qui abita Percy.- Guardai Percy, che mi sorrise come per dirmi "La mia casa è la più forte di tutti!". Chirone continuò:-Vedi quella fontana all'interno? Beh, serve per parlare con le persone, si usa lanciandogli dentro una dracma d'oro e dire il nome della persona con cui parlare, e un'immagine apparirà davanti alla fontana e davanti alla persona con cui parlare. Si chiama I-Phone, cioè l'abbreviazione di Iride-Phone.-In quel momento mi venne in mente una cosa: dovevo avvertire mia madre! Chiesi:-Qualcuno di voi ha una dracma d'oro?- :-Perchè? A cosa ti serve?- Chiese Percy. :-Perchè...Ehm, devo avvertire mia madre.- Risposi imbarazzato. :-Aspetta, ne ho una io.- Disse Annabeth. Me la diede. Io la presi e andai verso L'Iride-Phone. Buttai dentro la dracma d'oro, e dissi il nome di mia madre. Vi fu una luce e poi un'immagine. Dentro c'era mia madre, che alzò la testa e, vedendomi si prese un colpo. Disse:- Luke! Ma dove sei finito?- Arrivò Percy che disse:- Ciao, noi... Ehm, siamo al Campo Mezzosangue.-Mia madre restò un'attimo in silenzio, come se stesse riflettendo. Poi disse:-Bene, almeno so che sei al sicuro.- Io le urlai:- Cosa!? Tu sapevi già di questo campo e non mi hai detto niente!?- Mi sentii offeso. Perchè non mi aveva detto niente? Lei disse:- Scusami, Luke. Pensavo che non fossi pronto.- Aveva una faccia così dispiaciuta, che mi pentii di averle urlato contro. Mi calmai e dissi:- Ok, ora che sono qui perchè non vieni anche tu?- :-Non posso.- Disse lei- Sono una mortale. E i mortali non possono entrare.-Io mi rattristai. (Uffa, mi toccava stare là senza avere mia madre a darmi il suo affetto.) :-Va bene, non fa niente- dissi. Notai che l'immagine si stava schiarendo... E lo stava facendo troppo in fretta! Anche mia madre se ne accorse, e prima che l'immagine scomparisse, mi disse:- Stammi bene, Luke!- E l'immagine sparì. Tornai da Chirone. Gli dissi:-Ok, avvisata. Possiamo andare avanti.-Andammo verso la quarta casa. Percy disse:-Devo andare a dopo!- Lo salutai e continuammmo il giro. :- Questa è la casa di Denetra, la dea dell'agricoltura e della terra.- Aveva dei tralci di pomodoro sui muri e il tetto d'erba.-Qui ci abitano i figli di Demetra.- Passammo alla Quinta casa. :- Questa è la casa di Ares,il dio della guerra. Se non vuoi finire con una spada infilzata in testa, non ci entrare.-Disse Chirone. La casa era rossa, con il tetto rivestito di filo spinato, e sopra la porta c'era la testa imbalsamata di un cinghiale. Guardai dentro. C'erano dei ragazzi robusti e forti, ma non solo ragazzi. Anche ragazze! La ragazza piu robusta di tutte stava litigando con un maschio su chi la mattina doveve andare in bagno. Corsi via e li lasciai alle loro cose. Passammo alla sesta casa. :- Questa è la casa di Atena, la dea della saggezza.Dove abita Annabeth.- Sulla soglia c'era una civetta con degli occhi neri che... Definirei... Inquietanti. Guardai all'interno: c'erano ragazzi che leggevano,altri che studiavano schemi. C'erano i letti appoggiati al muro, e il resto lo definirei... Una biblioteca. :- Bene, ora devo andare - disse Annabeth.- Ed entrò. Noi continuammo il giro. Passammo alla settima casa. :-Questa è la casa di Apollo, il dio della musica e del sole.- Guardai la casa. Era così luminosa che sembrava d'oro.-E' abitata da i figli di Apollo, abili nel canto, nel tiro con l'arco e nella medicina. Bene ora passiamo all' ottava casa.- Passammo all'ottava casa. Chirone disse:-Bene, questa è la casa di Artemide, la Dea della caccia e della luna.- La casa era d'argento. -La casa è vuota, perchè ha fatto voto di castità. Qualche volta ci vengono le Cacciatrici, le sue allieve. Però la casa è onoraria. Bene, passiamo alla prossima.- (Su questa casa non c'era molto da spiegare, e la casa non aveva molte cose, come le altre.) Passammo alla nona casa. :-Bene, questa è la nona casa, la casa di Efesto, il dio della metallurgia.- La casa aveva delle ciminiere sul tetto, come una fabbrica.(Questo non mi sorprese, visto che Efesto era il dio della metallurgia)- Qui abitano i figli di Efesto, che sembrano brutti e cattivi, ma dentro sono dei teneroni.- Ne vidi uno che passeggiava e, secondo me era veramente brutto ed era grosso e corpulento. :- Ok, ora continuiamo il giro.- Disse Chirone. E passammo alla decima casa. Chirone continuò con il suo discorso lungo, ma interessante:-Questa è la casa di Afrodite, la dea dell'amore e della bellezza. I suoi figli passano il tempo a fare... Ehm, cose da... belli.- Mi immaginai come passavano il tempo: a specchiarsi, a pettinarsi i capelli... Le solite cose da vanitosi. :- Bene, continuiamo il giro.- Passammo alla casa undici -Questa è la casa di Ermes, dove tu alloggierai finchè non sarai riconosciuto.- La casa era vecchia, con la soglia fatisciente e con la vernicie marrone screppolata; sopra la porta c'era un caduceo, che doveva essere il simbolo del dio. Chirone disse:- Qui abitava un ragazzo con il tuo stesso nome.- :- E ora dov'è?- Chiesi, ansioso di sapere dov'era. :- E'... Morto.- Sbiancai. Forse era quella la fine che avrei fatto io?- Dai, non ti preoccupare, non sarà la tua fine.- Mi rassicurò Chirone. Io pensai: "Lo spero". :- Bene, dopo questo momento imbarazzante potremmo continuare il giro?- Chiesi, cercando di cambiare discorso. :- Si,continuiamo il giro.- Passammo alla casa dodici senza dire una parola.- Questa è la casa di Dioniso, il dio dell'energia naturale e del vino. I suoi figli sono bravi atleti, ed hanno la capacità di far crescere le piante. Bene, ora passiamo alla tredicesima casa.-Passammo alla prossima casa. :- Questa e la casa di Ade, il dio della morte. Ci abita solo Nico Di Angelo...- Si bloccò e mi fissò. :- Che c'è?- chiesi, un pò preoccupato ed impaurito. vidi una luce provenire... Dalla mia testa! Guardai in alto e vidi l'immagine di un teschio che splendeva. Chirone disse:- Tu sei... il figlio... di Ade!- si strofinò gli occhi, incredulo.-(Ecco perchè mi piace il nero, mi vesto di nero e ho gli occhi e i capelli neri! Ed è per questo che facevo morire tutti i miei animaletti!) :- Dobbiamo dirlo a tutti! E sopratutto a Nico!-Disse Chirone. :- Ma io volevo finire il giro...- Risposi, come un bambino di cinque anni. :-Si, giusto. Prima continuiamo il giro.- Andammo verso la quattordicesima casa -Questa è la casa di Iride, la messaggiera degli dei e la dea dell'arcobaleno.- (Allora tutte quelle cose studiate in scienze erano balle!) :-Ora alla prossima casa!- urlai io. Passammo alla quindicesima casa. :- Questa è la casa di Ipno, il dio del sonno.-Disse Chirone. :- Ma non è Morfeo il dio del sonno?- Chiesi. :- No, Morfeo è il dio dei sogni, non del sonno. E poi Morfeo è il figlio di Ipno- Mi spiegò Chirone. Io annuì con la testa, come per aver capito. Passiamo alla prossima casa. Mi portò davanti alla casa con scritto XVI. :- Questa è la casa di Ecate, dea della magia.- Disse molto velocemente Chirone, il che venne fuori " QuestèlacasdiEcatdedellmagia", ma io riuscii a capirlo perchè ascolto molte canzoni rap. :- Ora passiamo alla prossima e ultima casa.- Disse Chirone. Andammo all'ultima casa. Sulla casa c'era inciso XVII. :- Questa è l'ultima casa, la casa di Eolo, dio dei venti.- Disse Chirone facendo un sospiro di sollievo, come per dire " Questa lagna è finalmente finita! -Bene, ora andiamo a dirlo a tutti... Aspetta, lo posso dire stasera al falò, prima di fare La Caccia Alla Bandiera. Mmmh... Si, farò così! Lo dirò alla caccia alla bandiera!- Lo disse con un tale entusiasmo che mi spaventai.-Bene, puoi andare a sistemare le tue cose nella tua casa e dopo puoi andare da i tuoi amici.- finì Chirone, contento di non spiegare più, "deve aver sete", pensai. Andai alla mia casa e misi le mie cose in un letto vicino al letto di, come si chiamava? Ah sì, Nico. Le misi vicino al suo e andai dai miei amici, ma non li trovai, cercai da tutte le parti ma, niente! Mi ricordai di un posto in cui non avevo ancora guardato e mi diressi lì( Avete capito quale, la grotta). Ci trovai una ragazza carina, intenta a meditare. Le dissi:- Ciao, io sono Luke, e tu devi essere Rachel...- No fini la frase che mi disse:- Esatto! Sono proprio io! Quindi tu saresti quello nuovo.- :-Si, esatto. Tu non dovresti essere l'Oracolo?- Chiesi. :- Si, e infatti l'ho predetto io che saresti venuto qua .- Mi disse, con un fare da saputella. :- Ok ok, non ti scaldare.- Le dissi. (Quella ragazza era forte!)- Che ne dici di venire stasera insieme a noi al falò?- Chiesi. Lei disse:- Ok ci sto! Ma ora potresti uscire? Mi dovrei cambiare.- :- Oh, si.. Bene, è il momento di tornare da Percy, a dopo!- E la salutai. Arrivato, andai con i miei amici al falò,e poco dopo ci raggiunse anche Rachel, che si sedette vicino a me. Parlammo un po, e dopo aver finito di mangiare, andammo tutti al falò. Li ci aspettava Chirone, che disse:- Bene, prima di iniziare La Caccia Alla Bandiera, avrei un annuncio da fare. E' stato riconosciuto Luke, il nuovo arrivato.- Tutti guardarono me.- e indovinate di chi è? E' figlio di Ade!- Urlò.

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