Sensibility

di I live in my dreams
(/viewuser.php?uid=249245)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Mi è sempre stato difficile scrivere un diario, per lo più scrivere una storia che parlasse di me. In realtà da piccola ne avevo uno, ma sembrava più un promemoria che mi ricordava ciò che facevo per ammazzare il tempo. Ad un certo punto della mia vita mi sono accorta che avevo bisogno di raccontare ciò che mi stava accadendo e farlo attraverso un diario mi sembrava una cosa un po' stupida dati i miei 17 anni, quindi ho preso carta e penna e ho iniziato a scrivere la mia storia.

Sono sempre stata una persona molto pensierosa e con mille dubbi in testa. Sono molto distratta, soprattutto su ciò che mi succede. In quest’ultimo periodo, a differenza di altre volte, un valido motivo c'è. Un motivo che mi assilla da ormai qualche settimana e che sta mettendo in ballo la vera me stessa.
Ho un dubbio che mi perseguita: se fossi innamorata della mia migliore amica? Tutto parte dal presupposto che sono sempre stata gelosa di lei, cosa normale tra amiche, la gelosia ci sta sempre. Ma la mia sta diventando decisamente troppa, quasi morbosa.
La mia migliore amica si chiama Giorgia, anche se preferisco chiamarla Gio. Capelli castani, fisico abbastanza normale, seno e fianchi al punto giusto e soprattutto...bella. Di una bellezza di quelle che se ne vedono poche. Ciò che dovete sapere per comprendere al meglio la mia vita, è che lei era fidanzata con una ragazza. Questo fatto non mi hai mai dato nessun problema, anzi, ero felice per lei perché almeno, al contrario di me, che non so cosa significhi amare, sa cosa vuol dire vivere una vera relazione. Essendo la mia migliore amica, ero gelosa che lei desiderasse passare le giornate con un'altra ragazza, nonostante fossi perfettamente a conoscenza del fatto che stessero insieme. In più ci sta il fatto che le voglio troppo bene. Ossia, l'adoro... un po' troppo.
'E se fossi bisessuale?' Penso tra me e me. 'Beh le voglio tantissimo bene, forse potrei amarla...ma baciarla? Non mi piace nemmeno il pensiero'

"Che fai? :)" mi arriva un suo messaggio. Eh, che faccio, le dico che penso di essere innamorata di lei? Proprio adesso che ha chiuso la storia con la sua ex?
"Niente xD studio un po' ....tu?" si, molto meglio così.
"Niente xD mi annoio...hai tanto da studiare? Se vuoi ci vediamo"

...ecco, vuole vedermi, 'massì cosa puo' succedere di male? Magari vedendoti posso soltanto mettermi le idee in chiaro, cioè che sono sciocchezze'

"Va bene 5.30 alla fontana?"
"Ok xD a dopo ;) "
"A dopo :)"

Sono le 5.30 e sono in ritardo. Sta volta mi ammazza, lo so. Sono solo 10 minuti ma lei odia aspettare. Metto la bici vicino alla sua moto e la vedo seduta nella fontanella. La guardo da lontano. Solite converse ai piedi, jeans e felpa. La classica sportiva. È bellissima, adoro il suo profilo, è così dolce...non c'è nulla di male a pensare che sia bella, no Francesca?'
"Buongiorno! Sei in ritardo di...13 minuti!" mi viene vicino con aria altezzosa, indicandomi con una mano l'ora sul cellulare.
“Scusami mio fratello aveva occupato il bagno e quindi ho fatto tardi” non avrei mai avuto il coraggio di dirle che il motivo del ritardo era perché mi ero fermata a pensare ancora a lei. Stava cominciando a diventare un punto fisso.
“Quanta pazienza con te. Comunque che hai voglia di fare?” mi chiede iniziando a camminare verso il centro.
“Non saprei, tu che vuoi fare?”
“Quello che vuoi tu...”
Ecco,un nostro difetto è quello di non riuscire a metterci d’accordo, va sempre a finire che andiamo in pizzeria a ingozzarci.
In questo ultimo periodo passiamo molto tempo insieme, ciò è dovuto al fatto della definitiva rottura fra lei e Roberta, una storia durata ben due anni. Una volta sedute in pizzeria, la vedo assente e silenziosa, ormai cosa normale in questi giorni, ma oggi particolarmente.

“Che succede?” le chiedo.
“Niente, mi ha scritto ancora...”
“Ma perchè continui a risponderle? Lo sai che ci resti male e basta a darle continuamente corda”
“Lo so ma, come ti ho spiegato, vorrei rimanerle amica...per ora ci stiamo riuscendo”

Mi stavo innervosendo, di nuovo. Fin dall’inizio non mi è mai andata a genio quella ragazza, la trovo così lunatica, un po' snob, troppo poco per Gio, meritava di meglio e finalmente era la volta buona per far si che desse una svolta alla propria vita. Il problema era come, da mesi pensavo a una soluzione, non trovando nessuna risposta.
“Io ci sono per te...” solo questo mi veniva da dirle e mi abbracciò, dà così raramente affetto alle persone che quando capita è impossibile non provare una sensazione meravigliosa dentro di sè.
Passa la giornata e Gio aveva deciso di accompagnarmi a casa 'che dolce che è con me, aspettavo da tanto questo affetto da parte sua' penso tra me e me mentre mi metto a letto.
“Buonanotte ti voglio tanto bene Frà, grazie anche per oggi” mi scrive.
Le rispondo subito “Anche io te ne voglio...moltissimo” se solo sapesse...reprimo per l’ennesima volta questo pensiero 'è solo un’amica' mi dico e, stanca, mi addormento sul cuscino.



 
SPAZIO AUTRICI : Ciao a tutte/i !!:) Inizio subito con il dire che questa storia l'ho scritta con la collaborazione di Giorgia. Si esatto proprio quella della storia. Ciò che racconto non sono fatti puramente casuali, ma la nostra storia e ciò che abbiamo passato in questi mesi. È la prima volta che pubblichiamo qualcosa su questo sito quindi siate clementi. Abbiamo deciso di pubblicarla per dimostrare a tutte quelle ragazze che hanno dubbi o si sentono strane perché sono omosessuali, che non sono sole! Detto questo spero che il capitolo vi piaccia e se volete farcelo sapere tramite una recensione, ne saremo più che felici ! Un bacio Fra e Gio <3

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


“Giorgia smettila di fare la cretina!” dico mentre mi continua a dare buffetti sulla nuca.
“È divertente!” risponde ridendo.
Ad un tratto la ritrovo sopra di me, distese una sopra all’altra, l’atmosfera cambia, si fa più lenta, non c’è più un’aria giocosa sul suo volto, ma ben altro...si avvicina a me
“Che credi di fare?” dico con un’aria di sfida.
Vedo che si avvicina sempre più, non capisco più nulla...
“Dammi un bacio” dice sorridendo.
Il mio cuore comincia a battere più forte, mi sento strana...
“No...” e le sorrido a mia volta , ‘Non posso non posso non posso non posso...’ mi ripeto.
Però comunque continua ad avvicinarsi, ormai le labbra si sfiorano, chiudo gli occhi per accogliere quel bacio, che nel profondo desidero...



“Francesca, sono le 7.30 alzati altrimenti farai tardi!”
Apro gli occhi di soprassalto. D’un tratto ricordo il sogno che ho fatto e d’istinto mi tocco le labbra, come a cercare di sentire il suo sapore ‘No, non può essere...’. Guardo il cellulare e trovo un suo messaggio. Mi ha dato il buongiorno. ‘Che cosa strana’ penso, non mi ha mai dato il buongiorno, mi sento però felice di queste attenzioni. Mi passo una mano sul viso e mi alzo dal letto.

Arrivata a scuola trovo Roberta che parla con una ragazza. Già...per mia sfortuna è in classe con me. Il fato ha voluto proprio che stessimo nella stessa classe. Lei sa bene che sono a conoscenza di tutto quello che è successo tra lei e Giorgia e può solo immaginare quanto sia grande il mio odio nei suoi confronti.
Giorgia mi avrà raccontato mille volte com’è nata la sua storia con Roberta. Ebbe inizio fin da subito, sebbene avessero avuto solo quattordici anni, un sabato sera se non ricordo male, avevano bevuto e si erano ritrovate a baciarsi. Lì per lì avevano dato la scusa all’alcool per quei baci, ma poi tutto si era ripetuto un’altra volta e un’altra volta ancora...Fino a quando decisero di stare insieme.
Ogni volta che mi raccontava questa storia le brillavano gli occhi ed ora, eccole qua, una con il cuore in pace mentre l’altra con il cuore spezzato.


Durante l’ora di matematica mi arriva un messaggio.
Gio: “Cominciata una bella mattinata?”
D’istinto mi giro a guardare Roberta, noto che anche lei sta guardando il cellulare, ‘scommetto di sapere con chi sta messaggiando’ dico fra me e me. Rispondo velocemente al messaggio e mi metto ad osservarla. Sta aspettando una risposta e nel frattempo la mia non arriva. Poco dopo le si illumina la schermata del cellulare, lo prende e inizia a picchiettare sui tasti ‘Continua a non rispondermi, lo sapevo...’ ed ecco che puntualmente il mio cellulare vibra ‘Si, ne sono certa, si stanno sentendo ancora’. Provo un certo fastidio a realizzare tutto ciò, più del solito ‘non deve sentirsi con lei...insomma, ehm...la farebbe stare male ancora...’, pure i miei pensieri cominciano a tradirmi.
Rispondo senza neanche guardare cosa c’è scritto “Ho lezione, ci sentiamo dopo” e butto subito il cellulare dentro alla cartella.

Uscita da scuola lo vedo. Proprio per lui ho questi dubbi, per lui non riesco a capire cosa in realtà provo per Gio. Sta seduto sulla sua moto, senza nemmeno sapere che ogni giorno all’uscita lo ammiro da lontano, in cerca di un suo semplice sguardo; Riccardo ha fisico asciutto, corti capelli mori con un taglio sbarazzino e, soprattutto, dei grandi occhi di un verde intenso.
“Il ragazzo perfetto...” dico sospirando per l’ennesima volta, anche se stavolta mi viene subito alla mente lei, Giorgia, mi sento quasi in colpa nel guardarlo.


Finito di pranzare mi stendo sul letto. Comincio a vagare con il pensiero, ripenso alla mattinata trascorsa ‘Mi sono lasciata troppo prendere dalla situazione, mi pare eccessivo che me la sia presa solo per il fatto che Giorgia stava messaggiando con Roberta, non devo fare questi pensieri, non devo provare questo senso di gelosia ossessiva, non devo...Giò! Caspita me ne ero completamente dimenticata’ cerco immediatamente il cellulare e trovo un suo messaggio sconsolato:
“Non preoccuparti ci sentiamo...”
Dopodichè leggo il messaggio precedente e rimango di sasso: “Devo assolutamente vederti oggi, sei l’unica che mi fa stare bene...” un senso di colpa mi viene tempestivamente addosso.
“Scusami per stamattina Gio, non è stata una mattinata delle migliori, te come stai? Vieni da me oggi?” appena premuto l’invio mi sale l’ansia ‘E se non mi rispondesse?’ ma i miei dubbi vengono subito interrotti.
“Certo, non preoccuparti! Sono da te tra un’ora”
Un tempo se la sarebbe presa, è strana in questo periodo...

Passata un’ora, puntuale come suo solito, sento suonare il campanello.
“Ciao Gio!”
“Ciao, andiamo in camera, ti devo parlare...”
Mi ammutolisco subito, un brivido mi percorre la schiena.
“Oddio...” e ci avviamo verso la stanza.




 
SPAZIO AUTRICI : Ciao a tutti/e, spero che il capitolo vi sia piaciuto ed avervi incuriosito ancora. Si comincia ad entrare nel fulcro della storia.
Fateci sapere attraverso una recensione cosa ne pensate, se volete anche negativa, siamo aperte a tutto! Almeno sappiamo dove migliorarci per farvi entrare meglio nello spirito della storia.
Un bacio Gio e Fra.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Andiamo nella mia camera e ci sediamo sul letto, mentre continuo a guardare fissa Gio che si siede subito accanto a me. Il mio cuore batte a mille, ho un brutto presentimento e il senso di colpa sale, tutto per non averle risposto a quei messaggi, tutto per una stupida gelosia.
Ha gli occhi arrossati, continua a contorcersi le mani, lo fa sempre quando è nervosa.

"Giorgia cosa volevi dirmi?"

Provo a chiederle per incitarla a parlare, ma tutto ciò che ottengo da lei, invece, è la vista dei suoi occhi arrossarsi sempre di più e il mordersi delle sue labbra.
Provo ad avvicinarmi e a prenderle la mano che si sta torturando. Restiamo a fissarci senza dire una parola. Un silenzio pieno di parole. Pieno di significato ed emozioni.
'So perché sta così. So cosa vuole dirmi. La colpa è di Roberta. È sempre sua la colpa. Ed io, che sono la sua migliora amica, non posso fare niente...proprio niente!'

Fino a che, sento in un sussurro: "Sta con un'altra".

E improvvisamente le sue braccia avvolgermi il collo per poi scoppiare in un doloroso pianto. Non c'è bisogno di dire altro, non chiedo spiegazioni, non voglio sentirle, so che le è costato molto dire anche solo questo. So che ciò che sta provando è troppo per Gio, ha già sofferto abbastanza per lei in questi due anni e con un'altra delusione del genere il suo cuore rischiava di scoppiare.

Ho sempre considerato l'amore per Roberta qualcosa di troppo forte, per il semplice fatto che continuava ad amarla così tanto nonostante i tradimenti subiti, nonostante le litigate finite in risse, nonostante tutto il peggior dolore che poteva crearle...lei continuava costantemente a perdonarla ed amarla ancora. Mai avrei potuto immaginare che un giorno si sarebbero mollate definitivamente. Nemmeno ora, che era da un po' di tempo che non si frequentavano. Perché, nonostante tutto, tra loro ci sono sempre stati quei tira e molla che le hanno fatte stare insieme per tutto quel tempo.


"Giorgia ti ricordi quando ci siamo conosciute?" chiesi improvvisamente.

Siamo stese sul mio letto, dopo quel terribile sfogo Giorgia mi ha raccontato approssimativamente la situazione, ossia che Roberta, una volta rincontrata una sua vecchia amica,Tiziana, trascorsi alcuni mesi, stavano cominciando lentamente ad innamorarsi l'una dell'altra.

"Proprio lei! Che mi aveva mollata dicendomi che ormai era arrivato il momento di trovarsi un ragazzo, che non andava bene continuare così...e guardala ora!".

Così aveva concluso lo sfogo Gio, con acidità e tristezza, ma non quella tristezza che mi aspettavo quando immaginavo cosa poteva accadere una volta giunte a questo momento.
'Che brava la mia Gio che riesce a reagire in questi momenti, com'è possibile che, proprio lei, ci riesca così facilmente?' mi stavo chiedendo dubbiosa.

" Certo che mi ricordo,ti ho scritto io!" la sua voce, con una certa nota di ironia, mi fa uscire dai miei pensieri.
" Ti facevo così pena? Per questo mi hai scritto?" le chiedo scherzando, pizzicandole la pancia.
" Eri così triste in quel periodo per colpa della tua amica, mi si spezzava il cuore a leggere i tuoi stati su Facebook...E poi ti avevo tra gli amici e non sapevo come fosse possibile dato che non ti conoscevo. Vuoi deciderti a togliere la mano dalla mia pancia?" mi risponde, cercando di bloccarmi per i polsi.
"Ti avrò aggiunta io e non me lo ricordo"
"Si probabile, non ti ricordi mai nulla!" disse ridendo, sapendo che è lei quella che ha vuoti di memoria assurdi, dovuti a un precedente incidente in moto.

Rido mettendole le braccia attorno al collo " Eri così dolce! Adesso mi tratti male, ti sei inacidita!" Metto il broncio.
"Non è vero!" risponde irrigedendosi al mio abbraccio.
"E invece si" le dico con aria altezzosa avvicinando il mio viso al suo.

Di risposta mi butta tra i cuscini e mi si mette sopra. Il mio cuore perde un battito. Il suo viso è così pericolosamente vicino al mio. Mi fissa per qualche secondo e poi mi da un morso nella guancia.
"Dai smettila" urlo scoppiando a ridere.
Giorgia mi guarda "Dammi un bacio" dice improvvisamente.

Ed è come se avessi un deja vu.
Il sogno.
Il sogno di quella notte.
La mia mente ha lo stesso identico pensiero 'Non posso non posso non posso non posso'

"No" le rispondo sgranando gli occhi.
"Perché? Uno solo,a stampo" dice insistendo e si avvicina ancora.
Non è la prima volta che scherza così, ma stavolta mi scanso quasi impaurita, voltando il viso.
"Ma perché non vuoi?"
"E tu perché continui a insistere nel volerlo?" dico rigirando la domanda.

Sorride e finalmente si allontana dal mio corpo. Noto che però non ha risposto a quello che le ho chiesto.
"Perchè non rispondi eh? " le chiedo stuzzicandola.
'Cerca di cambiare discorso,cosa tipica da parte sua. Ma questa volta non riuscirà a farmi dimenticare la domanda' mi dico determinata. Le prendo il viso tra le mani,vedendo che ha le guance arrossate.
"Dai dimmi la verità" insisto, bloccandole il viso vicino al mio.

Il suo respiro diventa pesante e cerca di sviare lo sguardo da un'altra parte.
"È che...beh...come dire..."
Mi faccio più vicina a lei con uno sguardo indagatore.
"Mi hai fatto sempre provare certe...emh..emozioni..."
Trattengo il respiro,mi si spalancano gli occhi e un misero "Ah.." esce dalla mia bocca. Comincio a provare un senso di felicità dentro di me, ma non ci do peso al momento.

"In che senso..emozioni?" azzardo.
"QUEL tipo di emozioni, suvvia...capiscimi" dice imbarazzata.
"Ah...quindi se faccio così..." dico mettendo la mano nella sua coscia iniziando ad accarezzarla lentamente, dal basso fino all'inguine.
Giorgia subito dopo sembra quasi svegliarsi da un sogno e si allontana.
"Smettila dai, meglio che vado a casa...si è fatto tardi".

Prende in fretta le sue cose e mi saluta a malapena scappando letteralmente fuori di casa.
Tutto ciò che penso una volta rimasta sola è 'Cazzo, com’è possibile...?'.



 
SPAZIO AUTRICI : Ormai ci siamo, come avrete capito ci saranno svolgimenti interessanti a questa “dichiarazione” da parte di Giorgia.
Francesca, dubbiosa come suo solito, non sa bene come prenderla la cosa, in parte è esaltata all’idea di tutto questo, dall’altra ha paura.
Recensite se avete curiosità o semplicemente se avete voglia di appoggiarci o farci notare dove sbagliamo nello scrivere :)
Al prossimo capitolo!
Un bacio Fra e Gio :*

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Sono troppi i pensieri che mi passano per la testa, a questa età ci si dovrebbe solo divertire. Il pensiero principale è sempre lei: Giorgia.
‘Mi ha sempre detto che pensare a me in quel modo la disgustava, ho perso il conto di quante volte mi ha detto che non ero il suo tipo, me lo ripeteva ridendo quasi ogni giorno. Invece, da un giorno all’altro, mi dice che le faccio provare emozioni. Mi sembra di aver conosciuto tutt’altra persona; ho sempre creduto fermamente a quelle parole. Ed ora, non capisco...sapere che le faccio questo effetto non mi ha sconvolto, anzi, mi piace l’idea di stuzzicarla, al contrario di qualche altra persona, che l'avrebbe probabilmente allontanata per non mettersi in mezzo a una storia che non vuole minimamente cominciare...’
"Quale papa viene condannato da Dante nell'inferno, Francesca?"
Vengo bruscamente riportata alla realtà dalla professoressa d'italiano.
"Bonifacio VIII" rispondo di getto, facendo cadere l’occhio sui miei appunti.
"Molto bene, possiamo continuare" dice lei.
Sorrido soddisfatta e mi giro verso Laura, la mia compagna di banco, che, come sempre, mi fucila con gli occhi per la mia solita fortuna.

Mentre esco da scuola leggo il messaggio di Gio: “Oggi ci troviamo?”
“Certo vuoi che stiamo da me?” le rispondo.
"Hei! Sei sempre la solita fortunata!" dice avvinandosi Laura, dandomi una mezza spallata.
"Prima o poi questa fortuna finirà, anche se non credo" le rispondo ridendo.
Sento vibrare il telefono nelle mani.
“Perfetto alle 4 vengo da te, a dopo bella ;)”.
Mi avvicino al cancello e vedo, puntualmente, Riccardo.
‘Come posso dire di provare qualcosa per la mia amica se ogni volta che lo vedo mi si scioglie il cuore? Qualsiasi sia la risposta inutile stare tanto a pensarci, non sa nemmeno della mia esistenza’ con passo lento mi dirigo alla mia bici e vado a casa.

Arrivate le 4, Giorgia suona alla porta. Stranamente mia mamma non è in casa, quindi mi tocca alzarmi dal letto per andare ad aprirle.
"Puntuale come sempre eh!" le prendo il casco dalla testa e me lo porto in camera.
"Sempre stata puntuale,al contrario di qualcuno qui..." mi si avvicina con sguardo contrariato.
"Ma il mio ritardo è di dieci minuti al massimo".
"Appunto! Non puoi far aspettare una donna come me" ride e mi da una spinta facendomi cadere sul letto, mentre lei si siede sulla sedia accanto.
"Che ti prende? Perché ti siedi così lontana? Sarai scomoda, vieni qua vicino a me" e le prendo la mano per farla alzare.
La ritrae quasi immediatamente "No dai, sto bene seduta qui" arrossisce e si fa nervosa.
"Maddai, alzati" iniziamo a litigare, anche se alla fin fine il nostro litigare è un semplice gioco che consiste nel darci qualche pugnetto a vicenda (ovviamente quella a prendere le botte sono sempre io...). Alla fine mi trovo sopra di lei, stese sul letto. Mi mette le mani sui fianchi e s'immobilizza.
"Francesca ti prego...alzati" mi dice.
"Perché?"
Mi metto a cavalcioni su di lei scoppiando a ridere ‘cavolo quanto adoro stuzzicarla’. Fa mezzo sorriso e chiude gli occhi.
La sento sospirare "Ti prego Francesca, alzati".
"Mamma mia...non sto facendo nulla! Neanche stessi facendo questo..." pian piano inizio a strusciarmi su di lei, provo un certo imbarazzo nel farlo, ma allo stesso tempo una sensazione strana, ma piacevole al basso ventre.
La vedo stringere i pugni sul letto.
"Che ti prende?" dico divertita.
"Sei una stronza me la pagherai questa...".
Dal tono con cui l'ha detto sento che non è per niente seria. Scoppio a ridere e scendo dalle sue gambe.
"Dai è stato divertente" dico continuando a ridere.
"Divertente un cavolo, vorrei vedere te al mio posto...quasi mi pento ad avertelo detto"
"Ma così tanto effetto ti faccio?" chiedo curiosa.

‘Come ha fatto a cambiare idea su di me così in fretta? Da quando prova queste emozioni con me?’

“Abbastanza.." mormora.
"Ma scusa non avevi detto che non facevi questi pensieri su di me? Che...insomma, ti facevo schifo no?"
"Evidentemente no...non trovi?" dice guardandosi le mani.
"Ma da quanto tempo l’hai capito?"
"Da un po'..."
Imperterrita continuo “Ma come è iniziato tutto?"
"Diciamo che sarà da un mesetto a questa parte" risponde diventando sempre più rossa.
"Ecco perché non volevi mai abbracciarmi!"
Mi ero sempre chiesta perché non era mai così affettuosa con me,tanto Che alla fine mi ero rassegnata al fatto che fosse fatta così.
"Che stronza che sei" le do una spinta leggera.
"Ehi, ehi, ehi, come ti permetti di spingermi?!" dice in tono offeso. Sorride e mi viene addosso iniziando a farmi il solletico. Inizio a ridere come un'ossessa fino a quando ci fermiamo sfinite.
"Dammi un bacio" mi ripete per l'ennesima volta e io, per l'ennesima volta, lo nego ancora.
"Ma scusa, ascolta il mio ragionamento, è un semplice bacio a stampo no? Non ti costa nulla, tanto per te non ha nessun valore"

‘Già...per me non ha nessun valore, perché dovrei farmi mille problemi?’ ed è con questo pensiero che mi convinco ad avvicinarmi a lei e poggiare le mie labbra sulle sue.
Come immaginavo le sento morbide. La mia mano è nella sua guancia e appena le mie labbra toccano le sue chiudo gli occhi cercando di capire cosa provo. E, come sospettavo, il mio cuore comincia a battere forte e l’idea di baciarla non mi fa più così schifo.
Ci stacchiamo dopo qualche secondo di bacio casto e asciutto.
La sua faccia è paralizzata, evidentemente l’ho sorpresa. Di risposta le sorrido, un po’ intontita dalla situazione.
"Che c’è?” le chiedo.
"L'hai fatto sul serio...?".
"Ehm si...".
"Ok...scusa, devo bere un po' d'acqua" si alza e va in cucina. ‘Ma che ho fatto?’

Una volta tornata cambiamo discorso, stiamo mezzora al computer e scherziamo un po', tutto nella norma, nessun pentimento dopo quel bacio, nessun senso di colpa, amiche come prima.
Verso le sei i miei tornano a casa, siamo stese ancora una volta nel letto e chiaccheriamo del più e del meno.
"Francesca ricorda che poi devi sistemare la stanza" urla mia mamma dall’altra stanza.
"È Giorgia che fa casino!"
Lei mi guarda della serie 'poi facciamo i conti'.
"Non m'interessa, comunque la devi sistemare!"
Non appena finisce la frase Giorgia mi salta addosso "Brutta. Bugiarda. Antipatica!"
Dice alternando quei piccoli pugni alla schiena con ogni parola, mi giro verso di lei, la guardo in viso, ha sempre il suo splendido sorriso accompagnato dalle fossette ‘Dio, quanto è bella...’ a quel punto mi prende all’improvviso i polsi bloccandomeli all'altezza della testa.
Questa volta non dice nulla, si avvicina e basta. Inizia a baciarmi lentamente, iniziando dal lato delle labbra. Rimango immobile, spaventata dal fatto che tutto ciò che sta facendo è troppo eccitante. Altre fitte al basso ventre iniziano a farsi sentire, solo che sono più forti di quelle di prima.
Continua a baciarmi le labbra non ricevendo nessuna risposta da parte mia, mi sento confusa...mi sta piacendo! All'improvviso si stacca, il suo sguardo si spegne, mi guarda allarmata e si allontana immediatamente.
"Cazzo scusa...mi sono lasciata troppo prendere...i-io..non volevo spaventarti giuro...n-non volevo..."
Sprofonda con la faccia nel cuscino. Riesco a prendere controllo di me stessa velocemente.
"Ehi, tranquilla, non preoccuparti non è successo nulla..."
Lei, troppo imbarazzata, continua a stare nel cuscino.
Allora la prendo per le spalle e l'abbraccio.
"Non è successo nulla...” le ripeto, non accorgendomi che sto cercando di rassicurare più me stessa che lei.



 
SPAZIO AUTRICI: Un bel ciao a tutti quelli che ci seguono e hanno finito di leggere anche questo capitolo! :)
Ormai il continuo della storia si potrebbe benissimo intuire. Finalmente Francesca si è decisa di accontentare Giorgia. Riuscirà a spingersi oltre?
Ormai lo sapete: recensite, seguiteci e per qualsiasi curiosità noi siamo qui! Un bacione cari/e lettori/lettrici!
Fra e Gio :*

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


I giorni passano e da quel giorno non c’è più stata nessuna voce in capitolo su quel bacio. Ormai è inizio Maggio, le ultime verifiche a breve si faranno sentire, nel frattempo mi godo ogni attimo libero insieme a Gio, che diventa sempre più premurosa nei miei confronti, dentro di me so il suo scopo ma allo stesso tempo metto in un angolo questo pensiero, mi piace troppo trascorrere con lei i pomeriggi.
“Francesca ti va se andiamo a casa tua? Sono stufa di camminare” mi dice dopo appena cinque minuti di camminata.
“Sei la solita pigrona! Va bene andiamo, tanto siamo vicine”.

Questo pomeriggio ci siamo trovate con l’intenzione di andare a fare una lunga camminata nei campi poco distanti da casa mia, ma la pigrizia di entrambe si fa presto sentire: eccoci di nuovo sul mio comodo letto, ed è proprio lì che Gio mi coglie di sorpresa.
“Fra, quel giorno, hai provato qualcosa nel baciarmi?” mi chiede direttamente.
“Penso nulla...non ci ho dato peso” mento e lo so bene, ricordo ancora distintamente le sue labbra carnose appoggiate alle mie “te invece? Piaciuto?”
“Sai già la mia risposta” dice in modo pacato e continua “posso averne un altro?”
Mi blocco nei miei pensieri ‘Un altro? No, prima che sia troppo tardi devo cominciare a soffocare questi impulsi, magari comincio ad innamorarmene e mi abbandona da un giorno all’altro per tornare con Roberta...andrà male, lo so. Bisogna darci un taglio’ mi ripeto convinta, ma appena la guardo negli occhi, in quegl’occhi così profondi, così carichi di tenerezza, l’unica risposta che esce dalla mia bocca è “Si...” oscurando tutto il resto.

Non aspettava altro, sale sulle mie gambe e mi stende sul letto, mi blocca un’altra volta i polsi, comincio ancora a sentire quella sensazione al basso ventre, si avvicina, accolgo ancora quel bacio, solo che questa volta non è timoroso, non è dato con leggerezza, non ci sfioriamo appena ma è più passionale e bisognoso di contatto.
‘L’adoro...’ penso ed apro leggermente le labbra, un accenno di lingua si fa sentire ed è lì che si ferma ‘No..non fermarti...’
“È stato... ehi, che succede?” dice vedendomi pallida in viso “Fra? Tutto bene? Mi fai preoccupare”
Rispondo con un filo di voce “Mi è piaciuto...” e mi è realmente piaciuto, così tanto da farmi paura ‘Com’è possibile? Che mi sta succedendo?’ mi volto verso di lei e la vedo sorridere alla mia risposta, la vedo felice come non la vedevo ormai da tempo, con quella semplice frase sembrava che tutto il dolore che ha passato in questi mesi fosse scivolato via dal suo corpo, quel sorriso spensierato ormai non lo vedevo da anni.

“Non sai che gioia mi dai solo dicendomi che ti è piaciuto” dice con gli occhi che le brillano.
“Lo vedo Gio, ma non capisco una cosa...”
“Cosa?” chiede perplessa.
“Com’è possibile che ti renda felice con così poco se sei sempre stata così male per Roberta?”
Si siede, ho toccato un tasto dolente, ne sono certa, ma devo saperlo, devo togliermi ogni dubbio, prende un respiro profondo e comincia:
“Francesca, Roberta è stata importante nella mia vita e lo sai bene, avevo solo quindici anni quando è iniziato tutto e vedevo in lei un amore perfetto, che in realtà si è rivelato tutt’altro. Si l’ho amata, ma non era un amore corrisposto, tanto che non mi accorgevo che man mano che passava il tempo e diminuiva il nostro legame, lei diventava sempre di più un’ossessione per me e non una compagna. Poi, ho conosciuto te, fin dal primo momento mi hai resa felice, non aspettavo altro che scriverti e vederti, la prima volta che ti ho incontrata ero emozionata all’idea di parlarti dal vivo, ero felice, come non lo ero da tanto tempo. E poi, non hai mai notato che ogni volta che litigavo con Roberta mi bastava restare due minuti con te per riacquistare il sorriso? Tu mi fai sentire bene e, sotto sotto, mi sei sempre piaciuta, solo che...reprimevo questo pensiero, dato che ero fermamente convinta di essere innamorata di lei. Insomma, tu mi piaci dal primo momento che ti ho conosciuta Francesca...solo che neanche io me ne sono mai resa realmente conto come in quest’ultimo periodo”.
Assaporo ogni singola parola di quella dichiarazione per me così profonda, nessuno mi aveva mai detto prima parole del genere e mi sento lusingata e felice di tutto questo, comincio a vederla sotto una nuova luce. Mi sento apprezzata e amata, cose del tutto nuove per me.


Fa sera, ripenso alla giornata, a lei, a quelle parole. Mi sento confusa e felice allo stesso tempo.
Prendo in mano il cellulare e scrivo: “Buonanotte Gio, ti voglio bene, oggi è stato splendido...non vedo l’ora di rifarlo...”
‘No! Che cavolo sto facendo?!’ cancello l’ultimo pezzo di sms e lo invio ‘Sto perdendo la testa, che devo fare?’
Arriva la risposta “Splendido? Per me è stato magnifico, ti conquisterò un giorno :P Buonanotte <3”
“Ah si? E in che modo pensi di conquistarmi signorina?”
“Lo vedrai ;) mi conosci, sono determinata”
Sorrido a quelle parole ‘Mi stai già cominciando a conquistare...’ e, poco dopo, mi addormento.



 
SPAZIO AUTRICI: ci scusiamo per il fatto che ci mettiamo tanto a pubblicare, ma gli impegni scolastici cominciano a farsi sentire >.< cerceremo di essere più veloci, a presto! :D
Un bacio Gio e Fra <3

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


'Sono proprio una stupida. Che diavolo mi è preso ieri? Possibile che mi sia lasciata troppo prendere la mano e ho ceduto ai miei istinti? Non dovevo ricambiarle quel bacio, ha svegliato in me una parte che non doveva essere svegliata. Non è giusta, non è...ma...ma che discorsi omofobi mi faccio in testa?'.
Sto impazzendo, letteralmente impazzendo. Ormai continuo solo a pensare e ripensare a quelle parole:
"...E poi, non hai mai notato che ogni volta che litigavo con Roberta mi bastava restare due minuti con te per riacquistare il sorriso? Tu mi fai sentire bene e, sotto sotto, mi sei sempre piaciuta, solo che...reprimevo questo pensiero, dato che ero fermamente convinta di essere innamorata di lei...".
Io le piacevo! Da sempre. Ho perennemente pensato che il loro amore fosse una storia indistruttibile, troppo morbosa da finire, invece Giorgia era già innamorata di me, solo che aveva paura di ammetterlo, soprattutto a se stessa. La sua convinzione nel pensare che Roberta fosse l'unica eccezione ed ammettere che le piacevo l'avrebbe portata solo ad una amara conclusione da parte sua. Però quando le sue labbra hanno toccato le mie, ho sentito qualcosa di forte stringermi il cuore. Ho sentito che mi trovavo nel posto giusto al momento giusto. Non c'era nulla di sbagliato e soprattutto non m'importava che fossimo due ragazze. Mi piace, ormai l’ho capito. Ma ho tanta paura a confessarle tutto ciò, farebbe sembrare tutto così reale.
Ripenso a quelle tre semplici parole ‘Tu mi piaci’, metto una mano all'altezza del cuore e lo sento battere forte. 'Possibile che sia così coinvolta?'
“Oggi sei a casa giusto?” leggo un suo messaggio mentre sono nel bar della scuola.
“Si perché?” rispondo velocemente.

"Francesca mi accompagni in bagno?" Mi chiede una mia compagna di classe.
"Certo Asia " Mentre ci dirigiamo verso il bagno noto che Giorgia mi ha risposto.
“Ti porto una cosa che ti piacerà sicuramente :)”.
Regalo? I miei occhi si illuminano immediatamente al pensiero. Amo le sorprese e Giorgia lo sa perfettamente. Sta giocando tutte le carte possibili per fare colpo, mentre io...mi sento come alla prima cotta adolescenziale. Inizio a digitare il messaggio ma la mia risposta viene bloccata da una frase di Asia.
“Fra, ma hai sentito che Roberta sta con una ragazza?" mi domanda distrattamente.
Alzo subito la testa e la guardo in viso. "E tu come lo sai?".
"Tutti lo sanno, sul profilo Facebook ha messo impegnata con una certa Tiziana..."
‘Cazzo’. Questa è l'unica parola che mi viene in mente ‘Ha portato avanti per tre anni una storia segreta con Giorgia per la paura di dichiararsi, di non sentirsi lesbica e invece ora compare questa Tiziana e tutti i suoi timori svaniscono. Immagino come debba sentirsi la mia Giorgia...’ penso malinconicamente.
"Ma quindi tra lei e Giorgia è tutto finito?" mi chiede.
Abbasso la testa e annuisco. Lei è l'unica a sapere la storia di Giorgia e Roberta a parte me. Questo perchè un tempo era diventata tanto amica con Roberta.
"Non ci credo...Ti rendi conto? Mi sembrava già strana questa storia quando stava con Giorgia pensa adesso con questa Tiziana! Vado in bagno che è meglio. Mi tieni il telefono?".
Prendo passivamente il suo telefono e rimango immersa in una miriade di pensieri. 'E io ti sembrerei strana se ti dicessi che mi sono baciata con Giorgia...?'


Amo il mio letto. Così spazioso, comodo, ottimo per studiare. Già, studiare, inizio seriamente ad odiare questa parola. Ormai sono rinchiusa in questa camera da quando sono tornata a casa. Avrei tanta voglia di uscire e invece mi tocca restare in compagnia del mio “ben amato” latino.
Squilla il cellullare: "Bellezza 10 minuti e sono da te".
‘Giorgia, sorpresa, regalo! Me n'ero completamente scordata!’
Mi alzo velocemente dal letto e mi tolgo il pigiama. Corro in bagno, mi tolgo l'elastico che ho ai capelli e gli do una passata con le mani per farli tornare ricci e gonfi. Nel frattempo mi lavo il viso e tolgo il trucco della mattina che per lo più è andato giù. Inizio a ritruccarmi meglio e subito dopo corro letteralmente in camera a scegliere i vestiti.
"Ma stai uscendo?" mi chiede mamma entrando in camera.
Mi fermo con la canottiera infilata a mezza testa. "Eh? No perché?"
"Perché vedo che ti stai vestendo con tanta fretta".

‘Oddio, è vero, perché mi sto truccando e vestendo bene se sta venendo solo Giorgia? Non l'ho mai fatto prima d'ora...’

"Perché...hai detto che a cena viene la zia e allora non volevo farmi vedere in stato post-studio e dato che viene Giorgia ne approfitto per prepararmi ora" sorrido falsamente. A questa risposta si chiude la porta alle spalle e va via. Mentre infilo i pantaloni suonano alla porta, sento mamma che sta facendo entrare Giorgia.
"Ehi bellissima" mi dice entrando con il suo sorriso che le crea le fossette che tanto amo di lei.
"Ehi..." dico imbarazzata. 'Perchè arrossisco a un suo complimento?'.
Si avvicina tanto da farmi appoggiare al mobile con la schiena. Vedo che è indecisa sul da farsi e io più di lei. Le guardo le labbra, lei guarda le mie. Poi mi alzo sulle punte e, all’ultimo secondo, l'abbraccio soltanto. ‘Non posso farlo...’
"Allora che mi hai portato?" chiedo emozionata.
Mi sorride e mi mostra una scatola di gelato. La guardo come per dire “Ma, tutto questo per del gelato?!” ma ancora prima di aprire bocca, con il suo solito sorriso mi dice:
"Tieni, aprila, so che ti piacciono tanto...”
Apro piano quella vaschetta e dentro ci trovo un paio di muffin.
“Gio! Lo sai che li adoro! Ne mangerei a quintali, grazie!” dico felice di quella semplice sorpresa.
“Li ho fatti questo pomeriggio insieme a Flavia. Mi sono ricordata che ne vai matta quindi, eccoli qui, ne ho rubati un paio" dice divertita.
Divento rossissima al pensiero di lei così dolce e in silenzio prendo un muffìn.
"Grazie sei stata dolcissima " le sorrido, il muffìn ha un aspetto invitate "Lo mangerò più tardi quando andrai via ,grazie tesoro".
Le do un bacio nella guancia ed immediatamente sento un milione di scosse elettriche, c’è abbastanza tensione nell’aria. Giorgia si siede sulla sedia e io nel letto, c’è un certo distacco che non avevamo mai avuto prima.
"Come stai?" mi chiede per rompere il silenzio.
"Bene tu?".
"Io stupendamente. È da ieri che sorrido come una scema. Mi fanno male le guance perfino".
Mi metto a ridere " Immagino per quale motivo".
"Si, credo proprio di si!".
Non riesco a distogliere lo sguardo dalle sue labbra, ripensando a quel bacio.
"Perché mi fissi le labbra?" dice con quello sguardo malizioso avvicinandosi a me.
Distolgo lo sguardo immediatamente "Emh niente...stavo soltanto ripensando a ieri..." E senza accorgermene comincio ad avvicinarmi pure io.
"Si? Se non te la senti possiamo anche smetterla, lo so che per te non dev'essere facile accettare questa cosa..."
"Ma io non ho mai detto di voler smettere" rispondo con fermezza. Solo adesso mi accorgo della verità delle mie parole.

Ad un tratto, quasi senza accorgercene, iniziamo a baciarci con foga. Prendo la sua mano e attorciglio le nostre dita. Sentire il suo contatto mi fa stare cosi terribilmente bene che la tiro sempre più vicino da farla stendere addosso a me sul letto. Inizia a baciarmi il collo e la pelle d'oca inizia a farsi sentire. I brividi mi salgono su tutta la colonna vertebrale e una voglia assurda di lei mi assale. Involontariamente non mi accorgo nemmeno di star muovendo il bacino addosso a lei. A questo movimento mi blocca le mani e mi bacia con una forza che non credevo potesse appartenerle. Sento le nostre lingue toccarsi e la sua mano prendere ad accarezzare la mia gamba, poi salire su al di sotto della maglia. Ma lì improvvisamente mi fermo e le blocco la mano. Ci stacchiamo ed entrambe, siamo con il fiatone. Ma è troppo forte la voglia di baciarci che le riprendo il viso e ricominciamo. Il mio bacino ormai inizia a far su e giù su di lei e il suo anche, come a volere qualcosa di più, un contatto maggiore. Poi pian pianino iniziamo a baciarci con più calma, senza quella foga iniziale. Mi concentro sulle sue labbra, che sono così morbide. Ancora mi devo abituare alla sua lingua che danza insieme alla mia in questo momento. Vedo che i suoi occhi sono chiusi, mentre i miei sono rimasti aperti per tutto il tempo. Forse per vedere se ciò che facciamo è reale. Lentamente arriviamo alla conclusione del bacio e ci stacchiamo entrambe con dolcezza. Giorgia rimane imbambolata ancora ad occhi chiusi.

"Stai bene?" le chiedo dandole una spinta sulla spalla. Mi sento strana a farle questa domanda, dovrebbe essere inversa la situazione.
"Credo, c-credo che sia meglio che tu mi stia lontana" dice schiarendosi la voce e rimettendosi sulla sedia.
“Ho esagerato...?”
Sgrana gli occhi “Esagerato? Mi chiedi se hai esagerato?! È da secoli che aspetto tutto questo e adesso improvvisamente mi piomba tutto addosso all’improvviso, è tutto così stupendo, stupendo come non lo era da tempo, tu mi piaci cavolo, ed essere ricambiata è...”
“Ma io non ho mai detto che mi piaci...” la interrompo.
Diventa pallida. ‘Dannazione, non avrei dovuto dirlo...’
“Ma, quel bacio? Qualcosa proverai...” chiede quasi impaurita dalla risposta.
“Si, mi piace baciarti, ma non credo di provare le stesse cose che provi tu, insomma, devo capirlo, è tutto nuovo per me, capiscimi...”
Non mi guarda nemmeno, l’ho delusa ‘Dille che ricambi anche tu il sentimento stupida! Lo sai anche tu che è così!’ grida il mio ego, ma io, nel frattempo, mi limito a soffocarlo per l’ennesima volta.


 
SPAZIO AUTRICI: eccoci di nuovo qui a scrivere! Scusate se abbiamo aspettato tanto a pubblicare, ma abbiamo avuto dei contrattempi >.< 
Un enorme ringraziamento a tutti quelli che ci stanno seguendo e che ci scrivono, siamo entusiaste dal fatto che vi piaccia la nostra storia, speriamo di continuare a coinvolgervi così tanto anche nei prossimi capitoli :') 
Un bacione da Gio e Fra :*

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2168730