Niente concerto? perfetto, faremo anche senza Tokio Hotel!

di Mars_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** capitolo 4 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Premetto col dire che i tokio hotel non mi appartengono (...) e che con questa Fan Fiction non nessuno scopo di lucro ù.ù

I fatti che avvengono sono puramente inventati dalla sottoscritta, per quanto i personaggi non sono tutti inventati ^_^

tengo a precisare che in questa FF ho messo dentro anche la Arashi-Hime (autrice delle fan fiction “Grazie Del pensiero?Ma v*******o!” e di “Kokeshi Doll: istruzione per vivere” storie che vi consiglio di leggere, perché scritte veramente bene! Inoltre l'autrice e mia amica, quindi solo per questo dovete andare a leggere XD)

ah..la protagonista sarei io..anzi...quello che in teoria vorrei essere XD

Tutto quello che 'sta scritto qui è stato a fatto in un momento di puro sclero, quindi vi prego di comprendere...
inoltre il mio umore non è dei migliori, visto che hanno cancellato la tappa a Torino del tour, concerto a cui io dovevo andare, dopo che ho comprato il biglietto a Dicembre...e potrei perdermi in un lungo sproloquio, dove scrivere, quanto la mia sfiga sia infinita e di quanto sia preoccupata per la salute della checca
MA
vi risparmierò e procederò alla scrittura della storia, che probabilmente non leggerete perché già stufi dell'introduzione XD

ho corretto il codice html...io l'ho sempre detto che per me il codice html resterà sempre un arcano °_°'
__________________

“oh che palle finalmente ho finito il turno...oggi è stata una giornata stressante...sono venuti solo clienti rompipalle giusto perché non è il mio ultimo giorno di lavoro eh”
la ragazza si stava velocemente dirigendo agli spogliatoi, la mente già proiettata ai prossimi giorni.

< Mars!>

“non vedo l'ora sia Sabato!! passerò un bellissimo pomeriggio in compagnia della hime-bella e poi tutti dritti al pala a fare la nottata per il concerto!!*_*”

< Marzia! >

“bwahaha....già mi vedo la scena in cui Friè lancia l'uovo di pasqua a bill... muoio XD”

< MARIAGRAZIA!!! >

Un urlo raggiunse la mente della ragazza che si blocco immediatamente. Voltandosi a guardare che aveva dato libero sfogo alle proprie corde vocali, provocando un piccolo terremoto a cui tutti i clienti reagirono con un sobbalzo e con un conseguente tentativo di fuga, sventato da uno dei camerieri che provvide a calmarli.
< 'Giorno capo, ho finito il turno adesso, stavo andando a cambiarmi poi arei venuta a cercarti > la ragazza guardò l'omone che aveva avuto il potere di terrorizzarla per le prime settimane in cui aveva cominciato a lavorare.
< Minchia Mars, il tuo udito è paragonabile a quello di un sordomuto! >
< Carl non sparare minchiate, il mio udito è finissimo, ero solo sovrappensiero e non ascoltavo, inoltre se il mio udito fosse calato è colpa tua che non fai che urlarmi dietro!! > ribatté offesa la brunetta, mettendo su un finto broncio
< oh che carina! Se non togli quella funcia te la taglio e poi la serviamo ai clienti >
< è la mia faccia, non posso farci nulla, se però mi paghi un intervento chirurgico me la faccio cambiare! >
< no no il tuo visino angelico, va bene così...è il camionista che c'è in te che deve sloggiare! > le labbra del proprietario del bar si piegarono in un sorriso canzonatorio a cui la ragazza rispose con una linguaccia.
< Guarda...non ti rispondo solo perché mi devi ancora pagare, altrimenti darei libero sfogo al camionista che c'è in me! > rispose Mars sfoderando uno dei suoi sorrisi < sei proprio un SSCUBSC!! >
l'espressione sconvolta del barista, bastò per farla scoppiare a ridere
< di grazia cosa sarebbe un SSCUBSC? >
la ragazza poteva vedere la venuzza sulla tempia dell'omone, significava che alla prossima cazzata che volava sarebbe esploso < sta per Sei Simpatico Come Un Brufolo Sul Culo! >
Mars fece appena in tempo a nascondersi dietro allo sportellino dell'armadietto, per scampare alle folate di vento che i polmoni di Carl avrebbero prodotto
< PICCOLA RAGAZZINA IMPERTINENTE!RICORDA CHE SONO ANCORA IL TUO CAPO!! >
la testolina bruna della ragazza fece capolinea dallo sportellino dell'armadietto
< Eh chi se l'è scordato.. > il resto del corpo sbucò fuori < Comunque cosa volevi dirmi di tanto importante, da far uscire il boss dal suo ufficio? >
< Volevo darti la tua busta paga e provare a convincerti a restare >
< Carl... > il tono e l'espressione del viso della ragazza erano tornati sei, gli occhioni verdi della ragazza si puntarono in quelli scuri dell'uomo < ne abbiamo già parlato, non è che non voglio, non posso! A Giugno ho un esame e sono ancora in alto mare con la tesina, mi devo concentrare negli studi altrimenti corro il rischio di uscire con 60 e allora addio a tutti i sogni di gloria e io non ho intenzione di fare la cameriera per tutta la vita, per quanto lavorare qui è stato per me uno dei periodi più belli di tutta la mia vita >
interruppe il discorso per guardare l'espressione desolata del barista, che ormai si era affezionato a lei, ricordava ancora tutte le prediche e i rimproveri che le aveva fatto, sempre per colpa del suo carattere di cacca e della sua lingua lunga che non sa stare al suo posto e pa la sua finezza che la contraddistingueva da tutte le altre ragazze....

*
< Mars!!quante volte te l'ho detto che non devi rispondere male ai clienti?!ovvio che poi si lamentano! > Carl si era nuovamente incazzato con lei perché aveva gentilmente mandato a quel paese un altro cliente
< Si lo so, me è più forte di me, la bocca parla da sola e quel cliente era di un antipatico che non ti dico!e pure arrogante!mi ha risposto male e io mi sono adeguata al suo comportamento...mi ha dato dell'incapace solo perché la cioccolata secondo lui era troppo cioccolata! Ma puoi? >
la giustificazione fornita servi solo a far arrabbiare ancora di più il barista < NON ME NE FREGA UN CAZZO SE IL TIPO ERA ANTIPATICO E ARROGANTE, IL CLIENTE HA SEMPRE RAGGIONE!SUCCEDE ANCORA UNA VOLTA E TI SBATTO FUORI! > lo sguardo della ragazza si abbassò verso il pavimento mormorando nel frattempo delle scuse, che non sarebbe più successo e che andava a chiedere scusa al cliente.
Con gli occhi lucidi, si diresse verso il tavolo n16, sotto lo sguardo di fuoco di Carl che non la mollava un attimo.
*cof cof* il cliente si volto a guardarla con un espressione di strafottenza e un sorriso vittorioso stampato in faccia
< chiedo scusa per il mio comportamento , la pregherei di accettare le mie scuse e pagherò io il conto la posto vostro >
< ah ah il proprietario ti ha bastonato! Ha fatto bene, le persone come lei dovrebbero lavorare nelle strade!accetto le sue scuse ma non ho più nessuna intenzione di tornare in questo locale, non voglio correre il rischio di incappare in gente incapace e inutile come lei >
Mars era già pronta a rispondergli per le rime e smontare quello stupido pallone gonfiato, ma ingoio il rospo e rimase zitta agli insulti forniti gratuitamente dall'uomo < ecco brava non rispondere che è meglio! Visto che ci sei piangi pure... > il cliente non riusci a finire la frase che una manata si abbatte sul tavolino facendolo tremare. Il barista si eresse in tutta la sua statura, 1,90 cm per 100 kg per precisione, in poche parole un armadio a quattro ante. Poteva farsela a gare con i bodyguard di cui ogni VIP sembra essere fornito < Signore la prego di lasciare immediatamente il locale > il cliente guardo spaventato la montagna che gli si parò davanti < M-ma cosa?c-hi è lei? Come osa? > riusci a male appena a balbettare qualche parola sconnessa che il barista lo prese per le spalle, portandolo letteralmente di peso fuori dal bar < sono il proprietario che ha bastonato la ragazza che dovrebbe lavorare per le strade > Carl punto i suoi occhi scuri che sembrava sputassero fuoco da un momento all'altro in quelli spaventati del signore < si vergogni un po' lei, per l'uomo inutile e insulso che è, la società avrebbe bisogni di più ragazze come quella che ha insultato e meno idioti come lei! E non si preoccupi di non farsi rivedere più in questo locale, che se lo fa' la prendo a calci in culo!e non si dia pensiero anche per il conto “offre la casa”!” > il barista si volto e torno dentro al locale dove c'era Mars ad attenderlo con la bocca spalancata e con un espressione da ebete in faccia
< Cazzo Carl...wow...incredibile > il capo si voltò a guardarla facendogli l'occhiolino < si lo so sugnu na forza da natura**,ma ricordati io posso, tu no! >
*

< Ehi Carl ti ricordi quella volta che hai sbattuto fuori quella faccia di merda? > disse improvvisamente la ragazza dopo il lungo silenzio in cui tutti e due avevano ricordato i primi tempi che avevano cominciato a lavorare.
< Cazzo se mi ricordo..quante ne hai combinate > e scoppio in una breve risata < entrerai negli annali come la cameriera più insolente della storia! >
< potrebbe anche essere eh > rispose la ragazza, un attimo prima di correre ad abbracciarlo < Grazie GGG, mi hai insegnato molto in questi mesi, mi sono affezionata a te > l'uomo dopo un attimo di esitazione le circondo le spalle stringendola a se < anche tu piccolina...mi raccomando fai attenzione e spacca il mondo la fuori! E se mi vuoi io sarò qui..ci sarà sempre un posto libero per la nostra selvaggia >
< grazie... > e tirò su con il naso.

Mezz'ora dopo Mars si trovava comodamente seduta un macchina già pronta per un altra uscita con i suoi amici, quando squillo il telefono

*drin drin....mary ti chiamano...drin drin...mari ti stanno chiamando..drin drin...oh porca puttana muoviti a rispondere!!*

“porca troia, dannata suoneria io e quando ho lasciato che la registrassero...”
riuscì a rispondere al telefono in extremis. Era Arashi-hime.
< Pronto > rispose allegramente < Ciao Mars, sono Fede > ma il tono dell'amica non era tanto gioviale < Mars siediti > la ragazza si preoccupò < sono seduta, Fede che succede? >
si sentì solo un sospiro in sottofondo < Mars...hanno annullato il concerto del 23 a Torino >

.....
Silenzio
...
< Mars?tutto ok? >chiese preoccupata Federica
....
Silenzio

....
< Fede? >il tono della ragazza era freddo e determinato
< si? >rispose la scrittrice
< tu domani prendi il treno sali qui a Torino, porta il basso e portati anche Sara. Con o senza Tokio Hotel noi andremo a quel concerto >

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Niente concerto?bene faremo anche senza

Ed ecco il secondo capitolo!! l'ho persino scritto relativamente presto...non abituatevi XD
solo perchè è vacanza e non ho un cavolo da fare a casa...

tra l'altro tengo a precisare che sono completamente incapace di scrivere, quindi è normale che 'sta storia faccia pena ^_^

chiedo scusa in anticipo a Sara e Caroline, ma non vi conosco, quindi 'sto improvvisando i vostri caratteri ^^'''

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< Fede? >
il tono della ragazza era freddo e determinato

< si? >
rispose la scrittrice

< tu domani prendi il treno sali qui a Torino. Con o senza Tokio Hotel noi andremo a quel concerto >


< no adesso mi spieghi, perchè mi hai fatto portare il basso dietro! >
< no adesso mi spieghi, perchè mi hai fatto portare la chitarra dietro! > dissero in coro le due ragazze appena scese dal treno proveniente da Firenze.
< ragazze calma, so che volete linciarmi, ma non c'è tempo... Caroline è arrivata 10 minuti fa' , ci aspetta all'uscita di Porta Nuova con gli altri! > immediatamente prese le due ragazze e cominciò a trascinarle per mezza stazione alla ricerca dell'uscita giusta.
"ma porca troia, fare un uscita sola no eh, facciamone 4 giusto per confondere le idee!"
< Mars... forse è di là, dove c'è Caroline che si sbraccia e il resto dei tuoi amici che ti stanno dando della deficiente? > Arashi-hime richiamò l'attenzione della ragazza che era già partita sparata verso l'uscita sbagliata
< ehm...si...giusto....sono solo dettagli! ci saremmo arrivati comunque... > e come se niente fosse cominciò a camminare verso gli amici, mentre le altre due ragazza dietro erano indecise se strozzarla o provocarle una morte più lenta e dolora.

*-°-°-°-°-°-°-*


ore 15:00

le ragazze erano appena arrivate alla camera del B&B che Mars aveva affittato, per mettere in atto il suoi piano ideato in 5 secondi durante la telefonata dell'amica di Sabato pomeriggio e poi successivamente meglio pianificato insieme ai suoi friends.
Adesso alcuni di loro si trovavano fuori dalla porta della camera, costretti ad attendere lì dall'amica che li aveva minacciati prima di uno sputtanamento di reputazione appendendo per tutta Torino delle foto che li ritraeva in pose non convenzionali, poi con un ulteriore minaccia di morte.
< M-ma cosa? no non voglio!! ahhhhhhh >
"ma che diamine..? "
i due ragazzi fuori dalla porta si guardarono sconvolti
< io quel cappellino non lo metto neanche morta!! > gli strilli della fede risuonavano per il corridoio
< Tu fede ti metti quel cappello! altrimenti i rasta e li faccio per davvero! > un altro urlo, stavolta della Giada un amica di Mars, risuonò per il corridoio
< non ti azzardare ad avvicinarti ai miei capelli sai! posso essere pericolosa! >
< qua quella che ha una forbici in mano sono io quindi siediti qui, fatti mettere 'sti cosi e 'sto minchia di cappellino!! >

ore 16:00

< ahhhhhhhhhhhh Giada piano con quella piastra, mi hai ustionato l'orecchio!! >
< mi quanto sei lagnosa per una bruciacchiata, non l'ho fatto a posta. Poi è colpa della checca che una pettinatura normale non se la può fare! >
< si ma a me per stasera le orecchie mi servono eh!! > pausa di silenzio
< no, fede, calma...fede, piano con quella matita...fede mi fai il solletico >
< fede no! lo smalto sopra la matita no! fede!!>
< io ho messo questo stupido cappellino? tu ti fai disegnare decentemente la stella! altrimenti uso la matita per infilzarti! >
mentre fuori dalla porta i due ragazzi, continuavano a scusarsi con gli altri clienti del B&B, mentre si chiedevano mentalmente perchè hanno acconsentito a farsi mettere in mezzo a questa storia.

ore 17:00

< dai ragazze abbiamo solo più due ore e prima di entrare in scena dobbiamo provare almeno qualche canzone! >

ore 20:00

< Mars, tu hai visto quanta gente c'è?!? > strillo la Caroline, che aveva fatto il gravissimo errore di andare a sbirciare dal palco, per vedere quante persone erano venute.
< io ancora non ci credo...stiamo davvero per fare questa cazzata... > ripeteva la Sara scuotendo la testa
< su su ragazze, un po' di ottimismo! possiamo farcela! ricordiamoci che abbiamo riunite qui i più grandi geni della terra > cercò di scherzare Mars, almeno per alleggerire il clima di tensione che si era creato.
le tre ragazze si voltarono a guardare Arashi-hime, che da quando Mars e i suoi amici avevano spiegato alle altre 3 ragazze ignare di tutto quello che sarebbe accaduto fino a più o meno mezz'ora fa', non aveva ancora spiccicato parola, ma restava lì ferma immobile ad accordare il basso, con addosso quegli abiti troppo grandi e che la facevano sembrare se possibile ancora più piccola. Il suo visino sotto quel grosso cappello a mala appena si vedeva.

*mezz'ora fa'*

cominciò a spiegare Mars, seduta con le gambe incrociate sulla sedia < come avrete sicuramente notato, vi ho fatto indossare i panni dei nostri "amici" > la ragazza aveva stampato in faccia un sorriso a 145 denti < chi più docilmente, chi no > e si voltò a guardare la fede che facendo finta di nulla giocava un finto rasta < adesso, vi starete chiedendo il perchè vi ho costretti a indossare questi costumi e perchè vi ho costretti a suonare ininterrottamente per 2 ore, correndo il rischio di trovarmi una delle bacchette di Caroline in un occhio e come nuovo ornamento un plettro in mezzo alla fronte > pausa ad effetto, semplicemente perchè si divertiva a creare un po' di suspance < bene...perchè ho organizzato un concerto sostitutivo dei Tokio Hotel,con dei Tokio Hotel sostitutivi ^_^ > la reazione fu un continuo strillare per più o meno 15 minuti, dove alcune amiche di Mars dovettero mettersi in mezzo per salvarla dal linciaggio

< eh la madonna...calmine eh! Pensate che lo fate per mostrare a Bill & co. che gli state vicino e che lo incoraggiate a guarire presto > altra raffica di strilli < beh e non vi ho ancora detto che per riunire la gente ho sfruttato la fama delle Fede e che ho messo un nostro volantino in tutta Torino, con l'ora e il posto del concerto, che come avrete capito si svolge nel parcheggio del palaisozaki > altri 5 minuti di urli

ok praticamente in 24 ore sono diventata completamente sorda °_°”


ore 21:00


il parcheggio del palaisozaki era completamente stra-pieno, il piccolo palco e le luci con tanto di casse amplificatrici sottratte dall'oratorio non sarebbero bastati a far sentire il piccolo concerto a tutti, ma l'importante era esserci per mostrare il proprio sostegno a quei quattro scemi, che hanno rivoluzionato le nostre vite.

Sul palco cominciarono a salire i primi tre componenti del gruppo Georg, interpretato dalla nostra Sara, ma che invece di suonare il basso suona la chitarra (piccola modifica apportata dalla sottoscritta XD spero non me ne vogliate ndA) Gustav dalla bellissima Caroline, Tom dalla mitica Arashi-hime, che da quando si era messa quei vestiti continuava a volerseli togliere, ma il motivo lo sapeva solo lei mentre le altre tre ragazze ne avevano solo il sospetto.

Si misero ai loro posti e subito nell'aria si diffusero le prime note di Ubers Ende der Welt e un sostitutivo Bill, con tanto di magliettine striminzite giubbotto di pelle e capelli sparati in aria - costasti tra l'altro metà orecchio destro della Mars - salì correndo sul palco cominciando a cantare.


Non sapendo che le televisioni erano venute fin lì a firmalri.


Ignari del fatto che una di quelle telecamere era in linea diretta con la Germania.

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Adesso non chiedetemi come hanno fatto a mettere un palco e trovare tutte le attrezzature necessarie per un concerto, ne come hanno fatto ad organizzarlo in mezza giornata °_°'
Perchè non lo so...è tutto puramente inventato e irreale, dovevo mettere fantasy come genere XDD

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Ok chiedo umilmente perdono per il ritardo nel postare, ma sono finite le vacanze, mi mancava l'ispirazione per scrivere il capitolo che per questo è venuto da schifo >_>

contenta Fede ho aggiornato XDDDD ieri l'avevo promesso ù.ù
e sarà contenta anche mia cugina così la pianta pure lei di rompere, che da brava cugina legge e non commenta la *beep* è_é
come sempre avviso che il mio linguaggio è alquanto sboccato, quindi non vi scandalizzate ù.ù
e che io non so scrivere, quindi è normale che faccia schifo XD


buona lettura ^*^

_________________________________



Germania, Berlino 24/03/2008

Il manager dei Tokio hotel era appena riuscito a passare dal cancello dell’entrata della clinica medica dove il vocalist della band era stato operato. Cancello che era sotto assedio dei giornalisti, in attesa di notizie sulla salute del ragazzo, salute che aveva causato l’annullamento di quasi tutto il tour programmato per il 2008, per relativa riabilitazione post-intervento chirurgico alla laringe. Sperando sempre che l’intervento sia andato bene e che ciò non comporti delle conseguenze alla voce del cantante.
Pieno di pensieri negati il manager si affrettò ad arrivare alla camera dove il ragazzo era stato sistemato.
< Buongiorno ragazzi >
<’giorno David > si soffermo un attimo ad osservare i quei giovani che ha solo 18 era riusciti a farsi conoscere in tutto il mondo per la loro musica, e si disse che non sarebbe finito tutto, che l’operazione sarebbe andata bene, così come la riabilitazione e sarebbero tornati a suonare sul palco, sarebbero tornarti a far battere il cuore ai loro fan.
Tom stava tranquillamente accordando una delle tante chitarre che possedeva, Gustav stava ascoltando musica collegato al portatile, Georg stava mandando qualche messaggio e Bill era collegato ad internet tramite il portatile e la internet key per cui aveva talmente tanto rotto i ciglioni che alla fine gli e l’hanno comprata a e poi lanciata dietro.
< Bill come và? > il ragazzo non distolse neanche lo sguardo dallo schermo del portatile alzando un foglietto con su scritto “come al solito grazie” < bene…l’operazione è stata fissata per 26 lo sapevi già no? >
< ovvio che lo sa David > rispose Tom al suo posto < sono passati stamattina ad avvisarlo. >
< ah ok >
< minchia David stamattina sei di una loquacità assoluta! > disse Georg mettendosi in tasca il cellulare < no, io sono sempre così, solo che adesso non c’è più Bill che parla a macchinetta, quindi c’è silenzio > posso la borsa col suo portatile sul tavolino vicino a Tom, mentre Bill sollevava il dito medio in direzione del manager < e a quanto pare al silenzio forzato di Bill si è unito quello di Tom, come mai non spara cazzate come al solito? >
< sta male per il fratello > lo prese in giro il bassista < stavo accordando la chitarra o parlo o accordo, non posso fare tutte e due contemporaneamente >
Gustav se ne stava beato a giocare senza degnare di attenzione nessuno dei presenti nella stanza
< ragazzi, stamattina vi porto anche una bella notizia >
< a si David? Cosa? Cosa? Cosa? > cominciò a rompere le palle Tom < visto che non lo fa Bill lo faccio io! >
< grazie ma ne facciamo anche a meno > Tom fece una linguaccia in direzione del manager < le vostre fan ne hanno combinata un'altra, ma stavolta magari vi metterà di buon umore >
< ah si, come mai non ne sapevamo nulla? Abbiamo visto i telegiornali oggi e sui giornali non c’era niente > Gustav si unì alla conversazione togliendosi finalmente le cuffie
< perché non sono state le vostre fan tedesche > Bill si spazientì e con un flebile sussurro disse < David tagliala dicci chi e cosa hanno fatto >
< a ma allora riesci a parlare >
< ovvio che ci riesce, solo che ha una voce che sembra provenire dall’oltretomba e in più gli fa male parlare quindi dovrebbe tacere > lo rimbeccò Tom
< ok ok adesso vi dico tutto, ho anche un bel video da farvi vedere! > tagliò corto David accendendo anche il suo portatile < sono state le vostre fan italiane >
< ma và? Quelle fuori di testa? Delle fan italiane oltre al fatto che sono delle grandissime gnocche (ogni riferimento a cose e persone a puramente casuale ù.ù ndA) sono fuori di testa >
< e non hai ancora visto cosa hanno fatto, quelle pazze visto che avete dovuto annullare il concerto, ne hanno fatto uno sostitutivo >
< hanno fatto cosa? > strillo Bill, sempre che il suo possa dirsi strillo, sembrava un misto fra un belato e il lamento di uno zombie < hanno fatto un concerto sostitutivo, in un giorno e mezzo sono riusciti ad organizzare un mini concerto e a radunare tante persone da riempire il parcheggio del palaisozaki >
< ma và? > Georg era sbalordito < si si, il bello oltre che cantare le vostre canzoni, hanno avuto la strabiliante idea di vestirsi come voi e devo dire che ci sono riusciti anche abbastanza bene, solo non ho capito perché hanno invertito il ruolo di Georg e Tom >
< come scusa? > disse Tom < hanno invertito i ruoli, in questa band tu sei il bassista mentre quell’altro è fa il chitarrista > il manager aveva finito di macchinare col portatile e lo girò in direzione dei ragazzi mentre Gustav e Georg chiudevano le tende per permettere una migliore visione del filmato


~ Sul palco cominciarono a salire i primi tre componenti del gruppo Georg, interpretato dalla nostra Sara, ma che invece di suonare il basso suona la chitarra Gustav dalla bellissima Caroline, Tom dalla mitica Arashi-hime.
~

< porco cazzo sono quasi uguali a voi! > disse Bill occhi sgranati < minchia è vero > dissero in coro Gustav e Georg < nah io sono meglio, nessun sosia può competere con l'origin... >
< zitto che cominciano a suonare > lo zittì Bill, scrutando attento lo schermo per vedere come e quando sarebbe entrato in scena il suo sosia

~
nell'aria si diffusero le prime note di Ubers Ende der Welt e un sostitutivo Bill, con tanto di magliettine striminzite giubbotto di pelle e capelli sparati in aria - costasti tra l'altro metà orecchio destro della Mars - salì correndo sul palco cominciando a cantare
~

< wow...è quasi meglio di te Bill > sussurrò Tom < però 'sto qui ti fa seriamente sembrare una donna > Bill si limitò a fare vedere il dito medio al gemello.
< cioè, ma tu guarda come si dimena, sembri proprio tu > Tom continuava a sfottere il gemello < Tom piantala hai rotto >
fra battute e risate i quattro ragazzi finirono di vedere il concerto e David stoppò il filmato
< cosa ve ne pare? > chiese il menager esordì Tom < sono bravi, cioè non raggiungono il nostro livello, ma sono bravi >
< io devo dire che il finto Tom suonava il basso molto bene, solo che non so...aveva un non so che di femminile nei movimenti > continuò Georg
< se è per questo tutti avevano movimenti un po' femminili > constato Gustav
< e sapete perchè ragazzi? > David aveva un sorriso stampato in faccia disse Bill che era rimasto in silenzio < nel gruppo che avete appena visto, sono tutte ragazze >
le faccia sbalordite dei ragazzi basto a far scoppiare a ridere il manager che aveva nuovamente fatto partire il filmato


Italia, Torino 23/03/2008

le ultime note della canzone si dispersero nell'aria mentre il cameraman riusciva finalmente ad arrivare fin sotto al palco dove si era svolto il concerto.
Tutte le fan erano rimaste colpite da quei 4 ragazzi che erano riusciti a cantare a suonare le canzoni alla perfezione, si notava benissimo che si stavano divertendo, i loro volti esprimevano felicità, erano contenti di poter suonare davanti a così tante persone, contenti di poter dimostrare il loro affetto e il loro sostegno a quel gruppo di scapestrati che li avevano conquistati.
Appena terminata la canzone, tutte la fan cominciarono ad urlare il nome del gruppo, mentre sul palco si apriva un enorme striscione in murales style con su scritto Wir möchten dass du wirst heilen * i 4 musicisti andarono a posizionarsi proprio sotto lo striscione mettendosi nella classica posa che solitamente i Tokio Hotel assumevano per fare le foto.
Dopo una trentina di secondi le luci si spensero e il cameraman dovette sforzarsi per vedere i ragazzi scivolare silenziosi dietro al palco, sapendo benissimo che se le altre fan se li beccavano come minimo non ne sarebbero usciti.
L'uomo con addosso la telecamera non poteva perdersi l'occasione di parlare con loro.
Uno perchè era in collegamento con la Germania.
Due voleva parlare con loro.
Riuscì ad intrufolarsi dietro al palco dove vide una quindicina di ragazzi, che stavano applaudendo i loro amici, mentre loro si guardavano in viso contenti, un po' imbarazzati e tremendamente emozionati.
La Mars e la Fede cominciarono a saltellare sul posto, mentre la Caroline cominciò a piangere , l'emozione aveva preso il sopravvento < Ragazze ce l'abbiamo fatta!! ci siamo riusciti!! > anche Sara e Caroline si unirono alle altre due ragazze e tutte e quattro si abbracciarono sempre saltellando < Siamo delle grandi!! >
La Fede si fermò e assumendo la posa da ' si sono figa, io posso tirarmela e tu no' disse < modestamente c'ero io, non poteva che andare così >
< Fè, guarda che sei solo travestita da Tom, non è che devi comportarti come lui eh > la bassista fece una linguaccia in direzione della Sara < che poi non dimentichiamoci che la più figa qua sono io eh > disse la finta Bill guardandosi con noncuranza le unghie smaltate di nero con tanto di french bianco < tsk ma tiratevela un po' di meno voi due eh > le rimbeccò la Sara < che nessuno può competere con me e la Caroline > una delle amiche di Mars si unì alla conversazione < cioè praticamente abbiamo riunito in sul colpo tutte le ragazze con l'ego più grande di tutto il mondo >
< nah Lalla, ti dimentichi che la checca > disse Mars, mentre l'amica la guardava confusa < ma la checca non è un uomo? >
< si ma lo sembra, quindi è la stessa cosa >
< Mary...te hai qualche rotella fuori posto>
< e mo te n'accorgisti?** >
Il cameraman non si perdeva una sola parola e la fida telecamera registrava tutto, ma qualcuno lo notò
< ehi Mary, ma quello chi è? >
< chi Vale? >
< quello! > e la ragazza lo indicò, mentre gli sguardi dei presenti si voltavano nella direzione indicata. Sara travestita da Georg si mosse minacciosa in direzione dello sventurato < e tu chi diavolo sei? > l'uomo fece un passo indietro intimorito < calma! > e fece un altro passo indietro < vengo in pace! >
Mars guardo scettica il cameraman < guarda che non siamo dei trogloditi, sarebbe da idioti venire qui dietro con cattive intenzioni, perchè come minimo ti ritrovi il sedere diviso in quattro parti e non in due > Lalla tirò uno scappellotto alla ragazza < AHI! Ma che ho fatto!? Ho già preso troppe botte in testa da piccola non ti ci mettere pure tu! >
< è per questo che sei così > mars le fece la linguaccia < gne gne gne >
< Finitela voi due! Siete come i bambini! > le rimproverò la Vale
Le ragazze tornarono a prestare attenzione al cameraman che restò lì fermo continuando a filmare
< ah > risposero in coro le quattro ragazze
< il bello che credevamo foste dei ragazzi invece no e la cosa ha stupito molto di là in Germania >
E calò un silenzio profondo fra i ragazzi, interrotto poi dalla Hime < no scusa un attimo, dov’è che sono rimasti stupiti?? > il cameraman ebbe un attimo di esitazione nel rispondere < in Germania, siamo in diretta con lo studio della Universal a Milano e con un altro studio nella sede a Berlino, David Jost e degli altri produttori vi stanno guardando >
E il silenzio fu ancora più pesante
Sul visto delle ragazze passo una numero gamma di espressioni : stupore, terrore, rabbia poi di nuovo stupore stoppandosi con un espressione shockata in cui tutte e quattro avevano spalancato la bocca terminando con un urlo < CHE COSA?! >
< ehm… innanzitutto calma, sono lo quattro o cinque persone che vi stanno guardando, si ok sono i più ali dirigenti delle Universal, ma non è importante >
La Hime fece una risatina sarcastica < ah ah ah…non è importante… io mi sono fatta un viaggio di 5 ore da Firenze a Torino, sono stata obbligata a vestirmi così, sotto minaccia di un paio di forbici, a preparare delle canzoni senza sapere il motivo fino a due ore fa’ e adesso m dice che lei ci ha filmato e in Germania il manager di quei quattro ha visto tutto?! E magari poi lo fa’ vedere anche a loro?!?! > il discorso della ragazza fatto tutto d'un fiato fiato era partito con un tono calmo, terminando invece con un tono stridulo e isterico.
L'uomo fu fulminato dallo sguardo delle ragazze. Mars punta sul vivo, visto che ad organizzare era stata lei, rispose < e allora? Qualche problema? > i suoi occhi accessi da una luce omicida sembravano voler dire “ti faccio morire di una morte lenta e dolorosa” . Il cameraman sentiva sempre più il bisogno di andar il più lontano possibile da quelle ragazze, sentiva come se la sua vita fosse in pericolo. All'improvviso il suo cellulare suonò e si sbrigò a rispondere.
Le ragazze non riuscirono a sentire la conversazione, l'uomo parlava troppo a bassa voce, ma da quel che avevano capito, qualcuno probabilmente un suo superiore doveva avergli dato delle istruzioni sul da farsi. Chiuse la chiamata e volse uno sguardo preoccupate alle squinternate che aveva di fronte < mmh..la Universal mi ha appena chiamato e mi ha chiesto se siete disposte a lasciare i vostri nominativi e un recapito telefonico >
< ma col cazzo che ti dico come mi chiamo e ti lascio pure il numero di telefono! >
< Mars... la tua finezza a volte mi sconvolge, ci mancava la bestemmia e lo sputo e sembravi un camionista >
< ma Dio fa, qualche problema con Ugo? > lo Hime non diede subito peso alle parole della ragazza, ma poi si girò sconvolta verso la ragazza
< e chi cazzo è Ugo? >
< come non ti ho parlato di Ugo? >
< evidentemente no >
< ah... è il camionista che vive dentro di me! >
Silenzio. Respiro per calmarsi dopo la scrittrice fece per aprire bocca, ma la richiuse per poi riaprirla un attimo dopo < tu sei senza speranza! Hai davvero qualche rotella fuori posto!! >
< a Fede, io non so che gente mi presenti, già pensavo che tu non fossi tanto normale, ma in giro c'è gente combinata peggio di te >
< ah grazie Sara, guardate che in me non c'è niente che non va è colpa delle botte che prendevo da piccola >
< tipo buttarsi dalle scale di proposito perchè ti piaceva rotolare? > questa era Lalla l'amica della Mars, che non poteva starsi zitta. Prima lo sguardo di tutti i presenti si soffermò sulla ragazza e poi si spostò lentamente verso la Mars che già di solito sembra uscita da un manicomio, ma con quei capelli sparati in aria e vestita in quel modo faceva ancora più paura < che avete da guardare?! E allora? Ognuno faceva qualche cazzata e io avevo 5 anni! Dovevo trovare qualcosa per divertirmi >
Il tizio con la telecamera, si intromise di nuovo nel discorso < dai ragazze su, basta che lasciate i vostri nomi e un numero di telefono >
< Turna***, ma sei di coccio? Io non te lo lascio il mio numero di telefono, tanto meno ti dico come mi chiamo > Mars si era impuntata e niente e nessuno le avrebbe fatto cambiare idea
< neanche se vi dicessi, che David Jost ha deciso di volervi incontrare? >
Altro silenzio, in cui le ragazze ci misero qualche secondo a recepire il messaggio.
Federica scoppio in una risata isterica < David Jost vuole incontrarci > e scoppiò nuovamente a ridere, mentre le altre la guardavano come fosse un animale di una specie molto rara
< ok è andata, abbiamo perso la Hime > Mars si voltò verso il cameraman, con l'espressione più seria di tutta la serata < non sta scherzando vero? Voglio un tesserino di riconoscimento e delle certezze che quello che sta dicendo è vero >
< certo, ti mostro subito il pass da inviato della Universal, per le certezze, non credo di poter far molto da qua, non vi basta sapere che il signore in questione vi sta guardando da un ufficio con una traduttrice che parla in tempo reale?>
Mars guardo molto attentamente il pass che l'uomo le aveva dato, alla ricerca di un qualche dettaglio, che le facesse sospettare di un falso ( certo come se io sapessi com'è un pass da giornalista professionista XD ndA) poi si volto a guardare soddisfatta il cameraman
< ecco adesso possiamo cominciare a discuterne seriamente > era il suo sorriso ambiguo che fece un po' preoccupare l'uomo.


Germania, Berlino 24/03/2008

In Germania, nella camera della clinica privata in cui Bill Kaulitz era stato ricoverato, regnò il silenzio dopo la fine del filmato.
Il manager rimase serio a guardare i visi dei suoi pupilli e dopo all'incirca dieci minuti si decise ad interrompere il silenzio < beh allora ragazzi che ne dite? >
Tom, Bill Gustav e Gerog si scambiarono uno sguardo, poi uno le loro opinioni
< sono interessanti, mi piacerebbe fare quattro chiacchiere con loro > Bill fu' il primo a parlare e successivamente gli altri tre concordarono con la sua opinione
< perfetto, allora vi farà piacere sapere che abbiamo fissato con loro un incontro fra due settimane >




* Noi vorremmo che tu guarissi presto . Un grazie speciale alla Fede che me l'ha tradotto XD grazie amò! ^*^
** è siciliano XD
*** è piemontese XD , che ci volete fare, questo è quello che succede quando ti trasferisci da un estremo all'altro dell'Italia ù.ù

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Capitolo 4
*** capitolo 4 ***


capitolo 4

Ebbene si, signori e signori, dopo una vita di assenza, sono tornata ad aggiornare! XD
chiedo scusa per il ritardo nell'aggiornare e tra l'altro il capitolo non è nemmeno granchè, ma meglio di niente ù.u
Per il prossimo capitolo penso che avrete molto ad aspettare perchè a quanto pare le mia ispirazione sembra aver preso delle ferie e fatto un viaggio alla Hawaii e non è ancora tornata... denuncerò la scomparsa alle autorità ù.u 




_______________________________


Milano 7-4-08 ore 8:00


Caroline, Federica e Sara erano già all’aeroporto da circa un ora, una macchina appositamente mandata dall’Universal a prendere loro era passata alle sei e mezza e adesso stavano aspettando l’arrivo di –Mariagrazia da Torino, che sarebbe arrivata a momenti.
Infatti poco dopo videro un uomo arrivare con un borsone con la scritta enorme sopra MARS in color oro e le varie dediche e scritte, fecero capire alle tre ragazze che doveva appartenere alla loro amica.
Caroline, che vide3 il bagaglio ma della proprietaria nessuna traccia, chiese gentilmente all’uomo dove si fosse cacciata la ragazza.
Il tipo si voltò a guardarla e le indicò, un ombra scura che avanzava come gli ebrei durante la traversata del mare, solo che invece delle acque a spostarsi erano i viaggiatori.
Le tre ragazze subito si spaventarono, ma poi riconobbero l’ombra come la loro amica che le raggiunge sussurrando un flebile < Buongiorno > e poi si accasciò su una poltroncina a dormire < Minchia Mars, sei a conoscenza del fatto che ha terrorizzato mezzo aeroporto? > chiese la Sara sedendosi vicino alla ragazza, chiedendosi, come cavolo si era seduta.
< normale amministrazione Sara > rispose Mars soffocando uno sbadiglio < mi sono svegliata alle 4:00 stamattina per prendere il treno delle 5:30 per Milano, anzi ringrazia che sono riuscita a darmi una sistemata in macchina altrimenti vi sareste spaventate pure voi >
< ma sinceramente io inizialmente ho pensato che fossi un demone oni, mandato per ucciderci tutti, solo quando ti sei avvicinata ti ho riconosciuta > disse la Fede sedendosi dietro Mars e anche la Caroline la imitò sedendosi dietro la Sara < ma va va… mica sono Bill di Kokeshi my doll.. poi meglio così, la gente deve avere paura, così non rompe i ciglioni, ci ho messo una vita per imparare a terrorizzare così la gente >
< ah e ne sei contenta?bisogna aiutare il prossimo! > rispose la Carol
< nah….la ma mattina a scuola mi evito tante scocciature, hanno pure smesso di interrogarmi la prima ora, che persino i prof avevano paura>
< tu.. tu…sei ‘na roba impressionante! > la Sara era allibita
< Sara, fa’ tanto la dura, ma poi è una tenerona (al prosciutto cotto e formaggio XD ndA) , fidati > rispose la Fede
< ahahah…non ci credere, sono capace di darti in pasto ai tuoi fan…ricordati che da quando hai fatto il concerto sono triplicati e tutto grazie a me > la ragazza aprì gli occhi per guardare la Fede e per un attimo ebbe seriamente paura < Mary… sai che per questo tu rischi ancora la vita vero? Momentaneamente sono indecisa se strozzarti o buttarti dal primo ponte/fossa/pozzo che capito >
< se se… non lo faresti mai >
La scrittrice fece una risatina sarcastica < non mi conosci… io avrei paura fossi in te! >
< sono abituata alle minacce di morte, non sai quante me ne hanno fatte i my friends il giorno del concerto, quando li ho lasciati soli a sistemare e poi smontare tutta l’attrezzatura per il concerto >
< eh ci credo! Fossi stata io ti avrei fatta a pezzi o peggio… mi sarei fatta pagare! > rispose la Sara sedendosi più comodamente sulla sedia
< basta questa conversazione mi sta troppo impegnando cerebralmente. Mi sto chiudendo >
< tu sei chiusa nel cervello! È una conversazione sconclusionata e senza senso, come fa’ a impegnarti cerebralmente? > sbottò la Fede esasperata
< si ma la mattina le mie capacità intellettive sono limitate >
< giusto, Fede non farle spremere quell’unico neurone che gli gira in testa >
< eh già Carol… guarda che bisogna avere una buona capacità di ragionamento per sparare cazzate come le mie >
< dimmi un po’ … ma il tuo neurone, che gira imperterrito nella tua testa, fa’ come nella pubblicità dell’acqua lete e ogni tanto grida “non c’è nessuno?” > chiese la hime seriamente interessata alla risposta. Mars ci pensò un attimo poi rispose < No…però fa’ come nella pubblicità della Coop, quella con i carrelli che si schiantano verso il muro…solo che io ho un solo carrello e si schianta contro il mio cranio. Ad ogni botta esce una cazzata >
Fede aprì la bocca per ribattere, ma oltre al pensiero “la faccio fuori” non le venne in mente nient’altro da dire < basta io con te non ci parlò più…mi hai rotto>
< Ecco, che io ti conosco, poi in aereo diventi logorroica e io voglio dormire, mi siedo vicino alla Sara, almeno lei è un po’ intelligente e mi lascerà dormire >
< ah col cazzo, tu ti siedi vicino a me e soffrì con me! Tutto ‘sto macello è successo per colpa tua e ti subisci le conseguenze >
< nooooo…io posso diventare violenta se non dormo! Ho dormito solo 3 ore stanotte, posso farti fuori seriamente > poi guardò la Fede fare un sorrisetto diabolico e si girò a guardare la Carol con i lacrimosi agli occhi < Caroline… ti prego.. aiuto! > l ragazza fece una risatina, poi cercò di convincere la Hime a lasciarla riposare in aereo
< a proposito…a che ora si parte? Sono le 8:30! >
< non ne ho idea… Alex ha detto ci vengono a chiamare >
< e chi è Alex? >
< Mary… Alex e il cameraman che ci ha filmati il giorno del concerto>
< perché c’è anche lui? >
< si che ci sono anch’io! Rincoglionita ti ho pure accompagnato dalla stazione all’aeroporto! >
L’uomo in questione era appena venuto a chiamarle
< Ma va? Non me ne sono accorta >
< Avevo questo dubbio, visto che per tutto il tragitto mi hai chiamato con 50 nomi diversi >
< che ci vuoi fare, ho dei seri problemi a ricordare i nomi delle persone >
< Se se… io mi chiedo coma hai fatto ad organizzare quel concerto, mi sembra impossibile che la tua testolina abbia sfornato un idea del genere >
La ragazza si alzò in piedi < che è tutta ‘sta confidenza scusa?! Porta rispetto per la mia mente geniale >
< non preoccuparti Alex, ce lo chiediamo ogni giorno anche noi > risposero in coro le altre tre ragazza.
Mars si voltò scioccata a guardarle < ahò!! Che è sta mafia?!? > poi si abbassò ad abbracciare il piccolo peluche a forma di orsetto che teneva attaccato alla borsa piagnucolando
< Gus…le altre sono cattive e mi prendono in giro… meno male che ci sei tu! >
Caroline guardò seriamente preoccupata la ragazza < Mars… perché hai chiamato Gustav quel peluche? >
< perché è piccolo carinissimo, morbidoso e ispira tanta tenerezza proprio come il batterista >
Federica prese il cellulare in mano e cominciò a comporre un numero
< ok adesso chiamo il 118 e chiedo di passarmi un manicomio, ‘sta qui ha bisogno di uno bravo >
< ha parlato quella che per il compleanno vuole in regalo un pony rosa > rispose Mars
< Intanto tutti quanti vorrebbero un pony rosa in casa, poi non mettiamo a confronto il mio cervello con il tuo neurone >
< Appunto non confondiamo la merda con la cioccolata! >
< tu saresti la merda vero? > disse Alex intromettendosi nel discorso beccandosi uno scappellotto dalla ragazza
< comunque ragazze dobbiamo andare che l’aereo per Berlino ci aspetta >
Le ragazze presero le loro valige e cominciarono a seguire l’uomo che le stava accompagnando verso il metal detector < oh cazzo, adesso ci metto una vita, prima di togliere tutta la roba si fa’ notte, ma porca puttana >
< sah, muovi il culo che stiamo aspettando te > le disse Alex
< tu, cominci a starmi sul cazzo, ti stai prendendo troppe libertà alla terza comincio a insultarti eh > rispose Mars mentre risistemava tutto quello che aveva tolto e riprendeva il borsone
< si ma l’aereo parte fra 10 minuti, se non ti muovi rimani qui! >
< a te licenziano poi! E io ci godo, perché mi stai dando sui nervi > la Fede tirò una botta alla ragazza < wè stai calmina eh >
< si si, andiamo che altrimenti perdiamo il coso lì >
< coso lì sta per aereo? >
< coso lì. Aereo, è la stessa cosa, non possiamo soffermarci su tutti i particolari… questi sono dettagli! >
< ma muoviti và… > disse la Sara ficcandogli una spinta.
Arrivati davanti all’entrata n 48300 diretto a Berlino, Alex le salutò augurandogli buon viaggio e le ragazze andarono a sistemarsi nei loro posti, rigorosamente in prima classe
< io vicino al finestrino! > gridò la Mars correndo a prendere il posto
< ma che bambina… > disse la Fede beccandosi il posto sul corridoio
< solo perché l’idea è venuta prima a me! >
< appunto, quindi sloggia e lasciami il finestrino >
< no non posso dormire sul corridoio con la bocca aperta e la bavetta di lato.. che figura ci faccio? >
< quella della cogliona che se >
< oh ma l’hai finita di maltrattarmi?! Quando arriva Tom che così rompi i ciglioni a lui? > la Hime scoppio a ridere < altro che rompergli i ciglioni, probabilmente lo violenta > disse la Sara dai posti dietro < può anche essere! >
< ahhhhhhhhh > strillò la Caroline facendo sobbalzare tutti
< Cosa? Quando? Come? dove? Carol non urlare così che mi fai prendere un infarto > disse Mars
< ma che figata, ci sono i pulsantini per muovere il sedile! >
< davvero?? Dove???? > rispose tutta felice
< sulla destra , vicino al telefono e alla presa per la spina! >
< trovati! > strillo Mars cominciando a giocare col sedile
< c’è pure quella per l’imbottitura del sedile!! Oddio che figata! > la ragazza continuava tranquilla a giocare col sedile, non notando la vena sulla tempia della Hime che pulsava
< ma porca troia!! Piantala con ‘sto coso o ti tiro una botta che senza che te n’accorgi ti ritrovi a Berlino, non volevi dormire?!? E allora DORMI!! > urlò la Hime spaventando persino la hostess che spiegava come allacciare la cintura. Mars tolse la mano dal sedile come se si fosse appena scottata si allacciò la cintura e non fiatò per il resto del viaggio.
La hime prese il suo vanity fair in lingua tedesca e soddisfatta si mise a leggere mentre l’aereo partiva.



Berlino, casa dei Tokio Hotel ore 12:00

David Jost era appena arrivato davanti alla casa dei ragazzi per assicurarsi che fossero pronti ad accogliere le ragazze italiane.
Appena varco la porta di casa le urla stridule dei due gemelli gli invasero le orecchie.
< Tom!! Dove cazzo hai messo la mia matita nera per gli occhi?? Devi piantarla di farmi questi scherzi, altrimenti giuro che ti rovino il prossimo appuntamento o peggio… ti sputtano davanti alle ragazze italiane!! >
< tsk, questo è il ringraziamento per averti imboccato coi gli omogeneizzati della plasmon queste due settimane? E anche per averti regalato quella lavagnetta fashion di Hello Min… ehm Hello Kitty?! >
< mi spieghi cosa cazzo faccio me ne faccio ora di quella mischia di lavagnetta adesso? Tira fuori immediatamente la mia matita… e anche la piastra! >
David nel frattempo si addentrava sempre più nell’appartamento e mano a mano che avanzava il suo viso perdeva colore
< non ho tempo devo sistemarmi i rasta >
< non me ne frega un emerito cazzo dei tuoi salsicciotti che hai attaccati ai capelli, quelle fra un po’ arrivano e io non sono ancora pronto >
< piantala di urlare come se stesero uccidendo un maiale, guarda che io non le ho prese le tue cose, hai solo da non lasciare in giro la tua roba >
L’appartamento era disseminato di abiti ovunque, maglie di Tom sopra il divano, cinture di Bill sulla televisione, calzini sulle sedie, bracciali collane e anelli sul tavolo e persino un paio di boxer sul lampadario “ma come cazzo sono finiti lì?” pensò il manager, cominciando a fare dei grossi respiri per controllarsi e non uccidere subito quegli idioti
< ah certo adesso viene a dire che non li hai visti, ma racconta meno balle! >
< ti ho detto che io non ho idea di dove siano! Per una volta che non te le ho nascoste con me te la prendi? >
David una volta superato il salotto dei ragazzi e entrato nel corridoio che portava elle camere, il suo viso aveva perso ogni piccola traccia di colore.
“questa casa è un macello! Porco cane tra un ora arrivano quelle quattro e la casa è in queste condizioni?!giuro che è la volta buona che li uccido!”
Il manager si diresse a passo spedito verso la camera di Bill. Appena mise piede in camera uno stivale passo di striscio sopra la sua testa.
< ma dove cazzo ho messo quella dannata piastra! Porca la miseria, non posso restare con questi capelli > e un altro stivale fu lanciato
< ahhhhhh trovata!!! Perfetto adesso mi devo fare i capelli! > il vocalist della band si alzo tutto convinto di poter arrivare in bagno sano e salvo, ma si ritrovò davanti il suo manager e per un attimo, penso seriamente di essere in pericolo di vita.
L’uomo disse solo una frase < e si volto per precederli lì, mentre il ragazzo andava a chiamare gli altri.
Una volta che tutti e cinque si ritrovarono in salotto David cominciò con la sua predica < porca la miseria, ragazzi, mi ero raccomandato solo di tenere in ordine per oggi e voi cosa fate? Lo incasinate ancora di più?! Non ho mai visto l’appartamento in queste condizioni! Mi spiegate come cazzo ci sono finiti questi boxer sul lampadario!? Io adesso esco da questa casa, vado a prendere quelle ragazze e per quando torniamo, questo appartamento deve brillare! Altrimenti giuro che vi ritroverete tante di quegli impegni che non saprete più dove sbattere la testa e come minimo vi farò passare due ore al giorno con quelle ragazzine urlatrici che avete come fan! Parola mia! >
I visi dei ragazzi sbiancarono < no le bimbeminchia no! Tutto David, ma le bimbeminchia no! >
< no? Dite? Scommettiamo? Io vi ho avvisato… vedete di ordinare tutto o sapete cosa succede > furono le ultime parole del manager prima di uscire dall’appartamento e dirigersi verso l’aeroporto.
< ragazzi abbiamo più o meno un ora per sistemare. Bill prendi la tua roba portatela in camera e poi finisci di prepararti che non ti voglio più sentire urlare, Tom datti una mossa e poi vieni a sistemare, che sto macello è colpa vostra e poi dobbiamo essere io e Gus a mettere sempre tutto a posto! > disse Georg un po’ scazzato, mentre lui e il batterista cominciavano a mettere a posto la casa.

Berlino Aeroporto ore 12:00

L'aereo proveniente dall'Italia aveva appena toccato il caldo asfalto del suolo germanico, provocando nella quattro ragazze un subbuglio di emozioni.
Eccitazione, paura, felicità, agitazione...
Mars era in preda ad una smania di scendere, volare le piaceva, ma presto l'eccitazione della partenza si sostituiva al mal di testa per il cambio di pressione e il viaggio non era più tanto eccitante.
Appena scesa dalla scaletta e mossi i primi passi sulla terra ferma si inginocchio gridando < Grazie, signore per aver messo fine a questo strazio! > 
< Dai Mars, alzati che le tue sofferenze non hanno ancora fine.. ci aspetta il bus che ci porterà dalla pista all'aeroporto, stipato di gente e con una puzza di sudore che ci provocherà dei connotati di vomito > le disse la Fede che comincio a ridere vedendo le facce sconvolte delle sue amiche < Suvvia scherzavo! probabilmente David avrà mandato un macchina a prenderci! >
Infatti videro comparire un enorme macchina nera da cui scese il manager dei Tokio Hotel in persona insieme a qualche guardia del corpo che si diresse verso l'addetto ai bagagli.
Le ragazze guardarono avvicinarsi il manager ad occhi sgranati < parli del diavolo e spuntano le corna > disse la Mars, subito corretta dalle amiche < ma quale diavolo.. quello è un angelo >
L'uomo era coperto da un vestito dal taglio classico, probabilmente cucito da un sarto italiano. La camicia aveva sbottonati i primi bottoni lasciando vedere uno spettacolo che le ragazza classificarono "eccitante" . 
Nel lasso di tempo che le ragazze si lasciarono trasportare nei loro viaggi mentali il manager le aveva raggiunte fermandosi davanti a loro, sfoggiando un sorriso brillante come quello della pubblicità Colgate. Era Bill ad avere quello della Mentadent.
In un inglese perfetto il signor Jost diede loro il benvenuto a cui le ragazze risposero in un altrettanto perfetto tedesco, stupendo l'uomo che aveva di fronte ( e anche l'autrice ndA).
< Non credevo parlaste tedesco! > ( e manco io ndA) esclamo il manager < mi ero già prodigato per trovare un traduttore che fosse disposto a seguirvi per tutta la vostra permanenza qui! >
< Credo di parlare anche a nome delle altra ragazze, ringrazionandola per tutto quello che avete fatto per noi, una macchina per arrivare fino all'aeroporto, dei posto in prima classe e adesso siete venuto voi stesso in persona a prenderci, le siamo infinitamente grate per questa possibilità di realizzare il nostro sogno > disse la Fede con un bellissimo sorriso in visto
< no ragazze, grazie a voi, per quello che avete fatto, la vostra idea di realizzare un concerto sostitutivo è stata a dir poco grandiosa, avere rissolevato il morale dei ragazzi e avete permesso a molte fan di dimostrare il loro sostegno, il tutto accentuato dalla vostra giovane età! non mi sono neanche informato se avete i permessi dei vostri genitori per essere qui.. non vorrei poi affrontare una legione di avvocati per aver rapito quattro minorenni italiane! >
e i sorrisi sui volti delle ragazze si spensero e ciò non sfuggi al manager < beh, avete le autorizzazioni no? > 
"ti prego signore fai si che abbiano i permessi!"
La ragazza dai capelli corti si fece avanti < ehm... veramente signore... noi saremmo tutte maggiorenni>
Mars e le altre guardano arrossire il viso del manager < ah.. beh, che ne dite di andare verso la macchina? >
una volta che tutti salirono in auto David si voltò a chiedere alla ragazze se avevano qualche domanda e Mars ne approfittò per togliersi un dubbio < Signor Jost.. >
< chiamami David > e le sorrise < si ehm.. David... mi chiedevo.. se il traduttore che avevate trovato fosse carino, perché altrimenti sa, potrei avere qualche problema con il te... > ma non riuscì a finire la frase aggredita dalle altre tre ragazze e facendo ridere David.

Berlino, casa dei Tokio Hotel

Adesso le ragazze si trovavano di fronte all'entrata dell'appartamento che condividevano i ragazzi e il manager si apprestava ad aprire la porta, pregando in tutte le lingue che conoscevano che l'appartamento fosse in ordine
< Bene ragazze... vi presento i Tokio hotel! >

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