Niente concerto? perfetto, faremo anche senza Tokio Hotel! di Mars_ (/viewuser.php?uid=14783)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** capitolo 4 ***
Capitolo 1 *** Capitolo 1 ***
Premetto col dire che
i tokio hotel non mi appartengono (...) e che con questa Fan Fiction
non nessuno scopo di lucro ù.ù
I fatti che avvengono
sono puramente inventati dalla sottoscritta, per quanto i personaggi
non sono tutti inventati ^_^
tengo a precisare che
in questa FF ho messo dentro anche la Arashi-Hime (autrice delle fan
fiction “Grazie Del pensiero?Ma v*******o!” e di
“Kokeshi Doll: istruzione per vivere” storie che vi
consiglio di leggere, perché scritte veramente bene! Inoltre
l'autrice e mia amica, quindi solo per questo dovete andare a leggere
XD)
ah..la protagonista
sarei io..anzi...quello che in teoria vorrei essere XD
Tutto quello che 'sta
scritto qui è stato a fatto in un momento di puro sclero,
quindi vi prego di comprendere...
inoltre il mio umore
non è dei migliori, visto che hanno cancellato la tappa a
Torino del tour, concerto a cui io dovevo andare, dopo che ho comprato
il biglietto a Dicembre...e potrei perdermi in un lungo sproloquio,
dove scrivere, quanto la mia sfiga sia infinita e di quanto sia
preoccupata per la salute della checca
MA
vi
risparmierò e procederò alla scrittura della
storia, che probabilmente non leggerete perché
già stufi dell'introduzione XD
ho corretto il codice
html...io l'ho sempre detto che per me il codice html
resterà sempre un arcano °_°'
__________________
“oh
che palle finalmente ho finito il turno...oggi è stata una
giornata stressante...sono venuti solo clienti rompipalle giusto
perché non è il mio ultimo giorno di lavoro
eh”
la ragazza si stava
velocemente dirigendo agli spogliatoi, la mente già
proiettata ai prossimi giorni.
< Mars!>
“non
vedo l'ora sia Sabato!! passerò un bellissimo pomeriggio in
compagnia della hime-bella e poi tutti dritti al pala a fare la nottata
per il concerto!!*_*”
< Marzia!
>
“bwahaha....già
mi vedo la scena in cui Friè lancia l'uovo di pasqua a
bill... muoio XD”
<
MARIAGRAZIA!!! >
Un urlo raggiunse la
mente della ragazza che si blocco immediatamente. Voltandosi a guardare
che aveva dato libero sfogo alle proprie corde vocali, provocando un
piccolo terremoto a cui tutti i clienti reagirono con un sobbalzo e con
un conseguente tentativo di fuga, sventato da uno dei camerieri che
provvide a calmarli.
< 'Giorno capo,
ho finito il turno adesso, stavo andando a cambiarmi poi arei venuta a
cercarti > la ragazza guardò l'omone che aveva avuto
il potere di terrorizzarla per le prime settimane in cui aveva
cominciato a lavorare.
< Minchia Mars,
il tuo udito è paragonabile a quello di un sordomuto!
>
< Carl
non sparare minchiate, il mio udito è finissimo, ero solo
sovrappensiero e non ascoltavo, inoltre se il mio udito fosse calato
è colpa tua che non fai che urlarmi dietro!! >
ribatté offesa la brunetta, mettendo su un finto broncio
< oh che
carina! Se non togli quella funcia te la taglio e poi la serviamo ai
clienti >
< è
la mia faccia, non posso farci nulla, se però mi paghi un
intervento chirurgico me la faccio cambiare! >
< no no il tuo
visino angelico, va bene così...è il camionista
che c'è in te che deve sloggiare! > le labbra del
proprietario del bar si piegarono in un sorriso canzonatorio a cui la
ragazza rispose con una linguaccia.
< Guarda...non
ti rispondo solo perché mi devi ancora pagare, altrimenti
darei libero sfogo al camionista che c'è in me! >
rispose Mars sfoderando uno dei suoi sorrisi < sei proprio un
SSCUBSC!! >
l'espressione
sconvolta del barista, bastò per farla scoppiare a ridere
< di grazia
cosa sarebbe un SSCUBSC? >
la ragazza poteva
vedere la venuzza sulla tempia dell'omone, significava che alla
prossima cazzata che volava sarebbe esploso < sta per Sei
Simpatico Come Un Brufolo Sul Culo! >
Mars fece appena in
tempo a nascondersi dietro allo sportellino dell'armadietto, per
scampare alle folate di vento che i polmoni di Carl avrebbero prodotto
< PICCOLA
RAGAZZINA IMPERTINENTE!RICORDA CHE SONO ANCORA IL TUO CAPO!! >
la testolina bruna
della ragazza fece capolinea dallo sportellino dell'armadietto
< Eh chi se
l'è scordato.. > il resto del corpo sbucò
fuori < Comunque cosa volevi dirmi di tanto importante, da far
uscire il boss dal suo ufficio? >
< Volevo darti
la tua busta paga e provare a convincerti a restare >
< Carl...
> il tono e l'espressione del viso della ragazza erano tornati
sei, gli occhioni verdi della ragazza si puntarono in quelli scuri
dell'uomo < ne abbiamo già parlato, non è
che non voglio, non posso! A Giugno ho un esame e sono ancora in alto
mare con la tesina, mi devo concentrare negli studi altrimenti corro il
rischio di uscire con 60 e allora addio a tutti i sogni di gloria e io
non ho intenzione di fare la cameriera per tutta la vita, per quanto
lavorare qui è stato per me uno dei periodi più
belli di tutta la mia vita >
interruppe il discorso
per guardare l'espressione desolata del barista, che ormai si era
affezionato a lei, ricordava ancora tutte le prediche e i rimproveri
che le aveva fatto, sempre per colpa del suo carattere di cacca e della
sua lingua lunga che non sa stare al suo posto e pa la sua finezza che
la contraddistingueva da tutte le altre ragazze....
*
<
Mars!!quante volte te l'ho detto che non devi rispondere male ai
clienti?!ovvio che poi si lamentano! > Carl si era nuovamente
incazzato con lei perché aveva gentilmente mandato a quel
paese un altro cliente
<
Si lo so, me è più forte di me, la bocca parla da
sola e quel cliente era di un antipatico che non ti dico!e pure
arrogante!mi ha risposto male e io mi sono adeguata al suo
comportamento...mi ha dato dell'incapace solo perché la
cioccolata secondo lui era troppo cioccolata! Ma puoi? >
la
giustificazione fornita servi solo a far arrabbiare ancora di
più il barista < NON ME NE FREGA UN CAZZO SE IL TIPO
ERA ANTIPATICO E ARROGANTE, IL CLIENTE HA SEMPRE RAGGIONE!SUCCEDE
ANCORA UNA VOLTA E TI SBATTO FUORI! > lo sguardo della ragazza
si abbassò verso il pavimento mormorando nel frattempo delle
scuse, che non sarebbe più successo e che andava a chiedere
scusa al cliente.
Con
gli occhi lucidi, si diresse verso il tavolo n16, sotto lo sguardo di
fuoco di Carl che non la mollava un attimo.
*cof
cof* il cliente si volto a guardarla con un espressione di strafottenza
e un sorriso vittorioso stampato in faccia
<
chiedo scusa per il mio comportamento , la pregherei di accettare le
mie scuse e pagherò io il conto la posto vostro >
<
ah ah il proprietario ti ha bastonato! Ha fatto bene, le persone come
lei dovrebbero lavorare nelle strade!accetto le sue scuse ma non ho
più nessuna intenzione di tornare in questo locale, non
voglio correre il rischio di incappare in gente incapace e inutile come
lei >
Mars
era già pronta a rispondergli per le rime e smontare quello
stupido pallone gonfiato, ma ingoio il rospo e rimase zitta agli
insulti forniti gratuitamente dall'uomo < ecco brava non
rispondere che è meglio! Visto che ci sei piangi pure...
> il cliente non riusci a finire la frase che una manata si
abbatte sul tavolino facendolo tremare. Il barista si eresse in tutta
la sua statura, 1,90 cm per 100 kg per precisione, in poche parole un
armadio a quattro ante. Poteva farsela a gare con i bodyguard di cui
ogni VIP sembra essere fornito < Signore la prego di lasciare
immediatamente il locale > il cliente guardo spaventato la
montagna che gli si parò davanti < M-ma cosa?c-hi
è lei? Come osa? > riusci a male appena a balbettare
qualche parola sconnessa che il barista lo prese per le spalle,
portandolo letteralmente di peso fuori dal bar < sono il
proprietario che ha bastonato la ragazza che dovrebbe lavorare per le
strade > Carl punto i suoi occhi scuri che sembrava sputassero
fuoco da un momento all'altro in quelli spaventati del signore <
si vergogni un po' lei, per l'uomo inutile e insulso che è,
la società avrebbe bisogni di più ragazze come
quella che ha insultato e meno idioti come lei! E non si preoccupi di
non farsi rivedere più in questo locale, che se lo fa' la
prendo a calci in culo!e non si dia pensiero anche per il conto
“offre la casa”!” > il barista si
volto e torno dentro al locale dove c'era Mars ad attenderlo con la
bocca spalancata e con un espressione da ebete in faccia
<
Cazzo Carl...wow...incredibile > il capo si voltò a
guardarla facendogli l'occhiolino < si lo so sugnu na forza da
natura**,ma ricordati io posso, tu no! >
*
< Ehi Carl ti
ricordi quella volta che hai sbattuto fuori quella faccia di merda?
> disse improvvisamente la ragazza dopo il lungo silenzio in cui
tutti e due avevano ricordato i primi tempi che avevano cominciato a
lavorare.
< Cazzo se mi
ricordo..quante ne hai combinate > e scoppio in una breve risata
< entrerai negli annali come la cameriera più
insolente della storia! >
< potrebbe
anche essere eh > rispose la ragazza, un attimo prima di correre
ad abbracciarlo < Grazie GGG, mi hai insegnato molto in questi
mesi, mi sono affezionata a te > l'uomo dopo un attimo di
esitazione le circondo le spalle stringendola a se < anche tu
piccolina...mi raccomando fai attenzione e spacca il mondo la fuori! E
se mi vuoi io sarò qui..ci sarà sempre un posto
libero per la nostra selvaggia >
< grazie...
> e tirò su con il naso.
Mezz'ora
dopo Mars si trovava comodamente seduta un macchina
già pronta per un altra uscita con i suoi amici, quando
squillo il telefono
*drin
drin....mary ti chiamano...drin drin...mari ti stanno chiamando..drin
drin...oh porca puttana muoviti a rispondere!!*
“porca
troia, dannata suoneria io e quando ho lasciato che la
registrassero...”
riuscì a
rispondere al telefono in extremis. Era Arashi-hime.
< Pronto
> rispose allegramente < Ciao Mars, sono Fede > ma
il tono dell'amica non era tanto gioviale < Mars siediti
> la ragazza si preoccupò < sono seduta, Fede
che succede? >
si sentì
solo un sospiro in sottofondo < Mars...hanno annullato il
concerto del 23 a Torino >
.....
Silenzio
...
< Mars?tutto
ok? >chiese preoccupata Federica
....
Silenzio
....
< Fede?
>il tono della ragazza era freddo e determinato
< si?
>rispose la scrittrice
< tu domani
prendi il treno sali qui a Torino, porta il basso e portati anche Sara.
Con o senza
Tokio Hotel noi andremo a quel concerto >
|
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Capitolo 2 *** Capitolo 2 ***
Niente concerto?bene faremo anche senza
Ed
ecco il secondo capitolo!! l'ho persino scritto relativamente
presto...non abituatevi XD
solo perchè è vacanza e
non ho un cavolo da fare a casa...
tra l'altro tengo a precisare che sono completamente incapace
di scrivere, quindi è
normale che 'sta storia faccia pena ^_^
chiedo scusa in
anticipo a Sara e Caroline, ma non vi conosco, quindi 'sto
improvvisando i vostri caratteri ^^'''
________________________
<
Fede? >
il tono della ragazza era freddo e determinato
<
si? >
rispose la scrittrice
<
tu domani prendi il treno sali qui a Torino. Con
o senza Tokio Hotel noi andremo a quel concerto >
<
no adesso mi spieghi, perchè mi hai fatto portare il basso
dietro! >
< no adesso mi spieghi, perchè mi hai fatto
portare la chitarra dietro! > dissero in coro le due ragazze
appena scese dal treno proveniente da Firenze.
< ragazze
calma, so che volete linciarmi, ma non c'è tempo...
Caroline è arrivata 10 minuti fa' , ci aspetta
all'uscita di Porta Nuova con gli altri! > immediatamente prese
le
due ragazze e cominciò a trascinarle per mezza stazione alla
ricerca dell'uscita giusta.
"ma
porca troia, fare un uscita sola no eh, facciamone 4 giusto per
confondere le idee!"
<
Mars... forse è di là, dove c'è
Caroline che si
sbraccia e il resto dei tuoi amici che ti stanno dando della
deficiente? > Arashi-hime richiamò l'attenzione della
ragazza che era già partita sparata verso l'uscita sbagliata
< ehm...si...giusto....sono solo dettagli! ci saremmo arrivati
comunque... > e come se niente fosse cominciò a
camminare
verso gli amici, mentre le altre due ragazza dietro erano indecise se
strozzarla o provocarle una morte più lenta e dolora.
*-°-°-°-°-°-°-*
ore
15:00
le
ragazze erano appena arrivate alla camera del B&B che Mars
aveva
affittato, per mettere in atto il suoi piano ideato in 5 secondi
durante la telefonata dell'amica di Sabato pomeriggio e poi
successivamente meglio pianificato insieme ai suoi friends.
Adesso
alcuni di loro si trovavano fuori dalla porta della camera, costretti
ad attendere lì dall'amica che li aveva minacciati prima di
uno sputtanamento di reputazione appendendo per tutta Torino delle
foto che li ritraeva in pose non convenzionali, poi con un ulteriore
minaccia di morte.
< M-ma cosa? no non voglio!! ahhhhhhh >
"ma
che diamine..? "
i
due ragazzi fuori dalla porta si guardarono sconvolti
< io
quel cappellino non lo metto neanche morta!! > gli strilli della
fede risuonavano per il corridoio
< Tu fede ti metti quel
cappello! altrimenti i rasta e li faccio per davvero! >
un
altro urlo, stavolta della Giada un amica di Mars, risuonò
per
il corridoio
< non ti azzardare ad avvicinarti ai miei capelli
sai! posso essere pericolosa! >
< qua quella che ha una
forbici in mano sono io quindi siediti qui, fatti mettere 'sti cosi e
'sto minchia di cappellino!! >
ore
16:00
<
ahhhhhhhhhhhh Giada piano con quella piastra, mi hai ustionato
l'orecchio!! >
< mi quanto sei lagnosa per una
bruciacchiata, non l'ho fatto a posta. Poi è colpa della
checca che una pettinatura normale non se la può fare!
>
<
si ma a me per stasera le orecchie mi servono eh!! > pausa di
silenzio
< no, fede, calma...fede, piano con quella
matita...fede mi fai il solletico >
< fede no! lo smalto
sopra la matita no! fede!!>
< io ho messo questo stupido
cappellino? tu ti fai disegnare decentemente la stella! altrimenti
uso la matita per infilzarti! >
mentre fuori dalla porta i due
ragazzi, continuavano a scusarsi con gli altri clienti del B&B,
mentre si chiedevano mentalmente perchè hanno acconsentito a
farsi mettere in mezzo a questa storia.
ore
17:00
<
dai ragazze abbiamo solo più due ore e prima di entrare in
scena dobbiamo provare almeno qualche canzone! >
ore
20:00
<
Mars, tu hai visto quanta gente c'è?!? > strillo la
Caroline, che aveva fatto il gravissimo errore di andare a sbirciare
dal palco, per vedere quante persone erano venute.
< io ancora
non ci credo...stiamo davvero per fare questa cazzata... >
ripeteva la Sara scuotendo la testa
< su su ragazze, un po' di
ottimismo! possiamo farcela! ricordiamoci che abbiamo riunite qui i
più grandi geni della terra > cercò di
scherzare
Mars, almeno per alleggerire il clima di tensione che si era
creato.
le tre ragazze si voltarono a guardare Arashi-hime,
che da quando Mars e i suoi amici avevano spiegato alle altre 3
ragazze ignare di tutto quello che sarebbe accaduto fino a
più
o meno mezz'ora fa', non aveva ancora spiccicato parola, ma restava
lì ferma immobile ad accordare il basso, con addosso quegli
abiti troppo grandi e che la facevano sembrare se possibile ancora
più piccola. Il suo visino sotto quel grosso cappello a mala
appena si vedeva.
*mezz'ora
fa'*
cominciò a
spiegare
Mars, seduta con le gambe incrociate sulla sedia < come avrete
sicuramente notato, vi ho fatto indossare i panni dei nostri "amici"
> la ragazza aveva stampato in faccia un sorriso a 145 denti
<
chi più docilmente, chi no > e si voltò a
guardare
la fede che facendo finta di nulla giocava un finto rasta <
adesso, vi starete chiedendo il perchè vi ho costretti a
indossare questi costumi e perchè vi ho costretti a suonare
ininterrottamente per 2 ore, correndo il rischio di trovarmi una
delle bacchette di Caroline in un occhio e come nuovo ornamento un
plettro in mezzo alla fronte > pausa ad effetto, semplicemente
perchè si divertiva a creare un po' di suspance <
bene...perchè ho organizzato un concerto sostitutivo dei
Tokio
Hotel,con dei Tokio Hotel sostitutivi ^_^ > la reazione fu un
continuo strillare per più o meno 15 minuti, dove alcune
amiche di Mars dovettero mettersi in mezzo per salvarla dal
linciaggio
<
eh la madonna...calmine eh! Pensate che lo fate per mostrare a Bill
&
co. che gli state vicino e che lo incoraggiate a guarire presto
>
altra raffica di strilli < beh e non vi ho ancora detto che per
riunire la gente ho sfruttato la fama delle Fede e che ho messo un
nostro volantino in tutta Torino, con l'ora e il posto del concerto,
che come avrete capito si svolge nel parcheggio del palaisozaki
>
altri 5 minuti di urli
“ok
praticamente in 24 ore sono diventata completamente sorda
°_°”
ore
21:00
il
parcheggio del palaisozaki era
completamente stra-pieno, il piccolo palco e le luci con tanto di
casse amplificatrici sottratte dall'oratorio non sarebbero bastati a
far sentire il piccolo concerto a tutti, ma l'importante era esserci
per mostrare il proprio sostegno a quei quattro scemi, che hanno
rivoluzionato le nostre vite.
Sul palco
cominciarono a salire i
primi tre componenti del gruppo Georg, interpretato dalla nostra
Sara, ma che invece di suonare il basso suona la chitarra (piccola
modifica apportata dalla sottoscritta XD spero non me ne vogliate
ndA) Gustav dalla bellissima Caroline, Tom dalla mitica Arashi-hime,
che da quando si era messa quei vestiti continuava a volerseli
togliere, ma il motivo lo sapeva solo lei mentre le altre tre ragazze
ne avevano solo il sospetto.
Si
misero ai loro posti e subito nell'aria si diffusero le prime note di
Ubers Ende der Welt e un sostitutivo Bill, con tanto di magliettine
striminzite giubbotto di pelle e capelli sparati in aria - costasti
tra l'altro metà orecchio destro della Mars -
salì
correndo sul palco cominciando a cantare.
Non
sapendo che le televisioni erano venute fin lì a firmalri.
Ignari
del fatto che una di quelle telecamere era in linea diretta con la
Germania.
____________________
Adesso
non chiedetemi come hanno fatto a mettere un palco e trovare tutte le
attrezzature necessarie per un concerto, ne come hanno fatto ad
organizzarlo in mezza giornata °_°'
Perchè non lo so...è tutto puramente inventato e
irreale, dovevo mettere fantasy come genere XDD
|
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Capitolo 3 *** Capitolo 3 ***
- Ok chiedo umilmente perdono per il
ritardo nel postare, ma sono finite le vacanze, mi mancava
l'ispirazione per scrivere il capitolo che per questo è
venuto
da schifo >_>
- contenta Fede ho aggiornato XDDDD ieri
l'avevo promesso ù.ù
- e sarà contenta anche mia cugina
così la pianta pure lei di rompere, che da brava cugina
legge
e non commenta la *beep* è_é
- come sempre avviso che il mio
linguaggio è alquanto sboccato, quindi non vi scandalizzate
ù.ù
- e che io non so scrivere, quindi è
normale che faccia schifo XD
- buona lettura ^*^
- _________________________________
- Germania, Berlino 24/03/2008
- Il manager dei Tokio hotel era appena
riuscito a passare dal cancello dell’entrata della clinica
medica
dove il vocalist della band era stato operato. Cancello che era sotto
assedio dei giornalisti, in attesa di notizie sulla salute del
ragazzo, salute che aveva causato l’annullamento di quasi
tutto il
tour programmato per il 2008, per relativa riabilitazione
post-intervento chirurgico alla laringe. Sperando sempre che
l’intervento sia andato bene e che ciò non
comporti delle
conseguenze alla voce del cantante.
- Pieno di pensieri negati il manager si
affrettò ad arrivare alla camera dove il ragazzo era stato
sistemato.
- < Buongiorno ragazzi >
- <’giorno David > si soffermo un
attimo ad osservare i quei giovani che ha solo 18 era riusciti a
farsi conoscere in tutto il mondo per la loro musica, e si disse che
non sarebbe finito tutto, che l’operazione sarebbe andata
bene,
così come la riabilitazione e sarebbero tornati a suonare
sul
palco, sarebbero tornarti a far battere il cuore ai loro fan.
- Tom stava tranquillamente accordando
una delle tante chitarre che possedeva, Gustav stava ascoltando
musica collegato al portatile, Georg stava mandando qualche messaggio
e Bill era collegato ad internet tramite il portatile e la internet key
per cui aveva talmente tanto rotto i ciglioni che alla fine gli e
l’hanno comprata a e poi lanciata dietro.
- < Bill come và? > il
ragazzo non distolse neanche lo sguardo dallo schermo del portatile
alzando un foglietto con su scritto “come al solito
grazie” <
bene…l’operazione è stata fissata per
26 lo sapevi già
no? >
- < ovvio che lo sa David > rispose
Tom al suo posto < sono passati stamattina ad avvisarlo. >
- < ah ok >
- < minchia David stamattina sei di
una loquacità assoluta! > disse Georg mettendosi in
tasca
il cellulare < no, io sono sempre così, solo che
adesso non
c’è più Bill che parla a macchinetta,
quindi c’è
silenzio > posso la borsa col suo portatile sul tavolino vicino
a
Tom, mentre Bill sollevava il dito medio in direzione del manager
<
e a quanto pare al silenzio forzato di Bill si è unito
quello
di Tom, come mai non spara cazzate come al solito? >
- < sta male per il fratello > lo
prese in giro il bassista < stavo accordando la chitarra o parlo
o
accordo, non posso fare tutte e due contemporaneamente >
- Gustav se ne stava beato a giocare
senza degnare di attenzione nessuno dei presenti nella stanza
- < ragazzi, stamattina vi porto anche
una bella notizia >
- < a si David? Cosa? Cosa? Cosa? >
cominciò a rompere le palle Tom < visto che non lo fa
Bill
lo faccio io! >
- < grazie ma ne facciamo anche a meno
> Tom fece una linguaccia in direzione del manager < le
vostre
fan ne hanno combinata un'altra, ma stavolta magari vi
metterà
di buon umore >
- < ah si, come mai non ne sapevamo
nulla? Abbiamo visto i telegiornali oggi e sui giornali non
c’era
niente > Gustav si unì alla conversazione togliendosi
finalmente le cuffie
- < perché non sono state le
vostre fan tedesche > Bill si spazientì e con un
flebile
sussurro disse < David tagliala dicci chi e cosa hanno fatto
>
- < a ma allora riesci a parlare >
- < ovvio che ci riesce, solo che ha
una voce che sembra provenire dall’oltretomba e in
più gli
fa male parlare quindi dovrebbe tacere > lo rimbeccò
Tom
- < ok ok adesso vi dico tutto, ho
anche un bel video da farvi vedere! > tagliò corto
David
accendendo anche il suo portatile < sono state le vostre fan
italiane >
- < ma và? Quelle fuori di
testa? Delle fan italiane oltre al fatto che sono delle grandissime
gnocche (ogni riferimento a cose e persone a puramente casuale
ù.ù
ndA) sono fuori di testa >
- < e non hai ancora visto cosa hanno
fatto, quelle pazze visto che avete dovuto annullare il concerto, ne
hanno fatto uno sostitutivo >
- < hanno fatto cosa? > strillo
Bill, sempre che il suo possa dirsi strillo, sembrava un misto fra un
belato e il lamento di uno zombie < hanno fatto un concerto
sostitutivo, in un giorno e mezzo sono riusciti ad organizzare un
mini concerto e a radunare tante persone da riempire il parcheggio
del palaisozaki >
- < ma và? > Georg era
sbalordito < si si, il bello oltre che cantare le vostre
canzoni,
hanno avuto la strabiliante idea di vestirsi come voi e devo dire che
ci sono riusciti anche abbastanza bene, solo non ho capito
perché
hanno invertito il ruolo di Georg e Tom >
- < come scusa? > disse Tom <
hanno invertito i ruoli, in questa band tu sei il bassista mentre
quell’altro è fa il chitarrista > il
manager aveva finito
di macchinare col portatile e lo girò in direzione dei
ragazzi
mentre Gustav e Georg chiudevano le tende per permettere una
migliore visione del filmato
- ~
Sul palco
cominciarono a
salire i primi tre componenti del gruppo Georg, interpretato dalla
nostra Sara, ma che invece di suonare il basso suona la chitarra
Gustav
dalla bellissima
Caroline, Tom dalla mitica Arashi-hime.
- ~
- < porco cazzo sono quasi uguali a
voi! > disse Bill occhi sgranati < minchia è
vero >
dissero in coro Gustav e Georg < nah io sono meglio, nessun
sosia
può competere con l'origin... >
- < zitto che cominciano a suonare >
lo zittì Bill, scrutando attento lo schermo per vedere come
e
quando sarebbe entrato in scena il suo sosia
- ~
- nell'aria
si diffusero le prime note di
Ubers
Ende der Welt e un sostitutivo Bill, con tanto di magliettine
striminzite giubbotto di pelle e capelli sparati in aria - costasti
tra l'altro metà orecchio destro della Mars -
salì
correndo sul palco cominciando a cantare
- ~
- < wow...è
quasi meglio di te Bill > sussurrò Tom <
però
'sto qui ti fa seriamente sembrare una donna > Bill si
limitò
a fare vedere il dito medio al gemello.
- < cioè,
ma tu guarda come si dimena, sembri proprio tu > Tom continuava
a
sfottere il gemello < Tom piantala hai rotto >
- fra battute e
risate i quattro ragazzi finirono di vedere il concerto e David
stoppò il filmato
- < cosa ve ne
pare? > chiese il menager
esordì Tom
< sono bravi, cioè non raggiungono il nostro livello,
ma
sono bravi >
- < io devo dire
che il finto Tom suonava il basso molto bene, solo che non so...aveva
un non so che di femminile nei movimenti > continuò
Georg
- < se è
per questo tutti avevano movimenti un po' femminili > constato
Gustav
- < e sapete
perchè ragazzi? > David aveva un sorriso stampato in
faccia
disse Bill che era rimasto in
silenzio <
nel gruppo che avete appena visto, sono tutte ragazze >
- le faccia
sbalordite dei ragazzi basto a far scoppiare a ridere il manager che
aveva nuovamente fatto partire il filmato
- Italia,
Torino 23/03/2008
- le
ultime note della canzone si dispersero nell'aria mentre il cameraman
riusciva finalmente ad arrivare fin sotto al palco dove si era svolto
il concerto.
- Tutte le fan erano
rimaste colpite da quei 4 ragazzi che erano riusciti a cantare a
suonare le canzoni alla perfezione, si notava benissimo che si
stavano divertendo, i loro volti esprimevano felicità, erano
contenti di poter suonare davanti a così tante persone,
contenti di poter dimostrare il loro affetto e il loro sostegno a
quel gruppo di scapestrati che li avevano conquistati.
- Appena terminata la
canzone, tutte la fan cominciarono ad urlare il nome del gruppo,
mentre sul palco si apriva un enorme striscione in murales style con
su scritto “Wir
möchten dass du wirst heilen”
* i 4 musicisti andarono a posizionarsi proprio sotto lo striscione
mettendosi nella classica posa che solitamente i Tokio Hotel
assumevano per fare le foto.
- Dopo una trentina
di secondi le luci si spensero e il cameraman dovette sforzarsi per
vedere i ragazzi scivolare silenziosi dietro al palco, sapendo
benissimo che se le altre fan se li beccavano come minimo non ne
sarebbero usciti.
- L'uomo con addosso
la telecamera non poteva perdersi l'occasione di parlare con loro.
- Uno perchè
era in collegamento con la Germania.
- Due voleva parlare
con loro.
- Riuscì ad
intrufolarsi dietro al palco dove vide una quindicina di ragazzi, che
stavano applaudendo i loro amici, mentre loro si guardavano in viso
contenti, un po' imbarazzati e tremendamente emozionati.
- La Mars e la Fede
cominciarono a saltellare sul posto, mentre la Caroline
cominciò
a piangere , l'emozione aveva preso il sopravvento < Ragazze ce
l'abbiamo fatta!! ci siamo riusciti!! > anche Sara e Caroline si
unirono alle altre due ragazze e tutte e quattro si abbracciarono
sempre saltellando < Siamo delle grandi!! >
- La Fede si fermò
e assumendo la posa da ' si sono figa, io posso tirarmela e tu no'
disse < modestamente c'ero io, non poteva che andare
così >
- < Fè,
guarda che sei solo travestita da Tom, non è che devi
comportarti come lui eh > la bassista fece una linguaccia in
direzione della Sara < che poi non dimentichiamoci che la
più
figa qua sono io eh > disse la finta Bill guardandosi con
noncuranza le unghie smaltate di nero con tanto di french bianco
<
tsk ma tiratevela un po' di meno voi due eh > le
rimbeccò
la Sara < che nessuno può competere con me e la
Caroline >
una delle amiche di Mars si unì alla conversazione <
cioè
praticamente abbiamo riunito in sul colpo tutte le ragazze con l'ego
più grande di tutto il mondo >
- < nah Lalla, ti
dimentichi che la checca > disse Mars, mentre l'amica la
guardava
confusa < ma la checca non è un uomo? >
- < si ma lo
sembra, quindi è la stessa cosa >
- < Mary...te hai
qualche rotella fuori posto>
- < e mo te
n'accorgisti?** >
- Il cameraman non si
perdeva una sola parola e la fida telecamera registrava tutto, ma
qualcuno lo notò
- < ehi Mary, ma
quello chi è? >
- < chi Vale? >
- < quello! > e
la ragazza lo indicò, mentre gli sguardi dei presenti si
voltavano nella direzione indicata. Sara travestita da Georg si mosse
minacciosa in direzione dello sventurato < e tu chi diavolo sei?
>
l'uomo fece un passo indietro intimorito < calma! > e
fece un
altro passo indietro < vengo in pace! >
- Mars guardo
scettica il cameraman < guarda che non siamo dei trogloditi,
sarebbe da idioti venire qui dietro con cattive intenzioni,
perchè
come minimo ti ritrovi il sedere diviso in quattro parti e non in due
> Lalla tirò uno scappellotto alla ragazza <
AHI! Ma
che ho fatto!? Ho già preso troppe botte in testa da piccola
non ti ci mettere pure tu! >
- < è per
questo che sei così > mars le fece la linguaccia
< gne
gne gne >
- < Finitela voi
due! Siete come i bambini! > le rimproverò la Vale
- Le ragazze
tornarono a prestare attenzione al cameraman che restò
lì
fermo continuando a filmare
- < ah >
risposero in coro le quattro ragazze
- < il bello che
credevamo foste dei ragazzi invece no e la cosa ha stupito molto di
là in Germania >
E calò un
silenzio profondo fra i ragazzi, interrotto poi dalla Hime < no
scusa un attimo, dov’è che sono rimasti stupiti??
> il
cameraman ebbe un attimo di esitazione nel rispondere < in
Germania, siamo in diretta con lo studio della Universal a Milano e
con un altro studio nella sede a Berlino, David Jost e degli altri
produttori vi stanno guardando >
- E il silenzio fu
ancora più pesante
- Sul visto delle
ragazze passo una numero gamma di espressioni : stupore, terrore,
rabbia poi di nuovo stupore stoppandosi con un espressione shockata
in cui tutte e quattro avevano spalancato la bocca terminando con un
urlo < CHE COSA?! >
- < ehm…
innanzitutto calma, sono lo quattro o cinque persone che vi stanno
guardando, si ok sono i più ali dirigenti delle Universal,
ma
non è importante >
- La Hime fece una
risatina sarcastica < ah ah ah…non è
importante… io mi
sono fatta un viaggio di 5 ore da Firenze a Torino, sono stata
obbligata a vestirmi così, sotto minaccia di un paio di
forbici, a preparare delle canzoni senza sapere il motivo fino a due
ore fa’ e adesso m dice che lei
ci ha filmato e in Germania
il manager di quei quattro ha visto tutto?! E magari poi lo
fa’
vedere anche a loro?!?! > il discorso della ragazza fatto tutto
d'un fiato fiato era partito con un tono calmo, terminando invece con
un tono stridulo e isterico.
- L'uomo fu fulminato dallo sguardo delle ragazze. Mars
punta
sul vivo, visto che ad organizzare era stata lei, rispose < e
allora? Qualche problema? > i suoi occhi accessi da una luce
omicida sembravano voler dire “ti faccio morire di una morte
lenta
e dolorosa” . Il cameraman sentiva sempre più il
bisogno di
andar il più lontano possibile da quelle ragazze, sentiva
come
se la sua vita fosse in pericolo. All'improvviso il suo cellulare
suonò e si sbrigò a rispondere.
- Le ragazze non
riuscirono a sentire la conversazione, l'uomo parlava troppo a bassa
voce, ma da quel che avevano capito, qualcuno probabilmente un suo
superiore doveva avergli dato delle istruzioni sul da farsi. Chiuse
la chiamata e volse uno sguardo preoccupate alle squinternate che
aveva di fronte < mmh..la Universal mi ha appena chiamato e mi
ha
chiesto se siete disposte a lasciare i vostri nominativi e un
recapito telefonico >
- < ma col cazzo
che ti dico come mi chiamo e ti lascio pure il numero di telefono!
>
- < Mars... la tua
finezza a volte mi sconvolge, ci mancava la bestemmia e lo sputo e
sembravi un camionista >
- < ma Dio fa,
qualche problema con Ugo? > lo Hime non diede subito peso alle
parole della ragazza, ma poi si girò sconvolta verso la
ragazza
- < e chi cazzo è
Ugo? >
- < come non ti ho
parlato di Ugo? >
- < evidentemente
no >
- < ah... è
il camionista che vive dentro di me! >
- Silenzio. Respiro
per calmarsi dopo la scrittrice fece per aprire bocca, ma la richiuse
per
poi riaprirla un attimo dopo < tu sei senza speranza! Hai
davvero
qualche rotella fuori posto!! >
- < a Fede, io non
so che gente mi presenti, già pensavo che tu non fossi tanto
normale, ma in giro c'è gente combinata peggio di te
>
- < ah grazie
Sara, guardate che in me non c'è niente che non va
è
colpa delle botte che prendevo da piccola >
- < tipo buttarsi
dalle scale di proposito perchè ti piaceva rotolare?
>
questa era Lalla l'amica della Mars, che non poteva starsi zitta.
Prima lo sguardo di tutti i presenti si soffermò sulla
ragazza
e poi si spostò lentamente verso la Mars che già
di
solito sembra uscita da un manicomio, ma con quei capelli sparati in
aria e vestita in quel modo faceva ancora più paura <
che
avete da guardare?! E allora? Ognuno faceva qualche cazzata e io
avevo 5 anni! Dovevo trovare qualcosa per divertirmi >
- Il tizio con la
telecamera, si intromise di nuovo nel discorso < dai ragazze su,
basta che lasciate i vostri nomi e un numero di telefono >
- < Turna***, ma
sei di coccio? Io non te lo lascio il mio numero di telefono, tanto
meno ti dico come mi chiamo > Mars si era impuntata e niente e
nessuno le avrebbe fatto cambiare idea
- < neanche se vi
dicessi, che David Jost ha deciso di volervi incontrare? >
- Altro silenzio, in
cui le ragazze ci misero qualche secondo a recepire il messaggio.
- Federica scoppio in
una risata isterica < David Jost vuole incontrarci > e
scoppiò
nuovamente a ridere, mentre le altre la guardavano come fosse un
animale di una specie molto rara
- < ok è
andata, abbiamo perso la Hime > Mars si voltò verso
il
cameraman, con l'espressione più seria di tutta la serata
<
non sta scherzando vero? Voglio un tesserino di riconoscimento e
delle certezze che quello che sta dicendo è vero >
- < certo, ti
mostro subito il pass da inviato della Universal, per le certezze,
non credo di poter far molto da qua, non vi basta sapere che il
signore in questione vi sta guardando da un ufficio con una
traduttrice che parla in tempo reale?>
- Mars guardo molto
attentamente il pass che l'uomo le aveva dato, alla ricerca di un
qualche dettaglio, che le facesse sospettare di un falso ( certo come
se io sapessi com'è un pass da giornalista professionista XD
ndA) poi si volto a guardare soddisfatta il cameraman
- <
ecco adesso possiamo cominciare a discuterne seriamente > era
il suo sorriso ambiguo che fece un po' preoccupare l'uomo.
- Germania,
Berlino 24/03/2008
- In Germania, nella
camera della clinica privata in cui Bill Kaulitz era stato
ricoverato, regnò il silenzio dopo la fine del filmato.
- Il manager rimase
serio a guardare i visi dei suoi pupilli e dopo all'incirca dieci
minuti si decise ad interrompere il silenzio < beh allora
ragazzi
che ne dite? >
- Tom, Bill Gustav e
Gerog si scambiarono uno sguardo, poi uno le loro opinioni
- < sono
interessanti, mi piacerebbe fare quattro chiacchiere con loro >
Bill fu' il primo a parlare e successivamente gli altri tre
concordarono con la sua opinione
- < perfetto,
allora vi farà piacere sapere che abbiamo fissato
con loro
un incontro fra due settimane >
- *
Noi vorremmo che tu guarissi presto . Un grazie speciale alla Fede
che me l'ha tradotto XD grazie amò! ^*^
- ** è siciliano XD
- *** è piemontese XD , che ci
volete fare, questo è quello che succede quando ti
trasferisci
da un estremo all'altro dell'Italia ù.ù
|
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Capitolo 4 *** capitolo 4 ***
capitolo 4
Ebbene
si, signori e signori, dopo una vita di assenza, sono tornata ad
aggiornare! XD
chiedo scusa per il ritardo nell'aggiornare e tra l'altro il capitolo
non è nemmeno granchè, ma meglio di niente
ù.u
Per il prossimo capitolo penso che avrete molto ad aspettare
perchè a quanto pare le mia ispirazione sembra aver preso
delle ferie e fatto un viaggio alla Hawaii e non è ancora
tornata... denuncerò la scomparsa alle autorità
ù.u
_______________________________
Milano
7-4-08 ore 8:00
Caroline,
Federica e Sara erano già
all’aeroporto da circa un ora, una macchina appositamente
mandata
dall’Universal a prendere loro era passata alle sei e mezza e
adesso stavano aspettando l’arrivo di –Mariagrazia
da Torino, che
sarebbe arrivata a momenti.
Infatti poco dopo videro un uomo
arrivare con un borsone con la scritta enorme sopra MARS in color oro
e le varie dediche e scritte, fecero capire alle tre ragazze che
doveva appartenere alla loro amica.
Caroline, che vide3 il bagaglio ma
della proprietaria nessuna traccia, chiese gentilmente
all’uomo
dove si fosse cacciata la ragazza.
Il tipo si voltò a guardarla e
le indicò, un ombra scura che avanzava come gli ebrei
durante
la traversata del mare, solo che invece delle acque a spostarsi erano
i viaggiatori.
Le tre ragazze subito si spaventarono,
ma poi riconobbero l’ombra come la loro amica che le
raggiunge
sussurrando un flebile < Buongiorno > e poi si
accasciò
su una poltroncina a dormire < Minchia Mars, sei a conoscenza
del
fatto che ha terrorizzato mezzo aeroporto? > chiese la Sara
sedendosi vicino alla ragazza, chiedendosi, come cavolo si era seduta.
< normale amministrazione Sara >
rispose Mars soffocando uno sbadiglio < mi sono svegliata alle
4:00 stamattina per prendere il treno delle 5:30 per Milano, anzi
ringrazia che sono riuscita a darmi una sistemata in macchina
altrimenti vi sareste spaventate pure voi >
< ma sinceramente io inizialmente ho
pensato che fossi un demone oni, mandato per ucciderci tutti, solo
quando ti sei avvicinata ti ho riconosciuta > disse la Fede
sedendosi dietro Mars e anche la Caroline la imitò sedendosi
dietro la Sara < ma va va… mica sono Bill di
Kokeshi my doll.. poi meglio così, la gente deve avere
paura,
così non rompe i ciglioni, ci ho messo una vita per imparare
a
terrorizzare così la gente >
< ah e ne sei contenta?bisogna
aiutare il prossimo! > rispose la Carol
< nah….la ma mattina a scuola mi
evito tante scocciature, hanno pure smesso di interrogarmi la prima
ora, che persino i prof avevano paura>
< tu.. tu…sei ‘na roba
impressionante! > la Sara era allibita
< Sara, fa’ tanto la dura, ma poi
è una tenerona (al prosciutto cotto e formaggio XD ndA) ,
fidati > rispose la Fede
< ahahah…non ci credere, sono
capace di darti in pasto ai tuoi fan…ricordati che da quando
hai
fatto il concerto sono triplicati e tutto grazie a me > la
ragazza aprì gli occhi per guardare la Fede e per un attimo
ebbe seriamente paura < Mary… sai che per questo tu
rischi
ancora la vita vero? Momentaneamente sono indecisa se strozzarti o
buttarti dal primo ponte/fossa/pozzo che capito >
< se se… non lo faresti mai >
La scrittrice fece una risatina
sarcastica < non mi conosci… io avrei paura fossi in
te! >
< sono abituata alle minacce di
morte, non sai quante me ne hanno fatte i my friends il giorno del
concerto, quando li ho lasciati soli a sistemare e poi smontare tutta
l’attrezzatura per il concerto >
< eh ci credo! Fossi stata io ti
avrei fatta a pezzi o peggio… mi sarei fatta pagare!
> rispose
la Sara sedendosi più comodamente sulla sedia
< basta questa conversazione mi sta
troppo impegnando cerebralmente. Mi sto chiudendo >
< tu sei chiusa nel cervello! È
una conversazione sconclusionata e senza senso, come fa’ a
impegnarti cerebralmente? > sbottò la Fede esasperata
< si ma la mattina le mie capacità
intellettive sono limitate >
< giusto, Fede non farle spremere
quell’unico neurone che gli gira in testa >
< eh già Carol… guarda che
bisogna avere una buona capacità di ragionamento per sparare
cazzate come le mie >
< dimmi un po’ … ma il tuo
neurone, che gira imperterrito nella tua testa, fa’ come
nella
pubblicità dell’acqua lete e ogni tanto grida
“non c’è
nessuno?” > chiese la hime seriamente interessata alla
risposta.
Mars ci pensò un attimo poi rispose <
No…però fa’
come nella pubblicità della Coop, quella con i carrelli che
si
schiantano verso il muro…solo che io ho un solo carrello e
si
schianta contro il mio cranio. Ad ogni botta esce una cazzata >
Fede aprì la bocca per
ribattere, ma oltre al pensiero “la
faccio fuori” non le venne in
mente nient’altro da dire < basta io con te non ci
parlò
più…mi hai rotto>
< Ecco, che io ti conosco, poi in
aereo diventi logorroica e io voglio dormire, mi siedo vicino alla
Sara, almeno lei è un po’ intelligente e mi
lascerà
dormire >
< ah col cazzo, tu ti siedi vicino a
me e soffrì con me! Tutto ‘sto macello
è successo per
colpa tua e ti subisci le conseguenze >
< nooooo…io posso diventare
violenta se non dormo! Ho dormito solo 3 ore stanotte, posso farti
fuori seriamente > poi guardò la Fede fare un
sorrisetto
diabolico e si girò a guardare la Carol con i lacrimosi agli
occhi < Caroline… ti prego.. aiuto! > l
ragazza fece una
risatina, poi cercò di convincere la Hime a lasciarla
riposare
in aereo
< a proposito…a che ora si parte?
Sono le 8:30! >
< non ne ho idea… Alex ha detto ci
vengono a chiamare >
< e chi è Alex? >
< Mary… Alex e il cameraman che ci
ha filmati il giorno del concerto>
< perché c’è anche
lui? >
< si che ci sono anch’io!
Rincoglionita ti ho pure accompagnato dalla stazione
all’aeroporto! >
L’uomo
in questione era appena venuto a chiamarle
<
Ma va? Non me ne sono accorta >
<
Avevo questo dubbio, visto che per tutto il tragitto mi hai chiamato
con 50 nomi diversi >
<
che ci vuoi fare, ho dei seri problemi a ricordare i nomi delle
persone >
<
Se se… io mi chiedo coma hai fatto ad organizzare quel
concerto, mi
sembra impossibile che la tua testolina abbia sfornato un idea del
genere >
La
ragazza si alzò in piedi < che è tutta
‘sta
confidenza scusa?! Porta rispetto per la mia mente geniale >
<
non preoccuparti Alex, ce lo chiediamo ogni giorno anche noi >
risposero in coro le altre tre ragazza.
Mars
si voltò scioccata a guardarle < ahò!! Che
è
sta mafia?!? > poi si abbassò ad abbracciare il
piccolo
peluche a forma di orsetto che teneva attaccato alla borsa
piagnucolando
< Gus…le altre sono cattive e mi prendono in
giro… meno male che
ci sei tu! >
Caroline
guardò seriamente preoccupata la ragazza <
Mars… perché
hai chiamato Gustav quel peluche? >
<
perché è piccolo carinissimo, morbidoso e ispira
tanta
tenerezza proprio come il batterista >
Federica
prese il cellulare in mano e cominciò a comporre un numero
<
ok adesso chiamo il 118 e chiedo di passarmi un manicomio,
‘sta qui
ha bisogno di uno bravo >
<
ha parlato quella che per il compleanno vuole in regalo un pony rosa
> rispose Mars
<
Intanto tutti quanti vorrebbero un pony rosa in casa, poi non
mettiamo a confronto il mio cervello con il tuo neurone >
<
Appunto non confondiamo la merda con la cioccolata! >
<
tu saresti la merda vero? > disse Alex intromettendosi nel
discorso beccandosi uno scappellotto dalla ragazza
<
comunque ragazze dobbiamo andare che l’aereo per Berlino ci
aspetta
>
Le
ragazze presero le loro valige e cominciarono a seguire
l’uomo che
le stava accompagnando verso il metal detector < oh cazzo,
adesso
ci metto una vita, prima di togliere tutta la roba si fa’
notte, ma
porca puttana >
<
sah, muovi il culo che stiamo aspettando te > le disse Alex
<
tu, cominci a starmi sul cazzo, ti stai prendendo troppe
libertà
alla terza comincio a insultarti eh > rispose Mars mentre
risistemava tutto quello che aveva tolto e riprendeva il borsone
<
si ma l’aereo parte fra 10 minuti, se non ti muovi rimani
qui! >
<
a te licenziano poi! E io ci godo, perché mi stai dando sui
nervi > la Fede tirò una botta alla ragazza <
wè
stai calmina eh >
<
si si, andiamo che altrimenti perdiamo il coso lì >
<
coso lì sta per aereo? >
<
coso lì. Aereo, è la stessa cosa, non possiamo
soffermarci su tutti i particolari… questi sono dettagli!
>
<
ma muoviti và… > disse la Sara ficcandogli
una spinta.
Arrivati
davanti all’entrata n 48300 diretto a Berlino, Alex le
salutò
augurandogli buon viaggio e le ragazze andarono a sistemarsi nei loro
posti, rigorosamente in prima classe
<
io vicino al finestrino! > gridò la Mars correndo a
prendere il posto
<
ma che bambina… > disse la Fede beccandosi il posto
sul
corridoio
<
solo perché l’idea è venuta prima a me!
>
<
appunto, quindi sloggia e lasciami il finestrino >
<
no non posso dormire sul corridoio con la bocca aperta e la bavetta
di lato.. che figura ci faccio? >
<
quella della cogliona che se >
<
oh ma l’hai finita di maltrattarmi?! Quando arriva Tom che
così
rompi i ciglioni a lui? > la Hime scoppio a ridere <
altro che
rompergli i ciglioni, probabilmente lo violenta > disse la Sara
dai posti dietro < può anche essere! >
<
ahhhhhhhhh > strillò la Caroline facendo sobbalzare
tutti
<
Cosa? Quando? Come? dove? Carol non urlare così che mi fai
prendere un infarto > disse Mars
<
ma che figata, ci sono i pulsantini per muovere il sedile! >
<
davvero?? Dove???? > rispose tutta felice
<
sulla destra , vicino al telefono e alla presa per la spina! >
<
trovati! > strillo Mars cominciando a giocare col sedile
<
c’è pure quella per l’imbottitura del
sedile!! Oddio che
figata! > la ragazza continuava tranquilla a giocare col sedile,
non notando la vena sulla tempia della Hime che pulsava
<
ma porca troia!! Piantala con ‘sto coso o ti tiro una botta
che
senza che te n’accorgi ti ritrovi a Berlino, non volevi
dormire?!?
E allora DORMI!! > urlò la Hime spaventando persino
la
hostess che spiegava come allacciare la cintura. Mars tolse la mano
dal sedile come se si fosse appena scottata si allacciò la
cintura e non fiatò per il resto del viaggio.
La
hime prese il suo vanity fair in lingua tedesca e soddisfatta si mise
a leggere mentre l’aereo partiva.
Berlino, casa dei Tokio
Hotel ore 12:00
David Jost era appena arrivato davanti
alla casa dei ragazzi per assicurarsi che fossero pronti ad
accogliere le ragazze italiane.
Appena varco la porta di casa le urla
stridule dei due gemelli gli invasero le orecchie.
< Tom!! Dove cazzo hai messo la mia
matita nera per gli occhi?? Devi piantarla di farmi questi scherzi,
altrimenti giuro che ti rovino il prossimo appuntamento o
peggio…
ti sputtano davanti alle ragazze italiane!! >
< tsk, questo è il
ringraziamento per averti imboccato coi gli omogeneizzati della
plasmon queste due settimane? E anche per averti regalato quella
lavagnetta fashion di Hello Min… ehm Hello Kitty?! >
< mi spieghi cosa cazzo faccio me ne
faccio ora di quella mischia di lavagnetta adesso? Tira fuori
immediatamente la mia matita… e anche la piastra! >
David nel frattempo si addentrava
sempre più nell’appartamento e mano a mano che
avanzava il
suo viso perdeva colore
< non ho tempo devo sistemarmi i
rasta >
< non me ne frega un emerito cazzo
dei tuoi salsicciotti che hai attaccati ai capelli, quelle fra un
po’
arrivano e io non sono ancora pronto >
< piantala di urlare come se stesero
uccidendo un maiale, guarda che io non le ho prese le tue cose, hai
solo da non lasciare in giro la tua roba >
L’appartamento era disseminato di
abiti ovunque, maglie di Tom sopra il divano, cinture di Bill sulla
televisione, calzini sulle sedie, bracciali collane e anelli sul
tavolo e persino un paio di boxer sul lampadario “ma come cazzo
sono finiti lì?” pensò il
manager, cominciando a fare
dei grossi respiri per controllarsi e non uccidere subito quegli
idioti
< ah certo adesso viene a dire che
non li hai visti, ma racconta meno balle! >
< ti ho detto che io non ho idea di
dove siano! Per una volta che non te le ho nascoste con me te la
prendi? >
David una volta superato il salotto dei
ragazzi e entrato nel corridoio che portava elle camere, il suo viso
aveva perso ogni piccola traccia di colore.
“questa casa
è un macello!
Porco cane tra un ora arrivano quelle quattro e la casa è in
queste condizioni?!giuro che è la volta buona che li
uccido!”
Il manager si diresse a passo spedito
verso la camera di Bill. Appena mise piede in camera uno stivale
passo di striscio sopra la sua testa.
< ma dove cazzo ho messo quella
dannata piastra! Porca la miseria, non posso restare con questi
capelli > e un altro stivale fu lanciato
< ahhhhhh trovata!!!
Perfetto adesso mi devo fare i capelli! > il vocalist della band
si alzo tutto convinto di poter arrivare in bagno sano e salvo, ma si
ritrovò davanti il suo manager e per un attimo, penso
seriamente di essere in pericolo di vita.
L’uomo disse solo una
frase < e si volto
per
precederli lì, mentre il ragazzo andava a chiamare gli altri.
Una volta che tutti e cinque si
ritrovarono in salotto David cominciò con la sua predica
<
porca la miseria, ragazzi, mi ero raccomandato solo di tenere in
ordine per oggi e voi cosa fate? Lo incasinate ancora di
più?!
Non ho mai visto l’appartamento in queste condizioni! Mi
spiegate
come cazzo ci sono finiti questi boxer sul lampadario!? Io adesso
esco da questa casa, vado a prendere quelle ragazze e per quando
torniamo, questo appartamento deve brillare! Altrimenti giuro che vi
ritroverete tante di quegli impegni che non saprete più dove
sbattere la testa e come minimo vi farò passare due ore al
giorno con quelle ragazzine urlatrici che avete come fan! Parola mia!
>
I visi dei ragazzi sbiancarono < no
le bimbeminchia no! Tutto David, ma le bimbeminchia no! >
< no? Dite? Scommettiamo? Io vi ho
avvisato… vedete di ordinare tutto o sapete cosa succede
>
furono le ultime parole del manager prima di uscire
dall’appartamento
e dirigersi verso l’aeroporto.
< ragazzi abbiamo più o meno
un ora per sistemare. Bill prendi la tua roba portatela in camera e
poi finisci di prepararti che non ti voglio più sentire
urlare, Tom datti una mossa e poi vieni a sistemare, che sto macello
è colpa vostra e poi dobbiamo essere io e Gus a mettere
sempre
tutto a posto! > disse Georg un po’ scazzato, mentre
lui e il
batterista cominciavano a mettere a posto la casa.
Berlino Aeroporto ore 12:00
L'aereo
proveniente dall'Italia aveva appena toccato il caldo asfalto del suolo
germanico, provocando nella quattro ragazze un subbuglio di emozioni.
Eccitazione, paura,
felicità, agitazione...
Mars era in preda ad una smania di scendere, volare le
piaceva, ma presto l'eccitazione della partenza si sostituiva al mal di
testa per il cambio di pressione e il viaggio non era più
tanto eccitante.
Appena scesa dalla scaletta e mossi i primi passi sulla terra ferma si
inginocchio gridando < Grazie, signore per aver messo fine a
questo strazio! >
< Dai Mars, alzati che le tue sofferenze non hanno ancora fine..
ci aspetta il bus che ci porterà dalla pista all'aeroporto,
stipato di gente e con una puzza di sudore che ci provocherà
dei connotati di vomito > le disse la Fede che comincio a ridere
vedendo le facce sconvolte delle sue amiche < Suvvia scherzavo!
probabilmente David avrà mandato un macchina a prenderci!
>
Infatti videro comparire un enorme macchina nera da cui scese il
manager dei Tokio Hotel in persona insieme a qualche guardia del corpo
che si diresse verso l'addetto ai bagagli.
Le ragazze guardarono avvicinarsi il manager ad occhi sgranati <
parli del diavolo e spuntano le corna > disse la Mars, subito
corretta dalle amiche < ma quale diavolo.. quello è
un angelo >
L'uomo era coperto da un vestito dal taglio classico, probabilmente
cucito da un sarto italiano. La camicia aveva sbottonati i primi
bottoni lasciando vedere uno spettacolo che le ragazza classificarono "eccitante"
.
Nel lasso di tempo che le ragazze si lasciarono trasportare nei loro
viaggi mentali il manager le aveva raggiunte fermandosi davanti a loro,
sfoggiando un sorriso brillante come quello della
pubblicità Colgate.
Era Bill ad avere quello della Mentadent.
In un inglese perfetto il signor Jost diede loro il benvenuto a cui le
ragazze risposero in un altrettanto perfetto tedesco, stupendo l'uomo
che aveva di fronte ( e anche l'autrice ndA).
< Non credevo parlaste tedesco! > ( e manco io ndA)
esclamo il manager < mi ero già prodigato per trovare
un traduttore che fosse disposto a seguirvi per tutta la vostra
permanenza qui! >
< Credo di parlare anche a nome delle altra ragazze,
ringrazionandola per tutto quello che avete fatto per noi, una macchina
per arrivare fino all'aeroporto, dei posto in prima classe e adesso
siete venuto voi stesso in persona a prenderci, le siamo infinitamente
grate per questa possibilità di realizzare il nostro sogno
> disse la Fede con un bellissimo sorriso in visto
< no ragazze, grazie a voi, per quello che avete fatto, la
vostra idea di realizzare un concerto sostitutivo è stata a
dir poco grandiosa, avere rissolevato il morale dei ragazzi e avete
permesso a molte fan di dimostrare il loro sostegno, il tutto
accentuato dalla vostra giovane età! non mi sono neanche
informato se avete i permessi dei vostri genitori per essere qui.. non
vorrei poi affrontare una legione di avvocati per aver rapito quattro
minorenni italiane! >
e i sorrisi sui volti delle ragazze si spensero e ciò non
sfuggi al manager < beh, avete le autorizzazioni no?
>
"ti prego signore fai si
che abbiano i permessi!"
La ragazza dai capelli corti si fece avanti <
ehm... veramente signore... noi saremmo tutte maggiorenni>
Mars e le altre guardano arrossire il viso del manager < ah..
beh, che ne dite di andare verso la macchina? >
una volta che tutti salirono in auto David si voltò a
chiedere alla ragazze se avevano qualche domanda e Mars ne
approfittò per togliersi un dubbio < Signor Jost..
>
< chiamami David > e le sorrise < si ehm..
David... mi chiedevo.. se il traduttore che avevate trovato fosse
carino, perché altrimenti sa, potrei avere qualche problema
con il te... > ma non riuscì a finire la frase
aggredita dalle altre tre ragazze e facendo ridere David.
Berlino, casa dei Tokio
Hotel
Adesso
le ragazze si trovavano di fronte all'entrata dell'appartamento che
condividevano i ragazzi e il manager si apprestava ad aprire la porta,
pregando in tutte le lingue che conoscevano che l'appartamento fosse in
ordine
< Bene
ragazze... vi presento i Tokio hotel! >
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