Of Ice And Fire

di Slytherin Pride
(/viewuser.php?uid=121110)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Das Eismeer - Il mare di ghiaccio (o Naufragio della Speranza) ***
Capitolo 2: *** Der Wanderer Über Dem Nebelmeer - Viandante Sul Mare Di Nebbia ***
Capitolo 3: *** Der Chasseur Im Walde - Il Cacciatore Nella Foresta ***
Capitolo 4: *** Die Lebensstufen - Le Tre Età Dell'Uomo ***
Capitolo 5: *** Abends Landschaft mit Zwei Männer - Paesaggio Serale Con Due Uomini ***
Capitolo 6: *** Die Morgen - Mattino ***
Capitolo 7: *** Der Abend - La Sera ***
Capitolo 8: *** Kreidefelsen Auf Rügen - Le Bianche Scogliere Di Rügen ***
Capitolo 9: *** Morgennebel Im Gerbige - Nebbia Mattutina In Montagna ***
Capitolo 10: *** Gräber Gefallener Freiheitskrieger - Tombe Di Antichi Eroi ***
Capitolo 11: *** Ziehende Wolken - Nuvole Passeggere ***
Capitolo 12: *** Frau Vor Untergehender Sonne - Donna Davanti Al Sole Nascente ***
Capitolo 13: *** Krähen Auf Einem Baum - L'albero Dei Corvi ***
Capitolo 14: *** Schwäne Im Schilf Beim Ersten Morgenrot - Cigni Tra Le Canne All'Alba ***
Capitolo 15: *** Neubrandenburg - Nuova Brandeburgo ***
Capitolo 16: *** Tannen Am Wasserfall - Sempreverdi Sulle Cascate ***



Capitolo 1
*** Das Eismeer - Il mare di ghiaccio (o Naufragio della Speranza) ***


Sono tornata, stavolta con una ff originale!
La mia mente bacata ha sfornato due personaggini niente male.. L’abbinamento nero e azzurro è il mio preferito!
Vi lascio alla lettura, ci si sente dopo!
 
 




DAS EISMEERE

Primo giorno di scuola.
Bella merda.
A volte davvero mi chiedo perché sono venuto in questo istituto.
I prof sono sclerotici, i compagni acidi e disonesti, le materie stupide.
Come se non bastasse la mia classe era troppo poco numerosa l’anno scorso ed è stata divisa tra le altre…
Quindi ora devo farmi il culo per inserirmi…
Almeno non sarò l’unico, anche se non so se questo sia una cosa buona o semplicemente un’altra spalata di merda in una vita già merdosa di suo.
Oltre a me, ad essere stati trasferiti nella sezione A ci sono Stefano e Simone.
Stefano è un nerd del cazzo, non parla mai con nessuno, non viene quasi mai a lezione e i suoi voti sono talmente bassi che non capisco come faccia a non essere stato segato.
Simone… Beh, è un truzzo-emo che preferisco non definire… Sarebbe troppo volgare persino per me…
Ok, lo ammetto, non ho un carattere facile, sono un tantino scontroso e decisamente poco socievole… Ma non capisco perché devo farmi amiche persone di cui non mi interessa nulla.
Entro in auditorium e la prof ci accompagna in classe.
Classe più vecchia e decadente non la potevano trovare.
Un neon va a scatti e un altro emette un sibilo che già dopo il primo minuto mi rischia di far scoppiare la testa.
La porta è difettosa e non si chiude e il mio banco ha le viti rotte e il piano si stacca dalle gambe.
Mi sistemo di fianco a Simone (almeno è una faccia conosciuta), negli ultimi due banchi in fondo a sinistra, dalla parte opposta alle finestre.
- Bella Simo! -
Dico, non troppo convinto.
- Ciao -
Risponde con un filo di voce lui.
Davanti a noi si sistema una ragazza vestita con jeans sbiaditi e attillati, maglietta nera e giacca di pelle. È alta, molto alta, mora, non magra ma neanche grassa. Sembra sicura di sé, il genere di ragazza che sembra più un maschio. Ha anche un piercing al labbro, a spirale.
Esattamente quello che non ci voleva: un altro emo!
Accanto a lei un ragazzo che più che uno studente sembra un militare.
Giacca verde militare, zaino verde militare (strappato, non voglio sapere come ha fatto quei buchi), jeans semplici sporchi di terra, felpa nera e scarpe da ginnastica.
Come si fa ad andare a scuola con le scarpe da ginnastica?!
Sembrano amici di vecchia data, lui ha un anno in più di lei, ma è stato bocciato due anni fa.
Non si presentano, nessuno si presenta, imparo i nomi dei due davanti a me grazie all’appello della prof, ma so che non li userò, qua tutti si chiamano per soprannome…
Il ragazzo si chiama Alessandro, abbreviato in Alle, la ragazza Laura, detta Mena. Brutto segno. Il nome “Mena” non promette niente di buono.
Le chiedo il motivo di quel soprannome.
- Oh, è l’abbreviazione del mio cognome! – risponde con un sorriso che sembra sincero. – E poi in prima e in seconda ho rotto un dito a due ragazzi con una schiacciata, giocando a pallavolo! Frattura scomposta! – continua con lo stesso sorriso.
Perfetto, una sadica!
Sarà un anno decisamente difficile…
Oltre a loro, nella fila davanti ancora, ci sono uno spilungone chiamato Manuele e un tipo strano, Davide.
Manuele ha due anni in più di noi, pluribocciato, Davide sembra uscito da un film sugli hippies.
Tento di concentrarmi sulla prof che parla (solite menate sul regolamento d’istituto), ma mi sento osservato e mi comincio a guardare attorno alla ricerca della fonte di quello sguardo finché non mi ritrovo a specchiarmi in un paio di occhi blu ghiaccio.
Simo mi fissa assorto, come se stesse cercando di capire cosa io stia pensando.
Dopo qualche istante durante il quale ci guardiamo negli occhi, lui torna ad ascoltare la prof, o almeno così sembra.
Mi chiedo cosa avesse da fissare…
 
☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆
 
Ooooh, sono arrivata in fondo anche a questo capitolo! Spero che vi sia piaciuto, è il primo della mia prima storia non one-shot, sono un po’ in ansia…
Niente, grazie di avere letto l’inizio della mia storia, come al solito vi supplico di recensire, anche solo per dire che vi ha fatto schifo, ma vi prego ditemi cosa ne pensate!
Grazie a tutti!
Š☆P

 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Der Wanderer Über Dem Nebelmeer - Viandante Sul Mare Di Nebbia ***


No, ma bello perché questo capitolo lo volevo postare tipo una settimana fa… Comunque ho fatto bene ad aspettare, in questo modo ho anche la possibilità di ringraziare tutti quelli che hanno letto e recensito le altre mie 3 storie, la prima ha addirittura raggiunto e superato le 300 visualizzazioni!!
Vi lascio alla storia, a dopo! =D


 
DER WANDERER ÜBER DEM NEBELMEER
 

Ormai sono passati diverse settimane dall’inizio dell’ennesimo anno in questa scuola di merda.
Non mi prendo neanche la briga di fare il conto alla rovescia di quanti giorni mancano alla fine della tortura, mi sentirei patetico, ma quelli che mancano a Natale, quelli li tengo eccome…
La sera del 23 dicembre finalmente arriverà a Modena Simonetta! Non è la mia ragazza, nel caso qualcuno se lo stesse chiedendo, ma perché qualcuno dovrebbe chiederselo, questo è il mio dannatissimo diario, chi dovrebbe leggerlo? Ad ogni modo, non è la mia ragazza, non ancora almeno… È bella, c’è poco da dire. Bella molto. Bella e intelligente. Bella, intelligente e straricca, che non guasta mai. Direttamente da Milano con quei suoi capelli lunghi e neri, così neri in confronto agli occhi blu… E poi tutte le volte che ci vediamo mi porta un regalo, vuol dire che le piaccio, no?
Ma nel frattempo mi devo sorbire la classe, il che non è particolarmente semplice: sono iniziate le verifiche e devo dire che ho avuto delle sorprese… Positive neanche una, ma ne ho avute!
La ragazza, l’emo, si è rivelata essere una studentessa decisamente ottima, non una secchiona che sta tutto il giorno sui libri, una di quelle che i bei voti li ottiene perché capisce le cose che vengono spiegate, probabilmente è per questo che va discretamente male nelle materie mnemoniche come italiano o storia, mentre in chimica è un fenomeno e così anche in informatica…
Il ragazzo accanto a lei semplicemente va male in tutto, tranne forse in fisica, come anche Manuele, che non riesce a capire neanche quella e sembra passare le ore ad aspettare il suono della campanella. Non per dire, anche io lo aspetto con ansia, ma la motivazione è totalmente diversa! Io non vedo l’ora che finisca questo supplizio per andarmene a casa, lui per poter andare dalla sua fidanzata! È a dir poco morboso, soprattutto visto che conosco la ragazza, era in classe con me l’anno scorso e in un anno si è ripassata metà scuola, solo perché l’altra metà è composta da ragazze o da gay non dichiarati!
Il suo compagno di banco sembra un idiota più completo, ma nelle verifiche, non ho ancora capito come, prende ottimi voti! Suppongo abbia dei bigliettini, siccome nelle interrogazioni non è poi così brillante…
Simo, che l’anno scorso faceva decisamente schifo, sembra essersi svegliato: ha il massimo dei voti in quasi tutte le materie!
A proposito di Simo… Ultimamente è depresso, addirittura più depresso del solito, non so cos’abbia, ma passa le lezioni a giocherellare con quel suo anello, un anello semplice, in metallo, con un geco inciso sopra… Glielo avevo sempre visto al pollice, ma ultimamente ce l’ha nell’astuccio e lo tira fuori ogni tanto, ma non per distrarsi dalle lezioni, come se qualcuno lo obbligasse, non dico di essere preoccupato, ma non mi piace passare le giornate accanto a uno che gli unici sorrisi che fa sono rivolti alla Mena… E chissà poi per cosa! Battute sui professori, neanche delle più fantasiose! La prof di matematica porta le extention ai capelli e sembra che abbia una coda di scoiattolo in testa, quella di fisica è la persona più bassa che io abbia mai visto, quella di arte assomiglia a Telespalla Bob, il clown omicida dei Simpson, quella di biologia ha i capelli più unti di quelli di Severus Snape… Banali!
Anche io provo a farne, ma non sembrano avere lo stesso effetto su di lui, e questo mi innervosisce. Sì, perché le mie sono più divertenti delle sue, ma lui continua a non ridere!
Uno di questi giorni gli chiederò cosa gli è successo… In effetti potrei organizzare qualcosa per Sabato, magari domani a scuola gli proverò a chiedere se gli va una serata tra ragazzi, potremmo organizzare da me: pizza, birra e PlayStation3!
Sperando di riuscire a estorcergli il motivo della sua depressione. Chissà poi a cosa è dovuta, magari l’ha mollato la sua ragazza… O è di un suo amico che si è trasferito… O era di un suo parente che è morto da poco…
Sto delirando, ho solo un modo per scoprirlo: farlo ubriacare e poi chiederglielo.
Ed è esattamente quello che ho intenzione di fare!
 
☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆
 
Eeeeeeee anche questo è andato! Ok, è corto, cortissimo per la verità, ma ho avuto da fare ultimamente e poi ho voluto scrivere anche il prossimo, giusto per sicurezza… Io chiedo, anzi, supplico tutti quelli che leggono di recensire, anche solo per dire che è orrenda (non mi offendo, le critiche vengono accettate se sono costruttive!)…
Ringrazio comunque tutti quelli che hanno letto il primo capitolo e quelli che leggeranno questo secondo e anche quelli che hanno letto le altre storie, sono contentissima delle visualizzazioni raggiunte!
A presto!
Š☆P

 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Der Chasseur Im Walde - Il Cacciatore Nella Foresta ***


Un grazie ENORME alla mia beta, che pur non essendo su EFP mi aiuta più di chiunque altro con questa storia, capisce al volo cosa voglio esprimere e mi incita a scrivere del (cito a memoria) “bacio e scene più hot”. Cosa che per ora non farò, ma in futuro diventerà molto probabile.
 
DER CHASSEUR IM WALDE
 
 
 
Scrivo mentre mi preparo per stasera.
Ieri ho invitato Simo a casa mia per la “serata nerd” a base di pizza con patatine, videogiochi e un fiume, anzi due, di birra.
Lui ha accettato, ma anche se a parole mi ha ringraziato sembrava come se lo stessi forzando, aveva uno sguardo decisamente riluttante.
Temendo che avesse già altri programmi, gli ho detto:
- Se hai da fare, non c’è problema, faremo un’altra volta! -
- No no, vengo volentieri! E comunque non sarei uscito… - mi ha risposto.
Sarebbe stato tutto perfetto, se non fosse che Laura ha intercettato la conversazione e si è messa in mezzo.
- Venire dove? - se ne stava con la schiena appoggiata al muro dietro di lei e le gambe praticamente in braccio ad Alle, il quale però non sembrava infastidito, anzi, come se la considerasse una cosa normalissima, e aveva un sorriso a dir poco enorme. Come per dire “so benissimo di cosa state parlando, voglio venire anche io, invitatemi.”
I suoi denti splendevano, bianchi, in contrasto con le labbra di un rosso assolutamente innaturale (pur senza rossetto) e il piercing nero a forma di freccia attorcigliato al labbro inferiore. Attorno agli occhi marroni era disegnata una spessa linea nera di matita.
Più ci penso, più mi rendo conto che quella ragazza è inquietante: sembra una versione femminile di Dracula!
Conscio del fatto che lei sapeva, ho deciso di reggerle il gioco e le ho spiegato il nostro programma, evitando accuratamente di pronunciare la parola “vuoi” seguita da “venire”.
Purtroppo la mia dose giornaliera di fortuna si era esaurita nel momento in cui Simo aveva accettato l’invito e da quel momento la situazione non poteva far altro che peggiorare.
Infatti quell’imbecille del mio compagno di banco, ritenendola un’azione educata nei confronti della “ragazza”, non ha perso tempo prima di chiederle se si volesse unire a noi e, vedendola titubante all’idea di passare una serata con due ragazzi appena conosciuti, ha addirittura deciso di estendere l’invito anche al suo amico, Alle, e ai due ragazzi davanti a lei.
Quindi in questo momento sto preparando la console, mettendo in ordine i videogames e aspettando tre ragazzi (Davide aveva già altro da fare) e una ragazza.
Se inizialmente la presenza di Laura mi aveva indispettito per il timore che venisse solo per fare colpo su uno di noi, quando si è offerta di portare due joystick aggiuntivi e i suoi giochi mi sono incuriosito e, indagando, ho scoperto che è una nerd di prima categoria! Adesso mi manca solo di scoprire se è anche brava a giocare o meno.
Gli altri due ragazzi si sono spartiti i viveri da comprare: Alle ha il compito di portare due mezzi metri di pizza con le patatine fritte mentre Manu deve prendere la birra.
A Simo ho detto di non portare nulla, a parte una tuta per dormire.
Il mio piano prevede di farlo ubriacare e lui non toccherebbe nemmeno un goccio di alcool sapendo che poi dovrebbe fronteggiare i suoi genitori, quindi l’unica soluzione pratica e indolore è farlo restare a dormire a casa mia. In questo modo, poi, il tempo a mia disposizione aumenta anche a dismisura, avrei una notte intera per fargli sputare il rospo invece di una manciata di ore!
A questo proposito, devo trovare il modo di annotare gli avvenimenti della serata prima che finisca, perché presumibilmente se tutto va secondo i miei piani domani non mi ricorderò un cazzo.
Qualcuno ha suonato il campanello, vado ad aprire.
Speriamo che funzioni.
 
☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆
 
Buoooooono, ecco il terzo capitolo, che è ancora più corto del secondo… ._.
Per farmi perdonare aggiungo anche il quarto, che invece è molto più lungo!
Grazie a tutti quelli che hanno letto la storia e anche ad apocalips che ha recensito il primo capitolo e mi ha fatto notare la mia ossessione per i puntini di sospensione…
Vi supplico, lasciate una recensione, anche per dire che vi fa schifo, è davvero importante!
Grazie,
ŠP

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Die Lebensstufen - Le Tre Età Dell'Uomo ***


Capitolo esperimento! Ditemi cosa ne pensate, se vi piace e dite che funziona lo tengo, se dite che è orrendo e che non si capisce niente lo cercherò di modificare… L’intera scena è ambientata in casa, durante una serata-videogiochi, provate magari a immaginarvi la scena…
Una piccola legenda:
: -…- = Dialogo (Protagonista, Simo, Laura, Alle, Manu)
<<…>> = Pensiero del protagonista
*…* = Rumore di sottofondo
Grazie, ciao, a dopo!
 

 

 
 
DIE LEBENSSTUFEN 
 

- Diario vocale, ore 20.17. tutti gli ospiti sono arrivati e io ho trovato una soluzione al mio problema di annotare gli avvenimenti della serata. Terrò acceso questo registratore tutta la sera e domani lo riascolterò. Tutto quello che succederà sarà conservato sotto forma di suoni e frasi, spero solo di riuscire a decifrarlo. Torno in camera, dagli altri. -
* … è troppo tardi… combattere… uscire dal limbo… *
<< A cosa si sono messi a giocare? Apro la porta. >>
* DANTEEEEEE *
<< Maria santissima, sono all’inferno. >>
P: - Potete abbassare un po’ il volume?! -
L: - Cosa?! -
<< Ancora il sorriso sadico… Allora lo fa apposta quella ragazza! Sta giocando solo lei, perché? Ah, ecco, gli altri si stanno ingozzando di pizza. Che schifo, Alle ne ha tre pezzi in bocca, uno sopra l’altro! E Manu… Oh, mio dio, è possibile mangiarne così tanta?! Credo che mi metterò vicino a Simo, almeno lui è un essere umano e non un animale… >>
* È il momento di usare Rebellion! *
L: - Yeah, baby, bring it on! -
<< Ma che… Quanta birra si è scolata nei cinque minuti in cui ero fuori? >>
P: - Alle, ma che le prende? -
A: - Non farci caso, è sempre così quando gioca a DmC… E non l’hai ancora vista alle prese con il multiplayer di Assassin’s Creed! -
<< È una psicopatica! >>
M: - Voi due non mangiate? -
<< È vero, né io né Simo abbiamo ancora toccato cibo. >>
* Anarchic! Sadistic! *
<< È già al livello più alto?! Ma come fa?! Oddio, facciamo che prendo una fetta di pizza e spero di distrarmi. >>
P: - Ne vuoi una fetta anche tu, Simo? -
S: - Uh? Ah, sì grazie! -
<< Cosa sta facendo, sogna ad occhi aperti? >>
L: - No, no, no, NO! Merda! -
M: - Ahia, qualcuno non è riuscito a sconfiggere il Cacciatore! -
L: - Vaffanculo, Manu. E togliti quel sorriso soddisfatto dalla faccia o te lo strappo via io. Con i denti. Vorrei vedere te! -
M: - Io non so giocarci, lo sai. E comunque ho vinto la scommessa, non sei riuscita a completare neanche un livello nella modalità “Inferno e inferno”! -
<< Stanno litigando o… Flirtando? >>
M: - Aaaaaaaaah! -
<< Occristo! Gli ha torato una ginocchiata, ma è piegato in due dal dolore! Dove cavolo lo ha colpito?! >>
A: - Laura, perché visto che sai dove si trovano, grazie ai tuoi famosi studi anatomici, non cerchi almeno di evitare i nervi? -
L: - Perché è siccome so dove sono che li riesco a prendere sempre. E comunque mi ha provocata. -
<< Si siede tra Alle e Simo e addenta una patatina. >>
A: - Bene, partita a quattro a FIFA? -
<< Oh, sì, finalmente! >>
S: - Ok! -
P: - Mia la casa, il player uno sono io! -
M: - Tanto non riuscirete a vincere contro di me, sono il mago di FIFA! -
 
♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀
 
<< Siamo alla quarta partita di seguito, durante tutto il tempo Laura è rimasta a guardarci giocare, tranne quando Alle ha ricevuto una telefonata e lei ha dovuto sostituirlo per qualche minuto. Continuo a non capire come una ragazza possa essere così brava con un joystick in mano, sarebbe perfetta se non fosse così acida e scontrosa. Tutto il resto del tempo lo ha passato a osservarci, fissandosi su Simone. Non capisco se le piaccia o anche lei si sia accorta che ultimamente è strano… A questo proposito, il mio piano per ora sta funzionando, siamo tutti praticamente ubriachi (tranne Laura, che ha bevuto meno a causa dei genitori particolarmente apprensivi) e il momento dell’interrogatorio si avvicina. >>
* ♫I’ll take my stand and ask you all to fig-♫ *
L: - Oui allô? Oui, je suis chez lui. Comment?! Déjà?! D’accord, ça va. Oui, bien sûr! Ciao. -
A: - Erano i tuoi? -
L: - Sì, dicono che mi vengono a prendere tra quindici minuti, che vuol dire tra cinque. -
S: - Perché il francese? -
L: - Mio padre è italiano, ma mia madre è del cantone tedesco della Svizzera e io sono andata a scuola là fino a quando ho compiuto dieci anni. Quando sono passata alle medie ci siamo trasferiti in Italia, ma con i miei parliamo ancora in altre lingue, per tenerci in esercizio e non dimenticarle: sia io sia mia sorella parliamo correttamente italiano, inglese, francese e tedesco, e io sto studiando russo e giapponese! -
<< È un mostro! >>
S: - Sei un mostro! -
* Driiiiiiiiiin *
L: - Eccoli… Ragazzi, ci si vede a scuola! -
A: - Andiamo anche noi Manu? Sono già le due… -
M: - Così tardi?! Merda, avevo detto ai miei che sarei tornato per l’una! Grazie della serata, ci vediamo Lunedì! -
A: - Muoviti che mi devi portare a casa! Ciao! -
<< Che la seconda parte del piano cominci! >>
 
♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀
 
<< È passata mezz’ora da quando siamo rimasti da soli. Mezz’ora e nessuno dei due ha detto un cazzo. Abbiamo riordinato e pulito e basta. Evidentemente tocca a me cercare di iniziare una conversazione ma di che cosa posso parl… >>
S: - Quindi hai detto che a Natale arriva… Come si chiama? -
P: - Simonetta, sì, arriva il 23. -
S: - Sarai contento, immagino… -
P: - Già, chissà, magari stavolta riesco anche a farmela! -
S: - Credevo ti piacesse. -
P: - Sì, beh, mi piace, ma non credo nell’amore, dovresti saperlo dopo tutti gli anni che mi conosci. -
S: - Mh. -
<< Ha di nuovo preso a giocare con l’anello. Devo approfittarne, e chi meglio del mio buon amico Jack può aiutarmi? >>
P: - Vuoi un bicchiere? -
S: - No, grazie, è meglio se mi fermo… -
P: - Eddai! Tanto resti qua a dormire! -
<< E prendi il bicchiere, cazzo! Braaavo, e adesso bevi! Così, tutto d’un fiato! Inizia l’indagine! >>
 
☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆
 
Mein Gott!!
Il capitolo più lungo di tutta la storia, finora!!
Ho anche quasi finito il 5°, mancano giusto le conclusioni e poi lo pubblico… Grazie a quelli che leggeranno, grazie ancora di più a quelli che recensiranno e lasceranno un commento su questo mio “esperimento”… Ho cercato di rendere più verosimile possibile e nel prossimo capitolo si vedrà meglio anche dal fatto che più alcool bevono e meno pensano prima di parlare, ma non anticipo nulla… Grazie di nuovo, spero vi sia piaciuto e continuate a seguirmi!
Š☆P

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Abends Landschaft mit Zwei Männer - Paesaggio Serale Con Due Uomini ***


E la serata continua!! Il prossimo capitolo è: la mattina dopo! Stay tuned!
 

 
ABENDS LANDSCHAFT MIT ZWEI MÄNNER 



 
<< Ci siamo scolati appena due bicchieri a testa e lui è già andato. Avrei dovuto immaginarmelo, ha un fisico molto più minuto del mio, ma tutto di guadagnato, più rapido l’interrogatorio e meno Jack sprecato. Come se non bastasse, è dal secondo bicchiere che Simo ha tirato fuori l’anello e ora se lo sta rigirando tra le dita, con gli occhi blu fissi sul cerchiolino di metallo che si stanno facendo lucidi. >>
P: - Ok, sputa il rospo. -
S: - Eh? -
P: - L’anello. Sono giorni che non fai altro che guardarlo malinconico e, francamente, sei già abbastanza depresso di solito senza bisogno di rincarare la dore. -
<< È inutile che sospiri, rispondi e basta! >>
S: - Non mi va di parlarne… -
P: - Io però lo voglio sapere. -
S: - Davvero, non ne ho voglia… -
P: - Ok, allora parlo io per te e tu mi dici se ho indovinato. -
<< Ed ecco l’ennesimo sospiro… Ma non pensare che io mi impietosisca e mi tiri indietro, occhioni dolci. >>
P: - Il tuo migliore amico si è trasferito in Belgio a causa del lavoro dei suoi genitori e non vi vedrete mai più, quindi lui ti ha lasciato l’anello come regalo di addio. -
S: - Cos…? No! Ma come ti viene in mente? E perché il Belgio? -
P: - Primo paese che mi è venuto in mente, non cambiare discorso. Un tuo zio te lo aveva regalato per il tuo compleanno… No, onomastico! E la settimana scorsa ha fatto un incidente in macchina ed ora è in coma e non si sa quando si sveglierà. -
S: - No, mio zio sta bene e non mi fanno mai regali per il mio onomastico! -
P: - E allora rimane l’ultima possibilità. Avevi una ragazza bellissima, perfetta, di cui eri innamorato perso e un giorno, per farle una sorpresa, sei andato a casa sua senza avvisare e l’hai trovata a letto con un altro. -
S: - … -
<< Era un mugolio quello? Oddio sta arrossendo! Abbassa gli occhi, non mi guarda… Oddio, ci ho preso! >>
P: - Ci ho azzeccato? Mi dispiace, le ragazze sono tutte uguali, tutte zoccole, meglio perderle che trovarle davvero… -
S: - No. -
P: - No? Ho sbagliato ancora? Ok, allora proviamo… -
S: - No, hai ragione. Hai ragione in tutto tranne due cose. -
P: - Cioè? -
S: - Le ragazze non sono tutte zoccole. -
P: - Questo lo dici tu! -
S: - Nel senso che secondo te Laura è una puttana? -
P: - Lei non è una ragazza! È… Un incrocio! -
S: - Vorrei davvero sapere cosa ti  farebbe se sapesse quello che hai appena detto… -
P: - Oddio, non mi ci far pensare… Non cambiare discorso, dove altro ho sbagliato? -
S: - Non era la mia ragazza. -
P: - Amante? Cugina? Sorella? Madre? -
S: - No! No, no, no! Oddio no! -
P: - E allora chi?!? -
S: - …zzo. -
<< Cosacomecosa?! Ho sentito male? >>
P: - Eh? -
S: - …gazzo. -
P: - Non sento, parla più forte! -
S: - IL MIO RAGAZZO! -
<< Cazzo. Cazzo, dì qualcosa. Cazzo non devi lasciare che vada avanti questo silenzio imbarazzante, fai qualcosa! Merda, questo non me lo aspettavo. Proprio no. Cavolo. E adesso? Sto facendo la figura dell’omofobo, per di più con un mio amico. Cazzocazzocazzo… >>
S: - Se vuoi che me ne vada non è un problema, lo capisco… -
P: - No! No, ti avevo invitato e l’invito rimane valido. -
S: - Sei sicuro? Se vuoi dormo sul divano in soggiorno… -
P: - Senti, da quanto ci conosciamo? Sette anni? E io ti dovrei far dormire sul divano così domani ti lamenterai dicendo che hai mal di schiena e mia madre mi sfinirà a forza di ripetermi quanto io sia maleducato e poco ospitale? Neanche morto. -
S: - Non… Sei in imbarazzo? -
<< Sembra sorpreso… Hey, mi vedi talmente tanto bigotto? Così mi offendo! >>
P: - Dubito che tu mi voglia saltare addosso, e anche se fosse, io sono più forte! -
<< Ride alla mia strizzata d’occhio, che carino! Che? Ho appena pensato “che carino”? Riprendi il controllo della situazione, accidenti! >>
P: - Com’era lui? -
S: - Uno stronzo. Un vero stronzo. -
P: - Perchè è andato a letto con un altro? -
S: - No, perché è andato a letto con un’altrA. -
P: - Che pezzo di merda! -
S: - Già… -
P: - E a te piaceva un tipo del genere? Credevo avessi buon gusto! -
S: - Cosa ti devo dire? Non è che lo sapessi, o cosa… -
P: - E fisicamente? -
S: - Ti stai divertendo? -
P: - Sono curioso! Voglio saperne di più! Fino a qualche minuto fa pensavo di conoscere uno dei miei migliori amici e ora scopro che non avevo capito niente! Dai, racconta! -
S: - Non lo so… -
P: - Scusa, tis to mettendo a disagio? -
S: - No, è che… Non mi aspettavo una reazione come questa… -
P: - Sei un mio amico, cosa ti aspettavi? -
S: - Non lo so… Oddio non lo so, ma non un terzo grado! -
P: - Allora è meglio che non ti faccia la prossima domanda… -
S: - Che domanda?!? -
P: - Prima devi rispondere all’altra! Fisicamente com’era? -
<< Sembra dubbioso, di cosa ha paura? >>
S: - Alto. Più di me. Un po’ tipo Alle, sul metro e ottanta. Capelli castani, abbastanza lunghi e occhi tanto scuri che sembrano buchi neri. La mandibola squadrata e gli zigomi più pronunciati che io avvia mai visto. E poi fa nuoto. -
<< Cielo, che sguardo sognante… Ma non lo stava chiamando stronzo fino a due minuti fa? >>
P: - E quindi? -
S: - Hai mai visto un nuotatore senza maglia?! Aaaah, lascia perdere, non puoi capire! Forse Laura potrebbe… -
P: - Io non ne sono sicuro, magari è lesbica…
S: - Ma se l’ho vista con un ragazzo, l’altro giorno! -
P: - Sul serio?! Chi è quel poveretto?! Magari è suo fratello… No, aspetta, lo stai facendo di nuovo! -
S: - Cosa? -
P: - Cambiare argomento! -
S: - Ho già risposto! -
P: - Ho altre domande. -
S: - Cioè? -
P: - Com’era a letto? -
<< Non ho mai visto una persona diventare così rossa in tutta la mia vita, lo giuro! È quasi adorabile! Così innocente! >>
P: - E dai, siamo ragazzi! Non ti vergognerai spero! -
S: - Non è una cosa di cui parli normalmente, no?! È personale! -
P: - Tsk! Personale! Che parola sopravvalutata! Quante volte ci siamo raccontati le nostre scopate, anche vantandoci con altri? Non è che se si parla di un ragazzo le cose cambiano molto… -
S: - Lo pensi davvero? -
P: - Assolutamente, e ora fuori i dettagli! È vero che sono più bravi delle ragazze a fare i pompini? -
S: - Oddio, ma che cavolo mi vieni a chiedere?! -
P: - Rispondi! -
S: - … -
P: - Allora?!? -
S: - Cristo, sì! Non c’è paragone! E poi sanno cosa fare e dove mettere le mani e non c’è il pericolo che ti mordano perché sanno quanto male fa! - 1
P: - Promemoria per me: andare appena possibile in un locale gay. -
S: - Non te lo consiglio, se lo provi poi è come una droga, le ragazze non sono abbastanza… E poi non hai idea dello schifo che c’è in certi posti, li devi saper scegliere! -
P: - È così che sei diventato gay? -
S: - No, non credo che si “diventi” gay o etero… Ci si nasce, sono così. -
P: - Quando lo hai capito? -
S: - Un paio di anni fa… Non so neanche io come, mano a mano che andavo avanti mi rendevo conto che le ragazze non mi facevano poi tutto questo effetto… -
P: - Come possono non piacerti?! -
S: - Sei serio? Hai idea di cosa sia una ragazza in realtà? È un mostro con le guance fucsia e le labbra impiastricciate di lucidalabbra, roba che quando le baci ti rimane il saporaccio di fragola in bocca per settimane! -
P: - E un ragazzo invece? Tutto muscoli e niente cervello, quando le ragazze dicono che siamo delle teste di cazzo, è vero! Noi ragioniamo con le parti basse, siamo degli ammassi informi di ormoni! E poi, scusa, vuoi mettere degli addominali con una quinta di tette?! -
S: - Addominali tutta la vita! Le tette ballonzolano ovunque! -
P: - È il loro bello! -
S: - Starai scherzando, spero! -
P: - No, per niente! -
S: - Aaah, lasciamo stare, non vale la pena parlarne con te! -
P: - No, dai, ho altre domande! -
S: - Sono stanco, voglio andare a dormire! -
P: - Che palle… Va bene! Vieni… -
S: - Era un invito? -
P: - Da quando sei in grado di cogliere i doppi sensi? -
S: - Da quando ho avuto attorno Alle tutta la sera. Quell’uomo è un animale! -
P: - Non potrei essere più d’accordo… -
<< Letto, sacco a pelo o materasso per terra? Facciamo alla vecchia maniera, due materassi sdraiati sul pavimento. Lenzuola… -
S: - Io quelle blu! -
P: - Perché? -
S: - Si abbinano ai miei occhi! -
P: - Oohh, dio… -
S: - Hey, è vero! -
P: - Lascia stare, fa niente, prendi le blu e non rompere. -
S: - Grazie! -
<< Ok, fine della serata, domattina non mi ricorderò nulla, ne sono dicuro… Che sensazione incredibile sdraiarsi su una superficie morbida! Si è steso anche lui, spengo le luci e… >>
P: - Sei attivo o passivo? -
<< Buonanotte mondo! >>
 
☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆
 
Ok, questo è tipo il triplo del terzo… Mi riescono bene i discorsi diretti, devo metterne più spesso… Premetto che dal prossimo tornerò sugli standard dei primi due perché torneranno ad essere pagine di diario.
Ora, grazie a KiteRunner, che non solo segue la mia storia, ma ha anche recensito (poi c’è sempre il patto da rispettare!), a Fra_01, Nikky47 e vipernovel che mi seguono e soprattutto alla mia beta Elisa che attualmente è malata e non ha potuto darmi pareri su questo capitolo!
Grazie anche a tutti quelli che hanno letto la storia e che la leggeranno, LASCIATE UNA RECENSIONE PER L’AMOR DEL CIELO, ne va della mia vita!!
Ci vediamo prestoooooooooooh!
Š☆P


 

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Die Morgen - Mattino ***


È passato un po’, ma sono tornata! Altro capitolo in parte sperimentale, capirete perché… Ritorna la mia ossessione per i puntini, ma ho cercato di trattenermi, giuro!
 
DIE MORGEN


<< Dio, giuro che non toccherò mai più un solo goccio di birra in vita mia. Puzzo di alcool, che schifo. E devo andare in bagno, ma non voglio. Si sta così bene qua, c’è caldino e il peluche che ho tra le braccia è così morbido, mi ricorda quello che avevo da piccolo… Peluche? Io non ho peluche. Oddio è Simo! Cazzo, ma come ci siamo finiti in questa posizione? Va beh che ho l’abitudine di abbracciare il cuscino mentre dormo, ma lui non è il cuscino! Cerchiamo di non svegliarlo… Cavolo, mi si è pure addormentato il braccio su cui aveva appoggiato la testa! Dove ho messo il registratore? Ah, ecco! Merda! È rimasto acceso tutta la notte! Meglio se lo spengo prima che le batterie muoiano… >>
 
♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀
 
Caro diario, mi sento una ragazzina tredicenne a scriverti, ma ormai è diventata un’abitudine. Ho appena riascoltato la registrazione di ieri sera ed è stata tra le cose più imbarazzanti che io abbia mai sentito.
Come accidenti mi è venuto in mente di chiedere a Simo se è attivo o passivo?!
Per fortuna non sembrava che stamattina se ne ricordasse. O che si fosse accorto di aver dormito appiccicato a me. A questo proposito, ha un buon odore, devo ricordarmi di chiedergli che dopobarba usa… No. Non era quello che volevo dire. Volevo dire che dopo che mi sono alzato stamattina la camera è stata invasa da mia madre con un vassoio enorme pieno di cibo, venuta evidentemente a portarci la colazione. Non ho neanche fatto in tempo ad avvisarla che Simo stava ancora dormendo che lei lo aveva già svegliato.
Lì per lì nessuno dei due era (o sembrava) in imbarazzo, abbiamo fatto colazione molto tranquillamente (più che altro un brunch, visto che erano le dieci), parlando principalmente dei compiti per domani (chimica, che io NON farò) e dei programmi per il pomeriggio.
Se ne è andato un’oretta fa, subito dopo aver mangiato, con mia madre che continuava a ripetere che può tornare quando vuole, che è un così bravo ragazzo e che dovrei prendere esempio da lui.
Grazie ma’, ma mia autostima ti è davvero riconoscente.
Devo dire che la registrazione mi ha lasciato perplesso. La voce di Simo non era poi così… da ubriaco.
Se non ne fossi sicuro direi che non aveva bevuto abbastanza…
 
♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀
 
Cazzo.
Cazzo.
Cazzo.
Questo non era previsto.
Ok, l’alcool lo reggo bene di solito e posso permettermi di bere un po’ più degli altri, ma non avevo calcolato i due shots finali di Jack.
Sapevo che sarebbe finita così.
Ma è stata anche colpa sua che continuava a farmi domande se ho parlato troppo!
Però, cavolo, proprio con Lui doveva succedere?!
Proprio con Lui dovevo confidarmi?
Proprio con LUI dovevo fare coming-out?
Cristo, spero solo che non si ricordi nulla. Stamattina almeno sembrava così… A proposito di stamattina.
Non so come dirlo. Ok, sto arrossendo. Ci rendiamo conto che sto arrossendo per un RICORDO?!? Sono senza speranza.
Ma dai… Capitemi… La persona che mi piace da tre anni mi invita a casa sua, dormiamo assieme, vicini… E mi sveglio che siamo pure abbracciati!
Sarò stato un’ora buona fermo lì a guardarlo.
Dio, quando l’ho conosciuto era bello, ma adesso è qualcosa di stupendo.
Chissà se si è reso conto che Marco è la sua copia sputata… A parte i capelli, ovvio. E gli occhi. Ma i Suoi sono molto meglio! Sono oro. Fili d’oro i suoi capelli e oro liquido i suoi occhi.
Non è che non abbia provato a farmi passare questa cotta, Marco è solo l’ultimo della serie di… Distrazioni. Ecco, diciamo che era una distrazione più efficiente delle altre, in parte mi ci stavo affezionando, ma in fondo so anche io che speravo che finisse.
In un modo diverso, ma ci speravo.
Perché sono perfettamente consapevole di non avere vie d’uscita. È Lui e nessun altro.
E come potrebbe? Nessuno è così. Così sprezzante ma dolce, così stronzo ma gentile, così cinico ma sensibile.
Persino ieri sera. Dopo un attimo di silenzio ha subito iniziato a farmi domande, anche stupide, per distrarmi, per non farmi pensare a quel pezzo di merda del mio ex. Non so come faccia, ma riesce a farmi ridere anche quando sto per piangere.
Come gli è venuto in mente di chiedermi se i ragazzi sono più bravi delle ragazze a fare  pompini?! E poi la discussione sugli addominali… Forse non si è mai guardato allo specchio senza maglia, per questo non capisce!!
E la domanda… LA domanda… Attivo, passivo, non mi interessa, basta che l’altro sia TU!!
Quello che vuoi, mi farei fare e ti farei tutto quello che vuoi, non è importante. Ciò che importa veramente è che lasci perdere quella troia milanese e scegli ME.
Simone.
 
☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆
 
Ok, dovete dirmi cosa ne pensate perché scrivere dal punto di vista di Simone mi è piaciuto un SACCO e voglio sapere se posso farlo di nuovo o no e se posso magari scrivere anche dal punto di vista degli altri! La mia beta non si fa sentire, quindi ringrazio di nuovo Fra_01 che mi ringrazia per i ringraziamenti e KiteRunner che aveva ragione e voglio vedere se fa altre anticipazioni…
Che altro? Ah, forse qualcuno ha notato che ho modificato leggermente il capitolo 4. Questo perché:
1. Io posso.
2. Non riesco a farmi venire un seguito con un fratello, ma solo con una sorella per Laura, ergo cambio e metto sorella (credo che la introdurrò già dal prossimo capitolo, per altro…)
Va beh, grazie mille per aver letto finora, RECENSITE PER L’AMOR DEL CIELO E DELLA TERRA, alla prossima!
Š☆P

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Der Abend - La Sera ***


Introduciamo nuovi personaggi, sììììì? :D
E divertiamoci ancora un po’ con i punti di vista che ballano da una parte all’altra!
 
DER ABEND
 
 
{[Anno-AnnoBase+(Giorno/GiorniAnno)]*1000}+{[(Ora*3600)+(Minuti*60)+Secondi]*K}=
Con Anno=anno corrente
AnnoBase=2161 (2000 per evitare i negativi)
Giorno=n. di giorni trascorsi dall’inizio dell’anno
GiornoAnno=365 (366 nei bisestili)
Ora=ora espressa in 24h.
Minuti= minuti dell’orario
Secondi=secondi dell’orario (spesso omessi)
K=3.170979*10-5 (3.162315*10-5 nei bisestili)
 
♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀
 
[(Anno-2323)+(Giorno/GiorniAnno)+(Minuti/GiorniAnno*24*60)]*1000=
 
♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀
 
Data stellare 8372.2.
Fanculo le formule, esistono i convertitori dei giochi di ruolo per un motivo.
Ho provato a calcolarmela da sola, ma ragazzi, è troppo lunga!
Grazie a dio mia sorella è uscita e ho l’occasione di scrivere (quell’impicciona cerca sempre di leggere il mio diario). Le voglio bene, assolutamente, ma una gemella eterozigote è… Difficile da gestire, non solo per la differenza fisica, ma anche di carattere.
Nessuno ci crede quando, presentandoci, diciamo di essere gemelle.
Come biasimarli? Io mora, lei bionda; io con gli occhi scuri, lei con gli occhi chiari; io alta, lei bassa (per me, in realtà è normale…); io uguale a nostro padre, lei identica a nostra madre; io dark, lei all’ultima moda; io un maschiaccio, lei all’apice della femminilità.
E poi lei è piatta. Molto.
E anche fottutamente bella. Molto.
Sì, beh, lei è quella bella e io quella intelligente. Entrambe in modo assolutamente esasperato. Ovvio, tutte e due vogliamo essere meglio dell’altra e per farlo lei diventa sempre più meravigliosa e io sempre più geniale. Ormai neanche mi stupisco più delle facce shockate degli “esterni” quando mostro cosa sono in grado di fare. O quando gli presento Martina.
Parlando di shock, ieri sera non è stata da meno.
Alle e Manu sapevano già del mio plurilinguismo, ma Simo no. E neanche Lui.
PST.
Pure Sexual Tension.
Ecco cosa c’è tra quei due. O almeno, da una delle due parti di sicuro… Simo è PALESEMENTE cotto, andato, bruciato, partito, completamente perso! Non so perché sembra che io sia l’unica ad essersene resa conto, è chiaro come un maledetto cristallo che gli piace, lo fissa continuamente con quei suoi occhioni blu che diventano tristi e malinconici…
Eppure non riesco a non ghignare pensando a stanotte: è rimasto a dormire da Lui, chissà com’è andata… Avranno dormito assieme? Nello stesso letto? Con o senza pijama?
Di sicuro so che mia sorella ha dormito senza.
È venuta da noi la sua ragazza, nonché mia amica (alibi che usano regolarmente entrambe per fare i loro comodi senza far insospettire i nostri genitori), e ringrazio il cielo, la terra e persino l’inferno di avere le camere separate e completamente insonorizzate.
Le voglio bene e sono felice per tutte e due, ma cristo a tutto c’è un limite! Insomma è mia sorella! Con una mia amica! Che schifo!
Non voglio neanche pensarci…
Passiamo alle cose VERAMENTE importanti. Ho messo un annuncio su twitter in modo da trovare dei membri per la band e… Ho ricevuto delle risposte!!!
Solo sei, per ora, ma è già qualcosa! Sono tre chitarristi, due bassisti e, udite udite, un batterista!! Sono commossa! Ho organizzato con tutti loro un incontro-provino per domani pomeriggio alle tre e mezza qui a casa nostra in modo da non avere problemi nel caso (molto probabile) in cui mi venga voglia di testare le loro capacità (o di dare sfoggio delle mie, cosa ancora più probabile) con un qualche assolo o una canzone… Sono troppo gasata! Avrò una band mia! Ancora non ci credo!
Inizierò a spendere tutti i miei soldi in registrazioni, incisioni ed EP, lo so già… Ma è sempre meglio di Martina che li spreca in regali per Elisa.
E che regali!
Per il loro ultimo mesiversario le ha regalato uno Swarovski!
Uno Swarovski!
Ma, dico, sessanta euro di gioiello per “il settimo mese con la persona che amo <3”??
Potrei vomitare. Qui ed ora. Tutto ciò che mi trattiene è il mio diario che si rovinerebbe e la mia bellissima penna in argento con un serpente laccato di verde in cima. Non rischierei mai di sporcarla.
Ho appena guardato la mia stanza. È un macello. Devo mettere in ordine e pulire, ma non ho voglia di farlo, io sto bene nel mio caos… Che poi “caos” è relativo. Per mia sorella una penna sulla scrivania e non nell’astuccio è il massimo della confusione tollerabile, mentre per me due pile di vestiti sporchi e svariati libri sparsi sul pavimento è perfettamente normale. Prima era Elisa che periodicamente veniva a darmi una strigliata e a ordinarmi di pulire, ma da quando stanno insieme non entra più nella mia stanza… Non da sola almeno. Ha sempre mia sorella appiccicata. Come se potesse tradirla con me! Sono FIDANZATA, carissima, te lo ricordi? Con un ragazzo!
A questo proposito.
Abbiamo litigato.
Lo so, succede continuamente, ma non ci posso fare niente, certe volte mi fa davvero saltare i nervi!
Non ci siamo lasciati, ma non parliamo da diversi giorni… In parte è anche per questo che sono andata alla serata nerd con gli altri ragazzi, per cercare di distrarmi un po’, magari facendo fuori qualche demone, ma la sconfitta a DmC mi ha lasciata ancora più incazzata di prima. E Manu pure. Lo ucciderei a volte. È talmente tanto maledettamente idiota che per diverso tempo ho dubitato che fosse realmente così e che fosse solo un’apparenza. Ma no, è proprio scemo! Però ha gli stessi occhi di Fabio…
Fabio…
Odio litigare con lui, mi fa sentire una merda. Lui è perfetto, irraggiungibile, bellissimo e io non lo merito. Non capisco come può stare con una come me, quando potrebbe avere chiunque voglia. E io che faccio? Faccio la preziosa.
E poi litighiamo.
Per cosa, poi?! Un motivo idiota!! Non è colpa mia se non lo voglio fare. Non sono pronta. Non me la sento.
Mi dispiace per lui, ma davvero non ce la faccio.
E lui continua a dirmi che va bene, che può aspettarmi, ma poi litighiamo perché siamo di cattivo umore o perché siamo nervosi e lui me lo rinfaccia e io… Io non riesco a fare niente se non prendermela con lui…
Allora non ci rivolgiamo la parola per giorni, a volte anche settimane, finché lui non viene da me e mi chiede scusa con un manga e una scatola di marron glacé.
E a quel punto neanche una cuore di pietra, stronza, cinica e vendicativa come me può resistere.
Laura.

☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆
 
Capitolo impegnativissimo!
Non lo avrei MAI immaginato! Questo capitolo non è stato controllato dalla mia beta, quindi è possibile che ci siano degli errori, se ne trovate non esitate a dirmelo!
Grazie a tutti quelli che mi seguono e a NaiStella che ha recensito lo scorso capitolo, spero vi sia piaciuto anche questo, le mie sperimentazioni continuano e nel prossimo capitolo non so ancora che tipologia usare, ma so che metterò uno svolgimento interessante! :3
Grazie ancora anche a voi che avete letto fino ad adesso, stay tuned!
Š☆P

 

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Kreidefelsen Auf Rügen - Le Bianche Scogliere Di Rügen ***


KREIDEFELSEN AUF RÜGEN
 
 
 
Non ci posso credere! È assurdo!
Quando ho risposto all’annuncio che ho trovato su Twitter offrendomi come bassista per la band di una certa “Slytherin_Diamond” non credevo che quest’ultima fosse in realtà Laura!
L’incontro è appena finito ed è stato divertentissimo!
Sono arrivato nel posto che mi avevano indicato contemporaneamente ad altri cinque ragazzi, quattro con una custodia identica alla mia in spalla e uno con un paio di bacchette nella tasca posteriore dei jeans. Quando Laura è venuta ad accoglierci ci siamo bloccati, fissandoci, per un po’ prima di scoppiare a ridere come due cretini!
L’unico commento che lei ha fatto dopo essere riuscita a riprendere fiato è stato:
- Avrei dovuto immaginarlo, tutti i bassisti hanno gli occhi blu! -
Ci ha portati nella sua stanza, enorme, con poster di gruppi e cantanti ovunque, principalmente rock-metal, al centro troneggiava una fotografia gigantesca in bianco e nero di Sid Vicious, esattamente di fronte al letto matrimoniale a baldacchino rigorosamente nero con tende e lenzuola rosso sangue.
Anche se la maggior parte della camera era nera (o comunque di colore scuro) l’insieme risultava estremamente luminoso, principalmente grazie alla parete in vetro a specchio rivolta verso il cortile.
L’arredamento in sé non era nulla di speciale (a parte il letto, ovviamente), molto moderno ma semplice ed essenziale: una scrivania in vetro nero, un armadio (grandissimo) nero con le ante scorrevoli in vetro nero, una libreria nera su cui erano disposti tantissimi libri, tutti fantasy o horror, e un divano in pelle nera. Tutto nero.
Eppure, adesso che ci rifletto, non è che fosse un ambiente triste o macabro. Come se quel nero in realtà fosse colorato. Forse era proprio Laura a fare quest’effetto, era talmente contenta che sembrava splendesse di luce propria!
Ad ogni modo, la camera sembrava una “normalissima” camera di un’adolescente ossessionata dai vampiri, se non fosse stato per QUELLO.
Appoggiato alla parete c’era un vero e proprio palcoscenico, con tanto di luci, casse per amplificare gli strumenti, microfono e una batteria completa!
Quando poi ci ha detto che la stanza era insonorizzata, waoh! Mi vedevo già lì sopra a suonare con loro!
Prima però dovevo superare l’audizione e il fatto che fosse Laura l’unico giudice mi preoccupava, e non poco, perché quella ragazza mi è sembrata spietata dal primo momento in cui l’ho vista a scuola ed ora il suo compito era di esserlo il più possibile.
Laura ha iniziato a parlare chiedendoci che band ci piacessero di più (il genere era specificato nell’annuncio che doveva essere sul metal o similari), eliminando già dall’inizio uno di quei tre che avevo identificato come chitarristi in quanto “troppo tradizionalista” (le parole esatte in realtà sono state - bigotto antiquato, è colpa vostra se i nuovi gruppi non riescono ad emergere, siete troppo ancorati al passato, dovete rinnovarvi. -… Praticamente lo ha aggredito… Terrorizzandoci tutti.).
Gli altri quattro si sono salvati con gruppi come Capture The Crown, Crown The Empire, I See Stars, Her Bright Skies e Black Veil Brides. Poi è arrivato il mio turno e alla mia risposta le si sono illuminati gli occhi.
Non credevo esistesse qualcuno nella mia città che conoscesse gli Asking Alexandria e i Get Scared.
Chissà perché non avevo fatto prima il collegamento con lei…
Dopo quella prima “scrematura” è passata alla seconda domanda:
- C’è qualcuno che sa cantare in growl? -
E io sono sbiancato.
Non ne sono capace, non lo richiedeva nel messaggio su Twitter, non ci avevo pensato!
Per fortuna entrambi i chitarristi hanno risposto affermativamente, rendendo superflua una seconda voce urlante.
A quel punto mancava solo l’ultima prova: la tecnica.
Io sono bravo con il basso, lo studio da quattro anni ormai, ma non sapevo nulla dell’altro ragazzo e Laura non mi ha facilitato le cose assegnando a me una canzone degli I See Stars e all’altro una dei Get Scared.
Per altro gli ha chiesto di suonare la mia preferita! La so a memoria, la suono come se l’avessi scritta io e lei l’aveva data a QUELLO!! Neanche li conosceva, quel tipo! Non si meritava di suonare Sarcasm!
Il batterista (di nome Alberto, ma soprannominato Fast perché “a: non mi piace il mio nome e b: sono il più Fast in assoluto con le bacchette!”, cito a memoria) ha preso posto sullo sgabello dietro alla grancassa, mentre i due chitarristi si sarebbero alternati facendo una strofa per uno in quanto conoscevano già la canzone e non avrebbero avuto problemi. Di contro Laura voleva sentire come se la cavavano con la voce in entrambi i casi.
Nel complesso la canzone è filata liscia, un paio di volte quello ha sbagliato nota beccandosi un’occhiataccia da parte della padrona di casa, ma per il resto se l’è cavata.
Era il mio turno.
Endless Sky. L’avevo sentita una volta e mi ricordavo solo che avevo giurato che non l’avrei mai suonata in tutta la mia vita. Troppi suoni elettrici, troppo sintetizzatore che in un live sarebbe stato sostituito da, indovinate, il basso!
E lei ovviamente aveva scelto quella.
Chiaro.
Ma come abbiamo iniziato a suonare ho capito che la sfida non era tra me e l’altro bassista, ma tra i due chitarristi.
Da come mi ha guardato, da come si atteggiava con me di fianco, avevo già capito dalle prime note che la mia compagna di classe mi voleva nella sua band, perché un bassista può migliorare, ma la voce… Quella o ce l’hai o non ce l’hai.
E devo dire che dal punto di vista vocale… Beh, non c’è stata gara. Il secondo ragazzo ha letteralmente distrutto il primo, non solo come tecnica, ma anche come potenza (a un certo punto ho davvero creduto che la parete di vetro si frantumasse) e come presenza scenica. La sua voce si fondeva con quella di Laura, era come se avessero sempre cantato assieme.
Una cosa incredibile.
Conclusa la canzone lei ha gentilmente detto ai due ragazzi usciti sconfitti dalla battaglia di aver scelto noi (beccati questa, Sarcasm non si suona in modo così penoso.) e li ha accompagnati fuori.
Io intanto ne ho approfittato per conoscere gli altri due membri della band e ho scoperto che Alberto si incazza proprio se lo chiami per nome, lui è Fast e basta.
Ok, nessun problema.
Il chitarrista invece si chiama Marco, in arte Straight (e anche lui pretende di essere chiamato con il soprannome). Quando gli ho chiesto perché mi ha risposto facendomi l’occhiolino e dicendomi:
- Perché vado Straight to the point, se capisci cosa voglio dire! -
Bene, abbiamo un maniaco nel gruppo.
Perfetto!
Quando Laura è tornata ci siamo messi un po’ a chiacchierare tra di noi, raccontandoci che scuola facciamo e in generale le nostre passioni… E io ho avuto tutto il tempo per squadrare i due ragazzi!
Fast era alto circa come Laura, capelli castano chiaro a spazzola e occhi marroni, classico fisico da batterista con due spalle da paura e braccia muscolose (evidenziate dalla maglia attillata e dallo smanicato in jeans… Complimenti per la scelta di vestiti!).
Straight… Eh. Eh! EH!
Straight aveva un corpo da far invidia ai più famosi modelli del mondo! Oggettivamente parlando, è bello. BELLO. Meraviglioso, una vera e propria visione! Pur non essendo alto come Laura era più alto di me, muscoloso, ma non sproporzionato come Fast, in modo omogeneo! Aveva gli occhi che andavano dal marroncino al verde e i capelli neri tinti sulle punte di color smeraldo che gli cadevano sulla fronte spettinati. E gli zigomi. Dio, credo di avere un feticismo per gli zigomi pronunciati…
Chissà se è Straight anche di fatto o solo di nome…
Magari trovo una nuova distrazione…
Ecco, a proposito.
Stamattina L’ho rivisto.
Avevo intenzione di fare finta di niente, ma mi è bastato guardarLo negli occhi per capire che Lui si ricordava.
Non so come, ma ricordava. Ero sicuro che avesse bevuto più di me, eppure ricordava.
E dopo esserci salutati non ci siamo più rivolti la parola per tutto il giorno.
Mi sto dando del deficiente da tutt’oggi per non aver avuto il coraggio di cominciare la conversazione, ma ormai è andata. Spero solo di avere le palle di parlarGli domani, o questa situazione di imbarazzo mi ucciderà.
Mi sento già in parte morto dentro dopo una sola giornata passata senza sentire la Sua voce, senza avvertire la sensazione della sua mano sulla schiena dopo una pacca sulla spalla, senza annegare nei Suoi occhi.
Non voglio pensare a come starò tra qualche giorno se non sistemo le cose.
Simone.
 
☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆
 
Oddei, un altro capitolo… :3
Sorpresa! Simone è nella band di Laura! Figo! Mi piace! E a voi??
Eddai, vi prego, la storia ha ricevuto 200 visualizzazioni, non avete nulla da dire?
Sono un po’ scettica riguardo questo capitolo, non sono molto in forma in questi giorni e potrei aver fatto degli errori, se ne trovate vi pregherei di segnalarmeli!
Grazie ancora a quelli che mi seguono e a tutti quelli che leggono!
Le canzoni citate sono queste:
Sarcasm - http://www.youtube.com/watch?v=yFFljFuGfmc
Endless Sky - http://www.youtube.com/watch?v=58NuiSKLLkA
Alla prossima!
Š☆P
(Per celebrare le 200 visualizzazioni, da adesso ogni capitolo avrà in allegato la foto di come mi immagino i miei personaggi! Ecco il protagonista!)
 

 
Foto non mia, trovata su internet.

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Morgennebel Im Gerbige - Nebbia Mattutina In Montagna ***


MORGENNEBEL IM GEBIRGE
 
 
 
Sono fregato! Fottuto! Nella merda!
Simone si ricorda tutto, maledizione, tutto!
Avrei dovuto fargli bere di più, ma pensavo che bastasse, non sapevo reggesse così bene!
In tutt’oggi ci siamo rivolti la parola una volta, per salutarci, ed è bastata.
Come se negli occhi avesse scritto “Oddio, spero che non si ricordi nulla di Sabato” e io che dovevo fare?
Dovevo parlargli come tutti gli altri giorni! Dovevo cercare di farlo ridere con le battute sui prof, senza riuscirci! Dovevo uccidere con lo sguardo nel modo più doloroso possibile Laura che ci riusciva!
E invece cos’ho fatto?
NIENTE!
Niente, non ho fatto niente, non ho detto niente, non l’ho nemmeno guardato.
 
♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀
 
Data stellare 8375.2.
Aria di tempesta in classe!
Non so se essere divertita o dispiaciuta in realtà.
È evidente che i due piccioncini erano in imbarazzo stamattina a scuola, ma a me interessa sapere il perché!
Cos’è successo Sabato? Qualcosa di interessante? Qualcuno ha fatto coming-out? Ha ceduto e lo ha baciato? Gli è saltato addosso mentre era ubriaco?? Io voglio sapere!!
Nonostante la tensione tra i due, Simone era abbastanza calmo oggi pomeriggio…
Sì, perché il secondo bassista era Simo!
È stato fantastico quando l’ho scoperto, mi sono tipo bloccata a fissarlo e poi sono scoppiata a ridere, seguita a ruota da lui!
Abbiamo passato un’ora buona a fare le “audizioni”, ma in realtà avevo già deciso chi avrei scelto fin dal momento in cui li ho visti.
Si vedeva che Simo era più bravo dell’altro bassista, i calli alle dita parlano chiaro su chi dei due ha passato più tempo a suonare il basso, così come era evidente che uno dei tre chitarristi fosse completamente incapace di dare carattere al growl (una voce così artificiosa, piatta e falsa non l’avevo mai sentita, giuro). Quello che non mi aspettavo era che il secondo chitarrista fosse un “purista”…
Che orrore! Davvero, mi fanno saltare i nervi quelli! Tutti lì a venerare degli ultra settantenni, se va bene, dicendo che il rock è morto, il punk è morto, il metal è morto.
No, cari miei, quelli morti sono i vostri idoli, i generi musicali non muoiono.
Cambiano, si evolvono, ma non muoiono!
Comunque, sì i vincitori erano già scelti dall’inizio.
Perché non ho mandato via gli altri e li ho fatti esibire comunque? Perché volevo ascoltare della musica e non mi andava di collegare l’amplificatore per l’mp3 alle casse.
Il batterista ho dovuto prendere quello che è arrivato, senza poterlo confrontare con nessuno, per fortuna si è rivelato bravo…
E mi piace anche l’idea dei nomi d’arte!
Alberto è Fast (e io non credo sia per la velocità con le bacchette, probabilmente qualche ex ragazza è rimasta… Diciamo insoddisfatta) e Marco è Straight (anche se di straight ha ben poco, a giudicare da come fissava il sedere di Simo attenzione ricambiata a quanto ho  notato. Quella puttanella. Non eri cotto del tuo compagnuccio di banco?! Perché devi stare lì a provarci con tutti i più fighi?! Mi devo ricordare di non presentargli Fabio…), chissà quale sceglierà Simone! Io potrei essere… Fallen? Pride? Diamond? No, Diamond no, fa troppo Marilyn Monroe… Fallen è un po’ deprimente e poi magari mi porta sfortuna e va a finire che cado sul (o peggio dal) palco durante un live… Pride… È un po’ da uomo… Chi se ne frega, va bene, tanto io non sono certo il massimo della femminilità.
Adesso manca solo di trovare un nome per la band, credo che chiederò aiuto ad Elisa, lei è brava con queste cose…
Con Fabio ancora non ci parlo.
Sto entrando in paranoia.
Io ci tengo a lui, più che a chiunque altro (a parte mia sorella).
Non voglio litigare.
Ma sono troppo fottutamente orgogliosa per parlargli per prima.
Laura.
♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀
 
Mi chiamo Miriam e queste sono le mie ultime parole prima che il diabete mi uccida.
Quando la mia (EX) migliore amica Elisa mi ha chiesto di uscire con lei e la sua ragazza perché me la voleva presentare, non immaginavo che mi sarei ritrovata a fare la terza incomoda tutto il pomeriggio.
Niente di che, un’uscita normale, un gelato che si è poi trasformato in una cioccolata in tazza a causa della temperatura esterna (è pur sempre Novembre).
Ecco, quella cioccolata è la causa del mio malessere.
Combina una produzione eccessiva di endorfine e ormoni in generale e l’occasione perfetta per sfogarli.
Sto fingendo di scrivere un messaggio e tento di non accorgermi di Martina (così si chiama la fidanzata) che lecca via un baffo di panna dalla guancia di Elisa.
Se le ritrovate morte, non accusate un povero stupratore pedofilo innocente, è colpa mia.
Sono colpevole e recidiva.
Il mio ragazzo, con il quale mi sono per altro appena lasciata, si trova in un’altra città e loro che fanno? Amoreggiano tranquillamente davanti a me!
E: - Con chi stai chattando? -
Mi: - È mia madre, dice che devo andare a casa. Sono arrivati dei nostri parenti e vogliono salutarmi… -
Ma: - Devi proprio? Non hai neanche finito la cioccolata! -
<< Non vi sopporto più, sì: devo proprio! E se bevo un altro sorso di quella stupida cioccolata divento diabetica sul serio. >>
Mi: - Sì, non li vedo da molto tempo… Ci sentiamo, magari una di queste sere usciamo a bere qualcosa anche con tua sorella, così la conosco! -
<< Alla fine è simpatica, quando non ha la lingua in gola alla mia amica.
La MIA amica.
Non la tua, la MIA.
È MIA. >>
 
☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆
 
Chiedo umilmente perdono per la settimana in cui non avete avuto mie notizie, purtroppo sono impegnatissima. Spero di riuscire ad aggiornare tra pochi giorni con il 10 capitolo (che è quasi pronto), nel frattempo una qualche recensione sarebbe più che gradita (anche dagli habitué, che sono magicamente scomparsi nel nulla)!
Come promesso, continuano le foto dei personaggi!
Signori e signore, Simone!!
 

 
Foto non mia, trovata su internet.

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Gräber Gefallener Freiheitskrieger - Tombe Di Antichi Eroi ***


GRÄBER GEFALLENER FREIHEITSKRIEGER

 
 


Giornata più merdosa non può esistere.
Seriamente, se qualcosa poteva andare male, lo ha fatto!
Matematica mi ha interrogato, chimica mi ha dato due nella verifica, ho perso la corriera per tornare a casa e quando ho chiamato i miei per farmi venire a prendere non mi hanno risposto perché erano entrambi a una stupida riunione.
Per “fortuna” Laura aveva assistito alla scena e mi ha offerto un passaggio in macchina.
Ma, cristo, donna al volante… Con la patente da poche settimane e uno spiccato istinto sadico… In pratica un incubo!
Non so come, siamo riusciti ad arrivare a destinazione ancora vivi e senza perdere pezzi per strada (la sua macchina è un rottame, sul serio), il tutto per scoprire che nel frigorifero non c’era NULLA che potesse che potesse essere pronto da mangiare in meno di mezz’ora e io avevo fame perché, ovviamente, oggi avevo dimenticato di prendere sia la merenda sia i soldi per comprare qualcosa alle macchinette della scuola o al bar.
Quindi ora sono qua, dopo aver mangiato un pacchetto di cracker con il salame, con un due da riferire ai miei (e presumibilmente anche un quattro, mate non è che sia andata esattamente benissimo) e l’umore più nero che si sia mai visto.
Per altro continua il silenzio tra me e Simo.
È da sabato che non parliamo, e vorrei far notare che è già venerdì.
Io voglio parlargli, lo voglio davvero perché mi sembra di star facendo la figura dello stronzo, ma non so come iniziare la conversazione, specie dopo tutto questo tempo.
Magari potrei approfittarne sabato prossimo al concerto di cui mi ha parlato Laura, ha detto che ci andranno entrambi con degli altri loro amici: mi chiedo quando è successo che si sono avvicinati tanto.
Quando è successo che sono diventati così amici?
Quando è successo che sono diventato inutile?
La situazione mi infastidisce e il fatto che mi infastidisca mi infastidisce ancora di più. E il tutto peggiora il mio umore.
L’unica buona notizia del giorno è arrivata poco fa da Milano: Simonetta ha convinto i suoi genitori a farla venire qui, la settimana prossima, in concomitanza (ma che parole uso?!? Italiano all’ultima ora mi ha fatto male…) con il concerto di cui parlavo prima, che si sta rivelando molto utile: concerto vuol dire gente, gente vuol dire alcool e alcool vuol dire raggiungimento di obiettivi, nel caso specifico portarsi a letto Simonetta!
 
♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀
 
Sabato prossimo avremo il nostro primo concerto!
Sono carichissimo, non vedo l’ora, ma ho come l’impressione che la mia euforia si esaurirà in fretta.
Laura si è messa in testa che dobbiamo trovarci tutti un “nome d’arte”, cosa che lei, Straight e Fast hanno già fatto, quindi manco solo io. Perché mi RIFIUTO di accettare quello che mi ha affibbiato Laura.
Io NON ASSOMIGLIO A BAMBI.
E Bambi NON è un nome da bassista di una band!
Non è giusto che gli altri abbiano potuto sceglierselo da soli e io no!
Non è neanche giusto che il nome della band lo debba decidere solo lei!
E neanche che Straight abbia già stilato un calendario di prove in vista del concerto!
Calendario che, tra l’altro, è mortale!!
Ci troviamo praticamente tutti i giorni, dalle due alle sei ore a seconda degli impegni di ognuno (se uno di noi ha una verifica o un’interrogazione il giorno seguente è concesso di andare via dopo due ore, se ha un appuntamento con una persona dopo 3 ore, se ha una visita medica solo lo stretto necessario per andare e tornare a casa di Laura, se deve andare al pronto soccorso perché si è spaccato una gamba aspetta la fine delle prove) e suoniamo finché non ci fanno male le mani.
La nostra cantante e Straight sono instancabili e si fermano praticamente solo per far riposare me e Fast e poi neanche, a volte continuano con delle canzoni in acustico o degli assoli di chitarra o dei vocalizzi.
Ho scoperto che Straight sa suonare anche il pianoforte (scoperta che ha avuto l’unico effetto di diminuire ulteriormente le pause sue e di Laura e di allungare leggermente le mie e di Fast) anche se non sembra andarne fiero.
Ad ogni modo, sono eccitatissimo all’idea di suonare dal vivo!
Non vedo l’ora!
Stiamo decidendo le canzoni e la scaletta non potrebbe essere più figa!
Si partirebbe con Lion Skin, seguono Prove Me Right, Believe, Fuck! e White Line Fever.
Come conclusione TASSATIVAMENTE Told Ya So!
Dobbiamo ancora decidere cosa aggiungere in mezzo, Laura Pride ha proposto Iris in acustico solo lei e Straight, per farci prendere fiato, ma non sappiamo come introdurla, non centra niente con le altre!
Simo.
 
☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆
 
It’s been a while!
Lo so, ma con il Lucca in mezzo davvero non sono riuscita ad aggiornare prima… XP
Non mi dilungo perché sono piena di cose da fare e da studiare, spero solo di riuscire ad aggiornare prima possibile!! >_<
Nel frattempo, salutate tutti il trio della classe: Laura, Alle e Manu! ;D

  
Come sempre, le immagini non sono mie, sono prese da internet!

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Ziehende Wolken - Nuvole Passeggere ***


ZIEHENDE WOLKEN

 

Sera del concerto: -4 h. al debutto.
Data stellare 8408.2.
Solo quattro ore… Mamma mia che tensione! Ho passato tutto il pomeriggio a ripassare i testi delle canzoni, come se non le conoscessi già perfettamente a memoria. Sono persino andata in videochat con Straight per finire di decidere l’ordine della scaletta, anche se poi abbiamo finito per provare ancora una volta tramite Skype (che siano benedette le connessioni internet veloci!). Anche lui era teso, si vedevi a dispetto del fatto che cercasse di nasconderlo. Chi non lo sarebbe? Io sono già entrata nella fase maniacale, ho pronti i vestiti (leggins in pelle neri, maglia lunga a righe bianche e nere, guanti in pelle nera e stivali neri con un centinaio di fibbie applicate), il mio microfono personale, la mia bottiglietta d’acqua e miele alla temperatura esatta di 38°C (tenuta al caldo dalla borsa termica), il mio lettore mp3 con la playlist contenente i brani in ordine.
Ho appuntamento con gli altri alle 19.30, un’ora e mezza prima dell’effettivo concerto, per il sound-check e le ultime prove.
La cena è programmata per le 18.30, carboidrati con aggiunta di vitamine (che poi si tradurrebbe in pasta al pesto…), leggera ma abbondante. Niente caffeina, niente cioccolata nelle ultime 24 ore, giusto una tazza di the (senza limone), per evitare sia l’eccessiva agitazione sia l’arrochimento della voce dovuto all’acidità.
Sono comunque nevrotica.
Non riesco a pensare.
Attacco la scaletta e vado a prepararmi.
Laura.
 
♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀
 
Sera del concerto: -3.00 h. al debutto.
Tra tre ore avrò il mio primo concerto e indovinate un po’? Sto guardando un film.
Sinceramente mi chiedo cosa direbbe quella psicotica di Pride se lo venisse a sapere. O quell’iperattivo di Straight. Grazie al cielo non sanno dove abito, sono quasi sicuro che verrebbero a controllare che stia facendo un qualche esercizio per i muscoli, “non si sa mai, potrebbe venirti un crampo mentre suoni e dovremmo interrompere il concerto!”.
Ovvio, io ho un crampo e il problema qual è? Concerto interrotto.
Woooooohooooo! Zombie!
Scusate, troppo figo sto film! Comunque forse dovrei ripassare la scaletta delle canzoni… Naaaah, tanto io neanche provo a casa.
Non so, mi viene proprio naturale… Certo, ho studiato batteria per diversi anni, ma non è che mi tengo in allenamento con degli esercizi.
Suono e basta.
Che schifo, una cimice sul muro! Fazzoletto.
Tiè, muori affogata nel lavandino.
Mi hai anche fatto perdere una scena del film, stronza.
Beh, non ho voglia di scrivere adesso, magari più tardi, torno agli zombie.
Fast.
Com’è che era la scaletta? La volevo trascrivere… Ah, sì, era così:
 
♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀
 
Sera del concerto: -2.30 h. al debutto.
Mancano solo un paio d’ore.
Spero che abbiamo provato abbastanza, anche se non ne sono sicuro. È il primo concerto e dobbiamo fare bella figura sì o sì. Dopo potremo anche fare i coglioni. Io intanto mi faccio un caffè.
Non fa molto rockstar, lo so, ma come ho già detto dobbiamo essere perfetti, e poi dopo quello che è successo l’ultima volta devo pensarci molto bene prima di prendere qualcosa di più forte.
I vestiti sono già pronti sul letto, la chitarra è nella sua custodia, appoggiata di fianco alla porta e pronta ad andare in scena. Dentro c’è anche un set di corde nuove e due plettri di ricambio, non si sa mai. Meglio riascoltare la playlist. Mi danno tutti del paranoico, pensano che mi preoccupo troppo solo perché faccio tante prove. Voglio solo che il gruppo faccia una buona impressione, tutti ci giudicheranno stasera, molti non saranno gentili, e ovviamente sono questi che hanno un numero spropositato di amici a cui andare a raccontare le loro stronzate.
E se invece andrà bene, e andrà bene perché essere più preparati di così non si può, si diffonderà la voce che siamo dei fighi e andremo a festeggiare al pub, perché a grandi concerti corrispondono grandi boccali.
E noi faremo un figurone stanotte.
Sì cazzo.
Ecco che arriva la caffeina.
Forse è meglio se mi rilasso e tengo la carica per dopo.
Pink Floyd.
A presto mondo.
S.

♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀
 
Sera del concerto: -2 h. al debutto.
Oddio, oddio, oddio!
Solo due ore!
E solo mezz’ora all’incontro!
Sono nervosissimo, non ho dormito e non ho mangiato, ho due occhiaie enormi e mi gira la testa, non ho idea di come mi dovrei vestire e ho la certezza assoluta che L… Pride mi ucciderà se sbaglierò un solo abbinamento.
Chi se ne frega, sono il bassista, non devo per forza essere al centro dell’attenzione! Jeans e maglietta nera andrà benissimo. Magari quella a maniche lunghe, c’è freddino fuori…
Ho passato il pomeriggio ad accodare il basso e ripassare le canzoni, se sbaglierò una sola nota non sono sicuro di voler ssapere a quali torture mi sottoporranno il nostro frontman e la nostra cantante.
Ah, forse mi ero dimenticato di scriverlo!
Di comune e silenzioso accordo abbiamo nominato Straight frontman della band: anche se non è quello con la personalità più forte, è un vero e proprio animale da palcoscenico e, beh, diciamo che è meno lunatico di qualcun altro…
Comunque sembra aver preso molto seriamente la cosa e negli ultimi giorni oltre alle prove strumentali abbiamo anche fatto delle prove sceniche.
Ci terrei a precisare che Straight si è sempre (e dico sempre, tutte le sere) fermato da Pride dopo le prove, secondo me c’è sotto qualcosa…
Oddio ma è già passato più di un quarto d’ora!
Cristo, sono in ritardo! Merda, verrò trucidato…
Ecco la scaletta per stasera, devo volare adesso!
Simone.
 


☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆
 
Olèèèèè! E dopo MESI in cui non mi sono fatta sentire rieccomi!
Mi scuso tantissimo per il ritardo nell’aggiornamento, completa mancanza di ispirazione…
Allora, forse avrete notato (ma anche no) che una parte del capitolo è scritta in modo diverso da come scrivo di solito. La spiegazione è molto semplice: non l’ho scritta io.
Ho chiesto a una delle mie beta di scriverla per me, ho pensato che avrebbe reso meglio il carattere dei personaggi… Boh, magari alla fine non è venuto bene, ditemi voi!
Grazie mille a tutti quelli che seguono la mia storia e a quelli che l’hanno recensita nonostante il mio ritardo pauroso!
Nell’eventualità in cui vogliate lasciare un’altra recensione, ogni commento è benaccetto, anche se di critica!

Š☆P

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Frau Vor Untergehender Sonne - Donna Davanti Al Sole Nascente ***


FRAU VOR UNTERGEHENDER SONNE
 
 
 
10 .
Oddio, ci siamo, il primo concerto.
9.
Oddio quanta gente!
8.
Oddio non riesco a muovermi.
7.
- Simo, ci sei? -
6.
Chi era quello? Straight?
5.
- Simo, il basso. Prendi il basso. -
4.
Una ragazza? C’è una ragazza nel gruppo?
3.
- Hey amico, ti è caduto il plettro. -
2.
Plettro? Io non uso il plettro. Ah, parlava con Straight.
1.
Dove sono?
Musica.
Parte la musica. Come io stia suonando, è un mistero. Le mie mani non mi rispondono, le mie gambe si muovono da sole. È come un vortice che mi risucchia. Non capisco più nulla, ma vado avanti e chi se ne frega. Se dovessi sbagliare, qualcuno mi fermerà.
Finisce l’intro, Pride parte a cantare.
Ed ecco, tutto è chiaro. Come in un caleidoscopio a cui è stato aggiunto l’ultimo specchio, ora riesco a vedere tutto, la sala, le luci.
Gli altri si guardano e mi guardano e sorridono.
Incredibile cosa riesce a fare l’adrenalina, direbbe Pride.
Fine della prima canzone.
S: - Ciao a tutti, regà, grazie di essere qui con noi, siamo i “Here We Come” e stasera vi faremo urlare come non avete mai urlato prima! -
Un cenno e Straight parte con l’intro della seconda canzone, un altro e Fast si unisce a lui, io li seguo a ruota, per ultima Pride.
Nelle prove non eravamo così, eravamo rigidi, adesso forse per le luci, forse per l’atmosfera che si è creata, forse per lo shot di Jack che ci siamo fatti prima del concerto (come portafortuna, “Lo fanno anche a Broadway!” ha commentato Fast, con Pride che lo fulminava con lo sguardo), siamo più sciolti, più spontanei, sembriamo una vera band!
Anche presi singolarmente, gli altri sono fantastici. Fast si merita il suo soprannome, è instancabile, io avrei già il fiatone ma lui sembra fresco come se avesse dovesse ancora iniziare a suonare. Pride sembra essere una persona diversa ad ogni canzone, cambia il tono di voce, l’intensità, la grinta che ci mette, cambia lei. Straight semplicemente è incredibile, sembra nato solo per questo momento, l’intera sala è completamente catturata dai suoi movimenti sul palco, è pazzesco che riesca a correre qua sopra, è piccolissimo eppure salta da tutte le parti!
“White Line Fever” è andata, quarta canzone: “Vices”.
Pride si gira e mi guarda, sembra preoccupata, ma non capisco per cosa…
Poi si volta e tutto ricomincia, il vortice torna a girare e io torno ad essere risucchiato, ma c’è qualcosa di diverso, che non riesco a capire.
Magari è solo il cambio di stile, d’altronde in questa canta molto di più Straight…
 
♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀
 
Ma tu guarda se uno può essere coglione…
Io lo avevo invitato per farlo riappacificare con il piccolo Bambi e lui che fa? Si porta dietro la sua troietta.
Gli uomini sono COSÍ stupidi a volte. Spero solo che Simo non l’abbia visto… Dalla faccia direi di no. Ecco, adesso sono incazzata, perfetto, proprio quello che mi serve, fortuna che in questa canzone canto poco, davvero potrei non rispondere delle mie azioni.
C’mon, just focus! Devi cantare, Laura, vedi di darti una svegliata!
- I never thought this would be me… -
Oh, dei. Ma lo usa come palo da lap-dance? Guarda come gli si è avvinghiata addosso. Dai, forza bello guarda verso di me. Voglio che mi guardi negli occhi e capisci cosa ho in mente.
- This is my vice, this is me weak… -
Sì, sì, mi si sta formando in testa proprio un bel piano, e le prossime canzoni sono perfette per metterlo in atto. Vediamo se Straight mi dà corda.
- And the only one to blame is me… -
Ovviamente. Quando c’è bisogno per fare cattiverie, lui c’è sempre. Scommetto che ha anche capito cosa voglio fare.
Bene, canzone numero 5: “Whore”. Occhi fissi su di lei, tesoro questa non te la scampi.
 
♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀
 
Mi chiedevo perché Pride fosse strana dall’iniziodi “Vices”, adesso ho capito. È bello capirsi al volo con qualcuno, ti risparmia un sacco di parole inutili. Non ho capito chi vuole provocare, ma mi sta bene, intanto io la seguo, poi si vedrà.
- I know what you are… -
A chi sta dicendo? Sta fissando qualcuno ma non capisco chi.
- And you’re a cheap little whore. -
Una ragazza. Evidentemente una ragazza, questo restringe il campo, le sta dando della -ahem!- facile, quindi è con un ragazzo…
- Like a virus with no cure… -
Trovata! Quella attorcigliata contro il biondino. A Pride piace quel ragazzo? Non sembra molto il suo tipo, è più basso di lei!
- Don’t make me say any lesss of you now… -
Il tipo non guarda Pride, però. Oh. OH. Guarda il piccolo Bambi! Questo è interessante!
- And you’re a cheap little whore! -
S: - Pride! -
Basta uno sguardo e lei ha capito che ho capito. Ghigna. Devo avere un istinto masochista, perchè trovo quel sorrisetto sadico maledettamente sexy.
 
♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀
 
Non capisco cosa sta succedendo, ma mi sto preoccupando. Pride si è spostata alla mia sinistra, e io sono finito in mezzo tra lei e Straight. “Sarcasm” è andata via liscia, lo scambio di battute fra quei due è stato a dir poco esplosivo (continuo a dire che per me c’è sotto qualcosa) e anche “Cynical Skin” è finita, assieme al teatrino di Pride, che ha avuto l’ideona di cantarla come se facesse le presentazioni.
Ma adesso davvero non capisco perché sono al centro del palco.
Fast batte le bacchette e iniziamo a suonare. Dopo l’inizio (caotico come vuole la canzone), vedo Pride che, dall’angolo in cui era andata per bere, mi si avvicina con uno sguardo che non mi piace per niente.
- Come a little bit closer… -
Che diavolo sta facendo?
- Let me tell you how I want it… -
Oh mio dio mi si sta strusciando addosso! Ma lo sa che non mi interessa? Oh, cavolo. Straight? Straight che cavolo fai?! Pure tu no! Che diavolo è preso a tutti e due?! Si sono messi d’accordo per umiliarmi? Straight mi guarda e ride. Sembro allucinato? Sono allucinato!
Scuote le spalle. È solo un gioco.
E allora giochiamo.


☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆

CHIEDO PERDONOOOO!! Scusatemi, davvero, sono desolata. Speravo di poter aggiornare molto prima, ma la mancanza di ispirazione mi uccide! Adesso sembro aver ritrovato il ritmo, per fortuna... Chiedo di nuovo scusa a coloro che mi seguono, e vi chiederei, per quanto possibile, di non falcidiarmi! T_T
Allora! Capitolo di concerto! Nel prossimo (in scrittura) arriverà la parte clue per quanto riguarda la nostra coppietta felice... Chissà però cosa succederà agli altri!
Vi pregherei di ascoltare almeno di sfuggita o anche solo le intro delle canzoni che ho messo nella scaletta, sono abbastanza importanti per capire la storia e entrare meglio nell'ambientazione...
Ancora, mi dispiace. Lasciate un commento, ve ne prego.
Š☆P

 

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Krähen Auf Einem Baum - L'albero Dei Corvi ***


Capitolo nuovo, entro una settimana come avevo promesso. Piccola legenda:
- Frase - = frase dell’Innominato
S/P/J/F: - Frase - = frase di Straight/Pride/Just (Simo)/Fast
Canzoni
 
KRÄHEN AUF EINEM BAUM
 

“Angel Eyes” passa fin troppo velocemente. È divertente flirtare con quei due, anche perché è evidente che non c’è nient’altro tra noi, e poi fa molta scena!
Pride ride e torna al centro, lo spettacolino è finito e la prossima canzone è seria. È il nostro cavallo di battaglia, quella che sappiamo meglio, melle ultime quattro prove non abbiamo fatto un solo errore.
Pride prende il sintetizzatore per gli effetti di sfondo, le luci cambiano da gialle e rosse a blu-violacee e al trillo iniziale partiamo a suonare. Dio, è perfetto. Straight finisce il rif, la nostra vocalist comincia a cantare tenendo la voce vellutata e più bassa del solito.
I wonder, can you daydream at night?
Esattamente come alle prove, forse anche meglio, non si riesce a descrivere la sensazione.
Sleeping with saints and apparitions between the walls…
Come una carica che ti sale da dentro, anche se la canzone è triste, anche se è molto melodica.
The spiders are crawling from the corners of my eyes…
Mi viene da sorridere, non posso farci niente.
The lights are out but I walk these halls…
Ho la mente vuota, seguo la musica e ho il cuore che batte a ritmo con la grancassa della batteria di Fast.
Until I wake up somewhere I know I’ve never been!
Non penso più a niente. Né alla scuola, né alla folla, né a Lui.
Through silent homes the lights are out but I walk these halls…
Lui?
The way I walked before…
Lui…
The lights are out but I…
Lui è qui.
 
♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀
 
Walk these halls. Cast the sheeps out of your mind, count the wolves and we’ll sleep tonight.
La canzone è finita. Nessuno sembra essersi accorto di niente, ma io sì: ha stonato.
Porca puttana, quell’imbecille emotivo del mio bassista ha stonato.
So perfettamente il motivo, ma non è una buona scusa. Dio, quante gliene dico!
Lo guardo. Ha lo sguardo fisso nel vuoto, gli occhi lucidi e le braccia abbandonate lungo i fianchi.
S: - Simo… -
Ci guarda, sussurra uno “scusatemi” e corre giù dal palco.
P: - Merda! Fast vai con lui! -
Spero che Straight sia pronto perché la prossima canzone dovremo improvvisare. Era previsto che ci fossero pianoforte e chitarra, ma a questo punto non possiamo più contare sull’ultima.
Do una mano a Straight, che sta portando la pianola sul palco e prendo uno sgabello per sedermi, aggiusto il microfono e inizia “Iris”.
 
♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀
 
Non ci credo. Perché non me lo ha detto? E chi l’ha chiamato?
Capisco che non parlavamo da settimane, però almeno un “Hey, vengo al tuo concerto!” poteva anche sforzarsi di dirlo! Ma soprattutto: perché cazzo c’è anche Simonetta? Non doveva venire a Natale?
Dio, non ci capisco più niente!
Mi chiudo nel bagno riservato alla band e mi accascio per terra contro il muro.
Non voglio tornare di là. Non voglio, ma dovrò prima o poi, il concerto deve ancora finire e c’è bisogno del basso.
Ma non voglio, non posso…
Sento bussare alla porta.
F: - Just? Just, apri dai… -
È Fast. Deve averlo mandato Laura. Ma voglio rimanere solo adesso.
J: - Tranquillo, devo solo sciacquarmi un po’ la… -
La voce mi muore in gola, non riesco a finire la frase e lui se ne accorge.
F: - Just, se vuoi puoi sfogarti con me, ma se non mi fai entrare non posso aiutarti… -
Non rispondo, rimango solo fermo, seduto per terra con la porta chiusa.
F: - Hey amico, questo è il bagno della band. Quello per i clienti è da un’altra parte. -
- Lui è lì dentro? -
 
♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀
 
Che nessuno mi chieda perché sono qui, non lo so nemmeno io. So solo che quando Simo è sceso dal palco le mie gambe si sono mosse da sole.
Dopo aver girato a vuoto per cinque minuti buoni cercandolo, mi sono fermato di fronte a una porta chiusa, davanti alla quale c’era il batterista della band che bussava e chiamava “Just”. Suppongo sia il soprannome di Simo.
- Lui è lì dentro? -
Mi aveva detto qualcosa, il batterista, ma in quel momento non era importante
F: - Senti, bello, qui me la sbrigo io. -
Scusa?
- Sì, vedo come te la stai cavando… -
F: - Si può sapere chi cazzo sei? -
- Un amico di Simo. -
F: - Strano, non ti ha mai nominato. -
- Ah, no? -
F: - Non con me, almeno. -
A-ha.
Non con lui?
Ed esattamente chi sarebbe lui per essere rilevante?
- Non mi interessa se con TE ha parlato o meno di ME. Sono un suo amico e voglio sapere come sta. -
F: - Sta bene. Torna in sala, ti stai perdendo il concerto. -
- Voglio sentirlo da lui. -
F: - Ascolta. Ci sono già io. Non c’è bisogno di te. -
Ah, adesso capisco. Evidentemente stanno insieme, allora.
Perché non me lo ha detto?
Sono il suo migliore amico, perché me lo ha nascosto?
Ad ogni modo, questo non cambia nulla. Non sarà di sicuro un fidanzato del cazzo a impedirmi di sapere come sta.
- Lasciami. Parlare. Con. Simone. -
J: - Fast, va tutto bene, torna pure in sala. -
Improvvisamente mi ritrovo faccia a faccia con il batterista, senza sapere come né quando ci siamo avvicinati tanto.
F: - Ma… -
J: - Anche io voglio parlare con lui. -
F: - Va bene… Chiamami se hai bisogno. -
Dopo avermi guardato male un’ultima volta, se ne va lasciandomi solo davanti alla porta chiusa.
 
☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆
 
Salve! Stavolta sono riuscita a mantenere la promessa di aggiornare entro la settimana! Come avrete potuto notare c’è un parziale ritorno allo stile dei capitoli 4 e 5, moooooolto discorso diretto e poche descrizioni… Boh, mi è uscito così, ditemi voi cosa ne pensate!
Il prossimo capitolo è già finito, lo aggiornerò (spero) entro domenica, anche perché lunedì parto e starò all’estero per una settimana (periodo durante il quale, tristemente, non avrò internet)… Che dire? Spero che vi sia piaciuto e sappiate che nel prossimo ci sarà una svolta EPOCALE! :D
Recensite, mi raccomando! :)
Š☆P

PS: Eccovi Straight e Fast!


   

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Schwäne Im Schilf Beim Ersten Morgenrot - Cigni Tra Le Canne All'Alba ***


SCHWÄNE IM SCHILF BEIM ERSTEN MORGENROT
 
 
- Stai bene? Sei corso via, prima... -
J: - Cosa te ne frega? -
- Sono un tuo amico, é ovvio che me ne frega. -
J: - Gli amici non si parlano per due settimane pur essendo compagni di banco? -
- Gli amici, dopo non aver parlato per due settimane, ricominciano come se quelle due settimane non fossero mai esistite. -
J: - Sai sempre cosa dire... -
No, non é vero. Per esempio adesso non ho idea di cosa dire. É come parlare con un muro, vorrei quantomeno poterlo vedere in faccia.
Questo silenzio è a due poco imbarazzante, l'unica cosa che si sente é la musica del concerto che va avanti in lontananza.
J: - Perché sei qui? -
- Potrei farti la stessa domanda... -
J: - Io sono il bassista della band, perché TU sei qui? -
- Sono stato invitato. -
J: - Da chi? No, non rispondere, lo si già. -
- Sai anche perché non ha detto a nessuno dei due che c'era l'altro? -
J: - Penso di si, ma spero davvero di sbagliarmi. -
- E... -
J: - Non ho intenzione di dirtelo. -
Riecco il silenzio imbarazzante.
Perché non me lo vuole dire? È ancora arrabbiato perché non abbiamo parlato nell'ultimo periodo?
- Ascolta, mi dispiace. So che avrei dovuto relazionarmi di più con te, ultimamente, ma ho avuto un periodo allucinante e... -
J: - Lascia perdere, è acqua passata. -
- No, non lo é. O non saresti chiuso lì dentro senza che ti possa vedere. -
Dio, rispondimi! Dimmi qualcosa, qualsiasi cosa.
J: - Ho visto Simonetta, in sala... -
- Sì, è arrivata oggi pomeriggio. -
J: - Pensavo venisse per Natale... -
- É riuscita a convincere i suoi genitori anche per questo weekend con la scusa del compleanno di una sua amica... -
J: - Che amica? -
- Nessuna, é solo una scusa. -
J: - Mpf, se aveva così tanta voglia di darla via poteva andare a farsi un giro in tangenziale a Milano. -
- Woah, non é da te essere così acido! -
J: - Non mi piace quella ragazza, tutto qua. -
- E perché non ti piace? -
Nessuna risposta. Sono stanco di fare domande a una porta che non mi risponde, lo voglio vedere in faccia.
- Simo, aprimi. -
J: - No. -
- Simone... Ti prego... -
Un minuto di silenzio, senza apparenti reazioni, prima di sentire un lieve 'click' e di vedere la maniglia abbassarsi leggermente.
Mi avvicino ed entro.
Simo é raggomitolato per terra, seduto, con le braccia che stringono le gambe al petto e il viso nascosto.
- Hey... -
Mi inginocchio di fronte a lui.
- Hey, guardami... -
Alza la testa.
Ha gli occhi rossi, gonfi e lucidi, le guance rigate di strisce umide.
Come il primo giorno di scuola, rimango un attimo a fissare quel blu così maledettamente brillante che sembra liquido per colpa delle lacrime che minacciano di ricominciare a uscire.
Istintivamente mi avvicino, mi siedo accanto a lui, allungo le gambe e gli passo un braccio dietro le spalle, stringendomelo contro mentre lui inizia a singhiozzare.
- Simo, cos'hai? Se non me lo dici non posso aiutarti. -
Scuote la testa, senza riuscire a smettere di piangere.
J: - É colpa tua! É tutta colpa tua! -
- Ma cosa ho fatto? -
J: - Era tutto perfetto! E poi sei arrivato tu con... QUELLA! -
- Continuo a non capire cosa ho fatto di male! -
Cerco di ragionare, mentre lui continua a ripetere che é colpa mia.
Davvero, non ci arrivo.
Perché ce l'ha tanto con...
- Perché Simonetta non ti piace? -
J: - Niente. -
Lo afferro per le spalle e lo costringo a raddrizzarsi e a guardarmi in faccia.
- Rispondimi. -
J: - Perché piace a TE! -
Tutti i pezzi vanno a posto e mi sento come se fossi stato investito da un treno.
Rimango a fissarlo, inebetito.
Oddio, e adesso?
Gli torno di fianco.
Che cazzo sto facendo?
- Non piangere... -
J: - Non ci riesco! Non riesco a smettere! -
Gli prendo il viso tra le mani.
Qualcuno mi fermi, vi prego.
Mi avvicino e gli appoggio le labbra sulla fronte, sugli occhi, gli asciugo le guance.
Scendo ancora e lo bacio.
Fanculo, se qualcuno si azzarda a fermarsi ora, non sopravvivrà per raccontarlo.
 
☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆
 
Non uccidetemi, ve ne prego. Lo so che è un finale del cavolo. Lo so e vi prego di perdonarmi per il cliffhanger. La settimana prossima, come anticipato, sarò all’estero e quindi impossibilitata a utilizzare internet con il computer, quindi niente capitolo la settimana prossima. E niente, spero che vi sia piaciuto questo capitolo e spero di riuscire a mettere il prossimo ASAP!
Š☆P

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** Neubrandenburg - Nuova Brandeburgo ***


NEUBRANDENBURG
 

Per la seconda volta oggi non ho idea di dove sia né di cosa stia facendo.
So solo che ho qualcosa di morbido e umido premuto sulle labbra e una strana sensazione di formicolio ai piedi.
Mi rendo conto all’improvviso di cosa sta succedendo e, cavolo, vi prego non fatelo smettere.
Chiudo gli occhi: è simile al vortice del concerto, ma più forte. Sul palco ero in trance, mi muovevo automaticamente senza bisogno di pensare, adesso oltre a non riuscire a pensare non riesco neanche a muovermi, sono congelato e con lo stomaco attorcigliato.
Mi sento come se questo fosse il mio primo bacio, non so cosa fare, se rispondere o meno, come farlo… Quale dovrebbe essere la mia reazione? Di allontanarlo non se ne parla. Dio, è così dolce… Un lungo, lunghissimo bacio senza nient’altro che dolcezza…
Lui si stacca, mi guarda negli occhi ed ecco saltarmi addosso tutte le domande che non mi ero fatto finora. E adesso? Cosa voleva dire quel bacio? Era una consolazione? Era un addio? Era… Una risposta? E Simonetta? Cosa le avrei dovuto dire? Cosa avrebbe dovuto dirle Lui? Andare da lei e presentarsi come se niente fosse è fuori questione…
- Smettila. -
J: - Uh? -
- Hai la faccia di quando pensi troppo, smettila. -
Mi hai appena baciato dopo che mi sono praticamente dichiarato, maledizione! Come dovrei fare a non pensare?!
- Però un obiettivo l’ho raggiunto! -
Hai un sorriso dolcissimo sulla faccia, sai? Aspetta, cosa? Che obiettivo?
- Adesso almeno non piangi più. -
Sento le mie guance andare a fuoco e sono sicuro di essere paonazzo.
- Se te lo stai chiedendo… No, te lo stai chiedendo di sicuro… Visto che ti stai chiedendo cos’era quello, voglio mettere bene in chiaro un paio di cose: uno, non sono gay. Non mi sono mai piaciuti i ragazzi. Secondo, non so perché l’ho fatto, mi è venuto… Istintivo. -
J: - Ti ha fatto schifo? -
- Non lo so… -
J: - Come “non lo so”?! -
- Non lo so. Non ne sono sicuro. Posso… Riprovare? -
E me lo chiede pure?
Non mi muovo, chiudo gli occhi e aspetto che sia lui a decidere. Le bocche si rincontrano  e devo davvero fare ricorso a tutto il mio autocontrollo per evitare di saltargli addosso.
Se possibile, adesso è ancora più dolce, anche se più sicuro: il primo era stato leggero, seppur lungo, questo è diverso, come se fosse una sperimentazione. Muove piano le labbra, tasta le mie, come se le stesse studiando (magari, sarebbe la mia materia preferita di sicuro!) e si stacca di nuovo.
Mi guarda con un’aria incuriosita e so per certo di avere la faccia bordeaux.
- Però! -
J: - “Però” cosa? -
- Non… Boh. Non pensavo che sarebbe stato così. A dire il vero non pensavo neanche che ti avrei mai baciato, ma è strano. Non è come con le ragazze… -
J: - Te lo avevo detto, niente lucidalabbra appiccicaticcio! -
Non ho idea di come mi sia uscita, ma evidentemente mi è uscita bene perché scoppiamo entrambi a ridere.
- Hahaha! È vero, me l’avevi detto! -
Ridiamo fino alle lacrime, poi riusciamo a smettere e ci appoggiamo al muro, ansimando.
J: - E adesso? -
Non ho potuto farne a meno. Era da un pezzo che questa domanda mi torturava, l’ho dovuta dire ad alta voce.
- Non lo so. Te l’ho detto, non mi sono mai piaciuti i ragazzi, però è strano con te… -
J: - In meglio o in peggio? -
- Non lo so! Solo che è diverso. -
J: - Diverso come?! Voglio sapere se ho una speranza o no! Non voglio illudermi ancora… -
- Aspetta, ancora? Da quanto tempo ti piaccio? -
Oddio non ho la minima intenzione di dirtelo. Con che coraggio dovrei dire di essere cotto dalla bellezza di tre anni?!
- Non avevi un altro ragazzo, qualche tempo fa? E quello che c’era prima fuori? -
J: - Che c’entra Fast adesso? -
- Fast. Un nome, un programma, eh? -
J: - Ma cosa c’entra?! -
- Non state insieme? -
J: - CHE?! NO! Santo cielo, no! È il batterista della band! E poi è etero, lui! -
- Anche io sono etero! -
J: - Mi hai appena baciato! -
- Ma a te è piaciuto! -
J: - Perché, invece a te no! -
- Touché. -
Non ha negato.
Posso essere felice adesso? Non ha negato!
- Ascolta, in questo momento ho le idee parecchio confuse. Non sono sicuro di niente, ho mille dubbi e per questo non posso e non voglio farti promesse che non sono certo di poter mantenere. So solo una cosa: queste due settimane sono state una tortura, averti di fianco e non sapere cosa dirti, non sapere se parlarti e non fare nulla è stata la peggiore delle condanne. Sono un imbecille e ho pagato per questo. Non voglio che succeda di nuovo. Non credo che riuscirei a sopportarlo. Quindi, anche se non posso darti certezze e vorrò andarci molto, ma molto piano, se vuoi possiamo… Come dire… Provare. -
Non sono sicuro di aver capito bene.
Per “provare” intende… QUEL “provare”?
J: - Se voglio? -
- Sì, se vuoi… Sai, con tutti questi dubbi… Magari non ne vale la pena. -
Dopo tre anni, ti assicuro che vale la pena qualsiasi cosa. Non mi sembra vero. Sto sognando, per caso?
J: - E con Simonetta? -
- Non è mai stata una cosa seria, ad ogni modo. Non stiamo insieme, quindi non vedo perché dovrebbe essere un problema. Torniamo di là, dai. Se non sbaglio hai un concerto da finire. -
J: - Wah! Il concerto! Pride mi ucciderà! -
La sua risata è stupenda, riesce quasi a distrarmi dal pensiero di quello che mi succederà quando tornerò nella sala del concerto: a occhio e croce saremo rimasti qua una ventina di minuti! È stato bello finché è durato, vado ad affrontare il mio destino.
 
☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆
 
Bene, dopo SETTIMANE sono riuscita ad aggiornare. Per la vostra gioia, il prossimo capitolo è in scrittura.
Fatemi sapere cosa ne dite di questo, invece! È stato un vero e proprio parto, ci ho lavorato per giorni e ancora non sono convinta di come è venuto! Mi scuso di nuovo con quelli che mi hanno lasciato recensioni a cui sono riuscita a rispondere solo ora, ho avuto davvero due settimane allucinanti!
Grazie a tutti, al prossimo aggiornamento!
Š☆P

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** Tannen Am Wasserfall - Sempreverdi Sulle Cascate ***


Chiedo umilmente perdono per l'enorme ritardo nell'aggiornamento, gli esami sono la cosa più malefica di questo mondo.

☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆

TANNEN AM WASSERFALL
 

 
Bene.
Dopo aver coperto la fuga di due membri della band e il ritorno di solo uno dei due sopracitati, aver stravolto la scaletta (cosa che già di per sé mi ha fatto imbestialire) e aver dato fondo a tutte le canzoni che potevamo fare senza il bassista, anche se effettivamente non erano molte, posso dire di aver esaurito ogni mia risorsa: non ho più idee.
Stando a quanto ha detto Fast, Simo e l’idiota sono rimasti soli, spero almeno che il fallimento del nostro primo concerto sia “compensato” (perché per me non lo sarebbe affatto, ma quantomeno per qualcuno sì) da una riappacificazione tra quei due.
S: - Che si fa adesso? -
Bella domanda.
Niente. Si cerca di rimandare ancora l’inevitabile, magari annunciando una piccola pausa, o si dichiara finito il concerto.
Non so quale delle due opzioni risulti più squallida, ma non posso certo andare a prendere Simo per le orecchie e trascinarlo di nuovo sul palco.
P: - Zero idee. Conoscete qualche altra canzone? -
F: - Torn di Natalie Inbruglia? -
S: - L’abbiamo già suonata mentre eri con Bambi. -
P: - Assieme a So Far Away degli Avenged Sevenfold. -
S: - Sul serio ci siamo ridotti a fare i classici? Abbiamo proprio toccato il fondo… -
F: - Che ne dite di un’altra dei metallica? -
P: - Subito dopo Unforgiven II? No. E poi ci serve qualcosa di carico per la chiusura. -
Rumore di passi di corsa e lo sguardo di Straight che s’illumina.
Mi giro e vedo Simo venire verso di noi, mentre Lui torna al suo posto accanto alla bionda. Con somma soddisfazione noto però che quando lei tenta di prendergli la mano, lui la allontana con aria scocciata.
J: - Ragazzi, scusate, mi dispiace da morire. Sono ancora in tempo per l’ultima canzone? -
S: - Sì, ma sappi che verrai punito. -
F: - Non preoccuparti, tu stai bene piuttosto? -
P: - A dopo le preoccupazioni, dobbiamo suonare! -
Strumenti alla mano, prendo il microfono e urlo il titolo: Alone.
 
♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀ ♂♀ ♂♂ ♀♀
 
Nel tragitto, se così si può chiamare, dal bagno in cui Simo si era rinchiuso al salone non abbiamo praticamente detto nulla, nessuno dei due. Discretamente in imbarazzo, gli ho tenuto la mano fino a che non siamo arrivati all’enorme tenda che divide il corridoio dalla sala. Questa situazione mi sembra davvero assurda.
Come può una persona sola mandarmi così tanto in confusione? Cosa mi prende?
Simo lascia andare la mia mano e fa’ per entrare. D’istinto lo riafferro per un braccio. Non lo so, ho come l’impressione che se lo lasciassi andare non lo ritroverei più. Che se ci allontanassimo per più di qualche centimetro torneremmo alla situazione delle ultime due settimane.
Sto facendo la cosa giusta?
Mi guardo attorno, nessuno in vista.
Lo tiro più vicino e lo bacio di nuovo. È la terza volta stasera ed è incredibile come sia ancora diversa dalle altre.
La prima volta è stato impulsivo, senza pensare.
La seconda è stata una verifica, più cauta e studiata.
Adesso… Adesso è la prova finale. Come una ricerca di certezze. Una conferma o una smentita.
E la sensazione delle sue labbra che si muovono con le mie sono di gran lunga la migliore delle garanzie.
Come ho potuto pensare che questo non sia giusto?
Non sono ancora sicuro di cosa sia tutto ciò, non voglio dargli un nome per adesso, ma so che, almeno per una volta nella mia vita, non sto facendo una cazzata.
Mi stacco e lo guardo, una mano stretta alla sua e l’altra a tenergli il mento.
- Non te l’ho detto prima, ma spero di poter rimediare ora: in bocca al lupo per il concerto, sono sicuro che sarà una bomba! -
J: - Grazie, di tutto. -
Prendo un bel respiro, lo lascio ed entriamo nel salone.
Torno al mio posto, accanto a Simonetta, la quale cerca di attorcigliarmisi di nuovo attorno. Ritraggo il braccio bruscamente, adesso sono quasi disgustato dal suo atteggiamento così appiccicoso.
Mi volto verso il palco quando sento la voce di La- Pride dare il via a quella che suppongo sarà l’ultima canzone.
Vedo Simo che mi guarda, sembra teso. Non capisco perché. Fino al ritornello.
Si avvicina al microfono, apre la bocca e inizia a cantare.
La sua voce è incredibile, si fonde con quella principale pur rimanendo distinguibile. Canta benissimo, e io non ne sapevo niente. Lo conosco da anni, ma lo conosco davvero? Quante altre cose non so di lui?
La canzone continua, la sua voce è ancora un po’ incerta, trema leggermente, ma prende confidenza ad ogni verso, ad ogni nota, fino alla fine del secondo ritornello.
Pride si ferma e si allontana dal microfono, il chitarrista da’ una pennata ogni tanto, la batteria diventa centrale e frenetica mentre Simo comincia a cantare da solista.
Leave me? How the fuck you gonna leave me?...
Non so se ci sono ancora altre persone nella sala, e non mi interessa. Anche se siamo distanti sento il suo sguardo incatenato al mio, le luci blu e viola che rendono tutta la sala più buia escludendo tutto ciò che non è lui
You know I love you when we fight and we argue, I kiss and hug you, you push me back, you say that I’m trouble…
Il ritmo è sempre più veloce e la sua voce sempre più sicura e ferma, fino ad arrivare a una specie di rap in cui non si distinguono nemmeno più le parole, che però risultano ugualmente scandite alla perfezione.
Baby it’s not me, it’s us…
Crescendo.
Maybe now all we need is trust.
Un crescendo continuo.
Maybe this Hennessy will solve our problems, baby pick it up.
Poi tutto si ferma, Pride riprende a cantare, leggera, come se facesse male.
I don’t wanna be alone…
Simo si unisce a lei, con la seconda voce.
I don’t wanna die alone…
Segue il chitarrista urlando.
No one should have to die alone!
Sono perfetti.
Lui è perfetto.


☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆

Sono COSÌ in imbarazzo per l'aggiornamento con mesi di ritardo. Mi dispiace tantissimo. Ma ho dovuto studiare davvero un sacco per questi esami e adesso ho finalmente un periodo di pausa. Chiedo scusa ancora. Comunque, come sempre spero vi sia piaciuto questo capitolo e come sempre vi supplico di lasciarmi una recensione! ^^''
Ho in programma di scrivere anche due one-shot legate a questa storia, a rating RED per rendere le cose un po' più calienti, ma non voglio dire troppo, solo che non è detto che siano sui due protagonisti...
Con questa vi lascio, grazie di aver aspettato e grazie di aver letto la storia fin'ora! :D

Š☆P

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2169942