Horror Geass

di _namika_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Nuova vita ***
Capitolo 2: *** poteri mortali.. ***



Capitolo 1
*** Nuova vita ***


Horror Geass

Maggio 2084

Un ultimo scoppio del motore e la nave ripartì per il mare, ritornando in Britannia.

Era stato un viaggio lungo. Dopo che Lelouch era morto era stato molto difficile trovare una via d’uscita. L’unica nave che la portasse più lontano possibile: in Italia.

C.C. si guardò intorno:gente che camminava, parlava, portava a spasso i propri figli.

Era proprio un ottimo pomeriggio per stare all’aria aperta, ma a C.C. non importava. Non sapeva perché era a Roma, sapeva solo che era riuscita a scappare.

La vita con Lelouch l’aveva trasformata. Guardava il mondo diversamente, disgustata da tanta felicità. Aveva preso una decisione, non le importava cosa sarebbe successo, ma il terrore che aveva visto lo voleva vendicare. Voleva sottrarre quella felicità che sembrava occupare il volto di ogni persona.

Si addentrò nella città, camminando lungo la riva del Tevere e fermandosi a guardare i bambini che giocavano sereni.

Si era fatta sera ormai. Abbandonò il fiume per dirigersi nei pressi del Colosseo dove si fermò a mangiare in una pizzeria.

“Mi dica signorina, cosa desidera?”. Il cameriere si avvicinò calmo con l’indice e il pollice della mano destra che giravano un ciuffo grigio dei suoi baffetti.

“Una pizza margherita grazie”

La fecero accomodare su un tavolino singolo all’esterno e mentre mangiava, osservava la piazza. Perché la gente sembrava avere un’aria così serena? Perché lei non poteva essere così felice?

Finì la sua pizza in silenzio e uscì dalla pizzeria lasciando qualche banconota sul suo tavolo.

Roma era ancora più bella di sera: Piazza San Pietro era imponente di fronte al cielo immenso che diventava sempre più blu mano a mano che il sole calava.

Era talmente assorta nei suoi pensieri che non si accorse di aver camminato tanto da essere arrivata alla Fontana di Trevi.

Dovevano essere le dieci perché la luna rischiarava già il cielo ormai blu oltremare.

C.C. guardò la fontana: sui bordi di essa erano seduti dei ragazzi. Non erano soli. Tra le loro braccia avvolgevano delle ragazze. Probabilmente erano delle coppie.

Il pensiero di Lelouch si fece più forte che mai.

In lacrime, corse via e si nascose in una via poco isolata e pianse per tutto il dolore che provava.

Il tempo passava, le campane suonarono la mezzanotte. Lentamente si alzò dal cemento freddo e cominciò a camminare senza una meta ben precisa. Solo il rumore di alcuni uomini dietro di lei richiamò la sua attenzione.

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Capitolo 2
*** poteri mortali.. ***


poteri mortali.. ecco il seguito..della mia primissima FF..spero che piaccia perchè devo fare ancora partica! Buona lettura!

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Quando si girò vide tre uomini sbronzi che cantavano a squarciagola mentre le si avvicinavano sempre di più.

- Aò bella! Che ce fa una come te tutta sola?..ic..Ve co noi, te faremo compagnia e berrai co noi un po’ de sana..ic.. e vecchia birra de Roma. Ah piacere! Ic.. Io so’ Antonio! Ic!”. Un uomo sui venticinque anni le porse la mano mentre i suoi due amici ridevano.

- Eh daje! Te diverterai davvero! Ahah!! Ic..ic!”

C.C. era sconvolta da questa pazzia, sembrava di rivedere le persone che avevano preso il Refrain. Così scelse il peggiore dei modi per salvarsi. Prese il braccio dell’uomo e si insinuò nella sua mente.

- Questo è un patto, io ti darò il potere.

L’uomo si staccò violentemente, il potere ormai suo del Geass che luccicava negli occhi verdi. Si girò verso i suoi compagni e il volto mutò in un’espressione d’orrore.

- Paolo! Perché ti ho visto schiantato contro un’auto?!

- Cretino sono qui davanti a te! Non è che non reggi più la birra??

C.C. approfittò di quel momento per scappare. Non avrebbe dovuto stipulare un patto che porta solo alla condanna, ma a lei non importava cosa potesse capitare allo sfortunato detentore del potere.

- Torna qui tu maledetta! Che mi hai fatto?.

I tre uomini cominciarono a rincorrerla.

Soltanto la sterzata troppo forte di una macchina bloccò la corsa. La sterzata fu seguita da uno schianto. Uno schianto secco e mortale…

- Paolo! - C.C. si girò, nient’affatto sorpresa da quello che era successo, e vide una macchia di sangue fresco ricoprire l’asfalto.

Lei lo sapeva da quando Antonio aveva fatto la predizione. Uno dei tre uomini era sotto la macchina, ormai morto. Quando vide la polizia arrivare si avviò per la strada ormai piena di persone. Lei non aveva fatto niente. Perché sarebbe dovuta rimanere li? Sapeva soltanto che ora che quell’uomo aveva il Geass doveva tenerlo d’occhio.

D’un tratto due braccia le circondarono le gambe. Uno di quei tre di cui non conosceva il nome era attaccato a lei con il viso bagnato dalle lacrime.

- Che cosa hai fatto ad Antonio? Perché aveva detto della macchina e poi è successo? Lo so che è colpa tua! Dimme…

Non ebbe il tempo di finire la frase. C.C. strinse un altro patto. Lo stupido aveva accettato il potere mortale, ormai non poteva più tornare indietro. Solo che a lui era andata peggio: aveva lo stesso potere di Mao... Poteva leggere nella mente delle altre persone, ma senza interruzione.





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