I hate everything about you

di linkin park
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


SYn

Dunque, questa è la mia prima ff sugli Avenged Sevenfold ^_^

Non avrei dovuto scriverla visto che poi mi ritrovo sempre senza idee e voglia di aggiornare però sono troppo fissata con Syn e il neurone mi ha sfornato qusta storiella.

La pubblico, sperando che vi piaccia e che vi faccia ridere, o perlomeno sorridere, come ha fatto con me  XD

Detto questo, buona lettura!

 

 

Capitolo 1

 

 

Sapete, al mondo ci sono tante persone fortunate, sotto vari punti di vista; io di certo non posso considerarmi una di queste. Con ciò non voglio dire che sono una di quelle persone a cui va tutto storto o cose simili, no, proprio no! Non ho mai avuto problemi importanti, né a casa né a scuola, se non contiamo la volta in cui sono stata sospesa perché mi hanno beccato a fumarmi una canna in palestra, ma è acqua passata ormai.

Quello che intendo dire è che anche nelle più piccole cose non ho mai vinto niente; per esempio, non ho mai vinto neanche un premio alle stupide lotterie scolastiche, non ho mai trovato anche solo un centesimo di dollaro per terra. Niente, nada de nada. So che è una cosa stupida e che non sono certo l'unica persona al mondo ad essere in questa situazione, è solo che a volte ci penso e mi dà fastidio.Non mi dispiacerebbe avere un colpo di c…ehm fortuna  ogni tanto, visto che c'è gente, come mio fratello David ad esempio, che vive di questo praticamente.

Si, perché se io in famiglia sono quella che viene considerata "sfigata", mio fratello è colui che sbanca tutto. Per niente ha vinto una bella somma al casinò poche settimane fa oppure ha trovato un cellulare nella metropolitana.

Che rabbia!

Secondo me la fortuna è dalla sua parte solo perché è ottimista fino al midollo e quindi viene ripagato in qualche modo; non c'è altra spiegazione.

David infatti sa trovare il lato positivo di ogni cosa, anche nelle più terribili e non sto scherzando.

E' l'ottimismo fatto a persona. Beato lui!

Io invece sono esattamente il contrario; pessimista fino in fondo, senza un briciolo di speranza. E lui non sopporta questo lato del mio carattere, soprattutto quando cerco di ostacolare le sue idee, cioè sempre.

E di fatti è successo anche l'altro pomeriggio.

"Chris, guarda cos'ho trovato prima in internet! In città organizzano un concorso per band emergenti. Basta mandare alcuni demo e chi viene scelto, suonerà sabato prossimo al "Panter"! e a quanto dicono, ci saranno alcuni discografici tra il pubblico.Dai, proviamoci" mi supplica.

"Non so, Dave…quante volte ci abbiamo provato finora? Eppure non ci hanno mai scelto. E' inutile illudersi per niente."

"Si ma magari questa è la volta buona. Che ci costa?"

"Non so…hai chiesto agli altri?" chiedo per tergiversare anche se so che alla fine quella contraria sono sempre e solo io.

"Si e ovviamente sono d'accordo con me. Manchi solo tu" replica con fare saccente.Odio quando fa così.

"E va bene, mi arrendo! Manda i demo. Poi però se scelgono qualcun altro, non prendertela con me" gli dico.

Mi fa una linguaccia e scappa a spedire il tutto.

Come previsto, non hanno ancora chiamato o mandato una mail per dirci qualcosa e il sabato del concerto è dopodomani.

Mio fratello e i miei compagni di band continuano a sperare nonostante tutto; io come al solito mi sono arresa. Tra tutte le band emergenti di Los Angeles, perché dovrebbero scegliere proprio noi?!

Per carità, la tecnica non ci manca, il carisma nemmeno ma ci sarà di sicuro qualche altro gruppo migliore di noi.

E comunque visto come vanno le cose in città, dubito che facciano vincere un gruppo metal-core con voce femminile. Quelle poche volte che abbiamo chiesto di suonare nei locali e abbiamo detto che alla voce c'ero io, ci hanno gentilmente riso in faccia dicendo che non siamo quello che la clientela vuole.

Ormai ci ho fatto il callo; per quanto mi riguarda, mi sento realizzata anche solo provando in garage o esibendomi alle feste di amici e conoscenti, cosa che ormai facciamo da parecchio.

Quelli che voglio farcela a tutti i costi sono mio fratello, Claire, la sua ragazza nonché bassista del gruppo, Dean e Charlie, rispettivamente seconda chitarra e batteria.

Mio fratello e Charlie sono i fondatori del gruppo mentre Claire, che ci ha raggiunti su gentile minaccia di David, è colei che ha scelto in nome per la band: Les Fleurs du Mal come il capolavoro di Baudelaire, poeta e nostra passione in comune.

La più entusiasta per la scelta ero io, stranamente, visto che è il mio autore preferito e poi l'idea di avere il nome in francese è così particolare che mi ha conquistato subito.

Sorrido se penso a tutte le volte che mia madre ha cercato di convincerci a tradurlo in inglese e noi abbiamo rifiutato, testardi, pur sapendo che sarà un nome destinato ad essere storpiato ma siamo del parere che sia molto più bello così, nella sua lingua originale.

"Waaaaaaaaa"

Mio fratello, chiuso in camera sua, ha appena urlato come un pazzo; sento i suoi passi rimbombare mentre scende di corsa le scale e me lo ritrovo davanti, mentre cerca di riprendere fiato e parlare.

"Respira scemo" gli dico, sorseggiando il caffè che mi sono appena preparata.

Dopo pochi istanti, inizia a saltellare come una scimmia urlando " Abbiamo vintoooo". Ci metto un po’ per collegare quello che ha detto alla nostra attuale situazione ma quando capisco di che sta parlando, mi lascio travolgere dalla sua euforia e insieme facciamo una danza della vittoria improvvisata, ridendo e abbracciandoci.

In poco meno di dieci minuti, sono arrivati anche i restanti componenti della band e adesso, di fronte a delle belle birre ghiacciate, stiamo fantasticando su come sarà suonare davanti ad un vero pubblico e non ai soliti liceali sbronzi che di solito assistono alle nostre performance.

Passiamo la serata a sparare cazzate, come al solito, e a lasciarci coinvolgere nelle assurde fantasie e sogni di gloria di mio fratello.

Finalmente posso dire che per una volta la fortuna ha sorriso pure a me!

---

Il tanto atteso sabato è arrivato e ora stiamo aspettando il nostro turno di salire sul palco.

Prima di noi infatti si devono esibire altri due gruppi, arrivati al terzo e secondo posto al concorso.

Mentre ascolto la musica della seconda band, mi volto a guardare i miei amici:

Claire sta accordando il basso, producendo quel tipico suono cupo e grave che tanto amo sentire; mio fratello sfiora le corde della sua Fender Jaguar, ricevuta come regalo di compleanno dai miei genitori, e suona alcuni accordi a caso per allentare la tensione; Dean invece si limita a fumare una sigaretta, perso nei suoi pensieri. Incredibile come un ragazzo calmo come lui riesca a scatenarsi sul palco. Diventa un vero animale da palcoscenico, mettendo anima e corpo per suonare al meglio. Si volta verso di me, facendo ondeggiare i lunghi rasta castani, e mi sorride incoraggiante.

Sa benissimo quanto sia nervosa per quest'esibizione; non è un segreto per nessuno a dire la verità visto che sono un fascio di nervi, tanto da non aver aperto bocca da quando siamo partiti da casa.

"Ragazzi, tocca a voi"

Uno degli organizzatori del concorso ci fa segno di salire pure sul palco, mentre un ragazzo pieno di tatuaggi ci sta presentando al microfono.

I primi a prendere posto sono Charlie, dietro alla batteria, David sul lato destro del palco affiancato da Claire, poi entro io seguita da Dean, che mi sussurra un "spacca tutto".

Cazzo! C'è un casino di gente stasera, ragazzi, ragazze ma anche adulti che fissano il palco. Chi svogliato e chi entusiasta e pronto a godersi la nostra esibizione.

Prendo posto davanti al microfono e facco un impercettibile segno a Charlie che inizia a dare il ritmo.

In pochi secondi, le note prodotte dalle chitarre e dal basso riempiono la sala e io inizio a cantare, chiudendo gli occhi e lasciandomi trasportare dalla musica.

Continuo così per altri due brani ma poi l'adrenalina è troppa, la sento scorrere nel sangue, e inizio a saltare da una parte all'altra del palco, urlando e guardando verso il pubblico, come a fargli vedere chi sono veramente.

Dean e mio fratello agitano la testa seguendo lo stesso ritmo mentre Claire suona rivolta verso Charlie che batte sempre più forte con le bacchette come a voler distruggere tutto.

Il tempo vola; in men che non si dica il concerto è finito e dopo aver ringraziato il pubblico, usciamo di scena esplodendo in un boato di giubilo non appena lontani dal palco.

"Cazzo siamo stati fantastici" esclama mio fratello, al settimo cielo abbracciando subito dopo Claire.

Annuisco ridendo, iniziando subito dopo a commentare lo show con Dean e Charlie che, con gli occhi ancora lucidi dall'emozione, mi racconta di come il pubblico fosse caldo e preso dalla musica.

"Hai visto che pogo che si è creato verso la fine?"

"Si..da paura" replico, pensando a quanta energia mi ha dato vedere quei ragazzi che si muovevano impossessati dalla musica e dalle parole.

Veniamo raggiunti subito da mio fratello che ci propone di andare a bere da qualche parte per festeggiare.

Senza pensarci due volte, ci alziamo e lo seguiamo.

La notte è tutta nostra!

----

"Però mica male l'ultimo gruppo che ha suonato..i 'Flors du mal'"

"Cazzo Matt, la tua pronuncia francese fa letteralmente cagare" interviene Johnny, ridendo e ricevendo in cambio dal nostro frontman una pacca sulla spalla che lo fa barcollare.

"Si mi son piaciuti. Poi la cantante ha una voce stupenda" dico, pensando alla bravura dimostrata dalla ragazza che si esibiva sul palco fino a pochi minuti fa. Molti darebbero qualsiasi cosa per sapere cantare e urlare come lei e poi trovare band di quel genere con voce femminile è raro, se non impossibile. Inoltre hanno un qualcosa che mi attira ma non so spiegare bene cosa sia.

"Sentite ragazzi…mi è venuta un'idea"

 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


SYn

Capitolo 2

 

 

 

"Quindi se ho capito bene, Zacky, vorresti portare in tour con voi quel gruppo"

chiede conferma Larry, il nostro manager, mentre di fronte ad una birra discutiamo gli ultimi dettagli del tour imminente.

Dopo l'uscita del nostro nuovo album, infatti, ci aspetterà un tour promozionale di un paio di mesi che ci porterà a suonare in vari stati del Paese e di seguito, in Inghilterra.

Annuisco per poi aggiungere "Tanto il gruppo spalla possiamo sceglierlo noi,no?"

"Si certo. Voi che ne pensate?" dice, rivolgendosi ai miei amici che hanno taciuto sin ora per ascoltare ciò che dicevamo.

Matt, Johnny e il Rev si proclamano d'accordo con me, dato che erano anche loro l'altra sera al locale e si son subito dimostrati entusiasti alla mia idea;

Syn invece continua a scolarsi la sua birra, totalmente indifferente a quello di cui stiamo parlando, così ci giriamo tutti verso di lui per sentire il suo parere.

"Beh che c'è?" sbotta seccato, guardandoci come se lo avessimo interrotto mentre faceva qualcosa di importante.

"Oh scusi se l'abbiamo disturbata Mr Gates!" esclamo, prendendolo in giro.

Per risposta lui alza il dito medio e dice "Per me potete scegliere chi vi pare" e ritorna alla sua occupazione.

Larry ridacchia; io invece scuoto la testa rendendomi conto di quanto minchione è il mio amico. Ogni tanto vorrei sapere che gli passa per la testa per comportarsi così.

"Te ne occupi tu allora Larry?"  si informa Matt arrivando al nocciolo del discorso e rompendo il silenzio che si era creato.

"Si…vedrò di mettermi in contatto col gruppo al più presto e poi vi saprò dire. Adesso scusatemi ma devo scappare"

Lo salutiamo ed esce dalla stanza mentre ognuno di noi si mette a far qualcosa.

Il Rev e Johnny iniziano a fare i deficienti come il loro solito, prendendosi a calci e pugni e ovviamente Johnny è sempre quello che ci rimette; Matt d'altro canto se ne sta in disparte, davanti al portatile, a navigare in internet e infine Syn si alza e si accende una sigaretta, camminando avanti e indietro per la stanza per poi sedersi in divano e accendere la tv.

Mi accomodo pure io e guardo lo schermo ma senza realmente vedere le immagini che scorrono, perso come sono a pensare al tour.

Negli ultimi mesi siamo quasi sempre stati chiusi in studio a registrare l'album e tranne qualche show sparso qua e là, abbiamo suonato dal vivo veramente poco.

Ho bisogno di salire su un palco, suonare, incontrare i fan, fare tutte quelle cose che si fanno in tour. Ne ho realmente bisogno.

Non vedo l'ora di partire.

Altri dieci giorni e poi saremo in viaggio.

 

---

 

Il tempo è a dir poco volato dalla sera del concerto. E' già passata una settimana ma siamo ancora tutti con la testa su quel palco, io più di tutti.

Mi basta chiudere gli occhi per sentire nuovamente dentro di me le emozioni che ho provato davanti a tutte quelle persone, grazie a loro, alla mia band, alla nostra musica.

Finalmente ho capito cosa voglio veramente.

Non mi accontenterò più di suonare in garage e considerare la nostra musica come un passione, un hobby a cui dedicarsi quando si ha tempo e niente di più.

No, voglio che la musica diventi la mia vita.

E chi se ne frega dei "no" che mi verranno detti, dalle occasioni che mi verranno negate! Lotterò, anzi lotteremo per quello che desideriamo veramente.

Perché mio fratello, Claire, Dean e Charlie la pensano esattamente come me e da più di tempo della sottoscritta, ovviamente.

Nonostante non ci abbia contattato nessuno da quella sera, noi guardiamo avanti e cerchiamo di darci da fare.

Mio fratello si è già messo al lavoro per cercare qualche locale, anche il più piccolo e angusto, dove esibirci e con buone probabilità ne ha trovato qualcuno che ci farà suonare.

Can't you see I'm easily bothered by persistence One step from lashing out at you..

L'inizio di "Walk" dei Pantera mi informa della chiamata in arrivo sul cellulare e dopo aver rovistato in borsa per alcuni minuti, tiro fuori l'apparecchioi e rispondo

"Si?"

"hey, sono io. Puoi venire a casa?" E' Dave.

"Non so…devo ancora arrivare in negozio. E' successo qualcosa?"

Sembra sconvolto ma non riesco a capire se in positivo o in negativo.

"NO..cioè si! però io e gli altri dobbiamo parlartene di persona. Puoi tornare?" chiede insistente.

"Ma sei sordo? Non-lo-so. Appena arrivo chiedo se mi posso prendere la mattinata libera. E spera per te che sia una cosa veramente importante sennò ti ammazzo con le mie mani, capito?"

"Si si ok. Sbrigati!" e riattacca.

Aumento il passo per arrivare il prima possibile al negozio di strumenti dove lavoro.

Il proprietario è un vecchio amico di famiglia nonchè ex-compagno di college di mio padre e conoscendolo, non farà storie per lasciarmi la mattina libera. Sono io che non vedo l'ora di arrivare in negozio e aggirarmi tra chitarre, bassi e batterie.

Finalmente sono arrivata, apro la porta

"Alt ferma lì! Mi ha chiamato tuo fratello! Torna a casa!"

Sgrano gli occhi e guardo Michael che, mentre sistema in vetrina alcune chitarre in occasione, mi sorride.

"E' una congiura contro di me?" chiedo, facendomi scappare un mezzo sorriso.

"Naaaa…và a casa e lo scoprirai. Domani però ti aspetto qui,eh?"

Saluto Michael ed esco.

Che diamine sta succedendo?

 

---

 

In meno di 5 minuti sono a casa; poso la borsa e mi fiondo in salotto, dove trovo Dave e i miei amici che chiaccherano eccitati.

"Hey…ora mi spiegate che succede?" domando spazientita.

Attimi di silenzio mentre prendo posto vicino a Dean e poi iniziano a parlare all'unisono.

Ovviamente non capisco una parola perciò li blocco e ci pensa Claire a raccontarmi tutto: dalla telefonata da parte del manager degli Avenged Sevenfold al quasi svenimento di mio fratello.

Finito il suo racconto, scoppio a ridere guardando Dave che con  sguardo sognante continua a ripetere "non ci credo, non ci credo".

"Sembri una fangirl, fratellino" dico per sfotterlo e scatenando l'ilarità generale.

"Tu non capisci! Se accettiamo, ed è ovvio che lo faremo, incontrerò Synyster Gates! Tu..Tu non puoi capire!" conclude, guardandomi con una faccia da pazzo.

"Inizi seriamente a farmi paura. Ho sempre sospettato che ti mancasse qualche neurone ma ora ne ho la piena conferma"

"Senti chi parla!" replica immediatamente, per poi tornare a borbottare sottovoce frasi come "Synyster gates" o "Dio della chitarra".

Non l'ho mai visto preso così, neanche quando ha incontrato alcune delle sue band preferite.

"Tornando seri" interviene Dean " che si pensa di fare?"

"Bè accettiamo ovviamente!" risponde Claire a nome di tutti.

"Bene, allora lo richiamo e gli dico che partiamo con loro" dice mio fratello, alzandosi di scatto dal divano per poi correre a prendere il telefono.

"Sicuro di essere in grado di formulare una frase completa?"

Quanto mi piace sfotterlo.

Dean ridacchia mentre sentiamo mio fratello parlare al telefono di là in cucina.

"Ehm ragazzi…quand'è che si dovrebbe partire?"

"Fra una settimana" mi risponde Charlie.

"COSAAAAAA?"

Smetto di urlare solamente perché mio fratello è ritornato in salotto saltellando e parlando da solo.

"Pazzoide, allora che ti ha detto?" gli chiede Claire.

Mio fratello sembra uscire dal suo mondo e dopo alcuni secondi risponde

"Dunque, Larry pensa che.."

"Chi è Larry?"

"E' il manager!Chi vuoi che sia? comunque, stavo dicendo che Larry pensa che sarebbe una buona idea se incontrassimo la band domani. Dio, non vedo l'ora" finisce di dire gongolando, felice come una Pasqua.

"Ma io domani lavoro!Non pos-" cerco di dire ma mio fratello mi interrompe

"Tu puoi eccome!Tra una settimana si parte..ti conviene telefonare a Michael e dirgli che ti licenzi o per lo meno che trovi un sostituto" e mi passa il cordless che ha in mano.

Annuisco prendendo l'apparecchio e salgo in camera a telefonare.

Dio mio, cos'è questa morsa allo stomaco?! Ansia?

 

 

 

 

Salveeeeeee XD

Wow...quante recensioni *O*

Grazie davvero! anche a chi ha solo letto.

 

Blinkina: ciau^^ grazie mille. Spero che ti sia piaciuto anche questo capitolo:) Wow, sapere che non sono l'unica fissata con Syn mi consola LOL. Baci

BlueAndYellow: ciaoo =D eccoti qui il seguito! Spero ti sia piaciuto. Baci

Elyrock: Mogliaaaaaaaaaah *O* mi fai sempre sciogliere con i tuoi commenti! son felice che la storia ti piaccia :* muahah vedrai che di scenette così ce ne saranno parecchie XD (mmh forse perchè io e mio fratello siamo veramente così :°°°D) Spero che ti sia piaciuto anche questo capitolo. Te amo <3

Chrystal: Ma ciao XD dai dai, ritieniti fortunata! hai letto più capitoli tu di chiunque altro :°°°D baci

FrankieLou: awww acie Frà <3

The Fantasy: ciaoooo =D sono felice di sapere che l'inizio ti è piaciuto. Siiii se avessi una band, 'Les fleurs du mal' sarebbe di sicuro il nome XQ_ grazie mille per la recensione.

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


SYn

Capitolo 3

 

 

 

 

"Chris, vuoi correre più veloce?Una lumaca ci sta sorpassando!"

Se mio fratello non tace giuro che gli tiro addosso qualcosa. Siamo in macchina da mezz'ora, fa caldo, c'è traffico e sono nervosa. Come se non bastasse c'è lui che ogni 5 minuti si lamenta: prima perché ho sbagliato strada, poi perché mi son fermata a fare benzina e ora perché vado piano.

"Se accelero ancora, la macchina esploderà e tu non potrai vedere il tuo amato Synyster Gates. Vuoi ancora che acceleri?"

"No no no. Basta che non arriviamo in ritardo."

Detto questo, si mette tranquillo a guardare fuori dal finestrino e a contemplare le villone che si vedono vicino alla costa.

In vent'anni che sto qui a Los Angeles non sono mai venuta in questa parte della città. Siamo vicini a Beverly Hills, a detta di Dean, e ora capisco perché su entrambi i lati della strada ci sono boutiques d'alta moda, gioiellerie e altri negozi che da noi si trovano di rado.

Incredibile come una sola città possa racchiudere mondi così diversi.

Accompagnati dalla musica dei The Used arriviamo finalmente a destinazione.

Di fianco al parcheggio si staglia un palazzo altissimo, di minimo 20 piani, che racchiude la sede della Warner oltre a molteplici sale d'incisione.

Scendiamo dall'auto e ci avviamo all'entrata, dove troviamo ad attenderci un uomo di mezza età.

"Voi dovete essere i 'Les Fleurs du Mal', giusto? Io sono Larry"

Oh, ecco chi è.

Il primo a presentarsi è mio fratello, seguito subito dagli altri e infine tocca a me.

"Piacere Chris" dico, abbozzando un sorriso.

Non pensavo che sarei stata così nervosa. E lui è solo il manager! Figuriamoci quando incontrerò la band.

"Piacere mio" risponde per poi farci entrare nel palazzo e condurci dai ragazzi.

Mio fratello dà sfogo alla sua parlatina sfrenata tenendo occupato Larry mentre io mi guardo attorno, osservando i vari dischi d'oro appesi al muro.

Sembro quasi una studentessa in gita scolastica in un museo.

"Nervosa?"

"Da morire, Claire.Ho paura di fare una brutta impressione" rispondo sincera.

Temo che la mia timidezza, unita alla freddezza che esce  quando incontro qualcuno di nuovo, mi facciano vedere di brutto occhio dai ragazzi. Non sarebbe la prima volta che succede.

"Ma no! vedrai che andrà tutto bene. Sorridi ed è fatta!" dice, col suo solito tono vivace.

"Eccoci arrivati" esclama Larry con fare bonario mentre spalanca l'enorme porta nera che ci separa dagli Avenged Sevenfold.

Faccio un respiro profondo ed entro nella stanza.

Ad accoglierci ci sono quattro ragazzi che, non appena ci vedono, si alzano dal divano e dalle poltrone dove erano seduti e vengono a presentarsi.

La prima cosa che mi salta all'occhio è l'incredibile numero di tatuaggi che hanno sulle braccia e probabilmente anche sul resto del corpo.

Guardo un attimo mio fratello e intercetto il suo sguardo felice; lui mi sorride e come per magia, tutto il nervosismo scompare e mi tranquillizzo.

"Ciao, io sono Zacky"

Davanti a me c'è un ragazzo dalla faccia paffuta e due occhi tra l'azzurro e il verde che mi lasciano a bocca aperta per la loro bellezza.

Mi sorride cortese e mi tende la mano, che stringo subito sorridendo a mia volta

"Io sono Chris, piacere di conoscerti".

Poi è il turno del ragazzo alto che avevo notato prima. Jimmy, si chiama e da quel poco che so di loro, mi pare di ricordare che si tratti del batterista, meglio conosciuto come The Rev.

Dopo di lui si presenta Johnny, il bassista.

"Piacere Johnny" dice in fretta. Dev'essere molto timido.

"Piacere Chris" rispondo stringendogli la mano e il mio sguardo cade subito sul suo braccio tatuato.

"Wow, bei tatuaggi" mi lascio sfuggire.

Lui sorride ringraziandomi per poi andare da Dean.

Il tipo che ho davanti ora, invece , dev'essere Matt ossia il cantante. Dio mio aveva ragione Dave a dire che è enorme.

Mi incute un po’ timore vista l'altezza e i muscoli che si ritrova ma ci pensa il suo sorriso abbagliante a far sparire tutto, lasciandomi stordita per un attimo.

"Io sono Matt, piacere di conoscerti"

"Piacere mio, io sono Chris" rispondo, perdendomi nei suoi occhi verdi.

"Sai, vi ho visti l'altra sera al 'Panter'. Hai davvero una voce magnifica"

Oh cazzo! Sento diffondersi il rossore sul viso; probabilmente sono rossa come un peperone.

"Grazie" riesco a dire semplicemente.

"Bene, le presentazioni son state fatte. Direi che possiamo sederci,no?" dice Larry, prendendo posto sulla poltrona più vicina.

Mi siedo vicino a Jimmy, che mi sorride gentile, e subito dopo vedo Zacky prendere posto alla mia sinistra.

"Vuoi una birra?" mi domanda, prendendo due bottiglie dal tavolino davanti a noi.

"Si grazie" e accetto la bottiglia che mi porge.

Bevo un goccio per poi guardarmi rapidamente attorno. Ancora non ci credo che tra meno di una settimana sarò in tour con questi ragazzi.

Stranamente però mi sento a mio agio tra loro, sembrano dei bravi ragazzi.

"Manca Brian oggi" esordisce Zacky rivolgendosi a me.

Brian? e chi è?

Dev'essersi accorto del mio sguardo alquanto perplesso perché si affretta ad agiungere "l'altro chitarrista".

"Aaah.. Synyster Gates. Si ne ho sentito parlare" dico, scoccando una rapida occhiata in direzione di mio fratello.

Zacky ridacchia e mi spiega che il suo amico aveva un'intervista per un giornale specializzato e "..quindi lo conoscerete quando partiamo"

"Bene. Mi dispiace solo per mio fratello. Non fa altro che parlare di lui e ci teneva a conoscerlo"

"Tuo fratello?" interviene Jimmy che deve aver sentito lo scambio di battute tra me e Zacky.

"Si, David. Siamo fratelli"

"Wow.Non l'avrei mai detto" esclama stupito.

Non ha tutti i torti in effetti. Io e Dave non ci assomigliamo per niente: lui biondo con gli occhi verdi, io invece con i capelli corvini e gli occhi violacei, di cui vado estremamente fiera.

L'unico dettaglio che testimonia la nostra parentela è il sorriso, che è praticamente identico.

"Quindi a tuo fratello piace Syn, eh?" chiede Zacky ridacchiando

"Piace è un eufemismo. Diventa proprio pazzo per lui. Pensa che ieri stava quasi per svenire quando ha saputo che oggi l'avrebbe conosciuto" e scoppio a ridere, dopo aver imitato per alcuni secondi mio fratello, seguita a ruota dai due ragazzi di fianco a me.

Il tempo in loro compagnia sembra volare e in men che non si dica, è già ora di andarsene.

"Uff di già" esclama Zacky, mettendo un finto broncio.

Sorrido guardandolo mentre insieme ci dirigiamo verso la porta.

"E' stato un piacere conoscervi" dico io guardando lui e i suoi amici. Ricambiano e dopo averli salutati, io e la mia band andiamo verso l'uscita con Larry.

"Allora a sabato ragazzi"

"A sabato!" diciamo noi in coro, salutandolo.

Una volta in macchina i commenti sui ragazzi si sprecano.

"Ma io volevo Syn!" trova da lamentarsi mio fratello.

"Smettila di frignare! Sono stati simpaticissimi e tanto gentili e tu pensi a 'sto cazzo di Syn Gates. Voglio proprio conoscerlo e vedere se merita tutta questa stima"

"Ah sono sicuro che ti piacerà. E' un mito" replica convinto.

"Uh Uh sicuro! Comunque Zacky e Jimmy sanno di questo tuo amore infinito,sai?" dico per stuzzicarlo.

"COSA? No, ti prego. Dimmi che non gliel'hai detto"

"Ovvio che gli ho raccontanto tutto. Non devi mica vergognarti" rispondo facendogli l'occhiolino.

"TI AMMAZZOOOOOO"

 

---

 

I ragazzi sono appena usciti dalla stanza con Larry e già iniziamo a fare commenti su di loro.

"Allora che ne pensate?A me sembrano ok" inizia Matt, finendo poi di scolarsi la birra.

"Si sono simpatici. E poi Zacky si è preso una cotta per la cantante" continua Johnny che se ne è stato buono buono tutto il tempo.

"Ma che dici?" rispondo io "Non è proprio il mio tipo"

"Allora perché sei arrossito?" interviene il Rev per dar man forte a Johnny.

"Ma che arrossito?! Dai, smettetela" e fingo di bere per nascondere il viso ai loro occhi.

Scoppiano a ridere prendondomi per il culo e continuano così per altri dieci minuti, finchè non arriva Larry a dirci che possiamo andare a casa.

E' vero che non mi piace Chris; però perché allora mi scappa un sorriso a pensarci?

 

***

 

 

Ecco il terzo capitolo!

Spero vi sia piaciuto *O* Io mi son divertita un mondo a scriverlo XD

Grazie mille a Blinkina, Vengeance, BlueAndYellow, Cate182, Elyrock e FrankieLou per le recensioni *.* Mi fate sempre felice ragazze =D

E un grazie di nuovo a Blinkina, BlueAndYellow, Elyrock e Zyzzy94 che hanno aggiunto la storia ai preferiti *O* Thanks!

Baci <3

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


SYn

Awww grazie mille per i commenti a Blinkina, BlueAndYellow, The Fantasy e FrankieLou!

:*********

Spero che vi piaccia anche questo capitolo ^_^

Buona  lettura!

 

 

Capitolo 4

 

 

Vi è mai capitato di guardarvi allo specchio e prendere paura per ciò che vedete?

Spero per voi di no perché è una cosa davvero spiacevole, soprattutto alle 7 di mattina.

Già alzarsi così presto è un trauma, figuriamoci vedere il tuo riflesso orripilante allo specchio.

Stamani potrei tranquillamente presentarmi all'audizione per il ruolo di zombie in un film horror e non sto scherzando: colorito cadaverico e opaco, occhiaie violacee che risaltano ancora più del solito e capelli degni del miglior spaventapasseri mai esistito. Mi sento un rifiuto umano e tra un'ora devo essere pronta per partire. Solo un miracolo può rendermi presentabile.

Non è colpa di una sbronza comunque se son ridotta così; stanotte non ho quasi mai chiuso occhio per colpa dell'ansia e in quelle due misere orette in cui son riuscita a riposare, ho fatto sogni strani e inquietanti. Peggio di così non poteva andare.

Cerco di darmi una sistemata e dopo tre quarti d'ora di restauro, sono pronta a scendere in salotto trascinando giù per le scale due trolley pieni zeppi di roba.

"Devi trasferirti per caso?"

Ma che simpatico Charlie.

"Al posto di scherzare potresti fare il cavaliere e darmi una mano. Pesano da morire"

Senza fare storie, prende i trolley e li mette davanti al portone vicino alla sua valigia.

"Ma gli altri dove sono?" chiedo, rendendomi conto che in casa ci siamo solo noi due.

"Sono fuori con tuo padre a caricare i bagagli in macchina. Forse è meglio se portiamo anche i nostri"

Annuisco e presi i miei trolley, lo seguo fuori di casa.

"Oh sei arrivata finalmente! Hai un aspetto orribile, lasciatelo dire"

"Fottiti Dave! Vorrei vedere te al posto mio! Non ho chiuso occhio stanotte" e lanciandogli un'ultima occhiata astiosa carico i trolley nel bagagliaio.

Dopo esserci assicurati di aver preso tutto, saliamo in macchina con mio padre e partiamo per andare di nuovo alla Warner, punto di ritrovo e di partenza.

Da quello che mi ha detto David, avremo un tour bus tutto per noi; certo, più piccolo e meno accessoriato rispetto a quelli delle grandi band ma già averne uno tutto nostro è un sogno.

"Eccoci qui"

Cosa? Già arrivati?! guardo l'orologio sul cruscotto dell'auto e vedo che son già passati 45 minuti da quando abbiamo lasciato casa.

Abbraccio mio padre, commosso all'inverosimile, e poi seguo i miei amici che stanno andando verso i due tour bus parcheggiati poco distanti da noi.

Ad aspettarci ci sono Zacky e Johnny, entrambi con una sigaretta tra le dita e un bicchiere di caffè nella mano libera.

Appena ci vedono arrivare, sorridono e vedo il bassista tirare una gomitata all'altro ragazzo che arrossisce e e abbassa lo sguardo.

"Buongiorno" esclama contento mio fratello mentre si guarda in giro entusiasta, pronto a veder comparire il suo mito da un momento all'altro.

Salutiamo anche noi i due musicisti che poi ci accompagnano al nostro bus.

"Potete sistemare le valigie intanto! Noi torniamo dagli altri, vi aspettiamo lì..tanto partiamo tra un'ora" e poi se ne vanno, lasciandoci a contemplare quello che sarà la nostra casa per i prossimi due mesi.

Il bus è..fantastico! Non so che altro aggettivo usare per descriverlo.

La prima cosa che si nota è la mini-cucina dotata di tutti gli apparecchi indispensabili, di fronte c'è un piccolo tavolino sistemato proprio a fianco del finestrino, anche se è un termine a dir poco riduttivo visto che è una vera e proprio finestra.

Più avanti c'è un piccolo salotto con tanto di televisione, playstation e frigobar; di sopra invece c'è la zona notte.

Il tempo di sistemare le valigie e dare un'occhiata in giro e siamo pronti per andare da Zacky & company.

Ci sarà da ridere visto che mio fratello, dopo una settimana e più di agonia, vedrà il suo adorato Synyster Gates. E' un peccato non avere sottomano una videocamera per immortalare l'incontro e più guardo Dave, più mi pento di non poterlo riprendere.

E' nervoso da morire, continua a mettersi a posto i capelli e i vestiti come un ragazzino al primo appuntamento.

Scoppio a ridere e lo sguardo d'intesa che mi lancia Claire mi fa capire che la pensa esattamente come me.

La porta del tour bus degli Avenged è chiusa perciò busso per annunciare il nostro arrivo; dopo pochi istanti, si apre e troviamo Matt ad aspettarci con un sorriso di benvenuto

"Dai, entrate pure" dice spostandosi per farci passare.

Entro per prima e lancio una rapida occhiata intorno a me; sul tavolino ci sono I-pod e cellulari, accompagnati da scorte di sigarette e qualche lattina di birra

"Il Rev e Johnny sono di sopra, probabilmente a contendersi la cuccetta migliore" spiega Matt.

In effetti, si sentono le voci dei due provenire da di sopra.

Dalla porta del bus entra Zacky, seguito da un altro ragazzo che, vedendo lo sguardo incantanto di mio fratello, dev'essere Synyster Gates.

Zacky viene verso di me sorridendo e senza farsi sentire da Dave mi sussurra "pensi che tuo fratello sopravviverà?"

"Oddio ne dubito. Guarda che faccia da pesce lesso che ha" e scoppiamo a ridere, attirando gli sguardi curiosi dei presenti.

Rido ancora mentre Syn si presenta ai miei amici e scambia qualche parola con loro per poi venire da me.

Il suo sguardo profondo sembra scrutarmi a fondo e mi mette parecchio in soggezione ma cerco di non darlo a vedere, perciò con il tono e il sorriso più spavaldo possibile lo saluto e mi presento.

"Io sono Chris, piacere di conoscerti"

La sua espressione seria lascia subito il posto a un sorriso, o forse è più adatto dire un ghigno, strafottente e con tono malizioso risponde

"Il piacere è tutto mio. Io sono Brian" si avvicina al mio viso e lo sento sussurrarmi all'orecchio " Ricordalo, potresti urlarlo più tardi"

Come, prego? Ma chi si crede di essere?! E questo sarebbe il mito di mio fratello? Mi sa che devo fargli cambiare idea al più presto.

Indietreggio per allontanarmi da lui e fulminandolo con gli occhi replico seccata "Non credo proprio, bello!"

"Bello? Bè grazie"

"Peccato che non volesse essere un complimento" e mi allontano per andare da Dean che poco lontano da noi ha assistito alla scena.

"Che ti ha detto? Sembri sconvolta"

"Non sono sconvolta, sono…furibonda!Si è già reso insopportabile "

"Sono sicuro che esageri. Con me è stato cordiale e anche con gli altri"

Visto che nessuno ci sta osservando,  gli riporto brevemente il piccolo scambio di battute avuto col chitarrista e il mio amico, al posto di darmi ragione, si mette a ridere

"Dai, era una battuta. Da quando in qua ti offendi?Sei sempre la prima a scherzare di solito"

Si è vero ma stavolta non riesco proprio a fare la simpaticona. Sarà che quel Brian mi sembra un pallone gonfiato, arrogante e pieno di sé.

Il classico tipo di ragazzo che non sopporto.

Come se fosse stato richiamato dai miei pensieri, lo vedo girarsi verso di me e lanciarmi un'occhiata ammiccante, accompagnata dall'immancabile sorriso pieno d'arroganza.

"Lo prenderei volentieri a schiaffi!"

Dean scoppia a ridere, dicendomi che sono tutta matta.

Si, è probabile che la vicinanza di Gates mi faccia andare completamente fuori di testa, nel senso più negativo del termine.

Finalmente, scendono anche Johnny e Jimmy che dichiarano felici di aver scelto dove dormire, dopodichè il Rev prende una birra da sopra il tavolo e si fionda qui di fianco.

"Salve ragazziii"

Sembra già ubriaco e vedendo la velocità supersonica con cui sta bevendo la birra, direi che è molto probabile che quella non sia la prima della giornata.

"Ma come fai a bere birra a quest'ora?" gli domando ridendo

"Ah per me è come acqua ormai"

"Ben per te. Io se la bevessi a quest'ora del mattino sarei già ubriaca fradicia alla prima"

Stavolta è lui a scoppiare a ridere per poi offrirmi un sorso

"Dai bevi! festeggiamo il primo giorno di tour" e si alza per fare un balletto.

Sto ridendo così tanto che sento le lacrime agli occhi ma non sono l'unica. Anche Johnny e Dean sono piegati dalle risate.

Il breve momento di ilarità viene interrotto dall'arrivo di Synyster-sono il migliore-Gates che si siede di fianco a me, occupando il posto dove prima c'era Jimmy.

Possibile che di tutti i posti liberi deve venire proprio qui? La sua sola vicinanza mi dà sui nervi e l'irritazione giunge al culmine quando, con nonchalance, passa il braccio dietro le mie spalle.

Perfino Dean strabuzza gli occhi vedendo il suo gesto.

Ora mi ha davvero rotta; che cazzo è tutta questa confidenza?

Con poca delicatezza tolgo il suo braccio da dove l'ha messo e mi allontano da lui, avvicinandomi al mio amico.

Gates ridacchia e cerca di fare il simpatico dicendo "Non ti mangio mica sai" e mi guarda con insistenza.

Ricambio il suo sguardo con un'occhiata torva mentre Jimmy e Johnny ridacchiano e scuotono la testa.

"Ma è sempre così simpatico?" chiedo, calcando bene la parola simpatico per far intendere l'esatto contrario.

"Si, purtroppo è così di natura" mi risponde Johnny causando il malcontento del diretto interessato

"E tu sei sempre così fredda?" mi domanda lui, guardandomi dritta neglio occhi.

Sostengo il suo sguardo, nonostante dentro mi senta bruciare dalla rabbia, e gli rispondo a tono "solo con chi se lo merita".

Il Rev fischia ,spostando lo sguardo da me a Syn di continuo, come se stesse guardando una partita di tennis

"Ti sei trovato una bella gatta da pelare, amico"

 

 

 

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


SYn

Capitolo 5

 

L'odore pungente del caffè appena fatto solletica le mie narici, facendomi svegliare dopo una lunga notte di riposo in questa piccola cuccetta, separata dal mondo esterno da una tendina color notte.

Mi stendo alla bene e meglio per sgranchirmi un po’ e mi alzo, intenzionata a scendere per bere un bel caffè caldo.

La caffeina è l'unico cosa al mondo di cui sono dipendente, a parte la musica ovviamente.

Di sotto c'è solo Dean che, seduto vicino alla finestra, fissa il vuoto con una tazza tra le mani.

"Buongiorno" lo saluto, con la voce ancora roca.

Si desta dai suoi pensieri e mi saluta a sua volta

"Buongiorno anche a te, bella addormentata"

"Ho dormito così tanto?"

"Beh, è quasi mezzogiorno. Tu che dici?"

Cavolo, mezzogiorno! E io che pensavo fosse ancora presto.

Mentre verso il caffè in una tazza, chiedo dove sono finiti gli altri.

"Sono andati a vedere il posto dove suoniamo, insieme agli Avenged"

Annuisco, sentendo crescere pian piano il panico dentro di me. Oggi è la prima data del tour, siamo a San Diego, non molto lontani da casa.

Rabbrividisco al pensiero della folla che ci sarà stasera; già non è facile suonare di fronte a migliaia di persone, figuriamoci se queste sono in attesa di vedere il loro gruppo preferito e non te.

Devo pensare in positivo, però, altrimenti non arriverò viva a stasera.

A giudicare dall'espressione seria del mio amico, segno inequivocabile del fatto che qualcosa lo preoccupa, non credo di essere l'unica a pensare già allo show.

"Credi che andrà bene?" chiedo, sottovoce. Probabilmente non mi ha neanche sentita.

"Lo spero"

 

---

 

"Oh la principessa si è degnata di alzarsi dal letto"

"Si può sapere che ti ha fatto quella povera ragazza?" sbotta Zacky. Neanche avessi offeso lui!

"E tu perché la difendi tanto? Non dirmi che ti piace?"

Lo sento borbottare un "vaffanculo" prima che si allontani, in direzione della nuova arrivata che, non appena lo vede arrivare, smette di guardarsi attorno con aria spaesata e gli sorride entusiasta.

Possibile che Zee si faccia abbindolare da quel sorriso? Insomma, quella ragazza è un ghiacciolo, è antipatica, è seria, non sa stare agli scherzi. Ok sarà pure bella ma mi domando cosa ci trovi il mio amico in lei. Mah…

Mi accendo una sigaretta e mi guardo intorno per vedere dov'è finito Matt. Almeno andrò a rompere le palle a lui al posto di stare qui, nelle vicinanze dell'"arpia".

Non c'è traccia del mio amico. Meglio che vada a farmi un giro oppure che ritorni nel bus.

"Hey…dove vai?"

"Cazzi miei, ZeeVee"

"Sempre maleducato eh Gates?"

Adesso ci si mette pure lei. Gli faccio sparire io quel sorrisetto trionfante che ha stampato in faccia.

"Solo con chi se lo merita" le rispondo, facendole il verso. Mi ha risposto così ieri sera,no?

"Ah ah davvero simpatico!Devi avere un vocabolario davvero ristretto se copi le frasi degli altri!" dice sghignazzando.

"E tu sei più acida dello yogurt andato a male!te l'ha mai detto nessuno?"

In meno di un secondo, il sorriso svanisce per lasciar posto ad un espressione a dir poco incazzata.

Ti ho messo k.o, baby! Synyster Gates 1- Zitella acida 0

Mentre mi congratulo con me stesso, Zacky mi scocca un'occhiataccia e se ne va, scusandosi con la ragazza per il mio comportamento.

Ha iniziato lei e si scusa per me?! Si è proprio fottuto il cervello.

 

---

 

"Davvero, non so che gli prende!Non è mai stato così"

Zacky si sta scusando per il comportamento del suo amico mentre andiamo a mangiare qualcosa nel bar del locale.

"Mica è colpa tua! E comunque, ci stiamo antipatici a vicenda quindi la cosa non mi disturba più di tanto" rispondo, cercando di rincuorarlo un po’.

A guardarlo sembra quasi che si senta responsabile per lo spiacevole siparietto a cui ha appena assistito.

"Smettiamola di pensare a quel…a Gates e parliamo di qualcos'altro,ok?"

Accetta con un sorriso la mia proposta e subito inizia a farmi domande. Dio, non pensavo fosse così curioso.

"Calma,calma. Una domanda alla volta se no non ricordo niente"

Si scusa, arrossendo leggermente, per poi chiedermi di parlargli un po’ di me.

"Chiedimi cosa vuoi sapere, sono una frana in queste cose"

"Uhm..cosa fai nella vita?"

"Lavoro, anzi lavoravo, in un negozio di strumenti musicali"

"Wow…se non avessi fatto il musicista, sarebbe stato il mio sogno lavorare in un negozio così"

"Si è un bel lavoro. Ma direi che è molto meglio suonare,no?"

Annuisce per poi chiedermi altre cose, ad esempio quali sono i miei cibi preferiti, i film che adoro e infine i miei gruppi preferiti

"…direi che te li ho elencati più o meno tutti"

Ha una faccia strana, come imbronciata.

"Ehm che c'è?" gli chiedo cauta.

"Noi non ti piacciamo?"

Oh shit! E ora con che faccia tosta gli dico che non li ho neanche mai ascoltati?

Mi guarda in attesa di una risposta.

"Ecco..vedi..a dir la verità, non…si insomma, ho ascoltato solo una vostra canzone credo"

"Ah"

Non dice altro.

Cavolo, si sarà arrabbiato? Spero di no.

Non ho neanche più il coraggio di guardarlo in faccia perciò abbasso gli occhi ma pochi secondi dopo lo sento ridacchiare, per poi scoppiare proprio a ridere di fronte alla mia faccia alquanto stralunata.

Lo fisso, con tanto di sopracciglio inarcato, in attesa di una spiegazione.

Dopo essersi ricomposto riesce a dire "Me l'aveva già detto tuo fratello ieri sera. Credo abbia voluto vendicarsi per il fatto che ci hai raccontato della sua devozione a Brian"

Tsk! Tipico di mio fratello.

"Che bastardo!"

 

---

 

Fortuna che il pomeriggio è passato in fretta ed è quasi ora di salire sul palco.

Dio solo sa quanta voglia ho di prendere in mano la chitarra, suonare, vedere la folla scatenarsi seguendo il ritmo della musica.

Son sicuro che i fans impazziranno sentendo gli assoli delle nuove canzoni.

"Brian, vieni? Chris e la band stanno per iniziare"

Mi alzo dal divano e seguo Matt controvoglia visto che non m'interessa proprio vedere l'antipatica all'opera.

Arrivo vicino allo stage dove ci sono i 'Les fleurs du Mal' al completo che parlottano tra di loro, chi eccitato come David e chi mummificato, tipo sua sorella.

Mi sta venendo un po’ di curiosità nei loro confronti, più che altro per vedere la figuraccia che farà lei davanti a tutta quella gente lì fuori.

Oh, devono passare proprio qui davanti.

"In bocca al lupo!" esclama Matt, dando una pacca sulla spalla a tutti come incoraggiamento.

Zacky qui di fianco a me augura "Buona fortuna" e alza i pollici a Chris, che gli sorride, o perlomeno tenta di farlo.

I ragazzi salgono sul palco e subito la folla esplode in un boato.

La musica rapidamente si espande in tutto il locale accompagnata dalla voce, sempre più potente, della ragazza.

"Te l'avevo detto o no che sono bravissimi?" mi domanda Zacky, esaltato come quando è lui a suonare.

Mi duole ammettere che sono veramente capaci e che la voce dell'arpia è tutt'altro che pessima come speravo.

"Si..non sono male"

"Che entusiasmo! Solo perché ti sta antipatica Chris, non vuol dire che devi negare l'evidenza"

"Ok,ok non ti scaldare amico. Sono bravi. Contento?" sbotto.

Che cazzo se la prende?

Passano altri tre quarti d'ora prima che la loro esibizione finisca e tornino qui da noi; stanchi ma felici a giudicare dalla loro facce.

Perfino Lei ha un sorriso a trentadue denti, che non si affievolisce nemmeno quando il suo sguardo incrocia con il mio.

Per un momento mi torna alla mente il nostro primo concerto, il turbinio di emozioni che si agitava dentro di me prima di salire sul palco, la gioia e la soddisfazione post-concerto. Sentimenti che provo tutt'ora, prima e dopo uno show.

Abbozzo un sorriso sincero ma Lei si è già voltata verso i miei compagni che stanno riempendo di complimenti il gruppo.

La voce di Thor, il nostro stage manager, interrompe per un secondo il momento di gioia creatosi.

"Ragazzi, tocca a voi!"

 

---

 

Loved ones back home all crying ’cause they're already missing me
I pray by the grace of God that there's somebody listening
Give me a chance to be that person I wanna be
(I am unbroken; I’m choking on this ecstasy)

E' da circa un'ora che, insieme a mio fratello, assisto alla loro esibizione e cristo! qualcuno mi uccida ora se questo non è il miglior concerto che abbia mai visto.

Oltre alla canzoni che son semplicemente fantastiche, i ragazzi hanno una tecnica e un talento a dir poco eccezionali. Ora capisco perché Dave li adori così tanto e li prenda come modello da seguire.

Sono fottutamente dei grandi!

"Dave, per una volta nella vita devo darti ragione. Sono magnifici!"

Silenzio. Strano, visto che fino a poco fa urlava e si scatenava come un pazzo.

"..Dave?"

Niente.

 

Oh Lord I'll try so hard but you gotta let go of me
(Unbreak me, unchain me, I need another chance to live)

 

"Oh cazzooooo…senti che assolo!"

Alleluja si è ripreso!

"Senti, senti!"

Come potrei non farlo?!

E' uno degli assoli più geniali che io abbia mai sentito in vita mia. Per quanto mi stia sulle palle Gates, devo ammettere che come chitarrista è un mostro. La chitarra per lui non sembra neanche  uno strumento, pare quasi che faccia parte del suo corpo vista la facilità e la maestria con cui la suona e la controlla.

Rimango interdetta per un attimo mentre fisso le sue dita che si muovono rapidamente sulle corde e brividi mi scuotono da capo a piedi.

Come cazzo fa a suonare così?!

"Voglio il cd nuovo!"

Oh gesù, mio fratello si sta trasformando in una fangirl! L'ha detto pure con tono assatanato.

Lo guardo sconvolta ma lui sta ancora fissando il suo idolo. A bocca aperta.

"Dave, chiudi la bocca! non vorrai che Gates ti veda così?" dico per sfotterlo un po’.

Si ricompone un attimo per poi tornare a contemplare il chitarrista, come se ci fosse solo lui su quel palco.

Altre due canzoni e poi il concerto si conclude.

L'energia dello spettacolo appena finito vibra ancora nell'aria quando tutti e cinque, stremati ma estremamente soddisfatti ed entusiasti, ci raggiungono nel backstage.

"Allora, come vi è sembrato?" ci domanda Zacky curioso.

Vuole sapere il nostro parere, le impressioni riguardo ai nuovi pezzi, tutto insomma.

Dave ovviamente non si fa pregare e inizia a fare una vera e propria recensione del concerto, facendoci sorridere un po’ tutti.

Perfino Gates, rimasto serio e impassibile da quando è venuto qui fino ad ora, si lascia andare ad un sorriso spontaneo.

Continuo ad ascoltare il discorso infinito di mio fratello finchè una voce, fin troppo riconoscibile, mi giunge alle orecchie

"Allora…piaciuto lo show o non è stato di suo gradimento, principessa?"

Gli direi che mi ha fatto schifo solo per il tono che ha usato ma per una volta posso anche essere sincera.

"Si…siete stati bravi!" gli rispondo, puntando lo sguardo dritto nel suo. Sembra quasi sorpreso. Magari si aspettava veramente che gli rispondessi male come ho sempre fatto.

"Oh quale onore!Un complimento!"

"Non ti ci abituare, Gates"

Continuiamo a fissarci negli occhi con serietà per poi scoppiare a ridere.

Oh god!Sto ridendo veramente con lui?

Credo che un pensiero più o meno simile abbia sfiorato anche il suo neurone perché allontaniamo rapidamente lo sguardo nello stesso istante.

Il momento d'imbarazzo viene interrotto, fortunatamente, da Johnny che propone di andare a festeggiare in un bar.

"Siiii…ubriachiamoci!" urla il Rev, alzando un braccio al cielo.

Stanotte sarà il delirio!

 

 

Un ringraziamento a chi ha commentato e anche a chi ha solo letto ^_^

Spero vi sia piaciuto anche questo capitolo.

 

 

blinkina: ciao ^_^  grazie mille per il commento e per i complimenti!Mi fai sempre felicissima *O*  Syn nella ff è un marpione ma secondo me è così veramente XDDDDD Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto! Baci

 

blaise_sl_tr07: awww una nuova lettrice YAY XD Grazie mille per il commento!Sono davvero felice che la storia ti piaccia tanto *O* Spero di farti appassionare ancora di più agli Avenged (o tamarri come li chiamo io XD) Che ne pensi di questo capitolo? ^^ Baci

 

BlueAndYellow: Ciao =D Grazie per il commento! Eh si… Syn è un marpione insopportabile (ma mi piace per quello XDDDDDDDD) Spero ti sia piaciuto anche questo capitolo ^_^ Baci

 

The fantasy: ciaoooo =D Grazie mille per il commento. ahahah Syn è proprio un simpaticone (oh come no! ndChris)  Eccoti l'aggiornamento..Spero ti sia piaciuto! Kiss

 

 

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


SYn

Awwwww grazie mille per i commenti *_*

Spero vi piaccia anche questo capitolo!

 

 

Capitolo 6

 

 

Seduta vicino al finestrino, osservo il paesaggio e le auto che scorrono e sfrecciano veloci di fianco a noi.

Siamo in viaggio da ore ma sembra sia passata un'eternità da quando siamo partiti alla volta di Denver.

Il bus è immerso in un silenzio quasi irreale. I miei amici sono di sopra a rilassarsi e a riposare mentre io, in preda alla malinconia, continuo a guardare il mondo lì fuori, attravero questo vetro scuro.

E' raro che io sia così triste e pensierosa ma in queste ultime ore, tutto lo stress e le emozioni soffocate in questa prima settimana di tour si sono abbattuti su di me, come un uragano.

La verità è che mi manca casa, mi mancano i miei genitori, il mio lavoro, i miei amici. Mi manca L.A. La città degli Angeli. La città che non dorme mai.

Nonostante sia circondata da persone che mi vogliono bene, mi sento sola e a volte perfino fuori luogo.

La nostalgia di casa e dei miei affetti si fa sentire sempre di più.

Dovrei non pensarci ma è difficile. Terribilmente difficile.

E il continuo nervosismo dovuto agli screzi con Gates di certo non aiuta.

Se all'inizio poteva sembrare una cosa simpatica, ora non lo è più. E' solo un ulteriore causa di stress, agitazione e crisi di nervi.

Così non può continuare.

Il bus finalmente si ferma e l'autista mi comunica che siamo arrivati.

Mi alzo per andare a svegliare gli altri ma li trovo già pronti a scendere, con borse e zaini in spalla.

"Ah!Finalmente passeremo una notte in hotel. In una stanza normale con un bel letto comodo" esclama Dave, lanciando un'occhiata all'hotel a 5 stelle che si trova proprio davanti a noi.

I miei amici si dirigono a passi rapidi verso l'entrata e io, una volta preso il necessario, li seguo silenziosa. Atteggiamento che non sfugge agli occhi attenti di Claire.

"Va tutto bene?"

"Si. Sono solo un po’ stanca" mormoro, cercando di essere il più convincente possibile.

Annuisce, anche se leggermente scettica.

Come un automa seguo mio fratello verso l'ascensore, dopo che si è fatto dare le chiavi delle stanze alla reception.

"Siamo al terzo piano" dice, aggiungendo poi che ci sono anche gli Avenged.

In pochi secondi arriviamo a destinazione.

"Chris, tu sei alla 102.Ecco qui!" e mi porge la tessera magnetica.

"Ok.Grazie"

"A dopo" esclama allegro mentre si allontana.

Entro rapidamente nella mia stanza e dopo aver posato le borse e aver lanciato una rapida occhiata in giro, mi incammino verso il bagno.

Una bella doccia calda è proprio quello che mi serve.

Mi spoglio e mi fiondo sotto il getto di acqua tiepida. Una sensazione di benessere si fa subito strada dentro di me, allontanando almeno per un po’ la tristezza.

In meno di mezz'ora sono di nuovo vestita e preparata.

Accendo il lettore mp3 e, cuffiette nelle orecchie, mi distendo sul letto invitante e confortevole.

Chiudo gli occhi e mi lascio cullare dalle dolci note di "A beautiful place" dei Good Charlotte.

 

Apro gli occhi di scatto. Il volume basso del lettore mi permette di udire distintamente che qualcuno sta bussando alla porta.

Tolgo una cuffietta e mi alzo.

Apro la porta e davanti a me c'è mio fratello che, senza chiedere permesso, entra nella stanza.

"E' da dieci minuti che busso. Che stavi facendo?" chiede guardandosi attorno e commentando la camera.

"Devo essermi appisolata" ammetto. "Avevi bisogno di qualcosa?"

Spero di no. L'unica cosa che voglio adesso è rimettermi a dormire.

"Volevo solo dirti che siamo tutti di sotto, al bar. Vieni?"

"No. Preferisco riposare un po’"

Mi guarda, anche lui con espressione scettica. Sa bene che di solito non esiterei un attimo ad accettare la proposta.

"Stai bene?" chiede, stavolta con tono preoccupato.

"Si tranquillo. Sono solo stanca"

Abbozzo un sorriso e lui annuisce, abbastanza convinto.

"Ok, allora vado. Se cambi idea sai dove trovarci"

Lo saluto mentre esce, chiudendo lentamente la porta.

Sospiro per poi tornare a letto. La musica nelle orecchie come unica compagnia.

Dopo nemmeno dieci minuti, sento di nuovo dei colpi alla porta.

Mi alzo irritata, decisa a mandare a fanculo l'ospite indisiderato, ma non appena apro la porta, desisto dal mio intento.

E' Zacky.

"Hey..disturbo?" domanda cauto.

"No, figurati. Entra" e mi sposto per farlo passare.

Chiudo la porta e vado a sedermi sul letto, di fianco a lui.

"Come mai sei qui? David mi aveva detto che eravate tutti al bar"

"Si ma siccome non ti ho vista, sono venuto a vedere come stai. Tuo fratello ha detto che gli sei sembrata un po’..strana" dice, guardandomi dritta negli occhi.

Di fronte al suo sguardo color zaffiro, non riesco proprio a mentire perciò gli racconto rapidamente di come mi sento. Tralasciando però la parte riguardante il suo amico.

Mi ascolta in silenzio, annuendo di tanto in tanto, per poi rassicurarmi premuroso.

"E' normale sentire la mancanza di casa, te lo assicuro. Anche se  fai questo lavoro da anni, è comunque difficile stare lontani dalla tua famiglia e dalla tua città."

E' chiaro che sta parlando di lui ora.

Gli rivolgo il primo sorriso sincero della giornata, che viene ampiamente ricambiato.

"Sai qual'è la miglior cura per situazioni come queste?" mi chiede, allegro.

Scuoto la testa, curiosa di sentire la sua risposta.

"Guardare quei due cretini di Brian e Jimmy mentre si ubriacano! Dai, andiamo al bar!" dice, alzandosi dal letto e andando verso la porta.

Mi sfugge una risatina e lo seguo fuori dalla stanza.

 

Non appena mettiamo piede fuori dall'ascensore, veniamo travolti dalle urla e dalle risate provenienti dal bar.

"Ci sbatteranno fuori se continuano così" dice sorridendo.

Entriamo nella stanza e vedo subito dove sono gli altri. Sono tutti seduti intorno a un tavolo, interamente coperto da bicchieri di birra e altri alcolici.

Ci avviciniamo e subito il Rev inizia ad urlare.

"Zackyyy! Chriiiiiss! Siete arrivati finalmente!"

E' già ubriaco fradicio. Ma non è di certo l'unico.

Prendo posto vicino a lui e subito mi mette davanti un boccale di birra.

"Su su, bevi questa Guinness" dice, per poi scolarsene una da solo in poche sorsate.

Inizio a bere pure io, lasciandomi ben presto contagiare dal clima vivace e rumoroso che si è creato e svuotando la testa dai pensieri cupi di prima.

"Pink.is.the.new.black! Pink.is.the.new.black!"

Gates, proprio di fronte a me, si agita sulla sedia, urlando la frase in direzione di due poveri clienti dell'hotel che lo guardano ridendo e scuotendo bonariamente la testa.

Continua così ancora per un po’ per poi tornare a bere.

Niente birre o vodka stavolta. Si butta sull'assenzio, già ampiamente bevuto dal Rev che ride in maniera incontrollata da parecchi minuti.

Vedendo i movimenti e le frasi senza senso dette da Gates, scoppio a ridere anche io.

Lui se ne accorge e dopo essersi alzato in piedi, barcollante e allegro, mi ordina di bere l'assenzio

"Bevi un sorso!"

Scuoto la testa, sempre ridendo. Potrebbe avere una carriera come clown al circo.

Finisco di bere la mia quarta birra, quando me lo ritrovo davanti, in ginocchio sul tavolo e con un bicchiere di liquore in mano.

"Bevi un sorso!"

Si avvicina sempre di più finchè i nostri nasi si sfiorano e fissandomi negli occhi, beve un goccio dal bicchiere per poi porgermelo.

Non mi rendo conto nemmeno di cosa sto facendo.

So solo che dopo pochi istanti sento la gola bruciare, come se avessi bevuto benzina.

Guardo il bicchiere che ho in mano, ormai vuoto mentre il ragazzo di fronte a me si è fatto ancora più vicino e stavolta mi urla nelle orecchie "Yummy, Yummy!"

Scoppiamo tutti a ridere, sganasciandoci mentre lui si butta giù dal tavolo lentamente, rimanendo gambe all'aria di fianco a me.

Lo lasciamo lì finchè non si rimette in piedi da solo.

Mi abbraccia poi da dietro e inizia a cantare una canzone senza senso, facendo ondeggiare la testa e solleticandomi le guance con i capelli.

"Sei un cretino Gates!" gli dico, ridendo.

L'ilarità non si placa nemmeno per un momento durante l'intera nottata. Anzi, il casino aumenta sempre di più finchè non ci viene detto di andarcene.

Mi faccio accompagnare in camera da mio fratello e mi butto sul letto, ridendo.

 

 

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


SYn

Capitolo 7

 

 

"SVEGLIAAAAAAA"

Perché non posso svegliarmi anche io come Cenerentola con gli uccellini che mi danno il buongiorno o con un bacio del principe azzurro come La bella addormentata? Sarebbe chiedere troppo?

Forse si, visto che è l'urlo di Tarzan a svegliarmi.

Mio fratello mi ha appena spaccato i timpani e purtroppo non vedo nessun uccellino o principe qui vicino a me.

La prima cosa che noto appena apro gli occhi, in compenso, è la faccia impaziente di Dave e dietro di lui, Zacky e Gates. Quest'ultimo in preda ad un attacco di riso talmente forte da farlo piegare in due.

"Bel pigiama" riesce a dire tra le risate.

"Hey che hai contro il mio pigiama?!"

E' rosa, con un bell'orsacchiotto stampato davanti. Non vedo cosa ci sia di strano. Migliaia di persone ne indosseranno uno così per dormire.

Ci metto un paio di minuti però per rendermi conto che sono in tenuta da notte, con faccia assonnata e capelli arruffatti in stile Edward mani di forbice, davanti a due persone che non mi sarei mai aspettata di vedere appena sveglia. Zacky e Gates intanto continuano a guardarmi.

Avvampo e chiudo di scatto la tendina che mi separa da loro.

Le risate di quel deficiente patentato di Gates sembrano moltiplicarsi.

"Taci idiota!" gli ordino e invito, poco gentilmente, tutti e tre ad andarsene.

Aspetto di sentire le loro voci al piano di sotto per uscire dal mio "nascondiglio" e chiudermi in bagno a sistemarmi.

Quando scendo in cucina, trovo solo mio fratello che beve un caffè guardando un punto indefinito del pavimento.

"Grazie per il buongiorno, sai!" dico acida, ancora con voce impastata dal sonno.

Per risposta, mi fa un cenno con la mano come a dire "figurati, non c'è di che".

Argh! Lo azzanno.

"Indovina dove siamo?" domanda, interrompendo i miei pensieri e le idee su come ucciderlo.

"Boh non lo so. Dimmelo tu, Mr Simpatia"

"Siamo a Des Moines. Ti ricorda niente?"

Certo che mi ricorda qualcosa. Anzi, qualcuno.

Gli Slipknot. Gli Stone Sour. Due tra i nostri gruppi preferiti.

Dave sembra leggermi nel pensiero perché annuisce, con un espressione allegra sul volto.

"Okay. Ma allora?" chiedo, non capendo il senso del discorso e della sua contentezza.

Fruga per un attimo nelle tasche posteriori dei pantaloni per poi esclamare "Tadan"

Guardo i due foglietti che ha in mano e capisco subito cosa sono.

"Ma.."

"Slipknot. Stasera. A due passi da qui"

Boccheggio, come un pesce fuor d'acqua, per parecchi minuti prima di gongolare dalla felicità e abbracciarlo per ringraziarlo.

"Questo si che è un buongiorno fratellino"

 

---

 

"Non dirmi che ridi ancora per Chris!"

"Ovvio che rido per lei!Hai visto che faccia? E il pigiama?!"

Non riesco a trattenere l'ennesima risata. Dio mio, era da secoli che non ridevo così tanto da sobrio.

"Sei incorreggibile" dice Zacky "E io che pensavo che avresti smesso di comportarti così, dopo l'altra sera"

L'altra sera? Perché che è successo?

Le uniche cose che ricordo sono le birre che ho bevuto al bar e il risveglio brutale, contornato da un mal di testa a dir poco atroce.

Il mio sguardo smarrito deve parlare da sé visto che il mio amico inizia a parlare.

"Immaginavo che non ricordassi niente. Con tutto quello che hai bevuto!"

Ma niente di cosa?

"Smettila di fare il misterioso e dimmi che cazzo è successo?" sbotto, incazzato.

Quel sorrisetto sghembo che ha sulle labbra non mi piace per niente. Inizio a preoccuparmi, anche se probabilmente mi racconterà una delle solite cazzate che faccio quando sono sbronzo.

"Boh..non so se dirtelo o no" dice lentamente.

Sadico del cazzo!

"Ti conviene parlare, ZeeVee, se non vuoi che ti spacchi la faccia"

E' lui a ridere stavolta per poi tornare serio e iniziare a spiegarmi la faccenda.

"Ti ho riportato in stanza perché eri talmente ubriaco da non reggerti in piedi..non so come hai fatto a ber-"

"Si ok…Arriva al punto"

Non è mai stato così chiaccherone. Deve iniziare proprio ora?

"Con calma. Dunque, ti ho riportato in camera e mentre stavi per metterti a letto…"

Ok, finisci la frase. ORA.

"…mi hai detto che ti piace Chris" conclude con un sorriso che gli va da un orecchio all'altro.

E comunque non posso averlo detto.

Cioè, posso ma non è vero che mi piace quella. Ero ubriaco.

"Dai ZeeVee, ero ubriaco e sai bene che quando sono ubriaco sparo delle cazzate allucinanti. Ancora mi dai retta quando vaneggio così?"

"Ma quale cazzata? Ormai l'hanno capito tutti che ti piace e se la smettessi di fare lo stronzo con lei, magari avresti anche qualche possibilità"

"Ma che cazzo dici? ah dimentichi che sono fidanzato con una ragazza che amo"

Bugia. Le cose con Michelle vanno da schifo ma non lo sa nessuno. Anche se lo sospetteranno visto che è da parecchio tempo che sono costantemente di malumore.

Smettila di guardarmi così, porca troia!

"Cerca di essere più convincente la prossima volta. E pensa bene a quello che ti ho detto" dice, dandomi una pacca sulla spalla e allontanandosi, lasciandomi qui da solo.

Che stronzo!

Uno stronzo che ha ragione però. Perché per quanto mi sia difficile ammetterlo anche a me stesso, quella ragazzina mi piace. E non ho la più pallida idea di quale sia il motivo!

All'inizio mi stava veramente antipatica, con quel carattere gelido che riserva solo al sottoscritto e poi, non so bene quando è iniziato, mi son reso conto che mi dà fastidio vederla ridere e scherzare con tutti, tranne che con me.

Sei geloso!

Ci mancava solo la dannata vocina! Somiglia pure a quella di Zacky!

Che devo fare? I nostri battibecchi e litigi sono le uniche occasioni in cui mi parla, altrimenti mi evita come la peste. Non posso smettere di stuzzicarla.

E poi mi piace guardarla mentre mi risponde a tono, incazzata e con gli occhi che mandano scintille!

Basta! Non ci devo più pensare.

Lascio gli spiccioli sul tavolino ed esco dal bar per tornare al bus.

Davanti alla porta, ci sono Zacky, Dave e Chris. Questi ultimi due sembrano eccitati per qualcosa e Lei non smette di sorridere in direzione del mio amico.

Cazzo, se mi dà fastidio!

Respiro a fondo e cercando di mascherare il mio stato d'animo, mi avvicino al gruppetto.

"Hey Brian"

"Ciao Dave" rispondo. " Chris" dico, facendole un cenno con la testa.

"Brian"

Mi ha mai chiamato per nome, prima d'ora?

"Uhm vi vedo felici. Che è successo?"

"Andiamo a vedere gli Slipknot stasera" mi risponde Chris. L'ombra del sorriso di prima ancora sulle labbra.

"Oh sono contento per voi"

Si Zacky, sono stato gentile. E' inutile che mi guardi con quell'espressione vittoriosa.

"Bhe noi andiamo. Vogliamo stare in prima fila"

"A quest'ora? Siete pazzi"

"Lo sappiamo Gates" dice Chris, con un ghigno per poi salutare e andarsene col fratello.

"Vedo che ti sei deciso a cambiare atteggiamento" esclama il mio amico.

"Non ti ci abituare. Mi diverto troppo a stuzzicarla"

"Sei un coglione, sappilo!"

Grazie ZeeVee.

 

---

 

Il concerto è terminato da poco meno di mezz'ora quando finalmente riusciamo ad uscire dal locale.

"Wow, sono stati grandiosi" esclama mio fratello. Non so come ha fatto a rendersene conto, visto che si è buttato nel pogo non appena ha sentito le note di "Before I forget".

"Grandiosi è un eufemismo. Dio mio, la voce di Corey è perfetta. E' un dio."

E che nessuno osi dire il contrario. Una voce come la sua ce l'hanno in pochi.

Dave annuisce, mentre ci incamminiamo verso il nostro bus. Non c'è nessuno in giro a quest'ora, siamo avvolti dal silenzio e dalle chiacchere lontane della gente che come noi era allo show.

Siamo nei pressi del tourbus degli Avenged quando mi accorgo che c'è ancora la luce accesa, così decido di andare a salutare Zacky. Ha insistito tanto stamani perché gli raccontassimo del concerto non appena fossimo tornati.

"Dave, vado un attimo da Zacky a dirgli del concerto. Vieni anche tu?"

"No, sono stanco morto. Vado a dormire. Salutamelo"

"Okay. 'Notte"

Mi saluta e se ne va. Busso alla porta e aspetto che qualcuno mi apra.

Finalmente vedo la porta aprirsi.

Ah è Gates.

"Ciao, c'è Zacky?"

Mi fa entrare, senza dire una parola. Sembra incazzato. Magari l'ho disturbato.

"No, il tuo amichetto non c'è. E' uscito"

"Ah okay. Vado allora. Gli racconterò domani"

"Puoi aspettarlo qui.. se vuoi" aggiunge.

Che ti succede Gates? Sembri…gentile.

Annuisco, prendendo posto di fronte a lui.

"Vuoi una birra?" chiede, alzandosi per andare verso il frigo.

"No grazie"

Prende quello che gli serve e torna a sedersi davanti a me.

Mi guardo attorno, imbarazzata, visto che è da quando sono entrata che mi fissa. Ha uno sguardo strano.

Ti prego, parla, dì qualcosa. E smettila di guardarmi.

"Ehm..gli altri dove sono?" domando, per spezzare il silenzio.

Sbatte la bottiglia sul tavolo. Ora si che è arrabbiato. Ma che ho fatto?

"Se non ti va di stare qua da sola con me, nessuna ti obbliga a rimanere"

Ma che cazzo sta blaterando? E' l'alcool che gli da alla testa, stasera?

Adesso mi sente.

"Era solo una domanda Gates. Non mi pare di avere fatto osservazioni su di te. Pensi di essere sempre al centro del mondo? Bhe ti sbagli"

"Ascoltare quel baccano stasera ti ha resa ancora più acida. E io che pensavo fosse impossibile"

Regola numero uno: mai offendere in nessun modo i miei gruppi preferiti. Soprattutto se ti chiami Synyster -sono un coglione- Gates.

"Come hai detto, scusa? baccano?"

"Si hai sentito bene. Baccano. Gli Slipknot fanno quello e basta. Non dirmi che è musica."

Eh no mio caro. Adesso me la paghi.

"Senti caro, solo perché ti credi il Dio della chitarra, della musica e del mondo in generale, non ti devi permettere di insultare gli altri, ok? E almeno loro non sono seguiti da fangirl che apprezzano solo l'aspetto fisico come fanno con te."

Ride. Ma è scemo o cosa?

"Almeno io ho qualcuno che mi apprezza. Tu invece?"

Ma come si permette? Brutto cafone, arrogante, pezzo di m..

"Meglio soli che male accompagnati. Se tu ti accontenti delle quindicenni arrapate, cavoli tuoi"

"Quindicenni? Guarda che sono fidanzato, Miss Acidità"

"Dio, povera ragazza" dico, alzando gli occhi. "Dev'essere proprio disperata per stare con uno stronzo come te"

"Non è che sei gelosa invece?"

Ah ah ah. Io gelosa? figuriamoci.

"Ahahah quanto sei simpatico. Ti ricordo, Synyster Gates dei miei stivali, che litighiamo da quando ci siamo conosciuti. E sai perché? Perché sei l'essere più arrogante, vanitoso, maleducato, antipatico e viscido che io abbia mai conosciuto"

Sono un fiume in piena. Ormai non riesco a fermarmi, gli sto dicendo chiaro e tondo quello che penso di lui.

Mi alzo in piedi, in preda alla furia più nera, visto che mi sta ridendo in faccia.

"E ultima cosa! TI DETESTO"

Anche lui è in piedi adesso. A pochi centimetri da me.

"Maledetto il giorno che ti ho conosciuto!"

Ma cos-

Perché diavolo mi sta baciando?

 

 

 

Toh colpo di scena XDDD

Spero vi sia piaciuto!

Grazie mille a chi recensisce sempre (vi amo <3) e a chi legge (lasciate un commentino, dai XD).

Un bacio

 

BlueAndYellow: eheheh quei due sono l'antidepressivo per eccellenza XD Grazie mille per il commento^^  Spero ti sia piaciuto pure questo capitolo. Ciau

Blinkina: ciaoo… io ormai la so a memoria quella scena XD non ho potuto non inserirla nella ff.  Spero ti sia piaciuto anche questo cap. Grazie per la recensione ^_^ baci

FrankieLou:  Bello e pericoloso pure X__X  Grazie per il commento Frà :****

The Fantasy: ahaha ma magari mi fossi ubriacata con loro (darei un rene per farlo XDD)! Ho solo guardato il video di Syn ubriaco un centinaio di volte :°°°D Grazie mille per il commento. Spero ti sia piaciuto pure questo capitolo =D baci

Manko: esattooo!!! Amo troppo quelle scene. non ho potuto non metterle :°D Grazie per il complimento e per la recensione *.* Spero ti sia piaciuto pure questo capitolo! ciau

blaise_sl_tr07 : Si quei due son cretini ma il Syn si è dato una mossa dai XDD Spero ti sia piaciuto anche questo capitolo!Grazie mille per il commento (sei tu che mi hai fatto sorridere stavolta =D).baci

 

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


SYn

Capitolo 8

Dopo quello che è successo con Brian, non ci siamo più visti, o per meglio dire, ho fatto di tutto per evitarlo, anche se è quasi impossibile visto che è sempre nelle vicinanze. Quando siamo sul palco e lui è nei paraggi cerco di non guardarlo e mi comporto come se non esistesse, se i miei compagni escono con gli Avenged io rimango nel tour bus rifilando scuse patetiche a chiunque mi chieda il motivo del mio isolamento. Che dovrei dire? Scusate ma non esco perché Synyster-testa di cazzo-Gates mi ha baciata, nonostante ci odiamo, e non so come comportarmi? Naaa non mi sembra la risposta esatta, visto che nessuno deve sapere di questa cosa.

E' una cosa tra me e lui. Che poi mi domando perché mi abbia baciato, visto che l'ho insultato e gli ho detto che lo odio.

Vallo a capire quel mononeurone.

In questa settimana però, ho avuto modo di osservarlo da lontano, per cercare di comprendere qualcosa riguardo alla reazione che ha avuto quella sera ma niente. L'unica cosa che ho scoperto è che quello che provavo per lui è cambiato.

Che cavolo mi sta capitando?  Insomma, lui è Brian Haner Jr. L'essere più pomposo, egocentrico, narcisista che io abbia mai conosciuto. E' insopportabile!Credo che nessuno mi abbia mai fatto irritare così tanto come ha fatto lui in queste settimane passate insieme.

E poi ci odiamo, dalla prima volta che ci siamo incontrati. Lui non sopporta me e io non sopporto lui. Facile da capire,no?

E allora perchè da un pò di giorni mi ritrovo a pensare a lui, in modo totalmente diverso da prima? Non riesco più ad insultarlo o a prenderlo in giro. No!Ora mi capita di pensare alla sua risata stupida quando ride per una battuta del Rev, al sorriso che rivolge ai fan mentre suona, o a lui mentre suona. E qui viene la parte peggiore. Lo trovo sexy. Da morire. Chissà cosa direbbe Claire se lo sapesse. Probabilmente esclamerebbe trionfante "te l'avevo detto! quell'uomo è perfetto" Già perché la mia bassista stravede per lui, come musicista prima di tutto e poi come ragazzo: dice che è talmente bello da non sembrare reale. Quando me lo disse la prima volta, dopo averlo conosciuto, le scoppiai a ridere in faccia e iniziai a elencare i suoi difetti.

Difetti che ora, riflettendo bene, non esistono per niente.

Argh ti odio Synyster Gates. Per colpa tua e di quel bacio me ne sto qui a pensare a te come un' adolescente innamorata.

Ma tanto non sono innamorata di te. No.

Basta, sto delirando!

Forse è meglio se esco a prendere una boccata d'aria e a comprare qualche birra, dato che il frigo è vuoto.

Non faccio in tempo ad alzarmi dal divanetto che la porta del bus si apre. E chi può essere se non quel rompipalle a cui stavo pensando? Sembra che lo faccia apposta ad apparire nei momenti peggiori.

"Che ci fai qui?" lo aggredisco. Proprio non ho voglia di vederlo, dopo tutti gli sforzi che ho fatto per evitarlo. E' da una settimana che non ci incontriamo e adesso me lo devo proprio trovare davanti?

Mi guarda e col suo solito ghigno risponde: "A dire il vero mi hanno mandato i tuoi amici. Mi hanno detto di controllarti! Sai, piccola, una bambina come te non dovrebbe stare tutta sola! Potrebbe fare brutti incontri." e scoppia a ridere mentre si siede esattamente dove c'ero io pochi istanti fa.

A che gioco sta giocando? Fa finta che non sia successo niente?

"Come te, infatti!" rispondo. "E comunque stavo uscendo quindi se non ti dispiace, alza le chiappe e vattene"

Senza aspettare una risposta, prendo la borsa ed esco. Fuori c'è un venticello piacevole, l'aria sul viso mi sta già calmando. Inizio a camminare verso il supermercato non lontano da qui ma poco dopo vengo affiancata da Brian che, mani in tasca e sigaretta in bocca, mi guarda come se stesse aspettando qualcosa.

"Beh che c'è? Ora mi segui pure?"

Continua a guardarmi senza degnarmi di una risposta e poi volta lo sguardo davanti a sé continuando a camminare.

Mah mica lo capisco io questo qui. E' pazzo.

"Sai, Gates, devi avere qualche rotella fuori posto"

"Adesso l'hai scoperto piccola? Dai vieni che ti porto a prendere una birra" e nel dirlo mi mette un braccio attorno le spalle e mi stringe a sé.

Rimango basita dalla rapidità con cui cambia atteggiamento.

"Toglimi le tue manacce di dosso!e smettila di chiamarmi piccola!"

Ovviamente non si muove, anzi mi stringe ancora di più. Ad essere sincera la cosa non mi dispiace ma non devo darlo a vedere.

"Sai che ci sono donne che pagherebbero qualsiasi cifra per stare al tuo posto?Smettila di lamentarti! Sei una lagna"

Ma come osa? Brutto cafone che non è altro.

Mi scrollo con cattiveria dal suo pseudo abbraccio e aumento il passo per allontanarmi il più possibile da lui.

Ma chi lo vuole?!Se sono una lagna, poteva starsene in pace da solo e non venire a disturbare.

Sono davanti al supermarket quando arriva lui e prendendomi per un braccio mi trascina nel pub qui di fronte.

"Gates, lasciami. Subito!" gli ordino, senza risultati . Testardo com'è fa quel cazzo che gli pare ogni volta che vuole. "mi fai male!"

Sento la stretta al braccio allentarsi e con delicatezza mi fa entrare nel locale.

Non c'è nessuno tranne noi, il barista e due alcolizzati al bancone.

Brian mi fa cenno di sedermi al tavolo qui vicino all'entrata mentre lui si allontana per ordinare da bere.

Lo guardo mentre torna da me con due boccali di birra.

"Tieni!" mi dice.

Lo ringrazio e inizio a bere, per evitare di aprir bocca e sputargli addosso le cattiverie che ho in mente.

Anche se l'ho seguito fin qui, non vuol dire che non sia incazzata per come si è comportato. E sopratutto non mi sono dimenticata del bacio.

"Scusa per prima, non volevo offenderti. E' che riesci a tirar fuori il peggio di me" mi dice con un sorriso e passandosi una mano tra i capelli.

Ed ecco che tutti i buoni propositi se ne vanno a puttane, annientati da quel sorriso pressochè perfetto che mi rivolge.

Però, seriamente, non riesco a capire perchè si comporta così. Una settimana di silenzio e poi arriva qui, si scusa e diventa il ragazzo più dolce del mondo?!

Dov'è finito il vero Synyster Gates?

"In fin dei conti, sono stata io ad iniziare. Mi rendo conto che a volte sono insopportabile." Oddio, che sto facendo! Mi sto davvero scusando? No no, in questa birra dev'esserci qualcosa di strano. Io non mi sarei mai scusata con lui.

"A volte? Diciamo che lo sei sempre" dice scherzando.

Riesce a farmi scappare una risata ma veniamo interrotti subito dalla suoneria del suo cellulare.

 

---

 

Maledetto cellulare!

Rispondo al telefono senza guardare chi mi chiama.

"Seh?"

"Amoreeee, come stai?"

"tutto ok..tu?"  rispondo col mio solito tono scazzato. E' Michelle, la mia ragazza. Non ho proprio voglia di parlare con lei, soprattutto ora che io e Chris ci siamo chiariti. Più o meno.

"Si..tutto bene anche io. Ma ti disturbo?" la voce dispiaciuta di Michelle mi fa sentire un po’ in colpa così con il tono più sincero possibile le dico "No figurati..sono a farmi una birra con…un amico"

A Chris va quasi di traverso la birra che sta bevendo e mi guarda con un sopracciglio alzato come a chiedermi spiegazioni.

Dopo aver scambiato altre inutili chiacchiere con Michelle, riattacco e rivolgo l'attenzione alla ragazza che mi sta di fronte.

E' persa a contemplare il contenuto del boccale come se volesse sprofondarci dentro, un ciuffo di capelli nero pece le copre l'occhio destro e si morde le labbra come se fosse agitata per qualcosa.

"Ehm…era la mia ragazza" le spiego, per dare un taglio al silenzio che si era creato.

"Si l'avevo intuito. Mi sorge solo un dubbio" dice, puntando i suoi occhi violacei nei miei.

La guardo in silenzio, incoraggiandola a proseguire. E' così seria che un po’ mi preoccupo per cosa sta per dire.

"Dimmi, da quand'è che sono diventata uomo?" chiede, soffocando una risata.

Scoppio a ridere, sollevato per il tono scherzoso che ha usato; proprio ora che stiamo parlando da persone civili non vorrei rovinare tutto.

"Ti assicuro che non sei un uomo , solo che se lo avessi detto a Michelle a quest' ora ce la ritroveremmo qui davanti"

"Gelosa la tua tipa,eh?" dice prima di bere l'ultimo goccio di birra che le è rimasto.

Però, beve la piccola. Forse è l'alcool che la fa stare buona.

Annuisco e senza pensarci due volte le parlo di Michelle, di come siamo diversi l'uno dall'altra, di quanto mi stia costantemente addosso ogni volta che sono in tour. E soprattutto, di quanto siamo in crisi.

E Chris ascolta, annuendo e ridendo quando faccio una delle mie battute sceme.

Non so nemmeno io perché le ho raccontato tutte queste cose. Forse voglio solo farle vedere come sono veramente, senza la stupida maschera d'arroganza che ho quando sono con lei.

"Sai, dovresti ridere più spesso" le dico mentre usciamo dal pub. Devo tenerla stretta a me per evitarle di cadere per terra. Forse farle bere altre 2 birre non è stata l'idea migliore del secolo ma lei mi ha assicurato che l'alcool lo regge benissimo e io come un cretino ci ho creduto. Adesso non riesce a reggersi in piedi ma non è ubriaca; è semplicemente brilla però sveglia come al solito.

"Syn Syn, cosa direbbe la tua ragazza se ti sentisse dire queste cose,eh? vergognati" dice dandomi un pizzicotto sul braccio.

"Ahia scema, mi fai male"

Quando arriviamo al tour bus, gli altri sono ancora fuori e conoscendo almeno i miei amici, so che passeranno ore prima che tornino.

"Dai gli altri sono ancora fuori. Vieni con me, non mi fido a lasciarti da sola"

La verità è che non voglio separarmi da lei. Ho paura che se ci allontanassimo adesso, tutto ritorni com'era prima.

Chris mi segue in silenzio, senza fare storie. E' strano vederla così calma; lei che di solito è un vulcano sul punto di esplodere.

Non appena entriamo, si stende sul divano e chiude gli occhi.

"Come mi gira la testa!" sussurra.

Mi siedo vicino a lei e le chiedo se vuole qualcosa.

Inizio a sentirmi veramente in colpa per averla fatta bere. E la cosa non dovrebbe succedere visto che ha 22 anni, è grande e sa badare a se stessa ma in questo momento, sembra così piccola e indifesa che mi fa tenerezza.

Ed è strano per me provare questo sentimento ora. Non è mai successo nemmeno in questi anni di relazione con Michelle.

"A che pensi?"

Mi giro verso Chris e vedo che mi sta guardando con quei suoi occhi dal colore rarissimo, resi lucidi dall'alcool.

"Mah niente di che. Come stai?" le chiedo, cambiando discorso.

Lei si alza e si mette seduta dicendo che sta meglio; poi apre bocca come se stesse per dire qualcos'altro ma si ferma.

Sorrido guardandola, sembra una bambina.

"Senti Brian, posso chiederti una cosa?"

Annuisco e lei continua " Perché l'altra sera mi hai baciato?"

Wow diretta. Ma ora che le dico?

Se le dico la verità mi scoppierà a ridere in faccia. Mi sopporta a malapena, e solo perché oggi abbiamo parlato come persone normali questo non vuol dire che io possa dirle che mi piace. Che le rispondo?

Pensa Brian, pensa. Metti in moto quei neuroni alcolizzati che ti ritrovi!

"Ehm.. era l'unico modo per farti stare zitta!Insomma, sembravi una mitragliatrice, non volevi saperne di fermarti così ti ho baciato "

Ma come cazzo m'è uscita? Adesso come minimo, mi prenderà a ceffoni, a pugni, mi dirà che mi odia e addio!

Il suo sguardo infatti è cambiato ma non capisco se è incazzata o altro. Sembra quasi triste però.

Poi scoppia a ridere.

Ho sempre pensato che fosse un po’ schizzata ma ora ne sono sicuro al 100%.

"Si può sapere che c'è da ridere? Da te mi sarei aspettato pugni, schiaffi, calci ma non risate" le dico, anche un po’ seccato. Mi sento preso per il culo.

"Povero, si sente offeso" replica facendomi il verso ma sento chiaramente una nota malinconica nella sua voce "Beh grazie per avermelo detto. Finalmente ho le idee più chiare" e poi si avvicina, titubante.

La sue labbra sono a pochi millimetri dalle mie, sento il suo respiro che si fonde col mio. Dio solo sa quanto ho desiderato sfiorare ancora le sue labbra dopo il bacio che le ho rubato l'ultima volta e finalmente il momento è arrivato.

La sua bocca è quasi sulla mia quando la porta del bus viene spalancata e Johnny entra, inciampando sui suoi stessi piedi.

"Ops…ho interrotto qualcosa?"

 

 

 

 

Ed ecco anche l'ottavo capitolo =D Altri tre e poi la ff è conclusa ;_;

Ringrazio ancora tutti coloro che leggono e ovviamente, chi recensisce.

Baci :*

BlueAndYellow: ciau! Eh si finalmente il Syn si è svegliato xD E adesso sai anche cosa ne pensa Chris! Spero ti sia piaciuto anche questo capitolo! Grazie mille per il commento *_* Baci

blinkina: ciaooo =D heheh Syn ogni tanto fa qualcosa di buono XDDD Allora che ne pensi della reazione di Chris? E' quella che pensavi? =D Grazie ancora per la recensione! baci ps: anche io adoro gli Slipknot *Q*

The Fantasy: ciaooo! muahah guarda, se non fossi io l'autrice della ff non avrei immaginato nemmeno io che Syn facesse una mossa così, per cui direi che non sei rinco per niente ( o forse lo siamo in due XD Scherzo!) Uhm dunque, fin che mi ricordo, si il titolo è preso dalla canzone dei TDG perché è quella canzone che mi ha fatto venire in mente la ff *_* e poi che altro dovevo dire?! ah si..il pigiamino ruleggia eccome U_U e poi parla Syn che si mette le camicie giallo canarino :°D Grazie per il commento e spero che ti sia piaciuto anche questo capitolo! Baci

FrankieLou: con tutto l'alcool che ingerisce Syn dovrebbe essere l'uomo più sincero del mondo :°°D grazie Frà :********************

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


SYn

Capitolo 9

 

"Chris tesoro!Fatti abbracciare. Lo sapevo che tu e Brian siete fatti l'uno per l'altro"

Mentre Claire mi stritola in un abbraccio soffocante, il mio povero cervellino ancora intontito dalla semi sbornia di ieri, cerca di rielaborare le sue parole.

Tu…Brian…l'uno per l'altro…

Ma di che cazzo sta parlando?

"Uhm Claire? si può sapere che stai blaterando? Io e Brian?"

Finalmente la mia amica si stacca e inizia a raccontarmi ciò che ha saputo.

"Insomma, ero fuori dal bus per fumarmi una sigaretta e ho visto arrivare Zacky con un sorrisone in faccia, come se avesse vinto la lotteria. Allora gli ho chiesto come mai fosse così felice e mi ha raccontato tutto di ieri sera. Tu e Brian!Ah come sono contenta."

"Raccontato cosa? Spiegati, per dio!"

"Ma come cosa? Del bacio,no? Non dirmi che non ti ricordi niente" dice, mettendo su un broncietto. Che pettegola che è.

"Ah quello"

Rapidamente i ricordi di quello che è successo mi riempiono la mente e subito dentro di me, si spezza qualcosa. Come ho potuto pensare anche solo per un momento che a lui interessasse qualcosa di me?! Sono stata una stupida, un'illusa.

"Lo so che stai pensando. Avresti dovuto dirmi tutto tu è vero, però so come sei fatta. L'importante è che tu e Brian finalmente vi siete dichiarati"

Magari fosse andata così. Per lui è stato tutto un gioco mentre io ci sono cascata in pieno.

Rapidamente la rabbia verso me stessa si impossessa di me.

"Dichiarati?! Brian è fidanzato. Da secoli. E non gliene può fregare un cazzo di questa povera deficiente. Volete capirlo tutti, si o no?"

Claire mi guarda sconvolta.

So di aver reagito in maniera troppo forte ma ci sto male. Mi sono resa conto che lui mi piace veramente ma non riesco a capacitarmi di come possa essere passata dall'odiarlo a provare qualcosa per lui. E' bastato un pomeriggio in sua compagnia per spazzare via quelle che credevo certezze e farmi arrendere di fronte all'evidenza.

Esco di corsa dal bus per non far vedere che ho gli occhi pieni di lacrime al solo pensiero di Brian e la sua ragazza.

Sono stata una cretina a baciarlo ieri sera. Mi ha detto chiaramente che non gliene importa niente di me, che il bacio dell'altro giorno era solo un gioco, un modo per zittirmi ma ho avvertito comunque il bisogno di sentire di nuovo le sue labbra sulle mie e senza pensarci due volte l'ho fatto. Adesso si che le cose non saranno più come prima.

Dio, quanto sono stupida!

E per di più quel pettegolo di Johnny ci ha visti e ha spifferato tutto ai quattro venti.

Maledizione!

Imprecando mentalmente, non mi accorgo nemmeno di dove sto andando finché non vado a sbattere contro qualcuno e cado a terra.

Con il sole che mi colpisce in faccia non riesco a vedere chi è il ragazzo che mi è venuto addosso ma accetto volentieri la mano che mi sta porgendo per aiutarmi a rialzarmi.

Una volta presa la sua mano, mi tira leggermente verso di sé e gli finisco addosso, perdendo l'equilibrio.

"Devo pensare che ti piaccia starmi così appiccicata?"

Riconoscerei quel tono di voce ovunque.

Sbuffo, allontanandomi da lui

"Possibile che tu sia sempre in mezzo ai piedi?"

So che non ne ha nessuna colpa ma sono talmente frustrata e irritata che urlerei addosso anche al primo passante che trovo.

Mi guarda stranito e…forse mi sbaglio ma sembra ferito.

Sarà solo una mia impressione, uno stupido scherzo della mia mente.

"Scusa, non volevo. E' che non è una buona giornata, tutto qui." gli dico, cercando di giustificarmi per il comportamento a dir poco maleducato e allontanandomi da lui.

Fa troppo male stargli vicino.

Lui mi sorride e mi fa l'occhiolino, come per dire che capita a tutti.

"Dove stavi andando di bello?" chiede.

Già, dove sto andando? Bella domanda.

Ovunque io voglia andare non riuscirei comunque a sfuggire da lui.

"Non lo so. Sono semplicemente scappata dal bus." replico, facendolo ridere."Tu invece?"

"Stavo andando in spiaggia a fare una passeggiata. Ho visto che non c'è nessuno. Vuoi venire?"

Forse sono in preda ad un attacco di masochismo, perché accetto senza pensarci due volte e insieme ci incamminiamo verso la spiaggia.

Passeggiare in riva al mare è rilassante e per un po’, riesco a calmarmi e addirittura a godere della compagnia di Brian, senza pensare troppo alle conseguenze. Ho perso la nozione del tempo stando qui con lui a chiacchierare in riva al mare, con l'acqua che ci solletica i piedi e l'odore salmastro che ti si attacca addosso.

Abbiamo parlato di tutto e di più, dalle cose più stupide a quello che mi ha riferito prima Claire.

"Zacky patirà le pene dell'Inferno non appena l'avrò vicino, vedrai" dice con tono serio e convinto, guardando verso l'orizzonte.

E' così buffo che è impossibile non ridacchiare di fronte alla sua espressione.

Sto ancora ridendo quando lui mi si butta addosso, facendomi stendere sulla sabbia.

Il mio cuore inizia subito a pulsare più velocemente.

"Mai ridere di Synyster Gates. Ricordalo" e inizia a farmi il solletico.

Peccato che su di me non faccia nessun effetto; cosa che Brian non gradisce particolarmente visto l'occhiata che mi rivolge.

"Non è possibile. Resisti pure al solletico. Sei un robot" esclama, facendomi sorridere..

Ride anche lui per poi diventare serio all'improvviso.

Si avvicina lentamente al mio viso per poi sussurrarmi all'orecchio "Sei ancora più bella quando ridi". La mia mente torna subito a ieri pomeriggio.

Mille brividi mi percorrono la schiena sentendo le sue parole e il suo respiro sulla mia pelle.

Inizia a sfiorarmi il collo con le labbra per poi baciare ogni centimetro di pelle scoperta.

No, non posso cedere. Per lui tutto questo non significa niente.

"Brian.. io n-"

"Sshh! Adesso non c'è nessuno ad interromperci,no?" sussurra.

Mi perdo nei suoi occhi e totalmente inebriata di lui, annuisco appena mentre mi accarezza lievemente il fianco e dopo interminabili istanti, posa le sue labbra sulle mie.

Mi stringo a lui, passandogli una mano tra i capelli corvini e attirandolo verso di me mentre le nostre lingue si scontrano e giocano con passione.

Ci separiamo solo quando i nostri polmoni sono in carenza d'ossigeno, per poi baciarci di nuovo.

 

---

 

"Hey Brian...forse è meglio se andiamo" mormora Chris, allontanandosi appena da me e percorrendo con le dita i profili dei miei tatuaggi, provocandomi brividi su tutto il corpo.

E' da un po’ che è stretta tra le mie braccia mentre siamo distesi sulla sabbia poco lontani dal bagnasciuga.

Apro gli occhi di malavoglia per poi seguire con lo sguardo i suoi movimenti; sto così bene qui con lei, senza nessun ficcanaso e nessuna fidanzata che disturba però ha ragione, è meglio tornare dagli altri. Si staranno chiedendo dove siamo finiti.

Mi alzo per poi tenderle la mano e aiutarla ad alzarsi

"Mi sento la sabbia dappertutto" sbotta, mettendo un broncetto adorabile.

No ALT! Ho veramente pensato la parola 'adorabile'? dev'essermi andato in pappa il cervello davvero, come continua a dirmi Zacky, altrimenti non mi sarebbe mai passato per la mente un aggettivo così...dolce.

"A che pensi?" il flusso dei miei pensieri viene interrotto dalla sua voce curiosa mentre mi guarda con un sorriso luminoso sul volto e si sistema i capelli.

"Niente di importante" dico abbozzando un sorriso ma la vedo rabbuiarsi un po’ mentre sposta lo sguardo davanti a sé.

La osservo per  un po’ ma lei sembra non accorgersene, lo sguardo ancora dritto verso l'orizzonte.

"Hey che c'è?" le chiedo afferrandogli la mano e stringendola nella mia.

Finalmente esce dallo stato di apatia in cui era caduta e si volta verso di me.

I suoi occhi sono velati da un velo di tristezza ma tenta comunque di sorridermi, forse per tranquillizzarmi.

Si fa seria per un attimo e poi parlare

"Credo…credo che dovremmo discuterne"

Mi sono perso un passaggio. Discutere di cosa?

Il mio silenzio deve averle fatto capire che sono confuso perché si appresta a spiegare le sue parole

"Parlare di quello che è successo. Sono…cioè, non capisco perché l'hai fatto" farfuglia imbarazzata mentre continuiamo a camminare, mano nella mano.

Sospiro per poi fermarmi e attirarla vicino a me.

Le alzo il mento con due dita e i nostri sguardi finalmente si incontrano di nuovo.

"Secondo te perchè l'ho fatto?"

"Non lo so.. magari per te è stato tutto uno scherzo, un modo per divertirti"

Divertirmi? Pensa veramente che sarei capace di uno cosa simile? Con lei soprattutto?

A giudicare dal suo sguardo malinconico, sembra che lo creda davvero.

Dio, quanto si sbaglia.

"Ho mentito ieri sera. Non ti ho baciata per farti stare zitta. Così come non ti ho baciata poco fa per divertimento. La verità è che..."

Dai dillo. Non è difficile.

"..è che mi piaci. E so che può sembrare impossibile visto che fino a pochi giorni fa eravamo convinti di odiarci ma è così. Mi piaci."

Se non fossi così nervoso, riderei di me stesso. Mi sembra di essere tornato indietro nel tempo, a quando ero un adolescente impacciato e timido di fronte alle ragazze.

Torno a guardare Chris, che mi scruta per un attimo, come a voler essere sicura di quello che ho detto, per poi sorridermi e baciarmi.

La stringo a me. Ora che sa tutto, non la lascerò più andare via.

"Per la cronaca, anche tu mi piaci" risponde, ridacchiando un po’.

E' bello vederla così felice e sorridente.

Non ha idea di quanto mi faccia impazzire il suo sorriso. Basterebbe che ascoltasse i battiti del mio cuore per saperlo.

 

---

 

E' quasi sera quando faccio ritorno al bus, felice ed emozionata.

Ho trascorso l'intera giornata con Brian, passeggiando per le strade affollate di Miami e ammirando la splendida spiaggia di South Beach, godendo di ogni attimo in sua compagnia.

E' incredibile come le cose siano cambiate nell'arco di poche ore. Stamattina mi sentivo un'illusa, una stupida, convinta di non essere minimamente ricambiata nei miei sentimenti mentre adesso mi sembra di essere la ragazza più felice della terra.

C'è solo un'unica cosa che mi resta da fare per rendere davvero perfetta questa giornata: scusarmi con Claire.

Fortunatamente,è nel bus quando rientro. Seduta sul divano, sta sfogliando distrattamente una rivista di gossip.

"Hey" dico, per farle notare la mia presenza.

Alza gli occhi per poi salutarmi distrattamente con un debole "Ciao".

L'inizio non è dei migliori ma non devo scoraggiarmi.

Mi siedo vicino a lei e prendo un respiro profondo. Ho sempre avuto difficoltà a chiedere scusa alle persone per i miei comportamenti ma devo mettere da parte l'orgoglio e parlare.

"Senti Claire, io…voglio chiederti scusa per come ti ho risposto stamattina. Tu non c'entravi niente e mi sono sfogata su di te ingiustamente"

Fa finta di non prestarmi attenzione ma so bene che mi sta ascoltando, perciò continuo a parlare.

"Il fatto è che mi piace Brian e fino a stamattina pensavo di non avere speranze con lui, quindi…sentirti dire che ci siamo dichiarati mi ha fatto star male. Ma non avevo nessun diritto di risponderti così, visto che tu non sapevi niente. Scusami"

Evvai, ce l'ho fatta.

"Fino a stamattina…?" chiede, con un sorriso, mettendo da parte il giornale,

Certo, adesso i gossip li vuole sentire con le sue orecchie.

Mi metto comoda e inizio a parlare.

Di cose da raccontare ce ne sono a volontà.

 

 

 

 

Ed ecco il nono capitolo =D

Spero vi sia piaciuto!

Un ringraziamento infinito a Blinkina, BlueAndYellow, The Fantasy e FrankieLou che commentano sempre <333

 

 

 

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


SYn

Capitolo 10

 

Se dovessi descrivere con una parola le ultime due settimane credo non ci riuscirei. Sono state troppo intense, emozionanti, felici, sorprendenti.

Ecco, forse 'sorprendenti' è l'aggettivo più adatto, soprattutto per quanto riguarda Brian.

Si è rivelato essere totalmente l'opposto del personaggio che interpreta quando è sul palco, come in questo momento, e da come pensavo.

L'ho sempre giudicato male, fermandomi alle apparenze.

Se quando è Synyster Gates può sembrare freddo, uno sbruffone e un divo, in realtà, quando è se stesso, è completamente differente. E' un ragazzo semplice, divertente, solare, che ama divertirsi e fare cazzate.

Ed è proprio per questo che, più tempo trascorro con lui, più mi rendo conto di avere completamente perso la testa. E la cosa mi fa un po’ paura, a dir la verità, perché non mi sono mai sentita così coinvolta in un rapporto di coppia.

Mio fratello continua a dire che sono totalmente e irrimediabilmente innamorata di Brian e credo proprio che abbia ragione, anche se è strano, visto che le cose tra di noi sono cambiate così in fretta da lasciarmi un po’ stordita.

Forse è proprio perché questo sentimento è stato del tutto inaspettato, che lo rende ancora più bello.

Persa nei miei pensieri, mi rendo conto che i ragazzi hanno finito di suonare solo quando sento Brian che mi chiama.

"Terra chiama Chris…terra chiama Chris"

"Presente!" rispondo con un sorriso.

"Ti eri incantata a guardarmi, dì la verità. E' impossibile resistermi"

"Ma sentilo! Mr sono il più figo del mondo" dico, dandogli una leggera pacca sul braccio e lui, in cambio, mi spinge addosso al muro dietro di me e intrappola le mie labbra in un bacio mozzafiato.

"Wow…è suonare che ti fa quest'effetto?" gli chiedo, con un sorriso malizioso.

"No, sei tu" risponde lui, guardandomi con i suoi grandi occhi color cioccolato. Rischio di per dermici dentro ogni volta che mi specchio in essi.

Mi accarezza la guancia con una mano e mi ruba un altro bacio, più dolce questa volta.

Rimaniamo qui da soli, incuranti di quello che accade intorno a noi, per un po’, fino a quando decidiamo di andare a bere qualcosa con gli altri.

Arriviamo nella stanza dove sono riuniti i nostri amici giusto in tempo per sentire Matt che deve fare un annuncio.

"Siete arrivati in tempo.. Stavo dicendo che Val ha organizzato una festa per domani, visto che torniamo a Los Angeles"

Gioisco dentro di me al solo pensiero di rivedere i miei genitori e la mia città, dopo un mese di tour ma Brian non sembra essere dello stesso parere.

Lo sento irrigidirsi di fianco a me, per poi interrompere il contatto tra le nostre mani e allontanarsi, in direzione del tavolo degli alcolici.

Che gli è preso?

Incrocio lo sguardo di Zacky, che ha seguito tutta la scena, e dalla sua alzata di spalle capisco che neppure lui ha compreso il gesto di Brian.

Prendo posto vicino a mio fratello e mi lascio coinvolgere nella conversazione, lanciando qualche occhiata preoccupata a Brian, che se ne sta lì tutto solo a bere e a fumare.

Proprio non capisco perché abbia reagito così, anche se a pensarci bene, è da un paio di giorni che al solo sentir nominare Los Angeles diventa distante e pensieroso, come perso in un mondo tutto suo.

Voglio parlargli non appena saremo soli.

 

---

 

Fortunatamente l'occasione per parlare con lui si è presentata relativamente presto. Sono quasi le  due del pomeriggio e fra qualche ora dovremmo arrivare a Los Angeles. Mentre i componenti degli Avenged Sevenfold e della mia band sono nella zona notte dei rispettivi bus a riposare, io e Brian siamo nel piccolo salottino del suo bus a guardarci un film, anche se non stiamo realmente prestando attenzione alle immagini che scorrono davanti ai nostri occhi.

Io, seduta sulle sue ginocchia, gli passo la mano tra i capelli corvini osservando il suo profilo e l' espressione seria e corrucciata che assume quando è preso dai suoi pensieri.

"Tutto bene?" chiedo vaga mentre continuo ad accarezzargli i capelli.

"Si perché?" risponde, guardandomi dritto negli occhi.

"Niente, è che mi sei sembrato così pensieroso negli ultimi giorni"

"E' che non voglio andare alla festa stasera."

Vorrei chiedergli perché e sapere quello che gli passa veramente per la testa ma sto zitta, aspettando che sia lui a continuare il discorso e a darmi una spiegazione.

Cosa che però non fa.

Lo guardo, scettica, per alcuni istanti e allora si decide a parlare.

"Non guardarmi così. Voglio semplicemente passare una serata in compagnia della mia ragazza e basta. E' così strano?"

Faccio segno di diniego con la testa, le labbra increspate in un sorriso involontario.

Mi sorride anche lui, stringendomi più forte e facendo scomparire qualsiasi dubbio avessi.

 

---

 

"Non mi sembra vero che siamo a casa!" esclama mio fratello, aprendo la porta di casa nostra.

"Già, sembra che sia passato un secolo da quando siamo partiti"

Lo seguo in salotto, dove ad aspettarci ci sono i nostri genitori che, non appena ci vedono, ci vengono incontro raggianti.

Mi lascio abbracciare da mio padre, commosso e felice come non mai di rivedermi e poi mi tuffo tra le braccia di mia madre, che inizia a tempestarmi di domande.

"Allora, come state? Vi vedo un po’ sciupati. Vivere in un autobus non dev'essere il massimo, poveri."

Eccola che inizia! D'altronde mia madre è sempre stata così; iper protettiva, ansiosa, dubbiosa.

Mio fratello inizia a rassicurarla, raccontandogli nei minimi dettagli quello che è successo in questi mesi. Ridacchio di fronte alla scena e lancio un'occhiata a mio padre, che ricambia, complice.

"Non ti ho mai vista così radiosa. Devi essere proprio felice, eh tesoro?!" mi chiede, mentre mi aiuta a portare in camera le valigie.

"Si, mi sento al settimo cielo."

Mio padre mi fa l'occhiolino, capendo benissimo che la mia felicità è dovuta a qualcosa di più che al semplice tour. Lui mi capisce meglio di chiunque altro ed è per questo motivo, che mi sono sempre confidata con lui piuttosto che con mia madre.

Anche questa volta non sono da meno e gli racconto velocemente gli ultimi sviluppi della mia vita.

Condivide così tanto la mia gioia, che gli brillano gli occhi mentre gli parlo di Brian.

Mi abbraccia di nuovo e mi sussurra "Sono felice per te. Te lo meriti".

Parlando con lui, il tempo è volato ed è già ora di cena.

"Chris, che aspetti a prepararti? Fra meno di mezz'ora dobbiamo andare alla festa"

"No, David. Io non vengo. Esco con Brian" rispondo, rovistando in armadio alla ricerca di qualcosa da mettermi.

Mio fratello entra in camera, vestito di tutto punto per andare al party.

"Dove andate di bello?" chiede.

"Non ne ho la più pallida idea. A proposito, secondo te è meglio questo vestito o quest'altro?" gli domando, indecisa come sono su cosa indossare.

"Ah non chiederlo a me. Non sono mica una donna. Ci vediamo dopo" e scappa, chiudendo dietro di sé la porta.

Scoppio a ridere, optando infine per un vestito nero.

Finisco di prepararmi giusto in tempo per sentire il campanello suonare e mio fratello avvisarmi dell'arrivo di Brian.

"Si, arrivo"

Prendo la borsa e scendo le scale di corsa per arrivare il prima possibile dal mio ragazzo.

Siamo stati lontani solo un paio d'ore eppure mi è mancato tantissimo lo stesso.

Quando arrivo davanti a lui, rimango senza fiato. Dire che è stupendo è riduttivo. Cerco di mantenere un minimo di autocontrollo ma è uno sforzo immane, visto che mi sorride sornione e con la sua solita espressione maliziosa in volto.

Fa un fischio d'apprezzamento mentre mi avvicino a lui e mi prende per mano, non appena gli sono davanti.

"Allora bambola, pronta ad andare?"

Scoppio a ridere e annuisco, seguendolo verso la porta.

"Comportati bene con mia sorella, capito?" urla mio fratello, per scherzare, mentre sto sulla soglia di casa.

Brian ride e gli dice di star tranquillo.

Saluto mio fratello e salgo in macchina.

"Non ti ho ancora salutata come si deve" dice Brian, prima di sporgersi verso di me e catturare le mie labbra nelle sue.

Si stacca e sorridendo, mette in moto l'auto e partiamo.

Osservo un po’ l'interno della sua macchina, rendendomi conto di come ogni oggetto qui dentro parli di lui. Il pacchetto di Marlboro rosse sul cruscotto, i cd dei Pantera e dei Guns 'n Roses nel porta cd, la lattina di birra abbandonata per terra. Sorrido, guardando questo leggero disordine.

"Metti pure un cd se vuoi" mi dice, indicandomi il porta cd zebrato di fronte a me.

"Non ti facevo così fashion" dico ridendo, prendendo in mano la custodia zebrata e guardando i dischi che contiene.

"Ci sono ancora tante cose di me che devi scoprire, tesoro"

Possibile che in ogni cosa che dice, devo trovarci un doppio senso? Sembra notarlo anche lui perché ridacchia divertito mentre inserisco "Appetite for destruction" dei Guns n Roses nel lettore cd.

Le note di "Welcome to the jungle" si espandono nell'abitacolo e ci mettiamo a cantare entrambi, seguendo le parole di Axl Rose.

 

"Uhm…dove mi stai portando?" chiedo, guardando fuori dal finestrino. Siamo in macchina da più di un'ora, colpa anche del traffico e non siamo ancora giunti a destinazione.

"Un altro po’ di pazienza e lo scoprirai"

Sbuffo leggermente, lanciandogli una finta occhiata arrabbiata e dopo avergli rubato una risata, torno a guardare il paesaggio fuori dal finestrino.

Mi perdo a contemplare il sole che è ormai del tutto tramontato, illuminando di rosso l'oceano mentre gli ultimi surfisti, irriducibili, continuano a solcare le onde.

"Eccoci arrivati!" esclama Brian.

Scendiamo entrambi dall'auto e dopo che lui mi ha preso per mano, ci incamminiamo verso un ristorante a pochi metri da noi.

Entriamo e un cameriere ci conduce gentilmente al tavolo prenotato per noi.

La vista che mi trovo davanti mi lascia a bocca aperta.

Siamo in una piccola terrazza che si affaccia direttamente sull'oceano mentre le luci della città ci avvolgono dai lati.

"Ti piace?" mi chiede dolcemente Brian, una volta rimasti soli.

"E'…bellissimo." rispondo, con gli occhi lucidi.

Nessuno aveva mai fatto niente del genere per me prima d'ora.

 

La cena, tra chiacchiere e risate, si consuma velocemente e quando lasciamo il locale, il cielo è ancora chiaro, anche se le prime stelle iniziano a far capolino.

Sembra banale da dire ma vorrei veramente che questa serata non finisse mai. Mi sento così completa. Solo io e lui.

Decidiamo di fare una passeggiata sulla spiaggia, ormai deserta data l'ora.

"Sei tu la pensierosa stavolta!" esclama Brian, sorridendo.

"Mi stavo domandando dove possa essere finito il vero Brian Haner" rispondo scherzosa, riferendomi a questo suo improvviso attacco di romanticismo.

E' stato proprio lui a dirmi che non è da lui essere romantico e poi mi stupisce organizzando una serata speciale come questa.

Scoppia a ridere, contagiandomi subito.

Passeggiamo ancora un po’ per poi decidere di andare a casa sua, per stare un po’ da soli.

 

"Mi dispiace dirlo, ma Bam Margera è il mio uomo ideale" esclamo, con tono convinto, mentre ci guardiamo l'ennesima replica di Viva La Bam trasmessa in tv.

"Hey!" replica Brian, facendo l'offeso " e io che faccio, scusa?"

Fingo di pensare e gli rispondo "Tu potresti sempre fare l'amante".

Mi guarda con occhi spalancati per poi alzare un sopracciglio e dire " Mh… come ruolo non mi dispiacerebbe per niente".

Si avvicina sempre di più e appoggia le sue labbra morbide sulla mie.

Il contatto tra le nostre bocche mi provoca un brivido sulla schiena, che continua quando le sue mani iniziano ad accarezzarmi, avide, la schiena e i fianchi.

Il bacio diventa sempre più appassionato e dopo che mi Brian mi ha fatto stendere sotto di lui, inizio a sbottonare lentamente la sua camicia nera.

Sembra apprezzare la mia intraprendenza, visto il sorriso che mi rivolge. Sorriso che viene ampiamente ricambiato quando sento che anche lui inizia ad allentare la zip del mio vestito.

Non so come, ma riusciamo a raggiungere la sua camera da letto.

Tra carezze e baci, mi sta facendo impazzire e i sospiri che riempiono la stanza ne sono la prova.

Siamo completamente travolti nell'ennesimo bacio appassionato quando sentiamo la porta della stanza spalancarsi.

Brian sta per urlare qualcosa contro il nuovo arrivato ma le parole gli rimangono bloccate in gola.

Mi volto, imbarazzata, a guardare chi è il guastafeste ma quello che vedo mi lascia a dir poco sconvolta.

La ragazza che sta sulla soglia della porta, con gli occhi traboccanti di lacrime, non è altro che Michelle, quella che pensavo essere la sua ex ragazza.

"TU! Bastardo! Mi tradisci con la prima puttanella che trovi! Stronzo!" gli urla contro lei mentre Brian sposta lo sguardo da lei a me e viceversa.

Sembra non capire che succede ma io ho capito benissimo invece.

Quel "mi tradisci" è la prova lampante che lui non l'ha ancora lasciata. E io che l'avevo dato per scontato.

Michelle scappa via piangendo e imprecando mentre Brian se ne resta immobile a guardare il punto dove fino a pochi secondi fa, c'era la ragazza.

"Vai da lei" dico con voce incrinata dal pianto. "VAI!" urlo, infine.

Brian mi rivolge un ultimo sguardo, di scuse quasi, e la segue.

Le lacrime mi scivolano sulle guance e bruciano come acido sulla pelle. Le scaccio via rapidamente con una mano e raccatto i miei vestiti, il più velocemente possibile.

Non voglio rimanere in questa casa un minuto di più.

Quando sono di nuovo vestita, scendo di corsa le scale e fuggo verso la porta. Dalla cucina sento provenire le urla di Brian e Michelle ma non mi curo di quello che dicono.

Il mio cervello è talmente offuscato dalla rabbia, dalla delusione e dal dolore da non riuscire neppure a comprendere le parole che mi arrivano alle orecchie.

Esco dalla porta e inizio a correre per la strada, per allontanarmi il più possibile da lì.

La notte è ormai scesa e la strada è illuminata dalla tenue luce dei lampioni ma le lacrime mi offuscano la vista, impedendomi di vedere dove sto andando.

Ormai senza fiato, rallento il passo e cammino, con lo sguardo basso e la mente piena di quello che è successo poco fa.

Come ho fatto ad essere così stupida? Pensavo davvero che avrebbe lasciato la donna con cui sta da anni per me? Dio, sono un'illusa. Mi sono lasciata abbindolare dai suoi sguardi e dalle sue parole dolci, non rendendomi conto che era tutto troppo perfetto per essere vero.

Ed ora come mi ritrovo? Sola, col cuore a pezzi, e a girovagare di notte per strade a me sconosciute.

Ora però tutto mi è più chiaro. Ecco perché non voleva andare a quella festa. La scusa di voler stare con me era un'altra delle sue dolci bugie, architettate per tenere ancora una volta il piede in due staffe.

Codardo, falso, ammaliatore. Mi hai fatto credere a tutto ciò che dicevi, pendevo dalle tue labbra, senza rendermi conto di come mi stavi prendendo in giro.

Mi sono lasciata fregare. Ingenua come una bambina.

Ed ecco qual è il risultato.

Adesso tu e la tua vera ragazza starete facendo pace. Magari gli starai sussurrando quelle parole che riservavi solo a me o la starai baciando, delicato e allo stesso tempo sensuale come sei tu.

Fa male. E' come se il mio cuore fosse trafitto da un pugnale ma continuo a camminare, instabile. Voglio andare lontano da qui. Il più lontano possibile.

 

Well, I just want to walk right out of this world,'Cause everybody has a poison heart.

 

In questo momento l'unica che ha il cuore avvelenato sono io. E il mio veleno sei tu, Brian.

Canzoni festose e risate di bambini mi giungono alle orecchie, allontanando per un istante il tuo ricordo dalla mia mente.

Alzo lo sguardo e asciugandomi le ultime lacrime dal viso, osservo quello che ho davanti.

Un luna park. Pieno di gente contenta, spensierata, che sembra non avere problemi.

Sono le luci e l'aria festosa delle giostre il segreto per essere così?

Come un automa mi dirigo verso la fiera e le mie gambe mi conducono ai piedi della ruota panoramica.

Ho sempre adorato andarci. Osservare il mondo dall'alto, avere la sensazione di volare.

Davanti a me c'è una fila di bambini, che guardano con occhi vispi l'attrazione, aspettando il loro turno di salire. Aspetto anche io, incurante delle occhiate curiose che la gente mi rivolge.

Dev' essere strano vedere una ragazza vestita in modo elegante, con gli occhi rossi e il viso stravolto di chi ha pianto per ore ma non mi interessa.

Finalmente è il mio turno di salire.

"Sali sola?" mi chiede il bigliettaio.

Vorrei rispondergli ma nessun suono esce dalla mia bocca. Mi limito ad annuire e a mettergli la banconota da 5 dollari in mano.

Prendo posto sulla piccola cabina a due posti, sedendomi verso l'esterno e puntando lo sguardo su quello che mi circonda.

"Aspetti!"

Mi sembra di sentire addirittura la sua voce ma è sicuramente uno scherzo di pessimo gusto prodotto dalla mia mente.

Peccato, però, che qualcuno si sieda veramente vicino a me. E un profumo incofondibile mi stuzzica le narici, confermandomi che Lui è realmente qui.

La giostra inizia a muoversi e a salire, lentamente, ma io non mi muovo. Continuo a guardare il cielo, che diventa sempre più vicino man mano che la giostra si alza.

"Io…ho lasciato Michelle"

Taccio. Non ho voglia di parlare e neppure di ascoltare. So bene che mi farei persuadere dalle sue parole ancora una volta. E non voglio.

Sento la sua mano calda avvolgere la mia, ghiacciata. Il contrasto mi provoca un brivido impercettibile e lui sembra accorgersene perché aumenta la stretta.

"Ti prego ascoltami!"

"Ho già sentito abbastanza, non credi?" gli rispondo, girandomi di scatto verso di lui. Gli lancio un'occhiata al vetriolo ma è solo il minimo di quello che provo, di quello che vorrei fargli capire.

"Sono stato uno stronzo, lo so. Sono imperdonabile ma…"

"Ma cosa? Sei solo un codardo. Mi fai schifo. Ed è inutile che ti finga dispiaciuto. Avresti potuto dirmelo sin da subito che ami ancora lei e che io sono stata solo un diversivo. Almeno avremmo evitato questa sceneggiata"

Distolgo lo sguardo dal suo viso per non fargli vedere gli occhi pieni di lacrime.

Lo sento respirare profondamente mentre sussurra un "Mi dispiace" che si disperde nel vento.

Già, dispiace anche a me.

Faccio per sciogliere la stretta tra le nostre mani ma lui non accenna ad allentare la presa.

"Lasciami!"

"No!" replica, risoluto.

"Ti ho detto lasciami!"

"E io ho detto di no!"

Sono stufa di giocare.

"Perché?"

"Perché cosa?"

"Perché continui a prendermi in giro?"

"Non lo sto facendo e non l'ho mai fatto. Io voglio stare con te."

"Si certo. E allora perché non hai lasciato la tua ragazza?"

Forza Brian. Menti ancora. Tanto sei bravo a farlo,no?

Abbassa lo sguardo.

"Perché non ne ho avuto il coraggio. Patetico ma è così." dice, un sorriso triste a increspargli le labbra.

"Però prima l'ho mollata. Davvero!" aggiunge, specchiandosi nei miei occhi.

"E io dovrei crederci?"

"Si"

Il mio cuore mi suggerisce di crederti. Ma se gli dessi ascolto, finirei con lo stare male nuovamente.

"Perché dovrei farlo?"

Silenzio.

Aspetto, in attesa di una risposta che non arriva.

La giostra si è fermata. Siamo immobili, in alto. Guardo le stelle, sperando forse che mi suggeriscano cosa fare.

 

Un altro "perché?" esce dalle mie labbra, quasi inudibile.

Ma tu lo senti perché rompi il silenzio creatosi.

"Perché ti amo, cazzo!"

Il cuore sembra scoppiarmi nel petto. E' quello che volevo sentirmi dire?

Ti guardo, perdendomi nei tuoi occhi scuri, resi lucidi dall'aria fredda che ci colpisce il viso.

Ti osservo per attimi infiniti fino a quando mi accorgo che sei pallido e stai sudando.

"Stai bene?"

Scuoti la testa, serrando le palpebre.

"io…soffro di vertigini" dici, quasi vergognandotene.

Mi viene da ridere ma mi trattengo.

Stavolta sono io a stringerti la mano e tu apri gli occhi, sorridendo leggermente.

"Se soffri di vertigini, perché sei salito?"

"Avevo bisogno di parlarti. Non potevo aspettare e rischiare di perderti".

Risposta semplice ed efficace. Capace di farmi battere il cuore in maniera incontrollata.

Perché diavolo devi farmi quest'effetto?

Serri di nuovo gli occhi e io mi avvicino sempre di più al tuo viso.

Poso leggermente le labbra sulle tue e ti bacio.

Apri gli occhi sorpreso e ricambi, dolcemente, lentamente. Per assaporare ogni attimo di questo contatto, come se fosse l'ultimo.

Ma non ho nessuna intenzione di lasciarti.

"Ti amo anche io" ti sussurro sulla labbra.

 

 

Innanzitutto, scusate per il ritardo nell'aggiornare ma l'università mi sta praticamente sequestrando ;_; Perdonatemi!

Spero vi sia piaciuto anche questo capitolo, che tra l'altro è il penultimo.

Come sempre voglio ringraziare chi legge questa ff e ovviamente chi recensisce sempre *_*

Baci <3

 

 

 

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Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


SYn

Capitolo 11

 

Mi ha baciato.

Mi ha detto che mi ama.

Dovrei essere l'uomo più felice del mondo, dovrei sentirmi rincuorato, rassicurato da queste sue parole e invece mi sento una merda.

Okay, non del tutto ma quasi.

Quello che mi fa sentire così da schifo è la consapevolezza di essere un patetico codardo, un coniglio,  e sapere che per questo motivo ho corso il rischio di perderla per sempre.

Per cosa poi? Per paura di interrompere un rapporto portato avanti ormai solo dalla forza dell'abitudine. Tra me e Michelle non era rimasto più niente di quello che ci legava in passato eppure non sono riuscito a mettere la parola fine alla nostra storia.

Mi faccio pena da solo.

D'altronde, però, è inutile piangere sul latte versato, no? Quindi è meglio che mi goda questa seconda possibilità che mi ha dato Chris. La mia Chris. Quella che ora sta camminando di fianco a me, guardando con occhi vispi e aria curiosa tutto ciò che la circonda.

"Sembri una bambina, sai?" le dico, dandole un buffetto sulla guancia e attirandola a me.

Sorride, accoccolandomisi addosso per godere del calore della mia stretta.

"Non sarebbe male tornare bambini però. Guarda come si divertono, spensierati, sulle giostre o semplicemente mangiando lo zucchero filato"

Mi guarda con occhi luccicanti e non riesco a resistere. Le deposito un bacio leggero sulle labbra e la sento sorridere.

Passeggiamo ancora per un po’ finchè non mi viene un'idea.

"Aspettami qui!" esclamo.

"Ma cos-"

"Aspettami!" ripeto per poi dirigermi verso il primo banchetto di dolciumi che trovo.

"Uno zucchero filato" rispondo alla muta domanda che mi rivolge l'uomo davanti a me.

Me ne porge uno, dopo pochi minuti, e subito mi incammino in direzione di Chris.

La trovo incantata a guardare, con un sorriso felice sulla labbra, i piccoli occupanti degli ottovolanti davanti a lei.

"Et voilà signorina!"

Si riscuote dai suoi pensieri e si volta verso di me, abbracciandomi di slancio e schioccandomi un bacio sulla guancia.

"Ti adoro!"

"Ti adoro anche io"

E più di quanto puoi immaginare.

Mentre lei è occupata a mangiare il dolce, io mi godo una bella sigaretta. La nicotina ha il potere di distendermi i nervi meglio di qualsiasi altra cosa.

In men che non si dica arriviamo all'uscita della fiera.

"Ti prego, dimmi che sei in macchina! Non ce la faccio più a camminare!" piagnucola Chris mentre a me scappa una risata.

"Si, non preoccuparti pigrona!" le rispondo per stuzzicarla.

Subito l'espressione finta triste che aveva scompare per lasciare posto a uno sguardo di fuoco. Sempre per scherzo però.

"Pigrona a chi? guarda che è tutta la sera che cammino per colpa tua!"

"Povera! Dai vieni qui"

La bacio per poi sussurrarle "va meglio ora?"

"Direi di si" mi risponde maliziosa, allontanandosi poi verso la mia auto, a pochi passi da noi.

 

 

Only when I stop to think
About you, I know
Only when you stop to think
About me, do you know

I hate everything about you
Why do I love you
You hate everything about me
Why do you love me

I hate
You hate
I hate
You love me

 

E mentre Chris canticchia a tempo la canzone che la radio sta mandando, non posso fare a meno di pensare a come si adatti alla nostra storia, a come è iniziato tutto.

Mi scappa un sorriso, rivivendo nella mia mente quei momenti.

Io che pensavo di odiarla, lei pensava di odiare me e invece, adesso siamo completamente pazzi uno dell'altro.

Le lancio un'occhiata fugace ma lei è totalmente rapita dalla melodia e dalle parole.

Torno a guardare la strada, ormai deserta vista l'ora. Le due di notte.

"Pensavo che potremmo andare alla festa…"

Chris smette subito di cantare e sento il suo sguardo puntato su di me.

"Dici davvero?"

"Beh si" rispondo, alzando leggermente le spalle e guardandola un attimo. Ha un espressione scettica sul volto ma poi si rilassa e accetta la proposta.

"Allora andiamo?"

"Si"

 

---

 

Quando arriviamo a casa di Matt, la festa è in pieno svolgimento.

C'è un sacco di gente, famosa e non. Brian mi prende per mano e mi conduce verso quella che deve essere la cucina. Sicuramente conosce questa casa come se fosse la sua.

"Cosa vuoi da bere?"

"Fai tu. E' lo stesso"

Guardo verso il salone dove ci sono tutti gli invitati; c'è chi balla, chi chiacchera e chi osserva semplicemente. Noto Zacky insieme ad una ragazza bionda. Si stanno baciando.

"Ecco!"

Brian mi porge una birra e subito, bevo un goccio.

"Non sapevo che Zacky fosse fidanzato!" dico, guardando Brian.

Lui ridacchia e mi dice che infatti non lo è.

"Oh! Allora ha fatto conquiste stasera" e con un cenno del capo, gli indico dove sta il suo amico.

"Ma quella è Gena, la sua ex! Un tira e molla continuo!" esclama, per niente sorpreso.

Alzo le spallo e bevo ancora. Lui invece si mette a ridacchiare senza motivo.

"Sai che ero geloso di Zacky? Pensavo che tra voi ci fosse qualcosa!" mi dice, facendosi serio per un momento.

Stavolta ridacchio io.

"Ma dai! Siamo solo amici. Come ti è venuto in mente?"

"beh stavate sempre insieme e lui ti difendeva sempre. L'impressione che davate era quella."

E così era geloso! La cosa mi fa alquanto piacere

"E non fare quel ghignetto! Non c'è niente da ridere!" esclama, fingendosi offeso.

Scoppio a ridere per poi avvicinarmi e baciarlo.

Mi stringe forte e subito mi lascio travolgere dalle emozioni che solo lui mi provoca.

"Hey piccioncini, la festa è di là!"

Purtroppo, veniamo interrotti dal padrone di casa che scherzando ci invita ad andare in mezzo alla folla a divertirci.

Io, sinceramente, mi stavo divertendo lo stesso ma evito di dirlo.

Andiamo in salotto e mentre Brian si ferma a parlare con un suo conoscente, io vado da mio fratello che si sta sbracciando dall'altra parte della stanza per farmi segno di raggiungerlo.

"Hey..ma tu e Syn non dovevate passare la serata da soli?"

"Ciao anche a te,eh! Comunque è una storia lunga, ti racconterò"

Si, se ne avrò voglia! ghigno tra me e me.

"Claire dov'è?"

"A dire il vero non lo so…l'ho persa di vista"

Scuoto la testa e mi sento avvolgere, da dietro, da due braccia forti e tatuate.

Inutile dire a chi appartengono.

"Dave, ti dispiace se ti rubo tua sorella per un po’?"

"Figurati, amico! Tutta tua!" esclama ridendo.

Gli faccio una linguaccia e mi volto verso Brian.

"Che hai in mente?"

Senza degnarmi di una risposta, mi prende per mano e mi trascina verso la "zona ballo".

Non so il motivo ma mi sento tremendamente in imbarazzo. Forse è perché sono impedita come un pinguino a ballare, anche se si tratta di un semplice lento. Come questo.

Solo ora, che sono tra le sue braccia, mi rendo conto che nella stanza risuonano le note di "Nothing else matters" dei Metallica.

Mi stringo a lui e mi lascio cullare dal tepore del suo corpo, poggiando la testa sulla sua spalla mentre lui mi mormora all'orecchio le parole della canzone.

 

Never opened myself this way
Life is ours, we live it our way
All these words I don't just say
And nothing else matters

 

Siamo io e te.

E nient'altro importa.

 

THE END

 

 

E siamo giunti alla fine. E' da secoli che non aggiornavo quindi sorry ^^

Spero che vi sia piaciuto anche quest'ultimo capitolo (per me è il peggiore XD).

Ringrazio di cuore tutti coloro che hanno letto la storia ma soprattutto chi ha lasciato delle recensioni *_* Grazie mille, davvero!!!

Baci

 

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