I hate everything about you di linkin park (/viewuser.php?uid=2620)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 1 *** Capitolo 1 ***
SYn
Dunque, questa è la mia prima ff sugli
Avenged Sevenfold ^_^
Non avrei dovuto scriverla visto che poi mi
ritrovo sempre senza idee e voglia di aggiornare però sono troppo fissata con
Syn e il neurone mi ha sfornato qusta storiella.
La pubblico, sperando che vi piaccia e che
vi faccia ridere, o perlomeno sorridere, come ha fatto con me
XD
Detto questo, buona
lettura!
Capitolo 1
Sapete,
al mondo ci sono tante persone fortunate, sotto vari punti di vista; io di certo
non posso considerarmi una di queste. Con ciò non voglio dire che sono una di
quelle persone a cui va tutto storto o cose simili, no, proprio no! Non ho mai
avuto problemi importanti, né a casa né a scuola, se non contiamo la volta in
cui sono stata sospesa perché mi hanno beccato a fumarmi una canna in palestra,
ma è acqua passata ormai.
Quello
che intendo dire è che anche nelle più piccole cose non ho mai vinto niente; per
esempio, non ho mai vinto neanche un premio alle stupide lotterie scolastiche,
non ho mai trovato anche solo un centesimo di dollaro per terra. Niente, nada de
nada. So che è una cosa stupida e che non sono certo l'unica persona al mondo ad
essere in questa situazione, è solo che a volte ci penso e mi dà fastidio.Non mi
dispiacerebbe avere un colpo di c…ehm fortuna ogni tanto, visto che c'è gente, come mio
fratello David ad esempio, che vive di questo
praticamente.
Si,
perché se io in famiglia sono quella che viene considerata "sfigata", mio
fratello è colui che sbanca tutto. Per niente ha vinto una bella somma al casinò
poche settimane fa oppure ha trovato un cellulare nella
metropolitana.
Che
rabbia!
Secondo
me la fortuna è dalla sua parte solo perché è ottimista fino al midollo e quindi
viene ripagato in qualche modo; non c'è altra spiegazione.
David
infatti sa trovare il lato positivo di ogni cosa, anche nelle più terribili e
non sto scherzando.
E'
l'ottimismo fatto a persona. Beato lui!
Io
invece sono esattamente il contrario; pessimista fino in fondo, senza un
briciolo di speranza. E lui non sopporta questo lato del mio carattere,
soprattutto quando cerco di ostacolare le sue idee, cioè
sempre.
E
di fatti è successo anche l'altro pomeriggio.
"Chris,
guarda cos'ho trovato prima in internet! In città organizzano un concorso per
band emergenti. Basta mandare alcuni demo e chi viene scelto, suonerà sabato
prossimo al "Panter"! e a quanto dicono, ci saranno alcuni discografici tra il
pubblico.Dai, proviamoci" mi supplica.
"Non
so, Dave…quante volte ci abbiamo provato finora? Eppure non ci hanno mai scelto.
E' inutile illudersi per niente."
"Si
ma magari questa è la volta buona. Che ci costa?"
"Non
so…hai chiesto agli altri?" chiedo per tergiversare anche se so che alla fine
quella contraria sono sempre e solo io.
"Si
e ovviamente sono d'accordo con me. Manchi solo tu" replica con fare
saccente.Odio quando fa così.
"E
va bene, mi arrendo! Manda i demo. Poi però se scelgono qualcun altro, non
prendertela con me" gli dico.
Mi
fa una linguaccia e scappa a spedire il tutto.
Come
previsto, non hanno ancora chiamato o mandato una mail per dirci qualcosa e il
sabato del concerto è dopodomani.
Mio
fratello e i miei compagni di band continuano a sperare nonostante tutto; io
come al solito mi sono arresa. Tra tutte le band emergenti di Los Angeles,
perché dovrebbero scegliere proprio noi?!
Per
carità, la tecnica non ci manca, il carisma nemmeno ma ci sarà di sicuro qualche
altro gruppo migliore di noi.
E
comunque visto come vanno le cose in città, dubito che facciano vincere un
gruppo metal-core con voce femminile. Quelle poche volte che abbiamo chiesto di
suonare nei locali e abbiamo detto che alla voce c'ero io, ci hanno gentilmente
riso in faccia dicendo che non siamo quello che la clientela vuole.
Ormai
ci ho fatto il callo; per quanto mi riguarda, mi sento realizzata anche solo
provando in garage o esibendomi alle feste di amici e conoscenti, cosa che ormai
facciamo da parecchio.
Quelli
che voglio farcela a tutti i costi sono mio fratello, Claire, la sua ragazza
nonché bassista del gruppo, Dean e Charlie, rispettivamente seconda chitarra e
batteria.
Mio
fratello e Charlie sono i fondatori del gruppo mentre Claire, che ci ha
raggiunti su gentile minaccia di David, è colei che ha scelto in nome per la
band: Les Fleurs du Mal come il capolavoro di Baudelaire, poeta e nostra
passione in comune.
La
più entusiasta per la scelta ero io, stranamente, visto che è il mio autore
preferito e poi l'idea di avere il nome in francese è così particolare che mi ha
conquistato subito.
Sorrido
se penso a tutte le volte che mia madre ha cercato di convincerci a tradurlo in
inglese e noi abbiamo rifiutato, testardi, pur sapendo che sarà un nome
destinato ad essere storpiato ma siamo del parere che sia molto più bello così,
nella sua lingua originale.
"Waaaaaaaaa"
Mio
fratello, chiuso in camera sua, ha appena urlato come un pazzo; sento i suoi
passi rimbombare mentre scende di corsa le scale e me lo ritrovo davanti, mentre
cerca di riprendere fiato e parlare.
"Respira
scemo" gli dico, sorseggiando il caffè che mi sono appena
preparata.
Dopo
pochi istanti, inizia a saltellare come una scimmia urlando " Abbiamo vintoooo".
Ci metto un po’ per collegare quello che ha detto alla nostra attuale situazione
ma quando capisco di che sta parlando, mi lascio travolgere dalla sua euforia e
insieme facciamo una danza della vittoria improvvisata, ridendo e
abbracciandoci.
In
poco meno di dieci minuti, sono arrivati anche i restanti componenti della band
e adesso, di fronte a delle belle birre ghiacciate, stiamo fantasticando su come
sarà suonare davanti ad un vero pubblico e non ai soliti liceali sbronzi che di
solito assistono alle nostre performance.
Passiamo
la serata a sparare cazzate, come al solito, e a lasciarci coinvolgere nelle
assurde fantasie e sogni di gloria di mio fratello.
Finalmente posso dire che per una volta la fortuna ha
sorriso pure a me!
---
Il
tanto atteso sabato è arrivato e ora stiamo aspettando il nostro turno di salire
sul palco.
Prima
di noi infatti si devono esibire altri due gruppi, arrivati al terzo e secondo
posto al concorso.
Mentre
ascolto la musica della seconda band, mi volto a guardare i miei
amici:
Claire
sta accordando il basso, producendo quel tipico suono cupo e grave che tanto amo
sentire; mio fratello sfiora le corde della sua Fender Jaguar, ricevuta come
regalo di compleanno dai miei genitori, e suona alcuni accordi a caso per
allentare la tensione; Dean invece si limita a fumare una sigaretta, perso nei
suoi pensieri. Incredibile come un ragazzo calmo come lui riesca a scatenarsi
sul palco. Diventa un vero animale da palcoscenico, mettendo anima e corpo per
suonare al meglio. Si volta verso di me, facendo ondeggiare i lunghi rasta
castani, e mi sorride incoraggiante.
Sa
benissimo quanto sia nervosa per quest'esibizione; non è un segreto per nessuno
a dire la verità visto che sono un fascio di nervi, tanto da non aver aperto
bocca da quando siamo partiti da casa.
"Ragazzi,
tocca a voi"
Uno
degli organizzatori del concorso ci fa segno di salire pure sul palco, mentre un
ragazzo pieno di tatuaggi ci sta presentando al
microfono.
I
primi a prendere posto sono Charlie, dietro alla batteria, David sul lato destro
del palco affiancato da Claire, poi entro io seguita da Dean, che mi sussurra un
"spacca tutto".
Cazzo!
C'è un casino di gente stasera, ragazzi, ragazze ma anche adulti che fissano il
palco. Chi svogliato e chi entusiasta e pronto a godersi la nostra
esibizione.
Prendo
posto davanti al microfono e facco un impercettibile segno a Charlie che inizia
a dare il ritmo.
In
pochi secondi, le note prodotte dalle chitarre e dal basso riempiono la sala e
io inizio a cantare, chiudendo gli occhi e lasciandomi trasportare dalla
musica.
Continuo
così per altri due brani ma poi l'adrenalina è troppa, la sento scorrere nel
sangue, e inizio a saltare da una parte all'altra del palco, urlando e guardando
verso il pubblico, come a fargli vedere chi sono
veramente.
Dean
e mio fratello agitano la testa seguendo lo stesso ritmo mentre Claire suona
rivolta verso Charlie che batte sempre più forte con le bacchette come a voler
distruggere tutto.
Il
tempo vola; in men che non si dica il concerto è finito e dopo aver ringraziato
il pubblico, usciamo di scena esplodendo in un boato di giubilo non appena
lontani dal palco.
"Cazzo
siamo stati fantastici" esclama mio fratello, al settimo cielo abbracciando
subito dopo Claire.
Annuisco
ridendo, iniziando subito dopo a commentare lo show con Dean e Charlie che, con
gli occhi ancora lucidi dall'emozione, mi racconta di come il pubblico fosse
caldo e preso dalla musica.
"Hai
visto che pogo che si è creato verso la fine?"
"Si..da
paura" replico, pensando a quanta energia mi ha dato vedere quei ragazzi che si
muovevano impossessati dalla musica e dalle parole.
Veniamo
raggiunti subito da mio fratello che ci propone di andare a bere da qualche
parte per festeggiare.
Senza
pensarci due volte, ci alziamo e lo seguiamo.
La notte è tutta nostra!
----
"Però
mica male l'ultimo gruppo che ha suonato..i 'Flors du
mal'"
"Cazzo
Matt, la tua pronuncia francese fa letteralmente cagare" interviene Johnny,
ridendo e ricevendo in cambio dal nostro frontman una pacca sulla spalla che lo
fa barcollare.
"Si
mi son piaciuti. Poi la cantante ha una voce stupenda" dico, pensando alla
bravura dimostrata dalla ragazza che si esibiva sul palco fino a pochi minuti
fa. Molti darebbero qualsiasi cosa per sapere cantare e urlare come lei e poi
trovare band di quel genere con voce femminile è raro, se non impossibile.
Inoltre hanno un qualcosa che mi attira ma non so spiegare bene cosa sia.
"Sentite
ragazzi…mi è venuta un'idea"
|
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Capitolo 2 *** Capitolo 2 ***
SYn
Capitolo
2
"Quindi
se ho capito bene, Zacky, vorresti portare in tour con voi quel
gruppo"
chiede
conferma Larry, il nostro manager, mentre di fronte ad una birra discutiamo gli
ultimi dettagli del tour imminente.
Dopo
l'uscita del nostro nuovo album, infatti, ci aspetterà un tour promozionale di
un paio di mesi che ci porterà a suonare in vari stati del Paese e di seguito,
in Inghilterra.
Annuisco
per poi aggiungere "Tanto il gruppo spalla possiamo sceglierlo
noi,no?"
"Si
certo. Voi che ne pensate?" dice, rivolgendosi ai miei amici che hanno taciuto
sin ora per ascoltare ciò che dicevamo.
Matt,
Johnny e il Rev si proclamano d'accordo con me, dato che erano anche loro
l'altra sera al locale e si son subito dimostrati entusiasti alla mia
idea;
Syn
invece continua a scolarsi la sua birra, totalmente indifferente a quello di cui
stiamo parlando, così ci giriamo tutti verso di lui per sentire il suo
parere.
"Beh
che c'è?" sbotta seccato, guardandoci come se lo avessimo interrotto mentre
faceva qualcosa di importante.
"Oh
scusi se l'abbiamo disturbata Mr Gates!" esclamo, prendendolo in
giro.
Per
risposta lui alza il dito medio e dice "Per me potete scegliere chi vi pare" e
ritorna alla sua occupazione.
Larry
ridacchia; io invece scuoto la testa rendendomi conto di quanto minchione è il
mio amico. Ogni tanto vorrei sapere che gli passa per la testa per comportarsi
così.
"Te
ne occupi tu allora Larry?" si
informa Matt arrivando al nocciolo del discorso e rompendo il silenzio che si
era creato.
"Si…vedrò
di mettermi in contatto col gruppo al più presto e poi vi saprò dire. Adesso
scusatemi ma devo scappare"
Lo
salutiamo ed esce dalla stanza mentre ognuno di noi si mette a far
qualcosa.
Il
Rev e Johnny iniziano a fare i deficienti come il loro solito, prendendosi a
calci e pugni e ovviamente Johnny è sempre quello che ci rimette; Matt d'altro
canto se ne sta in disparte, davanti al portatile, a navigare in internet e
infine Syn si alza e si accende una sigaretta, camminando avanti e indietro per
la stanza per poi sedersi in divano e accendere la tv.
Mi
accomodo pure io e guardo lo schermo ma senza realmente vedere le immagini che
scorrono, perso come sono a pensare al tour.
Negli
ultimi mesi siamo quasi sempre stati chiusi in studio a registrare l'album e
tranne qualche show sparso qua e là, abbiamo suonato dal vivo veramente
poco.
Ho
bisogno di salire su un palco, suonare, incontrare i fan, fare tutte quelle cose
che si fanno in tour. Ne ho realmente bisogno.
Non
vedo l'ora di partire.
Altri
dieci giorni e poi saremo in viaggio.
---
Il
tempo è a dir poco volato dalla sera del concerto. E' già passata una settimana
ma siamo ancora tutti con la testa su quel palco, io più di
tutti.
Mi
basta chiudere gli occhi per sentire nuovamente dentro di me le emozioni che ho
provato davanti a tutte quelle persone, grazie a loro, alla mia band, alla
nostra musica.
Finalmente
ho capito cosa voglio veramente.
Non
mi accontenterò più di suonare in garage e considerare la nostra musica come un
passione, un hobby a cui dedicarsi quando si ha tempo e niente di
più.
No,
voglio che la musica diventi la mia vita.
E
chi se ne frega dei "no" che mi verranno detti, dalle occasioni che mi verranno
negate! Lotterò, anzi lotteremo per quello che desideriamo
veramente.
Perché
mio fratello, Claire, Dean e Charlie la pensano esattamente come me e da più di
tempo della sottoscritta, ovviamente.
Nonostante
non ci abbia contattato nessuno da quella sera, noi guardiamo avanti e cerchiamo
di darci da fare.
Mio
fratello si è già messo al lavoro per cercare qualche locale, anche il più
piccolo e angusto, dove esibirci e con buone probabilità ne ha trovato qualcuno
che ci farà suonare.
Can't
you see I'm easily bothered by persistence One step from lashing out at
you..
L'inizio
di "Walk" dei Pantera mi informa della chiamata in arrivo sul cellulare e dopo
aver rovistato in borsa per alcuni minuti, tiro fuori l'apparecchioi e rispondo
"Si?"
"hey,
sono io. Puoi venire a casa?" E' Dave.
"Non
so…devo ancora arrivare in negozio. E' successo qualcosa?"
Sembra
sconvolto ma non riesco a capire se in positivo o in
negativo.
"NO..cioè
si! però io e gli altri dobbiamo parlartene di persona. Puoi tornare?" chiede
insistente.
"Ma
sei sordo? Non-lo-so. Appena arrivo chiedo se mi posso prendere la mattinata
libera. E spera per te che sia una cosa veramente importante sennò ti ammazzo
con le mie mani, capito?"
"Si
si ok. Sbrigati!" e riattacca.
Aumento
il passo per arrivare il prima possibile al negozio di strumenti dove
lavoro.
Il
proprietario è un vecchio amico di famiglia nonchè ex-compagno di college di mio
padre e conoscendolo, non farà storie per lasciarmi la mattina libera. Sono io
che non vedo l'ora di arrivare in negozio e aggirarmi tra chitarre, bassi e
batterie.
Finalmente
sono arrivata, apro la porta
"Alt
ferma lì! Mi ha chiamato tuo fratello! Torna a casa!"
Sgrano
gli occhi e guardo Michael che, mentre sistema in vetrina alcune chitarre in
occasione, mi sorride.
"E'
una congiura contro di me?" chiedo, facendomi scappare un mezzo
sorriso.
"Naaaa…và
a casa e lo scoprirai. Domani però ti aspetto qui,eh?"
Saluto
Michael ed esco.
Che
diamine sta succedendo?
---
In
meno di 5 minuti sono a casa; poso la borsa e mi fiondo in salotto, dove trovo
Dave e i miei amici che chiaccherano eccitati.
"Hey…ora
mi spiegate che succede?" domando spazientita.
Attimi
di silenzio mentre prendo posto vicino a Dean e poi iniziano a parlare
all'unisono.
Ovviamente
non capisco una parola perciò li blocco e ci pensa Claire a raccontarmi tutto:
dalla telefonata da parte del manager degli Avenged Sevenfold al quasi
svenimento di mio fratello.
Finito
il suo racconto, scoppio a ridere guardando Dave che con sguardo sognante continua a ripetere
"non ci credo, non ci credo".
"Sembri
una fangirl, fratellino" dico per sfotterlo e scatenando l'ilarità
generale.
"Tu
non capisci! Se accettiamo, ed è ovvio che lo faremo, incontrerò Synyster Gates!
Tu..Tu non puoi capire!" conclude, guardandomi con una faccia da
pazzo.
"Inizi
seriamente a farmi paura. Ho sempre sospettato che ti mancasse qualche neurone
ma ora ne ho la piena conferma"
"Senti
chi parla!" replica immediatamente, per poi tornare a borbottare sottovoce frasi
come "Synyster gates" o "Dio della chitarra".
Non
l'ho mai visto preso così, neanche quando ha incontrato alcune delle sue band
preferite.
"Tornando
seri" interviene Dean " che si pensa di fare?"
"Bè
accettiamo ovviamente!" risponde Claire a nome di tutti.
"Bene,
allora lo richiamo e gli dico che partiamo con loro" dice mio fratello,
alzandosi di scatto dal divano per poi correre a prendere il
telefono.
"Sicuro
di essere in grado di formulare una frase completa?"
Quanto
mi piace sfotterlo.
Dean
ridacchia mentre sentiamo mio fratello parlare al telefono di là in
cucina.
"Ehm
ragazzi…quand'è che si dovrebbe partire?"
"Fra
una settimana" mi risponde Charlie.
"COSAAAAAA?"
Smetto
di urlare solamente perché mio fratello è ritornato in salotto saltellando e
parlando da solo.
"Pazzoide,
allora che ti ha detto?" gli chiede Claire.
Mio
fratello sembra uscire dal suo mondo e dopo alcuni secondi
risponde
"Dunque,
Larry pensa che.."
"Chi
è Larry?"
"E'
il manager!Chi vuoi che sia? comunque, stavo dicendo che Larry pensa che sarebbe
una buona idea se incontrassimo la band domani. Dio, non vedo l'ora" finisce di
dire gongolando, felice come una Pasqua.
"Ma
io domani lavoro!Non pos-" cerco di dire ma mio fratello mi
interrompe
"Tu
puoi eccome!Tra una settimana si parte..ti conviene telefonare a Michael e
dirgli che ti licenzi o per lo meno che trovi un sostituto" e mi passa il
cordless che ha in mano.
Annuisco
prendendo l'apparecchio e salgo in camera a telefonare.
Dio
mio, cos'è questa morsa allo stomaco?! Ansia?
Salveeeeeee
XD
Wow...quante recensioni
*O*
Grazie davvero! anche a chi ha solo
letto.
Blinkina: ciau^^ grazie mille. Spero che ti
sia piaciuto anche questo capitolo:) Wow, sapere che non sono l'unica fissata
con Syn mi consola LOL. Baci
BlueAndYellow: ciaoo =D eccoti qui il
seguito! Spero ti sia piaciuto. Baci
Elyrock: Mogliaaaaaaaaaah *O* mi fai sempre
sciogliere con i tuoi commenti! son felice che la storia ti piaccia :* muahah
vedrai che di scenette così ce ne saranno parecchie XD (mmh forse perchè io e
mio fratello siamo veramente così :°°°D) Spero che ti sia piaciuto anche questo
capitolo. Te amo <3
Chrystal: Ma ciao XD dai dai, ritieniti fortunata!
hai letto più capitoli tu di chiunque altro :°°°D
baci
FrankieLou: awww acie Frà
<3
The Fantasy: ciaoooo =D sono felice di sapere che l'inizio ti
è piaciuto. Siiii se avessi una band, 'Les fleurs du mal' sarebbe di sicuro il
nome XQ_ grazie mille per la recensione.
|
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Capitolo 3 *** Capitolo 3 ***
SYn
Capitolo
3
"Chris,
vuoi correre più veloce?Una lumaca ci sta sorpassando!"
Se
mio fratello non tace giuro che gli tiro addosso qualcosa. Siamo in macchina da
mezz'ora, fa caldo, c'è traffico e sono nervosa. Come se non bastasse c'è lui
che ogni 5 minuti si lamenta: prima perché ho sbagliato strada, poi perché mi
son fermata a fare benzina e ora perché vado piano.
"Se
accelero ancora, la macchina esploderà e tu non potrai vedere il tuo amato
Synyster Gates. Vuoi ancora che acceleri?"
"No
no no. Basta che non arriviamo in ritardo."
Detto
questo, si mette tranquillo a guardare fuori dal finestrino e a contemplare le
villone che si vedono vicino alla costa.
In
vent'anni che sto qui a Los Angeles non sono mai venuta in questa parte della
città. Siamo vicini a Beverly Hills, a detta di Dean, e ora capisco perché su
entrambi i lati della strada ci sono boutiques d'alta moda, gioiellerie e altri
negozi che da noi si trovano di rado.
Incredibile
come una sola città possa racchiudere mondi così diversi.
Accompagnati
dalla musica dei The Used arriviamo finalmente a
destinazione.
Di
fianco al parcheggio si staglia un palazzo altissimo, di minimo 20 piani, che
racchiude la sede della Warner oltre a molteplici sale
d'incisione.
Scendiamo
dall'auto e ci avviamo all'entrata, dove troviamo ad attenderci un uomo di mezza
età.
"Voi
dovete essere i 'Les Fleurs du Mal', giusto? Io sono
Larry"
Oh,
ecco chi è.
Il
primo a presentarsi è mio fratello, seguito subito dagli altri e infine tocca a
me.
"Piacere
Chris" dico, abbozzando un sorriso.
Non
pensavo che sarei stata così nervosa. E lui è solo il manager! Figuriamoci
quando incontrerò la band.
"Piacere
mio" risponde per poi farci entrare nel palazzo e condurci dai
ragazzi.
Mio
fratello dà sfogo alla sua parlatina sfrenata tenendo occupato Larry mentre io
mi guardo attorno, osservando i vari dischi d'oro appesi al
muro.
Sembro
quasi una studentessa in gita scolastica in un museo.
"Nervosa?"
"Da
morire, Claire.Ho paura di fare una brutta impressione" rispondo
sincera.
Temo
che la mia timidezza, unita alla freddezza che esce quando incontro qualcuno di nuovo, mi
facciano vedere di brutto occhio dai ragazzi. Non sarebbe la prima volta che
succede.
"Ma
no! vedrai che andrà tutto bene. Sorridi ed è fatta!" dice, col suo solito tono
vivace.
"Eccoci
arrivati" esclama Larry con fare bonario mentre spalanca l'enorme porta nera che
ci separa dagli Avenged Sevenfold.
Faccio
un respiro profondo ed entro nella stanza.
Ad
accoglierci ci sono quattro ragazzi che, non appena ci vedono, si alzano dal
divano e dalle poltrone dove erano seduti e vengono a
presentarsi.
La
prima cosa che mi salta all'occhio è l'incredibile numero di tatuaggi che hanno
sulle braccia e probabilmente anche sul resto del corpo.
Guardo
un attimo mio fratello e intercetto il suo sguardo felice; lui mi sorride e come
per magia, tutto il nervosismo scompare e mi
tranquillizzo.
"Ciao,
io sono Zacky"
Davanti
a me c'è un ragazzo dalla faccia paffuta e due occhi tra l'azzurro e il verde
che mi lasciano a bocca aperta per la loro bellezza.
Mi
sorride cortese e mi tende la mano, che stringo subito sorridendo a mia
volta
"Io
sono Chris, piacere di conoscerti".
Poi
è il turno del ragazzo alto che avevo notato prima. Jimmy, si chiama e da quel
poco che so di loro, mi pare di ricordare che si tratti del batterista, meglio
conosciuto come The Rev.
Dopo
di lui si presenta Johnny, il bassista.
"Piacere
Johnny" dice in fretta. Dev'essere molto timido.
"Piacere
Chris" rispondo stringendogli la mano e il mio sguardo cade subito sul suo
braccio tatuato.
"Wow,
bei tatuaggi" mi lascio sfuggire.
Lui
sorride ringraziandomi per poi andare da Dean.
Il
tipo che ho davanti ora, invece , dev'essere Matt ossia il cantante. Dio mio
aveva ragione Dave a dire che è enorme.
Mi
incute un po’ timore vista l'altezza e i muscoli che si ritrova ma ci pensa il
suo sorriso abbagliante a far sparire tutto, lasciandomi stordita per un
attimo.
"Io
sono Matt, piacere di conoscerti"
"Piacere
mio, io sono Chris" rispondo, perdendomi nei suoi occhi
verdi.
"Sai,
vi ho visti l'altra sera al 'Panter'. Hai davvero una voce
magnifica"
Oh
cazzo! Sento diffondersi il rossore sul viso; probabilmente sono rossa come un
peperone.
"Grazie"
riesco a dire semplicemente.
"Bene,
le presentazioni son state fatte. Direi che possiamo sederci,no?" dice Larry,
prendendo posto sulla poltrona più vicina.
Mi
siedo vicino a Jimmy, che mi sorride gentile, e subito dopo vedo Zacky prendere
posto alla mia sinistra.
"Vuoi
una birra?" mi domanda, prendendo due bottiglie dal tavolino davanti a
noi.
"Si
grazie" e accetto la bottiglia che mi porge.
Bevo
un goccio per poi guardarmi rapidamente attorno. Ancora non ci credo che tra
meno di una settimana sarò in tour con questi ragazzi.
Stranamente
però mi sento a mio agio tra loro, sembrano dei bravi
ragazzi.
"Manca
Brian oggi" esordisce Zacky rivolgendosi a me.
Brian?
e chi è?
Dev'essersi
accorto del mio sguardo alquanto perplesso perché si affretta ad agiungere
"l'altro chitarrista".
"Aaah..
Synyster Gates. Si ne ho sentito parlare" dico, scoccando una rapida occhiata in
direzione di mio fratello.
Zacky
ridacchia e mi spiega che il suo amico aveva un'intervista per un giornale
specializzato e "..quindi lo conoscerete quando partiamo"
"Bene.
Mi dispiace solo per mio fratello. Non fa altro che parlare di lui e ci teneva a
conoscerlo"
"Tuo
fratello?" interviene Jimmy che deve aver sentito lo scambio di battute tra me e
Zacky.
"Si,
David. Siamo fratelli"
"Wow.Non
l'avrei mai detto" esclama stupito.
Non
ha tutti i torti in effetti. Io e Dave non ci assomigliamo per niente: lui
biondo con gli occhi verdi, io invece con i capelli corvini e gli occhi
violacei, di cui vado estremamente fiera.
L'unico
dettaglio che testimonia la nostra parentela è il sorriso, che è praticamente
identico.
"Quindi
a tuo fratello piace Syn, eh?" chiede Zacky ridacchiando
"Piace
è un eufemismo. Diventa proprio pazzo per lui. Pensa che ieri stava quasi per
svenire quando ha saputo che oggi l'avrebbe conosciuto" e scoppio a ridere, dopo
aver imitato per alcuni secondi mio fratello, seguita a ruota dai due ragazzi di
fianco a me.
Il
tempo in loro compagnia sembra volare e in men che non si dica, è già ora di
andarsene.
"Uff
di già" esclama Zacky, mettendo un finto broncio.
Sorrido
guardandolo mentre insieme ci dirigiamo verso la porta.
"E'
stato un piacere conoscervi" dico io guardando lui e i suoi amici. Ricambiano e
dopo averli salutati, io e la mia band andiamo verso l'uscita con
Larry.
"Allora
a sabato ragazzi"
"A
sabato!" diciamo noi in coro, salutandolo.
Una
volta in macchina i commenti sui ragazzi si sprecano.
"Ma
io volevo Syn!" trova da lamentarsi mio fratello.
"Smettila
di frignare! Sono stati simpaticissimi e tanto gentili e tu pensi a 'sto cazzo
di Syn Gates. Voglio proprio conoscerlo e vedere se merita tutta questa stima"
"Ah
sono sicuro che ti piacerà. E' un mito" replica convinto.
"Uh
Uh sicuro! Comunque Zacky e Jimmy sanno di questo tuo amore infinito,sai?" dico
per stuzzicarlo.
"COSA?
No, ti prego. Dimmi che non gliel'hai detto"
"Ovvio
che gli ho raccontanto tutto. Non devi mica vergognarti" rispondo facendogli
l'occhiolino.
"TI AMMAZZOOOOOO"
---
I
ragazzi sono appena usciti dalla stanza con Larry e già iniziamo a fare commenti
su di loro.
"Allora
che ne pensate?A me sembrano ok" inizia Matt, finendo poi di scolarsi la
birra.
"Si
sono simpatici. E poi Zacky si è preso una cotta per la cantante" continua
Johnny che se ne è stato buono buono tutto il tempo.
"Ma
che dici?" rispondo io "Non è proprio il mio tipo"
"Allora
perché sei arrossito?" interviene il Rev per dar man forte a
Johnny.
"Ma
che arrossito?! Dai, smettetela" e fingo di bere per nascondere il viso ai loro
occhi.
Scoppiano
a ridere prendondomi per il culo e continuano così per altri dieci minuti,
finchè non arriva Larry a dirci che possiamo andare a
casa.
E' vero che non mi piace Chris; però perché allora mi scappa
un sorriso a pensarci?
***
Ecco il terzo capitolo!
Spero vi sia piaciuto *O* Io mi son divertita un mondo a scriverlo XD
Grazie mille a Blinkina, Vengeance, BlueAndYellow, Cate182, Elyrock e
FrankieLou per le recensioni *.* Mi fate sempre felice ragazze =D
E un grazie di nuovo a Blinkina, BlueAndYellow, Elyrock e Zyzzy94 che hanno
aggiunto la storia ai preferiti *O* Thanks!
Baci <3
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Capitolo 4 *** Capitolo 4 ***
SYn
Awww grazie mille per i commenti
a Blinkina, BlueAndYellow, The Fantasy e FrankieLou!
:*********
Spero che vi piaccia anche questo
capitolo ^_^
Buona lettura!
Capitolo 4
Vi
è mai capitato di guardarvi allo specchio e prendere paura per ciò che
vedete?
Spero
per voi di no perché è una cosa davvero spiacevole, soprattutto alle 7 di
mattina.
Già
alzarsi così presto è un trauma, figuriamoci vedere il tuo riflesso orripilante
allo specchio.
Stamani
potrei tranquillamente presentarmi all'audizione per il ruolo di zombie in un
film horror e non sto scherzando: colorito cadaverico e opaco, occhiaie violacee
che risaltano ancora più del solito e capelli degni del miglior spaventapasseri
mai esistito. Mi sento un rifiuto umano e tra un'ora devo essere pronta per
partire. Solo un miracolo può rendermi presentabile.
Non
è colpa di una sbronza comunque se son ridotta così; stanotte non ho quasi mai
chiuso occhio per colpa dell'ansia e in quelle due misere orette in cui son
riuscita a riposare, ho fatto sogni strani e inquietanti. Peggio di così non
poteva andare.
Cerco
di darmi una sistemata e dopo tre quarti d'ora di restauro, sono pronta a
scendere in salotto trascinando giù per le scale due trolley pieni zeppi di
roba.
"Devi
trasferirti per caso?"
Ma
che simpatico Charlie.
"Al
posto di scherzare potresti fare il cavaliere e darmi una mano. Pesano da
morire"
Senza
fare storie, prende i trolley e li mette davanti al portone vicino alla sua
valigia.
"Ma
gli altri dove sono?" chiedo, rendendomi conto che in casa ci siamo solo noi
due.
"Sono
fuori con tuo padre a caricare i bagagli in macchina. Forse è meglio se portiamo
anche i nostri"
Annuisco
e presi i miei trolley, lo seguo fuori di casa.
"Oh
sei arrivata finalmente! Hai un aspetto orribile, lasciatelo dire"
"Fottiti
Dave! Vorrei vedere te al posto mio! Non ho chiuso occhio stanotte" e
lanciandogli un'ultima occhiata astiosa carico i trolley nel
bagagliaio.
Dopo
esserci assicurati di aver preso tutto, saliamo in macchina con mio padre e
partiamo per andare di nuovo alla Warner, punto di ritrovo e di
partenza.
Da
quello che mi ha detto David, avremo un tour bus tutto per noi; certo, più
piccolo e meno accessoriato rispetto a quelli delle grandi band ma già averne
uno tutto nostro è un sogno.
"Eccoci
qui"
Cosa?
Già arrivati?! guardo l'orologio sul cruscotto dell'auto e vedo che son già
passati 45 minuti da quando abbiamo lasciato casa.
Abbraccio
mio padre, commosso all'inverosimile, e poi seguo i miei amici che stanno
andando verso i due tour bus parcheggiati poco distanti da
noi.
Ad
aspettarci ci sono Zacky e Johnny, entrambi con una sigaretta tra le dita e un
bicchiere di caffè nella mano libera.
Appena
ci vedono arrivare, sorridono e vedo il bassista tirare una gomitata all'altro
ragazzo che arrossisce e e abbassa lo sguardo.
"Buongiorno"
esclama contento mio fratello mentre si guarda in giro entusiasta, pronto a
veder comparire il suo mito da un momento all'altro.
Salutiamo
anche noi i due musicisti che poi ci accompagnano al nostro
bus.
"Potete
sistemare le valigie intanto! Noi torniamo dagli altri, vi aspettiamo lì..tanto
partiamo tra un'ora" e poi se ne vanno, lasciandoci a contemplare quello che
sarà la nostra casa per i prossimi due mesi.
Il
bus è..fantastico! Non so che altro aggettivo usare per
descriverlo.
La
prima cosa che si nota è la mini-cucina dotata di tutti gli apparecchi
indispensabili, di fronte c'è un piccolo tavolino sistemato proprio a fianco del
finestrino, anche se è un termine a dir poco riduttivo visto che è una vera e
proprio finestra.
Più
avanti c'è un piccolo salotto con tanto di televisione, playstation e frigobar;
di sopra invece c'è la zona notte.
Il
tempo di sistemare le valigie e dare un'occhiata in giro e siamo pronti per
andare da Zacky & company.
Ci
sarà da ridere visto che mio fratello, dopo una settimana e più di agonia, vedrà
il suo adorato Synyster Gates. E' un peccato non avere sottomano una videocamera
per immortalare l'incontro e più guardo Dave, più mi pento di non poterlo
riprendere.
E'
nervoso da morire, continua a mettersi a posto i capelli e i vestiti come un
ragazzino al primo appuntamento.
Scoppio
a ridere e lo sguardo d'intesa che mi lancia Claire mi fa capire che la pensa
esattamente come me.
La
porta del tour bus degli Avenged è chiusa perciò busso per annunciare il nostro
arrivo; dopo pochi istanti, si apre e troviamo Matt ad aspettarci con un sorriso
di benvenuto
"Dai,
entrate pure" dice spostandosi per farci passare.
Entro
per prima e lancio una rapida occhiata intorno a me; sul tavolino ci sono I-pod
e cellulari, accompagnati da scorte di sigarette e qualche lattina di
birra
"Il
Rev e Johnny sono di sopra, probabilmente a contendersi la cuccetta migliore"
spiega Matt.
In
effetti, si sentono le voci dei due provenire da di sopra.
Dalla
porta del bus entra Zacky, seguito da un altro ragazzo che, vedendo lo sguardo
incantanto di mio fratello, dev'essere Synyster Gates.
Zacky
viene verso di me sorridendo e senza farsi sentire da Dave mi sussurra "pensi
che tuo fratello sopravviverà?"
"Oddio
ne dubito. Guarda che faccia da pesce lesso che ha" e scoppiamo a ridere,
attirando gli sguardi curiosi dei presenti.
Rido
ancora mentre Syn si presenta ai miei amici e scambia qualche parola con loro
per poi venire da me.
Il
suo sguardo profondo sembra scrutarmi a fondo e mi mette parecchio in soggezione
ma cerco di non darlo a vedere, perciò con il tono e il sorriso più spavaldo
possibile lo saluto e mi presento.
"Io
sono Chris, piacere di conoscerti"
La
sua espressione seria lascia subito il posto a un sorriso, o forse è più adatto
dire un ghigno, strafottente e con tono malizioso risponde
"Il
piacere è tutto mio. Io sono Brian" si avvicina al mio viso e lo sento
sussurrarmi all'orecchio " Ricordalo, potresti urlarlo più
tardi"
Come,
prego? Ma chi si crede di essere?! E questo sarebbe il mito di mio fratello? Mi
sa che devo fargli cambiare idea al più presto.
Indietreggio
per allontanarmi da lui e fulminandolo con gli occhi replico seccata "Non credo
proprio, bello!"
"Bello?
Bè grazie"
"Peccato
che non volesse essere un complimento" e mi allontano per andare da Dean che
poco lontano da noi ha assistito alla scena.
"Che
ti ha detto? Sembri sconvolta"
"Non
sono sconvolta, sono…furibonda!Si è già reso insopportabile
"
"Sono
sicuro che esageri. Con me è stato cordiale e anche con gli altri"
Visto
che nessuno ci sta osservando, gli
riporto brevemente il piccolo scambio di battute avuto col chitarrista e il mio
amico, al posto di darmi ragione, si mette a ridere
"Dai,
era una battuta. Da quando in qua ti offendi?Sei sempre la prima a scherzare di
solito"
Si
è vero ma stavolta non riesco proprio a fare la simpaticona. Sarà che quel Brian
mi sembra un pallone gonfiato, arrogante e pieno di sé.
Il
classico tipo di ragazzo che non sopporto.
Come
se fosse stato richiamato dai miei pensieri, lo vedo girarsi verso di me e
lanciarmi un'occhiata ammiccante, accompagnata dall'immancabile sorriso pieno
d'arroganza.
"Lo
prenderei volentieri a schiaffi!"
Dean
scoppia a ridere, dicendomi che sono tutta matta.
Si,
è probabile che la vicinanza di Gates mi faccia andare completamente fuori di
testa, nel senso più negativo del termine.
Finalmente,
scendono anche Johnny e Jimmy che dichiarano felici di aver scelto dove dormire,
dopodichè il Rev prende una birra da sopra il tavolo e si fionda qui di
fianco.
"Salve
ragazziii"
Sembra
già ubriaco e vedendo la velocità supersonica con cui sta bevendo la birra,
direi che è molto probabile che quella non sia la prima della
giornata.
"Ma
come fai a bere birra a quest'ora?" gli domando ridendo
"Ah
per me è come acqua ormai"
"Ben
per te. Io se la bevessi a quest'ora del mattino sarei già ubriaca fradicia alla
prima"
Stavolta
è lui a scoppiare a ridere per poi offrirmi un sorso
"Dai
bevi! festeggiamo il primo giorno di tour" e si alza per fare un
balletto.
Sto
ridendo così tanto che sento le lacrime agli occhi ma non sono l'unica. Anche
Johnny e Dean sono piegati dalle risate.
Il
breve momento di ilarità viene interrotto dall'arrivo di Synyster-sono il
migliore-Gates che si siede di fianco a me, occupando il posto dove prima c'era
Jimmy.
Possibile
che di tutti i posti liberi deve venire proprio qui? La sua sola vicinanza mi dà
sui nervi e l'irritazione giunge al culmine quando, con nonchalance, passa il
braccio dietro le mie spalle.
Perfino
Dean strabuzza gli occhi vedendo il suo gesto.
Ora
mi ha davvero rotta; che cazzo è tutta questa confidenza?
Con
poca delicatezza tolgo il suo braccio da dove l'ha messo e mi allontano da lui,
avvicinandomi al mio amico.
Gates
ridacchia e cerca di fare il simpatico dicendo "Non ti mangio mica sai" e mi
guarda con insistenza.
Ricambio
il suo sguardo con un'occhiata torva mentre Jimmy e Johnny ridacchiano e
scuotono la testa.
"Ma
è sempre così simpatico?" chiedo, calcando bene la parola simpatico per far
intendere l'esatto contrario.
"Si,
purtroppo è così di natura" mi risponde Johnny causando il malcontento del
diretto interessato
"E
tu sei sempre così fredda?" mi domanda lui, guardandomi dritta neglio
occhi.
Sostengo
il suo sguardo, nonostante dentro mi senta bruciare dalla rabbia, e gli rispondo
a tono "solo con chi se lo merita".
Il
Rev fischia ,spostando lo sguardo da me a Syn di continuo, come se stesse
guardando una partita di tennis
"Ti
sei trovato una bella gatta da pelare, amico"
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Capitolo 5 *** Capitolo 5 ***
SYn
Capitolo
5
L'odore
pungente del caffè appena fatto solletica le mie narici, facendomi svegliare
dopo una lunga notte di riposo in questa piccola cuccetta, separata dal mondo
esterno da una tendina color notte.
Mi
stendo alla bene e meglio per sgranchirmi un po’ e mi alzo, intenzionata a
scendere per bere un bel caffè caldo.
La
caffeina è l'unico cosa al mondo di cui sono dipendente, a parte la musica
ovviamente.
Di
sotto c'è solo Dean che, seduto vicino alla finestra, fissa il vuoto con una
tazza tra le mani.
"Buongiorno"
lo saluto, con la voce ancora roca.
Si
desta dai suoi pensieri e mi saluta a sua volta
"Buongiorno
anche a te, bella addormentata"
"Ho
dormito così tanto?"
"Beh,
è quasi mezzogiorno.
Tu che dici?"
Cavolo,
mezzogiorno! E io che pensavo fosse ancora presto.
Mentre
verso il caffè in una tazza, chiedo dove sono finiti gli
altri.
"Sono
andati a vedere il posto dove suoniamo, insieme agli
Avenged"
Annuisco,
sentendo crescere pian piano il panico dentro di me. Oggi è la prima data del
tour, siamo a San Diego, non molto lontani da casa.
Rabbrividisco
al pensiero della folla che ci sarà stasera; già non è facile suonare di fronte
a migliaia di persone, figuriamoci se queste sono in attesa di vedere il loro
gruppo preferito e non te.
Devo
pensare in positivo, però, altrimenti non arriverò viva a
stasera.
A
giudicare dall'espressione seria del mio amico, segno inequivocabile del fatto
che qualcosa lo preoccupa, non credo di essere l'unica a pensare già allo
show.
"Credi
che andrà bene?" chiedo, sottovoce. Probabilmente non mi ha neanche
sentita.
"Lo
spero"
---
"Oh
la principessa si è degnata di alzarsi dal letto"
"Si
può sapere che ti ha fatto quella povera ragazza?" sbotta Zacky. Neanche avessi
offeso lui!
"E
tu perché la difendi tanto? Non dirmi che ti piace?"
Lo
sento borbottare un "vaffanculo" prima che si allontani, in direzione della
nuova arrivata che, non appena lo vede arrivare, smette di guardarsi attorno con
aria spaesata e gli sorride entusiasta.
Possibile
che Zee si faccia abbindolare da quel sorriso? Insomma, quella ragazza è un
ghiacciolo, è antipatica, è seria, non sa stare agli scherzi. Ok sarà pure bella
ma mi domando cosa ci trovi il mio amico in lei. Mah…
Mi
accendo una sigaretta e mi guardo intorno per vedere dov'è finito Matt. Almeno
andrò a rompere le palle a lui al posto di stare qui, nelle vicinanze
dell'"arpia".
Non
c'è traccia del mio amico. Meglio che vada a farmi un giro oppure che ritorni
nel bus.
"Hey…dove
vai?"
"Cazzi
miei, ZeeVee"
"Sempre
maleducato eh Gates?"
Adesso
ci si mette pure lei. Gli faccio sparire io quel sorrisetto trionfante che ha
stampato in faccia.
"Solo
con chi se lo merita" le rispondo, facendole il verso. Mi ha risposto così ieri
sera,no?
"Ah
ah davvero simpatico!Devi avere un vocabolario davvero ristretto se copi le
frasi degli altri!" dice sghignazzando.
"E
tu sei più acida dello yogurt andato a male!te l'ha mai detto
nessuno?"
In
meno di un secondo, il sorriso svanisce per lasciar posto ad un espressione a
dir poco incazzata.
Ti
ho messo k.o, baby! Synyster Gates 1- Zitella acida 0
Mentre
mi congratulo con me stesso, Zacky mi scocca un'occhiataccia e se ne va,
scusandosi con la ragazza per il mio comportamento.
Ha
iniziato lei e si scusa per me?! Si è proprio fottuto il
cervello.
---
"Davvero,
non so che gli prende!Non è mai stato così"
Zacky
si sta scusando per il comportamento del suo amico mentre andiamo a mangiare
qualcosa nel bar del locale.
"Mica
è colpa tua! E comunque, ci stiamo antipatici a vicenda quindi la cosa non mi
disturba più di tanto" rispondo, cercando di rincuorarlo un
po’.
A
guardarlo sembra quasi che si senta responsabile per lo spiacevole siparietto a
cui ha appena assistito.
"Smettiamola
di pensare a quel…a Gates e parliamo di qualcos'altro,ok?"
Accetta
con un sorriso la mia proposta e subito inizia a farmi domande. Dio, non pensavo
fosse così curioso.
"Calma,calma.
Una domanda alla volta se no non ricordo niente"
Si
scusa, arrossendo leggermente, per poi chiedermi di parlargli un po’ di
me.
"Chiedimi
cosa vuoi sapere, sono una frana in queste cose"
"Uhm..cosa
fai nella vita?"
"Lavoro,
anzi lavoravo, in un negozio di strumenti musicali"
"Wow…se
non avessi fatto il musicista, sarebbe stato il mio sogno lavorare in un negozio
così"
"Si
è un bel lavoro. Ma direi che è molto meglio suonare,no?"
Annuisce
per poi chiedermi altre cose, ad esempio quali sono i miei cibi preferiti, i
film che adoro e infine i miei gruppi preferiti
"…direi
che te li ho elencati più o meno tutti"
Ha
una faccia strana, come imbronciata.
"Ehm
che c'è?" gli chiedo cauta.
"Noi
non ti piacciamo?"
Oh
shit! E ora con che faccia tosta gli dico che non li ho neanche mai
ascoltati?
Mi
guarda in attesa di una risposta.
"Ecco..vedi..a
dir la verità, non…si insomma, ho ascoltato solo una vostra canzone
credo"
"Ah"
Non
dice altro.
Cavolo,
si sarà arrabbiato? Spero di no.
Non
ho neanche più il coraggio di guardarlo in faccia perciò abbasso gli occhi ma
pochi secondi dopo lo sento ridacchiare, per poi scoppiare proprio a ridere di
fronte alla mia faccia alquanto stralunata.
Lo
fisso, con tanto di sopracciglio inarcato, in attesa di una
spiegazione.
Dopo
essersi ricomposto riesce a dire "Me l'aveva già detto tuo fratello ieri sera.
Credo abbia voluto vendicarsi per il fatto che ci hai raccontato della sua
devozione a Brian"
Tsk!
Tipico di mio fratello.
"Che
bastardo!"
---
Fortuna
che il pomeriggio è passato in fretta ed è quasi ora di salire sul
palco.
Dio
solo sa quanta voglia ho di prendere in mano la chitarra, suonare, vedere la
folla scatenarsi seguendo il ritmo della musica.
Son
sicuro che i fans impazziranno sentendo gli assoli delle nuove canzoni.
"Brian,
vieni? Chris e la band stanno per iniziare"
Mi
alzo dal divano e seguo Matt controvoglia visto che non m'interessa proprio
vedere l'antipatica all'opera.
Arrivo
vicino allo stage dove ci sono i 'Les fleurs du Mal' al completo che parlottano
tra di loro, chi eccitato come David e chi mummificato, tipo sua
sorella.
Mi
sta venendo un po’ di curiosità nei loro confronti, più che altro per vedere la
figuraccia che farà lei davanti a tutta quella gente lì
fuori.
Oh,
devono passare proprio qui davanti.
"In
bocca al lupo!" esclama Matt, dando una pacca sulla spalla a tutti come
incoraggiamento.
Zacky
qui di fianco a me augura "Buona fortuna" e alza i pollici a Chris, che gli
sorride, o perlomeno tenta di farlo.
I
ragazzi salgono sul palco e subito la folla esplode in un boato.
La
musica rapidamente si espande in tutto il locale accompagnata dalla voce, sempre
più potente, della ragazza.
"Te
l'avevo detto o no che sono bravissimi?" mi domanda Zacky, esaltato come quando
è lui a suonare.
Mi
duole ammettere che sono veramente capaci e che la voce dell'arpia è tutt'altro
che pessima come speravo.
"Si..non
sono male"
"Che
entusiasmo! Solo perché ti sta antipatica Chris, non vuol dire che devi negare
l'evidenza"
"Ok,ok
non ti scaldare amico. Sono bravi. Contento?" sbotto.
Che
cazzo se la prende?
Passano
altri tre quarti d'ora prima che la loro esibizione finisca e tornino qui da
noi; stanchi ma felici a giudicare dalla loro facce.
Perfino
Lei ha un sorriso a trentadue denti, che non si affievolisce nemmeno quando il
suo sguardo incrocia con il mio.
Per
un momento mi torna alla mente il nostro primo concerto, il turbinio di emozioni
che si agitava dentro di me prima di salire sul palco, la gioia e la
soddisfazione post-concerto. Sentimenti che provo tutt'ora, prima e dopo uno
show.
Abbozzo
un sorriso sincero ma Lei si è già voltata verso i miei compagni che stanno
riempendo di complimenti il gruppo.
La
voce di Thor, il nostro stage manager, interrompe per un secondo il momento di
gioia creatosi.
"Ragazzi,
tocca a voi!"
---
Loved
ones back home all crying ’cause they're already missing me I pray by the
grace of God that there's somebody listening Give me a chance to be that
person I wanna be (I am unbroken; I’m choking on this ecstasy)
E'
da circa un'ora che, insieme a mio fratello, assisto alla loro esibizione e
cristo! qualcuno mi uccida ora se questo non è il miglior concerto che abbia mai
visto.
Oltre
alla canzoni che son semplicemente fantastiche, i ragazzi hanno una tecnica e un
talento a dir poco eccezionali. Ora capisco perché Dave li adori così tanto e li
prenda come modello da seguire.
Sono
fottutamente dei grandi!
"Dave,
per una volta nella vita devo darti ragione. Sono
magnifici!"
Silenzio.
Strano, visto che fino a poco fa urlava e si scatenava come un
pazzo.
"..Dave?"
Niente.
Oh
Lord I'll try so hard but you gotta let go of me (Unbreak me, unchain me, I
need another chance to live)
"Oh
cazzooooo…senti che assolo!"
Alleluja
si è ripreso!
"Senti,
senti!"
Come
potrei non farlo?!
E'
uno degli assoli più geniali che io abbia mai sentito in vita mia. Per quanto mi
stia sulle palle Gates, devo ammettere che come chitarrista è un mostro. La
chitarra per lui non sembra neanche uno strumento, pare quasi che faccia
parte del suo corpo vista la facilità e la maestria con cui la suona e la
controlla.
Rimango
interdetta per un attimo mentre fisso le sue dita che si muovono rapidamente
sulle corde e brividi mi scuotono da capo a piedi.
Come
cazzo fa a suonare così?!
"Voglio
il cd nuovo!"
Oh
gesù, mio fratello si sta trasformando in una fangirl! L'ha detto pure con tono
assatanato.
Lo
guardo sconvolta ma lui sta ancora fissando il suo idolo. A bocca
aperta.
"Dave,
chiudi la bocca! non vorrai che Gates ti veda così?" dico per sfotterlo un
po’.
Si
ricompone un attimo per poi tornare a contemplare il chitarrista, come se ci
fosse solo lui su quel palco.
Altre
due canzoni e poi il concerto si conclude.
L'energia
dello spettacolo appena finito vibra ancora nell'aria quando tutti e cinque,
stremati ma estremamente soddisfatti ed entusiasti, ci raggiungono nel
backstage.
"Allora,
come vi è sembrato?" ci domanda Zacky curioso.
Vuole
sapere il nostro parere, le impressioni riguardo ai nuovi pezzi, tutto
insomma.
Dave
ovviamente non si fa pregare e inizia a fare una vera e propria recensione del
concerto, facendoci sorridere un po’ tutti.
Perfino
Gates, rimasto serio e impassibile da quando è venuto qui fino ad ora, si lascia
andare ad un sorriso spontaneo.
Continuo
ad ascoltare il discorso infinito di mio fratello finchè una voce, fin troppo
riconoscibile, mi giunge alle orecchie
"Allora…piaciuto
lo show o non è stato di suo gradimento, principessa?"
Gli
direi che mi ha fatto schifo solo per il tono che ha usato ma per una volta
posso anche essere sincera.
"Si…siete
stati bravi!" gli rispondo, puntando lo sguardo dritto nel suo. Sembra quasi
sorpreso. Magari si aspettava veramente che gli rispondessi male come ho sempre
fatto.
"Oh
quale onore!Un complimento!"
"Non
ti ci abituare, Gates"
Continuiamo
a fissarci negli occhi con serietà per poi scoppiare a
ridere.
Oh
god!Sto ridendo veramente con lui?
Credo
che un pensiero più o meno simile abbia sfiorato anche il suo neurone perché
allontaniamo rapidamente lo sguardo nello stesso istante.
Il
momento d'imbarazzo viene interrotto, fortunatamente, da Johnny che propone di
andare a festeggiare in un bar.
"Siiii…ubriachiamoci!"
urla il Rev, alzando un braccio al cielo.
Stanotte
sarà il delirio!
Un ringraziamento a chi ha
commentato e anche a chi ha solo letto ^_^
Spero vi sia piaciuto anche
questo capitolo.
blinkina: ciao ^_^
grazie mille per il commento e per
i complimenti!Mi fai sempre felicissima *O* Syn nella ff è un marpione ma secondo me
è così veramente XDDDDD Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto!
Baci
blaise_sl_tr07: awww
una nuova lettrice YAY XD Grazie mille per il commento!Sono davvero felice che
la storia ti piaccia tanto *O* Spero di farti appassionare ancora di più agli
Avenged (o tamarri come li chiamo io XD) Che ne pensi di questo capitolo? ^^
Baci
BlueAndYellow: Ciao
=D Grazie per il commento! Eh si… Syn è un marpione insopportabile (ma mi piace
per quello XDDDDDDDD) Spero ti sia piaciuto anche questo capitolo ^_^
Baci
The
fantasy: ciaoooo =D Grazie mille per il
commento. ahahah Syn è proprio un simpaticone (oh come no! ndChris) Eccoti l'aggiornamento..Spero ti sia
piaciuto! Kiss
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Capitolo 6 *** Capitolo 6 ***
SYn
Awwwww grazie mille per i commenti *_*
Spero vi piaccia anche questo
capitolo!
Capitolo
6
Seduta
vicino al finestrino, osservo il paesaggio e le auto che scorrono e sfrecciano
veloci di fianco a noi.
Siamo
in viaggio da ore ma sembra sia passata un'eternità da quando siamo partiti alla
volta di Denver.
Il
bus è immerso in un silenzio quasi irreale. I miei amici sono di sopra a
rilassarsi e a riposare mentre io, in preda alla malinconia, continuo a guardare
il mondo lì fuori, attravero questo vetro scuro.
E'
raro che io sia così triste e pensierosa ma in queste ultime ore, tutto lo
stress e le emozioni soffocate in questa prima settimana di tour si sono
abbattuti su di me, come un uragano.
La
verità è che mi manca casa, mi mancano i miei genitori, il mio lavoro, i miei
amici. Mi manca L.A. La città degli Angeli. La città che non dorme
mai.
Nonostante
sia circondata da persone che mi vogliono bene, mi sento sola e a volte perfino
fuori luogo.
La
nostalgia di casa e dei miei affetti si fa sentire sempre di
più.
Dovrei
non pensarci ma è difficile. Terribilmente difficile.
E
il continuo nervosismo dovuto agli screzi con Gates di certo non
aiuta.
Se
all'inizio poteva sembrare una cosa simpatica, ora non lo è più. E' solo un
ulteriore causa di stress, agitazione e crisi di nervi.
Così
non può continuare.
Il
bus finalmente si ferma e l'autista mi comunica che siamo
arrivati.
Mi
alzo per andare a svegliare gli altri ma li trovo già pronti a scendere, con
borse e zaini in spalla.
"Ah!Finalmente
passeremo una notte in hotel. In una stanza normale con un bel letto comodo"
esclama Dave, lanciando un'occhiata all'hotel a 5 stelle che si trova proprio
davanti a noi.
I
miei amici si dirigono a passi rapidi verso l'entrata e io, una volta preso il
necessario, li seguo silenziosa. Atteggiamento che non sfugge agli occhi attenti
di Claire.
"Va
tutto bene?"
"Si.
Sono solo un po’ stanca" mormoro, cercando di essere il più convincente
possibile.
Annuisce,
anche se leggermente scettica.
Come
un automa seguo mio fratello verso l'ascensore, dopo che si è fatto dare le
chiavi delle stanze alla reception.
"Siamo
al terzo piano" dice, aggiungendo poi che ci sono anche gli
Avenged.
In
pochi secondi arriviamo a destinazione.
"Chris,
tu sei alla 102.Ecco qui!" e mi porge la tessera
magnetica.
"Ok.Grazie"
"A
dopo" esclama allegro mentre si allontana.
Entro
rapidamente nella mia stanza e dopo aver posato le borse e aver lanciato una
rapida occhiata in giro, mi incammino verso il bagno.
Una
bella doccia calda è proprio quello che mi serve.
Mi
spoglio e mi fiondo sotto il getto di acqua tiepida. Una sensazione di benessere
si fa subito strada dentro di me, allontanando almeno per un po’ la
tristezza.
In
meno di mezz'ora sono di nuovo vestita e preparata.
Accendo
il lettore mp3 e, cuffiette nelle orecchie, mi distendo sul letto invitante e
confortevole.
Chiudo
gli occhi e mi lascio cullare dalle dolci note di "A beautiful place" dei Good
Charlotte.
Apro
gli occhi di scatto. Il volume basso del lettore mi permette di udire
distintamente che qualcuno sta bussando alla porta.
Tolgo
una cuffietta e mi alzo.
Apro
la porta e davanti a me c'è mio fratello che, senza chiedere permesso, entra
nella stanza.
"E'
da dieci minuti che busso. Che stavi facendo?" chiede guardandosi attorno e
commentando la camera.
"Devo
essermi appisolata" ammetto. "Avevi bisogno di qualcosa?"
Spero
di no. L'unica cosa che voglio adesso è rimettermi a
dormire.
"Volevo
solo dirti che siamo tutti di sotto, al bar. Vieni?"
"No.
Preferisco riposare un po’"
Mi
guarda, anche lui con espressione scettica. Sa bene che di solito non esiterei
un attimo ad accettare la proposta.
"Stai
bene?" chiede, stavolta con tono preoccupato.
"Si
tranquillo. Sono solo stanca"
Abbozzo
un sorriso e lui annuisce, abbastanza convinto.
"Ok,
allora vado. Se cambi idea sai dove trovarci"
Lo
saluto mentre esce, chiudendo lentamente la porta.
Sospiro
per poi tornare a letto. La musica nelle orecchie come unica
compagnia.
Dopo
nemmeno dieci minuti, sento di nuovo dei colpi alla porta.
Mi
alzo irritata, decisa a mandare a fanculo l'ospite indisiderato, ma non appena
apro la porta, desisto dal mio intento.
E'
Zacky.
"Hey..disturbo?"
domanda cauto.
"No,
figurati. Entra" e mi sposto per farlo passare.
Chiudo
la porta e vado a sedermi sul letto, di fianco a lui.
"Come
mai sei qui? David mi aveva detto che eravate tutti al
bar"
"Si
ma siccome non ti ho vista, sono venuto a vedere come stai. Tuo fratello ha
detto che gli sei sembrata un po’..strana" dice, guardandomi dritta negli
occhi.
Di
fronte al suo sguardo color zaffiro, non riesco proprio a mentire perciò gli
racconto rapidamente di come mi sento. Tralasciando però la parte riguardante il
suo amico.
Mi
ascolta in silenzio, annuendo di tanto in tanto, per poi rassicurarmi
premuroso.
"E'
normale sentire la mancanza di casa, te lo assicuro. Anche se fai questo lavoro da anni, è comunque
difficile stare lontani dalla tua famiglia e dalla tua
città."
E'
chiaro che sta parlando di lui ora.
Gli
rivolgo il primo sorriso sincero della giornata, che viene ampiamente
ricambiato.
"Sai
qual'è la miglior cura per situazioni come queste?" mi chiede,
allegro.
Scuoto
la testa, curiosa di sentire la sua risposta.
"Guardare
quei due cretini di Brian e Jimmy mentre si ubriacano! Dai, andiamo al bar!"
dice, alzandosi dal letto e andando verso la porta.
Mi
sfugge una risatina e lo seguo fuori dalla stanza.
Non
appena mettiamo piede fuori dall'ascensore, veniamo travolti dalle urla e dalle
risate provenienti dal bar.
"Ci
sbatteranno fuori se continuano così" dice sorridendo.
Entriamo
nella stanza e vedo subito dove sono gli altri. Sono tutti seduti intorno a un
tavolo, interamente coperto da bicchieri di birra e altri
alcolici.
Ci
avviciniamo e subito il Rev inizia ad urlare.
"Zackyyy!
Chriiiiiss! Siete arrivati finalmente!"
E'
già ubriaco fradicio. Ma non è di certo l'unico.
Prendo
posto vicino a lui e subito mi mette davanti un boccale di
birra.
"Su
su, bevi questa Guinness" dice, per poi scolarsene una da solo in poche
sorsate.
Inizio
a bere pure io, lasciandomi ben presto contagiare dal clima vivace e rumoroso
che si è creato e svuotando la testa dai pensieri cupi di
prima.
"Pink.is.the.new.black!
Pink.is.the.new.black!"
Gates,
proprio di fronte a me, si agita sulla sedia, urlando la frase in direzione di
due poveri clienti dell'hotel che lo guardano ridendo e scuotendo bonariamente
la testa.
Continua
così ancora per un po’ per poi tornare a bere.
Niente
birre o vodka stavolta. Si butta sull'assenzio, già ampiamente bevuto dal Rev
che ride in maniera incontrollata da parecchi minuti.
Vedendo
i movimenti e le frasi senza senso dette da Gates, scoppio a ridere anche
io.
Lui
se ne accorge e dopo essersi alzato in piedi, barcollante e allegro, mi ordina
di bere l'assenzio
"Bevi
un sorso!"
Scuoto
la testa, sempre ridendo. Potrebbe avere una carriera come clown al
circo.
Finisco
di bere la mia quarta birra, quando me lo ritrovo davanti, in ginocchio sul
tavolo e con un bicchiere di liquore in mano.
"Bevi
un sorso!"
Si
avvicina sempre di più finchè i nostri nasi si sfiorano e fissandomi negli
occhi, beve un goccio dal bicchiere per poi porgermelo.
Non
mi rendo conto nemmeno di cosa sto facendo.
So
solo che dopo pochi istanti sento la gola bruciare, come se avessi bevuto
benzina.
Guardo
il bicchiere che ho in mano, ormai vuoto mentre il ragazzo di fronte a me si è
fatto ancora più vicino e stavolta mi urla nelle orecchie "Yummy,
Yummy!"
Scoppiamo
tutti a ridere, sganasciandoci mentre lui si butta giù dal tavolo lentamente,
rimanendo gambe all'aria di fianco a me.
Lo
lasciamo lì finchè non si rimette in piedi da solo.
Mi
abbraccia poi da dietro e inizia a cantare una canzone senza senso, facendo
ondeggiare la testa e solleticandomi le guance con i
capelli.
"Sei
un cretino Gates!" gli dico, ridendo.
L'ilarità
non si placa nemmeno per un momento durante l'intera nottata. Anzi, il casino
aumenta sempre di più finchè non ci viene detto di
andarcene.
Mi
faccio accompagnare in camera da mio fratello e mi butto sul letto,
ridendo.
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Capitolo 7 *** Capitolo 7 ***
SYn
Capitolo
7
"SVEGLIAAAAAAA"
Perché
non posso svegliarmi anche io come Cenerentola con gli uccellini che mi danno il
buongiorno o con un bacio del principe azzurro come La bella addormentata?
Sarebbe chiedere troppo?
Forse
si, visto che è l'urlo di Tarzan a svegliarmi.
Mio
fratello mi ha appena spaccato i timpani e purtroppo non vedo nessun uccellino o
principe qui vicino a me.
La
prima cosa che noto appena apro gli occhi, in compenso, è la faccia impaziente
di Dave e dietro di lui, Zacky e Gates. Quest'ultimo in preda ad un attacco di
riso talmente forte da farlo piegare in due.
"Bel
pigiama" riesce a dire tra le risate.
"Hey
che hai contro il mio pigiama?!"
E'
rosa, con un bell'orsacchiotto stampato davanti. Non vedo cosa ci sia di strano.
Migliaia di persone ne indosseranno uno così per dormire.
Ci
metto un paio di minuti però per rendermi conto che sono in tenuta da notte, con
faccia assonnata e capelli arruffatti in stile Edward mani di forbice, davanti a
due persone che non mi sarei mai aspettata di vedere appena sveglia. Zacky e
Gates intanto continuano a guardarmi.
Avvampo
e chiudo di scatto la tendina che mi separa da loro.
Le
risate di quel deficiente patentato di Gates sembrano
moltiplicarsi.
"Taci
idiota!" gli ordino e invito, poco gentilmente, tutti e tre ad
andarsene.
Aspetto
di sentire le loro voci al piano di sotto per uscire dal mio "nascondiglio" e
chiudermi in bagno a sistemarmi.
Quando
scendo in cucina, trovo solo mio fratello che beve un caffè guardando un punto
indefinito del pavimento.
"Grazie
per il buongiorno, sai!" dico acida, ancora con voce impastata dal
sonno.
Per
risposta, mi fa un cenno con la mano come a dire "figurati, non c'è di
che".
Argh!
Lo azzanno.
"Indovina
dove siamo?" domanda, interrompendo i miei pensieri e le idee su come
ucciderlo.
"Boh
non lo so. Dimmelo tu, Mr Simpatia"
"Siamo
a Des Moines. Ti ricorda niente?"
Certo
che mi ricorda qualcosa. Anzi, qualcuno.
Gli
Slipknot. Gli Stone Sour. Due tra i nostri gruppi
preferiti.
Dave
sembra leggermi nel pensiero perché annuisce, con un espressione allegra sul
volto.
"Okay.
Ma allora?" chiedo, non capendo il senso del discorso e della sua
contentezza.
Fruga
per un attimo nelle tasche posteriori dei pantaloni per poi esclamare
"Tadan"
Guardo
i due foglietti che ha in mano e capisco subito cosa sono.
"Ma.."
"Slipknot.
Stasera. A due passi da qui"
Boccheggio,
come un pesce fuor d'acqua, per parecchi minuti prima di gongolare dalla
felicità e abbracciarlo per ringraziarlo.
"Questo
si che è un buongiorno fratellino"
---
"Non
dirmi che ridi ancora per Chris!"
"Ovvio
che rido per lei!Hai visto che faccia? E il pigiama?!"
Non
riesco a trattenere l'ennesima risata. Dio mio, era da secoli che non ridevo
così tanto da sobrio.
"Sei
incorreggibile" dice Zacky "E io che pensavo che avresti smesso di comportarti
così, dopo l'altra sera"
L'altra
sera? Perché che è successo?
Le
uniche cose che ricordo sono le birre che ho bevuto al bar e il risveglio
brutale, contornato da un mal di testa a dir poco atroce.
Il
mio sguardo smarrito deve parlare da sé visto che il mio amico inizia a
parlare.
"Immaginavo
che non ricordassi niente. Con tutto quello che hai
bevuto!"
Ma
niente di cosa?
"Smettila
di fare il misterioso e dimmi che cazzo è successo?" sbotto,
incazzato.
Quel
sorrisetto sghembo che ha sulle labbra non mi piace per niente. Inizio a
preoccuparmi, anche se probabilmente mi racconterà una delle solite cazzate che
faccio quando sono sbronzo.
"Boh..non
so se dirtelo o no" dice lentamente.
Sadico
del cazzo!
"Ti
conviene parlare, ZeeVee, se non vuoi che ti spacchi la
faccia"
E'
lui a ridere stavolta per poi tornare serio e iniziare a spiegarmi la
faccenda.
"Ti
ho riportato in stanza perché eri talmente ubriaco da non reggerti in piedi..non
so come hai fatto a ber-"
"Si
ok…Arriva al punto"
Non
è mai stato così chiaccherone. Deve iniziare proprio ora?
"Con
calma. Dunque, ti ho riportato in camera e mentre stavi per metterti a
letto…"
Ok,
finisci la frase. ORA.
"…mi
hai detto che ti piace Chris" conclude con un sorriso che gli va da un orecchio
all'altro.
E
comunque non posso averlo detto.
Cioè,
posso ma non è vero che mi piace quella. Ero
ubriaco.
"Dai
ZeeVee, ero ubriaco e sai bene che quando sono ubriaco sparo delle cazzate
allucinanti. Ancora mi dai retta quando vaneggio così?"
"Ma
quale cazzata? Ormai l'hanno capito tutti che ti piace e se la smettessi di fare
lo stronzo con lei, magari avresti anche qualche
possibilità"
"Ma
che cazzo dici? ah dimentichi che sono fidanzato con una ragazza che
amo"
Bugia.
Le cose con Michelle vanno da schifo ma non lo sa nessuno. Anche se lo
sospetteranno visto che è da parecchio tempo che sono costantemente di
malumore.
Smettila
di guardarmi così, porca troia!
"Cerca
di essere più convincente la prossima volta. E pensa bene a quello che ti ho
detto" dice, dandomi una pacca sulla spalla e allontanandosi, lasciandomi qui da
solo.
Che
stronzo!
Uno
stronzo che ha ragione però. Perché per quanto mi sia difficile ammetterlo anche
a me stesso, quella ragazzina mi piace. E non ho la più pallida idea di quale
sia il motivo!
All'inizio
mi stava veramente antipatica, con quel carattere gelido che riserva solo al
sottoscritto e poi, non so bene quando è iniziato, mi son reso conto che mi dà
fastidio vederla ridere e scherzare con tutti, tranne che con
me.
Sei
geloso!
Ci
mancava solo la dannata vocina! Somiglia pure a quella di
Zacky!
Che
devo fare? I nostri battibecchi e litigi sono le uniche occasioni in cui mi
parla, altrimenti mi evita come la peste. Non posso smettere di
stuzzicarla.
E
poi mi piace guardarla mentre mi risponde a tono, incazzata e con gli occhi che
mandano scintille!
Basta!
Non ci devo più pensare.
Lascio
gli spiccioli sul tavolino ed esco dal bar per tornare al
bus.
Davanti
alla porta, ci sono Zacky, Dave e Chris. Questi ultimi due sembrano eccitati per
qualcosa e Lei non smette di sorridere in direzione del mio
amico.
Cazzo,
se mi dà fastidio!
Respiro
a fondo e cercando di mascherare il mio stato d'animo, mi avvicino al
gruppetto.
"Hey
Brian"
"Ciao
Dave" rispondo. " Chris" dico, facendole un cenno con la
testa.
"Brian"
Mi
ha mai chiamato per nome, prima d'ora?
"Uhm
vi vedo felici. Che è successo?"
"Andiamo
a vedere gli Slipknot stasera" mi risponde Chris. L'ombra del sorriso di prima
ancora sulle labbra.
"Oh
sono contento per voi"
Si
Zacky, sono stato gentile. E' inutile che mi guardi con quell'espressione
vittoriosa.
"Bhe
noi andiamo. Vogliamo stare in prima fila"
"A
quest'ora? Siete pazzi"
"Lo
sappiamo Gates" dice Chris, con un ghigno per poi salutare e andarsene col
fratello.
"Vedo
che ti sei deciso a cambiare atteggiamento" esclama il mio
amico.
"Non
ti ci abituare. Mi diverto troppo a stuzzicarla"
"Sei
un coglione, sappilo!"
Grazie
ZeeVee.
---
Il
concerto è terminato da poco meno di mezz'ora quando finalmente riusciamo ad
uscire dal locale.
"Wow,
sono stati grandiosi" esclama mio fratello. Non so come ha fatto a rendersene
conto, visto che si è buttato nel pogo non appena ha sentito le note di "Before
I forget".
"Grandiosi
è un eufemismo. Dio mio, la voce di Corey è perfetta. E' un dio."
E
che nessuno osi dire il contrario. Una voce come la sua ce l'hanno in
pochi.
Dave
annuisce, mentre ci incamminiamo verso il nostro bus. Non c'è nessuno in giro a
quest'ora, siamo avvolti dal silenzio e dalle chiacchere lontane della gente che
come noi era allo show.
Siamo
nei pressi del tourbus degli Avenged quando mi accorgo che c'è ancora la luce
accesa, così decido di andare a salutare Zacky. Ha insistito tanto stamani
perché gli raccontassimo del concerto non appena fossimo
tornati.
"Dave,
vado un attimo da Zacky a dirgli del concerto. Vieni anche
tu?"
"No,
sono stanco morto. Vado a dormire. Salutamelo"
"Okay.
'Notte"
Mi
saluta e se ne va. Busso alla porta e aspetto che qualcuno mi apra.
Finalmente
vedo la porta aprirsi.
Ah
è Gates.
"Ciao,
c'è Zacky?"
Mi
fa entrare, senza dire una parola. Sembra incazzato. Magari l'ho
disturbato.
"No,
il tuo amichetto non c'è. E' uscito"
"Ah
okay. Vado allora. Gli racconterò domani"
"Puoi
aspettarlo qui.. se vuoi" aggiunge.
Che
ti succede Gates? Sembri…gentile.
Annuisco,
prendendo posto di fronte a lui.
"Vuoi
una birra?" chiede, alzandosi per andare verso il frigo.
"No
grazie"
Prende
quello che gli serve e torna a sedersi davanti a me.
Mi
guardo attorno, imbarazzata, visto che è da quando sono entrata che mi fissa. Ha
uno sguardo strano.
Ti
prego, parla, dì qualcosa. E smettila di guardarmi.
"Ehm..gli
altri dove sono?" domando, per spezzare il silenzio.
Sbatte
la bottiglia sul tavolo. Ora si che è arrabbiato. Ma che ho
fatto?
"Se
non ti va di stare qua da sola con me, nessuna ti obbliga a
rimanere"
Ma
che cazzo sta blaterando? E' l'alcool che gli da alla testa,
stasera?
Adesso
mi sente.
"Era
solo una domanda Gates. Non mi pare di avere fatto osservazioni su di te. Pensi
di essere sempre al centro del mondo? Bhe ti sbagli"
"Ascoltare
quel baccano stasera ti ha resa ancora più acida. E io che pensavo fosse
impossibile"
Regola
numero uno: mai offendere in nessun modo i miei gruppi preferiti. Soprattutto se
ti chiami Synyster -sono un coglione- Gates.
"Come
hai detto, scusa? baccano?"
"Si
hai sentito bene. Baccano. Gli Slipknot fanno quello e basta. Non dirmi che è
musica."
Eh
no mio caro. Adesso me la paghi.
"Senti
caro, solo perché ti credi il Dio della chitarra, della musica e del mondo in
generale, non ti devi permettere di insultare gli altri, ok? E almeno loro non
sono seguiti da fangirl che apprezzano solo l'aspetto fisico come fanno con
te."
Ride.
Ma è scemo o cosa?
"Almeno
io ho qualcuno che mi apprezza. Tu invece?"
Ma
come si permette? Brutto cafone, arrogante, pezzo di m..
"Meglio
soli che male accompagnati. Se tu ti accontenti delle quindicenni arrapate,
cavoli tuoi"
"Quindicenni?
Guarda che sono fidanzato, Miss Acidità"
"Dio,
povera ragazza" dico, alzando gli occhi. "Dev'essere proprio disperata per stare
con uno stronzo come te"
"Non
è che sei gelosa invece?"
Ah
ah ah. Io gelosa? figuriamoci.
"Ahahah
quanto sei simpatico. Ti ricordo, Synyster Gates dei miei stivali, che
litighiamo da quando ci siamo conosciuti. E sai perché? Perché sei l'essere più
arrogante, vanitoso, maleducato, antipatico e viscido che io abbia mai
conosciuto"
Sono
un fiume in piena. Ormai non riesco a fermarmi, gli sto dicendo chiaro e tondo
quello che penso di lui.
Mi
alzo in piedi, in preda alla furia più nera, visto che mi sta ridendo in
faccia.
"E
ultima cosa! TI DETESTO"
Anche
lui è in piedi adesso. A pochi centimetri da me.
"Maledetto
il giorno che ti ho conosciuto!"
Ma
cos-
Perché
diavolo mi sta baciando?
Toh colpo di scena XDDD
Spero vi sia piaciuto!
Grazie mille a chi recensisce
sempre (vi amo <3) e a chi legge (lasciate un commentino, dai XD).
Un bacio
BlueAndYellow: eheheh quei
due sono l'antidepressivo per eccellenza XD Grazie mille per il commento^^ Spero ti sia piaciuto pure questo
capitolo. Ciau
Blinkina: ciaoo… io ormai
la so a memoria quella scena XD non ho potuto non inserirla nella ff. Spero ti sia piaciuto anche questo cap.
Grazie per la recensione ^_^ baci
FrankieLou: Bello e pericoloso pure X__X Grazie per il commento Frà :****
The Fantasy: ahaha ma
magari mi fossi ubriacata con loro (darei un rene per farlo XDD)! Ho solo
guardato il video di Syn ubriaco un centinaio di volte :°°°D Grazie mille per il
commento. Spero ti sia piaciuto pure questo capitolo =D baci
Manko: esattooo!!! Amo
troppo quelle scene. non ho potuto non metterle :°D Grazie per il complimento e
per la recensione *.* Spero ti sia piaciuto pure questo capitolo! ciau
blaise_sl_tr07 : Si quei due son cretini ma il Syn si è dato una mossa dai
XDD Spero ti sia piaciuto anche questo capitolo!Grazie mille per il commento
(sei tu che mi hai fatto sorridere stavolta =D).baci
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Capitolo 8 *** Capitolo 8 ***
SYn
Capitolo 8
Dopo
quello che è successo con Brian, non ci siamo più visti, o per meglio dire, ho
fatto di tutto per evitarlo, anche se è quasi impossibile visto che è sempre
nelle vicinanze. Quando siamo sul palco e lui è nei paraggi cerco di non
guardarlo e mi comporto come se non esistesse, se i miei compagni escono con gli
Avenged io rimango nel tour bus rifilando scuse patetiche a chiunque mi chieda
il motivo del mio isolamento. Che dovrei dire? Scusate ma non esco perché
Synyster-testa di cazzo-Gates mi ha baciata, nonostante ci odiamo, e non so come
comportarmi? Naaa non mi sembra la risposta esatta, visto che nessuno deve
sapere di questa cosa.
E'
una cosa tra me e lui. Che poi mi domando perché mi abbia baciato, visto che
l'ho insultato e gli ho detto che lo odio.
Vallo
a capire quel mononeurone.
In
questa settimana però, ho avuto modo di osservarlo da lontano, per cercare di
comprendere qualcosa riguardo alla reazione che ha avuto quella sera ma niente.
L'unica cosa che ho scoperto è che quello che provavo per lui è
cambiato.
Che
cavolo mi sta capitando? Insomma,
lui è Brian Haner Jr. L'essere più pomposo, egocentrico, narcisista che io abbia
mai conosciuto. E' insopportabile!Credo che nessuno mi abbia mai fatto irritare
così tanto come ha fatto lui in queste settimane passate
insieme.
E
poi ci odiamo, dalla prima volta che ci siamo incontrati. Lui non sopporta me e
io non sopporto lui. Facile da capire,no?
E
allora perchè da un pò di giorni mi ritrovo a pensare a lui, in modo totalmente
diverso da prima? Non riesco più ad insultarlo o a prenderlo in giro. No!Ora mi
capita di pensare alla sua risata stupida quando ride per una battuta del Rev,
al sorriso che rivolge ai fan mentre suona, o a lui mentre suona. E qui viene la
parte peggiore. Lo trovo sexy. Da morire. Chissà cosa direbbe Claire se lo
sapesse. Probabilmente esclamerebbe trionfante "te l'avevo detto! quell'uomo è
perfetto" Già perché la mia bassista stravede per lui, come musicista prima di
tutto e poi come ragazzo: dice che è talmente bello da non sembrare reale.
Quando me lo disse la prima volta, dopo averlo conosciuto, le scoppiai a ridere
in faccia e iniziai a elencare i suoi difetti.
Difetti
che ora, riflettendo bene, non esistono per niente.
Argh
ti odio Synyster Gates. Per colpa tua e di quel bacio me ne sto qui a pensare a
te come un' adolescente innamorata.
Ma
tanto non sono innamorata di te. No.
Basta,
sto delirando!
Forse
è meglio se esco a prendere una boccata d'aria e a comprare qualche birra, dato
che il frigo è vuoto.
Non
faccio in tempo ad alzarmi dal divanetto che la porta del bus si apre. E chi può
essere se non quel rompipalle a cui stavo pensando? Sembra che lo faccia apposta
ad apparire nei momenti peggiori.
"Che
ci fai qui?" lo aggredisco. Proprio non ho voglia di vederlo, dopo tutti gli
sforzi che ho fatto per evitarlo. E' da una settimana che non ci incontriamo e
adesso me lo devo proprio trovare davanti?
Mi
guarda e col suo solito ghigno risponde: "A dire il vero mi hanno mandato i tuoi
amici. Mi hanno detto di controllarti! Sai, piccola, una bambina come te non
dovrebbe stare tutta sola! Potrebbe fare brutti incontri." e scoppia a ridere
mentre si siede esattamente dove c'ero io pochi istanti fa.
A
che gioco sta giocando? Fa finta che non sia successo
niente?
"Come
te, infatti!" rispondo. "E comunque stavo uscendo quindi se non ti dispiace,
alza le chiappe e vattene"
Senza
aspettare una risposta, prendo la borsa ed esco. Fuori c'è un venticello
piacevole, l'aria sul viso mi sta già calmando. Inizio a camminare verso il
supermercato non lontano da qui ma poco dopo vengo affiancata da Brian che, mani
in tasca e sigaretta in bocca, mi guarda come se stesse aspettando
qualcosa.
"Beh
che c'è? Ora mi segui pure?"
Continua
a guardarmi senza degnarmi di una risposta e poi volta lo sguardo davanti a sé
continuando a camminare.
Mah
mica lo capisco io questo qui. E' pazzo.
"Sai,
Gates, devi avere qualche rotella fuori posto"
"Adesso
l'hai scoperto piccola? Dai vieni che ti porto a prendere una birra" e nel dirlo
mi mette un braccio attorno le spalle e mi stringe a sé.
Rimango
basita dalla rapidità con cui cambia atteggiamento.
"Toglimi
le tue manacce di dosso!e smettila di chiamarmi piccola!"
Ovviamente
non si muove, anzi mi stringe ancora di più. Ad essere sincera la cosa non mi
dispiace ma non devo darlo a vedere.
"Sai
che ci sono donne che pagherebbero qualsiasi cifra per stare al tuo
posto?Smettila di lamentarti! Sei una lagna"
Ma
come osa? Brutto cafone che non è altro.
Mi
scrollo con cattiveria dal suo pseudo abbraccio e aumento il passo per
allontanarmi il più possibile da lui.
Ma
chi lo vuole?!Se sono una lagna, poteva starsene in pace da solo e non venire a
disturbare.
Sono
davanti al supermarket quando arriva lui e prendendomi per un braccio mi
trascina nel pub qui di fronte.
"Gates,
lasciami. Subito!" gli ordino, senza risultati . Testardo com'è fa quel cazzo
che gli pare ogni volta che vuole. "mi fai male!"
Sento
la stretta al braccio allentarsi e con delicatezza mi fa entrare nel
locale.
Non
c'è nessuno tranne noi, il barista e due alcolizzati al
bancone.
Brian
mi fa cenno di sedermi al tavolo qui vicino all'entrata mentre lui si allontana
per ordinare da bere.
Lo
guardo mentre torna da me con due boccali di birra.
"Tieni!"
mi dice.
Lo
ringrazio e inizio a bere, per evitare di aprir bocca e sputargli addosso le
cattiverie che ho in mente.
Anche
se l'ho seguito fin qui, non vuol dire che non sia incazzata per come si è
comportato. E sopratutto non mi sono dimenticata del
bacio.
"Scusa
per prima, non volevo offenderti. E' che riesci a tirar fuori il peggio di me"
mi dice con un sorriso e passandosi una mano tra i
capelli.
Ed
ecco che tutti i buoni propositi se ne vanno a puttane, annientati da quel
sorriso pressochè perfetto che mi rivolge.
Però,
seriamente, non riesco a capire perchè si comporta così. Una settimana di
silenzio e poi arriva qui, si scusa e diventa il ragazzo più dolce del mondo?!
Dov'è
finito il vero Synyster Gates?
"In
fin dei conti, sono stata io ad iniziare. Mi rendo conto che a volte sono
insopportabile." Oddio, che sto facendo! Mi sto davvero scusando? No no, in
questa birra dev'esserci qualcosa di strano. Io non mi sarei mai scusata con
lui.
"A
volte? Diciamo che lo sei sempre" dice scherzando.
Riesce a farmi scappare una risata ma veniamo interrotti
subito dalla suoneria del suo cellulare.
---
Maledetto
cellulare!
Rispondo
al telefono senza guardare chi mi chiama.
"Seh?"
"Amoreeee,
come stai?"
"tutto
ok..tu?" rispondo col mio solito
tono scazzato. E' Michelle, la mia ragazza. Non ho proprio voglia di parlare con
lei, soprattutto ora che io e Chris ci siamo chiariti. Più o
meno.
"Si..tutto
bene anche io. Ma ti disturbo?" la voce dispiaciuta di Michelle mi fa sentire un
po’ in colpa così con il tono più sincero possibile le dico "No figurati..sono a
farmi una birra con…un amico"
A
Chris va quasi di traverso la birra che sta bevendo e mi guarda con un
sopracciglio alzato come a chiedermi spiegazioni.
Dopo
aver scambiato altre inutili chiacchiere con Michelle, riattacco e rivolgo
l'attenzione alla ragazza che mi sta di fronte.
E'
persa a contemplare il contenuto del boccale come se volesse sprofondarci
dentro, un ciuffo di capelli nero pece le copre l'occhio destro e si morde le
labbra come se fosse agitata per qualcosa.
"Ehm…era
la mia ragazza" le spiego, per dare un taglio al silenzio che si era
creato.
"Si
l'avevo intuito. Mi sorge solo un dubbio" dice, puntando i suoi occhi violacei
nei miei.
La
guardo in silenzio, incoraggiandola a proseguire. E' così seria che un po’ mi
preoccupo per cosa sta per dire.
"Dimmi,
da quand'è che sono diventata uomo?" chiede, soffocando una
risata.
Scoppio
a ridere, sollevato per il tono scherzoso che ha usato; proprio ora che stiamo
parlando da persone civili non vorrei rovinare tutto.
"Ti
assicuro che non sei un uomo , solo che se lo avessi detto a Michelle a quest'
ora ce la ritroveremmo qui davanti"
"Gelosa
la tua tipa,eh?" dice prima di bere l'ultimo goccio di birra che le è
rimasto.
Però,
beve la piccola. Forse è l'alcool che la fa stare buona.
Annuisco
e senza pensarci due volte le parlo di Michelle, di come siamo diversi l'uno
dall'altra, di quanto mi stia costantemente addosso ogni volta che sono in tour.
E soprattutto, di quanto siamo in crisi.
E
Chris ascolta, annuendo e ridendo quando faccio una delle mie battute
sceme.
Non
so nemmeno io perché le ho raccontato tutte queste cose. Forse voglio solo farle
vedere come sono veramente, senza la stupida maschera d'arroganza che ho quando
sono con lei.
"Sai,
dovresti ridere più spesso" le dico mentre usciamo dal pub. Devo tenerla stretta
a me per evitarle di cadere per terra. Forse farle bere altre 2 birre non è
stata l'idea migliore del secolo ma lei mi ha assicurato che l'alcool lo regge
benissimo e io come un cretino ci ho creduto. Adesso non riesce a reggersi in
piedi ma non è ubriaca; è semplicemente brilla però sveglia come al
solito.
"Syn
Syn, cosa direbbe la tua ragazza se ti sentisse dire queste cose,eh? vergognati"
dice dandomi un pizzicotto sul braccio.
"Ahia
scema, mi fai male"
Quando
arriviamo al tour bus, gli altri sono ancora fuori e conoscendo almeno i miei
amici, so che passeranno ore prima che tornino.
"Dai
gli altri sono ancora fuori. Vieni con me, non mi fido a lasciarti da
sola"
La
verità è che non voglio separarmi da lei. Ho paura che se ci allontanassimo
adesso, tutto ritorni com'era prima.
Chris
mi segue in silenzio, senza fare storie. E' strano vederla così calma; lei che
di solito è un vulcano sul punto di esplodere.
Non
appena entriamo, si stende sul divano e chiude gli occhi.
"Come
mi gira la testa!" sussurra.
Mi
siedo vicino a lei e le chiedo se vuole qualcosa.
Inizio
a sentirmi veramente in colpa per averla fatta bere. E la cosa non dovrebbe
succedere visto che ha 22 anni, è grande e sa badare a se stessa ma in questo
momento, sembra così piccola e indifesa che mi fa
tenerezza.
Ed
è strano per me provare questo sentimento ora. Non è mai successo nemmeno in
questi anni di relazione con Michelle.
"A
che pensi?"
Mi
giro verso Chris e vedo che mi sta guardando con quei suoi occhi dal colore
rarissimo, resi lucidi dall'alcool.
"Mah
niente di che. Come stai?" le chiedo, cambiando discorso.
Lei
si alza e si mette seduta dicendo che sta meglio; poi apre bocca come se stesse
per dire qualcos'altro ma si ferma.
Sorrido
guardandola, sembra una bambina.
"Senti
Brian, posso chiederti una cosa?"
Annuisco
e lei continua " Perché l'altra sera mi hai baciato?"
Wow
diretta. Ma ora che le dico?
Se
le dico la verità mi scoppierà a ridere in faccia. Mi sopporta a malapena, e
solo perché oggi abbiamo parlato come persone normali questo non vuol dire che
io possa dirle che mi piace. Che le rispondo?
Pensa
Brian, pensa. Metti in moto quei neuroni alcolizzati che ti
ritrovi!
"Ehm..
era l'unico modo per farti stare zitta!Insomma, sembravi una mitragliatrice, non
volevi saperne di fermarti così ti ho baciato "
Ma
come cazzo m'è uscita? Adesso come minimo, mi prenderà a ceffoni, a pugni, mi
dirà che mi odia e addio!
Il
suo sguardo infatti è cambiato ma non capisco se è incazzata o altro. Sembra
quasi triste però.
Poi
scoppia a ridere.
Ho
sempre pensato che fosse un po’ schizzata ma ora ne sono sicuro al
100%.
"Si
può sapere che c'è da ridere? Da te mi sarei aspettato pugni, schiaffi, calci ma
non risate" le dico, anche un po’ seccato. Mi sento preso per il
culo.
"Povero,
si sente offeso" replica facendomi il verso ma sento chiaramente una nota
malinconica nella sua voce "Beh grazie per avermelo detto. Finalmente ho le idee
più chiare" e poi si avvicina, titubante.
La
sue labbra sono a pochi millimetri dalle mie, sento il suo respiro che si fonde
col mio. Dio solo sa quanto ho desiderato sfiorare ancora le sue labbra dopo il
bacio che le ho rubato l'ultima volta e finalmente il momento è
arrivato.
La
sua bocca è quasi sulla mia quando la porta del bus viene spalancata e Johnny
entra, inciampando sui suoi stessi piedi.
"Ops…ho interrotto qualcosa?"
Ed ecco anche l'ottavo capitolo
=D Altri tre e poi la ff è conclusa ;_;
Ringrazio ancora tutti coloro che
leggono e ovviamente, chi recensisce.
Baci :*
BlueAndYellow: ciau!
Eh si finalmente il Syn si è svegliato xD E adesso sai anche cosa ne pensa
Chris! Spero ti sia piaciuto anche questo capitolo! Grazie mille per il commento
*_* Baci
blinkina:
ciaooo =D heheh Syn ogni tanto fa qualcosa di buono XDDD Allora che ne pensi
della reazione di Chris? E' quella che pensavi? =D Grazie ancora per la
recensione! baci ps: anche io adoro gli Slipknot *Q*
The
Fantasy: ciaooo! muahah guarda, se non
fossi io l'autrice della ff non avrei immaginato nemmeno io che Syn facesse una
mossa così, per cui direi che non sei rinco per niente ( o forse lo siamo in due
XD Scherzo!) Uhm dunque, fin che mi ricordo, si il titolo è preso dalla canzone
dei TDG perché è quella canzone che mi ha fatto venire in mente la ff *_* e poi
che altro dovevo dire?! ah si..il pigiamino ruleggia eccome U_U e poi parla Syn
che si mette le camicie giallo canarino :°D Grazie per il commento e spero che
ti sia piaciuto anche questo capitolo! Baci
FrankieLou: con tutto
l'alcool che ingerisce Syn dovrebbe essere l'uomo più sincero del mondo :°°D
grazie Frà :********************
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Capitolo 9 *** Capitolo 9 ***
SYn
Capitolo
9
"Chris
tesoro!Fatti abbracciare. Lo sapevo che tu e Brian siete fatti l'uno per
l'altro"
Mentre
Claire mi stritola in un abbraccio soffocante, il mio povero cervellino ancora
intontito dalla semi sbornia di ieri, cerca di rielaborare le sue
parole.
Tu…Brian…l'uno
per l'altro…
Ma
di che cazzo sta parlando?
"Uhm
Claire? si può sapere che stai blaterando? Io e Brian?"
Finalmente
la mia amica si stacca e inizia a raccontarmi ciò che ha
saputo.
"Insomma,
ero fuori dal bus per fumarmi una sigaretta e ho visto arrivare Zacky con un
sorrisone in faccia, come se avesse vinto la lotteria. Allora gli ho chiesto
come mai fosse così felice e mi ha raccontato tutto di ieri sera. Tu e Brian!Ah
come sono contenta."
"Raccontato
cosa? Spiegati, per dio!"
"Ma
come cosa? Del bacio,no? Non dirmi che non ti ricordi niente" dice, mettendo su
un broncietto. Che pettegola che è.
"Ah
quello"
Rapidamente
i ricordi di quello che è successo mi riempiono la mente e subito dentro di me,
si spezza qualcosa. Come ho potuto pensare anche solo per un momento che a lui
interessasse qualcosa di me?! Sono stata una stupida,
un'illusa.
"Lo
so che stai pensando. Avresti dovuto dirmi tutto tu è vero, però so come sei
fatta. L'importante è che tu e Brian finalmente vi siete
dichiarati"
Magari
fosse andata così. Per lui è stato tutto un gioco mentre io ci sono cascata in
pieno.
Rapidamente
la rabbia verso me stessa si impossessa di me.
"Dichiarati?!
Brian è fidanzato. Da secoli. E non gliene può fregare un cazzo di questa povera
deficiente. Volete capirlo tutti, si o no?"
Claire
mi guarda sconvolta.
So
di aver reagito in maniera troppo forte ma ci sto male. Mi sono resa conto che
lui mi piace veramente ma non riesco a capacitarmi di come possa essere passata
dall'odiarlo a provare qualcosa per lui. E' bastato un pomeriggio in sua
compagnia per spazzare via quelle che credevo certezze e farmi arrendere di
fronte all'evidenza.
Esco
di corsa dal bus per non far vedere che ho gli occhi pieni di lacrime al solo
pensiero di Brian e la sua ragazza.
Sono
stata una cretina a baciarlo ieri sera. Mi ha detto chiaramente che non gliene
importa niente di me, che il bacio dell'altro giorno era solo un gioco, un modo
per zittirmi ma ho avvertito comunque il bisogno di sentire di nuovo le sue
labbra sulle mie e senza pensarci due volte l'ho fatto. Adesso si che le cose
non saranno più come prima.
Dio,
quanto sono stupida!
E
per di più quel pettegolo di Johnny ci ha visti e ha spifferato tutto ai quattro
venti.
Maledizione!
Imprecando
mentalmente, non mi accorgo nemmeno di dove sto andando finché non vado a
sbattere contro qualcuno e cado a terra.
Con
il sole che mi colpisce in faccia non riesco a vedere chi è il ragazzo che mi è
venuto addosso ma accetto volentieri la mano che mi sta porgendo per aiutarmi a
rialzarmi.
Una
volta presa la sua mano, mi tira leggermente verso di sé e gli finisco addosso,
perdendo l'equilibrio.
"Devo
pensare che ti piaccia starmi così appiccicata?"
Riconoscerei
quel tono di voce ovunque.
Sbuffo,
allontanandomi da lui
"Possibile
che tu sia sempre in mezzo ai piedi?"
So
che non ne ha nessuna colpa ma sono talmente frustrata e irritata che urlerei
addosso anche al primo passante che trovo.
Mi
guarda stranito e…forse mi sbaglio ma sembra ferito.
Sarà
solo una mia impressione, uno stupido scherzo della mia
mente.
"Scusa,
non volevo. E' che non è una buona giornata, tutto qui." gli dico, cercando di
giustificarmi per il comportamento a dir poco maleducato e allontanandomi da
lui.
Fa
troppo male stargli vicino.
Lui
mi sorride e mi fa l'occhiolino, come per dire che capita a
tutti.
"Dove
stavi andando di bello?" chiede.
Già,
dove sto andando? Bella domanda.
Ovunque
io voglia andare non riuscirei comunque a sfuggire da lui.
"Non
lo so. Sono semplicemente scappata dal bus." replico, facendolo ridere."Tu
invece?"
"Stavo
andando in spiaggia a fare una passeggiata. Ho visto che non c'è nessuno. Vuoi
venire?"
Forse
sono in preda ad un attacco di masochismo, perché accetto senza pensarci due
volte e insieme ci incamminiamo verso la spiaggia.
Passeggiare
in riva al mare è rilassante e per un po’, riesco a calmarmi e addirittura a
godere della compagnia di Brian, senza pensare troppo alle conseguenze. Ho perso
la nozione del tempo stando qui con lui a chiacchierare in riva al mare, con
l'acqua che ci solletica i piedi e l'odore salmastro che ti si attacca
addosso.
Abbiamo
parlato di tutto e di più, dalle cose più stupide a quello che mi ha riferito
prima Claire.
"Zacky
patirà le pene dell'Inferno non appena l'avrò vicino, vedrai" dice con tono
serio e convinto, guardando verso l'orizzonte.
E'
così buffo che è impossibile non ridacchiare di fronte alla sua espressione.
Sto
ancora ridendo quando lui mi si butta addosso, facendomi stendere sulla
sabbia.
Il
mio cuore inizia subito a pulsare più velocemente.
"Mai
ridere di Synyster Gates. Ricordalo" e inizia a farmi il
solletico.
Peccato
che su di me non faccia nessun effetto; cosa che Brian non gradisce
particolarmente visto l'occhiata che mi rivolge.
"Non
è possibile. Resisti pure al solletico. Sei un robot" esclama, facendomi
sorridere..
Ride
anche lui per poi diventare serio all'improvviso.
Si
avvicina lentamente al mio viso per poi sussurrarmi all'orecchio "Sei ancora più
bella quando ridi". La mia mente torna subito a ieri
pomeriggio.
Mille
brividi mi percorrono la schiena sentendo le sue parole e il suo respiro sulla
mia pelle.
Inizia
a sfiorarmi il collo con le labbra per poi baciare ogni centimetro di pelle
scoperta.
No,
non posso cedere. Per lui tutto questo non significa
niente.
"Brian..
io n-"
"Sshh!
Adesso non c'è nessuno ad interromperci,no?" sussurra.
Mi
perdo nei suoi occhi e totalmente inebriata di lui, annuisco appena mentre mi
accarezza lievemente il fianco e dopo interminabili istanti, posa le sue labbra
sulle mie.
Mi
stringo a lui, passandogli una mano tra i capelli corvini e attirandolo verso di
me mentre le nostre lingue si scontrano e giocano con
passione.
Ci
separiamo solo quando i nostri polmoni sono in carenza d'ossigeno, per poi
baciarci di nuovo.
---
"Hey
Brian...forse è meglio se andiamo" mormora Chris, allontanandosi appena da me e
percorrendo con le dita i profili dei miei tatuaggi, provocandomi brividi su
tutto il corpo.
E'
da un po’ che è stretta tra le mie braccia mentre siamo distesi sulla sabbia
poco lontani dal bagnasciuga.
Apro
gli occhi di malavoglia per poi seguire con lo sguardo i suoi movimenti; sto
così bene qui con lei, senza nessun ficcanaso e nessuna fidanzata che disturba
però ha ragione, è meglio tornare dagli altri. Si staranno chiedendo dove siamo
finiti.
Mi
alzo per poi tenderle la mano e aiutarla ad alzarsi
"Mi
sento la sabbia dappertutto" sbotta, mettendo un broncetto
adorabile.
No
ALT! Ho veramente pensato la parola 'adorabile'? dev'essermi andato in pappa il
cervello davvero, come continua a dirmi Zacky, altrimenti non mi sarebbe mai
passato per la mente un aggettivo così...dolce.
"A
che pensi?" il flusso dei miei pensieri viene interrotto dalla sua voce curiosa
mentre mi guarda con un sorriso luminoso sul volto e si sistema i
capelli.
"Niente
di importante" dico abbozzando un sorriso ma la vedo rabbuiarsi un po’ mentre
sposta lo sguardo davanti a sé.
La
osservo per un po’ ma lei sembra
non accorgersene, lo sguardo ancora dritto verso
l'orizzonte.
"Hey
che c'è?" le chiedo afferrandogli la mano e stringendola nella
mia.
Finalmente
esce dallo stato di apatia in cui era caduta e si volta verso di
me.
I
suoi occhi sono velati da un velo di tristezza ma tenta comunque di sorridermi,
forse per tranquillizzarmi.
Si
fa seria per un attimo e poi parlare
"Credo…credo
che dovremmo discuterne"
Mi
sono perso un passaggio. Discutere di cosa?
Il
mio silenzio deve averle fatto capire che sono confuso perché si appresta a
spiegare le sue parole
"Parlare
di quello che è successo. Sono…cioè, non capisco perché l'hai fatto" farfuglia
imbarazzata mentre continuiamo a camminare, mano nella
mano.
Sospiro
per poi fermarmi e attirarla vicino a me.
Le
alzo il mento con due dita e i nostri sguardi finalmente si incontrano di
nuovo.
"Secondo
te perchè l'ho fatto?"
"Non
lo so.. magari per te è stato tutto uno scherzo, un modo per
divertirti"
Divertirmi?
Pensa veramente che sarei capace di uno cosa simile? Con lei
soprattutto?
A
giudicare dal suo sguardo malinconico, sembra che lo creda
davvero.
Dio,
quanto si sbaglia.
"Ho
mentito ieri sera. Non ti ho baciata per farti stare zitta. Così come non ti ho
baciata poco fa per divertimento. La verità è che..."
Dai
dillo. Non è difficile.
"..è
che mi piaci. E so che può sembrare impossibile visto che fino a pochi giorni fa
eravamo convinti di odiarci ma è così. Mi piaci."
Se
non fossi così nervoso, riderei di me stesso. Mi sembra di essere tornato
indietro nel tempo, a quando ero un adolescente impacciato e timido di fronte
alle ragazze.
Torno
a guardare Chris, che mi scruta per un attimo, come a voler essere sicura di
quello che ho detto, per poi sorridermi e baciarmi.
La
stringo a me. Ora che sa tutto, non la lascerò più andare
via.
"Per
la cronaca, anche tu mi piaci" risponde, ridacchiando un
po’.
E'
bello vederla così felice e sorridente.
Non
ha idea di quanto mi faccia impazzire il suo sorriso. Basterebbe che ascoltasse
i battiti del mio cuore per saperlo.
---
E'
quasi sera quando faccio ritorno al bus, felice ed
emozionata.
Ho
trascorso l'intera giornata con Brian, passeggiando per le strade affollate di
Miami e ammirando la splendida spiaggia di South Beach, godendo di ogni attimo
in sua compagnia.
E'
incredibile come le cose siano cambiate nell'arco di poche ore. Stamattina mi
sentivo un'illusa, una stupida, convinta di non essere minimamente ricambiata
nei miei sentimenti mentre adesso mi sembra di essere la ragazza più felice
della terra.
C'è
solo un'unica cosa che mi resta da fare per rendere davvero perfetta questa
giornata: scusarmi con Claire.
Fortunatamente,è
nel bus quando rientro. Seduta sul divano, sta sfogliando distrattamente una
rivista di gossip.
"Hey"
dico, per farle notare la mia presenza.
Alza
gli occhi per poi salutarmi distrattamente con un debole
"Ciao".
L'inizio
non è dei migliori ma non devo scoraggiarmi.
Mi
siedo vicino a lei e prendo un respiro profondo. Ho sempre avuto difficoltà a
chiedere scusa alle persone per i miei comportamenti ma devo mettere da parte
l'orgoglio e parlare.
"Senti
Claire, io…voglio chiederti scusa per come ti ho risposto stamattina. Tu non
c'entravi niente e mi sono sfogata su di te ingiustamente"
Fa
finta di non prestarmi attenzione ma so bene che mi sta ascoltando, perciò
continuo a parlare.
"Il
fatto è che mi piace Brian e fino a stamattina pensavo di non avere speranze con
lui, quindi…sentirti dire che ci siamo dichiarati mi ha fatto star male. Ma non
avevo nessun diritto di risponderti così, visto che tu non sapevi niente.
Scusami"
Evvai,
ce l'ho fatta.
"Fino
a stamattina…?" chiede, con un sorriso, mettendo da parte il
giornale,
Certo,
adesso i gossip li vuole sentire con le sue orecchie.
Mi
metto comoda e inizio a parlare.
Di
cose da raccontare ce ne sono a volontà.
Ed ecco il nono capitolo
=D
Spero vi sia piaciuto!
Un ringraziamento infinito a Blinkina,
BlueAndYellow, The Fantasy e FrankieLou che commentano sempre
<333
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Capitolo 10 *** Capitolo 10 ***
SYn
Capitolo
10
Se
dovessi descrivere con una parola le ultime due settimane credo non ci
riuscirei. Sono state troppo intense, emozionanti, felici,
sorprendenti.
Ecco,
forse 'sorprendenti' è l'aggettivo più adatto, soprattutto per quanto riguarda
Brian.
Si
è rivelato essere totalmente l'opposto del personaggio che interpreta quando è
sul palco, come in questo momento, e da come pensavo.
L'ho
sempre giudicato male, fermandomi alle apparenze.
Se
quando è Synyster Gates può sembrare freddo, uno sbruffone e un divo, in realtà,
quando è se stesso, è completamente differente. E' un ragazzo semplice,
divertente, solare, che ama divertirsi e fare cazzate.
Ed
è proprio per questo che, più tempo trascorro con lui, più mi rendo conto di
avere completamente perso la testa. E la cosa mi fa un po’ paura, a dir la
verità, perché non mi sono mai sentita così coinvolta in un rapporto di
coppia.
Mio
fratello continua a dire che sono totalmente e irrimediabilmente innamorata di
Brian e credo proprio che abbia ragione, anche se è strano, visto che le cose
tra di noi sono cambiate così in fretta da lasciarmi un po’
stordita.
Forse
è proprio perché questo sentimento è stato del tutto inaspettato, che lo rende
ancora più bello.
Persa
nei miei pensieri, mi rendo conto che i ragazzi hanno finito di suonare solo
quando sento Brian che mi chiama.
"Terra
chiama Chris…terra chiama Chris"
"Presente!"
rispondo con un sorriso.
"Ti
eri incantata a guardarmi, dì la verità. E' impossibile
resistermi"
"Ma
sentilo! Mr sono il più figo del mondo" dico, dandogli una leggera pacca sul
braccio e lui, in cambio, mi spinge addosso al muro dietro di me e intrappola le
mie labbra in un bacio mozzafiato.
"Wow…è
suonare che ti fa quest'effetto?" gli chiedo, con un sorriso
malizioso.
"No,
sei tu" risponde lui, guardandomi con i suoi grandi occhi color cioccolato.
Rischio di per dermici dentro ogni volta che mi specchio in
essi.
Mi
accarezza la guancia con una mano e mi ruba un altro bacio, più dolce questa
volta.
Rimaniamo
qui da soli, incuranti di quello che accade intorno a noi, per un po’, fino a
quando decidiamo di andare a bere qualcosa con gli altri.
Arriviamo
nella stanza dove sono riuniti i nostri amici giusto in tempo per sentire Matt
che deve fare un annuncio.
"Siete
arrivati in tempo.. Stavo dicendo che Val ha organizzato una festa per domani,
visto che torniamo a Los Angeles"
Gioisco
dentro di me al solo pensiero di rivedere i miei genitori e la mia città, dopo
un mese di tour ma Brian non sembra essere dello stesso
parere.
Lo
sento irrigidirsi di fianco a me, per poi interrompere il contatto tra le nostre
mani e allontanarsi, in direzione del tavolo degli
alcolici.
Che
gli è preso?
Incrocio
lo sguardo di Zacky, che ha seguito tutta la scena, e dalla sua alzata di spalle
capisco che neppure lui ha compreso il gesto di Brian.
Prendo
posto vicino a mio fratello e mi lascio coinvolgere nella conversazione,
lanciando qualche occhiata preoccupata a Brian, che se ne sta lì tutto solo a
bere e a fumare.
Proprio
non capisco perché abbia reagito così, anche se a pensarci bene, è da un paio di
giorni che al solo sentir nominare Los Angeles diventa distante e pensieroso,
come perso in un mondo tutto suo.
Voglio
parlargli non appena saremo soli.
---
Fortunatamente
l'occasione per parlare con lui si è presentata relativamente presto. Sono quasi
le due del pomeriggio e fra qualche
ora dovremmo arrivare a Los Angeles. Mentre i componenti degli Avenged Sevenfold
e della mia band sono nella zona notte dei rispettivi bus a riposare, io e Brian
siamo nel piccolo salottino del suo bus a guardarci un film, anche se non stiamo
realmente prestando attenzione alle immagini che scorrono davanti ai nostri
occhi.
Io,
seduta sulle sue ginocchia, gli passo la mano tra i capelli corvini osservando
il suo profilo e l' espressione seria e corrucciata che assume quando è preso
dai suoi pensieri.
"Tutto
bene?" chiedo vaga mentre continuo ad accarezzargli i
capelli.
"Si
perché?" risponde, guardandomi dritto negli occhi.
"Niente,
è che mi sei sembrato così pensieroso negli ultimi giorni"
"E'
che non voglio andare alla festa stasera."
Vorrei
chiedergli perché e sapere quello che gli passa veramente per la testa ma sto
zitta, aspettando che sia lui a continuare il discorso e a darmi una
spiegazione.
Cosa
che però non fa.
Lo
guardo, scettica, per alcuni istanti e allora si decide a
parlare.
"Non
guardarmi così. Voglio semplicemente passare una serata in compagnia della mia
ragazza e basta. E' così strano?"
Faccio
segno di diniego con la testa, le labbra increspate in un sorriso
involontario.
Mi
sorride anche lui, stringendomi più forte e facendo scomparire qualsiasi dubbio
avessi.
---
"Non
mi sembra vero che siamo a casa!" esclama mio fratello, aprendo la porta di casa
nostra.
"Già,
sembra che sia passato un secolo da quando siamo partiti"
Lo
seguo in salotto, dove ad aspettarci ci sono i nostri genitori che, non appena
ci vedono, ci vengono incontro raggianti.
Mi
lascio abbracciare da mio padre, commosso e felice come non mai di rivedermi e
poi mi tuffo tra le braccia di mia madre, che inizia a tempestarmi di
domande.
"Allora,
come state? Vi vedo un po’ sciupati. Vivere in un autobus non dev'essere il
massimo, poveri."
Eccola
che inizia! D'altronde mia madre è sempre stata così; iper protettiva, ansiosa,
dubbiosa.
Mio
fratello inizia a rassicurarla, raccontandogli nei minimi dettagli quello che è
successo in questi mesi. Ridacchio di fronte alla scena e lancio un'occhiata a
mio padre, che ricambia, complice.
"Non
ti ho mai vista così radiosa. Devi essere proprio felice, eh tesoro?!" mi
chiede, mentre mi aiuta a portare in camera le valigie.
"Si,
mi sento al settimo cielo."
Mio
padre mi fa l'occhiolino, capendo benissimo che la mia felicità è dovuta a
qualcosa di più che al semplice tour. Lui mi capisce meglio di chiunque altro ed
è per questo motivo, che mi sono sempre confidata con lui piuttosto che con mia
madre.
Anche
questa volta non sono da meno e gli racconto velocemente gli ultimi sviluppi
della mia vita.
Condivide
così tanto la mia gioia, che gli brillano gli occhi mentre gli parlo di
Brian.
Mi
abbraccia di nuovo e mi sussurra "Sono felice per te. Te lo
meriti".
Parlando
con lui, il tempo è volato ed è già ora di cena.
"Chris,
che aspetti a prepararti? Fra meno di mezz'ora dobbiamo andare alla festa"
"No,
David. Io non vengo. Esco con Brian" rispondo, rovistando in armadio alla
ricerca di qualcosa da mettermi.
Mio
fratello entra in camera, vestito di tutto punto per andare al
party.
"Dove
andate di bello?" chiede.
"Non
ne ho la più pallida idea. A proposito, secondo te è meglio questo vestito o
quest'altro?" gli domando, indecisa come sono su cosa
indossare.
"Ah
non chiederlo a me. Non sono mica una donna. Ci vediamo dopo" e scappa,
chiudendo dietro di sé la porta.
Scoppio
a ridere, optando infine per un vestito nero.
Finisco
di prepararmi giusto in tempo per sentire il campanello suonare e mio fratello
avvisarmi dell'arrivo di Brian.
"Si,
arrivo"
Prendo
la borsa e scendo le scale di corsa per arrivare il prima possibile dal mio
ragazzo.
Siamo
stati lontani solo un paio d'ore eppure mi è mancato tantissimo lo
stesso.
Quando
arrivo davanti a lui, rimango senza fiato. Dire che è stupendo è riduttivo.
Cerco di mantenere un minimo di autocontrollo ma è uno sforzo immane, visto che
mi sorride sornione e con la sua solita espressione maliziosa in
volto.
Fa
un fischio d'apprezzamento mentre mi avvicino a lui e mi prende per mano, non
appena gli sono davanti.
"Allora
bambola, pronta ad andare?"
Scoppio
a ridere e annuisco, seguendolo verso la porta.
"Comportati
bene con mia sorella, capito?" urla mio fratello, per scherzare, mentre sto
sulla soglia di casa.
Brian
ride e gli dice di star tranquillo.
Saluto
mio fratello e salgo in macchina.
"Non
ti ho ancora salutata come si deve" dice Brian, prima di sporgersi verso di me e
catturare le mie labbra nelle sue.
Si
stacca e sorridendo, mette in moto l'auto e partiamo.
Osservo
un po’ l'interno della sua macchina, rendendomi conto di come ogni oggetto qui
dentro parli di lui. Il pacchetto di Marlboro rosse sul cruscotto, i cd dei
Pantera e dei Guns 'n Roses nel porta cd, la lattina di birra abbandonata per
terra. Sorrido, guardando questo leggero disordine.
"Metti
pure un cd se vuoi" mi dice, indicandomi il porta cd zebrato di fronte a
me.
"Non
ti facevo così fashion" dico ridendo, prendendo in mano la custodia zebrata e
guardando i dischi che contiene.
"Ci
sono ancora tante cose di me che devi scoprire, tesoro"
Possibile
che in ogni cosa che dice, devo trovarci un doppio senso? Sembra notarlo anche
lui perché ridacchia divertito mentre inserisco "Appetite for destruction" dei
Guns n Roses nel lettore cd.
Le
note di "Welcome to the jungle" si espandono nell'abitacolo e ci mettiamo a
cantare entrambi, seguendo le parole di Axl Rose.
"Uhm…dove
mi stai portando?" chiedo, guardando fuori dal finestrino. Siamo in macchina da
più di un'ora, colpa anche del traffico e non siamo ancora giunti a
destinazione.
"Un
altro po’ di pazienza e lo scoprirai"
Sbuffo
leggermente, lanciandogli una finta occhiata arrabbiata e dopo avergli rubato
una risata, torno a guardare il paesaggio fuori dal
finestrino.
Mi
perdo a contemplare il sole che è ormai del tutto tramontato, illuminando di
rosso l'oceano mentre gli ultimi surfisti, irriducibili, continuano a solcare le
onde.
"Eccoci
arrivati!" esclama Brian.
Scendiamo
entrambi dall'auto e dopo che lui mi ha preso per mano, ci incamminiamo verso un
ristorante a pochi metri da noi.
Entriamo
e un cameriere ci conduce gentilmente al tavolo prenotato per
noi.
La
vista che mi trovo davanti mi lascia a bocca aperta.
Siamo
in una piccola terrazza che si affaccia direttamente sull'oceano mentre le luci
della città ci avvolgono dai lati.
"Ti
piace?" mi chiede dolcemente Brian, una volta rimasti
soli.
"E'…bellissimo."
rispondo, con gli occhi lucidi.
Nessuno
aveva mai fatto niente del genere per me prima d'ora.
La
cena, tra chiacchiere e risate, si consuma velocemente e quando lasciamo il
locale, il cielo è ancora chiaro, anche se le prime stelle iniziano a far
capolino.
Sembra
banale da dire ma vorrei veramente che questa serata non finisse mai. Mi sento
così completa. Solo io e lui.
Decidiamo
di fare una passeggiata sulla spiaggia, ormai deserta data
l'ora.
"Sei
tu la pensierosa stavolta!" esclama Brian, sorridendo.
"Mi
stavo domandando dove possa essere finito il vero Brian Haner" rispondo
scherzosa, riferendomi a questo suo improvviso attacco di
romanticismo.
E'
stato proprio lui a dirmi che non è da lui essere romantico e poi mi stupisce
organizzando una serata speciale come questa.
Scoppia
a ridere, contagiandomi subito.
Passeggiamo
ancora un po’ per poi decidere di andare a casa sua, per stare un po’ da
soli.
"Mi
dispiace dirlo, ma Bam Margera è il mio uomo ideale" esclamo, con tono convinto,
mentre ci guardiamo l'ennesima replica di Viva La Bam trasmessa in
tv.
"Hey!"
replica Brian, facendo l'offeso " e io che faccio, scusa?"
Fingo
di pensare e gli rispondo "Tu potresti sempre fare
l'amante".
Mi
guarda con occhi spalancati per poi alzare un sopracciglio e dire " Mh… come
ruolo non mi dispiacerebbe per niente".
Si
avvicina sempre di più e appoggia le sue labbra morbide sulla
mie.
Il
contatto tra le nostre bocche mi provoca un brivido sulla schiena, che continua
quando le sue mani iniziano ad accarezzarmi, avide, la schiena e i
fianchi.
Il
bacio diventa sempre più appassionato e dopo che mi Brian mi ha fatto stendere
sotto di lui, inizio a sbottonare lentamente la sua camicia
nera.
Sembra
apprezzare la mia intraprendenza, visto il sorriso che mi rivolge. Sorriso che
viene ampiamente ricambiato quando sento che anche lui inizia ad allentare la
zip del mio vestito.
Non
so come, ma riusciamo a raggiungere la sua camera da
letto.
Tra
carezze e baci, mi sta facendo impazzire e i sospiri che riempiono la stanza ne
sono la prova.
Siamo
completamente travolti nell'ennesimo bacio appassionato quando sentiamo la porta
della stanza spalancarsi.
Brian
sta per urlare qualcosa contro il nuovo arrivato ma le parole gli rimangono
bloccate in gola.
Mi
volto, imbarazzata, a guardare chi è il guastafeste ma quello che vedo mi lascia
a dir poco sconvolta.
La
ragazza che sta sulla soglia della porta, con gli occhi traboccanti di lacrime,
non è altro che Michelle, quella che pensavo essere la sua ex
ragazza.
"TU!
Bastardo! Mi tradisci con la prima puttanella che trovi! Stronzo!" gli urla
contro lei mentre Brian sposta lo sguardo da lei a me e
viceversa.
Sembra
non capire che succede ma io ho capito benissimo invece.
Quel
"mi tradisci" è la prova lampante che lui non l'ha ancora lasciata. E io che
l'avevo dato per scontato.
Michelle
scappa via piangendo e imprecando mentre Brian se ne resta immobile a guardare
il punto dove fino a pochi secondi fa, c'era la ragazza.
"Vai
da lei" dico con voce incrinata dal pianto. "VAI!" urlo,
infine.
Brian
mi rivolge un ultimo sguardo, di scuse quasi, e la segue.
Le
lacrime mi scivolano sulle guance e bruciano come acido sulla pelle. Le scaccio
via rapidamente con una mano e raccatto i miei vestiti, il più velocemente
possibile.
Non
voglio rimanere in questa casa un minuto di più.
Quando
sono di nuovo vestita, scendo di corsa le scale e fuggo verso la porta. Dalla
cucina sento provenire le urla di Brian e Michelle ma non mi curo di quello che
dicono.
Il
mio cervello è talmente offuscato dalla rabbia, dalla delusione e dal dolore da
non riuscire neppure a comprendere le parole che mi arrivano alle
orecchie.
Esco
dalla porta e inizio a correre per la strada, per allontanarmi il più possibile
da lì.
La
notte è ormai scesa e la strada è illuminata dalla tenue luce dei lampioni ma le
lacrime mi offuscano la vista, impedendomi di vedere dove sto
andando.
Ormai
senza fiato, rallento il passo e cammino, con lo sguardo basso e la mente piena
di quello che è successo poco fa.
Come
ho fatto ad essere così stupida? Pensavo davvero che avrebbe lasciato la donna
con cui sta da anni per me? Dio, sono un'illusa. Mi sono lasciata abbindolare
dai suoi sguardi e dalle sue parole dolci, non rendendomi conto che era tutto
troppo perfetto per essere vero.
Ed
ora come mi ritrovo? Sola, col cuore a pezzi, e a girovagare di notte per strade
a me sconosciute.
Ora
però tutto mi è più chiaro. Ecco perché non voleva andare a quella festa. La
scusa di voler stare con me era un'altra delle sue dolci bugie, architettate per
tenere ancora una volta il piede in due staffe.
Codardo,
falso, ammaliatore. Mi hai fatto credere a tutto ciò che dicevi, pendevo dalle
tue labbra, senza rendermi conto di come mi stavi prendendo in
giro.
Mi
sono lasciata fregare. Ingenua come una bambina.
Ed
ecco qual è il risultato.
Adesso
tu e la tua vera ragazza starete facendo pace. Magari gli starai
sussurrando quelle parole che riservavi solo a me o la starai baciando, delicato
e allo stesso tempo sensuale come sei tu.
Fa
male. E' come se il mio cuore fosse trafitto da un pugnale ma continuo a
camminare, instabile. Voglio
andare lontano da qui. Il più lontano possibile.
Well, I
just want to walk right out of this world,'Cause everybody has a poison
heart.
In questo momento l'unica che ha
il cuore avvelenato sono io. E il mio veleno sei tu,
Brian.
Canzoni festose e risate di
bambini mi giungono alle orecchie, allontanando per un istante il tuo ricordo
dalla mia mente.
Alzo lo sguardo e asciugandomi le
ultime lacrime dal viso, osservo quello che ho davanti.
Un luna park. Pieno di gente
contenta, spensierata, che sembra non avere problemi.
Sono le luci e l'aria festosa
delle giostre il segreto per essere così?
Come un automa mi dirigo verso la
fiera e le mie gambe mi conducono ai piedi della ruota
panoramica.
Ho sempre adorato andarci.
Osservare il mondo dall'alto, avere la sensazione di
volare.
Davanti a me c'è una fila di
bambini, che guardano con occhi vispi l'attrazione, aspettando il loro turno di
salire. Aspetto anche io, incurante delle occhiate curiose che la gente mi
rivolge.
Dev' essere strano vedere una
ragazza vestita in modo elegante, con gli occhi rossi e il viso stravolto di chi
ha pianto per ore ma non mi interessa.
Finalmente è il mio turno di
salire.
"Sali sola?" mi chiede il
bigliettaio.
Vorrei rispondergli ma nessun
suono esce dalla mia bocca. Mi limito ad annuire e a mettergli la banconota da 5
dollari in mano.
Prendo posto sulla piccola cabina
a due posti, sedendomi verso l'esterno e puntando lo sguardo su quello che mi
circonda.
"Aspetti!"
Mi sembra di sentire addirittura
la sua voce ma è sicuramente uno scherzo di pessimo gusto prodotto dalla
mia mente.
Peccato, però, che qualcuno si
sieda veramente vicino a me. E un profumo incofondibile mi stuzzica le narici,
confermandomi che Lui è realmente qui.
La giostra inizia a muoversi e a
salire, lentamente, ma io non mi muovo. Continuo a guardare il cielo, che
diventa sempre più vicino man mano che la giostra si alza.
"Io…ho lasciato Michelle"
Taccio. Non ho voglia di parlare e
neppure di ascoltare. So bene che mi farei persuadere dalle sue parole ancora
una volta. E non voglio.
Sento la sua mano calda avvolgere
la mia, ghiacciata. Il contrasto mi provoca un brivido impercettibile e lui
sembra accorgersene perché aumenta la stretta.
"Ti prego
ascoltami!"
"Ho già sentito abbastanza, non
credi?" gli rispondo, girandomi di scatto verso di lui. Gli lancio un'occhiata
al vetriolo ma è solo il minimo di quello che provo, di quello che vorrei fargli
capire.
"Sono stato uno stronzo, lo so.
Sono imperdonabile ma…"
"Ma cosa? Sei solo un codardo. Mi
fai schifo. Ed è inutile che ti finga dispiaciuto. Avresti potuto dirmelo sin da
subito che ami ancora lei e che io sono stata solo un diversivo. Almeno avremmo
evitato questa sceneggiata"
Distolgo lo sguardo dal suo viso
per non fargli vedere gli occhi pieni di lacrime.
Lo sento respirare profondamente
mentre sussurra un "Mi dispiace" che si disperde nel
vento.
Già, dispiace anche a
me.
Faccio per sciogliere la stretta
tra le nostre mani ma lui non accenna ad allentare la
presa.
"Lasciami!"
"No!" replica,
risoluto.
"Ti ho detto
lasciami!"
"E io ho detto di
no!"
Sono stufa di
giocare.
"Perché?"
"Perché
cosa?"
"Perché continui a prendermi in
giro?"
"Non lo sto facendo e non l'ho mai
fatto. Io voglio stare con te."
"Si certo. E allora perché non hai
lasciato la tua ragazza?"
Forza Brian. Menti ancora. Tanto
sei bravo a farlo,no?
Abbassa lo
sguardo.
"Perché non ne ho avuto il
coraggio. Patetico ma è così." dice, un sorriso triste a increspargli le
labbra.
"Però prima l'ho mollata.
Davvero!" aggiunge, specchiandosi nei miei occhi.
"E io dovrei crederci?"
"Si"
Il mio cuore mi suggerisce di
crederti. Ma se gli dessi ascolto, finirei con lo stare male
nuovamente.
"Perché dovrei
farlo?"
Silenzio.
Aspetto, in attesa di una risposta
che non arriva.
La giostra si è fermata. Siamo
immobili, in alto. Guardo le stelle, sperando forse che mi suggeriscano cosa
fare.
Un altro "perché?" esce dalle mie
labbra, quasi inudibile.
Ma tu lo senti perché rompi il
silenzio creatosi.
"Perché ti amo,
cazzo!"
Il cuore sembra scoppiarmi nel
petto. E' quello che volevo sentirmi dire?
Ti guardo, perdendomi nei tuoi
occhi scuri, resi lucidi dall'aria fredda che ci colpisce il
viso.
Ti osservo per attimi infiniti
fino a quando mi accorgo che sei pallido e stai sudando.
"Stai bene?"
Scuoti la testa, serrando le
palpebre.
"io…soffro di vertigini" dici,
quasi vergognandotene.
Mi viene da ridere ma mi
trattengo.
Stavolta sono io a stringerti la
mano e tu apri gli occhi, sorridendo leggermente.
"Se soffri di vertigini, perché
sei salito?"
"Avevo bisogno di parlarti. Non
potevo aspettare e rischiare di perderti".
Risposta semplice ed efficace.
Capace di farmi battere il cuore in maniera incontrollata.
Perché diavolo devi farmi
quest'effetto?
Serri di nuovo gli occhi e io mi
avvicino sempre di più al tuo viso.
Poso leggermente le labbra sulle
tue e ti bacio.
Apri gli occhi sorpreso e ricambi,
dolcemente, lentamente. Per assaporare ogni attimo di questo contatto, come se
fosse l'ultimo.
Ma non ho nessuna intenzione di
lasciarti.
"Ti amo anche io" ti sussurro
sulla labbra.
Innanzitutto, scusate per il
ritardo nell'aggiornare ma l'università mi sta praticamente sequestrando ;_;
Perdonatemi!
Spero vi sia piaciuto anche
questo capitolo, che tra l'altro è il penultimo.
Come sempre voglio ringraziare
chi legge questa ff e ovviamente chi recensisce sempre *_*
Baci <3
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Capitolo 11 *** Capitolo 11 ***
SYn
Capitolo
11
Mi ha
baciato.
Mi ha detto che mi
ama.
Dovrei essere l'uomo più felice
del mondo, dovrei sentirmi rincuorato, rassicurato da queste sue parole e invece
mi sento una merda.
Okay, non del tutto ma
quasi.
Quello che mi fa sentire così da
schifo è la consapevolezza di essere un patetico codardo, un coniglio, e sapere che per questo motivo ho corso
il rischio di perderla per sempre.
Per cosa poi? Per paura di
interrompere un rapporto portato avanti ormai solo dalla forza dell'abitudine.
Tra me e Michelle non era rimasto più niente di quello che ci legava in passato
eppure non sono riuscito a mettere la parola fine alla nostra
storia.
Mi faccio pena da solo.
D'altronde, però, è inutile
piangere sul latte versato, no? Quindi è meglio che mi goda questa seconda
possibilità che mi ha dato Chris. La mia Chris. Quella che ora sta
camminando di fianco a me, guardando con occhi vispi e aria curiosa tutto ciò
che la circonda.
"Sembri una bambina, sai?" le
dico, dandole un buffetto sulla guancia e attirandola a
me.
Sorride, accoccolandomisi addosso
per godere del calore della mia stretta.
"Non sarebbe male tornare bambini
però. Guarda come si divertono, spensierati, sulle giostre o semplicemente
mangiando lo zucchero filato"
Mi guarda con occhi luccicanti e
non riesco a resistere. Le deposito un bacio leggero sulle labbra e la sento
sorridere.
Passeggiamo ancora per un po’
finchè non mi viene un'idea.
"Aspettami qui!"
esclamo.
"Ma cos-"
"Aspettami!" ripeto per poi
dirigermi verso il primo banchetto di dolciumi che trovo.
"Uno zucchero filato" rispondo
alla muta domanda che mi rivolge l'uomo davanti a me.
Me ne porge uno, dopo pochi
minuti, e subito mi incammino in direzione di Chris.
La trovo incantata a guardare, con
un sorriso felice sulla labbra, i piccoli occupanti degli ottovolanti davanti a
lei.
"Et voilà
signorina!"
Si riscuote dai suoi pensieri e si
volta verso di me, abbracciandomi di slancio e schioccandomi un bacio sulla
guancia.
"Ti adoro!"
"Ti adoro anche
io"
E più di quanto puoi
immaginare.
Mentre lei è occupata a mangiare
il dolce, io mi godo una bella sigaretta. La nicotina ha il potere di
distendermi i nervi meglio di qualsiasi altra cosa.
In men che non si dica arriviamo
all'uscita della fiera.
"Ti prego, dimmi che sei in
macchina! Non ce la faccio più a camminare!" piagnucola Chris mentre a me scappa
una risata.
"Si, non preoccuparti pigrona!" le
rispondo per stuzzicarla.
Subito l'espressione finta triste
che aveva scompare per lasciare posto a uno sguardo di fuoco. Sempre per scherzo
però.
"Pigrona a chi? guarda che è tutta
la sera che cammino per colpa tua!"
"Povera! Dai vieni qui"
La bacio per poi sussurrarle "va
meglio ora?"
"Direi di si" mi risponde
maliziosa, allontanandosi poi verso la mia auto, a pochi passi da
noi.
Only
when I stop to think About you, I know Only when you stop to
think About me, do you know
I hate everything about you Why do I
love you You hate everything about me Why do you love me
I
hate You hate I hate You love me
E mentre Chris canticchia a tempo
la canzone che la radio sta mandando, non posso fare a meno di pensare a come si
adatti alla nostra storia, a come è iniziato tutto.
Mi scappa un sorriso, rivivendo
nella mia mente quei momenti.
Io che pensavo di odiarla, lei
pensava di odiare me e invece, adesso siamo completamente pazzi uno
dell'altro.
Le lancio un'occhiata fugace ma
lei è totalmente rapita dalla melodia e dalle parole.
Torno a guardare la strada, ormai
deserta vista l'ora. Le due di notte.
"Pensavo che potremmo andare alla
festa…"
Chris smette subito di cantare e
sento il suo sguardo puntato su di me.
"Dici
davvero?"
"Beh si" rispondo, alzando
leggermente le spalle e guardandola un attimo. Ha un espressione scettica sul
volto ma poi si rilassa e accetta la proposta.
"Allora
andiamo?"
"Si"
---
Quando arriviamo a casa di Matt,
la festa è in pieno svolgimento.
C'è un sacco di gente, famosa e
non. Brian mi prende per mano e mi conduce verso quella che deve essere la
cucina. Sicuramente conosce questa casa come se fosse la
sua.
"Cosa vuoi da
bere?"
"Fai tu. E' lo
stesso"
Guardo verso il salone dove ci
sono tutti gli invitati; c'è chi balla, chi chiacchera e chi osserva
semplicemente. Noto Zacky insieme ad una ragazza bionda. Si stanno
baciando.
"Ecco!"
Brian mi porge una birra e subito,
bevo un goccio.
"Non sapevo che Zacky fosse
fidanzato!" dico, guardando Brian.
Lui ridacchia e mi dice che
infatti non lo è.
"Oh! Allora ha fatto conquiste
stasera" e con un cenno del capo, gli indico dove sta il suo
amico.
"Ma quella è Gena, la sua ex! Un
tira e molla continuo!" esclama, per niente sorpreso.
Alzo le spallo e bevo ancora. Lui
invece si mette a ridacchiare senza motivo.
"Sai che ero geloso di Zacky?
Pensavo che tra voi ci fosse qualcosa!" mi dice, facendosi serio per un
momento.
Stavolta ridacchio io.
"Ma dai! Siamo solo amici. Come ti
è venuto in mente?"
"beh stavate sempre insieme e lui
ti difendeva sempre. L'impressione che davate era quella."
E così era geloso! La cosa mi fa
alquanto piacere
"E non fare quel ghignetto! Non
c'è niente da ridere!" esclama, fingendosi offeso.
Scoppio a ridere per poi
avvicinarmi e baciarlo.
Mi stringe forte e subito mi
lascio travolgere dalle emozioni che solo lui mi provoca.
"Hey piccioncini, la festa è di
là!"
Purtroppo, veniamo interrotti dal
padrone di casa che scherzando ci invita ad andare in mezzo alla folla a
divertirci.
Io, sinceramente, mi stavo
divertendo lo stesso ma evito di dirlo.
Andiamo in salotto e mentre Brian
si ferma a parlare con un suo conoscente, io vado da mio fratello che si sta
sbracciando dall'altra parte della stanza per farmi segno di
raggiungerlo.
"Hey..ma tu e Syn non dovevate
passare la serata da soli?"
"Ciao anche a te,eh! Comunque è
una storia lunga, ti racconterò"
Si, se ne avrò voglia! ghigno tra
me e me.
"Claire
dov'è?"
"A dire il vero non lo so…l'ho
persa di vista"
Scuoto la testa e mi sento
avvolgere, da dietro, da due braccia forti e tatuate.
Inutile dire a chi
appartengono.
"Dave, ti dispiace se ti rubo tua
sorella per un po’?"
"Figurati, amico! Tutta tua!"
esclama ridendo.
Gli faccio una linguaccia e mi
volto verso Brian.
"Che hai in
mente?"
Senza degnarmi di una risposta, mi
prende per mano e mi trascina verso la "zona ballo".
Non so il motivo ma mi sento
tremendamente in imbarazzo. Forse è perché sono impedita come un pinguino a
ballare, anche se si tratta di un semplice lento. Come
questo.
Solo ora, che sono tra le sue
braccia, mi rendo conto che nella stanza risuonano le note di "Nothing else
matters" dei Metallica.
Mi stringo a lui e mi lascio
cullare dal tepore del suo corpo, poggiando la testa sulla sua spalla mentre lui
mi mormora all'orecchio le parole della canzone.
Never
opened myself this way Life is ours, we live it our way All these words I
don't just say And nothing else matters
Siamo io e
te.
E nient'altro
importa.
THE END
E siamo giunti alla fine. E' da
secoli che non aggiornavo quindi sorry ^^
Spero che vi sia piaciuto anche
quest'ultimo capitolo (per me è il peggiore XD).
Ringrazio di cuore tutti coloro
che hanno letto la storia ma soprattutto chi ha lasciato delle recensioni *_*
Grazie mille, davvero!!!
Baci
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