Nel Profondo del Cuore

di Danytav86
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I capitolo ***
Capitolo 2: *** II capitolo ***
Capitolo 3: *** III capitolo ***
Capitolo 4: *** IV capitolo ***



Capitolo 1
*** I capitolo ***


I capitolo
I cacciatori di mostri, chiamati Hunter, sono persone con doti e poteri speciali, ma per diventare un Hunter  ci sono prove ed esami da superare, in modo da verificare le proprie capacità. La strada per diventare Hunter è piena di ostacoli, niente sarà facile e nessuno si fermerà, ognuno continuerà per la sua strada a qualunque costo. Il mio nome è Danielle, insieme a tante altre persone sto affrontando gli esami per diventare Hunter, né abbiamo già superati alcuni. Le mie armi sono due boomerang composti di lame affilate, che tagliano qualsiasi cosa. Tutti noi ci troviamo all’interno di un dirigibile, che ci porterà nei prossimi luoghi d’esame. Nessuno sa che cosa ci aspetterà, ma sono sicura che ognuno di noi continuerà per la propria strada.
Mentre stavo osservando il paesaggio fuori dal dirigibile, mi sentivo osservata, mi girai e notai che un ragazzino, di circa dodici anni, mi guardava con insistenza. Infastidita io, gli dissi:

Il ragazzino sorridendo mi disse:
.
Ed io:

Lui mi disse:
.
Lo guardai, poi sorridendo dissi:

Lui disse:

Ed io:
.
E lui:

Io gli risposi:

A quel punto dopo esserci presentati, Gon fu raggiunto da altre tre persone, io rimasi sorpresa. Allora Gon mi disse:
.
Io rimasi sorpresa, poi dissi:
.
Tutti e tre insieme mi salutarono. Dopodiché Leorio mi guardò, si precipitò davanti a me, mi prese la mano e disse:
. Io infastidita presi la sua mano e lo buttai a terra, poi con aria minacciosa gli dissi:
.
Tutti rimasero in silenzio e Leorio era a terra scioccato. Decisi di andarmene poi Gon mi disse:
. Io rimasi un po’ sorpresa da tale risposta, poi sorridendo lo guardai e lo osservai con attenzione gli dissi:

Tutti rimasero in ascolto e Gon disse:
Ci dirigemmo da un altro lato del dirigibile, ci sedemmo e lì dissi:
. Gon rimase in silenzio, ma con espressione felice. Intervenne Kurapika che disse:

Ed io:

Allora Gon disse:

Killua disse:

Ed io:

Gon rispose:
con stupore lo guardai poi gli dissi:
e lui tutto contento si mise seduto, allora mi misi ad osservare con attenzione il profondo del suo cuore. Dopo un po’ di tempo gli dissi:
poi Gon mi rispose:

Io gli risposi:
. Gon insieme a tutti gli altri acconsentì. Allora lo guardai di nuovo e dissi:

Gon tutto elettrizzato disse:
. Tutti quanti rimasero impressionati da ciò che era successo. Io li guardai, allora Killua mi disse:

Ed io:
Gon guardò i suoi amici e disse:
< Avanti ragazzi, non abbiate paura fatevi leggere il profondo del cuore dalla signorina Danielle!> Tutti e tre rimasero in silenzio poi Leorio disse:
Io lo guardai poi dissi:

Lui disse:
.
Ed io:
< Va bene…> lo feci, lessi nel suo cuore, diventai rossa e anche Leorio lo diventò. Poi dissi:
Lui stupito disse:
<… Direi proprio di si>. Intervenne Gon:
Io guardai Leorio e lui guardò me, diventammo di nuovo rossi, poi riferendomi a Gon gli dissi:

E lui:

I due ragazzi si guardarono poi accettarono la proposta di Gon, lessi prima nel cuore di Kurapika e poi in quello di Killua, dopo un po’ di tempo iniziai la mia analisi:
Kurapika e Killua rimasero in silenzio, allora aggiunsi:
Gon, dopo ciò a cui aveva assistito, era al settimo cielo. Decisi di alzarmi e di andarmene da un'altra parte per riposare, ma Gon e i suoi amici vennero con me. All’inizio ero infastidita dalla loro presenza, ma poi mi ci abituai, così rimanemmo tutti insieme. A un certo punto ci si avvicinò un veterano partecipante degli esami di Hunter, era un tipo strano, una specie di joker, si chiamava Hisoka. Faceva veramente paura, e le chiacchiere che si facevano su di lui, ossia che fosse un assassino, ci furono confermate da altri veterani degli esami di Hunter.  Questo tipo mi guardò con aria minacciosa e disse:
mi sorrise con un 'aria di soddisfazione. Io gli riuscì a leggere, per un breve tempo, nel profondo del suo cuore, scoprì qualcosa d’inaspettabile e terribile. Lui andò via, io cominciai a tremare dalla paura, Leorio se ne accorse e disse:
anche Gon mi guardò e disse:

Leorio mi prese e disse:
< Avanti rispondi!>
Io sempre tremante risposi:

Kurapika intervenne:
Io dopo essermi calmata, mentre le mie mani stringevano le braccia tremanti, dissi:
. Intervenne Gon:
io aggiunsi:
Leorio aggiunse:
Io mi rattristai, allora Gon disse:
Io guardai dubbiosa, Gon e poi dissi:
lui aggiunse:
Io gli sorrisi per confermare tali parole, poi tornammo tutti a riposare. Dopo un po’ di tempo Kurapika venne da me e disse:
Allora io lo guardai e dissi:

Lui disse:
< Si esatto. Perché non lo hai detto anche davanti agli altri?> Io gli risposi:
Lui mi sorrise e disse:
poi tornò al suo posto. Dopo poco tempo venne da me anche Killua che disse:

Lo guardai e dissi:
Killua mi disse:
mi guardò e poi tornò anche lui al suo posto. Pensavo che le visite fossero finite, invece venne da me anche Leorio che mi disse:
lo guardai e dissi:

Lui sorridendo disse:
Rimanemmo un po’ di tempo in silenzio poi Leorio mi disse:
Io lo guardai con serietà, Leorio cominciò a preoccuparsi, allora gli dissi:

Leorio aggiunse:

Io gli risposi:
. Leorio rimase, per un pochino, senza parole ma poi disse:
. Io gli sorrisi, ma a un certo punto io mi sentivo osservata, in maniera insistente da qualcuno, mi girai e vidi che era Hisoka che mi fissava con impazienza e soddisfazione. Terrorizzata, mi voltai dall’altra parte e cominciai di nuovo a tremare, Leorio se ne accorse e si voltò verso Hisoka che continuava a ridere. Leorio rivolgendosi a me disse:
Io rimasi stupita da quelle parole, lo guardai e anche lui fece lo stesso, arrossimmo di nuovo, poi sorridendo lo ringraziai, poi ci addormentammo. Anche Killua e Kurapika fecero lo stesso, Gon dormiva già da un po’.
 
 

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Capitolo 2
*** II capitolo ***


II capitolo
 
Io e gli altri partecipanti abbiamo affrontato tanti altri esami, tutti molto difficili, ma alla fine siamo riusciti a superarli. Ora siamo arrivati all’ultima prova d’esame. Essa consisteva nel dare la caccia all’avversario di cui avevamo estratto il numero della sua targhetta e avere i sei punti di vittoria. Per fortuna nessuno di noi doveva dare la caccia ai propri amici, però purtroppo al piccolo Gon è capitata la targhetta di Hisoka, speriamo in bene. Il primo a prendere i suoi punti è stato Kurapika. Passò un po’ di tempo…io, Kurapika e Leorio scoprimmo che anche Killua e Gon avevano preso le loro targhette e i sei punti. Passò altro tempo e anche'io ci riuscii, l’unico che ancora doveva prendere la targhetta e i suoi sei punti era Leorio. Tutti noi decidemmo di dargli una mano, così Leorio con le sue forze riuscì a prendere la targhetta del suo avversario e di conseguenza i sei punti. Così noi cinque superammo l’esame, ma all’interno di questo esame c’era un ulteriore prova,definitiva,da superare. Quest’ultima consisteva in un torneo, ossia sconfiggere gli avversari che ci erano assegnati. Ognuno di noi aveva due possibilità per finire l’esame e diventare Hunter, alla fine di questa prova solo una persona sarà bocciata. Il primo incontro vide Kurapika contro Hisoka, la vittoria fu di Kurapika grazie all’inaspettata resa di Hisoka, così Kurapika fu il primo di noi a diventare un Hunter. Il prossimo incontro vide Gon contro un ninja fortissimo, all’inizio Gon stava avendo la peggio e tutti noi eravamo seriamente preoccupati per lui, ma Gon non intendeva arrendersi. Il ninja lo stava massacrando, però poi decise di arrendersi, perché non voleva eliminare Gon, poiché in questa prova chi uccide l’avversario sarà bocciato automaticamente. Così grazie alla resa del ninja anche Gon divenne un Hunter, però sia Hisoka sia il ninja, erano riusciti a diventare Hunter, poiché hanno sconfitto i loro avversari nella loro seconda possibilità. L’esame andò avanti e anche io, Leorio e Killua riuscimmo a diventare Hunter. Io avevo stretto un profondo legame di amicizia con Gon, Killua, Kurapika e Leorio. Questo percorso si terminò con sette persone che erano diventate Hunter a tutti gli effetti. Dopo aver ricevuto la licenza di Hunter noi cinque, ci separammo, ma con la promessa che il primo settembre ci saremmo ritrovati a Yorknew City. Io, Killua e Gon decidemmo di partecipare all’Arena Celeste, per affinare  le nostre capacità e guadagnare soldi. Leorio decise d’intraprendere la carriera universitaria per diventare un medico. Kurapika decise di recarsi sull’isola di Amazon per allenarsi, in modo da diventare più forte, diventando, un Black List Hunter, per vendicarsi della Brigata Fantasma e recuperare tutti gli occhi scarlatti, dei suoi compagni, del clan Kuruta. Dopo esserci salutati ognuno intraprese la strada che aveva deciso di seguire. Dopo qualche tempo io, Gon e Killua raggiungemmo la Torre Celeste, dove si sarebbero tenuti gli incontri. Lì fummo allenati da un giovane maestro che c’insegnò a controllare e a usare la nostra aura, con il potere Nen e tutti i suoi livelli. Noi tre riuscimmo nell’impresa ed eravamo pronti per gli scontri. Per mia sfortuna scoprì che anche Hisoka partecipava alle battaglie, spero di non doverlo mai affrontare. Gli incontri procedevano bene io, Gon e Killua li vincemmo tutti, fino a quando in un incontro Gon dovette affrontare Hisoka. La battaglia fu faticosa, Gon riusciva a tenere testa a Hisoka, però verso la fine, la vittoria fu di quest’ultimo. Io e Killua eravamo molto dispiaciuti per Gon invece lui, nonostante avesse perso, era felice. Gon ci raggiunse, Hisoka passò vicino a me, mi guardò e sorrise, poi andò via. Gon, io e Killua rimanemmo un po’ insieme poi ognuno tornò nelle proprie stanze. Arrivata in camera io, iniziai a riflettere sullo sguardo e sul sorriso di Hisoka, il mio corpo cominciò a tremare, ma passato un po’ di tempo mi calmai, decisi di andare a fare una passeggiata. Uscì dalla camera e mi diressi verso una finestra, guardai fuori e ricominciai a riflettere sulla mia vita e su ciò che volessi fare ora. A un certo punto vidi, riflesso nella finestra, il volto di Hisoka, io terrorizzata mi girai, il suo braccio era sopra la mia testa, appoggiato al vetro e il suo viso era vicinissimo al mio. Lo guardai con attenzione e notai che il suo aspetto era diverso: non aveva più i capelli a spazzola con le punte rivolte verso l’alto, erano medio - lunghi e gli arrivavano sopra le spalle, il suo viso non era più truccato da joker, ma era acqua e sapone. Il suo nuovo aspetto, mi fece rimanere immobile a fissarlo, senza dire una parola. Il suo viso si avvicinava sempre di più al mio, poi mi disse:

Io sempre più terrorizzata dissi:

Hisoka, un po’ deluso disse:

Io aggiunsi:
< H-Hisoka, si può sapere che cosa vuoi da me?> Cercavo di allontanare il suo viso dal mio, ma lui con l’altra mano lo avvicinò al suo, io ero sempre più spaventata. Sorridendo mi disse:

Io, impaurita, gli risposi:

Hisoka mi lasciò il viso, ma si avvicinò sempre di più a me, le sue braccia mi avevano intrappolato, poiché erano ai lati del mio corpo appoggiate alla finestra, io non avevo più via di fuga. Cominciai a tremare, lui mi fissò e disse:

Io rimasi allibita da quelle parole, non sapevo più quali erano le vere intenzioni di Hisoka e smisi di tremare. A quel punto gli dissi:

Lui sorridendo disse:

Io rimasi sorpresa, poi gli dissi:

Lui con sarcasmo disse:

Io rimasi in silenzio, dopodiché lui aggiunse:

Io balbettando e sempre spaventata gli dissi:

Hisoka si allontanò un po’ da me e disse:

Io rimasi esterrefatta, dalle sue parole e dissi:

Hisoka si riallontanò di nuovo un po’ da me, mi fece un gesto con le baraccia come per dire: “Avanti leggi nel mio cuore, sono a tua disposizione”. Io non riuscivo più a guardarlo in faccia dalla paura, volevo solo andare via, ma il mio corpo era pietrificato, davanti alla sua presenza. A un certo punto caddi a terra terrorizzata e rimasi lì seduta. Hisoka mi si avvicinò, s’inginocchiò davanti a me, mi guardò e sorrise, poi disse:

Io alzai lo sguardo e gli dissi:

Lui mi guardò e disse:

Gli risposi:

Hisoka con uno sguardo di soddisfazione si avvicinò ancora di più a me, sorrise e disse:

Io terrorizzata gli dissi:
e lui avvicina dosi sempre di più, disse:
Allora io gli dissi:

Lui mi rispose:

Io, intimorita, cominciai ad agitare le braccia per allontanarlo da me, ma lui me le prese e m’immobilizzò. Dopo si avvicinò a me, tanto che il suo viso era attaccato al mio e disse:

Io non riuscivo più a muovere un muscolo e nemmeno a parlare. Hisoka si avvicinò al mio orecchio e mi sussurrò:

Io rimasi scioccata, Hisoka si allontanò dall’orecchio, ma con la mano mi prese di nuovo il viso e lo avvicinò al suo, così, tanto che la mia bocca era all’altezza della sua e sentivo il suo respiro su di me. Io sempre più confusa e terrorizzata dissi:

Lui mi fissò negli occhi e disse:

Detto ciò Hisoka si alzò e si allontanò da me, facendo un gesto di saluto e poi andò via. Io ero rimasta lì seduta e immobile, poi dopo qualche minuto mi rialzai e tornai in camera, decisi di non dire niente a Gon e Killua sul mio incontro con Hisoka. Il giorno seguente noi tre decidemmo di lasciare la Torre Celeste e andare via. Mancava solo un mese all’incontro con Leorio e Kurapika, non so che cosa faremo durante questo mese, l’unica mia certezza è che io, Gon e Killua continueremo il viaggio insieme. Adesso mancava solo una settimana al primo settembre, ma io, Gon e Killua siamo arrivati prima a Yorknew City, perché dovevamo trovare informazioni sul padre di Gon, che in qualche modo era collegato a questa città, a un gioco chiamato Greed Island e all’asta che si terrà qui. Dopo essere arrivati, rivedemmo Leorio, ma non Kurapika, speriamo di incontrarlo presto. Appena Leorio mi vide, voleva abbracciarmi ma io mi spostai, così lui cadde a terra con la faccia sul pavimento. Dopo essersi rialzato, mi disse:

Io gli risposi:

Leorio ci rimase male e disse:
Killua e Gon si misero a ridere.
Killua disse:
ride. Allora Leorio guardò Killua con rabbia e gli disse:

Intervenne Gon:

Ed io aggiunsi:
.
Da un'altra parte Kurapika era arrivato a Yorknew City, però stava lavorando come guardia del corpo della figlia del un boss della mafia, che parteciperà all’asta della città. Kurapika aveva accettato l’incarico, come copertura, in modo da potersi vendicare della Brigata Fantasma, che cercherà di rubare tutti i tesori presenti all’asta, eliminandoli tutti. Quindi, non si sa se Kurapika rivedrà i suoi amici. Arrivò il primo settembre, noi tre prenotammo delle camere in un hotel. Killua, Gon e Leorio erano capitati nella stessa stanza, mentre io ero in quella accanto a la loro. L’asta era stata annullata a causa della Brigata Fantasma. Il cielo era stellato, così io decisi di uscire a fare una passeggiata per le strade di Yorknew City, cercando di capire il vero obiettivo dei membri del ragno. Ad un certo punto, in una strada opposta alla mia, vidi una persona, mi pareva Hisoka, stranamente decisi di seguirlo. Dopo un po’ credevo di averlo perso di vista, così decisi di tornare in dietro, però mi ritrovai davanti Hisoka, rimasi scioccata. Allora lui mi disse:
Io dopo un po’ di titubanza, con aria minacciosa gli dissi:

Hisoka rispose:
Io con rabbia gli risposi:
Hisoka con soddisfazione disse:
Io rimasi in silenzio ad ascoltare, Hisoka continuò:
ed io, dubbiosa, gli dissi:

Lui mi rispose:
Io con sorpresa lo guardai e dissi:

Lui sorridendo mi rispose:
Io con rabbia mi scagliai su Hisoka, con le mie lame pronte a eliminarlo e poi con odio gli dissi:
Hisoka non era per niente spaventato, ridendo spostò le mie lame con facilità e disse:
Io rimasi stupita e immobile, poi gli dissi:

Lui rispose:
Rimasi senza parole, Hisoka riuscì a liberarsi da me e disse:
Hisoka si girò per andare via, ma io lo afferrai alla schiena, riuscendo a mettergli una cimice addosso per inseguirlo, lui all’inizio rimase sorpreso dal mio “abbraccio”, poi gli dissi:
Hisoka mi prese le mani e le tolse dal suo corpo, con la sua aurea mi sbalzò a terra, poi si  avvicinò a me e disse:

Detto ciò, mi diede un bacio sulla fronte e poi sparì in una nube di fumo. Io rimasi immobile a terra.
 

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Capitolo 3
*** III capitolo ***


III capitolo
 
Dopo un po’ di tempo, mi ripresi e con il cellulare decisi di seguire il segnale trasmesso da Hisoka. Raggiunsi un palazzo abbandonato, entrai, arrivai sul ciglio della porta di una stanza, mi nascosi e vidi Hisoka che parlava con Kurapika. Hisoka gli stava spiegando chi era la Brigata Fantasma e chi fosse il loro capo, poi Hisoka chiese a Kurapika di allearsi con lui. Kurapika rimase in silenzio e quando stava per rispondere, senza pensarci due volte, intervenni io:

Kurapika, con serietà, mi guardò poi disse:
Hisoka mi guardò e disse:
Hisoka si era accorto della cimice e la distrusse, io rimasi immobile. Allora Kurapika mi disse:
Io con rabbia gli risposi:
Kurapika, dopo un momento di titubanza, disse:
Allora io gli risposi:

Hisoka rimase a osservarmi con attenzione, Kurapika mi guardò e sorridendo mi disse:
Io rimasi senza parole. Kurapika passò a fianco a me e mi diede le spalle, stava per andarsene ma io gli presi la mano e dissi:
Kurapika si voltò verso di me, poi con la sua aurea potentissima mi scaraventò lontano, dietro di me si mise Hisoka e andai a finire fra le sue braccia, evitando di sbattere contro la finestra. Hisoka mi guardò, poi rivolgendosi a Kurapika disse:
Kurapika guardò Hisoka, poi sorridendo gli disse:
Hisoka rispose:
e Kurapika disse:
Mentre io ero a terra sconfortata, Hisoka gli rispose:
Kurapika mi guardò e si accorse del mio stato, si voltò e con una voce serena disse:

Io rimasi sorpresa da quelle parole, Hisoka disse:
Kurapika fese un gesto con la testa come per dire “Bene, grazie” e andò via. Io rimasi sempre lì a terra mortificata, Hisoka se ne accorse e mi disse:

Io mi spostai da lui e tristemente gli risposi:
Hisoka sorridendo disse:
Io lo guardai e dissi:
Hisoka sicuro di se mi rispose:

Io sconvolta gli risposi:
Hisoka mi guardò, poi mi prese un braccio e disse:
. Lo guardai e dopo qualche titubanza, accettai il suo consiglio. Stavo per andare via, quando Hisoka mi si mise di nuovo davanti, mi prese il viso, lo avvicinò al suo e disse:
Detto ciò Hisoka andò via. Io rimasi per un po’ immobile e poi tornai all’hotel. Lì incontrai Leorio, Killua e Gon, che mi dissero che per guadagnare soldi e partecipare all’asta, dovevamo catturare delle persone su un manifesto che ci avevano dato. Mentre guardavo le foto, Leorio mi disse che quelle persone facevano parte della Brigata Fantasma e che Gon aveva cercato di rintracciare Kurapika, ma senza avere risposta. Io rimasi scossa da quelle parole, allora Gon mi disse:

Io lo guardai e gli risposi:
Allora gli raccontai tutto ciò che era successo e dopo un po’ di silenzio Gon disse:
Tutti noi acconsentimmo. Spero solo di ritrovare Kurapika sano e salvo, altrimenti non me lo perdonerò mai. Intanto, da un'altra parte, Kurapika aveva eliminato un membro del ragno e gli altri lo stavano cercando per ucciderlo. Le nostre ricerche continuarono e dopo varie informazioni, Killua e Gon ne trovarono due, però furono catturati e interrogati, ma senza risultati positivi per i membri della Brigata. Passò del tempo, io non avendo più loro notizie cominciai a preoccuparmi, così decisi di andarli a cercare, Leorio mi chiese come avrei fatto a ritrovarli. Gli spiegai che all’interno del cellulare di Killua avevo messo un trasmettitore e che lo avrei seguito, Inoltre gli chiesi di rimanere in albergo ad aspettarci, poiché lui non era ancora in grado di usare il Nen e che quindi, per lui sarebbe stato pericoloso. Leorio dopo varie esitazioni accettò la mia richiesta, così io partì alla ricerca di Gon e Killua. Seguendo il segnale arrivai davanti a un palazzo in rovina. Mentre mi accingevo a entrare sentì una forte esplosione, capì che a farla erano stati Killua e Gon, andai verso di loro. Intanto Kurapika aveva scoperto, tramite il suo capo, che la mafia aveva mandato delle persone speciali per eliminare definitivamente la Brigata Fantasma ed era stato deciso che anche lui ne doveva far parte, Kurapika accettò. Io raggiunsi Gon e Killua e tutti insieme scappammo via. Loro due erano rimasti sorpresi dalla mia presenza e, mentre correvamo Gon disse:
Io lo guardai, senza dire nulla, intervenne Killua che disse:
Io gli risposi.

Killua rimase senza parole, mentre Gon disse:
sorrise. Io e Killua lo guardammo, poi continuammo a correre. Un membro della brigata ci seguiva, ma poi alla fine riuscimmo a seminarlo e tornammo all’hotel da Leorio. Arrivati lì, Leorio era contento di rivederci e ci disse che tutti i preparativi per l’asta erano ultimati, che quindi potevamo parteciparvi e prendere il gioco, Greed Island, nel quale ci dovrebbero essere informazioni sul padre di Gon, Jin. Dopo una lunga discussione, tutti e quattro decidemmo che, prima dell’inizio dell’asta, avremmo dovuto risolvere il problema della Brigata Fantasma e aiutare Kurapika. Cercammo di metterci in contatto con Kurapika e vi riuscimmo, ma lui ci rimproverò e ci disse che dovevamo stare lontano dalla Brigata Fantasma, poi ci disse che ci avrebbe richiamato e riattaccò. Ovviamente noi decidemmo di continuare le nostre ricerche. Io, Gon e Killua seguimmo degli indizi che ci riportarono dai membri del ragno, mentre Leorio rimase, di nuovo, all’hotel per prendere altre informazioni sulla Brigata Fantasma e Kurapika. I membri della Brigata ci catturarono e ci riportarono nel loro covo, ma questa volta c’era anche il loro capo, il famoso Quall Lucifer. Noi tre lo guardammo, rimanemmo pietrificati e terrorizzati da quell’uomo. Era una persona spaventosa, sembrava non possedere nessun tipo di sentimento. Era seduto in un posto alto, aveva un libro in mano, ci osservava con intensità e insistenza, come se volesse leggerci nel profondo della nostra anima. Faceva veramente paura, io cominciai a tremare, Gon se ne accorse e sorridendo, mi disse:
Io non rispondevo, riuscivo solo a fissare quell’uomo spaventoso. Intervenne Killua che disse:
Io non avevo nessuna reazione, Gon intervenne di nuovo e disse:
Dopo queste sue parole, io mi ripresi e lo guardai, lui mi sorrise. Allora io aggiunsi:
Gon e Killua rimasero esterrefatti dalle mie parole, poi entrambi si misero a osservare quest’uomo e ne furono terrorizzati. Dopo, quella persona lasciò la sua postazione, si avvicinò a noi e cominciò a guardarci con insistenza, poi rivolgendosi a me disse:
Io rimasi zitta e immobile, lo stesso Gon e Killua. Questa persona continuò a osservarci e a parlarci:
.
Noi tre continuammo a rimanere in silenzio. Allora Quall Lucifer ci disse:

Si avvicinò a Killua con aria minacciosa, io mi feci coraggio e con disprezzo gli dissi:
Lui rivolgendosi a Killua disse:
Poi Quall Lucifer si voltò verso di me e disse:
Detto ciò, si avvicinò a me e mi baciò, sulla bocca. Io rimasi sconvolta da quel gesto improvviso, Hisoka era furioso ma teneva a freno la sua rabbia, però Quall Lucifer se ne accorse, ma non fece niente. Gon e Killua rimasero allibiti da ciò che era successo, mentre gli altri membri della Brigata, rimasero indifferenti dalle azioni del loro capo. Poi Quall Lucifer si allontanò da me, mi guardò e poi mi sorrise. Il capo e i membri decisero di attaccare il palazzo dove si sarebbe tenuta l’asta e quindi andarono via, ci lasciarono con uno di loro, lo stesso tizio che ci aveva inseguito l’altra volta. Noi tre unendo le nostre forze, riuscimmo ad attaccarlo e a sconfiggerlo. Tornammo da Leorio, gli raccontammo tutto, prendemmo contatto con Kurapika e gli dicemmo dove si erano diretti quelli della Brigata Fantasma con il loro capo. Dopo gli riferimmo che noi ci saremo diretti lì, Kurapika ci disse che ci avrebbe raggiunto. Intanto la Brigata Fantasma era riuscita nel suo intento e per far credere che fossero stati eliminati, inscenarono una falsa battaglia con la loro morte. Con questo stratagemma riuscirono a ingannarci tutti compreso Kurapika. Così tornammo tutti insieme. Kurapika ci spiegò e ci insegnò come potenziare il nostro Nen. Mentre eravamo tutti seduti insieme, Kurapika ricevette un messaggio da Hisoka e ne rimase scioccato.  Noi tutti ci preoccupammo, allora Gon disse:
allora Kurapika ci guardò e disse:
Noi tutti rimanemmo scioccati da quella notizia, poi tutti insieme decidemmo di aiutarlo. Kurapika accettò la nostra richiesta, quindi si dia inizio all’operazione “ Distruggi la Brigata Fantasma”. Dopo vari imprevisti riuscimmo a catturare Quall Lucifer, lo portammo in un posto isolato, lontano dai suoi scagnozzi. Lì Kurapika era pronto a eliminarlo. Io, Gon, Killua e Leorio eravamo molto preoccupati per lo scontro, allora io dissi:
Lui si voltò verso di me, aveva gli occhi scarlatti pieni di rabbia ed era pronto all’azione, poi disse:

Noi quattro rimanemmo in silenzio e intimoriti dal suo sguardo. A un certo punto dietro di me sentì una presenza, mi girai e vidi che era Hisoka e gridai:
Tutti si girarono e notarono che Hisoka mi aveva puntato, una carta da gioco affilata, sul collo. Io ero terrorizzata e gli altri non sapevano che cosa fare. Hisoka guardò Kurapika e disse:
Io non credevo alle mie orecchie, Hisoka mi aveva detto che non mi avrebbe ucciso, non sapevo che cosa pensare, Kurapika si fermò e stava per rinunciare alla sua vendetta. Io non potevo permetterlo, poiché uccidendo Quall Lucifer, la Brigata Fantasma sarebbe stata distrutta per sempre. Intanto egli sorrideva, io mi feci forza e gridai:
Kurapika, Leorio e Killua rimasero scioccati dalle mie parole e Gon disse:
Io lo guardai e gli sorrisi, Gon rimase perplesso, poi mi rivolsi di nuovo a Kurapika e dissi:
Quall Lucifer rimase sorpreso e sconcertato dalle mie parole, mi guardava e non credeva a ciò che stava accedendo.
 

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Capitolo 4
*** IV capitolo ***


IV capitolo
 
La situazione era critica, tutti quanti erano confusi e sconcertati su quello che si doveva fare. Leorio, Killua e Gon cercarono di attaccare Hisoka, ma lui era troppo veloce, così riuscì a spostarsi da un altro lato della stanza, con facilità, portandomi con sé. Kurapika mi guardava e poi si voltava verso Quall Lucifer, senza sapere che cosa fare. A quel punto intervenne Leorio che disse:

La mano di Kurapika, che teneva la catena, cominciò a tremare dalla rabbia e dal nervosismo. Io me ne accorsi e intervenni di nuovo:
. Lui lo fece, allora io aggiunsi.
Kurapika continuava a guardarmi con indecisione, intervenne Leorio, che rivolgendosi a me disse:
Io guardai Leorio con rabbia e gli dissi:
Leorio rimase sconvolto dalle mie parole. Poi aggiunsi:
Leorio rimase in silenzio, tremante. Intervenne Gon che disse:
Leorio a quale sogno si riferisce la signorina Danielle?> e Leorio aggiunse:
intervenne anche Killua:
Leorio mi guardò, io gli feci un leggero cenno con la testa come per dire: “Non preoccuparti, parlagliene liberamente”. Allora Leorio continuò:
.
Tutti quanti rimasero ammutoliti, da tali parole. Io aggiunsi:

Quest’ultimo rimase sempre più sconcertato da tali parole, poi disse:
ed io:
Quall Lucifer rimase senza parole, allora io aggiunsi:
Kurapika si voltò, prima verso Quall Lucifer e poi verso di me. Intanto mi accorsi che i battiti del cuore di Hisoka, erano cambiati. All’inizio erano calmi e regolari, ora erano diventati più forti e veloci, questo dimostrava che Hisoka era nervoso, preoccupato e agitato. Kurapika mi guardò e disse:
Kurapika stava per liberare Quall Lucifer, allora io, approfittando della guardia bassa di Hisoka, presi la carta affilata, mi spostai velocemente da un’altra parte della stanza e mi misi la carta alla gola. Tutti rimasero, compreso Hisoka, sconvolti dalla mia azione. Io sempre rivolgendomi a Kurapika gli dissi:
Stavo per mettere fine alla mia vita, quando intervenne Gon che gridò:
io lo guardai sorrisi e dissi:
Cominciai a tagliarmi la gola, il sangue cominciava a scendere lentamente, tutti quanti erano sconvolti, ma a un certo punto, un aurea potentissima si avvicinò a me e mi prese la carta, io non sapevo chi fosse. Mi voltai e vidi che era Hisoka, rimasi immobile e stupita. Kurapika disse:

Hisoka mi guardò e disse:
intervenne Leorio:
e Killua aggiunse:
infine intervenne anche Gon:

Allora lui disse:
. Tutti noi guardammo Kurapika, poi io dissi:
lui ci guardò tutti quanti, poi rivolgendosi a me disse:
. A quel punto intervenne Killua che disse:
Tutti quanti, compreso Quall Lucifer, rimanemmo in ascolto. Così Kurapika disse:
Noi tutti rimanemmo senza parole da quella rivelazione. Lo stesso Quall Lucifer non credeva alle sue orecchie, poi, però si riprese e cominciò a ridere. Leorio lo guardò e disse:
allora Quall Lucifer, rivolgendosi a Kurapika e Hisoka disse:
Hisoka sorrise e disse:
io lo guardai dubbiosa e dissi:
Hisoka mi rispose:
Allora Leorio furioso disse:
Hisoka sorridendo disse:
rimanemmo tutti allibiti e senza parole, a un certo punto Quall Lucifer disse:
. Detto ciò, cominciò a emanare un'aurea potentissima e Kurapika fu scaraventato vicino a Gon, Killua e Leorio. Le catene che imprigionavano Quall Lucifer sparirono. Tutti noi non credevamo ai nostri occhi, Quall Lucifer era riuscito a liberarsi dalla prigionia. A un tratto fece un salto altissimo e alla velocità della luce raggiunse me e Hisoka, quest’ultimo cercò di fermarlo, ma lui era troppo veloce e schivò il suo attacco, mi catturò e mi portò lontano da Hisoka. Io non riuscivo a liberarmi, gli altri erano impressionati da tale velocità e Hisoka era furioso. Vedendolo così Quall Lucifer gli disse:
Io guardai, dubbiosa, Hisoka e poi mi voltai verso Quall Lucifer. Quest’ultimo mi guardò e disse:
ed io dissi:

Allora Quall Lucifer, ridendo disse:
Io rimasi sconcertata e scioccata da quelle parole. Guardai Hisoka e mi accorsi, leggendo nel profondo del suo cuore, che lui era veramente preoccupato per me. Allora mi tornarono in mente tutti gli atteggiamenti e le parole che lui mi aveva rivolto quando c’incontravamo. Leorio sconcertato, si girò verso Hisoka e disse:
Hisoka lo guardò e disse:
Allora Leorio aggiunse:
< Quindi è vero…> Intervenne Killua:

Intervenne anche Gon, che con la sua semplicità disse:
Allora Killua insieme a Leorio disse:
Intervenne anche Kurapika, che disse:
. Rimanemmo tutti in silenzio. Poi Quall Lucifer rivolgendosi a Hisoka disse:
. Hisoka gli disse:
. Quall Lucifer aggiunse:
Hisoka era furibondo, la sua aurea era sempre più potente e spaventosa. Tutti quanti rimanemmo immobili da tale potenza. Intervenne Kurapika che disse:
Leorio disse:
Intervenne Gon:
Killua aggiunse:
e lui disse:
Killua e Leorio aggiunsero:

Leorio continuava a esitare, allora io lo guardai e dissi:
Lui con rabbia acconsentì, insieme a Gon, Killua e Kurapika andò via. Nella stanza eravamo rimasti solo io, Quall Lucifer e Hisoka, Io ero terrorizzata. Hisoka rivolgendosi al suo ex capo disse:

Quall Lucifer disse:
Io preoccupata dissi:
e lui:
Dopodiché Quall Lucifer mi prese e mi legò stretta a un tubo, poi si allontanò. Hisoka mi guardò e si accorse che ero preoccupata per lui, così mi sorrise e poi si girò verso il suo avversario. Quall Lucifer mi guardò e poi si voltò verso Hisoka. Senza aspettare altro tempo la battaglia iniziò, essa durò parecchio tempo. Quella stanza era piena di Nen e c’erano tanti attacchi devastanti. All’insaputa dei due io cercai di liberarmi e ci riuscì, li guardai combattere a mi accorsi che sia Hisoka sia Quall Lucifer erano all’estremo delle loro forze, ma continuavano a combattere. Nonostante tutto io ero veramente preoccupata per entrambi i combattenti e poi ripensai a ciò che avevano detto Gon e Kurapika, ossia che siamo tutti esseri umani e che abbiamo dei sentimenti. Dopo un po’ di riflessione, arrivai alla conclusione, che non è giusto combattere con l’idea di eliminare, a tutti i costi, l’avversario e che qualcuno doveva impedire tale scontro. Decisi d’intervenire e mentre Hisoka con Quall Lucifer stavano per lanciarsi l’ultimo colpo, mi si in mezzo a loro due e gridai:
I due si accorsero della mia presenza, si fermarono e deviarono i colpi, che colpirono il soffitto. Quall Lucifer mi disse:
e Hisoka:

Io piangendo dissi:
I due rimasero immobili e increduli dalle mie parole. A un certo punto sentì una voce che disse:
Tutti e tre ci voltammo verso quella voce, vedemmo che era stato Gon a parlare e che insieme a Kurapika, Killua e Leorio erano tornati in dietro. Io sorrisi, nessuno si era accorto che i colpi avevano preso il soffitto e che un pezzo mi stava cadendo sopra. Per caso Killua guardò in alto e lo vide, allora gridò:
Io lo guardai dubbiosa, però poi l’istinto m'indusse a guardare in alto e vidi il soffitto che mi stava per colpire, cercai di muovermi, ma le mie gambe erano paralizzate così non riuscì a spostarmi e gli altri erano troppo distanti da me. Terrorizzata, guardai quel pezzo di soffitto che cadeva e pensai che per me fosse la fine, ma non fu così. A un certo punto Quall Lucifer si gettò su di me, spostandomi e facendomi andare fra le braccia di Hisoka e il soffitto cadde su di lui. Io sconvolta gridai:
Dopo averlo colpito, quel pezzo si ruppe e Quall Lucifer era lì sotto, a terra, gravemente ferito. Io mi spostai da Hisoka e andai da lui, anche gli altri mi raggiunsero. Allora, con le lacrime agli occhi, rivolgendomi a lui dissi:
Lui mi guardò e disse:

Io dissi:
e lui disse:
ed io:

Hisoka rimase sorpreso da tali parole, lo stesso anche Gon, Killua e Leorio. Mentre Kurapika ne rimase scioccato. Io sempre piangendo, guardai Quall Lucifer e gli dissi:
< Mi dispiace, è colpa mia se sei ferito gravemente e rischi di morire>. Quall Lucifer mi mise la mano sulla guancia e mi disse:
Io continuai a piangere, poi Quall Lucifer rivolgendosi a Kurapika disse:
Kurapika rimase immobile e in silenzio. Quall Lucifer rivolgendosi a Hisoka disse:
e lui:
Quall Lucifer sorrise, poi mi guardò di nuovo e disse:
Io sorridendo, sempre con le lacrime agli occhi dissi:
Lui sorrise di nuovo poi mi disse:
Io risposi:
< Va bene, eccomi…> Lui si avvicinò al mio orecchio e mi sussurrò.
Detto ciò Quall Lucifer chiuse gli occhi per sempre. Portammo il suo corpo dai suoi compagni, gli riferimmo le sue ultime parole e Kurapika si riprese gli occhi scarlatti di un suo compagno, la Brigata Fantasma non esisteva più. Gon decise di continuare la ricerca su suo padre con il mio aiuto e quello di Killua. Kurapika decise di aiutarci, ma prima spedì gli occhi scarlatti al suo capo, chiedendogli di tenerli finché non troverà tutti gli altri, il suo capo accettò. Anche Leorio decise di aiutarci, però continuerà a studiare per diventare un dottore. Queste furono le nostre decisioni e ci avviammo verso una nuova avventura, ma prima di partire, io guardai Hisoka e lui mi sorrise. Decisi di andare un attimo da lui e gli dissi:
Hisoka mi guardò e disse:
< Non pensare che l’abbia fatto perché tengo a te, sappi che non è così, comunque prego>
Allora io gli dissi:

Hisoka faceva finta di niente, io mi avvicinai a lui, lo abbracciai e lo baciai sulla guancia, Leorio ero gelosissimo. Hisoka rimase sorpreso dal mio gesto, poi sorrise e allora gli dissi:
e lui con un'aria di mistero, mi disse:

Ed io:
detto ciò lo guardai, lui ricambiò lo sguardo con un sorriso, poi raggiunsi i miei amici. Lì Gon mi disse:

Allora dissi:
.
Quest’avventura è finita, ma sono sicura che per me e per i miei amici, ce ne saranno tante altre. Allora come si dice: “L'avventura continua”.
 
Fine
 
 
 
 
 

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