Chemical Emotion.

di Mels_write
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo: Amaya Jiyuu. ***
Capitolo 2: *** First Day. ***



Capitolo 1
*** Prologo: Amaya Jiyuu. ***


                 rologo.

Angolo scrittrice: le frasi tra parentesi color blu-azzurro sono i pensieri dell'autrice, mentre quelli verdi della protagonista :) ci vediamo giù!

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“Grazie,mi hai salvato la vita!Come posso ripagarti?”
“Non ce ne bisogno!Mi basta sapere come ti chiami!” disse la bambina arrossendo.
“Mi chiamo –“ il bimbo non terminò la frase che mi svegliai.
‘Era tutto un sogno?’ penso e mi stiracchio.
“ Amaya, ti vuoi alzare?!” mi grida in faccia mia madre.
“Un minuto!” dico con la voce piena di sonno e mi metto ancora più infondo alle coperte.
“ORA!” dice lei tirando le coperte e scoprendomi. Rabbrividii subito, mi alzo e vado in bagno a lavarmi.
“Che pizza!” dico spazzolandomi i denti.

Mi chiamo Amaya Jiyuu e ho 16 anni, sono bassa per la mia età infatti misuro solo 157 centimetri e porto di piede il 36. Poi con i capelli che mi ritrovo sembro ancora più giovane! Sono lunghi, poco sopra al sedere, lisci e di coloro castano biondo-scuro. La mia fronte è ricoperta da una frangetta che arriva fino alle sopraciglia. I miei occhi sono bi-colore: il destro è azzurro e il sinistro verde. Ma bando alle ciance: mi sto preparando per andare a superare un esame per entrare alla ‘Saotome Acadamy’ : l’accademia più prestigiosa al mondo. Nel settore musica, ovviamente.
Esco da bagno e indosso un maglione color vaniglia con dei pantacollant neri aderenti. Presi la cartella, il cappotto rosso
(red coaaaat!!!), le mie amate copri orecchie color blu (il mio colore preferito!) e saluto i miei genitori per poi uscire di casa e dirigermi verso l’accademia. Prendo l’autobus e aspetto che mi porti a destinazione. Dopo un po’ di tempo si ferma e scendo. Corro come una pazza verso il luogo per paura di essere in ritardo e arrivo davanti al cancello.
‘E’ chiuso, sono in ritardo, lo sapevo!!’ penso.
“Per favore umile signore, mi faccia entrare!!” dico al signore vicino al cancello con gli occhi da cane bastonato.
“In realtà, signorina, è in anticipo di 10 minuti!” dice “E poi cosa ci fa lei qui?Non sa che è permesso il passaggio solo alle persone che devono svolgere l’esame?Forza su, torna a casa piccoletta!” dice sgridandomi.
“Sono qui apposta per fare l’esame!” dico arrabbiata.
“Cosa?Non sapevo che facevano entrare anche le piccolette!Entrate!” dice aprendo il cancello.
Sbuffo e sentii qualcuno ridere alle mie spalle. Non ci bado molto e cammino fino all’entrata ed entro dentro: è grandissima e, sicuramente, prima o poi mi perderò!
“Gli studenti che devono fare l’esame sono pregati di dirigersi verso lo sportello che troverete nella sala principale,grazie.” Disse una voce che proveniva dall’auto parlante. Momento… in questa scuola ci sono dei auto parlanti? Forte!
Mi incammino e vado vicino allo sportello ma subito vengo travolta da una marea di gente.
“Che modi!” dico e qualcuno mi risponde: “Non ti avevo vista!” grugnisco. Odio con tutto il cuore quando mi prendo in giro per la mia altezza.
“Posso aiutarla, my lady?” mi dice un ragazzo davvero molto alto e mi porge la mano per farmi alzare.
“Non ce ne bisogno.” Dico sorridendo in modo cordiale per poi superare la fila e mettermi seconda. Sento della gente insultarmi ma io semplicemente mi giro e gli faccio una linguaccia. Davanti a me c’e un ragazzo poco più alto di me, biondo con un cappello in testa. Perché mi ricorda qualcuno?
Una giovane ragazza mi porge un biglietto dicendomi che devo dirigermi in quella classe per fare l’esame. Lo apro: c’è scritto 1-D!
“ Coincidenze? Io non credo!” dico con la voce forse un po’ troppo alta attirando l’attenzione dei presenti. Esatto, sono una directioner.
“ Vuoi stare zitta? Mi stai facendo fare delle figuracce!” dice il ragazzo che è davanti a me girandosi con il capo. Ha gli occhi azzurri. Momento… ‘Ma quegli occhi … io li ho già visti!’ penso con una faccia sconvolta.
“Emh ... tutto ok?” mi chiede con una faccia da chi non sta capendo nulla e io mi limito a fare ‘sì’ con la testa lentamente per poi dirigermi nella classe 1-D.


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Cammino e cammino ma non riesco proprio a trovare la classe! Senso dell’orientamento? Quando Dio lo stava distribuendo io ero a dormire. Molto probabile. Sospiro rassegnata.
“ Ti serve una mano?” mi chiede un ragazzo dai capelli rossi.
“ Anche due, per favore!” gli rispondo mettendo le mani a mo di preghiera.
Fa una breve risata e mi risponde con un ‘Certo!’ e a quel punto gli chiedo dove si trova la 1-D. Lui mi risponde dicendo che anche lui si sta dirigendo lì e quindi camminiamo insieme verso la stessa l’aula. Parliamo molto e devo dire che è molto simpatico! Arrivati ci congediamo con un ‘Buona fortuna!’ e ci sediamo. Prima che inizia il test prendo dalla cartella un fermaglio a forma di fiore azzurro e prego. Adesso sono pronta per incominciare!


►►►

E’ finito il test, spero che sia andato tutto bene e con questo pensiero in testa vado a casa per poi sistemarmi e mettendomi sotto le coperte. Spero tanto di essere passata e di non fare ancora quel sogno. Voglio dimenticare tutto anche se nello stesso tempo non voglio dimenticare niente.

►►►

Eccomi qui, dopo essermi lavata e tutto e dopo ,purtroppo, aver sognato di nuovo quel bambino, sono qui all’accademia per vedere i risultati. Però c’è una cosa che mi turba: perché questa volta ho solo sognato gli occhi del bambino? Non è giusto! Perché devo essere tormentata?! La fila si libera e vado a leggere. Scorro il dito verso i nomi e quando trovo il mio leggo: ‘Amaya Jiyuu è stata ammessa nell’accademia con 8 ½  e di conseguenza, ammessa nella Classe S.’
“Evviva!!” esulto ma la mia felicità si blocca quando vedo il seguente nome: ‘Shou Kurusu è stato ammesso con 9 nella Classe S.’
‘Shou … Kurusu?” penso “Ma è impossibile! Deve esserci qualche errore oppure sarà una coincidenza, Amaya!” mi dico. E lo spero!
Cammino e per sbaglio vado a sbattere contro qualcuno. Alzo lo sguardo: un ragazzo alto
(ma sono tutti alti?!) con i capelli biondi, occhi verdi prato e con gli occhiali che mi guarda confuso.
“Mi scusi!” gli dico abbassando il capo e quando lo rialzo vedo che mi sorride. “Scusami tu!” mi dice. Perché mi sembra famigliare? Ma che cazzo, sono tutti identici a persone che conosco? Che palle!
(modera i termini, signorina!E’ la tua scrittrice che te lo ordina!) Ed ecco che la sfortuna mi perseguita: adesso a fianco a lui si era avvicinato quel ragazzo biondo di ieri.
“Scusa ma devo proprio andare!” dico e mi allontano sentendolo dire al bassetto ‘Non ti sembra famigliare?’ E allora mi verranno i dubbi, eh!


►►►

Casa dolce casa. Saluto mia mamma e le do la buona notizia. Lei, contenta, mi abbraccia forte e mi dice di andare dormire presto, cosa che faccio. Mi vesto e mi metto il pigiama. ‘Cosa mi aspetterà domani? L’ansia non mi fa dormire, caspiterina! E poi quei due tizi? Perché mi ritornano sempre in mente? Spero tanto di evitarli oppure … mi strappo i capelli, lo giuro! Ok, no, non me li taglierò mai!’ E con questi pensieri mi addormento cullata dalla musica della pioggia che cade per poi appoggiarsi sulla neve. Quanto potrò mai amare la pioggia, soprattutto di notte? Dopo tutto il mio nome significa proprio questo: Amaya vuol dire ‘pioggia della notte’ e Jiyuu vuol dire ‘libera.’ E infatti io voglio dormire con il suono della pioggia di notte ed essere libera di non sognare quei bambini! Chiedo troppo? ( Sì…)
“Amaya la smetti di muoverti nel letto?” mi dice mamma.
“Sì, mamma!” le dico e questa volta mi addormento sul serio.

 

AUTRICE~

Allora questa è la mia prima FF su questo fandom.. accettatemi, vi prego t.t Non so quando aggiornerò, perché voglio scrivere un'altra storia e ne devo aggiornare un'altra...sono senza speranza, lo so. Sono alle prime armi e ho solo 13 anni quindi vi prego... siate buoni çç Alla prossima :) P.S questo è il trailer! http://www.youtube.com/watch?v=vd9H_sU1u0Q

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Capitolo 2
*** First Day. ***


                                                                                                            

                                                   First Day.


E’ passato un bel po’ dall’ultima volta che ho varcato questa porta: la porta della Saotome Academy.
Ed eccomi dentro con la divisa scolastica dell’Accademia e, per precauzione, sotto la gonna mi sono messa un paio di pantaloncini. E’ stata un’ impresa svegliarmi stamattina, non volevo lasciare il mio dolce letto, ma alla fine eccomi qui!Peccato che sono in ritardo di quindici minuti e non so dove sia la mia aula. Uffi! 
“Emh… c’è qualcuno?” chiedo nel corridoio vuoto.
“Serve aiuto?” mi chiede qualcuno alle mie spalle. Mi rivolto e mi ritrovo faccia a faccia con una ragazza dai capelli color rosso-arancio che mi sorride.
“Sì grazie!A dire la verità mi sono persa…!”
“Dove devi andare?”
“Nella sezione S.” dico e lei mi risponde -sempre sorridendo- :”Si trova nella classe affianco alla mia!”
“Perfetto!” dico e ci dirigiamo lì.
Nel tragitto parliamo del più e del meno così scopro che si chiama Haruka Nanami.
“Eccoci arrivati!” dice.
“A dopo!” le dico e ci salutiamo.
Respiro profondamente ed entro in classe: “Buongiorno…”
“Signorina…?” mi chiede il professore che deduco sia Ryuuga Hyuuga, con fare severo.
“Jiyuu” rispondo arrossendo.
“In ritardo già il primo giorno di scuola?” chiede alzando un sopracciglio.
“Mi scusi.” Dico giocando con i capelli sciolti.
“Si sieda lì.” Ed indica l’unico banco libero.
Mi siedo e sospiro. Mi guardo attorno: tutta quella gente nuova mi mette in soggezione. Mi accetteranno? Spero di sì…
“Hey!” mi saluta la mia compagna di banco. 
Posso notare che è più alta di me anche se di poco, magra, capelli corti mossi color rosso chiaro per poi finire sul grigio sulle punte con occhi viola.
“Emmh… ciao!” ricambio io, a bassa voce.
“Meiko Fukuda, piacere!” dice sorridendomi.
“Amaya Jiyuu!” dico sorridendo ed arrossendo contemporaneamente tendendole la mano. Questa la prese e la strinse forte, per poi lasciarla.
Mi voltai e vidi di fronte a me una chioma bionda con in testa un cappello con una striscia rossa e blu al centro.
“Ehm… scusami! Potresti farti più in qua? Non vedo!” dico imbarazzata al ragazzo dinanzi a me, pungendogli una spalla.
Lui salta sulla sedia, si volta verso di me e mi squadra con i suoi occhi color cielo che però, ora come ora, mi mettono a disagio.
“Oh, ma tu sei la piccoletta dell’altra volta!” esclama lui.
Io, contenendo un po’ di rabbia, gli dico: “Non dovresti darmi certi nomignoli, nanetto.” 
Lui, visibilmente infastidito, dice: “HEY!”
Io gli faccio la linguaccia e lui mi dice: “Non ti avevo visto! Comunque cosa vuoi?”
“Potresti spostarti, non vedo!” dico imbarazzata.
“Non puoi spostarti tu?” dice con voce infastidita.
“E dai!” dico io.
Lui mi guarda strano per una manciata di secondi per poi dire: “No!” e si volta in avanti.
Io sbuffo sonoramente e mi metto a disegnare su un foglietto.
Questo succede fino a quando non vedo, dietro di me, il ragazzo che si era gentilmente offerto di darmi aiuto quando ho fatto l’esame d’ammissione, che mi saluto con un cenno della testa; io ricambio e, fino all’ora di pranzo, non succede niente di straordinario.


► ► ►

Ci ho messo un po’ di tempo ad arrivare fino alla mensa, ma per fortuna Meiko mi ha dato una mano.
Dopo aver preso la nostra roba da mangiare, sento una voce che mi chiama da dietro e mi giro verso quella direzione.
“Jiyuu-san!” mi saluta con la mano Haruka.
“Haruka-san!” ricambio il saluto e mi dirigo verso di lei con Meiko affianco a me che sta già mangiando un panino.
“Haruka, chiamami semplicemente Amaya-san, ok?” le dico sorridendo.
Lei fa di ‘sì’ con la testa e mi sorride.
“Lei è Tomochika Shibuya, la mia compagna di stanza.” Mi presenta Haruka.
“Piacere!” dico.
“Tutto mio!” dice lei.
“Io sono Meiko Fukuda, la compagna di banco e di stanza di Amaya-chan.” Si presenta lei.
Sorrido per poi aprire subito gli occhi.
“Momento, momento, momento…. Tu saresti che cosa? Chiedo io con voce sorpresa e con una faccia sconvolta a Meiko.
“La tua compagna di stanza.”
“E perché io non ne sapevo nulla?”
Lei per tutta risposta alza le spalle: “Boh.”
“Ah.” Sospiro.
Le altre due si mettono a ridere e ci chiedono di mangiare con loro, noi accettiamo.
“Ragazze, non pensate anche voi che ci siano dei ragazzi veramente carini?!” chiede con occhi sognanti Tomochika.
“A dire la verità a me interessa solamente il cibo.” Dice Meiko.
“Oh,dai! Ci sarà qualcuno che ti piace!” esclama Tomochika.
Meiko fa di ‘no’ con la testa e si gusta il suo secondo panino.
Tomo-chan rivolge la stessa domanda ad Haruka-san che le risponde che tutti i ragazzi sono carini, arrossendo.
“Mmh… uffa, nessuno in particolare?” chiede ed allora io mi guardo intorno.
“Beh, si salvano in pochi…” dico io per poi fermare il mio sguardo verso un tavolo dove sono seduti i due biondi dell’altra volta. Uno è quello che è seduto di fronte a me, mi pare che si chiami Shou, mentre l’altro è il suo amico.
“Ehy, Amaya-chan, chi stai guardando?E perché sei arrossita di colpo?” chiede Tomo-chan con uno sguardo malizioso.
“Chi? Io? Nessuno!” dico scuotendo il capo con decisione, da farmi venire mal di testa.
“Sarà, ma non me la racconti giusta!” dice e ritorna a mangiare.


► ► ►

“Questa sarebbe la nostra stanza?” chiedo sbalordita.
“Sì!” esclama entusiasta Meiko buttandosi sul letto.
“E’ così… così…”
“Grande? Colorata? Bellissima? Lo so, lo so!”
“Bene, mettiamoci al lavoro!” dico sfregandomi le mani.

“Finalmente abbiamo finito!” dico con un po’ di fiatono.
“Sei già stanca?” mi chiede Fukuda.
“Un po’!” dico io.
Lei ride: “Vado a prendere da bere.” Dice e se ne va.
Mi giro a destra e posso ammirare i miei poster dei One Direction.
“Aaah.” Sospiro, prendo un libro e mi metto a leggere sul letto.
“Cosa stai leggendo?” salto sul letto e vedo dinanzi a me Meiko.
“G-già hai fatto?” dico spaventata.
“Sì!” dice sorridendo. “Tieni.” E mi porge una lattina di Estathé al limone.
“Grazie.” Dico io sorridendo. “Harry Potter.”
“Cosa, piace anche a te? Pensavo di essere l’unica!” esclama sorpresa Meiko.
“Beh, ti sbagliavi!” dico con una voce da scema e ridiamo entrambe.
E dopo aver parlato di Harry Potter andiamo al letto.


{ Angolo Mels_write ~

Shalve minna!
Okay, lo so, sarà passato più di tre mesi da quando ho postato il primo capitolo, ma credevo che a nessuno piacesse, perciò ho lasciato. Ma a quanto pare sbagliavo… ed eccomi qui (:
Mi scuso per l’attesa e per il capitolo corto… ma siamo ancora all’inizio. *spunta Ligabue* IL MEGLIO DEVE ANCORA VENIREEEE!!! 
No, scusate il mio disagio e alla prossima :3

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