Errare è umano, capire è saggio

 

{Sempre più vicini.

#01. Sorriso

Quello sguardo non era freddo, distaccato, finto o truce.
No.
I suoi occhi glaciali erano fissi su quella creatura che aveva tra le braccia.
Non sapeva cosa dire, non sapeva spiegarsi la strana emozione che sentiva dentro.
Lei era una macchina da guerra o un'umana?
Perché se fosse stata un cyborg, al cento per centro, la logica le direbbe che quella era – semplicemente – una mocciosa umana rompiscatole e frignona.
Ma lei lo era o no?
Perché in quell'istante si sentiva più umana di quanto non avesse mai immaginato.
Quella bambina che teneva in braccio era il simbolo di uno strano sentimento, imparato da una persona che l'amava e che l'avrebbe sempre amata.
L'Amore.
E fu in quel momento che Crilin – da dietro la vetrata della stanza di C-18 – vide un impercettibile sorriso sul viso della cyborg.
Ed anche lui, sorrise alle sue donne.

Salve a tutti! Eccomi – come promesso – con il continuo della Raccolta “Gocce di vita; in questo piccolo universo”.
Spero che C-18 non appaia troppo OOC. E' la prima volta che la tratto :)
La tabella – che vedete in alto – voglio utilizzarla per coppie di Dragon Ball che non ho mai usato e che mi piacciono un pochino. Devo allargare i miei orizzonti e provare – o tentare – con coppie differenti e di cui non ho mai scritto. Ci saranno in mezzo – anche - gli special dove ri-posterò le storie edite che ho corretto.
Il titolo ha un significato per me – molto importante – ed infatti è dedicata alla prima, alla seconda e alla terza recensitrice della mia prima storia.
Grazie per tutto quello che avete fatto per me.
Spero di non essere peggiorata, invece di migliorarmi, accetto critiche di qualsiasi tipo.

Un saluto, Nede.

Errare è umano, capire è saggio

 

{Sempre più vicini.

#04. Vittoria

C-18 e Crilin erano seduti sulla spiaggia a guardare il mare ed, in silenzio, il piccolo umano guardava l'enorme pancione della sua amata.
Stava per diventare padre e – ancora – non ci credeva.
Quella macchina robotica, creata per distruggere, adesso era sua moglie ed insieme aspettavano la loro bambina.
« Ehm, tesoro, vorrei parlarti di una cosa. Però se non ti va di parlare, non preoccuparti.»
Crilin le parlò con dolcezza e stette a guardare la sua reazione.
Lei non aveva mosso muscolo, i suoi occhi di ghiaccio – che erano più caldi di quanto si potesse immaginare – erano puntati sul tramonto e sulle onde del mare che lente le bagnavano i piedi.
«Non conosci il detto: “Chi tace, acconsente?”. Su parla!»
Crilin le sorrise riconoscente e le poggiò la mano sulla sua.
«Volevo chiederti se...avessi in mente qualche nome per la bambina.»
La cyborg si voltò, lo guardò intensamente e ritornò a posare il suo sguardo sul mare.
«Guai a te se è un nome idiota!»
Eh, sì, la sua adorata C-18 aveva capito tutto!
«Avevo pensato a ...Marron? Che dici, ti piace?»
Uno sguardo soddisfatto si delineò sul viso della cyborg e Crilin le sorrise radioso.
Quella era una piccola vittoria!
Almeno aveva scelto bene e aveva vinto la battaglia del nome.

Salve a tutti!  Se sono OOC, vi prego di informarmi. Perché se nel precedente avevo un piccolo dubbio, ora è enorme.
Quindi sappiate che il vostro parere sull' IC, mi è molto importante. Il prompt non credo di averlo usato a 360° gradi, ma non avevo altre idee.
Ho sempre pensato che – tra i due – fosse stato Crilin ha scegliere il nome.
Non so, non ci vedo C-18 a conversare con il marito per il nome della figlia :).
Spero di non essere peggiorata, invece di migliorarmi, accetto critiche di qualsiasi tipo.

Un saluto, Nede.

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{Sempre più vicini.

#05. Pianto

Era stata una giornata pesante - piena di cose da fare – e i due coniugi avrebbero voluto soltanto dormire.
Perché diamine aveva procreato?
Lei, un cyborg dalla potenza pari ad un saiyan, doveva alzarsi per andare da quella “cosa” che era sua figlia.
Il pianto della piccola Marron, si propagò per tutta l'isoletta e Crilin sapeva cosa sarebbe successo.
«Crilin, va da TUA figlia e chiudile il becco! Non la sopporto più e VOGLIO dormire.»
Crilin doveva decidere in fretta tra: far finta di dormire o invitare C-18 a ragionare.
«Tesoro, io non potrei farla smettere di piangere, vuole la sua mamma. Devi darle il tuo latte, la bambina avrà fame.»
Avrebbe voluto far tacere il suo amato nanerottolo, ordinargli di andare da sua figlia e dirgli di “arrangiarsi”.
«Guai a te, Crilin! Non osare mai più mettermi incinta, non voglio più di un solo marmocchio in vita mia.»
Così si alzò dal letto, andò nella cameretta della figlia, si sedette sulla sedia, si sbottonò il pigiama e la bambina terminò di piangere.
La cyborg guardava la figlia – ingurgitare affamata – con un cipiglio severo che guardato attentamente poteva riflettere tante emozioni.
Crilin sospirò sollevato – dopo aver sbirciato nella stanza della figlia –, si girò su un fianco, sorrise compiaciuto e tornò a dormire.
E pensare che solo il pianto di sua figlia, riusciva a sciogliere completamente la sua amata C-18.

Salve a tutti! Questo prompt è stato difficile da sviluppare, visto che non sapevo chi far piangere o cosa metaforicamente poteva piangere.
Fatemi sapere se sono OOC o IC, vi ricordo che mi aiuta a capire quest'adorabile coppia.
Sono molto ripetitiva, ma non riesco a non scriverlo e spero mi perdoniate.
Spero di non essere peggiorata, invece di migliorarmi, accetto critiche di qualsiasi tipo.
Un saluto, Nede.

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{Sempre più vicini.

#02. Impegno

Lei non si arrendeva mai.
Lei non era creata per arrendersi.
C-18 – passando dalla cucina al salotto – guardò truce quel nonetto che considerava un vecchiaccio perdigiorno.
«Ono ...No-nno»
Aveva pronunciato Marron, tra le braccia della madre, allungando le manine verso nonno Genio.
Si era impegnata a fondo per evitare che sua figlia riconoscesse quel vecchiaccio come nonno.
La sua irritazione arrivò alle stelle nel vedere i due malcapitati ridere a crepapelle.
La cyborg li guardò senza nessuna espressione, alzò il braccio destro – direzionando il palmo della mano verso di loro – e chiese cortesemente di smettere di ridere.
« Vi consiglio di tacere e chiudere il becco, perché potrei mandare all'ospedale entrambi. Ci siamo capiti?»
I poveretti annuirono spaventati, guardando la cyborg allontanarsi.
C-18 arrivata in camera da letto, chiuse la porta, cominciò a tenere la figlia con le sue mani sotto le ascelle della piccola.
« Traditrice! Sono tua madre, non puoi voltarmi le spalle. Da una settimana tento di farti dire “ mamma” come prima parola. Illusa io che ci provo. Stupida mocciosa.»
Marron allungò le manine, le posò sul viso della cyborg e cominciò a ridere.
Rimase confusa da quel gesto, ma capì che in una cosa si era impegnata.
Quella mocciosa le voleva bene!

Salve a tutti! Non vi dirò più che – secondo me – sono OOC ( anche se lo penso ). Ho capito il messaggio ;)
Spero di aver usato bene il prompt, perché ho qualche dubbio.
Quattro prompt sono stati sviluppati, ora ne mancano due ed inizierò un'altra coppia.
Anche se la Crilin/C-18 mi mancherà, sono davvero adorabili :)
Ringrazio chi ha inserito questa Raccolta tra preferite/seguite/ricordate. Vi ringrazio molto.
Spero di non essere peggiorata, invece di migliorarmi, accetto critiche di qualsiasi tipo.
Un saluto, Nede.

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{Sempre più vicini.

#. 06. Insegnamento/#. 03 Delusione.

Dannazione.
Dannazione.
Dannazione.
« DANNAZIONE! Maledetto nanerottolo.»
C-18 era una potente cyborg, piena d'orgoglio ed indifferente a qualsiasi emozione umana.
Questo era quello che sosteneva e ricordava a chiunque.
Però dentro di lei – nell' angolino più piccolo e remoto del suo cuore – desiderava essere più umana.
Eppure Crilin la definiva – sempre – un' umana.
Le diceva sempre “C-18, tesoro, smettila di dire sciocchezze! Il tuo corpo resta sempre quello di una donna – a tutti gli effetti – solo per qualche circuito non dovresti sentirti esclusa dal genere umano.”
Ma lui cosa ne poteva sapere?
A lui non gli era stata strappata tutta la sua vita.
Non era stato trasformato in un cyborg.
Ed ora si sentiva una povera idiota.
Quel nanerottolo non meritava tanto impegno.
Sì, era caduta in basso!
Si disprezzava da sola, perché voleva cucire la sua stra maledettissima tuta e , invece, l'aveva lanciata in aria e distrutta con una ki-blast per il puro nervosismo.
Sarebbe rimasto deluso della moglie che aveva sposato?
Lei non sapeva cucinare, non sapeva fare il bucato, non sapeva essere una buona moglie e – non era nemmeno – il prototipo perfetto di una buona madre.
Perché l'aveva sposata se sapeva che non era la donna che aveva – sempre – desiderato?
Quella perfetta in tutto.
« C-18 se vuoi posso insegnarti io a cucire? Non sono bravissimo – come Crilin – ma credo che non gli farà piacere sapere che hai disintegrato la sua tuta. Ma tranquilla, ognuno di noi ha sempre qualcosa da imparare e ogni insegnamento aiuta a crescere ed a fortificarsi. Mettiamoci a lavoro, perché non ho intenzione di coprirti mia cara. Questa è la trentesima tuta che polverizzi.»
Disse lasciando la cyborg - più che confusa - molto perplessa da quella assurda serietà di Genio.
« I miei insegnamenti li vorrebbero tutti, anche se non di cucito, quindi...»
« Quindi va a prendere la casetta del cucito, la stoffa che Crilin tiene nell'armadio e mettiti a cucire. La voglio perfetta e non se ne dovrà accorgere, io guarderò e assimilerò. Sono pur sempre una cyborg, no?»
Ghignò divertita, puntando gli occhi di ghiaccio su Genio e intimandogli di non discutere i suoi ordini.
« Finisce sempre così! Io lavoro e lei si prende il merito.»

Salve a tutti! Ho anticipato l'aggiornamento, perché devo chiarire le idee sulla prossima coppia che dovrò affrontare. La coppia, anzi quella coppia che una cara amica già conosce, dovrà aspettare un po'. Comunque lo sviluppo di due prompt in un unico capitolo è normale e volevo provare anche questo! Sviluppare due prompt – a mia scelta – per l'ultimo capitolo.
Li ho amati questi due, sul serio, grazie a giambo mi sono entrati nel cuore.
Quindi ti ringrazio davvero di tutto :)
Non so se in futuro scriverò – ancora – su di loro, ma per adesso vi lascio con una promessa.
Quando sarò abbastanza libera ( dalle mille Raccolte che ho in corso) ne farò una su di loro. Contateci ;)
Spero che la bionda non sia OOC e spero che la comparsa di Genio sia piaciuta. Sì, purtroppo ho la fissa di chiamarlo con il doppiaggio mediaset e mi piace di più. Tutti i nomi mediaset mi piacciono di più, ma tralasciamo i miei gusti ;)
Spero di non essere peggiorata, invece di migliorarmi, accetto critiche di qualsiasi tipo.
Un saluto, Nede.

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Anche con due personalità e tre occhi.

#03. Delusione

Era delusa.
Nient'altro che delusa.
Tensing – quello stupido tre occhi – aveva dimenticato il suo compleanno.
Era andato nella valle rocciosa ad allenarsi.
Le aveva detto – come frivola scusa – “Lunch, non posso restare qui. Devo allenarmi è diventare più forte. Goku si è sacrificato per la Terra e non voglio che succeda con suo figlio, se mai ci fosse un'altra minaccia.”
Scuse, tutte scuse.
I suoi occhi erano rigati di lacrime e si sentiva – tanto – illusa da quel guerriero che amava.
I capelli blu di Lunch furono mossi da un forte spostamento d'aria, la donna alzò gli occhi e vide Tensing tutto rosso e con un mazzolino di fiori in mano.
« Tieni, sono per te. Non piangere, non mi ero dimenticato del tuo compleanno.»
« Grazie, Tensing. Sono bellissimi.»
Lunch – felicissima – si alzò in piedi, si spostò un ciuffo ribelle, prese i fiori in mano e li annusò per odorarne il profumo.
Etciù!
In un attimo – dopo lo starnuto – i suoi capelli diventarono biondi e i suoi occhi di un verde splendente.
Una smorfia di rabbia si delineò sul suo viso, gettò i fiori sulla soglia della porta e si armò di una mazza da baseball – in mancanza del suo inseparabile mitra – e cominciò a darsi lievi colpi sulla mano sinistra.
« Comincia a correre, stupido tre occhi. Non permetterti più di portarmi miseri fiori per farti perdonare. »
Arrabbiata cominciò ad inseguirlo, sotto gli occhi confusi di Riff e con le urla di Tensing che le chiedeva di parlarne.

Salve a tutti! Siate clementi e perdonatemi se saranno OOC, accetto consigli per migliorare l'IC.
Sappiate che è la primissima volta che tratto Tenshinhan/Lunch.
Non li ho mai trattati e una cosa nuovissima per me :( 
Mi permetto di sottolineare che io - per comodità e perché mi piace di più - chiamerò Tenshinhan con la nomenclatura italiana, cioè  Tensing.
Anche perché credo di aver sbagliato a scrivere quello originale.
Ringrazio chi ha inserito questa storia nelle preferite/seguite/ricordate :)
Spero di non essere peggiorata, invece di migliorarmi, accetto critiche di qualsiasi tipo.
Un saluto, Nede.

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Anche con due personalità e tre occhi.

#01. Sorriso/#05. Pianto

Se c'era una cosa che Tensing sapeva – molto bene – era che Lunch non era una donna normale.
Poteva essere definita “fuori dal comune”.
Era rientrato a casa – dopo una giornata di estenuanti allenamenti – ed i suoi tre occhi videro le due Lunch – la bionda e quella dai capelli blu – ognuna con un corpo proprio.
Ma la cosa più strana fu vedere che Lunch dai capelli blu piangeva e l'altra – quella dai capelli biondi – ghignava divertita con un sorriso soddisfatto sul viso.
« Ora cosa diremo a Tensing? Sono sicura che mi lascerà per stare con te. Lo sapevo che, sotto sotto, era innamorato della mia parte bionda, alta e cattiva.»
Seduta sulla sedia, con il viso sul tavolo, la Lunch dai capelli blu parlava alla sua alter ego che sorridendo si stava divertendo a vedere quella sciocca frignare.
« Vuoi smetterla! Quello che ci è successo è la cosa più bella che potesse mai accadere. Finalmente potrò cambiare nome e, soprattutto, non essere relegata dentro di te con la speranza di uscire ad ogni tuo starnuto. È sì, mia cara, Tensing è solo mio e tu capellona blu non me lo porterai via. E da oggi in poi, puoi chiamarmi Kitsune. »
Con il viso rigato di lacrime, alzò gli occhi e guardò gli occhi smeraldini – pieni di coraggio – dell'altra Lunch.
« Io lo sopporto, io stiro le sue tute, io cucino per lui e, sempre io, pulisco questa casa. Tu l'unica cosa che fai e rincorrerlo, rimproverarlo e minacciarlo. Non pensi che voglia una moglie che si prenda cura di lui? Tu sai solo essere cattiva. Sei cattiva!»
E fu in quel momento che Tensing si mise dinanzì alla Lunch dai capelli blu per difenderla dalla bionda che stava cominciando ad innervosirsi ed a preparare il suo fidato mitra.

Salve a tutti! Siate clementi e perdonatemi se saranno OOC, accetto consigli per migliorare l'IC.
Spero di aver utilizzato bene i prompt.
Ricordo che è la primissima volta che tratto Tenshinhan/Lunch.
Allora, il nome "Kitsune" significa "Volpe". Penso sia perfetto per una come la Lunch bionda XD 
Comunque, non disperate - forse - torneranno di nuovo una cosa sola le due Lunch ;)
Mi permetto di ri-sottolineare che io - per comodità e perché mi piace di più - chiamerò Tenshinhan con la nomenclatura italiana, cioè  Tensing.
Ringrazio chi ha inserito questa storia nelle preferite/seguite/ricordate :)
Spero di non essere peggiorata, invece di migliorarmi, accetto critiche di qualsiasi tipo.
Un saluto, Nede.

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#04. Vittoria

Lunch – quella dai capelli blu – stava sdraiata sul prato a pensare al suo Tensing.
Quel tre occhi che le aveva dimostrato quanto le voleva bene.
L'aveva difesa con coraggio con Kitsune – o per meglio dire – la Lunch bionda.
Si erano fatti rincorrere da lei, per tutto il villaggio, nella vana speranza che Riff riuscisse a ri - preparare l'intruglio che Lunch aveva bevuto.
“Gustosa e fresca! Ottima aranciata.”
Ora lei e quella pazza furiosa – di Kitsune – erano di nuovo una cosa sola.
Però si sentiva in colpa.
« Mi dispiace, Kitsune! Se non avessi preteso Tensing ti avrei lasciata andare, ma tu volevi portarmelo via. Sappi che riuscirò a tenerti a freno, anche quando starnutisco e appari tu.»
Disse annuendo – parlando a se stessa – e puntando gli occhi al cielo.
All'improvviso una voce – molto familiare – si propagò nei suoi pensieri chiedendo attenzione.
«Stavolta hai vinto tu, mia cara sdolcinata! La prossima volta, appena uscirò allo scoperto, preparo l'intruglio e mi prenderò ciò che è mio. Il tre occhi, pelato è MIO!»
Lunch – dai capelli blu – sorrise e chiuse gli occhi.
« Vincerò sempre io, rassegnati, lui ama me. Ne sono sicura.»
Disse sorridendo ed arrossendo al ricordo del bacio che Tensing le diede quando tornò normale.

Salve a tutti! Perdonatemi il ritardo e se saranno OOC, accetto consigli per migliorare l'IC.
Spero di aver utilizzato bene il prompt.
Ricordo che è la primissima volta che tratto Tenshinhan/Lunch.
Allora, il nome "Kitsune" significa "Volpe": Ed è il nome che ho dato alla Lunch bionda nel precedente capitolo.
Comunque, le due Lunch sono tornate una cosa sola. ;)
Tutto grazie a Riff o Jaozi. ( A me piace di più Riff XD ) 
Mi permetto di ri-sottolineare che io - per comodità e perché mi piace di più - chiamerò Tenshinhan con la nomenclatura italiana, cioè  Tensing.
Ringrazio chi ha inserito questa storia nelle preferite/seguite/ricordate :)
Spero di non essere peggiorata, invece di migliorarmi, accetto critiche di qualsiasi tipo.
Un saluto, Nede.

Errare è umano, capire è saggio

 

{Insieme per sempre.
Anche con due personalità e tre occhi.

#02. Impegno/#06. Insegnamento 

Tensing era un guerriero che aveva combattuto – al fianco dei suoi amici – per il destino della Terra.
Ed ora?
Non riusciva a credere a quello che stava facendo.
Perché poi, lo stava facendo?
Se fosse stato in lui non l'avrebbe mai fatto.
Era ridicolo.
Quello era troppo, anche, per il suo orgoglio.
Quello stesso che stava calpestando la sua Lunch.
« Tensing, DEVI stare fermo o non posso mettere gli spilli nel punto giusto. Su, fai il bravo! Sai che mi sto impegnando molto per cambiarlo. Sarò bellissima e ti sposerò prima che ridiventi quella sdolcinata dai capelli blu.»
Kitsune aveva fatto indossare al povero malcapitato il suo abito da sposa per renderlo MENO appariscente e rimuovere tutti quei frivoli fiocchetti rosa.
« Io devo allenarmi per il bene della Terra, quindi... LUNCH levami questo coso di dosso, ne ho abbastanza!»
La vide ghignare divertita e sparire in un'altra stanza, aspettò un po' ed infine non ne poté più.
Irritato tentò di scendere dal piccolo sgabello, ma si bloccò alla vista della bionda.
« Allora, mio bel pelato? Che dici? Ti piace il mio abito da sposa?»
Tensing arrossì alla vista della Lunch bionda.
Aveva un abito bianco molto corto, molto stretto ed apposite scarpe con tacchi alti.
Non sapeva cosa dirle, ma all'improvviso un dubbio si inoltrò nei pensieri del guerriero.
« M-ma se è quello l'abito, questo coso che ho addosso a che ti serviva?»
La vide ghignare soddisfatta e sistemarsi i lunghi capelli biondi.
« Tensing ho molte cose da insegnarti. Prima regola: non pensare mai che ciò che faccio è tempo perso, perché non lo è mai. Quello che indossi è l'abito da sposa cucito
dalla smorfiosa e volevo rovinarlo come si deve.»
Tensing non poté risponderle, perché le labbra della donna erano già incatenate con le sue.

Salve a tutti! Perdonatemi il ritardo e se saranno OOC, accetto consigli per migliorare l'IC.
Spero di aver utilizzato bene i prompt.
Questa raccolta Tenshihan/Lunch è conclusa, ma spero di riprenderli in futuro :)
Mi è piaciuto scrivere su di loro.
Sinceramente adesso non so che coppia scegliere, dopo di loro, sono un po' indecisa.
Ma spero di non deludere con la prossima coppia :)
Ringrazio chi ha inserito questa storia nelle preferite/seguite/ricordate :)
Spero di non essere peggiorata, invece di migliorarmi, accetto critiche di qualsiasi tipo.
Un saluto, Nede.