I Miss You

di Portugase D Rose
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Lei ***
Capitolo 2: *** Tormento ***



Capitolo 1
*** Lei ***


I Miss You


La ciurma di cappello di paglia continuava tranquillamente  il suo viaggio verso il nuovo mondo. Erano nel bel mezzo dell’oceano.
-Sanji ho fame! Mi cucini qualcosa di buono?- domandò Rubber lamentoso.
- No! Hai mangiato cinque minuti fa! Non abbiamo quasi più cibo!- rispose il cuoco dalle sopracciglia strane.
 - Uffa…-
Lei intanto era lì, vicinissima a loro ma al contempo lontana; e nessuno sembrava accorgersene.
- Ragazzi ho avvistato un’isola non molto lontana da qui. Cosa facciamo ci fermiamo a fare rifornimento di cibo?- chiese Nami dal suo posto di vedetta.
- Ottima idea Nami! Così Sanji mi può preparare da mangiare!- affermò entusiasta Rubber.
Detto fatto. Dopo pochi minuti i pirati capitanati da Monkey D. Luffy, detto Rubber cappello di paglia, sbarcarono al porto di una piccola isola. Si divisero in diversi gruppi; Sanji andò alla ricerca di un mercato per prendere delle provviste; Robin e Nami andarono per negozi, Zoro andò alla ricerca di un posto tranquillo dove riposarsi e allenarsi, Chopper andò in una farmacia e Franky, Rubber, Usopp e Brook andarono in giro a divertirsi. Senza che se ne accorgessero, anche lei fece sosta su quell’isola. Decise di seguire ognuno di loro in modo discreto; tanto per studiare le loro abitudini. Iniziò dal cuoco. Lo seguì finchè egli non si fermò in un negozio di alimentari. Entrò anche lei e andò nel suo stesso reparto. “Starno… non ha il presentimento che qualcuno lo segua?!” pensò lei “Beh… meglio così!”
- Ahi!- disse lei in modo acuto.
- Oh scusa, mi è scivolato di mano-. si scusò Sanji.
- Non fa niente!-
- Posso farmi perdonare in qualche modo? Se vuoi possiamo andare a bere qualcosa. Offro io-.
“Ma che questo ci sta mica provando?!”
– No. Non ti preoccupare-. Rispose la ragazza con un pizzico di acidità dirigendosi verso l’uscita.
- Ed uno è andato- disse fra se –Ora tocca alle ragazze!-
Si diresse verso una boutique. Dentro Robin e Nami stavano provando dei vestiti.
- Robin cosa ne pensi di questo?- domandò Nami uscendo dal camerino indossando un top che non lasciava niente all’immaginazione e una mini gonna molto elaborata.
- E’ molto bello; ti sta bene- rispose cordiale Robin.
- Ne provo un altro; poi ti faccio vedere!- cinguetto la ladra. Robin non rispose; sorrise solo gentilmente. Dopo poco Nami uscì di nuovo. Sta volta indossava un reggiseno con sopra una giacca, se così si può definire, ed una lunga gonna. – E di questo cosa ne pensi?-
- Ti sta bene anche questo, a te sta bene tutto- rispose l’amica. Intanto Lei era entrate ed osservava la scena con discrezione. –Patetica!- disse fare se e se. Non sapeva perché, ma c’era qualcosa in quella ragazza che la infastidiva. Forse il carattere. Non lo sapeva; ma sapeva con certezza che quella ragazza era fastidiosa; ed anche tanto.
-Robin! Io ho fatto!- cinguettò – Ora tocca a te!- di disse dandole dei vestiti senza che la mora potesse risponderle.
- Robin hai fatto?!- domandò stizzita Nami.
- Si- rispose Robin dal camerino – Eccomi-. La mora uscì. Indossava una giacca molto scollata ed una lunga gonna viola.
-Cavolo Robin sei bellissima!- le disse entusiasta la rossa.
- Grazie… devo provare anche l’altro? – domandò insicura Robin.
- Ma che domande?! È ovvio!-
La mora rientrò in camerino e qualche minuto dopo uscì di nuovo. Questa volta indossava un abito corto bianco.
- Robin prima eri bellissima ma ora con questo sei una cosa indescrivibile…- disse la ladra che rimase a bocca aperta.
- Grazie…- disse Robin arrossendo leggermente.
- Che bella!- esclamò lei senza rendersene conto.
- Grazie- rispose una voce che la fece sobbalzare. Si girò. Era Robin. Subito si diresse verso l’uscita della boutique.
“C’è mancato poco” pensò. Poi si incamminò verso una farmacia.
-Che tipa strana…- disse la rossa.
-Già…-
Chopper era intento a fare rifornimento di erba e medicinali; non si sapeva mai. Magari qualcuno poteva rimanere ferito e lui doveva essere pronto a curarlo. Lei non se ne preoccupò molto; in fondo era un medico renna che prendeva dei medicinali. La sua attenzione si spostò sul capitano, il nasone, lo scheletro ed il cyborg. Erano in un bar. A bere, mangiare e festeggiare. Nulla che Lei non avesse visto in queste settimane. Decise di andare a bere qualcosa. Era assetata e in più voleva sapere cosa si stessero dicendo di interessante.
- Cosa le do?- domandò un ragazzo da dietro il banco; un bel ragazzo con i capelli scompigliati di un colore azzurro cielo.
- Un bicchiere di rum. Grazie- rispose.
- Ma hai l’età legale per bere?-
- Ho diciotto anni-
Dopo pochi secondi ricevette il suo  bicchiere di rum. Intanto cercava di sentire ciò che dicevano.
- Finalmente si mangia! Avevo proprio fame!- esultò il capitano della ciurma.
- Ehi capitano dove siamo diretti ora?- domandò il cyborg.
- Non lo so… - rispose biascicando il ragazzo –Dove ci porta la corrente; alla prossima isola facciamo una sosta!-
- Rubber- lo chiamò il naso lungo.
- Dimmi Usop!-
- Hai più avuto notizie di Ace?-
- No… è tanto che non lo sento… spero solo che stia bene…-
Quel nome. La fece irrigidire. Un brivido percorse le percorse la schiena.
- Sai, da quel che ho visto, tuo fratello ha fatto colpo su Nami. È lei che mi ha chiesto se sapevi qualcosa; vorrebbe tanto rivederlo- continuò lo scheletro.
“ Non posso più sentir parlare di lui! Il solo pensiero mi fa gelare il sangue!” pensò la ragazza seduta al banco.
- Mi scusi, quanto viene?- domandò cortese al ragazzo che l’aveva servita.
- Sono tre denari- rispose.
- Metta nel conto anche ciò che hanno ordinato i ragazzi del tavolo laggiù; ed aggiunga anche quattro bicchieri di rum-.
- Come vuole. Ecco il conto- le porse un foglietto bianco, lesse la cifra a pagò.
Subito dopo si diresse verso l’uscita.
-Ecco a voi- disse una cameriera posando quattro bicchieri di rum al tavolo di Rubber.
- Mi scusi ma noi non abbiamo ordinato niente- disse Franki.
- Si ma vi sono stati offerti. E vi hanno già pagato il conto-.
- Mi scusi ma chi è stato?- domandò il capitano.
- Quella ragazza la- rispose cordialmente la cameriera.
- Chissà chi è…-
Lei uscì. Ne mancava solo uno. Roronoa Zoro. Non sapeva dove trovarlo. Si diresse verso un prato poco fuori la città. Aveva voglia di riposarsi un po’. Ad un tratto sentì una voce provenire sotto i rami di un grande albero.
“Bingo!” pensò. Come per magia Rorona apparve davanti ai suoi occhi. Fece ancora qualche passo e quanto lo ritenne giusto saltò. Atterò poi su uno dei grandi rami. Iniziò a seguire con lo sguardo lo spadaccino che si allenava. Talmente presa da lui, non si accorse di essere su un ramo più piccolo. Si sentì sprofondare.
- Chi c’è?!- disse lo spadaccino guardondosi intorno impugnando la spada.
Lei fece un altro salto per salire di ramo e tentare di nascondersi. Quel gesto attirò l’attenzione del verde che subito salì sull’albero.
- Ma dov’è?- si domandò.
- Ah…- ansimò.
Una lama fredda era appoggiata al suo collo.
- Mi cercavi? Sono qui. Ora dimmi chi sei e cosa vuoi!- 

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Ciao a tutti. Grazie per aver letto il primo capitolo.
Spero vi sia piaciuto; in caso contrario mi spiace. Spero me lo facciate sapere in una recensione;)
Un abbraccio



Rose

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Capitolo 2
*** Tormento ***


I Miss You




- Ma dov’è?- si domandò.
- Ah…- ansimò.
Una lama fredda era appoggiata al suo collo.
- Mi cercavi? Sono qui. Ora dimmi chi sei e cosa vuoi!-
Lo spadaccino la teneva in pugno. Lei non aveva via di fuga; un solo movimento sbagliato e sarebbe morta.
- Vuoi sapere veramente chi sono?!- domandò sarcastica la ragazza.
Il verde non rispose; si limitò solo ad aumentare la stretta con la spada.
- Bene… il mio nome è…-
- Ahh!- disse lo spadaccino – Maledetta vieni qui!- le urlò tenendo una mano allo stomaco.
Quella gomitata inaspettata era riuscita ad avvantaggiarla e a farle avere un po’ di vantaggio su Roronoa. Il tempo di riprendersi e anche Zoro saltò giù dall’albero. Iniziò a correre verso quella che gli sembrava la direzione presa dalla ragazza. Tutto fu inutile. Era scomparsa nel nulla.
- Questa volta mi sono salvata per miracolo-.
Zoro iniziò a correre, per così dire visto il male allo stomaco, verso la città per avvisare i compagni dell’accaduto.
- Ragazzi!- urlò non appena li vide.
- Che succede Zoro? Perché sei così agitato?!- chiese allarmato Rubber.
Zoro raccontò l’accaduto successo qualche istante prima.
- Una ragazza hai detto?- disse Nami.
- Si-.
- Non è che magari è la stessa che abbiamo visto anche noi Robin?-
-Potrebbe essere; a me è sembrata piuttosto strana…-
- Quindi…- iniziò a dire Sanji in modo sospetto avvicinandosi a Zoro –Ti sei fatto mettere K.O. da una ragazza… CHE IDIOTA!- disse scoppiando a ridere.
- Rimangiati quello che hai detto cuoco da strapazzo!- i due iniziarono a litigare come al solito.
- Un attimo…- iniziò Rubber – Se non sbaglio anche noi abbiamo visto una ragazza… ricordate? Quella che ci ha offerto il pranzo…- riflettè.
- Già hai ragione…- commentò Brook.
- E’ chiaro che questa ragazza cerca qualcosa da noi…-
- Si Robin… ma la domanda è… cosa?-
- Non lo so Rubber; non è ho la più pallida idea…-
I pirati tornarono alla nave. Era l’ora di ripartire; non volevano aspettare oltre; non sapevano chi era questa ragazza e che cosa voleva da loro. Dopo ore di navigazione, calò la sera e tutti si riunirono a tavola per cenare.
- Sapete- disse Sanji – Mentre preparavo da mangiare, mi è capitato tra le mani un barattolo di salsa; e mi ha fatto venire in mente una cosa…-
Tutti lo fissarono.
- Mentre ero al supermercato, sull’isola, c’era una ragazza accanto a me. Me la ricordo perché senza volere mi è caduto un barattolo di salsa che l’ha colpita… poi non so, quando se ne andata, mi è parso che fosse andata lì solo perché c’ero io…-
Tutti lo guardarono. – MA CHE SEI IDIOTA?! MAGARI E’ UNA STREGA E CON QUESTO GESTO MAGARI L’HAI OFFESA E CI HA LANCIATO UNA MALEDIOZIONE!-
- Tu sei l’ultima persona che può parlare spadaccino dei miei stivali!-
- Ah si? E perché?-
- Perché non son io quello che si è fatto atterrire da una ragazza!-
I due iniziarono a litigare, di nuovo.
- BASTA! LA VOLETE FINIRE?!- urlò Rubber.
Era raro vederlo alterato; solitamente era sempre allegro e pronto a scherzare su ogni cosa.
- Non capite che questa volta noi siamo in svantaggio?! Lei sa tutto di noi e noi non sappiamo niente di lei! Potete smettere di litigare per una volta e cercare di andare d’accordo?!-
Tutti lo guardarono. Non erano abituati a vederlo così. Il biondo e il verde si guardarono.
- Scusaci Capitano!- si scusarono in coro.
- Forza- continuò il capitano – Ognuno di voi vada a vedere se è nascosta da qualche parte sulla Sunny. Se è qui, non potrà nascondersi per sempre-.
Così fecero. Ognuno di loro andò a controllare una zona diversa della Sunny. Controllarono più e più volte, ma niente.
- Rubber- disse Nami – Sulla nave non c’è nessuno a parte noi. Secondo me è rimasta sull’isola-.
- Si… sarà come dici… si vede che la nostra partenza inaspettata l’ha colta di sorpresa ed è rimasta lì…-
Tutti annuirono alle parole del loro capitano.
- Bene…- continuò – Ora possiamo pure tornare a mangiare!-
Tutti lo guardarono male.
- Beh? Che c’è? Sulla nave non c’è; ora possiamo finire di mangiare!- disse orgoglioso dirigendosi verso la cucina.
- E poi dovevamo essere seri vero spadaccino?- disse sarcastico Sanji.
- Già…-
- Su ragazzi! Sorridete- disse Robin – Non è meglio vederlo così anziché come prima?-
- Io sono d’accordo con Robin… però anche con il capitano… ANDIAMO A MANGIARE!-
Tutti seguirono il capitano e la serata si concluse con le solite battute di Rubber e le risate di tutti.
- Che sciocchi… si sbagliano di grosso se pensano di essersi sbarazzati di me…- disse la ragazza da sopra l’albero maestro.
- Ehi Sanji che succede?- domandò Robin avvicinandosi al cuoco che si trovava al timone.
- Niente… solo che ho una strana sensazione…-
- Riguardo la ragazza?-
- Già… non ho perché ma ho la sensazione che lei sia ancora qui…-
- Non ti preoccupare… meglio se vai a riposare; ti do io il cambio- disse sorridendogli gentilmente.
- Sicura? Beh… allora grazie; questa storia non mi fa ragionare; forse dormendoci su mi passerà…-
- Ne sono sicura. Ora riposati-
Robin prese il timone mentre Sanji andò nel suo letto. Non riusciva dormire; l’immagine di quella ragazza lo tormentava. Gli sembrava di averla già vista; ma non sapeva dove.
Ad un tratto scese dal letto. Non riusciva a prendere sonno così andò in cucina a prendere un bicchiere d’acqua. Arrivato sul ponte, non vide nessuno; Nami non era al suo posto di vedetta, Robin non era al timone e gli altri non erano in giro a giocare e scherzare. Una folata di aria fredda lo fece rabbrividire; non capiva, un attimo prima aveva caldo ed ora c’era un vento gelido? Si diresse in cucina. Quel che vide lo fece arrabbiare molto. La sua amata cucina era a soqquadro, c’erano stoviglie rotte sul pavimento e pentole ammaccate.
- Chi È Stato? CHI HA OSATO RIDURRE COSI LA MIA CUCINA?- era furioso.
Ad un tratto si girò verso la porta. Una ragazza bellissima si dirigeva verso di lui. Non erano più in cucina; si trovavano sul ponte e i suoi compagni erano legati all’albero maestro.
Guardò i suoi compagni. Non poteva credere che persone così forti fossero state battute da una ragazza.
-Chi sei?-
Non ricevette risposta.
- Cosa vuoi?- il vento freddo gli scalfiva il viso.
Non la vide più; era sparita. Senza rendersene conto si ritrovò attera, la ragazza era dietro di lui e lo teneva per il collo; lo aveva immobilizzato.
- Vuoi sapere chi sono?- gli sussurrò all’orecchio – Io sono quella che porrà fine alla ciurma di cappello di paglia!-
Strinse la presa sul collo di Sanji e con l’altra mano, gli afferrò i capelli; poi tirò e…
- No! Ferma!- il cuoco si alzò di scatto dal letto.
Corse subito sul ponte a controllare che suoi amici stessero bene. Erano tutti li che scherzavano.
- Era solo un sogno…- si disse.
- Ehi Sanji! Stai bene? Sembra che tu abbia visto un fantasma!- disse Usop.
- Era solo un sogno… si Usop, sto bene… sto… bene…-

 

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Ciao:) eccomi tornata con il nuovo.
Ringrazio tutti coloro che hanno letto il primo capito; ma specialmente Kikka Horan Stylinson Kurapikt che hanno recensito. Grazie di cuore!:)
Beh, che dire. Spero che il capitolo vi piaccia e che otterrà più recensioni di quello di prima;)
Alla prossima.
Un bacio

 

Rose 

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