La difficoltà di dire 'ti amo' di Helen Price (/viewuser.php?uid=43423)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Due parole per cominciare una storia ***
Capitolo 2: *** Via da Hogwarts ***
Capitolo 3: *** Una decisione importante ***
Capitolo 4: *** Notte a Malfoy Manor ***
Capitolo 5: *** La decisione ***
Capitolo 1 *** Due parole per cominciare una storia ***
storia
Un tiepido giorno di fine autunno,l’inizio della nostra storia. E’ il mio
settimo anno a Hogwarts,una studentessa modello:sempre promossa con eccezionale
in tutte le materie,do del filo da torcere anche a Hermione Granger,la ragazza
reputata più brillante di tutta la scuola. Solo un piccolo difetto fa si che lei
sia considerata migliore di me dal punto di vista scolastico:la mia inclinazione
alle arti oscure e soprattutto a cacciarmi nei guai,che talvolta sono
collegati.Sono state troppe le volte in cui sono stata sul punto di essere
espulsa a causa delle arti oscure,anche se sono sempre riuscita a
cavarmela,sebbene nemmeno io sappia bene come. So che se venissi colta ancora a
leggere libri su tale argomento o a praticarlo di nascosto in qualche aula
deserta in giro per Hogwarts,verrei espulsa senza avere la possibilità di
difendermi,troppe volte l’ho avuta. Tuttavia non riesco a fare a meno
d’immergermi nella lettura di libri che trattano questo argomento così
affascinante e accattivante. Ho imparato a eseguire tutte le maledizioni che
sono riuscita a scoprire,compresa la cruciatus e l’impervius sebbene non mi sia
mai spinta tanto in là da sperimentare l’anatema che uccide. Eppure l’incanto è
semplice,è scritto proprio qui:nel libro che sto leggendo. Ma,tanto presa come
sono dal contemplare quell’incanto che ancora non ho avuto il coraggio di
sperimentare personalmente,non mi accorgo che qualcuno stava sbirciando alle mie
spalle l’argomento della mia lettura.
-Bene,credo che stavolta mi libererò di te una volta
per tutte!-esclamò la voce della mia peggior nemica:una corvonero che aveva
sempre fatto di tutto per farmi espellere. Chiudo in fretta il libro ma ormai è
tardi:lei ha già visto e racconterà tutto al preside che questa volta non potrà
far a meno di espellermi.Forse l’unico motivo che gli aveva impedito le altre
volte di farlo nel corso di quest’anno è che era stato per anni il capo della
casa di Serpeverde e aveva sempre prediletto gli studenti della sua casa come
me. Ma questa volta sarebbe stata finita,nemmeno la sua simpatia verso la mia
casa gli avrebbe impedito di cacciarmi da scuola e la mia bacchetta sarebbe
stata spezzata,non sarei mai più stata una strega.
-Tu prova a fare uscire da quella tua sudicia bocca da sporca mezzosangue una
sola parola su quello che stavo leggendo e ti assicuro che te ne pentirai
amaramente!-dico con voce fredda e intimidatoria
-Ah si?e come farai a farmela pagare quando la tua bacchetta sarà
spezzata?vuoi provare a competere con la magia in modo babbano?-domanda lei. A
quel punto estraggo la bacchetta,non ci vedo più dalla rabbia:non può farmi
questo,non può denunciarmi,non potrei più essere una strega e non posso
permetterlo,la punto contro di lei con un’espressione minacciosa e piena di
rabbia.
-Se continui a minacciarmi non avrai il tempo di dire niente a nessuno!-la
minaccio io
-Bene allora,non ti minaccerò più,passerò direttamente all’azione-dice lei
e,con un ghigno soddisfatto,mi volta le spalle e comincia ad allontanarsi da
me.Se la lasciassi andare per me sarebbe la fine,devo fermarla a tutti i
costi…….ma come?mentre mi spremo il cervello per trovare una soluzione lei si
sta allontanando sempre di più,con passo lento,è sicura che non riuscirò a
fermarla.Devo fare qualcosa e subito. Accecata dall’ira e dalla paura alzo di
nuovo la bacchetta e la punto di nuovo contro di lei,che ormai è lontana.Non so
cosa mi prende,in quel momento non ragiono.
-Avada Kedavra- grido. Non l’avevo mai fatto,non avrei dovuto farlo
nemmeno adesso. Un lampo di luce verde scaturisce dalla mia bacchetta e sfreccia
verso il suo obbiettivo che di li a poco ne fu colpito e,senza nemmeno aver la
possibilità di accorgersi della sua fine,cadde a terra inerme. Sapevo che era
morta,nessuno sopravvive all’anatema che uccide. Io la guardo accasciarsi a
terra. Odio e cattiveria regnano nel mio corpo e nella mia anima,solo odio e
cattiveria.Solo quando quella ragazza cade a terra priva di vita mi risveglio
dal mio trance di odio e timore. Solo allora mi rendo conto di cosa ho fatto,ho
appena privato una persona della sua vita. Sono bastate due semplici parole,così
facili da pronunciare,per spezzare definitivamente e irrimediabilmente una
vita…..e rovinarne un’altra. Due semplici parole,pronunciate con
noncuranza,possono fare un danno così grande,solo allora me ne rendevo conto. Ma
stranamente non mi sento in colpa,ho solo paura:paura di quello che sarebbe
accaduto da quel momento. Avevo ucciso una persona usando una delle tre
maledizioni proibite il che ero sicura mi avrebbe comportato una condanna a vita
ad azkaban.Reggo saldamente la mia bacchetta tra le dita mentre studenti
scioccati accorrono da ogni parte del parco. Circondano me e la morta formando
un ampio cerchio e guardano prima me,poi lei,poi di nuovo me e così via.Il
panico mi prende:resto ferma,immobile,senza dire una parola passando lo sguardo
dalla ragazza che avevo ucciso alla folla di testimoni che avevano visto tutto.
Non ho scampo,non con quasi cinquecento testimoni che avrebbero sicuramente
rivelato come stavano le cose.
Mi trovo a Hogwarts perché sono stato mandato a parlare col preside,Severus
Piton,dal signore oscuro,che mi ha concesso uno delle rare uscite dalla mia
villa solo per riferire un suo messaggio al suo più fedele mangiamorte…..il suo
più fedele……una volta ero io il suo più fedele dannazione!ma dopo il fiasco al
ministero di due anni fa la mia reputazione agli occhi del signore oscuro non è
più la stessa!Tutta colpa di quel ragazzino impertinente!ma la pagherà,è una
promessa!Mentre penso a questo una rabbia mi invade,presto sostituita da
stupore.Ossevo quella ragazzina a pochi metri da me. Ha appena ucciso una
compagna,ha un bel coraggio,oppure è solamente sciocca. Non credevo che andando
a Hogwarts avrei assistito a quella scena.In ogni caso si potrebbe rivelare una
buona mangiamorte,sebbene non dimostri più di 17 anni,una che uccide così a
sangue freddo davanti a tutti potrebbe esserci utile sia che lo abbia fatto per
coraggio che per stupidità.
La testa mi si riempie di frasi urlate da quella folla attonita e
rabbiosa:
-E’ stata lei l’ho vista!-
-Assassina!-
-Sapevamo tutti che era malvagia-
-Dovevano espellerla prima che facesse questo!-
-E’ sempre stata un pericolo!-
Quelle voci mi entrano nella testa come coltellate,saranno la mia definitiva
rovina.Poi tutto intorno a me comincia a girare,,le voci mi rimbombano nella
mente come se fossero state amplificate per magia,sempre più confuse e
indecifrabili,sento le gambe cedere,ma non avrei ceduto,non glielo avrei
concesso……..sebbene da quel momento sarei stata completamente perduta,la mia
vita era rovinata,l’avrei passata ad azkaban fino al momento della mia
morte…………………
Continuo a osservare da lontano quella ragazza,sembra spaventata e sorpresa
di ciò che è riuscita a fare. Sembra dover cedere da un momento all’altro mentre
studenti sorpresi e disgustati l’accerchiano da ogni lato. Si è cacciata in un
bel guaio,tutti l’hanno vista,non ha speranza di non finire ad azkaban……a meno
che……..
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Capitolo 2 *** Via da Hogwarts ***
storia
Continuo ad osservarla solo per qualche altro secondo,poi,con passo veloce e
sbrigativo,mi precipito verso di lei. Percorro in pochi secondi i passi che ci
separavano.Ora sono vicino a lei,l’afferro per un gomito senza dire una parola.
Lei si volta verso di me,mi guarda stupita. Io non la rassicuro,non le rivolgo
una parola d’incoraggiamento. Con uno strattone comincio ad allontanarla dalla
folla attonita che continua a guardarla con ira e disgusto. Adesso osservano
anche me,mi conoscono,tutti conoscono Lucius Malfoy e tutti sanno che sono un
mangiamorte.Sanno che non condurrò la ragazza verso la condanna ad azkaban
perché sono come lei,lo sanno,provano rabbia per questo ma nessuno ha il
coraggio di fermarmi,nessuno ha il coraggio di dire una parola.Ora che il
signore oscuro è diventato sempre più potente e i mangiamorte si sono infiltrati
persino ad Hogwarts nessuno ha il coraggio di protestare. Così rimangono a
guardarmi mentre allontano quella ragazza dai loro occhi inquisitori e pieni di
rabbia.
Pensavo di essere perduta ma adesso un barlume di speranza si è impadronito
di me:conosco l’uomo che mi ha afferrato e che adesso mi sta trascinando via da
quel calvario in cui ero finita. E’ un mangiamorte,adesso tutti lo sanno. Non
può essere vento per condurmi verso la condanna,non lui. Mi ha afferrata per un
braccio e mi sta portando via. Non dice una parola,nemmeno io ne ho il coraggio.
Sta accadendo tutto così in fretta che nessuna parola riesce a valicare il muro
delle mie labbra eretto dalla paura. Sono sicura che non mi denuncerà,ma sono
davvero sicura che la sorte che mi spetta da ora in poi sarà migliore di quella
che avrei avuto se lui non ci fosse stato?ma che domande,cosa c’è di peggiore di
azkaban?eppure ho paura lo stesso. La mia vita era stata tranquilla fino ad
allora,adesso non sapevo che cosa ne sarebbe stato. Ma dopotutto forse
quell’uomo non aveva la minima intenzione di salvarmi,perché avrebbe dovuto
farlo?non mi conosceva nemmeno.Però se non avesse voluto farlo avrebbe potuto
lasciarmi là.
Un ghigno divertito mi sfugge dalle labbra mentre solco i pensieri di quella
ragazzina impaurita. Forse non è in grado di chiudere la mente,forse in questo
momento ha troppa paura per farlo. Comunque invadere i suoi pensieri è così
semplice che non riesco a impedirmelo.Una gran confusione le attanaglia la
testa,una gran confusione che io non faccio niente per calmare.Non una parola
per darle tregua. E’ divertente dopotutto vederla tormentarsi pensando alla sua
sorte. Eccoci qua!siamo giunti oltre i cancelli di Hogwarts. Continuo a
stringerle il braccio mentre mi concentro sulla mia destinazione e scompaio
sotto gli occhi di quella folla che,superato in parte il timore,ci aveva pian
piano seguiti quasi fino ai cancelli.
Dove mi trovo adesso?Un cancello in ferro nero si erge davanti a noi. Al di
là tutto ciò che si riesce a vedere è un enorme parco. Lucius non si ferma,alza
una mano come se volesse salutare qualcuno e continua a camminare verso il
cancello.Penso che se non lo apre ci sbatteremo contro,ma mi accorgo presto che
mi sbaglio. Trascinandomi dietro di lui l’uomo attraversa il cancello come fosse
fumo lasciandomi sbigottita. Poi continua il suo cammino mentre la ghiaia
scricchiola leggermente sotto i nostri piedi. Mi guardo intorno,una sontuosa
Villa,non c’è che dire. Da qualche parte il rumore dello scroscio
dell’acqua,deve esserci una fontana,sovrapposto presto al verso che doveva
provenire da un animale.Ma quale animale poteva fare un verso simile?la risposta
mi giunge presto:in lontananza vedo una coppia di candidi pavoni che camminano
insieme.Pavoni?era l’animale domestico più strano che avessi visto
tenere!
Mentre camminiamo attraverso il parco della mia Villa lancio occhiate di
sfuggita alla ragazza che sta con me. Sembra disorientata e sorpresa soprattutto
dalla presenza della mia coppia di Pavoni!che ci sarà di strano?!Continuo a
trascinarla per tutto il parco. La mia splendida dimora compare davanti a noi a
mano a mano che ci avviciniamo finché non giungiamo alla fine del viale.Mi
avvicino alla porta d’ingresso che,non appena mi avvicino,si spalanca davanti a
me. Piccoli incantesimi che mi rendono più pratico rientrare in casa,a me e ai
vari abitanti che adesso sovrappopolano casa mia!ma solo le persone da me scelte
possono entrare così,se lei fosse stata da sola non sarebbe sicuramente riuscita
ad entrare.
Tutto qui sembra rispondere a canoni ben precisi:porte e cancelli si aprono
alla sola presenza del loro proprietario. Entriamo in un vasto atrio. Sembra una
reggia!l’arredamento sfarzoso dell’atrio rende fede all’ineccepibile parco che
abbiamo appena attraversato. Alle pareti molti ritratti mi guardano sorpresi
della mia presenza,il pavimento di pietra è ricoperto per la maggior parte da un
sontuoso tappeto regale. Malfoy mi conduce verso una porta in legno
massiccio,abbassa la maniglia di bronzo e mi conduce all’interno di un’altra
stanza. Un salotto. All’interno non c’è anima viva. Nel muro davanti a me un
grosso camino di marmo sormontato da uno specchio con una cornice d’orata. Al
centro della stanza un elegante divano posizionato sopra ad un altro tappeto che
ricopre il pavimento della stanza. Vicino al divano una poltrona e un tavolino
in marmo che riprende il tema del camino. Alzo la testa verso il soffitto:un
gigantesco lampadario in cristallo padroneggia la scena.
Eccoci qua:siamo giunti a destinazione. Lascio la mano della ragazza che
rimane immobile ad osservare la stanza,sembra non abbia mai visto una Villa in
vita sua. Mi dirigo verso un portavivande vicino al divano,mi servo un po’ di
Wisky incendiario con ghiaccio e mi stendo sul divano con le ginocchia piegate
mentre sorseggio il mio Wisky osservando la ragazza e domandandomi quando avesse
fatto una mossa.
-Beh…che aspetti a sederti?-le domando dopo qualche secondo
Presa com’ero dall’osservare ogni minimo dettaglio di quella meravigliosa e
fiabesca dimora non mi sono nemmeno accorta che Malfoy mi ha mollato e si è
andato a sedere. Mi sta invitando a sedermi a mia volta. Un po’ esitante mi
avvicino alla poltrona e mi siedo rimanendo sull’attenti.
-Qualcosa da bere?-le domando con gentilezza glaciale. Sembra a disagio. Beh
dopotutto c’era da aspettarselo dopo che l’ho trascinata qui senza una parola,in
un posto che non ha mai visto neppure in cartolina. La fisso negli occhi mentre
le pongo la domanda:ha dei bellissimo occhi blu scuro,profondi,perfettamente in
accordo coi suoi lunghi e lisci capelli neri.
-Cosa?-domandò un po’ sorpresa da tale invito -Beh,No…io….sto bene
così-aggiungo un po’ in imbarazzo con voce sottile.
-Bene allora,possiamo cominciare a parlare di cose serie-esordisco io
continuando a fissarla in quegli occhi così profondi e tenebrosi,così belli.
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Capitolo 3 *** Una decisione importante ***
storia
CAPITOLO
3.
Una decisione
importante
Abbasso lo sguardo di fretta,quei suoi occhi di ghiaccio,profondi ma
freddi,mi inquietano. O forse non sono i suoi occhi a inquietarmi ma tutta
questa situazione. E’ incredibile come possa bastare un solo minuto perché tutta
la tua vita cambi così profondamente.Fino a stamani mattina ero solo una
studentessa,un po’ trasgressiva nelle regole,ma pur sempre una studentessa il
cui unico pensiero era come arrivare a fine giornata con il massimo dei voti.
Adesso mi ritrovo qui,in questa casa,con Lucius Malfoy e non ho la minima idea
di cosa ne sarà della mia vita. E non si tratta solo di un accettabile in
trasfigurazione,ma si tratta di cercare di non finire ad Azkaban per il resto
della mia vita!
-C-Cose serie?-domando con un filo di voce
-Beh,non crederai davvero che ti abbia portata qui solo per una vacanza
vero?-domando io ridendo divertito. Sembra che lei abbia paura di me,ha
abbassato gli occhi come se non sopportasse di reggere il mio sguardo. Chissà
perché,un po’ mi dispiace vederla così spaventata,ma lei non lo saprà mai,non la
rassicurerò.Sorseggio il mio wisky per nascondere i miei
pensieri.
-Beh No…..io….non……non so cosa vuole che io faccia….-dissi io,non sapevo cosa
dire,cosa fare. Avrei solo voluto che fosse lui a spiegarmi il perché mi aveva
portata qui,cos’avrebbe voluto fare di me,e cosa avrei dovuto fare
io.
-Bene,la tua posizione non è delle migliori come ti renderai conto-esordisco
io,la guardo,lei annuisce leggermente,almeno si rende conto della gravità della
cosa. Poso il mio bicchiere sul tavolo,adesso la mia concentrazione deve essere
su di lei
-Hai ucciso una studentessa e sono in molti gli studenti che ti hanno visto.
L’uso di una maledizione senza perdono su un essere umano,come saprai,costa la
condanna a vita ad azkaban e,nonostante adesso sia il signore oscuro a comandare
il mondo della magia,non credo proprio che si disturberà per aiutare una
ragazzina,ce ne sono tante in giro,una in più o meno per lui non fa
differenza-aggiungo con tono glaciale
-Mi ha quindi portato qui per consegnarmi alle autorità?-domando io. Muoio di
paura ma è proprio questa paura a darmi la spinta per scavare a fondo nella
faccenda per scoprire se c’è qualche spiraglio di speranza da qualche parte.Alzo
di nuovo lo sguardo verso di lui,stavolta con coraggio:adesso è il momento
peggiore per avere paura,se voglio avere una speranza di cavarmela devo
raccogliere tutto il mio coraggio e la mia forza di volontà e affrontarlo. Così
lo fissò negli occhi,come prima lui aveva fatto con me.Sono occhi così profondi
e glaciali ma……chissà perché,così belli…..così duri ma al contempo così
affascinanti.
Mentre la osservo lei alza di nuovo gli occhi per fissare i miei,sembrava
avere così paura ma adesso,mentre fissa i miei occhi grigi con i suoi bellissimi
blu,una nuova luce sembra averglieli illuminati rendendoli ancora più belli. E’
la luce della speranza,del coraggio,della forza di volontà.Finalmente si è
decisa ad affrontarmi nella speranza che io possa salvarla. Ma io posso salvarla
o le sto solo dando una vana illusione?Ho un piano,ma ci sono molti imprevisti
che potrebbero rovinarlo. Il signore oscuro può aiutarmi,ma lui si fida ancora
di me abbastanza da ascoltarmi?beh,inutile pensarci adesso,quando verrà il
momento ci penserò.
-No,non ho la minima intenzione di consegnarti alle autorità-rispondo -Ho un
piano,non ho la minima idea se funzionerà,ma è l’unica tua speranza-aggiungo.
Un piano!un piano!queste due parole mi riecheggiano nella mente come raggi di
sole in una cavarmela del tutto priva di luce. Prima vagavo del tutto alla
cieca,adesso un raggio di sole si è fatto avanti,sconfiggendo l’oscurità e
donandomi una speranza in più di trovare la strada giusta per uscirne. Un
piano!due parole così prive di significato apparentemente ma che per me sono le
parole più importanti del mondo.
-Un piano?-domando io,voglio sapere di più sull’argomento,voglio sapere come
Malfoy ha intenzione di salvarmi.
-Non è necessario che tu sappia tutto adesso,per ora devi solo sapere che
perché possa metterlo in atto occorre che tu faccia una scelta…potrebbe
risultarti un sacrificio o un onore,questo non so,ma mi occorre una
risposta-rispondo. A cosa servirebbe metterla a conoscenza di tutti i dettagli
del mio piano quando nemmeno io so se funzionerà?Continuo a fissarla senza
staccarle gli occhi di dosso,forse non voglio…..forse non ci riesco. Quella
ragazza sembra un magnete,i suoi occhi sembrano un magnete.
-E…..su cosa verterebbe questa scelta?farò tutto ciò che servirà per tenermi
fuori da azkaban…-rispondo. Non ho la minima idea di ciò che devo fare,in cosa
consista questa scelta,ma qualsiasi cosa pur di salvarmiqualsiasi
cosa……..
-Un momento,non essere così frettolosa.Non è di scegliere un vestito per
uscire la sera che ti chiedo. E’ una scelta profonda,che cambierà la tua vita
irrimediabilmente e profondamente. Non è una scelta che si può cambiare una
volta fatta,è una scelta che dura per la vita,o sarò la vita a finire. E’ una
scelta difficile e ti chiedo di non azzardare una risposta
immediatamente-rispondo. Deve sapere che non può azzardare una risposta come se
stesse scegliendo cosa indossare per un’uscita con le amiche.
-E allora?quale sarebbe questa scelta così importante?-domando io. Ma perché
deve essere così misterioso?non può dirmi cosa devo fare e finirla?sta cercando
di inquietarmi ancora di più?ma io non mi farò inquietare,non adesso che ho
trovato il coraggio di guardarlo negli occhi e di reagire.
-Beh,il signore oscuro non si darà tanta premura per una ragazzina come
te,una ragazzina comune come ce ne sono tante in giro. Ma fa di tutto per tenere
fuori da azkaban i suoi mangiamorte. Io stesso ne sono la prova-rispondo io
senza spiegare chiaramente quale sia la scelta che deve fare ma lasciandolo
capire benissimo.
-Quindi,se non ho capito male lei vuole che io mi unisca a voi?-domando io.
Credo di aver capito,ma lui è stato così vago che potrei sempre
sbagliarmi.
-E’ una scelta difficile,il servizio verso il signore oscuro è servizio a
vita,oppure morte,quindi non puoi decidere sul momento e poi cambiare idea. La
scelta che farai sarà per la vita e non potrai mai più tornare indietro,mai
più…….-rispondo. La mia scelta è stata di unirmi al signore oscuro,adesso stava
a lei decidere,ma non avrei dovuto affrettare la sua scelta sebbene il mio
desiderio di salvarla sia grande. Ma perché poi?perché mi sto dando tanta
premura per salvare una ragazzina?ce ne sono così tante a Hogwarts!Beh,non c’è
che dire che mi ha colpito con la sua potenzialità oscura,ma è solo questo?
Prendo di nuovo il mio bicchiere,mi aiuterà a non pensare a queste cose,e
scolo il Wisky rimanente in un solo sorso,poi poso di nuovo il bicchiere sul
tavolino. Lei mi osserva,evidentemente non sa cosa dire.
-Bene,prenditi un po’ di tempo per pensare,puoi dormire qui stanotte mentre
fai la tua scelta,al piano di sopra ci sono molte camere,prendine una purché non
sia già occupata. Ci vediamo domani mattina e dovrai darmi una risposta-la
congedo
Non mi ha nemmeno dato il tempo di rispondere,di replicare. MI ha
elegantemente congedata. Mi alzo,lo saluto con un inchino,come si conviene a un
uomo del suo rango,lui mi fa un cenno con la testa ma rimane seduto. Mi
allontano con passo lento ma deciso,adesso stava a me decidere del mio
destino.
NOTE:
Grazie a chi ha recensito i precedenti due capitoli:
Imma star.....Spring(che è stata così gentile da recensire entrambi i
capitoli...grazie ,sei grande e la tua storia è bellissima).......Lost Love
Grazie a tutte e tre.....
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Capitolo 4 *** Notte a Malfoy Manor ***
storia
CAPITOLO 4.
Notte a Malfoy Manor
Dopo aver salito una rampa delle scale in marmo di Malfoy Manor mi trovo in
un lungo corridoio su cui si affacciano un numero altissimo di porte in legno
massiccio con maniglie di bronzo.Mi avvicino a una stanza.Come posso sapere se è
occupata o no senza entrarvi?busso piano una volta e attendo:nessuna risposta.
Busso di nuovo per essere sicura,se fossi entrata e ci fosse stato qualcuno
dentro avrei fatto una figura misera,soprattutto in un contesto così
aristocratico. Di nuovo nessuna risposta. Spingo un po’ esitante la
maniglia,apro la porta ed entrò.Entro in una stanza molto ampia:un letto a
baldacchino con pesanti tende ai lati era posizionato alla mia destra. Un’ampia
finestra davanti a me mentre sulla sinistra una scrivania in legno
massiccio.Sembra inabitata. Mi siedo sul letto mentre continuo a guardarmi
intorno. E’ tutto così assurdo.
Rimango seduto qualche altro secondo.
-Blinky!-chiamo poi.Una frazione di secondo prima che la mia elfa domestica
si materializzi davanti a me.
-Il padrone ha chiamato?-domanda con un inchino riverente
-Abbiamo un’ospite,è al piano di sopra,assicurati che abbia tutto ciò che le
occorre,in primo luogo qualcosa per la notte-ordino io
-certamente padrone,Blinky esegue subito padrone-risponde l’elfa. Un altro
inchino reverenziale e sparisce di nuovo. Rimango di nuovo solo ma non per
molto. Narcissa irrompe pochi minuti dopo.
-Lucius!- esclama -Non sapevo tu fossi tornato-aggiunge avvicinandosi a me e
donandomi un bacio profondo che io ricambio,ma senza passione. E’ da tempo che
vedo Narcissa come poco più che un’amica.Il legame che prima ci univa è svanito
come l’elfa di prima. Ma lei non lo sa,lei non ha idea dei miei sentimenti verso
di lei,o forse li immagina ma non ha il coraggio di chiedere conferma,tanto è
spaventata di perdermi.Così si allontana da me delusa,le si legge in volto,ha
sentito che il suo bacio non era ricambiato con la sua stessa passione da parte
mia.
Comincio a slacciarmi le scarpe per poi mettermi a letto,non ho nemmeno una
vestaglia da notte,dovrò dormire vestita. Un piccolo crock vicino alla porta
attira la mia attenzione. Alzo lo sguardo:sulla soglia un elfo domestico,o forse
è una femmina.La guardo sorpresa in attesa che sia lei a spiegare il motivo
della sua venuta.
-Il padrone ha mandato Blinky per servirla signorina,Blinky ha portato una
camicia e una vestaglia per la notte-esordisce l’elfa avvicinandosi e posando
sul letto accanto a me le cose che aveva in mano.
-La padrona ha altro da chiedere a Blinky?-domanda poi osservandomi
-Beh….No…grazie Blinky,puoi andare-rispondo io.
-Qualsiasi cosa la padrona abbia bisogno non deve far altro che chiamare
Blinky e Blinky accorre immediatamente-annuisce l’elfa,poi con un inchino
scompare.Prendo i vestiti che ha portato,mi spoglio e indosso la camicia da
notte. Poi m’infilo sotto le coperte.
Non passano che pochi secondi prima che un’altra figura si materializzi in
casa:Lord Voldemort. Sapevo che sarebbe venuto,avrei dovuto convocarlo io appena
fossi tornato dal riferire il suo messaggio a Severus,ma gli eventi intercolsi
mi hanno fatto dimenticare di adempiere al mio compito.So che la pagherò.
-Mio signore-esclamò con riverenza inginocchiandomi a terra davanti a
lui.
-Alzati Lucius- esclama lui.Io eseguo.-Narcissa,puoi lasciarci soli?-domanda
poi a mia moglie. Lei annuisce e dopo un mezzo inchino riverente si allontana
dalla stanza senza dire una parola.
-Bene Lucius,allora?hai riferito il mio messaggio a Severus?-domanda l’oscuro
signore. E’ una domanda retorica da parte sua,lui sa già che non ho portato il
compito che mi ha affidato
-No mio signore,mi dispiace- rispondo io,inutile mentire
-Lo so Lucius,e devo dire che sono molto deluso del tuo comportamento,mi hai
deluso un’altra volta-dice il signore oscuro. Rimango zitto,non c’è niente da
spiegare,lui ha già letto la mia mente e sa già ogni minimo particolare di ciò
che è accaduto da quando sono arrivato a Hogwarts.
Rimango a pensare prima di addormentarmi. Ho una decisione da
prendere:rifiutare di unirmi al signore oscuro rischiando di finire ad Azkaban
oppure unirmi a lui e avere la certezza di salvezza. Beh,la decisione sembra
facile e ovvia,ma le parole di Lucius mi hanno inquietata:è una decisione per la
vita,dopo non si può tornare in dietro,non ce ne sarebbe il tempo. Sono sempre
stata attratta dalle arti oscure,ho sempre considerato un onore unirmi ai
mangiamorte ma adesso qualcosa in quest’idea m’inquieta. ‘Servizio a vita o
morte ’. Queste parole mi risuonano nella mente come un martello pneumatico.Mi
spaventa l’idea dell’eternità…….
-La ragazzina dov’è?-domanda il signore oscuro.
-Al piano di sopra mio signore-rispondo io
-Sarebbe una buona mangiamorte a quanto ho visto dai tuoi pensieri,ma tu vuoi
darle la possibilità di scegliere vero?bene,puoi continuare a darle
quest’illusione. Ma io ho già deciso che la voglio tra i miei servitori quindi
farà meglio a fare la scelta giusta o non ne farà mai più- dice il signore
oscuro. Rimango allibito. E se invece la ragazza avesse fatto un altro tipo di
scelta?l’avrebbe uccisa,e sarei stato io la causa della sua morte.Rimango
zitto,non ho il coraggio di dire niente.
-Bene Lucius,spero che porterai a termine il compito che ti ho affidato
appena me ne sarò andato,altrimenti la prossima volta non sarò così indulgente-
afferma l’oscuro signore
-Si mio signore,certamente-rispondo io,dopo di che il signore oscuro si
smaterializza di nuovo.Io esco dalla mia Villa per tornare a
Hogwarts.
Continuando a pensare alla decisione da prendere mi addormento. Apro gli
occhi la mattina dopo,mi trovo un po’ disorientata. La stanza in cui mi trovo
non è il dormitorio di serpeverde,dove mi trovo?Poi gli eventi della giornata
prima mi tornano alla mente. Forse avevo sperato fosse stato solo un brutto
sogno dopo cui sarei tornata a fare la mia vita da studentessa brillante ma
incosciente. Invece no,era tutta realtà. Rimango a letto qualche altro minuto
ripensando a cosa fare.Poi mi alzo e mi vesto. Il sonno mi ha aiutato a decidere
anche se inconsciamente:finalmente ho deciso e sono sicura della mia
scelta.Adesso devo solo scendere e comunicarla a Lucius.
NOTE:
Grazie di nuovo a coloro che hanno recensito il terzo capitolo:
Lost Love(la tua one shot è meravigliosamente divertentissima,continua
così),Imma star(leggerò al più presto una tua storia,puoi contarci,sono
curiosissima) e Spring(non vedo l'ora di continuare il quarto capitolo
della tua storia)
P.S. per tutti gli utenti che leggeranno:mi lasciate un commentino dopo aver letto?un votino da 1 a 10......va bene anche 2 basta che sia sincero.....please
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Capitolo 5 *** La decisione ***
storia
CAPITOLO 5
La decisione
Dopo solo due ore di sonno a causa del mio incarico per il signore oscuro mi
sveglio,scendo a fare colazione. Mentre mangio il mio bacon mi trovo a pensare
alla ragazza che in questo momento starà ancora dormendo al piano di sopra.
Penso a lei e alla sua decisione sperando che abbia preso quella di unirsi a
noi. Ma perché poi?perché mi prendo tanta premura per quella ragazza che nemmeno
conosco?non so nemmeno il suo nome.Eppure sento di doverla aiutare senza capirne
il motivo.
Scendo le scale con calma,poi cerco la sala da pranzo. Quando entro vedo che
Lucius è già sveglio e sta facendo colazione. Rallento ancora il passo per poi
fermarmi sulla soglia.
-B-buongiorno-dico con voce bassa e esitante.
Alzo lo sguardo,lei è immobile sulla soglia.
-Buongiorno,accomodati pure,spero che la colazione sia di tuo gradimento-dico
con tono cordiale,poi abbasso di nuovo lo sguardo sul mio piatto. Con la coda
dell’occhio la vedo avvicinarsi e sedersi alla mia destra. Senza dire una parola
si serve del bacon.
-Beh,hai fatto la tua scelta?-le domando schietto,senza giri di
parole.
-Si,è una decisione per la vita ma andava presa-rispondo io decisa. Ormai ho
scelto cosa fare della mia vita e nessuno ha il potere di farmi cambiare
idea.
-Allora?-domando io impaziente. Spero che abbia preso la decisione
migliore,ma la decisione migliore per chi?per me forse. Certo andare ad azkaban
per la vita non è una bella soluzione ma nemmeno quella che le sto proponendo io
è un gioco. Servizio a vita per l’oscuro signore e se per caso commettimi un
minimo errore,non ci sarà più nessuna gratificazione per te,sarai trattato come
il più lurido e inutile verme. E se decidi di tirarti indietro ti aspetta la
morte. Non so perché voglia portarla a questa scelta,non so se è preferibile ad
azkaban,ma per un egoismo che non so spiegarmi voglio che lei stia qui,con
me.
-Mi unisco a voi-rispondo secca ma decisa. Alzo lo sguardo dal mio piatto per
incontrare quello di lui. Ma lui sta fissando il suo di piatto e i nostri
sguardi non s’incontrano subito. Poi alza lo sguardo e i miei occhi blu
incontrano quelli grigi di ghiaccio di lui. Ma adesso non sembrano proprio di
ghiaccio. C’è una leggerissima vena di felicità o sollievo nel suo
sguardo.
-Ti presenterò al signore oscuro oggi stesso,quando verrà-affermo senza
perdere tempo. Sono felice della sua decisione ma non voglio lasciar trasparire
questo mio sentimento.
-Non c’è tempo da perdere se vogliamo tenerti fuori da azkaban,ci sarà un
processo presto,quindi dobbiamo mobilitarci in fretta-
-Un processo?-domando io spaventata. Un processo,avevo pensato di risolvere
tutto unendomi al signore oscuro,invece c’era un processo da affrontare.
Quest’idea mi agitava,mi metteva ansia e paura. Non si poteva risolvere tutto
senza?
-Non preoccuparti sarà solo una formalità se il signore oscuro sarà con te,il
ministro della magia stesso è sotto il suo controllo,quindi l’esito del processo
è già stabilito-affermo io con soddisfazione
-E….non potrebbe essere evitato il processo?- domando io nella speranza di
una risposta positiva
-No,è per mantenere una parvenza d’idea che le istituzioni esistano
ancora,non possiamo certo legalizzare l’omicidio ma possiamo far si che coloro
che lo praticano non paghino- rispondo io. Questo è il piano del signore
oscuro.
Un attimo di silenzio,non rispondo nulla,poi una domanda mi sale alla
gola.
-E….beh…tu pensi che il signore oscuro mi accetterà come
mangiamorte?Dopotutto sono solo una diciassettenne,può averne molte come
me,molti diciassettenni morirebbero dalla voglia di unirsi a
lui-
-Si è vero,ma non tutti i diciassettenni sono come te,non tutti avrebbero il
coraggio di uccidere una persona a sangue freddo,mio figlio Draco in primo
luogo- rispondo con una vena di rabbia. Quello sciocco di mio figlio non aveva
avuto il coraggio di uccidere Silente l’anno prima,Piton aveva dovuto svolgere
il ruolo che era stato affidato a lui e con quest’atto si era conquistato
definitivamente la fiducia dell’oscuro signore. Io ero diventato definitivamente
una nullità agli occhi del signore oscuro.
-Quindi pensi che accetterà?-domando io di nuovo. Questa è una risposta che
ho bisogno di avere,è importante. Sarà stato tutto inutile se il signore oscuro
avesse deciso che io non gli sarei servita.
-Beh lui ha detto che se non avessi deciso questa strada non avresti avuto la
possibilità di seguirne un’altra. Certo poteva essere solo per mettere paura
però. Senti è inutile stare a pensarci adesso,finisci la colazione,quando
arriverà lo scopriremo-rispondo io. Inutile stare a pensarci adesso ho detto,ma
non posso fare a meno di pensarci. Se il signore oscuro avesse deciso di non
accettarla tra i mangiamorte sarebbe stato tutto inutile
Senza dire una parola abbasso di nuovo lo sguardo senza poter fare a meno di
pensare alla possibilità che il signore oscuro non mi accetti tra i suoi
mangiamorte.
Non abbiamo nemmeno il tempo di finire di mangiare che Narcissa fa la sua
entrata nella stanza
-Fai colazione con noi?-le domando
-Lucius,il signore oscuro è di là,nell’ingresso,ha detto che vuole parlare
con te e con una ragazzina che dovrebbe essere lei-dice indicando la ragazza
alla mia destra.
-Andiamo- dico alzandomi e facendo cenno alla ragazza al mio fianco di
seguirmi.
Quando sento quelle parole il mio cuore ha un tuffo. Mi alzo sempre più
agitata e seguo Lucius nell’ingresso.
NOTE:scusate se ho tardato un po'.....................grazie per le tre recensioni
a spring,imma star e iomemedesimemestessa
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