La casa degli spiriti di GreenHair (/viewuser.php?uid=44164)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** A scuola ***
Capitolo 2: *** Casa Black (ovvero come bruciare dell'ottima carne) ***
Capitolo 3: *** Casa Cullen:progetti di storia e canzoni d'amore ***
Capitolo 4: *** Casa Uley (è questione di licantropia) ***
Capitolo 5: *** Jasper hale:il diavolo ha il volto d'un angelo ***
Capitolo 6: *** Rivelazioni ***
Capitolo 7: *** La famiglia Lyàn (questa strana cosa chiamata imprinting) ***
Capitolo 8: *** Corse ad ostacolo e progetti futuri ***
Capitolo 9: *** first kiss (...questi drogati...) ***
Capitolo 10: *** La voce (Il vampiro fratello) ***
Capitolo 11: *** Casa desir ***
Capitolo 1 *** A scuola ***
é da più di mezzora che fisso un punto impreciso sulla finestra dell'aula di scienze.
La lezione si è rilevata così interessante che le gocce di pioggia che scendono sul vetro mi sembrano così...eccitanti.
Quell'essere chiamato professore ha deciso che oggi sarebbe stata la giornata perfetta per scambiare almeno una ventina di volte il cervello con il cervelleto,tanto che gli appunti che ho cercato -in teoria- di prendere,indicano che il cervello ha le stese funzioni del cervelletto,o del lobo frontale,tanto pasticciati,che mi sembra dovuto interrompere questo schifo di lezione...
cosa potrei farmi venire?
Il problema femminile per eccellenza mi sembra più che perfetto.
"ohi...ohi.."
"Signorina...c'è qualche problema?" il professore mi si avvicina timidamente,quasi impaurito.
"non mi sento tanto bene.." dico con voce smorzata regendomi lo stomaco.
"non è contagioso vero?" razza di idiota..
"no..sono...quei giorni.." vai..creidici...credici...cedici...
e se non ci credi...lancio la bomba atomica "o forse è qualcosa...di estremamente contagioso"
Quello sussulta talmente forte che quasi il parrucchino gli cade,no no...è proprio caduto...
Mi invita ad andarmene in infermieria mentre le risate degli studenti echeggiano per il corridoio,stupido prof...
Raggiungo l'infermieria saltellando divertita,ma non appena varco quella soglia,il dolore allucinante riemerge in una fantastica rappresentazione teatrale degna di lode.
"oh,andiamo..." mi fa l'infermiera facendomi sedere su una sedia "lo so che non hai niente,non hai mai niente" continua sventolandomi un paio di libri davanti al naso,me li mette sulle ginocchia e si reca davanti alla sua libreria personale "avanti signorina,aiutami"
io faccio come mi viene chiesto e passo più di mezzora a riordinare libri secondo anno,scrittore,casa editrice,genere e altro che secondo la notra dolcissima infermiera malata di schizzofrenia sia assolutamente importante da sapere.
"tieni" mi rifila un lecca-lecca alla fragola "e adesso vattene per carità di dio,tornatene in classe"
la guardò con sguardo languido "ma..ma...io pensavo...che avrei potuto avere un permesso per saltare la lezione.."
Quella emette un sospiro talmente lungo che mi sembra un ringhio.
accidentaccio poi,che alitata...
é un qualcosa che ti stende,che ti fa arrendere all'istante,tanto che me ne vado strascicando i piedi "vado vado.." mugugnò percorrendo il corridoio mentre un'ondata di ragazzi affamati mi travolge e un paio di braccia mi afferrano trascinandomi verso la mensa.
questo vuol dire una sola cosa.
L'ora di pranzo.
"andiamo Lyàn,datti una mossa o i tavoli migliori saranno occupati" la voce di quel mostro amorfo della gemella pistifera numero 1 mi fa riprendere dai miei viaggi mentali.
"potremmo benissimo mangiare per terra come l'altra volta...era così eccitante banchettare con i germi..." cerco di fare la spiritosa mettendomi in fila e afferrando un vassoio.
"bhè...potremmo sempre chiedere a qualcuno se ci fa sedere al suo tavolo...ce ne sono tanti di posti" io e la gemella pestifera numero 1 (alias Demetra) guardiamo la gemella pestifera numero 2 (alias Roxanne) con la stessa faccia di chi sta domandando qualcosa di molto ovvio.
"ma insomma ci hai viste?" gli fa la sorella allargando le braccia per mostrarsi in tutto il suo look semi-punk "ti devo forse ricordare che ho i capelli blu elettrico?" chiede agitando quell'ammaso di capelli blu,corti e spettinati.
"accidentaccio...è vero me lo ero scordato..ma dai...ci sarà qualcuno di buono.." sospira con la ua solita aria sognante passandosi una mano fra i lunghi capelli mossi verdi,la cosa più strana è che quel verde,è naturale al 100%.
Nessuno sa come sia potuta nascere qualcuno del genere,ma...ahimè...è successo...
Afferro un pezzo di pizza e una bottiglietta d'acqua e le metto sul vassoio.
"Selynde mangi così poco?" mi chiede Roxanne afferrando un paio di mele e mettendone una sul mio vassoio e una sul suo "ti sciuperai.."
"non mi farà male perdere qualche chilo.." le dico sbufando andando a prendere un tavolo mentre vengo inseguita da quelle due.
"Lyàn seriamente sei andata in fissa con questa storia.."
"fatti i fattacci tua una buona volta" le dico arruffandole quella chioma bluastra mentre do un morso alla pizza.
"comuqnue..come diavolo fai a magiare quella roba?" mi chiede disgustata Roxanne arricciando il naso "te ne rendi conto si che sarà vecchia di giorni?non fa affatto bene al tuo organismo...sarà dura come roccia.."
Mastico il pezzo di pizza cercando di capire la durezza "ma a me sembra più morbida di quella di ieri.." effettivamente..
"quella è quella di ieri"
Bizzarro.
"mangia una mela piuttosto...ti fa bene..." do un morso alla mela mentre con gli occhi osservo i due cullen e l'altra che vanno a sedersi al solito tavolo.
"che spettacolo.." fa la tipa dai capelli blu accanto a me mentre si mangia letteralmente con gli occhi Edward "peccato che Emmett sia andato via.."
"il biondino era molto carino" prosegue la sua gemella con aria sognante immaginando Jasper chissà dove in quel momento.
Io rimango in silenzio,quei tipi non mi sono mai piaciuti.
"e te?" guardò leggermente perplessa Roxanne "si insomma..uno per ognuna no?"
"se quello che intendi è che io possa provare anche la minima attrazione verso Edward Cullen...ti sbagli" le dico dando una gomitata a Demetra che si stava facendo venire la bava alla bocca.
cerco inutilmente di riportare l'attenziona verso il mio pranzo ma la voce di Roxanne mi impedisce di dare un altro morso a quella succulenta mela semi acerba.
"selynde potresti dirmi che succede a jasper?magari attraverso Edward ce la fai a capirlo..."
faccio un sospiro e lancio una veloce occhiata ad edward intento a fissare la ragazza.
"non mi piace farlo in pubblico sai.." le dico mordendomi un labbra lasciandomi in bocca un sapore orribbile di rossetto.
Ma la sua aria così apprensiva nei confronti di quel tipo mi convince a tentare.
Infondo non mi chiamano 'la Strega' per niente.
E non solo per i miei capelli neri e rosa.
chiudo gli occhi e faccio un sospiro,mentre cerco di concentrarmi sull'energia emanata da Edward.
Sento una serie di voci parlare una lingua socnosciuta,come al solito,poi mi colpisce in pieno quella giusta.
Mi riprendo con un sussulto.
"sta male...ha dei problemi ai autocontrollo...ancora..." le dico tralasciando altri dettagli che non credo che quelle due vogliano sapere.
Io,so tutto su di loro,per via di questo mio...diciamo potere...
Una cosa che ho ereditato da mia madre,lei era 'la chiaroveggente'.
Una delle poche che dicevano la verità,lei parlava con gli spiriti,li avevamo di continuo in casa,anche ora,il suo fantasma girovaga per le stanza,come se ci fosse davvero.
Mio padre cerca di negare la cosa,ma è complicato quando ti vedi il suo sorriso la mattina presto,e quando i cereali si versano nella tazza da soli.
Ma piano piano ci fai l'abitudine...
Sento qualcosa che cerca di infiltrarsi nella mia mente,di nuovo lui...
Lurido Edward cerca di farla finita.
Pensò prima di alzare una barriera per non permettergli di leggere me e le mie amiche.
Che figata avere una madre chiaroveggente...
Da mio padre,ancora mi sto chiedendo cosa ho ereditato..
Ma dice che presto lo scoprirò...
chissà..
"lyàn datti una mossa...e dimmi.." ma prima che quella megera di Demetra può finire la frase,già le rispondo.
"è arrabbiato,è andato addosso ad un albero con l'auto.." le dico facendo il resoconto sul suo love-love. e poi l'ultimo...
edward è arrabbiato con me invece....lo so che non è carino spiattellare le faccende di famiglia a persone sconosciute..ma vabbè...che ci posso fare?
"a proposito...Demetra il professore mason ti vuole interrogare...spero che tu abbia studiato.."
L'eloquente risposta che viene dalla mia compagna mi fa capire che bisognerà farsi interrogare al suo posto.
E chi meglio di Roxanne potrebbe farlo?
"roxyy...."
"si lo so ...lo so...cosa ti credi?io studio sempre"
"si cero e io sono blu elettrico naturale.."
lascio le due gemelle a litigare dietro le mie spalle mentre vado a posare il vassoio portandomi via quella mela con non sono riuscita a finire.
Mentre sento chiaramente lo sguardo di Edward su di me.
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Capitolo 2 *** Casa Black (ovvero come bruciare dell'ottima carne) ***
Pomeriggio,e non so come,non so quando,non so il perchè o
come-diavolo-mi-sono-fatta-convincere mi ritrovo davanti alla porta di
casa Black con una busta fra le braccia da dove si eleva un profumo di
salsicce grigliate che mi fa venire l'aquolina in bocca.
"accidenti pà..." mugugnò dando una sbirciatina
dentro la busta "come mi sono fatta convincere?"
Lui mi guarda e indica la busta che ho fra le mani "non è
servito molto,è bastato farti vedere le salsicce grigliate
che sei andata in trance...ha dei seri problemi sai?"
"sarà mica questo che ho ereditato da te?" per tutta
risposta quell'omaccione dalla carnagione scura -cosa che
sfortunatamente io non sono riuscita ad ereditare e mi ritrovo con una
pelle che sembra non avere colore- mi da uno schiaffo dietro la
testa,che mi fa scivolare dalle braccia la busta e,per riacchiaparle -e
fortunatamente ci riesco- finisco dentro casa Black.
Fortunatamente Billy aveva aperto la porta giusto in tempo.
Essendo finita praticamente in braccio al vecchio amico di mio
padre,cerco di rialzarmi mantenendo in equilibrio la ciotola di carne
grigliata.
Billy scoppia a ridere,ma cosa ti ridi maledetto vecchiaccio?qui la
situazione è critica!ti rendi conto cosa sarebbe potuto
succedere alle mie salsicce?e ribadisco il termine MIE.
"oh billy scusami davvero.." dico cercando di parere più
dispiaciuta possibbile,cosa che fortunatamente mi riesce molto bene.
"non fa niente...selynde perchè non vai da Jake intanto che
noi ci occupiamo della cena?è in garage" mi fa indicandomi
la strada fangosa che mi è davanti.
"vedete di non bruciare le MIE salsicce" dico ringraziando il cielo di
aver messo un paio di stivali mentre mi avvio verso la strada fangosa.
La prospettiva di rivedere Jacob Black non mi illumina di
felicità,non siamo mai riusciti a legare più di
tanto,ma la visione di me,mio padre e Billy nella stessa stanza a
cucinare è un qualcosa di anche peggiore del silenzio che si
crea fra me e jacob quando siamo rinchiusi in un luogo con poche vie
d'uscita.
Fortunatamente quello che vedo non è Jacob Black.
Mi ritrovo uno stupendo esemplare di maschio,dalla pelle bronzea,i
capelli lunghi e neri che gli ricadono sulle spalle nude,con addosso
dei jeans e una cannottiera bianca che aderisce perfettamente a quel
fisico che si è fatto.
"dea santa Jake...sei cresciuto..." gli dico,ma si spaventa talmente
tanto che da una capocciata allo sportello dell'auto che sta costruendo.
Alzo gli occhi al cielo "ma la goffagine è sempre di casa
eh?"
"Selynde sei tu" mi fa infilandosi una felpa addosso.
nooo!perchèè?perchèè?toglitela
avanti!!!
"Mio padre ha detto che saresti venuta..." mi sorride e ritorna alla
sua auto.
Ecco che si prospetta una nuova ed emozionante avventura nel mondo di
jacob e selynde..
Prima che potessi posare le mie sfavillanti natiche sul pavimento
lercio due tipi entrano salutando il loro carissimo amico.
Quello con i capelli più lunghi appena mi vede si blocca
spalancando gli occhi "dio santissimo"
"Jake quella è la tua ragazza?" chiede quell'altro con due
occhi a palla anche lui.
Jacob diventa di una strana sfumatura porpora dalla testa ai piedi "no
ragazzi lei.."
"si sono la sua ragazza...qualcosa in contrario?" gli faccio giusto per
scherzare un pò.
"eh?!cosa?"
"si jackie-love...perchè tenere nascosto il nostro rapporto?"
"certo..quello che mi chiedevo anche io.." mi fa sbuffando ritornando
alla sua macchina.
"accidenti jake che freddo che sei.." gli fa notare il ragazzo dai
capelli lunghi.
"io so solo che con te è meglio non aver a che fare.." mi fa
Jake cn un sorrisetto che non mi piace per niente..
"ah già...tu non sarai mica la figlia della veggente?"
alzò gli occhi al cielo,dea santissima se ci sei ascoltami..
"Vado ad aiutare il marito della veggente e tuo padre con le salsicce"
gli dico andandomene da quel garage,passando accidentalmente in mezzo
ai due cretini scansandoli con un forte spintone "ciao ciao" gli dico
salutandoli con la mano.
"ti metterò del veleno nel caffè mattutino per
questo" dico entrando nella cucina dove si sente un delizioso odore di
carne grigliata.
"ah..allora vado tranquillo visto che quando ti alzi tu è
già l'ora di pranzo"
"le persone pigre sono molto creative" gli fa Billy ridendo,io mi siedo
accanto a lui.
Bravo vecchietto,allora ce l'hai un po di sale in zucca...
"come state messi con il cibo?non avete mica bruciato le mie
salsicce,vero?!" il silenzio eloquente che arriva da quei due mi fa
allarmare "verooo?!?!?"
Scatto in piedi correndo verso le salsicce e ne vedo un paio
bruciacchiate più del dovuto "meno male solo un paio.."
"si ma quel paio sono le tue.."
stupido padre...
"io ne mangio più di un paio,pà.." gli dico
sperando che mi dia almeno una salsiccia cotta la punto giusto.
"allora fammi bruciare anche questa.."
"ma è omicidioo!"
Sento la risata di Billy dietro le mie spalle.
ma perchè non capisce che mio padre è uno sporco
assassino?quando ti vedi i morti in tivu che fai?ridi?!
"si fermano anche gli amici di jacob?" gli chiedo di punto in bianco
pensando ad una cena con quei due che mi fissano aspettandosi che la
saliera si muovi da un momento all'altro grazie ai miei poteri
sovranaturali -cosa che non mi è mai riuscita-
"certo...non te lo avevo detto?" mi fa con aria del tutta ingenua..
accidentaccio... "vado a suicidarmi.."
"rallegrati..." mi fa mentre afferrò il coltello da
macellaio -che mio padre prontamente mi leva dalle mani sapendo la
pericolosità di certi oggetti in mio possesso- "...si mangia
fuori in giardino...se piove se ne vanno a casa"
un lampo di genio mi colpisce in pieno,gaurdo mia padre "mamma sapeva
cambiare per caso il tempo?"
"non ci provare selynde..." mi fa dandomi una botta dietro la testa.
accidentaccio...
"se ti da così fastidio potresti invitare un paio di
amiche..." mi fa billy mentre un soriso a 3500 denti si espande sul mio
viso "tuo padre ha fatto troppo cibo..dubito che riusciremo a finirlo
tutto.."
"qualcuno lassù mi ama..."
"tua madre veglia sempre su di te.." mi fa mio padre emettendo uno
sbuffo,sapendo benissimo chi io inviterò.
infatti neanche il tempo di riattaccare il telefone che le gemelle
arrivano a cavallo della loro moto da cross che hanno ribatezzato con
il nome di 'moto'.
molto fantasioso.
Esco fuori per accoglierle con il migliore dei miei sorrisi,per fargli
capire quanto utili mi saranno in quella schifo di serata.
"Lyàn!ma dove diavolo ci hai fatto arrivare?!" mi urla
contro Demtra mentre si toglie il fango dagli stivali,il senso di
riconoscimento che avevo verso di lei si è improvvisamente
spento lasciando spazio ad uno d'odio profondo.
"oh...sely...potevi dirci che era così fangoso..avrei messo
qualcosa di più appropriato.." mi fa la seconda gemella
scendendo dalla moto evitando accuratemente le pozze meno fangose per
non sporcare le zeppe che ha ai piedi.
Prima che potessi ribattere sul loro look del tutto inapropriato,una
con mini di pelle e calze a rete e l'altra con un abito stile gothic
lolita,sento un fischio provenire da accanto a me.
Con mio grande orrore vedo l'amico tappo di Jacob.
"come diavolo hai fatto a comparire così dal nulla?" gli
chiedo leggermente perplessa mentre le gemelle si avvicinano.
"è così basso ovvio che non lo vedi.." fa Demetra
vantandosi del suo 1.70 -10 centimetri di zeppe-
"ohh,demy...sei troppo cattiva..." gli dice la sorellina avvicinandosi
al tizio "capisci le persone basse..sono più suscettibbili
su questi argomenti,avrai ferito i suoi sentimenti..."
"ok...dovevo invitare qualcun altro.."
"tu dici?" mi fa l'amico di Jacob mentre si avvicinano anche gli altri
due.
"e voi chi sareste?" chiede Jacob mentre io sono obbligata a dare una
gomitata fra e costole di Demetra a cui era venuto lo stesso sguardo
che usa nel guardare i Cullen.
"la tizia dai capelli blu è demetra...quella tutta love-love
è Roxanne....salutate ragazze"
"konnichiwa!" fanno quelle due facendo un grande inchino rivolto ai tre
ragazzi.
Eh già,le origini vengono sempre a galla.
infatti le due gemelle qui presenti sono mezzosangue,metà
americane metà gapponesi.
"si certo..." risponde Jacob trascinando via l'amico bassino che era
bloccato a fissare la scollatura di Demetra.
"oh!Roxanne,demetra...." mio padre le chiama con un gran sorriso
stampato sul volto.
"salve signor lyàn" fanno quelle due in coro e mi sorprendo
di quanto sia cambiata Demetra in due secondi,da ragazzina balorda e
maluducata a perfetto angioletto vestito come un diavolo.
alzo gli occhi al cielo "papi spero che tu non stia facendo bruciare
altra carne"
"solo quella che sarà destinata a te mio dolce usignolo"
"dea santa.."
10 minuti dopo e ci ritroviamo a chiaccherare tutti amorevolemente
mangiando salsicce bruciate,o per lo meno IO mangio salsicce bruciate.
"Roxy facciamo a cambio?" le chiedo con la stessa faccia che userei con
l'infermiera della scuola.
Roxanne mi guarda come se avessi detto la più grande delle
...bufalate... -tanto per essere educata- "Sely sai che ti voglio
bene...ma il mio stomaco è troppo delicato,potrei sentirmi
male sulla moto per aver mangiato qualcosa a cui non sono abituata"
"con tua sorella che cucina dovresti essere abituata a mangiare roba
bruciata.." ma prima che potessi tornare alle salsicce carbbonizzate
sento la mano piena di anelli di Demetra colpirmi dietro la testa
creando un preoccupante rumore vuoto..
"non criticare la mia cucina... devo ricordarti che hai cucinato una
torta al limone con la buccia dei limoni che avevi buttato nella
spazzatura?" che colpo basso..
"ecco perchè sapeva di ferro.." fa quell'insulso essere di
mio padre con aria abbastanza schifata.
"intanto l'hai mangiata tutta..ma parliamo d'altro..."
"hai iniziato il progetto di storia?" fa la tipa dai capelli verdi
naturali al 100% "noi due siamo a metà.."
il progetto a coppie già..
"no ne devo ancora parlare con Edward..." d'un tratto,attorno a me si
crea un silenzio tombale.
"edward?edward cullen?" mi chiede Billy con aria abbastanza preoccupata.
Come se non sapessi il pericolo a cui vengo sottoposta ogni istante che
la distanza fra me ed edward si restringe.
"il giorno dell'assegnazione per il progetto..sono mancata e mi hanno
messo in coppia con il Cullen.." spiego calma lanciandogli un occhiata
per fargli capire che so tutto.
"stai attenta.."
"non preoccuparti detesto edward...non mi avvicinerò
più del dovuto.."
"andrete a casa sua?" dun tratto la mia orripilante fine mi passa
davanti al solo sentire quelle parole..
Edward mi odia.
e sa perfettamente che io so tutto..e che sopratutto vado a spiatellare
in giro i segreti della sua famiglia...
L'immagine di me in casa sua circondata da dei vampiri furiosi non mi
sembra molto invitante...
mi posso sempre rallegrare....Rosalie ed Emmett sono in Africa..non
torneranno prima dell compleanno della ragazza di Edward..
Comunque meglio accertarsi dell'idee di Edward..
Chiudo gli occhi concentrandomi su tutta Forks,l'impresa è
alquanto faticosa..ma riesco a trovare Edward...
li riapro.
"lui pensa che sarebbe meglio...casa sua è più
grande e avremo più possibbilità di stare
lontani..."
"vi odiate sinceramente eh?" mi fa Roxanne con un sorrisetto "eppure
non vi siete mai detti una parola"
"a pelle" rispondo stringendomi nelle spalle.
Non capisco perchè ogni capitolo deve finire con qualcuno
che mi fissa arrabbiato...
...Stupido Billy...
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Capitolo 3 *** Casa Cullen:progetti di storia e canzoni d'amore ***
Ecco...lo sapevo,prima o poi sarebbe dovuto succedere...
Infondo condividiamo un banco per tutta l'ora di storia,dovrei farci un
progetto insieme..
in teoria.
Non sarei mai riuscita ad evitarlo per sempre.
"allora?" mi chiede con quella voce vellutata "che si fa?"
"la prospettiva di prendere un due non mi spaventa,ti dico..."
"non voglio un cattivo voto per colpa tua sia chiaro.." stupido stupido
stupidissimo edward...."pensavo che sarebbe meglio andare a casa mia
visto che è di sicuro..più spaziosa..." lo
guardo,mi vuole forse prendere in giro?a me?!
"si certo...così puoi starmi più lontano vero?"
gli chiedo sistemando i libri sul banco.
Quello mi guarda fra l'indiavolato e il sorpreso "mi hai letto!" sbotta
di colpo quasi urlando,fortunatamente il prof deve ancora arrivare..
Lo guardo con aria innocente "Eddy...capiscimi..dovevo sapere se avevi
intenzione di divorarmi"
"si certo.." mi risponde lasciandosi cadere sulla sedia.
Mi duole dirlo...ma è davvero figo.
"ma ammettilo..come scusa tiene"
Si lascia scappare un sorriso "spero solo che jasper trovi il tuo odore
orribbile come lo trovo io"
"trovi il mio odore orribbile?" non è una cosa molto gentile
da dire...
"è troppo...dolce...ha uno strano retrogusto.." mi annuso un
braccio alla ricerca di questo strano odore "sa di frutta
candita,cioccolata...." grugnisco per risposta.
Lui sospira e si sistema composto sulla sedia "poi c'è una
punta...strana...amarognola.."
Mi stringo nelle spalle,non sono molto esperta di odori..
"senti chi parla..." borbotto a bassa voce per via dell'entrata del
prof "il tuo va peggiorando di giorno in giorno..."
"credi?" mi chiede perplesso aggrotando la fronte.
Figo,figo,figo -ringrazio il cielo che non possa ascoltare i miei
pensieri...potrebbe in teoria...in pratica è difficile...-
"senti...pomeriggio sono libera..." gli dico cercando di non tornare su
quest'argomento,non mi piace sentirmi dire che il mio odore
è orribbile...
"ti passo a prendere" annuisco.
Dall'inizio dell'anno questa è l'unica cosa che ci siamo
detti.
E speriamo che rimanga l'unica fino alla fine.
Qualcuno lassù si sta prendendo gioco di me.
Ora di pranzo,e come al solito io e le gemelle siamo arrivate tardi e
la prospettiva di pranzare sul pavimento inizia a farsi largo nei
nostri pensieri.
"oh...accidenti..." sbotta Roxanne occupata a controllare se ci siano
posti liberi.
Poi,il suo sguardo si blocca di colpo "in un tavolo ci sono solo tre
persone potremmo benissimo chiedere a loro di farci sedere" seguo il
suo sguardo e con mio gran orrore incrocio quello di Edward.
"oh merda" Roxanne mi molla uno schiaffo dietro la testa,ormai abituata
non mi scompongo più di tanto,soltando un "ahi" detto in
ritardo.
Sospiro.
L'idea di pranzare a terra non mi convince del tutto,perciò
contro la mia estrema volontà,calo la barriera che protegge
i nostri pensieri dall'intrusione di edward.
Eddy,invitaci al tavolo.
Lo vedo ridacchiare e fare cenno di no con la testa.
EDDY!invitaci!
scrolla di nuovo la testa.
EDWARD ANTHONY MASEN CULLEN!
Quello ridacchia ancora e mi fa cenno di venire.
Faccio un sorriso alle mie due compagne di vita e rialzo la barriera.
BWAhahahHAHAHahah...sono un genio...
Vedo la sorella lanciargli una strana occhiata,la stessa che fa a noi
quando ci sediamo.
la guardo.
lei mi guarda.
"mi ha invitata Eddy" dico indicando il fratello al mio fianco "sarebbe
stato maleducato non accettare"
Alice e la ragazza di Edward -che credo si chiami Bella- scoppiano in
una risata "Eddy?" mi fa Alice in preda ad una crisi di
ilarità..
Le annuisco "sei alice giusto?" le chiedo con un sorriso porgendole la
mano "io sono selynde"
Lei sorride e si presenta anche a roxanne e demetra.
Edward mi picchietta sulla spalla "si Eddy?" gli chiedo con voce
smielata,quello mi fulmina con lo sguardo e mi indica la ragazza.
"lei è Bella"
"si facciamo il corso di spagnolo insieme"
"davvero?" mi chiede quella,stralunata.
Le lancio un occhiataccia e lei diventa rossa dalla vergogna "questa te
la perdono,anche perchè se mi appostassi dietro casa tua con
un coltello dubito fortemente che qualcuno me la faccia passare liscia"
Edward scoppia in una risatina "mica parlavo di te" quello ha un
espressione che sembra appena caduto dalle nuvole "io mi riferivo a
l'ispettore swan...Eddy capisci,non tutto il mondo gira attorno a te"
"mi chiamerai Eddy ancora per molto?"
"fino alla tua morte" gli dico con un ghigno che lascia intendere che
sarà per sempre.
"fino alla tua no eh?"
"troppo semplice,credi davvero che quando morirò mi
farò scappare l'occasione di tormentarti come fantasma?"
Lui si fa sfuggire un sorriso e d'improvviso il tavolo si divide in due
gruppi,io e le gemelle che chiacchieriamo appasionatamente sul male che
mi possa fare il cibo della mensa e sulla mia scarsa facoltà
nel riconoscere qualcosa di cattivo da qualcosa di almeno
decente,mentre Eddy,Alice e Bella..bhè...lo so che non si
direbbe ma non sono tanto impicciona,non ho capito cosa dicessero,ero
troppo impegnata a masticare una pizza vecchia di 5 giorni...
"cosa-diavolo-ti-sei-messa?" mio padre mi fissa come se avesse visto un
fantasma...o per lo meno uno per la prima volta.
"una...minigonna..." gli rispondo intenta a infilarmi uno stivale.
Per mia sfortuna inciampo in un paio di zeppe lasciate al loro destino
e riesco miracolosamente a finire sul mio letto.
"lo so...è solo che..." d'un tratto si blocca,la sua
espresisone comincia a mutare,dal terrorizzato al preoccupato fino
all'indiavolato "devi uscire con un ragazzo?"
"papà ho da fare il progetto di storia"
"con Edward Cullen"
Mi stringo nelle spalle e lo caccio via con la scusa che mi devo
cambiare.
Guardo fisso lo specchio davanti a me,saranno almeno 10 volte che mi
provo vestiti su vestiti,per cosa poi?un progetto di storia?!
Si ok,ma c'è da contare il fattore Edward Cullen...
Accidenti,accidenti,accidenti...
Mi guardo allo specchio e vedo riflesso il sorriso di mia madre.
"mamma mi dai una mano?" le chiedo con un sorriso mentre un paio di
vestiti iniziano a fluttuare nell'aria.
me li infilo non sapendo con esattezza cosa sono.
un paio di jeans attilati,scuri e una maglia nera a maniche corte con
sotto una maniche lunghe -più leggera- a righe nere e
bianche.
La maglia a righe ha uno scollo a barca,mentre l'altra mi sta talmente
larga che mi scivola su una spalla,mi infilo un paio di all star nere e
mi specchio.
Sorrido.
Nel complesso non sto tanto male.
Raccolgo i capelli più lunghi -che di solito mi ricadono
sulle spalle come fossero exstencion- in due codini,poi mi metto un
cerchietto bianco a pois neri decorato con un fiocchetto,mentre lascio
quelli più corti,dietro la testa,al loro solito stato.
Cioè disordinati....molto disordinati.
Mi trucco,ma quell'ignobile fantasma di mia madre mi obbliga a non
mettermi il rossetto nero,me lo ridarrà stasera...speriamo...
Non mi fido tanto di un ammasso di energia ma vabbè,afferro
la tracolla nera e scendo per le scale.
Neanche il tempo di toccare l'ultimo gradino che sento la voce di mio
padre emettere un "oh,Edward Cullen" non molto amichevole.
Mi precipito alla porta Cercando di dividere mio padre da Edward
"andiamo?" gli dico varcando la porta,lui è già
alla macchina mentro io sono intrappolata dalla presa ferrea di mio
padre.
"stai attenta" mi dice in un sibilo dandomi un bacio sulla fronte.
"tanto ti ha sentito" gli dico sfuggendo alla sua presa e infilandomi
di corsa nella macchina del vampiro.
"cosa avrei dovuto sentire?" mi chiede con un sorriso non appena mio
padre è fuori dalla visuale.
"si certo come se non avessi sentito" gli rispondo sbuffando mentre
noto,con mio gran orrore,che stiamo andando verso i 150 "oh dea..."
In tutta velocità mi metto la cintura di sicurezza "Eddy
rallenta!" gli urlo quasi indicandogli la strada.
Quello ride...e accellera...
"rallenta!"
acellera.
"RALLENTA!"
accellera ancora di più.
Siamo arrivati ai 210,lui ride mentre io...
piango.
"ti prego edward rallenta!" gli dico con voce smorzata.
quello mi lancia un occhiata preoccupata e rallenta.
Sento chiaro il suo sguardo impresso su di me,so che vuole delle
spiegazioni..
"mia madre è morta in un incidente stradale"
Il tarchimetro improvvisamente inizia a segnare i 70.
Mi giro verso il finestrino mentre sento la sua voce,bassissima
"abituatici" poi,gli alberi cominciano a sfrecciare ancora
più veloci di prima...
Chiudo gli occhi...
"siamo arrivati"
apro gli occhi,apro la portiera e inizio a camminare,ancora leggermente
sconvolta dalla velocità impressionante dell'auto...
"è questa casa tua?" chiedo d'improvviso risvegliandomi dal
mio stato di trance "oh cazzo"
quello ridacchia e mi apre la porta,con un inchino mi invita ad entrare.
"eh si.." inizio guardandomi intorno "qui c'è davvero
più spazio..."
in compenso la mia casa mi ricorda lo sgabuzzino delle scope...
Mentre sono intenta a contemplare il pianoforte davanti a me,sento
degli occhi fissarmi.
"suoni?" mi chiede la voce dolcissima di quella che credo sia Esme.
scrollo la testa in segno di no "canto"
"tu dovresti essere Selynde giusto?" mi fa il dottor Carlisle
allungandomi la mano,la stringo cercando di ignorare la distanza
abissale che c'è fra la sua stretta gelida e la mia bollente.
Lui la ritrae all'istante come se si fosse bruciato,e mi sorride per
nascondere il leggero imbarazzo del gesto.
Mi presento anche ad Esme,mi ricorda mia madre per certi versi...
"ti posso offrire qualcosa?" mi chiedo con un sorriso.
io la guardo leggermente perplessa "voi avete del cibo in casa?"
cala il silenzio,non credo che sapessero che io so...
"ehm.." Sento il forte imbarazzo di Edward accanto a
me,perchè?che diavolo ho fatto? "hai detto che canti?"
"si" gli rispondo sospirando "ma dovremo pensare a storia in questo
momento"
"giusto.."
Esme e Carlisle rimangono un attimo a fissarci poi io e il mio
carissimo EDDY decidiamo di salire in camera sua per iniziare con la
ricerca su internet.
Arrivata non mi faccio sorprendere troppo dalla bellezza della sua
camera e mi siedo sul divanetto.
"niente letto?" gli chiedo osservandomi attorno.
"credi davvero che ne abbia bisogno?" mi dice con un sorriso accendendo
il computer "comunque...dovremmo pensare a storia in questo momento"
fa,ripetendo le mie stesse parole.
"si certo.." borbotto rigirandomi fra le mani un libro,salla trama
alquanto complicata "allora...su che cosa è il progetto?"
"non lo sai?"
"credevo che lo sapessi tu..."
"oh oh.."
"che vuol dire oh oh?"
"non lo so neanche io"
"grandioso..." sbuffo lasciandomi cadere sul divano "non potresti
leggere nella mente di qualcuno del nostro corso?"
il suo sguardo è già abbastanza come risposta...
"ok ci penso io" gli dico chiudendo gli occhi concentrandomi su
forks,vedo chiaramente l'energia emanata dalle due gemelle -ormai
abituata a cercarle- "egitto"
"egitto?" mi chiede leggermente perplesso.
"potremo farla su cleopatra...credo.."
"si..ok..ma perchè per forza lei?"
"Eddy,io sono femminisita convinta,credi davvero che trascurerei
Cleopatra?"
"giusto" mi fa con un sorriso mentre inizia la ricerca.
20 minuti dopo mi ritrovo in uno stato di coma profondo mezza distesa
sul divano di edward,mentre lui è impegnato a stampare
qualche foglio.
"davvero sai cantare?" è la decima volta che me lo chiede e
per la decima volta io rispondo "si" con la stessa voce che userebbe
uno zombie putrefatto...
"mi canti qualcosa?" è la decima volta che mi chiede anche
questo e per la decima volta io ripsondo "no" con la stessa
tonalità del 'si' della domanda precedente.
"se io ti suono qualcosa tu mi canti qualcosa?" oh,una domanda che non
avevo mai sentito...
"mi prenderesti in giro"
"no non lo farei..."
effetivamente... "ok,può darsi che non lo faresti..." sul
suo viso si dipinge un sorriso da far venire la tremarella a chiunque
"..ma ora c'è solo Cleopatra nei nostri pensieri"
Scoppia in una risata "Lyàn,guarda che ho finito"
che?chi?dove?quando?perchè?
ma mi sta prendendo per culo?
Mi porge dei fogli "questa è la tua parte di discorso,ti
tocca solo studiarla ok?per il resto ci penso io,non mi fido molto di
te e del tuo cervellino bacato..."
"ok..ma tu parti avvantagiato..." dico lagnandomi osservando i fogli
che mi toccherà imparare a memoria "quanti anni sono che vai
a scuola?"
"tanti" mi risponde senza guardarmi.
passiamo un paio di minuti in silenzio nel quale io cerco
disperatamente di imparare qualche frase di quella ricerca.
"allora?" mi chiede all'imrpovviso,tanto che mi lasico spaventare e i
fogli mi scappano dalle mani finendo sul pavimento,lui si lascia
sfuggire una risata.
"allora cosa?" gli chiedo irritata raccogliendo i fogli sparsi sul
pavimento.
"non avevamo un accordo?" oh oh...
"no" rispondo secca tornando alla lettura dei fogli.
"tanto so che mi canterai qualcosa" mi dice mentre il suo volto si
illumina di un sorriso stupendo,prima che possa chiedergli come possa
saperlo -o anche prima che io svenga- rinizia a parlare "Ho letto nella
mente di alice,ha visto che avresti cantato"
"io non cant.." ma prima che potessi finire la frase mi ritrovo in un
secondo già davanti al piano.
L'unica cosa che ricordo sono state le mani di Edward attorno alla mia
schiena e i suoi capelli sul viso.
accidenti..corre così veloce?
"lasciami" gli ordino notando la sua stretta ferrea attorno alle
braccia.
"ok" mi fa con un sorriso,ma sfortunatamente le mie gambe non reggono...
Le sento vacillare ma prima che la mia faccia tocchi il pavimento sento
una mano gelida che mi afferra per la maglia.
"Edward!sei proprio cattivo" è la voce di Alice...
"grazie alice" le dico con un sorriso cercando di capire se le mie
gambe riescono a sopportare il mio peso.
"di niente..." che dolce angioletto "ora canta" ritiro tutto quello che
ho detto...
"non voglio"
"anche jasper ti vorrebbe sentire sai?"
Mi guardo attorno e vedo ad una certa distanza Jasper,in tutto il suo
splendoro.
Sorrido e lo saluto con la mano "ah bhè...se lo vuole Jasper"
Alice ridacchia con me,mentre Edwrad sembra profondamente
offeso...hihihi...
"che canzone devo suonare?" mi chiede sedendosi al piano mettendo su il
broncio.
che carino!!!
Mi avvicino a lui con calma,sposto una ciocca bronzea per far si che mi
senta meglio e gli sussurro il titolo della canzone.
lui mi sorride ed annuisce.
"peccato che non abbiamo un violino.." gli sorrido mentre passo lo
sguardo sui tasti del pianoforte in attesa che lui inizi a suonare.
poi comincia.
accidenti...mi tocca...
"se tu sempre giurerai d'amarmi,come il vento della
libertà,tu prometti che non è un miraggio,che per
me ci sei soltanto tu,niente altro chiedo più..,io in te
confido,proteggermi potrai,lo so,puoi
liberarmi,difendermi,salvarmi,dimmi che mi amerai per sempre,dimmi
questo e io con te starò,splende un sole in me che non
tramonta,se tu m'ami,t'amo neint'altro chiedo
più...poichè eterna gioia per me sei
tu,t'amo,nient'altro chiedo più.."
Il Fantasma dell'opera,nient'altro chiedo più...
"ma sei bravissima.." mi fa Jasper dall'altro lato della sala,io
arrossisco come un idiota.
"grazie ho studiato lirica per anni"
"wow..lirica..." fa Alice con un grosso sorriso stampato sul volto "hai
una voce formidabile"
"e a me?niente complimenti?" guardo Edward e gli sorrido.
"eddy....sei stato bravo"
Si stringe nelle spalle e si alza dal seggiolino.
Improvvisamente,lo spostamento d'aria creato dal suo movimento mi
invade in pieno,il suo odore che di solito è sempre stato
divino,mi scende giù nella gola,amaro,fin troppo,talmente
schifoso che mi viene automaticamente da tossire.
"che hai?" mi chiede alice avvicinandosi,ma peggiorando la situazione.
"allontanati..." cerco di dirle arretrando di qualche passo.
Non faccio attenzione e finisco inetabilmente addosso ad un vaso
-dall'aria antico e costoso- facendolo sfracellare in mille pezzi,un
paio dei quali mi tagliano sul polso.
La stanza si riempe di uno strano odore,credo quello del mio sangue,che
improvvisamente dal sapore di ferro che aveva sempre avuto era passato
ad uno più dolce,come diceva edward,di frutta candita.
Alzo lo sguardo e vedo Edward ed Alice con una smorfia dipinta sul
volto,come se il mio sangue per loro puzzasse quanto il loro per me.
Ma jasper..
"MERDA!" Urlo vedendomelo comparire davanti,e con una forza che non
credevo davere gli do uno spintone facendolo cadere al suolo.
Prima che potesse di nuovo saltarmi addosso,Alice lo afferra e lo porta
via,lontano.
"stai bene?" mi chiede Edward avvinandomi,facendomi venire un altro
attacco di tosse.
"credo di si.." mi aiuta ad alzarmi "solo qualche..graffio.." mannaggia
a me e alla mia boccaccia..
neanche il tempo di finire la frase e sento le gambe tremarmi,la vista
si annebbia e il corpo di edward diviene solo un contorno sfocato...
Il pavimento gelido,la voce di edward chiamare carlisle...
poi buio.
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Capitolo 4 *** Casa Uley (è questione di licantropia) ***
allora...lasciami
spiegare...
dolore...dolore...sento
dolore ovunque...ogni singola molecola del mio corpo urla AHI...
ti è capitata
una cosa...strana...
bene...ora sento anche le
voci...
non è una
cosa di cui avere paura,ma è molto importante che tu stia
calma...
sono calma,sono immobbile
su quello che credo un comodo letto,solo soletta al buio,como posso
arrabbiarmi?EH?!?!
vedi?ti stai
arrabbiando...ora calmati...
si signora voce..
devi sapere che a questo
mondo esistono creature...non umane...
so dei vampiri.
bene,questo semplifica
il mio lavoro...
ok,ma cerca di farla
veloce,non ho tempo da perdere IO...
si sei una donna
impegnata,certo...allora te lo dirò direttamente,pronta?
spara,sono pronta a
tutto,sono indistrubbile...
sei un licantropo.
fisso quello che credo sia il soffitto della mia camera,non sapendo
bene cosa dire o cosa pensare,l'unica cosa che in questo momento mi
pare possa avere un senso è:
fico.
"come stai?" mi chiede mio padre dopo quelli che credo siano sembrati
giorni.
La domanda mi fa quasi venire da ridere,sono stata distesa su questo
letto in preda ad oni sorta di dolore fisico e mentale,solo per
diventare un lupo pulcioso.
E la ciliegina sulla torta,è che non potrò mai
più arrabbiarmi,ma sopratutto,non potrò mai
più stare al cospetto del bellissimo Edward Cullen.
"una merda" gli dico trascinandomi verso la porta della cucina per poi
andare a sedermi.
"mangia qualcosa e ti sentirai meglio" infatti avverto un certo
languorino...
10 minuti dopo e mi sono fatta fuori due litri di latte,una scatola di
cereali,la pasta avanzata da ieri e quelli che credono siano stati dei
pomodori secchi vecchi di 2 anni.
"hai ragione...ora sto meglio" gli dico con un sorriso.
"bene,ora vatti a fare una doccia che sono giorni che non ti lavi"
sento un orribbile voglia di strangolare quell'uomo davanti a me.
"scusa se ero troppo ipegnata a subire atroci sofferenza eh..."
"ti perdono ora vai" sbuffò cercando di calmarmi per poi
andare a rintanarmi in bagno per una bella doccia calda.
L'acqua calda mi rilassa e per un attimo dimentico quei giorni passati
con quell'insulsa voce nella testa.
E questo mi ricorda che devo andare da Sam Uley...grandioso...
Esco fuori dal bagno avvolta nel mio accapatoio giallo pulcino
così morbidoso,ma il gelo proveniente dalle caviglie mi fa
rendere conto che:
1.o si è accorciato l'accapatoio.
2.qualcuno lassù ha accolto le mie preghiere facendomi
diventare più alta di un misero 1.58.
spero francamente che sia la numero 2.
"papà" lo chiamo dal corridoio avviandomi verso la cucina
"ti sembro più alta?" gli chiedo sperando in un si.
"vedrai come diventerai fra un pò..."
"cose da lupi?"
"cose da lupi" prendo una mela dal cesto di frutta e salgo in camera a
vestirmi.
Per mia fortuna i pantaloni che porto sono sempre troppo
lunghi,talmente tanto che anche ora che sono cresciuta di 5 centimetri
-credo- avanza parecchia stoffa.
Me ne infilo un paio qualsiasi e una maglia a maniche corte,sento
caldo,cosa alquanto strana vista la tempesta fuori...
Scendo di nuovo le scale,e stranamente non inciampo come al solito,mi
sento più...agile?
Mi fa fatica anche solo pensarla queste parola,tanto è
distante da me...
"devi andare da Sam Uley" comincia mio padre per il corridoio mentre si
trasferisce davanti alla tivu armato di patatine e birra,una sola
spiegazione:partita di calcio.
"lo so lo so..." guardo l'orologio attaccato sopra la porta della
cucina,le 6 e mezza "potrei anche fare un salto ora"
"ricordati di prendere le chiavi,non ho intenzione di alzare il mio
fondoschiena da questa sedia per i prossimi 90 minuti" che razza di
padre ho?
Rifaccio per l'ennesima volta le scale e vado a scegliere qualche
vestito più carino.
Un paio di jeans attilati scuri e una dolcevita nera senza maniche,con
sopra una croce bianca,mi infilo un paio di manicotti di lana neri,e
prendo una sciarpa multi-color,me la lego al collo e afferro una
tracolla di 'the nightmare before christmas' con sopra la facciona di
jack skeletron che mi sorride,ci infilo dentro le chiavi e sono pronta.
Mentre scendo le scale vedo mio padre salire.
"non avevi detto che non avevi intenzione di alzare il tuo fondoschiena
da quella sedia per i prossimi 90 minuti?" gli chiedo con un ghigno
dipinto sul volto.
lui mi guarda storto "devo andare in bagno..." scendo un paio di
scalini quando mi blocco sentendolo di nuovo parlare "non hai
freddo?forse dovresti prendere un giubbotto.."
mi stringo nelle spalle "prenderò un cappello" lui fa
spallucce e se ne va.
Mi infilo le converse alte nere col pelo beige,il cappello a trama
scozzese di 'emily the strange' e me ne vado da casa.
Piove a dirotto,ma non sento freddo,anzi...è
incredibile...è una favola!!!
Entro nella jeep e guardo fisso davanti a me.
eppure sono certa di essermi scordata qualcosa...
ah certo..
dove diavolo abita sam uley?!?!
Dopo avermi fatto spiegare la locazione di Sam e dopo una ventina
minuti di macchina,causa pessimo senso di orientamento,mi trovo davanti
ad una vietta,percorrendola si arriva davanti ad una casetta.
Busso cinque volte alla porta,rimango sotto la pioggia per un po,e
questo basta per farmi inzuppare i capelli e i vestiti,ma come al
solito non me ne importa,poi finalmente,qualcuno si degna di aprirmi.
un ragazzo,dalla pelle bronzea e i capelli corti e scuri,alto...troppo
alto...
"sei Selynde?" mi chiede squadrandomi.
"sei sam?" mi fa segno di no con la testa,quindi gli volto di spalle
con uno sbuffo "allora non sono Selynde"
"ok sei Selynde.." fa guardandomi storto "entra"
Lo seguo dentro mentre mi porta verso una cucina,seduti ad un tavolo ci
sono altri due ragazzi,con la stesse carnagione e gli stessi capelli,e
una donna con il viso sfigurato.
Non rimango molto impressionata,mio zio ha un braccio ustionato e non
è uno bello spettacolo,il ragazzo fra i due che sembra
più grande si alza e mi fa un gran sorriso.
"sei selynde giusto?" riconosco la voce,è Sam.
"sei la voce che per giorni mi ha tormentato?" gli chiedo stringendogli
la mano enorme rispetto alla mia.
"si sono io" mi indica il ragazzo seduto al tavolo "lui è
Jared" la donna "lei è emily" e quello che mi ha aperto la
porta "lui è Paul"
"ciao" dico generalmente salutando con la mano.
Sento paul sbuffare dietro le mie spalle.
"una ragazza?" chiede arricciando il naso "già immagino i
guai che creerà"
Io e ed emily abbiamo la stessa identica espressione,o almeno la sua
parte sinistra del volto "schifosi maschilisti puah.." faccio
voltandomi di colpo offesa nel profondo.
ma chi si crede di essere questo paul?eh?EH?!vuole mica fare a botte?
"Paul se credi davvero che le donne creino guai perchè non
cucini tu al posto mio?" grande emily,già mi stai simpatica.
Paul sbuffa sonoramente "sai che non parlavo di te Emily..."
"hai detto le donne...bhè..Emily non è una
donna?" gli dico squadrandolo da capo a piedi.
"no..io..ecco.." alterna parole con sbuffi e quasi si stacca le dita
dal nervoso "vado a farmi un giro" va via,si sente la porta sbattere.
Ci facciamo scappare tutti una risatina.
"non ho mai visto paul in certe circostanze.." mi fa Jared dandomi
delle sonore pacche sulla spalla "sarà bello chiamarti
sorellina"
"si certo...fratellone..." che è sta novità della
bella famigliola? "ed emily e sam chi sono?mamma e papà?"
ridacchiano,mi sa che ci ho colto in pieno,saranno mica fidanzati?
"che bello..abbiamo già tutti questi figli" fa emily con un
sorriso.
"posso allora chiamarti mammina?"
"ma certo,figliola" sospira dando un sorso ad una tazza di
thè "sarà bello avere una compagnia
femminile,porterà un po di colore in questo posto"
"colore?" Sam mi guarda da capo a piedi "emily l'hai vista come
è vestita?ti sembra che abbia qualcosa di colorato?" ehy...
"la sciarpe,Sam,la sciarpa" risponde la fidanzata alzando gli occhi al
cielo,hihihi...
"sam.." lo chiamo sedendomi sul tavolo attorcigliando una ciocca di
capelli,c'è una cosa che mi preoccupa,e non poco
"allora..mettiamo caso..che io...mi arrabbio...e mi trasformo.."
"si?" mi chiede sedendosi davanti a me.
"ecco..fra voi non ci sono problemi..siete tutti maschi..e
bhè quando vi ritrasformate...insomma...i vestiti ridotti a
brandelli..."
Sam mi guarda con un sopraciglio alzato,davvero non capisce la
situazione?
Cerco l'aiuto di emily,lei ha capito già tutto "oh...questo
è un problema..."
"io non ho capito" fa Jared con lo sguardo perso nel vuoto.
"Non ho nessuna intenzione di farmi vedere nuda da voi" avranno capito?
rimangono a fissarsi negli occhi per qualche istante.
"aveva ragione paul...ci saranno dei problemi..."
Passiamo un ora a chiaccerare del più e del meno,mangiando
muffin che finiscono ad una velocità impressionante,per non
farmeli fregare sotto il naso ho dovuto infilarmene tre alla volta in
bocca,sotto lo sguardo estereffatto/schifato di Jared,Sam ed Emily,ma
Paul ancora non si è fatto vedere.
"dove sarà finito?" chiede Emily proprio come una madre
ansiosa.
Rimango a fissare la pioggia oltre la finestra,sospiro "posso provare a
vedere...dove è..." borbotto attorcigliando una ciocca rosa.
"ah già.." mi fa Sam portando lo sguardo dei due su di me
"tuo padre mi ha detto,di quello che sai fare..."
chiudo gli occhi.
voci...
energie...
paul..
quando apro gli occhi arrossisco all'istante.
Qualcuno si sta prendendo gioco di me lassù,ora ne sono
certa!
"sta per arrivare..." mugugno cercando di levarmi dalla testa i
pensieri del tipo.
Accidenti...accidenti...accidenti...
Emily si lascia sfuggire una risata,lei è una donna,e a noi
queste cose non sfuggono,ha capito quello che ho visto..
Mi fa l'occhiolino facendomi capire che non lo dirà a
nessuno.
nessuno,e dico NESSUNO deve sapere che Paul...ha una cotta per me...
Cerco di filarmela prima che potessi incrociare Paul,ma appena mi
avicino alla Jeep me lo vedo spuntare da dietro un albero.
"vai già via?" mi chiede abbassando lo sguardo,gli lancio un
occhiata.
Sono due le cose,o si è trasformato e si è dovuto
cambiare,o si è dato un aggiustata per la mia presenza.
"si..ne sarai felice" borbotto cercando di non pensare alal cotta che
ha per me.
"ehm si.." mi stringo nelle spalle e mi precipito dentro la jeep "a
presto" mi dice alzando la mano in saluto.
Ricambio e metto in moto...
"..senti.." perchè non posso andarmene solamente e prendere
qualche farmaco cancella-memoria?
"si?" gli dico cercando un cd da quell'ammasso di custodie vuote sopra
il cruscotto.
si passa una mano fra i capelli e si sporge dal finestrino aperto "mi
spiace per prima" inizia cercando di non icnontrare il mio sguardo "non
volevo insultarti"
rimango un attimo shockata,poi gli faccio PAT-PAT sulla testa "vai
tranquillo fratellone" gli faccio l'occhiolino sapendo di creargli
ulteriori scombussoli sentimentali dentro "sei un maschio voi non
pensate prima di parlare"
Mi sorride,e finalmente parto.
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Capitolo 5 *** Jasper hale:il diavolo ha il volto d'un angelo ***
Attenzione:
questo capitolo potrebbe
contenere scene di sesso.
"cosa-diavolo-stai-facendo?" mio padre mi fissa come se avesse visto un
fantasma...o per lo meno uno per la prima volta.
...mmm...questa scena la ho già vista "apriamo troppi
capitoli con queste domande" borbottò cercando dal cassetto
dei medicinali qualcosa cancella-memoria.
"che capitoli?" mi chiede dubbioso afferrando il cestino di medicinali
e rimettendolo al suo posto immaginando chissà quali piani
autolesionisti che potrebbero vagare nella mia scatola cranica.
"quelli della storia della mia vita,andiamo una persona così
importante avrò pure una biografia,no?"
"sta scrivendo un'autobiografia?"
"ci sto pensando"
mi congedo con la speranza che tutto questo sia un brutto incubo,non
tanto la parte in cui scopro di essere un licantropo,ma più
che altro la parte in cui queste mie doti non mi permettono di navigare
nell'ignoranza assoluto..
mannaggia...
Mi rallegro guardando una di quelle strampalate puntate di scrubs che
ho scaricato sul computer.
accidenti,ma Jd è così idiota?
andiamo Selynde!credi davvero di poter scordare tutto con qualche
insulsa puntata di scrubs?!
non ho mai avuto...come posso spiegarla...la classica crisi
adolescenziale?no troppo generico...la classica crisi dal
'mi-caga-oppure-no?',il che potrebbe essere positivo,ma io credo che
sia meglio pensare che lui non ti abbia notata che sapere che gli fai
schifo...ma vabbè...c'est la vie,almeno ho saputo in
anticipo quali amicizie frequentare...
e chissà perchè sono ancora legata a quelle
gemelle bislacche...
Mi deprimo.
A tal punto che neanche il dottor Cox riesce a sollevarmi d'umore.
Ho voglia di sbattare la testa al muro...
E credo di averlo anche fatto perchè quando apro gli occhi
la parete davanti è piena di crepe,mio padre accorre
all'istante.
"Selynde!che succede?" appena vede le crepe sul muro si paralizza
"NOOOOOOO!mi tocca passare il sabato ad aggiustare quel..quel...COSO!"
"papà,voglio una crisi adolescenzale" sbuffo arrancando fino
al letto,afferro il pigiama e caccio via mio padre dalla camera.
"questa è una crisi adolescenziale" mi urla da dietro la
porta mentre mi infilo un paio di shorts celesti ed una cannottiera
nera,non ho così tanto freddo.
In effetti,papà ha ragione.
sono in crisi perchè non posso avere le classiche crisi
adolescenziali,e visto che sono un asolescente,questa è una
crisi adolescenziale!ma è fantastico!
Me ne vado al mio bagno personale rallegrandomi della faccenda,in fondo
sono anche io un adolescente con tutti i problemi che comporta
esserlo,mi strucco,mi pettino e me ne torno in camera cantanto a
squarciagola 'Cold' dei static-X,anzi le metto direttamente al computer
a tutto volume.
Tanto mio padre si chiude nella sua camera e non sente niente -ma la
cosa bizzarra è che la sveglia è l'unica cosa che
sente-,inizio ad accennare passi di danza mentre continuo a cantare...
Avere un padre sordo è davvero utile...
Faccio un giro su me stessa,la mia camera illuminata dalla luce della
luna è davvero fantastica,anche se un pò buia...
Infatti dopo neanche due secondi finisco addosso ad un armadio...
anche se...non ricordavo di avere un armadio in questo punto...
non mi sembra una cosa molto logica mettere un armadio fra la scrivania
e il letto...
...Ok...mi sa che avere un padre sordo non sia poi una cosa davvero
utile...
Non ho il coraggio di voltarmi...
Faccio un sospiro cercando di calmarmi,ma il cuore non da segno di
voler rallentare...
AVANTI SELYNDE!PORCA PUTTANA!
Di scatto senza quasi accorgermene mi volto cercando di dare un calcio
all'armadio.
E li,ho la certezza che non è un armadio.
Mi afferra la gamba sul punto del ginocchio e senza darmi il tempo di
guardarlo mi accompagna dolcemente al suolo tenendo stretta la presa
sulla gamba.
terrore,puro terrore mi scorre nelle vene.
Non riesco a reagire,non riesco ad arrabbiarmi...ad infuriarmi per
sperare in una trasformazione veloce,sono impalata,con gli occhi
sbarrati a fissare l'uomo che in quel momento è chinato
sopra di me.
La luce della luna lo inonda perfettamente illuminando la carnagione
marmorea e i capelli color miele,che in questo momento mi sfiorano il
viso delicatamente,mentre la sua mano mi preme sulla bocca.
Mi fissa dritta negli occhi il bastardo.
Il bastardo che capisco chiamarsi Jasper Hale.
Porca puttana...mi escono le lacrime...io,poi!che di solito sono sempre
la prima a fare a botte,che mi infurio per la minima cazzata,sono qui a
piangere...
Infondo anche se mi trasformerei non credo di avere speranza con lui...
"sei bellissima" mi sussurra all'orecchio.
Il suo respiro mi sfiora il collo facendomi salire dei brividi lungo la
schiena che non so se identificare di terrore o d'altro...
Mi accarezza il viso mentre con gli occhi lo prego di andarsene,di
lasciarmi in pace...
ma nulla...
sento la sua mano che si sposta,dal ginocchio alla coscia,preme un dito
contro la mia carne,non riesco bene a capire il lieve dolore che viene
dalla gamba.
cerco di sollevare la testa,nonostante il peso della sua mano mi
constringe a stare giù,non serve neanche che veda il rivolo
di sangue che esce dalla ferita che lui mi ha causato,sento l'odore di
frutta candita arrivarmi al naso,l'odore del mio sangue...
Mi sorride maliziosamente e con estrema calma,lasciando lo stesso la
sua mano sulle mie labbra,si avvicina alla goccia che lenta scivola
lungo la mia gamba,e con la punta della lingua ripercorre tutto il suo
tragitto levando ogni minima traccia di sangue.
ritorna col volto sopra il mio,sento la sua mano scivolare via dalle
mie labbra e con il dorso mi accarezza una guancia,le nostre fronti si
toccano e le nostre labbra sono distanti pochi millimetri,se uno di noi
parlasse in questo momento si toccherebbero...
"amo il tuo sangue..." lo dice lentamente enfatizzando ogni lettera per
prolungare quell'attimi in cui preme contro le mie labbra.
Poi alla fine,lo fa,china leggermente il capo da un lato e afferrandomi
dolcemente per il volto preme le sue labbra contro le mie.
Le sento socchiudersi appena e la sua lingua leccare il mio labbro
inferiore,quello che faccio mi lascia particolarmente perplessa.
Dischiudo le labbra.
Le apro quanto basta per dargli la possibbilità di affondare
nella mia bocca la sua lingua,sfiorando la mia in una carezza
sensuale...
Terrorrizata,sono terrorizzata,e allora perchè,provo questa
piacevole sensazione allo stomaco?
Sento le sue fredde dita sul bordo della mia cannottiera,la tirano
giù quanto basta per scopririmi il seno.
Quando si stacca dalle mie labbra sussulto capendo quello che avevo
appena fatto...
Davvero,mi sto concedendo ad un uomo con cui ho scambiato due parole in
tutta la mia vita?
un uomo che ama un altra?
un vampiro?
Sento le sue labbra sfiorarmi la pelle fino ai seni,le sue mani
sembrano fatte apposta per contenerli,e le sue labbra sembrano fatte
apposta per baciarli.
Un altro lieve dolore si forma sul seno sinistro,ed un altra volta la
sua lingua porta via quel dolore lasciando spazio ad una strana
sensazione...
Lo sento spingere la sua eccitazione contro di me,mente con una mano mi
stringe un seno e con la bocca succhia l'altro come se fosse un neonato.
Sento uno strano strappo,e nel buio capisco che ormai la mia
cannottiera è ridotta a brandelli.
La sua lingua disegna dei cerchi lungo tutto il mio ventre,mentre con
una mano continua a torturarmi un seno.
Una tortura che non produce altro che voglia di altro dolore e allo
stesso tempo l'orribbile senso di ribbrezzo nei miei stessi confronti.
Mi lascio sfuggire un mugolio di piacere,e non appena arriva alle sue
orecchie sento la sua bocca,sulla mia pancia,curvarsi in un sorriso.
Mi fissa,dritto negli occhi.
...sta davvero sorridendo...
"le-levati..." mugugno afferrandogli la testa cercando di levarmelo di
dosso "ti...prego..." è inutile anche solo provarci...
Ma non appena lo sento avvicinarsi all'elastico degli shorts,sono
obbligata a provarci...
"levati!porca puttana levati!" cerco di stare calma il più
possibbile per non trasformarmi nella mia stanza,ma quanto basta per
avere anche solo una possibbilità per togliermelo di dosso.
Ma non ci riesco...è inutile...
finirò col perdere la verginità con un idiota
qualunque con cui ho scambiato al massimo 2 parole...merda...
Chiudo gli occhi,non ho intenzione di incontrare ancora i suoi
occhi...finirei col lasciami andare...
I rami sbattono sulla finestra e un vento leggero mi scompiglia i
capelli...
E poi non so come o perchè sento la bocca di Jasper levarsi
dal mio ventre.
Un paio di braccia mi sollevano e mi fanno sedere sul letto.
"selynde?" non è la voce di jasper... "selynde stai bene?"
una mano mi sfiora la fronte,non è la mano di jasper "ti ha
fatto...cioè...qualcosa di troppo?"
"...Edward..." balbetto buttandomi addosso a lui stringendolo il
più possibbile,mentre scoppio in lacrime
"edward...edward...è entrato...e...oddio..."
"spero di averlo cacciato appena in tempo" annuisco appena mentre si
stacca da me,rabbrividisco per via del gelo che mi ha lasciato
addosso,simile a quello dei baci di jasper "sei ferita...stai
tranquilla...sei un licantropo si chiuderanno subito..."
Mi sorride credo,ma non lo sto guardando,in questo momento i suoi occhi
mi ricorderebbero quelli di jasper "Edward..." borbotto mentre inizio a
riprendermi "...io pensavo che jasper...avesse problemi di
autocontrollo...allora..."
"ecco,visto che il tuo sangue è orribbile per noi
vampiri...e per lui uguale...credo che si senta bene...a bere un sangue
che non gli faccia perdere il controllo..." mi fa mentre mi accarezza i
capelli dolcemente.
"ha una psicologia...perversa..." cerco di sorridere,lui ricambia e mi
fa sdraiare sul letto.
"devo parlane con tuo padre Selynde,c'è il rischio che
Jasper torni anche se..." non finisce la frase,devo cercarmela da me la
risposta...chiudo gli occhi...
"te ne vai?" sussurro a mezza voce coprendomi con il lenzuolo "per
quello che è successo con Bella al suo
compleanno?è per questo che jasper voleva delle conferme sul
suo autocontrollo?....glie lo hai detto a Bella?"
Non dice niente tranne un "vado a parlare con tuo padre" detto piano
per poi alzarsi e andarsene.
Ho paura a rimanere sola,ho paura che jasper ritorni,che si porti via
altro che la mia dignità...
E come se lo avessi chiamato sento la sua presenza sulla finistra.
"scusami Selynde..." sussurra singhiozzando "scusami di tutto...non
avrei dovuto...mi dispiace..."
Ed un tratto,tutta la rabbia che non sono riuscita a far eplodere
minuti prima,esplode ora...
"COSA VUOI CHE ME NE FACCIA DELLE TUE SCUSE?COSA CREDI CHE SIA?UNA
BAMBOLA DI PEZZA!?SENZA UN CUORE O DEI SENTIMENTI?!PERCHè
NON MUORI BASTARDO?" sento le mani tremarmi,la testa esplodermi ed ogni
mia parte del corpo irrigidirsi...
non qui,non ora...
Calo la barriera che protegge i miei pensieri dall'intrusione di edward.
Edward...aiuto...
Due secondi dopo è già qui,che urla a jasper di
andarsene e che sussarra a me di stare calma mentre mi accarezza i
capelli.
Io però non ci riesco neanche quando mio padre è
qui che mi afferra la testa fra le mani e mi urla di calmarmi.
poi lo sento.
sento la forza scorrermi nelle vene,che mi scungiura di uscire
fuori...cerco di lottare...se non lo facessi a quest'ora
chissà a che punto sarei della demolizione della mia casa...
Poi tutto quello che viene dopo succede in un attimo.
urlo.
Talmente tanto che ho paura di rompermi la mascella.
sento la bocca allargarsi i denti diventare più grossi,il
cuore pulsa talmente forte che il suo battitto mi pare quello di un
tamburo.
veloce,veloce...sempre più veloce...
un attimo,ci vuole un attimo...
Ma ci vuole un attimo anche per far si che mia madre venga in mio aiuto.
La sua dolce voce mi sussurra di tranquillizzarmi,che andrà
tutto bene...
respiro con calma,per rallentare il battito,mentre sento l'energia di
altri spiriti bloccarmi al letto,qualcuno di loro mi sgrida per la
pessima interrogazione di geografia,probabilmente mia nonna,io ci rido.
ormai il pericolo è scampato...
Note a fondo pagina:
.___. ho ancora il terrore di aver esagerato XD
insomma,jasper è uno dei miei sogni erotici quindi mi sembra
naturale che almeno un mio personaggio ci sia andata a letto,ma voglio
un infinità di bene alla piccola alice .___. insomma alla
fine non ho concluso niente XD ho solo traumatizzato ingiustamente
Sely...
Bhè,c'è di buono che dopo questo
adorerà edward XD
...Sely potrai mai perdonarmri?no?neanche se ti porto un barattolo di
nutella da 5 kg?e due?si?ok va bene XD ...paghi tu,eh?^^
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Capitolo 6 *** Rivelazioni ***
I giorni seguenti li passo a casa,troppo sconvolta anche solo per
dormire in camera da sola,mi è tornata la paura del buio,ma
cerco di affronte la faccenda con un sorriso.
Quando torno a scuola il posto accanto a me nell'ora di
storia,è vuoto.
"Lyàn che hai fatto?come mai sei mancata per così
tanto?" mi chiede Demetra durante l'ora di pranzo con un espressione
leggermente schifata per via delle tre mele che ho divorato in 65
secondi cronometrati.
Alzo le spalle,vorrei dire loro tutto.
Vorrei dirgli di non farmi più arrabbiare perchè
altrimenti sarebbe rischioso per tutti,di Jasper e di quello che mi ha
fatto,dei Cullen,e della loro dieta a base di sangue.
Tutto.
Svuotare il sacco una volta per tutte.
"sono stata male" invece mi tocca inventare un influenza intestinale,di
quelle che ti fanno vergognare anche solo a dirlo.
Ma le gemelle mi lanciano una strana occhiata,sono brava a mentire,ma
loro si accorgerebbero che ci fosse qualcosa di strano anche se uno
come il dottor Carlisle (cioè abituato a mentire) andasse da
loro e gli direbbe che nel loro cervello va tutto bene.
Sosprio,Sam mi uccidera dopo questo.
"sentite ve lo mostro...perchè se ve lo dico non mi
credereste mai..." annuiscono piano "però ecco...non
qui...è impossibile..." lancio un occhiata alla mensa
strapiena,mi mordo un labbro alla ricerca di una soluzione.
Roxanne sorride "mariniamo la scuola allora"
"mah si.." sbuffò afferrando la tracolla e una mela "non
è la prima volta e di certo non sarà l'ultima"
Ce ne andiamo dalla scuola senza preoccuparci di niente.
Mi sento così sollevata per quello che sto facendo che
saluto anche il professore che avrei dovuto avere in quell'ora.
Mi sto cacciando nei casini...
E non parlo del professore,ormai abituato al mio attegiamento.
Ma a quella voce che fra qualche minuto sarà nella mia testa
e mi dirà che se solo ci provo mi azzopperà con
le sue stesse mani.
E allora,sono certa,gli risponderò 'col cavolo'
Ma credo che mi limiterò ad alzare una barriera attorno alla
mia mente per non permettere l'intrusioni di certi lupi pulciosi...
Alla faccia tua Sam!
Prendiamo la mia macchina,visto che quella delle gemelle è
talmente rotta che spenderebbero meno soldi a comprarne un ultimo
modello che a ripararla,guido per un pò fino ad arrivare
alla foresta,ci addentriamo.
Sbuchiamo in una piccola radura circolare,qualcosa che diverebbe un
ottimo rifugio per innamorati con un pò più di
sole.
"ok Lyàn facci vedere questo gran segreto" sbuffa
d'impazienza Demetra incrociando le braccia al petto.
"ecco..sentite ragazze non spaventatevi ok?" mi passo una mano fra i
capelli cercando di trovare un pò di coraggio "voi sapete
che la magia esiste giusto?" annuiscono,ma certo,hanno per amica una
mezza veggente e la madre di quest'ultima molto probabilmente riusciva
a cambiare il tempo "ci sono cose ancora più...mettiamola
così...pesanti d'assorbire..." le guardo insicura se andare
avanti o fermarmi "ecco...esistono creature chiamate vampiri...ed altre
chiamate licantropi..." tengo lo sguardo basso,non ho il coraggio di
guardarle negli occhi,di..
"te lo avevo detto" sento la voce di Roxanne riempirsi di soddisfazione
e d'ira contemporaneamente "te lo avevo detto o no che i Cullen erano
vampiri?" alzo lo sguardo incredula di quello che sta dicendo.
"il punto è che se lo avessi detto a voce alta qualcuno ti
avrebbe preso per pazza sorellina cara..." demetra agita la massa di
capelli blu e poi mi lancia uno sguardo "non fraintendera
lyàn,sono sicura che dopo la prossima rivelazione saremo
abbastanza sconvolte...più di quanto lo siamo ora..." la
guardo perplessa "si Lyàn,siamo sconvolte...non sembra ma lo
siamo..."
Le mostro un sorriso fra il felice e lo strafottente "allora ti voglio
sconvolgere" mi levo quei pochi vestiti che ho addosso compresa
biancheria.
"Oddio lyàn,sei lesbica?" mi chiede quello gnomo petulante
con un alzata di sopraciglia.
Neanche le rispondo,mi limito a concentrarmi...
facciamo per scaletta.
Alzo la barriera per via del'intrusione dei lupi,poi scavo con la testa
affinchè trovi qualcosa che mi abbia fatto davvero
arrabbiare...qualcosa...
Due occhi dorati.
Si credo che vadino bene.
Maledetto Jasper Hale.
Appena mi trovo a pensare a quelle parole,al mio posto non
c'è più una giovane ragazza,sento tutta la
maestosità con cui potrebbe apparire un lupo così
grosso a quelle due.
Così grosso e così bello.
Mi vedo per la prima volta riflessa negli occhi scuri di quelle ragazze
davanti a me.
Candito.
é l'unico aggettivo che si potrebbe avvicinare alla
descrizione del mio manto,perchè bianco non gli da giustizia.
Mi guardo una zampa,il pelo così lungo sembra molto
soffice,tanto che Roxanne non riesce a trattenersi e mi si butta
addosso,come se fossi un peluche gigante.
"Sely sai che sei carinissima così?"
Dal mio petto esce fuori un ringhio molto simile ad una risata.
Do un occhiata a Demetra a due passi sa me.
"Potevi dircelo prima!" sbuffa distogliendo lo sguardo,i pugni stretti
ai fianchi "anche se non lo sapevi...almeno dei Cullen...potevi
dircelo...siamo o non siamo le tue migliori amiche?" scuoto la testa
per cercare di fargli capire che non potevo.
Volevo,ma non potevo...
Mi do una calmata e torno alla mia forma umana,mi reinfilo i vestiti
"Demetra,sai in che guaio mi sono cacciata per questo?"
borbottò infilandomi la maglietta nera,troppo leggera peril
mese di settembre.
Scuote ancora i capelli "fa niente,non mi interessa se ti azzopperanno
o chissà che...dovevi dircelo prima..." sbuffò,ma
quanto è testarda?
"guarda che io prima non ne sapevo niente,tranne dei cullen
intendo...per me è tutta una novità...te lo
giuro,se lo avrei saputo prima,te lo avrei detto all'istante" sembra
convincersi,mi sorride,strafottente.
"è per via della licantropia che non sei più un
metro e un tappo?" vorrei darle un cazzotto in testa,ma ci sono alte
probabilità di fracassarle il cranio.
"si" mi limito a risponderle inchiodandola con lo sguardo "nei primi
mesi raggiungiamo il massimo della crescita possibile,poi ci
blocchiamo..."
Roxanne rimane un attimo con lo sguardo vuoto."cioè...non
crescete più?"
scuoto la testa "solo se riusciamo ad ottenere una autocontrollo
talmente alto da non trasformarci più...ma nel mio caso
è..." mi blocco,la risata di Demetra è un
aggettivo più che sufficente a descrivere la cosa.
Le sorrido dolcemente ormai abituata al suo sarcasmo per poi sedermi
sull'erba bagnata "dopo questo...sono nei guai..." borbotto passandomi
una mano fra i capelli.
"s ti azzoppano voglio assistere" le lanciò un occhiata di
fuoco e Demetra sembra pietrificarsi "fai paura" mormora sedendosi
davanti a me.
Mentre Roxanne mi si siede accanto "Sely eri più carina
prima..." annuisce lentamente strappando qualche ciocca d'erba "e poi a
me piacciono i cagnolini" ridacchio,l'idea di Roxanne per 'cagnolini'
coincide perfettamente con la lista delle razze di cani 'pericolosi'.
Rimango con lo sguardo perso per qualche secondo "dovrò dire
tutto a Sam...non posso tenerglielo nascosto..." decido infine senza
rendermi conto dello strano silenzio che si è creato attorno
a me.
"Sam Uley?" sbotta d'un tratto Demetra fissandomi con occhi sbarrati
"é un licantropo anche lui?ce ne sono altri?"
Ormai il danno è fatto "Si...siamo io,Sam,Jared
e...ehm..Paul..." dico agrottando la fronte perplessa.
"come...è successo?" mormora Roxanne con lo sguardo basso.
"mio padre è quileute...i licantropi lo sono tutti...mio
padre lo è anche lui...cioè...lo sarebbe stato se
fosse entrato in contatto con vampiri,è per loro che ci
trasformiamo,serve anche un forte sentimento di rabbia..." rimango un
attimo immobile "anche se devo dire che io non ho provato nulla di
simile...forse ero troppo vicino ai vampiri..."
Lancio un occhiata alle gemelle intente a non perdere un solo dettaglio
"ci siete?" annuiscono contemporaneamente senza staccare lo sguardo dal
suolo "ah...diventiamo licantropi se perdiamo il controllo e mentre
abbiamo quella forma sentiamo a vicenda i nostri pensieri..."
"ok..." fa Demetra romepndo il silenzio "dopo che la scuola
sarà finita prenderemo la tua auto e andremo alla
riserva...e ci presenterai Sam..."
"ci tieni a vedermi azzoppare vero?" le sorrido alzandomi in piedi,le
due mi imitano.
"ci tengo a farlo personalmente,cara"
Note a fondo pagina:
pweeehhh....^-^ pensavo che mi sarebbe arrivata qualche minaccia XD
no vabbè,anche se questo forse è un minimo
spoiler,comunque lo dico (XD mannaggia alla mia boccaccia) eddy decide
di non dirlo a nessuno manco ad alice,nessuno sa niente anche
perchè alice e jasper devono condividere
l'eternità insieme,meglio non avere problemi,nah? XD
ma se ci riprova a rifarlo lo acstro io
personalmente!è_é
e poi si,per rispondere ad una domanda nelle recenzioni (non ricorod
chi me l'ha fatta sorry ma non ho voglia di andare a controllare!ahhh
maledetta pigrizia ç_ç) si è il giorno
in cui jasper quasi ammazza Bella *nodnod*
...peccato che non ha terminato .___.
XD bacini,spero che anche questo capitolo,anche se sfortunatamente
corto,vi piaccia ^^ smileee...
...Demetra mi stupisce di giorno in giorno,è molto
più sensibile di quanto pensassi O.o
|
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Capitolo 7 *** La famiglia Lyàn (questa strana cosa chiamata imprinting) ***
"COSA?!"
La voce di Sam mi arriva all'orecchie come se fosse amplificata 1000
volte nella mia scatola cranica.
"tu..tu...sei...PAZZA!FUORI DI TESTA...MA
COME...io...cioè...MAH!" alza le braccia al cielo infuriato
per il mio comportamento.
"ok Sam,prendi un bel respiro..." cerco di invogliarlo a respirare,lui
ci prova ma è ancora rosso per la rabbia "uno lento e due
veloci dai,fuu fuuu..."
"Lyàn,non deve mica partorire..." borbotta Demetra a pochi
passi da me.
"Quando Paul lo verrà a sapere...quel ragazzo è
troppo irascibile..." sbuffa Sam lasciandosi cadere sulla sedia della
cucina.
"ohh...faglielo dire da Selynde,vedrai che si addolcirà"
appena Emily finisce di parlare sento tre paia di occhi fissarmi
curiosi.
"Sely,hai un fidanzato?" gli occhi verde smeraldo di Roxanne mi
perquisiscono l'anima.
"oddio no..." rispondo imbarazzata rossa fino alla punta dei capelli
"è assolutamente improbabile che fra me e Paul ci sia
qualcosa..."
"come è assolutamente improbabile che i licantropi
esistano?" ridacchia Demetra scuotendo la chioma bluastra.
"ok...sentite...glie lo dico io...se la prende male...farò a
botte con Paul"
"e perchè dovresti fare a botte con me?" Paul,che
è appena entrato in casa insieme a Jared,mi fissa con
sguardo stralunato,perplesso dalla mia frase "e loro chi sono?" chiede
poi voltandosi di scatto verso le gemelle.
"non ti avevo sentito entrare..." mugugno avvicinandomi di qualche
passo.
Lancio uno sguardo ad Emily che ricambia con un mezzo sorriso "Paul ho
fatto un pasticcio..." dico guardandolo dal basso all'alto cercando di
assumere l'espressione più dolce possibile "non volevo che
tu ti arrabbiassi...volevo dirtelo io..." lui sembra disorientato e
credo di essere in grado di farlo addolcire un po "mi...mi è
scappato...loro due sono fra le persone più importanti della
mia vita e io..."
"glie lo hai detto?" la sua voce non è alta e piena di
rabbia come l'avevo immaginata,ma è bassa e roca,come se non
riuscisse a parlare.
"scusami scusami tanto...è solo..che...capiscimi!non
riuscirei mai a nascondere qualcosa a loro" riesco perfino a farmi
brillare gli occhi,Demetra e Roxanne rimangono immobili ai loro
posti,incapaci di credere che io stia recitando.
"ok" risponde infine balbettando,guardando altrove.
"non...sei arrabbiato?" domando avvicinandomi di qualche passo.
"non fa niente,davvero...ora scusami..." si volta e se ne va via dalla
cucina.
Sento la porta d'ingresso sbattere.
"sono brava o no?" domando con un gran sorriso verso le cinque persone
nella stanza.
"si...discreta..." mi sorride Jared che sembra capire tutta la faccenda
"povero Paul...se scropre che stavi fingendo ci rimarrà
davvero male..."
Lo guardo,non sembra minimamente scherzoso,e io mi sento un
pò in colpa "Paul è molto carino e dolce..."
ammetto infine rendendomi conto di quell'ovvietà che mi era
sfuggita in precedenza "non vorrei mai farlo stare
male...ma...preferisco avere tutti gli arti intatti..." mi sforzo di
sorridergli e lui di ricambiare.
"bhè,lui ovviamente ti vorrà chiedere di
uscire..." si intromette Emily mettendo sul tavolo della cucina un
paitto di biscotti al cioccolato "anche se non lo sembra è
molto timido...ci metterà un pò...ma te lo
chiederà..." mi lancia uno sguardo ed io lo evito
accuratamente afferrando qualche biscotto dal vassoio "tu come pensi di
rispondergli?" ecco,la domanda che volevo evitare... "non credo che sia
una semplice cotta"
"innamorarsi dopo due volte che mi ha vista non credi sia troppo
eccessivo?" sbuffo mordicchiando un biscotto.
Sam sorride "hai mai sentito parlare di Imprinting?"
"no che roba è?si mangia?"
Dopo la spiegazione di Sam non riesco a percepire nessun segno di vita
all'infuori del mio cuore,che non fa altro che battere.
"cioè...io...e Paul...ecco...perciò..." sbatto
più volte gli occhi cercando di farmi venire in mente le
parole giuste "siamo destinati?"
"Lyàn,non ti divertirai mai più!" Demetra sembra
disgustata dall'idea di passare l'eternità con l'anima
gemella,a me sembra...romantico direi...
"non che mi sia divertita molto neanche prima...chi vuole divertirsi
con una che parla con i morti?" bevo tutto d'un sorso la cioccolata
calda che Emily mi ha preparato per attutire la faccenda.
"ma il punto è che paul ha avuto l'imprinting con te...ma tu
non con lui..." Jared si gratta il mento,perplesso "sei tarda..."
"lascia stare Sely...prima o poi capiterà...se è
destino..." Roxanne mi cinghia le spalle cercando di proteggermi dagli
'insulti' di Jared.
"oh bhè,magari potrei uscirci e vedere che capita..."
mormoro giocherellando con i lunghi capelli della gothic lolita che mi
sta abbraciando.
"spero solo che tu non ci voglia uscire per pietà" guardo
Sam all'altro lato del tavolo,mi fissa serio ed io mi sento inondare
dalla vergogna.
"no certo che no" mormoro arrossendo "credo davvero che sia un bel
ragazzo...e se è destino tanto vale provarci,se non mi
piacesse non ci uscirei mai...aspetterei..."
Emily afferra un altro pacco di biscotti e lo svuota nel piattino al
centro del tavolo "aspetterai che te lo chieda lui o farai tu il primo
passo?" rimango a fissare le ciocche verdastre di Roxanne
mentre sento una strana morsa alle budella.
"Non vorrai mica fare il primo passo?!" esulta Demetra avvicinandosi
"gli uomini devono farlo!e noi donne dobbiamo farli soffrire"
"Ma che razza di gemella sei?" Roxanne si stacca da me e le va incontro
"è ovvio che lo deve fare lei!hai sentito Emily?è
TIMIDO!Selynde sarebbe davvero dolce se lo invitasse!"
"MA TU SEI PAZZA!" iniziano uno scontro di battibecchi che non riesco a
seguire.
Cosa fare?invitarlo o farmi invitare?
"non preoccuparti" mi sussurra Emily facendomi l'occhiolino
"sarà una cosa naturale,rilassati,intesi?"
Annuisco e le sorrido,credo che senza Emily questa famiglia sarebbe
disastrosa.
"oh,è uscito il sole" ci voltiamo tutti verso Jared mentre
la luce del sole per la prima volta dopo mesi ci inonda con il suo
calore.
Il paesaggio di La Push è mille volte migliore di Forks,ed
è perfetto per essere disegnato.
In questi giorni si è vista solo qualche rara nuvola ed il
professore di disegno ha pensato che sarebbe stata
un'opportunità sprecata non farci disegnare Forks sotto la
luce del sole.
Ma Forks non mi piace,ormai è diventata banale,la vista
dalla costa è molto più interessante.
"Lyàn,noi andiamo" saluto le gemelle con un gesto della mano
e le osservo allontanarsi dalla costa,per poi sparire fra la
vegetazione.
Ultimamente avevo cercato di evitare pensieri troppo complicati su
Paul,ma adesso,qui sola come un cane a guardare il sole sparire dietro
il mare,l'unica cosa che posso fare è pensare a Paul.
"ehy" mi volto,e per un secondo mi sembra di rivivere la stessa scena
di jasper,ho pensato a lui ed è arrivato "che stai facendo?"
Mi sorride,il volto per metà nascosto dalle foglie "disegno"
gli rispondo ricambiando il sorriso.
Mi sono completamente sbagliata,nulla in questa scena ha a che fare con
Jasper.
Si avvicina e sotto la luce del tramanto noto alcuni piccoli dettagli
che avevo trascurato,la sua pelle sembra quasi dorata e i suoi
occhi,che ad un primo impatto mi sono sembrati castani,variano al verde.
Questa cosa mi ha colpito molto,forse per via della mia completa
ossessione per gli occhi delle persone,mamma continuava a ripetermi che
erano lo specchio dell'anima.
I miei sono neri,che razza di anima potrei avere?
"hai gli occhi verdi" commento fissandolo concentrata sulle sue iridi
"sono davvero belli,mi sembravano castani"
"è il sole" indica il cielo e d'un tratto sembra illuminarsi
dalla gioia "mentre tu al sole sei ancora più bianca,sembri
un succhiasangue..."
Abbasso lo sguardo corrugando la fronte "non è una cosa
molto carina da dire" poi le parole mi escono da sole "se ti invitassi
a cena fuori spero proprio che tu non te ne esca con certe frasi"
"vu-vuoi...invitarmi a cena fuori?" balbetta sedendosi sulla
sabbia,accanto a me.
"domani ho una fantastica cena di famiglia,sarà davvero
terrificante" mi sforzo di sorridergli senza capire esattamente quello
che il mio cervello stia facendo "volevo portare le gemelle con me,ma
sono impegnate..." sembra intristirsi di colpo.
"mi vuoi usare come ruota di scorta" non è una domanda,e me
ne sono accorta benissimo.
"ma no ti sbagli" sospiro io tornando a fare le ombre sul disegno
"volevo invitare loro perchè se ti avrei invitato di sicuro
i miei parenti avrebbero iniziato con le solite cavolate...ma sembra
proprio che il destino voglia che ti inviti" calco bene la parola
'destino' e scoppio in una risatina.
Quando mi volto incontro i suoi occhi verdi colmi di un sentimento non
molto diverso dall'ammirazione eppure così vicino all'amore.
"vuoi aiutarmi ad uscirne viva?" gli dico chinando la testa da un lato
senza smettere di guardarlo negli occhi.
"si mangerà carne?" mi sorride felice e stranamente mi sento
così anche io.
"scherzi?mio zio praticamente è un carnivoro,quell'uomo
è un mago della griglia"
Rimaniamo a scherzare per un paio di ore,e quando mi tocca andare a
casa mi rendo conto con orribile stupore di non aver finito il disegno
per il corso,mi toccherà tornare.
Ma la cosa che davvero mi stupisce è che,per quanto sia
stata bene e felice in compagnia di Paul,non ho avuto l'imprinting.
Niente.
Nessun sentimento di completa dipendenza ed adorazione,solo l'inizio di
qualcosa.
Ma non fa niente,mi va bene così,e spero che lui sappia
aspettare...
Almeno fino a domani sera.
"Pantaloni attilati bianchi,stivaletti neri con tacco 6 a spillo,maglia
senza maniche a collo alto e coprispalle nero...wow Lyàn non
credevo che avresti mai potuto raggiungere un tale grado di carineria"
"non puoi usare la parola 'carineria' per dire che sto
bene,è tutt'altra cosa" mi lamento sistemando i capelli che
Roxanne è riuscita miracolosamente a lisciare.
Quest'ultima mi fissa,impegnata a divorare una scatola di caramelle
alla frutta "sei in grado di camminare sui tacchi?"
Lancio uno sguardo ai miei piedi,qualche tempo fa avrei risposto con un
grugnito e sarei caduta di faccia sul suolo,ma l'agilità che
si aquista con la licantropia mi ha aiutato notevolmente anche in
questi piccoli problemi femminili "ovviamente,ce lo ho nel DNA"
Le gemelle ridacchiano e dopo un ultima controllata al mio trucco
prendono le borse di scuola e se ne vanno.
"come ti sembro?" chiedo a mio padre quando scendo ad accompagnare le
due alla porta d'ingresso.
"dico solo che tu così non uscirai mai..." sbuffo
sonoramente e lui ne sembra davvero felice "oggi te la lascio passare
liscia solo perchè è una cena con
famigliari,intesi?" mi pietrifico al mio posto,mi sono scordata di
avvertire mio padre della presenza di Paul.
"ehm...veramente..." inizio a dondolarmi nervosa sui piedi mentre mio
padre mi guarda torvo.
"oh mio dio chi hai invitato?" sbuffa menre qualcuno bussa alla porta.
"Paul" ammetto mentre lo vedo avviarsi verso la porta "ma è
solo un amico del branco vai tranquillo e...OH MIO DIO PAPà
NO!" lo vedo afferrare Paul per la giacca grigio scuro che si
è messo e trascinarlo verso la cucina.
"Mettiamo in chiaro le cose,tocca mia figlia con un solo dito contro la
sua volontà e io ti taglio a fette talmente sottili che i
compagni del vostro branco ti potranno usare per farci dei
portachiavi,intesi?" Paul rimane immobbile ed in silenzio
seduto,stranamente,sull'unica sedia rotta di tutta la cucina,se non la
casa.
"io e sua figlia siamo amici,solo amici" fa riprendendosi dallo stato
di coma in cui era caduto "e se anche fossimo qualcosa di
più,non farei mai niente per farle del male..." mio padre
sembra convincersi,ma non mi lamento per la sua reazione
esagerata,capisco che sia preoccupato dopo quello che è
successo con jasper,mi piace che sia protettivo.
"tua padre ha qualche problema con i ragazzi?" mi chiede quando lo
porto in camera mia per non rischiare un altro attacco di
papà.
"no è solo che...ecco..." rimango un attimo a fissare la
parete della stanza incapace di continuare "un giorno te lo
dirò ok?" gli sorrido e noto che lui si sforza nel
ricambiare "ma parliamo d'altro!stai bene vestito così!" lo
guardo da capo a piedi,nulla di troppo elaborato,una semplice maglia
nera ed un paio di jeans scuri,ma sta davvero bene.
"bhè...messo a confronto con te mi sento davvero
orribile..." rivedo lo sguardo di completa adorazione che aveva sulla
spiaggia e io mi sento avampare,fortunatamente il suono famigliare del
campanello mi salva.
"oh,andiamo a vedere chi c'è..." mi alzo dal letto,ma mi
blocco davanti alla porta "senti i miei parenti sono un
pò...strani...sopratutto quelli da parte di mamma...e se
stasera succede qualcosa di non molto normale...ecco.." mi sorride
bloccandomi nel finire la frase.
"Selynde sono un licantropo ricordi?credi che ci sia qualcosa di
normale in questo?" mi viene incontro ancora sorridente,un sorriso che
sparisce non appena apre la porta e trova le tre sorelle di mia madre
che ci fissano con il loro solito sguardo perso.
I lunghi capelli mossi e crespi di tre sfumature diverse di castano,gli
occhi grandi e celesti,i vestiti ed i gioielli da zingare,ogni piccolo
dettaglio di queste tre zie,veggenti anche loro,mi ricorda mia madre.
"Selynde sei cresciuta davvero tanto,ma guardati il tuo spirito
è così forte...proprio come la tua mamma" mi
sorride la più piccola delle tre,Clara,mentre le altre due
si guardando attorno adocchiando qualche spirito nascosto fra le scale.
"a proposito,dove è la tua mamma?" Hanna mi guarda
curiosa,mentre Paul mi lancia uno sguardo perplesso.
"l'ultima volta era nei dintorni dello studio,provate a controllare li"
le saluto,afferro Paul per una mano e scendiamo le scale,mentre le tre
sorelle si dirigono verso il vecchio studio.
"oh,Selynde hai visto Virginia?" mi chiede un uomo dai capelli
brizzolati e dalla barba incolta.
Annuisco e gli indico le scale "Si zio,è con le altre zie a
cercare la mamma,prova lo studio"
"oh!ma perchè la cercano?tanto tua madre spunta fuori appena
ci siamo tutti" appena lo vediamo sparire verso lo studio Paul mi
blocca prima che potessi fare un solo passo.
"ma...Selynde...tua madre non è...morta?" mi guarda
perplesso ed incuriosito,io non riesco a trattenere una risata.
"parlavano del suo spirito..." gli rispondo con un sorriso "ti ho detto
che la mia famiglia non è molto normale"
"capito.." risponde concentrato sul parquet "era questo che intendevi
per strana..."
"e non hai ancora visto tutto" ridacchio mentre vado verso il
salotto,lui mi segue ancora intontito dalla faccenda.
Ci sediamo sul divano del salotto mentre mia zia paterna -una donna
nella norma- ,aiutata da suo figlio di 7 anni,inizia a disporre vari
antipasti sulla lunga tavola.
"selynde!selynde!" mio cugino Louis mi viene incontro con un enorme
tegliera di prosciutto fra le braccia "ha detto Virginia che sei un
licantropo è vero?" io e Paul ci pietrifichiamo all'istante.
"ZIA" mia zia si avvicina a noi agitando i lunghi capelli neri,si china
per dire qualcosa al figlio e lo manda via.
"uffa Selynde..." sbuffa stringendosi fra le spalle "ma ti rendi
conto?quelle tre non stanno mai zitte,avrei preferito che non lo
sapesse...o se mai l'avrebbe scoperto quando sarebbe successo a
lui...invece!"
"ma..come...l'hanno scoperto?" che stupida domanda,quelle tre sanno
sempre tutto.
"credo che è stata tua madre a dirglielo,sai quanto
era..cioè...è attaccata a loro" sbuffa di nuova
portando le mani sui fianchi "dovrò dirgli qualche
parolina,Rosa non può andare a dirlo a chi gli pare,so come
è il branco,non vuole che si sappia,mentre ora tutta la tua
famiglia lo sa e..." ma viene bloccata da una voce proveniente dal
salotto.
"Non toccarmi Nicolas!ho 114 anni ma sono ancora in grado di camminare
da sola!piuttosto dov'è?quella disgraziata diventa un
licantropo e devo venirlo a sapere dalle mie tre figlie?e io che
speravo che sarebbe diventata una bella veggente come sua madre!" la
vedo entrare nel salotto,brandendo il suo bastone da passeggio come un
arma contro chiunque osi avvicinarsi per aiutarla,i vestiti come quelli
delle nipoti,i lunghi capelli bianchi e mossi raccolti in una severa
crocchia "eccoti!sai che ti dico?ti puoi scordare la sfera di cristallo
per il tuo compleanno!ti regalo dei tarocchi" è da quando ho
5 anni che mi regala tarocchi,ne ho la casa piena.
"bisnonnina!" le vado incontro sorridendole e l'abbraccio "mi sei
mancata"
"ohh.." sbuffa anche lei abbracciandomi "tanto te l'ho già
comprata la sfera"
"si lo sapevo,me lo ha detto mamma" la sua espressione dolce muta
subito e torna ad agitare il bastone.
"ROSA,nipote degenere,mai che qualcuno ti possa confidare un segreto"
Qualche minuto dopo siamo tutti seduti attorno al tavolo,le mie tre
zie,mio zio,la mia bisnonna,la mia zia paterna con suo marito e suo
figlio e i miei due nonni paterni,e naturalmente Paul.
"avanti Selynde,ora sarai pure un licantropo,ma fai felice la tua
nonnina..." guardo la mia bisnonna leggermente perplessa.
"Andiamo albertine..." inizia mio padre ma viene prontamente interrotto.
"Signora Dìaz per te,Nicolas" ridacchio lanciando un
occhiata a mio padre ormai abituato ai modi della mia bisnonna "Nessuno
oltre alle mie figlie e nipoti ha il permesso di chiamarmi con altri nome
all'infuori di Signora Dìaz,ho scelto di preservare il
cognome di mia madre per onorare quella santa donna,migliore di ogni
singola persona in questa cittadina"
"ok,signora Dìaz,non deve fare pressione su Selynde,ha
già abbastanza problemi con la licantropia"
"oh certo!e te ne do tutta la colpa Nicolas...ma voglio lo stesso che
Selynde si ricordi che proviene da una lunga stirpe di
veggenti,necromanti e streghe,avanti nipotina,riesci a muovere gli
oggetti?"
Rimango a fissarla leggermente perplessa mentre gli sguardi di tutti i
miei parenti sono fissi su di me "ehm...veramente..."
"Lo sapevo,non ci riesci!eppure tua madre era così
capace..." lancia uno sguardo alle sue tre nipoti sedute accanto a lei
"figlia mia" fa rivolta a Clara,lei alza il volto e la fissa stralunata
con i suoi grandi occhi celesti "aiuterai tua nipote a sviluppare i
suoi poteri"
"ok Sely quando ti andrebbe bene?" mi chiede dolcemente versandosi nel
bicchiere del vino rosso.
"non fare la sciocca,una fase del suo allenamente sarà
prevedere in anticipo quando verrai"
"ehm...nonna...io...non ci riesco"
"Imparerai!" mi zittisco immediatamente e faccio cenno di si con la
testa,mai provocare la nonna,potrebbe essere fatale.
Sento Paul irrigidirsi accanto a me,gli lancio un occhiata e lo vedo
con lo sguardo chino sul suo piatto pieno di cibo.
"e tu...chi saresti?" gli chiede la mia bisnonna come se si fosse
appena accorta della sua presenza "bene!ti sei anche fidanzata e non me
lo hai detto?!perchè sono sempre l'ultima a sapere le
cose?!sono la matriarca o no?"
"ohh!ancora con questa storia della matriarca?!" esulta mia nonna
paterna mentro io e Clara ci lanciamo uno sguardo,ormai abituate a
questo teatrino "non sei l'unica donna più anziana della
famiglia!"
"Stai zitta Clementine!hai 73 anni,io ne ho 114!"
"essere decrepita non ti autorizza ad essere la padrona!"
"CLEMENTINE!"
"ALBERTINE!"
Si fissano negli occhi per qualche secondo poi tornano a mangiare
mentre la rabbia si riversa nelle forchette.
Il resto della serata passa tranquilmente,fra le risate e i
battibecchi,le porzioni non finiscono più ed a me e Paul
sembra il paradiso.
Alla fine,quando tutti hanno finito e rimane solo il momento delle
chiacchere,io e Paul ci defiliamo da casa.
"hai una bella famiglia...." mi fa seduto sull'erba del giardino di
casa mia.
io gli lancio un occhiata,ma chi vuole prendere in giro?
"no davvero" mi dice sorridendo mentre torna a guardare la luna "mi
piace è bella...strana ma bella...molto strana...."
ridacchia e passa il suo sguardo dalla luna a me "ti piace la luna?"
Rimango un attimo a pensare,mi piace la luna?certo come ogni altra
persona con un briciolo di romanticismo.
"si" rispondo dopo qualche secondo guardando il cielo "ma preferisco le
stelle,loro brillano di luce propria,la luna la prende dal sole...non
ha una sua luce,senza il sole non può brillare"
"è una bella frase" commenta dolce "io mi sento come la luna
in questi giorni"
sorrido imbarazzata "si,sospettavo che avresti detto quealcosa di
simile" sospiro e lui mi guarda perplesso "Paul tu hai
avuto...imprinting con me?"
"te lo ha detto jared?" mormora lui a detti stretti voltandosi
dall'altro lato.
"si...non ti arrabbiare con lui,intesi?" annuisce piano,controvoglia
"io,te lo devo dire,non l'ho avuto..."
"si,lo so,sarebbe tutto molto diverso se lo avessi avuto anche tu"
sospira rilassandosi tornando a guardarmi.
"però...se è destino...ecco..." lui mi
sorride,bloccandomi con una carezza.
"aspetterò,ti ho aspettata per tutta la vita,non vedo
perchè non dovrei riuscirci per qualche altro tempo..."
Annuisco sorridendo felice,mentre lui si immobilizza,con lo sguardo
fisso sul mio volto,la sua mano ancora sulla mia guancia,rimane
così per qualche secondo che mi sembra un
eternità.
"ehm...Paul..."
Lui scuote la testa e ritrae la mano "scusa,pensavo"
"a cosa?" gli chiedo chiando la testa da un lato.
Fa spallucce e mi sorride "a quando mi hai detto che ho dei bei
occhi...allora ho pensato ai tuoi"
"ah...sono neri..." gli dico arricciando il naso,cosa può
trovare di bello nei miei occhi?
"si sono neri,e sai anche che quando eravamo sulla costa,sotto la luce
del tramonto,sono più chiari e sembrano quasi rossi?comunque
di solito sono marrone scuro...o per lo meno quando ti ho vista a casa
di Sam,non neri,solo quando è tutto buio,come ora,sono
neri,e francamente mi piacciono di più,perchè
quello che guardi si riflette perfettamente,credo che siano molto
più belli dei miei"
Rimango un attimo stordita dal suo breve discorso sui miei occhi,io che
ho sempre pensato di avere gli occhi neri ora scopro che hanno
così tante variabili di colore?
"io li preferisco chiari" commento facendo spallucce "mia madre li
aveva chiari..."
"e io li preferisco scuri" risponde a tono lui alzandosi dal prato,mi
allunga una mano,che io uso per alzarmi,sorridendo dolcemente "la donna
della mia vita li ha scuri"
noticine a fondo pagina:
eheh,non mi aspettavo così tanti commentini
ç_ç sigh sono commossa,sely sei commossa pure
tu?ç_ç piangiamo insieme...
io e sely vi ringraziamo tutti-tutti e vi manderemo dei biscottini
fatti a mano ^^
eheh,ma parliamo del capitolo!
finalmente si è scoperto cosa prova paul per sely -^^- spero
solo che la meyer segua il mio piano strategico e nel prossimo libro
pubblichi l'imprinting di Paul,bwahahahahah...e tutto andrà
secondo i piani...bwahahahahahha...
e che dire della famiglia di sely-love-love?la lovvo troppo :3
sopratutto nonna dìaz e le tre nipoti,mmoliii...
(voglio anche io una nonna che mi regala tarocchi *ç*)
vabbè ora vado a recuperare Demetra e Roxanne,ed insieme a
Sely si va a fare i bicotti per tutti ^^
...vi prometto che sely non toccherà più di tanto
l'impasto,non mi fido molto di quello che combina XD
bacini!
ps. mi sono resa conto di aver parlato delle tre zie di Selynde come figlie della signora Dìaz,ma in realtà sono le nipoti,gomen ç_ç
|
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Capitolo 8 *** Corse ad ostacolo e progetti futuri ***
"e ti ha baciata?"
Il pezzo di panino che stavo mangiando mi va quasi di traverso.
"NO!" gli rispondo dopo esser riuscita a mandar giù il
panino "no cioè...è stato molto gentile ok,ma
è stato il primo...cioè...un primo quasi
appuntamento..."
"si Lyàn,tu sei troppo all'antica" sbuffa Demetra mangiando
una strana poltiglia che hanno spacciato per purè di patate
"se fosse stato per me,con uno così,che mi vede come una
dea..."
"tu faresti tutto con tutti" replica dolcemente la sorella spostando i
ricci verdastri dal volto.
"non sono mica una puttana" a quell'osservazione rimaniamo qualche
minuto in silenzio,ma non per deriderla,ma per il semplice fatto che
non sappiamo più che dire,ultimamente è
così,da quando hanno scoperto che sono un licantropo sembra
quasi che abbiano paura di parlare,di farmi arrabbiare credo...
"avanti,daglielo" sbotta d'un tratto Roxanne dopo essersi scambiata
numerose occhiate con la sorella.
"no,e se poi non le piace?" Demetra mi guarda di sottecchi,mordendosi
il labbro inferiore.
"tu daglielo,se se la prende distruggerà solo la mensa,che
vuoi che sia?"
"già che vuoi che sia?" le fa il verso rovistando dentro il
suo ziano blu elettrico,per poi pormi l'oggetto che ha trovato "avanti
prendilo,lo abbiamo trovato a Port Angeles"
Afferro il piccolo oggetto dalla sua mano,un portachiave.
Un portachiave a forma di lupo.
"è molto carino" dico agganciandolo ad un passante dei jeans
"davvero" sorrido alle due che lanciano un sospiro di sollievo.
"pensavo che ti saresti offesa" ammette Demetra facendo spallucce.
"oh no,mi piace molto,è azzeccato..." mi passo un mano fra i
capelli in leggero imbarazzo "anche se il mio manto è bianco
non marrone"
"vedi?lo sapevo" Roxanne lancia un occhiata fulminea alla sorella,che
ricambia nello stesso modo.
"quello bianco aveva gli occhi celesti,questo li ha neri è
più indicato" indica il portachiave agganciato ai miei
pantaloni,poi mi guarda "giusto?tua madre ripeteva sempre che gli occhi
sono lo specchio dell'anima,perciò hanno più
importanza!"
Scoppio in una risata "veramente nei licantropi il manto rispecchia la
loro anima"
"sely...tu non sei così pura..."
"oh,manco per niente"
"vi odio"
Finito di mangiare la mensa si svuota completamente ed è il
momento di percorrere i corridoi diretta verso l'inferno,ossia
educazione fisica,la materia dove io e le gemelle ci siamo incontrate.
Doppiamente infernale.
Ma dopo aver indossato la tuta ed esser stata obbligata a percorrere
una corsa ad ostacoli dai miei compagni non si levano le solite
battutacce e i ridolini anzi,fischi e complimenti,versi di stupore e
grida delle gemelle.
sto andando...così...bene?
"Lyàn,mai visto uno studente percorrere in così
poco tempo una corsa ad ostacoli!" il professore mi si avvicina con in
mano un quaderno ed un cronometro "come hai fatto a cambiare in
così poco tempo?e pensare che prima non eri neanche in grado
di tenere in mano una palla"
"ehm,è solo che..." rimango a fissarmi le mani,incapace di
dare una spiegazione logica,poi mi viene,è una cosa troppo
femminile,ma va bene "sto uscendo con un nuovo ragazzo e lui mi fa fare
molta ginnastica è così adorabile,e poi mi sento
piena di energia da quando ci vediamo!e poi è
così bellooo!uhhh!" il mio professore mi blocca prima che
potessi degenerare e se ne va,sorrido,non mi romperà
più su questa storia.
"oh Lyàn sembravi una di quelle mocciosette che hanno occhi
solo per la moda" Demetra e Roxanne mi raggiungono con in mano un
pallone da volley.
"infatti Sely hai mai pensato di recitare?"
Demetra mi lancia il pallone ed io rimango a guardarlo per qualche
secondo,tanto ormai sanno già tutto di me "io voglio fare i
musical,cantare,recitare...ma sai ballare non è mai stato il
mio forte ma ora grazie alla licantropia...sono più
agile...e magari potrei riuscirci"
"A Phoenix c'è una buona scuola di arti sceniche,anche a
Boston e una ottima a New York"
"Roxanne,stai zitta..." La sorella sbuffa sonoramente,ma lei non le
bada.
"Sely lo sappiamo che tu sei una persona molto artistica,non puoi mica
stare qui...pensi di inseguire i tuoi sogni dopo il diploma?"
La guardo non sapendo bene cosa dire,si mi piacerebbere,andare a new
york e recitare,cantare e ballare,ma non posso.
No nel modo più assoluto,come potrei lasciare tutto e tutti?
"mio padre ha già perso la mamma,non vedo perchè
dovrebbere perdere anche me..." e poi...bhè...e poi
c'è Paul...
"oddio..." sbuffa Roxanne facendo volare una ciocca verdastra dal volto
"...dovresti essere più egoista,tuo padre non ha perso tua
madre,è sempre con lui..."
"si ok,ma voi?" le chiedo cercando di evitare l'argomento 'Paul'.
Lei scuote il capo e sorride "noi vogliamo partire dopo il
diploma,vogliamo fare la scuola d'arte,io pittura e lei
architettura,non ci interessa se tu verrai,noi andiamo"
"noi mi farei mai costruire una casa da Demetra" le sorrido un
pò convinta.
"oh,neanche io,magari un pollaio,ma mai una casa..."
"ma come siete gentiiiili..." borbotta la sorella intenta ad osservare
una pallina da tennis "e poi...se davvero ti ama ti
seguirà,o ti aspetterà"
rimango a fissarla per qualche secondo,incapace di dire qualcosa di
sensato oltre:"parli di Paul?"
"no del tuo criceto Lyàn..." sbuffa sonoramente "ma quanto
puoi essere idiota?" mi lancia la pallina da tennis,ed io l'afferro al
volo,poi se ne va verso gli spogliatoi.
Lancio un occhiata all'orologio enorme appeso sopra gli spalti,mancano
10 minuti alla fine dell'ora.
E chi riesce in dieci minuti a darsi una lavata ed a cambiarsi?
Noticine a fondo pagina:
è piccino XD ma non sapevo davero dove metterlo,facciamo che
è un piccolo stacco per capire il futuro di
selynde-love-love XD
vabbè ma per farmi 'perdonare' (ma a chi credi che interessa
la tua fiction?! n.d. Tutti)
e datemi spago ...ç_ç
....comunque domani credo che posterò un cap ^^ (purtroppo
è l'ultimo che ho scritto perciò si
dovrà aspettare per il prossimo XD kissini...)
|
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Capitolo 9 *** first kiss (...questi drogati...) ***
"ferme...così...ora dite 'cipolla!"
Non riusciamo a far a meno di ridere,e per poco la torta non ci cade
dalle mani per sfracellarsi in milioni di pezzi.
"sam non dirlo mai più se non vuoi che la torta per Paul si
mangi con la faccia a terra" si lamenta Demetra con ancora le tracce
della risata sul volto.
Sam riesce a farci la foto e me la porge,la mettò nella
borsa ed aiuto emily con i muffin ai mirtilli.
"siete state davvero brave con quella torta,dall'aspetto sembra davvero
deliziosa" commenta lei mettendo la prima sfornata su un piattino.
"oh si" ridacchio aggiungendo del latte nell'impasto ad un suo segno
"avevo qualche dubbio,ma Roxanne è davvero brava e mamma ci
ha aiutate,se mettevamo troppa farina i chucchiaini ci sfuggivano dalle
mani,o magari la ciotola dell'impasto volava magicamente sulle nostre
teste e si riempiva da sola di latte..." lei mi sorride divertita e io
ricambio "è un mito mamma,se non ci fosse neanche da
fantasma non saprei come fare..."
Iniziamo a parlare del più e del meno mentre il tavolo si
riempie di talmente tanto cibo che anche a Sam sembra l'utopia,si
aspetta solo l'invitato.
"Lyàn per accoglierlo vestiti da gatta sexy,sai che bel
regalo di compleanno?" lancio uno sguardo pieno d'odio a Demetra e lei
ride di gusto.
La situazione fra me e Paul è di stallo,lui non ha il
coraggio di baciarmi e io non ho intenzione di fare il primo passo,per
via di svariate seghe mentali che ora non starò a fare
l'elenco.
é solo che se io sono l'amore della sua vita,la sua anima
gemella,perchè diavolo non mi bacia?
"io la preferirei se uscisse dalla torta con solo un tanga" commenta
Sam,e prontamente emily gli da una gomitata fra le costole.
Naturalmente causandogli al massimo del solletico...
"pensiamo a cose più importanti..." chiudo gli occhi
"l'invitato sta arrivando..."
vado alla porta e prima che potessero bussare gli apro,il volto di Paul
si illumina di un sorriso radioso e dietro di lui Jared mi mostra il
pollice in segno di vittoria.
"ciao Sely,hai della roba marrone in faccia..." mi dice prendendomi il
viso fra le mani per darmi un bacio sulla fronte.
"è cioccolata" gli dico pulendomi la guancia sinistra con la
manica del maglione.
"e che ci facevi con della cioccolata?che ingorda" ride scompigliandomi
i capelli,ma appena vede l'enorme torta di cioccolato al centro del
tavolino della cucina si ferma di scatto,rimanendo immobile per alcuni
secondi.
"Auguri Paul,buon compleanno!"
"Vai fratello ora sei più vecchio"
"Morirai prima quasi-fidanzato di Selynde"
"Demetra che catttivaaaaaaaaaaaaaa!fai tanti tanti tanti auguri al
piccolo Paul che diventa grande e il tuo pessimismo depressivo ce lo fa
stare male!"
"tanti tanti tanti auguri piccolo Paul"
"bwahahahaha...piccolo Paul...."
"uhmm...ti piace la torta?" gli dico abbracciandolo da dietro mentre
lui inizia a rilassarsi.
"ma voi siete malati" mi dice con un gran sorriso "credete davvero che
quella tortina basti per quattro licantropi affamati?"
"e chi ha detto che è per tutti...quella è solo
tua..." ridacchio sciogliendo l'abbraccio e andando ad aiutare Emily
con due crostate ai frutti di bosco.
"ma è stupenda allora" gli sorrido dall'altro lato della
sala mentre lui afferra il vassoio con la torta sopra e se lo posa
sulle ginocchia.
"ahhhhhh!non ci sperare!ne voglio un assaggio anche io!" ulula Jared
andandogli incontro munito di forchetta,mani e bocca.
"no te lo puoi scordare è mia!hai capito Jared?!MIA!" Paul
si alza in piedi tenendo ben stretta a se la torta con una mano mentre
con l'altra cerca di tenere a debita distanza l'amico.
"Paul potresti anche condividere con gli altri tuoi fratelli" li
rimprovera Emily portandosi le mani sui fianchi.
"ma...Emily...è mia...e poi c'è altro
cibo...è pieno di cibo..." mugugna Paul lasciando andare
Jared -facendogli perdere l'equilibrio per qualche secondo- per
indicare il cibo sul tavolo.
"dai Paul una fetta per ognuno..." ridacchio io portando sul tavolo una
serie di muffin appena sfornati "te ne faccio un altra..."
"sely,sai che io per te ucciderei..." mormora lui mordendosi il labbro
"ma mangerò qualcosa solo se saprò che tua madre
ti abbia dato una mano,ho paura di quello che potresti metterci
dentro..."
Divento rossa in viso,sia dalla rabbia che dall'imbarazzo "v-voi!" dico
indicando le gemelle,mentre con una mano cerco sul tavolo la
cucchiarella di legno "gli avete detto della torta al limone!"
"no,ma scherzi?io lyàn?ho la faccia di una che dice certe
cose?" ride Demetra con la faccia da finto angioletto.
"Sely,eravamo preoccupate,a volte fai certi pasticci..." mi da Roxanne
tranquilla afferrando due muffin e dandone uno alla sorella "invece
gaurda che belli i muffin di emily..."
Sorrido,sono quelli al cioccolato.
"certo,peccato che Emily ha fatto quelli al mirtillo,quelli che
mangiate li ho fatti io" si immobilizzano a fissare i muffin "speriamo
che il cianuro faccia effetto!" imito una risata malvagia e quelle due
cominciano a sputare di qua e di la pezzetti di muffin.
"non sono male" mi sorride Paul dando un morso al muffin "sei una cuoca
migliore di quanto pensassi,complimenti..."
Mi sorride e mi sento inondare di gioia,poi si avvicina senza smettere
di fissarmi con quegli occhi stupendi,mi passa una mano fra i capelli e
mi bacia sulla fronte.
Basta,sono stufa di questa situazione.
Solo baci sulla fronte,sulle guance,carezze e moine.
Paul non sai proprio con chi hai a che fare...
L'afferro per le spalle,e non mi importa se c'è un intero
gruppo di persone a fissarmi,con la mia forza da licantropo lo trascino
verso di me e finalmente lo bacio.
Lui rimane un attimo stupido ed immobile ma poi finalmente ricambia il
bacio.
Mi afferra con una mano per la vita e con l'altra stringe di
più la testa dietro la mia nuca,io cerco di stringergli le
braccia attorno al collo,ma non ci riesco e mi limito anche io a fare
più salda la presa sulle sue spalle.
Mi solleva di qualche centimetro da terra,io mi aggrappo ancora di
più a lui senza staccare le nostre labbra neanche per una
volta,quasi mi manca il respiro,lui fa un passo avanti e con molte
probabilità mi avrebbe attaccata al muro se la voce di
Demetra non ci avesse interrotti.
"ok ok,il votro primo bacio,finalmenteee....uhh....ora possiamo tornare
al cibo?qui c'è gente che ha fame" ci stacchiamo,io gli
sorrido e lui ricambia.
"scusate" dico scrollando le spalle afferrando la mano di Paul "ma
è un pesce lesso questo qui,o si muoveva lui o lo facevo
io,non c'erano altre possibilità"
"ok va bene,ne hai tutto il diritto..." mi fa Jared portandosi davanti
una crostata alle mele "...ma devi farlo proprio
qui?cioè..." sospira tagliando la crostata "io sto
mangiando..."
"e allora mangia e zitto!" gli ringhia Paul andandosi a mettere davanti
alla torta.
Lo guardo ridere e scherzare con gli altri,le mie due migliori amiche
scambiarsi battutine,il resto del branco divorare tutto il cibo in poco
più di un ora...
E se ora pensassi che questa è la mia famiglia?forse
esagererei?ma è proprio così che la
immaginavo,piena di fratelli e sorelle...
Forse una seconda famiglia...si credo che sia meglio...
Per un attimo incrocio gli occhi marroni di Paul,la luce del lampadario
li rende più chiari facendo risplendere un pò
quel verde che tanto amo,ma in un attimo quel colore che mi ha
conquistata muta in uno strano marrone,talmente chiaro da sembrare oro.
So che è tutto frutto della mia immaginazione e allora
perchè,mi chiedo,mi fa questi brutti scherzi?!
é da quando che Paul è entrato nella mia vita che
Jasper Hale non tormenta più i mei sogni,avevo smesso di
vedere quegli occhi dorati e agognavo quel bacio da Paul
perchè credevo che avesse potuto togliermi dalla bocca il
sapore di jasper.
E così è sucesso,ma solo per pochi attimi.
Ed ora mi ritrovo qui,con la testa fra e mani,lo sgaurdo vaquo e con
tutti i miei amici che mi circondano e mi chiedono se sto male.
Annuisco lentamente e sento due braccia sollevarmi da terra.
tengo gli occhi aperti per paura che ricompaia il volto di Jasper nel
buio,li alzo verso l'uomo che mi sta portando verso la camera da letto
di Sam.
"come va selynde,che hai?" mi chiede Paul facendomi stendere su un
letto.
"paul...ti puoi stendere accando a me?" gli chiedo evitando di
guardarlo negli occhi,lui obbedisce e mi abbraccia.
"Sely,mica stai cercando di sedurmi vero?" mi lascio sfuggire una
risatina "no cioè,posso stare sicuro che tu...ecco..."
Premo il volto sul suo petto e sorrido "no tranquillo non ho intenzione
di farlo sul letto di Sam..." ridacchio "mi serve un pò di
riposo,mi gira la testa...senti vai giù altrimenti jared si
spazzola via tutto il cibo..."
Lui scuote la testa e stringe di più la stretta attorno a me
"no non voglio lasciarti sola..."
"paul senti..." gli dico con un sospiro allontanandomi da lui "...io
voglio mangiare,e non ho intenzione di far divorare tutto a
jared,quindi ora vai giù,mangi,metti in salvo un pezzo di
ogni cosa e poi io scendo,intesi?" gli sorrido e sono costretta a
guardarlo negli occhi,e ancora una volta diventano dorati.
"ok Sely..." mi afferra il volto fra le mani e posa le sue labbra sulle
mie.
Poi va via.
Rimango a fissare il muro davanti a me,nell'esatto momento in cui mi
aveva baciata avevo sentito Jasper sparire dalla mia mente,ed ora che
sono qui,sola e senza qualcuno che mi ama,sento di nuovo il suo sapore
in bocca...
Paul,paul,ho bisogno di paul e di un suo bacio...ho bisogno di lui...
Perchè l'ho mandato via?perchè non sono stata
zitta e l'ho fatto rimanere qui con me?perchè devo essere
così maledettamente altruista?perchè..
"sely.." mi volto verso la porta,li Paul è immobile a
guardarmi imbarazzato.
"che ci fai li?" gli dico voltandomi dall'altro lato "vai
giù.."
"mi hano rispedito qui a calci..." si avvicina ridendo "Sam ha anche
detto che qualsiasi cosa dobbiamo fare possiamo farla basta che
facciamo piano.."
Rido anche io "Sam si fa troppo viaggi mentali..." lo sento sedersi
accanto a me "senti Paul vai giù è il tuo
compleanno..."
"e io non voglio passarlo lontanto da te..." sento le sue labbra
avvicinarsi alle mie spalle lasciando una scia di baci.
E piano piano Jasper Hale comincia a sparire..
Deglutisco piano e lui cominci a baciarmi anche sul collo "Paul
davvero...torna...ahhh!mi fai il solletico!" le sue dita iniziano a
solleticarmi sotto al collo,inizio a ridere e lui con me.
"avanti non mettere il brancio!fai un sorriso!" finisco col guardare i
suoi occhi,ma stranamente non diventano dorati.
"ok,basta solletico..." gli dico afferrandogli le mani,il mio volto
è a pochi centimetri dal suo "adesso baciami"
Mi porta le mani sulle spalle facendomi stendere sul letto,lui sopra di
me torna a baciarmi le spalle,poi il collo,ed infine le labbra.
Mi bacia con foga,quasi come se stesse aspettando da anni,si ferma solo
ogni tanto per farmi prendere aria poi ritorna a muovere le sue labbra
sulle mie.
Alla faccia di Jasper Hale,in confronto non era proprio nessuno...
Sento le sue mani afferrarmi le gambe e portasele dietro la schiena,poi
lo sento premere contro di me,i nostri corpi perfettamente aderenti.
Bhè,poi..sento anche qualcos'altro...
"oddio scusa!" mi dice staccandosi da me e mettendosi a sedere ai piedi
del letto.
Rimango immobile a fissare il muro,con i capelli scomposti e il volto
arrossato,messa in una posizione alquanto imbarazzante...
"paul..." gli dico passandomi una mano fra i capelli e andandogli
vicino,gli cingo le spalle con le braccia "guarda che è una
cosa normale..." rido sfrecando la testa contro la sua spalla.
"si Sely lo so..." sussura lui pogiando una sua mano sulla mia gamba
"ma non voglio che accade perchè altrimenti ti sembra che
voglio farlo con te,e io non voglio...cioè voglio...ma non
ora...almeno che tu non...no ma certo che non vuoi,però se
in caso..cioè...basta,sto zitto..." scoppio in una risata
divertita e lui mi lancia uno sguardo offeso.
"sai che ti dico?" gli sussurro all'orecchio facendogli posare la sua
testa sulle mie gambe "per quanto mi riguarda potresti venire anche
dentro i pantaloni..." e qui lui si copre il volto con le
mani,imbarazzato "ma io voglio continuare a baciarti..." gli levo le
mani dal volto e mi avvicino a lui col viso "finchè sam non
viene a reclamare il suo letto,intesi?" non ho neanche il tempo di
avvicinarmi ancora di più che lui mi afferra la testa ed
inizia a baciarmi.
amo baciare Paul,mi fa scordare ogni problema,adirittura quegli occhi
dorati...
Mi stacco da lui e avvicino la bocca al suo orecchio,sorrido.
"sei come una droga per me"
noticine a fondo pagina:
bwahahahah....XD
Paul è proprio un idiota u_u e sely è una maniaca
se l'avessi lasciata al suo destino lo avrebeb stuprato...che?cosa dici
sely?non mi interessa se hai 18 anni!sei mia figlia e per me avrei
sempre 6 anni ç_ç
nelle informazioni dell'autore ho messo anche il primo incontro di lei
e le gemelline *-* credo ceh sely a quei tmepi aveva uan cotta per loro
XD e come darle torto,guardatele come sono pacioccose *-*
Sely e eddy sono molto più simili di quanto penssassi...due
drogati XD
kissini!
|
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Capitolo 10 *** La voce (Il vampiro fratello) ***
Fisso lo schermo del mio computer.
Incapace di premere sul pulsante 'print'.
Andiamo selynde,per
quale sciocco motivo non riesci più ad articolare la mano?
Logico Selynde,qui,sul deskopt del pc,c'è un modulo
d'iscrizione per una qualche sottospecie di scuola...
...e allora?
questa qualche sottospecie di scuola in realtà è
una delle migliori di musical che c'è nel paese,non
è un comune corso di lirica a Forks...
...ehmm...e con
questo?sei molto brava no?
Si ok,ma stiamo trascurando un piccolo dettaglio..
E quale Selynde?
Non vedi?non riesci a leggere?eppure te sei me...e io ci
leggo..Selynde,questa scuola è lontana km e km da Forks...
Si sto leggendo,e mi
sembra che sia anche un ottima scuola d'arte,dove le gemelle vorrebbero
probabilmente andare...
Ma,Selynde!non capisci?!lontano km e km da Forks!da mio padre!
...da Paul?
Lui mi ama,lo sai,mi aspetterà...
..ne sei sicura?
che intendi dire?
la cosa non ti
insospettisce minimamente?
...cosa?
Ma come,non lo
capisci?se lui ha avuto l'imprinting,dopo tutti questi
mesi,perchè tu non lo hai ancora avuto?
...sono tarda...
oh si,su molte cose,ma
credi davvero che sia quello il motivo,e se fosse..
NO NON DIRLO!
perchè?hai
paura che Paul in realtà non abbia avuto l'imprinting con te?
Lui non lo farebbe mai!non è il tipo da raggirarmi!MAI!
come vuoi tu contessa,ma
allora cosa ti impedisce di partire dopo il diploma?tuo padre
capirebbe,lo sai..
No,rimarrebbe solo...
Ci sono i suoi amici,ci
sono i parenti,torneresti ad ogni festa,lo sai...
Ora stai zitta,non parlarmi più.
...è un
pò difficile Selynde,l'ho hai detto te,ricordi?io sono te...
Ok,torna se vuoi,ma ora no,sta venendo Clara...
A dopo.
...a dopo...
Scendo le scale di corsa,è da un pò di giorni che
questa voce ha iniziato a darmi il tormento,secondo Clara è
per vai delle mie qualità di veggente che si stanno
affinando,crede che riesca a percepire meglio le voci dei morti,ma io
sento che è qualcosa di diverso,qualcosa di più
materiale,mi sto autoconvincendo che sia quella parte di me egoista e
diffidente,ma molto probabilmente sto solo diventando pazza...
"ciao Clara" saluto mia zia con un sorriso quando apro la porta e la
trovo intenta a fissare il campanello.
Ricambia il mio sorriso ed entra in casa "brava Selynde,stai diventando
brava...credo che questa lezione possiamo pure passarla
oziando...eh?che ne dici?"
Scoppio in una risatina quando mia madre fa capolino dalle scale
salutando la sorella "e se la nonna ci scopre?"
Clara agita la mano verso la mamma e poi sbuffa sonoramente "quella
vecchia bacucca sarà troppo impegnata a spiare i
politici,come al suo solito,non farà caso a noi.."
Rido più forte e la conduco in cucina "vuoi una cioccolata
calda?"
"si grazie,qui piove sempre,come fai ad abitarci?" le sorrido prendendo
del latte dal frigo.
"mah,sai...dopo un pò ci si abitua,anche se a volte la sento
la mancanza del sole..."
"si immagino che sarebbe bello trasformarsi in licantropo e correre
fino a che non hai più respinto,con il vento fra il pelo e
il sole che ti bacia il volto..." la guardo per qualche secondo,Clara
è sicuramente la più bella delle sorelle
Dìaz (io sono la prima in famiglia che ha preso il cognome
dal padre),forse un pò per la sua aria sempre fra le
nuvole,per l'espressione dolce,o per la voce da bambina...
O semplicemente perchè è bella,punto.
Le sorrido "si mi piacerebbe,ma quando torno dalle mie cavalcate puzzo
sempre di cane bagnato"
Scoppiamo tutte a due a ridere e io metto su due tazze di latte a
bollire,ci verso dentro il cacao...molto cacao...
"Selynde,quella voce ti perseguita ancora?" mi chiede di punto in
bianca fissando il vuoto.
"si,mi mette un sacco di dubbi..." sospiro "però mi piace
come pensa,mi aiuta a chiarirmi su molti punto..."
Lei sorride "magari un morto che ti vuole bene..."
"Clara,non penso sia un morto..." arriccio le labbra e finalmente il
suo sguardo cade su di me "qualcuno della famiglia mi chiamava
contessa?"
"no..." mormora corrugando la fronte "perchè?ti chiama
contessa?"
"si è strano,nessuno mi chiama mai contessa..." ridacchio
mentre inizio a girare il cioccolato "...credo che sia una parte di me
che ho cercato di reprimere.."
"quale?" mi chiede tornando a fissare il soffitto.
"quella egoista,diffidente..." vado verso la credenza prendendo due
tazze pulite e le poso sul tavolo "ma neanche io mi chiamerei mai
contessa..."
"sarebbe un pò egocentrico..."
"già..."
rimaniamo in silenzio,lei a contemplare il vuoto ed io a girare la
cioccolata.
Quando è pronta ne verso metà nella mia tazza e
metà nella sua "clara è pronta..."
Lei mi sorride e ne beve un sorso "lo zucchero?"
"al solito posto.." le dico bevendo la mia cioccolata,senza stupirmi di
avere una zuccheriera che volteggia all'altezza del mio viso. "voglio
riuscirci anche io..."
"dai è già un buon punto che sai muovere oggetti
leggerei..." sorride e si fa versare due cucchiaini di zucchero
dall'oggetto in ceramica.
"si ma non quelli pesanti...sarebbe utile..."
"sopratutto per tuo padre" sorride sorseggiando la cioccolata "non
dovrebbe più alzarsi per prendere il telecomando"
Ci lasciamo andare in una risata poi torniamo alle nostre tazze fumanti.
Perchè tuo
padre è sfaticato?
Sbuffo sonoramente attirando l'attenzione di Clara "è
tornata la voce" le spiego passandomi una mano fra i capelli.
Certo che sono
tornato...non ho niente da fare,meglio rompere a te che commiserarsi
nel dolore,non credi contessa?
"ok" dico corrugando la fronte "è maschio ed è
triste"
non sono triste,sono
disperato..
"e sono fatti tua se sei disperato,cosa vuoi che io ti faccia?" sbuffo
facendo volare qualche ciocca di capelli dal volto.
"selynde non essere cattiva con la voce sconosciuta,se alla fine ti
sbagli ed è un fantasma sai benissimo quali rischi potresti
correre..." mi rimprovera clara con sguardo severo.
Nella mia mente passano di fretta scene di vecchi ricordi dei miei 10
anni,orribili incidenti causati dal fantasma di una lontana cugina alla
quale non volli prestare le mie barbie.
ahahah...divertente come
cosa...
"ohhh..." emetto abbassando il capo "impazzirò..."
siii,ti farò
impazzire!
Clara mi sorride dolce attorcigliando le dita sotto il mento "dovresti
capire cosa vuole piuttosto che lamentarti..."
Voglio farti impazzire...
"Vuole farmi impazzire!" le dico arricciando il naso.
"Dai Sely,non essere così cattiva,magari..." la fermo con un
gesto della mano.
"no,l'ha detto lui,vuole farmi impazzire..." le dico decisa sbattendo
il pugno sul tavolo.
La zia si lascia scappare una risatina "mi fai parlare con lui?"
mormora giocherellando con una ciocca dei capelli castani.
Annuisco.
Non decidere per me
Selynde...
"si ha detto che va bene..."
no non è vero!
"...e che ne sarà davvero lieto..."
non mettermi in bocca
parole che non ho detto!
"e allora...come si fa...?" ma non riesco a terminare la mia domanda.
Oh si,questa
è un interessante ipotesi...
"cosa...?" lancio uno sguardo a Clara,sorride e tiene lo sguardo fisso
sul tavolo.
"cos'ha risposto?" mi chiede dolcemente senza smettere di guardare le
venature del tavolo di legno.
Le lancio uno sguardo perplesso,infondo ormai non dovrei più
sorprendermi di niente "che è un interessante ipotesi...che
gli hai chiesto?"
bhè
si,c'è vicina...
"sei vicina..." borbotto trasformando lo sguardo perplesso in uno pieno
d'ira "...a cosa esattamente?" lei sorride.
No non così
giovane...
"non è così giovane..." ok,basta,o mi dicono di
che stanno parlando o perdo seriamente la pazienza...
Eddai calmati selynde...
...Va bene...
comunque...
si?
dille che ha
indovinato...
"hai indovinato zietta..." sbuffo sonoramente arrendendomi a questa
strana situazione.
Lei torna a guardarmi e sorride raggiante "che bella voce che hai nella
testa!"
é stato un piacere parlare con tua zia,rifacciamo una volta
ogni tanto che ne dici?
"Scordatelo!" borbotto prendendomi la testa fra le mani,Clara per
risposta scoppia a ridere.
Ci vediamo stasera...
Ok ci sentiamo stasera...
Selynde,dovresti dare
più attenzione ai dettagli...
...che dettagli?
Lascia stare,a dopo...
Mi stringo nella spalle e lancio uno sguardo alla donna davanti a me.
Clara se ne sta immobile a fissare il pulviscolo nell'aria.
"ehmm...clara?" le sventolo una mano davanti al viso cercando di farla
rinvenire nel mondo di noi comuni mortali.
"oh no..." esclama senza distogliere lo sguardo dal vuoto "..oh no!"
"cosa..?" le chiedo sporgendomi verso di lei "cosa?!"
"la vecchia bacucca Sely!" mi urla quasi lei con gli occhi celesti
sgranati "ci ha spiato!ci ha spiato!"
"OH NO!sa tutto!sa che poltriamo!" iniziamo ad agitarci borbottando
parole senza senso ed un sacco di 'oh no' e 'ci ammazza,stavolta ci
ammazza davvero'.
Alla fine decidiamo che è giunto il momento di
salutarci,Clara tornerà a casa dalla Vecchia e
subirà la sua ira per tutte e due,tanto del 100 % del
discorsone che le farà la nonna ne ascolterà solo
l'1 %....1,5 % se è fortunata...
Per quanto riguarda me mi sdraierò sul divano della sala
guardando tivu e aspettando mio padre...
...Divertente...
Sprofondo con la testa nel cuscino del divano mentre comincio a fare
zapping con la speranza di trovare qualcosa di decente...pazza direte
voi!
Vuoi...che ti faccia
compagnia...?
Vorrei avere una conversazione con qualcuno che io possa guardare negli
occhi...
...Paul?
Paul ha da fare,ha anche lui la sua vita...non possiamo stare sempre
insieme...
Le gemelle?
Giornata in famiglia...
chi altro conosci?
ci credi se ti dico nessuno?
si,non mi viene
difficile...
Sbuffo sonoramente stringendomi di più nella trapunta con
trama a fiorellini gialli e rosa.
...ma si può sapere chi sei?
Ci vediamo dopo Sely,tuo
padre è alla porta...
A dopo...
Il tempo di cambiare un altra volta canale che sento immediatamente la
porta aprirsi "sono tornatooooo!" mi ululua mio padre dall'ingresso.
"sono in sala..." gli urlo alzando una mano al di sopra dello schienale
del divano per farmi vedere.
"pigrona figlia mia adorataaaaaaaaa" mi sorride facendo illuminare
l'aria attorno a lui di una splendente aura luminosa "cosa vuoi per
cena figlia?"
"tutto quello che c'è in frigo,padre..." sbuffo sonoramente
mettendomi a sedere.
"mi spiace figlia,oggi..." mi sorride e mi mostra un cartone della
pizza "PIZZAAAA!"
"evviva..." borbotto andando verso la cucina.
Speriamo che sia meglio
di quella della mensa,eh?
Quell'idiota.
Non era una sola pizza,ma ne erano molte,molte,mooooooolte di
più!
Ok,va bene!sono un licantropo,quindi dovrei amare le grandi
abbuffate,giusto?
NO!
cioè si...
...MA NO!
Cioè insomma,i miei fianchi...i miei poveri fianchi!devo
rischiare di farli ingrossare ancora di più?!ma stiamo
scherzando?!
Ok,ok,magari la licantropia mi evita questi inconvenienti,ma non si
è mai troppo cauti...insomma...è PIZZA!
Uff...Selynde,fai un bel respiro,fiuuu...fiuuu...
...Ma da quando in qua mi importano certe cose?
Dai,chiudi gli occhi e torna te stessa...
Bene,cosa mi interessa?
Videogiochi?fumetti?scrubs?ok,ok...ci sono!sono qui!finalmente!
Faccio le scale lentamente,un gradino alla volta,non so neanche io a
cosa è dovuta questa spossatezza...che poi non so neanche
cosa vuol dire...
Fatto sta che salgo le scale con immensa lentezza,e immensa
sonnolenza...saranno state le quattro pizze salsiccia e cipolla e le
tre peperoni e mozzarella...chissà....
Nooo,ma cosa dici...
Ok,basta!
Ti rendi conto che dici
troppe volte 'ok'?
...ti odio.
No io non credo,in
realtà mi adori ma non vuoi ammetterlo!
l'importante è crederci!
avanti...eddai,dillo che
mi vuoi bene,dillo!
non so neanche che faccia hai!
Lo sai,fidati.
Ora non i venire a dire che ci siamo incontrati nei miei sogni eh...
eh già,la
cosa saprebbe troppo da 'la bella addormentata disney' vero?
Sisi...
Mi trascino davanti alla porta di camera mia,ma non la apro.
Rimango con la testa poggiata sul legno e sorrido.
Ok dai,ti adoro.
Ah-ah!lo sapevo!
Mi tieni compagnia,e sei sempre con me...
Oddio dai,non buttarla
sullo strappalacrime,anche se è vero che ti sono sempre
vicino,anche se non te ne sei mai accorta...
Ma dai?non ci credo...
Scoppio in una risatina,apro la porta della camera ed accendo la luce
giallastra.
Ed eccolo.
Li,immobile.
Bello come mai.
Con gli occhi dorati e i capelli ramati.
"scommettiamo?"
Stupido Edward Cullen.
"ti odio"
Borbotto a denti stretti sbattendo la porta dietro le mie spalle.
"un attimo fa hai detto che mi adori" mormora lui poggiandosi sullo
schienale del mio letto.
Giro la testa,imbarazzata "allora eri tu?" domando secca lanciandogli
un'occhiata piena d'ira.
"ma dai!" scoppia in una risata "mi sembra strano che non te ne fossi
accorta da prima!non hai sentito il mio odore?io il tuo l'ho sentito da
quando hai varcato la porta di casa..."
Rimango immobile a fissare le fessure del parquet,giusto...
E solo ora sento l'odore orribile di Edward "oddio!" mugugno di scatto
avvicinando qualche passo verso di lui "Eddy!non ho sentito il tuo
odore!il tuo schifosissimo odore pestilenziale!" monto sul letto e lo
guardo negli occhi mentre la puzza mi brucia la gola.
"eri solo distratta,stai calma..." mi sorride lui poggiandomi una mano
gelida sulla spalla.
Smetto di respirare con il naso e poggio la guancia sulla sua mano
"speriamo che tu abbia ragione,non mi va di diventare un licantropo
scarso..."
"sarai bravissima" e poi a qualcosa di davvero strano: mi afferra il
mento e mi poggia le labbra sulla fronte.
Perchè Edward Cullen si prende tutte queste
libertà con la sottoscritta?
"Eddy,amore..." gli dico con finta aria preoccupata "...non fare
così,se qualcuno ci vedesse?scoprirebbe tutto!" lui mi
sorride e mi arruffa i capelli,io gli afferro la mano "Amore mio,non
scherzare in questo modo!e se Paul lo sapesse? e se Bella...." mi
zittisco di colpo non appena lo guardo di Edward diventa
così...disperato...
Mi mordo un labbro cercando di pensare ad un argomento "come mai
contessa?" gli chiedo poi di colpo tenendo stretta la sua
mano,così fredda...
Lui mi guarda un attimo perplesso "è il titolo di una
canzone italiana..." mi risponde corrugando la fronte "quando l'ho
sentita ho pensato a te" sorride di nuovo "è una canzone
comunista,sai?"
"viva i rossi" rispondo io poggiando la sua mano sulla mia gamba.
La guardo...
é così bianca,così...perfetta...
Come lui d'altronde.
"lo so..." borbotta lui stringendo la mia mano destra nella sua.
"cosa?" gli chiedo perplessa mentre,per un attimo,mi passa in mente
l'idea che magari potrebbe...che so..leggermi nel pensiero!Buffo,eh?
Scoppia in una risata "selynde..." mormora sorridendo "la
barriera...non hai la barriera"
E poi,in un attimo,la alzo,immediatamente.
arrossisco di colpo "ok..." dico abbassando lo sguardo "in fondo
è ovvio...tu leggevi nella mia testa...e poi in quella di
Clara..." mi zittisce di colpo,qualcosa non mi quadra... "ma io...come
facevo a sentirti?"
Mi afferra per le spalle e il suo volto si illumina di
felicità "stai diventando brava Selynde!tua nonna non
potrà dirti niente!"
Ricambio il sorriso e,senza poi un motivo logico,l'abbraccio.
Il suo petto duro come una roccia sbatte contro il mio causandomi non
poco dolore,la sua pelle gelida mi fa salire i brividi lunga la schiena
e la puzza di vampiro che ha addosso mi fa salire i conati di vomito.
"non è stata un'idea poi così brillante" borbotto
allontanandomi di poco da lui.
Ma lui mi impedisce di allontanarmi ancora di
più,perchè mi afferra per la vita e mi
stringe,poggiando la testa contro la mia.
"ma no dai,togliendo la puzza sei calda e morbida..." scoppia in una
risata e a me ci vuole qualche secondo per capire quello che sta
succedendo.
"ci provi con me Eddy?" gli chiedo guardandolo negli occhi.
"no" mi risponde lui baciandomi la fronte "non lo so
perchè...è come se tu fossi un'altra sorella..."
"più che come una sorella mi tratti come un amante..." gli
dico poggiando la testa contro il suo petto,mi lascio sfuggire uno
sbadiglio.
"avanti..." ride accarezzandomi la testa "ora dormi..."
"niente bacio della buonanotte?" gli dico io scherzosa agitando i
capelli.
Lui mi guarda serio,immobile,bello come non mai.
E io non so perchè,ma sento battere il mio cuore a mille.
Mi afferra il volto e si avvicina,e più s'avvicina e
più il mio cuore accelera...
Di più,sempre di più...
E poi si ferma "ti accontento subito" mi sibila sorridendo malizioso a
due centimetri dalle mie labbra.
Rimango immobile,incapace di dire o fare qualcosa,ma fortunatamente non
c'è bisogno di fare niente perchè lui si
allontana esplodendo in una fragorosa risata.
"vedessi che faccia che hai fatto!" mi urla quasi abbracciandomi di
nuovo.
Io impallidisco.
In teoria dovrei arrossire di colpo,e invece...
Non sono arrabbiata,ne imbarazzata,ma delusa...
Delusa dal fatto che Edward non mi ha baciata,delusa dal fatto che io
mi sarei fatta baciare,delusa dal fatto che io avrei voluto che mi
baciasse!
E Paul?!
Selynde,e Paul?!
Non so perchè ma sento il respiro farsi pesante,mi guardo
attorno con la paura che qualcuno possa spuntare da dietro la porta e
accusarmi di tradimento.
E non avrebbe tutti i torti.
"Selynde..." alzo gli occhi verso Edward e rimango immobilizzata.
Mi guarda in un misto fra serio e dolcezza,la stessa dolcezza con ci si
rivolge verso una figlia,o una sorella,non un'amante...ma una sorella...
Sospiro rumorosamente e torno con la testa contro il suo petto,per un
attimo mi dimentico di respirare con la bocca e il suo odore mi manda a
fuoco le vie respiratorio.
"quando dicevi che Paul non ha avuto l'imprinting con me..." mi posa un
dito sulle labbra per farmi tacere.
"stai tranquilla Selynde...." mi sussurra passandomi una mano fra i
capelli,afferrando una delle ciocche rosa.
"ma...scherzavi...cioè...non è che..." ma neanche
stavolta riesco a parlare.
"selynde,dormi avanti,non è il momento...hai sonno"
Mi stacco da lui di scatto "lo decido io quando ho sonno!"
Lui sbuffa sonoramente e lascia cadere la testa all'indietro,sbuffando
"ne parliamo domani?"
Lo guardo con gli occhi ridotti a fessure,non ho bisogno neanche di
chiuderli per sapere cosa vuole fare "tu domani non ci sarai"
Rimane in silenzio per qualche secondo,poi mi guarda,immobile. "e chi
te lo dice?"
"non ne vuoi parlare" gli dico decisa sedendomi sulle ginocchia "e s se
dici che domani ne parleremo è sicuro che qualcosa ti
impedirà di farlo" abbassa lo sguardo e io con lui.
"perchè sei qui?"
Lui sospira,triste. "volevo vedere Bella....assicurarmi che fosse
felice,ma..." si morde il labbro e,vedendolo in
difficoltà,mi avvicino posandogli le mie mani sulle
sue,strette in grembo.
"sarei dovuto ripartire,ma ti ho vista uscire da scuola e non sono
riuscito a trattenermi..." mi sorride stringendomi le mani "volevo
assicurarmi che tu stessi bene..." sospira di nuovo chinando lo sguardo
"almeno tu..."
Annuisco tornando a coricarmi contro il suo petto "stai tranquillo io
sto benissimo..." sorrido fra me e me mentre lui mi circonda con le
braccia "e poi,fratellone,so cavarmela da sola..."
"lo so" mi sa un bacio sulla fronte e inizia a ninnarmi.
Non faccio caso a quando mi chiama 'Bella',faccio finta di non
sentire,non posso comprendere a fondo il suo dolore,ma almeno un
pò...giusto quello che basta per starmene zitta e buona la
mio posto.
E prima di addormentarmi lo sento ridacchiare e poi dire con,forse,un
sorriso:
"Quante preoccupazioni mi da questa bambina"
Noticine a fondo pagina:
Ok,chiedo venia XD
Il disegno l'ho fatto in due minuti e infatti ci sono alcuni errori.
Primo,Selynde è molto più bianca XD
Secondo,ha le mesh rosa.
Terzo,quale imbecille andrebbe a dormire senza togliersi prima il
trucco?Selynde,è ovvio...
Ora guardando il disegno mi chiedo 'perchè il letto in ferro
battuto?' lo so che non centra niente,ma sia i miei nonni che i miei
genitori lo hanno in ferro battuto...
Le pareti sono come l emie,simili...le mie invece delle venature hanno
le spugnature triangolari (XD),anche la luce giallastra della camera
è ispirata alla mia (colpa del lampadario in vetro
giallognolo XD)
scusate comunque se ho scritto in ritardo,ma non ho trovato proprio
tempo ç_ç
grazie comunque se seguite ancora,vi amo!e non capite quanto!
comunque Edward è un bastardo,non può mettere
certi dubbi alla mia pupilla ç_ç ci sta amale lei
poi...
vabbè XD sempre colpa mia,lo so,lo so,è inutile
dare la colpa a edward.
Vabbè,ora è meglio che chiudo!
un ultima nota,la frase 'quante preoccupazioni mi da questa bambina'
l'ho ripresa da Berserk la dice Luka quando sparisce la
ricciolina...che manco mi ricordo come si chiama tanto mi sta sulle
cosìdette...XD
vabbè,bacini volanti! XD
ps. ecco un altro mio sogno erotico che ci prova con
Sely,finirà che si li porterà a letto tutti!
|
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Capitolo 11 *** Casa desir ***
Il sonno accanto ad Edward è una delle esperienze
più dolorose che abbia mai fatto.
Il gelido del suo corpo ha annientato completamente il caldo del
mio,facendomi prendere un bel raffreddore.
Ho svariati dolori ed ematomi sparsi per il corpo probabilmente creati
da una possibile collisione con il braccio del vampiro.
E,come se non bastasse,il suo odore pestilenziale mi ha bruciato le vie
respiratorie creandomi un terribile mal di gola.
Ora quando parlo sento un 'rrrrrrrr' simile al rumore di una motosega.
Ah,quasi dimenticavo,ho scordato di togliermi il trucco ieri ed ora
assomiglio ad un quadro di pablo picasso.
Me ne vado in bagno sbattendo la porta,mi armo di struccante e
dischetti di cotone e provo a rimediare a questo disastro.
Finito il lavoro ritorno in camera ripensando un pò agli
ultimi avvenimenti.
Neanche due mesi fa ero una normalissima ragazza di 17 anni che
frequenta una normalissima scuola in una normalissima cittadina,per
quanto sia normale una che parla con i morti,una scuola infestata da
vampiri e una città dove nove giorni su dieci piove a
dirotto,ed ora,eccomi qui:un licantropo.
ARGH.
Come se non bastasse ho un nuovo ragazzo che mi considera una dea e un
fratello -vampiro- acquisito che si spaccia per una vocina nella mia
testa e mi fa venire un sacco di dubbi.
Ah,poi codesto vampiro fratello ha un vampiro fratello -più
un altro vampiro fratello e due vampire sorelle,più vampiro
mamma e vampiro papà- che ha tentato di violentarmi ed ora
se ne va in giro come se niente fosse,nonostante io sono ovviamente
traumatizzata e non posso staccare le labbra dal mio licantropo ragazzo
senza rivedere gli occhi di questo imbecille.
Non mi ero mai resa conto di quanto la mia vita fosse maledettamente
complicata.
Ok,facciamo un buono proposito:per il mio compleanno la mia vita deve
apparire più...rosea?mah!va bene,rosea mi piace!
Vediamo le fondamentali categorie della vita di un
adolescente:Scuola,Amore,Famiglia,Amici.
Punto uno.
La scuola.
La mia carriera scolastica non è ottima,ma non è
neanche disastrosa.
Ho tutte sufficienze e gli esami di maturità non saranno un
problema.
Ah già,gli esami di maturità...mi ero dimenticata
di questo altro minuscolo problema che fa diventare la mia vita molto
più grigia direi.
MA NON DOBBIAMO PENSARCI!
Non ho affatto voglia di sprecare la mia futura pink-life sui libri (la
renderebbe molto meno pink-life!) perciò saltiamo il punto
uno e diciamo che va bene così come è!
Punto due.
Amore.
ARGH...
Con Paul le cose vanno bene,ci vediamo spessissimo per via del branco e
lui mi ha praticamente divinizzata.
Ma ci sono dei problemi pure qua...
E se Edward avesse ragione?Insomma,lui è EDWARD!L'uomo
perfetto!
E poi,eddy legge nel pensiero...se l'avesse fatto con Paul?
Ma-porca-paletta-auguro-ad-edward-fratello-vampiro-fasullo-una-vita-di-atroci-sofferenze!
Passiamo al punto tre che altrimenti mi deprimo.
Famiglia.
Altra crisi.
Mia nonna mi vuole strega,mio padre licantropo perfetto.
Non sarò mai una strega perfetta come lo era mia madre. MAI.
E non è un eufemismo.
Comincio davvero a credere che sapesse cambiare il tempo,mio padre
devia sempre quando si finisce su quel discorso.
Insomma,che male ci sarebbe se facessi venire un pò di sole?!
E sopratutto non sarò mai neanche un licantropo perfetto.
Non mi sono accorta della presenza di Edward stanotte,non credo che sia
una cosa buona...
...Magari la trasformazione ha saltato un passaggio e ora mi trovo con
l'olfatto che avevo prima. CA-VO-LO.
é-una-probabilità...?
...naaaaaaaaaaa...
Fortunatamente c'è Clara che mi da una mano ogni tanto e
ancora mi devo chiarire la faccenda di edward.
Perchè sicuramente io NON leggo nel pensiero.
Chi vuole essere sentito
viene sentito,chi non vuol essere sentito non viene sentito,conosci
qualcuno che vorrebbe far sentire i propri pensieri,figlia mia?
Mamma,non farmi prendere questi colpi,pensavo fosse Edward...
ohhh,quel ragazzo
è così affascinante!
Mamma ti prego,potrebbe essere tuo figlio...
Amore a quasi 100 anni...
...non lo facevo così vecchio...
Un attimo,ma stavi ascoltando i miei pensieri?
Oh,si...ma non lo faccio
sempre...sta tranquilla...
ok...anzi,NO!non è ok! Cosa intendi dire con 'non lo faccio
sempre'?!Vuol dire che lo fai?!Che l'hai fatto altre volte?!COSA
SAI????DANNATA,DIMMELO!
Non molto,ma credo che
dovresti andarci piano con quel Paul,non credi?
Oh-mia-dea....mamma ho 18 anni!
Non
ancora!....ma,cara,perchè non passiamo al punto quattro?
Questa me la paghi...dannata...aspetta che tiro le quoie e vedi...!
Il punto quattro cara...
Amici.
Escludendo il branco che vedo praticamente ogni giorno rimangono le
gemelle.
E loro non le vedo da tanto (se non si conta l'orario scolastico).
Povere piccole,chissà che cosa staranno combinando ora che
io non ci sono...
Probabilmente Demetra sarà troppo impegnata a maledirmi per
preoccuparsi di che fine abbia fatto io....mmm...e Roxanne?Mi
starà sicuramente aspettando a braccia aaperte e con una
teiera fumante di biscotti sul tavolo.
Un altro punto della mia vita da migliorare.
Oggi è il 4 Ottobre,il mio compleanno è il 25
perciò ho esattamente 21 giorni da dedicare alla mia
future-pink-life!
Renderla pink!...rosea....si,si...si mi piace!Rosea.
ROOOOOOOOOOOSSSSSSSSEAAAA...bwahahahahah...
Amore,deliri?
MAMMA!ok...non devo pensarci...
Allora,direi di iniziare dal punto Quattro.
Bene!ora chiamo le gemelle e dico loro di vestirsi e di aspettarmi
sotto casa loro e...
Non puoi.
Perchè no?
Perchè
staranno a scuola.
Scuola?ma che dici?
Oggi è il 4
Ottobre,giusto?è Lunedì...
...
Tuo padre non si
è svegliato,avrei voluto farlo io,ma è
così dolce quando dorme!
...devo comprarmi una sveglia.
Aggiungilo sulla tua
lista per rendere la tua vita più rosea,che ne dici?
Si ok,ma ora perchè non torni ad essere morta...?
Liberata dall'insistente voce di mia madre nella mia scatola cranica
(traduzione:ho messo Immigrant song dei Led zeppelin al massimo e l'ho
cantata a squarciagola finchè non ha deciso di andarsene)
decido di proseguire la mattinata con un bel biccherone di latte e
cacao accompagnato da un cornetto all'albicocca pre-confezionato.
Non mi disturbo neanche ad andare in camera di mio padre a svegliarlo.
Tanto non lo farebbe.
Ci vuole una sveglia,ma visto che io con le cose che hanno bisogno di
corrente sono negata decido di aspettare che si svegli da solo e
capisca di aver saltato un giorno di lavoro.
Bwahahahah...
...
Uhm. ah. MMMM.
...Che-noia...
Sbuffo sonoramente svuotando il mio bicchierone di latte e cacao,poi
rastrello il fondo con l'aiuto di un cucchiaio. Mi piace rastrellare il
fondo.
Potrei,per esempio,rastrellare il fondo della costa di La push,pulirla
un pò....ma questo implicherebbe fatica. E io odio la fatica.
Lancio un'occhiata all'orologio appeso al muro della cucina:le 11,30.
Non-mi-ricordo-quando-finisce-la-scuola. Cavolo!
Striscio su per le scale e torno in camera mia,mi siedo davanti al
computer e aspetto che si accenda. Cioè molto tempo.
Alla fine,dopo interminabili ore,quando anche internet è
connesso lancio un grido di giubileo:"ERA ORA!"
E con mia grande sorpresa e stupore noto che ho ricevuto un e-mail. E
non da qualche sponsor.
L'indirizzo mi è del tutto nuovo,ma mi ricorda qualcosa. La
apro.
Cara stupida.
Iniziamo bene.
Siamo noi. (Demetra e
Roxanne)
Perchè non
sei venuta a scuola? noi siamo strisciate nell'aula d'informatica
e,sicure che senza di noi ti saresti annoiata ed inchiodata davanti al
computer,ti abbiamo inviato un e-mail colma d'amore e d'affetto.
Oggi ad educazione
fisica abbiamo lanciato pallonate in testa agli altri pure per te,ma
non abbiamo potuto battere i record scolastici. Stupido licantropo.
Dove è finito l'amore e l'affetto...?
Abbiamo detto ai tuoi
professori che gli alieni ti hanno rapita. Mason ci ha creduto. (voleva
chiamare la C.I.A. ma noi gli abbiamo detto che gli alieni si sarebbero
potuti indispettire e distruggergli la casa) HihiHIhiHIhi!
Guai a te se,quando
pomeriggio verremo a casa tua,non ci starai aspettando con una teglia
di biscotti. Al cioccolato.
Ora dobbiamo
andare,è arrivata la professoressa e ci sta urlando di
andarcene. (Roxanne la sta distraendo perciò,se conosco mia
sorella,posso scrivere altre due pagine...circa....ma non ne ho voglia)
Ci vediamo dopo
scuola,diremo alla mamma che andremo a casa tua.
Anzi. RITIRIAMO TUTTO.
Roxanne pensa sarebbe
meglio se tu venissi a casa nostra. Ti veniamo a prendere con la moto.
Cioè,noi
veniamo con la moto e tu ci segui con la jeep.
Baci e cazzotti.
Ps. I biscotti li
vogliamo.
Ecco. So cosa fare.
Vado alla ricerca di farina,uova,burro,zucchero e cacao e mi metto
all'opera.
Finito l'impasto dovrei,in teoria,aspettare una mezzora che si
riposi,ma non ho voglia.
La stendo e faccio delle formine grazie ad una tazza di
caffè e le inforno.
Appena il dolce odore dei miei biscotti si leva dal
forno,automaticamente,sento dei passi scendere di fretta le scale.
"cosa stai cucinando amore mioooooooooo?" mio padre fa capolino dalla
porta della cucina con un sorriso stampato in faccia.
Afferro il mattarello e glielo punto contro "non provare a
toccarli,sono per le gemelle!oggi vado a casa loro a pranzo!"
"ma-ma...." rimane immobile,con gli occhi lucidi "non puoi non farmeli
mangiare!"
"ok" sospiro,arrendendomi "appena suona il timer te ne do uno,per
vedere come sono,ma solo uno"
E appena finisco di parlare si sente un 'driiiin' alle mie spalle.
Prendo i guanti da forno e tolgo uno dei biscotti,il più
malconcio,poi lo do a mio padre. "attento che brucia"
Ma lui no mi ascolto e se lo infila in bocca "è buono"
commenta ingoiando "ma me ne dovresti far assaggiare un altro,per
vedere se sono tutti buoni"
"ora vado a lavarmi ed a vestirmi" gli dico con occhi ridotti in
fessure e i denti digrignati "meglio per te che quanto io torni ci
siano tutti,li ho numerati!Non costringermi ad usare con te la mai
forza licantroposa!"
Faccio un verso indignato e me ne vado in bagno,una doccia invece del
solito bagno,voglio essere veloce. Non mi fido dell'uomo che chiamo
padre.
Mi asciugo i capelli,ma senza voglia,e l'idea che avevo prima di
lisciarli si dissolve in una nuvola di fumo e mi ritrovo,come al
solito,a portarli disordinati.
Me ne vado in camera mia ed inizio ad esplorare fra i cassetti e gli
armadi,alla ricerca di qualcosa che io possa indossare.
Mi infilo una canottiera rossa e sopra una camicetta nera a maniche
corte,che sbottono fino sotto al seno in modo che si possa vedere la
canottiera,un paio di jeans scoloriti e un pò rotti che
infilo dentro degli anfibi lunghi fino al ginocchio.
Mi trucco,mi arrotolo la mia kefiah bianca e nera attorno al collo e
scendo le scale.
Appena varco la soglia della cucina sento una strana aurea.
Inizio a contare i biscotti e noto con orrore che ne manca uno. UNO.
"PAPà!" lui si volta verso di me,con ancora le briciole del
biscotto sulla barba.
"mi serviva qualcosa d'abbinare al caffè!" si lamenta lui
sbattendo i pugni sul tavolo.
A volte mi chiedo chi sia l'adolescente in questa casa.
Dopo innumerevoli lotte con mio padre e angoscianti crisi
adolescenziali (non mie) il campanello di casa si esibisce in un sonoro
"drrrrrrrrrrriiiiiiiiiiiiiiin drooooooooooooooooon" -si. il mio
campanello fa questo suono.- e con l'agilità di un
licantropo (ma va...?) scavalco mio padre,afferro le chiavi della
jeep,i biscotti impacchettati ed infiocchettati e mi precipito ad
aprire.
Quelle due davanti a me non le saluto neanche e mi limito ad agitare la
mano verso mio padre che,dietro le mie spalle,mi urla di rientrare a
casa prima di cena e di non parlare con gli sconosciuti.
Appena chiudo la porta di casa vengo afferrata per le braccia da quei
due mostri.
"non abbiamo i costumi per halloween!" sbuffa Demetra alla mia destra.
"vogliamo fare dolcetto o scherzetto!" continua la gemella alla mia
sinistra.
Io rimango a rifletterci un pò su. Dolcetto o scherzetto.
mmmmm....
"ok" rispondo quando le mie natiche si sono automaticamente posate sul
sedile della Jeep,come non so. "adoro halloween,non so come abbiamo
potuto dimenticarlo"
"giusto!" sorridono le due chiudendo la portiera e salendo sulla loro
moto.
Aspetto che partano e poi le seguo.
Immagino già,tre diciottenni vestite da chissachè
che vanno in giro per Forks urlando 'dolcetto o scherzetto'. Divertente.
Dieci minuti in macchina ed arriviamo davanti casa delle gemelle. Una
bellissima casetta con le pareti bianche,il tetto blu e un giardino
grosso quando casa mia.
"ahhh..." sospiro scendendo dall'auto. "ogni volta che vengo qui mi
sembra che il mondo sia più bello"
"no" risponde decisa Demetra chiudendo la portiera della mia jeep al
posto mio "è che le pareti bianche danno un senso di
luce,è questione d'inganno ottico"
Roxanne le tira un ceffone sulla testa e mette su un aria imbronciata
"DEMETRA!rovini sempre le cose più belle!Le atmosfere
più pacifisticose che ci siano!"
"non credo che pacifisticose sia una parola che esista..." commento io
ridacchiando verso la gemella dai capelli verdi che,per tutta
risposta,alza il faccino all'insù e se ne va con aria
indignata.
Adoro farla infuriare,non succede mai!
Neanche il tempo di mettere piede sul giardino di Casa Desir che
qualcosa di piccolo e meschino si aggrappa alla mia gamba.
No,non è un cane,ne un gatto,ne un ratto di fogna.
é qualcosa di più infimo.
La loro sorellina di sei anni:Andrea.
Andrea è un affarino che mi arriva a metà
coscia,con i capelli lunghi e biondi e due occhioni grigio scuro,con
una passione per i film splatter,le cose carine,i Bow bow e ME.
"tu es devenue haut!"
mi dice stringendo le sue manine al mio polso.
Lancio uno sguardo verso Demetra "sei diventata alta,ha detto..."
borbotta sbuffando andando verso la porta di casa.
"merci beaucoup"
le sorrido io prendendola in braccio.
Merci beoucoup e Bonjour sono le uniche parole in francese che il mio
piccolo cranio è riuscito ad assimilare.
Demetra e il padre,francese,hanno provato più volte a farmi
imparare qualcosa,ma l'interferenze di Roxanne e madre,giapponese,che
volevano a tutti i costi farmi immergere nella cultura nipponica,non mi
hanno permesso di assimilare NIENTE.
Mi faccio trascinare da Andrea verso la porta di casa,dove mi accoglie
il signor Desir con un entusiasta "ciao" all'americana.
Sa delle mie scarse conoscenze linguistiche perciò evita
-per la maggior parte del tempo- di lasciarsi andare il lunghi discorsi
francesi.
Mentre la madre non si prende questo disturbo "Konnichiwa Selynde-chan!"
strilla venendomi incontro fasciata in un kimono viola con decori blu.
"ehm,salve signora..." non riesco a finire che mi zittisce all'istante.
"no-no-no-no!Ti ho detto mille volte di chiamarmi Kimiko!" annuisco
meccanicamente lasciando che il signor Desir prenda il suo posto.
"se vuoi Selynde,puoi chiamarmi con il mio nome di battesimo" non penso
che ne sia molto convinto.. "Pierre"
annuisco e passo oltre,trascinata da un braccio da Roxanne e dall'altro
da Demetra.
Pierre Desir è un uomo sulla quarantina suonata,se li porta
talmente bene che a volte dimentico che è il padre di queste
due piaghe viventi.
Ha i capelli biondi e gli occhi verdi. é un fusto.
Ha un fascino irresistibile,ma ha un carattere iper-severo e l'unico
modo per farlo sciogliere è dargli due bicchieri di vino,non
lo regge.
Le uniche eccezioni per la sua severità sono le tre figlie e
la moglie adorata.
Kimiko Desir. Nome prima di essersi sposata:Kimiko Hyori.
Ha esattamente trentasei anni,ha fatto le gemelle a diciotto,ha i
capelli neri e gli occhi scuri e i classici tratti nipponici. AMA
follemente la sua cultura e non rinuncia ad un viaggio in giappone per
ammirare i ciliegi in fiore.
Adora dipingere e le figlie hanno preso la sua vena
artistica,è il completo opposto del signor Desir e credo che
sia questo che li tiene uniti. Come dice Roxanne:si completano.
Il loro padre è un ex-militare,si sono incontrati durante un
suo viaggio,si sono messi insieme e l'ha sposata in quelli che erano
stati cinque mesi poi se l'è portata via.
Che cosa romantica.
No,dico sul serio! Non ero scettica o sarcastica!
"il pranzo sarà pronto fra poco!" cinguetta la madre delle
gemelle camminando a passi svelti sul parquet scuro della casa.
Demetra mi fa un gesto con la mano e comincia a salire le scale,noi la
seguiamo.
Entrate nella camera delle gemelle mi sembra di stare in un mondo
alternativo.
Metà stanza,e dico metà perchè
è segnata con il nastro adesivo,è tempestata da
poster di gruppi metal e punk,colori unicamente appartenenti alla scala
del blu e molteplici oggetti indefiniti sparsi sul pavimento.
L'altra metà sembra l'unione di una casa da thè
giapponese alla cameretta della più zuccherosa delle
bimbe-barbie. Con toni,ovviamente,rosa.
Ripasso mentalmente le regole delle gemelle e comincio a percorrere
tutta la linea dello schotc.
Faccio molta attenzione a non calpestare le mattonelle nere o la
moquette rosa confetto,infine arrivo a quella che è una
sedia di plastica con lo schienale attaccato al muro.
Alla mia destra c'è Demetra alla mia sinistra Roxanne,come
al solito.
Mi siedo tenendo le gambe attaccate alla sedia,se dolo dovessero
sconfinare dal territorio che è mio di diritto potrei
passare dei seri guai.
Non ho mai avuto il coraggio di farlo,gli sguardi delle due bastano a
mettermi terrore. E c'è da dire che se la madre sentisse
urla e vedesse colare sangue dalla scale si farebbe una sonora risata e
poi direbbe,con aria spensierata,"queste ragazze d'oggi!"
"non credo di poter sopportare oltre tutto questo..." borbotto
lanciando uno sguardo a Demetra sdraiata sul suo morbido letto.
"Cos..?" ma prima che Dem potesse dire altro la loro sorellina si
precipita dentro la stanza violando tutte le quarantasette regole delle
gemelle.
"Selynde,sono buonibuonissimi!" strilla acuta stringendo fra le braccia
il mio sacchetto di biscotti.
E un altra volta nessuna riesce a parlare,ne Roxanne ne la gemella ne
io che ho solo intenzione di ringraziarla.
"Mi canti le canzoni della sirenetta?Al mio compleanno??"
Sgrano gli occhi,mi muoiono le parole in bocca. "ma non senti che
voce?" le dico con voce roca,dovuta al mal di gola che il signorino
Edward Cullen mi ha fatto venire.
"Ma il mio compleanno è fra qualche giorno!" boccheggia la
bestiolina facendosi tremare,a posta,il labbro inferiore. "La tua voce
sarà splenditissima per allora!E così mi canti le
canzoni della sirenetta!"
Demetra sbuffa sonoramente e si avvicina,pericolosamente,alla parte di
camera della sorella. "Te la canto io una canzone!" Strilla afferrando
per il colletto della camicia la sorellina. "INFONDO AL MAR!INFONDO AL
MAR!TU FINIRAI IN FONDO AL MAR!" comincia a cantare trascinando via
Andrea fuori dalla porta,che urla,piange e sbatte i piedi,ma non ha
speranze contro la gemella dai capelli blu.
"Potresti anche cantargli una canzone al suo compleanno..." mormora
Roxanne sfogliando rumorosamente una rivista di belle arti.
Io incrocio le gambe sulla sedia e fisso la chioma blu di Demetra che
non fa altro che ondeggiare da una parte all'altra. "Potrei" rispondo
cominciando a dondolarmi pericolosamente. "è solo che quando
canto mi viene in mente una cosa..."
"Cosa?" chiedono all'unisono le due,una sdraiata sul letto e l'altra
impegnata a tenere la sorellina fuori dalla camera.
"La scuola di musical..."
Loro spalancano gli occhi verdi e Roxanne si lascia sfuggire un urletto
stridulo. "Quello che è anche un'istuto d'arte???"
"Quello dove io e la qui presente idiota vogliamo andare?" un altro
urletto da parte di Roxanne che comincia a saltellare sul letto.
"Bhò...forse..?" Ma si,ma si....è ovvio che
è quello,no? L'aveva detto anche Edward,e
bhè....ho già detto che un essere così
perfetto è impossibile che sbagli?
Comincio a dondolare più velocemente,neanche mi interessa lo
strano cigolio che viene dalla plastica ormai consumata. "è
solo che vorrei tanto andarci,ma lasciare mio padre qui..." faccio
spallucce e finalmente cado dalla sedia.
La punta del mio naso finisce accidentalmente sulle mattonelle nere
e,anche se il resto del mio corpo è adagiato sulla moquette
rosa confetto di Roxanne,l'unica a farmi pagare questo affronto
è Demetra.
Che esegue un perfetto shooting star press.
Ovviamente non mi fa niente,ma rimango ugualmente meravigliata di
quanto sia ricca di risorse questa ragazzina.
"niente?" mi chiede sdraiata sulla mia schiena.
"No niente,però ottima capriola..." Mi alzo senza troppi
problemi,afferro la gemella per la vita e la metto a sedere sul suo
letto sfatto. Il tutto con l'ausilio di una sola mano.
"Me l'ha imparata Roxanne" Ecco,ora si che sono sconvolta.
"Roxanne tu guardi il wrestling?" le domando con gli occhi simili a due
palle da tennis.
Lei alza lo sguardo dalla rivista,con la stessa espressione di una
persona appena uscita da un coma. "Adoro quei micro costumini"
Io rimango leggermente sconvolta dalla rivelazione,ma mi riprendo
subito non appena sento la suoneria del cellulare di Demetra romperci i
timpani. E davvero qualcosa di terrificante.
"Qui parla Demetra" annuisce meccanicamente,come se stesse parlando
d'affari. "Certo,certo,arriveremo subito nel luogo da lei
proposto,certo...con molto piacere,grazie ed arrivederci" Chiude la
chiamata e comincia a fissarci.
"E allora?" le chiedo chinando il capo di lato.
"Mamma ha detto che è pronto" E con molta nonchalance si
alza e se ne va dalla stanza.
Io e Roxanne la seguiamo,ma non appena la mia gamba sbuca fuori dalla
porta Andrea le si attacca come un polpo e mi tocca trascinarla
giù dalle scale.
"Sushi,onigiri e dorayaki per dessert" cinguetta la signora Desir e io
mi lascio scappare un urletto gioioso.
L'ultima volta mi avevano servito escargot. Ho rimesso tutto sulla
tovaglia.
E Pierre non aveva tanto gradito,ma proprio per niente.
Mi siedo fra Demetra e Roxanne,al solito,la metà della
famiglia di destra mi augura buon appetito in giapponese,l'altra in
francese.
Rimango qualche minuto in silenzio,una mia risposta errata potrebbe
essere la scintilla per una faida famigliare.
"Pure a ...voi?" commento in perfetto inglese cercando di evitare
strani accenti e quant'altro.
E funziona,perchè la ciurma comincia a mangiare vorace. E
anche io,destreggiandomi a meraviglia con le bacchette di legno.
Ma manca qualcosa. Qualcosa di piccolo e infimo. Andrea.
Mi sporgo oltre il tavolo cercandola con lo sguardo. "Ma quella
bestiolina di tu sorella dove è andata a infilarsi?" domando
a Demetra,ma non fa in tempo a rispondermi che un urletto stridulo di
pur gioia annunci l'entrata di quel cosino.
Che saltella e strilla tenendo in mano quello che è un
telefono.
"mamma la ziaaaaaaa..." la madre le afferra il telefono dalle mani e il
padre l'afferra al volo,prima che potesse spostare il suo balletto
gioioso sul tavolino.
Ma,come un secondo uragano,anche la versione maxi della peste comincia
a ballettare ed urlare di gioia.
La madre delle gemelle ci volge uno dei suoi più smaglianti
sorrisi. "La zia aspetta un bambino!"
E tutta la gioia che in si scatena a quelle parole per l'arrivo di un
nuovo bebè si contrasta con l'orribile angoscia di una sola
delle persone nella stanza. La mia.
Mi porto istintivamente le mani alla pancia.
Una cosa,che probabilmente rende la mia vita nero pece in vece di
rosa,e che solo mio padre e quelli del branco sanno è il
semplice fatto che io non posso avere figli.
Prima che la storia della licantropi cominciasse in me funzionava
tutto. TUTTO.
Sapevo di tutti gli inconveniente,ed avevo già precisato a
Sam che non avrebbe potuto contare su di me una settimana al mese.
Avevo pensato ad un ritardo,all'inizio. Era già successo che
mi saltasse e,sopratutto,non avevo mai fatto troppo caso al conteggio
dei giorni.
Insomma,quando veniva veniva. Ma dopo anche il secondo mese che non ce
ne era traccia,capii tutto.
Eppure ne volevo uno così tanto.
Alzo lo sguardo verso Andrea,che balla allegra con la madre. I boccoli
biondi,le guance piene,la bocca rossa...
Io ne volevo uno. Almeno uno. Uno che fosse mio.
E adesso perchè mi bruciano gli occhi? perchè mi
sento il volto caldo e umido? Perchè non riesco a respirare
normalmente e il mio cuore non smette di battere?
Roxanne è la prima ad accorgersene. Come al solito. E non
appena mi abbraccia mi sembra stupido continuare a far finta di niente.
E le svelo,a lei ed ai famigliari,che l'unica cosa che io abbi sempre
voluto,l'unica da quando ho memoria,è l'unica che non
potrò mai avere.
Mai.
Noticine a fondo pagina:
Ok. *scoppia a piangere*
Sono tornata dall'oltremondo,più morta che viva,e vi
presento tutta la fragilità e l'istitno mterno della
Lyàn.
Mi sono messa a leggere Breankin Dawn. è ho scoperto una
cosa sconvolgendo sui licantropi.
POSSIBILI SPOILER.
Chi l'avrebbe detto che le licantrope femmine (Leah) non fanno figli?
Ci son rimasta sconvolta.
ma vabhè. Servivarà a deprimere di più
la Lyàn.
FINE.
Mi sono arrivate anche le e-mail *-* che amorini miei grzie a tutti
quelli che mi seguono. E dopo finita la cas degli spiriti ci
sarà anche il sequel *-*
baci e cazzotti.
Ps. Volevo fare un disegnino pure qui,ma ero troppo entusiasta di aver
finalmente finito il chap per mettermi a farlo XD
Pps. Ascoltatevi 'Via del campo' di de andrè. Mi sono
ispirata a quella canzone per le gemelle e la sorellina.
Ppps. La stori d'amore del soldato e la straniere è ripresa
dalla vita reale del fratello di una mia carissima amica. *-*
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