La casa degli spiriti

di GreenHair
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** A scuola ***
Capitolo 2: *** Casa Black (ovvero come bruciare dell'ottima carne) ***
Capitolo 3: *** Casa Cullen:progetti di storia e canzoni d'amore ***
Capitolo 4: *** Casa Uley (è questione di licantropia) ***
Capitolo 5: *** Jasper hale:il diavolo ha il volto d'un angelo ***
Capitolo 6: *** Rivelazioni ***
Capitolo 7: *** La famiglia Lyàn (questa strana cosa chiamata imprinting) ***
Capitolo 8: *** Corse ad ostacolo e progetti futuri ***
Capitolo 9: *** first kiss (...questi drogati...) ***
Capitolo 10: *** La voce (Il vampiro fratello) ***
Capitolo 11: *** Casa desir ***



Capitolo 1
*** A scuola ***



é da più di mezzora che fisso un punto impreciso sulla finestra dell'aula di scienze.
La lezione si è rilevata così interessante che le gocce di pioggia che scendono sul vetro mi sembrano così...eccitanti.
Quell'essere chiamato professore ha deciso che oggi sarebbe stata la giornata perfetta per scambiare almeno una ventina di volte il cervello con il cervelleto,tanto che gli appunti che ho cercato -in teoria- di prendere,indicano che il cervello ha le stese funzioni del cervelletto,o del lobo frontale,tanto pasticciati,che mi sembra dovuto interrompere questo schifo di lezione...
cosa potrei farmi venire?
Il problema femminile per eccellenza mi sembra più che perfetto.
"ohi...ohi.."
"Signorina...c'è qualche problema?" il professore mi si avvicina timidamente,quasi impaurito.
"non mi sento tanto bene.." dico con voce smorzata regendomi lo stomaco.
"non è contagioso vero?" razza di idiota..
"no..sono...quei giorni.." vai..creidici...credici...cedici...
e se non ci credi...lancio la bomba atomica "o forse è qualcosa...di estremamente contagioso"
Quello sussulta talmente forte che quasi il parrucchino gli cade,no no...è proprio caduto...
Mi invita ad andarmene in infermieria mentre le risate degli studenti echeggiano per il corridoio,stupido prof...
Raggiungo l'infermieria saltellando divertita,ma non appena varco quella soglia,il dolore allucinante riemerge in una fantastica rappresentazione teatrale degna di lode.
"oh,andiamo..." mi fa l'infermiera facendomi sedere su una sedia "lo so che non hai niente,non hai mai niente" continua sventolandomi un paio di libri davanti al naso,me li mette sulle ginocchia e si reca davanti alla sua libreria personale "avanti signorina,aiutami"
io faccio come mi viene chiesto e passo più di mezzora a riordinare libri secondo anno,scrittore,casa editrice,genere e altro che secondo la notra dolcissima infermiera malata di schizzofrenia sia assolutamente importante da sapere.
"tieni" mi rifila un lecca-lecca alla fragola "e adesso vattene per carità di dio,tornatene in classe"
la guardò con sguardo languido "ma..ma...io pensavo...che avrei potuto avere un permesso per saltare la lezione.."
Quella emette un sospiro talmente lungo che mi sembra un ringhio.
accidentaccio poi,che alitata...
é un qualcosa che ti stende,che ti fa arrendere all'istante,tanto che me ne vado strascicando i piedi "vado vado.." mugugnò percorrendo il corridoio mentre un'ondata di ragazzi affamati mi travolge e un paio di braccia mi afferrano trascinandomi verso la mensa.
questo vuol dire una sola cosa.
L'ora di pranzo.
"andiamo Lyàn,datti una mossa o i tavoli migliori saranno occupati" la voce di quel mostro amorfo della gemella pistifera numero 1 mi fa riprendere dai miei viaggi mentali.
"potremmo benissimo mangiare per terra come l'altra volta...era così eccitante banchettare con i germi..." cerco di fare la spiritosa mettendomi in fila e afferrando un vassoio.
"bhè...potremmo sempre chiedere a qualcuno se ci fa sedere al suo tavolo...ce ne sono tanti di posti" io e la gemella pestifera numero 1 (alias Demetra) guardiamo la gemella pestifera numero 2 (alias Roxanne) con la stessa faccia di chi sta domandando qualcosa di molto ovvio.
"ma insomma ci hai viste?" gli fa la sorella allargando le braccia per mostrarsi in tutto il suo look semi-punk "ti devo forse ricordare che ho i capelli blu elettrico?" chiede agitando quell'ammaso di capelli blu,corti e spettinati.
"accidentaccio...è vero me lo ero scordato..ma dai...ci sarà qualcuno di buono.." sospira con la ua solita aria sognante passandosi una mano fra i lunghi capelli mossi verdi,la cosa più strana è che quel verde,è naturale al 100%.
Nessuno sa come sia potuta nascere qualcuno del genere,ma...ahimè...è successo...
Afferro un pezzo di pizza e una bottiglietta d'acqua e le metto sul vassoio.
"Selynde mangi così poco?" mi chiede Roxanne afferrando un paio di mele e mettendone una sul mio vassoio e una sul suo "ti sciuperai.."
"non mi farà male perdere qualche chilo.." le dico sbufando andando a prendere un tavolo mentre vengo inseguita da quelle due.
"Lyàn seriamente sei andata in fissa con questa storia.."
"fatti i fattacci tua una buona volta" le dico arruffandole quella chioma bluastra mentre do un morso alla pizza.
"comuqnue..come diavolo fai a magiare quella roba?" mi chiede disgustata Roxanne arricciando il naso "te ne rendi conto si che sarà vecchia di giorni?non fa affatto bene al tuo organismo...sarà dura come roccia.."
Mastico il pezzo di pizza cercando di capire la durezza "ma a me sembra più morbida di quella di ieri.." effettivamente..
"quella è quella di ieri"
Bizzarro.
"mangia una mela piuttosto...ti fa bene..." do un morso alla mela mentre con gli occhi osservo i due cullen e l'altra che vanno a sedersi al solito tavolo.
"che spettacolo.." fa la tipa dai capelli blu accanto a me mentre si mangia letteralmente con gli occhi Edward "peccato che Emmett sia andato via.."
"il biondino era molto carino" prosegue la sua gemella con aria sognante immaginando Jasper chissà dove in quel momento.
Io rimango in silenzio,quei tipi non mi sono mai piaciuti.
"e te?" guardò leggermente perplessa Roxanne "si insomma..uno per ognuna no?"
"se quello che intendi è che io possa provare anche la minima attrazione verso Edward Cullen...ti sbagli" le dico dando una gomitata a Demetra che si stava facendo venire la bava alla bocca.
cerco inutilmente di riportare l'attenziona verso il mio pranzo ma la voce di Roxanne mi impedisce di dare un altro morso a quella succulenta mela semi acerba.
"selynde potresti dirmi che succede a jasper?magari attraverso Edward ce la fai a capirlo..."
faccio un sospiro e lancio una veloce occhiata ad edward intento a fissare la ragazza.
"non mi piace farlo in pubblico sai.." le dico mordendomi un labbra lasciandomi in bocca un sapore orribbile di rossetto.
Ma la sua aria così apprensiva nei confronti di quel tipo mi convince a tentare.
Infondo non mi chiamano 'la Strega' per niente.
E non solo per i miei capelli neri e rosa.
chiudo gli occhi e faccio un sospiro,mentre cerco di concentrarmi sull'energia emanata da Edward.
Sento una serie di voci parlare una lingua socnosciuta,come al solito,poi mi colpisce in pieno quella giusta.
Mi riprendo con un sussulto.
"sta male...ha dei problemi ai autocontrollo...ancora..." le dico tralasciando altri dettagli che non credo che quelle due vogliano sapere.
Io,so tutto su di loro,per via di questo mio...diciamo potere...
Una cosa che ho ereditato da mia madre,lei era 'la chiaroveggente'.
Una delle poche che dicevano la verità,lei parlava con gli spiriti,li avevamo di continuo in casa,anche ora,il suo fantasma girovaga per le stanza,come se ci fosse davvero.
Mio padre cerca di negare la cosa,ma è complicato quando ti vedi il suo sorriso la mattina presto,e quando i cereali si versano nella tazza da soli.
Ma piano piano ci fai l'abitudine...
Sento qualcosa che cerca di infiltrarsi nella mia mente,di nuovo lui...
Lurido Edward cerca di farla finita.
Pensò prima di alzare una barriera per non permettergli di leggere me e le mie amiche.
Che figata avere una madre chiaroveggente...
Da mio padre,ancora mi sto chiedendo cosa ho ereditato..
Ma dice che presto lo scoprirò...
chissà..
"lyàn datti una mossa...e dimmi.." ma prima che quella megera di Demetra può finire la frase,già le rispondo.
"è arrabbiato,è andato addosso ad un albero con l'auto.." le dico facendo il resoconto sul suo love-love.
e poi l'ultimo...
edward è arrabbiato con me invece....lo so che non è carino spiattellare le faccende di famiglia a persone sconosciute..ma vabbè...che ci posso fare?
"a proposito...Demetra il professore mason ti vuole interrogare...spero che tu abbia studiato.."
L'eloquente risposta che viene dalla mia compagna mi fa capire che bisognerà farsi interrogare al suo posto.
E chi meglio di Roxanne potrebbe farlo?
"roxyy...."
"si lo so ...lo so...cosa ti credi?io studio sempre"
"si cero e io sono blu elettrico naturale.."
lascio le due gemelle a litigare dietro le mie spalle mentre vado a posare il vassoio portandomi via quella mela con non sono riuscita a finire.
Mentre sento chiaramente lo sguardo di Edward su di me.

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Capitolo 2
*** Casa Black (ovvero come bruciare dell'ottima carne) ***


Pomeriggio,e non so come,non so quando,non so il perchè o come-diavolo-mi-sono-fatta-convincere mi ritrovo davanti alla porta di casa Black con una busta fra le braccia da dove si eleva un profumo di salsicce grigliate che mi fa venire l'aquolina in bocca.
"accidenti pà..." mugugnò dando una sbirciatina dentro la busta "come mi sono fatta convincere?"
Lui mi guarda e indica la busta che ho fra le mani "non è servito molto,è bastato farti vedere le salsicce grigliate che sei andata in trance...ha dei seri problemi sai?"
"sarà mica questo che ho ereditato da te?" per tutta risposta quell'omaccione dalla carnagione scura -cosa che sfortunatamente io non sono riuscita ad ereditare e mi ritrovo con una pelle che sembra non avere colore- mi da uno schiaffo dietro la testa,che mi fa scivolare dalle braccia la busta e,per riacchiaparle -e fortunatamente ci riesco- finisco dentro casa Black.
Fortunatamente Billy aveva aperto la porta giusto in tempo.
Essendo finita praticamente in braccio al vecchio amico di mio padre,cerco di rialzarmi mantenendo in equilibrio la ciotola di carne grigliata.
Billy scoppia a ridere,ma cosa ti ridi maledetto vecchiaccio?qui la situazione è critica!ti rendi conto cosa sarebbe potuto succedere alle mie salsicce?e ribadisco il termine MIE.
"oh billy scusami davvero.." dico cercando di parere più dispiaciuta possibbile,cosa che fortunatamente mi riesce molto bene.
"non fa niente...selynde perchè non vai da Jake intanto che noi ci occupiamo della cena?è in garage" mi fa indicandomi la strada fangosa che mi è davanti.
"vedete di non bruciare le MIE salsicce" dico ringraziando il cielo di aver messo un paio di stivali mentre mi avvio verso la strada fangosa.
La prospettiva di rivedere Jacob Black non mi illumina di felicità,non siamo mai riusciti a legare più di tanto,ma la visione di me,mio padre e Billy nella stessa stanza a cucinare è un qualcosa di anche peggiore del silenzio che si crea fra me e jacob quando siamo rinchiusi in un luogo con poche vie d'uscita.
Fortunatamente quello che vedo non è Jacob Black.
Mi ritrovo uno stupendo esemplare di maschio,dalla pelle bronzea,i capelli lunghi e neri che gli ricadono sulle spalle nude,con addosso dei jeans e una cannottiera bianca che aderisce perfettamente a quel fisico che si è fatto.
"dea santa Jake...sei cresciuto..." gli dico,ma si spaventa talmente tanto che da una capocciata allo sportello dell'auto che sta costruendo.
Alzo gli occhi al cielo "ma la goffagine è sempre di casa eh?"
"Selynde sei tu" mi fa infilandosi una felpa addosso.
nooo!perchèè?perchèè?toglitela avanti!!!
"Mio padre ha detto che saresti venuta..." mi sorride e ritorna alla sua auto.
Ecco che si prospetta una nuova ed emozionante avventura nel mondo di jacob e selynde..
Prima che potessi posare le mie sfavillanti natiche sul pavimento lercio due tipi entrano salutando il loro carissimo amico.
Quello con i capelli più lunghi appena mi vede si blocca spalancando gli occhi "dio santissimo"
"Jake quella è la tua ragazza?" chiede quell'altro con due occhi a palla anche lui.
Jacob diventa di una strana sfumatura porpora dalla testa ai piedi "no ragazzi lei.."
"si sono la sua ragazza...qualcosa in contrario?" gli faccio giusto per scherzare un pò.
"eh?!cosa?"
"si jackie-love...perchè tenere nascosto il nostro rapporto?"
"certo..quello che mi chiedevo anche io.." mi fa sbuffando ritornando alla sua macchina.
"accidenti jake che freddo che sei.." gli fa notare il ragazzo dai capelli lunghi.
"io so solo che con te è meglio non aver a che fare.." mi fa Jake cn un sorrisetto che non mi piace per niente..
"ah già...tu non sarai mica la figlia della veggente?" alzò gli occhi al cielo,dea santissima se ci sei ascoltami..
"Vado ad aiutare il marito della veggente e tuo padre con le salsicce" gli dico andandomene da quel garage,passando accidentalmente in mezzo ai due cretini scansandoli con un forte spintone "ciao ciao" gli dico salutandoli con la mano.

"ti metterò del veleno nel caffè mattutino per questo" dico entrando nella cucina dove si sente un delizioso odore di carne grigliata.
"ah..allora vado tranquillo visto che quando ti alzi tu è già l'ora di pranzo"
"le persone pigre sono molto creative" gli fa Billy ridendo,io mi siedo accanto a lui.
Bravo vecchietto,allora ce l'hai un po di sale in zucca...
"come state messi con il cibo?non avete mica bruciato le mie salsicce,vero?!" il silenzio eloquente che arriva da quei due mi fa allarmare "verooo?!?!?"
Scatto in piedi correndo verso le salsicce e ne vedo un paio bruciacchiate più del dovuto "meno male solo un paio.."
"si ma quel paio sono le tue.."
stupido padre...
"io ne mangio più di un paio,pà.." gli dico sperando che mi dia almeno una salsiccia cotta la punto giusto.
"allora fammi bruciare anche questa.."
"ma è omicidioo!"
Sento la risata di Billy dietro le mie spalle.
ma perchè non capisce che mio padre è uno sporco assassino?quando ti vedi i morti in tivu che fai?ridi?!
"si fermano anche gli amici di jacob?" gli chiedo di punto in bianco pensando ad una cena con quei due che mi fissano aspettandosi che la saliera si muovi da un momento all'altro grazie ai miei poteri sovranaturali -cosa che non mi è mai riuscita-
"certo...non te lo avevo detto?" mi fa con aria del tutta ingenua..
accidentaccio... "vado a suicidarmi.."
"rallegrati..." mi fa mentre afferrò il coltello da macellaio -che mio padre prontamente mi leva dalle mani sapendo la pericolosità di certi oggetti in mio possesso- "...si mangia fuori in giardino...se piove se ne vanno a casa"
un lampo di genio mi colpisce in pieno,gaurdo mia padre "mamma sapeva cambiare per caso il tempo?"
"non ci provare selynde..." mi fa dandomi una botta dietro la testa.
accidentaccio...
"se ti da così fastidio potresti invitare un paio di amiche..." mi fa billy mentre un soriso a 3500 denti si espande sul mio viso "tuo padre ha fatto troppo cibo..dubito che riusciremo a finirlo tutto.."
"qualcuno lassù mi ama..."
"tua madre veglia sempre su di te.." mi fa mio padre emettendo uno sbuffo,sapendo benissimo chi io inviterò.
infatti neanche il tempo di riattaccare il telefone che le gemelle arrivano a cavallo della loro moto da cross che hanno ribatezzato con il nome di 'moto'.
molto fantasioso.
Esco fuori per accoglierle con il migliore dei miei sorrisi,per fargli capire quanto utili mi saranno in quella schifo di serata.
"Lyàn!ma dove diavolo ci hai fatto arrivare?!" mi urla contro Demtra mentre si toglie il fango dagli stivali,il senso di riconoscimento che avevo verso di lei si è improvvisamente spento lasciando spazio ad uno d'odio profondo.
"oh...sely...potevi dirci che era così fangoso..avrei messo qualcosa di più appropriato.." mi fa la seconda gemella scendendo dalla moto evitando accuratemente le pozze meno fangose per non sporcare le zeppe che ha ai piedi.
Prima che potessi ribattere sul loro look del tutto inapropriato,una con mini di pelle e calze a rete e l'altra con un abito stile gothic lolita,sento un fischio provenire da accanto a me.
Con mio grande orrore vedo l'amico tappo di Jacob.
"come diavolo hai fatto a comparire così dal nulla?" gli chiedo leggermente perplessa mentre le gemelle si avvicinano.
"è così basso ovvio che non lo vedi.." fa Demetra vantandosi del suo 1.70 -10 centimetri di zeppe-
"ohh,demy...sei troppo cattiva..." gli dice la sorellina avvicinandosi al tizio "capisci le persone basse..sono più suscettibbili su questi argomenti,avrai ferito i suoi sentimenti..."
"ok...dovevo invitare qualcun altro.."
"tu dici?" mi fa l'amico di Jacob mentre si avvicinano anche gli altri due.
"e voi chi sareste?" chiede Jacob mentre io sono obbligata a dare una gomitata fra e costole di Demetra a cui era venuto lo stesso sguardo che usa nel guardare i Cullen.
"la tizia dai capelli blu è demetra...quella tutta love-love è Roxanne....salutate ragazze"
"konnichiwa!" fanno quelle due facendo un grande inchino rivolto ai tre ragazzi.
Eh già,le origini vengono sempre a galla.
infatti le due gemelle qui presenti sono mezzosangue,metà americane metà gapponesi.
"si certo..." risponde Jacob trascinando via l'amico bassino che era bloccato a fissare la scollatura di Demetra.
"oh!Roxanne,demetra...." mio padre le chiama con un gran sorriso stampato sul volto.
"salve signor lyàn" fanno quelle due in coro e mi sorprendo di quanto sia cambiata Demetra in due secondi,da ragazzina balorda e maluducata a perfetto angioletto vestito come un diavolo.
alzo gli occhi al cielo "papi spero che tu non stia facendo bruciare altra carne"
"solo quella che sarà destinata a te mio dolce usignolo"
"dea santa.."

10 minuti dopo e ci ritroviamo a chiaccherare tutti amorevolemente mangiando salsicce bruciate,o per lo meno IO mangio salsicce bruciate.
"Roxy facciamo a cambio?" le chiedo con la stessa faccia che userei con l'infermiera della scuola.
Roxanne mi guarda come se avessi detto la più grande delle ...bufalate... -tanto per essere educata- "Sely sai che ti voglio bene...ma il mio stomaco è troppo delicato,potrei sentirmi male sulla moto per aver mangiato qualcosa a cui non sono abituata"
"con tua sorella che cucina dovresti essere abituata a mangiare roba bruciata.." ma prima che potessi tornare alle salsicce carbbonizzate sento la mano piena di anelli di Demetra colpirmi dietro la testa creando un preoccupante rumore vuoto..
"non criticare la mia cucina... devo ricordarti che hai cucinato una torta al limone con la buccia dei limoni che avevi buttato nella spazzatura?" che colpo basso..
"ecco perchè sapeva di ferro.." fa quell'insulso essere di mio padre con aria abbastanza schifata.
"intanto l'hai mangiata tutta..ma parliamo d'altro..."
"hai iniziato il progetto di storia?" fa la tipa dai capelli verdi naturali al 100% "noi due siamo a metà.."
il progetto a coppie già..
"no ne devo ancora parlare con Edward..." d'un tratto,attorno a me si crea un silenzio tombale.
"edward?edward cullen?" mi chiede Billy con aria abbastanza preoccupata.
Come se non sapessi il pericolo a cui vengo sottoposta ogni istante che la distanza fra me ed edward si restringe.
"il giorno dell'assegnazione per il progetto..sono mancata e mi hanno messo in coppia con il Cullen.." spiego calma lanciandogli un occhiata per fargli capire che so tutto.
"stai attenta.."
"non preoccuparti detesto edward...non mi avvicinerò più del dovuto.."
"andrete a casa sua?" dun tratto la mia orripilante fine mi passa davanti al solo sentire quelle parole..
Edward mi odia.
e sa perfettamente che io so tutto..e che sopratutto vado a spiatellare in giro i segreti della sua famiglia...
L'immagine di me in casa sua circondata da dei vampiri furiosi non mi sembra molto invitante...
mi posso sempre rallegrare....Rosalie ed Emmett sono in Africa..non torneranno prima dell compleanno della ragazza di Edward..
Comunque meglio accertarsi dell'idee di Edward..
Chiudo gli occhi concentrandomi su tutta Forks,l'impresa è alquanto faticosa..ma riesco a trovare Edward...
li riapro.
"lui pensa che sarebbe meglio...casa sua è più grande e avremo più possibbilità di stare lontani..."
"vi odiate sinceramente eh?" mi fa Roxanne con un sorrisetto "eppure non vi siete mai detti una parola"
"a pelle" rispondo stringendomi nelle spalle.
Non capisco perchè ogni capitolo deve finire con qualcuno che mi fissa arrabbiato...
...Stupido Billy...

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Capitolo 3
*** Casa Cullen:progetti di storia e canzoni d'amore ***


Ecco...lo sapevo,prima o poi sarebbe dovuto succedere...
Infondo condividiamo un banco per tutta l'ora di storia,dovrei farci un progetto insieme..
in teoria.
Non sarei mai riuscita ad evitarlo per sempre.
"allora?" mi chiede con quella voce vellutata "che si fa?"
"la prospettiva di prendere un due non mi spaventa,ti dico..."
"non voglio un cattivo voto per colpa tua sia chiaro.." stupido stupido stupidissimo edward...."pensavo che sarebbe meglio andare a casa mia visto che è di sicuro..più spaziosa..." lo guardo,mi vuole forse prendere in giro?a me?!
"si certo...così puoi starmi più lontano vero?" gli chiedo sistemando i libri sul banco.
Quello mi guarda fra l'indiavolato e il sorpreso "mi hai letto!" sbotta di colpo quasi urlando,fortunatamente il prof deve ancora arrivare..
Lo guardo con aria innocente "Eddy...capiscimi..dovevo sapere se avevi intenzione di divorarmi"
"si certo.." mi risponde lasciandosi cadere sulla sedia.
Mi duole dirlo...ma è davvero figo.
"ma ammettilo..come scusa tiene"
Si lascia scappare un sorriso "spero solo che jasper trovi il tuo odore orribbile come lo trovo io"
"trovi il mio odore orribbile?" non è una cosa molto gentile da dire...
"è troppo...dolce...ha uno strano retrogusto.." mi annuso un braccio alla ricerca di questo strano odore "sa di frutta candita,cioccolata...." grugnisco per risposta.
Lui sospira e si sistema composto sulla sedia "poi c'è una punta...strana...amarognola.."
Mi stringo nelle spalle,non sono molto esperta di odori..
"senti chi parla..." borbotto a bassa voce per via dell'entrata del prof "il tuo va peggiorando di giorno in giorno..."
"credi?" mi chiede perplesso aggrotando la fronte.
Figo,figo,figo -ringrazio il cielo che non possa ascoltare i miei pensieri...potrebbe in teoria...in pratica è difficile...-
"senti...pomeriggio sono libera..." gli dico cercando di non tornare su quest'argomento,non mi piace sentirmi dire che il mio odore è orribbile...
"ti passo a prendere" annuisco.
Dall'inizio dell'anno questa è l'unica cosa che ci siamo detti.
E speriamo che rimanga l'unica fino alla fine.

Qualcuno lassù si sta prendendo gioco di me.
Ora di pranzo,e come al solito io e le gemelle siamo arrivate tardi e la prospettiva di pranzare sul pavimento inizia a farsi largo nei nostri pensieri.
"oh...accidenti..." sbotta Roxanne occupata a controllare se ci siano posti liberi.
Poi,il suo sguardo si blocca di colpo "in un tavolo ci sono solo tre persone potremmo benissimo chiedere a loro di farci sedere" seguo il suo sguardo e con mio gran orrore incrocio quello di Edward.
"oh merda" Roxanne mi molla uno schiaffo dietro la testa,ormai abituata non mi scompongo più di tanto,soltando un "ahi" detto in ritardo.
Sospiro.
L'idea di pranzare a terra non mi convince del tutto,perciò contro la mia estrema volontà,calo la barriera che protegge i nostri pensieri dall'intrusione di edward.
Eddy,invitaci al tavolo.
Lo vedo ridacchiare e fare cenno di no con la testa.
EDDY!invitaci!
scrolla di nuovo la testa.
EDWARD ANTHONY MASEN CULLEN!
Quello ridacchia ancora e mi fa cenno di venire.
Faccio un sorriso alle mie due compagne di vita e rialzo la barriera.
BWAhahahHAHAHahah...sono un genio...
Vedo la sorella lanciargli una strana occhiata,la stessa che fa a noi quando ci sediamo.
la guardo.
lei mi guarda.
"mi ha invitata Eddy" dico indicando il fratello al mio fianco "sarebbe stato maleducato non accettare"
Alice e la ragazza di Edward -che credo si chiami Bella- scoppiano in una risata "Eddy?" mi fa Alice in preda ad una crisi di ilarità..
Le annuisco "sei alice giusto?" le chiedo con un sorriso porgendole la mano "io sono selynde"
Lei sorride e si presenta anche a roxanne e demetra.
Edward mi picchietta sulla spalla "si Eddy?" gli chiedo con voce smielata,quello mi fulmina con lo sguardo e mi indica la ragazza.
"lei è Bella"
"si facciamo il corso di spagnolo insieme"
"davvero?" mi chiede quella,stralunata.
Le lancio un occhiataccia e lei diventa rossa dalla vergogna "questa te la perdono,anche perchè se mi appostassi dietro casa tua con un coltello dubito fortemente che qualcuno me la faccia passare liscia" Edward scoppia in una risatina "mica parlavo di te" quello ha un espressione che sembra appena caduto dalle nuvole "io mi riferivo a l'ispettore swan...Eddy capisci,non tutto il mondo gira attorno a te"
"mi chiamerai Eddy ancora per molto?"
"fino alla tua morte" gli dico con un ghigno che lascia intendere che sarà per sempre.
"fino alla tua no eh?"
"troppo semplice,credi davvero che quando morirò mi farò scappare l'occasione di tormentarti come fantasma?"
Lui si fa sfuggire un sorriso e d'improvviso il tavolo si divide in due gruppi,io e le gemelle che chiacchieriamo appasionatamente sul male che mi possa fare il cibo della mensa e sulla mia scarsa facoltà nel riconoscere qualcosa di cattivo da qualcosa di almeno decente,mentre Eddy,Alice e Bella..bhè...lo so che non si direbbe ma non sono tanto impicciona,non ho capito cosa dicessero,ero troppo impegnata a masticare una pizza vecchia di  5 giorni...

"cosa-diavolo-ti-sei-messa?" mio padre mi fissa come se avesse visto un fantasma...o per lo meno uno per la prima volta.
"una...minigonna..." gli rispondo intenta a infilarmi uno stivale.
Per mia sfortuna inciampo in un paio di zeppe lasciate al loro destino e riesco miracolosamente a finire sul mio letto.
"lo so...è solo che..." d'un tratto si blocca,la sua espresisone comincia a mutare,dal terrorizzato al preoccupato fino all'indiavolato "devi uscire con un ragazzo?"
"papà ho da fare il progetto di storia"
"con Edward Cullen"
Mi stringo nelle spalle e lo caccio via con la scusa che mi devo cambiare.
Guardo fisso lo specchio davanti a me,saranno almeno 10 volte che mi provo vestiti su vestiti,per cosa poi?un progetto di storia?!
Si ok,ma c'è da contare il fattore Edward Cullen...
Accidenti,accidenti,accidenti...
Mi guardo allo specchio e vedo riflesso il sorriso di mia madre.
"mamma mi dai una mano?" le chiedo con un sorriso mentre un paio di vestiti iniziano a fluttuare nell'aria.
me li infilo non sapendo con esattezza cosa sono.
un paio di jeans attilati,scuri e una maglia nera a maniche corte con sotto una maniche lunghe -più leggera- a righe nere e bianche.
La maglia a righe ha uno scollo a barca,mentre l'altra mi sta talmente larga che mi scivola su una spalla,mi infilo un paio di all star nere e mi specchio.
Sorrido.
Nel complesso non sto tanto male.
Raccolgo i capelli più lunghi -che di solito mi ricadono sulle spalle come fossero exstencion- in due codini,poi mi metto un cerchietto bianco a pois neri decorato con un fiocchetto,mentre lascio quelli più corti,dietro la testa,al loro solito stato.
Cioè disordinati....molto disordinati.
Mi trucco,ma quell'ignobile fantasma di mia madre mi obbliga a non mettermi il rossetto nero,me lo ridarrà stasera...speriamo...
Non mi fido tanto di un ammasso di energia ma vabbè,afferro la tracolla nera e scendo per le scale.
Neanche il tempo di toccare l'ultimo gradino che sento la voce di mio padre emettere un "oh,Edward Cullen" non molto amichevole.
Mi precipito alla porta Cercando di dividere mio padre da Edward "andiamo?" gli dico varcando la porta,lui è già alla macchina mentro io sono intrappolata dalla presa ferrea di mio padre.
"stai attenta" mi dice in un sibilo dandomi un bacio sulla fronte.
"tanto ti ha sentito" gli dico sfuggendo alla sua presa e infilandomi di corsa nella macchina del vampiro.
"cosa avrei dovuto sentire?" mi chiede con un sorriso non appena mio padre è fuori dalla visuale.
"si certo come se non avessi sentito" gli rispondo sbuffando mentre noto,con mio gran orrore,che stiamo andando verso i 150 "oh dea..."
In tutta velocità mi metto la cintura di sicurezza "Eddy rallenta!" gli urlo quasi indicandogli la strada.
Quello ride...e accellera...
"rallenta!"
acellera.
"RALLENTA!"
accellera ancora di più.
Siamo arrivati ai 210,lui ride mentre io...
piango.
"ti prego edward rallenta!" gli dico con voce smorzata.
quello mi lancia un occhiata preoccupata e rallenta.
Sento chiaro il suo sguardo impresso su di me,so che vuole delle spiegazioni..
"mia madre è morta in un incidente stradale"
Il tarchimetro improvvisamente inizia a segnare i 70.
Mi giro verso il finestrino mentre sento la sua voce,bassissima "abituatici" poi,gli alberi cominciano a sfrecciare ancora più veloci di prima...
Chiudo gli occhi...

"siamo arrivati"
apro gli occhi,apro la portiera e inizio a camminare,ancora leggermente sconvolta dalla velocità impressionante dell'auto...
"è questa casa tua?" chiedo d'improvviso risvegliandomi dal mio stato di trance "oh cazzo"
quello ridacchia e mi apre la porta,con un inchino mi invita ad entrare.
"eh si.." inizio guardandomi intorno "qui c'è davvero più spazio..."
in compenso la mia casa mi ricorda lo sgabuzzino delle scope...
Mentre sono intenta a contemplare il pianoforte davanti a me,sento degli occhi fissarmi.
"suoni?" mi chiede la voce dolcissima di quella che credo sia Esme.
scrollo la testa in segno di no "canto"
"tu dovresti essere Selynde giusto?" mi fa il dottor Carlisle allungandomi la mano,la stringo cercando di ignorare la distanza abissale che c'è fra la sua stretta gelida e la mia bollente.
Lui la ritrae all'istante come se si fosse bruciato,e mi sorride per nascondere il leggero imbarazzo del gesto.
Mi presento anche ad Esme,mi ricorda mia madre per certi versi...
"ti posso offrire qualcosa?" mi chiedo con un sorriso.
io la guardo leggermente perplessa "voi avete del cibo in casa?"
cala il silenzio,non credo che sapessero che io so...
"ehm.." Sento il forte imbarazzo di Edward accanto a me,perchè?che diavolo ho fatto? "hai detto che canti?"
"si" gli rispondo sospirando "ma dovremo pensare a storia in questo momento"
"giusto.."
Esme e Carlisle rimangono un attimo a fissarci poi io e il mio carissimo EDDY decidiamo di salire in camera sua per iniziare con la ricerca su internet.
Arrivata non mi faccio sorprendere troppo dalla bellezza della sua camera e mi siedo sul divanetto.
"niente letto?" gli chiedo osservandomi attorno.
"credi davvero che ne abbia bisogno?" mi dice con un sorriso accendendo il computer "comunque...dovremmo pensare a storia in questo momento"
fa,ripetendo le mie stesse parole.
"si certo.." borbotto rigirandomi fra le mani un libro,salla trama alquanto complicata "allora...su che cosa è il progetto?"
"non lo sai?"
"credevo che lo sapessi tu..."
"oh oh.."
"che vuol dire oh oh?"
"non lo so neanche io"
"grandioso..." sbuffo lasciandomi cadere sul divano "non potresti leggere nella mente di qualcuno del nostro corso?"
il suo sguardo è già abbastanza come risposta...
"ok ci penso io" gli dico chiudendo gli occhi concentrandomi su forks,vedo chiaramente l'energia emanata dalle due gemelle -ormai abituata a cercarle- "egitto"
"egitto?" mi chiede leggermente perplesso.
"potremo farla su cleopatra...credo.."
"si..ok..ma perchè per forza lei?"
"Eddy,io sono femminisita convinta,credi davvero che trascurerei Cleopatra?"
"giusto" mi fa con un sorriso mentre inizia la ricerca.

20 minuti dopo mi ritrovo in uno stato di coma profondo mezza distesa sul divano di edward,mentre lui è impegnato a stampare qualche foglio.
"davvero sai cantare?" è la decima volta che me lo chiede e per la decima volta io rispondo "si" con la stessa voce che userebbe uno zombie putrefatto...
"mi canti qualcosa?" è la decima volta che mi chiede anche questo e per la decima volta io ripsondo "no" con la stessa tonalità del 'si' della domanda precedente.
"se io ti suono qualcosa tu mi canti qualcosa?" oh,una domanda che non avevo mai sentito...
"mi prenderesti in giro"
"no non lo farei..."
effetivamente... "ok,può darsi che non lo faresti..." sul suo viso si dipinge un sorriso da far venire la tremarella a chiunque "..ma ora c'è solo Cleopatra nei nostri pensieri"
Scoppia in una risata "Lyàn,guarda che ho finito" che?chi?dove?quando?perchè?
ma mi sta prendendo per culo?
Mi porge dei fogli "questa è la tua parte di discorso,ti tocca solo studiarla ok?per il resto ci penso io,non mi fido molto di te e del tuo cervellino bacato..."
"ok..ma tu parti avvantagiato..." dico lagnandomi osservando i fogli che mi toccherà imparare a memoria "quanti anni sono che vai a scuola?"
"tanti" mi risponde senza guardarmi.
passiamo un paio di minuti in silenzio nel quale io cerco disperatamente di imparare qualche frase di quella ricerca.
"allora?" mi chiede all'imrpovviso,tanto che mi lasico spaventare e i fogli mi scappano dalle mani finendo sul pavimento,lui si lascia sfuggire una risata.
"allora cosa?" gli chiedo irritata raccogliendo i fogli sparsi sul pavimento.
"non avevamo un accordo?"  oh oh...
"no" rispondo secca tornando alla lettura dei fogli.
"tanto so che mi canterai qualcosa" mi dice mentre il suo volto si illumina di un sorriso stupendo,prima che possa chiedergli come possa saperlo -o anche prima che io svenga- rinizia a parlare "Ho letto nella mente di alice,ha visto che avresti cantato"
"io non cant.." ma prima che potessi finire la frase mi ritrovo in un secondo già davanti al piano.
L'unica cosa che ricordo sono state le mani di Edward attorno alla mia schiena e i suoi capelli sul viso.
accidenti..corre così veloce?
"lasciami" gli ordino notando la sua stretta ferrea attorno alle braccia.
"ok" mi fa con un sorriso,ma sfortunatamente le mie gambe non reggono...
Le sento vacillare ma prima che la mia faccia tocchi il pavimento sento una mano gelida che mi afferra per la maglia.
"Edward!sei proprio cattivo" è la voce di Alice...
"grazie alice" le dico con un sorriso cercando di capire se le mie gambe riescono a sopportare il mio peso.
"di niente..." che dolce angioletto "ora canta" ritiro tutto quello che ho detto...
"non voglio"
"anche jasper ti vorrebbe sentire sai?"
Mi guardo attorno e vedo ad una certa distanza Jasper,in tutto il suo splendoro.
Sorrido e lo saluto con la mano "ah bhè...se lo vuole Jasper"
Alice ridacchia con me,mentre Edwrad sembra profondamente offeso...hihihi...
"che canzone devo suonare?" mi chiede sedendosi al piano mettendo su il broncio.
che carino!!!
Mi avvicino a lui con calma,sposto una ciocca bronzea per far si che mi senta meglio e gli sussurro il titolo della canzone.
lui mi sorride ed annuisce.
"peccato che non abbiamo un violino.." gli sorrido mentre passo lo sguardo sui tasti del pianoforte in attesa che lui inizi a suonare.
poi comincia.
accidenti...mi tocca...
"se tu sempre giurerai d'amarmi,come il vento della libertà,tu prometti che non è un miraggio,che per me ci sei soltanto tu,niente altro chiedo più..,io in te confido,proteggermi potrai,lo so,puoi liberarmi,difendermi,salvarmi,dimmi che mi amerai per sempre,dimmi questo e io con te starò,splende un sole in me che non tramonta,se tu m'ami,t'amo neint'altro chiedo più...poichè eterna gioia per me sei tu,t'amo,nient'altro chiedo più.."
Il Fantasma dell'opera,nient'altro chiedo più...
"ma sei bravissima.." mi fa Jasper dall'altro lato della sala,io arrossisco come un idiota.
"grazie ho studiato lirica per anni"
"wow..lirica..." fa Alice con un grosso sorriso stampato sul volto "hai una voce formidabile"
"e a me?niente complimenti?" guardo Edward e gli sorrido.
"eddy....sei stato bravo"
Si stringe nelle spalle e si alza dal seggiolino.
Improvvisamente,lo spostamento d'aria creato dal suo movimento mi invade in pieno,il suo odore che di solito è sempre stato divino,mi scende giù nella gola,amaro,fin troppo,talmente schifoso che mi viene automaticamente da tossire.
"che hai?" mi chiede alice avvicinandosi,ma peggiorando la situazione.
"allontanati..." cerco di dirle arretrando di qualche passo.
Non faccio attenzione e finisco inetabilmente addosso ad un vaso -dall'aria antico e costoso- facendolo sfracellare in mille pezzi,un paio dei quali mi tagliano sul polso.
La stanza si riempe di uno strano odore,credo quello del mio sangue,che improvvisamente dal sapore di ferro che aveva sempre avuto era passato ad uno più dolce,come diceva edward,di frutta candita.
Alzo lo sguardo e vedo Edward ed Alice con una smorfia dipinta sul volto,come se il mio sangue per loro puzzasse quanto il loro per me.
Ma jasper..
"MERDA!" Urlo vedendomelo comparire davanti,e con una forza che non credevo davere gli do uno spintone facendolo cadere al suolo.
Prima che potesse di nuovo saltarmi addosso,Alice lo afferra e lo porta via,lontano.
"stai bene?" mi chiede Edward avvinandomi,facendomi venire un altro attacco di tosse.
"credo di si.." mi aiuta ad alzarmi "solo qualche..graffio.." mannaggia a me e alla mia boccaccia..
neanche il tempo di finire la frase e sento le gambe tremarmi,la vista si annebbia e il corpo di edward diviene solo un contorno sfocato...
Il pavimento gelido,la voce di edward chiamare carlisle...
poi buio.

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Capitolo 4
*** Casa Uley (è questione di licantropia) ***


allora...lasciami spiegare...
dolore...dolore...sento dolore ovunque...ogni singola molecola del mio corpo urla AHI...
ti è capitata una cosa...strana...
bene...ora sento anche le voci...
non è una cosa di cui avere paura,ma è molto importante che tu stia calma...
sono calma,sono immobbile su quello che credo un comodo letto,solo soletta al buio,como posso arrabbiarmi?EH?!?!
vedi?ti stai arrabbiando...ora calmati...
si signora voce..
devi sapere che a questo mondo esistono creature...non umane...
so dei vampiri.
bene,questo semplifica il mio lavoro...
ok,ma cerca di farla veloce,non ho tempo da perdere IO...
si sei una donna impegnata,certo...allora te lo dirò direttamente,pronta?
spara,sono pronta a tutto,sono indistrubbile...
sei un licantropo.
fisso quello che credo sia il soffitto della mia camera,non sapendo bene cosa dire o cosa pensare,l'unica cosa che in questo momento mi pare possa avere un senso è:
fico.

"come stai?" mi chiede mio padre dopo quelli che credo siano sembrati giorni.
La domanda mi fa quasi venire da ridere,sono stata distesa su questo letto in preda ad oni sorta di dolore fisico e mentale,solo per diventare un lupo pulcioso.
E la ciliegina sulla torta,è che non potrò mai più arrabbiarmi,ma sopratutto,non potrò mai più stare al cospetto del bellissimo Edward Cullen.
"una merda" gli dico trascinandomi verso la porta della cucina per poi andare a sedermi.
"mangia qualcosa e ti sentirai meglio" infatti avverto un certo languorino...
10 minuti dopo e mi sono fatta fuori due litri di latte,una scatola di cereali,la pasta avanzata da ieri e quelli che credono siano stati dei pomodori secchi vecchi di 2 anni.
"hai ragione...ora sto meglio" gli dico con un sorriso.
"bene,ora vatti a fare una doccia che sono giorni che non ti lavi" sento un orribbile voglia di strangolare quell'uomo davanti a me.
"scusa se ero troppo ipegnata a subire atroci sofferenza eh..."
"ti perdono ora vai" sbuffò cercando di calmarmi per poi andare a rintanarmi in bagno per una bella doccia calda.
L'acqua calda mi rilassa e per un attimo dimentico quei giorni passati con quell'insulsa voce nella testa.
E questo mi ricorda che devo andare da Sam Uley...grandioso...
Esco fuori dal bagno avvolta nel mio accapatoio giallo pulcino così morbidoso,ma il gelo proveniente dalle caviglie mi fa rendere conto che:
1.o si è accorciato l'accapatoio.
2.qualcuno lassù ha accolto le mie preghiere facendomi diventare più alta di un misero 1.58.
spero francamente che sia la numero 2.
"papà" lo chiamo dal corridoio avviandomi verso la cucina "ti sembro più alta?" gli chiedo sperando in un si.
"vedrai come diventerai fra un pò..."
"cose da lupi?"
"cose da lupi" prendo una mela dal cesto di frutta e salgo in camera a vestirmi.
Per mia fortuna i pantaloni che porto sono sempre troppo lunghi,talmente tanto che anche ora che sono cresciuta di 5 centimetri -credo- avanza parecchia stoffa.
Me ne infilo un paio qualsiasi e una maglia a maniche corte,sento caldo,cosa alquanto strana vista la tempesta fuori...
Scendo di nuovo le scale,e stranamente non inciampo come al solito,mi sento più...agile?
Mi fa fatica anche solo pensarla queste parola,tanto è distante da me...
"devi andare da Sam Uley" comincia mio padre per il corridoio mentre si trasferisce davanti alla tivu armato di patatine e birra,una sola spiegazione:partita di calcio.
"lo so lo so..." guardo l'orologio attaccato sopra la porta della cucina,le 6 e mezza "potrei anche fare un salto ora"
"ricordati di prendere le chiavi,non ho intenzione di alzare il mio fondoschiena da questa sedia per i prossimi 90 minuti" che razza di padre ho?
Rifaccio per l'ennesima volta le scale e vado a scegliere qualche vestito più carino.
Un paio di jeans attilati scuri e una dolcevita nera senza maniche,con sopra una croce bianca,mi infilo un paio di manicotti di lana neri,e prendo una sciarpa multi-color,me la lego al collo e afferro una tracolla di 'the nightmare before christmas' con sopra la facciona di jack skeletron che mi sorride,ci infilo dentro le chiavi e sono pronta.
Mentre scendo le scale vedo mio padre salire.
"non avevi detto che non avevi intenzione di alzare il tuo fondoschiena da quella sedia per i prossimi 90 minuti?" gli chiedo con un ghigno dipinto sul volto.
lui mi guarda storto "devo andare in bagno..." scendo un paio di scalini quando mi blocco sentendolo di nuovo parlare "non hai freddo?forse dovresti prendere un giubbotto.."
mi stringo nelle spalle "prenderò un cappello" lui fa spallucce e se ne va.
Mi infilo le converse alte nere col pelo beige,il cappello a trama scozzese di 'emily the strange' e me ne vado da casa.
Piove a dirotto,ma non sento freddo,anzi...è incredibile...è una favola!!!
Entro nella jeep e guardo fisso davanti a me.
eppure sono certa di essermi scordata qualcosa...
ah certo..
dove diavolo abita sam uley?!?!

Dopo avermi fatto spiegare la locazione di Sam e dopo una ventina minuti di macchina,causa pessimo senso di orientamento,mi trovo davanti ad una vietta,percorrendola si arriva davanti ad una casetta.
Busso cinque volte alla porta,rimango sotto la pioggia per un po,e questo basta per farmi inzuppare i capelli e i vestiti,ma come al solito non me ne importa,poi finalmente,qualcuno si degna di aprirmi.
un ragazzo,dalla pelle bronzea e i capelli corti e scuri,alto...troppo alto...
"sei Selynde?" mi chiede squadrandomi.
"sei sam?" mi fa segno di no con la testa,quindi gli volto di spalle con uno sbuffo "allora non sono Selynde"
"ok sei Selynde.." fa guardandomi storto "entra"
Lo seguo dentro mentre mi porta verso una cucina,seduti ad un tavolo ci sono altri due ragazzi,con la stesse carnagione e gli stessi capelli,e una donna con il viso sfigurato.
Non rimango molto impressionata,mio zio ha un braccio ustionato e non è uno bello spettacolo,il ragazzo fra i due che sembra più grande si alza e mi fa un gran sorriso.
"sei selynde giusto?" riconosco la voce,è Sam.
"sei la voce che per giorni mi ha tormentato?" gli chiedo stringendogli la mano enorme rispetto alla mia.
"si sono io" mi indica il ragazzo seduto al tavolo "lui è Jared" la donna "lei è emily" e quello che mi ha aperto la porta "lui è Paul"
"ciao" dico generalmente salutando con la mano.
Sento paul sbuffare dietro le mie spalle.
"una ragazza?" chiede arricciando il naso "già immagino i guai che creerà"
Io e ed emily abbiamo la stessa identica espressione,o almeno la sua parte sinistra del volto "schifosi maschilisti puah.." faccio voltandomi di colpo offesa nel profondo.
ma chi si crede di essere questo paul?eh?EH?!vuole mica fare a botte?
"Paul se credi davvero che le donne creino guai perchè non cucini tu al posto mio?" grande emily,già mi stai simpatica.
Paul sbuffa sonoramente "sai che non parlavo di te Emily..."
"hai detto le donne...bhè..Emily non è una donna?" gli dico squadrandolo da capo a piedi.
"no..io..ecco.." alterna parole con sbuffi e quasi si stacca le dita dal nervoso "vado a farmi un giro" va via,si sente la porta sbattere.
Ci facciamo scappare tutti una risatina.
"non ho mai visto paul in certe circostanze.." mi fa Jared dandomi delle sonore pacche sulla spalla "sarà bello chiamarti sorellina"
"si certo...fratellone..." che è sta novità della bella famigliola? "ed emily e sam chi sono?mamma e papà?"
ridacchiano,mi sa che ci ho colto in pieno,saranno mica fidanzati?
"che bello..abbiamo già tutti questi figli" fa emily con un sorriso.
"posso allora chiamarti mammina?"
"ma certo,figliola" sospira dando un sorso ad una tazza di thè "sarà bello avere una compagnia femminile,porterà un po di colore in questo posto"
"colore?" Sam mi guarda da capo a piedi "emily l'hai vista come è vestita?ti sembra che abbia qualcosa di colorato?" ehy...
"la sciarpe,Sam,la sciarpa" risponde la fidanzata alzando gli occhi al cielo,hihihi...
"sam.." lo chiamo sedendomi sul tavolo attorcigliando una ciocca di capelli,c'è una cosa che mi preoccupa,e non poco "allora..mettiamo caso..che io...mi arrabbio...e mi trasformo.."
"si?" mi chiede sedendosi davanti a me.
"ecco..fra voi non ci sono problemi..siete tutti maschi..e bhè quando vi ritrasformate...insomma...i vestiti ridotti a brandelli..."
Sam mi guarda con un sopraciglio alzato,davvero non capisce la situazione?
Cerco l'aiuto di emily,lei ha capito già tutto "oh...questo è un problema..."
"io non ho capito" fa Jared con lo sguardo perso nel vuoto.
"Non ho nessuna intenzione di farmi vedere nuda da voi" avranno capito?
rimangono a fissarsi negli occhi per qualche istante.
"aveva ragione paul...ci saranno dei problemi..."

Passiamo un ora a chiaccerare del più e del meno,mangiando muffin che finiscono ad una velocità impressionante,per non farmeli fregare sotto il naso ho dovuto infilarmene tre alla volta in bocca,sotto lo sguardo estereffatto/schifato di Jared,Sam ed Emily,ma Paul ancora non si è fatto vedere.
"dove sarà finito?" chiede Emily proprio come una madre ansiosa.
Rimango a fissare la pioggia oltre la finestra,sospiro "posso provare a vedere...dove è..." borbotto attorcigliando una ciocca rosa.
"ah già.." mi fa Sam portando lo sguardo dei due su di me "tuo padre mi ha detto,di quello che sai fare..."
chiudo gli occhi.
voci...
energie...
paul..
quando apro gli occhi arrossisco all'istante.
Qualcuno si sta prendendo gioco di me lassù,ora ne sono certa!
"sta per arrivare..." mugugno cercando di levarmi dalla testa i pensieri del tipo.
Accidenti...accidenti...accidenti...
Emily si lascia sfuggire una risata,lei è una donna,e a noi queste cose non sfuggono,ha capito quello che ho visto..
Mi fa l'occhiolino facendomi capire che non lo dirà a nessuno.
nessuno,e dico NESSUNO deve sapere che Paul...ha una cotta per me...

Cerco di filarmela prima che potessi incrociare Paul,ma appena mi avicino alla Jeep me lo vedo spuntare da dietro un albero.
"vai già via?" mi chiede abbassando lo sguardo,gli lancio un occhiata.
Sono due le cose,o si è trasformato e si è dovuto cambiare,o si è dato un aggiustata per la mia presenza.
"si..ne sarai felice" borbotto cercando di non pensare alal cotta che ha per me.
"ehm si.." mi stringo nelle spalle e mi precipito dentro la jeep "a presto" mi dice alzando la mano in saluto.
Ricambio e metto in moto...
"..senti.." perchè non posso andarmene solamente e prendere qualche farmaco cancella-memoria?
"si?" gli dico cercando un cd da quell'ammasso di custodie vuote sopra il cruscotto.
si passa una mano fra i capelli e si sporge dal finestrino aperto "mi spiace per prima" inizia cercando di non icnontrare il mio sguardo "non volevo insultarti"
rimango un attimo shockata,poi gli faccio PAT-PAT sulla testa "vai tranquillo fratellone" gli faccio l'occhiolino sapendo di creargli ulteriori scombussoli sentimentali dentro "sei un maschio voi non pensate prima di parlare"
Mi sorride,e finalmente parto.

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Capitolo 5
*** Jasper hale:il diavolo ha il volto d'un angelo ***


Attenzione:
questo capitolo potrebbe contenere scene di sesso.

"cosa-diavolo-stai-facendo?" mio padre mi fissa come se avesse visto un fantasma...o per lo meno uno per la prima volta.
...mmm...questa scena la ho già vista "apriamo troppi capitoli con queste domande" borbottò cercando dal cassetto dei medicinali qualcosa cancella-memoria.
"che capitoli?" mi chiede dubbioso afferrando il cestino di medicinali e rimettendolo al suo posto immaginando chissà quali piani autolesionisti che potrebbero vagare nella mia scatola cranica.
"quelli della storia della mia vita,andiamo una persona così importante avrò pure una biografia,no?"
"sta scrivendo un'autobiografia?"
"ci sto pensando"
mi congedo con la speranza che tutto questo sia un brutto incubo,non tanto la parte in cui scopro di essere un licantropo,ma più che altro la parte in cui queste mie doti non mi permettono di navigare nell'ignoranza assoluto..
mannaggia...
Mi rallegro guardando una di quelle strampalate puntate di scrubs che ho scaricato sul computer.
accidenti,ma Jd è così idiota?
andiamo Selynde!credi davvero di poter scordare tutto con qualche insulsa puntata di scrubs?!
non ho mai avuto...come posso spiegarla...la classica crisi adolescenziale?no troppo generico...la classica crisi dal 'mi-caga-oppure-no?',il che potrebbe essere positivo,ma io credo che sia meglio pensare che lui non ti abbia notata che sapere che gli fai schifo...ma vabbè...c'est la vie,almeno ho saputo in anticipo quali amicizie frequentare...
e chissà perchè sono ancora legata a quelle gemelle bislacche...
Mi deprimo.
A tal punto che neanche il dottor Cox riesce a sollevarmi d'umore.
Ho voglia di sbattare la testa al muro...
E credo di averlo anche fatto perchè quando apro gli occhi la parete davanti è piena di crepe,mio padre accorre all'istante.
"Selynde!che succede?" appena vede le crepe sul muro si paralizza "NOOOOOOO!mi tocca passare il sabato ad aggiustare quel..quel...COSO!"
"papà,voglio una crisi adolescenzale" sbuffo arrancando fino al letto,afferro il pigiama e caccio via mio padre dalla camera.
"questa è una crisi adolescenziale" mi urla da dietro la porta mentre mi infilo un paio di shorts celesti ed una cannottiera nera,non ho così tanto freddo.
In effetti,papà ha ragione.
sono in crisi perchè non posso avere le classiche crisi adolescenziali,e visto che sono un asolescente,questa è una crisi adolescenziale!ma è fantastico!
Me ne vado al mio bagno personale rallegrandomi della faccenda,in fondo sono anche io un adolescente con tutti i problemi che comporta esserlo,mi strucco,mi pettino e me ne torno in camera cantanto a squarciagola 'Cold' dei static-X,anzi le metto direttamente al computer a tutto volume.
Tanto mio padre si chiude nella sua camera e non sente niente -ma la cosa bizzarra è che la sveglia è l'unica cosa che sente-,inizio ad accennare passi di danza mentre continuo a cantare...
Avere un padre sordo è davvero utile...
Faccio un giro su me stessa,la mia camera illuminata dalla luce della luna è davvero fantastica,anche se un pò buia...
Infatti dopo neanche due secondi finisco addosso ad un armadio...
anche se...non ricordavo di avere un armadio in questo punto...
non mi sembra una cosa molto logica mettere un armadio fra la scrivania e il letto...
...Ok...mi sa che avere un padre sordo non sia poi una cosa davvero utile...
Non ho il coraggio di voltarmi...
Faccio un sospiro cercando di calmarmi,ma il cuore non da segno di voler rallentare...
AVANTI SELYNDE!PORCA PUTTANA!
Di scatto senza quasi accorgermene mi volto cercando di dare un calcio all'armadio.
E li,ho la certezza che non è un armadio.
Mi afferra la gamba sul punto del ginocchio e senza darmi il tempo di guardarlo mi accompagna dolcemente al suolo tenendo stretta la presa sulla gamba.
terrore,puro terrore mi scorre nelle vene.
Non riesco a reagire,non riesco ad arrabbiarmi...ad infuriarmi per sperare in una trasformazione veloce,sono impalata,con gli occhi sbarrati a fissare l'uomo che in quel momento è chinato sopra di me.
La luce della luna lo inonda perfettamente illuminando la carnagione marmorea e i capelli color miele,che in questo momento mi sfiorano il viso delicatamente,mentre la sua mano mi preme sulla bocca.
Mi fissa dritta negli occhi il bastardo.
Il bastardo che capisco chiamarsi Jasper Hale.
Porca puttana...mi escono le lacrime...io,poi!che di solito sono sempre la prima a fare a botte,che mi infurio per la minima cazzata,sono qui a piangere...
Infondo anche se mi trasformerei non credo di avere speranza con lui...
"sei bellissima" mi sussurra all'orecchio.
Il suo respiro mi sfiora il collo facendomi salire dei brividi lungo la schiena che non so se identificare di terrore o d'altro...
Mi accarezza il viso mentre con gli occhi lo prego di andarsene,di lasciarmi in pace...
ma nulla...
sento la sua mano che si sposta,dal ginocchio alla coscia,preme un dito contro la mia carne,non riesco bene a capire il lieve dolore che viene dalla gamba.
cerco di sollevare la testa,nonostante il peso della sua mano mi constringe a stare giù,non serve neanche che veda il rivolo di sangue che esce dalla ferita che lui mi ha causato,sento l'odore di frutta candita arrivarmi al naso,l'odore del mio sangue...
Mi sorride maliziosamente e con estrema calma,lasciando lo stesso la sua mano sulle mie labbra,si avvicina alla goccia che lenta scivola lungo la mia gamba,e con la punta della lingua ripercorre tutto il suo tragitto levando ogni minima traccia di sangue.
ritorna col volto sopra il mio,sento la sua mano scivolare via dalle mie labbra e con il dorso mi accarezza una guancia,le nostre fronti si toccano e le nostre labbra sono distanti pochi millimetri,se uno di noi parlasse in questo momento si toccherebbero...
"amo il tuo sangue..." lo dice lentamente enfatizzando ogni lettera per prolungare quell'attimi in cui preme contro le mie labbra.
Poi alla fine,lo fa,china leggermente il capo da un lato e afferrandomi dolcemente per il volto preme le sue labbra contro le mie.
Le sento socchiudersi appena e la sua lingua leccare il mio labbro inferiore,quello che faccio mi lascia particolarmente perplessa.
Dischiudo le labbra.
Le apro quanto basta per dargli la possibbilità di affondare nella mia bocca la sua lingua,sfiorando la mia in una carezza sensuale...
Terrorrizata,sono terrorizzata,e allora perchè,provo questa piacevole sensazione allo stomaco?
Sento le sue fredde dita sul bordo della mia cannottiera,la tirano giù quanto basta per scopririmi il seno.
Quando si stacca dalle mie labbra sussulto capendo quello che avevo appena fatto...
Davvero,mi sto concedendo ad un uomo con cui ho scambiato due parole in tutta la mia vita?
un uomo che ama un altra?
un vampiro?
Sento le sue labbra sfiorarmi la pelle fino ai seni,le sue mani sembrano fatte apposta per contenerli,e le sue labbra sembrano fatte apposta per baciarli.
Un altro lieve dolore si forma sul seno sinistro,ed un altra volta la sua lingua porta via quel dolore lasciando spazio ad una strana sensazione...
Lo sento spingere la sua eccitazione contro di me,mente con una mano mi stringe un seno e con la bocca succhia l'altro come se fosse un neonato.
Sento uno strano strappo,e nel buio capisco che ormai la mia cannottiera è ridotta a brandelli.
La sua lingua disegna dei cerchi lungo tutto il mio ventre,mentre con una mano continua a torturarmi un seno.
Una tortura che non produce altro che voglia di altro dolore e allo stesso tempo l'orribbile senso di ribbrezzo nei miei stessi confronti.
Mi lascio sfuggire un mugolio di piacere,e non appena arriva alle sue orecchie sento la sua bocca,sulla mia pancia,curvarsi in un sorriso.
Mi fissa,dritto negli occhi.
...sta davvero sorridendo...
"le-levati..." mugugno afferrandogli la testa cercando di levarmelo di dosso "ti...prego..." è inutile anche solo provarci...
Ma non appena lo sento avvicinarsi all'elastico degli shorts,sono obbligata a provarci...
"levati!porca puttana levati!" cerco di stare calma il più possibbile per non trasformarmi nella mia stanza,ma quanto basta per avere anche solo una possibbilità per togliermelo di dosso.
Ma non ci riesco...è inutile...
finirò col perdere la verginità con un idiota qualunque con cui ho scambiato al massimo 2 parole...merda...
Chiudo gli occhi,non ho intenzione di incontrare ancora i suoi occhi...finirei col lasciami andare...
I rami sbattono sulla finestra e un vento leggero mi scompiglia i capelli...
E poi non so come o perchè sento la bocca di Jasper levarsi dal mio ventre.
Un paio di braccia mi sollevano e mi fanno sedere sul letto.
"selynde?" non è la voce di jasper... "selynde stai bene?" una mano mi sfiora la fronte,non è la mano di jasper "ti ha fatto...cioè...qualcosa di troppo?"
"...Edward..." balbetto buttandomi addosso a lui stringendolo il più possibbile,mentre scoppio in lacrime "edward...edward...è entrato...e...oddio..."
"spero di averlo cacciato appena in tempo" annuisco appena mentre si stacca da me,rabbrividisco per via del gelo che mi ha lasciato addosso,simile a quello dei baci di jasper "sei ferita...stai tranquilla...sei un licantropo si chiuderanno subito..."
Mi sorride credo,ma non lo sto guardando,in questo momento i suoi occhi mi ricorderebbero quelli di jasper "Edward..." borbotto mentre inizio a riprendermi "...io pensavo che jasper...avesse problemi di autocontrollo...allora..."
"ecco,visto che il tuo sangue è orribbile per noi vampiri...e per lui uguale...credo che si senta bene...a bere un sangue che non gli faccia perdere il controllo..." mi fa mentre mi accarezza i capelli dolcemente.
"ha una psicologia...perversa..." cerco di sorridere,lui ricambia e mi fa sdraiare sul letto.
"devo parlane con tuo padre Selynde,c'è il rischio che Jasper torni anche se..." non finisce la frase,devo cercarmela da me la risposta...chiudo gli occhi...
"te ne vai?" sussurro a mezza voce coprendomi con il lenzuolo "per quello che è successo con Bella al suo compleanno?è per questo che jasper voleva delle conferme sul suo autocontrollo?....glie lo hai detto a Bella?"
Non dice niente tranne un "vado a parlare con tuo padre" detto piano per poi alzarsi e andarsene.
Ho paura a rimanere sola,ho paura che jasper ritorni,che si porti via altro che la mia dignità...
E come se lo avessi chiamato sento la sua presenza sulla finistra.
"scusami Selynde..." sussurra singhiozzando "scusami di tutto...non avrei dovuto...mi dispiace..."
Ed un tratto,tutta la rabbia che non sono riuscita a far eplodere minuti prima,esplode ora...
"COSA VUOI CHE ME NE FACCIA DELLE TUE SCUSE?COSA CREDI CHE SIA?UNA BAMBOLA DI PEZZA!?SENZA UN CUORE O DEI SENTIMENTI?!PERCHè NON MUORI BASTARDO?" sento le mani tremarmi,la testa esplodermi ed ogni mia parte del corpo irrigidirsi...
non qui,non ora...
Calo la barriera che protegge i miei pensieri dall'intrusione di edward.
Edward...aiuto...
Due secondi dopo è già qui,che urla a jasper di andarsene e che sussarra a me di stare calma mentre mi accarezza i capelli.
Io però non ci riesco neanche quando mio padre è qui che mi afferra la testa fra le mani e mi urla di calmarmi.
poi lo sento.
sento la forza scorrermi nelle vene,che mi scungiura di uscire fuori...cerco di lottare...se non lo facessi a quest'ora chissà a che punto sarei della demolizione della mia casa...
Poi tutto quello che viene dopo succede in un attimo.
urlo.
Talmente tanto che ho paura di rompermi la mascella.
sento la bocca allargarsi i denti diventare più grossi,il cuore pulsa talmente forte che il suo battitto mi pare quello di un tamburo.
veloce,veloce...sempre più veloce...
un attimo,ci vuole un attimo...
Ma ci vuole un attimo anche per far si che mia madre venga in mio aiuto.
La sua dolce voce mi sussurra di tranquillizzarmi,che andrà tutto bene...
respiro con calma,per rallentare il battito,mentre sento l'energia di altri spiriti bloccarmi al letto,qualcuno di loro mi sgrida per la pessima interrogazione di geografia,probabilmente mia nonna,io ci rido.
ormai il pericolo è scampato...


Note a fondo pagina:
.___. ho ancora il terrore di aver esagerato XD
insomma,jasper è uno dei miei sogni erotici quindi mi sembra naturale che almeno un mio personaggio ci sia andata a letto,ma voglio un infinità di bene alla piccola alice .___. insomma alla fine non ho concluso niente XD ho solo traumatizzato ingiustamente Sely...
Bhè,c'è di buono che dopo questo adorerà edward XD
...Sely potrai mai perdonarmri?no?neanche se ti porto un barattolo di nutella da 5 kg?e due?si?ok va bene XD ...paghi tu,eh?^^

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Capitolo 6
*** Rivelazioni ***


I giorni seguenti li passo a casa,troppo sconvolta anche solo per dormire in camera da sola,mi è tornata la paura del buio,ma cerco di affronte la faccenda con un sorriso.
Quando torno a scuola il posto accanto a me nell'ora di storia,è vuoto.
"Lyàn che hai fatto?come mai sei mancata per così tanto?" mi chiede Demetra durante l'ora di pranzo con un espressione leggermente schifata per via delle tre mele che ho divorato in 65 secondi cronometrati.
Alzo le spalle,vorrei dire loro tutto.
Vorrei dirgli di non farmi più arrabbiare perchè altrimenti sarebbe rischioso per tutti,di Jasper e di quello che mi ha fatto,dei Cullen,e della loro dieta a base di sangue.
Tutto.
Svuotare il sacco una volta per tutte.
"sono stata male" invece mi tocca inventare un influenza intestinale,di quelle che ti fanno vergognare anche solo a dirlo.
Ma le gemelle mi lanciano una strana occhiata,sono brava a mentire,ma loro si accorgerebbero che ci fosse qualcosa di strano anche se uno come il dottor Carlisle (cioè abituato a mentire) andasse da loro e gli direbbe che nel loro cervello va tutto bene.
Sosprio,Sam mi uccidera dopo questo.
"sentite ve lo mostro...perchè se ve lo dico non mi credereste mai..." annuiscono piano "però ecco...non qui...è impossibile..." lancio un occhiata alla mensa strapiena,mi mordo un labbro alla ricerca di una soluzione.
Roxanne sorride "mariniamo la scuola allora"
"mah si.." sbuffò afferrando la tracolla e una mela "non è la prima volta e di certo non sarà l'ultima"
Ce ne andiamo dalla scuola senza preoccuparci di niente.
Mi sento così sollevata per quello che sto facendo che saluto anche il professore che avrei dovuto avere in quell'ora.
Mi sto cacciando nei casini...
E non parlo del professore,ormai abituato al mio attegiamento.
Ma a quella voce che fra qualche minuto sarà nella mia testa e mi dirà che se solo ci provo mi azzopperà con le sue stesse mani.
E allora,sono certa,gli risponderò 'col cavolo'
Ma credo che mi limiterò ad alzare una barriera attorno alla mia mente per non permettere l'intrusioni di certi lupi pulciosi...
Alla faccia tua Sam!
Prendiamo la mia macchina,visto che quella delle gemelle è talmente rotta che spenderebbero meno soldi a comprarne un ultimo modello che a ripararla,guido per un pò fino ad arrivare alla foresta,ci addentriamo.
Sbuchiamo in una piccola radura circolare,qualcosa che diverebbe un ottimo rifugio per innamorati con un pò più di sole.
"ok Lyàn facci vedere questo gran segreto" sbuffa d'impazienza Demetra incrociando le braccia al petto.
"ecco..sentite ragazze non spaventatevi ok?" mi passo una mano fra i capelli cercando di trovare un pò di coraggio "voi sapete che la magia esiste giusto?" annuiscono,ma certo,hanno per amica una mezza veggente e la madre di quest'ultima molto probabilmente riusciva a cambiare il tempo "ci sono cose ancora più...mettiamola così...pesanti d'assorbire..." le guardo insicura se andare avanti o fermarmi "ecco...esistono creature chiamate vampiri...ed altre chiamate licantropi..." tengo lo sguardo basso,non ho il coraggio di guardarle negli occhi,di..
"te lo avevo detto" sento la voce di Roxanne riempirsi di soddisfazione e d'ira contemporaneamente "te lo avevo detto o no che i Cullen erano vampiri?" alzo lo sguardo incredula di quello che sta dicendo.
"il punto è che se lo avessi detto a voce alta qualcuno ti avrebbe preso per pazza sorellina cara..." demetra agita la massa di capelli blu e poi mi lancia uno sguardo "non fraintendera lyàn,sono sicura che dopo la prossima rivelazione saremo abbastanza sconvolte...più di quanto lo siamo ora..." la guardo perplessa "si Lyàn,siamo sconvolte...non sembra ma lo siamo..."
Le mostro un sorriso fra il felice e lo strafottente "allora ti voglio sconvolgere" mi levo quei pochi vestiti che ho addosso compresa biancheria.
"Oddio lyàn,sei lesbica?" mi chiede quello gnomo petulante con un alzata di sopraciglia.
Neanche le rispondo,mi limito a concentrarmi...
facciamo per scaletta.
Alzo la barriera per via del'intrusione dei lupi,poi scavo con la testa affinchè trovi qualcosa che mi abbia fatto davvero arrabbiare...qualcosa...
Due occhi dorati.
Si credo che vadino bene.
Maledetto Jasper Hale.
Appena mi trovo a pensare a quelle parole,al mio posto non c'è più una giovane ragazza,sento tutta la maestosità con cui potrebbe apparire un lupo così grosso a quelle due.
Così grosso e così bello.
Mi vedo per la prima volta riflessa negli occhi scuri di quelle ragazze davanti a me.
Candito.
é l'unico aggettivo che si potrebbe avvicinare alla descrizione del mio manto,perchè bianco non gli da giustizia.
Mi guardo una zampa,il pelo così lungo sembra molto soffice,tanto che Roxanne non riesce a trattenersi e mi si butta addosso,come se fossi un peluche gigante.
"Sely sai che sei carinissima così?"
Dal mio petto esce fuori un ringhio molto simile ad una risata.
Do un occhiata a Demetra a due passi sa me.
"Potevi dircelo prima!" sbuffa distogliendo lo sguardo,i pugni stretti ai fianchi "anche se non lo sapevi...almeno dei Cullen...potevi dircelo...siamo o non siamo le tue migliori amiche?" scuoto la testa per cercare di fargli capire che non potevo.
Volevo,ma non potevo...
Mi do una calmata e torno alla mia forma umana,mi reinfilo i vestiti "Demetra,sai in che guaio mi sono cacciata per questo?" borbottò infilandomi la maglietta nera,troppo leggera peril mese di settembre.
Scuote ancora i capelli "fa niente,non mi interessa se ti azzopperanno o chissà che...dovevi dircelo prima..." sbuffò,ma quanto è testarda?
"guarda che io prima non ne sapevo niente,tranne dei cullen intendo...per me è tutta una novità...te lo giuro,se lo avrei saputo prima,te lo avrei detto all'istante" sembra convincersi,mi sorride,strafottente.
"è per via della licantropia che non sei più un metro e un tappo?" vorrei darle un cazzotto in testa,ma ci sono alte probabilità di fracassarle il cranio.
"si" mi limito a risponderle inchiodandola con lo sguardo "nei primi mesi raggiungiamo il massimo della crescita possibile,poi ci blocchiamo..."
Roxanne rimane un attimo con lo sguardo vuoto."cioè...non crescete più?"
scuoto la testa "solo se riusciamo ad ottenere una autocontrollo talmente alto da non trasformarci più...ma nel mio caso è..." mi blocco,la risata di Demetra è un aggettivo più che sufficente a descrivere la cosa.
Le sorrido dolcemente ormai abituata al suo sarcasmo per poi sedermi sull'erba bagnata "dopo questo...sono nei guai..." borbotto passandomi una mano fra i capelli.
"s ti azzoppano voglio assistere" le lanciò un occhiata di fuoco e Demetra sembra pietrificarsi "fai paura" mormora sedendosi davanti a me.
Mentre Roxanne mi si siede accanto "Sely eri più carina prima..." annuisce lentamente strappando qualche ciocca d'erba "e poi a me piacciono i cagnolini" ridacchio,l'idea di Roxanne per 'cagnolini' coincide perfettamente con la lista delle razze di cani 'pericolosi'.
Rimango con lo sguardo perso per qualche secondo "dovrò dire tutto a Sam...non posso tenerglielo nascosto..." decido infine senza rendermi conto dello strano silenzio che si è creato attorno a me.
"Sam Uley?" sbotta d'un tratto Demetra fissandomi con occhi sbarrati "é un licantropo anche lui?ce ne sono altri?"
Ormai il danno è fatto "Si...siamo io,Sam,Jared e...ehm..Paul..." dico agrottando la fronte perplessa.
"come...è successo?" mormora Roxanne con lo sguardo basso.
"mio padre è quileute...i licantropi lo sono tutti...mio padre lo è anche lui...cioè...lo sarebbe stato se fosse entrato in contatto con vampiri,è per loro che ci trasformiamo,serve anche un forte sentimento di rabbia..." rimango un attimo immobile "anche se devo dire che io non ho provato nulla di simile...forse ero troppo vicino ai vampiri..."
Lancio un occhiata alle gemelle intente a non perdere un solo dettaglio "ci siete?" annuiscono contemporaneamente senza staccare lo sguardo dal suolo "ah...diventiamo licantropi se perdiamo il controllo e mentre abbiamo quella forma sentiamo a vicenda i nostri pensieri..."
"ok..." fa Demetra romepndo il silenzio "dopo che la scuola sarà finita prenderemo la tua auto e andremo alla riserva...e ci presenterai Sam..."
"ci tieni a vedermi azzoppare vero?" le sorrido alzandomi in piedi,le due mi imitano.
"ci tengo a farlo personalmente,cara"

Note a fondo pagina:
pweeehhh....^-^ pensavo che mi sarebbe arrivata qualche minaccia XD
no vabbè,anche se questo forse è un minimo spoiler,comunque lo dico (XD mannaggia alla mia boccaccia) eddy decide di non dirlo a nessuno manco ad alice,nessuno sa niente anche perchè alice e jasper devono condividere l'eternità insieme,meglio non avere problemi,nah? XD
ma se ci riprova a rifarlo lo acstro io personalmente!è_é
e poi si,per rispondere ad una domanda nelle recenzioni (non ricorod chi me l'ha fatta sorry ma non ho voglia di andare a controllare!ahhh maledetta pigrizia ç_ç) si è il giorno in cui jasper quasi ammazza Bella *nodnod*
...peccato che non ha terminato .___.
XD bacini,spero che anche questo capitolo,anche se sfortunatamente corto,vi piaccia ^^ smileee...
...Demetra mi stupisce di giorno in giorno,è molto più sensibile di quanto pensassi O.o

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Capitolo 7
*** La famiglia Lyàn (questa strana cosa chiamata imprinting) ***


"COSA?!"
La voce di Sam mi arriva all'orecchie come se fosse amplificata 1000 volte nella mia scatola cranica.
"tu..tu...sei...PAZZA!FUORI DI TESTA...MA COME...io...cioè...MAH!" alza le braccia al cielo infuriato per il mio comportamento.
"ok Sam,prendi un bel respiro..." cerco di invogliarlo a respirare,lui ci prova ma è ancora rosso per la rabbia "uno lento e due veloci dai,fuu fuuu..."
"Lyàn,non deve mica partorire..." borbotta Demetra a pochi passi da me.
"Quando Paul lo verrà a sapere...quel ragazzo è troppo irascibile..." sbuffa Sam lasciandosi cadere sulla sedia della cucina.
"ohh...faglielo dire da Selynde,vedrai che si addolcirà" appena Emily finisce di parlare sento tre paia di occhi fissarmi curiosi.
"Sely,hai un fidanzato?" gli occhi verde smeraldo di Roxanne mi perquisiscono l'anima.
"oddio no..." rispondo imbarazzata rossa fino alla punta dei capelli "è assolutamente improbabile che fra me e Paul ci sia qualcosa..."
"come è assolutamente improbabile che i licantropi esistano?" ridacchia Demetra scuotendo la chioma bluastra.
"ok...sentite...glie lo dico io...se la prende male...farò a botte con Paul"
"e perchè dovresti fare a botte con me?" Paul,che è appena entrato in casa insieme a Jared,mi fissa con sguardo stralunato,perplesso dalla mia frase "e loro chi sono?" chiede poi voltandosi di scatto verso le gemelle.
"non ti avevo sentito entrare..." mugugno avvicinandomi di qualche passo.
Lancio uno sguardo ad Emily che ricambia con un mezzo sorriso "Paul ho fatto un pasticcio..." dico guardandolo dal basso all'alto cercando di assumere l'espressione più dolce possibile "non volevo che tu ti arrabbiassi...volevo dirtelo io..." lui sembra disorientato e credo di essere in grado di farlo addolcire un po "mi...mi è scappato...loro due sono fra le persone più importanti della mia vita e io..."
"glie lo hai detto?" la sua voce non è alta e piena di rabbia come l'avevo immaginata,ma è bassa e roca,come se non riuscisse a parlare.
"scusami scusami tanto...è solo..che...capiscimi!non riuscirei mai a nascondere qualcosa a loro" riesco perfino a farmi brillare gli occhi,Demetra e Roxanne rimangono immobili ai loro posti,incapaci di credere che io stia recitando.
"ok" risponde infine balbettando,guardando altrove.
"non...sei arrabbiato?" domando avvicinandomi di qualche passo.
"non fa niente,davvero...ora scusami..." si volta e se ne va via dalla cucina.
Sento la porta d'ingresso sbattere.
"sono brava o no?" domando con un gran sorriso verso le cinque persone nella stanza.
"si...discreta..." mi sorride Jared che sembra capire tutta la faccenda "povero Paul...se scropre che stavi fingendo ci rimarrà davvero male..."
Lo guardo,non sembra minimamente scherzoso,e io mi sento un pò in colpa "Paul è molto carino e dolce..." ammetto infine rendendomi conto di quell'ovvietà che mi era sfuggita in precedenza "non vorrei mai farlo stare male...ma...preferisco avere tutti gli arti intatti..." mi sforzo di sorridergli e lui di ricambiare.
"bhè,lui ovviamente ti vorrà chiedere di uscire..." si intromette Emily mettendo sul tavolo della cucina un paitto di biscotti al cioccolato "anche se non lo sembra è molto timido...ci metterà un pò...ma te lo chiederà..." mi lancia uno sguardo ed io lo evito accuratamente afferrando qualche biscotto dal vassoio "tu come pensi di rispondergli?" ecco,la domanda che volevo evitare... "non credo che sia una semplice cotta"
"innamorarsi dopo due volte che mi ha vista non credi sia troppo eccessivo?" sbuffo mordicchiando un biscotto.
Sam sorride "hai mai sentito parlare di Imprinting?"
"no che roba è?si mangia?"

Dopo la spiegazione di Sam non riesco a percepire nessun segno di vita all'infuori del mio cuore,che non fa altro che battere.
"cioè...io...e Paul...ecco...perciò..." sbatto più volte gli occhi cercando di farmi venire in mente le parole giuste "siamo destinati?"
"Lyàn,non ti divertirai mai più!" Demetra sembra disgustata dall'idea di passare l'eternità con l'anima gemella,a me sembra...romantico direi...
"non che mi sia divertita molto neanche prima...chi vuole divertirsi con una che parla con i morti?" bevo tutto d'un sorso la cioccolata calda che Emily mi ha preparato per attutire la faccenda.
"ma il punto è che paul ha avuto l'imprinting con te...ma tu non con lui..." Jared si gratta il mento,perplesso "sei tarda..."
"lascia stare Sely...prima o poi capiterà...se è destino..." Roxanne mi cinghia le spalle cercando di proteggermi dagli 'insulti' di Jared.
"oh bhè,magari potrei uscirci e vedere che capita..." mormoro giocherellando con i lunghi capelli della gothic lolita che mi sta abbraciando.
"spero solo che tu non ci voglia uscire per pietà" guardo Sam all'altro lato del tavolo,mi fissa serio ed io mi sento inondare dalla vergogna.
"no certo che no" mormoro arrossendo "credo davvero che sia un bel ragazzo...e se è destino tanto vale provarci,se non mi piacesse non ci uscirei mai...aspetterei..."
Emily afferra un altro pacco di biscotti e lo svuota nel piattino al centro del tavolo "aspetterai che te lo chieda lui o farai tu il primo passo?"  rimango a fissare le ciocche verdastre di Roxanne mentre sento una strana morsa alle budella.
"Non vorrai mica fare il primo passo?!" esulta Demetra avvicinandosi "gli uomini devono farlo!e noi donne dobbiamo farli soffrire"
"Ma che razza di gemella sei?" Roxanne si stacca da me e le va incontro "è ovvio che lo deve fare lei!hai sentito Emily?è TIMIDO!Selynde sarebbe davvero dolce se lo invitasse!"
"MA TU SEI PAZZA!" iniziano uno scontro di battibecchi che non riesco a seguire.
Cosa fare?invitarlo o farmi invitare?
"non preoccuparti" mi sussurra Emily facendomi l'occhiolino "sarà una cosa naturale,rilassati,intesi?"
Annuisco e le sorrido,credo che senza Emily questa famiglia sarebbe disastrosa.
"oh,è uscito il sole" ci voltiamo tutti verso Jared mentre la luce del sole per la prima volta dopo mesi ci inonda con il suo calore.

Il paesaggio di La Push è mille volte migliore di Forks,ed è perfetto per essere disegnato.
In questi giorni si è vista solo qualche rara nuvola ed il professore di disegno ha pensato che sarebbe stata un'opportunità sprecata non farci disegnare Forks sotto la luce del sole.
Ma Forks non mi piace,ormai è diventata banale,la vista dalla costa è molto più interessante.
"Lyàn,noi andiamo" saluto le gemelle con un gesto della mano e le osservo allontanarsi dalla costa,per poi sparire fra la vegetazione.
Ultimamente avevo cercato di evitare pensieri troppo complicati su Paul,ma adesso,qui sola come un cane a guardare il sole sparire dietro il mare,l'unica cosa che posso fare è pensare a Paul.
"ehy" mi volto,e per un secondo mi sembra di rivivere la stessa scena di jasper,ho pensato a lui ed è arrivato "che stai facendo?"
Mi sorride,il volto per metà nascosto dalle foglie "disegno" gli rispondo ricambiando il sorriso.
Mi sono completamente sbagliata,nulla in questa scena ha a che fare con Jasper.
Si avvicina e sotto la luce del tramanto noto alcuni piccoli dettagli che avevo trascurato,la sua pelle sembra quasi dorata e i suoi occhi,che ad un primo impatto mi sono sembrati castani,variano al verde.
Questa cosa mi ha colpito molto,forse per via della mia completa ossessione per gli occhi delle persone,mamma continuava a ripetermi che erano lo specchio dell'anima.
I miei sono neri,che razza di anima potrei avere?
"hai gli occhi verdi" commento fissandolo concentrata sulle sue iridi "sono davvero belli,mi sembravano castani"
"è il sole" indica il cielo e d'un tratto sembra illuminarsi dalla gioia "mentre tu al sole sei ancora più bianca,sembri un succhiasangue..."
Abbasso lo sguardo corrugando la fronte "non è una cosa molto carina da dire" poi le parole mi escono da sole "se ti invitassi a cena fuori spero proprio che tu non te ne esca con certe frasi"
"vu-vuoi...invitarmi a cena fuori?" balbetta sedendosi sulla sabbia,accanto a me.
"domani ho una fantastica cena di famiglia,sarà davvero terrificante" mi sforzo di sorridergli senza capire esattamente quello che il mio cervello stia facendo "volevo portare le gemelle con me,ma sono impegnate..." sembra intristirsi di colpo.
"mi vuoi usare come ruota di scorta" non è una domanda,e me ne sono accorta benissimo.
"ma no ti sbagli" sospiro io tornando a fare le ombre sul disegno "volevo invitare loro perchè se ti avrei invitato di sicuro i miei parenti avrebbero iniziato con le solite cavolate...ma sembra proprio che il destino voglia che ti inviti" calco bene la parola 'destino' e scoppio in una risatina.
Quando mi volto incontro i suoi occhi verdi colmi di un sentimento non molto diverso dall'ammirazione eppure così vicino all'amore.
"vuoi aiutarmi ad uscirne viva?" gli dico chinando la testa da un lato senza smettere di guardarlo negli occhi.
"si mangerà carne?" mi sorride felice e stranamente mi sento così anche io.
"scherzi?mio zio praticamente è un carnivoro,quell'uomo è un mago della griglia"
Rimaniamo a scherzare per un paio di ore,e quando mi tocca andare a casa mi rendo conto con orribile stupore di non aver finito il disegno per il corso,mi toccherà tornare.
Ma la cosa che davvero mi stupisce è che,per quanto sia stata bene e felice in compagnia di Paul,non ho avuto l'imprinting.
Niente.
Nessun sentimento di completa dipendenza ed adorazione,solo l'inizio di qualcosa.
Ma non fa niente,mi va bene così,e spero che lui sappia aspettare...
Almeno fino a domani sera.

"Pantaloni attilati bianchi,stivaletti neri con tacco 6 a spillo,maglia senza maniche a collo alto e coprispalle nero...wow Lyàn non credevo che avresti mai potuto raggiungere un tale grado di carineria"
"non puoi usare la parola 'carineria' per dire che sto bene,è tutt'altra cosa" mi lamento sistemando i capelli che Roxanne è riuscita miracolosamente a lisciare.
Quest'ultima mi fissa,impegnata a divorare una scatola di caramelle alla frutta "sei in grado di camminare sui tacchi?"
Lancio uno sguardo ai miei piedi,qualche tempo fa avrei risposto con un grugnito e sarei caduta di faccia sul suolo,ma l'agilità che si aquista con la licantropia mi ha aiutato notevolmente anche in questi piccoli problemi femminili "ovviamente,ce lo ho nel DNA"
Le gemelle ridacchiano e dopo un ultima controllata al mio trucco prendono le borse di scuola e se ne vanno.
"come ti sembro?" chiedo a mio padre quando scendo ad accompagnare le due alla porta d'ingresso.
"dico solo che tu così non uscirai mai..." sbuffo sonoramente e lui ne sembra davvero felice "oggi te la lascio passare liscia solo perchè è una cena con famigliari,intesi?" mi pietrifico al mio posto,mi sono scordata di avvertire mio padre della presenza di Paul.
"ehm...veramente..." inizio a dondolarmi nervosa sui piedi mentre mio padre mi guarda torvo.
"oh mio dio chi hai invitato?" sbuffa menre qualcuno bussa alla porta.
"Paul" ammetto mentre lo vedo avviarsi verso la porta "ma è solo un amico del branco vai tranquillo e...OH MIO DIO PAPà NO!" lo vedo afferrare Paul per la giacca grigio scuro che si è messo e trascinarlo verso la cucina.
"Mettiamo in chiaro le cose,tocca mia figlia con un solo dito contro la sua volontà e io ti taglio a fette talmente sottili che i compagni del vostro branco ti potranno usare per farci dei portachiavi,intesi?" Paul rimane immobbile ed in silenzio seduto,stranamente,sull'unica sedia rotta di tutta la cucina,se non la casa.
"io e sua figlia siamo amici,solo amici" fa riprendendosi dallo stato di coma in cui era caduto "e se anche fossimo qualcosa di più,non farei mai niente per farle del male..." mio padre sembra convincersi,ma non mi lamento per la sua reazione esagerata,capisco che sia preoccupato dopo quello che è successo con jasper,mi piace che sia protettivo.
"tua padre ha qualche problema con i ragazzi?" mi chiede quando lo porto in camera mia per non rischiare un altro attacco di papà.
"no è solo che...ecco..." rimango un attimo a fissare la parete della stanza incapace di continuare "un giorno te lo dirò ok?" gli sorrido e noto che lui si sforza nel ricambiare "ma parliamo d'altro!stai bene vestito così!" lo guardo da capo a piedi,nulla di troppo elaborato,una semplice maglia nera ed un paio di jeans scuri,ma sta davvero bene.
"bhè...messo a confronto con te mi sento davvero orribile..." rivedo lo sguardo di completa adorazione che aveva sulla spiaggia e io mi sento avampare,fortunatamente il suono famigliare del campanello mi salva.
"oh,andiamo a vedere chi c'è..." mi alzo dal letto,ma mi blocco davanti alla porta "senti i miei parenti sono un pò...strani...sopratutto quelli da parte di mamma...e se stasera succede qualcosa di non molto normale...ecco.." mi sorride bloccandomi nel finire la frase.
"Selynde sono un licantropo ricordi?credi che ci sia qualcosa di normale in questo?" mi viene incontro ancora sorridente,un sorriso che sparisce non appena apre la porta e trova le tre sorelle di mia madre che ci fissano con il loro solito sguardo perso.
I lunghi capelli mossi e crespi di tre sfumature diverse di castano,gli occhi grandi e celesti,i vestiti ed i gioielli da zingare,ogni piccolo dettaglio di queste tre zie,veggenti anche loro,mi ricorda mia madre.
"Selynde sei cresciuta davvero tanto,ma guardati il tuo spirito è così forte...proprio come la tua mamma" mi sorride la più piccola delle tre,Clara,mentre le altre due si guardando attorno adocchiando qualche spirito nascosto fra le scale.
"a proposito,dove è la tua mamma?" Hanna mi guarda curiosa,mentre Paul mi lancia uno sguardo perplesso.
"l'ultima volta era nei dintorni dello studio,provate a controllare li" le saluto,afferro Paul per una mano e scendiamo le scale,mentre le tre sorelle si dirigono verso il vecchio studio.
"oh,Selynde hai visto Virginia?" mi chiede un uomo dai capelli brizzolati e dalla barba incolta.
Annuisco e gli indico le scale "Si zio,è con le altre zie a cercare la mamma,prova lo studio"
"oh!ma perchè la cercano?tanto tua madre spunta fuori appena ci siamo tutti" appena lo vediamo sparire verso lo studio Paul mi blocca prima che potessi fare un solo passo.
"ma...Selynde...tua madre non è...morta?" mi guarda perplesso ed incuriosito,io non riesco a trattenere una risata.
"parlavano del suo spirito..." gli rispondo con un sorriso "ti ho detto che la mia famiglia non è molto normale"
"capito.." risponde concentrato sul parquet "era questo che intendevi per strana..."
"e non hai ancora visto tutto" ridacchio mentre vado verso il salotto,lui mi segue ancora intontito dalla faccenda.
Ci sediamo sul divano del salotto mentre mia zia paterna -una donna nella norma- ,aiutata da suo figlio di 7 anni,inizia a disporre vari antipasti sulla lunga tavola.
"selynde!selynde!" mio cugino Louis mi viene incontro con un enorme tegliera di prosciutto fra le braccia "ha detto Virginia che sei un licantropo è vero?" io e Paul ci pietrifichiamo all'istante.
"ZIA" mia zia si avvicina a noi agitando i lunghi capelli neri,si china per dire qualcosa al figlio e lo manda via.
"uffa Selynde..." sbuffa stringendosi fra le spalle "ma ti rendi conto?quelle tre non stanno mai zitte,avrei preferito che non lo sapesse...o se mai l'avrebbe scoperto quando sarebbe successo a lui...invece!"
"ma..come...l'hanno scoperto?" che stupida domanda,quelle tre sanno sempre tutto.
"credo che è stata tua madre a dirglielo,sai quanto era..cioè...è attaccata a loro" sbuffa di nuova portando le mani sui fianchi "dovrò dirgli qualche parolina,Rosa non può andare a dirlo a chi gli pare,so come è il branco,non vuole che si sappia,mentre ora tutta la tua famiglia lo sa e..." ma viene bloccata da una voce proveniente dal salotto.
"Non toccarmi Nicolas!ho 114 anni ma sono ancora in grado di camminare da sola!piuttosto dov'è?quella disgraziata diventa un licantropo e devo venirlo a sapere dalle mie tre figlie?e io che speravo che sarebbe diventata una bella veggente come sua madre!" la vedo entrare nel salotto,brandendo il suo bastone da passeggio come un arma contro chiunque osi avvicinarsi per aiutarla,i vestiti come quelli delle nipoti,i lunghi capelli bianchi e mossi raccolti in una severa crocchia "eccoti!sai che ti dico?ti puoi scordare la sfera di cristallo per il tuo compleanno!ti regalo dei tarocchi" è da quando ho 5 anni che mi regala tarocchi,ne ho la casa piena.
"bisnonnina!" le vado incontro sorridendole e l'abbraccio "mi sei mancata"
"ohh.." sbuffa anche lei abbracciandomi "tanto te l'ho già comprata la sfera"
"si lo sapevo,me lo ha detto mamma" la sua espressione dolce muta subito e torna ad agitare il bastone.
"ROSA,nipote degenere,mai che qualcuno ti possa confidare un segreto"

Qualche minuto dopo siamo tutti seduti attorno al tavolo,le mie tre zie,mio zio,la mia bisnonna,la mia zia paterna con suo marito e suo figlio e i miei due nonni paterni,e naturalmente Paul.
"avanti Selynde,ora sarai pure un licantropo,ma fai felice la tua nonnina..." guardo la mia bisnonna leggermente perplessa.
"Andiamo albertine..." inizia mio padre ma viene prontamente interrotto.
"Signora Dìaz per te,Nicolas" ridacchio lanciando un occhiata a mio padre ormai abituato ai modi della mia bisnonna "Nessuno oltre alle mie figlie e nipoti ha il permesso di chiamarmi con altri nome all'infuori di Signora Dìaz,ho scelto di preservare il cognome di mia madre per onorare quella santa donna,migliore di ogni singola persona in questa cittadina"
"ok,signora Dìaz,non deve fare pressione su Selynde,ha già abbastanza problemi con la licantropia"
"oh certo!e te ne do tutta la colpa Nicolas...ma voglio lo stesso che Selynde si ricordi che proviene da una lunga stirpe di veggenti,necromanti e streghe,avanti nipotina,riesci a muovere gli oggetti?"
Rimango a fissarla leggermente perplessa mentre gli sguardi di tutti i miei parenti sono fissi su di me "ehm...veramente..."
"Lo sapevo,non ci riesci!eppure tua madre era così capace..." lancia uno sguardo alle sue tre nipoti sedute accanto a lei "figlia mia" fa rivolta a Clara,lei alza il volto e la fissa stralunata con i suoi grandi occhi celesti "aiuterai tua nipote a sviluppare i suoi poteri"
"ok Sely quando ti andrebbe bene?" mi chiede dolcemente versandosi nel bicchiere del vino rosso.
"non fare la sciocca,una fase del suo allenamente sarà prevedere in anticipo quando verrai"
"ehm...nonna...io...non ci riesco"
"Imparerai!" mi zittisco immediatamente e faccio cenno di si con la testa,mai provocare la nonna,potrebbe essere fatale.
Sento Paul irrigidirsi accanto a me,gli lancio un occhiata e lo vedo con lo sguardo chino sul suo piatto pieno di cibo.
"e tu...chi saresti?" gli chiede la mia bisnonna come se si fosse appena accorta della sua presenza "bene!ti sei anche fidanzata e non me lo hai detto?!perchè sono sempre l'ultima a sapere le cose?!sono la matriarca o no?"
"ohh!ancora con questa storia della matriarca?!" esulta mia nonna paterna mentro io e Clara ci lanciamo uno sguardo,ormai abituate a questo teatrino "non sei l'unica donna più anziana della famiglia!"
"Stai zitta Clementine!hai 73 anni,io ne ho 114!"
"essere decrepita non ti autorizza ad essere la padrona!"
"CLEMENTINE!"
"ALBERTINE!"
Si fissano negli occhi per qualche secondo poi tornano a mangiare mentre la rabbia si riversa nelle forchette.
Il resto della serata passa tranquilmente,fra le risate e i battibecchi,le porzioni non finiscono più ed a me e Paul sembra il paradiso.
Alla fine,quando tutti hanno finito e rimane solo il momento delle chiacchere,io e Paul ci defiliamo da casa.
"hai una bella famiglia...." mi fa seduto sull'erba del giardino di casa mia.
io gli lancio un occhiata,ma chi vuole prendere in giro?
"no davvero" mi dice sorridendo mentre torna a guardare la luna "mi piace è bella...strana ma bella...molto strana...." ridacchia e passa il suo sguardo dalla luna a me "ti piace la luna?"
Rimango un attimo a pensare,mi piace la luna?certo come ogni altra persona con un briciolo di romanticismo.
"si" rispondo dopo qualche secondo guardando il cielo "ma preferisco le stelle,loro brillano di luce propria,la luna la prende dal sole...non ha una sua luce,senza il sole non può brillare"
"è una bella frase" commenta dolce "io mi sento come la luna in questi giorni"
sorrido imbarazzata "si,sospettavo che avresti detto quealcosa di simile" sospiro e lui mi guarda perplesso "Paul tu hai avuto...imprinting con me?"
"te lo ha detto jared?" mormora lui a detti stretti voltandosi dall'altro lato.
"si...non ti arrabbiare con lui,intesi?" annuisce piano,controvoglia "io,te lo devo dire,non l'ho avuto..."
"si,lo so,sarebbe tutto molto diverso se lo avessi avuto anche tu" sospira rilassandosi tornando a guardarmi.
"però...se è destino...ecco..." lui mi sorride,bloccandomi con una carezza.
"aspetterò,ti ho aspettata per tutta la vita,non vedo perchè non dovrei riuscirci per qualche altro tempo..."
Annuisco sorridendo felice,mentre lui si immobilizza,con lo sguardo fisso sul mio volto,la sua mano ancora sulla mia guancia,rimane così per qualche secondo che mi sembra un eternità.
"ehm...Paul..."
Lui scuote la testa e ritrae la mano "scusa,pensavo"
"a cosa?" gli chiedo chiando la testa da un lato.
Fa spallucce e mi sorride "a quando mi hai detto che ho dei bei occhi...allora ho pensato ai tuoi"
"ah...sono neri..." gli dico arricciando il naso,cosa può trovare di bello nei miei occhi?
"si sono neri,e sai anche che quando eravamo sulla costa,sotto la luce del tramonto,sono più chiari e sembrano quasi rossi?comunque di solito sono marrone scuro...o per lo meno quando ti ho vista a casa di Sam,non neri,solo quando è tutto buio,come ora,sono neri,e francamente mi piacciono di più,perchè quello che guardi si riflette perfettamente,credo che siano molto più belli dei miei"
Rimango un attimo stordita dal suo breve discorso sui miei occhi,io che ho sempre pensato di avere gli occhi neri ora scopro che hanno così tante variabili di colore?
"io li preferisco chiari" commento facendo spallucce "mia madre li aveva chiari..."
"e io li preferisco scuri" risponde a tono lui alzandosi dal prato,mi allunga una mano,che io uso per alzarmi,sorridendo dolcemente "la donna della mia vita li ha scuri"

noticine a fondo pagina:
eheh,non mi aspettavo così tanti commentini ç_ç sigh sono commossa,sely sei commossa pure tu?ç_ç piangiamo insieme...
io e sely vi ringraziamo tutti-tutti e vi manderemo dei biscottini fatti a mano ^^
eheh,ma parliamo del capitolo!
finalmente si è scoperto cosa prova paul per sely -^^- spero solo che la meyer segua il mio piano strategico e nel prossimo libro pubblichi l'imprinting di Paul,bwahahahahah...e tutto andrà secondo i piani...bwahahahahahha...
e che dire della famiglia di sely-love-love?la lovvo troppo :3 sopratutto nonna dìaz e le tre nipoti,mmoliii...
(voglio anche io una nonna che mi regala tarocchi *ç*)
vabbè ora vado a recuperare Demetra e Roxanne,ed insieme a Sely si va a fare i bicotti per tutti ^^
...vi prometto che sely non toccherà più di tanto l'impasto,non mi fido molto di quello che combina XD
bacini!

ps. mi sono resa conto di aver parlato delle tre zie di Selynde come figlie della signora Dìaz,ma in realtà sono le nipoti,gomen ç_ç

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Capitolo 8
*** Corse ad ostacolo e progetti futuri ***


"e ti ha baciata?"
Il pezzo di panino che stavo mangiando mi va quasi di traverso.
"NO!" gli rispondo dopo esser riuscita a mandar giù il panino "no cioè...è stato molto gentile ok,ma è stato il primo...cioè...un primo quasi appuntamento..."
"si Lyàn,tu sei troppo all'antica" sbuffa Demetra mangiando una strana poltiglia che hanno spacciato per purè di patate "se fosse stato per me,con uno così,che mi vede come una dea..."
"tu faresti tutto con tutti" replica dolcemente la sorella spostando i ricci verdastri dal volto.
"non sono mica una puttana" a quell'osservazione rimaniamo qualche minuto in silenzio,ma non per deriderla,ma per il semplice fatto che non sappiamo più che dire,ultimamente è così,da quando hanno scoperto che sono un licantropo sembra quasi che abbiano paura di parlare,di farmi arrabbiare credo...
"avanti,daglielo" sbotta d'un tratto Roxanne dopo essersi scambiata numerose occhiate con la sorella.
"no,e se poi non le piace?" Demetra mi guarda di sottecchi,mordendosi il labbro inferiore.
"tu daglielo,se se la prende distruggerà solo la mensa,che vuoi che sia?"
"già che vuoi che sia?" le fa il verso rovistando dentro il suo ziano blu elettrico,per poi pormi l'oggetto che ha trovato "avanti prendilo,lo abbiamo trovato a Port Angeles"
Afferro il piccolo oggetto dalla sua mano,un portachiave.
Un portachiave a forma di lupo.
"è molto carino" dico agganciandolo ad un passante dei jeans "davvero" sorrido alle due che lanciano un sospiro di sollievo.
"pensavo che ti saresti offesa" ammette Demetra facendo spallucce.
"oh no,mi piace molto,è azzeccato..." mi passo un mano fra i capelli in leggero imbarazzo "anche se il mio manto è bianco non marrone"
"vedi?lo sapevo" Roxanne lancia un occhiata fulminea alla sorella,che ricambia nello stesso modo.
"quello bianco aveva gli occhi celesti,questo li ha neri è più indicato" indica il portachiave agganciato ai miei pantaloni,poi mi guarda "giusto?tua madre ripeteva sempre che gli occhi sono lo specchio dell'anima,perciò hanno più importanza!"
Scoppio in una risata "veramente nei licantropi il manto rispecchia la loro anima"
"sely...tu non sei così pura..."
"oh,manco per niente"
"vi odio"
Finito di mangiare la mensa si svuota completamente ed è il momento di percorrere i corridoi diretta verso l'inferno,ossia educazione fisica,la materia dove io e le gemelle ci siamo incontrate.
Doppiamente infernale.
Ma dopo aver indossato la tuta ed esser stata obbligata a percorrere una corsa ad ostacoli dai miei compagni non si levano le solite battutacce e i ridolini anzi,fischi e complimenti,versi di stupore e grida delle gemelle.
sto andando...così...bene?
"Lyàn,mai visto uno studente percorrere in così poco tempo una corsa ad ostacoli!" il professore mi si avvicina con in mano un quaderno ed un cronometro "come hai fatto a cambiare in così poco tempo?e pensare che prima non eri neanche in grado di tenere in mano una palla"
"ehm,è solo che..." rimango a fissarmi le mani,incapace di dare una spiegazione logica,poi mi viene,è una cosa troppo femminile,ma va bene "sto uscendo con un nuovo ragazzo e lui mi fa fare molta ginnastica è così adorabile,e poi mi sento piena di energia da quando ci vediamo!e poi è così bellooo!uhhh!" il mio professore mi blocca prima che potessi degenerare e se ne va,sorrido,non mi romperà più su questa storia.
"oh Lyàn sembravi una di quelle mocciosette che hanno occhi solo per la moda" Demetra e Roxanne mi raggiungono con in mano un pallone da volley.
"infatti Sely hai mai pensato di recitare?"
Demetra mi lancia il pallone ed io rimango a guardarlo per qualche secondo,tanto ormai sanno già tutto di me "io voglio fare i musical,cantare,recitare...ma sai ballare non è mai stato il mio forte ma ora grazie alla licantropia...sono più agile...e magari potrei riuscirci"
"A Phoenix c'è una buona scuola di arti sceniche,anche a Boston e una ottima a New York"
"Roxanne,stai zitta..." La sorella sbuffa sonoramente,ma lei non le bada.
"Sely lo sappiamo che tu sei una persona molto artistica,non puoi mica stare qui...pensi di inseguire i tuoi sogni dopo il diploma?"
La guardo non sapendo bene cosa dire,si mi piacerebbere,andare a new york e recitare,cantare e ballare,ma non posso.
No nel modo più assoluto,come potrei lasciare tutto e tutti?
"mio padre ha già perso la mamma,non vedo perchè dovrebbere perdere anche me..." e poi...bhè...e poi c'è Paul...
"oddio..." sbuffa Roxanne facendo volare una ciocca verdastra dal volto "...dovresti essere più egoista,tuo padre non ha perso tua madre,è sempre con lui..."
"si ok,ma voi?" le chiedo cercando di evitare l'argomento 'Paul'.
Lei scuote il capo e sorride "noi vogliamo partire dopo il diploma,vogliamo fare la scuola d'arte,io pittura e lei architettura,non ci interessa se tu verrai,noi andiamo"
"noi mi farei mai costruire una casa da Demetra" le sorrido un pò convinta.
"oh,neanche io,magari un pollaio,ma mai una casa..."
"ma come siete gentiiiili..." borbotta la sorella intenta ad osservare una pallina da tennis "e poi...se davvero ti ama ti seguirà,o ti aspetterà"
rimango a fissarla per qualche secondo,incapace di dire qualcosa di sensato oltre:"parli di Paul?"
"no del tuo criceto Lyàn..." sbuffa sonoramente "ma quanto puoi essere idiota?" mi lancia la pallina da tennis,ed io l'afferro al volo,poi se ne va verso gli spogliatoi.
Lancio un occhiata all'orologio enorme appeso sopra gli spalti,mancano 10 minuti alla fine dell'ora.
E chi riesce in dieci minuti a darsi una lavata ed a cambiarsi?

Noticine a fondo pagina:
è piccino XD ma non sapevo davero dove metterlo,facciamo che è un piccolo stacco per capire il futuro di selynde-love-love XD
vabbè ma per farmi 'perdonare' (ma a chi credi che interessa  la tua fiction?! n.d. Tutti) 
e datemi spago ...ç_ç
....comunque domani credo che posterò un cap ^^ (purtroppo è l'ultimo che ho scritto perciò si dovrà aspettare per il prossimo XD kissini...)

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Capitolo 9
*** first kiss (...questi drogati...) ***


"ferme...così...ora dite 'cipolla!"
Non riusciamo a far a meno di ridere,e per poco la torta non ci cade dalle mani per sfracellarsi in milioni di pezzi.
"sam non dirlo mai più se non vuoi che la torta per Paul si mangi con la faccia a terra" si lamenta Demetra con ancora le tracce della risata sul volto.
Sam riesce a farci la foto e me la porge,la mettò nella borsa ed aiuto emily con i muffin ai mirtilli.
"siete state davvero brave con quella torta,dall'aspetto sembra davvero deliziosa" commenta lei mettendo la prima sfornata su un piattino.
"oh si" ridacchio aggiungendo del latte nell'impasto ad un suo segno "avevo qualche dubbio,ma Roxanne è davvero brava e mamma ci ha aiutate,se mettevamo troppa farina i chucchiaini ci sfuggivano dalle mani,o magari la ciotola dell'impasto volava magicamente sulle nostre teste e si riempiva da sola di latte..." lei mi sorride divertita e io ricambio "è un mito mamma,se non ci fosse neanche da fantasma non saprei come fare..."
Iniziamo a parlare del più e del meno mentre il tavolo si riempie di talmente tanto cibo che anche a Sam sembra l'utopia,si aspetta solo l'invitato.
"Lyàn per accoglierlo vestiti da gatta sexy,sai che bel regalo di compleanno?" lancio uno sguardo pieno d'odio a Demetra e lei ride di gusto.
La situazione fra me e Paul è di stallo,lui non ha il coraggio di baciarmi e io non ho intenzione di fare il primo passo,per via di svariate seghe mentali che ora non starò a fare l'elenco.
é solo che se io sono l'amore della sua vita,la sua anima gemella,perchè diavolo non mi bacia?
"io la preferirei se uscisse dalla torta con solo un tanga" commenta Sam,e prontamente emily gli da una gomitata fra le costole.
Naturalmente causandogli al massimo del solletico...
"pensiamo a cose più importanti..." chiudo gli occhi "l'invitato sta arrivando..."
vado alla porta e prima che potessero bussare gli apro,il volto di Paul si illumina di un sorriso radioso e dietro di lui Jared mi mostra il pollice in segno di vittoria.
"ciao Sely,hai della roba marrone in faccia..." mi dice prendendomi il viso fra le mani per darmi un bacio sulla fronte.
"è cioccolata" gli dico pulendomi la guancia sinistra con la manica del maglione.
"e che ci facevi con della cioccolata?che ingorda" ride scompigliandomi i capelli,ma appena vede l'enorme torta di cioccolato al centro del tavolino della cucina si ferma di scatto,rimanendo immobile per alcuni secondi.
"Auguri Paul,buon compleanno!"
"Vai fratello ora sei più vecchio"
"Morirai prima quasi-fidanzato di Selynde"
"Demetra che catttivaaaaaaaaaaaaaa!fai tanti tanti tanti auguri al piccolo Paul che diventa grande e il tuo pessimismo depressivo ce lo fa stare male!"
"tanti tanti tanti auguri piccolo Paul"
"bwahahahaha...piccolo Paul...."
"uhmm...ti piace la torta?" gli dico abbracciandolo da dietro mentre lui inizia a rilassarsi.
"ma voi siete malati" mi dice con un gran sorriso "credete davvero che quella tortina basti per quattro licantropi affamati?"
"e chi ha detto che è per tutti...quella è solo tua..." ridacchio sciogliendo l'abbraccio e andando ad aiutare Emily con due crostate ai frutti di bosco.
"ma è stupenda allora" gli sorrido dall'altro lato della sala mentre lui afferra il vassoio con la torta sopra e se lo posa sulle ginocchia.
"ahhhhhh!non ci sperare!ne voglio un assaggio anche io!" ulula Jared andandogli incontro munito di forchetta,mani e bocca.
"no te lo puoi scordare è mia!hai capito Jared?!MIA!" Paul si alza in piedi tenendo ben stretta a se la torta con una mano mentre con l'altra cerca di tenere a debita distanza l'amico.
"Paul potresti anche condividere con gli altri tuoi fratelli" li rimprovera Emily portandosi le mani sui fianchi.
"ma...Emily...è mia...e poi c'è altro cibo...è pieno di cibo..." mugugna Paul lasciando andare Jared -facendogli perdere l'equilibrio per qualche secondo- per indicare il cibo sul tavolo.
"dai Paul una fetta per ognuno..." ridacchio io portando sul tavolo una serie di muffin appena sfornati "te ne faccio un altra..."
"sely,sai che io per te ucciderei..." mormora lui mordendosi il labbro "ma mangerò qualcosa solo se saprò che tua madre ti abbia dato una mano,ho paura di quello che potresti metterci dentro..."
Divento rossa in viso,sia dalla rabbia che dall'imbarazzo "v-voi!" dico indicando le gemelle,mentre con una mano cerco sul tavolo la cucchiarella di legno "gli avete detto della torta al limone!"
"no,ma scherzi?io lyàn?ho la faccia di una che dice certe cose?" ride Demetra con la faccia da finto angioletto.
"Sely,eravamo preoccupate,a volte fai certi pasticci..." mi da Roxanne tranquilla afferrando due muffin e dandone uno alla sorella "invece gaurda che belli i muffin di emily..."
Sorrido,sono quelli al cioccolato.
"certo,peccato che Emily ha fatto quelli al mirtillo,quelli che mangiate li ho fatti io" si immobilizzano a fissare i muffin "speriamo che il cianuro faccia effetto!" imito una risata malvagia e quelle due cominciano a sputare di qua e di la pezzetti di muffin.
"non sono male" mi sorride Paul dando un morso al muffin "sei una cuoca migliore di quanto pensassi,complimenti..."
Mi sorride e mi sento inondare di gioia,poi si avvicina senza smettere di fissarmi con quegli occhi stupendi,mi passa una mano fra i capelli e mi bacia sulla fronte.
Basta,sono stufa di questa situazione.
Solo baci sulla fronte,sulle guance,carezze e moine.
Paul non sai proprio con chi hai a che fare...
L'afferro per le spalle,e non mi importa se c'è un intero gruppo di persone a fissarmi,con la mia forza da licantropo lo trascino verso di me e finalmente lo bacio.
Lui rimane un attimo stupido ed immobile ma poi finalmente ricambia il bacio.
Mi afferra con una mano per la vita e con l'altra stringe di più la testa dietro la mia nuca,io cerco di stringergli le braccia attorno al collo,ma non ci riesco e mi limito anche io a fare più salda la presa sulle sue spalle.
Mi solleva di qualche centimetro da terra,io mi aggrappo ancora di più a lui senza staccare le nostre labbra neanche per una volta,quasi mi manca il respiro,lui fa un passo avanti e con molte probabilità mi avrebbe attaccata al muro se la voce di Demetra non ci avesse interrotti.
"ok ok,il votro primo bacio,finalmenteee....uhh....ora possiamo tornare al cibo?qui c'è gente che ha fame" ci stacchiamo,io gli sorrido e lui ricambia.
"scusate" dico scrollando le spalle afferrando la mano di Paul "ma è un pesce lesso questo qui,o si muoveva lui o lo facevo io,non c'erano altre possibilità"
"ok va bene,ne hai tutto il diritto..." mi fa Jared portandosi davanti una crostata alle mele "...ma devi farlo proprio qui?cioè..." sospira tagliando la crostata "io sto mangiando..."
"e allora mangia e zitto!" gli ringhia Paul andandosi a mettere davanti alla torta.
Lo guardo ridere e scherzare con gli altri,le mie due migliori amiche scambiarsi battutine,il resto del branco divorare tutto il cibo in poco più di un ora...
E se ora pensassi che questa è la mia famiglia?forse esagererei?ma è proprio così che la immaginavo,piena di fratelli e sorelle...
Forse una seconda famiglia...si credo che sia meglio...
Per un attimo incrocio gli occhi marroni di Paul,la luce del lampadario li rende più chiari facendo risplendere un pò quel verde che tanto amo,ma in un attimo quel colore che mi ha conquistata muta in uno strano marrone,talmente chiaro da sembrare oro.
So che è tutto frutto della mia immaginazione e allora perchè,mi chiedo,mi fa questi brutti scherzi?!
é da quando che Paul è entrato nella mia vita che Jasper Hale non tormenta più i mei sogni,avevo smesso di vedere quegli occhi dorati e agognavo quel bacio da Paul perchè credevo che avesse potuto togliermi dalla bocca il sapore di jasper.
E così è sucesso,ma solo per pochi attimi.
Ed ora mi ritrovo qui,con la testa fra e mani,lo sgaurdo vaquo e con tutti i miei amici che mi circondano e mi chiedono se sto male.
Annuisco lentamente e sento due braccia sollevarmi da terra.
tengo gli occhi aperti per paura che ricompaia il volto di Jasper nel buio,li alzo verso l'uomo che mi sta portando verso la camera da letto di Sam.
"come va selynde,che hai?" mi chiede Paul facendomi stendere su un letto.
"paul...ti puoi stendere accando a me?" gli chiedo evitando di guardarlo negli occhi,lui obbedisce e mi abbraccia.
"Sely,mica stai cercando di sedurmi vero?" mi lascio sfuggire una risatina "no cioè,posso stare sicuro che tu...ecco..."
Premo il volto sul suo petto e sorrido "no tranquillo non ho intenzione di farlo sul letto di Sam..." ridacchio "mi serve un pò di riposo,mi gira la testa...senti vai giù altrimenti jared si spazzola via tutto il cibo..."
Lui scuote la testa e stringe di più la stretta attorno a me "no non voglio lasciarti sola..."
"paul senti..." gli dico con un sospiro allontanandomi da lui "...io voglio mangiare,e non ho intenzione di far divorare tutto a jared,quindi ora vai giù,mangi,metti in salvo un pezzo di ogni cosa e poi io scendo,intesi?" gli sorrido e sono costretta a guardarlo negli occhi,e ancora una volta diventano dorati.
"ok Sely..." mi afferra il volto fra le mani e posa le sue labbra sulle mie.
Poi va via.
Rimango a fissare il muro davanti a me,nell'esatto momento in cui mi aveva baciata avevo sentito Jasper sparire dalla mia mente,ed ora che sono qui,sola e senza qualcuno che mi ama,sento di nuovo il suo sapore in bocca...
Paul,paul,ho bisogno di paul e di un suo bacio...ho bisogno di lui...
Perchè l'ho mandato via?perchè non sono stata zitta e l'ho fatto rimanere qui con me?perchè devo essere così maledettamente altruista?perchè..
"sely.." mi volto verso la porta,li Paul è immobile a guardarmi imbarazzato.
"che ci fai li?" gli dico voltandomi dall'altro lato "vai giù.."
"mi hano rispedito qui a calci..." si avvicina ridendo "Sam ha anche detto che qualsiasi cosa dobbiamo fare possiamo farla basta che facciamo piano.."
Rido anche io "Sam si fa troppo viaggi mentali..." lo sento sedersi accanto a me "senti Paul vai giù è il tuo compleanno..."
"e io non voglio passarlo lontanto da te..." sento le sue labbra avvicinarsi alle mie spalle lasciando una scia di baci.
E piano piano Jasper Hale comincia a sparire..
Deglutisco piano e lui cominci a baciarmi anche sul collo "Paul davvero...torna...ahhh!mi fai il solletico!" le sue dita iniziano a solleticarmi sotto al collo,inizio a ridere e lui con me.
"avanti non mettere il brancio!fai un sorriso!" finisco col guardare i suoi occhi,ma stranamente non diventano dorati.
"ok,basta solletico..." gli dico afferrandogli le mani,il mio volto è a pochi centimetri dal suo "adesso baciami"
Mi porta le mani sulle spalle facendomi stendere sul letto,lui sopra di me torna a baciarmi le spalle,poi il collo,ed infine le labbra.
Mi bacia con foga,quasi come se stesse aspettando da anni,si ferma solo ogni tanto per farmi prendere aria poi ritorna a muovere le sue labbra sulle mie.
Alla faccia di Jasper Hale,in confronto non era proprio nessuno...
Sento le sue mani afferrarmi le gambe e portasele dietro la schiena,poi lo sento premere contro di me,i nostri corpi perfettamente aderenti.
Bhè,poi..sento anche qualcos'altro...
"oddio scusa!" mi dice staccandosi da me e mettendosi a sedere ai piedi del letto.
Rimango immobile a fissare il muro,con i capelli scomposti e il volto arrossato,messa in una posizione alquanto imbarazzante...
"paul..." gli dico passandomi una mano fra i capelli e andandogli vicino,gli cingo le spalle con le braccia "guarda che è una cosa normale..." rido sfrecando la testa contro la sua spalla.
"si Sely lo so..." sussura lui pogiando una sua mano sulla mia gamba "ma non voglio che accade perchè altrimenti ti sembra che voglio farlo con te,e io non voglio...cioè voglio...ma non ora...almeno che tu non...no ma certo che non vuoi,però se in caso..cioè...basta,sto zitto..." scoppio in una risata divertita e lui mi lancia uno sguardo offeso.
"sai che ti dico?" gli sussurro all'orecchio facendogli posare la sua testa sulle mie gambe "per quanto mi riguarda potresti venire anche dentro i pantaloni..." e qui lui si copre il volto con le mani,imbarazzato "ma io voglio continuare a baciarti..." gli levo le mani dal volto e mi avvicino a lui col viso "finchè sam non viene a reclamare il suo letto,intesi?" non ho neanche il tempo di avvicinarmi ancora di più che lui mi afferra la testa ed inizia a baciarmi.
amo baciare Paul,mi fa scordare ogni problema,adirittura quegli occhi dorati...
Mi stacco da lui e avvicino la bocca al suo orecchio,sorrido.
"sei come una droga per me"

noticine a fondo pagina:
bwahahahah....XD
Paul è proprio un idiota u_u e sely è una maniaca se l'avessi lasciata al suo destino lo avrebeb stuprato...che?cosa dici sely?non mi interessa se hai 18 anni!sei mia figlia e per me avrei sempre 6 anni ç_ç
nelle informazioni dell'autore ho messo anche il primo incontro di lei e le gemelline *-* credo ceh sely a quei tmepi aveva uan cotta per loro XD e come darle torto,guardatele come sono pacioccose *-*
Sely e eddy sono molto più simili di quanto penssassi...due drogati XD
kissini!

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Capitolo 10
*** La voce (Il vampiro fratello) ***


Fisso lo schermo del mio computer.
Incapace di premere sul pulsante 'print'.
Andiamo selynde,per quale sciocco motivo non riesci più ad articolare la mano?
Logico Selynde,qui,sul deskopt del pc,c'è un modulo d'iscrizione per una qualche sottospecie di scuola...
...e allora?
questa qualche sottospecie di scuola in realtà è una delle migliori di musical che c'è nel paese,non è un comune corso di lirica a Forks...
...ehmm...e con questo?sei molto brava no?
Si ok,ma stiamo trascurando un piccolo dettaglio..
E quale Selynde?
Non vedi?non riesci a leggere?eppure te sei me...e io ci leggo..Selynde,questa scuola è lontana km e km da Forks...
Si sto leggendo,e mi sembra che sia anche un ottima scuola d'arte,dove le gemelle vorrebbero probabilmente andare...
Ma,Selynde!non capisci?!lontano km e km da Forks!da mio padre!
...da Paul?
Lui mi ama,lo sai,mi aspetterà...
..ne sei sicura?
che intendi dire?
la cosa non ti insospettisce minimamente?
...cosa?
Ma come,non lo capisci?se lui ha avuto l'imprinting,dopo tutti questi mesi,perchè tu non lo hai ancora avuto?
...sono tarda...
oh si,su molte cose,ma credi davvero che sia quello il motivo,e se fosse..
NO NON DIRLO!
perchè?hai paura che Paul in realtà non abbia avuto l'imprinting con te?
Lui non lo farebbe mai!non è il tipo da raggirarmi!MAI!
come vuoi tu contessa,ma allora cosa ti impedisce di partire dopo il diploma?tuo padre capirebbe,lo sai..
No,rimarrebbe solo...
Ci sono i suoi amici,ci sono i parenti,torneresti ad ogni festa,lo sai...
Ora stai zitta,non parlarmi più.
...è un pò difficile Selynde,l'ho hai detto te,ricordi?io sono te...
Ok,torna se vuoi,ma ora no,sta venendo Clara...
A dopo.
...a dopo...

Scendo le scale di corsa,è da un pò di giorni che questa voce ha iniziato a darmi il tormento,secondo Clara è per vai delle mie qualità di veggente che si stanno affinando,crede che riesca a percepire meglio le voci dei morti,ma io sento che è qualcosa di diverso,qualcosa di più materiale,mi sto autoconvincendo che sia quella parte di me egoista e diffidente,ma molto probabilmente sto solo diventando pazza...
"ciao Clara" saluto mia zia con un sorriso quando apro la porta e la trovo intenta a fissare il campanello.
Ricambia il mio sorriso ed entra in casa "brava Selynde,stai diventando brava...credo che questa lezione possiamo pure passarla oziando...eh?che ne dici?"
Scoppio in una risatina quando mia madre fa capolino dalle scale salutando la sorella "e se la nonna ci scopre?"
Clara agita la mano verso la mamma e poi sbuffa sonoramente "quella vecchia bacucca sarà troppo impegnata a spiare i politici,come al suo solito,non farà caso a noi.."
Rido più forte e la conduco in cucina "vuoi una cioccolata calda?"
"si grazie,qui piove sempre,come fai ad abitarci?" le sorrido prendendo del latte dal frigo.
"mah,sai...dopo un pò ci si abitua,anche se a volte la sento la mancanza del sole..."
"si immagino che sarebbe bello trasformarsi in licantropo e correre fino a che non hai più respinto,con il vento fra il pelo e il sole che ti bacia il volto..." la guardo per qualche secondo,Clara è sicuramente la più bella delle sorelle Dìaz (io sono la prima in famiglia che ha preso il cognome dal padre),forse un pò per la sua aria sempre fra le nuvole,per l'espressione dolce,o per la voce da bambina...
O semplicemente perchè è bella,punto.
Le sorrido "si mi piacerebbe,ma quando torno dalle mie cavalcate puzzo sempre di cane bagnato"
Scoppiamo tutte a due a ridere e io metto su due tazze di latte a bollire,ci verso dentro il cacao...molto cacao...
"Selynde,quella voce ti perseguita ancora?" mi chiede di punto in bianca fissando il vuoto.
"si,mi mette un sacco di dubbi..." sospiro "però mi piace come pensa,mi aiuta a chiarirmi su molti punto..."
Lei sorride "magari un morto che ti vuole bene..."
"Clara,non penso sia un morto..." arriccio le labbra e finalmente il suo sguardo cade su di me "qualcuno della famiglia mi chiamava contessa?"
"no..." mormora corrugando la fronte "perchè?ti chiama contessa?"
"si è strano,nessuno mi chiama mai contessa..." ridacchio mentre inizio a girare il cioccolato "...credo che sia una parte di me che ho cercato di reprimere.."
"quale?" mi chiede tornando a fissare il soffitto.
"quella egoista,diffidente..." vado verso la credenza prendendo due tazze pulite e le poso sul tavolo "ma neanche io mi chiamerei mai contessa..."
"sarebbe un pò egocentrico..."
"già..."
rimaniamo in silenzio,lei a contemplare il vuoto ed io a girare la cioccolata.
Quando è pronta ne verso metà nella mia tazza e metà nella sua "clara è pronta..."
Lei mi sorride e ne beve un sorso "lo zucchero?"
"al solito posto.." le dico bevendo la mia cioccolata,senza stupirmi di avere una zuccheriera che volteggia all'altezza del mio viso. "voglio riuscirci anche io..."
"dai è già un buon punto che sai muovere oggetti leggerei..." sorride e si fa versare due cucchiaini di zucchero dall'oggetto in ceramica.
"si ma non quelli pesanti...sarebbe utile..."
"sopratutto per tuo padre" sorride sorseggiando la cioccolata "non dovrebbe più alzarsi per prendere il telecomando"
Ci lasciamo andare in una risata poi torniamo alle nostre tazze fumanti.
Perchè tuo padre è sfaticato?
Sbuffo sonoramente attirando l'attenzione di Clara "è tornata la voce" le spiego passandomi una mano fra i capelli.
Certo che sono tornato...non ho niente da fare,meglio rompere a te che commiserarsi nel dolore,non credi contessa?
"ok" dico corrugando la fronte "è maschio ed è triste"
non sono triste,sono disperato..
"e sono fatti tua se sei disperato,cosa vuoi che io ti faccia?" sbuffo facendo volare qualche ciocca di capelli dal volto.
"selynde non essere cattiva con la voce sconosciuta,se alla fine ti sbagli ed è un fantasma sai benissimo quali rischi potresti correre..." mi rimprovera clara con sguardo severo.
Nella mia mente passano di fretta scene di vecchi ricordi dei miei 10 anni,orribili incidenti causati dal fantasma di una lontana cugina alla quale non volli prestare le mie barbie.
ahahah...divertente come cosa...
"ohhh..." emetto abbassando il capo "impazzirò..."
siii,ti farò impazzire!
Clara mi sorride dolce attorcigliando le dita sotto il mento "dovresti capire cosa vuole piuttosto che lamentarti..."
Voglio farti impazzire...
"Vuole farmi impazzire!" le dico arricciando il naso.
"Dai Sely,non essere così cattiva,magari..." la fermo con un gesto della mano.
"no,l'ha detto lui,vuole farmi impazzire..." le dico decisa sbattendo il pugno sul tavolo.
La zia si lascia scappare una risatina "mi fai parlare con lui?" mormora giocherellando con una ciocca dei capelli castani.
Annuisco.
Non decidere per me Selynde...
"si ha detto che va bene..."
no non è vero!
"...e che ne sarà davvero lieto..."
non mettermi in bocca parole che non ho detto!
"e allora...come si fa...?" ma non riesco a terminare la mia domanda.
Oh si,questa è un interessante ipotesi...
"cosa...?" lancio uno sguardo a Clara,sorride e tiene lo sguardo fisso sul tavolo.
"cos'ha risposto?" mi chiede dolcemente senza smettere di guardare le venature del tavolo di legno.
Le lancio uno sguardo perplesso,infondo ormai non dovrei più sorprendermi di niente "che è un interessante ipotesi...che gli hai chiesto?"
bhè si,c'è vicina...
"sei vicina..." borbotto trasformando lo sguardo perplesso in uno pieno d'ira "...a cosa esattamente?" lei sorride.
No non così giovane...
"non è così giovane..." ok,basta,o mi dicono di che stanno parlando o perdo seriamente la pazienza...
Eddai calmati selynde...
...Va bene...
comunque...
si?
dille che ha indovinato...
"hai indovinato zietta..." sbuffo sonoramente arrendendomi a questa strana situazione.
Lei torna a guardarmi e sorride raggiante "che bella voce che hai nella testa!"
é stato un piacere parlare con tua zia,rifacciamo una volta ogni tanto che ne dici?
"Scordatelo!" borbotto prendendomi la testa fra le mani,Clara per risposta scoppia a ridere.
Ci vediamo stasera...
Ok ci sentiamo stasera...
Selynde,dovresti dare più attenzione ai dettagli...
...che dettagli?
Lascia stare,a dopo...
Mi stringo nella spalle e lancio uno sguardo alla donna davanti a me.
Clara se ne sta immobile a fissare il pulviscolo nell'aria.
"ehmm...clara?" le sventolo una mano davanti al viso cercando di farla rinvenire nel mondo di noi comuni mortali.
"oh no..." esclama senza distogliere lo sguardo dal vuoto "..oh no!"
"cosa..?" le chiedo sporgendomi verso di lei "cosa?!"
"la vecchia bacucca Sely!" mi urla quasi lei con gli occhi celesti sgranati "ci ha spiato!ci ha spiato!"
"OH NO!sa tutto!sa che poltriamo!" iniziamo ad agitarci borbottando parole senza senso ed un sacco di 'oh no' e 'ci ammazza,stavolta ci ammazza davvero'.
Alla fine decidiamo che è giunto il momento di salutarci,Clara tornerà a casa dalla Vecchia e subirà la sua ira per tutte e due,tanto del 100 % del discorsone che le farà la nonna ne ascolterà solo l'1 %....1,5 % se è fortunata...
Per quanto riguarda me mi sdraierò sul divano della sala guardando tivu e aspettando mio padre...
...Divertente...
Sprofondo con la testa nel cuscino del divano mentre comincio a fare zapping con la speranza di trovare qualcosa di decente...pazza direte voi!
Vuoi...che ti faccia compagnia...?
Vorrei avere una conversazione con qualcuno che io possa guardare negli occhi...
...Paul?
Paul ha da fare,ha anche lui la sua vita...non possiamo stare sempre insieme...
Le gemelle?
Giornata in famiglia...
chi altro conosci?
ci credi se ti dico nessuno?
si,non mi viene difficile...
Sbuffo sonoramente stringendomi di più nella trapunta con trama a fiorellini gialli e rosa.
...ma si può sapere chi sei?
Ci vediamo dopo Sely,tuo padre è alla porta...
A dopo...
Il tempo di cambiare un altra volta canale che sento immediatamente la porta aprirsi "sono tornatooooo!" mi ululua mio padre dall'ingresso.
"sono in sala..." gli urlo alzando una mano al di sopra dello schienale del divano per farmi vedere.
"pigrona figlia mia adorataaaaaaaaa" mi sorride facendo illuminare l'aria attorno a lui di una splendente aura luminosa "cosa vuoi per cena figlia?"
"tutto quello che c'è in frigo,padre..." sbuffo sonoramente mettendomi a sedere.
"mi spiace figlia,oggi..." mi sorride e mi mostra un cartone della pizza "PIZZAAAA!"
"evviva..." borbotto andando verso la cucina.
Speriamo che sia meglio di quella della mensa,eh?

Quell'idiota.
Non era una sola pizza,ma ne erano molte,molte,mooooooolte di più!
Ok,va bene!sono un licantropo,quindi dovrei amare le grandi abbuffate,giusto?
NO!
cioè si...
...MA NO!
Cioè insomma,i miei fianchi...i miei poveri fianchi!devo rischiare di farli ingrossare ancora di più?!ma stiamo scherzando?!
Ok,ok,magari la licantropia mi evita questi inconvenienti,ma non si è mai troppo cauti...insomma...è PIZZA!
Uff...Selynde,fai un bel respiro,fiuuu...fiuuu...
...Ma da quando in qua mi importano certe cose?
Dai,chiudi gli occhi e torna te stessa...
Bene,cosa mi interessa?
Videogiochi?fumetti?scrubs?ok,ok...ci sono!sono qui!finalmente!
Faccio le scale lentamente,un gradino alla volta,non so neanche io a cosa è dovuta questa spossatezza...che poi non so neanche cosa vuol dire...
Fatto sta che salgo le scale con immensa lentezza,e immensa sonnolenza...saranno state le quattro pizze salsiccia e cipolla e le tre peperoni e mozzarella...chissà....
Nooo,ma cosa dici...
Ok,basta!
Ti rendi conto che dici troppe volte 'ok'?
...ti odio.
No io non credo,in realtà mi adori ma non vuoi ammetterlo!
l'importante è crederci!
avanti...eddai,dillo che mi vuoi bene,dillo!
non so neanche che faccia hai!
Lo sai,fidati.
Ora non i venire a dire che ci siamo incontrati nei miei sogni eh...
eh già,la cosa saprebbe troppo da 'la bella addormentata disney' vero?
Sisi...
Mi trascino davanti alla porta di camera mia,ma non la apro.
Rimango con la testa poggiata sul legno e sorrido.
Ok dai,ti adoro.
Ah-ah!lo sapevo!
Mi tieni compagnia,e sei sempre con me...
Oddio dai,non buttarla sullo strappalacrime,anche se è vero che ti sono sempre vicino,anche se non te ne sei mai accorta...
Ma dai?non ci credo...
Scoppio in una risatina,apro la porta della camera ed accendo la luce giallastra.
Ed eccolo.
Li,immobile.
Bello come mai.
Con gli occhi dorati e i capelli ramati.
"scommettiamo?"
Stupido Edward Cullen.

"ti odio"
Borbotto a denti stretti sbattendo la porta dietro le mie spalle.
"un attimo fa hai detto che mi adori" mormora lui poggiandosi sullo schienale del mio letto.
Giro la testa,imbarazzata "allora eri tu?" domando secca lanciandogli un'occhiata piena d'ira.
"ma dai!" scoppia in una risata "mi sembra strano che non te ne fossi accorta da prima!non hai sentito il mio odore?io il tuo l'ho sentito da quando hai varcato la porta di casa..."
Rimango immobile a fissare le fessure del parquet,giusto...
E solo ora sento l'odore orribile di Edward "oddio!" mugugno di scatto avvicinando qualche passo verso di lui "Eddy!non ho sentito il tuo odore!il tuo schifosissimo odore pestilenziale!" monto sul letto e lo guardo negli occhi mentre la puzza mi brucia la gola.
"eri solo distratta,stai calma..." mi sorride lui poggiandomi una mano gelida sulla spalla.
Smetto di respirare con il naso e poggio la guancia sulla sua mano "speriamo che tu abbia ragione,non mi va di diventare un licantropo scarso..."
"sarai bravissima" e poi a qualcosa di davvero strano: mi afferra il mento e mi poggia le labbra sulla fronte.
Perchè Edward Cullen si prende tutte queste libertà con la sottoscritta?
"Eddy,amore..." gli dico con finta aria preoccupata "...non fare così,se qualcuno ci vedesse?scoprirebbe tutto!" lui mi sorride e mi arruffa i capelli,io gli afferro la mano "Amore mio,non scherzare in questo modo!e se Paul lo sapesse? e se Bella...." mi zittisco di colpo non appena lo guardo di Edward diventa così...disperato...
Mi mordo un labbro cercando di pensare ad un argomento "come mai contessa?" gli chiedo poi di colpo tenendo stretta la sua mano,così fredda...
Lui mi guarda un attimo perplesso "è il titolo di una canzone italiana..." mi risponde corrugando la fronte "quando l'ho sentita ho pensato a te" sorride di nuovo "è una canzone comunista,sai?"
"viva i rossi" rispondo io poggiando la sua mano sulla mia gamba.
La guardo...
é così bianca,così...perfetta...
Come lui d'altronde.
"lo so..." borbotta lui stringendo la mia mano destra nella sua.
"cosa?" gli chiedo perplessa mentre,per un attimo,mi passa in mente l'idea che magari potrebbe...che so..leggermi nel pensiero!Buffo,eh?
Scoppia in una risata "selynde..." mormora sorridendo "la barriera...non hai la barriera"
E poi,in un attimo,la alzo,immediatamente.
arrossisco di colpo "ok..." dico abbassando lo sguardo "in fondo è ovvio...tu leggevi nella mia testa...e poi in quella di Clara..." mi zittisce di colpo,qualcosa non mi quadra... "ma io...come facevo a sentirti?"
Mi afferra per le spalle e il suo volto si illumina di felicità "stai diventando brava Selynde!tua nonna non potrà dirti niente!"
Ricambio il sorriso e,senza poi un motivo logico,l'abbraccio.
Il suo petto duro come una roccia sbatte contro il mio causandomi non poco dolore,la sua pelle gelida mi fa salire i brividi lunga la schiena e la puzza di vampiro che ha addosso mi fa salire i conati di vomito.
"non è stata un'idea poi così brillante" borbotto allontanandomi di poco da lui.
Ma lui mi impedisce di allontanarmi ancora di più,perchè mi afferra per la vita e mi stringe,poggiando la testa contro la mia.
"ma no dai,togliendo la puzza sei calda e morbida..." scoppia in una risata e a me ci vuole qualche secondo per capire quello che sta succedendo.
"ci provi con me Eddy?" gli chiedo guardandolo negli occhi.
"no" mi risponde lui baciandomi la fronte "non lo so perchè...è come se tu fossi un'altra sorella..."
"più che come una sorella mi tratti come un amante..." gli dico poggiando la testa contro il suo petto,mi lascio sfuggire uno sbadiglio.
"avanti..." ride accarezzandomi la testa "ora dormi..."
"niente bacio della buonanotte?" gli dico io scherzosa agitando i capelli.
Lui mi guarda serio,immobile,bello come non mai.
E io non so perchè,ma sento battere il mio cuore a mille.
Mi afferra il volto e si avvicina,e più s'avvicina e più il mio cuore accelera...
Di più,sempre di più...
E poi si ferma "ti accontento subito" mi sibila sorridendo malizioso a due centimetri dalle mie labbra.
Rimango immobile,incapace di dire o fare qualcosa,ma fortunatamente non c'è bisogno di fare niente perchè lui si allontana esplodendo in una fragorosa risata.
"vedessi che faccia che hai fatto!" mi urla quasi abbracciandomi di nuovo.
Io impallidisco.
In teoria dovrei arrossire di colpo,e invece...
Non sono arrabbiata,ne imbarazzata,ma delusa...
Delusa dal fatto che Edward non mi ha baciata,delusa dal fatto che io mi sarei fatta baciare,delusa dal fatto che io avrei voluto che mi baciasse!
E Paul?!
Selynde,e Paul?!
Non so perchè ma sento il respiro farsi pesante,mi guardo attorno con la paura che qualcuno possa spuntare da dietro la porta e accusarmi di tradimento.
E non avrebbe tutti i torti.
"Selynde..." alzo gli occhi verso Edward e rimango immobilizzata.
Mi guarda in un misto fra serio e dolcezza,la stessa dolcezza con ci si rivolge verso una figlia,o una sorella,non un'amante...ma una sorella...
Sospiro rumorosamente e torno con la testa contro il suo petto,per un attimo mi dimentico di respirare con la bocca e il suo odore mi manda a fuoco le vie respiratorio.
"quando dicevi che Paul non ha avuto l'imprinting con me..." mi posa un dito sulle labbra per farmi tacere.
"stai tranquilla Selynde...." mi sussurra passandomi una mano fra i capelli,afferrando una delle ciocche rosa.
"ma...scherzavi...cioè...non è che..." ma neanche stavolta riesco a parlare.
"selynde,dormi avanti,non è il momento...hai sonno"
Mi stacco da lui di scatto "lo decido io quando ho sonno!"
Lui sbuffa sonoramente e lascia cadere la testa all'indietro,sbuffando "ne parliamo domani?"
Lo guardo con gli occhi ridotti a fessure,non ho bisogno neanche di chiuderli per sapere cosa vuole fare "tu domani non ci sarai"
Rimane in silenzio per qualche secondo,poi mi guarda,immobile. "e chi te lo dice?"
"non ne vuoi parlare" gli dico decisa sedendomi sulle ginocchia "e s se dici che domani ne parleremo è sicuro che qualcosa ti impedirà di farlo" abbassa lo sguardo e io con lui. "perchè sei qui?"
Lui sospira,triste. "volevo vedere Bella....assicurarmi che fosse felice,ma..." si morde il labbro e,vedendolo in difficoltà,mi avvicino posandogli le mie mani sulle sue,strette in grembo.
"sarei dovuto ripartire,ma ti ho vista uscire da scuola e non sono riuscito a trattenermi..." mi sorride stringendomi le mani "volevo assicurarmi che tu stessi bene..." sospira di nuovo chinando lo sguardo "almeno tu..."
Annuisco tornando a coricarmi contro il suo petto "stai tranquillo io sto benissimo..." sorrido fra me e me mentre lui mi circonda con le braccia "e poi,fratellone,so cavarmela da sola..."
"lo so" mi sa un bacio sulla fronte e inizia a ninnarmi.
Non faccio caso a quando mi chiama 'Bella',faccio finta di non sentire,non posso comprendere a fondo il suo dolore,ma almeno un pò...giusto quello che basta per starmene zitta e buona la mio posto.
E prima di addormentarmi lo sento ridacchiare e poi dire con,forse,un sorriso:
"Quante preoccupazioni mi da questa bambina"
e


Noticine a fondo pagina:
Ok,chiedo venia XD
Il disegno l'ho fatto in due minuti e infatti ci sono alcuni errori.
Primo,Selynde è molto più bianca XD
Secondo,ha le mesh rosa.
Terzo,quale imbecille andrebbe a dormire senza togliersi prima il trucco?Selynde,è ovvio...
Ora guardando il disegno mi chiedo 'perchè il letto in ferro battuto?' lo so che non centra niente,ma sia i miei nonni che i miei genitori lo hanno in ferro battuto...
Le pareti sono come l emie,simili...le mie invece delle venature hanno le spugnature triangolari (XD),anche la luce giallastra della camera è ispirata alla mia (colpa del lampadario in vetro giallognolo XD)
scusate comunque se ho scritto in ritardo,ma non ho trovato proprio tempo ç_ç
grazie comunque se seguite ancora,vi amo!e non capite quanto!
comunque Edward è un bastardo,non può mettere certi dubbi alla mia pupilla ç_ç ci sta amale lei poi...
vabbè XD sempre colpa mia,lo so,lo so,è inutile dare la colpa a edward.
Vabbè,ora è meglio che chiudo!
un ultima nota,la frase 'quante preoccupazioni mi da questa bambina' l'ho ripresa da Berserk la dice Luka quando sparisce la ricciolina...che manco mi ricordo come si chiama tanto mi sta sulle cosìdette...XD
vabbè,bacini volanti! XD

ps. ecco un altro mio sogno erotico che ci prova con Sely,finirà che si li porterà a letto tutti!

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Capitolo 11
*** Casa desir ***


Il sonno accanto ad Edward è una delle esperienze più dolorose che abbia mai fatto.
Il gelido del suo corpo ha annientato completamente il caldo del mio,facendomi prendere un bel raffreddore.
Ho svariati dolori ed ematomi sparsi per il corpo probabilmente creati da una possibile collisione con il braccio del vampiro.
E,come se non bastasse,il suo odore pestilenziale mi ha bruciato le vie respiratorie creandomi un terribile mal di gola.
Ora quando parlo sento un 'rrrrrrrr' simile al rumore di una motosega.
Ah,quasi dimenticavo,ho scordato di togliermi il trucco ieri ed ora assomiglio ad un quadro di pablo picasso.
Me ne vado in bagno sbattendo la porta,mi armo di struccante e dischetti di cotone e provo a rimediare a questo disastro.
Finito il lavoro ritorno in camera ripensando un pò agli ultimi avvenimenti.
Neanche due mesi fa ero una normalissima ragazza di 17 anni che frequenta una normalissima scuola in una normalissima cittadina,per quanto sia normale una che parla con i morti,una scuola infestata da vampiri e una città dove nove giorni su dieci piove a dirotto,ed ora,eccomi qui:un licantropo.
ARGH.
Come se non bastasse ho un nuovo ragazzo che mi considera una dea e un fratello -vampiro- acquisito che si spaccia per una vocina nella mia testa e mi fa venire un sacco di dubbi.
Ah,poi codesto vampiro fratello ha un vampiro fratello -più un altro vampiro fratello e due vampire sorelle,più vampiro mamma e vampiro papà- che ha tentato di violentarmi ed ora se ne va in giro come se niente fosse,nonostante io sono ovviamente traumatizzata e non posso staccare le labbra dal mio licantropo ragazzo senza rivedere gli occhi di questo imbecille.
Non mi ero mai resa conto di quanto la mia vita fosse maledettamente complicata.
Ok,facciamo un buono proposito:per il mio compleanno la mia vita deve apparire più...rosea?mah!va bene,rosea mi piace!
Vediamo le fondamentali categorie della vita di un adolescente:Scuola,Amore,Famiglia,Amici.
Punto uno.
La scuola.
La mia carriera scolastica non è ottima,ma non è neanche disastrosa.
Ho tutte sufficienze e gli esami di maturità non saranno un problema.
Ah già,gli esami di maturità...mi ero dimenticata di questo altro minuscolo problema che fa diventare la mia vita molto più grigia direi.
MA NON DOBBIAMO PENSARCI!
Non ho affatto voglia di sprecare la mia futura pink-life sui libri (la renderebbe molto meno pink-life!) perciò saltiamo il punto uno e diciamo che va bene così come è!
Punto due.
Amore.
ARGH...
Con Paul le cose vanno bene,ci vediamo spessissimo per via del branco e lui mi ha praticamente divinizzata.
Ma ci sono dei problemi pure qua...
E se Edward avesse ragione?Insomma,lui è EDWARD!L'uomo perfetto!
E poi,eddy legge nel pensiero...se l'avesse fatto con Paul?
Ma-porca-paletta-auguro-ad-edward-fratello-vampiro-fasullo-una-vita-di-atroci-sofferenze!
Passiamo al punto tre che altrimenti mi deprimo.
Famiglia.
Altra crisi.
Mia nonna mi vuole strega,mio padre licantropo perfetto.
Non sarò mai una strega perfetta come lo era mia madre. MAI.
E non è un eufemismo.
Comincio davvero a credere che sapesse cambiare il tempo,mio padre devia sempre quando si finisce su quel discorso.
Insomma,che male ci sarebbe se facessi venire un pò di sole?!
E sopratutto non sarò mai neanche un licantropo perfetto.
Non mi sono accorta della presenza di Edward stanotte,non credo che sia una cosa buona...
...Magari la trasformazione ha saltato un passaggio e ora mi trovo con l'olfatto che avevo prima. CA-VO-LO.
é-una-probabilità...?
...naaaaaaaaaaa...
Fortunatamente c'è Clara che mi da una mano ogni tanto e ancora mi devo chiarire la faccenda di edward.
Perchè sicuramente io NON leggo nel pensiero.
Chi vuole essere sentito viene sentito,chi non vuol essere sentito non viene sentito,conosci qualcuno che vorrebbe far sentire i propri pensieri,figlia mia?
Mamma,non farmi prendere questi colpi,pensavo fosse Edward...
ohhh,quel ragazzo è così affascinante!
Mamma ti prego,potrebbe essere tuo figlio...
Amore a quasi 100 anni...
...non lo facevo così vecchio...
Un attimo,ma stavi ascoltando i miei pensieri?
Oh,si...ma non lo faccio sempre...sta tranquilla...
ok...anzi,NO!non è ok! Cosa intendi dire con 'non lo faccio sempre'?!Vuol dire che lo fai?!Che l'hai fatto altre volte?!COSA SAI????DANNATA,DIMMELO!
Non molto,ma credo che dovresti andarci piano con quel Paul,non credi?
Oh-mia-dea....mamma ho 18 anni!
Non ancora!....ma,cara,perchè non passiamo al punto quattro?
Questa me la paghi...dannata...aspetta che tiro le quoie e vedi...!
Il punto quattro cara...
Amici.
Escludendo il branco che vedo praticamente ogni giorno rimangono le gemelle.
E loro non le vedo da tanto (se non si conta l'orario scolastico).
Povere piccole,chissà che cosa staranno combinando ora che io non ci sono...
Probabilmente Demetra sarà troppo impegnata a maledirmi per preoccuparsi di che fine abbia fatto io....mmm...e Roxanne?Mi starà sicuramente aspettando a braccia aaperte e con una teiera fumante di biscotti sul tavolo.
Un altro punto della mia vita da migliorare.
Oggi è il 4 Ottobre,il mio compleanno è il 25 perciò ho esattamente 21 giorni da dedicare alla mia future-pink-life!
Renderla pink!...rosea....si,si...si mi piace!Rosea.
ROOOOOOOOOOOSSSSSSSSEAAAA...bwahahahahah...
Amore,deliri?
MAMMA!ok...non devo pensarci...
Allora,direi di iniziare dal punto Quattro.
Bene!ora chiamo le gemelle e dico loro di vestirsi e di aspettarmi sotto casa loro e...
Non puoi.
Perchè no?
Perchè staranno a scuola.
Scuola?ma che dici?
Oggi è il 4 Ottobre,giusto?è Lunedì...
...
Tuo padre non si è svegliato,avrei voluto farlo io,ma è così dolce quando dorme!
...devo comprarmi una sveglia.
Aggiungilo sulla tua lista per rendere la tua vita più rosea,che ne dici?
Si ok,ma ora perchè non torni ad essere morta...?

Liberata dall'insistente voce di mia madre nella mia scatola cranica (traduzione:ho messo Immigrant song dei Led zeppelin al massimo e l'ho cantata a squarciagola finchè non ha deciso di andarsene) decido di proseguire la mattinata con un bel biccherone di latte e cacao accompagnato da un cornetto all'albicocca pre-confezionato.
Non mi disturbo neanche ad andare in camera di mio padre a svegliarlo. Tanto non lo farebbe.
Ci vuole una sveglia,ma visto che io con le cose che hanno bisogno di corrente sono negata decido di aspettare che si svegli da solo e capisca di aver saltato un giorno di lavoro.
Bwahahahah...
...
Uhm. ah. MMMM.
...Che-noia...
Sbuffo sonoramente svuotando il mio bicchierone di latte e cacao,poi rastrello il fondo con l'aiuto di un cucchiaio. Mi piace rastrellare il fondo.
Potrei,per esempio,rastrellare il fondo della costa di La push,pulirla un pò....ma questo implicherebbe fatica. E io odio la fatica.
Lancio un'occhiata all'orologio appeso al muro della cucina:le 11,30. Non-mi-ricordo-quando-finisce-la-scuola. Cavolo!
Striscio su per le scale e torno in camera mia,mi siedo davanti al computer e aspetto che si accenda. Cioè molto tempo.
Alla fine,dopo interminabili ore,quando anche internet è connesso lancio un grido di giubileo:"ERA ORA!"
E con mia grande sorpresa e stupore noto che ho ricevuto un e-mail. E non da qualche sponsor.
L'indirizzo mi è del tutto nuovo,ma mi ricorda qualcosa. La apro.

Cara stupida.

Iniziamo bene.

Siamo noi. (Demetra e Roxanne)
Perchè non sei venuta a scuola? noi siamo strisciate nell'aula d'informatica e,sicure che senza di noi ti saresti annoiata ed inchiodata davanti al computer,ti abbiamo inviato un e-mail colma d'amore e d'affetto.
Oggi ad educazione fisica abbiamo lanciato pallonate in testa agli altri pure per te,ma non abbiamo potuto battere i record scolastici. Stupido licantropo.

Dove è finito l'amore e l'affetto...?

Abbiamo detto ai tuoi professori che gli alieni ti hanno rapita. Mason ci ha creduto. (voleva chiamare la C.I.A. ma noi gli abbiamo detto che gli alieni si sarebbero potuti indispettire e distruggergli la casa) HihiHIhiHIhi!
Guai a te se,quando pomeriggio verremo a casa tua,non ci starai aspettando con una teglia di biscotti. Al cioccolato.
Ora dobbiamo andare,è arrivata la professoressa e ci sta urlando di andarcene. (Roxanne la sta distraendo perciò,se conosco mia sorella,posso scrivere altre due pagine...circa....ma non ne ho voglia)
Ci vediamo dopo scuola,diremo alla mamma che andremo a casa tua.
Anzi. RITIRIAMO TUTTO.
Roxanne pensa sarebbe meglio se tu venissi a casa nostra. Ti veniamo a prendere con la moto.
Cioè,noi veniamo con la moto e tu ci segui con la jeep.
Baci e cazzotti.

Ps. I biscotti li vogliamo.

Ecco. So cosa fare.
Vado alla ricerca di farina,uova,burro,zucchero e cacao e mi metto all'opera.
Finito l'impasto dovrei,in teoria,aspettare una mezzora che si riposi,ma non ho voglia.
La stendo e faccio delle formine grazie ad una tazza di caffè e le inforno.
Appena il dolce odore dei miei biscotti si leva dal forno,automaticamente,sento dei passi scendere di fretta le scale.
"cosa stai cucinando amore mioooooooooo?" mio padre fa capolino dalla porta della cucina con un sorriso stampato in faccia.
Afferro il mattarello e glielo punto contro "non provare a toccarli,sono per le gemelle!oggi vado a casa loro a pranzo!"
"ma-ma...." rimane immobile,con gli occhi lucidi "non puoi non farmeli mangiare!"
"ok" sospiro,arrendendomi "appena suona il timer te ne do uno,per vedere come sono,ma solo uno"
E appena finisco di parlare si sente un 'driiiin' alle mie spalle. Prendo i guanti da forno e tolgo uno dei biscotti,il più malconcio,poi lo do a mio padre. "attento che brucia"
Ma lui no mi ascolto e se lo infila in bocca "è buono" commenta ingoiando "ma me ne dovresti far assaggiare un altro,per vedere se sono tutti buoni"
"ora vado a lavarmi ed a vestirmi" gli dico con occhi ridotti in fessure e i denti digrignati "meglio per te che quanto io torni ci siano tutti,li ho numerati!Non costringermi ad usare con te la mai forza licantroposa!"
Faccio un verso indignato e me ne vado in bagno,una doccia invece del solito bagno,voglio essere veloce. Non mi fido dell'uomo che chiamo padre.
Mi asciugo i capelli,ma senza voglia,e l'idea che avevo prima di lisciarli si dissolve in una nuvola di fumo e mi ritrovo,come al solito,a portarli disordinati.
Me ne vado in camera mia ed inizio ad esplorare fra i cassetti e gli armadi,alla ricerca di qualcosa che io possa indossare.
Mi infilo una canottiera rossa e sopra una camicetta nera a maniche corte,che sbottono fino sotto al seno in modo che si possa vedere la canottiera,un paio di jeans scoloriti e un pò rotti che infilo dentro degli anfibi lunghi fino al ginocchio.
Mi trucco,mi arrotolo la mia kefiah bianca e nera attorno al collo e scendo le scale.
Appena varco la soglia della cucina sento una strana aurea.
Inizio a contare i biscotti e noto con orrore che ne manca uno. UNO.
"PAPà!" lui si volta verso di me,con ancora le briciole del biscotto sulla barba.
"mi serviva qualcosa d'abbinare al caffè!" si lamenta lui sbattendo i pugni sul tavolo.
A volte mi chiedo chi sia l'adolescente in questa casa.

Dopo innumerevoli lotte con mio padre e angoscianti crisi adolescenziali (non mie) il campanello di casa si esibisce in un sonoro "drrrrrrrrrrriiiiiiiiiiiiiiin drooooooooooooooooon" -si. il mio campanello fa questo suono.- e con l'agilità di un licantropo (ma va...?) scavalco mio padre,afferro le chiavi della jeep,i biscotti impacchettati ed infiocchettati e mi precipito ad aprire.
Quelle due davanti a me non le saluto neanche e mi limito ad agitare la mano verso mio padre che,dietro le mie spalle,mi urla di rientrare a casa prima di cena e di non parlare con gli sconosciuti.
Appena chiudo la porta di casa vengo afferrata per le braccia da quei due mostri.
"non abbiamo i costumi per halloween!" sbuffa Demetra alla mia destra.
"vogliamo fare dolcetto o scherzetto!" continua la gemella alla mia sinistra.
Io rimango a rifletterci un pò su. Dolcetto o scherzetto. mmmmm....
"ok" rispondo quando le mie natiche si sono automaticamente posate sul sedile della Jeep,come non so. "adoro halloween,non so come abbiamo potuto dimenticarlo"
"giusto!" sorridono le due chiudendo la portiera e salendo sulla loro moto.
Aspetto che partano e poi le seguo.
Immagino già,tre diciottenni vestite da chissachè che vanno in giro per Forks urlando 'dolcetto o scherzetto'. Divertente.
Dieci minuti in macchina ed arriviamo davanti casa delle gemelle. Una bellissima casetta con le pareti bianche,il tetto blu e un giardino grosso quando casa mia.
"ahhh..." sospiro scendendo dall'auto. "ogni volta che vengo qui mi sembra che il mondo sia più bello"
"no" risponde decisa Demetra chiudendo la portiera della mia jeep al posto mio "è che le pareti bianche danno un senso di luce,è questione d'inganno ottico"
Roxanne le tira un ceffone sulla testa e mette su un aria imbronciata "DEMETRA!rovini sempre le cose più belle!Le atmosfere più pacifisticose che ci siano!"
"non credo che pacifisticose sia una parola che esista..." commento io ridacchiando verso la gemella dai capelli verdi che,per tutta risposta,alza il faccino all'insù e se ne va con aria indignata.
Adoro farla infuriare,non succede mai!
Neanche il tempo di mettere piede sul giardino di Casa Desir che qualcosa di piccolo e meschino si aggrappa alla mia gamba.
No,non è un cane,ne un gatto,ne un ratto di fogna. é qualcosa di più infimo.
La loro sorellina di sei anni:Andrea.
Andrea è un affarino che mi arriva a metà coscia,con i capelli lunghi e biondi e due occhioni grigio scuro,con una passione per i film splatter,le cose carine,i Bow bow e ME.
"tu es devenue haut!" mi dice stringendo le sue manine al mio polso.
Lancio uno sguardo verso Demetra "sei diventata alta,ha detto..." borbotta sbuffando andando verso la porta di casa.
"merci beaucoup" le sorrido io prendendola in braccio.
Merci beoucoup e Bonjour sono le uniche parole in francese che il mio piccolo cranio è riuscito ad assimilare.
Demetra e il padre,francese,hanno provato più volte a farmi imparare qualcosa,ma l'interferenze di Roxanne e madre,giapponese,che volevano a tutti i costi farmi immergere nella cultura nipponica,non mi hanno permesso di assimilare NIENTE.
Mi faccio trascinare da Andrea verso la porta di casa,dove mi accoglie il signor Desir con un entusiasta "ciao" all'americana.
Sa delle mie scarse conoscenze linguistiche perciò evita -per la maggior parte del tempo- di lasciarsi andare il lunghi discorsi francesi.
Mentre la madre non si prende questo disturbo "Konnichiwa Selynde-chan!" strilla venendomi incontro fasciata in un kimono viola con decori blu.
"ehm,salve signora..." non riesco a finire che mi zittisce all'istante.
"no-no-no-no!Ti ho detto mille volte di chiamarmi Kimiko!" annuisco meccanicamente lasciando che il signor Desir prenda il suo posto.
"se vuoi Selynde,puoi chiamarmi con il mio nome di battesimo" non penso che ne sia molto convinto.. "Pierre" annuisco e passo oltre,trascinata da un braccio da Roxanne e dall'altro da Demetra.
Pierre Desir è un uomo sulla quarantina suonata,se li porta talmente bene che a volte dimentico che è il padre di queste due piaghe viventi.
Ha i capelli biondi e gli occhi verdi. é un fusto.
Ha un fascino irresistibile,ma ha un carattere iper-severo e l'unico modo per farlo sciogliere è dargli due bicchieri di vino,non lo regge.
Le uniche eccezioni per la sua severità sono le tre figlie e la moglie adorata.
Kimiko Desir. Nome prima di essersi sposata:Kimiko Hyori.
Ha esattamente trentasei anni,ha fatto le gemelle a diciotto,ha i capelli neri e gli occhi scuri e i classici tratti nipponici. AMA follemente la sua cultura e non rinuncia ad un viaggio in giappone per ammirare i ciliegi in fiore.
Adora dipingere e le figlie hanno preso la sua vena artistica,è il completo opposto del signor Desir e credo che sia questo che li tiene uniti. Come dice Roxanne:si completano.
Il loro padre è un ex-militare,si sono incontrati durante un suo viaggio,si sono messi insieme e l'ha sposata in quelli che erano stati cinque mesi poi se l'è portata via.
Che cosa romantica.
No,dico sul serio! Non ero scettica o sarcastica!
"il pranzo sarà pronto fra poco!" cinguetta la madre delle gemelle camminando a passi svelti sul parquet scuro della casa.
Demetra mi fa un gesto con la mano e comincia a salire le scale,noi la seguiamo.
Entrate nella camera delle gemelle mi sembra di stare in un mondo alternativo.
Metà stanza,e dico metà perchè è segnata con il nastro adesivo,è tempestata da poster di gruppi metal e punk,colori unicamente appartenenti alla scala del blu e molteplici oggetti indefiniti sparsi sul pavimento.
L'altra metà sembra l'unione di una casa da thè giapponese alla cameretta della più zuccherosa delle bimbe-barbie. Con toni,ovviamente,rosa.
Ripasso mentalmente le regole delle gemelle e comincio a percorrere tutta la linea dello schotc.
Faccio molta attenzione a non calpestare le mattonelle nere o la moquette rosa confetto,infine arrivo a quella che è una sedia di plastica con lo schienale attaccato al muro.
Alla mia destra c'è Demetra alla mia sinistra Roxanne,come al solito.
Mi siedo tenendo le gambe attaccate alla sedia,se dolo dovessero sconfinare dal territorio che è mio di diritto potrei passare dei seri guai.
Non ho mai avuto il coraggio di farlo,gli sguardi delle due bastano a mettermi terrore. E c'è da dire che se la madre sentisse urla e vedesse colare sangue dalla scale si farebbe una sonora risata e poi direbbe,con aria spensierata,"queste ragazze d'oggi!"
"non credo di poter sopportare oltre tutto questo..." borbotto lanciando uno sguardo a Demetra sdraiata sul suo morbido letto.
"Cos..?" ma prima che Dem potesse dire altro la loro sorellina si precipita dentro la stanza violando tutte le quarantasette regole delle gemelle.
"Selynde,sono buonibuonissimi!" strilla acuta stringendo fra le braccia il mio sacchetto di biscotti.
E un altra volta nessuna riesce a parlare,ne Roxanne ne la gemella ne io che ho solo intenzione di ringraziarla.
"Mi canti le canzoni della sirenetta?Al mio compleanno??"
Sgrano gli occhi,mi muoiono le parole in bocca. "ma non senti che voce?" le dico con voce roca,dovuta al mal di gola che il signorino Edward Cullen mi ha fatto venire.
"Ma il mio compleanno è fra qualche giorno!" boccheggia la bestiolina facendosi tremare,a posta,il labbro inferiore. "La tua voce sarà splenditissima per allora!E così mi canti le canzoni della sirenetta!"
Demetra sbuffa sonoramente e si avvicina,pericolosamente,alla parte di camera della sorella. "Te la canto io una canzone!" Strilla afferrando per il colletto della camicia la sorellina. "INFONDO AL MAR!INFONDO AL MAR!TU FINIRAI IN FONDO AL MAR!" comincia a cantare trascinando via Andrea fuori dalla porta,che urla,piange e sbatte i piedi,ma non ha speranze contro la gemella dai capelli blu.
"Potresti anche cantargli una canzone al suo compleanno..." mormora Roxanne sfogliando rumorosamente una rivista di belle arti.
Io incrocio le gambe sulla sedia e fisso la chioma blu di Demetra che non fa altro che ondeggiare da una parte all'altra. "Potrei" rispondo cominciando a dondolarmi pericolosamente. "è solo che quando canto mi viene in mente una cosa..."
"Cosa?" chiedono all'unisono le due,una sdraiata sul letto e l'altra impegnata a tenere la sorellina fuori dalla camera.
"La scuola di musical..."
Loro spalancano gli occhi verdi e Roxanne si lascia sfuggire un urletto stridulo. "Quello che è anche un'istuto d'arte???"
"Quello dove io e la qui presente idiota vogliamo andare?" un altro urletto da parte di Roxanne che comincia a saltellare sul letto.
"Bhò...forse..?" Ma si,ma si....è ovvio che è quello,no? L'aveva detto anche Edward,e bhè....ho già detto che un essere così perfetto è impossibile che sbagli?
Comincio a dondolare più velocemente,neanche mi interessa lo strano cigolio che viene dalla plastica ormai consumata. "è solo che vorrei tanto andarci,ma lasciare mio padre qui..." faccio spallucce e finalmente cado dalla sedia.
La punta del mio naso finisce accidentalmente sulle mattonelle nere e,anche se il resto del mio corpo è adagiato sulla moquette rosa confetto di Roxanne,l'unica a farmi pagare questo affronto è Demetra.
Che esegue un perfetto shooting star press.
Ovviamente non mi fa niente,ma rimango ugualmente meravigliata di quanto sia ricca di risorse questa ragazzina.
"niente?" mi chiede sdraiata sulla mia schiena.
"No niente,però ottima capriola..." Mi alzo senza troppi problemi,afferro la gemella per la vita e la metto a sedere sul suo letto sfatto. Il tutto con l'ausilio di una sola mano.
"Me l'ha imparata Roxanne" Ecco,ora si che sono sconvolta.
"Roxanne tu guardi il wrestling?" le domando con gli occhi simili a due palle da tennis.
Lei alza lo sguardo dalla rivista,con la stessa espressione di una persona appena uscita da un coma. "Adoro quei micro costumini"
Io rimango leggermente sconvolta dalla rivelazione,ma mi riprendo subito non appena sento la suoneria del cellulare di Demetra romperci i timpani. E davvero qualcosa di terrificante.
"Qui parla Demetra" annuisce meccanicamente,come se stesse parlando d'affari. "Certo,certo,arriveremo subito nel luogo da lei proposto,certo...con molto piacere,grazie ed arrivederci" Chiude la chiamata e comincia a fissarci.
"E allora?" le chiedo chinando il capo di lato.
"Mamma ha detto che è pronto" E con molta nonchalance si alza e se ne va dalla stanza.
Io e Roxanne la seguiamo,ma non appena la mia gamba sbuca fuori dalla porta Andrea le si attacca come un polpo e mi tocca trascinarla giù dalle scale.
"Sushi,onigiri e dorayaki per dessert" cinguetta la signora Desir e io mi lascio scappare un urletto gioioso.
L'ultima volta mi avevano servito escargot. Ho rimesso tutto sulla tovaglia.
E Pierre non aveva tanto gradito,ma proprio per niente.
Mi siedo fra Demetra e Roxanne,al solito,la metà della famiglia di destra mi augura buon appetito in giapponese,l'altra in francese.
Rimango qualche minuto in silenzio,una mia risposta errata potrebbe essere la scintilla per una faida famigliare.
"Pure a ...voi?" commento in perfetto inglese cercando di evitare strani accenti e quant'altro.
E funziona,perchè la ciurma comincia a mangiare vorace. E anche io,destreggiandomi a meraviglia con le bacchette di legno.
Ma manca qualcosa. Qualcosa di piccolo e infimo. Andrea.
Mi sporgo oltre il tavolo cercandola con lo sguardo. "Ma quella bestiolina di tu sorella dove è andata a infilarsi?" domando a Demetra,ma non fa in tempo a rispondermi che un urletto stridulo di pur gioia annunci l'entrata di quel cosino.
Che saltella e strilla tenendo in mano quello che è un telefono.
"mamma la ziaaaaaaa..." la madre le afferra il telefono dalle mani e il padre l'afferra al volo,prima che potesse spostare il suo balletto gioioso sul tavolino.
Ma,come un secondo uragano,anche la versione maxi della peste comincia a ballettare ed urlare di gioia.
La madre delle gemelle ci volge uno dei suoi più smaglianti sorrisi. "La zia aspetta un bambino!"
E tutta la gioia che in si scatena a quelle parole per l'arrivo di un nuovo bebè si contrasta con l'orribile angoscia di una sola delle persone nella stanza. La mia.
Mi porto istintivamente le mani alla pancia.
Una cosa,che probabilmente rende la mia vita nero pece in vece di rosa,e che solo mio padre e quelli del branco sanno è il semplice fatto che io non posso avere figli.
Prima che la storia della licantropi cominciasse in me funzionava tutto. TUTTO.
Sapevo di tutti gli inconveniente,ed avevo già precisato a Sam che non avrebbe potuto contare su di me una settimana al mese.
Avevo pensato ad un ritardo,all'inizio. Era già successo che mi saltasse e,sopratutto,non avevo mai fatto troppo caso al conteggio dei giorni.
Insomma,quando veniva veniva. Ma dopo anche il secondo mese che non ce ne era traccia,capii tutto.
Eppure ne volevo uno così tanto.
Alzo lo sguardo verso Andrea,che balla allegra con la madre. I boccoli biondi,le guance piene,la bocca rossa...
Io ne volevo uno. Almeno uno. Uno che fosse mio.
E adesso perchè mi bruciano gli occhi? perchè mi sento il volto caldo e umido? Perchè non riesco a respirare normalmente e il mio cuore non smette di battere?
Roxanne è la prima ad accorgersene. Come al solito. E non appena mi abbraccia mi sembra stupido continuare a far finta di niente.
E le svelo,a lei ed ai famigliari,che l'unica cosa che io abbi sempre voluto,l'unica da quando ho memoria,è l'unica che non potrò mai avere.
Mai.

Noticine a fondo pagina:
Ok. *scoppia a piangere*
Sono tornata dall'oltremondo,più morta che viva,e vi presento tutta la fragilità e l'istitno mterno della Lyàn.
Mi sono messa a leggere Breankin Dawn. è ho scoperto una cosa sconvolgendo sui licantropi.
POSSIBILI SPOILER.
Chi l'avrebbe detto che le licantrope femmine (Leah) non fanno figli? Ci son rimasta sconvolta.
ma vabhè. Servivarà a deprimere di più la Lyàn.
FINE.
Mi sono arrivate anche le e-mail *-* che amorini miei grzie a tutti quelli che mi seguono. E dopo finita la cas degli spiriti ci sarà anche il sequel *-*
baci e cazzotti.

Ps. Volevo fare un disegnino pure qui,ma ero troppo entusiasta di aver finalmente finito il chap per mettermi a farlo XD
Pps. Ascoltatevi 'Via del campo' di de andrè. Mi sono ispirata a quella canzone per le gemelle e la sorellina.
Ppps. La stori d'amore del soldato e la straniere è ripresa dalla vita reale del fratello di una mia carissima amica. *-*

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