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Si era ritrovato in
cucina senza neanche accorgersene. Era stato un gesto del tutto meccanico,
quasi avesse avuto un orologio nello stomaco ad avere l’onere di avvisarlo del
pasto incombendo nell’ira della sua mente troppo occupata dagli allenamenti.
Ma, volente o nolente, in un modo o nell’altro era lo stomaco a prendere
lentamente, e quasi subdolamente, il controllo, guidando il suo corpo in gesti
del tutto involontari e circuendo le sue facoltà mentali. Allo stomaco non si
comanda! Ed ora eccolo lì, con lo sguardo vuoto, quasi non guardasse con gli
occhi ma con la pancia, intento a cercare una qualsiasi traccia di cibo che non
fosse quei miseri avanzi capaci solo di lasciarlo in balia delle più fastidiosi
nausee al solo pensiero di addentarli.
E’ facile cedere ai
ricatti della fame e dimenticarsi di quel minimo di contegno che ci
caratterizza: diede perciò inizio alla caccia “ al pranzo”. Tutto per colpa di
quella donna che, nella fretta di un’imminente conferenza, si era precipitata
in picchiata verso l’uscio di casa senza curarsi dei suoi bisogni principeschi.
Inutile dire che in poco
tempo quel che rimaneva della cucina era ben poco. Ogni credenza era stata
setacciata in quella vana ricerca, ogni scatola profanata nella speranza di
qualcosa di lontanamente appetibile, ed era stato persino fatto un tentativo
rudimentale di cucina autonoma con il nefasto risultato di un rischio d’incendio.
Maledetta Bulma!!!
Ma fortunatamente, ad un
attimo dallo sradicamento totale dell’intera Capsule Corporation, qualcosa
aveva attirato la sua attenzione sventando miracolosamente il tentativo
distruttivo di dare pace alle sue pene. Stringeva fra le mani una scatola regale,
tanta era la sua eleganza: il colore marrone piuttosto sobrio era compensato da
fregi dorati che solcavano con quell’armonia la superficie liscia e quasi
vellutata. Sentiva scorrere sotto le dita i solchi lasciati dai quei disegni
che “convolavano” verso il centro al sorgere di una scritta: non aveva idea di
cosa volesse significare. Allora, un po’ per i morsi della fame, un po’ per la
curiosità che gli martellava in testa, aprì quella scatola con una lentezza
tale che tradiva il timore di scoprire cosa fosse celato al suo interno.
Con sua somma sorpresa,
trovò ad “accoglierlo” una gigantesca distesa di cioccolatini. Rimase a dir
poco basito del fatto che dei dolcetti così comuni potessero racchiudere tale
splendore: avevano un aspetto talmente delicato e fragile da sembrare quasi
fatti artigianalmente uno ad uno da mani esperte e sicuramente non appartenenti
ad un mondo così imperfetto, smisurata era la fantasia con cui erano stati
realizzati, a partire con le forme per finire alle glasse decorate, dalle
tipologie di cioccolato più disparate alle cartine variopinte che lambivano i
lati di quelle meraviglie.
Nell’ennesimo gesto
meccanico, uno dei tanti di quella mattina, portò il primo cioccolatino alla bocca,
assaporandolo in tutta la sua magnificenza.....
E’ ufficiale,
solo io riesco a concepire trame così insulse!!! Signori, ritirate le pistole,
vi prego, almeno fino alla fine di questa mia bizzarra (ma probabilmente il
termine più adatto sarebbe demente) raccolta. Forse dovrei smetterla di
scrivere a quest’ora, magari scriverei storie un tantino più normali….Tutta colpa
dei troppi cioccolatini che mangio e che mi danno alla testa!!!(si è capito che
sono golosa?)
Terminato questo
penoso commento finale, mi accingo, come sempre d’altronde, a ringraziare tutti
coloro che hanno letto, recensito e magari anche gradito le mie precedenti
storie, ringraziando in particolare Lefteye, Sexxxychichi e crycry82 per aver inserito alcune mie storie
fra i loro preferiti. Grazieeeeeeeeeeeeeeeeee!!!!!!!(l’insonnia
mi fa davvero molto, ma molto male). Concludendo, infiniti ringraziamenti a tutti quanti.
Bacioni!
Nell’ennesimo
gesto meccanico, uno dei tanti di quella mattina, portò il primo cioccolatino
alla bocca, assaporandolo in tutta la sua magnificenza.....
Ed avvertì immediatamente
qualcosa di denso scivolargli in bocca per poi insinuarsi giù per la gola: una
paradisiaca crema al cioccolato rivestiva le pareti della sua bocca stuzziccandole, abbandonava traccie
di sé sulla lingua lasciando che fosse cullata da quell’etereo sapore che
prepotentemente pretendeva di rimanere al centro della scena per poi
abbandonare il palco ad un retrogusto persistente, quasi a voler affermare la
sua immortalità nel “regno dello spettacolo”.
Bulma.......
buffo come quel nome fosse apparso nitido davanti ai suoi occhi senza bisogno
di cercarlo. Era come se l’animo provocante di quel cioccolato volesse
paragonarsi a quello della moglie, sfidarlo proprio come faceva lei, rimanere
ogni momento nei suoi pensieri come quel forte retrogusto, trascinante le
antiche gesta del suo più potente predecessore, immortale come la sua Bulma.
Quella crema, soave,
soffice, piacevole, gli solleticava e carezzava la lingua quasi come in uno di
quei passionali baci che lui e Bulma si scambiavano
in quelle sere così stranamente vuote da dare l’impressione di essere le
ultime, gli ultimi attimi per un ultimo bacio.
L’amaro del cioccolato
fondente voleva comunque restare un promemoria della sua amara vita che aveva
preceduto tutto quello, quando non poteva sapere cosa significasse “baciare”perché
nulla nella sua esistenza aveva il diritto di quell’onore, perché non
esistevano motivi per cui valesse la pena dare inizio a quella intensa e
stimolante danza che nasconde in sé molto di più di ciò che appare.
Mai quell’involucro “pittorico”
e al tempo stesso effimero avrebbe mai potuto far pensare a tali sensazioni! Si
stupì di tutti quei pensieri.....
Lasciata a malincuore
indietro quella mistica esperienza, non poteva fare a meno di fissare il
cioccolatino successivo e, nell’avvicinarlo lentamente alla bocca, quasi a
voler accrescere il piacere dell’attesa, continuava ad interrogarsi su chi,
questa volta, avrebbe fatto parte dei suoi pensieri......
Adesso vi è più chiara la mia idea contorta (nonché un po’
insulsa)? Descrizione “cioccolatose” per stimolare l’appettito di tutti i “cioccolatomani”
come me….. Scusate se i capitoli sono piuttosto corti
e forse anche un po’ insoddisfacenti ma devo ammettere che, quando mi è venuta
in mente quest’idea alquanto bizzarra, non avrei mai creduto di scriverla,
quindiforse non avendo un’idea precisa
o quantomeno orientativa di ciò che volessi scrivere non sono riuscita a
costruire come speravo questa raccolta…. Profonde scuse
u_u !!!!! Ma oramai… il danno è fatto! Mi scuso ancora e saluto tutti quanti…..
Lasciata a malincuore
indietro quella mistica esperienza, non poteva fare a meno di fissare il
cioccolatino successivo e, nell’avvicinarlo
lentamente alla bocca, quasi a voler accrescere il piacere dell’attesa, continuava ad interrogarsi su chi, questa volta,
avrebbe fatto parte dei suoi pensieri......
Al primo impatto,
l’avvertire quello scricchiolio sotto i denti, lo lasciò piuttosto perplesso
fin quando, assaporandolo meglio, si accorse di star gustando un cioccolatino
al latte con praline.
Kaaroth.
Questo nome, anche se a malincuore, si era
fatto spazio fra i suoi pensieri concretizzandosi sempre di più ad ogni secondo
che si lasciava indietro.
Già, quel cioccolatino
era l’incarnazione stessa di Kaaroth, ancora più
sintetizzato in quel piacere/fastidio all’avvertire lo scricchiolare, da un
lato divertente, da un lato snervante, di quelle microscopiche praline. E,
considerando che a fare da base al tutto fosse del dolcissimo e purissimo cioccolato al latte, non c’era
più spazio ai dubbi su chi potesse essere identificato con quel sapore tanto
dolce da dare quasi la nausea.
Ma ciò che faceva
avvertire maggiormente la presenza del suo miglior nemico in quel cioccolatino,
era la caratteristica più pregiata di quel afrodisiaco dolce: purissimo. Puro come il cuore di Kaaroth, quello che lui non aveva, che il fato gli aveva
negato lungo quella vita contorta e sofferente, chiusa in sé stessa. E quasi
senza accorgersene avvertì la morsa su quel cioccolatino farsi sempre più
serrata. Lo masticava disperatamente, quasi a volerne cogliere l’essenza, come
se potesse lui stesso acquisire quella purezza solo venendo a contatto con
quell’inconsapevole copia di Kaaroth.
Lo aveva odiato. Poi con
gli anni quel rancore era scemato gradualmente lasciando il posto al fastidio
per quel suo carattere troppo ingenuo e spensierato, poco consone ad un
guerriero. Ed era davvero bizzarro come quegli aspetti che tanto odiava fossero
proprio quelli che voleva disperatamente cogliere in quel cioccolatino.
Kaaroth aveva
fatto qualcosa di molto più grave di rubargli l’orgoglio prima tanto
fondamentale. Lui aveva avuto tutta quella felicità e spensieratezza che lui
non aveva mai conosciuto, quella che lui odiava tanto ma desiderava disperatamente.
Eppure, in fondo, una cosa buona l’aveva fatta. Era grazie a lui se aveva
incontrato Bulma, se aveva avuto il piacere di
saggiare quella crema al cioccolato.
Tornò a fissare la
scatola, e questa volta portò con velocità, quasi sconcertante, la prossima
“vittima” alla bocca, forse per abbandonare quei pensieri, ancora una volta, in
una parte del suo animo da cui non sarebbero dovuti uscire mai più......
Fine terzo capitolo, sempre se
così lo si possa chiamare. Ringrazio chiunque abbia deciso di continuare a
seguirmi nonostante tutto e spero che questo capitolo sia stato almeno un po’
meglio dei precedenti….. bacioni!!!
Tornò
a fissare la scatola, e questa volta portò con velocità, quasi sconcertante, la
prossima “vittima” alla bocca,
forse per abbandonare quei pensieri, ancora una volta, in una parte del suo
animo da cui non sarebbero dovuti uscire mai più......
Forse
trangugiò quel cioccolatino anche troppo velocemente tanto da non accorgersi,
inizialmente, del gusto che si stava facendo strada
sul suo palato. Per questo motivo non si rese conto del perché avesse pensato
proprio a lui..... Nella sua bocca si stava svolgendo
un’epica battaglia di contrasto fra un dolce quasi stucchevole e l’amaro
prepotente del cioccolato fondente.
Cioccolatino
ripieno di canditi per suo figlio Trunks.
I
canditi non erano minimamente paragonabili all’allarmante
dolcezza di suo figlio, che sembrava aver custodito, come un prezioso tesoro,
ogni momento di tenerezza ed affabilità rivoltogli durante la sua intensa
esistenza, per poi riversarlo sui suoi cari. E, strano a dirsi, nonostante i
suoi principi avrebbero dovuto provocare in lui una totale repulsione per quel
figlio così buono, era fonte di orgoglio per lui quasi più per questo suo
aspetto che per le sue doti di combattente, ormai trascurate nel corso di quei
lunghi anni di pace, già finalmente di pace.
Nonostante
tutto Vegeta non lo avrebbe mai ammesso, troppo ancorato a ciò che ancora
rimaneva del suo essere, troppo celato dietro l’immagine di colui
che era stato; e perciò si ostinava a mostrare maggiore interesse per
quel suo lato guerriero, che in ogni caso suscitava in lui considerazione , per
non ammettere che in fondo avrebbe voluto avere lui quel carattere durante gli
anni della sua adolescenza. Avendo Vegeta dimostrato maggiore ammirazione per
un temperamento duro, il figlio si ostinava a mostrarsi così di fronte al
genitore, celando la sua dolcezza sotto quell’involucro fondente.
E il
padre, d’altronde, gli avrebbe confessato che forse questo non era necessario,
se il “residuo del principe” non avesse fatto di tutto per impedire ciò.
Attendeva
trepidante il prossimo “viaggio”, essendo quello ormai diventato un piacevole
gioco. Fervente, agguantò il cioccolatino successivo ripetendo quei gesti ormai
parte di lui.
Ho il terrore di aver esagerato un po’…..
mi scuso se forse il personaggio di Vegeta è venuto fuori un pochino ooc in questo capitolo…. Ma speriamo che la mia sia solo un’impressione….. Cambiando discorso, con mia somma sorpresa questa storia
è piaciuta (almeno un po’) a voi cari lettori: un grazie a tutti quelli che
continuano a leggere questa mia idea balorda e un ringraziamento speciale a
Sweetgirl91 ed a swwtcicia
che hanno messo questa storia fra i loro preferiti!!!!! Smackoni
a tutti quanti!!!!
Attendeva
trepidante il prossimo “viaggio”,
essendo quello ormai diventato un piacevole gioco. Fervente, agguantò il
cioccolatino successivo ripetendo quei gesti ormai parte di lui.
Ma poco
prima di assaporarlo in bocca, si fermò ad osservarlo
meglio: quell’ultimo non era come i precedenti. Leggere
strisce di cioccolato al latte e bianco lo attraversavano in tutta la sua
lunghezza e l’odore forte ed
intenso del cioccolato fondente, di cui doveva essere evidentemente ripieno,
solleticavano le narici invitandole ad inspirare profondamente fino ad
assimilare quell’aroma in ogni fibra del proprio corpo.
Era bello, ma non di una bellezza semplice, ma si poteva dire che aveva una
perfezione ”estetica”. Infatti ogni singolo dettaglio di quel cioccolatino era
frutto di una cura maniacale, studiato per risaltare ed ostentare la natura
regale di quest’ultimo, quasi rovinandola in quell’eccessiva manifestazione di virtuosismo.
La
bellezza di quel cioccolatino, nonostante l’aspetto
fine ed invitante, consisteva nel ripieno: la crema
fondente non era come quella del primo che aveva gustato, era differente. Maggiormente
decisa, forte, prepotente. Non era un lussurioso stimolo, ammaliante, magnetico
ed al tempo stesso dolce e cullante. No, era deciso,
ostentava sicurezza e prepotenza, mostrava carattere, proprio come la sua Bra.
Di una bellezza attenta, studiata per mettere in risalto ogni dettaglio fino a
provocare, portava alla scoperta di un carattere forte ed
impertinente che poco aveva a che fare con un divertente gioco di provocazioni
come quello messo in atto dalla madre. La sua principessa aveva un carattere
diverso, aveva il suo stesso ripieno mascherato da un involucro simile a quello
della sua donna, ma maggiormente valorizzato.
Chissà,
forse era proprio questo il motivo per cui fosse tanto legato a sua figlia:
accomunava la sua anima e quella di Bulma in una loro
manifestazione reale, quella che lui si ostinava a nascondere a chiunque all’infuori delle pareti della loro camera da
letto, uniche testimoni del loro effettivo rapporto. Era la prova del
loro amore più profondo, e la dimostrazione ne era la mescolanza di carattere
che risiedeva in lei, la sua principessa, degna rappresentante della sua
regalità.
Bizzarro
come tutti quei pensieri fossero scaturiti da un semplice cioccolatino!
Alla
fine di quelle verità, riportò la sua attenzione sulla scatola e afferrando la
sua prossima “fonte d’ispirazione”, si preparò a scoprirne di nuove…..
Sono tornata, con mio sommo piacere, a torturarvi,
naturalmente ad i miei solito orari (anzi stavolta è
un pochino presto… sono solo le 2 e 15). Spero che questo cioccolatino sia
stato di vostro gradimento. A dire la verità non so
neanche se quest’ultimo capitolo sia anch’esso un pochino ooc….
Anche perché, non essendo un’appassionata di DBGT e non avendolo di conseguenza
mai visto, non so davvero quale sia il reale carattere di Bra…… Spero di essere
riuscita, in un modo o nell’altro, a coglierlo, in caso contrario vi chiedo
scusa u_u( cosa che a
quanto pare, rileggendo i precedenti commenti finali, mi ritrovo a fare
spesso). Come al solito ringrazio calorosamente tutti
quanti e, prima di lasciarvi finalmente in pace, vi avviso che HO AGGIORNATO
L’ACCOUNT, nel caso siate curiosi di andare a vederlo. Bacioni!
0*Umpa_lumpa*0
Ps: avevo pubblicato questo
capitolo ieri sera ma, causa molte ripetizioni durante il testo, sono stata
costretta a cancellarlo. Ve lo ripresento ora, corretto e riveduto.
Alla
fine di quelle verità, riportò la sua attenzione sulla scatola e afferrando la
sua prossima “fonte d’ispirazione”, si preparò a scoprirne di nuove......
Quell’ultimo
cioccolatino, appena addentato, era esattamente come un qualsiasi altro al
latte, senza pretese, di una semplicità quasi “indigesta”. Ma proprio quando
ormai sembrava assodata la banalità di quel ripieno, ecco che percepì
rafforzarsi un aggressivo retrogusto al peperoncino che, dispettoso, cominciò a
pizzicare la gola, far bruciare la lingua ed il palato come fosse stato in
preda alle più grandi urla di dolore, come se pretendesse e desiderasse fino
alla disperazione le sue attenzioni.
Come
pensò proprio a lei era un mistero. Non la conosceva quasi per niente e, a
dirla tutta, la sopportava a fatica con tutti i suoi isterismi e le sue grida
moleste. Eppure, ad un qualsiasi orecchio attento, sarebbe stato chiaro che
quelle nascondessero molto di piùche la
fugace rabbia di un momento.... ad un orecchio attento, non a lui. Per Vegeta,
quella pazza della moglie di Kaaroth, era solo una
vecchia gallina isterica sempre pronta a lamentarsi di qualcosa ed a fare una
grande confusione per un nonnulla.
Solo
una volta rimase impressionato da quella donna che nulla aveva di simile alla
sua Bulma. Ricordava ancora di quando Gohan le comunicò la morte del marito: Chichi
si lanciò in un grido disperato, estremamente differente dai suoi soliti. La
voce era graffiata, come facesse fatica ad abbandonare il corpo della donna, il
tono acuto nella speranza di farsi udire anche dal cielo alto e dalle viscere
più profonde della terra, la durata lunga come la vita che l’attendeva esattamente
dopo quel tragico istante.
Chichi si rialzò,
come se nulla fosse e, con il suo tono autoritario ed al tempo stesso recante
la sua dolcezza “al latte”, ordinò al figlio di fare i compiti.
Chiunque
l’avrebbe capito. La dolcezza e la banalità quotidiana erano contenute nel
cioccolato al latte, mentre il suo dolore nascosto a tutti era l’essenza più
pura del peperoncino.
Cieco
ad ogni suo pensiero, ignorando tutti le precedenti verità svelatesi ad i suoi
occhi, tornò a meditare sull’uccisione di quella gallina isterica mentre si
accingeva ad “afferrare” la prossima persona da scoprire.
Eccomi nuovamente qui!!! Ho notato con piacere che si sono aggiunte
altre persone alla lettura di questa bizzarra raccolta….speriamo
che se ne aggiungano altre ancora!!! Come commento finale oggi farò qualcosa di
un pochino diverso: vorrei ringraziarvi personalmente uno ad uno (O_O) ehm….. suvvia c’è sempre una
prima volta!!!!
scImMIA:Sono contenta di sapere che anche qualcun altro conosce Lain…personalemte lo adoro anche se pure io mi sono
impiccata a capirlo….comunque
se vuoi posso anche farti un riassunto (nonostante debba ammettere che avrei
qualche difficoltà) ma se preferisci potrei darti direttamente le puntate così
te le vedi tu stessa, anche perché, a mio parere, la fine è talmente bella che
rovinerei tutta la serie se io mi dovessi limitare a raccontarti ( e a fatica,
lo ammetto) tutta la vicenda. Fammi sapere cosa preferisci.
Swwtcicia: W i GTO maniaci!!!!!!!!!!!! Ritornando serie,
devo ammettere che non avevo cominciato a leggere la tua storia proprio perché il
titolo faceva presagire le vicende di DBGT che, come ho già detto, io detesto. In
ogni caso, ora che mi hai incuriosito ed assicurato che non centra niente, lo
leggerò di sicuro ma prima credo che mi dedicherò alla lettura di “io nel mondo
di DBZ”. Magari ti farò anche qualche recensione (con il mio solito
tempismo!!!), quindi ogni tanto controlla!!!
Sweetgirl91: Contentissima che questa raccolta ti
piaccia ….. anche perché mi segui in ogni storia che scrivo e questo mi fadavvero molto piacere!!!!! Proprio per il fatto che leggi spesso le mie fan
fiction, tengo ormai molto al tuo parere, e vedere che questo sia positivo mi
rende davvero felice ( ti basti sapere che sto saltellando davanti al computer
cantando “I’ve just seen a face” dei Beatles ^_^’).
Spero davvero che continuerai a seguirmi! P.s:mi hai
fissato con le faccine!!!!!!!!!^_^
CHiBIcHU: Che dire? Felicissima che ti piaccia, sia
questa storia che il mio stile di scrittura! Solitamente mi dicono tutti che
scrivo troppo complicato e che i miei testi hanno le sembianze di un documentario,
di conseguenza, sapendo che apprezzi il mio stile, mi fai fare i salti di
gioia!!!! Allora non sono soporifera!!!!!
Maryana: Meno male che l’ho descritta bene!!!
Avevo il terrore di non averne detta una giusta! Comunque, la mia idea era
proprio quella di far immaginare ad ogni lettore di stare gustando lui stesso
quel cioccolatino… felice di sapere che a quanto pare
ci sono riuscita!!!!!(Tutto grazie alla mia passione per il cioccolato…..TROPPO
BUONO!!!)
Gobra1095: Stai scherzando, vero? Tu SEI bravissima!!!!! Ho letto una tua poesia…. Mi pare si chiamasse VORREI….
Non posso che farti i miei complimenti, da nuova a nuova!!!!!! (ok, quest’ultimo
dettaglio me lo potevo anche risparmiare!!!)
Lilac: yuhuuuuuuuuuuu!!!!
Salti di gioia nel vedere che l’hai gradita! Ho letto alcune tue storie e
scrivi bene!!!! L’ultima è stata “ il segreto è una buona strategia”. Mi è
piaciuta tanto! L’ho trovata simpatica, dolce e piacevolissima da leggere!! (in
pratica ti ho recensito ^_^’) Bacioni!
Lilly81: recensione apprezzatissima proprio perché fatta
da te! (a dire il vero mi sento un po’ a disagio a darti del tu!). Adoro il tuo
stile di scrittura… è semplicemente magnifico, è l’esaltazione
pura della bellezza!!! Mi ha immensamente colpito trovare una tua recensione …..GRAZIE!!!!
Detto questo, saluto calorosamente tutte le lettrici che si sono
soffermate, ancora una volta, su un nuovo capitolo. Spero tantissimo che anche
questo sia stato di vostro gradimento…. Se devo
essere sincera, non credo proprio che Vegeta pensi questo di Chichi (eccetto per quanto riguarda la gallina isterica) ma
volevo comunque dare un’idea delle emozioni della mogliettina di Goku cosa che
non sarebbe stato possibile se avessi mantenuto i reali pensieri di Vegeta il
quale si sofferma soltanto all’aspetto più superficiale di Chichi.
Succo del discorso: NON MI LINCIATE!!!!!!!! Bacioni a
tutti quanti!!!
Cieco ad
ogni suo pensiero, ignorando tutti le precedenti verità svelatesi ad i suoi occhi, tornò a meditare sull’uccisione di quella gallina isterica mentre si accingeva ad “afferrare” la prossima persona da
scoprire.
Indescrivibile la sorpresa che lo
colse nel rendersi conto della natura di quell’ultimo cioccolatino:
se all’apparenza si presentavadi una semplicità disarmante, nel mangiarlo si poteva chiaramente
trovare la prova a quella previsione. Come poteva un cioccolatino così mediocre avere la pretesa di condividere
la stessa “casa” con quelle
creature che altro non erano che l’esaltazione
della purezza, la descrizione del mondo in ogni sua particolare bellezza? Quel “camerato”,
che tanto differiva dai suoi compagni,era esattamente come sembrava. Nessun
ripieno stuzzicante, nessun retrogusto particolare,
nessun aroma inebriante. Era un estremamente semplice
cioccolato al latte che tale voleva rimanere, scevro da ogni manifestazione di
esibizionismo.
C’era solo
una persona a cui poteva appartenere quella sobrietà che nulla aveva di una vita trascorsa
nello squallore della negazione di ogni piacere, ma che si limitava ad essere
la manifestazione di un carattere: Gohan, quel
moccioso mezzosangue, il figlio di Kaaroth.
Lui, seppur le apparenze volessero ingannare
inducendo a convincersi del contrario, era molto diverso dal padre: se Goku,
come lo chiamava Bulma, era ingenuo ed infantile, nascondeva in sé al tempo stesso una vena di aggressività, talmente leggera da passare del tutto inosservata ma che, nonostante
tutto, si impossessava di lui ogni qual volta aveva l’ebbrezza
di sfidare un nuovo avversario.
Gohan, al contrario,
aveva un animo semplice, e basta. In lui non risiedevano lati nascosti, vene
represse, ambizioni o quant’altro. Era esattamente come
appariva: spensierato ed allegro, senza pretese ma
dotato di una maturità insolita dato il
suo carattere e, ancor più, poiché figlio di Kaaroth.
Estremamente semplice.
Sperando nell’assaporare un cioccolatino migliore di quello, afferrò il successivo, inumidendosi già il palato pronto ad accoglierlo.
Here I amagain!!! Mi azzardo a pubblicare
questo nuovo capitolo con la speranza che sia gradito e che non deluda le
vostre aspettative!!!! Torno nuovamente ai saluti generali per il semplice
motivo che oggi sono troppo stanca per potermi
soffermare a scrivere a lungo ( dopo che ho dato ripetizioni di inglese per 5
ore mi sembra piuttosto normale! =_=). Felice, anzi,
felicissima come sempre delle vostre bellissime recensioni che si spera
continuino ad essere così tante!!!!^_^. Spero di
essere riuscita, in questo capitolo, a cogliere la differenza profonda che
divide Gohan da Goku, due personaggi spesso
accomunati ma che, effettivamente, sono estremamente
differenti, anche nella loro semplicità. Devo ammettere che, a differenza del
precedente capitolo, non penso che sia improbabile che Vegeta abbia rivolto
simili pensieri a quest’ultimo personaggio. Speriamo di non aver combinato
qualche disastro!!!!!Ora vi lascio, ma solo fino al
prossimo cioccolatino!^_^
0*Umpa_lumpa*0
P.s: scusate ma questi due commenti
personalizzati non potevo proprio evitare di farli (non vi offendete!)
Lilly81: nonvolevo assolutamente essere
offensiva!!!!!!!!! Mi dispiace di aver dato quest’impressione .Profondissime
scuse u_u!!
scImMIA: le puntate di Lain sono tredici …. Quindi te ne
mancano solo tre! Posso passartele quando vuoi, tanto le ho salvate sul
computer, perciò fammi sapere tu come preferisci che te le recapiti e te le
farò avere!!!
Avvertenza: non adatto alle fan di Goten
(scusate ma dovevo inserirlo anche a costo di svelare il
personaggio!Profondissime scuse U_U)
Sperando
nell’assaporare un
cioccolatino migliore di quello, afferrò il successivo, inumidendosi già il palato,
pronto ad accoglierlo.
Ma
nonostante le apparenze insolite di quel nuovo arrivato, l’effetto non era
certo quello desiderato: il cioccolato bianco di cui era composto, così
particolare ed elegante, piacevole perché ispiratore di un sentimento bizzarro
di dolcezza, era contraddetto e storpiato da quel sapore che nulla ricordava
dell’esterno. Sul palato non rimaneva neanche la benché minima traccia di quell’ospite,
ma al contrario l’insoddisfazione che suscitava trasportava inevitabilmente
alla repulsione totale.
Tutto
portò il suo pensiero in direzione di Goten: Quel
bambino, a suo tempo, nonostante l’estrema somiglianza con suo padre, aveva
attirato la sua attenzione. Non solo faceva sfoggio di estremamente buone
capacità sul ring, ma era anche qualcosa di più: era un valido amico per Trunks. Inoltre l’ammirazione che aveva precedentemente
mostrato di avere per lui e suo figlio, gonfiava il suo orgoglio in una maniera
a dir poco amena.
Eppure
con il frettoloso passare degli anni,niente portava al ricordo di quel bambino
ma, anche solo soffermandosi sull’aspetto, si potevano scorgere i segni di un
consistente cambiamento. Proprio dal suo aspetto piacevole ed ispirante, si
poteva comprendere che tutto il suo passato fosse stato sradicato per fare spazio
ad un adolescente superficiale, privo di un qualsiasi istinto saiyan, che dimostrava invece un carattere così simile a
quegli sciocchi e indegni terrestri.
Nonostante
continuasse ad apprezzare quel sentimento di bizzarra amicizia che legava quel
ragazzo a suo figlio, aveva comunque assistito al declino dell’animo di Goten e di ogni qualità avesse avuto modo di stimare. Il
suo animo, il suo essere, il suo comportamento, era tutto così....
insoddisfacente.
Lottando
contro la cocente delusione lasciata dagli ultimi due cioccolatini, fissò
stupefatto la fine di quel viaggio, l’ultimo compagno di riflessioni
avvicinarsi alla sua bocca......
Perdonatemi!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
La delusione, più che Goten, ve l’avrò lasciata io,
non solo per la misera lunghezza del capitolo (ho l’impressione che sia ancora
più corto dei precedenti), ma anche per lo scarso contenuto. Inoltre mi scuso
tantissimo con le fan di Goten ma io, per quel poco
che credo di aver capito del suo carattere in DBGT, proprio non lo reggo. Ma
quand’era piccolo…..com’era carino!!!! Spero di non
avervi deluso troppo. In ogni caso vi chiedo cortesemente di resistere ancora
un po’. Questa raccolta è quasi finita…. stringete i
denti e resistete!!!! Vi ringrazio, in ogni caso, di avermi gentilmente seguito
anche in questo capitolo (e scusate se mi sono vista costretta ad anticipare l’identità
di questo cioccolatino). Detto questo saluto calorosamente tutti quanti!
Bacioni!
Lottando contro la cocente
delusione lasciata dagli ultimi due cioccolatini, fissò stupefatto la fine di quel suo viaggio, l’ultimo compagno di riflessioni avvicinarsi alla sua bocca......
Comprese immediatamente la
particolarità di quel cioccolatino, potendo ben
distinguere i vari strati che lo componevano, ognuno contrastante e del tutto
differente dall’altro, eppure in
perfetta combinazione tra loro. Curioso che avesse abbinato il cremino proprio
a quel viso….
Per Vegeta fu come guardarsi in uno
specchio. Antico e maestoso non si limitava però a
riflettere i lineamenti del suo volto in maniera puramente materiale, ma,
scavando nel suo animo, portava allo scoperto le sue componenti più recondite, costruendole e
rappresentandole in uno strano gioco di luci. Dalle più chiare alle più scure, convivevano nella forma del suo
viso, nei suoi tratti, nelle sue espressioni che scorrevano veloci davanti
quello specchio rivelatore, rappresentando ogni sua sensazione passata,
mostrando quella che era stata la sua reale emozione, celata sotto il muro
della sua impenetrabilità.
Nel primo strato,
pronto a dimostrare il suo valore, apparì
prepotente, come sempre, l’amaro cioccolato
fondente, stavolta maggiormente acre. In quell’istante affiorarono alla sua mente tutta la sofferenza, tutto il
dolore, tutte le battaglie e tutti i morti che erano stati suoi
costanti compagni di vita. Ogni singola fiamma dell’inferno, di cui aveva sfiorato il suolo più volte, brillò nei suoi occhi, ispiratori della notte. E
contemporaneamente a tutto ciò, avvertì uno strano sentimento di soddisfazione,
etereo, divino nella suo crudeltà. Questa stessa sensazione sembrava essere
portata da un’entità superiore: un
sorriso sadico e arrogante a illuminarle il viso con quella luce oscura, quella
che solo la morte può donare, quella
che solo il potere può offrire.
Il secondo strato, sempre
costituito dal cioccolato fondente, presentava invece un carattere in un certo
qual senso più dolce. Atroce scoprire che altro non era che il periodo peggiore della sua vita: al suo
arrivo sulla terra tutto si era tramutato in orribili sensazioni. Persino i
sentimenti per la sua donna, i quali si erano creati proprio in quegli anni,
altro non erano stati che i fautori di crisi e difficoltà. Tutta la sua natura, la sua supremazia,
il suo futuro, ma, soprattutto, la sua identitàerano inesorabilmente crollati di fronte all’usurpazione di quello che doveva essere il
suo destino e davanti l’arrivo di una
nuova vita, di sensazioni anche piacevoli ma a lui allora sconosciute, al
prendere corpo della vergogna e del suo imperdonabile fallimento.Agghiacciante pensare, però, che se tutto quello non ci fosse mai
stato, niente della sua vita attuale sarebbe mai stato possibile.
Nel terzo strato riconobbe subito
una tipologia di cioccolato che aveva ormai imparato a conoscere bene.
Nonostante ciò, rimase colpito dal constatare
che quella volta non aveva avvertito in lui la minima nausea a contatto con
quella dolcezza. Forse perché, quel cioccolato
al latte, era diverso: ricordava ogni momento passato assieme al suo miglior
nemico, al suo storico avversario, all’eroe che, in qualità di tale, si contrapponeva a lui, la rappresentazione
dell’antieroe. Ma non si ricollegava
esclusivamente a Kaaroth, ma bensì a
tutti gli amici e alle persone che, dopo tanti anni, costituivano una sorta di
appoggio per il Principe. Non che fossero fonte di conforto o aiuto, ma solo
spettatori di quei rari momenti in cui lui stesso poteva osservare la sua anima
fuggire dal corpo, il suo passato annullarsi e dissolversi nel vento, quei
momenti in cui parlava con loro o in cui, molto raramente, arrivava addirittura
a scherzarci mantenendo al contempo distacco. Erano quegli sporadici attimi nei
quali accarezzava un’emozione simile
alla gioia, nei quali si divertiva e al tempo stesso
si infastidiva contemplando l’umanità di quei gesti di coloro che ormai
conosceva da molto tempo. Il principe dei Saiyan
smetteva di esistere in quei fugaci istanti nei quali rimaneva piacevolmente
colpito dall’ingenuità dell’odiato Kaaroth, nei quali la sua anima lasciava posto al vuoto e il corpo
diveniva l’involucro del nulla.
L’ultimo strato del cremino, per quanto bizzarro potrà sembrare, fu certo il più gradito. Nel sapore di nocciola, vide
ogni giorno passato accanto a Bulma, al suo erede ed alla sua piccola principessa. Poté udire distintamente ogni respiro e ogni
gemito testimone delle loro notti, percepire sulla sua pelle il calore emanato
da una carezza e la pietà, che nulla aveva
di commiserazione, espressa anche solo da uno sguardo mal celato. Le grida di
gioia di sua figlia e gli abbracci calorosi che solamente a lui riservava, la voce di Trunks
mentre contava le flessioni eseguite faticosamente durante ogni allenamento, la
sua determinazione nell’istante in cui si
impegnava per ottenere un giudizio positivo affollarono i suoi ricordi.
Inaudito come la vita del Principe Distruttore potesse riassumersi in quegli
istanti di vita comune che possedevano il sapore di nocciola…….eppure incredibilmente vero. Ognuno di
loro, a partire daBulma
fino alla piccola Bra, era la sintesi della sua vita e la rappresentazione
corporea della sua felicità. Già, conosceva anche il significato di quella
parola grazie a loro……ma questo sarebbe
rimasto un segreto, un tacito patto di riservatezza stipulato tra lui e la
nocciola.
Colpito e spaventato da ciò
che era emerso da quell’ultimo cioccolatino, allungò, ancora una volta, la mano
verso la scatola……
Perdono!!!!!!!Chiedo umilmente scusa per aver aggiornato così
tardi! Ma, fra gli impegni scolastici, quelli casalinghi aiutati inoltre da un ‘blocco dello scrittore’ (anche se dubito di potermi
definire tale), mi è stato davvero difficile trovare il tempo di dedicarmi alla
stesura di questo capitolo. In ogni caso, come avrete ben notato, ho
miseramente tentato di descrivere, attraverso gli strati di un cremino, quelli
che sono aspetti caratteriali e ‘fasi’ della vita di Vegeta. Spero con tutto il
cuore che questo importantissimo capitolo sia stato di vostro gradimento e che
non abbia deluso le vostre aspettative anche se, data
la complessità del carattere, dubito di essere riuscita a cogliere la
personalità di Vegeta nella sua pienezza. Per quanto riguarda ladurata del capitolo,
mi sono vista costretta a dilungarmi più del solito nella speranza di non
sintetizzare troppo gli aspetti del tenebroso e sofferente Principe. Come
avrete potuto notare questo non era l’ultimo , come
molti di voi forse si aspettavano……ma manca ormai pochissimo!!!!Tenete duro!!!!
Per concludere, ringrazio, come sempre, tutti coloro
che hanno letto e recensito questa storia, grazie a tutti quanti!!!Ci vediamo
al prossimo cioccolatino!
Colpito e spaventato da ciò che era emerso da quell’ultimo
cioccolatino, allungò, ancora una
volta, la mano verso la scatola.....
Ma con sua enorme
sorpresa e rammarico, la scoprì essere vuota. Per
un attimo, seppur fugace, si sentì completamente smarrito e
quasi deluso nell’apprendere di essere giunto alla fine
di quel bizzarro gioco che sembrava, nella brevità di un istante, aver rotto la tranquillità di un giorno qualunque. Il suo sguardo vitreo ci soffermava sul vuoto
lasciato da quei viaggi spirituali, talmente assorto da ignorare il secco
scatto di una porta richiusa.
Come un fulmine a ciel sereno, le
urla si diffusero per l’intero edificio,
stridule ed insistenti: “VEGETA!!!!Razza di scimmione senza cervello, ti rendi conto di quello
che hai fatto? Quella scatola di cioccolatini era un regalo per un
collaboratore della ditta molto importante, erano i migliori sul mercato! TI
rendi conto di quanto mi siano costati???”
Ma se lafuria della donna in quel momento era
devastante, non fu niente a confronto della rabbia che la pervase appena messo
piede in cucina. Difatti, il Principe, posseduto dai morsi della fame, si era
dato da fare per rovesciare ogni mobile della stanza e rompere stizzosamente
qualsiasi elettrodomestico gli fosse capitato a tiro.
E mentre Bulma si
sbracciava gridando come una povera pazza in preda all’isterismo più totale, Vegeta non accennava minimamente a voler cambiare espressione
o, tantomeno, a degnare di un po’ d’attenzione la sua consorte. Fortunatamente
questo stato di trance terminò appena in tempo per poter evitare uno schiaffo indirizzato alla sua regale
faccia! Riuscito miracolosamente ad evitare altri due colpi, assordato dalle
grida della donna, sgattaiolò frettolosamente verso l’uscio di casa, volando il più in fetta possibile lontano da quell’indemoniata. Certo che aveva corso un bel
rischio! A pensarci bene, sarebbe stato meglio restare lontani dal cioccolato
almeno per un bel po’!
Perdonatemi. Innanzitutto per l’incredibile ritardo, ma
diciamo che non è stato un bel periodo, e non ero molto ispirata o vogliosa di
scrivere. In secondo luogo, vi chiedo scusa per quest’ ultimo
capitolo: so che come conclusione non è un granché, ma purtroppo è il massimo
che sono riuscita a fare. Spero solo che non vi abbia lasciato con troppo amaro
in bocca….. In ogni caso volevo ringraziarvi per l’appoggio
dimostratomi durante questa raccolta: è stato molto importante per me perché,
inizialmente, ho dato “corpo” a quest’idea quasi per passare il tempo più perché
ne avessi reale intenzione. Difatti non ne ero molto convinta. E’ stato, quindi, per me un enorme piacere ed un’incredibile
sorpresa il fatto che vi sia piaciuta (o almeno si spera sia così…..spero che
non abbiate cambiato idea dopo questi ultimi capitoli). Ora vorrei ringraziare
personalmente (O_Oincrdibile! E’ già la seconda volta! ) tutti
coloro che hanno avuto la pazienza di seguirmi , dandomi immensa gioia:
Lilly81: inutile dire che è stato per me un onore il fatto che tu mi abbia seguito. Scrivi benissimo e
le tue storie mi piacciono da impazzire, ti ammiro molto!Sono a dir poco lusingata
che tu mi abbia recensito!Spero di poter “gustare” qualche altra tua storia. E
grazie mille per i complimenti, spero che anche questo
capitolo sia di tuo gradimento^_^
CHiBIcHU:
Devo ringraziarti davvero tanto per il tuo incoraggiamento. Come ti ho già
detto, mi dicono tutti che ho uno stile alquanto
pesante, quindi il fatto che tu dicessi il contrario mi ha dato davvero molto
conforto! TI ringrazio infinitamente! Spero che la raccolta ti sia piaciuta^_^
Swwtcicia: salve, GTO maniaca!!! Sono ancora impegnata nella lettura della tua storia “io
nel mondo di DBZ”. Scusami se ci sto mettendo un pochino di tempo ^_^’, ma
spero di finirla al più presto, così potrò leggere il seguito!Fammi sapere se
la raccolta ti è piaciuta. Bacioni^^
Sweetgirl91: come poterti dimenticare? Ti ringrazio per
seguirmi nelle mie storie, e spero che questa ti sia piaciuta. Mi ha fatto felicissima sapere che il capitolo “specchio” ti sia
piaciuto, anche perché mi lasciava piuttosto perplessa! Spero che questo finale
nonsia stato
troppo deludente, fammi sapere!
Lilac: ecco un’altra scrittrice
davvero molto brava^^ Ti ringrazio per i complimenti e
sono contenta che tu abbia trovato l’idea originale. Insomma, grazie mille!
Naturalmente spero che nemmeno tu mi voglia morta dopo quest’ultimo capitolo!
Gobra1095: Salve nuova!XD (Ignorami quando dico queste
stupidaggini =_=’) TI ringrazio per i complimenti che mi hai fatto! E adesso te
li voglio fare io invece! Sei una brava scrittrice, mi è piaciuta molto la tua
poesia (anche se questo te l’avevo già detto) e aspetto tuoi prossimi lavori!Ciao^^
Maryana: Ti ringrazio per avermi
seguito! Sono contenta che il cioccolatino
al latte ti sia piaciuto. Spero di aver reso bene anche il personaggio di
Vegeta e di non aver combinato qualche disastro! Fammi sapere!^^
scImMIA: Salve scimmiona
XD! Ti ringrazio per aver avuto molta pazienza l’altra sera su msn…..e naturalmente ti ringrazio
per le recensioni (chissà, magari il cioccolatino di Junior con il ripieno al
pistacchio si sarebbe anche potuto fare……)Vabbè, ci
penserò su mentre tu giochi con Michael Jackson XD. Ciao, lain
maniaca^^
Taisa: ti comunico che la tua
recensione mi ha mandato in estasi. Devi sapere che sei una delle mie autrici
preferite e che adooooro le tue storie, perciò mi
sono ritrovata, inpreda ad un attacco
cardiaco, a canticchiare dalla felicità davanti allo schermodel computer, appena letta la
recensione XD Fammi sapere se secondo te la fine è da buttare….sigh!
Juu_nana: beh, siamo all’ultimo capitolo!
Sono contenta di sapere che la mia raccolta ti è piaciuta ( e
poi fa sempre piacere avere una lettrice in più XD). Spero di non aver fatto
aspettare troppo almeno a te! (alle altre ho fatto aspettare un’infinità…..che vergogna!)
E finalmente siamo alla fine! Devo confessarvi che non ce
la facevo più…….questa raccolta mi ha messo piuttosto sotto pressione. Vi
chiedo ancora scusa per il ritardo e per gli ultimi capitoli……..e speriamo che non mi vogliate linciare. A parte gli
scherzi, vi ringrazio davvero di cuore! Chissà magari ci rivedremo con un’altra
storia, ma non so fra quanto perché sarà piuttosto complicato riuscirci. Per
ora, comunque, vi saluto! Bcioni^^