Scream your love for Echinacea di Re i (/viewuser.php?uid=34316)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Se mi gratto in pubblico è poco fashion? ***
Capitolo 2: *** "Quando sei sovversiva è il caso che smetti di raderti" ***
Capitolo 3: *** 3."Prima di tutto voglio ringraziare Dio" ***
Capitolo 1 *** Se mi gratto in pubblico è poco fashion? ***
blabla
Scream your love for♥♥
Echinacea
Amoricini
della ziaa!!!*grabba tutti virtualmente*
Le AlcoolSisters sono
tornate *__* il vostro più grande incubo è qui
BWAHAHAHAHAH
Premetto che pubblicherò questa ff dal mio account
solo per un motivo: l'idea di base è partita da me.
La ff
era nata per essere scritta interamente dalla mia mente psicopatica ma dal
momento che parlava di me e della mia metà (lucilla_bella), e che la cosa
incominciava ad appassionarci, abbiamo deciso di scriverla insieme *OO* ed il
risultato..beh..a nostro parere è fottutamente STUPENDO!!
Ancora una volta!!A
voi l'ultima sentenza!
Quello che a parer nostro rende
speciale questa fiction, è che è stata scritta più per celebrale il
rapporto tra le due Gemy del destino che per sfogare eventuali fantasie represse
sui Tokio Hotel, e, comunque vada, sarà un capolavoro *_____* (Testuali parole
della gemy XD)
Re i è chiaramente insita nel ruolo di Nina, mentre
la Gemy è
indissolubilmente la
Fee, come se ci fosse bisogno di dirlo XD
I
caratteri sono molto vicini (o gli stessi?) agli orginali, incluse le "passioni"
per gli omini inseriti *MWEHEHEHEH*
Tutto il mondo che abbiamo
creato intorno alle vicende di Nina&Fee, è stato interamente partorito
dall'unione di due menti non proprio pacate in un momento di forte crisi emotiva
(e si vede, si?).
I nomi delle band (Vile B. escluso..rubatecelo e vi
scerbottaniamo addosso), i pezzi di intervista, i vari programmi televisivi ed
eventi mediatici esistono veramente e noi siamo due sborone che volevano dare
una specie di realismo a questa ff surreale...
Enjoy it
♥
Luv
Chapter one
Se mi gratto in pubblico è poco fashion?
Nina
Io lo sapevo.
Lo sapevo che non avremmo mai dovuto accettare questa fottuta intervista in
questo buco del cavolo.
Tutto per una stupida promozione..
Lancio uno sguardo veloce dietro le quinte e vedo Gard e Hansi amoreggiare
addosso al muro.
Cristo Hansi.. levagli quella mano dal cavallo dei pantaloni.. che giuro sul
Dio Metallo che vengo lì e mi butto nel mezzo.
Sbuffo incavolata quando la tizia del trucco mi viene addosso e comincia a blaterare
qualcosa su un possibile “ammorbidimento delle forme del mio visino”
Posso mandarla a cagare?
Ahhhh odio dover mantenere un semi decoro pubblico, mi stò trattenendo
esclusivamente per evitare che il phard color biscotto-alla crema-inglese mi
finisca in bocca
Che detto tra noi schifo non mi farebbe.. dal nome sembra una cosa appetitosa
oh!
La stangona occhialuta continua a sorridermi e ad allisciarmi con frasi del
tipo “Ma hai degli occhi stupeeendiii..dovremmo passarci un filo di marrone qui
qua e diquà nell’angolo”oppure “Dolcezza ma cosa hai fatto a questo splendore
di capelli?” infine “Non hai mai pensato di fare qualche giro di lampada?Sei
così pallida..”
Ok.Nina calmati.
Lo sappiamo che queste bambole gonfiabili te le mangi a colazione ma:
1. L’intervista DEVE andare bene
2. Hai promesso al manager che sarai un esempio di virtù
3. Sei impossibilitata nel darle una capocciata, perché ti stà finendo di
truccare con il biscotto alla crema inzuppato nel cappuccino
Calmati e pensa.. pensa..
Mi volto a scatto mentre sento delle risate soffocate
-ADRIAN IO TI IMMERGO VIVO NELL’ ACIDO!!!!- lancio un urlo che fa sbottare a
ridere il batterista più gnocco del creato, mentre questi si passa una mano tra
i lunghi capelli corvino e mi prende in braccio, liquidando la truccatrice con
una scusa gentile
-Principessa cosa la turba?mi dica..-
No io dico.. MI STA’ PRENDENDO PER IL CULO?
Gli scocco un’ occhiata degna di un felino incazzato che ha saltato il pranzo e
mi viene in mente che io il pranzo l’ho saltato davvero
Blasfemia.
-FEE!!!!!- mollo un altro urlo che stavolta fa saltare la
truccatrice, facendole cadere la trousse grande come la mia sacca di
kick-boxing
La mia metà, la donna della mia vita, ma soprattutto la mia Caccola si volta in
tutta la sua bellezza, facendo frusciare dolcemente i suoi lungi capelli
setosi, per poi fiondarmisi addosso
-Piattola cosa c’è?Hai sonno?Vuoi la pappa?O devi fare la popò?-
Sorriso storto.Sopracciglio alzato.Voce calma.
Suppongo che il mio sguardo di ghiaccio non abbia nessuna presa sulla mia
gemella, perché questa comincia a tirarmi le guance, ripetendo qualcosa come
“amorino mio” con una vocina stupida
Ora la sfondo.
-Ragazze siete pronte?- chiede un tecnico del suono con un sorriso falso come
una borsa di Gucci a 10 euro.
Mi avvicino zampettando all’ omino con le cuffie -facendo cadere la gemy
addosso ad Adrian che mi molla un vaffanculo che registro qualche secondo più
tardi- e gli prendo le mani, con gli occhi lucidi
-TU UOMO!TU MI SALVERAI DA QUESTA TRAGEDIA!SARAI IL MIO EROE DELLA GIORNATA!!!-
ho la voce rotta e il viso del mio Daily Hero si deforma dal terrore
-Ma ce..certo si..farò quel che posso..-
Faccio un bel respiro e mi mordo il labbro.
Non devo piangere.Devo stare tranquilla oppure questo cosino non mi aiuterà
mai
-NECESSITO DI CAFFEINA!ORA!QUI!SUBITO!-
Due ore prima
-PORCO
DI QUEL MONDOOOOOOOO!!!-
mi giro nel letto, premendomi il cuscino sopra la testa.
Mi dispiace, IO NON CI SONO PER NESSUNO.
E se quella checca di Hansi pensa di attirare la mia attenzione con un attacco
alla Chiesa sopra i 20 decibel..bhe..si sbaglia di grosso!
-NINA!!!-
Mi tiro su il piumone, fino a coprirmi la testa verde acido
SBOM
SBOM SBOM
SBOM SBOM SBOM
Il pavimento trema, annunciandomi l’arrivo imminente del nostro mago del sintetizzatore,
che con una grazia degna della Principessa Sissi, inserisce la copia della
chiave della mia stanza (sono previdenti questi omini) e sbatte la porta contro
il muro, aprendola
La quiete prima della tempesta
-NINA SANTO..SANTO..- non gli esce nemmeno una bestemmia degna di nome tanto è
sconvolto
Per tutta risposta mi rannicchio su me stessa, ignorandolo
-NINA CAZZO TI DEVI ALZARE!!!!-
Il gentleman scaraventa le coperte a terra e mi prende per un braccio.
Due secondi e lo fisso naso a naso
-FIGOOOOO RECORD MONDIALE DI ALZATA IN PIEDI!!- batto le mani saltellando
-HANSIINOOOO ENTREREMO NEL GUINNESSSS!!!-
Mi passa per il cervello un trenino con tanto di bodyguard che si spegne il
secondo dopo sotto lo sguardo omicida del mio bel biondo platino
-Amore mio..- sospira -PERCHE’ SEI IN MUTANDE A TESCHI VIOLA INVECE DI
ESSERE VESTITA COME UNA ROCKETTARA PIENA DI METALLO FINO ALLE ORECCHIE?-
sbrocca tutto di botto
Lo guardo con un punto interrogativo sulla fronte
Cosa dovremmo fare di grazia?
Siamo arrivati con bagagli e armamenti a Berlino da circa..quanto..3 ore?
Ieri io e Fee ci siamo ubriacate fino a vomitare l’anima e già affrontare il
viaggio in pullman per me è stata un’ istigazione all’ omicidio.
Senza contare che il mio corpo -svuotato di ogni traccia di teina, caffeina e
nicotina- reclama un riposo superiore alle 9 ore di coma
Mi attorcino una ciocca castana intorno all’ indice laccato di nero e mi metto
un dito sotto al mento, con aria meditabonda..
-Hansi..-
-Si?- mi scruta attento
-Non dirmi che..-
-Si?..- mi incalza alterato
-Non dirmi che..- oddio..ODDIO..dimmi che non sono così cretina -l’ intervista
era..cioè..è OGGI?-
Lo guardo supplicante, aspettandomi una battuta per poi rifondarmi nelle
coperte con la chioma bionda qui di fronte
-Nina.. MA SEI FUMATA?COSA CAVOLO TI SEI FATTA IERI CON QUELL’ ALTRA
TOSSICOMANE DI TUA SORELLA EH?-
Mi trascina per un polso fino al cesso, mi butta in mano una minigonna a
scacchi verdi e neri ed una canotta nera con una scritta bianca che urla al
mondo FUCK ME
-Ti voglio pronta tra 10 minuti..stavolta Karl ci ammazza davvero-
Mi stampa una bacio in fronte, prima di lanciarmi la borsa -e non esagero- del
trucco, dileguandosi lesto
Merda. MERDA.
FEE LO SAPEVA!
FEE LO SAPEVA E MI HA ISTIGATO ALL’ ALCOOL PER RIDURMI IN QUESTO
STATO!
-COSAAAA SEI MORTAAAA- urlo alla porta che mi stà dinanzi
No, non sono pazza..
Non ancora per lo meno..semplicemente io e la Cosa abbiamo le camere comunicanti e decido -in
un impeto di buonsenso- di non sfondare il visino della mia gemellina a
craniate, cominciando a stendermi in faccia un velo sottile di fondotinta.
Dio.Sono una gnocca delirante su due gambe
-Ragazze in posizione-
Guardo Fee con odio..è tutta colpa sua se sono così scazzata alle due del
pomeriggio
La mora al mio fianco mi schiocca un bacino sulla guancia, pizzicandomi il
braccio
-Forza carotina..singolo+promozione=soldi- le brillano gli occhi..è andata
Mi sfugge una risata mentre il mio nano del cuore -che fedele alla sua
promessa, mi portò una damigiana di caffè- ci fa cenno di tenerci pronte, nel
momento in cui in sottofondo echeggia un
-Tre, due, uno..-
-Buonpomeriggio a tutti i telespettatori sintonizzati su Viva Live..-
Roteo gli occhi sospirando rumorosamente
-Sono sempre io, Gülcan, la vostra showoman preferita..ed oggi, come annunciato
settimane fa, siamo onorati di ospitare..- suspanse..
Ma di che..
-Nientepopòdimenoche..LE GEMELLE RIDEL!!!DIRETTAMENTE DAI VILE B.!!!!-
Un urlo di assenso scuote lo studio, e, improvvisamente mi ricordo perché amo
fare musica
Lancio uno sguardo pieno di adrenalina alla mia metà, che ricambia in pieno,
alzando un pollice per poi prendermi per mano e procedere a passo sicuro verso
quella sottospecie di rana con un megafono in gola.
Un sorriso mi si dipinge da guancia a guancia, facendomi dimenticare tutto..
La sveglia di Hansi, il sapore della tequila in gola, e persino l’oltraggio
alla mia persona mosso dalla creaturina più bella del mondo..mia sorella..
Facciamo per sederci ma Tette Mosce ci interrompe con un urletto
-Aspettate..DITE CHEESEEE!- ci urla con la polaroid a 10 cm dal viso
Questa ce l’eravamo preparata..Beccatevela tutta..
Io e Fee ci mettiamo guancia a guancia, lei con una mano sulla mia tetta
sinistra, io con una sulla sua chiappa destra..
Fianchi sbilanciati, sorrisetto malizioso e faccia da culo
-FUUUUCKKKKK!!!!- urliamo insieme mentre un flash ci colpisce, immortalando due
ragazze uguali, due gocce d’acqua, divise in due corpi molto diversi
-Perfetto!!Sedetevi sedetevi avanti!!!-
Fee si butta con nonchalance sul divanetto bianco a C, mentre io mi siedo a
gambe incrociate, incurante della mia mini-mini-mini-gonna di tulle, con un
sorriso stampato in faccia
-BENVENUTE A VIVA LIVE RAGAZZE- sorriso tiratissimo
-Ciao bambini!!- risponde la Gemy,
rivolta più al pubblico e alle telecamere.
-HALLOOOO- urlo battendo le mani come una bambina davanti ad una torta gigante
mentre la mia gemella trattiene una risata a forza
-Il vostro primo singolo, “My Leftovers” stà avendo un successo pazzesco nelle
classifiche tedesche ed inglesi, vi aspettavate di conquistare la top 10 in così poche settimane?-
-Certo!!siamo una band con i controcoglioni noi!!cosa c’è di sorprendente?-
biascico seria
La vana imitazione di Cleopatra, di fianco a me, scoppia a ridere passandomi un
braccio intorno al collo
-Si, infatti! Qualcuno dubitava sul fatto che ce l'avremmo fatta, per caso?-
Velata minaccia.
Gülcan riprende lentamente colore dopo nostra uscita e continua a mitragliarci
con domande inutili, che accettiamo stoicamente, dal momento che Adrian -oh
uomo saggio ti prego dimmi che passerai all’ altra sponda e ci manderai i
filmini delle tue notti di passione *__*- ci ha intimato (per non dire
minacciato) che se non diamo un immagine “teen” ci taglia lo stipendio
Maledetto schiavista, amo il tuo culo!!
-Bene bene..volete presentarvi?-
-NO- sorrido io mentre sento Adrian che ci manda da dietro le quinte tutti gli
accidenti possibili
-Sono meglio le domande a risposta veloce, mi sa..- sorride Fee cattiva come un
cancro ai polmoni
-Ah..- traballa la biondona -Massì certo..vediamo..Nina- si rivolge a me
tentennante
Credo di averle messo paura..MWEHEHEHE
-Quando hai deciso di tingerti i capelli di verde?-
Ma che cazzo di domanda è?
Ok..ok..Adrian lo faccio per il tuo culo sia chiaro
-Un giorno mi sono alzata e ho flashato una scena dell’ Esorcista versione
integrale..che film..- sospiro -ah si!!!insomma hai presente la scena dove
quella dolce donzella vomita verde?ecco da lì- sorrido convintissima mentre
mezzo studio mi fissa a bocca aperta
-E..come mai metà dei tuoi capelli è ancora castana?- non sa più a cosa
aggrapparsi
-Perché avevo finito la tinta- dico come fosse la cosa più naturale del mondo,
sotto lo sguardo di Gülcan che ripassa a raggi la mia frangia e le lunghe
ciocche che mi arrivano sotto il seno
-Bene..- si proprio.. hai davvero l’aria di una che stà bene cosa!!
Decide di saltare la domanda che pongono tutti sui 23 piercing di Fee e rivolge
il suo cervellino ad un pensiero di altra natura.
-Parliamo di musica.. siete stati spesso paragonati come band ai ormai
famosissimi Tokio Hotel.. vi irrita questo confronto oppure vi sentiti vicini
essendo entrambe giovani band emergenti tedesche?-
E’ un attimo e fisso la presentatrice che mi siede di fronte..
-E' una specie di battuta?- esordisce Fee con una risatina cattiva mentre io mi
limito a guardarla ad occhi sbarrati
-HAI DETTO TOKIO MERD?DAVANTI A NOI?MA CI TIENI ALLA TUA VITA?I TOKIO MER..??-
Gülcan guarda i tecnici spaurita, ed improvvisamente le luci si abbassano per
dare posto ad una melodia che tutti, ormai, conosciamo fin troppo bene.
Monsoon invade lo studio e urli di ragazzine assatanate si levano verso i
riflettori che colpiscono due forme indistinte.
Un esemplare di sesso indefinito, alto come un lampione e con un peso pari ad
un sacchetto di arachidi ed un nanerottolo, ignaro su ogni possibile
significato di parrucchiere, che letteralmente annega nei suoi vestiti
oversize.
-I Tokio Hotel!!!- urla Gülcan istericamente
ODDIO..
Fisso Fee che è smarrita quanto me
La definizione scientificamente usata in psichiatria avanzata è suppergiù:
PANICO
***
Fee
Merda.
Io e la mia Piattola abbiamo la stessa, identica espressione
terrorizzata in volto.
Seguiamo sbigottite lo scopettone dai capelli neri scendere regalmente, si, regalmente, le scale, con il naso all’insù come le vere principesse
e negli occhi un espressione di sdegno.
Alcuni passi più avanti, l’uomo vestito di sacco si volta verso il
pubblico ululante e, sfoggiando un sorriso compiaciuto e soddisfatto, li
apostrofa con un “Siete d’accordo anche voi?”
E comincia l’Apocalisse
Ragazzine che urlano, gente che sviene, alcune piangono, altre
raggiungono l’orgasmo, ma tutte, e dico tutte gridano come scimmie in calore,
mentre sento che i miei timpani non si riprenderanno mai più.
Addio carriera musicale, e grazie Tokio Hotel
Finalmente, decide che in bagno di folla gli è bastato, strizza
l’occhio alla moltitudine di galline e raggiunge la sorella, no aspetta, è un
maschio (?)... il fratello, vicino a Gülcan, che è palesemente in preda
all’angoscia.
“Mettetevi in posaaaa....” La/il cantante allunga il braccio
stendendolo verso l’obbiettivo, mentre quell’altro si posiziona a tre quarti e
sorride ammiccante. Un flash li avvolge, mentre sento che, per me, è vicino il
momento di soffocarmi dalle risate.
Scambio un occhiata complice con la mia Piattola, osservando
contenta la sua indecisione. Non sa se ridere o piangere, probabilmente.
“Sedetevi ragazzi!” Gracchia la donna con il nome da uomo turco,
indicando il divanetto opposto a quello che stiamo occupando noi.
Ecco qui, ora che li abbiamo proprio davanti è ancora peggio.
Comincio a sghignazzare quando Nina lancia a tutti e due uno sguardo assassino,
e mi faccio più vicino a lei, passandole il braccio attorno al collo. Se le sto
distante per più di mezzo minuto, comincia la crisi d’astinenza.
“Le due coppie di gemelli più famose della Germania sedute proprio
QUI, accanto a me!” Trilla la presentatrice mentre appoggia la polaroid dei
Tonio Hotel (la band più famosa del
fantabosco! Mi suggerisce il mio cervello ) accanto alla nostra. “Ci
credereste ragazzi? Vorreste essere al posto mio, eh?”
“Madonna!” Se ne viene fuori Nina, mentre Adrian , da dietro le
quinte, le fa segno di tacere.
Ridacchio e lancio un’occhiata alla Regina Degli Scopettoni Da
Bagno, alias Capelli Alla Mocio Vileda alias Bill Kaulitz.
Troppo davvvvvk.
Una Gothic Lolita senza tette.
Il suo diretto consanguineo ha almeno la decenza di non assumere
pose altezzosamente indignate, rimanendo invece quasi disteso nel divanetto di
velluto, appoggiandosi completamente allo schienale, quasi fosse a casa sua.
E, soprattutto, non
penso gliene freghi poi più di tanto cosa io e la mia metà mancante pensiamo di
loro in generale.
“Dicevamo...” Riprende imperterrita Gülcan, cercando di salvare
baracca e burattini. “Oggi abbiamo voluto organizzare una puntata un po’
speciale... Un intervista incrociata ai frontmen delle due band di maggior
successo sul mercato, Tokio Hotel....” e giù gridolino isterici “... e Vile
B.!”
Dal retro dello studio, un potente “GRAANDIII!!” si alza. Scoppio
freneticamente a ridere, mentre con la coda dell’occhio vedo Adrian cominciare
a rincorrere Gard, il nostro chitarrista giustamente rinominato “Mastro
Macellaio”, colui che ha lanciato il grido disumano.
“VAI GAAAARD!” Urla di rimando la mia Piattola, alzando le braccia
la cielo esaltatissima.
“COSI’ SI FAA!!!” Le faccio eco io, mentre la mia voce esce un po’
strozzata a causa delle continue risate. Aaah, ma nessuno me l’aveva detto che
era così divertente!!!
Cantante e chitarrista seguono la scena per un attimo, per poi
tornare a prestare attenzione a Gülcan, che si schiarisce la voce “Tifoseria
accanita, eh?” Cerca di sdrammatizzare “ In esclusiva per voi, oggi faremo un
intervista incrociata, per sapere un po’ di più su cosa queste coppie di
gemelli...” lancia a tutte e quattro un sorriso amorevole “... pensano!”
Gli scopini da cesso pensano? Oddio...
“Cominciamo subito!” Raggiante, si dedica alla nostra misera
controparte maschile “Tom, Bill... Qual è per voi il vero stile Rock’n’Roll?”
Ma pensa di stare parlando con i The Cure? E’ questa una domanda
da fare a i Tokio Merd? Al massimo può venire fuori il costo delle extencion o
le nuove marche di piastre...
“Gustav una volta ha detto ‘lavarsi i denti ogni due settimane’,
ma è disgustoso!” Attacca subito cosa, Bill, che in due secondi dimentica
l’oltraggio e si lancia nell’intervista a testa bassa, felice di dar aria alla
bocca.
Il rastone, ancora comodamente svaccato sul divano, strappa
letteralmente il microfono di mano al fratello. “In realtà noi non conduciamo
una vita di quel genere. Lo stile rock and roll include festival ed altre cose
di questo genere. Noi facciamo rock solo ai concerti e sul palco!” Lancia uno
sguardo al cielo e si passa la lingua sul piercing al lato del labbro.
Ora, io e Nina siamo uguali sotto molti aspetti. Ma lei, in linea
di massima, è molto più orgogliosa e coerente di me. Da quando “Durch Den
Monsun” ha cominciato a rompere le palle, quasi 5 anni fa, abbiamo preso i
Tokio Merda come esempio di quello che non saremo mai diventate. Commerciali e con stuoli di ragazzine in fase pre
puberale che a quattordici anni vaneggiano di ‘musica rock’ e ‘concerti
pazzeschi’.
Suonano usando tre, massimo quattro accordi, le canzoni hanno
melodie troppo ripetitive, la voce è monotona, i testi banali.
Ma purtroppo, io nell’animo sono un maschio, e quindi non ragiono
affatto con la testa, quanto con un qualcosina
più in basso. Puoi essere l’incarnazione del mio peggiore incubo, se sei figo
mi piaci. Punto e Stop.
Lancio per ciò una lunga occhiata lasciva all’uomo-sacco di fronte
a me, ricevendo una dolorosa gomitata tra le costole da Nina, che come al
solito capisce quello che penso meglio di me.
Che palleeeeeeeee!!
“Bene!” Gracida cosetta, perdendosi probabilmente l’unico vero
scoop del giorno, ossia io che faccio pensieri immorali su
Tom-Kaulitz-Von-Tokio-Hotel. “Voi ragazze? Che ci dite?”
Scocciatissima per i miei pensieri sessuali, Nina mi precede “A
grandi linee lo stile di vita che conduciamo ora...” Sibila con un sorrisetto
fittizio, guardando in cagnesco l’oggetto delle mie macchinazioni carnali, che
in quel momento è occupato a fissare il culo di Gülcan e non ci caga nemmeno di
striscio.
“Fai quello che vuoi con chi
vuoi” Insinuo poi io, guardando la mia anima gemella dritta negli occhi, giusto
per farla innervosire un po’, ricordandole il fatto che, Merda o non Merda, una
ripassatina al Gemello Con Il Capello gliela darei anche. E così, gli scoop
persi da Viva Live si fanno due.
Difatti la sveglissima conduttrice non ha capito un gran cazzo “Ad
esempio?” Chiede.
Nina non scolla gli occhi dai miei, e si porta il microfono alle
labbra “Vai Caccola, ti passo la domanda!”
Decido però che rivelare in diretta tv che sono una maniaca
ninfomane senza un briciolo di logicità rientrerebbe in quella che Adrian ci ha
proibito (“Vi lascio senza soldi in mezzo
all’autostrada, bastarde, se non vi mettete un tappo in bocca!”) e mi
aggrappo alla prima cosa che mi passa per la testa. “Esempio classico? Entri in
un club, adocchi uno, gli urli ‘ehi tu, vuoi raggiungere il nirvana nel
divanetto là all’angolo?’ e procedi!”
Scoppiamo a ridere tutte e due, rimuovendo completamente la
piccola sfida di prima, di fronte alle cazzate che vengono fuori a fiumi dalle
nostre bocche.
Tre quarti di quello che diciamo in intervista è pura follia, cose
dette solo per il gusto di provocare e per la noia che il sentirsi ripetere
sempre le stesse cose provoca. Ne risulta un immagine di due zoccolone tossicomani, ma ci va bene così. Non ci frega
proprio.
Io ho la mia Piattola, la mia band, la mia musica e i miei soldini
a palate che stanno facendo finalmente lievitare il mio conto Svizzero. Oh, una vita nel lussooooo...
“Ehm... benissimo! Ecco, avete paura quando le vostre fans
impazziscono?” Balbetta rivolta di nuovo ai cosetti.
“Oddio...” Comincia con sguardo un po’ preoccupato il gemello
semi-checca “A volte.. quando le ragazze impazziscono non so proprio cosa
fare!”
Al mio fianco, Nina cambia posizione, portando una gamba sotto il
sedere, lanciando poi uno sguardo disperato alla telecamera, un esempio
perfetto di ‘ma chi caga sto deficiente?!?’. Il cameraman passa l’inquadratura
a me, che sorridente mi stringo nelle spalle.
“Noi no, affatto!” Interviene poi la mia Piattolina “Anzi.. li
incitiamo ad andare fuori di testa.. adoriamo il casino!” Batte la mani
contenta, come una bambina di fronte a una mega torta di compleanno.
“Appunto” Aggiungo “Tra noi e loro, quelle più contente di vederli
siamo noi, comunque. Loro comprano i nostri album, quindi noi campiamo sulle
loro spalle!” Mimo il segno di Vittoria con le dita e sorrido smagliante al
pubblico. Grazie, siete voi che alimentate il mio conto corrente, grazie di
cuore...
Tom-Kaulitz-Von-Tokio-Hotel ci guarda divertito per la prima volta
dall’inizio dell’intervista. “Comunque ci sono molti trucchi per calmarle un
po’...” Dice poi rivolto a Gülcan.
“Oh si! Parliamo loro abbastanza normalmente. Questo le
tranquillizza, perchè vedono che anche io sono umano!”
Non avevo dubbi, sua Maestà…
“Però...” Si intromette Sacco-Man “Però se tocchi loro la mano le
cose vanno peggio!” Lancia di nuovo nell’etere il suo ghigno storto, mentre,
automaticamente, mi arriva un’altra gomitata da Nina.
Cazzo adesso mi picchia anche prima che pensi le cose!
La guardo malissimo aggrottando le sopracciglia.
“Oh siiii, io mi alzo la maglietta per vedere cosa fanno!!” Mi
ignora la bastarda. Accenna il gesto mentre io, scocciata, le fermo la mano.
“Esibizionista...”
Sibilo coprendo il microfono.
“Pervertita” Risponde
allo stesso modo.
Adrian intanto, si copre gli occhi disperato. L’operazione
“conquista Teen” sta miseramente fallendo.
“Eeeeee oraaaa....” Sobbalzo quando Gülcan alza di tre armoniche
il tono della voce “Cominciamo con le domande un po’ più pungenti!!”
Finalmente.
“Qual è il vostro peccato più grande?” Chiede sbarrando gli occhi,
fingendo curiosità.
La Regina Del Mocio Vileda fa per
aprire bocca ma lesto il fratello si impossessa del microfono “Una volta ho
preso le chiavi della macchina del mio patrigno insieme ai miei
amici...Purtroppo il primo albero era mio! Il nostro patrigno pensa ancora oggi
ke qualcuno ha tirato una botta alla sua macchina!”
Mi scappa un sorrisetto, che per sfiga quel bastardo intercetta.
Stizzito, Bill si riprende il sacro microfono “Io e miei amici
siamo entrati in un bar, ovviamente nessuno aveva dei soldi... abbiamo allora
fatto una gara di resistenza. Abbiamo mangiato e bevuta un sacco di cose, alla
fine sono rimasto solo io! E’ arrivato lo scontrino, ma io sono scappato dalla
porta del bagno... uuuh che paura che avevo allora!”
Senza un fiato, Nina si colpisce la fronte disgustata. Accanto a
lei, sghignazzo svagata, continuando a spiare il Rastone.
“Io ho dato fuoco alla macchina dell’ex di Fee…” Dichiara la Piattola, grattandosi il
mento pensosa. “Che botto!”
“Ah, quel coglione teneva più alla sua macchina che alla sua vita,
l’ha distrutto!”
Gülcan deglutisce a vuoto ma continua “Siete tutti da single...”
Il pubblico esulta “Ma non sentite la mancanza di una relazione?” Domanda
strizzandoci l’occhio.
“Non abbiamo proprio tempo per le vere storie d'amore.. La musica
e sempre al primo posto e la mia ragazza dovrà capirlo...” Risponde il Kaulitz
più virile, mentre l’altro annuisce grave.
“IO HO FEE!” Strilla Nina, e mi si appiccica addosso,
strozzandomi. “Vero amore?”
Cerco di staccarmela di dosso per non morire soffocata, rantolando
un “Si tesoro...”. Finalmente allenta la prese e torno a respirare normalmente.
Il pubblico ride, e io ne approfitto per massaggiarmi il collo,
quando noto la pseudo aria maliziosa di Gülcan. Oddio e adesso cos’ha?!?
“E ora... una domanda veramente
piccante...” Ammicca e muove i fianchi, lanciando una lunga occhiata complice
verso le telecamere. “Non avete paura che un vostro patner riveli come siete a
letto?”
EEEEEH?
La platea rumoreggia eccitata, mentre io e Nina ci scambiamo un
occhiata più che eloquente. Sto per rispondere quando una voce mi interrompe.
“Non ho niente da nascondere! Sono bravo a letto, e in quei casi
sono un ragazzo normale, non Tom dei Tokio Hotel!”
“AAAAAAAAAAAAAAH”
“UUUUUUUUUH”
“TOM ICH LIEBE DICHHHHHHHHHH”
“TOM ICH WILL DICH SOFORTTTTTTT!”
“FICK MICH DURCH DEN MONSUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUN
TOOOOOOOOOOOOOOOOOM”
Oddioooo!! Mi tappo le orecchie divertita mentre il tasso ormonale
nello studio si alza vertiginosamente, raggiungendo livelli insostenibili. Lo
giuro, sento addirittura l’odore degli
ormoni. Li vedo, quasi.
L’ermafrodito corvino batte con impazienza sulla spalla del
fratello, seccato dalle continue provocazioni a sfondo sessuale. Quest’ultimo
però, continua imperterrito a sorridere sghembo, mordendo ogni tanto
inconsapevolmente (ma neanche tanto) il piercing.
Ma stavolta neanche lo noto. E che cazzo dovevo rispondere
iooooooo!!!!
Per la seconda volta mi porto il microfono
alle labbra, prima che un fulmine verde acido per la seconda volta, mi interrompa fregandomelo di mano. E che
cazzo again.
“Ma io li pagherei!” Se ne viene fuori Nina, con un sorriso
smagliante. “Così la smetterebbero di credere che quella che è più brava sia
Fee!” Mi indica e incrocia le braccia la petto, incassando la testa tra le
spalle, mettendo il broncio che vedo da ormai 18 anni.
Sbotto a ridere e riesco, finalmente, a impossessarmi del
microfono. Lancio un occhiata calcolatamente sarcastica a pubblico, telecamere,
Showoman rincoglionita e Gemello Con Il Cappello e sillabo con tranquillità “Ti
piacerebbe, eh?”
Tette flaccide ci intorta con altre domande spastiche, alle quali
rispondo sempre più scazzata e sempre meno brillantemente, finendo per far
perdere il poco controllo di sé a Nina, mentre i due cosettini, altrettanto
annoiati, continuano a rigirarsi sul divanetto come fosse un letto di spine.
Tutti e quattro accogliamo con immane e sommo piacere la
pubblicità. Mi vengono addirittura le lacrime agli occhi...
Faccio per voltarmi verso la mia Piattola quando il sentore di un
aurea maligna ci va voltare entrambe allo stesso momento.
OPSSSSS!!
Adrian si dirige vero di noi incazzato come una iena in menopausa,
sul volto dipinta una smorfia tiratissima e inumana. E qui cìè veramente da preoccuparsi.
Adrian, il nostro batterista, colui che riesce a mantenere il
sangue freddo anche in mezzo a una rapina in banca.
Adrian, il nostro semi-manager, che ci guida e ci sorveglia
dall’alto.
Adrian, il nostro bel maschione, con la sua proverbiale flemma, il
suo fare da leader nato, il suo carisma mai esagerato.
Adrian, il culetto sodo più bello della Deutschland, che non si
altera MAI. O quasi.
Senza darci neanche il tempo di parlare ci prende tutte e due per
un braccio e ci trascina dietro le quinte, sotto gli sguardi curiosi di tecnici
e cameraman.
“Adrian vedi, non è colpa nostraaaaa” Piagnucola Nina appena ci fa
fermare.
“Adrian è colpa suaaa!” Le faccio eco io, indicando con un dito
Gülcan che, nel tentativo di riprendersi dalla peggiore intervista della storia
di Viva Live, si sta bevendo mezzo litro di camomilla a piombo.
“Ci fa domande cretineee!”
“Ci fa gli occhi dolciiii!”
“Non ci avevano detto che c’erano i Tokio Merda
Adriaaaaaaaaaaaaan!!”
“Appuntoo! E’ colpa loro prenditela con lorooooo!”
“Sono dei maledettiiiiiiiii” Strilla infine Nina battendo i piedi
a terra.
“Non ci fare male, eh?” Cerco di aggiungere io con sguardo
indifeso. “Siamo le tue frontman, sai?”
Con uno sguardo ci gela entrambe. “Siete delle dementi.”
--
Sbuffo e mi rannicchio ancora di più nel mio angolino. Dall’altro
lato, nella mia stessa identica posizione, Nina fa lo stesso. Tra di noi ci
sono due metri e mezzo di divano dell’Imperial Suite dell’hotel Luxury di
Berlino.
Il mega schermo al plasma trasmette il finale della seconda parte
della nostra intervista a Viva Live, che ci stiamo guardando per la trentesima
volta.
Siamo in castigo.
No dico, siamo in castigo!
Adrian e il nostro manager ci hanno praticamente rinchiuso in
camera e ci stanno costringendo a guardare a ripetizione quella stupida
intervista. Come se non bastasse, per enfatizzare l’impressione di essere
tornate alle elementari, ci hanno dato un quaderno e una matita.
Dobbiamo appuntare tutti
i nostri errori comportamentali.
Il bloc notes giace sul pavimento, mentre sento che sto per
impazzire.
“Dovevi per forza far giurare a Bill sulla sua piastra di non
essere bisex?” Sputo alla fine io, acida.
Nina mi guarda con gli occhi sbarrati “Dovevi per forza fissare il
pacco al tizio vestito dalla Caritas per un’ora e mezza?!”
“TU!” Urlo nervosa “Tu ti sei messa a dire che il tuo hobby è
guardare filmini gay amatoriali!”
“TU!” Grida di rimando “Sei tu che hai detto che in un isola
deserta ti porteresti tonnellate di preservativi alla frutta!!”
“Sei un’esagitata!”
“Maniaca!”
“Alcolizzata!”
“Tossicomane!”
“Mi hai guardata male per metà dell’intervista!”
“Perché per metà dell’intervista tu stavi fissando con la bava
quel cazzo di rastone!”
“E allora?”
“E allora sei una ninfomane!”
“Stronza!”
“Vacca”
“Bastarda!”
“Cogliona!”
Nina scatta in piedi e mi lancia dietro la matita. “TIEEEEEE”
Grida, completamente paonazza.
Di colpo mi alzo anche io, ritirando l’oggetto contro. “LE VUOI
PRENDERE?!”
Crolliamo tutte e due a sedere, squadrandoci con astio. Stupida,
stupida, stupida di una metà genetica.
“E comunque...” Sibilo io prima di voltarmi dall’altra parte “Bill
Kaulitz non è frocio. Ti stava fissando le tette”
Fine Capitolo
”Alle porte dell’ Inferno, ho trovato te”..
Io all’ entrata dei Cancelli ho
trovato me stessa.
Grazie Caccola.
Grazie e basta
|
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Capitolo 2 *** "Quando sei sovversiva è il caso che smetti di raderti" ***
blabla
Scream your love for♥♥
Echinacea
Chapter Two
"Quando sei sovversiva è il
caso che smetti di raderti" [H.Kihjuncahh, una panc molto saggia]
VAMP (Viva le Ascelle Molto Pelose)
Nina
Apro gli occhi ancora intorpidita,
nel momento in cui sento qualcosa di umido e caldo, posarsi all’angolo della
mia bocca.
Fenicottero Bill che mi stà baciando per dimostrarmi la sua supposta
eterosessualità?
Ah no stavo sbavando..
Cazzo quando mi sono addormentata davanti alla tremilionesima replica dell’
intervista?
Nemmeno fosse Beautiful.
Fisso il quaderno ai miei piedi e lo raccolgo, rileggendo le ultime righe, che
non riconosco come la mia scrittura
Sotto alle mie brillanti osservazioni per migliorarmi
- tagliare le doppie punte
- ho un sorriso strafigo (partecipare
al prossimo concorso Mentadent)
trovo un appunto scarabocchiato di corsa
Sono in giro, tu coprimi il culo e lavora
Sex Fee
Sono ancora impegnata a riprendermi dallo shock, sdraiata a gambe aperte,
fissando un punto indistinto della moquette champagne -ma dico io perché,
perché, metà delle cose che ci sono su questo mondo hanno nomi di cose che
generalmente si mangiano?-
Bill Merda non è gay?Nemmeno lontanamente bisex?
Nulla nulla?Etero al quadrato?
Oddio..oddio ho un calo di zuccheri..
La suoneria del cellulare mi fa saltare come una cavalletta, dal mio harem di
cuscini.
Mi sfilo le cuffiette dell’ Ipod che urlano tutto il mio sconvolgimento
emotivo, e apro con un gesto fluido l’ affare, fissando lo schermo con aria
meditabonda
Dove
cavolo sei finita?Non rispondi più ai messaggi..ti ho vista in TV oggi..sei
così sexy che ti infilerei la lingua dov..
Chiudo la bocca nel momento in cui bussano alla porta
-Eh???- mi riprendo con un urletto
-Enne sei tornata in modalità Contatti Umani?- ridacchia Hansi
Mi alzo a rallentatore e ciabatto nel riconglionimento più totale verso la
porta, schivando lattine di birra, manga yaoi e un perizoma che non registro
come mio
Mi appoggio alla maniglia e per poco non cado addosso ad Hansi, che mi sorregge
prontamente con un bel sorriso sulle labbra e mi scompiglia i capelli con la
mano libera
-Tesoro mio devi farti vedere lo sai si?-
-Hgn?- brontolo guardandolo male e stringendomi al suo braccio
-Ma ce la fai a intavolare un discorso?- continua a prendermi per il culo
-Hgnufghm!- borbotto buttandomi di peso sulla moquette, abbracciando un cuscino
-Direi di no- scandisce fra le risate, prima di chiudere la porta con uno
scatto di caviglia e spalmarsi sul divano dove fino a poco prima sognavo di
essere la nuova Custode dell’ Anello di Sauron
Sento le risa ampliarsi nel momento in cui Magic Sintatizzator Man si mette a
leggere a voce alta i miei errori comportamentali
-Ho troppo stile?-
Stringo ancora di più il cuscino alla faccia e improvvisamente mi ricordo
GARD!!!
Dov’ è Gard??
-HANSIIIIII!!!- urlo un secondo dopo sul suo stomaco
-Si?- sorride dolce
Dopo un anno e mezzo credo si sia abituato ai miei schizzi
-DOV’E’ GARDINO AMORUCCIO?oggi non l’ho visto!!!- urlo con una perfetta O sulla
bocca
Intravedo per un secondo un’ ombra sul volto del mio biondo del cuore, mentre
lui si gira dal lato opposto, tastandosi le tasche e rivelandomi un sorriso
falsissimo
-Sarà uscito a comprare le cicche?Why principessa?-
Ignoro l’ affronto con quella parolina da checca e mi stringo al suo braccio
-Quando?-
-Eh?- mi guarda sorpreso..seee belloooo non me la bevo
-Quando avete litigato?Prima, dopo o durante l’ interview?- sbatto gli occhioni
sperando in una risposta
Come al solito, il biondazzo ignora le mie domande ficcanaso -così dice lui sia
chiaro, io la chiamo “Operazione Riappacificacuore”- su Garduccio e comincia a
ironizzare su questo pomeriggio
-No adesso mi spieghi a cosa pensavi mentre hai detto a mezza Germania che
vorresti che Adrian fosse gay- ride sguaiatamente sulla mia spalla
Assumo un’ espressione un pochino incazzata e lo spingo via in malo modo
-Non ho detto che volevo fosse gay!- occhiata furente -ho solo puntualizzato il
fatto che Addy è troppo bbono per essere etero..mi piacerebbe vederlo in azione
con qualche bel ragazzo ecco tutto- aggiungo piccata, ottenendo l’effetto
contrario a quello sperato, ossia il togo di uomo dinanzi alla mia persona
continua a insistere su tutti i punti disastro dell’ intervista
-Quindi eri convinta di non dire nulla di male quando hai risposto a Gülcan che
la tua vita sessuale è VARIA?-
Lo guardo sbigottita
-Ma perché cosa cè di sbagliato
scusaaaa????-
-Il fatto che tu e tua sorella siete due ninfomani?-
-Precisamente- continuo a fissarlo
-Nina Nina..- cantilena infilandomi una mano dietro al collo, massaggiandomelo
con movimenti dolci, circolari
-Si però concorderai che se IO ho ammesso di aver avuto esperienze omosessuali BILL
MERDA ha negato, e questo lo trovo molto scorretto- sentenzio incrociando le
braccia al petto -Minchia mi ha sfasciato un mito- mormoro grave
-Enne..- mi scuote Hansuccio
-No io non accetto!Ha dichiarato di aver avuto un amico gay ma di non averci fatto
NULLA!!!ma ti rendi conto dello spreco!!!DIO Santissimo!!!- impreco
-Enni..-
-Ma ti immagini la scena?Tizio che dice a Billazza “Billy ho freddo” e lui che
magari và a predergli un plaid!!!!- urlo al limite della pazzia
-NINA!-
-Eh?-
-Ho freddo..- sorride sornione
-MA VIENI QUA BEL MASCHIONEEEEEEEEEEEEEE- urlo fiondandomici sopra
Nel momento in cui cerca di ricordarmi che oltre ad essere fidanzato (con Gard
e con Isabelle mi pare si chiami) e che lo stupro è considerato reato, sento
bussare alla porta
-Nooooo ma daiiiiiiiiii- mi lamento con le mani sulla cerniera del mio Magic
Sintetizzator, momento in cui quest’ ultimo decide di darsi saggiamente alla
fuga, aprendo la porta
-Che cavolo..- strascica Adrian ripassando la stanza a raggi gamma tra vestiti,
CD, fogli con testi abbozzati e..UN PRESERVATIVO ROSSO?
Sgrano gli occhi..
FEEE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Me lo sbatto in tasca, in uno zompo
felino e sculettando, passo un braccio intorno al collo del nostro amatissimo
batterista
-Serviva qualcosa amoruccio?- lo guardo sfoderando il sorriso più Mentadent che
possiedo
-Prima di tutto che cavolo è stò casino?- si passa una mano tra i lunghi
capelli corvini, sconsolato -E poi..sarebbe il caso di scendere a cena..-
Io e Hansi ci guardiamo prendendoci le mani con occhi sbrilluccicanti, tipo
cartone animato
-CIIIBBOOOOOOO- mormora piano
-FAAAAAAAAAAAAAAAMEEEEEEEEEEEEEE!!!- gli salto al collo impazzendo di gioia,
mentre lui mi porta per 7 piani di scale in spalletta, lasciando Adrian sull’
uscio della disperazione umana
-GEEEEMYYYYYY!!!- mi urla contro,
dall’ altro lato della sala ristorante, la mia dolce metà, sbracciandosi e
mandandomi una scia di baci che io prontamente ignoro, saltando giù dall’ ex
schiena del biondazzo
Mi ravvivo i capelli con un gesto meccanico e saltello verso Gard, che mi fissa
con un ghigno in faccia
-Gardyyynooo ma ciao gioiaaa miaaaa!!!- esulto stampandogli un bacino sulle
labbra
-Da quanto non ci vediamo pisellino??- gli batto sulla spalla come una mongola
-..Tre ore?Quattro al massimo?- scuote la testa per poi fermarsi e puntarmi gli
occhi nei miei
-Che hai detto scusa??- sibila fissandomi in modo inquietante
-Chi io?- lo guardo preoccupata
-Pisellino..- suggerisce prontamente la mia consanguinea, forse per vendetta
nei miei confronti
-Pi..pi..- non riesce a ripeterlo, assumendo un’ espressione contorta che mi fa
davvero paura
-Haaaaansiiiiii- urlo senza staccargli gli occhi di dosso, impaurita dal fatto che tra un momento
potrebbe staccarmi un braccio a morsi
Il mio salvatore, nonché protettore, nonché pappone, mi alza delicatamente,
ponendomi sulle sue ginocchia, ignorando sia mia sorella che il suo amichetto
con la faccia seria, deposta sul Menù.
Chissà perché sento che se ficcassi un coltello nell’ aria, ci rimarrebbe,
tanto il livello di tensione è salito..
HELP!
Grazie a Buddha, interviene lesta la cameriera, che con un metro e 12
centimetri di coscia scoperta, ci domanda cosa desideriamo immettere nei nostri
stomaci da rocker
Io e Fee iniziamo contemporaneamente a elencare mezzo menù, azzannandoci feroci
nel nominare i piatti più impensati
-Anatra sotto aceto- sputo io velenosa, con il coltello stretto tra le dita
-Signorina veramente non..-
-Maiale con funghi e cetrioli- mi
sorride Fee, cattiva come una colica renale
-Noi non..-
-LASAGNE AL POLLO!!!-
-MERINGA DI ASPARAGI-
-AVVOLTOIO IN UN LETTO DI MIELEEEEEEEE!!!- urlo ai limiti della follia
Il ristorante ci scruta in silenzio, pronto ad assistere ad una lotta fisica
Guardo la tizia e le rivolgo un sorriso finto come una banconota da 3 euro -Ci
scusa un momento si?-
Letizia Casta se la batte con una scusa, andando a sbattere contro Adrian, che
in quell’ istante mette piede nella sala e chissà come capisce che l’atmosfera
innaturale è opera mia e di questa sottoimitazione della Regina d’ Egitto che
mi siede davanti
-Che stacco di coscia..- sibila Gard,permettendo a tutti nuovamente di
rituffarsi nella “normalità” di una cena al Luxury Hotel
Addy si siede accanto a me ed Hansi, che continua a fissare la pergamena
color..-no ci rinuncio- il foglio del Menù del giorno
Vederlo in questo stato mi fa un po’ preoccupare.
Lui e Garduccio se non scopano come ricci, generalmente fumano insieme o si
prendono a mazzate..
Vederli seduti, l’uno di fronte all’
altro in questo clima di indifferenza..fà male..
-loveee mee teenderrr looove meee
swwwinnggg- cantileno biascicando, sbudellando la mia creme brulè -che ho
rubato dal frigo bar- con il cucchiaino
-Sweet cretina- scoppia a ridere mia sorella, che si becca un’ occhiataccia da
parte di Adrian
-Ma ti pare il caso contraddirla in questo momento?- la fissa serio
-Si inventa le parole, mica posso assecondarla, no?- sorride in modo amorevole
-CHE CAZZO DICI E’ SWING!!!E POI CONTINUA CON JABAJABA YELLOW FREE!- sbatto il
cucchiaino sul tavolo, facendo volare un pezzetto di gelatina in testa ad
Hansi, che -PORCO GIUDA- continua a scorrere mentalmente tutti i piatti
esistenti nella cucina di un hotel a 6 stelle -che minchia non sono pochi!-
-Ha senso quello che dici?- mi domanda incalzante la moretta, mettendosi una
mano sotto il mento
-OH VAFFANCULO TU EH!!!!- sclero alzandomi e dirigendomi a grandi falcate in
camera
Sono stanca..ho solo voglia di mettermi fumare come una turca e svegliarmi in
Uganda, a raccontare agli amici elefanti, quanto era bello essere una rockstar
con una gemella che mi amava e non mi contraddiceva sui testi delle canzoni
anni 60.
Ho fame!
***
Fee
Mentre Adrian segue con gli occhi la
chioma verde acido di Nina allontanarsi scazzata, Hansi continua a tergiversare
stupidamente con quel cavolo di Menù in mano.
“Non l’ha ancora imparato a memoria?”
Chiedo sinceramente stupita. “Me lo reciti?” Continuo imperterrita
ridacchiando.
“A cuccia Feeni” Mi intima Adrian
distratto.
“Yap!” Esclamo ubbidiente annuendo.
Gard alza gli occhi dal piatto e si
guarda stupito in giro. “Perché Nina se ne è andata?” Chiede con sguardo ebete,
che poco si adatta al suo viso duro e spigoloso. Sveglio come una marmotta
trucidata, il ragazzo.
Sbuffo afferrando un pacchetto di
grissini. “Perché è scema”. Rispondo laconica, ficcandomi in bocca metà del
contenuto del sacchetto. “Quando si sveglia da sola si scazza, ed è vendicativa.”
Butto il resto dei grissini nel piatto di Addy, che si passa una mano sul viso
per non picchiarmi.
“E’ reato, è reato, è reato, è reato,
è reato...” Lo sento mormorare.
Sghignazzo e riprendo “E permalosa.
Si offende e non lo dice.”
“Va a chiamarla, Fee” Mi ordina il
capellone batterista, con sguardo autoritario, dopo aver finito di recitare il
matra contro la mia morte (ehehehe)
“E perché?” Domando sorpresa,
giocherellando con il coltello “Se ha fame ritorna. Come si incazza si scazza,
le passa tra un po’” Mi stringo nelle spalle. “E ora ho fameeeeeeeeeee! Dov’è
finita la porcona che mi deve portare ciboooo?”
Lo sguardo di Gard si illumina alla
parola porcona, e si sporge indietro con la schiena, emettendo un potente
fischio. “EHILA! QUI ABBIAMO FAME!” Urla, dimostrando che, assolutamente,
la classe non è acqua.
“Non siamo in osteria...” Lo rimbecca
pacato Adrian, mentre ancora mi guarda sospettoso.
Come a mia sorella, neppure a lui piace il
clima teso che si crea quando Gard e Hansi, invece che strusciarsi addosso,
litigano.
Tanto più che, ogni santa volta, Nina
si schiera dalla parte del biondazzo mentre io corro subito in difesa (oddio
come se ne avesse bisogno) del nostro chitarrista puttaniere.
“Mi avete chiamato?” Un paio di gambe
parlanti (magiaaaaaaaaaaaa) compaiono al mio fianco, facendo sobbalzare
Hansi, che (grazie signore, grazie) alza gli occhi dal menù, ormai logoro.
Ordino in fretta, con la fame che mi
riduce le facoltà mentali, per poi mettermi a fissare il mio Gardy mentre fa
una radiografia completa alla tizia.
Hansi non apre bocca, indicando i
piatti scelti con un dito, e spedisce via la porcona con un rapido gesto della
mano.
“Me l’hai mandata via!” Esclama Gard
indignato, guardandolo in faccia per la prima volta “E che cazzo!”
SIII *__* ORA SI PICCHIANO!
“Scusa” Ringhia invece l’altro,
stringendo spasmodicamente la forchetta.
“Ma che palle!” Intervengo io,
delicata e sensibile come al solito. “Che cazzo è successo stavolta?” Roteo gli
occhi esasperata.
Come previsto, Gard si stringe nelle
spalle. “Ah boh? Fa tutto da solo, lui! Se la fa e se la racconta”.
Dalla controparte, nessuna reazione.
“Vabbé” Me ne esco, costatando che la
conversazione langue. Tamburello la sigla di Sailor Moon sul tavolo per poi
sospirare rassegnata “Lascio perdere?”
“Meglio va...” Sibila Hansi infine,
sull’orlo di una crisi di nervi.
“Ecco appunto” Lo appoggia Addy,
garante dell’armonia che, per oggi almeno, è andata a farsi fottere. “Pensiamo
piuttosto ad un modo per arginare il casino mediatico che avete combinato tu e
Nina, ok?”
“Addirittura!” Gard sbatte divertito
il pugno sul tavolo, rischiando di spaccarlo a metà e facendomi venire un
infarto, da cui mi riprendo estasiata quando capisco che il mio Gardolo mi sta
dando man forte.
“AMOREEE!” Gli salto al collo a ‘mo
di koala vampiro, e gli mollo una slinguata sulla guancia. “Vedi shiavista?”
Dichiaro in direzione di Adrian “Sei tu che sei bigotto!”
“Gard ti ho detto mille volte di non
darle corda” Lo ammonisce subito il nostro leader.
Leader dei miei peli, bastardo!
“Ma perché? E’ stato uno spasso!”
“Appunto!” Riprendo incoraggiata
“Vedi? Le telecamere mi AMANO!!!”
Adrian si passa sconsolato una mano
sul viso, per poi puntare i suoi occhi sui miei.
Classico, ora comincia con il
giochetto io-ti-guardo-e-tu-ti-senti-una-merda, sapendo che il mio punto debole
è proprio il senso di colpa. Maledetto batterista capellone.
“Fee...”
“Adrian...”
“Fee...”
“Adrian?”
“Tu hai presente chi sono i Tokio
Hotel?”
Annuisco poco convinta “E beh?”
“E che musica fanno?” Incalza
diplomaticamente.
“Merda” Mi precede Gard, secco e
conciso. Gli mollo un’altra leccata sulla guancia e gli sorrido esaltatissima.
“E a chi piace quella merda?”
Corrugo la fronte e mi stringo nelle
spalle. “A stormi di ragazzine in fase pre puberale in pieno periodo emo”.
"Ripeti quello che hai appena detto”
“A stormi di ragazzine in fase pre
pub...” Mi blocco terrorizzata a metà frase. “Oh porca merda”
Addy annuisce compiaciuto “Ci sei
arrivata Feeni?”
“Merda...”
Ancora intrappolato nella mia presa,
Gard si volta verso di me con l’aria di chi, assolutamente, non ha capito un
emerito cazzo. “Lo spiegate anche a me?”
Il miracolo si compie quando Hansi
alza il viso da terra e apre bocca “Stormi, Gard. Stormi di
ragazzine. Branchi di infoiate. Eserciti
di fungirl. Tribù di assatanate. Greggi di adoratrici.”
Sottolinea ogni aggettivi con enfasi teatrale.
E all’improvviso, l’immagine di me e
Nina inseguite da stormi, branchi, eserciti, tribù, greggi o checazzonesoio di
tizie vestite a righe e a pois mi spaventa a morte.
“Saremo uccise da una madria di emo
arrapate.” Sentenzio impallidendo. “Lo sapevo che la mia morte sarebbe stata
ridicola”.
“Precisamente”
“Mi costringeranno a ascoltare i
Jimmy Eat World finché non mi esploderanno le orecchie.” Proseguo, sempre più
cadaverica.
“Senza dubbio”
“Dovrò guardare tutte le puntate di
TRL fino a farmi sanguinare gli occhi”.
“Ovvio”
Mi guardo intorno disperata, nel bel
mezzo di crisi di panico.
“NOOOOOOO GLI EMOOOOOOOO
NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO” E scappo via sbraitando.
***
Nina
Trotterellando con una lecca lecca in bocca,
butto un’ occhiata al riflesso della vetrata del ristorante.
Capelli ok.
Trucco..passabile.
Sorriso, Mentadent!
-Piattolina beeelllaaa- la gemy mi salta sulla
schiena farfugliando qualcosa di incomprensibile, come al solito
-She?- biascico mogia
Non è cattiveria.
E’ che io mi sono svegliata da poco e non sono ancora in modalità “contatti
umani”..
Sono un esserino sensibile io, per non dire lunatico, come non si stanca mai di
urlarmi dietro Adrian ♥
La mia personcina amorosa mi stampa un bacino sulla guancia,
smontandomi di dosso, comprendendo come sempre quello che mi passa per la
scatola cranica, in garanzia.
-Notizia numero uno- elenca sulle dita tutta seria -stamattina salta tutto,
causa gli scopettoni da cesso-
La fisso in trance
-Notizia numero duee- esclama sventolandomi l’indice davanti al musetto -Ho la
voce roca quindi è tutto di guadagnato, intasca e non fare domande-
Corrugo la fronte
-Eeee notizia numero tree- saltella
-Indovina?-
Butto un’ occhiata al corridoio d’ hotel in cui ci troviamo, chiaramente
deserto alle 9 della mattina.
L’ alba.
-Bill Merda si è tinto i capelli di fuschia?-
biascico con la chupa chups che dondola ipnotica
-Nein!!- scuote la frangia egiziana -ma la Regina c’ ha messo lo zampino,
questo si.Riunione straordinaria in camera di Gard traa- ruota il polso,
esaminando un orologio immaginario
-12 minuti spaccati.Ciao amoricino- spara
liquidandomi con una leccata sulla guancia ed avviandosi verso la fine del tubo
di moquette
Mmm..
Nemmeno il tempo di accasciarmi al pavimento per
schiacciare un pisolino che mi ritrovo sorretta dalle braccia abbronzate della
mia persona, che ha fatto dietro front
-Tutto bene?-
Butto un’ occhiata languida a quegli occhi così uguali ai miei, grandi, verdi,
espressivi fino all’ inverosimile
Senza sputare una sillaba la abbraccio forte, incastrando meccanicamente il
viso nella sua spalla.
Conosco a menadito mia sorella, i nostri corpi aderiscono spontaneamente,
posizionandosi in modo automatico, vittime del bisogno di calore
-Carotina…- mormora passando una mano tra la porzione dei miei capelli
sopravvissuti al verde
-Merdina della mia vita- le soffio sul collo, amorevolmente
-Cosa c’è?Hai le tue cose?Il Marchese?- mi guarda
La fisso orripilata, scattando in piedi, preda di un’ energia ritrovata, che
riposava in un angolo del mio piede formicolante
-NOOOOOOOO VOI EMO NON MI AVRETE MAIIII!!!!!!NON CADRO’ MAI NEL TUNNELLLL!!-
urlo pestando i piedi, per terra (che nonostante la moquette rimbombano
pesantemente per i 5 piani di camere)
-Ma..carotina tu hai la frangia!!-
-NEEEEEHHHHWWWWW- scuoto la testa, prima di cominciare a correre verso la
stanza 329, in direzione di Addy
Non.Mi.Avrete.Mai!
---
Seduti “composti”, come ragazzini in gita
scolastica (ragazzini con piercings e sigarette ma sorvoliamo) su un divano
scamosciato marroncino, attendiamo..
-Si ma cosa?- sbotto sbragandomi su Gard, ritrovandomi a parlare a testa in giù
-Honey?-
-No dico, perché cazzo siamo negli studi della Universal?Cioè Gardy, gioia,
guardaci-
Silenzio
-Ok, siamo tutti dei gran fighi, io per prima e ci stò, non lo metto
minimamente in discussione- Hansi mi guarda, rapito in attesa della mia
prossima mossa
-Ma, c’è sempre, always, un MA.- suspance tattica
-Noi non siamo sotto contratto con i pelatoni della Uniuni, no!Già è tanto che
abbiamo un manager, vero Karlino?- mi rivolgo alla figura silenziosa nell’
angolo
Karl, il nostro Capo..See!!
Riassumendo è un tipo molto introverso, tatuato, sui 30 (ma io e Hansi crediamo
seriamente che non sia umano, quindi non anagraficamente databile), innamorato
delle scartoffie e dal sorriso flashante, che sparge a destra e a manca,
random, in assenza del dono della loquacità.
Un mistero della Natura.
Potremmo farci un documentario
Awwww, ora lo dico alla gemy!!
-Gemy potremmo far..- sussurro, bloccata a metà dalla mano della donnina
svaccata sul divano accanto a me, che come al solito, ride.
Ci è già arrivata.
Ma che palleeeee!!!
-Ma che palafhfhufgw!!!!!!- preme ancora di più la mano sulla mia boccuccia di
rosa, spanciandosi
-Nina..?-
HA PARLATO!
KARL, IL TATUATO, HA PARLATO!
KARL, IL RE DELLE SCARTOFFIE, MI HA CAGATO!!
DATEMI UN CALENDARIO, VOGLIO LEGGERE IL SANTO
DELLA GIORNATA!
ORA!!
-Gwhaghuw..- mordo la mano di Cleopatra rabbiosamente
-E CHE CAZZO!!!Dicevo..- mi ricompongo, sfoderando un sorriso mieloso -Si?-
La gemy si sbatte una mano sulla fronte, sghignazzando
-Davvero non sai perché siamo qui?- tono pacato, tranquillo, tono-Karl
Scuoto le ciocche nere&verdi, energicamente, in segno di diniego.
No Bonzo, non lo so.
So solo che se qualcuno qui, adesso, non mi porta una piantagione di the verde,
crollo su questo divano, in catalessi perenne e fanculo promozione del singolo.
-Veramente non sai che Mr Jost, manager dei Tokio
Hotel, ci ha convocato per una riunione straordinaria?-
Strabuzzo gli occhi
-Riguardante il titolo della seconda traccia del singolo-
Apro la bocca
-Assieme ai ragazzi, chiaramente-
La mascella stà pulendo il pavimento
Altro che scopettoni da cesso.
-Eehhhww???- urlo con una vocetta stridula mentre le grandi porte laccate della
stanza si spalancano
Un tizio particolarmente anonimo fa il suo ingresso, dirigendosi sicuro verso
Karlito ed Adrian, che sfodera una professionalità al limite dell’ assurdo
Nemmeno il tempo di abituarmi all’ intrusione e vengo abbagliata da una chioma
leonina con strisce platinate nel mezzo (una zebra?), che a passi fieri,
regali, stringe le mani dei due omini sopracitati, dopodichè, lanciandoci un’
occhiata severa decide di posare il proprio culetto reale sul divano di fronte
al nostro.
Puttana.
Suo fratello, il maniaco -e intanto assesto un calcio sullo stinco della mia
metà- sputa un breve saluto ed un sorrisino rivolto prima a noi, poi ai due
amanti, abbracciati.
Cazzo vuoi scopettons?
Tiro fuori la lingua in direzione rastaro, che mi scoppia a ridere in faccia,
scuotendo la testa.
Sento la gemy trattenermi per un polso. prima che mi alzi e mi dedichi ad un
remake di Terminator.
Gli altri (e scusate se sono tizi comunissimi,
classificabili come Altri..Io?Un’ appassionata di Lost, si!), senza una minima
reminescenza del concetto di educazione si siedono, silenziosi come cagnolini,
in attesa.
-Bene ragazzi..- questo è Jojo che parla, detto Mr.Jost
Mi appoggio allo schienale, spalancando le gambe, davanti a me, Rastaman ha
appena compiuto lo stesso gesto.
Lo fisso incredula, notando il sorriso che mi rivolge.
Ma io ti..
-Credo che tutti sappiate perché ci troviamo qui..-
Lancio una mano verso il cielo, agitandola
-Nina ma cristo, non siamo mica in classe!!- sbotta Gard provocando grosse
risate sparse
Gli scocco un’ occhiata truce e mi rivolgo a Jojo
-Jo, io proprio non c’ ho capito un cazzo..abbi la decenza di farmi un bel
quadretto della situazione, con tanto di cornice storico-culturale, grazie eh?-
snocciolo scartandomi l’ ennesima chupa chups al lampone
Volete le reazione dettagliate di ogni componente del pic-nic, si?
I miei compagneros..in silenzio, rotto da risatine soffocate di Fee ed Hansi.
Gard stringe di più a sé il suo amichetto, forse
a volerlo prevenire dall’ attacco dei miei neuroni che, impazziti, si riversano
all’ esterno delle mie orecchie piercingate
Adrian, con la classica mano sulla faccia, Karlito tranquillo, zen.
Avrà raggiunto la pace karmika?
La Queen guarda da un’ altra parte, non cagandomi di striscio, grazie gioia.
Lo Scopettone da cesso è steso sul divanetto, in crisi epilettica.
Gli Altri?..Boh..Sono pezzi di carne?Respirano ogni tanto si?Non me ne sono
accorta..
Jojo è indeciso se riformulare la sua ex-domanda
“retorica” oppure darsela a gambe, guardando speranzoso in direzione delle
uscite d’emergenza
No coso, non mi scappi.
-Si..allora..- tentenna Josty
-La riunione flash è stata convocata dai managers della Universal, causa il
titolo del nostro singolo in promozione- mi informa pronto Adrian
Lo guardo con un’ espressione un tantino ebete
-Ci reclutano?-
Fee mi si butta sulle ginocchia, con le lacrime agli occhi
-Mfp!Ragazzina..- sbuffa contrariata la Regina di fronte a me
-CHE CAZZO HAI DETTO TU???- urlo alzandomi in
piedi per rivenire scaraventata con il culo sul divano da Adrian, che mi fissa
trucido
-Vai sistaaa!!!!!- mi fomenta la gemy, anche lei bloccata da uno scappellotto
di Gard
-Eccazzzooo- mormoriamo insieme con una mano, io sul polso dolorante, lei sulla
nuca
-Ehm..signorina Riedel..- mi scruta Jo
-Il singolo che state per far uscire, “Spring”, a nostro parere, mio e dell’
intera Universal, come dire..-
-..E muoviti che devo cagare..- Gard
-Si..ha un titolo troppo simile a “Spring Nicht”, canzone dei Tokio Hotel,
appunto-
Le mie pupille raggiungono dimensioni cosmiche mentre mi giro a fissare la mia
metà, inorridita.
-E con ciò?-
Vai Hansi!!!!
-Con ciò, stiamo cercando di risolvere la questione pacificamente, dato
che i ragazzi hanno già pubblicato il pezzo l’anno scorso, coperto da
copyright.- chiude tranquillo Jost
-No vede..- mi siedo dritta, assumendo uno
sguardo gelido -Il mio compagno di band intendeva dire: E A NOI CHE CE NE
SBATTE?-
-Sei sotto droghe pesanti per caso?- mi ammonisce Bill Merda -Dovete ritrattare
il titolo.Non potete pubblicare un singolo con un nome copiato-
-TU!!!!- scatto in piedi per la seconda
volta, ma stavolta nessuno si azzarda a rimettermi a cuccia
-Mi hai veramente scartavetrato le palle!Che cazzo di problema hai?Ti è finito
il rimmel?-
-E tu??- sbotta in piedi anche lui, muso a muso con me -Ti sono finite le lecca
lecca?O hai scoperto su Vanity Fair che il verde non è più di moda da decenni?-
Io questo..coso lo distruggo
-Vorrei sapere chi cavolo vi credete di essere..-
mormora grave la gem
-Una band piena di soldi che può farvi causa quando vuole- biascica con quel
cazzo di sorrisetto il gemello porco
-Ragazzi Ordine!!- urla Mr.Jost
-MA FOTTITI ANCHE TU!!!- urliamo insieme io e Fee
Silenzio.
Abbiamo seriamente urlato di fottersi ad una
delle capocce della Universal?
Merda.Bill Merda.
-..Avete superato il limite- sputa gelido Jost chiudendo l’ agenda e afferrando
la giacca
-Non sono d’accordo- interviene, inaspettatamente, Adrian
-Signor Shavher..ma-
-Nessuna obiezione.Trovo il vostro atteggiamento improponibile.Prentendere una
riunione lo stesso giorno, senza un minimo di preavviso, per venire nel nostro
albergo a dirci cosa dobbiamo fare della nostra musica-
Siamo tutti a occhi sbarrati
Adrian..la diplomazia incarnata.
Dove cazzo è andato a finire?
-I miei componenti saranno anche cafoni e scurrili- ecco grazie -ma hanno tutte
le ragioni per alterarsi in questo modo.Sarete anche una band famosa, ma non
avete nessun diritto di comportarvi come delle prime donne isteriche-
-Signor Shavher si stà cacciando in un vicolo
cieco, ne è al corrente si?- viscido, schifosissimo Jost
-Karl, discuti tu i dettagli per favore.Ci congediamo- chiude il discorso Addy,
dirigendosi verso la porta
-E..Nina..-
-Mh?..- spalanco gli occhi con una mano della gem tra le mie
-..Brava- si volta radioso, regalandomi un
sorriso per poi uscire e chiudere la porta
Brava?
Niente “Nina sei una cretina integrale, un giorno ci farai finire sul lastrico
a tutti”?
I gemelli ancora ci guardano, altezzosi come delle puttane, e si mi
ripeto
-Che band del cazzo- sputa Gard sfidando con lo
sguardo ogni componente ed il loro manager
-Me ne vado- sentenzia prendendo per mano Hansi e avviandosi
-Bambine venite?- ci richiama quest’ ultimo con un tono dolcissimo
Io e Fee, mano nella mano, in piedi, fissiamo con odio le quattro presenze
davanti a noi.
-Scopettoni da cesso, ecco cosa siete.- la Gem
-E tu..- sibilo al porcospino elettrizzato che mi squadra schifato -La prossima
volta che mi vedi da solo..- lo gelo con un’ occhiata omicida -Comincia a
correre-
Senza che la platea alzi un fiato siamo con la mano sulla maniglia.
Nessuno può domare una bestia selvatica.
Nemmeno i Tokio Merda.
Fine Capitolo
Io e la Half, da brave democratiche
(eh?) ringraziamo:
Ruka88: Grazie per il tuo apprezzamento doppio *__* da questo si capisce
la devozione di una recensitrice!
E per la cronaca..Kaulitz Junior non sembra ma..sotto sotto +___+ è un muflone
anche lui *silenzio*
Darkettone: Ohhh ssi dimmi che sei un maschietto *O* donaci un raggio di
luce in questo baratro
Tra l' altro l' idea di base è quella, il paragone tra due band di così
alto..spessore *si strozza con un waffer*
Nel delirio della ricerca del titolo per questo capitolo si è partorito:
♥ IL MOSTRO DELLE MERENDINE / noo gli
emo noooo / il mostro è sotto al mio braccio / Un mostro sotto al braccio..VAMP
♥ Un muflone tra l'ascella e il bicipide..VAMP
♥ IL MUFLONE MARINO?
♥ datemi una lametta devo abbattere il mufone (tra l' altro il favorito della
Re i, si accettano petizioni per la rivoluzione)
♥ La trasgressività dei quattordicenni d'oggi
♥ Mi sono fatta i rasta sotto le scelle come Tooooooooooooom
♥ Ti fai contagiare dalla trasgressività?
♥ New single : MORTE DEL GATTO SPELATO.
♥ Siamo invasi da mufloni neri dall'
anima panc
♥ RIDATEMI LA CHITARRA, FATEMI SPEGNERE
CON LEI
Giuro che smetterò di fumare così tanto.
Per il bene di questo sito.
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Capitolo 3 *** 3."Prima di tutto voglio ringraziare Dio" ***
sempre sia lodato
Scream your love for♥♥
Echinacea
Chapter three
"Prima di tutto voglio ringraziare Dio" (Paris Hilton feat.
Batman agli MTV Video awards)
Fee
Un dolore sordo nella zona del petto e un intorpidimento progressivo
del braccio sinistro.
Sono distesa a terra, quanto mai simile ad un
tappeto, mentre fisso stranita il soffitto di una camera che registro non mia.
L’unico senso che mi funziona correttamente, per
ora, è l’olfatto, e quello che posso sentire è un soave miscuglio di rum,
tabacco e pasticcini al cioccolato...
No, un attimo....
Do... Dolore sordo al petto e braccio sinistro
intorpidito?
Scatto a sedere allucinata, con gli occhi
sbarrati.
AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH! I SINTOMI
DELL’INFARTOOOOOOOOOOOOOOO!
Nella foga di alzarmi, raggiungere il telefono
della camera d’albergo e chiamare la guardia nazionale per avvisarli che uno
dei patrimoni tedeschi contemporanei sta per avere un attacco di cuore
fulminante, mi accorgo di Nina, completamente riversa sulla parte sinistra del
mio corpo.
Rimango a fissarla alcuni secondi, combattuta tra
il desiderio sempre presente di sbaciucchiarmela e quello (anch’esso
onnipresente) di rimanere figli unica.
“Cretina...” Biascico dandole una leggera
spintarella che non interferisce minimamente con il suo sonno. “Mi hai fatto
venire un colpo...”
A fatica, reggendomi malamente sulle gambe, mi
guardo intorno, e il mio viso, dapprima istupidito dal sonno si trasforma in
una maschera di incredulità.
Cioè, sia chiaro, io lo so cosa siamo capaci di
fare io e Nina quando ci sbronziamo per bene. Dal fare la lap-dance aggrappate
ai pali della luce a rapire un ereditiera e chiederne il riscatto ma...
Dopo un anno e mezzo dall’incontro di Gard e
Hansi, ancora non riesco a capacitarmi del devasto che riusciamo a produrre
noi 4 insieme.
Quella che dapprima era una lussuosa, ordinata e
linda camera d’albergo, ora è un ammasso informe di corpi umani al limite del
coma etilico, stesi su un tappeto di lattine e bottiglie infrante di
qualsivoglia liquore esistente, con le elegante abajour infilate in posti
impensabili (ne intravedo una incastrata tra la persiana) e preservativi
riempiti d’acqua ad imitazione dei gavettoni.
Muovo un passo malfermo verso il bagno, dove la
vasca da bagno è ricolma d’acqua, sopra la quale galleggiano a ‘mo di paperelle
dei non meglio identificati vestiti maschili, insieme ad un mio paio di scarpe
e alla custodia del basso di Nina.
Mi specchio, ed è una fortuna che mi stia ancora
reggendo al bordo in ceramica del lavello.
Perché ho la faccia dipinta di blu?
Un flash della sera prima mi illumina,
ricordandomi di come abbia voluto a tutti i costi imitare uno dei puffi,
colorandomi la faccia con le tempere della nipote di una delle cameriere
(finita casualmente, il giorno dopo, nel letto di Gard).
Ormai non mi stupisco neppure più della mia
idiozia galoppante.
Mi lavo il viso, sfregando finché non vedo
comparire il mio vero colorito (quest’oggi un grazioso verdino pallido), mi do
una spazzolata ai capelli finché non mi arrendo all’evidenza: sono presa troppo
male per apparire anche solo vagamente umana.
Il rumore improvviso della serratura mi fa
sobbalzare, e in attimo, recupero lucidità, seppur presa dal panico.
Perché l’unico che possa entrare, a quest’ora,
con la chiave magnetica, è Adrian.
E se vede tutto ‘sto macello, come minimo ci
scotenna, come i maiali.
Con uno scatto felino (segnare tra i miei nuovi
innumerevoli talenti: velocità supersonica) schizzo fuori dal bagno e mi piazzo
davanti alla porta, con le braccia spalancate, come se il mio metro e
sessantacinque potesse in qualche modo arginare la marea di immondizia alle mie
spalle.
Come previsto, Adrian fa la sua comparsa.
Apre piano la porta, con il suo solito modo
pacato e sicuro di fare le cose ma...
Invece dell’espressione semi-assassina adatta al
caso, mi lancia uno dei suoi famosi sorrisi, mentre io rimango a bocca aperta,
con le braccia ancora aperte e le gambe divaricate, fulminata.
“...’giorno Fee!” Canticchia, giocherellando con
il badge magnetico. “Dormito bene?”
Superato l’attimo iniziale di shock, Torno a
squadrarlo sospettosa “Adrian...”
“Si?” Cinguetta.
C’è solo un motivo per il quale non mi stia già
cazziando di brutto. “Adrian sto per morire?” Chiedo, tragicamente seria.
La risata che ottengo come risposta placa i miei
timori, per ora. Sono sveglia da un quarto d’ora e ho creduto di morire per due
volte, questo non fa bene ai miei nervi, no no no.
Poi, improvvisamente, la soluzione sorge
spontanea (nuovo talento da appuntare: intuito formidabile).
Gli scopettoni da cesso.
Alias Tokio Merda.
E’ passata già una settimana da quando la
Universal ci ha convocato.
Una settimana da quando abbiamo dovuto fermare il
singolo in uscita.
Davanti alle velate minacce di David Jost,
neppure lo sconfinato orgoglio di Nina e il menefreghismo totale di Gard hanno
retto.
La Universal è la Universal.
Una casa di produzione mondiale capace non solo
di schiacciarci, ma di distruggerci pezzo per pezzo, smontandoci come Lego.
Di fronte al muro di cemento armato, ci siamo
trovati impotenti e incazzati come iene a dieta.
Non si può spiegare.
Tu insegui il tuo sogno, la tua vita, la tua
ragione di esistere, dai tutto te stesso per ogni stra maledetta nota e,
all’improvviso, ti accorgi che quello che conta (e sembra retorica) non è la
musica, ma quanto fai guadagnare.
Per saperlo, lo sai. Ma quando ti ritrovi a
viverlo, fa un male allucinante.
Ne siamo usciti a pezzi.
Sette giorni passati a ringhiarci contro,
sfogando tra di noi le nostre ansie e il nostro crescente nervosismo.
Fino alla scorsa sera.
Una bottiglia di Rum, cartine a valanghe,
cioccolato e una camera d’hotel da distruggere.
E l’armonia è magicamente tornata a regnare.
Per questo Addy non mi sta lentamente torturando.
Ok, anche i Tokio Hotel hanno fatto qualcosa di
buono nella vita, nel caso specifico salvarmi la pellaccia.
Nina sceglie quel momento per aprire gli occhi, e
mentre piano piano di leva a sedere, si stropiccia gli occhi,
impiastricciandosi il viso di matita nera e rimmel. “Ghnh....”
“Buongiorno Nina!” Miagola Adrian, mentre io mi
accuccio al fianco della mia Piattola, che di riflesso mi abbraccia.
“...’rno...”
Le poso un bacino sulla testa e, costatando che:
- non sto per morire
- non sto per essere seviziata
- Adrian non è incazzato
- Nina mi ama
mi tranquillizzo e mi godo l’armonia karmica
ritrovata.
“...’osa c’è Adrian...” Mugugna l’altra metà di
me, a metà tra l’incazzoso per essersi svegliata e il rincoglionimento totale.
“Ci sono novità!” Recupera uno sgabello
pieghevole da sotto il divano e si siede di fronte a noi, ancora semi distese
nel posto in cui abbiamo dormito, ossia per terra. “Belle direi”
“Hanno legalizzato le droghe leggere?” Chiedo
speranzosa.
“No, ma tanto facciamo tappa ad Amsterdam con il
tour quindi...” Si stringe nelle spalle “Riguarda lo ‘Jahr Rockt’ di
Berlino...”
Al solo nome, io e Nina scattiamo sull’attenti.
Lo Jahr Rockt è uno degli eventi del panorama
musicale tedesco e internazionale più importanti dell’anno.
Ogni band, dal mega complesso che suona insieme
da vent’anni ai gruppi emergenti come il nostro, sa che da questo evento può
dipendere tutta la carriera.
In passato ha riunito i generi musicali più
disparati, quindi tra Gods of Metal e lolite del pop, attirando gente di tutte
le razze, meglio ancora della Love Parade Berlinese.
Nello specifico quest’ anno è invece organizzato su band che partono da un rock
palesemente blando (Tokio Merda ad esempio) sino ad arrivare agli esponenti più
conosciuti del power metal.
Un anno con i controcazzi.
E noi rientriamo tra le guest star.
”Ci sono novità?!”
“Si” Dicendolo, un sorriso stranamente
compiaciuto e vittorioso gli si dipinge in viso “... Guardate un po’ qui...”
Dalla tasca posteriore dei jeans estrae un
volantino pubblicitario, uno di quei deplian informativi sugli alberghi.
Svelta lo acchiappo al volo, e mentre Nina sporge
il collo per vederlo meglio, mi si mozza il respiro in gola.
Residence Flower's Boardinghouse Mitte,
cinque stelle più una.
Nell’immagine, si intravede la sagoma di un
edificio di mattoni, di un eleganza raffinata e classica, interamente ricoperto
d’edera, di un verde brillante e vitale.
Interamente immerso in un giardino all’inglese solcato
da ciottolosi viottoli di un bianco polveroso, il fabbricato si ergeva maestoso
e solenne, quanto mai simile ad un anziano aristocratico.
Alle sue spalle, altre costruzioni simili
facevano capolino qua e là, disseminate nell’enorme prato ben curato.
Il coupon continuava elencando una ad una ogni
comodità della struttura, dalla classica piscina coperta con sauna alle
boutique di Cavalli aperta 24 su 24.
Man mano che leggo, sento gli occhi spalancarsi
sempre più.
“A-adrian... Vuoi dirci che alloggeremo qui?”
Domando tremante.
“Esattamente.”
“E...” Deglutisco a fatica “Ce lo possiamo
permettere di fermarci una settimana... lì?” Al mio fianco, sento Nina
trepidante di aspettative.
“E qui viene il bello!” Si alza in piedi di
scatto, raggiante. “Quello che la Universal ha fatto, impedendoci la
pubblicazione del singolo, non è del tutto legale...” Un ghigno malevolo si
allarga via via “...quindi, pur di lisciarci un po’, ci ha gentilmente
offerto di alloggiare nel residence in cui staranno tutti i loro artisti...”
Pausa ad effetto “... gratis”
Un attimo.
Un attimo nel quale il mio cuore perde un battito
e un sorriso abete compare nei nostri volti intorpiditi dal sonno.
Nina mi trascina in piedi e mi abbraccia, per poi
poggiare teatralmente un piede nello sgabello. Assumendo una posa plastica da
eroe del dopo guerra, urla uno “SPARTAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA” che
se non ha svegliato chiunque nel raggio di un chilometro è pura magia.
Vaffanculo Universal, VILE B FIGHTTTTTTTTTTTTTTTT
*______________________________*
***
Nina
Due parole.
Porca
Zoccola
Jahr Rockt.
IL DELIRIO!
Mi hanno dovuto smontare di peso dalla mia sedia-trono per le lamentele
ricevute dagli altri clienti dell’ Hotel. Caduti dal letto alle 10 dell’ Alba
dopo il mio urlo disumano.
Esagerati!
Se non altro abbiamo fatto in tempo a fare i bagagli (detto in senso
letterario, a buttare stracci, immondizia, manga e alcool in quantità
industriale nelle nostre megavaligie, sedendoci sopra per chiuderle e dopo un
paio di bestemmie tirare la zip al suo posto) e a catapultarci fuori il Luxury,
felici ed esaltati, in direzione Flower's Boardinghouse Mitte Residence.
Il parco dei divertimenti a quanto pare ha deciso di ospitare l’ intera troup
del festival, mettendo a disposizione i suoi locali per coloro che
parteciperanno allo Jahr, una settimana prima del suo inizio.
Sala Prove, inclusa.
Descriverei senza esagerare l’ ingresso nel sopraccitato come un’ esperienza
oltre ogni concezione umana di lusso.
Un viale latteo fuori il centro della città, unico sentiero all’ interno di un
bosco fatato verso un edificio a 3 ale in stile Viennese.
Gesso bianco rivestito da decorazioni in stile liberty blu cobalto, maestose
scale che incorniciano i lati di un’ ampia terrazza vittoriana con la funzione
di pre-ingresso e luogo destinato ai party estivi.
Il tutto circondato la cipressi nani, verdi come le distese irlandesi, ciliegi
dai tronchi lucenti, aceri e noci antichi.
L’ interno, ancora quasi più mozzafiato si apre con la reseption, rivestita da
marmo bagnato d’oro, zigrinato, illuminato in ogni suo granello da una luce
paradisiaca, luminosamente candida, surreale.
Gard ha dovuto chiudermi la bocca con un rapido gesto dell’ indice e Addy si è
occupato invece di sorreggere la Gemy che sbandava nella sua camminata nei
meandri del Nirvana.
E ora, tentiamo contro la nostra volontà (se come
no) di abituarci a uno stile di vita schifosamente lussuoso, viziato e
corruttore delle nostre putride anime da duri&puri.
"GEEEEEEMYYYY!!!!!" urlo dal cesso con
quanto più fiato ho in gola, permettendo così alla gommina che mastico di
finirmi dritta dritta nel condotto faringeo
Cazzo
"AHHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!!"
Ah?
"..Gè..?" tossicchio viola in viso, con una mano all’ altezza del
cuore
Altro che Shining e Psyco, io riesco a crepare ingoiando una gommina fucsia e
blu (fragola e lampone, un party di zuccheri)
"AHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!!"
"Ah un cazzo!Hai visto il mio costume da Doraemon in giro?Dovrei averlo
usato tra ieri e oggi.." biascico con la testa sotto il lavandino con in
faccia un’ espressione dubbiosa, ritornando alla mia ricerca originaria
"AHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!"
"Si ma fanculo!!!!" sbotto spalancando la porta immacolata con un
calcio, brandendo nella mano destra la mega testa del costume
Mi ritrovo come nei peggiori film comici, in coulotte verde acido, con un
peluche formato maxi penzolante in mano, nel bel mezzo dell’ atrio a fissare la
mia metà.
"Caccola..Hai mica visto un’ UFO?" mi avvicino con gli occhi sbrilluccicanti
alla finestra -No perché sai, in questo caso potremmo chiamare una cosa del
tipo XFiles e farci coprire di sold..- mi blocco mettendo a fuoco il marasma
sotto i nostri occhi, che danno direttamente sul parco (perché chiamarlo
giardino sarebbe incredibilmente riduttivo)
Che Buddha succede?
Mi ritiro nel momento in cui un flash mi investe in pieno, immortalando un’
espressione da Guinnes per l’ intelligenza
"Chiudichiudichiudichiudi!!!!" sclera Feeni tirando in un colpo secco
le tende viola di un tessuto semitrasparente quanto leggero
Rimaniamo per un paio di minuti a fissarci in trans, in piedi, io in intimo con
la testa di Doraemon sotto braccio e lei in versione degrado umano, con due
bustine della spesa che fungono da ciabatte (misteriosamente sparite a quanto
pare)
"AHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!!"urliamo contemporaneamente prendendoci le
mani, saltellando
"SIAMO FAMOSE CAAAAZZZZOOOOOO!!!!!!"
"SIAMO DUE FIGONE MALEDETTEEEEE!!!" mi dà man forte la cosina sexy
davanti a me
"I paparazzi!!!SIAMO VIPPPSSSS!!!!!!"
rido inciampando in una lattina di fagioli istantanei
"Finiremo in TV!!!!Siiiiii!!!!!" si gasa la Caccola, prendendomi al
volo e buttandomi sul letto a due piazze
"Accendila, accendilaaaa!!!!"
voce da sotto i cuscini
"Magari ci siamo, si!"
"BILL MERDA TI DISTRUGGEREMOOOO!!!" urlo al limite della pazzia
mettendomi sù la testa del pupazzo e riemergendo da un paio di etti di piume
La Gem comincia a girare i primi 5 canali della maxi TV al plasma, convinta a
quanto pare di intravederci in uno show dei Teletubbies, in un programma di
cucina e in tre telegiornali locali.
Quando arriva al canale 24 mi stupisco della resistenza del telecomando, tanta
è la forza esercitata da Cleopatra su quel povero oggettino inerme argentato.
"..Merda.." soffia cadendo pesantemente seduta sul nostro letto
matrimoniale
"..Gemelli Merda.." incalzo
Sobbalziamo nel momento in cui il telefono della camera inizia a trillare una
briosa melodia primaverile
"Chi cazzo è..?" grugnisco nell’ apparecchio ancora con lo sguardo
fisso su un’ esplosione di una bomboletta spray nella gabbia di un cerbiatto,
ormai schiattato
"Nina, te lo chiederò una sola volta.Una" soffia calmissimo Addy nel
mio orecchio pieno di metallo "Li hai chiamati tu?"
Ci metto un minuto a collegare l’ informazione all’ immagine dopodichè
squittisco nel citofonino un qualcosa del tipo “Ma sei scemo?”
"Oddio per qualche istante ho temuto che fossi davvero così
cretina.." ridacchia da solo lasciandomi basita a prendere freddo
"ADRIAN LO SO’ CHE SEI TU!!!" urla la Caccola per farsi sentire
"CHE CAZZO SUCCEDE?"
"Si appunto" infierisco "Che diamine è quel casino di gente là
sotto?Perchè mai avrei dovuto chiamarli io poi?"
"Perché sei una pirla megalomane in cerca di celebrità?" Colpita in
pieno
"Nooooooo ma che cattiverie perverse ti vengono in men.." cerco di
replicare agitando una manina in aria
"Shhh mi è appena arrivato un fax del responsabile del Residence.."
minchia, questa si chiama velocità "..I Tokio Hotel sono nella boutique
qua sotto a fare spese a quanto pare.."
"NO QUESTO E’ TROPPO, ORA SCENDO E.."
"Cosa??" mi si avvinghia alla gamba Fee, curiosa come un makako
"I Cosi Merda stanno facendo shopping, diretti da chissà chi.."
spiattello ferocemente
"Enne fammi parlare con entrambe, avanti da brava.." mi incoraggia il
coach, riuscendo a farmi spingere svogliatamente in tasto del vivavoce
"Bambine io scendo a parlare con il proprietario per vedere cosa si può
fare per far sparire questi rompipalle.."
"Chi i Gemelli Mershwd..?" Fee mi spiaccica una mano sulla bocca
trattenendo una risata
"I giornalisti, testa verde.. Voi..non fate cazzate, intesi?" lo
sento ammorbidirsi in un sorrisino di chi la sa lunga
"Del tipo scendere urlando RITIRATEVI DAL MERCATO brandendo un qualsiasi
oggetto infiammabile da lancio?"
"Ja Fuhrerrrr!!!" urla la Gemy nell’ apparecchio sbattendolo nel suo
appoggio, prima di farmi mandare a quel paese da un uomo che ha da poco
ritrovato la pace interiore
Io e la mia goccia d’ acqua ci guardiamo qualche secondo per poi cadere di
schiena, pesantemente, sul letto
"Io quei due non li sopporto più.." sputo calciando via un cuscino
azzurro harem
"Mmhh…" mugugna il mio amoricino contro la mia spalla
"Perché tu no scusa?" mi tiro sù fissandola sconcertata
"No è che.." mi guarda attorcinandosi una ciocca perfettamente
pilastrata intorno all’ indice, mordicchiandosi il labbro inferiore
"Cosa??Fee cosa che?Non c’è nessun che!Quei due sono il MALE,
capisci???" la scuoto per un braccio, abbastanza alterata
"Addirittura" scoppia a ridere lanciandomi il faccione del pupazzo
blu in faccia
"Si si nega pure l’ evidenza, sperimenterai il male assoluto sulla tua
pelle" sputo alzandomi e dirigendomi verso la vasca/doccia che troneggia a
ridosso del muso, fiancheggiando il mega letto matrimoniale
Mentre lancio i vestiti a caso per terra e infilo un piede nella vasca di marmo
mi rabbuio per qualche secondo.
Nemmeno le risate della mia consanguinea riescono a sollevarmi di morale come
da solito.
Perché solo io sembro aver ingaggiato uno scontro personale con quella sottospecie
di band mangiasoldi?
Nessuno del gruppo sembra realmente interessato alla battaglia (da me?)
avanzata, questione del singolo esclusa.
Gard vive un’ esistenza fuori dal mondo, circondato da cosce e litri di birra,
Hansi è un pacifista nato e (aimè) per quanto possa amarmi e appoggiarmi in
ogni questione fuori logica questa volta non sembra motivato a ingaggiare un
vero e proprio scontro.
Adrian..beh..in situazioni normali avrebbe il controllo di ogni collaborazione,
efficiente e limpido..e poi ha appena ritrovato la pace karmika no?
La cosa che più mi spiazza però è Feeni.
Chiudo il mio cervello alle risate che mi rimbombano nelle tempie, provocate da
un mio manga particolarmente stupido che deve aver trovato tra la mia roba
sporca.
Perché mia sorella, no che dico, la mia anima, la Half, la persona che dà
sempre mi ha spronato, coccolato, protetta e appoggiato in ogni impresa ai
limiti della follia, ora..mi stà tirando bidone?
Chiudo gli occhi e mi abbandono al getto bollente, maledicendo in ogni lingua
quel sacco pulcioso di rasta.
Hai ancora poco da esultare Sacco Man.
Ti punirò, in Nome della Luna.
**
"Allora?Quando inizieremo le prove?" mugugna il nostro puttaniere
preferito con un quarto di animale non identificato in bocca.
"Mmh..domani?Sono già arrivate le altre band?" chiede Hansi
appoggiato alla spalla del suo boy-friend a tempo pieno nelle turneè.
Non cago di striscio la conversazione,
dedicandomi al mio purè di patate disintegrato, ormai.
"Si, dovrebbero essersi già sistemate negli alloggi questo
pomeriggio" chiude Addy pratico "Ho sentito dire che ci saranno band
tedesche della portata dei Rammstein e dei Nevada Tan"
Vedo la Gem quasi strozzarsi alla parola Rammstein, combattuta tra l’ istinto
di urlare e di ridurre le proprio funzioni vitali a -1, da suo solito nelle
situazioni di panico.
Gard le molla un paio di affettuose pacche sulla schiena per poi
incanalare la propria attenzione all’ elemento più silenzioso della serata,
stranamente non impersonato da lui stesso.
"Nina Williams?" mi prende per il culo sperando in una mia reazione
su Tekken V.
Alzo lo sguardo ferocemente zittendo ogni suo commento al riguardo.
"Aia..tira una butta aria qua.." cantilena il mio vicino con un
sorrisetto sgembo.
Stronzo.
Non ci provare nemmeno.
Non provare a farmi diventare la diva triste della serata, non voglio
attenzioni di questo genere.
"Si piccina cos’hai?E’ tutta la sera che te ne stai zitta..successo
qualcosa?" mi si para davanti Hansi, permettendo così all’ intera
formazione di interessarsi al mio comportamento quantomeno strano
Vaffanculo Gard.
Vaffanculo.
"Gemola..?" mi si piazza davanti la Half con un muso cretino
"Sei in emo-fase?"
Basta quella stupida parola di tre lettere per farmi sclerare.
"Non ho fame" sbotto alzandomi con un mezzo sorrisetto stupido,
cercando ingenuamente di mascherare la mia delusione.
Non rabbia, non scazzo.
Delusione.
"COOOOSAAAAA?????" mi urla addosso Gard contorcendosi dalle risate
"TU non hai cosaa???"
Mi avvio con il giacchetto argento sotto il braccio
sinistro e il pacchetto di cicche in mano, mimando un Ciao-Ciao di schiena.
Sono una cretina, si.
Nemmeno 1 minuto che mi sono accesa la sigaretta e mi sento abbracciare da
dietro.
"Che cazzo hai Piattola?"
Alzo gli occhi al cielo, sperando in un asteroide che mi colpisca in pieno,
piuttosto di affrontare un discorso simile con mia sorella.
"Niente.." provo a chiuderla in un clichè.
"Niente..?" mi soffia sul collo.
"Già..niente" cerco di sorridere ma la mascella non risponde ai miei
impulsi nervosi.
Bastarda.
Me la pagherai anche tu, sei nella lista nera, sappilo.
"Non la bevo, scusa" sorriso da un orecchio all’ altro.
"Affari tuoi" ghigno spengendo la sigaretta appena iniziata con l’
anfibio destro, violentemente.
"Vado in camera a provare" sentenzio allontanandomi dal luogo del
misfatto, velocemente per impedire possibilità di repliche.
Mi butto sul tappeto di cachemire con il basso nero lucido sulle gambe e
comincio a fare qualche giro per riscaldare le dita.
La testa segue le note, le anticipa, le accompagna.Sono un tutt’ uno con il
bambino che tengo stretto tra le braccia, il mio compagno di serate andate a
puttane, il mio analista.
Io e Fee iniziammo a suonare per gioco, anzi per errore.
Tutto iniziò circa qualche mese dopo il nostro 11esimo compleanno quando a
scuola venne organizzato per il giorno dei genitori un mini-concerto,
accompagnato di una recita scolastica.
In quel momento io e la Half credo fossimo in bagno a minacciare un bamboccio
cacasotto che ancora non ci aveva comprato la merenda, dopo giorni di pestaggi
e quando uscimmo dal bagno ci ritrovammo in sala comune con due bestie fra le
mani, rispettivamente una chitarra e un basso.
Mi scappa un sorriso ripensando alla prima volta che Feeni riuscì in un
solfeggio.
Raggiante.
Mi viene in mente solo questa parola quando ripenso a quel giorno di primavera.
Finisco la scala e reinserisco Gege nella sua custodia nera e bianca, con su
scritte di questi 7 anni passati a cazzeggiare, a piangere e a farmi sanguinare
le dita per arrivare dove sono.
No, non butterò via il mio sogno, il mio legame con quei cretini per una grana
con i Tokio Merda, dovessi distruggerli da sola.
"SPARTAAAAA!!!!" urlo saltando in piedi, nuovamente preda di un’
euforia ritrovata.
Yaaaap!
Esco fuori dalla suite in tuta, con le ciabatte a forma di conigli assassini,
scendendo i gradini 5 a 5.
Nessuno potrà mai fermarmi, io sono il Re dà mai fermarmi, io sono il Re si Spa..
"CAZZOCAZZOCAAAAZZZOOOO" urlo con una mano sul culo, mentre tento di
riprendere sensibilità nei tessuti del mio posteriore.
"Oddio ti sei fatta male?Mi sei arrivata addosso a velocità supersonica
non ti ho proprio vi.."
No.
Nononono!!!
Non è umanamente possibile.
La sfiga mi perseguita?
Ho il malocchio vero?E’ l’ unica spiegazione a
una casistica del genere.
"Stai attenta, la prossima volta ti lascio schiantarti per terra" mi
sorride storto Bill Merda.
"Che cazzo fai tu, scopettone da cesso?Ehh?" mi avvicino a lui,
riottosa.
Lo guardo truce e per poco non vengo inglobata da tutto quel nocciola così..così..semplicemente
così da voltastomaco, perché quegli occhi appartengono al mio nemico numero 1.
La Queen..maledetta sia.
"E’ un vero peccato.." sentenzia serio agitando una mano in aria.
"Cosa?Che la manicure a quest’ ora sia chiusa?O che tu abbia dimenticato
lo specchio in stanza?" lo prendo per il culo appoggiandomi al muro.
Lui si volta gelido, trapassandomi con quegli occhi maledetti.
Prima di scomparire dal mio campo visivo lo sento sputare non senza sforzo un
“Che tu sia così bella”.
Rimango circa un paio di minuti abbandonata alla parete, con lo sguardo fisso
su una mattonella particolarmente splendente.
Poi, la pazzia.
"BWAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA!!!!!" la mia risata echeggia
per l’ intero corridoio letteo, potente e distorta
Ho rimorchiato.
No aspetta aspetta!!!
Non ho solo fatto colpo.
Ho rimorchiato Bill Kaulitz.
Ragazzino, questo è solo l’ inizio della tua fine.
Preparati.
***
Fee
Sbaglio o sono appena stata mandata a fanculo da mia sorella?
Rientro in camera di Hansi, dove abbiamo dato
fondo a tutto il servizio in camera, riempiendo la stanza di piatti più o meno
luridi.
Scavalco scazzata Gard, in quel momento impegnato
a leccare il fondo del suo piatto, e mi butto a peso morto sul letto,
“Allora?” Mi sento chiedere da Adrian, ma non
sono dell’umore giusto per apprezzare la sua solidarietà.
La pseudo-emo depressione, per altro ai miei
occhi ancora inspiegabile, di Nina mi ha lasciato dentro un’irrequietezza
fastidiosa e molesta. “Allora una sega..” Mugugno, seppellendo la testa tra le
coperte.
Che pallepallepallepallepalle. Mi gratto
la testa, trasformando la mia pettinatura in un gomitolo di nodi. Che pallepallepallepallepallepallepalle.
“Mhmghgh!” Gard interrompe sul nascere una mia
possibile scenata da stella del cinema decadente, battendosi duramente lo
stomaco con il pugno, nello sforzo di deglutire un quarto di bue. “Cazzo mi
stavo dimenticando!” Esclama poi rapito, sbarrando gli occhi per l’eccitazione.
Tutti noi lo guardiamo rassegnati, ben
consapevoli che le uniche cose capaci di smuovere l’animo del nostro Mastro
Macellaio sono culi, tette e cosce.”Occhio alla cazzata del secolo..” Mi
bisbiglia piano Hansi, e a malavoglia sono costretta a sorridere.
Il mio pupillo preferito ci guarda ad uno ad uno
raggiante “Abbiamo la camera a fianco degli Avenged Sevenfold!”
Attimo di silenzio.
Hansi sbatte le ciglia incredulo.
Adrian ci guarda tranquillo.
Gard rutta.
Ed io... “CAZZOOO!!!”
Sto vagando da più di mezz’ora per questo schifo
di albergo, ed oltre ad essere matematicamente sicura di essermi persa, sono
completamente a corto di fiato.
No, ora muoio..
Mi guardo intorno speranzosa, con l’espressione
di una molfetta fiduciosa, cercando un qualsiasi riferimento familiare intorno
a me.
Nada.
Mi accascio contro la parete, stremata e senza
forze, mentre mi reggo la testa tra le mani.
Mannaggia a Nina, porca puttana.
La sto cercando come una disperata solo per dirle
“ehi, Piattola, esci dal tunnel delle magliette a righe e delle frange
coprenti, ci sono gli Avenged Sevenfold che russano a una parete da noi!”
Questo perché abbiamo passato giorni e giorni a
fare le fanghérl rincoglionite su di loro.
Questo perché quando li abbiamo visti dal vivo la
prima volta, due anni fa, dire che abbiamo delirato è estremamente riduttivo.
Questo perché capisco che l’idea che Synyster
Gates e Zacky Vengeance siano a uno sputo da noi le faccia rizzare tutti i
peli.
Questo perché passavamo le giornate ad immaginare
come sarebbe stato, una volta famose, incontrarli da pari a pari e,
facendo finta di essere ubriache, usargli ripetuta violenza carnale.
Questo perché sono una cretina preoccupata per
l’umore instabile di una psicopatica.
Mi rialzo in piedi con un balzo, con una faccia a
metà tra il determinato e il folle “E ALLORA VAFFANCULO PURE A TE!”
Una risata mi distrae dai miei propositi
bellicosi.
Un tono di voce baritonale.
Un melodia più che certamente canzonatoria.
Dall’estremità opposta del lungo corridoio sento
l’avvicinarsi di alcune voci maschili, un coro di parole apparentemente slegate
tra loro che mi immobilizza sul posto.
Perché ho passato troppe ore con quelle voci
nelle cuffie del mio iPod in vita mia.
Perché senza bisogno di vederli in viso, so chi
si materializzerà tra poco di fronte a me.
Rammstein.
E il panico sale.
Cresce incontrollabile mentre sento le mie
ginocchia divenire molli, la testa svuotarsi e il sangue gelarsi.
Non ho assolutamente la forma mentale adatta per
incontrare le mie divinità nel mezzo di un hotel e uscirne sana di mente.
No, proprio per niente. Nel migliore dei casi
scoppio a piangere adorante e gli bacio i piedi.
Immobile, ancora penso al da farsi quando sei
figure mi si parano davanti.
Till e Flake, Oliver e Christian, Christopher e
Richard ci impiegano alcuni secondi a registrare la mia presenza, per poi
fermarsi di botto incuriositi.
"Si?" Domanda educato l'armadio a sei
ante qual è Till Lindemann.
Spalanco la bocca, vagamente consapevole del
rivolo di saliva che sta per colare a terra.
Mi. Sta. Parlando.
Sta parlando a me.
"Ehm.." Li guardo uno a uno. I loro
volti si sono fatti attoniti. Oddio Fee trova qualcosa da dire immediatementeeeeee!
"Servizio in camera?"
"In corridoio?"
MERDA! Così, faccio l’unica cosa sensata, al
momento.
VIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!
Scappo a gambe levate, incurante della
destinazione, mentre intorno a me scorrono corridoi lussuosi e principesche
porte decorate.
Senza fiato, chiamo l’ascensore, saltellando
fremente sul posto.
“Apriti, apriti, apriti, apriti…” Blatero
terrorizzata. “Dai cazzo! Apriti Sesamo!” Mollo un pugno alla parete.
Magari con un po’ di sana violenza..
Ecco appunto.
PLING!
A testa bassa mi infilo tra le porte scorrevoli,
fiondandomi all’interno e schiacciando a caso uno dei pulsanti.
Oddio, ce l’ho fatta.
Se non altro, per stasera non può umanamente
succedermi altro..
ho fatta.
l'hiacciando a caso uno
dei pulsanti.o corridoi lussiosi , la testa svuotarsi e il sangue gelarsi.
"Coff-coff.."
"AAAAAAAAAH!" Faccio un salto di mezzo
metro, i nervi così scossi da mandarmi in tilt le funzioni vitali primarie. Mi
devo ricordare di respirare. Con un mezzo giro sul posto mi volto con una mossa
di karate. Spettacolare.
"Eh?"
Ancora in posizione d'attacco, sbatto le ciglia
non molto sicura di quello che sto vedendo.
Parecchi centimentri più in alto dei miei occhi,
una testa fasciata da un cappello con frontino, con una multitudine di rasta
color miele poggiati su una spalla, mi fissa sconvolta.
No, questo è veramente troppo... Gemello Con
Cappello in ascensore.
Alzo gli occhi al cielo e scoppio in una risata
isterica da internamento istantaneo, accasciandomi al suolo. No vi prego,
ricoveratemi..
"Ma stai bene?"
Con la lacrime agli occhi sollevo lo sguardo
verso il suo, scossa dalle risate. "Ti sembro una che sta bene?"
"No, in effetti" Si fa pensieroso,
gratandosi il mento. "Cazzo! Allora l'hanno fatto davvero?"
"Di cosa stai delirando?" Chiedo,
tralasciando il fatto che sono ancora distesa per terra a rotolarmi dal ridere
e non sono nella posizione di dare giudizi.
"Perché in effetti anche la ragazza alla
reception mi pareva un po' alterata, quindi..." Mi ignora, continuando a
farneticare.
"Coso, ma si può sapere di cosa stai
parlando?"
"Hanno pubblicato in Internet le mie foto
nudo! Hanno sconvolto a che te a quando vedo..."
"Foto nudo?" Ripeto perplessa. "Mi
hanno sconvolto?" Scuoto la testa energicamente.
"Beh, si, sai com'è... cose di prima qualità
come questa.. " si indica il cavallo dei pantaloni ".. non se ne
trovano molte in giro"
No, mi sta sfuggendo qualcosa di questa
conversazione. "Di jeans fatti in quel modo?"
"Di quello che c'è dentro ai
jeans.." Alza malizioso un sopracciglio.
"La fodera?" Domando innocente.
Lo vedo cambiare espressione, passando dal
sorrisetto minchia-quanto-ce-l'ho-lungo-neanche-te-lo-sogni ad una smorfia di
impazienza. "Ma mi prendi per il culo?"
Colta alla sprovvista, strabuzzo gli occhi
"E perché?"
"Sto parlando del mio uccello porca
miseria!"
"Davvero?!" Chiedo attonita.
"Stavo facendo allusioni, capito?
A-llu-sion-i"
"Veramente è al-lu-sio-ni"
Una cappa di silenzio scende impetosa nel vano
dell'ascensore, che si apre su un corridoio vuoto, per poi ripartire subito, di
nuovo verso l'alto.
"Tu mi prendi per il culo" Sentenzia
infine lo pseudo musicista, incrociando le braccia sul petto.
Sbuffo, al culmine dell'esagitazione. "Senti
qui, questa serata è stata un delirio.." Mi alzo finalmente da terra , gli
vado incontro a muso duro e comincio ad elencare sulle dita "Sono in un
albergo così lussuoso che anche le pantegane in cantina vanno in giro con le
pattine, ho scoperto di avere gli Avenged Sevenfold nella camera affianco, mi
sono persa mia sorella, poi mi sono persa io, poi ho chiesto ai Rammstein se
gradivano il servizio in camera e adesso becco te in ascensore che mi parli del
tuo coso, per oggi il pieno di minchiate l' ho fatto!"
Nuovamente, la cabina si arresta, e l'inconfondibile
chioma di Nina fa capolino da dietro le porte scorrevoli. Lancia un'occhiata a
me, al Rastone e poi scoppia sguaiatamente a ridere "Ehi tu, nano senza la
minima idea del fashion! Mi sono rimorchiata tuo fratello!"
Non c'è mai fine al peggio.
***
Nina
Appena le porte dell' ascensore si
aprono tiro un urlo, dovuto probabilmente al disumano tasso di adrenalina che
ho in corpo.
Non registro molto distintamente le
parole esatte che mi escono dalla bocca (tanto per cambiare), ma l' espressione
sconvolta del Gemello Desideroso Di Entrare Nella Casta Dei Rastoni Disadattati
(che da oggi in poi chiameremo per comodità GDDENCDRS... massimo virtuosismo
della fonetica non trovate?) mi suggerisce di aver raggiunto il mio scopo, one
more time.
Nel momento in cui Fee mi lancia uno sguardo di puro ringraziamento, l' afferro
per la mano trascinandola via da quello scempio di uomo senza risparmiarmi un'
esclamazione del tipo "E se ti vedo ancora intorno alla mia metà
cromosomica ti castro"
Si beveee *____________*
"Amore ma..dove cazzo stiamo andando?" biascica per l' affanno la
Gemola
"No perchè, c' è una cosa che.." continua
"AHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!!" mi fermo, mi volto, la guardo.
Lo sguardo di Bambi assassinato, vitreo, sotto l' effetto di droghe pesanti.
"....devi assolutamente sapere.." conclude con aria rassegnata.
"Si beveeeee!!!!Offro io!!" squittisco ignorandola completamente, in
corsa verso l' Open Bar, che in questo momento mi appare come uno dei migliori
miraggi in una distesa desertica.
"Gemy aspett.." quasi si strozza per le risate, a circa un centinaio
di passi (zompi, per meglio dire) da me, che sono già con le braccia distese sul
bancone e la faccia da eroinomane in astinenza.
"Ma ciao bel fusto!" sbatto
un pugno sulla distesa di marmo che accoglie sonoramente la mia eleganza.
Il figaccione si volta leggermente spaventato per qualcosa che non recepisco
così, all' istante, e si tende in un sorriso professionale.
"Signorina.." denti bianchissimi.
Oh tu!
Quale cazzo di dentista frequenti dimmelo, che andiamo a fare la pubblicità
assieme!!
"Si un par di cazzi.Cosa mi offri?" spiattello a due centimetri dal
suo nasino alla francese.
"...Prego?"
Me lo mangerei, Gnaaam!
"Gemy non spaventare il personale" mi tira indietro per la cravatta
l' Half ridendo.
"Sempre a rovinarmi i giochi, stronza sovversiva, ecco cosa sei"
biascico con il broncio senza però mollare la presa dal bancone.
"Si, si come vuoi..Ey tu!" declama puntando il dito verso il
fustacchio "Che ci offri allora?"
L' espressione di Ken è impagabile, davvero!
"Beh abbiamo una vasta scelta tra Rum distillato del 96, Bordoux
invecchiato di.."
"No, tu mi fraintendi" cambia tono la frangia nero corvino accanto a
me "Ho chiesto cosa ci offri, non di recitarmi il listino bevande"
conclude mielosa, con uno sguardo abbastanza incazzato.
"Sono..ehm..desolato Miss ma il Residence non effettua alcun tipo di
favoritismo tra i clienti" si muove incerto passandosi una mano tra i
capelli cortissimi, puliti.
"E che cazzo vuol dire?" questa sono io, chiaro vero?
"Che dobbiamo pagare, ma non mi dire!" alza il tono sconsolata
Cleopatra.
"No, SARA' UNA SPECIE DI BATTUTA, PER FORZA!!..vero?" aggiungo
incredula.
Ken sposta lo sguardo da una gemella all' altra per circa un totale di 27
volte, contate.
"Enne, senti piuttosto..non hai idea di chi.." inizia prendendomi le
mani con occhi sognanti.
"Ho capito và" sospiro grave "Vado su e torno, e tu" butto
un' occhiata all' uomo plastificato "hai davvero un senso dell' umorismo
che fà cagare, sappilo".
Vedo Feeni stamparsi una mano sulla fronte e squotere la testa mormorando un sono
cazzi suoi.
"Ma..Mylady.."
"Non ho capito come ti chiami" lo interrompe la Gemy, ripresasi,
decisamente affamata di carne umana, fresca.
Porca!
Durante la missione di recupero del mio portafoglio leopardato, mi fiondo
addosso alle porte dell' ascensore, chiuse.
Tutte e 4 le coppie.
Opto allora per i gradini e forse devo ricominciare ad abbracciare la fede ed
il Signore, dato il miracolo compiuto che mi vuole ancora in piedi, dopo 13
rampe di scale.
Vedo la porta della nostra suite in lontanza, dorata, invitante.
Ditemi che è tutto finito, per favore..
"Ma la Madonna Illibata!!"
sclero nel mentre in cui becco un minigradino non previsto, che per poco non mi
fà schiantare a terra.
L'architetto deve essere una specie di genio.
Appena prendo in mano la tesserina magnetica, più morta che viva, e faccio per
inserirla nel congegno mi blocco gelata.
Voci maschili.
Potenti voci maschili.
Lingua incomprensibile.
Mi avvicino quatta quatta con il mio rinomato passo felpato alla suite 666,
poggiando l' orecchio sinistro (quello maggiormente decorato) alla liscia
lastra dorata.
"AHAHAHAHAHAHAHAH THIS IS JHONNY FUCKING CHRIST LADIES AND GENTLEMEN
AHAHAHAHAHAH"
Quella voce roca.
Quella risata che conosco a memoria.
Quel cazzo di slang che mi ha impedito per notti e notti di capire qualcosa
delle loro interviste.
Ma sopratutto, quel Fucking inserito a random nelle
conversazioni.
SYNYSTER GATES.
Oh mio fottuto Dio.
"WHAT A GENIUS!!" ruggito tra le risate varie a volume stratosferico
mi fà dare una capocciata alla porta per lo spavento.
Non può essere.
Non possono essere tutti quì, ora, a 30 centimetri da me.
"What the fuck.." pronuncia
una voce particolarmente bassa, prima di avvicinarsi.
NO.
Come nei peggiori film dell' orrore (con tanto di musichetta al seguito), vedo
a rallentatore la maniglia abbassarsi, permettendo allo sconosciuto con il
timbro da camionista di fare capolino.
La scena ha del patetico, seriamente.
Brian Harner, meglio conosciuto come Synyster Gates, mi appare davanti in tutta
la sua carica erotica, leggermente barcollante e con un' immancabile bottiglia
di birra in mano.
La mia mascella stà sguazzando nella mia stessa bava, che copiosa, si è
allargata sotto la mia minuscola figura.
I capelli sparati in aria mi ricordano che la Lead Guitar abbia preso da poco
appuntamento con un parrucchiere che sà come far morire una ragazza, la matita
nera che, immancabile, sottolinea quello sguardo da puttaniere nato, le labbra
sottili incurvate verso un angolo, e per finire l' anellino al naso, che mi
abbaglia in un flash di luce.
Dal vivo è così bello che mi terrorizza.
"Ey Lady..is all ok?" mi chiede appoggiandosi allo stipite, con una
deliziosa smorfia sulle labbra.
La sua voce è come musica per le mie povere orecchie e, con un gesto meccanico,
mi porto due dita al naso incredula di non stare sanguinando.
"..Ey.." incalza con uno sguardo preoccupato, muovendomi un passo
incontro.
Cosa cazzo fai, stai femo lì!!!!!
Ehy..EHY CHE CAVOLO STAI..
Benissimo..ora si che stà bene.
Syn mi stringe con delicatezza una spalla scoperta, guardandomi fisso negli
occhi.
Non ho idea di cosa dica dopo, un pò per lo sconcerto ormonale, un pò perchè i
manzi americani, quando parlano, non fanno veramente capire un cazzo di
niente a nessuno, ma dopo un nanosecondo tutta la comitiva di armadi
tatuati esce allo scoperto, armati di bottiglie dall' elevato contenuto
alcolico.
Ora, vi spiego, io ho sempre avuto qualche complesso riguardante la mia scarsa
altezza ma ora, davanti a questi cosi, mi sento davvero ridicola.
Per poco non mi strozzo nel momento
in cui mi si piega davanti, sulle ginocchia, forse preoccupato per la salute
mentale di una sconosciuta o forse più probabilmente felice di aver spezzato la
monotonia di una serata alcolica, Zacky V.
Fossi nemmeno una cretina patentata,
mi muove davanti agli occhi un indice, che prontamente ignoro, concentrandomi
sugli occhi dell' oggetto della macchinazioni sessuali di mia sorella.
"La Vendetta.." biascico seria.
Noto poco più avanti Matt Shadows (CIAOOOOO BEEELLOOO) e il Nano (dicesi anche
Cristo) lanciarsi uno sguardo confuso, sentendomi pronunciare un rantolo che
non colgono, causa anche la barriera linguistica.
"..This girl is totally made.What a fuck, Rev, come here and see
her!!" esplode in una risata Mr. Vendetta, seguito a ruota da tutti gli
altri, mentre il Reverendo mi si avvicina e con un' alitata pestilenziale
biascica qualcosa del tipo "No, no, non si fà".
EHH???
Mi hanno preso per una tossica?!?
Apro la bocca per replicare ma mi ritrovo con il cervello annacquato a fissare
Synyster Gates che se ne stà in disparte con un sorrisetto sulle labbra e le
braccia incrociate sul petto possente.
L' idea di boccheggiare forse non è stata la migliore trovata del mondo, perchè
vengo presa di peso da Zacky che mi dice qualcosa a proposito della reseption e
della mia camera, in una risata, mollando i Diavoli lì, ancora intenti a
spanciarsi.
Che davvero voglia chiedere in che stanza sono per assicurarsi che arrivi
intera?
Sono quasi tentata di spiegargli a gesti che sono nella camera davanti alla
loro e per questo motivo, impalata in corridoio, ma poi mi ricordo che, DIO,
sono in spalletta a quel togo dello Zaccolo e decido di chiudere la bocca una
volta tanto.
"Ok girl, here we are..Now, stay
here one moment please and don't make stupid stuffs" conclude facendomi
sedere al riparo di una colonna della hall, in una risata argentina battendomi
(un pò troppo forte) sulla spalla.
Tempo che lo vedo allontanarsi riprendo i sensi, strabuzzando gli occhi e
portandomi una mano alla bocca.
Stò per vomitare.
Mi alzo di scatto in piedi e comincio
a correre in Direzione Sorella, per avvertirla che, SANTA MADONNA ILLIBATA
GRAZIE, i Manzi esistono davvero, fisicamente, in tutta la loro tamarrissima
essenza corporea, e "dormono" a 10 passi dalla nostra benedettissima
stanza.
Nel percorso ad ostacoli urto:
- un vaso Ming
- un cameriere con un vassoio colmo
di aragoste, vive, in mano
- una grassona urlante con un' aragosta aggrappata al proprio decolltè
- il baboncino della grassona
Sudata, allucinata, sconvolta e ansante vedo in lontananza la Gemy, tenacemente
ancorata al bancone, in fase rimorchio.
Mi blocco nell' istante in cui si volta verso di me, perplessa, mentre il
povero BarMan se la batte furbescamente, forse a dare le proprie dimissioni,
chissà.
"Oh, dove cazzo eri finita?Stavo
per chiamare i pompieri!!" mi urla dall' altro lato della sala
preoccupata.
"Gemy.." la fisso esaltata, sfoderando un sorriso raggiante "BENVENUTA
ALL' INFERNO!!!"
Fine Capitolo
CAUTION
Le autrici tengono vivamente a precisare che:
La suddetta Fan Fiction non è finalizzata a diffamare (come se ce ne fosse
bisogno..) i TH.
Visto il contenuto dei commenti le autrici avrebbero dovuto pubblicare la
suddetta precisazione molto prima, indi, lo scritto non tende ad assumere
sembianze di una Anti, ma semplicemente una veritiera e comica rappresentazione
della natura dei personaggi secondo le sopracitate cretine.
Le writers si scusano nel caso abbiano proposto un' immagine offensiva (i
problemi della vita) degli artisti (solo i TH) descritti.
La Caution rappresenta unicamente una tardiva azione di precisazione e non una
risposta a discussioni effettivamente avvenute (non vi azzardereste, lo
sappiamo <3).
Si ringrazia per la cortese attenzione.
Risposte ai (gentilissimi ed apprezzatissimi) commenti:
Anna94_17 Tesoro, puoi bruciare quello che vuoi,
basta che dopo ti disfi delle prove e non ci citi in tribunale *____*
Noi incoraggiamo solo alla distruzione, ma non ci prendiamo responsabilità in
norma legislativa.
kiki91 Una fan dei Merdini *__________* sarai
mica la prima che commenta questa FF? Grazie mille dei complimenti, un cinque a
tua mamma.
Il fumo prima di tutto..sempre ben trattato, ricorda.
Si ringrazia anche LuLLaby4LuCiFeR e
Chiara, per i bellissimi commenti dispensati in ordine, sul blog di
Re i e in contatto privato a lucilla_bella.
E ci scusiamo con tutti per la lunga, lunga, lunga (ma luuuunga) attesa.
In compenso siamo maturate *O*
Siete tutti invitati al nostro party in soffitta.
Giusto per fornire una più dettagliata panoramica del
Residence, abbiamo deciso di postare le foto ispiratrici (il resto è
puro genio, tutto Made in Italy):
Resident http://img363.imageshack.us/my.php?image=1000991we8.jpg
Reseption http://img528.imageshack.us/my.php?image=5282v00ab4.jpg
Zona lounge-bar
http://img171.imageshack.us/my.php?image=helix20lounge20baryv1.jpg
Corridoio A7X & Vile B
http://img528.imageshack.us/my.php?image=320861at6.jpg
Nina&Fee' s Room
http://img363.imageshack.us/my.php?image=8305yo4.jpg
Ultimo E Strategico Punto Finale
Gli Avenged Sevenfold sono Californiani. Grazie al cazzo direte voi. E invece
NO.
Perché li abbiamo fatti parlare in inglese *TADAAAAAN!*
E va bene che sono 3 frasi elementari (per chi avesse dubbi esistenziali
suggeriamo l' affidabilissimo aiuto di google) e già dal prossimo capitolo, la
lingua masticata da quei cinque tori muschiati sarà eliminata, per problemi di
ordine pratico/ tecnico e per voglia di sbattersi totalmente assente.
No, cioè..in realtà è per il gentile pubblico ecco..*proprio*
Ok, abbiamo mentito.
Che perfido duetto (che birichine/che mascalzone/che
birbantelle) siamo.
Abbiamo deciso di risparmiarvi le varie tappe del parto per la scelta del
titolo di questo capitolo.
I nostri cuori avevano smesso di fuonzionare regolarmente, vi vogliamo troppo
bene per essere così spietate.
Pace e Amore.
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