Welcome Winter

di Minorin Kushieda
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Two partners latecomes and bucket of water ***
Capitolo 2: *** Castigation ***
Capitolo 3: *** Promise me ***
Capitolo 4: *** Theater ***
Capitolo 5: *** A kiss? ***
Capitolo 6: *** And the winner is... ***
Capitolo 7: *** LET'S GO! ***
Capitolo 8: *** Castigation 2! ***
Capitolo 9: *** FIGHT! ***
Capitolo 10: *** A new couple? ***
Capitolo 11: *** Back home! ***
Capitolo 12: *** Confusion ***
Capitolo 13: *** Get drunk ***
Capitolo 14: *** PARENTS?! ***
Capitolo 15: *** Merry Christmas, Maka ***
Capitolo 16: *** THE END. ***



Capitolo 1
*** Two partners latecomes and bucket of water ***


 Uno spiffero d’aria attraversò la schiena della bionda che di impulso si strinse di più a se stessa formando una sorta di palletta e avvolgendo attorno al suo corpo il piumone azzurro del letto.
Quello era senz’altro un avvertimento, l’inverno si stava avvicinando…il primo inverno dopo la sconfitta del Kishin, era passato quasi un anno, ma il ricordo di quella battaglia era ancora vivo in Maka, le emozioni, le paure, la forza…Maka le ricordava ancora. Ricordava la paura provata, ma ricordava anche il sostegno dei suoi amici, dei suoi professori, dei suoi compagni, di Soul. Infondo quell’esperienza l’aveva fortificata e aveva finalmente imparato a credere in se stessa.
Qualcosa,o meglio,qualcuno interruppe il sonno di Maka.
-Secchiona,svegliatii-
-Sono sveglia-
-Alzati allora-
-5 minuti-
-Certo,facciamo un’ora!-
-Grazie,sapevo avresti capito-
-Maka,non costringermi ad usare le maniere forti-
La ragazza si scoprì il volto guardando l’albino con fare minaccioso e con tutta l’intenzione di provocarlo
-Altrimenti?-
-Altrimenti…CHIAMO SPIRIT-
Neanche finì la frase che già Maka si trovava in bagno per fare la doccia, tutti ma non lui!
-Ehi tu,non è giusto,il bagno è uno solo!-
-ARRANGIATI-
-Che paalle!- disse Soul sbuffando e dirigendosi verso la cucina per fare colazione.
-AHHHHHHHHHHHHHHHHH-
All’urlo della ragazza,Soul tornò indietro preoccupato e bussò più volte alla porta del bagno
- CHE SUCCEDE?-
-L’acqua è gelataaa-
-Maka…SPARATI! –
Che baka!
 
 
Ovviamente i due arrivarono in ritardo alle lezioni,sarebbe stato strano il contrario,così si ritrovarono come tutte le mattine a correre lungo l’infinito corridoio della Shibusen per poi ritrovarsi faccia a faccia con la porta di legno della loro classe.
-Maka,chi avevamo a prima ora?-
-Stein-
-Oddio,siamo morti-
-Ed ora? Quello ci  vivisezionaaaa!-
-Bussa tu,sei una secchiona,ti perdonerà se sarai tu a scusarti.-
-FIFONE-
-Avanti,per quanto sia sadico e crudele non avrebbe il coraggio di vivisezionare una ragazza con un faccino carino come il tuo-
Maka diventò rossa in faccia
-Faccino..carino?-
-Beh,adesso hai un faccino rosso,ma si…sicura di sentirti bene?-
-S..si-
<< Certo,sto solo morendo di attacco cardiaco,per il resto sto benissimo però >>
-Sai,io ho un piano migliore-
-Ti ascolto,secchioncella-
MAKA-CHOP.
-Dicevo…che ne dici di tornare a casa fingendoci malati? Così non ci sgrideranno per il ritardo-
-Ma tutto ciò è senza senso,disonesto,spietato,illegale,ribelle…è perfetto! Modestamente sei la mia partner-
-Già,visto che anche io ho un lato maligno?-
-Beh,quello lo avevo già sperimentato con i tuoi Maka-chop.-
-Pff,ma quelli non sono niente…- disse la bionda alzando un sopracciglio e facendo retromarcia.
-Fai paura-
-Non chiedevo di meglio-
-Sai che sei ancora più figa quando fai la cattiva,hai un non so che di affascinante-
Di tutta risposta Maka si voltò veloce per nascondere il rossore che si era di nuovo impossessato del suo volto ed incominciò a correre verso l’uscita della scuola.
-Non dire cretinate e cammina prima che ci vedano-
A questo punto Soul la seguì con un ghigno stampato sulla faccia (si,aveva capito il perché di quella reazione) ,probabilmente si sarebbero cacciati nei guai,ma poco importava, l’importante era che fossero insieme,perché se Soul aveva Maka al suo fianco sentiva di poter fare qualsiasi cosa ed era disposto a cacciarsi nel guaio più grosso, tutto per la sua baka super mega figa.
 
 
 
 
Giunsero davanti al portone di casa dove Maka afferrò lo stivale infilandoci dentro una mano alla ricerca della chiave mentre Soul si era posato lungo la schiena contro il muro.
La bionda estrasse la chiave e finalmente aprì la porta,nella quale entrarono. Soul per prima cosa si tolse le scarpe,poi si buttò di peso sul divano sotto lo sguardo nervoso di Maka
-Il divano…?-
-Si,perché?-
-saltiamo la scuola e tu che fai? Ti metti sul divano a guardare la televisione,che immaginazione Soul!-
Lui di tutta risposta si alzò in piedi e si avvicinò alla ragazza pericolosamente, Soul faceva un passo avanti e Maka un passo indietro,fin quando quest’ultima  andò a sbattere contro qualcosa di duro e ruvido,il muro.
-E sentiamo…cosa vorresti fare tu?- disse l’albino con tono malizioso e giocherellando con una codina della bionda che era diventata rossa e impacciata.
Alla fine,Maka, trovò la voce che fino a poco prima si era nascosta da qualche parte ignota del suo corpo e gli rispose
-Non quello a cui pensi tu,Soul-
-Davvero? Perché secondo me è esattamente quello che vuoi anche tu-
Così dicendo si avvicinò ancora di più alle labbra della ragazza, le fissava ed erano dannatamente invitanti, più volte aveva desiderato farle sue,assaporarle….
Maka era confusa,o meglio,era del tutto partita,era come se il suo cervello si fosse spento,c’era solo Soul e le sue labbra pallide.
Peccato che la magia sparì quando Maka con un coraggio che non credeva neanche di avere, gli scaraventò addosso il volume più pesante della libreria.
-MAAAAAAAAAAAKA-CHOP!-
-AIIIIA! QUESTO FA MALE,MAKA!-
-Doveva farti male altrimenti sarebbe stato inutile-
-Sadica-
-Puoi dirlo forte-
-SADICA-
-MANIACO-
-LA FINITE DI URLARE VOI DUE, BAMBOCCI?DA UN GIORNO ALL’ALTRO VI CACCERO’ DA QUESTO DANNATO PALAZZO E FORSE POTRO’ MORIRE IN SANTA PACE E NON A CAUSA VOSTRA CHE MI PROVOCATE OGNI VOLTA UN INFARTO CON I VOSTRI LITIGI-
Maka corse ad affacciarsi al balcone alzando lo sguardo al balcone superiore e sorridendo con un’aria da angioletto.
-Ci scusi signora,faremo più piano-
La vecchia di tutta risposta le sorrise,meno male,era riuscita a calmare quella furia di donna,fino a quando la bionda si sentì richiamare riuscendo allora al balcone e sentì qualcosa,di liquido e freddo sulla sua testa. Realizzò soltanto dopo alcuni minuti che era bagnata fradicia e che quella vecchiaccia le aveva gettato addosso un secchio d’acqua gelata,facendola rabbrividire. Faceva freddo,poteva almeno buttarle addosso dell’acqua calda.
Maka sorrise alla vecchia e tornò dentro mentre Soul si buttò a terra dalle risate.
-Ok…IO VADO AD UCCIDERLA-
-Maka,non scherz….- l’albino non finì la frase che quella già aveva aperto la porta e stava salendo le scale,una Maka arrabbiata era peggio di un toro indomabile.
Soul si precipitò per le scale afferrandola per i fianchi e riportandola nel loro appartamento chiudendo la porta.
-Calmati,altrimenti ti arrestano ed il tuo sogno di diventare la più brava maestra d’armi di death city va  a farsi fottere,ok?-
-Ok-
-Ti sei calmata?-
-Certo- la ragazza sorrise strizzando gli occhi,sì,si era calmata fortunatamente. Ma Soul dovette ricredersi quando la bionda aveva letteralmente rotto la porta in mille pezzi risalendo le scale
-DEVE MORIREEEEEEE-
-Oh mamma,povero me! Tutto ciò è molto poco figo-
 
 
 
 
 
Ciao ragazze/i sono tornaaaata!
Ve lo avevo promesso che sarei tornato a rompervi le balls e in quale momento se non in estate dato che non ho un cappero da fare?!
Veramente in quei pochi giorni in cui non esco con i miei amici,rimango in casa e alterno computer,televisione,computer,televisione e la mia ciccia può confermarlo u.u
Coomunque,voi direte: siamo in estate,cosa c’entra l’inverno?
Ecco,sono stupida e quindi faccio le cose al contrario: quando è inverno faccio la ff sull’estate,quando è estate la faccio sull’inverno, si,sono contortaD: Ahahaha
La verità è che non volevo fare un welcome summer 2 perché una volta fidanzati,le cose non sono più poi così interessanti e non sapevo come far evolvere la storia,quindi ho deciso di ambientare la storia in inverno,di farla ripartire da zero,avendo però sempre gli stessi personaggi,coppie e stile ;)
Ed oggi sono anche mattiniera,mi sono superata:')
Biien,come al solito ho parlato troppo per cui mi dileguo!
Un bacione splendoriii miei,ci sentiamo *---*

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Capitolo 2
*** Castigation ***


 -Tieni-
Soul lanciò qualcosa alla ragazza coprendo la sua visuale,un asciugamano.
Lei lo posizionò sulla sua testa,gonfiando le guance e mettendo in mostra il labbro inferiore della bocca.
-Sono scazzata.-
-Ahahahahaha! Shh,non si dicono queste parole,soprattutto quando si è una secchiona senza-tette-
-Una secchiona senza-tette fradicia per colpa di una vecchiaccia che a questa punto,se tu non mi avessi fermata,starebbe già giacendo in una bara-
-Ahahahahaha,esattamente-
Soul le si avvicinò afferrando l’asciugamano e strofinandolo sui capelli della ragazza per poi passarlo delicatamente  sul suo viso con fare paterno. Successivamente lo posò di nuovo sulla sua testa,tenendo ugualmente le mani attaccate a quel pezzo di stoffa e fissandola negli occhi,in quegli occhioni verdi che ormai conosceva come le sue tasche,gli stessi occhi timidi,speranzosi,impauriti,brillanti, quegli occhi da bambina innocente eppure tanto determinata.
Maka anche lo guardava, guardava quel rosso sangue con ammirazione e con timore, quel rosso in cui si perdeva ogni volta avvolgendola nel caos più totale,eppure lei amava quel caos e non vi sarebbe mai voluta riemergere.
Rimasero così a guardarsi negli occhi ipnotizzati l’uno dall’altro, quando Soul finalmente tolse le mani dall’asciugamano dicendo:
-Ok,sei più asciutta ora-
-S..si,grazie,Soul-
-Figurati-
Un silenzio imbarazzante scese tra loro, allora Maka se ne andò in bagno alla ricerca di un phon mentre Soul si spaparanzò di nuovo sul divano.
TOC TOC
Poco dopo udirono suonare alla porta.
Soul sbuffò e mugugnò qualcosa di incomprensibile, poi posò la mano sulla maniglia,ma esattamente due secondi prima di aprirla, qualcosa si scaraventò contro di lui,o meglio,qualcuno.
-FERMO- disse Maka sottovoce.
-Che c’è?-
-Shhhhh! Parla piano…metti che è un professore?-
-Giusto! Allora vai a letto e fingiti malata, ci penso io-
-Posso fidarmi o combinerai uno dei tuoi soliti casini?-
-Fidati di me- disse l’albino guardandola speranzoso e sorridendole dolcemente.
Come avrebbe fatto a dire di no davanti a un qualcosa di così bello,anzi, già era un grande risultato che non si fosse sciolta.
-Ok, buona fortuna-
-Grazie!-
Maka corse verso la sua stanza mentre Soul aprì la porta schiarendosi la voce e mostrando una della sue smorfie peggiori.
-Chi è?- disse con un filo di voce per poi ritrovarsi davanti lui,Stein.
Ma che cazzo ci faceva lì? A quest’ora doveva essere a scuola a fare il suo benedettissimo lavoro e non a casa degli studenti a rompere le scatole.
-Professore….com’è qui? Eheh, che bella sorpresa- disse Soul tentando di mascherare l’agitazione.
-Beh,sai che io amo le sorprese…soprattutto se riguardano i miei amati studenti. Allora,come mai non vi ho visti alla mia lezione?-
-Ecco,siamo malati * cough cough * molto malati- disse il ragazzo improvvisando dei colpetti di tosse.
-Capisco. E Maka?-
-E’ in camera sua, non riesce ad alzarsi.-
-Oh,mi dispiace. Beh,rimettetevi-
-Grazie prof-
A questo punto Soul si affrettò a chiudere la porta,ma Stein la bloccò all’improvviso con la punta di un piede.
-Un’ultima cosa, Soul-
-Si?-
-Maaaka, riguarda anche te, vieni qui-
Dopo alcuni secondi la bionda comparve sulla soglia della porta.
-Siete entrambi in punizione:
1. Per essere arrivati in ritardo
2. Per aver marinato la scuola
e…
3. Per essere dei pessimi attori
Bene, buona giornata ragazzi- disse sorridendo sadicamente e soffiando una boccata di fumo sui loro volti.
L’uomo scomparve e a quel punto Maka svenne mentre Soul si stava preparando mentalmente non alla punizione, bensì alla reazione di Maka al risveglio…non l’avrebbe finita più di parlare.
No,non sarebbe stato affatto figo.
 
 
 
 
 
 
GIORNO DOPO:PUNIZIONE.
-Oddio,oddio! Merda,porca puzzola,mannaggia alla cacca rosa di Arale,mannaggia il pesce.-
Era tutto il giorno che non faceva altro che urlare come una pazza dall’agitazione,ora,lei e Soul si trovavano nella biblioteca.
Lei correva a destra e sinistra mentre Soul se ne stava seduto con i piedi sul tavolo con tutta l’intenzione di schiacciare un pisolino e ci stava riuscendo fin quando un megafono –Alias Maka- gli urlò nell’orecchio:
-SOUUUUUUUUUUUUUUUUUUUL!FINISCILA DI ESSERE COSI’ TRANQUILLO,MI METTI ANSIA-
-Aia! Ho perso l’udito per sempre! E poi io ti metto ansia? Non sono io quello che sembra un pazzo esaurito e che corre a destra e sinistra dicendo cose assurde e per la cronaca,a me la cacca di Arale sta simpatica,è tutta rosa! Ed ora siediti e calmati,secchiona.-
-MAKA-CHOOP-
-CAVOLO!Ti pareva- disse l’albino massaggiandosi la testa spaccata a metà.
-E vabbene,vuoi che sia agitato?Ok.-
Soul si alzò,tolse il suo cerchietto ed incominciò a saltellare qua e là come farebbe una bimba su un prato fiorito urlando con una vocetta irritante e femminile:
-Ommioddio! Ed ora cosa accadrà? Non ci posso credere,io, Soul Eater Evans, in punizione! Questa è in assoluto il giorno più brutto della mia vita-
In quel momento entrò Stein che lo guardò perplesso,tanto che gli cadde la sigaretta dalla bocca.
-Soul…da quando sei diventato…affemminato?-
Maka scoppiò a ridere mente Soul ,con uno sguardo omicida, rispose:
-Da quando Maka mi ha portato ad esserlo-
-Ehi,non è vero- controbatté lei facendogli la linguaccia.
-Va bene,se avete finito io avrei una punizione da assegnarvi-
-Ok,siamo pronti,vero Soul?-
-Si. Wow,ti sei calmata-
-Certo,dimentichi con chi hai a che fare,so gestire qualsiasi situazione,io.-
1-2-3
-LA PREGO,SIA CLEMEEEEEEEEEEEEEEEENTE- Disse Maka afferrando la gamba del  professore.
Soul si portò una mano sulla fronte dicendo alla ragazza:
-Come sei caduta in basso-
-Comunque…- fece il professore schiarendosi la voce.
-Dovrete stare qui a riordinare i libri.-
-…tutto qui…sul serio?- fece Maka confusa.
-Esatto,visto? Sono stato clemente-
-Si,ma…non c’è nulla da riordinare-
-Sul serio?!- fece Stein con un ghigno.
A quel punto si avvicinò al primo scaffale della biblioteca tirandogli un potente calcio e facendolo di conseguenza cadere a terra,trascinando con se il resto degli scaffali e dei libri.
-Buon lavoro,oh,dimenticavo. Il tutto entro due ore-
-…Ma-
-Tic-toc-
Il professore uscì allegro,amava mettere in difficoltà i suoi alunni.
<< Quanto sei spietato Stein! >>
<< Lo so mio caro pensiero. Ma hai visto le loro facce? Insomma,erano epiche,ahahahahahahahahah!
Amo il mio lavoro >>
<< Deviato mentale >>
<< ZITTO >>
 
Maka e Soul rimasero alcuni minuti con le bocche spalancate e gli occhi fuori dalle orbite…era uno scherzo vero?DOVEVA ESSERLO.
-Ok,vado un attimo di là a suicidarmi e torno-
-FERMO VIGLIACCO!-
-Ci metteremo una vita,anzi no,non ce la faremo proprio!-
La bionda gli afferrò le mani, le aveva gelate e Soul al contatto di quelle ebbe un fremito di gelo o forse era per il contatto con quella morbida e candida pelle della partner.
Lui allora la guardò e lo vide, vide il suo sguardo,lo stesso che aveva quando era determinata a fare qualcosa.
-Soul,noi ce la faremo,ok? Abbiamo sconfitto Medusa,Crona,il Kishin…che ci vorrà a riordinare un po’ di stupidi libri? Noi due possiamo farcela- disse sorridendogli fiduciosa.
-Insieme. -Rispose l’albino con un ghigno.
-Certo. Avanti,diamoci dentro-
Si diressero verso il primo scaffale realizzando solo dopo alcuni minuti di avere ancora le mani congiunte.
La prima a ritirare la mano fu Maka che subito divenne impacciata e goffa,non facendo altro che inciampare tra un libro e l’altro mentre Soul tentava di non incontrare il suo sguardo.
Presero un paio di libri leggendo autore e genere,ma già erano nella confusione più totale.
-Allora Soul,bisogna buttare giù un piano-
-Ad esempio?-
-Dammi un foglio ed un pennarello-
-Subito-
Dopo una ventina minuti Maka terminò il suo piano.
-Ecco,allora questa è la piantina della biblioteca. In tutto ci sono 70 scaffali,80 ripiani per ognuno con un totale di 5600 ripiani,in ogni ripiano ci sono circa 20 libri quindi dobbiamo rimettere a posto ben 112000 libri. Ci sono 10 categorie: amore,commedie,avventura,narrativa,fantasy,thriller,horror,drammatici,fumetti  e tutto ciò che riguarda la stregoneria e la storia di death city.
Incominciamo con il dividerli in categorie. Soul…? Ci sei?- chiese preoccupata la maestra d’armi nel vedere il suo partner confuso e sul punto di svenire.
-All’incirca,forse,ecco…no,ho capito solo che dobbiamo dividerli in base al genere-
-Wow! Hai capito più di quanto mi aspettassi,ahahaha,dai incomincia nel fare quello,poi pensiamo al resto-
-Ok- come al solito quella secchiona aveva tutto sotto controllo,erano troppi libri ed erano entrambi consapevoli che non ce l’avrebbero mai fatta,ma lei non voleva mollare,non voleva darla vinta a quel sadico di Stein.
Dopo mezz’ora avevano già riordinato i libri per genere,allora presero ad ordinarli per autore e per ordine alfabetico.
-Maka,mancano 40 minuti alla fine della punizione!-
-Lo so,dai,più veloce,passami quel libro-
-Si-
Le loro mani si incontrarono e ad entrambi cadde l’occhio sul titolo del libro: “ Amici,Partner…e?”
Maledizione! Non ci mancavano quegli assillanti dei loro amici a spingerli di confessarsi i loro sentimenti ( che per la cronaca credevano anzi non volevano provare) adesso ci si metteva anche uno stupido libro.
-em,ok,passami l’altro-
-c-certo-
I ragazzi proseguirono fin quando esaurirono il tempo e ancora restavano incompleti 7 scaffali.
-Maka,è finito il tempo…non ce l’abbiamo fatta-
-Già- disse la bionda delusa.
Udirono la porta scricchiolare e si prepararono allora alla vista di Stein,chissà come avrebbe goduto essendo riuscito nel suo intento.
Ma davanti a loro si presentò qualcosa,anzi, qualcuno di totalmente diverso; avete presente quando entra colui che avevi atteso da tanto tempo ed un fascio di luce gialla lo avvolge? ECCO,ESATTAMENTE QUELLO.
Cinque sagome comparvero sulla porta fin quando
-Ehi,da dove viene questa luce? Ok,che sono un Dio,ma non puoi seguirmi ovunque vada,luce del cavolo…-
-BLACK*STAR?- Urlarono all’unisono i due in punizione.
-Si,è così che mi chiamo. Ciao ragazzi! Abbiamo saputo della vostra punizione ed ho portato l’intera squadra per darvi una mano ed ora a me soldi,fama e potere-
Soul e Maka gli corsero incontro abbracciandolo forte.
-Maka,mi stai stringendo troppo forte,Soul…smettila di smucciolarmi addosso!-
-Oh,scusa- disse l’albino asciugandosi una lacrima.
-Ma che fai,piangi? Che uomo!- lo sfottè Maka.
-Si,va bene,Black*Star! Quando hai intenzione di dir loro che è stata una mia idea?- disse il giovane Shinigami guardandolo in malo modo.
-Ma non rompere!-
-Bene,allora,possiamo aiutarvi?-
-ODDIO,SIII TSUBAKI! Ci mancano 7 scaffali-
-Perfetto,andiamo allora,oh e per la cronaca. Se mi spezzo un’unghia,non sarà l’unica ad essere spezzata-disse Liz fulminando con lo sguardo Soul e Maka che annuirono impauriti e lentamente,Liz sapeva essere coincisa ed…efficace.
-Ma Stein dovrebbe essere qui-
-Ehehe,tranquilla Maka! Abbiamo ideato un piano,Kid è un gran furbone,è una voooolpe! Ehehehe-
-Grazie Patty,modestamente. Comunque gli abbiamo detto che la signorina Marie aveva bisogno di lui ed era urgentissimo….e tutti sappiamo che lei vive lontano da Death City,prima che sarà tornato noi avremmo finito-
-GENIO-
-Oh,gra…BLACK*STAR! COSA DIAVOLO STAI FACENDO? NON E’ SIMMETRIIIICO-
Quei cinque erano degli emeriti idioti,ma a costo di aiutare i loro amici,rischiavano il tutto per tutto.
Dopo più o meno un quarto d’ora terminarono di mettere a posto i libri e poiché Stein era di ritorno, “gli intrusi” se la diedero a gambe.
Così,il professore entrò sudato e con il fiatone
-Eccomi,scusate,ho avuto un contrattempo-
-Si figuri-
-Wow,questa biblioteca è irriconoscibile,tutto in ordine di genere,di autore…perfetto. Complimenti ragazzi miei,sono orgoglioso di voi!-
-Grazie,Prof-
-Potete andare-
I due fecero un sospiro di sollievo e si avviarono verso l’uscita
-Oh,una cosa-
-Si?-
-Siete in punizione-
-COSA?-
-Avete capito bene,per esservi fatti aiutare.-
-Ma noi non abbiamo chiesto il loro aiuto,ci hanno aiutati di loro spontanea volontà-
-E poi come faceva a saperlo?-
-Me lo ha appena detto Soul,eh,giovani!-
-Mossa astuta,Soul-
-Che ne sapevo io,mi ha incastrato!-
-Non prendertela con lui,me ne sarei accorto ugualmente…è tutto TROPPO simmetrico,è ovvio che c’è lo zampino di Kid. Bene, ci vediamo domani dopo scuola,allora- e alzandosi gli occhiali con un dito proseguì- e preparatevi mentalmente,non sarò così buono-
-Tutto ciò è molto poco figo.-
 
 
 
 
 
Blair era appena uscita dal locale nel quale lavorava,ammesso che il suo possa essere definito lavoro e si diresse verso casa stanca.
Assunte le sembianze da gatta entrò dalla finestra della stanza di Maka,ma non vi trovò nessuno dentro,andò allora nel salotto e vista la scena si diresse sorridendo verso la cucina e tentando di non fare rumore per non svegliare quei due ragazzi che si erano addormentati l’uno accanto,anzi, appiccicato all’altro sul divano.
 
 
 
 
Riiieccomi splendori *w*
Wow,questa volta mi sono superata,il capitolo è venuto un po’ più lungo.
Non potete capire quanto mi sia divertita a scrivere le parti di Stein,amo quell’uomo e non potevo non inserirlo nella fiction e come avrete potuto notare si è fatto riconoscere anche qui con la sua aria affascinante da sadico,muahahah u.u
E finalmente è arrivato anche il resto del branco di babbuini!**
Però primo babbuino a comparire essere stato Black*Star,lui minacciare me,lui volere essere sempre primo…si, lui essere cafone e io essere tanto stupida.
HAHHAHAHAHA! Capitemi,ho voglia di cioccolata,ma non posso mangiarla,non devo mangiarla,io voglio la cioccolata?Quando mai l’ho detto?
*un rigo fa,emerita cretina*
Voglio la cioccooooolata T.T
*e mangia,basti che stai zitta e lasci in pace questi poveri lettori*
Avete ragione,scusaaaate!
P.s. oggi abbiamo un ospite importantissimo……
……
……
……
NARUSAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAN (MIA naru-chan)
*NaruSan parla con un Mikado in bocca* --àCiaoooooooo!!! ^^ Muahahahah… sono ovunque O.O
Allluoorrrrraaaaaa…. La ff di Minrin-chan (Minorin Kushieda) è mucho bonitaa!!! *-*
Anche lei è mucho bonita **
Minorin: Ohhhhhhhhhhhh*--* Sposami u.u
Naru: *///* CHE EMOZIONEE!!! *-* Tanto amore XD Comunque… ma certo che ti sposo! u_u
Però l’abito bianco lo voglio portare io u_u
Minorin: Tutto per mia moglie u.u Fuccccck yeah.
Naru: FUCKKKKK YEEEAAAAA  è_é
OK, NaruSan vi ha rincoglioniti abbastanza u_u
Ciao a tutti ^^
E mi raccomando… siete invitati al nostro matrimonio ^^
Se mancate vi mieteremo l’anima è.é
Minorin stava soffocando con il pane ma è resuscitata u.u
Biiien,mi dileguo,ciao splendori e GRAZIE A TUTTI,DAVVERO*-*
 
 
 
 

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Capitolo 3
*** Promise me ***


 Erano passati due giorni da quell’imbarazzante situazione, solo al ricordo Maka diventava bordò in faccia.
 
- - - - - - - - - - - - - - - - - -  - FLASHBACK- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
POV MAKA
Sentii uno spiffero di aria gelata entrarmi nel corpo ,addirittura nella ossa, facendomi rabbrividire e di conseguenza svegliare.
Non ricordavo nulla, solo di essere rientrata a casa e di aver incominciato come mio solito a  litigare con Soul e poi niente, il nero più totale.
Era vero che quando stavo con lui il mio cervello andava in stand-by, ma quella volta non riuscivo veramente a ricordare ed ero quasi certa di non essermi ubriacata, anche perché se c’era una cosa che proprio non reggevo era l’alcool. Mi decisi finalmente ad aprire e gli occhi e mi ritrovai davanti lui,Soul.
Eravamo distesi sul divano ,lui a sinistra ed io a destra, tra lo schienale e lui.
Il mio partner era rivolto verso di me ed eravamo talmente vicini che riuscivo a sentire il suo respiro, caldo e profumato sul mio viso e quel contatto mi diede un certo piacere.
Soul era un’idiota, il più grande degli idioti, ma io tenevo a lui forse ancor di più della mia stessa vita, avrei fatto di tutto per proteggerlo o solo per stargli accanto e stringere la sua mano. Più lo guardavo e più mi convincevo che era perfetto ,in tutto, non riuscivo a trovargli un solo difetto, o meglio, ce ne erano, e molti, ma i miei occhi non riuscivano a vederli, perché quando mi si paravano davanti quei suoi occhi color sangue, beh ,quelli era l’unica cosa che riuscivo a vedere.
Oddio ,ma ero davvero io che stavo pensando quelle cose?! Soul era il mio partner, il mio migliore amico, il mio coinquilino, il mio compagno di classe ,mio fratello ,qualsiasi cosa, ma non il mio innamorato.
Quello che provavo per lui era solo un profondo legame di amicizia e affetto, nulla a che fare con l’amore…credo. La verità è che se anche fosse stato amore, non sarei mai stata in grado di capirlo, io non avevo mai provato quel sentimento, non sapevo neanche cosa fosse, cosa volesse dire!
Quella era l’unica parola di cui non sapevo il vero significato, una secchiona come me che non sapeva il significato di una benedettissima parola. Sapevo solo che faceva male, molto male e mia madre ne è stata la prova…è stata tradita e umiliata da quell’imbecille di mio padre, io non volevo essere trattata come è stata trattata lei, io non volevo soffrire.
Quel sentimento per me era sconosciuto e la verità era che lo temevo più di qualsiasi altra cosa al mondo.
 
POV SOUL
 
Sentii la zona in cui ero sdraiato muoversi.
Ok, facciamo mente locale ,no, non era il mio letto…sentendo il tessuto probabilmente era il divano, ma cosa ci facevo io sul divano? Non riuscivo a ricordare nulla, solo tanta, tanta stanchezza.
Anzi, domanda più importante, perché il divano si muoveva? Il terremoto? No, altrimenti Maka già starebbe sbraitando come una pazza, a proposito, ieri ero con lei prima di addormentarmi, non è che mi aveva dato uno dei suoi Maka-Chop ed io sono svenuto? Mi auguro di no ,che figura di merda!
Beh, l’unica cosa da fare per scoprirlo era aprire gli occhi ,peccato che fossi troppo pigro per farlo.
Alla fine mi feci coraggio ed aprii gli occhi ritrovandomi davanti il più bello degli spettacoli: Maka.
Era sdraiata accanto a me,i capelli spettinati e sulla faccia,gli occhi chiusi e la bocca carnosa semiaperta,il tutto un po’ coperta da una mano che aveva posato accanto al viso.
Sembrava una bambina,o meglio,un angelo,peccato che quando sbroccava a tutto somigliava tranne che ad un angelo.
Adoravo guardarla mentre dormiva,potevo fissarla in ogni minimo particolare senza ricevere un libro in testa o occhiate omicida, in quel momento era solo Maka,la MIA Maka.
La stessa ragazza che aveva mille e mille difetti, sì, era una senza-tette, ma non mi sembra di aver mai detto che io adorassi le tettone. Sì,era pallida,ma io amo le carnagioni chiare; Sì, non aveva il minimo di femminilità,anzi era pari ad uno scaricatore di porti,ma a me stavano piuttosto simpatici gli scaricatori di porti ed infine sì,era insopportabile,irritante,secchiona e violenta,ma a me erano sempre piaciute le ragazze dal carattere forte,anzi, a me era sempre piaciuta lei.
Un figo come me che si innamora di una testardona come lei,ma d’altronde non era troppo complicato capire che provavo qualcosa per lei,altrimenti non le avrei mai proposto di diventare la mia partner. Certo,allora non potevo ancora sapere di essere innamorato di lei,ma c’era un qualcosa in quella biondina che mi colpì,attirandomi a lei come una calamita.
Beeh,i miei profondi pensieri da filosofo furono presto interrotti dalla suddetta che aprì gli occhi improvvisamente e che alzò la testa di scatto.
-Perché?-
-Buongiorno anche a te-
-Perchèèè? Oddio,abbiamo dormito sullo stesso divano-
-Me ne sono accorto e non ne ho la più pallida idea-
-BLAIIIIIIIR- Urlò spaccandomi i timpani.
Blair arrivò poco dopo con addosso solo le mutande ed il reggiseno strofinandosi gli occhi ancora assopiti.
-Che c’è?-
-Sai perché, insomma…io e lui ci siamo svegliati sullo stesso divano?-
-Forse perché ce n’è uno?-
-No.-
-Forse perché vi siete ubriacati e le vostra urla si sono sentite in tutto il vicinato, tanto che avete scandalizzato anche il bambino della signora jackson che deve ancora nascere?-
Maka inghiottì lentamente la saliva.
-…cosa?-
-Ahahahah scherzo,ma andiamo sappiamo tutti e tre che non volete altro che succeda-
Maka riprese colore per poi guardare storto sia Blair che me,che naturalmente ero scoppiato a ridere.
-Ehi secchiona,con calma,l’unica spiegazione logica è che eravamo talmente stanchi che non siamo riusciti neanche ad arrivare nelle nostre stanze e ci siamo buttati sul divano,niente sesso estremo. Capito Blair?-
-Già,purtroppo.-
-Hai ragione Soul-
-Certo che ho ragione e poi saresti tu la secchiona,pfff-
- - -  - - - - - - - - - - - - - - - - - - -  - -FINE FLASHBACK - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -- - - - - -- - - - - - - - - - - - - --
 
 
Quel giorno arrivarono stranamente in orario e quando entrarono in classe Spirit non era ancora arrivato.
Maka andò a sedersi vicino a Tsubaki,Liz e Patty che stavano chiacchierando animatamente mentre Soul si diresse verso Kid e Black*Star che ovviamente stavano litigando.
-A dopo Soul-
-Ciao secchiona-
-Ah,Soul,dimenticavo-
-Si?-
-MAKA-CHOP-
-Si,me lo sono meritato-
Si separarono ed ognuno raggiunse i suoi amici.
-Ciao ragazze!-
-Quale onore,riesco a vedere Maka Albarn prima della seconda ora,woow!-
-Ahahahah,bella questa,sorellona-
-Oh,andiamo,poverina.-disse la mora
-Certo,certo,ehi tu,piccola Maka,dobbiamo parlare-disse a quel punto Liz.
-Che c’è?-
-In punizione…prima che arrivassimo noi…tu e Soul,cos’avete fatto?-
-Ordinato i libri?- chiese confusa la ragazza.
-Ordinato i libri? Sul serio?-
-Certo.Cosa dovevamo fare,scusa-
-Ma non ti ho insegnato proprio niente io?-
-Liz,calmati per favore-
-No,non mi calmo Tsubaki,anzi,ecco! Tsubaki,tu sei il punto della situazione-
-Io?- disse la mora spaventata
-OVVIO!- Liz si alzò andando dietro la mora per poi afferrarle la faccia
-Vedi il suo faccino ingenuo e indifeso? Ecco,il suo faccino rispecchia la sua personalità:fragile,ingenua,sensibile…ci sei?-
-Credo…-
-Ecco,nonostante il suo carattere così sensibile  e altruista… HA AVUTO LE PALLE DI DIRE A QUEL COGLIONE DEL SUO FIDANZATO CHE ERA INNAMORATA DI LUI,MENTRE TU? TU RIORDINI I LIBRI?-
-Ehehehe,è sbroccata-
-MAKA-CHOP-
-Ok,mi sono calmata- disse la bionda tornando  a sedersi.
-Sei impazzita? Metti che ti sentiva?!-
-Beh,ti avrei fatto un favore dato che tu non ti decidi-
-Ma io non voglio dirglielo,non c’è motivo!-
-Essere innamorati non è un motivo?-
-Io non sono innamorata di lui ed ora finiamola-
-Ma…-
-Buongiorno ragazzi!-
Spirit entrò dalla porta portando quindi Liz a tacere.
-Allora prima di iniziare la lezione…- ad un certo punto però,lo sguardo del rosso, incontrò quello di Maka e subito si precipitò verso di lei, camminando sulle teste dei suoi poveri allievi fin quando non raggiunse la figlia. A quel punto allargò le mani e si avvicinò ancora un po’ a lei piangendo.
-Piccola Maka…il tuo papino ha saputo di quel sadico di Stein,povero il mio amoreee!-
-Papà,levati dalla mia visuale, mi disgusti.-
-Uèèèèèèèèèèèèèèèèèèèè.-Ad un certo punto smise di frignare per poi guardare Soul con un’aria da assassino.
-TU! TU VUOI PORTARE LA MIA PICCOLA SULLA CATTIVA STRADA,IO TI AMMAZZO-
-Blablabla,ma non la smetti mai di parlare?-
-OK,TI AMMAZZO-
Detto questo Spirit si avvicinò Soul,con tutta l’intenzione di ucciderlo e Maka,seccata dalla situazione mise la mano sotto il banco spingendo un pulsante rosso.
Allora entrarono due tipi alti e muscolosi,infermieri, che presero Spirit e lo trascinarono fuori dalla classe,uno lo trascinava,l’altro preparava una bella puntura.
-NO,LASCIATEEEEMI-
-Presto starà meglio signore,ci creda-
-MAAAAAAAAAAAKA-
A quel punto la ragazza si portò una mano sulla fronte e si buttò di peso sulla sedia,che vergogna.
La classe rimase scoperta,così su consiglio di Sid,i ragazzi furono autorizzati ad uscire prima e tornare nelle proprie case.
-Ragazzi,che ne dite se prima di tornare a casa facciamo due passi?-
-Siiiii,bravo Kid,corriamo,corriamo!-
-Ahaha vabbene,vero Black*Star?-
-Certo,certo,tutto per te,Tsubaki-
-Ohh- disse la ragazza sciogliendosi dinanzi alla dolcezza del ragazzo.
Si,Black*Star era forse la specie vivente più rozza e casinara dell’intero universo,ma amava davvero Tsubaki e la trattava come una regina.
Il ragazzo era cresciuto senza i genitori,senza una figura materna e paterna e fu abbandonato a se stesso,è sempre stato difficile per lui fidarsi delle persone,ma quando conobbe lei,Tsubaki,il suo mondo prese una piega diversa.
Capì che non c’era solo la lotta,che non occorreva essere sempre il numero uno in tutto,l’importante era essere se stessi e soprattutto amare,condividere e non c’era nulla che non volesse condividere con quella meravigliosa ragazza che lo salvò dalle tenebre in cui stava cadendo,la sua guida,la sua luce.
Per quanto riguarda lei,capì subito di essere innamorata di quel testone,ma la sua timidezza le aveva sempre impedito di dimostraer i suoi sentimenti,così un giorno raccolse tutto il coraggio che aveva in corpo e fu lei a dichiararsi,non le interessava cosa sarebbe successo dopo,quello che voleva era combattere quella maledetta timidezza,quella paura che la torturava da sempre e ci riuscì.
-Andiamo anche noi,Soul? Tanto non abbiamo nulla da fare-
-E andiamo- disse l’albino portando le mani dietro la nuca.
Passeggiarono a lungo per le strade di Death City,ricordando ogni singolo giorno passato lì a combinare disastri ovviamente.
Tsubaki e Black*Star camminavano mano nella mano,Kid aveva entrambe le mani in tasca ed si trovava tra le sue due partner,una presa a vedere qualche vetrina,l’altra troppo impegnata a fare entrare il suo piede nella mattonella,senza però mandarlo fuori dal limite.
Dietro di loro Maka e Soul camminavano l’uno affianco all’altra,ma il ragazzo era distratto e annoiato,mentre la bionda guardava le punte degli stivali.
Il silenzio fu interrotto da Patty.
-A chi va di fare una gara di corsa?-
-Ovviamente a me,ma fate attenzione miei sudditi,non vorrei che la mia grandezza vi accecasse durante la corsa-
-Staremo attenti Black*Star e comunque voglio partecipare-
-Grande,Maka!- disse il celeste battendole il cinque.
-Chi fa da arbitro?-
-Ci si spezzano le unghie per fare l’arbitro?-
-No,devi solo dire:uno,due,tre,via-
-Uh,allora lo faccio io!-
Per primo si posizionò Black*star,poi Maka ed infine Patty.
-OOOK! Uno. Due. Tre. VIIAAAAAAAAAAAA-
A quest’ultima parola i ragazzi scattarono a correre,quello ad essere in testa fu Black*Star che venne subito raggiunto da Maka,la lotta vera e propria, infatti,si concentrava su loro due. Ad ogni passo del ragazzo se ne aggiungeva uno della bionda e viceversa.
Erano quasi arrivati alla fine del tragitto ed erano ancora in parità fin quando entrambi i ragazzi videro un razzo passargli affianco,portandoli a fermarsi ed aprire la bocca e gli occhi sorpresi…Patty?
La biondina,infatti,se ne stava sul traguardo sorridente come sempre,saltellando come una bambina ed esultando.
-Evviva!Evviva! HO VINTO,ve l’ho fatta!-
-Braava Patty-
-Grazie Maka,ehehehe-
-Non ci credo,mi sono fatto battere da una comune mortale-
-Dai,tesoro,andrà meglio la prossima volta-
-Non ci sarà una prossima volta! Il mio orgoglio è andato ufficialmente a farsi fottere-
-Davvero?Credevo che lo avessi già perso quando io ho battuto il Kishin mentre tu te ne stavi sdraiato a terra dolorante-
-Non inferire,tu!-
-Ahhahah,dai scherzavo. Lo sappiamo tutti che sei un Dio,ma anche gli dei sbagliano, soprattutto se hanno a che fare con una furia come Patty-
-Ehehe-
-Ok. Ma è stato comunque un trauma per me,voglio andare a casa-
-A fare cosa?-
-AD ALLENARMI! ANDIAMO,TSUBAKI-
-Certo,certo,come vuoi. Ciao ragazzi!-
-CIAO- dissero gli altri all’unisono vedendo la figura dei due fidanzati allontanarsi.
-Allora andiamo anche noi- chiese lo Shinigami.
-Si,sono stanca e ho preso anche appuntamento dall’estetista per la manicure-
-Ahahaha ok,andiamo. Ciao ragazzi,a domani-
-Ciao!-
-Ciao,a domani-
A quel punto Maka e Soul rimasero soli,immobili come delle statue.
A rompere il ghiaccio fu Maka che fece retromarcia dicendo:
-Allora andiamo anche n…-
Ma non fece in tempo a finire la frase che Soul le afferrò una mano.
-No.-
La bionda rimase a fissarlo intimorita e confusa.
-Ti va di passeggiare ancora un po’?-
-Ah,si-
Soul le sorrise e andò verso sinistra continuando a tenerla per mano,tanto che Maka arrossì al contatto di quella mano morbida e sudaticcia che tanto amava stringere e tenere per sé.
Poco dopo giunsero in un giardinetto e Soul si sedette su un’altalena lasciando andare la mano di Maka che sentì quasi una stretta al cuore non sentendola più sua.
-Come mai sei voluto venire qui?-
-Perché mi andava-
-Di solito ai giardinetti ci si va di estate-
-Ecco perché sono voluto venire,in inverno non c’è nessuno,si può stare tranquilli e pensare-
-Davvero? Tu pensi?-
-Ah Ah Ah, certo che penso,altrimenti come faccio secondo te a pensare che sei una secchiona senza-tette?-
Maka di tutta risposta gli fece la linguaccia, che subito ritirò.
-Fa talmente freddo che mi si è congelata la lingua-
-Grazie al cielo,almeno la smetterai di parlare-
Soul guardò davanti a sé,mentre la bionda afferrò le corde dell’altalena guardando a terra.
-A volte mi chiedo…ma sono davvero figlia di quel bamboccio?-
-E la risposta è si-
-Non capisco,mamma è così bella e intelligente,come ha fatto a sposarlo?-
-Non è colpa sua…era innamorata e quando si è innamorati non si riesce a distinguere il giusto dal sbagliato-
-Ne parli come se ne sapessi qualcosa-
<< Lo so eccome. Credi che io volessi innamorarmi di te? Sei la mia maestra d’armi e tale dovevi restare,guarda invece che casino che ho combinato… >>
-Beh,non è di me che stiamo parlando-
-Si,scusa.-
<< Ovviamente,chissà Soul quante ragazze avrà avuto e avrà… >>
-Il fatto è che io ho paura di innamorarmi follemente di qualcuno realizzando che alla fine la mia convinzione era solo una farsa ,un fottutissimo errore. E se dovessi fare anche io la scelta sbagliata?-
-Maka,tu non sei lei. Tu fai sempre la scelta giusta…è la cosa che ti riesce meglio-
-No,quelli sono i Maka-chop-
-Mi correggo,una delle cose che ti riesce meglio-
La ragazza sorrise dolcemente, se qualcuno  le avesse detto quelle parole ovviamente non gli avrebbe creduto, ma a dirle era stato Soul, il suo Soul e lei si fidava di lui più di qualsiasi altra persona al mondo, era l’unico che riusciva a manovrare i suoi sentimenti, come un burattinaio e lei era il suo burattino.
-Soul, promettiti che  se io mi innamorassi a tal punto di non vedere che sto sbagliando, tu mi starai accanto e mi fermerai-
-Te lo prometto Maka. Io sarò i tuoi occhi, orecchie ,labbra, naso e mani, basta che tu lo chieda-
Inutile dire che la ragazza stava letteralmente sciogliendo, in quell’occasione quel freddo polare l’aveva salvata.
-Grazie,Soul-
Questa volta fu lui a sorriderle ,non era uno dei suoi soliti ghigni, era un sorriso dolce, sincero, come per dirle: “ andrà tutto bene “ e la ragazza, beh, ci credeva e lo sperava davvero con tutta se stessa.
Soul si alzò e le andò davanti,Maka allora lo seguì con lo sguardo per guardare il suo partner.
-E pooi,quando conoscerai questo…” tipo “ devo conoscerlo prima io,poi forse e ripeto forse vi frequenterete quindi non ti preoccupare,non sbaglierai-
-E chi ti dice che io te lo voglio far conoscere?-
-Non devi volerlo tu,lo farò comunque,con o senza il tuo consenso anzi se vuoi farmi davvero felice non portare proprio nessuno in casa-
-Ahahaha,ma chi sei mio padre?-
-No,il tuo partner-
-Ahahahaha,allora scusa-
Lui la guardò serio.
-Non sto scherzando- disse con un tono che non ammetteva repliche.
-O..ok-
L’albino le prese di nuovo la mano,ma cos’era un vizio?
-Dai andiamo a casa,si congela qui fuori-
-Vero-
E tornarono a casa in quell’aria pungente e fredda,mano nella mano.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Spleeeeeeeeeendori,sono tornata,un po’ in ritardo,ma sono tornata!<3
Che volete farci,sono anche io una ritardataria come Soul e Maka ç_ç Ma ho cercato di fare del mio meglio con questo capitolo per rimediare…perdonata?*-*
E’ che mi sono ritrovata ad un tratto super impegnata o.o sto scrivendo una storiella tanto per perdere tempo,disegno,leggo il penultimo libro di una delle mie saghe d’amore preferite,ieri avevo una festa di un compagno ed il tempo di aggiornare non c’era D:
Alloraaaaaa,la maaaaaaaano,si sono dati la mano,la trovo una cosa tanto romantica:3
Io non darò mai la mano a nessuno *forever alone* però loro sono fortunati e soprattutto tanto innamorati**
Sto iniziando a vedere Fairy Tail, finalmente mi sono decisa e lo consiglio,davvero è stupendo *O*
Come al solito parlo troppo,tappatemi la bocca!
Ahahahah grazie a tutti/ee davvero siete qualcosa di fantastico,aumentate sempre di più,c’è qualche fan nascosto e spero di sentirvi presto,quelli che invece recensiscono come sempre,chi mette la storia tra le preferite,seguite o ricordate o semplici lettori e beh,grazie davvero a tutti voi. *w*
Al prossimo capitolo,un bacione<3




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Capitolo 4
*** Theater ***


 -Buongiorno ragazzi-
Disse il sadico Stein entrando di corsa con la sua sedia a rotelle nella porta dell’aula per poi inciampare cadendo a terra come suo solito,facendo scoppiare tutta la classe in una fragorosa risata.
Poi si alzò di scatto scrutando i suoi alunni con uno sguardo assassino così nell’aula scese il silenzio,nessuno di loro ci teneva ad essere vivisezionato da Stein,tenevano alle loro pelli ed anime.
Tuttavia il professore si rialzò correndo verso la cattedra,segno che aveva qualcosa da comunicare alla classe.
Maka sedeva tra Soul e Patty,dietro di loro Tsubaki e Black*Star mentre davanti vi erano  Liz e Kid.
-Cos’avrà da dirci?- Chiese serio Kid.
-Forse che vuole fare un ritocchino alla faccia,sai incominciano a vedersi le rughe-
-Em..no,Liz,non credo proprio-
-Allora vuole farsi fare una manicure…oppure…oh ci sono,un cambio di look!-
-Certo,perché no,si sposa!-
-ODDIO,AUGURI PROFESSORE!- Disse la bionda alzandosi sulla sedia e battendo le mani.
-P..perchè?-
-Perché ha trovato una pazza con cui condividere la sua miserabile ed inutile vita,auguri,sono davvero molto felice per lei-
-Bene,Liz,risolveremo la questione fuori…DA SOLI-
-Ok- e si sedette, poi si rivolse sottovoce a Kid – Forse vuole che gli cucia un vestito,non vedo l’ora-
Kid di tutta risposta si portò una mano sulla fronte disperato,era circondato da una massa di rincoglioniti.
-Comunque ho da comunicarvi una cosa molto importante che guarda caso non è il mio matrimonio-
-Oh niente vestito allora-fece  eco una voce dispiaciuta nell’aula.
-La scuola è stata accolta in un programma molto particolare a cui partecipano una serie di scuole nei paesi vicini e la nostra quest’anno è stata  selezionata.-
-Di che programma si tratta?-
-Non è proprio un programma,ma un concorso-
-Uhh,una sfida?-
-Si,Black*Star,una sfida-
-YAHOOOOOOOOOOOO!In che consiste?Chi devo prendere a calci in culo?Non vedo l’ora-
-Ecco,dovete allestire uno spettacolo teatrale-
Nella classe scese il silenzio e tutti guardarono il professore come se avesse appena sparato la stronzata più grande del mondo,ma che dico,dell’universo!
-Uno spettacolo…-
-Teatrale?-
-Si-
-AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHAHAH-
-Ragazzi non c’è nulla da ridere,è molto più difficile di quello che sembra perché sarete voi ad inventare la storia,allestire il palco,scegliere i personaggi,i vestiti,il copione,le musiche…-
-Appunto per questo io non parteciperò, un Dio come me non può abbassarsi a questi livelli- Disse strafottente Black*Star.
-Chi non partecipa prenderà un’insufficienza-
-Come se non ne avessi mai presa una-
-Bene,allora sarai espulso-
-Allora fannulloni,quando si inizia?-
-Bravo ragazzo. Dovrete gestire tutto da soli,quindi in bocca al lupo,ragazzi. Ora vi lascio soli per incominciare ad organizzarvi, oh dimenticavo. Chi vince il concorso vincerà anche una settimana alle terme con la scuola,detto questo,in bocca al lupo- e così dicendo Stein uscì dall’aula lasciando come sempre l’aula piuttosto spiazzata.
Quando ricollegarono i ragazzi incominciarono ad esultare ed urlare come pazzi,una settimana alle Terme per loro rappresentava l’entrata nella Terra Promessa,con questo freddo poi era l’ideale.
Tuttavia furono  Maka e Tsubaki a prendere il controllo della classe che tutto stavano facendo tranne organizzarsi.
-Em…ragazzi…- Azzardò a dire la Camelia, ma i ragazzi urlarono ancora più forte così Maka diede un pugno fortissimo al banco spezzandolo in due e alzando il suo sguardo da assassina verso i compagni che di punto in bianco si azzittirono.
-Volete chiudere quelle fogne?! Se continuate a fare le scimmie le Terme ve le potete anche sognare.-
La classe allora si presentò interessata al discorso che Maka stava per iniziare.
-Allora,procediamo con ordine,per prima cosa dobbiamo assegnarci dei ruoli: chi scriverà la storia,chi si occuperà di allestire il palco e chi si occuperà delle luci che al momento sono i ruoli più importanti. Allora, candidati?-
Black*Star alzò timidamente la mano.
-Si?!-
-Io propongo te per tutti e tre i ruoli-
Due secondi dopo il ragazzo si ritrovò con la faccia spiaccicata a terra a causa di un Maka-Chop e Maka urlò
-Altre proposte?-
-Beh,io posso occuparmi del palco,anzi devo occuparmene altrimenti non sarà simmetrico e questo non lo tollero-
-Ok,Grazie Kid,poi?- Disse gentilente Tsubaki.
-Io mi occupo delle luci-
-Davvero,Ox?-
-Certo! Ci so fare con le cose luminose e poi cosa credete?Anche io voglio andare alle Terme,non posso permettere che voi imbecilli mi facciate perdere-
-Bene,chi scrive la storia?-
-Maka,tu sei bravissima nello scrivere,perché non la scrivi tu?- propose Patty.
-N..no-
-EDDAAAAAAAAI,Fallo per  noi-
Come poteva Maka dire di noi a quegli occhietti tanto dolci ed ingenui?!
-E vabbene-
-Perfetto,siamo già un passo avanti,Maka la storia deve essere pronta entro domani-
-Si,Tsubaki,vedrò cosa posso fare-
-Non preoccuparti,sono sicura che sarà stupenda-
-Lo spero-
Finite le lezioni i ragazzi della Shibusen tornarono a casa e tra questi Soul e Maka.
Dopo cena la bionda si chiuse in camera,prese un foglio ed una penna e si gettò sul letto,doveva scrivere una fiaba e doveva anche sbrigarsi.
Amava scrivere,ma amava anche tenere i suoi lavori segreti, perché in ogni storia mansionava almeno una parte di sé ,rendendola pubblica temeva di esporsi troppo e se ne vergognava terribilmente e beh,c’era anche da dire che non le era mai capitato di scrivere una fiaba tutta sua in così poco tempo,poi.
In altre parole,era spacciata.
<< Allora Maka,calma e rifletti. Una fiaba…allora devono esserci un principe ed una principessa…alla principessa succede qualcosa di brutto,il principe la salva e vissero tutti felici e contenti. Ma sa di già visto…ed è PIETOSO! Cretina,non sei capace neanche di scrivere una favoletta per bambini! >>.
Dopo aver praticamente inondato di fogli accartocciati la stanza, la bionda si mise le mani sulla testa per poi trusciarle forte spettinando i capelli e si gettò sul letto,sommersa da quella marea di fogli. Forse se sarebbe annegata lì dentro sarebbe stata la cosa migliore,niente responsabilità,niente problemi…
D ‘un tratto però sentì un rumore che non riuscì a classificare per poi sentire qualcosa di caldo sulla pelle,un tocco all’altezza del polso: la mano di Soul.
Possibile che ancora una volta quella mano l’aveva salvata,l’aveva risollevata da quella marea di stupidi problemi? Ma come diavolo faceva?! Forse Soul era davvero il suo principe,ma lei sarebbe mai stata la sua principessa? Quante domande,troppe e troppe poche risposte.
-Ma che fai?Vuoi soffocare? E cosa sono questi fogli?-
-Sono in teoria la fiaba,ma in pratica  spazzatura-
-Non hai idee?-
-Beh…diciamo che ho il vuoto più totale! So solo che sono le dieci e mezza e che tra un’ora e mezza questa maledetta fiaba deve essere pronta ed io sono sommersa da fogli e scarabocchi-
-Insomma sei messa bene….ahahahaha dovresti vedere i tuoi capelli!Sembri una pazza!Ahahaha-
-Di aiuto come sempre- disse la bionda sistemandosi i capelli.
-Scherzavo.Purtroppo non posso aiutarti perché io e la scrittura apparteniamo a due mondi diversi-
-E’ che mi vengono in mente solo storie scontate,la solita principessa  salvata dal principe e cose così-
-Beh,non deve  essere per forza una fiaba tradizionale,rivoluzionala,mettici del tuo come solo tu sai fare e non pensare per chi la stai scrivendo o quanto tempo hai. Ci siete solo tu,la penna- e gliela mise in mano-  ed il foglio- e fece lo stesso con questo.
Maka lo guardò con ammirazione ed il suo tocco le aveva fatto di nuovo battere forte il cuore,ma poi posò gli occhi sul foglio,era il momento di scrivere.
-Hai ragione,grazie Soul. Vedrai che andremo a quelle Terme e ci divertiremo-
-Certo- disse lui sorridendo.
Uscì poi dalla stanza e la ragazza si mise all’opera riducendosi a scrivere per tutta la notte.
 
 
La mattina dopo Maka sentì qualcosa strattonarla e una voce stridula urlarle nell’orecchio.
-Makiiina! Svegliati.-
Maka si alzò confusa per poi ritrovarsi Blair in camicia da notte davanti gli occhi.
-Ciao Blair! Che ore sono?-
-Le otto e mezza-
-Cavolo,ma è tardissimo! Perché Soul non mi ha svegliata?-
-Non lo so, mi sembra di aver capito che non voleva disturbarti-
-Io lo ammazzo! Grazie comunque Blair,in frigo dovrebbe esserci del pesce-
-Ohh!Grazie grazie,si mangiaaa!-
La bionda si preparò di fretta e furia avendo un unico pensiero in testa: quello di uccidere Soul.
 
 
 
 
-ECCOMI- urlò Maka entrando di corsa in classe.
-Maka,ce l’hai fatta allora- disse Liz che era seduta sulla cattedra.
-Si,scusate ed ho anche portato la storia-
-Davvero?Uh,non vedo l’ora di leggerla! Avanti,avanti-Disse entusiasta Patty.
-Em…no,leggetela voi io mi vergogno- disse la bionda rossa.
-Ok- e Soul le sfilò il foglio dalle mani incominciando a leggere.
 
INIZIO
C’era una volta una principessa di nome Layla, che viveva i suoi giorni nel castello dei suoi genitori.
La ragazza era stupenda,la cosa che la caratterizzava erano i suoi lunghi boccoli biondi ed i suoi occhioni chiari  e molti erano gli uomini che volevano unirsi a lei in matrimonio.
Peccato solo che la principessa rifiutava ognuno di loro,persino il più bello ed il più ricco del regno,lei voleva sposarsi per amore e non per convenienza,lei voleva innamorarsi perdutamente di una persona. Ma quello che voleva di più al mondo era vedere il suo regno,visitare quelle tetre foreste che tutti temevano tanto e combattere. La principessa infatti,si allenava di nascosto con il suo vecchio maggiordomo con la spada che le aveva insegnato ogni trucco e segreto,facendo divinare Layla un’abile guerriera.
Così un giorno,di notte,la ragazza riuscì a scappare dal castello e si inoltrò in piena notte nella foresta. Qui la luce era poca e si imbattè quasi subito in un paio di briganti che riuscì a sconfiggere facilmente. Accortasi però che la sua vera identità le procurava dei problemi decise di cambiarsi,indossare pantaloni,una camicia sformata,stivali e tagliò i suoi tanto amati boccoli.
Camminando cadde in una trappola per animali ritrovandosi a pendolare su di una albero ed intrappolata in una rete. Un giovane guerriero,George, passando di lì,la liberò mostrandosi strafottente nei confronti della principessa abituata ad essere amata ed elogiata dai suoi pretendenti.
Tuttavia la ragazza decise di avventurarsi con il ragazzo che presto si innamorò di lei  a sua insaputa. I due passavano le giornate a combattere e passeggiare fin quando un giorno si imbatterono in un uomo che cercava Layla per riportarla a casa. Quest’uomo era il suo futuro marito,scelto ed inviato dai genitori per riportare la figlia in patria. George si sentì ferito e preso in giro dalla ragazza poiché lei non gli aveva rivelato la sua vera identità. Layla gli chiese perdono e tentò di convincerlo che la sua non era una presa in giro e quando arrivò il momento in cui George doveva decidere se far rimanere con sé la principessa o lasciarla andare lui sceglie l’ultima possibilità,al di là della bugia infatti,Layla non apparteneva a quel mondo,aveva dei sudditi,un regno ed una famiglia da gestire.
Tornata in patria la ragazza era alle prese con il matrimonio,era stata infatti convinta che sposare quel principe fosse la cosa migliore,ma sentiva la mancanza della sua spada,della foresta e di George. Fatto sta che arrivò il giorno delle nozze e George credendo di aver fatto la scelta  sbagliata si mise in viaggio per raggiungere la chiesa non arrivando però in tempo per  la fatidica domanda: Vuoi tu,Layla,prendere come tuo legittimo sposo Juan?
Ma successe qualcosa di inaspettato: Layla strappò la parte inferiore del suo vestito sotto il quale vi erano i pantaloni,gli stivali e la sua amata spada rivelando al popolo la sua vera vocazione.
Nel frattempo arriva anche George,i due  si dichiarano ,chiariscono e si scambiano un bacio mentre Layla prende la decisione di vivere con il suo amato nelle foreste,lì dove tutto ha avuto inizio,ma George sapeva che Layla aveva un popolo da governare e decise di starle al fianco nel castello anche se sarà consentito ad entrambi di uscire a loro piacimento e di potersi allenare in casa.
E così vissero tutti felici e contenti.
FINE!
 
 
 
-Ma è stupenda!- Disse Tsubaki a cui gli occhi avevano assunto una forma a cuoricino.
-Ha ragione,Maka,è stupenda-
-Concordo sorellona!-
-Hai davvero talento- ammise lo Shinigami mentre Black*Star gioiva poiché nella storia vi erano numerosi combattimenti.
-Adesso dobbiamo stabilire i ruoli,andiamo- il resto della classe si allontanò avvicinandosi alla lavagna,mentre Soul andò verso Maka che era rimasta immobile vicino al suo banco.
-Ehi,tutto ok?-
-Si,scusa,solo che mi ha fatto piacere sapere che la storia sia piaciuta-
-Beh,sei rimasta sveglia tutta la notte!-
-Come lo sai?-
-I fighi sanno tutti,per questo non ti ho svegliata,almeno recuperavi qualche ora di sonno-
Cavolo e dire che lei voleva ucciderlo ed invece lo aveva fatto per un buon fine,perché doveva sempre essere così perfetto?
-Oh,grazie-
-Comunque bella storia-
-Ti piace davvero?-
-Si-
-Non è banale?-
-No,è da Maka-
-E che vuol dire?-
-Che è perfetta- disse sorridendole dolcemente.
A Maka sembrò di morire,avvolta da quella luce che irradiava il sorriso meraviglioso di Soul,lui NON poteva dirle quelle cose o sarebbe morta davvero da un giorno all’altro!
-Andiamo,che assegnano i ruolii-
-S…si-
-Allora iniziamo dai secondari,chi vuole fare il maggiordomo?-
-IOOOOOOOOOOOOOO!- Urlò Black*Star.
-Ma è un personaggio secondario,vuoi davvero essere lui?-
-Si,almeno combatto,yahooo!
-B..bene,e  le dame?-
-uh,io e Patty?-
-Ok,le sorelle faranno le dame,poi,il re e la regina?-
-Tu,Tsubaki….e…e… Kid?-
-NO!VOREBBE DIRE CHE SONO SPOSATI!VOGLIO ESSERE IO IL  RE! Così voi sarete miei sudditi,muahahahah-
-Allora Black*star e io siamo il re e la regina,kid il maggiordomo,le sorelle le dame e il principe?-
-Posso farlo io!?-
-Ma Ox,tu non sembri un principe-
-Dai,voglio essere il cattivo-
-Giusto,è perfetto allora-
-ehiii!-disse il ragazzo offeso.
-Quindi sono rimasti i due protagonisti…proposte?-
-La principessa ha i capelli biondi e gli occhi chiari,chi è rimasto che ha queste caratteristiche?-
Tutti si voltarono verso Maka che si sentiva tutta d’un tratto osservata…TROPPO OSSERVATA.
-Che c’è?-
-TU! Sarai tu la principessa,oltre ad assomigliarle sei tu che l’hai descritta e quindi quella che sa interpretarla meglio-
-Ma non voglio-
-TACI.- E quando Liz diceva taci così doveva essere. – manca il principe,anzi no,l’ho trovato…vero Soul?!-
-CHE?Non ci pensare nemmeno-
-TACI- Soul si zittì impaurito.
Soul e Maka avrebbero fatto da protagonisti,si sarebbero finti innamorati e si sarebbero scambiati un bacio.
Perfetto, erano nella merda.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
SPLENDORIIIIII,RIECCOMI!
Non potete capire quante volte ho cambiato questo caspita di capitolo u.u Ma ce l’ho fatta,FUCK YEAH.
Mamma mia,sto morendo di caaaaldo,soffoco e soprattutto la notte non riesco a dormire che è la cosa che più amo fare u.u
E poi sto praticamente vivendo di gelatiii :Q_
Avete visto come sono stata cattiva? Li voglio far recitare,muahah,fottetevi così vi imparate a fare i difficili timidoni! Ok,penso che ora escano dall’anime e mi picchino a sangue °-°
Al prossimo capitolo,splendori ed un enorme grazie a tutti,veramente,vi amoooooo!*--*
Sciao!:3
 
 
 

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Capitolo 5
*** A kiss? ***


 In conclusione i ragazzi stabilirono i ruoli ed iniziarono subito il lavoro tanto che non riuscirono a dedicarsi un attimo di riposo.
I ragazzi erano impegnati nei lavori tecnici mentre le ragazze in quelli manuali,come cucire gli abiti.
Maka nel frattempo si diede da fare nello scrivere il copione,all’inizio la sua era solo una trama mentre ora doveva trasformarla e scrivere le intere battute tra i personaggi.
Di solito la loro classe si trovava  in continui conflitti e rivalità, c’era chi voleva superare l’altro o chi aveva il suo acerrimo nemico,ma in quell’occasione si sentì la vera unità di classe,in quell’occasione stavano combattendo tutti per unico scopo,proprio come una famiglia.
-NON E’ SIMMETRICOOOOOOOO!-
Urlò Kid che non era ancora soddisfatto della sua scenografia. Erano circa cinquanta volte che la montava,la scrutava,si portava le mani ai capelli,si guardava attorno come se fosse finito in un mondo parallello,poi riportava le mani ai capelli e poi urlava furioso: - NON E’ SIMMETRICOO,UCCIDTEMI,VI PREGO,ESAUDITE IL DESIDERIO DI UN POVERO SHINIGAMI CHE VUOLE ACCOGLIERE LA MORTE TRA LE SUE GRACILI E AMOROSE BRACCIA,VI PREGOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO-
E poi partiva un Maka-Chop di Maka facendolo sfracellare letteralmente a terra.
-Kid,avanti,non deve essere per forza simmetrico-
-Si,inveceee,Liz,ma non capisci?-
-No,non capisco. Allora dato che ci tieni tanto perché non lo ricostruiamo un’ultima volta?-
Il sorrise di Liz era dolce e speranzoso e Kid quasi si sciolse davanti a tale bellezza,la guardava con fare ammirato e le lacrime agli occhi.
-Beh,se me lo chiedi così…NO-
-Eh??-
-Perché no, faccio schifo non sono degno di occuparmi di questo lavoro-
-Ma si che sei degno,tu sei uno Shinigami!-
-No-
-ALLORA CREPA-
Kid scoppiò di nuovo a piangere quindi entrò in azione Patty.
-Kid…non piangere,ti sei impegnato tanto-
-Ma ho fallito ed ora Liz è anche arrabbiata con me-
-Allora riconquistala-
-Come?-
-Costruendo un bellissimo palcoscenico-
-..Ma-
-Kid,sei uno Shinigami,cazzo!-
-Hai ragione,hai ragione-
-Ed ora fai vedere che uomo sei- disse la bionda facendogli un occhiolino.
-Si-
E detto questo andò a rimettersi al lavoro trasportando travi e quadri colorati.
Liz che aveva assistito alla scena da lontano era rimasta un po’ infastidita,perché Patty riusciva sempre a motivarlo e spingerlo ad andare avanti mentre lei no? E dire che ce la metteva sempre tutta per lui,per aiutarlo,consolarlo…forse doveva smettere di impegnarsi tanto,non faceva per lei,Kid non faceva per lei.
-Liz…stai cucendo la gonna al contrario-
Ma la bionda non rispose,era troppo impegnata ad avere lo sguardo perso nel vuoto.
-LIZ- urlò Maka nell’orecchio della ragazza che presa coscienza di se stessa e tornando alla realtà si sbrigò a togliere il vestito dalla macchina da cucire.
-Scusami,Maka-
-Niente,ascolta,c’è qualcosa che ti preoccupa?-
-No,nulla.-
-Liz…non mentirmi- disse la Maestra D’armi avvicinandosi alla ragazza e guardandola come per dire” ei,non preoccuparti,io sono qui “ e Liz sapeva che diceva sul serio,che Maka le sarebbe stata accanto,ma non voleva parlare di Kid,l’aveva già snervata abbastanza.
-Hai ragione Maka,infatti non sto mentendo. Ero distratta,tutto qui,rimedierò-
-Certo-
 E si rimisero al lavoro.
 
 
 
Passò circa una settimana ed il palcoscenico era pronto come anche l’impianto di illuminazione,per quanto costava loro ammetterlo Ox aveva fatto un lavoro impeccabile,dopotutto era uno dei pochi che in classe riusciva a dare del filo da torcere a Maka.
Anche la ragazze avevano finito con i costumi,ma ne erano uscite ferite…Patty si era cucita un pezzo di stoffa sui capelli,Maka si era bucherellata un dito intero con l’ago mentre Tsubaki aveva cucito un corpetto sulla fronte di Black*Star che si era messo in mezzo mentre le ragazze stavano lavorando.
 
-Kid,alla fine è venuto davvero un bel lavoro,complimenti- disse la Camelia lusinghiera.
-Grazie,dopotutto l’ho rifatto per ben 9 volte…-
I ragazzi si guardarono spaventati ed infatti lo Shinigami si rigettò a terra privo di sensi.
-Che pizza con questo otto! Sai dove glielo ficco un giorno?- Disse l’albino spazientito,tanto gira che ti rigira toccava sempre a lui portarlo in braccio fino all’infermeria.
-Uff! Andiamo kid- e lo prese sulle spalle.
-Si,molto poco figo,insomma-
-No,Soul,lascialo. Lo porto io-
-Davvero Liz?-
-Sisi,non preoccuparti-
-Ok,grazie-
Liz lo prese per le gambe e sentì il suo peso sulla schiena,così,una volta afferrato bene ,lo portò in infermeria.
Adesso portata o non portata,quel rimbambito era il suo Maestro d’Armi e lei la sua arma,se non sapeva consolarlo o proteggerlo avrebbe imparato,ma mai mollato,non era alla moda,no?!
Arrivati in infermeria lo posò piano sul letto,ma mentre stava uscendo dalla porta si sentì chiamare.
-Liz-
-Si?-
-Grazie-
-Figurati,lo faccio sempre,ormai mi sono abituata a portarti da una parte all’altra-
-Si,ma grazie anche per il resto-
-Cioè?-
-Per tutto,per aiutarmi e consolarmi,oh e soprattutto per motivarmi sempre.-
-Si,ma sembra che non mi riesca molto bene-
-Non dirlo ma più,altrimenti perché credi che abbia costruito quello stupido palco?-
-Perché te lo ha detto Patty-
-Lei mi ha detto di costruirlo per te ed io l’ho fatto-
-Davvero?Per me?-
-Si-
<< Calma,Liz,respira. CAZZO,LO HA FATTO PER MEEEEEEEEEEEEEEEEEE,IO ME LO SPOSO. No,Liz,calma. >>
-Oh,grazie mille,è stato un pensiero tanto dolce-
-Niente-
-Vuoi che ti tenga compagnia?-
-Mi farebbe piacere-
Allora la bionda prese uno sgabello e lo posò affianco al letto del suo maestro d’armi.
 
 
-Ooooook,ragazzi,non ci rimane altro che imparare le battute!-
-Yeee!-
Quello fu il lavoro più arduo,ma era pur sempre la Shibusen,loro ce l’avrebbero fatta.
 
 
----- TRATTO DAL COPIONE-----
SCENA CONVERSAZIONE CON I GENITORI
-Madre,padre il mio sogno è combattere-
-Lo sappiamo,cara,ma tu sei una principessa e devi tener fede ai tuoi doveri,vero caro?- Disse Tsubaki rivolendosi al “ marito “.
-Certo,certo anche perché si sa che saresti una numero due perché l’unico numero uno qui sono io,yahoo,fottiti Maka,cioè Lala…vabbe come ti chiami-
-Padre….attieniti al copione- disse Maka con uno sguardo assassino continuando a recitare.
-Io il copione lo cambio a mio piacimento-
-Ah si?-
-SI-
-Bene-
MAKA – CHOOOOOP
 
 
 
SCENA DELLE DAME
-Ragazze ho deciso di fuggire-
-Fuggire?Ma principessa è una  pazzia- Disse Liz
-Sono disposta a tutto-
-Uh,un momento se lei parte io potrò diventare principessa al posto suo dopotutto sono anche più bella,muahahahaha-
-Non è nel copione-
-Dovremmo aggiungerlo-
-Uff…riproviamo…-
 
SCENA DELLA FUGA DALLA TORRE
-Ok,sono legata,grazie Patty-
-Niente,principessa,vada e segua i suoi sogni-
-Ok,ricordati di reggere bene la corda-
-CERTOOOO!Vada e le auguro di non morire-
-Rassicurante…-
Maka incominciò a scendere per la torre di cartongesso legata alla corda che Patty stava tenendo,quando l’attenzione di quest’ultima fu attratta da qualcos’altro…una farfalla.
-FARFALLA!- Urlò Patty alzando le mani per prenderla lasciando andare la corda.
-AHHHHHHHHHH,PATTY!-
Ma quando la bionda si affacciò dal balcone Maka era già spiaccicata sul pavimento.
-Ops-
 
 SCENA TRA IL RE E LA REGINA
-Oh,no!Layla è scappata,dobbiamo mandare delle guardie mia regina-
-Ha..i…hai-
-Cosa?-
-Tu…-
Black*Star le si avvicinò per capire meglio cosa stesse farfugliando,ma come risposta ricevette solo un
-ETCIUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUU’-
-Questo era nella scena?Perchè non lo ricordo!-
 
 
SCENA INCONTRO LAYLA E GEORGE
-Ei,che ci fai tu lassù?-
-Se lo sapessi non starei dondolando su un albero- disse la ragazza sconsolata.
Soul estrasse una spada e tagliò la corda facendo scivolare la trappola a terra e liberando Layla.
-Grazie-
-Prego  tizia che penzola dagli alberi-
-Spiritoso-
-Acida-
-Scorbutico-
-Banana-
-Banana?- chiese Maka interrogativa.
-Qui c’è scritto frutto marcio- disse Soul indicando la battuta del copione.
-Appunto,dovevi dire “ frutto marcio “-
-Ahh,credevo dovevo vedere quale frutto fosse marcio e dire il nome-
-Mio dio,taglia,si rincomincia-
----------------------------------------------Fine scene tratte dallo spettacolo---------------------------------------------
Le prove quel giorno terminarono,essendo le prime prove non erano andate poi così male….ma che dico?Erano state catastrofiche, ma avevano ancora una settimana e dovevano davvero impegnarsi ma se c’era un pregio della Shibusen era proprio l’ottimismo.
Tornati a casa,Maka e Soul,erano stanchi morti pertanto il secondo si buttò sul divano come fosse rientrato da una missione.
Ma ovviamente…
-SOUL!-
-Che vuoi?-
-Dobbiamo provare!-
-Ma se non faccio altro da oggi?-
-Lo so,ma dobbiamo almeno provare le nostre scene così ci troveremo avvantaggiati e possiamo concentrarti sugli altri-
-Uffa,Maka,non è figo!-
-….- la ragazza alzò un sopracciglio con le mani posate sui fianchi.
-E vabbene,che palle- disse Soul alzandosi dal divano e afferrando il copione.
-Allora…. George,che ci fai qui?-
-Ho capito di aver sbagliato a lasciarti andare-
-Ok,passa a tre battute dopo-
-Si,quindi…ah,eccolo. Allora,sei disposta  a perdonare un cafone come me,principessa dei miei stivali?-
-Purtroppo si-
I ragazzi lessero la prossima battuta,o meglio,azione: BACIO.
Maka divenne rossa in volto,era così presa dall’organizzare il tutto  che si era quasi dimenticata di quella dannata scena,ma che ce l’aveva messa a fare?Si era rovinata sola.
Lei non voleva,non doveva baciare Soul,era…sbagliato.
Soul tentò di non darlo a vedere ma anche lui era agitato per la scena,lui non voleva altro che baciare la sua Maka,mostrarle i suoi veri sentimenti,ma…quella non era né l’atmosfera né il momento giusto e sapeva che anche la bionda la pensava esattamente come lui.
Il loro bacio,il loro primo vero bacio,doveva essere magico,perfetto e voluto da entrambi,dovevano essere pronti a lasciar andare il passato e ad affrontare quello che sarebbe successo dopo ed in quel momento non lo erano.
C’era decisamente troppo silenzio in quella maledetta stanza così a parlare fu Soul.
-Eheh,beh,questa meglio che la proviamo con gli altri-
-…Credo di si-
-Per oggi abbiamo fatto abbastanza,abbiamo fatto un bel lavoro-
-Hai ragione,ci meritiamo un po’ di riposo,no?-
-Certo,vai a cucinare,donna!-
-E’ un ordine?-
-Può darsi-
-Tu non dai ordini a me-
-L’ho appena fatto,SECCHIONA-
A quel punto Soul prese a correre per la casa inseguito da una Maka infuriata e armata di un libro.
Erano sempre loro,sempre i due migliori amici che litigavano e scherzavano,ma non potevano fare a meno che pensare a quel fottuto bacio.
 
 
 
 
 
 
 
ECCOMI BELLISSIMISSIMI!**
Si,come al solito sono in ritardo,ma  abbiate fede,un giorno cambierò:’)
Allora,come stanno procedendo queste vacanze? Le mie..mh..non dico male perché sarebbe una bugia ma diciamo che mi sono piuttosto indifferenti,niente vacanza, sto sempre dentro casa, mi annoio…ma sono comunque al riposo,dormo,niente compiti e quelle volte in cui esco mi diverto molto
Quindi: YUPPIII!
Ok,la finisco u.u Muahaha questi ragazzoni si stanno dando da fare e vi avverto che ho già in mente il prossimo capitolo e ci saranno taaanti colpi di scena e farò la birbantella u.u No,vi voglio troppo bene,poi mi sentirei in colpa D: Sarò giusta,ecco!
Allooora,non l’ho mai fatto,ma mi sento in dovere di ringraziarvi,sì,di ringraziare tutte quelle persone che mi sono state e che mi sono ancora di supporto e che seguono sempre la storia:D

Incominciamo dai miei splendori che recensiscono: NARU-SAN (MIA Naru-chan, è mia mia mia u.u)  ,  Lady Cresselia98 ( quella ragazza è un genio), Hikari88 , Mitzune_chan (che mi sostiene sempre sempre u.u) , Sostar (dolcissima), AriCastel66 ( le sono tanta affezionata**) , xSoul_Makax  (c’è poco da dire,AMO quella ragazza), GoldenEyes ( Dolcissima e tenerissima,non saprei come fare senza le sue recensioni) , Darkboi, Nuvolachan (la mia psicologa u.u)
 
Tra le preferite=  GoldenEyes,Hikari88,Lady cresselia98, NaruSan, Otaku_girl, sostar, ToukoAlbarn, _Bad wolf , _maka_
 
Tra le seguite=- HeartSoul97,  inukaulitz, Lirin97 ,Matryoshka, Mitzune_chan ,Rouge_san, stairway, xSoul_Makax , _Bad Wolf , __maka__
 
Tra le ricordate= KuroAi ,ToukoAlbarn,  __maka__
Grazie a tutti voi,siete fantastici,TUTTI.
Al prossimo capitolo!:D








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Capitolo 6
*** And the winner is... ***


 Era passata circa una settima e tra precisamente 48 ore sarebbe iniziato il tanto atteso spettacolo.
Inutile dire che i ragazzi erano più che nervosi, avevano lavorato sodo e volevano avere la giusta ricompensa e quale cosa migliore di una gita, alle terme poi? Si sa che le terme, l’acqua calda ed il relax sono il rimedio perfetto al freddo invernale e non vedevano l’ora di passare una settimana tutti assieme, nella Shibusen non erano frequenti le gite, i ragazzi erano troppo impegnati a studiare o erano in giro per missioni, ma questa…questa era la loro occasione e loro non avrebbero perso, no.
Tuttavia i più agitati erano proprio i due protagonisti, erano giorni che provavano e riprovavano, sapevano tutte le battute a memoria e riuscivano loro con una certa classe e grazia, ma quella maledetta scena proprio non riuscivano a recitarla. Ormai avevano imparato a memoria anche quella, solo che quando nella loro mente si focalizzava l’immagine del copione, o meglio l’immagine di quella parola: bacio , andavano nel pallone, Soul incominciava a sudare freddo, mentre Maka diventava rossa e incominciava a balbettare.
-Ragazzi, sono giorni che ci fermiamo sempre su questa scena, lo spettacolo è perfetto, manca solo questa parte!- Disse la camelia tentando di convincere i due amici.
-Si, scusate, avete ragione. Forse sarebbe meglio toglierla, questa scena-
-NOOOO! Maka, eppure sei intelligente, questa è la scena principale, quelli che tutti aspettano, il motivo secondario per cui vedono questo spettacolo perché ovviamente il motivo primario è la mia magnificenza , ma il punto è: QUESTA SCENA NON SI PUO’ TAGLIARE-
-Mi dispiace ammetterlo, ragazzi, ma Black*Star ha…no…è più forte di me, non posso dirlo-
-DILLO,SHINIGAMI DEI MIEI STIVALI-
Kid inghiottì della saliva e sibilò lentamente e a voce bassa:
-Black*Star ha…r-rag-g…io-o…n..e-
-MUAHAHAHAHAHAH!-
-Avete ragione, è una scena importante e romantica-  a quella frase Maka si voltò verso Soul, lui accettava davvero di darle quel bacio? Beh, ovviamente, quello non era di certo il primo bacio di Soul, chissà quante ragazze molto più fighe di lei aveva baciato, ma per lei no, per lei questo era il suo primo vero e bacio, certo aveva sempre desiderato darlo a Soul, ma solo se per lui avesse significato quello che rappresentava per lei e non per uno stupido spettacolo teatrale!
-A questo punto il problema sei tu Maka, come sempre…-
-Black*Star!- disse Liz dandogli uno schiaffo alla testa.
-Ahia!-
-DOVEVA FARTI MALE-
Ma quando liz si rigirò per consolare Maka questa non c’era.
-Dov’è Maka?-
-Era qui…-
-Lo so, Kid, l’ho vista, non sono cieca, ma ora non c’è-
-Andiamo a cercarla- suggerì Tsubaki preoccupata, ma Patty con un gesto della mano la fermò.
-Io so dov’è! Le vado a parlare io, a quanto pare i miei discorsi riscuotono molto successo ultimamente-
-O-ok, Patty. Ma non essere troppo aggressiva, ora Maka è emotivamente fragile e…-
Ma quando Tsubaki riaprì gli occhi anche Patty era già scomparsa e le caddero quasi le spalle.
Black*Star allora gliele cinse sorridendole.
-Tesoro, non devi rimanerci male, questi sono una marea di pezzenti, non possono capire la tua finezza e delicatezza-
-Oh, grazie Black*Star-
-Figurati, se loro non ti ascoltano, ci sarò sempre io ad ascoltarti-
La ragazza divenne leggermente rossa sulle guance e poi lo abbracciò forte, riusciva sempre a farla sentire meglio col suo fare ironico eppure tanto dolce, dopotutto era il suo re, no?
Mentre  Tsubaki e Black*Star pensavano a fare i piccioncini, Liz si avvicinò a Soul.
-Soul, tutto bene?-
-Sisi- disse l’albino guardando verso il basso.
-Se menti un’altra volta ti stacco le donzille-
-Sono preoccupato, tutto qui-
-Per Maka?-
-Ultimamente sempre e solo per lei- disse con un filo di amarezza.
-Questa scena la preoccupa parecchio…ma non si può tagliare e mettere un abbraccio, l’ abbraccio è una cosa banale e da amici, si sa-
-Ma Maka questo lo sa già, per questo quando ci ha riflettuto bene ha capito di non poter tagliare la scena, solo che non voglia che sia così in difficoltà-
-Si, ma non è colpa tua-
-Vero, ma non è neanche colpa sua, vorrei tanto aiutarla…non voglio che il suo primo bacio, ammesso che lo sia, sia costretto, lei deve darlo alla persona che ama-
-Ma, Soul, quella persona sei tu-
-Se ero io non si faceva tutti questi problemi-
-Non è che tu non gli piaccia, è che vuole che il vostro bacio sia per amore-
-Il mio è per amore!-
-Ma lei questo non lo sa-
Dopo quella frase Soul si zittì, era confuso, davvero Maka si rifiutava di baciarlo solo perché voleva che il loro bacio fosse voluto da entrambi e non perché non voleva sprecarlo con una persona che non amava?
Beh, ora poco importava, la cosa che importava era che quella scena doveva esserci e Soul avrebbe fatto di tutto per far sentire la sua maestra d’armi a suo agio.
 
 
Nel frattempo Patty trovò la sua amica sul punto più alto della scuola, sulla terrazza, non sapeva per quale motivo  ma era certa che si trovasse lì, forse perché nei manga che leggeva quando le ragazze erano ferita andavano in terrazza.
-Hey Maka- disse la bionda sedendosi accanto a Maka che la guardò triste sforzandosi di sorridere per poi tornare a guardare l’orizzonte.
-Ciao Patty, com’è qui?-
-Ti inseguivo. E tu che ci fai qui su, vuoi suicidarti?-
-Ahahahaha! Pur volendo non ne avrei mai il coraggio, ci tengo molto alla mia vita-
-Ed  è giusto così, no?-
-Beh, si.-
-Cosa c’è che ti preoccupa?-
-Lo sappiamo entrambe- disse sorridendo amaramente la maestra d’armi.
-So che vuoi conservare il tuo bacio, è ovvio, ma Soul è pur sempre il ragazzo che ami, fossi in te io ne approfitterei-
-Ma io voglio che il mio primo bacio sia per amore e poi non mi piace Soul- disse rossa.
-E chi ti dice che per lui non sia amore?-
-E chi mi dice il contrario?-
-Un po’ di fede, donna!-
-Ahahaha  è difficile fidarsi e capire le persone-
-E’ vero, ma prendila come una sfida.-
-Amo le sfide-
-Ma la cosa che più ami è vincere, non è vero? Allora vai, bacialo e vinci-
Maka guardò ancora una volta l’orizzonte poi chiuse gli occhi e vide i volti dei suoi compagni, pieni di speranza e aspettative e poi  vide il suo volto, quello di Soul, probabilmente quella sarebbe stata l’unica volta in cui avrebbe avuto l’occasione di baciarlo e anche se lui non ricambiava lei avrebbe pur sempre baciato la persona che amava. Se ne sarebbe pentita? Questo non lo sapeva, ma meglio pentirsi che rinunciare in partenza, meglio baciarlo che perdere.
Sì, lo avrebbe fatto, alla faccia di Soul.
-Sai Patty, ci sai fare con i discorsi-
-Ehehehe- rise la bionda portandosi una mano dietro la nuca un po’ imbarazzata.
-E…Grazie!-
-Ma figurati, Maka, non  è colpa tua se sei stupida-
Maka rimase in silenzio confusa, non sapeva se prenderlo come un complimento o un offesa così prese un libro e glielo posò delicatamente sulla testa, più che un colpo era una botta affettuosa.
-Eheheheh finalmente ho ricevuto anche io un Maka-Chop, che emozione-
-Ahahahahaha sei incredibile-
E a quella frase Patty le sorrise dolcemente facendole la linguaccia.
 
Maka rientrò a casa solo dopo alcune ore ed ebbe quasi paura ad attraversare la porta di casa per ritrovarsi faccia a faccia con Soul. Ma cosa le prendeva? Era molto poco figo ciò che stava facendo e anche molto poco coraggioso, insomma, non era da lei.
Alla fine si decise ad aprire la porta e trovò il salotto e la cucina vuoti, dov’era Soul? Provò allora in bagno e nella camera del suddetto, ma niente, non c’era. Possibile fosse ancora a scuola?
Per il momento ci rinunciò a cercarlo e se ne andò in camera sua, quando aprì la porta però rimase di sasso, Soul era lì, seduto sul suo letto mezzo addormentato. Appena  vide la bionda spalancò gli occhi e si alzò in piedi.
-MAKA!-
-Soul, perché sei in camera mia?-
-Stavo aspettando che rientrassi, ma dove cavolo eri finita? Mi hai fatto preoccupare, stupida-
-Lo so, scusa, non è stata una bella mossa da parte mia-
L’albino vide che la ragazza era veramente pentita e guardava verso il pavimento triste così sdrammatizzò la situazione: mise le mani dietro la nuca ed incominciò:
-Quando te ne sei andata si sono tutti preoccupati, poi Black*Star ha iniziato a dire: ma meno male che se ne andata quella lagna, e tutti lo hanno picchiato, è stato uno spasso sai?-
-Aahahahaaha, un momento, cosa ha osato dire? Io lo uccido!-
-Ssi, Maka, lo dici da quando sei nata-
-Non lo picchierò a sangue solo perché è il ragazzo di Tsubaki, che poi ancora non riesco a crederci che sia vero-
-Perché?-
-Perché lei è troppo per lui-
-Ma lui si è sempre mostrato all’altezza della situazione nel suo rapporto con Tsubaki-
-Uffa, hai ragione, la verità è che sono una coppia fantastica-
-Eh già!-
Tra i due scese un attimo di silenzio, allora Soul ne approfittò per uscire dalla stanza, aprì la porta e poi si bloccò su di essa.
-Maka, domani non preoccuparti per quella scena, andrà tutto bene, te lo prometto.-
Poi si girò verso di lei, guardandola nei suoi occhioni verdi serio.
-Okay?-
Lei rimase senza fiato, ma cercò di risvegliarsi dall’ipnosi in cui era caduta. Cosa avrebbe dovuto rispondere? Ovvio che lei si fidava ciecamente di Soul, era l’unico uomo che non l’aveva mai delusa, mai, ma anche quella che la faceva più soffrire anche se involontariamente. Eppure lo sguardo del ragazzo era così rassicurante che Maka si trovò ad annuire senza nemmeno rendersene conto.
Soul allora le sorrise.
-Mi raccomando, dormi bene sennò domani mentre recitiamo ci addormentiamo sul palco. Buonanotte, Maka-
-Notte, Soul-
E la serata si chiuse lì, ora dovevano pensare a riposare, la sfida stava per cominciare.
 
 
La mattina dopo ovviamente Soul e Maka….indovinate?! Erano in ritardo!
Maka non fece neanche colazione e scappò fuori dal portone come una razzo mentre Soul camminava lentamente come al solito, che importava se era in ritardo, l’importante era fare la camminata da fighi. Peccato che la sua figaggine fu interrotta da Maka che lo prese per il colletto della maglia e se lo trascinò dietro. La bionda correva talmente forte che i piedi di soul si alzarono dal pavimento e sembrava tanto una bandiera che sventolava.
Arrivati a scuola trovarono una marea di gente e spettatori, così si fecero spazio tra la folla e si diressero nel backstage.
Appena arrivarono il resto della classe saltò loro addosso.
-Vi avevamo dati per dispersi!-
-Soul…stai bene?- chiese Black*Star all’amico he aveva assunto una carnagione verdognola.
-C..certo, devo solo riprendermi un attimo-
-Bene, lo spettacolo sta iniziando, andate a vestirvi, mancate solo voi, come SEMPRE- disse Tsubaki rimproverandoli, sembrava veramente la mamma di tutti loro.
INIZIO SPETTACOLO
-Bene, buongiorno a tutti e benvenuti allo spettacolo della Shibusen. Ora lascio la parola al loro preside, Lord Shingami!-
Presentò un uomo basso e tarchiato per poi cedere, tra gli applausi del pubblico, il microfono a Lord Shinigami.
-BENVENUTA GENTEEE! QUESTO E’ LO SPETTACOLO DELLA MIA AMATA SCUOLA, SPERO CHE VI PIACCIA-
Poi lo Shinigami guardò Stein e Spirit che gli fecero segno di andare avanti col discorso.
<< Oddio e ora che dico? Sono uno Shinigami mica un presentatore >>
-I miei ragazzi si sono applicati moltissimoooooo, quindi dategli tanto calore ed energia ed ora che lo spettacolo abbia inizio!-
A quel punto Spirit e Stein si portarono le mani alla faccia, quell’uomo era un caso disperato.
Tuttavia i ragazzi erano pronti ad entrare in scena, mancava solo Maka.
-Dov’è Maka?- disse a bassa voce Liz.
-Si sta infilando il vestito, ha detto che era una cosa complicata perché era troppo pomposo-
-Uffa, uh, eccola- esclamò la bionda soddisfatta.
Tutti si voltarono verso Maka e rimasero con gli occhi sgranati e la bocca che toccava il pavimento, era stupenda.
Il suo vestito era color azzurrino, con un corpetto molto attillato, che seguiva la forma del corpo fino ai fianchi, per poi aprirsi in una gonna pomposa. Sotto indossava un paio di scarpe con i tacchi, alle mani un paio di guanti bianchi e sulla testa una coroncina dorata. I capelli erano sciolti e abboccolati, insomma, era perfetta.
-Sei stupenda- esclamarono  contemporaneamente le sorelle e Tsubaki.
-Hanno ragione- disse Kid.
-Beh,non sei ancora bella quanto me, ma ti sta più o meno bene-
La bionda arrossì a tutti quei complimenti e poi i voltò verso Soul, voleva un suo parere ma il ragazzo di tutta risposta portò le mani ai fianchi e si girò senza degnarla di uno sguardo o di una parola.
A quel gesto Maka rimase più che male ed ebbe l’istinto di ucciderlo, ma lo spettacolo stava iniziando, la musica era partita e non ne ebbe il modo.
-Ok, ci siamo allora, pronti a vincere ragazzi?- disse la ragazza sorridendo ed un –SI- di coro si alzò tra di loro.
-ALLORA ANDIAMO A VINCERE!-
 
---SCENE TRATTE DALLO SPETTACOLO---
-Esteban, sto pensando di scappare-
-Cosa, principessa? Siete impazzita?- disse il suo maggiordomo (kid).
-No, io voglio essere libera, voglio combattere ed è ovvio che rimanere qui non mi aiuterà.-
-E’ una grande responsabilità fuggire-
-Sono pronta-
-Allora, non posso fare altro che appoggiarla-
- Sapevo che avresti capito-
 
SCENA CON IL RE E LA REGINA
-Madre, padre io voglio combattere-
-Ma tesoro, è una pazzia, il tuo dovere di principessa non ricopre questo incarico e poi è pericoloso, non è vero caro?-
-Certo, ascolta tua madre, Layla. Se ti vedremo un’altra volta con la spada, agiremo di conseguenza-
-Cioè?-
-Cioè non uscirai mai più dal castello-
  SCENA LIZ E PATTY
-Ragazze, ho deciso di scappare-
-Cosa?-
-Si, Liz, io voglio trovare la mia strada-
-Beh, principessa, io ritengo sia assurdo ma se è il suo sogno, noi la aiuteremo, vero Patty?-
-CERTO! Vado a prendere una corda-
SCENA DELLA FUGA
Maka si calò dal castello di cartongesso  legata ad una corda che Patty reggeva forte. Quando tocco i piedi per terra ebbe finalmente la certezza che non sarebbe morta, bene, rassicurante.
-Grazie, Patty, non mi dimenticherò mai di te-
-Niente principessa, neanche io-
SCENA LAYLA E GEORGE
-Dove stiamo andando?-
-Uffa, possibile che tu debba sempre parlare-
-Si, ok? Sei tu ad essere troppo silenzioso-
-Ah, ora è colpa mia-
-SCUSATE- disse Ox che interpretava la parte del futuro marito della principessa.
-Layla, tu vieni con me-
-Cosa? Neanche ti conosco-
-Io sono il tuo futuro marito-
Layla rimase di sasso.
-Cosa vuol dire, Layla?-domando george
-Vuoi dire che non lo sa? Layla è una principessa ed è scappata di casa, ma ora deve tornare e sposarmi per il bene del suo regno-
-Sei una principessa e non me lo hai mai detto?-
-Io…non volevo essere tratta diversamente-
-No, Layla, tu mi hai mentito. Vai pure dal tuo regno e da tuo…marito-
Detto questo George si allontanò.
-Georgee!-
SCENA FINALE.
-Allora…. George, che ci fai qui?-
-Ho capito di aver sbagliato a lasciarti andare-
-Davvero?-
-Si ma soprattutto ho capito che ti amo e che non riesco a vivere se tu non sei con me-
Maka arrossì, era come se Soul non stesse recitando, come se lui le stesse confessando il suo amore.
-Anche io ti amo-
-Quindi sono perdonato, principessa dei miei stivali?-
-A quanto pare-
Ed eccola la scena, la più attesa, il punto centrale dello spettacolo.
A Maka tremarono le gambe, non riusciva quasi a tenersi in piedi ed il suo corpo era come congelato, non riusciva a muoversi.
Soul invece era molto più disinvolto ed infatti le venne incontro, era stupendo vestito da principe, sembrava tutto così reale.
L’albino arrivò davanti a Maka, a separarli erano massimo due centimetri, poi il ragazzo avvicinò le labbra all’orecchio della sua principessa.
-Sei stupenda, Maka- sussurrò con una voce suadente eppure tanto dolce.
Poi prese il volto della Partner tra le mani e si avvicinò a questo, la bionda chiuse gli occhi, era Soul che pilotava i giochi e lei pur volendo fare qualcosa, non ci riusciva, dopo la frase si Soul era andata in tilt, a mala pena ricordava il suo nome.
Quando però la ragazza aprì gli occhi non si ritrovò davanti la scena che si era aspettata, Soul infatti aveva posato le sue labbra sulla sua guancia. Rimasero così per alcuni secondi poi lui si staccò rilasciando uno scrocchio e guardandola dolcemente.
-Te lo avevo detto che sarebbe andato tutto bene-
Il pubblico scoppiò in un lunghissimo applauso per poi essere zittito dal presentatore.
-Bravissimi, davvero. Ora, giudici, avete assistito ai 4 spettacoli delle 4 squadre, a voi la scelta-
Nel backstage i ragazzi si presero per mano, Maka era ancora sotto shock, sembrava che avesse visto un fantasma, ma quando sentì il tocco di una mano, si risvegliò. Quando alzò lo sguardo notò che la mano che aveva afferrato la sua era quella di Soul e che lui la stava guardando sorridendo. Lei gli restituì il sorriso, ma non uno qualunque, il più bello e soprattutto il più riconoscente, lui aveva salvato il suo primo bacio, lui aveva salvato lei, di nuovo.
-Ecco i risultati. Allora la scuola vincitrice è…-
Il tizio aprì la busta per poi mostrarla al pubblico.
-LA S H I BU S E N, GENTE!-
Quando i ragazzi udirono quella frase incominciarono ad urlare e saltare come pazzi poi presero ad abbracciarsi! C’era chi urlava, chi si buttava a terra e chi piangeva.
Subito arrivarono i loro insegnanti per congratularsi.
-E così ce l’avete fatta, eh! Sinceramente non me l’aspettavo-disse Stein accendendo una sigaretta, mentre Spirit andò di corsa verso Soul alzandolo  per il collo della maglia, possibile che ce l’avessero tutti col suo colletto?
-TU! HAI SFIORATO LA MIA PICCOLA-
-Papà, non rompere!-
-NOOOOOOOO, IO LO UCCIDO-
Maka si preparò a prendere il libro, ma quando si decise a sferrare l’attacco, il padre era già disteso a terra dolorante. Alzò lo sguardo e vide Lord Shinigami che  le faceva l’occhiolino, ahaha , povero Spirit, beccare uno Shingami-Chop era decisamente doloroso, ma a mali estremi estremi rimedi!
Anche la ragazza allora si gettò tra la folla ad abbracciare i suoi compagni per poi imbattersi in Soul, lei gli sorrise nuovamente e lo abbracciò, era il suo modo per ringraziarlo. Lui all’inizio era un po’ rigido, poi ricambiò stringendo le sue braccia attorno alla schiena della Partner.
-Grazie Soul-
-Figurati Maka- e così dicendo la strinse ancora di più a se.
 
 
Eccomiiii splendori!
E questa volta stranamente in orario, insomma, amatemi! Ahahahaha!
Ok, questo capitolo è uno dei più lunghi che abbia mai scritto, mi ci sono applicata u.u In effetti ho impiegato più di due giorni a scriverlo, spero che non vi abbia deluso…a proposito di deludere….non vi aspettavate il bacio sulla guancia eh?! MUAHAHAH COME SONO  CATTIVA!
Però non potevo farli baciare ora, avrebbe perso tutto, quindi mi dispiace ma vi tocca aspettare ancora un pochino.
Ma la sapete una cosa fighissima? OGGI HO DORMITO CON LA COPEEEEERTA!**
Ok,non vi frega niente. AHHAHAAHHAH!
Come sempre Grazie mille a tutti! *-*
Incominciamo dai miei splendori che recensiscono: NARU-SAN (MIA Naru-chan, è mia mia mia u.u)  ,  Lady Cresselia98 ( quella ragazza è un genio), Hikari88 (che è una di quelle che mi è stata più a fianco e che scrive delle ff bellissime*-*) , Mitzune_chan (che mi sostiene sempre sempre u.u) , Sostar (dolcissima), AriCastel66 ( le sono tanta affezionata**) , xSoul_Makax  (c’è poco da dire,AMO quella ragazza), GoldenEyes ( Dolcissima e tenerissima,non saprei come fare senza le sue recensioni) , Darkboi, Nuvolachan (la mia psicologa u.u),_Soul97_ (dolcee*-*), HeartSoul97 (Ok, ho letto alcune tue FF e sono stupende, davvero ,mi fa piacere che  segui la mia storia!:D)
 
Tra le preferite=  GoldenEyes,Hikari88,Lady cresselia98, NaruSan, Otaku_girl, sostar, ToukoAlbarn, _Bad wolf , _maka_, Ale_BlackStar_Baka_Chan, mary_dark ,mikeDY92, Taiga Albarn
 
Tra le seguite=- HeartSoul97,  inukaulitz, Lirin97 ,Matryoshka, Mitzune_chan ,Rouge_san, stairway, xSoul_Makax , _Bad Wolf , __maka__, _Soul97_
 
Tra le seguite= 1 - KuroAi ,ToukoAlbarn,  __maka__
 
GRAZIE! *-*
Al prossimo capitoloo!
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 7
*** LET'S GO! ***


 -Maka, mi passi i pantaloni?-
-Si, eccoli- disse la bionda gettando un paio di pantaloni blu scuro sul divano dove Soul stava preparando la valigia.
-Soul, puoi passarmi quella felpa nera?-
-Si, eccola- disse l’albino gettando una felpa appunto nera sul tavolo di vetro dove Maka stava preparando la sua valigia.
Era tutta la mattina che non facevano altro che gettarsi i panni da un lato all’altro della stanza, dovevano sbrigarsi a preparare le valigie, il pullman che li avrebbe portati alle terme sarebbe arrivato alle sette di sera e loro due non dovevano assolutamente tardare, non per quell’occasione almeno.
-Maka, mi passi quella cosa nera?-
-Si, eccola- disse nuovamente la bionda afferrando quella “cosa nera”, prima di lanciarla però la srotolò con curiosità, non capiva cosa fosse…
-OMMIODDIO CHE SCHIFO- urlò lanciando l’oggetto non identificato a Soul, si, erano le sue mutande.
-AHAHAHAH oddio, la tua faccia era epica!-
MAKA CHOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOP
Insomma, la giornata iniziava bene.
 
 
-Spiegami di nuovo, Soul… COME ABBIAMO FATTO A TARDARE COSI’ TANTO?-
-Em…Maka, questo splendore è il risultato di lunghe ore di attenzioni, cose così non esistono in natura, sai?-
-Ma taci, è sempre colpa tua, presuntuoso!-
-Potevi benissimo andare senza di me-
-Hai ragione, peccato che sono troppo buona per fare la stronza-
-No, il tuo problema è che non riesci ad essere stronza con me-
-COSA?- disse rossa in faccia la bionda, ormai era diventato un hobby arrossire, ma non era colpa sua se il suo partner era cosi irritabilmente meraviglioso e se lei era stracotta di lui!
Eppure quando Soul diceva quelle cose maka non riusciva a capire se le pensasse sul serio o se lo dicesse solo per provocarla, possibile che lui ancora non si era accorto dei suoi sentimenti? Erano così palesi, tutti se ne erano accorti tranne lui, forse non era poi così sveglio…o forse fingeva di non essersene accorto… e la domanda che affliggeva Maka era: Perché li ignorava?
-Forza lumacona!-
-Eccomi- disse la bionda un po’ pensierosa…ma cosa faceva? Si era impegnata fin troppo per vincere quella vacanza, doveva godersela e per farlo non avrebbe dovuto pensare a Soul, ma era a dir poco impossibile, ormai la sua testa, i suoi pensieri erano rivolti sempre e solo a lui, ma come si era ridotta a quello stato? Dipendere così tanto da una persona non era di certo nei suoi piani, innamorarsi non era nei suoi piani, ma la vita è imprevedibile no? Se solo la vita fosse stata un qualcosa di compatto o una persona, avrebbe già avuto il cranio spappolato dai Maka-chop di  Maka, ma per ora la ragazza avrebbe dovuto accontentarsi di correre il più veloce possibile accanto al suo partner.
 
Qualche chilometro più in là, era già arrivata l’intera classe ed era sistemata nel pullman azzurro parcheggiato nel retro della scuola.
-Secondo voi dove sono?-
-Non preoccuparti, tesoro, staranno arrivando-
-Ma Black*Star , e se fosse successo loro qualcosa?-
-Tsubaki, cara, tranquilla. Staranno benissimo…fino a quando non me li ritrovo davanti, perché allora si che gli succederà qualcosa dato che per colpa loro stiamo tardando!-
-Uffa, beh in effetti-
-Ragazzi..-
I due innamorati che erano seduti l’uno accanto all’altro si voltarono alla ricerca del possessore della voce squillante, Liz.
-Fate come Kid, guardate come dorme- disse la bionda tirando schiaffetti sulla nuca di Kid che si era addormentato sulle gambe della partner.
Patty, invece, era seduta agli ultimi posti o meglio, era in piedi sul sedile che cantava e urlava come una pazza per intrattenere i compagni che battevano le mani a ritmo della canzone.
-Un momento, eccoliii, YAHOO- urlò Black*Star che aveva appena intravisto due razzi correre verso il pullman.
-Eccoci!- disse Maka  al professor Stein senza fiato .
-Bene, in orario come sempre…-
-Ci scusi, è stata tutta colpa di Soul, COME SEMPRE- e sottolineò le ultime due parole, tanto che Soul le fece la linguaccia e la guardò storto.
-Non mi interessa di chi è la colpa, siete entrambi in ritardo…Quindi verrete puniti entrambi, ma in separata sede- disse il professore sadicamente rivolgendo loro uno sguardo omicida che fece accapponare la pelle ai due ragazzi.
-Ed ora andate a cercare un posto che si parte-
-O…ok-
Maka incominciò  a camminare per i sedili seguita da Soul, alla ricerca di un posto libero e l’unico che riuscirono a trovare era poco più distante rispetto quello di Liz e Kid.
Maka si sedette vicino al finestrino e Soul naturalmente all’esterno.
-Complimenti Soul, per colpa tua verremo puniti da Stein, DI NUOVO- disse la bionda sbuffando e portando le mani al petto.
-Che pizza con questa storia, come se fosse la prima volta!-
-Beh, speravo che quella della biblioteca fosse l’ultima-
-Non lo è stata ok? Poi dai, è stato divertente…-
-Allora la prossima volta fattelo da solo, ok?-
-Acida-
-Tu mi ci fai diventare-
-Certo, come sempre è colpa mia-
Ci mancava solamente che litigassero. Maka ne aveva abbastanza di sorbire punizioni su punizioni a causa di Soul, se lo divertivano tanto perché non le faceva solo? Ah, già, che sciocca, dimenticava di avere un professore sadico e maschilista…tutte a lei!
Dal canto suo, Soul, non capiva dove fosse la gravità della cosa, avevano sempre tardato e sempre preso punizioni, non era la prima volta ed infondo si divertivano a correre come dei pazzi per la città, sentire le sgridate di Stein e poi entrare gloriosi in classe o nel pullman mentre i compagni li acclamavano come celebrità, era nel loro stile, era figo, erano loro.
Ma naturalmente l’indole da secchiona di Maka aveva preso il sopravvento, perché doveva sempre essere così pignola quella ragazza?
E’ anche vero però che Soul conosceva bene Maka, era come una bambina e per farsi perdonare bastava un faccino tenero e delle scuse, così il ragazzo entrò in azione.
-Ehi Maka, scusa, non volevo metterti nei guai-
-Non parlare, non voglio sentirti-
-Ed invece mi sentirai, davvero scusa-
-Non vedi che sto cercando di riposare?- Stava cedendo…
-Ti preego, perdonami-
La ragazza si voltò verso il ragazzo e vide i suoi occhioni rossi così teneri che non seppe resistere loro.
-Beh, se sei così pentito allora…-
-AH, ECCOVI!- disse una voce alla loro spalle, quella del  professor Stein che stava facendo un giro tra gli studenti per assicurarsi che fossero tutti.
-Ho scelto la vostra punizione, avete presente le donne di servizio, quelle che in hotel ripuliscono le stanze e non solo?-
-Ssi-
-Ecco, sarete voi, non siete felici!-
-Professore, ma l’hotel delle terme è enorme..-
-Ah, davvero? Non lo sapevo- e rise sadicamente allontanandosi.
-Stronzo- mormorò Soul voltandosi verso Maka che era verde dalla rabbia.
-Em… Maka, ti senti bene, vero?-
-NON OSARE PARLARMI-
<< Cavolo, proprio ora che stavo riuscendo a convincerlaa! >>
-Mi dispiace tanto-
-Beh, potevi pensarci prima ed ora lasciami in pace.- disse con un tono che non voleva accettare repliche.
C’era poco da dire, Maka era arrabbiata e se c’era una cosa che Soul non sopportava, era proprio la sua partner arrabbiata con lui, poi.
Gli aveva fatto venire i sensi di colpa e non è che fosse poi così figo, quindi Soul decise di fare la cosa migliore per lei anche se dolorosa.
Si alzò dal sedile ed andò verso i primi posti riservati agli insegnanti e qui trovò infatti Stein.
-Professore, per quanto riguarda la punizione…è colpa mia, solo colpa mia, Maka era pronta da ore ma io l’ho fatta tardare-
-Lo so, Soul, ma lei poteva uscire anche senza di te-
-Si, ma l’ho bloccata, le ho detto di aspettarmi altrimenti avrei chiamato Spirit.- Mentì.
-Davvero…?-
-Si, è tutta colpa mia, davvero, non la punisca di nuovo ingiustamente, non lo merita!-
-Eh…l’amore! Dì un po’, sei davvero disposto a fare questo per Maka?-
-Professore, io farei di tutto per lei-
-Ahahahahaha! Wow, ti piace davvero molto! Quindi vuoi essere il suo salvatore…il suo eroe, colui  che salva la sua povera donzella amata, eh? E vabbene, Soul, diventa pure il suo eroe.-
-Grazie professore-  Il ragazzo non aveva capito un tubo di ciò che avevo detto Stein, si era limitato a sorridere ed annuire ed aveva intuito che la sua frase filosofica fosse un si.
Così, soddisfatto del suo elaborato tornò al suo sedile, dove Maka aveva un braccio posato sulla soglia di plastica del finestrino e gli occhi socchiusi.
Dopo averle rivolto un sorriso tenero e paterno le si sedette affianco e lasciò cadere la testa della ragazza sulla sua spalla, sarebbe stata decisamente più comoda.
I capelli biondi e profumati della ragazza gli solleticavano il viso, vederla dormire era il suo punto debole, era così innocente ed indifesa…era… Maka.
Così con l’odore della sua “ donzella ” (come la definiva Stein) nel naso, posò una mano sul fianco della ragazza e accosto anche lui la sua testa a quella della bionda.
Si, sarebbe stato un viaggio piacevole.
 
 Dopo circa due ore arrivarono al traguardo e dopo una brusca frenata dell’autista si ritrovarono tutti a terra.
-Ma che cazz… EHI TU! IMPARA A GUIDAREEE!-
-BLACK*STAR, calmati!-
-NOOOO! Un momento, ho capito, certo. E’ stato ammaliato dalla mia luce ovviamente. Scusaaaaaaaaaaa tipo, cercherò di brillare di meno, ma sai come siamo fatti noi dei, eheheeheh!-
-Sei un caso disperato- sussurrò la Camelia portandosi una mano sulla faccia.
Scesi dall’autobus si radunarono attorno al professore che stava per dare le indicazioni per la gita.
 
-Allora, starete in stanze da tre, ma dato che le ragazze sono dispari c’è una stanza da quattro.-
-LA PRENDIAMO NOI!- Urlò Liz.
-Ok, allora queste sono le stanze dell’ultimo momento:
RAGAZZE: Tsubaki ,Maka, Liz e Patty
RAGAZZI: Soul, Black*Star e Kid… ok? –
-PERFETTO!- urlò Patty soddisfatta.
-Bene, allora dato che è tardi, andate pure a riposare. Domani ci ritroviamo nell’atrio alle 10, per prima cosa andremo nelle terme, poi c’è il pranzo , pomeriggio in hotel ,sera terme e alle nove, tutti in stanza, Ok?-
-SI!-
-A domani allora, buon riposo!-
Così dicendo i ragazzi presero le valige e si diressero nelle proprie stanza e per fortuna di Maka la sua era proprio davanti quella di Soul, che meraviglia, non chiedeva di meglio. (= ACCIDENTI, PERCHEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE’? COSA AVEVA FATTO DI MALE PER MERITARE TUTTA QUELLA SFIGA?)
La stanza era spaziosa, c’erano un letto e matrimoniale ed un letto a castello.
-Ok, io prendo il matrimoniale, così starò comoda-
-Posso dormire con te sorellona?-
-Se  per le altre va bene…-
-Certo, ragazze,  fate pure. Allora io e te Tsubaki al letto a castello-
-Si, Maka, preferisci sopra o sotto?-
-Sopra, tu?-
-Perfetto, io sotto!-
Peccato che le cose non erano andate così pacificamente ed  umanamente anche per i maschi…
-Ok, io sono un Dio quindi prendo il letto singolo, voi andate al matrimoniale, in fondo avete sempre avuto queste tendenze!-
-Cosa? Non è vero!-
-Eppure sono l’unico fidanzato…-
-Non sai neanche tu come!-
-Rimane il fatto che io al matrimoniale non ci dormo-
-Neanche io- disse Soul.
-E neanche io- ribadì Kid.
-No, invece, voi ci dormirete!-
-NO-
-Vuoi scommettere?-
La situazione durò per circa un’ora fin quando arrivò Liz furiosa che aprì la porta con un solo calcio…quando faceva così era davvero mostruosa.
-Ok cretinetti, avete rotto le scatole! Kid, dormi al matrimoniale, è simmetrico, no?-
-Uhh, vero!- disse Kid a cui brillarono gli occhi e si gettò sul letto matrimoniale delicatamente come stesse in paradiso.
-E voi due… una sera uno dorme al singolo ed una sera l’altro.-
-Oddio, è vero, non ci avevo pensato! Sei un genio, Liz-
-Lo so…allora avete finito di rompere?-
-beh…-
-No, avete finito sennò vi ammazzo, buonanotte- e chiuse la porta.
Quella sera dormirono tutti presto stanchi dal viaggio, tranne Soul e Maka che a differenza degli altri avevano dormito in pullman, Maka pensava a ciò che le aspettava domani mentre Soul non vedeva l’ora di guardare lo sguardo sorpreso di Maka quando avrebbe saputo che lui si era offerto di fare tutto quel lavoro da solo, chissà se lo avrebbe perdonato…
Infine con questi pensieri si addormentarono entrambi.
 
 
 
HEI BELLA GENTE, MINORIN KUSHIEDA E’ QUI PRESENTE, OH YEAH!
Ok, basta, hahahaaha. Allora questo capitolo fa un po’ pena, me ne rendo conto da sola, ma diciamo che era un capitolo di passaggio, i prossimi saranno decisamente piu’  interessanti e movimentati u.u
Eheheh Maka si è arrabbiata, ma Soul, dfghjkuytriouytrej visto che dolce? Perché non esistono ragazzi come lui nella realtà? D: *minorin si deprime*
Da oggi ho ufficialmente iniziato la dieta per cui mi sento potente, il prossimo capitolo sarà: ce la farà Minorin a scendere di peso? AHAHAHAHAHAHAAHHAAHA NO,OK.
La scorsa volta ho ricevuto ben 9 recensioni, 9! *O*
Vi giuro, mi stavo sentendo male…VI AMO,DAVVERO, T U T T I!
VI SPOSERO’ UN GIORNO, LO SAPETE VERO?U.U
Allora..
Incominciamo dai miei splendori che recensiscono: NARU-SAN (MIA Naru-chan, è mia mia mia u.u)  ,  Lady Cresselia98 ( quella ragazza è un genio), Hikari88 (che è una di quelle che mi è stata più a fianco e che scrive delle ff bellissime*-*) , Mitzune_chan (che mi sostiene sempre sempre u.u) , Sostar (dolcissima), AriCastel66 ( le sono tanta affezionata**) , xSoul_Makax  (c’è poco da dire,AMO quella ragazza), GoldenEyes ( Dolcissima e tenerissima,non saprei come fare senza le sue recensioni) , Darkboi, Nuvolachan (la mia psicologa u.u),_Soul97_ (dolcee*-*), HeartSoul97 (Ok, ho letto alcune tue FF e sono stupende, davvero ,mi fa piacere che  segui la mia storia!:D), scythemeister_MakaAlbarn (sei un genio,cara u.u) , __maka__ (tenera:’)
 
Tra le preferite=  GoldenEyes,Hika_Chan 88,Lady cresselia98, NaruSan, Otaku_girl, sostar, ToukoAlbarn, _Bad wolf , _maka_, Ale_BlackStar_Baka_Chan, mary_dark ,mikeDY92, Taiga Albarn, scythemeister_MakaAlbarn
 
Tra le seguite=- HeartSoul97,  inukaulitz, Lirin97 ,Matryoshka, Mitzune_chan ,Rouge_san, stairway, xSoul_Makax , _Bad Wolf , __maka__, _Soul97_, Nuvolachan
 
Tra le seguite= 1 - KuroAi ,ToukoAlbarn,  __maka__
 
GRAZIE! *-*
Al prossimo capitoloo!
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 8
*** Castigation 2! ***


 Soul sentì una fitta al fianco. In un primo momento credette di stare sognando, ma quando sentì la fitta più forte alzò il viso sprofondato da qualche parte del cuscino e controllò la parte del corpo dolente.
Quando vide la gamba di Kid conficcata nel suo fianco sbuffò rumorosamente e si spostò, poi controllò l’orologio che segnava le tre di notte.
Appoggiò di nuovo la testa sul cuscino tentando di dormire, ma proprio quando trovò la posizione, Black*Star incominciò a parlare nel sonno e mormorare cose come:
-Tsubaki, amore mio, sposaaaaaaaaami. Davvero accetti? YAHOO!-
<< pff, figurati se quella povera cristiana di Tsubaki possa sposare un tipo come te! >>
Pensò il ragazzo.
Dopo circa un’ora, la situazione era sempre la stessa e Soul capì che quella notte non sarebbe stata facile e che di certo non avrebbe fatto la bella dormita che si aspettava. Il fatto è che ne aveva bisogno, il giorno seguente gli sarebbe spettata una lunga e stancante mattinata….e anche serata…. E tutto questo per quella senza-tette, ma come gli era saltato in mente  di offrirsi volontario per fare tutto solo? Per una ragazza poi, peccato che la ragazza in questione era Maka.
Così rassegnato andò nel bagno pubblico a fine del corridoio, forse lì avrebbe trovato un po’ di pace.
Aprì la porta e si ritrovò di fronte quella di Maka, chissà se almeno lei stava dormendo bene… tuttavia andò in bagno, naturalmente vuoto a quell’ora. Sciacquò le mani e la faccia, si guardò allo specchio e poi vide la doccia.
Non seppe come ma si ritrovò in due secondi sotto il getto d’acqua ghiacciata, completamente vestito e seduto a terra. Nonostante le apparenze era molto rilassante e finalmente incominciò a prendere sonno.
 
 
 
 
 
MATTINA, ORA: 8.14
-AAAAH!-
-Che succede?- disse Maka allarmata dall’urlo di Liz.
-Un ragno, mio dio, un ragno!- urlò la bionda disperata e seguendo con il dito della mano l’insetto che camminava sul muro.
Patty si svegliò infastidita, nessuno doveva interrompere il suo  “pisolino”, così si alzò dal letto con uno sguardo assassino, afferrò una ciabatta e la sbattè contro il ragno spiaccicandolo sul muro e facendone rimanere una chiazzetta nera.
Fatto questo riandò verso il suo letto, rintanandosi nelle coperte come se non fosse successo nulla e soprattutto sotto lo sguardo spaventato e sorpreso delle compagne di stanze.
Pochi secondi dopo, però, si presentò un secondo problema: Tsubaki scoppiò a piangere perché Patty aveva ucciso il ragno.
-Perché lo hai fatto?  Era anche lui un essere vivente, perché?- singhiozzava, mentre Liz cercava di consolarla dandole qualche pacca sulla schiena e mormorandole parole rassicuranti.
Quella non era una stanza, quella era una gabbia di matti! Così, Maka, tentò di scappare dalla porta con la scusa di dover andare in bagno.
Richiuse la porta e nonostante non necessitasse di andare nel luogo in questione, vi andò ugualmente per lavare la faccia e riprendersi da quel brusco risveglio.
Si diresse a piedi nudi verso la porta verde che aprì piano per poi mettersi davanti allo specchio a fissare il suo riflesso.
Le si presentò davanti una ragazza bassina e gracile, coperta da una larga felpa nera e un paio di pantacollant, i capelli sciolti e disordinati sopra gli occhi verdi. Eh si, quella era lei, Maka Albarn la secchiona senza-tette follemente innamorata della sua arma con la quale però aveva litigato e questa volta non avrebbe ceduto facilmente, programmava infatti di non parlargli per come minimo una settimana.
Poi si passò le mani bagnate sulla faccia e le venne da pensare che non era poi cambiata molto negli ultimi due anni… chissà come sarebbe stata invece tra dieci anni? Come sarebbe stata la sua faccia, le sue mani, il suo fisico, la sua vita…
I suoi profondi pensieri filosofici sulla vita , furono però interrotti dal rumore dell’acqua: qualcuno stava facendo la doccia.
La ragazza curiosa si avvicinò alle tende della doccia e disse:
-Chi c’è?-
Ma non le giunse nessuna risposta. Provò di nuovo, ma la risposta fu la medesima così aprì le tende, probabilmente non c’era nessuno e qualcuno si era dimenticato di chiudere l’acqua.
Quando aprì le tende vide Soul bagnato e con gli occhi chiusi e per un attimo temette il peggio.
Si inginocchiò accanto a lui, spense il getto dell’acqua e prese il suo volto tra le mani.
-Soul! SOUL RISPONDIMI!-
Ma Soul non rispondeva così Maka incominciò ad agitarsi, le sembrava che il cuore le stesse uscendo fuori dal petto allora decise di andare a chiamare aiuto, ma si sentì afferrare per la mano e qualcosa la riportò ad inginocchiarsi accanto a Soul, la mano del ragazzo.
-Maka, calmati! Che vuoi?- disse Soul insonnolito.
-Cosa voglio? Ti ho ritrovato sotto la doccia con gli occhi chiusi, pensavo fossi morto!-
-Beh, per tua sfortuna no-
-Ma che sfortuna, cretino! Non dirlo neanche per scherzo!- disse la ragazza appoggiando la schiena al muro come il ragazzo.
Poi si voltò verso di lui seria.
-Soul, per quanto possa arrabbiarmi, dirti che ti odio o non parlarti… io ti vorrò sempre bene, non dimenticarlo zuccone-
Nell’udire quelle parole Soul arrossì vistosamente  e Maka fu orgogliosa di quel rossore, per una volta non era toccato a lei sentirsi in imbarazzo.
-Grazie Maka e scusa.-
-Pazienza! Anzi, meglio prepararci, ci aspetta un duro lavoro-
-Già, a proposito, MI aspetta un duro lavoro-
-Che vuoi dire?-
-Che ho detto a Stein che è stata tutta colpa mia e tu non c’entravi nulla quindi lascia fare a me-
Davvero Soul aveva fatto questo per lei? Cavolo, lo odiava quando era così dolce, perché non era un fottutissimo stronzo senza cervello come tutti gli altri ragazzi? Perché doveva sempre essere l’eccezione?
Tuttavia non gli avrebbe lasciato fare tutto il lavoro da solo.
-No, invece, voglio aiutarti-
-Cosa? NO-
-Ho detto di si!-
-E io dico di no-
-Non sei tu a decidere-
-Scusa, prima mi hai rotto le palle che per colpa mia dovevamo lavorare e ora che mi assumo le mie responsabilità non ti sta bene?-
-No, perché siamo partner e le cose si fanno insieme. Se ci sei dentro tu ci sono anche io-
<< Stupida testarda, tanto vuoi sempre avere ragione tu >> pensò l’albino.
-Fa come ti pare, contenta?!-
-Si, molto meglio-
-ETCIU’-
-Vai a cambiarti genio! Ci vediamo tra due ore alla reception-
-Già, poveri noi-
Così si diressero nelle proprie camere per prepararsi alla lungaa e dolorosa giornata che aspettava loro.
 
Poiché i due geniacci si erano svegliati presto, quando riandarono ad addormentarsi si svegliarono decisamente in ritardo.
Dopo circa mezz’ora i due (che si stavano preparando di fretta e furia) aprirono contemporaneamente le porte e si ritrovarono l’uno di fronte all’altro.
Si fissarono per un interminabile minuti per poi urlare:
-MERDA, SIAMO IN RITARDO!-
E poi presero a correre come dei forsennati per  i corridoi svegliando tutti i compagni.
Quando giunsero alla reception Stein era già lì che li aspettava.
-In ritardo anche alla punizione? Ma non vi vergognate? Bene, vediamo se dopo questa esperienza avrete ancora voglia di tardare… lì –ed indicò uno sgabuzzino –Ci sono le attrezzature e gli abiti. Dovete pulire tutte le stanze, riordinare gli armadi e rifare i letti. Buon lavoroo!- disse il professore fumando la sua solita sigaretta e allontanandosi, per poi dirigersi verso la classe dei due ragazzi puniti per condurli alle terme.
Tuttavia Soul   e Maka  andarono nello sgabuzzino, vecchio, piccolo ed impolverato e presero due scope ed il carrello degli attrezzi munito di panni e spazi per i panni sporchi.
In completo trovarono anche due “ uniformi” che infilarono poco dopo.
-No, ok , io mi tolgo questa cosa da dosso, sono ridicolo!- disse il ragazzo fissando il suo completo bianco che consisteva in una camicia ed un’amplia gonna morbida.
-Dai, ti sta bene…. AHAHAHAHAHAHAHA MA CHE DICO? SEI RIDICOLO, AHAHAHAHAHAHAHA-
-Grazie eh-
-Di niente, Soulina!-
-Questo non dovevi dirlo- e finita la frase prese lo spruzzino per spruzzarlo sulla faccia della ragazza che per reazione starnutì.
-Ma sei scemo?-
-Almeno così avrai la bocca pulita e la finirai di dire stronzate-
-Ah si?-
-SI-
-MAKA CHOP!-
<< Perché deve sempre andare a finire così? >> pensò l’albino con la faccia spiaccicata sul pavimento.
-Bene, ora possiamo incominciare-
Incominciarono dal primo piano e la prima stanza in cui si abbatterono fu proprio quella di Stein.
-Secondo te dobbiamo pulirla?-
-Certo, Soul, le donne della pulizia puliscono sempre tutte le stanze-
-Ti prego, non dire più donne della pulizia, mi sento già troppo stupido con questa cosa addosso. Però ho paura di entrare in questa stanza, metti che c’è qualche trappola? Trabocchetto o ci sono dei cadaveri.. o peggio…cadaveri vivisezionatiiiii!-
-Soul, zitto e entra-
-Ok- Coincisa, convincente… Maka era così.
-Ma..entra prima tu-
-Certo, Soulina- La bionda si avvicinò alla porta, posò la mano sulla maniglia e l’apri delicatamente per poi spingerla e questa si aprì piano piano.
Entrarono nella stanza e rimasero sbalorditi, non credevano  a ciò che avevano davanti ai loro occhi… era tutto normale…TROPPO NORMALE.
C’era un semplice letto, un comodino, l’armadio… insomma una normale stanza di un hotel ed era tutto perfettamente in ordine quindi non serviva neanche pulire, meglio, una stanza in meno.
-Bene, tutto in ordine. Passiamo alla stanza successiva?-
-No, curiosiamo un po’, tu non sei curiosa di vedere cosa ha portato nella valigia il professore?-
-No, Soul, questa è invasione della privacy, in più abbiamo un mucchio di lavoro da fare, così perderemo solo tempo-
-Eddai, non fare la guasta feste-
-Sai che quando dici quella frase poi finiamo sempre nei guai, vero?-
-Dai, fidati di me, non succederà nulla-
E come faceva a  non fidarsi? Accidente anche  a lui e quando faceva il lecchino.
Così, Maka si inginocchiò accanto a Soul e presero una valigia nera messa sotto il letto, peccato che non la poterono aprire poiché era protetta da un lucchetto massiccio che si sbloccava solo grazie ad un codice.
-Uffa, voglio aprirlaaaaaaaaaaaaaaaaaaa! UFFA UFFA UFFA-
-Stai zitto, provo ad aprirla io, basta che la smetti di frignare-
-Oh,grazie- disse con  gli occhi brillanti.
Maka afferrò il lucchetto… quale poteva essere la password di Stein? Un uomo così raffinato, complicato, con una personalità originale e fuori dagli schemi come la sua…umm…quale parola assurda e complicata poteva mai essere? Un momento…
-Vivisezione…- e digitò le lettere. Dopo alcuni secondi il lucchetto si aprì. Beh, era stato facile!
-Wow, come hai fatto?-
-Immaginazione- disse la ragazza sarcastica.
-Notevole-
<< Che idiota >>
Soul aprì la valigia emozionato, sembrava un bambino che stava per scartare un regalo di Natale.
Tuttavia rimase deluso dal contenuto, nella borsa vi erano infatti solo alcuni vestiti ed una cassettina di attrezzi per la vivisezione.
-Ecco ,ho scordato una cosa in camera.-
I ragazzi, appena udirono la voce del professore avvicinarsi alla porta della stanza andarono nel panico, erano a terra curiosando nella valigia dell’uomo , situazione compromettente insomma.
Maka richiuse la borsa, peccato che la chiusura era incastrata e non ne voleva sapere di sbloccarsi.
-Oddio, Soul, come facciamo?- bisbigliò la ragazza.
-Aspetta, provo io-
Ormai i passi erano decisamente troppo vicini, eppure Soul non si sa per quale miracolo divino riuscì a sbloccare la chiusura e richiudere la valigia. Tuttavia presi dall’ansia decisero di nascondersi, nonostante il professore non avesse prove, avrebbe capito subito che qualcosa non andava, li conosceva troppo bene, il che era una cosa favorevole e scocciante allo stesso tempo.
L’unico posto che riuscirono a trovare soddisfacente fu il letto, così vi si misero sotto.
-Qui sotto si soffoca!-
-Zitta o ci sentirà-
Ed infatti l’uomo aprì la porta.
-Ma…-
Soul le tappò la bocca con la mano e Maka a quel caldo contatto chiuse la bocca anche se snervata per essere stata zittita ed incominciò a seguire con lo sguardo i passi del professore che era tornato per prendere il suo orologio mezzo rotto e pieno di cuciture… quell’uomo era seriamente disturbato mentalmente!
Quando richiuse la porta i due ripresero a respirare e trascinarono i loro corpi fuori dal letto.
-Il minuto più lungo di  tutta la mia inutile vita-
-Allora sai di essere inutile- disse Maka con un sorriso malvagio stampato in faccia.
-Beh, non proprio, altrimenti come faresti senza di me?-
-Avrei di certo una vita più semplice e serena-
-Cosa? Tu non sai resistere neanche un minuto senza di me, ammettilo-
-Non ho bisogno di te per essere felice!- Ma appena terminò la frase si rese conto che quella fu una delle più grandi cavolate che avesse mai detto eppure ne aveva dette una marea in vita sua.
Non era riuscita a non rivolgergli la parola neppure per un giorno che già si sentiva morire dentro, figuriamoci stare lontano da lui sempre!
Forse la cosa migliore sarebbe stata non incontrarlo, tutto sarebbe stato più semplice ,ma anche più sciapo e vuoto. Fortunatamente (o sfortunatamente) il destino aveva voluto che i due si incontrassero, che intrecciassero le loro strade e si sa che una volta intrecciate le cose non si sciolgono più…le loro vite non si sarebbero mai sciolte, lei sarebbe sempre appartenuta a lui e questo nulla lo avrebbe cambiato, mai.
Tuttavia tornò alla realtà e trovò un Soul serio che la fissava… forse ciò che aveva detto lo aveva turbato, forse era stata troppo brusca…?
-..Ssou- ma la ragazza non riuscì a terminare la frase che Soul l’abbracciò forte, le passò le  braccia attorno la schiena e le sussurrò nell’orecchio:
-Io invece ho bisogno di te e te sola per essere felice, quindi ti prego, non andartene-
Maka sentì qualcosa di bagnato e caldo rigarle la faccia, quando capì che le sue erano lacrime si odiò a morte, non c’era niente da piangere! Ma quelle parole… non riusciva a credere che quelle parole pronunciate da Soul era riferite a lei. Quella non era una confessione, non era un “ti amo” ma lei non aveva mai chiesto questo, a lei bastava restare accanto a Soul per sempre ed era proprio quello che desiderava anche lui.
Amici, fidanzati… non importava cosa fossero, lei voleva lui, voleva la loro amicizia, il loro essere dementi, le loro litigate, i loro ritardi, oggi , domani e per sempre , ora sapeva che anche lui lo voleva.
Soul si staccò dall’abbraccio per poi guardare Maka. Quando vide il suo volto pieno di lacrime si mise a ridere dolcemente.
-ok, scusa, non lo dirò più, promesso!-
-Stupido- disse la ragazza asciugandosi gli occhi rossi.
-Ahahaha, dai, non fare così. Non pensavo che anche le secchione fossero così emotive-
-Sai, sono pur sempre una ragazza, è ovvio che sia emotiva-
-Certo, certo. Ora , mia cara “ragazza emotiva” è arrivata l’ora di lavorare-
-Giusto-
-Andiaamo!- afferrò la mano della ragazza e la condusse fuori dal corridoio ignorando il fatto che il cuore di Maka stesse scoppiando.
 
 
 
Ma torniamo al lavoro pesante, i due infatti dovevano ancora pulire l’hotel e avevano perso una buona metà mattinata.
Incominciarono dal primo piano dove vi erano principalmente stanze dei professori, accompagnatori e gente “ estranea”.
Il secondo piano fu il più duro, era quello degli studenti.
STANZA 41
RAGAZZI.
Appena la ragazza entrò nella stanza si spaventò, lì regnava il disordine più totale.
-Ma cosa avete combinato?-
-Nulla, abbiamo mostrato il nostro essere-
-Si… il vostro essere scimmioni senza il minimo di intelletto e civiltà.-
-E’ un complimento?-
-NO-
-ok, beh ,allora?-
-Allora? Raccogli tutti i panni, li pieghi e li metti a posto, io cambio le lenzuola, rifaccio i letti e cambio gli asciugamani del bagno. Ok?-
-Si, mi sembra una cosa equa.-
Soul raccolse tutti i panni e li piegò alla rifusa, fatta eccezione per gli abiti di Kid, quelli li piegò perfettamente simmetrici. Poi li sistemò nell’armadio degli amici.
Maka nel frattempo aveva cambiato le lenzuola e riordinato i letti, poi andò in bagno per cambiare gli asciugamani. Ne afferrò tre , poi fece caso alla loro postazione… un asciugamano accanto al lavandino usato sicuramente per il viso, uno accanto la doccia per i piedi e uno accanto al bidè per… ODDIO!
-AHHHHHH, CHE SCHIFO!- Urlò gettandoli tutti e tre in aria.
-Che c’è?-
-Quell’ asciugamano… voi..BLEAH!-
-AHAHHAHAHAH, ho capito, li cambio io. Ma come sei schizzinosa, non sai che siamo tutti figli del Signore? –
-Si, ad eccezione di voi tre scimmie! Che schifo, devo disinfettarmi le mani…-
-Esagerata! Non abbiamo tempo, ci mancano ancora otto camera, puoi rimandare?-
-E vabbene-
Terminata la stanza, continuarono con il lavoro e dopo circa tre ore, tra risate, urli e goffe situazioni terminarono la loro punizione.
-Oddio, non ci credo, ce l’abbiamo fatta!-
-Già! – sospirò l’albino.
-Sono stanca morta, penso che andrò a dormire-
-Si, decisamente.-
-A domani allora-
-Ok-
E così entrò ognuno nella propria stanza.
Entrata nella sua, Maka si liberò di quegli osceni e scomodi abiti, sostituendoli con una felpa della scuola e un paio di pantaloni grigia da tuta.
Poi infreddolita si mise sotto le coperte per dormire.
Peccato che proprio mentre stava per prendere sonno rientrarono le compagne di stanza che incominciarono a tartassarla di domande.
-MAKAAAAAAAAAAAA- urlò Patty che corse ad abbracciarla.
-Hey!-
-Maka, come è andata?-
-Bene, Liz, ma sono stanca morta-
-Mi dispiace, Maka. Ma, ecco… quello che vorremo sapere è….- disse la Camelia insicura.
-E’: Cosa avete fatto tu  e Soul soli soletti per le stanza dell’hotel? Le avete inaugurate per bene?-
-LIZ! –
-Che c’è?-
- AHAHAH No, niente di niente. Solo tante litigate e stanchezza… anche se una cosa è successa..-
-COSA?-
-Mi ha detto che ha bisogno di me per essere felice.-
-CHE AMOREEEEEEEEEEEEEEEEEEE- Urlò Tsubaki che aveva gli occhi a cuoricino.
-E tu?-
-Mi sono messa a piangere… mi sono commossa, ero troppo felice-
-CHE AMOREEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE-
-Tsubaki, dacci un taglio.-
-Scusa, Liz-
-Dicevo… cavolo, è proprio cotto-
-Dici? Eppure una persona per dire una cosa del genere non deve essere necessariamente innamorata.-
-ovvio invece che lo è-
-E come lo sapete? Questo lo state ipotizzando voi-
-Ma se lo ipotizziamo è perché abbiamo delle basi per farlo. Maka, Soul è innamorato di te-
-Anche se fosse così…non potremmo mai stare insieme-
-Perché?-
-Ma perché lui è la mia arma e poi…sai che io ODIO questa situazione, odio essere innamorata di lui, odio fidarmi di un ragazzo, odio le relazioni.-
-Quindi lascerai che la paura prenda il sopravvento?-
-Non lo so, ok? Fin quando Soul non si farà avanti neanche io lo farò, ammesso che quello che dite sia vero. E ora basta, ho sonno.-
-Ma è presto!-
-Voi non avete pulito l’intero hotel! A proposito, Liz, mi fai un favore?-
-Dimmi tutto-
-Potresti appendere per tutto l’hotel queste foto?-
Disse la bionda con un sorriso malizioso e consegnando all’amica un paio di foto.
Liz le scrutò curiosa, poi scoppiò a ridere come una pazza.
-La piccola Maka diventa cattiva, eh? AHAHAHAH, lo farò, dormi pure tranquilla.
-Grazie, notte-
 
 
 
Il giorno dopo, Soul si svegliò a pezzi, per fortuna che quella notte toccava a lui dormire nel letto singolo, almeno poteva dormire tranquillamente senza che nessuno gli infilasse un piedi in bocca o nel fianco.
Stranamente quella mattina anche Soul e Kid erano già svegli.
-Buongiorno, Soul!-
-Ciao ragazzi, com’è svegli?-
-Io sono stato svegliato da questo idiota di Kid- disse scocciato Black*star.
-Uffa, mi sentivo solo, sapevo che Soul era stanco , allora ho svegliato te.-
-Ahahaha, siete spettacolari.-
-Già ,ma dobbiamo sbrigarci, dobbiamo andare alle terme. Con te, Soul, oggi sarà moolto più divertente-
-Si, oggi mi godrò questa giornata-
-Giusto! Pronti a spiare le ragazze?- chiese malizioso il celeste.
-CERTO!- dissero gli altri due all’unisono.
Resisi presentabili, uscirono dalla porta e si ritrovarono davanti gli occhi uno spettacolo piuttosto… em…bizzarro?
Su tutte le pareti e le porte era appesa la stessa foto più volte che raffigurava un Soul scocciato e con un abito da donna delle pulizie in gonna.
-AHAHAHAHAHAHHAHAHAAHHAHAHAAHHAHAHAHAHAHAHAAHHAHAHAAHAHAHAHHAHAHAHA SOUL, SEI PROPRIO UNO SCHIANTO IN GONNA!-
-OH MIO DIO- Disse l’albino sconvolto.
<< MAKA TI UCCIDO >>
-No, non è affatto figo.-
 
 
 
SPLEDORIIII! **
Eccomi, con un po’ di ritardo, ma eccomi!
A proposito, scusate ç_ç ma per farmi perdonare ho scritto un capitolo un po’ più lungo, yeeeee!
Non ci credo che siamo già ad Agosto, ed io sono ancora in alto mare con i compiti °-°
 Voi come siete messe? Da una parte però non vedo l’ora che rincominci la scuola, mi mancano tanto i miei compagni, pensate che li sogno tutte le sere,ahahaha (si, non ho  niente da fare)!
Avete visto Soul che dolce?*w* E Maka è una bulla, invece, gli ha fatto proprio un bello scherzetto,aahahaahah.
Bene bene bene, non ci posso credere che siamo già all’ ottavo capitolo °O°
E a proposito, grazie a tutte/ i, davvero, siete fantastici <3
VI AMO! *-*
Incominciamo dai miei splendori che recensiscono: NARU-SAN (MIA Naru-chan, è mia mia mia u.u)  ,  Lady Cresselia98 ( quella ragazza è un genio), Hikari88 (che è una di quelle che mi è stata più a fianco e che scrive delle ff bellissime*-*) , Mitzune_chan (che mi sostiene sempre sempre u.u) , Sostar (dolcissima), AriCastel66 ( le sono tanta affezionata**) , xSoul_Makax  (c’è poco da dire,AMO quella ragazza), GoldenEyes ( Dolcissima e tenerissima,non saprei come fare senza le sue recensioni) , Darkboi, Nuvolachan (la mia psicologa u.u),_Soul97_ (dolcee*-*), HeartSoul97 (Ok, ho letto alcune tue FF e sono stupende, davvero ,mi fa piacere che  segui la mia storia!:D), scythemeister_MakaAlbarn (sei un genio,cara u.u) , __maka__ (tenera:’), Rouge_san (troppo gentile**)
 
Tra le preferite=  GoldenEyes,Hika_Chan 88,Lady cresselia98, NaruSan, Otaku_girl, sostar, ToukoAlbarn, _Bad wolf , _maka_, Ale_BlackStar_Baka_Chan, mary_dark ,mikeDY92, Taiga Albarn, scythemeister_MakaAlbarn, Ale_BlackStar_Baka_Chan , EcchanEcchan, Miku18OTAKU, Tamashi_Chan ,TheycalledmeAsia
 
Tra le seguite=- HeartSoul97,  inukaulitz, Lirin97 ,Matryoshka, Mitzune_chan ,Rouge_san, staairway, xSoul_Makax , _Bad Wolf , __maka__, _Soul97_, Nuvolachan, Juliet_Capulet
 
Tra le ricordate= 1 - KuroAi ,ToukoAlbarn,  __maka__,Baka_Girl
 
GRAZIE! *-*
Al prossimo capitoloo!
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 9
*** FIGHT! ***


 Soul era paralizzato e fissava con gli occhi fuori dalle orbite le foto appese per il corridoio che ormai erano state viste dall’intera classe, incluso Stein che sarcasticamente aveva detto:

-Soul, ho sempre pensato che fossi un po’ affemminato, finalmente sei uscito allo scoperto, ragazzo-
In conclusione, i compagni incominciarono ad avviarsi verso le terme, ma il ragazzo rimase ancora qualche secondo per contemplare le foto.
Non era dispiaciuto, era arrabbiato, molto, troppo e nonostante fosse sempre stato un tipo pacifico e menefreghista questa volta voleva vendetta.
Attenta Maka!
 
 
 
Nel frattempo, nella stanza di fronte, all’oscuro di ciò che stava accadendo fuori,  Maka stava ancora dormendo come un ghiro sotto le coperte calde  del letto, fin quando non venne svegliata dalle compagne.
-Maka, penso che è ora che ti svegli…-
-Mmh… ok, un momento perché voi siete già vestite?-
-Perché è da molto che siamo sveglie, l’appuntamento negli spogliatoi era alle 9, ovvero ora.- disse Liz con un tono naturale.
-E perché non mi avete svegliata?-
-Ci abbiamo provato ma sembravi una morta, ehehe- rise Patty.
-Oddio, non posso fare tardi anche oggi! Devo prepararmi!-
-Hai 1 minuto- osservò Liz.
-Sai che con un minuto non mi lavo neanche la faccia, vero?-
-Certo, per questo sei spacciata e prenderai un altro rimprovero. Ciao Maka, ci vediamo lì, buona fortuna!-
La ragazza rimase sbalordita, quelle ragazze erano dolci e gentil ma delle volte sapevano essere dei mostri gelidi e senza cuore, soprattutto per quanto riguardava Liz.
Tuttavia corse a lavarsi e cambiarsi e nel giro di alcuni minuti fu pronta per raggiungere gli altri.
Quando aprì la porta si ritrovò davanti una marea di foto di Soul, alla vista di quelle scoppiò a ridere, questa volta l’aveva combinata grossa, ma non è che lo avesse fatto senza un motivo… in genere lei non agiva così impulsivamente se non c’era un motivo valido e questo era: Soul riusciva sempre  a condizionare la sua vita e quella per lei rappresentava una piccola anche se stupida vendetta personale.
 
Il suo partner si sarebbe sicuramente arrabbiato, ma gli sarebbe passata (come sempre) e poi lei per lui aveva lavorato un’intera giornata alla pulizia di quell’hotel da quattro soldi, cavolo, se lo meritava!
Mentre percorreva il corridoio trovò lo spogliatoio femminile e qui si tolse quei vestiti pesanti per poi avvolgere il suo gracile corpo in un asciugamano color panna.
Raccolse i capelli con un fermaglio e mise un piede a mollo nella piscina bollente riservata alle ragazze.
-Makaaa, ce l’hai fatta- osservò Patty che corse ad abbracciare l’amica che con il peso dell’arma quasi annegò.
-Ahh, com’è rilassante quest’acqua!-disse la Camelia.
-Si, veramente tanto, quest’acqua è un vero toccasana per la pelle, la idrata e rinvigorisce e sapete una cosa? La mia bellissima e candida pelle non chiedeva altro!-
-Ahahahaah, se solo studiassi le materie scolastiche come studi i siti di bellezza saresti la prima dell’intera scuola!-
-No, grazie, non ci tengo ad essere una sfigata-
Maka si rattristì e mise il viso un po’ più a mollo, tanto che l’acqua le arrivo al naso.
-Noo, scusa Maka, non intendevo quello! Tu non sei una sfigata, sei bellissima, simpaticissima e intelligente e tutte vorrebbero essere come te!-
-Certo, come no-
Come dire… una specie di nuvole grigio comparve sulla testa di Maka ed incominciò a piovere, era come se anche il cielo fosse contro di lei….era una sfigata, una secchiona, senza-tette e sfigata.
-Ops! Mannaggia a me e quando non sto zitta!-
-Lo sai che quello è il suo punto debole!-
-Mi è passato di mente, Tsubaki!-
-Dai Maka, tu sei perfetta e non sei una sfigata-
-Non è vero, lo dici solo perché sei sempre carina e gentile con tutti, sei fidanzata con Black*Star infondo, tanto normale non devi essere- disse la bionda offesa.
-Beh, in altri casi lo avrei preso come un insulto, ma dato che sei tu farò un’eccezione  e lo sai perché? Perché sei tanto tanto speciale!-
-No, non è vero.-
-Cavolo quando fa così è peggio di kid- si lamentò delusa Tsubaki.
-Giusto, Kid! E lo sai che succede quando Kid è triste?-
-No!-
 
-PAATTYYYYYY, VIENI QUI, HAI UNA PERSONA DA CONSOLARE-
Patty ,che stava schizzando l’acqua in aria, si avvicinò al gruppo di amiche.
-Che succede sorellona?-
-Consola Maka, per sbaglio ho detto che le secchione sono sfigate e lei si è offesa..-
-Ci penso io! Andiamo Maka, facciamoci una nuotata noi due da sole!- disse la ragazza prendendo per mano l’amica e spostandosi dal resto del gruppo.
-Scusa Maka, sai che Liz è molto impulsiva e delle volte non riflette su ciò che dice-
-No, non ci sono rimasta male per quello, ma ciò che mi ha detto mi ha fatta pensare…
-Cioè?-
-Cioè che io sono una secchiona, per me questo è un grande traguardo e ne sono sempre stata fiera. Ho sempre studiato  e dato il massimo in ogni cosa, questo perché volevo seguire le orme di mia madre, ma in realtà, non so, forse sarei stata portata per altre cose, solo che per seguire il sogno di mia madre, non ho seguito quello che sarebbe potuto essere il mio ed ora come ora mi sono resa conto che essere secchiona non è neanche un traguardo, gli altri ti considerano come un mostro matematico che non ha una vita sociale e io non voglio essere questo, non voglio che gli altri mi vedano così, non voglio che Soul mi veda così!- e terminò la frase con un sospiro.
-Maka, ma che dici? Tu hai sempre amato studiare ed è una cosa in cui identifichi molto e credimi, nessuno è portato per lo studio quanto lo sei tu. All’inizio volevi solo seguire le orme di tua madre, ma poi sei stata tu a decidere cosa essere o diventare e questa vocazione per lo studio ti è venuta quasi inconsciamente alla fine…e poi non è vero che tutti i secchioni sono sfigati! Tu sei bellissima e hai sconfitto il kishin, cavolo, sei la più ammirata di tutta la scuola ed il primo a stimarti e volerti bene è Soul.-
-Patty…?-
-Si?-
La bionda si lanciò sull’arma e l’abbracciò forte, aveva sempre adorato Patty, la sua immagine e spensieratezza un po’ le invidiava, ma non aveva mai avuto un particolare feeling con lei, invece, ultimamente le era stata più affianco quella ragazza che nessun altro e le dava veramente dei saggi consigli. Patty era una ragazza incompresa, ecco tutto, ma probabilmente era anche la più saggia e riflessiva del gruppo.
-Eheh, come sei dolce Maka!-
-Tu lo sei, grazie Patty-
-Adesso andiamo dalle altre-
-Giusto!-
Si recarono dalle altre dove Liz subito andò incontro all’amica.
-Scusa Maka,scusa,scusa,scusa-
-Figurati Liz, è che mi sono fatta condizionare dalle mie solite pippe mentali, scusami tu, me lo sono presa per niente-
Così iniziarono DAVVERO a godersi quella meravigliosa acqua calda.
-Certo stavo pensando… non sarò stata troppo cattiva con Soul? Avrei potuto far vedere le foto solo a Kid e Black*Star, non serviva che lo vedesse l’intero hotel, chissà come si sarà sentito a disagio-
-Maka, ma non ci sarebbe stato gusto…hai fatto benissimo! Poi lui te ne fa sempre passare di tutti i colori, prendila come una piccola vendetta personale-
-Hai ragione-
-Però, povero Soul…-
-Tsubaki, non cominciare a fare l’emotiva, Maka, hai fatto bene, sei una grande, fine del discorso-
Peccato che i maschi, dall’altra parte, non la pensassero proprio così….
 
 
-QUELLA STUPIDA SECCHIONA SENZA-TETTE, IO LA UCCIDOOOO-
-Io è da molto che voglio farlo-
Confabulavano soul e black*Star mentre entravano nella calda piscina avvolti dai loro asciugamani.
-E’ che non so che fare ora, come posso fargliela pagare?-chiese Soul.
-Soul, dimentichi che stai parlando con un Dio…un dio del male! So già cosa devi fare per vendicarti!-
-Davvero? Spara!-
-Beh… dove siamo?-
-Alle terme-
-E siamo senza..?-
-Senza..palle?-
-No, idiota, senza vestiti!-
-Oh, giusto, giusto! Quindi..?-
-Quindi, Soul quindi?!-
-Quindi siamo degli spogliarellisti?-
-MA MUORI, SEI UN IMBECILLE! L E RUBIAMO I VESTITI COSI’ QUANDO ESCE DALLA PISCINA E’ NUDA!-
-…E’ stranamente geniale-
-E te ne meravigli?-
-Ragazzi..- intervenne lo shinigami.
-Okay vendicarsi, ma non esagerate, insomma è pur sempre Maka..-
-Appunto che è lei!-
-Black*Star, per favore, anche tu le vuoi bene!-
-Io voglio bene a solo due persone, me e Tsubaki, Maka mi è indifferente e poi mica la sto uccidendo, è solo una piccola vendetta-
-Fate come vi pare, io non voglio essere coinvolto e Soul…almeno tu che hai un cervello, si insomma si fa per dire, pensaci prima di fare qualche cretinata-
Soul abbassò un attimo lo sguardo per riflettere, era vero che Maka lo avesse messo in imbarazzo davanti a tutti, ma un conto era stare in gonna dovuto ad una punizione, un conto girare nudi per le terme. E se Maka si fosse arrabbiata tanto da non parlargli più?
Forse Kid, aveva ragione.
Così, l’albino si girò verso il celeste pronto a rinunciare al malefico piano ma proprio mentre aprì la bocca, ebbe un flash back, le foto, gli sguardi dei compagni, le risate e tanta tanta vergogna…
Alla fine le parole che pronunciò furono:
-Ci sto, amico!-
Ed il pianò scattò.

  • -  -  -  -  -  -  -  -  -  -  -  -

 
Poco dopo nello spogliatoio femminile, due corpi muscolosi ma del tutto diversi, uno bianco latte, mentre l’altro abbronzato come l’oro, gironzolavano in modo sospetto.
Si avvicinarono ad una borsa viola, la aprirono e scovati  un paio di pantaloncini corti ed una t-shirt, tirarono fuori dal contenitore gli oggetti e li portarono via con loro, mentre se la ridevano come pazzi.
***
Alle  undici esatte il professor stein annunciò agli studenti di farsi una doccia, rivestirsi e recarsi nella reception dell’hotel.
Maka e le sue amiche entrarono nello spogliatoio, ma la ragazza notò subito che c’era qualcosa che non andava: il suo zaino era aperto.
-Perché il mio zaino è aperto?-
-Non so, vedi se dentro c’è tutto- suggerì Tsubaki.
-Okay… oh mio dio!-
-Che succede?-
-I vestiti! DOVE SONO FINITI I MIEI VESTITI?-
-Cosa? Non ci sono gli abiti?-
-Esatto! Ed ora come cavolo faccio ad uscire se non ho più i vestiti?- chiese Maka presa da un attacco di ansia.
-Calma, adesso vediamo come fare-
-OH DIO, mi sta mancando l’aria, Tsubaki-
-Nonono, respira! Oddio, che faccio ora? LIIIZ!-
Liz entrò in quel momento dalla porta, avendo appena finito di fare la doccia.
-Ehi, che c’è? Perché urlate come delle pazze indemoniate?-
-I vestiti di Maka sono scomparsi-
-CHE? Vabbè, dov’è il problema, ti presto i miei-
-Davvero?- chiese la bionda con gli occhi sbrilluccicanti.
-Certo, non sono proprio della tua taglia, ma almeno ti coprono-
-Oh, grazie Liz, ti devo un favore-
-Già, lo so!-
La maestra d’armi afferrò i nuovi panni che le vennero offerti ed incominciò ad indossarli mentre Liz confabulava con lei e Tsubaki.
-Però i vestiti non spariscono da soli, qualcuno deve averli presi-
-Ma chi?-
-Ragioniamo, qualcuno che ce l’ha con te?-
-Nessuno ,Maka è così dolce!-
-Grazie Tsubaki, ma a quanto pare non è un’opinione condivisa da tutti..-
Appena finì la frase ebbe un colpo di genio, chi poteva essere così stupido e meschino e soprattutto con una sete di vendetta così  grande? Solo una persona…
-Soul…- sussurrò.
-Giusto!- esclamò Liz.
-No, Soul ti vuole troppo bene!-
-Io lo uccido!-
-Calmati Maka, non puoi essere sicu..-
Ma Tsubaki non fece in tempo a finire la frase che Maka si era già catapultata fuori dalla porta ed in meno di due secondi  distrusse in mille pezzi la porta degli spogliatoi maschili entrandovi, fregandosene altamente degli sguardi spaventati e sorpresi dei suoi compagni, guardava dritta e determinata davanti a sé.
Arrivò davanti alla sua vittima e si fermò, fissandola seria.
-Maka, sai dove ti trovi vero?- chiese il ragazzo scherzando.
-Oh, che bei…vestiti- disse poi sorpreso… perché non era nuda?  Insomma, gli avrebbe fatto un certo piacere..
-Ma sei muta?-
-MAKA CHOP!- e sfracellò il ragazzo a terra.
 Poi si abbassò a sua volta per poterlo guardare negli occhi e gli sussurrò ad un orecchio.
-Da oggi, la guerra è iniziata.-
Poi si voltò e se ne andò a passo veloce dalla stanza.
-Wow arrabbiatina eh! E perché il piano è fallito? Era così perfetto-
-Beh, mi sembrava che stava filando tutto troppo liscio! Io vi avevo avvertiti!-
-ZIITTO KID! NON MIGLIORI LA SITUAZIONE!-
-Attento a come parli, sono pur sempre uno Shinigami-
Lo spogliatoio si riempì di chiacchiere e litigi, tutti urlavano o parlavano, tutti tranne uno: SOUL.
 
 
Alla fine i ragazzi si recarono nella reception , dove l’aria si faceva sempre più pesante e gelida.
-Ragazzi, che succede? Vi vedo un po’ tesi- incominciò il professor Stein a cui non arrivò nessuna risposta.
<< Wow, sono davvero incazzati , ma che sarà successo? Mmh..vediamo se.. >>
-Ho deciso che oggi noi professori vogliamo goderci questo giorno, siamo anche noi in vacanza no? Quindi voi starete zitti e buoni in hotel, mentre noi andremo a fare una gita. Qualcosa da ridire?- finito di parlare si tappò le orecchie pronto a non sentire le lamentele dei suoi alunni, che però non arrivarono.
Infatti, i ragazzi e le ragazze, che erano divisi in due gruppi separati, annuirono e si diressero verso le loro stanze.
<< Okay, tutto ciò è molto strano… Beh, meglio per me! >> pensò entusiasta il professore che non vedeva l’ora di godersi  un giorno in santa pace, ignaro del fatto che lasciare gli alunni soli nell’hotel in quell’istante fosse la cose più pericolosa e rischiosa del mondo.
Quando  Maka disse infatti che la guerra stava per avere inizio, non scherzava.
Dal momento in cui Soul aveva tentato di tirare quel colpo basso a Maka, i maschi e le femmine si erano come divisi in due blocchi contrapposti, proprio come in una guerra.
Le ragazze desideravano vendetta, i ragazzi desideravano vendetta e per far tornare le cose come prima occorreva fare solo una cosa: combattere.
I maschi si riunirono in camera di Soul.
-Bene, le ragazze vogliono fare le difficili e ci hanno ufficialmente dichiarato guerra colpendo anche uno di noi, Soul. Quindi cosa facciamo se ci dichiarano guerra? COMBATTIAMO! E VINCEREMO!-
Urlò Black*Star.
-SI,VINCEREMO!- echeggiarono gli altri.
-Tutto ciò è molto stupido!-
-Kid, se vuoi partecipi sennò ciao!-
-Preferisco rimanere qui a riordinare la stanza, grazie.-
-Bene femminuccia, ciao. Soul, vuoi dire qualcosa?-
-Veramente credo che abbiamo esageratoo, Black*Star-
-COSA? No amico, si chiamo autodifesa quella! Non lo hai fatto senza un motivo, ricordi?- disse il celeste posando una mano sulla spalla dell’albino convincendolo.
-Giusto!-
Allora anche lui si alzò in piedi sul letto imitando l’amico.
-Bene, loro hanno l’aula destra dell’hotel, noi la sinistra. Lo scopo è conquistare ogni area, l’hotel sarà nostro. Sicuramente le nemiche avranno messo delle guardie in ogni ala appartenente a loro, quindi ogni volta che ne abbattete una, fatela prigioniera, alla fine saranno tutte nostre prigioniere e ciò vorrà dire che…AVREMO VINTO!-
-SIIIII!-
Ma i ragazzi non erano gli unici che stavano organizzando il loro esercito, nella stanza di fronte infatti le ragazze avevano sentito tutto, dato che intelligentemente i ragazzi urlavamo come scimmie e sapevano il loro piano, che infondo non era poi così diverso dal loro.
-Bene, quindi l’ala destra è nostra, ciò vuol dire che le 5 stanze del piano terra, la cucina, il bagno pubblico e la piscina femminile sono nostre. L’obiettivo sono allora le altre cinque stanze, la lavanderia, l’altro bagno, la piscina maschile e la sala relax. I ragazzi in tutto sono 10, le stanze che gli appartengono 5, quindi saranno due per ogni stanza. La stanza più importante è la piscina, quindi lì ci saranno Soul e Black*Star che agiscono sempre insieme. Le stanze che appartengono a noi fortunatamente sono di meno, quindi ne rimangono fuori due. Pertanto direi che le altre devono stare di guardia nelle stanze, due per ognuna, mentre io e un’altra persona dobbiamo attaccare.  Conquistata una camera, incominciate a dividervi e occupare quella stanza affinchè diventi nostra. Tutto chiaro?- disse Maka.
-SI!-
-Chi vuole venire con me?- la bionda si girò verso Tsubaki.
-Okay, ci sto-
-Sicura? Anche se dovrai combattere contro Black*Star?-
-Beh, forse riuscirò a convincerlo anche solo con le parole-
-Basta che lo sconfiggi-
-O—okay-
-Perfetto. Al lavoro allora! La guerra inizierà tra un’ora esatta.-
Maka afferrò il cellulare e inviò un sms a Soul:
<< Tra un’ora. >>
Arrivato il messaggio Soul alzò lo sguardo sui suoi compagni.
-Tra un’ora.-
 
 
L’ora passò molto velocemente e le squadre erano già ai loro posti.
Alle 2 esatte Maka e Tsubaki uscirono dalla loro stanza, pronte. Indossavano una tuta aderente nera, guanti e un paio di stivali.
Scesero di corsa al piano terra dove c’erano le stanze dei nemici.
-Tsubaki, io entro nella prima, tu intanto vai nella seconda-
-Si!-
Maka entrò piano nella prima, aprendo con cautela la porta e ritrovò davanti ai suoi occhi solo una stanza nera.
Rimase qualche secondo a stropicciare gli occhi tentando di vedere qualcosa, quando sentì qualcuno afferrarla da dietro. Subito rispose con una gomitata che confuse il nemico e ne approfittò per accendere la luce.
Si ritrovò davanti Chad, il solito fighetto della scuola, biondo e occhioni verdi. Lei già non lo sopportava quindi era un motivo in più per abbatterlo.
Lui si catapultò di nuovo su di lei, ma Maka rispose con un calcio in piena faccia sconfiggendolo.
Per sicurezza lo legò e posò in un angolo della stanza chiamando nel frattempo con un walkietalkie Kim, avvertendola di raggiungerla per occupare il piano.
Allo stesso modo fece Tsubaki che aveva sconfitto il suo nemico.
-Tutto bene?-
-Si, tu Maka?-
-Si, è stato facile!
-Andiamo, ora ci tocca il bagno-
E si recarono nella nuova stanza.
Qui, vi erano Kirikou e Jackson.
-Io prendo Kirikou- disse Maka avvicinandosi a lui.
-Maka, non voglio farti male-
-Non me ne farai, non preoccuparti. Allora iniziamo?-
Il ragazzo non se lo fece ripetere due volte e la colpì con uno dei suoi pugni facendola finire a terra. Kirikou era molto forte, Maka ne era consapevole come era consapevole della potenza dei pugni del ragazzo, il suo punto a favore, quindi avrebbe dovuto evitare proprio quelli.
Si rialzò con un po’ di fatica e corse verso di lui schivando un pugno e puntò a tirare un calcio alla pancia del ragazzo colpendolo.
La bionda si fece sfuggire un sorriso, ma quando si accorse che il ragazzo non si era fatto nulla rimase sbalordita e prese un secondo pugno in pieno viso.
-MAKA!- urlò Tsubaki ancora alle prese con l’altro.
-Non preoccuparti- sibilò Maka tenendosi la faccia per il dolore.
-Sai una cosa Kirikou?-
-Cosa Maka?-
-MI HAI ROTTO! MAKA CHOOOOOP- ed in due secondi il ragazzo finì sfracellato a terra.
-Wow… a volte mi metto paura da sola.-
Nel frattempo Tsubaki sferrò un forte calcio a Jackson facendolo svenire.
-Bene, possiamo andare-
E scapparono dimenticando di legare i due e chiamando Liz.
   
 
 
 
Allo stesso tempo arrivò a Soul e Black*Star la notizia che le ragazze erano in vantaggio.
-Cavolo e chi se lo aspettava? Ci stanno stracciando-
-Tranquillo Soul, se sconfiggiamo i loro capi automaticamente abbiamo in pugno tutte le ragazze. Quindi basterà sconfiggere Maka e quella che è con lei.-
-Ovvero Tsubaki-
-C..cosa?-
-Già, te la senti?-
-Senti, amico, fammi un favore, combatti tu con lei, io non ce la faccio, ma non farle male!-
-E come faccio?-
-Non lo so, ma se le fai male  sono cazzi tuoi!-
 
 
Poco più in là  Maka e Tsubaki sconfissero anche i ragazzi della lavanderia ed ora puntavano a quelli della sala relax. Battuti anche loro sarebbe rimasta sola una stanza: La piscina. Erano vicine alla vittoria ormai.
Arrivate alla sala, la aprirono velocemente e vi entrarono, ma all’interno non vi era nessuno.
Poco dopo udirono un rumore e furono bloccate alle spalle da qualcuno: ox e Harvard.
-Beh, mi sembrava strano che ancora non ci eravamo imbattute in voi-
-Risparmia il fiato, Maka, questa è l’occasione che aspettavo da una vita, finalmente ti sconfiggerò, sarò il miglioreee-
-Ti piacerebbe, idiota!-
I due le lasciarono per poi ritrovarsi tutti e quattro faccia a faccia.
Ox prese la rincorsa e si catapultò verso Maka, la quale si spostò verso destra facendolo sbattere contro il muro.
-Ox, lo dico per te, non ti conviene-
-FAI SILENZIOOOOO!- urlò lanciandosi di nuovo verso la ragazza, questa volta colpendola con successo, tanto che la ragazza cadde a terra.
-Da quando sei arrivata non hai fatto altro che rubarmi tutto! IO ero il primo della classe, IO ero il primo dell’istituto, IO ero il più amato dagli insegnanti- e usò il suo potere del fulmine per scagliarne uno su Maka che era ancora a terra e che faticò a sopportare l’ultimo colpo.
-E soprattutto.. IO ero amato dalla mia famiglia- urlò il ragazzo con gli occhi lucidi.
Maka lo guardò nonostante in mal di testa.
-Cosa ..vuoi dire?-
-come se ti interessasse-
Maka si alzò e si avvicinò a lui posandogli una mano sulla spalla.
-Non ci crederai, ma a me interessa-
Il ragazzo diffidò un po’, poi però parlò.
-I miei sono dottori e hanno sempre voluto che io fossi bravo almeno quanto loro per portare avanti la tradizione. Una volta che ho preso 96 anziché 100 mi hanno punito severamente, pretendono sempre il massimo, soprattutto non ammettono che qualcun altro mi superi e tu lo fai sempre. I miei quindi non mi vedono più di buon occhio-
-Mi dispiace tanto Ox, io non lo sapevo. –
-Beh, ora si! Non capisco…eppure studio così tanto…-
-Delle volte non basta solo studiare molto, devi metterci passione, non devi pensare che stai studiando per i tuoi genitori, ma per te!-
Ox ci riflettè un po’, poi la guardò sbalordito.
-Giusto, Maka, lo farò. Sai, in tutto questo tempo ti ho sempre odiata, ma la verità è che fingevo di odiarti, io ti ammiro molto-
-E io ammiro te!  Usi egregiamente il tuo potere e quando non ti comporti da superiore sei molto più simpatico-
I due si sorrisero a vicenda.
-…Ma…-
-Ma?-
-Devi perdonarmi-
-Perché?-
Maka gli sferrò un pugno nello stomaco che lo mise K.O.
-Per questo-
Hardvard smise di combattere con Tsubaki e accorse subito in aiuto del suo maestro, sorreggendolo.
-Beh, complimenti ragazze, la stanza è vostra.-
-Ti arrendi?-
-Non vale la pena combattere senza un maestro e poi mi avreste comunque sconfitto-
-Oh, okay, ma dobbiamo comunque legarvi, per sicurezza-
-Vabbene-
-A proposito di legare…-
-..Si?-
-NON ABBIAMO LEGATO KIRIKOU E JACKSON!-
 
 
Nel frattempo, Liz era nel bagno dei maschi limandosi le unghie ,in compagnia di patty che stava giocando con l’acqua del rubinetto.
-ihih! Guarda come schizza l’acqua!-
-Ahaha, si sorellina- annuì Liz scrutandosi le unghie per controllare se quella fosse la lunghezza giusta.
Ad un tratto però udì un rumore.
-Patty, hai sentito?-
-Cosa?-
La maggiore guardò per terra, i due nemici non c’erano più!
-PAATTY, DOVE SONO QUEI DUE?-
-E che ne so, è da un pazzo che non ci sono più lì-
-E perché non me lo hai detto?-
-L’acqua mi ha distratta!-
-ACCIDENTI! ED ORA DOVE SONO?-
-Qui.- disse una voce che veniva dall’alto.
Le sorelle alzarono lo sguardo e si ritrovarono travolte da due giganti.
Kirikou aveva bloccato Liz prendendola per le braccia e lo stesso fece Jackson con Patty.
-Kirikou, lasciami immediatamenteee-
-NO-
-Dai, ti rifaccio il guardaroba-
-Ma chi se ne frega del guardaroba!-
-Ah si?-
-SI!-
Liz alzò la gamba all’incontrario colpendo…em…i gioielli di Kirikou e liberandosi dalla sua presa.
-Finalmente, prendi questo e questo- continuò tirandogli calci, mentre il ragazzo teneva le mani sulle parti doloranti.
-Mi arrendo, mi arrendo-
Jackson allora lasciò andare Patty.
-Perché non combatti?- gli chiese la ragazza.
-Ecco, la verità è che ho sempre avuto una cotta per te, Patty.-
-eheh, davvero?-
-Em.. si, non ce la faccio a combattere contro di te. Vorresti..ecco, uscire con me qualche volta?-
Ma il ragazzo non riuscì a finire la frase che Patty già era riandata a giocare con l’acqua, lanciandola in aria e urlando: evviva, evviva!
Liz allora, impietosita dalla scena tentò di consolare il ragazzo sconvolto.
-E’ una tipa un po’ bizzarra, ma non è colpa sua-
 
 
 
Nel frattempo Tsubaki e Maka arrivarono davanti la piscina dei maschi.
Tutto dipendeva da quell’incontro, orgoglio, vendetta, rabbia… tutto concentrato in un solo e difficile incontro.
Maka guardò l’amica.
-Sei pronta?-
-Si, tu?-
-Si-
-Andiamo?-
-Certo! Oh, Tsubaki, se non vuoi combattere non farlo. –
-Io, io…vedrò-
-Perfetto-
-Grazie-
Si presero per mano ed entrarono.
Aldilà dell’enorme piscina naturale vi erano due figure, una in piedi e l’altra seduta.
La prima, aveva le mani in tasca ed indossava un cerchietto, la seconda era seduta in modo scomposto e  indossava un paio di guanti, erano loro.
Quando videro le ragazze, avanzarono verso di loro per poi ritrovarsi faccia a faccia.
-Ve la siete cavata bene- inziò Soul.
-Lo sappiamo. Voi invece siete alquanto deboli, siete sicuri che volete combattere?-
-Non sfidarci ragazzina- disse Black*Star avvicinandosi a Maka.
-L’ho già fatto o lo hai dimenticato?- rispose la ragazza guardandolo fisso negli occhi, non avrebbe abbassato lo sguardo, Black*Star non la intimoriva.
-E’ stato molto carino il vostro scherzetto-
-Proprio come il tuo-  disse il celeste.
-Almeno Soul non ha rischiato di girare nudo-
-Ci sarebbe stato comunque molto più da vedere rispetto te-
-Black*Star, stai esagerando- disse Tsubaki triste.
-Io sto solo difendendo Soul ,per questo gli ho suggerito quel piano-
-Glielo hai detto tu?-
-Si-
-E scommetto che lui non voleva neanche farlo!-
Beh, all’inizio no, ma poi ha accettato-
-Ma ti rendi conto? Sei… spregevole, io non voglio più parlarti!- disse Tsubaki andandosene.
-Tsubaki, aspetta!- disse l’amica inseguendola e fermandola.
-Stai bene?-
-Si, ma io non voglio stare qui, voglio solo stare un attimo sola in camera mia, scusa se non sono stata una buona compagna-
-Tu sei stata la migliore Tsubaki, questa battaglia non è la tua, ma la mia. Quindi tranquilla e vai-
-Grazie- La mora abbracciò la bionda e se ne andò, abbandonando la battaglia ed un confuso Black*Star.
Maka ritornò a fissare i due.
-Quindi sei stato tu… e tu il cretino che gli ha dato retta- disse rivolgendosi prima a Black*Star e poi  a Soul.
-Tutto questo è…è una sciocchezza, vi  rendete conto?- urlò Soul.
-Si, ero arrabbiato per lo scherzo che mi hai fatto ,per giunta non ho capito il perché della tua azione, comunque volevo vendicarmi ,ma non così, solo che mi sono fatto influenzare e poi non capisco come siamo arrivati a fare questa stronzata!  Mi dispiace, non volevo farti rimanere nuda e non volevo farti arrabbiare!-
-Beh, tutto questo non sarebbe successo se io non avessi pubblicato quelle foto ovunque. Chissà come devi esserti sentito, Soul, scusami tanto-
-E’ okay, siamo pari-
La ragazza gli rivolse un sorriso che lui restituì.
-E NON POTEVATE PENSARCI PRIMA A FARE QUESTO? RAZZA DI RINCOGLIONITI, PER COLPA VOSTRA E DEI VOSTRI LITIGI AMOROSI TSUBAKI E’ ARRABBIATA CON ME!-
-Non è stata colpa nostra. Forse non hai capito il motivo dell’arrabbiatura di Tsubaki… non si è arrabbiata per lo scherzo, ma perché lei credeva di aver fatto dei cambiamenti in te, di averti migliorato, mentre tu hai colpito una sua amica essendo consapevole di quanto lei tenesse a me.-
-Ma tu hai fatto lo stesso con un mio amico, come lei voleva proteggere te io volevo proteggere Soul-
-Black*Star, tu hai fatto tutto questo non per Soul, ma per te. Questa era la tua battaglia contro la mia, non quella di Soul e mia… solo che eri così preso dalla vendetta che non te ne sei accorto e hai ignorato tutto e tutti-
Il ragazzo ci riflettè un attimo e quando si rese conto che le parole dette da Maka erano vere si sentì uno stupido e un mostro. Non solo gli vennero i sensi di colpa, ma temeva di aver perso anche la sua Tsubaki…
-E…e ora?-
-Aspetta che si calmi, le parlerò io-
-Nonostante io abbia fatto tutto questo?-
-Beh, non è colpa tua se sei un coglione…- disse la bionda sorridendogli.
 
-COSA DIAMINE E’ SUCCESSO AL MIO HOTEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEL?-
-ma forse al momento, Black*Star, abbiamo un problema un pochiiiino più grosso…-
 
 
 
 
RAGAZZEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!
FINALMENTE SONO TORNATA CON UN NUOVO CAPITOLO, YEEEEEEEEEEEEE!**
Okay,basta, ahahaha! Scusate l’enorme ritardo, davvero! D:
Ma tra le vacanze, i compiti per le vacanze, la scarsa voglia di mettermi davanti un computer e scrivere con questo caldo non ho aggiornato per molto tempo e vi chiedo perdono.
Ma l’importante è che sono tornata e questa volta con un capitolo veramente lungo o.o
Mi sono  superata, ahahahah!
Okay, questo capitolo è un C  A  O  S! Succede di tutto e di più e cose assurde direi!
Tra la battaglia maschi/ femmine, litigi e riconciliazioni vi faccio come sempre impazzire, ahaha! Ma maka e Soul riescono sempre a chiarie :’) così ho deciso di far litigare una coppia diversa, muahahah, che cattiva!
Beeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeh… io scappo, vorrei ringraziare veramente tutte, siete fantastiche, amo le vostre recensioni, mi danno tanta sicurezza e forza, questa storia non ci sarebbe senza di voi, per cui grazie! :’)
#muchlove!<3
Incominciamo dai miei splendori che recensiscono: NARU-SAN (MIA Naru-chan, è mia mia mia u.u)  ,  Lady Cresselia98 ( quella ragazza è un genio), Hikari88 (che è una di quelle che mi è stata più a fianco e che scrive delle ff bellissime*-*) , Mitzune_chan (che mi sostiene sempre sempre u.u) , Sostar (dolcissima), AriCastel66 ( le sono tanta affezionata**) , xSoul_Makax  (c’è poco da dire,AMO quella ragazza), GoldenEyes ( Dolcissima e tenerissima,non saprei come fare senza le sue recensioni) , Darkboi, Nuvolachan (la mia psicologa u.u),_Soul97_ (dolcee*-*), HeartSoul97 (Ok, ho letto alcune tue FF e sono stupende, davvero ,mi fa piacere che  segui la mia storia!:D), scythemeister_MakaAlbarn (sei un genio,cara u.u) , __maka__ (tenera:’), Rouge_san (troppo gentile**), RANFYC (sono toooornata;),Hiyokoi (gentilissima)
 
 Tra le preferite=  GoldenEyes,Hika_Chan 88,Lady cresselia98, NaruSan, Otaku_girl, sostar, ToukoAlbarn, _Bad wolf , _maka_, Ale_BlackStar_Baka_Chan, mary_dark ,mikeDY92, Taiga Albarn, scythemeister_MakaAlbarn, Ale_BlackStar_Baka_Chan , EcchanEcchan, Miku18OTAKU, Tamashi_Chan ,TheycalledmeAsia, Baka_girl, cisca1995,, inukaulitz, ivylotus, little shingami
 
 Tra le seguite=- HeartSoul97,  inukaulitz, Lirin97 ,Matryoshka, Mitzune_chan ,Rouge_san, staairway, xSoul_Makax , _Bad Wolf , __maka__, _Soul97_, Nuvolachan, Juliet_Capulet, badangel_99_, hacca, Odoru Hi Kaze no, TheAruttulaS2, _rain_
 
 Tra le ricordate= 1 - KuroAi ,ToukoAlbarn,  __maka__,Baka_Girl, IvyLotus
 
 GRAZIE! *-*
Al prossimo capitoloo!
 
 
 

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Capitolo 10
*** A new couple? ***


  
*Perdonate gli eventuali errori ma non ho potuto ricontrollare il testo
SIX HOURSE AGO
-COSA..COSA AVETE FATTO AL MIO HOTEL? Finestre rotte, pareti rotte, porte in mille pezzi, caos, panni sparsi ovunque, gente mezza morta e dolorante per terra… IO VI FACCIO ARRESTARE!-
Urlò il proprietario dell’albergo, un tipo alto e gracile, il classico spilungone dai baffi alla francese e pochi capelli in testa.
Il tipo, che era diventato rosso dalla rabbia si avvicinò alla piscina dei ragazzi dove c’erano ancora Maka, Soul e Black*Star.
-VOI TRE!- disse indicandoli uno ad uno.
-ADESSO CHIAMERO’ LA POLIZIA E VI FARO’ FINIRE IN PRIGIONE! TEPPISTI!-
-Signore, si calmi o le prenderà un malore- disse apprensiva Maka.
-Al diavolo!-
-Wow, guarda Soul, quando urla si vede l’ugola muoversi a destra e sinistra!-
-Uh è vero! Che buffo, ahahahahaahahah!-
-VI STATE PRENDENDO GIOCO DI ME?-
-Li scusi, in teoria hanno l’aspetto di due tipici adolescenti ma in pratica sono peggio di due bambini di dieci anni-
-E guarda i suoi buffi! Cavolo, li voglio anche io- esclamò Soul con gli occhi sbrilluccicanti.
-Facciamo 8 anni!- disse con una risatina nervosa la ragazza.
-Non è divertente!-
-Ci scusi signore, non volevamo creare danno-
-MA LO AVETE FATTO, IDIOTI!-
Black*Star si avvicinò a Maka sussurrandole nell’orecchio un:
-Maka, sei una ragazza infondo .. usa le tue doti dolci e tenere per convincerlo a lasciarci stare-
La ragazza obbedì così sfoggiò uno dei suoi sorrisi migliori, aprì gli occhioni verdi e si sforzò con tutta se stessa di far comparire sulle sue guanciotte da bambina un colorito tendente sul pesca.
-Signore, siamo solo degli adolescenti, lo sa che questa è l’età in cui ci si da alla pazza gioia e soprattutto non si è consapevoli dei propri errori. Non volevamo distruggere l’hotel, volevamo… divertirci! Siamo solo dei ragazzi, di cui due di noi orfani, cerchiamo di distrarci facendo danni e poi alla fine ci pentiamo sempre-
A quel punto si fece uscire dei grossi lacrimoni.
-Ci scusi signore, ci scusi- singhiozzò.
Per quanto vile e senza cuore, l’uomo si intenerì davanti quella scena, il volto di Maka sembrava così dolce e angelico!
-Beh… io non lo sapevo, mi dispiace-
-Brava Maka!- sussurrò di nuovo Black*Star a cui arrivò una potentissima gomitata da parte di Maka in pieno stomaco.
-Allora forse, si, insomma, posso perdonarvi-
-Perdonarvi cosa?-
Una voce sin troppo conosciuta echeggiò nella stanza, come non riconoscere quella cupa voce?
Ovvio, era quella del professor Stein, come era anche ovvio che fossero fottuti.
 
 
 
NOW
-Maka, mi passi il martello per favore?-
-Certo, tieni Tsubaki-
-Grazie- disse la mora afferrando l’oggetto offertogli dall’amica e poi portò a batterlo sul legno.
-Ma vi sembra giusto che ci tocca ricostruire una porta? Insomma, io sono un Dio, non posso ridurmi a fare il riparatore di porte!-
-Non lamentarti Black*Star, infondo ci è andata bene, Stein voleva farci riparare l’intero hotel! Il proprietario è stato sin troppo buono con noi-
-Si,la tua recita ha riscosso successo-
-Già!-
Maka si accorse che Tsubaki non si immischiava nella conversazione, dopotutto aveva litigato con l’amico, ma vederla così taciturna e con quello sguardo spento e triste le venne una grande voglio di fare qualcosa, qualsiasi cosa. Aveva sempre pensato che quell’idiota di Black*Star non meritasse Tsubaki, lei era così bella, alta, dolce, intelligente, lui era… lui. Ma non aveva mai visto una coppia affiatata come loro e nonostante fossero uno l’opposto dell’altro insieme erano la perfezione.
Così, prese una decisione, lei avrebbe fatto da cupido, li avrebbe fatti riappacificare a tutti i costi!
Per prima cosa andò da Black*Star e gli sussurrò in un orecchio:
-Smamma, che devo parlare sola con Tsubaki!-
-Cosa? E la porta?-
-Vuoi si o no fare pace con lei?-
-Ovvio, ma..-
-ALLORA SFANCULA, GRAZIE.-
-Okay, ciao- disse spaventato il ragazzo e uscendo dalla stanza.
Maka si girò verso l’amica sfoderando uno dei suoi sorrisoni, a quanto pare facevano colpo e le si avvicinò con fare angelico.
-Ei, Tsubaki, tutto bene?-
-Si, perché?-
-Avanti, vuoi darla a bere a me?-
-Beh, sono triste per quello che è  accaduto con Black*Star, litigare con lui era proprio l’ultima cosa che volevo-
-E allora perdonalo e tutto tornerà come prima-
-Non è così semplice- sussurrò la mora posando l’attrezzatura e sedendosi curva a terra. Maka la imitò e le si sedette a fianco.
-E allora dov’è il problema? In fondo non ha fatto nulla di così grave, ha solo aiutato un amico..-
-Ma anche tu sei sua amica, Maka-
-No, cioè si… oppure no… beh, sai che rapporto abbiamo io e Black*Star, tre volte andiamo d’accordo e dieci no. Più che amici siamo rivali quindi tra rivali si fa questo ed altro-
-Lo so, ma…ecco… tu e lui non siete rivali! E non siete neanche amici-
-Bhe, si- disse Maka riflettendoci e cercando di seguire il discorso di Tsubaki che capiva sempre meno.
-E allora cosa siete?-
-Questo non lo so neanche io-
-Però voi tenete molto l’uno all’altro-
-…Si, per lo meno, io si-
-Anche lui.-
-AHHA sicura che non mi hai confusa per qualcun'altra?-
-No, sono sicurissima. Ricordi quella volta in cui hai combattuto per la prima volta con Aracne ed eri rimasta come paralizzata?-
-Come dimenticarlo? Ho saputo per la prima volta cosa si provasse a restare chiusi in una barra da morto…brutta storia…-
-Beh, saprai anche che a seguito di quell’episodio Black*Star ha fatto irruzione nel suo castello-
-Si-
-Lo ha fatto per te, per vendicarti.-
-COSA?-
-..Si-
Maka non poteva crederci, Black*Star che voleva vendicarla? Sapeva che un minimo tenesse a lei, ma cavolo, rompere mezzo castello di una strega non era cosa da poco! E lei che lo aveva sempre  preso in giro ed odiato… forse doveva dargli meno Maka-Chop…
-Oh… wow! Non me l’aspettavo. E’ stato un gesto carinissimo, stupido, ma… carinissimo.-
-…-
-Ma cosa c’entra questo con voi due?-
Tsubaki aprì la bocca, ma non vi uscì nulla, era come se le parole le fossero morte in gola.
-Niente, sono solo un po’… confusa. Non so a cosa pensare e a cosa no, ma una cosa è certa, cioè: NON voglio perdonare Black*Star-
E detto questo tornò a lavorare alla sua porta.
 
 
 
 
 
Terminati i lavori, i ragazzi poterono dedicarsi alle loro attività.
In giornata non vi era nulla di programmato, il che voleva dire che potevano ozieggiare tranquillamente in hotel, senza però scatenare una terza, anzi, una quarta guerra mondiale.
I nostri protagonisti erano seduti sul divanetto di pelle nero, troppo stretto per loro, infatti erano schiacciati, piegati e messo l’uno sopra l’altro, Maka era praticamente sommersa da Liz e Black*Star si dimenava per far spuntare fuori da quel mucchio un braccio per puntare il telecomando alla televisione e cambiare canale.
Mentre gli altri erano impegnati a vedere la televisione Maka pensava ad un modo per far riappacificare quei due, soprattutto ora che aveva saputo ciò che  Black*Star aveva fatto per “ vendicarla “, insomma, gli doveva un enorme favore e sapeva che nulla l’avrebbe reso più felice di riavere la sua Tsubaki tra le braccia.
Ma per aiutarli aveva bisogno di informazioni, tante informazioni; quindi prese per la maglia Black*Star e lo condusse ad un angolo della Hall per parlare a quattr’occhi con lui.
-Che vuoi?-
-Ho parlato con Tsubaki-
-..e?-
-E niente, non vuole perdonarti, ma ho un piano!-
-Ovvero?-
-Non deve interessarti, basta che tu mi faccia avere  una lista con scritta qualche paroluccia d’amore, come vi siete messi insieme, primo appuntamento e canzone, okay?-
-Ma a cosa..-
-Grazie, ciao!-
-Aspetta!-disse afferrandola per un braccio.
-Uffa, che rompiscatole! Facciamo così, alle 4 in camera mia, ti spiegherò tutto-
Detto questo la bionda scomparve lasciando un confuso Black*Star nell’angolo della stanza che si grattava la testa come una scimmia, seguire i ragionamenti da nerd di Maka era troppo complicato, avrebbe aspettato, nonostante la sua pazienza fosse davvero limitata.
A vedere la scena vi era però un’altra persona…Tsubaki.
La ragazza aveva un’aria strana, molto strana e ad accorgersene fu Soul, una delle poche persone sane di mente ancora sedute su quel divano.
-Tsubaki, tutto okay? Sembri un po’… assente-
-Eh? Ah, si, no sto bene-
-Non farò finta di crederti-
-Ahaha, è la verità! Insomma, non è nulla di importante, una delle mie pippe mentali-
-Sarà sempre più interessante che vedere Liz che parla col tipo del film, patty che dorme e Kid che si taglia le doppie punte-
La ragazza sorrise e Soul fu orgoglioso di essere riuscito a strapparle quel piccolo ma dolce e sentito sorriso.
-Beh, si tratta di Black*Star-
-Immaginavo, so che le cose non vanno bene..-
-Già-
-Ascolta, è un coglione  e questo lo sappiamo, ma è un umano e come tutti anche lui sbaglia. Non credo che tu debba condannarlo per quello che ha fatto, ha sbagliato certo, ma scusami se te lo dico, non mi sembra motivo per lasciarlo.-
-Hai ragione, ma mi ha dato veramente molto fastidio ciò che ha fatto e mi ha delusa.-
Disse la ragazza abbassando lo sguardo.
-Ma..?-
-Ma cosa?-
-C’è dell’altro non è vero?-
La mora guardò davanti a se nervosa, scoperta!
-Si, in effetti c’è dell’altro-
-Ma immagino che non tu non voglia dirmelo-
-Okay, se te lo dico mi prometti che non lo dirai  a nessuno?-
-E a chi lo vado a dire secondo te? Sono circondato da una massa di idioti , al massimo posso dirlo ai muri, almeno sono più intelligenti!-
-Ecco io credo che… oddio è una cosa così stupida e mi vergogno molto a pensarlo, ma mi spaventa il rapporto tra Black*Star  e  Maka..-
-Non preoccuparti, sembra che si odiano, ma non è proprio così. Insomma una cosa è certa: non si uccideranno!-
-No, è il contrario, cioè io penso che tra loro…- e divenne rossa in faccia.
-COSA? BLACK*STAR E MAKA? AHAHAHAHHHAHAHAAHHAAHHAAHHAHHAAHHAHHAHAHAHAHAAHHAHAHHAHAAHAHAHAHAHHA-
Tsubaki si sentì quasi stupida a quella affermazione.
-Hai ragione, però… insomma hanno un rapporto così unico, lui non l’avrà mai con nessun altra, le vuole molto bene, la difende sempre e le da molte attenzioni, quasi come volesse conquistarla. Idem per lei, poi ogni tanto scompaiono e riappaiono, fanno i misteriosi, come se avessero qualcosa da nascondere..-
-Beh, questo l’ho notato anche io, ma insomma…NO!-
-Ti è venuto il dubbio, eh?!-
-Cosa? No.. cioè.. forse.-
-Lo so che è assurdo, ma io non posso fare a meno di pensarlo-
-A me sembra così assurdo che non mi è mai passato per il cervello… ma ora che me lo fai notare, perché sono sempre così misteriosi?-
-Non lo so… per questo non voglio perdonare Black*Star, io non voglio essere presa in giro da nessuno. Voglio dargli del tempo, tempo per chiarire chi e cosa vuole. Io sono disposta ad aspettare-
-Tu,IO NO!Insomma, se capisse di amare Maka, anche lei cederà!-
-Beh, credo di si-
-NO, è tutto sbagliato!-
-Ma se si amano cosa possiamo farci? Non possiamo di certo condannarli, innamorarsi non è un crimine di nessuno, accade e basta. E se proprio Black*Star deve stare con qualcuna preferisco che sia la mia migliore amica.-
-Come sei saggia!-
-Grazie-
-MA IO NON LO SONO,QUINDI DOBBIAMO IMPEDIRE CHE TUTTO CIO’ ACCADA; TU DEVI STARE CON BLACK*STAR E IO CON MA..- Quando si rese conto del nome che stava per pronunciare si imbarazzò diventando tutto rosso in faccia, così si girò dall’altro lato sperando non si notasse.
-Ahahaah, si, con Maka. Non devi vergognarti Soul, io l’ho capito, tutti l’hanno capito, tranne lei… -
-O forse se ne è accorta, ma non mi da alcuna risposta perché in realtà non le interesso –
-Non lo so, Soul, non lo so-
Dopo quella frase rimasero sul divano senza dire nulla, riflettendo sulla complicata situazione che si era creata.
 
 
 
 
 
Nel frattempo Maka aveva organizzato un piano geniale, ma per far si che si avverasse aveva bisogno dell’aiuto di Black*star, se voleva riconquistare Tsubaki doveva muovere il culo anche lui.
Così si recò nella stanza del ragazzo per riscuotere quelle che aveva richiesto.
-Hai la roba?-
-Oddio, sembra che stiamo spacciando! Comunque si, ecco la nostra canzone e come si è svolto il nostro primo appuntamento-
-Allora diamo un’occhiata… l’hai portata sul terrazzo della scuola? Uhh, romantico. Poi…ohoh, cenetta a lume di candela e avete ballato la canzone “Isn’t she Lovely”. –
-Si, soddisfatta? Ancora non ho capito a cosa ti serva!-
-Sei proprio un idiota! Ho intenzione di ricreare il vostro primo appuntamento! Si scioglierà davanti a tale dolcezza e non potrà fare altro che perdonarti-
-Woow! Non ci avevo pensato…è un’ottima idea. Come mai ti stai impegnando così tanto?-
-Come perché? Voglio che tu e Tsubaki vi rimettiate insieme-
-Ma non sei mai stata d’accordo, insomma, tu hai sempre voluto che lei stesse con qualcuno migliore di me-
-Sai, ora come ora, penso che quel qualcuno sia proprio tu e nessun altro- disse Maka abbassando lo sguardo, fare complimenti a Black*Star la imbarazzava, era come lodare il nemico, ma infondo lui era anche il suo miglior nemico. Quando rialzò lo sguardò lo ritrovò in lacrime e smucciolante.
-C..che succede ora?-
-MAKAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!- urlò abbracciandola forte.
-Scusa se ti do della secchiona, senza tette, deficiente, cogliona, se spesso ti prendo in giro, o ti tiro pugni o se per sbaglio ti lancio addosso le mie attrezzature o se ti affogo quando siamo al mare o..-
-BLACK*STAR, ARRIVA AL PUNTO-
-Ti voglio bene.- e con questa frase concluse stringendola ancora di più.
-Anche io, tanto più di quanto voglia ammettere-
In quella scena, forse la più bella, regnava l’amicizia, la fiducia, l’affetto, ma allo stesso tempo il dolore, dolore che stava provando una sagoma affacciata alla porta del ragazzo che vide solo l’ultima scena fraintendendo il contesto.
-Bene, allora vado a mettermi all’opera, entro stasera tu e Tsubaki tornerete ufficialmente insieme. Ciao ciao e buon cena!-
-Si, a che ora?-
-Otto, camera mia-
-Ci sarò-
 
 
-SOUL, DEVO PARLARTI, ORA-
Urlò Tsubaki a Soul che stava giocando all’xbox con Kid.
-Aspetto, Tsub, devo finire la partita, sto per vincereeee-
Ma la ragazza staccò la spina della corrente irritata e agitata.
-HO DETTO CHE DEVO PARLARTI, OKAY?-
-Si, andiamo- disse il ragazzo capendo l’argomento del discorso.
-Si,ma ora io come gioco?- esclamò con le lacrime agli occhi Kid.
-TI FOTTI-
 
-Che succede?- chiese preoccupato Soul.
-Soul ,penso che avevamo ragione. Alle sei più o meno mi sono affacciata nella vostra stanza e dentro c’erano Black*Star e Maka che si dicevano di volersi bene, si sono abbracciati e questa sera faranno un cena a lume di candela-
-C…cosa?-
-Già, sono arrivata in ritardo, questo è stato tutto ciò che sono riuscita a capire-
Soul si fece scivolare sulla sedia, era come se gli stesse cadendo il mondo addosso, Black*Star e Maka? Insieme? NO! Il suo migliore amico e la ragazza di cui era innamorato?NO! Da quando? Come? Perché? Come aveva fatto a non accorgersene?
Troppe domande lo assalirono all’improvviso e si sentì spaesato, il suo mondo girava attorno a Maka e a Black*star, le due persona a cui teneva di più e ora si sentiva tradito proprio da loro.
Cosa doveva fare?
-Soul?-
-..si..?- Poi alzò lo sguardo e vide Tsubaki in lacrime. La scena lo colpì tanto, troppo.
L’amica le fece una grandissima pena, si stava sentendo proprio come lui ed era orribile.
-Tsubaki, non piangere-
-Scusa- disse asciugandosi gli occhi.
-Ma figurati. Ascolta, piangere non servirà a nulla! Anzi, che ore sono?-
-Le otto e cinque-
-PERFETTO, ANDIAMO!-
-Dove?-
-Alla cena, ovvio-
-..Per fare cosa?-
-Per rovinargliela e per uccidere Black*Star-
-Cosa? No!-
-Okay, forse non ucciderò Black*Star, ma devo parlare con lui e con Maka, lui non si prenderà la mia ragazza.. o futura ragazza, quello che è- e con fare deciso prese la mano di Tsubaki trascinandola verso la stanza dell’amico.
Aveva detto alla Camelia che non avrebbe usato la violenza, ma in realtà l’unica cosa che voleva era rompere la faccia a Black*Star e lo avrebbe fatto.
Altro che piangersi addosso! Se c’era una cosa che Maka gli aveva insegnato era proprio quella di reagire e combattere… beh, lui lo avrebbe fatto, per lei.
 
 
 
 
Nel frattempo Maka era in camera sua in compagnia di Black*Star. Al centro della stanza vi era un tavolo tondo munito di candele profumate, un’ottima cena, posate d’argento, bicchieri di cristallo e tovaglia ricamata, tutto perfetto.
Per non parlare della casse che aveva fatto montare appositamente per loro, con all’interno già inserito il disco dove vi era registrata la canzone di Tsubaki e Black*star.
-Accidenti Maka, è perfetto, ma come hai fatto?-
-Volere è potere, Black*Star. Perfetto, adesso io la porto qui, tu le dai la rosa, le chiedi di nuovo scusa, dici che sei un coglione e cose varie, ti piangi addosso per intenerirla, poi la fai sedere a tavola, parlate, le prendi la mano, ti alzi e la inviti a ballare, schiacci play, fai partire la musica, ballate, ricreate l’atmosfera, vi baciate e tutto tornerà come prima, okay?-
-Aspetta, sono rimasto al “intenerirla”- rispose il ragazzo annotando sul block notes.
-Ma che fai, prendi appunti?-
-..si-
-Da qua!- disse afferrando l’oggetto in malo modo. – Dicevo..- Ma non riuscì a terminare la frase che qualcosa di duro e ruvido le arrivò in piena faccia, anzi no, naso e labbra; poi il nero.
-BLACK*STAR, IO TI AMMAZZOOOOOOOOOOOOO-Urlò Soul furioso, che aveva appena distrutto la porta della stanza seguito da una Tsubaki spaventata.
-Soul?- chiese confuso il celeste.
-Tsubaki!- disse poi con aria sognante.
-Black*Star!- rispose la ragazza sorpresa e seria.
-MAKA!- Disse infine sconvolto Soul, vedendo la sua Maestra d’armi a terra.
-Che cazzo è successo?- chiese spaventato.
-idiota, sfasciando la porta le è finito un pezzo in faccia-
-Cosa? Oddio, scusa Makaaaaaa-
-E’ svenuta, non ti sente!-
-Fa qualcosa, imbecille!-
-Io imbecille? Non sono io quello che distrugge le porte-
-Almeno io non rubo la ragazza al mio migliore amico-
-Certo che no! … Un momento cosa intendi?-
-Fai anche il finto tonto?-
-Non capisco di cosa tu stia parlando-
-Ma guardati, sei tutto elegante, hai organizzato tutto questo per lei… ma come hai potuto?-
-Io voglio solo riconquistarla, Soul ,la amo!-
-La ami? Ma da quando?-
-Praticamente dal giorno in cui l’ho incontrata-
-E perché non me lo hai detto?-
-Perché ancora non lo sapevo!-
-Oddio, che ti serve  qualcun altro per capirlo?- Soul si fermò, era stanco di urlare.
Guardò il suo amico pensieroso e le uniche parole che uscirono dalla sua bocca furono:
-La ami davvero?-
L’amico lo guadò intensamente e questa volta seriamente.
-Si, Soul-
-Allora, beh, mi farò da parte-
-Ma perché anche a te piace Tsubaki?-
-No!-
-E allora?-
-Infatti non stiamo di Tsubaki-
-E di chi allora?-
-DI MAKA!-
-Maka..aspetta, tu credi che mi piaccia Maka?-
-Lo hai appena detto-
-Credevo ti riferissi a Tsubaki!-
Un silenzio imbarazzane scese su di loro.
-uh- fu tutto quello che Soul riuscì a dire.
-Ma…come vi è saltato in mente che io e maka…?-
Soul si guardò attorno spaesato e con fare innocente, indicando Tsubaki e lavandosene le mani.
Tsubaki, sentendosi chiamata in causa, arrossì e cercò di giustificarsi balbettando
-Io… ecco… insomma, ho visto che eravate così intimi e passavate tanto tempo insieme...e…-
-Un momento, ho una domanda! A cosa serve la cena se non per te e Maka?- chiese Soul.
-La cena l’ha organizzata Maka per me e Tsubaki, per farci fare pace, aveva programmato tutto così bene…- Rispose Black*Star.
-Lei ha fatto tutto questo per noi? Oddio, che amoreee! Appena si sveglia dovrò chiederle scusa.- Poi guardò il ragazzo- beh sarebbe un peccato se tutto questo lavoro venisse sprecato-
-Cioè..?- disse il celeste con gli occhi che gli brillavano.
-Vieni qui!-
Black*Star non se lo fece ripetere due volte, si alzò con le lacrime agli occhi e prese in braccio quella che finalmente poteva ricominciare a chiamare “ la sua ragazza “, posata a terra la guarda negli occhioni blu che tanto le erano mancati e la baciò, sapete uno di quei baci dei film, allegri, dolci, appassionati, raggianti e giocosi? Ecco, quelli.
Soul assisti alla scena sorridendo, era contento per loro, ma soprattutto tanto, tanto sollevato del fatto che Black*Star non fosse innamorato di Maka, in verità l’idea di lasciarla all’amico non gli piaceva affatto, di lasciarla a lui come a qualsiasi altro, lei era la SUA Maka, peccato che questo lei ancora non lo sapeva.
A proposito..
-RAGAZZI, TUTTO CIO’ E ‘ MOLTO TOCCANTE, MA MAKA HA UN PALLONE AL POSTO DELLA FACCIA!-
-ODDIO, GIUSTOOOO!-
 
 
 
 
 
*sbuca dall’angolino*
Em…Ciao, posso uscire o mi uccidete?! AHAHAHA!
Ciao bellezze, scusate l’eterno ritardo, avete tutte le ragioni per essere arrabbiate, per odiarmi e qualsiasi altra cosa, ma se vi dico che non ho avuto un attimo libero mi credete?
La scuola non mi sta stressando, di più! L’anno scorso è stato abbastanza semplice devo dire, ma quest’anno è molto, molto dura, studio dalle 3 alle 9 per poi prendere uno striminzito ma sempre buon accetto sei!;)
Sono davvero stanca e ho pensato di chiudere la FF, ma sinceramente mi dispiaceva troppo anche perché siete cresciute così tantoo, siete in numerose a  seguirmi e non me la sentivo proprio quindi pubblico questo capitolo.
Non è nulla di che, anzi, ho combinato un vero casino, ma mi serviva un qualcosa per rincominciare.
Il capitolo è molto confuso, l’ho iniziato un mese fa, poi l’ho ripreso una settimana fa, poi un altro giorno, un altro ancora.. insomma scritto tutto a pezzetti, chiedo perdono se non è un granchè, ma rimedierò!:)
Adesso vado, un bacione a tutte, non faccio i ringraziamenti per mancanza di tempo, ma vi amo tutte, siete fantastiche e spero di risentirvi in tante!:’)
UN BACIO, A PRESTO!
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 11
*** Back home! ***


 -AHAHAHAH, guarda che faccia buffa!-
-Black*Star, non c’è nulla da ridere-
-Scusa amore-
Erano circa cinque minuti che Maka ormai non sentiva altro che discorsi di questo genere, era sveglia e soprattutto viva e vegeta, ma era così pigra che non aveva neanche voglia di aprire gli occhi , motivo per cui tutti credevano che stesse ancora dormendo.
Non sapeva con precisione cosa fosse accaduto, stava parlando, era felice e convinta della riuscita del piano, poi tutto ciò che vide fu il buio… brutta cosa insomma.
Se c’era una cosa che odiava era il buio, già, la temeraria Maka, la stessa persona che non sapeva mai arrendersi, che era in grado infiltrarsi nel castello di una strega e combattere con un Kishin aveva paura del buio. Ma era più forte di lei, la spaventava il fatto di non vedere cosa la circondasse e non averlo a suo controllo, si sentiva spaesata, nuda, vulnerabile ed in pericolo.
Infatti, da quel che ricordava, aveva sempre dormito con la finestra aperta, in modo che la luna illuminasse la sua stanza o quando pioveva e ciò non era possibile, lasciava sempre la porta della camera un po’ spalancata in modo che entrasse la luce del corridoio.
Di questa sua paura non era a conoscenza nessuno e mai nessuno lo avrebbe mai dovuto sapere, se ne vergognava e soprattutto sapeva che la gente era cattiva, maligna, e che quando sapeva informazioni o notizie compromettenti, le usava per nuocere al diretto interessato, anche solo per divertimento.
Rimaneva ancora il fatto che non sapeva cosa le fosse accaduto così si fece coraggio e tanta, ma tanta forza per aprire gli occhi e si ritrovò in un letto d’infermeria circondata dai suoi compagni.
-Possibile che quando apro gli occhi mi devo sempre ritrovare in una cavolo di infermeria?-
-MAKAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!- Vi fu un urlo di gruppo da parte degli amici che alla vista del risveglio della ragazza tirarono un sospiro di sollievo.
-Maka, come ti senti?- chiese apprensiva Tsubaki.
-Bene, solo mi fa un po’ male la faccia-
-Già, a proposito…-
-AHAHAHA TIENI LO SPECCHIO E CAPIRAI DA SOLA- Disse Black*Star  tra una risata e l’altra porgendole uno specchietto.
La ragazza lo afferrò e quando lo portò alla faccia, lo fece subito ricadere tra le lenzuola del letto. Poi lo riafferrò velocemente e si guardò incredula.
-Ma che cazz..?-
Aveva la faccia gonfia quanto un pallone, un cerottone bianco sul naso, il labbro inferiore viola e quello superiore gonfio …UN MOSTRO!
-M..Maka tutto bene?- chiese Tsubaki.
-Cosa, cosa, cosa…cioè?-
-Calma, respira, non è poi così grave… vero Liz?-
-Certo, un po’ di trucco e passa tutto, ci penso io- affermò orgogliosa.
-Patty…com’è la mia faccia sinceramente?- chiese Maka rivolgendosi a Patty, sapeva che era la più ingenua ma proprio per questo anche la più sincera, si sa che i bambini dicono sempre la verità e anche se lei non era più una bambina la sua mente la ricordava molto.
La bionda fece qualche smorfia per poi dire: - Beh, fa un pò ridere e mi fa un po’ senso…anzi tanto senso-
-….AHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH- Urlò Maka rompendo i timpani a tutti i presenti.
-LA MIA FACCIA FA SCHIFO, CHE COSA DIAVOLO MI E’ SUCCESSO?-
-Ho una spiegazione molto logica che purtroppo non posso darti- rispose lo shingami.
-E perché no?-
-Perché non riesco a guardare la tua faccia…è totalmente asimmetrica-
-Kid?!- disse la bionda tranquilla.
-Si?-
-MUORI!-
-Scusa- rispose offeso ,ultimamente la gente gli rispondeva sempre male, era pur sempre un Dio, un po’ di rispetto!
-Qualcuno si decide a spiegami?-
-I..Io-
Maka si girò verso colui che finora non aveva ancora aperto bocca: Soul. E a proposito di lui, era da un giorno che non lo vedeva e a cui non parlava, dopo tutti gli eventi non aveva avuto neanche il tempo di scambiare una parola con lui.
-beh, vi lasciamo soli- propose Tsubaki cacciando dalla stanza il resto dei compagni e lasciando Soul e Maka da soli.
-Allora vi decidete a parlare? Sono in un letto di ospedale e ho la faccia gonfia come un pallone, ho il diritto di sapere!-
-Si, beh, è stata colpa mia-
-Davvero?-
-Si, sono entrato nella tua stanza talmente velocemente e violentemente che ho spezzato la porta e un pezzo ti è finito dritto in faccia.-
-Wow… e posso sapere perché hai dovuto sfasciare una porta?-
-Perché dovevo parlarti con urgenza-
-Di cosa?-
-Beh, è una storia lunga e complicata…-
-Abbiamo tutto il tempo-
-Ecco, io e Tsubaki credevamo che tu e Black*Star aveste una storia-
-COSA?-
-Eravate così intimi-
-Stavo solo cercando di aiutare lui e Tsubaki!-
-Si, questo lo abbiamo capito troppo tardi-
-Ma davvero…wow.. cioè….wow!-
La ragazza era talmente sorpresa che non riusciva  a spiccicare parola, questo perché non riusciva ad immaginarsi al fianco di Black*Star, come amica, come rivale, come sorella  poteva anche starci, ma come qualcosa di più mai.
 Nonostante non avesse fatto nulla si sentiva in colpa nei confronti di Tsubaki, chissà come doveva essersi sentita! E pensare che lei stava facendo tutto solo per farli rimettere insieme…
-Oddio, mi sento così in colpa-
-No, non preoccuparti, non devi, abbiamo capito-
-Abbiamo?-
-Si, io e Tsubaki-
-Tu cosa c’entri? Insomma capisco l’arrabbiatura e preoccupazione di Tsubaki, ma tu?-
-Emm…ecco…-
-Ti avrebbe dato fastidio?- Maka stava cercando di metterlo alle strette? La risposta era si, per la prima volta Soul si mostrava geloso nei suoi confronti e la cosa non poteva che farle piacere.
Era sempre lei a soffrire per lui quando tutte quelle ochette della scuola gli sbavavano dietro, o quando alcune nei locali lo mangiavano con gli occhi o quando… beh, insomma, erano molte le volte in cui lei ha dovuto essere gelosa e la cosa la faceva stare male, si sentiva debole e umiliata, soprattutto.
Era ora che anche lui provasse almeno in parte quel sentimento di fragilità e stupidità…anche perché per credere che lei e Black*Star avessero una storia segreta bisognava essere davvero stupidi!
Così, la ragazza, aspettava la risposta del ragazzo guardandolo con un misto di malignità e soddisfazione; nel frattempo nella testa di Soul piombò il caos: cosa avrebbe dovuto rispondere? Se avrebbe risposto di si lei gli avrebbe chiesto il perché e la conversazione sarebbe diventata troppo complicata da affrontare, se avrebbe detto di no avrebbe mentito a Maka e forse lei ci sarebbe rimasta male del fatto che non avesse risposto positivamente.
Così optò per la cosa migliore: girare attorno alla cosa e confondere Maka con mille chiacchiere affinché non ricordasse la domanda iniziale… un classico.
-Beh, diciamo che tu sei la mia Maestra d’armi  e lui il mio migliore amico, quindi voglio bene ad entrambi, ma voglio bene anche a Tsubaki che si è sentita ferita, quindi mi sono preoccupato per lei, ma anche per te per paura che tu o che Black*star vi foste feriti a vicenda e volevo che nessuno soffrisse-
La bionda cercò di mettere a posto i pezzi, ma più ci provava più le sembrava che le frasi dell’amico non avessero senso, si sentì talmente confusa che dimenticò addirittura la domanda iniziale, per la felicità di Soul.
-okay… come dici tu. Comunque accidenti non ci voleva, questo è l’ultimo giorno qui alle terme, domani  si torna a Death City e dato che questa è l’ultima notta volevo godermela-
-E lo farai-
-Soul… veramente mi vergogno da morire, hai visto la mia faccia? Mi sto vergognando anche in questo momento davanti a te, figurati davanti agli altri!-
-Eh…quando lo dico io che sei stupida-
-Perché?- disse la ragazza asciugando un lacrimone da coccodrillo e guardandolo speranzosa.
-Perché? Perché si, l’ho vista la tua faccia e vuoi sapere una cosa? E’ bellissima-
A Maka si fermò quasi il cuore e spostò lo sguardo verso le sue mani che stringevano il lenzuolo che la avvolgevano.
Prima o poi le sarebbe venuto un colpo, se lo sentiva, come poteva quel ragazzo sputare dalla bocca certe frasi con una simile semplicità e naturalezza e soprattutto così all’improvviso? Si sentì avvampare e ad un tratto le venne quasi da piangere per la gioia.
-C…che dici?-
-La verità, ci sono sempre i tuoi bellissimi occhioni, i tuoi capelli biondi, le fossette e guanciotte di una bambina ed il tuo bellissimo ed imbarazzato sorriso…nonostante le tue labbra sembrino un gommone- e concluse sorridendo. Poi riprese:- per cui stasera ci si diverte, tutti insieme… compresa tu!-
-Ci sto!-
-Perfetto. Adesso vado a chiedere il programma-
-Okay-
Soul si alzò dirigendosi verso la porta quando si fermò.
-Soul… mi faresti compagnia?-
Il ragazzo si girò verso Maka sorridendole dolcemente.
La verità era che Soul conosceva ogni piccola paura e sfaccettatura del carattere di Maka, sapeva che adorava le caramelle  gommose, i nastri colorati, lo stile punk, la musica, i libri romantici che si concludevano  sempre con un lieto fine strappalacrime, sapeva che non era portata per la cucina, che amava la scuola, che odiava ogni tipo di sport, che amava il mare e il sole, che aveva una terribile allergia per le nocciole nonostante ne andasse pazza, che aveva paura dei temporali e del buio, per questo la notte “ scordava accidentalmente “ di spegnere la luce in corridoio.
E sapeva che la sua paura più grande era però la solitudine e lui si impegnava a far si che lei non provasse mai più quell’insopportabile sensazione.
Così si avvicinò a lei ed iniziarono di nuovo a ridere e scherzare.
 
 
Qualche ora dopo Soul fu costretto ad andarsene e lasciare Maka, ma non da sola, l’aveva affidata nelle dolci e amorevoli mani di Tsubaki e in quelle tozze, sporche e rozze di Black*Star.
Quella sera, poiché sarebbe stata l’ultima doveva essere speciale  e i ragazzi avevano già in programma qualcosa, prima l’ultimo bagno alle terme e poi serata in camera a raccontare storie, gioco della bottiglia (immancabile) e lotta di cuscinate, qualcosa di molto tranquillo ma “diverso”, le cose più trasgressive se le volevano risparmiare per altre occasioni.
Kid, nel frattempo, girovagava per l’hotel, la sua gita alle terme non era stata molto eccitante (escludendo la battaglia tra maschi e femmine) anzi, si era sentito piuttosto escluso, tutte le attenzioni erano puntate su  Maka, Soul, Black*Star e Tsubaki, non che fosse un tipo a cui piacevano le attenzioni, ma amava la compagnia dei suoi amici e il loro affetto e in quella gita le uniche parole che gli erano state dette furono: fottiti e muori…. Diciamo che non è una grande dimostrazione di affetto questa.
Anzi, al contrario! Più ripensava al modo in cui era stato trattato più rimaneva deluso, ma ben presto la delusione e tristezza si trasformò in rabbia e vendetta. Loro lo trattavano male? Bene, lui avrebbe fatto lo stesso.
Nel corridoio incontrò Soul che lo salutò amichevolmente con un:
-Ehi amico, tutto bene?-
Kid non rispose e continuò a camminare per il corridoio come se nulla fosse lasciando lì solo un Soul molto confuso.
-Che gli prende?- chiese tra sé e sé l’albino guardando lo Shinigami allontanarsi con le mani in tasca. Quando rigirò lo sguardo, portandolo di fronte a lui si ritrovò una mostruosa figura davanti: Stain.
-Proffo, salve!-
-….Soul-
-Perché mi guardo così?- chiese il ragazzo.
-Così come?-
-Storto-
-E’ lo sguardo che ho sempre…-
-E’ strabico?-
Il professore lo fulminò con lo sguardo e Soul capì che forse era meglio tacere.
-Sai perché sono qui, Soul?-
-Perché mi vuole dare un panda-abbraccio?-
-… Soul… sarai anche il più figo della scuola, ma come comico fai pena-
-Eh, già ho bellezza e genialità, non crede che anche la comicità sarebbe stata troppo?-
-Ah, certo scusa. Comunque sono qui perché mi è giunta voce che la porta della stanza delle ragazze è di nuovo rotta…-
-Ah, già-
-Lo sapevi?-
-….si-
-Quindi sai anche che passerete la notte a ripararla vero?-
-Ma è l’ultima notte!-
-E sti cazz.. cioè, volevo dire… non mi interessa.-
-Accidenti. E poi come fa a sapere che siamo stati proprio noi?-
-Soul, seriamente…SIETE SEMPRE VOI!-
Soul aprì la bocca e alzò il dito come per replicare, ma poi la richiuse e se ne andò rassegnato dicendo:
-Riferisco..- . Purtroppo Stain aveva ragione, erano SEMPRE loro, avrebbero mai imparato la lezione?
 
Nel frattempo in infermeria Maka era appena stata dimessa, prese le sue ultime cose e uscì dalla stanza accompagnata da Tsubaki e Black*Star.
-Allora, come ti senti Maka?-
-Bene, ma ingombrante-
-Vorrei vedere, guarda che faccia che hai! AHAHAHAH- a questa esclamazione del fidanzato Tsubaki accompagnò un ceffone.
-AHIA-
-Grazie Tsubaki-
-Nulla, scusalo!-
-Certo, so come è fatto purtroppo- e gli fece la linguaccia.
Mentre i tre camminavano videro Soul correre loro incontro.
-Ragazzi, ho una brutta notizia… stasera il nostro programma è saltato, Stain vuole che ripariamo la porta delle ragazze, ci ha beccati…DI NUOVO-
-Cosa? Ma…- Provarono a replicare, ma sapevano che non si sfuggiva ad un ordine di Stain.
-Quel maledetto, lo ammazzo!-
-Black*Star, ammazzarlo non servirebbe a molto, metti che poi scende sulla terra sotto forma di fantasma? Continuerà solo a torturarci e a spaventarci, soprattutto- A seguito di questa affermazione tutti guardarono Maka con gli occhi spalancati.
-Che c’è? L’ho visto in un film…-
-Beh, io opto di parlarne con Kid! Per queste cose è un asso- suggerì la mora.
-A proposito, prima l’ho salutato e mi ha evitato come se fosse arrabbiato, gli ho fatto qualcosa?-
-Macchè, sai che quel ragazzo è più lunatico di una ragazza col ciclo! Gli parlerò io e se non ci aiuterà, beh, assaggerà i miei pugni-
-Okay, andiamo allora-
Così si diressero nella stanza dello Shingami, trovandolo seduto sul letto, con le gambe incrociate e a leggere un libro.
-Ehi Kid! Brutte notizie, Stain vuole farci passare la serata a riparare la porta, hai una soluzione?-
-No.- rispose freddo il ragazzo.
-Come no?-
-Già, no! Lo capisci o devo farti lo spelling?-
-Beh, pensa a qualcosa-
-Adesso sono impegnato e mi state infastidendo, quindi se volete lasciarmi solo ne sarei felice- rispose sempre freddo e senza mai staccare gli occhi dal libro.
-Senti un po’, Dio dei miei stivali adesso o fai qualcosa o…- disse Black*Star afferrando lo Shinigami per la maglietta.
-Oppure che fai?-  Domandò provocandolo e sfidandolo con lo sguardo.
In quell’istante entrarono Liz e Patty e la scena che trovarono non era delle migliori, Kid e Black*Star stavano per picchiarsi  e nella stanza vi era un’aria pesante, soffocante e tesa, troppo tesa. Le sorelle se ne accorsero subito ma tentarono di sdrammatizzare come loro solito, forse era solo una loro impressione.
-Ragazzi! Che si dice?- chiese Liz.
-Ah, non lo so… mi sai dire cos’ha questo coglione del tuo maestro D’armi?- rispose Black*Star lasciando il colletto della maglia di Kid.
-Come cos’ha?-
-Non parla, non vuole aiutarci, ci tratta come sconosciuti…-
-Il mio è un comportamento normalissimo, sei tu che come al solito sei prepotente e rompiscatole-
-Ora lo ammazzo- e questa volte Black*Star non si limitò a prenderlo per la maglia, alzò la mano stretta in pugno e si preparò a sferrare l’attacco. Quando era convinto di aver colpito il bersaglio sentì qualcosa bloccargli la mano in una potente stretta: Liz.
-Black*Star, ficcati le mani in culo e vattene, sei troppo agitato per i miei gusti.-
-Io sto dove mi pare, okay biondina?-
-Tsubaki, portalo via, grazie-
-Si- rispose la mora prendendo il fidanzato per mano e portandolo via dalla stanza.
-Ragazzi, scusate, vorrei parlare sola con kid- disse rivolta a Soul,Maka e Patty che obbedirono lasciando soli Liz e Kid.
La bionda si sedette sul letto vicino al maestro d’armi osservandolo e aspettando che dicesse qualcosa.
-Che c’è?-
-E’ evidente che tu abbia qualcosa-
-Liz… non ho nulla da dirti-
-E invece lo farai-
-Altrimenti?-
-Altrimenti dici?- la ragazza si alzò, si avvicinò al comodino sulla destra del letto e lo spostò sul lato sinistro in modo che il lato destro e sinistro non fossero più uguali.
-AHHHHHHHHHHHHH! PAZZA!-
-Allora, parli?-
-MAI!-
-Kid, per favore… almeno con me devi parlare- disse la ragazza seria e avvicinando il suo viso al volto del ragazzo.
-Io…-
-Ti prego, Kid-
Il volto della ragazza si avvicinava sempre di più e Kid incominciò ad andare in tilt, Liz questo faceva, lo mandava sempre in confusione e lo faceva quasi impazzire, un po’ come l’asimmetria con la differenza che Liz era “sbagliata” per lui, ma ero proprio questo che lo attraeva e forse si, era un po’ masochista ma Liz era il rischio migliore da affrontare… SE AVREBBE MAI AVUTO IL CORAGGIO DI AFFRONTARLO. Perché era questo il problema, se solo Kid avrebbe trovato un pizzico di coraggio, sarebbe stato un po’ più impulsivo, molto probabilmente già avrebbe urlato ai sette venti ciò che provava. Ma poi incomincia a pensare alle loro diversità, che superavano di gran lunga le cose che avevano in comune, insomma, lei era alta e bella, lui un tappo fissato con la simmetria, lei impulsiva e coraggiosa, lui riflessivo e fifone, nulla di più diverso, il giorno e la notte. Tutti questi pensieri lo sconfortavano e lo portavano a rimanere nel suo angolino stretto, ma comodo.
Tornando ai due… il volto di Liz era vicinissimo a quello di Kid, poteva sentire il suo fiato caldo sulla pelle pallida. Si promise di persistere ma come poteva quando due occhioni azzurri e un viso così perfetto e simmetrico lo fissavano speranzosi?
-E va bene…In questi giorni non  sono stato minimamente calcolato e le uniche parole che ho ricevuto sono state: muori e fottiti. Pensavo che mi sarei divertito con i miei amici e invece mi hanno cercato solo quando si trovavano in difficoltà-
-OHHHHHHHHHHHHHHHHH!- esclamò la ragazza abbracciando forte Kid intenerita.
-Povero, piccolo Kid. Allora, ascolta, sai che sono la prima a dire che quei ragazzi sono dei grandissimi deficienti e non li voglio assolutamente difendere, ma ti vogliono bene sul serio. Non hanno avuto molto tempo da dedicarti perché hanno avuto problemi interni, Tsubaki e Soul credevano che Black*Star e maka avessero una storia e la cosa li ha presi molto… se è per questo si sono scordati anche di me. E certo, si sono comportati male, ma solo perché loro non si comportano da amici non vuol dire che debba farlo anche tu, al contrario, devi dare del tuo meglio affinché essi imparino… è questo che mi hai sempre insegnato. Sai il mio passato, ad ogni torto subito ero pronta a vendicarmi e delle volte esagerando, ma poi ti ho conosciuto e ho imparato che solo perché gli altri sbagliano con me non vuol dire che io debba fare lo stesso con loro. Quello degli uomini  è un circolo vizioso, odio produce altro odio e fin quando non ci sarà qualcuno che porrà fine a questo circolo il mondo non potrà mai cambiare.-
Kid rimase a bocca aperta… era davvero Liz o l’avevano imbavagliata e spedita in Norvegia in sua assenza ed una sosia aveva preso il posto?
-che c’è? Solo perché sono bella non vuol dire che non sia anche intelligente, caro Shingami. Ed ora scusa, ma i miei amici hanno bisogno di me- e detto questo si alzò dal letto dirigendosi verso la porta.
Ad un tratto la ragazza sentì dei passi dietro di lei e capì di essere riuscita a convincere l’amico.
-Che fai? Mi segui?-
-Senti , sarai anche bella e intelligente, ma io sono uno Shingami… insomma, VINCO-
Liz gli sorrise dolcemente e insieme si incamminarono dai compagni mentre nella testa di Liz vagavo un pensiero solo: << cavolo, oggi sono troppo buona… >>.
 
Erano le sette quando Kid e Liz raggiunsero gli  altri che si trovavano nella stanza di Maka e Tsubaki.
-Che vuoi?- rispose scorbutico Black*Star alla vista di Kid.
-Aiutarvi, scusatemi per prima. Ho un piano: purtroppo non possiamo disobbedire a Stain, ma se noi facciamo quel che lui ci ha ordinato non può vietarci di spassarcela…-
-Che hai in mente?-
-Avete presente il falegname, quello dell’hotel ? Ecco, potrebbe aiutarci e riparare la porta mentre noi facciamo la nostra festa-
-E tu credi che lui ci coprirebbe? –
-Beh, forse no, ma se a chiederglielo fosse Maka…- e terminata questa frase tutti si girarono verso la ragazza.
-Ma perché sempre io?-
-Perché tu hai un faccino carino e coccoloso.- rispose lo Shingami cortese.
-Uh, graziee!-
Soul interruppe la situazione quasi ingelosito con un battito di tosse e disse:
-Kid, stavolta non può funzionare, ti ricordo che Maka con questa faccia fa più paura che tenerezza.-
-EHI!- rispose offesa.
-Mmh… ha ragione, okay, Liz mostra a quel tipo un po’ di cha cha cha!-
-Lo mostrerò a te a suon di pugni, Kid-
-Eddai, fallo per noi!-
Quando vide gli sguardi speranzosi e da cuccioli degli amici tirò un calcio al letto e uscì dalla stanza irritata.
-UFFA, L’HO DETTO IO CHE SONO TROPPO BUONA.- Aveva accettato.
L’uomo, sulla quarantina era nelle terme dei maschi a recuperare il cappotto dimenticato evidentemente lì.
Dopo l’incitamento degli amici  Liz si fece avanti, pronta ad attuare il piano.
-Em, salve!-
-Ciao ragazzina, che vuoi?-
-Mmh… nulla, è lei il signor Kennedy?-
-Si, perché?-
-So che è il falegname migliore della città!-disse Liz ammiccando.
-Oh, beh, faccio solo il mio lavoro.- Rispose l’uomo imbarazzato e allo stesso tempo felice delle attenzione della ragazza.
-E anche modesto vedo-
-E tu sei una bellissima ragazza!-
-Grazie- rispose Liz infastidita, i complimenti di quell’uomo le facevano ribrezzo.
-E senta, non è che posso chiederle un favore?-
-Dimmi-
-Non è che potrebbe riparare la porta della mia stanza? A causa di un incidente si è rotta ed io non so ripararla…-
-Beh, okay-
-Però, deve essere un segreto!-
-Va bene… sarò pagato?-
-Lo metta sul conto dell’hotel-
-Okay allora-
-Grazie- fece l’occhiolino all’uomo e tornò dai suoi compagni dove venne accolta con clamore, la loro serata sarebbe andata avanti.
Così alle nove si radunarono in camera dei ragazzi, dove vi erano già provviste per la notte.
Le ragazze erano in pigiama, i maschi anche fatta eccezione di Black*Star che stava facendo la doccia.
-Wow, certo che ne abbiamo combinate, eh ragazzi?- incominciò Tsubaki.
-Beh, sarebbe stato strano il contrario-
-Ehi ehi, fermi tutti. Mi sembra che siamo dei vecchi che commemorano la loro adolescenza… noi invece siamo ADOLESCENTI, quindi comportiamoci da tali e invece di parlare delle nostre malefatte, creiamone delle altre- suggerì l’albino.
-Certo, così poi saremo noi a pagarle per te-
-Eddai Maka, dov’è il tuo spirito ribelle?-
-Ti ricordo che l’ultima volta che lo hai visto ti sei ritrovato foto nudo ovunque-
-Quella non era ribellione, ma stronzaggine!-
-Dai, Soul ha ragione!- lo appoggiò Kid.
-Okay, cosa suggerite?-
-…incendiare qualcosa?-
-Con quale accendino?-rispose Maka.
-Rubare la borsa del professore?-
-Per poi farne…?-Fu la risposta.
-Rompiamo qualcosa!-
-Già fatto!-
-MAKA, MI STAI TRONCANDO I SOGNI!-
-EHILA PICCOLI DEFICIENTI, COSA FATE SENZA IL VOSTRO DIO?- urlò Black*Star appena uscito dalla doccia e avvolto da un asciugamano bianco.
-Niente, discutiamo-
-Pff, imbecilli, datemi il tempo di vestirmi e ci penso io a movimentare la serata-
Ma non fece a tempo a finire che l’asciugamano cadde a terra mostrando a tutti…em… il pezzo forte di Black*Star (?).
Le ragazze si coprirono gli occhi con un urlo mentre Kid studiava per controllare che la situazione fosse simmetrica, Soul crepava dalle risate.
-Oh, accidentiii! – Imbarazzato il ragazzo rialzò l’asciugamano e si ritirò in bagno.
-Tsubaki… il tuo fidanzato non è poi così dotato, sai?-
-SOUL!-
-Scusate-
-Perché, il tuo  è più grande?- chiese strafottente Tsubaki  per difendere il fidanzato.
-Beh, ovvio che…ASPETTATE, COME SIAMO FINITI A PARLARE DEL MIO..?-
-Ah, eccomi. Quello di prima è stato un piccolo incidente, riprendiamo- continuò Black*Star finalmente vestito e senza rischio di rimanere di nuovo nudo.
-Allora, di cosa stavate parlando?-
-Dei cazzi- rispose sincera e annoiata Liz.
-LIZ!-
-Uh, interessante… quindi ci troviamo in tema di confessioni, beh… continuiamo! Comincio io!-
-Un momento, a fare cosa?- chiese spaventata Maka, odiava questi giochi perché per qualche assurdo e misterioso motivo si ritrovava sempre nei guai.
-Obbligo o verità.-
-Cosa? Ma lo fanno i bimbi..- disse sudando freddo.
-La maggioranza per cosa opta?-
I ragazzi risposero in coro: OBBLIGO O VERITA’.
Perfetto, era fottuta.
-E dato che sei così agitata iniziamo proprio da te, eh Maka?-
-Cosa? No, cioè, non mi sembra il caso..-
-Dai, scegli, obbligo o verità?-
Okay, era costretta a scegliere, ma entrambe le proposte la spaventavano però forse la cosa che più la spaventava era dire la verità, o meglio, la domanda che avrebbe implicato la verità e purtroppo sapeva già quale sarebbe stata soprattutto se a chiederlo fosse stato Black*Star. Sicuramente sarebbe arrivato il momento in cui avrebbe dovuto scegliere la verità, ma avrebbe aspettato il turno di qualcun altro magari più intelligente.
-Obbligo-
-Ohoh, non avresti dovuto- rispose il ragazzo sorridendo maliziosamente.
-Devi baciare Soul!-
-No!- rispose spaventata. Pessima idea anche l’obbligo e ora cosa avrebbe fatto?
-Cioè, voglio dire che io, non so, cioè…-
Poi spostò lo sguardo verso Soul che la osservava alquanto annoiato e tranquillo, come se quello che stesse succedendo non lo riguardasse minimamente e ammise che la cosa un po’ la infastidiva, perché non era agitato? L’unica risposta che le venne fu che probabilmente per lui era una cosa così stupida, così minima che neanche se ne curava, era uno dei tanti giochi e basta.
-Un bacio è una cosa che si fa in due, per cui questo non sarebbe un obbligo per me, ma anche per Soul- concluse in fine.
-Ma per me non è un obbligo…-
Tutti si girarono verso Soul, compresa Maka che lo fissò a bocca aperta.
-Quindi sei d’accordo?- chiese Black*Star sorridendo.
-Si, certo, se Maka ha le palle…-
La ragazza capì che quella di Soul era una provocazione, voleva farla arrabbiare, tanto che per ripicca lo avrebbe baciato. Ma conosceva Soul e sapeva che in quel momento l’albino stesse pensando: - E’ inutile provocarla, non lo farà mai- e che quindi era consapevole che quella piccola vendetta non sarebbe arrivata.
Non sapeva il perché della ripicca, non sapeva perché voleva essere baciato da lei, forse per gioco forse per la pura e semplice verità, non sapeva cosa provava e non le interessava, Maka voleva solo sbalordire tutti e cacciare finalmente la palle.
<< perché non ti dichiari? Lui prova lo stesso >> ; << vi deciderete mai a baciarvi? >> per mesi anzi anni aveva sentito quelle frasi e rivolta  a coloro  che le dissero pensò “ state a guardare “.
Si alzò, gli andò incontro, lo prese per la mano costringendolo ad alzarsi e poi scontrò le sue labbra alle sue, velocemente, anche violentemente effettivamente. Non era uno dei quei baci da film, quelli romantici che ti sciolgono il cuore, era il bacio di una persona stanca, stanca  di vivere in un mondo di confusione, di domande e  opinioni  su Soul. Ogni volta comportamento nei suoi confronti doveva essere moderato, controllato e esaminato, doveva essere perfetto, non voleva ferirlo, non doveva esporsi troppo, non doveva dargli soddisfazioni ma neanche delusioni, ogni cose era sempre rovinata da mille pensieri. Perché Maka era così, riflessiva, pensierosa e responsabile, ogni azione determina una conseguenza e Maka era terribilmente spaventata, anzi no, ossessionata da questa! Delle volte pensava di non essere mai stata un’ adolescente in fondo, sempre a riflettere prima di fare una qualsiasi cosa… dove era il coraggio? L’imprudenza? Certo, tutto entro i limiti, di certo non pretendeva di andare  a tuffarsi da un ponte e poi tornare, ma le minime cose della vita, quelle voleva provarle; voleva agire senza pensare a nulla più ,solo per UNA volta. Poi sarebbe tornato tutto come prima, tutto.
Si staccò dalle labbra del ragazzo e con le labbra anche i suoi mille pensieri svanirono, lo guardò e lesse nei suoi occhi la confusione e la meraviglia, non sapeva definire se fosse felice o meno del suo gesto, aveva un’espressione piuttosto neutrale.
Tuttavia si girò verso il resto dei compagni.
-Soddisfatto?- chiese a Black*Star con fare provocante e si rimise al suo posto, ancora sotto la guardo attonito e le bocche aperte degli amici, meravigliati.
-O..okay.- sussurrò il ragazzo un po’ deluso, voleva fregare Maka ed invece lei aveva fregato lui. Nel frattempo Soul decise dopo anni di richiudere la bocca e sforzandosi di essere il più sciolto possibile si mise anche lui a sedere.
-Okay, tocca a me!- urlò Patty, era il suo turno.
-Kid! Obbligo o verità?-
-Verità-
-Mmh…Hai mai baciato un ragazzo?-
Tutti scoppiarono a ridere sapendo già la risposta dello Shingami, che però non arrivò…stranamente.
Quando notarono il suo imbarazzo smisero di ridere e rimasero a fissarlo seri.
-Kid..?-
-Ecco, può darsi che accidentalmente sia successo- Ammise bordò in faccia.
-CHE????-
-Ero praticamente un bambino, stavo giocando sulla sabbia quando sono inciampato. Un bambino si è girato di scatto verso di me e andandogli incontro l’ho…-
-W.O.W.- scandì Maka.
-AHHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAAHHAAHAHAHHA LO SAPEVO, SAPEVO CHE IN FONDO ERI UN BIRBANTELLO KID, AHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAAHHAHA- rise soddisfatta Patty, il suo sesto senso non sbagliava mai.
Il turno successivo era quello di Liz, alla quale Tsubaki chiese se si fosse mai ritoccata il seno.
-Certo che no, questo è tutto naturale, baby- questa fu la risposta.
Successivamente Maka obbligò Patty a risolvere un’addizione complicatissima… 3+2… dopo 30 minuti di grattamento di testa, il risultato che ne scaturì fu 6. Non era la giusta soluzione, ma almeno ci era andata vicino e tutti erano orgogliosi di lei.
Soul  obbligò Black*Star ad indossare gli abiti di Kid e dopo avergli scattato una foto e averla messa su facebook  sputtanandolo davanti a mezzo mondo il ragazzo poté togliersi quegli strani abiti di dosso che ammise mettergli una certa ansia.
Kid chiese a Tsubaki che taglia avesse di seno e dopo la risposta, ovvero una quinta, Maka andò in depressione.  Rincominciò il giro e Black*Star chiese ridendo sotto i baffi a Soul che aveva scelto verità:
-Sei innamorato?-
Soul lo fulminò con lo sguardo, ma era la sua penitenza, doveva rispondere. Il ragazzo, che al contrario di Maka, non era mai stato un tipo riflessivo, per quanto riguardava la sua relazione con la ragazza pensava a nascita, morte e miracoli e si faceva domande come: e se rispondo così come mi risponderà? Ci rimarrà male? Ne sarà felice? Proprio perché era sempre stato un tipo impulsivo, non poteva permettersi di sbagliare con Maka, il minimo errore sarebbe stato fatale: Maka era sensibile e dava molto peso alle parole e lui, lui che teneva tanto a lei non voleva ferirla in alcun modo. La sua storia con Maka era così complicata, o forse, non lo era per nulla, già, forse erano solamente loro ad esserlo. Ma il tempo passava e ancora non aveva dato una risposta a Black*Star. Pensò a lungo come rispondere, sicuramente lui teneva a Maka,ma innamorarsi di una persona e volerle bene era una cosa molto diversa.
Lui non voleva bene a Maka come ne voleva a uno dei suoi amici, ne a nessun’altra persona. Lui viveva del sorriso della bionda, dei suoi occhioni, amava i suoi pregi e ancor più i suoi difetti… non sapeva se questo voleva dire amare, ma lui attribuiva a questa parola così grande, ma in fondo così piccola questo significato, giusto o sbaglio che fosse. Per cui la risposta fu:
-Si, insomma, credo di si-
Alla risposta incrociò gli sguardi delle ragazze quasi sollevate, quello dei compagni comprensivo e quello di Maka, teso e confuso, nonostante l’unico confuso doveva essere lui, LEI lo aveva baciato. Certo, provocarla era stata sua intenzione ma non avrebbe mai creduto che lei lo avrebbe veramente fatto, non che a lui sia dispiaciuto... ma ora come avrebbe dovuto comportarsi con lei? Era questo il problema, ad ogni azione senza riflessione seguivano una marea di domande sul loro rapporto.
-Ohh, che carino il nostro Soul innamorato! Bene… CHI E’?-
-Puoi fare solo una domanda!-
-Allora sbrighiamoci a finire il giro-
-Tanto non sceglierò verità-
-Allora se sceglierai obbligo ti obbligherò a dire la verità, muahahahha-
-Black*Star?-
-Si?!-
-MUORI-
-Sinceramente mi sono stancata di fare questo gioco, anche se sono emerse cose interessanti… comunque, propongo qualcos’ altro-
-Appoggio Liz-
-Tipo cosa?-
-Tipo questo- e così dicendo Soul dimostrò la sua proposta tirando una cuscinata a Black*Star.
-SIIII!-
I ragazzi afferrarono un cuscino ciascuno ed incominciarono a tirarseli addosso, a colpirsi e a combattere, una cuscinata seguiva l’altra.
Kid e Black*Star frantumarono i loro poveri cuscini per quanto forte li stavano sbattendo e mille piume volarono nella stanza, quasi come neve.
Liz prese una cuscinata in pieno volto, Patty sulla testa, Tsubaki aveva i capelli talmente spettinati che non riusciva più a vedere niente. Maka combatteva tanto valorosamente con i cuscini quanto in battaglia, ad un tratto nella confusione si girò, nonostante non riuscisse a vedere nulla per le piume  e si trovò di fronte Soul.
Entrambi aveva le mani con il cuscino alzate, pronti a colpire l’altro, ma quando i loro sguardi si incrociarono abbassarono le “ armi “ e rimasero, in silenzio, a fissarsi.
Non fiatavano poiché non sapevano che dire, ce ne erano di cose che volevano chiedersi, ma nessuno dei due si decise a fiatare. Il momento fu interrotto da una cuscinata di Black*Star che li colpì entrambi facendoli cadere a terra, ma per fortuna caddero sul morbido, un pavimento pieno di piume.
Quando i ragazzi riaprirono gli occhi si ritrovarono vicini , con lo sguardo rivolto verso l’alto e coperti da quelle piume bianche, tornarono a guardarsi anche da per terra e scoppiarono a ridere insieme, come i vecchi tempi, i presenti e futuri, come SEMPRE e bastò quella risata a far tornare tra i due magicamente tutto normale. I dubbi c’erano ancora, le domande anche, ma in quel momento non erano importanti, nulla lo era, rimasero così a terra a fissare il muro bianco.
 
 
 
 
La mattina successiva, quella della partenza i ragazzi si alzarono di buon ora, prepararono le valige, si vestirono e lavarono, salutarono il proprietario delle terme e l’hotel senza distruggere niente… tutto normale, troppo normale.
La normalità fu interrotta, OVVIAMENTE, nell’autobus dove si creò il problema dei posti. Black*Star voleva stare con Tsubaki, ma anche Maka voleva, idem dicasi per Patty, kid e Liz.
-Che succede qui?-chiese Stain vedendo confusione.
-Professore, Black*Star vuole rubarmi Tsubaki!-
-No, è lei che vuole rubarla a me!-
-Okay, basta, ci penso io. Tsubaki con Black*Star, Kid, Liz e Patty a tre così nessuno rompe e Maka con Soul e adesso se sento di nuovo qualcuno  obiettare lo viviseziono- concluse minaccioso e se ne andò.
I ragazzi presero posto e Soul e Maka, scelsero i penultimi posti, nei quali Maka si infilò per prima.
-Maka, posso stare vicino al finestrino?-
-No, voglio starci io-
-Ma anche io!-
-Affari tuoi-
-Cosa?-
Ed iniziarono a litigare… sarebbe stato un luuuuuuuuuuungo viaggio.
 
 
 
 
Yeee, eccomi splendori!
Si, sono in ritardissimo, ma sto migliorando, questo capitolo è arrivato decisamente prima rispetto l’altro.
Fosse per me pubblicherei un capitolo ogni giorno, ma il tempo non me lo consente, anzi lo studio! Non ho mai studiato così tanto, incomincio i compiti alle 2 e mezza e li finisco alle otto e dopo cena rileggo qualcosa per sicurezza e nonostante lo studio matto e disperato ho preso 5 a latino!D:
Ma all’interrogazione ho preso 8 e mezzo ,MUAAHAHAHA!
Beh beh… basta parlare di me! I ragazzi finalmente tornano a casa*-*
Sono successe tante cose in questo capitolo e sono sicura che quella che ha riscosso di più è stata  il bacio.. sinceramente non volevo inserirlo, volevo creare un’atmosfera moolto più romantica ma poi ho pensato: tutti i baci non sono sempre un sogno, ci sono anche quelli inaspettati,  nuovi, diversi e volevo che questo fosse così, che maka per una volta se ne fregasse di tutto e tutti!
Ah, ho letto tutte le recensioni e mi scuso per non aver risposto, ma ripeto che non ho tempo neanche per rispondere, ma sappiate che le ho lette e vi ringrazio vivamente, siete qualcosa di stupendo, tutte! Grazie grazie e grazie.
A proposito, voi come state? :3 * oggi mi va di chiacchierare , ssi*
HAHAHAHA, allora io scappo, alla prossima ancora grazie!
Ciao, un bacio a tuttee!<3

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 12
*** Confusion ***


 Maka era di nuovo a casa sua, nel suo letto, a Death City.
La sera prima lei e Soul avevano ricevuto visite, infatti Spirit non appena saputo del rientro della figlia si era catapultato a casa dei ragazzi per fare un bell’interrogatorio ad entrambi. Le domande principale furono:
-Hai bevuto? Ti sei drogata? Hai fatto qualcosa di sconcio? Hai usato il preservativo? Sei incinta?-
Le solite cose che un qualsiasi padre avrebbe chiesto ad una figlia… Beh, un padre qualsiasi forse no, ma Spirit era pur sempre Spirit e questo lato così stravagante di lui aveva sempre affascinato Maka, in fondo: lo odiava quanto lo amava.
Maka fu svegliata tuttavia dal miagolare di Blair, amava viaggiare, ma nulla era più bello del trovarsi a casa propria e sentire Soul e Blair litigare già di prima mattina.
Così, con un coraggio che non credeva neanche di avere, si tirò su dal letto, mise i piedi nelle pantofole e andò verso il bagno per fare la doccia.
Non appena posò la mano sulla maniglia però vide un razzo passarle davanti e sentì poi la porta sbattersi… Soul gliel’aveva fatta sotto il naso… DI NUOVO.
-Soul, esci da quel bagno!-
-no!-
-Devo lavarmi-
-Anche io-
-Ma tu ci metti tre oree-
-Certo, la mia pelle albina è delicata, sai?-
-Non me ne fotte una beata minchia!-
-Cos’è questo linguaggio Maka? Le ragazze non parlano così-
-TI ODIO-
-LALALALALA-
-AHHH- dopo un urlo esasperato andò in cucina, almeno la colazione l’avrebbe calmata, peccato che avrebbero fatto tardi per la scuola… DI NUOVO.
 
Bevuto il latte caldo, Maka morse il suo cornetto ai cereali.
-Fai colazione senza di me?- Chiese Soul in piedi davanti a lei avvolto dal solo asciugamano.
-Si, dato che non posso usare il bagno impiego il mio tempo in altro. A proposito, non hai freddo?-
-Si-
-E perché non ti vesti?-
-1. Non mi va, 2. Non posso privarti di questa bellissima vista, so che di prima mattina devi tirarti su di morale!-
-Oh mio dio, quanto sei squallido-
-Ahahah ma dai la vedo da qui la bavaa-
Maka si toccò il mento per controllare e solo dopo capì la sua stupidissima azione, aveva veramente paura di star sbavando perché beh… diciamo che la “vista” era davvero ottima.
-AHAHAHAH VEDI?-
La ragazza avrebbe voluto sprofondare dalla vergogna, ma cercò inutilmente di sviare con un:
-L’ho fatto per vedere se ero sporca di latte, idiota.-
-Certo, Maka, certo-
-Uffa, vado a fare la doccia-
-Ma non hai finito il..-
Non fece in tempo a finire di pronunciare la parola che Maka gli sbattè per l’appunto il cornetto in faccia dicendogli furiosamente
-Mangiatelo tu il cornetto- e se ne andò uscendo fulminea dalla porta, lasciando solo Soul con i sensi di colpa e che si chiedeva come mai fosse sempre così nervosa.
 
 
Ovviamente i due finirono per arrivare in ritardo, ma con loro anche il resto della compagnia.
-Uh, oggi non siamo gli ultimi della scuola, vedi Maka?!-
-Già.-
-Uffa, ma perché sei arrabbiata con me?-
-Taci, addio- e dicendo così Maka raggiunse le sue amiche che le chiesero come mai avesse litigato già di prima mattina con Soul.
-Ecco, la verità è che…. Beh, poi vi dico.-
Il poi arrivò finite le lezioni, monotone e noiose. Maka e Tsubaki si ritrovarono sole a camminare per il boschetto sul retro della scuola.
-Dicevi?-
-Dicevo che Soul, insomma io lo odio. Anzi, odio l’effetto che ha su di me, oggi mi ha fatto una battuta, una semplicissima e stupida battuta e solo con essa è riuscito a farmi sentire in imbarazzo e farmi sentire.. non so, strana. E non è giusto perché poi ho reazioni che non riesco a controllare e odio questo suo controllarmi, perché? MI sento dipendere da un’altra persona mentre fino a poco tempo fa ero abituata a contare su di me e me sola. Poi la cosa che mi innervosisce di più è che la cosa non è reciproca…-
-Oh, Maka, capisco come ti senti, penso che Black Star in un certo senso si sia sentito così quando sono arrivata io. Prima contava solo sue forze, poi ha imparato a condividere la sua vita con gli altri e con me, lo ha affrontato in modo diverso dal tuo, certo, ma credo che non sia stato facile neanche per lui, forse dovresti parlarne con lui, potrà aiutarti molto più di me. Io posso solo dirti che non è detto che Soul non provi lo stesso per te…-
-Siamo realiste Tsubaki..-
-Lo sono-
-Mmh…-
-Magari te lo dirà proprio lui!-
-Noi non parliamo mai di noi-
-E sbagliate infatti. E’ ovvio che c’è qualcosa e voi vi ostinate a ignorarlo, idioti-
-Perché forse è meglio ignorarlo-
-O forse no…-
-Tsubaki Tsubaki, dimentichi di parlare con due coglioni e si per la cronaca me lo dico da sola. Detto questo vado a parlare con il coglione numero tre, grazie Tsubaki!-  e abbracciò l’amica in segno di ringraziamento.
 
Nel frattempo il coglione numero due (Soul) era a parlare col coglione tre (Black*Star) proprio della ragazza.
-Ultimamente è molto nervosa-
-Le hai fatto qualcosa?-
-Nono, cioè le ho rubato la doccia ma non si è mai arrabbiata così, penso ci sia dell’altro-
-Si, sicuramente… mamma quanto siete complicati, che ci vuole ad andare lì e dirvi: Oh deficiente, mi piaci, mettiamoci insieme, sposiamoci, passiamo il resto della vita insieme-
-Stai sicuro che questo non glielo dirò mai-
-Hai capito il concetto-
-Non è così facile…- disse grattandosi la testa che gli stava scoppiando. Era arrivato al limite, presto questa situazione gli avrebbe fatto scoppiare la testa  e il cuore, doveva risolverla e subito.
-Allora, andiamo per ordine. A te piace Maka? Se riesci a rispondermi con una risposta secca a questa domanda stiamo già avanti-
L’albino ci pensò un po’ su, ogni volta c’era sempre qualcosa che lo bloccava, che gli faceva morire ormai sulla punta della lingua quel “si”, ma stavolta no, erano solo lui e Black*Star, poteva essere sincero, se lo avrebbe ammesso all’amico se ne sarebbe convinto anche lui.
-Certo-
-OHHHHH SONO COSI’ ORGOGLIOSOOOO- Urlò Black*Star con le lacrime agli occhi.
-Non esagerare. Il fatto è che lei … penserà lo stesso?-
-Amico, ti ha baciato non essendo ne ubriaca ne drogata… le piaci!-
-Mmh…dici? Beh ammetto di avere una certa influenza su di le… si, dai le piaccio. Ma non lo ammetterà mai-
-Ed è qui che entra in gioco Black*Star!-
-Cosa vuoi fare?-
-Beh…-
-Black*Star- ad interrompere il ragazzo fu una voce femminile, Maka. I ragazzi quando la guardarono inghiottirono della saliva, li aveva sentiti?
-Scusate se interrompo, ma devo parlare con Black*Star-
Fortunatamente no. Il celeste guardò l’amico che dopo avergli sorriso lasciò i due soli.
Maka allora prese il posto di Soul sul muretto di fronte Black*Star.
-Dimmi-
-Ho un problema.-
-Dimmi-
-Veramente è umiliante parlarne con te, ma devo sfogarmi con qualcuno-
-Dimmi-
-E non so da do..-
-CAZZO, VUOI PARLARE?-
-Okay, calmo! Ecco io vorrei non provare delle cose per una persona che mi fa provare delle cose, ma non so come fare-
-Maka, parla chiaro-
-Ecco, credo che, cioè è evidente che mi piaccia Soul, ma io non voglio, che devo fare? Io non sono  abituata a dipendere così da una persona! Sono cresciuta senza un padre, senza una madre, ho sempre contato SOLO su me stessa, perché ora deve cambiare tutto anzi quando è cambiato tutto? –
Il ragazzo sorrise intenerito dalla confusione ed ingenuità dell’amica.
-E così la grande Maka chiede aiuto a me eh…- diciamo che la sua fu una domanda retorica, un parlare tra se e se- comunque… ti capisco, insomma, quando si cresce senza due figure come un padre e una madre si diventa freddi, distanti dagli altri, per quanto gli altri possano essere altruisti si conta sempre su se stessi, tu stessa sei per te padre, madre, compagno e amica. Ma se c’è una cosa che ho imparato è che le persone non sono fatte per stare sole e che hanno bisogno di qualcuno per vivere, per andare avanti, completarsi e anche conoscersi. Penso sia questo che ti stia succedendo, lui ti sta facendo conoscere una parte di te che credevi non esistesse, quella fragile, paurosa, ma è così per tutti ed è proprio Soul che te l’ha fatta scoprire che ti aiuterà ad attraversarla e padroneggiarla. Non c’è nulla di male ad amare qualcuno.-
-Wow… da quando sei così saggio? Ahaha- La ragazza fu molto colpita da ciò che disse l’amico, soprattutto perchè aveva ragione, anzi ragionissima.
-Peccato però che amare SOUL sia male-
-Maka, non è male. Voi siete anime gemelle, dal vostro primo incontro lo siete diventate e sempre lo sarete.-
-E se lui non ricambiasse?-
-Ti preeego! E’ ovvio che ricambi-
-Te l’ha detto lui?-
-Ecco, queste sono cose top secret, ma.. SIIIII, CAZZO!-
-AHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH- urlò la ragazza dalla gioia, ora lo sapeva, aveva la certezza.
-Ed ora cosa hai intenzione di fare?- chiese Black*Star con gli occhi sbrilluccicanti.
-Nulla-
-E’?-
-Io ho ammesso a me stessa che lui mi piace, ora so che lui ricambia, ma io non….cioè…-
-A questo punto vi dovreste  mettere insieme-
-NO! MAI-
-Perché?-
-Io non sono mai stata fidanzata, veramente…-
-Quindi?-
-Quindi non ci sono portata, non so come funzionino queste cose. E poi sono sicura che sarebbe solo un casino, troppe responsabilità… e se non ne fossimo in grado? Rovineremo tutto!-
-Potrebbe essere la vostra rovina come potrebbe essere la cosa migliore che abbiate mai fatto-
-Si, ma c’è troppo in gioco-
-Nella vita occorre buttarsi-
-No, cioè si, ma non posso. Le persone finiscono sempre per deludermi, per primo mio padre. Non dico che Soul sia come papà, ma in un modo o nell’altro mi deluderà anche lui, le persone non sono perfette purtroppo, tutti prima o poi deludono, amici, fidanzati… E non voglio soffrire ancora o perdere il rapporto che ho con Soul, preferisco rimanere amici che stare insieme e poi magari rovinare tutto. Ora so che anche a lui piaccio e questo mi basta e avanza, questa è già la mia più grande vittoria.-
Concluse la bionda convinta e alzando finalmente lo sguardo verso Black*Star che stava stranamente in silenzio. Se non poteva ascoltare quello che aveva da dire avrebbe provato a leggere il suo sguardo e quel che lesse fu una sola parola: comprensione. Black*Star la capiva benissimo e soprattutto accettava la sua decisione, non voleva forzarla, ma allo stesso tempo voleva che lei e il suo amico si mettessero insieme.
Alla fine disse solamente: Capito, quel che posso dirti è di pensarci bene e di parlarne con Soul.
Lei annuì e abbracciò Black*Star fortissimo.
-Ti prometto che un giorno ti ringrazierò come meriti Black*Star-
-Tranquilla, i Dei aiutano sempre le loro pecorelle-
Lei sorrise e si avviò sola nel bosco. Lui, invece, posò le mani dietro la nuca e si distese sul muretto e guardando il cielo sospirò:
-Come sono strani gli umani!-
 
 
Maka tornò a casa subito dopo la chiacchierata con Black*Star, posò gli stivali all’ingresso per mettere le ciabatte da casa e vide che quelle di Soul mancavano, segno che era rincasato anche lui.
Ripensò a ciò che le disse all’amico e capì che aveva ragione, qualunque decisione avesse preso, avrebbe dovuto comunicarla a Soul, avrebbero parlato finalmente di loro e seriamente.
Così prese un bel respiro ed entrò in casa.
-Souuuuul!-
-Si?- Soul era sul divano, ma con la televisione spenta, era seduto lì solo come un cane a fissare il vuoto.
-Che fai? Sembri un depresso-
-Ehi! Stavo solo pensando-
-Tu pensi? Oddio, non pensavo… comunque dobbiamo parlare-
-Lo penso anche io, vieni, siediti- disse agitando la mano ed invitando Maka a sedersi accanto a lui.
-No, vicino a te non mi ci siedo, è una trappola-
-Eddai, sono pulito stavolta-
Maka storse la bocca non convinta, ma alla fine cedette e si sedette accanto a lui.
-Inizia tu- disse Soul.
-Certo, devo fare sempre io l’uomo della situazione. Comunque andrò al punto, Black*Star dice che ti piaccio-
-COS’HA DETTO? CAZZO, LA PROSSIMA VOLTA NON GLI DICO NIENTE, STRONZO-
-Calmati, me l’ha detto solo perché io gli ho detto che tu mi piaci-
Quando Soul sentì pronunciare quella frase si calmò e tornò serio.
-Ed è vero? Ti piaccio?-
-Tanto.- Ammise lei rossa in volto.
-Ma è fantastico!- Disse lui con un sorriso a 32 denti.
-Già, ma io credo che non possa esserci nulla-
-Ne sei sicura?-
-Sappiamo entrambi che se dovessimo iniziare questa relazione non sarebbe l’inizio di qualcosa, bensì la fine.-
-Ma come fai a dirlo?-
-Soul, le persone sbagliano sempre, non è colpa loro, sono solo persone. Io tengo troppo a questo rapporto per rischiare così tanto, preferisco sognare come sarebbe stato che avere una delusione in futuro-
Detto questo Maka guardò Soul per cercare di catturare un qualsiasi indizio di quello che stesse pensando Soul.
Lui dal canto suo era confuso, quelle parole per lui erano come una fitta al cuore, come un colpo di pistola e la cosa che più lo rattristò fu il fatto che quelle parole lo convinsero, che Maka aveva ragione, che era meglio lasciare tutto come era.
-Hai ragione-
-Bene-
-Già… bene.-
Tra i due scese il silenzio e rimasero per un po’ a fissare il vuoto, insieme.
-Maka…-
La voce soave di Soul risvegliò Maka dal “sonno” in cui era caduta e si girò di scatto. Quel che vide però fu il nero, sentì solo della pressione sulle labbra, qualcosa di morbido e caldo che conosceva bene.
Fu un bacio lieve, quasi un soffio, ma il più significativo forse che Soul le avesse mai dato, rappresentava le sue scuse, l’amarezza, l’amore… era colmo di emozioni e Maka le percepì tutte, in un secondo.
Tra loro tornò il silenzio, il loro rapporto era già cambiato, lo sapevano e questa cosa li distruggeva, ma non potevano farci nulla, dopotutto le cose accadono e basta.
Poco dopo Soul si alzò dal divano, lasciando Maka sola  nel buio.
 
 
 
Ciao splendori!
*sbuca da un angolino*
*si mette in ginocchio per chiedere perdono*
Seriamente, chiedo umilmente perdono, ma come sapete il problema è sempre lo stesso, mancanza di tempo, adesso più di prima!
Ho anche pensato di chiudere la storia, ma ci tengo troppo e non ce la faccio proprio a non terminarla, ho così tante idee che sono sicura possano piacere e non voglio privarvene, poi amo scrivere questa storia, è la “mia”, fa parte di me, mi ci rispecchio troppo!
Allora sono tornata.. e devo dire con un capitolo tristissimo, ahahaha, sembro una depressa!
Ma ogni tanto qualcosa di profondo ci sta, sinceramente mi piace questo capitolo, sono abbastanza soddisfatta :3
Comunque passando a cose serie… Dato che la storia non la chiudo ho pensato di anticipare la conclusione per cui altri 3/ 4 capitoli se non di meno e beh.. ciao ciao Winter!
Bene, come sempre mi dilungo troppo, non ho tempo per ringraziarvi tutte, sappiate che so che ci siete anche se ultimamente siete tutte morte con me e ci sono poche recensioni LMa fa nulla, spero vi riprenderetee!
GRAZIE DI CUORE!!!
Un bacio, la vostra Minorin <3
 
 
 
 

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Capitolo 13
*** Get drunk ***


 Erano passati ormai 12 giorni, 12 lunghissimi giorni da quando Soul e Maka non si rivolgevano più la parola, se non per darsi il buongiorno o la buonanotte.
Passavano la maggior parte del tempo fuori casa e quando rientravano si chiudevano entrambi nelle proprie stanze a chiave, lasciando la povera Blair sola.
Soul passava le giornate in compagnia di Kid e Black*Star, Maka con Patty, Liz e Tsubaki, gli amici avevano notato che qualcosa tra i due fosse cambiato, ma era qualcosa di più grande di loro pertanto nel gruppo dei maschi il nome Maka era sconosciuto, quanto il nome Soul per quello delle femmine.

 

I giorni passavano veloci, il freddo e il gelo della stagione invernale si insediavano sempre di più nelle case e nei cuori di Soul e Maka, sembrava che anche il loro cuori fossero in inverno, inverno perenne, ormai il sorriso e la gioia erano lontani ricordi.
Gli amici a quel punto non poterono far altro che radunarsi in assenza dei due ragazzi per parlare per l’appunto di loro.
-Ragazzi, io non ce la faccio più di vedere Maka in quelle condizioni, mi piange il cuore, giuro!- disse Tsubaki.
-Hai ragione, fa tanta pena persino a me che sono una vipera..-
-Vero sorellona! E se facessi loro un disegnino?-
-Sarebbe un gesto dolcissimo Patty, ma credo ci voglia qualcosa di più di un semplice disegno questa volta. A litigare hanno sempre litigato, ma mai così… A parte che non è un litigio, è scattato un qualcosa di molto strano.- Concluse Kid.
-Esatto… Non so come rimediare-
-IO SI- urlò fiero Black*Star e tutti gli occhi si rivolsero a lui che si sedette sul tavolo per spiegare il suo piano.
-Sono dei morti? Bene, noi li faremo resuscitare. Cazzo, abbiamo sedici anni, siamo giovani non dei vecchietti in pensione! Dovremmo pensare a fare sesso, drogarci ed altro! C’è una festa sabato, andiamoci, divertiamoci, da quanto non lo facciamo? TROPPO-
-Ma cosa c’entra questo con Maka e Soul?-
-Che uscendo sono costretti a divertirsi, a non pensare per un po’ e chi ti dice che non finiranno per stare insieme alla festa?-
-Beh è assurdo, ma potrebbe funzionare. Non chiariranno, ma almeno prendono un po’ d’aria.-
-Grazie Kid, vedete, lui mi ha capito-
-Okay… a proposito che festa è?-
-Avete presente American Pie? ECCO COSI’-
-Cosa?- chiese terrorizzata Tsubaki.
-Tranquilla tesoro, starai con me-
-Uh okay…-
-Bene, io ci sto, non so da quanto non sono corteggiata da un uomo-
Kid si girò di scatto verso di lei preoccupato… No, non poteva accadere. Sicuramente Liz avrebbe fatto colpo e se avesse trovato un figo come lei? Sarebbe stato un bel problema.
Kid era una di quelle persone sempre pronta ad aiutare gli altri, saggia, sempre con una soluzione ed un consiglio pronto, ma quando i problemi riguardavano lui si trasformava in un vero e proprio incapace! Era il primo a rimproverare Soul per il fatto di non rivelare i propri sentimenti a Maka ed invece lui si comportava esattamente come l’amico nei confronti di Liz. Era un coniglio, un fifone. Ma la festa si sarebbe potuta rivelare una cosa buona in fondo, un’occasione da usare a suo vantaggio, per cui, non l’avrebbe di certo sprecata.
-Allora che festa sia-
La decisione era ormai presa, l’impresa più ardua però doveva ancora venire: convincere Maka e Soul a partecipare.
Dato che ultimamente vi era una certa sintonia tra Black*Star e Maka, fu proprio lui incaricato di convincere la ragazza, mentre Soul sarebbe stato persuaso dalla dolce Tsubaki, non avrebbe mai potuto dire di noi di fronte ai suoi occhioni blu.
Incominciamo da Maka.
Da quando Maka e Soul avevano discusso, o quel che era, si rintanava sempre nello stesso posto, il tetto della scuola. Era parecchio ventilato, ma a lei andava bene così, era l’unica posto nel quale si potesse respirare aria sana e pulita, l’unico povero di palazzi ed edifici, insomma, un paradiso terrestre per la ragazza.
Black*star la trovò seduta a penzoloni sul muretto, a fissare il vuoto sottostante.
-Ehi, non vorrai buttarti!- . La bionda sussultò alla voce dell’amico e per un attimo credette veramente di precipitare.
-Idiota, se ricomparirai dal nulla un’altra volta probabilmente accadrà sul serio-
-Scusami-
Chiuse la porta dietro di sé e senza togliere gli occhi dalla ragazza si avvicinò a lei, per poi sedervisi accanto.
Maka era distratta, guardava di nuovo il vuoto e pensava… Se si fosse buttata sul serio? Sarebbe morta, il tempo di arrivare sul suolo e pum, sarebbe tutto quanto finito. Quanto avrebbe impiegato? Due, tre secondi? Avrebbe sofferto sicuramente meno di quanto stesse soffrendo in quel momento. Dopotutto era già come se fosse morta, non sorrideva più, la sua luce si era spenta.
Black*star incredibilmente, con il solo guardarla, percepì ogni suo pensiero e le afferrò la mano.
-Non pensarci neppure-
Lei allora si voltò verso di lui e lo fissò negli occhi.
-Che cambierebbe?-
-Maka, mi spaventa anche il solo fatto che tu abbia potuto pensarci. Ti prego, non… non farlo più-
E Maka vide l’ultima cosa che si sarebbe mai aspettata di vedere, lacrime. Black*star aveva gli occhi lucidi, piangeva e le stringeva la mano sempre più forte.
-Tu sei indispensabile, per me, per te, per tutti quelli che ti conoscono. Sei giovane e.. e…-
Non finì la frase e l’abbracciò ed in quel momento, Maka capì di quanto veramente Black*Star tenesse a lei, di che amico e  fratello fosse.
-Hai ragione Black*Star, perdonami- disse lei ricambiando l’abbraccio e asciugandogli le lacrime.
-Bene, di ciò che è accaduto qui su non ne dovrai far parola con nessuno, intesi?-
-Ovvio-
-E un’altra cosa, per farti perdonare, che dici di venire ad una festa?-
-Black*star, non prendertela, ma non sono proprio in vena-
-Cosa? Ti prego, abbiamo bisogno della nostra leader. Meriti di divertirti e poi hai fatto piangere il re degli Dei, non credi di dovermi un gran bel favore?-
-Farò qualcos’altro, non questo-
-Eddai, Maka! Sembri mia nonna, ti mancano le rughe e saresti uguale. Ascolta, Soul ci viene e..-
All’udire quel nome a Maka venne un brivido. Da tempo non sentiva più nominarlo, le loro amiche non lo facevano, Blair nemmeno e lei aveva tentato in tutto i modi di cancellarlo dalla sua mente.
-Beh, non mi interessa-
-A me invece darebbe fastidio. Lui non si sta preoccupando di voi, è andato avanti e dovresti fare lo stesso anche tu-
-Evidentemente siamo diversi-
Black*Star stava tentando di provocarla, era sempre stato il punto debole di Maka.
-Beh, allora avevo ragione quando dicevo che eri una debole-
-Cosa? IO?!-
-SI-
-Io non sono una debole. Anzi, sai che ti dico? Vengo!-
-PERFETTO! –
Ce l’aveva fatta.
Poco più in là, precisamente a casa dei due litiganti Tsubaki stava convincendo Soul.
-Allora Soul, come stai?-
-Bene, grazie- Disse spento.
-Beh, guardandoti avrei detto il contrario-
-E’ solo un po’ di stanchezza. Comunque M.. Ma.. Maka.. Non c’è-
-Non sono qui per lei, ma per te-
-Ah, che succede?- disse curioso.
-Nulla di grave, anzi, volevo invitarti ad una festa-
-Grazie Tsubaki, ma non mi va proprio, non prendertela-
Se Black*Star usava la provocazione, lei usava tutt’altra tattica… E CHE TATTICA!
-O..Okay- rispose simulando un pianto.
-No, Tsubaki, non fare così-
-E’ che ci tenevo veramente tanto.*sigh* .-
-Okay, verrò-
-DAVVERO?-
-.. Si-
-ODDIO GRAZIE, PERFETTO-
Dopo aver ringraziato e dopo altre chiacchiere, Tsubaki tolse il disturbo lasciando Soul solo. Erano le dieci di sera, orario in cui ormai era solito rifugiarsi in camera per evitare Maka. Erano 12 giorni che non la sentiva e vedeva, ma vedere bene, negli occhi. Ormai le sue serate erano tutte uguali, si alternavano la tristezza, i sensi di colpa e la rabbia. Non avrebbe mai dovuto innamorarsi di lei, MAI, non avrebbe mai dovuto rivelarle la verità, lei doveva solo essere la sua Maestra D’Armi, colei che lo avrebbe aiutato ad incoronare il suo sogno di diventare Falce della Morte, nulla di più, al massimo un’amica.  Ma da una parte, doveva ammettere di sentirsi libero, si era sfogato, le aveva rivelato tutto, anche a costo di rovinare il loro rapporto, il che forse risulterebbe egoistico.
Preso da questi pensieri non si mosse dal divano e ad interromperli fu l’aprirsi della porta, dalla quale spuntò Maka.
La ragazza non si aspettava di trovarlo lì, in salotto e davanti a lei. I loro sguardi si incrociarono dopo quasi due settimane, finalmente.
-Come mai qui?- Chiese con un filo di voce la ragazza.
-Sai com’è, ci vivo- rispose Soul, tentando di sdrammatizzare.
-Simpatico..- rispose la ragazza ironica.
-Si, è una cosa che hai sempre apprezzato di me, non è vero?-
-Già. Beh, vado al letto, buonanotte- Si affrettò a rispondere Maka, quella situazione era imbarazzante.
-Wow-
-Che c’è?-
-Penso che sia il discorso più lungo che siamo riusciti a fare dopo 12 giorni, è un grande progresso. Che dici, tra un mese riusciremo anche a dirci il buongiorno, magari?-
-Soul, sai perché ci comportiamo così-
-Ah si? Veramente io non lo so, dimmelo tu!- Disse alzandosi dal divano e avvicinandosi a lei.
-Per quello.. che ci siamo detti.. credo.-
-Non è motivo per non parlarci! Non possiamo stare insieme? Bene, ma io la tua amicizia non la voglio perdere- disse infine con il cuore in mano.
-Neppure io se è per questo, ma è complicato-
-Per te è tutto complicato! Stare insieme, essere amici, parlare.. Tutto-
-Non è colpa mia-
-Neanche la mia, Maka, anzi, fosse per me adesso saremmo felicemente fidanzati-
-Aspetta, non ribaltare la frittata, quando io ti ho detto che non potevamo stare insieme tu hai acconsentito, non è stata SOLO una mia scelta-
-Sarebbe stato lo stesso, zuccona come sei-
-Beh, non mi sembra che tu ti sia fatto prendere da troppe paranoie dato che andrai alla festa-
-Senti chi parla, ma se ci vai anche tu-
-TI DETESTO-
-TI ODIO-
Forse non avevano proprio chiarito, ma il fatto che riuscivano a litigare come una volta era sempre un buon segno.
Il giorno della festa non si fece attendere, giunse in un batter d’occhio. Tsubaki e Black*Star erano a casa di Soul e Maka, i maschi, pronti, erano seduti in cucina, mentre Tsubaki aiutava Maka con gli ultimi ritocchi.
Soul era molto casual, indossava un jeans, una canotta bianca ed una giacca di pelle nera, Black*Star dei pinocchietti ed una polo a mezzemaniche.
Mentre Tsubaki, avvolta in un vestitino semplicissimo indaco dalle spalline fine, pettinava i capelli di Maka, che avrebbe lasciato sciolti, la bionda guardava il suo riflesso allo specchio soffermandosi sull’abitino color prugna senza spalline, di palette e per i suoi gusti un po’ troppo corto.
-Tsubaki, sinceramente…-
-Si, Maka?-
-Sembro una puttana, vero?-
-COSA? Noo-
-Allora una che sta per diventarlo?-
-No-
-Una poco di buono?-
-MAKA! Sei bellissima e sexy, né troppo volgare, né nulla, sei perfetta-
-Ohh, che dolce-
-Bene, prima di andare, devo dirti una cosa. Questa sera devi solo pensare a divertirti, intesi?-
-Certo-
Maka afferrò la mano dell’amica ed uscirono dalla stanza per raggiungere  i ragazzi in cucina.
-Eccoci- disse Tsubaki mentre Maka, a disagio, tentava di nascondersi dietro di lei per evitare gli sguardi curiosi di Black*Star e Soul.
-Maka, sei uno spettacolo!- Missione fallita, Maka.
-Grazie Black*Star-
-Certo, non sei bella quanto me e la mia Tsubaki, ma vieni subito dopo di noi-
-Complimento ambiguo… Ma lo accetto-
Soul non parlava, non riusciva neanche a sbattere le palpebre o a chiudere la bocca che gli era arrivata al pavimento.
Maka fece finta di nulla, ma infondo provava un po’ di piacere nel sapere di fare quell’effetto su Soul.
-Beh, andiamo, la festa ci aspetta!- disse Black*Star.
Lui  e Tsubaki andarono su una moto, Maka e Soul su un’altra.
Con difficoltà, dovuta alla lunghezza del vestito, Maka riuscì a salire in sella e a mettere il casco.
-Pronta?- Disse Soul.
-Si- E nonostante l’imbarazzo, strinse il torace del compagno per non cadere e appoggiò la testa sulla sua schiena, mentre Soul cercava di sbirciare l’espressione della ragazza dagli specchietti, rimanendo così per tutto il viaggio.
Arrivarono dopo alcuni minuti davanti ad una casa enorme, un villa e sulla soglia del portone videro Kid, Liz e Patty che li aspettavano.
Kid indossava una camicia leggermente sbottonata e pantaloni neri, Patty un vestito di tulle giallo e Liz uno scollatissimo abitino rosso fuoco.
-Ben arrivati!- Li salutò Kid.
-BENE GENTE, HA INIZIO LA FESTAAAA!- Liz aprì la porta e trovò di fronte a se una gran folla di gente che ballava ammucchiata a ritmo di musica, alcuni fumavano, altri ballavano, altri si risucchiavano il viso, altri stavano per fare un figlio e altri ancora bevevano. Era una di quelle feste stile American Pie, le preferite di Liz che subito si buttò nella mischia.
Black*Star neanche fece in tempo ad entrare che già si ritrovò  a litigare e fare a botte per il posto sul divano.
-Black*Star fa nulla, ci troviamo un altro posto-
-NO, IO VOGLIO QUESTO, QUESTO DEFICIENTE DEVE LASCIARMI IL POSTO-
-DEFICIENTE? MA TI SEI VISTO? IO ALMENO NON HO I CAPELLI CELESTI-
-INFATTI SEI UNO SFIGATO, IO ALMENO SONO ALTERNATIVO-
-NO, SEI RINCOGLIONITO, E’ DIVERSO-
-Tsubaki… MODALITA’ LAMA INCANTATA-
-COSA????! Ma togliti- Disse al suo partner, per poi rivolgersi al ragazzo con cui Black*Star litigava.
-Mi scusi, potremmo occupare per un po’ questo posto?-
-Certo, bellissima- affermò il ragazzo togliendo il disturbo sotto lo sguardo esterrefatto di Black*Star.
-Ma come diavolo fai?-
-Uso la civiltà, Black*Star-
-Civiltà? Nah, è da sfigati, io sono un Dio, non posso abbassarmi a questi livelli-
-Ahahaha già..-
 
Poco più in là Liz stava ballando in pista, circondata da una gran folla di bei ragazzi.
Kid era seduto sul divanetto vicino e fissava la scena con rabbia/tristezza.
-Ehi-
Era talmente concentrato che pensò che a parlargli fosse la sua testa ed invece si rese conto che era la persona seduta affianco a lui, Maka.
-Maka, che c’è?-
-Dovresti andare da lei o te la porteranno via-
-Che lo facciano…-
-Kid, no! Cavolo, lo hanno capito tutti che ti piace, anche i muri-
-Tranne lei-
-Veramente lei lo sa…-
-Cosa?!-
-Beh, non lo so per certo, ma credo di si, non è stupida-
-E perché non me lo ha detto?-
-Perché sta aspettando che lo faccia tu! Comportati da uomo, vai lì, prendila e dille quello che provi, lei ti ricambierà-
-Ma poi? Insomma, siamo così diversi.. Guardala, lei è così bella ed io… Sono patetico-
-Tu sei un Dio, Kid e già questo ti rende superiore. Poi, guarda quei ragazzi che la circondano- il ragazzo obbedì- Sono tutti bellissimi, muscolosi… Ma hanno solamente quello. Nessuno la conosce meglio di te, nessuno si innamorerà mai di lei come te, nessuno la guarda come fai tu e nessuno ha tutta la pazienza che hai tu per sopportare ogni suo capriccio-
-Dici?- Disse ridendo.
-Oh andiamo, una che non è uscita di casa per un mese per paura di rovinare la sua carnagione abbronzata al punto giusto non è normale!-
-Ahahahaha. Ma dici che… insomma, potremmo stare insieme? Se rovinassimo tutto?-
Maka sentì una fitta allo stomaco. Di certo era la persona meno idonea per rispondere a quella domanda, ma doveva, ormai si era messa in mezzo, così disse ciò che pensava.
-Non potrai mai saperlo. Alla fine è sempre meglio pentirsi si aver provato che rimpiangere di non averlo fatto-
A Kid brillarono gli occhi. –GIUSTOOOOOOOOO, GRAZIE M..M…-
-Kid, che succede?-
-HO IL COLLETTO DELLA CAMICIA STORTO, AHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH, E’ ASIMMETRICO, E’ ASIMMETRICO, AHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH- ed iniziò ad urlare come una RAGAZZINA. Maka scandalizzata gli sistemò il colletto.
-Uh, ora sono pronto per andare da lei, a dopo Maka-
-O..Okay..- No, non era normale. Si, era malato di brutto.
Così, Maka seguì i movimenti del ragazzo che si intrufolò nel gruppo di omaccioni e raggiunse Liz. La cinse alle spalle e lei, sentendosi tenere, si girò, li vide confabulare qualcosa, poi Liz urlò alzando le mani e saltando al collo di Kid baciandolo. Dedusse che fosse filato tutto liscio.
-Brava, bei consigli… Dovresti metterli in pratica anche tu-
Maka udì la voce familiare e si girò alla sua sinistra, dove Soul si era appena seduto. Lo guardò per un po’, per poi rispostare lo sguardo sui due amici che ora ballavano insieme al centro della pista, alternando mosse da ballo a baci appassionati e risate.
-Fanno sembrare tutto così semplice…- Riflettè ad alta voce.
-Forse perché lo è-
-Ne hai la certezza? Ne sei veramente sicuro?-
-No, ma chi lo è? Allora, ragionando così, nessuno oggi sarebbe fidanzato o sposato-
-Evidentemente gli altri hanno avuto tanta fortuna.-
-No, loro hanno avuto tanto coraggio, cosa che non ti è mai mancata… Ma adesso? Maka, non ti riconosco-
-Finiscila- disse con la voce strozzata. – Sono qui per divertirmi, non voglio pensare a questo-  Si alzò e corse via tra la folla.
Soul si lasciò andare sul divano, nulla. Ogni tentativo di farle cambiare idea falliva. Si era ripromesso che non avrebbe mai smesso di provare, che sarebbe arrivato il giorno in cui l’avrebbe convinta, ma quella sera era particolarmente sconfortato. Erano tutti schifosamente felici, si divertivano, pomiciavano…E lui lì, sul divano da solo, SOUL IL FIGO.
Proprio in quel momento una brunetta dal visino pallido, molto carina si sedette al suo fianco.
-Ciao- disse sorridente.
-Ciao- Rispose Soul un po’ meno amichevole.
-Com’è che un ragazzo così bello se ne sta qui da solo?-
-Me lo chiedo anche io-
-Allora, vieni a ballare?-
-Beh…- Ci riflettè un po’ e proprio quando stava per pronunciare la parola “ no “ ci ripensò. Dopotutto perché no?! Era libero e doveva divertirsi, per cui.. – Si, andiamo-.
I due scesero in pista, Soul si muoveva con movimenti impacciati, mentre la ragazza di cui ancora non conosceva il nome ballava proprio davanti a lui mandando la chioma di capelli a destra e sinistra.
Maka, che parlava con patty, individuò subito Soul tra folla. Una rabbia immensa l’assalì, aveva voglia di andare lì e spaccargli la testa con un Maka- Chop, anzi no, avrebbe proprio voluto ucciderlo, fino a qualche minuto fa se ne stava a piagnucolare sul fatto di mettersi insieme e adesso si faceva strusciare da una sciacquetta qualunque… Che per giunta, a suo parere, non era nulla di speciale.
-Patty sai chi è quella con cui Soul.. Beh.. si, insomma, quella-
-Ohh si, si chiama Taylor, è bellissima-
-Cosa? Non è vero! Insomma guarda che capelli- Scrutandoli meglio però dovette rimangiarsi la frase, erano di un nero pece intenso, lisci e luminosi, curatissimi.- Beh, forse i capelli sono accettabili… Gli occhi! Sono insignificanti- In quel preciso istante uno dei neon le illuminò il volto ed era impossibile non notare i suoi occhi azzurri che scintillavano nonostante la luce bassa. –Mmh… Beh… Ha le gambe grasse… Oh ma che cazzo dico, è perfetta, guarda che gambe e che tetteee, AHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH PATTY AIUTO-
L’amica di tutta risposta le ammollò un ceffone.
-Patty, ma sei scema?-
-Vedi?! Almeno adesso sei arrabbiata per un altro motivo e poi avevo proprio voglia di tirare a qualcuno, ehehe-
-Tu non sei sana…-
-No, infatti, ehehe. Allora Makuccia, ci penso io a te, il modo migliore per farsi passare i problemi sai qual è?-
-Certo. Leggere un libro-
-Sei squallida… E meno male che sei una secchiona! Oggi ti farò provare nuove esperienze, che te ne pare?-
-Dipende, cosa intendi per nuove esperienze?- chiese maka spaventata.
-Vedrai, ehehe- Patty prese Maka per mano e la condusse nel giardino, qui salutò un ragazzo alto e biondo, carino, pensò Maka.
-Ciao Milo, lei è Maka-
-Ciao-
-Piacere, Maka- rispose lui stringendole una mano.
-Comunque Milo, mi servirebbe tu sai cosa- disse Patty facendogli l’occhiolino.
-Oh, si, a voi ragazze  e buon divertimento- Maka vide il ragazzo passare qualcosa a Patty.
-TADAAAAN! EHEHEHE!- Urlò la bionda sventolando davanti alla faccia di Maka un pacchetto di sigarette.
-COSA?! IO NON FUMO-
-Neanche io, ma c’è una prima volta a tutto, dai dai, dai dai-
-No-
-Ma di cosa hai paura?- Effettivamente un tiro non le avrebbe di certo fatto male…
-Okay, ma solo un tiro-
-YEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE- Patty accese la sigaretta e fece il primo tiro, inspirò il fumo per poi farlo fuoriuscire dalla bocca con una certa eleganza. Passò “ l’arcano oggetto ” a maka, lo prese tra le due dita e con paura inspirò.
-*CAUGH* *CAUGH* MA CHE SCHIFO!- Urlò tossendo e cacciando la lingua fuori dalla bocca come per riprendere aria.
-Non ci sei proprio portata… Proviamo con qualcos’altro- Patty gettò a terra la sigaretta e la spense con un piede, riafferrò l’amica per la mano e la condusse questa volta in cucina.
-Due vodka, grazie-
-Patty… Sono astemia-
-Hai mai provato la vodka?-
-Beh, no, ma…-
-ALLORA?! AVANTI, UN BRINDISI-
-Non c’è proprio nulla da brindare- rispose Maka triste, pensando alla scena che aveva visto poco fa. Sinceramente avrebbe preferito rimanere sul divano e osservare Soul, voleva controllare la situazione, il fatto di non sapere cosa stesse facendo la stava opprimendo.
Patty, notando la nota di malinconia di Maka alzò il bicchiere:
-A te, Maka –
La ragazza sorrise, alzò anche lei il bicchiere e bevve tutto d’un sorso il liquido. Lo sentì scorrere per tutto il corpo, lo sentì bruciare e rimase con l’amaro in bocca e le sembrò che in fondo era un po’ ciò che le faceva provare Soul, si impossessava di tutto il suo corpo, la corrodeva dentro e poi si ritrovava ogni volta ferita.
Anzi, notò che però a differenza di Soul, la vodka dopo l’amaro lasciava del piacere, un senso di confusione piacevole e che quindi, forse, non era poi tanto male. Così prese un altro bicchiere (Quota 2), e un altro (3), e un altro (4), e un altro… fino a quando perse il conto.
Soul nel frattempo, aveva smesso di ballare con la brunetta, avevano ballato, parlato, si erano divertiti, ma nel momento in cui lei provò a baciarlo, lui si scansò, confidandole di stare ancora aspettando la persona di cui era innamorato. La bruna, intenerita, lo baciò allora sulla guancia e si allontanò alla ricerca di altre prede.  Rimasto di nuovo solo cercò Maka, nonostante fosse una secchiona senza tette era pur sempre una ragazza, per di più coperta da un fazzoletto e, sapendo che i maschi ragionano il cazzo, si affrettò nelle ricerche.
Dopo aver perquisito  tutta la villa, la scorse nel posto in cui meno si sarebbe aspettato di trovarla: al bancone degli alcolici. Era impazzita?
Accanto a lei era seduto un bel ragazzo  dai capelli biondi con il quale parlava con una certa disinvoltura, lui le mise una mano sul braccio e piano la fece scivolare sulla gamba.
Soul contò fino a 10 prima di intervenire, 1- 2- 3… Ma vaffanculo i numeri! E corse verso il bancone.
-Maka!-
Maka si girò verso Soul e sorrise.
-SOOOOUL! Soul, Soul, Soul… SOUL!- ripetè ridendo.
-Maka, ma sei ubriaca?-
-Chi? Io? AHAHAH NOOOO-
-Scusa, tu chi saresti?- chiese il biondo di prima, Milo.
-Sono Soul, idiota-
-Beh, noi stavamo parlando prima che tu arrivassi-
Soul lo guardò minaccioso- Faresti meglio a toglierti dalle palle-
-Maka non la pensa così-
-E’ ubriaca e tu ne stai approfittando. Adesso sparisci prima che mi trasformi in falce e ti tagli la testa-
-Dovrei avere paura?-
-Si, dovresti-
Nell’aria si respirava tanto aria di rissa, ma mentre i due litigavano, Maka, che prima rideva, perse i sensi e cadde dalla sedia.
-Maka! Ma che diavolo..?- Soul si chinò per prenderla tra le braccia e lei mormorò tenendo gli occhi chiusi: - Andiamo a casa, Soul, voglio andare a casa- Soul, la prese in braccio e dopo aver rivolto un ultimo sguardo minaccioso a Milo, sgattaiolò via dalla festa, posò Maka sulla moto, ma non sul retro o se la sarebbe perse per la strada, bensì la mise davanti a sé, così da poterla tenere tra le braccia anche guidando.
Arrivati a casa, Soul la prese sottobraccio e la condusse nella stanza della ragazza, ma non fece in tempo a varcare la soglia della porta che corse al bagno a rigettare. Lui allora la raggiunse, si sedette sul pavimento accanto a lei, le tirò indietro i capelli, la aiutò a tirarsi su e a darle una rinfrescata al volto.
Poi la riprese sottobraccio e distese sul letto, prese un po’ d’acqua dalla cucina per poi sedersi sul letto accanto a lei, che se ne stava allungata con gli occhi chiusi. Per un attimo credette che stesse dormendo così si alzò per uscire dalla stanza, invece la sua voce lo fermò.
-Soul, non andare- mormorò con un filo di voce. Lui allora si risedette accanto a lei.
-Sono ubriaca, eheh-
-Già, me ne sono accorto-
-Scusa, non volevo ubriacarmi, ti sto solo dando fastidio. Però volevo ubriacarmi, cioè no, ma si, capisci? Volevo scordare, dimenticare tutto e tutti, non volevo più soffrire- All’ultima frase, Soul ebbe una fitta al cuore.
-Credo di aver scelto il modo sbagliato per dimenticare, ihih. Anche perché domani ricorderò tutto purtroppo. Ricorderò che sono innamorata di te… Soul?! Sei proprio bono, te l’ho mai detto? Scopiamo?-
Soul si spaventò e arretrò leggermente.
-Ma che sei scema?-
-Non ti piaccio?-
-Non è questo-
-Ho le tette troppo piccole, vero?-
-Si… Cioè, per me stai bene così però, non è per quello che non voglio..- rispose imbarazzato. Maka aprì leggermente gli occhi.
-E allora?-
-Allora no-
-Lo sapevo, non ti piaccio-
-Maka, tu mi piaci tantissimo e fidati che vorrei veramente accontentarti, ma non voglio approfittare di questa situazione-
Maka allora sgranò gli occhi, si tirò su e si tolse il vestito rimanendo solo in biancheria.
-E adesso?-
Soul aprì la bocca, se continuava a provocarlo avrebbe veramente ceduto, ma il suo buonsenso prese il sopravvento.
-Maka, non faremo nulla, rivestiti-
-No, ho caldo-
Va bene, allora rimani così, basta che stai buona-
-Okay, papy-
-Oddio, sembri Blair-
-No, lei ha due tettone così- disse lei imitando il seno di Blair con le mani.
-Ahaha, sei perfetta, un giorno te ne accorgerai anche tu- disse fissandola.
-Ti odio, lo sai?-
-Si-
-Bene-
-Perché mi odi, però?-
-Perché? Perché ti amo- A quelle parole Soul sentì il cuore sussultare, ma nonostante l’emozione riprese in mano la situazione.
-Non ha molto senso, lo sai?-
-Tu non sai come ha sofferto la mia mamma, lei è stata malissimo quando Spirit la tradì, sono cresciuta nella convinzione che gli uomini fossero tutti dei coglioni e promisi che non mi sarei innamorata, non avrei fatto lo sbaglio della mamma. E poi se arrivato tu e puf, hai fatto crollare tutto, il mio mondo, i miei piani, i miei progetti, non mi era rimasto più niente a cui aggrapparmi… se non tu. Sei la mia salvezza e allo stesso tempo la mia rovina, ti amo e ti odio, ti voglio e non ti voglio. Vedi che confusione mi crei? E poi ci siamo detti i nostri sentimenti, fin quando li nascondevo era okay, ma poi ho incominciato ad avere veramente paura. Tu dici che sei innamorato, ma anche papà lo disse alla mamma e poi guarda come è finita… Le cose cambiano, anche i sentimenti e non voglio soffrire, non voglio-  Le scese una lacrime e questa volta anche Soul pianse. Pianse perché lei lo amava sul serio e lui amava lei, pianse per quello che Maka ha dovuto passare, per la confusione che aveva in testa, per farle tanto bene e tanto male allo stesso tempo e perché sembrava di non riuscire a venire fuori da quella situazione.
-Wow, stai piangendoooooooo!-
-No, non è vero-
-SI CHE E’ VERO, SIIII, SONO RIUSCITA A FAR PIANGERE IL GRANDE SOUL-
-Smettila- disse imbarazzato e asciugandosi gli occhi.
-Mmh, che sonno-
-Riposa-
-No o te ne andrai-
-No, resterò qui tutta la notte-
-Non mi basta. Per sempre-
-Per sempre-
Maka sorrise e richiuse gli occhi, sembrava drogata più che ubriaca.
-Mi dai il bacino della buonanotte?-
-Ma certo- Soul si avvicinò al volto di Maka che aveva messo le labbra a mo’ di bacio, si avvicinò alle sue labbra, per poi salire un po’, dandole un bacio sulla fronte. 
-Che cchifo, pappamolla- disse delusa come una bambina. Lui sorrise, le fece una carezza  e disse: - Buonanotte-
Per poi addormentarsi entrambi l’uno accanto all’altra.
 
 
Ciao ragazzeeee/i, i’m back!
Non postavo da un secolo, come al solito, S C U S A T E. Ma guardiamo il lato positivo, la scuola è finita, niente debiti, è estate, fa caldo (anche troppo) e… CAZZO STA FINENDO ANCHE LUGLIO ç_ç
Comunque sono tornata con un LUNGHISSIMO capitolo, ho notato che ultimamente erano tutti tristi, così volevo un po’ movimentare le cose con un party e ho fatto fare a Maka la bad girl, muahahah, però le parti tristi non mancano neanche qui, yeee ahaha. Credo che il prossimo capitolo sarà ancora più lungo e pieno di sorprese, credo anche che il prossimo sarà il penultimo o terzultimo capitolo… le storie sono belle, ma quando durano troppo cominciano a diventare ripetitive e pallose, non voglio che accada anche con questa, nono u.u Quindi, siamo agli sgoccioli! Però ho notato che ultimamente siete pochissime, siete scomparse tutte e se ci metto tanto è anche perché non avendo molto appoggio non mi sento motivata ahaha, quindi fatevi vive ora che è estate, mi mancatee!
Bene bene, minorin se ne va a mangiare (come sempre), ciaooo a tuttiiiiiiiiiiiiiiiiiiii/e :*:* <3
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

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Capitolo 14
*** PARENTS?! ***


Quando Maka aprì gli occhi per un attimo le sembrò che la stanza girasse, che il soffitto fosse troppo lontano ed una forte fitta le colpì lo stomaco e la testa. Confusa, assopita, dolorante e chi più ne ha ne metta, tentò di mettersi seduta. Era nel letto, sotto le coperte, affianco a lei Soul.
La stanza era in ordine, beh si tutto sommato era tutto al proprio posto… No, un secondo, SOUL? NEL LETTO? QUANDO, COME E PERCHE’?
Maka gli diede nonostante le poche forze un Maka- Chop facendolo svegliare di soprassalto.
-Ma che cazzo ti prende?-
-Nono, cosa ci fai tu nel mio letto è la domanda!-
-Come cosa ci faccio?-
-Non ricordo assolutamente nulla di ieri sera, che è successo?-
-E’ successo che ti sei ubriacata, sei svenuta e caduta dalla sedia come un broccolo, che ti ho presa in braccio, portata a casa, tenuto la testa mentre rigettavi, e credimi se ti dico che è stato lo spettacolo più osceno a cui abbia mai dovuto assistere, ti ho rinfrescata con dell’acqua, messa al letto e ti ho fatto da balia fino a quando non ti sei addormentata…E DOPO TUTTO CIO’ TU MI RINGRAZI TIRANDOMI UN LIBRO DI 1123 PAGINE SULLA TESTA… INGRATA!- Urlò burbero Soul scherzando.
-Non urlare, mi scoppia la testa- sussurrò la ragazza portandosi una mano alla testa- Hai fatto davvero tutto questo?-
-Già, adesso che ci penso non sarebbe stata una brutta idea se ti avessi lasciata lì per terra agonizzante-
-Non ne saresti mai stato capace-
Soul rimase un attimo in silenzio, aveva ragione. Come sempre.
-Si, hai ragione… Beh, vado a preparare la colazione-
-Va bene-
Il ragazzo allora si alzò, ma mentre stava per varcare la soglia Maka lo chiamò.
-Soul?-
-Mmh?!-
-Grazie…-
Meravigliato da quella parola, Soul le sorrise per poi svanire nel corridoio.
 
 
 
Ormai i due avevano ritrovato un equilibrio se così si può chiamare. Maka a poco a poco ricordava ciò che successe quella notte, ogni tanto le tornavano piccoli flash-back, come il viaggio in moto o il bacio della buonanotte di Soul e rimase colpita dal fatto che lui non ne avesse approfittato per baciarla. Ma se da una parte ne era felice, dall’altra avrebbe voluto che invece la avesse baciata sulle labbra, in altre parole avrebbe desiderato che sbagliasse, per trovare almeno un motivo per odiarlo, ma per quanto ci provava non ci riusciva, più tentava di soffocare i suoi sentimenti più questi si accendevano, soprattutto adesso che erano tornati i vecchi Soul e Maka. L’argomento “fidanzamento” non era stato toccato da molto, ma nella testa di Soul era la parola che più lo tormentava, la questione era ancora aperta, ma dopo il discorso di maka da ubriaca non aveva più avuto il coraggio di parlargliene, aveva capito la sua sofferenza e sapeva che se mai le avrebbe parlato di quel discorso, Maka si sarebbe vergognata e odiata ancora.
Nel frattempo erano giunti al 20 dicembre. A Death City si poteva respirare aria natalizia, i negozi e le strade erano pieni di luci e addobbi, i bambini erano elettrizzati, i genitori impazziti alla ricerca di regali da mettere sotto gli alberi, nelle strade si potevano incontrare persone travestite da Babbo Natale che regalavano dolcetti e le persone erano più cordiali ed allegre.
Maka amava il Natale, era la sua festività preferita, era come una magia, come se ogni problema per un po’ svanisse, lasciando posto ad allegria, gioia e serenità. Da piccola trascorreva sempre il Natale con i suoi, si ritrovavano tutti e tre la mattina del 25 in salotto, sotto l’albero preparato insieme, e maka apriva i suoi regali. Ma con il passare degli anni, sotto l’albero si trovavano solo due persone, per poi rimanere del tutto sola perché Spirit era  fuori con qualche donna. Allora si sedeva e apriva il suo regalo, Spirit ormai erano solito regalarle tutti gli anni un libro, lo scartava, si accoccolava vicino alla finestra e  iniziava a leggere, ignorando il silenzio che la circondava.
Comunque, tornando al presente, quel giorno Tsubaki chiese a Liz, Patty  e Maka di accompagnarla a  fare un regalo a Black*Star.
-Hai già qualcosa in mente?-
-Certo, una  maglia della sua squadra di Basket preferita, sapete che ne è appassionato. La cercava da molto, ma l’ultima volta non aveva trovato la sua taglia, allora l’ho ordinata io il giorno dopo, ben 2 mesi fa. E’ arrivata proprio ieri per cui dobbiamo solo andare a prenderla-
-Tsubaki, è dolcissimo da parte tua!-
-Grazie! E tu Liz, cosa farai a Kid?-
-Perché devo anche fargli il regalo? Lo delizio della mia presenza e devo anche regalargli qualcosa?-
-AHAHAHHAHAHAHAHAHAHA-  Scoppiò a ridere Patty.
-Dai, non essere insensibile…-
-Okay, allora, mmh… Cosa potrebbe piacergli? Ma certooooo-
-Cosa?-
-Lui è un fanatico, gli piacciono molto i bracciali. Per cui pensavo ad un bracciale il cui ciondolo si possa spezzare in due, così una parte sarà mia ed una sua, così saremmo anche simmetrici.-
-E’ un’idea fantastica!-
-Lo so, sono un genio! Maka e tu invece? Hai già deciso cosa regalare a Soul?-
-Veramente no..- rispose un po’ a disagio, si sentiva messa alle strette.
-Non hai nulla in mente? Secondo me il regalo perfetto sarebbe dirgli di si al fidanzamento o passare una notte hot insieme AHAHAHAH che ne pensi?-
-Liz… sto per picchiarti.-
-Okay, scusa-
Maka si concentrò un attimo, cosa piace a Soul? Tutto ciò che è figo, le moto, il pianoforte, la musica… giusto la musica! Un Cd sarebbe stato un regalo meraviglioso, così tentò di ricordare il nome del suo artista Jazz preferito, gliene aveva parlato una volta, uno dei primi giorni in cui si erano conosciuti. Come era il suo nome? U.. W..Si, Wayne shorter.
-SO COSA FARE-
-Sputa il rospo-
-Aspettate, che ore sono?-
-Le 19:45-
-Cosa? E’ tardissimo, il negozio sta per chiudere e si trova lontanissimo da qui, devo sbrigarmi, dopo vi dico, ciao ragazzeee- Ed incominciò a correre come una pazza per la strada.
Nel frattempo dall’altro lato della città anche i ragazzi si erano dati allo shopping natalizio.
Black*Star aveva regalato a Tsubaki un paio di orecchini, Kid aveva comperato due biglietti  per un viaggio tutto pagato alla terme per la sua Liz e Soul meditava ancora su cosa regalare a Maka. Un libro sarebbe stato troppo scontato, qualche indumento di biancheria intima una presa per il culo, Maka inoltre non era tipo da trucchi o collane, era una bambina ed impazziva per le cose più semplici, quelle che venivano dal cuore.
Al colmo della disperazione era ormai diventata sera e si era fatta per i ragazzi ora di rientrare a casa, Soul salutò i suoi amici, passò distrattamente davanti una vetrina e lo vide, il regalo perfetto lei.
 
Soul e Maka si incontrarono poco dopo sulla soglia della porta.
-Ehi, come è andato lo shopping?- chiese Maka.
-Bene, il vostro?-
-Anche, dai entriamo che sto congelando-
-Si… Oh, cos’è?- Chiese Soul indicando una busta di carta sul tappetino dell’ingresso. Si chinò, la raccolse e dopo averla analizzata bene entrò in casa per aprirla.
I due si sederono al tavolo davanti una tazza fumante di cioccolata calda.
Soul aprì la busta, distese il foglio ed incominciò a leggerla a mente.
Quando ebbe finito il foglio gli scivolò dalle mani e cadde sul tavolo, Maka, posò la tazza dicendo:
-Soul, attento- poi alzò lo sguardò verso il ragazzo e vide un’espressione strana, nuova, mai vista sul volto di Soul. Era un misto tra il nervoso, preoccupato, perplesso e sconvolto.
La bionda si spaventò e ancora più curiosa di quanto già non fosse afferrò la lettera e la lesse.
Caro Soul,
chi ti scrive sono io, la mamma.  E’ passato più di un anno da quando non ci fai avere tue notizie, inutile dire che io e tuo padre siamo preoccupati.
Ma abbiamo saputo tramite amici che stai bene, il che ci fa molto piacere. Ti chiederai perché ti scrivo… Siamo a Natale ed abbiamo pensato: quale occasione migliore per rincontrarci?
Ti preghiamo di raggiungerci e passare questa festività con noi, ci farebbe molto piacere rivederti, se vuoi puoi portare il tuo o la tua partner.
Domani una limousine sarà da te, speriamo con tutto il cuore che non torni a casa vuota.
E ricorda… nonostante i disguidi, ti amiamo.
Un bacio la tua mamma ed il tuo papà.
Quando Maka terminò la lettura richiuse la lettera.
La famiglia di Soul gli aveva scritto… Adesso che ci pensava Soul non parlava mai dei suoi, non sapeva praticamente nulla della sua vita precedente, nulla e questa cosa la rattristò molto, lui in fondo sapeva tutto di lei, come sempre lui era un passo avanti a lei, non sarebbe mai arrivata al suo livello.
-Soul… Stai bene? Mi spaventi…-
Nella testa di Soul in quel momento circolavano una marea di pensieri confusi, che si aggrovigliano e non riusciva a far chiarezza e a ricomporre i pezzi.
-Soul?-
-S..si, scusa-
-Mi spieghi?-
-Non c’è nulla da spiegare-
-Non si direbbe… Ti prego sfogati con me, voglio sapere tutto di te, lo merito-
Avrebbe voluto fare di tutto tranne che parlare della sua famiglia, ma non sapeva dire di no a quegli occhioni verdi.
-Non c’è nulla da sapere, io con i miei non sono mai andato d’accordo. Quando sono venuto a Death  City abbiamo discusso molto, loro volevano un altro futuro per me che ovviamente a me non stava bene. Promisi di non mettere più piede in quella casa, per questo sono sorpreso del loro invito, ma non è un problema, non ci andrò-
-COSA?-
-Hai sentito bene, preferisco passare il Natale con te e gli altri-
-Ma Soul, sono la tua famiglia, vogliono passare il Natale con te, non essere egoista-
-Non sai quanto lo siano loro egoisti, non  a caso me ne sono andato, non lasciarti ingannare dalle parole, a me servono i fatti-
-Può darsi che in tua assenza siano cambiati-
-Impossibile-
-Non lo saprai mai se non lo scopri. E poi..- il voltò di Maka si rabbuiò. –Il Natale  è una festa da passare in famiglia, tu che puoi non sprecare questa opportunità-
Maka da una parte aveva ragione e a quelle parole Soul si sentì un po’ a disagio e appunto egoista, Maka non ci avrebbe pensato due volte ad andare se ne avesse avuto la possibilità, lui che l’aveva non la sfruttava.
-Uh… e Va bene, mi hai convinto, ma devo correggerti su una cosa. Il Natale non è fatto per passarlo in famiglia, ma con le persone che più si amano e nel mio caso non sono loro. Comunque ci andrò, ma ad una condizione-
-Dimmi-
-Tu verrai con me-
-Cosa? Nono, è una cosa che riguarda te ed i tuoi, devi farla da solo e poi mi sentirei un’intrusa, in soggezione-
-Non accetto obiezioni, non ti lascerò qui da sola o comunque con gli altri. Posso andare ovunque, mi basta stare con te. Poi sarà un momento difficile e avrò più bisogno di te domani che in tutta la mia vita, non abbandonarmi, ti prego-
Come avrebbe potuto dirgli di no? In fondo, doveva ammettere che moriva dalla curiosità di visitare la casa di Soul e di conoscere i suoi, voleva vedere che tipi fossero, conoscerli, vedere la casa in cui Soul aveva trascorso la sua infanzia, visitare la sua stanza, il suo rifugio, vedere foto di lui da piccolo… Si, avrebbe accettato. Poi l’idea di passare il Natale lontana da lui le spezzava il cuore, ormai Soul era diventato la sua famiglia, non voleva che anche lui se ne andasse.
-Va bene, verrò-
-Grazie!- e l’abbracciò forte, come preoccupato, da quell’abbracciò Maka avvertì la tensione di Soul, lui e la sua famiglia non dovevano proprio andare d’accordo, ma dato che lui aveva tutta l’intenzione di non volerne parlare decise che avrebbe scoperto sola la verità il giorno seguente, quando sarebbero andati.
Finita la cioccolata calda andarono ognuno nelle proprie stanze dandosi la buonanotte prima di lasciarsi, peccato che Soul, quella notte, non riuscì a chiuder occhio.
La mattina seguente i due ragazzi si svegliarono presto, dovevano preparare il borsone dato che sarebbero rimasti per alcuni giorni a casa di Soul. Alle 10:00 arrivò la limousine, un autista  mise i loro borsoni nel cofano e aprì loro la portiera.
La macchina, all’esterno era nera, all’intero era fatta interamente di pelle nera con qualche luce rossa, era molto spaziosa e confortante, un sogno per Maka che non era mai salita su un’auto del genere.
In un primo momento non ci aveva pensato, ma riflettendoci si chiese come potessero permettersi un’auto del genere… e solo per andare a prendere il figlio poi! Dovevano essere ricchi… Ecco perché probabilmente Soul e i suoi avevano litigato, forse Soul aveva rinnegato le sue ricchezze per diventare il figo ragazzaccio ribelle che era ora.
-So cosa ti stai chiedendo-
La voce di Soul interruppe i suoi pensieri.
-Si, i miei sono ricchi. Mio padre è un pianista e mia madre la sua cantante, si esibiscono spesso, fanno spettacoli ovunque e ciò permette loro di godere di molte comodità-
-Perché parli di loro come se tu non c’entrassi?-
-E’ così che mi sento, io non c’entro nulla con loro. Vedrai, appena arriveremo ti sembreranno le persone più dolci dell’universo ed in fondo lo sono, non sono cattivi, ma sono frivoli e superficiali. Quando qualcuno ha potere ne vuole sempre di più, non si accontenta mai. E’ il loro caso, sono sempre in cerca di fama e per questo mi hanno sempre trascurato molto, quando ricordavano che esistevo sapevano solo conciarmi come un damerino. << Fai questo, fai quello >>. Sono cresciuto con il mio maggiordomo, ho imparato a disprezzare quelle fanaticherie e mi sono appassionato alle moto, i cappotti di pelle, tutto quello in cui trovavo uno sfogo. Loro mi vogliono bene, ma non mi hanno mai dato l’amore vero-
Maka ascoltò il racconto in silenzio ed attentamente. Erano due situazioni completamente diverse, ma alla fine non erano poi così diversi, entrambi hanno vissuto senza i loro genitori al fianco e lei che credeva di essere stata l’unica a portare un tale dolore, Soul era proprio come lei. La cosa di cui più si rammaricava era che non lo sapeva, come faceva a non sapere nulla di quella storia? Se solo lo avesse saputo prima.. beh, non avrebbe potuto fare nulla, ma.. Si sentiva piuttosto inutile.
-Non ne sapevo nulla. Mi dispiace tanto Soul, capisco perfettamente come ti senti- gli prese la mano e la strinse – Io credevo di essere l’unica a soffrire così ed invece, tu devi essere stato ancora peggio perché non lo hai mai detto a nessuno, hai portato tutto questo rancore solo-
-Beh, non sono emotivo come te. Da bambino ci ho sofferto molto, ma adesso sinceramente sono loro grato, sono fiero di quello che sono diventato e a sapere che avrei potuto essere un adulto schifoso come loro sono disgustato. Mi hanno fatto imparare molto-
-Che saggioooo-
-Lo so, modestamente. Allora, ti piace la limo?-
-Tantissimo, che invidiaaa! Va bene che vuoi fare il buon samaritano ma io di queste godurie ne approfitterei un po’-
-Ahahaha, che persona frivola che sei- disse facendole la linguaccia.
-No, sono umana. Poi i vetri neri, che belli-
-Già.. Non si vede nulla dall’esterno, possiamo fare ciò che vogliamo- Soul si avvicinò a lei e la guardò malizioso per provocarla.
-Beviamo champagne?-
-E’?- chiese deluso.
-Si, nei film lo fanno sempre-
-Che bambina-
Dopo un’oretta circa arrivarono nella villetta degli Evans. Scesa dalla limousine, Maka si ritrovò davanti un’enorme villa, proprio come una di quelle dei film americani, con tanto di fontana, giardino e stradina con i ciottoli, un paradiso vivente.
Il portinaio afferrò le valigie dei ragazzi facendo loro strada all’interno della casa.  Nell’atrio iniziale c’erano mobili, monumenti, specchi, quadri, foto ed un piano forte, le mattonelle sulle quali camminava erano bianche e nere e proseguendo lo spazio si divideva in due scalinate parallele. Prima che queste iniziassero, davanti loro, vi erano due figure, i genitori di Soul.
Non appena la madre vide Soul gli corse incontro abbracciandolo, come si abbraccia un figlio abbandonato e poi ritrovato dopo tanto tempo. Era bellissima, alta e snella, con lunghi capelli morbidi color argento, proprio come quelli del figlio e due occhioni azzurri. Indossava un abito morbido color rosa cipria che si confondeva con il suo incarnato pallido. Il padre, molto più freddo, alla vista del figlio si limitò a sorridere e stringergli la mano. Quest’ultimo, altrettanto alto, indossava giacca e cravatta, come se fosse ad una riunione, aveva i capelli ondulati e corti color cioccolato e due occhi color sangue.
La madre lo tempestò di domande mentre Soul sbuffava annoiato e stressato, nonostante tutto, sembravano a Maka una bella famiglia e trovò quelle scene di normale quotidianità dolcissime.
In tutto questo, ad un tratto, la madre di Soul si girò verso di lei e la fissò per alcuni secondi, per poi abbracciarla.
-Uhhh, tu devi essere la partner di Soul, vero? Piacere, sono Rosalie, sua madre.-
-Piacere, Maka-
-Maka, che bel nome, ti chiamerò Makina. Ma guarda come sei bellaa, queste code sono così graziose, io da ragazza non riuscivo mai a farle così precise, ahahahah-  Maka non sapeva se essere spaventata da quella donna, non stava zitta un attimo, ma essere adulata dalla mamma di Soul non le dispiaceva, dopotutto, poteva diventare la sua futura suocera, muahahah.
-E guarda che occhioni verdi, sono meravigliosiii! Sembri una bimba e che corpo snello, mai pensato di fare la modella?-
-Mamma..-
-Si, caro?-
-VUOI LASCIARLA RESPIRARE?-
-Uh, mi dispiace, certo-
Allora subentrò il padre di Soul che porse la mano alla ragazza.
-Perdona mia moglie, delle volte è una gran chiacchierona, non è colpa sua purtroppo, pensa che devo sopportarla 24 ore su 24- bisbigliò.
-Che hai detto?- chiese con il fuoco negli occhi la donna.
-Nulla, amore, sai che ti amo! Ahaha, io sono Hikaru, il padre di Soul ovviamente. Fai come se fossi a casa tua.-
-Si, grazie mille per l’ospitalità-
-Figurati, è un piacere.  Potete sistemarvi nelle vostre camere, ci vediamo per la cena, Soul, accompagna la tua amica nella stanza degli ospiti, a dopo-
Soul annuì e afferrò  le valigie facendole largo. Maka rimaneva stupita da ogni cosa, la maestosità della casa, i lampadari, gli ampi corridoi, le numerose stanze.. Più trascorreva del tempo in quella casa più le sembrava assurdo che quella fosse la casa di Soul.
Arrivarono davanti ad una stanza, dove il ragazzo appoggiò le cose di Maka.
-Ecco, siamo arrivati, la tua stanza, io starò nella mia che è proprio quella affianco quindi qualsiasi cosa sai dove trovarmi-
-Si, grazie-
-Sai che non devi rispondere a tutto grazie, vero? Da quando sei arrivata non dici altro-
-Oh scusa, è che.. è tutto un po’ strano per me-
-Lo capisco, figurati per me-
-Non sono male… i tuoi-
-.. Lo dici solo perché mia madre è una paraculo.-
-Non è vero-
-Ha detto che puoi fare la modella, quale persona sana di mente direbbe una cosa del genere?-
-Soul… VAFFANCULO.- sbuffò ed aprì la porta della stanza violentemente.
Stava per entrare, ma Soul la afferrò per il braccio, facendola rigirare e attirandola a sé.
-Non mi hai fatta finire.. Perché ogni persona sana di mente saprebbe che non ti permetterei mai di sfilare davanti tutta quella gente, sei solo mia- disse guardandola negli occhi.
Maka divenne rossa ed incominciò a trasudare, non poteva dirle quelle cose, non così o avrebbe ceduto sul serio, a lui, alle sue braccia, a tutto, bastava una distrazione per crollare completamente.
Così, si liberò dalla sua presa e disse: - Ma che dici, idiota. C-ci vediamo a cena-
Corse in stanza e chiuse la porta alle sue spalle.
-Makaa-
-Che vuoi ancora?-
-Le valigie, le hai lasciate fuori-
-Cazzo..-
Aprì la porta, gli fece la linguaccia e rientrò in stanza.
La stanza era molto spaziosa, con un letto matrimoniale, uno specchio, mobili… Una stanza normale anche se lussuosa. La prima cosa che volle fare però, era farsi un bagno caldo, era stremata.
Entrò nel bagno e vide che la doccia era accesa.
-Perché è accesa? Avranno scordato di spegnere- Aprì le tende…
-AHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH-
 
 
 
Ciaaao a tutti, belli e brutti (?)
Dai questa volta non sono in ritardissimo, amatemi, muahahah.
Okay, non chiedetemi come, quando, perché, praticamente nulla di tutto questo era programmato, in teoria questo doveva essere il penultimo capitolo ed il prossimo l’ultimissimo, invece scrivendo mi sono lasciata andare, mi sono venute una marea di idee ed ecco cosa ci è uscito, ahaha. Comunque adesso è definitivo, scriverò altri due capitolo e stop, caput, addio, come volete dire, ahaha, ma finirà… Già.. Welcome Winter andrà via come l’estate.
NOO, L’ESTATEEEEEEEEEEE! Solo a me sembra che sia stata troppo breve? Cioè cavolo, io lunedi devo tornare a scuola, non so se mi spiegoD: Mi butto dalla finestra. Io non ci torno. No.
Ahahah okay, dopo la mia solita sclerata posso andare, siete libereee/i!
Ci vediamo al prossimo capitolo, un bacione a voi e grazie sempre per tutto, Minorin vi ama :* <3
 
 
 
 

 

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Capitolo 15
*** Merry Christmas, Maka ***


-AHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH-
Soul, che aveva appena posato la valigia sul suo letto sentì un urlo acuto, l’urlo di Maka.
-Ma che cazzo..?- Lasciò perdere ogni cosa, uscì dalla sua stanza, aprì la porta di quella di Maka e andò verso il bagno dal quale proveniva la voce.
-Ciao, fratellino-
-Wes… Ciao-
Maka, stava al centro tra i due, che si fissavano, non ci capiva nulla, chi era quel tipo identico a Soul nella doccia? E PERCHE’ CAZZO NON SI COPRIVA? E PERCHE’ ERA NELLA SUA STANZA?
Boom.
-MAKA!-
Maka svenne, troppe emozioni.
 
 
Quando si risvegliò, la ragazza era avvolta dai piumoni del letto matrimoniale della sua stanza, c’era un caldo gradevole, che le fece arrossare le guance. Con pigrizia aprì gli occhi per poi ritrovarsi tutta la famiglia di Soul addosso.
-Uh, si è svegliataaa! Makina, come ti senti?-
-Tesoro, non darle addosso, si  è appena svegliata-
Maka si tirò su e stropicciandosi gli occhi rispose.
-Bene, ma confusa, che mi è successo?-
-Sei svenuta, zuccherino-
-Oh..- Ad un certo punto ebbe un flashback, ma certo, il tipo della doccia! –Credo di aver avuto un’allucinazione. Volevo fare la doccia ed ho visto un tipo che..-
Ma non fece in tempo a concludere la frase che “ il tipo” sbucò dalla porta.
-Si è svegliata?-
-Si, Wes, vieni-
Il ragazzo di nome Wes era identico a Soul, era solo più alto e slanciato, il viso più lungo e scolpito evidentemente dalla differenza di età, un’espressione pacata ed indifferente sul volto e i capelli, anche quelli identici a quelli di Soul, erano leggermente più scompigliati e indirizzati verso sinistra, a differenza di Soul che in genere li portava rivolti verso destra. Per il resto erano identici, tanto che Maka aveva creduto di avere un’allucinazione e vedere due Soul.
Il ragazzo misterioso sorrise dolcemente, si avvicinò a Maka, le prese la mano e gliela baciò.
-Piacere, Maka, io sono Wes, il fratello maggiore di Soul. Mi dispiace di esserci incontrati in quel modo, l’acqua del mio bagno era finita così ho pensato di usare il tuo bagno, non sapevo foste già arrivati. Perdonami-
-Oh, di nulla, anzi scusa per..- << Aver visto i tuoi gioielli? >> -Per… ecco, per l’inconveniente- rispose infine sorridendo imbarazzata.
-Figurati. E’ un piacere averti a casa, adesso ti lasciamo un po’ con Soul, è fuori che aspetta che usciamo, a dopo.- Le ribaciò la mano ed uscì dalla stanza con i genitori. Non poteva negare di quanto carisma avesse e quanto fosse affascinante, era la copia sputata di Soul, ma più cortese, matura, maschile, insomma la perfezione.
Soul, entrò e si sedette accanto a lei.
-Ehi-
-Ciao-
-Possibile che devo sempre ritrovarti svenuta? Dimmi la verità, te la fai con i pavimenti?-
-Beh, si hanno certo fascino-
-Immaginavo- sorrise Soul, ma amaramente, era evidente che fosse turbato. Maka allora si fece seria.
-Soul, perché non mi hai detto che avevi un fratello?-
-Non la ritenevo una cosa indispensabile da sapere-
-Cosa? Ma io ti racconto praticamente tutto, credevo che tu facessi lo stesso con me, invece…-
-Invece?-
-Invece… Mi rendo conto che sei un perfetto sconosciuto per me, non so niente su di te, sui tuoi-
Quelle parole sembrarono veleno per le orecchie di Soul, lui uno sconosciuto? Cazzo, ma se passavano praticamente ogni giorno della loro vita insieme! Come poteva dire quelle cose?
-Lo sapevo che venire qui era una pessima idea. Lo sconosciuto se ne va- Si alzò e se ne andò sbattendo la porta.
-Soul!- Ma ormai era troppo tardi, il ragazzo aveva già lasciato la stanza.
Solo quando fu sola capì di aver fatto una cazzata a dire quelle cose, ma in quel momento era quello che sentiva, si sentì completamente tagliata fuori dalla vita della persona che amava, credeva di essere prima di tutto amici e se lui non le aveva raccontato quelle cose era perché non aveva fiducia in lei, senza fiducia come può esserci un rapporto? Era confusa, le scoppiava la testa.
Tra mille pensieri e domande, arrivò l’ora della cena. Per l’occasione Maka indossò una gonna morbida bianca che arrivava sino alle ginocchia ed una camicetta color azzurro.
La stanza del pranzo aveva un tavolo enorme e lei prese posto vicino Soul, che non le aveva rivolto la parola per tutta la cena, di fronte a Wes e alla madre di Soul, il padre era a capo tavola.
-Allora Soul, parlaci di te- disse Wes.
-Non ho niente da dire-
-Non ci vediamo da un anno e non hai nulla da raccontarci? Avanti, com’è la scuola?-
-Una merda-
-Soul, cosa sono queste parole?- disse la madre indignata.
-Scusate. Bella, molto bella… Una vera figata-
-Hai fatto amicizie?-
-Si-
-Sono simpatici?-
-Si-
-Che lavoro fanno i loro?-
-Strano che ancora non me l’aveste chiesto.-
I genitori capirono che non era dell’umore del parlare così rimasero in silenzio. A romperlo fu di nuovo Wes.
-Visto che non hai molta voglia di parlare… Maka, che ci dici di te?-
-Cosa vorreste sapere?-
-Come vai a scuola?-
-Me la cavo-
-E’ una secchiona- la corresse Soul.
-Oh, che brava. Ed i tuoi, sono orgogliosi?-
-Beh, credo di si-
-Perché credi? Non te lo dicono mai?-
-I miei sono separati, non vedo mia madre da quando sono piccola e non sono in buoni rapporti con mio padre-
-Ci dispiace, tesoro- disse la madre di Soul.
-E dicci, il nostro Soul è bravo?-
Lei si girò verso di lui, cogliendo il suo disinteresse riguardo quella conversazione.
-Si, è un’ottima arma-
-Ne siamo felici, come vi siete conosciuti?-
-A scuola, quando ci hanno detto che saremmo stati compagni-
-E.. tra voi, c’è qualcosa?-
Maka, che stava bevendo, sputò tutta l’acqua dalla bocca, a Soul che stava mangiando andò di traverso il cibo.
-Cosa?-
-Non so, avete una certa sintonia..-
-No- rispose Soul. Nonostante fosse la cosa più giusta da dire, quella risposta provocò un po’ di dispiace a Maka.
-Peccato, avrei tanto voluto una nuora così bella e dolce- sospirò Rosalie.
-E tu Wes, cosa ci racconti- chiese con aria di sfida  Soul.
-Nulla, sono stato fuori ,mi sono preso qualche giorno di riposo per passare il Natale in famiglia. Ho perfezionato le mie tecniche, ho avuto vari riconoscimenti. Inoltre, sono migliorato anche con il piano, mi posso ritenere orgoglioso, si- Disse sinceramente. Aveva la voce cupa e sempre calma, sembrava del tutto a suo agio, nei suoi modi di fare c’era un misto di spavalderia ed orgoglio.
-E tu, come procede il lavoro? Non è strano che ancora tu non sia diventato falce della morte? Io ci sono riuscito dopo non appena 3 mesi-
-Ho avuto… Delle complicazioni. Ce la farò.-
-Non ne dubito-
In quella breve conversazione Maka capì subito che qualcosa non andava, c’era dell’astio tra i due fratelli, era evidente. La cena proseguì tutta via tranquilla. Finito di cenare e tra chiacchiere e risate, andarono al letto, la giornata era finita.
Tuttavia Maka non riusciva a dormire, così si mise la pantofole, aprì la porta e scese al piano di sotto dove scorse un balcone sul quale uscì per prendere un po’ d’aria.
-Ciao-
La ragazza saltò dallo spavento.
-Tranquilla, sono io-
-Oh, ciao Wes-
Il ragazzo le sorrise e si mise vicino a lei affacciato al balcone.
-Non riesci a dormire?-
-No, sarà che in genere fuori casa non riesco a prendere sonno-
-Beh, è stata una giornata pesante, immagino, tutto questo deve sembrarti molto nuovo-
-Si, è così- Maka riflettè bene prima di domandare, ma alla fine si fece coraggio.
-Posso chiederti una cosa?-
-Certo-
-Perché Soul se ne è andato di casa?-
-Non te lo ha detto?-
-Si, ma… credo che non mi abbia detto tutto-
-Allora, non credi che dovresti chiederlo a lui?-
-mmh…-
-Va bene, ti accontenterò. Soul non ha mai avuto buoni rapporti con i nostri genitori. Sono brave persone, buone  e ingenue, ma superficiali, un po’ come tutti i ricchi no? Soul ed io non siamo mai stati trattati come bimbi normali, stavamo sempre con i maggiordomi, baby sitter, alle opere, le mostre. A me andava bene, Soul che è molto più sensibile di me invece, era spesso triste. Pensa che da piccolo era timidissimo e chiuso in se stesso, passava le giornate a suonare il piano in camera sua, non voleva vedere ne sentire nessuno. A quel punto sono intervenuto io, ho cercato di farlo aprire, sono stato un secondo genitore. Ma credo che con il tempo abbia iniziato ad odiarmi, ad essere geloso di me, avevo sempre più attenzioni essendo il primogenito, ero sempre il primo in tutto, da un modello a cui aspirare sono divento un modello odiabile.
Poi me ne sono andato di casa e lui è rimasto solo. Deve essere stata dura. Così, raggiunta l’età giusta, ha fatto proprio ciò che ho fatto io, se ne è andato per seguire la sua strada, senza le raccomandazioni dei miei ne i miei consigli. Lo ha fatto per dimostrarci che anche lui vale qualcosa, ma principalmente credo che lo abbia fatto per se stesso, per dimostrare a quel bambino incapace, vissuto nell’ombra del fratello, che anche lui sapeva costruirsi qualcosa da solo-
Maka ascoltò in silenzio, allibita, sorpresa, sconvolta, triste, amareggiata. Ma davvero stava parlando di Soul? Del Soul spensierato, sorridente,  figo della scuola, sciupafemmine, casinaro che conosceva? Ecco perché spesso, quando era distratto avevo lo sguardo perso nel vuoto, come se avesse un grosso dolore da portare sulle spalle, o perché a volte se ne stava in silenzio o rimaneva sveglio tutta la notte… e lei che credeva di sbagliare, che fossero solo sue impressioni.  Tutti non facevano altro che lodarla, ma il vero eroe era proprio Soul, che condivideva un tale segreto solo con se stesso, ecco anche perché non voleva tornare.
Tutto questo la fece riflettere, la fece prima di tutto addolorare, ma soprattutto  incazzare, si era incazzata. Perché non glielo aveva detto?
-Maka, tutto bene?-
-Sisi, perdonami-
-Comunque se l’è cavata bene, il mio fratellino.  Dì un po’.. state insieme, vero?-
-No!-
-Cosa? Avrei giurato che tra voi due ci fosse qualcosa-
-Beh, ti sei sbagliato-
Maka sentì un cigolio, stava per girarsi per controllare, ma Wes glielo impedì prendendole la mano.
-Meglio così-
-Come?- chiese confusa.
-Saresti stata un tale spreco per lui- disse avvicinandosi ancora di più.
-N..non ti seguo- che cazzo voleva ora questo?
Lui fece un ghigno e si avvicinò al suo volto, aveva puntato le sue labbra e si avvicina sempre di più su di esse.
-Avanti, fratellino- disse talmente a bassa voce che Maka non riuscì a sentire.
-*CHOF* *CHOF*-
Due colpi di tosse bloccarono Wes ad un centimetro dalle labbra di Maka.
I due si girarono, e videro Soul, in piedi sulla soglia del balcone  a braccia incrociate.
-Oh, Soul anche tu sveglio?-
-Vaffanculo, idiota-
Prese la mano di Maka e la trascinò con sé dicendole solo:- devo parlarti.-
Wes nel frattempo sorrise e si rigirò ammirando il cielo notturno.
-Soul, Soul…- disse tra sé e sé.
 
 
Arrivati nella stanza di Soul, il ragazzo spinse la ragazza sulla sedia vicino il letto facendola sedere. Nella stanza era tutto buio, c’era solo una lampada a creare un po’ di luce.
-Mi spieghi cosa cazzo stavi facendo?-
-Io..-
-Tu cosa? Non vuoi metterti con me e vai a baciare mio fratello?-
-No, io..-
-Ma come ti è saltato in testa? Oddio, mi fai schifo-
MAKA- CHOP.
-AHIA-
-COSI’ ALMENO MI LASCERAI PARLARE, DEFICIENTE-
-Okay, sono calmo, prego esponi-
-Non ci siamo baciati, stavamo per farlo, ma non è accaduto. E poi era lui a volermi baciare, io non lo avrei mai fatto-
-E perché no? Dopotutto è alto, bello, misterioso, intelligente, proprio il tuo tipo.-
-Perchè no, ma cosa dici?-
-La verità. Dimmelo subito se ti piace e la facciamo finita-
-Ti sei bevuto il cervello?-
-No, ma tanto, tutti preferiscono sempre Wes, non mi meraviglia che tu faccia lo stesso ,anzi è comprensibile, d’altronde… io non sono lui.-
-Già, a proposito, mi ha raccontato tutto-
-Tutto cosa?-
-Di te, dei tuoi, di lui-
-Quel bastardo non si fa mai gli affari suoi-
-Soul, perché non me ne hai parlato?- chiese seria.
-Perché non volevo che vedessi..-
-Vedessi cosa?-
-Me. Il mio lato debole. Non voglio fare la femminuccia, io sono un figo, è anche per questo che la gente mi ama, se mostrassi il mio lato debole non piacerei più così-
-Soul, a me piaci così come sei e se me ne avessi parlato prima avrei potuto aiutarti, lo avremmo affrontato insieme-
-Non sono abituato a condividere la mie cose con gli altri, sono sempre stato un tipo solitario, quello estroverso è Wes, io non sono altro che una sua copia uscita fottutamente male-
-No, tu sei semplicemente Soul, non sarai alto, cupo e allo stesso tempo estroverso come lui, non sarai diventato Falce della morte in soli tre mesi, ma sei Soul e se fossi diverso o un po’ più simile a Wes io non ti amerei, perché mi sono innamorata del disastro che sei e non mi serve un ragazzo perfetto da amare, come non serve un amico perfetto agli altri, ti amiamo per ciò che sei e se agli altri o ai tuoi non sta bene, che vadano al diavolo. Ti preferisco con i giubotti di pelle che con una stupida camicia bianca, ti preferisco con i capelli scompigliati che da damerino, sarai sempre il mio preferito.-
Soul, se fosse stato un po’ più emotivo avrebbe pianto, non solo perché Maka gli stava dicendo di amarlo così come è, ma perché finalmente qualcuno non lo paragonava a Wes, perché qualcuno apprezzava anche quel suo lato che lui aveva tanto cercato di soffocare.
-Grazie e scusa se non ti ho detto la verità-
-Perdonato-
-Maka?-
-Si?-
-Ti amo-
-Lo so- sorrise lei.- Quindi, questa è la tua stanza?-
-Si, è proprio lei- Accese la luca grande così che Maka potesse studiarla meglio.
Era molto semplice, aveva un letto con una coperta blu, un comodino, una scrivania ricoperta da fogli, vestiti per terra, scaffali pieni di macchinine e giocattoli vari, poster, robot e foto ornavano i suoi muri.
-ODDIO COME ERI PICCOLO IN QUESTA FOTO-
-Si, avevo tre anni-
La foto ritraevo Soul vicino al piano, aveva due occhioni enormi, i capelli immutati ed un corpicino piccolo piccolo con un testone enorme.
-uh che testona enorme, puahahahaha-
-Hei, ero bellissimo, rimangiati tutto-
-Ma anche no!-
-Ah si?-
Le fece il solletico ai fianchi, Maka scoppiò a ridere, quello era il suo punto debole, così per liberarsi dalla presa finì sul letto, maka era sdraiata, Soul sopra di lei le teneva ancora i fianchi.
-Un po’ ingenuo da parte tua, Maka…-
-Perché? Perché sono un letto? Dormiamo da più di un anno nella stessa casa e hai avuto il coraggio di baciarmi solo dopo quanto? 11 mesi? Di certo non riuscirei a dubitare di te ora-
-E’? Mi.. Mi stai sfidando?-
-No, dico ciò che penso-
-Ah si?-
-Si-
Soul alzò il sopracciglio e la baciò. Maka all’inizio serrò le labbra, ma non resistette a lungo, non poteva non cedere alle labbra di Soul, così aprì un po’ di più la bocca per permettere alle loro lingue di congiungersi e muoversi in perfetta sintonia. Soul continuava a stringerle i fianchi, quando le mani gli scivolarono lungo le gambe, morbide e bianche, le accarezzavano, andando giù per poi tornare su. Maka mise le braccia attorno alla testa di Soul, per tenere più stretto a sé il volto del ragazzo. Le mani di Soul questa volta finirono sotto la maglia di maka, presero ad accarezzare la schiena e percorrere tutta la colonna vertebrale per poi scendere e scendere sino a ritrovarsi sotto la gonna.
-Soul, ma che..?-
-Stai zitta, stupida secchiona-
-Stupida a chi?-
-Eddai, non interrompere il momento-
-Ma..Io..- Non fece in tempo a finire che Soul riprese a baciarla con foga, la guardò malizioso e mordendole il labbro inferiore le disse:
-Ascolta, se non vuoi è semplice, basta che mi dici di fermarmi ed io lo farò-
-O..ok, allora..-  Ma nel frattempo Soul le baciò le guance e poi il collo. Cazzo.  Aprì la bocca per parlare, per esprimere tutta la sua disapprovazione, per urlargli contro ed insultarlo ma non vi uscì niente, perché, cavolo, voleva eccome, lì, adesso, voleva diventare un tutt’uno con Soul.
Ma se si fosse pentita? Una volta persa la verginità non la si può più riavere indietro.. Ma alla fine chi se ne importa? Amava Soul e la sua prima volta da sempre aveva sognato che fosse con lui, non se ne sarebbe pentita, era quello che voleva.
Soul, allora, sorrise, le aprì la lampo laterale della gonna, gliela sfilò e posò sul letto. Lei gli tolse la maglietta, facendolo rimanere a petto nudo. Mentre lui continuava ad esplorare il corpo di Maka si tolse i jeans, poi fu la volta della maglietta di Maka. Poco dopo partirono anche il reggiseno e le mutande di Maka, infine i boxer di Soul.
Il ragazzo la stringeva forte a sé, come se non volesse più lasciarla andare, finalmente la sentiva davvero vicina e non solo fisicamente, da tanto aveva desiderato farla sua, toccare la sua pelle nuda, quanto l’aveva desiderata. E Maka, una marea di emozioni la colpirono quella nottata,  ma non le importava, non le importava di nulla o di nessuno se non della persona con la quale si stava unendo.
Finalmente erano diventati una cosa sola, anima e corpo.
 
 
La mattina dopo fu Soul il primo a svegliarsi. Era avvolto dalle coperte del suo letto, certo quale posto migliore per farlo se non sul suo letto, quello sul quale era cresciuto. Quel giorno era il 24 dicembre, il giorno della vigilia, probabilmente quello sarebbe stato il Natale più bello della sua vita.
Si voltò verso destra, accanto a lui Maka dormiva ancora. Aveva i capelli slegati e scomposti, il che la rendeva ancora più bella. Le portò dietro l’orecchio un ciuffo di capelli, le accarezzò le guancia morbida  e profumata e la baciò piano sulle rosee labbra carnose. Maka strizzò gli occhietti proprio come una bambina per poi aprire piano piano i meravigliosi occhioni verdi di sempre.
-Buongiorno, Maka-
-Ciao, Soul-
Rimasero alcuni minuti a fissarsi.
-….-
-….-
-OKAY, TUTTO CIO’ E’ MOLTO IMBARAZZANTE-
-Già-
-Forse… Si, forse dovremmo parlarne-
-Giusto-
TOC TOC.
-Soul, sono la mamminaaa tesoro-
OH CAZZO. O H  C A Z Z O.
-Soul, tua madre, oh mio dio, mi  manca l’aria, che cazzo faccio?- bisbigliò Maka.
-Nasconditi, avanti-
-Dove???-
-Sotto il letto-
-Come sotto il letto?-
-Si, avanti-
-Okay-
-UN SECONDO MAMMA-
Maka doveva ancora scendere così Soul per velocizzare le cose le diede un calcio facendole fare un cappottone sul pavimento.
-MA CHE CAZZO?- Disse Maka.
-SHHHH-
Maka sbuffò e dolorante si trascinò sotto il letto.
-AVANTI MAMMA-
Rosalie, bellissima anche di prima mattina, entrò nella stanza del figlio.
-Ciao tesoro-
-Buongiorno mamma-
-Posso parlarti?-
-Come no..-
-Ascolta, ti chiedo scusa-
Soul non capiva.
-Per cosa?-
-Per tutto. Per non essere stati i genitori che avresti dovuto avere, per essere stati più odiosi che amabili, ma nonostante tutto sappi che noi ti amiamo-
-Oh.. Perché mi dici questo?-
-Sarà il Natale, ahah-
-Beh, ce ne sono stati tanti altri di Natali, ammesso che si dica così-
-Ce ne siamo resi conto adesso… è troppo tardi?-
-Non è mai troppo tardi- disse sorridendo alla madre che lo abbracciò.
-Caro,ho due domande, perché dormi nudo in pieno inverno e perché odori di Maka?-
Cazzo.
-Beh, ho caldo, i fighi in genere dormono nudi poi. E maka.. ecco, perché ieri … mmh… mi ha abbracciato, si-
-E perché?- chiese maliziosa la mamma.
-Perché… Perché aveva mancanza di affetto-
-Come mai?-
-Mamma, è un interrogatorio?-
-Okay, scusa, ma se siete fidanzati non c’è nulla di male nel dirlo, ecco.-
Se, magari lo fossero.
-Ascolta, ci vediamo dopo, ciao tesoro-
-Ciao mamma-
Chiusa la porta, Maka uscì dal letto.
-Tanto ricchi e non potete permettervi una domestica che pulisca sotto questo letto? Che schifoo, sono tutta sporca, devo farmi la doccia-
-Facciamola insieme-
-Ti piacerebbe, a momenti mi facevo beccare da tua madre nuda nel tuo letto, non rischierò di nuovo-
-AH, SOUL, A PROPOSITO- Rosalie entrò nella stanza e trovò Maka in piedi avvolta solo da un asciugamano.
Rimasero tutti e tre a fissarsi. Silenzio.
….
….
….
 
-Makina… Non dirmi che si è rotta anche la tua doccia e sei dovuta venire qui per usare quella di Soul?-
MA QUANTO POTEVA ESSERE COGLIONA?!
-Certooo, esattamente quello che mi è accaduto-
-Dannazione, dobbiamo proprio chiamare un idraulico-
-… Già… ahaaha-
-Mamma, cosa volevi dirmi?-
-Che io e tuo padre usciamo, ci vediamo questa sera per festeggiare tutti insieme-
-Okay-
Riuscì dalla porta.
-Ma come fa ad essere così ingenua?-
-Ah, non ne ho idea… Beh, io vado a farmi la doccia, ciao-
-A dopo-
Anche Maka uscì dalla porta, per poi rientrare.
-Avevo dimenticato  i vestiti, eheh-
Che idiota. La SUA idiota.
 
Maka entrò nella stanza, aprì la doccia e si infilò sotto il getto d’acqua calda.
Ebbe un flash back della sera prima e si vergognò un po’ delle scene che le vennero in mente, ad esempio di quando Soul le morse l’orecchio (e non solo quello) o quando lei… tralasciamo i dettagli.
Ma infondo, loro non avevano fatto sesso, loro avevamo l’amore, loro erano amore.
Ma non erano neppure fidanzati, il loro era stato un gesto sconvenevole, non sarebbe dovuto accadere così presto, il loro status alla fine era sempre quello di amici, più o meno, all’incirca…
Questo complicava tutto, TUTTO, ma per quanto ci provasse, Maka non riuscì proprio a pentirsene un pochino di ciò che aveva fatto.
La cosa che più la spaventava era che adesso avrebbe dovuto parlare con Soul e cosa gli avrebbe detto? Nonostante tutto lei ancora non si sentiva pronta a fidanzarsi, si rifiutava categoricamente.
Dannazione.
 
 
Nel frattempo Soul uscì dalla sua stanza e scese al piano di sotto dove incontrò Wes, rimasero a guardarsi, poi Soul proseguì per la sua strada.
-Non dirmi che sei arrabbiato con me per ieri sera?-
-No- rispose freddo Soul ,mentendo.
-Beh, ma sia tu che lei mi avete assicurato che non foste fidanzati, non vedo cosa ci sia di male-
-Oh, andiamo, sai perfettamente che mi piace, perché lo hai fatto?-
-Forse…l’ho fatto apposta perché ti avevo visto arrivare-
Soul non lo seguiva, anzi poteva anche tollerare il suo gesto ingenuo, ma adesso che aveva scoperto che lo aveva fatto apposta lo fece arrabbiare ancora di più.
-Allo scopo di..?-
-Scommetto che avete avuto una notte interessante eh?- disse con un ghigno.
Soul arrossì leggermente, come faceva a saperlo? Aveva chiuso la porta a chiave, tappato il buco della serratura e gli sembrava di non aver fatto poi tanto rumore, Maka era stata più silenziosa del previsto.
-C.. che intendi?-
-Ahahahaha-  Wes sorrise, scompigliando i capelli del fratellino.
-Mi stai facendo innervosire, non è affatto figo-
-Eravate troppo timidi, ti serviva una spinta per prendere in mano la situazione e cacciare fuori il coraggio, così ti ho provocato-
Nonostante Soul cercasse sempre di andargli contro, Wes rimaneva il suo mito e anche se gli costava ammetterlo ogni cosa che faceva era per il suo bene, era il fratello maggiore perfetto, anche se bisogna dirlo, aveva strani modi di aiutarlo.
-Oh… Grazie-
-Niente, fratellino. Ti piace tanto, eh?-
-La amo-
-Ohoh, auguri allora. Vedi, Soul, mi hai battuto-
-Cosa? Magari ti riuscissi a battere in qualcosa-
-Soul, potrò anche vincere concorsi, mostre, spettacoli, ma non ho mai  vissuto la cosa più importante, l’amore. Tu si, per cui, complimenti fratellino, ce l’hai fatta-
Effettivamente era vero… Soul aveva vinto, ma sinceramente non gli importava più così tanto essere il migliore, aveva trovato una persona che lo accettasse anche così.
Così sorrise al fratello e lo abbracciò come non faceva ormai da anni, da quando era ancora un timido e chiuso bambino che trascorreva le giornate solo nella sua stanza a suonare il piano.
Fattasi ormai sera, i ragazzi si prepararono per la cena della Vigilia.
Soul indossava uno smoking nero, maka, che aveva i capelli sciolti leggermente abboccolati, un abitino color prugna corto sino alle ginocchia, morbido e con qualche lustrino sul petto.
Soul era al piano di sotto quando vide Maka scendere dalle scale, una di quelle discese da film, quando l’accompagnatore aspetta la dama per il ballo, lei vedendolo gli restituì un sorriso e lo raggiunse…o meglio, era intenzionata a raggiungerlo, fin quando non fece una storta a causa dei tacchi e rotolò come una palla per le scale.
Soul accorse, ma lei si rialzò in piedi prima che lui potesse fiatare.
-C’è stata un errore di percorso-
-AHAHAHAHAHA CHE RIDICOLA-
-MAKA…. CHOP!-
Libro di 345678 pagine sfracellato sulla testa di Soul, di nuovo.
-Sai, ho chiesto a babbo natale di bruciare tutti i tuoi maledettissimi libri, così poi vediamo con cosa mi colpisci, che poi vorrei sapere… DA DOVE CAZZO SBUCANO?!-
-Sh, sono segreti del mestiere. Comunque uffa voglio rifare l’entrata, aspetta che la rifaccio-
-No, ti prego, risparmiami, sinceramente preferisco vederti rotolare per le scale, è più divertente-
-Sadico-
-Forse… Sei bellissima, per essere una secchiona senza tette-
-Stai bene in smoking per essere un complessato figlio di papà-
-Almeno a Natale potresti essere più gentile?-
-Hai iniziato tu- disse facendogli la linguaccia.
In quel momento tornarono i genitori di Soul ed ebbe inizio la cena.
La madre di Soul passò tutto il tempo a parlare a mitraglietta, il padre a parlare della sua passione nascosta per le motociclette, Soul parlò della scuola, dei suoi professori impazziti, dei suoi amici, tutti avevano qualcosa da raccontare.
Rosalie per festeggiare aprì una bottiglia di champagne, peccato che ne bevve troppo e si ubriacò, ma il vero divertimento della serata fu proprio quello.
-Allora dimmi Makina, che biancheria usi di solito?-
-C..come?-
-Ma si, dai, hai capito, ahahah, a proposito, mio figlio è bravo a letto vero? Altrimenti lo ripudio, puahahahah-
-tesoro, forse è meglio se andiamo a riposare, che ne pensi?-
-Riposare? Vai tu  a riposare, vecchio, io voglio stare con la mia nuova, come si dice? Best!-
-Si, certo, andiamo-
Il padre la prese in braccio e dopo aver salutato tutti i familiari andò a dormire promettendo di rivedersi domani mattina.
Anche Wes se ne andò poco dopo, ma prima si fermò sulla soglia della porta per parlare con maka.
-maka, perdonami per l’altra sera-
-Oh, niente, è tutto okay-
-Bene, allora vi lascio, buonanotte e dato che la mezzanotte è passata, buon Natale!-
-Anche a te- rispose sorridendo maka.
-Auguri, Wes-
Il ragazzo uscì, lasciando Maka e Soul da soli.
-Vieni- disse Soul prendendola per mano e conducendola verso il pianoforte.
-Hai davvero intenzione di suonare? Ogni volta che te l’ho chiesto a Death City non hai mai voluto-
-Beh, a Natale siamo tutti più buoni, no?-
Ed incominciò a suonare, accarezzando i tasti del pianoforte con delicatezza e armonia, le sue mani sembravano andare da sole, la ragazza, non poteva che esserne affascinata.
Quella sera Soul suonò una melodia triste, ma che la ragazza conosceva molto bene, era la melodia che suonò anche il giorno del loro primo incontro, l’avrebbe riconosciuta tra mille.
Poi smise tutto d’un tratto di suonare e si piegò per prendere qualcosa sotto la sedia.
Da qui estrasse un pacco regalo che consegnò a Maka.
-Questo è per te, volevo metterlo sotto l’albero, ma poi ho pensato: Sono Soul Eater Evans, fanculo le tradizioni-
-Ahahaha, okay, allora lo apro-
Maka scartò la carta e ne uscì un carillon ornato da bordini dorati, come se fosse particolarmente antico, lo aprì e con questo apparvero due ragazzini seduti davanti ad un piano forte, il maschio che suonava, la ragazza che lo guardava e la melodia che produceva era proprio quella che Soul stava suonando, la loro melodia.
-Oh mio dio, è… è… Meraviglioso, non so cosa dire- Disse con le lacrime agli occhi. –Grazie, davvero-
-Non c’è di che-
-Beh, anche io avrei qualcosa per te-
Soul scartò il suo regalo e trovò il disco del suo artista jazz preferito in edizione limitata, ricordava di averlo sempre desiderato, ma ogni volta che lo chiedeva ad i suoi, loro glielo prometteva per poi non acquistarlo mai.
-Ma è il mio cantante preferito!-
-Lo so-
-Ed è in edizione limitata, costa un accidente, come hai fatto a comprarlo?-
-Questo non importa-
Lui le sorrise e le accarezzò una guancia.
-Beh, allora, inauguriamolo-
Lo mise in stereo, afferrò le mani della sua Maestra D’armi ed incominciarono a ballare.
-Maka, sai che dobbiamo parlare di quello che è successo, vero?-
-Lo so-
-… Ma non vuoi-
-…-
-Io dico solo che… Maka, cavolo, abbiamo fatto l’amore, non è stato uno sbaglio, tu lo volevi, io lo volevo, se lo volevi è perché mi ami e quindi perché non dovremmo stare insieme, perché?-
-Perché si, Soul, la storia è sempre quella, non cambia nulla-
-Ah, no? Vuoi dire che quello che abbiamo fatto non ha avuto importanza?-
-Ma certo che lo ha avuta-
-E allora?- le lasciò le mani, per poi portare le sue attorno al  volto della ragazza.
-Maka lo so che hai paura, ma tu DEVI fidarti di me. Io non ti farò del male, non potrei mai. Anche io ho paura perché siamo solo due adolescenti con un sentimento troppo grande in mano, non so quanto potremmo durare, quanto soffriremo, ma io voglio provare, mi voglio giocare tutto, per te. E se il tuo amore per me è grande quanto dici, anche tu dovresti, dovrebbe sconfiggere la tua paura-
Aveva ragione, aveva ragione, aveva ragione, maka lo sapeva bene.
Sarebbe stata una vigliacca ed anche bugiarda a dire il contrario, ma quando capì di riuscire a fidarsi di nuovo di qualcuno la prese una cavolo paura che non voleva mollarla, che non riusciva a mollarla. Ma lei era Maka Albern infondo, lei non si sarebbe fatta vincere dalla paura. Lei voleva solo una cosa: Soul e lei, insieme.
Si.
-Va bene- disse commuovendosi delle sue stesse parole, afferrò le mani del ragazzo e lo baciò.
-Questo è il più bel regalo che avessi mai potuto ricevere-
-Già, a proposito, buon Natale Soul-
-Buon Natale, Maka-
E si baciarono ancora, mentre fuori finalmente venne giù la prima neve.
 
 
YEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!
Con questo capitolo vi ho dato troppe belle notizie, l’ho caricato presto, li ho fatti dichiarare, baciare, fare l’amore (MUAHAHAHAHAHA) , METTERE  I N S  I E M E , cioè amatemi.
Ahahaha a parte gli scherzi mi ci sono impegnata molto, non sapevo se mettere la scena di loro due insieme, però ho detto: ma infondo che c’è di male?
Beeene, questo era il penultimo capitolo gente, veramente volevo fosse l’ultimo, ma non volevo terminare la storia senza gli altri personaggi, lo trovavo ingiusto, per cui ne farò un altro, molto breve, come epilogo diciamo per regalarvi appunto un ultimo capitolo con tutti e perché lo ammetto, non riesco a mollare questa storia, mi ci sono troppo affezionata, ahaha, però potrei sempre iniziarne un’altra…….. Vedremo u.u
Spero vi sia piaciuto, nell’altro capitolo ho ricevuto solo 2 recensioni, motivo per cui non volevo caricare questo capitolo, in genere carico dopo le 4/5 recensioni, ma per questa volta ho fatto un’eccezione perché ci tenevo tanto **
Però mi piacerebbe sentirvi, non siete più attive come una volta, Minorin si sente tristeL
Spero inoltre che abbiate fatto buon rientro a scuola.. IO NO. Ahahaha help
Bene, alla prossima e ultima volta con welcome winter
Un bacioneee :*
 
 
 
 
 
 
 
 

 

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Capitolo 16
*** THE END. ***


DEATH CITY, Ore 23:30
31 Dicembre
-Black*Star, la finisci di ingozzarti? Ti sei spazzolato tutto il banchetto, ci fissano tutti!-  lo rimproverò Tsubaki arrossendo, dato che avevano gli occhi di tutti puntati addosso, nonostante questo, Black*Star continuava a mangiare le rimanenze del cenone di Capodanno che si teneva a casa di Kid.
-Tsubaki, amore, ci guardano perché sono un Dio, abituati a tutta questa attenzione, infondo stando con una divinità come me cosa ti aspettavi?-
-Già, sono proprio fortunata-
-Più che altro disperata direi, per stare con un individuo del genere- aggiunse Kid sbucando dal nulla.
-Che hai detto cretinetto?-
-CHE TI SEI SCOFANATO TUTTO, CAFONE-
-Scusa, il cibo è fatto per essere mangiato, non per bellezza!-
-Che caso disperato-
-Senti chi parla, ma se quel quadro è tutto storto-
-Quale quadro?- chiese Kid e seguendo il dito di Black*Star notò che effettivamente uno dei quadri era leggermente inclinato verso destra.
-CAZZOOOOO-
Nero.
Pum.
Morto.
Svenuto.
R.I.P.
-Che succede ragazzi?- chiese Maka. – E perché kid è morto?-
-Perché è idiota- rispose Black*Star.
-Kiddoooo- arrivò anche patty con un bastoncino di cioccolato in mano ed incominciò a punzecchiare con questo la guancia di Kid che era rimasto a terra impassibile.
-Ci penso io- disse sicura di sé Liz, che si inginocchiò accanto al ragazzo, maledicendolo per averla fatta piegare sgualcendo il suo vestitino nuovo di zecca, gli prese il voltò ed incominciò:
-Kiddino, va tutto bene, il quadro ora è dritto-
-Ma.. se non noto un quadro inclinato come faccio a continuare a vivere? Come fai a guardarmi ancora in faccia, con quale coraggio?-
-Me lo chiedo anche io-
-CHE COSA? NON SEI DI AIUTO-
-Scherzo ovviamente, continui a vivere e continuo a guardarti perché ti amo e adesso amore mio o ti alzi e fai finta di nulla o metto a soqquadro tutta la casa il che non so se ti convenga- non terminò la frase che già Kid era in piedi come se nulla fosse accaduto che rideva e scherzava. Facile.
Kid mise su della musica, Maka, allora cercò Soul tra la folla, era scomparso. Pensò dove sarebbe potuto essere e lo scorse proprio vicino il leggi disco.
-Ehi-
-Ciao, mi sono perso qualcosa?-
-No, le solite cose-
-Perfetto. Balliamo?-
-Ma non odiavi ballare?-
-Si, infatti-
-Beh, sinceramente non è che abbia molta..-
-MAKINAAA VIENI A BALLARE CON IL TUO PAPINOOOO- Urlò dall’altra parte della sala Spirit che si stava per scaraventare addosso alla figlia che di corsa disse:
-Ripensandoci, Soul, non è affatto una cattiva idea, ANDIAMO-
E si buttò in pista prima che il padre potesse raggiungerla.
Misero un lento, allora Soul appoggiò la mano destra sul fianco di Maka e incastrò la mano sinistra in quella della ragazza.
-Allora…- Iniziò Soul.
-Allora?-
-Si, allora eccoci qui. Non lo avrei mai creduto possibile qualche mese fa-
-Neanche io, pensa non l’ho creduto possibile fino a 5 giorni fa-
-Già, mi hai fatto sudare freddo fino all’ultimo, baka-
-Soul… ho proprio tanto paura. Ho una marea di insicurezze e se te ne vai? Non mi rimarrebbe nulla, ne tu, ne tutto quello che abbiamo avuto e soprattutto… Non avrei più nemmeno me stessa.-
-Io non mi muoverò mai da te, ho fatto tanto per guadagnarmi il tuo amore, come potrei andarmene?-
-Tutti se ne vanno, Soul, prima o poi.-
-Noi no, siamo sempre io e te, non esiste più il mio nome senza accanto il tuo, io e te, per sempre. Ok?-
Disse fermandosi, guardandola nella pupille degli occhi, rivolgendole uno sguardo così profondo che a Maka sembrava di esserne quasi inghiottita, e accarezzandole la guancia pallida.
-Ok, io e te, per sempre-
-ragazzi, scusate se vi interrompo, ma sono le 23:58, stiamo per brindare- disse Kid  e porse loro due bicchieri di champagne per poi parlare, circondato da tutta la compagnia.  – Questo è stato un anno pieno di tutto e con tutto intendo veramente tutto. Ce la siamo spassata, ci siamo divertiti, siamo andati ad una festa, ci siamo ubriacati, siamo andati alle terme e abbiamo quasi, anzi tolgo il quasi, abbiamo distrutto un hotel, ci siamo fatti mettere in castigo, abbiamo litigato, ci sono stati disguidi, gelosie, nuove amicizie, pianti, risate e sono cambiate veramente tante cose, noi stessi siamo cambiati, guardateci ora e un anno fa. Eravamo solo dei ragazzini confusi, ora siamo così diversi, ma se c’è una cosa che non è cambiata è la nostra amicizia, che è una delle cose più preziose che io abbia e non potrei mai ringraziarvi abbastanza per questo. Per cui direi di brindare a noi e alla nostra amicizia, ce lo meritiamo. Vi voglio bene, mi avete regalato una seconda famiglia- Concluso il discorso Tsubaki e Maka incominciarono a piangere, commosse, Patty le prese per il culo, Soul e Black*Star lo abbracciarono, EVENTO UNICO.
-Non ti ci abituare, sono un Dio, non abbraccio gli sfigati, ma farò un’eccezione- disse Black*Star tentando di nascondere le lacrime.
-Ma stai zitto, ahaha-
-Tesoro, che discorsone, sono orgogliosa- disse Liz abbracciandolo.
In quel momento  l’orologio scoccò 00:00 .
-BUON ANNO RAGAZZI, A NOI-
-YEEEE-
Alzarono i bicchieri e brindarono, bevvero, risero, fecero foto, assaporarono ogni singolo attimo di quel momento, assaporarono finalmente la felicità e gli ultimi attimi di un inverno che presto sarebbe finito.
 
Ed eccoci, il momento è giunto, dichiaro Welcome Winter ufficialmente chiusa, terminata, caputt.
Oddio ora piangoooo, no, okay sarò forte, lo prometto.
Questo non era un vero e  proprio capitolo, bensì un epilogo o meglio una scusa per continuare ancora un po’ la storia ahaha.
Alloooora che dire? Non lo so sinceramente, l’unica cosa che mi viene in mente è GRAZIE, grazie a tutte/i coloro che mi hanno accompagnata per tutta la storia, capitolo dopo capitolo, grazie a chi ha  semplicemente letto, grazie a tutti coloro che hanno apprezzato (o non) la mia storia. Ve ne sono davvero grata, scrivere è una passione e vedere che la mia passione è apprezzata da qualcuno mi riempie di gioia.
Ma care mie non vi libererete di me, MUAHAHAHA. Tornerò con un’altra storia, solo che vorrei buttarmi su altro, ho parlato tanto ormai di queste coppie, li ho fatti esaurire abbastanza, per cui non so, vorrei scrivere di qualcun altro, anzi vi prego di consigliarmi se avete qualche preferenza, qualsiasi coppia, qualsiasi anime, ma heelp! Pensavo a  Shin e Reira di Nana, ma non so, vedrò con la maggioranza. (ora mi ritroverò a riscrivere di Soul e Maka ne sono sicura ahahahahahha) o potrei scrivere di Black*Star e Maka *O*
No, va bene, basta ahaha poi deciderò.
Dato che è un vento importante vorrei ringraziarvi singolarmente, come i vecchi tempi :’)
Quindi iniziamo.
GRAZIE A
COLORO CHE MI HANNO MESSA TRA GLI AUTORI PREFERITI, quindi:
Ale_BlackStar_Baka_Chan , AriCastle66, darkboi , ErikaAlbarnEvans ,fataceleste11 , HeartSoul97 , ikarus ,  maka___99 ,  NaruSan , Nuvolachan ,  Ricchan_GG Rouge_san , Sol_chan ,  _Tamaki_San_ , __maka__
TRA LE PREFERITE:
Ale_BlackStar_Baka_Chan ,anka6ra ,  bice_97 , cisca1995 ,Dark girl94 ,doodle_, EcchanEcchan , ErikaAlbarnEvans ,fataceleste11 , firephoenix  , Frankie Albarn  , hope_jessie  , IvyLotus , kureia11 ,Lady Cresselia98 ,Lia_Op , maka___99 , melody9699, Michy_66 , Midna_chan  , mikeDY92  ,Miku18OTAKU  Mitzu_chan , NaruSan,  Nemesis_Kali , pipina97 , RedPaperMoon Ricchan_GG ,Rouge_san,  Sol_chan  ,SoulEaterLove, TheycalledmeAsia ,  white_san , _Jelly_  ,_Tamaki_San_,  __maka__
RICORDATE:
IvyLotus  ,KuroAi  , Midna_chan  , vale_resta  , __maka__
SEGUITE:
Aphrodite_Blody Rose ,badangel_99_ ,Bloody_Moon , Ciamina97 , costybene , fataceleste11 , inukaulitz ,
LallaSan  , Lia_Op  , Lirin_  , LoStregatto  , Luiniil  , maka___99  , Midna_chan  , Mitzu_chan  , Nemesis_Kali  , Nuvolachan  , OneLastDream  , Pan  , RedPaperMoon  , scythemeister_MakaAlbarn , staairway  , StarVulpix95 ,superale  , Swagiraffe , tama_chan_ , TheAruttulaS2 ,thesimmetry , vity_chan  , warofchange , _Kazuha_Takumi_  , _Runawaylove_  , _Tiger_ , __maka__
TuttI/E COLORO CHE HANNO RECENSITO, IO VI AMO, Siete troppi davvero da scrivere, ma sappiate che voi siete stati la mia forza, questa ff esiste grazie a voi, i più importanti <3
GRAZIE  A TUTTI COLORO CHE HANNO LETTO E CHE SONO NASCOSTI, GRAZIE ALLA PROSSIMAAA <3<3
Minorin.
 
 
 
 
 

 

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