Pretty Little Liars- 20 anni dopo. di _Natalie_ (/viewuser.php?uid=224568)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo- I'm here. ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1- I'm back bitches ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2- Got a secrets, Can you keep it? ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3- Yesterday ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4- Welcom to Rosewood. ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5- Don't forget ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6- The prom ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7- You are equal to them ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8- Secret: Parte 1 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 9- Secrets parte 2 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 10- Love ***
Capitolo 12: *** Capitolo 11- Rember you. ***
Capitolo 13: *** Capitolo 12- Goodbay Ami ***
Capitolo 14: *** Capitolo 13- Again. ***
Capitolo 15: *** Capitolo 14- I want to fix you. ***
Capitolo 16: *** Capitolo 15- Hi, I'm A. ***
Capitolo 17: *** Capitolo 16- And now? - Parte 1 ***
Capitolo 18: *** Capitolo 18- And now? Parte 3 ***
Capitolo 19: *** Capitolo 17-And now? Parte 2 ***
Capitolo 20: *** Capitolo 20- I riuned everything ***
Capitolo 21: *** Capitolo 19- And now? Parte 4 ***
Capitolo 22: *** Capitolo 21- And if everything change? ***
Capitolo 23: *** Capitolo 22-I'm back. ***
Capitolo 24: *** Capitolo 23- Hello, Alli. ***
Capitolo 25: *** Capitolo 24- Goodbay. ***
Capitolo 26: *** Capitolo 25- The new life ***
Capitolo 27: *** Capitolo 24- You're mine now. Kisses A. ***
Capitolo 28: *** Capitolo 27-Goodbay Alison DeLaurentis. ***
Capitolo 29: *** Capitolo 28- The wedding. FINALE ***
Capitolo 1 *** Prologo- I'm here. ***
Pretty Lttle liars
Pretty Little Liars- 20 anni dopo.
Le quattro ragazze avevano abbandonato Roswood,
non sopportavano più l'idea d restare li. Alison, non voleva
farsi trovare. Forse non l'avrebbero mai più vista. Aria,
era rimasta distrutta. La ragazza dai capelli neri. stava
iniziando a sospettare di Ezra, quindi decise di allontanarsi. Emily,
voleva na storia d'amore senza problemi, voleva poter vivere con Paige.
Non era andat molto lontana, non voleva allontanarsi da sua madre.
Spencer, stava iimpazzendo. Ogni giorno ila sua mente stava perdendo
colpi, stava iniziando ad avere problemi seri, finchè Toby
la prese con se e la portò lontano da quella
città. Hanna, lei è l'unica che rimase a Roswood,
forse per abitudine. Forse perchè ormai tra lei e Caleb
andava alla perfezione. Si sentiva amata. Voleva restare per scoprire,
per la speranza di ritrovare la sua amica Alison. Alison mancava a
tutte. Nessuna voleva ammetterlo.
***
'Ali, muoviti, farai tardi a scuola'. La figlia di Hanna Marin era una
ragazza intelligente. Aveva dei lunghi capelli biondi come la madre,
l'unica differenza eranano i boccoli. Aveva preso
l'intelligenza da suo padre.
La ragazza dai capelli ricci, si alzò. Spostò i
capelli dal suo volto, poi si girò verso la madre. La
salutò con un caloroso abbraccio. Poi si alò e
chiese consigli su come vestirsi alla madre. Ormai Alison era grande,
aveva quindicianni. Hanna era preoccupata, era preoccupata
perchè A era ancora in giro. Anche se da quando le quattro
ragazze si erano divise, non le aveva più cercate.
La ragazza si vestitì alla svelta, andò verso la
cucina. Salutò il padre conu nbacio sulla guancia.
'Guarda come è bella la mia figliola'
Le parole del padre, facevano sentire Alison amata.
Salutò ancora, infine sorrise. E si incamminò
verso alla sua scuola. Un nuovo anno stava per cominciare.
Arrivò a scuola, dove trovò la sua amica Maya.
Era la figlia adottiva di Emily. L'avevano adottata quando aveva appen
sei mesi. Maya, non aveva resistito e corse tra le braccia
della sua grande amica.
Gli diede un bacio sulla guancia, quando infine decise a parlagli.
'Ieri sono uscita con Ian.'
'Scherzi vero?'
'No, ci siamo incontrati al parco, poi mi ha invitato a fare un giro. E
poi...'
'E poi?'
'Ci siamo baciati! Capisci, Ian, il mio Ian.'
Le due amiche iniziarono a saltellare, come due bimbe che avevano
appena preso un giocattolo nuovo. Ian, era il figlio più
grande di Melissa e Wren. Ormai aveva vent'anni. Ian, era stato per
molti anni la cotta segreta di Maya, si erano consciuti a una festa
d'istitito. In un pub, in cui era andata di nascosto con Alison.
Ora, che Ian l'aveva baciata, Maya era diventata la ragazza
più felice del mondo. Quando si sentì chiamare da
dietro, vide il fratellino più piccolo di Allison. Tom.
Aveva sette anni appena compiuti, quest'anno aveva cominciato la scuola
elementare. QUel bimbo aveva un'adorazioone per Maya. Tom, era mano
nella mano con Hanna Marin, che salutò le due ragazze per
poi allontanarsi verso lìinterno della scuola.
Quando Hanna sentì il su otelefono squillare. Lo prese e
rispose. Rimase a immobile dalla chiamata che aveva appena ricevuto.
NOn volveva crederci. Sentire quelle parole la uccidevano.
'Dovete venire in obitorio. Hanno trovato un cadavere. Credono sia
Alison.'
***
Spencer Hastingh, non tornava a Roswood da più di vent'anni,
da quando Toby l'aveva presa e portata via. Ora le paiceva stare in
Europa.
Amava la sua piccola cittadina della Francia. Andò verso la
camera da letto del suo caro filiolo. Si chiamava Jason, lo aveva
chiamao così in onore di suo fratello possiamo dire.
Il ragazzo era già sveglio, si stava specchiando. Spencer
entrò ridendo, vedere il figlio sistemarsi era un miracolo.
Era un tipo solitorio, non amava la compagnia. Spencer si
avvicinò e gli sistemò i capelli arrufati. Il
ragazzo si allontanò.
'Mamma, ormai so' pettinarmi anche da solo.'
Spencer, indiettreggiò. Ormai suo figlio era diventato
grande e lei si sentiva ogni giorno più inutile.
Andò in camera da letto verso il suo amato Toby. Gli diede
un bacio, che lo svegliò. Toby la guardò negli
occhi, poi la prese e la ributtò sul letto. Le mancava la
sua Spencer. Allora la prese e i due rimasero abbracciati per quei
dieci minuti, in cui i ragazzi li lasciavano in pace.
Quando sentì delle urla provenire dalla stanza di Jason,
Toby andò verso la stanza accanto. Quando vide i due ragazzi
litigare. Il problema era che Marion aveva solo otto anni, quando
invece Jason ne aveva quindici. I due litigano per cose inutile.
Spencer, si bloccò quando lesse il messaggio che le avevano
inviato. Il numero che appariva sul suo telefono corrispondeva a quella
della sua vecchia amica Hanna Marin. Lesse il testo.
'Mi ha chiamato la mamma di Alison. Hanno trovato un cadavere. Credono
sia lei. Torna Spencer mi manchi.
-Hanna'
Guardò Toby, poi con un tono di voce deciso
guardò i due ragazzi.
'Ragazzi, si torna a Roswood.'
***
Aria, scese dalle scale di casa sua abbastanza velocemente, quando si
avvicinò al suo caro maritino. Si, Aria montgomery alla fine
si era sposata. Si era sposata col piccolo Ezra. Il fratello di Ezra le
era stato così vicino da farla innamorare.
Ora, Aria, sapeva di aver trovato un amore. Aria, era in cinta.
Finalmente, il bambino che tanto avevano cercato.
Gli andò in contro e lo baciò all'istante. Amava
le sue labbra.
Aria, vide negli occhi di suo marito un aria trsite.
'Aria ho visto il telegiornale, hanno trovato un cadavere. Credono sia
Alison.'
La ragazza scoppiò a piangere, si sedette sul divano. Doveva
tornare a Rosewood, anche contro voglia. Anche se non voleva rivivere
quei momenti passanti li. Doveva tornare.
***
Alison e Maya si diressero verso casa Marin, quando videro Emily sulla
soglia con occhi rossi, abbracciata ah Hanna. Le figlie si avvicinarono
di scatto. Presero le mani delle loro mamme, e le abbracciarono. La
bellissima immagine che avevano di fronte fu interrotta dall'arrivo di
Paige. entrarono tutti e Hanna iniziò a preparare la cena.
Non riuciva quel giorno non risciuva a cucinare. Ogni volta cominciava
a paingere. Alison, era realmente morta e questo non le piaceva. Il
giorno dopo sarebbero dovute andare a fare il riconosciumente con la
signora De Laurentis.
Caleb, andò dietro ad Hanna, l'abbracciò stretta
e le disse di andare di sopra ad asciugarsi il viso. Lei senza
rispondere andò.
Si chiuse per qualche minuto in bagno, quando sentì bussare
all porta.
'Non puoi dirmi di venire e poi sparire così Hanna'.
Riconobbe la voce dell'amica, Spencer. ERa sicura che fosse lei,
aprì la pota, abbracciò l'amica. Non la vedeva d
così tanto. Era cresciuta, entrambe non erano più
le due ragazzine di una volta.
Scesero le scale insieme, quando videro Caleb e Toby abbracciarsi,
Emily corse fra le braccia di Spencer, poi fra quelle d Toby, il suo
migliroe amicoera tornato.
Erano di nuovo insieme.
Ali, era rimasta incantata nel vedere il volto di Jason, i due ragazzi
rimasero a fissarsi, finchè Maya decise di presentarsi.
'Piacere Maya, lei è la mia amica Alison.'
'Jason, piacere.'
Le due ragazze risero, poi tornarono al tavolo. Jason, le
seguì lasciando sola sua sorella Marion che
protestò.
Hanna si girò vedendo la scena, disse a Tom di andare a
prendere la nuova ospite. Il bambino eseguì gli oridine e
insieme andarono a giocare.
La serata passò tra miliardi di ricordi. Risate e nuove
consocenze.
Le ragazze non ridevano così da quando si erano separate.
Sentirono un campanello. Hanna andò ad aprire.
Il pancione di Aria fu la prima cosa notata da Hanna, che
iniziò ad urlare, poi l'abbracciò stretta.
Spencer e Emily gli arrivarono alle spalle dopo pochi minuti.
Le liars ora erano di nuovo insieme. Di nuovo. E questo ad Hanna era
mancato.
***
Ali, portò in camera sua Maya e Jason. Ali, era una ragazza
molto curiosa, infatti iniziò a fare una spacie di
interrogatorio a Jason.
Cosa era successo alle loro madri? Perchè erano tornate
tutte a Roswood.
Iniziarono a cercare su internet i seguenti nomi. Apparirono delle
scritte. Erano tutte su Alison de Laurentis.
Alla piccola Rivers caddero le braccia, si chiamava come una ragazzas
comparsa. Come un amica della madre. Rimase sconvolta.
Ai tre ragazzi suonò il telefono. Lo presero un po'
perplessi.
'Nuove pedine. Nuova partita
Baci.
-A'
***
Le quattro Liars quella stessa notte, andarono all'obitorio. Trovarono
li presenti Jason e la signora De Laurentis, le presero per
le mani. Poi le portarono dentro.
Davanti a loro si presentava un cadevere. Aveva addosso la maschera di
Alison.
Spencer, la tolse, quando rimasero scioccate.
Quella che le si presentava davanti non era di certo Alison.
La mamma di Alison, fece un sospiro di sollievo.
Spencer ricordò una frase.
'Le piaceva scambiarsi la personalità'.
Quella davanti ai loro occhi era Cece Drake.
Dietro di loro sentirono dei passi.
Poi una voce.
'Ciao ragazze, sono qui.'
Si girarono. Riconoscevano quella voce, ricoscevano quel volto. Era
Alison. Sua madre la prese e l'abbracciò non poteva credere
che fosse viva. NOn poteva immaginarlo.
Le ragazze gli corsero in contro.
Quando il cellulare di tutte quattro vibrò.
'Il gioco ricomincia stronzette. Stesso campo. Nuove pedine.
Salutatemi Alison.
Baci.
-A'
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Capitolo 2 *** Capitolo 1- I'm back bitches ***
capitolo 1
Capitolo
1
I'm back bitches
Ed erano di nuovo tutte e cinque. Non nelle migliori situazioni. Le
ragazze corseri verso Alison e l'abbracciarono fino a stritolarla. la
ragzza dai capelli biondi se fece scappare qualche lacrima, quando vide
in un angolo Spencer. Non parlava. Restava ferma, a guardare la scena.
Spencer, pensava al messaggio di A. Pensava che tutto stava per
ricominciare. Non doveva tornare, pensò.
Poi guardò lo sguardo di Alison. Tremava, come una foglia,
era sporca, era stanca. Spencer le prese la mano e la tirò a
sè dandole un bacio nella guancia.
'Ci sei mancata Ali...'
Quell'evento così perfetto non doveva essere interrotto, ma
Ali pensava solo a quello. Pensava solo ad A. Pensava ancora alla
persona che la perseguitava. La persona per cui si era finta morta.
'Vieni, ti porto a casa mia.'
Disse Hanna Marin prendendo la ragazza bionda. Vide gli occhi della
signore De Laurentis, anche lei lo aveva capito, Ali aveva bisgono
delle sue amiche.
Tornarono a casa di Hanna quella notte.
Emily ancora intonita per la situazione salutò con un
caloroso abbraccio Alison, chiamò Maya e Paige e
uscì da quella piccola casa. Spencer sarebbe rimasta li
quella notte, come i suoi figli e Toby. Sarebbero restati nella stanza
degli ospiti..
Aria, rimase ancora scioccata, decise di andarsene anche lei.
Le ragazze rimasero in tre.
***
Alli, sentì dei rumori provenire dal salotte di casa Marin,
si voltò verso Jason ocn faccia dubbiosa. I due ragazzi
erano restati chiusi in camera tutta la notte. Era giorno. Il sole
splendeva.
Alli si girò, vide di fianco a lei il volto di Jason,
dormiva ancora. Quando vide il suo braccio sopra il suo. Gli tremavano
le braccia. La ragazza vide il telefono di casa squillare e senza
persanrci due volte rispose. Rimase qualche secondo perplessa nel
vedere JAson completamente perso nei suoi sogni.
Si alzò dal letto con delicatezza e
andò lontano per parlare con Maya. Che l'aveva appena
chiamata.
'Non puoi immaginare chi si è presentato a casa mia, questa
mattina.'
'Chi Maya?'
'Ian, quando me lo sono trovata davanti per poco non svenivo.. Voleva
parlarmi.'
'E?'
'Mi ha invitato fuori a cena..'
'Allora non dovresti essere felice?'
'Si, il problema è che alla porta ha aperto la mamma
sbagliata...'
'Paige?'
'Esatto, mi ha vietato di uscire con un ragazzo più grande.
Ha detto che non lo dirà ad Emily..'
'Non riesci a mentire è Maya? E' facile. Parlaci ora, digli
che stanotte dormi da me, invece vai da lui..'
'Scherzi? E se lo scoprono?'
'Non lo scopriranno, rimmarrà il nostro segreto'
'Vengo da te alle cinque, dalla finestra?'
'Esatto, così i miei non ti vedono a dopo Maya'.
La ragazza soddisfatta scese le scale e andò verso il
salotte, aveva troppe persone sedute sul divano, una ragazza non sapeva
nanche chi fosse.
Quando Hanna, notò che sua figlia era sveglia.
Si allontanò dal frigo e si avvicinò a lei. Le
diede un bacio sulla fronte, poi l'abbracciò calorosamente.
Hanna, amava sua figlia, le ricordava lei.
Si girò di scatto e si allontanò, andò
a svegliare Spencer, poi svegliò Alison.
La ragazza dai capelli biondi ancor anon si era riabituata a una vita
normale, ancora si sentiva in pericolo.
Alison vide una ragazza.
'Hanna, è lei? Tua figlia?'
Disse Alison con un filo di voce, quasi emozionata.
Hanna annui.
'Si chiama Alison.'
Ali rimase perplessa, le aveva dato il suo nome. La figlia di hanno
Marin portava il suo nome.
Si sentiva onorata, si sentiva importante. Si sentiva acora parte di
quelle ragazze.
'Piacere, mia omonima, si sono sua figlia. Appena si sveglia ti
farò conoscere mio fratello Tom. Tu sei un amica di mamma?'
Ali annui.
La piccola Rivers sorrise e si diresse per la sua camera. Oggi non
c'era scuola. Che fortuna pensò.
***
Alison era ancora rimasta sconvolta dalla notizia, ora però
le aspettavano le mille domande di Spencer.
'Ali, cos'è successo quella notte? Dopo che la Growlead ti
ha portato all'ospedale? Dopo che ti ha trato su dal terreno?'
Alison ricordava bene quella notte, ricordava bene la puara che aveva
provato quando si era senita prendere dalle spalle. Quando aveva
sentito un grande tonfo nella sua testa. L'utima cosa che ricorda era
il sangue sulle sue main, il rersto era il vuoto. Ricorda di uquando
era stata tirata fuori dal terreno, ma non ricorda chi voleva ucciderla.
'Sono scappata. Sono andata dalla persona di cui mi fidavo di
più. Probabilmente mi sbagliavo.Non ha reagito come credevo.'
'Sei andata dal ragazzo più grande che frequentavi, giusto?'
Aggiunse Spencer convinta e sicura di quello che diceva.
Eppure Alison in quel periodo usciva anche con Ian, la storia diventava
complicata.
'Si, esatto. Bei pantaloncini. Sono arrivata a casa sua, quando sono
arrvata però qualcuno era già arrivato prima di
me. Cece Drake, portava i miei stessi vestiti, stava parlando con lui.
Stavano parlando che ora potevano amarsi, senza impegni. Senza un peso.
Quel peso ero io. Presa dalla disperazione corsi fuori da quel
condominio, e tornai a casa mia. Entrai, trovai Jason
ubriacò, mi guardò per pochi secondi, poi svenne,
non parlai e tornai al piano superiore.
Non sono tornata nel granaio, perchè nel momento in cui
entrai in camera mia, trovai un biglietto: "Due persone possono
mantenere un segreto solo se una delle due è morta. Tu sarai
la prossima Alison.
Baci.
-A"
Iniziai a piangere, quando vidi un ombra dietro di me. Ian era dietro
di me, mi prese per il bacino e mi abbracciò stretto. Mi
guardò, aveva scoperto di A. Da molto tempo ormai. Per
questo aveva iniziato a filmare tutto per proteggermi. Mi diede un
idea, fingermi morta. Fingere che chiunque avesse voluto uccidermi, lo
avesse fatto comunque.
Andò da Wilden, gli disse che dopo un
anno esatto dalla mia finta morte dovevano trovare un cadevere. Da cui
non si riusciva in nessun modo trovare il DNA. L'unico modo erano i
capelli, ivesiti. Mi fece lasciare i vestiti, e uno scheletro finto.
Poi prendemmo il primo volo, e scappammo. Eravamo riusciti a fare tutto
in segreto. Quando A, iniziò a ricattare Ian per i video. Lo
ricattò a tornare con Melissa, lui accettò e mi
lasciò sola. Scoprii che era morto, dopo averlo saputo
tornai a Roswood, mi nascondevo in casa mia. Nei sottorannei, presi un
cappotto rosso, tipo quello che usavo per fare Vivian. Vi aiutavo, per
quello che potevo. Poi Cece, iniziò a cercarmi. Ci
incontrammo anche. Ricordo ancora ogni cosa....Il resto lo sapete.'
Spencer e Hanna rimasero a bocca aperta, la ragazza aveva confessato
tutto, la ragazza era stata per una volta sincera.
Spencer sospirò.
'Sapevi che A inizialmente era Mona?'
'No, Spencer'
'Come si chiamava bei pantaloncini.'
'Ezra. Ezra Fitz.'
***
Maya come accordato alle cinque di presento a casa di Alli, che scese
con cautela a braccietto con Jaoson, quando Alli incimpaò.
Cadde fra le braccia di Jason, rimase incantata per qualche minuto. I
due ragazzi eramo rimasti ad osservarsi. Quando Jason, non fregandosene
di tutto la ripostò in camera. i due ragazzi si misero sul
letto. Si guardavano dritto negli occhi.
Jason aveva uno sgaurdo che
faceva girare la testa a Alli.
Rimasero li, tutto il pomeriggio. Alli disse a
Maya di andarsene senza prooblemi e la ragazza un po scocciata decise
che era meglio
andarsene da sola.
Non c'era bisogni di un bacio. Bastavano due mani intrecciata l'una
nell'altra.
***
Maya andò verso casa al parco dove si era programmato
incontrarsi con Ian.
Arrivando lo vide li, davanti ai suoi occhi.
Lo abbraccio stretto, quando lui prendendone il volto la
baciò.
Rimasero per qualche secondo così, inermi baciandosi.
Quando Ian, cominciò aa ridere.
Poi prese la mano di Maya facendogli toccare il suo corpo. Maya
disgustata, respirò.
'Cosa intendi fare Ian?'
'Dai Maya, non ti piaccio da sempre. Voglio solo questo. Dai vieni.'
'Con te non vengo da nessuna parte, lasciami'
'Nessuno mi ha mai lasciato così, quindi non la farei tu
bambina.'
Maya iniziò a correre verso la strada. Presa dai mille
pensieri non diede retta alla macchina che stava per arrivare.
In pochi secondi il corpo di Maya giaceva inerme sopra l'asfalto della
starda. La macchina tirò dritto. A, era tornata.
***
Emily e Paige, cercarono di contttare Maya a tutti i costi. Dopo che
avevano scoperto il grandioso piano che Alli le aveva inventato.
Quando il telefono di Emily vibrò.
'Ops, guarda chi si trova per strada Em.
Sono tornata stronzette.
Baci.
-A'
Angolo autrice..
Be spero che vi piaccia la storia, e chi vi piaccia questa nuova generazione..Spero che continuereta a seguirmi...Ringrazio crazy_fan per la recensione, e chiunque abbia letto. E tutti quelli che recensiranno..
Baci.
_Natalie_
Ah venite a trovarmi qui: https://www.facebook.com/pages/Pretty-Little-Liars_20-anni-dopo-_Efp_/160575904146539
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Capitolo 3 *** Capitolo 2- Got a secrets, Can you keep it? ***
Capitolo 3
Capitolo 2
Got a secrets,
Can you keep it?
'Hei,
Maya. Come stai?
Che inizio per una
lettera, da darti. Molto probabilmente non la
leggerai nemmeno. Perchè non potrai. I medici dicono che dal
coma dove seifinita non sarà così facile
risvegliarsi.
E io come
farò senza di te nella mia vita?
Non sono pronta a
lasciarti andare.
Ti prego risvegliati.
Sto scrivendo su un
foglio ogni pensiero che mi passa per la testa,
perchè non voglio mettermi ad urlare ancora. Non voglio
piangere. Credevamo fossi mrota realmente. Credevamo di non vedere
più il tuo dolce sorriso, pensaavo di non aver mai
più la
possibilità di un tuo abbraccio.
Voglio solo che ti
risvegli da questo grande sonno in cui ti sei
riunchiusa. E' vero è passata solo un giorno da quello
stupido incidente. Dopo di esso ho ricevuto altri messaggi. Altri
messaggi da questa A.
Vorrei sapere chi fosse,
saranno i soliti scherzi telefonici. O almeno lo spero.
Ah, io e Jason. Be
stiamo vivendo solo dei momenti, lo giuro. Non
farò niente finchè tu non riapriai i tuoi grandi
occhioni.
Mi manchi. Anche a Ian
manchi. Ha passato ogni giorno e ogni notte in
ospedale, credo che anche in questo momento sia con te. Quel ragazzo
è strano, non lo ho mai capito.
Però
è il tuo grande amore, no? Non farlo aspettare.
Basta scherzare, basta
ridere.
Sto mentendo. Non sono
così allegra.
Sto male Maya, ogni
giorno mi sento seguita, ogni giorno mi succede
qualcosa. Mi sta cadendo il mondo addosso. Non ce la faccio
più.
Mi sento morire ogni singolo giorno. E non posso palarne con nessuno.
Non posso perchè nessuno capirebbe come mi sento. Vorrei
andre
alla polizia, ma infondo non è mai successo nulla di
concreto.
Non ce la faccio
più nemmeno a scrivere. Non trovo la forza di continuare.
Ciao Maya.
Alison.'
IL
GIORNO PRIMA
Emily corse fuori di casa con Paige, dopo quel messaggio di A, non
poteva immaginare nient'altro che fosse successo qualcosa di negativo a
Maya.
Quando arrivarono, le due donne si ritrovarono di fronte, un corpo
esile, di ua ragazza. ERa May, Emily impazzì gli
andò in
contro, finchè l'ambulanza non la fece salire.
Per Emily vedere sua figlia così le si spezava il cuore.
Prese
la mano della dolce piccola ragazza e la strinse alla sua.
Non avear paura Maya, continuava a riperterle Emily.
I dottori erano spaesati e fin troppo ttranquilli pensò
Emily. Che li notò leggere attentamente i vari test.
Dopo qualche minuto arrrivarono in ospedale. Emily e Paige aspettarono
nella sala d'attese.
Dopo qualche ora, il medico uscì dalla porta.
-Siete voi i genitori si Maya?
-Si, siamo noi.
-MI dispiace dirlo, ma vostra figlia è entrata in coma. Non
sappiamo con sicurezza se si risveglierà.
Le diamo massimo una settimana, o due.
Alle due ragazze cadde il mondo addosso, Emily rimase scioccata dalla
notizia, invece Paige era agitata. Continuava a fare avt e indietro per
quella piccola sala, per non ottenere nulla. La sala non era
così grande. NOn riusciva a calmarsi.
Emily prese il telefono e fece la cosa che non
avrebbe mai voluto rifare.
'SOS, sono in ospedale per Maya.'
Pochi secondi dopo il cellullare di Emily squillò.
E un messaggio era pronto ad aspettarla.
'Non puoi nascondere tutto Emily.
Non hai ancora finito con me.
-A'
***
'Ezra Fitz hai detto?'
'Si, Hanna. Ho detto Ezra. Lo conoscete per caso?'
Disse la ragazza bionda sbuffando.
Pochi secondi dopo le amiche erano ancora ferme a guardarla. Alison, si
alzò di scatto e andò verso il frigo di casa
Marin. Prese
un bicchiere d'acqua, per smorzare il silenzio che si era creato.
'Alison, tu sai di Aria?'
'Che in cinta certo, l'ho vista ieri ricordate?'
'Si, ma...'
L'Hastings fu interrotta dalla bionda Hanna Marin che
afferrò il bracciò di Ali, e la girò
verso di se.
Infine l'abbracciò stretta, infondo Hanna sapeva
che la
sua amica le era mancata, e al momento non le importava cosa le fosse
successo. Le importva solo che fosse viva.
Pochi secondi dopo il cellullare di Hanna squillò.
'SOS, sono in ospedale per Maya'
La ragazza guardò Spencer Hastings, negli occhi. Poi con un
filo di voce lesse a voce alta il messagio di Emily. Alison, rimase
sconvolta. Le tre ragazze erano rimaste inerme a guardare quel
messaggio. Senza pensarci due volte uscirono di casa. Si sentivano
ancora adolescenti. Si risentivano ancora unite. Sembreva che il tempo
si fosse fermato.
Il problema è che era sbagliato.
Hanna e Spencer avevano lasciati i loro figli in casa, non dovevano
preoccuparsi solo dei lori pensieri. Dovevano ricordarsi di
condividere. Dovevano ricordarsi delle loro responsabilità.
Non avevano più sedicianni.
***
Alli, si alzò dal letto dopo circa mezzora che i due ragazzi
erano restati a guardarsi intensamente. Lo guardò ancora,
Jason le prese la mano e l'avvicinò a se. Erano
faccia a faccia. Jason con delicatezza spostò i capelli
color oro dal suo viso. Le facevano da cornici.
Delicatamente le sue labbra si ritrovarono sopra le sue. Alli, sentiva
un brivido dentro di lei. Alli, iniziava ad amare il ragazzo che le si
presentava di fronte.
Non era la stessa cosa di quando era stata con Ian.
Quando la ragazza era stata con Ian, era qualche
mese fà. I due ragazzi si erano 'innamorati' alla festa dei
sedicianni di una sua
compagna di classe. Ian era andato al suo fianco, le aveva preso la
mano e avevano iniziato a ballare. Quando le loro labbra si
incrociarono. Si sentì in colpa, fu un segreto. Quando Maya
lo scoprì non le parlò per giorni, quando poi
focalizzò che la sua amica non lo aveva fatto per farle del
male. Comunque Alli, presa dla senso di colpa lo lasciò dopo
poche settimane. Le era dispiaciuto, ma teneva alla sua amicizia. E
sapeva di essere stata stronza. Un amica stronza.
Ora con Jason però, stava provando nuove emozioni. Stava
provando nuove emozioni.
Stava provando sensazione che non aveva mai provato.
Jason, anche lui non riusciva a capire come mai staa succedendo tutto
questo. Ancora non si spiegava come faceva a paicerle quella ragazza.
Era il contrrio del sul tipo. Ma i suoi occhi lo facevano sognare.
Il ragazzo si allontanò e si appoggiò al muro. La
ragazza senza pensarci due volte gli andò in contro. I due
ragazzi si baciarono così intensamente.
Si
allontanarono per qualche secondo. Si guardarono.
Alli con un filo di voce decise di parlare.
-Sai mantenere un segreto?
-Si, Alli.
-Dimmi che la pensi anche tu come me.
-Rimarrarà il nostro segreto Alli.
I due ragazzi avevano appena condiviso un segreto. Un segretoo da
mantenere.
Ad Alli squillò il telfono.
Le arrivò una foto.
Rimase a bocca aperta. Stava diventando
più di un gioco.
'Di un bacio di addio alla tua migliore amica.
Baci.
A'
La ragazza lasciò cadere il telefono per terra. Jason, lo
riprese e lesse nello schermo ormai rotto il testo del messaggio.
SApeva brnissimo che era sccesso qualcosa a Maya.
Sapeva che Alli non avrebbe potuto sopportarlo.
-Ti prego Jason, mi passi il tuo telfono chiamo mamma.
Prese il telfono di Jason, digitò il numero tremando.
'Mamma cos'è successo a Maya?'
'Tesoro come fai a saperlo?'
'Non chiedere come sta la mia amica?'
'E' in coma.'
La ragazza pianse, e si buttò fra le braccia di Jason, che
la tenna stretta al suo petto. La ragazza si alontanò si
butttò sul letto. Non riusciva a smettere di piangere.
***
Emily, Spencer, Hanna e Alison restarono tutta la notte in ospadale.
Lasciaron Ian dentro alla stanza di Maya.
Emily non riusciva a reagire, era rimaste inerme a guardare una parete.
Quando il telefono di Emily squillò, e dopo pochi secondi lo
lesse.
'A è tornata. Noti Em?'
Emily prese il telfono e lasciò cadere sulle sue gambe.
Erano stufe. Le tre ragazze erano stufe.
Erano stanche. Volevano che tutto queste finesse.
Alison le guardò, pochi secondi dopo disse un frase che non
doveva dire.
'Ragazze, non sono stata del tutto sincera. Quella che avete visto
morta non era Cece. Era sua sorella. Cece ha una gemella.'
Angolo autrice: Ehi,
un nuvo cpaitolo spero vi piaccia. Grazie di tutte le recensioni!
Grazie davvero...
Alla prossima.
_Natalie_
|
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Capitolo 4 *** Capitolo 3- Yesterday ***
CApitolo 3
Capitolo
3
Yesterday
-Aria, vieni è pronta la cena.
Aria scese le scale di casa sua con molta agilità, era
convinta che essendo in cinta tutti i suoi movimenti fossero
rallentati. Qualcuno stava nescendo dentro di lei. Il bambino sarebbe
dovuto nascere a giorni e Wesley la trattava come se fosse
una principessa.
Aria ricordava bene il giorno della prima cena di famiglia. Il giorno
in cui aveva rivisto Ezra.
I due ragazzi erano arrivati per ultimi. Quando Aria entrando in casa
Fitz, riconobbe la voce di Ezra. Inizialmente si bloccò, ma
la dolce mano di Wesly la portò avanti per il corridoio fino
ad arrivare il salone. Quando gli occhi dei due si incrociarono
rimasero di stucco.
Il grande Fitz, non lo avrebbe mai immaginato che la ragazza che
dovesse presentare ai suoi genitori fosse Aria.
Sconvolto Ezra si allontanò, per poi andarsene
inventando una scusa. Uscendo di casa passò di fianco a Aria
e le sussurrò qualche parola.
'Come hai potuto Aria, lo sai. Non ho mai smesso di amarti'.
I pensieri di Ari furono interroti dalle calorose labbra di Wesley.
La ragazza tutto in un colpo sentì un dolore dall'interno.
Abbassò lo sguardo.
-Wesley, mi si sono rotte le acque.
***
Alli, prese il foglio di carta e lo strappò. Non aveva senso
scrivere quello che provava. Caleb glielo aveva detto, non voleva
portarla n osppedale. Solo per ilfatto che vedere la sua amica in
quelle condizione le avrebbe fatto solo del male. Inefetti suo padre
aveva ragione. Infatti Alli, passava i suoi pomeriggi a guardare film
con Jason, era passata una settimana e di Maya nessuna notizia. Si
sentiva morire dentro.
Ricordava ancora quado erano bambine, quando avevano promesso.
Le due bambine si erano nascoste dietro un albero della casa di Emily.
Avevano otto anni, lo ricordano bene. Quando Alli prese il coltellino
che teneva a casa suo papà in caso di emergenze. Si
tagliò delicatamente il polso, poi fece lo stesso con Maya.
Poi con un filo di voce le bambine
si erano promesse d non lasciarsi mai. Di considerarsi sorelle. Da quel
giorno fu così. Alli non era niente senza Maya. Maya non era
niente senza Alli.
Quando tutto dun tratto le due bambine si
ritrovarono bagnate, allora Alli salutò Maya e di scatto
iniziò a correre verso casa sua. Se sua madre avesse saputo
che sua figlia era scappata nel mezzo del pomeriggio non lo avrebbe
sopportato. Per Alli, scappare con nonna AShley era facile, lei stava
sempre a leggere riviste di moda. Non sorgeva il problema. Ecco, ad
Alli tornò in mente il suo cagnolino. Il suo amato Fufi, era
stato investito qualche anno fà. Alli no lo aveva ancora
accettato.
Tornò al fianco di Jason, si fece avvicinare avvinghiare a
modalità koala da lui. Si lasciò tra le sue
braccia. La ragazza si addormentò. Dopo giorni che non
risuciva. Jason le spostò delicatamente i capelli e le diede
un bacio sopra la fonte. Amava già la sua piccola Alli.
***
Caleb, andò verso Toby che era rimasto sul divano da giorni.
I due passavano le giornate a ridere e a scherzare. I due non sapevano
che A era tornata. Era meglio così. Era meglio che
rimanessero nell'ignoto. Caleb prese Tom fra le braccia e lo fece
volteggiare in aria, lo abbracciò stretto.
-Tu, non abbandonerai mai il papà vero?
Il bambino sorrise, poi abbracciò stretto il padre.
Toby, stava giocando con Marion le stava insegnado come scrivere i vari
nomi della famiglia. E' vero la bambina aveva già otto anni,
ma a Toby piaceva sentirla ancora piccola. Ormai con Jason aveva perso
ogni speranza.
I due bambini lasciarono i loro genitori e andarono a giocare in staza
di Tom.
Caleb guardò Toby.
-Siamo rimasti soli, ci abbandonano tutti qui!
-Già, Spencer da quando siamo tornati non fa altro che
girare per la camera con un coltellino in mano.
-Ha paura infondo. Ricordi perchè l'hai portata via da qua.
-Si ricordo bene quel giorno. Non l'aveva mai vista così.
-Nemmeno io potrei mai scordarlo, vedere Hanna ridotta così
non è stato facile.
Ricordavano bene cosa era successo. Era la notte di Halloween, e A era
risucito a trovare Hanna da sola nella casa degli orrori.
Senza che le se ne accorgerse la pugnalò dritta nello
stomaco. La ragazza riamase bloccata in un letto per settimane.
Spencer, presa dalla rabbia andò da Mona, iniziò
a picchiarla. In fondo aveva spento il cervello.
Intervenne Toby, la prese e la portò via.
Le ragazze non avevano nemmeno avuto il tempo di
salutarla. Però Toby l'aveva salvata. Le aveva dato
l'oppurtunità di salvarla nell'oblio in cui stava cadendo.
-Caleb, ho paura che nell'incidente di Maya centri A.
-Dobbiamo scoprire cosa sta succedendo. Hanna non mi dice nulla. Dopo
che è andata all'obitorio, dopo che Alison è
tornata. Non è più la stessa che era qualche mese
fa.
-Spencer non è la stessa Spencer da anni. Non la riconosco
più.
Mi manca.
-Anche a me manca Hanna. Sai cosa, mi paicerebbe tornare indietro e
aver conosciuto Hanna molto prima, per averle potuto dare il coraggio
di andare contro Alison, di avere una vita diversa. Molto probabilmente
il problema di A, non esiterebbe nemmeno.
-Già. Hai ragione.
I loro discorso fu interrotto dall'arrivo di Jason e Alli che gli
chiesero se potevano fargli la merenda. Caeb notò negli
occhi della figlia una tristezza. Un vuoto. Lui non poteva aiutarla.
Aveva bisogno di vedere la sua amica.
-Tesoro, so che mamma non vuole, ma vestiti. Andiamo da Maya.
***
Hanna Marin, prese una cioccolata calda Stava eliminando le notizie che
Alison le stava dando. Per non ricordare che Alison doveva
essere morta. Infatti tutte le persone che passavano rimanevano
sconvolte. E alla piccola De Laurentis le toccava raccontare tutto ogni
volta. ERa normale in fondo.
Emily seguì Hanna le andò al fianco, e
l'abbracciò stretta. Aveva bisogno delle sue amiche in quel
momento.
Hanna fu interrotta dal volto che aveva appena visto passare. Aria,
Aria stava partorendo. Andò verso Wesey nella sala d'attessa
e gli chiese cosa stesse succedendo. Lui tutto felice le
raccontò che il bambino stava per nascere.
I due risero, Aria era appena diventata mamma.
Alison, si alzò di scatto. Andò verso il bagno,
cercando di non essere notato. Solo che alla bionda le era scappato un
dettaglio. Spencer Hastings era andata in bagno qualche secondo prima.
Forse la ragazza non era così furba.
Prese il telefono e digitò il numero desiderato.
-Cece, è con te? Sta bene?
-Si tesoro tranquilla, tu come stai? Hai detto a loro tutto quello che
dovevano sapere?
-Certo. Dille di venire a Roswood.
-Stai scherzando Ali, ne sei sicura.
-Si, voglio che mia figlia sia qui.
La ragazza chiuse il telefono e tornò dalle sue amiche.
Spencer uscì dalla porta pochi secondi dietro Alison.
Alison aveva una figlia. Alison era incinta quando è
scomparsa allora. Coem aveva detto Cece.
Aspetta, era ancora in contatto con Cece, pensò Spencer.
***
Dopo alcune ore, Aria fu portata in stanza. Dopo alcuni minuti le
diedero il suo bambino. Guardò Wesley e sorrise.
-Come lo chiamiamo amore?
Aria sapeva bene come voleva chiamarlo, ma aveva paura. Aveva paura che
Wesley si sarebbe offeso. Il ragazzo la guardò per qualche
secondo poi sorrise. Aveva capito cosa pensava la moglie.
-Ezra, ti piace Ezra?
-Si.
-Aria, va bene. Hai amato mio fratello, e credo che sia gisuto
così.
-Grazie. E' bellissimo.
-Già, ti somiglia.
La famiglietta era al completo. Hanna e Spencer entrarono a sorpresa
nella syaza di Aria.
-Sorpresa nuova mamma! Oddio è meraviglioso.
Era vero, era un bambino magnifico. Ricordava tanto Aria. L'infermiera
prese il bimbo e lo riportò nella stanza appropriata. Aria
sallutò le amiche e si addormentò deicatamente.
***
-Paige, puoi uscire un secondo?
La voce di Caleb, disturbò il silenzio di Paige.
Alli entrò nella stanza. Vide Maya inerme sul letto. Le
andò in contro si sentiva muorire da dentro. Le
vennero in mente tantissimi ricordi. Le scesero anche qualche lacrima.
Ricordò quella vacanza fatta insieme in Italia, erano state
benissimo. E ora lei era coricata inerme su un letto di
ospedale.
La ragazza si avvicinò delicatamente, quando vide il volto
di Ian dietro la tenda. Ian guardò Alli per qualche minuto,
poi decise di andarsene.
Alli gli prese la mano e lo fermò.
-Grazie di averla protetta al mio posto Ian.
-Di niente. Mi manchi Alli.
-Ian, anche tu.
La ragazza lo salutò, poi si avvicinò al corpo
della sua amica.
-Maya, svegliati.
Devi svegliarti. Come faccio io qui senza di te?
Ricordi il viaggio a Firenze, dove avevi detto che volevi portarci Ian,
ora lui sta con te. Ora lui ti ama. E' stato qui tutto questo tempo.
Ti sembra di farlo aspettare così tanto?
Non è da te.
Ti prego apri gli occhi, mi sento morire vedendoti così.
Mi sento vuota senza di te.
Ah sai, io Jason ci siamo baciati ma tienilo segreto, promettilo.
Alli non riuscì a finire il discorso, le lacrime iniziarono
a scendere dal suo viso. Quando sentì una stretta al cuore.
Si sentì prendere la mano.
-Alli, calmati. Sono qui.
Alli alzò lo sguardo, vide Maya aprire delicatamente gli
occhi.
La ragazza dai capelli biondi chiamò i dottori
immediatamente.
Andò verso la saa d'attessa urlando che Maya si era
risvegliata.
Paige e Emily andarono di corsa verso la stanza della figlia,
sorridendo.
Era sveglia. Maya era sveglia.
Quando il telefono di Amily squillò.
'Ciao Em, è stato facile investire tua figlia, sai?
Ora è sveglia. E se avesse bisogno di sangue Em, sveleresti
il suo segreto? Be, io se non lo farai tu parlerò io.
Baci.
A'
***
-Allora, hai preso tutto?
-Si, Cece. Posso andare tranquilla.
-Sei cresciuta così in fretta Jessi.
-Si, Cece. Vado.
-Prenditi cura di te. Salutami la mamma.
Cece vide Jessica allontanarsi. Sapeva bene che Alison aveva appena
consegnato la preda nelle fauci del lupo. Però infondo non
era la sua vita.
Vide la ragazza allontanarsi. La salutò ancora.
'Jessica, buon viaggio. Roswood non aspetta nient'altro che te.'
Angolo autrice....
Sto pubblicando
troppo velocemente forse, ma oggi avevo la vea creativa. Devo
ringraziare tutte le persone che recensiscono.
Sopratutto
ringrazio 'fallen 88' e 'crazy_fun' per il sostegno morale che mi date.
Realmente grazie.
E ringrazio anche ogni
persona che legga la mia storia!
Un bacio a tutti.
Alla prossima.
_Natalie_
|
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Capitolo 5 *** Capitolo 4- Welcom to Rosewood. ***
Bisogna assolutamente inserire la
Capitolo 4
Capitolo 4
Welcome to Rosewood
Maya, era tornata a casa sua. il suo ricovero era
finito pochi giorni fa. Presa dall'entusiamo di essere tornata a casa,
la ragazza aveva invitato ogni famiglia di Roswood, a un buffet a casa
sua. In realtà, Emily aveva obbligato Maya ad invitarli, la
ragazza non ne capiva il significato. Oggi avrebbe rivisto Ian. Non
sapebva se era un bene, o se era un male. Erano rimasti in un punto
morto. Ora lui, si era pentito. Lui era rimasto al suo fianco per tutto
il tempo in cui lei era rimasta in coma. Eppure Maya amava Ian. Lo
sentiva da dentro.
Si sdraiò sul letto. Quando dopo alccuni secondi Em,
entrò nella stanza da letto della figlia.
-Tesoro, come stai?
-Bene mamma, mi sento solo un po' stanca.
-Comunque hai visite.
Emily si spostò, e al suo fianco
apparì Ian, per Maya fu la conferma di amarlo.
Sorrise per circa mezzora, quando Ian non le prese la mano.
-Mi sei mancata Maya, e scusami. Scusami se sono stato un coglione.
Scusami se ti ho trattato male. Io ti amo Maya. Mi sono reso conto che
ti amo.
Ecco quelle parole fecero bloccare il respiro a Maya, che presa dallo
stupore, si buttò fra le braccia di Ian senza pensarci, era
il suo Ian, dopo così tanti anni.
Ora, i due ragazzi stavano insieme. Ian per la priam volta aveva
capitol il significato della parola amore.
E Maya, si era resa conto che doveva essere felice, doveva essere
felice di avere tutto quello che ha sempre voluto.
***
-Alison, preparati, dobbiammo andare da Maya.
La ragazza lasciò il volto di Jason, per due secondi, che le
servirono per rispondere alla madre. Ancora nessuno sapeva di loro,
nemmeno Maya.
Non lo aveva detto, era bello tenere tutto segreto. Scelse un vestito
dall'armadio, ora Alli poteva doveva passare solo al trucco e
ai capelli. Sistemare i suoi capelli non era così facile.
Disse a Jason di uscire, lui la baciò delicatamente sulle
labbra, poi uscì dalla stanza.
La ragazza rimase sola, come poteva sopportare che tra qualche ora il
suo amato Jason, sarebbe dovuto andare a abitare in un sua casa.
Spencer. aveva ripreso la sua casa, il granaio per esattezza. Melissa,
invece si era presa una casetta in città.
La ragazza dai capelli ricci, scese le scale. In casa sua era sceso il
deserto. Alison de Laurentis, era tornata vivere a casa sua, ha detto
che aveva bisogno dei suoi spazi.
Hanna andò verso sua figlia, le spostò un po' i
capelli poi le diede un bacio sulla fronte.
Quando la ragazza uscì velocemente di casa. Erano in ritardo.
-Tesoro, non hai salutato Jason.
-Si, va ad abitare nella casa qui accanto mamma, lo vedrò
tra poco.
Jason aggiunse un sorriso, i due ragazzi erano innamorati.
Il volto di Spencer distrasse lo sguardo di Alli.
-Spencer, giusto vero?
-No, in realtà ho preso i biglietti per la Francia.
Jason, si girò di scattò.
Fulminò la madre con lo sguardo, Spencer aveva tenuto
nascosto ai figli questo. Stavano tornando
in Francia. Alla loro
vita senza A. Senza problemi.
Alli, sentì a guancia bagnata, non disse un parola,
iniziò a camminare solo per la strada verso casa di Maya. La
ragazza non aveva il coraggio di parlargli. Non le uscivano le parole.
A cos'era servito sistemarsi per lui. Credeva di essere cambaita grazie
a lui. Si era rifatta i capelli lisci, si era messa il suo vestito
preferito. Invece ora si dovevano lasciare andare.
Non poteva accettarlo.
La sua storia d'amore era inesistente, era stata solo una scappatella.
Una cotta. Preferiva chiamarla così.
Sentì il cellullare suonare.
'Non piangerei ancora per tanto piccola Alison.
Sai i voli si possono sempre annullare.
Baci.
A'
***
Jason, rientrò
dentro la stanza, il ragazzo stava paingendo. Sapeva che non avrebbe
rivisto Alli tanto facilmente, non poteva dire nulla. Non ptoeva dire a
sua mamma ' Ti prego non partiamo, io la amo' non poteva. Era un loro
segreto. Ma non voleva lasciarla. Non voleva
dirle addio. Guardò sua mamma con disguto. Si il ragazzo
odiava sua madre per questo. come aveva potutto illuderlo di poter
vivere una vita qua.
Invece, gli toccava
partire.
Doveva dirle addio. Il problema era che Alli era già andata
via. SApeva che era troppo debole, non avrebbe potuto sopportare di
stargli lontano.
Jason, sentì dietro di lui dei passi, quando vide ill volto
di Toby.
Gli andò di fianco e lo abbracciò. Era da tempo
che Toby non abbracciava suo figlio. Pensava che non ne
avesse bisogno.
-Jason, l'amavi vero?
-Non posso papà, non posso dire nulla.
-I tuoi occhi sono chiari.
-Perchè quando per una volta, per una fottuta volta sono
felice mamma deve rovinare tutto?
-Lei è così vuole proteggerti.
-Già, ma io non voglio essere protetto. Voglio essere
libero.
-Lo sei. Vai da lei. Corri, non mi importa cosa pensarà tua
madre, noi due resteremo qui Jason.
-Non stai scherzando? E Marion?
-Lei andrà con sua madre se vuole, non ti farò
perdere la felicità.
-Grazie papà.
-Vieni qui figliolo.
Lo abbracciò stretto, poi Jason uscì di casa.
Vide il volto di sua madre. Era arrabbiata. Lo chiamò
continuò a chiamare il suo nome. Ma Jason aveva
già svoltato l'angolo. Doveva trovarla. Doveva dirle che
l'amava.
***
Alli arrivò davanti a casa di Maya. Quando dalla finestra
vide Ian. Si fermò davnti al suo cortile, si mise contro un
albero. E delciatamente scivolò per terra. Come poteva
perderlo. Non voleva perderlo.
Sentì urlare il suo nome. Alli, si alzò
asciugandosi le lacrime. Quando lo vide.
-Alli, non parto. Alli!
La ragazza gli corse in contro, era felice. Stava andando
tutto nel verso giusto.
L'abbfracciò stretto, finchè lui solevandola da
terra, non ritrovò le sue labbra vicino alle sue. I due
ragazzi si baciarono come
non avevano mai fatto.Non c'era bisogno di parole, bastava un bacio.
Solo quello.
***
'Mamma, ciao, mi sei mancata.'
Allison, abbraciò sua figlia stretta a sè. Le
diede un bacio sulla guancia. Poi la strnse forte.
Jessi, le fece vedere i vestiti che Cece le aveva comprato, li amava.
-Mamma, è qua papà vero?
Ali, sentì una fitta al cuore. Sapeva benissimo della mrote
di Wilden, il problema era che non voleva che sua figlia sapesse. Le
sarebbe bastato nasconderlo. Finchè lei non avrebbe capito.
Lo ripeteva per anni.
-Si, tesoro. Il problema è che lavora all'estero,
sicuramente sarà via..
-Ma prima o poi tornerà, e se noi restiao qui a Roswood lo
incontrerò prima o poi.
-Si tesoro, certo.
Jessi felice si stemò gli ultimi vestiti nel suo armadio,
poi sorrise a sua madre.
-Andiamo, Je' ti devo far conoscere delle persone.
***
Spencer, corse in casa verso Toby. Gli chiese cosa fosse successo.
Perchè non volesse partire. Toby gli spiegò il
discorso che aveva avuto con suo figlio.
-Toby, io non voglio chiuderlo in casa. Io voglio proteggerlo.
-Restiamo, Spencer. Non puoi lasciare qua i tuoi amici. Non puoi.
-Si, il probelma è...
Toby la fermò baciandola delicatamente.
-TEsoro, ti proteggerò io. Lo giuro.
-Okay, restiamo Toby.
***
Aria, era ancora in ospedale, Wesly era andato a casa per una doccia.
Di fronte a lei aveva solo il suo bimbo. I suoi color nocciola la
incantavano.
Quando sentì bussare alla porta. Con un filo di voce diede
il permesso di entrare.
Rimase sconvolta, quando vide il volto della persona dietro alla porta.
Ezra. Il suo Ezra.
I due si guardarono per molti secondi, finchè Ezra non le si
avvicinò. Fece una carezza la suo caro nipotino. Poi
passò la mano fra i capelli di Aria. Una volta era un gesto
che solo lui poteva fare alla sua piccola Aria.
Appena Aria fece per parlare, Ezra la zittì. E le diede una
lettera.
-Per favore, non parlare. io ora andrò. Non posso restare.
Fà troppo male Aria vederti felice con mio fratello.
Scusa...E' bellissimo ti somiglia piccola. Ciao.
La rragazza cercò di fermarlo, gli prese la mano, ma Ezra
senza girarsi nemmeno gliela lasciò. E andò via.
Aria mise suo figlio a letto. Poi prese la lettera.
'Ciao Aria,
Mi sembra così strano scriverti.
Pensarti ancora dop otuto quello che è successo. Dopo tutto
il tempo che è passato eppure non posso farne
a meno.
Mi manchi, mi sei mancata da quel maledetto momento in cui le nostre
mani si sono lasciate. Vorrei averti qui accanto, vorrei aver avuto un
bambino con te, da poter stare abbracciati sul divano a vedere i film
in bianco e nero come facevamo.
Mi mancano le nostre risate, mi mancano i snotri sorrisi.
Mi mancano i tuoi sorrisi.
Mi manca tutto di te. Ora sei grande, hai fatto delle scelte e io non
sono tra quelle. E mi dispiace. Anche io mi sono rifatto una vita. LE
nostre vite sono divise ormai. Non siamo più gli stessi.
Ciao piccola mia. Non smetterò mai di amarti.
Baci, Ezra.'
***
Em, sentì il cellulare squillare. NOn voleva rispondere.
Sapeva che era un messaggio di A.
'Non hai svelato il grande segreto Em?
Nessuno sa' che tu e Maya avete lo stesso DNA.
Attenta Em, a volte potrei svelare segreti senza nemmeno accorgermene.
Prova a guardare cosa c'è nella cassetta della posta.
Aspetta, Paige è gia andata prima di te. Ops.
Baci.
A'
Em, si girò verso Paige.
-Posso spiegarti Paige.
Angolo
autriceee: Ciauuu a tutti, un nuovo capitolo è nato, scusate
con il ritardo, ho avuto parecchi impegni, ma eccolo qua! Be devo
assolutamente ringraziere le mie grandisse fan. Fallen 88 e Crazy_fan,
vi adoro ragazze:)
Niente alla
prossima:)
Vi lascio col
titolo del prossimo capitolo.
'Don't forget.'
_Natalie_
storia in codice html, altrimenti il testo verrà fuori tutto attaccato. Per istruzioni guardate il riquadro azzurro affianco e se non sapete cos'è l'html, utilizzate la prima delle due opzioni, l'editor di EFP. |
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Capitolo 6 *** Capitolo 5- Don't forget ***
CApitolo 4
Capitolo
5
Don't Forget.
Il gioco è cominciato. Nuove pedine.
Sono di nuovo
cinque. Il puzzle è completo si sono uniti pocco per volta.
Ognuno ha aspettato il suo momento. Ed io gli ho aspettati. Uno per
uno. Non è così facile uscire dalla fossa che i
tuoi
genitori ti creano, devi essere capace di respirare. Per poi
uscirne.Saprete soppravvivere? Saprete lottare come hanno fatto loro?
Volete sapere il motivo per cui sto facendo tutto questo. Il motivo per
cui continuo? Sai, nessuno ha mai detto GAME OVER.
Credevo che Spencer, ci sarebbe arrivata. Credevo che non si sarebbe
fermata.
Il cerchio non si spezzerà.
1...2...3, si è vero il Radly dovrebbe essere la mia seconda
casa.
L'importante è credere che io sia
sparita realmente per questi anni. Già.
Hanna, Spencer, Aria,
Emily, Alison è
stato divertente, credevo che questo giochino inventato da Mona non mi
desse così tanto soddisfazioni, ma ora addio.
La vostra partita è finita.
Però,
ricordate.
Non vi dimenticherete mAi di me.
****
-Alli!
Jason entrò nel salotto di casa Marin urlando il nome della
sua
piccola ragazza, Hanna lo guardò perplesso per poi
avvicinarsi
delicatamente al ragazza. Gli prese le mani e gli disse di calmarsi e
di spiegare.
-Alli, è scomparsa. Era con noi, quando è sparita.
Hanna rimase scioccata per qualche secondo, non poteva essere
scomparsa. Non poteva. Non dopo la sua adolescenza. La donna disperata
chiamò Caleb, non sapevano più come uscirne. Come
potevano trovarla?
Jason, richiamò Maya, nemmeno lei la trovava. Era scomparsa.
La ragazza era scomparsa.
Non sarebbe stato facile ritrovarla
Quando JAson sentì vibrare il cellullare.
'Si inizia sempre così, una ragazza scompare e i suoi amici
la cercano.
All'anno prossimo Jason.
Baci A.'
UN ANNO DOPO..
-Jason svegliati c'è scuola.
Il ragazzo si tolse le coperte, e andò davanti allo
specchio.
Prese la spazzola e si sistemò i capelli. Prese qualche
vestito dall'amadio,
e si mise le scarpe. Saluto Spencer, che vedendolo sorrideva e capiva
quanto era fortuna.
Alli non era stata trovata, Alli era ancora scoparsa. Sarebbe
cresciuta, avrebbe fatto l'ultimo anno di scuola con Maya, avrebbe
potuto vivere la storia con suo figlio. Invece tutto era cambiato.
Jason aveva ofuscato il suo dolore con Jessi, non l'ha usata come
rimpiazzo..Si è innamorato pococ a poco, anche se Alli non
se ne
era mai andata dal suo cuore. L'ha cercata per così tanto
che
ormai il suo cuore ci aveva rinunciato.
Nei suoi occhi però si leggeva la tristezza, si leggeva la
mancanza.
Hanna era distrutta. Hanno non reagiva più da quel maledetto
giorno. La ragazza era rimasta inerme sopra questa situazione, passava
le sue giornata davanti a una foto.
Maya, era diventata la copia di Jessica. Erano diventate amiche,
abbastanza amiche. Jessica aveva preso il posto di Alli fisicamente, ma
nei cuori di tutti era vivo il suo ricordo.
***
-Amore, svegliati se tua mamma mi trova qua..
La ragazza lo fermò con un bacio, per poi ritrovarsi di
nuovo
faccia a faccia col suo amato. Lei e Ian, stavano insieme da un anno
ormai, i due ragazzi erano innamorati. I due ragazzi erano fatti l'uno
per l'altro.
Maya lo baciò ancora, finchp non sentì dei passi,
a quel
punto nascose Ian sotto le coperte e si fece trovare da Paige sveglia e
pimpante di fianco al letto. Le disse che si sarebbe vestita a momenti.
Appena la donna uscì, Ian uscì dalle coperte,
riprese la sua amata e la baciò ancora.
Finchè Jessi non arrivò e i tre ragazzi si
incamminarono verso scuola.
***
Hanna si alzò dalla sedia e andò verso la cucina.
Prese
dell'acqua. la sua vita non aveva più un senso da quando sua
figlia era scomparsa non riusciva a reagire.
Notò sul tavolo un album. Era l'album dei ricordi di quando
aveva diciasette anni. Sua figlia non lo avrebbe ma potuto avere.
Hanna lo aprì, rimase bloccata sulle foto che
troò.
Ricordava tutto ogni singolo dettaglio come se fosse accaduto poche ore
prima.
Ora doveva tornare alla realtà, alla sua stupida
realtà.
Dopo pochi secondi sentì suonare alla porta. Si
avvicinò. Aprì delicatamente.
-Ciao mamma..Posso entrare?
LA figura che le si prensentava davanti non era più sua
figlia. Era diversa, aveva delle borse sotto gli occhi che li
nascondevano, il volto era scavato. Era dimagrita fin troppo, era un
esile filo di spago.
Hanna la prese per mano, poi la prese fra le sue braccia.
Le due donne iniziarono a piangere, era l'unica cosa che riuscivano a
dirsi.
-Mamma, non dirlo a nessuno. Mi hanno detto di stare zitta. Mi hanno
solo detto di andare a scuola e farmi trovare. Ho paura mamma.
-Tesoro chi ti ha parlato? Chi ti ha fatto questo?
-Ha detto di chiamarsi A.
***
Alli uscì di casa un po' impaurita fece qualche passo col
fratellino e suo padre. Caleb, era rimasto molto scosso dopo questo
avvenimento. Gli
era
mancata la sua dolce figlia.
Ma era cambiata, era diventata ua donna. Non
portava più capelli ricci come prima, non si
vestivva più adolescente. ERa diventata una donna.
Era stata obbligata a diventare una donna. Alli
si girò di scatto e sorrise a padre.
Alli arrivò a sscuola. Tutti conrinuarono a guardarla. Era
al centro dell'attenzione. A lei questo non piaceva.
Pochi secondi dopo vide Maya, non riuscì a resistere e gli
andò in contro.
-Maya, sono qui. Sono tornata.
Maya si girò di scatto, quando vide il volto dell'amica
incredula le saltò addosso, l'abbracciò stretta.
Poi continuò ad abbracciarla. Non riusciva a lasciarla
andare. Le era mancata.
-Dove sei stata' Cosa ti è successo?
-Non voglio ricordare, mi hanno chiusa in una casa, in una stanza. Non
ptoevo uscire. Mi sentivo chiusa nel nulla.
--Hai perso un anno lo sai?
-Ho perso tutto vero? Anche te vero?
-No, non ti lascerei mai. Sei la mia migliore amica, sei mia sorella
Alli.
Alli sentì il telefono squillare lo prese un po' incredula.
'Conosci la storia di Alison De Laurentis?
Baci A'
Alli rimase a guardare quel messaggio poi lo mise in tasca.
Pochi secondi dopo dietro di lei vide Jessi, mano nella mano con Jason.
Si sentì morire. Il suo cuore stava scoppiando. Si sentiva
persa. Si sentiva inutile.
Jason guardò Alli per qualche minuto, rimase scioccato. Non
lo sapeva, non sapeva che era tornata. Non sapeva che era viva.
D'istinto la prese e la portò dentro un aula.
-Alli, sei viva. Alli sei qui. Credevo di non seentire mai
più il suono della tua voce, avevo paura di non sentirti ma
ipiù. Di non sentire mai più il tuo profumo.
-Ciao Jason, vedo che ti sei consolato.
-Non piangere...
-Come puoi non dirmi di paingere? Che coraggio hai Jason? Sono stata
torturata per un anno. Un anno. Capisci? No, non sto bene e vederti con
quella ragazzina la mi ha dat il colpo di grazia.
ORa devo andare.
Jason le prese la mano e la portò di fronte a lei. I due
ragazzi erano ancora innamorati. Solo che ora gli occhi di Alli lo
vedevano in maniera diversa.
***
Aria guardò il suo piccolo bambino, continuava a tenerlo
stretto. Dopo quello che era successo ad Hanna tutti erano impauriti.
Poi ricordò la lettera di Ezra. Non capiva. Non capiava
perchè ancora si sentiva le gambe tremare a pensarlo,
perchè il suo stomaco non riusciva a stare tranqullo quando
i loro occhi si sincrociarono. E ora lui veniva a cena con la sua
famiglia. A cena.
E lei doveva accoglierlo.
Wesly, non era dovuto andare a lavoro, quindi doveva essere sola con la
famiglia del suo. Aria si fermò. Ezra non era suo. Ezra era
solo Ezra. Il fratello di Wesley. Poch isecondi dopo sentì
il campanello.
Andò verso la porta quando davanti ai
suoi occhi c'era solo Ezra.
I due si baciarono. Poi si guardarono negli occhi.
Ezra la guardò.
-No, non dobbiamo.
-Abbiamo una famiglia.
-Siamo grandi.
-Siamo cresciuti.
-Tuo figlio dorme?
-Si.
Ezra prese Aria per il bacino e la baciò. Si appoggiarono
sul divano. E il resto fù il loro ritorno di fiamma.
***
Alli riprese la mano di Jason.
-Non puoi farmi questo. Non puoi farmi questo.
-Non voglio Alli, ma io ti amo. Io ho sopravissuto non vissuto mentre
tut non c'eri.
-E Jessica?
-E' stata una distrazione, lo so' sono uno stronzo Alli.
-Vai da lei.
-No..
-Io sono il tuo passato e lei è il tuo futuro.
La ragazza si allontanò. Stava piangendo. Non voleva dire
quelle parole. Anche lei amava Jason. Ma non era più
possibile nessuna storia tra loro.
Jason rimase lì nell'angolo.
Uscì di corsa dalla stanza, ma Alli era già
lontana.
***
Ian prese la mano di Maya, la protò a lsuo volto.
Poi sussurrò.
-Sei contenta? E' tornata!
-E' mia sorella, come potrei non essere felice. Solo che ora
è strano.
Pochi secondi gli suonò il telfono.
Lo guardò.
'Fa strano rivedere la tua amica per scuola.
Tanquilla, non sarà ne la prima ne l'ultima.
Baci.
A'
____________________
'Ridete stronzette per quanto ancora potete. Ora siete tutte. Ora
possiamo cominciare.
La storia ricomincia.
Baci A'
I cinque ragazzi si bloccarono. Erano loro le pedine di un gioco. Uno
stupido gioco. Quel gioco che aveva torturato i loro genitori. Quel
gioco ceh aveva quasi ucciso MAya. Quel gioco che aveva fatto perfere
Alli.
Un gioco senza fine e senza inizio.
Un gioco di un pazzo..
Angolo autrice:
Ciauuuu ragazzuole, sono qui, dopo secoli!!! Nuovo capitolo, non
ammazzatemi ma doveva succedere qualcosa alla nostra piccola Alli, un
grande sbalzo temporale, sinceramente sto rischiando molto. Spero vi
piccia davvero, ci ho lavorato parecchio. Be niente .
Bacioniiiii. Vi
adoro tutti voi che recensite davvero!!!!!
_Natalie_
|
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Capitolo 7 *** Capitolo 6- The prom ***
capitolo
Capitolo 6
The prom
Alli uscì da quella stanza. Da quella
stanza dove
aveva detto addio a Jason. Riusciva solo a piangere. Non capiva
più cos'era diventata. Si sentiva diversa, sentiva che c'era
qualcosa di diverso in lei.
Quando la ragazza camminando con la testa bassa per i corridoi della
scuola, si scontrò con un ragazzo.
Alli alzò lo sguardo,
finchè i loro occhi non si incorciarono.
Si guardarono intensamente finchè la ragazza sorrise.
Il ragazzo
contraccambiò.
Poi le prese i libri che le erano caduti. Le diede un bacio sulla
guancia, poi sorrise andandosene.
Alli rimase scioccata. A tal punto da reagire come una ragazza immatura.
Gli andò incontro, lo girò di scatto e si
presentò.
Sapeva benissimo, che doveva stare attenta, purtroppo dopo quella
brutta avventura era dovuta crescere troppo in fretta.
-Ehi, sono Alli.
-Alison? Ho sentito parlare di te. Piacere Ronny.
La ragazza sorrise, per poi uscire da scuola. Non capiva il motivo per
cui lo aveva fatto. Era stata tutto il tempo chiusa in quella
classe, aspettando che Jason, Maya e Ian uscissero da scuola quando ha
incrociato gli occhi di Ronny. Chiodo schiaccia chiodo.
***
Jessica alzò lo sguardo di colpo, fino a ritrovarsi faccia a
faccia con Jason, lo baciò delicatamente, per poi fermarsi
vedendo la sua faccia.
-Cos'hai amore? Sei strano. Sei oggi facciamo dieci mesi insomma non
sei felcie?
-Si si, tesoro.
-Pronta per il ballo Jessi?
La ragazza annui, sotto sotto si aspetttava che il suo Jason gli
chiedesse di andarci, lo dava sottinteso, lo salutò e si
incamminò
verso casa.
Arrivo, dopo pochi secondi. Quando rimase scioccata. Di fianco a sua
madre c'era Cece, il problema non era lei. Ma l'uomo che la mamma aveva
di fianco.
Salutò Cece con un caloroso abbraccio, poi si
girò dall'altro lato.
-Mamma, lui chi è?
-Vieni qui Jessi, avvicinati.
-Mamma..
-E' tuo padre tesoro.
La ragazza rimase scioccata per poi avvicinarsi. Osservò
l'uomo sotto ogni prospettiva. Quindi era lui, l'uomo che l'aveva
abbandonata da piccolina. Era lui. L'uomo che l'aveva lasciata per
paura. Ora, dopo così tanti anni come dove sentirsi, era
cresciuta ormai. Era grande. Eppure le era mancato un padre.
Jessi, abbassò lo sguardo setendo il telefono suonare.
***
Alli tornò verso casa quando si sentì prendere la
mano, si girò di scatto vide Ronny guardarla intensamente.
La ragazza rimase intimidita dal suo sguardo, quando lui decise di
parlarle.
-Alli, che ci fai qui tutta sola?
-Torno a casa..
-Posso farti una domanda?
-Certo..
-Vieni al ballo con me? So' che è un po presto. Ancora non
ci conosciamo bene ma..
-Si, va bene. Vengo.. Mi accompagni verso casa?
Il ragazzo annuì e l'accompagnò lungo il cammino.
Ma non erano soli. Passarono davanti a casa Hastings, dove Jason era
affacciato alla finestra. Si sentiva male solo all'idea che quel
ragazzo era al fianco di Alli. Ma doveva essere consapevole che non
sarebbe più tornata da lui. Erano due estranei.
http://www.youtube.com/watch?v=nQys73_DMtA
***
Maya, continuava a guardare il telfono. Voleva chiamare Alli. Voleva
chiederle scusa di essersi allontanatò, ma non riusciva a
pronunciarle una parola. Non voleva parlarle della relazione con Ian,
avrebbe ferito l'amica. Allora rimaneva immobile a fissare il muro.
Inerme davanti a un muro .Sentendosi in colpa.
Riprese l'album di foto che Alli le aveva regalato quando erano
piccole. C'era tutto. C'era il primo braccialetto che le ragazze si
erano regalate. Erano cambaite negli anni. Dopo il rapimento di Alli,
tutto era diverso. Niente era uguale. Sopratutto Alli, era diventata
sempr cupa. La sera dopo ci sarebbe stato il ballo. Ce l'avrebbe fatta
Maya a sorridere come sempre? Anche se le mancava enormente
la sua migliore amica?
LA SERA DEL BALLO
Hanna Marin emozionata per il ballo di sua figlia, le prese circa dieci
vestiti diversi, così avrebbe avuto occasione di scegliere,
era indecisa. Alli, non era così felice di andarci, ma Hanna
voleva che sua figlia fosse perfetta.
Infine decise di darle un argento.
Sua madre ammirrò sua figlia, poi le
diede un bacio sulla guancia. E infine la fece mettere contro un muro
di casa e le scattò una foto. Hanna era fiera di sua figlia.
E si rendeva conto che aveva buttato al vento la sua adolescenza. Hanna
non aveva avuto un vero ballo senza problemi.
Sua figlia era bellissima, Hanna si sentiva finalmente completa. sua
figlia finalmente era viva. Ed era di fianco a lei.
L'abbracciò ancora. Poi la portò giu, dal suo
accompagnatore.
Non era Jason, Hanna sapeva che Alli era ancora innamorata di Jason, ma
ormai era tutto cambiato e le faceva piacere che aveva trovato una
ragazzo meraviglioso.
Ronny stava parlando col piccolo Tom, quando rimase scioccato nel
vedere Alli, le prese la mano e le sussurrò nell'orecchio
che era bellissima.
Alli lo guardò e sorrise.
Aveva un problema. Quando vedeva Ronny negli occhi si immmaginava Jason.
Alzò gli occhi al cielo, poi tra se e se pensò.
'Scema, scordati di lui. E viviti il presente'.
***
Jessi s
fece sistemare i capelli dalla madre. Non aveva parlato col padre, lo
aveva proprio evitato. Gli aveva urlato contro per poi cacciarlo fuori
casa. E ora sua madre le faceva i capelli per il ballo. Avevano
litigato le due. Jessica ora voleva scappare da quella casa, andarsene
con Jason e non tornare più.
Doveva aspettare però. Dovev essere all'altezza di Jason.
Anche se sapeva he il ragazzo era di nuovo innamorato di Alli. O forse
non aveva mai smesso di amarla. Eppure voleva starsene zitta. Lui era
l'unico che l'aveva trattata da ragazza. Per tutti gli altri era solo
la ragazza che non consoceva il padre.
Aveva paura, dopo quello che era susccesso ad Alli.
Anche a lei, A scriveva eppure non poteva fare niente. Non
poteva di certo dirlo a sua madre.
Alison sarebbe impazzita. Anche a sua madre era successo un
grave problema. Si era finta morta, questo gliel oaveva raccontato
Spencer Hastings a una cena a casa sua.
Aveva paura che fosse il suo turno. Ali finì i capelli della
figlia. Le sorrise, la ragazza salutò e uscì di
casa.
-Alle undici a casa Jessi.
***
Emily entrò nella stanza della figlia, le sistemò
i capelli. Per poi sorriderle. Ad Emily mancava poter prepare sua
figlia, ormai era grande.
Ormai no n aveva più bisogno di lei. Le sorrisse e
uscì dalla stanza dicendogli che Ian era arrivato. Non
poteva ancora crederci stava andando al ballo di metà anno
con Ian. Ricordava bene anche l'ultima volta a una ballo. Era stato
l'anno prima quando ancora Alli non era tornata. La ragazza si era
divertita. Si sentiva in
colpa per questo...Paige arrivò pochi secondi dopo con una
macchina fotografica in mano.
Poi scattò la foto alla sua bellissima figlia.
Dopo pochi secondi arrivò Ian, che prese Maya e la fece
girare per aria, poi salutò i suoi genitori.
Infine le prese la mano e la portò fuori casa.
Sorrise e lla baciò.
-Stasera sarò la sera più bella della tua vita
tesoro.
-Ti amo Ian.
-Anch'io Maya. Non ti lacerò mai.
Pochi secondi dopo si illiminò il cellullare di Ian.
'Non promettere cose invane. Ricordi cos'è successo
all'ultimo ballo in cui sei andato. Eri fidanzato no?
Se entro la sera non parlerai. Parlerò io.
Baci A.'
Ian, rimase perplesso, sapeva bene cos'era successo lo scorso ballo.
Maya era andata via prima, e Ian si mise al bancone. Inizò a
bere, infatti non ri ricordava perfettamente cos'era successo.
Ma il giorno dopo A, le aveva inviato un messaggio, dove si vedeva
benissimo lui che baciava un altra. E si sentiva terribilmente in colpa
di aver tradito la sua piccola Maya.
***
Il ballo iniziò, quando tutte e tre le coppie arrivarono.
Jason, arrivò quando vide Alli si sentì morire,
allora per dispetto prese Jessi e andarono a ballare. Si sentiva forte
così. Si sentiva potente.
Alli, parlò con Ronny, ma non le importava molto. Anzi la
annoiava pure.
Il ballo passò velocemente, quando Maya abbassò
lo sguardo. Notò ceh dentro alla sua borda c'era un
bigliettino.
Lo aprì.
'Apri gli occhi Maya. Guarda la foto che ti inviato. Baci A'
Maya guardò la foto rimase perplessa. Non disse
nulla a Ian, gli andò in contro e gli diede uno schiaffo.
Alli le andò in contro ma l'amica l'allontanò.
Accettò però l'aiuto di Jason e Jessica.
-Scusami Alli, loro sono stati presenti. Sanno quello che ho passato..
-E' colpa mia se mi è successo quello ceh mi è
successo? E' colpa mia se sono sparita?
Alli si allontanò e si avvicinò a Ian. Lo
guardò intensamente. Ian, la guardò.
-Come stai?
-Male, sto male.
-E se quel giorno non mi avesse lasciato ora staremmo insieme vero?
-Si saresti stato il mio ragazzo, il mio accompagnatore. E ora non
sarei qui a soffrire.
Ian le prese la mano, e i due ragazzi andarono verso casa di
Ian insieme. Entrarono in maniera silenziosa quando Alli e Ian si
avvicinarono.
-Stiamo sbagliando Ian.
-Lo so', ma entrambi abbiamo perso Maya.
-Siamo tristi.
-Nessuno lo saprà.
-Rimarrà tra queste mura.
Ian si avvicinò ad Alli e la baciò. In fondo le
erano mancate le sue labbra, i suoi sorrisi.
La prese ancora e la baciò nuovamente.
Per poi coricarsi delicaytamente sopra il letto.
-E' la prima volta Ian.
-Non aver paura Alli, sarebbe andato così in qualunque caso,
no?
Alli sorrise per poi abbandonarsi fra le sue braccia.
Alli
ricordò il loro primo bacio.
Ricordò il segreto, che avevano mantenuto epr via di Maya.
E ora ritornavano punto e da capo. Erano cambaite tante cose, da quando
i due stavano insieme.
Però Alli si sentiva ancora legata a Ian, e ora sapeva che
infondo un po' lo aveva amato. inconsciamente lo aveva amato. Mai
quanto amava Jason.
Ciaauu
ragazzuoleee, non odiatemi ma Ian e Alli, hanno avuto un ritorno di
fiamma. Ops.
(Dicendo
la veritò ho adorato The Carrie Diaries, quindi**)
Alla
prossia ragazza, vi adoro <3
_Natalie_
|
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Capitolo 8 *** Capitolo 7- You are equal to them ***
Capitolo 7
Capitolo
7
You are equal to them
-Ricordo bene quel posto, lo ricordo.
Mi hanno messo in una stanza, avevo poca aria. Ricordo che quanto ho
aperto gli occhi un uomo credo mi ha prese per le spalle e mi
appaggiato contro un muro. Poi ha preso un
coltello. Mi minaciò dicendomi cose inutile, sembrava pazzo.
Continuava a ripetere -loro la pagheranno- poi prese il coltello lo
appoggiò alla mia gamba, mi lasciò li poi. Se ne
andò. Cercai di corrergli dietro ma mi sentivo male per il
sangue che fuoriusciva. Pochi secondi dopo arrivò una
ragazza, aveva una garza in mano. Mi medicò e mi
lasciò del cibo.
-Fermati Alli, non voglio sapere altro.
-Ricordo il tuo volto Ian, di quando ti ho visto che mi hai salvato.
-Ho mentito a tutti per salvarti. Dopo il messaggio di A, non potevo
fare altrimenti. Potevo solo venirti a salvare per poi farti tornare a
casa. Ricordo come ti ho trovato.
Eri così impaurita, avevi dei graffi ovunque. Non
permetterò che mai nessun'altro di tratti così.
vieni qui ora.
Prese Alli fra le braccia, in fondo i due non erano mai stati insieme
realmente. Erano come due fratelli separati alla nascita. Ian avrebbe
dato la vita per Alli, e Alli l'avrebbe fatto per lui. Non era amore.
Non era l'amore che provavano entrambi per persone ormai perse.
Alli, si sentiva in colpa. Si sentiva in colpa di essere andata a letto
con Ian, non doveva. Eppure lo aveva fatto, per disperazione, nei suoi
occhi vedeva comunque Jason. Non riesce a dimenticare quel ragazzo che
in pochi giorni le ha rubato il cuore. Ricordava ogni istante. Come
poteva averla lasciata? Si sentiva persa senza di lui. Poi
alzò il volto. C'era sempre Ian. A guardarla con il sorriso
stampato in faccia. Poi gli diede un bacio sulla fronte e lei lo
abbbracciò ancora di più.
-Almeno tu, promettimi di non andartene mai.
-Ci sarò Alli, ora stai tranquilla.
***
Jessica e Maya avevano passato la notte insieme senza
emettere una parola. Nessuna delle due aveva il coraggio di parlare.
Quando il mattino seguente Maya si svegliò. Si
guardò allo specchio. Era diversa. Senza Ian era diversa. Il
suo sorriso si era spento, i suoi occhi non avevano più
quella luce di prima. Era rimasta vuota.
Guardò Jessica, dormiva dolcemente. Le ricordava Alli. Le
ricordava tutte le volte che l'avrebbe voluta al suo fianco in questo
anno e non c'era. Non per sua scelta, aveva sempre pensato se lei fosse
stata al suo posto. Cosa sarebbe successo? Prese il telefono
riguardò le vecchie foto. I vecchi ricordi. Erano due
bambine.
I ricordi gli riaffiorirono come se non fossero mai andati via.
Ricordava i loro viaggi in giro per il mondo. Ricordava i loro sorrisi,
le loro lacrime. Eppure ora non era rimasto nulla. Era rimasto un umile
'Ciao'.
Le mancava la sua Alli, il problema era che lei l'aveva allontanata.
Anche Jason l'aveva allontanata. Pensava a come poteva sentirsi adesso.
Sola, inutile nel mondo.
Era l'amica di tutti.
Maya prese il pacchetto di fazzoletti che aveva di fianco al letto,
quando notando che era vuoto, iniziò a cercare per tutta
casa quel pacchetto. Quando notò sul tavolo un mazzetto di
carte con una scritta sopra.
'Maya, il DNA che ti scorre delle vene non è di persone
morte.
Baci cara.
A'
***
Spencer Hastings voleva riufiutarsi di andare alla riuniune degli ex
alunni, voleva solo chiudersi in quella casa che aveva con i suoi due
piccolini, eppure Toby la stava obbligando. Sarebbe stato uno shock
rivedere tutti.
Non poteva fare altrimenti. Solo rivedere Alison le faceva impressione.
Pure sua figlia. Jessica, non capiva chi era il padre.
Voleva saperlo eppure, invece per una volta Spencer rimaneva fuori dai
segreti altrui sicuramente non per sua scelta.
***
Alison de Laurentis continuò a guardare la porta della
camera da letto di Jessica pensando che la notte era stata da Maya,
lasciandola completamente sola. Era rimasta sconvolta dalla
rivelazione.
Alison si sentì prendere da dietro per poi ritrovarsi faccia
a faccia con il padre di sua figlia. Lui le prese la mano per poi
accarezzarla. Infondo lui amava la sua piccola Alison.
-Posso svelarmi anche io Alison, sta diventando insopportabile non
vedere te e Jessica crescere insieme.
-Non lo so', ho paura.
-Non averne con me al tuo fianco, okay?
- Va bene, Darren.
-Da quando mi chiami per nome?Tu e Cece non lo fate mai.
Cece entrò dalla stanza con un sorrisetto invano per poi
abbracciare i due ragazzi.
Prese la mano di Alison e li disse di stare tranquilla. Poi
guardò negli occhi Darren.
-Bentornato dal regno dei morti Detective Wilden.
***
Alli iniziò a preparsi per la scuola. Avevano il ritrovo
degli ex alunni a cui dovevano andare come figli. Mise il vestito della
sera precedente sistemandosi i capelli. Mentre lo faceva si
toccò il petto ,sentiva ancora il coltello sulla sua pelle,
le facevano ancora male. Tutto il suo corpo era ridotto in quello
stato.
Cercò di coprirlo con del trucco. Ma sembrava impossibile.
***
Ian senza farsi notare chiamò Jason. Alli aveva bisogno di
lui. Pochi secondi dopo la chiamata il ragazzo si fece vivo a casa di
Ian.
-Vieni , non fare domande.
Jason annuì e seguì l'amico. Quando dalla sua
stanza da letto vide Alli cambiarsi. Notò sul suo corpo i
graffi che la ragazza cercava di nascondere. Rimase sconvolto. Non
poteva crederci. Non si era accorto di quanto Alli fosse stata male.
Aveva pensato solo alla loro storia. Gli scese qualche lacrima. Ian lo
abbracciò. Quando Alli girandosi notò Jason.
Riconobbe il suo volto. Ian le fece segno di saluto e li
lasciò da soli in stanza.
-Cosa avevi sul corpo Alli?
-Erano cicatrici. Non è stato una bella esperienza.
-Mi sento un completo stupido. Io ti amo. E mi sono messo con un' altra
ti sembra? La mia stupidità mi ha portato a questo.
-Stai zitto. Okay? Stai zitto.
-Non puoi capire come mi sento vorrei stringerti forte. Vorrei poterti
amare...
-Ormai è cambiato tutto Jason, io ti
amo. Si che ti amo. Con te ho ricominciato a sorridere, ma ora tutto
è finito. Ora siamo due persone diverse.
-Non è vero, lo credevo anche io.
-Smettila jason, torna dalla tua ragazza.
-Sei tu, sei tu la mia ragazza.
-Non più Jason, non più.
-Non sono pronto a perderti.
-Infondo ci siamo gia persi.
I due ragazzi si guardarono ancora, per qualche minuto, per poi
lasciarsi andare. Dovevano lasciarsi andare.Ormai non erano
più gli stessi. Alli avrebbe voluto laciarsi fra le braccia
di Jason e lasciarsi coccolare, però non poteva dare retta
solo al cuore. Doveva confrontarsi con il cervello. Jason
uscì dalla stanza, con la testa bassa, e lacrime agli occhi.
SAlutò Ian, che era rimasto giu in cucina. I due si
guardarono.
Quando Jason si avvicinò.
-NOn lasciare andare la ragazza che ami. Per qualsiasi motivo...
Lui lo guardò e gli diede una pacca sulla spalla, poi
losalutò.
Pochi secondni dopo Ian prese il telfono e inviò un
messaggio a Maya.
'Se credi che possiamo avere un'altra possibilità presentati
al parco, tra un ora. Ti aspetto.
Tuo Ian.'
Poi salì le scale, e andò verso Alli. La
trovò sdraiata sul letto che guardare il muro. Poi
gaurdò Ian negli occhi.
Il ragazzo con la manica della felpa gli asciugò gli occhi
poi gli diede un bacio sulla fronte. E si sdraiò nel lato
opposto di Alli.
-Ricordi Ian, ricordi com'eravano noi due?
-Si lo ricordo. mi ricordo quando avevi
dodicianni, che eri sulla ppanchina davanti ascuola ad ascolatare
musica. Pochi secondi dopo sono arrivato ti ho preso la mano e ti ho
fatto una della mie solite battute.
Poi mi sono avvicinato e abbiamo ascolatato insieme quella canzone che
tanto amavi.
-All I need you love? Ricordo.
-Siamo amici da così tanto.
-Già, saranno ormai sedicianni.
-Eri interessante Alison Rivers.
-Lo sono ancora no?
-Non piagere più tutto si sistemerà.
-Si certo, anche per te. MAya tornerà.
-Vedremo.
-Comunque sei stato uno stronzo al ballo, potevi evitartelo di baciarti
la migliore amica della ragazza che ti veniva a dietro da una vita.
-Era il momento giusto.
-Evitalo, non mentire!!
La ragazza prese il cuscino e lo lanciò in faccia al
ragazzo, il ragazzo contracambiò. Ridevano come due bambini.
Come quando erano bambini.
Quando Alli si fermò. Le faceva male la ferita sulla
caviglia. Il ragazzo la guardò si stava infettando.
-Andiamo all'ospedale. Dobbiamo.
-No ti prego, prendi un altra garza infondo tuo papà
èun dottore. Resisterò davvero, non è
niente Ian. Andiam ora, mia mamam sarà in pensiero.
***
Le cinque ragazze si rincontrarono davanti alla scuola come ai vecchi
tempi. Solo che le versioni erano diverse. Trovavano un Emily Field
convinta di se, sicura di quello che era.
Un Hanna Marin, magra e attraente con un cervello tutto suo. Spencer
Hasting si era allontanata dai libri e Aria Montgmory aveva rinunciato
allo stile gotico. Alison
De Laurentis, era cresciuta moralmente. Non mentiva piùm,
non era piò la stronza di una volt
Non esistevano più le ragazzine pedine di Alison, erano
cresciute. Erano andate avanti. Tutto era cambiato. ORa avevano una
famiglia, avevano una casa propria.
A infondo le aveva aiutate a crescere, aveva sbaglaito si curamente
il modo, ma le aveva insegnato a continuare a lottare. Ad
aspettarsi qualsiasi catastrofe da un momento all'altro.
Pochi secondi dopo le ragazze furono accolte all'interno, dove
incontrarono dei vecchi compagni di viaggio. Per le care amiche davanti
a loro si presento Jenna Cavanogh e Noah Kan.
I due sorridero, guardarono Alison da lontano, infatti fecere solo un
cenno di saluto. Pochi secondi dopo HAnna si sentì prendere
dalle spalle, quando si girò davaanti ai suoi occhi si
presentò Shon.
Era cambiato tutto da quando le iera stata con lui.
Non era più la stessa, erano due persone perlopiù
sconosciute. Il ragazzo le diede un caloroso abbraccio poi
tornò dalla moglie.
Le ragazze rimasero impietrite per la coppia che avevano dietro.
Lucas e Mona. Rimasero per qualche minuto scioccate.
Vederli insieme facevano paura.
Sopratutto dopo la scomparsa di Alli.
A moments...
Siete proprio
uguali a loro. La povera Alli è stata messa da parte proprio
come succedeva a sua madre. Maya, inizia ad avere dei dubbi amorosi.
Jason impazzirà. Ian, è come il vecchio Ian.
Jessica ricorda tanto la vera natura di sua madre.
I
nomi non sono cooincidenze. O almeno per me è
così.
Vedete queste
cinque bambole che ho davanti. Una per una verrano squartate. Ecco
cominciamo proprio da lei.
Le mie pedine stanno prendendo le giuste strade, io le sto solo
aspettando. La mia vendetta è appena cominciata.
Ciauu ragazzi, da
questo capitolo nasce in ogni finale un 'A moments' dove troverete il
commentino finale di A.
Come notate stanno
cambaindo molte cose, eppure i ragazzi ricordano molto le loro madri.
Il prossimo
capitolo parlerà di argomenti molto misteriosi che
sembravano buttati a caso.
Troveremo un figli
scomparso (immaginate, chi potrà essere? AHAHHA), incontri
che faranno rimanere a bocca aperta e spiegazioni su una gemella
nascosta.
Be alla prossima.
Nome capitolo
_______ 'Secrets'
|
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Capitolo 9 *** Capitolo 8- Secret: Parte 1 ***
Capitolo
Capitolo 8
'Secrets
Parte 1.'
"Le
amiche condividono i segreti...Cosi si resta amiche"
Maya continuò a vedere gli esami e rimaneva sempre
più
sconvolta. Il suo DNA er auguale a quello di Em. Sua madre era Emily.
Rimase sconvolta, vedere quel test l'aveva uccisa da dentro. Era
convinta che i suoi genitori fossero morti. Invece ora aveva
un
padre. Da qualche parte del mondo Maya aveva un padre.
Si sentiva completa. Sentiva che ora era come tutte le altre ragazze.
Quindi Paige chi era per lei realmente? Era sua madre. O solo la
ragazza di sua madre? Non sapeva. Fino al giorno prima non si faceva
questi problemi. Sapeva solo di avere due mamme. E questo non le
importava. Sapeva che l'avevano adottata. Che realmente la ragazza era
italiana. Invece ora tutte le sue domande avevao delle risposte.
Salì le scale, poi si vestì
per andare all festa degli ex alunni delle sue madri.
Quando abbassò lo gurdo e lesse il
messaggio che le aveva inviato Ian.
Poteva ritornare con Ian?
Aveva il coraggio di tornare con Ian.
Si appoggiò contro al muro della cucina, aveva le lacrime
agli
occhi. Amava Ian sapeva di amarlo. Solo non riusciva a
perdonargli il tradimento. Di quella notte in cui lei era disperata per
Alli.
Conitnuò a guardare la foto sullo sfondo del cellullare.
Lei e Ian, abbracciati. Che si guardavano inteensamente negli occhi.
Le si rovinò il trucco, lo sistemò e
uscì di casa.
Doveva decidere se andare verso il futuro, verso una nuova strada o se
tornare al passato..
Il suo passato. Il suo Ian.
Lei lo amava.
Allora decise la scelta migliore. Si guardò allo specchio e
sorrise.
Quando si incamminò verso il parco per il loro incontro.
***
Alli continuò
per la sua strada quando passò davanti alla casa di Jason.
Ci si fermò per qualche secondo, ricordando che era la casa
dove doveva trasferersi prima della sua scomparsa.
Riimase immobile
davanti a quella casa. Ricordò ogni momento passato con
Jason. Non erano molti, ma erano stati intensi. Poi pensò al
torto che aveva fatto a Maya. Come aveva potuto?
Continuò a
gaurdarsi intorno, quando dalla finestra vide Jason. Pochi secondi dopo
entrò Jessi, erano appena scappati dalla festa. Iniziarono a
baciarsi.
A quel punto Alli, decise che era arrivato il momento di andar via. Il
momento di scappare da quel terribile passato che la circondava.
Solo che si sentiva sola. Si sentiva la scappatella di tutti. Jason.
Ian.
Era sempre stata quella in più.
Abbasso lo sguardò le arrivo un messaggino.
'Sarebbe stato più facile se ti avessi ucciso, vero?'
Chiuse il messaggiò e se ne andò. Si stava
ferendo da sola. Come un coltello che ti entra nel cuore e te lo
perfora.
***
Ian arrivò, dopo pochi secondi vide il volto di Maya.
L'abbracciò stretta a se, e la baciò. La ragazza
non si tirò indietro inizialmente, ormai era abituata alle
sue labbra, ai suoi baci. Poi si allontanò di scattto.
-Fermati Ian, dobbiamo parlare.
-Di cosa?
-Della foto, lo sai di cosa.
-Non ho scusanti.
-Vorrei realmente prendermela con te, ma al solo pensiero di perderti
mi sento morire. E ora ho bisogno di te...
Ian si avvicinò e la fermò baciandola. Poi si
avvicinarono al tunnel rosso di quel parchetto.
-Ian, è pericolo. Se ci trovano.
-Non mi importa.
Maya si riavvicinò. I due non potevano stare separaati. I
due si amavano.
Era la prima volta che Ian stava con una persona, senza lasciaarla
andare.
La strinse ancora più stretta. Amava la sua piccola Maya.
***
Cece Drake si sistemò i capelli, mise un po' di rossetto
sulle labbra e uscì di casa. Abitava con Alison in questo
periodo, non sapeva dove stare. Guarsò intorno a se quella
città. Così piena di segreti. Di misteri. Quando
andò verso il cimitero.
Iniziò a camminare più lentamente, quando passo
davanti alla tomba che cercava. Si abbassò. Poi la
pulì della poca polvere che si era accumolata e lesse il
nome ad alta voce. Come se non la consocesse.
'Courtney Drake.'
Gli
faceva strano ripronunciare il suo nome dopo così tanto
tempo.
Però le mancava, l'altra parte di lei le mancava. Spesso
scambiava Ali per lei. Credeva che la sua migliore amica fosse sua
sorella. Guardò nuovamente il volto della donna nella foto.
Erano identiche.
Infine puntò il dito verso la foto.
Si allontanò piano piano finchè poi guardnado
verso il cielo. Come se potesse parlarle pronunciò quelle
poche arole priam di scoppiare in lacime.
-Ho avuto le mie ragioni. Lo giuro..
***
Alli, Jason, Ian, Jessica e Maya arrivarono alla festa delle proprie
madri. Quando scoprirono che il tema del ritrovo degli ex alunni era
Hallowee. I cinque ragazzi si erano completamenti dimenticati di questo
evento. Forse non importava così tanto.
Hanna anò verso sua figlia, la guardò stupefatta
per poi prenderla e protarla dai truccatori. E in una classe per farla
cambaire. Hanna aveva già organizzzato tutto. Lei voleva che
sua figlia fosse sempre perfetta, anche in una festa così
inutile come Halloween.
Dopo che era scomparsa Alli era diventata
più snella, fin troppo. Aveva una vita che le modelle
inviadiavono.
Ad Alli quest'anno le era capitato il costume adatto alla situazione.
La sposa cadavere. Dopo qualche secondo, la ragazza era pronta.
Quando sua madre sfoggiò un sorriso e le disse di copiarla.
Alli lo fece, per poi girarsi seguendo gli ordini. Rimase scioccata
quando vide il volto che aveva di fronte. Ronny, la guardò
per poi sorriderle.
Alli, lo salutò per poi andarsene.
Si sentiva inutile. Come aveva potuto sua madre pensare che era
così disperata da voler un uomo. Hanna la seguì
finchè non le prese il braccio.
-Lasciami in pace e vattene.
-Non parlarmi così Alli, faccio di tutto per te. Cerco di
prenderti tutte le cose che desideri, ti ho portato anche un ragazzo
magnifico ceh credevo di piacesse tra l'altro e tu lo lasci li
così, non ti vergogni nemmeno un pochino?
-Ti è passata in testa l'idea che a me non piaccia quel
ragazzo che tu hai scelto? Sai cosa significa vedere la persona che ami
realmente con un altra, ti senti soffocare dal dolore che provi, ogni
volta che li vedi vicini il tuo cuore si ferma. Ti senti morire.
Mamma, non puoi capire cosa significa essere sparita per un anno e
tornare con tutto cambaito. Fa male.
-Tesoro, vieni qui. Dai. Non voglio litigare con te. Lo so', cosa
significa. Almeno non sparire, ma avere qualcuno tra i piedi sempre.
Costantemente. Ti senti circondata da un onda.
Poi la donna abbracciò la figlia, le diede un bacio sulla
fronte per poi tenerla ancora più stretta. Hanna lo aveva
sperato. Aveva sperato che A non entrasse a far parte della vita di sua
figlia. Voleva che A sparisse. Eppure non sarebbe stato possibile.
***
Maya cercò la madre, finchè non la
trovò a sorseggiare Pouche con Paige, la prese per mano e la
portò in bagno dove le mostrò la lettera, quegli
esami che Em aveva nascosto per così tanto tempo.
Emily rimase immobile per qualche minuto, finchè non vide la
figlia allontanarsi. Andò verso la macchina per poi
appogiarsi contro la portiera. Emily no ncapì. Non capiva
per chè sua figlia reagisse così.
-Maya, fermati. Cos'hai? D'accordo sono tua madre biologica lo ammetto,
ora la smetti di fare questo casino? Non è
cambiato nulla, comunque non sei nata da me. Non ti ho tenuto in corpo
io. Hai solo il mio DNA nelle vene.
-Certo mamma trattami pure così.
Chiamalo solo DNA.
Mi sembra giusto. Posso tornare alla festa?
-Smettla Maya, so' che sei arrabbiata con me. Ma non cambia niente.
-Cambia invece. Cmabio lo sguardo con cui ti guardo. Cambai lo sguardo
con cui guarderò Paige. Cambierà il mio essere da
qualche parte al mondo ho un padre.
-No. Tesoro, non hai un padre.
Con questa frase Emily lasciò la figlia li. Appoggiata alla
macchina, tornando da Paige come se nulla fosse succeso. Maya era
ancora piccola per capire quell oceh sua madre voleva.
Una figlia ceh dentro il suo sguardo aveva la stessa tenacia di sua
madre.
***
Jason prese per mano Jessica e andò verso la madre. Rimasero
pe rqualche seconod li a parlare con loro, quando Ian arrivò
da dietro mano pe l mano con Maya. I ragazzi si fermarono a parlare
quando Ian fu chiamato da sua padre.
Spencer Hastings non sapeva chi fossero i genitori di Ian. Nessuno
realmente li avevea mai conosciuti. Quando Spencer riconobbe il volto
dell'uomo che chiamava Ian rimase immobile. Toby l guardò,
ma quando vide Melissa Hastings avvicinarsi a suo figlio e dargli un
bacio sulla guancia rimase scioccato. Mellisa guardò
Spencer. Le due non si erano viste da crica vent'anni. Da quando
Spencer era sparita da Roswood.
-Guarda chi si rivede la mia dolce sorellina.
Per quanto tempo ancora volevi nasconderti?
***
Jason sconvolto dalla notizia appena ricevuta uscì dalla
stanza, fregandosene della pioggia che si era appena scatenata. Alli lo
vide dalla finestra, salut la madre e decise di andarci a parlare.
Uscì dalla porta, per poi riconoscerlo. Riconsocerlo era
facile per lei.
-Jason, sono Alli.
-Alli, ti bagnerai torna dentro.
-Solo se torni con me.
-Non voglio. Prederisco stare qui.
-Di certo non da solo.
La ragazza si avvicinò finchè non si appoggio
anche lei contro l'albero ormai bagnato.
Poi gli prese la mano. Non riusciva a stargli lontano.
-Alli, perchè sei sparita?
-Me lo sono chiesta anche io tante volte. Adesso magari staremmo ancora
insieme.
-Forse.
La ragazza si avvicinò con l'intenzione di baciarlo, quando
il ragazzo si allontanò. La ragazza si sentì in
imbarazzo. Si sentiva preasa in giro. Si allontanò.
-Io, Io ti amo.
Ti amo Jason. E non mi vergogno a dirtelo. Mi sei mancato. Ancora oggi
mi manchi. Vorrei poter sapere che nulla è cambiato fra noi
ma non è così, quancolsa è cambiato.
E..
Il ragazzo
andò verso la ragazza prendondele il braccio
per poi bloccarla col volto verso di lui. Delicatamente
appoggiò le sue labbra contro quelle della ragazza dai
capelli biondi. Poi la portò ancora più vicino a
lui. Per poi guardarla e pronunciare quelle due piccole parole con un
grande significato 'Ti amo'.
A moments.
I ragazzi amano baciarsi
sotto la pioggia. Amano passare il tempo ad innamorarsi. Povera
Jessica, non voleva partire da te, ma gli avvenimenti mi stanno facendo
cambiare idea. Diciamo che sarai la conseguenza. Nel frattempo ho
scattatto una bella foto devo ammetterlo.
Mi sarò utile.
Ritorniamo alla
missione.
Ah già,
eliminare il ragazzo dai capelli biondi.
Mi era mancato indossare
il mio costume.
1...2...3...Via.
Ciaooo ragazzuole,
ho fatto un po' tardi per questo capitolo scusate realmente :( Comunque
ora eccomi qui, spero vi piaccia.
Questo episodio
è stato l'episodio di Halloween possiamo dire, la prima
parte. E' dedicato appunto nel periodo in cui siamo, voelvo essere un
po' a tema. Sembra da pazzi lo so'.
Spero che il
capitolo vi paiccia davvero tanto...Un bacione.
Ah un grande
abbraccio a tutte le mie fan!! E ancora scusateee
Bacioni.
A-
Scherzavo:)
_Natalie_
|
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Capitolo 10 *** Capitolo 9- Secrets parte 2 ***
Capitolo 9
Capitolo 9
Secrets
-Parte 2
Mona salutò calorosamente Hanna Marin,
abbracciandola stretta. Dopo pochi minuti le ragazze si avvicinarono
allle due Hastings, per poi ritrovarsi tutte faccia a faccia. Ian
voleva allontanarsi, la situazione stava diventando imbarazzante.
Quando Mona lo fermò per un braccio.
-Ian, ciao. ti ricordi di me?
-Si si..Come sta Ami?
-Bene, sai che è tornata?
Ian si bloccò per qualche secondo per poi sorridere. Ami era
la figlia di Mona, che aveva fatto un viaggio in Francia tre anni fa.
Era un anno più piccola, ed era l'unica amica di Ian. Non si
separavano mai. Dove c'era Ian c'era Ami.
I due non sono mai stati insieme, erano semplicissimi amici.
Pochi secondi dopo Maya, guardò Ian negli occhi.
Quando Ian la guardò e le sorrise, infondo Maya lo sapeva
che per Ian, Ami era sempre stata la sua sorellina più
piccola, e che non potev fare altrimenti che sare zitta e accettarlo
con lei. Infondo un tempo Ami era anche sua amica, più che
mai era l'amica di Alli.
I due ragazzi si baciarono per poi salutare tutti ed andarsene sulla
pista da ballo.
***
Alli guardò Jason negli occhi, non poteva immaginare questa
situazione. Non poteva immaginare che un giorno lei e Alli si
sarebbero baciati ancora. L'amava era vero, il problema ora era
Jessica, non poteva lasciarla l'avrebbe fatta soffrire.
Il ragazzo si allontanò, per poi stringergli la mano. Poi il
ragazzo la guardò ancora e decise che era arrivato il
momento pe i due di chiudere qualciasi cosa ci fosse fra loro.
-Vieni al coperto..
-Cosa c'e Jason?
-Lo sai ,sai che ti amo. Non parlare. Non possiamo più farlo
Alli. Non posso cedermi di nuovo a te. Siamo cambaiti siamo du eprsone
diverse. Magari un giorno ci rincontreremo con lo stesso imbarazzo di
adesso. Per ora abbiamo sbagliato i tempi.
-Non puoi farlo Jason, non puoi baciarmi e poi lasciarmi qui come un
idiota. Non puoi. Ti ho ricercato per così tanto tempo e
adesso non posso lasciarti andare.
-Anch'io ti ho cercato...
-Forse ti ho cercato così tanto perchè ero
convinta di amarti. Ero convinta che senza di te io fossi il nulla.
Invece son viva anche senza te. Sono sopravvisuta senza te. Addio Jason.
-Alli..
La ragazza si girò di scatto e se ne andò. Aveva
capito che doveva cominciare una nuova strada. Una nuiova strada senza
Jason.
Andò verso al bagno, si guardò allo specchio.
'Alli è il tempo di ricominciare. Togliti quella faccia da
ragazza sperduta. E vivi. Ricomincia a vivere.'
***
Lucas andò a prendere sua figlia all'aereoporto, quando la
vide era diversa.
I suoi capelli color nocciala erano cambiati, ora
aveva dei capelli rossi , ora era cresciuta.
Se ne era andata quando aveva appena quattordicianni, ora ne aveva
diciasette.
Corse verso il padre e lo abbracciò stretto. Lucas tenne sua
figlia stretta, le era mancata così tanto in questo
epriodo.
-Ciao pa! Quanto tempo..Mi sei mancato.
-Ciao tesoro, vieni qui andiamo a casa. Mama quanto sei creciuta, non
sembri nemmeno tu.
-Andiamo a casa.
***
Aria, si girò di scatto nel vedere quel volto di quel ragazo
di fronte a lei. Lo conoscva, era appena arrivato alla festa, eppure
sapeva di consocerlo. Disse due a Wesley di aspettarla e di tenere il
piccola Ezra.
Poi andò vicino a quela ragazzo.
-Scusami, tu sei?
-Ronny, piacere.
Lo guardò ancora, poi vide che dietro di lui gli si
avvicinò Ezra. Aria rimase esconvolta. Non l'aveva
più rivivsto dopo l'ultima volta. Quindi era suo figlio?
Ezra si girò, guardo il suo piccolo bambino pe poi sorridere
a Aria.
-Lei è tua mamma Ronny, la tua vera mamma.
Aria rimase scioccata per qualche minuto. Poi ricordò. Il
bambino che aveva abbandonato quando era rimasta
incinta di Ezra. Si vede che l'uomo lo avev adottato pochi mesi dopo
dalla nascita. Loro si erano già lasciati.
Il ragazzo corse via, andò verso il bagno. Si chisue dentro
e si guardò allo specchio. Coa stava succendendp.
ERa sempre stato tutto
tranquillo nella sua vita, invece ora si stava complicando tutto.
Rimase li, per qualche secondo.
Doveva focalizzare che nella sua vita tutto stava per cambiare.
***
Ian, salutò Maya per poi cercare sua madre. Dovevaa capire
cosa centraava la madre di Spencer con loro. Doveva capire cosa gli
stava succedendon. Non capiva perchè pensava ancora
alla notte passata con Alli. Perchè pensava ancora
a Ami. Perchè non sapeva cosa fare nella su vita.
Era convinto di amare Maya, eppure sentiva che gli mancava qualcosa.
Guardò il telefono. Poi lesse il massaggio.
'La ruota gira, sai Ian?
Giro, giro tondo.
Chi sarà il prossimo cascare?
A'
Il ragazzo si girò e vide fuori dalla finestra una figura
con una amschera, uscì dalla scuola. Qualche secondo dopo
sentì uno sparo. Pochi secondi dopo per terra si trovava un
ragazzo biondo. Con un macchia di sangue di fianco a lui.
***
Ronny uscì dal bagno, scontrandosi con Alli.
I due ragazzi risero. Poi senza parlare si presero per mano e
iniziarono a camminare per il corrdoio. Non c'era bisogno di parole.
Entrambi avevano bisogno di qualcuno al loro fianco. e in qul momento
si erano ritrovati loro due.
***
Lucas arrivò a casa, con sua figlia.
Ami appena arrivò a Roswood le
sebrò tutot strano. Rivedere quelle strade le faceva strano.
Ricodava ancora quando se ne era andata.
'-Ian,
devo andare.
-Non
puoi andartene davvero, non puoi andartene.
-Devo.
I due ragazzi si abbracciarono, quando Ami alzò lo sguardo e
lo gaudò epr l'ultima volta.
Rimasero abbracciati per circa mezzora.
Quando Lucas gli disse ceh doveva partire..
Si salutarono per l'ultima volta.'
Dopo quel giorno la ragazza non aveva mai più visto Ian, e
ora le mancava.
A moments.
Giro giro tondo casca il mondo, casca la terra e Ian cade a terra.
AHAHAHAH.
SAlvee ragazzuole
nuovo capitolo:)
Beh spero vi
paiccia:)
_Natalie_
o A.
|
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Capitolo 11 *** Capitolo 10- Love ***
CApitolo 10
CAPITOLO 10
Love.
2 giorni dopo..
Ian si alzò dal letto e si sistemò i capelli. Poi
riguardò la sua spalla. Suo padre l'aveva fasciato e non lo
aveva mandato in ospedale. Non poteva. Non voleva che nessuno si
allarmasse. Infatti Ian fece finta di nulla e sparì per quei
due
giorni. Ora era Lunedì doveva tornare a scuola e raccontare
a
tutti la bugia. Doveva mentire. Ian era abituato a mentire con le
ragazze, ma da quando stava con Maya era sempre più
difficile.
Salutò Wren e lo abbraciò stretto. Per poi andare
verso
scuola a piedi. Di solito era sempre in macchina. Quando senza
rendersene conto una ragazza dai capelli rossi gli cadde addosso.
La ragazza si alzò immediatamente, poi rimase scioccata.
Pochi secondi dopo Ian riconobbe il viso di quella ragazza.
L'abbraccio senza emettere un fiato. La tenne strette a lui per circa
dieci minuti. Poi si allontanò e la guardo.
I due ragazzi non si guaardavano da circa tre anni. Ad Ian gli si
presentava la sua migliore amica. Era cresciuta. Non era più
la
sua bambina. Era diventata una donna.
Le diede un bacio sulla guancia, poi gli spostò i capelli
dal volto e sorrise.
La ragazza guardava Ian con lo stesso imbarazzo
di un tempo. Lui invece la guardava ancora con gli occhi di una
fratello..
Dopo pochi secodi i due riuscirono a parlare. Riuscirono ad emettere
qualche fiato.
-Ian, quanto tempo.
-Ami, mi sei mancata così tanto. Non so' come sono riuscito
a sopravvivere senza te.
-Hai trovato Maya, mi hanno detto?
-Si è vero, mi sono innamorato di lei.
-Lo noto dai tuoi occhi mentre ne parli. La ami. E' bellissimo vederti
felice tesoro.
-Però tu rimani la donna della mia vita.
-Oddio, mi sei mancato così tanto. Quando ero a Parigi
girare da
sola per le strade mi faceva strano. Non avevo nessuno. NOn avevo il
mio migliore amico.
Ti ho inviato qualche video ma poi ho rinunciato. Credevo ti fossi
scordato di me.
-No, Ami. Ho risposto. Solo che poi entrambi abbiamo rinunicato alla
nostra amicizia.
-Eh si. Guarda cosa ho trovato.
La ragazza fece partire un video, un video di quelli che le aveva
inviato Ian poco dopo un anno che era partito.
Dove
le diceva quanto le mancava.
Dove le raccontava di Alli.
Inefetti Ami era rimasta a Ian e ad Alli.
Ora cos'erano i due ragazzi?
Ian le prese la mano e andarono insieme a scuola. Ridendendo come un
tempo.
Come se il tempo si fosse fermato.
Pochi secondi dopo ad Ian arrivò un messaggio.
'Il tempo passa ma voi due rimanete gli stessi.
Maya cosa ne penserà del ritorno della tua cara amichetta?
Baci.
A'
***
Alli
prese il pettine sul mobile e sistemò i capelli. Poi prese
il
phone e fece tornare i suoi riccioli color oro. Poi prese il telefono e
rispose a Ronny. Lei e il ragazzo dopo la festa si erano sentiti. Alli
le piaceva parlare con lui riusciva a sentirsi accettata. Diciamo che aveva
trovato un amico. Un buon amico.
Jason. Le venne in mente. Sapeva di amarlo ancora infondo. Sapeva che
prima o poi si sarebbero ritrovati. Che prima o poi il suo stupido
cuore sarebbe ricaduto fra le sue braccia.
Alli pensò anche a Maya. L'aveva persa per sempre. Si
guardò allo specchio per poi cominciare a piangere. Cosa
sarebbe
successo se non fosse mai scomparsa. Se A non l'avesse presa. SArebbe
stato tutto meglio.
A, che persona può fare del male così immenso.
Odiava questo.
Odiava il fatto di farsi manipolare così.
Quando abbassò l osguardo e trovò per terra al
fianco del
letto la foto di lei e Jason che si baciavano e un altra dove si
baciava con Ian. Con un bigliettino.
'Cara Alli, mi ricordi tanto la vecchia Di Laurentis. Entrambe adorate
avere tanti uomini ai vostri piedi.
E se queste foto per sbaglio finissero nelle mani delle tue amiche?
Come saresti vista ai loro occhi eh?
E' facile, vuoi che non succeda?
Smettila di essere una bugiarda, comincia a dire la verità.
Sai già qualcun'altro ha fatto il tuo stesso errore.
Si chiamava Hanna.
Baci.
A'
***
Jason si guardò allo specchio. Si sentiva morto
dentro.
Voleva riavere tra le sue mani Alli. Amava Alli ora la voleva solo per
lui. Prese il telefono e einviò un messaggio a Jessica.
'Ciao Jessi.
Sono un codardo non ho il coraggio di guardarti in faccia dicendoti
questo. Il rpoblema è che siamo diversi.
E' che il mio cuore non appartiene a te. Scusami davvero, ma sono
sincero. E' finita Jessica.
Jason'
Si sentiva un verme, poi si mise sotto le coperte ed
inviò un messaggio anche ad Alli.
'Ho bisogno di te, Alli. Vieni a casa ti aspetto'.
***
Alli prese il telefono, mentre andava a scuola lesse il messaggio di
Jason. Rimase immobile per circa mezzora per poi reagire. Si
fermò
esattamente sotto casa sua e guardò in alto. Poteva andare
eda lui ancora una volta? Ce la avrebbe fatta? Doveva dare retta al
cuore o alla mente?
Riguardò il messaggio per una decina di volte. E rimaneva li
sotto a casa ad osservare.
Si era già illusa di lei e di Jason, ed era stata male.
Forse sarebbe migliorato tutto. Lei sarebbe tornata la ragazza di
Jason. Anche se non lo era mai stata. Tra loro infondo non c'e mai
stato niente di concreto. SOlo fantasie e qualche bacio.
Eppure lei ricordava ancora la sensazione che aveva avuto quando Jason
l'aveva baciata, ricordava ogni loro giorno passato sotto lo stesso
tetto.
Poi era scomparsa. Ricorda l'ultima volta che ha visto il suo volto.
Ricorda quando è tornata. E ricoda che lei aveva bisogno di
lui.
Adesso Jason aveva bisogno di lei.
Lui aveva bisogno di lei.
Alli decise, prese un sassolino da per terra e lo lanciò
sulla finestra di Jason, il ragazzo dopo pochi minuti si
affacciò sorridendo. Per poi correre a aprire. Alli si
avvicinò a lui e lo baciò. Questa volta senza
vergogna. Il ragazzo la prese in braccio e la portò sul suo
letto. I due si baciarono. SI fermarono a un bcio. O a rtantissimi baci.
Però entrambi
sapevano che non era il moemento giusto.
Alli si fermò gli prese il polso.
Poi disse quelle fatetiche parole.
-Stiamo insieme vero Jason?
-Si Alli, sei la mia ragazza.
-Non stai scherzando?
-No, non scherzo. Non mi scapperai di nuovo. Non sai quanto ti amo.
La ragazza lo baciò ancora, si sentiva viva. Si sentiva
finalmente completa.
***
Maya passò a prendere Jessica, ma arrivando da casa sua non
la vide scendere, suonò al campanello. Alison De Laurentis
aprì la porta spiegando a Maya che Jessica non si sentiva
bene.
Allora la ragazza, facendo finta di crederci se ne andò.
Camminando vide Ian mano nella mano con Ami.
Ricordava bene Ami. La odiava da sempre, solo perchè lei
aveva Ian. Ora Ian era suo, e lei nemmeno doveva avvicinarsi.
Maya si
avvicinò sempre di più, finchè Ian non
la vide, e le andò incontro.
La baciò, poi le fece salutare Ami.
Ami
la guadò per poi sorridere, si sentiva in imbarazzo la
ragazza.
Finchè Maya non la squadrò della testa ai piedi.
Poi prese la mano di Ian e tutti e tre iniziarono a
camminare, quando Maya prese Ian e i due si separarono da lei.
Ami si guardò intorno spaesata, ricordava bene la scuola, il
problema era che si sentiva fuori posto.
Riconobbe un volto fra tanti, vide il volto di una bimba che aveva
già visto. Quando la bambina le corse in ccontro.
La guardò sconvolta.
quando la bambina presa dall'euforia iniziò ad urlare.
-Ami, ami, ti ricordi di me?
Abbassò lo sgurdo, e riconobbe il viso della piccola Marion.
-Cucciolina, tutto bene, cosa ci fai?
-Ci siamo trasferiti qui.
-Scherzi?
-No no. Ora vado che dopo mamma si arrabbia.
Ami rimase ancora sconvolta nel vedere quella bimba andarsene. Poi
sorrise.
Forse qualcosa della sua piccola Parigi c'era.
***
Maya prese Ian da parte, nei bagni della scuola.
-Cosa facevi ogggi con Ami?
-Niente Maya, non facevamo nulla.
-Eravate mano nella mano, più di così.
-Maya smettila. Smettila di essere così.
-Cosa ho fatto? Tu sbagli e io prendo la colpa? Scegli Ian. O me o lei.
-Ciao Maya.
-Scegli lei, dici di amarmi e scegli lei? Vergognati Ian, devi solo
vergognarti.
-Devo vergognarmi, non ho fatto nulla. Almeno fino ad adesso. Vuoi
vedere realmente qualcosa? Guarda un po' Maya.
Ian andò fuori dal bagno come una furia, quando nei corridoi
trovò Ami contro un muro la prese e la baciò. La
ragazza rimase bloccataa per qualche istante. Non capiva. Lei e Ian
erano amici.
Ian rimase perplesso. Quel bacio. Non provava più emozioni
così forti da troppo tempo.
Maya scappò in
lacrime. E Ami vide la scena. Si allontanò da Ian.
Sfiorandosi il volto. Come aveva potutot Ian baciarla per far
ingelosire Maya, non riusciva a crederci. Si sentiva presa in giro.
Guardò Ian ancora, poi si allontanò.
A MOMENTS.
Tutto ha un senso adesso. Ho visto soffrire tante persone. Ma
ammetiamolo Ian sta esagernado. Soffrono due ragazze sedute al suo
trono. Non hai paura di bruciarti col fuoco Ian? Io starei
attento.
Ho un letto libero a casa, è ancora un po' sporco di rosso
però.
Povera Jessica, pensate se Alison scoprisse la tua vera natura come ci
rimarebbe? Chiamarebbe anche sua figlia Hermi?
Jessica questa foto finirà presto nella casella di posta di
mamma scusami.
Ciao
Liars, nuovo capitolo.
Spero
vi piaccia.
Vi
adoro ragazza davvero <3
Ah, chiedo scusa se tra tante coppie come immagine di inizio capitolo
abbia scelto Hanna e Caleb, ma sono pazzamente innamorata di loro..
_Natalie_
Ciao stronzette alla
prossima.
A
|
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Capitolo 12 *** Capitolo 11- Rember you. ***
Capitolo11
Capitolo
11
Remeber you.
'I ricordi rimangono impressi dentro il cuore.'
Ian si alzò dal letto,
guardò fuori dalla finestra. Gli rilassava vedere fuori da
essa, sembrava che per un momento ogni problema della sua vita non
esistesse più. Guardò per terra, quando
nell'angolo del suo letto vide uscire una scatola. Si
avvicinò e la prese tra le mani.
Ricordava ora quella scatola. L'avevano fatta lui e Ami, prima che lei
partisse.
L'aprì. Trovò miliardi di foto, c'erano foto di
Ami che nemmno lei sapeva di avere, poi trovò tre Dvd.
Sapeva che dentro essi c'erano i loro ricordi. Lei era la sua unica
amica.
Mise il primo dvd dentro.
'Il ragazzo aveva la videocamera puntata sula ragazzina dai capelli
neri che era sopra al suo letto.
Continuava a ripertergli di dire qualcosa.
Quando la ragazza si stancò.
E gli saltò addosso. Poi Ian iniziò a ridere e la
telecamera cadde per terra. Pochi secondi dopo Ian la riprese e lei
fece il segno di pazzia.
Il commentino di Ian, sei pessima, la fece fermare e la fece
urlare come una pazza.
Poi sorrise.
-Lo sai Ian, un giorno anche i nostri figli faranno così.
-Certo tu sei la donna della mia vita.'
Ian rimase perplesso davanti a quel filmino, perchè con Ami
sapeva che tutto andava sempre bene. perchè se anche stava
con altre migliardi di ragazze, lei era sempre la ragazza dove tornava
a ridere. Con cui parlava di una famiglia, di una vita futura. Non
riusciva a capire.
Poi tremando un po' prese in mano il secondo filmino.
'-Ragazzi oggi qui con noi, abbiamo due intruse. La ma dolce Alli e
Maya.
-Ami, smettila! Di queste manie di protagonismo!
Urlò
Ian dall'altra parte della stanza, poi le andò in contro.
Quando la ragazza dai capelli color dorato si alzò, per
andare verso la scrivania della stanza di Ian e prese un po' di
caramelle dal sacchettino.
-Ne vuoi un po' Ian?
-Si, Alli.
Alli le prese e le lanciò addosso a Ian, per poi lancirarle
addosso anche ad Ami.
I tre ragazzi cominciatono a ridere e a lancirasi caramelle.
Maya era seduta sull'angolo del letto a ridere. Non era mai stata
così vicina ad Ian e si sentiva in imbarazzo. Stava odiando
il rapporto che Ami aveva con Ian. Quel rapporto che lei non avrebbe
mai avuto con lui.'
Ian fermò il video ancora, per poi rimettere via il dvd. Si
sentiva stupido. Aveva perso le donne più importanti della
sua vita. Aveva perso la sua vita. Amava maya, e adorava le sue due
migliori amiche.
Cosa poteva fare? Prese il terzo dvd e lo infilò un po'
impaurito.
'-Ciao Ian, questo è il mio ultimo filmato prima della
partenza.
Devi sapere che ti amo da impazzire cucciolo, sto scherzando
ovviamente, ma ti giuro che non so' come farò
senza di te in questi anni. Mim mancherai così tanto da
stare male. Ora smettila di fare il deficente.
Dai sto facendo il video di addio!
-Ma amore, non voglio che tu te ne vada.
-Ma rimarrò per sempre, quando ti mancherò
riguarda questo filmato, okay?
-Si certo, dai finisci il monologo.
-Okay. Ehmmm....Okay ricomincio, Ian, carissimo Ian. Spero che nel
periodo in cui io non ci sarò viva la tua vita al meglio, e
che non ti scorderai mai di me.
Trova una ragazza seria, e smettila di fare lo gigolo.
Se sei innamorato di Alli..
-Stronza, devi stare zittaa!
-Farò finta di non aver detto nulla..Comunque ora vieni qui.
I due ragazzi si abbracciarono stretti, poi si guardarono negli occhi.
Dai Ian i avvicinò a Ami e le diede un bacio sulla fronte.
Per poi riportarla fra le sue braccia.'
Ian aveva le lacrime agli occhi. Si pulì con la manica del
pigiama. Poi vide le lettere, le loro cose. Come aveva potuto
deluderla.
Poi pensò a Maya, come poteva averla persa. E
questa volta per sempre. Quando lei nemmneo sapeva di lui e di Alli.
Prese il telefono e iniviò un messaggio a Ami.
'Torni, vero? Ti sto aspettando a casa.
Tuo Ian.'
***
Alli, si sentiva sulle nuvole da quando si era rimessa con Jason.
Continua a riguardsi allo specchio e le sembrava che la ragazza che
aveva di fornte non fosse più la stessa. Poi
strappò le foto che A le aveva inviato per poi pensare a
Maya.
Le mancava così tanto la suamigliore amica, quando decise di
andarsela a riprendere.
Uscì di casa di corsa, per andare da casa sua.
Suonò alla prota, l efaceva strano tornare a casa sua.
Suonò alla porta, quando vide il volto di Paige aprire la
porta.
Paige le disse che maya era al piano inferiore.
-Entra pure Jessica, ti stavo asettando.
-Realmente non sono Jessica..
Sono Alli...
La ragazza aprì la porta, come se fosse la prima volta che
rivedeva quella ragazza.
Poi quando vide il volto di Maya triste, le andò vicino e
senza dirle una parole le due ragazze si abbracciarono.
Maya la gaurdò negli occchi, poi l'abbracciò
ancora di più.
-Aspetta Maya devo dirti una cosa prima. Sai la sera ceh hai litigato
con Ian? Ecco, eravamo ubirachi forse. O incazzati col mondo e iamo
andati a letto sinieme. Non riuscivo più a non dirtelo.
Scusami. Ma tu mi manchi. Mi manchi da star male.
-Ti perdono. Non chiedermi il perchè lo faccio ma ti
perdono. Voglio solo riaverti qui. Voglio solo riavere la mai migliore
amica. Mi disapice di averti trattato come un intrusa, ma non sto bene.
Ora che non sto bene sento la necessità di vederti.
Ricordo ogni nostro ricordo, ricordo le foto di quando eravamo bambine,
ricordo ancora tutti i nostri viaggi. Non voglio perderti
più. Ormai Ian lo ho già perso..
-Per via di Ami? Sai che Ami è solo un amica per lui..
-Lo so', ma averli visti insieme mi ha fatto fermare il cuore.
-Non lo perdonerai mai per tutot il male che ti ha fatto vero?
-No Alli. Tra noi è finita. Definitivamente finita.
-Sei pronta a vivere senza di lui?
-Si lo sono.
-Allora va bene. Allora cambierai strada MAya.
Pochi secondi dopo arrivò un messaggino a Maya.
'Maya, sei sicura di voler lasciare l'amore della tua vita?
Fai ridere, illusa proprio come Emily.
Baci.
A'
***
Alison De Laurentis, rimase sconvolta dalle foto che trovò
sul tavolino in cucina. Chiamò immediatamente Darren che si
era rinchiuso in casa per poter vedere qualche volta in più
sua figlia, che tra l'atro lo odiava, comunque Alison prese le foto in
mano e gliele mostrò.
Erano due ragazze che si baciavano e uno era chiaramente il volto di
sua figlia.
Guardò Darren e rimase sconvolta.
Jessica scese le scale, quando vide sua madre con delle foto in mano.
La guardò, poi capì perchè un
messaggino la stava aspettando.
'Sai capirà. La sua migliore amica era tale e uguale a te.
Ciao piccola Je.
BAci A'
***
Ami lesse il messaggio di Ian. Prese il telfono e lo
appoggiò alle sue labbra e rimase a guardare il
cielo. Quando suo padre entrò in stanza, attirando
l'attenzione della figlia.
-Papà.
-Ami, come stai?
-Bene, tranquillo non ti preoccuapre.
-Vai da lui qualasiasi cosa sia successa.
-Dici?
-Si, corri tesoro mio.
La ragazza si alzò da letto e si mise qualcosa addosso.
Uscì velocemente, quando vide Alli e Maya fuori casa.
Corse verso di loro per poi fermarle.
-Scusa Maya, scusa se hai litigato con Ian. Scusa se in questi anni non
te l'ho lasciato per te. Scusami Maya.
-Non tti preoccupare. Davvero. Ormai non siamo più bambine,
vieni qui.
Le ragazze si abbracciarono. Quando Ami sorrise, per poi girarsi verso
la strada. Quando videun lampo di luce. Poi cadde a terra. La testa
della ragazza sbattè per terra, proprio sotto casa di Ian.
Alli le corse in contro piangendo, e Maya chiamò i soccorsi.
Ian aveva visto il tutto dalla finestra. rimase bloccato sopra la
sedia. non riuscva muoveersi.
-Dai Ami, non fare scherzi. Ami, svegliati!
La ragazza non dava segni di vita, Alli si sentiva inutile, non sapeva
cosa fare.
Maya le corse di fianco.
-I soccorsi stanno arrivando!
Pochi minuti dopo arrivò un ambulanza, la presero con loro e
la ortarono con un urgenza all'ospedale.
Dopo ore e ore di intervento, Ami usccì dalla sala
operatoria.
Ian andò verso il lettino dell'ospedale. Tutto era sucesso
troppo velocemente, ancora non riusciva a capirlo. Quando la ragazza
gli strinse la mano.
-Sei viva amore mio, sei viva.
-Ehi, cosa è successo?
Disse poche sillabe
guardando negli occhi il suo Ian.
-Dai non sforzarti a parlare, devi riprenderti. Devi vivere okay? Non
puoi morire, non puoi morire.
L ragazza
guardò Ian, forse per l'ultima volta, prima che il cuore si
spegnesse del tutto, pronunciò quelle parole che doveva dire
da sempre a Ian.
-Ti amo, Ian.
Quando i dottori arrvarono, spostarono Ian e
provarono a riportarla in vita. Ma ormai Ami era morta.
Morta mentre andava da Ian.
Ian chiuse gli occhi respirò profondamente.
Uscì dalla stanza, quando vendendo il suo volto i suoi amici
lo abbracciarono stretti.
Per Ian era come arrivare alla festa di Natale in ritardo. Come se
avesse scordato come si sorrideva.
Tutto era successo troppo velocemente.
Ora dentro di lui restava un vuoto.
Si appaggiò a un muro e immagini continuavano a girare nella
sua mente.
La sua voce. Le sue ultime parole.
Forse l'amava anche lui.
https://www.youtube.com/watch?v=ztwelRTLHLw
A moments.
Questo non doveva succedere. Lei non doveva morire.
Mi sto rendendo conto della mia pazzia.
Sono pazzo. Sono realmente pazzo.
Ciao
ragazzi, capitolo tristessimo:( Lo so', Ami muore così
velocemente, ma tutto qua ha un senso.
Ora tutto
cambierà ancora.
Cara collega,
spero che il capitolo ti sia piaciuto.
Ciao ragazze.
Il prossimo
capitolo di chiamerà____GOODBAY AMI___
|
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Capitolo 13 *** Capitolo 12- Goodbay Ami ***
Capitolo 12
Capitolo
12
Goodbay Ami
'La morte cogliw di
improvisso. Scumbossola tutti i piani, tutti vengono colpiti da una
perdita. E quando perdi la tua migliroe amica non è facile. Quando perdi la persona
che forse solo in questo momento capisci di amare, il mondo di cade
addosso. Come una vangua sopra ai piedi. E io mi sono resa conto che
devo smetterla di scrivere su questo stupido diario.Oggi ci
sarà il funerale di Ami. Ho paura che Ia non ne
uscirò mai più. Ho paura che Maya non ne
uscirà mai più e che io mi senta in colpa di
essere stata così fortuna.
Mi sento un estranea, io
sono sopravvissuta a tutto lei no. Aveva solo sedicanni aveva una vita.
Invece tutte le è finito così. Dal nulla'
Alli chiuse quel diario che aveva cominciato dopo la morte di Ami, non
sapeva nemmeno perchè lo aveva cominciato. Forse solo per
Jason. In modo che se lei fosse morta, o scomparsa ancora il ragazzo
avrebbe saputo quando lei lo amava. Forse perchè si sentiva
ancora in colpa, senza una vero motivo. Si alzò dal letto
prese quei vestiti neri che la madre gli aveva preparato con curaa e
l'indosso. Pochi secondi dopo, apparì Maya ceh
l'abbracciò stretta, per poi singhiozzare.
La ragazza immaginava che fosse per Ian, inftti dopo alcuni seconid
Maya alzò la testa e iniziò a parlare.
-Alli, Ian è sparito da circa una settimana...Ho paura che
abbia fatto qualcosa di sbagliato..
-E' grande Maya, sa' gestire se stesso, oggi lo vedrai, e vedrai che
starà bene.
-Chi vuoi prendere in giro Alli? Non starà bene. Non
sarà mai più Ian molto probabilmente.
Sarà diverso.
-Lo so'. Ma non piangere. Sarà difficile, ma devi accetterlo
così com'è. So' che ti sembra impossibile. Pensa
a lui.
-Non sarà mai più mio Alli. Non sarà
mai più come prima.
-Vieni qui dai.
Le due ragazze si abbracciarono strette, per poi guardarsi negli occhi
e scoprire che questa storia le aveva ravvicinate.
***
http://www.youtube.com/watch?v=-LveNocT9v8&list=HL1384887347
Ian si
guardò allo specchio, aveva i capelli in disordine e il viso
asciutto. Non mangiava da giorni. Non riusciva. Prese le cuffiette che
aveva sul mobile e le mise alle orecchie. La musica era l'unica cosa
che lo potevano distrarre. Non aveva atri modi. Si guardò
ancora e si setniva morire. Poteva essersi reso conto di amare ami solo
aedsso? Solo adesso che lei se ne era andata? Come poteva non rivedere
più quel sorriso? Come poteva restare senza l'unica persona
con cui poteva parlare di tutto? Si sentiva vuoto. Un involucro vuoto.
Non aveva pianto. Ian dopo la sua morte non aveva mai più
pianto. Si era reso semplicemente un vegetale. Non viveva
più. Sembrava una reazione esagerata ma non riusciva a
capire il motivo per cui le persone migliori finiscono così.
Se solo avesse trovato il conducente dell'auto lo avrebbe ucciso con le
sue stesse mani.
Prese la scatole delle loro foto, ancora una volta, aveva rivisto quei
video fino allo sfinimento. Quando notò infondo alla scatola
un bigliettino che la scorsa volta non aveva visto. Lo aprì
delicatamente, come se fosse oro.
'Ciao piccolo Ian, sono Ami.
Questa scatola dovremmo riaprirla solo e unicamente quando avremmo il
nostro bambino che ci chiederà come ci siamo conosciuti.
Solo quando sarò grande.
Gira il bigliettino, e ti ricorderai di come ci siamo conosciuti.'
C'era una foto, una foto tutta piegata su se stessa, attaccata con una
cicca. La staccò. Erano loro due da piccolini, avranno avuto
circa quattro anni. con una scritta di fianco. 'Per sempre tua. Ami'.
Gli si spezzò l cuore, si stava facendo del male da solo a
rivedere quelle cose. Ami non poteva crescere. Ami non avrebbe avuto
una famiglia. Ami non sarebbe mai cresciuta. Non avrebbe ma visto il
suo volto da adulta. E ad Ian questo lo ammazzava.
Guardò ancora per una volta quella foto, quel volto di due
bambini ingenui di un futuro così disastroso.
Si riguardò allo specchio, cosa sarebbe stato quel volto.
Poi pensò a Maya. Gli aveva lasciato tipo ventimila messaggi
e altrettante chiamate, amava ancora Maya? Poteva amare ancora Maya?
Prese il telefono aveva voglia solo di potersi sfogare. Sapeva di non
poter parlare con Maya, lei non avrebbe capito. Lei era la donna che lo
amava aalla follia. Gli serviva un amica. Una vera amica.
Pensò ad Alli, era rimasta lei. Er rimasta Alli. La persona
che la portato a riva mentre Ami non c'era. Prese il telefono e la
chiamò. La ragazza rispose dopo pochi secondi, dalla voce si
capiva che era rimasta perplessa da quella chiamata.
-Ian, come stai?
-Non posso rispondermi, non direi la verità. Direi quello
stupido si che vuoi sentire.
-Lo so'. So' come ci si sente.
-Ti prego salvami, portami via da questo oblio. Come io ho fatto con
te. Ti prego Alli.
Avrebbe voluto un suo abbraccio. Proprio come ai vecchi tempi.
Il ragazzo stava iangendo. Il ragazzo aveva i lacrimoni agli occhi. Poi
chiuse il telfono e lo buttò sul letto.
Si coricò ancora per poi guardare la parete che aveva di
fronte al muro.
ndò verso l'armadio prese il vestito nero e lo
indossò senza dire una parola.
Si guardò allo specchio.
'Addio principessa' sussurò guardando per l'ultima volta
quella scatola per poi bruciarla.
***
Tutti i ragazzi della scuola, più ogni genitore
arrivò al funerale. Uno dietro l'altro.
Alli e Maya arrivarono , guardandosi intorno videro tante facce
sconosciute. Cosa ci facevano li?
Videro arrivare Mona e Lucas da dietro la macchina che portava la bara.
Videro il volto di Mona, rovinato.
Lucas non emetteva un fiato se ne stava a guardare tutti senza parlare.
Quando girandosi videro una scena strana. Una cosa a cui non avevano
mai pensato.
C'erano Hanna, Spencer, Emily, Alison e Aria, una vicina all'altra in
cerchio che parlavano. Solo ora Alli focalizzò che erano
state amiche. Così tanto amiche che ora erano di nuovo
unite. Lei avrebbe mai ritrovato i suoi amici fra circa vent'anni.
Jessica arrivò da dietro e prese per braccietto Maya, Jason
arrivò dall'altro lato. Entrarono tutti quanti insieme.
La cerimonia era quasi finita quando si sentirono dei passi arrivare da
dietro. Tutti si voltarono quando videro Ian arrivare.
Ian camminò in avanti, per poi mettersi al centro.
-Vorrei dire una cosa. Una cosa per dirle addio. Lei era la mia
migliore amica, anzi era qulcosa di più di un amica. Era
tutto. Era la persona a cui tenevo di più. E adesso stare
senza di lei mi sembra di essere morto anch'io.
Non capisco cosa ci facciate voi qua, ad esempio Maya tu cosa centri?
Non la odiavi ? E tu Jessica? Nemmeno la consocevi...Cosa ci fate qua?
Andateneve. Solo le persone che l'amavano possono restare qua. Anche
voi, siete qua solo perchè frequentavate la sua classe?
Sapete quanto è stata male epr voi stupidi idioti? Gliene
avete fatte di tutti i colori e ora siete qua. Mi fate schifo. Con
permesso.
Tutti lo guardarono. Quando Maya iniziò a piangere e corse
fuori. Ian era inerme, inerme davanti alla foto della sua amica. Riamse
li. Quando si sentì prendere da dietro. Si girò
vide il volto di Alli. Lo prese fra le sue braccia e lo tenne stretto,
finchè non la guardò.
Per poi prenderlo e portarlo nelle stanzino accanto.
Ian si sedetta buttato sulla panchina che c'era.
-Perchè Alli?
-Non lo so' Ian. Ma non puoi trattare
così tutti.
-Non ce la faccio. Non riesco continuo a vedere
il suo volto ovunque e penso che potevo salvarla.
-Smettila Ian, non potevi salvarla. Orma smettila. Tu sei vivo. Lei
è morta.
-Non dire così.
-Devo.
-Smettila.
-No, non smetto Ian. Ti vuoi svegliare? Torna qui.
Il ragazzo guardò Alli, quando la ragazza vide gli occhi di
tutti puntati su di loro. Allora lo guardò ancora, per poi
prendere la mano di Jason e uscire. Lasciandolo li. Ian,
uscì pochi secondi dopo.
Camminò per qualche metro. Quando Lucas lo fermò.
-Devo darti questa.
Ian la prese e si allontanò un po' quando lesse quella
lettera.
'Ciao Ian.
Mi semrba stupido
scriverti, Ma devo dirtelo. In caso non ti vedessi più.
Mi hanon dianiosticato
questa malattia anni fà. E pochi giorni fa, mi hanno detto
che mi sarebbe rimasto poco. Allora ho preso carta e penna e ho scritto
questa lettera.
Non so' se ti
rivedrò ancora. Non so' se farò in tempo ad
arrivare a Parigi. Il punto è che devo confessarti una cosa.
Io ti amo da sempre. Sono innamorata di te da sempre. Sei la persona
che più abbia amato nella mia vita. Quindi ti prego
qualsiasi cosa mi succeda tu vivi.
Cotinua a vivere.
REalizza i tuoi sogni. Ama. Ama quanlcun'altro che non sia io.
Scegli sempre con il
cuore. Non lasciarti manipolare dalla mente.
Io ti lascio libero. Ti
lascio libero di amare. Vivi la tua vita Ian.
Ciao stupido.
La tua Ami.'
Ian si fermò. Sarebbe morta comunque. Anche se quella
macchina non l'avesse investita. Guardò ancora quella
stupida lettera. Di lei non rimaneva più nulla. E ora? Ian
capì che non poteva seguire quello ceh lei voleva. Il dolore
era troppo forte. Allora decise di ritornare sui suoi passi. Prese
la macchiana e se ne andò.
Tornare quello che era.
Spegnere quelle cose che si chiamano sentimenti.
***
Alli arrivò a casa sua con Jason, quando Jason non la prese
e le disse che dovevano lasciare un po' quella città.
Lasciare calmare le acque. Maya, queste vacanze sarebbe andata via coi
suoi nonni, Jessica avrebbe imparato a conoscere suo papà.
Mentre Alli doveva rimanere a Roswood.
-Vieni con me a Parigi.
-Scheri vero? Non posso insomma.
-Puoi amore.
Il ragazzo la baciò per poi prenderla in braccio e tenerla
stretta.
Erano legati. Erano due gocce di sangue in uno stesso corpo.
***
'Ora sono qui a Parigi. Sto scrivendo seduta in un cafè
aspettando Jason. Mi sento viva. Mi risento viva. Qua la vita
è completamente diversa. Parlano diversi e io non li capisco
molto bene. Amo la creeepp...E qualcosa. Non ricordo il nome. Ops,
Jason sta arrivando.
Devo smettere di scrivere qui e godermi questa vacanza.
E il nostro amore.'
___
A moments
-Ti prego lasciami andare. Non ne posso più di stare qua.
Credi che abbia pagato le mia colpe abbastanza? Perfavore lasciami
libera.
-Stai zitta.
Mi diverto a tenerti qui. Sei il mio giocattolo. Hai commesso un errore
gravissimo. Non mi hai voluto dare retta, povera stupida. Ora paga le
tue pene.
Aspettiamo dopo le vacanze.
E poi tornerò stronzette, è una promessa.
Baci A.
Ciao ragazze,
questo capitolo è stato l'addio ufficiale a Ami.
So' che mi avete odiato. Ma ogni cosa ha un senso. Be spero che vi
piaccia. Io vi adoro davvero, mi fate sentire improtante.
Grazie a tutte le persone che leggono, a chi recensisce.
Grazie a tutti.
_Natalie_
|
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Capitolo 14 *** Capitolo 13- Again. ***
Capitolo
13
Again.
'Sono tornata a casa. Ma lvorrei essere restata a
Parigi con Jason, è stata l'avventura più
emozionante della mia vita. Mi sono divertitta così tanto da
stare male. A non mi ha scritto in questo periodo. Nemmno Ian, non so'
che fine abbia fatto, eppure sono preoccupata per lui. Jason
è fantastico, è stato belllisimo pasare queste
vacanze con lui, non posso ancora immaginare quanto tempo mi sono persa
per colpa di A. Di quel maledetto anno. Ora devo tornare a scuola. La
mamma mi sta uccidendo con le sue urla. Infondo so' che gli sono
mancata.'
Alli prese il diario e lo nascose sotto il letto, sapeva che non era
una dei migiori nascondigli eppure si sentiva protetta. Poi prese quei
vestiti che aveva comprato a Parigi, per poi sistemarsi i capelli.
Stava aspettando Maya e Jessica, che sarebbero venute da lei prima di
andare a scuola. Dopo pochi secondi, le si presentò davanti
alla porta Maya, seguita da Jessica. Le due si erano riunite, e Alli
sapeva che avrebbe dovuta accettarla.
Andarono a scuola controvoglia come sempre quando all'entrata Jason
raggiunse la sua amata Alli.
Pochi secondi dopo alle loro spalle apparve Ian, sopra un motorino con
un gruppetto di ragazzi intorno, si tolse il casco, per lasciare liberi
i suoi capelli color oro, poi prese per mano una ragazzina dai capelli
neri, avvicinandola per darle un bacio.
Maya rimase sotto shock. Si sentì
morire. Quando senza dire una parola corse in classe.
Cercò disperatamente il suo armedietto per poi appoggiarsici
sopra. Inziò a sorridere come una demente solo
perchè non riusciva ad avere altre emozioni di nessun tipo.
Ian l'aveva distrutta. L'aveva delusa.
E ora si ritrovava sola.
Aveva amici.
Ma non aveva più l'amore della sua vita.
Si sentiva stupida a pensare ancora a lui eppure non poteva farne a
meno.
Ricordava ancora quando con Alli era andata al pub e lui senza un
motivo logico l'aveva baciata. Ricordava quella notte. Era stata la
migliore che lei avesse mai passato.
Ora si ritrovata ad essere la triste infelice.
Perchè sei dovuta morire Ami?
Okay. Quest era cattiva pensò però a volte
pensava che se ci fosse stata Ami in questi anni, Ian non l'avrebbe mai
amata realmente. E mai l'amava realmente. Stava sbagliando forse?
***
Alli guardò Jason. Sapea ceh se anche fosse andata a dietro
a Maya non sarebbe cambaito nulla. Sarebbe stata l'amica stupida che
voleva fargli credere che tra lei e Ian potesse esserci ancora qualcosa
quando era chiaro che non ptoeva .
Si
girò ancora ma Maya non tornava indietro. Ian la
guardò. Ma non si rivolsero la parola.
Quando Alli arrabbiata lasciò la mano di Jason e gli corse
dietro. Senza dire nulla.
Gli andò dietro per po' quando gli afferò il
braccio e lo fermò.
-Cosa stai facendo Ian, con questa ragazzetta?
-Puoi non intrometterti nella mia vita?
-Posso eccome, e tu vattene.
Ian si girò verso la ragazza e gli fece segno di andare. Lei
ubbedì prorpio come un cagnolino.
-Contenta ora?
-Contentissima.
Ian si avvicinò ad Alli erano vicini.
Fin troppo.
-Per caso vuoi ritornare sui tuoi passi Alison?
-No, e non chiamarmi cos'ì.
-Ti chiami così.
-Non trattarmi così. Solo perchè siamo andati a
letto insieme non vuol dire che lo rifarei mai.
-Tu torneresti con me, in qualsiasi momento.
-Smettila di fare il coglione. Sei ridico.
-Tu no?
Alli non sapeva il perchè ma si sentiva di dover proteggere
Ian, doveva tenrlo al si curo, doveva tenerlo lontano da quella
compagnia sicuramente. Ma il ragazzo la guardava con occhi diversi e
lei aveva paura di perdersi di nuovo dentro a quei gli occhi.
Alli aveva un segreto, non voleva ammeterlo. Quando era piccola,
diciamo da quando lei si ricordi era innamorata di Ian follemente.
Diciamo che non l'aveva mai capito finchè lui non l'aveva
baciata al ballo. Dall'allora lei sapeva che Ian era l'unico che poteva
farla andare fuori di testa. Jason lo amava, ma Ian sapeva faarla
scogliere solo con lo sguardo, infatti aveva evitato di stargli vicino.
Lo evitava per pura che qualcosa detro lei cambiasse.
-Hai paura di me? Hai paura di guardarmi?
-Smettila, non capisci nulla Ian. Volevo ceh avessi almeno un amica
sincera a quanto pare le persone le fai asolo allontanare.
-Dici?
Jason arrivò dopo qualche secondo, allontandò Ian
da Alli. I due si guardarono con aria di sfida. Quando Ian
iniziò a ridere ed Alli suonò il telfono.
Alli prese il telfono e lo gettò a terra. Gli cadde dalle
mani. Iniziò a scendere una lacrima dal suo volto. Cosa era
successo? PErchè quel messaggio? Eppure quello nella foto
era Jason. Era lui. Non era nessun'altro.
Cosa aveva combianato.
Jason riprese il telfono di Alli, quando vide la foto.
LA guardò negli occhi cercò di parlargli, ma lei
non gli diede retta e si fiondò in classe.
Ian guardò Jason, non capiva quando vide la foto.
-Dammi il telefono Jason.
-Non capisci.
-Cosa dovrei capire?
-Jessica, non è stata un bacio casuale, nel senso dovevo.
-Cosa vuoi dire? Non prendere in giro Alli e ora vattene.
-No, lei è la mia ragazza.
-Prova ad avvicinarti un altra volta a lei e te la vedrai con
me.
-E tu chi saresti per lei? Il ragazzo con cu l'ha fatto? Interessante,
per lei sei solo questo!
Ian guardò Jason, per poi strappargli il telfono dalle mani,
entrò in classe e si mise vicino ad Alli.
Stava piangendo, era inevitabile.
Quando dalla porta entrò JEssica.
Alli sia alzò. Ian cercò di fermarla ma fu
impossibile.
-Fermati.
-Cosa vuoi da me Alli?
-Perchè lo hai faattto? Perchè ti ostini a
pensare che Jason provi qualcosa per te? PErchè lo hai
baciato.
-Lo hai scoperto allora, povera illusa.
-Perchè lo hai fatto?
-2-1 Alli, ho vinto io questa volta.
Jessica non era cattiva, ma doveva tenerlo nascosto. Doveva tenere
nasconsto che quella sera aveva obbligato Jason a baciarla. Solo per
capire se fosse realmente lesbica.
Il problema era come lo era venuto a sapere Alli.
Anche se questo le stava bene, doveva abbasarsi. Doveva tornare coi
piedi per terra. Lei non era la seconda scelta di Maya. Lei doveva
essere la prima.
***
Alli corse a casa per chiudersi in camera sua. Sapeva di essere a casa
da sola. SApeva che avrebbe potuto urlare e nessuno se ne sarebbe
accorto. Poteva scomparire ancora che nessuno l'avrebbe cercata.
Sentì il campanello suonare, scese dopo alcuni secondi.
-Chi è?
-Postino.
La ragazza ingenuamente aprì la porta. Di fronte a lei gli
si presentò un volto conosciuto.
Dopo alcuni secondi gli prese le mani e cercò di bloccarla.
La spinse in casa. Alli sbattè contro al muro, quando
capì chi era. Collegò il volto.
-Tu, sei realmente tu. Cosa vuoi farmi?
-Finire la missione, non dovevi essere salvata sai?
L'uomo gli iniettò del sonnifero e Alli cadde in un sonno
profondo. La prese e laportò fuori coprendela con un sacco.
Poi la riuchiuse dentro a quello stanza fche l'aveva già
tenuta prigioniera.
Alli si svegliò, niziò a urlare. Non voleva
rivivere quell'incubo. Voleva la libertà.
Rivide la donna, quella donna che l'aveva aiutata tante volta a
scappare.
-Sei ancora qui eh.
-Come ti chiami?
-Jenna. Mi chiamo Jenna.
La ragazza si avvicinò quando notò sulla sua mano
un messaggio scritto a penna.
'Ti salverà un altra volta Ian? Baci.
A'
***
Ian e Jason andarono verso casa di Alli. Casualmente nello stesso
momento. Quando si videro si squadrarono per circa ventinu minuti poi
fecere una gara su chi poteva entrare per primo.
Quando suonando non apriva nessuno.
Si guardarno in faccia. Quando ai due arrivò un messaggio.
'Oh, guardata. Alli è tornata casa.'
Col messaggio c'era una foto. Una foto di Alli svenuta in una stanza
buia.
Ian guardò Jason.
-Dobbiamo trovarla.
-Sono con te.
A moments.
-Ninna nanna, ninna o. Stai dormendo cara Alli. Quanto sei carina.
Dovresti tingerti anche tu i capelli di rosso. Un rosso sangue si
può dire.
Un piccolo taglietto e la tinta è fatta.
-Non credi di stare esagerando. Il gioco di è sfuggito di
mano mio caro.
-Tu, me lo hai ordinato. Io ho solo eseguito i tuoi ordini.
-Smettila. Siamo grandi ormai. Non credi che ci siamo vendicati fin
troppo?
-Si lo so'. Ma non smeetterò mai. Forse sto impazzendo.
-Ti sei fatto coinvolgere.
-Parliamo di Aria, caro professore?
Ciauuu, okay
aspetto solo i vostri commenti non dico altrp :)
|
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Capitolo 15 *** Capitolo 14- I want to fix you. ***
Capitolo 14- I want to fix you
Capitolo 14
I want to fix you.
***riprende dalla scena precedente***
I due ragazzi si guardarono in faccia. Non poteva essere successo ancora. Alli non poteva essere scomparsa ancora.
I due forzarono la porta ed entrarono in casa. Tutto era silenzioso.
Cominciarono a urlare il suo nome, ma nessuno rispose.
Quando in fine Jason notò sul muro una lieve macchia di sangue.
Avvisò Ian e idue rimasero immobili. Salirono le scale e
notarono il diario di Alli ancora aperto. Lo presero. Sapevano che era
sbagliato. Però era l'unica fonte che poteva fargli capire se
era stata A, o se era scappata di su apsontanea volontà. Non
trovarono niente di sconvolgente, anzi si fermarono. Almeno Ian. Jason
invece lo prese e lo infilò nella tasca della giacca, gli
sembrava giusto caipire cosa la sua ragazza pensasse.
Ian guardò in giro. Non c'erano dubbi. Era stata A.
2 giorni dopo..
'Ancora non si sà nulla della ragazza scomparsa Alison Rivers,
ormai è assente da casa da più di due giorni. Non si
hanno sue notizie, la ragazza sembra essere scappata intenzionalmente
di casa dopo una lite con il fidanzato.'
Hanna spense il televisore, non raccontanvano la vera storia, che una pazza l'aveva catturata. Guardò Caleb, ancora
si chiedeva come aveva potuto perdonarlo dopo quella volta. Non l'ha
ricordava da tanto eppure un tradimento non era facile da eprdonare.
Ricordava quando l'haveva lasciato a revenswood. Ricordava benssimo
ogni singolo dettaglio che ora voleva eliminare. eppure quando
tornò e rivide il suo volto si lasciò andare nuovamente
fra le sue braccia.
Non poteva dimenticarlo.
Lo amava più di qualsiasi cosa al mondo. Dopo qualche anno arrivò Alli, per poi arrivare il picccolo Tom.
Ora che Alli non era più in quella casa, reganva il
silenzio. Nessuno parlava. Restavano a guardarsi senza emettere una
parola.
***
Jason arrivò a casa, prese il giubutto e lo appese
all'attaccapanni. Salutò sua madre e poi suo padre per poi
andarsi a coricare su nel letto. Prese il coraggio per leggere il
diario di Alli. Era da due giorni che lo aveva preso eppure non voleva
leggerlo.
'Caro diario, questi giorno con Jason sono un sogno. Girare per negozi
a Parigi mi fa sentire importante. Anche se ammetto che mi manca la mia
piccola cittadina. E pensare che Jason abbia passato questi giorni con
Ami mi uccide. Lui me lo ha detto qualche giorno fa ceh aveva condiviso
la casa con Ami. Per la vacanza studio. E sono preoccupata per Ian,
chissà cosa gli sta succedendo..'
Jason chiuse il diario, quando gli scese una lacrima dal volto.
-Ammettilo che ti sono mancato.
Jason
si girò di scatto, quando vide il volto dell'amico migliore che
lui abbia mai avuto. Andrea. Era un ragazzo che aveva genitori italiani
e viva in francia da quando era bambino.
Loro si consocevano da quando erano bambini. Ed erano grandi amici.
E compagin di bevute nelle lunghe sere passate in Francia. Ora Jason
iniziava aa ricordare la sua vita. Era un ragazzino solitario, o forse
lui era comvinto di esserlo.
-Da quando tempo, mi sei mancato!
-Perchè quella lacrima?
-Per una ragazza.
-La ragazza che hai portato in Francia?
-Si lei.
-Era sexy.
-Non scherzare...
-Dai, ci tieni realmente tanto a questa ragazzetta?
-Vedi è un a storia lunga, quanto resti?
-Tua madre mi ha stranamente invitaato qui per un mesetto.
-Un mese insieme al mio migliore amico? Cosa potrei chiederedi meglio?
***
Ian girò ancora intorno alla stanza, non riusciva a starsene
tranquillo il pensiero che Alli era in quella maledetta stanza lo
uccideva. Si sentiva inutile. Non sapeva come poter risolvere la
situazione.
Poi ricordò quando Alli era venuta a casa sua dopo che l'aveva salvata.
Ricordava che l'aveva trovata che tremeva in un angolo della stanza,
aveva le mani sanguinanti, vedeva nei suoi occhi il dolore che provava.
La prese il braccio, per poi portarla dentro casa. La sistemò,
per poi curarla.
Gli diede da maniare, la fece tornare un umana. Sembrava un mostro, non aveva più forme.
opo qualche giorno si era ripresa. Ora aveva paura di ritrovarla di nuovo così.
Ricordava ancora quando si erano seduti fuori dal cortile, quando si erano lasciati. Ricorda i discorso di Alli.
'Mi dispiace. Non è che io non voglia star con te, anzi. Io vorrei star con te. Il problema è che non ho mai pensato a te come
un ragazzo. E poi c'è Maya, le iè la mia migliore amica e
sai benissimo quanto è pazza di te. E io, come potrei mettermi
con te?
Mi fa star male, perchè sotto sotto mi sto innamorando di te.
Stupido, tu hai gia la ragazza dei tuoi sogni e quella non sono io.
Guardami sono così imperfetta.'
Non era imperfetta. Almenon per Ian non lo era. Come mai gli era
tornato questo senitmento per Alli. Perchè non ptoeva amare
Maya? Come gli aveva detto Ami. Perchè non riuscva a scegliere
chi amare, però quando aveva bisogno l'unica che c'è
sempre stata. E ora? Come poteva fare senza di lei?
Si sentiva solo.
Si sentiva inutile.
E forse si era accorto di non riuscire a capire cosa significasse l'amore.
Sentì i passi di suo padre, quando aprì la porta.
Wren guardò il figlio intensamente, per poi stampargli un bacio sulla fronte.
-Migliorerà tutto Ian, davvero.
-Mah non ci credo più papà, tutte le persone che sono al
mio fianco, vanno a finire male. Sembra che io sia come un veleno.
***
-Spencer, sono così preoccupata per Maya, quando ha saputo di Alli ha iniziato ad urlare e si è chiusa in camera.
-Dai Em, si risolverà tutto.
-Con Jason?
-Ho deciso di far venire un suo vecchio amico, magari lo tira su di morale.
-Proverò a chiamare Jessica, magari si tirà un po' su.
-Si, tanto credo che Alison la faccia venire.
-Certo, approposito sai chi è il tipo che abita con Ali?
-No...
-Mah, vado Marion mi chiama, ciao Em.
La ragazza si girò il ciuffo di capelli, per poi rimetterlo
sotto l'orecchio. Da quando alli era scomparas sua figlia si era
ridotta uno straccio. Non parlava più. Non rivolgeva nemmeno la
parola a Paige.
Em decise di salire, e parlarle.
Infondo anche lei aveva provato sulla sua pelle le sue stesse esperienze.
***
Aria chiamò per l'ennesima volta Ezra, era preoccupata. L'uomo
non si era fatto sentire dal giorno del ballo. Sapeva di Ronny e non
sapeva cosa fare. Era in panico. Amava il piccolo Ezra, eppure quando
vedeva l'originale, quello grande si perdeva nei suoi occhi. forse per
chè era stato il suo primo grande amore.
E ora, doveva vivere senza di lui. Vivere questa ua vita.
Andò dal suo piccolino, lo prese fra le sue braccia e lo tenne stretto..Quel fargoletto faceva parte di lei.
***
Maya cchiamò Ian. Per l'ennessima volta il ragazzo non rispose. Quando il telfono risquillò. Lei lo prese.
-Ehi, Maya..
-Ciao Ian, scusami se ti ho cercaato... Volevo sapere come stavi.
-Sto bene grazie. Tu?
-Bene.
-Maya smettiamo di mentire? Far finte di esssere amici? Non lo siamo...Siamo solo due ragazzini che sono stati innamorati.
-Non dire così.
-Devo dirlo, io ti ho amato. Ti ho amato alla follia. Solo che ora siamo due persona diverse.
No, non parlare. Ora devi promettermi di andare avanti con la tua vita
e di lasciarmi da parte. Sono un cretino. Non ti merito Maya.
La ragazza chiuse il telefono e si mise la testa sotto al cuscino. Per
iniziare a paingere. Si sentiva male, non poteva mai più aver
Ian.
La loro storia era finita realmente finita.
Ora rimaneva da sola. Rimaneva solo la piccola Maya.
***
'Mi sento strana. Mi fa male la testa, mi sento debole. Guardo
nuovamente il mio braccio, è ancora graffiato. Sono segni
vecchi. Ho paura, ho paura che non uscirò mai più da
questa gabbia infernale. Mi piacerebbe vivere come una normale
adolescente, invece mi ritrovo ad essere una ragazzina chiusa in una
stanza. Un stanza che mi sta torturando. Mi sta uccidendo da dentro.
Vieni qui da me, ogni giorno. mi aggiorna su quello che fanno i miei
amici. E poi quando non gli od retta prende il coltelletto e lo
conficca nella mia pelle.
Ormai non sento più il dolore.
Ormai la mia pelle si è abituata al dolore.
Mi manca casa mia.'
Alli sollevvò la mano e rivide di nuovo la sua mano tagliata.
Questa volta aveva iniziato da li. Si riguardò ancora, si
sentiva male. Sentiva la febbre. Molto probabilmente aveva la febbre.
Jenna le se avvicinò e le sentì la fronte.
La guardò ancora, per poi dargli un bacio sulla ffronte.
-Alli, come stai?
-Non lo so'.
Disse la ragazza con la voce tremante.
-Dai resisti. Sei calda credo che tu abbia la febbre.. Tienimi la mano.
-Grazie.
-NOn parlare.
La ragazza si zittì e guardo nuovamente il volto di quella
donna. Jenna era stata cattiva in tutta la sua vita, ora si sentiva in
colpa di quello che stava succedendo. Lei aveva aiutato Mona quando era
A. E ora quello stupido l'aveva catturata. Tenuta prigioniera ormai da
una vita. Ora voleva proteggere quella povera ragazza. La vedeva
tremare, e non sapeva cosa fare.
Continuò a tenerla stretta.
Poi sentì dei passi, per poi girarsi di scatto.
-Puoi smetterla?
***
I ragazzi arrivarono a scuola, per non salutarsi nemmeno.
Ian passò davanti a Maya senza guardarla nemmeno in faccia.
Jason non guardò nessuno se non il suo nuovo amichetto venuto
dalla Francia. Invece Maya prese sotto braccio Jessica e andarono
isnieme verso l'aula numero 10 di storia.
-Maya, cos'hai?
-Mi manca davvero tanto.
-Chi scusa?
-Ian.
-Non Alli?
-Lei tornerà!
-NOn puoi vivere nella convinzione che lei si svegli.
Dopo pochi secondi suonò il telefono ai quattro ragazzi.
'Credete che l'ha troverete questa volta? Credete che vi renderò facle il gioco?
Bel sogno ragazzi.
Baci.
A'.
***
Alison de Laurentis guardò Cece, per poi scoppiare a piangere.
Non sapeva più come andare avanti.
-Ali, dai non piangere.
-Non posso più andare avanti così. Mi sento ancora seguita, mi sento ancora in pericolo.
-Non lo sei più.
-E se tornasse? E se A tornasse? E se...
-Smettila okay?
-Si, sono calma.
-Sono andata al cimitero Ali..
-Da lei?
-Si..
Cece non l'aveva mai nominata. Ma aveva una sorella. una sorella
gemella. SUa sorella era stata uccisa per via di Cece. Si er
aintromessa in affari che non doveva. Eppure ora centrava fino al collo.
Sua sorella era il contrario di lei, semplicemente era pazza.
Andava al Radly finchè un giorno non è scappata a cercare Cece scambiandola per Alison.
E' lei che aveva dato la botta intesta ad Alison quella notte.
-Cece, vorrei tornare a quella notte. Ed essere morta davvero.
-NOn dire cavolate, e Jessica? Come avrebbe fatto senza di te?
A moments.
Piccola Alli se fossi fuori dalla ia prigione dovresti fare una scelta.
La scelta della tua vita.
Ian o Jason?
BEh, rimarrai col dubbio.
L'importante è che non parli. Non devi dire a nessuno il volto
che hai vvisto altrimenti, addio piccola ragazza dai capelli biondi.
Ciao a tutti, scusate il
capitolo è un po' corto c.c Ma non potevo continuare, altrmienti
vi rovinavo il prossimo capitolo. Ormai scopriremo chi è A. Ma
non finirà tutto scoprendo chi è A, vi avverto
già. Niente mie care ragazzuele. Vi lascio.
Vi adoro giuro.
Baci.
_Natalie_
o collega, posso firmarmi direttamente A?
Ah, passate qui. Trailer della storia--http://www.youtube.com/watch?v=Oiz8C4bMFAw
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Capitolo 16 *** Capitolo 15- Hi, I'm A. ***
Capitolo 15
Capitolo 15
Hi, I'm A.
Tutti sentivano la mancanza di Alli.
Tutti sentivano un vuoto dentro.
Tutti la rivolevano di nuovo fra loro.
Ian,ìsi era ritirato dalla vita.
Maya, si era legata molto a Jessica nuovamente. Ma era cambiata, stava
male. Stava male per Ian. Stava male per Alli.
Jason passava le giornate con il suo migliore amico, non voleva farsi
trovare. Non voleva vedere ne Ian ne Maya ne Jessica.
***
Maya, prese nuovamente il telefonino,
riguardò le foto come ormai faceva ogni minuto.
Non faceva altro che vivere nel passato, viveva solo nei ricordi, si
sentiva persa ogni secondo nella sua vita.
Prese lo zaino di scuola, quando le cadde una lettera.
L'aprì delicatamente.
Era una letter di Ian. Gliela aveva regalata quando stavano insieme.
Risaliva d un anno fà.
'Ciao piccola,
come stai? Scherzo, so' che stai bene ti ho appena visto.
Ti giuro staremo insieme tutta la nostra vita, perchè ti amo.
Non so' come potrei vivere senza il tuo sorriso, senza i tuoi baci mi
sentirei perso.
Non esisto se tu non esisti con me.
Ecco, ora mi emoziono.
E non riesco a finire la lettera.'
http://www.youtube.com/watch?v=7KrOOlK01Yo
Maya non
riuscì a finirla, come aveva fatto Ian mentre l'aveva
scrritta.
Ora non erano più niente. Maya si fermò
nuovamente, prese carta e penna e decise di scrivere ad Alli. Poteva
sembrare stupido
ma alla ragazza mancava l sua migliore amica, sapeva benissimo che
quella lettera sarebbe rimasta solo ed esclusivamente sul suo comodino,
eppure gli serviva. Gli serviva per soppravvivere.
'Ciao Alli, mi manchi sai?
Mi manca il tuo sorriso. Mi manchi tu.
E' vero, c'eravamo separate, ma eravamo le stesse
bambine di sempre.
Ricordo ogni singola avventura, e adesso cosa siamo Alli?
Dove sei Alli?
Perchè non sei qui con me? Ti prego torna. Alli
perchè non sei qui.'
Iniziò a piangere, per poi buttarsi
sopra al letto.
Quando le arrivò il messagio di Jessica, le ragazze erano in
ritardo.
Prese un fazzoletto, per poi andare in bagno e ricomporsi.
Si guardò allo specchio.
-Non è difficile Maya, devi solo sorridere.
***
Ian prese il joystick della Play station ancora una volta.
L'accese come al solito, ormai passava le giornate così.
Perso nei suoi giochi irreali.
Non aveva più notizie di dove fosse Alli, non ne aveva
nessuna.
Iniziò a giocare, quando sentì un tasto debole,
con delicatezza notò che si sollevava.
Lo prese, per trovarci un bigliettino all'interno.
Lo aprì e lo lesse.
'Cerca, cerca la piccola Alli,
lasciando stare le altre cose, lasciando stare il fatto principale?
Chi è quel pazzo/a che l'ha catturata?
Eh? Vuoi saperlo Ian?
Alli è più vicina a te ti quanto sembri.
Baci'
Ian girò il tasto, notò che era l'A.
Quindi era entrata a casa sua. E lui nemmeno se ne era reso conto,
prese il joystick e lo lanciò per terra.
Si sentivo nutile, non stava combinando niente, da quando All era
scomparsa.
Prese lo zaiono e si incamminò verso scuola.
***
-Siamo d'accordo, allora?
-Si, Jenna. Ora devi solo muoverti, prima che si risvegli.
-Va bene, come sta?
-Bene.
-Dai dimmi la verità.
-Ha la febbre alta, poverina! Poi ha perso molto sangue.
La donna guardò nuovamente quel volto per poi uscire.
Prese i vestiti che aveva lasciato soprai l mobili e uscì.
La ragazza aveva un segreto. A non l'aveva catturata, l'aveva
semplicemente fatto fare l'attrice. Lei quando voleva usciva, prendendo
in giro la piccola Alli.
L'uscita era dallo sgabuzzino della classe di Ezra. Infatti lei era
sempre stata una finta bidella dedlla scuola.
Uscì dallo stanzino come sempre, quando vide un ragazzo, un
ragazzo biondo. Fece finta di nulla allontanandosi, quando per
distrazione lasciò la porta aperta.
***
Ian seduto al banco, vide la bidella uscire, quando vedendo la porta
aperta fece finte di nulla e si avvicinò, aprì lo
sguabuzzino e vide tanti libri. Così tanti che non capiva.
Vide un libro un po' più fuori.
Decise che er a meglio che chiamasse Jason.
Lo fece e dopo pochi secondi idue ragazzi si ritrovarono di fronte a
quella grande librearia.
Cercarono di muovere tutti i libri ma non cambiò nulla.
Quando sentirono dei rumori, i due ragazzi si nascosero sotto un telo,
e videre Jenna rientrare.
Mentre la donna rientrava, Jason e Ian si introfularono dietro di lei.
Lei andò per la sua strada. Sparì nel nulla.
I due ragazzi, si guardarono intorno, era tutto buio. E c'erano due
porte.
Da entrambe sentirono dei rumori. Non sapevano dove dovevano andare.
Quando sentirono delle urla provenire da una della due stanze. Aprirono
la porta, ma non videro nulla. Videro solo delle scale.
Poi guardorno per terra, scendeva dal sangue. Videro un uomo scendere
dalle scale, quando Ian ne riconobbe il volto.
-Papà.
Wren si fermò nel vedere Ian. Wren aveva sulle mani del
sangue. E un telefono.
Ian, rimase scioccato. Pensò che supo padre fosse A. Tutto
sarebbe stato logico e collegato.
Quando Wren si avvicinò al figlio, che si spostò.
-Tesoro, cosa ci fai qui?
-Tu cosa ci fai qui?
-Non posso dirtelo.
-Papà, dimmi dov'è Alli.
-Non posso.
-Ti prego papà.
-D'accordo, sali al piano di sopra. E' li.
Il ragazzo si asciugò le lacrime, restando a guardare
il padre schifato.
Jason era già salito, trovò Alli, in un angolo
della stanza. Aveva una caviglia legata al muro. Aveva graffi ovunque,
stavano ancora sanguinando.
Il suo volto era asciutto, i suoi capelli sfatti. Non riusciva a
riconoscere la sua Alli in quella ragazza che gli si presentava di
fronte.
Gli andò incontro e la baciò, cercò di
slegarla, quando dopo pochi secondi Ian salì con la chiave
che il padre gli aveva dato.
Wren non aveva dato spiegazioni, aveva solo aiutato e coperto il
figlio.
Ian andò verso Alli, le slegò la caviglia e la
prese in braccio.
La ragazza era addormentata, le sentì la fronte, era calda.
Troppo calda.
La portò giu, Jason decise di seguirlo.
Quando scendendo Ian sentì delle voci.
Vide un volto.
-Cosa hai fatto Wren? Chi hai fatto salire?
-Nessuno davvero. Non ho fatto salire nessuno.
Wren guardò nuovamente in alto, quando la persona che aveva
di fronte, alzò lo sguardo. Vedendo i capelli di Alli,
iniziò a sparare. Per poi urlare di scendere. Jason e Ian
scesero dalle scale.
-Ciao ragazzi, siamo arrivati a questo punto.
Siamo arrivati al punto più difficile.
Si, sono A.
Io sono A.
La persona che vi ha rovinato la vita.
Volete sapere il perchè? Centrano solo le vostre madri.
E quella combricola che avevano. HO passato gli anni peggiori della mia
vita.
Mi hanno offesso, trattato come un essere ermafrodite.
Ricordo le parole di Alison, così cattive.
Ricordo come Hanna mi ha manipolato per
quealche quattrino.
Ricordo tutto.
Mi sono unito a Mona, inizialmente. Per poi
lasciare alcuni compiti a Ezra.
Lui odiava Alison, solo perchè lo aveva tradito, ma aevva
lasciato perdere quando le ragazze si erano
divise.
Invece io mi ero ripromesso di farla pagare a tutti voi. Voi. I figli
di quelle stupide cinque ragazzine.
Ami, non l'ho uccisa io. Anzi chiunque sia stato ora già
stato ripagato, non preoccupati. SI lo ammetto sono pazzo. Mi
è sfuggita la mano.
Nessuno può fermarmi.
Ora mi presento come dovrei.
Piacere, io sono Lucas.
Lucas prese la pistola che aveva in tasca sparando a Wren. Ian preso
dalla disperazione non controllò più se stesso
lasciando cadere Alli dalle mani, Jason la prese delicatamente, ma la
rgaazza aveva giò sbattutto la testa.
Jason la tenne stretta.
Stretta lui, pregando che non fosse nulla.
Che prima o poi si sarebbe risvegliata.
Ian, andò incontro a suo padre, ormai morto.
Iniziò a piangere, poi guardò
nuovamente Lucas.
Li guardò ancora una volta per poi sorridere.
-Andate se volete, portatela via. Non vi renderò la vita
facile.
Jason cercò di chiamare la polizia, quando il telefono gli
cadde.
Lucas gli andò incontro prese il telfonino e lo
spezzò.
Sorrise, ancora.
-Cosa volete fare ragazzi?
I due ragazzi uscirono dalla stanza, per poi scappare.
Si ritrovarono davanti alla classe, quando Ezra entrò.
Li guardò per qualche minuto, quando sorridendo li
lasciò passare, dirigendosi verso lo stanzino.
Jason e Ian portarono Alli all'ospedale.
Chiamarono Hanna, chiamarono tutti.
Erano ancora scioccati da quello che avevano visto. Da quello ceh
avevano scoperto.
Lucas era A.
Il papà di Ami.
L'uomo con cui Ian aveva passato l'infazia.
Lucas.
Poi Alli. Era sempre restata sotto i loro occhi. Non era mai andata
lontano.
Era sempre rimasta li.
Suo padre. Suo padre centrava con A-
Si sentiva male.
Jason rimase sconvolto, abbracciò l'amico sorridendo.
-L'abbiamo scoperto basta mandarci la polizia. E tutto sarà
finito.
-Hai delle prove Jason? Non ne abbiamo. Non sappiamo come liberarcene.
Non potremmo mai. Nessuno ha mai detto di A.
-Nessuno.
SI guardarono sconforti.
Realmente non poteva denunciarlo. Non avevano prove. Potevano solo
chiamare la polizia e mandarla in quello stanzino.
Jason si allontanò e chiamò.
***
Hanna Marin continuò a girarsi i pollici, finchè
il dotto non uscì dalla sala operatoria.
Il dottore la guardò con aria affranta, per poi darla la
notizia.
-Signora Marin, sua figlia è in coma. In coma irreversibile.
Non sis sveglierà.
Rimarrà in vita coi macchinari, ma nulla di più.
-Vi prego, non staccate la spina.
-Finchè lei non firmerà.
-Va bene grazie.
Spencer abbracciò l'amica, per poi andare verso la sala di
Alli.
Era sul letto immobile. Sembrava morta.
Hanna scoppiò a piangere, quando vide entrare tutti gli
amici di Alison.
Restarono intorno al suo letto.
Erano tutti con una speranza. Una speranza impossibile.
Quando a tutti suonò il cellullare.
'Ciao, credo che tutti vogliate sapere chi sono e mi sembra giusto,
sono Lucas.
Sono sempre stato io, e nessun'altro. Mi hanno aiutato in molti, Ezra,
Wren, Jenna, Mona, Alison stessa mi ha aiutato senza nemmeno
accorgersene.
Tutti voi mi avete aiutato.
Alison, credo di essermi vendicato abbastanza, non posso accettare di
perdere. Preferisco finirla io.
Spencer, credevo ci arrivassi. Che prima o poi mi avresti scoperto.
Questo è un addio.
A è morta.
Non avrete più problemi ragazze. Con questo addio.
A-'
Ciao ragazze,
allora sappiamo chi è A. Per me ammetto A è
Lucas, ha tutti i motivi validi per esserlo. Non lo so' nella mia fan
fiction almeno andrà così.
Alli
è in coma. Si risveglerà?
Ora aspetto solo i
vostri commenti.
Vostra Natalie.
|
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Capitolo 17 *** Capitolo 16- And now? - Parte 1 ***
Capitolo 16
Capitolo 16
And now?
Parte 1
'Trovato morto un ragazz oentro la sua abitazione, si crede sia il
rapitore della ragazza scomparsa Alison Rivers, parliamo quindi di
Lucas Gottesman. Sia pensa ad un suicidio.
E' stato trovato da una donna del paese al cimitero mentre andava a
visitare i suoi cari.
Con questo è tutto, al prossimo aggiornamente delle unidici.
Arrivederci'
Hanna spense la televisione, e lanciò via il telecomando.
Guardò per terra, per poi cominciare a camminare verso la
stanza di Alli.
Entrando in camera vide tutte le sue foto, i loro ricordi.
Vide la oto che aveva con Jason, la foto con Ian e Ami. Le
varie foto con Maya.
E pensare che sua glia non avrebbe potuto vivere nulla di tutto questo
la uccideva dentro.
Guardò
nuovamente il letto di Alli, ci si sdraiò sopra e si mise a
guardare il muro.
Non parlava con nessuno da giorni. Non prlava con Tom, evitava Caleb e
viagiamo per la sua strada.
Avrebbe voluto che Lucas avesse preso lei.
Invece.
Poi le venne inmente
Lucas.Lucas era stato A.
E lei aveva pensato a Lucas da una vita. Si sentiva male al solo
pensiero. Prima Mona. Ora Lucas.
Ora era morto.
Aveva ucciso sua figlia.
Si sentiva morire. Guardò nuovamente quella camera vuota,
quando decise che non poteva fare nient'altro.
Iniziò a strappare le foto appese al muro, sfece il letto
per poi lasciarsi cadere a terra.
Rimase li, finchè Caleb non entrò nella stanza
prendendola tra le braccia, anche se lei non faceva altro che urlaare.
-Hanna smettila, vieni qui. Calmati, calmati.
La donna non riusciva a rispondersi, si chiuse solo fra le braccia di
Caleb. Lui la guardò e gli venne in mente che Hanna non era
lei.
Ricordava la sua Hanna.
Non la vedeva sorridere da troppo tempo, e la capiva.
Anche lui stava male per Alli, ma doveva essere forte per lei. Starsene
nell'angolo e aspettare che sua figlia di svegliasse.
Sperando che si svegliasse.
Sperando di rivedere il sorriso di sua figlia.
|
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Capitolo 18 *** Capitolo 18- And now? Parte 3 ***
CApitolo 18
Capitolo
18
The friendship.
Emily filds era seriamente preoccupata per Maya.
Non era più la stessa. Nemmeno Emily era più la
stessa, anzi era una persona del tutto diversa. Era una ragazza con un
carattere forte, aposto con la sua sessualità.
Ora non aveva più paura, forse per tuto questo doveva
ringraziare A.
Eppure la odiava.
Ormai poteva parlare al maschile.
Si ricordava Lucas nei corridoi della scuola e pensarlo come A faceva
strano..
Ora riusciva a capire ogni cosa, ogni singola cosa.
Capiva il dolore che avevano provato quando Alison li torturava.
Lucas voleva la vendetta.
Si preoccupava anche per Hanna. Hanna non reagiva più.
Ricordava benissimo quando era rrivata felicissima da Emily dicendogli
di essere incinta, sorridendo come solo lei sa fare.
'Hanna Marin si avvicinò con cautela alla porta di casa
dell'amica, continuava a chiedersi se aveva il coraggio di pronunciare
quelle poche parole. Continua a fare avanti e indietro pr circa venti
minuti.
Quando Emily avendola notata fuori dalla porta e andò ad
aprirla.
Hanna
spuntò da dietro la porta sorridendo.
Per poi camminare verso la cucina di Emily.
Quando con un filo di voce le disse che dovevano parlare.
-Cosa c'è Hanna?
Non farmi preoccupare.
-Em..Sono incinta.'
Ora Emily ricordando questo stava male, perchè quella
piccola bambina, ora era cresciuta. Sopratutto era in coma. In un coma
irrversibile. Ricordava bene quando Maya era stata male. Anche lei si
era chiusa in se stessa. Poteva capire Hanna.
Ma la parola irreversibile, doveva ucciderti.
Alli non si sarebbe mai più svegliata e Hanna stava
spendendo tutti i soldi che aveva per poter far restare le
macchina attaccate. Non voleva staccarla, perchè si
immaginava che prima o poi sua figlia avesse riaperto gli occhi, quando
Emily sapeva benissimo che no nsarebbe
successo mai.
Si girò, vide Paige e Maya abbracciate, per poi prepararsi
un panino.
Rimase a guardarle, saeva benissimo come si sentiva Maya.
Anche lei credea che la sua migliore amica fosse morta.
Quando Hanna aveva avuto l'incidente, oppure quando Spencer era
scomparsa, o quando Maya era morta.
Dopo tanto tempo, ripensò a Maya.
Era morta e ancora non poteva crederci. Si ricordò ogni
singolo dettaglio di quella maledetta notte.
A volte si sentiva in colpa di vivere felice con Paige, quando il suo
grande amore era morto.
Ricordava il loro primo bacio.
Ricordava il suo amore pe rlei.
Le scese una lacrima, che asciugò pochi secondi dopo con la
manica della felpa.
Quando Maya passando la vide.
Le si avvicinò e la guardò.
-Perchè piangi mamma?
-Niente Maya, tranquilla.
-Dimmelo, perfavore fammi distrarre. Con Paige non faccio altro che
pensare a Alli. Per poi pensare a Ian. E sto male mamma. Ti prego
almeno tu.
-Va bene tesoro, dai andiamo di sopra.
Le due si sedettero sul letto, quando Emily le raccontò la
sua storia con Maya.
Maya si guardò, ora apiva perchè il suo nome. Ora
capiva molte cose in più.
-Mamma, come hai fatto ad andare avanti?
-Concedendomi una nuova vita Maya. Non è stato facile, anzi
è stata la cosa più difficile.
-Già.
-Tesoro Ian tornerà, e se non tornerà ci
sarà qualcun'altro che saprà farti battere il
cuore.
-Si lo so' mamma, mi innamorerò circa altre miliardi di
volte, ma guardami ho sedicianni, ne devo compiere diciasette e l'unico
ragazzo che io abbia mai avuto è stato Ian, quindi
confronterò tutti col mio primo vero amore.
-Si lo farai, come io ho fatto con Paige. Quando
la smetti. Quando ti innamori di nuovo.
Si guardò allo specchio
salutoò la madre e le chiese se poteva andare da Alli in
ospedale.
Mentre andavano verso la macchian, sorrise.
Sorrise dopo tanto.
Lei annuì e la portò all'ospedale.
Maya entrò nella stanza.
Emily vide il volto di Hanna dietro al vetro della porta, sorrise a
Maya e uscì.
SAlutò Emily, quando la ragazza al fermò.
-Si risveglierà. In qualche modo riavrai tua figlia Hanna.
Ora però devi lottare per Tom. Non puoi perderti. Hai un
altro figlio Hanna. Ovvio non sostituirai mai Alli, però
devi crescere anche Tom..
-Lo so'.
Hanna abbracciò stretta Emily, per poi dargli una bacio
sulla guancia. Le due ragazze si sedettero in sala d'attessa aspettando
che Maya uscisse.
Quando videro Ian arrivare.
***
Maya andò verso il lettino, e vide il volto di Alli. Si era
ripreso da quando l'avevano ritrovata. Le diede un bacio sulla guancia,
per poi prenderle la mano. Rimase a guardarla per poi decidere di
parlare.
Forse lei poteva ascolatarla.
-Alli, cosa ci fai qui?
Perchè non stai andando a litigare con Jason?
Perchè non siamo state più unite?
A questo posso rispodenre, sono una stupida. Sono stata una stupida. Ti
ho abbandonato così dal nulla.
Tu, meritavi il meglio. Non questi di certo.
La ragazza non riuscì ad andare avnti che
cominciò a apingere, quando pochi seconid dopo Ian
entrò. Vide Maya piangere, le andò incontro per
poi abbracciarla.
I due rimasero a guardarsi per qualche secondo.
Per poi sedersi contro la parete.
-Ehi, Maya.Come stai?
-Male, lo sai. E' inutile che lo chieda anche a te.
La
ragazza fece per baciarlo, cercò di avere un conforto dal
lui. Ma il ragazzo lo evitò.
-Perchè fai così?
-Non mi sembra il luogo adatto e il momento adatto.
-Io ti amo Ian.
Il ragazzo continuò a guardarla. Si sentiva una merda
perchè non poteva dire lo stesso.
Maya lo capì, per poi guardare intensamente un ultima volta
Alli.
-Ha ragione mia mamma. Devo ricominciare una nuova vita. E questa vita
sarà senza di te.
Maya andò
verso la portà, quando Ian la fermò e
l'abbracciò.
-Maya, non voglio farti
soffrire.
-Non mi hai mai guardata
con lo stesso sguardo di come guardi lei.
Poi uscì dalla porta.
Andò verso sua madre in lacrime.
arrrivata a casa, strappò tutte le cose che la legavano a
Ian, Alli, Jason e Jessica.
Per poi ritrovarsi con la foto di lei e Alli da piccola. Pianse nel
farlo ma la strappò.
Nessuno poteva ridargli la su migliore amica. E per soffrire di meno,
era meglio dimenticarla.
'Addio Alli.
Sei mia sorella, ma devo essere realista e devo dirti addio.
Perchè non vedrò mai più i tuoi occhi
lucenti.
Non vedrò mai più il tuo sorriso.
Mi manchi più di qualsiasi cosa, però ti voglio
bene.
Quando il tuo sangue non circolerà più nelle tue
vene, la nostra amicizia sarà realmente finita.
Non saremo mai come Hanna e Emily.
Addio, Alli.'
|
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Capitolo 19 *** Capitolo 17-And now? Parte 2 ***
Capitolo 17
Capitolo 17And now? Parte 2
Spencer si alzò dal
letto. Per incrociare lo sguardo di suo figlio. Era depresso, non
mangiava da
giorni, si riduceva a mangiare qualche ciuffo di in salato sotto il suo
ordine.
A Spencer mancava
vedere suo figlio sorridere, mancava vedere il volto di suo figlio con
la
voglia di vivere.
Toby passava interi
pomerigggi con lui chiusi in una stanza a vedere film. Film che
parlavano di
tutt'altre cose che non centrassero con l'amore.
Jason si rinchiudeva
in se stesso per non provare piu dolore. Per poter sopravvivere.
Spencer era
preoccupata, sia per suo figlio, sia per Hanna.
Si sentiva inutile.
Voleva tornare in
Francia, sarebbe stato piu facile, eppure non voleva lasciare Hanna
sola.
Andrea, l'amico di
Jason. Era rimasto, i ragazzi passavamo i pomeriggi insieme giocando
all'xbox,
senza emettere un fiato.
Non si poteva
nemmeno pensare di rompere quel silenzio.
Spencer riguardo
nuovamente il telefono, sperando che squillasse, dicendo che Alli si
era
risvegliata eppure questo non succedeva
mai.
Prese la tazza di
caffè, chiamo Toby che arrivo dopo pochi secondi, le diede
un bacio. Per poi tirarla verso se.
-Spencer tutto si
risolverà..
-Lo dici sempre,
credo che questa volta a Jason non passerà.
-Non sarà facile per
lui, ma prima o poi se ne farà una ragione, come alla fine
io ho fatto con mia
madre.
Silenzio. Ricadde il
silenzio. Restarono a guardarsi negli occhi, finche Marion arrivo da
dietro
rompendo quel silenzio perfetto.
La bimba voleva
andare da Tom, il figlio di Hanna, Spencer aveva paura di andare da
Hanna.
Non poteva portare
Jason in quella casa.
Sorrise alla
bambina, per poi dirle che avrebbe chiamatoHanna.
La donna sali al
piano superiore, per poi notare il giornale sopra il mobile.
'Lucas Gottesman,
trovato morto...'
Spencer
prese il
giornale. Inizio a ridere per poi cominciare ad urlare,
non poteva essere morto realmente, non poteva
essersi ucciso solo perche aveva paura della loro vendetta.
Toby
corse immediatamente verso le scale, per prendere Spencer fra le sue
braccia. Dopo tanti anni era tutto finito.
-Toby
è finito. Non posso crederci. A non sarà
più un problema.
-Lo
so'. Vieni qui, calmati dai.
Respira.
-Okay,
portami di sopra non voglio che Jason mi veda così.
Prese la donna fra le sue braccia e
l'appoggiò delicatamente sul letto. Le diede un bacio sulla
fronte per poi sdrairsi al suo fianco.
-Devi solo stare calma.
-A se ne sarà pure andata, ma le sue
conseguenze sono rimaste. Io sono pazza. Completamente pazza. Alli
è in coma. Mio figlio è un vegetale.
Nulla si sistemerà questa volta.
-Non perdere mai la speranza, anch'io non avrei
mai pensato di ritrovarmi in un letto con Spencer Hastings, invece
eccomi qui.
La donna si calmò, per poi
addormentarsi.
Toby la coprì per poi scendere le
scale e ritrovarsi di fronte il volto di suo figlio.
Lo abbracciò senza dire una parola,
per poi dirgli poche parole 'Resta forte figlio mio, almeno tu. Fallo
per lei.'.
Il ragazzo annuì, per poi pronunciare
parole, parole che si teneva dentro da troppo tmepo.
-Si la amo. Amo quella piccola ragazza.Amo come
sorride. Amo come ride, pensare di non rivedere mai più
nulla di tutto queto mi uccide. Vorrei solo che riaprisse i suoi
meravigliosi occhi. Vorrei solo poterla tenere ancora una volta il suo
corpo tra le mie braccia. Anche se nei suoi occhi io non sono
più lo stesso. I suoi occhi vedono solo un traditore.
Uno sporco traditore.
ehi
ciao ragazzi:)
Capitolo
che non cntra nulla con il Natale, eppure avevo una voglia idi
scriverlo ,quindi eccolo qua.
Spero
che vi piaccia, e dirvi che vi adoro è poco davvero.
Questi
capitolo sono più corti del solito solo perchè
sono uno zoom possiamo dire su quello che stanno passando tutti dopo la
scoperta di A, e sopratutto la brutta sventura di Alli.
Niente
ragazzi, spero realmente che continui a piacervi, ho sempre paura di
sbagliare qualcosa e perdervi tutti.
Ciau
a tutti.
Vostra
Natalie.
(--A)
Buon
nataleeeee:3
|
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Capitolo 20 *** Capitolo 20- I riuned everything ***
Capitolo 20
Capitolo
20
I ruined
everything
'Caro
diario,
Mi
sembra stupido
scrivere ancora, ma mi sembra impossibile non farlo.
A
é venuto allo
scoperto, e io mi sento male.
Mi
sento un vuoto
dentro, perche tutto questo é stata colpa mia.
Ho
rovinato la vita
ad Hanna. Sua figlia non si risveglierà piu dal coma in cui
é finita. Per non
contare il fatto che l'avevo fatta diventare bulimica.
Emily.
Lei ho fatto
il torto piu doloroso. Lei mi amava e io? La ho solo illusa come una
stupida.
Spencer.
Ho sempre
fatto a lotta con lei, ora é diventata pazza. Praticamente
le ho rovinato lla
sanità.
Aria.
Semplice,
molto semplice. Amo il suo grande amore.
Tutto
questo mi fa
sentire male, mi fa rendere conto della persona che sono diventata.
Guardo
jEssica e
capisco il dolore che provava Emily.
La
guardo e nei suoi
occhi non vedo niente che ricorda me.
Realmente
ha gli
occhi azzurri, i capelli biondi. Ma nel suo sguardo vedo
sincerità. Quella che
a me mancava alla sua età.
Ora
sono cresciuta,
e sto pagando le conseguenze delle mie scelte.
Non
ho amiche, si
okay, le ho ma non si fidano di me cecamente, lo so.
Non
ho un marito, ho
solo il padre di mia figlia. Che tra l'altro é una persona
che tutti credono
morta. Una persona con cui ho avuto una scappatella.
Io
dovevo essere la
ragazza perfetta. Perche io ero la perfezione.
Ma
ho fatto troppi
errori per meritarmi di essere felice.
L'unica
amica che ho
é Cece, che mi ha venduto solo per qualche ragazzo in
più.
Lei
mi ha rubato
l'amore della mia vita, mio fratello, la mia identità.
Cece
si trova molto
bene con Jessi, considerando che hanno vissuto insieme. Lei la capisce,
quando
io non ce la faccio.
E
questo mi ferisce.
Lei é piu madre di me. Io sono solo la sua mamma biologica.
Niente di piu.
Lucas.
A lui ho
rovinato la vita. Ho rovinato tutto. É impazzito per colpa
mia, ha ucciso tante
persone, per di piu sua figlia é morta.
Credo
che dovrei
smetterla di lamentarmi su queste stupide pagine e lasciare stare un po
la
scrittura. Magari potrei stare di piu con mia figlia, fare uscire allo
scoperto
Wilden.
Eppure
qualcosa mi
blocca,
Sara la paura di
rovinare ancora tutto.'
Alison
chiuse il
diario per poi scoppiare nuovamente a piangere. Quando Cece arrivo e la
prese
fra le braccia.
-Alison.
Calmati..
La
ragazza non dava
segni di tranquillità. Inizio ad urlare, quando cece chiamo
Wilden dicendogli
di prendere i calmati. Li diedero a Alison, che si calmo
addormentandosi.
-Ormai
ogni sera ha
una crisi.
-Lo
so, sono
preoccupato per Jessica. Non credo che riesca a sopportare tutto questo.
-Le
passerà, prima o
poi Ali stara bene.
***
Jessica
vide la
scena da dietro alla porta, rimase immobile, per poi andare in camera
sua.
Sua
mamma stava
male, stava male per tutto quello che aveva fatto, e lei che poteva
farci?
Anche
lei stava
diventando come lei, quando parlava con Alli.
Allora
sprese la
macchina e andò in ospedale.
Vide
Hanna parlare
coi dottori e Ian e Jason dentro la stanza.
Entro
facendosi
vedere.
I
due ragazzi la
salutarono.
Jessica
chiese se
poteva restare sola, i due si guardarono e andarono fuori, rimanendo
davanti
alla porta come due guardie.
Jessica
si avvicinò,
un po impaurita, vide il volto di Alli. Per una volta era spento, non
emanava
tanta luce come sempre.
Le
cadde una lacrima
poi si mise di fianco al letto.
-Alli,
devo chiedere
scusa.
S
usa di tutto
quello che ti ho fatto passare.
Ti
vedo li, immobile
su quel letto e mi viene da pensare perché io non posso
essere al tuo posto.
Mi
piacerebbe, tanto
di me non importa a molti.
Invece
a te si.
Quando
stavo con
Jason. Sapevo che amava te. Si vedeva dai suoi occhi.
Ian
ti adora, anche
Maya.
Si
Maya non é
veramente mia amica, a Maya manchi tu, dovresti vedere come
é diventata.
Mi
sento in colpa
Alli, tu non dovevi passare tutto questo.
La
ragazza scoppio
in lacrime quando Jason entro e la tenne stretta fra le braccia.
Lq
ragazza alzo la
testa.
-Dovevo
esserci io,
perche lei?
-
Ehi, non dire
cavolate okay? A nessuno doveva capitare questo, nemmeno a te!
-Ma
almeno con me
nessuno avrebbe sofferto...
-Smettila
di dire
queste cose, dai vieni qui. Calmati.
Jason
la fece
calmare, quando entro Ian. Abbracciandola.
Tutti
aspettavano
che Alli si risvegliasse, tutti lo speravano.
Eppure
Alli era
bloccata in un vortice.
Ian
le si avvino per
poi dargli una bacio sulla fronte e gli prese la mano.
Quando
lei la
strinse. Ian si alzò di scatto
per
guardare Jason, stava pr urlare stava per...
-Ian
é un riflesso
incondizionato lo hanno detto i medici questa mattina ad Hanna.
Ian
vuardo a terra
per poi alzare gli occhi al cielo.
Quei
ragazzi
dovevano rinunciare ad Alli. Rinunciare a rivedere il suo sorriso che
tanto
amavano..
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Capitolo 21 *** Capitolo 19- And now? Parte 4 ***
Capitolo 19
Capitolo 19
And now? Parte 4
Aria, si alzò dal letto per andare verso la culla del
suo bambino. Ormai aveva due annetti, era cresciuto così alla
svelta che nemmeno se ne era accorta.
Guardò nuovamente il telefono, aspettandosi delle scuse da Ezra. Qualche segno da Ezra.
Dopo aver scoperto tuttala storia si sentiva morire.
Si sentiva morire, perchè aveva avuto un figio da lui, che ora non viveva neppure con lei.
Wesly era via per lavoro, quando sentì bussare alla porta.
Prese le chiavi sul tavolo, e controllò che il suo piccolo bambino dormisse ancora.
Aprì la porta.
Rimase sconvolta pe il volto che aveva avuto il coraggio di presentarsi davanti a lei.
D'istinto chiuse la porta, rimanendoci davanti per qualche secondo, quando si sentì chiamare.
Aprì la porta, e lo fece entrare.
-Ezra. Ciao.
-Ciao, Aria. Possiamo parlare. Vorrei spiegarti tutto.
La ragazza non emesse un fiato si limitò a guardarlo. Lo disgustava.
Lui era stato con Alison, e non gliela aveva mai detto. Era stato
zitto, e non aveva detto niente. E Aria ne soffriva per questo, stava
male.
Guardò nuovamente l'uomo per poi abbassare lo sguardo.
-Aria guardami negli occhi.
-Cosa vuoi?
-Spiegarti tutto, io non lo ho fatto apposta. Non volevo farti soffrire, anzi. Io mi sono realmente innamorato di te.
Ma devo spiagarti come tutto è iniziato.
Mona er venuta da me, a parlarmi di quanto Alison la facesse stare male.
Poco dopo gli disse che era meglio se gli faceva capire cosa lei stava passando.
Poi non la vidi, finchè non tornai a Roswood.
Dove incontrai te.
Dopo poco tempo notai che eri strana. Allora pensai a Mona, ci parlai. E lei mi raccontò questo.
Che aveva creato questo team.
Nel frattempo trovarono il cadavere di Ali. Io non ci credevo allora iniziai a cercarla.
Finchè non mi aggiunsi al club di Mona.
Comandondolo.
Quando notai che sopra di me c'era un'altr persona.
Solo che era impazzito.
Lucas non capiva più nulla, allora si lasciò andare alla vendetta.
Io ci avevo già rinunciato.
Il resto lo sai.
L'uomo provò ad abbracciare la donna, ma Ara si allontanò schifata. Con le lacrime agli occhi.
Poi senza dire una parola, gli andò fra le braccia. Voleva risentirsi per una volta protetta, per come si sentiva prima.
Il problema che poi appena ripensava a quello chel ui aveva fatto gli faceva ribrezzo.
Si allontanò nuovamente.
-Perchè lo hai fatto Ezra?
Io ti amava. Forse ti amo ancoa oggi.
Ho avuto un figlio da te, di cui nemmeno ho la custodia.
E mi uccide questo.
Ho dato il tuo nome a mio figlio.
Aria sentì aprirsi la porta, per poi vedere il piccola Ezra davanti all'enrtata.
Aveva le lacrime agli occhi, aveva sentito tutto.
Guardò Aria con lo sguardo triste. Per poi adare di fonte ad Ezra.
-Vedi? Tu gli hai fatto di tutto e lei ti amo.
Io invece, la ho sempre trattata bene e non mi ha mai realmente amato. Perchè c'era il tuo fantasma..
Anche questa, avete un figlio e io nemmeno lo sapevo.
Nemmeno sapaeva che esisteva..
Ora prenderò la mia roba e ti lascerò qua il mio caro fratellino Aria. Così sarai contenta!
Wesley andò verso la cucina. Aria rimase bloccata. Non aveva nessuna sensazione. Si sentiva vuota, si sentì persa.
Salutò nuovamente il fratello e si chiuse in camera.
Aria fece uscire di casa Ezra, guardandolo e gli disse di non tornare più.
Poi andò verso Wesley.
-Ehi, smettila. Non andartene.
Per favore, io ti amo. Non sto scherzando Wes.
Io ti amo.
E non scherzo. Ezra, è stato il mio primo vero amore, ma io ora amo te.
Solo e unicamente te.
-Aria anch'io ti amo.
Anch'io so' che sei la persona giusta per me.
Ricominciamo?
-Si.
Il ragazzo la baciò. Non voleva perderla la sua piccola ragazza dai capelli neri.
Quando Aria, guardò nuovamente il suo piccolo bambino.
Lo prese in braccio, andò verso Wesley e gli disse.
-Guard quanto è bello il nostro piccolino Wes.
La persona più importante della mia vita.
Il bambino guardò Aria, per poi pronunciare dueparoline.
'Buongiorno Mamma.'
Ciao ragazzi, questo era il capitolo su aria.
Il prossimo sarà su Alison e poi ci saranno delle svoltee!!
Ringrazio tuttiii per le recensioni che mi fate!
Ciao a tutti, Natalie :)
|
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Capitolo 22 *** Capitolo 21- And if everything change? ***
Capitolo 21
...And if everything change?
Ian andò verso il lettino di Alli, e
la
riguardò un altra volta. Le accarezzò il volto
per poi
darle un bacio sulla guancia.
Continuva a guardarla per poi pensare. Iniziare a pensare cosa sarebbe
successo se la loro vita fosse andata diversamente.
"Se Ami non fosse mai morta? E se non fosse mai partita?
Certamente se non fosse mai morta molto probabilmente ora non staremo
insieme. Saremmo semplicemente gli amici di una volta, e mi avrebbe
aiutato con Alli.
Col suo sorriso mi avrebbe incoraggiato a lottare
per lei.
Mi avrebbe tenuto fra le sue braccia in questo periodo.Mi avrebbe
aiutato a sopravvivere.
Sarebbe bello se potessi risertire il calore della sua pelle, la sua
voce. Purtroppo non la ricordo più. Non ricordo
più il
suo volto, inizia a diventare solo un ricordo.
Mi arrabbio con me stesso perchè non la ricordo
più. Almeno non più così nitida.
Vorrei solo poterla rivedere un ultima volta, invece mi sembra
impossibile. Averla persa mi ha ucciso da dentro e mi ha chiuso in giro
senza fine.
Se lei non fosse morta, l'avrei trattata come una principessa, come ho
sempre fatto. Lei era la ragazza che amavo.. E continuerò ad
amarla per sempre, anche se ora il mio amore per lei sta finendo. Si
sta esaurendo.
Ad
esempio se in questo momento lei ci fosse avrebbe il cellullare acceso
e mistarebbe dando del deficente perchè penso a tutto questo.
Se potesse mi direbbe di non mollare mai di continuare a sperare.
Mi darebbe un motivo per sorridere, quando ora ne trovo solamente per
piangere.
Ma lei non c'è, lei è morta.
Lei è morta e non la rivedrò mai più.
Quindi devo togliermi questo pensiero dalla testa.
Forse perderò un altra persona cara e se succedesse questa
volta potrei non sopportarlo."
Ian si asciugò le lacrime per poi rivedere Alli. La guardava
come se fosse una pietra rara.
Le mancava tutto di lei.
"E se avessi detto ad Alli ti amo quella notte in cui la ho baciata la
prima volta?
Se quel giorno non avessi rinunciato a lei, tutto
questo non sarebbe successo. Bastava un semplice ti amo.
Uno stupido maledetto ti amo. Invece ancora ero ingenuo ancora non
capivo.
Ammeto anche in questo istante sono confuso. Non so' se amo lei. Sento
solo i brividi a vederla così. In un lettino di ospedale.
Invece lei ama Jason. Amerà sempre lui.
Si vedeva dagli occhi con cui lo guardava.
Anche se una volta, avevo avuto l'onore di quello sguardo.
Eravamo al parco, il giorno dopo il nostro primo bacio, per una volta
lei mi guardò con occhi diversi. Mi sorrise per poi
ribaciarmi.
Era felice con me.
Eravamo felici.
Poi è arrivata Maya. La ho amata davvero, adesso che ci
penso è stata la mia prima vera ragazza. Eppure ora lei per
me è slo una grande amica.
Non riesco più a pensare a lei come la mia ragazza.
Con Alli è diverso, è stata l'amica d'infanzia.
La bambina che odiavo di più al mondo perchè
sapeva zittirmi.
Ora mi manca. Non manca solo a me.
Vorrei che riaprisse i suoi occhi, e mi riguardasse un altra volta.
Eppure mi sembra impossibile"
Ian prese il telefono vide l'ora, per poi uscire dalla porta, quando
vide il volto di Jason. GLi ndò al fianco, per poi
abbracciarlo. In fondo i due non erano mai stati amici, ma in queste
occasioni anche il tuo peggiore nemico diventa un compagno di viaggio.
-Jason, ehi.
-Ian, ancora qui vedo.
-Si sono qui.
-Perchè?
-Mi manca.
-Dovrebbe mancare a me. Io sono il suo ragazzo. Io sono la persona che
lei ama. Non tu. Tu sei solo il ragazzo che l'ha baciata per primo,
solo quello ceh si è approfittato della sua migliore amica.
Come ho già detto non sei nulla per lei.
Ian guardò Jason, per poi allontanarsi da quella stanza.
Andò verso casa.
Arrivato si sdraiò sul letto. Rimase immobile a guardare il
muro.
Per poi pensare che il passato non lo può cambiare
può solo rimanere immobile, e guardare come tutto si spezza.
Come il sorriso di Alli diventa ogni giorno più spento. Come
il suo amore per lei stava peggiorando la sua vita. Doveva lasciarla
fra le sue braccia. Era la scelta giusta.
Tutto quello che Ian voleva era renderla felice.
E avere Jason al suo fianco, sapeva di sicuro che l'avrebbe resa
felicissima..
Ehi ciao ragazze,
questo capitolo è un po' scarso lo so', a era quello
dedicato a Ian. Spero che comunque vi sia piaciuto.
Il prossimo si chiamera___I'm back___
Alla prossima ragazze.
_Natalie_
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Capitolo 23 *** Capitolo 22-I'm back. ***
Capitolo 22
Capitolo
22
I'm back.
'Guarda
come è bella la mia figliola'
Le parole del padre, facevano sentire Alison amata.
-Dal capitolo 1-
12anni dopo.
Erano passati 12 anni da quando Alli aveva sorriso per l'ultima volta.
Erano passati cos' tanti anni e tutto era cambiato.
Ian,
si era rifatto una vita. Aveva adottato un bambino piccolo, che ora
aveva 5 anni. Ian lo aveva chiamato Wren.
Il piccolo Wren era orfano, i suoi genitori erano morti durante un
incendio mentre lui si salvò grazie alla sua baby-sitter che
lo portò fuori dalla casa. Aveva a malaopensa 3 mesi.
Lo lasciarono in orfanotrofio, e Ian lo andò a prendere.
Vivevano insieme, erano come padre e figlio.
Amava quel bambino, e voleva starsene da solo con lui.
Al bambino aveva raccontato di Alli, aveva raccontato che stava
dormendo.
Il bambino era curioso di conoscere questa ragazza, anche se ormai
sembrava impossibile.
Jason dopo anni di dolore, decise di ricominciare a vivere, e senza
pensarci bene si fidanzò con Maya. Lo fecero solo per
sostenersi, realmente non erano innamorati. Forse lo sarebbero
diventati, per adesso però erano due persone che convivevano
con una figlia.
La loro bambina si
chiamava Emily, come la mamma biologica d Maya. Di secondo nome portava
Alison. Loro figlia,era stata un privilegio per loro. Era stata la
salvezza, che li portò a sorridere ancora.
La bambina cresceva felice, ed era molto affezzionata a Wren, essendo
ceh vivevano nello stesso condomio.
Infatti i tre ragazzi non volevano abbandonarsi, allora decisero di
prendere du appartamenti, uno vicino all'altro, in modo chei n
qualsiasi caso di bisogno si sarebbero trovati senza nessun problema.
Per quanto riguarda Jessica era partta per l'Europa, doveva capire chi
era. E per farlo doveva allontanarsi da quella città.
***
-Alison Rivers, non ha dato nessun segno di vita, noi consigliamo di
staccare la spia, ormai la ragazza sta crescendo a vista d'occhio,
eppure non potrà vivere la sua vita. Per me state solo
sperando.
Hanna non sentì il finale di quella frase e uscì
da quell'ufficio. Il pensiero di staccare la spina a sua figlia le
sembrava impossibile. Com poteva lasciarla morire, anche se era l'unica
soluzione logica.
Ormai erano passati 12 anni, ormai Alli aveva 29 anni. I suoi amici
avevano ricominciato a vivere, avevano un famiglia. Invece lei, era
riamsta immobile su un lettino d'ospedale. Non aveva più
diciasette anni.
Il
suo corpo era cambiato.
Hanna ripensò al giorno in cui la portarono dentro a questo
ospedale. Il suo cuore si era spezzato.
Vederla intubta su una barella, l'aveva fatta soffrire.
Per poi ricordare quando le avevano detto che non si sarebbe ai
più risveglaita.
E lei da testarda, ha tenuto la spina attaccata.
Sperando che un giorno i suoi occhi potevano riaprirsi.
Invece sono passati più di dieci anni e ancora nemmeno un
segno di vita.
E ora il medico aveva ragione, doveva lasciarla morire. Doveva lasciare
andare sua figlia.
Sapeva che sarebbe stato doloroso eppure doveva essere fatto.
Si girò, vedendo il volto di suo figlio.
Il ragazzo ormai era cresciuto. Suo figlio aveva 21 anni.
Era diventato un bel
ragazzo, aveva una fidanzata e viva ancora coi suoi genitori.
Tom abbssò lo sgaurdo, per poi rialzarlo e abbracciare la
madre.
La tenne stretta, aveva bisogno di lui.
Come lui aveva bisogno della sua sorellina maggiore.
Non ricordava nemmeno il suono della sua voce, era troppo piccolo per
ricordare.
Ogni
tanto il ragazzo passava da Ian, con la sua ragazza . La figlia di Toby
e Spencer. Marion. Si erano innamoraati fin da bambini, per
poi diventare grndi e decidere di restare uniti.
E ora erano inseparabili.
I due bambini erano diventati grandi.
Eppure mancava semore qualcuno per essere felici.
Mancava il sorriso di un altra bambina che ormai era sbocciata.
***
Tutti i ragazzi si riunirono di fianco ai lettini d'ospedale.
Erano tutti insieme per dire addio alla loro migliore amica.
Maya si avvicinò e per ultime parole, che non riusciva a
pronunciare, l'unica che riuscì a fare fu spostarla un
ciuffo di capelli e darle un bacio sulla guancia.
Poi uscì, e andò a tenere sua figlia, facendo
cambio con Jason.
Jason entrò, guardo la sua piccola Alli.
Le tenne la mano stretta, vide Hanna negli occhi.
La donna era triste. La donna non era più la stessa.
Ian era fuori la sala, tenendo il suo piccolino. Lo teneva stretto a
se, avrebbe fatto troppo male entrare dentro quela stanza e vederla li
immobile.
I dottori guardarono tutti e iniziarono a parlare.
-D'accordo, allora cominciamo, non ci vorrà molto. Mi
dispiace per la vostra perdita.
Ciao piccola Alli. Puoi andare.
Il dottore le tolse i vari fili che aveva intorno, Jason non
riuscì a smettere di tenerle la mano, non voleva che lei
morisse. Non voleva che lei s ene andasse.
Le tenne la mano stretta, finchè tutti non uscirono dalla
stanza.
-Alli, sei cresciuta così dal nulla. Ti prego, con l'ultima
forza che hai apri gli occhi, per favore, non lasciarmi qui.
Ti prego Alli. Svegliati.
Il ragazzo si alzò e andò verso la porta, quando
Ian chiese se poteva entrare a salutarla per l'ultima volta.
Le si avvicinò, prese la sua mano e la tenne stretta alla
sua.
-Alison, ormai sei grande posso chiamarti con il tuo nome completo.
Alla fine non hai volluto svegliarti. Ora spiegami, come faremo senza
di te qui? Come faremo a vivedere senza di te?
Sento il tuo cuore, sta battendo per gli ultimi secondi in cui riesce a
rimanere in vita. Lotta Alli. Torna da me. Torna da noi.
Ti prego Alli. Svegliati.
Ti prego.
Ian si asciugò le lacrime, quando sentì un
stretta al cuore.
La mano che teneva stretta si mosse, sentì un piccolo rumore.
Guardò verso il lettino. Alzò la testa. Quando
vide Alli aprire delicatamente gli occhi.
Iniziò a urlare, i dottori arrivarono e riattaccarono tutte
le macchine.
Ian fu buttato fuori, e i dottori presero tutto quell oche serviva per
farla restare nel mondo dei vivi.
1...2...3...Libera.
Si sentiva solo questa frase. Hanna sentì la speranza
rinascere.
Quando il dottore uscì.
Prese Hanna e Caleb da parte e gli parlò.
-Non chiedetemi come è possibile, come può essere
successo. Ma sua figlia è sveglia. Ancora non riesce bene
parlare, comunque il suo corpo è stato fermo per
così tanto, ma è reattiva. Tornerà
alla sua vita normale, tra alcuni mesi.
E' un miracolo signori Rivers.
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Capitolo 24 *** Capitolo 23- Hello, Alli. ***
Capitolo 23
Capitolo
23
'Hello, Alli."
-Dai, provaci Alison alza la mano.
-Non ci riesco.
Disse la ragazza dai capelli biondi sdraiata sopra il lettino
d'ospedale.
L'uomo di fronte a lei la guardò nuovamente, per poi
sorridere.
-Puoi farcela, ormai sei sveglia da una settimana. Ti vorrebbero vedere
i tuoi amici.
-Io non voglio vedere nessuno.
-Lo sappiamo, infatti siamo soli.
Disse l'uomo, guardando quella ragazzina indefesa sdraiata su quel
lettino.
Le prese la mano, per poi chiedere di stringere.
La ragazza lo fece, per poi sbarrare gli occhi e guardare felice il suo
dottore.
-Andiamo a fare un giro Alison?
-D'accordo.
Dopo tanto tempo Alli, voleva risentire il calore del sole sulla pelle,
voleva risentire il vento spostargli i capelli. L'uomo la prese e la
mise sopra la sedia a rotelle.
Per poi portarla fuori.
Fuori dalla porta, Hanna Marin aspett con ansia l'esito del dottore.
Sua figlia aveva detto di non voler vedere nessuno, infaatti Hanna
andava da lei di notte, per prenderle la mano e tenrla stretta alla sua.
Dopo tanto tempo Alli rivide il volto di sua madre.
-Ciao mamma.
Alla donna si aprì il cuore, vedere sua figlia davati a lei
perlarle le sembrava impossibile.
Ormai aveva perso la speranza, invece era li. Davanti a lei.
-Mamma, di pure a chi vuole venire che può. Voglio vedere
tutto quello che è cambiato in questi anni. So' che
sarà doloroso, ma voglio affrontarlo.
-D'accordo tesoro mio, ti porto io in giro? Nell'altra stanza
c'è papà. Nella sala d'attesa, andiamo da lui?
C'è anche Tom.
Sei pronta?
-Si mamma, grazie dottore ci vediamo tra poco.
Il dottore lasciò Alison a sua madre, che prese il comando
della sedia a rotelle.
La madre aprì la porta e fece entrare Alison nella sala
d'attesa.
Caleb si alcò d scatto quando vide sua figlia. Era diversa,
era cresciuta, senza nemmeno che lei lo sapesse il suo volto era
cambiato, i suoi capelli erano scresciuti.
Caleb le andò difianco e l'abbracciò.
Risentire il calore del corpo della figlia lo rendeva felice.
Tom si avvicinò con cautela.
Alli lo vide, senza riconoscerlo, dopo poco lo riconobbe.
-Oddio Tom....
-Ciao sorellina...
Disse il ragazzo con gli occhi sbarrati verso la sorella, le diede la
mano per poi darle un bacio sulla guancia.
-Mamma, i miei amici? Sono qui?
-No, sono a lavorare. Stasera dico di passare va bene?
-Okay. Riportami a letto. Sono stanca.
La madre seguì gli ordini e lariprotò in stanza,
le diede un bacio e lasciò in stanza.
***
Ian si alzò dal letto, quando prese il suo piccolo bambino
in braccio, e lo mise nel seggiolino dietro della sua macchina, gli
diede un bacio sulla guancia e loportò verso l'asilo.
-Papà, papà.
-Si, Wren.
-Quando andiamo a trovare la zia Alli?
-Appena lei vorrà.
Arrivati a destinazione, Ian fece scendere suo figlio che
andò verso l'entrata.
Per poi girarsi veerso suo padre.
-Dai papà, veloce!
L'uomo gli corse incontro, per poi sollevarlo e farlo girare.
-Piccoletto, non puoi pensare di sfidare il tuo caro paparino.
Il bambino entrò nella sua aula, per poi girarsi e salutare
il padre.
Pochi secondi dopo ad Ian suonò il telefono.
Guarrdò era un numero che credeva di non rivedere mai
più.
Alli.
'Vieni qui.'
A Ian caddero e le braccia, e senza penasarci due volte andò
veerso l'ospedale.
Entrò, quando vide Hanna che hgli disse che Alli aveva
chiesto di farlo venire all'ospedale.
Ian aprì la porta della camera di Alli. Era la prima volta
che la vedeva sveglia dopo tanto.
La vide sopra il lettino, era immobile. Girò solo il viso e
sorrise.
L'uomo si avvicinò, per poi sedersi sulla poltrona al fianco.
-Alli, come stai?
-Mi sto rimettendo. Il dottore dice che va tutto bene.
-Che bello vederti sveglia, Alli.
-Mi serve un amico. Guardami. Ti prego Ian resta con me oggi.
-Va bene, dai dammi la mano.
-Non ce la faccio.
-Provaci.
La ragazza cercò di muovere il braccio, quando dopo qualche
sforzo riuscì a muovere il braccio, dando la mano ad Ian.
Il ragazzo la guardò e le fece l'occhiolino, poi gli
spostò i capelli da davanti al viso.
Lei sorrise, per poi cominciare a parlare. Diceva frasi sconnesse.
Ancora il suo cervello non riusciva ad essere pienamente acceso.
***
-Signorina Marins, è due settimane che provo a far muovere
Alli, e non sono mai riuscito. Con questo ragazzo ha fatto molti
progressi. Più di quelli che ha fatto con me.
-Quindi?
-Quindi le sta facendo bene.
-Le sta facendo bene?
-Chi era lui per lei?
-Era il suo migliore amico, nient'altro.
-Sicura? sembra che hanno un legame profondo. Riesce ad aiutarla.
Hanna
pensò che sua figlia non era più la stessa. Non
era più quella ragazza sorridente che era.
Aveva sempre una forza vitale che forse ora non riusciva più
avere.
C'erano mille dubbi, il dottore diceva che sarebbe andato tutto bene,
eppure lei era convinta che non sarebbe tornato tutto normale. Aveva
perso la sua adolescenza, e non poteva in nessun modo recuperarla. Lei
era ancora una ragazzina dentro.
Ora invece, era su un lettino d'ospedale.
Non reagiva da sola, aveva bisogno di qualcuno sempre.
E ancora non le avevano detto che Jason si era fiadanzato con la usa
migliore amica.
Ancora nessuno aveva avuto il coraggio di dirlo.
Poi si rese conto che non sapeva nulla di sua figlia.
Nulla, non sapeva se Ian era qualcosa per lei, non poteva nemmeno
immaginarlo.
***
-Mi uccide vederti
così.
-Non possiamo farci niente Ian. Tutto questo è successo.
Sorrise, non voleva andarsene.
Voleva rimanere li, eppure doveva andare a riprendere suo figlio..
La guardò, per poi dirle che doveva andarsene.
Lei sorrise, e le disse che sarebbe tornato il giorno dopo. A
lavoro si era dato malato.
Alli
rimase da sola in stanza.
Guardò il suo corpo, era diverso.
Tutto stava cambiando, perchè si sentiva così
unita ad Ian.
Le mancava Jason.
Non l'aveva mai più visto dopo la loro litigata. E' vero er
passato così tanto tempo, eppure ora le mancava.
Pochi secondi dopo sentì bussare alla porta. Quando vide il
volto a cui aveva pensato..
Era diverso, era cresciuto.
Lo continuava a gaurdare.
Non aveva coraggio. Non riusciva a parlare.
Quando lui le si avvicinò.
-Alli, sei reaalmente sveglia. Sei realmente tu.
-Ciao Jason.
-Ehi, stai meglio?
-Cerco di riprendermi.
-Lo so'.
La guardò, e le diede un bacio sulla guancia, quando poi lei
chiese se poteva sdrairsi al suo fianco.
Il ragazzo non ci pensò molto e si sdraiò
difianco a lei.
I due erano uno vicino all'altro.
SI gaurdarono per molt secondi.
E Jason si sentiva terribilmente in colpa di questo.
Lui ora veva una figlia dalla sua migliore amica. Come avrebbe mai
potuto dirglielo?
Era meglio stare zitto e tenerla stretta a lui come una volta.
Le spostò i capelli e le diede un bacio sulla fronte.
La ragazza continuò a guardarlo finchè non si
addormentò.
Il ragazzo si alzò con cautela e uscì dalla
stanza.
Fuori c'erano Hanna.
Lo guardò, per poi sorridere.
Jason scoppiò a piangere, e abbracciò la donna.
-Non posso dirglielo. Non posso.
Non ho il coraggio. Non voglio farla soffrire.
Non voglio Hanna.
***
Maya guardò JAson negli occhi.
-Glielo hai detto?
-Come avei potuto? Era indifesa. Li su quel lettino. Non ho potuto.
Maya lo gaurdò, e andò verso sua figlia. Non
poteva nemmeno immaginare cmoe si sarebbe sentita Alli.
Jason, andò sul suo bacone e vide fuori dalla finestra,
quando vide Ian ritornarecon suo figlio tra le mani.
Scese le scale e gli andò incontro.
-Dobbiam oandare in un posto.
-Okay, lasciò Wren a Maya e andiamo.
I due ragazzi andarono senza pensare in un posto che dovevano ancora
esaminare.
Andarono verso la scuola.
Poi entrarono nella stanza di A.
-Qui è successo tutto.
Disse Jason, gaurdandolo.
-Jason, cosa ci facciamo qua? Cos'hai Jason?
-Sto male Ian. Sono venuto qua solo epr prendere le foto. Le foto mie e
di Alli. La amo ancora. MA ho una figlia con un altra. Sono il solito
stupido, che non fà le cose senza pensarci e ora la
farò soffire.
Tu non l'hai mai fatta soffrire. Ti prego falla innamorare di te. Fagli
scordare questo deficente che hai davanti.
Lei ama te, da sempre forse. Sicuramente, i tuoi occhi mi dicono che tu
la ami. La ami più di quanto amavi Ami.
Quindi vai e prendila.
-Non è un giocattolo Jason.
I due rimasero in quella stanza, quando sentirono un rumore. Corsero
fuori e tornarono a casa.
Quella giornata era finita. Tutti ne erano felici.
Eppure Alli un giorno, si sarebbe alzata da quel lettino.
Ciao a tutti,
spero che vi piaccia questo capitolo e per chiunque mi segue, ho una
brutta notizia. Ormai stiamo arrivando alla fine. Diciamo che ci
saranno massimo altri dieci capitoli, non credo che ce ne saranno molti
di più.
Mi dispaice
ragazze. Ma una volta finita questa, vi avviso già, ci
sarà un sequel diciamo.
Parlerà
della storia, prima dell'inizio di questa fan fiction.
Quindi, non ci
diaciamo addio, va bene.
Aspetto le vostre
recensioni:)
Ciao ragazzi.
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Capitolo 25 *** Capitolo 24- Goodbay. ***
Capitolo 24
Capitolo 24
Goodbay.
Ian apri gli occhi
con cautela, si guardo intorno quando vide suo figlio di fianco als suo letto
in piedi cercando disperatamente che il padre si svegliasse.
L'uomo lo guardo per
poi alzarsi e anddare verso la cucina,
prese dallo scaffale un pacchetto di cereali per poi prendere del latte.
I
-Papà, posso venire
dalla zia Alli?
Eh, papà?
-Va bene tesoro, dai
sistemati bene che andiamo.
Disse deciso, per
poi prendere il teleconoe chiamare Hanna.
- Hanna. Possiamo
passare ioe Wren? Vuole conoscere Alli...
-Si, sono sicuro che
le farà piacere. Ti aspetto Ian.
Il ragazzo andò a
vestirsi per poigiardarsi allo specchio, fra se e se pensava che Alli le era
mancata.
Le era mancata in
una maniera enorme.
Usci di casa, quando
il bambino si fermo davanti alla porta per poi andare verso Maya e
abbracciaarla.
-Dove vai di bello,
Wren?
-Vado con papà a
trovare la zia Alli.
Maya rimase immobile
davanti a quel bambino, lei non aveva il coraggio di andare da lei.
Non aveva il
coraggio di dirgli che ora stava con Jason.
Non poteva dirle
questo.
Pochi secondi dopo
dietro di lei vide Jason con in abbraccio la sua dolce bimba.
Jason sorrise, per
poi saluatare Ian e Wren.
Ian scese le scale.
Per poi prendere la macchina e andare verso l'ospedale.
Arrivati, Ian cerco
di trovare la stanza di Alli sentendo le domande di Wren.
Dopo alcuni secondi
si ritrovarono davanti a quella stanza.
-Provaci Alison. So'
che riesci a camminare dai, un piccolo passo.
Ian busso alla
porta, quando il dottore vedendola sorrise e diede la mano a Ian dicendogli che
poteva entrare.
Il dottore usci
dalla porta.
Wren si era nascosto
dietro suo padre.
-Wren, non ti mangia
Alli.
-Hai portato tuo
figlio Ian. Piccolino vieni fuori, so che con tutti questi fili sembro un
mostro ma prometto, non ti mangio.
Il bambino si
avvicinò ad Alli, per poi sorriderle. La ragazza era seduta nel suo lettino,
finche Ian non disse se potevano andare a fare un giro fuori.
Le infermiere
arrivarono e la sistemarono sopra la sedia a rotelle, quando Wren le si
avvicinò.
-Sono Wren, ciao!
Disse il bambino
sorridendo, per poi darle un bacio sulla guancia.
Iqn andò dietro
la,carrozzina e spinse Alli fuori da quella stanza.
Andarono al parco e
per la prima volta Alli rideva. Dopo tanto Ian risenti la risata do Alli,
rivide nei suo occhi la piccola sedicenne che era.
Alli sorrise, quando poi guardo Ian.
Gli sorrise e gli
prese la mano.
-Sai Wren. Tuo padre
era un vero furbetto, proprio come te!
-Alli. Certe cose
non si dicono.
I due ricominciarono
a ridere, quando il bambino corse verso una donna.
Ian in lontanza
riconobbe Maya, con dietro Jason.
Alli si giro di
scatto, togliendo il volto da Ian quando vide Maya e Jason per mano.
Ian rimase immobile
guardando quella scena, Alli noso meritava di scoprirlo cosi. Alli non si
meritava che la sua migliore amica si era messa con l'unico amore della sua
vita.
Alli non so meritava
nulla di quello che le era successo.
Alli, rimase a
vedere la scena. Quando noto che Jason e Maya si stavano avvicinado a lei. Li
guardo entrambi finche non poté sentire
il loro respiro vicino a lei.
Jason teneva basso
lo sguardo,mmemtre Maya la guardava.
-Alli..
Maya fu interrota,
dalla voce di Alli.
-Stai zitta. Non
emettere un fiato. Come hai potuto? Come ti sei permessa di metterti con lhi?
Con coraggio lo hai fatto? Eh! Non sei nemmeno venuta a dirmelo, sei restata
nel tuo mondo e te ne sei fregata..
-Alli. Non trattarla
cosi okay? Non se lo merita.
-Jason ,non ti devo
azzardare nemmeno a parlarmi. Mi fai schifo. Mi fai ribrezzo,
Cavolo io ti ho
amato, tu per me eri tutto, ho lottato cosi tanto per te, e tu ti sei rifatto
una vita. Okay potevi rifartela ma non con lei. Non con lei.
Mi sento male, al
solo persarci sto male. Preferivo non svegliarmi, forse era meglio.
Alli trovo una forza
che non trovava da giorni, si alzò di scatto dalla sedia e barcollando provo a
camminare. Ian le corse a dietro tenendola, quando la ragazza si giro e svoppio
a piangere.
-Andatevene,
andatevene via! Non voglio nemmeno vedervi. Andatevene.
Alli urlava, urlava
cosi tanto da sembrare pazza. Ian la
tenne stretta a se, finche la ragazza non si calmo. Jason porto via Maya e
Emily, lui invece resto dietro la porta della camera di Alli.
La ragazza era sul
lettino, con la morfina e Ian che le tenva la mano.
Wren era fuori con
Jason in ansia per la sua cara zia Alli.
Ian si avvicinò al
lettino e le prese la mano, la ragazza dormiva, e lui poteva essere sincero.
Dirle quelle parole mai dette.
-Alli,
piccola. Non
posso vederti cosi, mi fa così male vedertti soffrire. Non devi
soffrire, dovresti essere sempre felice, come ti ricordo io.
Ian guardò fuori dalla porta, alzò le veneziane e guardò Jason.
Il ragazzo uscì per poi abbracciare l'amico.
Wren si era addormentato il bambino si era sdratito sopra due seggiolini ed rimasto li.
-Jason, puoi andare ora.
-Va bene, posso entrare due secondi, voglio vederla.
-Entra, attento a non svegliarla.
Io vado a ccasa, Wren sta dormendo e domani ha scuola quindi è meglio che vada. Tanto sta arrivando Hanna.
Ciao Jason , ci vediamo domani.
Jason entrò dentro wuella stanza, quando la ragazza si girò e aprì gli occhi.
-Non dormivi?
-E chi ci riesce? Ho fatto finta in modo che Ian potesse andare avanti con la sua vita.
-Scusami Alli. Scusami.
-Ormai mi hai tradito così tante volte che mi chiedo come posso ancora amarti.
-Mi ami ancora?
-Ho la mente di quando avevo diciasette anni, ci eravamo appeni messi insieme. E tu mi avevi tradito con Jessica.
Cosa credi che il mio amore sia svanito?
-Mi dispiace non doveva andare così.
-Invece è andata così.
-Quindi noi adesso cosa siamo?
-Due amici. Due buoni amici.
-Amici? Lo sai non saremo mai amici.
-Lo
so'. Mi fa male vederti con lei. Mi fa male pensare che voi due
avete una figlia. Mi fa male il solo pensiero che tu possa baciare lei
invece che me.
Mi fa male pensare che tu non sia più mio.
Jason si avvicinò ad Alli, per poi abbracciarla.
Poi si avvicinò al suo viso, e le diede un bacio.
-Ti devo dire addio Alli. E devo dirti le parole che non ti ho mai detto.
Okay,
tu sei stata l'unica ragazza ch io abbia mai amato, e mi odio per
quanto io ti abbia fatta soffrire. Sono stupido, ma io ti giuro it ho
amato dal primo momento che ti ho visto, da quando sei scese mano nella
mano con Maya e balbettavi per presentarti. Ti amavo già quando
sei caduta dalle scale e io ti ho preso al volo.
Ti ho amata ogni singolo momento nella mia vita. E ti amo ancora.
Però ora devo cercare di amare Maya, devo cercare di vedere qualcosa in lei che assomigli a te.
Dammi pure dello stronzo, però devo farlo Alli.
Ciao piccola mia, non mi dimenticherò mai di te.
Ad
Alli scese una lacrima, per poi girarsi verso Jason, per un secondo i
due ragazzi erano tornati quei due ragazzi sdraiti sopra il letto a
guardarsi. I due ragazzi che si erano amati dal primo secondo che si
erano visti, ora non erano niente.
Erano due ragazzi che il destino non aveva voluto tenere insieme.
Dopo alcune settimane Alli si riprese e i dottori la rimandarono a casa.
-Alli, ecco la tua casetta. Dopo così tanto tempo.
-Wow, mamma è pulita come al solito.
-Tuo fratello, è un distatro.
Allo gaiirdò ogni singola cosa di quella casa, e ogni cosa che le veniva in mente le ricordava la sua vecchia vita.
Lei non voleva più essere la stessa, voleva essere diversa, voleva essere un altra ragazza.
Guardò sua mamma, per poi abbracciarla.
-Mamma, non posso stare in questa casa.
-Tesoro, e dove vuoi stare?
-Non lo so'.
-Se vuoi puoi chiedere a Ian...Avrebbe bisogno di una ragazza che lo aiuti in casa.
-E se mi innamoro di lui poi?
-Perchè non vuoi correre il rischio, vivi la tua vita amore, io e papà saremmo sempre qui.
Alli
riprese la valigia che aveva appena appoggiato e Hanna la portò
nel palazzo di Ian. Alzò lo sguardo e vide affacciato lla
finestra Jason con una sigaretta in mano.
Alli lo guardò, per poi avvicinarsi alla porta.
Suonò e Ian senza chiedere chi fosse la fece salire.
Il ragazza era fuori dalla porta coi soldi in mano, aspettando il corriere che aveva chiamato per la pizza.
Quando rimase bloccato, vide Alli arrivare con un sorriso.
Lui la guardò, per poi abbracciarla.
-Che ci fai qua?
-Posso trasfermi Ian?
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Capitolo 26 *** Capitolo 25- The new life ***
Capitolo 27
Capitolo 25
The new life.
'Tutto è diverso, vivere qua con Ian mi fa stare bene.
La piccola Alli è cresciuta, potrei cominciare a farmi chiamare
Alison, Alison River, mi fa strano scrivere il mio nome per intero,
sono abituata a essere chiamata solo con un soprannome. Vorrei fare
pace con Maya mi manca la mia migliore amica.
Sono pensieri da bambina vero? Lo so' ha sbagliato, ma lei mi manca, mi
ha tradito, si è rifatta una vita col mo grande amore, eppure la
vorrei qui, che mi abbraccia emi ricordi ogni attimo della nostra vita
insieme. Prima di avere dei ragazzi la nostra amicizia era impeccabile,
poi sono arrivati. E io mi sono innamorata in maniera assurda di Jason,
e il resto della storia ormai lo so' a memoria. Ah ecco, poi ho tradito
Maya, con Ian. Inefetti io e lei proviamo un certo gusto a scambiarci i
ragazzi, prima io, poi lei. Ian è stata la mia prima volta, mi
sembra cos' strano ora vederlo cresciuto con un bambino, non lo avrei
mai immaginato, lo immaginavo sposato con Maya, invece è tutto
diverso, solo perchè io sono stata in coma per così tanto
tempo.
Già, mi smebra impossibile aver perso così la mia
adolescenza, la ho persa in un battito di mani. Ricordo tutte le volte
che A mi ha rinchiuso e mi ha torturata. La odio, davvero.
odio il fatto che mi ha ucciso la mia adolescenza, non ho potuto
viverla come volevo. Com'è successo a Alison di Lurentis,
sarà il nome, oppure che A ha odiato così tnato le nostre
madri che ha voluto vendicarsi. Chi sarebbe mai capace di conservare un
odio così grande da uccidere praticamente tutti?
Da far soffrire tutti?
A me è andata bene, questo si. Ami è morta, non so' cosa
sarebbe succeso se Ami fosse ancora in vita, ma sicuramente io non
sarei qui da Ian.
Ami era la sua vita, davvero, io ero semplicemente ils uo sfogo.
Lui s sdivertitva semplicemente a venire a letto con me, forse era la sua scopamica o qualcosa del genere.
Eppure perchè ora sta facendo tutto questo per me?
Mi sta ospitando in casa sua, mi sta facendo vivere la sua vita, anche se sa benissimo ceh io anora sono pazza di Jason.
Lo apprezzo.
Vorrei poter capire se posso o non posso amarlo, perchè ho il
fantasma d Jason sempre intorno a me, io lo odio così tanto. Non
riuscirò mai ad amare una persona come amo lui.
Perchè questo.
Perchè Spencer, è tornata in citta?'
Alli appaggiò il suo diario sopra il comodino di fianco al suo
lettino, Alli si era messa a dormire nel letto di Wren, che si era
andato a infilare nel letto con Ian. I due erano dolcissimi, sembravano
davvero padre e figlio. Quando invece erano estranei.
Alli si alzò da letto,e andò veerso la cucina, non aveva
sonno. Aveva dormito così tanto che ora tornare a dormire le
sembrava inutile. Si mise davanti al frigorifero di Ian e cercò
con cuatela qualcosa da mangiare. Dietro di lei, dopo alcuni secondi si
ritrovò Ian che la prese per il bacino e la indirizzò
verso lo scaffale sopra il lavandino.
-Teniamo qui i dolci, non hai sonno?
-No, per niente. Mi fai compagnia? Tanto domani è Sabato e non lavori!
Disse Alli aprendo l'anta di quello scaffale,, da cui prese qualche
merendina e una tavoletta di cioccolato bianco, per poi andarsi a
sedere sul divano, quando gardando Ian iniziò a torturarlo.
Ian non voleva ammetterlo, però alli si comportava ancora come
una sedicenne, infondo lei si era risvegliata dpoo così tanti
anni, ma era ancora la stessa.
-Hai preso la Play station, interessante. Una partita?
-Davvero? Se Wren ci vedesse non sai quando ci darebbe su, questa è solo sua.
-Oggi la condividiamo, tanto sta dormendo.
Presero i due joystick e i ragazzi passarono tutta la notte, davanti a
quei giochi, finchè non si addormentarono uno abbracciato
all'altra, senza malizia, senza niente di niente, semplicemente si
erano lasciati andare.
La mattina seguente Wren si svegliò e andò a cercare il
padre, lo ritrovò abbracciato ad Alli sul divano e ne fu felice,
lui voleva una mamma, e lei era la migliore candidata per quel ruolo.
Si avvicinò ai due per poi vedere le loro mani intrecciate.
Facendo tutto in silenzio cercò di prepare una colazione
decente, anche se evitò i fornelli. Dopo alcuni secondi
andò verso il padre e lo svegliò. I due ragazzi si
svegliarono, guardandosi con imbarazzo.
Alli si alzò, per poi andare verso il tavolo preparato da Wren,
lo prese in braccio e lo fece volteggiare 'Sei stato bravissimo
piccolino' il bambino l'abbracciò stretta, per poi andare verso suo padre.
Lo portò davanti al tavolo, e i tre mangiarono come una vera famiglia. Sembravano una vera famiglia.
***
-Papà, aiutami a troavre la bambola, papà!
Emily continuava urlare a suo padre, perchè la madre era a
lavoro. Jason era indaffarato, andò verso sua figlia e la prese
in braccio, per poi farla volteggiare per qualche secondo.
-Papà mi porti da Wren? Mi manca Wren.
Jason avev paura, non voleva riportare la figia da Wren, sapeva
benissimo che a casa di Ian c'era Alli, coem avrebbe potuto andare
dalla ragazza che amava, doveva starsene zitto, e inventare una scusa
per non portare sua figlia da Ian.
-Papà, voglio andare da Ian.
-Amore, adesso no, per favore.
Jason era triste, Jason aveva paura a vivere la sua vita perchè
si sentiva in colpa di quello che aveva fatto alla piccola Alli,
e non voleva riverderla. aveva puara della sua reazione, aveva paura di
ogni singola cosa, dopo averla persa.
***
-Vado a farmi la doccia, Ian.
Disse Alli allonandosi dal tavolo, quando Ian prese in braccio il suo
piccolo bimbo e lo fece sedere sul divano. I due rimasero in silenzio
qualche secondo, quando il bambino guardò il padre.
-Papà, sei innamorato di Alli vero?
-Tesoro, ma cosa ti salta in mente!
-Ma papà mi hai detto che quando parli sempre di una persona, vuol dire che la ami, come io amo Topolina papi!
Ian rise, per poi fargli il solletico 'Sono cose da grandi amore mio'
disse Ian guardandolo negli occhi, per po abbracciarlo stretto 'Non ti
lascero mai, bambino mio' il bambino lo guardò per poi tenrelo
stretto a vicenda 'Ti voglio bene papà'.
I due si erano trovati, forse come nessuno mai.
***
-Ezra, ti sembra il momento di fare il viziato delle asituazione?
Aria, non riusciva più a controllare suo figlio, ormai era
cresciuto, ormai stva capendo cosa significasse avere un figlio
adolescente. Ogni volta che sentiv quel nome però stava male, le
mancava l'amore del grande Ezra. Da quando aveva scoperto che faceva
parte dell'Ateam era tutto diverso, non gli rivolgeva nemmeno
più la parole alle cene di famiglia, si tenenva solo stretto a
sè Wesley e faceva fint di nulla.
Come se non fosse mai successo nulla con Ezra.
Ora aveva un figlio un figlio ribelle.
E non sapeva come controllarlo. Non sapeva come reagire alle cose che faceva il figlio.
-Mamma,
devi smetterla di dirmi così, non ti sopporto più
,arriverà il giorno in cui me ne andrò e non mi rivedrai
mai più.
Disse il figlio sorridendo, per poi allontanrsi e chiudersi a hciave dentro la sua stanza come faceva sempre.
Si chidueva in camera e non usciva per un po'.
Lo faceva per isolarsi dal mondo.
Preferiva così.
***
-Alison, ti stavo cercando.
-Cosa vuoi da me?
La ragazza rimase immobile davanti all'uomo, aveva il terrore, era
scappata ada lui così tanto che ora aveva paura al solo vederlo.
Si allontanò quando l'uomo la prese per la mano.
-Ricominciamo da dove eravamo rimasti Alison?
Disse l'uomo dandogli una botta in testa.
Ciao a tutti, ecco il nuovo
capitol oscusate il ritardo. Sper oche vi sia paiciuto, vi avverto
ancor a ormai la storia è agli scoccioli. Vi do una piccola
anticipazione, vederete un matrimonio** Comunque spero che vi sia
piaciuta, e aspetto le vostre recensioni, un bacio:)
_Natalie_
|
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Capitolo 27 *** Capitolo 24- You're mine now. Kisses A. ***
Capitolo 26
You're mine now.
Kisses A.
'Caro
diario, oggi ho deciso di smetterla di scrivere. Ho deciso di scriverti
un ultima pagine per poi lasciarti vuoto. Ho passato troppo tempo senza
vita e ora voglio viverla.
Devo riconquistare tutto quello che ho perso.
Tutto quello che ho lasciato..'
La ragazza si interrupe nella sua scrittura, rimanendo bloccata con la
penna in mano. Le scesero delle lacrime, ripensò alla sua
adolescenza andata al vento.
Ian andò dietro di lei dopo alcuni secondi e le prese la
mano per poi farla alzare.
-Ancora non dormi?
-No, non riesco.
I due si guardarono come si guardati poche volte. Alli
guardò Ian negli occhi per poi tenergli ancora
più stretta la mano.
-Perchè mi ritrovo sempre con te? Perchè Ian?
-Non lo so' Alli. Il mondo gira e noi due ci ritroviamo sempre insieme.
-Non doveva essere così.
-E questo chi te lo dice? Solo perchè io stavo con Maya?
-Forse.
-O per Ami?
-Non voleva tirare fuori questo argomento Ian so' che ti fa soffrire.
-Alli è successo. Ami è morta, la persona a cui
tenevo di più al mondo è morta. Dopo che io la ho
ferita. Non ho mia potuto salutarla, non ho mai potuto amarla per il
mio stupido orgoglio.
Ami
era la persona che io volevo al mio fianco quando sarei cresciuto,
sarebbe dovuta essere la madre dei miei figli.
-Qual'è il ricordo migliore che hai di lei Ian?
-Il miglior ricordo? Non potrei mai dimeticarlo. Eravamo in piscina,
forse era un annetto che uscivavamo insieme seriamente, era notte. Ci
eravamo intrufolati nell piscina del mio vicino, per poi buttarci in
acqua.
Quando tra un tuffo e l'altro, ci ritrovammo uno vicino all'altro. I
nostri volti si avvicinarono, per poi far sfiorare la mia fronte sulla
sua.
Non ci baciammo. Lei si fermò e mi diece un bacio sulla
fronte.
Dicendogli che non doveva andare così.
Così si allontanò da me e uscì dalla
piscina, io gli andai incontro, per poi prenderla dal bacino. E la
baciai. Per poi prenderla in braccio e farla andare dall'altra parte
della staccionata.
In imbarazzo ci salutammo, per poi andare ognuno verso casa propria.
-Non ne sapevo niente Ian.
-Lo so', non lo ho mai detto a nessuno nemmeno a Maya.
-E con Maya qual'è il suo miglior ricordo?
-Mi fai l'interrogatorio? Comunque quando è uscita
dall'ospedale. Quando ci siamo messi insieme. Mi sentivo amato
veramente. Mi sentivo solo e unicamente suo.
-E con me? Qual'è il miglior ricordo che hai su di me?
-Su
di te, non devo nemmeno pensarci. La nostra prima volta. So' che era
sbagliato, so' qualsiasi cosa su di te. In quel momento noi due eravamo
legati come mai era successo. Eravamo solo noi due.
In quel momento mi sono sentito per una volta parte di te.
E non mi era mai successo di trovare un legame così profondo
con te.
Io ti amavo. In quel periodo mi convincevo di amare Maya, quando amavo
te.
Maya, era la ragazza giusta.
Tu eri l'errore che volevo da tutta la vita.
Ma tu avevi Jason.
Tu avevi Maya.
E io non volevo rovinarti il suo piccolo mondo.
L tu vita. So' che ora ami ancora lui.
Amerai lui per sempre.
Jason sarà per sempre nel suo cuore, e io sarò
solo un ricordo.
Ian finì il discorso, quando Alli lo abbracciò.
Lo tenne stretto fra le sue braccia, quando Ian non le si
avvicinò. Anche in quel momento sapeva che era sbagliato.
Eppure non voleva fermarsi non voleva perdere ancora altro tempo con la
sua Alli.
La prese per il bacino e la portò davanti al suo volto.
-Ian, io mi sono resa conto di amarti quel giorno. O almeno mi ero resa
conto che qualcosa di te eraa rimasto.
Però c'era Maya.
Credo che io amerò per sempre Jason, sarà per
sempre il piccolo grande amore.
Sarà il mio primo amore.
Tu sarai l'ultimo Ian.
Ti amo.
Le parole le uscirono dalla bocca, tutto d'un fiato, senza pensarci
pronunciò quelle parole. Ian la strinse ancora
più forte a lui per poi darle un bacio. Quel bacio aspettato
da così tanto. Quei baci che ti lasciano senza parole.
La prese e la coricò sul letto, continuando a baciarla.
-Ti amo Alison.
-Mi hai chiamata Alison.
-Ormai sei grande piccola mia.
***
-Karen, dobbiamo tornare a Rowsood.
Disse Jessica guardando la sua ragazza negli occhi.
Le prese la mano e le diede un bacio sulle labbra.
-Sei sicura piccola?
-Si, mi hanno detto che mia madre è scomparsa da qualche
giorno. Sono preoccupata.
La ragazza lo disse con fretta, spaventata dall'avvenire. Karen le
prese la mano e le sussurò di stare tranquilla, quando prese
le valigie da dietro alla porta e iniziò a farle.
Jessica non sapeva bene se era pronta di tornare nella sua cittadina,
se era pronta di rivedere tutti quei volti che si era lasciata alle
spalle. Non sapeva nemmeno che fine aveva fatto Alli, anche se Jason le
aveva detto che si era svegliata.
Riandò dalla sua ragazza per poi sorriderle.
-Se ci sei tu, posso andare ovunque.
***
Hanna Marin, si svegliò per poi andare verso la cucina. Si
mise fra i capelli un mollettone, per poi avvicinarsi al suo divano.
Accese la televisione, e si mise in bocca qualche patatina. Rimase
infastidita da un pezzo di carta che le era finito fra i denti.
Lo prese, per poi aprirlo.
'Te lo aveva
già detto, le ragazze morte non sorridono, baci A' ad Hanna
cadde dalle mani il pacchetto di patatine da cui notò cadere
qualche dente.
Vide che erano di persona e iniziò a urlare.
Credeva che il suo incubo fosse finito.
Credeva realmente che Lucas fosse A.
Questo cambiava di nuovo tutte le cose che sapevano.
L'unica cosa che sapeva era Hanna era spaventata.
Prese il telefono velocemente per poi chiamare Alli.
-Amore, tutto bene?
-Si mamma, sei agitata tutto bene?
-Si tesoro ,volevo solo sentire come stavi, vado papà mi sta
chiamando.
-Ciao mamma.
Sua figlia stava bene. Prese il telefono e scrisse a Spencer Hastings
'SOS'.
***
Emily, si alzò da letto, diede un bacio a Paige, e poi
andò verso la cucina. Prese una scatola di latte e si
versò un po' di cereali. Mentre mangiava i cereali
notò dentro alla ciotola un bigliettino.
'Ti avevo già detto che tu eri l'anello debole Em, baci A'
la ragazza fece cadere il biglietto per terra, quando notò
che i suoi cereali erano a forma di A. Proprio come aveva
già vissuto.
Rimase immobile davanti a quella scritta. A non era morto. A si era
solo allontanato.
Andò verso la stanza da letto, andò verso il suo
armadio cercando un maglione.
Quando fra le mani le finì la maglietta gialla di Alison di
quando era scomparsa.
'Hanna cosa succede?' scrisse per sms alla sua migliore amica.
***
Alli si alzò dal letto, per poi prendere la brioche che Ian
le lasciava ogni mattina. La mangiò velocemente, per poi
andare a fare il letto. Metre sistemava le coperte notò un
bigliettino.
'Alison, questo nome mi è già familiare. Non sono
riuscito a uccidere te. Allora ci ho riprovato, con un altra Alison mi
sembra ovvio. Baci A' Alli fece cadere tutto quello che aveva dalle
mani.
Per poi mettersi in un angolo della stanza con le ginocchia fra le
mani. Continuò a guardare la parete, avendo paura di
qualsiasi cosa potesse succederle.
Pochi secondi dopo sentì il campanello suonare.
Non sapeva se alzarsi o se restare immobile.
Alla fine si alzò in piedi e andò verso la porta.
Pochi secondi dopo vide un sacco nero caderle addosso.
Lo prese fra le mani e lo portò sul letto.
Aprì il sacco, rimase immobile alla figura che le si
presentava davanti..
I capelli biondi, il corpo magrolino, era perfetta. Non ci volle molto
che la ragazza capì che Alison, e le vide un graffio sulla
testa.
Aveva del sangue sui vestiti, Alli iniziò a urlare. Urlare
come non aveva mai fatto.
Aveva fra le mani il cadevere di Alison, pochi secondi dopo le
arrivò un messaggio.
A MOMENTS.
'Ora posso dirvi veramente addio. Ora posso dirvi realmente ciao. Ora
che ho sistemato le cose come dovevo fare fin dal principio. Piccola
Alison, è stato bello finchè è durato
ma dovevi morire. Doveva andare così. Ora lascerò
le vostre vite, non vi cerchero più. Promesso, baci A'.
Ezra Fitz finì di scrivere il messaggio per poi guardarsi
allo specchio.
Sorrise.
Sapeva di essere impazzito, sapeva che aveva compiuto un omicidio. Ma
Alison doveva morire.
Alison non doveva più esistere. E ora che aveva realmente
compiuto la sua missione, poteva dire addio a quelle quattro ragazze.
Prese la valigia, e andò verso la porta.
-Ciao Roswood, è stato divertente.
Ciao a tutte, eh
si vi devo dare una brutta notizia. Mancano altri due capitoli alla
fine:(
Non so' se la
storia vi piaccia ancora, eppure io continuerò a pubblicarla
fino all'ultimo capitolo. ASpetto el vostre recensioni, fatemi sapere.
_Natalie_
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Capitolo 28 *** Capitolo 27-Goodbay Alison DeLaurentis. ***
Capitolo 25
Capitolo 27
Goodbay Alison DeLaurentis.
E a Roswood erano tornati all'inizio. Alison era scomparsa, per poi averla trovata morta. Alison ne ha passate tante.
Alison ha distrutto psicologicamnte mezza popolazione di Roswood.
Alison si era fatta odiare.
Alison non era una brava persona.
Alison manteneva i segreti.
Alison viveva in un segreto.
Alison non ha mai trovato l'amore.
Alison non lo ha mai voluto.
Alison era tante persone, era quella stronza, era quella bella.
Alison, aveva un pregio, lei viveva per le sue quattro amiche.
Era vero le distreggeva sempre, eppure non ha mai voluto fargli del male.
Alison ora, era morta.
E nessuno sapeva chi era stato, il capitolo di quella piccola cittadina su Alison si era chiuso, questa volta per sempre.
Come avrebbe reagito tutte le persone che vivano li.
Sua figlia, come potrebbe andare avanti senza di lei, senza sua madre.
Ogni singola cosa, ogni singolo gesto sarà diverso, senza Alison DeLaurentis.
Che fine faranno le sue migliori amiche?
_____
Alli si alzò dal letto per poi andare verso la cucina come ogni
mattina, quel giorno però ci sarebbe stato il funerale di
Alison. Ancora riocrdava il brivido di aver toccato il suo corpo
inerme. La paura e lo odio che aveva provato per quello psicopatico che
l'aveva uccisa.
Pensò a Jessica, come avrebbe potuto andare avanti senza sua madre, come avrebbe potuto sopravvivere in questo mondo.
Ian si avvicinò alla ragazza, per poi prenderla per il bacino.
-Buongiorno piccola.
Le disse tenendola stretta a se, e stampandole un bacio sopra alle
labbra.Alli lo guardò negli occhi per poi andare verso i
fornelli, cominciò a cucinare un ottima colazione,
preparò qualche pan cake, per poi unirli un po' di
nutella, appena la colazione fu pronta Wren corse al tavolo per
mangiare uno dei suoi piatti preferiti.
Alli aveva lo sguardo perso nel vuoto, era rimasta traumatizzata dalla scena del corpo di Alison.
Prese un pan cake per poi avvicinarlo alla bocca, gli diede qualche morso per poi lasciarlo dentro al piatto.
-Non hai fame zia Alli?
Disse Wreen guardando la ragazza, che si mise a sorridere riprendendo
il suo pan cake. Non voleva che nessuno sospettasse che stess male.
Non voleva essre il pensiero di nessuno.
Ian, andò con Wren, per poi caricarlo in macchina e portarlo a
casa di alcuni amici che gli erano rimasti. Poi con Alli andarono verso
il funerale di Alison.
Arrivati scesero dalla macchina, per trovare davanti a loro tutti gli amici di Alison.
Di fronte ad Alli, c'erano le sue quattro migliori amiche, Emily, Aria, sua madre e Spencer.
Erano raggruppate come se non fosse vero che Alison era morta. Forse non volevano crederci.
Dopo pochi secondi, dietro aa Aria Mongmory spuntò Ezra Fitz che
guardò le ragazza chinando il capo in segno di saluto. Alli
andò verso Jessica, che la vide inun angolino apoggiata al muro
della chiesa. Pochi secondi dopo, un uomo si avvicinò a lei
mettendogli un mano sulla spalla per poi dargli un bacio sulla fronte.
Spencer si girò di scatto nel vedere quel volto.
-Tu non eri morto!
Disse urlando a quell'uomo, quando lui si avvicinò per poi
dirgli di starsene e zitta, che non era il momento di chiedersi il
perchè lui fosse ancora vivo.
Entrarono tutti in chiesa, dopo la cerimonia, il prete si alzò per chiedere se qualcuno doveva dire qualcosa per Alison.
Nessuno si alzò. Tranne Hanna Marin, che prese coraggio e si fece avanti.
-Okay, pensare ad Alison morta mi fa strano. Ho già affrontato questa situazione, ho già visto questo funerale.
Questa volta però il cadevere appartiene a lei. Alla mia peggiore ma migliore amica.
Le volevo bene, non glielo dimostravo, ma ero affezionata a lei.
Alison mi ha fatto diventare bulumica, Alison mi ha trattato come un giocattolino.
Stavo male, era malata dal mio peso.
Eppure grazie ai suoi insulti, sono così. Come avrei voluto essere.
Con un bellissimo uomo al mio fianco, e due figli unici.
Per questo, mia figlia doveva portare il suo nome.
Ciao Alison, questa volta è un vero addio.
Hanna finì il discorso, per
poi risedersi e cominciare a piangere, Caleb la prese stretta fra le
sue braccia, cercando di consolarla.
Alison di Laurentis era realmente morta.
***
-Alli, come stai?
La ragazza si voltò di
scatto, quando vide davanti a se il volto di Jessica. Alli si
avvicinò a lei per poi abbracciarla stretta.
Le due si guardarono negli occhi per poi stringersi la mano.
-Alli, sei completamente diversa. Non sembri tu, tu non puoi immaginare come sia felice che tu sia viva.
-Già, se hai bisogno io sono qui.
Jessica fece un leggero sorriso, per poi prendere la mano della sua ragazza. La tenne stretta per poi avvicinarsi ad Alli.
-Lei è Karen, la mia ragazza.
Ora capisci cosa faceva Jason.
Alli abbassò gli occhi, per
poi sentirsi una fitta al cuore. Tutte le volte che Jason l'aveva
tradita non era stato per amore, ma per proteggere Jessica. Alli rimase
immobile per qualche secondo quando sorridendo, risalutò Jessica
e andò verso la macchina di Ian.
Si chiuse dentro, per poi scoppiare a piangere.
Si guardò intorno, per poi
cercare dentro la giacca di Ian un fazzoletto, quando cercandolo
estrasse una scatolina nera, con cautela l'aprì per poi prendere
in mano quell'anello d'oro bianco.
Alli alzò lo sguardo, per poi scoppiare nuovamente a piangere.
Ian, non avrebbe mai potuto sposarlo. Per paura, perchè lo sentiva ancora parte di un altro mondo.
Si chiuse fra le sue ginocchia, quando vide il volto di Maya bussarle dal finestrino.
Alli aprì la portiera dalla parte della guida, dove ci si mise Maya.
Senza parlare, Maya prese Alli fra le sue braccia, per poi stringerla sempre più forte.
-Non piangere, non piangere, non è successo nulla. Tutto passerà, le tue paure, i tuoi dubbi, tutto finirà.
Capito, smettiladi piangere. Io sono sempre stata qui. Non me ne sono mai andata.
http://www.youtube.com/watch?v=pi8-NpDAQmI
Alli si mise fra le braccia di Maya, per poi smettere di piangere.
Prese l'anello e glielo mostrò.
Maya sorrise, per poi prenderlo in mano.
-E' bello vero?
-Come posso essere felice? Dopo tutto quello che mi è succeso? Come posso ridere? Come posso solo pensare di sposarmi?
L'altro giorno avevo diciasette anni, ora sono adulta. Ora sono grande. E mi ritrovo qui, a piangere chiusa in una macchina.
-Fermati, fermati. Non c'è
bisogno che tu sia triste. Devi essere felice. Hai molti motivi per cui
essere felice, e uno è proprio Ian. Sposalo, se lui vuole
chiedertelo e se tu lo ami sposalo. Fregatene di quello che posso pensare io, io ti ho rubato Jason.
Ti ho rubato l'unica persona che tu abbia mai avuto, che amiche che siamo.
-Sei la mia migliore amica Maya. Ti prego non lasciarmi mai più, non farmi più del male.
-Vieni qui, piccola Alli..
Le due rimasero abbracciate, riunendo quel rapporto che avvano quando erano bambine.
E ora lo stavano ritrovando, passo dopo passo, la loro amicizia stava tornando più forte di prima.
Ian dopo pochi secondi arrivò, facendosi notare, Maya uscì dalla portiera per poi sorridere a Ian.
-Sposala, se le merita. E la prossima volta non lasciare le cose
importanti dentro la giacca, si possono trovare facilmente. Ciao Ian.
-Maya, grazie.
-E di che, vado a prenderli io i bambini, voi andate a casa.
Disse per poi andare verso la macchina, quando Alli ridendo
mostrò l'anello a Ian, il ragazzo lo prese per poi fare il giro
della macchina, gli aprì la portiera per poi ercare il suo
sguardo.
-Alison Rivers, ne hai passate tante, troppe. Tu sei stata l'unica che
mi è sempre stata vicino, l'unica che mi ha fatto sentire amato.
L'unica che sopportava tutto di me.
Semplicemente eri tu. Eri tu la ragazza ch io volevo al fianco, ma tu avevi un altro uomo nei tuoi pensieri.
Ora voglio esserci solo io, se tu vorrai.
Vuori diventare mia moglie?
La ragazza si emozionò per poi sorridere.
-Non posso dire di no al tuo bel faccino. Si Ian, voglio essere tua moglie.
Si avvicinò per poi baciarlo, dandogli quei baci che durano all'infinito.
Per poi farsi infilare l'anello. Alli rise, per poi baciarlo ancora.
Alli prese la mano di Ian, per poi portarsela vicino al viso.
-Ti prometto che non ti lascerò mai più andare Ian.
-Nemmeno io, non andrai più via da me.
-Lo dirò io a Jason Ian. Devo dirglielo io.
****
Jason rientrò a casa, dove aver girato per vari negozio per la
spesa quotidiana. Lui non er adanto al funerale, non perchè non
tenesse a Jessica o a sua madre, solo perchè sentire il dolore
sulla sua pelle lo faceva stare male. E lui non voleva vivere altri
momenti tristi nella sua vita.
Arrivato a casa, sua figlia gli corse in braccio, quando Maya sorridendo, gli disse di andare in camera.
Entrando in camera Jason, vide seduta sul letto Alli.
Le si avvicinò, per poi sedersi al suo fianco. Alli senza dire niente prese la sua mano, per tenerla stretta.
Quando si voltò, per poi sussurargli 'Mi sposo con Ian'.
Jason la guardò, per poi abbasare lo sguardo, non poteva
immaginare una vita senza Alli. Con una netta separazione fra i due.
Prima era facile stare con Maya per lui, ma con gli occhi di Alli
puntatai addosso il loro mondo cambiava.
Alli appagiò la testa sopra la spalla di Jason, per poi alzarsi.
-Io ora vado.
-Aspetta Alli, aspetta un secondo.
-Dimmi, se hai qualcosa da dirmi, dimmelo ora.
-Alison, sei stata tutta la mia vita, eppure io ti ho lasciato volare via da me..
-No, non continuare a dire nient'altro. Stai zitto Jason, e vai da tua figlia.
Vai da lei, da tua moglie e vivi come se io non esistessi.
-Non posso io ti amo, ti amerò per sempre...
-Anch'io ti amerò per sempre Jason..
Disse Alli uscendo dalla porta, vide Maya giocare con la sua piccolina, le sorrise per poi salutarla.
Salì in casa sua, per poi andare verso Ian e Wren. Si mise a giocare con loro, a vivere come una vera famiglia.
-Piccolo, devo dirti una cosa. Il tuo papà si sposerà con Alli.
-Vuol dire che vi metterete insieme?
-Si piccolo.
Il bambino, andò verso Alli per abbracciarla stretta, poi si
avvicinò alla cameretta e sfece il letto riappropiandosi della
camera.
-Ora potete stare insieme nel letto.
Alli inizò a ridere, tutto stava andando per il verso giusto a tutti.
Tutti erano più o meno felici.
Senza Alison DeLaurentis.
Infondo il mondo a roswood andava avanti anche senza di lei, tutti
sentivano la mancanza, Hanna, Aria, Emily e Spencer. Sua figlia sentiva
un uoto che nessuno avrebbe potuto riempire, eppure Roswood era
già stata abituata a vivere senza Alison. Il problema di
Roswood? Ormai non poteva più vivere senza A.
'R.I.P. ALISON DELAURENTIS.
-A'
Ciao a tutti, allora questo è il penultimo capitolo. Il prossimo
sarà l'ultimo, anche se sorpresa! Avremmo anche un epilogo.
Sarà molto corto, diciamo che sarà una conclusione.
A tutti coloro che mi hanno seguito fin qui, ringrazio davvero tanto, e
spero che la mia storia vi stia piacendo fino all'ultimo.
Infine dico, ringrazio i nuovi arrivati, ringrazio tutti!
Ciao, a tutti.
Vostra NatAlie.
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Capitolo 29 *** Capitolo 28- The wedding. FINALE ***
Capitolo finale
In
questo capitolo l'inizio
lo dedico a me. Siamo arrivati all'ultimo capitolo, e giuro
mi
potrei commuovere. Grazie a tutti, a chi ha seguito la mia storia passo
dopo passo, grazie anche a chiunque avesse trovato la mia storia da
poco ma ha continuato a leggerla.
Grazie di tutti i complimenti, grazie a tutti.
Volevo ricordare Crazy_fan (la mia
cara collega) grazie mille di aver seguito
la storia passo dopo passo, ringrazio Fallen88 che mi
segui fin
dall'inizio.
Ringrazio Zoybaky33 che ha
appena iniziato a seguire la mia storia.
Ringrazia la mia sostenitrice Human
Skeleton.
Grazie
a tutti. Per questo vi lascio al capitolo.
Spero che seguirete con
lo stesso entusiasmo il Prequel, dove vedrete com'era prima.
Ciao a tutti, e GRAZIE
GRAZIE GRAZIE.
Capitolo
28
-Finale-
THE WEDDING.
'Alison ti stai
per sposare. Alison tra pochi minuti troverai Ian che ti
guarderà e ti dirà la cosa più
impotante della tua
vita.
Quella parola che
ti cambierà la vita.
Alison respira, non fare notare a tutti che sei agitata'
pensò Alison aspettando l'arrivo del padre.
Alli guardò sua madre che le andò al fianco per
poi commuoversi.
-Alison, sei così grande adesso, guardati sei meravigliosa.
-Mamma grazie, grazie davvero.
-Credevo che non ti avrei mai visto qui, invece ti stai per sposare.
-Mamma ho paura..
-Respira amore mio.
-Dov'è Maya?
-Maya è esattamente davanti all'altare, facendo la tua
testimone.
-Tutto è perfetto, devo solo restare calma.
Disse sistemandosi la spallina del vesito, quando pochi secondi dopo
sentì bussare alla porta. Davanti a lei le si
presentò
suo padre che la guardò per poi scoppiare a piangere. Si
ricompose per poi prendere la mano di sua figlia.
Caleb e Alli andarono verso l'entrata per poi fermarsi sulla soglia.
-Pronta figlia mia?
-Si papà.
Disse quando si sentì prendere da dietro. Dietro di lei vide
il volto del ragazzo che aveva amato da sempre.
Jason.
Le prese la mano per poi sussurrargli 'Sei bellissima'. Alli lo
abbracciò stretto per poi dargli un bacio sopra laguancia.
-Posso portarla io all'altare signor Rivers?
Disse il ragazzo, quando Caleb rattristito dalla notizia,
salutò
la figlia e entrò in chiesa sedendosi al suo posto.
Hanna rimase immobile davanti quella scena.
-Sei pronta?
-Ho paura Jason, ho paura di sbagliare, ho paura di deludere Ian.
-Sei fantastica ce la farai piccola.
-Perchè vuoi portarmi tu?
-Tu eri mia. Tu sei sempre stata mia,quindi mi sento in obbligo di
essere io la persona ce ti lascerà tra le mani.
-D'accordo ora andiamo Jason.
Jason aprì la portaa, per poi tenere sempre più
stretta
la mano di Jason, per paura di quel momento. Quando entrarono tutit si
fermarono a guardare Alli, quando camminando per la navata
arrivò davanti a Ian, che la guardò per poi
prenderle la
mano.
Jason guardando Ian negli occhi sorrise per poi girarsi verso il
ragazzo per sussurargli 'Trattamela bene'.
Ian le prese la mano e la tenne stretta alla sua.
-Vuoi prendere tu Alison Rivers, Ian Kingston come tuo leggitimo sposo?
Alli si girò verso il dietro, guardando Jason negli occhi
per poi rivolatarsi verso Ian.
-Certo che lo voglio.
-E tu Ian Kingston vuoi prendere come tua legittima sposa Alison Rivers?
-Si, lo voglio.
-Allora vi dichiaro marito e moglie. Ora Ian puoi baciare la sposa.
I due si baciarono così intensamente, si baciarono come non
lo
avevano mai fatto. Per poi sollevarla dalla terra, e baciarla ancora
più stretta.
___
La festa iniziò subito dopo le varie foto, quando Ian prese
la
sua piccola Alli e la baciò stretta, quando lei si
voltò
andando verso Maya.
-Maya.
-Ehi piccolina, ora sei una donna sposata.
-Si, mi sembra ancora strano che noi siamo qui.
Dopo tutto quello che ci è successo siamo ancora qui.
-Si, siamo arrivate qui.
Pensavo davvero di non riabbraciarti mai più.
-Non dire così vieni.
Dissero le due ragazze scoppiando a piangere. Si tennero strette, anche
se sanno che tutto stava cambiando nella loro vita.
-Ti voglio bene Alli.
-Ti voglio bene anch'io Maya
Pochi secondi dopo arrivarono i suoi genitori, per poi vedere Wren
corrergli in contro.
-Wren, piccolo mio.
-Amore, allora è bello vero il papà?
-Si, belissimo per questo voglio una foto.
Disse porgendogli la macchina fotografica, quando Alli
chiamò
tutti i bambini e scattò una foto quando Wren avvicinandosi
alla
ragazza la guardò negli occhi per poi sorridergli.
-Anche tu sei bellissima. Voglio farvi una foto tutti insieme.
Tutti e quattro si misero uno di fianco all'altro per poi tenersi la
mano stretta quando Ian avvicinandosi all'orecchio di Alli le disse
'Tutto resterà per semore così. Io ti amo' disse
per poi
mettersi in posa con gli altri.
Quando Wren gli portò la macchina fotografica, quando Ian
osservò la foto.
Vide tutto, il tavolino pieno di mangiare, la luce che risplendeva ma
mancavano i volti. Non era presente nessuno di loro.
Quando sentì una voce in lontananza.
__
-Ian Svegliati. Ian!
Ian aprì gli occhi per poi guardarre Jason. Rivide ilsuo
volto,
tutto carino e giovane. A Ian prese un colpo quando Ia nsi
alzò
di scatto.
-Dov'è Alli?
-Ian....
-L'avevo vicina, ci stavamo sposando. Tu stavi con Maya e..
-Ian era un sogno. Solo un sogno, lei è morta un mese
fà
ormai. E' stata in coma per qualche mese poi i signori Rivers non sono
riusciti a tenre i costi, e visto che non avev apiù speranza
l'hanno lasicata morire.
ian chiuse gli occhi, per poi guardarsi allo specchio. Il suo volto era
tornato giovane, i suoi capelli avevano ripreso la loro
luminosità. Si toccò il volto, per poi sorridere
e
iniziare a piangere, quando dietro di lui vide il volto di
Alli.
-Lasciami andare Ian, lasciami andare via.
La guarrdò per poi scoppiare a piangere.
-Non posso lasciarti andare perchè io ti amo.
Disse guardandosi, continuando a piangere, quando JAson gli
andò
al fianco per poi tenerlo stretto. I due rimasero così per
qualche secondo abbracciati per poi asciugarsi le lacrime insieme. Ian
guardò Jason nelgi occhi per poi chiedergli di andare al
cimitero da lei.
Andarono verso il cimitero che poi quando arrivarono Ian si fece
lasciare solo.
-Mia piccola, com'è possibile che tu sia morta. Ero
così
felice,solo e unicamente perchè potevo stare con te. Ensa la
mia
testa aveva così vogia di te, da immaginarti ancora viva.
Invece era un sogno, uno stupido sogno. Mi manchi così
tnaot,
non so' come potrò andare avanti nella mia vita senza di te.
Prounciò queste parole per poi scoppiare in lacrime, non
poteva credere di aver sognato tutto, non poteva nemmeno pensarci, a
solo pensiero si sentiva morire. Il suo grande amore si era spento per
sempre.
Andò poco più avanti quando abbassò lo
sguardo, vide la tomba di Ami, si mise seduto per terra di fianco a
lei. Di fianco alla sua migliore amica che non c'era più.
-Mi raccomando non sparlate di me.
Disse quasi ridendo quando Jason gli si avvicinò e lo
abbracciò ancora.
I due non erano mai stati legati, eppure in alcuni momenti tutti
diventano amici.
Pochi secondi dopo dietro Ian apparve Maya, che guardò i
ragazzi e cominciò a ridere.
-Siamo qui.
-Si, siamo arrivati fin qui.
-Tutta colpa di A.
-Resterà per sempre dentro di noi, lei ci ha cambiato.
-Mi manca già.
Disse Maya per po iintromettersi in quell'abbraccio, per poi prendere
la mano stretta dei suoi due amici.
I tre si misero davanti alla tomba di Ali seduti per terra, per poi
cominciare a parlare.
Erano uniti. Almeno quello che restava di loro era restato unito.
Sarebbero stati come le Liars, uniti. Uniti fino alla morte.
-Addio Alli. Ti ho amato davvero dal primo momento che i nostri sguardi
si sono incrociati.
Disse Jason baciando la tomba e mettendogli una rosa bianca sulla terra
bagnaticcia.
https://www.youtube.com/watch?v=w4KRRMT0c8M&feature=youtu.be
___
Ezra, si guardo allo specchio. Noteva di quanto un suo gioco, aveva
rovinato la vita di tutti. Avrebbe voluto uccedere Alison DeLaurentis
ma non ne aveva maavuto realmente li coraggio, odiava il fatto che
Lucas avesse rovinato tutto. Avendo ucciso la piccola Alison. Ezra
guardò le foto che aveva sul comodino con Alison per poi
prendere per l'ultima volta quel telefono.
'Non me ne andrò mai. Ormai faccio parte di voi.
Baci A'
Scrisse per poi sbattere per tera il telefono, iniziandolo a pestare.
-Mi sono divertito stronzette.
Disse lasciando la stanza.
Era tutto finito. A era finita.
Tutti ora potevano vivere tranquilla.
Senza A.
Ne avrebbero sentito la mancanza?
FINE.
Spero che il capitolo sia
piaciuto, e che il mio piccolo video sia stato apprezzato.
Che posso dire ancora, credo niente.
La mia storia finisce qua.
Ciao piccole bugiarde<3
A
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