Paure

di Dragon gio
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo primo ***
Capitolo 2: *** Capitolo secondo ***
Capitolo 3: *** Capitolo Terzo - Epilogo ***



Capitolo 1
*** Capitolo primo ***


Naruto Shippuden Paure Cap 1

I personaggi di questa storia non mi appartengono, ma sono proprietà di Kishimoto Masashi. Questa storia non è scritta a scopo di lucro.

Salve a tutti!!! Ed eccomi nuovamente qui a scrivere su questa magnifica serie che è Naruto!! Vi parlerò nuovamente di Sai (siamo nella saga Shippuden, attenzione agli SPOILER!!) e Naruto, o meglio della loro amicizia! Questa volta ho deciso di suddividere la storia in tre capitoli che saranno poi una sorta di POV di Sai e Naruto!! La paura come si suol dire “è una brutta bestia”, e anche uno che ha relegato le sue emozioni in un cassetto della propria anima come Sai, dovrà crollare sotto il suo peso…

Il primo capitolo saranno i pensieri di Sai, il secondo su Naruto! E il terzo l’epilogo!

Buona lettura e buon divertimento, ci vediamo a fine storia per i consueti ringraziamenti!!!


NARUTO SHIPPUDEN

Paure

Capitolo Primo

Una landa desolata, un deserto infinito che si estende ai miei occhi. Non vedo altro che sabbia chiara, il sole è caldo, soffocante.

Da quante ore mi sto trascinando con queste ferite? Quanto ancora potrò resistere? Sento il corpo in mille pezzi, ad ogni passo lo sento fremere dal suo interno.

Il braccio destro poi non lo sento più, se sopravvivrò mi chiedo se potrò ancora disegnare. Se Sakura-san fosse qui di sicuro mi rimetterebbe in sesto, ma lei non c’è.

Se avessi avuto Naruto-kun a coprirmi le spalle, di sicuro non sarei stato investito in pieno da quella carta bomba così potente, ma ormai è andata così.

Nemmeno io so come ho fatto a tirarmi fuori da quel cumulo di rocce frantumate dall’urto della violenta esplosione.

Forse è stata la paura di morire a quel modo a darmi la forza. Paura di morire, proprio io che non dovrei avere emozioni…

Ma da quando ho conosciuto Naruto-kun ho ricominciato a provare dei sentimenti. Mi sono ricordato di come si sorride con naturalezza quando sei davvero felice. E allo stesso modo mi sono ricordato, forse proprio oggi durante questo combattimento, di cosa si provi a temere la morte.

Avevo rimosso tutto durante l’addestramento al Root, fra tutte le emozioni che sto pian piano riacquisendo questa l’avrei volentieri lasciata da parte, nascosta ben bene in fondo al mio inconscio.

Oggi ero in missione con alcuni vecchi compagni del Root, dopo tanto tempo Danzou-sama ha richiesto la mia presenza per una missione segreta.

Non con il team Kakashi come Sai, ma come “ninja senza nome” del Root quale sono sempre stato, perché in fondo il mio vero nome ormai l’ho scordato pure io.

Dovevamo catturare un pericoloso ninja traditore che aveva commesso alcuni omicidi proprio a Konoha.

Ma la nostra squadra composta da tre elementi, me compreso, è stata annientata e solo io sono ancora vivo.

Anche se forse lo sarò ancora per poco. Con queste ferite non andrò lontano, forse…non lo so nemmeno io.

Con il braccio ancora sano mi tolgo il copri fronte, mi dà fastidio e poi in questo deserto forse lo posso usare per segnalare la mia posizione.

Anche se a chi non lo so di preciso…questa missione era segretissima, avremmo dovuto contattare Danzou-sama 24 ore fa.

Quando abbiamo iniziato questa caccia all’uomo non pensavamo mai più che saremmo stati messi così tanto in difficoltà.

In questo lasso di tempo siamo stati sconfitti tutti quanti e il nostro obbiettivo è riuscito nuovamente a fuggire. No, non verrà nessuno, Danzou-sama non rischierà di coinvolgere l’Hokage in questa sporca faccenda.

Ormai è notte e decido di fermarmi a riposare vicino una grossa roccia sporgente. Mi siedo piano, ho malissimo anche su un fianco, anzi tutto l’interno del mio corpo mi duole incredibilmente.

Ho sputato molto sangue prima, devo avere qualche organo malmesso per essermi ridotto così…

Gli occhi mi si chiudono, sono sfinito…ma ho paura anche ad addormentarmi, forse se lo faccio non mi risveglierò più.

Con questa ansia rimango nel dormiveglia per tutta la notte, l’alba non tarda a giungere e poco a poco ricomincia anche a fare caldo.

Ho ripreso la mia marcia senza fine, mi sembra di camminare da giorni. Sono anche senza cibo o acqua, tutto ciò che mi rimane è un inutile, almeno in questo caso, equipaggiamento ninja.

Ho ancora un po’ di china, magari la potrei usare per lasciare dei segnali…ma per chi lo faccio? Non servirà, non verrà nessuno, quei segnali non saranno d’aiuto a nessuno.

Eppure…mi inginocchio e prendo il pennello e la china rimastomi. Con fatica tingo il pennello usando la mano sinistra e traccio sulla nuda roccia una freccia.

Un sorriso amaro mi increspa le labbra diafane, perché lo faccio? Magari per segnalare la posizione a qualche viandante ove trovare il mio cadavere.

Il braccio destro è sicuramente rotto, è completamente rigido e livido. Devo evitare di muoverlo troppo. Usando una parte di stoffa dei miei vestiti mi lego il braccio ben saldo al petto, non ho niente con cui fasciarlo purtroppo dovrò accontentarmi.

Arranco nuovamente fra la polvere e la calura insopportabile. Sono certo che abbiamo fatto questa strada prima…ma i miei sensi sono annebbiati e non sono più tanto sicuro di dove mi sto dirigendo.

- Non fermarti…non fermarti… - Comincio a ripetermi lentamente con il poco fiato che mi è rimasto. Non pensavo di essere così attaccato alla vita, è dunque questo il famoso “istinto di sopravvivenza”?

Sento come una voce dentro di me che mi intima a non morire qui, non così, non oggi, non ora…

E’ una voce rumorosa, come quella di Naruto-kun. Come la era quella di mio fratello.

Fratello…forse questa è la volta buona che vengo a farti compagnia…

Mi tremano le gambe al pensiero….no, sto tremando davvero, forse dalla stanchezza. Comincio a vedere tutto sfocato e mi gira la testa.

Intravedo uno spiazzo d’ombra vicino una pianta piccola e quasi rinsecchita. Barcollo in quella direzione, crollo sulle mie ginocchia animando forte. Il copri fronte che stringevo nella mano sinistra mi scivola via.

Mentre cade a terra fa un sinistro rumore metallico che quasi mi assorda in questo silenzio senza fine.

- Non…fermar… - Troppo tardi, mi accascio al suolo. L’interno del mio corpo freme nuovamente di dolore e io con lui.

Ho molto caldo, mi sento bruciare. Eppure allo stesso tempo ho freddo…

Mi rannicchio il più possibile, per quanto concessomi…

Mi si offusca la vista…

Il respiro rallenta…

Ho paura

Ho tanta paura


Chiudo gli occhi e l’ultima cosa che vedo è il volto di mio fratello.


E’ tutto buio…ma ora ho come l’impressione di stare meglio…da quanto sarò morto? Sento il mio corpo fresco, come se fosse inumidito dall’acqua.

Avverto un insolito calore che mi pervade…le ferite non mi dolgono più come prima, non pensavo che morire fosse così piacevole.

- Sai…Sai… -


Qualcuno mi chiama? Chi mi sta chiamando…? Mi sembra di conoscerla questa voce…

- Non ti azzardare a morire, hai capito razza di stupido!! –


Questa voce…è la voce di…Naruto-kun…

- Sai…avanti…svegliati…!! –


Perché…perché sento la sua voce…? Non sono ancora morto…?!

- Svegliati…svegliati…svegliati subito o giuro che vengo a prenderti all’altro mondo all’istante…!!! –


Sono…vivo…?!

Improvvisamente sento come se il fiato mi riempisse nuovamente i polmoni, annaspo come se stessi riemergendo dall’acqua. Tossisco leggermente, sento una mano leggera posarsi sul mio petto…

- Avanti Sai…non farmi questi scherzi…!! –


Questa voce di donna…è Sakura-san…

Il petto mi brucia, è invaso dal chakra forse?! Il chakra di Sakura-san…mi sta curando…

Sento che mi sto riprendendo, ma ancora non ho la forza di riaprire gli occhi…

No, la verità è che ho paura di riaprirli.

Nel farlo potrei scoprire con orrore che il mio non era altro che un sogno, forse in realtà io sono morto davvero e questa è tutta una mera illusione…

Continuo ad avere paura

Ci sono più persone intorno a me…chi saranno gli altri? Forse il capitano Yamato…o Kakashi-sensei…

Qualcuno mi prende la mano…ma la stringe così forte da farmi male…

Però, è proprio grazie a questo dolore che trovo il coraggio di riaprire gli occhi. Piano, senza fretta tanto se sono morto non mi corre dietro nessuno…

- SAI!!! –

Il volto di Naruto-kun sovrasta ogni persona o oggetto nella mia visuale. Chissà perché deve sempre urlare, proprio non lo capisco…

- Sai…Sai, sono io, mi riconosci…?! –

Come potrei scordarmi della tua faccia da teppista e di quella zazzera bionda che hai al posto dei capelli?!

Vorrei parlare…ma mi accordo di non riuscirci. Tutto ciò che mi esce dalla bocca sono flebili gemiti…

Ma almeno ora riesco di nuovo a vedere…Sakura-san mi sta curando dando fondo al suo chakra. Vedo anche Kakashi-sensei accanto a lei e infine Naruto-kun dal lato opposto…

Ahi! Basta stringermi così la mano…! Ma chi è che…

- Sai…stai bene? Ti prego parla!! –

Dovevo immaginarlo…Naruto-kun mi stai stritolando la mano! Vorrei dirtelo ma non ne ho la forza e poi…trovo quasi piacevole questo dolore…in qualche modo mi piace il calore che mi trasmette la mano di Naruto-kun in questo momento.

Sorrido…

Ora non ho più paura…

Anche Naruto-kun mi sorride, sembra rilassarsi improvvisamente, la presa alla mano si allenta.


Sakura-san ha smesso di curarmi, la vedo prendere da parte Kakashi-sensei e parlargli, poi anche Naruto-kun li raggiunge intimandomi di non muovermi.

Come se potessi farlo…

Non capisco bene cosa si dicono…ma Sakura-san parla di farmi ricoverare in ospedale…mi devono asportare qualcosa…

Sono così felice di essere vivo che non mi importa di cosa dovranno farmi…

Sono felice…che strana sensazione…


Naruto-kun mi aiuta a salire sulla schiena di Kakashi-sensei, sono così debole che nemmeno mi reggo in piedi!

Forse dovrei provare vergogna e umiliazione per lo spettacolo pietoso che sto dando di me…ma per mia fortuna non sono il tipo che prova così tante emozioni tutte in una volta.

Ripartiamo immediatamente per Konoha, come mi aspettavo Kakashi-sensei è davvero velocissimo, anche se Naruto-kun lo sta superando tutto infervorato.

Kakashi-sensei mi chiede come mi sento e si scusa per il trasporto un po’ brusco. E’ come dire… gentile?

Sakura-san una volta mi ha detto che quando qualcuno si preoccupa per te vuol dire che è gentile e che sarebbe bene ringraziarlo.

Così io biascico qualcosa, una parola incomprensibile perfino a me stesso.

- Grazie… -

Kakashi-sensei si gira leggermente verso di me ma non dice niente, non colgo il minimo cambiamento di espressione a causa di quella maschera.

Questa persona mi metterà decisamente in difficoltà, lo sento!

Adesso il vento mi sfiora il viso e mi accarezza, mi sento calmo… rilassato. E il calore della schiena di Kakashi-sensei acutizza questa sensazione al punto che mi addormento.

E va bene lo ammetto, non avrei dovuto cedere proprio adesso come un genin qualunque!

Ora mi vergogno davvero…

O almeno credo che questa sensazione sia il famoso “sentirsi in imbarazzo”.

In fondo io non ne capisco ancora molto delle emozioni, distinguo a malapena quelle degli altri figuriamoci le mie.


To be continued…


Ciao!! Piaciuto il primo capitolo?!

Mi scuso se il personaggio di Sai apparirà un po’ OCC, ma è così particolare che fatico a stargli dietro e a mantenerlo il più possibile IC!!! ç__ç

Immense scuse dunque!!! U___U

Ed ora un ringraziamento speciale per Nunichan che ha commentato le mie precedenti fiction “A little More” e “Collide”!! ^___-

Grazie di cuore, sono molto felice che ti siano piaciute!!! E visto che il web è sprovvisto di fiction su Sai, cercherò di porre rimedio io in qualche modo (per carità, che qualche utente più bravo di me nello scrivere si faccia avanti o rovinerò questo meraviglioso personaggio!!!! *___*’’’)!!! X DDDD

Un grosso becitos a chiunque recensirà e un arrivederci al prossimo capitolo!!

By Dragon gio
24/03/08

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Capitolo 2
*** Capitolo secondo ***


NARUTO Shippuden - Paure cap 2

NARUTO SHIPPUDEN
Paure

Capitolo Secondo

Quando ho saputo che Sai non era ritornato dalla missione non ricordo con esattezza che cosa ho provato.

Credo fosse ansia, rabbia, paura

Quella mattina fummo convocati di buon ora (praticamente all’alba), da nonna Tsunade. Il team sette, quasi, al completo.

Nonna Tsunade senza troppi giri di parole ci comunicò della tua scomparsa, o meglio, della scomparsa dell’intera squadra con cui eri partito.
Dovevate contattare Konoha entro una certa ora ma non l’avevate fatto e visto il livello della missione era ovvio che qualcuno ci avesse lasciato la pelle…

La nostra missione consisteva nel recuperare i “supersiti” sempre che ce ne fossero stati.

Senza perdere troppo tempo ci preparammo e partimmo subito. La destinazione, un deserto di rocce e sabbia luogo in cui si doveva nascondere il pericoloso criminale inseguito dal Root.

Per tutto il tragitto non feci altro che essere teso e di cattivo umore. L’ultima volta che mi ero sentito così era stato quando mi stavo dirigendo a Suna per salvare Gaara.
Anche questa volta devo salvare qualcuno…ogni volta la mia missione è salvare qualcuno dei miei amici, peccato che non ci riesca mai a conti fatti.

Con Gaara se non fosse stato per il coraggio dell’anziana Chiyo-sama che gli ha donato la sua vita, lui sarebbe morto…
Quando ho tentato di riportare indietro Sasuke non ci sono riuscito…
E ora…non so nemmeno se la persona che devo salvare sia ancora viva o meno…

Sai…mi fa uno strano, sgradevole effetto pensare a te ferito o addirittura morto…e non posso fare a meno di chiedermi se anche questa volta fallirò!

Ho paura…ho tanta paura


Finalmente giungiamo nel luogo dove si trovava il covo del criminale. Ci sono macerie ovunque, hanno combattuto, è ovvio.
Per arrivarci abbiamo attraversato una notevole porzione di deserto, lo stesso panorama si estende ora dinanzi noi…

Fa un caldo terribile, l’aria sembra rarefatta…camminando in questo luogo sinistro ci accorgiamo della presenza di alcuni cadaveri.
Ho un brivido lungo la schiena quando scorgo una mano pallida e insanguinata sbucare da sotto un enorme roccia.

Il fiato mi rimane mozzato e come una furia mi getto su quella rocca tentando di spostarla. E’ pesantissima, ma non me frega niente voglio, devo toglierla da qui!
Con uno sforzo estremo ci riesco, sento nuovamente quel calore intenso invadermi lo stomaco, il chakra di kyubi ha fatto la sua parte.

E ora con gli occhi cremisi e ferini mi accingo a girare quel corpo, in apparenza morto, che ho davanti a me. E’ ricoperto di polvere e non capisco bene se sia Sai…

Ma in fondo lo so già che questo corpo non respira più…e allora mi assale il panico.

- Ti prego…no… -

Supplico. Non mi succede spesso di pronunciare simili parole, di solito le penso, raramente ma mi succede.

Lo giro di scatto con decisione, come quando mi devo togliere un cerotto, se proprio devo è meglio farlo subito senza frignare troppo.

Lo guardo bene, lo osservo e lo scruto ancora.

Sakura e Kakashi-sensei si avvicinano, la tensione è palpabile. Io respiro affannosamente e mi giro verso di loro, gli occhi mi lacrimano.

- Non è lui…! -

Bisbiglio appena, vorrei crollare e piangere di gioia ma non mi sembra il caso. Sto comunque stringendo fra le mani un cadavere che un tempo era stato un compagno di missione di Sai.

Pochi minuti per riordinare le idee e contare i cadaveri. In tutto sono due. E nessuno di loro è Sai o il criminale.

- Sai è ancora vivo! –

Non ho mai udito parole più belle pronunciate da Kakashi-sensei. In questo momento almeno, mi sembrano le più belle in assoluto…

Ma non abbiamo tempo per gioire. Sai è vivo, ma non si trova qui. E’ vivo ma di sicuro ferito, forse mortalmente.

Sakura riesce a ricostruire alcuni attimi del combattimento e intuisce che Sai è rimasto seppellito sotto quel grosso cumulo di rocce a pochi metri da noi. Si ipotizza un esplosione, non sappiamo se dovuta a qualche tecnica o ad una carta bomba.

Ci sono macerie e tracce di sangue molto vistose che si dirigono verso il deserto. Ecco la nostra nuova meta!


Le tracce di sangue smettono pochi chilometri dopo, ora ci rimangono alcune impronte confuse. Ma il vento le sta cancellando, dobbiamo fare presto altrimenti non lo ritroveremo!

Allora Kakashi-sensei evoca il suo fedele cane ninja Pakku. Compare nella sua mano in una nube di fumo.

Gli spiega velocemente la situazione e gli fa annusare il sangue di Sai.

Sono di nuovo nervoso, teso come una corda di violino. Sakura si preoccupa e mi dice di calmarmi, che andrà tutto bene. Quando vuole sa essere così dolce…

Ma ecco che la mia attenzione cade su Pakku che scopre nuove “impronte”.

- Cosa è questo?! –

Domando stupito al sensei. Su una roccia vi è dipinta una freccia nera. Poi capisco, quello è un segnale lasciatoci da Sai!

Ghigno felice, di nuovo una traccia da seguire.

Altre frecce nere si parano ai nostri occhi su altre rocce a pochi chilometri di distanza. Proseguiamo così per un tragitto piuttosto lungo ma poi di nuovo il vuoto.

Brancoliamo nel buio. Il vento è forte, ha cancellato ogni traccia, segnale, odore, tutto.

Pakku fatica a seguire l’odore di sangue, anzi non lo percepisce più. Brutto segnale. Lo vedo, lo sento, lo capisco.

Anche Kakashi-sensei sembra del mio stesso parere.

Ho una fitta allo stomaco, il chakra mi ribolle di rabbia e tristezza.

Ancora una volta ho fallito…?!

Poi gli occhi di Sakura si fissano su un punto all’orizzonte ben distinto. Una luce, no uno strano riverbero.

Qualcosa brilla in lontananza.

Non ce lo facciamo ripetere due volte, tutti e tre corriamo in quella direzione. Io sono il primo a giungere e…lo vedo.

Rannicchiato in posizione fetale sotto una pianta mezza rinsecchita. Il vento caldo si abbatte sul tuo corpo con violenza, ma tu pari non accorgertene nemmeno.
Il tuo corpo è pieno di ferite e lividi, gli occhi chiusi nascosi dalla frangia scura che si agita a causa del forte vento.

Per un attimo tremo…

Poi mi inginocchio e facendo piano ti giro su un fianco chiamandoti ancora e ancora e ancora.

Non ti sento respirare…

Sei pallido come sempre…ma la visione del sangue su questa tua pelle così chiara contrasta terribilmente.

A ben pensarci non ti ho mai visto così pieno di ferite.

Alle mie spalle sopraggiunge una trafelata Sakura che si preoccupa subito di visitarti. Anche Kakashi-sensei è arrivato ma rimane un po’ in disparte per non disturbare.

- Sai…Sai, mi senti?! Rispondimi…!! – Le mani di Sakura si posano su Sai con delicatezza ma in realtà sono ferme e decise. Gli è bastata una rapida occhiata per capire in che condizioni versa il nostro compagno di team.

- Naruto, passami la tua boraccia dell’acqua! –

- Cosa…?! –

- Sbrigati, avanti!! E’ completamente disidratato…! –

- Sì, ho capito!! –

Mi tolgo al volo lo zaino e frugo al suo interno per scovare la preziosa boraccia. E’ proprio vero che quando cerchi qualcosa non lo trovi mai!

Lo svuoto letteralmente e finalmente trovo quello che mi serve. Afferro la boraccia e la passo a Sakura.

Lei svita il tappo e comincia a versare l’acqua sul viso di Sai, poi passa alle braccia, alla pancia e le gambe.

Ora sta usando il suo chakra curativo, ha molte ferite troppe, ed io comincio ad essere in ansia…

- Sai…Sai… -

Provo a chiamarlo, la mia voce si sforza di apparire sicura ma non lo è per niente!

- Non ti azzardare a morire, hai capito razza di stupido!! –

Non farlo…non ci provare nemmeno…! Tu non puoi morire così facilmente! Vero…?! Tento di mantenere questa mia ennesima maschera da teppistello arrogante ma…non ce la faccio.

Non voglio perdere un altro amico

Non voglio che finisca così…

Non voglio fallire di nuovo…

- Sai…avanti…svegliati…!! –

Sento di nuovo gli occhi che mi bruciano, sto per cedere…

Ho paura!

- Svegliati…svegliati…svegliati subito o giuro che vengo a prenderti all’altro mondo all’istante…!!! –

Non scherzo…! Se mi farai il torto di morire così io giuro che verrò a ripescarti dall’aldilà e poi te ne dirò di tutti i colori!

Il tuo volto si contrae leggermente. Una piccola smorfia di dolore e poi tossisci leggermente.

Riprendi a respirare, ma affannosamente.

- Avanti Sai…non farmi questi scherzi…!! –

Esclama Sakura concentrando il chakra sul petto di Sai. Sta migliorando? Sta peggiorando? Io non ci capisco più niente!

Mi sento impotente…odio questa sensazione, mi prenderei a pugni da solo in queste situazioni! Non so cosa fare…non posso fare nulla…

O forse sì!

Prendo una mano di Sai e la stringo nella mia. La stringo così forte che di sicuro si riprenderà, deve farlo maledizione!
Mi sento un po’ egoista in questo momento, sto desiderando che viva più per me che per se stesso…

Perché lo faccio?!

Perché non voglio rimanere di nuovo senza un compagno.

Perché non voglio perdere di nuovo un amico.

Chiudo gli occhi un istante e desidero, spero, prego che tu non muoia.

Stringo la tua mano, ancora.

E quando riapro gli occhi vedo che pure tu stai facendo lo stesso…

- SAI!!! –

Urlo avvicinandomi a te. E senza lasciarti il tempo di capire cosa stia succedendo ti riempio di domande.

- Sai…Sai, sono io, mi riconosci…?! –

Ti vedo spaesato, ho l’impressione che tu voglia dire qualcosa ma dalle tue labbra non esce alcun suono. Sento solo un fragile gemito, così fragile che stento a riconoscerla come la tua voce tagliente e profonda.

Ti stringo ancora di più la mano, senza rendermene conto però…

- Sai…stai bene? Ti prego parla!! –

Non mi risponde però…mi sorride.

Tutta la tensione, la paura e l’angoscia che provavo scivola via dal mio corpo. Allento la presa della mano poco alla volta.

Sorrido pure io, ora non ho più paura.

Sakura si ferma e riprende fiato, con una mano si asciuga il sudore sulla fronte, si è data da fare come sempre!

- Kakashi-sensei ti devo parlare… -

Dice poi lei tutta seria, che succede?!

Si allontanano un po’ da noi e io li raggiungo subito per saperne di più, ovviamente non prima di aver intimato a Sai di non muoversi! Conoscendolo potrebbe benissimo alzarsi e andarsene a spasso sorridendo beffardo!

- Dobbiamo riportalo alla svelta a Konoha, deve essere ricoverato in ospedale! –

- Ma, Sakura-chan credevo che ora fosse fuori pericolo…! –

- Non è che sia in pericolo di vita Naruto, però… -

- Però cosa, Sakura-chan?! –

- Ha molte lesioni interne che non sono in grado di curare, inoltre sono abbastanza sicura che la milza sia completamente spappolata, gliela dobbiamo asportare! –

Non ho idea di cosa sia la milza, ma sembra una cosa seria!

- Il ragazzo deve essere dunque operato…vorrà dire che ci sbrigheremo a rientrare! –

Il tono di Kakashi-sensei non ammette repliche, ma questa volta sono d’accordo con lui.

- Coraggio, in marcia! Naruto, io trasporterò Sai, tu star ai davanti a me e Sakura ci guarderà le spalle! Tutto chiaro?! –

- Sì!! -

Faccio marcia indietro e aiuto Sai ad alzarsi, però quando è in piedi lo sento cedere completamente e mi cade addosso.
Percepisco il suo corpo tremare leggermente, si sforza di rimare in posizione eretta ma non ci riesce.

Sta in piedi solo perché è aggrappato a me. Così mi sobbarco il suo peso e facendo piano lo aiuto a salire sulla schiena di Kakashi-sensei.

Vorrei fargli mettere entrambe le braccia attorno al collo del sensei perché non cada ma quando gli sfioro il braccio destro lo sento gemere di dolore!

- Naruto, razza di scemo non vedi che ha il braccio destro rotto!! –

- N…non me ne ero accorto, scusami!! –

- Su non litigate, non è il momento! Sai, ce la fai a tenerti aggrappato a me con un braccio solo? –

Sai risponde facendo un cenno con la testa, deve star soffrendo molto se non ha la forza di parlare…

Finalmente partiamo, il sensei ci distanzia molto, non mi ricordavo fosse così veloce! Lo raggiungo e lo supero dopo un paio di secondi, non sia mai che io mi faccio battere da lui in una gara di velocità!

Ogni tanto però sbircio indietro per controllare la situazione, anche se Kakashi-sensei mi rimprovera intimandomi di guardare avanti per scovare eventuali nemici.

Però quando Kakashi-sensei mi raggiunge non posso fare a meno di preoccuparmi per Sai, visto che pare svenuto.

- Ehi, Sai…mi senti?! Kakashi-sensei Sai è… -

- Stai tranquillo Naruto! Sta solo riposando, ha esaurito tutto il suo chakra! –

- Aha, meno male! –

Ora sono più tranquillo, ma mi sentirò meglio solo quando saremo tornati a Konoha!

- Dai ragazzi, diamoci una mossa!! Sai ha bisogno di essere curato!! –

Così dicendo accelero il passo, Sakura mi urla dietro qualcosa ma non capisco bene. Corriamo come dei dannati per tutto il giorno e solo verso sera varchiamo la soglia del villaggio.

Portiamo subito Sai in ospedale, pare che sarà l’Hokage in persona a curarlo!

Ora non ho davvero più nulla di cui avere paura…


To be continued…


Buongiorno ragazzi, piaciuto il capitolo due?! Spero di sì! Non temete di lasciarmi commenti, consigli, ecc!!! ^__- Tutto è ben accetto!

Un ringraziamento speciale alla mia amica Kairi84 che commenta sempre le mie fiction su Naruto!! Si vede che amo Sai alla follia, neh?!! X DDD E questa fiction ne è la prova!!! Adesso ne sto scrivendo un'altra, ormai son partita in quarta! X DDD

Ok, per questo capitolo è tutto, ci si vide nel prossimo e ultimo di questa breve saga (Evvaaai! Finalmente finsce questo obbrobrio!! Nd Tutti i lettori)!! ^__^

Un caloroso becitos a tutti quanti!!!!

By Dragon gio

26/03/08

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Capitolo 3
*** Capitolo Terzo - Epilogo ***


Naruto Shippuden - Paure cap 3

NARUTO SHIPPUDEN
Paure

Capitolo terzo - Epilogo

Il corpo mi sembra così leggero, come se fosse sospeso a mezz’aria…è strano ma piacevole…
Apro gli occhi e mi trovo coricato su un prato verdissimo, c’è tanta luce intorno a me. Mi metto a sedere guardandomi intorno spaesato.

Accidenti…vuoi vedere che sono morto lo stesso?

Mi alzo in piedi e comincio a camminare…verso dove non lo so. Il cielo è così limpido e il sole tiepido.
Mi copro il viso con una mano perché c’è troppa luce e mi acceca. Si alza un vento caldo, una scia di petali mi invade.

Girandomi di lato mi accorgo di non essere solo…

Poco distanti da me vedo Naruto-kun…e Sakura-san…

Rimango immobile un attimo…poi vedo Naruto-kun che mi tende una mano, come a volermi invitare ad andare da loro.

Non so perché…ma non posso fare a meno di fidarmi di Naruto-kun.

Corro a perdifiato, nel vero senso della parola, verso di loro…

E mentre mi avvicino…mi risveglio per davvero...


La prima cosa che vedo è un soffitto bianco, devo essere in ospedale. Poi mi rendo conto di non essere solo, di nuovo.

- Cosa è quella faccia? Stavi facendo un bel sogno? –

Naruto-kun è qui accanto a me, questa volta non è un sogno…

- Non lo so…non me lo ricordo… - Gli rispondo rimanendo vago io, non voglio parlargli del mio sogno.

- Allora, come ti senti dopo l’operazione?! –

- Un po’ intontito… -

- Ci credo! Nonna Tsunade ti ha riempito di antidolorifici, ha detto che i tuoi organi interni erano ridotti un colabrodo!! Ha faticato un po’ per rimettere tutto a posto! –

- Dovrò rimanere qui a lungo? –

- No, solo un settimana, forse due! –

- Questa sì che è una seccatura…con questa mano non posso fare niente, nemmeno disegnare… -

Mi guardo la mano destra tutta fasciata, non riesco a muoverla nella maniera più assoluta!

- Ti è andata bene! Pensa che a me una volta hanno fasciato tutte e due le mani! Non ti dico il casino per mangiare e tutto il resto! –

- Vorrà dire che mi farò imboccare da Sakura-san… -

- CHE COSAAA?!!! Come osi fare certi pensieri in mia presenza?!! –

- Perché te la prendi tanto? Aha, ho capito vuoi farlo tu! Sei geloso per caso?! –

- C….c…cosa dici, razza di maniaco!!! –

Quando Naruto-kun si arrabbia assume delle espressioni facciali davvero curiose! Dubito proprio che riuscirei a riprodurle come si deve…

Sento dei passi veloci e leggeri, sembra una tempesta in avvicinamento! La porta della camera è aperta e vedo entrare una giovane donna che io e Naruto conosciamo bene.

- Insomma, cosa è tutto questo baccano?!! Naruto, stai dando fastidio a Sai per caso?!! –

- Assolutamente no, Sakura-chan!!! Noi andiamo sempre d’accordo, vero Sai?!! –

Naruto-kun sta sudando freddo, ma anche io ogni tanto mi sento intimidito da Sakura-san.

- Veramente stavamo litigando un momento fa… - rispondo schietto io, facendo letteralmente sbiancare Naruto-kun.

- N…a…r…u…t…o… -

- No, no no….!! Aspetta Sakura-chan…posso spiegare!!! –

- TI AVEVO AVVERTITO DI LASCIARE IN PACE SAI!!! –
Ed ecco che con un poderoso pugno Naruto-kun diventa il primo uomo a volare senza ali! Peccato non avere una macchina fotografica…

- Aha, è un caso disperato quello lì!! Sai, ti prego perdonalo!! –

- Fa niente! –

- O accidenti, mi sono dimenticata che devo passare da Ino!! Scusami, devo scappare!! Ci vediamo presto!! –

Così some è arrivata, Sakura-san scappa via fulminea. Un vero “tornado”, così si definiscono le persone decise come lei, almeno stando al libro che ho letto.

Visto che adesso non ho niente di meglio da fare tanto vale dormire. Chiudo gli occhi e mi rilasso, grazie ai sedativi non fatico a prendere sonno.

Sono nel dormiveglia completo quando avverto una presenza nella stanza...

Mi ridesto, forse più per riflesso condizionato che altro.

- Aha…scusami, ti ho svegliato…! –

Vedo Naruto-kun che stava armeggiando goffamente con una coperta.

- Che stavi facendo?! –

- Niente, niente!! Emh, pensavo avessi freddo… -

- Veramente siamo in estate! –

- Questo non vuol dire nulla!!! Di solito le persone malate hanno freddo, chiaro?!! –

- Ma io non ho freddo! –

- Questo perché hai di sicuro ancora la febbre!! –

- Impossibile, mi hanno misurato la temperatura prima è tutto a posto! –

- Accidenti a te, la smetti di contraddirmi?!! –

Guardo Naruto-kun che continua ad agitarsi, forse è lui quello che ha la febbre! Ha un aspetto ancora più strano quando mette il broncio…

- Bah, è meglio che vada prima che mi venga voglia di prenderti a pugni!!! –

Naruto-kun sta per uscire dalla stanza, non prima di essersi guardato in giro con circospezione. Ho il sospetto che sia rimasto qui con me per paura di incrociare Sakura-san per i corridoi dell’ospedale…

Se ne sta andando ed io sento di dovergli dire qualcosa…

- Naruto-kun…! –

- Cosa c’è?! –

- Ecco…no niente… - Le parole mi muoiono in bocca, abbasso gli occhi per la prima volta dinanzi qualcuno. Non riesco ad incrociare quello sguardo azzurro…

Lui mi osserva in silenzio, lo avverto. Ma poi mi parla…

- Tornerò domani! E domani e dopodomani ancora! Finche non ti avranno dimesso, verrò tutti i giorni! –

Esclama lui sorridendomi in quel modo così disarmante…

- Perciò, come puoi vedere hai tutto il tempo per dirmi ciò che vuoi! Non c’è fretta… -

Naruto-kun è un gran casinista, si agita per nulla, è una testa calda, per non parlare del suo…

Eppure riesce a vedere dentro le persone…non so come, ma lui ci riesce. Ha capito il mio disagio in qualche modo.

Vorrei ringraziarlo a dovere, ma ho paura che le parole non bastino…

- Ci vediamo domani, Sai!! –

- Naruto-kun… -

- Mh?! –

- Tutto sommato…credo che stanotte avrò freddo…terrò la coperta per sicurezza! –

Non era ciò che volevo realmente dirti, ma tu come sempre hai recepito il messaggio…

Ridendo ti avvicini di nuovo al mio letto e lasci una coperta di lana piegata con cura vicino a me. Poi ti allontani ed esci salutandomi con la mano, anche io faccio lo stesso.


Sospiro, ho di nuovo sonno, temo che dormirò parecchio in questi giorni…

Mi giro verso la finestra, le tende scostate lasciano intravedere il paesaggio di fuori. Ormai è sera e presto la luna sarà alta nel cielo.

- Forse domani…troverò le parole giuste per ringraziarti… -

Con questo pensiero mi addormento, questa volta, sereno e privo di paure.


THE END

E anche questa fiction è finita!!! ^ O ^ Non so bene se il risultato finale sia positivo o negativo, diciamo che questa storia l’ho voluta scrivere per mia soddisfazione personale e poi perché non mi cimento mai con i POV! ^ ^

Per scrivere questo epilogo ho ascoltato un sacco di volte la bellissima “Must be dreaming” dei Frou Frou, ecco perché a inizio capitolo Sai fa quel bel sogno! ^__- Mi piace scrivere ascoltando musica, è davvero fonte di grandissima ispirazione, chi scrive mi potrà capire perfettamente!! ^ ^

Che altro dire? Amo così tanto il personaggio di Sai che sto continuando a scrivere su di lui (e su Naruto ovviamente), ma ci sono buonissime probabilità che faccia anche un altra One Shot con Sasuke e Naruto (ma periodo prima stagione, quando il team 7 era ancora unito e sereno… ç . ç)!! ^__-

Ringrazio anticipatamente chiunque recensirà e ovviamente anche chi legge ma non commenta, grazie lo stesso!! ^ ^

By Dragon gio
28/03/08

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