Le citazioni di una dark con un grande senso dell'ironia

di Craggy
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prima citazione ***
Capitolo 2: *** Seconda citazione ***
Capitolo 3: *** Terza citazione ***
Capitolo 4: *** Quarta Citazione ***



Capitolo 1
*** Prima citazione ***


Farlo o non farlo?
Questo dubbio la attanagliava da quando lei e Courtney, la sua amica Courtney, avevano riportato in gioco Duncan in quella serata malefica passata nei locali punk del quartiere londinese di White Chapel, in cerca di Jack lo Squartatore, alias Ezekiel.

Era in prima classe, ma non riusciva a godersi gli schienali auto massaggianti né i biscotti al cioccolato. Sapeva che prima o poi lei e Duncan si sarebbero trovati faccia a faccia, e di certo non avrebbero parlato del tempo.

Erano sempre stati così, esagerati in amore e odio, sia reciprocamente che verso gli altri.
Ma quando lui sarebbe stato lì davanti a lei, guardandola negli occhi, lei Gwen sapeva che avrebbe avuto il fortissimo impulso di baciarlo, pur sapendo che ciò avrebbe scatenato una serie di eventi che non avrebbe potuto fermare.

Stava entrando nel confessionale, mentre Courtney abbracciava/sgridava il suo bestione. Un’ondata di gelosia ingiustificata, essendo i due fidanzati, la investì.
“Ogni volta che scappavo dagli sbirri, pensavo a te”. No, non si stava rivolgendo a Courtney, lo sapeva, ma a lei.
Il suo sguardo, la voce, i gesti, tutto le facevano capire che Duncan la voleva almeno quanto lei voleva lui.

Chiuse la porta, per liberarsi finalmente della scarica di adrenalina che la pervadeva da quando aveva bevuto troppo caffè.
Sentì la porta aprirsi e poi lui entrare, con il suo solito ghigno furbetto che aveva quando aveva rubato/scassinato/rotto qualcosa.

“Come hai fatto a bruciarti una mano sola?”.
“Mistero, deve essere stata una cavolata, ma fa un male…”

Le strinse la mano, provocandole una fitta di dolore, seguito da una sensazione meravigliosa che lei definiva il ragazzo che mi garba parecchio mi sta tenendo la mano mentre mi guarda negli occhi e mi sorride occavolo quanto fa caldo in questo bagno , altrimenti chiamata amore.

Vide il suo bellissimo viso avvicinarsi al suo, e sapeva che le loro labbra si sarebbero incontrate da un momento all’altro in diretta internazionale.
In pochi istanti si scatenò nel suo cure una lotta che le parve durare un infinito.

Non posso farlo.

Si che puoi, anzi devi.

Ma ha già la ragazza! Sarebbe da vigliacche rubare il fidanzato a un’amica!

Che te frega? Anche se non vinci i soldi, ti metterai con quel figo pazzesco che ti piace da tre serie!

Si ma …

Niente ma. Ti piace?

Certo, però …

Allora bacialo! Te lo devo dire in coreano! Alza le chiappe e limona in mondovisione, bambina mia, perché un’occasione così non te la trovi più!

 I grilli parlanti cattivi sono davvero troppi in giro, e così la ragazza seguì il consiglio del cuore, e non quello razionale che le i poneva di rimanere distaccata da un ragazzo già impegnato.

La frittata era fatta.

E lei era felice.
 

“Le idee migliori non vengono dalla ragione, ma da una lucida, visionaria follia”.

 
PAUSA CAFFE’
Ho iniziato una raccolta di flash. Ancora. Nonostante abbia millanta storia da continuare. Ma che ci posso fare, ragazzi miei?

Dunque, nei giorni scorsi ho passato molto tempo su Facebook (ma dai…) e gironzolando trovo delle citazioni che mi trovavano in pieno accordo, e che mi hanno fatto pensare che era un’idea perfetta per l’ennesima FF su Gwen (penso che anche i fan della DxG si siano stancati di vedermi in questo fandom…).

Si, ehm, la citazione e’ di Erasmo da Rotterdam, degnissimo signore di cui ignoravo l’esistenza. Fino ad oggi.
Salut, les amis!
Votre,
craggy
 

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Capitolo 2
*** Seconda citazione ***


-Ehi bambolina, andiamo a vedere un fil horror?-
Nonostante quella sera piovesse, Gwen non poté resistere all’invito del suo ragazzo. 
-D’accordo Dunky, è uscito il sequel di  ” La vendetta dei morti viventi ”, e non vedo l’ora di scoprire chi uccideranno questa volta,e se useranno lo Strappa Cervelli 2000 o il Cava Materia Grigia 34CZ6.-

Il punk sospirò divertito. –Sei davvero una romanticona, eh? Dovresti dare consigli per il tema degli appuntamenti! E non chiamarmi Dunky, non ho cinque anni!-
-E perché dovrei smetterla di chiamarti Dunky, Dunky? È un soprannome bellissimo!-
-Tu pensa quello che vuoi, ma di certo ”Dunky” non dà l’idea di un ragazzo virile, simpatico e molto sexy-

-Appunto, quindi per te è perfetto-

La dark non riuscì a finire la frase, perché venne buttata sul divano da Duncan, che iniziò a farle il solletico mentre lei implorava una pausa.
-Hahah! Non vale, tu sei più grande! Basta, smettila! Hahahah!-
-Niente da fare Gwenny, questa è la punizione divina per chi insulta il Marcio. Non cercare scuse, te lo sei meritata!-

Ormai i due stavano lottando per l’orgoglio, anche se la scena era tutto meno che violenta: Gwen afferrò una tigre di peluche e la usò come arma per colpire il punk sulla testa, schiacciano così la cresta verde acido di cui lui andava tanto fiero.

-Donna senza cuore, stai usando Gothy come arma impropria!-
Il peluche era stato un regalo per Gwen, che non amando gioielli o vestiti di marca aveva  messo in seria difficoltà il partner per il compleanno della fidanzata.
Poi lui aveva notato quella tigre morbidosa e aveva sentito che era il regalo perfetto; era come la sua Gwen.
Feroce e tenera allo stesso tempo, con due occhi grandi e scuri in cui ci si perdeva, ma anche capace di tirare fuori gli artigli se necessario.

Gwen era stata felicissima del regalo, e l’aveva chiamata Gothy, come tributo al suo soprannome.
Da quel giorno l’animaletto era stato sempre posto sul divano e, quando Gwen era pensierosa, la prendeva in braccio e la accarezzava, immersa nei suoi pensieri.
-Allora Duncan, hai intenzione di portarmi fuori o devo marcire qui dentro? Non vorrei arrivare al cinema quando il capo degli zombie ha già rapito il Presidente!
Quindi alza le chiappe e vai a preparati, zuccone che non sei altro!-

-Quando fai così mi ricordi Courtney!-
-Hai torto caro mio! Lei ti sgridava e poi ti baciava, io faccio solo la seconda!-

Detto ciò ripose il peluche e diede un bacio al suo punk preferito, che lo incassò di buon grado.
-Sai che ti amo, vero?-, chiese lui fissandola con quel ghigno irresistibile.
-Forse-, mormorò lei.
Si riavvicinarono e …

-Sveglia squadre, oggi ci spostiamo nel Paese che ha dato inizio alle Olimpiadi, e di certo gli atleti non dormivano come voi.
Ora recatevi al tavolo, e vi darò maggiori informazioni!-

Gwen sbatté le palpebre un paio di volte, prima di rendersi conto che aveva sognato per l’ennesima volta.
-Dai Gwen alzati, Chris è capace di squalificarci se arriviamo in ritardo!- Courtney le diede uno schiaffetto leggero, tanto per darle una scossa.
-Chissà come ha dormito il mio bestione! Secondo te mi ha sognato, Gwen?-

La dark si alzò lentamente, e si accorse che Courtney voleva davvero una risposta alla sua domanda.
-Sono certa che lo ha fatto, Court-
-Già, è così bello! Essere innamorati è una cosa bellissima!-

Detto ciò l’ispanica sì voltò, seguita da Gwen ancora mezza addormentata. 
-Già, bellissimo-, pensò quest’ultima, prima di avviarsi a sua volta verso l’inizio di una nuova tortura.

“Amo dormire. La mia vita ha l’abitudine di cadere a pezzi quando mi sveglio”.



PAUSA CAFFE'
Ri-ciao a tutti coloro che mi seguono! Non so come sia venuto questo chappy, essendo stato scritto da una craggy con 38 di febbre e il naso che cola.
Comunque, secondo me Gwen ha sognato molto dopo il bacio con Dunky, e quindi mi sono fatta delle cronache mentali ho scritto ciò che probabilmente ha sognato.
La citazione è di Ernest Hemingway, e mi rispecchia al 100%.
Si ehm, non mi picchiate, ricordatevi che ci sono bambini che guardano.
Saluti,
La_Craggy (nuovo nick!)

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Capitolo 3
*** Terza citazione ***


Traditrice, brutta strega, nuova Heather, bacia - fidanzati, ruba ragazzi.

Altri soprannomi?

Goth, darkettona che ha paura del sole.

Una lunga, lista, anche se lei non li poteva, non li voleva ricordare tutti.

“Sigh … lo sapevo che non mi dovevo fidare …”.
“Non è colpa tua. È lei che dovrebbe piangere per ciò che ha fatto”.

Poteva sentire Sierra che cercava di consolare Courtney, e le loro parole le impedivano di dormire.
Avrebbe voluto farlo, magari svegliarsi la mattina dopo e trovarsi a Wawanaqua, quando la storia con Duncan non era ancora iniziata.
Heather e Cody sonnecchiavano beati, immuni dal turbamento portato da Tyler con la sua dichiarazione.

Courtney, come avrebbe potuto dormire?
Gwen si sarebbe ritenuta quasi offesa se non avesse pianto, come se averle fregato (perché effettivamente era di ciò che si trattava) il ragazzo non meritasse la sua rabbia.

Ma la perfettina stava piangendo, molto, troppo. E Sierra era ben felice di sputare veleno sulla gotica, da blogger gossippara che era.
Forse le due pensavano che Gwen stesse dormendo, forse invece speravano che fosse sveglia a sentire quello che aveva causato il suo infausto gesto.

Senza  accorgersene la dark si assopì, cullata (se così si poteva definire) dalle lacrime e dai singhiozzi della compagna di squadra.

Mostro.

Pensieri neri come il peccato che aveva commesso la tormentavano anche nel sonno.
Si sentiva un peso sullo stomaco, e sì che non aveva mangiato niente, quindi non era dovuto al cibo tossico di Chef.

“Lo stomaco è un termometro delle emozioni”.

Glielo diceva sempre sua madre, quando da piccola si sentiva il cuore pesante per aver finito la Nutella, spinto il fratellino o pasticciato con i pastelli sul muro del soggiorno.
Ma lei aveva combinato più di qualche segno giallo o blu su una parete candida.

Mostro.

Si alzò in silenzio e uscì dalla prima classe, in cui finalmente anche Court dormiva il sonno di chi ha pianto molto, mentre Sierra era intenta in un aggiornamento Twitter, probabilmente riguardo al colore delle calze di Cody-bear.
Le lanciò un’occhiata di quella che a Gwen sembrò un misto di rimprovero e comprensione.

Ma fortunatamente non fece domande scomode.
Senza sapere come, si ritrovò in cabina di pilotaggio, dove Chef stava borbottando nel sonno riguardo al suo stipendio, incurante che la vita di venti cittadini canadesi dipendesse da come faceva volare quella vecchia carretta.
Gwen vide che tra le mani aveva un foglio, e la curiosità fu tale da spingerla a sbirciare.

Quando poi vide il suo nome, non poté fare a meno di prenderlo delicatamente e leggerlo.
Era una lista dei campeggiatori, con a fianco elencati alcuni punti essenziali sulla personalità, carattere eccetera.

Ad esempio:
Owen- grasso, babbeo, bomba a gas umana. Evitare ingerimento fagioli => PERICOLO!!!

Più vero del vero.

E poi:
Gwen: dark, sarcastica. Baciato ragazzo C. TRADITRICE

In quel momento Chef russò, e la ragazza scappò prima di essere colta in flagrante. 
Tornò  a letto.
Anche Chef la giudicava, anche quel mostro di Chris lo faceva, anche i telespettatori, anche Sierra, anche Bridgette, anche sua madre, anche le sue
amiche a casa lo avrebbero fatto.

Anche lei stessa lo stava facendo.
Ma era così sbagliato essere attratta da Duncan? Era errato volere la felicità? Era immorale desiderare che lui le stesse accanto?

Traditrice, brutta strega, mostro.

Ragazza innamorata alla follia.
 

“I wear black outside
‘Cause black is how I feel on the inside”


PAUSA CAFFE’:
 * Voce da dietro al tavolo *
So cosa state pensando. Che cos’è questa roba orrenda e priva di alcun senso logico? Bella domanda.
No, sul serio! Me la sto facendo anche io. È per questo che sono nascosta dietro al mio bellissimo tavolo, per evitare oggetti volanti lanciati contro la mia persona.

Solo che questa frase, tratta dalla canzone “Unlovable” scritta da The Smiths, è perfetta per la mia amica Gwenny.
Che faccio vivere costantemente tra sensi di colpa e voglie suicide.

Vi starete anche chiedendo dove sia l’ironia che promette il titolo della FF.
Dovrei chiamare questa storia “Le citazioni di una dark depressa”, altro che battute ironiche. Ma il prossimo chappy sarà divertente, ve lo giuro.
Mi scuso anche con le persone cui ho promesso scene hot, ma dopo i compiti di greco mi sentivo davvero poco romantica.

Ringraziate il cielo che non abbia scatenato una carneficina, più vicina al mio stato d’animo.
E beh, alla prossima!
Pan goccioli,

craggy



 

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Capitolo 4
*** Quarta Citazione ***


 
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A Courtney Barlow piace Gwen fa schifo
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Courtney Barlow ha aggiornato il suo stato:
Brutta darkettona te la farò pagare!!!!! I miei avvocati ti schiacceranno! – con Gwendolen Wilson
 
A  Sierra Esposito, Heather Liu e altri  1324 piace questo elemento
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A Courtney Barlow piace Studio Legale Fifth Avenue
 
Cody Trumann  ha scritto sul tuo diario
Vergognati nuova Heather! E guai a te se mi invii la richiesta di amicizia!
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Cody Trumann –  He he… scusa Gwen, Sierra è entrata nel mio account…
 
Duncan Evans –  Perché dovrebbe mandarti l’amicizia, sfigato?
A 456283 persone piace questo elemento
 
Erano ore che Gwen stava eliminando le inutili notifiche di Courtney e di cosa le stesse succedendo.
Alla gotica non interessava niente dei suoi stati, delle sue amicizie e del fatto che la stesse torchiando con messaggi minatori.
Che la spaventavano come un cucciolo di panda avvolto nello zucchero filato e cosparso di miele, cuoricini e stelline sbrilluccicanti.

La cosa inquietante era che tutti i suoi amici credevano che avesse paura di “Bloody Barlow”, come ormai la folla adolescenziale della rete l’aveva soprannominata.
La verità è che stava delle ore a ridere.  E ridere, ridere, ridere.
Perché quando Gwen era arrabbiata, i casi erano due.
O Duncan le dava un bacio, o prendeva a pugni qualsiasi oggetto di consistenza simil-morbida. Preferibilmente la prima.
__________________
Courtney Barlow ti ha inviato un messaggio.
__________________
 
Questo era strano.
Insomma, l’altro soprannome di Courtney, che usavano lei e Duncan, era “Ignore”, nel senso che lei ignorava loro con molto piacere.
Ma la curiosutà fu troppa, e la ragazza premette il  touch screen per visualizzare la chat.

Non era il primo messaggio che riceveva dalla rivale, ma tutti gli altri erano per di più insulti, promesse di vendetta, immagini di lei e il bel punk ai tempi andati per farla ingelosire…
Lei non aveva mai risposto, postato foto della Gwencan, fondato un fan club né aggiornato il suo stato taggandola.

 
Courtney Barlow-   Ti credi figa a non rispondermi? Perche non è così, sei solo una povera sfigata che non fila  nessuno, e Duncan si  messo con te solo per pietà.  Solo uno scemo ti vorrebbe come amica, emo del c***o che ha paura del sole.  Se fossi tua madre ti avrei mandato via di casa. ma per fortuna non siamo parenti...
 
“Ti ha scritto ancora?”, chiese Duncan premuroso.
Gwen stava finendo di leggere, e aveva lo sguardo piuttosto arrabbiato. Porse il cellulare al fidanzato, che lo afferrò e si mise a leggere.
Dopo pochi secondi , terminata la lettura, la guardò con fare comprensivo, la abbracciò e le sussurrò in un orecchio :”Dai bambolina, non essere così sconvolta! Sai che quella è una pazza sclerotica, probabilmente ora sta stalkerizzando gli avvocati per essere sicura che lavorino alla sua causa!”.

Gwen scoppiò a ridere. “Pensi che mi sia offesa per gli insulti? Figurati! Il fatto è che quell’ignorante mi ha definita “emo”. come faccio per farle capire che dark e e mo sono due cosa diverse? Devo aggiornare il mio stato? Farmi una foto con una maglietta con si scritto “Sono dark, non emo”?.
Poi prese il telefono per aggiornare, ebbene sì, il suo stato.

La frase veniva da una pagina che adorava leggere, con delle battute così acide che lo smartphone  si sarebbe sciolto.




 

“Mi piaceresti molto di più se i social network non mi tenessero a corrente di tutti i tuoi stupidi pensieri”
 

 
 
PAUSA CAFFE’

Sapete cos’è questa? Una FF scritta senza ispirazione.
Vi prego di non odiarmi per questa schifezza, e non lo dico per essere sommersa di complimenti (ma quando  mai? Nd. Coscienza)…
Questo capitolo è interamente dedicato alla mia carisssssima Rainy, che mi ha minacciato con la musichetta dell’Eredità se non avessi postato un nuovo capitolo questa settimana. Amica di confraternita, fai finta che sia una trama bellissima e originale. Io mi sentirei offesa se mi dedicassero questa … roba.

Ma passiamo alla storia.
Courtney qui fa un po’ la figura da bimbaminkia (scusate per il termia, ma non saprei come tradurlo …), che per sfogarsi dal suo essere presa male aggiorna il suo Faccialibro (quanto adoro dire così??? °ç°) ogni tre secondi.
POI. Mi sale il crimine ogni volta che qualcuno dice “Gwen è emo”.
NO. Leggete il mio labiale. NO e poi No. Sono due cose diverse, usate Wikipedia se siete incerti! Scusate per lo sclero, ma oggi anche io sono un po’ arrabbiata, perché ho dovuto sprecare due ore per una traduzione di greco.
Vabbè, vi saluto tessori.
Craggy
 

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