Red Mist(ake)

di MaylorMerryWho
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Red like you ***
Capitolo 2: *** (Re)turn ***
Capitolo 3: *** Damn. ***
Capitolo 4: *** D(ave)ead ***



Capitolo 1
*** Red like you ***


RED LIKE YOU

 

Fanculo. Odio il mondo e questo vitaccia che sono stata costretta a riprendere... Basta Hit-Girl volevo essere Mindy, Mindy ora e per sempre. Alla sola vista del colore viola mi veniva il volta stomaco, un disagio interiore, che mi faceva solo tornare alla mente mio padre. Dio quanto mi manca. Mi mancano i suo abbracci, la nostra cioccolata calda, i suoi regali di compleanno, le giornate al bowling. Mi manca tutto tranne una cosa: Big Daddy. Lui non mi manca per niente, anzi! Quanto vorrei che non fosse mai esistito. I supereroi vanno lasciati ai fumetti, nel posto che meritano. Infilo per la prima volta dopo tanto tempo la mia parrucca ed è impossibile trattenere la lacrima che ora mi riga il volto. Dave è ancora in bagno, lo sento che si infila quei terribili anfibi gialli, li ho sempre odiati! Fanno un rumore tremendo... Sistemo la cintura intorno alla vita e tiro giù dal muro le mie due pistole. Il metallo freddo mi fa percorrere un brivido lungo la schiena facendo riaffiorare brutti ricordi, gelidi come quella fottuta pistola ormai impolverata. Erano passati 5 mesi dalla morte di Frank Genovese e da quel giorno era tornata la "pace". Traffici di droga ridotti del 70%, furti e rapine erano passati dalla normalità ad uno sport estremo per quei pochi coraggiosi pronti a sfidare Kick Ass. Dave diceva che voleva dare una speranza alla città, proprio come Batman, peccato che non si fosse accorto di non essere il proprietario di un'aziando multi-milionaria, non era atletico e soprattutto non era solo... Lui, a differenza Bruce Wayne, una "famiglia" l'aveva. Aveva me, suo padre, Katie e il mio di padre. Se n'è reso conto troppo tardi. Quanto si è ritrovato a sanguinare in diretta su internet con Big Daddy nella stanza affianco alla sua ha capito di essere nella merda e purtroppo non da solo. CI ha trascinati tutti dentro questo questo tunnel inernale che sembrava non finire mai. Perchè a lui non bastava agire in silenzio come facevo io, no! Lui voleva fare l'eroe! Lui doveva creare un account di Twitter a Kick Ass. Dio, come può essere stato così stupido. Mi affloscio sul divano, Dave è in bagno da più di mezz'ora. Spero non stia piangendo di nuovo, quella femminuccia. Piange spesso da quando avevamo deciso di smettere, da quando quella stronza di Katie lo aveva fatto picchiare. Piange perchè si sente solo e perchè sa di non poter fare più nulla. Aveva solo Kick Ass a farlo sentire vivo. SOLO quello. Non mi piace dirlo ma l'altra notte... ho pianto anche io, subito dopo che Dave mi aveva avvertito che dovevamo tornare per combattere un nuovo "nemico" e stavolta non si trattava di traffici illegali o gattini smarriti, ma di un antagonista vero, crudele perchè dalla parte sua aveva il bruciore della sconfitta, il dolore di aver perso una persona cara: Chris Genovese. Red Mist... quello pezzo di merda che ci ha dato in pasto ai cani feroci. Stringo i pugni pensando a quel sorrisetto da coglione. Quanto lo odio, vorrei vederlo morto con la testa spaccata in due. Mentre affilo il mio coltello esce finalmente Kick Ass dal bagno... Ha gli occhi rossi, lo sapevo dannazione! Ha pianto! Sbuffo raggiungedolo vicino alla porta. "Sei pronta?" dice con un filo di voce "Per cosa?" alzo lo sguardo verso il suo viso triste "Per ricominciare..." Annuisco debolmente "Qual è il piano, Kick Ass?" Apre la porta e ci incamminiamo entrambi per la strada "Non c'è un piano, verrà a cercarci lui quando sarà pronto..."

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Capitolo 2
*** (Re)turn ***


Return

Dannazione. Aveva piovuto tutto il weekend e ora ci ritrovavamo come dopo un tsunami, le strade erano piene di pozzanghere. Gli anfibi di Dave fanno un rumore assurdo ogni volta che ne tocca una, si sente una sinfonia di 'ciaff ciaff' in tutto il quartiere. "è mai possibile che una città come New York debba andare sotto-sopra per un po' di pioggia?" sbuffa lui, "non certo colpa di New York se i tuoi stivali da pseudo-checca creano un uragano" lo guardo e sospiro, cerca di replicare qualcosa ma sceglie di stare zitto. Meglio per lui. Da quando abbiamo conciato per le feste Frank Genovese ogni cosa che fa Kick Ass mi irrita in maniera disturbante. Mi irrita quando mi chiede se sto bene, mi irrita quanto fa scivolare il suo manganello lungo il muro di mattoni, mi irrita quando respira. Ma nonostante tutto so di non poter far a meno di lui, mio padre si è fidato di Dave e io devo fare altrettanto, per Big Daddy o per ciò che ne rimane di lui.
"Cosa pensi di fare ora Lizewski?"
"Non chiamarmi per cognome, lo odio... e comunque non faremo nulla."
"Continui a prendermi per il culo?"
"Perchè dovrei?"
"Sono passati 5 mesi da l'ultima volta che Kick Ass e Hit Girl hanno fatto la loro ultima apparizione, da quel giorno non mi hai più parlato. Dopo tutto questo tempo entri in casa mia e mi vieni a dire che dobbiamo tornare in azione. Mi vesto come un fenomeno da baraccone e ora tu mi dici che sei ricomparso all'improvviso con questa storia pur non avendo nulla di certo? Anzi pur non avendo proprio nulla!" sbotto io "Spero tu stia scherzando Dave, altrimenti ti pianto qui e me ne torno da dove sono venuta." lo fisso dritto negli occhi, gli si legge in faccia sa qualcosa.
"Mindy...ascoltami. Non ti volevo dire nulla perchè avevi promesso a te stessa che non saresti più tornata li dentro...."
"Dove?" lo interrompo io.
"Dove lo hanno ucciso, dove hanno ucciso Big Daddy." Gli occhi mi iniziano a pizzicare ma non posso crollare ora. Increspo le labbra leggermente e guardo a terra.
"Dave ne abbiamo già parlato. Perchè vuoi farmi tornare li?" chiedo con la voce spezzata.
"Mindy fammi parlare! Senti questa volta ho una faccenda grossa fra le mani! Dicono che si svolga li il 60% dei traffici di droga a New York!"
"CHI LO DICE DAVE? CHI TI HA DETTO QUESTA CAZZATA?" urlo a pieni polmoni. "HAI DETTO LA STESSA COSA LA NOTTE CHE LO HANNO PRESO! HAI DETTO CHE AVEVI UNA FACCENDA IMPORTANTISSIMA E POI? E POI CI HAI CACCIATI TUTTI NELLA MERDA!"
Mi tappa la bocca in uno scatto d'ira.
"Non farmi sentire in colpa più di quanto non lo faccia già la mia coscenza. Tu non eri li, Mindy. Tu non hai sentito le sua urla mentre lo bruciavano vivo. Io si. Quelle stesse urla le sento tutte le notti nella mia testa e non mi fanno dormire. Queste sono cose che non dimentichi Mindy, queste sono cose che tu non hai mai vissuto."
"Sta zitto Dave. Ti piace atteggiarti da uomo vissuto? Con quale fondamenta? CHi sei tu? Non è neanche un anno che ti sei messo quel cazzo di costume addosso e ora vieni a fare la morale a ME che ci sono cresciuta con queste cose. Quelle urla le ho sentita cento volte." mi fermo un secondo per riprendere fiato "E non provare mai più a parlare di Big Daddy perchè tu da quella notte hai perso solo il sonno, io ho perso mio padre, il mio migliore amico, la mia speranza. Io quella notte ho perso tutto quello che avevo."
Finalmente sta zitto. Continuiamo a camminare verso il capannone dove avevano rapito Kick Ass e Big Daddy. In tutto il tragitto non ci rivolgiamo la parola, l'unica cosa che interrompe il silenzio è il suono dei nostri respiri affaticati.

***

"Siamo arrivati." sussurra lui.
"Lo so, me ne sono accorta." guardo a terra "Ora cosa vuoi fare eroe? Le tue solite entrate trionfali?"
"Credo di si." Con un calcio sfonda la porta e entra con i suoi manganelli impugnati.
"Sei davvero un idiota." sussurro ma non mi sente.
E poi è arrivato il caos. Un odore pungente di bruciato mi inonda le narici. Annuso come un segugio ma la mia analisi viene interrotta da una voce fin troppo famigliare.
"Dave sei davvero un cazzone." questa è la voce di Red Mist, stridula, inconfondibile.
Mi giro di scatto verso Kick Ass e vedo il panico nei suoi occhi. Inizio a sparare alla cieca verso la voce che continua a ridere sguaiata (senza contegno, nda).
La puzza di bruciato ormai si era tramutata in una coltre di fumo nero.
"Non riesco a vedere nulla Dave!" grido. Nessuna risposta. "DAV-" non riesco a terminare la frase. Una persona mi tappa la bocca.
"Felice di rivedermi, puttanella?" è Red Mist. Cazzo. Mugulo qualcosa.
"Come dici? Non riesco a sentirti!" dice con tono di scherno. Cerco di mordergli la mano ma nulla, ha fatto palestra negli ultimi mesi. E tanta. I suoi bicipiti ormai mi serrano tutto il corpo in una sola presa soffocante.
"Dormi ragazzina." mi posa una fazzoletta impregnato di qualche sonnifero sul viso e di quello che avvenne dopo ricordo solo due flash: l'edificio in fiamme e Dave, addormentato, che veniva scaraventato nel retro di un furgone nero. Poi più nulla.

Spazio autrice:
Ehilà bella gente! Spero che i nuovo capitolo vi piaccia, finalmente si intravede un accenno di trama, YUPPI!
Comunque dedico questo a Rox_Malfoy e TheRainbowSideOfCOmics che con le loro recensioni mi hanno convinto a continuare questa storia che sembrava ormai finita.
Spero che vi piaccia e ci vediamo al prossimo capitolo!
Bacioni,
Maylor
 

 

 

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Capitolo 3
*** Damn. ***



Ma che diamine...? Sbatto le palpebre più volte, cercando di capire meglio dove mi trovo e a poco a poco la mia vista torna normale. Sono in una stanza, piccola. L'intonaco manca in parecchie parti dei muri e chiazze di umidità svettano vicino a dei tubi in acciaio scoperti che percorrono tutto il soffitto, gocciolando a terra. Non so dove sono ma per lo meno sono riuscita ad analizzare l'ambiente. Sono seduta su una sedia con i polsi, le caviglie e il torace legato da corde parecchio spesse. “Avanti Hit-Girl, puoi farcela.” ripeto a me stessa nella speranza di convincermi. Comincio a dimenarmi sulla sedia tentando di sciogliere i nodi con le dita, ancora troppo poco precise per liberarmi. Merda, avevo smaltito il sonnifero ma probabilmente ne portavo ancora qualche traccia nel corpo. Continuo a muovermi convulsamente sulla sedia che inizia a traballare. “No, no, no” dico preoccupata. La sedia si inclina all'indietro di circa 50°, cerco di fermala puntando i piedi ma è tutto inutile. Cado a terra di schiena con le mani bloccate dal mio stesso peso. Ora sono ufficialmente fottuta. Sono stesa sul pavimento, inerme, quando finalmente mi accorgo di un altoparlante posto in cima al muro. “TIRATEMI FUORI FIGLI DI PUTTANA!” gridò con il poco fiato rimasta e con la lingua ancora impastata dal sonnifero. Se c'è un altoparlante c'è sicuramente anche qualcuno che sta ascoltando. Ma quel qualcuno non è chi speravo, affatto. La porta della stanza in cui mi trovo si apre. “Ti sei risvegliata finalmente” dice che un sorriso che sa di presa per il culo.

“Fottiti Red Mist” con le ultime forse rimaste cerco di sputargli ma la posizione non mi è granchè favorevole così mi ritrovo con la mia stessa saliva sulle mie gambe. Dannazione.

“Non ti ricordavo così patetica Hit-Girl...” si avvicina cautamente e poi si china accanto al mio viso “...o forse mi sbaglio. D'altronde cosa c'è di più patetico di una ragazzina con una parrucca viola che cerca di combattere il crimine di tutta New York con suo padre?” Le vene sul mio collo pulsano di rabbia “Sei tu la cosa più patetica che io abbia mai visto. D'altronde cosa c'è di più patetico di un coglione che fa finta di essere il criminale il quale l'unica cosa che riesce a fare è combattere come una fighetta nel periodo mestruale.” Riprovo a sputargli e finalmente centro il mio obbiettivo: la sua faccia. “Lurida puttanella.” impreca lui pulendosi il viso con il dorso della mano “Alla prossima stronzata che fai sarò costretto a tapparti quella fogna che hai al posto della bocca con il mio cazzo.” La sua mano mi stringe le guance con una forza tale che non riesco neanche a parlare “Spero di essere stato chiaro.” Allenta la presa dal mio viso “Dov'è Kick Ass?” chiedo ansimante a causa del dolore alla mandibola “Tranquilla, lo rivedrai presto il tuo Dave. Non posso assicurarti se vivo o morto ma lo rivedrai.” Quel fottuttissimo sorrisetto beffardo compare sul volto. “Se lo hai ucciso ti strappo le palle con le mie stesse mani e poi te le faccio ingoiare.” dico sprezzante guardandolo fisso negli occhi. Si avvicina al mio orecchio e sussurra “Sembra eccitante.” Per la prima volta in tutta la mia vita non so cosa diamine rispondergli, dannato Red Mist. “BRUCIA ALL'INFERNO IDIOTA!” grido con tutta me stessa appena lo vedo alzarsi e dirigersi verso la porta ma a lui non sembra importare più di tanto. Apre la porta, mi fa un cenno di saluto con la mano e se ne va soddisfatto.

“Perfetto, Red Mist è un maniaco e io sono nella merda fino al collo.” sussurro sconsolata.


 

*Spazio autrice* scusate il ritardo nell'aggiornare ma mi sono dedicata anima e corpo alla mia altra FF su Hunger Games perciò ho trascurato un po' questa :c ma ho intenzione di recuperare! Promesso!

Ps. Sono ancora in trauma dopo aver visto Kick Ass 2! Da amante del fumetto non ho apprezzato per niente il finale ma vabbè il film è edwidqid e gli si perdona tutto *^* voi l'avete visto? Datemi un vostro parere sul film e sul nuovo capitolo in una recensione se vi va!

Bacioni,

MaylorMerryWho


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Capitolo 4
*** D(ave)ead ***


D(ave)ead


Merda. Apro gli occhi lentamente, quasi non volessi vedere lo schifo che mi circonda, vedo Dave steso di fronte a me, con indosso solo ciò che resta del suo cosume da Kick Ass. Il volto è irriconoscibile per quanto è gonfio, le braccia sono intorpidite e le gambe sono ricoperte di lividi. Fa paura, persino a me. “Da-” la voce mi si strozza in gola “Dave” grido tutto d'un fiato cercando di ignorare il dolore lancinante che mi blocca la gola.

Ma lui non risponde.

Ma lui non mi guarda.

Ma lui non mi sente.

No, no, no, no...” ripeto a me stessa, negando la realtà evidente. Con la sedia ancora fissata a tutto il mio corpo cerco invano di raggiungerlo. “DAVE” continuo a gridare “DAVE TI PREGO RISPONDIMI.” Muovendomi come posso riesco a fare pochi centimetri alla volta “Non importa cosa ti faranno, tu sei sempre la più forte” la voce di mio padre suona ancora nitida quando penso a questa frase che mi sussurrava sempre lui nei momenti di difficoltà. Comincio a piangere perché in quel momento sono Mindy, non Hit-Girl. Piango perchè vedo mio padre seduto accanto a me che mi sorride fiducioso. Vedo mio padre, non Big Daddy. Continuo ad avanzare verso Dave, inesorabile, come se a separarci fossero chilometri e non pochi centimetri. “Non-” riprendo fiato “non ce la faccio, papà.” continuo a piangere, come se non sapessi quante risate si staranno facendo Red Mist e quel suo gruppo di coglioni, perchè so che mi stanno guardando. Ma papà non smette di sorridere. “Avanti bambolina, io credo in te.” Ma sono io a non credere in me ora.


Finalmente sono vicina al corpo di Dave ma vorrei non essermi mai mossa dove ero perchè ora ho la certezza, la schifossima certezza, che lui non c'è più. Che Kick Ass è morto e con lui la speranza di questa città che non era pronta per un eroe, uno vero. Il suo addome è fermo, neanche il più flebile movimento. Continuo ad avvicinarmi e con difficoltà enormi riesco a posare lievemente il mio orecchio sul suo torace, immobile. Aspetto circa 30 secondi così in attesa di un battito, ma mia attesa inutile. Come me.

Così continuo a piangere perchè capisco che in questo momento sono sola, davvero sola.

CHRIS” grido con tutto il fiato che in corpo “LURIDO FIGLIO DI PUTTANA” le lacrime non vogliono fermarsi ma ora non mi importa, non più. Comincio a singhiozzare così forte che non sento la porta aprirsi. È Red Mist. “Non puoi capire quanto ci hai divertiti con tuo piagnistei, ragazzina”. Ora è troppo.

Sento il sangue ribollirmi nelle venne e una forza innaturale si dilaga in tutto il mio corpo. A quel punto il caos. Le corde che mi legavano i polsi e le caviglie, già consumate dai miei numerosi tentativi di liberarmi, si rompono del tutto e per la prima volta da quando sono li dentro mi sento libera. Mi libero dalle restanti corde, anch'esse allentate. Ora non mi ferma più nessuno. Balzo in piedi con un solo movimento e mi scaravento su Chris con tutta la forza che ho in corpo. Prova a resistere bloccandomi le braccia, tirò un calcio nel suo stomaco e mi libero dalla presa. Lui grida qualcosa ai suo compagni ma loro non lo sentono, sono troppo lontani. La porta della mia “cella” è ancora aperta così posso continuare a colpirlo in uno spazio più ampio. Mi afferra per il collo e mi butta a terra. Il suo peso incombe su di me e mi blocca a terra. Sorrido appena prima di sputargli in uno occhio; approfitto della sua distrazione per ribaltare la situazione: incrocio le gambe intorno al suo bacino e finalmente ho io le redini del combattimento. “Tu e i tuoi cazzo di sput-” impreca lui ma non riesce a finire la frase a causa del mio pugno che finisce dritto sul suo naso. A quel punto mi avvicino con cautela al suo viso, sempre più vicino. Vicinissima.

Fa male vero? Ma non quanto essere sola.” riprendo fiato “essere sola fa male, sai?” le lacrime riprendono a scendere sul mio viso ma non riesco a fermarle “FA TANTO MALE” grido guardandolo ancora fisso negli occhi. Ci fissiamo e so di avere tutto sotto controllo. Avevo calcolato ogni sua mossa ed ero pronta a bloccarlo in qualsiasi caso. Tranne uno. A sua volta il suo viso si fa sempre più vicino al mio “so che fa male” sussurra lui.

E poi mi bacia. Mi bacia e con mia orribile sorpresa...ricambio il bacio.



spazio autrice: FINALMENTE! Lo so ho aggiornato tardissimo ma come sapete è ricominciata la scuola perciò è un periodo un po' complesso :/ perciò scusatemi tanto! Per farmi perdonare ho deciso di “lanciarvi in faccia” (cit. Shooter Hates You) un capitolo con 2 avvenimenti moolto importanti che sono,come avrete capito, la morte di Dave e il bacio con Chris . Wow. Due piccoli chiarimenti: la morte di Dave è stato un avvenimento necessario per rendere abbastanza realistica la storia, perciò non odiatemi! Poi per quanto riguarda il bacio che Mindy ricambia un motivo c'è, non temete u.u detto ciò... love u all, recensite ed ENJOY!

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