Vanish Smythe!

di Just_Sebastian
(/viewuser.php?uid=245331)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Damn You! ***
Capitolo 2: *** Voglio un po' di pace! ***
Capitolo 3: *** FUORI DI QUI! ***
Capitolo 4: *** Merda.... ***
Capitolo 5: *** Perché fai queste figure del cavolo? ***
Capitolo 6: *** Colazione ***
Capitolo 7: *** Cosa c'è di peggio che soffrire per amore? ***
Capitolo 8: *** C.H. davanti alla mia camera? ***
Capitolo 9: *** Orange cards ***
Capitolo 10: *** L'ora della verità ***
Capitolo 11: *** Nulla ha più importanza quando la morte è a due passi da te ***
Capitolo 12: *** Se ti prendo Smythe vedi che ti faccio! ***
Capitolo 13: *** A bit of happiness can't hurt, can it? ***
Capitolo 14: *** Niff a tutto gogo! ***
Capitolo 15: *** Testoni che non siete altro! ***
Capitolo 16: *** Chi ha detto che le sforbiciate fanno danni? ***
Capitolo 17: *** Giochino innocuo... o no? ***
Capitolo 18: *** Seb? ***
Capitolo 19: *** A wonderful awaking ***
Capitolo 20: *** Hunter? Seriamente? ***
Capitolo 21: *** Evviva lo shopping!! (e le incazzature di Santana!) ***
Capitolo 22: *** Non saprei che titolo dargli, aiutatemi voi! ***
Capitolo 23: *** Cadere addosso alle persone può aiutare a volte ***
Capitolo 24: *** Tra tragedie e consigli ***
Capitolo 25: *** Cena a lume di candela ***
Capitolo 26: *** That's it, goodbye! ***



Capitolo 1
*** Damn You! ***


Prologo



- Mangusta, chiudi quella fogna che ti ritrovi al posto della bocca! -
- Ohohoh! Attenzione! La Principessina/Camionista usa termini volgari! -
E come al solito, ennesimo battibecco tra i due seguito da tutta la Dalton. Praticamente era diventato il derby della scuola che, la maggior parte delle volte, finiva in un pareggio.
- Sottospecie di roditore che non sei altro! -
- Checca, fai più bella figura a stare zitta! -
I due si guardarono in cagnesco per secondi che sembrarono interminabili, durante i quali entrambi pensarono alla cosa più offensiva possibile da dire all’altro. A un tratto un’altra voce parlò:- Ragazzi vi dispiace fin… -
- ANDERSON SPARISCI! - urlarono in coro senza fargli finire la frase. Il poveretto si smaterializzò all’istante, non senza una punta di dispiacere. Essere trattato male da Sebastian era un conto, ma venire sgridato da Kurt, la persona che amava di più al mondo da almeno due anni, era tutta un’altra storia. Sentì un enorme peso al cuore a quelle parole che non riuscì a far sparire. Nonostante distasse solo pochi metri dalle grida dei due, sentiva le voci ovattate, come se lo stesso Blaine si trovasse all’interno di una bolla di vetro carica di malinconia e dispiacere. Venne riscosso dai suoi pensieri da Nick, che vedendolo così cupo, gli chiese come stesse. -Tranquillo Nick, sto bene, davvero!- rispose con poca convinzione. - Bah, se lo dici tu! - ribattè l’altro, facendo uno sguardo esaurito. Fortunatamente in quel momento suonò la campanella e i due rivali furono costretti ad andare in classe. - Non finisce qui Smythe! - - Quando vuoi Hummel – rispose l’altro lanciandogli un’occhiata di sfida.
Kurt si sforzò di ricordare che materia aveva a quell’ora ma proprio non gli veniva in mente. Aprì il suo armadietto sperando che gli venisse in mente e all’interno trovò un biglietto arancione brillante. Incuriosito, lo aprì e trovò disegnato uno schema con ogni giorno della settimana sotto cui vi erano tutte le materie di una determinata giornata. In fondo al biglietto c’era scritto:
P.S:
Cosa faresti senza di me? Ah no aspetta, ti rispondo io! TI DIMENTICHERESTI TUTTO IN CONTINUAZIONE, RAZZA DI DECELEBRATO CHE NON SEI ALTRO!
Con tanto affetto (ovviamente)                                                                                                                                                                                                                          -Sannie

“Aaaah Santana se non ci fossi tu” pensò Kurt. “Il problema è che non so se baciarti perché mi aiuti sempre o prenderti a randellate perché mi hai ricordato che ho francese alla prossima ora con Smythe”.  Dio quanto odiava qual maledetto figlio di papà! Nonostante fosse un gran figo (e questo doveva ammetterlo) era antipatico all’inverosimile, godeva nel vedere le persone lanciargli occhiatacce dopo una delle sue “battute simpatiche”. E ovviamente godeva ancora di più quando vedeva le facce dei suoi compagni diventare rossissime dopo che si strusciava loro addosso in modi fin troppo osceni in pubblico. – Playboy – sussurrò sottovoce ripensando a ciò. “Naah forse puttanella di turno suona meglio” e decise di usare questo insulto la prossima volta, anche se non era da lui offendere in quel modo, ma, come si dice, “a mali estremi, estremi rimedi”. Quel ragazzo gli faceva venire un tale nervoso che era paragonabile solo a una mosca che ti ronza in continuazione nell’orecchio mentre cerchi di dormire, ridendo a crepapelle visto che sta riuscendo nel suo intento di romperti i coglioni. Perso nei suoi pensieri, non si accorse che l’ora era già passata ed essendo l’ultima poteva tornare in camera a rilassarsi. Aveva il pomeriggio libero, visto che l’indomani sarebbe stata domenica. Fece un sospiro di felicità che trasformò in una specie di ringhio non appena Sebastian svoltò l’angolo di corsa e gli venne addosso –Ehy Checchetta, proprio te cercavo! -.


SPAZIO AUTORE:
Non mi tirate pomodori vi preeeeego!!!!!!! *si va a nascondere*
Allooooooora..... Essendo un prologo ho preferito solo enunciare la situazione e dargli una linea di massima, anche se si capisce già che Blaine è stracotto di Kurt.
Va be' mi zittisco qui che sennò vengono fuori 3000 cose che dovrete scoprire in seguito!
Fatemi sapere che ne pensate così vedo se continuarla o meno. 
- Just_Sebastian

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Voglio un po' di pace! ***


 

CAPITOLO 1

 
-Che diavolo vuoi Smythe? Domani è domenica e di certo non ho voglia di svegliarmi con un mal di testa per aver litigato con te – strillò scocciato Kurt.
- Ora non posso nemmeno venire a trovare la mia Principessina preferita? Lo sai che ti voglio taaaaanto bene! – rispose sarcastico l’altro fingendo di abbracciarlo.
- Arriva al punto Mangusta – gli intimò con tono duro.
- Come siamo scontrosi stamattina! -
- Sbrigati che voglio andare a riposare! – Di rimando Sebastian scoppiò a ridere per due minuti buoni. Kurt cominciò seriamente ad innervosirsi.
- Ora o mi dici che vuoi o mi lasci andare brutto idiota! -
- Hahaha d’accordo, sarò breve. Innanzitutto mi spieghi perché non ti sei presentato a francese e secondo oggi pomeriggio non dormirai affatto visto che il “Grande Capo” Hunter vuole che io, te e Anderson cantiamo una canzone insieme per le regionali -
- Prima che tu possa proferire una qualsiasi altra sillaba dalla tua bocca da roditore, fammi capire se ho sentito bene: Hunter vuole che ci siano tre solisti?!?! -
- E brava la mia bimba!!! -
- E che io canti insieme a te?!?!-
- Non ti dimenticare Anderson, poverino -
-Non mi importa di Blaine, lui non è un problema come lo sei tu!-
- Oooh hai un problema con lo zio Sebastian?- questa volta fu la voce di Hunter appena arrivato a parlare dopo aver sentito tutto - Be’ RISOLVITELO perché voi tre canterete insieme! Vi voglio tutti alle quattro in aula canto, né un minuto di più né uno di meno, sono stato chiaro? -. Kurt fece un gesto spazientito con il capo ma disse di sì. Sebastian invece annuì con un sorrisetto malizioso stampato in faccia.
- Fai sparire quel ghigno dalla tua faccia prima che decida di farti cantare una canzone da donna Smythe! -. “Sia santificato Hunter Clarington!” pensò Kurt. Quest’ultimo guardò l’orologio e si accorse che erano già le tre. Imprecò sottovoce senza farsi sentire da Sebastian, si voltò per tornare in camera sua ma venne bloccato per un polso da Smythe.
- Dove credi di andare Principessa?-
- In camera a riposare Mangusta! Ora se non ti dispiace… - rispose accennando alla mano che lo teneva bloccato.
- Te ne vai senza rispondermi? -
- Ops scusa, alle mie orecchie la tua domanda deve essere parsa come uno squittio o un fischio per richiamare i tuoi simili. Ti dispiacerebbe ripetere? -
- Simpaticona la mia Checca -
- Ma grazie -
- Ma prego -. Stettero qualche secondo in silenzio a guardarsi poi Kurt chiese scocciato: - Allora questa domanda? -. Sebastian sembrò come risvegliarsi da un sogno - Mh? Ah già giusto. Dicevo, come mai non sei venuto a francese oggi? -
- E come mai tutta questa attenzione nei miei confronti? -
- Perché mi sono annoiato a morte senza prendere in giro te e la tua faccia da folletto, o forse dovrei dire gremlin, sono più brutti e ti assomigliano decisamente di più -. Kurt si limitò ad ignorarlo, voltandosi e dicendogli un - Non sono affari tuoi - mentre andava verso la sua stanza per (finalmente) riposare. Ma (come è ovvio pensare) non fece nemmeno in tempo a poggiarsi sul letto che qualcuno bussò alla sua stanza. “Giuro che se è di nuovo quella Mangusta lo spello vivo, lo metto nel sale e uso la sua pelliccia per confezionarmi una bellissima sciarpa super chic!”. Non appena aprì si ritrovò una testa riccia che saltellava da una parte all’altra della stanza.
O Cristo nooooooo anche lui noooooooo!!!!!”

SPAZIO AUTORE YEEEEE!!

Come penso abbiate notato io ODIO Blaine e Ryan che fa mettere quella testa riccia che senza un po' di gel sarebbe persa insieme alla mia diva! Mi sa che i capitoli stanno venendo un po' troppo corti, vedrò se posso allungarli. Baci

-Just_Sebastian

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** FUORI DI QUI! ***


CAPITOLO 2

 
- B-Blaine… Che ci fai qui? -. Intanto l’altro lo guardava con un’espressione estasiata che fece preoccupare non poco Kurt.
- Dio Kurtie sono eccitatissimo per questa cosa di duettare con te!!! -
- Ehm… - Kurt lo guardò con un’espressione stranita - Lo sai che non sarà un duetto vero? Ci sarà anche Sebastian - pronunciò l’ultima parola inarcando leggermente le sopracciglia, segno che gli dava davvero fastidio quel nome.
- Co… Ch-che cosa?!?! - gli quasi urlò l’altro, in preda ad un attacco isterico - Che significa che ci sarà anche Sebastian?!?! -

Mezz’ora prima…

-Ti prego Hunter ti prego! - lo supplicò Blaine.
- La mia risposta è no Blaine - rispose impassibile l’altro.
- Questa volta e basta, dopodiché giuro che non ti chiederò più né assoli né niente di niente!- continuò il primo, giocando la sua ultima carta.
- E va bene avrai il tuo duetto con Kurt… -
- Siiii!!! Grazie grazie Hunter! Sei il migliore - fece per abbracciarlo ma l’altro lo fermò con un gesto della mano, intimandogli di restare seduto.
- Avrai il tuo duetto a una mia condizione - continuò a parlare sempre con tono di voce uguale.
- E quale sarebbe? - Blaine cominciava a preoccuparsi. Cos’altro poteva chiedergli oltre al tolgliergli tutti gli assoli?
Hunter fece un ghigno - Lo scoprirai - rispose con una punta di divertimento e facendogli capire che la conversazione era chiusa.



- Verme schifoso…- Blaine non si accorse di averlo detto ad alta voce. - Come hai detto prego?- trillò Kurt. - N-no no non era riferito a te Kurt, ripensavo a una cosa -. Ah ma gliel’avrebbe pagata e anche molto cara quell’Hunter. Praticamente tutti all’interno della scuola erano a conoscenza dei suoi sentimenti verso Kurt, a parte il diretto interessato che sembrava non accorgersi mai di nulla. Giocando su questo fattore Sebastian cercava sempre di far finta di strusciarsi su Kurt in modo da far arrossire violentemente la “Principessa” e far saltare i nervi all’ ”Hobbit”. Per questo Sebastian era finito nella sua lista nera, forse al primo posto. Avesse avuto un Death Note lo avrebbe fatto prima impazzire e poi fatto buttare dalla finestra dell’ultimo piano della scuola. E come se ciò non bastasse cominciava ad approfittarsene anche Hunter! Si sentiva pugnalato alle spalle, già due persone dentro quella scuola stavano sfruttando quella sua debolezza per farlo soffrire.
- BLAAAAAIIIIINEEEE!!!!!! CI SEIII??? - venne risvegliato dai suoi pensieri dalla bellissima voce di Kurt. - Come? Ah si si scusa dicevi? -
- Dicevo che io vorrei sonnecchiare almeno due minuti ti dispiace se… -. Non concluse la frase sperando che l’altro capisse.
- Se cosa? -. Domandò l’altro confuso.
- Insomma se potessi gentilmente… -. Ancora una volta lasciò la frase a metà sperando che quel cervello bacato avesse capito. L’altro lo guardò con aria interrogativa.
- ESCI DALLA MIA CAMERA BLAINE, ORA! - gli strillò allora l’altro, esasperato.
- Oh si si subito! -. E si fiondò fuori come un razzo, rosso dalla testa ai piedi per la figuraccia che aveva appena fatto. Kurt guardò l’orologio per l’ennesima volta: erano le tre e mezza. Imprecò a mezza voce e si distese sul letto, impostando la sveglia per le quattro meno cinque in modo da arrivare in tempo in aula canto. Mise Dance All Nite di Anja come suoneria così non avrebbe avuto problemi a sentirla (http://www.youtube.com/watch?v=FKML9hhUOps).
Come previsto dormì come un ghiro. Ma al suo risveglio non sentì la suoneria ma una voce che gli diceva molto dolcemente: - Ehy Principessa svegliati! Sorgi e splendi! -
“Ma che cazz…?”



SPAZIO AUTOREEEEEEEEE

vi prego non mi uccideteeeee!!!!!!
ok lo so, non dovrei fare tutto questo a Blaine ma la verità è che mi sta altamente sulle scatole e non lo posso sopportare (e il numero delle persone che legge questa fanfic scende a 2)
comuuuuunque tralasciando la stupidità innata dell'hobbit che ci fa Sebastian in camera di Kurt? Eeeeeh poi vedrete! Hihihihihihi cominciate a preparare i pomodori perchè alla prossima penso che finirete le scorte per quanti me ne avrete tirati. Detto questo bye-bye ci vediamo il prossimo capitolo. Baci a tutti belli e brutti

Just_Sebastian

P.S. prima che qualcun altro mi dia della femmina in qualche recensione vorrei chiarire che sono un ragazzoooooo!!!!!

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Merda.... ***


CAPITOLO 3

 
Pov. Kurt
Ok allora analizziamo la situazione: mi trovo nel mio letto e su questo non ci piove perché è soffice e visto che ci si sprofonda ti fa sentire anche protetto. No aspetta cos’è questa sensazione di freddo e dolore alla schiena? Ok rianalizziamo: non sono nel mio letto, ma sul pavimento e direi che o qualcuno come la voce di prima mi ha buttato giù dal letto (e in questo caso avrà la mia ira per colazione; altro errore siamo nel pomeriggio Kurt! Va be’ merenda!) o sono più stupido di Blaine e cado dal letto da solo! Eppure cos’è questo continuo senso di protezione che provo? - Gesù Cristo svegliati Hummel! -. Ma allora è stata quella voce a buttarmi giù dal letto! Brutto figlio di buona madre giuro che se ti prendo... Però per prenderti dovrei prima aprire gli occhi. Allora al mio 3. 1… 2… 2 e un quarto… 2 e mezz...
- PRONTO??? -.
MA CHE CAZZO TI URLI ALLE 7 DI MATTINA SI PUò SAPEREEE??? STO CERCANDO DI CONTARE PER ALZARMI! Uff basta. 3!!!! Con uno sforzo sovrumano apro gli occhi e trovo due meravigliosi smeraldi intenti a fissarmi. Ho dormito in un portagioie? Cavolo! No fermi tutti! Come diavolo faccio a dormire in un portagioie?
- Allora hai aperto gli occhi bella di casa! - Ehy! Zitto! Sto cercando di dormire!
- Anche se devo dire che la tua voce è meravigliosa… -
- Ma grazie Checca! -
Ommerda l’ho detto ad alta voce????? Porca…
- Ora basta dormire, sveglia! - E non mi interrompere i pensieri voce super-gnocca! Ehy!
- Ma nemmeno con una cuscinata in faccia ti svegli? -
E va bene apro gli occhi! E totalmente stavolta!
No! Nononononono! Ditemi che non ho detto a Sebastian che ha una voce meravigliosa! Nonononononono NOOOOOOOO!!!!! Che figura di Merdaaaaa!!!!
- Ehm… Ciao Sebastian! -
- Come here everyone! The Princess got up! -
- Davvero divertente! -
Fanculo.
- Ma si può sapere come diavolo hai fatto a dormire con quella musica a palla? L’ho sentita io che ho la camera accanto alla tua! Ho bussato per svegliarti ma niente! -
- Tu? Che hai cercato di svegliare me? -
- E beh? Che c’è di male? Siamo o non siamo fidanzati? -
Dire che mi crollò il mondo addosso è dire poco. Ma non per la situazione, o meglio per un quarto per la situazione ma per i restanti tre quarti era perché a quelle parole mi batteva forte il cuore, troppo forte, come non è mai battuto in tutta la mia vita. La sua immagine, che in quel momento mi parve bellissima, svanì in un vortice tre secondi dopo.

I never get enough
I’m easily bored
So keep it coming
Or I’ll head for the door
Gimme more…
Gimme more…
Gimme more…

I drink Cristal champagne it's only the best
I sit in V.I.P, I'm above the rest
Gimme more...
Gimme more...
Gimme more...

Spegniti brutta stronza figlia di…
Questa suoneria sparirà dal mio cellulare, mi ha sottratto a una visione paradisiaca!
Kurt! Pronto? Sei tu? C’è nessuno? Stai parlando di Sebastian Smythe, la tua nemesi, la persona più odiosa e viscida di questo mondo!
*toc toc* - Ehy Principessa svegliati che dobbiamo andare in aula canto! -
E che nonostante tutto sotto sotto si prende sempre la briga di chiamarti.
- Arrivo Sebastian! - Mi alzo dal letto molto svogliatamente e praticamente struscio i piedi fino alla porta che apro con poca fantasia.
- Ehy Checca dimmi una cosa -.
Fa una pausa ad effetto, ma quanto sei teatrale!
- Da quando mi chiami Sebastian? - Ok ora sono davvero nella merda!
 
SPAZIO AUTORE EVVAIIIII (E STIAMO A 67 CHE LEGGONO LA FF!!!!)
Mi state rendendo davvero troppo felice siete fantastici, tutti, sia chi mi recensisce sia i cosiddetti “lettori fantasma”. Penso che questa ff andrà avanti un bel po’  (almeno spero, non voglio farla finire subito). Cercherò di aggiornare un po’ meno questi giorni, ieri ero preso dalla fantasia e ho cominciato a postare a raffica!!!! (momento di sclero uahuuuu!!!)
Allora tornando al capitolo. Come potete vedere ho deciso di inserire il mio primo pov anche se è venuto un po’ uno schifo, vedrò di migliorare. Ho cercato di rendere Kurt più rintontito possibile (io sono così quando mi sveglio nel pomeriggio, non so voi!) e ha quasi sfiorato i livelli dell’hobbit (naaah non è possibile). Il problema ora nasce con Seb. AH CARTO, HO CAPITO CHE STAI RINCOGLIONITO MA SVEJETEEEE!!!!!! (ma visto che scriviamo io e il mio diavolo interiore penso di fargli fare qualche altra pazzia hihihi)
Baci
- Just_Sebastian

O SANTISSIMA GAGAAAAAA!!!!  (Tallutina mi ha capito)

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Perché fai queste figure del cavolo? ***


CAPITOLO 4

 
Pov. Kurt
- C-cosa? - lo guardai con un misto di paura e confusione.
- Ho detto, da quando in qua mi chiami Sebastian? -. Ok, non sapevo cosa rispondere nemmeno a me stesso. Io che chiamo Sebastian per nome? E ci risiamo! Kurt datti uno schiaffo Cristo! - Ahia! -. Ma non dicevo sul serio brutto idiota!
- Hummel, ora ti schiaffeggi anche da solo? -. Oddio che figura di merdaaaaaaaa, fanculo alle vocine che mi dicono cosa devo e non devo fare!
- Sai com’è, quando dormo nel pomeriggio al risveglio non sono mai fresco come una rosa-. E per il momento me la sono scampata. Guardo l’orologio… LE 4 E 10!!!! CAVOLO è TARDIIIII!!!!! - Sebastian corri! È tardi! -
- Di nuovo con questo Sebastian? -
- Zitto e muoviti! - Arriviamo con il fiatone ma almeno arriviamo. Hunter è fuori che ci aspetta.
- Siete in ritardo -. Quanto odio quel suo modo di parlare privo di qualsiasi emozione!
- Lo so, la Checca Camionista non voleva svegliarsi -
Lo fulmino con un’occhiata. Stronzo. Ti odio!
- Non mi interessa il motivo! Ho deciso che ci sarà anche un quarto componente, magari vi fa stare buoni tutti e tre! -
- E chi sarebbe di grazia? - domando io ancora più scocciato.
- Entrate e lo scoprirete -.
E odio pure te!
- Quanto a disposizioni? - chiede il sorcio alla mia sinistra.
- Vi lascio senza guinzaglio, scegliete voi genere, cantante, se fare la coreografia o no, basta che ci faccia vincere le regionali. Sono stato chiaro? -
Entrambi mimammo il gesto di stare sull’attenti. Hunter ci ricambiò dandoci due (non troppo leggere) pacche sulle spalle. Io intanto continuo a chiedermi chi mai sarà il quarto componente. Per farci addirittura stare bene noi insieme sarà un bulldozer come minimo. Beh non resta che scoprirlo no? Entro per primo e vedo Blaine che parla con una ragazza ma essendo girata di spalle non capisco chi è. Appena mi vede mi rivolge un sorriso a trentadue denti che viene subito liquidato appena entra Sebastian dietro di me. Vedendo il cambio di espressione di Blaine la ragazza si gira e appena mi vede comincia a correre come una pazza verso di me, travolgendomi appena mi raggiunge.
- Kurtiiiieee!!!!!!!!! - esclama.
- Sanniiiiiieeee!!!!!!! - le dico io di rimando. In effetti per carattere Santana è perfetta per farci stare in ordine.
- Allora, cominciamo subito? - esclama lei entusiasta e piena di iniziativa. Ho già detto che adoro Santana?
- Hai qualche idea madomoiselle? -. Non avete sentito anche voi il verso di un furetto?
- È ovvio Mangusta! -.
Forza Sannie alè! Forza Sannie alè!
- Allora illuminaci forza! - stavolta è Blaine a parlare. È strano che si rivolga così a Santana, che io sappia loro due vanno d’accordo. Forse lei si è fatta scappare qualche parola di troppo sulla (poca) altezza dell’hobbit. Si, quasi sicuramente è così.
- Io pensavo a Nobody wants to be lonely, Ricky Martin e Christina Aguilera che ne pensate? -
Ma quanto puoi essere geniale Sannie? È una canzone meravigliosa e lei mi pare perfetta per fare la parte di Christina! Anche Smythe sembra soddisfatto.
- Non la conosco - e Blaine spunta sempre come il broccolo della situazione.
*tipica caduta stile manga di tutti*
- BLAINE MA COME FAI A NON CONOSCERLA?!?! - strilliamo tutti.
Deve essersi offeso perché abbassa lo sguardo con aria afflitta. È sempre stato parecchio sensibile ma non credevo a questi livelli.
- Comunque - prosegue Santana - io pensavo di farla così… - fece una pausa, molto teatrale anche lei come sempre.
- Allora io, Kurt e Sebastian appena accendono le luci stiamo semplicemente in piedi, distanti qualche metro tra di noi. Kurt e Sebastian cominciano per il coro ma la voce di Ricky Martin vera e propria la fa Blaine mi sembra il più adatto -. Bene ora mi tocca fare anche il coro in coppia con uno dei due fratelli Chip & Chop. Mi scappa una risatina pensando a ciò e Sebastian deve essersene accorto perché mi domanda: - Ora ridi da solo Checca? -
- No caro, pensavo solo a quanto staresti bene nelle vesti di scoiattolo invece che di mangusta o furetto. Ovviamente uno degli scoiattoli dalla coda corta ti assomiglia di più -
- Zitto Gremlin -
- Zitto Furetto -
- La finite voi du… - Santana prova ad intervenire ma…
- Santana chiudi il becco! - strilliamo in coro. Pessimo errore.
- Chiudi il becco? CHIUDI IL BECCO?!?! Sentite Furetto asmatico e Principessa affetta da spasmi isterici involontari! Voi “chiudi il becco” non me lo dite, chiaro?! Nel caso dovrei dirlo io a voi! E se non avete capito come stanno le cose la prossima volta vi beccate uno schiaffo talmente forte che dovrò usare il telescopio per cercarvi e darvene un altro!-.
Se voleva metterci paura, ci è riuscita benissimo,tanto che per le due ore successive non fiatiamo più se non per cantare, e devo dire che la canzone mi piace come sta venendo. Finito di provare corro come un razzo prima che qualcun altro mi fermi dal riposare in santa pace! Vedo la porta della mia camera, la salvezza è vicina! Mancheranno cinque secondi di corsa. Dai Kurt ce la puoi fare! 5… 4… 3… 2… 1… SBANG! Ma chi cavolo è che si frappone tra me e la mia adorata porta proprio all’ultimo secondo? Ahio che male!
- Ma che diavolo…? - strillo
- Pensavi che fosse finita qui eh? - mi rispose lo Scoiattolo guardandomi dall’alto in basso. A quanto pare mi ero fatto male solo io, fanculo il suo fisico da palestrato!
 
SPAZIO AUTOREEEE
 e la mia ira si scatena nuovamente su Blaine!!!!! Siiiiiii!!!! Vai a farti benedire piccolo hobbit perché ti farò passare le pene dell’inferno muhahahahahah!!!! Sai dove te li puoi ficcare i tuoi occhioni da cucciolo???? HAHAHAHAHAHAH!!!!!
ok basta…. Mi sono sfogato abbastanza. Perdonatemi, forse devo bere meno caffè.
Alloora vediamo un po’. Per la prima volta Santana fa la sua comparsa in questa storia, vai Sannieeee siamo tutti con te. Comunque se avete notato il “forza sannie alè” è da leggere con la voce di alvin superstar hahahaha (i miei momenti di sclero non avranno mai fine yeeeeee!!!!!!! o.O). Non so come la pensate voi, ma dire che Sebastian è un figo è dire poco e si può ben capire come la penso dall’ultima frase hihihihi. Ok basta che sennò viene lo spazio autore più lungo di questo già corto capitolo. Grazie a chi recensirà e a chi ha già recensito (tipo Tallutina che non smetterò mai di adorare).
Pure hate for Blaine and pure love for Kurt!

- Just_Sebastian 

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Colazione ***


 
CAPITOLO 5

Diciamo che me ne scto fregando altamente delle persone che mi dicono di aggiornare meno spesso così ho più lettori, sono troppo curioso di sapere il parere degli altri e non ce la faccio a tenermi tutto sul PC. Vi prego non mi odiate. Ci sentiamo a fine capitolo.

- Sebastian ma sei impazzito? - strillo senza contenermi. Lui mi fissa con sguardo divertito mentre io sono ancora a terra dopo essere caduto per l’impatto (ancora mi domando come abbia fatto a non farsi male). Mi rialzo massaggiandomi le parti doloranti.
- Cosa vuoi ancora da me? Ho avuto una giornata parecchio pesante e non ho voglia di intrattenermi ancora in discussioni con te! - gli urlo. Un’altra giornata come questa e avrei ucciso qualcuno, forse il Furetto/Mangusta/Scoiattolo per primo.
- Tranquillo, non ho intenzione di romperti le scatole ulteriormente -.
- C-cosa? Tu? Che non vuoi rompere le scatole a ME? Chi sei tu? Che ne hai fatto della mia Mangusta? -
- Punto primo: eh già chi l’avrebbe mai detto che devo dirti una cosa che non riguarda il prenderti in giro? Punto secondo: la TUA Mangusta? -
Cazzo ma non potevo pensare prima di aprire quella mia dannata bocca?
- Perché sei per caso la Mangusta di qualcun altro? Guarda che mi offendo eh! -
- Ma non starai diventando un po’ troppo affettuoso Kurt? -
 Si! Ha fatto un passo falso, adesso è mio! Muhahahahahaha ti ringrazio Sebastian mi hai tolto da un bell’impiccio!
- E poi sarei io quello che ti chiama per nome Smythe? -. Per risposta fece un mezzo ringhio, si voltò e andò in camera sua. Dio quanto non lo sopporto, mi si para davanti, gli vado addosso (facendomi male io per di più), mi mette quasi all’angolo e ora non mi dice nemmeno quello che mi doveva dire. Bah, sei strano Smythe. Ma come mi è venuto in mente di chiamarlo mio. Anche se mi faceva rabbrividire il solo pensiero che lo dicesse qualcun altro… Basta Kurt, ora fiondati sul letto e dormi è stata una giornata pesante. Si, decisamente una dormita ci vuole. Aprii la mia camera, mi tolsi l’uniforme e restai solo con canottiera e boxer, ficcandomi sotto le coperte. Tempo due minuti e crollo nelle braccia di Morfeo. Dormo molto tranquillamente, ma verso mezzanotte qualcuno bussa alla mia porta. - Chi è? - cerco di alzare la voce per farmi sentire nonostante sia impastata dal sonno. Nessuna risposta. - Chi è?! - strillo più forte cercando di farmi sentire. Ancora nessuna risposta. Mi alzo dal letto e vado ad aprire: nessuno. Che scherzi di pessimo gusto, anche alla Dalton fanno queste cose. Richiudo la porta e solo in quel momento mi accorgo che qualcuno ha fatto passare un biglietto color arancione accesso sotto lo spiraglio della porta. Lo apro.
 
“Vediamoci domani al parco davanti alla scuola alle due e mezza. Non tardare.”

- C.H.                       

È stato scritto con una grafia molto elegante e decisa allo stesso tempo. Un momento. Un biglietto simile lo avevo nell’armadietto ed era da parte di Santana. Chissà cosa vorrà. E poi che bisogno c’era di recapitarmelo così, poteva mandarmi un messaggio. C.H…. Di certo non sono le iniziali di Santana. E allora di chi potevano essere? Oddio! Quindi nemmeno il biglietto nell’armadietto era suo! E chi altro conosce la combinazione del lucchetto a parte lei??? Mi prende il panico. Non mi sento al sicuro nemmeno nel mio letto. E se questo/a H.C. sapesse tante cose quante ne sa Santana su di me? Tutti i segreti che le ho confidato e tutto il resto. Aaaaah!!!!!! Dai Kurt cerca di dormire, incontrerai domani questo/a tizio/a e chiarirai tutto, ora DORMI!
Mi giro e rigiro nel letto senza riuscire a dormire. Maledetto/a tizio/a. E se mi volessero rapire? O nonononono ti prego dimmi che non è vero. AIUTOOOO!!!
Continuo così per tutta la notte e quando sono le 7 decido di alzarmi per scendere a fare colazione, tanto non avrei dormito lo stesso. Mi vesto, mi metto la divisa, mi do un’ultima occhiata allo specchio (notando che ho due borse gigantesche sotto gli occhi) e scendo. Sfortunatamente qualcuno che ha la camera vicino alla mia ha avuto la mia stessa brillante idea di scendere presto a fare colazione di domenica mattina.
- Ma come siamo mattinieri Hummel! -. Gli lancio un’occhiata carica di odio e considerando le occhiaie che ho devo avergli fatta parecchia paura.
- Wowowowowowo! Cos’è successo al tuo povero visino tutto sempre in ordine e ben acconciato? -
- Sta zitto Smythe o ti giuro che sveglierò Santana solo per picchiarti a sangue. E tu sai com’è irascibile la mattina! -. Fece una faccia terrorizzata.
- N-no ti prego Santana di mattina non la reggo -. A quanto pare avevo trovato la minaccia perfetta. Non avevo nemmeno la forza di chiedergli perché era sceso così presto.
 Scendiamo insieme e per una mattina non ci diciamo niente di brutto, anzi se a qualcuno serve qualcosa l’altro gliela passa. Non c’è nessuno, quindi nessuno fa domande sul nostro strano comportamento. Ci sediamo vicini allo stesso tavolo e cominciamo a mangiare in silenzio. La pace di quel luogo era davvero piacevole. Io ho preso pane e cioccolata alle nocciole insieme a una tazza di caffèlatte mentre Sebastian ha preso una fetta di pane con del burro e una tazza di latte con una bustina di zucchero. Sebastian (posso permettermi di chiamarlo così almeno stamattina) a un tratto mi guarda e scoppia a ridere due secondi dopo.
- Che c’è? - chiedo con voce stanca.
- Sei sporco di cioccolata a un lato della bocca - mi strofino un po’ sul punto indicato.
- Fatto? -
- Hahaha no aspetta faccio io - mi si avvicina e con il pollice mi toglie la macchia, portandoselo poi alla bocca.
- Mmh, non male -
Io rimango due secondi impalato. Che stai facendo Sebastian? Ci fissiamo per secondi interminabili in cui io ho gli occhi leggermente più aperti e lui ha un sorriso dolce sulle labbra. Non il solito ghigno ma proprio un sorriso. E poi succede l’impossibile. Poggia le sue labbra sulle mie, o come minimo ci prova visto che volto la testa da una parte, spaventato, finendo con il darmelo su una guancia. Vedendo il suo tentativo fallito sul suo volto si dipinge un’aria affranta e corre via con le lacrime agli occhi. Io sono ancora seduto al tavolo con la stessa espressione di prima sul viso, cercando di metabolizzare il tutto. Gli corro dietro per quanto mi è possibile, visto che è molto più veloce di me. Si rinchiude in camera e io arrivo davanti alla sua porta dieci secondi dopo, dandogli il tempo di chiudere a chiave con tutta tranquillità.
- Sebastian - lo chiamo molto dolcemente - ti prego aprimi - faccio una pausa aspettando una risposta ma sento solo dei singhiozzi che cercano di essere repressi inutilmente.
- Possiamo parlarne per favore? -. Dopo un minuto ancora nessuna risposta.
- Davvero Seb ci tengo, non voglio rovinare nulla con te. So che i nostri rapporti tra noi finora non sono stati dei migliori ma vorrei chiarire. Ti prego - ripeto ancora una volta. Niente. Solo i singhiozzi che ora sembrano essersi fatti più forti.
- Ci vediamo più tardi Seb. Scusami - lo saluto tristemente e me ne torno in camera. Intanto due lettere continuano a ronzarmi in testa.


SPAZIO AUTORE

:’( noooooooo cattivo, non si fa così! Ma perché piango della mia stessa storia? Va be’, tanto a nessuno interessa del povero autore a parte quando devono tirargli i pomodori.
Tornando alla storia, chi diavolo è C.H.????? Un ragazzo? Una ragazza? O addirittura due persone? E soprattutto dopo il mancato bacio di Sebastian che decideranno di fare quei due incoscienti? Bah, io devo ancora scrivere tutto quindi non lo so hahahahaha e non so nemmeno perché mi siano venute in mente le lettere C.H. però mi ispiravano quindi le ho messe hihihihihi (e fu così che pestarono a sangue l’autore).
Io mi ritiro nel mio angolino ciaoooooo

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Cosa c'è di peggio che soffrire per amore? ***


CAPITOLO 6

 
Premetto che questo capitolo è corto e fa schifo e visto che non ho più idee, penso che non pubblicherò per almeno un giorno (dipende se mi viene l'ispirazione stanotte). Ci vediamo giù

Decido di tornare in camera mia, è inutile stare lì davanti. Appena entro mi butto sul letto con tutti i vestiti. Mi sento triste e solo in questo momento. Un vortice di emozioni mi turba l’animo.
Perché hai spostato la faccia dall’altra parte, rifiutando il bacio e tutto l’amore che ti stava dando Sebastian?
Semplice perché non lo amo!
Ne sei sicuro Kurt?
Certo! Beh si insomma abbastanza!
Allora ripensa al sogno dell’altro giorno…
Quale sogno?
Quello in cui Sebastian cercava di svegliarti ed era semplicemente meraviglioso. Ricordi tutte le emozioni che hai provato quando ti ha detto che eravate fidanzati? Ricordi la felicità che hai provato a quelle parole? È amore Kurt, devi solo rendertene conto. Pensa a te e Sebastian insieme, vedi come state bene?
Si… Hai ragione. Devo andare da lui e parlargli a tutti i costi!
E che ci fai ancora qui, muoviti razza di idiota!
Sorrido tra me e me e salto giù dal letto. È passata un’ora e mezza a furia di pensare e ragionare ma non m’importa. Ora che ho capito che amo Sebastian non sarà di certo una stupida porta a separarmi da lui! Aspettami amore mio arrivo.
Busso alla porta ma niente.
- Sebastian, per favore aprimi! Ho assolutamente bisogno di parlarti! Adesso ho capito. Con tutte quelle volte che ci siamo scambiati insulti e ci siamo odiati a morte non abbiamo fatto altro che avvicinarci sempre di più e finalmente il mio stupido cervello ha realizzato che ti amo e non m’importa niente del resto! Aprimi per favore! -
Sento uno scatto e finalmente la porta si apre. Vedo il viso di Seb, del mio Seb ma è diverso. Non è quel sorriso dolce di prima a colazione è il suo solito sorriso maligno.
- Ciao Checchetta -
Rimango per un attimo stordito ma decido lo stesso di proseguire. Mi avvicino per abbracciarlo ma vengo respinto con una sua spinta.
- Ehy frena signorina in calore, che cosa hai intenzione di fare? -
Sento qualcosa rompersi dentro di me.
- Ooooh certo ti riferisci al tentato bacio di prima -
- C-che cosa vuoi d-dire? - chiedo tra i singhiozzi, il mio cuore ormai completamente a pezzi.
- Voglio dire che io e Hunter abbiamo fatto una specie di scommessa -.
- U-una sc-scommessa? -. Ormai ho perso anche la capacità di pensare razionalmente.
- Vedo che allora il tuo piccolo cervello funziona ancora! E si era una scommessa o piuttosto una sfida. Mi ha sfidato a baciarti e se non ci fossi riuscito la prima volta avrei perso. E come puoi vedere ho perso -.
- Ti ricordo che sei corso via piangendo! -. La rabbia ha preso il posto del dolore.
- Non ti ho mai detto che come secondo hobby faccio l’attore? -
- No, non è vero, non sei cattivo a questi livelli, ti limiti a mettere in imbarazzo le persone, non giochi con i loro sentimenti! -
- Se ti sei innamorato di me non è un mio problema - mi risponde con strafottenza.
Me ne vado senza aggiungere altro, con le lacrime che ormai non si fermano più.
Mi rinchiudo in camera e non esco per le successive tre ore, durante le quali verso tutte le mie lacrime. Non c’è dolore peggiore di quello di una delusione amorosa e adesso nessuno meglio di me lo sa. Il problema è che nemmeno immaginavo che oltre la parete su cui ero appoggiato, un’altra anima stava piangendo in silenzio.



SPAZIO AUTORE

Guardate, non voglio scrivere niente stavolta, mi faccio schifo da solo per quello che ho scritto, sono un grandissimo stronzo e me ne rendo conto. Magari mi sono ripreso solo nell’ultima frase ma non più di tanto. Ciao a tutti, spero comunque che continuerete a seguire questa storia (fase depressiva iniziata)

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** C.H. davanti alla mia camera? ***


CAPITOLO 7

 
Mi sa che questo capitolo è venuto un po’ più lungo (sperando), ci vediamo giù!

Improvvisamente mi riviene in mente il biglietto arancione. Forse mi dovrei presentare. Dopo la batosta avuta poco prima ho bisogno di svagarmi un po’ e uscire a fare una passeggiata con questo/a nuovo/a ragazzo/a. Guardo l’orologio: l’una e mezza. Non ho voglia di pranzare, mi si è formato un peso sullo stomaco, così mi faccio una doccia fredda, sperando di riscuotermi un po’ anche se con poco successo. Mi hanno distrutto le parole di Sebastian, una persona che credevo avesse un minimo di cuore e invece non si è fatto scrupoli a tagliarmi a metà come se fossi un panetto di burro e lui il coltello.
- Speriamo che almeno questo C.H. sia un ragazzo, magari anche carino -. Finito di farmi la doccia opto per una camicetta bianca con dei disegni astratti color crema e dei pantaloni grigio chiaro parecchio attillati. Se devo conoscere qualcuno meglio fare bella figura no?
Ora : le due in punto, ho ancora mezz’ora. Perfetto! Mentre aspetto mi farò una passeggiatina per il parco, mi rilasserò di più, ancora ho parecchio stress addosso, testimoni le mie occhiaie. E va be’ se le farà andare bene. Esco dalla mia camera e vado verso le scale, passando davanti alla camera di Sebastian. Mi fermo due secondi ad osservare la porta.
- Dimenticatelo Kurt - sussurro e poi esco dalla scuola.
L’aria fresca primaverile è splendida. Ho sempre adorato la primavera: la natura che si risveglia, i fiori che germogliano, gli animali che si svegliano dal letargo…
“Tipo gli scoiattoli e le manguste” penso sconsolato. Involontariamente mi scese una lacrima.
“Kurt, basta, hai pianto abbastanza! Non esiste solo Sebastian a questo mondo!”. Mi incammino per le vie alberate del parco e mi siedo su una panchina, guardando i parrocchetti che svolazzano felici da un albero a un altro. Non so perché ma mi viene da ricollegarli a Blaine. Bah!
Passa mezz’ora e ancora non si fa vivo nessuno a parte Hunter che fa le sue solite corsette per mantenersi in allenamento, facendomi un gesto con la mano per salutarmi appena mi sfreccia davanti. Lo fulmino con uno sguardo.
“Bastardo, ti azzardi pure a salutarmi dopo quello che mi hai fatto? Tu e quel rincoglionito di Smythe”.
Fortunatamente mi ero portato “Il ritratto di Dorian Gray” per passare il tempo. Non mi stancherò mai di leggere quel libro! A furia di leggere non mi accorgo che è già passata un’ora e C.H. non si è ancora presentato. È un peccato però, ci tenevo. E va be’, pazienza, un’altra delusione non può farmi così male no?
Decido lo stesso di restare altre due ore, tempo di finire il libro, poi il mio stomaco comincia a brontolare.
“E va bene ti accontento!”
Ritorno dentro per prendermi almeno un panino con prosciutto e formaggio alla mensa.
Appena arrivo indovinate chi trovo? Hunter intento a mangiare. Mi saluta nuovamente e nuovamente gli lancio un’occhiataccia.
- Ehy Kurt ma che ti ho fatto? -
- Ah non lo so, dimmelo tu Hunter! -
Mi guarda con aria interrogativa.
- Proprio non ti viene in mente eh? Si dimentica così presto il giocare con i sentimenti degli altri con una scommessa con Smythe? -
Mi guarda come se gli avessi detto che i maiali hanno le ali, profumano di lavanda e squittiscono.
- Credo che tu ti stia sbagliando con qualcun altro Kurt. Nonostante ho questo carattere un po’ duro non è nei miei interessi far soffrire le persone sentimentalmente, semmai fisicamente, ma purtroppo non siamo più all’accademia e quindi non mi è permesso più di tanto, a parte con Sebastian che sembra ci goda a farsi torturare da me -.
- Sai com’è, è da quando che sei arrivato che cerca di portarti a letto in qualche modo! - gli rispondo con una nota di stizza.
- Ma non mi dire! - ribatte sarcastico.
- Peccato che non abbia capito che non è il mio tipo -. Rimango almeno una trentina di secondi a bocca aperta.
- Ma non eri etero una volta? -
- Si infatti, ma le persone cambiano Hummel. O magari capiscono solo meglio se stessi -.
“Tranne nel caso di Sebastian. Lui è destinato a non cambiare mai”. Non mi accorgo di averlo detto ad alta voce.
- Questo lo dici tu Kurt! Sebastian è decisamente cambiato da quando sei arrivato un paio di anni fa. Da quando siete arrivati tu e Santana -
- E tu cosa ne sai visto che sei arrivato solo quest’anno? -
- So molte più cose di quanto credi Kurt. Su tutti in questa scuola -. Mi viene un brivido al solo pensiero. Ma anche un’idea.
- Allora sicuramente saprai dirmi di chi è questo biglietto - dico porgendogli il foglietto arancione. Lui lo analizza per cinque minuti poi me lo riporge.
- Mi spiace, questa volta non ti so aiutare, vedrò di informarmi e di farti sapere -
- Grazie Hunter -. Poi mi ritorna in testa un dubbio.
- Ma se non hai fatto una scommessa con Sebastian allora perché… -
- Ti ha trattato così male? -. Rimango interdetto nuovamente. Come diavolo fa a sapere tutto di tutti?
- Magari l’ha fatto per il tuo bene ci hai pensato? Sa di non essere esattamente un santo e ha paura di farti del male o di rovinarti stando con lui -.
- Stai dicendo che l’ha fatto per spingermi via il più possibile da lui? Volontariamente? -
- Esatto -
“No, non ci avevo pensato. Sebastian non mi sembra una persona da fare una cosa così gentile verso gli altri. Ma Hunter ha detto che potrebbe essere cambiato…”
- Dovrei parlargli secondo te? -
- Non sono bravo a dare consigli Hummel ma comunque non costringerlo a sentirsi in colpa per quello che ti ha detto. Forse sta già male di suo per averti trattato male, è inutile mettergli addosso altri pesi -.

Esco nuovamente cominciando a mangiare. E come se la giornata non fosse andata abbastanza male mi vedo spuntare davanti l’hobbit felice come una Pasqua.
- Kurtie ciaoo!!! - mi saluta felice.
- Ciao Blaine - gli rispondo leggermente scocciato. Cos’ha questa scuola contro la tranquillità?
- Che ci fai qui tutto da solo? -
“E infatti mi piaceva restare da solo, brutto nano psicopatico!”
- Leggo, tu invece? -.
- Facevo una passeggiata -.
“E non ti viene in mente di continuarla per fatti tuoi? Non è da me essere così scortese ma oggi non sono in vena!”
Cala un silenzio imbarazzante in cui io continuo tranquillamente a leggere mentre lui rimane in piedi a guardarmi. Alzo lo sguardo verso di lui.
- Ti serve qualcosa? - spero in una risposta negativa che purtroppo non arriva.
- A dire la verità si. Posso parlarti un attimo seriamente? -
“Ora comincio seriamente a preoccuparmi”.
Si siede vicino a me, forse un po’ troppo vicino.
- Vedi Kurt, c’è una cosa che devo dirti da quando hai messo piede qui alla Dalton la prima volta -. Fece una pausa. Brutta malattia il teatralismo!
- Sono innamorato di te Kurt -. Strabuzzo gli occhi. “Ommerda!”
- E non riesco ad immaginare il mio futuro con una persona che non sia te… -
Non resisto più.
- Blaine scusami ma io davvero non provo le stesse cose per te. Sei un buon amico, il migliore, ma non me la sento di avere una relazione con te. Perdonami -.
Mi guarda con un’espressione sconfortata e corre via.
- Blaine aspetta! - gli urlo ma non sembra volermi ascoltare.
“Hai finito in bellezza Hummel, congratulazioni!”
“Zitto tu!”
Odio i dialoghi con me stesso nella mia testa. Decido di tornare in camera, almeno lì non può succedermi nulla, sono da solo. Arrivato, chiudo a chiave e mi butto sul letto, ormai più che distrutto dalle emozioni che mi stanno logorando da questa mattina. Senza accorgermene mi addormento. Vengo svegliato da un bussare alla porta. Mi alzo in punta di piedi senza fare rumore, notando che per terra c’è un’altra lettera arancione. Mi piazzo vicino alla maniglia in modo che se qualcuno proverà di nuovo a bussare, aprirò di scatto e vedrò chi è che continua a rompermi le scatole.
*toc toc* di nuovo.
“Sei mio!”
Apro la porta e: - Ciao Kurt! - mi dice con aria imbarazzata.

"Cazzo…"

SPAZIO AUTORE

Come già detto mi sento molto depresso, diciamo che quando scrivo qualcosa mi impersonifico anche troppo nel protagonista, finendo con il provare le sue stesse emozioni. Mannaggia a Kurt! Come è scontato che fosse, la parte della dichiarazione di Blaine è venuta uno schifo (yuppiyuppijè!)
Tornando al capitolo, forse Sebastian non è così tremendo come pensavamo, Hunter magari sa provare qualche emozione e l’hobbit è stato finalmente liquidato (yuhuu).
Il problema ora è: chi è la persona davanti a Kurt? Il fantomatico Mr. Bigliettino Arancione? Eeee lo scopriremo nel prossimo capitolo (perché non lo so nemmeno io yahoo!). Baci

Just_Sebastian

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Orange cards ***


CAPITOLO 8
 

- Ehm… Posso sapere cosa stai facendo? - chiedo perplesso alla persona davanti a me.
- Sto inserendo un bigliettino sotto la tua porta? - mi risponde. Il suo modo di rendere tutto banale mi irrita da quando ci siamo conosciuti.
- Questo lo vedo, voglio sapere il motivo -.
- Non posso dirtelo Kurt, mi dispiace -
- Per favore… - mormoro, quasi disperato.
- Non posso Kurt, ho giurato -.
- A chi se posso sapere? - comincio ad innervosirmi non poco.
- Non posso dirti nemmeno questo. Scusami - e corre via verso la sua camera.
- Santana torna subito qui! - le urlo dietro. È inutile anche solo provare a raggiungerla, sono sempre stato pessimo nella corsa, e lei è una campionessa.
Ma perché l’ha fatto? Che senso aveva? Magari, anzi sicuramente, qualcuno le ha chiesto di fare da tramite, ma chi? Va be’ ormai tanto vale leggere il biglietto. Lo apro molto lentamente, con la paura di trovarci qualcosa che non gradisco all’interno. Quando finisco trovo una calligrafia diversa da quella della volta precedente. Sembra scritta dalla stessa persona ma la decisione e la durezza hanno lasciato il posto all’incertezza e a sempre la solita eleganza.

Ti prego perdonami, non ho avuto il coraggio di presentarmi a te e non credo lo avrò mai. Dimentica C.H. e tutti i biglietti che ti ho inviato, e, se sei riuscito a beccare il tramite, lascialo perdere, non ha colpa, ha agito così solo perché gliel’ho chiesto io. Scusami ancora, sono un codardo in fondo in fondo anche se non sembra.

- C.H.
           

Stronzo. E io che mi ero illuso che grazie a te avrei potuto in qualche modo dimenticare Sebastian. No aspetta! Sebastian mi ha detto tutto ciò per una ragione che devo assolutamente scoprire. Non l’avrà di certo vinta così. Riuscirò a scoprire cosa mi nasconde o non mi chiamo Kurt Elizabeth Hummel! Ora mi sente!
Esco dalla mia camera con passo deciso, intento a dirgliene quattro. Mi viene una malsana idea in testa “E se invece lo aspettassi poco fuori dalla porta e appena esce fuori (perché deve uscire fuori no?) gli do una botta in testa, lo porto nello sgabuzzino dei bidelli, accendo solo una luce e gli faccio il terzo grado con in faccia la maschera di Giustino in Leone il cane fifone mentre dico - BULABULABULABULA!!!! -“. Rido di me stesso a quel pensiero.
- Sebastian apri, adesso! -
- Sparisci Kurt, adesso! - mi risponde da dietro la porta. Noto il fatto che mi ha chiamato per nome, ma non glielo faccio pesare.
- No finché non mi dici perché ti sei inventato la scusa della scommessa con Hunter! Sono stato da lui e non sa nulla di questa cosa -. Fa un minuto di pausa poi mi risponde: - Credo che lo scoprirai presto Kurt -. Detto questo, lo sento allontanarsi dalla porta e chiudersi in bagno. Sospiro sconsolato e me ne torno in camera, pensando che forse tutti  dentro quella scuola sanno di quello che sta succedendo. Peccato che l’unica persona veramente interessata non sa nulla: me. Anche Santana è complice di questa cosa.

Per l’ennesima volta mi ributto sul letto, nonostante siano le sei, ma mi sento terribilmente stanco, confuso, arrabbiato, triste, sconsolato, pensieroso. Soprattutto pensieroso. Dormo per altre tre ore e mezza per la stanchezza finché qualcuno non bussa alla porta. Ma hanno tutti la fissa di bussare mentre dormo? Che scatole! Mi alzo dal letto e vado ad aprire senza nemmeno chiedere chi è.

- È ora che ti spieghi un po’ di cose Kurt. Subito! Tu devi sapere quello che ti succede! Hai il diritto di saperlo! -.

 

E come al solito mi ritrovo di fronte l’ultima persona che mi sarebbe venuta in mente.          


 

SPAZIO AUTOREEEEEE

Ta-daaaaan! Rieccomi qui con questo mini-capitolo di passaggio (la verità è che non avevo voglia di scrivere e quindi l’ho fatto corto, un po’ a cavolo e con idee strambe, soprattutto quella con leone il cane fifone XD).
Oooora… E Santana da dove spunta fuori??????? Bah andate a capire il mio cervello che diavolo elabora. Il problema è che ora Kurt si ritrova un’altra persona davanti, ma chi sarà? Eheheheheheh (boh). Ci sentiamo domani belliiiiiiii ciaooooooo

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** L'ora della verità ***


CAPITOLO 9

 
- C-ciao! - dico. Ciao? Ma ti sembra il modo di rispondere a una frase del genere?
- Posso entrare? - mi chiede.
- S-si certo entra, accomodati -.
- Grazie -. MA CHE DIAVOLO CI FA IL CAPO DEI WARBLERS IN CAMERA MIA??
Si appoggia sul letto e mi invita a fare lo stesso. Cala un silenzio imbarazzante tra di noi per quasi un minuto finché non mi decido a cominciare.
- Allora Hunter mi vuoi gentilmente spiegare che sta succedend… -. Non mi fa nemmeno finire la frase che poggia le sue labbra sulle mie. Un bacio gentile e delicato che potrei respingere con facilità se volessi. Ma non lo faccio. Passano minuti che a me sembrano ore prima che lui decida di staccarsi.
- Tutto questo casino è successo per questo motivo - alludendo al bacio che mi ha appena dato e che ancora non riesco a capire. Ma perché? Ho detto di no a Blaine e mi sono fatto baciare da una persona che non conosco nemmeno troppo bene. Ricomincia a parlare:
- Vedi, io ho avuto sempre un amore a prima vista con te Kurt. La prima volta che ti ho intravisto mi sembravi una delle solite checchette prese da attacchi di isteria momentanea. Poi sono venuto a sapere di più sul tuo conto, di come hai lasciato le New Directions nonostante ti sentissi a casa, del tuo talento straordinario per il canto e la recitazione e mi sono dovuto un po’ ricredere. Ovviamente alcune cose su di te le sono venute a sapere da Nick e Jeff che sanno sempre tutto di tutti e un po’ si sono insospettiti su questa cosa, chiedendomi spesso perché mi interessava tanto sapere qualcosa di più su di te. Io li liquidavo dicendo semplicemente che eri il nuovo arrivato e che mi dovevo interessare almeno un poco*. Ma la verità è che non sapevo nemmeno io il perché di tanto interesse. Sapevo che non mi piacevano i ragazzi, da sempre, men che meno quando Sebastian faceva le sue avances con me, che prontamente rifiutavo. Anche se in effetti ti devo confessare una cosa - dice mettendosi un po’ a ridere. Non ci credo. Hunter Clarington che ride? Riprende il discorso subito dopo: - Ci sono finito a letto un paio di volte quando ero ubriaco e devo dire che non mi è dispiaciuto hahaha. Il punto è che Sebastian mi aveva dato la conferma che i ragazzi non mi piacevano, te invece hai fatto la cosa opposta. Sei come l’unico ragazzo che potrebbe mai interessarmi sulla faccia della Terra. Sei gentile con tutti, simpatico, intelligente, socievole, sempre disposto ad aiutare gli altri. Qualità che ti definiscono una brava persona in tutto e per tutto. E forse è stato questo a farmi innamorare di te - fece una pausa. Ne approfittai per chiedergli: - E perché non sei venuto a parlarmi? -. Lui assume una nota negativa in viso.
- Vedi Kurt, ci ho provato con tutto me stesso, ma poi ti vedevo sempre litigare con Sebastian, e sapevo che era meglio non interrompervi in certi casi, e Blaine ne sa qualcosa, oppure Nick e Jeff ti portavano via perché gli servivano dei consigli da te che sei un esperto - assume un bel sorriso a quest’ultima affermazione. - Quindi alla fine ho deciso di scriverti i famosi bigliettini che ormai conosci bene -. Rimasi interdetto. Allora era lui C.H.! Ma certo come hai fatto a non pensarci Kurt? Sono le sue iniziali! Idiota! - Qu-quindi sei stato tu a farmi lo schema delle lezioni e i seguenti biglietti… -
- Esatto Kurt. Ovviamente ho pensato che volessi ringraziare Santana per il biglietto nell’armadietto, quindi ho dovuto informarla di tutti i miei sentimenti per te e lei si è offerta di aiutarmi. Nonostante sia una grande stronza ha un cuore d’oro in certe situazioni-. Fa di nuovo una pausa per riprendere fiato. - Ma forse dovrei tornare a cosa c’entra Sebastian in tutta questa storia. Vedi alla fin fine anche se ci provava con me siamo diventati buoni amici, forse migliori amici. E, come è ovvio che sia, anche lui è venuto a conoscenza dei miei sentimenti verso di te, anche se inizialmente ci è rimasto un po’ male. Insomma, avevo rifiutato il “Grande Sebastian Smythe”! Hahahaha è stato esilarante in quel momento -. Ok ora comincio a preoccuparmi seriamente. Hunter che ride una volta può andare anche bene, sarà un miracolo ma ci può ancora stare, ma due volte in giorno no! Gli faccio davvero questo effetto così positivo? Non credevo di essere così importante per lui…
-Comunque torniamo seri. Dicevo, Sebastian è venuto a conoscenza di questa cosa e, nonostante anche lui fosse innamorato di te, ha deciso di farsi da parte per lasciare il posto a me. Ha preferito stare male lui piuttosto che far stare male me. E l’unico modo per allontanarti da lui era quello, almeno secondo il suo parere. Ma le conseguenze sono state tremende, ha praticamente vomitato anche l’anima dopo quello che ti aveva detto e non potevo sopportare oltre la vista di lui in quello stato così sono venuto a raccontarti tutto, per cercare di farti cambiare idea su Sebastian, è davvero una brava persona anche se non sembra. Non pretendo che tu mi ami, perché so che non è vero, e sarebbe crudele costringerti a stare con me. Vai da lui, sbrigati, digli che ti ho raccontato ogni cosa, ogni singola cosa. Corri! - mi intimò alla fine. Ormai ho le lacrime agli occhi dalla felicità, lo abbraccio fortissimo sussurandogli un - Grazie Hunter, grazie davvero - gli stampo un bacio sulla guancia ed esco dalla stanza. Intanto lui mi rivolge un sorriso, triste ma consapevole di aver fatto la cosa giusta, e questo bastava se era per far felice Kurt. Fortunatamente quel testone ha la camera vicino alla mia, entro dentro senza nemmeno bussare (tanto sono camere singole, non disturbo nessuno a parte lui, e quanto avevo voglia di disturbarlo in quel momento!), lo cerco con lo sguardo ma non lo vedo, poi noto la luce accesa nel bagno e mi ci fiondo. Lo spettacolo che mi si presenta davanti è tremenda: Sebastian è in una pozza di sangue, con una lametta in mano e svariate ferite sugli avambracci. Corro di nuovo nella mia stanza, dove so per certo che c’è ancora Hunter. - Hunter chiama un ambulanza, SBRIGATI! - urlo prima di svenire per la paura. Fortunatamente obbedisce subito e il 911 arriva in meno di due minuti. Prendono anche me, in modo da farmi rimettere completamente. - Ti prego Sebastian resisti… - sussurro mentre sono nel lettino dell’ospedale, ancora mezzo scosso. Mentre Sebastian è in sala operatoria, vengo portato dal medico dagli altri Warblers che si trovano lì per Seb, tra cui Hunter, Nick, Jeff, Thad e Blaine. Il primo mi saluta e con voce stanca mi dice: - Come ti senti Kurt? -
- Io sto bene, Sebastian piuttosto? -
- Non abbiamo ancora sue notizie… - mi risponde il secondo, con lo sguardo perso nel vuoto.
Improvvisamente la porta della sala operatoria si spalanca e ne esce un medico che tiene lo sguardo basso.
- Dottore come sta? - chiedo con le lacrime agli occhi.
Lui mi guarda con occhi spenti, ci guarda tutti e poi annuncia: - Il vostro amico è… -

 
 
*in questa storia Hunter è il capitano degli Warblers da circa cinque anni, quindi da prima che arrivasse Kurt.

SPAZIO AUTORE YAHOOOO!!!!

Io e il mio piccolo diavolo interiore siamo di nuovo qui evvaiii!!! *verso delle cicale*
Grazie mille troppo gentili -.-
Coooomunque credo di aver superato me stesso stavolta in sdolcinatezza, lunghezza e soprattutto TRAGEDIA! Ma come diavolo mi è saltato in testa? Sebastian che si taglia? Ma per favore! E finalmente ora sapete la verità su tutti quanti i personaggi della storia, contenti? Ovviamente era scontato che fosse Hunter C.H., ma forse (e dico forse) qualche dubbio ve l’ho fatto venire *tutta EFP mi guarda come a dire “spara meno cazzate, era scontato”*
Va be’ mi vado a nascondere che è meglio, prima che qualcuno decida di passare alle zucche marce e ai barattoli di vernice invece che dei pomodori. Ciaooooo!!!!


- Just_Sebastian

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Nulla ha più importanza quando la morte è a due passi da te ***


Nulla ha più importanza quando la morte è a due passi da te

 
- Il vostro amico è vivo, sta poco bene per l’aver perso molto sangue, ma si riprenderà, forse non molto presto -.
- Possiamo vederlo dottore? - chiedo implorante.
- No ragazzi, sarebbe meglio di no -
- La prego… -
- E va bene, una persona soltanto e avete solo cinque minuti. Vi avverto però che è pieno di tubi -.
- Kurt vai tu - mi dice Jeff, con un cenno d’assenso di tutti gli altri.
- Grazie ragazzi -. Mi avvicino molto lentamente alla camera indicata, quasi per paura che andando troppo veloce la camera si allontani, come succede molto spesso nei sogni. Poso la mano sulla maniglia, indeciso sul da farsi. Alla fine do una spinta secca verso il basso ed entro.
- Ciao Seb - lo saluto, sapendo che non può rispondermi. Una flebo è attaccata alla mano, svariati tubi gli percorrono tutto il corpo, dalla testa al basso ventre.
- So che puoi sentirmi, forse indistintamente ma mi senti e avrei solo poche cose da dirti, prima tra tutte che sei uno stupido, incosciente, idiota, masochista e troppo altruista per i miei gusti! Sei un coglione ecco cosa sei! Nient’altro che un coglione! - quasi urlo con le lacrime agli occhi.
- Mi hai fatto morire dalla paura testone che non sei altro! Per tua fortuna è andato tutto bene, altrimenti prendevo per le orecchie chiunque stesse lì sopra e lo avrei costretto a riportarti cinque minuti qui sulla terra per pestarti a sangue e poi rimandarti lì con un calcio tu sai dove! Avrei corso lo stesso il rischio di farmi male con quel fisico che ti ritrovi, mannaggia a te, uno non può nemmeno dartele di santa ragione! Ma appena ti svegli mi senti! Anche se dovrei dirti anche un’altra cosa… Ecco… Non saprei esattamente come dirtelo… Ma… O al diavolo! Ti amo Seb, ti amo e non smetterò mai di amarti nonostante tutto quello che deciderai di fare! - vengo interrotto dal suono di una specie di allarme rosso e vedo il suo battito cardiaco scendere rapidamente sullo schermo. Mi prende il panico. Cinque dottori entrano nella stanza mentre un’infermiera mi porta fuori. Ormai le lacrime non si fermano più, mi sento impotente davanti a tutta quella scena: dottori e chirurghi che entrano ed escono dalla camera di Sebastian, infermiere che si sbracciano, i miei amici che mi chiedono in continuazione cosa è successo. E poi ci sono io. Io che sto lì fermo impalato sulla sedia senza spiccicare parola avvolto da una bolla invisibile di silenzio. Ci siamo solo io e il mio dolore che non mi ha mai abbandonato da due giorni a questa parte. Il resto ormai non conta più. Sebastian sta per morire, l’unica mia ragione di vivere sta per morire e io non posso fare niente, se non stare a guardare mentre scivola via dalle mie braccia. “Se solo mi fossi accorto prima di quello che c’era tra noi tutto questo non sarebbe successo. Mi dispiace Sebastian, mi dispiace per tutte le volte che ti ho insultato e che ti sei sentito offeso e mi dispiace per tutte le volte che ti ho dato dei nomi orribili, senza nemmeno un po’ di stile o di classe, come mi è solito fare, ma purtroppo tu mi hai stravolto il mondo con la tua sola esistenza e non ho potuto impedirlo, come adesso non posso impedirti di lasciarmi da solo. Ciao Sebastian ci vediamo dall’altra parte quando capiterà, spero il prima possibile. Scusami ancora”. Esco dall’ospedale strusciando i piedi, noncurante delle varie persone che mi vengono addosso e degli innumerevoli muri cui vado contro. Sono caduto anche un paio di volte forse. Ma che importanza ha? Le porte automatiche davanti a me si aprono. Cammino sempre dritto e alla fine finisco in mezzo alla strada. Vedo un camion che mi sta per arrivare contro e che prova a suonare il clacson. L’ultimo pensiero che riesco a formulare è “Arrivo amore mio” prima di vedere tutto nero.


Niente spazio autore stavolta, sono di nuovo troppo depresso dalla mia stessa storia.

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Se ti prendo Smythe vedi che ti faccio! ***


 

CAPITOLO 11
 

Sono sull’asfalto. Si quasi sicuramente è così. Ma allora il camion? Brutto stronzo che non sei altro, io mi sono affidato a te per farmi riportare da Seb e tu fallisci miseramente così? Dio che dolore alla testa!
- …a…t- sento una voce in lontananza.
- Kurt! Svegliati ti prego! -. Stavolta sento bene. Quasi sicuramente è la voce di Hunter, mi sembra la sua. Apro un po’ le palpebre e vedo il capo dei Warbler che mi tiene la testa su con una mano, scrollandomi leggermente, e con l’altra tiene la mia, stingendola forte.
- Ciao Hunter - lo saluto debolmente.
- Kurt! Sei sveglio! Dio menomale! Ma che diavolo ti è saltato in mente razza di idiota che non sei altro, mi hai fatto morire di paura! -
- Ma… Il camion… -
- Ti ho preso per un braccio e tirato via dalla strada prima che potesse succedere qualcosa. E prima che tu possa inveirmi contro perché volevi davvero finire sotto un camion, devo dirti che Sebastian è vivo, sta bene, sta dormendo come un ghiro -. Sorrido un poco.
- La mia Mangusta… - sussurro prima di addormentarmi tra le sue braccia.
Mi porta dentro e mi poggia delicatamente su una sedia. Intanto gli altri hanno assistito a tutta la scena e mi guardano spaventati, ma Hunter li tranquillizza con un gesto della mano, come è solito fare alla fin fine.
Mi rimbombano ancora nelle orecchie quelle parole “Sebastian è vivo, sta bene”. Stavo per fare la cazzata più grande del mondo per la disperazione. Se mi avesse visto un emo mi avrebbe adorato come minimo.
Un momento. Devo vedere Sebastian a tutti i costi! Mi alzo dalla sedia ancora un po’ debole ma una mano mi tiene giù e dalla forza direi che è sempre di Hunter. Alla mia sinistra sento Blaine che mi dice: - Certo che sei proprio caduto in basso eh Kurt? Andiamo, un camion? Per uno come te non ha abbastanza classe, potevo capire la metropolitana o il treno ad alta velocità, ma un camion? Che porta calcinacci per di più! -. Con le poche forze che mi rimangono gli tiro uno schiaffo talmente forte da far invidia a Miss Lopez.
- Vaffanculo Blaine! - gli dico. E a quanto pare non sono l’unico ad averlo fatto perché dal lato sinistro di Blaine ne parte un altro sempre diretto a lui e credo di aver capito di chi è: Santana. - Grazie Sannie - sussurro prima di riaddormentarmi sulla sedia dura.
Al mio risveglio non sono più nel corridoio, ma in una camera, su una bella poltrona comoda. Vicino a me c’è un letto con sopra adagiato Sebastian, stavolta solo con una flebo, non c’è traccia di altri tubi. Le braccia sono segnate da strisce rosso scuro che rovinano quella bella pelle candida. Mi alzo dalla poltrona e mi avvicino a lui. Dio quanto può essere bello anche con il pigiama dell’ospedale! Gli prendo la mano e gli lascio un tenero bacio sulle labbra. A questo gesto apre leggermente gli occhi.
- Kurt - mi chiama flebilmente.
- Ciao Seb - gli rispondo.
- Come stai? -
- Considerando che sono appena sopravvissuto dal morire dissanguato direi bene - lo dice ridendo. Il senso dell’umorismo lo accompagna anche in certi casi.
- Prima o poi io ti strozzo Furetto! -
- Quando vuoi Principessa, sarebbe un onore! - scoppia a ridere nuovamente.
- Ok se la metti così allora… - comincio ad avvicinargli le mani al collo per strozzarlo per scherzo ma mi fermo quando vengo a contatto con la sua pelle. Rimango per un secondo immobile, poi decido di massaggiargli lentamente quel punto. A Sebastian scappa un gemito compiaciuto prima di addormentarsi nuovamente dopo pochi minuti sotto il mio tocco.
- Ti amo Kurt -.
- Ti amo anch’io Sebastian - sussurriamo entrambi, come per paura che qualcuno possa sentirci e allontanarci l’uno dall’altro. Mi risiedo nuovamente sulla poltrona e guardo sul comodino. C’è un libro. Vado a vedere di cosa si tratta e sorrido. “Il ritratto di Dorian Gray”. Opera di Blaine sicuramente. Però adesso ho le palpebre appesantite e non ce la faccio a leggere, quindi guardo l’orologio (l’una e tre di notte) e mi rimetto sulla poltrona, chiudendo gli occhi senza dormire. Quando li riapro sono le otto di mattina e trovo un Sebastian che mi guarda con un sorriso a trentadue denti.
- Buongiorno Pinguino -.
- Buongiorno Mangusta -.
Si alza leggermente dal letto, facendo leva sui gomiti e mettendosi a sedere. Mi fa cenno con l’indice di avvicinarmi, in un gesto anche troppo provocante. Mi sollevo dalla sedia avvicinandomi sempre di più a lui, che ormai ha stampato in faccia un sorriso malizioso. Arrivo vicino al suo letto e poi mi fermo, aspettando che lui faccia qualcosa. E infatti non perde tempo. Mi afferra il colletto della camicia ormai stropicciata e inguardabile e mi attira verso di lui in un bacio passionale e per niente casto. Poi mi fa sedere sopra di lui, cominciando a sbottonarmi la camicia, ma a quel punto lo fermo.
- Seb ma che stiamo facendo? Siamo in ospedale! Non ti sei ancora rimesso completamente! In più hai la flebo attaccata! E poi guardami: ho due borse sotto gli occhi che farebbero invidia ai negozi de “Il diavolo veste Prada”! Non me la sento adesso Sebastian, dobbiamo ancora chiarire parecchie cose. Prima tra tutte il nostro rapporto, e lo faremo fuori di qui prima possibile ok? -. Non mi va di far accelerare le cose. Prima mettiamo in chiaro meglio è e magari in un posto un po’ più privato.
- Hai ragione Kurt, scusami - mi risponde con aria colpevole. Mi alzo per andarmene ma lui mi ferma per un polso. Che strano, ho un dejà-vu!
- Me lo dai un ultimo bacio prima di andartene? - mi chiede con occhi da cucciolo (che non gli si addicono proprio, sono più bravo io muhahahahah). Come è ovvio lo accontento primo da uscire.




SPAZIO AUTOREEEEE!!!!

Dai dai che direi che le tragedie per ora sono finite. Forse ne ho in mente un’altra, che non è proprio una tragedia, piuttosto la fine di un’amicizia, che vedremo mooooolto più tardi quindi non vi preoccupate. Penso che nel prossimo capitolo farò chiarire bene quei due ma non so.
Alloooora qui vediamo “l’eroico” salvataggio di Kurt da parte di Hunter, la solita battuta squallida del nano malefico e Sebastian che stava quasi per provare a farlo in ospedale (ma che cazz????), sia ringraziato il buonsenso della Principessa/Pinguina/Camionista.
Ci vediamo il prossimo capitolo con quei due matti e Mr. Battute Squallide (per chi non avesse capito è l’hobbit). Ciaoooooo!!!!!!

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** A bit of happiness can't hurt, can it? ***


CAPITOLO 12

 
Esco dalla camera dell’ospedale e raggiungo i miei amici in sala d’attesa. Non credevo che avessero aspettato tutta la notte lì, ma, in effetti, guardando Jeff beatamente accoccolato tra le braccia di Nick più che addormentato, direi di si. E poi dicono che non si piacciono! Li saluto con un gesto della mano. Cerco di smuovere Hunter che si è assopito, ma, conoscendolo, non sta nemmeno dormendo, direi solo riposando. Apre gli occhi e mi rivolge un sorriso. E infine vedo Blaine con Santana vicino, uno spettacolo esilarante: lui che è seduto sulla sedia a gambe aperte, la testa all’indietro, bocca spalancata da cui esce un po’ di saliva e (dulcis in fundo) qualche problemino alle parti basse. E non dimentichiamoci che sta russando! Poi mi accorgo di Santana che, dalle occhiaie che ha, direi che non ha dormito affatto con Blaine che russava a quella maniera, infatti lo guarda con un misto di disgusto e odio profondo. Scoppio a ridere e non smetto per almeno cinque minuti, mentre l’odio di Santana verso entrambi cresce sempre di più. A un tratto, forse al limite dell’esaurimento, si alza, si mette di fronte a Blaine e gli tira un altro schiaffo che forse doveva riservare a me e a Sebastian in aula canto tre giorni prima. Cavolo sono passati solo tre giorni e sono successe tutte queste cose! Non ho parole…
- Come sta Sebastian? - mi domanda Hunter.
- Direi anche troppo bene - rispondo alzando di un tono la voce. E a quanto pare Hunter deve aver capito cosa è successo in camera perché sghignazza sotto i baffi. Decidiamo di tornare a scuola, certo, per oggi salteremo le lezioni ma va be’, non è un problema, abbiamo tutti ottimi voti (tanto oggi avevo francese). Il resto della giornata lo passiamo insieme, con Nick e Jeff che sono ancora troppo imbarazzati per l’essersi svegliati uno sopra l’altro, Hunter e Blaine che appaiono freschi come un paio di rose e infine Santana che sembra essere appena uscita da Walking Dead oppure da La cuoca assassina della centrale del latte. E lei è la cuoca. Verso le cinque però annuncia: - Ragazzi, non so voi, ma io ho bisogno di stendermi, con quell’elefante di Blaine non ho chiuso occhio stanotte. Ci vediamo domani - e poi fila in camera più veloce della luce. Ci viene da ridere a quella scena.
Ci sediamo su una delle panchine del parco a chiacchierare continuando a ridere come matti su qualunque argomento. Nick e Jeff continuano a lanciarsi degli sguardi molto dolci, Hunter per una volta lo vedo davvero “sciolto”, Blaine sembra aver superato la batosta di pochi giorni prima e ride spensierato. E poi ci sono io, felice che Sebastian stia bene e che presto tornerà a scuola, da me, per vivere ogni singolo altro momento insieme. Una mezz’oretta dopo rimaniamo solo io Hunter. Lo vedo alzarsi con un’espressione tra lo scocciato e il divertito: - Kurt io mi sono stufato - inizia con un sorriso a trentadue denti. Lo fisso interrogativo. - Mi sono stufato del fatto che quei due capoccioni - alludendo a Nick e Jeff - non si vogliono mettere insieme pur amandosi alla follia! Mi devi dare una mano, non posso sopportare oltre la vista di due innamorati che non stanno insieme! -. Scoppio a ridere anch’io. - Si hai ragione Hunter in qualche modo dovremmo fare… Ma in che modo? - mi guarda con un ghigno che non promette niente di buono.
- Faremo così… - e mi illustra per filo e per segno tutto il piano, ben congegnato, ma che ha bisogno di due persone per metterlo in atto. Sei un genio Hunter!


SPAZIO AUTOREEEEE!!!!!!

E finalmente vediamo un po’ di felicità, alleluia direte voi. Hahahahahahaha il problema ora è: che ha in mente Hunter? È ovvio ormai che Nick e Jeff si amano, ma non lo vogliono ammettere e non credo che lo faranno senza un aiuto. Il prossimo capitolo lo dedicherò tutto a loro. Se volete un piccolo spoiler, la storia avrà anche un’altra coppia, che sinceramente non ho mai visto in nessuna storia, forse perché queste due persone sono esattamente una l’opposto dell’altra. Ci sentiamo o dopo o direttamente domani, oggi avrò un po’ da fare. Ciaooooo!!!!!

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Niff a tutto gogo! ***


CAPITOLO 13

 
Pov. Kurt

Semplicemente un piano perfetto. Non fa acqua da nessuna parte e può essere messo in atto già da domani. Ora quei due vedranno. Se non si mettono insieme stavolta, non c’è verso di farlo.
 
Nick’s Day

“Dio che situazione imbarazzante quella di ieri. Come c’è finito Jeff in braccio a me? Non che la cosa mi dia fastidio, anzi, per me è il paradiso stare con lui, però perché tutti quanti non si fanno i cavoli loro? Jeff non è innamorato di me, punto, è inutile starci a rimuginare, altrimenti finisco per scambiare qualunque gesto che fa come un segno che mi ama, e quel punto non mi fermerò più!
Cavolo Nick basta pensare, hai matematica adesso, pensa a quella!”.
Entro in classe e mi siedo al mio posto vicino a Blaine, lo saluto e lui fa lo stesso. Dopo dieci minuti che provo a stare attento mi perdo nei miei pensieri, pensando a come sarebbe bello stare con Jeff. Gli stropiccerei i capelli solo per sentirlo urlare, isterico: -Non mi toccare i capelliiiiii!!!!!! -, anche se forse dal suo ragazzo se lo farebbe fare… Mi prende una fitta allo stomaco al solo pensiero di qualcun altro che lo faccia. Ma in fondo se Jeff sta bene, io sto bene no?
“No non è vero per niente Nick e tu sai che ho ragione!”
“Lo so, ma non ho nemmeno una possibilità con lui e lo sai anche tu!”
“Ieri ti sei svegliato con lui in braccio!”
“Questo non vuol dire niente, eravamo tutti stanchi, scombussolati e di conseguenza poco padroni delle nostre azioni! E smettila di mettermi in testa certe fantasie, finirò solo per starci male. Stai zitto!”
Il problema è che senza accorgermene ho detto le ultime due parole ad alta voce e il professore di matematica deve avermi sentito perché mi chiede di uscire (gentilmente, ma che simpatico!) dalla classe. Faccio come dice, sotto gli sguardi di tutti, mentre qualcuno ride e altri bisbigliano tra di loro. Apro la porta e, dopo averla richiusa, mi appoggio al muro chiudendo gli occhi per qualche secondo, ripensando a come quel ragazzo mi rovini e contemporaneamente mi renda fantastica la vita. Riapro gli occhi e mi trovo di fronte l’autore delle mie pene.
- Ciao Jeff! - lo saluto.
- Hey Nick! Anche tu sbattuto fuori? - mi rivolge un sorriso adorabile. Nick rimani concentrato, non perdere il controllo adesso!
- E-eh già te che hai combinato? -. Calmati Nick cavolo, non balbettare!
- Un po’ troppo distratto, anche se per la figuraccia che ho fatto direi che è meglio che mi hanno fatto uscire -.
- Hahahaha che hai fatto? -. Passa ad un colore rosso acceso.
- N-niente niente. Tu piuttosto? -
- Ero preso da un po’ troppi dialoghi con me stesso e alla fine mi è scappato un “Stai zitto!” ad alta voce, ed ovviamente quello di matematica pensava fosse diretto a lui. Così mi ha cacciato -. Scoppia a ridere e dopo due secondi lo seguo a ruota. Poi mi avvicino a lui e comincio a fargli il solletico, cosa che lui detesta.
- Osi ridere di me Sterling? Chiedi scusa! Veloce prima che decida di non lasciarti più andare! -. Se prima stava ridendo ora era preso dagli spasmi e dagli urletti isterici gridando pietà. Per cercare di farmi staccare mette una gamba dietro la mia e spinge in avanti ma così facendo cado all’indietro e mi aggrappo a lui per cercare di tenermi in piedi. Solo che Jeff non è mai stato molto robusto. Cadiamo entrambi, lui sopra di me, con i nostri visi che sono a pochi millimetri dal toccarsi. Sento il mio cuore scoppiare di gioia. Peccato che la gioia non dura mai molto. I professori di entrambe le aule escono contemporaneamente e con loro qualche studente curioso. Ci guardano imbarazzati e con gli occhi sgranati per qualche secondo, dopodiché ci mandano in presidenza.
 
Jeff’s Day

Che bello svegliarmi la mattina dopo aver sognato Nick. Una sensazione più che piacevole mi percorre tutto il corpo mentre mi alzo dal letto. Guardo l’ora: le sette e mezza. Cavolo  è tardissimo! Mi vesto in fretta e furia, do una sistemata al mio adorato ciuffo (guai a chi me lo tocca) e corro giù per le scale per prendere almeno un cornetto. Finito di mangiare sono le otto meno cinque. E le lezioni iniziano alle otto!!!! Corro verso il mio armadietto, afferro il libro che mi serve e corro in classe. Appena in tempo. Vedo Hunter farmi un cenno con la mano per dirmi di sedermi vicino a lui. Tempo venti minuti e sono già assorto nei miei pensieri, ricordando il sogno di questa notte, con Nick accoccolato vicino a me, ormai più che addormentato mentre gli accarezzo i capelli.
Hunter mi passa un foglio. Leggo cosa c’è scritto.
“A cosa pensi?”
“A niente perché?”
“Non mentirmi Jeff”.
Merda… gli potevo davvero raccontare tutto? Ma si! Perché no! In fondo Hunter è Hunter!
“Diciamo che potrebbe esserci una certa persona che ho sognato una certa persona”
“Nick o sbaglio?” scrive con un ghigno. Impallidisco e subito dopo arrossisco.
“Come lo sai?” lo guardo preoccupato.
“Jeff ti prego! Si vede lontano un miglio che vi piacete!”
“Io non piaccio a Nick”
“Fidati che gli piaci, è follemente innamorato come lo sei tu”
Il fatto che abbia ragione sulle ultime quattro parole mi fa male. Perché è la verità. Ho bisogno di lui. Non posso immaginare la mia vita senza Nick. Non può esistere.
- JEFF STERLING! Mi stai ascoltando?!?! - mi chiede il professore di storia.
- Mh? Cosa? - intanto si avvicina a me.
- Che stai scrivendo? - e mi prende il foglio da sotto le mani, per poi leggerlo a bassa voce.
- N-no la prego… - gli dico con un filo di voce.
- Fuori di qui! - mi strilla ed esco fuori a capo chino, tra gli sguardi incuriositi dei miei compagni. Appena uscito vedo Nick con gli occhi chiusi con aria un po’ affranta. Dio è bello anche così! Quando apre gli occhi quasi gli prende un colpo e le sue guance si imporporano, cosa che mi fa un po’ ridere e mi fa tanta tenerezza. Ma come si fa a non amare un cucciolo così?
- Ciao Jeff - penso a qualcosa di intelligente per rispondere.
- Hey Nick! Anche tu sbattuto fuori? - davvero bella mossa Jeff -.- razza di idiota che non sei altro. Lui assume un’espressione un po’ imbarazzata.
- E-eh già te che hai combinato? -. Sei adorabile Nick!
- Un po’ troppo distratto, anche se per la figuraccia che ho fatto direi che è meglio che mi hanno fatto uscire -.
- Hahahaha che hai fatto? -. Passo ad un colore rosso acceso. O merda e ora che gli dico?
- N-niente niente. Tu piuttosto? -. Mannaggia a te Nick, perché mi fai questo effetto?
- Ero preso da un po’ troppi dialoghi con me stesso e alla fine mi è scappato un “Stai zitto!” ad alta voce, ed ovviamente quello di matematica pensava fosse diretto a lui. Così mi ha cacciato -. Scoppio a ridere e dopo due secondi mi segue a ruota. Si avvicina a me e comincia a farmi il solletico, cosa che io detesto. Ma non quando lo fa lui.
- Osi ridere di me Sterling? Chiedi scusa! Veloce prima che decida di non lasciarti più andare! -. Ormai sono paralizzato dalle risate e mi lascio totalmente andare a lui. Cerco di farlo staccare da me metto una gamba dietro la sua e spingo in avanti ma così facendo cade miseramente all’indietro e si aggrappa a me per cercare di tenersi in piedi. Solo che non ho mai fatto palestra in vita mia (e in questo caso menomaleee). Cadiamo entrambi, io sopra di lui, con i nostri visi che sono a pochi millimetri dal toccarsi. Il tempo per me si ferma. Sento di poter raggiungere il paradiso guardando nei suoi occhi. Ma dal paradiso vengo poi riportato sulla Terra se non all’inferno dalla voce dei professori.
 
 
SPAZIO AUTOREEEEE!!!!
Come non detto, il capitolo è venuto troppo lungo e non ho potuto attuare il piano. Perdonatemi. Che bella la Niff mi piace troooppooooo!!!!!! E quindi anche il prossimo capitolo andrà a loro, e spero di riuscire ad attuare questo benedetto piano! Ciaoooo!!!!

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** Testoni che non siete altro! ***


CAPITOLO 14

 
Pov. Kurt

Le lezioni sono appena finite e mi dirigo a cercare Hunter. Lo trovo dopo due minuti. Anche troppo felice per i miei gusti. Appena mi vede, mi salta praticamente addosso.
- Kurtiiieee!!!! -
- Hunter sei tu? -
- Siiiiii -. Ma ne siamo sicuri? Questo sarebbe Hunter? Ma che diavolo gli è preso?
- Chi sei tu? Che ne hai fatto del duro, a volte odioso, impassibile e inespressivo Hunter? -
- Hahahaha tranquillo Kurt sono sempre io, volevo solo vedere che faccia facevi - finalmente si da un contegno.
- Mi hai fatto prendere un colpo, razza di idiota! - gli do un leggero pugno sulla spalla. Anche provando a darglielo più forte non gli farei niente, rischierei di rimetterci io. Ma possibile che non posso mai picchiare qualcuno seriamente?!
- Vorresti gentilmente spiegarmi che è successo che ti rende tanto felice? -. Lui mi indica Nick e Jeff che chiacchierano allegramente insieme.
- È successa una certa cosa oggi in classe… - e mi racconta tutto l’accaduto, senza tralasciare niente.
- E ancora si ostinano a non stare insieme?!?! - gli urlo io, forse anche troppo visto che ho gli sguardi di tutti puntati su di me. Divento porpora in un secondo.
- Sembra di no… -
- Ok allora vada per il piano. Io ho già fatto quello che dovevo fare te? - annuisce convinto in risposta.
- Ora non ci resta che aspettare domani -

Il giorno dopo…

Pov. Nick

E ora chi sarà questa persona che mi vuole vedere? Oddio ti prego dimmi che non è uno scherzo di qualcuno, non lo sopporterei, sto troppo in ansia!!!

Un’ora prima… 

“Che scatole devo già andare in classe! Non ce la faccioooo!!!!!! Sono a malapena le otto di mattina io dormo a quest’ora di solito! O comunque devo dormire a quest’ora. Oh be’ tanto ho letteratura, un sonnellino non me lo toglie nessuno!”
Apro l’armadietto per prendere i libri e trovo un foglietto arancione. Lo leggo.

Vediamoci alla panchina del parco davanti alla statua alle tre, non tardare.

- H.H.


Ora…

E come se non bastasse non sono riuscito nemmeno a dormire per l’agitazione! Fanculo H.H. chiunque tu sia!

Driiiiin!!!

Finalmente la campanella! E visto che oggi mancano due professori posso anche tornare in camera, o magari andare a trovare Jeff…
“No si insospettirebbe”
“Lo so ma è come una droga per me non posso stargli lontano!”
“Nick contieniti non puoi andarci, e se poi scoprisse i tuoi sentimenti per lui? E volesse far terminare la vostra amicizia?”
“Li ha già capiti i sentimenti che provo per lui, almeno credo, non corro il rischio”
Opto per l’andarlo a trovare e chiacchierare un pochino prima dell’appuntamento con questo H.H. Non faccio in tempo a raggiungere la sua camera che mi vibra il cellulare.

Ti va di venire in camera del tuo migliore amico? Tanto oggi anch’io ho ore di buco. E si lo sapevo che non avevi i professori.
- Jeff

Migliore amico. Alla fine questo siamo e questo resteremo, migliori amici. Devi accontentarti Nick.
“Dai su con il morale, stai andando da lui in fondo!”
E quella stupida vocina nella mia testa ha fottutamente ragione! Sto andando da Jeff, il resto non conta!

Sto arrivando Ciuffo Biondo!
-Nick

Tempo due minuti e sono davanti alla sua camera. Busso e mi apre un secondo dopo con un sorriso a trentadue denti stampato in viso. Divento liquido a quella visione. Ho già detto che è adorabile?
- Ciao Nick! -
- Ciao Jeff -. Ci fissiamo per qualche secondo poi mi domanda:- Hai intenzione di entrare o restiamo qui sulla porta a fissarci? -
“La seconda ti prego”
Soffoco l’imbarazzo in una risata isterica.
- Credo che dovrei entrare -.
Si siede sul letto e mi fa cenno di fare lo stesso. Parliamo per più di due ore del più e del meno, sparando pettegolezzi a caso su tutti. Non a caso ci chiamano “le oche della scuola”.
Senza accorgermene poso la mano sulla sua. Lui fa un sorriso imbarazzato e gli vengono due macchie rosse sulle guance, molto simili a quelle di Heidi. Inizialmente non ne comprendo il motivo, poi noto dove è posata la mia mano e avvampo un attimo dopo, ritirandola improvvisamente.
- S-scusami - divento ancora più rosso se possibile e decido di uscire dalla camera per andare nella mia. Sento Jeff dire qualcosa ma non capisco cosa.
“Sei stato così stupido Nick. Cosa ti avevo detto?!?!”
“…”
“Mai una volta che mi dai retta!”
“Ti ricordo che tu sei me!”
“No io sono la parte di te più razionale, tu sei quella sentimentale”
“In ogni caso stare a parlare con te non mi aiuta affatto, sparisci!”

Pov. Jeff

- A me veramente piaceva… - gli dico ma non credo mi abbia sentito. Volevo farlo restare qui con me, stavo bene. Forse si è sentito troppo in imbarazzo per restare. Mi dispiace Nick. Va be’, chiariremo tutto più tardi, tra poco devo vedermi con questo H.H.

Qualche ora prima…

“Oddio e adesso che materia avrò? Ricorda Jeff ricorda! Ah già matematica. Merda… quanto odio quella materia! E soprattutto la professoressa! Assomiglia troppo alla Mc Granitt di Harry Potter” penso mentre apro l’armadietto e prendo il libro che mi serve. Mi cade un biglietto azzurro tirando fuori anche il quaderno. Lo apro e leggo:

Ci vediamo alla panchina nel parco davanti alla statua alle tre. Sii puntuale.

- H.H.

Ora…

Mi alzo dal letto e inizio a dirigermi al parco. Una volta arrivato vedo Nick seduto dove dovrei stare io.
- Ciao Nick - lo saluto timidamente. Lui sobbalza.
- Ciao Jeff. Che ci fai qui? -
- Avevo un appuntamento con una persona… -
- Fammi indovinare. Un certo H.H.? -
- Si come lo sai? -
- Ho ricevuto un biglietto credo uguale al tuo che mi diceva di venire qui a quest’ora. Evidentemente uno stupido scherzo -
- Capisco, allora direi che me ne torno in camera a studiare -. Nick sembra volermi fermare ma poi ci ripensa.
- D’accordo. Vado anch’io in ogni caso. Ci vediamo domani Jeff. E scusami ancora per prima -.
- Nick non devi scusarti. Siamo amici, può capitare, che sarà mai! - cerco di sdrammatizzare.
- Si hai ragione in effetti -. Mi guarda con sguardo perso prima di voltarsi ed andarsene, come faccio io poco dopo, in direzione opposta.

Pov. Kurt

- Sei pronto Hunter? Arriva! - dico al walkie talkie.
- Lo vedo Kurt, arriva anche da te, a sinistra -
- Ora sono cazzi loro! - dico prima di uscire dal cespuglio e piazzarmi davanti al biondino.
- Ciao Jeff! - lo saluto come chi a qualcosa in mente. E in effetti qualcosa avrei per la testa…
- Ciao Kurt, anche tu qui? -
- Passeggiata - gli rispondo secco, con ancora una mano dietro la schiena.
- Che hai lì dietro? -. Non aspettavo che questa domanda. Tiro fuori un paio di forbici.
- Facciamo così Jeff. O tu torni da Nick e chiarite una volta per tutte i vostri sentimenti oppure ti taglio quel bel ciuffetto biondo a cui tieni tanto. E sono un pessimo parrucchiere ti avverto! -. Lo vedo correre in direzione di Nick senza voltarsi un attimo.

Pov. Hunter

- Ciao Nick! - lo saluto con falsa enfasi.
- Hunter? Che ci fai qui? -
- Passeggiata, tu piuttosto? Ah già è inutile che te lo chieda, visto che abbiamo organizzato tutto io e Kurt -.
- Come… Cosa… Voi… -
- Si Nick noi - gli dico abbastanza seccato.
- E direi che adesso torni da Jeff e vi chiarite altrimenti... - scrocchio le nocche molto rumorosamente per far intendere che saranno guai in caso contrario.
- S-subito - e corre via.
- Missione compiuta Kurtie -
- Non mi chiamare così sei inquietante! -
- Hahahahahaha lo so! -
 
SPAZIO AUTORE YAHOOO!!!!!
Dio quanto li ammazzerei quei due. Mi stanno facendo impazzire! E sono io che scrivo eh! Pensate come sto messo quanto a sanità mentale.
Comuuuunque, qui vediamo il piano di Kurt e Hunter messo in atto, anche se non è niente di che è abbastanza funzionante no? Ce lo vedreste Kurt come parrucchiere?!?! HAHAHAHAHAHAHAHAHA ODDIO TRA POCO MUOIO! *muore*
Cazzo sono morto davvero… E adesso come faccio a finire la storia? Aiutoooo!!!!!
(e penso interessi solo a tallutina, visto che è l’unica che mi ha recensito il capitolo scorso D: )

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** Chi ha detto che le sforbiciate fanno danni? ***


CAPITOLO 15

 
Pov. Jeff

- Nick aspetta! Ti devo parlare! -.
“Si Jeff sei totalmente impazzito. Rischi di rovinare tutto con lui!”
“Ma rischio anche di farci stare bene entrambi, anzi non rischio, ho una possibilità del 66,3% di felicità, e intendo provarci. Il restante 33,7% eliminalo”
“Odio quando fai il matematico con te stesso!”
- Jeff, ecco vedi… Anch’io -
Incurante delle conseguenze, mi fiondo sulle sue labbra e non intendo staccarmici tanto presto! Il bello è che lui sembra avere le mie stesse intenzioni! Mi sento al settimo cielo! Siete mai stati in Paradiso e poi siete tornati? Be’ io si, in questo preciso momento. E quello che sto baciando è sicuramente un angelo. Forse il primo angelo moro, ma pur sempre un angelo. Restiamo uniti per minuti che mi sembrano sempre troppo pochi finché Kurt non viene a staccarci.
- Ragazzi sono già dieci minuti che vi baciate, non potreste gentilmente continuare in camera? -
- Hahaha, in effetti hai ragione Kurt - gli rispondo rosso dalla testa ai piedi massaggiandomi la nuca con fare imbarazzato. E solo in quel momento guardo l’espressione di Nick: un sorriso che farebbe invidia a The Mask per quanto è largo, le guance leggermente imporporate e gli occhi che luccicano. E osano definire cucciolo Blaine? E allora Nick chi è? Il corgi di Elisabetta II? O ancora meglio un panda. Si decisamente panda è l’aggettivo giusto.
- Dai andiamo Ciuffetto, prima che Kurt faccia qualcosa di spiacevole con le forbici che ha in mano, e posso immaginare le sue intenzioni - dice scompigliandomi i capelli. Gli istinti omicidi e i riflessi prendono il sopravvento. Due secondi dopo vedo Nick steso a terra con un bel bozzo sulla testa e il mio pugno fermo a mezz’aria. O mio Dio che cosa ho fatto?
- Nick! Nick parlami ti prego! Ti ho fatto tanto male? - chiedo sperando che mi dia una risposta negativa. Si alza massaggiandosi il punto dolorante e il solito sorriso bellissimo stampato in volto.
- Tranquillo Jeff, so che hai dei riflessi involontari per chi ti tocca i capelli - mi dice schioccandomi un bacio sulla guancia.
- Devi solo farci un po’ l’abitudine, perché i tuoi capelli sembrano fatti apposta per essere accarezzati, e io non resisto, scusami -. Stavolta è il mio turno di dargli un tenero bacio, ma sulle labbra. Arrossisce ancora di più a quel contatto.
- Credo che Nick non arriverà alla fine della settimana… - e come spuntato dal nulla ricompare Hunter.
- Condoglianze da subito - e ci si mette anche Kurt a sfottere.
- Un’altra battuta del genere e il prossimo gancio destro è per te Kurt! - stavolta è il mio turno delle minacce, non mi farò mettere i piedi in testa da un elfo!
- Un’altra minaccia del genere e la prossima sforbiciata è per il tuo ciuffo Jeff! Zac zac! -. Merda ci è riuscito un’altra volta. Mi affretto a prendere per il polso Nick e a trascinarlo in camera dove ci baciamo con passione prima di decidere di passare a qualcosa di più interessante.

SPAZIO AUTOREEEEE!!!!!
E una bella sforbiciata alla fine non può che starci bene no? Ammetto che il capitolo è veramente minuscolo, però è tardi e non mi andava di continuare la storia (si sono pigro di natura). Sperando che nel prossimo capitolo torni Sebastian (o mi torni l’ispirazione per far tornare Sebastian).
Comuuuunque, qui si può vedere il lato più insopportabile di Kurt, forse un lato mezzo dolce di Hunter e l’insopportabile lato matematico di Jeff (che ritornerà parecchio spesso).
Va be’ chiudo qui le tende prima che qualcuno mi lanci qualcos’altro. Per quelli che mi hanno tirato vegetali vari (tra cui anche un fiore di zucca, due cavolfiori, dieci zucchine e non dimentichiamoci i due pomodori che mi hanno colpito direttamente negli occhi) volevo dirvi che avete tutti centrato nel segno (purtroppo per me). Ci vediamo il prossimo capitolo ciaooooo!!!!!

Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** Giochino innocuo... o no? ***


CAPITOLO 16

 
Pov. Kurt

“Era ora che quei due si chiarissero! Che diavolo si vanno dietro da un anno intero a vicenda! E menomale che Hunter ha avuto quest’idea sennò… va be’, meglio non pensarci, non oso immaginare quali altri casini avrebbero combinato. Piuttosto direi che è ora di andare a trovare Sebbie!”. Mi spunta un sorriso involontario ripensandoci.
Prendo Hunter per un braccio trascinandolo via dal suo gruppo di amici, che dicono qualcosa in protesta, qualcosa che prontamente ignoro. Hunter deve venire. Punto! Lo faccio salire sul sedile del passeggero nella mia macchina, poi salgo anch’io, bloccando gli sportelli, così non può nemmeno provare a uscire.
Stranamente non fa storie.
- Ma che bello essere rapito da te Kurtie! -. Ancora con quel nomignolo?!?!?!?!
- Hunter, te lo ripeto, sei inquietante all’inverosimile a fare lo sdolcinato. E perché dovrebbe essere così bello sentiamo? -. Mi guarda con occhi sognanti. O merda temo di aver capito.
- Hunter tu sai che io amo Sebastian vero? -. Mi guarda con faccia dispiaciuta, poi scoppia a ridere a crepapelle.
- Oddio Hummel sei uno spasso quando sei imbarazzato!!! Hahahahahaha -. Continua a ridere per altri dieci minuti buoni, ovvero finché non parcheggio la macchina per due secondi e gli tiro uno schiaffo da far invidia ai SOI di Jeff (Scatti Omicidi Involontari). E non mi sono fatto male siiiii!!!!! Decide di darsi un contegno, lasciandosi scappare qualche risolino ogni tanto, che fulmino all’istante. Finalmente arriviamo nel parcheggio dell’ospedale, sblocco gli sportelli e scendiamo. Praticamente mi fiondo come un razzo all’entrata, mi ricordo perfettamente dov’è la camera di Sebastian e filo su per le scale per andare al terzo piano. Entro nella 313 ma è vuota. Eppure Sebastian era qui! Sento Hunter arrivare di corsa per starmi dietro.
- Kurt fermati un attimo… - mi dice con il fiatone che mi accorgo di avere anche io.
- Se magari ti fossi fermato al piano terra per sapere dov’è Sebastian, avresti scoperto che l’hanno dimesso stamattina! Di conseguenza tornerà domani a scuola -.
Domani.
“Dai Kurt puoi resistere un altro giorno senza vederlo”
“No che non posso!”
“Si che puoi! Sono già le sei di sera, mancano solo quattordici ore, non ventiquattro, puoi farcela! Stasera nel caso fate una specie di pigiama party in camera tua, inviti tutti gli altri (e si, devi includere Blaine) e vi divertite un po’ ”
“Penso possa andare”.
Usciamo fuori e rimetto in moto la macchina, con la quale torniamo alla Dalton. Una volta arrivati riunisco tutti e annuncio il programma della serata.
- Alle nove tutti in camera mia, se volete portare qualcosa da mangiare fate pure, e non vi dimenticate i cuscini, più possibili! -. Ci salutiamo e poi filiamo tutti sui libri, visto che stasera non potremo studiare. Verso le otto vado a chiamare Nick e Jeff per andare a cena insieme e, come pensavo, li trovo nella stessa camera, abbracciati sul letto, intenti a farsi le coccole.
- Ehy piccioncini! Mi spiace rovinarvi il momento ma:
1)Dovete per forza mangiare;
2)Avrete tempo per stare insieme più tardi in camera MIA così vi teniamo sotto controllo;
3)Mi dovete raccontare che cosa avete fatto dopo che siete scappati dalle mie forbici!
Mi guardano un po’ imbarazzato Jeff e totalmente rosso Nick.
- Va be’ l’ultimo punto saltatelo, non so perché ma credo di aver capito. Dai scendiamo signorini! -. Si alzano dal letto e mi seguono. Prendiamo da mangiare e ci andiamo a sedere al tavolo.
- Allora, com’è andato il vostro primo giorno da coppia? -. Si guardano imbarazzati chiedendosi in silenzio chi dei due dovrebbe rispondere.
- In una parola… Meraviglioso. È stata la felicità più assoluta stringere finalmente tra le mie braccia Nick dopo aver aspettato così tanto. Non oso immaginare cosa sarebbe successo se non foste intervenuti voi Kurt, probabilmente sarei impazzito -
- E io con lui - prosegue Jeff.
- E io e Hunter dietro voi due - dico io.
- È bello vedervi finalmente felici insieme! -.
- Senti Kurt ma tu piuttosto? Sebastian è ancora in ospedale? -
- L’hanno dimesso stamattina. Sono andato a trovarlo e quando non l’ho visto in camera mi è preso un colpo. Ho pensato a tre mila possibilità , tranne che lo avessero dimesso. E grazie alla mia fretta di vederlo non ho chiesto all’infermiera. Menomale che ci ha pensato Hunter - tiro un sospiro di sollievo per dare enfasi. Ok sono stato contagiato anche io dal teatralismo di questa scuola. Finiamo di mangiare e decido di prendere una bottiglia di plastica vuota. Nick e Jeff mi guardano interrogativi.
- Poi vedrete - e saliamo su.
Tempo mezz’ora e sono tutti nella mia camera, ben armati di coca, patatine varie, aranciata, biscotti al cacao e soprattutto… CUSCINI!!!!
Decidiamo di spostare il letto per fare più spazio visto che siamo in sei: io, Hunter, Santana, Blaine, Nick e Jeff. Credo che non siano passati nemmeno dieci minuti che mi ritrovo delle piume in ogni parte possibile del corpo per colpa di Hunter, soprattutto in bocca, Santana è ancora intenta a massacrare Blaine per la notte in ospedale, Nick e Jeff cercano di fare più piano possibile perché si vogliono troppo bene, quindi decido che io massacro Jeff mentre Hunter pensa al povero, imbarazzatissimo Nick.
- Non si fa così la lotta con i cuscini belli di casa! - li rimprovero e poi aggiungo: - Si fa così! - e indico Santana che rincorre per tutta la stanza un Blaine che chiede disperatamente pietà mentre le piume si attaccano al gel appena messo. Detto questo riprendo il mio adorato cuscino spennacchiato e lo lancio in faccia al biondino, mentre Hunter è impegnato a tenere fermo Nick per un braccio mentre con l’altro lo tortura a morte tra solletico e cuscinate e si ferma solo quando il moro implora pietà, cosa che succede anche a me, ma è Jeff a farmi passare le pene dell’inferno, evidentemente ci è rimasto male per le forbici.
 - Nano malefico adesso me la paghi! Prendi questo! E questo! E quest’altro! Brutto nano da giardino che non sei altro, come hai osato sbavarmi su una spalla eh? -
- Dai Sannie ti prego, lasciami stare, non ce la faccio più! Aiutooo!!! -
- Ti lascio stare? TI LASCIO STARE?! MA IO TI DISTRUGGO ANDERSON!!!! -.

Passa un’altra ventina di minuti in cui Blaine non ce la fa più a correre (non hanno smesso nemmeno un secondo), Nick è bianco di piume dalla testa ai piedi, Hunter per la prima volta sembra divertirsi davvero di gusto, a me fanno male le mascelle a furia di ridere per il solletico che mi fa Jeff (deve aver fatto esperienza con Nick quando erano ancora solo migliori amici) e Santana sembra essersi leggermente calmata. Leggermente perché continua a lanciare sguardi omicidi verso Blaine, segno che riattaccherà a una minima provocazione. Mangiamo un po’ di schifezze prima che io li faccia sedere a terra in cerchio. Tiro fuori la bottiglia di plastica, una scatola di cartone con dentro svariati bigliettini. A Santana si illuminano gli occhi.
 - Dai Kurtiiiee!!!!! -. Quando lo dice Santana è adorabile, altro che Hunter!
- Allora per chi non conosce questo gioco - annuncio io - mettiamo la bottiglia al centro e la persona davanti a cui si ferma pesca un biglietto con sopra scritta l’azione da compiere. Dopodiché giriamo di nuovo e vediamo a chi deve farla, tutto chiaro? - annuiscono tutti.
Mettiamo al centro e la faccio ruotare. La prima persona ad essere estratta è Santana. Tira fuori il primo biglietto ed esce “Pugno sulla spalla a…”
Ok, siamo nella merda. Sappiamo tutti quanto Santana sia brava nell’usare le mani per fare del male. Giro nuovamente incrociando le dita. E alla fine la bottiglia si ferma… davanti ad Hunter grazie al cielo. Non si farebbe male nemmeno se gli venisse un tir addosso. Gli si avvicina, carica un destro e si sente uno schiocco secco quando sferra il pugno. Un secondo di pausa e poi vedi tutti e due che si rotolano a terra per il dolore uno alla spalla e l’altra alla mano.
- Dio che male ma sei fatto di marmo? -
- E tu sei un elefante? Che potenza cavolo! -
- Dai su non vi lamentate e continuiamo! - mi metto in mezzo io.
Ripeto lo stesso procedimento di prima altre cinque volte: bacio sulla guancia di Jeff per Nick, gratta-testa di Nick per me (cavolo che dolore), schiaffo leggero di Blaine per Santana (seguito da una minaccia di morte da parte della stessa), massaggio alle spalle da me per Jeff (mentre Nick mi guarda tra lo sconfortato e il super geloso, per farmi perdonare mi stacco dopo dieci secondi e lascio che rimangano appiccicati per tutta la sera) e infine quello più catastrofico, dopo il quale lasciamo perdere quel gioco: bacio passionale di Hunter per Blaine. Piomba un silenzio imbarazzante.
- Non si potrebbe saltare? - prova a domandare Blaine, per poi essere zittito dalle labbra di Hunter.
 
SPAZIO AUTOREEEEE!!!!!
E qua quell’idiota del mio cervello ha partorito quest’idea malsana di far baciare quei due. Yuppi!
Alloooora Sebastian è uscito dall’ospedale e tornerà a scuola domani, ma prima che arrivi domani saranno cazzi amari…
Va be’ vedremo in seguito come andrà a finire ciaooooooo

P.S. ma siete tutti morti con i commenti e le recensioni? :’(
Ah e piccola nota per Federica Mariconda che se me la trovo davanti la distruggo, ma quanto ti costava dirmi che eri tu?!?!?!?!?!?!?!

Ritorna all'indice


Capitolo 18
*** Seb? ***


CAPITOLO 17

 


Pov. Kurt

Restano in questa posizione per circa dieci secondi, durante i quali Blaine rimane con gli occhi spalancati mentre Hunter si dà da fare parecchio.
Ok, l’aria dentro questa stanza sta diventando davvero pesante. Hunter ci guarda come se avesse fatto la cosa più ovvia del mondo.
- Beh? Vogliamo continuare? -. Blaine è ancora sotto shock.
- Hu-Hunter ti rendi conto di quello che hai fatto? - domando io, pensando che non stia bene.
- Era il gioco no? Io ho solo rispettato le regole! -. Troppa disinvoltura, è decisamente Hunter vivo e vegeto.
- Si ma… Potevi almeno evitare la lingua! - ribatto nuovamente io.
- C’era scritto bacio passionale no? Che bacio è sennò? -. Non so più che cosa rispondergli.
- Mi sa che noi andiamo, si è fatto tardi! - esclamano Nick e Jeff all’unisono, fingendo di sbadigliare.
- Già anche noi! - dice Santana prendendo Hunter per un braccio e trascinandolo fuori. Prima di uscire aggiunge: - Ah e Kurt! - mi volto - mi hai fatto giocare consapevole del fatto che ci fosse quel biglietto e che qui dentro a parte me siete tutti ragazzi? -. Faccio un sorrisetto colpevole.
- Oops! - rido e lei esce con Hunter dietro.
Rimaniamo solo io e Blaine nella stanza, lui ancora con lo sguardo basso. Lo riscuoto un poco. Però cavolo era traumatizzato così da un bacio? Esplicito i miei pensieri e mi guarda con lo sguardo perso nel vuoto.
- Non era solo un bacio Kurt… - inizia a parlare - Era il mio primo bacio…-
Mi ritorna in mente quando mi baciò Karofsky. Era stato un trauma anche per me. Non è una bella cosa vedersi strappare via il primo bacio da qualcuno che non vuoi. E in questo caso non sono sicuro che fosse proprio voluto. Mi strinsi a lui, abbracciandolo, mentre cominciava a piangere sommessamente. Cercavo qualcosa da dirgli per confortarlo, ma l’unica cosa che mi viene in mente è Sebastian che torna domani. E per Blaine non è esattamente una buona notizia, visto la sua attrazione verso di me. Cavolo come posso fare? Forse una mezza idea…
- Ti va se domani andiamo a fare shopping con tutti gli altri? -. Alza leggermente lo sguardo, rivolgendolo verso di me e facendomi un sorriso.
- Si credo che vada bene -
- Dai Anderson su con il morale! Almeno Hunter è un gran figo, io sono stato baciato per primo da David!!!! E non so se sai che non è esattamente il massimo in bellezza! - mi prende uno dei miei attacchi isterici mentre lo dico. Scoppia a ridere e io lo seguo a ruota, fermandoci solo dieci minuti dopo. Ridiamo per sfogarci più che per qualcosa di divertente. Guardo l’ora sul comodino: mezzanotte.
- Forse è meglio che vada, domani abbiamo scuola -. Ci abbracciamo un’ultima volta prima di salutarci. Mi spoglio e mi distendo sul letto.
“Solo altre sette ore e mezza Kurt, puoi resistere fino ad allora! Ora dormi così il tempo passa più in fretta!”. Quell’ultima idea mi convince a sprofondare nel mondo dei sogni.
La mattina dopo mi sveglio, guardo l’ora e salto in aria. Sono già le otto e mezza cazzo!!!! Va be’ già che ci sono faccio con calma, entrerò in seconda ora. Mi alzo dal letto pigramente ma poi l’idea di rivedere Sebastian mi fa accelerare il ritmo a una velocità impressionante. Dopo appena mezz’ora ho già finito il mio rituale di idratazione e sono lavato e vestito. La restante mezz’ora la uso per ripassare le materie del giorno e per cercare di ricordarmi che materia ha Seb alla seconda ora. Francese con me siiii!!! I trenta minuti sembrano non passare più ma quando finalmente lo fanno mi fiondo giù di sotto per andare dal mio amore. Incontro Hunter che mi ferma per un polso.
- Kurt ti devo dire una cosa assolutamente! -
- La cosa in questione può aspettare Hunter devo rivedere Sebastian! Subito! - mi libero dalla sua presa e corro verso la figura di Sebastian. Mi ci butto al collo e lo bacio con passione. Finalmente. Quando mi stacco (dopo che non ha nemmeno risposto al bacio) ha un ghigno stampato in faccia. Cosa che mi fa presagire male, molto male, per la seconda volta, pronto a ricevere la prossima batosta.
- Hey Checca e ora questo bacio da dove spunta fuori? - ride di una risata maligna. Sento qualcuno afferrarmi e portarmi via da davanti lui che se la ride alla grande. Perché Sebastian? Perché? Cosa ho fatto stavolta?
- Kurt per favore ascoltami ti devo parlare di Sebastian! -. È di nuovo la voce di Hunter a parlare.
- Vedi stamattina i suoi genitori lo hanno riportato qui fresco come una rosa, ma c’è stato un problema -
- Che vuol dire un problema? - chiedo ormai disperato piangendo a dirotto.
- Nel lasso di tempo in cui siamo tornati a scuola mentre lui era in ospedale ha avuto un altro attacco che gli ha fatto perdere totalmente la memoria degli ultimi eventi. E questo purtroppo include anche tutti i sentimenti per te -.
No non è vero. Non è possibile. Non dopo tutto quello che abbiamo passato per stare insieme! Cado a terra totalmente distrutto e il mondo intorno a me inizia a vorticare.
Sento qualcuno muovermi la spalla per svegliarmi.
- Hey Principessa non si saluta il tuo fidanzato appena tornato dall’ospedale? -. Mai stato più felice di constatare che è stato solo un orribile sogno! Apro gli occhi di botto e appena vedo il suo viso incorniciato da un bellissimo sorriso mi avvinghio a lui baciandolo come non ho mai fatto prima, mentre una lacrima mi scende da un occhio. Questo è il massimo della felicità. Il poterti svegliare e vedere lui che ti sorride a pochi centimetri dalle tue labbra, un sorriso caloroso che infonde allegria e ottimismo appena lo si guarda. Sento che anche a lui scende una goccia dagli occhi.
- Mi sei mancato tanto Seb -
- Anche tu Kurt, non sai quanto -. Riprendiamo a baciarci per quelle che mi sembrano delle ore, ma fortunatamente sono solo pochi minuti, interrotti dalla gracchiante voce di Jeff in versione matematica che ci annuncia: - Ragazzi, se continuate così avete il 98,6% di arrivare in ritardo lo sapete? -
- Fottiti Sterling! (Dio quanto tempo ho aspettato per dirglielo!) Io rimango qui con Seb tutta la giornata, non mi muovo! -. Guardo Sebastian aspettando un suo cenno affermativo che fortunatamente arriva.
- Fuori di qui Jeff, abbiamo da fare, se sai a cosa mi riferisco - gli dice Sebastian, prima di chiudere la porta a chiave e rivolgermi un sorriso dannatamente da cattivo ragazzo. Ora ci si diverte!



SPAZIO AUTOREEEE!!!!

Et voilà! Dopo aver fatto prendere un colpo a tutti per la perdita della memoria di Sebastian, direi di aver usato il defibrillatore alla stragrande. Ho voluto riservare un minuscolo angolino Klaine (ma proprio piccolo) per far felici tutti (ma quanto sono altruista) *nuovamente tutta EFP mi guarda così -.-, e hanno pure ragione!*
Allooora, finalmente, dopo che si sono divertiti i Niff, bisogna che ci diano dentro pure loro due no?  datemi torto e faccio morire Sebastian con Hunter e Jeff al seguito, così andiamo a formare i Kick o Nurt e Blantana o come si chiama! (la klaine non ve la do neanche morto!). Ciaooooo
Just_Sebastian

Ritorna all'indice


Capitolo 19
*** A wonderful awaking ***


CAPITOLO 18
 

Forse la mattina più bella della mia vita. Nonostante ho detto che prima dovevamo chiarire ho deciso che forse non serve poi a tanto. Ci amiamo e questo basta. Lui ha il mio cuore ed io ho il suo. Mi sveglio con una sensazione di calore nel petto. E considerando la temperatura che fa fuori è una favola. Piove a dirotto. Ma tanto noi stiamo abbracciati sotto alle coperte. Seb deve essersi addormentato. Idea che viene eliminata quando mi volto verso di lui e vedo due smeraldi che mi guardano. Mi ritorna in mente il sogno del portagioie e sorrido. Gli poso un tenero bacio sulle labbra che ricambia.
- Non sai quanto ho aspettato per averti qui con me - mi dice lui.
- Lo stesso vale per me. Mi hai fatto male sai? -
- Piccolo, non sai nemmeno quanto ho sofferto io nel dirti certe cose. E quando mi hai trovato nel bagno pensavo che ti fossi ormai messo con Hunter. Gli voglio bene, è il mio migliore amico, sarei stato disposto anche a perdere il mio grande amore pur di vederlo felice. E in parte mi verrebbe da riempirti di sberle! -. E rovina il momento romantico con l’ultima frase. Maledetto!
- Scusa perché? Io sono un Pinguino adoraaaabile! - faccio gli occhi da cucciolo. Mi rivolge un sorriso divertito, scompigliandomi i capelli.
“Ringrazia solo che seguo una politica anti-violenza, altrimenti sarei diventato come Jeff quanto ai riflessi riguardo i capelli!”
- Mi hai fatto penare come un matto per farti stare con Hunter e alla fine l’hai pure rifiutato! Ma io ti distruggo Principessa! - e comincia a farmi il solletico. “Appena smetto di ridere come una tredicenne in crisi ormonale mi senti Mangusta*! Naaah non è vero, adoro quando mi fai il solletico. Al massimo ti compro un topolino così puoi intrattenerti in grandi chiacchierate con un tuo cugino”. Urlo pietà per farlo smettere perché mi sta facendo troppo male la pancia a furia di ridere. Il problema è che mi rendo conto solo in quel momento in quale situazione siamo.
- Ehm… Sebastian? - chiedo imbarazzato.
- Si mon amour? -
- Non è che magari ci dovremmo mettere almeno un paio di boxer? -
Per la prima volta vedo Seb arrossire.
- Ahem… S-si certo hai ragione -. A quel punto avvampa totalmente. Sono il primo ad alzarmi dal letto, riprendo i miei boxer dalla maniglia della porta (SEBASTIAAAN!!!!) e vado in bagno a cambiarmi dopo aver preso i vestiti. E non mi sono accorto nemmeno con quanta insistenza il mio ragazzo mi stava guardando il culo quando mi sono alzato. Mi metto davanti allo specchio e vedendo il mio riflesso mi prende un colpo.
- SEBASTIAAAAAAAAN!!!!!!! IO TI SCUOIO E MI CI FACCIO UNA SCIARPA CON LA TUA PELLICCIA, BRUTTA MANGUSTA CHE NON SEI ALTRO!!! -. Quasi sicuramente mi ha sentito l’intera scuola.
- Che è successo mon amour? - mi chiede con l’aria più innocente del mondo, affacciandosi alla porta del bagno, aprendola appena.
- QUESTO è SUCCESSO!!!! - e indico gli svariati succhiotti che ho su tutto il collo e il petto, almeno sette in totale.
- Eheheheh forse mi sono fatto prendere dall’enfasi del momento… - si gratta dietro la testa, segno che è imbarazzato e dispiaciuto. Gli rivolgo un sorriso dolce e decido di perdonarlo. E siamo solo al primo giorno di fidanzamento ufficiale! Non oso pensare a cosa mi succederà tra una settimana.
Finisco di vestirmi ed esco dal bagno notando che Sebastian si è rimesso a letto dopo essersi rivestito.
- Ma non ti vesti? -. Nessuna risposta.
- Seb?- lo chiamo nuovamente. Ricevo un grugnito.
- Ti prego non dirmi che ti sei addormentato! -. A quanto pare si. Mi sdraio vicino a lui, accoccolandomi tra le sue braccia e seguendolo a ruota nel mondo dei sogni. Quando mi sveglio è l’una passata. E che cavolo devo essere proprio crollato come un sasso! Cerco Seb vicino a me ma non lo trovo. Dopo tutti gli incubi che ho avuto questi ultimi giorni mi viene il panico, pensando al peggio. Poi noto un biglietto sul comodino.

Sono un attimo uscito. Tu aspettami in camera, non ti muovere di lì!
- Mangusta
Fiù! Mi era preso un colpo. Basta Kurt ti fai troppe seghe mentali, non servono. Ormai Sebastian sta con te e non se ne andrà tanto facilmente. I miei pensieri vengono interrotti da qualcuno che bussa. Vado ad aprire e mi trovo due occhi verdi brillanti contornati da un sorriso a trentadue denti.
- È lei il signorino Hummel? -
- Si come posso aiutarla? -
- È arrivato un regalo per lei -. Detto questo toglie la mano da dietro la schiena e mi porge una rosa blu. Assolutamente meravigliosa.
- O Dio Seb è magnifica! -
- Lo so, come te -. Mi stampa un leggero bacio sulle labbra. Mi esce anche una lacrima di gioia.
- Ehy che fai piangi? - mi chiede. Senza aspettare altro, poggio la rosa sulla scrivania e mi avvento sulle sue labbra, allacciando le braccia dietro al suo collo.
- Scendiamo a pranzo che dici? Non hai nemmeno fatto colazione! -. A confermare la sua tesi il mio stomaco gorgoglia sonoramente.
- Hahahahaha forse hai ragione andiamo -. Scendiamo e nel corridoio della mensa troviamo Nick e Jeff che si stanno baciando.
- Fatele in camera certe cose! - grida loro con uno sguardo divertito. I due sbuffano e dopo Jeff prende per mano Nick per portarlo in camera sua.
- E mentre siete lì non fate il secondo round mi raccomando!!! L’altra volta si è sentito per tutta la scuola! -.
Jeff diventa rosso e Nick viola per l’imbarazzo.
- Che bastardo che sei Seb! - gli dico scherzosamente, prima di andare a scusarmi con loro due da parte di Sebastian. In fondo sono sempre i miei migliori amici. Solo che non sono l’unica coppietta che troviamo a mangiarsi la bocca a vicenda.
- Hunter?!?! - strilla Sebastian.
- Blaine?!?! - strillo io.
Ma il mondo si è messo a girare al contrario?



SPAZIO AUTOREEEE!!!!!!!
E finalmente anche la Kurtbastian si è data da fare. Ce lo vedete Sebastian così tanto fluff? Io si, mi piacerebbe troppo *-*
Comuuuunque ora veniamo alle ultime due righe: Hunter e Blaine che si baciano? Volontariamente? Ma che cazz?? Ma stiamo fuori di testa?

Ritorna all'indice


Capitolo 20
*** Hunter? Seriamente? ***


CAPITOLO 19

 
Ci guardano imbarazzati dopo essersi staccati.
- Che… che succede? - chiede Seb.
- Beh ecco vedi… - inizia Blaine ma si interrompe subito dopo. Io e Seb ci guardiamo negli occhi, capendo entrambi cosa fare, lo stesso fanno Hunter e Blaine. Prendo l’ultimo e lo porto in camera mia, mentre Seb fa lo stesso con l’altro portandolo nella sua. Parlando separati ci diranno più cose.
- Allora Blaine… Vorresti gentilmente spiegarmi cosa è successo? -.
- Vedi Kurt… - comincia di nuovo ma come prima si ferma.
- Che è successo tra te e Hunter? -
- Ecco… -
 
Qualche minuto prima…
Pov. Blaine
Devo trovare Hunter assolutamente. Gli devo parlare. Vedo l’ora: l’una meno dieci. Quanto ci mette quest’ora a passare? Dio e intanto Kurt è in camera con Sebastian. Stranamente non mi crea tanto dolore come qualche giorno fa. Forse sto cominciando a perdere la speranza e ci sto semplicemente rinunciando…
Il problema adesso è dov’è Hunter. Non riuscirei ad aspettare fino alla fine della giornata. O forse dovrei vista la chiacchierata che dobbiamo fare. Mi sta prendendo l’ansia.
Finalmente sento la campanella. Esco dall’aula come un fulmine, deciso a trovarlo prima di dover entrare in classe. Finalmente lo vedo. Lo prendo per un polso e lo porto in un posto un po’ più isolato.
- Hunter dobbiamo parlare -
- Di cosa? -
- Del bacio che mi hai dato l’altra volta -
- Dobbiamo parlarne per quale motivo?  Erano le regole del gioco e io le ho rispettate punto -
- Hunter! -
- Che c’è? -
- Sto dicendo seriamente -
- Cosa vuoi che ti dica Blaine? -
- Il motivo del perché mi hai baciato in camera di Kurt, nonostante io fossi contrario! -
- È lo stesso per il quale lo faccio adesso - e posa le labbra sulle mie per la seconda volta.

- E questo è il motivo del perché ci hai trovati a baciarci -.
- Quindi per chiarire del tutto dovremo sentire Hunter -.
- È quello che vorrei fare anch’io -
- Aspettiamo che escano e poi ci parleremo -
 
Pov. Sebastian
- Mi spieghi che è successo per favore? -. Mi racconta tutta la loro conversazione.
- Quello che non capisco è perché l’hai baciato! -
- Sinceramente non te lo so spiegare neanche io. È stato più forte di me, ho sentito che facendolo mi sarei sentito meglio, e così è stato -
- Mi stai dicendo che ti piace Blaine? -
- È presto per dirlo. Ma ho intenzione di chiedergli di uscire -
- Tu? Chiedere di uscire a qualcuno? -
- Beh? Non posso provarci anch’io con qualcuno come fai te? -
- Si ma… Insomma… Non è da te! -
- Ho intenzione di cambiare Sebastian. Ho deciso che ormai posso anche smetterla di comportarmi come il duro senza emozioni della Dalton. Non ha alcun senso esserlo. Preferisco vivere sfruttando ogni possibilità che mi viene data -. Fa una pausa.
- E ora se non ti spiace vorrei andare a mangiare; con Blaine se è possibile. Ci vediamo più tardi -.
 
Pov. Kurt
Vedo uscire Hunter dalla camera, viene verso di noi.
- Bliane, ti andrebbe di venire a pranzo con me? -
- S-si d’accordo -. Li vedo scendere le scale e poi entro in camera di Seb. Che a quanto pare ha ancora la faccia sconvolta.
- Beh? Che ti ha detto di tanto travolgente? -
- Che ha intenzione di chiedere di uscire a Blaine -. Rimango di sasso. Si decisamente il mondo sta cominciando a ruotare in direzione opposta a quella attuale, non c’è altra soluzione. È spiegabile dalla fisica o dalla chimica una cosa simile? No non credo, e penso che nemmeno la matematica di Jeff ci riuscirebbe.
- A proposito, oggi devo andare al centro commerciale con Blaine e gli altri vuoi venire? -.
- Ma si dai perché no? A che ora andiamo? -
- Subito dopo pranzo, tanto non abbiamo lezioni. Vado a chiamare Nick e Jeff per avvertirli. Tu intanto prendi il tavolo, arrivo tra due minuti -. Corro su per le scale ed arrivo alla camera di Jeff (sono sempre lì). Busso e poi apro di botto, dimenticandomi che quei due non danno mai retta a nessuno e di conseguenza nemmeno a Sebastian quando ha detto “Non fate il secondo round mi raccomando”. Richiudo immediatamente la porta dopo aver visto cose poco caste.
- Ehm… ragazzi, vi volevo solo avvisare che tra una mezz’oretta andiamo, quindi se proprio dovete farlo, fate una cosa veloce ok? -. Gli dico imbarazzato da dietro la porta.
- E magari la prossima volta chiudete la porta a chiave! - Sento un sonoro sbuffo e una risata. Poi me ne vado più rosso che mai.
Scendo di nuovo ed incrocio Hunter.
- Ehy Hunter, non so se Blaine te l’ha già detto, ma vuoi venire al centro commerciale con noi altri? -. Mi sorride.
- Volentieri, quando si parte? -
- Tra mezz’ora -
- Ok, ci vediamo all’entrata della scuola -.
Torno da Sebastian che mi ha tenuto il posto.
- Vado a prendere da mangiare e torno -. Mi avvicino al buffet e opto per un pranzo vegetariano: insalata con patate lesse. Credo che mi basterà. In fondo al centro commerciale finisco per mangiare di tutto! Ritorno al tavolo e Seb mi guarda con aria interrogativa ma non fa domande.
Finito di mangiare ci rechiamo al luogo dell’appuntamento, ma visto che manca ancora un quarto d’ora ci sediamo su una panchina lì di fronte. E ovviamente Sebastian non perde tempo per farmi un po’ di coccole, che apprezzo molto. Se fossi un gatto farei le fusa come un matto.
- Fatele in camera certe cose! - ci strilla Jeff, imitando la voce di Sebastian. Seb stacca subito la mano dal mio collo e in cambio riceve un mio ringhio di disapprovazione. Se ti prendo Sterling giuro che non arriverai a domani. Stronzo!

Ritorna all'indice


Capitolo 21
*** Evviva lo shopping!! (e le incazzature di Santana!) ***


CAPITOLO 20

 
 
Cinque minuti dopo arriva anche Hunter, con Blaine al seguito e Santana che continua ad avere due fiamme alla Pucca al posto degli occhi quando incrocia lo sguardo del nano (Nick era già arrivato con Jeff  N.d.a.) e nemmeno mezz’ora dopo arriviamo al centro commerciale più grande di tutta Lima, forse di tutto l’Ohio. L’ho scelto apposta, gli altri non sono esattamente adatti per svagarsi come intendo io.

Appena entrati veniamo investiti in pieno dall’aria condizionata a palla e, considerando la temperatura esterna, non è molto piacevole.

Vedo gli occhi di Jeff illuminarsi appena gli si para davanti la scritta “ZARA” a caratteri cubitali. Prende Nick per un braccio e lo porta dentro, mentre l’altro fa un verso di protesta per l’essere stato portato via dall’Apple Store. Quei due sono veramente opposti, non so come facciano a essere amici da sei anni e fidanzati da qualche giorno.

E dire che si sono conosciuti perché al mare a Jeff era volata la paletta mentre cercava di scavare ed era finita dritta sulla zucca di Nick. Non esattamente un incontro simpatico, ma, secondo quanto raccontano i due, il secondo stava per urlargli contro e poi è rimasto imbambolato da quel ciuffo biondo che sembrava dire “Toccami!Toccami!Toccami!Toccamiiiiiii!!!!” ed è rimasto a bocca semi-aperta per qualche secondo, come Jeff d’altronde, perso in quelle pozze che erano i suoi occhi. Hanno fatto amicizia e hanno scoperto di vivere vicini. Da lì sono cominciati tutti i casini prodotti da quelle due tempeste. E c’è finita di mezzo tutta la Dalton.

- Hai programmi Principessa? - mi chiede il mio ragazzo. Ci penso un po’ su e poi gli chiedo a mia volta: - Io no, tu? -. E a quanto pare non aspettava altro che questa domanda. Fa un sorriso e mi trascina in un negozio di sport.

- NO SEBBIE TI PREGO TUTTO, MA QUESTO NOOOO!!!!!!! - gli urlo, ma a quanto pare non intende ascoltarmi. Cocciuto!
 
No Pov.

Rimangono solo Hunter, Blaine e Santana che sembra non vedere l’ora di saltare addosso a quest’ultimo.

- Prima che venga presa da un qualche istinto omicida verso di te, figlio di Biancaneve, vado ad aiutare Kurt a salvarsi da Gas Gas! -.

I due la guardano interrogativi.

- O Cristo non ditemi che non conoscete Gas Gas! È il topino di Cenerentola per Odino, ma vi devo insegnare tutto? -.

- So chi è Gas Gas, ti ho guardata così solo perché non capisco da quando difendi Hummel- le risponde Hunter.

- No, io proprio non lo conoscevo - e stavolta è Blaine a parlare.

- È strano hobbit, eppure pensavo che la tua casa fosse a Disneyland insieme a Dotto, Mammolo, Gongolo, Pisolo, Eolo, Brontolo e Cucciolo. Dovresti essere informato su quello che ti circonda -.

- Sempre molto simpatica lei! -

- Ti aspettavi qualcosa di meno? -. Stavolta è Hunter a parlare, impassibile come al solito.

- Va be’, vado a salvare Kurtie, ci vediamo più tardi! Vedete di non pomiciare troppo mentre sono via! -.

Blaine diventa dello stesso colore del suo inseparabile papillon: viola. Hunter fa finta di non aver sentito.

Si incammina verso il negozio dentro il quale sono andati Sebastian e Kurt.

Blaine salta quasi in aria quando Hunter gli sussurra all’orecchio in modo anche troppo provocante: - Allora… Hai in mente qualcosa da fare già che siamo qui da soli? -. L’altro avvampa all’istante ma si rilassa subito dopo.

- In effetti una mezza idea ce l’avrei… -. Spunta un sorriso sul viso di Hunter.

- Ovvero potresti spiegarmi perché mi hai baciato negli ultimi due giorni! - strilla il più basso, parecchio irritato.

- Non sei male come persona Blaine e volevo fare un tentativo per vedere come sarebbe stato stare con un altro ragazzo. In realtà è una specie di esperimento con me stesso. Devo capire meglio chi sono e come sono -.

- E hai deciso di usare ME come cavia per conoscerti meglio? -.

- Perché no? Sei simpatico, solare, carino, estroverso… Insomma piaceresti a chiunque -.

A Blaine viene una fitta allo stomaco a quelle parole, ma alla fine accetta.

- E va bene. Chissà, magari riuscirai anche a piacermi -
 
Pov. Santana

Speriamo solo che quei due non finiscano come Nick e Jeff: sempre a sbaciucchiarsi e a fare i comodi loro ovunque. Se vedo un’altra coppia così alla Dalton giuro che mi do fuoco. Anzi mi faccio dare fuoco da testa ingelatinata, così sarà ancora più orribile morire. Dio Santana non ci pensare, sono orribili certe visioni. A proposito dove si sono cacciati quei due? Beh basterà seguire le grida orripilate della signora in calore.

Mi si para davanti una bella ragazza bionda, di certo non ha più di vent’anni.

- Salve posso aiutarla? - mi sorride cordialmente. Reprimo tutte le mie intenzioni di prenderla in giro in qualche modo. È troppo carina e gentile.

- Se ha visto due ragazzi entrare qui, entrambi con un bel ciuffo, il più basso vestito anche troppo alla moda, il più alto troppo sportivo, mentre uno gridava di lasciarlo andare e l’altro lo trascinava con forza, allora si, credo che mi possa aiutare -.

Scoppia in una fragorosa risata cristallina, una di quelle che scaldano il cuore.

- Sisi, sono andati nel reparto lacrosse, in fondo a sinistra -. Mi fa un sorriso che ricambio e vado verso quella direzione. E per l’ennesima volta vedo una scena a dir poco esilarante che non sono stata io a generare: Kurt seduto su una poltrona leggendo Vogue con fare annoiato (IN UN NEGOZIO SPORTIVO!!!) mentre a Sebastian brillano gli occhi guardando tutta l’attrezzatura e le magliette, chiedendo ogni tanto il parere di Kurt che gli lancia uno sguardo carico di odio. Scoppio a ridere come una matta.

- Serve una mano ragazzi? - gli chiedo continuando a ridere. Sebastian mi nota a malapena, cosa che mi da MOLTO fastidio! Insomma, io sono pur sempre una diva e devo essere trattata come tale, nessuna eccezione.

- Ehy Signor “Sono uscito dal film Basil l’investigatopo” parlo anche con te! -.

Mi rivolge un’occhiata come per chi sta guardando qualcosa di davvero poco interessante. Sento crescermi sulla fronte la classica vena rossa pulsante. Meglio ignorarlo prima che scateni una carneficina in questo negozio pieno di tante belle commesse.

- Ti prego portami via di qui! - mi implora Kurt.

- Non se ne parla signorino, sei il mio ragazzo, e come io ti sopporto quando devi andare a fare shopping estremo, tu mi sopporti quando scelgo qualcosa per me. Punto. Quindi ora te ne stai buono buono su
quella poltroncina e aspetti che finisco -

- E se andassi… -

- No -

- Ma nemmeno se… -

- No -

- Dai verrà anche… -

- No -.

Vanno avanti così per parecchi minuti finché Kurt non si arrende e si abbandona su una poltrona. Intanto io li guardo divertita.

- Serve aiuto? -

È di nuovo la ragazza di prima, gentile e con il suo sorrisino ingenuo, ma sincero, stampato sulle labbra.

- La prego, non mi tolga da davanti questi due!! Hahahahahahahaha sto morendo dal ridereeee!!! - rispondo con le lacrime agli occhi per aver riso troppo. Si unisce a me tre secondi dopo vedendo la scena e alla fine (più per disperazione che per altro) ci si mette anche Kurt, seguito a ruota da Sebastian.

- Ok per oggi la tortura è finita, possiamo andare - annuncia a un tratto Sebastian.

- Aspetta solo un momento… -.

Kurt sembra sull’orlo di una crisi isterica.

- Mi stai dicendo che siamo stati qui per un quarto d’ora solo perché mi dovevi torturare??????????!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! MANGUSTAAAAAA!!!!!!! VIENI QUI, DOVE SCAPPI??!?!?!?!?!!? TANTO LO SAI CHE TI PRENDO, RAZZA DI RODITORE!!!!! GIURO CHE QUANDO TI PRENDO TI METTO IN UN LABORATORIO DOVE IO PERSONALMENTE MI DIVERTIRò AD ESEGUIRE ESPERIMENTI SU DI TE, CONTENTO?!?!?!?!?! TI TRASFORMO IN UN GRASSISSIMO PORCELLINO D’INDIA SENZA UN GRAMMO DI MUSCOLO, SOLO PURISSIMA CICCIAAAA!!!!! -

Queste battute me le devo assolutamente segnare. Mi torneranno utili quasi sicuramente. Dio che spasso!!! Credo di non aver mai riso tanto in vita mia!! Hahahahahahaha oh povera me! HAHAHAHAHAHA!!!!! Tra poco muoio sul posto!!! Dottore fate qualcosa per aiutarmi, non mi reggo più in piediiiii!!!! E magari dia una controllata anche alla mia amica bionda qui, quasi sicuramente ha bisogno anche lei di una mano!

Passiamo almeno dieci minuti a ridere con Kurt più arrabbiato che mai e Sebastian che anche lui ride a crepapelle, consapevole che non riuscirà mai a batterlo nella corsa. Ma che bastardo!

- FURETTO ORA CHE TI PRENDO SONO CAZZI TUOIIII!!! -.

Kurt sembra a un passo dal raggiungerlo e a quel punto la scena diventa davvero insostenibile per gli occhi e per la pancia che mi sta facendo malissimo.

Smythe si ferma di botto, cosicché Kurt non ha il tempo di fermarsi e gli va direttamente addosso, cadendo a terra per la botta mentre Sebastian non si muove di un millimetro e lo guarda dall’alto con un ghigno stampato in faccia.

- Ops! Scusami tesoro, non avevo visto che eri proprio dietro di me! - fa la faccia dispiaciuta. Ancora più bastardo.

Stranamente vedo anche Kurt ghignare.

- Sei mio! - e lo vedo saltargli addosso, salendogli in braccio e cominciando a torturargli i capelli peggio di come farebbe una scimmia. Intanto Sebastian corre cercando di toglierselo di dosso e cadono entrambi su un divanetto, Seb sopra il più piccolo. Il primo approfitta della situazione per stampargli un tenero bacio sulle labbra, in segno di scuse e da come reagisce Kurt direi che sono più che accolte. Dopodiché ci cacciano fuori.

- Comunque io sono Santana! - grido alla biondina.

- Brittany piacere! -
 
SPAZIO AUTOREEEE!!!!!!

Devo ammettere che anche io stavo ridendo come un pazzo a scrivere questo capitolo. Scusatemi per l’enorme ritardo, ma mi sono presi attacchi di pigrizia incontrollata e ho smesso per un po’ di scrivere. Perdonatemiiiii!!!!!!! Mi avete già tirato un orto intero, non voglio altre verdure o frutti vari (o, se proprio dovete, evitate le angurie, vi ringrazio in anticipo). Capitemi, i capitoli vengono così quando scrivi ascoltando Candyman.
Per chi volesse darmi dello stronzo per aver aggiornato così tardi, fate pure, me lo merito ;) .
Comuuuunque tornando al capitolo, forse ho trovato il modo di rendere tutti felici felici feliciiiii!!!! (a scapito del nano malefico che vedremo più avanti).
E si, dovevo sistemare Santana in qualche modo no? :P Per quanto è figa, di certo non poteva restare single non siete d’accordo? Ci vediamo (speriamo) presto al prossimo capitolo. Ciaoooooooo!!!!
Just_Sebastian

Ritorna all'indice


Capitolo 22
*** Non saprei che titolo dargli, aiutatemi voi! ***


 

CAPITOLO 21
 

Pov. Kurt
 
Usciamo (finalmente) da quello stramaledetto negozio (che mi segnerò di bruciare, tralasciando la simpatica biondina che sembra piacere tanto a Santana). La vedo fissare il vuoto.

- Sannie tutto ok? - le domando.

- Certo Kurtie perché? -

- Hai l’aria parecchio pensierosa… -

- Mh? Dici? No, comunque, non sono pensierosa, mi è solo tornata in mente la ragazza del negozio -

- Ti piace eh? - le dico con una punta di malizia.

- Non mi è indifferente - e liquida lì la conversazione. Ma cooome?? Mi devi dire tutto Sannie!!!

Ci dirigiamo verso una gelateria, dove vediamo Hunter e Blaine discutere anche troppo animatamente.

- Dai Blaine solo per questa volta, giuro che non lo faccio più dopo oggi! -

- Non mi interessa, stai fermo con quelle mani sul portafogli! -

- Ciao ragazzi! - li salutiamo tutti, ad eccezione di Santana che ha già inquadrato il suo bersaglio preferito. Nano malefico nel mirino, pronti al fuoco.

- Che avete tanto da bisticciare? - chiede Sebastian.

- Vuole offrire lui e a me non sta bene! - risponde Blaine.

- E che sarà mai, dai Anderson, stai anche rimorchiando e ti lamenti? - strilla irritata Santana.

L’hobbit avvampa all’istante, ma alla fine cede e fa pagare Hunter, poi vanno a sedersi su una panchina poco fuori l’uscita del centro commerciale.

- E di conseguenza sarebbe scortese far pagare anche te Principessa. Non dire una parola, offro io! -. Mi tappa la bocca prima che possa dire qualcosa in segno di protesta.

- Aspettami fuori, faccio io! -

- Sei insopportabile! -

- Ti amo anch’io amore! -. Nonostante siamo fidanzati da un po’ quelle due parole mi fanno ancora arrossire dall’emozione e dalla felicità. Comincio ad andare fuori, con Blaine e Hunter che mangiano in silenzio.

Nemmeno un minuto dopo tornano Sebastian e Santana con i gelati.

- Oddio Sebbie come facevi a sapere come mi piace? -

- Sei o non sei il mio ragazzo? -. Lo guardo per storto.

- Ok me l’ha detto Santana -. Gli do un bacio sul naso.

- Grazie della sincerità -. Sembra arrossire un poco, per riprendersi subito dopo. Insomma, sarà il mio ragazzo, ma è pur sempre Sebastian Smythe.

Dicono che il gelato rispecchi la personalità di colui che lo sceglie. Io prendo sempre nocciola e vaniglia, gusti dolci, Sebastian caffè e panna, gusti forti, mentre Santana limone e amarena, prevalentemente aspri.
Ma sembra che questa regola non valga per Hunter che ha scelto stracciatella e nutella.

Per dieci minuti Seb non fa altro che ripetere a tutti “potreste usare quelle lingue in modi più efficaci”; vorrei dirgli qualcosa per rimproverarlo, ma mi viene solo da ridere. Ah Sebastian quanto ti voglio bene! Anche
troppo forse!

Finito il gelato ci alziamo e rientriamo dentro a cercare quei due matti. Li troviamo dentro il negozio della Scorpion Bay, mentre a Jeff brillano gli occhi davanti a una felpa e Nick sembra me dentro il negozio di sport.

- Pensa come staresti bene con questa Nick! Saresti stupendo! - strilla il biondo.

- PORTATEMI VIA DI QUI!!! -. Ho capito, devo intervenire.

- Scusa Nick, mi serve una mano a scegliere la protezione per il mio cellulare, mi aiuti? -.

Stavolta sono gli occhi del moro a scintillare dall’eccitazione.

- Mio salvatore! - mi grida e praticamente voliamo fuori da quel posto, nonostante le proteste di Jeff, che viene prontamente bloccato da Sebastian per non farlo correre verso il suo ragazzo e ritrascinarlo dentro quell’inferno.

Passiamo praticamente tutto il pomeriggio facendo le stesse cose, io che porto via Nick dalle grinfie di Jeff e lui fa lo stesso con me da Sebastian, Santana torna in quel negozio di articoli sportivi e chiacchiera un bel po’ con la commessa, pare stiano diventando ottime amiche e Blaine e Hunter sembrano andare leggermente più d’accordo.

Finalmente per Nick, torniamo alla Dalton più o meno verso le sette e mezza, ma decidiamo di saltare la cena, visto la quantità di cose che abbiamo mangiato dopo il gelato (patatine, pop corn e cose simili) e ci riuniamo nuovamente in camera mia.

- Allora… Gioco della bottiglia? - domanda Santana con voce squillante.

- NO!!!!! - le urliamo in coro con le facce inorridite.

- Hey tranquilli, scherzavo! -.

- Sarà meglio per te - commenta acido Sebastian. Cala un silenzio imbarazzante in cui nessuno sa cosa dire o fare.

- Allora… - comincia Hunter - visto che nessuno ha niente da dire avrei un certo annuncio che vorrei fare -. Vedo Blaine sbiancare.

- So che mi avete sempre visto come il sadico, impassibile, prepotente soldato dei marines, ma la verità, come ho già detto a Sebastian, è che ho deciso di essere finalmente me stesso. Mi sono accorto che è inutile cercare di essere freddo con gli altri. Ah e Blaine! Vorrei confessarti una cosa. Quello che ti ho detto prima al centro commerciale è una gran cavolata. Tu non sei un esperimento, la verità è che tu mi piaci molto e vorrei chiederti… -.

Fa una pausa per riprendere fiato.

- Vorresti uscire con me? Da soli intendo? -
 
SPAZIO AUTOREEEE

E come al solito sto facendo mille casini ed ho aggiornato un botto in ritardo. Mannaggia a me e al mio letto da cui non mi voglio separare! Va be’, non mi uccidete per aver fatto fare questa cosa ad Hunter. Lo so, sono tremendo. E non so cosa mi passi per la testa. Sicuri che sia io? Bah. Però una cosa positiva c’è! DOPO DUE SETTIMANE MI HANNO FINALMENTE CAMBIATO IL NICKNAME!!!!!!!!!!!!!!! Ma comunque non interessa a nessuno, quindi andiamo avanti. Forse la storia dei gelati ha un fondo di verità anche con Hunter, ma chissà, conoscendomi sarà ancora un altro dei giochetti di Hunter solo per mettersi in mostra? Bah che ne so, devo ancora scriverlo. Scusate per la poca lunghezza del capitolo, sto veramente peggiorando come autore. Povero me O.o

Vi lascio qui, ci vediamo il prossimo capitolo. Ciaoooo

Just_Sebastian

Ritorna all'indice


Capitolo 23
*** Cadere addosso alle persone può aiutare a volte ***


CAPITOLO 22
 

Pov. Blaine

La mattina seguente…

“Bene! Ora la mia vita ha davvero un equilibrio perfetto! Ci mancava solo che Hunter mi chiedesse di uscire ufficialmente! Ma poi da quando ha scoperto di essere gay? Che novità è mai questa? Eppure Sebastian ci ha provato più volte per accertarsi che lo fosse però… Mah, vallo a capire. Per carità, meglio così, abbiamo un altro gran figo nel nostro team! Però non lo so… Hunter non è esattamente il mio genere di ragazzo. Insomma… Lui è il classico belloccio con un bel fisico a cui vanno dietro tutte (tutti, considerando Sebastian). Io sono piu tipo da coccole all’infinito, con una persona che non attiri troppo l’attenzione in quanto a bellezza. Non voglio dire che Kurt sia brutto, anzi, è la creatura più perfetta che io abbia mai visto, ma è quasi l’opposto di Hunter: voce da tenore, fisico mingherlino, guanciotte adorabili… mentre il capo dei Warblers è un vero e proprio duro, rispettato e riverito da tutti”.

Perso nei miei pensieri non mi accorgo che sono già le 7:50 e sono ancora sotto le coperte con il pigiama!

“Gesù Cristo è tardiiiiii!!!!”

Salto fuori dal letto alla velocità della luce, catapultandomi fuori dalla stanza appena pronto. L’orologio segna le 8:05.

“A quanto pare per oggi niente colazione. Dio avevo una fame!”.

Scendo le scale ancora più velocemente se possibile. Pessima idea. Proprio sull’ultimo gradino inciampo sui miei stessi piedi e tra tutte le persone che ci sono in quella scuola, finisco proprio addosso ad Hunter. Che mi ritrovo a due centimetri dalla faccia. Una situazione peggiore di questa non può esistere.

- Buongiorno Blaine! - mi saluta con un sorriso a trentadue denti appena capisce chi ha di fronte. Anzi, appiccicato alla fronte.

- Hai così tanta voglia di vedermi stamattina? -

Praticamente divento di uno dei colori della nostra uniforme. E non intendo il blu scuro.

- Scusa Hunter, andavo di fretta, sono inciampato sulle scale e per sbaglio… -

- Capisco. Beh credo che ora potremmo anche alzarci non credi? O vuoi restare sopra di me tutto il giorno? -.

Cazzarola! Sono ancora sopra di lui!

- Oh, si, certo, scusami -. Che imbarazzooooo!!!!

Lui invece sembra divertito e mi risponde in modo normale: - Allora buona giornata Blainy! Ci vediamo all’ora di pranzo con gli altri! -

- B-buona giornata anche a te! -. Cristo. Blainy? Ma sei fuori di testa? Da dove ti è uscito quel nomignolo, bell’imbusto?

- Però bel fisico… -. Non mi accorgo di averlo detto davvero, fortunatamente con un filo di voce.

- Cosa? – mi chiede Kurt che è appena apparso dietro di me.

- Mh? Oh ciao Kurt, niente niente, pensavo tra me e me -.

- So già che chiederti a cosa pensi sarà inutile, ergo… Andiamo in classe? -. Annuisco con poca convinzione e mi avvio dietro di lui.

Le cinque ore di lezione sembrano non passare mai. Continuo a ripensare all’episodio di stamattina. Nonostante sono apparso come Mammolo talmente ero rosso, non si stava male a stretto contatto con Hunter. Chissà, magari potrei anche farmelo piacere.

La sera prima…

- Vorresti uscire con me? Da soli intendo? -

Rimango spiazzato. Non so cosa dire o fare. Ma il mio corpo ha già scelto da sé senza che io abbia dato comandi.

- D’accordo – rispondo deciso.

Vedo il suo volto illuminarsi sempre di più fino quasi a brillare credo.
 
Adesso…

Finalmente di mangia! Non ce la facevo più! Sono tre ore e trentadue minuti che mi brontola lo stomaco senza sosta. E ora che ho davanti pollo e patate non mi ferma più nessuno.

- ADDOSSO!!! – grido, mentre gli altri mi guardano, ridendo come matti. Compreso Hunter. Kurt chiacchiera allegramente con Sebastian, Santana è impegnata a chattare con il cellulare e io ed Hunter mangiamo tranquilli uno di fronte all’altro. È lui a rompere il silenzio per primo.

- Hai pensato a quando esaudirai la mia richiesta di uscire? -. Resto in silenzio per qualche secondo.

- Sabato sera ti va bene? –

- Sarebbe perfetto –

- Allora va bene, dove mi porti? – chiedo, un po’ preoccupato che possa trascinarmi allo Scandals.

- Mmmm… Non so, mi verrà in mente sul momento. Male che va decideremo insieme -.

Finiamo di mangiare chiacchierando tutti insieme abbastanza sonoramente (tranne Santana che ha deciso di instaurare una relazione stabile con il suo cellulare), con Kurt che lancia urletti isterici ogni tanto per il solletico di Sebastian e Hunter che mi lancia delle occhiatine compiaciute ogni tanto.

“Non vedo l’ora Hunter” penso.
 
SPAZIO AUTOREEEEEEE!!!!!!!!!

Non ci posso credere, dopo più di un mese mi sono rifatto vivo, yeeeeee (applausi gentilmente) grazie grazie troppo gentili XD. Vi prego perdonatemi, ho avuto una sottospecie di blocco dello scrittore (anche chiamato pigrizia nel trasferire i dati dal PC al computer fisso per continuare la storia) e quindi ho scritto il capitolo un po’ a forza (come potete vedere dall’evidente scarsità di lunghezza).

Tornando al capitolo, mi sono messo paura da solo con l’ultima frase, chissà che diavolo mi passa per la testa, bah. Hybrid mi sta facendo un brutto effetto (sarebbe il libro che sto leggendo in questo momento). Comunque spero di far inciampare molte più volte Blaine se finisce così! Hahahahaha XD

Va be’ belli di casa, ci sentiamo presto (non ci sperate).

Ciaooooo

Just_Sebastian

Ritorna all'indice


Capitolo 24
*** Tra tragedie e consigli ***


CAPITOLO 23
 
 
Pov. Blaine
 
“E siamo già a venerdì. Cavolo devo uscire con Hunter domani! Mi serve urgentemente Kurt. Adesso!”.

Lo cerco per tutta la scuola, senza pensare che probabilmente è in camera sua, dove mi reco dopo un’ora di ricerche. Busso due volte velocemente e poi entro senza aspettare che mi dica di entrare.

- Kurt! Mi serve una man… -.

Rimango spiazzato senza saper terminare la frase. Diciamo che Sebastian e Kurt si trovano in posizioni che di casto hanno ben poco.

- Gesù Cristo! – strillo prima di catapultarmi fuori rosso dalla punta dei capelli ai piedi. Che figura di merdaaa!!!!!
 
Pov. Kurt
 
- La prossima volta che entri con certe intenzioni, ti dispiacerebbe chiudere la porta a chiave Seb? -. Lui scoppia a ridere.

- Abbiamo solo mostrato al nano che sappiamo come divertirci. Sono cavoli suoi se è rimasto traumatizzato -. Faccio uno sbuffo, gli do un tenero bacio sulle labbra e vado a chiudere a chiave.

Poi mi giro molto lentamente e sensualmente dicendo: - Allora… Dove eravamo? -.

Vedo comparire un ghigno compiaciuto sulla faccia di Seb prima di saltargli praticamente addosso.
 
Pov. Blaine
 
“Cazzo! Cazzo! Cazzo! Cazzo! Cazzo! Cazzo! Cazzo! Cazzo! Cazzoooooo!!!!!”. Corro per tutta la scuola (con la maggior parte delle persone che mi prende per matto) senza una meta precisa, cercando solo di smaltire la vergogna che ho appiccicata dappertutto. Ma anche loro potevano chiudere a chiave no? Dio che figura…

E con Kurt fuori uso fino a domani mattina, cosa mi metto sabato sera? Mi serve qualcuno che mi dia una mano…

Ma certo! Come ho fatto a non pensarci prima? Corro verso la sua camera, stavolta ascolto prima di bussare e dai versi che provengono da dietro quella porta, Nick e Jeff non promettono niente di buono.

- Ma il venerdì è diventato la giornata delle scopate??!!!! -.

E nuovamente non mi accorgo di averlo detto ad alta voce. Anche troppo. E chi poteva passare lì vicino se non Hunter? Mannaggia alla mia solita sfiga!

- Magari diventerà anche la nostra, che ne sai… - mi sussurra in un orecchio. E avvampo ancora di più se possibile, cercando comunque di darmi un autocontrollo.

- Non siamo usciti nemmeno una volta e già sai che sabato mattina ti sveglierai con il didietro dolorante Hunter? -. Lo guardo con occhi di sfida e un ghigno che non mi appartiene stampato in faccia. Lui sembra prima scioccato, poi sorpreso, infine quasi compiaciuto.

- È tutto da vedere Anderson -. Poi mi da le spalle e se ne va.

- Devo essermi fuso il cervello… - sussurro - si, direi proprio che me lo sono fottuto il cervello! -. Stavolta urlo. E chissà perché ho l’impressione che da qualche parte in quella scuola (quasi sicuramente dietro l’angolo), un certo Clarington stia ridendo a crepapelle, per non dire a crepapalle.

Filo in camera mia più veloce della luce, cercando di evitare Wes e Dave che chiacchierano allegramente, ignari dell’inferno che mi circonda e mi perseguita.

Ah dimenticavo: li ho investiti in pieno.

Arrivato alla porta della mia camera apro e mi ci chiudo dentro, con l’intenzione di non uscire prima di domani sera alle 7:59. Peccato che la mattina dopo il mio stomaco non è già d’accordo. Apro molto lentamente per evitare di far del male a qualcun altro. Nessuno in vista, andiamo. Non so perché parlo di me al plurale però va be’. Facciamo che abbia un senso.

Fortunatamente riesco a fare colazione molto velocemente e a risalire nuovamente di sopra, al sicuro da tutto e da tutti.

Mi abbandono sul letto, ma è allora che mi accorgo di una busta arancione poggiata sul pavimento.

Non hai pensato di venire da me per dei consigli di abbigliamento vero nano? Be’ sei ancora in tempo, la zia Sannie è in camera se serve.

Tanti baci <3 <3

“Preferisco schiattare che avere consigli da te”

“Però forse un aiutino piccolo piccolo…”

“Blaine! Ho detto di no!”

“Ma dai una cosuccia da niente!”

Ho già detto che odio i monologhi con me stesso?

Dalle dieci di mattina alle sei di sera mi avranno bussato cinquecentosettantasettemilaquattrocentoventitre volte. E non ho aperto a nessuna di esse. La maggior parte erano per sapere come stavo a cui rispondevo con un – Bene! – secco e preciso. Avevo aperto solo a Kurt per darmi una mano con i vestiti, il resto li avevo lasciti fuori, compreso Hunter che voleva sapere se era confermato per stasera. Mi sono limitato a rispondergli con uno sbuffo.

Ovviamente mi sono scusato più di una volta con il tenore per la scena di ieri. Se ci ripenso posso fare invidia a un peperoncino del Messico.Alla fine ha optato per una maglietta aderente nera, una giacca di un colore sgargiante a piacere (che non sia il fucsia) e pantaloni attillati. Anche troppo per i miei gusti.

Alle 7:32 sono pronto, pulito, vestito e profumato. Kurt è a dir poco entusiasta del risultato. Quanto alla giacca ho risolto con un verde acceso. Non sarà il massimo, ma rispecchia il mio stile. Dopo ciò torna in camera sua (dove sicuramente lo aspetta Sebastian).

Alle 8:01 sento bussare alla porta. Comincia la tragedia.
 
 
SPAZIO AUTOREEEE!!!!!
Ammetto che mi sono (leggermente) divertito a scrivere questo capitolo. Vi avevo avvertiti/e che per Blaine non ci sarebbe stata tregua no? Beh è ora di far diventare vere le mie parole. Quindi eccoci qua con il (già) ventitreesimo capitolo. Questa ff non finisce più per la miseria! Spero solo che non vi stia annoiando. E DEVO ANCORA COMINCIARE A SCRIVERE QUELLA DI MAMMA MIA!!!!! Non ce la farò mai…

Ma forse, con un certo numero in più di recensioni per capitolo, potrei anche farcela no? Bah vedremo (vi prego però, solo 2 recensioni a capitolo mi stanno deprimendo…)

Chiudo qui le varie lamentele e i fan della Klaine possono sempre fare lamentele, sono tutte ben accette (in ogni caso ogni commento negativo sulla Kurtbastian verrà trasformata in una calamità naturale per Blaine, quindi occhio a quello che scrivete).

Ciao a tuttiiiii!!!

Just_Sebastian

Ritorna all'indice


Capitolo 25
*** Cena a lume di candela ***


 
CAPITOLO 24
 


Pov. Blaine
 
Considerando che sono con Hunter da una ventina di minuti in macchina senza aver combinato disastri né verbali né pratici direi che posso definirlo un record personale. Solo che si ostina ancora a non dirmi dove andremo. Mi dovrò fidare? Il dubbio di una delle sue prese in giro mi attanaglia lo stomaco. Ma dalla sua espressione estasiata non credo che lo sia.

Parcheggia in una specie di boschetto, scendiamo dalla macchina e mi invita a seguirlo.

Quello che mi si para davanti trenta secondi dopo è a dir poco stupefacente: un tavolino da picnic apparecchiato con posate d’argento e due candele al centro. Altre candele sono state poggiate sopra dei candelabri alti più o meno un metro e circondano interamente il tavolo, spargendo un piacevolissimo calore nell’aria fredda di novembre. L’atmosfera è praticamente perfetta. Non mi accorgo di essere rimasto con la bocca semiaperta per un minuto intero, ammirando tutto questo splendore.

- Allora? Ti piace? – mi chiede Hunter. Ci metto un po’ a riprendermi e a rispondere.

- H-Hunter… - comincio, quasi con le lacrime agli occhi dalla gioia – c’è solo una parola per definire tutto questo… Anzi due… Assolutamente perfetto! – do sfogo a tutta la mia gioia abbracciandolo.

- Dai, che sarà mai, è stato facile organizzare tutto -

- Guarda che puoi dirmelo che ti hanno aiutato gli altri! -. Arrossisce visibilmente.

- Ok hai ragione, ma l’idea è stata mia! – lo vedo portarsi una mano dietro la nuca e comparire un sorriso imbarazzato. Forse questo nuovo Hunter potrebbe sul serio piacermi… Ma vedremo a fine serata.

Mi spinge delicatamente con una mano dietro la schiena per indicarmi di accomodarmi. Mi sposta la sedia e mi fa sedere (da perfetto cavaliere) poi va a sedersi anche lui. Mi porge un foglio di carta plastificata con sopra scritto il menù.

- Hai allestito un vero e proprio ristorante all’aperto eh? –

- Può darsi, può darsi… - risponde mantenendosi sul vago.

Mi metto a leggere il menù. Pare che abbiano puntato sull’italiano: bruschetta al pomodoro, pasta al pesto, bistecca ai ferri, insalata e per finire tiramisù. Non è per niente male come cena, data soprattutto la mia grande passione per il cibo, soprattutto italiano. E il bello è che non ingrasso di un grammo, oh yes! Fanculo le ragazze u.u (di solito non metto faccine ma qui ci stava N.d.A.).

- Può andare come cena? – mi chiede.

- È uno spettacolo! – gli occhi che mi brillano alla vista di tanta meraviglia.

Un sorriso compare sul viso di Hunter, un sorriso sincero e innocente, di quelli che ti fanno sciogliere o che ti fanno arrossire. Mi prende la mano sul tavolo.

- Sono felice che tu abbia accettato Blaine, davvero -

- Comincio a esserne felice anch’io Hunter - rispondo sinceramente. Il contatto fisico con lui mi da un’idea di sicurezza e protezione, anche se solo tramite mano.

Più o meno dieci minuti dopo vedo Sebastian sbucare dal nulla con la divisa da cameriere (che, devo dire, gli sta molto bene) e due piatti in mano, uno per me e uno per Hunter.

- No, Sebastian, dai non ci credo che ti ha convinto a fare il cameriere! -.

Lui si limita a ridere sotto i baffi e a rispondere: - Ho scoperto che questo completo piace DECISAMENTE alla Principessa. Insomma, ammettiamolo, ho un culo da favola e devo metterlo bene in mostra no? -.

- Sebastian Louis Smythe torna immediatamente qui prima che decida di prendere provvedimenti seri sulla tua situazione! - sento urlare da qualche parte, non riesco a capire bene dove.

- Azz.. La Principessa mi chiama! Buon appetito signori, torno tra una ventina di minuti a prendere i piatti e portare il secondo! -

- Ma come siamo servizievoli oggi Smythe! - gli fa notare Hunter.

- Farei di tutto per avere un bel dopo cena con Kurt - sussurra sottovoce per non farti sentire.

- Guarda che ti ho sentito disgraziato che non sei altro! Ora che torni ti faccio vedere io! -.

È ancora la voce di prima e anche stavolta non capisco da dove proviene. Ma almeno so che è Kurt.

- Arrivo amore mio! - fa una leggera risata e corre vie. Ci mettiamo a ridere anche noi a quella scena.

- Sembrano marito e moglie eh? - dico io ridendo come un matto.

- Beh si effettivamente… - cerca di trattenere le risate ma con poco successo.

Dire che chi ha cucinato è bravo sarebbe una blasfemia. Direi che è divino! Nemmeno al ristorante cucinano così! È davvero spettacolare! E una portata è più buona dell’altra, chiunque le abbia preparate ha superato se stesso! Fatto sta che finiamo di mangiare alla velocità della luce, ridendo a crepapelle per le figure di Sebastian (ma prima o poi ce la farà pagare, ne sono certo). Ci alziamo da “tavola” e Hunter mi prende per mano.

- Ti devo far vedere una cosa -. Annuisco lievemente prima di seguirlo. Mi porta verso l’interno del bosco, scosta una siepe e mi si presenta davanti uno scenario davvero stupendo: un bel prato molto grande con al centro un piccolo laghetto in cui si rispecchia la luce della luna piena.

- Ti va di sederti? - mi chiede e rispondo vigorosamente di sì. Ma invece di sedermi mi sdraio completamente.

- È stata davvero una magnifica serata Hunter, non sono mai stato tanto felice in vita mia -. Sorride debolmente.

- Sono contento che sei stato bene, ma devi ringraziare anche tutti gli altri, si sono organizzati con una mini-cucina in mezzo al prato per preparare tutto. E i cuochi erano Kurt e Santana. Spettacolari -

- Doti nascoste vengono a galla… - mi faccio sfuggire una risata.

Passano interminabili momenti in cui nessuno dei due sa cosa dire o fare. O non ha semplicemente il coraggio di fare entrambe le cose. È Hunter a rompere il silenzio per primo.

- Blaine? -

- Si? -

- Ti… dispiace se faccio una cosa? -. Non rispondo aspettando una sua mossa.

Si sdraia su un fianco poggiandomi una mano su una guancia mentre avvicina il suo viso al mio. Quando le nostre labbra si congiungono sento un’esplosione dentro di me che può essere sfogata solo su quelle labbra, che al momento sembrano l’unica cosa che mi tiene legato alla realtà. Chiudiamo entrambi gli occhi, godendoci quei minuti tranquilli con noi due e il fruscio delle onde del laghetto che si infrangono sulla riva.
 
SPAZIO AUTOREEEE!!!!

Sera a tutti bella gente! Vi giuro che dopo aver guardato la nuoa puntata di Glee mi è venuta troppa voglia di scrivere un capitolo romantico, anche se avevo in mente tutt’altro (Santana che salta fuori dal nulla insieme a Sebastian per rovinare la cena, ringraziate Ryan Murphy per averlo mandato in onda in tempo). Ah e, cosa importante, non crediate che le prossime ff che scriverò saranno sulla Klaine perchè preferisco morire che scrivere una storia totalmente incentrata sul nano malefico! (anche se lo sta diventando anche questa storia.... CAZZO!)

Allooora che dite può andare come coppia? A me piace troppo, li ho sempre visti bene insieme! <3 *-*

Va be’ belli di casa io vado a ninne, notteeee (e recensite numerosi!!)

Just_Sebastian


P.S.
Il secondo nome di Sebastian me lo sono inventato, però ci voleva XD

Ritorna all'indice


Capitolo 26
*** That's it, goodbye! ***


CAPITOLO 25
 


Il giorno dopo…
 
Pov. Kurt
 
Vi prego ditemi che è domenica! Non ce la posso fare un altro giorno!

Apro leggermente gli occhi per richiuderli un momento dopo. La luce del sole non mi fa decisamente bene di mattina. Mi lascio sfuggire un lamento di fastidio.

- Buongiorno amore! - sento qualcuno vicino a me. E dal tono di voce così irritante direi che si tratta di Sebastian.

Dico qualcosa tipo “Bugiovno” e lui  scoppia a ridere.

- Che giovno è? - chiedo con la voce impastata dal sonno.

- Giovedì, ma oggi tu fai sciopero con me in questa camera tutto il giorno. Non si discute. Ieri hai lavorato troppo e hai bisogno di riposare un po’. E io pure visto che dopo che sono tornato in “cucina” mi hai massacrato. E io che pensavo avessi una cosiddetta “politica anti-violenza”! Col cazzo! -

- Ma tanto sei d’acciaio, non ti sei fatto niente, quindi shh, dormi! -. Detto ciò mi accoccolo meglio vicino a lui, addormentandomi qualche secondo dopo con Seb che mi accarezza i capelli. Peccato che il mio sonno viene interrotto un’oretta dopo da dei baci sul collo che (a mio parere) sono anche troppo osceni. E, purtroppo o per fortuna, so già che intenzioni ha la suddetta Mangusta.
 
Pov. Blaine
 
Sento bussare alla porta verso le dieci e mezza. Oggi ho deciso di non andare a lezione, ieri sono tornato in camera con Hunter alle due, non ce l’avrei fatta a sopportare due ore di matematica e altre due di letteratura. Mi alzo e vado a vedere chi è ma non faccio in tempo ad aprire la porta che mi ritrovo buttato sul letto con due labbra che premono contro le mie.

Mai avuto un buongiorno migliore.

- Posso importunarla qualche ora Sir? - mi guarda con una punta di malizia.

- Quanto vuole lei, non c’è problema - rispondo con più enfasi di quanto dovrei. So già che me ne pentirò amaramente di avergli detto di si.

Vedo spuntargli un sorrisetto compiaciuto in faccia prima di baciarmi nuovamente, con molta più passione stavolta.
 
Pov. Jeff
 
Credo che ci uniremo agli altri nella giornata dello sciopero generale. Per me ogni occasione è buona per stare con il mio “guanciotte sempre rosse”, che, per chi non lo sapesse, è il mio Nick, mio unico grande amore da quattro anni. Aaaah, che bello! Niente scuola, giornata musical appiccicato al mio ragazzo, coccole coccole coccole coccole e ancora coccole, con Nikky che intanto mi arriccia i capelli. E si, ho imparato a trattenere i SOI* per quanto riguarda il mio ciuffo, almeno per quanto riguarda Nick, se solo Kurt si azzarda ad avvicinarsi di un millimetro di più rispetto alla distanza consentita, cioè venti metri, giuro che dovrò cercarlo con il cannocchiale per dargli una seconda sberla più forte della prima.

Sento il mio ragazzo darmi una pacca su un fianco per richiamare la mia attenzione.

- Jeff senti… ti andrebbe se… noi due… -.

Non lo faccio finire di parlare, so cosa vuole dire ma so anche quanto si vergogna di dirlo.

- Si amore certamente - e mi fiondo sulle sue labbra con l’intenzione di non staccarmici tanto presto.
 
Pov. Santana
 
- Ehy Sannie ma quando hai intenzione di dire agli altri che stiamo insieme? - mi chiede Brittany. Le sorrido dolcemente.

- Brit, non credo serva, se conosco abbastanza bene Kurt, ha già capito tutto e l’ha spifferato a tutti i suoi amici quindi… È ufficiale! Sei la mia ragazza a tutti gli effetti! -. Le lascio un tenero bacio sulle labbra che viene ricambiato da uno più approfondito e che di casto ha ben poco.
 
Pov. Kurt

 - Allora? Come sveglia può andare? - mi chiede Sebastian dopo esserci dati alla pazza gioia.

- Diciamo che farlo tutte le mattine sarebbe come una bella doccia fredda per svegliarsi, ma poi non riuscirei più a separarmi da te, quindi no Sebbie non si può fare… -

Sbuffa, spazientito.

- Me lo concedi almeno il secondo round? - mi guarda speranzoso.

- Mi piacerebbe ma… No, sparisci dalla mia camera Smythe! -
 

*per la spiegazione vedere capitolo 16
 
SPAZIO AUTOREEEEE (ultimo di questa ff purtroppo)

Buonasera bella gente, rieccomi qui con l’ultimo capitolo di questa ff. Ma non è detto che non scriva un continuo, poi vedrò u.u

Volevo comunque ringraziarvi per tutto il sostegno che mi avete dato, recensori e non, siete stati fantastici. In particolare vorrei ringraziare Tallutina (forza gaga ^_^), cristina qaf (mi fa sempre piacere sapere che c’è qualcuno che mi crede matto), alexiakurtbastian (non ti sei fatta più sentire ultimamente disgraziata! >.<), ZuzzyKB (di cui vi invito a leggere le ff, sono bellerrime *-*), Seklainelove (anche se con una sola recensione mi ha fatto piacere sentirti), Gio Colfer 93 (stessa cosa, morte al nano malefico!) e dulcis in fundo Klaineislove a cui riservo tutto il mio odio <3 (non è vero ti adoro feffe).

Detto ciò spero abbiate gradito questa storia e ci sentiamo alla prossima ff.

CIAOOOOO!!!!!!!!!!!!!!

Just_Sebastian

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2034440