Shadow in the wind

di Belarus
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Addii ***
Capitolo 2: *** Mistero tra le mura ***
Capitolo 3: *** Il mondo non è come credi ***
Capitolo 4: *** Il Quinto Kazekaghe ***
Capitolo 5: *** L'attacco della Roccia ***
Capitolo 6: *** Il vecchietto ***
Capitolo 7: *** Incontri o Scontri? ***
Capitolo 8: *** Ninna Nanna.. il vento porta la follia... ***
Capitolo 9: *** SSA... Squadra di Soccorso Akatsuki ***
Capitolo 10: *** Nel Cuore della notte ***
Capitolo 11: *** Sola..come quella notte... ***
Capitolo 12: *** Mi piace il pericolo ***
Capitolo 13: *** Infondo lui non è colpevole... ***
Capitolo 14: *** Fammi dimenticare tutto... ***
Capitolo 15: *** Che hai fatto nee-chan? ***
Capitolo 16: *** Un futuro piccolo arrivato... ***
Capitolo 17: *** Forse è un dolore simile ***
Capitolo 18: *** Fino alla fine... ***
Capitolo 19: *** ...Della Foglia! ***



Capitolo 1
*** Addii ***


Shadow in the wind

La guerra e la felicità. Nessuna delle due può convivere con l’altra. Spesso la guerra era stata la felicità di molti, ma con lo scorrere del tempo quest’ultima era svanita, lasciando al suo posto solamente il vuoto. Nessuno si poteva dire vincitore di una guerra, perché anche quando ottenevi la vittoria, la pagavi a caro prezzo. Forse l’unico essere che può sopravvivere alla guerra è l’amore. Molti lo credono indissolubile, indistruttibile, ma quando la guerra ti mette di fronte ad una scelta, è proprio in quel preciso istante che la sicurezza e il coraggio che l’amore ti dona barcollano e spesso cadono, come granelli di sabbia in balia del vento. Ed è in quel preciso istante che l’ennesima domanda che la guerra ti pone, ti assale, come un improvvisa tempesta di sabbia. Molti si chiedono cosa fare, altri si chiedono cosa accadrà, ma la vera domanda a cui noi e il nostro cuore dobbiamo rispondere dinnanzi alla guerra è una sola… Continuerà? nessuno è mai riuscito a ricordare ciò che era della propria vita prima della guerra, dell’amore, dei desideri, perché la guerra lascia solo il vuoto dietro di se, infondo però, la speranza è l’ultima a morire…

 

Due ragazzi ignari di ciò che stava per accadere camminavano, mano nella mano, per i lunghi e bui corridoio del palazzo del Kazekaghe. Per quanto Suna potesse essere situata nel bel mezzo del deserto, molti la definivano la perla del villaggio della Sabbia e il palazzo dell’uomo più potente di quella città, era il simbolo del dominio di Suna su tutti i territori circostanti.

Un potente boato aveva scosso le mura impenetrabili delle città. Shikamaru e Temari che fino ad allora avevano ignorato tutto quello che stava per accadere, adesso sembravano domandarsi l’un l’altro cosa stesse succedendo. Decisero di dirigersi verso il cancello centrale del grande palazzo del Kazekaghe, mentre molte guardie del palazzo armate, scattavano come tigri sui tetti, alla ricerca degli aggressori. Arrivarono nel cortile centrale del palazzo, da dove spesso il Kazekaghe parlava alla gente della città durante le occasioni importanti, e lì si fermarono quasi stupiti ad osservare lo spettacolo che si mostrava dinnanzi ai loro occhi. 

Un gruppo consistente di ninja del paese del fuoco si trovava nel cortile del palazzo. A comandare quel gruppo c’era Tsunade. La donna conosciuta per la sua mirabolante forza, se ne stava con le mani lungo i fianchi a fissare astiosa il padre di Temari, nonché Kazekaghe del villaggio della Sabbia. Al suo fianco Kankuro e alcune guardie di Suna osservavano la scena in un rispettoso, quanto duro, silenzio, che fu rotto solamente dalla voce solenne e quasi tagliente del nobile Kazekaghe.

-         Cosa vuoi Tsunade? Voglio delle spiegazioni, adesso! – la donna lo osservò di sbieco, mentre i suoi occhi cominciavano ad ingaggiare una dura lotta con quelli severi dell’uomo dinnanzi a lei.

-         Dovrei essere io a chiederti spiegazioni, non credi…Hirokumi?

-         Io non ho nulla da dirti, se non di abbandonare immediatamente il mio paese!

-         Sei un codardo! Cosa vuoi ottenere? Il paese del Fuoco? Il villaggio della foglia? Cosa vuoi? Parla!

-         È inutile che ti agiti tanto mia cara Tsunade, sai benissimo che prima o poi il tuo paese e il tuo villaggio saranno miei…ritornatene a casa, potrei anche decidere di lasciarti libera se lo facessi!

-         Preferisco uccidermi con le mie mani che vivere nelle mani di una serpe come te!

-         Allora ti sei decisa…

-         È guerra Hirokumi!

-         Fa come credi, ma se vuoi la guerra farai meglio a portarti via tutti gli abitanti del tuo paese o faranno una brutta fine…

L’uomo si voltò ghignando verso Shikamaru, che ancora vicino a Temari assisteva alla scena senza fiatare. Temari che ancora stringeva la mano di Shikamaru osservò suo padre come per supplicarlo, non voleva perdere un'altra persona a cui teneva, non in quel modo, non in quel momento. E mentre lo guardava come per supplicarlo, Shikamaru distaccò la mano da lei, imprimendole un tenero bacio sulla fronte e sussurrandole delle parole all’orecchio. Lei ormai incerta sul da farsi si voltò verso di lui, che lentamente si avvicinava al Kazekaghe.

Gli si avvicinò come se lo conoscesse da tempo, lo guardò negli occhi mentre lo sguardo gelido del Kazekaghe gli faceva intuire le sue intenzioni, per poi fissare pensieroso Tsunade che di fronte a lui gli faceva segno di incamminarsi.

-         Io non posso tornare a Konoha…- gli disse mentre si voltava sorridendo verso Temari, che dall’alto delle scalinata lo fissava triste.

-         Shikamaru, la tua famiglia, la tua casa e i tuoi amici sono a Konoha e proprio in un momento come questo non posso permetterti di compiere una simile follia, non ti lascerò nelle mani di questa vipera del deserto!

-         Tsunade io amo Temari, noi dobbiamo…

-         Shikamaru non accetto repliche o vieni con me a Konoha o puoi considerarti un ninja traditore e non metterai mai più piede a Konoha, sono stata chiara?

Tsunade lo fissò severa, mentre lui ancora stordito da quella affermazione si voltava a guardare il Kazekaghe. L’uomo ghigno divertito, mentre Kankuro deciso come non mai si avvicinava a Shikamaru. Una mano sulla spalla lo costrinse a distogliere lo sguardo dalla figura severa del nobile Kazekaghe. Kankuro proprio di fianco a lui, gli aveva dato uno spintone verso le truppe nemiche, mentre gli sorrideva teneramente. Un debole sussurro giunse alle orecchie di Shikamaru, mentre Tsunade lo incitava ad andare. Lo shinobi si voltò a guardare Temari, che ancora ferma sulle scale gli sorrideva speranzosa, abbassò lo sguardo per poi liberarsi della catenina che portava al collo.

-         Va adesso, vedrai che le passerà anche questa volta..- gli disse Kankuro, mentre si voltava a guardare il padre, che ridendo divertito gli voltava le spalle e saliva le scale del cortile per poi incamminarsi lungo il corridoio del palazzo.

-         Dalle questa e dille che…

-         Sta tranquillo, so già cosa devo dirle, vai adesso o ne soffrirà ancora di più…

Shikamaru diede un ultima occhiata a Temari che sorrideva, lo sguardo della bionda di Suna mutò non appena ebbe visto le truppe di Konoha allontanarsi e Shikamaru sparire tra la sabbia che si alzava a causa del vento. Dopo pochi secondi di quel ragazzo non era rimasta che l’ombra che si perdeva confusa tra le sabbie e tra il rumore del vento, che lambiva quel cortile ormai desolato.

Cadde a terra priva di una qualsiasi forza di volontà, mentre le sue lacrime si mischiavano ai granelli di sabbia sul terreno del cortile. Pianse come una bambina a cui viene negato l’amore dei genitori. Pianse come durante il funerale di sua madre, mentre urlava il nome dell’unico uomo da cui avrebbe potuto ottenere la felicità. Anche quell’ultima promessa si era sbriciolata nel vento, lasciandola come sempre da sola in quel mare sconfinato e desolato che la circondava da sempre.

Un ombra alle sue spalle si mosse decisa verso di lei, mentre una mano le sfiorava il viso ormai bagnato dalle lacrime. Temari sollevò gli occhi speranzosa di rivedere il volto di Shikamaru sorriderle, gli occhi gelidi e stranamente determinati di suo fratello Gaara le diedero un minimo di coraggio e determinazione. Il giovane rosso le afferrò il viso tra le mani, mentre con uno sguardo tanto dolce quanto deciso la fisso negli occhi verdi divenuti dopo tanto tempo nuovamente tristi e vuoti.

-         Non piangere… non ne vale la pena…

-         … Shikamaru… se .. se ne è andato… anche lui… - gli riuscì solamente a dire, mentre ancora in lacrime si gettava a singhiozzare tra le braccia di Gaara.

Lui la strinse forte a se, dandole un tenero bacio sulla testolina bionda, illuminata dal sole del deserto. Fissò il cancello del palazzo per poi osservare il cielo divenuto dorato per la tempesta di sabbia che stava per arrivare. Una scintilla di rabbia si accese negli occhi di ghiaccio del giovane principe di Suna.

-         Ti prometto che non soffrirai mai più... te lo prometto, Temari!

Il vento prese a soffiare più forte che mai tra le dune del deserto che come enormi cavalloni si alzavano fino al cielo, per poi infrangersi con enorme potenza sul terreno sabbioso del deserto. Un ondata più forte delle altre si scagliò contro il confine sud del paese del fuoco, inondando le foreste che circondavano il villaggio della foglia. Il deserto sembrava carico di rabbia o forse era solo l’ira del suo padrone…

 

 

 

 

 

 

 

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Note dell’autrice:

 

Salve a tutti! Eccomi ritornata con una nuova storia! Vi avverto che sarà un po’ complicata, ma spero ugualmente che la seguirete in tanti come in tutte le mie storie! Spero tanto che questo nuovo e primo chappy vi piaccia! Devo ammettere che a questa storia ci tengo particolarmente dato che ho ricevuto un grande aiuto dalla mia adorata Saretta( Lily_90)! Vi ringrazio anticipatamente per leggere e commentare questa storia! Ditemi che ne pensate e che impressione vi ha fatto vedere questi primi personaggi! Adesso vi saluto…

Un bacione grandissimo dalla vostra Shikatema… Chiaretta!

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Capitolo 2
*** Mistero tra le mura ***


Mistero tra le mura

La foresta che circondava il paese del fuoco rimaneva silenziosa e priva di qualsiasi rumore che non fosse prodotto da ciò che nasceva da lei. il cielo sopra di lei si era fatto stranamente dorato, come se su quella tela celeste che la ricopriva da sempre avessero versato un intenso color sabbia. Un gruppo di ninja del villaggio della foglia, si muoveva a gran velocità tra gli alberi della foresta. Tsunade, a capo della spedizione, dopo delle interminabili ore di corsa di fare una pausa in una radura poco distante il confine con il paese del vento. Un forte vento aveva improvvisamente preso vita in mezzo alla radura provocando un movimento convulso delle chiome verdi degli alberi che la circondavano. I ninja del paese del fuoco si coprirono improvvisamente gli occhi sotto comando di Tsunade. Un immensa onda di sabbia si era improvvisamente scagliata sulla foresta che circondava il paese del vento e prendendo la forma di un immensa mano si era scagliata su Shikamaru, che fermo in mezzo alla radura la fissava con sguardo triste. Tsunade fece appena in tempo a dare un forte spintone al giovane ninja di Konoha, prima che l’enorme mano di sabbia toccasse il verde suolo della radura. Passarono ore prima che la tempesta di sabbia finisse e quando finalmente il cielo riprese il suo solito colore celeste, un immensa distesa di sabbia si era formata là dove prima vi era la foresta.

-         Questa è opera di quel insulso verme di Hi… - l’Hokaghe non fece in tempo a finire la frase che Shikamaru la interruppe con sguardo triste.

-         Non è opera del Kazekaghe, so di cosa è capace e questo non saprebbe nemmeno da dove cominciarlo… è stato Gaara…

-         Gaara? Il principe? Non dirmi che quel maledetto manda contro di noi i suoi figli? – gli chiese Tsunade mentre il suo volto incominciava a tingersi di rosso a causa della rabbia.

-         Non è stato un ordine di suo padre, se l’ha fatto e solo per Tem…

-         Cosa centra Gaara con Temari adesso?

-         Diciamo che Gaara rispetto a Kankuro è molto più… possessivo! – una risata non troppo convinta scaturì dalle labbra di Shikamaru, che senza prestare attenzione all’Hokaghe si era già rimesso in cammino.

Il gruppo di ninja riprese la sua strada, mentre dei granelli di sabbia si univano formando un enorme occhio che li seguì fino alle porte del villaggio della foglia. Le enormi porte di Konoha si aprirono solamente all’alba quando il gruppo di ninja fece ritorno a casa, ma poco dopo si richiusero, sbarrate da enormi tronchi d’albero, mentre centinai di guardie ninja osservavano inquieti la foresta che appariva dinnanzi ai loro occhi.

Shikamaru ancora debole e stanco per il lungo viaggio si diresse nel parco che apparteneva alla sua famiglia. Le strade erano deserte e le uniche persona che osavano uscire dalle proprie case erano ninja. Una strada con delle buche e delle cancellate ai lati si apriva in un vicolo alla periferia di Konoha, la dove cominciava il bosco dei cervi. Shikamaru camminò allungo per il boschetto della sua famiglia, finché giunto in una piccola radura dove solitamente osservava le nuvole vide suo padre curare un cervo ferito. L’uomo si voltò verso di lui senza poca felicità, la notizia della guerra era giunta fino a Konoha e i rapporti che suo figlio intratteneva con la figlia del Kazekaghe in quel momento non erano sicuramente dei migliori.

-         Ti passerà, vedrai!

-         Sta zitto, non sai nemmeno cosa è successo a Suna! – Shikamaru gli era passato a fianco guardandolo con disappunto.

-         Ha scelto di rimanere con la sua famiglia?

-         No…sono stato io ad essere costretto a rimanere con la mia famiglia! – le parole di Shikamaru risuonarono per il boschetto con un ecco interminabile, finché suo padre non decise di mettere fine a quell’agonia.

-         Smetti di torturarti non servirà a nulla, se siete stati divisi vuol dire che non eravate fatti l’uno per l’altra… infondo Tsunade vi ha fatto un favore!

Shikato si allontanò dal figlio, per riprendere a curare il cervo, che ancora immobile aveva assistito alla scena senza muovere un muscolo.

Le ore passavano lente e interminabili e Shikamaru più deciso che mai a sapere il motivo di quella guerra, camminava per le strade deserte di Konoha. Dopo pochi minuti di tragitto il percorso culminò davanti al palazzo del Hokaghe i ricordi lo invasero come un fiume in piena non appena ebbe osservato la porta di entrata al palazzo, che seppur più piccola, identica a quella del palazzo del Kazekaghe. Salì lentamente la scalinata che portava all’ufficio della vecchia Tsunade, ripercorse il corridoio che molte volte aveva fatto insieme a Temari, e quando fu giunto dinnanzi alla porta di legno della sala privata. Bussò con poca forza, finché la voce di Shizune non gli disse di entrare. Shikamaru osservo la scena che si presentò davanti ai suoi occhi, sembrava proprio come una riunione che precedeva gli esami dei Chunin, peccato che questa volta d mezzo ci fosse la guerra. La maggior parte dei Jonin e alcuni Chunin se ne stavano seduti in un rispettoso silenzio, cercando di ascoltare le parole di Tsunade. Shikamaru lentamente si fece spazio tra i ninja,sedendosi poi di fianco ad una sua vecchia amica. La voce squillante di Tsunade risuonò come un urlo all’interno della stanza, riducendo in mille pezzi il cuore del giovane Nara.

-         Dobbiamo annientare Suna a tutti i costi, non voglio vedere nemmeno un superstite di quella lurida città! – la donna aveva pronunciato quelle parole con odio, sbattendo agguerrita i pugni sul piano ligneo della sua scrivania.

-         Come può dire una cosa del genere? Non era lei che adorava quei tre ragazzi di Suna, diceva che erano adorabili quei tre? – la voce di Kakashi si fece udire tra mille, riportando il silenzio nella stanza che poco prima era stata invasa dalle urla.

-         Kakashi…Kankuro, Gaara e Temari sono dei bravi ragazzi.. ma loro in particolare devono fare una fine esemplare! Non puoi salvare delle vite se non puoi salvare nemmeno la tua! – Shikamaru continuava a rimanere in silenzio osservando quella scena tanto inutile.

Sapeva benissimo che una volta dichiarata guerra o combattevi o ti facevi schiacciare come un insetto e se sopravvivere significava andare contro chi ami, allora la guerra diventava persino peggio di ciò che era già. Rimase in silenzio ascoltando ogni minima parola di Tsunade, finendo dopo qualche ora a perdersi nei ricordi. Non avrebbe mai giurato di poter dire una simile sciocchezza, ma gli mancava Suna. Gli mancava sentire quel caldo asfissiante che ormai accompagnava tutte le sue notti, gli mancava sentire il rumore del vento sbattere contro le finestre di quel grande palazzo, ma la cosa che gli lasciava maggiormente l’amore sulla bocca era che gli mancava vedere Temari. Quei suoi capelli tanto buffi e disordinati la mattina e quel suo continuo urlare contro il povero Kankuro gli mancavano da morire.

La ragazza che si trovava accanto a lui lo svegliò dai suoi pensieri, quando ormai la sala era completamente vuota. Ino Yamanaka se ne stava di fianco a lui a fissarlo interrogativo. Shikamaru non seppe dire per quanto tempo avesse osservato il volto sorridente di Ino, forse secondi, forse ore nonostante tutto l’unica cosa che riuscì ad udire nelle parole della bionda di Konoha furono solamente un “ mi sei mancato, ben tornato a casa”.

 

Intanto nel palazzo del Kazekaghe delle ombre frenetiche si aggiravano per i corridoi bui, correndo a gran velocità tra le colonne di marmo e le celle sporche di sangue e sabbia. Gaara in silenzio le vide passare come leoni a caccia, una di loro si era fermata dinnanzi a lui, rimanendo malgrado tutto, avvolta nell’oscurità. Sembrava quasi che si fossero già conosciuti o forse l’istinto aveva spinto entrambi a fissarsi per lunghi ed interminabili minuti. Gaara con lo sguardo ancora fisso nell’ombra se ne stava davanti ad un cancello, proprio alla fine di un lunghissimo cunicolo. Delle sbarre arrugginite si innalzavano alle spalle del giovane principe di Suna, passarono appena pochi istanti e un enorme ruggito riecheggiò per le mura del cunicolo, rimanendone però all’interno. Un enorme leone dalla criniera color sabbia, aveva ruggito feroce verso l’ombra che ancora immobile fissava il principe. Gaara portò una mano all’interno delle sbarre arrugginite, per poi posarla sulle fauci del leone, che voltandogli le spalle si allontanava verso una buia scalinata.

-         Regalo a vostro padre.. principe?

-         Un dono a mia sorella!

-         Dovevo immaginarlo, una fiera così aggressiva non poteva essere che di vostra sorella.. – una risata poco rassicurante risuonò proprio come il ruggito del leone poco prima.

-         Vostro padre?

-         Nelle sue stanze… adesso se non le dispiace dovrei dare da mangiare a Raja..

-         Faccia pure, mi saluti la sua dolce sorellina e mi scusi per il disturbo… Kazekaghe… - l’ultima parole era stata sussurrata, nonostante tutto Gaara aveva ignorato quel suono talmente inutile per lui.

L’ombra era sparita poco dopo, dissolvendosi come se fosse stata vento. Gaara fece una leggera pressione sul cancello usando il chakra, ignorando tutto quello che stava succedendo al palazzo. Camminò per il grande cortile proprio al centro del palazzo, là dove il sole picchiava talmente forte da far respirare un aria talmente torrida da riempire i polmoni di sabbia. Scese per la scalinata in cui poco prima era sparita l’enorme fiera, camminando sereno e quasi immune a quell’aria tanto calda e infuocata. Poggiò sereno l’enorme ciotola riempita di enormi pezzi di carne e ossa che parevano provenire da elefanti. Un flebile movimento, giunse alle sue spalle. Lo sguardo ormai tranquillo del leone, lo aveva raggiunto alle spalle, mentre lui con aria serena si sedeva su di uno scalino ad osservare l’animale nutrirsi. Un urlo straziante giunse alle orecchie del giovane principe dopo qualche minuto passato in silenzio, suscitando l’ira dell’animale alle sue spalle.

-         Sta tranquillo Raja, non è nulla di…speciale…

Le labbra del giovane principe si trasformarono in un ghigno divertito e quasi compiaciuto, mentre le urla delle guardie del palazzo rimbombavano per le mura e per le vie della città.

-         Hanno ucciso il Kazekaghe!

-         … non è nulla di… speciale..!- aggiunse, mentre le belva si chinava ad addentare un enorme brandello di carne, ancora colma di sangue.

 

 

 

 

 

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Note dell’autrice:

 

-         Lily_90: ciao Saretta! Uffi sono tanto triste!ho ricevuto davvero poche recensioni, spero tanto che migliori, forse posso avvicinarmi ai tuoi risultati se mi impegno… cmq tralasciando le mie solite scenate che ormai ti torturano dalla mattina alla sera, che nepenti di questo secondo chappy?finalmente quel degenerato del padre di Tem è morto, vedrai che in futuro si scopriranno nuovi intrighi e la storia sta per cominciare, il povero Shika si trova tra le grinfie di quell’arpia ma vedrai che non succederà nulla, purtroppo lui non dovrà preoccuparsi di Ino, c’è qualcun altro che medita vendetta e che vendetta! Povero cerbiatto, cmq non ti rassicuro più, anche perché sai benissimo che infondo la mia vena di bontà con te viene sempre fuori perciò…UN BACIONE GRANDISSIMISSIMO DALLA TUA CHIARETTA!! Ti voglio un casino di bene” magica mia”!XD!

-         Sensei_man: ciao Duci! Non sai nemmeno cosa ha fatto quella peste di un teppista, ormai qui da me ti conoscono tutti, immagina e capisci…cmq, che ne pensi di questo nuovo chappy? fortuna che ho te che mi dai sempre sostegno e fortuna che alle mie storie quella peste non è mai arrivata! Almeno queste! Cmq, come ti è sembrato Gaara? Quel ragazzo ha dei comportamenti molto strani, cmq spero che il chappy ti sia piaciuto! Un bacione grande dalla tua Siciliana preferita!!

-         Stefy90: ciao Stefy!! Che bello, anche tu che mi dai sostegno, fortuna che qui dentro al sito ho degli amici fidati! Che ne pensi di questo nuovo chappy? conto su di te in particolare dato che ogni mia storia finisce tra i tuoi preferiti, ma mai che ne aggiungessi io una vero Stefy?! Cmq, spero che il comportamento di Shikamaru non sia stato troppo, come dire, triste! anche se poverino deve subire la lontana da Tem! Visto è finito tra le grinfie della scopa! Povero, ma vedrai che la tua Chiaretta non ti delude, sono o non sono Shikatema! Un bacione grande by Chia, ps: posso avere il tuo contatto di msn?

-         Lady x: ciao!! che bello, un'altra mia fidata ha recensito! Non sai quanto mi hai fatta felice! Cmq, puoi benissimo chiamare Chiaretta, tanto ormai mi chiamano tutti così! Cmq, che ne pensi del chappy? so che anche questo è stato un pochino triste, ma per fortuna è morto quel pazzo del padre di Tem, vedrai che da adesso ne succederanno davvero tantissime e il mistero si infittisce! Un bacione grande e tante grazie!!

-         Cybermen93: ciao Federico! Che bello, ho addirittura due maschietti che mi recensiscono! Che bello, sono felice di aver ricevuto la tua recensione e ancor più di sapere che questa mia nuova storia ti sia piaciuta! Cmq, che ne pensi del chappy di oggi? finalmente il padre di Tem è morto e vedrai che adesso, la guerra diverrà davvero infernale, povero Shika! Un bacione, alla prossima!!

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Capitolo 3
*** Il mondo non è come credi ***


Il mondo non è come credi

Per le strade non si udiva nessun rumore, la gente camminava guardandosi le spalle per paura di un attacco, i bambini avevano smesso di andare all’accademia e si erano rifugiati sul monte degli Hokaghe per paura della guerra. Centinaia di ninja del villaggio della foglia osservavano la foresta che si estendeva dinnanzi a Konoha. Durante la notte erano stati avvistati alcuni ninja aggirarsi per il confine, ma nessuno aveva osato controllare. Uscire dalle mura di Konoha sarebbe significato perdere di sicuro. Tsunade seduta sulla poltrona della sua scrivania, osservava la sua città in preda alla tensione. La voce di Shizune la fece voltare mentre con sguardo serio, la donna fissava la porta alle spalle dell’allieva.

-         Signorina Tsunade, Shikamaru è qui come aveva ordinato! – la ragazza fece un leggero gesto al giovane moro che aveva fatto il suo ingresso nella stanza.

-         Entra pure Shikamaru.. devo parlarti di una questione molto importante!

Il giovane Nara, come era solito fare negli ultimi giorni continuava a fissare annoiato il pavimento, cercando invano di distrarsi ad un eventuale discorso del suo Hokaghe. Tsunade lo guardò pensierosa, capiva lo stato d’animo del giovane, ma nonostante tutto non poteva permettersi di fallire, aveva bisogno del suo aiuto per sconfiggere Suna, o Konoha sarebbe stata rasa al suolo.

-         So che per te è difficile…

-         Si risparmi la predica, non ho bisogno della compassione di nessuno, ormai sono qui quindi non ha più motivo di fare la dura con me! – Shikamaru l’aveva interrotta, ancor prima che finisse di parlare.

-         Tu credi che questa guerra non abbia senso vero? – il giovane per la prima volta dopo tanti giorni aveva alzato gli occhi verso di lei, fissandola adesso con uno sguardo estremamente serio.

-         Mi dica lei se ha senso, combattere contro un paese che fino a pochi giorni fa era nostro alleato?! – la sua voce aveva cominciato a tremare mentre il tono si andava alzando.

-         Qual è la prima regola per un ninja.. Nara?

-         Non confondere i sentimenti con le missioni, ma questo non riguarda…

-         No mio Caro! Tu ti rivolgi a me in questo modo solo perché io ti ho allontanato dalla tua Temari!

Shikamaru rimase in silenzio. Tsunade aveva ragione. In quei giorni aveva pensato ad un motivo valido per quella stupida guerra, non ne aveva trovato nemmeno uno, ma la cosa che lo faceva più infuriare era che per quella stupida guerra lui e Temari erano stati divisi. Senza un motivo, senza una ragione, lei gli era stata tolta, in un modo quasi crudele,proprio quando finalmente la poteva rendere felice. Per un attimo un ricordo attraversò la mente di Shikamaru. Una sera aveva sentito il Kazekaghe parlare di complotto, aveva creduto che fosse tutto contro Suna invece, quell’uomo stava architettando un complotto contro Konoha. Gli venne in mente il ghigno quasi sadico che gli aveva visto sulle labbra, mentre Temari cadeva a terra in lacrime. Lui rideva, quasi avesse goduto a vedere le lacrime di sua figlia, mentre lui obbligato, andava via per il deserto.

-         Cosa è successo veramente? – gli chiese, mentre Tsunade gli sorrideva.

-         Vedi Shikamaru… Konoha fino ad adesso è stata la potenza più forte che sia esistita su tutte le terre ninja, ma tutto questo potere è dovuto solamente ad un fatto…

-         Che sarebbe?

-         Suna… si è sempre messa da parte! Konoha non avrebbe una sola speranza contro Suna in questo momento, possiamo solamente contare sull’aiuto degli alleati, ora che Suna è debole!

-         Debole? A causa di cosa?

-         Non l’hai saputo?

-         Di che si tratta?

-         Il quarto Kazekaghe è stato assassinato…pare dagli Akatsuki, volevano il controllo su Suna, ma per ora non possono fare altro che indebolirla per poi appropriarsene quando vorranno!

Shikamaru rimase in silenzio. Aveva visto pochi giorni prima il padre di Temari. Quello stesso uomo che pochi secondi prima aveva disprezzato, adesso era morto per colpa di uno stupido complotto contro di lui, questa volta. Forse Tsunade aveva ragione, quella guerra doveva avere inizio e adesso Shikamaru sapeva cosa fare.

 

Un ombra si aggirava con passi solenni tra i corridoi del palazzo del Kazekaghe. Da quando Suna aveva subito la perdita del suo ninja più potente, per quanto si credeva, le sue difese erano calate in un modo inesorabile e la guerra con Konoha non migliorava di certo la situazione. Gaara in quei giorni sembrava quasi ignorare tutto quello che gli accadeva attorno, ma l’unica cosa che riusciva a farlo muovere da quel suo stato di torpore era Temari. Da quando Shikamaru aveva abbandonato Suna per ritornare a Konoha, lei si era chiusa in se stessa come molti anni prima. Non sorrideva da ormai settimane e il pettegolezzi della gente l’avevano fatta tornare la ragazza spietata e inflessibile che era al suo primo arrivo a Konoha. Kankuro aveva spesse volte tentato di farla sorridere o di farla tornare felice come un tempo, ma l’unico che riusciva a darle un minimo di speranza era Gaara. Non l’aveva lasciata sola per un solo istante da quando Shikamaru era andato via e per ogni passo che lei compiva lui sapeva sempre e comunque dove si trovava e perché compiva quel passo. Era diventato la sua ombra, malgrado lei non se ne fosse ancora accorta.

Il sole picchiava aggressivo sul terrazzo della camera della bionda principessa di Suna. Un enorme terrazzo che dava proprio sul cortile in cui veniva rinchiuso il leone, dono del Mizukaghe del paese della nebbia. Temari se ne stava sdraiata su un divano con degli enormi cuscini bianchi, in contrasto con il colore scuro del legno con cui era stato fabbricato. Tra le mani continuava a sfiorare la catenina che Shikamaru aveva dato a Kankuro, prima di andare via, gli occhi persi nei ricordi. La voce fredda e sicura di suo fratello Gaara la fece sobbalzare.

-         Ancora a pensare a lui…?

-         Gaara mi hai spaventata, dovresti fare più rumore quando cammini!

Temari sorrise notando un flebile ghigno sulle labbra di Gaara. Il vento aveva preso a soffiare più forte che mai, scuotendo prorompente le bianche tende di lino della camera di Temari. Gaara si scostò lentamente dallo stipite della porta in legno della camera della ragazza, mosse qualche passo verso di lei, attraversando il terrazzo per poi appoggiarsi pensieroso sul balcone, ad osservare l’enorme distesa si strutture di sabbia da cui nasceva Suna e poco distante un oceano di sabbia.

-         Gli anziani stanno pensando a chi eleggere come nuovo Kazekaghe?- gli chiese Temari, guardando i rossi capelli del fratello smuoversi come fiamme al vento.

-         Sono in riunione proprio adesso…

-         Chi credi eleggeranno?

-         … questa storia del Kazekaghe è solo una pagliacciata…

-         Cosa?

-         Da quando il Kazekaghe è stato eletto, loro sapevano già chi sarebbe stato il prossimo.. questa storia della cerimonia e dell’elezione è solo una stupida macchina per dare più potere ad un'unica persona, per fare in modo che distrugga la vita di tutta quella povera gente là fuori…

-         Gaara che stai dicendo? Il Kazekaghe deve pensare al bene del suo popolo, non è un dittatore, nostro…

-         Sei un illusa Temari!

Le parole di Gaara fecero tacere Temari. Il rosso si voltò lentamente poggiando i gomiti sul balcone del terrazzo e fissando i suoi occhi su quelli verdi di sua sorella.

-         Tutti i capi dei paesi ninja sono dittatori e ancor più bastarda è tutta quella gente là fuori che vede in loro il futuro del loro paese… cazzate! Credi forse che Nara sia stato costretto ad andar via? Forse si, ma poteva benissimo decidere di rimanere qui con te e di renderti felice come ti aveva promesso e invece no… è tornato a Konoha dalla sua famiglia, nella sua patria! Apri gli occhi una buona volta, e smetti di fare la bambina è ora che tu cresca e che finalmente veda come vanno le cose!

-         Gaara.. ti prego smettila.. non è giusto quello che mi stai facendo.. – le lacrime aveva preso a scorrere copiose sul volto della bionda di Suna, mentre gli occhi impassibili del fratello la scrutavano nel più profondo del cuore.

-         Sei una donna forte Temari, non rovinare la tua vita dietro a d’un verme di un altro paese! Il mondo và in questo modo, non esiste la felicità per sempre.. puoi contare solo su te stessa e su le persone che scelgono di restare con te… se essere Kazekaghe vuol dire pensare alla gente prima che a te stesso, allora sono in pochi quelli che meritano di diventarlo e adesso asciugati quegli occhi, non voglio più vederti piangere!

Gaara uscì dalla camera di Temari senza neanche una parola. L’aveva fatta piangere, l’aveva messa davanti ad una realtà crudele, ma forse lo aveva fatto per amore. Lo aveva fatto per farla crescere e per far si che vedesse come davvero andava il mondo. Proprio come lui, Temari doveva imparare a guardare la gente con occhi diversi, doveva imparare ad ignorare quegli sguardi di pena e disprezzo che la gente le rivolgeva dopo la dichiarazione di guerra. Dove scordare Shikamaru, per il suo bene, ricordarlo le avrebbe fatto troppo male, adesso dove solo guardarsi intorno. Doveva imparare ad aprire gli occhi e a vedere ciò che veramente era la realtà…

 

 

 

 

 

 

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Note dell’autrice:

 

-         Lily_90: ciao Saretta!! Intanto ti ringrazio tantissimo per il coraggio che mi hai dato, hai proprio ragione, una folle squilibrata come me non può arrendersi davanti a simili sciocchezze ed effettivamente il mio coraggio comincia ad essere ricompensato, mille grazie, sei davvero un amica! Non saprei che fare senza di te.. cmq adesso ti faccio la solita domanda, Che ne pensi? Come vedi, Shikamaru è venuta realmente a sapere cosa era successo tra i paesi ninja e il perché della guerra. Sfortunatamente adesso Gaara è riuscito a convincere Temari a scordare Shikamaru, anche se come vedi a lei ha fatto molto male…che ne pensi del rapporto tra lei e Gaara?forse è un po’ troppo prematuro, ma ne avverranno davvero tante prima che succeda davvero qualcosa.. cmq ti ringrazio ancora! UN BACIONE GRANDISSIMISSIMO DALLA TUA CHIARETTTA! Più felice che mai e soprattutto… ti voglio bene sempre di più!! Ps: ci sentiamo su msn!

-         Sensei_man: ciao Duci! Finalmente sono riuscita a metterti un po’ in riga, ci mancava che ti veniva un attacco di affetto eccessivo nei confronti di Tem e la guerra Konoha e Suna la dichiaravano a te! Povero il mio sensei, anche se poi sei tu che te le cerchi!!cmq.. che ne pensi di questo chappy? come vedi gli anziani si stanno dando da fare per eleggere il quinto Kazekaghe e Gaara si dà da fare con la sua sorellina, vedrai che tra quei due succederanno faccende davvero inusuali per due fratelli…cmq, ci terrei molto a sapere che ne pensi di Shikamaru! Naturalmente un opinione delle tue, la solita! Adesso ti saluto.. Un bacione grande dalla tua Chiara!!!tvbttt!!

-         Stefy90: ciao Stefy! Finalmente dopo tante agonie siamo riuscite a parlare noi due e io ti ho anche vista in foto, che scoop! Adesso ti tocca aspettare la mia gita a Napoli per poi vedermi in foto… prometto che ne faccio una solo per te, così mi guardi bene e ricordati di mettermi da parte una tua creazione.. su lo so che in fondo mi vuoi bene, fallo per me!!!!cmq.. che te ne pare del chappy di oggi? Shikamaru è finalmente venuto a sapere cosa era successo realmente tra Konoha e Suna e vedrai che ora che l’elezione del quinto Kazekaghe è alle porte ne succederanno davvero tante, vorrei tanto la tua opinione su Tem, come ti è sembrata? Adesso volo va! Ci sentiamo, un bacione Grande dalla tua Isolana!!

-         Piccola teddy: ciao! diciamo che per adesso mi accontento di quel commento.. dai scherzo! Mi fa sempre piacere ricevere le tue recensioni sei davvero unica! E poi che dire.. grazie a te ho dei fans in più! Cmq.. che ne pensi di questo terzo chappy? l’elezione del prossimo Kazekaghe è alle porte e Gaara si dà alla psicologia con la povera Tem! Che ne pensi del loro rapporto? Pare che il fratellino si stia preoccupando parecchio per la sua amata sorella, succederà qualcosa? Chi lo sa.. segui la mia storia e lo scoprirai!! Un bacione!! Alla prossima!

-         GaaChan: miao!! Che bello, anche tu a recensire la mia nuova storia! Che dire, siete sempre i miei adorati lettori preferiti!!cmq, mi hai resa davvero felice con questa recensione, ci tenevo a sapere che ne pensi della mia nuova creazione.. allora, che ne pensi di questo nuovo capitolo? Il tuo adorato Gaara è tra i protagonisti principali della storia e vedrai che ne succederanno davvero tante, leggi il prossimo chappy e vedrai..! un bacione e.. Miao!!

-         Lady x: ciao Lady! Ok.. io e te dobbiamo fare un discorso… devi smettere di farmi tutti quei complimenti, si che io sono parecchio felice quando me li fate, ma adesso basta! Cavolo ogni volta che pubblico qualcosa mi inondi di complimenti.. dai scherzo, non preoccuparti, mi fanno un sacco di piacere i tuoi complimenti, che chappy sarebbe senza di te tra le mie recensioni?! Cmq tralasciando il mio sclero, che te ne pare? Piaciuto questo chappy? spero proprio di si e spero proprio di non averti traumatizzata poco fa, se si perdonami! Un bacione dalla tua Chiara!!

-         YumiBabyPunk: ciao Giuly! Finalmente sono riuscita a recensire la tua storia, non sai quanta fatica ho fatto, mi sono data alla guerra pur di arrivarci! E ci sono riuscita… cmq, che te ne pare di questo chappy? piaciuto?spero tanto che la figura di Shikamaru si stia rivelando qualcosa di più che malinconica, dimmi tu! Un bacione e scusa per l’attesa!!

-         Gossip Girl: ciao Ele! Wow anche te a recensire la mia storia, credo che vi ricorderò tutti come “ i miei lettori adorati” siete sempre le stesse persone e ormai mi conoscete, mi fate sempre felice! Cmq come al solito te contro la guerra e contro coloro che si metto tra Shika e Tem, brava! Che ne pensi del chappy di oggi? spero che la figura di Temari non sia troppo strana, insomma credo di averla resa troppo insicura, tu che dici? Cmq, aspetto la tua recensione, un bacione e ciauz!

-         Cybermen93: ciao Federico!! Che ne pensi di questo chappy? finalmente credo di aver reso il motivo della guerra chiaro, cmq vedrai che nei prossimi chappy si capirà ancora meglio! Per adesso ti posso dire soltanto, aspetta, vedrai che nei prossimi chappy la storia prenderà pieghe davvero inusuali.. un bacio!

-         Sophie_95: ciao!! grazie tante per l’ennesima recensione, sei gentile! Allora? Come trovi questa mi nuova storia? Spero sia un genere che ti piaccia, anche perché forse è un po’ strano! Cmq, dimmi che ne pensi di questo chappy e del complesso, io aspetto la tua recensione! un bacio!!

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Capitolo 4
*** Il Quinto Kazekaghe ***


Il Quinto Kazekaghe

Gli anziani dopo qualche ora passata in riunione avevano finalmente preso una decisione, il quinto Kazekaghe di Suna sarebbe stato eletto di li a poco. Il cigolio della porta della sala dei consulti fece voltare tutti i presenti all’interno della sala comune. Nonna Chiyo, la più anziana e la più saggia degli anziani aveva incominciato il discorso per l’elezione, poggiando stanca le mani sulla ringhiera arrugginita del cortile interno. Il più totale silenzio regnava nel cortile in cui fra pochi istanti sarebbe stato eletto il nuovo Kazekaghe. Gaara nell’ombra, se ne stava appoggiato ad una colonna mentre Kankuro poco distante accarezzava teneramente i biondi capelli di Temari, la voce di Nonna Chiyo fece voltare l’intera folla verso il minore dei figli dell’ultimo Kazekaghe.

-         Gaara no Sabaku, sei stato scelto come quinto Kazekaghe di Suna, desideri accettare il ruolo che l’intera Suna ti vuole affidare?

Gaara rimase in silenzio per qualche istante. Se avesse accettato avrebbe dovuto pensare a Suna e all’intero paese del Vento. Ogni decisione, ogni scelta della sua popolazione sarebbe stata approvata o respinta da lui, l’intero villaggio della sabbia sarebbe stato nelle sue mani. Un passo falso e una sua decisone avrebbe distrutto il suo popolo. Si volto verso Temari che gli sorrideva fiera, avrebbe dovuto badare anche a lei, soprattutto a lei. Voltò gli occhi verso l’anziana del villaggio e con un flebile movimento del capo annui, mentre la folla udendo la voce della donna applaudiva il suo nuovo signore. La folla di ninja si aprì facendo passare il coniglio degli anziani, che si posizionò proprio dinnanzi al giovane quinto Kazekaghe. Gaara abbassò leggermente il capo permettendo a nonna Chiyo di posare sul suo capo infiammato il tipico copricapo del Kazekaghe, il giovane principe di Suna alzò lentamente il viso portandolo nella direzione della sorella. Temari lo osservava felice e fiera, finalmente anche se non troppo sincero, rivedeva un flebile sorriso sul volto della sua amata.

 

Un giovane ninja di Konoha correva a perdifiato per la foresta che circondava il paese del fuoco, dietro di lui il ruggito di alcuni leoni lo terrorizzava facendolo spesso inciampare nei suo stessi passi. Arrivò stanco e disperato dinnanzi all’immensa porta di Konoha, per sua sfortuna chiusa. Sbatté forte i pugni contro il duro legno del cancello, ma nessuno nemmeno le guardie che dovevano essere sulle torrette lo udivano invocare aiuto. Il ruggito potente e il poderoso passò dei leoni, aveva finalmente attirato l’attenzione delle guardie. Le fiere nonostante tutto si trovavano già a pochi metri dal ragazzo che ormai terrorizzato e paralizzato si era accasciato a terra senza più muoversi. Un kunai bloccò improvvisamente la corsa delle belve, quando ormai le loro fauci erano pronte a ridurre a brandelli il corpo del povero ragazzo. Shikamaru si mosse sicuro tra i leoni che avevano nuovamente ripreso a ruggire minacciosi, si parò proprio davanti al ragazzo e si abbassò con il capo nel tipico saluto di Suna.

-         Tampa kachi! – disse tranquillamente, cercando di rimanere il più sereno possibile.

Gli animali abbassarono il capo scuotendo la criniera dorata, per poi voltarsi e scomparire nella boscaglia. Shikamaru e il giovane rimasero fermi nelle loro posizioni per parecchi minuti, finché ormai certi che gli animali fossero lontani, si mossero entrando all’interno della città.

-         Shikamaru!!

Le urla del suo maestro Asuma lo avevano fatto voltare, mentre si perdeva nuovamente nei ricordi. Alcune guardie e il suo vecchio maestro Asuma erano giunti di corsa dai due che se ne stavano ancora fermi dinnanzi al grande cancello. Nei loro volti espressioni completamenti differenti rendevano l’uno calmo e l’altro estremamente agitato, non capitava tutti i giorni di essere inseguito da una squadra da ricerca del villaggio della sabbia. La guerra stava pian piano divenendo sempre più dura e difficile da superare ,erano passate appena poche settimane eppure sembrava di combattere ormai da anni.

Le grida di Asuma svegliarono Shikamaru dal suo stato di incoscienza provvisoria, mentre il resto delle guardie e alcuni ninja medici si occupavano del giovane Chunin, salvato da poco.

-         Cosa diavolo erano quegli animali? – Asuma si voltò perplesso verso uno Shikamaru tranquillissimo, quasi quella scena fosse stata normale per lui.

-         Erano leoni, non li ha visti maestro Asuma?

-         Certo che li ho visti, ma cosa diamine ci fanno dei leoni nel paese del fuoco?

-         Era una squadra da ricerca e cattura del villaggio della sabbia, li utilizzano spesso come animali a difesa del palazzo e per le ricerche su luoghi in cui i ninja non posso accedere!

Asuma rimase in silenzio come il resto dei ninja che avevano udito le parole di Shikamaru. Il giovane immagino che tutti stessero pensando che quello fosse stato un suo scherzo di cattivo gusto, peccato che i pensieri del resto dei ninja li presenti fossero completamente l’opposto di ciò che credeva Shikamaru. Il suo vecchio maestro gli voltò le spalle, mentre deciso proseguiva per la strada da cui era giunto poco prima. Si diresse a passo deciso verso il palazzo dell’Hokaghe, Tsunade dove assolutamente venire a conoscenza di ciò di cui Suna disponeva. La cosa che maggiormente preoccupava Asuma e molti altri Jonin del villaggio, non erano quei leoni per quanto potessero essere pericolosi, ma bensì ciò che Suna possedeva come armi, armi di cui loro con molta probabilità non conoscevano l’esistenza. L’unico che forse poteva aiutare Konoha nella guerra era Shikamaru. Aveva trascorso molto tempo a Suna e con un po’ di fortuna, forse conosceva già ciò di cui Suna disponeva, tra tutti i ninja era forse l’unico che poteva ribaltare la guerra se mai ci fosse stato un momento critico per Konoha e l’intero paese del Fuoco.

 

Il vento soffiava impetuoso sulle dune del deserto innalzando spesso, enormi colonne di sabbia verso il cielo. L’intera Suna quel giorno era in festa malgrado circa un migliaio di guardie scelte con truppe da ricerca e difesa circondassero le ciclopiche mura della città di Sabbia. Spesso i nomadi la chiamavano così, proprio come era solita chiamare Suna l’ormai defunta regina del deserto, moglie del quarto Kazekaghe. Gaara lo ricordava ancora come fossero passati appena pochi minuti. Non aveva mai sentito la voce di sua madre ne tanto meno aveva potuto osservare le sue labbra canticchiare quelle esotiche canzoni per bambini che spesso udiva canticchiare a Temari, eppure sapeva di averle sentito fare quel discorso. Ricordava solamente un enorme buio che lo avvolgeva e un improvviso bagliore apparirgli proprio di fronte, mentre con occhi ancora ingenui osservava quel mondo tanto crudele, che solamente per un istante – in quell’istante – gli era parso stupendo.

Il rumore di alcuni passi nella sua nuova camera lo fecero voltare, Temari e Kankuro gli apparvero alle spalle, mentre lui, ancora seduto sulla sua poltrona osservava Suna. Il maggiore gli diede una sonora pacca sulla spalla mentre come suo solito incominciava a parlare come una macchina, senza più freni. Spesso Kankuro lo faceva quando era felice o accadeva qualcosa di speciale e di sicuro quel giorno, era un giorno speciale per tutti.

-         Sta zitto Kankuro! Sei insopportabile quando fai così dovrei tagliarti la lingua razza di chiacchierone! – la voce di Temari fece voltare Gaara.

-         Sei una sorella diabolica, io non ti farei mai una cosa del genere! Io ti voglio bene… - le disse mentre le faceva gli occhi dolci.

-         Smettila di fare lo stupido! Adesso va fuori devo parlare con Gaara.. da sola!

-         Uffi! Voi due siete sempre insieme, che fate sparlate di me?

-         Non ci sarebbe nulla da dire su di te.. idiota di un gatto! – gli disse Gaara, mentre osservava Temari sedersi scomposta sulla sua scrivania.

La bionda kunoichi di Suna fece un flebile gesto al fratello maggiore, che dopo alcuni secondi passati a cercare di ribellarsi si allontanò con lo sguardo basso. Gaara osservava con un lieve ghigno la figura del fratello chiudersi la porta alle spalle, per poi posare gli occhi sulle gambe abbronzate della sorella. Temari era sempre stata una ragazza coraggiosa, ma alcune volte sapeva dimostrarsi – nella sua ingenuità – estremamente provocatoria. Era stato anche questo suo modo di fare che aveva fatto provare dell’interesse a Shikamaru, accanito misogino da tutta una vita, eppure solo adesso che lui era andato via e che sua sorella nel suo dimostrasi forte manteneva sempre nello sguardo una vena di tristezza, che Gaara la vedeva bella.

La voce suadente di Temari lo riportò alla realtà facendogli abbandonare quei pensieri tanto sbagliati e innaturali, non poteva pensarci. Non era ammissibile che proprio in quel momento della sua vita, lui facesse un pensiero simile. Andava contro la logica e contro ogni affetto provato prima di allora per sua sorella. La loro famiglia era ormai caduta a pezzi, ma ciò non gli dava il diritto di approfittarsene, e questo Gaara lo sapeva bene.

-         Come ti senti ad essere il nuovo Kazekaghe di Suna?

-         Un fenomeno da circo!

-         Dai su, essere Kazekaghe ha i suoi lati positivi, non lo sai? – il rosso la guardò crucciato, attendendo una risposta.

-         Le ragazze faranno a botte pur di fidanzarsi con te! Non dirlo a Kanky o ti odierà per tutta la vita!

Temari scoppiò in una sonora risata, mentre Gaara ancora in silenzio la osservava sorridere divertita. Sapeva il perché di quella discussione e la sua ipotesi era stata accreditata dal fatto che Temari fosse voluta restare da sola con lui, la conosceva e non le piaceva mostrare in pubblico i suoi sentimenti e le sue insicurezze, anche se Kankuro faceva parte della famiglia. Uno sguardo gelido si creò nel suo volto, fino ad allora rilassato.

-         No! – le disse con voce gelida, mentre Temari smetteva di ridere e lo guardava negli occhi.

-         Cosa no?

-         Non ti manderò a Konoha e non metterò fine nemmeno a questa guerra! Scordatelo! – Temari divenne improvvisamente seria.

-         Hai detto che la guerra non serve a nulla, allora perché non finirla qui?

-         Perché questa volta, questa guerra ha un motivo!

-         Quale? Dammene uno! – la voce della bionda era aumentata con il passare dei secondi.

-         Raderò al suolo Konoha e tutto il paese del fuoco fosse l’ultima cosa che faccio nella mia vita! Hanno tradito noi e hanno tradito te, non permetterò a nessuno di farti del male, lo hai forse scordato? – Gaara si era drizzato in piedi assumendo una posizione aggressiva, sembrava quasi che volesse scagliarsi contro Temari.

La bionda lo osservò negli occhi. Ricordava quella promessa come se fosse successa pochi secondi prima, la ricordava, proprio come ricordava quel dannato giorno. Aveva sperato che Gaara potesse mettere fine alla sua agonia, lo aveva sperato con tutto il cuore, aveva creduto d poter rivedere Shikamaru e aveva desiderato riabbracciarlo come nessun altra cosa al mondo. Era da tre settimane che continuava a sognarlo durante la notte, durante quelle lunghe e interminabili notti che malgrado il dolore che le provocavano finivano per cullarla in un sogno senza speranze. Sognava di abbracciarlo e baciarlo o semplicemente di poterlo vedere, di poter trascorre qualche momento con lui, ma ogni mattina il sole la strappava da quella culla e ogni notte lei non riusciva a dirgli addio. Aveva sperato che almeno Gaara potesse aiutarla come le aveva promesso ma forse, non era ciò che aveva sperato, forse era ancora una bambina che credeva nei desideri, ma questa volta non si sarebbe arresa, sarebbe andata avanti. Nonostante tutto e tutti, avrebbe rivisto Shikamaru, anche a costo di aspettarlo in eterno.

-         Non mi importa di quello che mi hai promesso, io voglio rivedere Shikamaru!

-         Smettila, ti ho già detto che non puoi rivederlo! Non capisci che è stato lui a toglierti la felicità per l’ennesima volta?

-         Sono disposta a essere cacciata da Suna, ma voglio rivedere Shikamaru! Io lo amo.. tu non lo capisci… - le lacrime avevano preso a scorrere sul volto abbronzato della bionda.

-         Sei un insulsa bambina! Non sarai mai felice, meriti solo di rimanere da sola!

Temari rimase in silenzio, mentre suo fratello la fissava severo e freddo. Gaara si lasciò ricadere sulla poltrona di pelle del suo ufficio, mentre le lacrime di Temari cadevano come granelli di sabbia sulla sua scrivania. Si pentiva di averle detto quelle cose, non avrebbe mai voluto farlo, ma non poteva permetterle di andare a Konoha, non poteva lasciarla andare tra le braccia di Shikamaru. Non lo avrebbe permesso, l’avrebbe resa felice, anche a costo della sua vita.

-         Io andrò a Konoha, senza il tuo permesso, non mi importa! Io andrò a Konoha! Non puoi impedirmelo!

-         Sono il Kazekaghe posso impedirti questo e altro! Apri gli occhi una buona volta.. Shikamaru ti ha lasciata! Se anche arrivassi a Konoha, credi che lui ti prenderebbe con se? In questo momento si sarà già scordato di te, quel miserabile merita solo di morire!

Temari osservò Gaara fissarla freddo e sprezzante. Il suo cuore perse un battito, mentre la sua mente continuava a farle ricordare i momenti belli e felici passati con Shikamaru. Si voltò senza nemmeno dire una parola, per poi correre fuori tra i bui corridoi del palazzo, diretta chissà dove. Kankuro appoggiato ad una colonna, proprio nel cortile appena di fronte a quello della camera del Kazekaghe, la vide correre come tanti anni prima, come nel pomeriggio in cui era morta loro madre. Questa volta Temari non aveva nessun fagotto tra le mani, non c’era Gaara con lei, era sola, come mai era stata. E quella volta Kankuro sorrise triste, mentre la vedeva scomparire nell’ombra del corridoio, proprio come allora.

Le sarebbe passato, anche quella volta…forse…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Note dell’autrice:

 

-         Lily_90: ciao Saretta! Dopo aver finalmente saputo il perché del tuo odio per Tsunade smetto di preoccuparmi e comincio a scrivere con meno pensieri per la testa! Se solo sapessi cosa mi è venuto in mente.. anche se tu sai già dove voglio arrivare, ma mia cara non sai come ci voglio arrivare! Hi hi! Ti farò soffrire.. cmq questo chappy come ti è sembrato? Come vedi Carotino sta diventando crudele, ma se sapessi cosa farà nei prossimi chappy…come sono sadica! Povera Saretta, ti faccio soffrire vero? E lo so, ma che bello ci sarebbe a scrivere una storia di cui tu sai già tutto?!!!e poi devo pur passare il tempo in qualche modo no?.. nonostante tutto, ti ricordo la mia imminente partenza! Quindi sai che l’appuntamento è rimandato! E ricordati che ti devo portare una foto da Napoli! UN BACIONE GRANDISSIMISSIMO DALLA TUA CHIARETTA!! Ps: sei riuscita a sistemare quelle cose di ieri sera?

-         Sensei_man: ciao Duci! Intanto vorrei dare uno spunto alla tua creatività… invece di perdere tempo dietro alle foto di Tem in buchini( cosa che fai molto spesso XD) perché non provi a trovare un soprannome adatto a me?.. cmq che ne pensi di questo chappy? notato lo stacco di gamba di Tem, l’ho messo proprio per te, anche se lei lo ha dedicato a Shika( alla faccia tua!!)! poverino ormai sei una vittima del fascino di Tem, cmq volevo consolarti.. magari quando sarà vecchia vorrà un amichetto per giocare a Monopoli, potresti offrirti! Dai lo sai che scherzo, Temari è di Shika, anche se nella mia storia ne deve passare tante.. un bacione grande dalla tua…(cerca un soprannome!)

-         Stefy90: ciao Stefy sniff, sniff sniff! Queste sono le mie lacrime, io che non demordo mai! Io che non mi arrendo davanti a nulla, io che speravo in una storia da parte tua, stroncata al nascere! Come sei crudele…non mi vuoi proprio bene! Cattiva Stefy! Cmq, anche se sono arrabbiata con te, ci terrei a sapere cosa pensi di questo chappy! e adesso perché sei stata monella non ti do nessuna anticipazione e non ti mando nemmeno un bacetto! *me fa la linguaccia a Stefy ) ciao…!!

-         Snow White: ciao Mary!!! Che bello anche tu a recensire la mia storia! Che bello, sono felicissima, anche se capisco il motivo del gesto.. ti ho torturata per un bel po’, ti ho quasi costretta a recensire.. dai scherzo, apprezzo il gesto! Cmq, di questo chappy che ne pensi? Ti faccio la solita domanda, anche se non rispondi troverò il modo di saperlo! Ti ringrazio molto per il papiro, sei davvero adorabile! Ti voglio bene, un bacione grande!!ps: posso avere il tuo indirizzo di msn?

-         Lady x: ciao Lady! Ok, confesso che lo tsunami ha avuto i suoi effetti, mi sento felice!! * me sorride felice *sono felicissima che ti sia piaciuto il personaggio di Gaara, davvero grazie tante per le parole che mi hai detto! Sei gentilissima e poi da quanto ho letto sei stata una delle poche che è riuscita ad intuire il vero senso del suo comportamento! Come hai letto, anche in questo chappy si è dimostrato duro, anche se lo ha fatto per Tem! Ci terrei a sapere cosa ne pensi! Ancora grazie e…al prossimo tsunami, spero!!

-         Gossip Girl: ciao Ele! Come vedi ho cercato di rendere Temari il più determinata possibile, ma dati suoi sentimenti per Shikamaru è ancora un po’ dura farla riprendere! Cmq ti avverto che quando accadrà succederà in un modo che secondo me non immagini! Cmq, anche in questo chappy Gaara le ha rivolto delle parole dure, solo per il suo bene! Vorrei sapere cosa pensi del chappy e naturalmente come ti è sembrato Shika in questo nuovo capitolo! Un bacione, ciau!!

-         Piccola teddy: ciao!!va bene, chiedo scusa e mi inginocchio ai tuoi piedi! Lo so che fino ad ora non ho recensito una tua storia ma prometto di farlo, quindi controlla bene le rece! Se sono riuscita a trovare un secondo di tempo per aggiornare ne troverò un pochino per recensire la tua storia! Cmq.. che te ne pare di questo chappy? come ti è sembrato? Gaara è stato eletto Kazekaghe e le sue opere si preannunciano interessanti! Un bacione e alla prossima!!

-         YumiBabyPunk: ciao Giuly! Credo che continuerò a scrivere quello che mi passa per la testa se tu lo consideri tanto bello! Ti ringrazio, sono felice che i toni duri e l’affetto al tempo stesso, che Gaara prova per Temari ti piacciano! È una storia molto complicata che capirai solamente nei chappy futuri… cmq, di questo nuovo chappy cosa ne pensi? Piaciuto? Spero di si, anche perché ormai entrambe ci scambiamo rece su storie, quindi! Un bacione alla prossima!

-         Cybermen93: ciao Federico! Wow.. cavolo devo dire che le parole di Gaara non ti hanno fatto molto piacere! Cmq ci tenevo a dirti che se Gaara, come in questo chappy, dice certe cose riguardo a Shika le dice solamente per il bene di Tem, vedrai che poi si capirà il motivo quindi segui la mia storia! Un bacione!

-         Sphie_95: ciao!! grazie per i complimenti per la storia, cmq ti volevo avvertire di non fare molto affidamento su la bontà di Gaara capirai che avere un fratello così non è affatto piacevole, nei prossimi chappy comincerai a capire! Cmq cosa ne pensi del chappy i oggi? fammi sapere! Un bacione!!

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Capitolo 5
*** L'attacco della Roccia ***


L'attacco della Roccia

Il vento impetuoso come non mai scuoteva le bianche tende di lino in quell’enorme camera. Un forte boato attraverso l’aria serena di Suna, che nonostante tutto rimaneva sicura nelle sue enormi mura. Il rumore di un'esplosione si era fatto strada per tutta la città raggiungendo anche il palazzo del Kazekaghe, dove le guardie avevano già impugnato i kunai e i loro armi, pronti ad un qualsiasi attacco. Il suono grave dei tamburi delle mura diede il via alla manovra di sicurezza di cui Suna solamente disponeva. Se si doveva attribuire il merito per qualcosa al quarto Kazekaghe, allora quell’opera di difesa era qualcosa perciò il suo ricordo sarebbe rimasto finché Suna non fosse stata distrutta. La città tra le sabbie disponeva non solo di una cinta muraria solida, ma anche di un secondo baluardo di difesa. Delle mura di minore altezza ma con uno spessore ben maggiore delle prime, a guardie di quelle mura vi erano solamente Jonin scelti, che per compiere il loro lavoro avevano superato prove disumane; di quei Jonin faceva parte anche Temari.

La bionda di Suna se ne stava assopita su quel letto che da ormai troppe settimane la cullava nei suoi sogni disperati alla ricerca di Shikamaru a Konoha.  Aprì gli occhi ancora turbata da quel boato, il ricordo di Shikamaru ancora vivo dinnanzi agli occhi, un'enorme nube di sabbia si mosse proprio davanti a lei cercando di proteggerla, mentre il fruscio di un'ombra alle sue spalle la fece voltare. Alcuni kunai avevano perforato la bianca tenda di lino della sua camera, molto probabilmente diretti verso di lei, mentre alcuni ninja del paese della Roccia scattavano minacciosi verso di lei, uno di loro riuscì a colpirla alla nuca facendola svenire. La bionda kunoichi socchiuse gli occhi con durezza mentre il dolore si impadroniva del suo corpo, forse sarebbe morta, ma stranamente la presenza alle sue spalle le aveva dato abbastanza forza da resistere ancora vigile per pochi secondi. Un grido, simile al ruggito di un leone riecheggiò nell’aria, mentre un'enorme mano di sabbia accoglieva dolcemente Temari tra le sue spire. Le urla del resto dei ninja seguirono strazianti come lamenti, o forse erano solamente delle inutili e ormai vane richieste d’aiuto.

 

Il palazzo del quinto Hokaghe era stranamente avvolto nel silenzio, nessuna guardia se ne stava appostata sulle scalinate che conducevano all’ufficio di Tsunade. Gli unici ninja in circolazione in quel momento si trovavano sulle torri di avvistamento della città, intenti ad osservare ogni minimo spostamento o fruscio degli alberi, ogni singolo oggetto presente nel cielo azzurro, ogni singola forma di vita che si muoveva sulla terra. Shikamaru si osservò attorno sospettoso, quella aria tesa poteva significare solamente una cosa. Si diresse di corsa al palazzo del Hokaghe, quando giunse dinnanzi alla porta in legno dell’ufficio della vecchia Tsunade un centinaio di ninja lo bloccarono prontamente, alcuni con coprifronte che lui stesso non aveva mai visto. La voce di Jiraya bloccò i ninja, ancora intenti a tenere immobile il giovane Shikamaru. L’uomo giunse da un corridoio parallelo a quello della sala principale, al suo fianco Kakashi e Izumo, che silenziosi lo seguivano a qualche passo di distanza.

-         Che sta succedendo? – Shikamaru alzò la voce con tono minaccioso verso l’anziano ninja leggendario.

-         Abbiamo organizzato un piano d’attacco contro Suna, è già stato messo in atto…in quella stanza ci sono Tsunade e lo Tsushikaghe…mi dispiace figliolo! – Shikamaru rimase in silenzio per alcuni minuti.

Mille pensieri passarono per la testa del moro di Konoha, tutti riguardanti la stessa persona, tutti rivolti a lei. Ripensò al suo viso sorridente ogni qual volta le diceva di amarla, ripensava al suo volto orlato di sudore a causa degli allenamenti che alcune volte facevano durante la notte, ripensava a quei sussurri che lei gli rivolgeva durante le loro notti d’amore. Ma un immagine tra tutte gli giunse alla mente, un immagine che la ritraeva immobile tra la sabbia del deserto, mentre quel suo amato paese si tingeva di rosso. Non poteva pensare a ciò che le era accaduto, pregava con tutto se stesso che almeno qualcuno, solamente qualcuno avesse pensato a lei e che ora la tenesse al sicuro da tutto quel male che la circondava.

Una lacrima gli solcò il volto ormai incupito, mentre la mano scorreva lungo l’avambraccio a sfiorare quello che era il suo nome. Uscì dal palazzo senza dire una sola parola e si allontanò mentre il volto di Kakashi e Jiraya si riempiva di compassione. Quella guerra stava causando troppe morti e troppi dolori e ancora non era giunto il momento della vera battaglia.

Shikamaru si incamminò per le strade, solo, infinitamente solo come ormai era da alcune settimane, si guardò attorno sospettoso mentre un fruscio alle sue spalle si faceva sempre più udibile, sempre più certo. Si voltò di scatto, osservando la strada alle sue spalle, il vuoto regnava sovrano. Riprese a camminare per la sua strada, ignorando ogni pericolo. Non valeva più la pena curarsi di vivere se la vita non aveva più senso. Un ombra alle sue spalle, lo osservava sogghignando, mentre degli occhi color porpora si allontanavano divertiti verso il confine. Quel volto tanto triste e ormai colmo di dolore lo aveva fatto riflettere, ormai la guerra era vinta. L’ultima speranza del villaggio della Foglia aveva ormai perso ogni interesse in quella inutile disputa, sarebbe stato un gioco da ragazzi e la vittoria era ormai vicina…

 

Una fresca brezza le sfiorò il volto, mentre il sonno ormai leggero la cullava come una madre. Si sentì sfiorare il viso da una mano fredda e familiare, una mano che in quel periodo l’aveva già rassicurata. Schiuse le labbra pronunciando il nome di colui che probabilmente l’aveva salvata da morte certa, mentre le giungeva alle labbra il sapore acido del sangue.

-         Gaara…

-         Riposati sei ancora stanca… non parlare!

Gli occhi verdi del fratello le comparvero dinnanzi, rassicuranti e dolci come non li aveva mai visti. Il rosso le sfiorava la fronte con le mani umide, cercando di tranquillizzarla da quella stupida azione d’attacco che il loro villaggio nemico aveva organizzato a loro insaputa. Temari aprì gli occhi acquamarina notando il volto smunto e sporco di sangue di Gaara, con molta probabilità aveva lottato contro dei ninja, forse per difenderla.

-         Dove sono? – gli chiese, sussurrando.

-         Nella mia camera… ti ho portata qui per proteggerti… - gli rispose sorridendole dolcemente.

-         Da chi?

-         Il villaggio della foglia ha cercato di aprirsi un varco nelle mura della città con l’aiuto del villaggio della roccia… ci hanno attaccato… ti hanno, attaccata!

Temari si voltò triste verso la finestra, mentre la brezza del deserto la cullava nell’oscurità della notte. Era sola, la gente in cui aveva sperato, quella stessa gente che l’aveva accolta nel proprio paese l’aveva tradita – lui l’aveva tradita – cercando di mettere fine a quella guerra scoppiata da ormai un mese, cercando di mettere fine alla sua vita. Chiuse gli occhi udendo il canto di un uccello, forse migratore, ma sicuramente non originario di Suna. Era sola, incredibilmente sola con se stessa, ma qualcosa le diceva, le ricordava e le ordinava di farsi forza; di rimanere forte nella mente e nel corpo, perché presto – forse – avrebbe avuto bisogno di ogni sua energia per proteggere un'altra vita. Qualcosa le diceva di aver fiducia in Gaara e di riporre ogni speranza in lui, l’unico che adesso la poteva aiutare, l’unico su cui poteva contare, proprio come tempo prima faceva con Shikamaru.

 

Kankuro corse verso la stanza della sorella, i suoi passi rimbombavano nei corridoi del palazzo. Il volto colmo di delusione verso colui che credeva non potesse mai tradirli, eppure era successo. Shikamaru li aveva abbandonati e aveva scelto come suo unico amore la patria. Adesso il maggiore dei due principi correva a perdifiato verso quella che era la dimora di sua sorella, non poteva crederci, non poteva pensarci. Shikamaru non sarebbe mai giunto a tanto, sapeva che quel ragazzo di Konoha provava un minimo di affetto verso sua sorella e adesso non poteva credere che fosse giunto a tanto. Aprì violentemente la porta in legno da cui si accedeva alla camera di Temari e la cercò invano con lo sguardo. La camera era ricolma di sabbia e sangue, i fiotti di sangue erano giunti fino alle pareti. Kankuro sapeva che tutto quello poteva essere opera solamente di una persona, solamente un ninja poteva compiere una tale strage lasciando solamente del sangue nelle pareti.

Suo fratello Gaara, il Kazekaghe era stato li. Molto probabilmente aveva protetto in tempo Temari, certamente l’aveva salvata anche a costo della vita. E quel pensiero adesso, infondeva un enorme terrore in Kankuro, verso colui che doveva essere prima che il Kazekaghe il suo fratellino più piccolo. Gli venne in mente il modo in cui ultimamente Gaara osservava Temari, il modo in cui ormai la scrutava e controllava in ogni suo spostamento. L’aveva sentito camminare nel cuore della notte per il corridoio delle loro camere e fermarsi dietro la porta della sorella. Kankuro sapeva ciò che Gaara stava passando in quel momento e sapeva anche che Temari era l’unica che poteva dargli un minimo di sicurezza, ma quella stessa certezza suscitava in lui una certa angoscia.

-         Non farlo Gaara… non ora che Temari è sola…non farlo, te ne prego…

La sua voce si perse tra le camere del palazzo, mentre i suoi passi si udivano dalla camera di Gaara, incerti e stanchi di tanta crudeltà. La notte portava consiglio, ma se la notte la condividevi con il peccato, i consigli non ti sarebbero serviti a nulla, se non a percorre una strada che probabilmente ti segnerà per il resto della vita…la guerra d’altronde non portava mai giustizia, al suo passaggio rimaneva solo il vuoto e spesso, il vuoto restava anche dentro di te…

 

 

 

 

 

 

 

 

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Note dell’autrice:

 

-         Lily_90: ciao Saretta!! Uffi uffi, porti sfiga! È sempre colpa tua.. mi è tornata la febbre! Buuu! Sto male.. cmq ho cercato di aggiornare ieri come ti avevo promesso ma la mia malattia era fin troppo grave.. cmq spero che l’attesa ti abbia fatta soffrire un pochino, quello che ti meriti per aver fatto litigare i miei genietti! Oh Kami sto diventando davvero diabolica…cmq, che te ne pare di questo chappy? degni indizi te li ho già dati e qualcosina in più la sai, ma adesso il mistero si complica! Il povero Shikamaru avrà a che fare con due nuove sorprese, una la si intuisce bene da questo chappy, l’altra vedrai che mi odierai ma poi…magari qualcuno non troppo simile a Temari, magari dell’età di Shika, con grande bisogno di coccole…basta ti ho detto troppo! Mi fai sempre parlare a macchina, sembro Kankuro quando faccio così!! * me si mette il cappuccio da gatto e sfodera una marionetta *cmq…adesso ti saluto la mia dolce e tenera mammina mi sta minacciando di morte!!UN BACIONE GRANDISSIMISSIMO DALLA TUA CHIARETTA INFLUENZATA!! Ti voglio un sacchissimo di bene cuccioletta mia!!!

-         Stefy90: stefy!!! Ciao sorella, come ti va la vita li in Sardegna?? A me male ho la febbre cmq! Appena scarico la foto la metto su msn così mi vedi in faccia.. finalmente! Cmq come ti è sembrato questo chappy? Gaara paladino della giustizia e Shika povero cagnolino bastonato.. vedrai che ho in serbo per te una sorpresa che ti lascerà ti stucco, altro che cagnolino bastonato, capirai che l’odio di Temari in futuro sarà più che dovuto! ora scappo, mi raccomando inviami quella tua meraviglia quando puoi! Un bacione grande dalla tua sorella isolana!! Tvbttt!!

-         Sensei_man: ciao Sensei!! Come mi sei mancato!! E chi mi sopportava senza il mio sensei, stavo diventando irascibile!!  Ho ricevuto il tuo numero e appena ci sentiamo su msn ti do il mio! Che te ne pare di questo chappy? spero tanto mi sia riuscito ugualmente bene, anche perchè ho la febbre e credo di aver fatto qualche errore.. cmq vedrai che succederà nei prossimi chappy, Shikamaru si darà una svegliata, peccato che se la darà in una maniera sbagliata! E Temari? Vuoi sapere qualcosina?? Beh ti dico solo che la poverina sta per aver una grande sorpresa…un bacione grande dalla tua…aspetto ancora il soprannome! Tvbttt!!!

-         Piccola teddy: ciao!!! va bene, ti invierò una recensione, però dovrai aspettare, perché ho la febbre e se sto al pc è solo per aggiornare, cmq prometto di inviartela! Che te ne pare di questo chappy? come vedi l’uomo che tu più odi e che io amo, si sta facendo vivo nella mia storia, ma vedrai che ne succederanno davvero tante e la guerra non è ancora scoppiata del tutto! Shikamaru sta per fare un incontro che lo cambierà del tutto e Kankuro è terrorizzato dal comportamento che ha Gaara con Temari, che pensi succederà?? Ti lascio con i dubbi! Un bacione grande, by chiara!!

-         Gossip Girl: ciao Ele!! Mamma mia, tu mi fai complimenti ovunque! Se irrecuperabile!! Cmq, ho la febbre e credo che questo chappy mi sia venuto una schifezza perciò a te l consiglio e il giudizio, tanto ormai è diventato un abitudine! Che ne pensi? Nonostante sono certa ci siano degli errori! Ti do un piccolo anticipo…Temari sta per affrontare un viaggio che la porterà da Shika ma quando lo incontrerà deciderà di ritornare a Suna con il cuore spezzato…un bacione grande!!!

-         Lady x: ciaoo!!  Scusa per l’attesa ma davvero non ho potuto aggiornare e se lo faccio ora e solo perché ho avuto cinque secondi di tempo! Ho la febbre e temo che il chappy mi sia venuto davvero male, cmq ho aggiornato lo stesso gli errori posso anche correggerli quando mi sento meglio! Cmq cosa ne pensi di questo chappy? spero ti sia piaciuto nonostante tutto! E non vedo l’ora di leggere la tua recensione, le tue sono sempre obbiettive e molto interessanti sembri quasi una critica! Davvero complimenti! Cmq, ti anticipo che ci saranno dei risvolti parecchio drastici nella storia.. un bacione!!!

-         YumiBabyPunk: ciao Giuly!finalmente sono riuscita ad aggiornare, causa gita e causa febbre ancora in corso non ho potuto far nulla! mi spiace, cmq ci tengo a sapere cosa ne pensi del chappy! tralasciando gli errori che ci sono sicuramente causa distrazione e testa che momentaneamente è nel pallone! Temari come ti è sembrata?  Vedrai che la poverina avrà una brutta botta, diciamo che l’attendono due sorprese una bella e una brutta…un bacione, alla prossima!!

-         Sophie_95: ciao!! grazie per i complimenti, ma credo proprio che la tua opinione muterà leggendo i chappy che verranno! I nostri personaggi saranno tutti nel pallone, un pochino come me adesso!cmq che ne pensi di questo chappy? fammi sapere! Un bacio!!

-         Cybermen93: ciao Federico! Grazie per la recensione! che ne pensi del chappy di oggi? fammi sapere! Alla prossima, ciauu!

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Capitolo 6
*** Il vecchietto ***


Il Vecchietto

I flebili raggi del sole si posavano lentamente sulle verdi colline di Konoha, mentre l’erbe ancora bagnata dalle gocce di rugiada risplendeva sotto di essi. Il cinguettare sereno degli uccelli e il tranquillo scorrere della vita del bosco della famiglia Nara, non lasciava intuire la crudele guerra che regnava sovrana in quel momento. Il rumore di alcuni passi sull’erba del boschetto mise in allarme i cervi, che presi nelle loro abituali mansioni frugavano tra l’erba alla ricerca di cibo. Shikamaru attraversò lentamente la radura del bosco appartenente alla sua famiglia, per poi sedersi sul tronco di un salice cresciuto in maniera strana. Era solito sedersi lì quando non riusciva a pensare o quando qualcosa nella sua vita andava male, ultimamente dormiva su quell’albero. Sua madre gli aveva urlato più volte di trovarsi un'altra ragazza e suo padre gli aveva consiglio di scordarla, ma ogni parola che riguardava Temari lui la ignorava, il suo cuore gli comandava ben altro.

  - Temari…

Ormai era inutile combattere per lei, l’attacco inaspettato del paese della Roccia aveva sicuramente distrutto Suna e se così non era avvenuto, sicuramente Temari ci aveva rimesso la vita. La conosceva da quei maledetti esami dei Chunin, da quando quello stupido di Naruto con un pacca lo aveva fatto volare all’interno del campo a combattere contro quella che in futuro sarebbe dovuta diventare sua…

-         Non dovresti torturati in questa maniera!

-         Cosa ne può sapere lei!

Un uomo anziano e dall’aspetto saggio apparve dinnanzi agli occhi ricolmi di lacrime di Shikamaru. Sembrava capire cosa stesse provando il giovane shinobi, o forse era semplicemente il suo volto ricolmo di rughe e la sua espressione stanca a far notare quella vena triste al giovane di Konoha. L’anziano mosse qualche passo verso Shikamaru per poi sedersi su un masso poco distante e poggiare il suo bastone – color porpora – proprio vicino ai suoi piedi.

-         Anch’io una volta dovetti abbandonare la donna della mia vita a causa di una guerra…

-         Stia zitto! Lei non capisce, la mia è tutta un’altra storia! Si faccia gli affari propri vecchio!

-         Temari? La figlia di Karura? – gli chiese l’anziano, mentre osservava l’avambraccio dello shinobi, che si stava allontanando.

Shikamaru si voltò sorpreso. Non sapeva come o quando quell’uomo avesse conosciuto Temari, ma una folle curiosità di sapere o forse era ancora gelosia, lo spinsero a riavvicinarsi all’anziano e a chiedergli spiegazioni.

-         Come fa a conoscere Tem?

-         Quel disgraziato di suo padre la usava come un fenomeno da baraccone, quando mai si è vista una ragazzina combattere contro dei chunin a sette anni? – una risata isterica scosse l’aria della radura, facendo scattare in allerta i cervi poco distante.

-         Come fa a sapere così tante cose su di lei? – l’espressione di Shikamaru si fece seria.

-         Ti consiglio di rifarti una vita, caro il mio Nara! Se è sopravvissuta alla tua lontananza… te la ritroverai dentro il letto pronta a sgozzarti!!

L’anziano si mosse dal masso riappropriandosi del bastone e sollevandosi con non poca fatica, per poi muoversi lentamente per la radura e riprendere la strada da cui poco prima era arrivato. Un ultima risata e un ultima frase lasciarono Shikamaru del tutto pietrificato, immobile in mezzo a quella radura trafitta dal vento neanche fosse una maledizione.

-         E poi si dice, che il nuovo Kazekaghe abbia una vera ossessione per lei! e da ormai qualche settimana che se la porta nelle sue stanze…

-         ASPETTI! TORNI INDIETRO!!

La vana corsa di Shikamaru per la radura fu accompagnata da una potente folata di vento mista a sabbia. Il giovane ninja di Konoha rimase a terra per qualche secondo ripensando alle parole dell’anziano, inizialmente gli erano parse senza senso e più che altro allusioni, ma forse adesso che ci pensava le parole di quell’uomo potevano avere un senso logico, forse potevano fargli intuire la vera strada. Ora il silenzio e la polvere lo circondavano come compagni di sempre, quegli stessi compagni che lo avevano accompagnato più volte attraverso il deserto, quegli stessi compagni che più volte aveva cacciato tra le braccia di Temari invocando dei sussurri, ora lo circondavano rumorosi e dolorosi come non mai. Mille domande si affollarono nella sua mente, mentre l’immagine di Temari tra le braccia di un ombra con il copricapo da Kazekaghe si stagliava dolorosa e folle come mai era stata. Un urlo disumano fuoriuscì dalle sue labbra, mentre la sua mente ricordava incessantemente quel volto tanto angelico quando pericoloso.

Un ombra poco distante lo osservava divertita e sadica, gli occhi color porpora puntati al collo su quello che doveva essere l’ultimo ricordo di Suna.

 

Suna intanto si era rialzata più forte che mai come solo una grande potenza quale era poteva fare. In pochi giorni gli abitanti del villaggio e i ninja che la proteggevano, avevano ricostruito completamente le mura di difesa e avevano reclutato altri gruppi scelti per la difesa del confine. All’interno della città a differenza di Konoha, regnava un clima del tutto sereno, i bambini correvano felici e spensierati per i vicoli facendo volare gli aquiloni, le donne con le loro giare tra le braccia si incamminavano verso le grotte della città alla ricerca di acqua e gli uomini lavoravano quel poco della terra, vendendo o pensando agli allenamenti ninja. Un aria serena e calda si respirava tra la popolazione che più sicura che mai si affidava al suo nuovo Kazekaghe per vincere quella guerra.

Temari seduta su alcuni gradini impolverati, osservava pensierosa i bambini di Suna giocare nel grande spiazzo dinnanzi il palazzo del Kazekaghe, mentre delle carovane venivano scortate nelle prigioni della città per tradimento alla patria. Le sfuggì una lacrima, che subito venne raccolta dalle sue mani. Non voleva piangere, non lo voleva più fare, ormai se l’era ripetuto più volte, non doveva più pensare a Shikamaru. Gaara aveva ragione, li aveva traditi come il più lurido dei traditori, eppure qualcosa dentro i lei le ricordava l’amore che ave a provato per lui e che ancora, provava.

-         Posso sapere il perché di queste lacrime? Mia dolce principessa… - una voce alle sue spalle, l’aveva fatta voltare sorridendo.

-         Smetti di fare il carino con me Genpaku!

Un uomo molto giovane le si era avvicinato sorridendo, per poi sedersi accanto a lei. aveva dei buffi capelli rossi e dei grandi occhi castani, assomigliava molto a suo padre ma in realtà era solo il capo delle guardie del palazzo. La conosceva da quando era bambina, lei e i suoi fratelli lo avevano spesso visto combattere e spesso lo avevano anche sfidato. Era sempre stato un ragazzo dolce e premuroso con lei e con i suoi fratelli, trattamento riservato solamente a loro che nascondeva la sua vera indole. Non era di certo un tipo aggressivo, ma di sicuro aveva una vena più che impulsiva, fatto che già a sedici anni lo aveva fatto entrare nelle grazie del suo perfido padre. Spesso l’aveva aiutata con Shikamaru e anche in quel momento era corso a darle sostegno come se fosse un fratello, aveva un grande rispetto per lei e questo glielo aveva sempre detto.

-         Sempre il solito Nara! L’ho detto io che quel ragazzo non ci sapeva fare con le donne! – gli disse per poi poggiare la lancia delle guardie del palazzo sui gradini e sedersi scomposto accanto a lei.

-         Mi manca…non so che fare! Aiutami Genpaku! – Temari si voltò speranzosa verso di lui, che le sorrise dolcemente.

-         Io non so cosa dirti, piccolina! La mia vita è sempre stata qui dentro le mura di questa maledetta città, sono uscito spesso con i miei compagni per svolgere delle missioni ma ogni qualvolta c’era una donna di mezzo ripensavo alle regole di Suna…

-         Mi stai dicendo che non ti sei mai innamorato?

-         Si che mi sono innamorato, ma quando un amore presenta tanti ostacoli come quello tuo e di Shikamaru è meglio arrendersi…non lo dico per le leggi questa volta, lo dico perché ti voglio bene principessa! La guerra separa anima e corpo e se l’anima ti abbandona e inutile che cerchi il corpo perché anche quando lo trovi sarà vuoto…ti posso dire che qualunque cosa ti possa servire io sarò pronto ad aiutarti e che andrò anche contro le leggi per farti felice come voleva tua madre, ma non ti posso illudere dicendoti che arrivata a Konoha sarai tra le braccia di Shikamaru…

Temari rimase in silenzio per qualche istante. Genpaku aveva ragione, non poteva sperare di ritrovare Shikamaru a Konoha come se non fosse accaduto nulla. La guerra li aveva divisi e lui era dovuto tornare a Konoha pur di rivedere la sua famiglia, lasciandola li da sola con un grande macigno nel cuore che ad ogni suo passo si sbriciolava e che adesso dopo un mese si era ridotto ad un misero ed insignificante granello di sabbia in un mare di terrore. Non si sarebbe arresa, non si sarebbe rassegnata a vivere con il suo ricordo, se amarlo aveva significato lasciarlo libero di scegliere allora lo avrebbe scordato, cercando di provare meno dolore. Sentiva che quella era la scelta giusta, sentiva che quella era scelta con cui avrebbe salvato anche un'altra vita, forse avrebbe rivisto Shikamaru ma forse lo avrebbe rivisto negli occhi di un'altra persona.

-         Temari? Principessa vi sentite bene? Siete pallida, forse e meglio che torniate a palazzo il sole di Suna spesso fa male anche a noi che siamo di qui!

Temari socchiuse gli occhi e si lasciò ricadere tra le braccia di Genpaku, il giovane l’aveva trattenuta da dietro notando il pallore nel volto della bionda kunoichi. Le mise un bracco sotto le gambe e una volta presa in braccio corse su per le scale del palazzo, portandola nel primo luogo addetto alla famiglia reale che trovò. Poggio delicatamente Temari sul divanetto della piccola cucina della famiglia Sabaku e afferratoli rotolo per il richiamo dei ninja, chiamò la sala del Kazekaghe per avverti il suo signore di ciò che era accaduto. Forse era stato un colpo di sole, ma non gli era parso che Temari ci fosse stata per troppo tempo. L’aveva vista legata ad un palo in quell’immenso cortile dove ora stava Raja a causa della mancanza di rispetto verso suo padre, ma quei brevi momenti passati sotto al sole non gli sembravano proprio motivo per un malessere. Un ninja irruppe nella sala del Kazekaghe, proprio mentre Gaara firmava delle carte di pubblica amministrazione. Il giovane signore di Suna osservò il ninja ansimare sulla soglia della porta per poi avvertirlo di ciò che era accaduto.

-         Vostra sorella è svenuta, nobile Kazekaghe l’abbiamo portata nella cucina e li con Genpaku! Abbiamo avvertito i medici!

-         E TI RIPOSI PRIMA DI DIRMELO? IDIOTA DI UN NINJA! AVVERTI MIO FRATELLO, CORRI!

Gaara si era drizzato in piedi, mentre il ninja correva a perdifiato tra i corridoi del palazzo alla ricerca del principe Kankuro. Il Kazekaghe intanto scomparso in una giubbe di sabbia aveva raggiunto in un breve attimo la cucina e ora seduto accanto alla sorella, le teneva la mano come il più premuroso di tutti i mariti. La osservò bene, mentre un ricordo – un lugubre ricordo – gli affiorava nella mente. Sua madre Karura sdraiata su quel divano, mentre una Temari bambina reggeva un fagotto con un bambino dentro…non poteva sopportare quella visione, non riusciva a contenersi…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Note dell’autrice:

 

Chappy postato questa sera per CONSIGLIO di Lily_90!!

 

-         Lily_90: ciao Saretta!! Neanche il tempo di riprenderti e io già pubblico un altro chappy! sono più decisa che mai a romperti le scatole cara mia… cmq spero che adesso tu stia meglio anche perché mi sa che sono parecchio contagiosa, praticamente metà efp ha l’influenza, colpa mia no…spero e credo! Cmq dici che Gaara ti preoccupa? Ma perché mai! * me guarda sorridendo tirata un Gaara con una foto di Tem tra le mani * quel ragazzo è del tutto normale, figurarsi se fa lo psicopatico con la sua adorata sorellina! E poi c’è Kanky, cosa vuoi che succeda se si mette il micione di mezzo! * me si volta nuovamente mentre Gaara appende al muro Kankuro per le mutande * non sarà nulla di grave!...nonostante le mie solite stupidaggini, come hai trovato questo nuovo personaggio che è Genpaku? Credo che non apparirà molte volte ma ho cercato di renderlo al meglio in quel suo breve attimo di celebrità!... cmq fammi sapere come ti senti e soprattutto cosa pensi del chappy! UN BACIONE GRANDISSIMISSIMO DALLA TUA CHIARETTA CONTAGIOSA!!! Ti voglio un carinissimo di bene!!!

-         Sensei_man: ciao sensei! Finalmente il miracolo è avvenuto! Finalmente forse hai trovato un soprannome per me, non oso immaginare cosa la tua mente abbia escogitato! Cmq.. che te ne pare di questo chappy? spero ti sia piaciuto, anche se devo dire a parte la comparsa misteriosa del vecchietto non c’è stato nulla di esaltante o quasi…cmq, un bacione grande dalla tua finalmente con un soprannome Chiara!! Tvbttt!!

-         Stefy90: lo sai che mi fai ridere sempre quando mi saluti all’inizio delle recensioni? Non so perché ma mi viene da ridere per non parlare del “ che bello sei tornata e hai la febbre!” detto con tutto quell’entusiasmo sembra piacevole!! XD scherzo! Cmq che ne pensi di questo chappy? questa storia sta diventando sempre la solita minestra.. Gaara che va dietro a Temari, Temari che pensa a Shika e lui che si affigge… ma la minestra sta per cambiare perché vedrai che stanno per arrivare i cosiddetti “ muccareddi” poi ti dico cosa sono…un bacione grande dalla tua Chiaretta!! Tvbttt!!

-         Piccola teddy: ciao Carlotta!! Che bello, finalmente ho parlato anche con te e finalmente sono riuscita a scriverti una recensione.. sto facendo grandi passi in questo periodo anche se ho la febbre! Cmq, che ne pensi di questo chappy? la comparsa improvvisa del vecchietto avrà un ruolo particolare nella storia, saprai nei chappy a venire quale…come ti è sembrato Shika? Ci terrei a saperlo, anche perché sto cercando di creare una cosa un po’ particolare con lui…vedrai! Un bacione grande dalla tua simile ma lontana!! Tvb!

-         YumiBabyPunk: ciao Giuly! Intanto ti avverto che ho avuto il tuo contatto da Carlotta * me si volta verso Carlotta che annuisce soddisfatta *! Dovevi sapere che dovevo avvertirti.. ordini di Carlotta…cmq, cosa ne pensi di questo chappy? spero tanto ti piaccia, anche se l’improvviso malessere di Tem non è nulla di allegro! Un bacione!!

-         Cybermen93: ciao Federico! Grazie per il complimento, ma davvero sono mancata per qualcosa che non era drastico! Cmq dimmi al solito cosa pensi del chappy che ho postato oggi!! un bacio, alla prossima!

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Capitolo 7
*** Incontri o Scontri? ***


Incontri o scontri?

La luce fioca dell’alba faceva risplendere d’oro gli enormi cancelli di Suna, i tetti delle case sembravano risplendere di mille diamanti e il deserto tanto arido durante il giorno, a quell’ora risplendeva come il più sereno e magico degli oceani. Tra le case di sabbia, spiccava il Palazzo del Kazekaghe, che alto nella sua magnificenza rischiarava la città con quel suo simbolico vento blu, più simile al cielo che alla terra. Sembrava una giornata serena, che sarebbe trascorsa come ogni giornata, ma il ruggito dei leoni e il rumore dei corni avvertì il palazzo dell’imminente attacco.

Gaara ancora chino su quella scrivania lignea, dormiva serenamente, stanco dopo tanto lavoro e dopo tante urla. La sera precedente aveva strigliato a dovere i suoi uomini, nessuno di loro si sarebbe più permesso di mancare di rispetto o di avvertirlo in ritardo. Andava fatto, e questo lui lo sapeva doveva trattarli per quello che erano, o avrebbero rischiato di mandare all’aria l’intera città. Il suono grave del corno, lo fece svegliare dal sonno mentre il sole ancora sorgeva. Si voltò stanco verso la finestra alle sue spalle, osservando la sua città, mentre i suoi occhi risplendevano di un luce nuova. Si alzò in fretta indossando quell’orrenda tunica di lino bianca e blu che era costretto a portare quando scendeva tra la gente; attraversò l’enorme stanza per poi scendere i centinai di gradini che lo portavano nel cortile davanti al palazzo, Kankuro insieme a Genpaku stavano parlando con alcune guardie, mentre in lontananza quattro buffi codini biondi correvano verso le mura.

-         Che fate ancora qui? – la voce era fredda e molto arrabbiata.

-         Stiamo organizzando le truppe, fratellino e se proprio ci tieni a prendertela con qualcuno parla con lei… è stata una sua scelta!

Gaara osservò Kankuro stupito, non lo aveva mai visto tanto pieno di coraggio e inconsapevolmente sapeva che non andava bene. Il suo cuore ormai apparteneva a Temari, ma era una notizia che doveva sapere solamente lui, non suo fratello, non la gente, non Konoha, nessuno doveva saperlo. Gli voltò le spalle, osservando il palazzo per poi farvi rientro, avrebbe lottato insieme a lei questo non poteva negarglielo nessuno. Risalì le gradinate correndo, sbattendo la porta del suo ufficio, avrebbe ignorato il passato, avrebbe scordato quello che aveva fatto suo padre o che in passato avevano fatto i Nobili Kazekaghe, lui avrebbe cambiato tutto, lui non sarebbe diventato un mostro.

 

Shikamaru correva in quell’immensa foresta che si stagliava attorno Konoha, doveva arrivare in tempo. Tsunade era partita qualche ora prima per raggiungere Suna, cercando adesso di poter mettere fine a quella guerra, con un gruppo scelto di ninja alle sue spalle come unica protezione. Aveva scelto i più preparati i migliori in tutto il paese del Fuoco, conosceva l’indole di Suna e dei suoi abitanti. Era una donna saggia, malgrado il suo aspetto non lo dava a vedere, aveva più di cinquanta anni e i suoi occhi avevano visto molte guerre; conosceva Suna e conosceva Konoha, forse poteva farcela. Nonostante tutto Shikamaru restava dell’idea che la ninja leggendaria non sapesse fino in fondo a cosa andava incontro. Lui aveva vissuto a Suna per qualche anno e aveva potuto vedere come in quella città non ci fosse nulla fuori posto, ogni abitazione, ogni prigione, ogni accademia era situata in un punto strategico, l’intera Suna era situata in un punto strategico, ma questo Tsunade non poteva saperlo, non ne era a conoscenza. La fine della foresta, gli mostrò per l’ennesima volta quell’immenso deserto dorato che lo aveva fatto sentire felice ricordandogli lei. Un impetuosa raffica di vento mosse un immensa nube di sabbia che si andò a scagliare contro gli alberi al confine. Shikamaru si guardò attorno, i suoi compagni e parte della sua famiglia erano lì a segnare quel maledetto confine che lo aveva diviso da Temari. Si avvicinò a Tsunade con passo deciso, mentre Choji lo osservava pensieroso; forse non avrebbe retto al colpo, forse non avrebbe retto rivedendola, forse si sarebbe fatto uccidere pur di non toccarla.

-         Mi dice cosa crede di fare? – puntò i piedi proprio dinnanzi all’Hokaghe che lo osservò stupita.

-         Voglio parlare con il Kazekaghe! Magari.. possiamo trovare una via d’uscita a questa guerra.. felice Nara?

Shikamaru si voltò nuovamente a osservare il deserto alle sue spalle, il sole era già sorto, stavano arrivando. Ripensò alle parole di quell’anziano vecchietto che gli aveva tenuto compagnia il giorno precedente, il nuovo Kazekaghe aveva una passione sfrenata per Temari, cazzate. Tsunade non avrebbe messo fine a questa guerra avrebbe solamente combinato più casini di prima e ora lui non poteva fare nulla. Non conosceva il nuovo Kazekaghe, non sapeva che carattere avesse e non sapeva cosa potesse aver pensato per combattere Konoha, non lo conosceva o almeno era quello che pensava. Una fortissima folata di vento scosse l’aria, quasi la volesse tagliare, un ombra in lontananza si fece sempre più nitida rivelando al piccolo gruppo di ninja di Konoha quattro codini fin troppo conosciuti. Shikamaru ancora di spalle, fece per voltarsi ma Kiba repentinamente insieme a Naruto lo afferrarono per le braccia trascinandolo nella foresta contro la volontà di quest’ultimo.

-         Ehi ma che state facendo, mollatemi! Devo parlare con Tsunade!

-         Dai amico e meglio che facciamo un giro, magari troviamo qualche ninja nemico! – gli disse Kiba, mentre un Akamaru ormai cresciuto li seguiva guardando spesso alle loro spalle.

-         Già Kiba ha pienamente ragione, dobbiamo svolgere il nostro dovere!

-         Smettetela voi due! Io devo parlare con Tsunade! Non lo capite.. avete scordato tutto? Nella città che stiamo per attaccare ci sono i nostri amici! Ci sono Kankuro e Gaara, c’è Temari! Avete scordato tutto il tempo che abbiamo passato con loro?

-         Shikamaru io voglio bene a Gaara, lo sai! Ma Tsunade ha ragione… ci hanno attaccato loro e non vogliono parlare! La vecchia e venuta qui proprio per parlare con il nuovo Kazekaghe e vedere cosa si può fare!

Intanto una forte folata di vento giunse alle loro spalle tagliando come ramoscelli i rami secolari degli alberi della foresta. Shikamaru riconobbe subito quella mano, solo una persona a Suna poteva usare il vento in quella maniera, solo la sua Temari era capace di tutto ciò. Si voltò di scatto, osservando qualche metro indietro, tra la sabbia una figura a lui fin troppo familiare. Fece per correre ma Kiba lo trattenne per un braccio, il castano mosse il capo in segno di negazione. Shikamaru li osservò stupiti, non sapeva davvero il perché di quel gesto, non sapeva perché lo stessero tenendo lontano da Temari, non lo immaginava minimamente. La vide osservare il gruppo di ninja cercandolo, forse sperava di vedere il so volto, forse sperava di poterlo riabbracciare e invece, quelli che dovevano essere i suoi amici lo stavano tenendo lontano dall’unica promessa che mai le aveva fatto.

-         Temari, dov’è il Kazekaghe? Hanno mandato solo te?

-         non credo che rimarrò da sola per molto tempo…Gaara non nutre molto fiducia in voi… - la voce flebile si era fatta improvvisamente seria, mentre gli occhi verdi scorrevano tra i volti.

-         Lui non è venuto… è a Konoha!

-         Fifone…e io che come una pazza sono venuta qui per lui…- le imprecazioni si persero nel vento mentre l’ennesima folata di vento  scuoteva le chiome degli alberi.

Temari rimase in silenzio per qualche attimo, finché una nube di sabbia e il rumore di alcuni passi la fece voltare. Cominciava a sentirsi stanca di quella situazione e cominciava a nutrire del risentimento per Shikamaru. Aveva sperato di rivederlo tra quei ninja, aveva sperato di vederlo almeno prima che la guerra la portasse via. Aveva sperato almeno di potergli parlare, o almeno se proprio dovevano essere nemici di essere uccisa da lui, ma evidentemente i suoi pensieri e i suoi sentimenti non erano ricambiati da Shikamaru. Si voltò triste quando un immensa mano di sabbia le si mise dinnanzi a farle da scudo, con molta probabilità Gaara non sarebbe rimasto in silenzio davanti a quel gesto e ora Temari temeva di vederlo comparire con la sua tenuta da combattimento. Tsunade osservò il deserto scuotersi sotto i piedi di quella figura seria e silenziosa che si muoveva verso di loro, il copricapo blu con il simbolo di Suna spiccava sotto il sole cocente, donando a quella figura misteriosa un aria stranamente terrificante. L’hokaghe lo osservò togliersi il copricapo in un gesto lento e misterioso, quasi sapesse che tutti erano curiosi di vedere chi fosse il nuovo signore di Suna. Dei buffi capelli rossi simili a fiamme brillarono impercettibilmente sotto i raggi del sole, mentre Gaara lentamente scrutava quel gruppo silenzioso di ninja con i suoi occhi color ghiaccio.

-         Gaara? –Tsunade osservò la scena in silenzio, finché non riuscì a trattenere quel esclamazione.

-         Kazekaghe…quinto Hokaghe! – le ricordò lui, con tono serio e pacato, mentre si avvicinava a Temari, Kankuro accanto a lui.

-         Sei tu il nuovo kazekaghe o è uno scherzo?

-         Lo trova tanto divertente? Io sinceramente non ci trovo nulla di divertente, preferirei piuttosto che lei facesse ritorno a Konoha con il suo gruppo di ninja!

Il volto della donna si incupì. Quello che aveva di fronte a se non era più il ragazzino che aveva fatto a pugni con Naruto, non era più un bambino senza controllo, ora aveva un aria stranamente autoritaria e i suoi occhi sembravano infuocare ogni persona si mettesse sul suo cammino. Le abilità per diventare Kazekaghe le aveva sempre avute, ma la vecchia Tsunade non si sarebbe mai sognata che fosse lui l’erede del dispotico quarto signore di Suna, per Shikamaru sarebbe stato di sicuro un duro colpo, ma la guerra infondo era quella.

-         Possiamo trovare un accordo Kazekaghe?

-         Non credo…dipende cos’ha lei da offrirmi!

-         È proprio deciso a distruggere Konoha o i ricordi posso farle cambiare idea?

-         Sono i ricordi che mi portano ad odiare quella città… e se proprio non ha nulla da offrirmi, farebbe meglio a tornare al suo palazzo!

-         Sei un ragazzino.. non puoi combattere una guerra da solo, con le tue forze… non hai abbastanza esperienza per farlo! – la voce della donna si era fatta più seria e il tono si era alzato.

Il volto del giovane kazekaghe si incupì improvvisamente, mentre gli occhi color ghiaccio diventavano – dopo tanto tempo – rossi per l’ira. Un urlo disumano si levò dal luogo in cui si trovavano i due capi di stato, mentre un immensa colonna di sabbia si innalzava a coprire il luogo in cui i due si stavano parlando poco tempo prima.

-         Io…SONO IL QUINTO KAZEKAGHE DI SUNA!

Lo aveva urlato con tutto il fiato che aveva in corpo, un urlo carico di rabbia e odio, forse carico di disprezzo e risentimento, forse perché sapeva che tra quegli alberi c’era colui che gli aveva sottratto l’amore, colui che voleva portare via la sua amata sorella. Tra quegli alberi, tra quella gente, tra quei ninja c’era Shikamaru, l’unico che avesse saputo portargli via il vero amore, l’unico che aveva rubato il cuore della sua Temari. Konoha andava distrutta e lui avrebbe dimostrato a tutte le terre ninja di cosa era realmente fatta Suna; il signore del deserto si sarebbe ribellato e come un immensa mano di sabbia avrebbe schiacciato coloro che si sarebbero ribellati rialzandosi ad ogni sconfitta più potente di prima…

 

 

 

 

 

 

 

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Note dell’autrice:

 

-         Lily_90: ciao Saretta!! Scusami intanto perché non ho ancora recensito, cmq prometto di farlo, tranquilla la mia recensione arriva sempre!! Mica ti puoi liberare di me, cosa credi… ho ritardato ad aggiornare causa problemi con il pc, ma prometto di tornare diligente come prima mammina!! Come ti è sembrato il chappy? la povera Tem è arrivata quando Shikamaru era già andato via, povera o è sfigata o sono io ad essere cattiva! Credo che la seconda sia la più probabile ma prometto di tornare buona, tanto vuoi o non vuoi mi convinci sempre a fare scenette piccanti quindi…stefy sarà ben felice di saperlo!!cmq nel prossimo chappy ci sarà un colpo di scena e la notte di peccato si avvicina, sempre più attesa e sempre più strana, vedrai che farà Gaara altro che fratellino…UN BACIONE GRANDISSIMISSIMO DALLA TUA CHIARETTA!!! Ti voglio un sacchissimo di bene, cucciola! Ci sentiamo su msn!!

-         Stefy90: ciao Stefy! Come ho già detto a Sara la scenetta piccante ci sarà, così ti faccio un po’ felice dato che in questi giorni non ci siamo sentite…prometto una scenetta hot delle mie, ma prima deve arrivare una notte da far venire i brividi e ti assicuro che non sarà in senso positivo, a meno che a te non piaccia vedere Gaara insieme a Tem, cosa che sono più che certa non ti piaccia!! Cosa ne pensi di questo chappy? i primi scontri stanno arrivando e per un attimo Shikamaru è riuscito a rivedere Tem, ma vedrai che ancora la strada è tanta.. un bacione, ti voglio un mondo di bene!!

-         Sensei_man: ciao Sensei!! Intanto ti chiedo scusa, ieri sera non c’ero io al pc ma mio fratello e diciamo che non è stato poi tanto felice di sentirti, capisci vero? Cmq credo che la pace tra te e lui si possa raggiungere! Forse…cmq cosa ne pensi di questo chappy? spero che l’incontro anche se di sfuggita tra Tem e Shika ti sia piaciuto, vedrai che si prospettano due vere scenette delle mie, quelle che ti piacciono tanto, anche se dovrai aspettare!! Un bacione grande dalla tua Chiara, magari ti porto anche i saluti di Andrea!! Ti voglio un casino di bene!!

-         Piccola teddy: ciao Carlotta! Letto il mio appello? Ho deciso di parlare anche con Giuly, Hidan non va toccato, per posta ancora non mi è arrivato, sono disperata, povero il mio piccolo criminale! Chissà che fine avrà fatto, cmq spero che arrivi da me presto!! Cmq, cosa ne pensi del chappy? ti chiedo scusa per il ritardo ma quando ti ho scritto la recensione è stato un momento breve in cui ho potuto ma si è rotto ora, quindi vedrò di aggiustarlo! Un bacione dalla tua Chiara!! Tvbttt!!

-         Snow white: ciao Mary! Finalmente anche tu torni a recensire il mio chappy! che bello, mi fai sempre un sacco di complimenti e davvero non so come ringraziarti!! Credo proprio che siano in tanti a pensarla come te, ma sfortunatamente l’amore non può sempre andare bene, Shika e Tem dovranno soffrire ancora un pochino prima di incontrarsi.. vedrai che un modo per farli tornare insieme lo trovo! Che ne pensi di questo chappy? come hai trovato Shika?attendo risposte, via recensione o via forum! Ciau un bacione, ti voglio bene!!

-         YumiBabyPunk: ciao Giuly! Intanto devo farti un annuncio.. dichiaro ufficialmente, Hidan mia proprietà, quindi vedi di fare in modo a tenerti solo Deidara, Hidan anche se psicopatico me lo filo io! Dai scherzo, quel folle sfortunatamente ha il fascino del criminale.. cmq che te ne pare del chappy? le tue recensioni mi fanno sempre felice, sono un misto tra complimenti e consigli, grazie tante! Adesso ti saluto, ci sentiamo su msn.. un bacione!!

-         Cybermen93: ciao Federico!! Sempre incisivo nelle tue affermazioni, ridotte ma sostanzialmente interessanti, grazie tante! Come ti è sembrato questo chappy? spero ti sia piaciuto, fammi sapere! Un bacione, alla prossima!!

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Capitolo 8
*** Ninna Nanna.. il vento porta la follia... ***


Ninna Nanna...il vento porta la paura...

Il vento scosse impetuoso le dune del deserto, mentre la sabbia si alzava fino in cielo a tingerlo di quel rosso di cui era solito essere in quella zona. Un silenzio straziante si aggirava tra le sabbie del deserto del villaggio della sabbia, come delle anime silenziose in un cimitero un gruppo di ninja al confine, si osservava indeciso sul da farsi. Nella foresta tra Konoha e il deserto, gli animali erano rimasti in silenzio, mentre il respiro di alcuni ninja si faceva pesante e il tocco del cuore nel loro corpo, rimbombava come un tamburo. Shikamaru rimase in silenzio, Kiba e Naruto stavano davanti a lui, da quando Gaara aveva urlato quella frase era calato un silenzio tombale che aveva reso l’aria carica di tensione. Il giovane shinobi mosse qualche passo verso l’Hokaghe che ancora fermo, osservava il rosso con aria severa, forse ogni speranza era andata perduta. Shikamaru in silenzio rimase ad osservare la scena dal ramo di un albero, cercando di camuffare la sua posizione e il fatto stesso che fosse lì, gli occhi gelidi e infuriati di Gaara si spostarono improvvisamente da Tsunade all’albero in cui si trova Shikamaru.

-         Tornatevene a Konoha…per quanto mi riguarda cercherò di rimanere il più onesto possibile in guerra, spero che lo stesso valga per voi…Hokaghe!

-         Almeno ci affronteremo faccia a faccia nuovo Kazekaghe! I miei omaggi…

Tsunade rimase in silenzio per qualche istante finché Gaara voltandosi con sprezzo, non le diede le spalle riprendendo il suo cammino tra le sabbie di Suna. L’intero gruppo di ninja di Konoha rimase in silenzio osservandolo sparire in una nube di sabbia seguito da Kankuro e da una Temari stranamente infuriata, Choji in particolare la osservò con cura in ogni dettaglio. Quando l’aveva vista comparire tra la sabbia in quel luogo deserto, aveva notato in lei una certa speranza e una certa felicità che erano improvvisamente sparite alle parole di Tsunade. Forse ciò che aveva previsto si stava avverando e Shikamaru questa volta non poteva nulla se non dimenticare quello che era stato il suo passato, ad un tratto un rumore lo fece voltare. Il gruppo di ninja si era allontanato e in quella zona di confine era rimasto solamente lui, l’ombra di Temari in lontananza diventava sempre più flebile. Lo scuotersi delle fronde dell’albero alle sue spalle si fece sempre più incessante, finché non comparve proprio dietro di lui uno Shikamaru con il volto rabbuiato e un Kiba stranamente affaticato, Naruto comparve qualche secondo dopo. Choji vide l’amico compiere qualche passo tra la sabbia, per poi sussurrare qualcosa in una lingua che non aveva mai sentito, con molta probabilità era una lingua usata a Suna.

-         Che sta facendo? – gli chiese Naruto.

-         Forse è meglio se lo lasciamo da solo!

-         Potrebbe scappare e andare a Suna.. vuoi lasciarlo andare senza dire nulla? – gli chiese Kiba preoccupato.

Loro quattro insieme a Sasuke erano cresciuti insieme, come dei fratelli e il vedere Shikamaru in quello stato li aveva rattristati tutti. Il giovane shinobi era sempre stato per loro un fratello maggiore, il tipo che ti ignorava fino all’ultimo secondo ma che correva ad aiutarti quando ne avevi bisogno, ora temevano di perderlo per sempre tra la sabbia di quel dannato deserto. Choji voltò le spalle afferrando un pacchetto di patatine, cadutogli dalle mani pochi secondi prima, si diresse verso la foresta per poi sedersi sul ramo di un albero qualche metro indietro. Non avrebbe lascito che Shikamaru andasse via senza dirgli addio, ma non voleva nemmeno costringerlo a non parlare con quella che era stata l’unica donna della sua vita. Pochi minuti dopo, un ombra tra la sabbia ritornò visibile, mentre Naruto e Kiba correvano verso Choji che osservava la scena in completo silenzio, fingendo indifferenza.

Kankuro mosse dei passi incerti tra la sabbia, sapeva di correre un rischio enorme, ma doveva farlo per il bene di Temari, doveva salvare la sua adorata sorellina dalle mani di Gaara. Sapeva che con molta probabilità suo fratello lo avrebbe punito in modo esemplare, ma non voleva nemmeno pensare all’idea di abbandonare la sua Temari tra le braccia del Kazekaghe. Vide l’ombra di Shikamaru in lontananza, lo vide sorridere amaramente vedendolo arrivare, avrebbe scommesso anche la testa su i pensieri di quello che doveva diventare suo cognato. Forse aveva sperato di vedere sua sorella comparire in lontananza, forse una minima speranza lo aveva raggiunto, ma non voleva lasciarlo partire di nuovo senza aver avuto notizia di ciò che stava accadendo. Gli si avvicinò silenzioso e incerto sul da farsi, ma poi decise di fare ciò che sempre aveva fatto vedendolo. Gli diede una pacca sulla spalla, finendo poi per abbracciarlo come un fratello, gli diede una flebile occhiata, quel tanto che bastava per notare le sue condizioni. Aveva il volto cupo e l’espressione triste, gli occhi segnati da delle profonde occhiaie sicuramente non dormiva da qualche settimana ormai, il corpo era leggermente più magro di quanto lo ricordasse, ma forse era solo la memoria ad ingannarlo.

-         Come stai? – gli chiese con sincerità, notando la sua espressione.

-         Mi prendi per il culo micio?! Come vuoi che stia…

-         Se ti conforta saperlo… lei è nelle tue stesse condizioni, se non peggio…

-         Sta male? Che le è successo? – gli chiese lo shinobi di Konoha con tono preoccupato.

-         Sta tranquillo, non è nulla d troppo grave se così si può dire… non è malata, è solamente triste e sola! Come un tempo… solo che non ha il coraggio di prima, sai com’è , questa volta ci aveva creduto davvero! – gli disse il giovane principe di Suna con voce triste e un sorriso poco rassicurante sulle labbra.

-         Lo sai che non l’avrei mai lasciata! Io sono ancora innamorato di lei, non l’ho scordata! Non ne sarei capace…mi manca e farei di tutto per rivederla sorridere!

-         Posso solamente dirti che ti dirò come sta in futuro… mi dispiace dirti invece, che non credo sarà tanto semplice rivederla, mio fratello non la molla nemmeno un secondo…!

Shikamaru rimase in silenzio ad ascoltare Kankuro, il giovane principe di Suna gli raccontò tutto quello che sapeva e che sospettava su Gaara, da poco il nuovo Kazekaghe. Non poteva scommettere di averlo visto spiare Temari, avrebbe giurato di aver notato una scintilla poco rassicurante quando lei lo aveva seguito voltando le spalle a Tsunade. Forse erano solamente le preoccupazioni di un fratello un po’ troppo stranito da quella guerra assurda o forse erano delle reali constatazioni da parte di un ninja, un attento osservatore che aveva tenuto conto di tante cose. Shikamaru rimase in silenzio ad ascoltare, un espressione estremamente preoccupata si dipinse sul suo viso quando Kankuro gli disse che spesso Gaara passava le serate in camera di Tem, spesso in un completo silenzio che non diceva nulla di buono,il giovane ninja di Konoha si voltò ad osservare una nube di sabbia avvicinarsi ad una velocità stranamente inusuale. Una spinta da parte di Kankuro lo fece cadere sulla sabbia, mentre il più grande dei principi di Suna correva nella direzione opposta a quella della sua copia chiamando Shikamaru a squarcia gola. I due corsero per il deserto con tutte le forze che gli restavano, mentre quella strana nube li seguiva e si avvicinava a loro sempre più minacciosa, Kankuro fece appena in tempo a prendere la sua marionetta e a ripararsi all’interno di una grotta poco distante al confine con il paese della Sabbia. La marionetta che Kankuro poco prima aveva richiamato esplose in mille pezzi, mentre la nube di sabbia si allontanava e un ombra si avvicinava a loro. I due ninja rimasero in silenzio cercando di camuffare la loro presenza il più possibile, una voce squillante però gli diede la conferma di essere stati scoperti, l’ombra di qualcuno sulla soglia della porta li fece sobbalzare. Una buffa capigliatura bionda fece capolino dietro il masso sorridendogli in maniera familiare, mentre una seconda poco distante restava appoggiata in silenzio alla parete rocciosa.

 

Uno strano silenzio aleggiava all’interno di quella stanza, mentre il solo rumore prodotto dal vento cullava Gaara in un sogno che per lui avrebbe significato tutto e niente. Si perse nei suoi pensieri ascoltando il rumore di quel vento che era solito ascoltare a Suna da quando aveva visto la luce. Come una dolce ninna nanna lo cullava negli incubi e nei sogni più belli, quelli in cui spesso vedeva anche Temari. Quel leggero e soave rumore si trasformò ben presto nella ninna nanna che aveva sentito cantare spesso a sua sorella…

 

Una donna con un bambino tra le braccia se ne stava da sola a cantare una ninna nanna che ormai da anni si tramandava a Suna, come una tradizione, come una soave poesia che attraversava il deserto e cullava gli animi più brutali. Anche in quel posto tanto crudele e meschino, si potevano udire parole dolci e serene capaci di cullare l’animo di una bestia. Nelle zone più vecchie della città, in quei quartieri in cui ognuno sapeva tutto dell’altro, nelle parti più dimenticate della città, si raccontava di una donna. Una donna dai capelli biondi come l’oro e dagli occhi dolci come il miele, si diceva avesse la voce di una sirena e che con quella voce fosse riuscita a domare il cuore delle bestie e del signore del deserto, il Kazekaghe. La leggenda raccontava della sua cattura come prigioniera e di come, nelle notti di luna cantasse cullando nelle sue note i leoni del deserto, che docili come gattini si avvicinavano alla sua cella facendo le fusa. Il Kazekaghe incantato da quelle note e invaghito di quella donna, tanto dolce quando pericolosa l’aveva fatta liberare in segreto, ma lei, innamorata e complice di quello che sarebbe stato il suo destino era ritornata da lui. Tra loro era nato l’amore ma come sempre la felicità non durava per sempre e lei più innamorata che mai, aveva deciso di donare la sua vita per l’uomo che amava. Lui crudele e senza cuore l’aveva uccisa con le sue mani, durante una notte d’amore, costringendola a portare in grembo un arma, un dolore, una maledizione… e ora quella donna tanto simile a quella della leggenda cantava con altrettanta tristezza il dolore di quella che forse era stata sua madre. La giovane regina del deserto si voltò verso l’uomo appena entrato nella stanza, con sguardo triste e quasi assente, mentre con una mano copriva gli occhi del bambino che aveva in grembo.

-         Il vento porta la paura… ti una tragedia che accadrà…- gli disse, continuando a cantare quella lunga canzone.

-         Dorme?

-         …qual è la via?.. dove ti porta la follia?...

-         Vieni qui!

-         …chissà se capirà… se il fato lo vorrà…

La donna pose il bambino su un lettino poco distante, mentre le mani dell’uomo appena entrato si facevano largo tra le veste bianca, avide e vogliose di ciò che bramavano. Il pianto languido del bambino li interruppe, mentre l’uomo nervoso e arrabbiato si allontanava dalla stanza, lasciando la donna sola e triste proprio come prima.

-         Non piangere Shiori…accanto a lui sono sicura.. ma penso al peggio che verrà…

La ninna nanna riprese, mentre il tonfo della porta si faceva largo tra le mura di sabbia del palazzo del Kazekaghe. La donna pose il bambino sul letto, per poi uscire in balcone, il pianto continuo e lento del bambino la stordì tanto da farle scodare ciò che la circondava. Poche ore dopo l’uomo fece ritorno in camera, tra le mani quello che doveva essere un rotolo della famiglia reale, osservò la stanza, stranamente vuota e silenziosa, il rumore del vento lo attirò verso il terrazzo. Una pozza di sangue si allargava come un lago terrificante e maledetto, al centro del quale stavano la donna e il bambino, una folata fredda e senza anima di vento gli sfiorò il volto, l’uomo voltò le spalle uscendo dalla porta. Anche quella notte come tanti anni prima, nessuno si accorse di ciò che era accaduto e un lungo e straziante suono si udì dal deserto, rimasto vuoto per l’ennesima notte…

 

Gaara si svegliò spaventato e completamente intriso di sudore, i battiti accelerati e il volto stranamente spaventato. Quel soglio lo aveva terrorizzato, era stato come un incubo da cui per ore non era riuscito ad uscire, aveva visto quella donna cantare triste con il bambino ammalato tra le braccia, l’aveva vista in volto e quello era stata di sicuro la visione peggiore che avesse avuto, quella donna aveva il volto di Temari. L’aveva vista morire e come un fantasma era rimasto in silenzio, mentre le mani della donna si stringevano attorno al kunai intriso di sangue del piccolo. Osservò il cielo diventare stranamente rosso e cupo, mentre nei suoi occhi ricorreva quella donna dagli occhi verdi e dai capelli dorati, quel bambino stranamente simile a Shikamaru e quell’uomo crudele e spietato che l’aveva lasciata morire senza fiatare.. stranamente simile a lui…

 

 

 

 

 

 

 

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Note dell’autrice:

 

-         Lily_90: ciao Saretta!! Finalmente sono riuscita ad aggiornare! Sono ancora presa da quella storiella, mi è rimasto il dubbio, ma spero come già mia hai ripetuto che tu non sia ancora arrabbiata! Anche perché non saprei che fare senza la mia cucciola!!^^ che ne pensi di questo chappy? Shikamaru è arrivato ad un passo dal vedere Tem, ma lei triste gli ha voltato le spalle mentre Gaara ghignava compiaciuto! Fortunatamente Kankuro da bravo eroe quale è! È andato a salvare la sua sorellina, cercando di parlare con Shikamaru, sfortunatamente Gaara ha saputo e come hai visto li ha costretti a stare lontani dalla città…vedrai mia cara! Le sorprese stanno appena per cominciare e non sai quante! Come ti è sembrato il sogno? Strano vero? Eppure, non sai quanto c’è di vero in quel sogno…sfortunatamente per Tem! Ho rubato la canzone da un film! Credi che mi denunceranno??XD! speriamo di no, altrimenti chi ti rompe se non io?! UN BACIONE GRANDISSIMO DALLA TUA CHIARETTA!! Ti voglio un sacchissimo di bene! Ci si sente su msn, tesoro!

-         Stefy90: ciao Stefy!! Uffi sono triste, la mia vita è uno schifo! Sono rimasta senza la tua ultima opera, non ti sento da più di una settimana e sto andando in iperventilazione!! Aiuto Stefy! Solo tu puoi salvarmi! Pulce Poiana Help me!! Cmq…che ne pensi di questo chappy?? spero ti sia piaciuto, anche perché ho preso il brutto vizio di aggiornare in modo tardivo, mi chiedo se potrei tornare quella di un tempo?! Oh! Cmq, visto Shika? Come ti è sembrato? Poverino ad un passo da Tem e lo portano via.. ma vedrai che adesso entra in atto la SSA! Scoprirai di che parlo dopo, per adesso aspetta!!XD! un bacione grande dalla tua Chiaretta!! Ciau tvb troppo!!

-         Sensei_man: ciao Sensei!! Mio fratello non ha dato segni di squilibrio ma mi ha fatto alcune domande, tu sai di chi vuole sapere!! Poverino mi spiace un sacco, ma ormai sei diventato un chiodo fisso per lui…cmq, Che ne pensi del chappy di oggi? la tua Tem, purtroppo ha voltato le spalle a Shika, cosa del tutto dovuta dato che lui è andato via, quando poteva benissimo rimanere con lei! peccato che adesso lei sia completamente da sola…anche Kankuro è andato via, causa Kazekaghe psicopatico e lei è sola come tanto tempo prima! Che ne pensi del sogno? Fammi sapere, ci sentiamo su msn! Un bacione grande dalla tua Chiara!! TVB!!

-         Piccola teddy: ciao Carlotta!! Finalmente il miracolo è avvenuto!! Siii! Il mio amore è arrivato!!! Hidan è finalmente mio!!!( che psicopatica, quasi quasi torno da Carlotta!!! XD Hidan)( provaci e ti uccido!! Ormai sei mio non mi scappi! XD Me)( AIUTO VUOLE UCCIDERE IL MIO PICCOLO TEDDY!! XD Hidan)( amore se tu fai il bravo io non gli stacco nemmeno un braccino!! XD Me)( Io scappo….!!! XD Hidan) noooo! Se te lo ritrovi tra i piedi rimandalo indietro! Cmq.. che ne pensi? Come hai trovato il chappy? spero che il sogni di Gaara non sia stato troppo lugubre, ma la storia deve andare così mi spiace! Dimmi tutto e grazie, per le due rece! Sei mitica cara mia! Un bacione grande, ti voglio bene! By Chiara!!

-         Snow White: Mary, che bello di nuovo qua! Ormai sei una mia lettrice abituale, quale onore!! Non preoccuparti per l’incesto, vedrai che la storia si evolverà in una maniera che direi inaspettata! Non sarà proprio un incesto, vedrai che ti combino, su queste cose la mia fantasia galoppa!! Cmq, che te ne pare del chappy di oggi?? spero ti sia piaciuto! Gaara ha fatto un sogno un po’ inquietante, ma che per Tem diventerà quasi una realtà, mi spiace dirtelo…continua a seguirmi, che io ti aspetto qua o sul forum! Un bacione grande dalla tua Chiaretta!! Ti voglio bene!!

-         Gossip Girl: ciao Ele! Finalmente era tanto che non ci sentivamo, anche se nel forum ci capita quasi tutti i giorni… che ne pensi di questo chappy? mi spiace aver fatto voltare le spalle a Tem, ma Shika se lo merita tutto, anche perché a mio modesto parere poteva anche restare con lei e non abbandonarla! I povero Kankuro è stato cacciato da Suna, ma delle sorprese si stanno avvicinando, la SSA è pronta ad intervenire più o meno per il bene di Tem!! Vedrai… un bacione grande! Ci sentiamo sul Forum!!

-         YumiBabyPunk: ciao Giuly! Finalmente sento anche te, ho perso i contatti con tutti quelli del sito da un po’ di giorni! Cmq.. cosa te ne è parso del chappy? piaciuto? Sono sicura che un po’ male ci sei rimasta per Shika, ma sfortunatamente temari ha compiuto quel gesto perché si sente triste! Gli ha voltato le spalle perché è cocciuta e orgogliosa! Ma vedrai.. è pronta una squadra di soccorso per i nostri adorati, e che squadra…un bacione!! Ci sentiamo su msn! Tvb!

-         Cybermen93: ciao Federico! Sono mancata per un po’ di giorni ma spero lo stesso che ti faccia piacere leggere il chappy! che ne pensi? Come ti è sembrato il sogno di Gaara? Dimmi tutto, come al solito! Oggettivo come sempre, mio caro! Un bacione alla prossima!!

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Capitolo 9
*** SSA... Squadra di Soccorso Akatsuki ***


SSA...Squadra di Soccorso Akatsuki

Nella grotta era risuonata quella voce squillante, mentre le pareti umide ancora vibravano quasi pericolosamente sotto gli occhi stupiti di Kankuro e Shikamaru. I due shinobi rimasero in silenzio, mentre la figura che era apparsa da dietro al masso gli sorrideva amichevolmente e gli tendeva una mano, un enorme sorriso disegnato sulle labbra molto simile a quello che spesso sfoggiava Naruto. Shikamaru incredulo lo osservò meglio, aveva una buffa acconciatura bionda e due immensi occhi azzurri, un sorriso molto simile a quello di Naruto e uno strano kimono addosso. Il giovane rimase per qualche secondo a fissarlo, per poi osservare Kankuro tendergli la mano, forse non era un nemico ma qualcosa diceva a Shikamaru di stare molto attento, era una situazione inusuale e questo lo aveva già capito.

-         Se fossi in te non gli darei la mano, sai che schifo!

-         Uffa! Non è vero che fanno schifo! Con queste mani io ci faccio la mia arte, sai che meraviglia!

Un'altra ombra da infondo alla grotta si era fatta strada con una piccola lampada ad olio, mentre una terza rimaneva infondo all’entrata. Shikamaru osservò l’uomo che aveva parlato, portava lo stesso kimono del giovane biondo ma solamente adesso che il fondo della grotta era illuminato riusciva a vedere di chi si trattasse. Si voltò spaventato verso l’entrata, un uomo, vestito con lo stesso kimono ora lo osservava, forse aveva capito. Nuvole rosse e fondo nero, cappelli di paglia e sonagli che ricadevano dalle punte e un aria stranamente misteriosa per i suoi gusti, erano capitati nel guaio peggiore della loro vita. Avevano davanti agli occhi tre membri dell’Akatsuki e non avevano vie d’uscita…

 

Gaara quella notte non aveva chiuso occhio, nella mente l’immagine ricorrente di Temari e quel bambino in una pozza di sangue, non riusciva a pensare, la sua mente era vuota e stranamente spaventata. In quel sogno lui era stato il cattivo, l’unico che non aveva aiutato Temari, l’unico che le aveva voltato le spalle vedendola stesa in una pozza di sangue. Era decisamente un inganno tiratogli dai suoi sensi di colpa, a Suna si raccontava di fantasmi capaci di strappare l’anima ai vivi che portavano enormi rimorsi sulle loro coscienze, forse anche lui sarebbe stato invaso dalle Furie, forse sarebbe morto con quell’atto sulla coscienza. La natura non poteva essere infranta, non a Suna dove ogni cosa dipende da ciò che la natura ti offre, tocca solamente a te saperla usare e lui ne stava decisamente abusando. Aveva scoperto di amare Temari da quando Shikamaru era partito e aveva spesso pensato a come potergliene parlare o forse aveva semplicemente pensato a come parlarne con se stesso. Perché quella era una malattia tipica della loro famiglia, da quando era nata Suna e da quando era esistita la famiglia Sabaku ogni membro di essa aveva sofferto prima o poi di sdoppiamento. Non che avessero due personalità separate, ma bensì presto, si ritrovavano a fare i conti con la loro coscienza e a dover ammettere a se stessi ciò di cui avevano più paura. A Temari succedeva sempre, le era successo da quando aveva conosciuto Shikamaru, si era ritrovata a fare i conti con il suo orgoglio fatto realmente tragico per una donna cocciuta e determinata come lei; alla fine però era riuscita a dimostrare il suo amore a Shikamaru e avevano finito per fidanzarsi, ma lui…Gaara il principe del deserto, il quinto Kazekaghe di Suna, il signore della Sabbia non poteva soffrire di quello sdoppiamento, non per quella causa, non con quella fissazione. Eppure ormai era giunto ad amarla con tutto il suo cuore, ogni suo gesto, ogni sua decisione era incentrata su di lei e sul suo bene. Non poteva diventare come l’uomo del suo sogno, non lo immaginava, magari ci sarebbero state più difficoltà tra loro, ma sicuramente avrebbero raggiunto un punto solido del loro rapporto. L’avrebbe protetta da chiunque avesse rappresentato per lei una minaccia, l’avrebbe difesa anche a costo della sua stessa vita, non avrebbe permesso a Shikamaru di portarla a Konoha, non glielo avrebbe lasciato fare. Malgrado tutto ultimamente l’aveva vista molto più sollevata, forse la presenza di Kankuro le faceva piacere, peccato che lui l’avesse allontanato. Doveva farlo tornare a Suna, almeno in questo modo non avrebbe dato nell’occhio.

-         Kazekaghe? – la porta si aprì attirando la sua attenzione.

-         Dimmi Genpaku…

-         Dovrebbe vedere una cosa, se non ha un impegno troppo urgente!

-         Di che si tratta?

-         Il confine! Sta accadendo uno strano fenomeno, forse è una tecnica ninja.. non saprei dirlo!

Gaara si alzò velocemente dalla sedia di pelle del suo ufficio percorrendo in fretta il suo interno. Uscì rapidamente dalla porta per percorrere in fretta le scale che portavano alle torri di avvistamento, mentre Genpaku lo avvertiva degli ultimi sviluppi. Raggiunse in fretta il picco più alto di Suna e con l’aiuto della sua sabbia si creò una piattaforma aerea da cui poter osservare il deserto oltre la sua città. Un immensa nube di sabbia si alzava proprio tra la foresta della foglia e quella della sabbia, il giovane Kazekaghe rimase qualche secondo ad osservare quella nube – forse il sigillo da lui messo era stato distrutto – per poi notare un uccello volteggiare nell’aria. Non sembrava originario di quel paese e questo il giovane rosso lo intuì subito, ma rimaneva a volteggiare sulla città come se la stesse osservando.  I suoi occhi gelidi come il ghiaccio percorsero brevemente il tratto di visuale che quell’animale stava osservando, scrutava il palazzo in particolar modo la parte nord del palazzo, quella in cui vi era la camera di Temari.

-         Gaara!! Cos’è quella nube? – la voce squillante di Temari lo destò dai suoi ragionamenti.

-         Nulla di straordinario, solamente vento, tranquilla! Entra al palazzo e vai a fare qualcos’altro invece di impicciarti!

-         Potresti anche essere più gentile! Figurati che me ne può importare se radono al suolo questa maledetta città!

Gaara si voltò di scatto verso di lei, mentre la figura della sorella scompariva dietro ad alcune colone diretta verso il palazzo, il giovane rimase in silenzio finché non rimase che il rumore del vento a rompere l’aria. Scese dalla sua piattaforma e si incamminò sospettoso, quell’aria al confine non lo tranquillizzava affatto, anzi temeva che Konoha avesse potuto avere l’aiuto di qualcuno ben più potente dei paesi ninja, qualcuno che fino ad allora li aveva beffati tutti. Temeva che Tsunade potesse compiere la follia di allearsi con loro, i criminali per eccellenza…

 

Il vento continuava a soffiare senza tregua al confine del paese alzando continuamente una gran quantità di sabbia che lentamente andava a formare alcune nubi rossicce proprio sopra le fronde degli alberi. La voce di Shikamaru attirò l’attenzione di Kankuro, che ancora immobile fissava l’uomo davanti a se, vide il giovane di Konoha afferrarlo per un braccio e correre lungo l’entrata della grotta il più veloce possibile. Fu solamente un attimo, pochi centesimi di secondo e i due si ritrovarono bloccati, davanti a loro, l’uomo che fino ad allora era rimasto fermo all’entrata. Il vento continuava a soffiare impetuoso e violento, pronto ad una tempesta, una folata particolarmente forte tagliò l’aria tra di loro, mentre con un leggero scroscio il cappello di paglia dell’uomo davanti a loro cadeva in terra innalzando qualche granello di sabbia tra il tintinnio dei campanelli. Shikamaru osservò la figura in silenzio in attesa di ciò che sarebbe successo di li a poco, forse sarebbe morto non potendo rivedere la sua Tem, senza averle detto quanto l’amava o senza aver cercato di sottrarla alle mani di Gaara. Due occhi color porpora lo osservarono leggermente vacui, ma con una certa ira nel profondo, i capelli color argento presero a muoversi a seconda del vento prima che una mano con stizza li tirasse indietro per poi ricadere sul fianco del corpo.

-         Non spaventarli Hidan! Infondo il nostro scopo è quello di aiutarli se li spaventi non si fideranno più di noi, non credi? – la voce di Sasori giunse alle spalle di Shikamaru, come un kunai affilato.

-         Non posso farci nulla se cominciano ad istigarmi….questi mocciosi…

-         Si può sapere che volete da noi razza di criminali? – Shikamaru si decise finalmente a parlare, troncando l’insulto poco adatto che era salito alle labbra di Kankuro.

-         Lo vedi…mi infastidiscono…! – un ghigno maledettamente cupo si stagliò sulle labbra del mukenin, mentre una voce alle sue spalle squillava come una tromba.

-         Hidan sei sempre il solito, devi avere modi più garbati soprattutto quando non dobbiamo compiere nessun crimine! Diglielo anche tu, Sasori?!!

Hidan voltò le spalle ai due shinobi, per poi allontanarsi poco più in la tra le chiome degli alberi del confine, i suoi occhi ancora fissi nella memoria di Kankuro e Shikamaru. I due si voltarono ad osservare un Deidara divertito che creava qualcosa con un materiale simile alla cera, mentre Sasori proprio di fianco a loro li osservava stanco e quasi sollevato dal comportamento del compagno.

-         Non preoccupatevi, siamo venuti ad aiutarvi! Non vogliamo attaccare nessun villaggio, davvero!

-         Allora perché aiutarci?

-         Tu devi essere Shikamaru Nara, giusto?

-         E tu Sasori della Sabbia rossa, proveniente da Suna e membro dell’Akatsuki…- Sasori lo osservò divertito.

-         Dovresti stare più tranquillo…comunque io e gli altri siamo venuti per aiutarti a combattere Suna e il quinto Kazekaghe!

-         Per quale motivo?

-         Orochimaru vuole organizzare una sommossa a Suna per impadronirsi del potere tramite alcuni suoi complici all’interno del paese e sinceramente questo fatto a noi non va molto a genio…

-         Hidan dice che Orochimaru era solo una serpe, viscida e squallida e che prima o poi gli avrebbe tagliato la testa! – gli disse Deidara sorridendo.

-         Quindi se ho capito bene, voi ci volete aiutare a sconfiggere Suna in modo tale che Orochimaru non possa impadronirsi del paese e diventare una minaccia anche per voi? – gli disse tutto d’un fiato Shikamaru, guardando Sasori negli occhi.

-         Più o meno è come hai detto tu…comunque, noi vi aiuteremo entro certi limiti al resto dovete pensare voi, conta solamente di avere un braccio in più nel tuo corpo!

Shikamaru rimase ad osservare il rosso di Suna ghignare. Tutta quella storia era parecchio assurda e per di più ne erano a conoscenza solamente lui e Kankuro, nessuno oltre a loro sarebbe dovuto venire a saperne o avrebbero rischiato entrambi di divenire ninja traditori. La loro scelta avrebbe comportato un destino prestabilito e un piano ben congeniato, la mente di Shikamaru si mise subito a lavoro, mentre i suoi occhi si spostavano da Sasori a Hidan che seduto su di un albero pochi metri più in giù fissava il deserto al confine. La mano di Kankuro sulla sua spalla lo fece voltare, il giovane gli fece un breve cenno con il capo per poi voltarsi verso un Sasori estremamente serio che ora li fissava entrambi con stizza.

-         Ci stai genio della foglia?

-         Cosa vuoi in cambio se accetto?

La risata di Hidan risuonò per la foresta mentre l’ennesima mano di sabbia gli si avvicinava minacciosa ed estremamente più grande della prima, un onda colossale si innalzò dal centro del deserto percorrendolo velocemente e scagliandosi contro il mukenin seduto sull’albero. Shikamaru e Kankuro si voltarono spaventati e spiazzati da quell’attacco, pochi secondi dopo un boato percosse la foresta del villaggio della foglia in ogni anfratto, mentre la figura ghignante di Hidan si innalzava senza nemmeno un graffio in mezzo alla polvere del deserto.

Forse si erano cacciati in un grosso guaio, ma valeva la pena tentare…almeno per lei…

 

 

 

 

 

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Note dell’autrice:

 

-         Lily_90: ciao Saretta!! Allora dopo che ti ho torturato con quella storia della tresca e ora che sai quasi metà di ciò che è avvenuto e che avverrà nei prossimi chappy ti faccio questa inutile domanda.. che te ne pare? Dovrei trovare qualcosa di nuovo ma sono troppo pigra e troppo presa a litigare con Gianmarco per trovare qualcosa di nuovo, quindi mi limito a scrivere sfogando la mia ira contro di lui! Allora, so che stai cominciando ad odiare anche Hidan, anche se tecnicamente ancora non ha fatto nulla, so che stai sbavando dietro a Shika perché si mette a fare l’eroe, so che tifi per Kanky e lo consideri un grande, quindi adesso mi pongo questa domanda… che ci faccio ancora a parlare come una folle? Nonostante tutto e nonostante i mie scleri, ci tengo a sapere cosa ne pensi e questo lo sai tesoro! Voglio soprattutto sapere cosa pensi accadrà adesso.. dato che, questo non sei ancora riuscita a sfilarmelo!! XDXD!! Dai va, adesso ti mollo che è meglio per te…UN BACIONE GRANDISSIMISSIMO DALLA TUA CHIARETTA!!! Ti voglio un carinissimo di bene!!

-         Stefy90: sono ancora in attesa di quella cosina… sai, due ragazzi mezzi nudi dentro lo stesso spogliatoio, uno con un buffo codino e uno con due zanne sulla faccia, hai presente?? Dai scherzo! Basta, ho deciso che ti do una tregua, povera la mia Stefy! Chissà quanto ti faccio faticare!! Va bhe… che te ne pare del chappy? visto, finalmente l’attesa SSA è entrata in azione e vedrai che succederà, Tem avrà una sorpresona e Shikamaru compirà un gesto quasi folle per uno come lui! Vedrai…un bacione grande dalla tua Chiaretta!! Tvb troppo Stefy!!

-         Sensei_man: ciao Sensei! O meglio.. Ciao Duci!! Mio fratello mi ha detto di ieri! Mi spiace ma stava facendo una cosa importante, quale fare i compiti, cosa che come ben sai, è un evento eccezionale! Poverino, lo maltratto sempre!XD cmq, cosa ne pensi del chappy? piaciuto? Spero proprio di si, gli Aka sono entrati in azione e si preparano a combinare davvero dei guai, povera Tem nei prossimi chappy avrà degli strani incontri!...un bacione grande! Ti voglio bene, ci sentiamo su msn! Ciao Duci MIO!!

-         Snow White: ormai sei una mia accanita lettrice.. wow, grazie tante Mary! Sei davvero un amica, mi fa molto piacere sempre sapere cosa ne pensi delle mie storie!! Cmq.. di questo chappy che mi dici? La SSA è entrata in azione e si preparano a combinare davvero dei guai!! Il mio adorato maritino si è fatto vedere ma tu non puoi nemmeno immaginarti cosa ha in mente di fare, anche perché il fascino della ribelle contagia o no? E lui è un criminale, chissà se Tem regge.. ti lascio con il grillo nell’orecchio!! Va bhe ci sentiamo sul sito o qui! Un bacione grande dalla tua Chiaretta!!

-         YumiBabyPunk: ciao Giuly! Uffa in questo periodo non ci siamo sentite che peccato, va bhe vorrà dire che ci rifaremo un'altra volta!! Che ne pensi di questo chappy? spero che l’arrivo degli aka ti abbia fatto piacere! Vedrai che nei prossimi chappy ci sarà da vedere…un bacione grande! Ciao!!

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Capitolo 10
*** Nel Cuore della notte ***


Nel cuore della notte

Era ormai notte, alcune civette si aggiravano per gli alberi al confine tra i due paesi cantando note languide e cupe mentre i leoni nel cuore del deserto ruggivano affamati e pronti per la caccia. Le stelle illuminavano il cielo come piccole fiaccole nel più tetro stradone, si udivano ancora i campanelli appartenenti al copricapo dei mukenin tintinnare vicino al fuoco, mentre gli occhi color pece di Shikamaru scrutavano il deserto quasi fosse una scacchiera; si preparava alla mossa finale. Il giovane di Konoha mosse il capo stanco, quella guerra lo stava logorando dentro ed era da più di un mese che lui non vedeva la sua Temari, da quel giorno non le aveva più parlato e adesso persino il suono della sua voce gli sembrava irraggiungibile.

-         Donne…non fanno altro che combinare guai…

La voce di Hidan aveva attirato la sua attenzione facendolo voltare. Adesso il mukenin gli sedeva accanto proprio nel posto in cui pochi istanti prima stava Kankuro svanito dietro a Sasori causa marionette. Il crepitio del fuoco fu l’unico rumore che si succedette a quelle parole, Shikamaru si ritrovò a fissare Hidan stupito. Non credeva di poter udire parole simili da un criminale eppure la pensava proprio come lui, se l’avesse sentito Temari si sarebbe messa a ridere, si riscoprì a pensare il giovane, mentre un tenero sorriso si disegnava sulle sue labbra. Hidan si voltò verso di lui, mentre il riflesso del fuoco faceva apparire il suo volto quasi in fiamme, anche se adesso aveva un espressione meno crudele di quando lo aveva visto per la prima volta.

-         Non credi che siano problematiche? – gli chiese Hidan con un lieve sorriso sulle labbra.

-         No! Anzi…sono tutte delle seccature enormi!

-         Ma come i gatti quando ti graffiano non possiamo fare altro che rincorrerli per accarezzarli una seconda volta anche a costo di un altro graffio…

-         Già…

Shikamaru rimase in silenzio riprendendo a fissare il deserto che in quel momento gli appariva come il più invalicabile dei confini, eppure lo aveva percorso più volte, anche insieme a lei. I ricordi gli presero la mente mentre il suo volto si incupiva pian piano al ricordo del loro primo bacio, se lo erano dati proprio nel mezzo del deserto, proprio durante una notte simile a quella. Adesso invece lui si ritrovava a fissare quel oceano di sabbia senza poter muovere un muscolo, senza la forza di combattere quel ragazzino che aveva visto per tanto tempo come un demone e che dopo si era rivelato solamente un bambino. Spesso lui, il più riflessivo degli shinobi di Konoha, rimproverava Temari di superficialità quando lei con un solo sguardo capiva ciò che sarebbe stato il suo rapporto con una persona, secondo lui era inconcepibile, eppure Temari aveva ragione. La sua impressione su Gaara non era mai stata della migliori e forse per una volta doveva darla vinta a quel demone dannatamente cocciuto.

-         Abita a Suna? – la voce di Hidan lo svegliò dal torpore dei suoi pensieri.

-         Chi?

-         La tua ragazza…abita a Suna?

-         Si…lei è la figlia del quarto Kazekaghe e sorella di…

-         Gaara! Lo conosco, l’ho visto da bambino un diavolo è dire poco!

-         Allora conosci anche Tem? – gli disse con un briciolo di speranza negli occhi.

-         No…ma ho sentito spesso parlare di lei…si dice sia un demone travestito da angelo! Attraente…

-         Non sai quanto…se solo l’avessi vista, avresti fatto carte false per averla con te! – gli disse sorridendo teneramente.

-         Ma tu come sai tante cose su Suna, Hidan?- continuò lui, riprendendo a fissare il mukenin.

-         È una storia lunga, comunque se ti conforta sappi che posso dare un occhiata alla tua, Tem? Devo fare una visitina al quinto Kazekaghe, questioni di stato…

-         Ti ringrazio, ma credo che non accetterebbe molto la tua presenza ha un certo animo patriottico, sai che seccatura…

Shikamaru sbuffò infastidito e quasi annoiato, ma con un certo sorriso felice che da ormai mesi non compariva più sul suo volto. Hidan lo osservò per qualche istante, per poi voltarsi verso il deserto, mentre le urla di Deidara gli rimbombavano nella mente come enormi carte bomba. Quel giovane di Konoha lo aveva davvero incuriosito o meglio, lo aveva incuriosito la descrizione di quella ragazza, quella Temari tanto desiderata da quel giovane ora suscitava in lui una certa curiosità…

 

Si era ormai fatta notte fonda e lei non era ancora riuscita a dormire, quasi fosse invasa dalle Furie, da quei dannati sensi di colpa di cui si raccontava a Suna. Una leggera e fresca brezza gli giunse fin sotto le coperte facendole accapponare la pelle ambrata, socchiuse gli occhi cercando di calmarsi, quei dannati incubi continuavano a svegliarla nel cuore della notte senza farla riposare. Quella notte però aveva stranamente sognato una culla, chissà perché le era venuto in mente quel dannato marchingegno per bambini, anche se qualcosa dentro di lei stava cambiando non riusciva ad ammetterlo non in un momento del genere. Le mancava Shikamaru, era divenuto il suo unico pensiero aveva persino smesso di allenarsi e malgrado tutto l’odio che celava nel cuore lui continuava a essere il suo chiodo fisso nei suoi sogni più belli. Sognava ancora la sua voce, le sue mani, le sue spalle e persino quegli occhi color pece che l’avevano stregata sin dalla prima volta che li aveva visti, gli mancava il suo profumo e il modo in cui sussurrava il suo nome durante la notte. La giovane kunoichi mosse d’istinto la testa bionda gettandosi poi sotto il cuscino, non riusciva a credere cosa fosse diventata negli ultimi tempi. Era cambiata totalmente e in una maniera spaventosa, non era più dispotica e irriverente, non si opponeva al volere del Kazekaghe e aveva persino permesso a suo padre di fare ciò che voleva, ignorando ogni sua piccola battuta. Nonostante tutto, da quando lui era andato via e Shikamaru ritornato a Konoha, lei era tornata quella di un tempo, anche se qualcosa di tenero e incredibilmente dolce le stava crescendo dentro.

Il rumore di alcuni passi la mise in allerta, non si allenava da tempo ma rimaneva sempre una ninja di Suna. Scese lentamente dal letto, sentendo suo malgrado il freddo del pavimento solcarle la pelle come una lama, si accostò alla porta per poi rimanere in attesa, udì un sussurro e velocemente aprì la porta ritrovandosi dinnanzi al viso un Gaara estremamente stupito.

-         Gaara? Che ci fai qua nel cuore della notte? – lui la osservò crucciato.

-         E tu che ci fai sveglia?

-         Mi sono svegliata per colpa di qualcuno che gira in corridoio di notte? Sbaglio o non hai più problemi di insonnia?

-         Veramente stavo venendo da te…volevo parlarti di una cosa…

-         E questa cosa non può aspettare domani, capito! Ma facciamo in fretta mi sta tornando sonno!

I due entrarono nella camera di lei, per poi chiudersi la porta alle spalle in modo silenzioso, mossero qualche passo all’interno della camera per poi sedersi sul letto rivestito di bianco, che pareva brillare illuminato dai raggi argentei della luna provenienti dalla porta del terrazzo. Temari rimase in silenzio attendendo ciò che Gaara doveva dirle, lui sembrava stranamente preoccupato e un po’ imbarazzato, il silenzio più completo regnò tra di loro finché finalmente Gaara si decise a parlare.

  - Ero venuto per parlarti di Shikamaru…- Temari rimase in silenzio, le parve quasi quel suo cuore si fosse fermato a sentire quel nome.

Aveva sentito Gaara urlarle contro a causa di quel dannato nome e adesso glielo sentiva pronunciare quasi con malinconia, forse suo fratello stava cambiando o forse era solamente una sua impressione.

-         Che vuoi sapere?

-         Ci terrei a sapere se lo ami ancora – le disse lui tutto d’un fiato, prendendo a fissarla dritta in quei grandi occhi verdi.

-         Non lo so…sono confusa, mi manca, ma qualcosa mi dice di non pensarci troppo a lui…

-         Perché lo vuoi sapere? – continuò lei, guardando Gaara in modo curioso.

-         Perché credo di doverti dire tutto, non è giusto che tu non sappia nulla…vedi io credo di essermi innamorato…

-         Ma cosa c’entra questo con Shikamaru?

-         …Tem mi sono innamorato di te!... so che potresti prendermi come un mostro e in effetti credo proprio di esserlo, ma non vedo cosa ci sia di male ad innamorarsi di una persona…anche se tu sei mia sorella!

La giovane kunoichi era rimasta in silenzio, spiazzata dalle parole che aveva appena udito. Avrebbe scommesso che suo fratello si innamorasse di Matsuri, la sua allieva da quando era diventato Kazekaghe, ma quella notizia nel cuore della notte l’aveva lasciata indifesa e priva di ogni ragione. Tutto ciò che credeva essere il suo mondo si stava sgretolando come sabbia sotto i suoi occhi, senza che lei potesse far qualcosa. Gaara la osservò di sottecchi fissare la luna quasi a chiedere aiuto, la vide spiazzata. Forse le aveva messo paura ma quel peso che portava da ormai mesi dentro di se doveva pur rivelarlo a qualcuno e chi se non la donna di cui si era innamorato. Temari era sempre stata matura fin da quando aveva sei anni e invece di giocare con Kankuro ascoltava crucciata le discussioni del padre con i Kage degli altri paesi, Gaara aveva sperato in una reazione, una qualunque almeno avrebbe avuto una qualsiasi certezza.

-         Io non so che dirti… Gaara io ci tengo a te, veramente ma non so cosa dirti…

-         Dimmi solo se sei disposta a stare al mio fianco in questa guerra o se sei ancora innamorata di Shikamaru…se solo provassi qualcosa per lui, io giuro che…ti permetterei di tornare a Konoha, ma voglio che tu ne sia certa! – gli disse, mentre quegli occhi freddi e duri dopo tanto tempo si scioglievano lasciando bagnare il viso da piccole lacrime.

-         Dammi tempo…te ne prego, almeno tu… aspettami…

-         Ti aspetterò finché ne avrai bisogno…amore mio…

Il giovane Kazekaghe si alzò dal letto, dopo aver fatto una piccola carezza alla sorella, mosse qualche passo per la stanza e si chiuse la porta alle spalle, diretto nella propria stanza. La bionda di Suna rimase in silenzio all’interno della stanza, era confusa più di quanto lo fosse stata nelle settimane precedenti, adesso era stata messa dinnanzi al bivio più pericoloso della sua vita. Avrebbe dovuto mantenere la promessa fatta alla madre o seguire il cuore…adesso più che mai aveva bisogno d’aiuto…

 

I singhiozzi smossero l’aria fredda di Suna, mentre il suono cupo di alcuni passi si faceva sempre più flebile all’interno della camera. La luna argentata illuminava con i suoi raggi il volto triste e confuso di Temari che inginocchiata sul letto stringeva contro il petto un cuscino, come una bambina delusa dal primo amore. L’uomo nascosto accanto alla porta del terrazzo della giovane non si mosse di un millimetro, mentre i singhiozzi divenivano più ravvicinati e le lacrime sempre più copiose. Quell’uomo rimase ad osservarla mentre qualcosa nel suo cuore stranamente, pareva muoversi. Qualcosa gli diceva di correre da quella ragazza e consolarla con quel poco che aveva, eppure non lo fece, rimase fermo ad osservarla mentre le parole del giovane di Konoha gli tornavano alla mente. Il vento gli scosse i capelli argentati come la luna, lasciandogli qualche ciocca ricadere davanti agli occhi color porpora, la tenda di lino della camera si mosse rivelando la sua figura alla giovane, che alzò lo sguardo incuriosita. Ma come per incanto, come se fosse stato un sogno la figura dell’uomo si perse nel vento, mentre uno strano uccello volteggiava sopra i tetti di sabbia di una Suna dormiente ed indifesa…

 

 

 

 

 

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Note dell’autrice:

 

-         Lily_90: ciao Saretta!!! Colpo di scena… ma che te lo dico a fare se tanto sai tutto!! Va bhe fa parte della scenetta quindi continuo…colpo di scena! Hidan come Shikamaru pensa che le donne siano seccature e uniche fonti di guai, fortuna per lui che ancora non conosce Tem! Anche se la futura scenetta che avverrà sarà anche colpa di Shikamaru.. infondo è stato lui  a raccontare tutte quelle cose su Tem e ora Hidan sembra attratto come un ape sul miele!  Vedrai che nei prossimi chappy arriverà un incontro davvero spaventoso per Tem, il fatto le metterà talmente tanta agitazione che presa dalla rabbia e dall’odio correrà tra le braccia del Kazekaghe…Gaara sembra averle rivelato quello che prova, ma tra i due devono ancora succedere troppe cose, prima che l’atteso incontro arrivi… ahimè dovrai aspettare!! So che ti metto rabbia quando faccio così, ma ormai sei l’unica che mi sopporta, togliendo chi sai tu dalla lista!!^__^!! UN BACIONE GRANDISSIMO DALLA TUA CHIARETTA!! Ti voglio un sacchissimo di bene!! Ci sentiamo su msn cucciola…!!!

-         Stefy90: ciao Stefy! Allora, o la nostra è sfiga oppure il destino è a noi avverso( come direbbe Neji).. purtroppo ho avuto msn rotto e ancora non va tanto bene, si scollega di tanto in tanto e quindi non ci siamo potute sentire, spero che la mia collega di scorribande qui sopra ti abbia dato da fare dato che io mancavo! Insomma qualcuno deve rimpiazzarmi!! Cmq…che ne pensi del chappy? finalmente Gaara si è dichiarato, anche se sembra aver confuso ancora di più Tem! Altro avvenimento è stato l’improvviso interesse di Hidan verso Tem, vedrai che nei prossimi chappy la nostra bionda avrà un incontro davvero inaspettato…!! Ci sentiamo su msn se puoi e se posso! Un bacione grandissimo dalla tua Chiara!! Ti voglio troppo bene!!!

-         Sensei_ man: ciao Duci! Uffi in questi giorni non ci siamo sentiti, mi spiace! Ma come ho detto, il mio pc è andato in tilt, ho msn che si collega e scollega da solo! Quindi spero di sistemarlo al più presto…che ne pensi del chappy di oggi? piaciuto? Temari, la tua bella Temari, ha avuto una piena dichiarazione da parte di Gaara, sembra più confusa che mai e tra qualche chappy ci sarà una scenetta hot che mi spiace annunciarti…avrà anche un incontro parecchio movimentato con Hidan, che sembra provare dell’interesse verso di lei…adesso scappo! Ci sentiamo su msn se possibile…un bacione grande dalla tua siciliana preferita!! tvbttt!!

-         Snow White: ciao Mary!! Allora che ne pensi del chappy che ho pubblicato? Come vedi, Tem ha avuto una dichiarazione in piena regola da Gaara che però sembra averla confusa più che altro…piuttosto… Shikamaru ha dato una bella descrizione a Hidan di Tem, che sembra averlo indotto a particolare interesse…tra quei due ci sarà un incontro parecchio movimentato, vedrai, le sorprese migliori stanno per arrivare!! Un bacione grande.. ci sentiamo sul Forum o qui! Tvbttt!!

-         Gossip Girl:  ciao Ele! Ok confesso che la tua presenza negli scorsi chappy mi è mancata! Insomma le tue recensioni sono sempre un piacere, anche perché il mio ego cresce di giorno in giorno con te! Cmq, cosa ne pensi di questo chappy? spero che ti sia piaciuto, anche se conoscendoti so che l’incesto non ti piace! Tranquilla non ci sarà, vedrai che combino…piuttosto… si prepara un incontro burrascoso tra il mio maritino e Tem, tutta colpa di Shika che le fa pubblicità… peccato che la presenza di Gaara sia sempre un pericolo, che ne pensi della dichiarazione? Dimmi tutto, spero di leggere presto cosa ne pensi! Ci sentiamo qui o sul Forum, un bacione grande!!

-         YumiBabyPunk: ciao Giuly! Complimenti per le foto, ho visto quelle di Carlotta e devo ammettere che tu sei venuta bene! Così almeno ho visto in viso la famosa Giuly!.. che ne pensi del chappy? spero ti sia piaciuto, anche se la dichiarazione di Gaara nel cuore della notte, forse ti ha lasciata un po’ sotto choc…dimmi anche cosa pensi del rapporto che si sta creando tra Shikamaru e Hidan, ci sentiamo su msn se ci riesco oppure qui! Un bacione, alla prossima!!!

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Capitolo 11
*** Sola..come quella notte... ***


Sola...come quella notte...

Il sole era appena sorto e il deserto all’orizzonte pareva prendere fuoco man mano che quella sfera si alzava in cielo, il rumore dei cancelli di ferro della città riecheggiava ancora tra le mura ciclopiche, come il suono dei corni, segno del cambio di guardie sulle mura. La gente cominciava a riversarsi nelle strade, mentre il chiasso provocato dai bambini arriva fin dentro le mura del palazzo del Kazekaghe. Temari quella mattina si svegliò stranamente tardi, per una kunoichi come lei che era abituata ad allenarsi alle prime ore del giorno. La bionda appoggiò i piedi al pavimento che ancora freddo le fece accapponare la pelle, si mise una vestaglia e ancora in pigiama si diresse verso la cucina privata per fare la sua colazione.

Aprì lentamente la porta della cucina, mentre un fresco venticello le scuoteva i capelli biondi stranamente sciolti sulle spalle, e osservò curiosa la porta che vada sul giardino. Era aperta, solitamente Genpaku la chiudeva quando il sole tramontava dopo aver controllato tutte le stanze private del palazzo, ma quella mattina era già aperta. Temari si avvicinò lentamente al giardino, mentre le tende bianche si muovevano quasi danzando sulle note del vento, osservò teneramente la figura seduta sulla panchina in mezzo al giardino. Su quella panchina si ci sedeva sua madre quando era in attesa di Gaara, era l’unico ricordo materiale che le era rimasto, per averla aveva messo da parte l’orgoglio e aveva supplicato suo padre per tenerla con se quando lui, stanco e innervosito, aveva rimosso ogni ricordo di Karura dalla vita del palazzo. I capelli rossi come fiamme del ragazzo seduto sulla panca si muovevano a seconda del vento, mentre teneva gli occhi chiusi in un espressione quasi rilassata, il copricapo da Kazekaghe sulle gambe e  le mani che lo tenevano fermo, quasi per paura che potesse volar via. Temari restò in silenzio per qualche secondo, mentre la figura di suo fratello Gaara gli appariva sempre più la figura di un uomo che stava crescendo giorno dopo giorno.

-         Ascolti il vento? – gli chiese, provocandogli un leggero sussulto.

-         Mi sa ascoltare…come te…- gli rispose, mantenendo la stessa posizione.

-         Sa ascoltare e racconta tante cose, anche le più impensabili!

-         Ho mandato Genpaku a cercare Kankuro…spero ti faccia piacere!

-         Grazie tante, mi mancava vederlo in quello strano stato cadaverico la mattina! Non mi divertivo più senza prenderlo in giro! – gli disse lei con un tenero sorriso sulle labbra.

-         Ora è meglio che io vada…quel dannato e stupido lavoro che ho mi chiama…

-         Te l’ha detto il vento? – gli chiese, mentre il giovane le passava di fianco.

-         …me lo ordina il cuore…- le rispose in sussurro che non giunse alle orecchie della kunoichi.

Temari rimase in silenzio a fissare la porta della cucina chiudersi alle spalle di Gaara, mentre i suoi passi tanto leggeri producevano dei leggeri suoni sempre meno udibili. La giovane si sedette scomposta sul divano che vi era nella stanza, dopo aver afferrato una tazza di caffè ancora fumante, prese a soffiargli all’interno mentre il vapore le appannava la vista e si perdeva nella stanza.

Quella mattina Shikamaru si era svegliato con un gran male alla testa, era come se una carica di bisonti gli fosse passata accanto rimanendo li accanto a lui per più di un ora. Il bagliore dei raggi del sole gli arrivò dritto negli occhi, provocando un imprecazione da parte del giovane di Konoha. Aprì lentamente un occhio per osservare la scena che gli si stava mostrando dinnanzi e un sorriso quasi paterno gli comparve sulle labbra. Kankuro e uno scapigliato Deidara stavano litigando come dei matti, sotto gli occhi di un divertito Sasori e di un Hidan sconcertato.

-         Perché litigato? – chiese il moro a Sasori, affiancando i due.

-         Deidara ha sottratto il cappuccio da gatto al tuo amico e lui gli si è scagliato contro! È da più di un ora che vanno avanti così! – gli disse per poi scoppiare in una sonora risata, mentre Kankuro tirava i capelli a Deidara.

-         E voi non li avete fermati?

-         Perché avremmo dovuto?

-         Hidan tu non dici niente? – i due rimasero in silenzio per qualche istante.

-         Che schifo…! – gli rispose Hidan.

Sasori e Shikamaru scoppiarono a ridere, mentre Hidan leggermente irritato si dirigeva a passo di carica verso i due che stavano litigando. Li afferrò entrambi per la schiena e li sedette uno di fronte all’altro, per poi afferrare la tazza di caffè vicina al fuoco e muovere qualche passo verso la foresta, il rumore di alcuni passi lo fece voltare. Deidara si era alzato dalla sua postazione e si stava dirigendo verso un Kankuro in vena di boccacce, gli occhi color porpora di Hidan lo fecero risedere mentre dopo pochi istanti si allontanava brontolando.

-         Ma fa sempre così? – domandò Shikamaru a Sasori.

-         Si! E mi dispiace per te che non lo hai visto quando ci sono Deidara e Tobi! Sai che spasso, quei tre sono esilaranti!

-         Lo credevo più burbero! Sai… freddo?

-         Hidan? Ti assicuro che non è freddo! È solamente un po’ dispotico e maniaco per la religione, non gli piace parlare molto e le uniche cose che dice ti assicuro che sono solamente sensate e piene di ciò che è lui in realtà!

-         Non lo vedo come un gran religioso!

-         Non sai nemmeno quanto possa esserlo, lo è persino quando combatte!

Shikamaru si voltò verso la foresta, le parole di Sasori lo avevano incuriosito, ma non osò chiedergli di più. Da lì a poco sarebbe dovuto tornare a Konoha e aveva la strana sensazione che qualcuno stesse arrivando nella loro direzione, strano che quei criminali non si fossero accorti di nulla. Gettò la testa indietro, brontolando un “ che seccatura…”, per poi osservare le nuvole che lentamente navigavano in quel cielo azzurro e sereno come mai si era visto. Rimase in silenzio per alcuni minuti, gli occhi chiusi e un espressione completamente rilassata, li riaprì quando il rumore di alcuni passi gli giunse alle orecchie. La figura di Hidan gli apparve alle spalle, mentre una voce familiare gli giungeva alle orecchie. Si voltò di scatto, mentre Kankuro si alzava sorpreso e felice, correndo verso l’uomo che il mukenin teneva bloccato con una mano.

-         Shikamaru! Kankuro! Non sono mai stato così felice di rivedervi!

-         Genpaku? Che ci fai qua? – gli chiese Kankuro, mentre Sasori li osservava curioso.

-         Mi manda il Kazekaghe…Gaara è preoccupato per te, Kankuro! Vuole che torni a Suna!

-         Genpaku con noi viene anche Shikamaru! Vuole parlare con Tem, sono sicuro che Gaara capirà!

-         Non credo…mi spiace Shikamaru lo sai che ti voglio bene proprio come Kankuro ma non posso farti entrare a Suna! Rischio la vita di molti se lo faccio… compresa quella di Kankuro! – gli disse l’uomo rivolgendogli uno sguardo parecchio dispiaciuto.

-         Sta tranquillo! Non voglio causarvi guai, anzi sono più che onorato per quello che hai detto! Kankuro ci vediamo tra una settimana come stabilito…alla prossima Genpaku e salutami la mia…

-         Principessa! Si!si! stai diventando sdolcinato con il tempo! – gli disse l’uomo mentre lui e Kankuro si allontanavano nella boscaglia.

Il resto del gruppo rimase in silenzio, finché Shikamaru non decise di raccogliere le sue cose. Ripose la coperta nello zaino e si mise il giubbotto da Chunin, legò il coprifronte al braccio e con lo zaino sulle spalle salutò i mukenin con un breve sorriso. La voce di Deidara gli giunse alle orecchie proprio come quella mattina, una carica di bisonti accanto al suo orecchio, mentre Sasori lo salutava con un sorriso e Hidan lo osservava silenzioso. Il giovane di Konoha si voltò e saltò su un ramo per poi prendere a corre per la foresta della foglia, veloce come quel vento che lo aveva accompagnato così tante volte…

 

Era ormai pomeriggio inoltrato quando Genpaku, Kankuro e il resto del gruppo di ninja scelti fece il suo ritorno a Suna. Per le strade la gente li osservava stupefatta e felice per il ritorno del loro adorato principe, i bambini correvano tra le guardie e gli facevano dei dispetti mentre le ragazze sedute sui muretti li osservavano con un tocco di malizia e rispetto. Essere ninja a Suna significava soprattutto quello, possedere il rispetto della gente, avere la loro fiducia e saperli proteggere nel momento del bisogno. Era riguardo a quelle qualità che veniva scelto il Kazekaghe, non solo per le sue doti di ninja ma anche per il rispetto che la gente gli portava e questo Gaara lo sapeva bene. Malgrado tutto continuava ad amare quella che in realtà era sua sorella, ma che da ormai tempo lui vedeva come un donna qualunque capace di rapirgli il cuore in qualsiasi istante.

La voce di Kankuro fece sobbalzare Temari che sdraiata sul terrazzo ripensava alle parole del fratello minore durante la notte precedente. La bionda si sentì stringere da dietro da delle mani ruvide, possenti e quanto più familiari era possibile, il sussurro che Kankuro le disse all’orecchio le riempì il cuore di gioia portandola ad avere uno slancio emotivo non del tutto tipico del suo carattere. Lo abbracciò forte, mentre gli ripeteva anche lei quanto gli fosse mancato e scoppiò in una fragorosa risata quando Kankuro la afferrò da sotto le gambe e la fece volteggiare qualche volta sul terrazzo. Rise spensierata come da ormai troppi giorni non faceva, mentre gli occhi di Kankuro la osservavano quasi paterni e felici di rivedere un minimo di spensieratezza accarezzarle il viso.

-         Devo confessarti una cosa nee-chan! – cominciò lui, poggiandola nuovamente sulla sdraio.

-         Che hai combinato questa volta micione? – gli disse lei, le braccia intorno al petto e l’espressione falsamente dura.

-          Non scherzo…vedi, ho incontrato Shikamaru… - lei tornò seria e lo fissò dritto negli occhi.

-         Abbiamo parlato e ti assicuro che gli manchi davvero tanto, mi ha distrutto la mente a furia di parlare di te… - Kankuro non riuscì a terminare la frase che Temari lo interruppe bruscamente.

-         Smettila! Non voglio più sapere nulla di lui!

Il giovane principe di Suna rimase ad osservarla in silenzio, sconcertato e spaventato da quelle parole. Nella mente la paura di ciò che avrebbe potuto averle fatto Gaara limpida come l’acqua e fredda proprio come un kunai ancora porco di sangue.

-         Posso sapere perché non vuoi vederlo? Vuoi forse dirmi che non lo ami più? – gli chiese sperando in una reazione.

-         Ho sofferto fin troppo per lui! Mi sono stancata di piangere per uomini che mi abbandonano ogni volta! Continuo a ritrovarmi sola…ogni volta che credo di poter essere felice , rimango da sola a piangere come una bambina dentro questa dannata città! Sono stanca…stanca, Kankuro…

La osservò silenzioso, sapeva come si sentiva sua sorella, lo aveva provato anche lui sulla sua pelle, c’era anche lui quella dannatissima notte. Quella notte tanto spietata da lasciarli da soli senza nessuno che li potesse aiutare, soli come non erano mai stati, da quella notte era cambiata tutta la loro vita. Kankuro aveva più volte cercato di superare quel ricordo, ma Temari…lei aveva visto negli occhi sua madre supplicare aiuto, invocando quello che per lei era il vero amore e che in realtà l’aveva lasciata morire su di un letto con la sua bambina tra le braccia…Temari non si sarebbe ripresa o forse non si era mai ripresa…

 

Era notte fonda e le civette cantavano le loro note languide e tristi, nel più spettrale dei silenzi, per il deserto non si udiva nessun rumore se non quello di una bambina che piangeva. In una della stanza del palazzo del Kazekaghe una bambina dai capelli dorati e dagli occhi verdi piangeva disperata tenendo stretta la mano di sua madre. La donna stesa sul letto le sorrideva teneramente consapevole di quello che da li a poco sarebbe successo, pochi minuti e tutto quello che era stato la sua vita sarebbe andato perso in quel oceano di Sabbia capace di sotterrare anche il più brutale dei silenzi. Rimaneva zitta tenendo stretta la mano di sua figlia, che disperata chiedeva aiuto, mentre nella sua mente invocava l’aiuto dell’unico uomo che l’aveva resa felice…la porta si aprì pochi minuti dopo e da lì comparvero le figure di due medici, un ninja e un bambino assonnato con dei buffi capelli castani. Il ninja corse verso la donna afferrando la bambina che ancora in lacrime teneva stretta la mano della madre, urlava disperata mentre le toglievano l’ultima cosa che le era rimasta.

-         Lasciami, lasciami, voglio aiutare mamma!! Lasciami Baki!!

-         Prenditi cura di loro, Baki…te ne prego, digli che gli ho voluto bene…- riuscì solamente a dire la donna, mentre il respiro le mancava e le urla della bambina si facevano sempre più flebili.

Passarono pochi minuti e il più triste dei silenzi scese sull’intera città di sabbia, la bambina non urlava più, adesso se ne stava seduta su un gradino in un corridoio buio, mentre la figura di suo padre usciva disgustata dalla camera di sua madre. Un bambino accanto a lei farfugliava qualcosa, forse le chiedeva aiuto, forse gli domandava di sua madre, questo Temari non lo sapeva.

-         Porta quel cadavere fuori da casa mia, Hirotomi! Puzza di putrido!

-         Io ti odio! – gli urlò contro la bambina, scagliandosi contro di lui.

L’uomo le diede un sonoro ceffone, facendola cadere sul pavimento freddo come il ghiaccio. Il ninja di poco prima la raccolse da terra, sorridendole come se fosse suo padre, prese il bambino più piccolo tra le braccia e si diresse verso la camera del piccolo, chiamando la bambina per nome. Lei non lo ascoltò, corse via, come il vento di cui portava il nome, corse per tutti i corridoi del palazzo, finché non arrivò dinnanzi ad un cancello. Dietro le sbarre c’era un leone, un cucciolo, solo e malnutrito, forse dimenticato dal mondo intero, si sedette senza paura vicino alle sbarre, mentre il cucciolo le andava vicino. Rimase in silenzio allungo promettendo a se stessa di tornare felice, promettendo a se stessa di non piangere mai più…

 

 

 

 

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Note dell’autrice:

 

-         Lily_90: ciao Saretta!!!diciamo che mi pento, sono stata cattiva! Prometto che non ti faccio dannare più ma dovevo scriverlo questo chappy anche se era un po’ troppo triste…sono  preoccupata per la parte finale, che ne dici? Credo che tu abbia capito bene come si sente Temari e di che umore sia in questo momento della storia, insomma l ricordo della madre le viene alla mente quasi ogni volta che è triste, un gran brutto ricordo…kankuro sfortunatamente non è riuscito a far entrare Shikamaru a Suna, ma vedrai che la posto suo si prepara ad entrare qualcun altro! Gaara se ne sta solo a pensare, ma chissà cosa gli sta passando per la mente a quel folle! Prometto che ancora dovrai soffrire per vederli assieme, ma ho preparato una scenetta che ti farà davvero sorridere, perciò…aspetta mio tesoro, dici sempre che ho una gran bontà, vedrai che ne viene fuori…UN BACIONE GRANDISSIMISSIMO DALLA TUA CHIARETTA!! Ti voglio un sacchissimo di bene!!

-         Stefy_90: ciao Stefy! Che mi dici del chappy stellina mia? So che è stato molto triste e che i risvolti nella relazione tra Tem e Shika vanno sempre a peggiorare, ma con questo chappy volevo dimostrare un po’ a tutti che Tem si sente davvero male a stare da sola, soprattutto dopo quello che c’era stato tra lei e Shika…come ti è sembratati la scena tra lei e Kankuro? Ho cercato di renderli il più fratelli possibile, almeno qualcuno che cerca di aiutarla ci deve essere! Credo proprio che Kanky le darà una mano, ma Gaara sta osservando anche lui e le sue condizioni non sono migliori di quelle di Tem...alla prossima puntata! Un bacione grandissimo dalla tua Chiaretta! Ti voglio bene stellina mia!!

-         Sensei_man: ciao Duci! Uffi sono arrabbiata, ho msn rotto e si scollega solo, non ti sento da quanto?? Boh mi manchi tanto Duci! Come faccio senza di te che litighi con mio fratello, prometto di rimediare a tutto! Nonostante tutto voglio sapere che ne pensi del chappy, anche perché è l’unica cosa che ancora ci tiene in contatto…cmq, Gaara ha in servo una bella sorpresa per Kankuro e lui sta a pensare a Tem, vuole aiutarla a tornare con Shika, ma tra poco riceverà una visita parecchio strana …un bacione grande dalla tua Chiara! Mi manchi tanto…tvbttt!!

-         Gossip Girl: ciao Ele! Pubblicità? Altro che pubblicità, presente quando Hidan gli dice” attraente…” ? bene, vedrai che ci sarà davvero da ridere, Temari non è di sicuro una ragazza che si fa mettere le mani addosso e Hidan ne riceverà la prova, peccato che la sorpresa fosse diretta a Shika…Gaara sta pensando ad un piano per sottrarre a Tem anche Kankuro, l’unico che sta riuscendo in qualche modo a darle una mano, sembra che tutto sia nelle mani del Kazekaghe, ma la SSA è pronta ad agire…un bacione grande, ci sentiamo qua o sul Forum! Tvb!!

-         Tem_93: ciao!! sono davvero felice che tu segua la mia storia, mi fa piacere, anche perché dato il nick sei sicuramente una ragazza stupenda! In più mi hai fatto dei complimenti che davvero mi hanno lusingata, ma ora passiamo alla storia.. che ne pensi del chappy? Ti è piaciuto? Spero proprio di si! Vedrai che nei prossimi chappy accadranno dei fatti davvero inconsueti, perciò segui la storia! E grazie ancora…un bacione, by Chiara!!

-         YumiBabyPunk: ciao Giuly! Uffa, ma la nostra è sfiga allora? Non ci sentiamo quasi mai, quando tu sei collegata il mio pc non si collega! Ma che sfiga! Nonostante tutto ci sentiamo qua…sarei felice di sapere cosa ne pensi della scenetta finale? Forse era troppo triste, ma sfortunatamente ho dovuto scrivere quella parte per sottolineare la tristezza di Tem, dimmi anche cosa ne pensi del capitolo in generale! Un bacione grande, ci sentiamo qua o se ci riesco su msn!

 

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Capitolo 12
*** Mi piace il pericolo ***


Incontro o Scontro?

Era pomeriggio inoltrato, il sole stava tramontando sul deserto e le tende di lino bianco nella camera della principessa di Suna si muovevano sotto le mani esperte del vento del deserto, quasi fossero fantasmi. I raggi dorati illuminavano la camera rendendola quasi infuocata, mentre il vapore proveniente dal bagno aleggiava a pochi centimetri dal pavimento dando alla stanza un aria quasi soffusa. Stranamente quel giorno non era successo nulla di eclatante, c’erano stati solamente dei piccoli scontri tra i paesi in guerra, ma nulla che potesse preoccupare i due paesi, quella guerra stava procedendo con estrema e quasi insopportabile calma. Temari all’interno della vasca se ne stava con gli occhi chiusi e un espressione più che stanca, aveva affrontato una giornata davvero stancante, firmare tutte quelle carte insieme a Gaara era davvero un lavoro distruttivo, si domandava come suo fratello facesse a portare avanti il paese. Quel giorno lo aveva osservato attentamente, malgrado ogni sua firma fosse estremamente stizzita, leggeva sempre ogni più piccola clausola nei trattati che gli venivano sottoposti, aveva ascoltato la gente più ricca di Suna e anche i più poveri, aveva ascoltato persino una bambina che non riusciva a pronunciare il suo nome. Temari sorrise a quei pensieri, nonostante tutto suo fratello si stava dimostrando un capo di stato più che saggio e questo lo apprezzava molto. Decise di uscire dalla vasca solamente quando, l’acqua divenne fredda e il vapore scomparve dalla stanza. Si avvolse il corpo in un asciugamano e dopo aver dato una rapida occhiata alle condizioni del bagno, aprì la porta della camera, un grido di sorpresa le giunse sulle labbra rosse.

Un uomo con uno strano kimono se ne stava sul balcone del suo terrazzo, come se nulla di ciò che stava facendo fosse sbagliato, aveva un cappello di paglia sulla testa con dei buffi sonagli che producevano un leggero tintinnio una volta mossi dal vento. Un immensa voglia di urlare si impadronì di Temari che senza curarsi delle sue condizioni, uscì scatenata in terrazzo urlando contro l’uomo al balcone.

-         Ehi tu! Credi forse di essere a casa tua? Ti hanno avvertito che questo è il palazzo del Kazekaghe e che questa parte è riservata ai membri della famiglia? Oppure sei solamente una di quelle stupide guardie che fanno quelle scommesse sul coraggio assurde?! – glielo aveva detto tutto d’un fiato senza nemmeno prendere fiato.

-         Curiosità…sei una persone normale o ti hanno creata in provetta?

L’uomo si voltò stizzito verso di lei un espressione burbera sul volto, che scemò clamorosamente dopo che ebbe visto gli abiti succinti in cui la meravigliosa principessa di Suna si trovava. Mani sui fianchi, aria infuriata su quel dannato volto da angelo, occhi verdi quasi da gatta, fisico perfetto e formoso, era decisamente la Temari di cui gli avevano parlato. Quel ragazzino di Konoha aveva dannatamente ragione a chiamarla” seccatura”, perché una donna simile secondo Hidan, non poteva essere che una seccatura.

-         Cos’è? Dopo che hai visto chi sono ti sono cadute le palle? Allora? Voglio sapere il tuo nome, sai com’è tanto per divertirmi, uccidere qualcuno mi farà passare una serata piacevole!

-         Sei dannatamente insopportabile lo sai? Nonostante il tono con cui mi stai parlando mi dia fastidio, mi chiamo Hidan! E mia cara Temari no Sabaku la avverto che sta correndo un grosso rischio! – Temari lo osservò in silenzio, per poi scoppiare in una risata quasi lugubre.

-         Tu non sai con chi stai parlando! Sarai pure uno degli Akatsuki ma io sono Temari no Sabaku e ti assicuro che se mi rispondi un'altra volta in quella maniera…sta pur certo che da Suna non esci vivo!

-         U…mi eccitano le donne pericolose…

-         Io odio i coglioni…!

I due rimasero per qualche tempo ad osservarsi, l’uno fissava gli occhi dell’altro, porpora nel verde, quella cos’era? Una lotta tra bene e male?

Hidan le si avvicinò pericolosamente, il rumore dei corni alle mura distrasse Temari per un istante e fu in quel preciso momento che Hidan la afferrò per un fianco portandosela vicino, dannatamente vicino. Temari poteva sentire il suo profumo, poteva specchiarsi in quegli occhi color porpora, poteva sentire il suo respiro solleticarle le spalle nude. Li la fissò silenzioso, finché non si decise a parlare, la vide rimanere in silenzio, forse l’aveva colta di sorpresa e anche se l’aveva conosciuta da poco, qualcosa gli diceva che non le piaceva essere presa di sorpresa.

-         Vengo per conto di una persona…un ragazzo…

-         Ah! Cos’è ti manda il figlio del capo? – gli disse lei facendo il vocione.

-         Mi manda Shikamaru Nara, lo conosci?

Temari rimase in silenzio, quasi le mancò il respiro. Shikamaru con gli Akatsuki? Non poteva essere vero, lui era sempre stato dalla parte del bene aveva persino combattuto contro Sasuke che sconsideratamente voleva unirsi a quella banda di criminali di cui faceva parte suo fratello. Aveva sempre creduto che avesse un animo più che buono e adesso veniva a parlare con un membro di quella organizzazione che le dice di avere un messaggio da parte sua? Che stava succedendo in quella dannata guerra?

-         Non so chi sia! – mentì spudoratamente, mentre Hidan la osservava divertito.

-         Ma se vi dovevate sposare! Ti hanno mai detto che le brave ragazze non dicono le bugie, ragazzina? – le disse, mentre con una mano le sfiorava il fianco, fino a risalire alla spalle e a darle un buffetto sotto il mento.

-         Io non sono una brava ragazza! E poi non voglio sapere più nulla di lui! E smetti di toccarmi o te le taglio quelle mani!

Gli diede un ceffone in pieno viso, senza che lui, un mukenin di primo ordine, un uomo ricercato in tutte le terre ninja, un criminale, potesse reagire. Lei gli sorrise divertita, vedendogli toccare la guancia quasi stranito, forse un ceffone non glielo avevano mai dato.

-         Digli che questo glielo mando io! Regalo di nozze… e se adesso tu te ne andassi, io mi cambierei e tornerei alla mia vita normale, caro Hidan!

-         I miei omaggi principessa…tornerò a farle visita, sono attratto dal pericolo!

-         Beh, a me faresti un gran favore se scomparissi! Sei noioso!

-         Gattina…alla prossima! – gli disse lui con tono malizioso, mentre si ricomponeva e si allontanava tra i tetti di Suna.

-         Gattina un corno! – gli urlò dietro lei a squarciagola.

Rimase da sola nella camera, nella mente ancora quegli occhi color porpora e quell’espressione dannatamente idiota, le assomigliava molto a Shikamaru, ma il solo ricordo le faceva bruciare il cuore. Si rivestì in fretta, la testa che girava e una strana sensazione, si sentiva infinitamente debole. Si sdraiò sul letto cercando di riposare, chiuse gli occhi, ma prima che potesse riaprirli il braccio le cadde sul comodino proprio accanto al tavolo, facendo cadere a terra una foto, la foto di Shikamaru.

Kankuro udito il rumore si era precipitato in camera della giovane, inizialmente spiazzato l’aveva trovata a terra svenuta, mentre la fresca brezza serale inondava la stanza come un fiume in piena, cacciando via il vapore. L’aveva poggiata delicatamente sul letto e le aveva fatto delle tenere carezze sulla fronte ancora imperlata di sudore, qualche ciocca di capelli le era rimasta sulla fronte. Il respiro affannato lo fece preoccupare, il petto della giovane si abbassava e si alzava velocemente, quasi fosse sotto sforzo, la vide stringere le palpebre come se sentisse dolore, le toccò la mano mentre lei si scostava infastidita. Le sedette accanto per qualche ora, rimase ad osservarla in silenzio, finché dei passi non lo fecero voltare. La figura di Gaara era apparsa alle sue spalle serio, portava degli abiti civili i soliti pantaloni che portava in casa, mentre sopra una leggera maglia di rete gli copriva il petto. lo vide posare gli occhi su Temari, preoccupato, e poi fissare lui con tono severo.

-         Cosa è successo? – gli chiese, mentre attendeva una risposta mosse qualche passo nella stanza.

-         Non lo so! Ho sentito un tonfo e l’ho trovata a terra svenuta! Non chiedermi il perché, non ti saprei rispondere! – gli rispose in tutta sincerità.

-         Sono preoccupato…- gli confesso Gaara, voltandosi a guardare Temari con dolcezza.

-         Di cosa?

-         La vedo strana, non è più quella di prima! Mi manca vederla correre per Suna dietro alle guardie, o vederla rincorrerti per i corridoi, mi manca semplicemente vederla sorridere!

-         Non è colpa nostra, da quando Shi…- Kankuro non riuscì a terminare la frase.

-         Non dire quel nome!

-         Ma che dici Gaara?! Anche tu provavi del rispetto per lui! Mi avevi anche detto che le davi il permesso per sposarsi con lui e adesso mi dici questo? Che cavolo hai in mente? – gli gridò contro, mentre Temari infastidita dalle urla cominciava a svegliarsi.

-         Ho detto che non voglio più sentire quel nome! Sono il kazekaghe di Suna e non ti sto chiedendo di non dirlo da fratello, è un ordine! E smetti di urlare sei patetico quando fai così, non metti paura nemmeno ad una mosca!

Kankuro rimase in silenzio a guardarlo, mosse qualche passo per la stanza e poi uscì silenzioso dalla porta lasciandola socchiusa, mentre una fresca brezza entrava dalla porta del terrazzo. Temari si svegliò pochi minuti dopo, Kankuro ancora fissava la porta preoccupato, temeva suo fratello come non aveva mai fatto. Era cambiato nell’ultimo periodo, ma il suo improvviso interesse per Temari lo spaventava, anche quel sorriso tenero che prima avrebbe desiderato vedere, adesso gli sembrava un orribile ghigno che mai avrebbe più voluto rivedere.

La serata trascorse tranquilla senza nessun intoppo, i tre fratelli cenarono nella cucina riservata alla famiglia, quella piccola cucina che sua madre aveva fatto costruire per ricordare quel minimo di Famiglia che c’era nella vita di quelle cinque persone.  Come sempre Temari aveva costretto Gaara a mangiare, mentre Kankuro si ingozzava senza freno lanciando qualche volta delle occhiate fugaci al fratello minore. Finirono per addormentarsi tutti e tre sul divano della cucina, Kankuro sdraiato su un bracciolo del divano, la mano che penzolava sul pavimento, Temari tra le braccia di Gaara che la coccolava con qualche carezza tra minuto e minuto. Quando già si era fatta notte fonda Gaara udì degli strani rumori provenire dal piano superiore, malgrado fosse ancora intontito dal sonno mosse qualche passo per la cucina e su per le scale fino ad arrivare alla camera di Kankuro, aprì la porta e diede un occhiata. Centinai di vestiti e pezzi di marionette se ne stavano inermi al suolo, la finestra era aperta e consentiva alla luna di illuminare la piccola stanza fino al letto. Sopra il cuscino un biglietto e un falco viaggiatore di Konoha ancora appollaiato sul davanzale, qualcosa si mosse tra le marionette, una mano di sabbia catturò l’uccello, mentre le gelide mani di Gaara si posavano sul biglietto…

 

SN KNH FC 1S…

 

 

 

 

 

 

 

 

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Note dell’autrice:

 

 

- Lily_90: ciao Saretta!!! Scusa scusa scusa…mamma mia sto diventando imperdonabile! La mia carriera da scrittrice di ff non ha futuro, aggiorno davvero tardi! Scusa e che ho visto uno spettacolo davvero stupendo a Siracusa, quando ci sentiamo ti racconto, una meraviglia         ! cmq…finalmente ho scritto il passo finale, quello che metterà in crisi l’intera storia tra Shika e Tem e l’intera vita del povero Kanky! Mamma mia sto diventando una pessima ragazza, sto distruggendo la storia tra Shika e Tem in una maniera orrenda! Altro che bontà…anche se alla fine si sistema tutto, ma che ci posso fare, lo sai che sono complicata no?! Hidan ha fatto la parte del montato ma vedrai che combina quando perde la testa e Tem è decisamente pericolosa per i suoi gusti… dimmi al solito cosa ne pensi del chappy, anche se sfortunatamente Shikamaru non è apparso, ma vedrai che succederà qualcosa nei prossimi chappy…a Temari Hidan e a Shika…UN BACIONE GRANDISSIMISSIMO DALLA TUA CHIARETTA!! Ps: ci sentiamo su msn, quando ci sei! Ti voglio troppo bene!!

  - Stefy_90: ciao Stefy! Ok perdonami stellina sono un mostro altro che! Non ho aggiornato e in questa settimana non ci siamo sentite, ma come ho detto a Sara ti spiego su msn!!  Che ne pensi del chappy? ho combinato un casotto vero? Su sgridami anche tu per quello che ho scritto, così mi sento tanto in colpa! Sto smembrando la storia d’amore tra Shika e Tem manco fossi uno sciacallo! Ma vedrai che le sorprese non mancheranno…che ne pensi di Hidan? Come ti è sembrato? Vedrai che ti stupirò con quello che leggerai, una follia simile non l’ha mai fatta nessuno! Ma io sono più che folle…!! Un bacione grandissimo! Ti voglio troppo bene stellina mia!!!

  - Sensei_man: ciao Duci! Oggi non posso connettermi causa compiti di quell’idiota( tu sai di chi parlo)! Ricerche dice… ma chissà che cerca! Cmq che ne pensi del chappy che per fortuna sono riuscita a pubblicare? La tua Tem si sta facendo una marea di innamorati a seguito, ma vedrai che la storia che Hidan si mette in mente è davvero comica per uno come lui! Shikamaru apparirà nel prossimo chappy, quando accadrà una sorpresona che ti farà brillare gli occhi se ti conosco…come si dice, moglie e buoi dei paesi tuoi…un bacione grande dalla tua Chiara!!

  - Piccola Teddy: ciao Carlotta!!! Mi manchi!! Uffi, siamo sfigate tutte e due, te con i tuoi problemi di cuore e io con i miei problemi con msn! Che sfiga pazzesca, questa volta però non ci siamo sentite causa spettacolo teatrale, poi ti dico..! cmq, cosa ne pensi del chappy? visto Hidan? È arrivato da me e adesso si infiltra anche nei chappy, sai che avevi ragione, è insopportabile, fortuna che l’aspetto ripaga!!! Cmq.. dovrai aspettare il prossimo chappy per vedere Shika, che a modo suo cercherà di scordare Tem, in realtà l’idea viene a un pazzo di Konoha!! Vedrai… ci sentiamo su msn se puoi e posso! Un bacione grande dalla tua uguale ma lontana!!! TVB!!

  - Gossip Girl: ciao Ele!! Certo che è complicato parlare con te e con Mary da qui o dal forum, se mi autorizzi posso prendere il tuo indirizzo msn dal Forum? Ti prego!!! Va beh… che ne pensi del chappy? ho combinato un casino tra Tem e Shika, ma vedrai che Temari sarà davvero arrabbiata quando una foto le arriverà stranamente da Konoha chi ci sarà? Un bacione grande! Ci sentiamo e fammi sapere!!!

  - YumiBabyPunk: ciao Giuly! Ok mi dichiaro ufficialmente perseguitata dalla sfiga! Questa settimana non ci siamo sentite perché ho guardato uno spettacolo teatrale! Poi ti dico se ci becchiamo su msn…ti chiedo scusa per il ritardo! Ma questo chappy era complicato! Che ne pensi? Mi è venuto bene, anche se Shika non c’era a migliorare la situazione! Speriamo che sentiamo, mi manchi pure te! Un bacione dalla tua Chiara!!

  - Tem_93: ormai ti dichiaro ufficialmente mia lettrice, dato che mi recensisci tutti i chappy! thanks! Che ne pensi del chappy? non l’ho potuto pubblicare prima causa impegni, ma ho cercato di fare del mio meglio! Come ti è sembrato l’incontro tra Tem e Hidan? Povera Tem… avrà una brutta sorpresa nei prossimi chappy, tutta colpa di quel cocciuto di Shika, come dice il proverbio: moglie e buoi dei paesi tuoi, vero Kiba?...un bacione, alla prossima e grazie ancora per le rece!

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Capitolo 13
*** Infondo lui non è colpevole... ***


Infondo lui non è colpevole di nulla...

Era ancora l’alba e la gente di Konoha riposava serenamente nelle proprie case, mentre alcuni ninja scelti si aggiravano per la città controllando ogni possibile entrata. Il pericolo che il villaggio della sabbia facesse il primo passo era sempre più vicino e come un ombra, offuscava ormai da troppo tempo la mente della gente. Tsunade seduta alla sua scrivania si ritrovò ad osservare la città che lentamente si illuminava e prendeva nuovamente vita sotto i raggi del sole, negli occhi la preoccupazione. Aveva giurato di proteggere Konoha da ogni attacco, da qualunque paese o ninja si fosse dichiaro traditore a lei, aveva promesso di proteggere la gente del suo paese. La guerra contro Suna si stava dimostrando più complicata del previsto, anche se alcuni aspetti positivi c’erano. Forse i ninja della foglia avevano imparato a controbattere a quelle tecniche che anni prima avevano osservato usare ai ninja nemici, magari quel gruppetto di ragazzini che aveva combattuto all’esame dei chunin poteva sconfiggere la Sabbia. Quel gruppo di Genin tanto strambo era cresciuto e adesso si stava dimostrando l’orgoglio del villaggio della foglia, peccato che tra tante mele ci fosse sempre quelle guasta, Sasuke li aveva ormai abbandonati e uno dei ninja più promettenti se ne era andato.

-         Signorina Tsunade a cosa pensa? – gli chiese Shizune giungendogli alle spalle.

-         Credo proprio che dovremmo attaccare Suna…seriamente questa volta! – gli rispose la donna, mentre sorrideva amaramente.

La guerra non aveva mai portato benefici a nessuno, prima o poi ti distruggeva dentro, ma come si faceva a dire di no ad una guerra che metteva in pericolo la vita delle persone che ti erano care. Come si fa a dire di no davanti ad una tale scelta? Cosa fare? Quando le urla della gente ti colpiscono il cuore come lame, mentre dei nemici uccidono il tuo popolo davanti ai tuoi occhi, cosa fare quando le lacrime si mischiano al sangue e l’amore all’odio? Forse combattere è l’unica cosa che rimane da fare, per te, per la tua famiglia, per la tua gente…

-         Credo proprio che sia la cosa giusta da fare… - sussurrò in fine, mentre un groppo amaro le saliva alle labbra, mentre i ricordi le prendevano la mente.

 

Il rumore dei passi per la strada riecheggiò per tutta la città, era dal calare del sole del giorno prima che se ne stava lì, seduto ad aspettare chissà cosa. Ormai aveva perso  l’ultima speranza che aveva, ormai anche Kankuro lo aveva abbandonato. Il sussurrò del vento gli arrivò alle orecchie, come quelle stupida cantilena che sentiva spesso canticchiare a Temari, come quella stupida cantilena che aveva ormai scordato. Due mesi che sembravano un eternità e un ricordo che si affievoliva sempre più, quella mattina si era svegliato con le lacrime agli occhi, non ricordava più il suono della sua risata. La stava scordando lentamente, come se tutto quello che era stato il loro amore si fosse perso nel vento, come un insulso granello di sabbia in un deserto, dove il suo signore medita odio contro di te. Una mano sulla sua spalla fece voltare Shikamaru d’improvviso, la figura alta e silenziosa di Hidan alle spalle, gli fece posto sulla roccia su cui si era seduto. Lo osservò in silenzio, aveva il viso arrossato, come se avesse ricevuto un ceffone, ma poi si voltò nuovamente a osservare le chiome degli alberi e l’acqua del laghetto muoversi sotto le note del vento. Dannato vento e dannata Temari.

-         Tristi di prima mattina moccioso? – gli chiese Hidan, che continuava ad osservare un cervo pochi metri più in là.

-         Fatti miei mukenin…- lui si voltò finalmente a guardarlo.

-         Non serva a nulla piangersi addosso, le lacrime non hanno mai risolto nulla…prova a guardare un po’ più in là del tuo naso pivello, magari trovi la via giusta o forse continuerai a piangerti addosso…

-         Ma si può sapere perché ti interessa tanto aiutarmi? Cosa ti importa della mi vita? Una settimana fa neanche ti conoscevo e adesso vieni a consolarmi? – sbottò Shikamaru, urlandogli contro infuriato, era stanco di tutte quelle prediche.

-         Un detto dice Hic abitat felicitas, ora il punto è…Dove abita?

Shikamaru rimase in silenzio, mentre la figura del mukenin si allontanava per il boschetto senza rivolgergli nemmeno una parola in più, proprio quando Shikamaru lo vide attraversare il laghetto lo bloccò.

-         Che hai fatto alla guancia Hidan? – gli chiese urlando, l’uomo non si voltò nemmeno sorridendo beffardo alle spalle del giovane.

-         Ho litigato con un gatto! Volevo accarezzarlo, mi ha graffiato! – gli disse sorridendo, mentre Shikamaru lo osservava stranito.

-         Permaloso come gatto!

-         …sono in ogni caso delle enormi seccature…distruggono la mente e il corpo… - Shikamaru, sorrise ricordando la frase da lui pronunciata una notte.

-         I gatti? Sicuro che stiamo parlando della stessa cosa?

Hidan si voltò per un istante a guardarlo, il kimono che si apriva da un lato a mostrare i pantaloni e i pettorali scolpiti, su cui spiccava un ciondolo. Sorrise beffardo, ripensando a quel pomeriggio, definirla gatta era poco, quella era una tigre non una gattina.

-         Lasciata stare pivello, storia lunga…ci si vede! – gli disse, mentre in pochi secondi scompariva tra gli alberi, lasciando di se solamente il ricordo.

-         Alla prossima.. Hidan…

Shikamaru rimase in silenzio, mentre la figura dell’uomo si dissolveva oltre le fronde degli alberi come nebbia durante la notte, un leggero soffio di vento gli liberò una ciocca scura facendogliela ricadere sugli occhi color pece. Una pace quasi indissolubile regnò per qualche attimo nel bosco della famiglia Nara, il vento scuoteva abile gli alberi e l’erba verde dei prati, i cervi se ne stavano sereni accanto all’acqua del laghetto, finché un esplosione li fece destare. Shikamaru stupito si voltò di scatto verso l’entrata a quel luogo correndo verso il cancello, corse per le strade mentre la gente correva spaventata alle proprie case, mentre il cielo si riempiva di sabbia. Per un attimo una barriera di fuoco attraversò il cancello Nord di Konoha mentre alcuni ninja si impegnavano a riprendere il controllo della situazione, Shikamaru ragionò in fretta, saltando sui tetti per avere una maggiore visuale, il fatto che Hidan fosse andato via da così poco tempo lo lasciava con un enorme dubbio sulla coscienza. Vide suo padre tra la gente che lottava contro alcuni uomini del villaggio della Sabbia, la scena lo lasciò per qualche istante stupito. Alla fine Suna aveva fatto il primo passo, almeno, da quanto i suoi occhi gli dicevano, ma qualcosa gli suggeriva che la realtà stava da un'altra parte anzi, dalla parte opposta. Scese dal tetto su cui si trovava e si fece largo tra la foschia, riuscendo ad intravedere una ragazza, i capelli biondi e il fisico da kunoichi, dopo qualche istante la giovane cadde a terra stordita. Il giovane shinobi le si avvicinò intravedendo l’ombra di un uomo probabilmente il ninja che l’aveva attaccata, la prese tra le braccia trascinandola poco distante, mentre suo padre gli faceva da scudo nella corsa.

Si era già fatto tardo pomeriggio, il sole stava ormai tramontando e l’aria cominciava ad essere sgombra dal fumo, la gente ricominciava ad uscire per le strade e a dare soccorso ai ninja che avevano combattuto alcuni con profonde ferite. Shikamaru seduto su di un muretto se ne stava a sgranocchiare patatine insieme al suo migliore amico Choji, anche lui come tutti gli altri aveva dato una mano, i due videro Shikato Nara fare cenno ad entrambi di venire. L’uomo era rimasto per tutto il pomeriggio accanto alla ragazzina che suo figlio aveva trovato sul campo di battaglia, era da ormai troppe ore che dormiva quasi fosse svenuta e l’uomo se ne era preoccupato. I due ragazzi con molta pigrizia si affiancarono all’uomo che osservava la ragazza addentare un pezzo di pane divertito, Shikamaru rimase in silenzio ad osservarla mentre Choji le offriva gentilmente delle patatine.

-         Scusate tanto non mi sono ancora presentata, sono davvero imperdonabile! Mi chiamo Asami Narashi, vengo dal villaggio delle foreste! Ci hanno chiamato qui a Konoha perché il paese della Sabbia aveva già distrutto il nostro villaggio! – Shikato le diede gentilmente una tazza con dell’acqua, mentre la ragazza gli sorrideva cordiale.

-         Sta tranquilla Asami, qui siete al sicuro, vedrai che andrà tutto bene! Questo è mio figlio Shikamaru, mentre quello di fianco a lui è Choji!

-         Piacere di conoscervi! Tu devi essere il ragazzo che mi ha salvata, te ne sono grata!

Il giovane di Konoha rimase in silenzio, accennando un breve sorriso e un movimento del capo ai ringraziamenti della ragazza. Capelli biondi, occhi verdi e un fisico praticamente perfetto, sarebbe stata l’orgoglio di Ino se l’avesse vista. Nonostante tutto Shikamaru rimase in silenzio davanti a quegli occhi, dannatamente somiglianti a quelli della sua Tem, la voce e i modi di fare lo lasciarono spiazzato, era come rivederla agli esami dei Chunin naturalmente, senza quei buffi codini che la rendevano ancor più unica di quando fosse.

 

Il pugno ferreo di Gaara percosse la grande scrivania del suo ufficio, mentre il ninja medico di fronte a lui arretrava di qualche passo spaventato. La furia più cieca si leggeva negli occhi verdi del giovane principe di Suna, le mani gli tremavano quasi fosse un bambino e la pelle diveniva più pallida del normale. L’uomo dinnanzi al giovane Kazekaghe aggirò la scrivania e gli pose una mano sulla spalla, conosceva le reazioni di Gaara e aveva imparato a prevedere le sue mosse per renderlo felice e per salvarsi la pelle.

-         Cosa devo fare nobile Kazekaghe? Vuole che lo uccida o preferisce farlo apparire come un incidente? – gli disse in tutta franchezza, mentre Gaara si voltava spaesato verso di lui.

-         No… non voglio che muoia, non merita di soffrire…ti darò ordini tra qualche giorno, tu mantieni il segreto o sai cosa ti accadrà…! – gli disse infine riprendendo controllo sul suo corpo.

Il ninja medico scomparve dietro la porta dell’ufficio lasciandolo da solo, solo e privo di una qualsiasi cognizione logica. Si lasciò ricadere sulla poltrona della stanza, mentre gli occhi gli tremavano spaventati e incapaci di trovare una soluzione. Se solo avesse preso una decisione contro di lui si sarebbe sentito un verme, un lurido verme incapace di affrontare le proprie paure, capace solamente di aggirarle e di mettergli fine nel sangue. Non poteva farlo, non ne aveva il coraggio, quel briciolo di coscienza che gli era rimasta in corpo gli impediva di compiere un tale atto. Infondo le cose potevano andare nella giusta maniera, avrebbe sopportato tutto pur di rendere felice la sua Temari, anche quello. Nonostante tutto il suo cuore aveva cominciato a provare dell’affetto a quelle parole, forse il grande e spietato Gaara no Sabaku avrebbe accettato una tale umiliazione solamente per amore…

Improvvisamente la porta si aprì rivelando la figura pensierosa di Temari, la bionda mosse qualche passo all’interno dell’a stanza per poi sedersi sulla poltrona di fianco a quella del fratello minore. Aveva il volto preoccupato e questo Gaara lo notò subito, nonostante tutto rimase in silenzio lasciando che fosse lei a parlare per prima.

-         Ehi? Cosa c’è che non va? – gli chiese lei ad un tratto, passandogli amorevole una mano tra i capelli rossi.

-         Nulla sta tranquilla… - gli ripose lui con un tono che lasciava a che pensare.

-         Gaara non sempre le cose vanno come si spera, tu ne sei la prova vivente! Ormai avresti dovuto capirlo… la vita non è mai quella che credi e tutto si riserva un lato positivo e negativo, tocca a te scegliere quale lato vedere e quale ignorare! Ricordati che io ci sarò sempre, qualunque cosa ti accadrà…

-         Temari, posso farti una domanda? – gli chiese lui voltandosi a guardarla negli occhi verdi, lei annuì debolmente.

-         Mi odi? – continuò lui sinceramente, fissando i tetti di Suna dalla finestra.

-         Non l’ho mai fatto e non lo farò mai! Sei il mio Gaara, come potrei dirti che ti odio, ti ho visto nascere e ti ho tenuto tra le braccia quando ancora ero una bambina! Sei la mia famiglia e sarei capace di fare qualunque cosa pur di farti felice! Tu e Kankuro siete tutto quello che mi rimane e non ho intenzione di perdere anche voi!

Gaara rimase in silenzio, mentre Temari singhiozzava ormai senza freno. Lentamente la sua Temari si stava dissolvendo come sabbia al vento del deserto, si stava lentamente consumando dentro e stranamente, ai suoi occhi la tristezza che la giovane provava appariva ben più grande di quanto fosse. Forse erano i sensi di colpa, forse la paura di perderla, forse per un attimo non aveva avuto paura di dimostrare i suoi sentimenti, ma Gaara lo fece. Si drizzò in piedi trascinandola tra le sue braccia, stringendosela al petto, come quel maledetto giorno in cui anche Shikamaru l’aveva lasciata sola…

 

 

 

 

 

 

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Note dell’autrice:

 

-         Lily_90: ciao Saretta!!! Allora intanto, ho saputo del contatto con Stefy e ci stiamo organizzando per parlare tramite lei, quindi se ti racconta qualcosa riguardo quel idiota del mio EX ragazzo, non ti stupire! Anzi ridi che ti fa bene! Anche se devo dire che mi manchi tanto, ora la povera Stefy si vede sorbire le mie lamentele, qualcuno deve farlo per forza!....cmq, allora Hidan sembra aver avuto uno scontrato con un gatto, povero! E chissà quanti ne avrà di scontri e che scontri… sono più che certa che ti dispiacerà ma, ti devo annunciare una brutta notizia…rilassati e prendi fiato, ci manca solo che ti viene un infarto da lontano…ci sarà una scenetta hot nel prossimo chappy, una che tu odierai profondamente e che sarà un pochino strana, quindi tieni forte! Che mi dici piuttosto di questa Asami Narashi? Shikamaru sembra paralizzato, credi che ci cascherà?...speriamo di sentirci il prima possibile, se no ti mando messaggi via Stefy!XD! UN BACIONE GRANDISSIMISSIMO DALLA TUA CHIARETTA!!! Ti voglio un sacchissimo di bene!!!

-         Stefy_90: stellina! Che dire, ci siamo sentite circa mezz’ora fa e ancora ti rompo le scatole, credo sia un record mondiale! Ho dato indicazioni a Sara del tuo nuovo ruolo di messaggera! Giuro che mi sto uccidendo dalle risate, sta storia è troppo comica. Cmq che mi dici del chappy? le anticipazioni le hai già sapute e ti assicuro però che non sarà una scenetta tra Shika e Tem, almeno lei però ci sarà, preparati al peggio allora…prova ad indovinare con chi!...dimmi anche cosa ne pensi della nuova arrivata! Credi farà breccia nel cuore di Shika? Com’era quel detto…moglie e buoi dei paesi tuoi…un bacione grandissimo dalla tua stellina!!! Ti voglio un sacco di bene!!!

-         Sensei_man: ciao Duci! Devo dire che la tua presenza mi sta dando una mano! Almeno ci sei tu che mi dici sempre che mi vuoi bene, come farei senza di te? Inutile dire che mi manchi tanto, dato che non ci sentiamo da tanto! La mia sta diventando un sfiga enorme!...cmq, cosa ne dici del chappy? e che ne pensi della nuova arrivata? Tu che sei un grande critico in fatto di donne esprimi il tuo giudizio!! Un bacione grande dalla tua chiara! Ti voglio troppo bene!

-         Piccola teddy: ciao Carlotta! Ritardataria, ma che ritardataria.. insomma se poi mi dici che ti trovi in certe situazioni, ti capisco!  Nonostante tutto ti rassicuro…Hidan si sta comportando da angioletto qui da me, figurati che adesso è seduto su una sedia a guardare un programma alla tv( sono legato nd Hidan)( zitto o ti rimando da Carlotta! Nd me)…un angioletto!! Adesso ti do una bella scrollata, due chappy in un giorno, credo che per te sia un record! E va bhe, dimmi cosa ne pensi! Un bacione grande dalla tua Chiara e da Hidan!!! Tvbttt!!

-         Gossip girl: ciao Ele! Come vedi ti ho aggiunta! Anche perché non avevo nulla da fare e ho combinato di tutto sul mio pc! Ci siete praticamente tutti quelli del forum come contatti!! Speriamo di sentirci!.. allora cosa ne pensi di questo chappy? piaciuto Shika? Ha fatto l’eroe, ma adesso deve fare i conti con una certa Asami Narashi, chissà che succederà tra quei due…dimmi anche cosa ne pensi di Gaara sono proprio curiosa! Un bacione grande come al solito ci sentiamo qui o sul forum!

-         YumiBabyPunk: ciao Giuly! Ok abbiamo superato il record, finalmente anche se per poco ci siamo sentite anche perché io pi sono dovuta scappare a fare una cosa importante, perdonami!.... cosa ne pensi del chappy? piaciuto? Nel prossimo ci sarà una scenetta hot, vedrai che ti combino…un bacione! Ps: ci sentiamo su msn!

-         Tem_93: ciao! ti è piaciuto l’incontro tra Tem e Hidan? Beh, vedrai che di incontri ce ne saranno a non finire, saprai il perché nei prossimi chappy! intanto ti anticipo una scenetta hot in cui Tem sarà la protagonista l’altro lo vedrai, almeno prova ad indovinare!...cosa ne pensi di questo chappy? piaciuto l’incontro tra Tem e Gaara?...questa storia si fa sempre più complicata vero? Nonostante tutto tutti i segreti verranno svelati nei prossimi chappy! un bacione , ci sentiamo! Alla prossima e grazie per la rece!!

 

 

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Capitolo 14
*** Fammi dimenticare tutto... ***


Fammi dimenticare tutto...

Ogni suono sembrava aver perso il suo significato, nessun altra persona esisteva ormai nella mente del giovane Kazekaghe, l’unica cosa che lo teneva ancora legato a quella realtà erano i singhiozzi di Temari. Andava avanti da qualche ora e ormai persino i suoi occhi sembravano essersi stancati di tante lacrime. Ancora abbracciata a Gaara continuava a stringersi a lui, quasi stesse cercando quel minimo di protezione che adesso le mancava, voleva sentirsi amata almeno per un po’. Lui le continuava a passare dolcemente una mano tra i capelli biondi, mentre la kunoichi continuava a tenere la testolina tra le su braccia, da lì poteva sentire il suo profumo e il sapore salato delle sue lacrime sulle labbra. Le diede un tenero bacio sulla fronte, mentre la bionda lasciava finalmente scivolare la maglia di lino, ormai bagnata, del rosso. Lei lo osservò dopo qualche secondo, mentre le sorrideva teneramente quasi a volerla rassicurare.

-         Finalmente hai smesso di piangere, pensavo dovessimo continuare per tutta la notte! - gli disse lui cercando di farla sorridere.

-         Mi spiace, non so cosa mi sia successo! Scusami Gaara…

-         Non preoccuparti, non mi hai dato nessun disturbo…anzi sono felice di averti consolata! – gli rispose, arrossendo debolmente e voltandosi a guardare fuori dalla finestra.

Temari rimase in silenzio ad osservarlo, sembrava quasi assorto in un pensiero davvero complicato dalla faccia che aveva, lo aveva visto arrossire per qualche istante e per un momento il suo cuore aveva provato una gioia che da tempo non gli era più familiare. Non sapeva cosa fare o cosa dirgli, era lì nella sua camera a fissarlo mentre pensava a chissà cosa, non sapeva davvero cosa fare si era ormai fatta notte non poteva certo uscire dalla camera del Kazekaghe passando inosservata, chissà che avrebbe pensato la gente. Già, il suo popolo, lo stesso popolo che anni prima aveva odiato Gaara e che adesso lo adorava, chissà cosa avrebbero pensato sapendo dell’amore scaturito da parte del Kazekaghe per la sorella, di sicuro non lo avrebbero accettato volentieri.

-         Credi che la gente mi odierebbe sapendo cosa provo per te…? – gli chiese ad un tratto lui, quasi avessero fatto lo stesso pensiero.

-         Non credo sia giusto amare una persona che ha il tuo stesso sangue…credo proprio che la gente non lo accetterebbe, non so cosa dirti Gaara… - gli rispose lei sinceramente, mentre lui si voltava infuriato.

-         Cosa c’è di male nell’innamorarsi? – gli urlò contro alzandosi.

-         Nulla, ma non puoi…

-         Non posso cosa? Non capisco davvero quale sia il valido motivo per cui io non posso amarti! Il sangue? Cosa importa del sangue? Le persone si amano nonostante tutto e tutti, allora perché non posso farlo io? Non sono forse una persona come le altre?

Temari rimase in silenzio, questa volta non sapeva davvero cosa dire o fare, tutto quello che suo fratello le aveva detto era la conferma dl suo amore per Shikamaru. Lei aveva amato Shikamaru nonostante fossero di due villaggi differenti e lo aveva continuato ad amare quando era scoppiata la guerra, ma il suo amore era sempre stato giudicato da tutti come un male che prima o poi l’avrebbe rovinata e allora perché far compiere una tale follia a suo fratello? Perché far ritornare agli occhi della gente il Kazekaghe come un mostro? Perché distruggergli la vita un'altra volta?

-         Tem… io ti amo, nonostante tutto e tutti! E sono disposto a dirlo davanti a tutta le gente di Suna! Farei qualunque cosa pur di renderti felice, lascia che ti ami…non trattarmi da mostro anche tu, sei l’unica cosa che mi rimane… - le ultime parole suonarono al cuore di Temari come una supplica.

-         Promettimi di non dirlo a nessuno… promettimi di non farmi soffrire e promettimi di farmi scordare il passato! Promettimelo Gaara!

-         Se devo amarti così, allora lo farò!

Una supplica a cui non poteva dire di no, una supplica a cui non poteva negare nulla, una richiesta d’aiuto da parte del suo Gaara, un amore a cui non poteva dire di no malgrado fosse sbagliato, lo aveva promesso da bambina quando sua madre era morto e lo aveva gridato a Gaara poche ore prima, non lo avrebbe abbandonato per nessun motivo, infondo quel diavolo dai capelli rossi era pur sempre il suo piccolo Gaara…

Lui le appoggiò lentamente la testa sulle ginocchia, lasciando che le mani di Temari scorressero sui suoi capelli, tra quelle fiamme che più che mai, adesso gli sembravano l’unico inferno su cui poter sopravvivere. Rimasero così per qualche minuto, finché lui non si alzò e poggiò le sue labbra su quelle di Temari, lei lo lasciò fare ripensando ai teneri baci che spesso le dava Shikamaru, doveva scordarlo, dove rimuovere ogni suo ricordo dalla memoria e Gaara poteva cancellarli.

Un bacio a cui non poteva dire di no, un bacio tenero, avido, passionale, dannato, sbagliato, sensuale, triste e dannatamente dolce, come il veleno prima che ti uccida. Due mani che continuavano a cercarla, due mani che continuavano a tendersi verso di lei, alla ricerca di qualcosa, avare di trovare ciò che volevano e che da troppo tempo bramavano. Due mani dannatamente conosciute, che adesso le sfioravano la schiena tremanti.

-         Gaara? – lo chiamò lei, mentre lui rimaneva fermo a d osservarla.

-         So a cosa stai pensando e so anche che mi consideri un mostro…

-         Non lo farei mai, tu sei il piccolo…- lui la interruppe prima che finisse di parlare.

-         Il tuo piccolo Gaara…uno degli uomini della tua vita, ma mai quello giusto!

-         Gaara mi ami? – gli chiese ad un tratto lei, mentre lui le sfiorava una spalla.

-         Te l’ho già detto…farei qualunque cosa per te! Ti amo come non ho mai fatto e ti amerò per sempre!

-         Allora non ti fermare, fa ciò che vedi e cerca di essere felice, non voglio rattristare anche te! – gli sorrise teneramente lei, un sorriso dannatamente sbagliato.

La notte calò cupa e silenziosa come non mai, nessun rumore si udiva tra le mura della città, nessuno osava avventurarsi nel deserto durante la notte. Quella notte che da anni a Suna veniva vista da tutti come il simbolo del male, la perdizione in quel oscuro mondo in cui persino il deserto sembra la salvezza. Dei sussurri si persero nel silenzio, dei sussurri mai sentiti nel palazzo, dei sussurri dannatamente sbagliati. Kankuro in silenzio attraversò il corridoio fermandosi davanti alla porta della camera del Kazekaghe, la voce e i sussurri che provenivano dall’interno sembravano di suo fratello, ma gli altri, quella voce tanto familiare, quella stessa voce che lo aveva cullato per tante notti quando era bambino? Poggiò la fronte contro il muro freddo del corridoio, la camera di sua sorella era vuota, quindi quella voce non poteva essere altro che sua…

Si lasciò ricadere senza forze a terra, in silenzio rimase ad ascoltare quelle voci, finché i suoi occhi e il suo cuore non ressero più, e persino lui si lasciò catturare dalla notte…

 

Era assolutamente incredibile come sin dalla mattina presto Shikamaru si ritrovasse un enorme mal di testa che lo costringeva in un modo o in un altro ad alzarsi dal suo letto. Si svegliava da circa due giorni alla stessa identica ora, quasi avesse una sveglia all’interno della testa che gli ordinava categoricamente di svegliarsi. Quella mattina però si era svegliato molto prima, il sole ancora non era sorto e sua madre dormiva serenamente nel suo letto, lo shinobi fece attenzione a non svegliare nessuno e già pronto per uscire scese le scale, passando dinnanzi alla cucina. Uno strano rumore gli fece dare un occhiata all’interno della stanza, sembra quasi ci fosse qualcuno, e infatti seduta sul divano c’era Asami. Aveva i capelli dorati che le ricadevano sulle spalle e una strana espressione che a Shikamaru parve di aver già visto, aveva la stessa espressione di Temari quando veniva colta di sorpresa.

-         Ciao… - gli disse lei, riprendendo a bere del latte dalla tazza.

-         Ciao, che ci fai qua?

-         Tuo padre mi ha offerto di rimanere qui finché la mia famiglia non trova un posto dove stare! Credevo te l’avesse già detto…- gli sorrise infine lei.

-         No, ma non importa…io esco, lo dici tu ai miei quando si svegliano? – gli chiese, facendo scattare la serratura della porta.

-         Naturalmente! – gli sorrise, prima di vederlo scomparire dietro la porta.

Shikamaru scese lentamente i gradini del pianerottolo, per poi camminare lungo il giardino della casa e fermarsi qualche istante ad ascoltare, pareva ci fosse qualcuno, qualcuno che non nascondeva la sua presenza. Diede una veloce occhiata in giro e si volò verso il tetto della casa di fronte alla propria, Sasori se ne stava  seduto, gambe penzoloni su quel tetto, come se fosse la cosa più ovvia e normale del mondo. Lo shinobi lo osservò per qualche istante, per poi aprire il cancello di casa e percorre da solo la strada dietro la sua abitazione fino a raggiungere il bosco della sua famiglia. Aveva imparato a capire gli atteggiamenti di quel gruppo di criminali e sapeva che nonostante la loro incredibile follia, non si sarebbero mai sognati di rivolgergli la parola nel bel mezzo della strada, anche se qualche dubbio gli era passato per la testa, riguardo quel folle di Deidara.

Rimase in attesa per qualche decina di minuti, finché dal solito posto ne usciva fuori la figura alta e slanciata del rosso mukenin di Suna. Gli si avvicinò lentamente fino a sedersi di fianco a lui, proprio com’era solito fare Hidan, solamente allora parlò.

-         Quella ragazza non mi convince… - gli disse serio, voltandosi a guardarlo.

-         Chi? Non farmi certe domande, mi sono svegliato da poco e per giunta sono in anticipo sulla tabella di marcia! – gli rispose lo shinobi della foglia, sbuffando contrariato.

-         Ma se ti aspetto da più di un ora?! Comunque…parlo di quella ragazzina che abita in casa tua! Asami Narashi, non mi convince…sta attento!

-         Posso sapere come mai sei venuto tu? Oggi non doveva venire Hidan? – gli chiese ad un tratto Shikamaru.

Il rosso rimase in silenzio, scoppiando poco dopo in un ghigno divertito, evidentemente Hidan non gli aveva raccontato nulla, d’altronde come biasimarlo?pensò Sasori. Restò in silenzio, per qualche minuto osservando divertito l’espressione del ragazzo, del tutto inconsapevole di ciò che aveva fatto. Sia lui che Deidara che il resto dell’organizzazione erano a conoscenza della sfrenata passione che aveva Hidan nel andare a letto con le donne degli altri e con tutte quelle belle parole che il ragazzo della foglia gli aveva detto, in quel momento le sarebbe già saltato addosso, peccato che la ragazza si sapesse difendere e come! Il mukenin ripensò alla faccia di Hidan la prima volta che l’aveva incontrata, occhi sbarrati, espressione pensierosa e un gran rossore sulla guancia, era stata una scena a dir poco esilarante vederlo in quello stato, Sasori scoppiò a ridere, mentre Shikamaru lo osservava confuso.

-         Posso sapere cosa c’è da ridere? – gli chiese ad un tratto Shikamaru, innervosito.

-         Nulla, stavo pensando ad Hidan! Lascia stare tu non puoi capire...nonostante tutto, io e Deidara siamo andati a dare un occhiatina al nostro secondo socio, pare non ci possa raggiungere, diciamo che se si muove corre un brutto rischio… - lasciò in sospeso Sasori, lasciando che la mente del geniale ninja della foglia facesse i propri conti.

-         Vuoi dire che Kankuro non ci raggiunge? Che non abbiamo modo per entrare a Suna? – gli chiese innervosito Shikamaru.

Il mukenin rimase in silenzio, questa volta non poteva ridere in quella maniera davanti a quel ragazzo, sarebbe stato ingiusto era come prenderlo in giro davanti ai suoi occhi, doveva mantenersi calmo. Evidentemente l’attrazione di Hidan per la giovane principessa di Suna gli aveva impedito di rivelargli una qualsiasi descrizione sul come passare il confine. Nonostante tutto lui non poteva mettersi di mezzo, conosceva Hidan da molto più tempo di quel ragazzino e di sicuro non poteva tradire il suo amico in quella maniera, decise di raccontargli la verità solamente in parte, almeno non si sarebbe sentito in colpa con nessuno dei due, diabolica come idea.

-         Stiamo cercando di capire da dove possiamo entrare con facilità! Di sicuro non posso farti volare senza controllo su Suna come se niente fosse, ci dobbiamo ancora organizzare! Abbi pazienza! – gli disse, per poi alzarsi e muovere qualche passo per la radura.

-         Pazienza? Sono passati mesi? Siete dei criminali no? Non dirmi che non riuscite a passare uno stupidissimo confine? – gli urlò contro Shikamaru, innervosito.

-         Quell’idiota di Deidara dovrebbe essere qui? Ma che cavolo combina? – sussurrò a denti stretti, ignorando le parole del giovane.

-         Ah eccolo! Ci si vede, ragazzo! La prossima volta ti mando Hidan così parlate di ciò che avete in comune, chissà che non raggiungiate un patteggiamento, magari vi dividete i beni! – rise divertito alle sue stesse parole.

Saltò velocemente sull’uccello rapace di cera costruito da Deidara, per poi abbassarsi il cappello e sorridere a Shikamaru, scomparendo poco dopo nel cielo azzurro di Konoha. Shikamaru imprecò sottovoce, osservando quel mare azzurro che stava sopra la sua testa, dannazione alla giornata, pensò, non c’era nemmeno una nuvola in cielo.

 

 

 

 

 

 

 

 

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Note dell’autrice:

 

-         Lily_90: ciao Saretta!!!ok…stai calma! On andare in iperventilazione, rilassati infondo è solamente una storia Temari non è andata realmente a letto con Gaara…e poi ti fidi del mio buonsenso? Forse no! Cmq rilassai, vedrai che alla fine la scenetta che ti piace tanto ci sarà e non preoccuparti di Hidan a lui ci penso io, so come farlo stare buono! nonostante lo shock che ti ho dato che mi dici del chappy? naturalmente se sei ancora viva e se il tuo cervello riesce a connettere, se no apprezzo lo stesso! Dai scherzo lo so che quella scenetta ti è dispiaciuta, ma vedrai che c’è sotto il trucchetto! Possibile ragionando con logica che una come Temari vada a letto con suo fratello? Aspetta e vedrai mia cara…invece che mi dici dell’incontro tra Sasori e Shikamaru? Il nostro figo sembra essersi arrabbiato con quelle risate, ma vedrai che non si arrende anche se alla fine, dovrà metterci una pietra sopra… nonostante tutto sembra che Sasori abbia avuto la tua stessa idea! Asami non gli piace e vedrai che sotto c’è un'altra persona…perciò devi solamente aspettare , sia per questa storia sia per l’altra che si preannuncia pin di colpi di scena! UN BACIONE GRANDISSIMO DALLA TUA CHIARETTA!!!  Ti voglio tanto bene!!! Ci sentiamo su msn!

-         Stefy_90: ciao Stellina! Lo sapevo secondo me è colpa di Sara, avrà trasmesso qualche virus.. prima non riuscivo a sentire lei e adesso perdo i contatti con te! Uffi, nonostante tutto ti annuncio ufficialmente che il tuo ruolo di postino elettronico è finito, magari adesso lo fa lei per noi due! Va beh.. che mi dici del chappy? piaciuto? So che anche tu hai subito uno shock ma non preoccuparti, non potrei mai convertirmi alle GaaraTem! Io sono una mosca nera convinta! Quindi devi solamente avere un altro pochino di pazienza e la storia si risolve come sempre, con quelle scenette che ti piacciono tanto!  C’è in arrivo una sorpresa che metterà in subbuglio la vita di Gaara e quella di tutta Suna, malgrado Shika non sappia nulla.. con questo ti ho praticamente detto tutto della storia, dannata la mia lingua lunga! Va beh, adesso ti saluto, un bacione grande stellina! Ti voglio bene!

-         Sensei_man: ciao Duci! Ricevuto il mio messaggio istantaneo? Pur troppo come ben sai non posso perdere troppo tempo su msn di questi tempi, devo stare sempre fuori e quindi quando tu ti connetti io devo scappare! Ti assicuro che mi manchi tanto, insomma come faccio senza di te che mi rompi le scatole? Dai scherzo lo sai che ti adoro! Va beh.. che mi dici del chappy? letta la scenetta? Purtroppo Tem ci è cascata e adesso deve fare i conti con la coscienza, che purtroppo si fa sentire sotto forma di fratello…l’anticipo te l’ho dato, adesso ti tocca aver un minimo di pazienza!.. alla prossima, un bacione grande dalla tua Chiara! Ti voglio bene Sensei!!

-         Piccola teddy: ciao Carlotta! Inutile dire che sto diventando parte integrante della tua vita cara mia! Sono come una piattola! Ma d’altronde come si fa a dire di o a una ragazza eccezionale come te? Adesso faccio anche parte della tua storia, inutile dire che on ti mollerò mai più mi sopporterai a vita insieme a Ery e Giuly! Cmq.. che mi dici del chappy? come ti è sembrato? Gaara è finalmente riuscito a convincere Tem, ma adesso lei deve fare i conti con i sensi di colpa e vedrai che ne prossimo chappy sarà davvero dura… un bacione grande dalla tua Chiara!! Ti voglio bene!

-         YumiBabyPunk:ciao Giuly! Adesso anch’io faccio parte della banda contro gli aka! Li distruggeremo mia cara, chissà come ci rimane male Pein! E per non parlare di Kisa Kisa Kisame! Che mi dici del chappy? ti è piaciuto? Come vedi Gaara è riuscito a farsi sotto con Tem, ma lei dove ancora affrontare qualcuno che non è Shika! E l’ombra di Hidan si fa sentire! speriamo di sentirci su msn! Alla prossima,  un bacione!!TVB!

-         Tem_93: ciao!! dicevi che la scenetta piccante non la facevo con Gaara? Beh mia cara, preparati a sapere che qualunque cosa ti immagini sul mio conto non è esatta! Sono più imprevedibile di quanto pensi! Cmq che ne pensi del chappy? piaciuto? Spero proprio di si, anche perché vedrai che ci sarà da far drizzare i capelli nei prossimi un bacione, alla prossima! Ps: recensisco la tua storia nuova al più presto!

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Capitolo 15
*** Che hai fatto nee-chan? ***


Che hai fatto nee-chan

Il rumore sordo della porta attirò la sua attenzione dopo tante ore, i pugni che battevano imperterriti contro il suolo polveroso del corridoio e gli occhi che fissavano infuriati e delusi quella stupida superficie di legno che lo divideva dalla verità. Alzò gli occhi infuriato, mentre una guardia poco distante lo osservava curioso dall’altra parte del corridoio, la figura ancora assopita della sorella gli comparve dinnanzi come la peggiore delle visioni. Gli occhi ancora stanchi stavano per metà socchiusi, i capelli dorati le ricadevano sulle spalle scoperte e la vestaglia di lino bianco se ne stava caduta da mezzo lato del suo corpo. Temari osservò stupita suo fratello Kankuro drizzarsi in piedi e sovrastarla di pochi centimetri, sembrava davvero arrabbiato o meglio deluso, per un attimo la giovane ebbe timore di ciò che quell’uomo le stava per dire. Abbassò gli occhi colpevole, cercando di trovare una via di fuga a quella dannata situazione che la stava sgretolando dentro, lui all’improvviso batté un pugno contro la parete di roccia del corridoio, cambiando espressione.

-         Perché l’hai fatto? – gli chiese, la voce rotta dal groppo che gli era salito alla gola.

-         Cosa? – gli chiese lei, fingendo di non sapere di cosa stessero parlando.

-         Non mentirmi nee-chan! Sarò anche il meno intelligente in questa cazzo di famiglia, ma non sono un idiota! Perché l’hai fatto? – gli rispose ad un tratto quasi urlando.

-         Perché gli voglio bene e perché non potevo farlo ritornare quello di prima, non ora che non è più un mostro!...l’ho fatto per la nostra famiglia… - gli rispose alla fine, quasi sussurrando.

Kankuro scoppiò n una risata poco convincente, quasi amara, gli occhi che cambiavano espressione,ormai delusi e privi di una qualsiasi reazione. La fissò pensieroso, per poi sorridere nuovamente e guardarla negli occhi, in quei maledetti occhi verdi che assomigliavano troppo a quelli della madre. Un ghigno comparve nelle sue labbra, un ghigno quasi stupefatto.

-         Oh nee-chan! Ti ho sempre creduta la più intelligente in questo covo di pazzi! L’unica che anche nei momenti peggiori riusciva a mantenere quella maledetta logica che mi faceva infuriare, ti ho sempre ammirata per questo! E adesso? Dove è finita quella tua dannata intelligenza? – gli chiese.

-         Ho sentito sempre molta gente dire che da quando mamma era morto tu eri stata l’unica che era riuscita in un modo o nell’altro a tenere unita la famiglia dei Sabaku e io sorridevo! Sai perché? Perché eri mia sorella! Ero fiero di essere tuo fratello, ero fiero di essere il fratello minore della più grande kunoichi di Suna! Ma adesso… - il giovane rimase in silenzio per qualche istante, per poi riprendere a parlare, sconsolato.

-         …smettila con questa stupida battaglia…non serve più che tu ti faccia in quattro pur di tenere unita la nostra famiglia!...ti assicuro che è crollata da un bel pezzo e tu ci sei rimasta seppellita sotto…

Temari rimase in silenzio ad osservare Kankuro, il giovane si allontanò a passi lenti verso la sua camera, il volto basso e l’espressione stanca. Lei non seppe dire nulla, suo fratello aveva dannatamente ragione e di questo ne era certa ; diceva di essere il meno intelligente della famiglia, ma Temari la pensava in maniera totalmente diversa secondo lei era proprio Kankuro, il suo Kanky, il più intelligente in quella famiglia. L’unico che fino alla fine era riuscito a capire ogni cosa, l’unico che anche durante la guerra aveva cercato di renderla felice, l’unico che nonostante l’orgoglio le era rimasto affianco durante la notte, quando il ricordo di Shikamaru la ossessionava, l’unico che aveva assistito al crollo di quella famiglia ed era rimasto in silenzio, sperando in chissà cosa. Si lasciò ricadere a terra con la schiena che batteva contro la parete fredda del muro, le lacrime che scendevano senza freno lungo le gote e i singhiozzi che rimbombavano lungo le pareti all’infinito. Si sentiva in colpa, non riusciva a tenersi dentro tutto quel dolore, si sentiva scoppiare come se per anni avesse avuto dentro una bomba che solo adesso rischiava di esplodere. Si sentiva dannatamente colpevole per la sua famiglia, per la gente di Suna ma soprattutto per Kankuro. Per anni lei e Gaara erano sempre stati l’orgoglio di Suna, i due ninja da elogiare e da ammirare, mentre lui da solo se ne stava ad osservarli e a sorridere, orgoglioso del legame che li univa. Lo aveva visto allenarsi durante il cuore della notte, da solo, perché di Kankuro si poteva dire tutto, ma non che fosse mai stato un peso per gli altri. Si era sempre dato da fare per raggiungere i livelli dei suoi fratelli, si era sempre proposto per le missioni più difficili, pronto a dimostrare ciò di cui era capace, mentre lei se ne stava tra le braccia di Baki a farsi elogiare.  Lo aveva capito sin da bambina, da allora aveva sempre cercato di tenere unita la loro famiglia, lo aveva capito sin da quella sera, forse Kankuro aveva ragione, la loro famiglia era crollata da un pezzo…

 

Temari e i fratelli se ne stavano nella sala del Kazekaghe, loro padre era uscito da molto tempo e loro ne avevano approfittato per vedere cosa si celava n quella stanza in cui non erano mai entrati. Gaara seduto sulla poltrona del padre osservava curioso il panorama che si poteva vedere da quella stanza, Temari seduta scomposta sulla scrivani se ne stava con una sfera i tra le manine, mentre Kankuro la osserva curioso. Il rumore di alcune guardie li fece trasalire, in pochi istanti Gaara scomparve tra la sua sabbia, Temari veloce corse verso la porta scappando veloce per il corridoio, Kankuro dietro di lei la seguiva a qualche metro di distanza. Il tonfo che seguì fece voltare Temari indietro, suo fratello se ne stava a terra di fronte a lui il Kazekaghe teneva il braccio ancora alzato in aria, la piccola si sentì attirare verso la parete. Scomparve nel buio, accanto a lei Gaara le teneva la manina osservando freddo la scena poco distante, Temari si voltò di suo fratello non c’era più traccia.

Era sera e di Kankuro ancora non si aveva notizia, Baki le aveva detto che stava parlando con loro padre e che per adesso lei e Gaara non dovevano andare dal Kazekaghe. Ma dire una cosa simile a Temari era come invitarla a fare l’opposto, una ribelle nata le diceva spesso Baki. La piccola dopo qualche minuto si trova dietro la porta della sala del Kazekaghe, di fianco a lei un ragazzino, Genpaku.

-         Di cosa stanno parlando mio padre e Kanky? – gli chiese Temari, osservando dalla fessura aperta dalla porta.

-         Le guardie hanno trovato una sfera di quarzo rotto e l’ultimo che è uscito da quella stanza era Kankuro! L’ha visto tuo padre con i suoi occhi! – gli rispose lui.

Temari sgranò gli occhi spaventata, la sfera che avevano trovato era quella che poche ore prima lei aveva tenuto tra le manine, con molta probabilità le era caduta mentre scappava e senza rendersene conto aveva incolpato Kankuro che era rimasto indietro, ragionò. Passarono pochi minuti e la voce di suo padre si fece sempre più arrabbiata.

-         Ti ho chiesto se l’hai rotta tu! Dannazione non capisco cosa ci sia di difficile! Un uomo deve imparare a prendersi le sue responsabilità senza timore! Che razza di uomo speri di diventare? Te lo dico io, un insulso ninja da quattro soldi, sarai il disonore della nostra famiglia! – il Kazekaghe smise di urlare poco dopo, mentre Kankuro seduto sulla poltrona si alzava e lo guardava negli occhi.

-         L’ho rotta io Kazekaghe, mi spiace!... – rimase in silenzio, anche quando suo padre alzandosi si levò la cinta.

Temari dietro la porta si tappò gli occhi, scappando via per il corridoio, senza saperlo aveva dato la colpa di tutto a Kankuro e lui da bravo fratello non aveva detto nulla, malgrado sapesse che a romperla era stata lei. Si chiuse in camera sua senza il coraggio di dire nulla, si sentiva in colpa, dannatamente in colpa.

Il mattino seguente vide Kankuro seduto sui gradini del palazzo, la sua fedele Karasu tra le braccia insieme ad un cacciavite, gli si avvicinò sorridente osservando la maglia pesante che suo fratello portava, nonostante ci fossero più di 40°.

-         Ehi Kanky! Ti và di venire a giocare con me e Gaara? – lui la osservò per qualche istante, poi le sorrise.

-         Arrivo! – le rispose sorridendo.

Temari giurò a se stessa di ricambiare quel gesto un giorno, non avrebbe mai lasciato che il suo fratellino si facesse trattare in quella maniera, non un'altra volta…

 

Quel dannato ricordo le prese la mente, mentre disperata se ne stava a piangere in quel corridoio, lo stesso corridoio in cui anni prima suo padre aveva mollato quel ceffone a Kankuro, quello stesso corridoio in cui Gaara l’aveva nascosto tenendole la mano, quello stesso corridoio in cui adesso se ne stava a piangere, quando ormai non c’era nulla da fare…

 

Nemmeno una nuvola, neanche quel giorno, il ché gli faceva saltare i nervi, come poteva ragionare se non riusciva a concentrarsi senza le sue adorate nuvole e il peggio era che soffia quel dannato vento, ultimamente lo stava odiando.  Se ne stava sdraiato su quel prato da qualche ora e cominciava a sentirsi uno stupido, che ci rimaneva a fare lì? Tanto valeva muovere un po’ il sedere e vedere che stavano combinando quei folli di Naruto e Kiba, le loro urla si sentiva sin sopra alla collina. A volte si chiedeva come facessero a trovare tante energie per corre per tutta la città e poi andare a dare una mano al confine, era assurdo per un pigrone come lui e dire che da quando aveva conosciuto lei si muoveva più spesso del previsto. Mosse lentamente qualche passo fino al chiosco di ramen di Teuchi e come volevasi dimostrare quei due erano lì a parlare delle solite stupidaggini, gli sedette accanto senza che loro se ne accorgessero, era incredibile erano dei ninja e non riuscivano a sentire nemmeno una persona che gli si sedeva accanto quando litigavano, accecati dall’ira o meglio sordi.

-         Quante volte ti devo dire che il mio Akamaru è un cane ninja! Sarebbe capace di batterti con un morso! – gli urlò contro Kiba infuriato.

-         Quel sacco di pulci non sarebbe capace di farmi nemmeno un graffio! – gli rispose Naruto, battendosi un pugno sul petto.

-         Che scena disgustosa! – esclamò Shikamaru, guardando Hinata seduta accanto a lui.

-         Shikamaru puoi fermarli tu, vanno avanti così da ore ormai! Non mi sentono! – gli chiese Hinata gentilmente, arrossendo guardando Shikamaru.

-         Ma è possibile che tu arrossisca per qualunque ragazzo? Fatti forza Hinata!

La ragazza annuì divertita, mentre Shikamaru con un semplice gesto riusciva a fermare i due ragazzi attirando in modo straordinario l’attenzione di Naruto, era incredibile come si potesse fermare una disputa con una semplice scodella di ramen di Teuchi, alcune volte credeva che quell’uomo mettesse strane pozioni dentro quel pasto. Sorrise osservando Naruto che brandiva la ciotola e ne ingurgitava il contenuto in meno di un minuto, la visione seguente fece ridere anche Hinata, il giovane Uzumaki ripose la ciotola sul tavolo per poi voltarsi verso gli amici, il volto completamente cosparso di ramen.

-         Inutile Naruto sei sempre il solito cafone! – gli disse una voce appena arrivata.

-         E tu sempre la solita vipera! – gli mandò di risposta il giovane.

La figura leggiadra e stupenda di Ino, comparve alle loro spalle come dal nulla, al suo fianco Sakura sorrideva osservando il suo compagno di squadra sbuffare offeso e Asami, che leggermente rossa in viso osservava Shikamaru. Ino si avvicinò lentamente a Shikamaru, abbracciandolo e sedendosi poco dopo accanto a lui, Asami la osservò infuriata e a Shikamaru parve di rivedere Temari in quella giovane kunoichi. Il gruppetto si sedette tutto intorno al chiosco e rimasero così a sorridere dei ricordi e delle avventure altrui come un tempo, quando ancora non sapevano nulla riguardo agli esami dei Chunin, quando ancora non avevano conosciuto i ragazzi di Suna, quando ancora non sapevano nulla della guerra.

La serata trascorse tranquilla, quando poi venne sera il gruppetto si allontanò dal chioschetto di ramen per fare un giro in città e fermarsi poco dopo nel loro posto preferito, il campo di allenamento dove da bambini giocavano ai ninja. Adesso erano cresciuti e quasi la metà di loro aveva messo la testa apposto, escludendo Naruto e Kiba naturalmente. Rimasero li a scherzare fino a quando Ino non gettò un gridolino euforico che fece voltare tutti, sembrava quasi che avesse visto qualcuno.

-         Oh mio Dio! Sakura guarda un po’ là! È al pari di Sasuke se non meglio! – gli cinguetto, facendo gli occhi dolci all’uomo che si stava avvicinando.

-         Forse è un po’ troppo grande per noi? Non credi Ino-Pig!

-         Ma che vai dicendo! Sta zitta fronte spaziosa!

Shikamaru si voltò curioso ad osservare la figura che stava lentamente avvicinandosi loro, capelli argentati, occhi color porpora, ghigno compiaciuto sulle labbra, ma il kimono dov’era finito il kimono con le nuvole rosse? Si chiedeva seriamente che stesse cercando di fare Hidan. Che ci faceva in giro per Konoha? E perché stava rischiando di essere scoperto da un gruppo di ninja in quella maniera? E dannazione a lui, pensò Shikamaru, perché era venuto a cercarlo? Che fosse successo qualcosa?...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Note dell’autrice:

 

-         Lily_90: ciao Saretta!!! Lo so che la storiella tra Gaara e Tem non ti è piaciuta fatto e che come al solito ti ho fatto venire un infarto, ma ti rassicuro con tutto il cuore lo sai che alla fine la mia parte buona ha sempre la meglio nelle storie, quindi sta tranquilla e rilassati devi solamente avere pazienza per il resto ci penso io a rimettere le cose a posto! Che mi dici del chappy? scommetto che la presa di posizione di Kankuro ti è piaciuta un sacco, finalmente si è capito che anche lui quando vuole si sa dimostrare più intelligente e capace di quanto sembri! Il flashback che ho aggiunto è stato messo li per dimostrare che tra Tem e Gaara c’è sempre stato un rapporto diverso che tra lei e Kanky! Credo di aver reso bene l’idea…per quanto riguarda Shika, vedrai che finalmente riesce a riprendersi e a provare ad andare avanti, anche se l’improvvisa comparsa di Hidan lo ha reso nervoso, nel prossimo chappy capirai cosa è successo e si scoprirà anche una bella notizia che si attendeva da tempo, adesso la mia storia si fa davvero complicata…UN BACIONE GRANDISSIMISSIMO DALA TUA CHIARETTA!!! Ti voglio tantu bene!!!

-         Stefy90: vedi? Adesso che faccio le cose con calma ho capito finalmente che sbagliavo a scrivere il tuo nick! Dannazione tutta colpa di Saretta è sempre colpa sua!!! Cmq allora che mi dici del chappy mia stellina folle? Spero che ti sia piaciuto, anche se dalle anticipazioni che ti ho dato io ci manca solamente che ti dicessi le parole, ammetto di andarci pesantoccio ogni volta! Cmq Kankuro il tuo preferito si è dimostrato un grande, è riuscito a far rinsavire per un po’ Temari e almeno così lei parlerà con Gaara, ma questo lo capirai in seguito! Hidan ha rischiato di farsi scoprire pur di parlare con Shikamaru, gli aka avranno scoperto qualcosa? Una cosuccia si e presto Shikamaru si darà da fare! Ti anticipo con molta discrezione che nel prossimo chappy i sarà una novità davvero bellissima che renderà almeno per poco, la felicità a Tem! Spero di non aver detto troppo, perché se l’ho fatto giuro che non anticipo più nulla! va beh ci sentiamo…così ti faccio ridere un pochino e poi devo sapere della festa!!! Un bacione grandissimo dalla tua Chiaretta folle!!! Ti voglio tantu bene!!!

-         Sensei_man: ciao Duci! Uffi sono un po’ triste, non ci sentiamo da tanto e mi manca sentire le tue battute su Tem! Spero tanto che ci sentiremo presto di devo raccontare delle cose…allora, come ti è sembrato il chappy? temari ha ricevuto una bella ramanzina da Kankuro, almeno qualcuno che riesce a farla rinsavire per poco c’è! Ma vedrai che adesso Tem metterà la testa a posto e che smetterà di ricordare…ha molte cose più importanti da fare e nel prossimo chappy capirai di cosa parlo! Spero tanto che la comparsa di Hidan non ti abbia allarmato troppo, a mettere le cose a posto c’è Shika e capirai di cosa parlo anche questa volta nel prossimo chappy, ma ti avverto che la storia si fa sempre più complicata e capirai…un bacione grande dalla tua Chiara! Ti voglio bene! Ps: ci sentiamo su msn!!

-         Piccola teddy: ciao Carlotta! Mamma mia sono sconvolta, mi sento un essere insensibile, dopo quello che si preannuncia nel prossimo chappy vedrai che sarai d’accordo con me…ti avverto che Tem riceverà una bella notizia, peccato che le verrà in mente Shikamaru…di questo chappy che mi dici? Spero ti sia piaciuto anche perché giuro che con la sfuriata di Kanky volevo mettere insieme tutte le cose che a voi non vanno bene nel rapporto tra Gaara e Tem, che dici ci sono riuscita? Spero proprio di si, perché ci ho perso un pomeriggio! Quasi scordavo Hidan chiede notizie di una certa aguzzina di nome Ery? Dice che gli mancano le sue maniere gentili, dopo quello che gli ho fatto per punirlo! Poverino lo sto sfruttando in tutti i sensi…povera me mi sta contagiando!! Va beh adesso scappo, ci sentiamo e non vedo l’ora che aggiorni! Un bacione grande dalla tua Chiara! Ti voglio bene! Ps: saluti dal povero Hidan!!!

-         Gossip Girl: ciao Ele! Beh mi dispiace che non possiamo sentirci da questa settimana ma io ti ringrazio lo stesso! Ti auguro delle buone vacanze a abbronzati bene, magari c’è la possibilità che Shikamaru poi ti scambi per Tem! Beh credo che farti ogni domanda sia uno sciocchezza, cmq dimmi che cosa ne pensi del chappy e dei chappy futuri quanto ritorni, ok?!  Ancora buone vacanze  e preparati a quanto tornerai!!! Un bacione grande , ti voglio bene Chiara!!!

-         Tem_93: ciao Miky! Ma lo sai che Sara ha fatto anzi detto davvero quella cosa nella mia recensione? bellissimo ormai sa tutto il mondo come mi sgrida quando combino queste cose!!!!allora come vedi Temari ha ricevuto una bella sgridata da Kanky, ci voleva che dici? Anche perché qualcuno deve farla ritornare in se per forza!! Gaara sta per ricevere una sorpresa che cambierà un po’ le cose e Tem ha ricevuto decisamente la visita di qualcuno, che non è Hidan! Lui arriverà dopo e vedrai che farà…intanto di do queste anticipazioni per il resto ti tocca aspettare!!! Un bacione dalla tua Chiara!!!

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Capitolo 16
*** Un futuro piccolo arrivato... ***


Un nuovo piccolo arrivato

I giorni continuavano a passare come se fossero ore, i minuti scorrevano come secondi e i ricordi si perdevano come vento, ormai si era abituata a essere di nuovo sola, ad avere accanto solamente i suoi fratelli. Aveva parlato con Gaara e avevano deciso di lasciare il loro incontro segreto, lui aveva promesso di occuparsi di lei e Kankuro l’aveva finalmente perdonata, ora lui e il Kazekaghe non la perdevano di vista un secondo. Nonostante tutto, si sentiva strana, come se avesse un enorme vuoto dentro il cuore, un vuoto che nessuno poteva colmare se non Shikamaru. Di lui le rimaneva solamente il ricordo, le giornate e le notti le avevano fatto dimenticare il suono della sua voce e il tocco delle sue mani, aveva scordato cosa significava amare. Ma solamente ora che aveva ricevuto quella notizia, capiva che avrebbe amato qualcuno, molto più di quanta aveva amato Shikamaru, adesso poteva ricominciare a vivere come una volta.

Sorrise osservando il viso di Kankuro trasformarsi in un espressione di pura gioia, osservò il ninja medico sorriderle cordiale, le si strinse il cuore osservando l’espressione di Gaara. Rimase in silenzio ascoltando il medico che le raccomandava alcune cose e le ordinava i giorni in cui avere le visite, sorrise per se stessa e per ciò che sarebbe successo in futuro. Adesso non poteva più pensare al passato, non ora che aveva qualcuno da proteggere, adesso poteva pensare solamente al futuro.

-         Oh nee-chan! Che bello, e chi se l’aspetta la visita della cicogna! Un piccolo Sabaku, che tenero! Prometto di diventare un bravo zio! Già me lo immagino a chiamarmi zio Kanky! Che tenero…una marionetta! Devo fare una marionetta, così ci potrà giocare quando nascerà! Vado! – Temari osservò Kankuro saltellare felice fuori dalla stanza, sembrava talmente sereno.

-         Sembra felice! Quasi più di me, è sempre il solito bambinone non crescerà mai! – Temari scoppiò in una risata allegra, mentre Gaara la osservava preoccupato.

Lei si voltò a fissarlo, sapeva a cosa stava pensando e sapeva che Gaara si sarebbe dimostrato stranamente diverso con quel bambino, sapeva che alla fine avrebbe preso il posto del padre e sapeva che un giorno avrebbe dovuto spiegare tutto al piccolo. Eppure tutto quello non la preoccupava, sapeva di poter contare su se stessa e sui suoi fratelli, sapeva che tutta Suna si sarebbe dimostrata la famiglia che lei non aveva mai avuto. Non avrebbe permesso che quel bambino crescesse solo come lei, non voleva.

-         E tu? Non mi dici nulla? nemmeno un sorriso? – gli disse lei, fingendosi triste.

-         Sono felice per te e sai benissimo che vorrò bene a questo bambino come se fosse mio…non vedo perché debba diventare ridicolo come Kankuro! – gli rispose lui, per poi voltarsi e chiudere la porta alle spalle.

La kunoichi rimase in silenzio, sapeva che Gaara alla fine avrebbe abbassato la guardia che avrebbe sorriso a quel bambino, quando il medico ninja lo aveva mandato a chiamare si era messo a correre per il corridoio, le aveva sorriso e le aveva tenuto la mano per qualche ora, all’arrivo di Kankuro però aveva smesso di sorridere e aveva preso le distanze. Settimane prima aveva sentito le urla di Kankuro dal suo ufficio e aveva spesso sentito parlare le guardie di come il fratello maggiore del Kazekaghe aveva litigato con la sorella nel bel mezzo del corridoio del palazzo. Da quel giorno i due avevano preso le distanze e si parlavano raramente se non in presenza di Temari; la bionda sapeva che adesso toccava a lei cercare di rimettere pace in quella famiglia già distrutta e sapeva anche che un grande aiuto glielo avrebbe dato quel piccolino in arrivo. Si sarebbe sistemato tutto alla fine, come sempre…

 

Asami Narashi. Shikamaru la teneva d’occhio da ormai tre settimane, da quando Hidan era venuto a chiamarlo correndo il rischio di essere scoperto. Gli aveva detto che doveva tenerla d’occhio e che probabilmente era una spia, forse di un villaggio nemico o peggio ancora di Orochimaru. Eppure in quelle tre settimane quella ragazza non aveva fatto nulla di strano, nessun passo falso e questo gli dava sui nervi. Era sempre stato una persona paziente, per carità questo non gli si poteva negare, ma vederla sorridere e chiamarlo in quel modo lasciava Shikamaru spiazzato. Come poteva una ragazza tanto simpatica, carina e capace essere una spia nemica? Forse gli Akatsuki avevano sbagliato, magari anche loro, i più grandi criminali delle terre ninja avevano sbagliato i calcoli.

-         Shika? – una voce dolce e melodiosa lo riportò alla realtà.

-         Oh!Asami che ci fai qua?

Era dannatamente silenziosa quando camminava, l’opposto di Temari, sorrise ricordando il frastuono che provocava quella seccatura nei corridoi del palazzo di suo padre. La giovane kunoichi gli sedette accanto e prese ad osservare il cielo, era una bella giornata, cielo azzurro e centinaia di nuvole bianche e soffici che ci galleggiavano su.

-         Che bella giornata! Io adoro le nuvole, a te piacciono? – gli chiese lei, mentre lui la osservava sconcertato.

-         Si…mi rilassano! – gli disse lui, quasi balbettando.

-         Hai pienamente ragione è rilassante guardarle in silenzio, magari in una bella giornata come questa! – la giovane scoppiò in una risata cristallina.

-         Ma naturalmente tu hai sempre ragione, mio caro Shika! – Shikamaru si alzò di scatto, quella era la goccia che faceva traboccare il vaso.

-         Io devo scappare ci si vede! Ciao… - Shikamaru si allontanò lentamente per poi prendere a correre lontano dalla collina di Konoha.

-         Non mi scappi tanto! Prima o poi ci caschi Shikamaru Nara, sei pur sempre un uomo e gli uomini sono tutti degli stupidi… - sussurrò Asami, vedendolo correre via dalla collina.

Shikamaru si allontanò il più in fretta che poté, quello era davvero troppo. Prima le nuvole, poi i bacetto sulla guancia e adesso anche i nomignoli? No, quella ragazza assomigliava sempre più alla sua donna ideale, dannazione ci manca solamente che gli dicesse che voleva avere due bambini e che si voleva sposare. Stava diventando una storia troppo strana e sua madre faceva anche delle allusioni a riguardo, si stava spaventando.

Camminò allungo per le strade di Konoha, la gente si muoveva guardinga per le strade, nonostante ci fossero centinaia di ninja pronti a difendere Konoha era pur sempre in guerra e il villaggio della Sabbia sapeva da dove poter attaccare e di sicuro non era uno scherzo.  Si diresse lentamente verso la porta Sud di Konoha, li sicuramente ci dovevano essere Naruto, Kiba e Rock Lee, almeno per qualche istante avrebbe scordato quella scena da incubo vissuta poco prima. Sperava almeno di scordare ciò che gli era capitato, sperava almeno di poter trovare una soluzione a tutto quando ormai il suo cervello non ragionava più. Camminò per qualche metro per la foresta notando che molti ninja di Konoha si trovavano li, ispezionavano la foresta giorno e notte, magari con la paura di essere uccisi da un momento all’altro. Si chiedeva come gente normale come lui potesse sopportare un tale peso opprimente nel cuore, vivere con la paura di morire da un momento all’altro, vedere i propri cari andare via con la paura di scordare i loro volti e i loro sorrisi, vivere con la paura di dimenticarli del tutti. Come lui stava ormai facendo con la sua Temari, si ostinava a volerla rivedere sapendo che la sua mente ormai aveva scordato il suo sorriso e il suono della sua voce, sembrava strano che dopo pochi mesi avesse già scordato tutto, ma quando si vive con la paura di morire un sorriso e una voce si scordano facilmente. Il sentiero era ancora lungo e passando accanto ad un albero si ricordò di quella sera, la sera in cui aveva conosciuto gli Akatsuki, chissà se davvero lo stavano aiutando ad arrivare vivo a Suna, forse il loro era tutto un inganno, forse volevano approfittare del momento di debolezza di Konoha per impadronirsene. Si mise a correre tra gli alberi della foresta del fuoco, mentre in silenzio cercava di non farsi notare, raggiunse dopo circa una mezz’oretta il luogo in cui li aveva incontrati e la figura divertita di Deidara gli apparve nello spiazzo, intento a costruire una marionetta di cera sotto lo sguardo deluso di Sasori, chissà dov’era Hidan. Non lo vedeva da una settimana e sembrava non trovarsi nemmeno lì.

-         Sasori–sensei! Dov’è Hidan? Sta mattina non l’ho trovato nella grotta… -Sasori sorrise a Deidara, divertito come non mai.

-         È andato a fare visita alla sua adorata principessa! Voleva vedere come stava! Chissà che non torni di nuovo con una mano impressa sulla faccia!! –disse scoppiando a ridere.

-         È andato di nuovo a Suna? Non capisco cosa ci trovi di interessante in una donna che lo piglia a ceffoni! –gli disse Deidara, mentre faceva esplodere la sua scultura, evidentemente non era riuscita molto bene.

-         Tutto il resto Deidara, vedi le donne hanno uno strano effetto su Hidan, più sono complicate più lo eccitano! Sembra strano, ma lui stesso è strano!

Shikamaru rimase immobile davanti a quelle affermazioni, erano già riusciti ad entrare a Suna, allora perché non avvertirlo? Solamente adesso capiva tutto, le parole di Hidan, quel rossore alla guancia e persino le risate di Sasori. Hidan era già stato da Temari, l’aveva già incontrata e con molta probabilità dalle parole che aveva appena sentito non doveva essergli piaciuto molto. Si sentiva uno stupido, come aveva potuto credere a dei criminali, come aveva potuto sperare che lo portassero da Temari? Per cosa poi? Solamente per evitare a Orochimaru di impadronirsi di Suna? Era la sciocchezza più grande che avesse sentito e lui come un bambino ci era cascato. Era solo adesso, ma sperava davvero con tutto il cuore che quella di Hidan fosse solamente una stupida fissazione passeggera, qualcosa che gli sarebbe passata prima che avesse potuto mettere le mani su Temari, eppure la voce di Sasori lo raggiunse come una lama tagliente,facendolo tremare di paura.

-         Scendi da lì e non fare quella faccia…per quanto tu non ci possa credere Hidan gli ha già detto di te! E pare che quel ceffone fosse diretto a te, Shikamaru! Diceva fosse un dono di nozze, ti dice qualcosa?

 

Rimase in silenzio per qualche istante, cullata dalle voci dei bambini di Suna che giocavano per le strade, si chiedeva come sarebbe cambiata la sua vita adesso, adesso che doveva crescere un bambino, adesso che doveva proteggere suo figlio. Era sola e questo lo sapeva bene, ma non la spaventava affatto, lei era forte lo era sempre stata. Sentì dei passi sul terrazzo, alle sue spalle, sembrava ci fosse qualcuno, forse Gaara era venuto a trovarla in quel suo modo strano che aveva per fare le sue entrate, in completo silenzio quasi fosse un fantasma. Eppure l’ombra che si era creata ai suoi piedi non sembrava proprio quella di Gaara, anzi era l’ombra di un uomo, con un kimono e uno strano cappello sulla testa. Lui appoggiò divertito le braccia sulla spalliera della sdraio su cui stava seduta Temari, nel più completo silenzio, la osservava come se la stesse studiando.

-         Levati da lì, mi dai sui nervi più del solito! – gli disse lei, rompendo quel silenzio che si era formato.

-         Che fai prendi il sole sul terrazzo? Credevo fossi diversa dalle altre principesse… - gli rispose lui,  spostandosi da quella posizione e sedendosi sulla sdraio di fianco a quella della bionda.

-         Infatti non prendo il sole, stavo ascoltando i bambini! Idiota! –gli rispose in fretta lei.

-         Ma che carina! Non credevo che una come te potesse provare interesse verso dei marmocchi! Cos’è ti manca l’amichetto?

-         Smettila non sei divertente, piuttosto posso sapere che sei venuto a fare?

-         Non posso venirti a fare visita dolcezza? Infondo te lo avevo detto che sarei venuto! – gli disse lui afferrando il bicchiere colmo d’acqua che stava sul tavolinetto.

-         Che hai sei pallida? Tutto bene Temari? – gli chiese lui apprensivo vedendola socchiudere gli occhi stanca.

Le si avvicinò serio, poggiando una mano sulla fronte imperlata di sudore della bionda, le scostò dolce delle ciocche bionde che erano rimaste appiccicate alle labbra e le fece una tenera carezza lungo il collo. Lei riaprì gli occhi triste osservandolo con un sorriso che lasciava a che pensare. Lui la prese tra le braccia, portandola in silenzio all’interno della stanza e poggiandola delicatamente sul letto, le rimase accanto per qualche minuto, finché poi lei non si decise a parlare.

-         Lo hai visto in questi giorni?

-         No, non sono andato a Konoha, il capo mi ha richiamato, avevo delle faccende da sbrigare…vuoi che vada da lui? – gli chiese, mentre le teneva la mano.

-         No…volevo solamente sapere se stava bene, nulla di più… - gli disse lei, voltandosi verso il terrazzo.

-         Sta tranquilla sta bene, non ha nemmeno un graffio, sicura di non volere che glielo dica? –gli disse lui, sorridendo e poggiandole una mano sulla pancia.

-         No, non dirgli nulla, promettimelo Hidan! Non voglio che sappia del bambino, non è più affare suo!

-         Beh credo che tu ti sia lasciata prendere dalla rabbia piccola…lui non ti ha abbandonata, ti pensa ancora… - gli disse lui osservandola serio.

-         No Hidan…se solo avesse voluto sarebbe qui con me a tenermi la mano al posto tuo, io non avrei fatto nulla di sbagliato e avremmo cresciuto il bambino insieme, se solamente avesse voluto sarebbe rimasto con me a Suna, ma evidentemente non contavo abbastanza per lui…lascia che si faccia un'altra vita, infondo una donna che lo faccia felice la trova… - gli disse lei, mentre il volto le si rigava di lacrime.

-         Inutile che ti dica altro, sei troppo cocciuta per parlare con me, finirebbe a rissa! Sappi comunque che qualunque cosa ti serva ti basta chiedere e sta pur certa che un modo per farti felice lo trovo, talitha!  - gli disse lui sorridendo, mentre si alzava dal letto e si dirigeva verso il terrazzo.

-         Che significa Talitha? – gli chiese lei, sorridendo teneramente.

-         Un giorno te lo dirò!

Scomparve dietro le tende di lino, mentre la sua ombra si disperdeva sul terrazzo come sabbia al vento, attese pochi istanti e solamente allora il suono flebile dei suoi passi sul terrazzo si affievolì a tal punto da far capire a Temari che lui non era più lì. Arrogante, maschilista e dannatamente provocante nei modi di fare, se non fosse stato per tutto questo gli sarebbe già saltata addosso, si ritrovò a pensare Temari sorridendo divertita. Era la seconda volta che lo vedeva eppure gli sembrava che Hidan le fosse stato accanto da una vita, le ricordava qualcuno, ma di sicuro non riusciva a ricordare chi, stranamente lo associava a sua madre.

Un ombra dietro la porta della camera aveva assistito alla scena in silenzio, aveva promesso di rimanere fermo, di lasciarla vivere serena e senza preoccupazioni incombenti, le bastava il bambino non poteva gravare su di lei anche lui, non adesso. Le guardie lo avevano avvertito da tempo di ciò che accadeva e un minuscolo occhio di sabbia e un Jonin tra i tetti proprio di fronte al terrazzo della sorella avevano confermato la sua paura. Hidan era arrivato a Temari senza alcun problema, ciò significava che l’intera Akatsuki era arrivata a Temari e adesso Gaara temeva più che mai per lei e per l’intera Suna…

 

 

 

 

 

 

 

 

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Note dell’autrice:

 

-         Lily_90: ciao Saretta!!! Finalmente dopo tanto tempo, riesco a pubblicare anche questo chappy, per la tua gioia! Sta tranquilla lo so che sei indietro con le rece ed è per questo che prima di aggiornare questa storia di nuovo, devo aggiornare l’altra! Tranquilla hai tutto il tempo di questo mondo! Allora che ne pensi del chappy? spero ti sia piaciuto, perché dopo tanto tempo, ho deciso di mettere qualcosa di più felice, per un chappy almeno Temari ritroverà il sorriso, e continuerà ad averlo, ma devono ancora passare dei chappy perché lei sia finalmente serena…Shikamaru è rimasto sconvolto dalle parole di Sasori e vedrai che parlerà con Hidan, ma la rissa è scampata te lo assicuro, invece vedrai che ci sono delle brutte notizie per il nostro adorato Shika, qualcuno lo distrarrà da Tem, credo proprio che tu riesca a capire chi…Gaara invece è l’unico personaggio di cui bisogna preoccuparsi al momento, progetta un piano per allentare Kankuro, l’unico che sappia di lui e di Tem, ma anche questa volta la mia bontà d’animo come mi dici sempre, avrà il sopravvento, quindi no problem!!  Dimmi cosa ne pensi, quando riesci a rimetterti in tiro con le rece oppure me lo fai sapere su msn! UN BACIONE GRANDISSIMISSIMO DALLA TUA CHIARETTA!!! Ti voglio un mondo di bene!!!

-         Stefy90: ciao Stellina! Pian piano stiamo riuscendo a sentirci su msn, ma credo che almeno con questa storia, potrò sapere qualcosa di più…che ne pensi del chappy? stranamente felice e sereno, no? Rispetto ai precedenti, devo dire che sono stata più magnanima, ma vedrai che per Temari le cose andranno a migliorare, finché finalmente non ritroverà la serenità di un tempo…Gaara ha in mente di allontanare da Suna Kankuro, l’unico che gli sta realmente dando dei problemi, ma vedrai che come mi dice sempre Sara, la mia bontà prenderà il sopravvento…Shikamaru invece, sta per arrendersi, la sua volontà non regge più dopo oltre quattro mesi di lontananza e la vicinanza di una ragazza, lo farà totalmente desistere…Hidan, l’unico che rimarrà accanto a Temari, mentirà su di lui, cercando di rendere la sua “talitha” felice…lo ammetto ufficialmente non farò mai più delle anticipazioni, ti ho praticamente rivelato tutto…fa nulla, cmq spero lo stesso che il chappy ti sia piaciuto! Un bacione grande dalla tua Stellina, ti voglio un mondo di bene! Ps: salutami la mia acerrima rivale!

-         Sensei_man: ciao Duci! Quanto tempo, visto, finalmente sono riuscita ad aggiornare ed msn è ritornato a funzionare, quindi possiamo sentirci! Per la tua gioia, spero…che ne dici del chappy? ti è piaciuto? Spero di si, anche se so che un po’ di tristezza c’è, la tua Tem è incinta adesso non ti penserà più, povero te! Cosa ne pensi del ruolo di Gaara in questa storia? Ti rivelo che sarà pronto a tutto, pur di mantenere la promessa fatta a Temari, anche a costo di allontanare Kankuro da Suna…Shikamaru sta per desistere e la sua volontà è ormai quasi soggiogata da Asami, l’unico che manterrà il sangue freddo è Hidan, pronto a qualsiasi cosa pur di rendere felice la sua adorata principessa…dimmi che ne pensi mi raccomando, speriamo di sentirci su msn, così parliamo un pochino…un bacione grande dalla tua Chiara! Ti voglio bene!!

-         Piccola teddy: ciao Teso! Visto, anch’io dopo tanto tempo sono riuscita ad aggiornare di nuovo, ci voleva no? Dopo quei giorni di inferno con il Mosche Bianche day’s, oh Kami! Cmq, cosa ne pensi del chappy? spero ti sia piaciuto, dato che il tuo ex amore Kanky, sta facendo i salti di gioia per la sua adorata Nee-chan! Sfortunatamente per lui, Gaara ha intenzione di allontanarlo da Suna, ma vedrai che per adesso è solamente un suo pensiero…Temari sta finalmente ritornando felice, anche grazie al bimbo che sta per arrivare, finalmente ritroverà la sua forza e il suo coraggio…Shikamaru invece è l’unico che ormai sta per desistere, non resiste più alla lontananza e per di più Asami lo sta logorando dentro, abbassando pian piano le sue difese…vedrai che cmq le cose si sistemeranno. Un bacione grande dal tuo Teso! Ti voglio un gran bene! Ps: baci a tutta l’aka, soprattutto a Pein!!

-         Gossip Girl: ciao Ele!!chiedevi che sarebbe successo con Hidan? Spero di averti accontentata, come vedi nemmeno gli Aka approvano la presenza di Asami, che alla fine si rivelerà per ciò che è. Sta distruggendo pian piano le difese di Shikamaru, che ormai stanco e provato dalla lontana con Temari sta per cedere…fortunatamente Temari sembra l’unica che si sta finalmente facendo forza, tutto grazie al suo bimbo che ancora deve nascere, ma che la fa già stare meglio…Kankuro come dici tu, è insostituibile, ma pare proprio che grazie a questa sua qualità Gaara stia progettando qualcosa, ormai suo fratello è l’unico scoglio che deve superare…dimmi cosa ne pensi del chappy! sono stata felicissima di risentirti! Un bacione grande! Ti voglio bene!

-         YumiBabyPunk: ciao Giuly! Grazie per i soliti complimenti, è tanto che non ti sento e mi chiedo che fine tu abbia fatto?!  Cosa ne pensi di questo chappy? spero che finalmente un po’ di serenità di abbia fatto piacere!  Anche perché adesso lentamente le cose si sistemeranno e tutti troveranno quella tregua momentanea che precede le vera tempesta! Ci sentiamo, spero presto! Un bacione, Chiara!

-         Tem_93: ciao Miky! Abbiamo un'altra fan di Kankuro? È sempre opera di Saretta! Sempre lei è che combina guai! Scherzo naturalmente, ma credo che per te sarà leggermente uno trauma, sapere che ben presto Gaara metterà fine alle gioie di Kankuro, il suo fratellone è l’unico ormai che gli da fastidio, l’unico testimone di una faccenda troppo scomoda per il Kazekaghe…ma non c’è poi tanto da preoccuparsi, anche perché la forza di Tem sta tornando viva, grazie al nuovo arrivato e sta pur certa che lei non lo lascerà li da solo! dimmi che ne pensi del chappy, naturalmente!  E ci terrei a sapere quale personaggio trovi più interessante…un bacione grosso, Chiara!

-         Temari x Shika 4 ever: ciao Iole! Che bello, un'altra mosca nera tra le mie fila di recensioni! Non sai quanto mi faccia sapere che tu abbia letto la mia storia e che l’abbia trovata interessante, davvero mi hai fatta felicissima! Spero naturalmente che continuerai a seguirmi, anche perché non posso mica lasciare che le cose vadano secondo i piani, devo per forza complicarle e vedrai che ne succederanno davvero tante…cosa ne pensi del chappy?spero ti sia piaciuto! Fammi sapere ok?! Un bacione grande, la tua chiara-sempai!

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Capitolo 17
*** Forse è un dolore simile ***


Amore? forse è solo dolore per eentrambi


Il crepitio del fuoco risuonava per l’intera foresta, insieme alle tristi canzoni intonate dalle civette tra gli alberi, grilli continuavano a saltare da ogni parte fra l’erba alta e le cicale intonavano le loro note d’amore tra i rami. Sembrava una serata tranquilla, nessuno quel giorno era stato ferito in battaglia, nemmeno un ferito, non ci erano stati scontri importanti e il cielo era carico di stelle, milioni di stelle che lo illuminavano come se fosse un giorno di festa. La luna illuminava il deserto che silenzioso si muoveva come il suo signore, aveva osservato alcune carovane passare il confine per poi ritornare in fretta tra le sabbie dopo aver fatto rifornimento d’acqua. Ancora assorto nei suoi pensieri Shikamaru non si accorse della voce squillante di Deidara che lo richiamava ad un minimo di attenzione, gli avevano spiegato tutto quel pomeriggio, di ciò che avevano scoperto, di ciò che Hidan faceva a Suna.

-         Moccioso sarebbe gradita un minimo di attenzione e un giorno che il mio adorato Sensei si sgola per spiegarti tutto! – Shikamaru si voltò infuriato dalla parte di Deidara.

-         Posso sapere, quando potrò avere un minimo di silenzio senza essere disturbato da te?! Dannazione sei insopportabile quanto una donna! – Deidara si alzò di scatto piantando i piedi per terra e assumendo un espressione infuriata.

-         Calmi voi due, dannazione a te Deidara non riesci a non dare fastidio a nessuno? Sei un insopportabile parassita… - la voce di Hidan bloccò in tempo Deidara che infuriato era pronto a lanciare uno dei suoi ragni esplosivi.

Shikamaru scattò in piedi, osservando l’ombra di Hidan prolungarsi dinnanzi alla luce del fuoco, sembrava stranamente sereno, nessun rossore alla guancia, nessun  motivo per sospettarlo, si ritrovò a pensare Shikamaru. Hidan si era costruito la facciata perfetta per prenderlo in giro, ma adesso che era riuscito a collegare tutto non lo avrebbe lasciato continuare, non con la sua Temari. Scostò Deidara con un gesto secco per poi avvicinarsi a Hidan che lentamente si era seduto di fronte al fuoco e adesso osservava curioso il giovane che gli si avvicinava con aria di sfida. Aveva gli occhi stranamente determinati, più di quando lo aveva visto affrontare Kankuro in mezzo al deserto, evidentemente aveva saputo qualcosa. Hidan si voltò  tranquillo verso Sasori che seduto su di un tronco annui senza nemmeno osservarlo negli occhi, lui li portò invece negli occhi color pece di Shikamaru, che per un istante parve rimanere rapito da quei maledetti occhi color porpora.

-         Che le hai fatto? – gli disse Shikamaru, mentre lo osservava negli occhi.

-         Non ti scaldare tanto, cerca di essere meno focoso ragazzino! Infondo è solamente una ragazza… - gli disse Hidan, mentre afferrava distratto un ramoscello e lo faceva bruciare lentamente tra le fiamme.

-         Solo una ragazza? È la mia Temari! Avevi promesso di portarmi da lei, non ti andarci tu! Voglio sapere cosa le hai fatto, subito! –Shikamaru afferrò l’impugnatura del kunai per poi stringerlo con forza, sotto gli occhi annoiati del Mukenin.

-         Vuoi sapere cosa le ho fatto? Sicuro? Non vorrei che poi ci restassi male, sono situazioni parecchio spiacevoli per uno come te, che è ancora innamorato di una donna che ormai pensa ad altro…perché tu sei ancora innamorato di lei vero? – Hidan lo osservò sorridendo sornione, mentre Sasori scoppiava in una risata canzonatoria e Deidara si affiancava a lui.

-         Giuro che se le hai messo le mani addosso…te la faccio pagare Hidan!

Hidan lo osservò in silenzio, non era certo il momento adatto a litigare con un ragazzino, aveva altro a cui pensare, Orochimaru si era deciso a fare la sua mossa e all’interno del palazzo del Kazekaghe aveva notato già qualche suo scagnozzo.  Si alzò lentamente ripensando alle parole della bionda principessa di Suna, quella ragazza aveva coraggio da vendere e lui cominciava a spaventarsi per ciò che pensava. Era un suo chiodo fisso da quel giorno, in cui lei era stata la prima a riuscire a colpirlo, di sicuro ne era rimasto affascinato, ma vederla su quel letto bianco mentre parlava ad un esserino talmente piccolo lo aveva fatto vibrare per un attimo. Il suo cuore si era improvvisamente risvegliato dopo tanto tempo, lo sentiva ogni volta che varcava il cancello di Suna, quando i suoi battiti aumentavano a dismisura, non per l’adrenalina ma bensì per l’ansia di rivederla. Quella dannata ragazzina stava diventando come una droga per lui, non riusciva a farne a meno. Si gettò tra la sabbia del deserto ancora preso dai suoi pensieri, mentre la luna gli illuminava i capelli argentati mossi dal vento. Non poteva succedere, era inammissibile, assurdo per mukenin di quel livello come lui, come poteva lui, il gelido e sadico Hidan provare anche solo dell’affetto per quella insopportabile presuntuosa. Scosse la testa violentemente quando sentì dei passi alle sue spalle, Shikamaru si sedette di fianco a lui silenzioso, magari pensavano alla stessa persona, pensò Hidan osservando il confine poco distante.

-         Le ho fatto una promessa… - gli disse ad un tratto Shikamaru, mentre sorrideva triste.

-         Le ho promesso che sarei tornato da lei, ma credo che ormai mi creda un verme come tutti quelli che l’hanno lasciata sola… - gli disse infine, la voce scossa dai singhiozzi e le lacrime che scendevano copiose sul volto scuro.

-         …non ha più senso ritornare da lei, mi odierà…e se non lo ha ancora fatto, lo farà presto e io non potrò farci nulla… - Hidan lo osservò silenzioso, forse si era sbagliato, quella lontananza faceva male ad entrambi.

-         La ami ancora? – gli chiese, prima di voltarsi verso di lui.

-         …non ho mai smesso di farlo…- gli rispose Shikamaru sorridendo teneramente.

-         Come sta? – gli chiese lo shinobi, guardandolo speranzoso.

-         Ascoltami le ho fatto una promessa per quanto possa sembrarti strano, non posso dirti molto di quello che c’è da sapere, ma sappi che infondo sta bene,ha imparato a rialzarsi da sola anche se ormai non lo è più…

E prima che Shikamaru gli potesse dire qualcosa Hidan si alzò velocemente e corse nella foresta, dietro di lui Sasori e Deidara lo seguivano a qualche metro di distanza. Il giovane Nara rimase in silenzio, sapere che stava bene gli riempiva il cuore, si osservò attorno prima di vedere la sagoma di Kiba comparire tra la boscaglia, i capelli ribelli colmi di sabbia e una strana espressione sul volto intriso di sangue. Shikamaru si alzò di scatto, nella penombra non si era reso conto delle vere condizioni in cui si trovava l’amico, ora che lo vedeva alla luce del fuoco riusciva a intuirne la gravità per quanto non fosse a conoscenza di tecniche mediche. Kiba dopo qualche sforzo si accasciò accanto a lui, il volto coperto di sangue, tra le braccia un Akamaru in gravi condizioni e una gamba lacerata da qualcosa. Sembravano graffi, profondi graffi provocati da qualcosa che lui aveva già visto, Suna aveva iniziato a muoversi sul piede di guerra.

 

Era da ormai alcune ore che il consiglio dei Jonin di Suna lo continuava a riempire di domande e supposizioni che non avevano un senso logico, era da ormai ore che lui si trovava in quella dannata sala senza nemmeno una finestra con il sole che bruciava le vie della sua città, fuori. Era stanco e infastidito, non riusciva a capire il perché di quella riunione nel pieno della giornata, quando avevano già preso una decisione il pomeriggio precedente. Era assurdo parlare di ciò che poteva accadere con un determinato piano d’attacco, quando non si era nemmeno a conoscenza di ciò che il proprio nemico poteva fare, tutta quella storia era diventata una totale perdita di tempo. Si passò una mano sulla fronte sudata, rimuovendo quei ciuffo rossi che erano rimasti appiccicati ad essa, cercò dell’acqua davanti a se ma pareva proprio che non ce ne fosse traccia. Si alzò lentamente, dalla poltrona per poi richiamare l’attenzione dei presenti.

-         Vi chiedo scusa Consiglio dei Jonin ma avrei bisogno di una piccola pausa, continuate la riunione come stabilito al mio ritorno me ne farete atto! – gli disse con tono fermo, nonostante stesse pregando per sfuggire da quella gabbia in cui lo avevano rinchiuso.

-         Come desiderate nobile quinto Kazekaghe! – gli disse Baki, lo conosceva da anni e aveva intuito ciò che in realtà aveva in mente Gaara.

Il giovane mosse alcuni passi attraverso la stanza e dopo pochi attimi si chiuse la porta alle spalle, lasciandosi ricadere sul pavimento impolverato. Genpaku che sostava proprio dinnanzi a lui, se ne stava affacciato da un balconcino ad osservare qualcuno, pareva ci fosse un incontro all’interno del cortile. Gaara si tirò su poggiandosi al muro e si accostò al giovane capo delle guardie, che i voltò sorridendogli.

-         Salve Kazekaghe! Ha visto? Sua sorella la sta riducendo in polvere quella povera ragazza la giù! – gli disse lui sorridendogli cordiale, per poi scoppiare in una risata divertita.

-         Cosa sta facendo mia sorella? – gli chiese Gaara, osservando stupito la scena che si svolgeva nel piccolo cortile dinnanzi a lui.

La sua indifesa sorellina, come spesso la definivano lì a Suna, si stava scontrando con una ragazzina, probabilmente una Genin che ancora inesperta tremava di paura.

-         Masturi quante volte te lo devo dire! Dannazione devi portare davanti il piede sinistro se vuoi avere una buona stabilità e quindi una difesa migliore! Lavori meglio con il braccio destro è pura logica questa! – gli continuava ad urlare contro Temari, che più sudata della ragazza sbuffava ormai rassegnata.

-         Ma Temari-sensei io non riesco a farla questa tecnica, mi risulta difficile!

-         Masturi io ti uccido! Queste sono tecniche di base come speri di diventare una degna kunoichi per Suna se non ti sai difendere dai nemici? Devi continuare a provare, non ti puoi arrendere solamente perché non riesci a difenderti al primo colpo!

-         Prova a portare il braccio sinistro avanti come il piede e arretra con la parte destra, così avrai l’attacco e la difesa insieme, molto più semplice… - gli suggerì Gaara dalla sua posizione.

Temari si voltò sorridendo teneramente a suo fratello che ricambiò il sorriso in maniera meno appariscente, Matsuri poco distante da Temari osservò la scena, rimanendo improvvisamente magnetizzata, gli occhi del suo nobile Kazekaghe le risultavano dannatamente magnetici in quell’occasione. Aveva sentito parlare del nuovo Kazekaghe ma non lo aveva mai visto, adesso capiva il perché le sue amiche si recassero così spesso al palazzo per riferire ordini dall’accademia, sembrava che il nuovo Kazekaghe avesse agitato i cuori di molte a Suna e forse cominciava a rapire anche il suo…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Note dell’autrice:

 

 

Stefy90: ciao Ciccia! Beh non so che dovrei dirti dato che siamo su msn e tu hai già avuto l’onore di leggere il chappy in anticipo, spero soltanto che tu non ti sia scordata tutte quelle belle paroline pucciose che ieri mi hanno fatta tanto felice! Ma tanto lo so che alla fine per me cedi e fai la tenera, e poi sarei io il cornetto alla crema vero?! Beh per quanto riguarda il chappy aspetto la rece, che sicuramente sarà piena di lacrimoni per la scenetta tra Shika e Hidan, devo dire che ci ho pensato su e devo confessarti che era vero, ero molto triste quel giorno, ma credo si capisca! Cmq aspetto la rece, che ho già avuto in anteprima in una maniera magari più breve! E volevo annunciarti ufficialmente che SHIKATEMA è tornata!! Un bacione grandissimo Ciccia, ti voglio un sacco di bene!! A dopo!

Piccola teddy: Saso Saso! Piango a dirotto, non ti sento più me si sta preoccupando! Come faccio senza la mia magica Mamoru?! Non posso anche perché sto bruciando dentro, non è che quell’idiota che un tempo stava con me ti ha sequestrata? Beh se è successo digli che lo uccido, tanto per saperlo! Cmq…che te ne pare del chappy? son tornata con un nuovo e triste capitolo di questa storia, ma alla fine i giorni tristi stanno finendo adesso arriva qualcuno che sconvolgerà la vita di molti e in futuro di altri! Spero tanto di sentirti presto, Teso! Ueeeee cmq, un bacione grosso dalla tua Tsuba! Ti voglio un sacco di bene!!

Gossip Girl: Ciao Ele! Caspita non ricordavo che la tua rece fosse così lunga, me si stupisce! Bene…che mi dici del chappy? credo proprio che se leggi attentamente scopri molte risposte alle tue domande, come ad esempio l’affetto un po’ strano che Hidan sta dimostrando per Temari, beh quello è ormai ufficiale che combina qualcosa! Ti tocca aspettare poco questa volta, perché son tornata ufficialmente dalle vacanze e non vi darò tregua! Spero di sentirti presto, un bacione grande dalla tua Chiaretta! Ti voglio bene!

Tem_93: Miky! Quella tua maledetta connessione mi farà impazzire, possibile che non si possa fare una discussione normale! Beh in effetti ora che ci penso anche la mia salta spesso…cmq che mi dici del chappy? spero ti piaccia, anche perché tra poco finisce il periodo triste tornano i sorrisi spero…piaciuta la scena tra Hidan e Shika? E l’inaspettata passione di Masturi, che finalmente metterà dei grilli in testa al cocciuto Kazekaghe!...ci sentiamo presto, un bacione grande! Ti voglio bene bella!!

temari x shika 4 ever: Iole! Mi onori sempre con tutte queste tenere e pucciose paroline di cui mi riempi! Mi sa che non sono degna di un allieva così, devo rimediare! Allora del chappy che mi dici? Spero non sia stato troppo triste, ma aspetta poco allieva del mio cuore la cara e vecchia Shikatema sta tornando, forse un po’ più triste di prima  ma carica come al solito! Un bacione grande, ci sentiamo sul forum!

Sensei_man: ciao David! Scusami se non ci sentiamo più ma lo sai che ultimamente ho avuto dei grossi problemi e non ho retto molto a parlare con te, mi saltano spesso i nervi e preferisco stare sola e molare tutto quando non mi va più! Perdonami lo sai che ti voglio bene!...per adesso mi accontento e spero che lo faccia anche tu del chappy e della tua rece! Presto ci sentiamo…che mi dici? Triste come me! ,ma prometto di tornare da tutti, come quella che ero un tempo! O almeno spero…un bacione grande Duci, Ti voglio bene!

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Capitolo 18
*** Fino alla fine... ***


Fino alla fine...

L’ospedale di Konoha non era certo un bel posto, soprattutto per lui che anni prima si era innamorato lì o magari era stato all’esame dei Chunin, ma al momento Temari non era il primo dei suoi pensieri. Erano ormai ore che se ne stava seduto su quella fredda panca a fissare le lancette dell’orologio muoversi continuamente su di esso. Il cuore continuava a battergli sempre più in fretta, quell’attesa lo stava distruggendo secondo dopo secondo, fissò per l’ennesima volta la porta della sala operatoria, la spia rossa ancora accesa su di essa. Ed ecco che ricominciava a sentirsi un verme, uno stupido moccioso capace solamente di combinare guai, magari se adesso Kiba e Choji erano lì dentro era colpa sua. Sua e solamente sua. Era riuscito a portare Kiba in ospedale appena prima che lui perdesse i sensi e gli crollasse davanti, ma Choji, il suo migliore amico aveva aspettato ore da solo prima di ricevere soccorso, fortunatamente Sakura aveva molta esperienza. Era da ormai ore che nessuno usciva da quella porta e lui, ricominciava a sentire quei dannati sensi di colpa, come anni prima. Come per la sua prima missione, quando aveva messo in pericolo tutto il suo team, questa volta non avrebbe pianto però, questa volta avrebbe aspettato persino tutta la notte, ma sarebbe rimasto vicino ai suoi amici. Almeno questa volta sapeva di averci provato.

Accanto a lui il padre di Choji continuava a pregare perché suo figlio uscisse sano e salvo da quella porta, della famiglia di Kiba non c’era traccia, Hinata e Shino erano arrivi qualche ora prima e adesso aspettavano in silenzio che il loro compagno fosse salvo. Forse quello che soffriva di più era il piccolo Akamaru, che immobile, da ore osservava la luce rossa sopra la porta, magari consapevole di ciò che stava accadendo al suo padrone.

-   Shikamaru sai forse dov’è il padre di Kiba?    – gli chiese ad un tratto Hinata.

-   No, mi spiace…  

Quelle furono le uniche parole che riuscì a pronunciare quella notte, si sentiva fin troppo male, fin troppo in colpa per rincorrere un uomo che non si preoccupava di suo figlio. Riprese a fissare la porta e la luce rossa, le ore continuarono a passare e quelle furono le uniche cose che gli parve di vedere per un tempo interminabile…

 

Intanto al confine si combatteva la prima vera battaglia di quella guerra, un gran numero di ninja della sabbia aveva attaccato l’accampamento est del villaggio della foglia, molti erano rimasti uccisi al primo attacco, altri dopo lunghe ore continuavano a combattere per sopravvivere e per liberare Konoha. Le più svariate tecniche si scontravano spesso con risultati disastrosi, ma nonostante gli sforzi dei coraggiosi ninja della foglia, la sabbia stava prendendo il sopravvento e se la maggior parte dei ninja che hai contro riesce ad utilizzarla per le tecniche, allora il confine con il deserto è il peggiore dei campi di battaglia. Ormai il sangue ricopriva gran parte della foresta e una piccola parte di deserto, il vento lo portava via insieme alla vita, le tende dell’accampamento erano state distrutte da tempo e gli alberi cadevano in pezzi. Tenten nascosta tra la boscaglia cercava di trovare un modo per poter farsi largo tra i ninja nemici, Neji al suo fianco ansimava stanco, era da ormai ore che utilizzava il Byakughan e i suoi occhi cominciavano ad essere pesanti. Rock Lee continuava ad utilizzare le arti marziali, la schiena dolorante e una gamba fuori uso, dovevano trovare un modo per allontanarli e fuggire, lì non potevano più far nulla.

-   Tenten hai ancora delle carte bomba?    – sussurrò ad un tratto Neji tra la boscaglia.

-   Poche, ne ho solamente tre, non penso serviranno a molto! Però ho ancora qualche rotolo da utilizzare…   - Neji osservò Rock Lee cadere in terra stanco, un ninja della sabbia senza vita ai suoi piedi.

-   Di cosa si tratta? Kunai e shuriken?    – lei annuì debolmente era stanca, ma doveva farcela, voleva ritornare a casa.

-   Piazza delle carte bomba tra quei due alberi e utilizza il rotolo dei kunai per attaccarli frontalmente, quello degli shuriken da dietro, dobbiamo confonderli per qualche minuto e arrivare all’accampamento nord, capito?    – Tenten annuì nuovamente, le lacrime che ormai scendevano sulle guance.

Neji le fece un breve sorriso e le strinse la mano, per poi lanciarsi contro alcuni nemici e spiegare il piano a Rock Lee, anche lui aveva paura, erano ormai adulti e avevano già ucciso dei ninja ma una guerra era troppo anche per i coraggiosi ninja di Konoha. Anche per il freddo Neji Hyugha, anche per l’instancabile Rock Lee, avevano scordato cosa significasse passare le serate insieme, avevano scordato cosa significasse sorride con il maestro Gai, avevano scordato cosa significasse dormire sereni senza la paura di essere uccisi. Si sentivano a pezzi, ma dovevano resistere, era quello che gli insegnavano all’accademia, diventare ninja voleva dire poter morire in battaglia, tra le mani di qualcuno che non conosci, senza neppure avere il tempo di riflettere e pensare, i ninja non dovevano avere sentimenti. Ma come facevi a non avere sentimenti, quando i tuoi amici cadevano esausti tra i cadaveri, quando quelli che consideravi amici tentavano di ucciderti, quando la ragazza che ami piangeva guardandoti. Come facevi a non avere sentimenti? Forse essere ninja non faceva per loro, magari non avevano le caratteristiche adatte, ma di una cosa sola erano certi: avrebbero combattuto fino alla fine, finché la Foglia non fosse caduta, finché l’ultimo dei suoi abitanti non avesse esalato l’ultimo respiro.

 

L’alba era di sicuro il momento più triste della giornata, quello in cui il suo cuore si frantumava, quello in cui la verità le appariva dinnanzi agli occhi, quello in cui era più sola. Durante tutta la notte non aveva chiuso occhio, nella mente il rumore dei kunai e le urla della gente, Suna aveva attaccato Konoha, secondo il piano deciso dal consiglio dei Jonin. Continuava a ripensare alle parole di Hidan, continuava a ripensare a Shikamaru, continuava a ripensare a Gaara. La sua mente era sempre più confusa, ormai se ne era fatta una ragione, lei era rimasta da sola con il suo bambino, non aveva altro. Shikamaru per lei era ormai un ricordo, un triste ricordo che le faceva battere ancora il cuore, Hidan adrenalina allo stato puro, quella stessa adrenalina che anni prima le dava la carica per combattere, Gaara un fratello, un amico e il padre adottivo di suo figlio. La sua vita era ormai come il vaso di Pandora, tutti i peggiori mali erano usciti allo scoperto, tutte le sue paure alla luce del sole e la speranza ancora nel suo cuore, quella stessa speranza che ora la rendeva forte, quella stessa speranza che adesso la faceva sentire protetta. Magari non era la speranza, magari era solamente amore o forse solamente illusione, quell’illusione che ora la faceva andare avanti, quell’illusione che non la faceva più pensare a Shikamaru, quell’illusione che adesso la faceva sorridere dinnanzi a Gaara.

-   Non dovrei pensarci hai ragione, infondo adesso siamo io e te, giusto piccolino?    – sussurrò tenera, mentre con occhi sognati accarezzava la sua pancia.

Un pancia divenuta troppo grande da nascondere, troppo pesante da portare, troppo amata per rinunciarvi, quel bambino le aveva donato nuovamente il sorriso. In realtà lo aveva donato un po’ a tutta Suna, la gente le sorrideva teneramente e la coccolava come da bambina, Kankuro non faceva che sorridere e costruire marionette e Gaara, beh lui faceva di peggio. Spesso sfuggiva alle riunioni con il consiglio con una scusa, correndo poi da lei a raccontarle strane storie che spesso la facevano sorridere. Lo sentiva nel suo cuore che sarebbe finita così, quella luce negli occhi di Gaara non poteva essere indifferente, era come se quel giorno lo avesse sentito. Come se dentro di se, avesse sentito i battiti del cuore di Gaara aumentare mentre le sfiorava il ventre, come se avesse sentito l’amore che suo fratello provava per lei dividersi equamente con quell’esserino troppo piccolo per essere amato, eppure tanto atteso e tanto desiderato.

Si sfiorò nuovamente il ventre, mentre le fuggiva un gemito di dolore, suo figlio non doveva essere poi così tanto pigro, non faceva che scalciare da mattina a sera, la stava mettendo fuori uso.

-   Che scenetta tenera, quasi mi commuovo!    – una voce, che in quei cinque mesi le era ormai diventata familiare.

-   Di nuovo qua! Sei appiccicoso, caro il mio mukenin!    – gli disse lei ridendo divertita, mentre Hidan si gettava a capofitto sul suo letto.

-   Leva i piedi dal mio letto o se proprio devi togliti le scarpe, me lo stai riempiendo di terra e sabbia!    – gli disse infuriata, mentre goffamente scostava le lenzuola.

-   Se vuoi posso togliermi anche il resto, oltre alle scarpe!    – le disse lui, mentre si sfilava il kimono, rivelandole degli addominali perfetti.

-   Certo magari tra quattro mesi!  

-   Oh talitha, non hai idea di quanto io possa essere paziente…   - le mandò in risposta, un ghigno sulle labbra.

-   Mi vuoi dire che significa, mi fai venire i nervi!  

Continuava a stuzzicarla come se la conoscesse da una vita, continuava a osservarla mentre dormiva serena e sola in quel letto bianco, continuava a trovarla sensuale nonostante quell’enorme pancione. Forse Sasori aveva ragione, non doveva affezionarsi troppo a lei, eppure ormai era diventata una cosa insopportabile, continuava ad andare da lei, sempre più spesso, alcune volte ci passava persino delle ore e in quelle ore il suo cuore continuava a battere con la stessa velocità.

-   Quanti mesi è che hai quel mostriciattolo dentro?    – le chiese, mentre lei piegava le lenzuola accanto a lui.

-    Mi ascolti quando ti parlo oppure vieni qui solamente per farmi innervosire? Ti ho detto cinque e poi non è un mostriciattolo, di sicuro è più bello di te!    – lui alzò un sopracciglio stizzito.

-   Un giorno non troppo lontano ti rimangerai questa frase, talitha!    – le disse, la mano esperta che le sfiorava il volto.

-   Ti odio Hidan!    – gli sussurrò lei con il sorriso, lui le scostò una frangia dagli occhi e le diede una bacio sulla fronte.

-   E io ti amo, talitha!  

Adrenalina. Era questo Hidan per lei, pura adrenalina che le fluiva nelle vene, facendola sentire viva e dannatamente libera. Magari quel mukenin si stava rivelando più importante di quanto credesse e per qualche strana ragione quando lui era con lei, la sua piccola peste si prendeva una pausa, niente calci niente gemiti di dolore, pura e semplice adrenalina e un groppo che le saliva alla gola. Si sentiva bruciare, si sentiva viva, libera come il vento e forte come da ragazzina. Gli sorrideva come quando prendeva in giro Shikamaru, tra Hidan e lui c’era molta differenza, ma di una cosa era certa, Hidan la poteva aiutare. Non sapeva molto, ma sentiva di potersi fidare di lui, sentiva di poterlo lasciare fare, non aveva paura o odio per lui, solamente una strana sensazione. Una sensazione molto simile alla speranza, magari quella speranza ancora racchiusa nel cuore, magari Hidan sarebbe stato l’ultimo ad uscire da quello strano vaso di Pandora…

 

 

 

 

 

 

 

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Note dell’autrice:

 

stefy90: Ciao Stellina! Finalmente ho aggiornato, devo ammettere che con tutto il macello che mi è capitato in questo periodo tu sei stata l’unica a cui ho potuto far leggere in anteprima ben due chappy di questa storia! Mi sa tanto che ti sto viziando e questo non è giusto, dato che poi mi combini scenette come quella dell’altra sera! Cmq allora chappy che tu hai letto in anteprima ma che non ti salva dal recensire! Devi assolutamente dato che mi sono anche scordata che ne pensi, dato che è passato tanto tempo! Quindi dimmi un po’ tu e non sghignazzare contro chi ancora non ha letto, diventi un mostriciattolo quando lo fai! XD! Un bacione grandissimo dalla tua Chiaretta( senza altri soprannomi!)! Ti voglio un gran bene, stella!!

YumiBabyPunk: Ciao Giuly! Beh ammetto di aver ritardato tanto molto molto molto! Ma ti prego di perdonarmi, scusa! Allora che mi dici di questo chappy? piaciuto? Spero di sì anche se è molto triste, devo ammettere che rileggendolo io stessa mi sono resa conto di averlo scritto in un brutto periodo, ma credo che infondo la mia storia sia anche triste, quindi che ben venga anche se alla fin si sistema tutto! Dimmi cosa ne pensi ok? Per le anticipazioni a presto, perché conto di postare tra una settimana esatta, salvo imprevisti come Carlotta che mi chiede di non postare senza di lei! Xp! Adesso scappo! Ci sentiamo su msn! Un bacione grande dalla tua Tsubasa! Ti voglio Bene!!!

Tem_93: Miky Miky! Io la risposta te la scrivo lo stesso, perché come promesso conto che tu legga la mia storia appena ti è possibile! Intanto ti faccio la solita domanda: Cosa ne pensi?...sarà un po’ difficile pensarlo al posto tuo, ma spero che tu torni presto, anche perché mi sento un tantino sola senza la mia bella!...Un bacione grande grande! Ti voglio tanto Bene!!

Sensei_man: Ciao David! Allora finalmente ci siamo risentiti, dato che il mio umore ha avuto una netta risalita! Adesso possiamo risentirci quando puoi, anche perché voglio sapere di questa ragazza!!! Cmq…che mi dici del chappy? spero ti sia piaciuto anche se è un po’ triste! Sai causa fatto accaduto mi sono messa a scrivere in quel periodo e l’influenza di vede! Cmq dimmi il tuo parere professionale mi raccomando! Un bacione grande dalla tua allieva!!! Ti voglio bene!

Gossip Girl: Ciao Ele! Finalmente anche io sono una tua colleguzza! Oddio me commossa, non sai quanto! Continuo a torturarvi e lo farò finché mi vorrete con voi! Grazie ancora…cmq ritornando a parlare di cose che ti interessano, che ne pensi del chappy? so che ho aggiornato tardissimo ma causa problemi familiari non ho davvero potuto! So che è molto triste, ma come promesso in precedenza alla fine si sistema tutto e naturalmente in Nero! Un bacione grandissimo! Ti voglio bene!!

Piccola teddy: Ciao Mamo! Beh allora devo dire che tu hai un serio problema e noi dobbiamo risolverlo! Tu fai fatica a recensire pubblicare e a fare una qualsiasi altra cosa che richieda un tempo determinato! Ma infondo ti perdono perché siamo simili anche in questo XD! Adesso abbiamo chiarito e spero che tutto torni come prima! Quindi…che ne pensi della storia? Piaciuto il chappy spero? Ti avverto mia cara che se questa volta non mi recensisci ti uccido! Anche perché il tuo Kiba è in pericolo quindi…un bacione grandissimo dalla tua Tsubasa! ti voglio un sacco di bene!!

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Capitolo 19
*** ...Della Foglia! ***


...Della Foglia...

 

 

Niente. Quel niente rosso che ancora svettava triste sulla parete bianca dell’ospedale di Konoha. Era appena l’alba e lui era ancora seduto su quella panchina, una tazza di caffè caldo tra le mani, che gli annebbiava la vista con il suo rivolo di fumo grigio. Non si era mosso da quel posto per tutta la notte, era rimasto immobile anche quando per la prima volta quella spia rossa si era spenta e Sakura era venuta fuori con il suo camice e i guanti ancora sporchi di sangue. Non si era mosso nemmeno per andare da Choji, un breve cenno e un sorriso rilassato quando lo aveva intravisto sulla barella, mentre i Ninja medici lo portavano nella sua camera. Non si sarebbe mosso finché quella dannata luce rossa non si sarebbe spenta, finché anche l’ultimo dei suoi compagni si sarebbe salvato. Kiba era ancora nella sala operatoria e delle sue condizioni non si sapeva nulla, dopo un intera notte di fatica quella luce rossa era ancora accesa su quel muro. Si voltò brevemente ad osservare i suoi compagni, Naruto seduto accanto ad Hinata scalciava freneticamente sul suolo freddo del pavimento mentre lei gli versava del caffè, Shino seduto in un angolo era perso nei suoi pensieri. Akamaru invece gli teneva compagnia, mentre triste e senza forze fissava la porta ancora rannicchiato sulle sue gambe. Ripensò velocemente ai momenti passati con Kiba, quei momenti in cui lui e Naruto litigavano in continuazione, quei momenti in cui il sorriso non si allontanava mai dai loro volti e ripensò a quella sera. La sera in cui lo aveva visto accasciarsi fra le sue braccia, mentre con il volto sporco di sangue gli chiedeva invano aiuto. Ed ecco che anche quel momento era arrivato, il momento in cui anche la speranza ti crolla davanti, il momento in cui ti senti vuoto e una strana sensazione ti sale dallo stomaco. Quando senti che il momento per crescere è quello, quando senti che piangere non servirebbe a nulla, quando senti che il mondo che credevi tanto duro è solamente uno strano filo legato alla tua mano, tanto resistente a volte ma tanto fragile da spezzarsi in un istante. Quando preghi perché non arrivi quell’istante, quando dentro di te urli di rabbia per non aver potuto muovere un dito, quando in fin dei conti sai già come andrà a finire…

Quando vedi il volto di Sakura cupo e le mani ancora tremanti dallo sconforto, quando il tuo cuore smette improvvisamente di battere e preghi perché anche quell’ultimo granello di sabbia rimasto in quella clessidra che è la tua vita non cada di sotto, ti accorgi che infondo lo sapevi già, ti accorgi che infondo è meglio così…

 

La luce fioca dell’alba illuminava di arancio le dune dorate e ancora fredde del deserto, quel deserto che assomigliava talmente tanto a coloro che lo abitavano da essere amato come un padre. I piccoli animali che lo abitavano se ne stavano ancora in giro tra la sabbia, pronti a ripararsi quando il sole si sarebbe alzato in cielo. Delle sottili nudi illuminate dai deboli raggi del sole fluttuavano nel cielo, mentre lentamente le ombre scomparivano e il sole più caldo. Il rumore dei passi di un uomo si fece via via più pesante e vicino, mentre il confine del Paese del Fuoco si avvicinava inesorabilmente e quello del Vento diventava solamente un ricordo. Hidan ancora disperso fra i suoi pensieri camminò lungo il sentiero della foresta deviando appena per raggiungere il luogo in cui lui e i suoi compagni avevano creato il loro accampamento momentaneo. Abbastanza vicino a Konoha e abbastanza vicino a Suna, il luogo ideale per spiare i movimenti di entrambi i paesi, il luogo ideale per bloccare un eventuale attacco da parte di Orochimaru. Una voce già udita molte volte gli risuonò nelle orecchie come un eco interminabile, alzò il capo smettendo di pensare e fece attenzione a ciò che stava accadendo, se lui era lì ci doveva essere un buon motivo, un motivo abbastanza importante da far scomodare anche lui. Camminò lentamente sino al luogo in cui si erano accampati e fu allora che li vide, non soltanto lui ma altri, forse il motivo che aveva immaginato era ben più importante di quando pensasse.

-   Mmm…Zetsu?   - il tipo chiamato in questione si voltò verso di lui osservandolo in silenzio.

-   Dove sei stato stupido fanatico?   - gli chiese ad un tratto Kakuzu mentre scrutava una mappa.

-   Non sono affari che ti riguardano, taccagno!     

-   Prima o poi ti ammazzo, lurido folle…  

-   Come se ne fossi capace, Kakuzu!  

-   Hidan hanno ricevuto ordini dal capo, ci aiuteranno a scovare il traditore…  

-   Io non ho la minima intenzione di mettermi a cercarlo…  

-   Lo farai invece, perché se non lo troviamo a rimetterci ci sarà soprattutto Suna…e tu non vuoi che le succeda qualcosa vero?   - Kakuzu, alzò per un istante gli occhi dalla mappa che stringeva tra le mani per fissarli in quelli porpora di Hidan.

-   Non ti consiglio di farmi arrabbiare, ricattatore!  

-   Allora non fare il bambino viziato, non si addice ad un fanatico del tuo calibro…  

E Hidan rimase in silenzio. Controbattere a Kakuzu era facile, ma farlo comportava un rischio, quei dannati occhi puntati addosso gli suscitavano un irrefrenabile rabbia, rabbia che prima o poi gli avrebbe riversato contro, ma quello non era il momento adatto. Non adesso che lui lo osservava da vicino, non ora che si era portato dietro il suo compagno, non ora che aveva tutti contro. Sasori poteva tenerlo a bada, Deidara e Kakuzu anche, ma lui no, non era quello il momento, doveva mantenersi calmo e concentrato, infondo prima o poi sarebbe arrivato il suo momento…

 

I corridoi del palazzo le sembravano stranamente vuoti e spenti quel giorno, forse come le ripeteva di continuo suo fratello il fatto che lei fosse di cattivo umore influiva su ciò che i suoi occhi vedevano. Eppure quel giorno non era poi di cattivo umore, era solo stanca e un po’ suscettibile, ma lo si poteva perdonare ad una donna incinta. Svoltò silenziosa un angolo del corridoio privato in cui si trovavano le camere della sua famiglia, e si diresse silenziosa verso l’altra ala del palazzo, era in ritardo per la sua lezione. Scese velocemente le scale che la portavano al cortile centrale, si guardò attorno confusa, tutti quegli occhi puntati addosso la facevano sentire strana. Si avviò per un corridoio del cortile principale, l’avrebbe condotta direttamente nella sala degli allenamenti. Le bastarono pochi attimi e quando fu giunta nella sala d’addestramento si stupì di quello che i suoi occhi videro, scosse la testa come in un sogno ma pareva proprio che quella fosse la realtà.

Gaara al centro del cortile, con la giara in spalla e la tenuta da combattimento, osservava gli allenamenti in silenzio, mentre Kankuro sdraiato su di una panca sonnecchiava all’ombra delle sue marionette. Temari si fermò ad osservarli dall’alto della scalinata, mentre il sole cocente le batteva sulla fronte già calda le parve per un istante di vedere Shikamaru, lo stesso Shikamaru che mesi prima se ne stava nella stessa posa di Kankuro mentre lei si sfogava infuriata contro un fantoccio di legno. La testa prese a girarle vorticosamente , afferrò indecisa le sbarre della scalinata mentre le gambe le tremavano  inesorabilmente come quelle di una bambina spaventata. Un ultimo giramento  alla testa le fece per un attimo perdere l’equilibrio, le sembrò di sentire una voce chiamarla ma passarono pochi attimi, il buio le chiuse gli occhi e un dolore lancinante le attraversò il corpo. La voce squillante di Kankuro però le fece riprendere aria, come se l’avesse tirata fuori da quella prigione che la stava soffocando poco prima. Scese lentamente le scale dorate del palazzo e attraverso il cortile sedendosi nella panca in cui poco prima suo fratello riposava, osservò in silenzio Gaara. Diverso dagli altri giorni, preso nuovamente da qualcosa che non era lei, preso dall’essere ninja prima che Kazekaghe. Lo osservò spiegare a Masturi le tecniche di difesa, spiegarle come usare le armi e come utilizzare le proprie tecniche in ogni situazione, sorrise felice vedendolo. Un peso le fu tolto di dosso, un enorme peso che le stava opprimendo il cuore, un peso che lei aveva appena scostato cercando di sfuggire a quella morsa fatale in cui la sabbia la stava stringendo.

 

Il suono dei suoi passi lungo il corridoio riecheggiava cupo e triste lungo le pareti. La sigaretta spenta che pendeva dalle labbra, gli occhi persi nel vuoto e quell’aria stanca e rassegnata che non lo aveva abbandonato da quella notte, la notte in cui avrebbe voluto essere diverso, abbastanza in gamba da poter salvare la vita a Kiba. Akamaru accanto a lui camminava con il muso rivolto verso il freddo pavimento del corridoio, sarebbe stato inutile parlare quella mattina, sarebbe stato inutile dire anche una parola,per questo si era portato dietro Akamaru. Forse perché lui era l’unico che non poteva farlo sentire in colpa, forse perché stare soli e in silenzio a volte è molto più facile che mettersi davanti la cruda realtà. C’era ancora una speranza per il suo amico, ancora un filo che tratteneva Kiba in quel mondo che lui aveva tanto amato, un filo che ancora lo tratteneva vivo, un filo talmente sottile da potersi spezzare in un solo istante.

Shikamaru si bloccò di colpo osservando la porta bianca della sala operatoria, quella dannata luce rossa si era spenta, pensò dentro di se. Si voltò imboccando un nuovo corridoio, osservando attento le scritte applicate sulle porte, i nomi di centinaia di ninja che si erano salvati a quel primo attacco, centinaia di ninja che adesso stavano lottando aggrappati a quel filo che li teneva legati alla vita. Si fermò nuovamente osservando quel cognome scritto sulla cartella infissa alla porta della camera: “ Inuzuka Kiba”. Abbassò lo sguardo prendendo per un istante fiato, la mano si posò indecisa sulla maniglia della porta scorrevole, poi fu un istante e un nuovo sorriso rilassato e felice come non mai si dipinse sul suo volto.

-   Ehi amico! Cos’è ti sei svegliato solo ora dal tuo pisolino mattutino?  

  

Perché in fin dei conti sai sempre come finisce, sai che il coraggio non è solo quello che dimostri durante le battaglie, sai che ci vuole più coraggio per aprire una stupida porta che per uccidere un tuo nemico. Sai che la vita è solo un filo a cui ti aggrappi cercando di non cadere, ma se hai la forza di rimanere aggrappato a quel filo, allora hai la forza per andare sempre avanti senza guardarti indietro.

Non conta quanto sei caduto in basso, hai sempre la forza per rialzarti e andare avanti. Fino a che avrai fiato per respirare avrai la forza per combattere, fino a che il tuo cuore non smetterà di battere fino a che la Foglia non sarà caduta…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Note dell’autrice:

 

Chappy dedicato a Tem_93! La mia Miky che per adesso è via!

 

 

 

Stefy90: Ciao stella! Allora chappy molto triste che mi rappresenta un po’ in quel brutto periodo che ho passato e che credo rappresenti un po’ te adesso! Lo sai che mi spiace tanto e che alla fine il tuo diario virtuale ci sarà sempre per te! Cmq…che dice del chappy? ti prego non pavoneggiarti che mi arrivano richieste di farti smettere! Quindi prendo provvedimenti, non avrai mai più le anticipazioni sulle storie, così impari a non rispettare le regole! Scherzo, senza di te sono perduta! Devo per forza fartele leggere se no chi ti sente poi! XD…che mi dici? Questo ormai lo hai già letto da tempo…quindi voglio un analisi dettagliati di tutti i personaggi, anche del cactus vivente alias Zetsu! Adesso ti ascolto su msn che è meglio! Un bacione grandissimo dalla tua Chiaretta! Ti voglio tantu bene testolina!!

Temari x Shikamaru 4ever: Ciao Iole!! Oddio hai pienamente ragione…io sono una GaaMatsu, e me ne devo rendere conto! Ma il punto è che questa storia intrippa pure me e non riesco a far staccare Gaara da Tem! Ma vedrai che con uno sforzo ci riuscirò e farò tornare le cose all’equilibrio Nero, di sempre! Che mi dici di questo chappy? Kiba si è finalmente svegliato ed è fuori pericolo! Ma Shikamaru? Lui ne deve passare ancora tante e sfortunatamente non sa proprio tutta la realtà dei fatti…dimmi un po’ tu, ok?! Un bacione grande dalla tua senpai!! Ti voglio bene!!

Gossip Girl: Ciao Ele alias collega in black! XD! Allora…so che quella parte ricorda molto l’episodio e infatti l’ho messa proprio per quello! Leggendolo bene si può notare quello che dice Shika a riguardo, ma naturalmente non pensa molto a Tem in quel momento, Kiba era di certo la cosa principale! Come vedi però si è ripreso e Shikamaru ha ritrovato il coraggio di andare avanti…sta pur certa che io mantengo sempre la mia vena Nera e non la cambio con nulla! e poi non potrei mai far stare Hidan con Temari, ti ricordo che lui è mio marito! XDD! Cmq…cosa ne pensi del chappy? spero ti piaccia! Anche perché da adesso in poi le cose si sistemeranno pian piano, fino al fatidico incontro! Adesso ti lascio! Ci sentiamo sul foro! Un bacione grande dalla tua Chiaretta! Ti voglio bene, collega!!

Sensei_man: Ciao David! Vedi che finalmente ci stiamo risentendo, ho passato un brutto periodo ma adesso mi sono ripresa alla grande! Sono tornata la Chiara di sempre! Cmq…che mi dici del chappy? come vedi Hidan infondo vuol bene a Tem e non è quello che credi! Shikamaru sta trovando il coraggio di ricominciare e sfortunatamente in un attimo di smarrimento perderà la rotta nera…ma vedrai che io gliela faccio ritrovare! E come!! Dimmi cosa ne pensi ok?! Ci sentiamo su msn! Un bacione grande dalla tua allieva! Ti voglio bene!!

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