Shadow in the wind di Belarus (/viewuser.php?uid=33806)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Addii ***
Capitolo 2: *** Mistero tra le mura ***
Capitolo 3: *** Il mondo non è come credi ***
Capitolo 4: *** Il Quinto Kazekaghe ***
Capitolo 5: *** L'attacco della Roccia ***
Capitolo 6: *** Il vecchietto ***
Capitolo 7: *** Incontri o Scontri? ***
Capitolo 8: *** Ninna Nanna.. il vento porta la follia... ***
Capitolo 9: *** SSA... Squadra di Soccorso Akatsuki ***
Capitolo 10: *** Nel Cuore della notte ***
Capitolo 11: *** Sola..come quella notte... ***
Capitolo 12: *** Mi piace il pericolo ***
Capitolo 13: *** Infondo lui non è colpevole... ***
Capitolo 14: *** Fammi dimenticare tutto... ***
Capitolo 15: *** Che hai fatto nee-chan? ***
Capitolo 16: *** Un futuro piccolo arrivato... ***
Capitolo 17: *** Forse è un dolore simile ***
Capitolo 18: *** Fino alla fine... ***
Capitolo 19: *** ...Della Foglia! ***
Capitolo 1 *** Addii ***
Shadow in the wind
La guerra e la felicità. Nessuna delle due può
convivere con l’altra. Spesso la guerra era stata la felicità di molti, ma con
lo scorrere del tempo quest’ultima era svanita, lasciando al suo posto
solamente il vuoto. Nessuno si poteva dire vincitore di una guerra, perché
anche quando ottenevi la vittoria, la pagavi a caro prezzo. Forse l’unico essere
che può sopravvivere alla guerra è l’amore. Molti lo credono indissolubile,
indistruttibile, ma quando la guerra ti mette di fronte ad una scelta, è
proprio in quel preciso istante che la sicurezza e il coraggio che l’amore ti
dona barcollano e spesso cadono, come granelli di sabbia in balia del vento. Ed
è in quel preciso istante che l’ennesima domanda che la guerra ti pone, ti
assale, come un improvvisa tempesta di sabbia. Molti si chiedono cosa fare,
altri si chiedono cosa accadrà, ma la vera domanda a cui noi e il nostro cuore
dobbiamo rispondere dinnanzi alla guerra è una sola… Continuerà? nessuno è mai
riuscito a ricordare ciò che era della propria vita prima della guerra,
dell’amore, dei desideri, perché la guerra lascia solo il vuoto dietro di se,
infondo però, la speranza è l’ultima a morire…
Due ragazzi ignari di ciò che stava per accadere
camminavano, mano nella mano, per i lunghi e bui corridoio del palazzo del
Kazekaghe. Per quanto Suna potesse essere situata nel bel mezzo del deserto,
molti la definivano la perla del villaggio della Sabbia e il palazzo dell’uomo
più potente di quella città, era il simbolo del dominio di Suna su tutti i
territori circostanti.
Un potente boato aveva scosso le mura impenetrabili
delle città. Shikamaru e Temari che fino ad allora avevano ignorato tutto
quello che stava per accadere, adesso sembravano domandarsi l’un l’altro cosa
stesse succedendo. Decisero di dirigersi verso il cancello centrale del grande
palazzo del Kazekaghe, mentre molte guardie del palazzo armate, scattavano come
tigri sui tetti, alla ricerca degli aggressori. Arrivarono nel cortile centrale
del palazzo, da dove spesso il Kazekaghe parlava alla gente della città durante
le occasioni importanti, e lì si fermarono quasi stupiti ad osservare lo
spettacolo che si mostrava dinnanzi ai loro occhi.
Un gruppo consistente di ninja del paese del fuoco si
trovava nel cortile del palazzo. A comandare quel gruppo c’era Tsunade. La
donna conosciuta per la sua mirabolante forza, se ne stava con le mani lungo i
fianchi a fissare astiosa il padre di Temari, nonché Kazekaghe del villaggio
della Sabbia. Al suo fianco Kankuro e alcune guardie di Suna osservavano la
scena in un rispettoso, quanto duro, silenzio, che fu rotto solamente dalla
voce solenne e quasi tagliente del nobile Kazekaghe.
-
Cosa vuoi Tsunade? Voglio delle spiegazioni, adesso! –
la donna lo osservò di sbieco, mentre i suoi occhi cominciavano ad ingaggiare
una dura lotta con quelli severi dell’uomo dinnanzi a lei.
-
Dovrei essere io a chiederti spiegazioni, non
credi…Hirokumi?
-
Io non ho nulla da dirti, se non di abbandonare
immediatamente il mio paese!
-
Sei un codardo! Cosa vuoi ottenere? Il paese del
Fuoco? Il villaggio della foglia? Cosa vuoi? Parla!
-
È inutile che ti agiti tanto mia cara Tsunade, sai
benissimo che prima o poi il tuo paese e il tuo villaggio saranno
miei…ritornatene a casa, potrei anche decidere di lasciarti libera se lo
facessi!
-
Preferisco uccidermi con le mie mani che vivere nelle
mani di una serpe come te!
-
Allora ti sei decisa…
-
È guerra Hirokumi!
-
Fa come credi, ma se vuoi la guerra farai meglio a
portarti via tutti gli abitanti del tuo paese o faranno una brutta fine…
L’uomo si voltò ghignando verso Shikamaru, che ancora
vicino a Temari assisteva alla scena senza fiatare. Temari che ancora stringeva
la mano di Shikamaru osservò suo padre come per supplicarlo, non voleva perdere
un'altra persona a cui teneva, non in quel modo, non in quel momento. E mentre
lo guardava come per supplicarlo, Shikamaru distaccò la mano da lei, imprimendole
un tenero bacio sulla fronte e sussurrandole delle parole all’orecchio. Lei
ormai incerta sul da farsi si voltò verso di lui, che lentamente si avvicinava
al Kazekaghe.
Gli si avvicinò come se lo conoscesse da tempo, lo
guardò negli occhi mentre lo sguardo gelido del Kazekaghe gli faceva intuire le
sue intenzioni, per poi fissare pensieroso Tsunade che di fronte a lui gli
faceva segno di incamminarsi.
-
Io non posso tornare a Konoha…- gli disse mentre si
voltava sorridendo verso Temari, che dall’alto delle scalinata lo fissava
triste.
-
Shikamaru, la tua famiglia, la tua casa e i tuoi amici
sono a Konoha e proprio in un momento come questo non posso permetterti di
compiere una simile follia, non ti lascerò nelle mani di questa vipera del
deserto!
-
Tsunade io amo Temari, noi dobbiamo…
-
Shikamaru non accetto repliche o vieni con me a Konoha
o puoi considerarti un ninja traditore e non metterai mai più piede a Konoha,
sono stata chiara?
Tsunade lo fissò severa, mentre lui ancora stordito da
quella affermazione si voltava a guardare il Kazekaghe. L’uomo ghigno
divertito, mentre Kankuro deciso come non mai si avvicinava a Shikamaru. Una
mano sulla spalla lo costrinse a distogliere lo sguardo dalla figura severa del
nobile Kazekaghe. Kankuro proprio di fianco a lui, gli aveva dato uno spintone
verso le truppe nemiche, mentre gli sorrideva teneramente. Un debole sussurro
giunse alle orecchie di Shikamaru, mentre Tsunade lo incitava ad andare. Lo
shinobi si voltò a guardare Temari, che ancora ferma sulle scale gli sorrideva
speranzosa, abbassò lo sguardo per poi liberarsi della catenina che portava al
collo.
-
Va adesso, vedrai che le passerà anche questa volta..-
gli disse Kankuro, mentre si voltava a guardare il padre, che ridendo divertito
gli voltava le spalle e saliva le scale del cortile per poi incamminarsi lungo
il corridoio del palazzo.
-
Dalle questa e dille che…
-
Sta tranquillo, so già cosa devo dirle, vai adesso o
ne soffrirà ancora di più…
Shikamaru diede un ultima occhiata a Temari che
sorrideva, lo sguardo della bionda di Suna mutò non appena ebbe visto le truppe
di Konoha allontanarsi e Shikamaru sparire tra la sabbia che si alzava a causa
del vento. Dopo pochi secondi di quel ragazzo non era rimasta che l’ombra che
si perdeva confusa tra le sabbie e tra il rumore del vento, che lambiva quel
cortile ormai desolato.
Cadde a terra priva di una qualsiasi forza di volontà,
mentre le sue lacrime si mischiavano ai granelli di sabbia sul terreno del
cortile. Pianse come una bambina a cui viene negato l’amore dei genitori.
Pianse come durante il funerale di sua madre, mentre urlava il nome dell’unico
uomo da cui avrebbe potuto ottenere la felicità. Anche quell’ultima promessa si
era sbriciolata nel vento, lasciandola come sempre da sola in quel mare
sconfinato e desolato che la circondava da sempre.
Un ombra alle sue spalle si mosse decisa verso di lei,
mentre una mano le sfiorava il viso ormai bagnato dalle lacrime. Temari sollevò
gli occhi speranzosa di rivedere il volto di Shikamaru sorriderle, gli occhi
gelidi e stranamente determinati di suo fratello Gaara le diedero un minimo di
coraggio e determinazione. Il giovane rosso le afferrò il viso tra le mani,
mentre con uno sguardo tanto dolce quanto deciso la fisso negli occhi verdi
divenuti dopo tanto tempo nuovamente tristi e vuoti.
-
Non piangere… non ne vale la pena…
-
… Shikamaru… se .. se ne è andato… anche lui… - gli
riuscì solamente a dire, mentre ancora in lacrime si gettava a singhiozzare tra
le braccia di Gaara.
Lui la strinse forte a se, dandole un tenero bacio sulla
testolina bionda, illuminata dal sole del deserto. Fissò il cancello del
palazzo per poi osservare il cielo divenuto dorato per la tempesta di sabbia
che stava per arrivare. Una scintilla di rabbia si accese negli occhi di
ghiaccio del giovane principe di Suna.
-
Ti prometto che non soffrirai mai più... te lo
prometto, Temari!
Il vento prese a soffiare più forte che mai tra le
dune del deserto che come enormi cavalloni si alzavano fino al cielo, per poi
infrangersi con enorme potenza sul terreno sabbioso del deserto. Un ondata più
forte delle altre si scagliò contro il confine sud del paese del fuoco,
inondando le foreste che circondavano il villaggio della foglia. Il deserto
sembrava carico di rabbia o forse era solo l’ira del suo padrone…
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Note dell’autrice:
Salve a tutti! Eccomi ritornata con una nuova storia!
Vi avverto che sarà un po’ complicata, ma spero ugualmente che la seguirete in
tanti come in tutte le mie storie! Spero tanto che questo nuovo e primo chappy
vi piaccia! Devo ammettere che a questa storia ci tengo particolarmente dato
che ho ricevuto un grande aiuto dalla mia adorata Saretta( Lily_90)! Vi
ringrazio anticipatamente per leggere e commentare questa storia! Ditemi che ne
pensate e che impressione vi ha fatto vedere questi primi personaggi! Adesso vi
saluto…
Un bacione grandissimo dalla vostra Shikatema…
Chiaretta!
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Capitolo 2 *** Mistero tra le mura ***
Mistero tra le mura
La foresta che circondava il paese del fuoco rimaneva
silenziosa e priva di qualsiasi rumore che non fosse prodotto da ciò che
nasceva da lei. il cielo sopra di lei si era fatto stranamente dorato, come se
su quella tela celeste che la ricopriva da sempre avessero versato un intenso
color sabbia. Un gruppo di ninja del villaggio della foglia, si muoveva a gran
velocità tra gli alberi della foresta. Tsunade, a capo della spedizione, dopo
delle interminabili ore di corsa di fare una pausa in una radura poco distante
il confine con il paese del vento. Un forte vento aveva improvvisamente preso
vita in mezzo alla radura provocando un movimento convulso delle chiome verdi
degli alberi che la circondavano. I ninja del paese del fuoco si coprirono
improvvisamente gli occhi sotto comando di Tsunade. Un immensa onda di sabbia
si era improvvisamente scagliata sulla foresta che circondava il paese del
vento e prendendo la forma di un immensa mano si era scagliata su Shikamaru,
che fermo in mezzo alla radura la fissava con sguardo triste. Tsunade fece
appena in tempo a dare un forte spintone al giovane ninja di Konoha, prima che
l’enorme mano di sabbia toccasse il verde suolo della radura. Passarono ore
prima che la tempesta di sabbia finisse e quando finalmente il cielo riprese il
suo solito colore celeste, un immensa distesa di sabbia si era formata là dove
prima vi era la foresta.
-
Questa è opera di quel insulso verme di Hi… -
l’Hokaghe non fece in tempo a finire la frase che Shikamaru la interruppe con
sguardo triste.
-
Non è opera del Kazekaghe, so di cosa è capace e
questo non saprebbe nemmeno da dove cominciarlo… è stato Gaara…
-
Gaara? Il principe? Non dirmi che quel maledetto manda
contro di noi i suoi figli? – gli chiese Tsunade mentre il suo volto
incominciava a tingersi di rosso a causa della rabbia.
-
Non è stato un ordine di suo padre, se l’ha fatto e
solo per Tem…
-
Cosa centra Gaara con Temari adesso?
-
Diciamo che Gaara rispetto a Kankuro è molto più…
possessivo! – una risata non troppo convinta scaturì dalle labbra di Shikamaru,
che senza prestare attenzione all’Hokaghe si era già rimesso in cammino.
Il gruppo di ninja riprese la sua strada, mentre dei
granelli di sabbia si univano formando un enorme occhio che li seguì fino alle
porte del villaggio della foglia. Le enormi porte di Konoha si aprirono
solamente all’alba quando il gruppo di ninja fece ritorno a casa, ma poco dopo
si richiusero, sbarrate da enormi tronchi d’albero, mentre centinai di guardie
ninja osservavano inquieti la foresta che appariva dinnanzi ai loro occhi.
Shikamaru ancora debole e stanco per il lungo viaggio
si diresse nel parco che apparteneva alla sua famiglia. Le strade erano deserte
e le uniche persona che osavano uscire dalle proprie case erano ninja. Una
strada con delle buche e delle cancellate ai lati si apriva in un vicolo alla
periferia di Konoha, la dove cominciava il bosco dei cervi. Shikamaru camminò
allungo per il boschetto della sua famiglia, finché giunto in una piccola
radura dove solitamente osservava le nuvole vide suo padre curare un cervo
ferito. L’uomo si voltò verso di lui senza poca felicità, la notizia della
guerra era giunta fino a Konoha e i rapporti che suo figlio intratteneva con la
figlia del Kazekaghe in quel momento non erano sicuramente dei migliori.
-
Ti passerà, vedrai!
-
Sta zitto, non sai nemmeno cosa è successo a Suna! –
Shikamaru gli era passato a fianco guardandolo con disappunto.
-
Ha scelto di rimanere con la sua famiglia?
-
No…sono stato io ad essere costretto a rimanere con la
mia famiglia! – le parole di Shikamaru risuonarono per il boschetto con un ecco
interminabile, finché suo padre non decise di mettere fine a quell’agonia.
-
Smetti di torturarti non servirà a nulla, se siete
stati divisi vuol dire che non eravate fatti l’uno per l’altra… infondo Tsunade
vi ha fatto un favore!
Shikato si allontanò dal figlio, per riprendere a
curare il cervo, che ancora immobile aveva assistito alla scena senza muovere
un muscolo.
Le ore passavano lente e interminabili e Shikamaru più
deciso che mai a sapere il motivo di quella guerra, camminava per le strade
deserte di Konoha. Dopo pochi minuti di tragitto il percorso culminò davanti al
palazzo del Hokaghe i ricordi lo invasero come un fiume in piena non appena
ebbe osservato la porta di entrata al palazzo, che seppur più piccola, identica
a quella del palazzo del Kazekaghe. Salì lentamente la scalinata che portava
all’ufficio della vecchia Tsunade, ripercorse il corridoio che molte volte
aveva fatto insieme a Temari, e quando fu giunto dinnanzi alla porta di legno
della sala privata. Bussò con poca forza, finché la voce di Shizune non gli
disse di entrare. Shikamaru osservo la scena che si presentò davanti ai suoi
occhi, sembrava proprio come una riunione che precedeva gli esami dei Chunin,
peccato che questa volta d mezzo ci fosse la guerra. La maggior parte dei Jonin
e alcuni Chunin se ne stavano seduti in un rispettoso silenzio, cercando di
ascoltare le parole di Tsunade. Shikamaru lentamente si fece spazio tra i
ninja,sedendosi poi di fianco ad una sua vecchia amica. La voce squillante di
Tsunade risuonò come un urlo all’interno della stanza, riducendo in mille pezzi
il cuore del giovane Nara.
-
Dobbiamo annientare Suna a tutti i costi, non voglio
vedere nemmeno un superstite di quella lurida città! – la donna aveva
pronunciato quelle parole con odio, sbattendo agguerrita i pugni sul piano
ligneo della sua scrivania.
-
Come può dire una cosa del genere? Non era lei che
adorava quei tre ragazzi di Suna, diceva che erano adorabili quei tre? – la
voce di Kakashi si fece udire tra mille, riportando il silenzio nella stanza
che poco prima era stata invasa dalle urla.
-
Kakashi…Kankuro, Gaara e Temari sono dei bravi
ragazzi.. ma loro in particolare devono fare una fine esemplare! Non puoi
salvare delle vite se non puoi salvare nemmeno la tua! – Shikamaru continuava a
rimanere in silenzio osservando quella scena tanto inutile.
Sapeva benissimo che una volta dichiarata guerra o
combattevi o ti facevi schiacciare come un insetto e se sopravvivere
significava andare contro chi ami, allora la guerra diventava persino peggio di
ciò che era già. Rimase in silenzio ascoltando ogni minima parola di Tsunade,
finendo dopo qualche ora a perdersi nei ricordi. Non avrebbe mai giurato di
poter dire una simile sciocchezza, ma gli mancava Suna. Gli mancava sentire
quel caldo asfissiante che ormai accompagnava tutte le sue notti, gli mancava
sentire il rumore del vento sbattere contro le finestre di quel grande palazzo,
ma la cosa che gli lasciava maggiormente l’amore sulla bocca era che gli
mancava vedere Temari. Quei suoi capelli tanto buffi e disordinati la mattina e
quel suo continuo urlare contro il povero Kankuro gli mancavano da morire.
La ragazza che si trovava accanto a lui lo svegliò dai
suoi pensieri, quando ormai la sala era completamente vuota. Ino Yamanaka se ne
stava di fianco a lui a fissarlo interrogativo. Shikamaru non seppe dire per
quanto tempo avesse osservato il volto sorridente di Ino, forse secondi, forse
ore nonostante tutto l’unica cosa che riuscì ad udire nelle parole della bionda
di Konoha furono solamente un “ mi sei mancato, ben tornato a casa”.
Intanto nel palazzo del Kazekaghe delle ombre
frenetiche si aggiravano per i corridoi bui, correndo a gran velocità tra le
colonne di marmo e le celle sporche di sangue e sabbia. Gaara in silenzio le
vide passare come leoni a caccia, una di loro si era fermata dinnanzi a lui,
rimanendo malgrado tutto, avvolta nell’oscurità. Sembrava quasi che si fossero
già conosciuti o forse l’istinto aveva spinto entrambi a fissarsi per lunghi ed
interminabili minuti. Gaara con lo sguardo ancora fisso nell’ombra se ne stava
davanti ad un cancello, proprio alla fine di un lunghissimo cunicolo. Delle
sbarre arrugginite si innalzavano alle spalle del giovane principe di Suna,
passarono appena pochi istanti e un enorme ruggito riecheggiò per le mura del
cunicolo, rimanendone però all’interno. Un enorme leone dalla criniera color
sabbia, aveva ruggito feroce verso l’ombra che ancora immobile fissava il
principe. Gaara portò una mano all’interno delle sbarre arrugginite, per poi
posarla sulle fauci del leone, che voltandogli le spalle si allontanava verso
una buia scalinata.
-
Regalo a vostro padre.. principe?
-
Un dono a mia sorella!
-
Dovevo immaginarlo, una fiera così aggressiva non
poteva essere che di vostra sorella.. – una risata poco rassicurante risuonò
proprio come il ruggito del leone poco prima.
-
Vostro padre?
-
Nelle sue stanze… adesso se non le dispiace dovrei
dare da mangiare a Raja..
-
Faccia pure, mi saluti la sua dolce sorellina e mi
scusi per il disturbo… Kazekaghe… - l’ultima parole era stata sussurrata,
nonostante tutto Gaara aveva ignorato quel suono talmente inutile per lui.
L’ombra era sparita poco dopo, dissolvendosi come se
fosse stata vento. Gaara fece una leggera pressione sul cancello usando il
chakra, ignorando tutto quello che stava succedendo al palazzo. Camminò per il
grande cortile proprio al centro del palazzo, là dove il sole picchiava
talmente forte da far respirare un aria talmente torrida da riempire i polmoni
di sabbia. Scese per la scalinata in cui poco prima era sparita l’enorme fiera,
camminando sereno e quasi immune a quell’aria tanto calda e infuocata. Poggiò
sereno l’enorme ciotola riempita di enormi pezzi di carne e ossa che parevano
provenire da elefanti. Un flebile movimento, giunse alle sue spalle. Lo sguardo
ormai tranquillo del leone, lo aveva raggiunto alle spalle, mentre lui con aria
serena si sedeva su di uno scalino ad osservare l’animale nutrirsi. Un urlo
straziante giunse alle orecchie del giovane principe dopo qualche minuto passato
in silenzio, suscitando l’ira dell’animale alle sue spalle.
-
Sta tranquillo Raja, non è nulla di…speciale…
Le labbra del giovane principe si trasformarono in un
ghigno divertito e quasi compiaciuto, mentre le urla delle guardie del palazzo
rimbombavano per le mura e per le vie della città.
-
Hanno ucciso il Kazekaghe!
-
… non è nulla di… speciale..!- aggiunse, mentre le
belva si chinava ad addentare un enorme brandello di carne, ancora colma di
sangue.
------------------------------------------------------------------------
Note dell’autrice:
-
Lily_90: ciao Saretta! Uffi sono tanto triste!ho
ricevuto davvero poche recensioni, spero tanto che migliori, forse posso
avvicinarmi ai tuoi risultati se mi impegno… cmq tralasciando le mie solite
scenate che ormai ti torturano dalla mattina alla sera, che nepenti di questo
secondo chappy?finalmente quel degenerato del padre di Tem è morto, vedrai che
in futuro si scopriranno nuovi intrighi e la storia sta per cominciare, il
povero Shika si trova tra le grinfie di quell’arpia ma vedrai che non succederà
nulla, purtroppo lui non dovrà preoccuparsi di Ino, c’è qualcun altro che
medita vendetta e che vendetta! Povero cerbiatto, cmq non ti rassicuro più,
anche perché sai benissimo che infondo la mia vena di bontà con te viene sempre
fuori perciò…UN BACIONE GRANDISSIMISSIMO DALLA TUA CHIARETTA!! Ti voglio un
casino di bene” magica mia”!XD!
-
Sensei_man: ciao Duci! Non sai nemmeno cosa ha fatto
quella peste di un teppista, ormai qui da me ti conoscono tutti, immagina e capisci…cmq,
che ne pensi di questo nuovo chappy? fortuna che ho te che mi dai sempre
sostegno e fortuna che alle mie storie quella peste non è mai arrivata! Almeno
queste! Cmq, come ti è sembrato Gaara? Quel ragazzo ha dei comportamenti molto
strani, cmq spero che il chappy ti sia piaciuto! Un bacione grande dalla tua
Siciliana preferita!!
-
Stefy90: ciao Stefy!! Che bello, anche tu che mi dai
sostegno, fortuna che qui dentro al sito ho degli amici fidati! Che ne pensi di
questo nuovo chappy? conto su di te in particolare dato che ogni mia storia
finisce tra i tuoi preferiti, ma mai che ne aggiungessi io una vero Stefy?!
Cmq, spero che il comportamento di Shikamaru non sia stato troppo, come dire,
triste! anche se poverino deve subire la lontana da Tem! Visto è finito tra le
grinfie della scopa! Povero, ma vedrai che la tua Chiaretta non ti delude, sono
o non sono Shikatema! Un bacione grande by Chia, ps: posso avere il tuo
contatto di msn?
-
Lady x: ciao!! che bello, un'altra mia fidata ha
recensito! Non sai quanto mi hai fatta felice! Cmq, puoi benissimo chiamare
Chiaretta, tanto ormai mi chiamano tutti così! Cmq, che ne pensi del chappy? so
che anche questo è stato un pochino triste, ma per fortuna è morto quel pazzo
del padre di Tem, vedrai che da adesso ne succederanno davvero tantissime e il
mistero si infittisce! Un bacione grande e tante grazie!!
-
Cybermen93: ciao Federico! Che bello, ho addirittura
due maschietti che mi recensiscono! Che bello, sono felice di aver ricevuto la
tua recensione e ancor più di sapere che questa mia nuova storia ti sia
piaciuta! Cmq, che ne pensi del chappy di oggi? finalmente il padre di Tem è
morto e vedrai che adesso, la guerra diverrà davvero infernale, povero Shika!
Un bacione, alla prossima!!
|
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Capitolo 3 *** Il mondo non è come credi ***
Il mondo non è come credi
Per le strade non si udiva nessun rumore, la gente
camminava guardandosi le spalle per paura di un attacco, i bambini avevano
smesso di andare all’accademia e si erano rifugiati sul monte degli Hokaghe per
paura della guerra. Centinaia di ninja del villaggio della foglia osservavano
la foresta che si estendeva dinnanzi a Konoha. Durante la notte erano stati
avvistati alcuni ninja aggirarsi per il confine, ma nessuno aveva osato
controllare. Uscire dalle mura di Konoha sarebbe significato perdere di sicuro.
Tsunade seduta sulla poltrona della sua scrivania, osservava la sua città in
preda alla tensione. La voce di Shizune la fece voltare mentre con sguardo
serio, la donna fissava la porta alle spalle dell’allieva.
-
Signorina Tsunade, Shikamaru è qui come aveva
ordinato! – la ragazza fece un leggero gesto al giovane moro che aveva fatto il
suo ingresso nella stanza.
-
Entra pure Shikamaru.. devo parlarti di una questione
molto importante!
Il giovane Nara, come era solito fare negli ultimi
giorni continuava a fissare annoiato il pavimento, cercando invano di distrarsi
ad un eventuale discorso del suo Hokaghe. Tsunade lo guardò pensierosa, capiva
lo stato d’animo del giovane, ma nonostante tutto non poteva permettersi di
fallire, aveva bisogno del suo aiuto per sconfiggere Suna, o Konoha sarebbe
stata rasa al suolo.
-
So che per te è difficile…
-
Si risparmi la predica, non ho bisogno della
compassione di nessuno, ormai sono qui quindi non ha più motivo di fare la dura
con me! – Shikamaru l’aveva interrotta, ancor prima che finisse di parlare.
-
Tu credi che questa guerra non abbia senso vero? – il
giovane per la prima volta dopo tanti giorni aveva alzato gli occhi verso di
lei, fissandola adesso con uno sguardo estremamente serio.
-
Mi dica lei se ha senso, combattere contro un paese
che fino a pochi giorni fa era nostro alleato?! – la sua voce aveva cominciato
a tremare mentre il tono si andava alzando.
-
Qual è la prima regola per un ninja.. Nara?
-
Non confondere i sentimenti con le missioni, ma questo
non riguarda…
-
No mio Caro! Tu ti rivolgi a me in questo modo solo
perché io ti ho allontanato dalla tua Temari!
Shikamaru rimase in silenzio. Tsunade aveva ragione.
In quei giorni aveva pensato ad un motivo valido per quella stupida guerra, non
ne aveva trovato nemmeno uno, ma la cosa che lo faceva più infuriare era che
per quella stupida guerra lui e Temari erano stati divisi. Senza un motivo,
senza una ragione, lei gli era stata tolta, in un modo quasi crudele,proprio
quando finalmente la poteva rendere felice. Per un attimo un ricordo attraversò
la mente di Shikamaru. Una sera aveva sentito il Kazekaghe parlare di
complotto, aveva creduto che fosse tutto contro Suna invece, quell’uomo stava
architettando un complotto contro Konoha. Gli venne in mente il ghigno quasi
sadico che gli aveva visto sulle labbra, mentre Temari cadeva a terra in
lacrime. Lui rideva, quasi avesse goduto a vedere le lacrime di sua figlia,
mentre lui obbligato, andava via per il deserto.
-
Cosa è successo veramente? – gli chiese, mentre
Tsunade gli sorrideva.
-
Vedi Shikamaru… Konoha fino ad adesso è stata la
potenza più forte che sia esistita su tutte le terre ninja, ma tutto questo
potere è dovuto solamente ad un fatto…
-
Che sarebbe?
-
Suna… si è sempre messa da parte! Konoha non avrebbe
una sola speranza contro Suna in questo momento, possiamo solamente contare
sull’aiuto degli alleati, ora che Suna è debole!
-
Debole? A causa di cosa?
-
Non l’hai saputo?
-
Di che si tratta?
-
Il quarto Kazekaghe è stato assassinato…pare dagli
Akatsuki, volevano il controllo su Suna, ma per ora non possono fare altro che
indebolirla per poi appropriarsene quando vorranno!
Shikamaru rimase in silenzio. Aveva visto pochi giorni
prima il padre di Temari. Quello stesso uomo che pochi secondi prima aveva
disprezzato, adesso era morto per colpa di uno stupido complotto contro di lui,
questa volta. Forse Tsunade aveva ragione, quella guerra doveva avere inizio e
adesso Shikamaru sapeva cosa fare.
Un ombra si aggirava con passi solenni tra i corridoi
del palazzo del Kazekaghe. Da quando Suna aveva subito la perdita del suo ninja
più potente, per quanto si credeva, le sue difese erano calate in un modo
inesorabile e la guerra con Konoha non migliorava di certo la situazione. Gaara
in quei giorni sembrava quasi ignorare tutto quello che gli accadeva attorno,
ma l’unica cosa che riusciva a farlo muovere da quel suo stato di torpore era
Temari. Da quando Shikamaru aveva abbandonato Suna per ritornare a Konoha, lei
si era chiusa in se stessa come molti anni prima. Non sorrideva da ormai
settimane e il pettegolezzi della gente l’avevano fatta tornare la ragazza
spietata e inflessibile che era al suo primo arrivo a Konoha. Kankuro aveva
spesse volte tentato di farla sorridere o di farla tornare felice come un
tempo, ma l’unico che riusciva a darle un minimo di speranza era Gaara. Non
l’aveva lasciata sola per un solo istante da quando Shikamaru era andato via e
per ogni passo che lei compiva lui sapeva sempre e comunque dove si trovava e
perché compiva quel passo. Era diventato la sua ombra, malgrado lei non se ne
fosse ancora accorta.
Il sole picchiava aggressivo sul terrazzo della camera
della bionda principessa di Suna. Un enorme terrazzo che dava proprio sul
cortile in cui veniva rinchiuso il leone, dono del Mizukaghe del paese della
nebbia. Temari se ne stava sdraiata su un divano con degli enormi cuscini
bianchi, in contrasto con il colore scuro del legno con cui era stato
fabbricato. Tra le mani continuava a sfiorare la catenina che Shikamaru aveva
dato a Kankuro, prima di andare via, gli occhi persi nei ricordi. La voce
fredda e sicura di suo fratello Gaara la fece sobbalzare.
-
Ancora a pensare a lui…?
-
Gaara mi hai spaventata, dovresti fare più rumore
quando cammini!
Temari sorrise notando un flebile ghigno sulle labbra
di Gaara. Il vento aveva preso a soffiare più forte che mai, scuotendo
prorompente le bianche tende di lino della camera di Temari. Gaara si scostò
lentamente dallo stipite della porta in legno della camera della ragazza, mosse
qualche passo verso di lei, attraversando il terrazzo per poi appoggiarsi
pensieroso sul balcone, ad osservare l’enorme distesa si strutture di sabbia da
cui nasceva Suna e poco distante un oceano di sabbia.
-
Gli anziani stanno pensando a chi eleggere come nuovo
Kazekaghe?- gli chiese Temari, guardando i rossi capelli del fratello smuoversi
come fiamme al vento.
-
Sono in riunione proprio adesso…
-
Chi credi eleggeranno?
-
… questa storia del Kazekaghe è solo una pagliacciata…
-
Cosa?
-
Da quando il Kazekaghe è stato eletto, loro sapevano
già chi sarebbe stato il prossimo.. questa storia della cerimonia e
dell’elezione è solo una stupida macchina per dare più potere ad un'unica
persona, per fare in modo che distrugga la vita di tutta quella povera gente là
fuori…
-
Gaara che stai dicendo? Il Kazekaghe deve pensare al
bene del suo popolo, non è un dittatore, nostro…
-
Sei un illusa Temari!
Le parole di Gaara fecero tacere Temari. Il rosso si
voltò lentamente poggiando i gomiti sul balcone del terrazzo e fissando i suoi
occhi su quelli verdi di sua sorella.
-
Tutti i capi dei paesi ninja sono dittatori e ancor
più bastarda è tutta quella gente là fuori che vede in loro il futuro del loro
paese… cazzate! Credi forse che Nara sia stato costretto ad andar via? Forse
si, ma poteva benissimo decidere di rimanere qui con te e di renderti felice come
ti aveva promesso e invece no… è tornato a Konoha dalla sua famiglia, nella sua
patria! Apri gli occhi una buona volta, e smetti di fare la bambina è ora che
tu cresca e che finalmente veda come vanno le cose!
-
Gaara.. ti prego smettila.. non è giusto quello che mi
stai facendo.. – le lacrime aveva preso a scorrere copiose sul volto della
bionda di Suna, mentre gli occhi impassibili del fratello la scrutavano nel più
profondo del cuore.
-
Sei una donna forte Temari, non rovinare la tua vita
dietro a d’un verme di un altro paese! Il mondo và in questo modo, non esiste
la felicità per sempre.. puoi contare solo su te stessa e su le persone che
scelgono di restare con te… se essere Kazekaghe vuol dire pensare alla gente
prima che a te stesso, allora sono in pochi quelli che meritano di diventarlo e
adesso asciugati quegli occhi, non voglio più vederti piangere!
Gaara uscì dalla camera di Temari senza neanche una
parola. L’aveva fatta piangere, l’aveva messa davanti ad una realtà crudele, ma
forse lo aveva fatto per amore. Lo aveva fatto per farla crescere e per far si
che vedesse come davvero andava il mondo. Proprio come lui, Temari doveva
imparare a guardare la gente con occhi diversi, doveva imparare ad ignorare
quegli sguardi di pena e disprezzo che la gente le rivolgeva dopo la
dichiarazione di guerra. Dove scordare Shikamaru, per il suo bene, ricordarlo
le avrebbe fatto troppo male, adesso dove solo guardarsi intorno. Doveva
imparare ad aprire gli occhi e a vedere ciò che veramente era la realtà…
------------------------------------------------------
Note dell’autrice:
-
Lily_90: ciao Saretta!! Intanto ti ringrazio
tantissimo per il coraggio che mi hai dato, hai proprio ragione, una folle
squilibrata come me non può arrendersi davanti a simili sciocchezze ed
effettivamente il mio coraggio comincia ad essere ricompensato, mille grazie,
sei davvero un amica! Non saprei che fare senza di te.. cmq adesso ti faccio la
solita domanda, Che ne pensi? Come vedi, Shikamaru è venuta realmente a sapere
cosa era successo tra i paesi ninja e il perché della guerra. Sfortunatamente
adesso Gaara è riuscito a convincere Temari a scordare Shikamaru, anche se come
vedi a lei ha fatto molto male…che ne pensi del rapporto tra lei e Gaara?forse
è un po’ troppo prematuro, ma ne avverranno davvero tante prima che succeda
davvero qualcosa.. cmq ti ringrazio ancora! UN BACIONE GRANDISSIMISSIMO DALLA
TUA CHIARETTTA! Più felice che mai e soprattutto… ti voglio bene sempre di
più!! Ps: ci sentiamo su msn!
-
Sensei_man: ciao Duci! Finalmente sono riuscita a
metterti un po’ in riga, ci mancava che ti veniva un attacco di affetto
eccessivo nei confronti di Tem e la guerra Konoha e Suna la dichiaravano a te!
Povero il mio sensei, anche se poi sei tu che te le cerchi!!cmq.. che ne pensi
di questo chappy? come vedi gli anziani si stanno dando da fare per eleggere il
quinto Kazekaghe e Gaara si dà da fare con la sua sorellina, vedrai che tra
quei due succederanno faccende davvero inusuali per due fratelli…cmq, ci terrei
molto a sapere che ne pensi di Shikamaru! Naturalmente un opinione delle tue,
la solita! Adesso ti saluto.. Un bacione grande dalla tua Chiara!!!tvbttt!!
-
Stefy90: ciao Stefy! Finalmente dopo tante agonie
siamo riuscite a parlare noi due e io ti ho anche vista in foto, che scoop!
Adesso ti tocca aspettare la mia gita a Napoli per poi vedermi in foto…
prometto che ne faccio una solo per te, così mi guardi bene e ricordati di
mettermi da parte una tua creazione.. su lo so che in fondo mi vuoi bene, fallo
per me!!!!cmq.. che te ne pare del chappy di oggi? Shikamaru è finalmente
venuto a sapere cosa era successo realmente tra Konoha e Suna e vedrai che ora
che l’elezione del quinto Kazekaghe è alle porte ne succederanno davvero tante,
vorrei tanto la tua opinione su Tem, come ti è sembrata? Adesso volo va! Ci
sentiamo, un bacione Grande dalla tua Isolana!!
-
Piccola teddy: ciao! diciamo che per adesso mi
accontento di quel commento.. dai scherzo! Mi fa sempre piacere ricevere le tue
recensioni sei davvero unica! E poi che dire.. grazie a te ho dei fans in più!
Cmq.. che ne pensi di questo terzo chappy? l’elezione del prossimo Kazekaghe è
alle porte e Gaara si dà alla psicologia con la povera Tem! Che ne pensi del
loro rapporto? Pare che il fratellino si stia preoccupando parecchio per la sua
amata sorella, succederà qualcosa? Chi lo sa.. segui la mia storia e lo
scoprirai!! Un bacione!! Alla prossima!
-
GaaChan: miao!! Che bello, anche tu a recensire la mia
nuova storia! Che dire, siete sempre i miei adorati lettori preferiti!!cmq, mi
hai resa davvero felice con questa recensione, ci tenevo a sapere che ne pensi
della mia nuova creazione.. allora, che ne pensi di questo nuovo capitolo? Il
tuo adorato Gaara è tra i protagonisti principali della storia e vedrai che ne
succederanno davvero tante, leggi il prossimo chappy e vedrai..! un bacione e..
Miao!!
-
Lady x: ciao Lady! Ok.. io e te dobbiamo fare un
discorso… devi smettere di farmi tutti quei complimenti, si che io sono
parecchio felice quando me li fate, ma adesso basta! Cavolo ogni volta che
pubblico qualcosa mi inondi di complimenti.. dai scherzo, non preoccuparti, mi
fanno un sacco di piacere i tuoi complimenti, che chappy sarebbe senza di te
tra le mie recensioni?! Cmq tralasciando il mio sclero, che te ne pare?
Piaciuto questo chappy? spero proprio di si e spero proprio di non averti
traumatizzata poco fa, se si perdonami! Un bacione dalla tua Chiara!!
-
YumiBabyPunk: ciao Giuly! Finalmente sono riuscita a
recensire la tua storia, non sai quanta fatica ho fatto, mi sono data alla
guerra pur di arrivarci! E ci sono riuscita… cmq, che te ne pare di questo
chappy? piaciuto?spero tanto che la figura di Shikamaru si stia rivelando
qualcosa di più che malinconica, dimmi tu! Un bacione e scusa per l’attesa!!
-
Gossip Girl: ciao Ele! Wow anche te a recensire la mia
storia, credo che vi ricorderò tutti come “ i miei lettori adorati” siete
sempre le stesse persone e ormai mi conoscete, mi fate sempre felice! Cmq come
al solito te contro la guerra e contro coloro che si metto tra Shika e Tem,
brava! Che ne pensi del chappy di oggi? spero che la figura di Temari non sia
troppo strana, insomma credo di averla resa troppo insicura, tu che dici? Cmq,
aspetto la tua recensione, un bacione e ciauz!
-
Cybermen93: ciao Federico!! Che ne pensi di questo
chappy? finalmente credo di aver reso il motivo della guerra chiaro, cmq vedrai
che nei prossimi chappy si capirà ancora meglio! Per adesso ti posso dire
soltanto, aspetta, vedrai che nei prossimi chappy la storia prenderà pieghe
davvero inusuali.. un bacio!
-
Sophie_95: ciao!! grazie tante per l’ennesima
recensione, sei gentile! Allora? Come trovi questa mi nuova storia? Spero sia
un genere che ti piaccia, anche perché forse è un po’ strano! Cmq, dimmi che ne
pensi di questo chappy e del complesso, io aspetto la tua recensione! un
bacio!!
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Capitolo 4 *** Il Quinto Kazekaghe ***
Il Quinto Kazekaghe
Gli anziani dopo qualche ora passata in riunione
avevano finalmente preso una decisione, il quinto Kazekaghe di Suna sarebbe
stato eletto di li a poco. Il cigolio della porta della sala dei consulti fece
voltare tutti i presenti all’interno della sala comune. Nonna Chiyo, la più
anziana e la più saggia degli anziani aveva incominciato il discorso per
l’elezione, poggiando stanca le mani sulla ringhiera arrugginita del cortile
interno. Il più totale silenzio regnava nel cortile in cui fra pochi istanti
sarebbe stato eletto il nuovo Kazekaghe. Gaara nell’ombra, se ne stava
appoggiato ad una colonna mentre Kankuro poco distante accarezzava teneramente
i biondi capelli di Temari, la voce di Nonna Chiyo fece voltare l’intera folla
verso il minore dei figli dell’ultimo Kazekaghe.
-
Gaara no Sabaku, sei stato scelto come quinto
Kazekaghe di Suna, desideri accettare il ruolo che l’intera Suna ti vuole
affidare?
Gaara rimase in silenzio per qualche istante. Se
avesse accettato avrebbe dovuto pensare a Suna e all’intero paese del Vento.
Ogni decisione, ogni scelta della sua popolazione sarebbe stata approvata o
respinta da lui, l’intero villaggio della sabbia sarebbe stato nelle sue mani.
Un passo falso e una sua decisone avrebbe distrutto il suo popolo. Si volto
verso Temari che gli sorrideva fiera, avrebbe dovuto badare anche a lei,
soprattutto a lei. Voltò gli occhi verso l’anziana del villaggio e con un
flebile movimento del capo annui, mentre la folla udendo la voce della donna
applaudiva il suo nuovo signore. La folla di ninja si aprì facendo passare il
coniglio degli anziani, che si posizionò proprio dinnanzi al giovane quinto
Kazekaghe. Gaara abbassò leggermente il capo permettendo a nonna Chiyo di
posare sul suo capo infiammato il tipico copricapo del Kazekaghe, il giovane
principe di Suna alzò lentamente il viso portandolo nella direzione della
sorella. Temari lo osservava felice e fiera, finalmente anche se non troppo
sincero, rivedeva un flebile sorriso sul volto della sua amata.
Un giovane ninja di Konoha correva a perdifiato per la
foresta che circondava il paese del fuoco, dietro di lui il ruggito di alcuni
leoni lo terrorizzava facendolo spesso inciampare nei suo stessi passi. Arrivò
stanco e disperato dinnanzi all’immensa porta di Konoha, per sua sfortuna chiusa.
Sbatté forte i pugni contro il duro legno del cancello, ma nessuno nemmeno le
guardie che dovevano essere sulle torrette lo udivano invocare aiuto. Il
ruggito potente e il poderoso passò dei leoni, aveva finalmente attirato
l’attenzione delle guardie. Le fiere nonostante tutto si trovavano già a pochi
metri dal ragazzo che ormai terrorizzato e paralizzato si era accasciato a
terra senza più muoversi. Un kunai bloccò improvvisamente la corsa delle belve,
quando ormai le loro fauci erano pronte a ridurre a brandelli il corpo del
povero ragazzo. Shikamaru si mosse sicuro tra i leoni che avevano nuovamente
ripreso a ruggire minacciosi, si parò proprio davanti al ragazzo e si abbassò
con il capo nel tipico saluto di Suna.
-
Tampa kachi! – disse tranquillamente, cercando di
rimanere il più sereno possibile.
Gli animali abbassarono il capo scuotendo la criniera
dorata, per poi voltarsi e scomparire nella boscaglia. Shikamaru e il giovane
rimasero fermi nelle loro posizioni per parecchi minuti, finché ormai certi che
gli animali fossero lontani, si mossero entrando all’interno della città.
-
Shikamaru!!
Le urla del suo maestro Asuma lo avevano fatto
voltare, mentre si perdeva nuovamente nei ricordi. Alcune guardie e il suo
vecchio maestro Asuma erano giunti di corsa dai due che se ne stavano ancora
fermi dinnanzi al grande cancello. Nei loro volti espressioni completamenti
differenti rendevano l’uno calmo e l’altro estremamente agitato, non capitava
tutti i giorni di essere inseguito da una squadra da ricerca del villaggio
della sabbia. La guerra stava pian piano divenendo sempre più dura e difficile
da superare ,erano passate appena poche settimane eppure sembrava di combattere
ormai da anni.
Le grida di Asuma svegliarono Shikamaru dal suo stato
di incoscienza provvisoria, mentre il resto delle guardie e alcuni ninja medici
si occupavano del giovane Chunin, salvato da poco.
-
Cosa diavolo erano quegli animali? – Asuma si voltò
perplesso verso uno Shikamaru tranquillissimo, quasi quella scena fosse stata
normale per lui.
-
Erano leoni, non li ha visti maestro Asuma?
-
Certo che li ho visti, ma cosa diamine ci fanno dei
leoni nel paese del fuoco?
-
Era una squadra da ricerca e cattura del villaggio
della sabbia, li utilizzano spesso come animali a difesa del palazzo e per le
ricerche su luoghi in cui i ninja non posso accedere!
Asuma rimase in silenzio come il resto dei ninja che
avevano udito le parole di Shikamaru. Il giovane immagino che tutti stessero
pensando che quello fosse stato un suo scherzo di cattivo gusto, peccato che i
pensieri del resto dei ninja li presenti fossero completamente l’opposto di ciò
che credeva Shikamaru. Il suo vecchio maestro gli voltò le spalle, mentre
deciso proseguiva per la strada da cui era giunto poco prima. Si diresse a
passo deciso verso il palazzo dell’Hokaghe, Tsunade dove assolutamente venire a
conoscenza di ciò di cui Suna disponeva. La cosa che maggiormente preoccupava
Asuma e molti altri Jonin del villaggio, non erano quei leoni per quanto
potessero essere pericolosi, ma bensì ciò che Suna possedeva come armi, armi di
cui loro con molta probabilità non conoscevano l’esistenza. L’unico che forse
poteva aiutare Konoha nella guerra era Shikamaru. Aveva trascorso molto tempo a
Suna e con un po’ di fortuna, forse conosceva già ciò di cui Suna disponeva,
tra tutti i ninja era forse l’unico che poteva ribaltare la guerra se mai ci
fosse stato un momento critico per Konoha e l’intero paese del Fuoco.
Il vento soffiava impetuoso sulle dune del deserto
innalzando spesso, enormi colonne di sabbia verso il cielo. L’intera Suna quel
giorno era in festa malgrado circa un migliaio di guardie scelte con truppe da
ricerca e difesa circondassero le ciclopiche mura della città di Sabbia. Spesso
i nomadi la chiamavano così, proprio come era solita chiamare Suna l’ormai
defunta regina del deserto, moglie del quarto Kazekaghe. Gaara lo ricordava
ancora come fossero passati appena pochi minuti. Non aveva mai sentito la voce
di sua madre ne tanto meno aveva potuto osservare le sue labbra canticchiare
quelle esotiche canzoni per bambini che spesso udiva canticchiare a Temari,
eppure sapeva di averle sentito fare quel discorso. Ricordava solamente un
enorme buio che lo avvolgeva e un improvviso bagliore apparirgli proprio di
fronte, mentre con occhi ancora ingenui osservava quel mondo tanto crudele, che
solamente per un istante – in quell’istante – gli era parso stupendo.
Il rumore di alcuni passi nella sua nuova camera lo
fecero voltare, Temari e Kankuro gli apparvero alle spalle, mentre lui, ancora
seduto sulla sua poltrona osservava Suna. Il maggiore gli diede una sonora
pacca sulla spalla mentre come suo solito incominciava a parlare come una
macchina, senza più freni. Spesso Kankuro lo faceva quando era felice o
accadeva qualcosa di speciale e di sicuro quel giorno, era un giorno speciale
per tutti.
-
Sta zitto Kankuro! Sei insopportabile quando fai così
dovrei tagliarti la lingua razza di chiacchierone! – la voce di Temari fece
voltare Gaara.
-
Sei una sorella diabolica, io non ti farei mai una
cosa del genere! Io ti voglio bene… - le disse mentre le faceva gli occhi
dolci.
-
Smettila di fare lo stupido! Adesso va fuori devo
parlare con Gaara.. da sola!
-
Uffi! Voi due siete sempre insieme, che fate sparlate
di me?
-
Non ci sarebbe nulla da dire su di te.. idiota di un
gatto! – gli disse Gaara, mentre osservava Temari sedersi scomposta sulla sua
scrivania.
La bionda kunoichi di Suna fece un flebile gesto al
fratello maggiore, che dopo alcuni secondi passati a cercare di ribellarsi si
allontanò con lo sguardo basso. Gaara osservava con un lieve ghigno la figura
del fratello chiudersi la porta alle spalle, per poi posare gli occhi sulle
gambe abbronzate della sorella. Temari era sempre stata una ragazza coraggiosa,
ma alcune volte sapeva dimostrarsi – nella sua ingenuità – estremamente
provocatoria. Era stato anche questo suo modo di fare che aveva fatto provare
dell’interesse a Shikamaru, accanito misogino da tutta una vita, eppure solo
adesso che lui era andato via e che sua sorella nel suo dimostrasi forte
manteneva sempre nello sguardo una vena di tristezza, che Gaara la vedeva
bella.
La voce suadente di Temari lo riportò alla realtà
facendogli abbandonare quei pensieri tanto sbagliati e innaturali, non poteva
pensarci. Non era ammissibile che proprio in quel momento della sua vita, lui
facesse un pensiero simile. Andava contro la logica e contro ogni affetto
provato prima di allora per sua sorella. La loro famiglia era ormai caduta a
pezzi, ma ciò non gli dava il diritto di approfittarsene, e questo Gaara lo
sapeva bene.
-
Come ti senti ad essere il nuovo Kazekaghe di Suna?
-
Un fenomeno da circo!
-
Dai su, essere Kazekaghe ha i suoi lati positivi, non
lo sai? – il rosso la guardò crucciato, attendendo una risposta.
-
Le ragazze faranno a botte pur di fidanzarsi con te!
Non dirlo a Kanky o ti odierà per tutta la vita!
Temari scoppiò in una sonora risata, mentre Gaara
ancora in silenzio la osservava sorridere divertita. Sapeva il perché di quella
discussione e la sua ipotesi era stata accreditata dal fatto che Temari fosse
voluta restare da sola con lui, la conosceva e non le piaceva mostrare in
pubblico i suoi sentimenti e le sue insicurezze, anche se Kankuro faceva parte
della famiglia. Uno sguardo gelido si creò nel suo volto, fino ad allora
rilassato.
-
No! – le disse con voce gelida, mentre Temari smetteva
di ridere e lo guardava negli occhi.
-
Cosa no?
-
Non ti manderò a Konoha e non metterò fine nemmeno a
questa guerra! Scordatelo! – Temari divenne improvvisamente seria.
-
Hai detto che la guerra non serve a nulla, allora
perché non finirla qui?
-
Perché questa volta, questa guerra ha un motivo!
-
Quale? Dammene uno! – la voce della bionda era
aumentata con il passare dei secondi.
-
Raderò al suolo Konoha e tutto il paese del fuoco
fosse l’ultima cosa che faccio nella mia vita! Hanno tradito noi e hanno
tradito te, non permetterò a nessuno di farti del male, lo hai forse scordato?
– Gaara si era drizzato in piedi assumendo una posizione aggressiva, sembrava
quasi che volesse scagliarsi contro Temari.
La bionda lo osservò negli occhi. Ricordava quella
promessa come se fosse successa pochi secondi prima, la ricordava, proprio come
ricordava quel dannato giorno. Aveva sperato che Gaara potesse mettere fine
alla sua agonia, lo aveva sperato con tutto il cuore, aveva creduto d poter
rivedere Shikamaru e aveva desiderato riabbracciarlo come nessun altra cosa al
mondo. Era da tre settimane che continuava a sognarlo durante la notte, durante
quelle lunghe e interminabili notti che malgrado il dolore che le provocavano
finivano per cullarla in un sogno senza speranze. Sognava di abbracciarlo e
baciarlo o semplicemente di poterlo vedere, di poter trascorre qualche momento
con lui, ma ogni mattina il sole la strappava da quella culla e ogni notte lei
non riusciva a dirgli addio. Aveva sperato che almeno Gaara potesse aiutarla
come le aveva promesso ma forse, non era ciò che aveva sperato, forse era
ancora una bambina che credeva nei desideri, ma questa volta non si sarebbe
arresa, sarebbe andata avanti. Nonostante tutto e tutti, avrebbe rivisto
Shikamaru, anche a costo di aspettarlo in eterno.
-
Non mi importa di quello che mi hai promesso, io
voglio rivedere Shikamaru!
-
Smettila, ti ho già detto che non puoi rivederlo! Non
capisci che è stato lui a toglierti la felicità per l’ennesima volta?
-
Sono disposta a essere cacciata da Suna, ma voglio
rivedere Shikamaru! Io lo amo.. tu non lo capisci… - le lacrime avevano preso a
scorrere sul volto abbronzato della bionda.
-
Sei un insulsa bambina! Non sarai mai felice, meriti
solo di rimanere da sola!
Temari rimase in silenzio, mentre suo fratello la
fissava severo e freddo. Gaara si lasciò ricadere sulla poltrona di pelle del
suo ufficio, mentre le lacrime di Temari cadevano come granelli di sabbia sulla
sua scrivania. Si pentiva di averle detto quelle cose, non avrebbe mai voluto
farlo, ma non poteva permetterle di andare a Konoha, non poteva lasciarla
andare tra le braccia di Shikamaru. Non lo avrebbe permesso, l’avrebbe resa
felice, anche a costo della sua vita.
-
Io andrò a Konoha, senza il tuo permesso, non mi
importa! Io andrò a Konoha! Non puoi impedirmelo!
-
Sono il Kazekaghe posso impedirti questo e altro! Apri
gli occhi una buona volta.. Shikamaru ti ha lasciata! Se anche arrivassi a
Konoha, credi che lui ti prenderebbe con se? In questo momento si sarà già
scordato di te, quel miserabile merita solo di morire!
Temari osservò Gaara fissarla freddo e sprezzante. Il
suo cuore perse un battito, mentre la sua mente continuava a farle ricordare i
momenti belli e felici passati con Shikamaru. Si voltò senza nemmeno dire una
parola, per poi correre fuori tra i bui corridoi del palazzo, diretta chissà
dove. Kankuro appoggiato ad una colonna, proprio nel cortile appena di fronte a
quello della camera del Kazekaghe, la vide correre come tanti anni prima, come
nel pomeriggio in cui era morta loro madre. Questa volta Temari non aveva
nessun fagotto tra le mani, non c’era Gaara con lei, era sola, come mai era
stata. E quella volta Kankuro sorrise triste, mentre la vedeva scomparire
nell’ombra del corridoio, proprio come allora.
Le sarebbe passato, anche quella volta…forse…
--------------------------------------------------
Note dell’autrice:
-
Lily_90: ciao Saretta! Dopo aver finalmente saputo il
perché del tuo odio per Tsunade smetto di preoccuparmi e comincio a scrivere
con meno pensieri per la testa! Se solo sapessi cosa mi è venuto in mente..
anche se tu sai già dove voglio arrivare, ma mia cara non sai come ci voglio
arrivare! Hi hi! Ti farò soffrire.. cmq questo chappy come ti è sembrato? Come
vedi Carotino sta diventando crudele, ma se sapessi cosa farà nei prossimi
chappy…come sono sadica! Povera Saretta, ti faccio soffrire vero? E lo so, ma
che bello ci sarebbe a scrivere una storia di cui tu sai già tutto?!!!e poi
devo pur passare il tempo in qualche modo no?.. nonostante tutto, ti ricordo la
mia imminente partenza! Quindi sai che l’appuntamento è rimandato! E ricordati
che ti devo portare una foto da Napoli! UN BACIONE GRANDISSIMISSIMO DALLA TUA
CHIARETTA!! Ps: sei riuscita a sistemare quelle cose di ieri sera?
-
Sensei_man: ciao Duci! Intanto vorrei dare uno spunto
alla tua creatività… invece di perdere tempo dietro alle foto di Tem in
buchini( cosa che fai molto spesso XD) perché non provi a trovare un soprannome
adatto a me?.. cmq che ne pensi di questo chappy? notato lo stacco di gamba di
Tem, l’ho messo proprio per te, anche se lei lo ha dedicato a Shika( alla
faccia tua!!)! poverino ormai sei una vittima del fascino di Tem, cmq volevo
consolarti.. magari quando sarà vecchia vorrà un amichetto per giocare a
Monopoli, potresti offrirti! Dai lo sai che scherzo, Temari è di Shika, anche
se nella mia storia ne deve passare tante.. un bacione grande dalla tua…(cerca
un soprannome!)
-
Stefy90: ciao Stefy
sniff, sniff sniff! Queste sono le mie lacrime, io che non demordo mai! Io
che non mi arrendo davanti a nulla, io che speravo in una storia da parte tua,
stroncata al nascere! Come sei crudele…non mi vuoi proprio bene! Cattiva Stefy!
Cmq, anche se sono arrabbiata con te, ci terrei a sapere cosa pensi di questo
chappy! e adesso perché sei stata monella non ti do nessuna anticipazione e non
ti mando nemmeno un bacetto! *me fa la linguaccia a Stefy ) ciao…!!
-
Snow White: ciao Mary!!! Che bello anche tu a
recensire la mia storia! Che bello, sono felicissima, anche se capisco il
motivo del gesto.. ti ho torturata per un bel po’, ti ho quasi costretta a
recensire.. dai scherzo, apprezzo il gesto! Cmq, di questo chappy che ne pensi?
Ti faccio la solita domanda, anche se non rispondi troverò il modo di saperlo!
Ti ringrazio molto per il papiro, sei davvero adorabile! Ti voglio bene, un
bacione grande!!ps: posso avere il tuo indirizzo di msn?
-
Lady x: ciao Lady! Ok, confesso che lo tsunami ha
avuto i suoi effetti, mi sento felice!! * me sorride felice *sono felicissima
che ti sia piaciuto il personaggio di Gaara, davvero grazie tante per le parole
che mi hai detto! Sei gentilissima e poi da quanto ho letto sei stata una delle
poche che è riuscita ad intuire il vero senso del suo comportamento! Come hai
letto, anche in questo chappy si è dimostrato duro, anche se lo ha fatto per
Tem! Ci terrei a sapere cosa ne pensi! Ancora grazie e…al prossimo tsunami,
spero!!
-
Gossip Girl: ciao Ele! Come vedi ho cercato di rendere
Temari il più determinata possibile, ma dati suoi sentimenti per Shikamaru è
ancora un po’ dura farla riprendere! Cmq ti avverto che quando accadrà
succederà in un modo che secondo me non immagini! Cmq, anche in questo chappy
Gaara le ha rivolto delle parole dure, solo per il suo bene! Vorrei sapere cosa
pensi del chappy e naturalmente come ti è sembrato Shika in questo nuovo
capitolo! Un bacione, ciau!!
-
Piccola teddy: ciao!!va bene, chiedo scusa e mi
inginocchio ai tuoi piedi! Lo so che fino ad ora non ho recensito una tua
storia ma prometto di farlo, quindi controlla bene le rece! Se sono riuscita a
trovare un secondo di tempo per aggiornare ne troverò un pochino per recensire
la tua storia! Cmq.. che te ne pare di questo chappy? come ti è sembrato? Gaara
è stato eletto Kazekaghe e le sue opere si preannunciano interessanti! Un
bacione e alla prossima!!
-
YumiBabyPunk: ciao Giuly! Credo che continuerò a
scrivere quello che mi passa per la testa se tu lo consideri tanto bello! Ti
ringrazio, sono felice che i toni duri e l’affetto al tempo stesso, che Gaara
prova per Temari ti piacciano! È una storia molto complicata che capirai
solamente nei chappy futuri… cmq, di questo nuovo chappy cosa ne pensi?
Piaciuto? Spero di si, anche perché ormai entrambe ci scambiamo rece su storie,
quindi! Un bacione alla prossima!
-
Cybermen93: ciao Federico! Wow.. cavolo devo dire che
le parole di Gaara non ti hanno fatto molto piacere! Cmq ci tenevo a dirti che
se Gaara, come in questo chappy, dice certe cose riguardo a Shika le dice
solamente per il bene di Tem, vedrai che poi si capirà il motivo quindi segui la
mia storia! Un bacione!
-
Sphie_95: ciao!! grazie per i complimenti per la
storia, cmq ti volevo avvertire di non fare molto affidamento su la bontà di
Gaara capirai che avere un fratello così non è affatto piacevole, nei prossimi
chappy comincerai a capire! Cmq cosa ne pensi del chappy i oggi? fammi sapere!
Un bacione!!
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Capitolo 5 *** L'attacco della Roccia ***
L'attacco della Roccia
Il vento impetuoso come non mai scuoteva le bianche
tende di lino in quell’enorme camera. Un forte boato attraverso l’aria serena
di Suna, che nonostante tutto rimaneva sicura nelle sue enormi mura. Il rumore
di un'esplosione si era fatto strada per tutta la città raggiungendo anche il
palazzo del Kazekaghe, dove le guardie avevano già impugnato i kunai e i loro
armi, pronti ad un qualsiasi attacco. Il suono grave dei tamburi delle mura
diede il via alla manovra di sicurezza di cui Suna solamente disponeva. Se si
doveva attribuire il merito per qualcosa al quarto Kazekaghe, allora
quell’opera di difesa era qualcosa perciò il suo ricordo sarebbe rimasto finché
Suna non fosse stata distrutta. La città tra le sabbie disponeva non solo di
una cinta muraria solida, ma anche di un secondo baluardo di difesa. Delle mura
di minore altezza ma con uno spessore ben maggiore delle prime, a guardie di
quelle mura vi erano solamente Jonin scelti, che per compiere il loro lavoro
avevano superato prove disumane; di quei Jonin faceva parte anche Temari.
La bionda di Suna se ne stava assopita su quel letto
che da ormai troppe settimane la cullava nei suoi sogni disperati alla ricerca
di Shikamaru a Konoha. Aprì gli occhi
ancora turbata da quel boato, il ricordo di Shikamaru ancora vivo dinnanzi agli
occhi, un'enorme nube di sabbia si mosse proprio davanti a lei cercando di
proteggerla, mentre il fruscio di un'ombra alle sue spalle la fece voltare.
Alcuni kunai avevano perforato la bianca tenda di lino della sua camera, molto
probabilmente diretti verso di lei, mentre alcuni ninja del paese della Roccia
scattavano minacciosi verso di lei, uno di loro riuscì a colpirla alla nuca
facendola svenire. La bionda kunoichi socchiuse gli occhi con durezza mentre il
dolore si impadroniva del suo corpo, forse sarebbe morta, ma stranamente la
presenza alle sue spalle le aveva dato abbastanza forza da resistere ancora
vigile per pochi secondi. Un grido, simile al ruggito di un leone riecheggiò
nell’aria, mentre un'enorme mano di sabbia accoglieva dolcemente Temari tra le
sue spire. Le urla del resto dei ninja seguirono strazianti come lamenti, o
forse erano solamente delle inutili e ormai vane richieste d’aiuto.
Il palazzo del quinto Hokaghe era stranamente avvolto
nel silenzio, nessuna guardia se ne stava appostata sulle scalinate che
conducevano all’ufficio di Tsunade. Gli unici ninja in circolazione in quel
momento si trovavano sulle torri di avvistamento della città, intenti ad
osservare ogni minimo spostamento o fruscio degli alberi, ogni singolo oggetto
presente nel cielo azzurro, ogni singola forma di vita che si muoveva sulla
terra. Shikamaru si osservò attorno sospettoso, quella aria tesa poteva
significare solamente una cosa. Si diresse di corsa al palazzo del Hokaghe,
quando giunse dinnanzi alla porta in legno dell’ufficio della vecchia Tsunade
un centinaio di ninja lo bloccarono prontamente, alcuni con coprifronte che lui
stesso non aveva mai visto. La voce di Jiraya bloccò i ninja, ancora intenti a
tenere immobile il giovane Shikamaru. L’uomo giunse da un corridoio parallelo a
quello della sala principale, al suo fianco Kakashi e Izumo, che silenziosi lo
seguivano a qualche passo di distanza.
-
Che sta succedendo? – Shikamaru alzò la voce con tono
minaccioso verso l’anziano ninja leggendario.
-
Abbiamo organizzato un piano d’attacco contro Suna, è
già stato messo in atto…in quella stanza ci sono Tsunade e lo Tsushikaghe…mi
dispiace figliolo! – Shikamaru rimase in silenzio per alcuni minuti.
Mille pensieri passarono per la testa del moro di
Konoha, tutti riguardanti la stessa persona, tutti rivolti a lei. Ripensò al
suo viso sorridente ogni qual volta le diceva di amarla, ripensava al suo volto
orlato di sudore a causa degli allenamenti che alcune volte facevano durante la
notte, ripensava a quei sussurri che lei gli rivolgeva durante le loro notti
d’amore. Ma un immagine tra tutte gli giunse alla mente, un immagine che la
ritraeva immobile tra la sabbia del deserto, mentre quel suo amato paese si
tingeva di rosso. Non poteva pensare a ciò che le era accaduto, pregava con
tutto se stesso che almeno qualcuno, solamente qualcuno avesse pensato a lei e
che ora la tenesse al sicuro da tutto quel male che la circondava.
Una lacrima gli solcò il volto ormai incupito, mentre
la mano scorreva lungo l’avambraccio a sfiorare quello che era il suo nome.
Uscì dal palazzo senza dire una sola parola e si allontanò mentre il volto di
Kakashi e Jiraya si riempiva di compassione. Quella guerra stava causando
troppe morti e troppi dolori e ancora non era giunto il momento della vera
battaglia.
Shikamaru si incamminò per le strade, solo,
infinitamente solo come ormai era da alcune settimane, si guardò attorno
sospettoso mentre un fruscio alle sue spalle si faceva sempre più udibile,
sempre più certo. Si voltò di scatto, osservando la strada alle sue spalle, il
vuoto regnava sovrano. Riprese a camminare per la sua strada, ignorando ogni
pericolo. Non valeva più la pena curarsi di vivere se la vita non aveva più
senso. Un ombra alle sue spalle, lo osservava sogghignando, mentre degli occhi
color porpora si allontanavano divertiti verso il confine. Quel volto tanto
triste e ormai colmo di dolore lo aveva fatto riflettere, ormai la guerra era
vinta. L’ultima speranza del villaggio della Foglia aveva ormai perso ogni interesse
in quella inutile disputa, sarebbe stato un gioco da ragazzi e la vittoria era
ormai vicina…
Una fresca brezza le sfiorò il volto, mentre il sonno
ormai leggero la cullava come una madre. Si sentì sfiorare il viso da una mano
fredda e familiare, una mano che in quel periodo l’aveva già rassicurata.
Schiuse le labbra pronunciando il nome di colui che probabilmente l’aveva
salvata da morte certa, mentre le giungeva alle labbra il sapore acido del
sangue.
-
Gaara…
-
Riposati sei ancora stanca… non parlare!
Gli occhi verdi del fratello le comparvero dinnanzi,
rassicuranti e dolci come non li aveva mai visti. Il rosso le sfiorava la
fronte con le mani umide, cercando di tranquillizzarla da quella stupida azione
d’attacco che il loro villaggio nemico aveva organizzato a loro insaputa.
Temari aprì gli occhi acquamarina notando il volto smunto e sporco di sangue di
Gaara, con molta probabilità aveva lottato contro dei ninja, forse per
difenderla.
-
Dove sono? – gli chiese, sussurrando.
-
Nella mia camera… ti ho portata qui per proteggerti… -
gli rispose sorridendole dolcemente.
-
Da chi?
-
Il villaggio della foglia ha cercato di aprirsi un
varco nelle mura della città con l’aiuto del villaggio della roccia… ci hanno
attaccato… ti hanno, attaccata!
Temari si voltò triste verso la finestra, mentre la
brezza del deserto la cullava nell’oscurità della notte. Era sola, la gente in
cui aveva sperato, quella stessa gente che l’aveva accolta nel proprio paese
l’aveva tradita – lui l’aveva tradita – cercando di mettere fine a quella
guerra scoppiata da ormai un mese, cercando di mettere fine alla sua vita.
Chiuse gli occhi udendo il canto di un uccello, forse migratore, ma sicuramente
non originario di Suna. Era sola, incredibilmente sola con se stessa, ma
qualcosa le diceva, le ricordava e le ordinava di farsi forza; di rimanere
forte nella mente e nel corpo, perché presto – forse – avrebbe avuto bisogno di
ogni sua energia per proteggere un'altra vita. Qualcosa le diceva di aver
fiducia in Gaara e di riporre ogni speranza in lui, l’unico che adesso la
poteva aiutare, l’unico su cui poteva contare, proprio come tempo prima faceva
con Shikamaru.
Kankuro corse verso la stanza della sorella, i suoi
passi rimbombavano nei corridoi del palazzo. Il volto colmo di delusione verso
colui che credeva non potesse mai tradirli, eppure era successo. Shikamaru li
aveva abbandonati e aveva scelto come suo unico amore la patria. Adesso il
maggiore dei due principi correva a perdifiato verso quella che era la dimora
di sua sorella, non poteva crederci, non poteva pensarci. Shikamaru non sarebbe
mai giunto a tanto, sapeva che quel ragazzo di Konoha provava un minimo di
affetto verso sua sorella e adesso non poteva credere che fosse giunto a tanto.
Aprì violentemente la porta in legno da cui si accedeva alla camera di Temari e
la cercò invano con lo sguardo. La camera era ricolma di sabbia e sangue, i
fiotti di sangue erano giunti fino alle pareti. Kankuro sapeva che tutto quello
poteva essere opera solamente di una persona, solamente un ninja poteva compiere
una tale strage lasciando solamente del sangue nelle pareti.
Suo fratello Gaara, il Kazekaghe era stato li. Molto
probabilmente aveva protetto in tempo Temari, certamente l’aveva salvata anche
a costo della vita. E quel pensiero adesso, infondeva un enorme terrore in
Kankuro, verso colui che doveva essere prima che il Kazekaghe il suo fratellino
più piccolo. Gli venne in mente il modo in cui ultimamente Gaara osservava
Temari, il modo in cui ormai la scrutava e controllava in ogni suo spostamento.
L’aveva sentito camminare nel cuore della notte per il corridoio delle loro
camere e fermarsi dietro la porta della sorella. Kankuro sapeva ciò che Gaara
stava passando in quel momento e sapeva anche che Temari era l’unica che poteva
dargli un minimo di sicurezza, ma quella stessa certezza suscitava in lui una
certa angoscia.
-
Non farlo Gaara… non ora che Temari è sola…non farlo,
te ne prego…
La sua voce si perse tra le camere del palazzo, mentre
i suoi passi si udivano dalla camera di Gaara, incerti e stanchi di tanta
crudeltà. La notte portava consiglio, ma se la notte la condividevi con il
peccato, i consigli non ti sarebbero serviti a nulla, se non a percorre una
strada che probabilmente ti segnerà per il resto della vita…la guerra
d’altronde non portava mai giustizia, al suo passaggio rimaneva solo il vuoto e
spesso, il vuoto restava anche dentro di te…
--------------------------------------------------------
Note dell’autrice:
-
Lily_90: ciao Saretta!! Uffi uffi, porti sfiga! È
sempre colpa tua.. mi è tornata la febbre! Buuu! Sto male.. cmq ho cercato di
aggiornare ieri come ti avevo promesso ma la mia malattia era fin troppo
grave.. cmq spero che l’attesa ti abbia fatta soffrire un pochino, quello che
ti meriti per aver fatto litigare i miei genietti! Oh Kami sto diventando
davvero diabolica…cmq, che te ne pare di questo chappy? degni indizi te li ho
già dati e qualcosina in più la sai, ma adesso il mistero si complica! Il
povero Shikamaru avrà a che fare con due nuove sorprese, una la si intuisce bene
da questo chappy, l’altra vedrai che mi odierai ma poi…magari qualcuno non
troppo simile a Temari, magari dell’età di Shika, con grande bisogno di
coccole…basta ti ho detto troppo! Mi fai sempre parlare a macchina, sembro
Kankuro quando faccio così!! * me si mette il cappuccio da gatto e sfodera una
marionetta *cmq…adesso ti saluto la mia dolce e tenera mammina mi sta
minacciando di morte!!UN BACIONE GRANDISSIMISSIMO DALLA TUA CHIARETTA
INFLUENZATA!! Ti voglio un sacchissimo di bene cuccioletta mia!!!
-
Stefy90: stefy!!! Ciao sorella, come ti va la vita li
in Sardegna?? A me male ho la febbre cmq! Appena scarico la foto la metto su
msn così mi vedi in faccia.. finalmente! Cmq come ti è sembrato questo chappy?
Gaara paladino della giustizia e Shika povero cagnolino bastonato.. vedrai che
ho in serbo per te una sorpresa che ti lascerà ti stucco, altro che cagnolino
bastonato, capirai che l’odio di Temari in futuro sarà più che dovuto! ora
scappo, mi raccomando inviami quella tua meraviglia quando puoi! Un bacione
grande dalla tua sorella isolana!! Tvbttt!!
-
Sensei_man: ciao Sensei!! Come mi sei mancato!! E chi
mi sopportava senza il mio sensei, stavo diventando irascibile!! Ho ricevuto il tuo numero e appena ci
sentiamo su msn ti do il mio! Che te ne pare di questo chappy? spero tanto mi
sia riuscito ugualmente bene, anche perchè ho la febbre e credo di aver fatto
qualche errore.. cmq vedrai che succederà nei prossimi chappy, Shikamaru si
darà una svegliata, peccato che se la darà in una maniera sbagliata! E Temari?
Vuoi sapere qualcosina?? Beh ti dico solo che la poverina sta per aver una
grande sorpresa…un bacione grande dalla tua…aspetto ancora il soprannome!
Tvbttt!!!
-
Piccola teddy: ciao!!! va bene, ti invierò una
recensione, però dovrai aspettare, perché ho la febbre e se sto al pc è solo
per aggiornare, cmq prometto di inviartela! Che te ne pare di questo chappy?
come vedi l’uomo che tu più odi e che io amo, si sta facendo vivo nella mia
storia, ma vedrai che ne succederanno davvero tante e la guerra non è ancora
scoppiata del tutto! Shikamaru sta per fare un incontro che lo cambierà del
tutto e Kankuro è terrorizzato dal comportamento che ha Gaara con Temari, che
pensi succederà?? Ti lascio con i dubbi! Un bacione grande, by chiara!!
-
Gossip Girl: ciao Ele!! Mamma mia, tu mi fai
complimenti ovunque! Se irrecuperabile!! Cmq, ho la febbre e credo che questo
chappy mi sia venuto una schifezza perciò a te l consiglio e il giudizio, tanto
ormai è diventato un abitudine! Che ne pensi? Nonostante sono certa ci siano degli
errori! Ti do un piccolo anticipo…Temari sta per affrontare un viaggio che la
porterà da Shika ma quando lo incontrerà deciderà di ritornare a Suna con il
cuore spezzato…un bacione grande!!!
-
Lady x: ciaoo!!
Scusa per l’attesa ma davvero non ho potuto aggiornare e se lo faccio
ora e solo perché ho avuto cinque secondi di tempo! Ho la febbre e temo che il
chappy mi sia venuto davvero male, cmq ho aggiornato lo stesso gli errori posso
anche correggerli quando mi sento meglio! Cmq cosa ne pensi di questo chappy?
spero ti sia piaciuto nonostante tutto! E non vedo l’ora di leggere la tua
recensione, le tue sono sempre obbiettive e molto interessanti sembri quasi una
critica! Davvero complimenti! Cmq, ti anticipo che ci saranno dei risvolti
parecchio drastici nella storia.. un bacione!!!
-
YumiBabyPunk: ciao Giuly!finalmente sono riuscita ad
aggiornare, causa gita e causa febbre ancora in corso non ho potuto far nulla!
mi spiace, cmq ci tengo a sapere cosa ne pensi del chappy! tralasciando gli
errori che ci sono sicuramente causa distrazione e testa che momentaneamente è
nel pallone! Temari come ti è sembrata?
Vedrai che la poverina avrà una brutta botta, diciamo che l’attendono
due sorprese una bella e una brutta…un bacione, alla prossima!!
-
Sophie_95: ciao!! grazie per i complimenti, ma credo
proprio che la tua opinione muterà leggendo i chappy che verranno! I nostri
personaggi saranno tutti nel pallone, un pochino come me adesso!cmq che ne
pensi di questo chappy? fammi sapere! Un bacio!!
-
Cybermen93: ciao Federico! Grazie per la recensione!
che ne pensi del chappy di oggi? fammi sapere! Alla prossima, ciauu!
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Capitolo 6 *** Il vecchietto ***
Il Vecchietto
I flebili raggi del sole si posavano lentamente sulle
verdi colline di Konoha, mentre l’erbe ancora bagnata dalle gocce di rugiada
risplendeva sotto di essi. Il cinguettare sereno degli uccelli e il tranquillo
scorrere della vita del bosco della famiglia Nara, non lasciava intuire la
crudele guerra che regnava sovrana in quel momento. Il rumore di alcuni passi
sull’erba del boschetto mise in allarme i cervi, che presi nelle loro abituali
mansioni frugavano tra l’erba alla ricerca di cibo. Shikamaru attraversò
lentamente la radura del bosco appartenente alla sua famiglia, per poi sedersi
sul tronco di un salice cresciuto in maniera strana. Era solito sedersi lì
quando non riusciva a pensare o quando qualcosa nella sua vita andava male,
ultimamente dormiva su quell’albero. Sua madre gli aveva urlato più volte di
trovarsi un'altra ragazza e suo padre gli aveva consiglio di scordarla, ma ogni
parola che riguardava Temari lui la ignorava, il suo cuore gli comandava ben
altro.
- Temari…
Ormai era inutile combattere per lei, l’attacco
inaspettato del paese della Roccia aveva sicuramente distrutto Suna e se così
non era avvenuto, sicuramente Temari ci aveva rimesso la vita. La conosceva da
quei maledetti esami dei Chunin, da quando quello stupido di Naruto con un pacca
lo aveva fatto volare all’interno del campo a combattere contro quella che in
futuro sarebbe dovuta diventare sua…
-
Non dovresti torturati in questa maniera!
-
Cosa ne può sapere lei!
Un uomo anziano e dall’aspetto saggio apparve dinnanzi
agli occhi ricolmi di lacrime di Shikamaru. Sembrava capire cosa stesse
provando il giovane shinobi, o forse era semplicemente il suo volto ricolmo di
rughe e la sua espressione stanca a far notare quella vena triste al giovane di
Konoha. L’anziano mosse qualche passo verso Shikamaru per poi sedersi su un
masso poco distante e poggiare il suo bastone – color porpora – proprio vicino
ai suoi piedi.
-
Anch’io una volta dovetti abbandonare la donna della
mia vita a causa di una guerra…
-
Stia zitto! Lei non capisce, la mia è tutta un’altra
storia! Si faccia gli affari propri vecchio!
-
Temari? La figlia di Karura? – gli chiese l’anziano,
mentre osservava l’avambraccio dello shinobi, che si stava allontanando.
Shikamaru si voltò sorpreso. Non sapeva come o quando
quell’uomo avesse conosciuto Temari, ma una folle curiosità di sapere o forse
era ancora gelosia, lo spinsero a riavvicinarsi all’anziano e a chiedergli
spiegazioni.
-
Come fa a conoscere Tem?
-
Quel disgraziato di suo padre la usava come un
fenomeno da baraccone, quando mai si è vista una ragazzina combattere contro
dei chunin a sette anni? – una risata isterica scosse l’aria della radura,
facendo scattare in allerta i cervi poco distante.
-
Come fa a sapere così tante cose su di lei? –
l’espressione di Shikamaru si fece seria.
-
Ti consiglio di rifarti una vita, caro il mio Nara! Se
è sopravvissuta alla tua lontananza… te la ritroverai dentro il letto pronta a
sgozzarti!!
L’anziano si mosse dal masso riappropriandosi del
bastone e sollevandosi con non poca fatica, per poi muoversi lentamente per la
radura e riprendere la strada da cui poco prima era arrivato. Un ultima risata
e un ultima frase lasciarono Shikamaru del tutto pietrificato, immobile in
mezzo a quella radura trafitta dal vento neanche fosse una maledizione.
-
E poi si dice, che il nuovo Kazekaghe abbia una vera
ossessione per lei! e da ormai qualche settimana che se la porta nelle sue
stanze…
-
ASPETTI! TORNI INDIETRO!!
La vana corsa di Shikamaru per la radura fu
accompagnata da una potente folata di vento mista a sabbia. Il giovane ninja di
Konoha rimase a terra per qualche secondo ripensando alle parole dell’anziano,
inizialmente gli erano parse senza senso e più che altro allusioni, ma forse
adesso che ci pensava le parole di quell’uomo potevano avere un senso logico,
forse potevano fargli intuire la vera strada. Ora il silenzio e la polvere lo
circondavano come compagni di sempre, quegli stessi compagni che lo avevano
accompagnato più volte attraverso il deserto, quegli stessi compagni che più
volte aveva cacciato tra le braccia di Temari invocando dei sussurri, ora lo
circondavano rumorosi e dolorosi come non mai. Mille domande si affollarono
nella sua mente, mentre l’immagine di Temari tra le braccia di un ombra con il
copricapo da Kazekaghe si stagliava dolorosa e folle come mai era stata. Un
urlo disumano fuoriuscì dalle sue labbra, mentre la sua mente ricordava
incessantemente quel volto tanto angelico quando pericoloso.
Un ombra poco distante lo osservava divertita e
sadica, gli occhi color porpora puntati al collo su quello che doveva essere
l’ultimo ricordo di Suna.
Suna intanto si era rialzata più forte che mai come
solo una grande potenza quale era poteva fare. In pochi giorni gli abitanti del
villaggio e i ninja che la proteggevano, avevano ricostruito completamente le
mura di difesa e avevano reclutato altri gruppi scelti per la difesa del
confine. All’interno della città a differenza di Konoha, regnava un clima del
tutto sereno, i bambini correvano felici e spensierati per i vicoli facendo
volare gli aquiloni, le donne con le loro giare tra le braccia si incamminavano
verso le grotte della città alla ricerca di acqua e gli uomini lavoravano quel
poco della terra, vendendo o pensando agli allenamenti ninja. Un aria serena e
calda si respirava tra la popolazione che più sicura che mai si affidava al suo
nuovo Kazekaghe per vincere quella guerra.
Temari seduta su alcuni gradini impolverati, osservava
pensierosa i bambini di Suna giocare nel grande spiazzo dinnanzi il palazzo del
Kazekaghe, mentre delle carovane venivano scortate nelle prigioni della città
per tradimento alla patria. Le sfuggì una lacrima, che subito venne raccolta
dalle sue mani. Non voleva piangere, non lo voleva più fare, ormai se l’era
ripetuto più volte, non doveva più pensare a Shikamaru. Gaara aveva ragione, li
aveva traditi come il più lurido dei traditori, eppure qualcosa dentro i lei le
ricordava l’amore che ave a provato per lui e che ancora, provava.
-
Posso sapere il perché di queste lacrime? Mia dolce
principessa… - una voce alle sue spalle, l’aveva fatta voltare sorridendo.
-
Smetti di fare il carino con me Genpaku!
Un uomo molto giovane le si era avvicinato sorridendo,
per poi sedersi accanto a lei. aveva dei buffi capelli rossi e dei grandi occhi
castani, assomigliava molto a suo padre ma in realtà era solo il capo delle
guardie del palazzo. La conosceva da quando era bambina, lei e i suoi fratelli
lo avevano spesso visto combattere e spesso lo avevano anche sfidato. Era
sempre stato un ragazzo dolce e premuroso con lei e con i suoi fratelli, trattamento
riservato solamente a loro che nascondeva la sua vera indole. Non era di certo
un tipo aggressivo, ma di sicuro aveva una vena più che impulsiva, fatto che
già a sedici anni lo aveva fatto entrare nelle grazie del suo perfido padre.
Spesso l’aveva aiutata con Shikamaru e anche in quel momento era corso a darle
sostegno come se fosse un fratello, aveva un grande rispetto per lei e questo
glielo aveva sempre detto.
-
Sempre il solito Nara! L’ho detto io che quel ragazzo
non ci sapeva fare con le donne! – gli disse per poi poggiare la lancia delle
guardie del palazzo sui gradini e sedersi scomposto accanto a lei.
-
Mi manca…non so che fare! Aiutami Genpaku! – Temari si
voltò speranzosa verso di lui, che le sorrise dolcemente.
-
Io non so cosa dirti, piccolina! La mia vita è sempre
stata qui dentro le mura di questa maledetta città, sono uscito spesso con i
miei compagni per svolgere delle missioni ma ogni qualvolta c’era una donna di
mezzo ripensavo alle regole di Suna…
-
Mi stai dicendo che non ti sei mai innamorato?
-
Si che mi sono innamorato, ma quando un amore presenta
tanti ostacoli come quello tuo e di Shikamaru è meglio arrendersi…non lo dico
per le leggi questa volta, lo dico perché ti voglio bene principessa! La guerra
separa anima e corpo e se l’anima ti abbandona e inutile che cerchi il corpo
perché anche quando lo trovi sarà vuoto…ti posso dire che qualunque cosa ti
possa servire io sarò pronto ad aiutarti e che andrò anche contro le leggi per
farti felice come voleva tua madre, ma non ti posso illudere dicendoti che
arrivata a Konoha sarai tra le braccia di Shikamaru…
Temari rimase in silenzio per qualche istante. Genpaku
aveva ragione, non poteva sperare di ritrovare Shikamaru a Konoha come se non
fosse accaduto nulla. La guerra li aveva divisi e lui era dovuto tornare a
Konoha pur di rivedere la sua famiglia, lasciandola li da sola con un grande
macigno nel cuore che ad ogni suo passo si sbriciolava e che adesso dopo un
mese si era ridotto ad un misero ed insignificante granello di sabbia in un mare
di terrore. Non si sarebbe arresa, non si sarebbe rassegnata a vivere con il
suo ricordo, se amarlo aveva significato lasciarlo libero di scegliere allora
lo avrebbe scordato, cercando di provare meno dolore. Sentiva che quella era la
scelta giusta, sentiva che quella era scelta con cui avrebbe salvato anche
un'altra vita, forse avrebbe rivisto Shikamaru ma forse lo avrebbe rivisto
negli occhi di un'altra persona.
-
Temari? Principessa vi sentite bene? Siete pallida,
forse e meglio che torniate a palazzo il sole di Suna spesso fa male anche a
noi che siamo di qui!
Temari socchiuse gli occhi e si lasciò ricadere tra le
braccia di Genpaku, il giovane l’aveva trattenuta da dietro notando il pallore
nel volto della bionda kunoichi. Le mise un bracco sotto le gambe e una volta
presa in braccio corse su per le scale del palazzo, portandola nel primo luogo
addetto alla famiglia reale che trovò. Poggio delicatamente Temari sul
divanetto della piccola cucina della famiglia Sabaku e afferratoli rotolo per
il richiamo dei ninja, chiamò la sala del Kazekaghe per avverti il suo signore
di ciò che era accaduto. Forse era stato un colpo di sole, ma non gli era parso
che Temari ci fosse stata per troppo tempo. L’aveva vista legata ad un palo in
quell’immenso cortile dove ora stava Raja a causa della mancanza di rispetto
verso suo padre, ma quei brevi momenti passati sotto al sole non gli sembravano
proprio motivo per un malessere. Un ninja irruppe nella sala del Kazekaghe,
proprio mentre Gaara firmava delle carte di pubblica amministrazione. Il
giovane signore di Suna osservò il ninja ansimare sulla soglia della porta per
poi avvertirlo di ciò che era accaduto.
-
Vostra sorella è svenuta, nobile Kazekaghe l’abbiamo
portata nella cucina e li con Genpaku! Abbiamo avvertito i medici!
-
E TI RIPOSI PRIMA DI DIRMELO? IDIOTA DI UN NINJA!
AVVERTI MIO FRATELLO, CORRI!
Gaara si era drizzato in piedi, mentre il ninja
correva a perdifiato tra i corridoi del palazzo alla ricerca del principe
Kankuro. Il Kazekaghe intanto scomparso in una giubbe di sabbia aveva raggiunto
in un breve attimo la cucina e ora seduto accanto alla sorella, le teneva la
mano come il più premuroso di tutti i mariti. La osservò bene, mentre un
ricordo – un lugubre ricordo – gli affiorava nella mente. Sua madre Karura sdraiata
su quel divano, mentre una Temari bambina reggeva un fagotto con un bambino
dentro…non poteva sopportare quella visione, non riusciva a contenersi…
--------------------------------------------------------
Note dell’autrice:
Chappy postato questa sera per CONSIGLIO di Lily_90!!
-
Lily_90: ciao Saretta!! Neanche il tempo di
riprenderti e io già pubblico un altro chappy! sono più decisa che mai a
romperti le scatole cara mia… cmq spero che adesso tu stia meglio anche perché
mi sa che sono parecchio contagiosa, praticamente metà efp ha l’influenza,
colpa mia no…spero e credo! Cmq dici che Gaara ti preoccupa? Ma perché mai! *
me guarda sorridendo tirata un Gaara con una foto di Tem tra le mani * quel
ragazzo è del tutto normale, figurarsi se fa lo psicopatico con la sua adorata
sorellina! E poi c’è Kanky, cosa vuoi che succeda se si mette il micione di
mezzo! * me si volta nuovamente mentre Gaara appende al muro Kankuro per le
mutande * non sarà nulla di grave!...nonostante le mie solite stupidaggini,
come hai trovato questo nuovo personaggio che è Genpaku? Credo che non apparirà
molte volte ma ho cercato di renderlo al meglio in quel suo breve attimo di
celebrità!... cmq fammi sapere come ti senti e soprattutto cosa pensi del
chappy! UN BACIONE GRANDISSIMISSIMO DALLA TUA CHIARETTA CONTAGIOSA!!! Ti voglio
un carinissimo di bene!!!
-
Sensei_man: ciao sensei! Finalmente il miracolo è
avvenuto! Finalmente forse hai trovato un soprannome per me, non oso immaginare
cosa la tua mente abbia escogitato! Cmq.. che te ne pare di questo chappy?
spero ti sia piaciuto, anche se devo dire a parte la comparsa misteriosa del
vecchietto non c’è stato nulla di esaltante o quasi…cmq, un bacione grande
dalla tua finalmente con un soprannome Chiara!! Tvbttt!!
-
Stefy90: lo sai che mi fai ridere sempre quando mi
saluti all’inizio delle recensioni? Non so perché ma mi viene da ridere per non
parlare del “ che bello sei tornata e hai la febbre!” detto con tutto
quell’entusiasmo sembra piacevole!! XD scherzo! Cmq che ne pensi di questo
chappy? questa storia sta diventando sempre la solita minestra.. Gaara che va
dietro a Temari, Temari che pensa a Shika e lui che si affigge… ma la minestra
sta per cambiare perché vedrai che stanno per arrivare i cosiddetti “
muccareddi” poi ti dico cosa sono…un bacione grande dalla tua Chiaretta!! Tvbttt!!
-
Piccola teddy: ciao Carlotta!! Che bello, finalmente
ho parlato anche con te e finalmente sono riuscita a scriverti una recensione..
sto facendo grandi passi in questo periodo anche se ho la febbre! Cmq, che ne
pensi di questo chappy? la comparsa improvvisa del vecchietto avrà un ruolo
particolare nella storia, saprai nei chappy a venire quale…come ti è sembrato
Shika? Ci terrei a saperlo, anche perché sto cercando di creare una cosa un po’
particolare con lui…vedrai! Un bacione grande dalla tua simile ma lontana!!
Tvb!
-
YumiBabyPunk: ciao Giuly! Intanto ti avverto che ho
avuto il tuo contatto da Carlotta * me si volta verso Carlotta che annuisce
soddisfatta *! Dovevi sapere che dovevo avvertirti.. ordini di Carlotta…cmq,
cosa ne pensi di questo chappy? spero tanto ti piaccia, anche se l’improvviso
malessere di Tem non è nulla di allegro! Un bacione!!
-
Cybermen93: ciao Federico! Grazie per il complimento,
ma davvero sono mancata per qualcosa che non era drastico! Cmq dimmi al solito
cosa pensi del chappy che ho postato oggi!! un bacio, alla prossima!
|
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Capitolo 7 *** Incontri o Scontri? ***
Incontri o scontri?
La luce fioca dell’alba faceva risplendere d’oro gli
enormi cancelli di Suna, i tetti delle case sembravano risplendere di mille
diamanti e il deserto tanto arido durante il giorno, a quell’ora risplendeva
come il più sereno e magico degli oceani. Tra le case di sabbia, spiccava il
Palazzo del Kazekaghe, che alto nella sua magnificenza rischiarava la città con
quel suo simbolico vento blu, più simile al cielo che alla terra. Sembrava una
giornata serena, che sarebbe trascorsa come ogni giornata, ma il ruggito dei
leoni e il rumore dei corni avvertì il palazzo dell’imminente attacco.
Gaara ancora chino su quella scrivania lignea, dormiva
serenamente, stanco dopo tanto lavoro e dopo tante urla. La sera precedente
aveva strigliato a dovere i suoi uomini, nessuno di loro si sarebbe più
permesso di mancare di rispetto o di avvertirlo in ritardo. Andava fatto, e
questo lui lo sapeva doveva trattarli per quello che erano, o avrebbero
rischiato di mandare all’aria l’intera città. Il suono grave del corno, lo fece
svegliare dal sonno mentre il sole ancora sorgeva. Si voltò stanco verso la
finestra alle sue spalle, osservando la sua città, mentre i suoi occhi
risplendevano di un luce nuova. Si alzò in fretta indossando quell’orrenda
tunica di lino bianca e blu che era costretto a portare quando scendeva tra la
gente; attraversò l’enorme stanza per poi scendere i centinai di gradini che lo
portavano nel cortile davanti al palazzo, Kankuro insieme a Genpaku stavano
parlando con alcune guardie, mentre in lontananza quattro buffi codini biondi
correvano verso le mura.
-
Che fate ancora qui? – la voce era fredda e molto
arrabbiata.
-
Stiamo organizzando le truppe, fratellino e se proprio
ci tieni a prendertela con qualcuno parla con lei… è stata una sua scelta!
Gaara osservò Kankuro stupito, non lo aveva mai visto
tanto pieno di coraggio e inconsapevolmente sapeva che non andava bene. Il suo
cuore ormai apparteneva a Temari, ma era una notizia che doveva sapere
solamente lui, non suo fratello, non la gente, non Konoha, nessuno doveva
saperlo. Gli voltò le spalle, osservando il palazzo per poi farvi rientro,
avrebbe lottato insieme a lei questo non poteva negarglielo nessuno. Risalì le
gradinate correndo, sbattendo la porta del suo ufficio, avrebbe ignorato il
passato, avrebbe scordato quello che aveva fatto suo padre o che in passato
avevano fatto i Nobili Kazekaghe, lui avrebbe cambiato tutto, lui non sarebbe
diventato un mostro.
Shikamaru correva in quell’immensa foresta che si stagliava
attorno Konoha, doveva arrivare in tempo. Tsunade era partita qualche ora prima
per raggiungere Suna, cercando adesso di poter mettere fine a quella guerra,
con un gruppo scelto di ninja alle sue spalle come unica protezione. Aveva
scelto i più preparati i migliori in tutto il paese del Fuoco, conosceva
l’indole di Suna e dei suoi abitanti. Era una donna saggia, malgrado il suo
aspetto non lo dava a vedere, aveva più di cinquanta anni e i suoi occhi
avevano visto molte guerre; conosceva Suna e conosceva Konoha, forse poteva
farcela. Nonostante tutto Shikamaru restava dell’idea che la ninja leggendaria
non sapesse fino in fondo a cosa andava incontro. Lui aveva vissuto a Suna per
qualche anno e aveva potuto vedere come in quella città non ci fosse nulla
fuori posto, ogni abitazione, ogni prigione, ogni accademia era situata in un
punto strategico, l’intera Suna era situata in un punto strategico, ma questo
Tsunade non poteva saperlo, non ne era a conoscenza. La fine della foresta, gli
mostrò per l’ennesima volta quell’immenso deserto dorato che lo aveva fatto
sentire felice ricordandogli lei. Un impetuosa raffica di vento mosse un
immensa nube di sabbia che si andò a scagliare contro gli alberi al confine.
Shikamaru si guardò attorno, i suoi compagni e parte della sua famiglia erano
lì a segnare quel maledetto confine che lo aveva diviso da Temari. Si avvicinò
a Tsunade con passo deciso, mentre Choji lo osservava pensieroso; forse non
avrebbe retto al colpo, forse non avrebbe retto rivedendola, forse si sarebbe
fatto uccidere pur di non toccarla.
-
Mi dice cosa crede di fare? – puntò i piedi proprio
dinnanzi all’Hokaghe che lo osservò stupita.
-
Voglio parlare con il Kazekaghe! Magari.. possiamo
trovare una via d’uscita a questa guerra.. felice Nara?
Shikamaru si voltò nuovamente a osservare il deserto
alle sue spalle, il sole era già sorto, stavano arrivando. Ripensò alle parole
di quell’anziano vecchietto che gli aveva tenuto compagnia il giorno
precedente, il nuovo Kazekaghe aveva una passione sfrenata per Temari, cazzate.
Tsunade non avrebbe messo fine a questa guerra avrebbe solamente combinato più
casini di prima e ora lui non poteva fare nulla. Non conosceva il nuovo
Kazekaghe, non sapeva che carattere avesse e non sapeva cosa potesse aver
pensato per combattere Konoha, non lo conosceva o almeno era quello che
pensava. Una fortissima folata di vento scosse l’aria, quasi la volesse
tagliare, un ombra in lontananza si fece sempre più nitida rivelando al piccolo
gruppo di ninja di Konoha quattro codini fin troppo conosciuti. Shikamaru
ancora di spalle, fece per voltarsi ma Kiba repentinamente insieme a Naruto lo
afferrarono per le braccia trascinandolo nella foresta contro la volontà di
quest’ultimo.
-
Ehi ma che state facendo, mollatemi! Devo parlare con
Tsunade!
-
Dai amico e meglio che facciamo un giro, magari
troviamo qualche ninja nemico! – gli disse Kiba, mentre un Akamaru ormai
cresciuto li seguiva guardando spesso alle loro spalle.
-
Già Kiba ha pienamente ragione, dobbiamo svolgere il
nostro dovere!
-
Smettetela voi due! Io devo parlare con Tsunade! Non
lo capite.. avete scordato tutto? Nella città che stiamo per attaccare ci sono
i nostri amici! Ci sono Kankuro e Gaara, c’è Temari! Avete scordato tutto il
tempo che abbiamo passato con loro?
-
Shikamaru io voglio bene a Gaara, lo sai! Ma Tsunade
ha ragione… ci hanno attaccato loro e non vogliono parlare! La vecchia e venuta
qui proprio per parlare con il nuovo Kazekaghe e vedere cosa si può fare!
Intanto una forte folata di vento giunse alle loro
spalle tagliando come ramoscelli i rami secolari degli alberi della foresta.
Shikamaru riconobbe subito quella mano, solo una persona a Suna poteva usare il
vento in quella maniera, solo la sua Temari era capace di tutto ciò. Si voltò
di scatto, osservando qualche metro indietro, tra la sabbia una figura a lui
fin troppo familiare. Fece per correre ma Kiba lo trattenne per un braccio, il
castano mosse il capo in segno di negazione. Shikamaru li osservò stupiti, non
sapeva davvero il perché di quel gesto, non sapeva perché lo stessero tenendo
lontano da Temari, non lo immaginava minimamente. La vide osservare il gruppo
di ninja cercandolo, forse sperava di vedere il so volto, forse sperava di
poterlo riabbracciare e invece, quelli che dovevano essere i suoi amici lo
stavano tenendo lontano dall’unica promessa che mai le aveva fatto.
-
Temari, dov’è il Kazekaghe? Hanno mandato solo te?
-
non credo che rimarrò da sola per molto tempo…Gaara
non nutre molto fiducia in voi… - la voce flebile si era fatta improvvisamente
seria, mentre gli occhi verdi scorrevano tra i volti.
-
Lui non è venuto… è a Konoha!
-
Fifone…e io che come una pazza sono venuta qui per
lui…- le imprecazioni si persero nel vento mentre l’ennesima folata di
vento scuoteva le chiome degli alberi.
Temari rimase in silenzio per qualche attimo, finché
una nube di sabbia e il rumore di alcuni passi la fece voltare. Cominciava a
sentirsi stanca di quella situazione e cominciava a nutrire del risentimento
per Shikamaru. Aveva sperato di rivederlo tra quei ninja, aveva sperato di
vederlo almeno prima che la guerra la portasse via. Aveva sperato almeno di
potergli parlare, o almeno se proprio dovevano essere nemici di essere uccisa
da lui, ma evidentemente i suoi pensieri e i suoi sentimenti non erano
ricambiati da Shikamaru. Si voltò triste quando un immensa mano di sabbia le si
mise dinnanzi a farle da scudo, con molta probabilità Gaara non sarebbe rimasto
in silenzio davanti a quel gesto e ora Temari temeva di vederlo comparire con
la sua tenuta da combattimento. Tsunade osservò il deserto scuotersi sotto i
piedi di quella figura seria e silenziosa che si muoveva verso di loro, il
copricapo blu con il simbolo di Suna spiccava sotto il sole cocente, donando a
quella figura misteriosa un aria stranamente terrificante. L’hokaghe lo osservò
togliersi il copricapo in un gesto lento e misterioso, quasi sapesse che tutti
erano curiosi di vedere chi fosse il nuovo signore di Suna. Dei buffi capelli
rossi simili a fiamme brillarono impercettibilmente sotto i raggi del sole,
mentre Gaara lentamente scrutava quel gruppo silenzioso di ninja con i suoi
occhi color ghiaccio.
-
Gaara? –Tsunade osservò la scena in silenzio, finché
non riuscì a trattenere quel esclamazione.
-
Kazekaghe…quinto Hokaghe! – le ricordò lui, con tono
serio e pacato, mentre si avvicinava a Temari, Kankuro accanto a lui.
-
Sei tu il nuovo kazekaghe o è uno scherzo?
-
Lo trova tanto divertente? Io sinceramente non ci
trovo nulla di divertente, preferirei piuttosto che lei facesse ritorno a
Konoha con il suo gruppo di ninja!
Il volto della donna si incupì. Quello che aveva di
fronte a se non era più il ragazzino che aveva fatto a pugni con Naruto, non
era più un bambino senza controllo, ora aveva un aria stranamente autoritaria e
i suoi occhi sembravano infuocare ogni persona si mettesse sul suo cammino. Le
abilità per diventare Kazekaghe le aveva sempre avute, ma la vecchia Tsunade
non si sarebbe mai sognata che fosse lui l’erede del dispotico quarto signore
di Suna, per Shikamaru sarebbe stato di sicuro un duro colpo, ma la guerra infondo
era quella.
-
Possiamo trovare un accordo Kazekaghe?
-
Non credo…dipende cos’ha lei da offrirmi!
-
È proprio deciso a distruggere Konoha o i ricordi
posso farle cambiare idea?
-
Sono i ricordi che mi portano ad odiare quella città…
e se proprio non ha nulla da offrirmi, farebbe meglio a tornare al suo palazzo!
-
Sei un ragazzino.. non puoi combattere una guerra da
solo, con le tue forze… non hai abbastanza esperienza per farlo! – la voce
della donna si era fatta più seria e il tono si era alzato.
Il volto del giovane kazekaghe si incupì
improvvisamente, mentre gli occhi color ghiaccio diventavano – dopo tanto tempo
– rossi per l’ira. Un urlo disumano si levò dal luogo in cui si trovavano i due
capi di stato, mentre un immensa colonna di sabbia si innalzava a coprire il
luogo in cui i due si stavano parlando poco tempo prima.
-
Io…SONO IL QUINTO KAZEKAGHE DI SUNA!
Lo aveva urlato con tutto il fiato che aveva in corpo,
un urlo carico di rabbia e odio, forse carico di disprezzo e risentimento,
forse perché sapeva che tra quegli alberi c’era colui che gli aveva sottratto
l’amore, colui che voleva portare via la sua amata sorella. Tra quegli alberi,
tra quella gente, tra quei ninja c’era Shikamaru, l’unico che avesse saputo
portargli via il vero amore, l’unico che aveva rubato il cuore della sua
Temari. Konoha andava distrutta e lui avrebbe dimostrato a tutte le terre ninja
di cosa era realmente fatta Suna; il signore del deserto si sarebbe ribellato e
come un immensa mano di sabbia avrebbe schiacciato coloro che si sarebbero
ribellati rialzandosi ad ogni sconfitta più potente di prima…
--------------------------------------------------------------------------------
Note dell’autrice:
-
Lily_90: ciao Saretta!! Scusami intanto perché non ho
ancora recensito, cmq prometto di farlo, tranquilla la mia recensione arriva
sempre!! Mica ti puoi liberare di me, cosa credi… ho ritardato ad aggiornare
causa problemi con il pc, ma prometto di tornare diligente come prima mammina!!
Come ti è sembrato il chappy? la povera Tem è arrivata quando Shikamaru era già
andato via, povera o è sfigata o sono io ad essere cattiva! Credo che la
seconda sia la più probabile ma prometto di tornare buona, tanto vuoi o non
vuoi mi convinci sempre a fare scenette piccanti quindi…stefy sarà ben felice
di saperlo!!cmq nel prossimo chappy ci sarà un colpo di scena e la notte di
peccato si avvicina, sempre più attesa e sempre più strana, vedrai che farà
Gaara altro che fratellino…UN BACIONE GRANDISSIMISSIMO DALLA TUA CHIARETTA!!!
Ti voglio un sacchissimo di bene, cucciola! Ci sentiamo su msn!!
-
Stefy90: ciao Stefy! Come ho già detto a Sara la
scenetta piccante ci sarà, così ti faccio un po’ felice dato che in questi
giorni non ci siamo sentite…prometto una scenetta hot delle mie, ma prima deve
arrivare una notte da far venire i brividi e ti assicuro che non sarà in senso
positivo, a meno che a te non piaccia vedere Gaara insieme a Tem, cosa che sono
più che certa non ti piaccia!! Cosa ne pensi di questo chappy? i primi scontri
stanno arrivando e per un attimo Shikamaru è riuscito a rivedere Tem, ma vedrai
che ancora la strada è tanta.. un bacione, ti voglio un mondo di bene!!
-
Sensei_man: ciao Sensei!! Intanto ti chiedo scusa,
ieri sera non c’ero io al pc ma mio fratello e diciamo che non è stato poi
tanto felice di sentirti, capisci vero? Cmq credo che la pace tra te e lui si
possa raggiungere! Forse…cmq cosa ne pensi di questo chappy? spero che
l’incontro anche se di sfuggita tra Tem e Shika ti sia piaciuto, vedrai che si
prospettano due vere scenette delle mie, quelle che ti piacciono tanto, anche
se dovrai aspettare!! Un bacione grande dalla tua Chiara, magari ti porto anche
i saluti di Andrea!! Ti voglio un casino di bene!!
-
Piccola teddy: ciao Carlotta! Letto il mio appello? Ho
deciso di parlare anche con Giuly, Hidan non va toccato, per posta ancora non
mi è arrivato, sono disperata, povero il mio piccolo criminale! Chissà che fine
avrà fatto, cmq spero che arrivi da me presto!! Cmq, cosa ne pensi del chappy?
ti chiedo scusa per il ritardo ma quando ti ho scritto la recensione è stato un
momento breve in cui ho potuto ma si è rotto ora, quindi vedrò di aggiustarlo!
Un bacione dalla tua Chiara!! Tvbttt!!
-
Snow white: ciao Mary! Finalmente anche tu torni a
recensire il mio chappy! che bello, mi fai sempre un sacco di complimenti e
davvero non so come ringraziarti!! Credo proprio che siano in tanti a pensarla
come te, ma sfortunatamente l’amore non può sempre andare bene, Shika e Tem
dovranno soffrire ancora un pochino prima di incontrarsi.. vedrai che un modo per
farli tornare insieme lo trovo! Che ne pensi di questo chappy? come hai trovato
Shika?attendo risposte, via recensione o via forum! Ciau un bacione, ti voglio
bene!!
-
YumiBabyPunk: ciao Giuly! Intanto devo farti un
annuncio.. dichiaro ufficialmente, Hidan mia proprietà, quindi vedi di fare in
modo a tenerti solo Deidara, Hidan anche se psicopatico me lo filo io! Dai
scherzo, quel folle sfortunatamente ha il fascino del criminale.. cmq che te ne
pare del chappy? le tue recensioni mi fanno sempre felice, sono un misto tra
complimenti e consigli, grazie tante! Adesso ti saluto, ci sentiamo su msn.. un
bacione!!
-
Cybermen93: ciao Federico!! Sempre incisivo nelle tue
affermazioni, ridotte ma sostanzialmente interessanti, grazie tante! Come ti è
sembrato questo chappy? spero ti sia piaciuto, fammi sapere! Un bacione, alla
prossima!!
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Capitolo 8 *** Ninna Nanna.. il vento porta la follia... ***
Ninna Nanna...il vento porta la paura...
Il vento scosse impetuoso le dune del deserto, mentre
la sabbia si alzava fino in cielo a tingerlo di quel rosso di cui era solito
essere in quella zona. Un silenzio straziante si aggirava tra le sabbie del
deserto del villaggio della sabbia, come delle anime silenziose in un cimitero
un gruppo di ninja al confine, si osservava indeciso sul da farsi. Nella
foresta tra Konoha e il deserto, gli animali erano rimasti in silenzio, mentre
il respiro di alcuni ninja si faceva pesante e il tocco del cuore nel loro
corpo, rimbombava come un tamburo. Shikamaru rimase in silenzio, Kiba e Naruto
stavano davanti a lui, da quando Gaara aveva urlato quella frase era calato un
silenzio tombale che aveva reso l’aria carica di tensione. Il giovane shinobi
mosse qualche passo verso l’Hokaghe che ancora fermo, osservava il rosso con
aria severa, forse ogni speranza era andata perduta. Shikamaru in silenzio
rimase ad osservare la scena dal ramo di un albero, cercando di camuffare la
sua posizione e il fatto stesso che fosse lì, gli occhi gelidi e infuriati di
Gaara si spostarono improvvisamente da Tsunade all’albero in cui si trova
Shikamaru.
-
Tornatevene a Konoha…per quanto mi riguarda cercherò
di rimanere il più onesto possibile in guerra, spero che lo stesso valga per
voi…Hokaghe!
-
Almeno ci affronteremo faccia a faccia nuovo
Kazekaghe! I miei omaggi…
Tsunade rimase in silenzio per qualche istante finché
Gaara voltandosi con sprezzo, non le diede le spalle riprendendo il suo cammino
tra le sabbie di Suna. L’intero gruppo di ninja di Konoha rimase in silenzio
osservandolo sparire in una nube di sabbia seguito da Kankuro e da una Temari
stranamente infuriata, Choji in particolare la osservò con cura in ogni
dettaglio. Quando l’aveva vista comparire tra la sabbia in quel luogo deserto,
aveva notato in lei una certa speranza e una certa felicità che erano
improvvisamente sparite alle parole di Tsunade. Forse ciò che aveva previsto si
stava avverando e Shikamaru questa volta non poteva nulla se non dimenticare
quello che era stato il suo passato, ad un tratto un rumore lo fece voltare. Il
gruppo di ninja si era allontanato e in quella zona di confine era rimasto
solamente lui, l’ombra di Temari in lontananza diventava sempre più flebile. Lo
scuotersi delle fronde dell’albero alle sue spalle si fece sempre più
incessante, finché non comparve proprio dietro di lui uno Shikamaru con il
volto rabbuiato e un Kiba stranamente affaticato, Naruto comparve qualche
secondo dopo. Choji vide l’amico compiere qualche passo tra la sabbia, per poi
sussurrare qualcosa in una lingua che non aveva mai sentito, con molta
probabilità era una lingua usata a Suna.
-
Che sta facendo? – gli chiese Naruto.
-
Forse è meglio se lo lasciamo da solo!
-
Potrebbe scappare e andare a Suna.. vuoi lasciarlo
andare senza dire nulla? – gli chiese Kiba preoccupato.
Loro quattro insieme a Sasuke erano cresciuti insieme,
come dei fratelli e il vedere Shikamaru in quello stato li aveva rattristati
tutti. Il giovane shinobi era sempre stato per loro un fratello maggiore, il
tipo che ti ignorava fino all’ultimo secondo ma che correva ad aiutarti quando
ne avevi bisogno, ora temevano di perderlo per sempre tra la sabbia di quel
dannato deserto. Choji voltò le spalle afferrando un pacchetto di patatine,
cadutogli dalle mani pochi secondi prima, si diresse verso la foresta per poi
sedersi sul ramo di un albero qualche metro indietro. Non avrebbe lascito che
Shikamaru andasse via senza dirgli addio, ma non voleva nemmeno costringerlo a
non parlare con quella che era stata l’unica donna della sua vita. Pochi minuti
dopo, un ombra tra la sabbia ritornò visibile, mentre Naruto e Kiba correvano
verso Choji che osservava la scena in completo silenzio, fingendo indifferenza.
Kankuro mosse dei passi incerti tra la sabbia, sapeva
di correre un rischio enorme, ma doveva farlo per il bene di Temari, doveva
salvare la sua adorata sorellina dalle mani di Gaara. Sapeva che con molta
probabilità suo fratello lo avrebbe punito in modo esemplare, ma non voleva
nemmeno pensare all’idea di abbandonare la sua Temari tra le braccia del
Kazekaghe. Vide l’ombra di Shikamaru in lontananza, lo vide sorridere
amaramente vedendolo arrivare, avrebbe scommesso anche la testa su i pensieri
di quello che doveva diventare suo cognato. Forse aveva sperato di vedere sua
sorella comparire in lontananza, forse una minima speranza lo aveva raggiunto,
ma non voleva lasciarlo partire di nuovo senza aver avuto notizia di ciò che
stava accadendo. Gli si avvicinò silenzioso e incerto sul da farsi, ma poi
decise di fare ciò che sempre aveva fatto vedendolo. Gli diede una pacca sulla
spalla, finendo poi per abbracciarlo come un fratello, gli diede una flebile
occhiata, quel tanto che bastava per notare le sue condizioni. Aveva il volto
cupo e l’espressione triste, gli occhi segnati da delle profonde occhiaie
sicuramente non dormiva da qualche settimana ormai, il corpo era leggermente
più magro di quanto lo ricordasse, ma forse era solo la memoria ad ingannarlo.
-
Come stai? – gli chiese con sincerità, notando la sua
espressione.
-
Mi prendi per il culo micio?! Come vuoi che stia…
-
Se ti conforta saperlo… lei è nelle tue stesse
condizioni, se non peggio…
-
Sta male? Che le è successo? – gli chiese lo shinobi
di Konoha con tono preoccupato.
-
Sta tranquillo, non è nulla d troppo grave se così si
può dire… non è malata, è solamente triste e sola! Come un tempo… solo che non
ha il coraggio di prima, sai com’è , questa volta ci aveva creduto davvero! –
gli disse il giovane principe di Suna con voce triste e un sorriso poco
rassicurante sulle labbra.
-
Lo sai che non l’avrei mai lasciata! Io sono ancora
innamorato di lei, non l’ho scordata! Non ne sarei capace…mi manca e farei di
tutto per rivederla sorridere!
-
Posso solamente dirti che ti dirò come sta in futuro…
mi dispiace dirti invece, che non credo sarà tanto semplice rivederla, mio
fratello non la molla nemmeno un secondo…!
Shikamaru rimase in silenzio ad ascoltare Kankuro, il
giovane principe di Suna gli raccontò tutto quello che sapeva e che sospettava
su Gaara, da poco il nuovo Kazekaghe. Non poteva scommettere di averlo visto
spiare Temari, avrebbe giurato di aver notato una scintilla poco rassicurante
quando lei lo aveva seguito voltando le spalle a Tsunade. Forse erano solamente
le preoccupazioni di un fratello un po’ troppo stranito da quella guerra assurda
o forse erano delle reali constatazioni da parte di un ninja, un attento
osservatore che aveva tenuto conto di tante cose. Shikamaru rimase in silenzio
ad ascoltare, un espressione estremamente preoccupata si dipinse sul suo viso
quando Kankuro gli disse che spesso Gaara passava le serate in camera di Tem,
spesso in un completo silenzio che non diceva nulla di buono,il giovane ninja
di Konoha si voltò ad osservare una nube di sabbia avvicinarsi ad una velocità
stranamente inusuale. Una spinta da parte di Kankuro lo fece cadere sulla
sabbia, mentre il più grande dei principi di Suna correva nella direzione
opposta a quella della sua copia chiamando Shikamaru a squarcia gola. I due
corsero per il deserto con tutte le forze che gli restavano, mentre quella
strana nube li seguiva e si avvicinava a loro sempre più minacciosa, Kankuro
fece appena in tempo a prendere la sua marionetta e a ripararsi all’interno di
una grotta poco distante al confine con il paese della Sabbia. La marionetta
che Kankuro poco prima aveva richiamato esplose in mille pezzi, mentre la nube
di sabbia si allontanava e un ombra si avvicinava a loro. I due ninja rimasero
in silenzio cercando di camuffare la loro presenza il più possibile, una voce
squillante però gli diede la conferma di essere stati scoperti, l’ombra di
qualcuno sulla soglia della porta li fece sobbalzare. Una buffa capigliatura
bionda fece capolino dietro il masso sorridendogli in maniera familiare, mentre
una seconda poco distante restava appoggiata in silenzio alla parete rocciosa.
Uno strano silenzio aleggiava all’interno di quella
stanza, mentre il solo rumore prodotto dal vento cullava Gaara in un sogno che
per lui avrebbe significato tutto e niente. Si perse nei suoi pensieri
ascoltando il rumore di quel vento che era solito ascoltare a Suna da quando
aveva visto la luce. Come una dolce ninna nanna lo cullava negli incubi e nei
sogni più belli, quelli in cui spesso vedeva anche Temari. Quel leggero e soave
rumore si trasformò ben presto nella ninna nanna che aveva sentito cantare
spesso a sua sorella…
Una donna con un bambino tra le braccia
se ne stava da sola a cantare una ninna nanna che ormai da anni si tramandava a
Suna, come una tradizione, come una soave poesia che attraversava il deserto e
cullava gli animi più brutali. Anche in quel posto tanto crudele e meschino, si
potevano udire parole dolci e serene capaci di cullare l’animo di una bestia.
Nelle zone più vecchie della città, in quei quartieri in cui ognuno sapeva
tutto dell’altro, nelle parti più dimenticate della città, si raccontava di una
donna. Una donna dai capelli biondi come l’oro e dagli occhi dolci come il
miele, si diceva avesse la voce di una sirena e che con quella voce fosse
riuscita a domare il cuore delle bestie e del signore del deserto, il
Kazekaghe. La leggenda raccontava della sua cattura come prigioniera e di come,
nelle notti di luna cantasse cullando nelle sue note i leoni del deserto, che
docili come gattini si avvicinavano alla sua cella facendo le fusa. Il
Kazekaghe incantato da quelle note e invaghito di quella donna, tanto dolce
quando pericolosa l’aveva fatta liberare in segreto, ma lei, innamorata e
complice di quello che sarebbe stato il suo destino era ritornata da lui. Tra
loro era nato l’amore ma come sempre la felicità non durava per sempre e lei
più innamorata che mai, aveva deciso di donare la sua vita per l’uomo che
amava. Lui crudele e senza cuore l’aveva uccisa con le sue mani, durante una
notte d’amore, costringendola a portare in grembo un arma, un dolore, una
maledizione… e ora quella donna tanto simile a quella della leggenda cantava
con altrettanta tristezza il dolore di quella che forse era stata sua madre. La
giovane regina del deserto si voltò verso l’uomo appena entrato nella stanza,
con sguardo triste e quasi assente, mentre con una mano copriva gli occhi del
bambino che aveva in grembo.
-
Il vento
porta la paura… ti una tragedia che accadrà…- gli disse, continuando a cantare
quella lunga canzone.
-
Dorme?
-
…qual è la
via?.. dove ti porta la follia?...
-
Vieni qui!
-
…chissà se
capirà… se il fato lo vorrà…
La donna pose il bambino su un lettino
poco distante, mentre le mani dell’uomo appena entrato si facevano largo tra le
veste bianca, avide e vogliose di ciò che bramavano. Il pianto languido del
bambino li interruppe, mentre l’uomo nervoso e arrabbiato si allontanava dalla
stanza, lasciando la donna sola e triste proprio come prima.
-
Non piangere
Shiori…accanto a lui sono sicura.. ma penso al peggio che verrà…
La ninna nanna riprese, mentre il tonfo
della porta si faceva largo tra le mura di sabbia del palazzo del Kazekaghe. La
donna pose il bambino sul letto, per poi uscire in balcone, il pianto continuo
e lento del bambino la stordì tanto da farle scodare ciò che la circondava.
Poche ore dopo l’uomo fece ritorno in camera, tra le mani quello che doveva
essere un rotolo della famiglia reale, osservò la stanza, stranamente vuota e
silenziosa, il rumore del vento lo attirò verso il terrazzo. Una pozza di
sangue si allargava come un lago terrificante e maledetto, al centro del quale
stavano la donna e il bambino, una folata fredda e senza anima di vento gli
sfiorò il volto, l’uomo voltò le spalle uscendo dalla porta. Anche quella notte
come tanti anni prima, nessuno si accorse di ciò che era accaduto e un lungo e
straziante suono si udì dal deserto, rimasto vuoto per l’ennesima notte…
Gaara si svegliò spaventato e completamente intriso di
sudore, i battiti accelerati e il volto stranamente spaventato. Quel soglio lo
aveva terrorizzato, era stato come un incubo da cui per ore non era riuscito ad
uscire, aveva visto quella donna cantare triste con il bambino ammalato tra le
braccia, l’aveva vista in volto e quello era stata di sicuro la visione
peggiore che avesse avuto, quella donna aveva il volto di Temari. L’aveva vista
morire e come un fantasma era rimasto in silenzio, mentre le mani della donna
si stringevano attorno al kunai intriso di sangue del piccolo. Osservò il cielo
diventare stranamente rosso e cupo, mentre nei suoi occhi ricorreva quella
donna dagli occhi verdi e dai capelli dorati, quel bambino stranamente simile a
Shikamaru e quell’uomo crudele e spietato che l’aveva lasciata morire senza
fiatare.. stranamente simile a lui…
-------------------------------------------------------
Note dell’autrice:
-
Lily_90: ciao Saretta!! Finalmente sono riuscita ad
aggiornare! Sono ancora presa da quella storiella, mi è rimasto il dubbio, ma
spero come già mia hai ripetuto che tu non sia ancora arrabbiata! Anche perché
non saprei che fare senza la mia cucciola!!^^ che ne pensi di questo chappy?
Shikamaru è arrivato ad un passo dal vedere Tem, ma lei triste gli ha voltato
le spalle mentre Gaara ghignava compiaciuto! Fortunatamente Kankuro da bravo
eroe quale è! È andato a salvare la sua sorellina, cercando di parlare con Shikamaru,
sfortunatamente Gaara ha saputo e come hai visto li ha costretti a stare
lontani dalla città…vedrai mia cara! Le sorprese stanno appena per cominciare e
non sai quante! Come ti è sembrato il sogno? Strano vero? Eppure, non sai
quanto c’è di vero in quel sogno…sfortunatamente per Tem! Ho rubato la canzone
da un film! Credi che mi denunceranno??XD! speriamo di no, altrimenti chi ti
rompe se non io?! UN BACIONE GRANDISSIMO DALLA TUA CHIARETTA!! Ti voglio un
sacchissimo di bene! Ci si sente su msn, tesoro!
-
Stefy90: ciao Stefy!! Uffi sono triste, la mia vita è
uno schifo! Sono rimasta senza la tua ultima opera, non ti sento da più di una
settimana e sto andando in iperventilazione!! Aiuto Stefy! Solo tu puoi
salvarmi! Pulce Poiana Help me!! Cmq…che ne pensi di questo chappy?? spero ti
sia piaciuto, anche perché ho preso il brutto vizio di aggiornare in modo
tardivo, mi chiedo se potrei tornare quella di un tempo?! Oh! Cmq, visto Shika?
Come ti è sembrato? Poverino ad un passo da Tem e lo portano via.. ma vedrai
che adesso entra in atto la SSA!
Scoprirai di che parlo dopo, per adesso aspetta!!XD! un bacione grande dalla
tua Chiaretta!! Ciau tvb troppo!!
-
Sensei_man: ciao Sensei!! Mio fratello non ha dato
segni di squilibrio ma mi ha fatto alcune domande, tu sai di chi vuole sapere!!
Poverino mi spiace un sacco, ma ormai sei diventato un chiodo fisso per
lui…cmq, Che ne pensi del chappy di oggi? la tua Tem, purtroppo ha voltato le
spalle a Shika, cosa del tutto dovuta dato che lui è andato via, quando poteva
benissimo rimanere con lei! peccato che adesso lei sia completamente da
sola…anche Kankuro è andato via, causa Kazekaghe psicopatico e lei è sola come
tanto tempo prima! Che ne pensi del sogno? Fammi sapere, ci sentiamo su msn! Un
bacione grande dalla tua Chiara!! TVB!!
-
Piccola teddy: ciao Carlotta!! Finalmente il miracolo
è avvenuto!! Siii! Il mio amore è arrivato!!! Hidan è finalmente mio!!!( che
psicopatica, quasi quasi torno da Carlotta!!! XD Hidan)( provaci e ti uccido!!
Ormai sei mio non mi scappi! XD Me)( AIUTO VUOLE UCCIDERE IL MIO PICCOLO
TEDDY!! XD Hidan)( amore se tu fai il bravo io non gli stacco nemmeno un
braccino!! XD Me)( Io scappo….!!! XD Hidan) noooo! Se te lo ritrovi tra i piedi
rimandalo indietro! Cmq.. che ne pensi? Come hai trovato il chappy? spero che
il sogni di Gaara non sia stato troppo lugubre, ma la storia deve andare così
mi spiace! Dimmi tutto e grazie, per le due rece! Sei mitica cara mia! Un
bacione grande, ti voglio bene! By Chiara!!
-
Snow White: Mary, che bello di nuovo qua! Ormai sei
una mia lettrice abituale, quale onore!! Non preoccuparti per l’incesto, vedrai
che la storia si evolverà in una maniera che direi inaspettata! Non sarà
proprio un incesto, vedrai che ti combino, su queste cose la mia fantasia
galoppa!! Cmq, che te ne pare del chappy di oggi?? spero ti sia piaciuto! Gaara
ha fatto un sogno un po’ inquietante, ma che per Tem diventerà quasi una
realtà, mi spiace dirtelo…continua a seguirmi, che io ti aspetto qua o sul
forum! Un bacione grande dalla tua Chiaretta!! Ti voglio bene!!
-
Gossip Girl: ciao Ele! Finalmente era tanto che non ci
sentivamo, anche se nel forum ci capita quasi tutti i giorni… che ne pensi di
questo chappy? mi spiace aver fatto voltare le spalle a Tem, ma Shika se lo
merita tutto, anche perché a mio modesto parere poteva anche restare con lei e
non abbandonarla! I povero Kankuro è stato cacciato da Suna, ma delle sorprese
si stanno avvicinando, la SSA
è pronta ad intervenire più o meno per il bene di Tem!! Vedrai… un bacione
grande! Ci sentiamo sul Forum!!
-
YumiBabyPunk: ciao Giuly! Finalmente sento anche te,
ho perso i contatti con tutti quelli del sito da un po’ di giorni! Cmq.. cosa
te ne è parso del chappy? piaciuto? Sono sicura che un po’ male ci sei rimasta
per Shika, ma sfortunatamente temari ha compiuto quel gesto perché si sente
triste! Gli ha voltato le spalle perché è cocciuta e orgogliosa! Ma vedrai.. è
pronta una squadra di soccorso per i nostri adorati, e che squadra…un bacione!!
Ci sentiamo su msn! Tvb!
-
Cybermen93: ciao Federico! Sono mancata per un po’ di
giorni ma spero lo stesso che ti faccia piacere leggere il chappy! che ne
pensi? Come ti è sembrato il sogno di Gaara? Dimmi tutto, come al solito!
Oggettivo come sempre, mio caro! Un bacione alla prossima!!
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Capitolo 9 *** SSA... Squadra di Soccorso Akatsuki ***
SSA...Squadra di Soccorso Akatsuki
Nella grotta era risuonata quella voce squillante,
mentre le pareti umide ancora vibravano quasi pericolosamente sotto gli occhi
stupiti di Kankuro e Shikamaru. I due shinobi rimasero in silenzio, mentre la
figura che era apparsa da dietro al masso gli sorrideva amichevolmente e gli
tendeva una mano, un enorme sorriso disegnato sulle labbra molto simile a
quello che spesso sfoggiava Naruto. Shikamaru incredulo lo osservò meglio,
aveva una buffa acconciatura bionda e due immensi occhi azzurri, un sorriso molto
simile a quello di Naruto e uno strano kimono addosso. Il giovane rimase per
qualche secondo a fissarlo, per poi osservare Kankuro tendergli la mano, forse
non era un nemico ma qualcosa diceva a Shikamaru di stare molto attento, era
una situazione inusuale e questo lo aveva già capito.
-
Se fossi in te non gli darei la mano, sai che schifo!
-
Uffa! Non è vero che fanno schifo! Con queste mani io
ci faccio la mia arte, sai che meraviglia!
Un'altra ombra da infondo alla grotta si era fatta
strada con una piccola lampada ad olio, mentre una terza rimaneva infondo
all’entrata. Shikamaru osservò l’uomo che aveva parlato, portava lo stesso
kimono del giovane biondo ma solamente adesso che il fondo della grotta era
illuminato riusciva a vedere di chi si trattasse. Si voltò spaventato verso
l’entrata, un uomo, vestito con lo stesso kimono ora lo osservava, forse aveva
capito. Nuvole rosse e fondo nero, cappelli di paglia e sonagli che ricadevano
dalle punte e un aria stranamente misteriosa per i suoi gusti, erano capitati
nel guaio peggiore della loro vita. Avevano davanti agli occhi tre membri
dell’Akatsuki e non avevano vie d’uscita…
Gaara quella notte non aveva chiuso occhio, nella
mente l’immagine ricorrente di Temari e quel bambino in una pozza di sangue,
non riusciva a pensare, la sua mente era vuota e stranamente spaventata. In
quel sogno lui era stato il cattivo, l’unico che non aveva aiutato Temari,
l’unico che le aveva voltato le spalle vedendola stesa in una pozza di sangue.
Era decisamente un inganno tiratogli dai suoi sensi di colpa, a Suna si
raccontava di fantasmi capaci di strappare l’anima ai vivi che portavano enormi
rimorsi sulle loro coscienze, forse anche lui sarebbe stato invaso dalle Furie,
forse sarebbe morto con quell’atto sulla coscienza. La natura non poteva essere
infranta, non a Suna dove ogni cosa dipende da ciò che la natura ti offre,
tocca solamente a te saperla usare e lui ne stava decisamente abusando. Aveva
scoperto di amare Temari da quando Shikamaru era partito e aveva spesso pensato
a come potergliene parlare o forse aveva semplicemente pensato a come parlarne
con se stesso. Perché quella era una malattia tipica della loro famiglia, da
quando era nata Suna e da quando era esistita la famiglia Sabaku ogni membro di
essa aveva sofferto prima o poi di sdoppiamento. Non che avessero due
personalità separate, ma bensì presto, si ritrovavano a fare i conti con la
loro coscienza e a dover ammettere a se stessi ciò di cui avevano più paura. A
Temari succedeva sempre, le era successo da quando aveva conosciuto Shikamaru,
si era ritrovata a fare i conti con il suo orgoglio fatto realmente tragico per
una donna cocciuta e determinata come lei; alla fine però era riuscita a
dimostrare il suo amore a Shikamaru e avevano finito per fidanzarsi, ma lui…Gaara
il principe del deserto, il quinto Kazekaghe di Suna, il signore della Sabbia
non poteva soffrire di quello sdoppiamento, non per quella causa, non con
quella fissazione. Eppure ormai era giunto ad amarla con tutto il suo cuore,
ogni suo gesto, ogni sua decisione era incentrata su di lei e sul suo bene. Non
poteva diventare come l’uomo del suo sogno, non lo immaginava, magari ci
sarebbero state più difficoltà tra loro, ma sicuramente avrebbero raggiunto un
punto solido del loro rapporto. L’avrebbe protetta da chiunque avesse
rappresentato per lei una minaccia, l’avrebbe difesa anche a costo della sua
stessa vita, non avrebbe permesso a Shikamaru di portarla a Konoha, non glielo
avrebbe lasciato fare. Malgrado tutto ultimamente l’aveva vista molto più sollevata,
forse la presenza di Kankuro le faceva piacere, peccato che lui l’avesse
allontanato. Doveva farlo tornare a Suna, almeno in questo modo non avrebbe
dato nell’occhio.
-
Kazekaghe? – la porta si aprì attirando la sua
attenzione.
-
Dimmi Genpaku…
-
Dovrebbe vedere una cosa, se non ha un impegno troppo
urgente!
-
Di che si tratta?
-
Il confine! Sta accadendo uno strano fenomeno, forse è
una tecnica ninja.. non saprei dirlo!
Gaara si alzò velocemente dalla sedia di pelle del suo
ufficio percorrendo in fretta il suo interno. Uscì rapidamente dalla porta per
percorrere in fretta le scale che portavano alle torri di avvistamento, mentre
Genpaku lo avvertiva degli ultimi sviluppi. Raggiunse in fretta il picco più
alto di Suna e con l’aiuto della sua sabbia si creò una piattaforma aerea da
cui poter osservare il deserto oltre la sua città. Un immensa nube di sabbia si
alzava proprio tra la foresta della foglia e quella della sabbia, il giovane
Kazekaghe rimase qualche secondo ad osservare quella nube – forse il sigillo da
lui messo era stato distrutto – per poi notare un uccello volteggiare
nell’aria. Non sembrava originario di quel paese e questo il giovane rosso lo
intuì subito, ma rimaneva a volteggiare sulla città come se la stesse
osservando. I suoi occhi gelidi come il
ghiaccio percorsero brevemente il tratto di visuale che quell’animale stava
osservando, scrutava il palazzo in particolar modo la parte nord del palazzo,
quella in cui vi era la camera di Temari.
-
Gaara!! Cos’è quella nube? – la voce squillante di Temari
lo destò dai suoi ragionamenti.
-
Nulla di straordinario, solamente vento, tranquilla!
Entra al palazzo e vai a fare qualcos’altro invece di impicciarti!
-
Potresti anche essere più gentile! Figurati che me ne
può importare se radono al suolo questa maledetta città!
Gaara si voltò di scatto verso di lei, mentre la
figura della sorella scompariva dietro ad alcune colone diretta verso il
palazzo, il giovane rimase in silenzio finché non rimase che il rumore del
vento a rompere l’aria. Scese dalla sua piattaforma e si incamminò sospettoso,
quell’aria al confine non lo tranquillizzava affatto, anzi temeva che Konoha
avesse potuto avere l’aiuto di qualcuno ben più potente dei paesi ninja,
qualcuno che fino ad allora li aveva beffati tutti. Temeva che Tsunade potesse
compiere la follia di allearsi con loro, i criminali per eccellenza…
Il vento continuava a soffiare senza tregua al confine
del paese alzando continuamente una gran quantità di sabbia che lentamente
andava a formare alcune nubi rossicce proprio sopra le fronde degli alberi. La
voce di Shikamaru attirò l’attenzione di Kankuro, che ancora immobile fissava
l’uomo davanti a se, vide il giovane di Konoha afferrarlo per un braccio e
correre lungo l’entrata della grotta il più veloce possibile. Fu solamente un
attimo, pochi centesimi di secondo e i due si ritrovarono bloccati, davanti a
loro, l’uomo che fino ad allora era rimasto fermo all’entrata. Il vento
continuava a soffiare impetuoso e violento, pronto ad una tempesta, una folata
particolarmente forte tagliò l’aria tra di loro, mentre con un leggero scroscio
il cappello di paglia dell’uomo davanti a loro cadeva in terra innalzando
qualche granello di sabbia tra il tintinnio dei campanelli. Shikamaru osservò
la figura in silenzio in attesa di ciò che sarebbe successo di li a poco, forse
sarebbe morto non potendo rivedere la sua Tem, senza averle detto quanto
l’amava o senza aver cercato di sottrarla alle mani di Gaara. Due occhi color
porpora lo osservarono leggermente vacui, ma con una certa ira nel profondo, i
capelli color argento presero a muoversi a seconda del vento prima che una mano
con stizza li tirasse indietro per poi ricadere sul fianco del corpo.
-
Non spaventarli Hidan! Infondo il nostro scopo è
quello di aiutarli se li spaventi non si fideranno più di noi, non credi? – la
voce di Sasori giunse alle spalle di Shikamaru, come un kunai affilato.
-
Non posso farci nulla se cominciano ad
istigarmi….questi mocciosi…
-
Si può sapere che volete da noi razza di criminali? –
Shikamaru si decise finalmente a parlare, troncando l’insulto poco adatto che
era salito alle labbra di Kankuro.
-
Lo vedi…mi infastidiscono…! – un ghigno maledettamente
cupo si stagliò sulle labbra del mukenin, mentre una voce alle sue spalle
squillava come una tromba.
-
Hidan sei sempre il solito, devi avere modi più
garbati soprattutto quando non dobbiamo compiere nessun crimine! Diglielo anche
tu, Sasori?!!
Hidan voltò le spalle ai due shinobi, per poi
allontanarsi poco più in la tra le chiome degli alberi del confine, i suoi
occhi ancora fissi nella memoria di Kankuro e Shikamaru. I due si voltarono ad
osservare un Deidara divertito che creava qualcosa con un materiale simile alla
cera, mentre Sasori proprio di fianco a loro li osservava stanco e quasi
sollevato dal comportamento del compagno.
-
Non preoccupatevi, siamo venuti ad aiutarvi! Non
vogliamo attaccare nessun villaggio, davvero!
-
Allora perché aiutarci?
-
Tu devi essere Shikamaru Nara, giusto?
-
E tu Sasori della Sabbia rossa, proveniente da Suna e
membro dell’Akatsuki…- Sasori lo osservò divertito.
-
Dovresti stare più tranquillo…comunque io e gli altri
siamo venuti per aiutarti a combattere Suna e il quinto Kazekaghe!
-
Per quale motivo?
-
Orochimaru vuole organizzare una sommossa a Suna per
impadronirsi del potere tramite alcuni suoi complici all’interno del paese e
sinceramente questo fatto a noi non va molto a genio…
-
Hidan dice che Orochimaru era solo una serpe, viscida
e squallida e che prima o poi gli avrebbe tagliato la testa! – gli disse
Deidara sorridendo.
-
Quindi se ho capito bene, voi ci volete aiutare a
sconfiggere Suna in modo tale che Orochimaru non possa impadronirsi del paese e
diventare una minaccia anche per voi? – gli disse tutto d’un fiato Shikamaru,
guardando Sasori negli occhi.
-
Più o meno è come hai detto tu…comunque, noi vi
aiuteremo entro certi limiti al resto dovete pensare voi, conta solamente di
avere un braccio in più nel tuo corpo!
Shikamaru rimase ad osservare il rosso di Suna
ghignare. Tutta quella storia era parecchio assurda e per di più ne erano a
conoscenza solamente lui e Kankuro, nessuno oltre a loro sarebbe dovuto venire
a saperne o avrebbero rischiato entrambi di divenire ninja traditori. La loro
scelta avrebbe comportato un destino prestabilito e un piano ben congeniato, la
mente di Shikamaru si mise subito a lavoro, mentre i suoi occhi si spostavano
da Sasori a Hidan che seduto su di un albero pochi metri più in giù fissava il
deserto al confine. La mano di Kankuro sulla sua spalla lo fece voltare, il
giovane gli fece un breve cenno con il capo per poi voltarsi verso un Sasori
estremamente serio che ora li fissava entrambi con stizza.
-
Ci stai genio della foglia?
-
Cosa vuoi in cambio se accetto?
La risata di Hidan risuonò per la foresta mentre
l’ennesima mano di sabbia gli si avvicinava minacciosa ed estremamente più
grande della prima, un onda colossale si innalzò dal centro del deserto
percorrendolo velocemente e scagliandosi contro il mukenin seduto sull’albero.
Shikamaru e Kankuro si voltarono spaventati e spiazzati da quell’attacco, pochi
secondi dopo un boato percosse la foresta del villaggio della foglia in ogni
anfratto, mentre la figura ghignante di Hidan si innalzava senza nemmeno un
graffio in mezzo alla polvere del deserto.
Forse si erano cacciati in un grosso guaio, ma valeva
la pena tentare…almeno per lei…
---------------------------------------------------
Note dell’autrice:
-
Lily_90: ciao Saretta!! Allora dopo che ti ho
torturato con quella storia della tresca e ora che sai quasi metà di ciò che è
avvenuto e che avverrà nei prossimi chappy ti faccio questa inutile domanda..
che te ne pare? Dovrei trovare qualcosa di nuovo ma sono troppo pigra e troppo
presa a litigare con Gianmarco per trovare qualcosa di nuovo, quindi mi limito
a scrivere sfogando la mia ira contro di lui! Allora, so che stai cominciando
ad odiare anche Hidan, anche se tecnicamente ancora non ha fatto nulla, so che
stai sbavando dietro a Shika perché si mette a fare l’eroe, so che tifi per
Kanky e lo consideri un grande, quindi adesso mi pongo questa domanda… che ci
faccio ancora a parlare come una folle? Nonostante tutto e nonostante i mie
scleri, ci tengo a sapere cosa ne pensi e questo lo sai tesoro! Voglio
soprattutto sapere cosa pensi accadrà adesso.. dato che, questo non sei ancora
riuscita a sfilarmelo!! XDXD!! Dai va, adesso ti mollo che è meglio per te…UN
BACIONE GRANDISSIMISSIMO DALLA TUA CHIARETTA!!! Ti voglio un carinissimo di
bene!!
-
Stefy90: sono ancora in attesa di quella cosina… sai,
due ragazzi mezzi nudi dentro lo stesso spogliatoio, uno con un buffo codino e
uno con due zanne sulla faccia, hai presente?? Dai scherzo! Basta, ho deciso
che ti do una tregua, povera la mia Stefy! Chissà quanto ti faccio faticare!!
Va bhe… che te ne pare del chappy? visto, finalmente l’attesa SSA è entrata in
azione e vedrai che succederà, Tem avrà una sorpresona e Shikamaru compirà un
gesto quasi folle per uno come lui! Vedrai…un bacione grande dalla tua
Chiaretta!! Tvb troppo Stefy!!
-
Sensei_man: ciao Sensei! O meglio.. Ciao Duci!! Mio
fratello mi ha detto di ieri! Mi spiace ma stava facendo una cosa importante,
quale fare i compiti, cosa che come ben sai, è un evento eccezionale! Poverino,
lo maltratto sempre!XD cmq, cosa ne pensi del chappy? piaciuto? Spero proprio
di si, gli Aka sono entrati in azione e si preparano a combinare davvero dei
guai, povera Tem nei prossimi chappy avrà degli strani incontri!...un bacione
grande! Ti voglio bene, ci sentiamo su msn! Ciao Duci MIO!!
-
Snow White: ormai sei una mia accanita lettrice.. wow,
grazie tante Mary! Sei davvero un amica, mi fa molto piacere sempre sapere cosa
ne pensi delle mie storie!! Cmq.. di questo chappy che mi dici? La SSA è entrata in azione e si
preparano a combinare davvero dei guai!! Il mio adorato maritino si è fatto
vedere ma tu non puoi nemmeno immaginarti cosa ha in mente di fare, anche
perché il fascino della ribelle contagia o no? E lui è un criminale, chissà se
Tem regge.. ti lascio con il grillo nell’orecchio!! Va bhe ci sentiamo sul sito
o qui! Un bacione grande dalla tua Chiaretta!!
-
YumiBabyPunk: ciao Giuly! Uffa in questo periodo non
ci siamo sentite che peccato, va bhe vorrà dire che ci rifaremo un'altra
volta!! Che ne pensi di questo chappy? spero che l’arrivo degli aka ti abbia
fatto piacere! Vedrai che nei prossimi chappy ci sarà da vedere…un bacione
grande! Ciao!!
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Capitolo 10 *** Nel Cuore della notte ***
Nel cuore della notte
Era ormai notte, alcune civette si aggiravano per gli
alberi al confine tra i due paesi cantando note languide e cupe mentre i leoni
nel cuore del deserto ruggivano affamati e pronti per la caccia. Le stelle
illuminavano il cielo come piccole fiaccole nel più tetro stradone, si udivano
ancora i campanelli appartenenti al copricapo dei mukenin tintinnare vicino al
fuoco, mentre gli occhi color pece di Shikamaru scrutavano il deserto quasi
fosse una scacchiera; si preparava alla mossa finale. Il giovane di Konoha
mosse il capo stanco, quella guerra lo stava logorando dentro ed era da più di
un mese che lui non vedeva la sua Temari, da quel giorno non le aveva più
parlato e adesso persino il suono della sua voce gli sembrava irraggiungibile.
-
Donne…non fanno altro che combinare guai…
La voce di Hidan aveva attirato la sua attenzione
facendolo voltare. Adesso il mukenin gli sedeva accanto proprio nel posto in
cui pochi istanti prima stava Kankuro svanito dietro a Sasori causa marionette.
Il crepitio del fuoco fu l’unico rumore che si succedette a quelle parole,
Shikamaru si ritrovò a fissare Hidan stupito. Non credeva di poter udire parole
simili da un criminale eppure la pensava proprio come lui, se l’avesse sentito
Temari si sarebbe messa a ridere, si riscoprì a pensare il giovane, mentre un
tenero sorriso si disegnava sulle sue labbra. Hidan si voltò verso di lui,
mentre il riflesso del fuoco faceva apparire il suo volto quasi in fiamme,
anche se adesso aveva un espressione meno crudele di quando lo aveva visto per
la prima volta.
-
Non credi che siano problematiche? – gli chiese Hidan
con un lieve sorriso sulle labbra.
-
No! Anzi…sono tutte delle seccature enormi!
-
Ma come i gatti quando ti graffiano non possiamo fare
altro che rincorrerli per accarezzarli una seconda volta anche a costo di un
altro graffio…
-
Già…
Shikamaru rimase in silenzio riprendendo a fissare il
deserto che in quel momento gli appariva come il più invalicabile dei confini,
eppure lo aveva percorso più volte, anche insieme a lei. I ricordi gli presero
la mente mentre il suo volto si incupiva pian piano al ricordo del loro primo
bacio, se lo erano dati proprio nel mezzo del deserto, proprio durante una
notte simile a quella. Adesso invece lui si ritrovava a fissare quel oceano di
sabbia senza poter muovere un muscolo, senza la forza di combattere quel
ragazzino che aveva visto per tanto tempo come un demone e che dopo si era
rivelato solamente un bambino. Spesso lui, il più riflessivo degli shinobi di
Konoha, rimproverava Temari di superficialità quando lei con un solo sguardo
capiva ciò che sarebbe stato il suo rapporto con una persona, secondo lui era
inconcepibile, eppure Temari aveva ragione. La sua impressione su Gaara non era
mai stata della migliori e forse per una volta doveva darla vinta a quel demone
dannatamente cocciuto.
-
Abita a Suna? – la voce di Hidan lo svegliò dal
torpore dei suoi pensieri.
-
Chi?
-
La tua ragazza…abita a Suna?
-
Si…lei è la figlia del quarto Kazekaghe e sorella di…
-
Gaara! Lo conosco, l’ho visto da bambino un diavolo è
dire poco!
-
Allora conosci anche Tem? – gli disse con un briciolo
di speranza negli occhi.
-
No…ma ho sentito spesso parlare di lei…si dice sia un
demone travestito da angelo! Attraente…
-
Non sai quanto…se solo l’avessi vista, avresti fatto
carte false per averla con te! – gli disse sorridendo teneramente.
-
Ma tu come sai tante cose su Suna, Hidan?- continuò
lui, riprendendo a fissare il mukenin.
-
È una storia lunga, comunque se ti conforta sappi che
posso dare un occhiata alla tua, Tem? Devo fare una visitina al quinto Kazekaghe,
questioni di stato…
-
Ti ringrazio, ma credo che non accetterebbe molto la
tua presenza ha un certo animo patriottico, sai che seccatura…
Shikamaru sbuffò infastidito e quasi annoiato, ma con
un certo sorriso felice che da ormai mesi non compariva più sul suo volto.
Hidan lo osservò per qualche istante, per poi voltarsi verso il deserto, mentre
le urla di Deidara gli rimbombavano nella mente come enormi carte bomba. Quel
giovane di Konoha lo aveva davvero incuriosito o meglio, lo aveva incuriosito la
descrizione di quella ragazza, quella Temari tanto desiderata da quel giovane
ora suscitava in lui una certa curiosità…
Si era ormai fatta notte fonda e lei non era ancora
riuscita a dormire, quasi fosse invasa dalle Furie, da quei dannati sensi di
colpa di cui si raccontava a Suna. Una leggera e fresca brezza gli giunse fin
sotto le coperte facendole accapponare la pelle ambrata, socchiuse gli occhi
cercando di calmarsi, quei dannati incubi continuavano a svegliarla nel cuore
della notte senza farla riposare. Quella notte però aveva stranamente sognato
una culla, chissà perché le era venuto in mente quel dannato marchingegno per
bambini, anche se qualcosa dentro di lei stava cambiando non riusciva ad
ammetterlo non in un momento del genere. Le mancava Shikamaru, era divenuto il
suo unico pensiero aveva persino smesso di allenarsi e malgrado tutto l’odio
che celava nel cuore lui continuava a essere il suo chiodo fisso nei suoi sogni
più belli. Sognava ancora la sua voce, le sue mani, le sue spalle e persino
quegli occhi color pece che l’avevano stregata sin dalla prima volta che li
aveva visti, gli mancava il suo profumo e il modo in cui sussurrava il suo nome
durante la notte. La giovane kunoichi mosse d’istinto la testa bionda
gettandosi poi sotto il cuscino, non riusciva a credere cosa fosse diventata
negli ultimi tempi. Era cambiata totalmente e in una maniera spaventosa, non
era più dispotica e irriverente, non si opponeva al volere del Kazekaghe e
aveva persino permesso a suo padre di fare ciò che voleva, ignorando ogni sua
piccola battuta. Nonostante tutto, da quando lui era andato via e Shikamaru
ritornato a Konoha, lei era tornata quella di un tempo, anche se qualcosa di
tenero e incredibilmente dolce le stava crescendo dentro.
Il rumore di alcuni passi la mise in allerta, non si
allenava da tempo ma rimaneva sempre una ninja di Suna. Scese lentamente dal
letto, sentendo suo malgrado il freddo del pavimento solcarle la pelle come una
lama, si accostò alla porta per poi rimanere in attesa, udì un sussurro e
velocemente aprì la porta ritrovandosi dinnanzi al viso un Gaara estremamente
stupito.
-
Gaara? Che ci fai qua nel cuore della notte? – lui la
osservò crucciato.
-
E tu che ci fai sveglia?
-
Mi sono svegliata per colpa di qualcuno che gira in
corridoio di notte? Sbaglio o non hai più problemi di insonnia?
-
Veramente stavo venendo da te…volevo parlarti di una
cosa…
-
E questa cosa non può aspettare domani, capito! Ma
facciamo in fretta mi sta tornando sonno!
I due entrarono nella camera di lei, per poi chiudersi
la porta alle spalle in modo silenzioso, mossero qualche passo all’interno
della camera per poi sedersi sul letto rivestito di bianco, che pareva brillare
illuminato dai raggi argentei della luna provenienti dalla porta del terrazzo.
Temari rimase in silenzio attendendo ciò che Gaara doveva dirle, lui sembrava
stranamente preoccupato e un po’ imbarazzato, il silenzio più completo regnò
tra di loro finché finalmente Gaara si decise a parlare.
- Ero venuto
per parlarti di Shikamaru…- Temari rimase in silenzio, le parve quasi quel suo
cuore si fosse fermato a sentire quel nome.
Aveva sentito Gaara urlarle contro a causa di quel
dannato nome e adesso glielo sentiva pronunciare quasi con malinconia, forse
suo fratello stava cambiando o forse era solamente una sua impressione.
-
Che vuoi sapere?
-
Ci terrei a sapere se lo ami ancora – le disse lui
tutto d’un fiato, prendendo a fissarla dritta in quei grandi occhi verdi.
-
Non lo so…sono confusa, mi manca, ma qualcosa mi dice
di non pensarci troppo a lui…
-
Perché lo vuoi sapere? – continuò lei, guardando Gaara
in modo curioso.
-
Perché credo di doverti dire tutto, non è giusto che
tu non sappia nulla…vedi io credo di essermi innamorato…
-
Ma cosa c’entra questo con Shikamaru?
-
…Tem mi sono innamorato di te!... so che potresti
prendermi come un mostro e in effetti credo proprio di esserlo, ma non vedo
cosa ci sia di male ad innamorarsi di una persona…anche se tu sei mia sorella!
La giovane kunoichi era rimasta in silenzio, spiazzata
dalle parole che aveva appena udito. Avrebbe scommesso che suo fratello si
innamorasse di Matsuri, la sua allieva da quando era diventato Kazekaghe, ma
quella notizia nel cuore della notte l’aveva lasciata indifesa e priva di ogni
ragione. Tutto ciò che credeva essere il suo mondo si stava sgretolando come
sabbia sotto i suoi occhi, senza che lei potesse far qualcosa. Gaara la osservò
di sottecchi fissare la luna quasi a chiedere aiuto, la vide spiazzata. Forse
le aveva messo paura ma quel peso che portava da ormai mesi dentro di se doveva
pur rivelarlo a qualcuno e chi se non la donna di cui si era innamorato. Temari
era sempre stata matura fin da quando aveva sei anni e invece di giocare con
Kankuro ascoltava crucciata le discussioni del padre con i Kage degli altri
paesi, Gaara aveva sperato in una reazione, una qualunque almeno avrebbe avuto
una qualsiasi certezza.
-
Io non so che dirti… Gaara io ci tengo a te, veramente
ma non so cosa dirti…
-
Dimmi solo se sei disposta a stare al mio fianco in
questa guerra o se sei ancora innamorata di Shikamaru…se solo provassi qualcosa
per lui, io giuro che…ti permetterei di tornare a Konoha, ma voglio che tu ne
sia certa! – gli disse, mentre quegli occhi freddi e duri dopo tanto tempo si
scioglievano lasciando bagnare il viso da piccole lacrime.
-
Dammi tempo…te ne prego, almeno tu… aspettami…
-
Ti aspetterò finché ne avrai bisogno…amore mio…
Il giovane Kazekaghe si alzò dal letto, dopo aver
fatto una piccola carezza alla sorella, mosse qualche passo per la stanza e si
chiuse la porta alle spalle, diretto nella propria stanza. La bionda di Suna
rimase in silenzio all’interno della stanza, era confusa più di quanto lo fosse
stata nelle settimane precedenti, adesso era stata messa dinnanzi al bivio più
pericoloso della sua vita. Avrebbe dovuto mantenere la promessa fatta alla
madre o seguire il cuore…adesso più che mai aveva bisogno d’aiuto…
I singhiozzi smossero l’aria fredda di Suna, mentre il
suono cupo di alcuni passi si faceva sempre più flebile all’interno della
camera. La luna argentata illuminava con i suoi raggi il volto triste e confuso
di Temari che inginocchiata sul letto stringeva contro il petto un cuscino,
come una bambina delusa dal primo amore. L’uomo nascosto accanto alla porta del
terrazzo della giovane non si mosse di un millimetro, mentre i singhiozzi
divenivano più ravvicinati e le lacrime sempre più copiose. Quell’uomo rimase
ad osservarla mentre qualcosa nel suo cuore stranamente, pareva muoversi.
Qualcosa gli diceva di correre da quella ragazza e consolarla con quel poco che
aveva, eppure non lo fece, rimase fermo ad osservarla mentre le parole del
giovane di Konoha gli tornavano alla mente. Il vento gli scosse i capelli
argentati come la luna, lasciandogli qualche ciocca ricadere davanti agli occhi
color porpora, la tenda di lino della camera si mosse rivelando la sua figura
alla giovane, che alzò lo sguardo incuriosita. Ma come per incanto, come se
fosse stato un sogno la figura dell’uomo si perse nel vento, mentre uno strano
uccello volteggiava sopra i tetti di sabbia di una Suna dormiente ed indifesa…
-----------------------------------------------------------------------------
Note dell’autrice:
-
Lily_90: ciao Saretta!!! Colpo di scena… ma che te lo
dico a fare se tanto sai tutto!! Va bhe fa parte della scenetta quindi
continuo…colpo di scena! Hidan come Shikamaru pensa che le donne siano
seccature e uniche fonti di guai, fortuna per lui che ancora non conosce Tem!
Anche se la futura scenetta che avverrà sarà anche colpa di Shikamaru.. infondo
è stato lui a raccontare tutte quelle
cose su Tem e ora Hidan sembra attratto come un ape sul miele! Vedrai che nei prossimi chappy arriverà un
incontro davvero spaventoso per Tem, il fatto le metterà talmente tanta
agitazione che presa dalla rabbia e dall’odio correrà tra le braccia del
Kazekaghe…Gaara sembra averle rivelato quello che prova, ma tra i due devono
ancora succedere troppe cose, prima che l’atteso incontro arrivi… ahimè dovrai
aspettare!! So che ti metto rabbia quando faccio così, ma ormai sei l’unica che
mi sopporta, togliendo chi sai tu dalla lista!!^__^!! UN BACIONE GRANDISSIMO
DALLA TUA CHIARETTA!! Ti voglio un sacchissimo di bene!! Ci sentiamo su msn
cucciola…!!!
-
Stefy90: ciao Stefy! Allora, o la nostra è sfiga
oppure il destino è a noi avverso( come direbbe Neji).. purtroppo ho avuto msn
rotto e ancora non va tanto bene, si scollega di tanto in tanto e quindi non ci
siamo potute sentire, spero che la mia collega di scorribande qui sopra ti
abbia dato da fare dato che io mancavo! Insomma qualcuno deve rimpiazzarmi!!
Cmq…che ne pensi del chappy? finalmente Gaara si è dichiarato, anche se sembra
aver confuso ancora di più Tem! Altro avvenimento è stato l’improvviso
interesse di Hidan verso Tem, vedrai che nei prossimi chappy la nostra bionda
avrà un incontro davvero inaspettato…!! Ci sentiamo su msn se puoi e se posso!
Un bacione grandissimo dalla tua Chiara!! Ti voglio troppo bene!!!
-
Sensei_ man: ciao Duci! Uffi in questi giorni non ci
siamo sentiti, mi spiace! Ma come ho detto, il mio pc è andato in tilt, ho msn
che si collega e scollega da solo! Quindi spero di sistemarlo al più presto…che
ne pensi del chappy di oggi? piaciuto? Temari, la tua bella Temari, ha avuto
una piena dichiarazione da parte di Gaara, sembra più confusa che mai e tra
qualche chappy ci sarà una scenetta hot che mi spiace annunciarti…avrà anche un
incontro parecchio movimentato con Hidan, che sembra provare dell’interesse
verso di lei…adesso scappo! Ci sentiamo su msn se possibile…un bacione grande
dalla tua siciliana preferita!! tvbttt!!
-
Snow White: ciao Mary!! Allora che ne pensi del chappy
che ho pubblicato? Come vedi, Tem ha avuto una dichiarazione in piena regola da
Gaara che però sembra averla confusa più che altro…piuttosto… Shikamaru ha dato
una bella descrizione a Hidan di Tem, che sembra averlo indotto a particolare
interesse…tra quei due ci sarà un incontro parecchio movimentato, vedrai, le
sorprese migliori stanno per arrivare!! Un bacione grande.. ci sentiamo sul
Forum o qui! Tvbttt!!
-
Gossip Girl:
ciao Ele! Ok confesso che la tua presenza negli scorsi chappy mi è
mancata! Insomma le tue recensioni sono sempre un piacere, anche perché il mio
ego cresce di giorno in giorno con te! Cmq, cosa ne pensi di questo chappy?
spero che ti sia piaciuto, anche se conoscendoti so che l’incesto non ti piace!
Tranquilla non ci sarà, vedrai che combino…piuttosto… si prepara un incontro
burrascoso tra il mio maritino e Tem, tutta colpa di Shika che le fa
pubblicità… peccato che la presenza di Gaara sia sempre un pericolo, che ne
pensi della dichiarazione? Dimmi tutto, spero di leggere presto cosa ne pensi!
Ci sentiamo qui o sul Forum, un bacione grande!!
-
YumiBabyPunk: ciao Giuly! Complimenti per le foto, ho
visto quelle di Carlotta e devo ammettere che tu sei venuta bene! Così almeno
ho visto in viso la famosa Giuly!.. che ne pensi del chappy? spero ti sia
piaciuto, anche se la dichiarazione di Gaara nel cuore della notte, forse ti ha
lasciata un po’ sotto choc…dimmi anche cosa pensi del rapporto che si sta creando
tra Shikamaru e Hidan, ci sentiamo su msn se ci riesco oppure qui! Un bacione,
alla prossima!!!
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Capitolo 11 *** Sola..come quella notte... ***
Sola...come quella notte...
Il sole era appena sorto e il deserto all’orizzonte
pareva prendere fuoco man mano che quella sfera si alzava in cielo, il rumore
dei cancelli di ferro della città riecheggiava ancora tra le mura ciclopiche,
come il suono dei corni, segno del cambio di guardie sulle mura. La gente
cominciava a riversarsi nelle strade, mentre il chiasso provocato dai bambini
arriva fin dentro le mura del palazzo del Kazekaghe. Temari quella mattina si
svegliò stranamente tardi, per una kunoichi come lei che era abituata ad allenarsi
alle prime ore del giorno. La bionda appoggiò i piedi al pavimento che ancora
freddo le fece accapponare la pelle, si mise una vestaglia e ancora in pigiama
si diresse verso la cucina privata per fare la sua colazione.
Aprì lentamente la porta della cucina, mentre un
fresco venticello le scuoteva i capelli biondi stranamente sciolti sulle
spalle, e osservò curiosa la porta che vada sul giardino. Era aperta,
solitamente Genpaku la chiudeva quando il sole tramontava dopo aver controllato
tutte le stanze private del palazzo, ma quella mattina era già aperta. Temari
si avvicinò lentamente al giardino, mentre le tende bianche si muovevano quasi
danzando sulle note del vento, osservò teneramente la figura seduta sulla
panchina in mezzo al giardino. Su quella panchina si ci sedeva sua madre quando
era in attesa di Gaara, era l’unico ricordo materiale che le era rimasto, per
averla aveva messo da parte l’orgoglio e aveva supplicato suo padre per tenerla
con se quando lui, stanco e innervosito, aveva rimosso ogni ricordo di Karura
dalla vita del palazzo. I capelli rossi come fiamme del ragazzo seduto sulla
panca si muovevano a seconda del vento, mentre teneva gli occhi chiusi in un
espressione quasi rilassata, il copricapo da Kazekaghe sulle gambe e le mani che lo tenevano fermo, quasi per
paura che potesse volar via. Temari restò in silenzio per qualche secondo,
mentre la figura di suo fratello Gaara gli appariva sempre più la figura di un
uomo che stava crescendo giorno dopo giorno.
-
Ascolti il vento? – gli chiese, provocandogli un
leggero sussulto.
-
Mi sa ascoltare…come te…- gli rispose, mantenendo la
stessa posizione.
-
Sa ascoltare e racconta tante cose, anche le più
impensabili!
-
Ho mandato Genpaku a cercare Kankuro…spero ti faccia
piacere!
-
Grazie tante, mi mancava vederlo in quello strano
stato cadaverico la mattina! Non mi divertivo più senza prenderlo in giro! –
gli disse lei con un tenero sorriso sulle labbra.
-
Ora è meglio che io vada…quel dannato e stupido lavoro
che ho mi chiama…
-
Te l’ha detto il vento? – gli chiese, mentre il
giovane le passava di fianco.
-
…me lo ordina il cuore…- le rispose in sussurro che
non giunse alle orecchie della kunoichi.
Temari rimase in silenzio a fissare la porta della
cucina chiudersi alle spalle di Gaara, mentre i suoi passi tanto leggeri
producevano dei leggeri suoni sempre meno udibili. La giovane si sedette
scomposta sul divano che vi era nella stanza, dopo aver afferrato una tazza di
caffè ancora fumante, prese a soffiargli all’interno mentre il vapore le
appannava la vista e si perdeva nella stanza.
Quella mattina Shikamaru si era svegliato con un gran
male alla testa, era come se una carica di bisonti gli fosse passata accanto
rimanendo li accanto a lui per più di un ora. Il bagliore dei raggi del sole
gli arrivò dritto negli occhi, provocando un imprecazione da parte del giovane
di Konoha. Aprì lentamente un occhio per osservare la scena che gli si stava
mostrando dinnanzi e un sorriso quasi paterno gli comparve sulle labbra.
Kankuro e uno scapigliato Deidara stavano litigando come dei matti, sotto gli
occhi di un divertito Sasori e di un Hidan sconcertato.
-
Perché litigato? – chiese il moro a Sasori,
affiancando i due.
-
Deidara ha sottratto il cappuccio da gatto al tuo
amico e lui gli si è scagliato contro! È da più di un ora che vanno avanti
così! – gli disse per poi scoppiare in una sonora risata, mentre Kankuro tirava
i capelli a Deidara.
-
E voi non li avete fermati?
-
Perché avremmo dovuto?
-
Hidan tu non dici niente? – i due rimasero in silenzio
per qualche istante.
-
Che schifo…! – gli rispose Hidan.
Sasori e Shikamaru scoppiarono a ridere, mentre Hidan
leggermente irritato si dirigeva a passo di carica verso i due che stavano
litigando. Li afferrò entrambi per la schiena e li sedette uno di fronte
all’altro, per poi afferrare la tazza di caffè vicina al fuoco e muovere
qualche passo verso la foresta, il rumore di alcuni passi lo fece voltare.
Deidara si era alzato dalla sua postazione e si stava dirigendo verso un
Kankuro in vena di boccacce, gli occhi color porpora di Hidan lo fecero
risedere mentre dopo pochi istanti si allontanava brontolando.
-
Ma fa sempre così? – domandò Shikamaru a Sasori.
-
Si! E mi dispiace per te che non lo hai visto quando
ci sono Deidara e Tobi! Sai che spasso, quei tre sono esilaranti!
-
Lo credevo più burbero! Sai… freddo?
-
Hidan? Ti assicuro che non è freddo! È solamente un
po’ dispotico e maniaco per la religione, non gli piace parlare molto e le
uniche cose che dice ti assicuro che sono solamente sensate e piene di ciò che
è lui in realtà!
-
Non lo vedo come un gran religioso!
-
Non sai nemmeno quanto possa esserlo, lo è persino
quando combatte!
Shikamaru si voltò verso la foresta, le parole di
Sasori lo avevano incuriosito, ma non osò chiedergli di più. Da lì a poco
sarebbe dovuto tornare a Konoha e aveva la strana sensazione che qualcuno
stesse arrivando nella loro direzione, strano che quei criminali non si fossero
accorti di nulla. Gettò la testa indietro, brontolando un “ che seccatura…”,
per poi osservare le nuvole che lentamente navigavano in quel cielo azzurro e
sereno come mai si era visto. Rimase in silenzio per alcuni minuti, gli occhi
chiusi e un espressione completamente rilassata, li riaprì quando il rumore di
alcuni passi gli giunse alle orecchie. La figura di Hidan gli apparve alle
spalle, mentre una voce familiare gli giungeva alle orecchie. Si voltò di
scatto, mentre Kankuro si alzava sorpreso e felice, correndo verso l’uomo che
il mukenin teneva bloccato con una mano.
-
Shikamaru! Kankuro! Non sono mai stato così felice di
rivedervi!
-
Genpaku? Che ci fai qua? – gli chiese Kankuro, mentre
Sasori li osservava curioso.
-
Mi manda il Kazekaghe…Gaara è preoccupato per te,
Kankuro! Vuole che torni a Suna!
-
Genpaku con noi viene anche Shikamaru! Vuole parlare
con Tem, sono sicuro che Gaara capirà!
-
Non credo…mi spiace Shikamaru lo sai che ti voglio
bene proprio come Kankuro ma non posso farti entrare a Suna! Rischio la vita di
molti se lo faccio… compresa quella di Kankuro! – gli disse l’uomo
rivolgendogli uno sguardo parecchio dispiaciuto.
-
Sta tranquillo! Non voglio causarvi guai, anzi sono
più che onorato per quello che hai detto! Kankuro ci vediamo tra una settimana
come stabilito…alla prossima Genpaku e salutami la mia…
-
Principessa! Si!si! stai diventando sdolcinato con il
tempo! – gli disse l’uomo mentre lui e Kankuro si allontanavano nella
boscaglia.
Il resto del gruppo rimase in silenzio, finché
Shikamaru non decise di raccogliere le sue cose. Ripose la coperta nello zaino
e si mise il giubbotto da Chunin, legò il coprifronte al braccio e con lo zaino
sulle spalle salutò i mukenin con un breve sorriso. La voce di Deidara gli
giunse alle orecchie proprio come quella mattina, una carica di bisonti accanto
al suo orecchio, mentre Sasori lo salutava con un sorriso e Hidan lo osservava
silenzioso. Il giovane di Konoha si voltò e saltò su un ramo per poi prendere a
corre per la foresta della foglia, veloce come quel vento che lo aveva
accompagnato così tante volte…
Era ormai pomeriggio inoltrato quando Genpaku, Kankuro
e il resto del gruppo di ninja scelti fece il suo ritorno a Suna. Per le strade
la gente li osservava stupefatta e felice per il ritorno del loro adorato
principe, i bambini correvano tra le guardie e gli facevano dei dispetti mentre
le ragazze sedute sui muretti li osservavano con un tocco di malizia e
rispetto. Essere ninja a Suna significava soprattutto quello, possedere il
rispetto della gente, avere la loro fiducia e saperli proteggere nel momento
del bisogno. Era riguardo a quelle qualità che veniva scelto il Kazekaghe, non
solo per le sue doti di ninja ma anche per il rispetto che la gente gli portava
e questo Gaara lo sapeva bene. Malgrado tutto continuava ad amare quella che in
realtà era sua sorella, ma che da ormai tempo lui vedeva come un donna
qualunque capace di rapirgli il cuore in qualsiasi istante.
La voce di Kankuro fece sobbalzare Temari che sdraiata
sul terrazzo ripensava alle parole del fratello minore durante la notte
precedente. La bionda si sentì stringere da dietro da delle mani ruvide,
possenti e quanto più familiari era possibile, il sussurro che Kankuro le disse
all’orecchio le riempì il cuore di gioia portandola ad avere uno slancio
emotivo non del tutto tipico del suo carattere. Lo abbracciò forte, mentre gli
ripeteva anche lei quanto gli fosse mancato e scoppiò in una fragorosa risata
quando Kankuro la afferrò da sotto le gambe e la fece volteggiare qualche volta
sul terrazzo. Rise spensierata come da ormai troppi giorni non faceva, mentre
gli occhi di Kankuro la osservavano quasi paterni e felici di rivedere un minimo
di spensieratezza accarezzarle il viso.
-
Devo confessarti una cosa nee-chan! – cominciò lui,
poggiandola nuovamente sulla sdraio.
-
Che hai combinato questa volta micione? – gli disse
lei, le braccia intorno al petto e l’espressione falsamente dura.
-
Non scherzo…vedi,
ho incontrato Shikamaru… - lei tornò seria e lo fissò dritto negli occhi.
-
Abbiamo parlato e ti assicuro che gli manchi davvero
tanto, mi ha distrutto la mente a furia di parlare di te… - Kankuro non riuscì
a terminare la frase che Temari lo interruppe bruscamente.
-
Smettila! Non voglio più sapere nulla di lui!
Il giovane principe di Suna rimase ad osservarla in
silenzio, sconcertato e spaventato da quelle parole. Nella mente la paura di
ciò che avrebbe potuto averle fatto Gaara limpida come l’acqua e fredda proprio
come un kunai ancora porco di sangue.
-
Posso sapere perché non vuoi vederlo? Vuoi forse dirmi
che non lo ami più? – gli chiese sperando in una reazione.
-
Ho sofferto fin troppo per lui! Mi sono stancata di
piangere per uomini che mi abbandonano ogni volta! Continuo a ritrovarmi
sola…ogni volta che credo di poter essere felice , rimango da sola a piangere
come una bambina dentro questa dannata città! Sono stanca…stanca, Kankuro…
La osservò silenzioso, sapeva come si sentiva sua
sorella, lo aveva provato anche lui sulla sua pelle, c’era anche lui quella
dannatissima notte. Quella notte tanto spietata da lasciarli da soli senza
nessuno che li potesse aiutare, soli come non erano mai stati, da quella notte
era cambiata tutta la loro vita. Kankuro aveva più volte cercato di superare
quel ricordo, ma Temari…lei aveva visto negli occhi sua madre supplicare aiuto,
invocando quello che per lei era il vero amore e che in realtà l’aveva lasciata
morire su di un letto con la sua bambina tra le braccia…Temari non si sarebbe
ripresa o forse non si era mai ripresa…
Era notte fonda e le civette cantavano
le loro note languide e tristi, nel più spettrale dei silenzi, per il deserto
non si udiva nessun rumore se non quello di una bambina che piangeva. In una della
stanza del palazzo del Kazekaghe una bambina dai capelli dorati e dagli occhi
verdi piangeva disperata tenendo stretta la mano di sua madre. La donna stesa
sul letto le sorrideva teneramente consapevole di quello che da li a poco
sarebbe successo, pochi minuti e tutto quello che era stato la sua vita sarebbe
andato perso in quel oceano di Sabbia capace di sotterrare anche il più brutale
dei silenzi. Rimaneva zitta tenendo stretta la mano di sua figlia, che
disperata chiedeva aiuto, mentre nella sua mente invocava l’aiuto dell’unico
uomo che l’aveva resa felice…la porta si aprì pochi minuti dopo e da lì
comparvero le figure di due medici, un ninja e un bambino assonnato con dei
buffi capelli castani. Il ninja corse verso la donna afferrando la bambina che
ancora in lacrime teneva stretta la mano della madre, urlava disperata mentre
le toglievano l’ultima cosa che le era rimasta.
-
Lasciami,
lasciami, voglio aiutare mamma!! Lasciami Baki!!
-
Prenditi cura
di loro, Baki…te ne prego, digli che gli ho voluto bene…- riuscì solamente a
dire la donna, mentre il respiro le mancava e le urla della bambina si facevano
sempre più flebili.
Passarono pochi minuti e il più triste
dei silenzi scese sull’intera città di sabbia, la bambina non urlava più,
adesso se ne stava seduta su un gradino in un corridoio buio, mentre la figura
di suo padre usciva disgustata dalla camera di sua madre. Un bambino accanto a
lei farfugliava qualcosa, forse le chiedeva aiuto, forse gli domandava di sua
madre, questo Temari non lo sapeva.
-
Porta quel
cadavere fuori da casa mia, Hirotomi! Puzza di putrido!
-
Io ti odio! –
gli urlò contro la bambina, scagliandosi contro di lui.
L’uomo le diede un sonoro ceffone,
facendola cadere sul pavimento freddo come il ghiaccio. Il ninja di poco prima
la raccolse da terra, sorridendole come se fosse suo padre, prese il bambino
più piccolo tra le braccia e si diresse verso la camera del piccolo, chiamando
la bambina per nome. Lei non lo ascoltò, corse via, come il vento di cui
portava il nome, corse per tutti i corridoi del palazzo, finché non arrivò
dinnanzi ad un cancello. Dietro le sbarre c’era un leone, un cucciolo, solo e
malnutrito, forse dimenticato dal mondo intero, si sedette senza paura vicino
alle sbarre, mentre il cucciolo le andava vicino. Rimase in silenzio allungo
promettendo a se stessa di tornare felice, promettendo a se stessa di non
piangere mai più…
----------------------------------------------------------------
Note dell’autrice:
-
Lily_90: ciao Saretta!!!diciamo che mi pento, sono
stata cattiva! Prometto che non ti faccio dannare più ma dovevo scriverlo
questo chappy anche se era un po’ troppo triste…sono preoccupata per la parte finale, che ne dici?
Credo che tu abbia capito bene come si sente Temari e di che umore sia in
questo momento della storia, insomma l ricordo della madre le viene alla mente
quasi ogni volta che è triste, un gran brutto ricordo…kankuro sfortunatamente
non è riuscito a far entrare Shikamaru a Suna, ma vedrai che la posto suo si
prepara ad entrare qualcun altro! Gaara se ne sta solo a pensare, ma chissà
cosa gli sta passando per la mente a quel folle! Prometto che ancora dovrai
soffrire per vederli assieme, ma ho preparato una scenetta che ti farà davvero
sorridere, perciò…aspetta mio tesoro, dici sempre che ho una gran bontà, vedrai
che ne viene fuori…UN BACIONE GRANDISSIMISSIMO DALLA TUA CHIARETTA!! Ti voglio
un sacchissimo di bene!!
-
Stefy_90: ciao Stefy! Che mi dici del chappy stellina
mia? So che è stato molto triste e che i risvolti nella relazione tra Tem e
Shika vanno sempre a peggiorare, ma con questo chappy volevo dimostrare un po’
a tutti che Tem si sente davvero male a stare da sola, soprattutto dopo quello
che c’era stato tra lei e Shika…come ti è sembratati la scena tra lei e
Kankuro? Ho cercato di renderli il più fratelli possibile, almeno qualcuno che
cerca di aiutarla ci deve essere! Credo proprio che Kanky le darà una mano, ma
Gaara sta osservando anche lui e le sue condizioni non sono migliori di quelle
di Tem...alla prossima puntata! Un bacione grandissimo dalla tua Chiaretta! Ti
voglio bene stellina mia!!
-
Sensei_man: ciao Duci! Uffi sono arrabbiata, ho msn
rotto e si scollega solo, non ti sento da quanto?? Boh mi manchi tanto Duci!
Come faccio senza di te che litighi con mio fratello, prometto di rimediare a
tutto! Nonostante tutto voglio sapere che ne pensi del chappy, anche perché è
l’unica cosa che ancora ci tiene in contatto…cmq, Gaara ha in servo una bella
sorpresa per Kankuro e lui sta a pensare a Tem, vuole aiutarla a tornare con
Shika, ma tra poco riceverà una visita parecchio strana …un bacione grande
dalla tua Chiara! Mi manchi tanto…tvbttt!!
-
Gossip Girl: ciao Ele! Pubblicità? Altro che
pubblicità, presente quando Hidan gli dice” attraente…” ? bene, vedrai che ci
sarà davvero da ridere, Temari non è di sicuro una ragazza che si fa mettere le
mani addosso e Hidan ne riceverà la prova, peccato che la sorpresa fosse
diretta a Shika…Gaara sta pensando ad un piano per sottrarre a Tem anche
Kankuro, l’unico che sta riuscendo in qualche modo a darle una mano, sembra che
tutto sia nelle mani del Kazekaghe, ma la SSA è pronta ad agire…un bacione grande, ci
sentiamo qua o sul Forum! Tvb!!
-
Tem_93: ciao!! sono davvero felice che tu segua la mia
storia, mi fa piacere, anche perché dato il nick sei sicuramente una ragazza
stupenda! In più mi hai fatto dei complimenti che davvero mi hanno lusingata,
ma ora passiamo alla storia.. che ne pensi del chappy? Ti è piaciuto? Spero
proprio di si! Vedrai che nei prossimi chappy accadranno dei fatti davvero
inconsueti, perciò segui la storia! E grazie ancora…un bacione, by Chiara!!
-
YumiBabyPunk: ciao Giuly! Uffa, ma la nostra è sfiga
allora? Non ci sentiamo quasi mai, quando tu sei collegata il mio pc non si
collega! Ma che sfiga! Nonostante tutto ci sentiamo qua…sarei felice di sapere
cosa ne pensi della scenetta finale? Forse era troppo triste, ma
sfortunatamente ho dovuto scrivere quella parte per sottolineare la tristezza
di Tem, dimmi anche cosa ne pensi del capitolo in generale! Un bacione grande,
ci sentiamo qua o se ci riesco su msn!
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Capitolo 12 *** Mi piace il pericolo ***
Incontro o Scontro?
Era pomeriggio inoltrato, il sole stava tramontando
sul deserto e le tende di lino bianco nella camera della principessa di Suna si
muovevano sotto le mani esperte del vento del deserto, quasi fossero fantasmi.
I raggi dorati illuminavano la camera rendendola quasi infuocata, mentre il
vapore proveniente dal bagno aleggiava a pochi centimetri dal pavimento dando
alla stanza un aria quasi soffusa. Stranamente quel giorno non era successo
nulla di eclatante, c’erano stati solamente dei piccoli scontri tra i paesi in
guerra, ma nulla che potesse preoccupare i due paesi, quella guerra stava
procedendo con estrema e quasi insopportabile calma. Temari all’interno della
vasca se ne stava con gli occhi chiusi e un espressione più che stanca, aveva
affrontato una giornata davvero stancante, firmare tutte quelle carte insieme a
Gaara era davvero un lavoro distruttivo, si domandava come suo fratello facesse
a portare avanti il paese. Quel giorno lo aveva osservato attentamente,
malgrado ogni sua firma fosse estremamente stizzita, leggeva sempre ogni più
piccola clausola nei trattati che gli venivano sottoposti, aveva ascoltato la
gente più ricca di Suna e anche i più poveri, aveva ascoltato persino una
bambina che non riusciva a pronunciare il suo nome. Temari sorrise a quei
pensieri, nonostante tutto suo fratello si stava dimostrando un capo di stato
più che saggio e questo lo apprezzava molto. Decise di uscire dalla vasca
solamente quando, l’acqua divenne fredda e il vapore scomparve dalla stanza. Si
avvolse il corpo in un asciugamano e dopo aver dato una rapida occhiata alle
condizioni del bagno, aprì la porta della camera, un grido di sorpresa le
giunse sulle labbra rosse.
Un uomo con uno strano kimono se ne stava sul balcone
del suo terrazzo, come se nulla di ciò che stava facendo fosse sbagliato, aveva
un cappello di paglia sulla testa con dei buffi sonagli che producevano un
leggero tintinnio una volta mossi dal vento. Un immensa voglia di urlare si
impadronì di Temari che senza curarsi delle sue condizioni, uscì scatenata in
terrazzo urlando contro l’uomo al balcone.
-
Ehi tu! Credi forse di essere a casa tua? Ti hanno
avvertito che questo è il palazzo del Kazekaghe e che questa parte è riservata
ai membri della famiglia? Oppure sei solamente una di quelle stupide guardie
che fanno quelle scommesse sul coraggio assurde?! – glielo aveva detto tutto
d’un fiato senza nemmeno prendere fiato.
-
Curiosità…sei una persone normale o ti hanno creata in
provetta?
L’uomo si voltò stizzito verso di lei un espressione
burbera sul volto, che scemò clamorosamente dopo che ebbe visto gli abiti
succinti in cui la meravigliosa principessa di Suna si trovava. Mani sui
fianchi, aria infuriata su quel dannato volto da angelo, occhi verdi quasi da
gatta, fisico perfetto e formoso, era decisamente la Temari di cui gli avevano
parlato. Quel ragazzino di Konoha aveva dannatamente ragione a chiamarla”
seccatura”, perché una donna simile secondo Hidan, non poteva essere che una
seccatura.
-
Cos’è? Dopo che hai visto chi sono ti sono cadute le
palle? Allora? Voglio sapere il tuo nome, sai com’è tanto per divertirmi,
uccidere qualcuno mi farà passare una serata piacevole!
-
Sei dannatamente insopportabile lo sai? Nonostante il
tono con cui mi stai parlando mi dia fastidio, mi chiamo Hidan! E mia cara
Temari no Sabaku la avverto che sta correndo un grosso rischio! – Temari lo
osservò in silenzio, per poi scoppiare in una risata quasi lugubre.
-
Tu non sai con chi stai parlando! Sarai pure uno degli
Akatsuki ma io sono Temari no Sabaku e ti assicuro che se mi rispondi un'altra
volta in quella maniera…sta pur certo che da Suna non esci vivo!
-
U…mi eccitano le donne pericolose…
-
Io odio i coglioni…!
I due rimasero per qualche tempo ad osservarsi, l’uno
fissava gli occhi dell’altro, porpora nel verde, quella cos’era? Una lotta tra
bene e male?
Hidan le si avvicinò pericolosamente, il rumore dei
corni alle mura distrasse Temari per un istante e fu in quel preciso momento
che Hidan la afferrò per un fianco portandosela vicino, dannatamente vicino.
Temari poteva sentire il suo profumo, poteva specchiarsi in quegli occhi color
porpora, poteva sentire il suo respiro solleticarle le spalle nude. Li la fissò
silenzioso, finché non si decise a parlare, la vide rimanere in silenzio, forse
l’aveva colta di sorpresa e anche se l’aveva conosciuta da poco, qualcosa gli
diceva che non le piaceva essere presa di sorpresa.
-
Vengo per conto di una persona…un ragazzo…
-
Ah! Cos’è ti manda il figlio del capo? – gli disse lei
facendo il vocione.
-
Mi manda Shikamaru Nara, lo conosci?
Temari rimase in silenzio, quasi le mancò il respiro.
Shikamaru con gli Akatsuki? Non poteva essere vero, lui era sempre stato dalla
parte del bene aveva persino combattuto contro Sasuke che sconsideratamente
voleva unirsi a quella banda di criminali di cui faceva parte suo fratello.
Aveva sempre creduto che avesse un animo più che buono e adesso veniva a
parlare con un membro di quella organizzazione che le dice di avere un
messaggio da parte sua? Che stava succedendo in quella dannata guerra?
-
Non so chi sia! – mentì spudoratamente, mentre Hidan
la osservava divertito.
-
Ma se vi dovevate sposare! Ti hanno mai detto che le
brave ragazze non dicono le bugie, ragazzina? – le disse, mentre con una mano
le sfiorava il fianco, fino a risalire alla spalle e a darle un buffetto sotto
il mento.
-
Io non sono una brava ragazza! E poi non voglio sapere
più nulla di lui! E smetti di toccarmi o te le taglio quelle mani!
Gli diede un ceffone in pieno viso, senza che lui, un
mukenin di primo ordine, un uomo ricercato in tutte le terre ninja, un
criminale, potesse reagire. Lei gli sorrise divertita, vedendogli toccare la
guancia quasi stranito, forse un ceffone non glielo avevano mai dato.
-
Digli che questo glielo mando io! Regalo di nozze… e
se adesso tu te ne andassi, io mi cambierei e tornerei alla mia vita normale,
caro Hidan!
-
I miei omaggi principessa…tornerò a farle visita, sono
attratto dal pericolo!
-
Beh, a me faresti un gran favore se scomparissi! Sei
noioso!
-
Gattina…alla prossima! – gli disse lui con tono
malizioso, mentre si ricomponeva e si allontanava tra i tetti di Suna.
-
Gattina un corno! – gli urlò dietro lei a
squarciagola.
Rimase da sola nella camera, nella mente ancora quegli
occhi color porpora e quell’espressione dannatamente idiota, le assomigliava
molto a Shikamaru, ma il solo ricordo le faceva bruciare il cuore. Si rivestì
in fretta, la testa che girava e una strana sensazione, si sentiva
infinitamente debole. Si sdraiò sul letto cercando di riposare, chiuse gli
occhi, ma prima che potesse riaprirli il braccio le cadde sul comodino proprio
accanto al tavolo, facendo cadere a terra una foto, la foto di Shikamaru.
Kankuro udito il rumore si era precipitato in camera
della giovane, inizialmente spiazzato l’aveva trovata a terra svenuta, mentre
la fresca brezza serale inondava la stanza come un fiume in piena, cacciando
via il vapore. L’aveva poggiata delicatamente sul letto e le aveva fatto delle
tenere carezze sulla fronte ancora imperlata di sudore, qualche ciocca di
capelli le era rimasta sulla fronte. Il respiro affannato lo fece preoccupare,
il petto della giovane si abbassava e si alzava velocemente, quasi fosse sotto
sforzo, la vide stringere le palpebre come se sentisse dolore, le toccò la mano
mentre lei si scostava infastidita. Le sedette accanto per qualche ora, rimase
ad osservarla in silenzio, finché dei passi non lo fecero voltare. La figura di
Gaara era apparsa alle sue spalle serio, portava degli abiti civili i soliti
pantaloni che portava in casa, mentre sopra una leggera maglia di rete gli
copriva il petto. lo vide posare gli occhi su Temari, preoccupato, e poi
fissare lui con tono severo.
-
Cosa è successo? – gli chiese, mentre attendeva una
risposta mosse qualche passo nella stanza.
-
Non lo so! Ho sentito un tonfo e l’ho trovata a terra
svenuta! Non chiedermi il perché, non ti saprei rispondere! – gli rispose in
tutta sincerità.
-
Sono preoccupato…- gli confesso Gaara, voltandosi a
guardare Temari con dolcezza.
-
Di cosa?
-
La vedo strana, non è più quella di prima! Mi manca
vederla correre per Suna dietro alle guardie, o vederla rincorrerti per i
corridoi, mi manca semplicemente vederla sorridere!
-
Non è colpa nostra, da quando Shi…- Kankuro non riuscì
a terminare la frase.
-
Non dire quel nome!
-
Ma che dici Gaara?! Anche tu provavi del rispetto per
lui! Mi avevi anche detto che le davi il permesso per sposarsi con lui e adesso
mi dici questo? Che cavolo hai in mente? – gli gridò contro, mentre Temari
infastidita dalle urla cominciava a svegliarsi.
-
Ho detto che non voglio più sentire quel nome! Sono il
kazekaghe di Suna e non ti sto chiedendo di non dirlo da fratello, è un ordine!
E smetti di urlare sei patetico quando fai così, non metti paura nemmeno ad una
mosca!
Kankuro rimase in silenzio a guardarlo, mosse qualche
passo per la stanza e poi uscì silenzioso dalla porta lasciandola socchiusa,
mentre una fresca brezza entrava dalla porta del terrazzo. Temari si svegliò
pochi minuti dopo, Kankuro ancora fissava la porta preoccupato, temeva suo
fratello come non aveva mai fatto. Era cambiato nell’ultimo periodo, ma il suo
improvviso interesse per Temari lo spaventava, anche quel sorriso tenero che
prima avrebbe desiderato vedere, adesso gli sembrava un orribile ghigno che mai
avrebbe più voluto rivedere.
La serata trascorse tranquilla senza nessun intoppo, i
tre fratelli cenarono nella cucina riservata alla famiglia, quella piccola
cucina che sua madre aveva fatto costruire per ricordare quel minimo di
Famiglia che c’era nella vita di quelle cinque persone. Come sempre Temari aveva costretto Gaara a
mangiare, mentre Kankuro si ingozzava senza freno lanciando qualche volta delle
occhiate fugaci al fratello minore. Finirono per addormentarsi tutti e tre sul
divano della cucina, Kankuro sdraiato su un bracciolo del divano, la mano che
penzolava sul pavimento, Temari tra le braccia di Gaara che la coccolava con
qualche carezza tra minuto e minuto. Quando già si era fatta notte fonda Gaara
udì degli strani rumori provenire dal piano superiore, malgrado fosse ancora
intontito dal sonno mosse qualche passo per la cucina e su per le scale fino ad
arrivare alla camera di Kankuro, aprì la porta e diede un occhiata. Centinai di
vestiti e pezzi di marionette se ne stavano inermi al suolo, la finestra era
aperta e consentiva alla luna di illuminare la piccola stanza fino al letto.
Sopra il cuscino un biglietto e un falco viaggiatore di Konoha ancora
appollaiato sul davanzale, qualcosa si mosse tra le marionette, una mano di
sabbia catturò l’uccello, mentre le gelide mani di Gaara si posavano sul
biglietto…
SN
KNH FC 1S…
-----------------------------------------------------------------------
Note dell’autrice:
- Lily_90: ciao Saretta!!! Scusa scusa scusa…mamma mia
sto diventando imperdonabile! La mia carriera da scrittrice di ff non ha
futuro, aggiorno davvero tardi! Scusa e che ho visto uno spettacolo davvero
stupendo a Siracusa, quando ci sentiamo ti racconto, una meraviglia ! cmq…finalmente ho scritto il passo
finale, quello che metterà in crisi l’intera storia tra Shika e Tem e l’intera
vita del povero Kanky! Mamma mia sto diventando una pessima ragazza, sto
distruggendo la storia tra Shika e Tem in una maniera orrenda! Altro che
bontà…anche se alla fine si sistema tutto, ma che ci posso fare, lo sai che
sono complicata no?! Hidan ha fatto la parte del montato ma vedrai che combina
quando perde la testa e Tem è decisamente pericolosa per i suoi gusti… dimmi al
solito cosa ne pensi del chappy, anche se sfortunatamente Shikamaru non è
apparso, ma vedrai che succederà qualcosa nei prossimi chappy…a Temari Hidan e
a Shika…UN BACIONE GRANDISSIMISSIMO DALLA TUA CHIARETTA!! Ps: ci sentiamo su
msn, quando ci sei! Ti voglio troppo bene!!
- Stefy_90: ciao Stefy! Ok perdonami
stellina sono un mostro altro che! Non ho aggiornato e in questa settimana non
ci siamo sentite, ma come ho detto a Sara ti spiego su msn!! Che ne pensi del chappy? ho combinato un
casotto vero? Su sgridami anche tu per quello che ho scritto, così mi sento
tanto in colpa! Sto smembrando la storia d’amore tra Shika e Tem manco fossi
uno sciacallo! Ma vedrai che le sorprese non mancheranno…che ne pensi di Hidan?
Come ti è sembrato? Vedrai che ti stupirò con quello che leggerai, una follia
simile non l’ha mai fatta nessuno! Ma io sono più che folle…!! Un bacione
grandissimo! Ti voglio troppo bene stellina mia!!!
- Sensei_man:
ciao Duci! Oggi non posso connettermi causa compiti di quell’idiota( tu sai di
chi parlo)! Ricerche dice… ma chissà che cerca! Cmq che ne pensi del chappy che
per fortuna sono riuscita a pubblicare? La tua Tem si sta facendo una marea di
innamorati a seguito, ma vedrai che la storia che Hidan si mette in mente è
davvero comica per uno come lui! Shikamaru apparirà nel prossimo chappy, quando
accadrà una sorpresona che ti farà brillare gli occhi se ti conosco…come si
dice, moglie e buoi dei paesi tuoi…un bacione grande dalla tua Chiara!!
- Piccola
Teddy: ciao Carlotta!!! Mi manchi!! Uffi, siamo sfigate tutte e due, te con i
tuoi problemi di cuore e io con i miei problemi con msn! Che sfiga pazzesca,
questa volta però non ci siamo sentite causa spettacolo teatrale, poi ti
dico..! cmq, cosa ne pensi del chappy? visto Hidan? È arrivato da me e adesso
si infiltra anche nei chappy, sai che avevi ragione, è insopportabile, fortuna
che l’aspetto ripaga!!! Cmq.. dovrai aspettare il prossimo chappy per vedere
Shika, che a modo suo cercherà di scordare Tem, in realtà l’idea viene a un
pazzo di Konoha!! Vedrai… ci sentiamo su msn se puoi e posso! Un bacione grande
dalla tua uguale ma lontana!!! TVB!!
- Gossip Girl:
ciao Ele!! Certo che è complicato parlare con te e con Mary da qui o dal forum,
se mi autorizzi posso prendere il tuo indirizzo msn dal Forum? Ti prego!!! Va
beh… che ne pensi del chappy? ho combinato un casino tra Tem e Shika, ma vedrai
che Temari sarà davvero arrabbiata quando una foto le arriverà stranamente da
Konoha chi ci sarà? Un bacione grande! Ci sentiamo e fammi sapere!!!
-
YumiBabyPunk: ciao Giuly! Ok mi dichiaro ufficialmente perseguitata dalla
sfiga! Questa settimana non ci siamo sentite perché ho guardato uno spettacolo
teatrale! Poi ti dico se ci becchiamo su msn…ti chiedo scusa per il ritardo! Ma
questo chappy era complicato! Che ne pensi? Mi è venuto bene, anche se Shika
non c’era a migliorare la situazione! Speriamo che sentiamo, mi manchi pure te!
Un bacione dalla tua Chiara!!
- Tem_93:
ormai ti dichiaro ufficialmente mia lettrice, dato che mi recensisci tutti i
chappy! thanks! Che ne pensi del chappy? non l’ho potuto pubblicare prima causa
impegni, ma ho cercato di fare del mio meglio! Come ti è sembrato l’incontro
tra Tem e Hidan? Povera Tem… avrà una brutta sorpresa nei prossimi chappy,
tutta colpa di quel cocciuto di Shika, come dice il proverbio: moglie e buoi
dei paesi tuoi, vero Kiba?...un bacione, alla prossima e grazie ancora per le
rece!
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Capitolo 13 *** Infondo lui non è colpevole... ***
Infondo lui non è colpevole di nulla...
Era ancora l’alba e la gente di Konoha riposava
serenamente nelle proprie case, mentre alcuni ninja scelti si aggiravano per la
città controllando ogni possibile entrata. Il pericolo che il villaggio della
sabbia facesse il primo passo era sempre più vicino e come un ombra, offuscava
ormai da troppo tempo la mente della gente. Tsunade seduta alla sua scrivania
si ritrovò ad osservare la città che lentamente si illuminava e prendeva
nuovamente vita sotto i raggi del sole, negli occhi la preoccupazione. Aveva
giurato di proteggere Konoha da ogni attacco, da qualunque paese o ninja si
fosse dichiaro traditore a lei, aveva promesso di proteggere la gente del suo
paese. La guerra contro Suna si stava dimostrando più complicata del previsto,
anche se alcuni aspetti positivi c’erano. Forse i ninja della foglia avevano
imparato a controbattere a quelle tecniche che anni prima avevano osservato
usare ai ninja nemici, magari quel gruppetto di ragazzini che aveva combattuto
all’esame dei chunin poteva sconfiggere la Sabbia. Quel gruppo di Genin
tanto strambo era cresciuto e adesso si stava dimostrando l’orgoglio del
villaggio della foglia, peccato che tra tante mele ci fosse sempre quelle
guasta, Sasuke li aveva ormai abbandonati e uno dei ninja più promettenti se ne
era andato.
-
Signorina Tsunade a cosa pensa? – gli chiese Shizune
giungendogli alle spalle.
-
Credo proprio che dovremmo attaccare Suna…seriamente
questa volta! – gli rispose la donna, mentre sorrideva amaramente.
La guerra non aveva mai portato benefici a nessuno,
prima o poi ti distruggeva dentro, ma come si faceva a dire di no ad una guerra
che metteva in pericolo la vita delle persone che ti erano care. Come si fa a
dire di no davanti ad una tale scelta? Cosa fare? Quando le urla della gente ti
colpiscono il cuore come lame, mentre dei nemici uccidono il tuo popolo davanti
ai tuoi occhi, cosa fare quando le lacrime si mischiano al sangue e l’amore
all’odio? Forse combattere è l’unica cosa che rimane da fare, per te, per la
tua famiglia, per la tua gente…
-
Credo proprio che sia la cosa giusta da fare… -
sussurrò in fine, mentre un groppo amaro le saliva alle labbra, mentre i
ricordi le prendevano la mente.
Il rumore dei passi per la strada riecheggiò per tutta
la città, era dal calare del sole del giorno prima che se ne stava lì, seduto
ad aspettare chissà cosa. Ormai aveva perso
l’ultima speranza che aveva, ormai anche Kankuro lo aveva abbandonato.
Il sussurrò del vento gli arrivò alle orecchie, come quelle stupida cantilena
che sentiva spesso canticchiare a Temari, come quella stupida cantilena che
aveva ormai scordato. Due mesi che sembravano un eternità e un ricordo che si
affievoliva sempre più, quella mattina si era svegliato con le lacrime agli
occhi, non ricordava più il suono della sua risata. La stava scordando
lentamente, come se tutto quello che era stato il loro amore si fosse perso nel
vento, come un insulso granello di sabbia in un deserto, dove il suo signore
medita odio contro di te. Una mano sulla sua spalla fece voltare Shikamaru
d’improvviso, la figura alta e silenziosa di Hidan alle spalle, gli fece posto
sulla roccia su cui si era seduto. Lo osservò in silenzio, aveva il viso
arrossato, come se avesse ricevuto un ceffone, ma poi si voltò nuovamente a
osservare le chiome degli alberi e l’acqua del laghetto muoversi sotto le note
del vento. Dannato vento e dannata Temari.
-
Tristi di prima mattina moccioso? – gli chiese Hidan,
che continuava ad osservare un cervo pochi metri più in là.
-
Fatti miei mukenin…- lui si voltò finalmente a
guardarlo.
-
Non serva a nulla piangersi addosso, le lacrime non
hanno mai risolto nulla…prova a guardare un po’ più in là del tuo naso pivello,
magari trovi la via giusta o forse continuerai a piangerti addosso…
-
Ma si può sapere perché ti interessa tanto aiutarmi?
Cosa ti importa della mi vita? Una settimana fa neanche ti conoscevo e adesso
vieni a consolarmi? – sbottò Shikamaru, urlandogli contro infuriato, era stanco
di tutte quelle prediche.
-
Un detto dice Hic abitat felicitas, ora il punto
è…Dove abita?
Shikamaru rimase in silenzio, mentre la figura del
mukenin si allontanava per il boschetto senza rivolgergli nemmeno una parola in
più, proprio quando Shikamaru lo vide attraversare il laghetto lo bloccò.
-
Che hai fatto alla guancia Hidan? – gli chiese
urlando, l’uomo non si voltò nemmeno sorridendo beffardo alle spalle del
giovane.
-
Ho litigato con un gatto! Volevo accarezzarlo, mi ha
graffiato! – gli disse sorridendo, mentre Shikamaru lo osservava stranito.
-
Permaloso come gatto!
-
…sono in ogni caso delle enormi seccature…distruggono
la mente e il corpo… - Shikamaru, sorrise ricordando la frase da lui
pronunciata una notte.
-
I gatti? Sicuro che stiamo parlando della stessa cosa?
Hidan si voltò per un istante a guardarlo, il kimono
che si apriva da un lato a mostrare i pantaloni e i pettorali scolpiti, su cui
spiccava un ciondolo. Sorrise beffardo, ripensando a quel pomeriggio, definirla
gatta era poco, quella era una tigre non una gattina.
-
Lasciata stare pivello, storia lunga…ci si vede! – gli
disse, mentre in pochi secondi scompariva tra gli alberi, lasciando di se
solamente il ricordo.
-
Alla prossima.. Hidan…
Shikamaru rimase in silenzio, mentre la figura
dell’uomo si dissolveva oltre le fronde degli alberi come nebbia durante la
notte, un leggero soffio di vento gli liberò una ciocca scura facendogliela
ricadere sugli occhi color pece. Una pace quasi indissolubile regnò per qualche
attimo nel bosco della famiglia Nara, il vento scuoteva abile gli alberi e
l’erba verde dei prati, i cervi se ne stavano sereni accanto all’acqua del
laghetto, finché un esplosione li fece destare. Shikamaru stupito si voltò di
scatto verso l’entrata a quel luogo correndo verso il cancello, corse per le
strade mentre la gente correva spaventata alle proprie case, mentre il cielo si
riempiva di sabbia. Per un attimo una barriera di fuoco attraversò il cancello
Nord di Konoha mentre alcuni ninja si impegnavano a riprendere il controllo
della situazione, Shikamaru ragionò in fretta, saltando sui tetti per avere una
maggiore visuale, il fatto che Hidan fosse andato via da così poco tempo lo
lasciava con un enorme dubbio sulla coscienza. Vide suo padre tra la gente che
lottava contro alcuni uomini del villaggio della Sabbia, la scena lo lasciò per
qualche istante stupito. Alla fine Suna aveva fatto il primo passo, almeno, da
quanto i suoi occhi gli dicevano, ma qualcosa gli suggeriva che la realtà stava
da un'altra parte anzi, dalla parte opposta. Scese dal tetto su cui si trovava
e si fece largo tra la foschia, riuscendo ad intravedere una ragazza, i capelli
biondi e il fisico da kunoichi, dopo qualche istante la giovane cadde a terra
stordita. Il giovane shinobi le si avvicinò intravedendo l’ombra di un uomo
probabilmente il ninja che l’aveva attaccata, la prese tra le braccia
trascinandola poco distante, mentre suo padre gli faceva da scudo nella corsa.
Si era già fatto tardo pomeriggio, il sole stava ormai
tramontando e l’aria cominciava ad essere sgombra dal fumo, la gente
ricominciava ad uscire per le strade e a dare soccorso ai ninja che avevano
combattuto alcuni con profonde ferite. Shikamaru seduto su di un muretto se ne
stava a sgranocchiare patatine insieme al suo migliore amico Choji, anche lui
come tutti gli altri aveva dato una mano, i due videro Shikato Nara fare cenno
ad entrambi di venire. L’uomo era rimasto per tutto il pomeriggio accanto alla
ragazzina che suo figlio aveva trovato sul campo di battaglia, era da ormai
troppe ore che dormiva quasi fosse svenuta e l’uomo se ne era preoccupato. I
due ragazzi con molta pigrizia si affiancarono all’uomo che osservava la
ragazza addentare un pezzo di pane divertito, Shikamaru rimase in silenzio ad
osservarla mentre Choji le offriva gentilmente delle patatine.
-
Scusate tanto non mi sono ancora presentata, sono
davvero imperdonabile! Mi chiamo Asami Narashi, vengo dal villaggio delle
foreste! Ci hanno chiamato qui a Konoha perché il paese della Sabbia aveva già
distrutto il nostro villaggio! – Shikato le diede gentilmente una tazza con
dell’acqua, mentre la ragazza gli sorrideva cordiale.
-
Sta tranquilla Asami, qui siete al sicuro, vedrai che
andrà tutto bene! Questo è mio figlio Shikamaru, mentre quello di fianco a lui
è Choji!
-
Piacere di conoscervi! Tu devi essere il ragazzo che
mi ha salvata, te ne sono grata!
Il giovane di Konoha rimase in silenzio, accennando un
breve sorriso e un movimento del capo ai ringraziamenti della ragazza. Capelli
biondi, occhi verdi e un fisico praticamente perfetto, sarebbe stata l’orgoglio
di Ino se l’avesse vista. Nonostante tutto Shikamaru rimase in silenzio davanti
a quegli occhi, dannatamente somiglianti a quelli della sua Tem, la voce e i
modi di fare lo lasciarono spiazzato, era come rivederla agli esami dei Chunin
naturalmente, senza quei buffi codini che la rendevano ancor più unica di
quando fosse.
Il pugno ferreo di Gaara percosse la grande scrivania
del suo ufficio, mentre il ninja medico di fronte a lui arretrava di qualche
passo spaventato. La furia più cieca si leggeva negli occhi verdi del giovane
principe di Suna, le mani gli tremavano quasi fosse un bambino e la pelle
diveniva più pallida del normale. L’uomo dinnanzi al giovane Kazekaghe aggirò
la scrivania e gli pose una mano sulla spalla, conosceva le reazioni di Gaara e
aveva imparato a prevedere le sue mosse per renderlo felice e per salvarsi la
pelle.
-
Cosa devo fare nobile Kazekaghe? Vuole che lo uccida o
preferisce farlo apparire come un incidente? – gli disse in tutta franchezza,
mentre Gaara si voltava spaesato verso di lui.
-
No… non voglio che muoia, non merita di soffrire…ti
darò ordini tra qualche giorno, tu mantieni il segreto o sai cosa ti accadrà…!
– gli disse infine riprendendo controllo sul suo corpo.
Il ninja medico scomparve dietro la porta dell’ufficio
lasciandolo da solo, solo e privo di una qualsiasi cognizione logica. Si lasciò
ricadere sulla poltrona della stanza, mentre gli occhi gli tremavano spaventati
e incapaci di trovare una soluzione. Se solo avesse preso una decisione contro
di lui si sarebbe sentito un verme, un lurido verme incapace di affrontare le
proprie paure, capace solamente di aggirarle e di mettergli fine nel sangue.
Non poteva farlo, non ne aveva il coraggio, quel briciolo di coscienza che gli
era rimasta in corpo gli impediva di compiere un tale atto. Infondo le cose
potevano andare nella giusta maniera, avrebbe sopportato tutto pur di rendere
felice la sua Temari, anche quello. Nonostante tutto il suo cuore aveva
cominciato a provare dell’affetto a quelle parole, forse il grande e spietato
Gaara no Sabaku avrebbe accettato una tale umiliazione solamente per amore…
Improvvisamente la porta si aprì rivelando la figura
pensierosa di Temari, la bionda mosse qualche passo all’interno dell’a stanza
per poi sedersi sulla poltrona di fianco a quella del fratello minore. Aveva il
volto preoccupato e questo Gaara lo notò subito, nonostante tutto rimase in
silenzio lasciando che fosse lei a parlare per prima.
-
Ehi? Cosa c’è che non va? – gli chiese lei ad un
tratto, passandogli amorevole una mano tra i capelli rossi.
-
Nulla sta tranquilla… - gli ripose lui con un tono che
lasciava a che pensare.
-
Gaara non sempre le cose vanno come si spera, tu ne
sei la prova vivente! Ormai avresti dovuto capirlo… la vita non è mai quella
che credi e tutto si riserva un lato positivo e negativo, tocca a te scegliere
quale lato vedere e quale ignorare! Ricordati che io ci sarò sempre, qualunque
cosa ti accadrà…
-
Temari, posso farti una domanda? – gli chiese lui
voltandosi a guardarla negli occhi verdi, lei annuì debolmente.
-
Mi odi? – continuò lui sinceramente, fissando i tetti
di Suna dalla finestra.
-
Non l’ho mai fatto e non lo farò mai! Sei il mio
Gaara, come potrei dirti che ti odio, ti ho visto nascere e ti ho tenuto tra le
braccia quando ancora ero una bambina! Sei la mia famiglia e sarei capace di
fare qualunque cosa pur di farti felice! Tu e Kankuro siete tutto quello che mi
rimane e non ho intenzione di perdere anche voi!
Gaara rimase in silenzio, mentre Temari singhiozzava
ormai senza freno. Lentamente la sua Temari si stava dissolvendo come sabbia al
vento del deserto, si stava lentamente consumando dentro e stranamente, ai suoi
occhi la tristezza che la giovane provava appariva ben più grande di quanto
fosse. Forse erano i sensi di colpa, forse la paura di perderla, forse per un
attimo non aveva avuto paura di dimostrare i suoi sentimenti, ma Gaara lo fece.
Si drizzò in piedi trascinandola tra le sue braccia, stringendosela al petto,
come quel maledetto giorno in cui anche Shikamaru l’aveva lasciata sola…
-------------------------------------------------------
Note dell’autrice:
-
Lily_90: ciao Saretta!!! Allora intanto, ho saputo del
contatto con Stefy e ci stiamo organizzando per parlare tramite lei, quindi se
ti racconta qualcosa riguardo quel idiota del mio EX ragazzo, non ti stupire!
Anzi ridi che ti fa bene! Anche se devo dire che mi manchi tanto, ora la povera
Stefy si vede sorbire le mie lamentele, qualcuno deve farlo per forza!....cmq,
allora Hidan sembra aver avuto uno scontrato con un gatto, povero! E chissà
quanti ne avrà di scontri e che scontri… sono più che certa che ti dispiacerà
ma, ti devo annunciare una brutta notizia…rilassati e prendi fiato, ci manca
solo che ti viene un infarto da lontano…ci sarà una scenetta hot nel prossimo
chappy, una che tu odierai profondamente e che sarà un pochino strana, quindi
tieni forte! Che mi dici piuttosto di questa Asami Narashi? Shikamaru sembra
paralizzato, credi che ci cascherà?...speriamo di sentirci il prima possibile,
se no ti mando messaggi via Stefy!XD! UN BACIONE GRANDISSIMISSIMO DALLA TUA
CHIARETTA!!! Ti voglio un sacchissimo di bene!!!
-
Stefy_90: stellina! Che dire, ci siamo sentite circa
mezz’ora fa e ancora ti rompo le scatole, credo sia un record mondiale! Ho dato
indicazioni a Sara del tuo nuovo ruolo di messaggera! Giuro che mi sto
uccidendo dalle risate, sta storia è troppo comica. Cmq che mi dici del chappy?
le anticipazioni le hai già sapute e ti assicuro però che non sarà una scenetta
tra Shika e Tem, almeno lei però ci sarà, preparati al peggio allora…prova ad
indovinare con chi!...dimmi anche cosa ne pensi della nuova arrivata! Credi
farà breccia nel cuore di Shika? Com’era quel detto…moglie e buoi dei paesi
tuoi…un bacione grandissimo dalla tua stellina!!! Ti voglio un sacco di bene!!!
-
Sensei_man: ciao Duci! Devo dire che la tua presenza
mi sta dando una mano! Almeno ci sei tu che mi dici sempre che mi vuoi bene,
come farei senza di te? Inutile dire che mi manchi tanto, dato che non ci
sentiamo da tanto! La mia sta diventando un sfiga enorme!...cmq, cosa ne dici
del chappy? e che ne pensi della nuova arrivata? Tu che sei un grande critico
in fatto di donne esprimi il tuo giudizio!! Un bacione grande dalla tua chiara!
Ti voglio troppo bene!
-
Piccola teddy: ciao Carlotta! Ritardataria, ma che
ritardataria.. insomma se poi mi dici che ti trovi in certe situazioni, ti
capisco! Nonostante tutto ti
rassicuro…Hidan si sta comportando da angioletto qui da me, figurati che adesso
è seduto su una sedia a guardare un programma alla tv( sono legato nd Hidan)(
zitto o ti rimando da Carlotta! Nd me)…un angioletto!! Adesso ti do una bella
scrollata, due chappy in un giorno, credo che per te sia un record! E va bhe,
dimmi cosa ne pensi! Un bacione grande dalla tua Chiara e da Hidan!!! Tvbttt!!
-
Gossip girl: ciao Ele! Come vedi ti ho aggiunta! Anche
perché non avevo nulla da fare e ho combinato di tutto sul mio pc! Ci siete
praticamente tutti quelli del forum come contatti!! Speriamo di sentirci!..
allora cosa ne pensi di questo chappy? piaciuto Shika? Ha fatto l’eroe, ma
adesso deve fare i conti con una certa Asami Narashi, chissà che succederà tra
quei due…dimmi anche cosa ne pensi di Gaara sono proprio curiosa! Un bacione
grande come al solito ci sentiamo qui o sul forum!
-
YumiBabyPunk: ciao Giuly! Ok abbiamo superato il
record, finalmente anche se per poco ci siamo sentite anche perché io pi sono
dovuta scappare a fare una cosa importante, perdonami!.... cosa ne pensi del
chappy? piaciuto? Nel prossimo ci sarà una scenetta hot, vedrai che ti
combino…un bacione! Ps: ci sentiamo su msn!
-
Tem_93: ciao! ti è piaciuto l’incontro tra Tem e
Hidan? Beh, vedrai che di incontri ce ne saranno a non finire, saprai il perché
nei prossimi chappy! intanto ti anticipo una scenetta hot in cui Tem sarà la
protagonista l’altro lo vedrai, almeno prova ad indovinare!...cosa ne pensi di
questo chappy? piaciuto l’incontro tra Tem e Gaara?...questa storia si fa
sempre più complicata vero? Nonostante tutto tutti i segreti verranno svelati
nei prossimi chappy! un bacione , ci sentiamo! Alla prossima e grazie per la
rece!!
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Capitolo 14 *** Fammi dimenticare tutto... ***
Fammi dimenticare tutto...
Ogni suono sembrava aver perso il suo significato,
nessun altra persona esisteva ormai nella mente del giovane Kazekaghe, l’unica
cosa che lo teneva ancora legato a quella realtà erano i singhiozzi di Temari.
Andava avanti da qualche ora e ormai persino i suoi occhi sembravano essersi
stancati di tante lacrime. Ancora abbracciata a Gaara continuava a stringersi a
lui, quasi stesse cercando quel minimo di protezione che adesso le mancava,
voleva sentirsi amata almeno per un po’. Lui le continuava a passare dolcemente
una mano tra i capelli biondi, mentre la kunoichi continuava a tenere la
testolina tra le su braccia, da lì poteva sentire il suo profumo e il sapore
salato delle sue lacrime sulle labbra. Le diede un tenero bacio sulla fronte,
mentre la bionda lasciava finalmente scivolare la maglia di lino, ormai
bagnata, del rosso. Lei lo osservò dopo qualche secondo, mentre le sorrideva
teneramente quasi a volerla rassicurare.
-
Finalmente hai smesso di piangere, pensavo dovessimo
continuare per tutta la notte! - gli disse lui cercando di farla sorridere.
-
Mi spiace, non so cosa mi sia successo! Scusami Gaara…
-
Non preoccuparti, non mi hai dato nessun disturbo…anzi
sono felice di averti consolata! – gli rispose, arrossendo debolmente e
voltandosi a guardare fuori dalla finestra.
Temari rimase in silenzio ad osservarlo, sembrava
quasi assorto in un pensiero davvero complicato dalla faccia che aveva, lo
aveva visto arrossire per qualche istante e per un momento il suo cuore aveva
provato una gioia che da tempo non gli era più familiare. Non sapeva cosa fare
o cosa dirgli, era lì nella sua camera a fissarlo mentre pensava a chissà cosa,
non sapeva davvero cosa fare si era ormai fatta notte non poteva certo uscire
dalla camera del Kazekaghe passando inosservata, chissà che avrebbe pensato la
gente. Già, il suo popolo, lo stesso popolo che anni prima aveva odiato Gaara e
che adesso lo adorava, chissà cosa avrebbero pensato sapendo dell’amore
scaturito da parte del Kazekaghe per la sorella, di sicuro non lo avrebbero
accettato volentieri.
-
Credi che la gente mi odierebbe sapendo cosa provo per
te…? – gli chiese ad un tratto lui, quasi avessero fatto lo stesso pensiero.
-
Non credo sia giusto amare una persona che ha il tuo
stesso sangue…credo proprio che la gente non lo accetterebbe, non so cosa dirti
Gaara… - gli rispose lei sinceramente, mentre lui si voltava infuriato.
-
Cosa c’è di male nell’innamorarsi? – gli urlò contro
alzandosi.
-
Nulla, ma non puoi…
-
Non posso cosa? Non capisco davvero quale sia il
valido motivo per cui io non posso amarti! Il sangue? Cosa importa del sangue?
Le persone si amano nonostante tutto e tutti, allora perché non posso farlo io?
Non sono forse una persona come le altre?
Temari rimase in silenzio, questa volta non sapeva
davvero cosa dire o fare, tutto quello che suo fratello le aveva detto era la
conferma dl suo amore per Shikamaru. Lei aveva amato Shikamaru nonostante
fossero di due villaggi differenti e lo aveva continuato ad amare quando era
scoppiata la guerra, ma il suo amore era sempre stato giudicato da tutti come
un male che prima o poi l’avrebbe rovinata e allora perché far compiere una
tale follia a suo fratello? Perché far ritornare agli occhi della gente il
Kazekaghe come un mostro? Perché distruggergli la vita un'altra volta?
-
Tem… io ti amo, nonostante tutto e tutti! E sono
disposto a dirlo davanti a tutta le gente di Suna! Farei qualunque cosa pur di
renderti felice, lascia che ti ami…non trattarmi da mostro anche tu, sei
l’unica cosa che mi rimane… - le ultime parole suonarono al cuore di Temari
come una supplica.
-
Promettimi di non dirlo a nessuno… promettimi di non
farmi soffrire e promettimi di farmi scordare il passato! Promettimelo Gaara!
-
Se devo amarti così, allora lo farò!
Una supplica a cui non poteva dire di no, una supplica
a cui non poteva negare nulla, una richiesta d’aiuto da parte del suo Gaara, un
amore a cui non poteva dire di no malgrado fosse sbagliato, lo aveva promesso
da bambina quando sua madre era morto e lo aveva gridato a Gaara poche ore
prima, non lo avrebbe abbandonato per nessun motivo, infondo quel diavolo dai
capelli rossi era pur sempre il suo piccolo Gaara…
Lui le appoggiò lentamente la testa sulle ginocchia,
lasciando che le mani di Temari scorressero sui suoi capelli, tra quelle fiamme
che più che mai, adesso gli sembravano l’unico inferno su cui poter
sopravvivere. Rimasero così per qualche minuto, finché lui non si alzò e poggiò
le sue labbra su quelle di Temari, lei lo lasciò fare ripensando ai teneri baci
che spesso le dava Shikamaru, doveva scordarlo, dove rimuovere ogni suo ricordo
dalla memoria e Gaara poteva cancellarli.
Un bacio a cui non poteva dire di no, un bacio tenero,
avido, passionale, dannato, sbagliato, sensuale, triste e dannatamente dolce,
come il veleno prima che ti uccida. Due mani che continuavano a cercarla, due
mani che continuavano a tendersi verso di lei, alla ricerca di qualcosa, avare
di trovare ciò che volevano e che da troppo tempo bramavano. Due mani
dannatamente conosciute, che adesso le sfioravano la schiena tremanti.
-
Gaara? – lo chiamò lei, mentre lui rimaneva fermo a d
osservarla.
-
So a cosa stai pensando e so anche che mi consideri un
mostro…
-
Non lo farei mai, tu sei il piccolo…- lui la
interruppe prima che finisse di parlare.
-
Il tuo piccolo Gaara…uno degli uomini della tua vita,
ma mai quello giusto!
-
Gaara mi ami? – gli chiese ad un tratto lei, mentre
lui le sfiorava una spalla.
-
Te l’ho già detto…farei qualunque cosa per te! Ti amo
come non ho mai fatto e ti amerò per sempre!
-
Allora non ti fermare, fa ciò che vedi e cerca di essere
felice, non voglio rattristare anche te! – gli sorrise teneramente lei, un
sorriso dannatamente sbagliato.
La notte calò cupa e silenziosa come non mai, nessun
rumore si udiva tra le mura della città, nessuno osava avventurarsi nel deserto
durante la notte. Quella notte che da anni a Suna veniva vista da tutti come il
simbolo del male, la perdizione in quel oscuro mondo in cui persino il deserto
sembra la salvezza. Dei sussurri si persero nel silenzio, dei sussurri mai
sentiti nel palazzo, dei sussurri dannatamente sbagliati. Kankuro in silenzio
attraversò il corridoio fermandosi davanti alla porta della camera del
Kazekaghe, la voce e i sussurri che provenivano dall’interno sembravano di suo
fratello, ma gli altri, quella voce tanto familiare, quella stessa voce che lo
aveva cullato per tante notti quando era bambino? Poggiò la fronte contro il
muro freddo del corridoio, la camera di sua sorella era vuota, quindi quella
voce non poteva essere altro che sua…
Si lasciò ricadere senza forze a terra, in silenzio
rimase ad ascoltare quelle voci, finché i suoi occhi e il suo cuore non ressero
più, e persino lui si lasciò catturare dalla notte…
Era assolutamente incredibile come sin dalla mattina
presto Shikamaru si ritrovasse un enorme mal di testa che lo costringeva in un
modo o in un altro ad alzarsi dal suo letto. Si svegliava da circa due giorni
alla stessa identica ora, quasi avesse una sveglia all’interno della testa che
gli ordinava categoricamente di svegliarsi. Quella mattina però si era
svegliato molto prima, il sole ancora non era sorto e sua madre dormiva
serenamente nel suo letto, lo shinobi fece attenzione a non svegliare nessuno e
già pronto per uscire scese le scale, passando dinnanzi alla cucina. Uno strano
rumore gli fece dare un occhiata all’interno della stanza, sembra quasi ci
fosse qualcuno, e infatti seduta sul divano c’era Asami. Aveva i capelli dorati
che le ricadevano sulle spalle e una strana espressione che a Shikamaru parve
di aver già visto, aveva la stessa espressione di Temari quando veniva colta di
sorpresa.
-
Ciao… - gli disse lei, riprendendo a bere del latte
dalla tazza.
-
Ciao, che ci fai qua?
-
Tuo padre mi ha offerto di rimanere qui finché la mia
famiglia non trova un posto dove stare! Credevo te l’avesse già detto…- gli
sorrise infine lei.
-
No, ma non importa…io esco, lo dici tu ai miei quando
si svegliano? – gli chiese, facendo scattare la serratura della porta.
-
Naturalmente! – gli sorrise, prima di vederlo
scomparire dietro la porta.
Shikamaru scese lentamente i gradini del pianerottolo,
per poi camminare lungo il giardino della casa e fermarsi qualche istante ad
ascoltare, pareva ci fosse qualcuno, qualcuno che non nascondeva la sua
presenza. Diede una veloce occhiata in giro e si volò verso il tetto della casa
di fronte alla propria, Sasori se ne stava
seduto, gambe penzoloni su quel tetto, come se fosse la cosa più ovvia e
normale del mondo. Lo shinobi lo osservò per qualche istante, per poi aprire il
cancello di casa e percorre da solo la strada dietro la sua abitazione fino a
raggiungere il bosco della sua famiglia. Aveva imparato a capire gli
atteggiamenti di quel gruppo di criminali e sapeva che nonostante la loro
incredibile follia, non si sarebbero mai sognati di rivolgergli la parola nel
bel mezzo della strada, anche se qualche dubbio gli era passato per la testa,
riguardo quel folle di Deidara.
Rimase in attesa per qualche decina di minuti, finché
dal solito posto ne usciva fuori la figura alta e slanciata del rosso mukenin
di Suna. Gli si avvicinò lentamente fino a sedersi di fianco a lui, proprio
com’era solito fare Hidan, solamente allora parlò.
-
Quella ragazza non mi convince… - gli disse serio,
voltandosi a guardarlo.
-
Chi? Non farmi certe domande, mi sono svegliato da
poco e per giunta sono in anticipo sulla tabella di marcia! – gli rispose lo
shinobi della foglia, sbuffando contrariato.
-
Ma se ti aspetto da più di un ora?! Comunque…parlo di
quella ragazzina che abita in casa tua! Asami Narashi, non mi convince…sta
attento!
-
Posso sapere come mai sei venuto tu? Oggi non doveva
venire Hidan? – gli chiese ad un tratto Shikamaru.
Il rosso rimase in silenzio, scoppiando poco dopo in
un ghigno divertito, evidentemente Hidan non gli aveva raccontato nulla,
d’altronde come biasimarlo?pensò Sasori. Restò in silenzio, per qualche minuto
osservando divertito l’espressione del ragazzo, del tutto inconsapevole di ciò
che aveva fatto. Sia lui che Deidara che il resto dell’organizzazione erano a
conoscenza della sfrenata passione che aveva Hidan nel andare a letto con le
donne degli altri e con tutte quelle belle parole che il ragazzo della foglia
gli aveva detto, in quel momento le sarebbe già saltato addosso, peccato che la
ragazza si sapesse difendere e come! Il mukenin ripensò alla faccia di Hidan la
prima volta che l’aveva incontrata, occhi sbarrati, espressione pensierosa e un
gran rossore sulla guancia, era stata una scena a dir poco esilarante vederlo
in quello stato, Sasori scoppiò a ridere, mentre Shikamaru lo osservava
confuso.
-
Posso sapere cosa c’è da ridere? – gli chiese ad un
tratto Shikamaru, innervosito.
-
Nulla, stavo pensando ad Hidan! Lascia stare tu non
puoi capire...nonostante tutto, io e Deidara siamo andati a dare un occhiatina
al nostro secondo socio, pare non ci possa raggiungere, diciamo che se si muove
corre un brutto rischio… - lasciò in sospeso Sasori, lasciando che la mente del
geniale ninja della foglia facesse i propri conti.
-
Vuoi dire che Kankuro non ci raggiunge? Che non
abbiamo modo per entrare a Suna? – gli chiese innervosito Shikamaru.
Il mukenin rimase in silenzio, questa volta non poteva
ridere in quella maniera davanti a quel ragazzo, sarebbe stato ingiusto era
come prenderlo in giro davanti ai suoi occhi, doveva mantenersi calmo.
Evidentemente l’attrazione di Hidan per la giovane principessa di Suna gli
aveva impedito di rivelargli una qualsiasi descrizione sul come passare il
confine. Nonostante tutto lui non poteva mettersi di mezzo, conosceva Hidan da
molto più tempo di quel ragazzino e di sicuro non poteva tradire il suo amico
in quella maniera, decise di raccontargli la verità solamente in parte, almeno
non si sarebbe sentito in colpa con nessuno dei due, diabolica come idea.
-
Stiamo cercando di capire da dove possiamo entrare con
facilità! Di sicuro non posso farti volare senza controllo su Suna come se
niente fosse, ci dobbiamo ancora organizzare! Abbi pazienza! – gli disse, per
poi alzarsi e muovere qualche passo per la radura.
-
Pazienza? Sono passati mesi? Siete dei criminali no?
Non dirmi che non riuscite a passare uno stupidissimo confine? – gli urlò
contro Shikamaru, innervosito.
-
Quell’idiota di Deidara dovrebbe essere qui? Ma che
cavolo combina? – sussurrò a denti stretti, ignorando le parole del giovane.
-
Ah eccolo! Ci si vede, ragazzo! La prossima volta ti
mando Hidan così parlate di ciò che avete in comune, chissà che non
raggiungiate un patteggiamento, magari vi dividete i beni! – rise divertito
alle sue stesse parole.
Saltò velocemente sull’uccello rapace di cera
costruito da Deidara, per poi abbassarsi il cappello e sorridere a Shikamaru,
scomparendo poco dopo nel cielo azzurro di Konoha. Shikamaru imprecò sottovoce,
osservando quel mare azzurro che stava sopra la sua testa, dannazione alla
giornata, pensò, non c’era nemmeno una nuvola in cielo.
-------------------------------------------------------------------
Note dell’autrice:
-
Lily_90: ciao Saretta!!!ok…stai calma! On andare in
iperventilazione, rilassati infondo è solamente una storia Temari non è andata
realmente a letto con Gaara…e poi ti fidi del mio buonsenso? Forse no! Cmq rilassai,
vedrai che alla fine la scenetta che ti piace tanto ci sarà e non preoccuparti
di Hidan a lui ci penso io, so come farlo stare buono! nonostante lo shock che
ti ho dato che mi dici del chappy? naturalmente se sei ancora viva e se il tuo
cervello riesce a connettere, se no apprezzo lo stesso! Dai scherzo lo so che
quella scenetta ti è dispiaciuta, ma vedrai che c’è sotto il trucchetto!
Possibile ragionando con logica che una come Temari vada a letto con suo
fratello? Aspetta e vedrai mia cara…invece che mi dici dell’incontro tra Sasori
e Shikamaru? Il nostro figo sembra essersi arrabbiato con quelle risate, ma
vedrai che non si arrende anche se alla fine, dovrà metterci una pietra sopra…
nonostante tutto sembra che Sasori abbia avuto la tua stessa idea! Asami non
gli piace e vedrai che sotto c’è un'altra persona…perciò devi solamente
aspettare , sia per questa storia sia per l’altra che si preannuncia pin di
colpi di scena! UN BACIONE GRANDISSIMO DALLA TUA CHIARETTA!!! Ti voglio tanto bene!!! Ci sentiamo su msn!
-
Stefy_90: ciao Stellina! Lo sapevo secondo me è colpa
di Sara, avrà trasmesso qualche virus.. prima non riuscivo a sentire lei e
adesso perdo i contatti con te! Uffi, nonostante tutto ti annuncio
ufficialmente che il tuo ruolo di postino elettronico è finito, magari adesso
lo fa lei per noi due! Va beh.. che mi dici del chappy? piaciuto? So che anche
tu hai subito uno shock ma non preoccuparti, non potrei mai convertirmi alle
GaaraTem! Io sono una mosca nera convinta! Quindi devi solamente avere un altro
pochino di pazienza e la storia si risolve come sempre, con quelle scenette che
ti piacciono tanto! C’è in arrivo una
sorpresa che metterà in subbuglio la vita di Gaara e quella di tutta Suna,
malgrado Shika non sappia nulla.. con questo ti ho praticamente detto tutto
della storia, dannata la mia lingua lunga! Va beh, adesso ti saluto, un bacione
grande stellina! Ti voglio bene!
-
Sensei_man: ciao Duci! Ricevuto il mio messaggio
istantaneo? Pur troppo come ben sai non posso perdere troppo tempo su msn di
questi tempi, devo stare sempre fuori e quindi quando tu ti connetti io devo
scappare! Ti assicuro che mi manchi tanto, insomma come faccio senza di te che
mi rompi le scatole? Dai scherzo lo sai che ti adoro! Va beh.. che mi dici del
chappy? letta la scenetta? Purtroppo Tem ci è cascata e adesso deve fare i
conti con la coscienza, che purtroppo si fa sentire sotto forma di
fratello…l’anticipo te l’ho dato, adesso ti tocca aver un minimo di pazienza!..
alla prossima, un bacione grande dalla tua Chiara! Ti voglio bene Sensei!!
-
Piccola teddy: ciao Carlotta! Inutile dire che sto
diventando parte integrante della tua vita cara mia! Sono come una piattola! Ma
d’altronde come si fa a dire di o a una ragazza eccezionale come te? Adesso
faccio anche parte della tua storia, inutile dire che on ti mollerò mai più mi
sopporterai a vita insieme a Ery e Giuly! Cmq.. che mi dici del chappy? come ti
è sembrato? Gaara è finalmente riuscito a convincere Tem, ma adesso lei deve
fare i conti con i sensi di colpa e vedrai che ne prossimo chappy sarà davvero
dura… un bacione grande dalla tua Chiara!! Ti voglio bene!
-
YumiBabyPunk:ciao Giuly! Adesso anch’io faccio parte
della banda contro gli aka! Li distruggeremo mia cara, chissà come ci rimane
male Pein! E per non parlare di Kisa Kisa Kisame! Che mi dici del chappy? ti è
piaciuto? Come vedi Gaara è riuscito a farsi sotto con Tem, ma lei dove ancora
affrontare qualcuno che non è Shika! E l’ombra di Hidan si fa sentire! speriamo
di sentirci su msn! Alla prossima, un
bacione!!TVB!
-
Tem_93: ciao!! dicevi che la scenetta piccante non la
facevo con Gaara? Beh mia cara, preparati a sapere che qualunque cosa ti
immagini sul mio conto non è esatta! Sono più imprevedibile di quanto pensi!
Cmq che ne pensi del chappy? piaciuto? Spero proprio di si, anche perché vedrai
che ci sarà da far drizzare i capelli nei prossimi un bacione, alla prossima!
Ps: recensisco la tua storia nuova al più presto!
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Capitolo 15 *** Che hai fatto nee-chan? ***
Che hai fatto nee-chan
Il rumore sordo della porta attirò la sua attenzione
dopo tante ore, i pugni che battevano imperterriti contro il suolo polveroso
del corridoio e gli occhi che fissavano infuriati e delusi quella stupida
superficie di legno che lo divideva dalla verità. Alzò gli occhi infuriato,
mentre una guardia poco distante lo osservava curioso dall’altra parte del
corridoio, la figura ancora assopita della sorella gli comparve dinnanzi come
la peggiore delle visioni. Gli occhi ancora stanchi stavano per metà socchiusi,
i capelli dorati le ricadevano sulle spalle scoperte e la vestaglia di lino
bianco se ne stava caduta da mezzo lato del suo corpo. Temari osservò stupita
suo fratello Kankuro drizzarsi in piedi e sovrastarla di pochi centimetri,
sembrava davvero arrabbiato o meglio deluso, per un attimo la giovane ebbe
timore di ciò che quell’uomo le stava per dire. Abbassò gli occhi colpevole,
cercando di trovare una via di fuga a quella dannata situazione che la stava
sgretolando dentro, lui all’improvviso batté un pugno contro la parete di
roccia del corridoio, cambiando espressione.
-
Perché l’hai fatto? – gli chiese, la voce rotta dal
groppo che gli era salito alla gola.
-
Cosa? – gli chiese lei, fingendo di non sapere di cosa
stessero parlando.
-
Non mentirmi nee-chan! Sarò anche il meno intelligente
in questa cazzo di famiglia, ma non sono un idiota! Perché l’hai fatto? – gli
rispose ad un tratto quasi urlando.
-
Perché gli voglio bene e perché non potevo farlo
ritornare quello di prima, non ora che non è più un mostro!...l’ho fatto per la
nostra famiglia… - gli rispose alla fine, quasi sussurrando.
Kankuro scoppiò n una risata poco convincente, quasi
amara, gli occhi che cambiavano espressione,ormai delusi e privi di una
qualsiasi reazione. La fissò pensieroso, per poi sorridere nuovamente e
guardarla negli occhi, in quei maledetti occhi verdi che assomigliavano troppo
a quelli della madre. Un ghigno comparve nelle sue labbra, un ghigno quasi
stupefatto.
-
Oh nee-chan! Ti ho sempre creduta la più intelligente
in questo covo di pazzi! L’unica che anche nei momenti peggiori riusciva a
mantenere quella maledetta logica che mi faceva infuriare, ti ho sempre
ammirata per questo! E adesso? Dove è finita quella tua dannata intelligenza? –
gli chiese.
-
Ho sentito sempre molta gente dire che da quando mamma
era morto tu eri stata l’unica che era riuscita in un modo o nell’altro a
tenere unita la famiglia dei Sabaku e io sorridevo! Sai perché? Perché eri mia
sorella! Ero fiero di essere tuo fratello, ero fiero di essere il fratello
minore della più grande kunoichi di Suna! Ma adesso… - il giovane rimase in
silenzio per qualche istante, per poi riprendere a parlare, sconsolato.
-
…smettila con questa stupida battaglia…non serve più
che tu ti faccia in quattro pur di tenere unita la nostra famiglia!...ti
assicuro che è crollata da un bel pezzo e tu ci sei rimasta seppellita sotto…
Temari rimase in silenzio ad osservare Kankuro, il
giovane si allontanò a passi lenti verso la sua camera, il volto basso e
l’espressione stanca. Lei non seppe dire nulla, suo fratello aveva dannatamente
ragione e di questo ne era certa ; diceva di essere il meno intelligente della
famiglia, ma Temari la pensava in maniera totalmente diversa secondo lei era
proprio Kankuro, il suo Kanky, il più intelligente in quella famiglia. L’unico
che fino alla fine era riuscito a capire ogni cosa, l’unico che anche durante
la guerra aveva cercato di renderla felice, l’unico che nonostante l’orgoglio
le era rimasto affianco durante la notte, quando il ricordo di Shikamaru la
ossessionava, l’unico che aveva assistito al crollo di quella famiglia ed era
rimasto in silenzio, sperando in chissà cosa. Si lasciò ricadere a terra con la
schiena che batteva contro la parete fredda del muro, le lacrime che scendevano
senza freno lungo le gote e i singhiozzi che rimbombavano lungo le pareti
all’infinito. Si sentiva in colpa, non riusciva a tenersi dentro tutto quel
dolore, si sentiva scoppiare come se per anni avesse avuto dentro una bomba che
solo adesso rischiava di esplodere. Si sentiva dannatamente colpevole per la
sua famiglia, per la gente di Suna ma soprattutto per Kankuro. Per anni lei e
Gaara erano sempre stati l’orgoglio di Suna, i due ninja da elogiare e da
ammirare, mentre lui da solo se ne stava ad osservarli e a sorridere,
orgoglioso del legame che li univa. Lo aveva visto allenarsi durante il cuore
della notte, da solo, perché di Kankuro si poteva dire tutto, ma non che fosse
mai stato un peso per gli altri. Si era sempre dato da fare per raggiungere i
livelli dei suoi fratelli, si era sempre proposto per le missioni più
difficili, pronto a dimostrare ciò di cui era capace, mentre lei se ne stava
tra le braccia di Baki a farsi elogiare.
Lo aveva capito sin da bambina, da allora aveva sempre cercato di tenere
unita la loro famiglia, lo aveva capito sin da quella sera, forse Kankuro aveva
ragione, la loro famiglia era crollata da un pezzo…
Temari e i fratelli se ne stavano nella
sala del Kazekaghe, loro padre era uscito da molto tempo e loro ne avevano
approfittato per vedere cosa si celava n quella stanza in cui non erano mai
entrati. Gaara seduto sulla poltrona del padre osservava curioso il panorama
che si poteva vedere da quella stanza, Temari seduta scomposta sulla scrivani
se ne stava con una sfera i tra le manine, mentre Kankuro la osserva curioso.
Il rumore di alcune guardie li fece trasalire, in pochi istanti Gaara scomparve
tra la sua sabbia, Temari veloce corse verso la porta scappando veloce per il
corridoio, Kankuro dietro di lei la seguiva a qualche metro di distanza. Il
tonfo che seguì fece voltare Temari indietro, suo fratello se ne stava a terra
di fronte a lui il Kazekaghe teneva il braccio ancora alzato in aria, la
piccola si sentì attirare verso la parete. Scomparve nel buio, accanto a lei
Gaara le teneva la manina osservando freddo la scena poco distante, Temari si
voltò di suo fratello non c’era più traccia.
Era sera e di Kankuro ancora non si
aveva notizia, Baki le aveva detto che stava parlando con loro padre e che per
adesso lei e Gaara non dovevano andare dal Kazekaghe. Ma dire una cosa simile a
Temari era come invitarla a fare l’opposto, una ribelle nata le diceva spesso
Baki. La piccola dopo qualche minuto si trova dietro la porta della sala del Kazekaghe,
di fianco a lei un ragazzino, Genpaku.
-
Di cosa
stanno parlando mio padre e Kanky? – gli chiese Temari, osservando dalla
fessura aperta dalla porta.
-
Le guardie
hanno trovato una sfera di quarzo rotto e l’ultimo che è uscito da quella
stanza era Kankuro! L’ha visto tuo padre con i suoi occhi! – gli rispose lui.
Temari sgranò gli occhi spaventata, la
sfera che avevano trovato era quella che poche ore prima lei aveva tenuto tra
le manine, con molta probabilità le era caduta mentre scappava e senza rendersene
conto aveva incolpato Kankuro che era rimasto indietro, ragionò. Passarono
pochi minuti e la voce di suo padre si fece sempre più arrabbiata.
-
Ti ho chiesto
se l’hai rotta tu! Dannazione non capisco cosa ci sia di difficile! Un uomo
deve imparare a prendersi le sue responsabilità senza timore! Che razza di uomo
speri di diventare? Te lo dico io, un insulso ninja da quattro soldi, sarai il
disonore della nostra famiglia! – il Kazekaghe smise di urlare poco dopo,
mentre Kankuro seduto sulla poltrona si alzava e lo guardava negli occhi.
-
L’ho rotta io
Kazekaghe, mi spiace!... – rimase in silenzio, anche quando suo padre alzandosi
si levò la cinta.
Temari dietro la porta si tappò gli
occhi, scappando via per il corridoio, senza saperlo aveva dato la colpa di
tutto a Kankuro e lui da bravo fratello non aveva detto nulla, malgrado sapesse
che a romperla era stata lei. Si chiuse in camera sua senza il coraggio di dire
nulla, si sentiva in colpa, dannatamente in colpa.
Il mattino seguente vide Kankuro seduto
sui gradini del palazzo, la sua fedele Karasu tra le braccia insieme ad un
cacciavite, gli si avvicinò sorridente osservando la maglia pesante che suo
fratello portava, nonostante ci fossero più di 40°.
-
Ehi Kanky! Ti
và di venire a giocare con me e Gaara? – lui la osservò per qualche istante,
poi le sorrise.
-
Arrivo! – le
rispose sorridendo.
Temari giurò a se stessa di ricambiare
quel gesto un giorno, non avrebbe mai lasciato che il suo fratellino si facesse
trattare in quella maniera, non un'altra volta…
Quel dannato ricordo le prese la mente, mentre
disperata se ne stava a piangere in quel corridoio, lo stesso corridoio in cui
anni prima suo padre aveva mollato quel ceffone a Kankuro, quello stesso
corridoio in cui Gaara l’aveva nascosto tenendole la mano, quello stesso
corridoio in cui adesso se ne stava a piangere, quando ormai non c’era nulla da
fare…
Nemmeno una nuvola, neanche quel giorno, il ché gli
faceva saltare i nervi, come poteva ragionare se non riusciva a concentrarsi
senza le sue adorate nuvole e il peggio era che soffia quel dannato vento,
ultimamente lo stava odiando. Se ne
stava sdraiato su quel prato da qualche ora e cominciava a sentirsi uno
stupido, che ci rimaneva a fare lì? Tanto valeva muovere un po’ il sedere e
vedere che stavano combinando quei folli di Naruto e Kiba, le loro urla si
sentiva sin sopra alla collina. A volte si chiedeva come facessero a trovare
tante energie per corre per tutta la città e poi andare a dare una mano al
confine, era assurdo per un pigrone come lui e dire che da quando aveva
conosciuto lei si muoveva più spesso
del previsto. Mosse lentamente qualche passo fino al chiosco di ramen di Teuchi
e come volevasi dimostrare quei due erano lì a parlare delle solite
stupidaggini, gli sedette accanto senza che loro se ne accorgessero, era
incredibile erano dei ninja e non riuscivano a sentire nemmeno una persona che
gli si sedeva accanto quando litigavano, accecati dall’ira o meglio sordi.
-
Quante volte ti devo dire che il mio Akamaru è un cane
ninja! Sarebbe capace di batterti con un morso! – gli urlò contro Kiba
infuriato.
-
Quel sacco di pulci non sarebbe capace di farmi
nemmeno un graffio! – gli rispose Naruto, battendosi un pugno sul petto.
-
Che scena disgustosa! – esclamò Shikamaru, guardando
Hinata seduta accanto a lui.
-
Shikamaru puoi fermarli tu, vanno avanti così da ore
ormai! Non mi sentono! – gli chiese Hinata gentilmente, arrossendo guardando
Shikamaru.
-
Ma è possibile che tu arrossisca per qualunque
ragazzo? Fatti forza Hinata!
La ragazza annuì divertita, mentre Shikamaru con un
semplice gesto riusciva a fermare i due ragazzi attirando in modo straordinario
l’attenzione di Naruto, era incredibile come si potesse fermare una disputa con
una semplice scodella di ramen di Teuchi, alcune volte credeva che quell’uomo mettesse
strane pozioni dentro quel pasto. Sorrise osservando Naruto che brandiva la
ciotola e ne ingurgitava il contenuto in meno di un minuto, la visione seguente
fece ridere anche Hinata, il giovane Uzumaki ripose la ciotola sul tavolo per
poi voltarsi verso gli amici, il volto completamente cosparso di ramen.
-
Inutile Naruto sei sempre il solito cafone! – gli
disse una voce appena arrivata.
-
E tu sempre la solita vipera! – gli mandò di risposta
il giovane.
La figura leggiadra e stupenda di Ino, comparve alle
loro spalle come dal nulla, al suo fianco Sakura sorrideva osservando il suo
compagno di squadra sbuffare offeso e Asami, che leggermente rossa in viso
osservava Shikamaru. Ino si avvicinò lentamente a Shikamaru, abbracciandolo e
sedendosi poco dopo accanto a lui, Asami la osservò infuriata e a Shikamaru
parve di rivedere Temari in quella giovane kunoichi. Il gruppetto si sedette
tutto intorno al chiosco e rimasero così a sorridere dei ricordi e delle
avventure altrui come un tempo, quando ancora non sapevano nulla riguardo agli
esami dei Chunin, quando ancora non avevano conosciuto i ragazzi di Suna,
quando ancora non sapevano nulla della guerra.
La serata trascorse tranquilla, quando poi venne sera
il gruppetto si allontanò dal chioschetto di ramen per fare un giro in città e
fermarsi poco dopo nel loro posto preferito, il campo di allenamento dove da
bambini giocavano ai ninja. Adesso erano cresciuti e quasi la metà di loro
aveva messo la testa apposto, escludendo Naruto e Kiba naturalmente. Rimasero li
a scherzare fino a quando Ino non gettò un gridolino euforico che fece voltare
tutti, sembrava quasi che avesse visto qualcuno.
-
Oh mio Dio! Sakura guarda un po’ là! È al pari di
Sasuke se non meglio! – gli cinguetto, facendo gli occhi dolci all’uomo che si
stava avvicinando.
-
Forse è un po’ troppo grande per noi? Non credi
Ino-Pig!
-
Ma che vai dicendo! Sta zitta fronte spaziosa!
Shikamaru si voltò curioso ad osservare la figura che
stava lentamente avvicinandosi loro, capelli argentati, occhi color porpora,
ghigno compiaciuto sulle labbra, ma il kimono dov’era finito il kimono con le
nuvole rosse? Si chiedeva seriamente che stesse cercando di fare Hidan. Che ci
faceva in giro per Konoha? E perché stava rischiando di essere scoperto da un
gruppo di ninja in quella maniera? E dannazione a lui, pensò Shikamaru, perché
era venuto a cercarlo? Che fosse successo qualcosa?...
----------------------------------------------------------------------
Note dell’autrice:
-
Lily_90: ciao Saretta!!! Lo so che la storiella tra
Gaara e Tem non ti è piaciuta fatto e che come al solito ti ho fatto venire un
infarto, ma ti rassicuro con tutto il cuore lo sai che alla fine la mia parte
buona ha sempre la meglio nelle storie, quindi sta tranquilla e rilassati devi
solamente avere pazienza per il resto ci penso io a rimettere le cose a posto!
Che mi dici del chappy? scommetto che la presa di posizione di Kankuro ti è
piaciuta un sacco, finalmente si è capito che anche lui quando vuole si sa
dimostrare più intelligente e capace di quanto sembri! Il flashback che ho
aggiunto è stato messo li per dimostrare che tra Tem e Gaara c’è sempre stato
un rapporto diverso che tra lei e Kanky! Credo di aver reso bene l’idea…per
quanto riguarda Shika, vedrai che finalmente riesce a riprendersi e a provare
ad andare avanti, anche se l’improvvisa comparsa di Hidan lo ha reso nervoso,
nel prossimo chappy capirai cosa è successo e si scoprirà anche una bella
notizia che si attendeva da tempo, adesso la mia storia si fa davvero
complicata…UN BACIONE GRANDISSIMISSIMO DALA TUA CHIARETTA!!! Ti voglio tantu
bene!!!
-
Stefy90: vedi? Adesso che faccio le cose con calma ho
capito finalmente che sbagliavo a scrivere il tuo nick! Dannazione tutta colpa
di Saretta è sempre colpa sua!!! Cmq allora che mi dici del chappy mia stellina
folle? Spero che ti sia piaciuto, anche se dalle anticipazioni che ti ho dato
io ci manca solamente che ti dicessi le parole, ammetto di andarci pesantoccio
ogni volta! Cmq Kankuro il tuo preferito si è dimostrato un grande, è riuscito
a far rinsavire per un po’ Temari e almeno così lei parlerà con Gaara, ma
questo lo capirai in seguito! Hidan ha rischiato di farsi scoprire pur di
parlare con Shikamaru, gli aka avranno scoperto qualcosa? Una cosuccia si e
presto Shikamaru si darà da fare! Ti anticipo con molta discrezione che nel
prossimo chappy i sarà una novità davvero bellissima che renderà almeno per
poco, la felicità a Tem! Spero di non aver detto troppo, perché se l’ho fatto
giuro che non anticipo più nulla! va beh ci sentiamo…così ti faccio ridere un
pochino e poi devo sapere della festa!!! Un bacione grandissimo dalla tua
Chiaretta folle!!! Ti voglio tantu bene!!!
-
Sensei_man: ciao Duci! Uffi sono un po’ triste, non ci
sentiamo da tanto e mi manca sentire le tue battute su Tem! Spero tanto che ci
sentiremo presto di devo raccontare delle cose…allora, come ti è sembrato il
chappy? temari ha ricevuto una bella ramanzina da Kankuro, almeno qualcuno che
riesce a farla rinsavire per poco c’è! Ma vedrai che adesso Tem metterà la testa
a posto e che smetterà di ricordare…ha molte cose più importanti da fare e nel
prossimo chappy capirai di cosa parlo! Spero tanto che la comparsa di Hidan non
ti abbia allarmato troppo, a mettere le cose a posto c’è Shika e capirai di
cosa parlo anche questa volta nel prossimo chappy, ma ti avverto che la storia
si fa sempre più complicata e capirai…un bacione grande dalla tua Chiara! Ti
voglio bene! Ps: ci sentiamo su msn!!
-
Piccola teddy: ciao Carlotta! Mamma mia sono
sconvolta, mi sento un essere insensibile, dopo quello che si preannuncia nel
prossimo chappy vedrai che sarai d’accordo con me…ti avverto che Tem riceverà
una bella notizia, peccato che le verrà in mente Shikamaru…di questo chappy che
mi dici? Spero ti sia piaciuto anche perché giuro che con la sfuriata di Kanky
volevo mettere insieme tutte le cose che a voi non vanno bene nel rapporto tra
Gaara e Tem, che dici ci sono riuscita? Spero proprio di si, perché ci ho perso
un pomeriggio! Quasi scordavo Hidan chiede notizie di una certa aguzzina di
nome Ery? Dice che gli mancano le sue maniere gentili, dopo quello che gli ho
fatto per punirlo! Poverino lo sto sfruttando in tutti i sensi…povera me mi sta
contagiando!! Va beh adesso scappo, ci sentiamo e non vedo l’ora che aggiorni!
Un bacione grande dalla tua Chiara! Ti voglio bene! Ps: saluti dal povero
Hidan!!!
-
Gossip Girl: ciao Ele! Beh mi dispiace che non
possiamo sentirci da questa settimana ma io ti ringrazio lo stesso! Ti auguro
delle buone vacanze a abbronzati bene, magari c’è la possibilità che Shikamaru
poi ti scambi per Tem! Beh credo che farti ogni domanda sia uno sciocchezza,
cmq dimmi che cosa ne pensi del chappy e dei chappy futuri quanto ritorni,
ok?! Ancora buone vacanze e preparati a quanto tornerai!!! Un bacione
grande , ti voglio bene Chiara!!!
-
Tem_93: ciao Miky! Ma lo sai che Sara ha fatto anzi
detto davvero quella cosa nella mia recensione? bellissimo ormai sa tutto il
mondo come mi sgrida quando combino queste cose!!!!allora come vedi Temari ha
ricevuto una bella sgridata da Kanky, ci voleva che dici? Anche perché qualcuno
deve farla ritornare in se per forza!! Gaara sta per ricevere una sorpresa che
cambierà un po’ le cose e Tem ha ricevuto decisamente la visita di qualcuno,
che non è Hidan! Lui arriverà dopo e vedrai che farà…intanto di do queste
anticipazioni per il resto ti tocca aspettare!!! Un bacione dalla tua Chiara!!!
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Capitolo 16 *** Un futuro piccolo arrivato... ***
Un nuovo piccolo arrivato
I giorni continuavano a passare come se fossero ore, i
minuti scorrevano come secondi e i ricordi si perdevano come vento, ormai si
era abituata a essere di nuovo sola, ad avere accanto solamente i suoi
fratelli. Aveva parlato con Gaara e avevano deciso di lasciare il loro incontro
segreto, lui aveva promesso di occuparsi di lei e Kankuro l’aveva finalmente
perdonata, ora lui e il Kazekaghe non la perdevano di vista un secondo.
Nonostante tutto, si sentiva strana, come se avesse un enorme vuoto dentro il cuore,
un vuoto che nessuno poteva colmare se non Shikamaru. Di lui le rimaneva
solamente il ricordo, le giornate e le notti le avevano fatto dimenticare il
suono della sua voce e il tocco delle sue mani, aveva scordato cosa significava
amare. Ma solamente ora che aveva ricevuto quella notizia, capiva che avrebbe
amato qualcuno, molto più di quanta aveva amato Shikamaru, adesso poteva
ricominciare a vivere come una volta.
Sorrise osservando il viso di Kankuro trasformarsi in
un espressione di pura gioia, osservò il ninja medico sorriderle cordiale, le
si strinse il cuore osservando l’espressione di Gaara. Rimase in silenzio
ascoltando il medico che le raccomandava alcune cose e le ordinava i giorni in
cui avere le visite, sorrise per se stessa e per ciò che sarebbe successo in
futuro. Adesso non poteva più pensare al passato, non ora che aveva qualcuno da
proteggere, adesso poteva pensare solamente al futuro.
-
Oh nee-chan! Che bello, e chi se l’aspetta la visita
della cicogna! Un piccolo Sabaku, che tenero! Prometto di diventare un bravo
zio! Già me lo immagino a chiamarmi zio Kanky! Che tenero…una marionetta! Devo
fare una marionetta, così ci potrà giocare quando nascerà! Vado! – Temari
osservò Kankuro saltellare felice fuori dalla stanza, sembrava talmente sereno.
-
Sembra felice! Quasi più di me, è sempre il solito
bambinone non crescerà mai! – Temari scoppiò in una risata allegra, mentre
Gaara la osservava preoccupato.
Lei si voltò a fissarlo, sapeva a cosa stava pensando
e sapeva che Gaara si sarebbe dimostrato stranamente diverso con quel bambino,
sapeva che alla fine avrebbe preso il posto del padre e sapeva che un giorno
avrebbe dovuto spiegare tutto al piccolo. Eppure tutto quello non la
preoccupava, sapeva di poter contare su se stessa e sui suoi fratelli, sapeva
che tutta Suna si sarebbe dimostrata la famiglia che lei non aveva mai avuto.
Non avrebbe permesso che quel bambino crescesse solo come lei, non voleva.
-
E tu? Non mi dici nulla? nemmeno un sorriso? – gli
disse lei, fingendosi triste.
-
Sono felice per te e sai benissimo che vorrò bene a
questo bambino come se fosse mio…non vedo perché debba diventare ridicolo come
Kankuro! – gli rispose lui, per poi voltarsi e chiudere la porta alle spalle.
La kunoichi rimase in silenzio, sapeva che Gaara alla
fine avrebbe abbassato la guardia che avrebbe sorriso a quel bambino, quando il
medico ninja lo aveva mandato a chiamare si era messo a correre per il
corridoio, le aveva sorriso e le aveva tenuto la mano per qualche ora,
all’arrivo di Kankuro però aveva smesso di sorridere e aveva preso le distanze.
Settimane prima aveva sentito le urla di Kankuro dal suo ufficio e aveva spesso
sentito parlare le guardie di come il fratello maggiore del Kazekaghe aveva
litigato con la sorella nel bel mezzo del corridoio del palazzo. Da quel giorno
i due avevano preso le distanze e si parlavano raramente se non in presenza di
Temari; la bionda sapeva che adesso toccava a lei cercare di rimettere pace in
quella famiglia già distrutta e sapeva anche che un grande aiuto glielo avrebbe
dato quel piccolino in arrivo. Si sarebbe sistemato tutto alla fine, come
sempre…
Asami Narashi. Shikamaru la teneva d’occhio da ormai
tre settimane, da quando Hidan era venuto a chiamarlo correndo il rischio di
essere scoperto. Gli aveva detto che doveva tenerla d’occhio e che
probabilmente era una spia, forse di un villaggio nemico o peggio ancora di
Orochimaru. Eppure in quelle tre settimane quella ragazza non aveva fatto nulla
di strano, nessun passo falso e questo gli dava sui nervi. Era sempre stato una
persona paziente, per carità questo non gli si poteva negare, ma vederla
sorridere e chiamarlo in quel modo lasciava Shikamaru spiazzato. Come poteva
una ragazza tanto simpatica, carina e capace essere una spia nemica? Forse gli
Akatsuki avevano sbagliato, magari anche loro, i più grandi criminali delle
terre ninja avevano sbagliato i calcoli.
-
Shika? – una voce dolce e melodiosa lo riportò alla
realtà.
-
Oh!Asami che ci fai qua?
Era dannatamente silenziosa quando camminava,
l’opposto di Temari, sorrise ricordando il frastuono che provocava quella
seccatura nei corridoi del palazzo di suo padre. La giovane kunoichi gli
sedette accanto e prese ad osservare il cielo, era una bella giornata, cielo
azzurro e centinaia di nuvole bianche e soffici che ci galleggiavano su.
-
Che bella giornata! Io adoro le nuvole, a te
piacciono? – gli chiese lei, mentre lui la osservava sconcertato.
-
Si…mi rilassano! – gli disse lui, quasi balbettando.
-
Hai pienamente ragione è rilassante guardarle in
silenzio, magari in una bella giornata come questa! – la giovane scoppiò in una
risata cristallina.
-
Ma naturalmente tu hai sempre ragione, mio caro Shika!
– Shikamaru si alzò di scatto, quella era la goccia che faceva traboccare il
vaso.
-
Io devo scappare ci si vede! Ciao… - Shikamaru si allontanò
lentamente per poi prendere a correre lontano dalla collina di Konoha.
-
Non mi scappi tanto! Prima o poi ci caschi Shikamaru
Nara, sei pur sempre un uomo e gli uomini sono tutti degli stupidi… - sussurrò
Asami, vedendolo correre via dalla collina.
Shikamaru si allontanò il più in fretta che poté,
quello era davvero troppo. Prima le nuvole, poi i bacetto sulla guancia e
adesso anche i nomignoli? No, quella ragazza assomigliava sempre più alla sua
donna ideale, dannazione ci manca solamente che gli dicesse che voleva avere
due bambini e che si voleva sposare. Stava diventando una storia troppo strana
e sua madre faceva anche delle allusioni a riguardo, si stava spaventando.
Camminò allungo per le strade di Konoha, la gente si
muoveva guardinga per le strade, nonostante ci fossero centinaia di ninja
pronti a difendere Konoha era pur sempre in guerra e il villaggio della Sabbia
sapeva da dove poter attaccare e di sicuro non era uno scherzo. Si diresse lentamente verso la porta Sud di
Konoha, li sicuramente ci dovevano essere Naruto, Kiba e Rock Lee, almeno per
qualche istante avrebbe scordato quella scena da incubo vissuta poco prima.
Sperava almeno di scordare ciò che gli era capitato, sperava almeno di poter
trovare una soluzione a tutto quando ormai il suo cervello non ragionava più.
Camminò per qualche metro per la foresta notando che molti ninja di Konoha si
trovavano li, ispezionavano la foresta giorno e notte, magari con la paura di
essere uccisi da un momento all’altro. Si chiedeva come gente normale come lui
potesse sopportare un tale peso opprimente nel cuore, vivere con la paura di
morire da un momento all’altro, vedere i propri cari andare via con la paura di
scordare i loro volti e i loro sorrisi, vivere con la paura di dimenticarli del
tutti. Come lui stava ormai facendo con la sua Temari, si ostinava a volerla
rivedere sapendo che la sua mente ormai aveva scordato il suo sorriso e il
suono della sua voce, sembrava strano che dopo pochi mesi avesse già scordato
tutto, ma quando si vive con la paura di morire un sorriso e una voce si
scordano facilmente. Il sentiero era ancora lungo e passando accanto ad un
albero si ricordò di quella sera, la sera in cui aveva conosciuto gli Akatsuki,
chissà se davvero lo stavano aiutando ad arrivare vivo a Suna, forse il loro
era tutto un inganno, forse volevano approfittare del momento di debolezza di
Konoha per impadronirsene. Si mise a correre tra gli alberi della foresta del
fuoco, mentre in silenzio cercava di non farsi notare, raggiunse dopo circa una
mezz’oretta il luogo in cui li aveva incontrati e la figura divertita di
Deidara gli apparve nello spiazzo, intento a costruire una marionetta di cera
sotto lo sguardo deluso di Sasori, chissà dov’era Hidan. Non lo vedeva da una
settimana e sembrava non trovarsi nemmeno lì.
-
Sasori–sensei! Dov’è Hidan? Sta mattina non l’ho
trovato nella grotta… -Sasori sorrise a Deidara, divertito come non mai.
-
È andato a fare visita alla sua adorata principessa!
Voleva vedere come stava! Chissà che non torni di nuovo con una mano impressa
sulla faccia!! –disse scoppiando a ridere.
-
È andato di nuovo a Suna? Non capisco cosa ci trovi di
interessante in una donna che lo piglia a ceffoni! –gli disse Deidara, mentre
faceva esplodere la sua scultura, evidentemente non era riuscita molto bene.
-
Tutto il resto Deidara, vedi le donne hanno uno strano
effetto su Hidan, più sono complicate più lo eccitano! Sembra strano, ma lui
stesso è strano!
Shikamaru rimase immobile davanti a quelle
affermazioni, erano già riusciti ad entrare a Suna, allora perché non
avvertirlo? Solamente adesso capiva tutto, le parole di Hidan, quel rossore
alla guancia e persino le risate di Sasori. Hidan era già stato da Temari,
l’aveva già incontrata e con molta probabilità dalle parole che aveva appena
sentito non doveva essergli piaciuto molto. Si sentiva uno stupido, come aveva
potuto credere a dei criminali, come aveva potuto sperare che lo portassero da
Temari? Per cosa poi? Solamente per evitare a Orochimaru di impadronirsi di
Suna? Era la sciocchezza più grande che avesse sentito e lui come un bambino ci
era cascato. Era solo adesso, ma sperava davvero con tutto il cuore che quella
di Hidan fosse solamente una stupida fissazione passeggera, qualcosa che gli
sarebbe passata prima che avesse potuto mettere le mani su Temari, eppure la
voce di Sasori lo raggiunse come una lama tagliente,facendolo tremare di paura.
-
Scendi da lì e non fare quella faccia…per quanto tu
non ci possa credere Hidan gli ha già detto di te! E pare che quel ceffone
fosse diretto a te, Shikamaru! Diceva fosse un dono di nozze, ti dice qualcosa?
Rimase in silenzio per qualche istante, cullata dalle
voci dei bambini di Suna che giocavano per le strade, si chiedeva come sarebbe
cambiata la sua vita adesso, adesso che doveva crescere un bambino, adesso che
doveva proteggere suo figlio. Era sola e questo lo sapeva bene, ma non la
spaventava affatto, lei era forte lo era sempre stata. Sentì dei passi sul
terrazzo, alle sue spalle, sembrava ci fosse qualcuno, forse Gaara era venuto a
trovarla in quel suo modo strano che aveva per fare le sue entrate, in completo
silenzio quasi fosse un fantasma. Eppure l’ombra che si era creata ai suoi
piedi non sembrava proprio quella di Gaara, anzi era l’ombra di un uomo, con un
kimono e uno strano cappello sulla testa. Lui appoggiò divertito le braccia
sulla spalliera della sdraio su cui stava seduta Temari, nel più completo silenzio,
la osservava come se la stesse studiando.
-
Levati da lì, mi dai sui nervi più del solito! – gli
disse lei, rompendo quel silenzio che si era formato.
-
Che fai prendi il sole sul terrazzo? Credevo fossi
diversa dalle altre principesse… - gli rispose lui, spostandosi da quella posizione e sedendosi
sulla sdraio di fianco a quella della bionda.
-
Infatti non prendo il sole, stavo ascoltando i
bambini! Idiota! –gli rispose in fretta lei.
-
Ma che carina! Non credevo che una come te potesse
provare interesse verso dei marmocchi! Cos’è ti manca l’amichetto?
-
Smettila non sei divertente, piuttosto posso sapere
che sei venuto a fare?
-
Non posso venirti a fare visita dolcezza? Infondo te
lo avevo detto che sarei venuto! – gli disse lui afferrando il bicchiere colmo
d’acqua che stava sul tavolinetto.
-
Che hai sei pallida? Tutto bene Temari? – gli chiese
lui apprensivo vedendola socchiudere gli occhi stanca.
Le si avvicinò serio, poggiando una mano sulla fronte
imperlata di sudore della bionda, le scostò dolce delle ciocche bionde che
erano rimaste appiccicate alle labbra e le fece una tenera carezza lungo il
collo. Lei riaprì gli occhi triste osservandolo con un sorriso che lasciava a
che pensare. Lui la prese tra le braccia, portandola in silenzio all’interno
della stanza e poggiandola delicatamente sul letto, le rimase accanto per
qualche minuto, finché poi lei non si decise a parlare.
-
Lo hai visto in questi giorni?
-
No, non sono andato a Konoha, il capo mi ha
richiamato, avevo delle faccende da sbrigare…vuoi che vada da lui? – gli
chiese, mentre le teneva la mano.
-
No…volevo solamente sapere se stava bene, nulla di
più… - gli disse lei, voltandosi verso il terrazzo.
-
Sta tranquilla sta bene, non ha nemmeno un graffio,
sicura di non volere che glielo dica? –gli disse lui, sorridendo e poggiandole
una mano sulla pancia.
-
No, non dirgli nulla, promettimelo Hidan! Non voglio
che sappia del bambino, non è più affare suo!
-
Beh credo che tu ti sia lasciata prendere dalla rabbia
piccola…lui non ti ha abbandonata, ti pensa ancora… - gli disse lui
osservandola serio.
-
No Hidan…se solo avesse voluto sarebbe qui con me a
tenermi la mano al posto tuo, io non avrei fatto nulla di sbagliato e avremmo
cresciuto il bambino insieme, se solamente avesse voluto sarebbe rimasto con me
a Suna, ma evidentemente non contavo abbastanza per lui…lascia che si faccia
un'altra vita, infondo una donna che lo faccia felice la trova… - gli disse
lei, mentre il volto le si rigava di lacrime.
-
Inutile che ti dica altro, sei troppo cocciuta per
parlare con me, finirebbe a rissa! Sappi comunque che qualunque cosa ti serva
ti basta chiedere e sta pur certa che un modo per farti felice lo trovo, talitha! - gli disse lui sorridendo, mentre si alzava
dal letto e si dirigeva verso il terrazzo.
-
Che significa Talitha? – gli chiese lei, sorridendo
teneramente.
-
Un giorno te lo dirò!
Scomparve dietro le tende di lino, mentre la sua ombra
si disperdeva sul terrazzo come sabbia al vento, attese pochi istanti e
solamente allora il suono flebile dei suoi passi sul terrazzo si affievolì a
tal punto da far capire a Temari che lui non era più lì. Arrogante, maschilista
e dannatamente provocante nei modi di fare, se non fosse stato per tutto questo
gli sarebbe già saltata addosso, si ritrovò a pensare Temari sorridendo
divertita. Era la seconda volta che lo vedeva eppure gli sembrava che Hidan le
fosse stato accanto da una vita, le ricordava qualcuno, ma di sicuro non riusciva
a ricordare chi, stranamente lo associava a sua madre.
Un ombra dietro la porta della camera aveva assistito
alla scena in silenzio, aveva promesso di rimanere fermo, di lasciarla vivere
serena e senza preoccupazioni incombenti, le bastava il bambino non poteva
gravare su di lei anche lui, non adesso. Le guardie lo avevano avvertito da
tempo di ciò che accadeva e un minuscolo occhio di sabbia e un Jonin tra i
tetti proprio di fronte al terrazzo della sorella avevano confermato la sua
paura. Hidan era arrivato a Temari senza alcun problema, ciò significava che
l’intera Akatsuki era arrivata a Temari e adesso Gaara temeva più che mai per
lei e per l’intera Suna…
-----------------------------------------------------------------------------
Note dell’autrice:
-
Lily_90: ciao Saretta!!! Finalmente dopo tanto tempo,
riesco a pubblicare anche questo chappy, per la tua gioia! Sta tranquilla lo so
che sei indietro con le rece ed è per questo che prima di aggiornare questa
storia di nuovo, devo aggiornare l’altra! Tranquilla hai tutto il tempo di
questo mondo! Allora che ne pensi del chappy? spero ti sia piaciuto, perché dopo
tanto tempo, ho deciso di mettere qualcosa di più felice, per un chappy almeno
Temari ritroverà il sorriso, e continuerà ad averlo, ma devono ancora passare
dei chappy perché lei sia finalmente serena…Shikamaru è rimasto sconvolto dalle
parole di Sasori e vedrai che parlerà con Hidan, ma la rissa è scampata te lo
assicuro, invece vedrai che ci sono delle brutte notizie per il nostro adorato
Shika, qualcuno lo distrarrà da Tem, credo proprio che tu riesca a capire chi…Gaara
invece è l’unico personaggio di cui bisogna preoccuparsi al momento, progetta
un piano per allentare Kankuro, l’unico che sappia di lui e di Tem, ma anche
questa volta la mia bontà d’animo come mi dici sempre, avrà il sopravvento,
quindi no problem!! Dimmi cosa ne pensi,
quando riesci a rimetterti in tiro con le rece oppure me lo fai sapere su msn! UN
BACIONE GRANDISSIMISSIMO DALLA TUA CHIARETTA!!! Ti voglio un mondo di bene!!!
-
Stefy90: ciao Stellina! Pian piano stiamo riuscendo a
sentirci su msn, ma credo che almeno con questa storia, potrò sapere qualcosa
di più…che ne pensi del chappy? stranamente felice e sereno, no? Rispetto ai
precedenti, devo dire che sono stata più magnanima, ma vedrai che per Temari le
cose andranno a migliorare, finché finalmente non ritroverà la serenità di un
tempo…Gaara ha in mente di allontanare da Suna Kankuro, l’unico che gli sta
realmente dando dei problemi, ma vedrai che come mi dice sempre Sara, la mia
bontà prenderà il sopravvento…Shikamaru invece, sta per arrendersi, la sua
volontà non regge più dopo oltre quattro mesi di lontananza e la vicinanza di
una ragazza, lo farà totalmente desistere…Hidan, l’unico che rimarrà accanto a
Temari, mentirà su di lui, cercando di rendere la sua “talitha” felice…lo
ammetto ufficialmente non farò mai più delle anticipazioni, ti ho praticamente rivelato
tutto…fa nulla, cmq spero lo stesso che il chappy ti sia piaciuto! Un bacione
grande dalla tua Stellina, ti voglio un mondo di bene! Ps: salutami la mia
acerrima rivale!
-
Sensei_man: ciao Duci! Quanto tempo, visto, finalmente
sono riuscita ad aggiornare ed msn è ritornato a funzionare, quindi possiamo
sentirci! Per la tua gioia, spero…che ne dici del chappy? ti è piaciuto? Spero di
si, anche se so che un po’ di tristezza c’è, la tua Tem è incinta adesso non ti
penserà più, povero te! Cosa ne pensi del ruolo di Gaara in questa storia? Ti rivelo
che sarà pronto a tutto, pur di mantenere la promessa fatta a Temari, anche a
costo di allontanare Kankuro da Suna…Shikamaru sta per desistere e la sua
volontà è ormai quasi soggiogata da Asami, l’unico che manterrà il sangue
freddo è Hidan, pronto a qualsiasi cosa pur di rendere felice la sua adorata
principessa…dimmi che ne pensi mi raccomando, speriamo di sentirci su msn, così
parliamo un pochino…un bacione grande dalla tua Chiara! Ti voglio bene!!
-
Piccola teddy: ciao Teso! Visto, anch’io dopo tanto
tempo sono riuscita ad aggiornare di nuovo, ci voleva no? Dopo quei giorni di
inferno con il Mosche Bianche day’s, oh Kami! Cmq, cosa ne pensi del chappy?
spero ti sia piaciuto, dato che il tuo ex amore Kanky, sta facendo i salti di
gioia per la sua adorata Nee-chan! Sfortunatamente per lui, Gaara ha intenzione
di allontanarlo da Suna, ma vedrai che per adesso è solamente un suo pensiero…Temari
sta finalmente ritornando felice, anche grazie al bimbo che sta per arrivare,
finalmente ritroverà la sua forza e il suo coraggio…Shikamaru invece è l’unico
che ormai sta per desistere, non resiste più alla lontananza e per di più Asami
lo sta logorando dentro, abbassando pian piano le sue difese…vedrai che cmq le
cose si sistemeranno. Un bacione grande dal tuo Teso! Ti voglio un gran bene! Ps:
baci a tutta l’aka, soprattutto a Pein!!
-
Gossip Girl: ciao Ele!!chiedevi che sarebbe successo
con Hidan? Spero di averti accontentata, come vedi nemmeno gli Aka approvano la
presenza di Asami, che alla fine si rivelerà per ciò che è. Sta distruggendo
pian piano le difese di Shikamaru, che ormai stanco e provato dalla lontana con
Temari sta per cedere…fortunatamente Temari sembra l’unica che si sta
finalmente facendo forza, tutto grazie al suo bimbo che ancora deve nascere, ma
che la fa già stare meglio…Kankuro come dici tu, è insostituibile, ma pare
proprio che grazie a questa sua qualità Gaara stia progettando qualcosa, ormai
suo fratello è l’unico scoglio che deve superare…dimmi cosa ne pensi del
chappy! sono stata felicissima di risentirti! Un bacione grande! Ti voglio
bene!
-
YumiBabyPunk: ciao Giuly! Grazie per i soliti
complimenti, è tanto che non ti sento e mi chiedo che fine tu abbia fatto?! Cosa ne pensi di questo chappy? spero che
finalmente un po’ di serenità di abbia fatto piacere! Anche perché adesso lentamente le cose si sistemeranno
e tutti troveranno quella tregua momentanea che precede le vera tempesta! Ci sentiamo,
spero presto! Un bacione, Chiara!
-
Tem_93: ciao Miky! Abbiamo un'altra fan di Kankuro? È sempre
opera di Saretta! Sempre lei è che combina guai! Scherzo naturalmente, ma credo
che per te sarà leggermente uno trauma, sapere che ben presto Gaara metterà
fine alle gioie di Kankuro, il suo fratellone è l’unico ormai che gli da
fastidio, l’unico testimone di una faccenda troppo scomoda per il Kazekaghe…ma
non c’è poi tanto da preoccuparsi, anche perché la forza di Tem sta tornando
viva, grazie al nuovo arrivato e sta pur certa che lei non lo lascerà li da
solo! dimmi che ne pensi del chappy, naturalmente! E ci terrei a sapere quale personaggio trovi
più interessante…un bacione grosso, Chiara!
-
Temari x Shika 4 ever: ciao Iole! Che bello, un'altra mosca
nera tra le mie fila di recensioni! Non sai quanto mi faccia sapere che tu
abbia letto la mia storia e che l’abbia trovata interessante, davvero mi hai
fatta felicissima! Spero naturalmente che continuerai a seguirmi, anche perché non
posso mica lasciare che le cose vadano secondo i piani, devo per forza
complicarle e vedrai che ne succederanno davvero tante…cosa ne pensi del
chappy?spero ti sia piaciuto! Fammi sapere ok?! Un bacione grande, la tua chiara-sempai!
|
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Capitolo 17 *** Forse è un dolore simile ***
Amore? forse è solo dolore per eentrambi
Il crepitio del fuoco
risuonava per l’intera foresta, insieme alle tristi canzoni intonate dalle
civette tra gli alberi, grilli continuavano a saltare da ogni parte fra l’erba
alta e le cicale intonavano le loro note d’amore tra i rami. Sembrava una
serata tranquilla, nessuno quel giorno era stato ferito in battaglia, nemmeno
un ferito, non ci erano stati scontri importanti e il cielo era carico di
stelle, milioni di stelle che lo illuminavano come se fosse un giorno di festa.
La luna illuminava il deserto che silenzioso si muoveva come il suo signore,
aveva osservato alcune carovane passare il confine per poi ritornare in fretta
tra le sabbie dopo aver fatto rifornimento d’acqua. Ancora assorto nei suoi
pensieri Shikamaru non si accorse della voce squillante di Deidara che lo
richiamava ad un minimo di attenzione, gli avevano spiegato tutto quel
pomeriggio, di ciò che avevano scoperto, di ciò che Hidan faceva a Suna.
-
Moccioso sarebbe
gradita un minimo di attenzione e un giorno che il mio adorato Sensei si sgola
per spiegarti tutto! – Shikamaru si voltò infuriato dalla parte di Deidara.
-
Posso sapere, quando
potrò avere un minimo di silenzio senza essere disturbato da te?! Dannazione
sei insopportabile quanto una donna! – Deidara si alzò di scatto piantando i piedi
per terra e assumendo un espressione infuriata.
-
Calmi voi due,
dannazione a te Deidara non riesci a non dare fastidio a nessuno? Sei un
insopportabile parassita… - la voce di Hidan bloccò in tempo Deidara che
infuriato era pronto a lanciare uno dei suoi ragni esplosivi.
Shikamaru scattò in piedi,
osservando l’ombra di Hidan prolungarsi dinnanzi alla luce del fuoco, sembrava
stranamente sereno, nessun rossore alla guancia, nessun motivo per sospettarlo, si ritrovò a pensare
Shikamaru. Hidan si era costruito la facciata perfetta per prenderlo in giro,
ma adesso che era riuscito a collegare tutto non lo avrebbe lasciato
continuare, non con la sua Temari. Scostò Deidara con un gesto secco per poi
avvicinarsi a Hidan che lentamente si era seduto di fronte al fuoco e adesso
osservava curioso il giovane che gli si avvicinava con aria di sfida. Aveva gli
occhi stranamente determinati, più di quando lo aveva visto affrontare Kankuro
in mezzo al deserto, evidentemente aveva saputo qualcosa. Hidan si voltò tranquillo verso Sasori che seduto su di un
tronco annui senza nemmeno osservarlo negli occhi, lui li portò invece negli
occhi color pece di Shikamaru, che per un istante parve rimanere rapito da quei
maledetti occhi color porpora.
-
Che le hai fatto? –
gli disse Shikamaru, mentre lo osservava negli occhi.
-
Non ti scaldare
tanto, cerca di essere meno focoso ragazzino! Infondo è solamente una ragazza…
- gli disse Hidan, mentre afferrava distratto un ramoscello e lo faceva
bruciare lentamente tra le fiamme.
-
Solo una ragazza? È
la mia Temari! Avevi promesso di portarmi da lei, non ti andarci tu! Voglio
sapere cosa le hai fatto, subito! –Shikamaru afferrò l’impugnatura del kunai
per poi stringerlo con forza, sotto gli occhi annoiati del Mukenin.
-
Vuoi sapere cosa le
ho fatto? Sicuro? Non vorrei che poi ci restassi male, sono situazioni
parecchio spiacevoli per uno come te, che è ancora innamorato di una donna che
ormai pensa ad altro…perché tu sei ancora innamorato di lei vero? – Hidan lo
osservò sorridendo sornione, mentre Sasori scoppiava in una risata canzonatoria
e Deidara si affiancava a lui.
-
Giuro che se le hai
messo le mani addosso…te la faccio pagare Hidan!
Hidan lo osservò in
silenzio, non era certo il momento adatto a litigare con un ragazzino, aveva
altro a cui pensare, Orochimaru si era deciso a fare la sua mossa e all’interno
del palazzo del Kazekaghe aveva notato già qualche suo scagnozzo. Si alzò lentamente ripensando alle parole
della bionda principessa di Suna, quella ragazza aveva coraggio da vendere e lui
cominciava a spaventarsi per ciò che pensava. Era un suo chiodo fisso da quel
giorno, in cui lei era stata la prima a riuscire a colpirlo, di sicuro ne era
rimasto affascinato, ma vederla su quel letto bianco mentre parlava ad un esserino
talmente piccolo lo aveva fatto vibrare per un attimo. Il suo cuore si era
improvvisamente risvegliato dopo tanto tempo, lo sentiva ogni volta che varcava
il cancello di Suna, quando i suoi battiti aumentavano a dismisura, non per
l’adrenalina ma bensì per l’ansia di rivederla. Quella dannata ragazzina stava
diventando come una droga per lui, non riusciva a farne a meno. Si gettò tra la
sabbia del deserto ancora preso dai suoi pensieri, mentre la luna gli
illuminava i capelli argentati mossi dal vento. Non poteva succedere, era
inammissibile, assurdo per mukenin di quel livello come lui, come poteva lui,
il gelido e sadico Hidan provare anche solo dell’affetto per quella
insopportabile presuntuosa. Scosse la testa violentemente quando sentì dei
passi alle sue spalle, Shikamaru si sedette di fianco a lui silenzioso, magari
pensavano alla stessa persona, pensò Hidan osservando il confine poco distante.
-
Le ho fatto una
promessa… - gli disse ad un tratto Shikamaru, mentre sorrideva triste.
-
Le ho promesso che
sarei tornato da lei, ma credo che ormai mi creda un verme come tutti quelli
che l’hanno lasciata sola… - gli disse infine, la voce scossa dai singhiozzi e
le lacrime che scendevano copiose sul volto scuro.
-
…non ha più senso
ritornare da lei, mi odierà…e se non lo ha ancora fatto, lo farà presto e io
non potrò farci nulla… - Hidan lo osservò silenzioso, forse si era sbagliato,
quella lontananza faceva male ad entrambi.
-
La ami ancora? – gli
chiese, prima di voltarsi verso di lui.
-
…non ho mai smesso di
farlo…- gli rispose Shikamaru sorridendo teneramente.
-
Come sta? – gli
chiese lo shinobi, guardandolo speranzoso.
-
Ascoltami le ho fatto
una promessa per quanto possa sembrarti strano, non posso dirti molto di quello
che c’è da sapere, ma sappi che infondo sta bene,ha imparato a rialzarsi da
sola anche se ormai non lo è più…
E prima che Shikamaru gli
potesse dire qualcosa Hidan si alzò velocemente e corse nella foresta, dietro
di lui Sasori e Deidara lo seguivano a qualche metro di distanza. Il giovane
Nara rimase in silenzio, sapere che stava bene gli riempiva il cuore, si
osservò attorno prima di vedere la sagoma di Kiba comparire tra la boscaglia, i
capelli ribelli colmi di sabbia e una strana espressione sul volto intriso di
sangue. Shikamaru si alzò di scatto, nella penombra non si era reso conto delle
vere condizioni in cui si trovava l’amico, ora che lo vedeva alla luce del
fuoco riusciva a intuirne la gravità per quanto non fosse a conoscenza di
tecniche mediche. Kiba dopo qualche sforzo si accasciò accanto a lui, il volto
coperto di sangue, tra le braccia un Akamaru in gravi condizioni e una gamba
lacerata da qualcosa. Sembravano graffi, profondi graffi provocati da qualcosa
che lui aveva già visto, Suna aveva iniziato a muoversi sul piede di guerra.
Era da ormai alcune ore che
il consiglio dei Jonin di Suna lo continuava a riempire di domande e
supposizioni che non avevano un senso logico, era da ormai ore che lui si
trovava in quella dannata sala senza nemmeno una finestra con il sole che
bruciava le vie della sua città, fuori. Era stanco e infastidito, non riusciva
a capire il perché di quella riunione nel pieno della giornata, quando avevano
già preso una decisione il pomeriggio precedente. Era assurdo parlare di ciò
che poteva accadere con un determinato piano d’attacco, quando non si era
nemmeno a conoscenza di ciò che il proprio nemico poteva fare, tutta quella
storia era diventata una totale perdita di tempo. Si passò una mano sulla
fronte sudata, rimuovendo quei ciuffo rossi che erano rimasti appiccicati ad
essa, cercò dell’acqua davanti a se ma pareva proprio che non ce ne fosse
traccia. Si alzò lentamente, dalla poltrona per poi richiamare l’attenzione dei
presenti.
-
Vi chiedo scusa
Consiglio dei Jonin ma avrei bisogno di una piccola pausa, continuate la
riunione come stabilito al mio ritorno me ne farete atto! – gli disse con tono
fermo, nonostante stesse pregando per sfuggire da quella gabbia in cui lo
avevano rinchiuso.
-
Come desiderate
nobile quinto Kazekaghe! – gli disse Baki, lo conosceva da anni e aveva intuito
ciò che in realtà aveva in mente Gaara.
Il giovane mosse alcuni
passi attraverso la stanza e dopo pochi attimi si chiuse la porta alle spalle,
lasciandosi ricadere sul pavimento impolverato. Genpaku che sostava proprio
dinnanzi a lui, se ne stava affacciato da un balconcino ad osservare qualcuno,
pareva ci fosse un incontro all’interno del cortile. Gaara si tirò su
poggiandosi al muro e si accostò al giovane capo delle guardie, che i voltò
sorridendogli.
-
Salve Kazekaghe! Ha
visto? Sua sorella la sta riducendo in polvere quella povera ragazza la giù! –
gli disse lui sorridendogli cordiale, per poi scoppiare in una risata
divertita.
-
Cosa sta facendo mia
sorella? – gli chiese Gaara, osservando stupito la scena che si svolgeva nel
piccolo cortile dinnanzi a lui.
La sua indifesa sorellina,
come spesso la definivano lì a Suna, si stava scontrando con una ragazzina, probabilmente
una Genin che ancora inesperta tremava di paura.
-
Masturi quante volte
te lo devo dire! Dannazione devi portare davanti il piede sinistro se vuoi
avere una buona stabilità e quindi una difesa migliore! Lavori meglio con il
braccio destro è pura logica questa! – gli continuava ad urlare contro Temari,
che più sudata della ragazza sbuffava ormai rassegnata.
-
Ma Temari-sensei io
non riesco a farla questa tecnica, mi risulta difficile!
-
Masturi io ti uccido!
Queste sono tecniche di base come speri di diventare una degna kunoichi per
Suna se non ti sai difendere dai nemici? Devi continuare a provare, non ti puoi
arrendere solamente perché non riesci a difenderti al primo colpo!
-
Prova a portare il
braccio sinistro avanti come il piede e arretra con la parte destra, così avrai
l’attacco e la difesa insieme, molto più semplice… - gli suggerì Gaara dalla
sua posizione.
Temari si voltò sorridendo
teneramente a suo fratello che ricambiò il sorriso in maniera meno
appariscente, Matsuri poco distante da Temari osservò la scena, rimanendo
improvvisamente magnetizzata, gli occhi del suo nobile Kazekaghe le risultavano
dannatamente magnetici in quell’occasione. Aveva sentito parlare del nuovo
Kazekaghe ma non lo aveva mai visto, adesso capiva il perché le sue amiche si
recassero così spesso al palazzo per riferire ordini dall’accademia, sembrava
che il nuovo Kazekaghe avesse agitato i cuori di molte a Suna e forse cominciava
a rapire anche il suo…
-------------------------------------------------------------------------
Note dell’autrice:
Stefy90: ciao Ciccia! Beh non
so che dovrei dirti dato che siamo su msn e tu hai già avuto l’onore di leggere
il chappy in anticipo, spero soltanto che tu non ti sia scordata tutte quelle
belle paroline pucciose che ieri mi hanno fatta tanto felice! Ma tanto lo so
che alla fine per me cedi e fai la tenera, e poi sarei io il cornetto alla
crema vero?! Beh per quanto riguarda il chappy aspetto la rece, che sicuramente
sarà piena di lacrimoni per la scenetta tra Shika e Hidan, devo dire che ci ho
pensato su e devo confessarti che era vero, ero molto triste quel giorno, ma
credo si capisca! Cmq aspetto la rece, che ho già avuto in anteprima in una
maniera magari più breve! E volevo annunciarti ufficialmente che SHIKATEMA è
tornata!! Un bacione grandissimo Ciccia, ti voglio un sacco di bene!! A dopo!
Piccola teddy: Saso Saso! Piango
a dirotto, non ti sento più me si sta preoccupando! Come faccio senza la mia
magica Mamoru?! Non posso anche perché sto bruciando dentro, non è che quell’idiota
che un tempo stava con me ti ha sequestrata? Beh se è successo digli che lo
uccido, tanto per saperlo! Cmq…che te ne pare del chappy? son tornata con un
nuovo e triste capitolo di questa storia, ma alla fine i giorni tristi stanno
finendo adesso arriva qualcuno che sconvolgerà la vita di molti e in futuro di
altri! Spero tanto di sentirti presto, Teso! Ueeeee cmq, un bacione grosso
dalla tua Tsuba! Ti voglio un sacco di bene!!
Gossip Girl: Ciao Ele! Caspita
non ricordavo che la tua rece fosse così lunga, me si stupisce! Bene…che mi
dici del chappy? credo proprio che se leggi attentamente scopri molte risposte
alle tue domande, come ad esempio l’affetto un po’ strano che Hidan sta
dimostrando per Temari, beh quello è ormai ufficiale che combina qualcosa! Ti tocca
aspettare poco questa volta, perché son tornata ufficialmente dalle vacanze e
non vi darò tregua! Spero di sentirti presto, un bacione grande dalla tua
Chiaretta! Ti voglio bene!
Tem_93: Miky! Quella tua
maledetta connessione mi farà impazzire, possibile che non si possa fare una
discussione normale! Beh in effetti ora che ci penso anche la mia salta spesso…cmq
che mi dici del chappy? spero ti piaccia, anche perché tra poco finisce il
periodo triste tornano i sorrisi spero…piaciuta la scena tra Hidan e Shika? E l’inaspettata
passione di Masturi, che finalmente metterà dei grilli in testa al cocciuto
Kazekaghe!...ci sentiamo presto, un bacione grande! Ti voglio bene bella!!
temari x shika 4 ever: Iole!
Mi onori sempre con tutte queste tenere e pucciose paroline di cui mi riempi! Mi
sa che non sono degna di un allieva così, devo rimediare! Allora del chappy che
mi dici? Spero non sia stato troppo triste, ma aspetta poco allieva del mio
cuore la cara e vecchia Shikatema sta tornando, forse un po’ più triste di
prima ma carica come al solito! Un bacione
grande, ci sentiamo sul forum!
Sensei_man: ciao David! Scusami
se non ci sentiamo più ma lo sai che ultimamente ho avuto dei grossi problemi e
non ho retto molto a parlare con te, mi saltano spesso i nervi e preferisco
stare sola e molare tutto quando non mi va più! Perdonami lo sai che ti voglio
bene!...per adesso mi accontento e spero che lo faccia anche tu del chappy e della
tua rece! Presto ci sentiamo…che mi dici? Triste come me! ,ma prometto di
tornare da tutti, come quella che ero un tempo! O almeno spero…un bacione
grande Duci, Ti voglio bene!
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Capitolo 18 *** Fino alla fine... ***
Fino alla fine...
L’ospedale di Konoha non
era certo un bel posto, soprattutto per lui che anni prima si era innamorato lì
o magari era stato all’esame dei Chunin, ma al momento Temari non era il primo
dei suoi pensieri. Erano ormai ore che se ne stava seduto su quella fredda
panca a fissare le lancette dell’orologio muoversi continuamente su di esso. Il
cuore continuava a battergli sempre più in fretta, quell’attesa lo stava
distruggendo secondo dopo secondo, fissò per l’ennesima volta la porta della
sala operatoria, la spia rossa ancora accesa su di essa. Ed ecco che
ricominciava a sentirsi un verme, uno stupido moccioso capace solamente di
combinare guai, magari se adesso Kiba e Choji erano lì dentro era colpa sua.
Sua e solamente sua. Era riuscito a portare Kiba in ospedale appena prima che
lui perdesse i sensi e gli crollasse davanti, ma Choji, il suo migliore amico
aveva aspettato ore da solo prima di ricevere soccorso, fortunatamente Sakura
aveva molta esperienza. Era da ormai ore che nessuno usciva da quella porta e
lui, ricominciava a sentire quei dannati sensi di colpa, come anni prima. Come
per la sua prima missione, quando aveva messo in pericolo tutto il suo team,
questa volta non avrebbe pianto però, questa volta avrebbe aspettato persino
tutta la notte, ma sarebbe rimasto vicino ai suoi amici. Almeno questa volta
sapeva di averci provato.
Accanto a lui il padre di
Choji continuava a pregare perché suo figlio uscisse sano e salvo da quella
porta, della famiglia di Kiba non c’era traccia, Hinata e Shino erano arrivi
qualche ora prima e adesso aspettavano in silenzio che il loro compagno fosse
salvo. Forse quello che soffriva di più era il piccolo Akamaru, che immobile,
da ore osservava la luce rossa sopra la porta, magari consapevole di ciò che
stava accadendo al suo padrone.
- Shikamaru sai forse dov’è il padre di Kiba? – gli
chiese ad un tratto Hinata.
- No, mi spiace…
Quelle furono le uniche
parole che riuscì a pronunciare quella notte, si sentiva fin troppo male, fin
troppo in colpa per rincorrere un uomo che non si preoccupava di suo figlio.
Riprese a fissare la porta e la luce rossa, le ore continuarono a passare e
quelle furono le uniche cose che gli parve di vedere per un tempo
interminabile…
Intanto al confine si
combatteva la prima vera battaglia di quella guerra, un gran numero di ninja
della sabbia aveva attaccato l’accampamento est del villaggio della foglia,
molti erano rimasti uccisi al primo attacco, altri dopo lunghe ore continuavano
a combattere per sopravvivere e per liberare Konoha. Le più svariate tecniche
si scontravano spesso con risultati disastrosi, ma nonostante gli sforzi dei
coraggiosi ninja della foglia, la sabbia stava prendendo il sopravvento e se la
maggior parte dei ninja che hai contro riesce ad utilizzarla per le tecniche,
allora il confine con il deserto è il peggiore dei campi di battaglia. Ormai il
sangue ricopriva gran parte della foresta e una piccola parte di deserto, il
vento lo portava via insieme alla vita, le tende dell’accampamento erano state
distrutte da tempo e gli alberi cadevano in pezzi. Tenten nascosta tra la
boscaglia cercava di trovare un modo per poter farsi largo tra i ninja nemici,
Neji al suo fianco ansimava stanco, era da ormai ore che utilizzava il
Byakughan e i suoi occhi cominciavano ad essere pesanti. Rock Lee continuava ad
utilizzare le arti marziali, la schiena dolorante e una gamba fuori uso,
dovevano trovare un modo per allontanarli e fuggire, lì non potevano più far
nulla.
- Tenten hai ancora delle carte bomba? – sussurrò ad un tratto Neji tra la
boscaglia.
- Poche, ne ho solamente tre, non penso
serviranno a molto! Però ho ancora qualche rotolo da utilizzare… - Neji osservò Rock Lee cadere in terra
stanco, un ninja della sabbia senza vita ai suoi piedi.
- Di cosa si tratta? Kunai e shuriken? – lei
annuì debolmente era stanca, ma doveva farcela, voleva ritornare a casa.
- Piazza delle carte bomba tra quei due alberi
e utilizza il rotolo dei kunai per attaccarli frontalmente, quello degli
shuriken da dietro, dobbiamo confonderli per qualche minuto e arrivare
all’accampamento nord, capito? – Tenten annuì nuovamente, le lacrime che
ormai scendevano sulle guance.
Neji le fece un breve
sorriso e le strinse la mano, per poi lanciarsi contro alcuni nemici e spiegare
il piano a Rock Lee, anche lui aveva paura, erano ormai adulti e avevano già
ucciso dei ninja ma una guerra era troppo anche per i coraggiosi ninja di
Konoha. Anche per il freddo Neji Hyugha, anche per l’instancabile Rock Lee,
avevano scordato cosa significasse passare le serate insieme, avevano scordato
cosa significasse sorride con il maestro Gai, avevano scordato cosa
significasse dormire sereni senza la paura di essere uccisi. Si sentivano a
pezzi, ma dovevano resistere, era quello che gli insegnavano all’accademia,
diventare ninja voleva dire poter morire in battaglia, tra le mani di qualcuno
che non conosci, senza neppure avere il tempo di riflettere e pensare, i ninja
non dovevano avere sentimenti. Ma come facevi a non avere sentimenti, quando i
tuoi amici cadevano esausti tra i cadaveri, quando quelli che consideravi amici
tentavano di ucciderti, quando la ragazza che ami piangeva guardandoti. Come
facevi a non avere sentimenti? Forse essere ninja non faceva per loro, magari
non avevano le caratteristiche adatte, ma di una cosa sola erano certi:
avrebbero combattuto fino alla fine, finché la Foglia non fosse caduta,
finché l’ultimo dei suoi abitanti non avesse esalato l’ultimo respiro.
L’alba era di sicuro il
momento più triste della giornata, quello in cui il suo cuore si frantumava,
quello in cui la verità le appariva dinnanzi agli occhi, quello in cui era più
sola. Durante tutta la notte non aveva chiuso occhio, nella mente il rumore dei
kunai e le urla della gente, Suna aveva attaccato Konoha, secondo il piano
deciso dal consiglio dei Jonin. Continuava a ripensare alle parole di Hidan,
continuava a ripensare a Shikamaru, continuava a ripensare a Gaara. La sua
mente era sempre più confusa, ormai se ne era fatta una ragione, lei era
rimasta da sola con il suo bambino, non aveva altro. Shikamaru per lei era
ormai un ricordo, un triste ricordo che le faceva battere ancora il cuore,
Hidan adrenalina allo stato puro, quella stessa adrenalina che anni prima le
dava la carica per combattere, Gaara un fratello, un amico e il padre adottivo
di suo figlio. La sua vita era ormai come il vaso di Pandora, tutti i peggiori
mali erano usciti allo scoperto, tutte le sue paure alla luce del sole e la
speranza ancora nel suo cuore, quella stessa speranza che ora la rendeva forte,
quella stessa speranza che adesso la faceva sentire protetta. Magari non era la
speranza, magari era solamente amore o forse solamente illusione,
quell’illusione che ora la faceva andare avanti, quell’illusione che non la
faceva più pensare a Shikamaru, quell’illusione che adesso la faceva sorridere
dinnanzi a Gaara.
- Non dovrei pensarci hai ragione, infondo
adesso siamo io e te, giusto piccolino? – sussurrò tenera, mentre con occhi sognati
accarezzava la sua pancia.
Un pancia divenuta troppo
grande da nascondere, troppo pesante da portare, troppo amata per rinunciarvi,
quel bambino le aveva donato nuovamente il sorriso. In realtà lo aveva donato
un po’ a tutta Suna, la gente le sorrideva teneramente e la coccolava come da
bambina, Kankuro non faceva che sorridere e costruire marionette e Gaara, beh
lui faceva di peggio. Spesso sfuggiva alle riunioni con il consiglio con una
scusa, correndo poi da lei a raccontarle strane storie che spesso la facevano
sorridere. Lo sentiva nel suo cuore che sarebbe finita così, quella luce negli
occhi di Gaara non poteva essere indifferente, era come se quel giorno lo
avesse sentito. Come se dentro di se, avesse sentito i battiti del cuore di
Gaara aumentare mentre le sfiorava il ventre, come se avesse sentito l’amore che
suo fratello provava per lei dividersi equamente con quell’esserino troppo
piccolo per essere amato, eppure tanto atteso e tanto desiderato.
Si sfiorò nuovamente il
ventre, mentre le fuggiva un gemito di dolore, suo figlio non doveva essere poi
così tanto pigro, non faceva che scalciare da mattina a sera, la stava mettendo
fuori uso.
- Che scenetta tenera, quasi mi commuovo! – una voce, che in quei cinque mesi le era
ormai diventata familiare.
- Di nuovo qua! Sei appiccicoso, caro il mio
mukenin! – gli disse lei ridendo divertita, mentre
Hidan si gettava a capofitto sul suo letto.
- Leva i piedi dal mio letto o se proprio devi
togliti le scarpe, me lo stai riempiendo di terra e sabbia! – gli disse infuriata, mentre goffamente
scostava le lenzuola.
- Se vuoi posso togliermi anche il resto,
oltre alle scarpe! – le disse lui, mentre si sfilava il kimono,
rivelandole degli addominali perfetti.
- Certo magari tra quattro mesi!
- Oh talitha, non hai idea di quanto io possa
essere paziente… - le mandò in
risposta, un ghigno sulle labbra.
- Mi vuoi dire che significa, mi fai venire i
nervi!
Continuava a stuzzicarla
come se la conoscesse da una vita, continuava a osservarla mentre dormiva
serena e sola in quel letto bianco, continuava a trovarla sensuale nonostante
quell’enorme pancione. Forse Sasori aveva ragione, non doveva affezionarsi
troppo a lei, eppure ormai era diventata una cosa insopportabile, continuava ad
andare da lei, sempre più spesso, alcune volte ci passava persino delle ore e
in quelle ore il suo cuore continuava a battere con la stessa velocità.
- Quanti mesi è che hai quel mostriciattolo
dentro? – le chiese, mentre lei piegava le lenzuola
accanto a lui.
- Mi ascolti quando ti parlo oppure vieni qui
solamente per farmi innervosire? Ti ho detto cinque e poi non è un
mostriciattolo, di sicuro è più bello di te! – lui alzò un sopracciglio stizzito.
- Un giorno non troppo lontano ti rimangerai
questa frase, talitha! – le disse, la mano esperta che le sfiorava il
volto.
- Ti odio Hidan! – gli sussurrò lei con il sorriso, lui le
scostò una frangia dagli occhi e le diede una bacio sulla fronte.
- E io ti amo, talitha!
Adrenalina. Era questo
Hidan per lei, pura adrenalina che le fluiva nelle vene, facendola sentire viva
e dannatamente libera. Magari quel mukenin si stava rivelando più importante di
quanto credesse e per qualche strana ragione quando lui era con lei, la sua
piccola peste si prendeva una pausa, niente calci niente gemiti di dolore, pura
e semplice adrenalina e un groppo che le saliva alla gola. Si sentiva bruciare,
si sentiva viva, libera come il vento e forte come da ragazzina. Gli sorrideva
come quando prendeva in giro Shikamaru, tra Hidan e lui c’era molta differenza,
ma di una cosa era certa, Hidan la poteva aiutare. Non sapeva molto, ma sentiva
di potersi fidare di lui, sentiva di poterlo lasciare fare, non aveva paura o
odio per lui, solamente una strana sensazione. Una sensazione molto simile alla
speranza, magari quella speranza ancora racchiusa nel cuore, magari Hidan
sarebbe stato l’ultimo ad uscire da quello strano vaso di Pandora…
----------------------------------------
Note dell’autrice:
stefy90: Ciao Stellina!
Finalmente ho aggiornato, devo ammettere che con tutto il macello che mi è
capitato in questo periodo tu sei stata l’unica a cui ho potuto far leggere in
anteprima ben due chappy di questa storia! Mi sa tanto che ti sto viziando e
questo non è giusto, dato che poi mi combini scenette come quella dell’altra sera!
Cmq allora chappy che tu hai letto in anteprima ma che non ti salva dal
recensire! Devi assolutamente dato che mi sono anche scordata che ne pensi,
dato che è passato tanto tempo! Quindi dimmi un po’ tu e non sghignazzare
contro chi ancora non ha letto, diventi un mostriciattolo quando lo fai! XD! Un
bacione grandissimo dalla tua Chiaretta( senza altri soprannomi!)! Ti voglio un
gran bene, stella!!
YumiBabyPunk: Ciao Giuly!
Beh ammetto di aver ritardato tanto molto molto molto! Ma ti prego di
perdonarmi, scusa! Allora che mi dici di questo chappy? piaciuto? Spero di sì
anche se è molto triste, devo ammettere che rileggendolo io stessa mi sono resa
conto di averlo scritto in un brutto periodo, ma credo che infondo la mia
storia sia anche triste, quindi che ben venga anche se alla fin si sistema
tutto! Dimmi cosa ne pensi ok? Per le anticipazioni a presto, perché conto di
postare tra una settimana esatta, salvo imprevisti come Carlotta che mi chiede
di non postare senza di lei! Xp! Adesso scappo! Ci sentiamo su msn! Un bacione
grande dalla tua Tsubasa! Ti voglio Bene!!!
Tem_93: Miky Miky! Io la
risposta te la scrivo lo stesso, perché come promesso conto che tu legga la mia
storia appena ti è possibile! Intanto ti faccio la solita domanda: Cosa ne
pensi?...sarà un po’ difficile pensarlo al posto tuo, ma spero che tu torni
presto, anche perché mi sento un tantino sola senza la mia bella!...Un bacione
grande grande! Ti voglio tanto Bene!!
Sensei_man: Ciao David!
Allora finalmente ci siamo risentiti, dato che il mio umore ha avuto una netta
risalita! Adesso possiamo risentirci quando puoi, anche perché voglio sapere di
questa ragazza!!! Cmq…che mi dici del chappy? spero ti sia piaciuto anche se è
un po’ triste! Sai causa fatto accaduto mi sono messa a scrivere in quel
periodo e l’influenza di vede! Cmq dimmi il tuo parere professionale mi
raccomando! Un bacione grande dalla tua allieva!!! Ti voglio bene!
Gossip Girl: Ciao Ele!
Finalmente anche io sono una tua colleguzza! Oddio me commossa, non sai quanto!
Continuo a torturarvi e lo farò finché mi vorrete con voi! Grazie ancora…cmq
ritornando a parlare di cose che ti interessano, che ne pensi del chappy? so
che ho aggiornato tardissimo ma causa problemi familiari non ho davvero potuto!
So che è molto triste, ma come promesso in precedenza alla fine si sistema
tutto e naturalmente in Nero! Un bacione grandissimo! Ti voglio bene!!
Piccola teddy: Ciao Mamo!
Beh allora devo dire che tu hai un serio problema e noi dobbiamo risolverlo! Tu
fai fatica a recensire pubblicare e a fare una qualsiasi altra cosa che
richieda un tempo determinato! Ma infondo ti perdono perché siamo simili anche
in questo XD! Adesso abbiamo chiarito e spero che tutto torni come prima!
Quindi…che ne pensi della storia? Piaciuto il chappy spero? Ti avverto mia cara
che se questa volta non mi recensisci ti uccido! Anche perché il tuo Kiba è in
pericolo quindi…un bacione grandissimo dalla tua Tsubasa! ti voglio un sacco di
bene!!
|
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Capitolo 19 *** ...Della Foglia! ***
...Della Foglia...
Niente. Quel niente rosso
che ancora svettava triste sulla parete bianca dell’ospedale di Konoha. Era
appena l’alba e lui era ancora seduto su quella panchina, una tazza di caffè
caldo tra le mani, che gli annebbiava la vista con il suo rivolo di fumo grigio.
Non si era mosso da quel posto per tutta la notte, era rimasto immobile anche
quando per la prima volta quella spia rossa si era spenta e Sakura era venuta
fuori con il suo camice e i guanti ancora sporchi di sangue. Non si era mosso
nemmeno per andare da Choji, un breve cenno e un sorriso rilassato quando lo
aveva intravisto sulla barella, mentre i Ninja medici lo portavano nella sua
camera. Non si sarebbe mosso finché quella dannata luce rossa non si sarebbe
spenta, finché anche l’ultimo dei suoi compagni si sarebbe salvato. Kiba era
ancora nella sala operatoria e delle sue condizioni non si sapeva nulla, dopo
un intera notte di fatica quella luce rossa era ancora accesa su quel muro. Si
voltò brevemente ad osservare i suoi compagni, Naruto seduto accanto ad Hinata
scalciava freneticamente sul suolo freddo del pavimento mentre lei gli versava
del caffè, Shino seduto in un angolo era perso nei suoi pensieri. Akamaru
invece gli teneva compagnia, mentre triste e senza forze fissava la porta
ancora rannicchiato sulle sue gambe. Ripensò velocemente ai momenti passati con
Kiba, quei momenti in cui lui e Naruto litigavano in continuazione, quei
momenti in cui il sorriso non si allontanava mai dai loro volti e ripensò a
quella sera. La sera in cui lo aveva visto accasciarsi fra le sue braccia,
mentre con il volto sporco di sangue gli chiedeva invano aiuto. Ed ecco che
anche quel momento era arrivato, il momento in cui anche la speranza ti crolla
davanti, il momento in cui ti senti vuoto e una strana sensazione ti sale dallo
stomaco. Quando senti che il momento per crescere è quello, quando senti che
piangere non servirebbe a nulla, quando senti che il mondo che credevi tanto
duro è solamente uno strano filo legato alla tua mano, tanto resistente a volte
ma tanto fragile da spezzarsi in un istante. Quando preghi perché non arrivi
quell’istante, quando dentro di te urli di rabbia per non aver potuto muovere
un dito, quando in fin dei conti sai già come andrà a finire…
Quando vedi il volto di
Sakura cupo e le mani ancora tremanti dallo sconforto, quando il tuo cuore
smette improvvisamente di battere e preghi perché anche quell’ultimo granello
di sabbia rimasto in quella clessidra che è la tua vita non cada di sotto, ti
accorgi che infondo lo sapevi già, ti accorgi che infondo è meglio così…
La luce fioca dell’alba
illuminava di arancio le dune dorate e ancora fredde del deserto, quel deserto
che assomigliava talmente tanto a coloro che lo abitavano da essere amato come
un padre. I piccoli animali che lo abitavano se ne stavano ancora in giro tra
la sabbia, pronti a ripararsi quando il sole si sarebbe alzato in cielo. Delle
sottili nudi illuminate dai deboli raggi del sole fluttuavano nel cielo, mentre
lentamente le ombre scomparivano e il sole più caldo. Il rumore dei passi di un
uomo si fece via via più pesante e vicino, mentre il confine del Paese del
Fuoco si avvicinava inesorabilmente e quello del Vento diventava solamente un
ricordo. Hidan ancora disperso fra i suoi pensieri camminò lungo il sentiero
della foresta deviando appena per raggiungere il luogo in cui lui e i suoi
compagni avevano creato il loro accampamento momentaneo. Abbastanza vicino a
Konoha e abbastanza vicino a Suna, il luogo ideale per spiare i movimenti di
entrambi i paesi, il luogo ideale per bloccare un eventuale attacco da parte di
Orochimaru. Una voce già udita molte volte gli risuonò nelle orecchie come un
eco interminabile, alzò il capo smettendo di pensare e fece attenzione a ciò
che stava accadendo, se lui era lì ci doveva essere un buon motivo, un motivo
abbastanza importante da far scomodare anche lui. Camminò lentamente sino al
luogo in cui si erano accampati e fu allora che li vide, non soltanto lui ma
altri, forse il motivo che aveva immaginato era ben più importante di quando
pensasse.
- Mmm…Zetsu?
- il tipo chiamato in questione si voltò verso di lui osservandolo in
silenzio.
- Dove sei stato stupido fanatico? - gli chiese ad un tratto Kakuzu mentre
scrutava una mappa.
- Non sono affari che ti riguardano,
taccagno!
- Prima
o poi ti ammazzo, lurido folle…
- Come se ne fossi capace, Kakuzu!
- Hidan hanno ricevuto ordini dal capo, ci
aiuteranno a scovare il traditore…
- Io non ho la minima intenzione di mettermi a
cercarlo…
- Lo farai invece, perché se non lo troviamo a
rimetterci ci sarà soprattutto Suna…e tu non vuoi che le succeda qualcosa
vero? - Kakuzu, alzò per un istante gli
occhi dalla mappa che stringeva tra le mani per fissarli in quelli porpora di
Hidan.
- Non ti consiglio di farmi arrabbiare,
ricattatore!
- Allora non fare il bambino viziato, non si
addice ad un fanatico del tuo calibro…
E Hidan rimase in
silenzio. Controbattere a Kakuzu era facile, ma farlo comportava un rischio,
quei dannati occhi puntati addosso gli suscitavano un irrefrenabile rabbia,
rabbia che prima o poi gli avrebbe riversato contro, ma quello non era il
momento adatto. Non adesso che lui lo osservava da vicino, non ora che si era
portato dietro il suo compagno, non ora che aveva tutti contro. Sasori poteva
tenerlo a bada, Deidara e Kakuzu anche, ma lui no, non era quello il momento,
doveva mantenersi calmo e concentrato, infondo prima o poi sarebbe arrivato il
suo momento…
I corridoi del palazzo le
sembravano stranamente vuoti e spenti quel giorno, forse come le ripeteva di
continuo suo fratello il fatto che lei fosse di cattivo umore influiva su ciò
che i suoi occhi vedevano. Eppure quel giorno non era poi di cattivo umore, era
solo stanca e un po’ suscettibile, ma lo si poteva perdonare ad una donna incinta.
Svoltò silenziosa un angolo del corridoio privato in cui si trovavano le camere
della sua famiglia, e si diresse silenziosa verso l’altra ala del palazzo, era
in ritardo per la sua lezione. Scese velocemente le scale che la portavano al
cortile centrale, si guardò attorno confusa, tutti quegli occhi puntati addosso
la facevano sentire strana. Si avviò per un corridoio del cortile principale,
l’avrebbe condotta direttamente nella sala degli allenamenti. Le bastarono
pochi attimi e quando fu giunta nella sala d’addestramento si stupì di quello
che i suoi occhi videro, scosse la testa come in un sogno ma pareva proprio che
quella fosse la realtà.
Gaara al centro del
cortile, con la giara in spalla e la tenuta da combattimento, osservava gli
allenamenti in silenzio, mentre Kankuro sdraiato su di una panca sonnecchiava
all’ombra delle sue marionette. Temari si fermò ad osservarli dall’alto della
scalinata, mentre il sole cocente le batteva sulla fronte già calda le parve
per un istante di vedere Shikamaru, lo stesso Shikamaru che mesi prima se ne
stava nella stessa posa di Kankuro mentre lei si sfogava infuriata contro un
fantoccio di legno. La testa prese a girarle vorticosamente , afferrò indecisa
le sbarre della scalinata mentre le gambe le tremavano inesorabilmente come quelle di una bambina
spaventata. Un ultimo giramento alla
testa le fece per un attimo perdere l’equilibrio, le sembrò di sentire una voce
chiamarla ma passarono pochi attimi, il buio le chiuse gli occhi e un dolore
lancinante le attraversò il corpo. La voce squillante di Kankuro però le fece
riprendere aria, come se l’avesse tirata fuori da quella prigione che la stava
soffocando poco prima. Scese lentamente le scale dorate del palazzo e
attraverso il cortile sedendosi nella panca in cui poco prima suo fratello
riposava, osservò in silenzio Gaara. Diverso dagli altri giorni, preso
nuovamente da qualcosa che non era lei, preso dall’essere ninja prima che
Kazekaghe. Lo osservò spiegare a Masturi le tecniche di difesa, spiegarle come
usare le armi e come utilizzare le proprie tecniche in ogni situazione, sorrise
felice vedendolo. Un peso le fu tolto di dosso, un enorme peso che le stava
opprimendo il cuore, un peso che lei aveva appena scostato cercando di sfuggire
a quella morsa fatale in cui la sabbia la stava stringendo.
Il suono dei suoi passi
lungo il corridoio riecheggiava cupo e triste lungo le pareti. La sigaretta
spenta che pendeva dalle labbra, gli occhi persi nel vuoto e quell’aria stanca
e rassegnata che non lo aveva abbandonato da quella notte, la notte in cui
avrebbe voluto essere diverso, abbastanza in gamba da poter salvare la vita a
Kiba. Akamaru accanto a lui camminava con il muso rivolto verso il freddo
pavimento del corridoio, sarebbe stato inutile parlare quella mattina, sarebbe
stato inutile dire anche una parola,per questo si era portato dietro Akamaru.
Forse perché lui era l’unico che non poteva farlo sentire in colpa, forse
perché stare soli e in silenzio a volte è molto più facile che mettersi davanti
la cruda realtà. C’era ancora una speranza per il suo amico, ancora un filo che
tratteneva Kiba in quel mondo che lui aveva tanto amato, un filo che ancora lo
tratteneva vivo, un filo talmente sottile da potersi spezzare in un solo
istante.
Shikamaru si bloccò di
colpo osservando la porta bianca della sala operatoria, quella dannata luce
rossa si era spenta, pensò dentro di se. Si voltò imboccando un nuovo
corridoio, osservando attento le scritte applicate sulle porte, i nomi di
centinaia di ninja che si erano salvati a quel primo attacco, centinaia di
ninja che adesso stavano lottando aggrappati a quel filo che li teneva legati
alla vita. Si fermò nuovamente osservando quel cognome scritto sulla cartella
infissa alla porta della camera: “ Inuzuka Kiba”. Abbassò lo sguardo prendendo
per un istante fiato, la mano si posò indecisa sulla maniglia della porta
scorrevole, poi fu un istante e un nuovo sorriso rilassato e felice come non
mai si dipinse sul suo volto.
- Ehi amico! Cos’è ti sei svegliato solo ora
dal tuo pisolino mattutino?
Perché in fin dei conti
sai sempre come finisce, sai che il coraggio non è solo quello che dimostri
durante le battaglie, sai che ci vuole più coraggio per aprire una stupida
porta che per uccidere un tuo nemico. Sai che la vita è solo un filo a cui ti
aggrappi cercando di non cadere, ma se hai la forza di rimanere aggrappato a
quel filo, allora hai la forza per andare sempre avanti senza guardarti
indietro.
Non conta quanto sei
caduto in basso, hai sempre la forza per rialzarti e andare avanti. Fino a che
avrai fiato per respirare avrai la forza per combattere, fino a che il tuo
cuore non smetterà di battere fino a che la Foglia non sarà caduta…
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Note dell’autrice:
Chappy dedicato a Tem_93!
La mia Miky che per adesso è via!
Stefy90: Ciao stella!
Allora chappy molto triste che mi rappresenta un po’ in quel brutto periodo che
ho passato e che credo rappresenti un po’ te adesso! Lo sai che mi spiace tanto
e che alla fine il tuo diario virtuale ci sarà sempre per te! Cmq…che dice del
chappy? ti prego non pavoneggiarti che mi arrivano richieste di farti smettere!
Quindi prendo provvedimenti, non avrai mai più le anticipazioni sulle storie,
così impari a non rispettare le regole! Scherzo, senza di te sono perduta! Devo
per forza fartele leggere se no chi ti sente poi! XD…che mi dici? Questo ormai
lo hai già letto da tempo…quindi voglio un analisi dettagliati di tutti i
personaggi, anche del cactus vivente alias Zetsu! Adesso ti ascolto su msn che
è meglio! Un bacione grandissimo dalla tua Chiaretta! Ti voglio tantu bene
testolina!!
Temari x Shikamaru 4ever:
Ciao Iole!! Oddio hai pienamente ragione…io sono una GaaMatsu, e me ne devo
rendere conto! Ma il punto è che questa storia intrippa pure me e non riesco a
far staccare Gaara da Tem! Ma vedrai che con uno sforzo ci riuscirò e farò
tornare le cose all’equilibrio Nero, di sempre! Che mi dici di questo chappy?
Kiba si è finalmente svegliato ed è fuori pericolo! Ma Shikamaru? Lui ne deve
passare ancora tante e sfortunatamente non sa proprio tutta la realtà dei
fatti…dimmi un po’ tu, ok?! Un bacione grande dalla tua senpai!! Ti voglio
bene!!
Gossip Girl: Ciao Ele
alias collega in black! XD! Allora…so che quella parte ricorda molto l’episodio
e infatti l’ho messa proprio per quello! Leggendolo bene si può notare quello
che dice Shika a riguardo, ma naturalmente non pensa molto a Tem in quel
momento, Kiba era di certo la cosa principale! Come vedi però si è ripreso e
Shikamaru ha ritrovato il coraggio di andare avanti…sta pur certa che io
mantengo sempre la mia vena Nera e non la cambio con nulla! e poi non potrei
mai far stare Hidan con Temari, ti ricordo che lui è mio marito! XDD! Cmq…cosa
ne pensi del chappy? spero ti piaccia! Anche perché da adesso in poi le cose si
sistemeranno pian piano, fino al fatidico incontro! Adesso ti lascio! Ci
sentiamo sul foro! Un bacione grande dalla tua Chiaretta! Ti voglio bene,
collega!!
Sensei_man: Ciao David!
Vedi che finalmente ci stiamo risentendo, ho passato un brutto periodo ma
adesso mi sono ripresa alla grande! Sono tornata la Chiara di sempre! Cmq…che
mi dici del chappy? come vedi Hidan infondo vuol bene a Tem e non è quello che
credi! Shikamaru sta trovando il coraggio di ricominciare e sfortunatamente in
un attimo di smarrimento perderà la rotta nera…ma vedrai che io gliela faccio
ritrovare! E come!! Dimmi cosa ne pensi ok?! Ci sentiamo su msn! Un bacione
grande dalla tua allieva! Ti voglio bene!!
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