Change your life di Anna_95 (/viewuser.php?uid=294412)
Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Is a order ***
Capitolo 2: *** 2° CAPITOLO ***
Capitolo 3: *** 3° Capitolo ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** capitolo 8 ***
Capitolo 1 *** Is a order ***
5555555555555555
X
"Tu da oggi farai quello che ti dico io! È un ordine!" queste
parole mi rimbombano sempre nella testa durante il giorno e la notte
sogno ciò che è successo prima di queste parole.
Dopo
allora, io “lavoro” per quell essere, perché non
è una persona, non è un uomo, non saprei descrivere cosa
sia. È solo un essere che non sa quello che vuole, anzi si,
vuole solo soldi, quei ******issimi pezzetti di carta che sembra che
cambino la vita, ma non la mia, lui fai soldi attraverso me e altre
ragazze, con questo “lavoro” così lo definisce lui.
A me fare ciò fa schifo, Faccio ciò da quando avevo 16
anni, sono passati 2 anni e mezzo ormai, dice che io sia la più
esperta in questo ambito, non vuole lasciarmi andare, ho tentato di
scappare, ma mi ha ritrovata e l’ho pagata cara, mi ha picchiato,
non è stata la prima, lo fa da quando sono nata. Vi chiederete
‘come fa a picchiarti da quando sei nata?’
quest’essere è mio padre. Eh bene si, quando avevo 3 anni
vedevo che picchiava mia madre in una maniera assurda, vedevo che lei
stava male, sanguinava, lo denunciava e lui si vendicava sempre
più fino a quando ha iniziato ad alzare le mani su di me. Avevo
5 anni, mi picchio così forte che persi l’equilibrio
cadendo a terra e perdendo i sensi. Risultato? Un anno di coma. Appena
mi svegliai trovai mia mamma addormentata vicino me, che appena mi
mossi si sveglio dicendomi che MIO PADRE era stato condannato a 8 anni
e 6 mesi di carcere e lavori forzati, a me questo non bastava, speravo
che in carcere subisse tutto ciò che è accaduto a me e
mia madre.
Gli anni passarono e lui ritornò a casa dicendo che
quest’esperienza lo aveva cambiato, ma non fu così. Dopo 2
mesi uccise mia mamma e il giorno del mio sedicesimo compleanno mi
picchiò nuovamente ma questa volta abusò di me e disse
quella frase che rimbomba sempre nella mia testa. Sono Katy, ho 19
anni, alta, fisico normale, bruna e occhi color miele, non ho mai
finito gli studi non per colpa mia ma perché mio padre mi ha
obbligato a lavorare dall’età di 16 anni. Il mio lavoro?
Sono una prostituta.
Ogni sera sono costretta ad indossare quei vestitini o quelle gonne che
non coprono nulla e che io odio molto, calze a rete e tacchi
vertiginosi, trucco troppo scuro. Ogni sera mi porta il quel posto
intorno alle 22:00 e viene a prendermi la mattina alle 07:00. Vedo
così tanti uomini, di differenti età, che non sanno la
storia che ho alle mie spalle, non sanno chi sono io realmente, anzi
chi ero, perché mi sono chiusa in me stessa, non ho più
fiducia in nessuno.
Questa sera non sto molto bene, ma devo andare lo stesso in quel posto
li. Aspetto e aspetto. Cammino avanti e indietro, sempre solita
routine. Ecco si è appena fermata un auto, mercedes, nero con
vetri oscurati. Mi avvicino, abbassa il finestrino, tipo affascinante,
è più giovane di tutti quelli che si fermano. Capelli
castani, occhi color ghiaccio, la luna ci si specchiava dentro,
bellissimo, avevo l’impressione di averlo già visto,
sicuramente sarà venuto nuovamente.
"Non sei troppo giovane per fare questo?" chiese curioso
"Non sei troppo giovane per andare a prostitute?" chiesi di rimando con lo stesso tono
"Hai ragione ho osato troppo, sali" salgo senza esitare, intanto era partito.
"Allora, viene…" non riesco a finire di parlare
"Non mi interessa saperlo, non sono venuto per quello"
"Allora, sei pregato di riaccompagnarmi, ho del lavoro da svolgere"
"E’ così ce lo definisci? Lavoro?"
"Come posso chiamarlo se non tale? È questo che devo fare e lo faccio" cosa interessa a lui di come lo definisco io
"Katy,
hai 19 anni, diamine, non puoi continuare così, non puoi farti
sottomettere così" inizio a preoccuparmi. Come fa a sapere
queste informazioni su di me?
"Chi
sei? Cosa vuoi da me?" cerco di aprire lo sportello dell’ auto ma
non ci riesco, c’erano le sicure. Ho davvero paura, cosa
può volere da me questo tipo, non lo conosco, ha solo un viso
familiare ma non riesco a capire chi sia. Si ferma e mi guarda
attentamente
"Non può essere…. Louis…"
Era
proprio lui, quegl’occhi, come poterli dimenticare? È
stata la persona più importante della mia per 10 anni, oltre a
mia mamma naturalmente, il mio migliore amico, io ero una tipa che non
credeva nell’amicizia tra ragazzo e ragazza, fino a quando non ho
trovato lui, riusciva a capirmi, ad aiutarmi nel momento del bisogno,
c’è sempre stato, anche quando mia mamma morì.
Lui era sempre lì, a sostenermi, a strapparmi anche un misero
sorriso, con le sue stupide battute, riusciva a farmi cambiare
l’umore da un momento all’altro. Ma da quel maledetto
giorno, non l’ho più rivisto, mi è mancato
così tanto i primi mesi, non sapevo con chi sfogarmi, non avevo
nessuno a parte un quaderno ed un quaderno che usavo e uso ancora come
“diario segreto” con cui sfogarmi. La sua famiglia era
accogliente nei miei confronti, mi trattavano come una figlia,
chissà cosa hanno pensato quando sono sparita così
all’improvviso, senza ne un ma ed un perchè, chissà
cosa penseranno di me ora se sanno o se scoprono ciò che faccio.
Li avrò delusi sicuramente.
Chissà come sarà stato Louis senza di me, se ha accettato
subito la mia “scomparsa”, anche se non era così,
eravamo nello stesso paese sole che io la mattina dormivo e la notte
lavoravo, mentre lui andava a scuola, senza di me, che lo rimproverava
per ogni minimo errore che faceva, anche il più stupido, che
litigavamo per alcune stupidaggini, solo che non riuscivamo a stare
lontani per più di 2 ore che sentivamo la mancanza
dell’altro. Chissà come avrà superato tutto
ciò, cosa ha dovuto inventare a scuola come scusa quando ho
iniziato a non frequentare più.
"Si,
sono io" sorride, quel sorriso, quanto mi è mancato e mi manca
ancora, mi faceva impazzire, un suo sorriso, provocava in automatico
uno mio. Perché è venuto questa sera? Cosa vuole?
|
LOOK AT ME!
Ciao a tutti!
Eccomi qui con la mia 3° storia, spero che non sia un fallimento come le altre, questa mi ha presa molto.
Ho alcuni capitoli successivi già pronti.
Che ne dite di lasciarmi qualche recensione?
Spero che vi piaccia, fatemi sapere...
|
Ritorna all'indice
Capitolo 2 *** 2° CAPITOLO ***
1111
Perché è venuto questa sera? Cosa vuole?
"Cosa vuoi Louis?" chiesi impaziente di una risposta
"Aiutarti" rispose tornando alla serietà che aveva all’inizio
"Non puoi, nessuno può, neanche io" iniziai ad agitarmi
"Perché non posso? Sono più di 2 anni che fai ciò e a me non sta bene"
"Perché
proprio ora?" le lacrime erano sul punto di scendere senza il mio
permesso, perchè si è ricordato di me dopo 2 anni?
Cos’è cambiato da allora? 2 anni fa doveva aiutarmi,
quando qual lurido stronzo mi ha trascinata a fare ciò non ora.
"Ho
sempre saputo ciò che ti faceva fare, solo non ho mai avuto il
coraggio di aiutarti, all’inizio pensavo fossi stato io a fare
qualcosa che ti turbò, la sera stessa mi nascosi dietro la siepe
della villetta di fronte casa tua ed ho visto tutto. Tutte le sere
venivo e ti vedevo, non potevo non vederti, non potevamo stare uno
senza l’altro, questa sera ho preso coraggio e sono venuto"
"Non puoi aiutarmi" risposi nuovamente
"Perché non posso?" chiese agitandosi
"Ho
provato a scappare e mi ha picchiata, non voglio che ciò accada
anche a te, lo capisci o no che quell’uomo è pericoloso
per la vita di ognuno di noi?" le lacrime scorrevano come cascate senza
tregua, ripensando a tutto ciò che mi ha fatto
"Non sono solo, ho qualcuno che mi aiuterà"
"Chi? Chi si metterebbe nei guai per una persona che neanche conosce"
"Ti
conoscono e come, io quando venivo tutte le sere, non ero solo, avevo 4
ragazzi con me, che non riuscivano a credere ciò che vedevano,
da quando sei “sparita” è arrivato un nuovo ragazzo
Harry, abbiamo legato presto, però non è riuscito a
prendere il tuo posto e nessuno mai lo farà, mi conosci come le
tue tasche, come io conosco te…" lo interruppi subito
"Louis, non riuscirete mai ad avere la forza, voi 2 di distruggerlo, vi ammazzerà"
"Non siamo in due, ho fatto anche amicizia con Niall, Liam e Zayn"
"Perché dovrebbero aiutarmi?"
"Perché
in questi 2 anni, li trascinavo sempre con me dietro quella villetta a
spiarti, vedevamo tutti i tuoi movimenti ho visto quante volte ti ha
picchiato, anche loro lo vedevano, volevo venire da te ed aiutarti ma
loro me lo impedivano, ripetevano che avresti avuto giustizia, per 2
anni ho continuamente parlato di te, loro sanno chi sei realmente Katy,
devi farti aiutare"
"Louis"
"Katy,
per favore, non c’è la faccio più a vederti con
quel viso, e non sopporto il fatto che ti fai tutti quegli uomini, che
non hai potuto avere un rapporto con la persona che avresti dovuto
amare, ma hai solo fatto ciò che lui ti obbligava a fare
"È passato troppo tempo, devo ritornare o si insospettirà"
"Sappi solo che ti voglio un bene dell’anima, come mai a nessun altro ho voluto"
"Pensavo ti fossi dimenticato di me" sorrisi a malapena, con il volto sconfitto. Mi prese il volto tra le mani
"Non avrei mai potuto" dopodiché mi baciò la fronte e il mio cuore accelerò notevolmente
"Mi sei mancato" sorrisi sinceramente, lui ricambiò
"Anche tu piccola"
Mi
riaccompagno, passai tutta la serata a sorridere come un imbecille al
solo pensiero che era ritornato anzi che non mi aveva mai abbandonata
come pensavo realmente e che voleva aiutarmi pur sapendo la fine che
avrebbe potuto fare.
Ritorno a casa e comincio nuovamente a scrivere quel quaderno che a quanto pare non era l’unica cosa rimasta.
“Caro diario,
oggi ho avuto una sorpresa inaspettata, indovina un pò chi mi ha
cercata? L’unico che sa chi sapeva chi ero realmente e che non sa
quanto sono cambiata da allora, Louis. Quando ho capito chi fosse, mi
sono passati in mente tutte le stupidaggini che abbiamo fatto insieme,
tutti i litigi, le volte che abbiamo fatto pace, le uscite improvvise,
i film visti, quando cantavamo come stupidi. Louis era parecchio
portato per il canto aveva una voce che mi faceva rinascere, mi faceva
commuovere, avevo i brividi che mi percorreva tutto il corpo, anche
solo sentirlo parlare o sorridere, avevo questi brividi, che si sono
presentati questa sera, mi è mancato così tanto.
C’è stato un periodo, quando avevo 14 anni, pensavo di
aver avuto una cotta per lui, però non volevo rovinare
l’amicizia tra di noi e non l’ho mai detto, penso che
questa cotta non sia mai passata. Adesso vado a letto, sai, sono molto
stanca. A domani ”
Era questo ciò che pensavo di Louis, non avevo mai avuto il
coraggio di ammetterlo per semplice paura che mi avrebbe respinta anche
come amica, in fondo come si dice? Nell’amicizia tra maschio e
femmina prima o poi qualcuno dei due s’innamora dell’altro
no? Questo era successo a me
*Louis pov’s
Finalmente ho avuto il coraggio di andare da lei, è sempre stata
così bella, lo è ancora se non fosse che ha un volto
sempre così triste. Non la vedevo sorridere da una vita, ogni
suo sorriso era un giorno in più per me. I ragazzi mi aspettano
in quella villetta, hanno visto che ci ho parlato, loro vogliono
aiutarli, gli ho parlato così tanto di lei. Gli voglio bene a
quei ragazzi, perché non erano i tipi che ti dicevano
“mamma mia Louis, è la decima volta che ci parli di
lei” o cose simili, loro erano VERI AMICI, quelli su cui potevi
contarci, che ti avrebbero aiutato in tutto e per tutto, stanno
mettendo a repentaglio la loro vita pur di aiutare un amico, ed una
ragazza che non conoscono personalmente ma soli attraverso i miei
racconti. Si, mi avrebbero aiutato perché sanno quanto sia stato
male per lei quando sparii, quanto mi è mancata, tutte le sere
che venivo qui a spiarla e loro decisero di accompagnarmi. Eccoli li,
che mi aspettano per sapere cosa ci siamo detti.
"Com’è andata?" Harry, tipo affascinante, grandi occhi verdi e capelli ricci
"Bene" risposi io, non curante del fatto che stia sorridendo.
"E quel sorriso stampato in faccia?" Zayn, con i suoi sguardi
maliziosi, occhi caramello, capelli corvini, pelle olivastra molto
misterioso
"Non ho nessun sorriso in faccia" sorridevo sempre più è sempre stato questo l'effetto che mi ha fatto
"Se tu non sorridi io non ho fame" non poteva mica mancare un
affermazione del genere fatta da Niall, biondo tinto e occhi azzurro
cielo, la sua risata coinvolge tutti anche in questo momento
"Louis, amico, io ti ripeto ciò che ti ho sempre detto da quando
mi hai parlato la prima volta di lei, tu sei cotto" lui era il
più “serio” del gruppo ma anche il più
giocherellone, Liam, capelli castani, occhi cioccolato.
"No Liam, non sono affatto cotto di lei, è solo che mi è mancata così tanto, come nessuno mai"
Ci incamminammo verso casa, dopo il college, decidemmo di comprare una
casa tutta per noi, abitiamo insieme da meno di 1 anno e ci troviamo
benissimo. Abbiamo anche formato un gruppo ONE DIRECTION, abbiamo fatto
i provini per X Factor e siamo passati, prima di entrare a far parte
del programma, devo assolutamente aiutare Katy ad uscire da quel giro.
Non sopporto tutto ciò che le è accaduto e che le sta
accadendo, odio il padre, l’ho sempre odiato. Non merita di
camminare per strada come se nulla fosse, come se non avesse rovinato
la vita di una ragazza amante della vita.
*Katy pov’s
Un’altra giornata è passate e tante altre ne passeranno,
spero che Louis ritorni a trovarmi, mi manca già. Forse
starò esagerando, sono stata 2 anni senza lui e ora dopo 12 ore
di lontananza mi sembra che non lo vedo da una vita. È la
persona più buona a questa mondo, che aiuterebbe anche il suo
peggior nemico in caso di difficoltà, e non posso mica
nascondere che è stupendo. Penso proprio che quella cotta non mi
sia mai passata.
Mi piacerebbe sapere cosa gli è capitato in questi anni, se li
sono mancata o meno, se ha avuto qualche ragazza e specialmente chi,
cosa hanno pensato i suoi genitori quando non mmi sono più fatta
viva, se sanno ciò che faccio ora e come l’hanno presa.
Vorrei conoscere i suoi nuovi amici, se sono come lui, simpatici e
belli, dentro e fuori, conoscendolo, saranno persone speciali, se non
lo sono, non meritano di starli vicino.
È arrivata l’ora, devo andare a fare ciò che sono
obbligata a fare. Solo il pensiero che non mi da neanche una sola
sterlina per ciò che mi fa fare è veramente brutto, mi ha
anche impedito di trovarmi un lavoro che si possa chiamare tale. Non
posso neanche dire che quando mangio mi faccio le solite scorpacciate,
mangio due panini al giorno che mi porta lui, alcune volte immagino che
ci metta del veleno dentro per farmi morire. Le altre ragazze mi
aspettano, non abbiamo un rapporto di amicizia, ma di semplice
conoscenza, io non so nulla del perché loro fanno ciò e
lo stesso vale per loro.
*Louis pov’s
A quest’ora si stara dirigendo sicuramente li. Ho avvertito i
ragazzi che ci sarei andato anche questa sera e hanno insistito per
accompagnarmi.
Voglio scoprire qualcosa di più su quell’uomo se devo attaccarlo.
"Ragazzii, vi volete sbrigare? Vi sto aspettando da mezz’ora, Zayn lascia perdere il ciuffo per l’ amor del cielo"
"Veramente io sarei già pronto, l’unico che manca è
Niall" rispose divertito Zayn sapendo cosa stesse facendo
"Niallllll, vieni immediatamente qui" urla il riccio
"Eccomi ho finito"
"Pulisciti le labbra che le hai di cioccolato" Liam è il ragazzo
che si prende cura di noi, in un certo senso il più serio, ma
quando c’è da divertirsi, lui è il primo a fare
baldoria.
Iniziamo ad avviarci verso la villetta dietro cui ci nascondiamo. Non
è ancora arrivata, anzi no, eccola li, sta uscendo da un auto.
Inizia a passeggiare avanti e indietro fin quando non si ferma una
macchina. Lei ci si dirige con un sorrisetto finto, fintissimo direi,
si piega in modo provocante verso il finestrino, dopodiché entra
in macchina e sparisce. Noi aspettiamo li in silenzio
"Ragazzi, potete andare, nessuno vi costringe a rimanere"
"Non dire cazzate Louis, siamo o non siamo i tuoi amici?"
"Niall, ti voglio un bene dell’anima, spero che lo sai"
"Chi non me ne vorrebbe!?" disse per poi scoppiare, seguito da noi per poi ricevere un colpetto dietro la nuca da Harry.
Continuo nel guardarla continuamente, è cambiata parecchio,
è dimagrita tantissimo, è bella lo stesso ma amavo il suo
fisico prima. È maturata tantissimo lo si può vedere dal
suo viso, più adulto, più responsabile, ma allo stesso
tempo impaurito da qualcosa o meglio qualcuno.
Un’altra auto si ferma, tutte le volte che succede voglio andare
li e portarla via, non merita tutto ciò è sempre stata
una ragazza sensibile, sincera, solare ed anche un po’ lunatica,
per il resto è una bravissima ragazza. Quando non si fece
più vedere dopo circa 2 giorni, i miei iniziarono a
preoccuparsi, chiedendomi se avessimo litigato, se non stesse bene,
cose varie, perché era strano per loro non vederla per
così tanto tempo poiché eravamo sempre insieme, era come
una figlia per loro, io rispondevo semplicemente che era partita e loro
si rabbuiavano perché pensavo venisse a salutarli continuavo
dicendo che sarebbe tornata presto che questa partenza è stata
momentanea, infatti sono passati più di due anni e loro non si
danno pace, provavano a chiamarla e risultava inesistente, forse aveva
cambiato numero.
Mi chiedono continuamente dove fosse ed io non ho mai risposto sviando
il discorso o lasciandoli li impalati a guardare le mosche, . Manca a
tutti, a mia madre, alle mie sorelle ma soprattutto a me è
mancata tantissimo, ma ora che l’ho ritrovata non la
lascerò più andare.
Look at me!!!
Ehiii eccomi qui con un nuovo capitolo, spero che vi interessi.
Come al solito non ci sono recensioni da parte vostra, questo mi delude molto poichè penso non sia interessante.
Se è così ditemelo che smetto. Non vorrei continuare pensando di non piacere.
Vi prego recensite, anche una sola recensione mi aiuterebbe molto.
Con questo vi chiedo... Cosa succederà a Katy? Louis riuscirà ad aiutarla? Cosa penseranno i ragazzi di Katy?
Fatemi sapere le vostre opinioni...
Grazie mille...
|
Ritorna all'indice
Capitolo 3 *** 3° Capitolo ***
3232323232323232323232
*Katy
pov
Chissà
perché questa sera non è venuto, ci tenevo, non ho mica detto qualcosa di
sbagliato eri. No impossibile. Domani mattina voglio andare al bar, voglio fare
colazione come si deve. Il sonno mi sta uccidendo.
IL GIORNO SEGUENTE
Sono
le 11:45 diciamo che è un po’ tardi per fare colazione, ma decido di uscire lo
sesso, voglio fare una passeggiata al parco, riammirare cose che non vedo da
parecchio, forse rincontrerò qualcuno che conosco, o riconoscerò qualche viso
familiare. Vado allo Starbucks, frappuccino espresso e un muffin. Mi alzai per
andare a pagare
X:
"Non si preoccupi signorina, è tutto pagato"
"Come
scusi?" chiesi allibita, lui mi face segno fuori. Vidi un ragazzo di spalle
fermo a guardare le auto che passavano. Mi diressi verso l’uscita, gli sfiorai
la spalla e si girò. Istintivamente, un sorriso si riaffiorò sulle mie labbra,
facendo sorridere anche lui, era Louis.
"Grazie
mille"
"Figurati,
questo ed altro. Passeggiata?"
"Certo,
avevo intenzione di andare al parco e da tanto che non ci vado."
"Andiamo>"
Nel
tragitto parlammo di tutto ciò che era successo in questo tempo, stavamo
iniziando a recuperare il tempo perso. Eravamo seduti su di una panchina quando
si avvicinarono dei ragazzi, con dei sorrisi sornioni, Louis ricambiava e io li
guardavo
"Loro
sono Niall" mi indicò un ragazzo dagli occhi angelici ed un sorriso mozza
fiato
"Liam"
un ragazzo dall’apparenza dolce ma anche serio e giocoso
"Harry"
un ragazzo b ellissimo, alto che degli occhi verdi e dei ricci che facevano
invidia a Alicia Keys.
"Zayn"
wow, ciuffo perfetto, corvino, occhi semplicemente stupendi.
"Ragazzi
lei è Katy, loro sono i ragazzi che mi aiuteranno nel salvarti da
quell’uomo"
"Grazie
ragazzi, ma non dovete, in fondo neanche ci conosciamo, non potete mettervi nei
guai per una sconosciuta"
"Fidati
non sei una sconosciuta" disse sorridendo il riccio
"Scusami?"
chiesi gentilmente
"Louis,
parla continuamente di t.." Zayn gli dà un colpo dietro la nuca
"Louis
ci ha detto che sei la sua migliore amica e noi aiutiamo gli amici dei nostri
amici"
"Quanto
sei complicato Zayn, gli amici di Louis sono anche amici nostri" disse
sorridendo Liam
Sembravano
ragazzi apposto, nulla da ridire, nella scelta di Louis. Niall, mi sembra così
tenero, ma allo stesso tempo sfacciato, in questo siamo uguali, mi piacerebbe
conoscerlo meglio, anche gli altri intendo.
"Ehmmm…
Ragazzi che ne dite di andare a pranzare è l’1:00 pm" Niall
"Oh
dio mio, che ore sono?"
"L’1:00
pm perché?" chiese confuso Louis
"Alle
12:30 mi porta il pranzo, appena mi vede mi ammazza, scusatemi" corro via,
contro la mia volontà.
Li
si respirava un’aria così tranquilla, avevo lasciato tutti di stucco e questo mi
dispiaceva. Arrivata a casa, trovai tutto sotto sopra, bicchieri e piatti rotti,
il mio letto capovolto, tutti i mobili aperti. Era stato sicuramente li e non
trovandomi ha tentato di trovare indizi, ma tanto non ci sarebbe riuscito perché
non avevo lasciato nulla che facesse capire dove stessi andando. Mi avvicino al
tavolo, vedendo che un coltello ci era conficcato dentro, mi avvicino e c’era un
biglietto attaccato
“Ti
piace scappare eh? Oggi niente pranzo e niente cena, voglio proprio vedere, lo
farai nuovamente”
Ecco
cosa c’era scritto. Mi ero cacciata in un brutto guaio. Iniziai a pulire quando
sentii dei rumori, presi il coltello e mi nascosi per bene, quando i rumori si
avvicinarono, uscì dal mio nascondiglio puntando il coltello. Era lui, con un
ghigno stampato in faccia.
"Dove
sei stata?" chiedeva avvicinandosi e sorridendo maliziosamente, io
automaticamente mi allontanavo
"Rispondimi
diamine" andai a sbattere violentemente contro lo spigolo della finestra ricaddi
a terra dal dolore, lui vedendomi in difficolta, cerco di aiutarmi ad alzarmi,
vedendo che perdevo sangue dalla schiena, mi portò in ospedale. Forse in fondo,
in fondo, un cuore ce lo aveva che si stava prendendo cura della figlia in quel
momento.
*NARRATORE
Passarono
esattamente 25 giorni e di Katy nessuna notizia, il padre era molto preoccupato
perché sapeva che se era in quelle condizioni era colpa sua. In fondo, le voleva
bene, non voleva che morisse o che rimanesse in coma perché anche se si
comportava così con lei, era l’unica persona rimasta.
Rimaneva
giorno e notte in quella stanza sperando in un miglioramento per la figlia, in
quei giorni guardandola ha ripensato, ripensato a tutto ciò che le aveva fatto
passare in quei dannai 2 anni e mezzo. Si stava pentendo di tutto, tutto il male
che le aveva fatto, le botte, le violenze, la prostituzione, gli aveva tolto
l’adolescenza, gli amici, ma cosa ancor più grave, le aveva tolto la madre.
Quando
passeggiava per strada e vedeva le mamma con i figli che giocavano aveva
qualcosa che gli rodeva dentro. I ragazzi e le ragazze, con la propria mamma si
sfogavano e chiedevano consigli, lui glielo ha negato ammazzandola davanti i
suoi occhi, e togliendoli la possibilità di provare nuove esperienze.
Pensava
a tutto ciò e le lacrime hanno iniziato ad impossessarsi del suo viso. La
guardava e pensava che aveva sofferto tanto e che era arrivato il momento di
smettere. Aveva deciso di andarsene per sempre dalla sua vita.
Mentre
faceva le valigie rifletteva. Se andava via l’avrebbe abbandonata e avrebbe
sofferto ancora. Ricordò, si ricordò di un ragazzo con cui Katy era sempre, non
sapeva se abitava sempre lì, ma decise di scrivergli una lettera, in fondo,
tentar non nuoce.
*Louis
pov’s
Sono
giorni che non ho notizie di Katy. E se le fosse successo qualcosa? Sono molto
preoccupato, non è neanche in quel lurido posto da circa un mese, da quando
siamo andati al parco. I ragazzi cercano di calmarmi ma senza risultati. Ma dove
diamine è il cellulare, a eccolo
"Pronto?"
"Louis,
sono io, mamma, è arrivata una lettera per te qui a casa, sarà di qualcuno che
non sa del tuo trasferimento"
"Grazie
mamma, vengo subito a prenderla"
"Va
bene a dopo tesoro"
Tutti
sanno del mio trasferimento, non riesco a capire perché la lettera è stata
spedita li.
"Ragazzi
arrivo subito, vado un attimo da mia mamma"
Nel
tragitto non faccio che pensare a chi avrebbe poter scritto quella lettera e il
suo contenuto. Immerso nei miei pensieri, non avevo notato di esser quasi
arrivato
"Mamma,
sono io, potresti darmi questa lettera? Devo correre a casa i ragazzi mi
aspettano"
"Ecco"
"Ciao
mamma ti voglio bene"
"Ciao
amore" decido di leggerla a casa con i ragazzi.
"Ragazzi,
potete venire un attimo?" chiedo gentilmente urlando come un pazzo per tutta
casa
"Cosa
c’è?" chiede Zayn spazientito, visto che aggiustava il ciuffo
"Hanno
spedito questa per me a casa da mamma ed ho deciso di leggerla con
voi"
Caro
ragazzo,
so che ti starai chiedendo chi sono. Sono l’uomo più crudele al
mondo, capirai alla fine chi sono.
Le ho strappato via tutto, era una
semplice adolescente, che voleva vivere e lei non ha mai saputo cosa
significasse.
Le ho tolto la madre,
una spalla su cui piangere per i primi amori, per gli errori commessi o anche
per una semplice chiacchierata.
Le ho tolto gli amici, o meglio ancora il suo
migliore amico, tutte le volte che tornava a casa era sorridente e da due anni a
questa parte non c’è più stato quel bellissimo sorriso.
Ma cosa ancor più
grave, le ho tolto la sua verginità stuprandola, non volevo farlo, ma ero
ubriaco.
L’ho fatta prostituire, una cosa davvero brutta sempre per il
semplice motivo che mi ubriacavo in continuazione, e non sapevo ciò che
facevo.
L’altro giorno, circa 25 ho fatto una cosa più brutta ancora. Sono
andato in camera sua e non era li, ho frugato da per tutto per trovare indizi.
Quando è tornata, non so come, è andata a sbattere contro lo spigolo della
finestra. Ora è all’ospedale in coma, da 25 giorni.
Non ho mai voluto farle
tutto ciò è stato sempre l’alcool, da quando è successo ciò non ho toccato un
bicchiere, sono sempre stato con lei, giorno e notte ed ho capito tutto il male
che le ho fatto, mi sono pentito di tutto. Ho deciso di andarmene ed è per
questo che ti scrivo, perché andandomene sarebbe rimasta sola e avrebbe sofferto
ancora, se tu invece le rimarrai accanto, non sarà così.
Scusami se ti ho
tolto un’ amica, a cui penso che volessi bene, visto tutti gli anni passati
assieme, e spero che ancora provi questo sentimento nei suoi confronti e se non
è così penso che non hai mai voluto.
Scusami per questo sfogo, ma dovevo
delle spiegazioni a qualcuno che le vuole più bene di me, perché anche io gliene
voglio, è pur sempre mia figlia, sangue del mio sangue.
Grazie di tutto
quello che farai per il suo bene
Un padre crudele
Ho
una rabbia indescrivibile dentro. Come può averle fatto una cosa del genere. Non
può averlo fatto sul serio. Come può pensare che io non provi più del bene nei
suoi confronti. Rileggere tutto ciò che le ha fatto scritto da lui stesso è
stato più brutto di quanto pensassi. Però sono anche contento che abbia capito
tutto il male che le ha fatto. Ho gli occhi che mi pizzicano, stanno per cadere
altre lacrime. Alzo lo sguardo guardandomi intorno, incrociando lo sguardo
spaventato e confuso allo stesso tempo. Devo andare all’ospedale, ora.
"Noi
veniamo con te" la voce del riccio mi proviene alle spalle. Non rispondo, decido
semplicemente di aprire la porta, uscire fuori e lasciarla aperta alle mie
spalle, per far capire che possono venire.
Arrivati
in ospedale, chiediamo quale fosse la sua camera. Corsi per le scale, aspettare
l’ascensore ci metterebbe troppo tempo. I ragazzi, tentano di mantenere il mio
passo. Arrivato di fronte alla sua stanza mi fermo, guardo i ragazzi con il
fiatone, mi annuiscono con la testa, decido di
entrare.
Look at me!!
Ehi ciao a
tutti, come va? Spero che stia piacendo questa storia. Scusatemi per tutto il
tempo che vi ho fatto aspettare per il continuo, ma la scuola me lo impediva,
ora che è finita spero di riuscire a pubblicare più spesso.
Katy: http://www.trendfashion2013.com/wp-content/uploads/2012/12/78_jessica_alba.jpg
|
Ritorna all'indice
Capitolo 4 *** Capitolo 4 ***
22222222222222222222
Lì
distesa su quel letto, piena di tubi che la circondano,
c’è la persona più importante della mia vita.
Perché
le persone a cui teniamo di più sono destinate a soffrire? Anche
io ho sempre sofferto per lei, in questo momento più degli
altri. Vederla lì, che dorme da 25 giorni è un colpo al
cuore, ma sapere che questi 25 giorni sono stati i più
tranquilli per lei mi rassicura.
Non
riesco a muovere da li, inizio anche a piangere per la disperazione.
Però devo, voglio accarezzarla, però ho paura di farle
del male.
Piano
piano mi ci avvicino, prendo la sedia e mi siedo vicino, di solito si
dice che quando una persone è in coma, e le parli ti ascolta,
voglio provarci, forse ascoltandomi si riprenderà, tentar non
nuoce
I
giorni, i mesi passavano e noi ci ritrovavamo ad essere sempre
più amici. Quando provai a farti il solletico, sei l’unica
ragazza che abbia mai conosciuto che non lo soffre, questo ti rende
più speciale di quello che già sei. Abbiamo fatto le
superiori insieme, tutti pensavano che fossimo fidanzati, anche i miei
lo pensavano, io in fondo ci o sempre sperato. Hai capito bene, tu mi
piacevi da morire, eri l’unica ragazza che vedevo, le altre non
esistevano. Alle superiori ero un ragazzo “popolare”
definito così dalle ragazze che mi sbavavano dietro però
non avevo bisogno di loro, solo di te. Non ho mai fatto il primo passo
è vero.
Pensavo
che mi respingessi, e non mi avresti più rivolto la parola, ed
io senza parlarti non sapevo stare. Poi sono arrivati i fatidici 16
anni ed è accaduto tutto così in fretta, sei sparita
all’improvviso ed io iniziai a pensare che avessi fatto qualcosa
di sbagliato, mi ero chiuso in me fin quando non sono arrivati i
ragazzi circa un anno dopo. Si, per un anno non ho voluto qualcuno al
mio fianco perché ti aspettavo, immaginavo saresti arrivata
prima o poi in tutta la tua bellezza.
Invece
una sera passavo da quella maledettissima via e ti ho vista lì
indifesa che camminava tranquillamente aspettando quegli uomini. Ho
provato rabbia, tanta rabbia. Volevo ammazzarlo. Come poteva un padre
comportarsi così con la propria figlia? I miei ancora non si
capacitano al fatto che sei sparita così, gli ho detto che se
dovuta partire con urgenza, gli manchi tanto, manchi a tutti.
Ti prego Katy riprenditi, per favore non posso vivere sapendo che tu non ci sarai più.>
Ormai
le lacrime avevano preso possesso delle mie guance, sapevo che i
ragazzi sono venuti a controllare, ho sentito il rumore della porta,
ormai sono 3 ore che sono qui e non ho intenzione di andar via, non ora
che lei era in questa situazione. I pensieri mi offuscavano la mente. I
giorni passavano ed io rimanevo giorno e notte con lei in quella camera.
risposi secco e
scocciato era l’ennesima volta che mi ripetevano la stessa cosa
Vado via, consapevole che si potrebbe svegliare da un momento all’altro.
*Pov’s Zayn
Louis
è appena andato via, io prendo il suo posto. Non la conosco
bene, però in due anni ho imparato a conoscerla. È una
ragazza speciale che ha sopportato di tutto. È bellissima. Louis
ci tiene troppo a questa ragazza e vederlo soffrire ci fa star male.
L’elettrocardiogramma inizia a suonare velocemente bloccandosi all’istante, cosa diavolo succede
urlo fuori dalla porta.
Si
dirigono all’istante, mi fanno uscire dalla camera mentre cercano
di animarla. Guardo dalla finestra che da sul corridoio. Usano il
defibrillatore, so che è un cattivo segno, ma voglio pensare
positivo. Aumentano la potenza delle scosse.
Alla
terza, il cuore inizia a battere nuovamente. Loro escono ed io entro.
Le accarezzo una guancia per poi sedermi al suo fianco.
Ad un certo punto, la sua mano si muove. Nulla di più. Sarà stata un’ allucinazione.
Si, sarà stata sicuramente un'allucinazione. Non voglio darmi e dare false speranze.
Louis,
aveva ragione quando diceva che era bellissma, non voleva ammatterlo a
noi ma dentro di lui sapeva che era pazzo di lei. Forse per questo non
ha mai avuto una ragazza fissa, ma solo pochissime storielle, per lo
più da ubriaco, da sobrio non ha mai fatto nulla, pensava di
tradire la loro amicizia, se così poteva essere definita. In
fondo si sa, l'amicizia tra uomo e donna non esiste poiche prima o poi
uno dei dui si innamora.
Quando
l'ho vista sono rimasto esterefatto, abbiamo lo stesso colore degli
occhi, non mi era mai capitato. Fisico da mozzare il fiato, con le
curve al posto giusto, guardandola bene, forse è un pò
magra, con qualche chilo in più farebbe stragi. I lineaminti del
suo viso così delicati, naso perfetto, labbra sottili ma su di
lei stavano bene.
All'improvviso morfeo mi culla tra le sue braccia.
*Louis pov's
Malik
mi ha fatto tornare a casa ma non riesco a riposare, ho potuto fare
solo un bagno rilassante. non sapendo cosa fare mi riavvio verso
l'ospedale.
Entro nella sua camera, Zayn dormiva, le tenava la mano.
"Zayn, Zayn, svegliati"
"Ehm... Si, sono sveglio" si come no
"Ora tocca a te riposare, grazie per esserle rimasto affianco"
"Di
nulla Lou" dicendo ciò si alza pian piano, ma quando tenta di
staccare le loro mani, lei stringe alli'improvviso. Corrughiamo
entrambi la fronte.
Lui ritenta, ma nulla.
"Lou, prima che mi addormentassi, ha mosso nuovamente la mano ma pensavo fosse un mio presentimento"
"Rimani qui, chiamo i dottori" detto ciò mi avvio.
Ci
fanno uscire per poterla visitare, la tensione sale alle stelle. Spero
in un miglioramento, anche minimo, peò è sempre un passo
avanti.
"Voi siete gli amici vero?"
"Si" rispondo con tono acuto
"Katy
sis ta riprendendo, questi sono i primi sintomi di un risveglio,
speriamo che avvenga il prima possibile" dicono conenti, un sorriso si
apre sul mio volto
"Ma quando si sveglierà, ricorderà qualcosa?"
"Si, non avendo sbattuto la testa, non ci sono rischi di una perdita di memoria"
"Meno
male, vi ringrazio, grazie mille dottori" gli stringo la mano e appena
si allontanano salto in braccio a Zayn che era al mio fianco, ache lui
sorrideva
"Louis, ehi calmati" dice con tono dolce e contento
"Come faccio a calmarmi, sta meglio"
"Conserva
un pò di euforia per quando si sveglia" nel frattempo arrivano
gli altri, mentre Zayn racconta ciò che è accaduto, io
vado da Kty, la piccola si sta riprendendo.
"Piccola
mia, stai migliorando, per favore ora svegliati, ho bisogno di te per
favore" sorridevo e iangevo allo stesso tempo. Mi siedo nuovamente e
sempre la solita routine. La notte mi addormento. La mattina, non
volevo svegliarmi, ma il sole penetrava nella camera e mi infastidiva,
per lo più c'era qualcosa tra i miei capelli. Scaccio via
ciò che avevo in testa, con gli occhi ancora chiusi
"Ehi... Mi hai fatto male" cosa diamine, mi alzo di scatto, mi giro, quei suoi bellissimi occhioni mi guardano divertita
"Ka-Katy?" chiedo confuso, starò sognando sicuramente
"Mi prendi in giro Louis?"
"Ti sei svegliata finalmente"
"Quanto tempo che sono qui dentro?"
Look at me!!
Ehiiii, ciao a tutti, è passato parecchio tempo,
dall'ultimo capitolo, spero che vi possa piacere, recensite anche
negativamente, almeno so che qualcuno la legge...
|
Ritorna all'indice
Capitolo 5 *** Capitolo 5 ***
"40 maledettissimi giorni, aspettami chiamo i dottori"
Esco di corsa fuori, i ragazzi sono nel corridoi che parlano tra di loro
"Si
è svegliata, si è svegliata" urlo alla ricerca di un
dottore, quando torno i ragazzi sono con lei, anche loro sembrano molto
contenti di ciò.
"Scusate, dovete uscire dobbiamo visitarla" annuncia il dottore
Usciamo fuori e attendo impaziente l'esito della visita. Dopo circa 15 minuti, il dottore esce
"Ragazzi,
dovete tenerla sotto controllo, è ancora molto debole, ha
bisogno di riabilitarsi, visto che sono 40 giorni che non cammina, deve
e dovete stare molto attenti a non farla faticare, prendetevi cura di
lei"
"Non si preoccupi starà da noi" dice Zayn è molto strando da parte sua un atteggiamento del genere
"Grazie Zayn" sussurro, mi risponde con un sorriso
"Quando potrà uscire dottore?"
"Ancora è presto, dobbiamo farle altre analisi e poi sarà libera, tra circa 3 giorni"
"La ringrazioo per tutto ciò che ha fatto dottore"
"Si figuri"
Entro sorridendo, lei è girata verso lla finestra pensierosa
"Dov'è?" chiede, so a cosa si riferisce ma faccio finta d non capire
"Chi?"
"Louis" mi ammonisce, sospiro e le racconto della lettera
"Finalmente un pò di pace" sospira con gli occhi che le luccicano di gioia
"Ho parlato con il dottore, uscirai tra 3 giorni, e verrai a stare da noi, hai bisogno di aiuto"
"Louis, non c'e ne bisogno, so badare a me stessa, ho una casa"
"Piccola, per favore, lascia che ti aiuti ora, visto che in passato non ho potuto farlo"
"Ma..." la interrompo
"Ti prego"
"Fin quando non starò meglio, e non accetto repliche" sorride
"Vedremo se andrai via quando starai meglio" sorrido anche io.
"Sei stato sempre qui?"
"No,
mi ha dato alcune volte il cambio Zayn, in modo che potessi riposarmi"
dal suo sguardo ho intuito che stava tentando di ricordare chi dei 4
fosse "Il ragazzo moro con la cresta"
"Oh si" sorride
"Ora vado, riposati devo sbrigare alcune faccende per il tuo ritorno a casa"
"Va bene" sorride "Ah, Louis" mi volto e torno indietro
"Dimmi piccola" le sorrido
"Mi piacerebbe rivedere i tuoi e chiedergli scusa se gli ho fatti stare in pensiero"
"Certo, preferisci che vengano qui?"
"Si, e se non ti dispiace vorrei dirgli la verità, non mi piacciono le bugie"
"Certo
piccola, se desideri questo fallo, ti capiranno, ora devo scappare, gli
avviso così domani vengono" le stampo un bacio sulla fronte e
vado via.
Pensavo che il suo risveglio mi avrebbe fatto bene, ma ho ancora miliardi di pensieri che mi circolano per la testa.
Perchè Zayn, mi dava sempre il cambio? Perche ha proposto di farla stare da noi?
Spero
solo che a Zayn non interessi, non è la sua tipa, la farebbe
solo soffrire. Questo è solo uno dei pensieri. Come la
prenderanno i miei quando sapranno la verità? La capiranno? Le
staranno accanto con prima? L'aiuteranno a ritornare la ragazzina
impacciata di prima? Lo spero con tutto il cuore, se le vogliono
realmente bene, la capiranno e di questo ne sono certo. La prima cosa
che faccio appena metto piede fuori dall'ospedale è andare dai
miei.
"Mamma, devo dirti una cosa, ti conviene sederti"
"Cosa succede Lou? E' qualcosa di grave"
"No, anzi"
"Allora dimmi, dai"
"Katy, è sempre stata qui" a queste parole diventa pallida
"E p-per-rchè è sp-sparita così?" balbetta
"Vuole vedervi, ve lo spiegherà lei, si aspetta che la capiate, è molto fragile"
"Dimmi dov'è, ci vado subito"
"In ospedale" impallidisce nuovamente
"In che senso in ospedale?"
"Si mamma, in ospedale" detto questo, prende le chievi e si precipita fuori di casa, so già che sta andando da lei
*Katy pov's
Spero
che ora tutto vada per il meglio, lui finalmente ha deciso di lasciarmi
vivere. Il sole risplende nel cielo, la porta si apre, sarà uno
dei ragazzi sicuramente
"Oh mio dio!" esclama una donna, la cui voce, riconosco benissimo, mi volto è lì, con le lacrime agli occhi
"Johannah!" esclamo i mi piazzicano gli occhi.
"K-katy" esclama con la voce rotta dal pianto.
Rimango li ce la fisso, non è cambiata minimamente, lei mi si avvicina con passo lento, io rimango li.
Arrivata
a me, mi stringe a se, sembr uasi non voglia lasciarmi andare, e nel
frattempo piange, anche io la stringo a me e vedendola in quello stato
non posso fare altro che pensare al male che gli ho potuto fare in
questi ani che sono mancata, quando sono sparita così
allìimprovviso, senza neanche degnarla di un saluto, pensando a
tutto ciò anche a me iniziano a scorrere migliaia di lacrime,
che scorrono come non mai.
Ci
sediamo sul letto, una accando all'altra, ci stringiamo le mani, mi
sorride, un sorriso vero, che esprime tuto ciò che ha dentro.
"Pechè
non ci hai detto tutto dal principio dei fatti, potevamo aiutarti"
è lei a interrompere quel silenzio, aveva un tono calmo ma allo
stesso tempo mi sgridava.
"Non potevo, mi avrebbe uccisa ed avrebbe ucciso anche voi e non poevo permetterlo" abbasso lo sguardo dicendo queste parole
"Mi
dispiace per quello ch ti è successo piccola, se hai bisogno di
qualcosa io ci sono, non farti scrupoli quando hai bisogno di aiuto" mi
accarezza i capelli
"Grazie mille Johannah."
Rimanemmo
a parlare per circa altre 2 ore, quella donna è fantastica,
proprio come il figlio, capaci di farmi sorridere con una semplice
battuta. Dopo un lunghissimo abbraccio mi avvertì che doveva
andare via, dicendomi che mi sarebbe venuta a trovare l'indomani,
poichè dovevamo recuperare gli anni persi, io accettai
sorridendole.
Non
avevo mai avuto migliori amiche o semplici amiche, solo conoscenti. Ds
quando la mamma non c'era più, e dovevo sfogarmi con una persona
che non era Louis, ma una ragazza, lo facevo con Johannah, mi è
sempre stata di aiuto.
Ricorda
ancora quando Louis, venne in classe mia il primo giorno... All'uscita
da scuola corse da sua mamma felicissimo, quest'ultimo mi saluto
agitando la mano, la mamma si girò verso di me e mi sorrise
sinceramente.
Qando
crescemmo, intorno ai 14 anni, pensava che io e Louis fossimo
fidanzati, poichè trascorrevamo più tempo del solito
insieme, ha pensato ciò per parecchio tempo, fino a quando noi
sfiniti dalle sue insistenti parole dicemmo che eravamo come fratelli,
nulla di più.
Anche
perchè, lui era il "popolare" della scuola e tutte le ragazze
che gli si avvicinavano, mi fulminavano con continui sgurdi di fuoco ed
io preferivo rimanere nella mia incolumità rispetto a farmi
uccidere vocalmente da quelle ochette che si confondevano benissimo in
un sacchetti di grissini per il loro fisico a dir poco ascitto.
Quei pensieri mi fecero addormentare, al mio risveglio c'era qualcuno in camera, quando realizzai chi fosse sorrisi.
"Buonasera" disse
"Anche a te" risposi....
LOOK AT ME!!
Ciao a tutti... Scuate per il ritardo.
Ma spero sempre che le visualizzazioni aumentino visto che recensioni sono uguali a zero.
Però io continuo la storia. Chissà forse c'è
qualche lettore nell'anonimato a cui piace e che vorrebbe sapere come
finisce.
Comunque, cosa ne pensate di questo capitolo?
Spero di trovare qualche recensione.
Un bacio Anna <3
|
Ritorna all'indice
Capitolo 6 *** Capitolo 6 ***
22222222222222222222
"Anche a te" risposi.
Era davvero carino, con quei suoi occhi cioccolato e quei capelli tirati su in un perfettissimo ciuffo.
"Come stai?" chiese gentilmente ed un sorriso appare sul suo viso
"Bene grazie, accamodati" dico gentilmente facendo spazio sul letto
"Sai tra quanto uscirai?"
"I medici hanno detto 2 giorni al massimo, vogliono tenermi per altri cntrolli, vogliono essere sicuri che stia bene"
"Meglio così" sorrise nuovamente.
Iniziammo
a parlare, a conoscerci e scherzare, è un bravissimo ragazzo,
molto solare, l'unico difetto è il fumo, in 1 ora e mezza che
abbiamo parlato, è uscito in balcone per fumare 4 volte. Mi
sembra di conoscerlo da una vita, siamo così simili ma allo
stesso empo così divesi.
Arrivò
il giorno delle mie dimissioni dall'ospedale e Louis mi aspettava
all'uscita per aiutarmi con le borse, gentilissimo come sempre.
Arrivati
in casa sua, mi fa vedere casa , era composta da quattro stanze da
letto, due bagni uno al piano superiore uno al piano inferiore, il
salone, la cucina una verando ed il giardino.
"Questa
è la tua camera d'ora in poi, era la stanza degli ospiti per
quando venivano a trovarci i nostri genitori, una delle due con il
letto matrimoniale, la camera di fronte è di Harry, sai il
ragazzo ha bisogno della sua privacy" capii subito a cosa si riferiva
"quella affianco a questa è quella di Liam e Zayn mentre quella
infondo al corridoio è quella mia e di Niall, quindi sei hai
bisogno di qualcosa non esitare"
mi
sentivo molto a mio agio, però avevo paura di essere di troppo,
così decisi di mettermi in un angolino per non dare fastidio.
"Katy, cosa ci fai li? Vieni qui vediamo un pò di tv" dice Liam entusiasto.
Mi
alzo e lentamente mi avvicino e mi siedo sul divano vicino a Louis. Ad
un tratto passa la pubblicità per i provini di X Factor.
"Ma voi non dovevate fare il provino?" chiesi molto curiosa
"E' vero ragazzi, perchè non ci proviamo?" chiese Harry speranzoso, gli altri annuirono e vidi Louis, pensarci su
"Ragazzi, scusatemi, ma ho paura che se veniamo presi, Katy rimanga sola e può succederli qualunque cosa"
"Non ci provare minimamente, tu ci vai e fai quel provino" sbottai
"No
Katy, ha ragione Louis, sei appena uscita dal coma e tuo padre potrebbe
ritornare da un momento all'altro non possiamo lasciarti sola, hai
bisogno di cure e di persone che ti stiano accanto, possiamo farlo il
prossimo anno il provino, così nel frattempo possiamo continure
a provare per poter migliorare" dice un Niall molto serio
"Non
voglio essere la causa principale se non avverate il vostro sogno, con
uesto non voglio dire che non siete bravi, anche se ancora non so come
cantate" sorrido e a loro volta lo fanno anche loro "però se
questo non accade un giorno non vorrei che qualcuno di voi rinfacciasse
il fatto che sono entrata nelle vostre vite e così facendo vi
avrei rovinato il futuro"
"Non
essere sciocca, se sei qui è perchè vogliamo aiutarti e
potresti farlo anche tu con noi" dice Niall, mentre gli altri cercavano
di capire a cosa stesse pensando
"In che modo?" chiedo molto curiosa, mentre dico ciò gli altri scoppiano a ridere forse capendo le sue intenzioni
"Be sai una donna in casa fa sempre comodo, mogari potresrti cucinarci qualcosa, sa cucinare vero?" mi guardai in giro
"Veramente in questa casa c'è bisogno si di una donna, ma non solo pe cucinare" scoppiarono nuovamente a ridere
"Ahahahah scusaci ma non abbiamo avuto tempo per sistemare" dice Liam
"Non preoccupatevi"
I
giorni passavano e i ragazzi erano sempre con me, quando dovevano
lavorare facevano a turno in modo che non rimanessi da sola, ho legato
con tutti, specialmente con Zayn. Oggi toccava a lui farmi da
"baby-sitter".
Involontariamente
gli abbassai il ciuffo. Unica cosa che non dovevo fare era proprio
quella, perchè quando mi sono resa conto di ciò che avevo
fatto, aveva uno sguardo omicida
"No
Zayn, ti prego, non l'ho fatto di propostito ti prego" dissi alzando le
mani in segno di resa ed indietreggiando, mentre lui si avvicinava
sempre più
"Sapevi
che questo" disse indicando il ciuffo "è intoccabile e tu cosa
fai? Lo abbassi? Hai sbagliato piccola" disse facendo un sorriso che la
sapeva lunga.
Non
so per quale motivo iniziai a correre per tutta casa, lui mi inseguiva,
forse per la paura che potesse vendicarsi in qualsiasi modo. Correndo
mi ritrovai i camera mia, mi chiusi la porta dietro e mi stesi sul
letto.
*Louis pov's
Appena finito di lavorare vado a casa.
Appena
entrato dei rumori fanno si che mi diriga al piano di sopra, la porta
della camera di Katy era semi aperta e mi ci avvicino, c'era Zayn su di
lei che tentava di farle il solletico, ma il fatto che non lo soffrisse
la rende ancora più speciale.
"Zayn, non ho mai sofferto il solletico" dice lei sorridendo.
Lui
molto lentamente le si avvicinava, facendo infine combaciare le loro
labbra. Non so per quale strano motivo, ho iniziato ad indietreggiare.
Sentivo
qualcosa alla bocca dello stomaco. Che fosse gelosia? No, lei è
semplicemente Katy, è vero, ho provato qualcosa per lei, ma
è impossibile che ci sia ancora qualcosa. Forse ho paura che per
Zayn, si possa allontanare da me. Esco di casa e decido di andare al
bar a prendere una birra.
*Katy pov's
"Zayn, non soffro il solletico" dico molto divertita, lui lentamente mi si avvicina e mi bacia, cosa inaspettata.
Mi allontanai da lui immediatamente, non era quello che volevo.
“No, Zayn, cosa stiamo facendo?” chiesi alzandomi dal letto, lui si tocco la testa imbarazzato
“Scusami, mi ha preso la situazione” restai in silenzio
“Io ora andrei” annui impercettibilmente .
Mi
lasciò immersa nei pensieri. E se Louis avesse saputo ciò
cosa penserebbe? Mi avrebbe trattata come sempre? Si sarebbe
allontanato da me? C’è sempre stato un bacio con uno dei
suoi migliori amici. Mi darebbe della poco di buono. In fondo è
quello che sono stata. No. È pur sempre il mio migliore amico
non penserebbe mai una cosa simile.
È ora di cena, scendo giù, gli altri sono immersi in una conversazione.
“Dov’è Louis?” chiedo guardandomi intorno
“Non
è ancora tornato, sarà andato a farsi un giro prima di
tornare” guardo il riccio che ha appena parlato
“Vado a cucinare”.
Dopo cena vado in camera mia, mentre i ragazzi erano in salone, aspettavano che ornasse Louis.
Erano
le 23:00 e non era ancora tornato, iniziavo a preoccuparmi, così
lo chiamai, non rispose, che fosse successo qualcosa?
Sento lo sbattersi di una porta e mi precipito giù. Trovo i ragazzi che tentavano di sostenere Louis, tranne Zayn.
“Tu non mi toccare” continuava a ripetergli e rideva
“Perché?” chiedeva Zayn confuso
“Ahahaha,
non fingere con me Zayn¬” l’ultima parte l’ha
detto molto seriamente. Un istante dopo gli si buttò addosso e
lo picchiava.
“No
Tommy, smettila, gli fai del male” lo chiamavo così
già da piccoli, tutti lo chiamavano Tommo, io preferivo Tommy.
“Cosa vuoi tu da me?” chiese indicandomi
“Andiamo a letto sei ubriaco fradicio” gli vado incontro ma mi scansa
“Io posso anche essere ubriaco, però tu rimani la solita ******a”
“Lou
cosa ***** dici?” questa volta è Zayn che gli si avventa
contro, mentre gli altri lo guardavano basiti.. Sentirsi dire dal
proprio migliore amico una cosa del genere è davvero brutto,
pensavo ci tenesse davvero a me dopo tutto quello che ha fatto per
aiutarmi. Non potevo fare altro che andarmene, infondo aveva ragione io
ero quello e solo quello potevo fare. Ritornai al mio “posto di
lavoro”.
LOOK AT ME!!
Buongiorno a tuttiiii :)
Sono
molto contenta di vedere che le visite stanno aumentento uaesto mi fa
capire che forse inizia a piacere a qualcuno questa storia (?) anche se
non ci sono recensioni.
Cosa ne pensate di questo capitolo?
Cosa succederà secondo voi?
Capirà di aver sbagliato Louis?
Spero di ricevere recensioni :)
Un bacio
Anna...
|
Ritorna all'indice
Capitolo 7 *** Capitolo 7 ***
1111
Ritornai al
mio “posto di lavoro”. Se era lui a dirmi una cosa del genere non vorrei
immaginare cosa pensino gli altri sul mio conto. È davvero frustrante. Ero lì.
Mi stringevo le braccia, come se mi stessi proteggendo. Avevo freddo. Le
lacrime non cessavano.
*Louis
pov’s
Vengo
svegliato dalla luce del sole che penetra dalla tapparella semiaperta.
Istintivamente chiudo gli occhi per poi riaprirli. In camera non c’era nessuno.
Scendo giù, per fare colazione, c’erano tutti tranne Katy. Che stesse dormendo?
“Buongiorno”
dissi sbadigliando, tutti alzarono lo sguardo verso di me e non risposero
“Katy
dorme?” chiesi ingenuamente, nuovamente tutti mi fissarono e riabbassarono lo
sguardo
“Ma cosa
avete oggi? Volete rispondermi?” chiesi alzando la voce, fecero nuovamente ciò,
solo che Zayn sorrise, si alzò e se ne andò lo stesso fece Niall solo che salì
al piano superiore.
Non sapendo
cosa stesse succedendo, mi siedo per fare colazione.
“Non
ricordi nulla di ieri sera?” chiese con un tono molto basso Harry
“No, cosa
dovrei ricordare?”
“Quanto sei
e sei stato stronzo” sbottò Liam, anche lui andò via, non mi sarei mai
immaginata una reazione simile da lui..
“Puoi
spiegarmi almeno tu cosa diamine succede?”
“Ieri sera,
sei tornato molto tardi a casa. Ubriaco.
Noi ti stavamo aiutando ma tu prima hai rifiutato Zayn e poi…” si fermò,
sembrava quasi non volesse continuare
“E poi?” lo
spronai
“È scesa
Katy, ti voleva accompagnare a letto poiché eri ubriaco e tu le hai risposto… ”
“Harry
diamine vuoi parlare” sbottai innervosendomi
“Hai detto
esattamente: io posso anche essere ubriaco, però tu rimani la solita zoccola”
“Dov’è
ora?” chiesi duramente
“Appena hai
detto ciò è andata via e non è più tornata, siamo andati a cercarla ma nulla
non l’abbiamo trovata” non risposi stringevo così forte i pugni che mi stavo
procurando del male
“Sono
preoccupato Louis… Come cazzo ti è saltato in mente di dire una cosa del genere
eh? Sai che ciò che ha fatto, lo ha dovuto fare non per il suo piacere, ma per
non rischiare la morte… Sai quanto cazzo
ha sofferto quella povera ragazza? Tu invece dovevi rovinare tutto con la tua
stupidaggine no?” urlò così forte che mi fece spaventare.
Come
diamine mi è saltato in mente di chiamarla in questo modo. Non è ciò che
pensavo e che penso realmente.
È tutto per
me quella ragazza. La cosa più importante della mia vita.
Esco correndo
di casa, devo trovarla. Devo chiederle scusa.
Inizio a
cercare in tutta la città. Vado a casa sua e non c’era. Sono anche andato nel
suo “posto di lavoro”.
Camminando,
mi ritrovo in un posto sperduto. Un prato verdissimo. Con dei bellissimi alberi
che procurano ombra ad alcune panchine che vi si trovano al di sotto. Poi noto
un scivolo. Dei ricordi mi passano la mente. Me e Katy che ci rincorrevamo al
parco. Un altro ricordo. Lei su un’altalena ed io che la spingevo. Dovevamo
avere 13-14 anni. Quel posto. Quel parco era lo stesso che ricordavo. Mi
avvicinai molto lentamente allo scivolo. Ricordavo che alla sua sinistra
c’erano 2 altalene. Ora era solo una. Mi ci andai a sedere. Ripensai a tutto da
ciò che abbiamo passato assieme. Alcune lacrime iniziarono a solcare il mio
viso.
Flashback
“Tommy, mi spingi?”
chiese con un sorriso che le copriva tutto il volto
“Sali sopra arrivo”
Iniziai a spingerla
sempre più forte e ridevamo. Eravamo così felici.
“Piccola guarda li,
quell’albero, è bellissimo, che bei fiori che ci sono”
“Vieni andiamo,
saliamoci sopra”
“È pericoloso!”
“Hai per caso le
chiavi di casa?”
“Certo perché?”
“Dammele”
Appena gliele
diedi, lei iniziò ad incidere qualcosa sulla corteccia
*Tommy-Piccola
15/06/2007*
Fine Flashback
Senza
volerlo inizio a dirigermi verso quell’albero, chissà forse si vedeva ancora
l’incisione.
Infatti era
lì e non andrà più via. Le lacrime
scendevano lente sulle mie guance. Ricordi si facevano spazio nella mia mente.
Look At Me!!
Ehy ciao, è da parecchio che non aggiorno, scusatemi...
Spero vivamente che questa storia vi piaccia, altrimenti sarò costretta ad abbandonarla.
Cosa ne pensate del comportamento di Louis? E di quello di Katy? Che fine avrà fatto? Louis riuscirà a trovarla?
Spero ancora che qualcuno recensisca.
Alla prossima,
Un bacio
Anna
|
Ritorna all'indice
Capitolo 8 *** capitolo 8 ***
123456789
È sempre
stata la bambina più bella che abbia mai visto, che con l’andar del tempo
diventava sempre più bella.
Devo
trovarla, non può essere andata lontano.
Istintivamente
mi alzo e mi dirigo verso il cimitero. Era solita andare lì quando stava male.
Varcato il cancello sento come un peso al cuore. Quante volte sono stato qui
quando Katy in quei due anni era “scomparsa” e da quando ci siamo rincontrati
non sono più venuto.
Spero che
sia qui, questo è l’ultimo posto in cui cercherò, dopodiché andrò a denunciare
la sua scomparsa.
Era proprio
come pensavo. Era distesa sulla tomba della sua mamma, sembrava dormisse.
“Katy! Katy
sveglia” sussurro
“Non ancora
Tommy…” sembra svegliarsi all’improvviso “c-cosa ci fai t-tu qui, vai via”
mentre dice ciò si allontana sempre più da me e questo suo gesto mi fa
realmente male.
“Per favore
Piccola ascoltami, è importante”
“È
importante? Ti senti quando parli? Mi hai dato della zoccola quando sai quanto
ci sto male per questo! Non so neanche il motivo e non mi interessa neanche
saperlo! Sei uno stronzo Louis, non credevo che questi anni ti abbiano cambiato
così tanto! Non ti riconosco! Con quale faccia ora ti presenti qui, sulla tomba
di mia madre, dicendomi che hai da dirmi cose importanti? Va via!” quest’ultima
parte la sussurra, come se non volesse che l’ascoltassi, come se in realtà non
voleva che andassi realmente via.
“Per favore
dammi 5 minuti per spiegarti il motivo di quella reazione, era contro il mio
intento”
“Contro il
tuo intento? Ahaha ma per favore va via di qui, non voglio questo tipo di gente
vicino a mia madre”
“Voglio
solo dirti ciò che volevo dirti a 16 anni e che non ho mai avuto la possibilità
di dirti… TI AMO”
“Come
scusa?” chiede sussurrando
“Su dai,
non farmelo ripetere hai capito”
“Ripetilo
per favore” i suoi bellissimi occhi si stanno inumidendo
“Ti amo, ti
ho sempre amato, non te l’ho mai detto pensando non ricambiassi, ma ora come
ora ho bisogno di te, sei tutto per me, quei due anni senza dite sono stati
tragici e quando quella sera sono venuto li, il mio cuore ha ripreso a battere
ferocemente”
“Perché
allora ieri sere hai detto ciò?”
“Perché ho
assistito al bacio tra te e Malik e mi sono sentito come rifiutato, avevo
bisogno di sfogarmi in qualunque modo e sono entrato nel primo bar che mi è
capitato a tiro. Questa mattina non ricordavo nulla, quando ho chiesto di te ai
ragazzi mi hanno voltate le spalle, tutti tranne Harry, che prima mi ha
spiegato tutto e poi mi ha dato dello stronzo non esplicitamente, ma gliel’ho
letto negli occhi” rimase li fissa a
guardarmi
“Per favore
piccola mia, di qualcosa, non riesco a sopportare questo silenzio. Dimmi anche
che non hai mai provato nulla di tutto ciò, però parla per favore.”
“Louis, io…
Io… Mi dispiace che ieri hai assistito a ciò, ma sicuramente non avrai visto tutto, perché ho immediatamente
allontanato Malik da me, lui per me è un semplice amico come anche gli altri.
Louis, io non so cosa provo per te, sono certa di provare attrazione, ma
aiutami a capirlo. Aiutami a capire cosa si sente quando si è innamorati” le sorrido e la stringo a
me.
Look at me!!
Ciao a tutti è da tanto che non aggiorno,
però noto, con molta felicità che le visite sono
aumentate tantissimo.
Cosa ne pensate di questo capitolo? E del comportamento di Louis? Aiuterà Katy a risvegliare i suoi sentimenti?
Cosa penseranno gli altri ragazzi di questa nuova situazione?
Recensite in molti..
Baci
Anna
|
Ritorna all'indice
Questa storia è archiviata su: EFP /viewstory.php?sid=1755634
|