AMORI E SEGRETI AD HOGWARTS

di vale93
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 ***
Capitolo 2: *** LO ODIO. LO DETESTO. LO.... ***
Capitolo 3: *** NON MI SALUTA. E ALLORA?... ***
Capitolo 4: *** 4 ***
Capitolo 5: *** LITIGI ***
Capitolo 6: *** 6 ***
Capitolo 7: *** 7 ***
Capitolo 8: *** 8 ***
Capitolo 9: *** 9 ***
Capitolo 10: *** 10 ***
Capitolo 11: *** -DICHIARAZIONE - ***
Capitolo 12: *** 12 ***
Capitolo 13: *** QUANDO SARAI PRONTA IO CI SARO'.. ***
Capitolo 14: *** MALFOY ***
Capitolo 15: *** LA TORRE / MA LE STELLE QUANTE SONO ***
Capitolo 16: *** 16 ***
Capitolo 17: *** LA LETTERA ***
Capitolo 18: *** L'APPUNTAMENTO ***
Capitolo 19: *** 19 ***
Capitolo 20: *** 20 ***
Capitolo 21: *** UN MALFOY PUO' PERDERE UNA BATTAGLIA... ***
Capitolo 22: *** TROPPO TARDI ***
Capitolo 23: *** AVVERTENZA ***



Capitolo 1
*** 1 ***


UNO
-Liilyy-
No. Non posso crederci.
-Ehi, Lily, mi seentiii?-
Questo è davvero troppo.
-Potter! Che cavolo ti urli in mezzo al corridoio?!-
Sono stufa. E' insopportabile. Ma che cos'ha in testa?
-Eih, che caratterino- esclama il cavernicolo ridendo come un idiota. Mmmm quanto mi dà ai nervi quando tira fuori quei suoi orribili sorrisini divertiti. Sembra ancora più scemo di quanto già non sia. Sbuffo irritata. Ma cosa ho fatto? COSA HO FATTO?!?!! Possibile che non possa lasciarmi in pace...nemmeno quest'anno?!?!!
-Ehi, no aspetta! Non andartene!!!-
E urla. URLA! Ma che cosa avrà da urlare tanto? Possibile che non abbia un minimo di autocontrollo? E' incorreggibile.
-Lily! Ehi Lily!!-
E insiste! Insiste!! Non capirà mai. Apro la porta dell'aula di Incantesimi e vado a sedermi al mio banco, vicino ad Agata.
-Ehi Lily!- esclama Potter entrando in classe come un forsennato -Ma che fai scappi?-
Mi giro di scatto
-Si Potter, scappo. Scappo da te!!- gli urlo contro pensando che in questo modo non può evitare in alcun modo di afferrare il concetto.
Lui sembra non capire. Assume un'espressione tra il sorpreso e l'incredulo.
-Da me?- ripete come uno scemo. Aaah!!! Possibile che non capisca mai niente? Per fortuna in quel momento entra il classe il professor Lumacorno levandomi dall'impegno di spiegare a Potter i più svariati significati della parola: "sparisci".
Tiro la borsa sul banco e prendo libri, pergamene, penna e calamaio. Agata al mio fianco soffoca una risatina.
-Che c'è da ridere?- dico
-Niente figurati!- mi risponde continuando a sorridere -tu e Potter siete una forza-
Io mi volto lentamente verso di lei.
-Che cosa hai detto?- sillabo trattenendo un sorrisino -non ti ci mettere pure tu sai?- esclamo cominciandole a farle il solletico.
-ahahahahah non..no ahah ok ok ok ok!-
-Silenzio!- la voce tonante del professor Lumacorno richiama all'ordine e nell'aula cala un silenzio di tomba. Io e Agata tratteniamo a stento i risolini e apriamo i libri. Lumacorno comincia la lezione.
-Ohi, prima della lezione...ho sentito una notizia fantastica!- mi sussurra Agata da dietro le pagine del libro. Ha uno sguardo che conosco.

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Capitolo 2
*** LO ODIO. LO DETESTO. LO.... ***


tre
Fine della lezione di incantesimi. I ragazzi si alzano e cominciano ad uscire chiacchierando. Sembrano tutti presi da un qualcosa di eccitante... come se ci fosse una novità ...della quale Lilian Evans, però, non è ancora al corrente. Avrà forse a che fare con quello che Agata voleva dirmi? Forse... e infatti:
-Allora, ti dicevo- comincia, ma viene interrotta dall'esuberante comparsa di...
-Potter, mi spiegheresti perché te ne stai lì impalato a guardarmi come un deficiente?- sbotto
-Ammiro la tua bellezza...- risponde lui con sincerità...forse un po' troppa! Chi gli dà il permesso di rivolgersi a me con così tanta confidenza?!
-Si dà il caso che la cosa non sia reciproca- rispondo con un falso sorrisetto -ed ora, se non ti dispiace stavo parlando con una mia amica prima che tu arrivassi a disturbarci, quindi prendi e vattene-
-Ma perché non posso sentire anch'io?- mi chiede assumendo una faccetta da cane bastonato
-Guarda che non mi incanti! Io non sono come tutte quelle stupide oche che ti cascano ai piedi come deficienti! Agata ed io stavamo parlando di cose nostre e gradiremmo continuare a farlo...da sole!-
-Ah ho capito- esclama Potter prendendo il suo borsone da terra. Non ci posso credere! Forse ha capito davvero!!
-Non puoi certo dire alla tua amica quanto mi ami se io sono qui. Me ne vado subito- continua e con scatto felino si precipita alla porta.
-Quanto-è-scemo- esclamo. Intanto Sirius e Remus lo seguono e prima di andare si rivolgono a noi:
-Che dire ragazze, l'avete proprio scosso! Ah ah. Ci si vede all'intervallo. Ciaoo-
-Intervallo? Quale intervallo?- domando non credendo alle mie orecchie.
-Ecco è proprio di questo che volevo parlarti! Per noi del settimo anno è inserito un intervallo dopo un tot di ore. In teoria sarebbe per aiutarci ad anticipare i compiti, ma...-
-Cosa? Dici sul serio?- esclamo -Wow fantastico!!-
-Già, però ora andiamo, se no facciamo tardi a Rune!- mi ricorda la mia amica prendendo la borsa e così ci avviamo alla porta.

E così il fatidico intervallo è arrivato. So che dovrei approfittarne per studiare, ma voglio godermi almeno questo primo giorno in pace! Per una volta...^^
-Non è fantastico?- mi chiede Agata raggiante
-Eccome!! Non posso crederci! E' un sogno...- annuisco ridendo, ma la risata mi muore in gola. Potter si sta avvicinando. Come non detto, è un...incubo! Con lui però ci sono anche Sirius e Remus. Meno male...loro mi stanno simpatici. Sono i tipici Malandrini, è vero...mascalzoni, scherzosi, divertenti...ma è proprio per questo che mi piacciono. Diciamo che quando sto con loro la mia vita si colora un po' più del solito. Certo, se non ci fosse Potter...
-Ciao, Lily!! Hai visto? un intervallo! E chi se lo aspettava? E' uno sballo ve'?-
-Sì Potter, lo era...prima che arrivassi tu-
-Non essere sempre così scontrosa- mi rimprovera lui
-Che coosa? Non dirmi quello che devo fare eh Potter!- inveisco sul limite di una crisi di nervi
-Ok ok calma ragazzi eh!- interviene Sirius prima che io salti addosso a quel demente -cerchiamo di non rovinarci questo bel prima giorno-
Mi ricompongo all'istante.
-Sì hai perfettamente ragione, Sirius. Credo che sia ora che Potter se ne vada- dico incrociando le braccia.
-Io?! Io non vado da nessuna parte, non hai capito!- grida allora Potter. Sembra seriamente...offeso.
-Bene, allora me ne andrò io- esclamo prendendo Agata per un braccio
-Ma che fai?- mi bisbiglia lei
-Perché?- chiedo -che c'è?-
-Ma non vedi come ti comporti?-
-Cosa? Io non mi comporto assolutamente in alcun modo, che vuoi dire?-
-Non fare la finta tonta. Non dirmi che non ti rendi conto di essere un po'...scontrosa?-
-Io non sono scontrosa- mi difendo, ma in fondo al petto sento una morsa che mi stringe il cuore.
-Ah no?- dice lei guardandomi fissa negli occhi. Abbasso lo sguardo
-Beh...f-forse non hai proprio torto- balbetto, e poi, alzando lo sguardo -è solo che lo sai com'è Potter! Non lo sopporto! E'...è...troppo...-
-Troppo cosa?-
Io la guardo col mento tremante e non riesco a dire altro. Possibile che nessuno mi capisca? Sento che le lacrime mi stanno per scendere dagli occhi, non so neanche perché, ma non posso fermarle. Così mi volto e corro via.

Sono rintanata in bagno. Il mio non è stato un vero e proprio pianto...non so se vi è mai capitato di sentirvi dire delle cose che non vi piacciono e sentire che non potete controribbattere perché se lo faceste comincereste solo a balbettare e qualche lacrima imbarazzante comincerebbe a scendervi sul viso.... beh, è proprio così che mi sono sentita. Ma quando sono arrivata in bagno non avevo avuto nulla da piangere. Avevo giusto lasciato che quelle due lacrime sgorgassero libere dai miei occhi umidi e poi più niente. Così ero rimasta lì a pensare. Perché? Perché ogni volta che Potter mi si avvicina, o mi parla provo quel senso di infastidimento, intolleranza? Io... mi rendo conto di essere scorbutica, scontrosa a volte...ma è una cosa che mi viene naturale ormai, quando c'è lui. Io non lo sopporto. Tutte quelle arie che si dà...si crede tanto figo, tanto bello...è solo un pallone gonfiato! Sì, è vero che tutte le ragazze gli vanno dietro....ma come si permette di darsi tutte quelle arie solo perché bello, attraente e... oh mio dio, ma che sto dicendo?! Lui non è bello! E neanche attraente! Come mi è potuta solamente passare per l'anticamera del cervello una cosa del genere?!? Lui è solo un babbeo! Sì, un babbeo. Un imbecille. Uno stupido. Io lo odio. Non lo sopporto. Lo detesto. Io lo....

Ecco qui un altro capitolo. Ringrazio molto chi mi ha letto e mi sta leggendo ancora, in particolare :
PrincessInPink per avermi commentata...sì hai ragione, ho sbagliato a scrivere professor Piton, ma sai, è la forza dell'abitudine!^ ^ Mi scuso tantissimo con tutti quelli che mi hanno letto per il mio errore-orrore, ma sapete dirmi per caso il vero nome del prof. di pozioni a quel tempo? Se lo sapete, se no me lo invento...grazie mille a tutti, aspetto una vostra risposta e un vostro commento^^ ps: comunque non vi preoccupate, Piton centra lo stesso in questa storia!^^ bacioni Vale

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Capitolo 3
*** NON MI SALUTA. E ALLORA?... ***


tre
Sto ancora chiusa in bagno quando sento dei passi avvicinarsi.
-Lily?-
E' Agata. Rimango in silenzio per qualche secondo, poi mi decido a rispondere:
-Sì, sono qui...- . Esco dal bagno. Lei mi guarda ma non dice niente. Io faccio lo stesso. Dopo un po' mi si avvicina ed io, con uno slancio che incarna tutta la mia tristezza e la mia frustrazione, la stringo in un forte abbraccio. Lei mi accarezza delicatamente i  capelli
-Su su...vedrai che ce la farai...-

Sono finite le lezioni. Sto sistemando le mie cose e sento dietro di me un continuo bisbigliare. Mi volto. Sono loro: Sirius, Remus e...Potter. Si gira a guardarmi. Fa qualche passo avanti ed io sono pronta a gridargli qualcosa contro tipo: "vattene Potter! Non rompere" ma lui non si ferma. Avete capito bene: non si ferma! Passa davanti al mio banco senza nessun accenno e si dirige alla porta. Adesso si ferma. Penso. Adesso si ferma, si gira, e mi dice : "Ciao Lily". Adesso si ferma. Ma lui oltrepassa la soglia e cammina da solo nel corridoio. Non ci posso credere. Non si è fermato. SE NE E' ANDATO SENZA NEANCHE SALUTARMI! Non un cenno. Un saluto. Un sorriso. Niente. Ma che mi importa! Che mi importa di Potter. Che mi importa se non mi saluta. Che mi importa. Ma mentre penso questo sento una morsa soffocante chiudermi lo stomaco.
-Voi che fate?- è la voce di Sirius
-Noi? Mm..Lily?-
Mi giro con lo sguardo vuoto verso Agata
-Lily, che c'hai? Stai male?- mi chiede preoccupata
-No, figurati...- sussurro. Poi riprendo un po' del mio abituale autocontrollo - male? No. Assolutamente no. Perché...perché dovrei stare male? Non ho la febbre, né il raffreddore, non ho niente!-
Sento il loro sguardo perplesso fisso su di me
-Beh che c'è?- domando
-No niente...sei ...- questa volta è Remus. Mi volto a guardarlo ma per qualche strano motivo non finisce la frase
-Allora tu che fai Lily?- mi chiede quindi cambiando discorso
-Che faccio? Perché, che dovrei fare?-
-Beh potresti venire con noi ad Hogsmeade sta sera- propone Sirius
-Hogsmeade?- sussurro incerta. Sì, potrei andare...mi divertirei...ma mi sento strana. Non so, sento quella sensazione di soffocamento...che... mi toglie la voglia di fare qualsiasi cosa. Non voglio uscire, non voglio stare in compagnia...voglio solo restare da sola.
-Mm, no...mi dispiace ragazzi ma oggi proprio non me la sento. E' che è il primo giorno...sono un po' stanca. Credo che resterò qui a..riposare- dico sforzandomi di sembrare allegra. Avverto che Agata sta per dire qualcosa ma la fermo appena in tempo:
-No Agata. Tu vai, non devi rovinarti la serata anche tu- le dico facendole l'occhiolino. Lei arrossisce. Ha capito di cosa parlo. Ha capito anche perché io non voglia venire. Lei mi capisce sempre. E lo stesso vale per me nei suoi confronti. E' per questo che è la mia migliore amica. Non abbiamo bisogno neanche di parlarci per capirci. Ognuna riesce a capire esattamente cosa passa per la testa dell'altra. E per le emozioni non ci sono parole. Ma non insiste.
-Ok, ho capito-
-Allora vieni?- le chiede Sirius visibilmente speranzoso.
-Sì certo che vengo- annuisce la mia amica. Il volto del Malandrino si illumina tutto d'insieme
-Bene allora, andiamo. Ciao Lily, ci si vede domani-
-Ciao...ehi, ma aspetta un attimo, dov'è Potter? Non viene con voi?- domando perplessa
Sirius e Remus si scambiano una breve occhiata.
-No, lui no...pensava che anche tu...bah, credo che sia stanco pure lui- mi risponde quest'ultimo
-Ah- dico. Sono sorpresa. Com'è possibile? Insomma. Stiamo parlando di James Potter. Il Malandrino. Che rinuncia ad un'uscita.Ad Hogsmeade con gli amici....non vi suona un po' strano?
-Bene- taglia corto Sirius a cui pare sia improvvisamente venuta una gran fretta -noi andiamo, Ciaao-
-Ciao ragazzi. Divertitevi pure per me eh!!- esclamo salutandoli
-Ciao- saluta Remus e Agata sorride. Almeno lei è felice. Li seguo con lo sguardo fin quando raggiungono il portone d'ingresso. Poi oltrepassano la soglia e spariscono. Sento la morsa allo stomaco stringersi ancora di più. Sono rimasta sola. Sola con questo senso nauseabondo dal quale non riesco a liberarmi. La morsa allo stomaco mi si stringe ancora di più. Corro in camera. Chiudo la porta alle mie spalle e mi butto sul letto. Non posso crederci. Non mi ha salutata. Ripenso alla sua uscita dalla classe rapida e decisa. Non un cenno. Un saluto. Un sorriso. Ma perché mi importa tanto? Che mi frega di quello stupido pallone gonfiato? Ho sempre desiderato che mi lasciasse in pace ed oggi finalmente sono stata graziata. Dovrei ritenermi la donna più felice del mondo. Ma allora perché non riesco più a liberarmi da questa sensazione sgradevole che si è impadronita di me?...

Ed ecco terminato un altro capitolo. Spero che vi piaccia. Ringrazio tutti coloro che mi leggono e in particolare Jaily e Alexandra_Grifondoro per avermi commentato e fornito il vero nome del prof. di pozioni a quei tempi!Grazieee ^^ Un bacione a tutti!!!

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Capitolo 4
*** 4 ***


QUATTRO
Sto sdraiata qui sul letto, con il cuscino stretto fra le braccia, già da un po'. Ho pensato molto. Non posso continuare a fingere. Non posso continuare a comportarmi così. Ma non riesco a fare altro...sono troppo insicura. E se non gli piacessi veramente? Se...se mi pensasse solo come un altro dei suoi trofei da conquistare? Io non voglio essere un premio da vincere. Non voglio essere come tutte le altre. Non voglio cedere e lasciarmi andare dai sentimenti per poi essere tradita. Abbandonata. Scartata. Se solo sapessi cosa prova lui veramente....mi ama davvero? Ma come posso saperlo? Dovrei parlargli....no! Neanche per sogno! Figurati...mi prenderebbe per una scema. Appena gli direi ciò che provo e ciò che mi aspetto da lui mi scoppierebbe a ridere in faccia. Non devo assolutamente fargli capire quello che provo. Non deve sapere niente! Sbuffo, alzandomi. Credo che andrò a farmi un giro...ci sto facendo la muffa sdraiata qui! Mi alzo e mi dò una pettinata ai capelli che si sono tutti arruffati. Dò un'occhiata alla mia immagine riflessa nello specchio..accettabile. Esco. La sala comune è completamente vuota. Certo, staranno tutti fuori a divertirsi... Scendo le scale e arrivo al pian terreno. Sto camminando nel corridoio quando sento delle voci. Sono confuse...non riesco a capire cosa dicano. Seguo il brusio che mi trascina fino ad una porta chiusa. Accosto un orecchio alla fessura per ascoltare. Sì lo so, non è carino...ma vi giuro che non è da me origliare le conversazioni altrui. E' solo che questa...non è una conversazione normale! Non riesco a capire neanche una parola di questo brusio confuso. Più che parlare sembra che stiano...sibilando! Di colpo il sangue mi si gela nelle vene. E' serpentese!!! Ma chi lo starà parlando? E...perché? Scosto l'orecchio per avvicinare l'occhio alla fessura. Spio dentro e provate a indovinare chi vedo? E' Severus!!! Il mio cuore manca un battito. Sta girato di spalle e accanto a lui c'è un'altra persona. Non faccio in tempo a capire chi sia che all'improvviso la porta si apre di scatto e vengo travolta da un qualcosa di invisibile.
-Aih, accidenti!- esclamo scompostamente seduta per terra.
-Ma porca...- come per magia davanti a me percepisco un rapido spostamento d'aria e a pochi centimetri dal mio viso indovinate chi c'è?
-James...- esclamo sorpresa -Cioè, volevo dire, Potter!! Ma che ci fai qui? E che ci facevi sotto al mantello dell'invisibilità?-
-Ssssssh! Zitta- mi dice lui poggiandomi un dito sulle labbra (il che mi fa sentire inspiegabilmente imbarazzata)
-Potter! Come ti permetti di...-
-No, non parlare! Ci sentiranno!!-
E infatti sentiamo il brusio interrompersi di colpo e dei passi avvicinarsi di corsa alla porta
-Oh, ca...- esclamo
-Zitta! Presto, vieni sotto!!- mi sussurra Potter alzandosi e coprendosi con il suo mantello dell'invisibilità lasciandone alzato un lembo invitandomi a fare lo stesso. Non me lo faccio ripetere due volte e mi infilo anch'io sotto di esso. Severus in quel momento apre la porta con scatto deciso. Sembra sorpreso nel constatare che non ci sia nessuno nel corridoio. Rimane così per un po' per controllare bene nei dintorni. Potter ed io intanto stiamo stretti l'uno all'altra trattenendo il respiro. Mio dio. Non ci posso credere. Sono proprio qui! Il mio corpo stretto al suo, e il suo fiato caldo così vicino che mi sfiora la pelle. Il mio cuore batte così forte che sono sicura che anche lui possa sentirlo. Non posso crederci...vorrei restare così per sempre....  Purtroppo Severus si decide a richiudere la porta.
-Tutto a posto- lo sentiamo dire al suo compare -non era niente-
Sposto riluttante il mio corpo dal suo per uscire ma lui mi afferra per la vita e mi trattiene. Il mio cuore in quel momento manca un battito.
-Aspetta- sussurra -qui non siamo ancora al sicuro-
Guardo i suoi occhi scuri. Ha uno sguardo serio e deciso. Annuisco senza neanche accorgermene. Lui fa qualche passo in avanti ed io lo seguo con il cuore in gola. Non riesco ancora a credere di stargli così vicino... Continuiamo in questo modo anche su per le scale senza toglierci mai il mantello di dosso. Mi sta portando alla sala comune dei Grifondoro. Quando ci troviamo davanti alla porta col quadro lui pronuncia la formula segreta e la porta si apre. Una volta dentro James...e cioè, Potter lancia il mantello su una sedia e si butta sul divano. Io rimango là in piedi a guardarlo.
-Beh, che fai lì impalata?- mi chiede -Siediti no?-
Penso che forse dovrei urlargli contro cose del tipo: "Non dirmi quello che devo fare!" ma non lo faccio. Stranamente, non sento nessuna riluttanza al sedermi vicino a lui. Così annuisco e mi siedo sul divano mantenendo un po' le distanze.
Ho lo sguardo abbassato e il cuore che mi batte a mille, così: TUMTUMTUMTUMTUM! Sono qui da sola con lui.... da sola!! Non c'è nessun altro. Solo lui...ed io. Rimaniamo in silenzio per un po'. Mamma mia, che imbarazzo, che imbarazzo!! Io non so cosa cavolo dire! Parla, Lily, parla! Fa' qualcosa!!
-Cosa...cosa ci facevi lì?- sussurro. Ho la gola secca e le parole mi escono dalla bocca con una difficoltà allucinante. Lui si volta a guardarmi sorridendo
-Non so, tu che ci facevi?- domanda con uno dei suoi soliti sorrisi furbi. Arrossisco
-Io....io... beh, avevo sentito dei rumori...e volevo andare a vedere che fosse tutto a posto- balbetto. Il suo sorriso si allarga ancora di più
-Sì sì come no-
-Senti, se non mi credi non me ne frega niente sai?!- sbotto senza riuscire a controllarmi. Lui non dice niente, ma vedo che il suo volto si rabbuia. Oh mio dio, cos'ho fatto. Sono sempre la solita. Non cambierò mai. Abbasso lo sguardo. Lui non dice niente per un po' Decido di andarmene, Non ho niente da fare qui. Ma prima che io mi alzi lo sento dire:
-L'avevo seguito. Avevo notato il suo strano comportamento negli ultimi tempi. Ho pensato di scoprire cosa nascondesse. E infatti...-
Lo guardo stupita
-Tu capisci il serpentese?- esclamo. Lui torna a sorridere, il che mi fa sentire inspiegabilmente bene
-No...non lo capisco. Ma non c'è bisogno di sapere con precisione cosa stessero dicendo per capire che non può essere nulla di buono. Perché avrebbero dovuto chiudersi una stanza? E parlare in serpentese?-
Annuisco
-Ma come hai fatto a capire che nascondesse qualcosa?-
-Ultimamente è sempre più strano...si isola e appena può sparisce senza che nessuno ne sappia niente. Un comportamento un po' sospetto, non trovi?-
Annuisco di nuovo. Ha ragione. E' da qualche tempo che si vede poco in giro. Certo, è da quando abbiamo rotto che non lo vedo spesso, ormai ci evitiamo a vicenda. Ma negli ultimi giorni devo ammettere che non l'ho più visto, e non perchè cambio strada ogni volta che lo incontro. Se solo sapessi cosa... Scuoto la testa, scacciando quel pensiero. E' inutile. Ormai non siamo più amici. Siamo lontani anni luce, abbiamo preso due strade completamente differenti e quello che fa o non fa a me non deve minimamente interessare. C'è solo un'ultima domanda che mi viene in mente:
-Ma...chi era la persona con cui stava?-

Ecco qui un altro capitolo. Spero di starvi incuriosendo e spingendo a continuare a seguire la mia storia^^ Ringrazio i moltissimi che mi leggono e in particolare Alexandra_Grifondoro per il suo bellissimo commento. Sono contenta che la mia storia ti piaccia e che ti abbia incuriosito! Spero che continuerai a leggermi con lo stesso entusiasmo, fa sempre piacere avere elle lettrici come te!! P.s: sono andata a leggere le tue ff, davvero carine! Vai a leggere il commentino che ti ho lasciato :) Bacioni a tutti e a presto! Ciaoo

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Capitolo 5
*** LITIGI ***


CINQUE
Noto che alla mia domanda il suo sguardo si fa sprezzante mentre pronuncia quelle due parole:
-Lucius Malfoy-
-Oh-
Solo "oh". Non mi viene nient'altro da dire. Sarà che un po' me lo aspettavo. Sarà che in questo momento non riesco a pensare realmente ad altro che non sia: "Non è possibile. Sto seduta accanto a lui. Stiamo parlando". Poso il mio sguardo sui suoi occhi nocciola. Sono profondi ed infiniti come il deserto.... guardandoci dentro non posso fare altro che perdermici e vagare sperduta in mezzo a quel paradiso...mi sento così smarrita..ma stranamente anche al sicuro.

-A che pensi?- la sua voce mi distoglie dai miei pensieri
-Uh....io...- balbetto abbassando lo sguardo. Lui sorride ed io mi perdo in quel sorriso incantevole. Oh dio, ho detto davvero incantevole?! Ok... tanto fingere è inutile, no?
-Io.... mm...perché oggi non mi hai salutata? Quando..quando sei uscito da Rune?- gli chiedo prima di poter fermare quelle parole che mi ero ripetuta segretamente fra me e me per tutto il giorno. Lui si fa serio.
-Ero arrabbiato-
-A-arrabbiato?- balbetto
-Sì... oggi, dopo la litigata in cortile. Non è la prima volta e lo so. E' solo che..non mi aspettavo quella reazione da te. Io non ti avevo fatto niente-
Non so cosa dire. Ha ragione. Ha dannatamente ragione. Sono stata una stupida. Una presuntuosa. Ingiusta. Scontrosa. Antipatica. Vorrei dirgli tutte queste cose ma ancora una volta il mio stesso orgoglio mi tradisce
-Ehi aspetta un attimo! Tu... tu mi hai dato della scontrosa! Non ti dovevi permettere!- balbetto senza riuscire a frenarmi
-Cosa?! Io ti ho dato della scontrosa perché tu mi hai gridato contro!- riabbatte lui impuntandosi
-Io ti ho gridato contro perché.... perché... perché non ti sopporto Potter!!! Non ti sopporto, sei un accollo! Non mi lasci mai in pace. Mi stai sempre appresso. Tu, tu tu ... hai rotto!!- le parole mi escono a raffica senza che io possa fare niente per fermarle mentre dentro di me sento riaffiorare quel groppo allo stomaco, come una ferita che si riapre dopo averla sforzata troppo. Lui mi guarda con gli occhi spalancati ed io mi sento tremendamente stupida. Ma ormai lo sbaglio è fatto ed io non posso più tornare indietro. Mi sento una cretina. Non posso più restare qui. Non reggerei quel suo sguardo un minuto ancora. Così mi alzo di scatto e fuggo via. Corro, corro a rotta di collo su per le scale lasciandolo lì, senza neanche una parola. Corro in camera e chiudo la porta. Mi butto sul letto con il viso affondato sul cuscino e piango. Piango lacrime amare perché non va mai come vorrei. Piango lacrime sofferenti perché è anche colpa mia ed io lo so. Piango. Perché non posso fare altro. Mi sento uno schifo.



Ecco qui un altro capitolo. Sì, lo so è un po' corto, ma è incentrato tutto su quei pochi momenti sereni che Lily e James passano insieme...prima di riscoppiare in una nuova litigata. Eh, le faccende in amore sono molto più complicate di quello che sembra e Lily lo sa bene. Spero comunque che vi sia piaciuto, o che comunque che non vi sia dispiaciuto ;) e mi raccomando commentateee!!!

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Capitolo 6
*** 6 ***


SEI
La porta si apre. Alzo la testa ancora adagiata sul cuscino umido. E' Agata. Mi guarda a lungo.
-Non dirmi che sei rimasta tutto il tempo chiusa qua dentro!-
Non rispondo.
-Ma sei andata a parlagli?-
Vedendo la mia faccia si avvicina e mi abbraccia
-Oh, Lily...dai, raccontami tutto-
Le dico ogni cosa. Di Piton, di Lucius...di noi sotto al mantello dell'invisibilità. Di noi nella sala comune. E del litigio. Lei mi guarda seria. So cosa starà pensando. Ma non dice niente. Questa volta sono io a parlare.
-Sono una stupida. Sono un disastro, un completo fallimento. Dopo di questo...non mi vorrà più vedere..- esclamo tutto d'un fiato e scoppio a piangere sulla sua spalla. Lei rimane in silenzio accarezzandomi i capelli. Aspetta che io mi calmi un po' e poi mi dice:
-No-
Alzo la testa per guardarla bene negli occhi
-N-no?-
-No- ripete scuotendo la testa -non è vero. Non è la prima volta che ti comporti così...-
Mi lascio scappare un singhiozzo
-Succede sempre. Da anni... eppure lui continua ad esserci..-
Tiro su col naso
-...continua a girarti attorno. Continua a cercarti. Continua...ad amarti. Lily- esclama prendendomi il viso fra le mani -lui ti ama. Lo devi capire, una volta per tutte. Devi riuscire a lasciar fuori tutte le tue paure. Devi....-
-...aprirgli il mio cuore- sussurro. Lei mi sorride.
-Brava. Vedo che hai capito-
Le restituisco il sorriso e l'abbraccio
-Oh, Agata.... come fai ad avere sempre ragione?-
Lei mi stringe forte fra le sue braccia.
-Io vedo solo le cose come stanno- dice, e questa sua affermazione mi riempie il cuore di un non so che...di speciale. Come un venticello fresco che mi solletica il cuore. Le cose come stanno....

Apro gli occhi. E' l'alba. Ho fatto un sogno. C'era lui. Ed io....io gli aprivo il mio cuore. Gli dicevo tutto quello che provo per lui. Tutto. Lui mi si stava avvicinando e.... ed io avevo aperto gli occhi. Me li stropiccio con il palmo delle mani. Guardo nel letto di Agata. Lei sta ancora dormendo. Ributto la testa sul cuscino sospirando. E' strano addormentarsi con un pensiero...e risvegliarsi con lo stesso la mattina dopo. Come se il tempo non fosse mai passato. Ma in un certo senso è così... quel pensiero mi ha seguita tutta la notte... da ieri, nei sogni, fino ad ora. Mi rigiro nel letto cercando di riprendere sonno, ma non ci riesco. Sento qualcosa dentro il mio cuore...che mi spinge ad alzarmi. E' come se volesse dirmi qualcosa. Decido di ascoltarlo. Per una volta seguo quello che mi dice il cuore, senza pensare a nient'altro. E' curioso come quando abbandoni l'irrazionalità e segui la voce dei tuoi sentimenti, questi ti portino sulla via giusta... ed è come se quella strada fosse sempre stata lì, illuminata, aspettando solo...di essere seguita. Senza quasi pensarci mi ritrovo in cima alle scale. Scendo i gradini senza esitazione. So perfettamente dove mi sta portando. Arrivo il sala comune. Mi avvicino al divano. C'è un ragazzo. E' amabilmente sdraiato con un cuscino sotto alla testa. Ha il broncio. Come un bambino che si addormenta pensando a qualcosa di brutto. Sorrido. Quel ragazzo è... James. Non so bene cosa fare. Ma preferisco non pensare... fin'ora la ragione mi ha portato solo a compiere le scelte sbagliate. Oggi invece, voglio seguire il cuore. Mi siedo di fronte al divano, proprio davanti a dove lui ha la testa. Rimango seduta lì. Non mi importa quanto dovrò aspettare. Non mi importa se starò scomoda.  Voglio che la prima cosa che veda quando si sveglia...sia me.

Ecco terminato il sesto capitolo. Sì, lo so che è corto, scusatemi, ma in questi ultimi tempi mi stanno riempendo di compiti! Aiuutooooo!! Spero comunque che non mi abbandoniate, se c'è una cosa che mi solleva dallo stress scolastico siete proprio voi, miei cari lettori, con i vostri commenti sempre più belli! Mi raccomando continuate a commentare per dirmi sempre cosa ne pensate...se volete potrete pure dirmi qualcosa che vi piacerebbe che succedesse... vedrò di potervi accontentare!^^
p.s: nota per Alexandra_Grifondoro: felice che tu abbia letto il mio commento. Sono contenta che la mia storia ti piaccia sempre di più...fa sempre piacere sentirsi dire queste cose^^  anch'io spero che continuerai a scrivere! Sono ansiosa di leggertii ^^ Ciao bacioni a tutti

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Capitolo 7
*** 7 ***


SETTE
Sono qui seduta da un'ora e mezza circa. E sono commossa. Per tutto il tempo James non ha fatto altro che agitarsi nel sonno e sussurrare il mio nome. E' stata una cosa dolcissima, e credo di avere finalmente trovato la risposta a tutti i miei dubbi. Sono le sette e mezza. Comincio delicatamente ad accarezzargli i capelli. Non voglio svegliarlo. E' solo che per tutto il tempo ho desiderato farlo ma ho sempre avuto paura di disturbarlo. Ora invece, anche se si sveglia...beh, diciamo che non sarebbe grave come svegliarlo alle sei di mattina. Lui sembra tranquillizzarsi e una lacrima di felicità mi solca il viso. Allora è vero... In quel momento lui apre gli occhi. Sorpresa ritiro la mano con uno scatto e resto lì a fissarlo incerta. Di colpo mi sento incredibilmente imbarazzata e comincio a pensare che forse mi sono lasciata un po' troppo trasportare. Lui chiude gli occhi e li riapre. Poi se li stropiccia ed io rimango lì immobile incapace di fare qualsiasi cosa. Oh, mio dio. E ora? Che gli dico? Lui mi fissa ed io sbatto le ciglia senza sapere cosa dire. Lui sorride
-Allora è proprio vero- esclama all'improvviso -Lily Evans è davvero seduta qui accanto a me-
Io arrossisco violentemente senza rispondere. Ho gli occhi smarriti. Mi sento una scema. Chissà cosa penserà adesso. Lui resta in silenzio a guardarmi. Ha uno sguardo indecifrabile. Un misto tra l'incredulo, il sorpreso, il soddisfatto e... cos'è quella luce che vedo risplendere nei suoi occhi? Poi si accorge del rivolo d'acqua che mi ha rigato la guancia. Alza la mano e me la asciuga con l'indice. Il mio cuore comincia a battere più forte ed io trattengo il respiro. Lui continua a guardarmi negli occhi. Vorrei abbassare lo sguardo per non essere costretta a leggere dentro ai suoi...leggere quello che pensa. Leggere che...ha capito. Ma non ci riesco. Una forza invisibile mi attrae e mi impedisce ogni movimento, tenendomi legata a quello sguardo dal quale staccarmi mi sembra un'impresa impossibile. O forse semplicemente voglio restare a perdermici dentro. Lui mi sorride. Ma 'sta volta non è uno di quei suoi sorrisi furbi, smaliziati, arroganti. E' un sorriso dolce e sincero. Un sorriso che mi attrae...mi fa venire voglia di baciarlo... Lui si alza e mi prende una mano, spingendomi delicatamente su. Ora stiamo in piedi una di fronte all'altro. I suoi occhi...le sue labbra, il suo viso sono così vicini.... lui mi tiene delicatamente accostata a lui. Ho il petto contro il suo e sono certa che lui possa sentire i battiti forti del mio cuore. Restiamo muti guardandoci intensamente negli occhi.
-Vieni- mi dice solo. Io lo seguo senza dire niente. Mi porta fuori dalla sala comune. Scendiamo le scale, per mano. Quel momento mi fa ricordare il giorno prima...quando salivamo quelle stesse scale stretti l'una all'altro sotto a quel mantello che ci rendeva invisibili a tutti... tranne che a noi stessi. Lui mi guida fino in cortile. Cammina lento. Sembra non avere fretta. Volersi godere questa camminata il più possibile. Come me, d'altronde. Si avvicina al portone ed io capisco solo adesso le sue intenzioni.
-Cosa fai?- sussurro, riluttante a spezzare quel magico incanto fatto di silenzi, vuoto di parole, ma carico di sensazioni. Lui mi porta un dito alle labbra
-Ssssh- sussurra e poi mi sorride. Inspiegabilmente torno a sentirmi tranquilla. Lui apre piano il portone e fa un passo avanti. Restiamo così per un attimo. Lui fermo al di là della soglia ed io ancora di qua, dentro alle mura sicure della scuola. La mia mano nella sua. Non mi spinge. Resta immobile, guardandomi. Non l'avevo mai visto così. Non mi obbliga, non mi tira, non mi costringe a seguirlo. Sembra volermi lasciare libera di scegliere. Questa non è solamente la soglia tra la scuola e il mondo fuori. Questa è la soglia tra tutte le mura sicure che mi sono creata attorno in tutto questo tempo, dentro le quali mi sono sempre chiusa lasciando fuori tutto e chiudendo tutto dentro di me, e....lui. Il ragazzo che è sempre rimasto a metà fra il mio piccolo mondo e...il suo. Ripenso a tutti questi anni. A quando da piccoli ci facevamo i dispetti e bisticciavamo, tirandoci fuori la linguaccia. A quando lui era diventato James Potter, il dio del Quiddich, il bello ma impossibile che ogni ragazza sogna e desidera da sempre. A quando lui era diventato un Malandrino e tutti avevano cominciato a volteggiargli attorno, specie le belle ragazze, ed io mi ero sempre di più allontanata da lui, temendo che così preso dalla sua popolarità, non avrebbe mai avuto tempo né spazio nel suo cuore, per un amore vero, serio, non superficiale. Avevo sempre temuto di diventare uno dei suoi innumerevoli trofei. Uno in più. Uno da mostrare agli amici per farsi più figo, per poi metterlo su uno scaffale impolverato insieme agli altri, dimenticato per sempre. E' un passaggio da tutte le mie sicurezze a quello che ho sempre temuto e tentato soffocare dietro alle mie grida e alla mia intolleranza. Ma ora non sono sola a dover affrontare questo grande passo. Non ho paura di sbagliare, di rimanere delusa, respinta, ricacciata indietro. Ora c'è lui con me. Lui...mi sta invitando. Non mi sta attirando come un cacciatore alla sua preda. Mi sta.... aspettando. Improvvisamente mi rendo conto davvero cosa significhi avermi aspettato per tutto questo tempo. Lui ci ha sempre provato, ed io l'ho sempre rifiutato. Ma lui non si è arreso. Ha continuato a provarci e provarci e riprovarci. Non si è mai stancato ed ora che sta quasi raggiungendo il suo obbiettivo, ora che manca solo una spinta per vincere.... ancora mi aspetta. Sono sorpresa. Non me lo sarei mai aspettata. Sono sempre stata talmente convinta e distaccata da non averlo mai conosciuto veramente. Di colpo tutte le mie paure, le mie convinzioni svaniscono ed io sento che c'è solo una cosa da fare. Le cose come stanno... Prendo la spinta e compio il mio grande, fatidico passo. Lui mi sorride. Ora, so che non ho più nulla da temere.

Ecco a voi il settimo capitolo...allora, che ve ne pare? Contenti che fra Lily e James stia finalmente cominciando a nascere qualcosa? Ma le cose non saranno tanto facili come sembra... la storia continua! Please, commentate, mi farebbe molto piacere^^ a presto bacioni

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Capitolo 8
*** 8 ***


OTTO
Ci guardiamo in silenzio per un po'. Ha un sorriso che non ho mai visto prima d'ora. E'...sincero. Non diciamo niente (le parole a volte sono così inutili), ci limitiamo a tenerci per mano e a sorridere. Poi lui si gira e mi invita a seguirlo nella foresta proibita. Sto per accettare quando una voce squillante che conosciamo fin troppo bene spezza l'incanto che ci avvolge...
-Signor Potter! Signorina Evans! Che piacere vedervi!! Ma che ci fate qui fuori a quest'ora?-
-Oddio...- mormoro scocciata. E' quello stupido pallone gonfiato del professor Lumacorno, che anche questa volta non ha perso l'occasione per apparire nel momento meno adatto.
-Professore!- esclama James con finta allegria -Che piacere davvero!-
-Eh, già, per noi è sempre un piacere incontrarci!- esclama il professore avvicinandosi e dandogli una pacca sulla spalla.
-Allora, cosa fate qui fuori tutti soli soletti?- riprende ammiccando
Io arrossisco. Possibile che non si faccia mai gli affari suo?!? Vedendoci leggermente in difficoltà scoppia in una sonora risata e poi si avvia verso il cancello.
-James Potter e Lilian Evans. L'ho sempre detto..- e poi sparisce. Restiamo lì impalati cercando ancora di riprenderci da quella comparsa inaspettata.
-Mmm..beh... er...- comincia a balbettare James arrossendo. Accidenti. Quello stupido egocentrico ha rovinato tutto.
-Ecco, mm...- continua senza dire realmente niente
-Ah!!- esclama all'improvviso la stessa voce irritante che poco fa è riuscita a fare a pezzi il nostro momento
-Non vi conviene allontanarvi proprio adesso. Fra un po' iniziano le lezioni- e un'altra gracchiante risata ci raggiunge dall'altra parte del muro. Sto ribollendo. Non è possibile. Non ci credo! Deve sempre rovinare tutto! Deve sempre mettersi in mezzo!! Grrr. Accidenti a lui. James nota la mia faccia allibita e ridacchia divertito
-Su, Lily... abbiamo aspettato per tutti questi anni. Ora possiamo farcela anche fino a 'sta sera-
-'Sta sera?- ripeto alzando lo sguardo su di lui
-'Sta sera- afferma prendendomi il mento fra il pollice e l'indice. Ho un sussulto. E' il tipico gesto del ragazzo sicuro di se che tratta la fidanzata come una bambolina. In un attimo, un deja-vù (non so se si scrive così^^)...mi tornano alla mente tutte quelle volte che glie l'ho visto fare. E' sempre stato con una di quelle stupide oche ingenue che gli volteggiano attorno sperando che il loro dio le grazi. E' sempre stato così. Una di loro che gli si avvicina timidamente per chiedergli un appuntamento. E lui le alza la testa con le dita guardandola negli occhi e... Ma è sempre stata una presa in giro. Non ha mai amato davvero nessuna. Ha sempre e solo voluto divertirsi. Questo pensiero mi mette una strana sensazione addosso, di nausea. Ha sempre ingannato tutte quante. E questo con un semplice gesto. Sono anch'io una di quelle? Una...delle tante bamboline da usare? Ritraggo il viso quasi d'istinto. Anni e anni a guardarlo illudere migliaia di ragazze sempre con la stessa tattica....anni e anni, che non si possono cancellare con un giorno. Che non posso dimenticare. Non posso far finta che non esistano. Ignorare le loro lacrime dopo due giorni mentre lui continuava a sorridere spavaldamente, come se non fosse mai successo niente...cercando la prossima preda. E' così? Sono....la sua prossima vittoria? Io...io non voglio.  James si accorge della mia riluttanza e rimane stupito. Ma non dice niente. E' un silenzio pesante, teso. Non come quello di prima. Questo è un silenzio che ti si avvinghia addosso ogni secondo che passa...che non ti lascia respirare. Cosa starà pensando adesso? Che si è sbagliato? Forse pensava che fossi come tutte le altre. Che bastassero un sorriso, qualche parola carina e un gesto per imbambolarmi. Forse contava di divertirsi con me. Ed ora che mi sono tirata in dietro.... sento una morsa stringermi il cuore. E' così. Lui non voleva nient'altro. Solo...divertirsi. Sento gli occhi pizzicarmi. Mi trattengo a stento dall'alzare le mani e sfregarmeli.... Lui continua a guardarmi in silenzio. Non ce la faccio più...
-Potter, sei un idiota!- urlo. E corro via.

Ecco qui un altro capitolo. Sì lo so, in questo momento mi vorrete uccidere! Aaiutoooo!!! Però capite, non potevo farli mettere insieme così facilmente, stiamo solo all'ottavo capitolo! E poi Lily ha troppo sofferto, ha troppo avuto paura in tutti questi anni per lasciarsi andare tanto facilmente. L'amore non è una cosa semplice....comunque spero che non l'abbandoniate e che continuiate a leggere. La storia continua.... ps: ringrazio riddikulus per il commento, sono contenta che il capitolo precedente ti sia piaciuto e spero di non averti delusa troppo con questo nuovo. Spero che continuerai a leggermi anche perché dobbiamo ancora svelare il mistero di Piton.... a presto!!^^  pps: comment please :)

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Capitolo 9
*** 9 ***


NOVE
Sono tornata in stanza giusto per preparare la borsa. Non posso credere di essermi lasciata fregare così facilmente. Lui... sembrava così sincero...ma dopotutto lo deve sembrare sempre se tutte ci cascano. Mi siedo sul letto con lo sguardo perso nel vuoto. Lui mi ha solo ingannata. Eppure...ripenso a quando mormorava il mio nome nel sonno. A quando mi ha portata fuori. A quando mi aspettava tenendomi per mano..sembrava tutto così....
-Mmmm- Agata si gira nel letto ed apre gli occhi. Mi sorride
-Buongiorno!- esclama -Eih ma sei pazza?-
-Perché?-
-Ma sei già bella che vestita!!-
-Io...- lo sguardo si perde nel muro davanti a me. Ma il mio pensiero lo oltrepassa e torna al cancello della scuola. Chissà perché ho come la sensazione...di aver sbagliato. Oh dio, non so più cosa pensare. Giocava? Faceva sul serio?
-Oiih!?- la voce della mia amica mi riporta alla realtà -A che pensi?-
Sospiro.
-Sono stata con Potter- sussurro alla fine e le racconto tutto per filo e per segno, da quando mi sono alzata dal letto per raggiungerlo a quando è arrivato il professor Lumacorno (al che Agata non ha potuto trattenere uno sbuffo di disappunto) e poi...
-Agata io non sono più sicura di niente!- sbotto alla fine -In questi ultimi tempi mi sto sconvolgendo. Se prima potevo ignorarlo ora non riesco a fare a meno di perdermi in quei suoi occhi nocciola e desiderare un suo sorriso. E poi non so cosa credere...mi ama davvero o no? Oddioo- mi butto sul materasso coprendomi il viso con le braccia
-Aiutami, non ci capisco più nientee-
Agata mi sorride dolcemente
-Beh, innanzitutto stai ammettendo a te stessa che ti piace. E questo è già un enormiiissimo passo!- esclama ridendo mentre io le tiro una cuscinata addosso
-Ahah, no a parte gli scherzi, l'unica cosa che ti manca ora è solo un po'...di fiducia-
Io la guardo pensierosa. Sembra facile a dirsi ma non a farsi...soprattutto quando si sta parlando di un certo James Potter, che va con tutte e che non ha mai portato avanti una storia per più di una settimana (il suo record massimo).
-Dimmi Agata, secondo te è possibile che io gli interessi veramente?-
Lei mi guarda con un sorrisetto ironico
-Beh, secondo me c'è una piccolissima e remotissima possibilità che lui abbia in qualche modo pensato magari svegliandosi una mattina ma che probabilmente, no dico sicuramente, abbia subito dimenticato... di non essere affatto interessato a te! Ahahah-
Io le lancio una cuscinata ancora più potente della prima che 'sta volta la fa letteralmente sbarellare giù dal letto mentre continua a ridere come una matta. Io allora le salto addosso e comincio a farle il solletico alla pancia (cosa che lei non sopporta più di ogni altra cosa, e io lo so bene, ah-ah). Inaspettatamente però lei riesce a sottrarsi alle mie grinfie e la situazione si ribalta. Mi comincia a riempire di pizzichi e mi solletica dappertutto. Io divento rossa dalle risate e quando finalmente la smette mi siedo davanti a lei e l'abbraccio
-Oh, Agata..cosa farei senza di te! Riesci sempre a mettermi di buon umore!-
-Beh, è a questo che servono le amiche-
Le sorrido riconoscente, poi però mi torna alla mente una cosa
-A propoosito- comincio assumendo un'espressione furbetta -Non mi hai ancora detto niente della tua uscita con Siirius!- esclamo dandole un pizzicotto sulla pancia. Lei arrossisce e fa la vaga
-Non esagerare...e poi c'era pure Remus, ricordi?-
-E allora?- insisto -Lui non può certo impedirvi di divertirvi! Allora, raccontami tutto-
E lei inizia a dirmi come fosse stato bello uscire la sera con lui, e che Remus era stato davvero gentile ad inventarsi sempre nuove scuse per allontanarsi e lasciarli soli per un po'. I suoi occhi si illuminano si luce propria mentre mi racconta di quando il lupetto aveva detto di entrare un attimo nella libreria e li aveva lasciati soli a girovagare per le vie. L'atmosfera era magica, lì sotto alle stelle...e poi...
-Lui mi ha preso per mano- dice con aria trasognata -Poi si è fermato e mi si è avvicinato...-
-E...?- dico senza riuscire a trattenermi sporgendomi verso di lei ansiosa di sapere se finalmente..
-No, niente bacio- sospira tornando con i piedi per terra
-Oh...- dico delusa -e...come mai?-
-Tutta colpa di quegli stupidi di Malfoy e company!- esclama alzando la voce infuriata -Mai che restassero al loro posto!!-
-Cosa? Che hanno fatto 'sta volta?- chiedo indignata
-E cosa vuoi che abbiano fatto? Si sono messi a ridacchiare e a fare le loro solite battutine... rovinando tutta l'atmosfera... che cretini!- mi risponde lei con espressione irritata. Ci guardiamo un momento in silenzio e poi scoppiamo a ridere.
-Ah ah, beh, credo che sia ora che tu ti prepari..sai com'è, fra un po' inizierebbero quelle noiosissime ore di cultura chiamate "lezioni"- esclamo alla fine alzandomi
-Mmm noo- biascica lei stiracchiandosi. Le sorrido complice
-Dai, che c'è il tuo bel cagnolone che ti aspetta!!-
Lei mi sorride 
-E tu c'hai il tuo bel occhi di cerbiatto che aspetta solo delle tue scuse-  riabbatte guardandomi di sbieco mentre va in bagno a lavarsi.
-Senti, io non lo so davvero. Non...riesco..a fidarmi. E' più forte di me. Tutti questi anni a guardarlo usare migliaia di ragazze con tanta facilità...-
-Ma mi risulta che in tutti questi anni non abbia mai insistito tanto con la stessa ragazza senza arrendersi mai anche quando quella gli gridava dietro le cose più offensive ed orripilanti!- rincalza lei sciacquandosi il viso. Rimango in silenzio. Ha ragione. Ma ho paura lo stesso. E se il suo fosse solo un capriccio? Del tipo: "lei ancora non mi ha ceduto, non mi arrendo finché non vinco io"? Il punto è che io non reggerei una delusione...una ancora.
-Fatto- esclama Agata uscendo dal bagno con mezza divisa infilata. Con un ultimo movimento secco finisce di indossarla e prepara la borsa con i libri. Si dà un'ultima occhiata allo specchio prima di dirmi un:
-Pronta- ed uscire dalla stanza. Io la seguo in silenzio, ancora assorta nei miei pensieri quando in fondo alla scala sentiamo le voci dei tre Malandrini discutere.
-Oddio..- sussurro al pensiero di dover incontrare James.
-Sssh- mi zittisce acquattandosi sui gradini facendomi segno di imitarla. Non capisco perché voglia origliare la loro conversazione ma non obbietto anche perché quella che sento è proprio la voce di James
-Non capisco cosa ho fatto di male! Un attimo prima andava tutto bene e un attimo dopo...-
-Tu non hai ancora capito! Questi tuoi atteggiamenti da play-boy, con lei non attaccano!- questa è la voce di Remus. Mentre ascolto le sue parole mi si stringe una morsa allo stomaco. Allora è vero...voleva..voleva solo atteggiarsi! Fare..fare il play-boy!! Agata si accorge della mia espressione e mi ferma prima ancora che io mi alzi.
-Aspetta...- mi sussurra sorridendo. Ha uno di quei sorrisi supplichevoli, che cercano di convincerti a fare qualcosa. Sbuffo ma obbedisco, anche se non capisco proprio cosa abbia in mente. Ma proprio in quel momento James dice qualcosa che mi colpisce...
-Ma io non l'ho fatto apposta! Io..io non volevo sembrare arrogante o provocatorio, o tutte quelle cose che lei odia. Io...io non ci ho neanche pensato, mi è venuto naturale..sono solo stato me stesso! Io...io la amo davvero!! Più di ogni altra cosa-
Silenzio. Silenzio nel quale mi sembra di sentire rimbombare il mio cuore per tutta la scala.
-Non ho mai pensato che l'amore fosse una cosa facile...- dice a quel punto Sirius. -Ho passato tutta la mia vita a fare lo sciupa femmine, senza curarmi mai davvero dei sentimenti delle ragazze con cui andavo. Finché poi non ho conosciuto lei. Dal primo momento in cui l'ho vista si è smosso qualcosa dentro di me. Qualcosa che non avevo mai provato prima... ho cominciato a sognare quando mi sorrideva e a sentirmi male quando non stavo con lei...Agata è la prima che è riuscita a far nascere questo in me...- a quelle parole sento la mano della mia amica appoggiata sul mio braccio stringersi attorno ad esso ed un sorriso dolce e profondo sbocciarle sulle labbra.
-... ma lei è diversa da Lily... lei...credo che sia più sicura, più... spontanea. Con lei non ho problemi, ma credo che Lily abbia bisogno di molto più affetto e sicurezza.- resto sorpresa nell'ascoltare le parole di Sirius...non mi ero mai accorta che mi conoscesse così bene. Sì certo, noi siamo a conoscenza del loro piccolo segreto e passiamo insieme moltissimo tempo...ma non avevo mai parlato con lui né con Remus dei miei sentimenti, del mio io interiore. Quella era una parte di me che solo Agata ha avuto modo di scoprire. Eppure ora mi rendo conto che il legame che ci lega a quei tre ragazzi è molto più forte e profondo di quello che pensavo. E' incredibile... forse ora capisco perché Agata abbia voluto farmi ascoltare la loro conversazione. Forse... Sirius riprende a parlare rivolto a James:
-Io credo che tu...debba solo farle capire quello che provi veramente-
-Ma io cerco di dirle in tutti i modi che l'amo!- esclama James con impeto. Scorgo Sirius scuotere la testa
-Non è il semplice amore che desidera.... lei ha bisogno dell'amore vero!-
James lo guarda apparentemente senza capire
-Te lo spiego io perché ha reagito così!- dice Remus -Tu hai fatto quello che fai con qualunque di loro. Sempre così, è il tuo modo per conquistarle e lei lo sa bene, non ti credere. E' per questo che si è tirata indietro. Te lo ripeto. Lei non ha bisogno di essere una qualunque...- a quelle parole mi sento così strana. Remus e Sirius hanno capito tutto. Vuol dire che mi conoscono. Che sono...miei amici. E James...
-Io...io sono uno stupido- dice buttandosi a sedere su una poltrona e coprendosi il volto affranto con le mani -io....- resta in silenzio per un po' ...........poi scatta in piedi e il suo viso ha cambiato repentinamente espressione. Ora ha uno sguardo serio e deciso
-Le farò capire quanto l'amo! Costi quel che costi! Lily Evans, ti farò capire che non fingo. L'unica ragazza che io possa amare sarai sempre tu e non mi arrenderò finché non te l'avrò dimostrato- con questa promessa fatta più a se stesso che a chiunque altro esce dalla sala comune con passo spedito. Sirius sorride dandosi una spinta per alzarsi e Remus prende la sua borsa da terra accompagnandolo all'uscita. Io resto ancora lì rannicchiata per qualche secondo incapace di muovere un muscolo. Le parole di James mi aleggiano ancora nella mente. La sua promessa...fatta con tanto impeto, con tanto sentimento..senza sapere che la persona a cui l'ha fatta stava proprio qui.
Agata si alza soddisfatta.
-Visto?- esclama raggiante. Io la guardo negli occhi
-Lo sapevi vero?-
Lei fa spallucce e si tira una ciocca di capelli castani dietro all'orecchio
-Diciamo solo che sapevo che un po' di verità ti avrebbe fatto bene-
Io la guardo senza parlare. Lei mi sorride dolcemente, uno di quei sorrisi così familiari... uno di quei sorrisi dolci e affettuosi che ti potrebbe rivolgere una mamma o una sorella. Solo che da Petunia non ho mai ricevuto molto affetto. Figurati... Quindi Agata è come se fosse un po' diventata una sorella per me. Una sorella che mi ascolta e mi capisce. Che mi consola e mi rassicura. Ecco, questo è tutto quello che si rispecchia nel suo sorriso in questo momento...dolcezza e sicurezza.
-Le cose come stanno...- sussurra piano guardandomi dall'alto e porgendomi la mano mi aiuta ad alzarmi.

Ecco qui un altro capitolo. Spero che vi sia piaciuto e vi abbia in parte consolato.. ^^ Grazie a riddikulus e a Alexandra_Grifondoro x continure sempre a commentarmi!!ps: ho letto la tua nuova storia...triplo wow, continua così che vai forte!^^ Graziee a tutti bacioni :)

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Capitolo 10
*** 10 ***


10
Stiamo entrando nell'aula di trasfigurazione che io percorro rapida con lo sguardo cercandolo. Eccolo! Vicino a Sirius, come sempre. Davanti a loro ci sono Remus e Peter. Lui mi guarda con sguardo colpevole...sembra voler parlare con gli occhi in cui leggo scuse e timore. Che dolce!! Gli rivolgo un largo sorriso. I suoi occhi mi guardano stupiti. Sembra non voler credere a quello che vede. Beh, dopotutto non ha torto...dopo quello che gli ho detto l'ultima volta che gli ho parlato! A quel pensiero sorrido ancora di più divertita dalla sua espressione incredula ma anche impagabilmente felice. Lui risponde al mio sorriso con uno un po' timido e timoroso. Mi volto e mi siedo al banco trattenendo un risolino divertito e soddisfatto. Ora che so la verità sento che le cose cambieranno...

Fine lezione. Ci alziamo e mentre preparo la borsa chiacchiero con Agata. Mi sento così rilassata! Da quando ho sentito le parole di James mi sento come se il mio cuore si fosse trasformato in un piccolo sole che mi riscalda dentro. Tutto mi sembra più bello, più allegro... forse sto correndo troppo, ma non sapete cosa vogliano dire per me quelle parole...tanto aspettate, sognate, desiderate.... ci pensate? James Potter. JAMES POTTER, che mi dice questo!! Agata si accorge della mia espressione estasiata e scoppia a ridere:
-Mio dio se basta questo per ridurti così!-
Arrossisco e faccio una domanda tanto stupida quanto retorica:
-Così come?-
-Beh, guardati: hai gli occhi più luminosi di una stella e la voce più trillante di un campanello! Ma almeno sei felice... non ti vedevo così da non so quanto tempo!-
Rido contenta. E' vero. E' così tanto che non mi sentivo così bene. Raggiante decido che d'ora in poi non rovinerò più niente. Mi volto verso i miei tre amici Malandrini (sì lo so, dovrei dire quattro ma se devo essere sincera Peter Minus è l'unico con cui non ho legato, sarà per la sua timidezza esagerata o semplicemente non ho mai sentito nessuna voglia di farlo) e li saluto con la mano. Loro rispondono e James ha ancora quell'espressione incredula e imbarazzata di prima. Decido di sciogliere la tensione con un:
-Ciao James-
-C-ciao- risponde arrossendo. Non capisco proprio perché ora si comporti così. Dov'è finita tutta la sua sicurezza, il suo autocontrollo? Sembra un bambino che parla con la prima ragazzina che gli piace. Ah, che tenero!
-Ciao, Lily- mi saluta Remus con un sorriso
-Ooh, Lily, come siamo arzille! A cosa dobbiamo tutta questa allegria?- esclama Sirius ridendo
-Eh, sapeste...un sogno...che diventa realtà!- rispondo vaga consapevole di lasciarli interdetti
-Beh, che facciamo qui impalati! Su, andiamo ad erbologia se no credo proprio che il prof. ci farà mangiare da una delle sue piante!- scherzo ridendo ed esco dall'aula seguita dai miei amici che mi guardano increduli e divertiti. Eh, sì. E' arrivato il momento di sconvolgere la Lily di sempre e farne uscire una nuova, fin'ora tenuta a freno.

Stiamo nel bel mezzo della lezione e nell'aula aleggia un silenzio anormale. Per chi non lo sapesse è assai raro assistere ad una lezione di erbologia che possa dignitosamente ritenersi tale quando tutta la classe non fa che parlare e scherzare senza prestare la minima attenzione, in questo stato. E' semplicemente un fatto eccezionale, irripetibile, inaspettato...quanto la notizia che ci ha dato il prof. appena entrato in classe: compito a sorpresa. Ha detto che vuole testare le nostre conoscenze per accertarsi che nessuno rimanga indietro col programma. E quando un alunno ha alzato la mano per protestare del fatto che non avesse avvertito prima, egli ha risposto:
-Se ve l'avessi detto, voi vi sareste messi sotto a ripassare o probabilmente a studiare per la prima volta- al che aveva lanciato un'occhiata significativa al ragazzo che aveva osato protestare -e il mio intento di sapere con esattezza quanto realmente avete studiato fin'ora sarebbe stato inutile!-. Così aveva detto e dopo averci consegnato i fogli si era seduto alla sua scrivania leggendo il giornale. Come ho detto siamo già a metà lezione, e per quanto io abbia studiato diligentemente tutto il programma fino ad ora non sono ancora riuscita ad arrivare a buon punto, e questo perché tre Malandrini di mia conoscenza, seduti esattamente al banco dietro al nostro, hanno continuato a bisbigliare e confabulare sotto voce per tutto il tempo, ininterrottamente. Sto per voltarmi per chiedere loro cosa abbiano di così importante da dirsi proprio durante il compito, quando una pallina di carta ben accartocciata mi colpisce la spalla e va ad atterrare proprio sul mio banco, vicino al mio braccio. Lo prendo cercando di non farmi scorgere dal prof. Sarà sicuramente una richiesta di aiuto di qualcuno che non ha studiato abbastanza. Ma quando lo apro constato stupita che non si tratta affatto di questo. La scrittura è frettolosa e disordinata ma riesco comunque a capire cosa dica:

Ciao, Lily. Um..senti, ti va di incontrarci dopo?
Alla pausa? Ti devo parlare.. spero che ci sarai
                                         James


Sono poche righe, semplici e chiare, eppure le rileggo ben cinque volte perché altrimenti non potrei mai credere a quello che ho letto." Ti devo parlare...". Sorrido felice fra me e me. Accidenti, non mi ero mai accorta che le lezioni di erbologia fossero così lunghe e noiose!

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Capitolo 11
*** -DICHIARAZIONE - ***


11
Fine lezione. Mi ci è voluto uno sforzo immane per completare il test in tempo. Soprattutto dopo che ho letto il messaggio... non riuscivo più a concentrarmi. Ma poi mi sono detta di calmarmi e sono riuscita a finirlo. Tutti consegnano il foglio al professore ed escono dall'aula con espressione leggermente afflitta. Chissà se l'hanno saputo fare. Ma non è questo che importa adesso. Quello che mi importa, invece, è che James Potter mi ha chiesto di parlare! Mi chiedo cosa mi dirà... sto uscendo dalla classe con Agata quando sento la sua voce chiamarmi:
-Lily aspetta..-
Mi fermo, arrossendo. Agata sorride. Sa già tutto. Le ho fatto leggere il bigliettino.
-Buona fortuna- mi sussurra all'orecchio -E mi raccomando: segui-il-cuore!-
Sorrido
-Non preoccuparti- e le schiocco un bacio sulla guancia. Lei se ne va soddisfatta subito seguita da Sirius che le cinge la vita con un braccio e da Remus che cerca di consolare Peter per non aver saputo fare il compito. Il professore esce per ultimo
-Allora, voi che fate ragazzi? Non approfittate della pausa?-
-No professore. Ci sono delle cose che non mi sono chiare e ho chiesto a Lily di rispiegarmele. Dentro ad un'aula, con il silenzio, riesco a concentrarmi meglio!- risponde James prontamente.
Il prof. resta un'attimo a guardarlo con aria dubbiosa e inquisitoria. Sembra non credere alla sua scusa. Ma poi non dice nulla e se ne va.
Perfetto. Siamo rimasti soli.
Io sto ancora vicino alla porta e lo guardo di sottecchi. Quello che sto provando in questo momento è...indescrivibile. Mi sento in ansia, ho la testa che ribbolle e il cuore che batte all'impazzata. Lui, dal canto suo, sembra essere molto più tranquillo. Sta appoggiato ad un banco e mi fissa. I suoi occhi nocciola puntati su di me mi fanno sentire inspiegabilmente imbarazzata. Eppure non mi da fastidio. Tutte le altre volte, appena lo beccavo a guardarmi a quel modo gli urlavo contro di levarmi gli occhi di dosso e di non importunarmi. Ma 'sta volta è diverso. Mi fa...piacere. All'improvviso si raddrizza e infilandosi le mani nelle tasche dei pantaloni si avvicina lentamente. Io trattengo il respiro. Ha un'andatura spettacolare. E' sicuro di se, composto, cammina completamente a suo agio, tranquillo. Ed è davvero bellissimo. Capisco come tutte le ragazze della scuola gli sbavino dietro. E' alto, magro ma non mingherlino, ha una buona muscolatura dovuta ai duri allenamenti per il Quiddich. Il viso dai lineamenti gentili, eleganti, incorniciato da una cascata di corti capelli castani, scalati. La bocca non troppo sottile ma neanche carnosa. E poi ci sono gli occhi. Ciò che mi fa impazzire più di tutto... sono accattivanti, intriganti...con quelli riesce a trasformare qualsiasi sguardo in un sogno.
-Lily...-
Sento percorrermi un brivido lungo la schiena mentre pronuncia il mio nome.
-Lily, io... vorrei che noi parlassimo-
Mi guarda negli occhi. Ma io resto in silenzio. Incapace di dire qualsiasi cosa. Lui sembra prendere il mio silenzio per un sì, e continua:
-Lily, sono anni che io ti vado dietro. Anni e anni a cercare di catturare la tua attenzione, farti innamorare di me...e solamente ieri mi sono reso conto... di aver sempre sbagliato-
Alzo lo sguardo sul suo, presa alla sprovvista da quella affermazione.
-Sono stato uno stupido-
Le sue parole mi risuonano dentro come un tuono nel silenzio.
-Con il mio comportamento, il mio modo di fare...che uso per attirare la tua attenzione...ho solo ottenuto il risultato di allontanarti ancora di più da me. Ero così cieco da non capire perché tu non fossi come le altre. Non riuscivo a darmi una risposta. Milioni di ragazze che mi cadevano ai piedi con un semplice sguardo mentre tu... mi respingevi, mi rifiutavi, mi allontanavi-
Deglutisco a fatica. E' così strano sentirgli dire quelle cose...
-... ho sempre pensato che nessuna potesse resistermi. Un sorriso, uno sguardo accattivante e credevo di poter avere tutte...te compresa. Ma tu continuavi a non cascarci, e io a non capire, rimanendo nel mio errore-
A quel punto mi prende le mani, dolcemente
-Ma adesso ho capito Lily. Ho capito tutto. Ma soprattutto, ho capito che se mi dirai di no ancora, io non vivrò più-
A quelle parole sento le mie guance infiammarsi e gocce di sudore invisibili impregnarmi il corpo, scottandomi.
-Lily, io ti amo. Ma non è un "ti amo" senza significato, come a tutte le altre. Quello che ti sto dicendo è: ti amo. E ti amo davvero. Con tutto me stesso. Se stavo con altre ragazze aspettandoti, ci riuscivo solo immaginando di stare con te. Se c'è qualcosa a cui non riesco a non pensare tutto il giorno, quella sei te. La mattina, quando mi sveglio, sei il mio primo pensiero, e l'ultimo quando mi addormento. E continuo a vederti nei miei sogni. Ti vedo quando non ci sei, perché ormai sei impressa indelebilmente in me...nel mio cuore. E' per questo che ti dico, se mi respingerai ancora...io non riuscirò più a vivere...non riuscirò a vivere senza di te-
Tace. Mi guarda negli occhi ed io faccio lo stesso. Non posso crederci. Nono posso credere che mi abbia veramente detto questo. A me. Sento una forza attirarmi e tenermi legata a quegli occhi nocciola come una calamita. Adesso in quegli occhi vedo tutto. Tutto. Il suo amore, il suo desiderio, le sue speranze, le sue paure...
Il silenzio che c'è qui è surreale e mi sembra che non esista più niente... solo lui ed io. Le voci lontane dei ragazzi, il vento.... è tutto sparito come se una nebbia magica li avesse avvolti e portati lontano. Oppure siamo noi che ci siamo avvolti dentro. Il mio sguardo si perde nelle profondità del suo, al punto che mi sembra di entrarci dentro, anima e corpo. Senza che quasi me ne sia resa conto i nostri visi si sono avvicinati e la distanza che ci separa è pari ad un soffio. La sua mano continua a stringere la mia. E in questo momento non penso più a niente. L'unica cosa che so è che quello che ha detto vale anche per me. Di scatto, senza fermarmi a pensarci, annullo tutte le distanze, posando le mie labbra sulle sue. E' questo quello che ho sempre voluto. Lo so.
Lui è stupito. Vedo i suoi scuri occhi nocciola aperti per la sorpresa. Ma poi il suo sguardo cambia espressione e si riempie di dolcezza. Socchiudendo gli occhi preme le sue labbra sulle mie, avvicinandosi. Io lo lascio fare, sentendo le sue mani salire a prendermi per i fianchi. La sua presa è forte, è sicura, ed io sento che potrei abbandonarmi a lui completamente. Schiude le labbra e lo sento. Una scossa elettrica mi percorre fulminea la schiena, come un brivido. Sotto l'effetto di quella scossa schiudo le mie labbra, ed entrambi, ci accogliamo. Amore, dolore, volere. Il nostro bacio è fatto di questo. Il mio primo bacio. Con lui. Sorrido a fior di labbra. Non avrei potuto sognare un primo bacio più bello di questo. Semplicemente bello, dolce, magico...perfetto! Chiudo gli occhi per annullare tutto il resto. La stanza, i banchi, la scuola. Ora, avvolta nel buio, sento solo lui. Le sue mani si muovono, accarezzandomi, e spingendomi più contro di lui. Io alzo le braccia e glie le metto al collo. E' così strano sentirsi così bene. Pensare che il mio primo bacio sia stato proprio con lui. Ma forse, sta proprio qui tutta la magia: un bacio inaspettato, desiderato, nascosto... è destino. Il nostro amore è scritto nelle stelle. Ed è così dolce.....

Piano piano ci stacchiamo. Riapro gli occhi per rincontrare i suoi. I nostri sguardi si rispecchiano l'uno nell'altro. Sorridiamo. Restiamo in silenzio. Non c'è bisogno di parole per esprimere tutto ciò che sentiamo, dirci tutto ciò che vogliamo. E' stato tutto qui. Nel nostro bacio.
"Ti amo"....

Ecco qua il capitolo che tanto aspettavate. Però devo dirvi la verità, non so perché ho l'impressione che non mi sia venuto molto bene...forse dovevo far succedere qualcosa di più? E' solo che mi sono voluta mantenere fedele all'immagine che ho voluto creare di Lily nella mia storia: una ragazza che non ha fretta, e preferisce non agire troppo avventatamente. E questo James l'ha capito dalla reazione del giorno precedente per cui non ha voluto, diciamo, spingersi troppo oltre con il rischio di creare altri casini... spero comunque che vi sia piaciuta...commentate per favore, e fatemi sapere cosa ne pensate! Un grazie a tutti quelli che mi leggono, recensiscono e aggiungono ai preferiti. Se porto avanti questa storia è solo perché voi mi date la forza per farlo! Grazieee bacioni^^

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Capitolo 12
*** 12 ***


12
Eccomi di nuovo qui con un altro capitolo! Chiedo immensamente scusa a tutti per questo imperdonabile ritardo, ma ultimamente ho avuto un sacco di compiti e di cose da fare, e poi ero in cerca di ispirazione...e spero di averla trovata!! Leggete e ditemi che ne pensate! grazie a tutti

Riapro gli occhi. Lui è lì che mi guarda. Pian piano ci stacchiamo, ma restiamo ancora abbracciati. E' così dolce... lui alza una mano per accarezzarmi i capelli, ed io poggio la mia testa sul suo petto. Chiudo gli occhi.. sento il suo cuore battere... Mi sento così bene...
Pian piano sentiamo i passi degli studenti tornare a riecheggiare per i corridoi e capiamo che la pausa è terminata.
-Dobbiamo andare...- dice James
-Mmm- mormoro. Non voglio. Non voglio staccarmi da lui. Non voglio andare via. Lui ride divertito.
-Per me potremmo pure non andare-
Alzo il mio sguardo su di lui con un sopracciglio alzato -Cioè?-
Lui mi guarda intensamente negli occhi -Andiamocene- sussurra
Il mio cuore fa un balzo
-Andarcene?- ripeto -Adesso?!-
-Ahah sì. Adesso. Molliamo tutto- risponde divertito
-Ma, ma... come? E le lezioni??-
Lui fa spallucce - Che ti importa, potremmo benissimo esserci sentiti male ed essere tornati in camera-
-Tu sei matto!- esclamo ma devo ammettere che l'idea mi mette addosso una certa eccitazione
-Dai...- dice lui accostando la sua fronte alla mia e guardandomi negli occhi -non dirmi che ti dispiacerebbe fare sega con me...-
Deglutisco. Fare sega...io?? Ma stiamo scherzando?! Io non potrei mai fare sega!! Poi però non posso fare a meno di lasciarmi coinvolgere dal suo sguardo malizioso
-E va bene...- mormoro arrossendo sotto quegli occhi così intriganti. Lui sorride e mi bacia. Poi si stacca e prende il suo borsone. Lo apre e ne tira fuori il mantello dell'invisibilità.
-Vieni-
Io annuisco e mi infilo accanto a lui senza esitazione. Eccomi qui. Un'altra volta abbracciata a lui, invisibile. Ma sta volta il nostro abbraccio è molto più sicuro di ieri, quando salivamo incerti le scale. Ora è più deciso, più coraggioso... ed infinitamente più dolce!! Così abbracciati usciamo dalla classe e attraversiamo i corridoi, attenti a non urtare nessuno. Mentre ci avviciniamo al portone un' elettrizzante sensazione di trasgressione si impadronisce di me ed il mio cuore batte a mille quando lui, con un incantesimo, apre l'uscita e mi accompagna fuori dalla scuola. Ma prima di richiudere il portone abbassa lo sguardo sul mio, come per chiedermi permesso a continuare. Io gli sorrido e annuisco, cercando di sembrare il più calma possibile, nonostante il mio cuore martelli dentro di me come un campanello di allarme. Lo ammetto, sono preoccupata. Ho paura. Insomma, stiamo facendo sega!! Ce ne stiamo andando dalla scuola nel bel mezzo delle lezioni, fregandocene di tutto il resto!! Lui, al contrario di me, sembra essere tranquillissimo.. chissà se l'ha già fatto altre volte... ripenso a quando non si presentava in classe e Remus portava giustificazione dicendo che non si era sentito bene... ora sono più che sicura che fosse sempre uscito dalla scuola. Bene. Buon per lui. Ma io. IO! Nessuno se lo sarebbe mai aspettato...nemmeno io! Io non posso permettermi certi comportamenti, sono una ragazza modello! I professori si fidano di me! Silente si fida di me! Io...mi fidavo di me... Ma mentre penso tutte queste cose continuo a camminare accanto a lui. Mi sta portando nel cuore della foresta. Gli alti alberi frondosi ci sovrastano e sembrano osservarci dall'alto. Un brivido di eccitazione mi percorre la schiena mentre mi accompagna all'ombra di un'alta quercia.
-Eccoci qui- dice togliendoci il mantello di dosso e sedendosi sull'erba. Il vento gli scompiglia i capelli corvini buttando qualche ciuffo qua e la davanti al viso, il che lo rende inevitabilmente più bello. Un altro brivido di eccitazione mi percorre la spina dorsale come una scossa elettrica. E' la terza volta che mi trovo da sola con lui. E ancora non ci credo. Lo guardo attentamente per studiarne i lineamenti, le espressioni, lo sguardo...mamma mia, non capisco più niente! Questo ragazzo mi manda letteralmente fuori di testa! Lui si accorge di come lo sto guardando e mi sorride malizioso.
-Eih ehi piano. Non mi ti mangiare con gli occhi eh!-
Io arrossisco e cerco una risposta adeguata a quella provocazione -tranquillo non succederà, i miei occhi sono abituati a ben altro!-
-Oh, ma davvero?! Questo vuol dire che io non sarei il primo eh!- risponde mettendosi lentamente sulle ginocchia come un felino che aspetta il momento adatto per saltare addosso alla sua preda. Io lo ignoro completamente e chiudendo gli occhi con atteggiamento noncurante rispondo:
-Tzè, sciocchezze! Credi che abbia perso tempo ad aspettare te? Ma neanche per sogno, sapessi quello che ho visto...-
Naturalmente non è vero niente, ma questo non ha importanza, quello che voglio è solo provocarlo.
-Ah davvero? E allora vediamo di fare in modo di sorprendere questi tuoi occhietti dall'aria innocente!- esclama e prima che io possa tornare a guardarlo per capire a cosa si riferisca mi sento afferrare per le gambe e buttare giù.
-Potter, ma sei pazzo!!- grido affondando nell'erba alta sotto il peso del suo corpo.
-Come mi hai chiamato?!- sussurra lui afferrandomi per i gomiti e inchiodandomi le braccia a terra.
-Hai sentito benissimo Potter!- grido senza riuscire a trattenere le risate -e ora lasciami subito andare animale!-
-E così sarei un animale.. mm bene, allora tirerò fuori tutto l'istinto animalesco che c'è in me e ti converrà cominciare a scappare, Lily Evans se non vorrai finire sotto alle mie implacabili fauci!-
-Ahah, non credo proprio che riuscirai a farmici finire Potter!- esclamo e con una spinta lo faccio rotolare giù dal mio corpo.
-Questo è da vedere!- ribatte lui balzando in piedi e allungando le mani per acchiapparmi, ma io sono più veloce e gli sfuggo cominciando a correre come una lepre.
-Vuoi la guerra?- mi grida lui dietro mentre comincia a rincorrermi a gran velocità. Io per tutta risposta mi metto a ridere mentre zigzago fra gli alberi e i cespugli cercando di seminarlo. Ride anche lui. Ha una risata così bella... chiudo gli occhi cercando di assaporare il vento che mi soffia in faccia e s'infiltra tra i miei capelli. E' così bello stare qui, insieme a lui....a scherzare, a giocare...mi sento libera e felice, così...serena! Sorrido tra me e me assaporando la sensazione dell'aria fresca che mi accarezza le guance quando un paio di forti mani mi afferra per la vita e mi attira indietro. Colta di sorpresa non riesco a mantenere l'equilibrio e così casco letteralmente addosso al ragazzo che mi ha presa il quale inaspettatamente cade all'indietro trascinandomi con se. Ci ritroviamo a terra una sopra all'altro pieni di terra e di fili d'erba.
-Accidenti a te Potter, guarda che cosa hai combinato!!- esclamo pulendomi la camicetta e la gonna (tirandola giù con un rapido gesto prima che lui possa accorgersi di quanto mi sia salita su nella caduta).
-Ancora osi chiamarmi in quel modo?!- esclama lui cominciando a pizzicarmi i fianchi e a farmi il solletico sulla pancia.
-Ahahah, s-sì.. ahah...sì..ahahahaha..non mi stancherò mai di..ahah di dirtelo! ahahah-
-Mm, vedo che con te ci vogliono le maniere forti!- esclama e mi butta di lato salendomi sopra e cospargendomi di pizzichi da tutte le parti.
-Ahahah fermati! Smettila! SMETTILA!!- strillo continuando a ridere come una matta, e anche lui comincia a ridere a crepapelle mentre lo butto di lato e gli risalgo su facendogli il solletico. Continuiamo con questa lotta per un bel po' di tempo rigirandoci e rotolandoci nell'erba come due gatti. Alla fine non ce la faccio più, un po' per le risate un po' perché lui è decisamente più forte di me (con tutti gli allenamenti del Quiddich, vorrei vedere!) e mi arrendo.
-Ok Potter, tregua! Non ce la faccio più-
-Ooh, vedo che ti sei arresa!!- esclama lui trionfante salendomi sopra e spingendomi le braccia a terra. Abbiamo tutti e due il fiatone, la sua camicia si è leggermente sbottonata per la zuffa e qualche goccia di sudore gli riga i lati del viso, il che lo rende incredibilmente...sexy!
-Bene, sentiamo, e ora che avresti intenzione di fare?- gli chiedo divertita con un sopracciglio alzato
-Divertirmi con la mia preda!- esclama
-E cioè?-
-E cioè...- il suo viso si avvicina pian piano al mio mentre sento il suo fiato caldo accarezzarmi il collo. La sensazione che mi da il suo fiato caldo mischiato al vento fresco mi fa rabbrividire. Lui si avvicina con lentezza innaturale ed io assaporo vogliosa quella lunga attesa. Alla fine le sue labbra toccano finalmente le mie ed io mi sciolgo sotto a quel contatto lasciandomi trasportare.... il bacio da casto si fa più acceso e sento la voglia crescere dentro di me come un leone impazzito. Lo sento abbassarsi di più sopra di me e spingere le sue labbra sulle mie. Anche io sento questo bisogno di averlo più vicino, e così alzando le mie braccia glie le metto al collo e lo stringo dolcemente. Lui appoggia i gomiti per terra e con le mani comincia ad accarezzarmi il viso e i capelli...ha un tocco così dolce..... all'improvviso sento una mano scendere e poggiarsi sulla mia pancia. Con le dita comincia a sbottonarmi la camicetta. Parte dal primo bottone dal basso e va avanti con esasperante lentezza il che mi fa agitare ancora di più. Lui è perfettamente consapevole dell'effetto che provoca in me e sorride a fior di labbra soffocando una risatina. Piano piano mentre libera i bottoni mi accarezza la pelle con le mani calde e sale sempre più su.... finalmente arriva all'ultimo bottone. Dopo di quello non ci sarà più niente a coprirmi. Guardandomi dritta negli occhi lo prende fra il pollice e l'indice. Si ferma un attimo prima di sbottonarlo del tutto, e poi.......
Scrash, sfrash, crack! Sobbalziamo. C'è qualcuno. Lo guardo con gli occhi pieni di panico e ci stacchiamo velocemente come presi da una scossa elettrica. Io mi riabbottono in fretta e furia la camicetta e mi aggiusto i capelli. Lui dal canto suo si da una sistemata e si passa una mano fra i capelli per metterli in ordine. Crack! I passi vengono da un punto non molto lontano da noi. Restiamo assolutamente immobili cercando di non farci vedere e sperando che l'erba sia abbastanza alta da nasconderci ai visitatori inaspettati. Ma nessuno si fa vedere. Restiamo un po' in silenzio col fiato sospeso, ma non sentiamo nulla. Il silenzio è totale, tanto che sento i battiti del mio cuore rimbombare all'impazzata per il colpo preso. Sposto lo sguardo su James, il quale stringe gli occhi per vedere meglio nei dintorni.
-Non c'è nessuno- dice infine
-Ma... chi sarà stato?- chiedo tornando a respirare normalmente
-Non lo so...ma deve aver sentito che c'era qualcuno...si è smaterializzato-
Resto in silenzio, chiedendomi chi mai poteva essere.... non un professore, a quest'ora ci sono le lezioni, quindi neanche un alunno... a meno che non abbia fatto sega come noi, ma se così fosse stato perché andarsene? Chi pensava che fossimo? Tanto i prof sono tutti a scuola... Avrà preferito non rischiare...
Persa nei miei pensieri non mi accorgo che James è tornato all'attacco. Non lo vedo più accanto a me e prima che possa chiamarlo mi sento prendere da dietro per i fianchi. Io mi lascio trascinare e mi appoggio mezza seduta mezza sdraiata al suo torace. Lui mi abbraccia da dietro e infilando il viso fra i miei capelli comincia solleticarmi vicino all'orecchio
-Allora... dove eravamo rimasti?-
-Da nessuna parte Potter, da nessuna parte- rispondo con una risata
-Mmm come no...- si lamenta girandomi il viso e baciandomi
-Ahah..mm...hai sentito bene Potter-
-Lo vedo! Continui a chiamarmi in quel modo orribile!-
-Orribile?! E' il tuo cognome!-
-Ma io per te non sono più soltanto un cognome..- riprende infilandomi le mani sotto la camicetta. Io trattengo una risatina di piacere e lo lascio fare finché non sale un po' troppo su...
-Eh no!- esclamo fermandogli le mani. Lui mi guarda con un'espressione da cane bastonato. Io rido
-Eh no, per oggi ti sei già preso troppe libertà! Non puoi mica avere tutto subito!-
-Mm..ma io voglio!- si lamenta assumendo un atteggiamento da bambino. Io ne approfitto per sgattaiolare via dal suo abbraccio
-Ehi!!- esclama lui preso alla sprovvista
-Ahah- rido mentre riprendo a correre fra l'erba. Lui torna ad inseguirmi.
-Ti prendo!- grida cercando di raggiungermi. Io sorrido fra me e me. Poverino...non sa dove lo sto portando.
Se ne accorge troppo tardi, quando gli alberi cominciano a diradarsi e in lontananza si scorgono le mura della scuola. Si ferma di botto.
-No!- esclama lasciandosi ricadere le braccia suoi fianchi. Io scoppio a ridere mentre lui mi lancia un'occhiataccia che vorrebbe incenerirmi
-Dai- gli dico -si è fatto tardi. Dovevamo tornare-
Lui sbuffa sonoramente, ma poi sembra rianimarsi
-Va bene, però ora dobbiamo tornare indietro a prendere il mantello!-
Io sorrido mentre tiro fuori la mia bacchetta e, puntandola verso la foresta..
-Accio mantello!-
Il mantello vola dritto da noi e ci raggiunge in cinque secondi. Soddisfatta rimetto la bacchetta a posto e lo guardo divertita mentre lui mi fissa a bocca aperta con un'espressione fra il sorpreso e l'arrabbiato. Rido
-Dai, Potter, andiamo-
-Non chiamarmi più così!- grida e fingendo di inferocirsi come un toro mi corre incontro a testa bassa. Io cerco di fuggire, ma 'sta volta è più veloce di me e riesce a prendermi in braccio. Io rido, rido come una matta. Rido perché oggi mi sono divertita moltissimo. Rido perché non mi sono mai sentita così bene, così felice, serena e in pace con me stessa in tutta la mia vita. Rido perché finalmente il mio sogno si è avverato, e perché il sole che ha sempre riscaldato i miei pensieri si è finalmente avvicinato per asciugare le mie lacrime.
Lui continua a portarmi in braccio per tutto il tempo, sotto il mantello, fino davanti alla porta della Dama Grassa. Lì ci scopriamo ed entriamo. Nella sala comune non c'è nessuno, staranno già tutti rintanati in camera a studiare. Lui mi mette a terra e mi schiocca un bacio sulle labbra.
-Ciao Lily... ti amo-
Io gli sorrido e lo bacio. Con una corsetta salgo le scale che portano al dormitorio femminile, e prima di sparire completamente dietro alla porta mi volto a guardarlo e sorrido
-Ciao, ti amo anch'io...James-

Spero immensamente che vi sia piaciuto. Ringrazio tutti coloro che mi leggono, recensiscono o mettono tra i preferiti. 1 bacio, al vostra Vale

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Capitolo 13
*** QUANDO SARAI PRONTA IO CI SARO'.. ***


11
Salve a tutti! Eccomi tornata con un altro capitolo.. mi dispiace per il ritardo, ma vi prometto che ora che è finita la scuola scriverò di più!! Spero comunque che il capitolo vi piaccia...

Apro la porta della camera con il sorriso sulle labbra.
Agata è sdraiata sul letto con un libro sotto il naso. Appena mi sente entrare si volta verso di me e sorride.
-Ciao- la saluto
-Dove siete stati?- mi domanda sedendosi
-Chi?- chiedo senza riuscire a trattenere un sorrisino
Lei alza un sopracciglio con fare scettico
-E tu vorresti farmi credere che hai passato tutto questo tempo in biblioteca forse??-
Non rispondo e vado a posare le mie cose sulla sedia sotto alla finestra. Poi mi siedo sul letto e comincio a sfilarmi le scarpe. Sento i suoi occhi me mi seguono ad ogni mio movimento. Ok, non resisto più!
-Sono stata con James...- dico senza guardarla. Lei rimane in silenzio
-Mi ha portata nella foresta..-
A quel punto si alza e si scaraventa letteralmente sul mio letto
-E??- domanda prendendomi le mani. Arrossisco e il mio cuore comincia a battere inspiegabilmente forte al ricordo di quei momenti passati insieme
-Ci siamo baciati...- sussurro con le guance in fiamme. Lei sale in piedi sul letto con un balzo
-URRAAAA!!!- urla
-Ma sei matta???- strillo ributtandola giù con uno strattone
-Lily ce l'hai fatta! Ce l'avete fatta! STATE INSIEMEEE!!!-
-Sìsì, ho capito, ma non c'è bisogno di fare tutta questa scena!- esclamo trattenendo le risate. Lei scende dal letto con un salto e mi acchiappa tirandomi per le braccia.
-Lily Lily! State insieme! Finalmente!!-
-Sì..- sussurro tutta rossa sorridendo come un ebete
-Oh Lily, sono troppo felice per te! Complimenti!!-
-Ehi, non ci sposiamo mica!- esclamo ridendo. Lei non mi ascolta neanche e mi getta le braccia al collo abbracciandomi. Io faccio lo stesso stringendola forte a me
-Grazie..- sussurro
-Ma ti pare..-

Entriamo nella sala del banchetto e il mio sguardo vaga subito tra i tavoli dei Grifondoro in cerca di lui...
Lo trovo al solito posto insieme a Remus, Sirius e Peter. Accanto a lui c'è un posto vuoto. Mi avvicino sorridente al gruppo. Lui si volta verso di me con il sorriso più bello che io abbia mai visto e si alza per venire da me. Arrossisco irrimediabilmente mentre lui si avvicina.
-Ciao- mi sussurra all'orecchio, e mi bacia. Ancora una volta sento quella scarica elettrica percorrermi la spina dorsale. Ma...è una mia impressione o c'è un po' troppo silenzio qui? Quando ci stacchiamo noto che tutta la sala è girata dalla nostra parte con gli occhi puntati addosso a me e James. Arrossisco ancora di più se possibile, ma per fortuna (o sfortuna dipende dal punto di vista) lui mi prende per mano e mi porta al suo tavolo facendo finta di niente. Sento gli occhi di tutti che ci seguono come calamite da ogni parte, dietro, di lato davanti... due paia di occhi in particolare ci fissano insistentemente, ma con un'espressione diversa, direi quasi..soddisfatta. Sono quelli di Sirius e Remus. Scommetto che sanno già tutto. E infatti...
-Eccoli qua i nostri due fidanzatini!- esclamano sorridenti salutandoci
Lui sorride compiaciuto ed io faccio lo stesso arrossendo un po'.
-Ma..perché ci guardavano tutti?- domando poco sicura di non sapere già la risposta.
-Beh..- dice Sirius prendendo una coscia di pollo dal vassoio nel mezzo del tavolo -Non capita tutti i giorni di vedere Lily Evans e James Potter intenti a scambiarsi effusioni di questo genere...soprattutto dopo ben sette anni passati a insultarvi a vicenda!-
Sorrido imbarazzata. In effetti questa situazione ha un che di comico...
Dopo cena ci alziamo tutti quanti per andare  a fare una passeggiata fuori dalla scuola. Sirius e Agata si prendono per mano e vanno avanti mentre Remus parla con Peter a pochi passi da noi. James mi guarda in silenzio mentre camminiamo ed io trovo improvvisamente molto interessanti le punte delle mie scarpe. Ad un certo punto sento la sua mano sfiorare la mia. Io non ritraggo, quindi lui fa scivolare in un attimo la sua sotto la mia e intreccia le nostre dita. Alzo i miei occhi sul suo volto e incontro due profondi paradisi color nocciola... lui mi sorride avvicinandosi un po' di più ed io abbasso lo guardo dall'altra parte arrossendo. Camminando ci inoltriamo nella foresta al che ci scambiamo una breve occhiata d'intesa sorridendo. Lui fa scivolare lentamente il suo braccio intorno alla mia vita stringendomi ancora più a lui ed io appoggio la testa sulla sua spalla guardandolo negli occhi. Lui fa lo stesso e mi sembra di perdermi in un universo senza spazio ne tempo... dopo un po' però mi riscuoto e abbasso lo sguardo per evitare che lui non distingua più il mio viso dai miei capelli. Ci accorgiamo che gli altri sono spariti.
-Ma...- sussurro fermandomi. Lui sembra leggermi nel pensiero
-Saranno andati avanti..-
-E adesso?- domando preoccupata
-E adesso restiamo noi da soli- sussurra lui girandomi davanti a lui. In un attimo rincontro i suoi profondi occhi nocciola che mi incatenano come una calamita distraendomi da tutto il resto. Senza che quasi me ne accorga i nostri visi si sfiorano e i nostri nasi si toccano...ma di colpo lui sembra ripensarci e si allontana. Io lo guardo senza capire, ma lui mi prende per mano e avvicina il viso al mio orecchio
-Seguimi...- sussurra.
Mi lascio condurre tra il folto degli alberi lungo una strada inesistente illuminata appena dalla luce della luna. Sopra di noi sentiamo il verso di qualche gufo e la voce delle cicale che sembrano intonare una canzone apposta per noi. L'atmosfera è magica... le lucciole ci danzano attorno e quando lo guardo il suo viso sembra risplendere di luce propria. Sempre tenendomi per mano mi porta fino alla riva del lago. Rimango incantata a guardare la superficie piatta dell'acqua bagnata dal candido riflesso della luna.
-E'..è...bellissimo...- 
-Mai come te- sussurra lui vicino al mio orecchio. Sorrido e mi siedo accanto a lui sull'erba umida. Le lucciole intanto volano sopra al lago e sembrano improvvisare una luminescente danza magica. E' lo spettacolo più bello a cui io abbia mai assistito... chiudo gli occhi concentrandomi sui rumori della notte...il vento che soffia fra le fronde degli alberi...il leggero andare delle onde del lago, le cicale che cantano... Ad un tratto sento delle dita sfiorare le mie. Un brivido mi riscuote. Poi quando poggia la sua mano sulla mia apro gli occhi e lo vedo..il viso a pochi centimetri dal mio...
Trattengo il respiro mentre lo vedo avvicinarsi sempre di più. Un vento leggero ci soffia sulla pelle avvolgendoci in una carezza che sembra volerci stringere ancora di più... lui mi alza il mento con la mano, mi fissa negli occhi e le nostre labbra si incontrano e si abbandonano in un bacio mozzafiato. Schiudiamo le labbra e continuiamo a baciarci ininterrottamente mentre le sue mani salgono ad accarezzarmi la schiena ed io mi aggrappo alle sue spalle per stargli più vicina. Mano a mano il nostro bacio si fa sempre più infuocato e lui mi spinge delicatamente per terra. Per la seconda volta in tutta questa giornata mi ritrovo sotto di lui mentre ci baciamo appassionatamente. Sento il mio corpo fremere e la mia pelle ardere sotto il suo tocco caldo che mi percorre tutta in una lenta esplorazione. Io gli cingo il collo con le braccia e affondo le dita nei suoi capelli. Ad un certo punto però comincia a sollevarmi la gonna fin sopra la pancia e sento le sue mani afferrare l'orlo delle mie mutande. D'istinto, senza neanche sapere perché lo blocco. Lui la smette di baciarmi e mi guarda intensamente negli occhi. Restiamo in silenzio a guardarci per un tempo che mi sembra interminabile. Lentamente sento nascere un groppo allo stomaco per quello che ho appena fatto. E adesso?? Cosa penserà di me? Che non lo voglio?? O peggio, che non lo amo??? Impaurita da quella che potrebbe essere la sua reazione resto immobile, senza sapere cosa fare. Lui rimane lì a fissarmi. Oh mio dio.. adesso.. adesso penserà che io sia una stupida... sento i miei occhi inumidirsi e con una spinta lo levo da me e faccio per alzarmi. Ma lui mi sorprende afferrandomi per il polso e costringendomi a voltarmi.
-Dove vai?-
-Me ne vado-
-Perché-
Tiro un lungo sospiro... -Perché io non sono quella che vuoi tu-
Detto questo con uno strattone mi libero dalla sua presa e mi volto per nascondere le lacrime che copiose mi stanno rigando le guance. Ma lui mi riprende da dietro e sta volta mi spinge a terra. Io non ho abbastanza forza per resistere..oppure abbastanza voglia... e mi lascio ricadere giù.
-Non provare mai più a ripetere quello che hai detto- mi sussurra all'orecchio
Io alzo gli occhi ancora umidi su di lui..non sono sicura di quello che ho appena sentito...
-Come?- chiedo con voce strozzata
-Non dire più queste cazzate neanche per scherzo..- ripete e prendendomi il viso tra le mani mi bacia dolcemente.
Io all'inizio rimango sorpresa dalla sua reazione. Ma poi mi do della stupida per aver pensato quelle cose e per aver ancora una volta dubitato di lui e mi abbandono completamente alle sue coccole innocenti.
E così restiamo lì, abbracciati, a contemplare il lago. Le dita intrecciate, la mia testa poggiata sulla sua spalla
-Quando sarai pronta io ci sarò... sempre e comunque...-
-E se non sarò mai pronta?- domando a bruciapelo, senza pensarci troppo. Lui fissa gli occhi lontano, in un punto indefinito della superficie del lago
-..se non sarai mai pronta non lo faremo mai.. ma io ti amerò per sempre-

Allora che dite? fa schifo?? spero d no..ma ditemi cmq tt quello ke pensate, cm smpr, mi rakkomando! =) 1 grazie a tt qll ke mi seguono e recensiskono e mettono fra preferiti! GRAZIE
1 bacione ciauu

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Capitolo 14
*** MALFOY ***


15
Stiamo ancora abbracciati l'una all'altro quando sentiamo dei passi dietro di noi. E poi delle voci..
-Eccovi! Non vi trovavamo più!!-
-Agata- esclamo girandomi
-Sirius, Remus, Peter!-
-Biancaneve!!- aggiunge Sirius provocando una risata generale
-Ma dove eravate finiti voi!- dice James alzandosi -all'improvviso non vi abbiamo visti più-
-Noi stavamo camminando, poi ad un certo punto ci siamo girati e voi eravate spariti!- si giustifica Remus
-Vabbè, l'importante è che ci siamo ritrovati- concludo sorridendo
-Che cosa stavate facendo?- chiede Peter beccandosi una gomitata da parte di Sirius
-Stavamo ammirando il lago- rispondo rivolgendo lo sguardo alla piatta distesa d'acqua illuminata dalla luna
-Sese...- ridacchia Sirius dando una pacca sulla spalla di James. Io faccio finta di niente e mi rivolgo ad Agata
-Allora?-
Lei arrossisce e sorride felice
-Mi ha chiesto di metterci insieme- sussurra abbassando lo sguardo
-Ma è fantastico!!!- esclamo abbracciandola e schioccandole un bacio sulla guancia.
Lei sorride e proprio in quel momento arriva il ragazzo oggetto della nostra conversazione che la prende per la vita e la fa appoggiare al suo torace. Li guardo sorridendo...sono così carini insieme...Come se mi avesse letto nel pensiero anche James mi si avvicina e mi fa sedere fra le sue gambe. Appoggio la testa sul suo petto piegandola all'indietro per sorridergli. Lui ricambia e mi da un bacio sulla fronte.
E così restiamo tutti insieme a contemplare lo spettacolo che le lucciole hanno messo in scena per noi. Credo che in tutta la mia vita io non mi sia mai sentita felice come ora...

E' mattina. La luce del sole filtra attraverso le tende e mi accarezza il viso, svegliandomi. Mi stiracchio ancora assonnata..ieri siamo tornati tardi. Sorrido tra me e me ad occhi chiusi rivivendo quei bellissimi momenti...
-Dai alzati, bella addormentata!-
Apro gli occhi. Agata è già in piedi che si prepara.
-Mmm...che ora è?- biascico ficcando la testa sotto il cuscino
-Le 8:00-
Sobbalzo
-Coooosa??? Le 8:00??!?!!? E adesso me lo dici??-
Come un fulmine mi precipito fuori dalle coperte e mi chiudo in bagno. Dopo venti minuti (durante i quali ho fatto una bella doccia per svegliarmi, mi sono pettinata, truccata e vestita) sono pronta. Prendo la mia borsa dalla sedia e afferrando Agata per un braccio mi precipito giù dalle scale il più in fretta possibile.
-Eih, ma dove corri??- grida lei evitando di inciampare ad ogni passo
-Faremo tardi! Faremo tardi! Faremo tard..-
SBAM!!!
All'improvviso mi ritrovo a terra dopo essere finita violentemente addosso a qualcuno.
-Mezzosangue bada a dove metti i piedi!-
Alzo lo sguardo sull'alta figura stagliata davanti a me.
-Malfoy- ringhio cercando di rialzarmi. Ma purtroppo inciampo sulla divisa che mi si è infilata tra i piedi e ricado a terra. Lui scoppia a ridere ed io sento l'improvviso impulso di sferrargli un pugno su quella fottutissima faccia
-Cosa ti ridi Malfoy! Sei tu che mi sei finito addosso!-
-Non credo proprio mezzosangue!- risponde lui con il suo solito ghigno insopportabile
-Malfoy non ti azzardare più a chiamarmi...-
Non finisco di pronunciare la frase che lui avvicina il suo viso al mio. Sorpresa rimango immobile e trattengo il respiro. Lui mi guarda fisso negli occhi con quella sua espressione sarcastica e maliziosa
-Io di te faccio quello che mi pare...-
A quelle parole sbarro gli occhi e lo spingo via urlando
-Stammi lontano Malfoy!!-
Lui scoppia in una sonora risata e mi afferra per un braccio
-Malfoy, cosa vuoi?!- è la voce di James che proviene dalle spalle della serpe. Sospiro di sollievo a vederlo arrivare.
-Non sono affari tuoi Potter- risponde quest'ultimo voltandosi verso di James.
-Io invece credo di sì- ringhia lui avvicinando il suo viso a quello di Malfoy. Poi il suo sguardo si sposta dietro di lui
-Stai bene Lily?-
-Sì grazie James, è tutto apposto..-
Malfoy sorride sprezzante -Visto Potter? La tua ragazza era in ottima compagnia..-
Vedo James irrigidirsi e serrare i pugni. Penso sia meglio intervenire prima che qui si faccia male qualcuno
-James lascialo perdere, andiamo..- dico prendendolo per il braccio e tirandolo via.
Lui lancia un'ultima occhiata d'odio alla serpe e si convince a seguirmi. Ma non prima di aver ammonito Malfoy con un:
-E lascia stare la mia ragazza o ti ammazzo-
A quelle parole sento il mio cuore saltare qualche battito e arrossisco di gratitudine. Malfoy non risponde niente ma non mi sfugge uno strano ghigno a fior di labbra ne la sua espressione soddisfatta. Mentre camminiamo verso l'aula di trasfigurazione ripenso a quello che è successo. Cosa voleva Malfoy? E cos'era quel ghigno? Non so darmi delle risposte, ma tutto ciò non mi convince per niente...

Salve a tt!! Scusate per il capitolo così corto, ma è una specie di introduzione ai capitoli successivi...spero comunque che non abbiate vomitato in faccia al pc...!! Se così fosse mi dispiace tnt e prometto di fr meglio la prox volta! 1 bacio a tt la vostra vale =)

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Capitolo 15
*** LA TORRE / MA LE STELLE QUANTE SONO ***


16
La lezione di trasfigurazione sarebbe molto interessante se solo riuscissi a seguirla come si deve...
Purtroppo una bionda serpe dagli occhi di ghiaccio non fa altro che girarsi nella mia direzione e lanciarmi sguardi molto eloquenti e poco, decisamente poco rassicuranti... James se ne accorge e si trattiene a stento dal non saltargli addosso durante la lezione. Ma non penso resisterà ancora per molto...io, dal canto mio, proprio non ci riesco..è estremamente fastidioso! E poi cosa avrà da guardare?? E quel suo solito ghigno made-in-Malfoy...grrr che nervi!!
Finalmente la lezione termina...mio dio, credo sia stata la lezione più lunga a cui io abbia mai assistito! Mi alzo dal banco e metto a posto i libri e i pochi appunti che sono riuscita a prendere mentre cercavo di non pensare a Malfoy che mi fissava. Prendo la mia borsa e faccio per raggiungere James all'ultimo banco quando l'alta figura del biondo Serpeverde si avvicina e passandomi accanto sussurra:
-Ci vediamo Lily-
Mi immobilizzo di colpo, interdetta. Ho sentito bene?? Rimango per un attimo sorpresa senza sapere che dire. Sbatto le palpebre per assicurarmi di essere sveglia e rispondo un po' incerta:
-Ci vediamo..Malfoy-
Lui sorride soddisfatto e se ne va seguito dai suoi compagni tra cui c'è anche Severus.
Io rimango a guardarlo attonita. James, che deve aver visto tutto, si avvicina e mi si para davanti con aria preoccupata
-Tutto bene Lily?-
-Umm..-
-Lily? Lily?!-
-Eh? Che c'è?-
Lui mi guarda accigliato con un sopracciglio alzato
-Che c'è?- ripeto
-Niente, lo chiedo io a te-
-Ma non c'è assolutamente niente, è solo che...-
"ci vediamo Lily"... com'è possibile?? Malfoy che mi saluta?? Ma soprattutto, Malfoy che mi saluta chiamandomi per nome????? Ma se fino ad un'ora fa ero ancora la Mezzosangue... "non ti azzardare più a chiamarmi..."
-Che??- insistette James guardandomi sempre più accigliato.
Torno alla realtà cacciando via quei pensieri assurdi e gli sorrido
-Niente James, è solo che mi chiedo come mai Malfoy sia venuto a lezione visto che la prima ora la marina sempre-
Lui non sembra molto convinto e capisco anche il perché. Malfoy non ha fatto altro per tutta l'ora che guardarmi e sorridermi maliziosamente, il che ha dato notevolmente fastidio al mio ragazzo che livido di rabbia imprecava sotto voce e gli lanciava sguardi di fuoco. E la cosa più buffa è che Malfoy ne sembrava pienamente soddisfatto! Sembrava lo facesse apposta... Per tranquillizzare il mio ragazzo mi alzo sulle punte dei piedi e gli schiocco un dolce bacetto a fior di labbra. Lui a quel punto mi sorride e prendendomi per la vita mi accompagna fuori dall'aula.

E' pomeriggio inoltrato. Le lezioni sono terminate e siamo tutti riuniti in sala comune a parlare. Mi guardo attorno felice. E' fantastico, stare riuniti qui tutti insieme. Guardo Agata, parlare tutta enfatica, senza fermarsi un attimo..e guardo Sirius, che non le toglie gli occhi di dosso e la fissa incantato. Guardo Remus, molto concentrato, annuire e obbiettare esponendo le sue idee. E poi guardo lui. James. Il mio James. Quant'è bello... quel suo sorriso, quei suoi occhi dove ogni volta mi perdo come fosse la prima... e poi quei gesti, quelle espressioni, mentre parla mentre mangia mentre ride... a un tratto si accorge che lo sto fissando e mi rivolge il più bel sorriso che io abbia mai visto (ok lo so che dico sempre così, ma il fatto è che quando lo fa è talmente bello... che mi sembra ogni volta più bello!!) io ricambio e sono sicura che se fossi un cartone animato a questo punto vedreste i miei due occhioni grandi luccicare come se vi ci fossero incastonate tante piccole stelline. Lui si alza e mi si avvicina. Inginocchiandosi ai piedi del divano si sporge sopra di me e mi sussurra all'orecchio
-Che ne dici di un giretto?-
Io sorrido sotto ai baffi e lo seguo fuori dalla sala comune. Penso che voglia riportarmi giù invece mi prende per mano e mi guida su per una lunga scala. Lo seguo in silenzio mentre i nostri passi riecheggiano tra le pareti. So dove mi sta portando. Finalmente giungiamo al termine della lunga scalinata e ci troviamo di fronte un'ampia porta intarsiata d'oro e pietre preziose. All'apparenza sembra molto pesante, ma in realtà basta una piccola spinta per aprirla. E così usciamo. Subito un venticello leggero arriva a darci il benvenuto. Nella nostra torre. Mi volto a guardarlo e sorrido. Quello è il posto dove da sempre mi rifugio nei momenti particolarmente tristi o particolarmente difficili, nei quali voglio solo essere lasciata sola a perdermi nell'immensità del cielo e nella semplicità del vento che porta via i miei brutti pensieri... è lì che ci siamo visti per la prima volta. Lo ricordo ancora come fosse ieri... ero scoppiata a piangere in mezzo ai corridoi perché Lucius Malfoy mi aveva chiamata per la prima volta Mezzosangue. Era stato un colpo al cuore. Non volevo essere diversa. Non volevo essere inferiore. Era il terzo giorno ad Hogwars per me, e mai mi ero posta il problema di essere una "babbana" prima d'allora. Ma poi avevo capito. Che c'erano i maghi. Quelli veri. I purosangue. E c'erano i mezzosangue, ossia "maghi per caso" senza alcuna discendenza magica. Quel giorno avevo pianto tanto, ero salita sul punto più alto della scuola, per sfuggire da tutto e da tutti. Avevo vagato per corridoi ancora a me sconosciuti. Avevo salito scale deserte. E avevo trovato questa. La Torre di Grifondoro. E qui avevo pianto tutte le mie lacrime fin quando non ne avevo più voglia. Ed è stato qui. Quel giorno. Quel giorno di sette anni fa, che lo incontrai per la prima volta in tutta la mia vita. Un ragazzino moro con i grandi occhi color cioccolato aveva fatto capolino da dietro la porta. Aveva sentito piangere.
"Ehi! Perché piangi?". Non avevo risposto. Non volevo che oltre a essere una mezzosangue pensassero che fossi anche una piagnona. Sarebbe stato il colmo. "Perché non rispondi?" "VATTENE!". Lui era rimasto lì a guardarmi per un po'. Io, dal canto mio, non mi ero mossa di un millimetro. Lui si era avvicinato e si era seduto accanto a me. Ed era stato allora che avevo avvertito qualcosa. Ma ero ancora troppo piccola per rendermene conto. Beh..adesso che ci penso forse lo ero fino a pochi giorni fa... rido.

-Che ridi?- mi chiede lui guardandomi sorpreso
-Niente..pensavo al nostro primo incontro...ricordi?-
Sorride. -Come dimenticare..- Prendendomi per mano mi porta a sederci sul pavimento freddo di mattoni. Vicini. Come quel giorno...
-Eri bellissima lo sai?-
Mi volto a guardarlo
-Ero andato in giro per la scuola, con l'intento di perlustrarla da cima a fondo e scoprire ogni angolo più nascosto.. e così ero arrivato lì, in cima a quelle lunghe scale..e avevo sentito piangere. Mi ero affacciato per guardare e avevo visto te...la creatura più bella che avessi mai visto-
Sorrido.
-Esagerato..-
Lui non ribatte, ma continua:
-Eri bellissima...quei lunghi capelli color fiamma ondeggianti al vento..e quei grandi occhi verdi in cui mi persi già dal primo istante... una fata. Mi avvicinai e ti chiesi quale fosse il problema ma tu non mi rispondesti. E mi cacciasti. Ma io già allora sapevo che non ti avrei mai lasciata-
Lo guardo intensamente. Quello che mi sta dicendo è..
-Ti amavo già, senza saperlo. Senza sapere ancora cosa fosse l'amore. Eppure lo sentivo già... anche quando sedendomi accanto a te tu dopo un po' te ne andasti... rimasi lì a contemplare il paesaggio..a perdermi nel ricordo dei tuoi grandi occhi verdi.-
Sorrido
-Chi l'avrebbe mai detto...-
-Già...-
Restiamo così per un po' ad occhi chiusi, ad assaporare il profumo dell'aria, ascoltando i sussurri del vento...che mi riportano a giorni lontani..a giorni di sette anni fa...
Restiamo li su fino a sera, quando il cielo si fa buio e cominciano ad apparire le prime stelle.
Stiamo sdraiati l'uno accanto all'altra contemplando la notte, con i suoi mille rumori, i suoi mille colori nascosti. Ci divertiamo a contare le stelle, a fare a gara a chi ne trova di più...sembriamo due bambini...
-Ma le stelle quante sono...- sussurro ad un tratto
-Tantissime..-
-Già...-
Restiamo in silenzio. Poi riprendo
-Sono bellissime...talmente luminose che le vediamo brillare fin quaggiù...anche quelle più lontane...farebbero invidia alla luna...il cielo dovrebbe tenersele strette, qualcuno potrebbe rubargliele...-
Lui si volta verso di me e appoggia la testa ad una mano per guardarmi bene negli occhi
-Allora...sarà meglio rientrare...prima che si accorga che gli ho rubato la sua stella più bella-
Sorrido e gli do una spintarella divertita. Lui finge di perdere l'equilibrio e si fa ricadere a terra trascinandomi con se. Io per scherzo mi metto a gridare come una matta:
-Cieelooo!! James Potter mi ha rapitaaa! Vienimi a riprendere!!-
-Zitta!- grida lui ridendo e mi tappa la bocca con un bacio.
E restiamo così, a ridere e a baciarci, a giocare e a rotolarci, e ancora a baciarci a baciarci a baciarci, finché non ne possiamo più e restiamo stremati abbracciati l'una all'altro sul pavimento freddo della torre.
-Stai tranquillo... non tornerei lassù per nulla la mondo... con te..il cielo lo tocco con un dito-

Salvee!! Spero di non avervi fatto aspettare troppo per il nuovo capitolo, e spero che vi sia piaciuto!! Un grazie a tutte quelle che mi seguono, che recensiscono o mettono tra preferiti... volevo fare un annuncio a tutte voi: dopodomani partirò e starò via un mese circa. Comunque non preoccupatevi, resterò attiva per tutto il tempo e scriverò le mie idee su un quaderno così quando tornerò non dovrò fare altro che batterle al computer!! Un bacione a tt e vi auguro delle buone bellissime divertentissime vacanze!! =) ciauuu kiss

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Capitolo 16
*** 16 ***


18
Salve gente!! Eccomi tornata dalle vacanze! Ed ecco un nuovo capitolo fresco fresco tutto per voi. Spero non sia troppo noioso dato che riporta più riflessioni
che dialoghi... infatti nn ne ero molto convinta ma alla fine ho deciso di pubblicarlo così...vbb, vi lascio alla lettura, ci vediamo giuuuù...


Oggi è Domenica e abbiamo la giornata libera.

-Andiamo ad Hogsmeade?-
E così ci ritroviamo qui, io, James, Agata, Sirius e Remus a passeggiare per le vie e a fermarci nei negozi di vestiti più belli (questo ovviamente vale per me ed Agata che non riusciamo a resistere davanti alle numerose vetrine illuminate dietro alle quali posano splendidi vestiti e gioielli luccicanti).
I ragazzi invece sono un po' pensierosi. Oggi Peter Minus non è venuto con noi, ha detto che non si sentiva molto bene e preferiva restare a scuola. Ma a James la cosa non convince, pensa che ci sia qualcosa sotto... è da un po' di tempo infatti che si comporta in modo strano: non passa più molto tempo con loro e sparisce a volte senza una motivazione valida stando fuori anche fino a notte inoltrata. James crede che gli stia nascondendo qualcosa ed è certo che ci sia lo zampino delle serpi. Non a caso oggi all'uscita mancano anche Malfoy e Severus... non posso fare a meno di rabbuiarmi al pensiero che stiano tramando qualcosa. Quant'è cambiato... Sospiro.
-Oi Lily, guarda!-
Mi avvicino ad un negozio chiamato:

MODA DA SOGNO

E' un negozietto grazioso, non molto grande ma con un'infinità di vestiti e accessori. Le pareti sono rosa pastello e ai lati dell'entrata vi sono due grossi vasi di rose selvatiche che si arrampicano per le pareti verniciate a nuovo del negozio andando ad incorniciare una piccola porticina lilla in legno.
Deve aver aperto da poco, da meno di un mese perché non l'avevo mai visto...neanche durante l'ultima uscita, ne sono sicura.
Agata è affacciata alla grande vetrina colorata che si apre su tutta la parete del negozio a lato dell'entrata.
-Cosa c'è?- domando raggiungendola. Lei non risponde, ma mantiene quel suo sguardo illuminato mentre col dito mi indica di guardare. Allora sposto lo sguardo dentro la vetrina e...
-Wou- esclamo meravigliata.
All'interno della vetrina giace il più bel vestito che io abbia mai visto. E' un abito da sera lungo, di un tessuto verde dall'aria preziosa che pare più liscio e lucente della seta, più fresco e leggero del lino. Esso fascia delicatamente il busto e ricade poi morbidamente lungo le gambe terminando appena sopra la caviglia davanti con una sottile striscia di tessuto. Dietro invece è più lungo e si abbandona sul pavimento come un piccolo strascico.
Deglutisco. Questo vestito è una favola! Sembra uscito veramente... da un sogno!
-Entriamo!- esclama Agata, e afferrandomi per un braccio, spinge la porticina di legno lilla e mi trascina dentro. Appena entriamo ci accoglie un delicato scampanellio e una graziosa donnina di mezza età ci raggiunge da dietro una fila di vestiti.
-Buongiorno ragazze, posso aiutarvi?-
-Buongiorno signora- rispose Agata -vede, io e la mia amica stavamo passeggiando quando abbiamo notato lo splendido vestito che avete esposto in vetrina... è davvero bellissimo! E non abbiamo resistito alla curiosità di entrare e visitare il vostro negozio-
La donna sorride cordialmente e ci invita a curiosare nel suo negozio -Potete provare tutto quello che volete, qui troverete ciò che avete sempre solo sognato-
Ed è assolutamente vero!
Il negozio è strapieno di vestiti di ogni genere: da ballo, da sera, da cerimonia, ma anche abiti più semplici, per tutti i giorni, ma che ti danno quel tocco in più che ti rende più speciale del solito. Vestiti, accessori, collane, gioielli, scarpe, scarpette, piatte, col tacco...
-Ma qui siamo nel paese delle meraviglie!!- esclama Agata correndo da uno scaffale all'altro con gli occhi che le brillano. Già, ha ragione. E' tutto bellissimo, ma il mio sguardo vola a più riprese a quel vestito in vetrina. Come sarebbe bello poterlo indossare..andarci ad un ballo...la mia mente comincia irrimediabilmente a fantasticare e devo  avere davvero un'espressione sognante, perchè a un tratto la signora mi si avvicina guardandomi compiaciuta e, alludendo all'abito, dice:
-E' davvero un vestito bellissimo. E' opera di fate, sai? Loro sanno quello che c'è nei sogni della gente e possono realizzare i desideri  di chi glie lo chiede. Mi faccio aiutare da loro per realizzare i miei capi d'abbigliamento e questo è senza ombra di dubbio quello riuscito meglio.-
-Ha detto...fate??- domando incredula
-Esatto piccola, proprio fate. D'altronde... chi avrebbe potuto realizzare un simile capolavoro?-
Annuisco -Sì, avete proprio ragione...è davvero bellissimo...-
Rimango in silenzio per un po', a  contemplare l'abito dei miei sogni.
-Vuoi provarlo?- mi domanda ancora la gentile signora.
Io mi volto a guardarla incredula.
-Posso davvero?-
-Ma certo cara! Ecco vieni, di qua ci sono i camerini. Tieni, credo proprio che sia l'abito giusto per te-
Ringrazio la donna ed entro in un piccolo camerino anch'esso con le pareti rosa pastello. Indosso l'abito e dopo cinque minuti scosto la tendina e mi avvicino alla signora. Lei rimane un attimo a guardarmi con un'espressione direi quasi sorpresa, poi mi sorride e mi porta davanti ad un alto specchio lucente contornato da una scintillante cornice d'oro.
Lentamente alzo lo sguardo sulla mia immagine riflessa e...
-...-
Rimango senza parole.
Il vestito mi cade a pennello e le sue morbide forme sembrano sistemarsi sul mio corpo come se quello fosse sempre stato il loro posto. Ogni piega ricade addosso naturalmente e sul busto il tessuto mi fascia perfettamente, senza una piega fuori posto.
-Sembra che ti sia stato cucito addosso!- esclama la signora congiungendo le mani al petto. Io sorrido imbarazzata e non so cosa rispondere. Sono rimasta davvero senza parole.
-Oh santo cielo, Lily!! Sei...stupenda!!-
Mi volto sorridente verso Agata che si è fermata accanto alla signora con una pila di vestiti in mano.
-Sei fantastica! Ti sta benissimo, Lily... te lo devi assolutamente comprare!!- squittisce lei avvicinandosi e girandomi intorno stupefatta.
-Certo, ti sta come d'incanto cara, ma un bel vestito non si può indossare senza una bella collana...- interviene la signora infilandomi una meravigliosa collana di smeraldi
-..e un bel paio di scarpe!- e detto ciò mi porta un paio di graziose decoltè trasparenti con un esile tacco a spillo. Sembrano quasi fatte di...cristallo! Come quelle di Cenerentola... sorrido fra me e me a quel pensiero stupido. A volte ragiono ancora come se avessi cinque anni...
-Fantastica! Fantastica!- squittisce Agata battendo le mani. Già... ma purtroppo non posso permettermi una spesa del genere. Questo vestito costerà tantissimo, senza contare che dovrei comprare anche le scarpe, perché non ne possiedo alcun paio abbastanza elegante da poterci abbinare. Sospiro rassegnata.
-Grazie signora, è stata molto gentile a farmelo provare, ma non credo di poterlo comprare...-
-Stai scherzando?!?- interviene Agata visibilmente scandalizzata.
-Non posso permettermelo- mi giustifico -credimi, lo vorrei tanto, ma non è cosa per me...-
La gentile signora annuisce comprensiva -Capisco perfettamente, cara. In effetti verrebbe a costare un bel po', considerando poi che il vestito è opera di fate... ma sono sempre dell'idea che questo vestito non possa essere indossato da altri se non da te, sinceramente-
-Grazie- sorrido, e rientro nel camerino per cambiarmi. Uff.. Non è giusto. Perché le cose più belle, quelle che ci piacciono così tanto sono sempre quelle impossibili da avere?! Ma poi ripenso a James... anche lui è la cosa più bella che potessi desiderare, ed ora è mio. Tutto per me.
Esco dal camerino con il vestito e le scarpe in mano. Nel frattempo Agata è andata a chiamare i ragazzi e sta facendo gli occhi dolci a Sirius perché le regali una borsa rossa di stoffa ricoperta di paillettes e un paio di ballerine argentate con un fiocchetto azzurro di lato. Saluto James con un sorriso e lo tranquillizzo con lo sguardo sul fatto che io non abbia bisogno di farmi prestare soldi da lui.
-Tenga- dico alla signora poggiando il vestito e le scarpe sul bancone. Poi mi sfilo la collana di smeraldi dal collo e glie la porgo.
-Grazie cara, sei una ragazza giudiziosa, non come tutte quelle ragazzine viziate che pretendono di avere tutto quello che desiderano-
-Inutile pretendere se so di non poter ottenere- rispondo accompagnandola a risistemare il vestito sul manichino nella vetrina.
-Anche se devo ammettere che non ho mai desiderato in vita mia un vestito tanto quanto ora desidererei questo..-
Nel frattempo Agata ha convinto Sirius a prestarle i soldi e corre al bancone per pagare. Fatto ciò salutiamo la signora gentile e usciamo dal negozio. Do un'ultima occhiata al vestito esposto in vetrina.
-Ti piace molto?- mi domanda James mettendosi al mio fianco.
-Bello ma costoso, come tutte le cose di questo mondo- rispondo avviandomi.
-Anche più bello di me?- domanda lui assumendo un'espressione da cucciolo dagli occhi grandi e lucenti.
-Oh, molto, mooolto più bello di te- ribatto ridendo -e molto più irraggiungibile-
-Cosa intendi dire? Che io non valgo niente? Che sono un piatto facile??-
Lo guardo per un po' cercando di mantenere un atteggiamento serio e  noncurante, ma non ce la faccio. Allora gli sorrido e saltandogli addosso gli regalo un bacio mozzafiato per farmi perdonare.
-Lo sai che tu per me sei la cosa più importante del mondo- gli sussurro all'orecchio e lo sento sorridere sulla mia pelle.
Così passiamo il pomeriggio per le vie di Hogsmeade, tra bar, negozi di libri (e qui c'è lo zampino mio e di Remus), il negozio degli scherzi (e dove volete che andassero a finire due Malandrini come Sirius e James??) e negozi di vestiti. Anche se, devo dire la verità, nulla mi entusiasma più tanto, dopo aver visto quel vestito... come si dice: dopo avermi fatto assaggiare la luce, come pretendi di farmi tornare a vivere nel buio? O qualcosa del genere... comunque è proprio vero. Non so bene come mi ritrovo a pensare a James, e se un giorno fra me e lui dovesse finire? Se ci lasciassimo, se lui si innamorasse di un'altra? Io come farei?? Come potrei continuare a vivere,  a tornare alla vita di tutti i giorni, senza lui.. A vederlo camminare per i corridoi abbracciato ad un'altra ragazza??
Rabbrividisco.
-Che c'è, hai freddo?- mi domanda stringendomi un po' a lui.
-No, tranquillo, sto bene-
-Sicura?-
-Sì sì James, tranquillo, è tutto a posto. Stavo solo pensando...-
-A cosa?-
Sto per rivelargli i miei pensieri, le mie paure, ma poi preferisco restare in silenzio, mettere a tacere i miei timori. Se accadrà, accadrà, ora come ora non possiamo farci nulla. Poi potrebbe anche pensare che io stia racimolando attenzioni, stia cercando di convincerlo a non lasciarmi mai... ed io non voglio questo. Non voglio che lui rimanga con me per farmi un favore. Se stiamo insieme lui deve amarmi. Non voglio essere un peso.
-Niente. E' che fa freddo, e se andassimo a prenderci della Burrobirra?-
Sirius si volta e sorride
-Ottima idea Lily, non pensavo che tu gradissi...-
-Sciocchezze! E poi con questo freddo...-
-Già- interviene Remus -siamo solo ad Ottobre e già si gela... non mi sorprenderei affatto se fra qualche giorno cominciasse pure a nevicare!-
-Sarebbe bello però!- esclama Agata
-Non bisogna affrettare le cose- dice Remus -se nevica adesso a Natale non ci sarà nessuna festa perché staremo tutti a letto congelati e dovremo aspettare l'estate per scioglierci-
-Oddio Remus, ma come te ne esci?! Un po' di ottimismo!- 'sta volta è Sirius a parlare che appena sente Remus cominciare con questi discorsi subito si infastidisce. "Sei troppo serio e pessimista, non sembri neanche un Malandrino a volte!" gli rinfaccia sempre.
-Ma guarda che la mia era una battuta!- ribatte lui visibilmente offeso.
Ed è così che raggiungiamo la bottega dei manici di scopa, chiacchierando e battibeccando come dei ragazzini.
Ma James non sembra credere alla storia della Burrobirra. Anche perché solo cinque secondi prima gli avevo assicurato di non avere freddo. Ma per fortuna non mi chiede niente. Deve aver capito che non ne voglio parlare e non insiste, anche se continua a guardarmi un po' preoccupato. Io gli sorrido e lui ricambia, non molto convinto. Mi si stringe il cuore a vederlo così preoccupato per me. Dio, ma può esistere un ragazzo migliore di questo??

Eccomi qua! Allora, cm'è andt? Accettabile? Da buttare? Spero di no, e spero anche che non lasciate perdere la mia ff xkè nel prox cap, ve lo prometto, succederà qlks d mlt + interessante... vi ho lasciati sulle spine? Sxo di sì, al- nn morirò x "astinenza da commenti" XD 1 bacio a tt qnt ciauuu ^^

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Capitolo 17
*** LA LETTERA ***


18
Siamo appena tornati. Sono le 18:00.
Fra due ore dovremo scendere per la cena. Nel frattempo mi faccio un bel bagno caldo e mi cambio d'abito.
-Fra una settimana sarà Halloween-
-Già..- rispondo asciugandomi i capelli.
-Stavo pensando... e se si organizzasse una festa?-
-Umm...-
-Potremmo addobbare la scuola, animare le zucche..-
-Umm...-
-Anzi, anzi! Un'escursione notturna! Sì, nella foresta proibita!-
-Umm...-
-Lily, ma mi stai ascoltando?!-
-Umm..-
-Lily?!?!-
-Um, sì Agata, certo che ti sto ascoltando, è solo che lo sai come la penso...-
-Sì sì, è una festa inutile, che sta perdendo tutto il suo fascino diventando solo un evento a scopo commerciale... ma questo è quello che accade nel mondo dei babbani, Lily, qui invece è tutto diverso! Maghi e streghe hanno ancora ben presente la tradizione di Halloween e se si celebra è per ricordarla e tramandarla ancora. E' una festa di molta importanza, tutti i maghi e le streghe lo sanno! E' per questo che non capisco come mai in tutti questi anni qui a scuola non si sia fatta nemmeno una misera celebrazione-
-Forse perché questa non è una scuola di soli maghi di nascita ma un punto d'incontro fra maghi di generazioni e maghi figli di babbani. Silente avrà voluto rendere l'ambiente gradevole a tutti, ci possono essere ragazzi, figli di babbani, che non gradiscono questo genere di feste!-
-Mmm... sarà, ma io ormai ho deciso! Andrò a parlarne con Silente e gli proporrò la mia idea, sono certa che non rifiuterà, almeno per una volta...-
-E quando avresti intenzione di chiederglielo?-
-Mmm...adesso! Tanto sono pronta. E poi così darà l'annuncio già sta sera  a cena. Vieni con me?-
-No Agata, devo finire di preparami, non vedi?-
-E io con chi vado? E' meglio se mi presento assieme ad un prefetto no?-
Sbuffo.
-Non puoi andare con Remus?-
-Uf... ok. A dopo allora. Vediamoci direttamente giù, tanto manca poco-
-Ok ciao-
Do un'ultima passata di phon e spazzola. Come al solito i capelli mi si gonfiano a dismisura facendomi sembrare un leone. Li raccolgo in una coda e fermo qualche ciuffo ribelle con le forcine.
Una festa. Se Agata ha ragione non dovrebbe essere poi tanto male. A dire il vero sono sempre rimasta molto affascinata da questo evento. I ragazzi che vagano mascherati per le vie con una zucca luminosa in mano spaventando gli spiriti e impedendo il loro ritorno. Che poi dico, e se invece di spaventarli e cacciarli l' intenzione fosse quella di accoglierli?? Magari si celebra il ritorno dei propri defunti e si inaugura una festa in loro onore... chi può dirlo? Comunque... ricordo ancora quando da piccola tiravo fuori il mio vecchio vestito da strega e lo indossavo con tanto di cappello a punta. Andavo in giro per le strade da sola, perché Petunia non voleva accompagnarmi, e seguivo gli altri bambini lungo le strade. Certo una notte di paura per le strade di Londra non era il massimo del terrore, ma credo che qui sarà tutta un'altra cosa. Se poi andremo pure nella foresta proibita... Rabbrividisco. Forse però non è una buona idea... chissà cosa potrebbe succedere... Qualcuno si potrebbe perdere, i Serpeverde poi di sicuro organizzerebbero qualche scherzo di cattivo gusto... Essendo prefetto devo preoccuparmi di queste cose!
Forse sarebbe stato meglio se fossi andata anch'io con Agata... ma no Lily dai, rilassati. Sarà solo una festicciola, cosa vuoi che accada? Senza contare che Silente non ha ancora dato il suo consenso...
Tock. Tock.
Qualcuno bussa alla porta.
-Chi è?-
Nessuna risposta.
Mi arrotolo velocemente l'asciugamano intorno al corpo e vado alla porta. Ma quando la apro vedo che davanti non c'è nessuno. Mi guardo attorno accigliata ma l'ingresso del dormitorio femminile è completamente deserto. Sto per rientrare e richiudermi la porta alle spalle quando il mio sguardo cade su una piccola busta da lettere bianca posata proprio davanti ai miei piedi. Sorpresa la prendo e la porto dentro.
La busta è di un bianco immacolato, senza nessuna scritta che possa indicarne il mittente. Mi chiedo per chi sia... per me o per Agata? Ma lei è uscita cinque secondi fa, chiunque sia venuto a bussare alla porta deve averla vista per forza uscire dalla camera! Me la rigiro fra le mani e vedo che sul retro, in basso a destra c'è scritto qualcosa. Per Lilian Evans.
Sempre più curiosa mi vado a sedere sul letto e la apro. All'interno un piccolo pezzo di carta color crema porta scritte poche parole in una calligrafia precisa ed elegante.

Ore 23.00
alla fontana
Stacci.


Rimango sorpresa a fissare quel foglio. Ore 23.00. Cos'è, un appuntamento? Ma perché non si è firmato? Chi è? Di sicuro, questa non è la scrittura di James.

Salve!! Allora cosa ne pensate? Spero di avervi incuriosite ^^ 1 bacio e 1 grazie a tt qll ke leggono e recensiscono! ciauu

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Capitolo 18
*** L'APPUNTAMENTO ***


19
Sono pronta. Indosso una gonna di jeans con i leggins sotto e una maglia leggermente scollata nera. Ho sciolto i capelli che ora mi ricadono composti sulle spalle e mi sono spruzzata un po' di profumo dietro alle orecchie. Un filo di matita, un velo di lucida labbra e fatto. Scendo veloce le scale del dormitorio e mi precipito nella sala del banchetto. Sono in lieve ritardo. Agata, James e gli altri sono già seduti al nostro solito posto e quando mi vedono arrivare mi salutano sorridendo. Al mio passaggio sento fischiare fastidiosamente dal tavolo dei Serpeverde e quando mi volto per fulminare quei cretini con lo sguardo scorgo Malfoy farmi l'occhiolino. Rimango un attimo perplessa ma mi riprendo subito pensando che quella viscida serpe abbia solo voglia di prendermi un po' per il culo.
Mi siedo vicino a James schioccandogli un bacio sulla guancia da dietro e cerco subito Agata con lo sguardo. Sta parlando con Remus a proposito della proposta fatta a Silente, pare sia stata accettata e i due stanno già organizzando tutto nei minimi dettagli. Che devo fare? Glie lo dico o non glie lo dico? E' che ho paura che sia uno scherzo. Insomma niente firma, nessun indizio... la cosa mi puzza di imbroglio. Non voglio poi fare la figura di quella che ci crede e ci va e poi non trova nessuno. Beh però potrei farmi accompagnare da lei, così se poi non trovo nessuno ho sempre la scusa di fare una passeggiata con la mia migliore amica. Sì vabbè così magari poi c'è davvero e quando vede che arrivo accompagnata scappa. No, devo andarci da sola. Ma resta il dubbio: glie lo dico o non glie lo dico? Ma sì, dai. Dopotutto se non lo dico a lei... Però non qui. Assolutamente. Vi immaginate cosa potrebbe succedere se James scoprisse che mi presento ad un appuntamento con uno? Anche se sinceramente non ci sarebbe motivo di arrabbiarsi, non lo tradisco mica. La mia è solo curiosità. Per sapere chi mi abbia scritto il biglietto. Però sempre meglio non far sapere niente. Magari gli potrebbe venire la brillante idea di venire a spiarci! E, come si dice, occhio non vede cuor non duole. Anche se poi non ci sarebbe nulla da vedere... 
-Agata- sussurro
-Sì Lily?-
-Vieni, ti devo dire una cosa-

Ecco fatto. Secondo Agata dovrei andarci all'appuntamento. "Ti pare che non ci sarà? E se anche fosse sarebbe lui a farci la figura di merda, mica te! Lo sanno tutti che stai con James". Sì, questo è vero... ma proprio per questo non capisco perchè qualcuno abbia voluto vedermi. Intanto lei ha promesso di tenere occupati James e gli altri mentre io starò via, così non ci saranno problemi.

Sono le 23 meno dieci e il mio cuore sta impazzendo dalla curiosità di scoprire chi sia il ragazzo misterioso. Un Grifondoro? Magari durante la cena mi stava guardando ed io non me ne sono accorta. E poi se così fosse dovrebbe sapere bene che io sto con James. A parte che lo sa tutta la scuola!

Corro. Scendo le scale e sbuco nel corridoio del primo piano. Non c'è nessuno in giro. Lentamente e silenziosamente, quasi avesi paura di essere vista da qualcuno, mi affaccio sul cortile dai portici. Sembra deserto, ma da qui non posso esserne sicura. Sospiro, e facendomi forza esco allo scoperto dirigendomi verso la fontana. Mi fermo. Mi guardo intorno. Non c'è nessuno.
Ecco. Lo sapevo.
Era solo uno scherzo.
Nervosa penso di andarmene, poi però guardo l'orologio e mi rendo conto
che mancano ancora due minuti. Magari adesso arriva...
Mi siedo sul bordo della fontana e fisso la piatta superficie d'acqua sulla quale si rispecchia la luna. L'aria è frizzantina e tira un lieve venticello che mi scompiglia i capelli. Ad un tratto sento un rumore dietro di me. Mi volto di scatto e vedo che dal buio di un corridoio emerge l'alta figura di Malfoy. Accidenti a lui. Proprio ora doveva arrivare!  Da un momento all'altro arriverà il ragazzo della lettera e se mi vede con lui...
-Buonasera Evans..- dice con la sua solita voce melliflua mentre si avvicina a passi lenti e misurati.
-Che ci fai qui, Malfoy? Vattene- sibilo peggio di una serpe
-Ehi ehi che modi!- esclama ridacchiando.
-Che ci faccio qui? Dovresti saperlo-

-Che intendi dire?- sussurro riducendo i miei occhi a due fessure mentre un'idea troppo assurda comincia a prendere forma nella mia mente.
-Non hai ricevuto la lettera?-
Il mio cuore manca un battito. No. Non è possibile. Non può essere lui. Cerco di frenare un po' il mio stupore.
-Non era firmata- ribatto -non potevo sapere chi fosse quel ragazzo-
-Beh...- risponde avvicinandosi ad un passo da me -ora lo sai-
Rimango immobile senza sapere cosa dire. Non è possibile. Non è possibile. Non è possibile. Deglutisco.
-E... potrei sapere per quale motivo hai voluto vedermi, Malfoy?-
Lui si avvicina ancora di più e prendendo una ciocca dei mie capelli se l'arrotola attorno al dito spingendomi verso di lui. Trattengo il respiro. Avvicina il suo viso al mio e, a due centimetri dal mio orecchio, sussurra:
-Sicura di non saperlo?-
A quel punto sento il sangue gelarmi nelle vene mentre realizzo all'improvviso quello che prima era solo un sospetto, ma che ora è una certezza: Malfoy ci sta provando con me.
Lo allontano, stranita.
-Ti ha dato i volta il cervello?!- urlo senza fiato -A che gioco stai giocando Malfoy? Che cosa vuoi da me?!-
-Evans, il passato è passato.  E' tempo di lasciarci alle spalle gli insulti e i dispetti di quando eravamo bambini. Ora siamo cresciuti. Io sono cresciuto. Tu sei cresciuta...- al che mi squadra dall'alto in basso con un ghigno carico di malizia -...e direi che sei cresciuta molto bene-
-Stai zitto!- urlo -Non dire cazzate! Solo l'altro giorno ti sono finita addosso e tu non ti sei certo risparmiato uno dei tuoi soliti insulti!-
Ma lui, invece di controbattere, scoppia a ridere
-Allora lo ammetti che sei stata tu a finirmi addosso e non io!- esclama
-E poi, se proprio lo vuoi sapere, è stato proprio quel giorno, quando mi sei venuta addosso, che mi sono magicamente accorto che tu sei una ragazza- ride -ho avuto, come lo vuoi chiamare, un colpo di fulmine-

Ripenso alla scena. Poi, quelle parole... "Io di te faccio quello che voglio". Rabbrividisco.
-Stammi lontano Malfoy- dico con voce ferma e decisa -Stammi lontano e lasciami in pace, io sto con James.-
-Potter- dice lui pronunciando quel nome come se sputasse veleno -Potter è solo uno stupido pallone gonfiato. Una ragazza intelligente come te... come ha fatto a finire come una di quelle oche senza cervello che gli ronzano attorno. Ti facevo diversa-
Deglutisco. Se penso che questo è quello che ho sempre detto io... Che ho sempre pensato, fino a pochi giorni fa. L'avevo sempre sottovalutato. Mi ero sempre fermata solo alle apparenze, senza vedere oltre. E poi credevo che fosse lui quello superficiale...
-James è cambiato. Lui mi ama veramente!-
-Ne sei sicura?- domanda la serpe guardandomi dritta negli occhi -Lo credi davvero?-
Io mantengo alto lo sguardo, sfidando il suo.
-Io non lo credo, Malfoy. Lo so.-
Lui non dice niente ma il suo solito ghigno made-in-Malfoy gli increspa le labbra e non sembra minimamente scosso da quello che gli ho detto. Come immaginavo, non glie ne frega niente. La sua è tutta una presa in giro. Tutto un gioco. Ed io mi sono stancata di giocare.
-Sei tu Malfoy che non sei cambiato affatto- sibilo -ed io mi sono scocciata di star qui a perdere tempo con te. Per l'ultima volta: lasciami in pace-
Mi volto e me ne vado. Lui resta lì. O almeno così pare, non sento alcun rumore che possa suggerirmi che se ne stia andando. Io, dal canto mio, non mi volto certo a controllare. Continuo dritta per la mia strada , certa che lui stia ancora lì a guardarmi. Sento i suoi occhi puntati addosso. Poi, come a dar prova dei miei sospetti, sento la sua voce raggiungermi alle spalle:
-Hai un bel culo, Evans-
Mi fermo.
Lo sento ridere.
-A domani Evans-
Mi volto di scatto.
Non c'è più.

Salve a tt!! Allora ke ne pensate? Scusa germana, so di averti delusa profondamente...l'ammiratore segreto non solo era un Serpeverde, ma proprio il principe delle serpi in persona! Ma stai tranquilla, non tutto è sempre come sembra, continua a leggere e ne vedrai delle belle... 1 grazie e 1 saluto a tt ciauu

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Capitolo 19
*** 19 ***


20
Salve! Allora, qst capitolo sarà corto, riporterà i pensieri che turbano Lily dopo quello che le è successo alla fontana. Sono i suoi dubbi, le sue domande, i suoi perchè. Spero comunque che vi piaccia...

Sto sdraiata qui sul letto da un po' ma proprio non riesco a prendere sonno.

E' per via di Malfoy.
E' che non so cosa pensare.
E' tutto uno scherzo. E' tutto uno scherzo. Non faccio che ripetermi.
Ma c'è qualcosa che non mi convince. E quel qualcosa si può riassumere in una parola sola: perché??
Perché fingere di piacergli? Che cosa vuole da me?
Mi stringo un po' nelle coperte. Fa freddo.
Agata nel letto accanto al mio dorme della grossa.
"Allora, com'è andata? Chi era?? Che ti ha detto??", "Mm, sono troppo stanca, ho bisogno di dormire, te lo racconto domani..."
Non è vero. Non ero affatto stanca. Ma non voglio dirle di Malfoy. Non so perché, ma non mi va.
Mi rigiro un'ultima volta prima di rinunciare. Mi siedo sul materasso lasciando penzolare le gambe dal letto. Guardo l'orologio appeso alla parete Le 5:00. Cosa posso fare in queste tre ore? Sorrido.

Apro piano la porta possente intarsiata d'oro e diamanti. Un vento fresco viene subito a solleticarmi la pelle. Sorrido.
"Eccomi".
Mi richiudo la porta alle spalle e vado ad affacciarmi. Sotto di me la scuola dorme ancora. Più in là la foresta oscilla ancora mezza addormentata cullata dal vento. E' ancora un po' buio ma una timida chiazza di luce ad est comincia a sfumare e ad allungare le sue esili dita rosate verso l'alto.
Un venticello gentile accorre a solleticarmi il naso con i suoi profumi delicati. Odore di pini, di erba bagnata, di fiori appena svegli.
Sorrido ad occhi chiusi lasciandomi invadere da quella calma e serenità che solo questo luogo sa darmi. Abbandono il cornicione della torre e vado a sedermi sul liscio pavimento di pietra.
Aspetterò l'alba. E con lei sorgerà un nuovo giorno. Voglio che cominci così. Per darmi serenità. Perché sento che non sarà una giornata facile.

-Ciao-
-Ciao-
...
Non è facile tornare a "casa" e sapere che chi ti aspetta vuole sapere proprio quello che ti ha spinta ad andartene. Non voglio parlarne. Ma se non lo faccio potrebbe pensare male. Capirebbe che c'è qualcosa che non va. E non c'è niente che non va. Solo... non mi va di parlarne. Perché che lo dico non cambia niente. Ed io mi sento presa in giro. E in fondo non sono neanche tanto sicura di questo. Insomma ho una grande confusione. E non voglio che si pensi che io stia in confusione per Malfoy. E' solo che... oh insomma ma con chi mi sto giustificando? E' così e basta. Non ne voglio parlare. E' solo stress del momento. Poi glie lo dirò. Adesso semplicemente no.
-Allora?-
Ecco. Appunto.
-Non c'era nessuno-
Non so nemmeno io il perché di questa bugia. Avrei potuto dirle: adesso non mi va di parlarne. Ma non mi va di farla stare in pensiero. Perché non ce n'è bisogno. Perché mi rendo conto di star esagerando. Perché non ce n'è davvero bisogno. Perché non so nemmeno io perché. Il fatto è che è stato così strano, dopo anni e anni passati a insultarci, a umiliarci, a odiarci, vederlo provarci con me. Anche se sono sicura che sia tutto un gioco. Ma continuo a chiedermi perché. E la risposta mi fa ancora più paura.
Mi fissa, mentre io prendo i libri e preparo la borsa, cercando di non guardarla.
-Io vado, vieni?- chiedo fissando la porta.
-No, ancora non ho fatto-
-Ah-
-...-
-Beh, ci vediamo giù allora-
-...-
-Ciao-
-Ciao-
Non arrabbiarti. Te lo dirò. Ma non ora. Non oggi.

Eccomi! Allora, cm avrete capito la nostra Lily è 1 bel po' confusa. Crede che quella di Malfoy sia una presa in giro e si chiede perchè. Ma qualcosa in fondo al cuore la fa dubitare anche di questo e ciò la confonde ancora di più. Cosa farà adesso? Ne parlerà alla sua migliore amica? Ma soprattutto, ne parlerà a James?? 1 bacio a tt qnt e vi ringrazio x continuare a seguirmi e a lasciarmi recensioni così positive! GRAZIE!!! ^^

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Capitolo 20
*** 20 ***


e
Salve salve!! Sn tornata!! Kiedo umilmente scusa a tt x nn aver aggiornato x così tanto tempo, ma ho avuto, ehm, dei problemini... Scusate!! Cerkerò d scrivere qlk capitolo prima d ripartire (ma starò via solo 1 7mana)... Spero ke nel frattempo nn mi abbiate abbandonata tt... *_*  anke se me lo meriterei proprio... Vbb, vi lascio al capitolo, ci vediamo giù...




Scendo le scale torturandomi una ciocca di capelli rossi che mi spunta sulla spalla da dietro la schiena. Sento delle voci. Sono loro. Stanno uscendo. Che devo fare? Forse dovrei parlarne con James... lui saprebbe cosa fare, penso mentre mi avvicino ai quattro Malandrini.

-Oh, Lily! Che piacere vederti!- esclama Sirius vedendomi arrivare.
-Buongiorno- saluta Remus.
-Buongiorno a tutti- dico sorridendo e facendo un cenno con la mano.
-E Agata??- mi domanda il ragazzo.
Sorrido.
-Tranquillo, adesso arriva. Stava finendo di prepararsi-
-Ah, bene- dice lui lanciando un'occhiata alle scale che portano al dormitorio femminile.
Sento un paio di mani prendermi da dietro e in un attimo mi ritrovo avvolta dalle sue braccia.
-Buongiorno piccola, non si saluta?-
Sorrido girandomi a guardarlo.
-Buongiorno- dico e poi mi alzo in punta di piedi per scoccargli un bacio a fior di labbra. Lui risponde e poi sorride. Lo guardo negli occhi. E' felice. E' tranquillo, è sereno. A quale scopo dirgli di Malfoy? Per farlo preoccupare inutilmente? Già so come andrebbe a finire. Partirebbe subito all'attacco e lo spedirebbe da Madama Chips appena lo incontrerebbe. No, non c'è alcun bisogno che lui lo sappia. Basterà far capire a Malfoy che deve starmi alla larga. Due paroline, quelle giuste e sono sicura che lascerà perdere. Dopotutto lui non è tipo da abbassarsi a corteggiare una Mezzosangue che lo ha già rifiutato, giusto? Basterà fargli capire che non ha speranze. Sì, farò così. Alla prima occasione...
-Agata!- esclama in quel momento Sirius precipitandosi sulle scale. Ma esse appena messo piede sul primo gradino si trasformano in men che non si dica in un ripido scivolo liscio come il ghiaccio.
-Aaah- con un grido il ragazzo agita per un momento le braccia in aria cercando di mantenere l'equilibrio, ma finisce presto a terra, gambe all'aria. Agata che ha assistito alla scena dalla cima delle scale scoppia a ridere divertita.
-Sirius, non sapevo che tu mi cadessi così ai piedi- dice raggiungendolo
-Beh, ora lo sai- risponde lui alzandosi e guardandola come mai nessuna aveva guardato. Agata gli sorride e gli scocca un bacio a fior di labbra. Poi si stacca ma il ragazzo la ritira a sé per approfondire un po' di più quel bacio.
Io li guardo divertita. Fanno proprio una bella coppia. James fa scivolare il suo braccio dietro la mia schiena e insieme usciamo dalla sala comune per avviarci alla sala grande. Mentre passiamo per i corridoi mi guardo attorno nervosa. Non vorrei incontrarlo ora, non qui. Devo parlargli il prima possibile, ma dobbiamo essere soli.
Bene, penso. Fin'ora non si è ancora fatto vivo. Un po' sollevata svolto l'angolo pensando che forse per ora me la sono cavata. Ma quando mi ritrovo a camminare nel corridoio che porta alla sala dei banchetti inorridisco. Lui è lì. Con tutta la sua combriccola. Improvvisamente impallidisco. Trattengo il fiato. Lui si gira. Mi vede. Sorride con uno dei suoi soliti ghigni. Mi fa un cenno con la testa. Io mi irrigidisco. Devo fare finta di niente. Devo fare finta di niente.
-Lily, ma cos'hai? Sei diventata pallida!- esclama James in quel momento.
Agata si gira a guardarmi.
-Niente, non ho niente- dico cercando di sorridere e di sembrare il più tranquilla e serena possibile.
-Mah, non so... sei tutta rigida, ti senti bene?-
Con la coda dell'occhio vedo Malfoy guardarmi e sghignazzare. Maledetto.
-Ma certo! Benissimo, mai stata meglio- rispondo voltandomi a guardare il mio ragazzo.
-Con te sto sempre bene- aggiungo ad alta voce, sorridendogli. Poi mi sporgo verso di lui e lo coinvolgo in un bacio mozzafiato. Lui dapprima rimane un po' sorpreso, ma poi risponde, con passione. Sorrido a fior di labbra. So che lui ci sta guardando. Quando ci stacchiamo James mi guarda un po' rosso in viso.
-Wow...- dice.
Io sorrido.
-Non ti avevo ancora salutato come si vede-
Lui mi sorride e alza una mano per accarezzarmi i capelli. Così abbracciati entriamo in Sala Grande lasciandoci alle spalle Malfoy e la sua combriccola di zotici Serpeverde. Tié. Prendi e incassa, serpe!

Sono passate tre ore di lezione. Siamo nella serra, a cercare di trapiantare le mandragole e di non svenire mentre lo facciamo.
-Bene bene- dice la professoressa Sprite rimboccandosi le maniche -Siete pronti? Uno, due, tre!-
Con uno strattone, tutti gli studenti tirano simultaneamente fuori le piante antropomorfe dai loro vasi. Un coro di urli sovrumani riempie la serra come un tuono e i visi di tutti i ragazzi si deformano in smorfie di sofferenza. Il grido che sprigionano quelle dannate creature è insopportabile ed io mi sbrigo a ficcare la mia dentro al vaso vuoto. Poi lo riempio di terra il più possibile, in modo da calmare la pianta.
-Benissimo, signorina Evans, ottimo! Se vuole può uscire intanto che anche i suoi colleghi finiscono!-
-Grazie- rispondo e lanciando un sorriso ai miei amici che sta per "ci vediamo fuori" corro verso l'uscita lasciando le cuffie sul tavolo a fianco la porta. Quando esco dalla porta tiro un lungo respiro. Per fortuna la serra è insonorizzata, altrimenti credo che troveremmo un mucchio di persone svenute per i corridoi, fuori dalla porta! Sorrido al pensiero. Mi accorgo di essere ancora appoggiata alla porta quando la sento aprirsi. Faccio appena in tempo a spostarmi che vedo uscirne niente popò di meno che Malfoy in persona.
-Salve- dice con voce melliflua.
Io alzo gli occhi al cielo. Oh no, ancora lui!
-Che cosa vuoi?- rispondo, scontrosa.
-Come siamo nervosette-
-Con te vicino rilassarsi è impossibile-
-Faccio davvero tutto questo effetto?-
Giro la testa dall'altra parte senza rispondere. Lui rimane lì fermo, senza dire niente. Infastidita dalla sua presenza mi allontano, andandomi a sedere contro il muro qualche metro più in là.
-Perché ti allontani?- dice in tono divertito. Lo vedo avvicinarsi. Mi rialzo.
-Stammi lontana- ringhio.
-Perché dovrei?- ribatte lui continuando ad avvicinarsi.
Indietreggio.
-Lasciami in pace-
-Non ti sto facendo niente-
Indietreggio ancora. Lui ride, visibilmente divertito.
-Che c'è, hai paura che ti stupri?-
-L'idea mi disgusta- dico guardandolo torva.
-Non puoi dirlo finché non lo provi- ribatte lui bloccandomi addosso al muro. Io spalanco gli occhi, improvvisamente spaventata. Ora che lo vedo così vicino mi rendo conto di quanto possa essere forte. E' alto e attraverso la divisa si vede che ha i muscoli ben scolpiti per merito dei duri allenamenti del Quiddich. Mi sento improvvisamente fragile ed indifesa in confronto a lui. E comincio seriamente ad avere paura. Mi rendo conto che se lui volesse potrebbe farmi qualsiasi cosa. Sento il rumore della porta della serra che si apre. Anche Malfoy la sente, e in un attimo si è già staccato da me. Giro la testa, sperando di veder uscire James.
-Ci si vede Lilian-
-Evans- sottolineo io riacquistando in un attimo tutta la mia forza. Ora che non mi è più così addosso sento di aver recuperato il mio naturale temperamento. Lui scuote la testa ridendo e sparisce, dietro al corridoio. Una lunga fila di studenti esce fuori dalla porta. E poi eccoli, anche loro. Faccio un respiro profondo per recuperare la calma e vado da loro. Ma che mi è preso? Io non ho paura di Malfoy.
James si guarda attorno cercandomi con lo sguardo. Lo raggiungo alle spalle.
-Ciao amore- dico puntellandogli il dito sul braccio. Lui si gira e mi sorride.
-Oh eccoti, non ti vedevo-
-Mi ero spostata per far passare gli altri-
Annuisce. Insieme ci dirigiamo in aula di Storia della Magia. Con la coda dell'occhio scorgo Severus passare, la testa bassa e le braccia avvinghiate attorno al mantello. Lui si accorge che lo sto guardando e alza la testa. Io riporto subito lo sguardo dritto davanti a me. Ho chiuso con lui.

E' ora di pranzo. Gli studenti si alzano tutti dalle sedie e sistemano le proprie cose dentro alle borse. Agata ed io non ci siamo ancora parlate. Eppure stiamo sedute vicine. Credo abbia capito che le nascondo qualcosa. Ma non sembra arrabbiata. Più che altro direi... preoccupata. Lei è sempre stata molto protettiva nei miei confronti. Da quando ci siamo conosciute siamo subito diventate ottime amiche. Ci siamo sempre dette tutto, e abbiamo cominciato a capirci senza neanche parlare. Lei per me è come una sorella. Come quello che Petunia non è.
Decido che devo cercare di comportarmi il più normale possibile. Non voglio farla preoccupare. E non voglio far preoccupare nemmeno James. Anche lui si è accorto di qualcosa che non andava 'sta mattina, nel corridoio, quando abbiamo incrociato Malfoy.
Malfoy... ripenso a quando me lo sono ritrovata così vicino. Al suo fisico grande e possente. Ripenso a quanto mi sono sentita piccola e fragile. Non deve essere così. Non deve farmi questo effetto. Io non devo avere paura di lui. Devo essere forte, come lo sono sempre. Avrei dovuto chiarire tutto subito. Avrei dovuto mettere in chiaro le cose, come mi ero ripromessa di fare. Ma quando me lo sono ritrovata davanti non ce l'ho fatta. E' stato più forte di me. Ho avuto paura. Paura di lui. Paura di Malfoy. Rabbia. Sono sicura che è tutto quello che voleva. Mettermi paura. Crede che così facendo mi inibisca! Crede che così io mi faccia fare tutto quello che vuole! Ah, ma si sbaglia! Si sbaglia di grosso! Non ha ancora capito chi è Lilian Evans!
-Lily ma che fai, sbatti i libri sul tavolo?-
E' Remus. Mi accorgo di star letteralmente scaraventando i libri dentro alla borsa. Oops.
-Ehm, no niente, sono un po' nervosa- mi giustifico.
-E come mai?- s'intromette James preoccupato -Qualcosa non va?-
Oh no, ti prego.
-Ma certo che no, sto benissimo. Ho solo un po' di mal di pancia... ehm... mi devono venire...- farfuglio imbarazzata.
-Ah...- dice James visibilmente tranquillizzato.
-Bene, possiamo andare!- esclamo dopo aver messo l'ultimo libro in borsa. Agata mi lancia un'occhiata preoccupata. Penso di far finta di niente, ma poi penso che lei lo capirebbe. Con lei non funziona. La guardo e sorrido.
-Forza, vieni- dico, sempre con il sorriso stampato sulle labbra.
Lei mi guarda un po' dubbiosa, ma non fa domande. Forse si è convinta. O forse sa che non è il momento.
Insieme ci dirigiamo verso la Sala Grande. Ho deciso. Gli darò appuntamento. Lo farò venire in un posto appartato, dove potremo parlare indisturbati e metterò le cose in chiaro una volta per tutte!

-Lilian Evans, noi due dobbiamo parlare!-
Agata sta in piedi davanti alla porta della nostra camera con le braccia incrociate al petto e un'espressione di quelle che non ammettono repliche.
-E di cosa dovremmo parlare?- domando sorridendo ingenuamente.
-Da quando ti vengono di questo periodo?!-
-Sono in anticipo, succede-
Lei alza un sopracciglio continuando a guardarmi con la stessa faccia della McGranitt.
-Che c'è?- chiedo mantenendo quel sorrisino ingenuo.
-Lilian Evans non mi inganni-
-Non so di che cosa tu stia parlando-
-Sì invece-
-Non credo-
-Forse devo farti tornare la memoria-
-Forse, non ricordo chi tu sia e cosa ci faccia io qui-
-Non fare la spiritosa-
-Hai detto che ho perso la memoria-
-Smettila di scherzare e dimmi chi c'era ieri sera all'appuntamento-
-Sì da il caso che io non ricordi ci fosse qualcuno- faccio io con un altro dei miei sorrisini più falsi di Lumacorno quando fa le moine a Silente.
Agata sbuffa e lascia ricadere le braccia lungo i fianchi.
-Ok, come vuoi Lily, vorrà dire che userò la forza-
La vedo tirare fuori la bacchetta dalla tasca.
-C-che cosa vuoi fare??- domando impallidendo.
-Risucchiarti la memoria, ovviamente!-
-Che cosa?! Sei matta?!!-
-Ahah no, mia cara, a mali estremi estremi rimedi, te lo ricordi questo? E' un detto di voi babbani- ribatte lei avvicinandosi con la bacchetta puntata dritta per dritta sulla mia testa.
-Agata ferma!!- strillo e le lancio un cuscino a dosso. Con un solo gesto della bacchetta lei lo schianta contro il muro.
-Ed ora...- dice guardandomi fissa negli occhi, fermandosi a un passo da me.
-... dimmelo o ti faccio il solletico!- esclama e buttando a terra la bacchetta mi acchiappa e comincia a riempirmi di pizzichi da tutte le parti.
-Aah!- urlo mentre cadiamo tutte e due sopra al tappeto.
-Ahah! Smettila! Smettila!!- strillo al colmo delle risate.
-Solo se giuri di raccontarmi tutto!-
-Ok ok- dico col fiato grosso -Ok va bene!!-
Agata mi lascia ed io mi porto una mano alla pancia per riprendere fiato.
-Allora?- chiede Agata sedendosi a gambe incrociate e incrociando le braccia al petto.
-Allora...- dico io tastando il pavimento -Sì, allora diciamo che... il fatto è che... che non te lo posso dire adesso!!- e alzando la bacchetta di Agata verso di lei...
-Levicorpus!-
-Ehi! Ehi, non vale! Imbrogliona!!- esclama Agata presa alla sprovvista mentre una bolla invisibile la porta a galleggiare per aria sollevata dal mio incantesimo.
-Mi dispiace Ag- dico avvicinandomi alla porta -Ma adesso non posso proprio dirti niente, devo andare-
-Cosa?! Ehi, ferm..-
Con un ultimo colpo di bacchetta la lascio ricadere sul letto e mi richiudo la porta alle spalle, precipitandomi giù dalle scale.


Malfoy, credo che noi due dovremmo parlare.
Ti aspetto alla fontana tra venti minuti.
Lilian Evans.

Mi rigiro fra le mani quel piccolo rettangolino di carta prima di accartocciarlo e buttarlo a terra insieme agli altri.
Cavolo, non va bene! Troppo cortese, troppo poco... reale.
Possibile che scrivere un insignificante bigliettino debba essere così difficile?! Strappo dal mio quadernetto degli appunti un altro pezzetto di carta, promettendomi che sarà l'ultimo. Mi solletico il mento con la punta della piuma pensando a quello da scrivere. Poi mi piego sul tavolo.

Vieni alla fontana fra venti minuti.
Vedi di esserci se non sei una schifosa serpe codarda.

Lo guardo. Perfetto. Breve ma chiaro. Niente "Caro Malfoy", se gli arriva la lettera non potrà essere che per lui, dato che io intelligentemente glie la mando via gufo. Niente "da Lilian Evans", manco fossimo amici di lunga data che si scrivono. E poi ci sta quel giusto tocco di disprezzo che servirà a fargli capire che la nostra non sarà una chiacchierata amichevole. Sorrido soddisfatta fra me e me. Eh, Malfoy, se credi che io sia come tutte le altre ti sbagli di grosso. Sta volta hai preso un bel granchio!
Lego il biglietto alla zampetta della mia civetta, Elsa. Poi avvicino la bocca alla sua orecchia.
-A Lucius Malfoy-
Elsa emette un verso e poi spicca il volo attraverso la finestra.
Mi guardo intorno. C'è molta gente in biblioteca. Sono tutti indaffaratissimi a prepararsi per i M.A.G.O, gli esami finali per quelli del settimo anno. Prendo il libro che avevo preso dallo scaffale di Storia della Magia e lo apro. Leggo poche righe quando vedo ritornare la mia Elsa dalla finestra. Quando atterra sul tavolino noto che ha un bigliettino legato alla zampetta. Lo prendo.

Mi dispiace dolcezza, ma ho gli allenamenti.
Se vuoi puoi venire a fare il tifo per me.

Al diavolo!!

Neanche se mi paghi, grazie!

Chiudo il libro seccata. Bisognerà rimandare a domani. Accidenti a me quando non glie l'ho detto subito!! Eravamo soli, non c'era nessuno... Cavolo, non mi devo più far intimidire da quella lurida serpe strafottente! Sbuffo. Avevo programmato tutto così bene. Ci saremmo visti adesso, io avrei messo le cose in chiaro così da far finire questa storia assurda subito e poter finalmente raccontare tutto ad Agata. Ma se le cose stanno ancora così non posso dirle niente. Sospiro. Dovrai aspettare, Ag. Prima questa storia deve finire.






Arieccomi! Allora... cosa ne pensate? Spero d nn avervi deluse troppo, soprattutto dopo la mia luunga assenza... Mi perdonerete mai?? Per favore!!! Guardate cm ve lo kiedo  ::*.*::  (i puntini ai lati sn le lacrime a fontanella)! Allora? Non vi faccio neanke 1 po' pena? Spero ke ci sia ancora qlk1 così magnanimo da lasciarmi 1 miniminiminicommentino... Grazie a tt, 1 bacione la vostra Vale

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Capitolo 21
*** UN MALFOY PUO' PERDERE UNA BATTAGLIA... ***


22
Prendo un elastico dal mio beauty case e mi sistemo i lunghi capelli in una coda alta. Agata sta ancora dormendo. Ieri sera non sono tornata in camera prima di cena. Ci siamo viste direttamente lì, insieme agli altri, dove non ha potuto fare domande. Sorrido. Almeno su questo è stata leale. Non ne ha parlato in pubblico. Quando ci siamo ritrovate da sole in camera ha voluto che le spiegassi cosa stesse succedendo.
-Senti Ag, te lo direi, davvero, ma non posso-
-Ma perché??-
-Perché prima devo fare una cosa, e poi dopo te lo potrò dire-
-E perché non me lo puoi dire subito?-
-Perché non è una cosa importante ed è meglio che prima io faccia questa cosa-
-Non ti fidi di me? Io potrei aiutarti!-
Sorrido.
-E' proprio questo che mi preoccupa-
Poggio la spazzola sul tavolino e mi do un'occhiata allo specchio. Poi prendo la borsa e poso il bigliettino sul suo cuscino.

Sono andata a fare una passeggiata.
Ci vediamo giù. Ti voglio bene.

Esco. Ho deciso: oggi glie lo dirò. E sta sera racconterò tutto ad Agata. Scendo le scale con decisione. Lucius Malfoy non è tipo che si fa dire di no da nessuno. Soprattutto non da una Mezzosangue. Sorrido. Non avrei mai creduto che questo fattore mi sarebbe tornato utile, prima o poi. Ringrazio il cielo che quella lurida serpe sia così razzista.
Guardo il mio orologio da polso. Sono da poco passate le sette. Andrò a sedermi in cortile a leggere e poi andrò direttamente in Sala Grande per la colazione. I corridoi sono deserti. Nessuno si sogna di anticipare la sveglia, soprattutto non in un giorno di scuola! Beh, almeno potrò leggere in pace, senza che nessuno mi disturbi. Il cortile è ancora poco illuminato, la fontana spruzza un getto solitario mentre gli alberi ondeggiano le loro grandi chiome frondose al vento. C'è una panchina sotto ad un grosso salice. E' la mia preferita. La raggiungo con passo svelto. E' bellissimo sedersi qui, sotto questo grande albero, e sentire il fruscio del vento che ti soffia attorno mentre leggi. Lo trovo molto rilassante. E questo è quello di cui ho bisogno ora: rilassarmi. Mi siedo e poggio la borsa al mio fianco. Tiro fuori il mio libro preferito. "Romeo e Giulietta", un classico di tutti i tempi, una storia d'amore sconvolgente ed indimenticabile. L'avrò letto un centinaio di volte, e lo leggerei altre mille. Apro il libro alla pagina dove sono arrivata e comincio a leggere, cullata dal fruscio del vento. Dopo un po' di tempo, quando volto l'ennesima pagina e alzo un poco la testa per sgranchirmi il collo, mi prende un colpo. Dall'altro lato del cortile, mezza nascosta da una colonna del corridoio un'alta figura nera mi sta fissando. La guardo cercando di capire chi sia, ma con la poca luce che c'è, e il fatto che essa sia vestita interamente di nero, non riesco a vederla bene. So che sa che l'ho vista. Ma perché resta lì ferma a guardarmi? Chi è? Faccio scivolare il libro che tengo sulle gambe sulla panchina e mi alzo. Compio qualche passo verso di lei ma essa indietreggia e corre via. Io rimango lì impalata a guardare il punto dove prima stava in piedi.
Ma chi era?

-Vinceremo anche quest'anno!-
-James, non devi essere così sicuro di te stesso, tutti possono sbagliare-
-Ma non noi, vero ragazzi?-
-Già, quelle viscide serpi non hanno alcuna speranza, perderanno anche quest'anno!-
Sospiro. Sono proprio incorreggibili. Spero solo che non perdano la concentrazione. La partita  di Grifondoro contro Serpeverde avverrà fra due settimane, e i ragazzi si allenano tutti i giorni dopo le lezioni. Ma non vorrei che dessero per scontato la vittoria, distrarsi anche solo per un attimo potrebbe essere fatale. Devono cercare di rimanere con i piedi per terra. Beh... per quanto sia possibile su una scopa volante!
-Vieni a vedermi oggi, piccola?-
-Ehm, ecco...-
Accidenti. Oggi devo parlare con Malfoy!
-Ehm, magari domani. Oggi... avrei una cosa da fare...-
-Oh...- fa lui guardandomi deluso.
-Mi dispiace James, ti prometto che domani verrò- dico sorridendogli dolcemente.
-Um, va bene... ma cosa devi fare?-
SDENG. E ora cosa mi invento?!
-Ehm, ecco... io...-
Aiuto. Aiuto. Aiuto.
-...devo aiutare Agata con Pozioni- dico lanciandole un'occhiata implorante.
James si gira a guardarla.
-Oh sì- dice lei -Non ho capito bene l'ultima lezione, e non vorrei venire interrogata domani-
-Oh, capito-
Tiro un sospiro di sollievo. Poi mi volto a guardarla.
-Grazie- sillabo.

La lezione di Storia della Magia è appena finita. Gli studenti si alzano e preparano le loro borse. Oggi non avremo nessuna lezione insieme con i Serpeverde. Devo assolutamente incrociare Malfoy in corridoio per dirgli di questo pomeriggio.
-Ragazzi, io devo andare a fare una cosa, voi intanto andate, torno subito-
-Ok a dopo-
Bene, adesso, dove cavolo posso trovarlo?? Corro a leggere le lezioni del giorno appese alla parete. Ecco: Serpeverde, terza ora, Trasfigurazione. Mi guardo attorno per assicurarmi che nessuno faccia caso a me, poi imbocco il secondo corridoio a destra. Eccole, le serpi si stanno tutte dirigendo in aula. Per fortuna Malfoy è fra gli ultimi della fila e cammina molto lentamente insieme ad altri Serpeverde. Deve avere una gran voglia di cominciare la lezione, penso. Ed ora come faccio? Non posso mica andare da lui in mezzo a tutte quelle serpi! Lo chiamo.
-Malfoy!-
Lui si gira e mi vede. Sorride, o forse farei meglioe  dire ghigna. Dietro di lui Bellatrix Lestrange, Severus Piton, Narcyssa e Regulus Black mi guardano. Mi aspettavo che mi squadrassero da capo a piedi facendo qualche commento poco carino nei miei confronti. Invece stanno lì fermi impalati apparentemente per nulla sorpresi di vedermi, e tanto meno di sentirmi chiamare Malfoy. Lui dice loro qualcosa ghignando e poi si avvicina. Gli altri mi lanciano un'ultima occhiata e poi se ne vanno, entrando in aula. Mi chiedo come mai sembrava sapessero per quale motivo fossi lì e perché non abbiano approfittato del fatto che fossi sola per prendermi in giro. Malfoy mi raggiunge.
-Ma guarda un po' chi si vede-
-Malfoy dobbiamo parlare-
-E di cosa?-
-Di quello che stai facendo-
-Ossia?-
-Malfoy non è il caso di fare il finto scemo, e questo non è certo il luogo e il momento adatto per parlarne. Ti aspetto nel corridoio del terzo piano alle cinque, vedi di esserci-
-Certamente- risponde lui ghignando.
Non avendo nient'altro da dirgli giro i tacchi e me ne vado. Speriamo che venga...

Sono le 16:45. Fra un quarto d'ora arriverà.
-Allora io vado-
Agata alza lo sguardo dalla rivista che sta leggendo. Nei suoi occhi fermi e seri posso scorgere un velo di preoccupazione e la voglia di sapere.
-Ci vediamo dopo- dico chiudendomi la porta alle spalle.
Corro giù dalle scale con il cuore in gola. I quadri mi guardano passare chiedendosi cosa ci faccia Lilian Evans, la ragazza più brillante di tutta la scuola, in giro per i corridoi a quest'ora, quando dovrebbe stare chiusa in camera o in biblioteca a studiare. Svolto l'angolo e mi ritrovo nel corridoio del terzo piano. Sembra deserto. Vengo presa dal terrore che lui non venga. Compio qualche passo e mi accorgo di un'alta figura affacciata alla finestra. Mi fermo.
-Sei venuto-
Si gira.
-Perché non avrei dovuto?-
Non rispondo, ma continuo a studiarlo. Cerco nell'espressione, nei suoi occhi di ghiaccio un segno, una traccia, qualcosa che possa tradirlo. Non so nemmeno io il perché, ma non posso credere che lui sia veramente interessato a me. Semplicemente è un qualcosa di inconcepibile. Il suo sguardo è del tutto imperscrutabile.
-Per quale motivo volevi vedermi?-
-Credo che noi due dobbiamo mettere in chiaro un paio di cose- dico, fissandolo dritta negli occhi.
-Io amo James, stiamo insieme, e non potrei desiderare di stare con nessun altro. Quindi tu mi devi stare alla larga. Non voglio più che mi ti avvicini, per nessunissima ragione, e devi lasciarmi in pace-
Mi fermo, per cercare di carpire dal suo sguardo qualche emozione. Niente.
-Ancora non riesco a capire per quale motivo tu abbia deciso di venirmi dietro, e non mi interessa. L'unica cosa che voglio è che mi lasci perdere una volta per tutte. Tu non mi piaci-
Ecco l'ho detto. Ora non potrà più volere nulla da me. Si arrabbierà, forse si vendicherà, me la farà pagare per il fatto di essere stato respinto, ma almeno non mi starà più addosso con quell'aria da stupratore ambulante ed io starò con James, e non me ne importerà niente di lui, non avrò paura.
Lui rimane in silenzio a guardarmi. Io sostengo lo sguardo, fiera, decisa, orgogliosa. Ma dentro comincio a sentirmi insicura, improvvisamente impotente. Perché non reagisce? Perché non si arrabbia? Avrebbe dovuto urlarmi contro e andarsene. Oppure scoppiarmi a ridere in faccia, deridendomi, dicendomi che sono un'illusa e che lui non si è mai veramente interessato a me. Invece se ne sta lì, fermo, non una parola, un gesto, non un'emozione traspare da quei superficiali occhi di ghiaccio.
-Beh?!- sbotto alla fine irritata.
-Beh cosa?- chiede lui con la massima calma.
-Hai sentito quello che ho detto?-
-Non sono sordo-
Sento l'irritazione ribollirmi dentro.
-E allora? Non hai niente da dire?- chiedo, la voce alterata.
Non posso credere che se ne stia lì, calmo, come fosse niente. Gli ho appena detto che non mi piace e che mi deve stare alla larga. Possibile che non glie ne freghi niente? Ma a che gioco sta giocando?!
-Una cosa effettivamente ce l'avrei- dice lui avvicinandosi, il passo lento e calcolato, sempre con la solita calma.
-Ah sì?- dico io sentendomi un po' più rilassata. Ora sgancerà la bomba finale, la sua vendetta, e se ne andrà.
-Sì- afferma lui fermandosi ad un centimetro da me. Poi si sporge fino a sfiorare il mio orecchio con le labbra. Rabbrividisco.
-Un Malfoy può perdere una battaglia, ma la guerra la vince lui-
E detto questo prosegue dietro di me scomparendo dietro l'angolo del corridoio.





Salve a tt! Allora, ke ne pensate d qst nuovo cap? ho notato ke negli ultimi capitoli le recensioni sn 1 po' calate... sarà xkè nn ho recensito x così tanto tempo? Mi scuso, ma vorrei tanto ke anke i vekki lettori esprimessero le loro impressione riguardo l'andamento della storia. Anke commenti negativi sn ben accetti, se costruttivi... spero ke mi farete sapere... x me sn importanti i vostri pareri...
Ringraziamenti a:
germana: nn ti piace la storia d Malfoy? mm... nel senso ke sei preoccupata o ke avresti preferito ke nn la inserissi nella storia? E d qst cap ke mi dc? fammi sapere 1 bacione tadb
felpa_fan: ciao! ke bello, mi fa piacere ke il capitolo t sia piaciuto e ke tu mi abbia perdonato qst imperdonabile ritardo! E d qst cap ke mi dc? Mi dispiace, ma nn credo finirà presto la storia cn Malfoy... siamo appena all'inizio! Fammi sapere ke ne pensi! 1 bacione tadb
XXXBEAXXX: 1 nuova lettrice! caspita, ke bello!! sn felice ke la storia t piaccia ^^ e d qst cap ke ne pensi? continua a seguirmi, mi rakkomando! 1 bacione ciauuu
Grazie a tt qll ke recensiscono, mettono fra preferiti, o leggono soltanto! 1 bacione a tt ciauuuu

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Capitolo 22
*** TROPPO TARDI ***


23
Cammino sola per i corridoi ripensando all'incontro avuto da poco con Malfoy. Devo ammettere che non è affatto andato come mi sarei aspettata. Non si è ne arrabbiato, ne offeso, sembrava essere del tutto impassibile a tutto quello che gli ho detto. E poi quelle parole... "Un Malfoy può perdere una battaglia, ma la guerra la vince lui". Che cosa avrà voluto dire?
Poso il piede sul primo scalino, pronta a tornare nei dormitori, quando qualcuno, da dietro, mi chiama.
-Lily, aspetta!-
Mi irrigidisco. Riconosco questa voce. Salgo un altro scalino e poi un altro ancora, quando una mano mi afferra per il braccio e mi costringe a restare. Furiosa mi volto e lo guardo con un misto di rabbia, irritazione, risentimento.
-Che cosa vuoi?!- chiedo secca, fissandolo dentro ai suoi scurissimi occhi di piombo.
-Io...- lo vedo vacillare. Il mio sguardo gli fa male. La mia non è una domanda, ma una condanna.
-E' tanto che non parliamo...-
-Cosa mai avremmo ancora da dirci?!-
-Io... lo sai che mi dispiace, io non volevo...-
Libero brusca il mio braccio dalla sua presa con uno strattone.
-Troppo tardi- sibilo guardandolo dura. Poi mi volto e mi allontano da lui, senza più girarmi indietro.
Lui mi guarda andare via. Poi abbassa lo sguardo, e stringendosi dentro il suo lungo mantello nero, se ne va.

Sto qua ferma davanti la porta della mia camera, indecisa se entrare o no. Non posso dirglielo. O sì? Nella voce di Malfoy, seppur calma e controllata, fra le righe delle sue parole, posso sentire il suono orribile e stridente della minaccia. Non è finita qui. Questo è chiaro. Ma cos'altro avrà in mente? Dove vuole arrivare? Sospiro, appoggiandomi con una mano al muro. Chiudo gli occhi per un attimo, per riordinare le idee. Poi li riapro. Con uno scatto deciso apro la porta ed entro. Agata è lì dove l'ho lasciata. Credo stia dormendo. Mi avvicino a lei per controllare e la trovo con gli occhi chiusi, il petto che si alza e si abbassa lentamente al ritmo del respiro. Mi siedo accanto a lei e la guardo con dolcezza. Non potrei mai trovare persona migliore di te. Tu sei tutto. Sei la mia compagna, la mia migliore amica, sei mia sorella. Se non ci fossi stata tu... Lui è stata una grande delusione per me. Credevo fossimo amici... Peggio. Credevo fossimo migliori amici. Ma evidentemente il sangue, le case, le famiglie, tutto è stato più importante. Ti sei comportato da sciocco. Hai perso qualcosa di importante per le ragioni più futili. Ed ora, mi dispiace, ma non la riavrai indietro.
Agata apre piano gli occhi. Ha lo sguardo fisso davanti a se, mentre la sua mente ritorna velocemente da un viaggio irreale, poi lo sposta su di me. Sbatte un attimo le palpebre per mettermi meglio a fuoco. Poi la sua mente torna del tutto in questo mondo e lei ricorda.
-Lily!- esclama saltando a sedere
-Sei tornata!-
-Sì, ho fatto-
-E allora?- chiede lei guardandomi ansiosa
-Adesso puoi dirmi tutto?-
Io la guardo con un misto di dolcezza e malinconia.
-Agata, mi dispiace...-
-Cosa? Ma non vale! Avevi promesso di...-
-Lo so, lo so cosa avevo promesso, ma... vedi, per una volta vorrei cavarmela da sola e voglio sistemare tutto senza l'aiuto di nessuno. Voglio dimostrare a me stessa che posso farlo-
-Ma la cosa che dovevi fare oggi...-
-Non è andata come speravo, e credo che questa storia non sia ancora finita-
-Ma di cosa...-
-Ti prego- dico, o forse al supplico.
-Tu ci sei sempre stata per me. Mi hai sempre aiutata. Ma 'sta volta voglio fare da sola-
Lei mi guarda negli occhi seria, vagandoci dentro in cerca di qualcosa, di un indizio che possa tradirmi. Poi cede.
-E va bene- sospira -Farai come credi-
Con un grido di entusiasmo le salto con le braccia al collo e l'abbraccio forte.
-Grazie, Ag! Ti voglio bene-
-Anch'io Lily-
Mi stacco da lei e la guardo sorridendo.
-Vedrai, ne verrò a capo in pochissimo tempo e poi, quando tutto sarà definitivamente finito, ti prometto che ti racconterò ogni cosa-
-Se se come no-
-Giuro!-
-Va bene, va bene, mi fido- dice lei facendomi la linguaccia.
Sorrido.
-Ah, un'ultima cosa- dico, tornando seria
-Sei l'unica che, bene o male, sa, quindi... ti prego di non dire nulla agli latri... soprattutto a James. Nessuno deve sapere niente, deve essere tutto come sempre, capito?-
Agata non risponde, guardandomi di nuovo un po' preoccupata.
-Allora?-
Sospira.
-Tranquilla. Terrò la bocca cucita-

-Benissimo, signorina Evans, ottimo! 10 punti per Grifondoro-
-Grazie professore-
Mi risiedo al banco vicino ad Agata mentre Lumacorno riprende la spiegazione.
-Brava piccola- mi sussurra James da dietro.
-Grande- concordano Remus e Sirius.
Agata, affianco a me, si gira a sorridermi. Ma è un sorriso timido, incerto, come se sapesse che tutta questa calma e tranquillità, tutta questa normalità, è solo una facciata.
Ieri, quando sono tornata, ho trovato il tempo di fare i compiti per oggi, studiando come una matta solo per impedirmi di pensare a Malfoy. 'Sta mattina ci siamo incrociati per i corridoi e lui non ha dato segni di badare a me. Stava parlando con la Lestrange. Dio, quella tipa mi da i brividi solo a guardarla. E' una ragazza di indubbio fascino, ma nasconde in se un'anima più nera della notte. E' una di quelle persone capaci di mettere zizzania ovunque, disseminando rovi e spine anche là dove è tutto rose e fiori. Non mi sono mai trovata in aperto conflitto con lei, ma entrambe sappiamo benissimo di non sopportarci. Credo che mi detesti solo per il fatto di essere una Mezzosangue e di avere una carriera scolastica più brillante della sua.
-E anche di superarla in bellezza- ha aggiunto una volta Agata.
Ma io non mi do arie per il fatto di essere carina. Non sono una di quelle ragazze che amano mettersi in mostra e godono nel mostrarsi migliori degli altri.
-Ma lei sì- aveva aggiunto la mia amica -E non credo la farebbe passare liscia a chiunque tentasse di superarla. Ho sentito dire che è molto vendicativa-
Eppure fino ad ora non abbiamo mai avuto motivi concreti per metterci una contro l'altra. L'arma migliore è l'indifferenza, questo è il mio motto. Come facevo con James quando credevo che fosse solo un arrogante pallone gonfiato pieno di se. E come sto continuando a fare anche adesso con un'altra persona...
Mi si stringe una morsa al cuore quando ripenso a quello che è successo.
"Schifosa Mezzosangue"
Mai. Mai me lo sarei aspettata da lui. Non avrei mai creduto che potesse arrivare a tanto. E' colpa delle persone che ha cominciato a frequentare. Lo hanno manipolato, cambiato, avvelenato con il loro stesso odio. Peggio per lui. Lui ha scelto le sue amicizie e io le mie. Tra noi era finita già dal momento in cui aveva cominciato a frequentarlo. Aveva preferito quella vita ed ora niente ci accomuna più. Niente avrebbe più potuto portarci indietro a quello che eravamo. Quello che è fatto è fatto. Non si torna indietro.
Sospiro riemergendo dolorosamente dai miei ricordi. Non mi ero accorta che la lezione è già finita. Metto a posto le mie cose ed esco con i miei amici dall'aula di Pozioni.








Salve, gente!! Allora, ke ne pensate d qst nuovo capitolo? Vi è paciuto? Vi ha fatto skifo? Spero ke lascerete 1 pikkola recensione x dirmelo, mi farebbe molto piacere! ^^
Ringrazio specialmente...
B Bellatrix: ciao! sn felice ke il cap precedente t sia piaciuto ^^ e d qst ke ne dici? purtroppo mi dispiace ma Lily nn può dire ancora nulla ad Agata. Devi capirla, Ag c'è sempre stata x lei e l'ha sempre aiutata qnd era in difficoltà. Ora vuole cavarsela da sola, dimostrare a se stessa ke può tener testa a Malfoy senza l'aiuto d nessuno. Dopott è sempre Lily Evans! La coraggiosa Grifondoro fiera e ke nn si fa mettere i piedi in testa da nessuno!! hihi spero ke mi dirai cosa ne pensi del seguito della storia! 1 bacione tadb
piccola_puffola: ii ke bello, sn contenta ke hai riiniziato a leggermi! mi ha fatto 1 gran piacere saperlo, anke xkè mi sembra d capire ke molte delle mie vekkie lettrici mi hanno abbandonata... sniff sniff, ma xk nn ho aggiornato x così tanto tempooo?!?! T..T  Vbb, tornando a noi... ke mi dc d qst cap? t è piaciuto? spero tanto d sì! fammi sapere, mi rakkomando! 1 bacione tadb
scatty: ciao! sn contenta ke trovi interessante la cosa d Malfoy! sai all'inizio nn ero sicura se inserirla nella storia, ma poi mi sn detta ke se ll so facevo sarebbe stata la solita Lily/James, uguale a milioni d altre, e così mi sn decisa! Beh, ke m dc d qst cap? fammi sapere! 1 bacione tadb
XXXBEAXXX: ciao! sn contenta k ela ramanzina t sia piaciuta! eh sì, un'amica cm Agata è davvero speciale, credo si sia capito dai pensieri di Lily... e d qst cap ke mi dici? spero d ricevere altre tue recensioni!! 1 bacione tadb

1 grazie a tt quelli ke leggono, recensiscono e mettono fra i preferiti!! Spero ke le persone ke mi seguivano prima torneranno a farsi vive, mi farebbe molto piacere! 1 bacione ciauu

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Capitolo 23
*** AVVERTENZA ***


gfgfhujn Salve a tutti.
Mi dispiace darvi questa brutta notizia, ma ho deciso di sospendere questa ff. Di interromperla.
Vi prego non mi avadakedavrizzate, ma rileggendola ho capito che non mi piaceva ne come l'avevo scritta, ne come avevo fatto succedere certi avvenimenti. Ho deciso quindi di riscriverla, ovviamente modificandola, dandole un nuovo titolo: 
~Changing

La storia sarà la stessa, ma in una nuova versione. Cambierò, taglierò e aggiungerò alcune scene iniziali, per non rendere la storia identica a questa, e manterrò sempre in campo l'idea di Malfoy e Piton cominciata a sviluppare qui.
Spero che passerete 1 secondo a dare 1 occhiata alla nuova storia, per dirmi se vi piace come la sto facendo ora.
Un grande saluto a tutte, mi dispiace per questa novità, ma credetemi, ho sentito il bisogno di farlo. Questa storia mi piace molto, ma non come l'ho scritta. Spero che seguirete la mia nuova versione, mi farebbe felicissima! Ho pubblicato oggi stesso il primo capitolo, il prologo. Ringrazio tutte quelle che mi hanno seguita fino ad adesso e che hanno commentato il capitolo precedente, e mi scuso ancora infinitamente. 1 bacio a tutte, spero di risentirvi in 
~Changing.
                                                                                                                              saluti la vostra Vale*

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