I just need somebody to love.

di Horan princess
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Daphne. (Astoria- Draco) ***
Capitolo 2: *** Library. (Astoria-Fred) ***
Capitolo 3: *** Weasley. (Fred-Astoria) ***
Capitolo 4: *** Ronald. (Astoria-Fred) ***
Capitolo 5: *** Dream. (Astoria-Fred) ***
Capitolo 6: *** You are beautiful. (Astoria-Fred) ***
Capitolo 7: *** Kiss. (Astoria-Fred) ***



Capitolo 1
*** Daphne. (Astoria- Draco) ***


Questa è la prima delle due storie, la coppia predominante è Astoria-Draco.

                                                              

I just need somebody to love.

 

Stavo camminando a passi lenti verso casa dopo una bella corsa rinvigorente.
Una gocciolina di sudore scendeva lentamente dalla mia fronte, con una mano la colsi e mi sciolsi i capelli che avevo raccolto in una coda alta.
I miei capelli filtravano l'aria e si muovevano velocemente all'indietro seguendo il vento.
Dopo qualche minuto arrivai davanti alla porta di casa, tolsi le scarpe ed entrai senza badare alla figura che sostava sulla soglia.
-Astoria.- Scandì bene mia madre con tono accusatorio.
-Sì, mi chiamo così.- Risposi continuando a fare ciò che stavo facendo senza rivolgerle lo sguardo.
-Cos'è questo?- Mi sventolò davanti alla faccia un piccolo foglio azzurro.
Lo analizzai in qualche secondo e poi sospirai.
-I risultati di un'ecografia direi.- La guardai seria cercando di capire cosa voleva da me. 
Io avevo solo bisogno di farmi una doccia calda, solo quello.
-Chi è stato?- Chiese sull'orlo delle lacrime.
-Chi è stato a fare cosa?- Domandai.
-A metterti incinta.- Disse seria.
Scoppiai in una fragorosa risata.
-Io? Incinta? Assolutamente no. Quelli non sono miei.- Dissi ridacchiando.
-Come sarebbe a dire che non sono tuoi?-
-Non lo sono e basta.- Dissi chiudendo la conversazione e andando verso il bagno.
Aprii l'acqua della doccia e mi ci buttai sotto, il getto caldo mi riscaldò ed i miei capelli mossi diventarono lisci come dei flebili fili.
Dopo una mezzoretta abbondante abbandonai il getto d'acqua e mi strinsi nel mio accappatoio.
Uscì e rimasi sull'uscio ad ascoltare ciò che mia mamma e mia sorella Daphne stavano dicendo.
-Mamma, non lo abbiamo fatto apposta, ora non puoi obbligarmi a...ucciderlo.- Disse l'ultima parola con un misto di terrore e pietà.
L'ecografia era sua, di mia sorella.
Rimasi un attimo dietro l'angolo e poi mi incamminai verso la mia camera cercando di non pensare a ciò che avevo appena scoperto.
Mia sorella aveva solo sedici anni, non poteva averlo fatto, non poteva essere davvero rimasta incinta, eppure, le prove concrete c'erano e lei era decisa a portare a termine il suo compito di 'mamma'.
In quei giorni ebbi degli sbalzi d'umore, c'erano momenti in cui ero dolce ed affettuosa ed altri in cui ero aggressiva e maleducata.
La notizia del bambino mi aveva scioccata, io avevo solo quattordici anni, non avrei mai potuto pensare che mia sorella, una saggia Corvonero, avrebbe mai potuto fare una scelta così stupida.
Non usare le precauzioni perché non si ha voglia di comprarle? E' da stupidi, davvero, mia sorella non è stupida, per questo mi preoccupa.
La scuola riprese ed il mio shock era più o meno passato, ero più tranquilla ed ero tornata al mio solito carattere, la vecchia stronza era tornata.
-Pansy.- Dissi schioccando le dita ed aspettando di vedere quella figura rotondetta accanto a me.
-Si?- Disse con tono flebile.
-Una brioche di zucca, veloce.-
Sentii i suoi pesanti passi correre verso la Sala Grande per prendermi la brioche.
Poco dopo sentii dei passi più lenti, come quelli di chi è veramente esausto. Era lei, aveva corso dieci metri e già era sfinita.
Mi porse la mia brioche e tornò al suo posto, dietro di me.
Attraversai il corridoio dei sotterranei diretta all'aula di pozioni che peraltro avevo alla prima ora, che noia.
Entrai e mi sedetti al mio solito banco, giocherellai per tutta l'ora e buttai qualche ingrediente a caso dentro il calderone.
L'ora passò velocemente ed io mi fiondai correndo nel dormitorio dei Serpeverde.
-Signorina Greengrass.- Disse una voce calda e profonda.
Mi voltai ed incrociai il suo sguardo.
-Draco!- Sorrisi e gli corsi incontro facendolo cadere su divanetto per essergli saltata in braccio.
-Oh piccola, quanto mi sei mancata.
-Mai quanto tu sei mancato a me.- Sorrisi e lo baciai facendogli capire che non accettavo repliche, mi era mancato davvero tanto.
Ci staccammo e mantenemmo un contatto visivo molto intenso. 
Mi strinsi piano a lui respirando il suo dolce profumo di vaniglia e menta.
-Che piani hai per stasera?-
-Ti ho preparato una sorpresa.- Sorrise dolcemente e mi strinse a sé.

                                                          

Angolo autrice:
Saaalve babbani, ecco la prima delle tante storie che pubblicherò.
Come vi è sembrata? Vi è piaciuta? Spero di si!
Ovviamente non finirà cosi, se ricevo una recensione continuo con questa storia, ne posterò poi una Astoria-Fred .

Alla prossima.
Astoria.

 

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Capitolo 2
*** Library. (Astoria-Fred) ***


Questa è la seconda delle due storie, la coppia predominante è Astoria-Fred.
Library.
 

 

-Signorina Greengrass, quante volte devo dirle che non deve arrivare in ritardo alle lezioni di volo? Abbiamo solo altri due anni per praticare questa disciplina in modo corretto, non può perderne nemmeno un minuto.- Disse esasperata la professoressa ormai rassegnata al fatto che non sarei mai arrivata in orario.

La lezione di volo passò velocemente, soprattutto perchè, mentre la prof insegnava a Neville come atterrare senza farsi male, io sfrecciavo sul campo di Quidditch come se fosse la mia unica vocazione.

Andai velocemente nella Sala Comune della mia Casa e presi al volo i libri e le pergamene che mi sarebbero servite e andai verso la biblioteca.

A metà strada incontrai Pansy che si mise subito dietro di me e cercò di tenere il passo fino alla biblioteca, arrivata a destinazione si dovette sedere perché aveva camminato troppo, e con troppo si intende una ventina di metri.

Scelsi un tavolo e mi sedetti non badando alle figure che erano sedute accanto a me, dovevo fare bene i compiti che mi erano stati assegnati.

Dovevo passare i G.U.F.O. alla perfezione.

Presi la mia piuma e iniziai a scrivere la mia relazione consultando ogni tanto delle enciclopedie o dei libri specifici.

Terminai la relazione e, subito dopo, afferrai il libro di trasfigurazione ed iniziai a recitare qualche incantesimo, continuai a ripeterne uno, proprio non mi veniva.

Pansy era andata via e comunque su di lei non avrei proprio contato.

Mi guardai attorno cercando qualcuno bravo in materia.

Scrutai il territorio e vidi la testa della Granger pochi tavoli più in là, accanto a lei riconobbi Ron e Ginny.

Guardai nel tavolo affianco al mio e vidi, a mia sorpresa, Tiger intento a trasformare una bacinella d'acqua in un libro.

Infine guardai di fronte a me e rimasi un attimo bloccata, come paralizzata da quello sguardo attento che scrutava i miei movimenti.

Lo guardai confusa, sapeva cosa cercavo di capire, 'Fred' mi sussurrò sorridendo.

Mimai con le labbra un 'Grazie' ridendo e mantenni lo sguardo.

Cavolo, non avevo mai notato quei meravigliosi occhi e quel sorriso.

Non avevo mai notato quanto fosse..ehm..carino? No, no e poi no.

Astoria Greengrass non parla e non guarda i Grifondoro, tanto meno i Weasley.

Però aspetta, lo sto guardando e ci sto parlando.

Sono nella merda.



Angolo autrice:

Hello muggles!
Allora, come ben vedete non ho aspettato di ricevere una recensione perché comunque sono due storie diverse raccolte in una.
Nella prima (Capitolo 1 'Daphne') la coppia predominante è Draco-Astoria mentre nella seconda (Capitolo 2 'Library',ovvero questo) la coppia predominante è Fred-Astoria.
Spero di ricevere delle recensioni per capire se le storie vi piacciono oppure devo eliminarle e non scriverne altre.
Daaaaaai :3

Alla prossima, Astoria.
 

 

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Capitolo 3
*** Weasley. (Fred-Astoria) ***


Weasley.

 

Non posso nemmeno pensare queste cose, come posso pensare che lui, un Weasley, sia carino. Perché gli sto sorridendo? Perché l'ho ringraziato?

Qualcosa non va in me e devo assolutamente scoprire cosa.

Un Weasley, Fred Weasley.

-Ti piace?- Mi chiese Emma, la mia compagna di stanza.

-Spero di no.- Dissi guardando il pavimento e sbuffando.

Ci fu un minuto di silenzio che poi interruppi bruscamente.

-E invece si.- Dissi alzando lo sguardo per far incrociare il mio a quello di Emma.

-Ma non puoi fartelo piacere, hai una reputazione da mantenere, non puoi andare con quello li.- Rispose acida.

-Non lo decido io di chi innamorarmi e, sai cosa? Non decidi tu con chi devo stare. Se ti va bene è così, se non ti va bene rimane così lo stesso.- Uscii dalla stanza sbattendo violentemente la porta e scesi in Sala Comune.

-Tutta questa rabbia cos'è Greengrass?- Chiese una voce profonda dall'angolo della stanza.

-Nulla, non è il momento.- Risposi fredda.

Mi alzai e lasciai la figura di Draco ferma nell'angolo, senza salutare uscii e mi recai in giardino.

Era impossibile stare da soli ed in pace, ragazzini del primo anno urlavano contro quelli di altre Case per i risultati delle partite di Quidditch, alcuni ragazzi di Tassorosso stavano giocando in cerchio e alcuni di Corvonero passeggiavano sulla riva del Lago Nero.

Mi sedetti su una panchina e accavallai le gambe.

Per far passare il tempo iniziai a giocherellare con le mani ma, poco dopo, trovai un passatempo molto più interessante.

La squadra di Quidditch dei Grifondoro stava andando ad allenarsi in campo.

Colsi l'occasione e mi sedetti sugli spalti per assistere agli allenamenti.

L'allenamento iniziò e rimasi lì per circa un'ora e mezza.

Osservai Fred e seguii ogni suo movimento.

Come mai non avevo mai notato la sua bravura nel gioco?

Come mai non avevo mai notato la sua immensa bellezza e la sua esplicita simpatia?

Come mai non avevo capito fin da subito di essere innamorata di lui?

Non so rispondere ancora a queste domande e non credo che saprò mai farlo.

 

 

Angolo autrice:


Baaaaabbani! 
Allora, eccoci qui con il nuovo capitolo della coppia Astoria-Fred!
Come vi sembra? Continuo ad una recensione! 

Ringrazio molto agny11 per la recensione.
Love you all.
Hope you liked it!

Astoria.

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Capitolo 4
*** Ronald. (Astoria-Fred) ***


Ronald.

 

-Come puoi pensare di poter stare con uno come lui?- Gridò Emma acida per la millesima volta.

-Non sto dicendo di volerci stare, sto dicendo che credo che mi piaccia.- Risposi spazientita sbuffando rumorosamente.

-Tu non stai bene, un Grifondoro ma, più che altro, un Wealsey?-

-Si.- Risposi gridando e lasciando cadere qualche lacrima leggera sul mio viso.

-Allora non potrai più frequentarmi.- Rispose secca ed impassibile.

-Nessun problema, sei tu qui a perderci, perderai tutto, sono io la Serpeverde per eccellenza, tutti seguono me, non te. Tutti rispettano me, non te. Sono così felice di potermi liberare di te finalmente, sei sempre stata la persona più pesante che avevo intorno.- Gridai piangendo.

-Non è così.- Disse sull'orlo delle lacrime.

-Fanculo.- Sussurrai e mi buttai sul letto con un libro in mano.

 

 

Scesi in giardino e mi sedetti su una panchina.

Un'ombra sovrastò la luce che illuminava le pagine del mio libro ed alzai lo sguardo per guardare chi aveva interrotto la mia lettura.

Ron Weasley, cosa voleva?

-Ehm..Dimmi.- Lo guardai interrogativa, cosa poteva volere? Bho.

-Volevo chiederti una cosa.- Si sedette accanto a me e mi guardò intensamente.

-Dimmi Ron, ti ascolto.- Lo guardai rassicurante e sorrisi.

Ron prese sicurezza, inalò un po' d'aria e poi parlò.

-Fred.- Solo a sentire il suo nome un brivido percorse la mia schiena.

-Fred cosa?- Chiesi cercando di non far intuire tutto il mio interesse nei suoi confronti.

-Ti piace vero?- Mi domandò sorridendo.

-Come diamine fai a …..No!- Risposi scioccata.

Come lo sapeva? Come poteva averlo intuito? Merda. Merda. Stramegamerda.

-Lo so tanto.-

-Va bene, okei, è vero, mi piace tantissimo ma, come fai a saperlo?-

-Vedo come lo guardi durante le ore di studio in biblioteca, vedo come lo osservi durante le partite di Quidditch. E' più che evidente.-

Sorrisi debolmente e pensai, è vero, era evidente, che sciocca che sono.

-Ma lui non lo sa vero?- Domandai lievemente spaventata.

-No ma, anche se fosse? Non penso che gli darebbe fastidio, anzi.-

-Non glielo dirai vero? Ti prego.- Supplicai.

-No, però credo che sospetti qualcosa, comunque parla spesso di te con George, magari ricambia.- Disse alzandosi e guardandomi dall'alto.

-Lo spero davvero tanto.-

-Non lo farai soffrire vero?- Domandò premuroso.

-Non lo farei mai, ne sono davvero innamorata- Risposi sorridendo al suolo.

L'aspetto di Ron iniziò a cambiare, l'altezza aumentò di getto, i capelli diventarono di qualche sfumatura più chiara e..
 

 

Angolo autrice:
Ehilà!
Eccoci ancora qui con un nuovo capitolo Astoria-Fred, come vi è sembrato?
Ringrazio tanto
ColeiCheDanzaConIlFuoco  e agny11.

Continuo appena ricevo qualche recensione!
Alla prossima, Astoria.

 

 

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Capitolo 5
*** Dream. (Astoria-Fred) ***


Dream.

 

 

-Scusa ma...George? Perché eri Ron un secondo fa?- Domandai curiosa e un po' arrabbiata.

-Se fossi venuto a parlarti nelle mie sembianze non mi avresti detto nulla!-Disse sorridendo debolmente.

-Tu sai qualcosa che io non so, cosa?- Domandai alzandomi dalla panchina su cui ero seduta.

Mi avvicinai lentamente a lui in modo accusatorio.

-Nulla, non so nulla.- Deglutì rumorosamente.

-George? Che mi nascondi?- Lo fissai negli occhi.

-Volevo solo vedere se i miei sospetti erano fondati e, si, lo erano.- Fece per andarsene ma lo afferrai per un polso.

-Eddai Georgie, cosa ci sarà di così tanto segreto che non puoi dirmi?-

George arrossì di colpo, stava per dirmelo.

-PensocheFredsiainnamoratoditemanonnesonosicuroperchénonglienehoparlatoancora- Disse prendendo un lungo respiro alla fine.

-Tu che cosa?- Lo guardai con gli occhi spalancati.

-Niente.- Disse andandosene, questa volta non lo fermai, non volevo fermarlo.

 

Entrai in Sala Comune e mi buttai su uno dei divanetti.

-Sei la grazia in persona Greengrass.- Disse una voce maschile.

-Grazie.- Dissi ironica.

-Sei atterrata su quel divano come un mammut che si è appena mangiato una balena intera, per un secondo ho temuto che il pavimento cedesse.-

Lo guardai seria per un secondo e poi scoppiai a ridere.

Draco, il mio migliore amico dalla nascita, siamo due eredi di importanti famiglie e ogni cosa che facciamo finisce sui giornali, è una cosa alquanto fastidiosa, tutti insinuano che tra noi c'è qualcosa ma, infondo, non c'è nulla più di un'amicizia.

Draco si alzò e si buttò sopra di me.

-Draco, ora sei tu che fai il mammut incinto, levati dai.- Lo spinsi giù dal divanetto.

-Guarda che ti bacio eh, non osare darmi fastidio Ast.-

-Allora rischio di morire.- Feci un espressione ironicamente impaurita.

-Si, rischi Ast, rischi.- Disse ridendo.

 

Passammo tutto il pomeriggio a ridere e a spintonarci giù dal divanetto fino a quando non mi addormentai su uno dei divanetti.

Draco mi portò di sopra nella mia stanza e mi mise sotto le coperte, non mi resi conto di nulla.

Sognavo, sognavo cose che nella realtà non sarebbero mai successe.

Io e Fred avevamo una bellissima famiglia, due bambini, entrambi con i miei colori, a eccezione degli occhi, quei meravigliosi occhi, avevano entrambi i suoi occhi, perfetti.

Eravamo felici, eravamo a Kings Cross, eravamo li non più per noi ma per uno dei nostri bimbi, una femminuccia.

Mi svegliai di colpo, questo sogno era pura illusione, non sarebbe mai accaduto.

Quei bambini così perfetti erano.. 'nostri'.

Eravamo così una bella coppia assieme, perlomeno questo era quello che pensavo anche io.




Fred e George: 




Draco: 




Astoria: 

MUGGLES!
Eccoci qui con un nuovo capitolo!
Ringrazio, come al solito, agny11 per la recensione positiva.
Scusate il ritardo ma non avevo ispirazione e stavo affogando nei compiti :( 


Alla prossima! 
Astoria.

 

 

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Capitolo 6
*** You are beautiful. (Astoria-Fred) ***


 

You are beautiful.


'Baby you light up my world like nobody else.'
- One Direction

Ogni ragazza è bella a modo suo, lo sei anche tu.
-Cit.

 

 



-Ti ho detto di lasciarmi in pace- Dissi in lacrime coprendomi la faccia con un cuscino.

Mi capitava raramente di cadere in queste 'depressioni' temporanee, la cosa che mi preoccupava maggiormente era il perché ero caduta in quella depressione.

Lui, stavo malissimo...per lui.

Come potevo stare male per qualcuno che nemmeno conoscevo così bene? Come potevo essermi innamorata di qualcuno che nemmeno conoscevo così bene?

-Devi alzarti piccola, alzati, mangia, lavati e esci un po'.-

-No Draco, non voglio.- Dissi con voce tremolante.

-Va bene, allora lo faccio venire qui.-

-Fai quello che vuoi Draco,tanto non mi alzo.-

Draco uscì dalla mia stanza e si diresse verso la Sala Comune dei Grifondoro.

 

*Tra Draco e Fred*

 

-Ho bisogno di te Weasley.- Disse Draco in tono secco a Fred.

-Tu? Draco Malfoy mi sta chiedendo aiuto? George, segnalo sull'agenda.-

-Ha ha ha. La questione è seria, Ast sta male, ho bisogno del tuo aiuto.- Rispose Draco lanciando un occhiata a George che sapeva tutto.

-Va bene, ma solo per lei.-

-Grazie.- Rispose Draco freddo.

 

Si incamminarono per i corridoi di Hogwarts senza nemmeno rivolgersi la parola finchè non arrivarono davanti alla porta del dormitorio.

 

-Non ho intenzione di dirti perché sta male, non credo che lo farà nemmeno lei però ti prego, aiutala.-

-Farò quel che posso.- Rispose Fred entrando insicuro e dirigendosi a passi lenti verso un ammasso di coperte dal quale uscivano singhiozzi e colpi di tosse.

 

-Come va piccolina?- Disse Fred gentilmente posando una mano sul lenzuolo.

Rimasi stupita, Draco lo aveva chiamato davvero, oh mio dio.

Emisi un suono che somigliava più ad un lamento che ad una risposta ma si accontentò di quello.

-Quindi male eh? Posso saperne il perché? -

Mormorai un qualcosa di incomprensibile, l'unica cosa che riuscii a dire fu 'ragazzo'.

-Un ragazzo quindi eh? Capisco, mi dispiace, non so chi sia ma lo prenderò a botte, è brutto non vederti più in biblioteca con il sorriso stampato sulla faccia.-

Sorrisi sotto le coperte.

-Non voglio che mi vedi così, non sto affatto sorridendo.- Dissi fra i singhiozzi.

-E perché?- Domandò curioso.

-Perché sono orribile.-

-Non dire scemenze, tu sei sempre bellissima.-

 

Draco:






Fred e George:



Astoria:


 

BAAAAABBANI!
Eccoci ancora qui!
Vi è piaciuto il capitolo? Spero di si! 
Ringrazio, come sempre, 'agny11' che recensisce e tutti voi altri che siete taaaanto timide e non mi scrivete nulla :)
Continuo a una\ due recensioni.
ALLA PROSSIMA!


Astoria.

 

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Capitolo 7
*** Kiss. (Astoria-Fred) ***


KISS



 

Scostai dal viso le coperte e lo guardai.

Cosa aveva detto? Lo stava sicuramente facendo solo per consolarmi, di certo non lo pensava davvero.

Bella? Io? Non lo direbbe mai. Soprattutto perché non lo pensa davvero.

-Visto? Non sto sorridendo nemmeno un po'.- Lo guardai con uno sguardo stanco, era evidente che avevo pianto a lungo e che ero distrutta.

Sorrise e mi guardò dolcemente.

-Ora siediti e guardami.-

Mi sedetti sul letto e lo guardai negli occhi, avevo sicuramente un aspetto orribile e non doveva essere semplice guardarmi in quel momento, eppure lui lo fece con una tale intensità che mi si bloccò il fiato per qualche secondo.

-Che succede, ti va di spiegarmelo?-

Mi guardò dolcemente negli occhi facendomi intuire che potevo sfogarmi con lui senza problemi.

-Sto male per un ragazzo.- Sospirai. -Lui non sa che mi sono innamorata, non lo conosco nemmeno bene, lui è dolce e gentile con me ma probabilmente lo fa solo per gentilezza, non lo fa perché gli piaccio o altro. Sono innamorata di lui da poco ma mi sembra un'eternità. Non credevo che per amore si potesse stare cosi male.

Sto male anche solo quando lo vedo sorridere perché so che quel sorriso non è davvero rivolto a me, non è causato da qualcosa che ho fatto o ho detto. Non è mio.

Sto male anche solo a vederlo, eppure è più forte di me, devo vederlo, lo devo cercare.

Mi fa male vederlo? Non importa, il mio cuore questo non lo capisce, non lo vuole capire.-

Fred sorrise lievemente.

-Ti prego non sorridere, mi fai male.-

Fred mi guardò con uno sguardo misto tra lo stupito e il felice.

Non capivo, aveva afferrato il messaggio? Aveva capito che parlavo di lui da quando gli ho detto di non sorridere?

 

Vidi Fred avvicinarsi piano a me.

STAVA. PER. BACIARMI.

Mi alzai d'improvviso e gli mimai un 'torno subito'.

Corsi in bagno a lavarmi i denti.

Non volevo nemmeno immaginare che alito potevo avere dopo due giorni.

Dopo essermi lavata per bene i denti e dopo aver fatto due bevute di collutorio tornai da Fred e mi risedetti sul letto sorridendogli.

Lui rise e mi baciò dolcemente.
 


 

MUGGLES!
Ringrazio ovviamente tutti quelli che seguono e che recensiscono.
Scusate il ritardo ma ho avuto tanto da studiare.
Se ricevo due recensioni aggiorno, magari anche domani.

/Astoria.

 

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