Una babbana a Hogwarts?

di kyu_black
(/viewuser.php?uid=2067)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Sorpresa ***
Capitolo 2: *** Sconvolto ***
Capitolo 3: *** Cominciano le lezioni ***
Capitolo 4: *** Piton ***
Capitolo 5: *** La foresta Oscura ***
Capitolo 6: *** Nuovo incontro ***
Capitolo 7: *** Un nuovo incontro 2 ***
Capitolo 8: *** Seya, Seya... ***
Capitolo 9: *** Litigi ***
Capitolo 10: *** Ispezioni ***
Capitolo 11: *** Dannati Serpeverde ***
Capitolo 12: *** Compromettersi ***
Capitolo 13: *** Confessioni ***
Capitolo 14: *** A ognuno i suoi occhi ***
Capitolo 15: *** non può essere altro che.... ***
Capitolo 16: *** 15 (parte seconda) ***
Capitolo 17: *** ....con la guerra non si scherza... ***
Capitolo 18: *** Fine ***



Capitolo 1
*** Sorpresa ***


La scuola, per i giovani maghi di Hogwarts, stava per ricominciare. Il primo settembre, come ogni anno, la stazione di King’s Cross era affollata, strani ragazzi con bizzarri animali nelle gabbie sparivano di continuo tra i binari nove e dieci, non che i babbani ci facessero caso, ma dove andavano a finire? -Svelti ragazzi che il treno non aspetta!!- esclamò una donnona dai crespi capelli rossi. -beh...meno male che siamo arrivati cinque minuti prima dell’anno scorso!!-, un ragazzo moro dai bellissimi occhi verdi fece una smorfia -Mancano comunque 10 minuti alle 11!! Potremmo anche arrivare un po’ prima almeno un anno Ron...- borbottò all’amico dalla figura slanciata, mingherlino e con un gufetto che non la smetteva di starnazzare. I ragazzi oltrepassarono la barriera e caricarono i loro bagagli appena in tempo. Cercarono uno scompartimento vuoto dove sistemarsi quando una voce li chiamò facendo un gran sorriso: era Neville, loro sfigatissimo compagno rotondetto dalle guance rosee. -Venite, qui è libero!! C’è anche Seamus!- Il viaggio fu relativamente tranquillo...si, relativamente dato che con loro viaggiavano ‘certe’ persone con ‘certe’ brutte facce... una bisbetica con la faccia da carlino, un paio di gorilla uno più mostro dell’altro, un bel ragazzo morettino che poteva tranquillamente essere la copia maschile di Luna Lovegood in quanto a eccentricità e un antipatico, spocchioso biondino dalla faccia da schiaffi!! Si insomma...serpeverde! -Ma allora perché non ti compri un treno tutto tuo per andare a Hogwarts eh? E portati quei leccapiedi dei tuoi amici che se ti levi dalle balle è meglio!- ringhiò Ronald che di sentire chiamare la sua amica Hermione ‘mezzosangue’ ne aveva abbastanza. Prima che l’odiatissimo Malfoy potesse rispondere una ragazza l’urtò da dietro mentre Blasie, il suo migliore amico, continuava a borbottare di non essere un leccapiedi; -Ma chi diavolo!...- Draco la squadrò un secondo arricciando le labbra all vista di uno splendido sorriso -Lunatica...- sibilò - Ciao ragazzi! Posso passare? Wow Malfoy...stai crescendo bene! Sei proprio carino lo sai?- in effetti lui, oltre che essere la serpe più velenosa di tutta Hogwarts, faceva invidia a molti ragazzi per i suoi morbidi capelli biondo argentati, gli occhi di un azzurro metallico quasi ipnotico, la pelle liscia e rosea che velava un corpo non troppo muscoloso ed estremamente sinuoso, senza contare che era ambito dalla maggior parte della classe femminile scolastica ed era ricco sfondato...insomma, robetta da niente! -Vero che mi fai passare Zabini?- sorrise al ragazzo che non mollava il suo libro di lettura nemmeno nel corridoio di un treno, -Certo Lunatica vai pure!- si scostò senza troppi problemi, di certo lei era la ragazza più strana che avessero mai visto, sempre con quell’aria svampita e la bacchetta curiosamente infilata dietro l’orecchio, nastri e perline tra i capelli e la cravatta della divisa puntualmente annodata al contrario. Era una bella ragazzina in fondo ma nessuno era mai rimasto davvero a osservare quelle iridi colore del mare, Luna era più furba di quanto non volesse far credere, ma proprio era impossibile accorgersene! -Guarda che io mi chiamo Luna! Non Lunatica! Perché voi capite tutti male? Mi sembrate degli orsi schiacciasassi!- -E questa da dove l’hai tirata fuori?- soffiò acida Pancy Parkinson - dall’ultimo numero del Cavillo...- disse piano Blasie senza smettere di leggere - TU leggi quella ROBA?- si scandalizzò il carlino - Perché tu cosa leggi? Cioè: tu leggi? A che lettera dell’alfabeto sei arrivata?- ecco era fatta, Zabini era un ragazzo moooolto particolare, ma a differenza della sua controparte di corvonero (Luna), non era per niente accomodante. Tranquillo e assorto, in realtà gran secchione di tutto ciò che non riguardava le materie scolastiche, saltava via come un petardo se fatto innervosire, specie dalle ragazzine con la voce stridula che tentavano di portargli via il SUO Draco! Si, perché Draco era SUO davvero, erano amici fin da bambini e tra lui e Malfoy c’era sempre stato qualcosa più che l’amicizia... niente di che’, diciamo solo che erano piuttosto gelosi l’uno dell’altro e specie il moretto di un anno più grande, adorava farsi coccolare dal riluttante amico; spesso Draco lo prendeva in giro quando lui e Blasie erano soli e l’altro voleva delle attenzioni: si raggomitolava addosso al biondino sempre col suo libro in mano e pretendeva di essere coccolato come un gatto "perché non vai a rompere alla scia di ragazze che ti ronza dietro?" gli ripeteva quasi ogni volta, "perché da te è diverso! E poi lo so che ti piace perciò zitto e fermo!" gongolava in risposta appoggiando la testa sulla sua spalla e tranquillizzandosi con il buon profumo che emanava il ricercatissimo serpeverde. -Non ti sopporto più Blasie! Draco digli qualcosa!!!- sbuffò rabbiosa la moretta -Qualcosa!- disse annoiato il ragazzo -Ma Draco!!!!- -Uffa smettetela di litigare voi due non vi reggo! Pancy se hai dei problemi te ne torni dalle tue amiche CHIARO?- Blasie fece una buffa linguaccia alla ‘gallina’ che si voltò indispettita e sparì in un altro vagone; Draco si girò lentamente a fissare il suo amico - Anche tu! Perché devi sempre attaccarti da dire?- il ragazzo chiuse il libro di scatto facendosi serio -Lo sai benissimo perché- disse avvicinandosi pericolosamente al viso dell’altro e senz’attendere risposta voltandosi e infilandosi nello stesso scompartimento di Potter & Co. Prese posto tra Neville e Ginny, di fronte a lui Hermione che lo guardava stranita, allungò le gambe tra i piedi della ragazza e sprofondò con la schiena nel sedile imbottito aggrottando la fronte e rimettendosi a leggere più svelto che mai. Il biondo sbuffò -Ok Zabini resta lì! Ma non credere che ti faccia entrare senza una disinfezione in Sala Comune!!!- si voltò per tornare al vagone serpeverde tallonato dai due gorilla. I grifondoro erano piuttosto perplessi e guardavano il ragazzo con diffidenza, inoltre non avevano mai visto i serpeverde litigare così tra loro, in genere erano troppo intenti a litigare con gli altri, ma Luna sorrideva, quando c’era di mezzo Zabini dio solo sa cosa poteva succedere! Il silenzio regnò per qualche secondo poi Harry si sedette rivolgendogli la parola - Perché sei rimasto qui?- disse un po’ brusco, Blasie lo guardò sottecchi senza rispondere ma infastidito dagli sguardi insistenti del gruppo alzò il viso. Il suo sguardo fu catturato dalla faccia perplessa e un tantino imbarazzata di Hermione, non si fece problemi a squadrare tutta la sua figura soffermandosi sulle gambe dove vi era poggiato un grosso volume, sorrise, sapeva che la Granger era una secchiona ma non era quello il motivo: senza accorgersene con quel libro aveva spostato la gonna appena sopra le ginocchia rivelando di avere delle belle gambe, la ragazza se ne accorse e diventò di un bel rosso acceso, lo sguardo del serpeverde passò ad Harry un attimo prima che Ron saltasse in piedi per tirargli un pugno -Per fare un dispetto a Draco!- rispose rimettendosi serio - No perché è strano che uno della tua Casa stia qui in nostra presenza...- ribatté seccamente il moretto sfregiato -Mi sembra di essere libero di andare dove voglio! O no? Se non dovete già parlare di Quiddich e dei modi per batterci io resterei...- si rituffò nella lettura e così Hermione mentre gli altri chiacchieravano normalmente quando a un tratto, distolta l’attenzione dal volume scolastico la grifondoro dai capelli colore del miele esclamò -Coooosaaa??- tutti la guardarono shockati -‘Mione che succede?- chiese Harry al suo fianco, lei nemmeno lo considerò insistendo a fissare Blasie sconcertata - Ma... sai che libro è quello?!- lui sorrise tornando a leggere e mormorando -Si, perché? La cultura è cultura!- Seamus si rivolse a Hermione -Perché che libro è?- -E’ un autore babbano... - -Serpeverde che leggono storie babbane????- intervenne esterrefatto Ron -beh, se l’avessi scritto tu non lo leggerei...- ghignò il ragazzo. Arrivarono a Hogwarts finalmente, anche se il viaggio era parso più corto dei precedenti, ma forse era solo perché ormai al sesto anno ci avevano fatto l’abitudine... Il gruppetto grifondoro si fermò come sempre a scambiare due parole con Hagrid mentre poco lontano la situazione tra i membri della casa verde argentata peggioravano: -Adesso Blasie pretendo delle scuse! Tu mi offendi in pubblico quando io non ti avevo detto niente!- disse acida Pancy, -Scordatelo! E poi non credere che non sia al corrente di quello che dite su di me! Ma non è questo il punto dato che non mi sbatto per digli imbecilli! Il fatto è che non sopporto quando vai in giro solo a rompere i coglioni!- -Blasie! Finiscila una buona volta! Litigherete dopo!- intervenne il biondino molto scocciato che già doveva, come Caposcuola, star dietro a quelli del primo anno -Non darti tante arie Draco! Anche tu! E’ da ieri che stressi, VAI AL DIAVOLO!!!- urlò brancando i suoi bagagli e filando avanti a tutti entrando in una carrozza di ragazzine tassorosso del terzo anno, ben felici di vedere uno gnocco del settimo sorridere loro. Malfoy c’era rimasto davvero male, non gli aveva mai parlato in quel modo, e fare una scenata di fronte a tutti...intercettò a un certo punto lo sguardo interessato di Harry che aveva assistito alla scena da poco distante, il serpeverde ringhiò ai bambini undicenni di darsi una mossa e in breve furono tutti a Hogwarts. I tavoli erano pieni di alunni, l’atmosfera era ricca di magia, Silente sedeva maestoso scrutando i nuovi arrivati, la Mc Granitt era un tantino tesa e incrociava di continuo lo sguardo con Severus Piton che sembrava già infuriato -Cominciamo bene...- pigolò Ron facendo segno agli amici dello sguardo omicida del tetro professore. Terminato lo smistamento il preside si alzò per fare un annuncio: -Ci sono questioni importanti di cui vi devo mettere a parte. La prima è che la cattedra di Difesa Contro Le Arti Oscure è stata assegnata a un professore proveniente dal ministero che però non arriverà che fra tre mesi, nel frattempo sarà il vostro attuale professore di pozioni a sostituirlo...- molti cuori mancarono un battito, Ron e Harry impallidirono mentre il povero Neville si sentì male e si accasciò sul tavolo con la testa tra le mani. -La seconda importante notizia è che una ragazza che non fa parte di Hogwarts si unirà agli studenti del sesto anno, almeno finché il Ministero non sistemerà la situazione... mi raccomando, se le dovesse succedere qualcosa sarete nei guai, in guai grossi...vieni...-. Una figura sbucò dall’ombra e si avvicinò alla Mc Granitt che stava ancora ferma in piedi col Cappello Parlante in mano e un’espressione preoccupata. Gli studenti la guardavano curiosi perché lei non indossava la divisa, era in ...abiti babbani... Il preside proseguì dicendo: -La ragazza di fronte a voi si chiama Seya Almasy e per sfatare ogni eventuale dubbio... beh, il Ministero ce l’ha affidata perché Hogwarts è uno dei posti più sicuri al mondo, fate tutti in modo che lo sia davvero... ragazzi vi presento la prima babbana ad aver messo piede in questo castello!- In poche parole si scatenò il putiferio, tutti discutevano animatamente tra loro, stupiti, e decisamente contrariati sembravano essere quelli a un tavolo sulla destra di Seya che li guardò per un po’. Silente riportò il silenzio specificando che la sua incolumità doveva essere garantita da tutti gli studenti e facendole cenno di sedersi sullo sgabello per essere smistata in una delle Case che avrebbero dovuto ospitarla. Abbiamo qui una novità interessante una ragazza dal cervello stravagante. Babbana a tutti gli effetti, mai più succederà per le tue doti serpeverde sarà. La Mc Granitt sollevò il cappello fissandolo sconcertata mentre nell’immensa sala regnava un silenzio tombale interrotto dal borbottio dell’insegnante -Vedi se non hai fatto un errore!!- sbuffò rimettendoglielo in testa e scambiando un occhiata a Silente che però guardava Severus intento a calmarsi dopo che gli era andata l’acqua di traverso. Di nuovo? Mi sembrava di essere stato chiaro! Salazar Serpeverde non ha scelto solo purosangue e se dico che le sue caratteristiche sono come le voleva il fondatore, allora ho detto bene, ripeto: serpeverde! -E quali sono le caratteristiche dei serpeverde?- chiese Seya nel mutismo generale e il Cappello Parlante rispose con una delle sue solite filastrocche: Chi mente acuta e sensibile aveva dal fier Corvonero ricetto otteneva; i più coraggiosi, più audaci, più fieri con ser Grifondoro marciavano alteri; così Serpeverde prescelse diletti di nobile sangue, in astuzia provetti; e poi Tassorosso i restanti accettava si, Tosca la buona a sé li chiamava. La ragazza scese dallo sgabello e Silente disse -Abbuffatevi!- La professoressa Mc Granittt la trattenne un momento avvicinandosi preoccupatissima al preside e sussurrando -La ragazza non può stare a serpeverde! A meno che non vogliamo consegnare al Ministero un mucchietto di cenere!- il preside sembrò riflettere un attimo sul da farsi, tutti gli studenti mangiavano parlottando tra loro e lanciando occhiate fugaci per vedere cosa sarebbe successo. Seya intanto si era voltata e vedendo le facce della Casa a cui era stata assegnata una scarica elettrica le attraversò la schiena "E così non mi vogliono eh?" sorridendo perfida si avvicinò alla tavolata piantandosi proprio di fronte a una moretta dall’aria turbata -Ciao! Ti conviene tirare indietro il tuo bicchiere o potrebbe infettarsi!- fece sadica prendendo posto tra un ragazzino del primo anno e un tipo corpulento conosciuto come Goyle che fece spazio indignato. Il professor Piton rischiò di strozzarsi per la seconda volta in cinque minuti e sta volta i più se ne accorsero. Alla fine della cena Silente si avvicinò al tavolo Serpeverde incitando i bambini a seguire i Prefetti mentre faceva cenno a Malfoy di seguirlo. Mise una mano sulla spalla di Seya che ghignava per aver appena restituito con gli interessi un calcio a Pancy che non aveva fatto altro che tormentarla. La ragazza ghignante si accorse solo ora del biondino, non l’aveva notato prima, un po’ perché era in fondo e poi perché non si era neppure degnato di guardarla. Una volta nell’ufficio del preside Draco rischiò di essere ricoverato d’urgenza al San Mungo reparto 'attacco di cuore '...

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Sconvolto ***


Malfoy si sentì mancare, fortunatamente era seduto su una poltroncina nell’ingombro ufficio di Silente e ciò gli risparmiò la caduta, la Mc Granitt al suo fianco fissava Albus incredula che potesse aver escogitato una cosa del genere, stava già pensando che ‘Ernie Pompe Funebri’ se ne sarebbe potuto occupare al più presto... -Effettivamente nessuno di noi si sarebbe immaginata una cosa del genere...penso che per la sicurezza della ragazza sia meglio così, inoltre la torre serpeverde, almeno personalmente, non è per niente confortevole. Lei è un Caposcuola perciò le sto assegnando questa responsabilità...- il biondino prese fiato debolmente -Mi ritiene...adatto?- disse con un filo di voce, l’anziano mago gli sorrise e prese a fissarlo da sopra gli occhiali a mezza luna -Si, dopotutto i Malfoy sono educati a rigide regole d’etichetta fin da piccoli giusto? Sono sicuro che non sarà poi così difficile...- -Ma oltre ad essere Caposcuola e dover fare dei turni di notte e tutti gli altri impegni sono anche il capitano della squadra di Quiddich serpeverde... e poi le lezioni e i compiti, insomma non le sembra un po’ eccessivo? Forse un altro Caposcuola...- tentò di scamparla il ragazzo che si sentiva in tutto e per tutto braccato, il preside sorrise nuovamente -La signorina Almasy è stata assegnata a serpeverde però... perciò la responsabilità è sua, anche per qualsiasi cosa le dovesse inavvertitamente accadere. I componenti della sua famiglia sono abituati a svolgere incarichi importanti... mettiamola così: è un ‘favore’ che sta facendo al Ministero...dove peraltro lavora anche suo padre...- "Che peraltro non voglio vedere la sua reazione quando lo verrà a sapere..." pensò sconsolato il biondino, l’ultimo sguardo al preside per convincersi del tutto che non ci sarebbero stati né ‘se’ né ‘ma’, dopotutto non era certo lui il cocco di Silente: lo sfregiato sopravvissuto!! Di mala voglia e fulminando la ragazza con lo sguardo si alzò diretto verso l’uscita, Albus le fece cenno di seguirlo, appena fuori incontrarono Piton che bloccò loro la strada, Draco era parecchio arrabbiato e si sfogò con lui come se la ragazza nemmeno esistesse -Sa cosa mi ha imposto Silente? E’ una cosa davvero inammissibile! Babbani a Hogwarts!!! A serpeverde per giunta!!!!- Adesso ci parlo io col preside! A me sembra che stiano dando tutti di matto ultimamente, a cominciare da quel cappello...sarà il caso di farlo sparire un giorno di questi, tanto è ovvio che non funziona più come dovrebbe, dopo più di 1000 anni...- sbuffò il tenebroso insegnante che più nero che mai si preparò a fare una scenata a Silente. Seya seguì silenziosa il ragazzo fino all’inizio della scalinata che conduceva alla torre quando cominciò a guardarsi intorno curiosa e stupita da come un castello intriso di magia, così piacevolmente bello, potesse riservare angoli oscuri come quelli che si apprestavano a percorrere. -Muoviti stupida babbana! O non arriverai a domani!- ringhiò il Caposcuola senza neanche voltarsi, ma inaspettatamente si sentì rispondere a tono così si girò con fare minaccioso - A chi hai dato della stupida? Ti ricordo che sei tu quello che si è fatto incastrare a fare qualcosa che non voleva! E che sarà obbligato a sopportarmi a tempo indeterminato!-. Gli occhi gelidi di Malfoy si scontrarono con quelli verde scuro di lei -Non osare tenere quel tono con me! Sei solo una babbana che dovrebbe fare la fine che merita! Se fosse per me non saresti durata tanto, e non ti assicuro che sarà così...gli incidenti capitano, specie in questa scuola! Adesso seguimi per quanto mi faccia ribrezzo doverti accompagnare! Ricordati che qui sei meno della spazzatura! Troverò un modo per liberarmi di te!!- Seya incrociò le braccia al petto e non se lo fece ripetere due volte, irritò ancora di più il ragazzo sfoggiando un ghigno degno di un serpeverde. Entrarono in Sala Comune e i ragazzi sfilarono le bacchette, pronti a vendicarsi per il calcio sferrato alla Parkinson, che ora era seduta su una poltrona furente. -Fate pure! Tanto se mi torcete un solo capello la colpa è sua!- indicò il ragazzo biondo che si trattenne dal lanciarle una fattura per il semplice motivo che le sue parole erano la verità. -Allora Draco? Sei riuscito a far sbattere fuori di qui quella cosa indegna?- sibilò acida Pancy, Draco era visibilmente sul punto di scoppiare e le facce astiose dei suoi compagni mutarono subito preoccupandosi di cosa potesse essere successo. -Silente...non era giustamente molto convinto che la nostra Casa fosse...sicura per.....lei.... così...sarò costretto....A TENERMELA!!!!!- urlò furioso - Cos...che significa ‘a tenertela’?- chiese perplessa e schifata Milliset Bullstrot. Due lampi attraversarono le iridi ghiacciate del ragazzo -Significa che sarò obbligato a farla alloggiare nella stanza del Caposcuola serpeverde!!- sbottò. Subito Pancy si alzò andandogli incontro con aria dispiaciuta -Ma Dracuccio...e tu dove andrai?- Malfoy non le diede il tempo di raggiungerlo che si diresse verso la rampa di scale nascosta dietro l’ennesimo quadro, bisbigliò la parola d’ordine che nessuno sentì e appena si rivelò il passaggio disse adirato -Per la sua incolumità Silente mi ordina di restare al mio posto! TU MUOVITI!!!- urlò salendo e sbattendo i piedi ad ogni gradino. -Impossibile...ma...ma non si può.... e poi lei è ....una ragazza...- balbettò Pancy presa alla sprovvista come tutti gli altri. -Oh, non preoccuparti, e poi non sono una ragazza....sono spazzatura giusto? E quella più o meno sta nelle camere di tutti quindi che problema c’è? Purosangue e babbani non interagiscono in alcun senso, deve averci pensato anche Silente!- le soffiò l’altra contenta di averla fatta arrabbiare. Una volta arrivata nella stanza del Caposcuola si fermò a guardarla, era bella grande, con un letto a baldacchino da una piazza e mezza, tutto, dai tendaggi ai tappeti e alla mobilia era nei toni del verde, finemente decorato con leggeri motivi argentati, le pareti erano di nuda pietra grigia e il pavimento di marmo dello stesso colore. A un lato c’era una grande scrivania nera, al centro della stanza un tavolo con quattro sedie dello stesso colore, un divano, una poltrona e una piccola porta verde anch’essa, che dava in un elegante bagno privato, sobrio ma efficiente. C’erano dei bagagli in un angolo vuoto della camera e Draco ringhiò -Bene! E’ quello il posto che ti hanno dato? Starai lì e guai se ti muovi, parli o mi guardi in un modo che non mi piace!!!!- intanto qualcuno stava bussando al ritratto in fondo alla breve scala a chiocciola, il biondo andò ad aprire ritrovandosi faccia a faccia con Piton che senza tanti complimenti raggiunse la stanza loro assegnata. Si guardò un po’ intorno poi sbuffando disse qualche formula magica e nell’angolo vuoto comparì un lettino molto più simile a una brandina che a un letto, e una ridotta cassettiera. Il mago voltò su se’ stesso e uscì senza una parola, ancora troppo contrariato dalla decisione di Silente, decise comunque di fare delle raccomandazioni agli alunni di sotto per cui se le avessero giocato un qualsiasi brutto tiro ci avrebbe preso di mezzo anche lui senza contare i guai col Ministero. La ragazza si distese a letto mentre Draco lanciava un incantesimo sui suoi effetti sibilando - Ho appena fatto un incantesimo d’allarme, non osare toccare la mia roba!!!- e anche lui uscì sbattendosi il quadro alle spalle, sfrecciò come un fulmine alla riunione organizzata tra Caposcuola e Prefetti e una volta lì Ron (Prefetto) e Hermione (promossa a Caposcuola) pensarono di indagare... ci mancò poco che non menasse tutti e due, alla fine la storia saltò fuori e i ragazzi, invece di sbeffeggiarlo come avrebbero voluto, si recarono a riunione terminata, dritti dal preside per fare delle proteste. Silente rispose picche e spiegò che il Cappello Parlante non era pazzo, e se l’aveva messa a serpeverde c’era un motivo -...e poi... è noto che i componenti di quella casa sanno cavarsela! Seya è una ragazza in gamba!- Ron strabuzzò gli occhi -Si ma stiamo parlando di Malfoy... il peggior serpeverde che ci sia... per me a quest’ora è già imbalsamata!- Hermione lo guardò storto ma non disse nulla perché anche lei era dello stesso avviso. Tuttavia Silente non mutò la propria decisione e i ragazzi corsero ad informare gli altri grifondoro, dovevano stare tutti all’era o quella povera ragazza non sarebbe sopravvissuta un paio di giorni. Nel frattempo Draco era tornato in camera, moooolto infastidito, entrò....ma dove cavolo era finita? Guardò in bagno, niente, poi si accorse della finestra socchiusa "si!!!! Ti prego fa che si sia buttata...ti prego ti prego...". Sotto il vuoto, erano già le 11:30 di notte e non si vedeva nulla, ma il suo sguardo fu attirato da una figura appollaiata sull’angolo del cornicione, strizzò gli occhi e..."impossibile!" -Come diavolo ci sei finita lì?- ruggì (tanto perché se si spaventava e cadeva era meglio...). La ragazza si voltò a guardarlo -Ho camminato, e si che mi sembra che le gambe le abbia anche tu.- -sei fuori zona fuori orario! Adesso ci resti e peggio per te!- richiuse la finestra gongolando poi si recò in bagno. Uscì dopo qualche minuto, indossava un pigiama di seta blu scuro, pantaloni e camicia, e si stava tirando indietro i ciuffi che senza gel erano ribelli quanto quelli corvini di Potter quando rabbrividì, Draco era uno che non soffriva il freddo, ma la temperatura era decisamente scesa per optare per un sottile pigiamino di seta... "ma porc..." le finestre (3 in tutto) erano completamente spalancate, mise la testa fuori e la ragazza: ancora nella stesa posizione. Sbuffò sonoramente e richiuse tutto, da fuori non poteva certo aprirle, sarebbe congelata; con un nuovo ghigno s’infilò sotto le coperte, al calduccio. Finì per addormentarsi quando un rumore sospetto lo svegliò facendogli sbarrare gli occhi, si alzò silenzioso scostando cautamente le tende, bacchetta alla mano, la stanza fievolmente illuminata dai raggi della luna era vuota. Ci pensò un attimo poi scese dal letto circospetto e si avvicinò alla finestra, la aprì senza far rumore e guardò nello stesso punto dove ci dovrebbe essere stata quella babbana, ma non c’era. L’idea che si fosse sfracellata al suolo stava cominciando a convincerlo quando una voce divertita alle sue spalle lo fece sobbalzare -Niente frittata!- sghignazzò lei. Il biondino guardò dentro ma si rese subito conto che lei stava parlando da sopra la sua testa, alzò il viso e la vide -E adesso che cavolo ci fai sul tetto? Come ci sei arrivata?- -magia...- bisbigliò lei prima di sparire. Draco stava già pensando di richiudere le finestre con un incantesimo di sigillo quando la curiosità tipica sua prese il sopravvento, scivolò fuori, dando le spalle al vuoto, si obbligò a non guardare giù e allungò le mani poco oltre la sua testa afferrando il bordo del cornicione che delimitava il tetto. Con un leggero sforzo si sollevò incontrando il viso della ragazza che mostrava un ghigno sinistro -Dimmi un po’ sai volare? Perché se ti stacco le mani... che succede?- Draco sentì la rabbia montare ma lei non gli diede modo di rispondere e corse su per poi sparire dall’altra parte del tetto a punta di forma circolare, Malfoy si tirò su e la raggiunse sbuffando, sgranò gli occhi quando la vide prendere le distanze per fare un salto nel vuoto e raggiungere poco più in basso il muro di cinta merlato, stava per richiamarla indietro quando la ragazza spiccò un balzo. Draco corse nella sua direzione soffiando sottovoce -Ma sei pazza!?- -Perché? non è lontano! E’ solo un’impressione!- -Torna subito qui!! Subito!- -No! E non puoi costringermi con la magia, vedrebbero tutti dei lampi di luce nella notte e cosa direbbero se scoprissero che ti sei lasciato sfuggire sui tetti la ‘spazzatura’ affidatati? Hà, bell’impressione come primo giorno da Caposcuola vero?- -Smettila immediatamente e vieni qui!- -No!- Seya proseguì gattoni fin quasi a metà, a quel punto anche Draco spiccò un balzo, alle altezze lui era abituato giocando a Quiddich e anche... alle prese miracolose! E per un pelo non finì per essere lui una bella frittatina di mago. Calmò il respiro affannoso dopo lo spavento e la raggiunse in fretta maledicendo se’ stesso per averla seguita. Seya saltò sopra un altro tetto e da lì la strada sulle tegole fu facile, dall’oscurità provenne un grido strano ed entrambi si appiattirono giù. Draco spazientito riuscì ad afferrarla per un braccio, bruscamente la fece voltare - Allora sei pazza sul serio! Siamo vicinissimi alla foresta proibita razza di cretina! Quel luogo pullula di mostri! E ci sono un sacco di bestiacce volanti che...non voglio fare da bersaglio solo perché sei fuori di testa!!- Seya in risposta sorrise -Vuoi dire che quei mostri sono più pericolosi dei miei germi?- lui la lasciò subito afferrando la bacchetta nella tasca dei pantaloni. La ragazza intanto si voltò verso quella che doveva essere la sua meta -Guarda là... sono qui da qualche giorno e credo proprio che quella sia la finestra della camera del custode!- Draco, che si stava guardando intorno la fissò perplesso e spiazzato -E allora?- -Beh... mi ha ‘insegnato’ lui tutte quelle cose sui germi e la nullità dei babbani, ‘e siete una piaga qui, e siete indegni di là, e altro che frustate nelle cantine’... voglio dargli una lezione!- -E come pensi di fare?- chiese il biondino che cominciava a elettrizzarsi non poco alla pericolosa e quantomai illecita situazione. Con un ghigno perfido tirò fuori dalla tasca una boccetta -Questa...- cominciò con voce saccente - l’ho presa quando sono andata da Madama Prince per dei graffi che mi sono fatta in una delle serre...mi ha portato nello studio dell’infermeria dato che era una cosa breve ma un fantasma ha iniziato a fare casino e lei è uscita...ho visto questa tra le mensole e ne ho messa un po’ in una boccetta vuota!- -ma che roba è?- chiese spazientito il ragazzo che di come se l’era procurata non gli fregava niente -E’ un preparato lassativo!- spifferò, gli occhi le brillarono e Draco si sedette a terra - Mi dici come pensi di somministrarglielo?....senza magia?- aggiunse acido -Guarda che qui la magia non c’entra proprio niente, senza contare che col buio ci vedrebbero...pensavo che visto che è al terzo piano, lontano dalle cucine, per bere non scenderà di certo tutti i minuti giusto?...quindi immagino che tenga una brocca con qualcosa, come fa la Mc Granitt...- Draco represse una piccola smorfia divertita "a quanto pare la mia compagna di stanza non solo è una lurida babbana, ma è anche un’infida ladruncola vendicativa..." - E senza magia come entri?- -Uffa, magia di qua magia di là.. studiate tante formule complicate e non sapete fare le cose più semplici!- detto ciò tirò fuori dai jeans scuri qualcosa di metallico, che il ragazzo subito riconobbe come una piccola lama, lei sorrise -Souvenir dalle cucine...hanno certe armi improprie là dentro... c’è un’ampia scelta sui possibili modi per far fuori quella tua amica che ti chiama con quel nome assurdo!-. Fu velocissima, strisciò alla finestra della camera di Gazza e Draco avvertì appena un impercettibile ‘click’, vide la figura agile della ragazza insinuarsi all’interno della camera quando gli venne quasi un colpo "oddio! La gatta di Gazza! Se ci pescano la colpa è mia!!" si precipitò il più silenziosamente possibile al davanzale ma Seya stava già uscendo e gli fece segno di scansarsi, richiuse la finestra con un altro ‘click’. Lei fece un bel pezzo del tragitto per il ritorno sghignazzando quando si fermarono entrambi per risalire su una sezione di tetto più alta - Hey, come hai fatto per quel gattaccio rognoso che si porta sempre dietro?- di nuovo quel ghigno malefico, quell’indifesa ragazzina ghignava un po’ troppo per i suoi gusti, -Se non puoi sbarazzarti del nemico fattelo amico! Ho ruffianato quella pulce per qualche giorno e ogni volta che può è ben felice di prendere del cibo extra...come stasera, ma ops! Era sonnifero quello che ci ho aggiunto?...cavoli, e io che credevo fosse dolcificante, questo mondo magico non riesco proprio a capirlo, sono troppo disorientata!- fece sarcastica salendo un altra volta e ritrovandosi sulla torre prima del muro di cinta che separava quella ovest dalla torre serpeverde. -Hai...dato del sonnifero a Missis Poor?- balbettò il ragazzo che non sapeva cosa dire -Si, diciamo che il lassativo non è stata l’unica cosa che ho preso...ma tanto non potrei mai essere stata io, sono solo spazzatura babbana no?-. Attraversarono entrambi la mura e tornarono in stanza, Draco era confuso, non sapeva più che fare: da una parte la disprezzava in quanto babbana, odiava tutti i mezzosangue figuriamoci lei, dall’altro lato era sempre stato affascinato dalle arti oscure, ma a differenza di quello che si potrebbe pensare, non perché volesse davvero uccidere qualcuno, anche se si poteva fare una piccola eccezione per Pancy, Ronald Weasley e a volte anche Potter, ma semplicemente perché era illegale. Nella sua famiglia, dove per la verità l’illegalità era di casa, l’avevano comunque educato come un perfetto Malfoy, il che voleva dire essere mattinieri anche la domenica perché se arrivi a colazione alle 7:01 te ne torni in stanza a pancia vuota, lezioni supplementari di pozioni, scherma, piano, equitazione... ci mancava solo l’uncinetto, si diceva a volte; tralasciando naturalmente le lezioni di ‘galateo’ impartite direttamente da suo padre a suo di ceffoni. Squadrò la ragazza che ora si era seduta a gambe incrociate sul suo letto e frugava in una borsa tracolla verde, Draco tornò nel proprio e disse con fare superiore -A questo punto potrei anche fare la spia... in fondo è un mio dovere far sì che niente di illecito venga compiuto...se ti trovassero in possesso di tutta quella roba rubata...- lei lo interruppe bruscamente mentre era piegata di lato e frugava per trovare il pigiama -Sai, immaginavo mi ritenessi così stupida... credi davvero che terrei quelle cose con me? Ho ficcanasato abbastanza per aver già un paio di posti sicuri dove mettere quella roba...ma non te lo dico, non posso ancora fidarmi di te, e di questo passo e col tuo carattere non credo che succederà mai, in quanto a fare la spia... fa pure, ma non hai le prove e se le trovassi potresti sempre avercele messe tu per incastrarmi! Devo ricordartelo io che sono solo spazzatura? La spazzatura non pensa! A proposito, posso usare il bagno vero?- Malfoy era a dir poco rintronato, ogni volta che quella ragazza apriva bocca faceva dei poemi! -si, si...- rispose distrattamente immerso nei suoi pensieri. Dopo non molto uscì, adesso aveva modo di guardarla meglio: indossava una maglietta bianca con un disegno sul davanti, un paio di lunghi pantaloni grigi, girava scalza e con un cipiglio altero, i suoi capelli, lunghi fino a metà schiena erano castani e appena ondulati, ora li teneva fermi in una coda bassa. Rimase in piedi un po’ scrutando una candela sospesa a mezz’aria e poi il ragazzo sbuffando disse - E’ semplice magia, si spegne con ‘nox’- fece per prendere la bacchetta sul vicino comodino quando lei sorrise: -‘Nox’!- soffiò e fu di nuovo buio, un rumore di coperte stava ad indicare che si era infilata a letto, prima di dormire bisbigliò -‘Nox’...bello, la vostra magia funziona..- Draco fu parecchio irritato da quest’affermazione "anche io l’avrei potuta spegnere così, ma sarei dovuto scendere dal letto, i babbani sono così sempliciotti".

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Cominciano le lezioni ***


La mattina seguente il caro serpeverde si ricordava fin troppo bene quale disgrazia gli fosse piombata sulla testa, si alzò alle sette in punto e si chiuse in bagno, dopo un buon quarto d’ora uscì trovando la ragazza in piedi che guardava fuori dalla finestra, decise di ignorarla e si mise a scorrere l’orario delle lezioni prendendo i propri libri dal baule. Fu il turno di Seya di vestirsi, si guardò leggermente contrariata, a lei le gonne non piacevano particolarmente, comunque era la divisa scolastica ed era tenuta a portarla come gli altri; sorsero un paio di difficoltà con la cravatta "e come cavolo si fa qui il nodo? Bah! L’ingellato è impeccabile e io ci faccio la figura della stracciona... al diavolo la cravatta la tengo slacciata!!!". Imbronciata uscì e trovò il biondino sbuffante che la stava aspettando per scendere -Non è galanteria vero? Stabilisci tu gli incontri di linciaggio?- -Esattamente, qui fanno tutti ciò che dico! E adesso fuori! Ho fame!-. Scesero in sala comune sotto lo sguardo truce di tutti i serpeverde, lei non ci fece caso e filò dritta fuori verso la Sala Grande. Nel frattempo alla torre grifondoro il famoso trio si stava preoccupando parecchio per la sorte della ragazza babbana, -Dobbiamo farci amicizia in fretta, così passerà più tempo con noi e potremo tenerla d’occhio...- disse Ron convintissimo - Chissà che le hanno fatto... se fossi stato al suo posto non sarei mai andato in stanza con Malfoy! E’ come lanciarsi nel fuoco, senza contare che di nuovo in giro c’è quello schifoso del padre che è riuscito a far cadere le accuse su di lui in meno di due mesi!- aggiunse Harry -certo! E poi quei due devono dividere una camera? Per me Silente aveva aggiunto qualcosa di strano al suo succo di zucca perché...Malfoy la farà dormire certo...per sempre!- -Allora voi due! La finite e andiamo a vedere come sta o rimaniamo a chiacchierare?- intervenne spazientita Hermione. Quando furono giù la trovarono in fondo al tavolo serpeverde a fare colazione da sola, la maggior parte dei membri di quella Casa erano in sala comune a discutere con Draco su come sbarazzarsene senza finire nei guai. Il trio si avvicinò -Ciao, come stai?- le sorrise cordialmente Hermione, lei ricambiò -ancora viva- -Dove cavolo è Malfoy?- ringhiò Ron che non vedeva l’ora di bisticciare - Su con gli altri a premeditare la mia morte!-. -Sta facendo concorrenza a Potter in quanto a melodramma?- la fastidiosa voce del professore di pozioni li interruppe, la ragazza lo squadrò di sbieco, in quei giorni passati a Hogwarts lui non aveva fatto altro che lanciarle occhiatacce soffiando scocciato ogni volta che ce l’aveva di fronte, e lei non lo sopportava proprio ma tirò fuori un sorrisetto furbo e disse -Professore, dovrebbe essere su a dare consigli sulla mia vaporizzazione o quelli faranno confusione! Si sa, quando si hanno troppi progetti si finisce col non combinare niente!- e tornò a dedicarsi al suo piatto, Piton assottigliò lo sguardo, irritato, e si voltò senza ribattere lasciando i grifondoro a bocca aperta. -Wow, hai risposto indietro a Piton!- esclamò entusiasta Ron -Sapete che lezioni ci sono oggi? Io non ho avuto l’orario...-, Hermione da buona samaritana tirò fuori il proprio e ne fece una copia con l’incantesimo ‘exemplar’. -Grazie...- -Mi chiamo Hermione, lui è Harry e lui Ron!- -Piacere Petronilda!- disse seriamente stringendo la mano al rosso che aggrottando un po’ la fronte chiese -Ma non ti chiamavi Seya?- lei ridacchiò e rispose -Certo, volevo vedere se te lo ricordavi Ron!...mi dite chi è quello?- indicò un ragazzo seduto lontano da lei ma allo stesso tavolo, che leggeva qualcosa e non aveva spiccicato una parola. -Quello si chiama Blasie Zabini, fa l’ultimo anno- -E’ simpatico?- domandò la babbana con tutta l’intenzione di conoscerlo, i tre si guardarono tra loro -Veramente...è un serpeverde perciò, ecco... noi non ci parliamo molto...c’è competizione tra le Case...- spiegò un tantino imbarazzata la grifondoro. Seya inarcò un sopracciglio e disse sarcastica -Credevo che le differenze ci fossero solo tra babbani e maghi, invece anche tra alunni di una stessa scuola...siete un tantino troppo pignoli non vi pare?-. La ragazza si avvicinò al serpeverde seduto tutto intento a leggere quando si accorse del libro che aveva in mano si cacciò a urlare - Tradimento!! C’è un traditore! Lui legge libri babbani! Misfatto! Scandalo! Corte marziale!!- i professori allarmati stavano per tirarsi in piedi ma poi sospirarono, si trattava di Seya...in quei giorni che era stata lì li aveva fatti dannare: spariva, riappariva, se la svignava mentre si stava parlando con lei, non dava retta a nessuno e sbeffeggiava ogni cosa strana che le propinavano come se per lei fosse normale. Il ragazzo alzò lo sguardo interdetto e vide la babbana con un piccolo ghigno sulle labbra -Tu sei il coraggioso del gruppo che leggi quella roba? Non è proibita?- -Posso fare ciò che voglio, e se non ti dispiace la prossima volta evita di urlarmi nelle orecchie!- tornò al suo libro come niente, Seya riportò l’attenzione sui suoi nuovi amici grifondoro facendo conoscenza con tutto il gruppo al completo, si era trovata particolarmente bene con una ragazza di nome Luna Lovegood, una strega pazza che lei immaginava la sapesse più lunga di loro infatti le due ragazze, dopo aver fatto un po’ le sciocche ridendo e scherzando s’erano lanciate un’occhiatina d’intesa. La prima ora avevano trasfigurazione: l’insegnante era una professoressa di nome Minerva Mc Granitt, severa come pochi e capo della Casa grifondoro. I ragazzi si sedettero veloci, Seya prese posto all’ultimo banco per evitare di essere un facile bersaglio, i grifondoro invece furono praticamente obbligati da Hermione a star davanti per seguire meglio le lezioni. Accanto alla babbana stava per sedersi una ragazza di corvonero ma la prof. La fece scambiare di posto con Malfoy che depresso e contrariato eseguì in silenzio. Trasfigurarono i propri animali in piccoli uccellini bianchi, Hermione ci riuscì quasi subito e l’incazzoso serpeverde dopo di lei. Ovviamente qualcuno pensò bene di lanciare una fattura a Seya che in quel momento stava rispondendo a un insulto di Malfoy, il ragazzo stizzito si tirò più sotto al banco voltandosi in avanti imbronciato e la magia...lo centrò in pieno. I suoi abiti presero fuoco immediatamente e lui schizzò in piedi tirando una bestemmia, la Mc Granitt esclamò -Gelidus!- e il fuoco fu spento, ma prima che potesse rimproverare gli studenti il biondino urlò - Chi è l’idiota!! Razza di cretini ma dove diavolo mirate!!!-, si era voltato dall’altro lato della classe e ce l’aveva con un grosso gruppo serpeverde, la professoressa si accigliò richiamandolo al posto e chiedendo spiegazioni, il nome del colpevole non saltò fuori ma Pancy guardava il suo Draco con aria colpevole e mentre si recavano a lezione di difesa gli confessò di essere stata lei, Malfoy non la prese bene.... Piton squadrava ogni singolo alunno varcasse la soglia e in special modo Potter e la sua combriccola. Cominciò enunciando le caratteristiche degli scudi difensivi e trattando in particolare delle differenze tra ‘protego’ ed ‘escudo’. L’insegnante risultava essere molto più loquace in quella materia, parlava sicuro e con pochi giri di parole a differenza delle solite machiavelliche spiegazioni di pozioni. Sogghignando malevolo disse con tono mellifluo - Avete già avuto modo di esercitarvi con gli scudi, ma un conto è difendere sé stessi, un conto è lanciare l’incantesimo per proteggere una persona cara... oggi voglio che vi esercitiate in questo senso!- Un gesto di bacchetta e i banchi si schiacciarono contro il muro, con aria sadica disse -Almasy... visto che lei non può esercitarsi... venga pure qui... sarà la persona da difendere! - Seya ci rimase male un attimo, i serpeverde col cavolo che l’avrebbero schermata, infatti erano già tutti lì che se la ridevano... I ragazzi fecero una fila indiana e il professore disse a un’alunna di scagliare verso la babbana uno schiantesimo. All’ultimo secondo la debole magia s’infranse contro una barriera ersa dall’insegnante, Seya deglutì con difficoltà "che cavolo, mi tocca aspettare che mi fulminino...ma ti arrangi!!" si guardò intorno e scorse uno specchietto sotto il banco della vanitosa Calì. Mentre la tassorosso si posizionava al suo fianco e un corvonero avanzava, la babbana allungò una mano afferrando il piccolo oggetto, pronta a sperimentare se avrebbe funzionato. Per i primi ragazzi nessun problema dato che erano tutti tanto ‘buoni’ da schermarla in tempo. Quando fu il turno di Potter il ragazzo scagliò uno schiantesimo più forte del previsto e la barriera del suo compagno Ron andò in frantumi, la ragazza era sbiancata.. tra poco la Parkinson e Malfoy. Ora Harry doveva proteggerla e anche lo stesso Piton dovette ammettere a se’ stesso che il ‘protego’ del ragazzo era veramente efficace, aveva talento per quelle cose...se solo si fosse applicato in pozioni... Pancy sbuffò per non essere riuscita a colpire la sua ‘preda’ ma sorrise dato che ora non l’avrebbe schermata in tempo... Seya era pronta a spedire al mittente l’incantesimo, il professore se ne fregava altamente della situazione standosene comodamente seduto sul bordo della cattedra e lasciando di proposito che le cose prendessero una piega pericolosa per quell’insignificante babbana che detestava fin dal primo momento in cui i loro sguardi taglienti si erano incrociati. -stupeficium!- gridò Tiger, Pancy non mosse un dito ma l’incantesimo tornò indietro dopo aver rimbalzato contro lo ‘scudo’ improvvisato e fece svenire il serpeverde, non era molto potente dato che Tiger era scarso in tutto, ma comunque gli aveva fatto perdere i sensi. Il profe si alzò di scatto mentre i grifondoro inveivano contro la moretta con la faccia da carlino che più rabbiosa che mai si era girata a guardare la ragazza dall’espressione serissima. Piton con ‘innerva’ fece riprendere l’alunno e Harry strepitò che era ora di finirla perché per Seya era pericoloso -Dieci punti in meno a grifondoro Potter! Non urli! E poi la smetta, quella babbana non ha certo bisogno del suo prezioso intervento!!! Parkinson! Accompagni il signor Tiger in infermeria...e lei...- guardò la ragazza con un odio innaturale -come osa...- sibilò. Prima che potesse rispondere suonò l’ora di storia della magia e il famoso trio si schierò intorno alla ragazza. In quell’ora i serpeverde passarono tutto il tempo a confabulare mentre Seya, come se niente fosse, stressava Ruf con ‘perché’ e ‘cosa sarebbe?’ ogni 5 minuti, il fantasma del professore non aveva mai ricordato qualcuno più interessato alla sua lezione, sapeva perfettamente che i ragazzi recuperavano le ore di sonno quando c’era storia della magia. In seguito andarono su una torre dove si tenevano le lezioni di divinazione, Seya scoppiò a ridere appena vide la Cooman che predisse l’atroce morte di Harry, ormai rassegnato alla sua pazzia, e aggiungendoci quella della babbana...ma figuriamoci se prendeva sul serio le parole di quella sbarellata! Non fece altro che ridere di lei con Ron e il moretto. -Guarda com’è tranquilla...ma gliela faremo pagare, non ci si prende gioco di noi!- sibilò Pancy a Draco che annuì sicuro. All’ora di incantesimi, il cui insegnante Vicious aveva simpatia per la ragazza, successe che qualcuno le lanciò un incantesimo di levitazione sollevandola circa 3 metri da terra e facendola ricadere bruscamente al suolo. Tutti i ragazzi lasciarono i propri posti litigando coi serpeverde. Seya si sollevò, era caduta su una catasta di libri sbattendo la schiena, ma il dolore non era nulla in confronto alla rabbia, quel deficiente di Goyle si stava gasando con Pancy e Malfoy, lei lo individuò e agguantato un volume piuttosto grosso saltò in piedi sulla cattedra urlando -VINGARDIUM LEVIOSA IMBECILLE!!!- il libro, scagliato a tutta forza sulla fronte di Goyle lo fece cadere a terra mezzo stordito e con un bernoccolo da storia. Si scatenò così un mega rissone tra gli alunni, Draco riuscì a svignarsela e a raggiungere la ragazza seduta che si massaggiava la schiena, la guardò torvo, pronto a tirarle una maledizione ma lei saltò giù afferrandolo per il cravattino -Dì a quei tuoi leccapiedi incapaci che non renderò loro le cose facili! E tu dovresti avvalerti di personale più esperto!- Harry, notato il pericolo, s’intromise liberandosi dalla presa di un corvonero con cui si stava menando per sbaglio -Malfoy! Tutto questo è colpa tua!- -Taci sfregiato! Togliti dai piedi!- dal gruppo qualcuno aveva estratto la bacchetta e senza volere aveva colpito una delle travi del soffitto, diretta ora a sfracellarsi sulla cattedra. Seya spinse lontano Harry con un calcio buttandosi addosso a Malfoy e appiattendosi al suolo. Un boato e una nuvola di polvere furono seguiti da schiamazzi vari, la professoressa Mc Granitt corse nell’aula accanto capendo che doveva essere successo qualcosa di grave, quel rumore non era provocato dalle solite esplosioni di Finnagan...o si?. Harry tossiva come un forsennato, il calcio nello stomaco della ragazza gli aveva tolto il respiro, dall’altro lato Draco e Seya stesi a terra si guardarono negli occhi un momento -Tu..- bisbigliò il biondo sconcertato -Non credere che ti abbia salvato la pelle, anzi mi sei d’intralcio!- sibilò la ragazza con uno sguardo gelido; si alzarono mentre la polvere iniziava a diradarsi e Seya riprese il suo solito modo di fare esclamando ad alta voce - Ma quella cravatta te la incolli? Tutta in ordine mentre io non so nemmeno fare il nodo!- La Mc Granitt sorpassò spedita gli studenti -State bene?!- si sentì un mugolio sommesso, Harry era a terra che si teneva la pancia. Consiglio dei docenti: i professori si erano riuniti per discutere degli eventi capitati in quella mattina, stavano pranzando in una stanza attigua alla Sala Grande in modo da non farsi sentire, il preside aveva pensato di lasciare Severus di guardia agli studenti ma lui non ne voleva sapere meditando di convincere gli altri a scaricare Seya Almasy direttamente al Ministero, così Madama Chips, la professoressa Sprite e Hagrid stavano tenendo d’occhio i ragazzi; Seya si era seduta proprio accanto a Potter nel tavolo grifondoro ricevendo continue occhiatacce dai verde argentati. -La situazione è insostenibile, qui la faccenda rischia di sfuggirci di mano! Meglio lasciare queste brighe a chi ne compete, l’ufficio di Rapporti internazionali Maghi Babbani dovrebbe prendersi l’incarico!- sbuffò a un tratto Piton che non aveva tutti i torti, - Severus...- lo chiamò il preside comprensivo - L’hanno affidata a noi perché Hogwarts è più sicura anche del ministero, lì ha la possibilità di circolare chiunque, inoltre potrebbero subire degli attacchi...- il professore di pozioni non lo lasciò finire ringhiando - Così dobbiamo aspettarci noi un attacco?! E poi ha visto anche lei cos’è successo, ed è solo il primo giorno! Due alunni della mia Casa sono in infermeria! E il resto degli studenti del sesto anno è ricoperto di lividi! Da quel che ricordo io non ci sono mai state cose del genere qui!!!- il preside sorrise sornione e bisbigliò -Allora non ricordi bene Severus...ai tuoi tempi mi sembra perfino di averti messo in punizione, con altri alunni, e cose del genere accadevano di continuo. Proprio tu dovresti essere tollerante nei suoi..- Piton si alzò in piedi di scatto - E con questo cosa vorrebbe dire? Io non tollero e non tollererò che ci siano disordini per colpa di quella babbana che per giunta qui non dovrebbe nemmeno starci!!!- uscì sbattendo la porta, preside e Mc Granitt si guardarono sconsolati tornando a discutere con gli altri insegnanti. Nella Sala Grande entrò il tetro professore, il cui pesante mantello nero svolazzava da tutte le parti, l’attraversò diretto come un fulmine nel suo ufficio, quando era arrabbiato era sempre lì... e lì potevi appunto trovarlo ventiquattr’ore su ventiquattro!

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Piton ***


Nel pomeriggio, come se non bastasse, c’erano doppie ore di pozioni. Harry aveva deciso con i suoi amici di sorvegliare Seya per gran parte della giornata, l’avevano presa come una ‘missione’ e adesso Potter era sempre entro il metro di distanza da lei, pronto a sfoderare la bacchetta a ogni minimo movimento sospetto. Questa situazione irritava ancor di più i serpeverde che unanimi odiavano Potter & Co. La stanza che ospitava quella materia si trovava nei sotterranei, condizione già di per sé poco rassicurante, era buia e fredda, e l’ambiente era del tutto conforme a colui che impartiva le lezioni... Seya si sistemò tra Hermione e Neville; Harry, Seamus e Ron erano dietro di lei all’erta, il professore la guardò subito male sibilando - Veda di non combinare altri guai perché io non sono tollerante come gli altri professori! E’ chiaro?!!!-. I ragazzi cominciarono a preparare tutti gli ingredienti, miscelando robe strane per circa un’ora. A un certo punto una voce scocciata tuonò - Signor Paciok! Non sa fare nemmeno le cose più stupide! Guardi lì che schifezza! Per dio è al sesto anno e lavora peggio di uno al primo!! ‘Evanesco’! E adesso la ripeterà da capo!!- sghignazzamenti tra i serpeverde. Dopo alcuni minuti tornò più spazientito di prima -PACIOK! Cosa sta’ facendo? VELENO? Cosa diamine ci va dopo la polvere di passiflora?- Neville avvampando fece un respiro profondo e tremante nel tentativo di ricordare mentre la mano di Hermione scattava in alto; Seya sussurrò - radice di zenzero-. Gli occhi di Piton si fecero due fessure- L’ho sentita borbottare qualcosa...cos’ha detto ?- -..niente..- la sua voce si fece irritata e tagliente - mi da’ dello stupido?! Cos’ha detto!!!!?- -Radice di zenzero!- sbottò lei a tono. Il professore rimase perplesso un attimo poi con un ghigno malevolo disse - MA BENE!! Non solo lei si permette di presentarsi a lezione come qualunque studente, non solo crea disordini con la sua presenza ma disturba e si permette di suggerire a un mago che cosa mettere nella sua pozione! Paciok è indubbiamente scarso ma lei è solo una babbana SE LO FICCHI IN TESTA!!- Seya non si scompose - Un mago è diverso da un babbano perché usa la magia? Non mi sembra che sia necessaria per questa materia! Servono solo gli ingredienti giusti!-. Piton furente agguantò un paiolo e glielo sbatté davanti al naso - OK! Vediamo cosa sa fare! E qualsiasi cosa verrà fuori la proveremo su...- i suoi occhi saettarono per la classe in un attimo poi s’illuminarono -POTTER!!! Lei è uno coraggioso vero?- il ragazzo si sentì male, i serpeverde avevano la vittoria in tasca, se lo sarebbero tolti dai piedi per un pezzo, magari per sempre... Harry deglutì a fatica, la ragazza si mise all’opera e gli altri tornarono alle loro pozioni; Seya mescolava con meticolosa attenzione ricordando gli ingredienti e il loro ordine e dosaggio a memoria, per quasi un’ora non aveva fatto altro che rileggerli alla lavagna facendoci mentalmente su una filastrocca canticchiata. Senza mai alzare gli occhi dal proprio paiolo preparò la pozione, quando spense il fuoco era di un colore arancio brillante, il tetro professore l’aveva fissata tutto il tempo con il broncio -Potter! Venga qui subito!- sibilò - beva questa!- e fece apparire un calicino dove versò un po’ di pozione ‘mimetica’ grazie alla quale la pelle assumeva le proprietà di quella di un camaleonte. Harry bevve tutto d’un fiato pregando mentalmente di non morire, dopo qualche secondo si conformò al colore della parete e di una vetrinetta scura sotto gli sguardi basiti di tutta la classe, Seya si lasciò sfuggire un sorrisino soddisfatto e Piton, alzatosi, tuonò - Possibile che una insulsa babbana ci riesca al primo colpo e voi... dopo cinque anni di studi dobbiate ancora fare delle schifosissime brodaglie!! Siete la classe più sprovveduta che abbia mai avuto! Doppi compiti a tutti e da oggi verifiche e interrogazioni a sorpresa! Lo vedremo se non vi mettete a studiare!!! E lei Paciok, se non migliora entro la fine del mese giuro che la sbatto fuori dal corso!!!!!- Hermione guardava il paiolo della ragazza piena d’invidia , Harry mormorò -pro..professore...l’antidoto- -Dovrebbe saper farselo da solo!!!!- tuonò l’uomo mentre il ragazzo fu costretto a rimanere così tutto il pomeriggio. La sera, riuscita a liberarsi dei ragazzi impegnati a trovare un rimedio per Potter in quel momento in infermeria, Seya si avvicinò all’ufficio di Piton che aveva la porta appena socchiusa -E’ permesso?- la guardò velocemente e rispose brusco -NO!- ma lei entrò lo stesso -Sta lavorando?- -FUORI!- -E’ arrabbiato?- -HO DETTO FUORI!!!- - Se vuole la prossima volta sbaglio pozione, ma si ricordi che sono priva di poteri, non stupida!- -Priva di poteri e SORDA!- ringhiò. -Scusi tanto, so di darle fastidio ma dovevo chiederle una cosa...- sorrise, lui la squadrò torvo sibilando -Lei non sa con chi ha a che fare...- -Si invece! Un pericoloso mago oscuro ammazzababbani infiltrato a Hogwarts e sfuggito alla galera!- Piton sgranò gli occhi e la ragazza sghignazzò -Ci ho preso vero? Beh, non che lo nasconda bene...si capisce al solo guardarla! Comunque ha chiuso lei la biblioteca no? Mi servirebbero le chiavi, vorrei prendere qualche volume da leggere...- - E che cosa ci farebbe lei con volumi di magia? A cosa le servono?- -A non ritrovarmi occhi negli occhi con Malfoy e a sapere quali malefici mi scaglia contro...- - La biblioteca è chiusa e se lo scorda che mi muovo di qui per..- -Infatti, mi dia le chiavi...poi gliele riporto!- -Stà scherzando? Non se ne parla neanche!- tornò a scrivere, Seya mise i pugni sui fianchi -Ma lei è sempre così scorbutico con tutti o solo con me perché mi odia?- -Tutte e due!- rispose senza nemmeno guardarla; alzò il viso quando però la vide aggirarsi per il suo studio osservando interessata i contenuti orripilanti dei vasetti -Non tocchi niente e fuori di qui!- Seya si cacciò a ridere -Però, in quest’angolo c’è abbastanza spazio...peccato che non abbia un barattolo abbastanza grande anche per me!-. Si ritrovò di colpo inginocchiata in un cilindro di vetro tappato in alto, che cominciava a riempirsi di roba verde, Piton nascose immediatamente la bacchetta quando Madama Prince entrò nel suo ufficio accompagnata da Draco e Harry che avevano appena fatto a botte. Seya rimase immobile sogghignando perché nessuno l’aveva vista mentre il contenitore si riempiva centimetro dopo centimetro. -Professore, questi due studenti si stavano picchiando in biblioteca quando sono arrivata, entrambi hanno rifiutato di darmi spiegazioni, perciò glieli affido, sono sicura che troverà una punizione adatta per entrambi!- e così dicendo uscì dalla porta. - Venti punti in meno a grifondoro! Non si picchiano i propri compagni di scuola, specialmente in una biblioteca!- - Ha cominciato Malfoy!- - Potter mi ha minacciato - ribatté l’altro strafottente - - Si perché voi serpeverde finirete per ammazzarla quella ragazza!- -Sempre che io scampi alla conservazione sott’olio...- una voce alle loro spalle li fece sobbalzare. Seya aveva il liquido che le lambiva il mento e sorrideva serena in quella buffa situazione. Entrambi erano lì a occhi e bocca spalancati, Piton disse annoiato -Ecco, ha rovinato tutto, se stava zitta magari la facevo franca e domani sarei riuscito a smerciarla nei mercati neri di Nocturn Alley...- con un gesto di bacchetta fece sparire barattolo e schifezza verde, la babbana si alzò in piedi rivolgendosi a Harry - Vogliamo scommettere che duro fino alla fine di questa settimana?- -Certo che ci duri se San Potter e i suoi amici ti fanno da scorta giorno e notte...ops...non la notte...- aggiunse in tono malvagio. Harry si rivolse a Piton -E lei non dice niente?!- -Cosa crede Potter? Anch’io sono preoccupato...- disse con un ghigno sinistro che lo fece rabbrividire, era a dir poco grottesco - ...ma il caro Silente non ne vuole sapere si spedirla di filato al Ministero...io l’avevo avvisato..- - Professore! Qui non stiamo scherzando! Seya...- -E chi scherza?- sbottò Severus - I babbani non devono stare a Hogwarts, se contro ogni regola e buon senso lo fanno, se ne assumono anche le conseguenze!- -Se le capita qualcosa la responsabilità sarà anche sua lo sa?- sibilò adirato il moretto, Piton l’osservò scettico dall’alto in basso -E in che modo?- ci furono alcuni secondi di silenzio pesante - Adesso ognuno nei propri dormitori! Avanti...-. Una volta in corridoio Harry prese Seya per un braccio - Senti...puoi stare da noi se vuoi...- propose preoccupato -No grazie, ma se si mette male scapperò alla torre grifondoro- "si certo...se riuscirai a scappare" pensò lui sforzando un sorrisetto stiracchiato e fulminando Malfoy con lo sguardo che in quel momento aveva un’aria beffarda. Draco e Seya svoltarono un paio di angoli poi lei sbuffò -Ecco e adesso? Senti c’è un modo per entrare in biblioteca senza chiavi? Magari un passaggio segreto che tu sappia?- -No! Peccato comunque che Piton ti abbia tirato fuori di là, era proprio adatto a una schifezza come...- - non che sarebbe stato un grande affare vendermi, tu compreresti una babbana in salamoia?...solo spreco di denaro!- -ci sono cose che danno soddisfazioni...e poi io ho soldi da spendere!- -Certo, e cosa direbbero i tuoi? ‘Bravo figlio fortuna che hai un nuovo hobby’?- lui sorrise malevolo -Più o meno così...- "Ah...". Dopo qualche passo lei riattaccò imperterrita: -se sei un Caposcuola... puoi andare dove ti pare giusto?- - Cosa stai pensando, che ci vada io per caso?- chiese disgustato inarcando un sopracciglio, lei fece un’espressione pensierosa -No, in effetti... la sezione proibita.. forse è un po’ rischioso per chi non è...esperto- - Hey! Credi che non ci sia mai stato?- sbuffò, lei sorrise e il ragazzo riprese il suo atteggiamento freddo e distaccato di sempre -In ogni caso a te non è concesso andarci! E poi non ti servirebbe a niente!- Arrivati all’inizio della scalinata che portava alla loro Sala Comune Seya si fermò di nuovo - Se impedisci ai tuoi amici di uccidermi appena metto piede là dentro questa notte ti faccio vedere cos’ho scoperto!- Draco la studiò un secondo con aria curiosa e disse altero -Non c’è niente che io non sappia di questa scuola!-, lei fece di nuovo quel ghigno perfido, si prospettava qualcosa di illecito - E invece non sai che ho detto ‘passaggio segreto’ prima con una ragione...- -Di che cavolo stai parlando?- -Questa notte alle 12:30 lo saprai! E’ sott’inteso che devo essere viva e...incolume!- fecero un bel po’ di gradini poi lui borbottò -Si, cosa mi costa lasciarti vivere alcune ore ancora, dopotutto posso farti fuori quando voglio!- Entrarono in Sala Comune e Draco fece cenno agli altri di stare fermi, erano tutti pronti a darle una bella lezione -Ho mal di testa, rimandiamo il pestaggio, voglio godermelo!- nessuno obiettò anche se c’erano parecchie facce stupite. I ragazzi salirono in camera e mentre Seya era sotto la doccia Malfoy sentì bussare, aprì trovandosi di fronte Blaise imbronciato che lo rispinse su e con tono cupo disse -Draco lo sai perché mi sono arrabbiato, ma non riesco a starci per molto...- il biondino inarcò le sopracciglia puntando i pugni sui fianchi -Adesso vieni a chiedermi scusa?- il moretto sembrò incavolarsi di nuovo -Io non ho niente da farmi perdonare! Sei tu che non devi trattarmi così! Io non sono una pezza da piedi Draco! Siamo amici fin da piccoli perciò con me sei pregato di non usare un certo tono!- -Senti Blaise hai ragione, ma proprio perché mi conosci sai che questo è il mio tono!- -Non con me! Vedi di portarmi più rispetto O TI PIANTO IN ASSO!- sbraitò, Draco guardò preoccupato la porta del bagno, se Seya sentiva... ma il ragazzo gli prese il viso tra le mani e lo baciò teneramente sulle labbra, un contatto leggero e dolcissimo, lui però rimase pietrificato, non se l’aspettava, e adesso? Stava baciando il suo migliore amico, anzi era il contrario...non che non fosse mai successo dato che Blaise l’aveva già baciato in seguito a una litigata. Le mani del moretto gli carezzavano delicatamente la guance che solo in quei casi si coloravano di un lieve color pesca, e le punte delle sue dita s’insinuavano appena tra i morbidi capelli biondi; Draco si lasciò sfuggire un sospiro...adorava quando Blaise faceva così...peccato che a rovinare tutto c’era quella babbana del cavolo! O si sarebbero distesi sul letto e avrebbero continuato a coccolarsi per un pezzo. Il biondino lo staccò pian piano, attento a non offenderlo o un calcio nelle balle era assicurato, fece segno verso la porta e l’altro ragazzo, come se nulla fosse si avvicinò a origliare bisbigliando - E’ la babbana?- Il rumore della doccia era cessato da qualche secondo, Seya s’infilò l’accappatoio ma uscendo scivolò e per non cadere afferrò il bordo del lavandino, solo che purtroppo ruppe con l’avambraccio una boccetta di vetro contro il muro e i frammenti si sparsero per terra. -Ma che è stato?- chiese Zabini all’amico; -PORCA PUTTANA!!!- esclamò la ragazza che si era ferita e aveva un piccolo pezzo di vetro piantato nel braccio. Sfilò l’accappatoio e si mise la biancheria intima, velocemente i pantaloni tenendo il braccio offeso sopra il lavandino per non sgocciolare in giro e faticò ma riuscì a infilarsi la maglietta. Sciacquò il taglio sotto l’acqua ma non poteva medicarsi lì, doveva uscire perciò si era vestita. Con una salvietta di carta tirò su velocemente i frammenti di vetro a terra o quell’odioso biondino avrebbe rotto più del necessario! Uscì sotto gli sguardi perplessi dei due - CHI ha insaponato il pavimento? Eh?!!- soffiò mentre il ragazzo rideva per la sua piccola magia -Perché? Che è successo?- chiese beffardo, Seya tirò fuori dalla borsa un astuccio e prese le pinzette, si mise sul letto e rimosse l’asciugamanino che teneva sul braccio. Blaise si avvicinò per guardare, il tessuto era macchiato di sangue, lei neanche si era accorta della sua presenza, cercava di vedere come prendere il vetro, -Aspetta, ti aiuto...- bisbigliò facendo per prendere la bacchetta, -No! Ci riesco da sola!Grazie!- sbottò estraendo il vetro per metà, lo prese con le dita e lo sfilò totalmente. Un rivolo di sangue sgorgò veloce dalla ferita - Ti conviene andare da Madama Chips...- la ragazza alzò gli occhi su di lui - No grazie ‘ragazzo troppo impegnato a leggere’! Così se scendo fanno il tiro a segno! Spostati!- prese due cerottini e li usò per chiudere la ferita che fasciò subito dopo sbuffando. - Se ti fa male puoi metterci...- -Niente erbette magiche! Ma tu che ci fai qui?- - Non posso venire a trovare un amico?- -Fai pure!- borbottò spostando tutto e infilandosi sotto le coperte girata dall’altra parte. Draco ridacchiava perché il suo scherzetto era stato anche meglio di ciò che si aspettava, lui e Blaise parlarono un po’ tra loro poi il moro gli sussurrò all’orecchio - E’ un bel taglio, se fossi in te ci darei un’occhiata...potrebbe anche lamentarsi con la Mc Granitt...- Malfoy inarcò un sopracciglio come uno che non ha la minima intenzione di ascoltare... Blaise tornò rassegnato nella sua stanza ruggendo contro Pansy che trovò appostata appena fuori dalla porta. - Se tu puoi salire da Draco allora voglio farlo anch’io!- -No Pansy è tardi...ricordi il mio mal di testa?- mugugnò il biondo ‘perfetto attore’. - Uffa...allora dammi un bacio!- sorrise avvicinandosi, Blaise la bloccò per una spalla -La smetti di fare la gallina? Draco non vuole baciarti o l’avrebbe già fatto! Smamma!!- -Blaise...- lo richiamò il ragazzo che non aveva nessuna voglia di sentirli litigare, il moro gli lanciò un occhiata truce e il Caposcuola, scendendo le scale, senza farsi vedere, gli accarezzò dolcemente la schiena poi depositò un bacio fulmineo sulla guancia di Pansy e le sorrise -Contenta?- la moretta ridendo filò nel suo dormitorio, la Sala Comune era vuota, Zabini lo fissò negli occhi borbottando - E a me niente?- Draco si guardò intorno e risalendo si sfiorarono entrambi le guance con le labbra -‘Notte- e richiuse la porta. Blaise tutto contento trotterellò nel proprio dormitorio, Malfoy guardò l’ora: le 11:35 e lui non aveva sonno per niente, guardò fuori dalla finestra ripensando alla notte prima " già, per tutto il giorno non ci ho nemmeno fatto caso...abbiamo rischiato di sfracellarci...che cavolo di babbana mi hanno rifilato?...esseri come loro non dovrebbero stare qui, quando mio padre scoprirà che Silente me l’ha messa in stanza arriverà ad Hogwarts e..."-Avada Kedavra...- mormorò senza rendersene conto. Seya si girò lentamente -Cos’hai detto?- il ragazzo si voltò di scatto, era convinto che dormisse -A cosa serve...Abra Kadabra?...no, non hai detto così...- -Taci e fatti i cazzi tuoi!- -Serve per uccidere le persone?- ironizzò, ma un ghigno sadico del biondo la fece rizzare a sedere -Sul serio? Com’era? Com’era?- -Piantala...senti perché non me lo dici ora di quel passaggio visto che sono ancora sveglio?- -I nostri patti non erano questi, ma te lo dirò subito se mi ripeti lento e forte quella formula!- -Perché la vuoi sapere?- Chiese annoiato gironzolando per la stanza - Così almeno saprò con certezza cosa mi lanceranno contro i tuoi amici!- sbuffò. Draco si accomodò sulla poltrona incrociando le gambe -E’ facile da ricordare Avada Kedavra...ma difficile da usare, ci vuole molta pratica ed è... vietata dal ministero! Uccide all’istante...- un attimo di silenzio poi lei chiese titubante - e... tu la sai...usare?- l’altro fece un ghigno - Quella no...non ancora... ma ci sono un sacco di maledizioni interessanti- -Per esempio?- - Adesso dimmi del passaggio segreto come d’accordo!!!- Lei sbuffò alzandosi - Dobbiamo uscire, per quello volevo aspettare.. a meno che tu non sappia renderti invisibile!- raccolse delle cose dal fondo di un cassetto, abiti neri - Cambiati, così conciato ti vedranno...- si chiuse in bagno assicurandosi che fosse tutto asciutto e uscì poco dopo, anche Malfoy era completante vestito di nero, sembravano due vicari, lei ridacchiò facendolo spazientire - Certo che con quel colore di capelli... perché non metti uno di quei buffi cappelli a punta da mago?- -Che obbrobri!- disse schifato prendendo il proprio mantello da viaggio che aveva un cappuccio abbastanza ampio. Così bardati sgattaiolarono all’aperto, percorsero un bel pezzo di giardino, in una zona d’ombra lei si avvicinò al ragazzo riluttante bisbigliando - E’ laggiù...- -Credi che sia scemo? Quello è il Platano Picchiatore!!- ringhiò sommessamente, lei sospirò - Lo so anch’io però mentre lo guardavo ho notato che c’è una specie di pulsante... guarda...- si avvicinò pericolosamente al tronco "Se la spiaccica meglio!" pensò lui. Seya raccolse da terra un bastone e schiacciò quello che pareva un nodo arboreo prima che la pianta cominciasse a muoversi pericolosamente, si rivelò un passaggio tra le radici, lei fece segno al ragazzo di raggiungerla e insieme entrarono - Ci sei già stata?- chiese invidioso - No, ma cosa poteva mai essere un pulsante su un albero che distrugge tutto ciò che gli capita sotto?... Cavolo...hai una luce?- -Lumos...- la bacchetta sprigionò una fievole luce azzurrina - Bella!- sorrise la babbana. Lentamente strisciarono per il cunicolo fino ad arrivare ad una costruzione diroccata, uscirono da una parete di legno e si ritrovarono tra la polvere, Draco perlustrò un po’ l’ambiente con la ragazza alle costole -Siamo nella vecchia Stamberga Strillante, a Hogsmade- -Hogsmade?- -Città in cui vivono solo i maghi!- -Allora voglio vederla!- disse cercando di uscire ma il ragazzo la trattenne -No è rischioso, se ci vedono...- la mollò subito e lei si avvicinò a un vecchio caminetto - Allora soddisfatto della scoperta?- -Potrebbe farmi comodo...- concesse il ragazzo mantenendo il suo tono glaciale. Il tragitto era abbastanza lungo così decisero di tornare a Hogwarts, ormai era l’una e 10, Draco le domandò come mai si comportasse così, sorprendendola - Perché? Non credo di essere poi così strana, rispetto a voi...- -No? Una babbana che se ne va in giro di notte sul limitare della foresta proibita e circondata da maghi?- -Cosa credi, ci sono i cattivi esattamente come qui tra i babbani, e poi sono solo ragazzate, voi non le fate queste cose?- - Non paragonare noi maghi con la feccia che siete! - la ragazza si voltò di scatto seccata da quel comportamento razzista, stizzito da quel gesto le strinse il braccio facendola girare di nuovo, un leggero gemito di dolore uscì dalle sue labbra. Draco accese una candela e tirò su la manica con una smorfia - Adesso cosa fai?- - Blaise mi ha ricordato che potresti andarti a lamentare con la Mc Granitt...- -Si certo così mi fa il terzo grado, è solo un taglietto!- ma quando lo sbendò si accorsero entrambi che non lo era affatto, piuttosto profondo, faticava a rimarginarsi... ___________________________________________________________ ________________________________________________________________ Grazie per i commenti_______ s24 e Cattiva: si, è una slash perchè parla di amore tra due ragazzi che sono più che amici, anche se un po' particolare. Per adesso niente di 'impegnativo' però chissà dato il carattere esplosivo del moretto...he he he io adoro tenere tensione tra i personaggi______ Litany: grazie, se sbaglio altri nomi fammelo sapere, è un po' che non prendo in mano i libri di Sfregiato Potty... è una D/B un po' strana dato che sono personaggi fondamentali ma la storia non è incentrata sul loro amore in particolare

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** La foresta Oscura ***


Draco stava esaminando la ferita al suo braccio premurandosi di farle più male possibile - Guarda che il mio sangue è infetto..- borbottò Seya con l’intento di sfuggirgli -Reducto! Emendo!- disse il ragazzo che fece sì che la ferita si richiudesse appena. -Rifasciala e guai a te se ti sento lamentarti!- si alzò, cambiatosi e lavato via accuratamente ogni ‘germe babbano’ dalle mani, tornò a letto. Il giorno seguente, appena la ragazza mise piede in Sala Comune fu colpita da un incantesimo sbalzante prodotto dalla bacchetta di Marcus Flitt, capitano della squadra di Quiddich serpeverde. Scoppiarono tutti a ridere, Seya agguantò entrambe le tende della finestra più vicina dando un sonoro strattone e tirandole giù, i ragazzi infuriati da quel gesto corsero per prenderla ma lei se l’era già svignata nella stretta fessura sotto al divano, strisciò fin dall’altra parte, scivolò fuori velocemente intanto che gli altri erano intenti a sollevare le pesanti e ampie stoffe e lanciare imprecazioni. -Eccola!- urlò Jack Avery ma lei era già uscita dalla Sala Comune e scendeva a tutta fretta i gradini con alle spalle il rumore di una mandria imbestialita, per i corridoi volò qualche incantesimo. Dalla Sala Grande si udì lo scalpitare della maggior parte della Casa serpeverde per le scale, Seya entrò tutta in disordine con la cravatta in mano, fiondandosi al tavolo dei professori e buttandosi a terra dietro Silente un attimo prima che entrassero i suoi inseguitori. I serpeverde si guardarono intorno sbattendo l’uno contro l’altro e andarono a sedersi contrariati, la Mc Granitt si alzò - Allora si può sapere cos’è tutta questa confusione alla mattina presto? Vi serve un po’ di disciplina! Venti punti in men...- Seya scattò in piedi - Cultura! Stavano imparando... siamo in una scuola no? Un po’ d’esercizio fisico la mattina fa solo bene, e poi apprendevano la media di velocità di corsa babbana...se vuole sono disponibile anche per le altre Case, so che avete un corso di babbanologia!- La professoressa, mezza rintronata, non finì la frase; Seya scese fingendosi tranquilla -Stamattina non ho fame.. penso che andrò a respirare la sana aria di montagna qui fuori...- Pansy più nera che mai digrignò i denti in un sorriso - Credo che farò lo stesso!- -Si, c’è un aria sana che dovremmo cominciare ad apprezzare...- le fece eco Flitt, i due si alzarono seguiti da alcuni ragazzi, dal tavolo grifondoro Potter & Co. gli tennero dietro pronti a sfoderare le bacchette. Silente guardò Piton in un misto tra il divertimento e il rimprovero così l’insegnante dovette uscire per rimandare tutti dentro. Seya aveva già preso a correre in direzione della casa di Hagrid, che le era stato simpatico fin da principio; i serpeverde dietro, e alle loro spalle le urla dei grifondoro. Hagrid purtroppo non c’era, Seya era in trappola, c’era un recinto poco distante, lo raggiunse; Marcus ghignò -E adesso dove credi di andare? Everto!- la ragazza fu colpita in pieno, Piton si stava avvicinando con tutta la calma possibile... Seya si rialzò - Brutto idiota! Non so se sei più brutto o più idiota perché è davvero difficile! Vuoi fare la caccia al babbano? Prendimi!- soffiò correndo all’interno della foresta oscura. -Con buona probabilità si farà ammazzare da sola!- rise sguaiatamente seguito da tutti gli altri -Con tutta probabilità lei è in punizione signor Flitt dato che ora dovrò scomodarmi a cercarla!- sbottò infastidito il professore di pozioni che ricacciò indietro tutti i serpeverde e i grifondoro malamente. Harry e Ron tiravano invettive a ruota contro di loro e ci mancò poco che si scatenasse la solita rissa. Seya percorse di corsa un bel tratto di strada, la luce del sole non penetrava che per qualche spiraglio, anche di giorno tutto era pervaso da una fitta nebbiolina, rumori sinistri e sospetti fruscii provenivano da ogni parte. Era il posto più spettrale che avesse mai visto, voltandosi indietro si accorse di essersi persa "Però se cammino sempre dritta dovrei uscire..." dopo dieci minuti che si aggirava circospetta a quella che secondo lei doveva essere l’uscita si bloccò, era sicura di essere osservata, girò la testa per controllare: niente "eppure..." alzò lentamente la testa: niente, più passava del tempo in quella foresta più l’ambiente si faceva inquietante... "Malfoy ha detto che ci sono dei mostri...mostri, Flitt...mostri, Flitt... va beh è uguale...scommetto che se quello stupido si trovasse qui potrebbe mettersi a cantare a squarciagola e girare in lungo e in largo che non gli succederebbe niente, gli esseri di questo posto lo scambierebbero per uno di loro...." inconsapevolmente si mise a sghignazzare...di nuovo quel fruscio...per un attimo il panico, poi scoppiò in una fragorosa risata "un esercito di Flitt, scommetto che è questo che si trova qui..." sospirò voltandosi e sobbalzando -Wow!! Mi ha fatto una paura....- sospirò di nuovo per calmare i battiti accelerati del cuore. Un ragazzo sulla ventina la fissava, aveva due bellissimi occhi azzurri e i capelli lunghi fino alle spalle, neri come la notte, il nero era anche il colore dei suoi vestiti che facevano risaltare ancor di più il pallore della sua pelle. -Scusa se ti ho spaventato- sorrise, - Mah, figurati...senti tu conosci l’uscita? Perché io mi sono persa credo...- gli occhi del ragazzo si contrassero un poco, evidentemente si aspettava una reazione diversa -Certo che so dov’è l’uscita- affermò serio -Allora potresti indicarmela?- -Ma cosa ci fa una ragazzina come te in questa foresta?- chiese camminando pochi passi avanti a lei in una precisa direzione - Stavo scappando da un mostro...mai sentito parlare di Marcus Flitt? Serpeverde razzista cacciababbani che è tanto brutto quanto cretino?- il ragazzo sorrise silenzioso -Sei una mezzosangue?- -No, autentico esemplare di babbana senza poteri magici!- -Nessun babbano è mai arrivato fino a qui...- ragionò lui ad alta voce - Allora sono una pioniera!- -Ti staranno cercando...- disse lo sconosciuto dopo qualche minuto - Ne dubito! E chi verrebbe mai a cercarmi qui dentro? Staranno festeggiando ci puoi scommettere!!- -Ci siamo quasi; di la verità, non hai paura?- -In effetti questa foresta è inquietante, ma non è poi così male, sempre meglio che essere rincorsa per tutta Hogwarts sotto tiro di innumerevoli maledizioni...è un posto tranquillo....- il ragazzo sghignazzò ma lei non poteva vederlo in faccia dato che era di spalle - Davvero credi che la foresta proibita sia tranquilla? E’ la prima volta che sento una cosa del genere...- -Io non ho ancora incontrato mostri! C’è silenzio, altro che il chiasso di Hogwarts...- il tono dell’altro diveniva via via più misterioso e vellutato -Sai, quando non ci sono mostri, è perché hanno paura di qualcosa...ed è pericoloso ciò che tiene lontane anche le più orrende creature...- -E cosa ci sarebbe di così pauroso? A meno che non ci siano esseri che si cibano di mostri...- -E chi ti dice che non ce ne siano...- -Ma nessun essere vivente mangerebbe dei mostri!- disse scettica la ragazza. - Appunto, è quello che sto dicendo io... ci sono degli esseri ‘non morti’ in questa foresta, lo sanno anche i bambini...- - I bambini maghi allora! A me non l’hanno detto! E poi gli unici non morti che mi vengono in mente sono i vampiri. Hey ma... è quella l’uscita? Vedo della luce...- il ragazzo si fermò -Si è quella...- la fissò e sorrise -Grazie, scusa se ti ho fatto scomodare...hem....ti chiami?- -Amphelio, e tu?- -Seya! Grazie ancora! Adesso non c’è bisogno che mi accompagni... tra l’altro i rami sono più radi e filtra il sole...- con un sorriso si voltò e si diresse all’uscita con estrema calma. A un tratto da un lato un rumore di foglie - INSOMMA DOVE DIAVOLO ERA FINITA!!!- sbraitò Piton incavolatissimo - Mi sono addentrata e non vedevo più la linea degli alberi - -E’ un miracolo che sia tornata indietro! Viva! - -Infatti non è merito mio, un ragazzo mi ha aiutat... era là...- - Che cavolo ha bevuto? Non c’è nessuno in questa foresta! E’ stata attaccata?- -No, non ho visto mostri- - Ma se qui ne è pieno!- - Forse i ‘non morti’ li tengono lontani...me l’ha detto un ragaz...- -Che diamine si sta’ inventando ora?!- - Gliel’ho detto! Quel ragazzo che mi ha fatto vedere dov’è l’uscita!- -Gli unici esseri di forma umana qui sono i vampiri!- -Appunto!- Piton senza grazia l’afferrò per le spalle controllando se sul collo aveva dei segni -Non mi ha mica morso! Sono vampiri e anche loro mangeranno quando hanno fame no? Magari non ne aveva - -Ma...- -Uffa!! perché dovete essere razzisti anche con loro!! Non vi va bene niente! Andate al diavolo voi e la magia!!- sbottò filando fuori. Il preside era sulla soglia, preoccupato perché già da venti minuti aveva mandato l’insegnante a cercarla. Il suo volto si distese nel vedere la ragazza ma percepì dalla faccia di Piton che doveva essere successo qualcosa. -Almasy...l’accesso alla foresta è vietato per motivi di sicurezza...- -E’ più sicura di Hogwarts da quanto ho visto!- borbottò sommessamente -Sono felice di vedere che sta bene, Severus deve averla trovata subito...- -Veramente no, stavo per uscire da sola.- - Silente, la ragazza afferma di aver incontrato qualcuno...- disse il mago arrivando dopo do lei, -Ah davvero? Ma nessuno abita quella foresta...- -Era un ragazzo- affermò la babbana adocchiando lo sguardo poco convinto della Mc Granitt -Se c’è un ragazzo disperso nella foresta dobbiamo mandare qualcuno a...- -Oh, ma non è disperso, mi ha mostrato l’uscita...anche se poteva farlo prima, era da un po’ che sentivo di essere seguita...- Piton intervenne scettico - Sembra che la ragazzina babbana abbia incontrato un vampiro...e ne sia uscita indenne... deve aver letto qualcosa da qualche parte- lei si girò imbronciata -E dove se le chiavi della biblioteca le ha lei e non mi ha aperto?- -E’ sicura di aver visto qualcuno? Magari era un fantasma...- lei sospirò, nessuno sembrava crederle -uff... Hogwarts ne è piena, anche se è una cosa nuova per me credo di saper distinguere un fantasma!- -Nella foresta oscura non si sa mai...per caso le ha detto come si chiama? Gli spiriti non tralasciano mai le presentazioni- -Si, ma solo il nome, ha detto di chiamarsi...oh ma come è tardi! Scusate devo andare a erbologia!- mentre correva di nuovo verso l’uscita per raggiungere le serre udì distintamente Piton rivolgersi seccato al preside - Come dicevo, l’ha inventato! Io non ho visto nessuno!- Seya si voltò correndo - Il suo nome è Amphelio!- urlò sparendo di volata giù per le scale. Albus ci pensò un attimo -Severus, sei sicuro di aver tenuto tu le chiavi della biblioteca?- -Si preside!- -perché vedi...nella sezione proibita ci sono vari libri che parlano delle creature presenti nella Foresta Oscura...e tra i vampiri ce n’è uno particolarmente pericoloso dall’aspetto di ragazzo che ha esattamente quel nome...- -Ma non può essere! Dovrebbe averla uccisa!- -I vampiri sono attirati dal sangue e dalla paura...l’ha addirittura condotta fuori eh?- -Potrebbe essere uno stratagemma per far sì che altri studenti si addentrino nella foresta- propose la Mc Granitt - può darsi, ma i vampiri sanno perfettamente che i maghi sono al corrente della loro esistenza e pericolosità...devo documentarmi, Severus le chiavi per favore...-.La babbana arrivò estremamente in ritardo alla lezione della professoressa Sprite che però la salutò con un sorriso, gli occhi degli alunni erano concentrati su di lei, Harry le chiese -Ma tu stai bene? Piton ti ha trovata?- lei fece un’espressione con gli occhi a mezz’asta... -Credi che mi abbia cercato davvero? Ha fatto finta solo perché c’era Silente!- borbottò prendendo posto tra lui e Seamus. -Seya sono felice di vedere che stai bene! E’ un miracolo che tu sia uscita viva dalla foresta oscura!- sorrise sollevata Hermione, la ragazza era terribilmente attratta dai semi saltellanti in un barattolo di fronte a loro e rispose distrattamente -Ah, sembra che nemmeno i mostri si filino i babbani...merce troppo scadente, qui sono razzisti e raffinati, serve cibo di qualità!-. Intanto dall’altro capo del tavolo le facce dei serpeverde non erano affatto contente, una in particolare...

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Nuovo incontro ***


La lezione di incantesimi seguente fu abbastanza tranquilla dato che il professor Vitius, memore di quanto accaduto il giorno precedente tenne gli studenti particolarmente d’occhio. A difesa delle arti oscure Piton li fece sgobbare parecchio durante la prima ora di lezione ma ancor prima di cominciare la seconda, dedicata alla pratica, venne chiamato da Silente nel suo studio. Ovviamente appena la porta dell’aula si richiuse alle spalle dell’insegnante i serpeverde iniziarono le provocazioni -Allora babbana...anche i mostri evitano un rifiuto come te!- sibilò Pansy per prima, Seya la guardò dritta in faccia, per niente intimorita e segretamente galvanizzata dall’esperienza di aver conosciuto un vampiro, - Quindi tu cosa sei se ti sprechi a rivolgermi la parola?- la moretta rabbiosa saltò in piedi e Harry fece lo stesso trovandosi faccia a faccia con lei - Adesso te la faccio pagare sporca babbana! E tu sfregiato, togliti di mezzo!!!- ringhiò, una voce alle sue spalle lo fece voltare sbalordito -Si Harry perché non ti sposti e vediamo cosa sa fare questa potente strega, anche se non mi sembra che finora abbia combinato molto!- un attimo di distrazione da parte del grifondoro che voleva proteggerla e Pansy sfoderò la bacchetta - Stronza! Ti pentirai di ciò che hai detto!!- la babbana non le diede nemmeno il tempo per pronunciare l’incantesimo che avanzò velocemente urlando -DAI!- Pansy sgranò gli occhi presa alla sprovvista da una reazione tanto aggressiva -DAI SPARA!- urlò di nuovo agguantandole la punta della bacchetta e strappandogliela di mano per poi buttarla fuori dalla finestra nel vuoto. La moretta serpeverde la fissò sconcertata, si affacciò e la babbana sorrise tra i ringhi dei suoi compagni di casa - La rivuoi?- la Parkinson si girò verso di lei pronta a minacciarla di nuovo che Seya sfoderò il suo sguardo diabolico -‘Accio bacchetta’ imbecille!- e si risiedette. Al colmo della rabbia la rivale richiamò a sé l’arma impropria col cuore che le batteva a mille e un pericoloso scintillio negli occhi. Piton fece il suo ingresso un attimo prima che Draco intervenisse, si mise alla cattedra e ordinò bruscamente ai suoi studenti di disporsi a coppie per ripassare a turno la barriera ‘Protego’ - Almasy venga qui- sbuffò, i ragazzi le lanciarono occhiate furtive, -Si metta lì e resti ferma- disse indicandole un punto accanto alla lavagna a circa un metro e mezzo da lui; sfoderò la bacchetta, Harry, Ron e Hermione erano fermi a guardarlo - Cosa deve fare?- chiese tranquillamente la babbana - Non devo darle spiegazioni! Comunque il preside mi ha chiesto di controllare che non sia sotto l’influsso di qualcosa...- -O qualcuno! Giusto?- aggiunse lei. Il professore fece uno strano incantesimo che le creò attorno un alone dorato, dopo qualche secondo divenne arancio acceso, quasi rosso, Piton sbuffò di nuovo sonoramente - Vada dal preside subito! Sembra proprio che dicesse la verità...- -Ma che cos’è?- chiese mentre la cortina luminosa si spegneva - Lei lo ha guardato negli occhi- disse risoluto, -Si, l’ho visto bene, occhi azzurri! Perché?- -Perché pare che abbia stabilito un contatto...- spiegò distratto mentre la classe si era fermata ad ascoltare - Un contatto?- ripeté lei desiderosa di informazioni - Si, adesso vada dal preside e la smetta di farmi perdere tempo! VIA!- Seya uscì a malincuore pensando di rifarsi con Silente, anche se nelle spiegazioni era sempre molto vago e misterioso. Una volta nel suo ufficio rimase in piedi di fronte all’anziano mago che la squadrava da capo a piedi - Se Severus ti ha mandato qui significa che ha trovato qualcosa...- -Dice che c’è un contatto...- borbottò confusa. -I vampiri hanno poteri strani e in parte sconosciuti, ma sappiamo che anche senza mordere possono stabilire un contatto con la vittima quando si avvicinano molto, e possono richiamarla come una specie di ipnosi, per capirci, fino a un periodo di tre mesi dall’ultima volta che l’hanno vista. Perciò se un vampiro incontra un gruppo di tre o quattro persone e ne uccide una, tramite i suoi poteri può contagiarne altre due che saranno spinte a uscire di notte e cadere nella sua trappola. E’ una sorta di maledizione per cui l’uomo o la donna colpita hanno un legame con il vampiro, spesso accade quando sono indecisi se cibarsene o farne uno di loro...- -Capisco- - Deduco che gli è stata molto vicina per poterlo vedere in volto- affermò senza esitazioni -Si, mi è apparso da dietro e mi ha spaventato - Silente aggrottò leggermente le sopracciglia - E lei cos’ha fatto? Si è messa a correre?- - Nooo, mi sembrava scortese, ho fatto un gran respiro e gli ho detto che mi ha fatto paura, lui ha sorriso. Ho notato subito che aveva i canini particolarmente appuntiti e non sono così stupida da non accorgermi che fosse un vampiro. Però non ci ho fatto caso, insomma stavo cercando l’uscita ed era un pezzo che giravo a vuoto, così gli ho chiesto dove fosse, almeno avrei saputo da che parte scappare... e poi sinceramente mi sono sentita sollevata, meglio mal accompagnati che soli là dentro!...E’ stato così gentile da condurmi fin fuori, beh fin dove ha potuto dato che filtrava il sole...- Silente aveva pazientemente ascoltato la spiegazione mostrando un sorrisetto - Lui sa che l’ha riconosciuto?- -Si, all’inizio non lo so, mi sembra che ci sia rimasto male perché quando ha sorriso non sono scappata...boh!- Il viso del preside era rilassato e gioviale, la notizia pareva divertirlo parecchio - E sa che lei è una studentessa?- -Si, mi ha chiesto cosa ci facessi lì e gli ho detto la verità: che scappavo da un....Marcus Flitt, così quando ho detto che è un razzista serpeverde ha sghignazzato chiedendomi se sono una mezzosangue- -E lei cosa gli ha risposto?- incalzò Silente stupito e interessato - La verità, che sono una babbana senza uno straccio di poter magici- -Non le ha fatto o detto altro?- domandò perplesso -No, perché, secondo lei avrebbe dovuto approfittare del fatto che fossi senza poteri?- -Si, e mi sembra alquanto strano...sa descriverlo?- -Si certo: ragazzo sulla ventina, pelle chiara, vestito di nero, strano mantello svolazzante, capelli lunghi oltre le spalle nerissimi e occhi azzurri tendenti al blu. Voce e modi garbati e se posso permettermi direi molto carino!- -Si, è Amphelio...- esordì sospirando Silente. Dopo un attimo di silenzio Seya azzardò quasi sottovoce -Perché, è pericoloso?- -Molto pericoloso oserei dire. I libri della sezione proibita sono vietati agli studenti, ma visto che il caso la riguarda personalmente...tenga, legga questo.- di seguito Silente pronunciò una formula complicata e all’apparenza non era successo niente ma la babbana sentiva come se avesse avuto la testa leggera -E’ stato spezzato il vincolo, ora può stare tranquilla, ma particolare attenzione ad aggirarsi in giardino dopo il tramonto e non si avvicini troppo alla foresta, è un luogo molto pericoloso anche per noi maghi- -E’ la fortuna dei principianti!- sorrise lei congedandosi e tornando in classe. Appena entrata Piton lasciò perdere la sua ramanzina a Neville adocchiando il libro che la ragazza teneva in mano -E quello dove l’ha preso?- disse arrabbiato, -Non ci crederà mai: ho colto il preside di sorpresa e gli ho tirato una mazzata in testa per sottrargielo...me l’ha dato lui! Ha detto che devo leggerlo e che ha spezzato il vincolo o una cosa del genere...-aggiunse sedendosi al proprio posto. I ragazzi intanto si chiedevano cosa fosse successo ma un paio d’occhi, esperti di quella sezione della biblioteca, avevano inteso subito quale fosse e di cosa trattasse il volume, quegli occhi ora la fissavano straniti e leggermente allarmati, un paio di iridi metalliche che la babbana evitò accuratamente. A pranzo Ron la trascinò di forza al tavolo grifondoro per evitare casini, alcuni suoi compagni le chiesero se avesse incontrato dei mostri ma lei rispose - No, niente mostri!- -Allora perché il preside ti ha chiamato fuori e Piton ha fatto quell’incantesimo?- -Volevano essere sicuri che stessi bene- rispose a Hermione che non era per niente convinta - Allora è solo per curiosità che Silente ti ha dato da leggere un libro della sezione proibita riguardante i vampiri e le creature non morte vero?- la punzecchiò, Seya assottigliò lo sguardo in modo poco rassicurante - Ve l’ho detto che gli ho dato una mazzata e l’ho rubato no? Dai scherzo, è che l’altro giorno cercavo Piton per leggere qualcosa dato che tento di evitare il più possibile di stare senza far niente, o Malfoy potrebbe fare una campagna anti pigrizia e usarmi come bersaglio, mi sembra uno che odia la pigrizia..., solo che quel profe mi ha rinchiuso in un barattolo di vetro con l’intenzione di vendermi in un mercato di Nocturn Alley e se non fosse che Harry, Malfoy la Prince sono entrati non sarei qui, così non ho concluso niente e oggi l’ho tirata lunga al preside perché volevo leggere qualcosa, tanto anche se sfoglio qualche libro della sezione proibita sono una babbana cosa posso farmene? Perciò ha creduto bene di darmi il permesso, un po’ penso l’abbia fatto in modo che la prossima volta ci pensi due volte prima di entrare nella foresta, l’altra...per farmi smettere di parlare!- disse tutto d’un fiato ricominciando a mangiare; quella ragazza era una vera mitraglia quando partiva per cui i grifondoro si convinsero delle sue parole, perfino Hermione ammise con sé stessa che avrebbe fatto lo stesso se fosse stata nel preside. Le due ore del pomeriggio passarono veloci, Seya stava cercando un posto tranquillo dove poter leggere finalmente in santa pace, ma era un po’ impossibile visto che quasi tutta la Casa serpeverde era in giro a reclamar vendetta. La babbana sgattaiolava da un corridoio all’altro quando per sua sfortuna s’imbatté nella Parkinson e nelle Bullstrot, grazie alla quale a vederle parevano in tre... La ragazza corse via ma le altre le erano già dietro, così fece retromarcia di colpo spingendo la più grossa contro la magra e insieme capitolarono nello sgabuzzino di Gazza, diede due mandate di chiave e se la svignò giù in Sala Grande. Prima di arrivarci, dopo aver voltato l’ennesimo angolo si trovò in un corridoio vuoto, a parte alcune persone: una di queste era Ronald Weasley, l’altra Harry Potter e stavano fissando un uomo dall’aspetto maligno ma decisamente stupendo e affascinante. L’uomo e Harry stavano avendo una discussione mentre il rosso affianco pareva molto teso, Seya si avvicinò dondolante e notando la poca simpatia dell’uomo per il ragazzo, e concordando sul fatto che quel Potter non stava troppo simpatico neppure a lei con quel fare da Cavaliere dello Zodiaco. Per scherzare, ma molto realisticamente, sfilò da un’armatura una spada attenta a non far rumore col metallo, e tenendo nella mano sinistra il grosso volume si avvicinò al moretto che le dava le spalle brandendo l’arma in modo minaccioso. Lo sguardo dell’uomo venne catturato dalla scena seppure continuava a sibilare contro Harry, il quale aveva già la spada a un paio di spanne da sé. Seya mimò il gesto di volergli tagliare la testa ma accortosi di un ghigno comparso sul viso dell’interlocutore si voltò. Seya ritrasse agilmente il braccio nascondendolo dietro la schiena -Cosa fai qui?- chiese vagamente agitato -Perché Potter? Chiunque deve informarti dei suoi spostamenti?- l’uomo notò che lei portava il marchio dei serpeverde e non se ne stupì affatto. - Senti perché non prosegui, noi...- tentò di dirle in modo che se ne andasse, per il suo bene ovviamente... -Ah già, i corridoi sono di tua proprietà, come ho potuto credere che fosse roba di Hogwarts?- lo interruppe sarcastica, Harry le fece una faccia strana sorvolando sulla ‘battuta’ dato che era stata smistata pur sempre a serpeverde -Seya...- tentò di nuovo sobbalzando poi alla vista di una lunga lama piazzatagli proprio a pochi centimetri dalla faccia - Occhio Potter, come vedi sono armata e pericolosa, e questa deve fare un bel male ed è un ottima alternativa a qualche maledizione proibita dal Ministero!- ovviamente l’uomo fraintese tutta la conversazione e con un sorriso di sadico compiacimento le indirizzò un’occhiata d’approvazione, i suoi occhi si erano illuminati nel vedere tanta sicurezza e tanta perfidia "Oltretutto è di una sfacciataggine, non l’ho mai vista sarà più giovane di mio figlio... tentare di far fuori Potter colpendolo alle spalle e minacciarlo...il tutto davanti a me, uno sconosciuto!". Si era perso qualche battuta del discorso ma nulla di importante, quando da un angolo arrivò di corsa Hermione -Harry, Ron presto Neville! Il gruppo di Malfoy! Gli stanno facendo...- le parole le morirono in gola quando si accorse dell’uomo che la guardava con disprezzo, sbiancò mentre il rosso correva nella sua direzione e Harry lanciava un’occhiata a Seya -Vieni con noi!...Seyaaa!- ma lei con un sorrisetto disse -Non ho intenzione di farmi coinvolgere ancora, sarò già abbastanza nei guai quando scopriranno le due che ho rinchiuso nello sgabuzzino di Gazza- il moretto strabuzzò gli occhi -Dove?- -In uno dei tanti... trovale!- sorrise voltandosi, era molto vicina all’uscita e nella direzione opposta a quella in cui doveva dirigersi il mago, Harry valutò l’ipotesi che non l’avesse riconosciuta così si convinse a seguire i suoi amici all’ennesimo grido che sentì in lontananza...Paciok sta volta era nei guai... -Lettura interessante!- attaccò lo sconosciuto buttando l’occhio al volume e riconoscendolo all’istante come proveniente dalla sezione proibita. -Già, devo solo trovare un posto tranquillo dove leggere, sono costantemente nei guai e già stamattina ero dal preside!- -Davvero? E come mai?- chiese interessato girandosi completamente nella sua direzione -Ho fatto una piccola gita fuori porta nella foresta proibita, tanto per sgranchirmi le gambe, ma pare che sia vietato...- brontolò senza spegnere il sorrisetto furbo che la caratterizzava. L’uomo era molto colpito e benevolmente impressionato da quella ragazzina che aggiunse subito dopo -Lei dev’essere il padre dell’incriminato Malfoy se non sbaglio- -Proprio io, Lucius Malfoy, piacere! - disse tendendole la mano, ma furono interrotti da un forte scalpitare di tacchetti "Inconfondibile! La Parkinson!" realizzò Seya nascondendosi dietro l’ampio mantello dell’uomo -Chiunque sia io non ci sono!- sibilò. Lui sentì perfettamente e rimase immobile, appena in tempo perché la ragazza svoltasse furiosa l’angolo. Appena vide Lucius Malfoy cambiò espressione andandogli incontro raggiante -Buongiorno signor Malfoy!- -Buongiorno signorina Parkinson- rispose educatamente - Pansy! Dove cavolo sei stata! E’ da un ora che... padre...- -Ciao, sorpreso di vedermi? Sono qui per quella faccenda e la risolverò al più presto, se non otterrò nulla con Silente procederò con il Consiglio Amministrativo...- disse in un tono che aveva poco della notizia e molto della minaccia -Meno male padre, se sapessi cos’è successo...- si lagnò il figlio - Cosa?- domandò accigliato l’uomo, Pansy stava per spifferargli tutto ma Draco la trattenne -Una cosa inaudita, ma chiedi direttamente al preside, anche Piton dice che è fuori di testa!- -Sembrate avere fretta ragazzi..- disse in tono più basso -Si infatti, abbiamo fatto un piccolo scherzo a Paciok e credo che quella stronza della Mc Granitt ci cerchi!- -Andate allora- disse facendo un cenno verso la porta. Appena se ne furono andati Seya si tirò in piedi sospirando e sghignazzando -Meglio che giri con questa se c’è pericolo Mc Granitt! Quella donna è una palla al piede!- e si sistemò l’elsa appesa alla cintura -Wow ci stà!- esclamò entusiasta, Lucius fece una smorfia - Si diverte con armi non magiche?- -Si, sfrutto l’elemento sorpresa! E mentre uno mi punta contro la sua bacchetta zac! Gli taglio la testa!- sorrise -Davvero?- sibilò lui assottigliando il tagliente sguardo e sfoderando di colpo la propria che teneva nascosta nel bastone sempre tra le sue mani. L’azione fu rapidissima ma Seya se l’aspettava, d’altronde era la stessa cosa che avrebbe fatto lei al suo posto, così con la destra mollò il libro solo nell’altra mano, ed essendosi trovata vicinissima all’impugnatura ci mise davvero poco ad estrarla e fendere l’aria fino a trovarsi a una spanna dal viso dell’uomo, incantato dalla naturalezza di quel gesto, dalla sua fluidità e rapidità - In uno scontro ravvicinato non fa mica in tempo a lanciare l’Avada Kedavra...- sghignazzò la giovane. Qualcun altro oltre a Lucius aveva assistito alla scena, qualcuno ritornato indietro, paralizzato sulla porta: Draco. Il signor Malfoy rimise via la bacchetta e lo stesso fece lei con l’arma - Ottimo!- disse estasiato. Seya aveva adocchiato il ragazzo basito che li guardava e così fece un breve saluto e scappò fuori dalla porta diretta in Sala Grande - Scusi ma scappo prima che suo figlio la sfidi alla caccia!- e filò via. Draco avanzò verso il padre che non capiva il significato di quelle parole -Pa... padre...- balbettò -Si? Che c’è? Hai assistito alla scena? Buona tecnica vero? Anche se sarebbe d perfezionare, sai prima ha cercato di tagliare la testa a Potter di fronte a me...- sorrise soddisfatto per poi sussurrare - Scopri se è dalla nostra, potrebbe diventare un’ottima mangiamorte! Com’è che si chiama? Dev’essermi sfuggito...- -Se...Seya Almasy...- -Mmh...l’ho già sentito ma non ricordo dove...- -Padre, è lei la babbana.- Lucius fissò spaesato suo figlio.

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Un nuovo incontro 2 ***


Lucius rimaneva lì a fissare suo figlio incredulo -Quella una babbana?- chiese sottovoce -Si padre, era lei. Il Cappello Parlante l’ha smistata a serpeverde e adesso viene trattata come una di noi! Sono due giorni che cerchiamo di metterla fuori gioco ma prima ha tirato un calcio a Pansy, poi mi sono preso un ‘inflamare’ al posto suo durante l’ora di trasfigurazione data l’assurda mira di quegli incapaci, ha respinto uno schiantesimo di Tiger con uno specchietto a Difesa e dopo che Goyle l’ha fatta volare per la stanza ad incantesimi gli ha tirato un libro in fronte! Chiedi a Piton se non ha preparato una pozione mimetica perfetta al primo tentativo, ha addormentato Miss Poor e somministrato un lassativo a Gazza, ha strappato le tende della Comune e ci è sfuggita da sotto il naso, è sopravvissuta dopo mezz’ora nella foresta proibita e oggi pomeriggio ha chiuso Pansy e Milliset in uno sgabuzzino!- il padre l’ascoltava attentamente, sembrò pensare a qualcosa per un attimo "E’ inammissibile! Babbani! Però se in due giorni ha fatto questa baraonda..." inutile, un ghigno divertito gli sfuggì comunque. -Andrò da Silente immediatamente, ah Draco... lei era qui un minuto fa, quando siete passati l’ho nascosta io... è andata di la!- indicò l’uscita e si diresse verso l’ufficio del preside in cui rimase un bel pezzo. L’anziano mago, perspicace come al solito, aveva intuito che ci fosse qualcosa di diverso nel signor Malfoy, sembrava curioso riguardo alla nuova situazione, naturalmente s’indignò non poco quando venne a sapere dove l’avevano sistemata. Nel frattempo in giardino era scoppiato il caos... I grifondoro volevano farsi giustizia per quanto successo a Neville, i serpeverde giravano con aria di linciaggio dal primo giorno e due gruppi numerosi di studenti stava per affrontarsi nel cortile. Notando che in Sala Grande c’erano dei fastidiosi mocciosetti verde argentati del secondo anno, Seya se la svignò fuori, come si dice: ‘dalla padella alla brace’! Marcus Flitt l’aveva individuata subito ed estraendo la bacchetta era pronto a colpirla, un boato proveniente dai grifondoro giunse anche alle orecchie di Silente che si voltò a guardar fuori aprendo la finestra -Vuole assistere Signor Malfoy? Pare che ci sarà uno scontro...e la signorina Almasy è proprio in mezzo...- Lucius era già al suo fianco. -Piantala Flitt! Pensa se fallisci di nuovo che figura di merda!- lo ammonì la babbana -Taci feccia! Fermaci tutti se ci riesci!- gli urlò di rimando benché fossero a poca distanza tra loro -Seamus scusa puoi tenermi il libro per favore? Grazie!- disse lei correndo subito dietro al gruppo grifondoro -Flitt lasciala stare!- gi intimò Harry -Zitto Potter, ce n’è anche per te! Feccia dove diavolo sei!- -Qui- squillò una voce alle spalle del gruppo serpeverde. Tutti si voltarono ma non appena la videro si sprigionò un intenso fumo che fungeva da barriera e che subito investì i ragazzi. "Fortuna che so qualcosa di chimica!" Seya scivolò tra loro e sferrò a Marcus un paio di pugni in viso tirandolo giù per il colletto e sibilandogli all’orecchio - Scadente Flitt, sei una delusione!- per terminare il tutto con un bel diretto nello stomaco che lo lasciò piegato in due senza fiato. Tentò di svignarsela prima che il fumo svanisse ma qualcuno l’afferrò per un braccio torcendoglielo -Piccola serpe schifosa!- sibilò a pochi centimetri dal suo viso null’altri che Draco Malfoy in persona - Mollami subito!- ringhiò la ragazza -Adesso ti faccio vedere io!- sfoderò la bacchetta in modo che nessuno se ne accorgesse ma all’ultimo secondo Seya deviò il colpo afferrandogli il polso. La maledizione sbalzante colpì in pieno Ronald Weasley. Tutti si fermarono, la babbana corse da lui -Ron scusami!- disse accucciandosi al suo fianco. Draco si guardò la mano con cui la teneva stretta: sangue... -St...sto bene...- mormorò il rosso -Oh mio dio! Malfoy che diavolo le hai fatto!!!- urlò Harry puntandogli contro la propria bacchetta incavolato nero. In effetti i ragazzi si accorsero subito della manica della camicia bianca macchiata di sangue. I due stavano per affrontarsi e Silente era pronto a fare un fischio ma Seya si parò davanti al biondino -Harry chi ti dice che sia stato lui!- per un attimo si fermò spaesato - E’ stato un incidente Potter non...- la bloccò un incantesimo lanciato proprio dal serpeverde alle sue spalle. La colpì in pieno e la lanciò a diversi metri da loro, a quel punto il preside si fece notare e raggiungendo subito dopo i ragazzi in cortile li rimproverò tutti, specie Malfoy il quale era però più preoccupato dalla faccia rabbiosa di suo padre. La babbana intanto si era alzata a fatica aiutata da Hermione - ‘Giorno Silente- sorrise -Buongiorno Almasy, sta bene?- domandò con un filo di preoccupazione per il braccio - Si, certo! La vendetta sarà mia...- enfatizzò assottigliando gli occhi e fissando prepotentemente il biondino. Inaspettatamente Lucius s’infilò nella conversazione - L’accompagno in infermeria mentre Silente decide le punizioni...- Seya non se lo fece ripetere due volte e gli si affiancò immediatamente, Harry fece uno scatto avanti ma venne trattenuto da Ron e Seamus, il preside scrutò attentamente l’uomo con espressione tesa, poi passò alla ragazza per nulla intimorita. Stava per parlare, dato che quella situazione non gli piaceva per niente, ma Lucius aggiunse - l’aspetto dopo nel suo ufficio- i due si voltarono ed entrarono a Hogwarts. Il tragitto dalla Sala Grande all’infermeria fu silenzioso, una volta giunti là non trovarono Madama Chips - Sarà sicuramente uscita un attimo...- mormorò Seya che si sporse per controllare la vetrina di farmaci -Ammetto che mi aveva ingannato prima...- iniziò l’uomo con una smorfia di disgusto, lei sghignazzò -Eh, non potevo mica dirle chi sono in un corridoio deserto...dato che lei è un cacciababbani!- -Cacciababbani? E cosa glielo fa credere?- sibilò, la ragazza voltò la testa per guardarlo e con un ghigno spiegò - L’espressione omicida con cui mi sta fissando adesso per esempio...- tornò a frugare tra le ampolle - E come mai così tranquilla?- chiese sedendosi in una poltrona non troppo comoda di fronte alla scrivania e accavallando le lunghe e affusolate gambe - Perché se io fossi in lei non rischierei mai un omicidio in pieno giorno e sotto gli occhi sospettosi di tutti, lei ha l’aria di un mago molto potente e rispettabile, perché buttare il buon nome della famiglia nel cesso per un’insulsa feccia babbana quando si può delegare il tutto la proprio devoto figlio che con uno stratagemma ben studiato può farlo passare per incidente? Dopotutto siamo molto vicini alla foresta oscura e io ci sono già andata una volta...ecco qui- disse travasando del liquido in una boccetta vuota. -Che sta facendo?- chiese l’uomo soddisfatto del discorso - Prende dei medicinali?- lei sorrise sorniona rimettendo via tutto e infilando in tasca l’ampollina - Se l’arsenico lei me lo chiama medicinale...si, ho intenzione di fare un bel vaccino a quel Flitt perché mi ha proprio rotto!- - E lei parla di uccidere della gente come se niente fosse?- - Ma non è mortale se gliene do solo una goccia... e poi ho colto l’occasione visto che per sottrarre la stricnina devo andare nei sotterranei; lei capisce che con una folla di serpeverde inferociti alle calcagna è difficile fare il proprio lavoro... avevo anche pensato di fare uno scherzetto a Potter, ma non riesco mai a trovare un posto abbastanza sicuro dove progettare la cosa...- Lucius sorrise ma gli occhi gli brillavano malignamente -Perché Potter il salvatore degli innocenti non fa il duo dovere?- -Forse fin troppo, voglio cavarmela da sola, sono tutti convinti che un babbano valga meno? Ok, niente da ridire; ma non hanno il diritto di pensare che un babbano sia meno pericoloso di un mago quando ci si mette! Insomma una spinta nel vuoto dalla torre di astronomia è letale per chiunque! -borbottò, Lucius stava per replicare ma lei lo precedette - Se prima gli si ha strappata via la bacchetta...- In quel momento entrò Madama Chips che si dedicò a curare la ferita della ragazza lanciando occhiate furtive e preoccupate all’uomo nella stanza. Lucius in seguito si recò nuovamente da Silente per terminare il discorso, uscendo intercettò suo figlio e gli sussurrò qualcosa che lo lasciò di stucco. Draco raggiunse l’infermeria e vi trovò la ragazza in procinto di uscire, la trascinò in un’aula vuota e pretese delle spiegazioni -Cosa ti devo dire?- -Per quale motivo mio padre...- si bloccò, stava per dire una cosa grave ma lei si sedette su un banco e terminò per lui -Non mi ha ucciso alla prima occasione?...boh, forse gli sto simpatica, o forse deve prima decidere dove posizionarmi come ennesimo trofeo, la scelta dello stile d’arredamento è una cosa complicata... magari ti serve uno zerbino nuovo...cosa ti ha detto?- chiese vedendolo scocciato - Ha detto di non esagerare che domenica viene per gli allenamenti di Quiddich e ti vuole trovare intera...- - Eh si, è frustrante come costrizione-. Seya prese a sfogliare distrattamente il suo volume e Draco l’adocchiò - C’è un motivo per cui Silente ti ha dato quel libro vero?- chiese sospettoso - Certo che c’è, vedi che sei intelligente? Sapevo che non t’eri bevuto quella balla. Questa mattina ho incontrato un ragazzo nella foresta, e si trattava di un vampiro a cui ho chiesto indicazioni per uscire...Silente ha tolto il vincolo che aveva stabilito, non so bene che roba sia... così mi ha permesso di leggere questo! Ti interessa?- -E perché dovrebbe!!- sbottò il biondo fattosi beccare a sbirciare tra le pagine -Semplice, perché si tratta di un libro della sezione proibita vietato agli studenti, tratta di sicuro di arti oscure... magari c’è qualcosa che ti interessa... sei bravo nelle arti oscure?- -Che diavolo dici?!- esclamò allarmato che potesse riferirlo a qualcuno - Niente non incavolarti... volevo solo... ecco mi piacerebbe vedere qualche magia interessante...non che la vingardium leviosa non lo sia però... le magie vietate devono essere di sicuro quelle più belle e in tutta sincerità tra i serpeverde sei quello con l’espressione più furba...- - Mi stai lodando per evitare che te la faccia pagare?- -Assolutamente! Comunque se vuoi il libro... io vado, tu informa subito i tuoi compagni che devo restare intera per la caccia di domenica!- sorridendo uscì. E se non la cercavano i serpeverde ecco che tra i piedi aveva i grifondoro! Harry e compagni la condussero alla loro torre e le spiegarono che il padre di Draco era un pericoloso mangiamorte uscito miracolosamente da Azkaban grazie alle sue conoscenze per cui erano cadute tutte le accuse, la storia di Voldemort, di Harry e di tutte le volte che avevano tentato di ucciderlo... -Allora devo cominciare a preoccuparmi... ma lo farò domenica, dopo la partita... Lucius Malfoy ha ordinato al figlio che rimanessi intera...però può anche voler dire intera e morta, devo chiederglielo...- -Seya non so se hai capito ma questo non è un gioco! Magari ti sembra tutto impossibile per via della magia ma...- -Invece ho capito benissimo la mia situazione Ron, perciò devo giocare d’astuzia! Dopotutto sono ancora viva, tu Harry saresti durato tanto senza poteri?... e allora me la so cavare no?- -Si ma non confidare troppo su questo! Noi temiamo che ti facciano qualcosa sul serio, potrebbero perfino rapirti domenica, dobbiamo avvisare Silente!- -No, perché? Credete che non possa gestire la situazione?- un coro di ‘no’ le arrivò come risposta e la ragazza s’imbronciò. -Sono pur sempre una serpeverde! Non mi servono i consigli di voi grifondoro se non mi ascoltate nemmeno! Non sono stupida!- -Ma ti comporti come tale se fai così!- esclamò Harry alzandosi di scatto - Ti dimostrerò il contrario Potter!- urlò uscendo velocemente. Andò a sistemarsi in un angolino isolato in riva al lago per leggere, lì si addormentò svegliandosi per l’umidità, ormai era ora di cena -Cavolo!!-. Tornò di corsa a Hogwarts incontrando nel giardino una figura ammantata dall’inconfondibile chioma bionda - Malfoy! Che ci fai fuori?- -Dove diavolo eri? Danno la colpa a me se sparisci!!- ruggì, Seya si voltò tornando indietro -In questo caso...- -Vieni subito qui! Oltretutto c’è un vampiro in giro che potrebbe starti cercando!- -Paura Malfoy?- -Non sono mica idiota come te stupida babbana del cavolo!- -Senti ma Potter è sempre stata una piaga?- -Cosa?- -Si insomma, crede di essere il capo del mondo, vive in un sistema ‘Pottercentrico’, è convinto di essere l’unico nel giusto e se lo si esclude da qualcosa per esempio ignorandolo fa di tutto per rompere le palle quel ‘quattrocchi saettato’!- borbottò stizzita mettendo il broncio e facendo scoppiare a ridere il ragazzo, in quel momento stavano entrando in Sala grande, quasi completamente piena e chiunque si era accorto che Malfoy stava sorridendo dopo che lei gli aveva detto qualcosa. Per la prima volta Draco la fece sedere di fianco a lui - Ma cosa fai?- esclamò Pansy - Devo ricordarti cos’ha detto mio padre? E poi così la tengo d’occhio perché non scappi senza bisogno di vomitare nel trovarmela di fronte a tavola!- Dal tavolo grifondoro arrivavano occhiatacce al biondo -Guarda, Potter ce l’ha con te...- gli sussurrò a un certo punto la ragazza, il biondino alzò gli occhi e incontrò le fastidiose iridi verdi del moretto -Che hai da fissare Potter?- Harry lo guardò ancora peggio e Seya borbottò al serpeverde che intanto si versava da bere -Digli ‘guarda questo’!!!- facendo un gestaccio col medio in direzione di un piatto di patatine con tanta enfasi che Draco buttò l’acqua di traverso posando velocemente il bicchiere e asciugandosi la bocca col tovagliolo mentre per metà tossiva e per metà rideva. Anche i professori osservarono la scena senza dare troppo nell’occhio. -Ma si può sapere che cos’hai? Stai male?- chiese piuttosto scocciato Flitt al ragazzo che lo guardò torvo zittendolo all’istante. Neanche a dirlo finita la cena Potter & Co. Bloccarono i serpeverde che stavano salendo alla loro torre - Hey dov’è Seya? Che ne avete fatto?- -Madonna Potter che due coglioni!! Fatti i cazzi tuoi!- soffiò esasperato Draco - Non fare tanto lo sbruffone Malfoy! Le abbiamo detto cos’è tuo padre e anche che è stato ad Azkaban!- -Caro Potter le accuse sono cadute come niente e se così fosse come mi spieghi che non ne abbia approfittato oggi quando poteva farlo?- -Perché tuo padre non è stupido! Ha un piano!!- -Le tue sono manie di persecuzione! E’ ora che te ne vai un po’ al San Mungo coi genitori di Paciock!- - Piantala con le stronzate e dimmi dov’è! O chiamo la Mc Granitt!- lo minacciò - Ma che cavolo vuoi che ne sappia? E’ sparita subito dopo cena!- sbottò l’altro con aria talmente scocciata che Harry ci credette. Si voltò coi suoi compagni -Ma allora dov’è? Dobbiamo cercarla!- e corsero via a sparpagliarsi per Hogwarts. Seya tornò in Sala Comune alle 10:30 e seduti c’erano alcuni alunni intenti a fare i compiti che alzarono subito il capo, la ragazza corse al passaggio pronunciando la parola d’ordine e salendo di corsa, sbuffò una volta fatta la decina di gradini che portavano nella stanza. Draco nel frattempo aveva fatto entrare Blaise e insieme stavano leggendo il suo libro della sezione proibita, erano molto vicini, distesi a pancia in giù di traverso sul letto di Malfoy inconsapevolmente mano nella mano con le dita che si accarezzavano incrociandosi, alzarono contemporaneamente la testa colti alla sprovvista. Seya appoggiò a terra la pesante sporta che teneva con entrambe le mani -Ciao ‘ragazzo dei libri’, volete?- -Che robaccia è quella che porti?- fece il biondo, lei lo sbeffeggiò imitandone la voce -Che razza di roba è quella?... Ma cosa credi che sia? Dolci e birro...burrobirre! Fregati dalle cucine! Avete la faccia da golosi ma chi ve li offre è una babbana...allora fate finta che io sia una specie di elfo domestico ok?- disse rovesciando tutto sul letto di Draco e dandogli in mano due bottiglie tenendosene una per sé e sedendosi sulla sua specie di branda. Blasie tutto contento tirò fuori la bacchetta per stapparle poi guardò la ragazza che sfilò dalla calza sinistra, perfettamente invisibile, un coltellino con il quale fece saltare il tappo -babbana forza bruta..- spiegò guardandoli -Allora quel libro vi interessa? C’è qualcosa che vi può far comodo? Maledizioni o roba simile?- -E’ un libro sui vampiri!!!!- sbuffò Draco -E io che ne so scusa?... ma questa roba è alcolica?- -Un po’- le rispose Zabini mentre scartava un dolcetto - Mai che stè cose le organizzino le nostre compagne- si lamentò poi sottovoce con li Caposcuola che lo guardò come dire che tanto erano solo delle ragazzine. Verso mezzanotte e mezza i due ragazzi finirono di parlare e il moretto un po’ allegro si avvicinò al letto di Seya che si era stesa con un braccio sugli occhi per nascondersi dalla luce - Dormi?- -...nooo...- brontolò lei - Allora io me ne vado, ciao!- -Ciao, ma non resti?- -Come?- -Beh, se vuoi, io ti ospiterei ma primo non è comodo per niente, secondo sono una babbana...però il letto di Malfoy è spazioso, tiragli due gomitate e vedrai che si scansa!- -Però, non è una cattiva idea!- -Ma dai Blaise, cosa ti ci vuole a fare due gradini e andare nel tuo dormitorio?- -Già che ci sono fammi dormire quì- insistette il ragazzo malizioso mentre Draco andava in bagno. Quando chiuse la porta il moro borbottò qualcosa di incomprensibile togliendosi i vestiti. Via la cravatta, la camicia, la cintura, slaccia i pantaloni...- Ho qualcosa di strano?- chiese alla ragazza che non aveva smesso un attimo di guardarlo - No, notavo le differenze tra maghi e babbani- disse assottigliando lo sguardo e scandagliando ogni centimetro quadrato del ragazzo che si tolse i pantaloni imbarazzato. Draco nel frattempo uscì dal bagno e cercò una maglietta da dare all’amico che se l’infilò velocemente - Allora? Trovato niente?- chiese andando sotto le coperte -Un sacco di cose!- disse misteriosa - Bugiarda! Non c’è nessuna differenza!- -Shhhhht non farti mica sentire da quel biondino lì dietro! O ti mette al rogo per eresia! SI che i maghi sono diversi dai babbani! Ripeti: Si che sono diversi!- Blaise capì finalmente cosa stava dicendo e Draco si convinse che ogni giorno fosse ancor più pazza. Spense le candele, accostò le tende e s’infilò sotto le coperte sentendo un secondo dopo il moretto avvicinarsi e poggiare la testa sulla sua spalla dandogli un leggero bacio sul collo e abbracciandolo per la vita, Draco gli accarezzò la chioma per rilassarlo e si assopì col ritmico respiro del ragazzo.

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Seya, Seya... ***


Ma chi era davvero convinto che la ragazza non avesse secondi fini? La bottiglia di burrobirra era piena, si... ma d’acqua! La sua l’aveva svuotata precedentemente saggiando il contenuto alcolico e si era preparata quella sceneggiata con l’intento di far ubriacare il suo compagno di stanza in modo che col sonno pesante non si svegliasse facilmente. Non aveva potuto avvalersi del sonnifero rubato a Madama Chips, dato che lo scaltro biondino si sarebbe di certo accorto della manomissione della bottiglia, ma il piano funzionava, purtroppo però c’era Zabini a complicare le cose e così non si era imbambolato a dovere... pazienza, col fatto che dormiva lì, Malfoy avrebbe di sicuro tirato le tende del baldacchino e lei sarebbe potuta scivolare per la stanza senza essere malauguratamente vista: perfetto. Scese dal letto con molta cautela arrivando alla borsa con i libri scolastici dello ‘stronzo a cui farla pagare’, sfilò silenziosamente quello di astronomia, quello di difesa e di divinazione, che tanto il giorno dopo non li avrebbe usati. Aprì la boccetta di smalto trasparente che teneva in mano e passò con cura il pennellino sulle strisce scritte di testo, al centro circa dei tre volumi, chiuse e pressò bene i libri sogghignando al pensiero che si sarebbe incollato tutto. Uscì di soppiatto dal bagno, dov’era andata a fare l’operazione in modo che l’odore di smalto venisse coperto dal profumo di colonia del Caposcuola. Rimessi i libri esattamente come li aveva trovati tornò a letto addormentandosi beatamente con un sorriso soddisfatto. La mattina seguente la ragazza era già in piedi da qualche minuto quando i due si svegliarono sorridendosi a vicenda e accarezzandosi teneramente il viso. Draco spostò le tende con un leggero mal di testa, così come l’amico, e scese diretto in bagno. Seya si massaggiava le tempie seduta sulla ‘brandina’ senza guardarli e sbadigliava di continuo - Mal di testa?- chiese il moretto -Non avevo mai bevuto della burrobirra...buona ma che balla...- il ragazzo scese dal suo lato stiracchiandosi così la maglietta salì a scoprirgli l’ombelico, lei sorrise "Zabini non è mica male..." doveva aver fatto un’espressione alquanto famelica perché Blasie disse leggermente imbarazzato - ok che sono un mago, ma sono anche un ragazzo, mai visto un ragazzo?- -Scusa, non volevo...è solo che sei carino, come faccio a non guardare?- le sue guance si erano fatte rosate e un leggero sorrisetto stiracchiato cercava di nascondere l’inquietudine; un sacco di ragazze gli avevano fatto i complimenti, chi in maniera velata, chi parecchio esplicita e a volte esagerata tipo ‘che bel culo Zabini!’ ‘Blasie ha un ottima mercanzia!’ ecc. ma mai così naturale e spontaneo, inoltre tutte le sue ragazze si stupivano del fisico ben modellato perché anche se era nella squadra di Quiddich non era un gran sportivo, amava di più leggere e starsene per i fatti suoi quando non era in compagnia del biondo Caposcuola. Quando furono tutti e tre pronti scesero a fare colazione e stranamente al tavolo serpeverde quella mattina arrivò una quantità di posta incredibile, ogni alunno aveva ricevuto un gufo, e tutte le lettere, da parte dei genitori, sembravano più dei telegrammi, e tutte riguardavano ‘la babbana a Hogwarts’ con frasi del tipo ‘mi raccomando trattala bene’, ‘vedi di non essere scortese’ ecc. Ovviamente gli alunni sapevano perfettamente che i genitori avrebbero voluto scrivere ‘ammazzatela senza pietà’ ma che non potevano perché, visti i tempi, erano possibili controlli di posta dal Ministero; comunque fu chiaro ai ragazzi che il Signor Malfoy aveva un piano preciso e se si era preso la briga di informare ogni singola famiglia mangiamorte d’Inghilterra era meglio far filare tutto liscio. Seya non poté che intuire la situazione e sogghignò tra sé bisbigliando a Draco - Lo dicevo che tuo padre è un uomo potente!- lui fece come se niente fosse e sporgendosi per prendere del succo di zucca sibilò -Ha detto di farti arrivare intera a domenica, non ha detto come!- -Se fossi in lui gradirei cacciare una preda in ottimo stato, per divertirmi di più...- -Non sopravvalutarti tanto nullità, e poi gli farebbe piacere sapere che suo figlio ha fatto un po’ di pratica, dopotutto per gli eredi questo ed altro!- -Allora non dividerai il tuo bersaglio con nessuno? Oppure ti accontenti degli avanzi di quegli iracondi senza stile?- disse accennando a Flitt e alla Parkinson. La provocazione era lanciata e fece un centro perfetto: -No, infatti! Da oggi sarò io a decidere della tua vita e me ne occuperò personalmente!- sibilò con un ghigno perfido che la ragazza ricambiò - Si capo!- ribatté ironica facendo il saluto militare e alzandosi per raggiungere i primi alunni che si stavano recando a lezione " E adesso devo preoccuparmi solo di Malfoy invece che di tutta la Casa serpeverde! Ottimo...solo devo escogitare qualcosa per domenica, per arrivare a lunedì..." rimuginò finché non si trovarono nell’aula di pozioni. Il professor Piton era meno torvo del solito, brutto segno... infatti appena iniziò la lezione distribuì magicamente dei test riguardanti le principali e più complicate pozioni affrontate nel corso dei cinque anni precedenti - Il test sarà valutato, vedremo se durante l’estate vi siete dati da fare...- guardò dritto negli occhi Malfoy -...oppure se avete oziato tutto il tempo perché tanto al corso di pozioni di quest’anno Silente ha deciso di ammettere tutti quelli che intendono diventare auror!...- disse scoccando un’occhiataccia a Potter e Paciock. Si avvicinò giusto a Neville sibilando -Non credo proprio che lei sia in grado di colmare alcuna delle sue lacune, ma non si azzardi a farci la figura di saperne meno di un’insulsa babbana!-. Detto ciò i ragazzi cominciarono a leggere il test che prevedeva domande a risposta multipla e produzione scritta. Seya rimase a guardarsi intorno a braccia incrociate in un posto di fianco a Hermione quando il professore le sbatté di fronte in pacco di fogli alto 4 dita, lei lo guardò perplessa e sentì l’uomo bisbigliare malignamente - Visto che le interessa l’argomento e io non sopporto chi sta senza far niente leggerà tutta questa roba e la imparerà anche! Dato che le piace ficcare il naso in cose che non la riguardano, ha molto tempo a disposizione e pensa di essere all’altezza studierà la mia materia e se mi farà perdere tempo sarò più che felice di metterla in punizione che potrebbe anche essere perenne!- Seya si sporse di poco avvicinandosi al professore e dicendo a bassissima voce - Le sue punizioni sono così terribili?- -Ci può scommettere!- -Allora nel qual caso speriamo che qualcuno mi schianti!- -Oh, non se la caverà così facilmente...- la minacciò malvagio iniziando a girare per l’aula facendo svolazzare l’inquietante mantello nero col solo scopo di innervosire e distrarre i grifondoro ai quali era sempre incollato; nel frattempo i serpeverde copiavano a nastro! Nella seconda ora di trasfigurazione tutto andò bene, e ciò puzzava parecchio alla Mc Granitt, nessun serpeverde aveva fatto una mossa contro la babbana da quando Lucius Malfoy si era presentato a Hogwarts...segno inequivocabile che c’era sotto qualcosa di grosso... a erbologia però Pansy Parkinson prese l’iniziativa di spingere la ragazza contro una pianta di tranello del diavolo, Hermione corse a tirarla fuori prima di tutti dato che aveva una certa familiarità con la situazione... Incantesimi fu una lezione particolare in cui il professore ripassò tutte le principali magie affrontate negli anni, cosa che incuriosì molto la babbana dalla memoria di ferro che impresse tutto nella mente come un computer. Il pranzo fu relativamente tranquillo anche perché Seya si sistemò a bordo tavolo con Blasie al suo fianco, quel ragazzo non era affatto male e decisamente risultava il più simpatico tra i serpeverde, o almeno l’unico che fin’ora non avesse tentato di spedirla all’altro mondo e con il quale potesse avere una conversazione ‘normale’; da quello che aveva potuto osservare lui aveva una vera e propria avversione per la Parkinson e un alleato al momento giusto fa sempre comodo! Finito il pranzo Draco prese per una manica il moretto serpeverde trascinandolo all’aperto. -Cosa c’è? Draco devo andare a lezione tra un po’...- il biondino lo guardò con un’espressione di fuoco facendolo sentire come se fosse stato trafitto - Cosa ti sei messo in testa con quella babbana?- sibilò seccamente spostando di continuo il peso da una gamba all’altra - Niente, la trovo perfida e sinceramente non mi dispiace affatto! Non dirmi che non hai notato che energia possiede...- -Non avrai pensato di fartela vero?- soffiò Draco interrompendolo, irritato fino all’inverosimile, che cominciava anche ad alzare la voce. Zabini aggrottò la fronte - Che stai dicendo? Adesso dove vuoi arrivare?- si trattenne, ma il suo tono forzatamente pacato non ebbe l’effetto sperato -Esattamente a quello che ho detto! Mi rispondi o devi girarci intorno ancora un pezzo?- aveva alzato troppo la voce e ora la sua classe, uscita per andare ad assistere alla lezione di Hagrid all’aperto aveva rallentato il passo per poter assistere a quella scena così strana, curiosi del litigio tra serpeverde - NO! Ecco la risposta che cerchi ma non ti meriteresti neanche che lo facessi! COS’E’ QUEL TONO? Quando ti dico le cose le tieni in mente per i primi dieci minuti e poi ti stanchi?- gli studenti si erano disposti a semicerchio sfacciatamente vicini dato che i due non accennavano a degnarli di considerazione e c’erano certe persone tra cui la faccia da carlino (Pansy) che non aspettavano altro che assistere ad una scena simile. Effettivamente con quel Blaise Zabini che saltava fuori proprio nei momenti meno opportuni bruciando in extremis la gran parte dei tentativi delle ragazze di abbordare il biondo e stupendo serpeverde, e così appiccicoso che era puntualmente in compagnia o nei pressi del giovane Malfoy con un libro complicato fisso in mano, come a voler sminuire chiunque, era davvero difficile avere una conversazione prolungata o personale con Draco. Ora i due sembravano studiarsi, il moretto era arrabbiato per il modo in cui il suo migliore amico gli si era rivolto e l’altro, visibilmente parecchio nervoso che stava pensando alla frase giusta da dire senza dare modo al ragazzo di ribattere. Ad un tratto si voltò dall’altra parte indispettito sibilando -Lo vedremo!- e si affrettò a raggiungere il mezzo gigante che li aspettava vicino a un recinto pieno di esserini striscianti. Zabini, da parte sua rimase alcuni secondi a fissare duramente la schiena di Draco che si allontanava, poi preso da un moto di rabbia e frustrazione, causate dall’attacco cattivo e ingiustificato che Malfoy gli aveva lanciato, gli filò dietro camminando speditamente fino a raggiungerlo in poco tempo, gli scivolò di fronte con uno scatto facendolo fermare, non fecero in tempo a scambiarsi un’occhiata che Blasie gli tirò una tale sberla da voltargli la testa di lato. Il silenzio più assoluto riempì gli attimi seguenti, pian piano gli studenti si stavano avviando verso il luogo della lezione, nessuno osava immaginare la reazione del ragazzo offeso anche perché nessuno aveva mai osato schiaffeggiarlo a quel modo di fronte a tutti; passino le risse, ma quelle sono decisamente un’altra cosa! Draco inaspettatamente si posizionò meglio la borsa sulla spalla e riprese la sua strada, il suo viso era estremamente teso e la guancia sinistra era rosa acceso, bollente per il colpo, mentre Hagrid e gli altri studenti non fiatavano nemmeno. Zabini sbuffò sonoramente tornando a Hogwarts, la reazione dell’altro non lo aveva soddisfatto per niente, si preannunciava tempesta! Il trio di Potter cominciò a fare supposizioni appena Hagrid iniziò a fare lezione su dei cosi simili a vermoni lunghi 30 cm che provocarono sensazioni di ribrezzo a tutti. -Voi avete sentito com’è iniziato il discorso?- -No Ron, eravamo tutti dentro...- rispose Harry lanciando un’occhiata a Draco che aveva intuito l’argomento della loro conversazione e infastidito li stava guardando malissimo. -Anche sull’Espresso hanno litigato, dopo che Zabini e la Parkinson si erano attaccati da dire... non avevano un vero e proprio motivo però tra loro c’è stato gelo per un paio di giorni...- aveva constatato Hermione pensierosa. Dall’altra parte Pansy continuava a sparlare con Milliset dei pessimi modi del moretto serpeverde che era visto da tutti come un tipo strano, e benché suo padre fosse un uomo molto rispettabile, e tra l’altro un fedele mangiamorte come seconda attività incognita, non si poteva dire che l’unico figlio di casa Zabini avesse preso qualche caratteristica comportamentale dalla parte del padre o della madre, anche lei iscritta al circolo delle Fedeli Casalinghe Mangiamorte (FCM). Pochi sapevano che il giovane Zabini avrebbe dovuto essere smistato a Corvonero e che solo per essere nella stessa Casa in cui si sarebbe trovato Draco l’anno successivo aveva imposto al Cappello Parlante di assegnarlo lì con la fatidica frase ‘O Serpeverde o non mi alzo di qui e ti tiro giù fino alle ginocchia stupido straccio da cesso!’: ‘degna nota di un serpeverde’ aveva concluso il Cappello accontentandolo. La lezione andò avanti bene, almeno finchè Seya non finì dritta dentro il recinto, sollevata di peso da Goyle per ordine di Draco che ora se la ghignava guardando con aria di sfida Harry & Co. Senza perdersi d’animo la ragazza afferrò decisa un verme portandoselo davanti agli occhi - Somiglia al cretino che mi ha fatto cadere qui!- Si rialzò mentre Hagrid si faceva spazio tra gli studenti, preoccupato perché quei cosi avevano un morso rintronante -Tieni, tuo fratello vuole tornare a casa leccapiedi!- e tirò il verme dritto in faccia a Goyle che se lo scrollò di dosso facendo arretrare tutti gli studenti. Seya saltò fuori velocemente - Fatica farsi il lavoro da soli eh?- si rivolse al biondino. Detto fatto: Draco la ributtò dentro sollevandola per le gambe. I vermi nel recinto cominciavano ad essere agitati e qualcuno mostrò i minacciosi denti azzurri - Oh porc!..- saltò fuori di nuovo appena prima che uno la attaccasse, scostò i capelli dalla faccia e si girò verso il sorridente colpevole -Signor Malfoy!!!- lo richiamò Hagrid rimettendo il verme a terra all’interno del recinto, figurarsi se quel biondino gli dava retta, era intento a guardare nella stessa direzione che aveva attirato l’attenzione della babbana, verso la foresta oscura. Lei fece qualche passo in quella direzione -Seya dove vai?- esclamò Harry raggiungendola - E’ pericoloso!- -Si ma... c’era qualcosa...hai visto?- chiese al Caposcuola Serpeverde che fronte aggrottata e passo deciso si portò al loro fianco sbuffando - Non li avrai attirati al limitare della foresta!?- sibilò risentito. -Cosa succede?- domandò Hagrid guardando la foresta sospettoso -C’era qualcosa di grosso che si muoveva...- buttò lì la ragazza -E spera che ce ne sia solo uno di quelli razza di babbana cretina! Con le tue stronzate...- - Hey Malfoy! Occhio potrei tramortirti nel sonno e trascinartici dentro! Io ne sono già uscita una volta, tu?- il ragazzo lanciò una rapida occhiata alla foresta in ricordo del suo primo anno, quando avevano incontrato addirittura Voldemort in persona. Tornò a fissare la babbana - Chissà che non sia io a farlo!-, lei sibilò a bassissima voce -Provaci?- e poi girò i tacchi mentre Hagrid scrutava preoccupato gli alberi bui con l’intenzione di riferire a Silente più tardi. Terminata l’ora di lezione Seya si accodò al gruppo di Potter, voleva chiedere a Hermione un paio di cose su quegli strani appunti - Guarda che stai giocando col fuoco...- borbottò Ron appena furono in biblioteca -Si Seya, Malfoy e la sua banda hanno tentato di farmi del male più di una volta e... - -Anche a me! Ci credo a quello che mi dite ma è istintivo, non riesco a tacere alle provocazioni!- - Si però un conto sono i tirapiedi di quella serpe... ma un Malfoy è sempre un Malfoy!- ribattè il rosso tirando fuori un libro sul Quiddich anziché iniziare coi compiti -Già sentito. ‘Mione mi spiegheresti un attimo questo foglio?- Harry scosse la testa -Seya, Seya...-.

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Litigi ***


La ragazza rimase tutto il pomeriggio in loro piacevole compagnia, entrando a vedere la Sala Comune dei Grifondoro, sulla torre opposta a quella serpeverde, era più luminosa, calda e accogliente.
Era quasi ora di cena e mentre Hermione leggeva come al solito e Harry e Ron erano impegnati in una partita a scacchi magici che aveva appassionato inizialmente la babbana, questa si era poi concentrata sul suo ‘studio’ trovandolo interessante e meno difficile da imparare del previsto, dopotutto una volta capite le proprietà degli ingredienti era facile intuire se facessero parte di una pozione o meno, lei non studiava le pozioni una per una ma aveva sistemato i fogli in modo che quelle simili o con ingredienti comuni si trovassero insieme, così era tutto molto più veloce e c’era bassa possibilità d’errore.

Scesero per la cena quando gran parte della Sala era già seduta a mangiare. Un posto vuoto di fianco al biondino indicava che si sarebbe dovuta sedere lì. L’intera tavolata la guardava male - Attenta a non toccarmi!- ringhiò il ragazzo particolarmente di malumore, durante la serata però si accorse che non era lei il motivo, infatti lui e Zabini si scambiavano certe occhiate taglienti... - Oh ma vuoi star zitta un attimo o non ci riesci?!- sbottò a un tratto la babbana quasi urlando rivolta alla Parkinson che non aveva fatto che parlare a Draco con voce da gallina, approfittò della pausa sconcertata della moretta per sfogare la tensione - Non vedi che non ti caga? Faresti un favore a tutti se la piantassi di gracchiare per una volta!- silenzio da parte degli alunni che assistevano allibiti alla scena pensando all’imminente putiferio che si sarebbe scatenato -tu...- fece per ribattere ma Seya si alzò in piedi -Ci hai sfondato i timpani!- Pansy non sapeva più cosa dire, in effetti si era accorta che Draco non le aveva prestato molta attenzione, lo guardò con le lacrime agli occhi e scappò via.
I ragazzi degli altri tavoli iniziarono ad applaudire quando la babbana esclamò -Fatevi i fatti vostri voi! Di cosa vi impicciate? Non avete di meglio da fare che sfottervi a vicenda?- poi si girò verso Malfoy - E tu potevi degnarla di un minimo di considerazione...- mollò lì il tovagliolo e si diresse fuori. Si sedette sui gradini sbuffando, poi decise di raggiungere la casetta di Hagrid.

Bussò -Avanti- disse un vocione dall'interno -Permesso...- -Ciao! Cosa ti porta qui? Vuoi del tè? l’ho appena fatto- lei sorrise -Grazie- fece una carezza a Thor prendendo la tazzina bollente dalle mani del mezzogigante che si sedette nella sua poltrona stancamente -E’ successo qualcosa?- le chiese inarcando un sopracciglio, Seya abbassò lo sguardo - Il solito...tu conosci bene la foresta proibita vero? Cosa c’è la dentro?- -Un sacco di cose, si dice perfino che ci siano un paio arpie...- sussurrò - Arpie? - -Sono creature molto pericolose, non se ne vedono da secoli ma la foresta è buia e profonda non si può mai sapere, poi ci sono unicorni, centauri, grossi ragni, mantidi di almeno un metro e mezzo, pestiferi knox...quella cosa che avete visto oggi... l’ho detto a Silente... dice che hai incontrato un vampiro, potrebbe essere lui?- - Si, potrebbe...- -Allora per quanto sei simpatica, lasciamo stare che sei serpeverde, devi andare, il sole cala tra poco e se era così vicino oggi...- Seya fece un’espressione mortificata - Vi ho messo in pericolo?- il professore sospirò -Eh ci sarà da stare attenti, ma c’è chi controlla... e poi la colpa è di quel Marcus Flitt e di tutti quei ragazzacci razzisti!- -Ok allora vado, ciao!- La babbana aprì la porta e scese i pochi gradini, richiuse in fretta trotterellando a passo svelto verso l’entrata.
Hagrid si alzò di scatto -Noo il sole è già giù!! Aspetta!- Prese la balestra e uscì ma una figura ammantata era alle spalle della ragazza.
Seya avvertì un fruscio e si voltò di scatto trovandosi vicinissima al ragazzo che saltò di lato per schivare una freccia scagliata dal mezzogigante che ricaricò velocemente. Il vampiro si preparò ad attaccarlo ma la ragazza gli afferrò una manica -Aspetta! Eri tu oggi?- un secondo sibilo nelle orecchie indicò che un’altra freccia era stata scoccata passando molto vicino a entrambi -Hagrid!- esclamò lei col cuore in gola temendo di essere colpita per sbaglio - Cosa volevi?- chiese al vampiro -Sangue!- rispose. Seya fece un salto indietro coprendosi il collo con le mani -Non il mio! Il sangue babbano fa schifo- .
Amphelio si cacciò a ridere mostrando i lunghi canini affilati mentre alcuni professori e Silente erano usciti venendo richiamati da un urlo di Hagrid - Non è affatto vero!- disse, afferrò al volo la terza freccia a una spanna dal proprio petto, i suoi occhi si fecero di un rosso brillante per pochi attimi e la balestra del professore andò in frantumi -Wow! Ce la fai con la testa di Flitt?- sorrise mentre la voce imperiosa di Silente si levava nell’aria - Presentati creatura della notte!- il vampiro fece un’elegante giravolta verso di lui accennando un inchino -Il mio nome è Amphelio- -Cavolo sono nei casini adesso..- gli borbottò Seya nell’orecchio senza accorgersi di essersi avvicinata troppo, infatti lo sguardo del ‘ragazzo’ venne catturato dalla pelle perlata del suo collo sotto cui sentiva il sangue pulsare - Daranno la colpa a me, fai finta di essere l’omino delle pizze! O un mago illusionista e sparisci!- - Sei qui per la ragazza?- chiese Silente mentre tutti i professori gli puntavano contro la bacchetta. Seya bisbigliò di nuovo -No, dì di no, dì che il tuo radar da pipistrello ti ha mandato fuori rotta, non darmi la colpa...- Altezzoso rispose -Il mio radar da... io non sono un pipistrello!- esclamò voltandosi di nuovo verso la ragazzina che aveva un indice sulle labbra e un’espressione supplichevole.
Il vampiro sorrise appena -Silente giusto? Ho sentito che lei è un mago potente... da dove arriva la babbana?- Piton si fece avanti furibondo - Tornatene nella foresta- -Non credo tu abbia le capacità per battermi sciocco mago!- ringhiò l’altro che si preparò ad attaccare.
La ragazza tirò piano il suo mantello dicendo tranquillamente - Non puoi farlo, è l’unico professore odioso che abbiamo...- il vampiro si girò verso di lei porgendogli la mano e sorridendo -Cosa?- fece lei non capendo - Vieni con me?- -Mi spiace, tra quaranta minuti c’è il coprifuoco e devo essere a letto, vedrai basteranno appena per la ramanzina e la punizione!- -Tornerò- inarcò un sopracciglio la creatura. - Sarebbe meglio che promettessi di non cacciare nessuno nei dintorni, altrimenti le coppiette dove si imboscano? L’aula di trasfigurazione non è abbastanza grande per tutti...- aveva parlato piano ma la Mc Granitt aveva sentito e si era alquanto indispettita -Io non caccio i ragazzini di questa scuola-, Piton intervenne di nuovo innervosendolo -Sei un vampiro! La tua parola non conta!- -Finora non ci sono stati morti, significa che dico il vero!- -Provaglielo!- disse Seya stupendo tutti mentre slacciava i primi due bottoni della camicia scoprendosi parte della spalla. Gli occhi azzurri dell’essere rimasero inchiodati lì, sentiva una voglia irrefrenabile di affondarci i denti. Silente aveva uno sguardo severo ma la ragazza lo sostenne decisa -Mi fido!- disse sicura.
Il vampiro si avvicinò stringendo i denti, la guardò un attimo negli occhi -Ti fidi in fretta, potresti sbagliarti!- un luccichio sinistro nelle sue iridi non la preoccupò, anzi sorrise - Sappiamo tutti ciò che facciamo, al bando i vili e gli indecisi!- Il vampiro si abbassò deglutendo mentre i professori erano tesi e increduli. Posò le labbra sulla pelle calda della ragazza che fu scossa da un brivido di freddo nel sentirle ghiacciate; il sangue era lì, a pochi millimetri dai suoi denti, lo avvertiva scorrere fluido, vivo...si rialzò lentamente scacciando qualsiasi pensiero di avventarsi su quell’invitante giugulare.
-Visto? I gentiluomini esistono ancora!- -Agisco solo all’interno della foresta, tenga i suoi ragazzini lontano Silente. Coraggio e pazzia rendono il sangue acido, sei immangiabile!- un ultimo sorriso e sparì confondendosi tra le ombre degli alberi.

Seya sapeva che le avrebbero detto qualcosa, alzò gli occhi e tra tanti sguardi arrabbiati incrociò quello sornione di Silente che nascondeva un ghigno divertito.
-Rientri immediatamente!- Piton l’afferrò per un braccio trascinandola dentro al castello - Lei è completamente pazza!- sbottò varcata la soglia quasi di corsa - Forse è la mia spiccata babbanità-, si bloccò di colpo fregandosene della Sala ancora gremita di gente, stava per urlare qualcosa ma lei sussurrò -Non allarmi gli studenti...- allora riprese a trascinarla via - Le darò una punizione colossale! Questa non la passa liscia! Giuro che le farò scrostare tutta Hogwarts coi denti! E’ una minaccia alla sicurezza pubblica! Lei è..- le urla si persero per i corridoi.
Una volta arrivati nell’ufficio del professore lui sbatté l porta con tanta forza che ogni singola ampollina del suo studio aveva vibrato pericolosamente sugli scaffali - E’ indicibile! Sfidare un vampiro in quel modo! Che le è saltato in mente!?- -Ci sono esseri umani peggiori di così e lei lo sa bene! Ho abbastanza intuito da potermi fidare di esso!...Su di lei non ho sbagliato!- Piton rimase zitto qualche secondo poi parlò con voce controllata e rigida - Cosa spera di dimostrare?- - Che sono all’altezza di chiunque altro qui, e voglio dimostrarlo a quelli come lei. Voi maghi siete talmente circondati di magia che avete il senso delle cose alterato, valutate la pericolosità in base al nome e alla natura della cosa, senza ragionare sul fatto che possa essere un pericolo o meno, ad esempio tutti possiedono una bacchetta che in sé non è pericolosa... ma con gli incantesimi giusti...- -Anche lei adesso ha lo stesso modo che definisce razzista di etichettare i maghi!- ribattè l’uomo arricciando le labbra, -Io mi limito ad esternare il mio punto di vista, non a dare giudizi, che è ben diverso!- - Crede di essere tanto perfetta?- vi fu un pausa di pochi secondi nella quale si fissarono dritti negli occhi -E lei?-. Dopo un attimo carico di tensione Piton mise i gomiti sulla scrivania, a mani intrecciate sotto il mento -Io sono perfetto- dichiarò con un ghigno, Seya fece una leggera smorfia di disappunto che nascondeva a stento il fatto che in realtà quel mago la divertisse e si sedette su una delle due sedie di fronte a lui -La mia punizione?- -Di cose da farle fare ce ne sarebbero... tra poco inizierà la stagione di Quiddich e questa domenica ci sarà la l’allenamento, domani tirerà a lucido gli spogliatoi per l’occasione- -Un lavoraccio eh?- -Preferisce pulire i calderoni?- -Vuole avermi fra i piedi?- Il professore le fece cenno di andare ma quando lei fu sulla porta disse beffardo -Ha cominciato a leggere gli appunti che le ho dato?- convinto che in realtà non ci capisse niente - Si, iniziando proprio dai veleni- rispose lei cantilenando appena, gli occhi neri di Piton si strinsero in due fessure inquietanti -Se fossi in lei comincerei dagli antidoti...-. Nel frattempo i ragazzi si chiedevano cosa fosse successo, la Mc Granitt era rientrata pallida e stringeva ancora la bacchetta in mano, e poi la scena di Severus Piton... gli alunni stavano facendo distratte supposizioni senza dare molto peso alla cosa, tranne il ‘famoso trio’ e un paio di serpeverde che sapevano dell’incontro con il vampiro.

-Draco posso parlarti?- Zabini gli si era avvicinato per scusarsi dello schiaffo, sapeva che il biondino era veramente arrabbiato con lui questa volta, dato che non aveva detto e fatto niente andandosene semplicemente.
Senza neanche guardarlo in faccia si alzò e uscì diretto ai bagni dei ragazzi sentendo i passi dell’altro dietro di lui. Lo attese appoggiato a una delle porte di legno con le braccia incrociate al petto e uno sguardo duro e diretto da cui il moro non si ritrasse - Draco io volevo chiederti scusa, per oggi... non capisco che bisogno c’era i farmi quella scenata. Mi hai fatto incavolare e ancora non capisco- Malfoy continuava a fissarlo con odio senza dire niente - Parla però, dì qualcosa! Non startene sempre lì ad aspettare le mie scuse!- sbuffò -Le tue scuse? Mi hai schiaffeggiato di fronte a tutti Zabini!!- ringhiò il caposcuola -Si però avevo un buon motivo! Tu mi hai urlato contro per niente! Che diavolo pensavi eh?- -Quello che ho detto! Ho visto come guardi quella babbana e non mi piace per niente!- -Dai Draco che storie fai! Perché come la guarderei?- -Lo so io come!- -Scusa tanto ma non sono affari tuoi! E poi ti dico che ti sbagli! Non mi interessa in quel senso!-.
Draco si staccò dalla porta - Comunque qui si sta’ parlando della tua reazione! Non mi va che ti prendi certe confidenze di fronte agli altri!- Blaise si caricò di nuovo - -Confidenze?! Te lo sei meritato! Ma ti sei sentito con che tono mi tratti? Sono stufo dei tuoi modi da stronzo! Quante volte te l’ho ripetuto eh? Te ne freghi!- -Piantala Blaise! Tutte le volte la stessa storia..- sbuffò il biondino che sgranò gli occhi quando si sentì urtare contro la porta del bagno sbattendo la schiena, il moretto lo fissava negli occhi arrabbiatissimo era molto vicino gli sfiorò le labbra con le proprie fissandolo e sussurrò tagliente -Però quando siamo da soli non fai così...- Draco cercò di spingerlo via senza ottenere risultato -Adesso siamo soli, togliti! Potrei dire lo stesso di te!- lo spinse via di poco dato che il ragazzo era comunque più alto di lui - Dannazione Blaise stiamo litigando per colpa di una babbana!- -Tu hai cominciato! Accusandomi di qualcosa, mi scuso per lo schiaffo ho esagerato, ma per il resto aspetto che sia tu a farlo!...trattandosi di te credo che aspetterò in eterno perciò buonanotte!- Zabini uscì sbattendo la porta, il biondino sospirò risistemandosi la cravatta quando da uno dei bagni uscì Neville tremante -io non volevo ascoltare...- -Paciok!- ringhiò il serpeverde puntandogli contro la bacchetta e facendolo schiantare in un lampo contro la parete -Innerva- disse disgustato.
Mise la punta della scarpa sotto la gola del malcapitato grifondoro alzandogli un po’ il viso e piantando due iridi ghiacciate nei suoi occhi spauriti color nocciola. Nonostante avesse voglia di sfogarsi su qualcuno le voci provenienti dai corridoi lo dissuasero dal farlo e uscì sbattendo a sua volta la porta.

Spero che cos' vada meglio ^____^

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Ispezioni ***


Mizar Alexander Black: cosa ti fa pensare che Seya sia innamorata di Draco?

La sera trascorse relativamente tranquilla, si poteva dire glaciale dato che l’eccentrico serpeverde che aveva schiaffeggiato Malfoy se ne stava in Sala Comune a occupare due divani che aveva unito e su cui si era steso a leggere tenendo in mano la bacchetta nel caso in cui qualcuno avesse avuto l’idea suicida di farlo sloggiare.
Draco si sfogò ovviamente sulla sua scorta personale: Tiger e Goyle, comportandosi da isterico e impartendo ordini inutili a destra e a sinistra, inoltre c’era un po’ di pace dato che la civetta numero uno (Pansy) era rintanata nel suo dormitorio a lamentarsi con le sue compagne che cercavano di alzarle il morale inutilmente.
Verso le 10:00, ora del coprifuoco, Draco si recò in un’aula vuota che i Caposcuola avevano adibito a ‘studio’ in cui fare riunioni e stabilire turni di ronda ecc.. Entrò scoccando occhiate malevole da tutte le parti e imprecò quando venne a sapere che quella sera aveva un turno d’ispezione alle due e che la settimana seguente gli sarebbero toccati altri 3 turni: il lunedì, il giovedì e il venerdì.
Agguantò i fogli degli orari e i programmi e uscì borbottando contro qualunque cosa avesse di fronte.
Il biondino giunse in stanza che Seya già dormiva, o così pareva, aprì il bagno sbattendo la porta più forte che potè -Ma allora!! Perché non fai più piano!? Si può sapere perché quando t’incazzi devono prenderci di mezzo tutti?!- la testa di Draco si sporse sulla soglia - Perché tu sei un’inutile feccia babbana e io faccio quello che voglio! ‘Immobilus’!- la ragazza tentò di muoversi ma non vi riuscì, però poteva parlare... - Malfoy fammi tornare subito normale!- dal bagno arrivò la risposta divertita -Altrimenti? Non sei nella posizione per minacciare!- - pezzo di merda...- sibilò lei a denti stretti, -Hai detto qualcosa?- chiese ghignando mentre si sistemava i polsini del pigiama - Si, ma non credo che te lo ripeterò...- -Ah, ma ci sono molti modi per farti parlare... se non sbaglio una volta mi hai chiesto di mostrarti alcuni incantesimi oscuri vero? Se non vuoi ripetere cos’hai detto allora ti farò...- -Guarda che ho una punizione da scontare domani... vuoi perderti la scena di vedermi pulire i vostri luridi spogliatoi per domenica?- Draco fece un ghigno sadico -Per nulla al mondo! E’ quello finalmente il ruolo che ti si addice!- si voltò scostando le tende del letto a baldacchino -Hey Malfoy, mi lasci così?- lui attese prima di rispondere, come a soppesare le proprie parole - Dammi un buon motivo per annullare l’incantesimo!- Seya rispose immediatamente -Perché se mi scappa da andare in bagno in piena notte devo svegliare Sua Maestà!- Draco sbuffò sonoramente -Che piaga che sei! Finite incantatem! Adesso taci che devo dormire!- -‘Notte Sire!- brontolò lei scocciata muovendo appena gli arti pervasi da un fastidioso formicolio.

Alle due precise il biondino dovette alzarsi di malavoglia per il suo giro d’ispezione, infilò il mantello nero sopra il pigiama e uscì di soppiatto mentre la ragazza dormiva scomposta ronfando leggermente.
Sceso in Sala Comune notò una figura addormentata nell’oscurità, appena illuminata da un fascio di fievole luce lunare "Blaise è ancora qui... che stronzo! Guarda come dorme tranquillo dopo tutta la scena che ha fatto!..." ma mentre pensava a lui con cattiveria non riuscì a evitare che il suo sguardo si addolcisse.
Sul viso del bel moretto ricadevano soffici alcune ciocche, le sue labbra morbide erano appena schiuse in un tacito invito e il respiro era regolare e tranquillo.
Draco prese una copertina verde scuro piegata ai piedi di uno dei due divani, l’aprì coprendolo facendo attenzione a non svegliarlo, senza rendersene conto si abbassò fino a sfiorargli la fronte con un impercettibile bacio, Blaise non si mosse e lui ne approfittò per accarezzare via dal suo volto la lunga frangia che ne celava i contorni sul lato destro.
Continuò a fissarlo lasciando scorrere interminabili minuti, poi si decise ad andare e tracciò delicatamente con la punta delle dita i contorni del suo viso spostandosi dal mento alla bocca, un breve sospiro lo convinse a uscire prima che si svegliasse.

Percorse velocemente tutti i corridoi assegnatigli cogliendo sul fatto una coppietta intenta ad amoreggiare sul davanzale di una delle finestre del bagno delle ragazze, un breve e semplice richiamo e i due ragazzini del terzo anno tassorosso filarono ai rispettivi dormitori, tolse stancamente 5 punti.
Camminando silenzioso, appena prima di arrivare in Sala Grande, vide la porta di fronte aprirsi piano, scattò dietro un’armatura, nascosto nell’ombra temendo che fosse il custode "...Ma che deficiente! Sono un Caposcuola posso andare dove voglio!" pensò, stava per uscire quando si accorse di qualcosa di strano, la porta si era aperta e richiusa da sola... Pix non era così silenzioso, ma allora? Il serpeverde avvertì un leggero rumore di passi e di seguito un sussurro che gli fece venire i brividi finchè la voce non fu tanto vicina da poterla riconoscere "Weasley???!"
- Harry... ma sei sicuro di aver visto bene? Per me abbiamo sbagliato serra...- -No, ‘Mione ha detto che l’Erba Miekalina si trovava nella quattro, è questa dai, e se non lo è torneremo domani...- appena fu sicuro che le voci l’avessero superato Draco saltò fuori, bacchetta puntata allungando velocemente una mano e afferrando una specie di lenzuolo.
Tirò e sbucarono - Potter e Weasley!- esclamò notando un sacchetto che il rosso stringeva tra le mani; i due grifondoro avevano fatto un passo falso e il biondino strappò loro di mano anche quello appena si girarono spaventati.
Draco era al colmo della felicità -Venti punti in meno a ciascuno di voi! E adesso andiamo dritti dritti da Piton! Forza muovetevi!- sibilò. -Ridammi il mantello Malfoy!- cercò di rimpossessarsene Harry -Neanche per idea! Filate o vedrete! Sapete bene che non ho inibizioni a usare questa!- affermò gelido mostrando meglio la bacchetta -Muoversi!- ripeté.

Pochi minuti dopo l’insegnante di pozioni stava maledicendo chiunque stesse bussando tanto insistentemente alla sua porta, quando aprì li osservò attentamente uno alla volta -Scommetto che il signor Malfoy vi ha trovato in giro dove non avreste dovuto essere... a quest’ora...- il biondino tutto contento gl’infilò in mano il mantello -Avevano questo! Li ho scoperti per caso! Parlavano di aver preso delle erbe alla serra quattro e questa è la prova!!-. I due lo guardarono quasi volessero sgozzarlo e in effetti ci stavano pensando.
Gli occhi del professore lampeggiarono malignamente -Bene bene... in giro fuori di notte... abusando di un oggetto pericoloso come un mantello dell’invisibilità ,grazie al quale potreste tranquillamente commettere qualsiasi azione pericolosa nei confronti di chiunque... e per giunta avete sottratto materiale non autorizzato entrando in una serra senza permesso eh? Benissimo! Con un curriculum del genere ci sono tutti gli estremi per una sospensione...- i ragazzi impallidirono all’idea mentre Draco ballava con gli angioletti in paradiso tanta era la soddisfazione -...ma così sarebbe troppo semplice per dei soggetti strafottenti come voi...no, ho in mente qualcos’altro...- il tono di Piton era sempre più raggelante.
-Vediamo...così su due piedi... quanti punti ha tolto loro signor Malfoy?- -Venti a testa professore!- gongolò -Bene! Allora io ne toglierò altri settanta, ognuno!- Ron e Harry boccheggiarono increduli, Piton era ancor più felice, il ghigno sadico di poco prima si era trasformato in un sorriso compiaciuto, il primo vero sorriso che gli avessero mai visto fare, aveva persino cambiato espressione sembrando un altro e non era affatto male, peccato che la causa di quel sorriso fanciullesco erano proprio loro due e che avessero buttato al vento addirittura 180 punti nel giro di pochi minuti.
- Pulirete tutti i calderoni ogni fine lezione che avrete con me, per un’intera settimana! Se avete tanta voglia di andare in giro di notte significa che non siete abbastanza stanchi per dormire...allora doppi compiti per quanto mi riguarda, e lei signor Potter...non è nemmeno prefetto come il suo amico Weasley...vorrà dire che la nostra celebrità non potrà condurre la propria preziosa persona a Hogsmade questo sabato, e per assicurarmi che nessuna parte del suo corpo si prenda la libertà di aggirarsi per conto proprio fuori da Hogwarts, come successo in passato, la punizione la sconterà con il sottoscritto...vedrò cosa farle fare...ovviamente le vostre famiglie verranno messe al corrente del vostro comportamento sovversivo!... A proposito.. questi sono requisiti fino a nuovo ordine! Signor Malfoy, li scorti alla loro torre e... ottimo lavoro: venti punti a serpeverde!-.

Non c’è bisogno di dire che Piton quella notte dormì magnificamente.
Harry e Ron erano così avviliti che lanciarono solo qualche maledizione priva d’incisività al Caposcuola serpeverde, come avrebbero spiegato il fatto ai componenti della loro Casa?..... Come l’avrebbero spiegato a Hermione?!! Ron stava pensando di scovare la vecchia macchina incantata di suo padre a costo di andare nella foresta proibita con un cartello luminoso ‘Mangiatemi’ per fuggire da eremita chissà dove; Harry invece a quale abito indossare per andare a far visita a Voldemort in onore dei vecchi tempi, magari avrebbe portato anche dei pasticcini...

Draco tornò alla sua torre saltellando e facendo giravolte ogni tanto su sé stesso.
Era al settimo cielo e per questo piombò letteralmente addosso al moretto che sobbalzò, senza avere il tempo di rendersi conto della situazione perché qualcuno aveva iniziato a dargli tanti baci su tutto il viso -Hey...hey!- cercò di divincolarsi finchè l’assalitore non si fermò, riconobbe immediatamente quelle iridi argentate che lo fissavano -Indovina!- esclamò questi fiero sistemandosi meglio, seduto cavalcioni sul suo amico.
Blaise inarcò un sopracciglio -...ti sei fatto una canna appena scoperto che il tuo cervello aveva dato il primo segnale di vita da quando sei nato?-, sempre con un sorriso sornione Draco si avvicinò strofinandogli la punta del naso sulla sua - Ho beccato fuori Potter e Weasley e tra me e Piton gli abbiamo tolto 180 punti! Adesso sono in punizione una settimana! E IO, MODESTAMENTE ne ho guadagnati venti!- Blaise sgranò gli occhi benevolmente sorpreso - Ok, bravo!- il sorriso di Draco si affievolì leggermente -Beh? Non sei contento?- -Si, ma sono ancora arrabbiato con te ricordi?-
Zabini incrociò le braccia al petto con un’espressione risoluta alla quale l’euforico biondino non poteva opporsi, si limitò a fare altrettanto fingendosi offeso per l’atteggiamento freddo con il quale aveva accolto la splendida notizia.

Peccato che i ragazzi si trovassero entrambi al centro e che uno sull’altro distribuivano il peso su una ristretta superficie... infatti i due divani si staccarono di botto facendo finire entrambi a terra mentre erano impegnati a fare uno la faccia più offesa e imbronciata dell’altro.
Un forte tonfo, seguito da un gemito di dolore formato da entrambe le voci che si accavallavano e da un paio di imprecazioni sbraitate nel silenzio notturno.
-Tutto ok?- sghignazzò Draco alzandosi incapace di trattenersi, vedendo la faccia di Blaise che tirava una madonna attaccata a quell’altra -Tutta colpa tua maledizione! SEMPRE COLPA TUA!!- -Schhhht!- fece di rimando Malfoy con l’indice davanti alla bocca, si chinò rapido scoccandogli un furtivo bacio in fronte e ritirandosi subito prima di riceve una manata in faccia.
Ridacchiando corse su nella sua stanza mentre Jack Avery scendeva di corsa le scale -Blaise!...E’ successo qualcosa?- chiese guardandosi intorno alla luce della bacchetta -Sono caduto dannazione! Non vedi?!- sbottò alzandosi malamente, l’altro insisté perplesso -Con chi stavi parlando?- -PARLAVO DA SOLO!!!- Avery l’osservò mettersi in piedi e tirare un calcio a uno dei divani gettando la coperta per aria -...si... ci credo...faresti meglio a tornare a letto...- l’altro lo guardò male raccogliendo il suo libro e massaggiandosi il fondoschiena mentre lo seguiva in dormitorio sbuffando.

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Dannati Serpeverde ***


La mattina seguente i due grifondoro presero una bella lavata di capo dalla Caposcuola inferocita che li minacciò di recuperare tutti i punti persi nel più breve tempo possibile. Draco scoccò un’occhiata divertita a Harry, più arrabbiato che mai dato che il suo mantello ora era nelle mani del professor Piton in persona, sarebbe stato capace di bruciarlo ‘per sbaglio’ sapendo che era appartenuto a suo padre.
Durante la colazione Pansy prese da parte il biondino sfogandosi e minacciando di morte la babbana seduta di fianco a Zabini, questi si voltò più di una volta nella loro direzione e lo ‘stronzetto’ accarezzò le spalle della serpeverde con noncuranza fissandole sfacciatamente le labbra mentre parlava, e facendola così arrossire; da lontano l’innervosito Blaise macinava sempre più pagine lette, sfogliando il libro nelle sue mani come una furia.
Giunse l’ora di recarsi a lezione, Seya si sistemò tra un gruppo di grifondoro tenendo, con un po’ d’apprensione, d’occhio Malfoy che ben presto di accorse di avere le pagine di alcuni libri incollate, i loro sguardi si incrociarono e lui sibilò chiaramente - Questa me la paghi!- era furibondo anche se manteneva un certo autocontrollo in classe "Come cavolo ha fatto quella stronza ad incollarmi i libri? Come osa quel rifiuto toccare le mie cose? Non è per niente divertente! Maledetta babbana!!! Maledetti tutti i babbani!!" pensò mentre faceva a pezzi la piuma che stringeva tra le mani.
L’occasione di vendicarsi di quella pestifera e infima creatura umana arrivò presto, giusto giusto quel pomeriggio, quando Piton accompagnò la ragazza al campo di Quiddich, per farle scontare la sua punizione; lui e un gruppetto di serpeverde li seguirono, il professore aprì la porta degli spogliatoi spingendola dentro senza usta.
Seya prese a spolverare ovunque sotto lo sguardo deciso e severo dell’isegnante, e più puliva più le sembrava di non aver concluso niente -Non posso perdere tutto il pomeriggio, vedo che questa è una cosa che si adatta perfettamente ai babbani!- e così dicendo il tetro mago se ne tornò a scuola.

Poco dopo sbucarono dalla porta Malfoy, la Parkinson, Tiger, Goyle e Nott, appena si fu girata verso di loro venne investita da un fascio di luce che la piantò a terra. "Perfetto!" pensò -Che cavolo volete!- disse sbuffando -Taci rifiuto! Draco ci ha dato il permesso di divertirci un po’ con qualche maledizione!- -Ah, avete bisogno del permesso di Malfoy eh? E io che credevo che i purosangue fossero tutti allo stesso livello!...forse perché la famiglia Malfoy è più influente? Allora considerate il denaro! Ma se è così i Malfoy potrebbero anche essere i discendenti di babbanastri pirati per quanto ne sapete! E poi qualunque cosa mi farete la dirò a tuo padre! Sarà super felice di sapere che il suo adorato erede se n'è sbattuto di ciò che ha detto!-
I compagni si girarono a guardarlo, sapevano bene di cos’era capace Lucius Malfoy, che nonostante il suo aspetto d’angelo era ritenuto dai ragazzi il genitore più severo di tutti quelli che rientravano nella cerchia dei Mangiamorte; perfino il padre di Avery, un vero e proprio glaciale assassino, era più tollerante con suo figlio di quanto non lo fosse il biondo ‘gentiluomo’.
Nessuno fiatò, non volevano certo rischiare di mettere Draco nei guai, ma il ragazzo aveva pur sempre la sua reputazione da difendere, e una piccola lezione alla babbana dopotutto non l’avrebbe pagata cara...
-Quello che succede tra me e mio padre non deve riguardare una schifosa nullità come te!- ringhiò puntandole contro la bacchetta - Credi forse che mi punirà, che punirà il suo unico erede perché ha dato ciò che si meritava a una ‘feccia’ fuori luogo? ‘Torreo!’-
Seya si voltò appena in tempo per non prendere la magia dritta in faccia, cacciò un urlo; se si fosse aspettata un dolore del genere avrebbe provato a trattenersi, per non dar loro soddisfazione, ma non fu così e quei maledetti serpeverde si misero a ridere.

Sulla sua schiena la pelle bruciava come se avesse preso una scottatura, una bruciatura stretta e lunga una decina di centimetri era evidente attraverso la maglia stracciata
-Bel colpo Draco!- esclamò la moretta, Seya si rialzò con gli occhi lucidi dal dolore, si voltò verso i suoi aggressori guardando il biondino dritto negli occhi -Cosa speri di aver concluso?- chiese con la voce leggermente alterata, Nott alzò la propria bacchetta contro di lei, la ragazza non si mosse, in quel momento fecero irruzione Harry, Ron, Hermione, Neville e Ginny, bacchette alla mano.

I grifondoro avevano udito l’urlo mentre si recavano al campo di Quiddich in modo da evitare guai... troppo tardi... quell’idiota di Piton sapeva bene che i ‘suoi’ alunni avrebbero potuto incastrarla lì, ma a lui... cosa gliene fregava di una stupida babbana? Se a causa di un incidente il Ministero se la fosse portata via: meglio!
-Cosa diavolo state facendo??- ringhiò Harry -Fuori di qui Potter, e portati via quella tua squadra di ‘impavidi guerrieri’!- lo beffeggiò facendo scoppiare a ridere i suoi amici -Allora Potter non hai sentito? Tu, la ‘Castoro Mezzosangue’, i pezzenti ‘Lenticchia’ e ‘Fiammiferaia Puttana’ e quell’impedito di Paciok uscite subito dal nostro spogliatoio!-
Ron si lanciò contro il Caposcuola mentre Tiger e Goyle si fiondarono in avanti per menare Harry e Neville.
Meno male che c’era Hermione, col suo sangue freddo aveva scagliato loro un incantesimo d’immobilizzazione, la Parkinson si fece avanti mentre il moretto si buttò assieme all’amico a picchiare Draco -Come hai chiamato mia sorella figlio di puttana?! Io ti ammazzo Malfoy!- - Ho solo detto la verità, quanti ragazzi ha cambiato fin’ora? Tanto vale che si faccia sbattere dal resto della scuola!- rise cattivo fermando un pugno diretto alla sua faccia -RITIRA QUELLO CHE HAI DETTO IMMEDIATAMENTE!!!- -Perché non glielo chiede? E’ stata anche con me quella pezzente, e dovevi vedere come si dava da fare!-
A quel punto Ron smise di ragionare definitivamente, Harry era impegnato con Nott, Hermione e Ginny con quell’impiastro di Pansy, Neville teneva sotto controllo i due scimmioni guardandosi intorno spaventato.

Seya era corsa fuori, a chiamare un professore, incontrò la Mc Granitt in Sala Grande e le urlò che agli spogliatoi stava succedendo il caos. Uscì di nuovo tenendo dietro all’arrabbiatissima Minerva che arrivata sul luogo della lite trovò Harry con un sopracciglio spaccato, che perdeva sangue ma continuava a scagliarsi malefici con Nott, il quale mostrava tagli sui pantaloni; Hermione, Ginny e Pansy aggrovigliate a tirarsi per i capelli e a riempirsi di graffi e insulti indicibili; Neville spaurito che teneva la bacchetta puntata contro i due ciccioni e Ron e Malfoy, più distanti, verso i lavandini, il primo con un evidente zigomo bluastro che, proprio nel momento in cui la professoressa li aveva guardati, spinse violentemente il biondino contro un grande specchio che andò in frantumi provocando al serpeverde un taglio alla testa.

Quella volta l’insegnante urlò come non mai, li avrebbe picchiati lei stessa se avesse potuto, tenendoli sotto tiro e togliendo loro tutte le bacchette, li scortò a Hogwarts.
Piton li vide rientrare in evidente stato ‘post-collutazione’ e allarmato li raggiunse -Cos’è successo professoressa Mc Granitt?- - QUESTI STUDENTI ERANO NEGLI SPOGLIATOI SERPEVERDE A FARE A BOTTE!- tuonò la donna arrabbiatissima, Piton guardò i capelli biondi abbondantemente macchiati di sangue del suo alunno, che era anche quello con le ferite più gravi...Ron ancora ci vedeva rosso e la professoressa lo stava tenendo fermo per la collottola.
-Adesso porto questi ragazzi dal preside!- - Malfoy deve andare in infermeria!- soffiò lui prendendo le difese del serpeverde -Ci andrà DOPO Severus, e se dovesse svenire nel tragitto tanto meglio! Servirà a tenere a freno il suo impossibile carattere per un po’!- s’impose la strega, Piton le si avvicinò furente -Malfoy va in infermeria ORA!-
In genere non si vedevano professori litigare, men che meno si sarebbero aspettati di vedere una scena del genere da quei professori... stavano dando bello spettacolo in un angolo della Sala Grande quando intervenne Hagrid che squadrò malevolo l’insegnante di pozioni dicendo con voce serisima -Non dovreste discutere a questo modo qui, andate da Silente!-
La Mc Granitt proseguì richiamando con stizza gli alunni, Piton agguantò la babbana per un braccio strappandola dalla fila e trascinandola rapidamente nel suo ufficio, dove per prima cosa ci mancò poco che scardinasse la porta sbattendola, e seconda si mise a inveire con tutto il risentimento che covava nei suoi confronti....

In Sala Grande due occhi avevano assistito alla scena...una luce d’odio...una luce di vendetta ora vi brillava...

Scusate tantissimissimissimo per il ritardo, ma fino al decimo capitolo li avevo già scritti prima di pubblicare il primo... e mi sono distratta con l’altra ff che sto scrivendo.... Sorry!!!!!

Mizar Alexander Black:......mi...sono accorta della... minaccia...scusate! ...ma sapete come sono Harry e Draco... egocentrici e viziati, sempre al centro dell'attenzione... volevano la fic solo loro...^___^
Comunque ho deciso di scrivere i capitoli delle ff alternati, così non lascio indietro nessuna delle due storie!

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Compromettersi ***


-Albus! Questi ragazzi...- irruppe la professoressa alquanto agitata -Che è successo Minerva? Dovresti essere coi ragazzini del primo anno ora...ci penso io a loro- -Questa volta è necessaria una bella punizione Albus!! Non sai in che condizioni li ho trovati!- esclamò
-D’accordo, va bene...ma lascia che ci pensi io!- L’insegnante, furibonda, li passò in rassegna con uno sguardo di fuoco per poi uscire di gran fretta, i primini dovevano essere ben informati riguardo alle nuove normative di sicurezza istituite dal Ministero, dopo che era stato accertato il ritorno di Voldemort.

Silente li fece accomodare su dei piccoli puff rossi, apparsi nell’ufficio in seguito a un suo gesto -Ditemi che cos’è accaduto!- cominciò tranquillo guardandoli al di sopra degli occhiali a mezzaluna; Harry si sporse in avanti ringhiando -Seya era nello spogliatoio serpeverde per punizione e quando siamo arrivati le stavano scagliando contro delle magie!- Draco lo fissò con odio -Ci hai visto farlo Potter? Perché se non hai le prove dovresti stare zitto!- il moretto si alzò in piedi, stringendo i pugni, desideroso di suonargliele -Non azzardarti a parlare di prove Malfoy! Quelli della tua famiglia fanno con o senza ma resta il fatto!- -Harry siediti per favore... non mi sembra il caso di trattare certi argomenti adesso, e poi stavamo parlando di altro mi sembra!- disse pacato il preside tenendo i suoi occhi azzurrini puntati sul biondo
-Allora...li avete visti?- -Professore è stato Malfoy a provocare!- intervenne alterata Hermione -E Weasley ha attaccato per primo!- soffiò Pansy, tenendosi una mano sulla guancia a coprire i graffi che Ginny le aveva fatto -Lui ha offeso mia sorella!!- saltò su Ron, prontamente trattenuto da Harry e Neville -Certo! E mi dovevi colpire a questo modo!- ringhiò Draco voltandosi e mostrando i capelli tinti di sangue, che aveva già macchiato parte della camicia.
Silente si accigliò -Perché non è andato in infermeria signor Malfoy?- il ragazzo guardò il preside quasi con disgusto -E’ stata la professoressa Mc Granitt a trattenermi....secondo me Weasley dovrebbe essere espulso, assieme ai suoi...- -Queste sono decisioni che non spettano a lei signor Malfoy!- lo interruppe Silente più serio di prima -In ogni caso saranno guai quando mio padre lo verrà a sapere...- sibilò il biondino.
L’affermazione fece saltare il precario autocontrollo di Potter che cominciò a sbraitare -Ti nascondi sempre dietro tuo padre vero? Le stavate facendo qualcosa, dimmi quanto sborserete sta volta per uscirne puliti!- -C’è chi ha ancora un padre a cui potersi rivolgere Sfregiato...senza averlo sulla coscienza con molti altri!- Sta volta fu Harry a dover essere trattenuto -Toglierò venti punti a ognuno di voi!...Potter e Malfoy in infermeria, gli altri si trattengano, desidero un resoconto della vicenda - - Ma preside!...- protestò Harry beccandosi un’occhiata severa -Niente ‘ma’, state riscaldando il clima, adesso vi recherete in infermeria senza fiatare e senza farvi del male!...si, anche tu Potter, quella ferita alla fronte guarirà in poco tempo! Potete andare!- concluse in tono autoritario.
I due uscirono guardandosi in cagnesco e dirigendosi a passo spedito da Madama Chips quando un ragazzo dall’aria furibonda li bloccò in un corridoio

-Draco! Cos’avete fatto sta volta!?- disse con aria davvero furente Zabini - Sono stati loro, è stato lo straccione...- -Mi riferivo alla babbana!- -Niente!- sbuffò il biondino -So benissimo che è una bugia! Perché non la piantate con quest’assurdità?- soffiò il ragazzo avvicinandosi a loro, Harry lo guardava in silenzio, sospettoso.
-Non dirmi quello che devo fare Blaise!- -E invece te lo ordino Draco! Anche tu ti fai condizionare da Nott!- -Non è vero!- replicò altezzoso Malfoy -ALLORA TI VANTI D’AVER AVUTO TU L’IDEA?! - esplose lasciandosi dietro un teso silenzio.
Il grifondoro passava lo sguardo da l’uno all’altro, era esattamente come quella volta in giardino...ma....che cavolo....

Senza abbandonare la sua espressione arrabbiata, Zabini raggiunse Draco, che non si era mosso di un millimetro, e allungando le braccia verso di lui lo cinse per la vita accostando la bocca al suo orecchio.
Harry sgranò gli occhi allibito: una volta lo schiaffeggiava di fronte a un’intera classe, adesso lo abbracciava sotto i suoi occhi...
Il biondino s’irrigidì mentre le sue guance si coloravano di rosa e il suo cuore accelerava rapidamente i battiti -Non voglio che tu sia una marionetta Draco, ci tengo troppo a te per vederti fare la fine dei nostri genitori...- gli sussurrò sottovoce, ma nel silenzio anche Harry sentì le sue parole e cominciò a provare un certo imbarazzo.
Blaise rialzò il viso in modo da guardare il serpeverde negli occhi, quegli occhi che gli piacevano così tanto... un braccio gli circondava la vita trattenendolo a sé, l’altra mano salì a sfiorargli delicatamente una guancia, Draco si sentì avvampare, tremendamente imbarazzato da quello che il suo migliore amico gli stava facendo addirittura di fronte a Potter.
Fece per dire qualcosa ma schiuse solamente le labbra, nessun suono ne uscì, solo un timido sospiro; i suoi occhi d’argento erano immersi in quelli scuri del ragazzo, che pian piano si chiusero, mentre quelle morbide labbra si posavano dolcemente sulle sue.
Harry tentò invano di deglutire, era rosso in viso e letteralmente pietrificato sul posto, la mente del moretto era vuota e chissà da quanto aveva smesso di respirare...
Catturato da quelle labbra soffici, e distratto dal sensuale contatto delle loro lingue, che si accarezzavano lentamente, il biondino si rilassò, lasciandosi cullare dal dolcissimo abbraccio del ragazzo; senza nemmeno pensarci le braccia risalirono a circondargli le spalle, si allungò in punta di piedi per sigillare quel contatto ma pochi attimi dopo emise un leggero mugolio e i due si separarono, restando vicinissimi.
Zabini guardò la mano con cui era passato ad accarezzare le ciocche bionde dell’amico e la vide sporca di sangue -Vai in infermeria...- disse con voce profonda posandogli un breve bacio sulla fronte -Finisco di sgridarti dopo...- sorrise appena sfiorandogli il naso con il proprio.
Draco si allontanò a malincuore, guardandolo voltarsi e percorrere il corridoio nella direzione opposta, aveva le guance rosse, ma mai rosse quanto quelle del grifondoro che lo fissava stralunato.
I loro sguardi s’incrociarono per un attimo ma nessuno dei due fiatò, proseguirono giungendo silenziosi in infermeria dove Madama Chips li fece sedere, medicandoli e occupandosi immediatamente di un altro ragazzo di corvonero, appena arrivato con dolorose fitte allo stomaco.

-Hem... io...- balbettò Harry nel tentativo di togliersi da quell’imbarazzante silenzio -Che vuoi?- ringhiò Draco nel panico, e adesso cosa avrebbe fatto? -Tu...cioè...non... ti ho mai visto con le guance rosse...- buttò lì come un idiota.
Inaspettatamente Draco sorrise -Sei un fenomeno! Come si fa a dire...- -Ma è vero!- replicò il moretto -Si, ma non è quello che volevi dire! Spara Potter, e vediamo se devo picchiarti subito o...- -Voi state...- -No!- lo troncò di netto con voce tagliente -Ma lasciami finire!!...allora avete intenzione di...- -Non lo so... è... mi ha... non doveva!- sbuffò abbassando lo sguardo.
-Scommetto che ce ne sarà da ridere al vostro dormitorio stasera!- Harry lo guardò serio -Non ho intenzione di sbatterlo in giro Malfoy!- disse acido -non sono come te...- aggiunse sibilando rancoroso.
Draco tornò a fissarlo -E tu che ne sai di come sono io?- -So che sei un vero figlio di vacca quando vuoi, ma oggi ho visto qualcos’altro... almeno so che sei un essere umano!- -Fai lo spiritoso Potter?-

Intanto nei sotterranei la babbana era sottoposta ad una specie di interrogatorio forzato, Piton le metteva in bocca cose che lei non diceva assolutamente, era davvero incavolato e gesticolava come un forsennato -Bene! I grifondoro li hanno attaccati! E Potter era alla testa del gruppo! Hanno fatto irruzione e -
Seya l’interruppe bruscamente, stringendo con rabbia i braccioli della poltrona su cui era stata costretta a prendere posto - Ha perfettamente ragione! Forse se mi avessero avvisato avrei cercato di non farmi sfuggire nessun lamento!- -Adesso fa il melodramma? Solo perché le hanno detto un paio di cosette, che secondo me... le stanno bene!- sibilò chinandosi verso di lei
-‘Torreo’ è questa la magia che mi ha lanciato contro Malfoy! - -Balle!! Se così fosse ne porterebbe i segni! Dove l’ha sentita questa formula? Il grande Potter organizza altri corsi di ‘non so cosa’ per caso?- Seya incrociò le braccia pestando i piedi in segno di stizza -Perchè dovrei dire una bugia?! Tanto non cambierebbe niente! Lei è uno stronzo! Mi ha lasciata lì apposta!!!!-
Piton sembrò andare letteralmente a fuoco, di scatto artigliò i braccioli della poltrona, sibilandole a pochi centimetri dal viso -Cos’ha detto?- -Ha sentito benissimo!- rispose lei assottigliando gli occhi in due minacciose fessure, il professore era più che nero, la rabbia per Potter in quel momento era solo un confuso ricordo.
Strinse maggiormente i braccioli, i suoi occhi neri come la notte erano iniettati di veleno, sembrava la volesse trapassare da parte a parte, si avvicinò ancora mentre istintivamente la babbana si appiccicò allo schienale, aggrottando la fronte nel sentire la schiena bruciare -Come osa...lei non si rende conto di con chi ha a che fare...- sibilò in un sussurro.
La ragazza aveva sgranato gli occhi, un’ondata di caldo la pervase e quasi istantaneamente avvertì le guance bollenti; allungò timidamente una mano verso l’insegnante, anche se percorse pochissimo spazio prima di raggiungere il suo petto e fare una leggera pressione, troppo leggera perché la sentisse.
-Se fosse per me sareb...- la pressione si fece maggiore e Piton sentì una piccola spinta continua sul suo torace -E’...troppo vicino...- disse con un filo di voce la ragazza, lui continuò a fissarla intensamente per interminabili secondi, senza schiodarsi di lì -P-professore?...- mormorò di nuovo facendo cadere inevitabilmente lo sguardo sulle sue labbra sottili... decisamente troppo vicine!
I loro respiri si mescolavano, una luce di perfidia attraversò le iridi nere del mago che fece un piccolo ghigno sadico - Si? Ha qualcosa da dire?- lo sguardo della ragazzina tornò a perdersi in quei pozzi d’oscurità -...O s-si scansa o...- balbettò in un soffio
-O?- fece interrogativo, la vide chiudere gli occhi e provò subito dopo il contatto con le sue labbra calde, si accigliò e sentì montare dentro una gran rabbia...si perché... lei non si era mossa... era stato lui a chiudere le labbra sulle sue in un bacio casto e la tempo stesso peccaminoso... su quelle di una ragazzina di una ventina d’anni più giovane... un’alunna... una...babbana?
Altra rabbia, altro risentimento verso se stesso, ci si era cacciato lui lì, "Severus sei il solito cretino!" pensò accorgendosi solo dopo di aver seguito l’istinto, come uno sciocco, aveva abbandonato i braccioli andando ad afferrare qualcosa di più morbido...le mani su quei piccoli fianchi erano a contatto con la pelle "E questo quando l’ho fatto?" si chiese rendendosi conto di averle infilate sotto il bordo della maglia.
"Ormai sono fregato! Non mi resta che cancellarle questo ricordo!" e mentre la sua mente ragionava lucidamente, il suo corpo faceva tutto il contrario, si meravigliò ancora di aver appena approfondito quel bacio nella maniera più lussuriosa e inappropriata che potesse esserci. Seya sobbalzò appena quando le mani dell’insegnante le sfiorarono la schiena, Piton tracciò i contorni della bruciatura con le dita "Allora è vero..." pensò mentre lentamente s’inginocchiava a terra, senza interrompere quell’atto inammissibile e irrazionale, stringendola quasi possessivamente.

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Confessioni ***


Senza sapere da dove fosse uscito quel Severus Piton, l’insegnante di pozioni si ritrovò a portare l’alunna nella propria stanza, di peso e senza mai abbandonare le sue labbra, aveva le braccia della ragazza strette al collo e la cosa, ammise, gli faceva piacere.
L’adagiò sul letto con cautela, tra le coperte color della notte e iniziò a spogliarla pazientemente.

Seya si svegliò con un gran mal di testa, non si mosse cercando di mettere a fuoco... "Dove cavolo sono?...Un momento sono...a letto? Un sogno? ...ma perché allora sono nuda? Io non dormo nu... e che cavolo di stanza è questa così scura? oddio!" Si spostò appena per vedere cosa la stesse tenendo bloccata a pancia in giù, con la coda dell’occhio si accorse che quello era proprio ciò a cui aveva pensato "un braccio... un braccio di un uomo...ma chi... oh miseria!"
Fece appena in tempo ad arrivarci che fu costretta a serrare nuovamente gli occhi, la persona accanto a lei si mosse svegliandosi dopo essersi assopita per una decina di minuti.
Piton sollevò la testa per guardarla "Dorme" pensò sfiorandole la linea della schiena con le dita, notò il piacevole effetto di svegliarsi con qualcuno accanto e fece scorrere lo sguardo sulla piccola spalla chiara lasciata scoperta dalle lenzuola nere.
Sospirò, rassegnato a quel folle gesto: era un mago razionale lui, pienamente padrone di sé, riusciva a mentire perfettamente al Signore Oscuro e non aveva mai sentito una sorta di ‘astinenza’ dall’ultima volta che... quant’era? Un paio d’anni... "Invece mando tutto a fan culo per una stupidissima babbana!...ha provocato lei!...no, non è vero, e non è affatto stupida... dannazione Severus è poco più di una bambina!!" s’incolpò mentre rivestiva entrambi con un gesto della bacchetta.
Si avvicinò a lei girandola e posandole un leggero bacio sulle labbra, Seya incredula non si mosse.
Trasportò la babbana giù nel suo ufficio mettendola a terra, nella sua mente lo aveva sfiorato l’idea di rapirla e portarsela a Piton Manor tenendo allo scuro Silente e il Ministero, avrebbe potuto cancellarle il resto della memoria e... ma la sua vita era già un casino così com’era, senza che ci si mettesse un’impossibile quindicenne.
Aggrottò la fronte e senza alcun preavviso sbraitò -Allora! Si alzi! Cosa sono queste scene?- Seya, che ancora fingeva di dormire, scattò a sedere a occhi sbarrati - Eh? Che c’è’- chiese d’impulso, cercando di non arrossire mentre incrociava lo sguardo dell’uomo; non ricordare cos’era successo era la cosa peggiore, non l’aveva obbligata, questo era certo perché istintivamente se lo sentiva, ma così non sapeva cos’avevano effettivamente...e se a lei fosse pia...
-Se ne vada a svenire in infermeria! Non ho tempo di ascoltare le sue assurde accuse! Per quanto mi riguarda li ha provocati lei! E’ ora che il Ministero si decida ad assumersi...- Seya si alzò portandosi una mano alla testa e un braccio attorno alla pancia, era come aver digerito male qualcosa, una specie di lieve dolorino diffuso... questo fece fermare il professore che la guardò un attimo prima di andare in silenzio alla scrivania -Allora se ne va? Madama Chips è già all’opera con alcuni studenti che a causa sua...-
Nonostante tutto la ragazza era sveglia, perciò rispose...come al solito, forse anche un po’ più audacemente del solito, tanto sapeva perfettamente di essere in vantaggio, poteva sempre farlo tacere con una frase ambigua e imbarazzante... -A causa mia niente!- sbottò -Non si sono scontrati a causa mia!- Il professore assottigliò lo sguardo innervosito - Non usi quel tono con...- ma lei lo interruppe "Il momento adatto!"
-Non gliel’ho ripetuto fino adesso? Ho capito che non ne può più di sentirselo ripete ma a questo punto dovrebbe sapere come si sono svolti i fatti!- replicò soddisfatta dell’ottenuto silenzio. Prese la porta e uscì lasciando il mago a guardare il vuoto "Potrei cancellare l’esperienza anche dalla mia mente...così, per essere più tranquillo..." un ghigno sul suo volto: la pelle liscia della ragazza...il desiderio... le loro bocche che si cercavano... i graffi ancora brucianti sulla schiena quando l’aveva presa... le sue battutine taglienti prima, durante e dopo... "Mi ha dato del maniaco quella stronzetta!" il ghigno si allargò...no, non valeva la pena dimenticare...al diavolo la morale e sotto coi sensi di colpa!!

Entrò in infermeria e andò dritta dalla curatrice -buongiorno io...- -Si, buongiorno, aspetti la dietro, ora sono occupata con questo ragazzo!- rispose frettolosa la donna. Seya oltrepassò una tenda bianca semi tirata trovandosi di fronte uno spettacolo insolito: Harry e Malfoy che... non si stavano scannando!?
-Che razza di tranquillante vi ha somministrato?- chiese sprezzante -Ciao Seya! Stai bene?... hai una faccia strana!- disse il grifondoro guardandola serio -Sono solo svenuta...- disse a bassa voce arrossendo un po’ -Cosa ti ha detto quello stronzo di Piton? Ti ha trascinata via più di un’ora fa! Ma come si permette di accusare te quando è colpa loro!!- soffiò incenerendo con lo sguardo lo strafottente biondino. -Hem... mi ha accusata di.. fare la scena, come te! Ha sbraitato tutto il tempo su come la compagnia del Santo Potter possa essere dannosa, e tutta un’altra serie di ‘personalissime opinioni’ sui babbani...-
Harry era furioso, un insegnante che faceva delle discriminazioni era già una vergogna, ma che se ne fregasse altamente dell’incolumità di un essere umano era un comportamento da galera! La voce squillante di Madama Chips arrivò alle loro orecchie all’improvviso -Signor Potter, di qua che controllo se il taglio si è chiuso! Brutta posizione, c’è pericolo che le si abbassi la vista! Adesso faccia vedere e stia fermo...-
Draco squadrava contrariato la babbana -Cosa c’è?- chiese lei infastidita -E’ stato Piton a mandarmi qua!- -Come no! Per fare la melodrammatica immagino!- -Piantala Malfoy, non voglio casini e se mi mettessi a piangere ogni volta che mi guardate storto sarebbe peggio!- il ragazzo incrociò le mani dietro la testa stravaccandosi maggiormente sul lettino - Tanto sarà peggio per te comunque!- ghignò -Credi che non lo sappia? Lo eviterei volentieri, anche se da un lato mi fa gola mettervi nei casini!- -Ma mio...- iniziò lui, prontamente interrotto -Ma tuo padre è un uomo potente, Harry e la sua squadra di eroi mi hanno raccontato di come se l’è svignata dal processo per Mangiamorte!- - E’ stato dichiarato innocente e né Silente né nessun altro possono farci qualcosa!- dichiarò sorridendo beffardo.
Seya si sedette sul fondo del letto, ben attenta a non prendersi un calcio - non c’è voluto molto! Se l’accusa non è riuscita a incastrarlo vuol dire che non valeva niente! E poi che non si vengano a lamentare che il denaro compra la gente quando c’è chi si fa comprare!- borbottò.
Draco si sollevò guardandola in modo strano -..hai detto che... eviteresti volentieri delle complicazioni giusto?...- -Taglia corto e dimmi cosa c’è!- bisbigliò la ragazza al suo stesso tono di voce -Io ti faccio la magia dell’altra volta così la Chips non vede il segno sulla schiena, rimarrà un piccolo graffio e...- -Potrei aver preso una spinta nella lite... ok, ma in cambio voglio arrivare intatta a domani, e ciò significa viva e senza ulteriori danni!- -Ok, vedo che ci capiamo!- -E questa sera razzia alle cucine!- aggiunse improvvisamente di buon umore.
-Cosa? Scherzi? Se Gazza ci becca dopo che...- -Zitto! Ho sentito a grifondoro che a Harry hanno sequestrato un mantello che rende invisibili!- -Si, ce l’ha Piton!- -Appunto signor Caposcuola Serpeverde!!- ghignò lei -Io lo distraggo e tu glielo freghi!- Draco inarcò un sopracciglio mentre le sollevava la maglia - Tu lo distrai? E come?- -Con una litigata, tu dici che io rompo e io mi metto a fare una conferenza come oggi, il tempo di...-
Il serpeverde aveva notato qualcosa di strano, la bacchetta era pronta, bastava pronunciare l’incantesimo, ma c’era qualcosa che non quadrava perciò le parlò sopra -Questi non li avevi prima!- I battiti di Seya accelerarono -C-cosa?- chiese in apprensione -Sembrano... aspetta...- guardò in controluce -Tipo... leggeri morsi, ma solo leggeri...- un dubbio lo fece infuriare, le strinse un polso sibilando rabbioso -Dove sei stata fino adesso? - -Eh?- esclamò lei spiazzata.
La voce del biondino era un ringhio -Dove e con chi sei stata fino adesso!! Hai visto Blaise?- -No, che c’entra? Te l’ho detto ero da...aiah!- -Piantala!- l’avvicinò bruscamente a sé sibilandole all’orecchio -Non sono stupido, quei segni li faccio anch’io quando mi porto a letto qualcuno e mi risulta che lo faccia anche Blaise!- Seya avvampò "E adesso che diavolo m’invento?"
Rossa in viso si girò a guardarlo -Ah davvero? Beh io ti dico che sono stata da Piton fino adesso...- gli occhi del serpeverde si allargarono -...e non ricordo niente da quando sono entrata... è possibile che mi abbia fatto una magia?...Non stare lì impietrito e rispondi! Anzi prima fai quell’incantesimo!- -E-emendo...- mormorò.
Un silenzio imbarazzante ne seguì, la ragazza propose di andare a parlarne in camera, Draco non si oppose. Farfugliarono alla Chips che gli serviva una pozione reintegrante e se la filarono sotto gli sguardi stupiti dei compagni.

In stanza il biondino la tempestò di domande e lei gli raccontò tutto ciò che si ricordava, d’altronde con chi avrebbe potuto parlarne? Se fosse stato per lei non avrebbe detto niente, ma visto che c’era il rischio che s’azzuffassero per....Blaise?
Una domanda iniziò a frullarle in testa...
-Sono scioccato! Piton?... ma sei sicura?...Con una babbana?- disse schifato -Oh insomma! Il solito! Tu piuttosto! Perché ti sei così arrabbiato per Zabini?- Draco si accigliò di colpo -Non sono affari tuoi! E non farmi domande!- -Perché no? Qualunque cosa sia scommetto che non è grave quanto quello che è successo a me!-
Il ragazzo prese a girare per la stanza, come ogni volta che era nervoso per qualcosa -Senti... non c’è un modo per recuperare i ricordi?- -Uh? Cos’hai detto?- -Volevo sapere se posso ricordare cos’è successo... mi angoscia avere un vuoto del genere...è...- -E’ come dopo una sbronza...si, in alcuni casi... ma la magia dev’essere fatta dallo stesso mago... ancora non ci credo...- -Io... si, cavolo mi ci sono trovata, voglio dire posso provarlo, sai ricordo di aver visto appena sveglia una cosa strana... - -Cosa?- chiese pensieroso il serpeverde -Una.... specie di ... tatuaggio, un po’ in rilievo... nero, sul braccio sinistro... era un... teschio, mi pare...- -Un teschio con un serpente che usciva dalla bocca- precisò Malfoy sedendosi sul proprio letto.
-E tu come lo sai?- -Mio padre ne ha uno ugu...- -Dai finisci!- -Meglio di no!- disse seccamente -Riguarda per caso il motivo per cui è stato incarcerato? Che è un Mangiamorte?- -i babbani non devono immischiarsi con faccende che non li riguardano!- -Se i Mangiamorte uccidono i babbani allora sono perfettamente in tema!... lo sapevo che era un ammazzababbani! Ritornando a te...- -Su di me non c’è niente da dire!- sbottò alzandosi di scatto e andando ad aprire la porta.

Blaise entrò di fretta -Svelto chiudi c’è Pansy!... ciao, come stai?- -Viva grazie! Sai che il tuo amico Malfoy aveva una stragrande paura che fossi venuta a letto con te?- gli sorrise, il moretto inarcò le sopracciglia e si girò verso Draco con un ghignetto irriverente, il biondino non la prese bene e rosso in viso le puntò contro il dito sibilando -Sai che invece è andata a letto con Piton?-
Fulminato!
Quelle due notizie, una dietro l’altra, l’avevano lasciato stecchito. Si fece spiegare la situazione poi, quand’ebbero finito, lanciò un’occhiatina sfuggevole all’amico - Che... che c’è?- chiese questo imbarazzato -C’è che sei carino a preoccuparti- gli sorrise dolcemente.
Si alzò e lo raggiunse accanto alla parete dov’era appoggiato con la schiena, le guance di Malfoy erano di un piacevole rosa acceso, tentò di svignarsela ma Blaise lo circondò in un abbraccio più che fraterno...
Seya sorrideva della scena "Ecco qual’è il punto debole di quel bastardello serpentino!" -Hem...Blaise mi...- -Draco...- cominciò con voce profonda accarezzandogli via qualche ciocca dal viso -...credo che tu debba scegliere...- -Cosa? Scegliere cosa?!- esclamò nel panico.
Il moro permise ai loro corpi di combaciare, mentre avvertiva il compagno fremere a quel contatto, gli sfiorò le labbra con le sue deviando quasi immediatamente a baciargli il collo. Un mugolio d’assenso sfuggì al biondino che chiuse gli occhi alzando la testa verso l’alto; un piccolo morsetto, seguito da un gemito trattenuto: Draco tentò di respingerlo moto delicatamente.
Zabini non ne volle sapere, rialzò il capo soffiandogli piano nell’orecchio -Non voglio che diventi come loro... sei libero, ma se ti schieri con tuo padre sarò costretto a lasciarti...- -Ma...non stiamo ins...mpf-
Un bacio ben diverso lo prese alla sprovvista, un bacio passionale da cui il biondino si fece travolgere, la lingua di Blaise trovò subito accesso e invase la sua bocca quasi lo volesse mangiare, le sue mani vagarono ai fianchi del ragazzo che ancora gli teneva fermamente le spalle, s’infilarono sotto la maglia, accarezzarono la schiena e scesero sotto il bordo dei pantaloni.
Quando Draco si sentì afferrare il sedere e tirare maggiormente verso di lui, non trattenne un nuovo gemito, che in parte le labbra dell’altro smorzarono.
Si separarono guardandosi negli occhi per un lungo istante, ipnotizzati l’uno dall’altro -Non rispondere adesso... so che è difficile, ma quando ti sarà più chiaro...- disse il moretto cautamente, non voleva certo metterlo sotto pressione, aveva bisogno d’assimilare la cosa e....
Draco si alzò in punta di piedi e unì castamente le loro labbra -So già quello che voglio...- sussurrò prima di abbandonarsi a un altro bacio mozzafiato.

Ciao!...non so più che scrivere...ah, perchè non risp ai commenti? Se vi fa piacere lo faccio però rischierei di diventare monotona con'GrazieGrazieGrazieGrazieGrazieGrazie' ecc... se fate delle domande vi risp, ma che non siano richieste di anticipazione o supposizioni con alla fine il segno '?' perchè spiffera di qua, spiffera di la vi racconto tutto il cap seguente! M.A.B sei troppo forte, quando leggo i tuoi comm m'immagino il tono di voce!^___^

M.A.B.
Ti risp sempre quì dato che posterò il prox cap in seguito: Fortuna che sono 'solo' 2 anni!! Dimmi se no con chi avrebbe potuto... (anche se una One-shot su lui e la Cooman potrei farla...). Per quanto riguarda il rapimento...non è detto che non ci sarà, o non ci sarà una cosa simile... e con quali personaggi... non ce n'era un altro dal comportamento sospetto? (comincia a macinare col cervellino); il ricordo l'ha cancellato (per fortuna) ma lei si è svegliata prima del tempo e trovandosi lì, così... Blaise... sopravviverà (almeno a lei) considera che è stata smistata nella Casa dei bastardi... e per quanto riguarda il discorso... cos'ha detto Draco?..."so già quello che voglio"... ambiguo non ti pare?

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** A ognuno i suoi occhi ***


Da un angolo buio il mago avvertì un’impercettibile fruscio, tutto il suo corpo ebbe un fremito, qualcosa d’inquietante si era girato a guardarlo. Dal suo passo sicuro e cadenzato, capì che si stava avvicinando, abbassò maggiormente il capo, in segno di rispetto, la sua lunga veste nera gli sfiorò il viso -Raccontami Lucius….dimmi ancor una volta cos’avresti in mente- sibilò quasi ironico. Malfoy, senza staccare lo sguardo da terra, non osando incrociare i suoi occhi di vetro freddo con le iridi infuocate e serpentine del suo oscuro signore disse
-Se mi permette, potremmo sottrarre a Silente quella piccola babbana, quel vecchio è convinto di potervi sfidare Signore….-
Voldemort fece un ghigno poco rassicurante, andò a sedersi a capo di un lungo tavolo di pietra -Ho l’impressione Lucius, che ci sia qualcosa sotto… mi sbaglio?…- -Hem… no, non…c’è niente sotto… potremmo dimostrare a Silente quanto poco sia sicura Hogwarts in realtà, tutti quegli auror impiegati per la sorveglianza sono… Un insulto!- cercò di essere convincente nonostante il tono di voce lo tradisse appena.
-Lo fai per me… O per te Lucius?… perchè ho la vaga impressione… che tu stia facendo i calcoli per conto tuo…- Il biondo mago tremò leggermente, sapeva bene di cosa potesse essere capace il Lord, non per esperienza personale dato che non era mai stato punito, ma aveva visto gli effetti delle sue punizioni, o meglio delle sue torture.
-Non farei mai una cosa del genere mio Signore, quan…- Voldemort l’interruppe, alzando una mano per farlo tacere, si alzò silenzioso e si diresse verso il caminetto acceso, vicino al quale se ne stava arrotolata la sua Nagini. -Alzati in piedi e raggiungimi- ordinò diretto, Malfoy velocemente eseguì, senza fiatare, camminando sicuro e fiero pur essendo pervaso da forti e sinistre emozioni.
-Sei un Mangiamorte diverso dagli altri Lucius, e seppure tu mi abbia deluso rimanendo inerte, rintanato nel tuo bel maniero a goderti lusso e potere mentre io…- la sua voce s’incrinò pericolosamente, diventava più profonda quando se la prendeva con qualcuno -Ma lasciamo perdere questo… so che sei stato uno tra i primi a farti avanti quando sono tornato, ti sei adoperato personalmente per la mia ‘resurrezione’ e che tu l’abbia fatto solo per brama… non mi interessa, purchè… mi rimarrai fedele vero?-
Voldemort si girò a guardarlo, Malfoy mantenne il suo cipiglio altero, rispondendo in tono sottile e cauto -Certo mio Signore, le sono sempre stato fedele e intendo esserlo fin…- un nuovo gesto lo zittì -Sei forse il più strisciante dei miei Mangiamorte… sei un ottimo adulatore e… specializzato nella… ritirata, quando ci rimettono i tuoi interessi!- sibilò acido, gli occhi serpentini dell’oscuro mago scintillarono malevoli -Io agisco nell’ombra mio Signore, per servirvi al meglio- mormorò -No! Non credo!- soffiò Voldemort facendo scattare sull’attenti il suo serpente -…se intendete punirmi…- Malfoy abbassò il capo, rassegnato - L’attacco a Hogwats, è per domenica vero?…non intendo puniti Lucius… sei l’unico del mio esercito ad avere certe caratteristiche, nonché la più ingente fonte finanziaria della Gringott…e… un’ottima presenza…-
Spaesato il mangiamorte alzò il capo a fissarlo, il Lord fece un ghigno divertito vedendo la sua imperturbabile espressione, divenire da austera a perplessa -Non dirmi Lucius… che non ti sei mai visto allo specchio… a proposito… dimmi di tuo figlio… ci hai parlato, è pronto?- -Si, me l’ha detto lui stesso!-

-Uffaa, allora procediamo col piano o voi due dovete stare lì a sbaciucchiarvi tutto il tempo!- borbottò Seya beccandosi un’occhiataccia da Draco e un sorrisino malizioso dal moretto. Con una futile scusa finirono, scortati da un soddisfatto Gazza, nell’ufficio di Piton. Grazie a un’impeccabile messinscena gli fregarono il mantello di Harry, e una volta fuori dal suo ufficio sgattaiolarono nelle cucine a far rifornimento di dolci e bevande.
A un certo punto Blaise, ansioso di sapere qualcosa di più dal suo ’amante’ imboccò l’argomento - Draco, perché non ci dici quello che sai?- continuò a tenere le dita incrociate alle sue, da quando erano entrati si accarezzavano le mani a vicenda, e ora aveva quasi paura a lasciarlo, temeva una sua risposta negativa
Il biondino lo guardò allarmato -Riguardo a cosa?- Seya rimase in silenzio, se quel purosangue viziato era cresciuto così da una coppia di genitori cacciababbani non poteva certo pretendere che si ’convertisse’ in una settimana!
-Draco, lo so che tuo padre ti mette al corrente dei suoi piani, non ti dice tutto, ma ti informa da quando avevi dodici anni… e non fare quella faccia! Dobbiamo mettere al corrente il preside, qualcuno potrebbe farsi male sul serio e…- -Blaise! Io non so proprio niente!- -Non dirci ciò che sai equivale a coprirli, li stai aiutando?- chiese più duramente
-Sentite, io è meglio che vada, così potrete parlare…- Seya si tolse dai piedi, si era fidata di Zabini al primo sguardo, aveva dimostrato di essere un ragazzo maturo e intelligente nonostante l’eccentricità. I due continuarono a discutere, seduti su lunghe panche di legno, -Insomma, lo so che in fondo ti sta simpatica…almeno un pochino…vuoi davvero che la uccidano?- Draco si passò una mano tra i capelli, sospirando stancamente -Non intendono ucciderla- -E allora cosa? Su, perché non me lo dici? Non c’è bisogno che confessi tutto, manderò io un biglietto anonimo al preside e…- il biondino si alzò di scatto -Piantala Blaise! Tu magari puoi permetterti di fare ciò che vuoi ma in casa mia non funziona così! Lo sai com’è mio padre, e sai che non posso permettermi di farlo arrabbiare… di nuovo… e poi gli auror dovrebbero saper fare il loro lavoro!- Zabini gli girò le spalle, arrabbiato
-Se ci sarà anche un solo ferito ti riterrò personalmente responsabile!-. Malfoy uscì sbattendo la porta - Tu non capisci!- sibilò rancoroso prima di andarsene a riflettere da qualche parte.

Nel frattempo la ragazza, con il mantello di Harry arrotolato in borsa, stava tornando ai dormitori serpeverde, quando una figura alta e avvolta in un ampio mantello nero con cappuccio svoltò l’angolo di fronte a lei; si bloccarono entrambi, poi una voce severa e profonda ruppe il silenzio -E’ più di mezzanotte, cosa ci fa in giro a quest’ora? - la riconobbe e tirò un mezzo sospiro di sollievo -E lei cosa ci fa in giro travestito?-
Il mago la raggiunse e prendendola per un braccio la portò poco più avanti, facendola ’accomodare’ in quell’ufficio visto ormai tante volte -Adesso stà cominciando davvero a seccarmi! Cosa devo fare per farle capire che questa è una scuola? Lei è tenuta a rispettare le regole come e più degli altri! Perché non le entra in quella testaccia babbana?!- Piton si tolse il mantello, appendendolo a un attaccapanni di ferro lavorato, Seya incrociò le braccia con fare deciso -Se lei mi dice dov’è stato io le dico il motivo della mia testardaggine!- L’insegnante assottigliò lo sguardo -Non credo che possa dettare condizioni! Sono un professore e …- -Allora mi obblighi con la magia perché non intendo darle retta! E mi dia pure una punizione, questa volta non intendo farla! Devo sopravvivere alla giornata di domenica, figuriamoci se mi preoccupo delle sue insulse minacce!- soffiò alterata. Piton sbattè i palmi sulla cattedra -Come si permette!!- -Credo che me ne andrò a letto, se lei deve ripetere sempre il solito ritornello…-
Prese la maniglia per uscire, quando questa divenne incandescente, Seya si voltò con sguardo truce, il professore le stava puntando contro la bacchetta -Apra subito quella porta…- sibilò minacciosa, per quanto potesse risultare minacciosa una tappa quindicenne babbana a Severus Piton….
Lui non si mosse, sfoderando un ghigno malevolo -Dove ha detto che se ne andava?- chiese retorico -A letto!- borbottò la ragazza accigliata -Bene, da quella parte…- disse il mago indicando le scale che potavano nei suoi alloggi. Lei rimase interdetta, fissava lui e i gradini, lui e i gradini, lui e… -Idea reparo!-
Pronunciata la formula magica Seya sentì la testa girare, si appoggiò al muro per non finire per terra e pian piano cominciò a ricordare cosa fosse successo… la loro prima volta…
Mise una mano davanti alla bocca sgranando gli occhi e arrossendo furiosamente -E’ successo realmente, ora si muova!- sibilò tagliente. Scesero le scale e una volta di sotto la babbana scoppiò a ridere -Cosa ci trova di divertente?- brontolò Piton stendendosi a letto -S-scusi… è che… lei mi ha cancellato la memoria per non darmi una ’E’ nella sua materia…- -Una ‘E’ a lei? Se lo può scordare!-soffiò.
Seya si avvicinò con aria furbetta -Non crede che me lo sia meritato?- l’insegnante ghignò iniziando a sbottonarsi il vestito -Vedremo se lo riconferma…- -Devo essere motivata nello studio professore…- sogghignò maliziosa salendogli sopra.

Draco camminava a passo spedito per i corridoi “Possibile che Blaise non ci arrivi? Quando ha voluto trasferire la sua stanza nella torre l’hanno accontentato; piantare delle sequoie in giardino? Certamente! Saltare le cene formali e le ’serate aristocratiche‘? Fai pure! Niente mangiamorte quando c’è lui in casa? Fatto, niente di più semplice!… per l’unica volta che io ho chiesto a mio padre di non prender parte a una cena… costretto! E poi eccome se me l’ha fatta pagare il giorno dopo… ’E’ un privilegio! E’ un tuo preciso compito! Devi, devi, devi!’ dannazione!!”.
No, il ragazzo non avrebbe detto niente di quelo che il genitore intendeva fare, non avrebbe permesso che lo incastrassero di nuovo, e poi se si fosse venuto a sapere che il suo unico figlio l’aveva tradito… si sarebbe ritrovato alle costole l’Oscuro Signore in persona!
Già, il Lord… suo padre gliel’aveva detto che aveva chiesto di lui ‘A suo tempo, quando lo contattammo io e tua zia Bella,chiese solamente di Severus, e il tuo padrino è uno dei pozionisti più bravi al mondo! Ricordati che noi Malfoy siamo molto importanti per la causa, se il Signore ha chiesto informazioni su di te significa che ha dei piani…dovresti saltare di gioia!’
E come rendere più fiero un padre se non rispondergli esattamene ciò che vuole sentire?

Malfoy Manor:
Non fece in tempo ad entrare e maltrattare l’elfo domestico venuto a prendergli il mantello, che fu mandato a chiamare dal piano di sopra. Bussò tre volte e una voce femminile li disse di entrare -Ti serve qualcosa Nar…- si fermò, senza fiato: sua moglie, la sua stupenda moglie, era distesa su una montagna di cuscini rossi ricamati di nero, in linea con il resto dell’arredamento, indossava una veste bianca di pizzo e velo, e aveva tutta l’aria di chi pretende delle attenzioni.
La seducente donna gli fece cenno d’avvicinarsi, Lucius chiuse la bocca e con un sorrisino goloso salì i tre piccoli gradini che rialzavano la zona notte dal resto dell’enorme stanza -Allora, il Lord ha detto qualcosa riguardo al tuo piano?- -Si, e ha voluto sapere di Draco- rispose poco interessato all’argomento e molto più incline a spostare i pizzi che celavano il seno della donna; lei non si mosse, al marito piaceva esplorarla a lungo prima di concederle la vista della sua statuaria nudità -Secondo me nostro figlio è ancora tropo giovane…però questo è solo il parere della madre…-disse tranquilla, il marito prese la frase nel verso giusto: era una provocazione!
-Non ce l’avrai con me ancora per quella storia vero?- sbuffò -Non l’ho ancora digerita Lucius, spiacente! Dire che sono solamente la madre limita il mio potere decisionale in questa famiglia!- -Ma dev’essere così! Sono io il marito e il…- la strega l’attirò a sé facendo scendere entrambe le mani dell’uomo sul suo ventre -Tanto lo sappiamo chi di noi comanda vero?- bisbigliò sulle sue labbra, Lucius sorrise scendendo a baciarle il decoltè -Si capo…- mugugnò a contatto con la sua pelle.

Era tardissimo, Blaise era tornato nel suo dormitorio sconsolato, anche se Draco non gliel’aveva detto chiaramente, aveva capito che non si sarebbe mai opposto al padre… e come dargli torto? Lucius non era proprio un modello di bontà e comprensione…sospirò abbandonandosi alla pesantezza del sonno.

***Erano in un grande parco, sempre lo stesso dopo tanti anni, il giardino sul retro di casa sua, i loro genitori che prendevano il tè abbastanza in lontananza da non accorgersi di quello che stavano combinando, ed eccolo che arriva!
Incredibile, come non mettersi a ridere nel vedere un bambinetto di cinque anni tirato e ingellato da adulto, tutto composto in abiti con merletti che sua madre era tanto contenta di fargli indossare.
A quel tempo i suoi occhi erano più luminosi, assomigliava a Narcissa in modo impressionante, e quelle smorfie di disgusto quando nessuno poteva vederli… Blaise era costretto a vestirsi per due, per prestare degli abiti comodi a quel bambolotto un po’ ribelle.
Amava correre quand’era piccolo, correva e spariva, si erano fatti la tana tra i cespugli quel giorno, cespugli di spine, in modo che nessuno li disturbasse, in quegli anni non ce l’aveva con gli elfi domestici… è successo dopo, col passare del tempo, quando aveva preso a cambiare, si poteva dire tranquillamente di chi fosse figlio: un Malfoy!
La copia in miniatura del padre, coi pregi della bellezza e dell’eleganza e i difetti di un carattere troppo … ‘puro’!
Com’era felice prima in quel giardino che sembrava una giungla…
A sette anni e mezzo, era stato quel marmocchio scalciante a baciarlo… era una cosa così innocente allora, si erano sempre voluti bene…
…chissà se il male aveva deciso di mangiarselo del tutto…***

Striminzito, lo so, ma ho avuto problemi col computer e mi si erano cancellati tutti i documenti perciò ho dovuto riscriverli. Comunque mancano due cap alla fine...il prossimo, in cui sccederà il caos (compresa scena hot D/B con avvertimento NC17) e l'ultimo, il conclusivo con... chissà...

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** non può essere altro che.... ***


Avvertimento: ho deciso di dividere il cap 15 in due, per isolare questa scena…prima di continuare con la storia, in modo che e qualcuno desidera saltarlo a causa del Rating…
Bimbi sloggiare!!!
^____* Dedicato a Mizar che non vedeva l’ora….

Draco tornò in camera molto tardi, si guardò intorno -Ma dove cavolo è quell’anguilla!!!- ridiscese nuovamente in Sala Comune, con l’intento di andarla a cercare…qualcuno trovò: Blaise Zabini che rientrava. Si fermarono a guardarsi, il moro fece per andare su nei dormitori, ma Draco lo fermò
-Senti Blaise…hai ragione, dopotutto non credo di rischiare molto se dico qualcosa, o se dico qualcosa a te e poi sei tu a riferirla…- -Non ti piace rischiare da solo vero?!- disse ancora un po’ arrabbiato il ragazzo, -No, facciamo le cose insieme d’ora in poi!-
Quella strana frase da parte del biondino lo lasciò perplesso “Cos’è che voleva dire!?” ma i suoi pensieri furono interrotti da un caldo e invadente bacio del compagno; Blaise voleva capire, mettere subito le cose in chiaro, così cercò di staccarsi da quel bacio famelico, ritrovandosi purtroppo incastrato fra il corpo dell’amico e il muro.
Malfoy non dava segno di volerlo mollare, lo sospinse verso il passaggio coperto dal quadro, il cui occupante era alquanto scandalizzato da tale comportamento; una mano del Caposcuola bloccava il collo del serpeverde, impedendogli di prendere fiato, lo stava letteralmente divorando mentre lo trascinava su per le scale della propria camera.
Presto si ritrovarono chiusi dentro: una camera da letto vuota , un biondino con le idee chiare, e un moretto che non ci capiva niente! A un certo punto Draco lo strinse per la vita, tanto forte da fargli uscire tutta l’aria che aveva -Mh! D-Draco…st-mh-ccati!- mugugnò premendogli le mani sul petto e sentendogli il cuore battere furiosamente.
-Blaise…- Malfoy si staccò poco prima che morisse soffocato, avevano ancora in bocca il sapore l’uno dell’altro, entrambi con le labbra rosse e umide, -Blaise…ti ho sempre voluto bene… ma qualcosa sta cambiando…- Zabini ridacchiò -L’avevo capito…- lo sguardo serio e profondo di Draco l’inquietarono -Cosa stai…-
Dolcemente il biondino fermò le sue parole, sottili dita si posarono sulle labbra del ragazzo, in un tocco delicato, come i raggi del sole quando fanno sbocciare le rose, -Non chiedermelo, quando sei con me la ragione si prende le ferie!… qualsiasi cosa succeda, voglio che tu sappia quanto ci tengo a te! Lo sai che non posso stare a lungo senza vederti, lo sai che ho bisogno del tuo sguardo per affrontare le cose; sono un vigliacco Blaise, ho bisogno della tua forza, sei la parte che ho scelto in una vita che mi hanno programmato, sei ogni respiro che faccio, ogni cosa che vedo, voglio starti vicino adesso, più vicino di quanto siamo stati fin’ora! Se vuoi fermarmi fallo adesso… perché ho intenzione di intrappolare la tua anima con la mia stanotte!-
Blaise, colpito dalle parole del ragazzo, non riuscì a spiccicare parola; quegli occhi freddi come il marmo ora lo guardavano limpidi, freschi, come due stelle che hanno ricominciato a brillare, come la neve che pian piano si scioglie svelando piccoli, timidi fiori sotto di essa; un paio di occhi che sapevano ferire profondamente, che tagliavano l’aria e la gente come lame d’argento, occhi che ora brillavano… brillavano come gocce d’acqua nel deserto, che parlavano, che cantavano tenere note, che fiorivano nel vedere il sorriso che stava incantando le labbra dell’altro.
-Draco, è la cosa più bella che ti abbia mai sentito dire…- sussurrò accarezzandogli la schiena -Sei tu la mia ispirazione, non puoi descrivere una cosa tanto bella senza averla provata. Blaise…ho fatto sesso tante volte… con te voglio fare l’amore…- mormorò allungandosi a baciargli il collo.
Gli occhi blu del moro si riempirono di lacrime, da quanto non piangeva? Aveva pianto di dolore, aveva persino pianto dal ridere, ma mai aveva pianto per amore…
Lentamente e con molta delicatezza gli sollevò il viso, alcune lacrime gli bagnarono le guance -Draco…ti amo!- disse semplicemente. Si baciarono, assaggiarono le rispettive labbra con estrema calma, come se quel momento durasse solo per loro, vivesse solo per poterli vedere uniti.

Si ritrovarono tra le lenzuola, svestiti, a rotolarsi lentamente, baciandosi in maniera sensuale, mentre le loro mani li stringevano sempre più vicini, i loro respiri si fusero, i loro sguardi s’incatenarono, e i loro desideri si sovrapposero.
-Draco…- -Mh?- mugugnò l’altro impegnato a baciargli il collo -non credi che Seya possa rientrare?- -Uff…proprio a questo devi pensare adesso?- si lamentò il biondino scendendo a baciargli il petto -E’ solo che… non vorrei ci interrompesse…- Draco gli morse piano un orecchio, sussurrandogli -Ci siamo solo noi ora…-
Zabini lo portò sotto di sé, tracciando una scia di baci dalle spalle al ventre, il biondino non potè trattenersi dall’ansimare per il desiderio, e per i forti brividi che gli stava provocando; gli passò le mani tra le ciocche corvine, gettando indietro la testa sul cuscino e indirizzando l’amico ancora più in basso.
Delicatamente Blaise cominciò a sfiorare la sua virilità, mentre coi denti era intento a mordicchiargli l’interno coscia, Draco iniziò ad emettere sussurrati gemiti chiamando il suo nome finchè non venne accolto nella sua bocca, gli strinse le gambe attorno al torace -T-ti voglio…anf…Blaise-
Il moro lo portò lentamente al limite, lasciando la sua eccitazione e salendo a baciarlo, le mani di Malfoy lo avvicinarono di più al suo corpo, scompigliandogli i capelli e avvinghiandosi alla sua schiena mentre l’amante lo preparava al suo ingresso.
Il biondino spinse il bacino contro di lui sospirando rumorosamente -As…aspetta…Draco…anf…Draco aspetta…- si guardarono intensamente negli occhi, perdendosi nel buio della loro passione; il ragazzo sfilò da sé le dita dell’altro pretendendo di unirsi a lui subito, mugolò insensatamente mentre la stretta alla vita del moro si faceva più salda.
Zabini non resistette oltre, gli prese i polsi fermandoglieli ai lati della testa per evitare brusche manovre da parte dell’altro, il più delicatamente possibile cominciò a entrare il quel corpo fantastico, che sotto di lui si inarcò cercando di liberarsi da quel momento di dolce prigionia -Draco…anf…ad-adesso passa…anf calmo…amore…girati- il ragazzo aprì gli occhi leggermente lucidi, girandosi e unendo urgentemente le labbra con le sue.
Si baciarono intensamente per un lungo momento, Blaise cominciò a muoversi dentro di lui mentre lo sentiva rilassarsi e accettarlo sempre più in fondo; sudati e coi capelli che si appiccicavano al volto e al collo, continuavano a guardarsi, uniti nello stesso respiro e in sincronia con ogni loro gesto, le loro lingue giocavano su quei corpi salati, assaggiandosi chiamandosi languidamente a vicenda.
Draco si aggrappò al corpo del moro nel momento in cui vennero soddisfacendo il turbine di emozioni che aveva cominciato pian piano a bruciarli…da tempo…
Ri raggomitolarono uno sull’altro, accarezzandosi il viso, addormentandosi abbracciati con il suono dei loro cuori che tornavano tranquilli.

La mattina seguente la prima cosa e videro furono i loro occhi, ancora vicini e brillanti, ricominciarono a baciarsi, senza poter fare a meno di sorridere a contatto delle loro bocche, sussurrandosi parole d’amore e prendendosi dolcemente in giro per essere cambiati tanto in così poco tempo -Forse è sempre stato così…- mormorò il biondino socchiudendo gli occhi e leccandogli il collo ancora salato -Già…hai cominciato a fare il maniaco fin da piccolo…- disse Blaise strofinandogli il naso sulla guancia -…te l’eri cercata…- replicò Draco malizioso mentre con le dita percorreva il suo petto -…sfacciato…- sussurrò l’altro chinandosi a baciargli avidamente il collo.

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** 15 (parte seconda) ***


Era ormai sabato…doveva escogitare qualcosa in fretta! I genitori pazzi di quegli squilibrati serpeverde sarebbero arrivati il giorno dopo per una bella festicciola…
Era in possesso del Mantello dell’Invisibilità di Harry, ma non sarebbe bastato quello a dissuadere un’orda di Mangiamorte dal catturarla!
Pensava a un rimedio…qualcosa che potesse esserle utile; per la seconda parte del piano già aveva un’idea…ma sfuggire a quei tizi proprio sotto il loro naso…tempo! Le serviva tempo! Ma come ottenerlo?…
…e poi era praticamente impossibile concentrarsi mentre un certo qualcuno misurava a morsi ogni centimetro del tuo sedere!

Seya si voltò di scatto, accigliata -Se ha fame perché non va a fare colazione? E’ ora mi pare!-
-E lei pretende che io mi alzi dal letto così presto il sabato mattina? Se lo può scordare!- ribattè riprendendo a mordicchiarla -In ogni caso ha una montagna di compiti da correggere! Perché non fa quello!?- Piton inarcò un sopracciglio -O qualsiasi altra cosa che non comprenda me?- aggiunse.
Il mago si alzò infilandosi la vestaglia e sparendo dietro alla porta del bagno privato “Mi servirà qualche oggetto magico che si ‘attivi’ da solo! …Potrei guardare qui…devo mandare il Corvaccio fuori da questa stanza per avere il tempo di darci un’occhiata!” pensò arrotolandosi una ciocca di capelli tra le dita.
Dopo pochi minuti il professor Piton uscì, avvolto nella solita veste nera con relativo mantello svolazzante, lanciò un’occhiata alla ragazza che lo fissava stizzita trattenendo il lenzuolo in modo che la coprisse…cosa strana dato che era rimasta tranquillamente nuda sotto i suoi occhi fino a quel momento…
-Deve restare a guardare?! Vorrei vestirmi se non le dispiace!- sibilò infastidita -Non mi dispiace affatto!- replicò l’uomo incrociando le braccia e appoggiando la schiena alla parete; -Se ne vada!!- esclamò la ragazza -Questa è violazione della privacy!-
…il piano per spedirlo fuori non andava proprio come previsto…
Gattonando goffamente sul letto si sporse oltre il bordo per agguantare le sue cose…ma queste fluttuarono dritte nelle mani dell’insegnante.
Seya sbuffò contrariata, lui fece un mezzo ghigno - Quella ‘E’ la vuole o no?- sibilò avanzando altero -Si stenda!- ordinò.
La ragazza non sprecò tempo a ribattere, tanto sarebbe stato inutile!
Piton si accostò ai piedi del letto e posò la divisa in un angolo; tendendo un paio di mutandine blu nella mano sinistra mentre nella destra stringeva la bacchetta puntandogliela contro -Via quel lenzuolo!- disse perentorio continuando a fissarla; la serpeverde eseguì evitando di specchiarsi in quei pozzi neri che la stavano spudoratamente studiando.
Severus si chinò, infilandole l’intimo e risalendo con una lentezza esasperante; era ancora a metà coscia quando si abbassò a baciarle il ventre piatto, lei proruppe in un piccolo mugolio di sorpresa, scattando a guardarlo…
Arrossì vistosamente quando il mago lasciò i bordi elasticizzati, salendo in ginocchio a cavallo del suo stomaco e facendo segno di alzarsi; Seya si puntellò sui gomiti, intanto lui le allacciava il reggiseno dietro la schiena, respirandole sulla spalla e non curandosi minimamente di farla rabbrividire.
Fece scorrere con calma le spalline sulle sue braccia, facendo scendere la scia di caldo respiro sul decolté, e giù al centro del petto.

Si alzò rapidamente, dicendo brusco -In piedi!-; lei scese, lui si sedette sul bordo del letto prendendo la camicia.
Attirò la ragazza a sé, Seya posò le mani sul suo petto per non sbilanciarsi, e le mise anche quella abbottonandola senza fretta partendo dall’alto, scendendo pian piano sulla pancia…
Prese la gonna e la tenne in una posizione assurda, troppo in alto -Ci passo sotto?!- brontolò la ragazza, Piton assottigliò pericolosamente lo sguardo e poi l’abbassò… la babbana infilò una gamba e subito Severus prese a salire, sfiorandole l’interno coscia con il dorso della mano; lei si aggrappò alle sue spalle e fece un buffo saltello per poter infilare anche l’altra…
Sollevando la gonna per allacciarla in cintura Piton le accarezzò il sedere con un gesto deciso, rischiando quasi di alzarla da terra, e facendola appoggiare al proprio corpo; le annodò la cravatta verde-argentata approfittandone per sfiorarle il seno, e uscì.
Salì le scale che conducevano al suo studio mentre lei metteva calze e scarpe e raccattava la sua borsa dandosi una furtiva occhiata attorno…
Non fece in tempo ad apparire sulla soglia che già la sua voce squillava -Allora dov’è il registro? Voglio la mia ‘E’ ! La voglio vedere scritta!!-
-Scritto cosa? E lei cosa ci fa qui?- chiese acido in un modo del tutto convincente, se non ci fosse stato un ghigno furbino ad arricciargli le labbra; nonostante tutto i suoi freddi occhi neri la fissavano come se fosse un insetto ripugnante.
La ragazza cominciò a dare segni d’incazzatura -Non faccia finta di niente adesso! La mia ‘E’!!!!- soffiò -Di cosa sta parlando?- il ghigno si fece più pronunciato.
La piccola babbana marciò contro di lui, strattonò la sedia spostandolo bruscamente dalla scrivania, si mise a cercare il registro scombinandogli tutte le carte, quando….
Toc toc toc
Lei alzò la testa con occhi sbarrati, fece per voltarsi e raggiungere la salvezza della camera sotterranea, ma la porta si stava già aprendo e Piton fece appena in tempo a cacciarla in basso, sotto la scrivania, e a risistemare la sedia.
-Ciao Severus!- era la professoressa di trasfigurazione -Buongiorno! Cosa posso fare per te Minerva?- la donna lo scrutò da dietro gli occhialetti quadrati
-Hai così fretta di mandarmi via? Di solito non sei così disponibile alle…- guardò l’orologio al polso - …7:30 di mattina!-
-In effetti ho parecchio lavoro da fare e non vedo l’ora che te ne vai!- l’accontentò l’uomo mostrandosi spazientito -Ah credevo!…mi serve della cenere di Roxeu…e scommetto che ne hai un po’ nella tua dispensa privata…- borbottò la strega raggiungendo un armadietto di legno scuro.
-Si infatti! Ma non è che tutti gli ingredienti illegali li dovete venire a scroccare da me!!- sbottò imbronciato; la osservò per qualche secondo poi disse in un sibilo -Vedo che sai esattamente dove andare a cercare… siete un gruppo di colleghi ladri!! - soffiò.

Sorridendo la Mc Granitt uscì e Seya, sentendo il rumore della porta che veniva chiusa, diede un colpetto al ginocchio del professore -Hey!! Si sposti!- esclamò…
Piton fece un sorrisetto, appoggiando il mento alla mano e cominciando tranquillamente a correggere la catasta di compiti che si erano accumulati… la bloccò lì con le gambe, impedendole di strisciar fuori da sotto la sedia….
Per tutta risposta lei si mise a fargli il solletico sui fianchi, cosa che scoprì dargli parecchio fastidio! Severus fece uno scatto mollando la piuma sul compito di Paciok e macchiandolo irrimediabilmente, le afferrò le mani bloccandole dov’erano e si spinse leggermente indietro.
I loro occhi si incontrarono, la ragazza aveva un’espressione determinata e vendicativa, lui era divertito…
Seya fece per alzarsi -No, rimanga così Almasy…- sogghignò slacciandosi i bottoni dell’abito e dirigendosi poi a quelli dei pantaloni…
-Oh no!!!- ringhiò sgusciando fuori, si ritrovò in braccio all’insegnante e rotolò su sé stessa sistemandosi seduta sulle sue gambe -Fuori il registro!!- brontolò.
Piton si fece sotto con la pesante sedia intrappolandola dov’era, prese un quaderno nero e lo aprì, recuperando la piuma.
-Fatto! Contenta?- Seya gongolava mentre osservava curiosa ogni oggetto disposto sulla cattedra… rimasero così fino alle dieci -La smetta di toccare tutto quello che vede!- la rimproverò per la ventesima volta, togliendole dalle mani uno strano aggeggio d’argento; la ragazza sospirò annoiata accoccolandosi contro il suo torace, alzò leggermente lo sguardo e con aria beffarda gli scoccò un rumoroso bacio sulla guancia che ebbe l’effetto di fargli macchiare un altro foglio.
Il mago sbuffò chinandosi a baciare le sue morbide labbra…
Toc toc toc
Bum!
-Avanti!- ringhiò, Hermione Granger fece il suo ingresso portando un libro e una lunga pergamena -Buongiorno, ecco professore io sono venuta a portarle la relazione per quel prog…- -La lasci lì e sparisca!!!-
La grifondoro si affrettò ad appoggiare tutto sul tavolo e a scappare fuori dalla stanza, Piton era proprio di malumore!!
Seya, che era stata buttata sotto un’altra volta, aveva sbattuto la fronte e ora aveva un bel segno rosso con lo stampo del bordo intagliato della cattedra, lo fulminò con lo sguardo…

In Sala Grande c’era un’aria strana…forse per la calma…la babbana non si vedeva e in generale i serpeverde parevano più tranquilli…infatti l’istigatore numero uno: Draco Malfoy, era impegnato a osservare ogni movimento compiuto da Zabini nel fare colazione… il moro alzò gli occhi e incontrò il suo sguardo sognante -Draco! Cosa fai?- bisbigliò; il biondino sorrise e mandò giù un paio di sorsi di the, ormai diventato freddo…

-Ma che diavolo ha Malfoy?! Sembra drogato! Guardalo!- sibilò Ron, che in tutta questa faccenda non ci vedeva niente di buono; -Si e allora? Ha un’espressione rincoglionita, questo che c’entra?- chiese aspra la sorella -Mah, è strano! Tu non lo trovi strano Harry?…Harry? Stai bene?-
Lui lo sapeva perché e a causa di chi la biondissima serpe faceva quella faccia…non poteva ancora credere che lui e quell’altro serpeverde si fossero baciati a un metro da lui!…era rimasto scioccato, insomma Draco stava con Pansy no?…chissà da quanto tempo invece… e Malfoy sembrava davvero…innamorato…rabbrividì a pensare una cosa del genere… ma se così fosse stato allora c’erano buone possibilità che lo stronzo si ‘addolcisse’ un po’…

Prima di sedersi a pranzo la babbana,che fino a quel momento aveva finto di essere rimasta in giardino, venne convocata dal preside; il Responsabile della sua Casa l’accompagnò austero fino al gargoyle di pietra, pronunciando la parola magica…
-Non tenga lo sguardo fisso nel suo o saprà cosa pensa!- disse soltanto, con espressione severa, tornando in Sala Professori.
-Buongiorno!- squillò allegra, partendo a esaminare quasi tutti gli oggetti che aveva intorno; Silente le fece un sorriso -Salve! Le piacciono?- -Si! Interessanti!! Mi piacerebbe sapere a cosa servono!- trillò felice…e con questa scusa evitava di guardarlo; quel vecchio non le sembrava pericoloso, o il tipo da spiare nella tua mente senza dirlo, ma c’era la forte possibilità che scoprisse…una certa cosa che doveva restare segreta…
Silente informò la ragazza che nel pomeriggio sarebbe stata accompagnata al Ministero della Magia, per prender parte alla decisione dell’Ufficio Relazioni Maghi Babbani in merito alla sua posizione; era da anni che cercavano personale non magico che facesse da ’ponte’ fra loro e lo strano mondo babbano, e questa poteva essere l’occasione giusta: una giovane ragazza che avrebbe avuto tutto il tempo di conoscere il mondo magico e che poteva fornire loro informazioni utili.
-Conoscerai anche Arthur Weasley, un mio caro amico, ha una vera passione per i babbani, sicuramente ti mostrerà la sua collezione di spine…-
“Perfetto!!” pensò lei “Perché non ci ho pensato prima!? Devo ‘giocare in casa’!! Quegli ottusi Mangiamorte non conoscono niente di babbano!! He he he he… li farò morire di paura….”

Nel frattempo Blaise e Draco erano usciti a fare una passeggiata in giardino, per godersi una delle ultime giornate di caldo di fine estate; nel pomeriggio sarebbero andati a Hogsmade e la sera avrebbero fatto l’ultimo allenamento prima della partita…
-Draco?- -Mh?- il biondino si voltò accorgendosi di tirarlo per un braccio -Hai fretta di andare da qualche parte?- sorrise il moretto.
Malfoy si fermò, fissandolo intensamente in quei profondi occhi d’oceano -…sai…possiamo fare a meno dell’angolino riparato…- si avvicinò pericolosamente al suo viso, mentre gran parte degli studenti li guardavano, augurandosi di poter assistere ad un’altra spettacolare litigata…
-No! Cosa f…- -Ti amo, non c’è bisogno di dire altro!- sussurrò il ragazzo, sollevandosi in punta di piedi e unendo le loro labbra dolcemente, abbracciandolo e sospirando, provando un’incredibile sensazione di benessere, come se avesse scoperto il calore del sole in quel momento…
Blaise rimase un attimo interdetto…ma il suo tesoro era stato così tenero… lo abbracciò con delicatezza sotto una folla di sguardi basiti e gli accarezzò lentamente le labbra, giocando poi con la sua lingua…era caldo, e soffice… e nonostante l’innocenza del suo gesto innamorato riusciva ad essere educatamente sensuale …
-Ti amo- sospirò sulla sua bocca, staccandosi leggermente; si rispecchiò in un paio di iridi argentate e sentì come se fossero al centro di un vortice confuso di suoni e colori…Draco sorrise mentre le sue guance si coloravano di un rosa acceso -Stanno applaudendo…- bisbigliò; in quel momento Blaise tornò alla realtà “Cos’ha detto?!”, alzò lo sguardo e vide un sacco di studenti intorno a loro, che ghignavano e battevano le mani, Pansy leggermente imbronciata e… qualcuno gli battè una mano sulla spalla…
-Potter!- il grifondoro fissò entrambi, poi si rivolse al biondino -Ciò significa che ti darai una calmata?- Draco sfoderò la sua solita espressione beffarda…ma non risultò tagliente come al solito…non con un braccio attorno alla vita dell’altro, il viso imbarazzato e l’aria di chi ha tanta voglia di baci…
-Non contarci troppo Sfregiato!- sibilò intrecciando una mano con quella del suo ragazzo…

Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** ....con la guerra non si scherza... ***


Alle 4:20 del pomeriggio Seya si recò nell’ufficio di Piton
Toc toc toc
-Avanti!- disse la sua voce annoiata da dietro la porta; la ragazza entrò e si predispose ad informarlo che entro dieci minuti sarebbe andata al Ministero della Magia per ascoltare la proposta d’impiego presso l’ufficio di….
Ma non aveva nemmeno fatto in tempo a chiudere che il mago la stava già trascinando nell’altra stanza… -Hey! Hey!!! Non si può! Devo essere al Ministero tra poco!-
-Cosa!?!- esclamò incavolato -E cosa ci va a fare? Finalmente ci liberiamo di lei!?!- sbottò deviando e andandosi a sedere alla scrivania; la babbana mise i pugni sui fianchi con aria strafottente -Come no! Lei non vede l’ora che me ne vada!…ma chi vuol prendere in giro!- disse avvicinandosi e posandogli le mani sulle ginocchia; gli occhi neri dell’insegnante si assottigliarono -Non usi quel tono, sono ancora un suo professore!-
-…non si lascerebbe mai sfuggire l’occasione di tenermi qui….- aggiunse la ragazza con un lampo di malizia.
Piton fece una piccola smorfia inarcando un sopracciglio -Beh, come schiava sessuale non è proprio da buttare via…- constatò cominciando a giocherellare con il bordo della sua gonna -Lo sa che potrei denunciarla? Io sono minor….- s’interruppe….la bacchetta puntata contro e l’espressione malefica dell’uomo non la invogliarono a terminare la frase…
Seya si voltò in fretta, sfuggendogli -Comunque devo andare, ero solo venuta a …- di nuovo si bloccò quando lui le afferrò un polso tirandola a sé e imprigionandola tra le sue braccia -Era venuta ad informarmi? E con chi andrebbe al Ministero?- chiese osservandola con interesse.
-Prendo una Passaporta, sempre che riesca a liberarmi di lei in tempo…poi dovrebbe esserci un certo signor Weasley ad aspettarmi…mi porterà all’Ufficio Relazioni Maghi Babbani, forse mi assumono!- sorrise della prospettiva, meglio quello che venir rispedita a casa propria con la memoria modificata!!
Stava riflettendo sul come e quando avrebbe rivisto i suoi genitori che fu distratta da una mano che le sollevò il mento, lei si ritrasse tempestivamente arricciando le labbra -No! Voglio qualcosa in cambio!- dichiarò altezzosa.
Severus la stava fissando con l’intenzione di schiantarla….
La babbana trafficò nella borsa, tirando fuori un pacco di libri e fogli di pergamena -Starò fuori tutto il pomeriggio e ho ancora un mucchio di compiti da fare!…naturalmente potrei sfruttare le ore notturne per finirli…- disse furbina.
Il professore si alzò stizzito prendendole via il materiale e appoggiandolo sulla cattedra -Va bene, ho capito!- ringhiò -Ma si faccia trovare qui entro…-
-Prima possibile!- ghignò lei saltellando fuori dall’ufficio.
-Maledetta ragazzina!- sibilò il docente tra i denti….
“Ok, anche questa è fatta! Compiti a posto!….e adesso sotto con lo shopping…mi serviranno parecchie cose ….beh, questa borsetta che ho sgraffignato al maniaco (Piton) mi sarà più che utile! Ci sta tutto ciò che vuoi farci entrare…già….” sorrise tra sé infilandosela in tasca.

Entrò nell’ufficio del preside e in pochi secondi si ritrovò in un corridoio luminoso che pullulava di indaffaratissimi maghi; le si avvicinò un uomo coi capelli color fiamma -Hem…signor ….Weasley?- chiese lei, Arthur fece un gran sorriso spalancando gli occhi e stringendole la mano.
“Questo è pazzo…è come se non si aspettasse che io sapessi parlare!…boh!…”

Il padre di Ron le fece un sacco di feste, entusiasta la mostrò a tutti quelli che incrociava, come una specie di trofeo…doveva essere una novità vedere una babbana in quel luogo, pensò…
-Ciao Karl!!! Eccola qui!!!! La ragazza di cui abbiamo parlato!-esclamò il signor Weasley tutto pimpante. Dopo aver discusso dei requisiti per diventare mediatore tra i maghi e i non maghi l’uomo dagli assurdi capelli rossi la trascinò allegramente nel proprio ufficio, piccolissimo e sovraffollato di oggetti e scartoffie….
Fu fin troppo facile per lei arraffare tutto ciò di cui aveva bisogno, selezionando gli oggetti a sua disposizione… le vennero in mente diverse ideuzze, già collaudate precedentemente tra i babbani….
Ghignò tra sé infilando nella magica borsetta le ultime cose… “Allora, ricapitolando…. 4 rotoli di filo da pesca… un tubo di Bostik, una trombetta da stadio spaccatimpani, un accendino (sempre utile) ,gelatina per alimenti…scaduta…, scotch da pacchi, una santissima penna biro….non ce la faceva più ad intingere la piuma nel calamaio ogni tre parole!!! …e poi dell‘utilissima polvere di rame, che sapeva già come sfruttare….aveva notato anche dell’inchiostro simpatico, ma non lo prese…quelli che dopo un po’ spariscono grazie alla soluzione alcolica in essi contenuta….
Arthur le aveva fatto una testa così per carpire il segreto di quell’inchiostro!!….infine una cosa utilissima….quegli scemi di maghi non se ne erano neppure accorti…non avevano capito di essere in possesso di qualcosa di molto particolare….pastiglie di cloro per piscine…..

Alle sette e un quarto di sera finalmente il signor Weasley la lasciò andare…. Era sull’orlo dell’esasperazione….prese un’altra passaporta e si ritrovò di nuovo a Hogwarts….nell’ufficio del preside….e Silente era in Sala Grande a cenare….
Si guardò intorno con aria interessata…l’unico problema erano i ritratti sui muri….infatti uno dalla voce tagliente e altezzosa si era messo a sibilare mellifluo -Allora signorina, quali sono le tue intenzioni?….non vorrai rubare qualcosa qui?….Presto, andate ad avvisare Silente!- disse con un fintissimo tono d’allarme
-Perché non ci vai tu Phineas?! E smettila di essere così indisponente!!!- lo bacchettò una donna magra che assomigliava molto alla Mc Granitt, poi rivolse il suo viso severo verso la ragazza, addolcendolo -Ci ricordiamo di te….hai bisogno di qualcosa?- chiese con fare da nonna protettiva; gli occhi di Seya erano puntati sul ritratto di quel Preside antipatico….in quel momento stava facendo un sacco di smorfie….lei si avvicinò e con un balzo baciò a schiocco la superficie del quadro.
Scoppiò a ridere all’urlo acuto del suo ‘abitante’ che si ritirò in un angolo a strofinarsi le vesti, imprecando rabbioso….quasi tutti gli altri quadri presero in giro il ‘collega’ -Ti sta proprio bene Nigellus!!!!- esclamò un tizio che si chiamava Fortebraccio…
In quell’attimo di distrazione generale la ragazza fece scivolare nella borsa la spada di Godric Grifondoro….era un’arma perfetta, leggera e maneggevole….non come le altre….se avesse dovuto difendersi….ma non ce ne sarebbe stato bisogno….bastava solo che il piano filasse liscio!
Non si recò a cena quella sera, passò solo a riprendere le sue cose ….ma rimase ‘intrappolata’ e nemmeno quella notte potè dormire in santa pace nel suo letto…infatti l’insegnante di pozioni le fece un ‘prezzo da usuraio’ per venire a pari coi compiti che le aveva fatto!

D’altra parte ci fu qualcuno che di questa sua assenza non poteva che trarne i ‘maggiori benefici’ possibili…ovviamente si trattava di Draco, che felicissimo ne aveva approfittato per ‘bloccare’ Zabini in camera sua sigillando la porta.
Con un ghignetto perverso si avvicinò lentamente al moro, seduto sul letto e ignaro del ‘piano d’attacco’ che l’amico stava mettendo in atto a sue spese…
Pose il libro che stava avidamente leggendo sul risvolto del lenzuolo -Hem….c’è qualcosa che non va?- chiese osservando impensierito lo strano comportamento del ragazzo -Si….sai dove sei?- disse con un sorriso ambiguo il biondino; Blaise si guardò intorno e rispose -Sono nella tua stanza, seduto sul tuo letto…-
Malfoy gli arrivò talmente vicino che i loro nasi si sfiorarono -No…- sussurrò sulla sua bocca -…sei nella mia trappola…-concluse languidamente, mordicchiandogli il labbro inferiore perché lo facesse entrare…
Lo baciò con trasporto, eppure con delicatezza….lo sospinse indietro facendolo piegare poco a poco, finchè il moro non si ritrovò disteso sul materasso col compagno inginocchiato su di lui che lentamente gli sfilava i vestiti.
-Draco…- provò a chiamarlo, l’amico gli slacciò i pantaloni tirandoli con calma e gettandoli a terra; i loro occhi si incrociarono….Blaise non aveva mai visto il ragazzo più bello che in quel momento…. Il suo viso brillava …brillava di una luce particolare…brillava solo per lui….
Il biondino bisbigliò teneramente, accarezzandogli il petto -Ogni cosa che separa il tuo corpo dal mio….sono come mille oceani che ci tengono lontani…ho bisogno di te…-
Non riuscì a non baciarlo…la sua bocca era morbida e socchiudendo appena gli occhi poteva vedere le sue guance farsi rosee… come sapeva essere così dolce quel serpentello viziato?…
-Ti amo…- sospirò Zabini, passandogli le braccia intorno al collo, l’altro sghignazzò sulle sue labbra mormorando -…come sei monotono…-
-Ah si?- Blaise si finse offeso e cominciò a dargli piccoli e provocanti morsetti sul collo -Allora…cosa….ti devo…dire?….- chiese intervallando i morsi alle parole; raggiunse il suo orecchio soffiando appena, lo sentì fremere fra le sue braccia e ne fu soddisfatto -…che cosa vuoi che ti dica?…che ogni battito del mio cuore sussurra il tuo nome?…che quando mi guardi annegherei nei tuoi occhi se solo lo chiedessi?-
Malfoy lo fissò intensamente pochi attimi e gli si ributtò contro mugugnando in un bacio -…mmmh…ti voglio!!…-
Fecero l’amore più volte e il biondino lo fece suo teneramente, le carezze si susseguivano senza fretta e i loro sospiri suonavano la melodia che gli permetteva di unirsi; si cercarono per tutta la notte scoprendo le loro anime vicine e intrecciate, che scivolavano lentamente guidando i loro corpi ad amarsi…
La mattina seguente si svegliarono avvolti nel calore delle coperte, stretti insieme…..si sorrisero dandosi tanti piccoli baci e rischiarono di arrivare in ritardo per la colazione….il tempo quando stavano insieme ruotava in maniera differente….

Qualcun altro invece si destò accorgendosi che il letto, che aveva ospitato due corpi quella notte, ora ne proteggeva solo uno dal freddo dei sotterranei…
Il mago si guardò intorno…non una traccia di lei…solo i segni delle lenzuola stropicciate…poteva essere stato tutto un sogno….forse sarebbe stato meglio così…non aveva tempo di pensare a certe stupidaggini ora! I Mangiamorte avrebbero attaccato al campo di Quiddich, Silente era stato avvisato ma era sicuro come l’oro che si sarebbe occupato principalmente di preservare l‘arma per sconfiggere Voldemort…Harry Potter….
Severus era stato convocato dall‘Oscuro, aveva compiti importanti….non poteva far saltare la sua copertura….c’erano in ballo troppe vite!….avrebbe dovuto schierarsi coi suoi vecchi compagni….si, Silente sapeva anche questo….gli aveva concesso di lanciare un paio di Crociatus, tanto per non far insospettire nessuno….ma lui di solito andava dritto al sodo….se fossero riusciti a prenderla…ci avrebbe pensato lui, e al diavolo la punizione che ne sarebbe seguita! Dopotutto Voldemort gliene aveva fatte passare così tante solo perché lo considerava un elemento fondamentale…doveva ficcarselo in testa….quella ragazzina era solo un’altra stupida vita babbana, e a questo punto…una in più non faceva molta differenza….

Ma dov’era finita la ragazzina?….gli alunni la trovarono seduta al tavolo serpeverde, intenta a bere del succo d’arancia, sembrava tranquilla….
-Hai detto le ultime preghiere?- sibilò Malfoy al suo orecchio, prendendo posto accanto a lei -No, dovrei?- lo sfidò; il biondino e Blaise si guardarono….gli costava parecchio dirlo, ma lo stava facendo per lui….
-Durante la partita potremmo…creare un’azione diversiva….- -non dire stronzate! Quelli là la sanno più lunga di voi! Se ne accorgerebbero! Piuttosto…non è che uno dei vostri battitori può cercare di colpire Potter?- propose la babbana sottovoce.
Draco sogghignò -Questo non c’era neanche bisogno di chiederlo!- sussurrò -Bene, grazie, non mi serve altro!….davvero! Ho risolto tutto….- disse ripercorrendo mentalmente il piano.
Zabini non sembrava molto convinto….

Per quell’amichevole arrivarono fin troppi spettatori!Le tribune serpeverde erano piene….”Perfetto!” pensò la Seya, nascosta dietro un angolo.
Quando si furono tutti seduti si sistemò tra la zona dei verde argentati e la sezione corvonero….vicina alle scale….
La partita ebbe inizio, gli studenti facevano un tifo pazzesco, Silente non staccava gli occhi di dosso ad Harry….com’era prevedibile….stava procedendo tutto troppo tranquillamente…infatti ad un certo punto ci fu un’esplosione e il Marchio Nero apparve in una nuvola verde sopra il campo di Quiddich.
Gli alunni cominciarono a scappare, alcune serpi si lanciarono verso la ragazza nel tentativo di catturarla, ma lei scappò giù per i gradini di legno e quei piccoli aggressori si ribaltarono uno sull’altro procurandosi strane escoriazioni, i compagni spingevano, si accalcavano addosso a loro e una voce irritata esclamò -Smettetela!!! C’è una barriera!! Prendete l’altra uscita!!!-
Con la gelatina scaduta la ragazza aveva creato sulla soglia una superficie scivolosa, in modo che chiunque l’avesse inseguita, una volta ‘sbattuto’ contro i fili da pesca tirati a ragnatela per non farli passare, sarebbero caduti e si sarebbero intrigati uno sull’altro chiudendo definitivamente il passaggio. Si era scatenato il caos e i genitori Mangiamorte si ritrovarono bloccati sulle panche, qualcuno lanciò imprecazioni, qualcun altro provò degli incantesimi spezza-fattura….niente, rimanevano letteralmente ‘incollati’ ai sedili…(col Bostik, silicone )ma questa trovata non li trattenne a lungo…nel nebbione generale indossarono i cappucci e le maschere, catapultandosi all’inseguimento della babbana.
Le avevano lanciato un incantesimo che la rendeva visibile in quel fumo magico….fortunatamente una parte dei mangiamorte si separò dal gruppo per scagliarsi in un aperto combattimento contro gli insegnanti…Harry Potter era stato tramortito da un bolide mentre cercava di prestare soccorso, con la sua squadra di stupidi grifondoro, e l’occasione per poterlo catturare era troppo ghiotta…ma dalla sua parte c’era Silente…non sarebbe stato facile e il Signore Oscuro non era lì per assistere i suoi seguaci…
Seya corse più velocemente possibile verso la Foresta Proibita, raccolse da un cespuglio uno di quei ventagli per il caminetto….non fece in tempo a voltarsi che la voce di una stridula e sguaiata risata la fece sobbalzare….
Non perse tempo a stupirsi ulteriormente, la donna le aveva già puntato contro la bacchetta e lei piegò l’aggeggio che soffiò fuori della polvere bianca….la risata si trasformò in un grido e con violenti colpi di tosse la mangiamorte stramazzò al suolo, contorcendosi e stringendosi la gola, in preda a forti convulsioni accompagnate da allucinazioni….le pastiglie di cloro ridotte in polvere avevano fatto la loro parte….scappò senza esitare verso gli alberi, voci rabbiose di uomini avevano raggiunto Bellatrix, intossicandosi a loro volta…furono costretti alla ritirata o sarebbero svenuti uno dopo l’altro…
Quattro o cinque di loro invece avevano aggirato l’ostacolo trattenendo saggiamente il respiro….un paio di maledizioni rimbalzarono sui tronchi, una crociatus la colpì in pieno facendola cadere, ma il filo della maledizione si spezzò e lei riuscì ad agguantare una corda nera, attese qualche secondo con il corpo che tremava dal dolore, in modo che fossero più vicini, poi tirò e alle sue spalle un sacco di plastica si sollevò, nello stesso momento si aprì il piccolo accendino e una scaturì una fiamma…il ruggito del fuoco si sollevò molti metri, investendo gli inseguitori; nemmeno ora si fermò a guardare, Seya si inoltrò nel buio…qualcuno la stava aspettando….
Si fermò ansimante appoggiandosi ad un albero, una figura nera nascosta nell’ombra si alzò avvicinandosi, ma non troppo -…il tuo sangue pulsa in fretta….- sussurrò malignamente -Si…..quella magia me la ricorderò per sempre!!- gemette, ogni osso, ogni muscolo le faceva male; il ragazzo si fece avanti e nel buio lei potè distinguere l’azzurro brillante dei suoi occhi…e lo scintillio dei suoi canini….doveva avere fame….
-Grazie…- mormorò la babbana….qualcosa di freddo, ghiacciato, si posò sulle sue labbra…la morse appena gustando qualche goccia di sangue dalla sua bocca….poi si staccò lentamente e lei sospirò -Quello biondo….-
-Non lo toccherò- le assicurò il vampiro sparendo nell‘oscurità….
Seya si concesse qualche secondo per riprendersi poi continuò a correre per un sentiero tracciato dall’amico non-morto…
Era quasi giunta a destinazione….un uomo era fermo, in pedi sul suo cammino….il mantello nero si muoveva lentamente ai timidi soffi di vento…
Si guardarono un momento, la ragazza era quasi paralizzata dal colore purpureo di quelle iridi… passò le dita attorno all’elsa che spuntava dalla borsetta legata in vita…la alzò appena vide la punta della sua bacchetta diventare blu.
Non sapeva cosa sarebbe successo ma istintivamente sguainò la spada di fronte a sé, per ripararsi…
Godric Grifondoro la usava per difendere i deboli….da Cavaliere quale era proteggeva i babbani dai maghi malvagi….fu per questo che l’incantesimo scagliato dall’Oscuro Signore venne assorbito dall’arma….
Voldemort rimase in silenzio…
La ragazza si avvicinò all’erta, fece il giro del mago senza mai voltargli le spalle, stringendo la spada più saldamente possibile, indietreggiò di qualche passo…dagli echi lontani percepirono che stava arrivando Silente…
Come se si fosse dovuta giustificare bisbigliò -Voglio vivere….- e scappò di corsa verso il castello, indossando il mantello dell’invisibilità di Harry; Tom aveva abbassato la bacchetta -….anch’io…- mormorò smaterializzandosi prima che lo scoprissero.

Silenziosamente Seya raggiunse Hogwarts, tutti credevano fosse caduta nelle mani dei nemici, o peggio dato che avevano rinvenuto un paio di cadaveri e un uomo agonizzante là dove il vampiro li aveva attaccati. Lucius Malfoy era stato risparmiato e aveva potuto tornare indietro, raggiungendo Severus e creando insieme a lui un incantesimo che li avrebbe fatti risultare ‘vittime’ dei mangiamorte…il preside non fu molto contento, ma non poteva aspettarsi altro dall’insegnante, sapeva che avrebbe protetto l’amico se avesse potuto…

La babbana sgattaiolò nell’ufficio del professore di pozioni e appoggiò la borsetta sul letto, la pergamena era al suo posto…aveva fatto tutto ormai…
….pochi secondi…. e sparì….

Severus era al corrente che la ragazza non si trovava nelle celle del Signore Oscuro….se l’era portata via il vampiro….in n modo o nell’altro…
Appoggiò la testa alle mani, lasciando perdere i compiti non ancora corretti sulla scrivania….erano passate le dieci da un pezzo… e poi il giorno seguente non ci sarebbero state lezioni…molte persone dovevano essere curate, il Ministero aveva mandato funzionari di ogni sorta e c’erano anche dei giornalisti…lui si era rifugiato lì, Silente l’aveva seguito, avevano parlato, gli aveva anche risposto male e il vecchio era stato più che paziente….poi si era concentrato sul lavoro…solo sul lavoro….interrotto naturalmente da ispezioni di Auror inetti…odiava che frugassero fra le sue cose….ma non poteva sottrarsi, tutta la scuola era stata perquisita…

….ormai la stanchezza accumulata quel giorno pesava troppo, spostò di lato le pergamene ancora arrotolate e si allungò in avanti per soffiare sulla fiamma fioca di alcune candele….
Sopra un foglio bianco si stavano formando delle parole in inchiostro blu….lo prese in mano …alla luce il messaggio si completò….erano due righe….

E’ difficile….i desideri non vengono mai esauditi…mi spiace…
…non resta che rassegnarsi…rimarrò dove mi avresti voluta… Seya

Che significava?…per un attimo qualcosa gli strinse lo stomaco ma scacciò violentemente la sensazione …sospirò e mise in tasca il foglietto di carta…chiuse gli occhi un momento e aprì la porta della camera da letto, poteva vederla lì, imbronciata, sorridente, imbarazzata…era una piccola vipera….ora quelle coperte erano fin troppo in ordine….pochi giorni avevano avuto il potere di sgretolare una parte di lui….

….non aveva mai visto quella stanza così….vuota….

.

Oggi sono stata a casa (ho allungato il ‘ponte’ della gita…^^) così sono riuscita a finirla….ma voglio aggiungere un ultimo cap….non sarà molto lungo….dopotutto Draco e Blaise possono ancora andare avanti….

Ritorna all'indice


Capitolo 18
*** Fine ***


Erano passati ormai più di quattro mesi da quando i Mangiamorte avevano attaccato il castello…. Draco entrò in Sala Grande di corsa, durante la cena in una sera nuvolosa, sventolava una lettera e sembrava particolarmente contento.
-Che diavolo gli prende ancora?!- borbottò Ron, le uscite di testa erano parecchie ultimamente, Harry e Hermione alzarono le spalle concentrandosi su quello che un paio di tavoli più in là stava succedendo…
Malfoy annunciò -Ha detto si!!!!- un attimo prima di fiondarsi addosso al compagno di Casa, finirono a terra entrambi… tutta la scuola era al corrente della loro relazione…si, era diventata una cosa seria…e un paio di identiche fedine in oro bianco alle dita di entrambi stavano a dimostrarlo.
-Signor Zabini! Signor Malfoy!- li riprese la Mc Granitt; Pansy si chinò bisbigliando -Allora volete finirla?- Draco la fissò divertito -Tutta invidia!- e poi aiutò il suo compagno ad alzarsi e si sederono vicini….vicinissimi….appiccicati!
-Mia madre l’ha convinto!- dichiarò il biondino soddisfatto, servendosi da mangiare; -Era ora! Sono mesi che si oppone!!- brontolò Blaise
-…che si opponeva!!- precisò Malfoy, allungandosi e scoccandogli un tenerissimo bacio sulla guancia. Dal tavolo grifondoro partì una concitata serie di esclamazioni, tra cui si distinse la squillante voce di Harry -Ma come siamo zuccherosi oggi!!-
La serpe sbraitò -Fatti gli affari tuoi Sfregiato!!!! E tu piantala di ridere Lenticchia!! Adesso mi avete proprio rott-mpfh- il fidanzato aveva bloccato le sue parole con un bel bacio alla francese…
Parecchi fischi d’approvazione dei loro compagni li fecero arrossire, ma erano troppo presi da quel contatto per preoccuparsi della professoressa di trasfigurazione che stava esprimendo tutto il suo disappunto ad alta voce -Minerva! Lasciali fare….sono giovani!- ridacchiò il preside, godendosi la scena.

Un paio di occhi neri come la notte si erano a malapena accorti di quello che stava succedendo; l’insegnante si alzò con una mossa decisa, Silente si voltò a guardarlo -Severus…?- lo chiamò un po’ preoccupato, Piton non lo guardò neanche e rispose inespressivo -Vado a casa- -Adesso?- -Si!-
E senza aggiungere altro si allontanò dalla chiassosa Sala, camminò silenzioso fino al proprio ufficio, una volta dentro si guardò un momento intorno….era veramente in disordine, l’aveva trascurato in queste settimane…per non parlare dei suoi alloggi…non era più riuscito ad entrarci, lo faceva solo di rado, quando ne aveva la necessità….ogni sera tornava a casa, e se riusciva ci tornava anche nel pomeriggio….quel grandissimo maniero, del colore del buio, era molto più adatto ora….e si conformava perfettamente al suo stato d’animo….
Era da un po’ che ci pensava…all’inizio era sembrato assurdo persino a lui…ma che aveva da perdere? Proprio niente!…la decisione era presa! Per quello si era allontanato prima, quella sera….
Era tutto pronto, la pozione era completa….gettò la polvere volante nel camino e si ritrovò nella Sala d’Ingresso di casa sua; percorse il corridoio e le scale, diretto in camera…stappò la boccettina dal colore del sangue poco prima di raggiungere la soglia socchiusa.
Un elfo domestico si avvicinò -Posso fare qualcosa per padrone? Signore vuole…- -Non voglio niente!- rispose brusco, entrando e trangugiando il liquido; l’esserino si spaventò e gli corse incontro -No!! Signore non fare così!!!!! No!! Signore no stanco!!! Padrone bisogno riposo!! No! Signore no prende male!!! Prego!!!- pigolò con le lacrime agli occhi.
Severus si voltò accigliato -Tu fai il tuo dovere?….Io il mio! Lasciami solo!-
Il piccolo elfo domestico uscì piagnucolando e l’uomo si guardò un momento allo specchio prima di abbandonarsi sulle coperte, in attesa….
Sentì il proprio corpo tendersi….quella pozione non era così indolore come aveva immaginato…

***Flashback***

Si era lasciato cadere sul letto,ancora vestito, stanco, senza pensieri…. si era addormentato subito, un sonno profondo….
All’improvviso si era svegliato, apparentemente era tutto immobile ma era sicuro di aver sentito qualcosa cadere….aveva fatto solo un leggero tonfo…..ma era in quella stanza….accese la bacchetta e si guardò intorno….niente….ma qualcosa gli lanciava segnali d’allerta….scese e di colpo guardò sotto al letto “Se è un altro di quegli spiritelli pestiferi…..no, non c’è….ma cos’è quello?”
Si alzò e fece il giro del materasso andando a raccogliere una borsetta nera “E questa come c’è finita qui?” si chiese; era stata sicuramente quella a cadere, doveva averla urtata mentre dormiva…si sedette e l’aprì…
Una figura balzò fuori, da piccola tornò alla sua forma originale e lo spinse di lato scattando in avanti -Oddio!!! Via!!!- esclamò fiondandosi in bagno.
Severus rimase immobile, scioccato, finchè la porta non si riaprì….
-Madonna!! Ancora un po’ e la facevo nella borsetta!!!….ho bevuto troppo…- disse sogghignando -Ma non ha letto il mio messaggio?- domandò divertita dall’espressione indecifrabile del mago -Eh, gliel’ho detto che non può liberarsi di me…inutile che ci speri!- aggiunse sorniona.

***Fine Flashback***

Era tutto finito….finalmente era tornato a respirare normalmente…si cambiò d’abito ovviamente, poi uscì diretto ad un grande salotto del piano terra…
Il fuoco era acceso e scoppiettante…senza far rumore strisciò fino al divano in pelle nera….era a mezzo metro ….
-Si si, non l’ha sentita nessuno avvicinarsi di soppiatto!- sibilò la ragazza, distesa sui cuscini a rileggere la relazione per l’ufficio per il quale lavorava.
A scuola faceva solo le mattine, i pomeriggi si recava al Ministero e la sera tornava al Piton Manor lasciando la camera libera per Malfoy e Blaise…
-Mi sa che dovrò darle un’altra lezione di comportamento….lei è fin troppo indisciplinata!- ribattè il mago, appoggiando i gomiti sullo schienale imbottito; quando lei alzò gli occhi emise un versetto stridulo e gettò per aria tutti i fogli -Ma…ma che….- balbettò allibita.
-C’è un motivo….- disse l’uomo con un ghignetto perfido -Lo so…-
Seya scattò in piedi puntandogli contro l’indice -No!!! Io non ho assolutamente fregato quella pozione blu dalla vetrinetta!- si difese -E lei come sa che c’è una pozione blu nella vetrinetta della mia stanza, dove peraltro non dovrebbe entrare?- domandò divertito.
Prima che lei si imbarcasse in chissà quale assurda scusa Severus precisò -I calcoli li so fare anch’io….è sicuramente d’accordo che non sarebbe opportuno avere….tra noi ci sono 21 anni di differenza….non pensava che l’avrei scoperto comunque?-
Si squadrarono in cagnesco, la ragazza sibilò -E’ tanto ottuso in certe cose che avrei potuto fargliela sotto il naso!…a proposito….si è dato una ritoccata già che c’era vero?-
Severus arricciò le labbra beffardamente -Beh, se ufficialmente mi è scoppiato un calderone difettoso con della pozione ringiovanente tanto vale che abbia alcuni benefici effetti collaterali….come sto?-
-Non la facevo così vanitoso…- lo punzecchiò avvicinandosi e studiandolo per bene -Beh, bisognerà che mi ambienti….- mormorò; lui inarcò un sopracciglio -E io non la facevo così sfacciata!-
Appena fu a portata di mano la strinse a sé afferrandola per i fianchi, poi, come se si fosse ricordato qualcosa, allentò la presa guardando in basso -Come….l’ha saputo?- balbettò la ragazza, in imbarazzo
-ha saltato il ciclo questo mese…e per sicurezza le ho messo una pozione nella camomilla due settimane fa….confermato!- spiegò
-Ah….wow…così siamo due genitori minorenni ora….certo, lei per l’anagrafe resta comunque un vecchiet…aaaahh!!!!-
Fu così rapida a sfuggirgli che Severus cercò subito la bacchetta per riportarla indietro….non c’era!!! A metà del salone lei si fermò con una scivolata, agitando la bacchetta dell’insegnante con un ghigno da perfetta serpeverde.
-Maledetta ladruncola!!!! Non se la caverà facilmente ‘sta volta!!!- le urlò dietro, seguendola di corsa verso le camere da letto…

.

Allora!? Cosa dite del lieto fine? Draco e Blaise insieme e gli altri due….beh, un po’ incasinati…?^^

Ora un pò di spiegazioni:
Voldemort è morto...e Tom Riddle (abbandonata la carica di Signore Oscuro) ha scelto una vita 'finta' piuttosto che una morte vera; si è ritirato in un paese sconosciuto, standosene tranquillo e lavorando a esperimenti che gli riconsegnino la sua vita da vent'enne...anche se fosse stato ad un passo dalla morte, almeno non avrebbe rischiato di peggiorare le cose battendosi inutilmente con un moccioso quattrocchi!
Senza guida i Mangiamorte si sono sciolti, Bellatrix coordina un gruppo di pazzi, ma non sono una vera minaccia, oltretutto si sono spostati in Scozia....
Lucius è quasi andato in crisi alla notizia che suo figlio, il suo unico erede, volesse a tutti i costi sposare Blaise...tramite la moglie alla fine si è convinto, inoltre Narcissa è in dolce attesa, e di un altro maschio! La novità lo aveva sollevato parecchio, adesso doveva solo cancellare dalla lista Pansy e scrivere un altro nome di 'futura sposa' che fosse del tutto purosangue....
Draco e Blaise sarebbero andati a vivere insieme in una lussuosa villetta sul mare....e avrebbero continuato a litigare e poi a fare l'amore per risolvere le cose, esattamente come facevano da 4 mesi a questa parte....
I genitori di Seya erano stati informati della sua permanenza nel mondo magico....essendo archeologi non ne sentivano molto la mancanza, e poi potevano andarla a trovare quando volevano...la parte che preferivano visitare nel mondo magico era Nocturn Alley...avevano anche comprato un sacco di cose....e si erano dati al commercio illegale di opere d'arte e di antichi talismani Maya....

SONO I COMMENTATORI A FARE LA STORIA!!! SIETE STATI IL MIO CARBURANTE!!!^^ BAXXXXXXXXXXXX

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=22124