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di Blackbreath
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Diretta al punto. ***
Capitolo 2: *** Primi punti. ***
Capitolo 3: *** Non posso pensarci. ***
Capitolo 4: *** Sei luce. ***
Capitolo 5: *** Il buio. ***



Capitolo 1
*** Diretta al punto. ***


Sei arrivata davvero? Lo sai quante volte si pensa di aver trovato il vero amore e poi si rimane delusi? Ora ho te, te che sei troppo stabile e ho veramente paura di rimanere ferita, scoprendo che sei il contrario di quello che appari. Il punto è che non hai mai fatto niente di male, niente di sbagliato, sei come un orologio che non ritarda mai. Sei sempre lì, sempre con le parole giuste nel momento giusto. Stare con te richiede un sacrificio enorme, ma sarei disposta a ogni cosa e te lo dimostro ogni giorno. Non faccio fatica, ma vorrei che fosse diverso. Proprio oggi mia madre mentre eravamo in macchina dirette all’ikea mi ha fatto un discorso: “Il tuo stare male è psicologico. Io so cos'hai. Inizio col dirti che sei molto fortunata, perché trovare una persona che ti ama e con cui hai un bel rapporto non è facile, ma so che vorresti avere la possibilità di vivere la tua storia anche insieme al mondo e ti fa stare male che lei abbia dei tempi, che se può scriverti bene ma se non può farlo, niente. Vorresti che venisse da te, vorresti vederla più spesso, ti capisco. Io l’adoro, se non fosse così te lo direi, la trovo una ragazza meravigliosa, purtroppo però non ha una bella famiglia e non puoi farci niente per ora, per questo ti dico che dovresti anche fare nuove amicizie e magari trovare qualcuno che abita qua. Comunque, nel caso volessi veramente continuare questo rapporto, ti assicuro da una che l'ha vissuto: le storie a distanza che siano d'amicizia o amore sono quelle che durano di più. Quando entri nella quotidianità dopo un lungo periodo inizi a stufarti, diventa pesante. E so anche che alla tua età c’è più bisogno di contatto fisico, ma vedrai che ne varrà la pena di aspettare. Dovresti però cercare di distrarti, fare qualcosa che ami, qualunque cosa. E io ti accompagnerò in questa strada se ne avrai bisogno, ma non stare a letto a pensare che vorresti vederla, perché accadrà, ma se ci pensi ogni giorno ti distruggi. E poi io lo so che esplodi.” Come se mi avesse letto nella mente, come se ogni sua parola fosse mia; un discorso che aspettavo da troppo tempo, che mi fa capire quanto sono fortunata ad avere una madre come lei.

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Capitolo 2
*** Primi punti. ***


Non ho mai capito se credo nel caso o nel destino, sta di fatto che noi tutti andiamo incontro a qualcosa e a volte per fortuna, altre per sfortuna, si arriva a un punto. Il mio punto, che ha dato inizio a una bellissima storia, è arrivato ad aprile dello scorso anno, quando ho trovato un messaggio su un social network in cui sono iscritta. La ragazza ha un nome buffo ed è la prima cosa che ha generato in me un sorriso. Da quel giorno la mia vita ha preso una piega diversa e questa ragazza è entrata a far parte della mia quotidianità creando un sorriso nel mio cuore. Questo sorriso però spesso è offuscato dalla realtà: duecento chilometri. Possono sembrare tanti come possono sembrare pochi, ma all’età di sedici anni senza il consenso dei genitori poco si può fare e se si aggiungono problemi scolastici si è fregati. Per questo il nostro primo incontro è stato sempre rimandato, il più grande ostacolo però è arrivato ad agosto, sempre dello scorso anno, quando per grande sfortuna la sorella di questa ragazza ha letto i nostri messaggi. Da quest’ultimi si capiva che certamente non potevamo essere solo amiche, ma si celava un amore. La sorella è paragonabile alle sorellastre pestifere di cenerentola e non c’è ilarità in questa frase, purtroppo. Questa donna è andata dalla loro stessa madre a dire quali messaggi ha trovato. La madre, se tale si può chiamare, ha avuto la capacità di prendere una spranga di ferro in mano e minacciare la figlia di picchiarla, fermata poi dal luogo, essendo, fortunatamente, in casa di parenti. Ancora oggi, a distanza di più di un anno, non riesco a capacitarmi della mentalità chiusa di queste persone. Accetto chi non approva, anche se non lo condivido, ma mai accetterò questo comportamento da una madre, una madre di tre figlie. La ragazza disprezzata non si è frantumata in mille pezzi solo grazie a me, non per modestia. Lo dice spesso: sono la sua forza, quella che la fa andare avanti ogni giorno, in una famiglia che non l’accetta, dove deve nascondersi, nascondere ciò che è, ciò che ama, obbligata a reprimere tutto. Reprime ogni cosa anche con i suoi amici, per poca fiducia nei loro confronti, paurosa di essere tradita e di conseguenza perdere me e la sua vita, perché ancor più, se possibile, incapace di vivere in quella gabbia di matti. Anche questo fatto, a mio parere, è un punto: un punto non poi così sfortunato della sua vita e in parte anche della mia, perché entrambe avremmo voluto vivere una storia più tranquilla, ma grazie a quello che è successo il nostro rapporto si è rafforzato incredibilmente tanto. Dunque un paio di mesi dopo sono andata a trovarla ed è stato amore a prima vista: ci siamo fidanzate. E siamo il primo amore di entrambe.

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Capitolo 3
*** Non posso pensarci. ***


Di lei so tutto e niente; conosciuta tramite messaggi e qualche chiamata, ma quanto posso dire di conoscerla? Mi alzo e guardo in fondo alla via, davanti alla chiesa una ragazza sembra stia cercando qualcuno. Metto a fuoco l’immagine. Comincio a tremare, guardo inerme la panchina su cui sono seduta, pensando a quando mi dovrò alzare, e poi poso di nuovo lo sguardo sulla ragazza che è sempre più vicina. Ho voglia di scappare, sento che non ce la posso fare a restare cosciente. «Ciao.» È come un'ondata d'amore. Da quanto lo sognavo? Da quanto desideravo essere tra le sue braccia? Da quanto desideravo tenerla tra le mie braccia? Ma me lo aspettavo così? Ha un odore intenso e fresco, se possibile; m’invade e mi penetra nelle narici, se l’avessi potuto sentire dal computer, me ne sarei innamorata all’istante, infatti, è così. Il suo corpo è sconosciuto, sento che l’avevo immaginato diverso, invece è più piccolo e le mie braccia l’accolgono come un tesoro. Quando mi stacco, la guardo e i suoi occhi sono un boccone troppo grande da digerire. Capisco che la vita virtuale non è la realtà, ma che comunque grazie ad essa sono arrivata a questo momento che non potrò dimenticare, qualsiasi cosa accadrà. I suoi occhi sono azzurri. È scontato dire che per me sono i più belli che abbia mai visto, ma è così, sono come due sfere di ghiaccio dove si può vedere la sua vita, la sua parte più profonda. La caratteristica della sua voce penso sia l’accento, è parte di lei, mi da l’idea che senza non sarebbe uguale. Dal principio l’ho trovata estremamente dolce, con i cambiamenti di volume, le parole dette diverse da me e i versetti. Una voce che esce da due labbra sottili e rosa, contrastate dalla pelle pallida. Siamo imbranate e imbarazzate, forse è proprio questo che ci fa capire fin da subito; mi sento parte di lei e mi sento capita in ogni cosa. L'apice dell'amore arriva quando mi prende per mano. È qualcosa di insolito per me e rimango felicemente colpita, ma subito dopo arriva altro. «Posso darti un bacino?» non finisce la frase e si catapulta sulla mia guancia. Le sue labbra si appoggiano ripetutamente sulla mia guancia e vado in estasi. È una cosa così semplice che quasi mi spavento a provare un'emozione talmente forte. Provo per la prima volta qualcosa di nuovo, a ogni suo gesto, a ogni suo sguardo. Sono finalmente felice. Felice di aver realizzato il mio sogno. Non mi pento di niente, ora che sono qua non c'è altro posto dove vorrei essere e questo ricade soprattutto quando devo salutarla. Ci stringiamo, ci stringiamo qualche secondo e io respiro il suo odore per l'ultima volta. Fatico a lasciarla andare e quando attraverso la strada non posso girarmi perché so che se lo facessi tornerei indietro, quindi abbasso la testa e lascio cadere qualche lacrima.

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Capitolo 4
*** Sei luce. ***


Non avrei mai pensato che sarei riuscita a trovare qualcuno adatto a me in questo momento della mia vita. Soprattuto una persona che mi amasse incondizionatamente, nonostante i miei difetti, sia fisici che caratteriali; infatti sono una ragazza molto difficile, con molte insicurezze e sempre bisognosa di essere rassicurata, cosa che la mia ragazza riesce a fare. È capace di tenermi testa, di dirmi quando sbaglio e di aiutarmi a passare momenti bui, oppure a smettere o iniziare a fare qualcosa, mi da un enorme appoggio, quello che non ho mai ricevuto, fuorché da mia madre. Inoltre ho un fisico che non mi aiuta, non mi piace sottolinearlo, ma per mia debolezza in un brutto periodo della mia vita sono ingrassata, per poi dimagrire altri chili, ma ancora non abbastanza, quindi non sono una persona che di primo impatto pensi ti possa interessare. Lei è stata in grado di scavare e cercare qualcosa di più: il buono che c'è in me. Tempo fa mi ha detto una cosa che mi ha colpito molto, soprattuto perché ancora non stavamo insieme: “È realmente questo il problema? È un ostacolo che ti metti solo tu. Vuoi dimagrire? Fallo. Ma io ti amo comunque per quello che sei, io ti amo. Tu sei stupenda, obesa è solo un'altra di quelle stupide etichette con cui ci definiamo senza motivo.” Successivamente ho scavato più a fondo, perché ogni rapporto sentimentale si deve basare anche sull'attrazione fisica oltre che quella mentale, così mi ha detto che le piaccio. Ancora non capisco perché, non sono affatto bella, tralasciando il sorriso, che è l'unica cosa che ho di bello, ma il resto è insignificante. Suppongo di aver capito veramente che mi ama incondizionatamente quando ha detto che le piacciono le mie gambe storte, per lei sono tenere, e questo non può che rendermi felice. Dopo delusioni su delusioni, e speranza che non sapevo come tirar fuori, è arrivato tutto ciò che avessi mai desiderato.

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Capitolo 5
*** Il buio. ***


Credevo che la vita fosse una cosa bellissima. La verità è che la parola difficile è ovunque. La vita è una continua lotta per essere e avere ciò che si vuole e se non ottieni qualcosa ti sembra che tutto ti crolli addosso. Con tutta la forza che hai usato, con tutto il coraggio che hai trovato, la vita ti ha tolto l'unica cosa che riusciva a farti andare avanti. A questo punto c'è chi dice basta e c'è chi dice devo andare avanti. Io andrò avanti per me stessa, ma sarà la lotta più dura di sempre. Spesso capita che quello che pensavi fosse perfetto era un'illusione. Perché diciamo la verità: l'amore è pura illusione. Ti illudi che sia la volta buona, poi invece risulta che va tutto storto, allora la vita ti cade addosso e ti chiedi se riuscirai a superare l'ennesima bastonata. Ma perché io? Anzi, perché noi? Mi sembrava che ogni cosa fosse al tuo posto e che neanche un terremoto avrebbe fatto cambiare le carte in tavola, a quanto pare però non è servito un terremoto, ma un leggero vento che le ha fatte svolazzare lontane. Lontane l'une dalle altre. Se potessi tornare indietro nel tempo non so cosa farei, in questo momento ogni cosa mi fa paura, più di tutte perderla. Perdere la quotidianità della nostra relazione, perdere la sua voce, perdere il colore chiaro dei suoi occhi riempirmi, vedere la sua pelle bianca riflettere nei miei occhi, perdere il sapore delle sue labbra, perdere le nostra dita intrecciate e perdere il suo odore. Non voglio perdere il rapporto che si è creato in più di un anno, è come se avessimo costruito una casa, di giorno in giorno, posizionando un mattone alla volta e finita, fosse arrivato un uragano. Le fondamenta sono rimaste lì, ma la casa è in parte distrutta. Cosa fare? Andare avanti cercando di metterla a posto o iniziarne una nuova? Io la amo tanto la mia vecchia casa. Quella con l'odore familiare di vita, che ti fa sentire avvolto dall'amore, che solo a pensarci ti fa sorridere, dove torni fin troppo volentieri dopo un viaggio, quella casa che ti fa stare bene. Quando vieni amato incondizionatamente, provare a farti amare da qualcun'altro è difficile; lo farà come l'ha fatto la persona precedente? Sarà meglio o peggio? La paura è così concreta. Vorresti che tutto tornasse come prima. Vorrei che tutto tornasse come prima. Vorrei che non fosse cambiato niente, ma la vita è realtà, la realtà è la vita, non si può scappare, se qualcuno cambia non puoi fare niente. Devi solo adattarti. Però ho paura. Ho un'età composta da un numero basso, sono giudicata per questo, ma io so di aver trovato una ragione per cui alzarmi la mattina ed è così, l'ho provato sulla mia pelle. Sono consapevole di non poter dipendere da una persona, ma per tirarmi fuori da un buco, ho dovuto farlo. Se avesse un solo paio di anni in più le chiederei di diventare la mia metà, ma adesso non posso, adesso non posso sottrarla alla sua famiglia, nel caso dicesse di si. Vorrei che unissimo la nostra forza e il nostro amore, per lottare e far si che la nostra storia non finisca. Spero di non rimanere sola.

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