It's Complicated

di Boy_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** -He's Zayn Malik- ***
Capitolo 2: *** -Problems- ***
Capitolo 3: *** Were r u? ***
Capitolo 4: *** -Megan- ***



Capitolo 1
*** -He's Zayn Malik- ***


“Lui era potente.
Lui era forte.
Lui era solo.
Lei aveva paura.
Lei era la sua unica salvezza.
Lei si era fottutamente innamorata.”

 
Lei era innocente,lei era la ragazza più pura che fosse mai entrata in quella scuola. Non voleva gli sguardi dei suoi coetanei, voleva rimanere nell’ombra. Camminava accompagnata dalla sua migliore amica, sempre con sguardo basso. Eppure ogni cosa che faceva attirava lo sguardo di tutti, appariva così semplice e delicata..ma non per lui. Si incontravano qualche volta nelle classi o per il corridoio, e lei era sempre così gentile con lui e con tutti, che la ricordava per giorni, e quando non la vedeva spariva in lui quello spiraglio di luce. Ai suoi occhi appariva una minaccia, aveva già commesso l’errore di amare, e non avrebbe fatto lo stesso errore una seconda volta. Lui era Zayn Malik, e ha amato tanto da farsi male.
 

1° Capitolo

Abbie fissava la piscina con grande disprezzo insieme ad Holly..Aveva sempre odiato il suo corpo per colpa di quei fianchi decisamente troppo grandi per i suoi gusti. Stringeva forte l’accappatoio mentre si mordeva il labbro inferiore.. Holly la guardava con disappunto mentre iniziò a prendere parola urlando leggermente per il chiasso che i ragazzi stavano facendo..
-Quell’accappatoio non lascerà il tuo corpo vero?- disse l’amica per poi portare lo sguardo suo ragazzi che si stavano divertendo schizzandosi. Sbuffò sonoramente facendo scivolare l’asciugamano blu lungo il suo corpo mettendo in mostra il suo corpo adornato da un bellissimo costume rosso, corpo che Abbie invidiava.
-Vieni o no?- sentenziò Holly girandosi per l’ultima volta verso Abbie, lei si riscosse, non aveva nessuna intenzione di rimanere da sola su quelle panchine, allora velocemente sfilò l’accappatoio e corse al suo fianco. Holly sogghignò quando lo sguardo di molti ragazzi si posarono sul corpo dell’amica, mentre a testa bassa si avviava verso l’acqua.
-Ogni tanto ti fa bene Abbie, ti aspetto in macchina- Holly corse fuori nell’auto rosso fiammeggiante del suo nuovo ragazzo. Passò l’ultima mano di spazzola sui lunghi capelli biondi per poi uscire.
-Non posso credere che Abbie Davis stia per salire su quell’auto- una voce calda la fece rabbrividire.. Si girò per poi notare una figura slanciata appoggiata al muro con le braccia incrociate. Ci volle un attimo per capire che quello era Zayn Malik.. Boccheggiò davanti a tutta quella bellezza, mentre un clacson risuonò tra le pareti, espresse un sorriso tirato per poi sparire nella macchina del ragazzo di Holly.
-Ciao bellezza- salutò ironicamente Louis, guadagnandosi uno schiaffetto da Holly. Lei ancora leggermente scossa per quel breve incontro sorrise per poi guardare fuori dal finestrino, mentre la figura di Zayn diventava sempre più piccola.

Quella notte Zayn sognò il viso sorridente di Abbie, le piccole fossette che si dipingevano sul suo volto addolcendolo, i suoi occhi azzurri. La sognò. Sognò le sue labbra sopra quelle rosse di lei, l’abbracciava, la baciava. Non lo sapeva esattamente, l’unica cosa di cui era sicuro era che quello che stava iniziando a provare non era buono, né per lui né per lei.
Il giorno dopo la guardava con disprezzo, aveva osato intromettersi nei suoi sogni, quella ragazza aveva uno strano potere su di lui. Avrebbe voluto parlarne, ma la ragazza accortasi di questi sguardi che lui le lanciava fulminei, evitava sempre la sua strada. Aveva un certo timore dei suoi sguardi, e di..lui! Ma sapeva.. tutti sapevano che da Zayn Malik non si poteva scappare.
-Mi stai evitando?- ripeté per l’ennesima volta Zayn, Abbie stanca da quella situazione sbottò spingendolo lontano da lei.
-Sei tu che mi lanci sguardi di fuoco, come se ti avessi ucciso qualcuno.- disse lei, rendendosi conto solo dopo di ciò che aveva fatto e sotto lo sguardo sorpreso di Zayn si allontanò chinando il capo. Si sentì un ghigno da parte di Zayn. Lei allora voltò le spalle cercando di andarsene ma venne spinta dolcemente sul muretto fuori scuola.
-Non osare mai più girarmi le spalle-
Sussurrò lui sfiorano il lobo dell’orecchia di lei, che per poco non cadde a terra, grazie alla mano salda che Zayn teneva sul suo fianco. Le lasciò una carezza per poi andarsene.
Abbie rimase lì allibita, Malik non l’aveva mai degnata di tante attenzioni come adesso, si morse il labbro avviandosi verso la stazione.
-Papà ho visto che la chitarra è in off..- suo padre tossì per poi guardare male la figlia.
-Ne riparleremo più avanti, quando i tuoi voti miglioreranno- disse con tono autoritario sperando di chiudere il discorso, ma Abbie non cedette.
-Ho i voti migliori in tutti i corsi che frequento, non ho mai fatto un’assenza esclusi i giorni in cui ho avuto la febbre, e ho continuato lo stesso a studiare, per potermi sentir dire da mio padre “andiamo a comprare la chitarra che tanto vuoi” ma niente, te ne freghi altamente di me- fece scivolare la sedia per terra, per poi correre al piano di sopra, suo padre non avrebbe mai accettato che sua figlia diventasse una cantante né una musicista. Lui era un noto dottore, e voleva che Abbie seguisse le suo orme.

“Tentativo riuscito?
H”

“Fallito”

Mentre inviava il messaggio ad Holly, iniziò a piangere, e nessuno avrebbe saputo che lei, avrebbe pianto. Lei non piangeva più.No.


Grazie a tutte per aver letto la mia nuova e prima storia..
Si, sono un ragazzo e no, non mi vergogno a scrivere storie romantiche.

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Capitolo 2
*** -Problems- ***


-PROBLEMS-
(Scusate se troverete errori, ma ho la febbre,
non ho riletto e volevo
assolutamente continuare :3)

2° Capitolo

 
Più ci pensava e più si dava della stupida per essersi lasciata convincere. Holly le aveva pregato in ginocchio di accompagnarla a quella dannatissima festa, e lei come sempre aveva accettato. Adesso si ritrovava su una poltroncina mentre fissava la gente palparsi palesemente sulla pista, e con un ubriaco che le alitava sulla faccia.
-Dico sul serio, è dimostrato che a queste feste, con alto tasso di alcool, si faccia tanto sesso- disse il tipo, mentre ad Abbie si contorse lo stomaco, a passo svelto percorse il perimetro della casa, arrivando in giardino. Tutto pur di allontanarsi da quel secchione in piena crisi ormonale. Tirò un sospiro di sollievo quando, una volta chiusa la porta, la musica si affievoliva lentamente. Stava per posare il suo bicchiere bianco di Coca, quando una voce la fece sobbalzare facendo rovesciare il contenuto sul tavolino in marmo. Boccheggiò prima di girarsi.
-Non volevo spaventarti- disse Malik non riuscendo a trattenere un risolino per la faccia sconvolta della ragazza. Notando che la ragazza non prendeva parola tossì per poi riparlare.
-Non ti divertivi dentro?- disse lui per poi affondare le mani nelle tasche. Lei lentamente si riprese e cullata dalla voce calda del moro si girò per posare alcuni fazzoletti sulla parte bagnata del tavolo.
-Diciamo che Holly mi ha trascinata- disse la ragazza sospirando, in questo momento lei si vedeva sul divano con una coperta leggera, dei cioccolatini e un bel film d’azione. Zayn avrebbe voluto portarla via da lì, farla divertire, farle togliere quel broncio. Sentiva che lentamente qualcosa in lui stava cambiando, e questo non andava bene.
-Com’è andata?- disse Abbie uscendo dall’aula accompagnata da Holly.
-Una merda, la prof. Proprio oggi doveva dividerci?- disse la mora sbuffando e incrociando le braccia sotto al petto. Avevano appena consegnato il compito di latino, Abbie aveva promesso di far copiare Holly, dato che loro fanno così, ma la professoressa aveva avuto la geniale idea di separarle.
Era sempre così, se una era più brava, l’altra copiava.
-Dai, potrai rifarti nella prossima interrogazione, e poi, guarda il lato positivo!- disse Abbie incoraggiandola.
-E quale sarebbe?- disse la mora appoggiandosi al suo armadietto..Abbie sbuffò mormorando un “speravo lo sapessi tu” che fece scoppiare in una risata contagiosa la mora.
-Il tuo Romeo ti sta aspettando- disse Abbie alludendo alla macchina rossa di Louis. La mora abbassò lo sguardo mentre sentì un grosso macigno sul cuore. Abbie all’inizio non capì, ma quando vide Louis baciarsi con un’altra, qualcosa scattò in lei, qualcosa le fece buttare la borsa per terra e camminare a passo spedito verso di lui. Iniziò ad offenderlo mentre Holly cercava in tutti i modi di farla allontanare.
Quando vide la sua migliore amica chinare il capo e piangere, e tutti i ragazzi avvicinarsi, decise di dire le ultime parole..
-Sei un pezzo di merda, sparisci dalla vita di Holly- si girò, prese lo zaino e con la mora si allontanò.. Dopo qualche minuto, si girò verso di lei..
-Mi vorresti raccontare cos’è successo?- chiese spostandole i capelli dal viso per poter guardarla negli occhi.
-Ieri sono andata a casa sua, volevo studiare per il compito di latino, ma lo vedevo strano, guardava sempre l’ora. Poi non so per cosa, ma abbiamo litigato, me ne sono andata.. Dopo qualche ora, pentita son ritornata a casa sua, ma lui era già in buona compagnia- spiegò brevemente lei.. Si asciugò le lacrime e sorrise. Abbie la guardò con grande orgoglio, voleva essere forte come lei. Questo era uno dei tanti  motivi per cui Abbie la invidiava.
-Lì invece c’è il tuo di Romeo- Disse Holly alla bionda, lei si girò accigliata notando Malik che alzò un braccio nella loro direzione, le  guancie di Abbie si colorarono di un rosso intenso.
-Vai da lui, io sto bene! Devo risolvere questa situazione- disse Holly alludendo a Louis. Si girò e lo vide appoggiato alla sua macchina rossa, gli occhiali sul naso, e quelle labbra rosse e sottili, il corpo slanciato . Per quanto potesse essere stronzo Abbie ammise che era un gran bel ragazzo.
Zayn, invece, rimase spiazzato quando le labbra di Abbie si posarono per qualche instante sulla sua guancia destra..
-Volevi dirmi qualcosa?- chiese lei ingenuamente. Prima o poi questa ragazza lo farà impazzire, pensò Zayn.
-Volevo solo farti vedere una cosa-
Zayn prese la mano piccola della ragazza per poi trascinarla con lui vicino alla sua macchina nera luccicante. Abbie era ancora stordita per la morbidezza delle mani del moro, che quando vide ciò che Zayn aveva in mano, rimase impalata per assimilare bene. Era la chitarra che voleva, sul suo volto di dipinse un sorriso meraviglioso. Era così che Zayn voleva vederla sempre. Prima che lei potesse dire qualcosa lui parlò.
-Ti ho sentita parlare con Holly, poi mi è bastato chiedere al direttore quale chitarra tu andavi a fare visita tutti i giorni e..- la voce soave del moro si bloccò quando il corpo della ragazza lo abbracciò. Zayn posò il braccio sinistro intorno ai suoi fianchi, avrebbe voluto godersi al massimo quel momento, ma lei si staccò con gli occhi lucidi.
-Non posso accettarla, costa molto..e poi mio padre non vuole- disse lei ritornando triste.. Zayn si morse il labbro..
-La tengo io, quanto vorrai suonarla, verrai da me, mio padre ha una stanza della musica insonorizzata- sorrise, consapevole che così avrebbe avuto più opportunità di vederla..
Stavolta l’accolse per bene tra le sue braccia.
E mentre loro si conoscevano, Holly e Louis sembravano allontanarsi sempre di più.

Il giorno dopo Abbie si svegliò e come sempre prese il treno, solo che ad aspettarla oggi c’era una sorpresa.. Zayn!
-Ehi- Abbie si avvicinò abbracciandolo, e il moro pensò che non si sarebbe mai abituato al suo calore.
Insieme percorsero il breve tragitto fin fuori scuola, dove lui venne chiamato dal suo gruppo e lei da Holly..
-Louis?-
-Zayn?-
Dissero all’unisono per poi scoppiare a ridere, mentre Zayn e Louis scoppiarono a vivere..
Ieri dopo la litigata Louis è andato sotto casa di Holly parlando con i suoi genitori, e avevano fatto pace.. Zayn e Abbie si conoscevano..

Ma è proprio quando tutto sempre andare per il meglio.. Qualcos'altro si spezza!

Abbie era appena uscita dal bagno delle femmine, dopo che era stata brutalmente cacciata fuori dal professore di scienze, non era da lei questo comportamento, pensò mentre fu interrotta da un parlottare infondo al corridoio. Non voleva immischiarsi, ma doveva passare davanti a quelle due figure che parlavano. Più si avvicinava e più riconosceva la figura di Zayn, ancora non ci credeva che era passato a prenderla. Ancora non credeva che lei e lo Zayn Malik “quello pericoloso” fossero amici, perché lo erano giusto?
-Devi prendere quella roba per me Zayn! Ne ho bisogno!- disse una voce roca, che proveniva da un ragazzo con i capelli ricci. Zayn scosse la testa.
-Non posso più dartela gratis! Continuano a farmi domande, e mio padre sospetta di me, se solo lui sapesse..- si interruppe al sentire i passi leggeri della ragazza che lo guardava storto. Abbie aveva capito, si intuiva facilmente, tutti i dubbi della scuola erano fondati, Zayn spacciava. E al sentire le voci della scuola, non era la prima volta che un ragazzo dai capelli ricci e gli occhi verdi gli chiedesse quello schifo. Si morse il labbro fino a sentire il sapore metallico in bocca, per poi chiudersi la porta del preside alle spalle.

-Notte piccola- disse il padre di Abbie una volta salito al piano di sopra. Per tutta la giornata pensava a ciò che era successo a scuola, si ricordava gli occhi del riccio preoccupati, e quelli di Zayn, oh quelli di Zayn non riusciva a percepirli..un mix di emozioni indescrivibili. Se Zayn spacciava davvero non sapeva come comportarsi con lui, se doveva continuare a stargli vicino o allontanarsi per la brutta compagnia con cui era immischiato. Spense la tv sentendo la pioggia cadere leggera sul tetto e infrangersi sul vetro delle finestre, si avvicinò leggermente alla porta dato che avevano bussato e per poco non lanciò un grido.
Ciò che vide era orribile. Zayn sulla soglia, bagnato e con il viso grondante di sangue.

Sospirò per l’ennesima volta mettendo un cerotto sul mento del moro.
-Chi ti ha ridotto così?- Abbie aveva intuito la causa, ma voleva sapere chi era stato a fargli del male. Zayn chinò la testa non spiccicando parola. Era così da un’ora a questa parte, lei faceva domande e lui non rispondeva, eppure Abbie l’aveva fatto lavare, l’aveva curato. Si morse il labbro facendogli alzare il mento, lo guardò negli occhi, forse per la prima volta in vita sua, erano rossi, contornati dai lividi neri, esprimevano dolore, strazio, e voglia di essere salvati. Abbie avvicinò le sue labbra calde poggiandole sulle guancia fredde di Zayn. Ne avrebbero parlato la prossima volta.
-Devo andare- disse il moro , staccando violentemente la bionda da se, lei lo guardò incredula del suo attacco improvviso.
Zayn le sorrise riconoscente, per poi fare un passo verso di lei e posando lentamente le mani sui fianchi ben definiti della ragazza..
-Non so come ringraziarti- sussurrò lui facendo scorrere il suo sguardo dagli occhi alle labbra della bionda. Lei sorrise posando, a sua volta, le braccia sul collo del moro. Si sentiva il leggero ticchettio della pioggia, mentre i loro cuori battevano all’impazzata. I due sapevano che in quel momento stava nascendo un’ amore. Ma qualcosa preoccupava Zayn. Lui non era quello giusto, non avrebbe potuto darle tutto ciò che ogni altro ragazzo potrebbe darle. Lui spacciava, lui era uno potente lì, aveva nemici che potevano farle del male. E l’unica cosa che non voleva era perderla. Sospirò e si allontanò lentamente da lei ringraziandola ancora..

 

ECCO IL SECONDO CAPITOLO! BEH, SPERO VI PIACCIA! SCUSATE ANCORA SE CI SARANNO ERRORI! ALLA PROSSIMA (odio il latino!)
Boy_

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Capitolo 3
*** Were r u? ***




 

WERE R U?

-Dimmi dove sei,
Grande amore mio,
Dimmi dove sei-
Gigi Finizio

 



Non sapeva più dove cercarlo, era da un paio di giorni che Zayn Malik non si faceva vivo, e Abbie aveva uno strano presentimento.
-Lui non verrà neanche oggi – affermò Holly lamentandosi del comportamento di Abbie, era mai possibile che in neanche due giorni lei fosse diventata pazza?
Abbie non rispose, sapeva che Holly aveva ragione.

-Ho recuperato alla grande il voto di latino oggi- disse Holly immergendosi nella piscina di casa sua. Continuò a parlare di cose futili a cui Abbie rispondeva con brevi monosillabi. Portò lo sguardo sul tetto di vetro, mentre osservava le gocce di pioggia cadere ed espandersi. Non era difficile da intuire a cosa stesse pensando.
-Zayn è uno spacciatore- sibilò.
Holly rimase interdetta, ecco perché l’amica era così strana, sapeva che era un ragazzo strano, ma non fino a questo punto. Un buon motivo per farla allontanare da lui. Boccheggiò per un po d’aria, e poi parlò.
-Un motivo per stargli lontana, no?- chiese cautamente Holly, scrutando il volto dell’amica. In quel momento il vuoto si impossessò degli occhi di Abbie. Non ci aveva mai pensato, eppure si rese conto di quanto Zayn le mancasse in quel momento. Non era successo niente tra i due, ma lei sentiva la necessità di quelle braccia, di sentire quegli occhi nei suoi, aveva bisogno di lui.
-Io…non ci riesco- sospirò Abbie. Holly chiuse gli occhi rassegnata, Abbie Davis si era innamorata di Zayn Malik.

Si poteva sentire il fastidioso rimbombo dei tacchi, aveva un mal di testa atroce, e quello che stava facendo non lo aiutava. Sbuffò una nuvoletta di fumo e serrò le labbra in una linea diritta. In questi due giorni questo si era ridotto a fare, non un spiraglio di luce entrava in quella stanza. La porta si aprì di scatto, e portò subito una mano sugli occhi per coprirli.
-Cazzo, Zayn basta- sussurrò Megan strappando dalle mani del moro la sigaretta.
-Sparisci- sibilò lui alzandosi. Mossa sbagliata, una forte fitta gli percosse tutto il cranio, chiuse gli occhi cercando un appiglio. Le mani della ragazza lo fecero sedere sul letto.
-Pensi che lei sarebbe felice di vederti in questo stato?- disse Megan riferendosi, al suo stato fisico e mentale. Era ridotto come uno straccio. Megan sapeva tutto, sapeva che Zayn quella sera era andato a casa sua, voleva raccontargli la sua vita, ma non ci riuscì. Era tornato a casa fasciato, ma le ferite che aveva adesso erano più gravi, cose che non si possono risolvere con un semplice cerotto. Megan decise di fare la cosa giusta, avrebbe rintracciato Abbie Davis. Zayn aveva bisogno di lei.
Il moro non l’avrebbe mai detto, ma aveva davvero bisogno di quella biondina.
Abbie si sentiva leggermente tradita, al vedere quella scena. Una ragazza dai lunghi capelli rossi toccava il viso di Zayn. Lui esprimeva di tanto in tanto qualche gemito strozzato per il dolore, mentre lei gli riguardava le fasciature sul volto.
Solo allora notò che Zayn era ridotto maluccio, aveva un occhio nero, una fasciatura dalla spalla destra fino al polso, e si poteva vedere che il busto e la gamba destra erano dolenti.
Gelosia pura pervase Abbie, fino a qualche settimana fa lui era andato da lei per le ferite, adesso aveva trovato un rimpiazzo, forse era per lei che era ridotto così. E se lui avesse fatto a botte per la rossa? E se la rossa fosse la sua ragazza?
-No, no, no e no- disse Holly prendendo il braccio della bionda e tirarla dentro la scuola.

-Devi andare da lei- disse la rossa di fronte a Malik.
-Non esiste- disse cercando a tastoni il pacco di sigarette nelle sue tasche. Quando non le trovò capì che la rossa gliele aveva buttate.
-Lei ti manca, tu le manchi, perché dovete prolungare questa tortura?- disse Megan, la rossa, incrociando le braccia al petto. Zayn scosse la testa deglutendo.
-Lei ci tiene a te. Si vede dal modo in cui ti ha guardato prima, dal modo in cui i suoi occhi erano lucidi quando ti toccavo. Aspetta, aspetta, poi se la vedrai tra le braccia di un altro non venire da me- Megan prese la sua borsa e se ne andò, lasciando Malik da solo sulle gradinate della scuola.
Aveva ragione, Malik stava sprecando svariate occasioni, ma lo faceva per lei. Megan non capiva, nessuno poteva capirlo. Preso dalla rabbia iniziò ad urlare a qualsiasi essere si posasse sotto il suo sguardo, non poteva, non doveva innamorarsi, lui era Zayn Malik, e si doveva comportare come tale.
-Sul serio amico, te ne devi andare- disse Louis sbuffando mentre Zayn se la rideva, stava aspettando una sua amichetta.
-Chi è la fortunata che farà un giro sul tuo gioiellino?- disse il moro prendendolo in giro. Louis scoppiò a ridere.
-Holly Smith- la risata del moro cessò, era l’amica della biondina che lui doveva assolutamente dimenticare. Deglutì ed uscì di casa. Erano completamente diverse, eppure ogni volta che Zayn vedeva Holly le ricordava sorprendentemente Abbie. Doveva fare qualcosa, e aveva già in mente alcune soluzioni.

Abbie stava ritornando a casa tranquillamente, quando una ragazza dai capelli rossi la fermò, l’aveva già vista da qualche altra parte, ma non ci si soffermò a lungo.
-Hei- disse la rossa aprendosi in uno smagliante sorriso, mentre si voltava in dietro, per controllare chissà cosa. In quel momento Abbie ricordò che era la stessa ragazza che quella mattina stava con Zayn. Strinse il giubbino e sospirò.
-Non farò molti giri di parole, forse hai già capito chi sono, volevo chiederti se potevi seguirmi a casa mia, riguarda Zayn- Megan sapeva che con quelle ultime due parole l’aveva convinta, aveva attirato l’attenzione di Abbie. Sapeva che Zayn adesso era a casa, nella sua stanza, al buio, sul lato opposto dal letto, con quelle robacce in mano. Strattonò Abbie fino a casa di Zayn, ed entrò furiosamente, tanto che non ebbe nemmeno il tempo di potersi guardare in torno.
-Come già sai, Zayn spaccia, e che qualche volta ne fa uso anche lui, ma ultimamente sta esagerando, e credo che questo riguardi anche te- sussurrò la rossa fermandosi davanti ad una porta color caramello. Megan spinse leggermente Abbie all’interno.
-Z-zayn?- in un attimo la porta si chiuse, ed Abbie fu spinta leggermente contro la parete. Non riusciva a distinguere il volto, ma dall’odore Abbie poteva capire che era lui.
-Cosa ci fai qui?- chiese con voce roca, Abbie tossì, il fumo proprio non lo sopportava, soprattutto da così vicino. Zayn si allontanò subito da lei..
-La.. la rossa mi ha portata qui- balbettò, non si rese conto di quanto Zayn potesse essere spaventoso.
-Megan, si chiama Megan- sibilò antipatico il moro. Abbie si morse il labbro per evitare di scoppiare a piangere.
-La prossima volta avvisa, non mi piacciono le persone che si autoinvitano a casa mia, soprattutto se si tratta di te- sputò velenoso, sperando che le ultime sei parole non fossero giunte all’orecchie della ragazza. Ma non fu così. Zayn vide gli occhi della ragazza riempirsi di odio e tristezza. Con le poche forse che le rimanevano, si girò e sparì da quella casa. Malik non voleva farlo, ma era meglio per lei, si affacciò alla finestra, e la vide sedersi sulla panchina e prendersi la testa tra le mani, dopo poco vide una testa rossa, Megan.
L’aveva persa? Soffermò il suo sguardo un po più avanti e vide alcuni ragazzi, indicare le due e sghignazzare, non ci mise molto per capire che loro erano esattamente le persone da cui Zayn cercava di allontanare la bionda.

 

I’AM HERE BABE!
HOW ARE U?
Sono ritornato con un nuovo capitolo, spero vi piaccia, un saluto a tutte! ;)


 

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Capitolo 4
*** -Megan- ***


-Megan-

Resta, non andare via!


Più i giorni passavano e più la mancanza di Zayn si faceva sentire. Il suo posto vuoto risaltava rispetto agli altri, era asfissiante non vederlo.
L’errore più grande era stato uscire da casa sua in quel modo, ora come ora non l’avrebbe mai fatto, ma era troppo delusa, vederlo in quello stato era troppo per lei, per la sua mente, per il suo cuore. Ma Abbie sapeva che doveva stargli lontano, lui non era un bravo ragazzo. Allora perché è così difficile dirgli addio?

-Zayn che stai facendo?- disse Megan entrando nella stanza del moro. Doveva tenerlo sott’occhio, non voleva doverlo portare di nuovo in ospedale. Spalancò gli occhi quando vide una valigia vuota sul letto e tutti i vestiti sparsi per la stanza. Cercò il moro per la stanza e lo vide accovacciato a terra.
-Io..lo sapevo- mormorò lui.
-Cosa Zayn?- chiese Megan avvicinandosi a lui. Non era in grado di parlare, sentiva che per la prima volta sarebbe scoppiato a piangere. Non sapeva il perché, ma quella biondina era entrata nella sua testa e non riusciva a toglierla. Voglio solo portarla a letto.. continuava a ripetersi, ma nel profondo sapeva che non era così.
-Devo andarmene- continuò a mormorare lui per poi alzarsi e raccattare i panni per poi buttarli nella valigia. Megan sperò di non aver sentito quelle parole, non voleva che il suo bel morettino se ne andasse. Aveva una paura matta di rimanere da sola.
-Non .. Non puoi lasciarmi da sola- urlò quasi lei spaventata. Balzò in piedi prendendo il viso del suo migliore amico in mano e lo guardò negli occhi. Degli occhi marroni che gridavano il nome della ragazza bionda. Lì Megan capì, che faceva tutto questo per una ragazza e sorrise, il suo moro era cresciuto.
-Almeno parlale, deve sapere, se davvero te ne vuoi andare.. Lei deve sapere- continuò con voce calma la ragazza per poi abbracciarlo e confortarlo. Lo strinse come non aveva mai fatto, lo strinse forse per l’ultima volta. Si staccarono e Zayn boccheggiò qualcosa prima di sparire dalla vista di Megan.

-Ciao- una voce roca e spenta riempì la stanca una volta che Abbie ebbe finito di ballare. Sussultò e si girò lentamente incontrando gli occhi del moro.
-Non interrompermi e non parlare, è… complicato- sospirò Zayn, il viso di Abbie era un misto di emozioni, ed era così semplice e genuino agli occhi di Zayn.
-E’ successa una cosa.. ahm, devo partire- disse cercando di formulare una frase di senso compiuto, ma ciò che uscì dalle sue labbra lo era ben poco.. Prima che Abbie potesse rispondere, riaprì bocca per parlare.
-Volevo salutarti- il moro chinò il capo sotto lo sguardo di Abbie. La bionda si avvicinò lentamente a lui e lo guardò negli occhi.
-Dove andrai?- chiese semplicemente. Zayn non rispose. Voleva che nessuno sapesse la sua prossima destinazione. Nemmeno Megan l’avrebbe saputo. Abbie sospirò sentendosi improvvisamente debole.
-Te l’ha detto Megan di venire da me vero?- chiese con sicurezza Abbie. Sicurezza che Zayn non le aveva mai visto addosso.  Sgranò gli occhi, e cercò una frase giusta da dire, ma nel suo cervello adesso c’erano solo i suoi occhi. Ma perché stava sprecando così il suo tempo? Perché adesso doveva dargli una spiegazione? Lui voleva solo portarla a letto, però….
-Non partire.. ti prego-  sussurrò lei con voce strozzata. Posò le sue piccole mani sulle guancia fredde di Zayn. Abbie scosse la testa per approfondire il concetto.
-Non voglio vederti andare via, non lo sopporterei- urlò. Perché urlò? Perché Zayn ormai era già sparito da quella stanza, era corso via per non sentire quelle parole. Per non essere consapevole che anche lui, infondo non voleva andarsene. Tornò a casa, con tanti dubbi e rabbia. Rabbia che forse il corpo di Megan avrebbe placato. O forse no..

-Non capisco- mormorò per l’ennesima volta Holly di fronte al problema di Geometria che Abbie le aveva spiegato per la millesima volta.
-Oh, ma sei proprio di coccio bella mia- sbuffò Abbie chiudendo il libri e scoppiando in una forte risata per la faccia sconvolta dell’amica.
-Da quando sei così sicura di te? Mi piaci così Bimba- disse Holly, aprendosi poi in un sorriso radioso. Abbie sorrise consapevole del fatto che non voleva raccontare nulla all’amica dell’incontro con il moro di ieri. Le avrebbe solo fatto una ramanzina. E non ne aveva proprio voglia.
-Apprendo dalla migliore- si alzò in piedi per poi alzarsi e fare un inchino teatrale. Da dove saltava fuori tutto questo menefreghismo verso i suoi stessi sentimenti? Il sorriso sparì quando vide qualcosa non molto lontano. Socchiuse gli occhi mentre la risata di Holly, nella sua mente, si affievoliva leggermente. La rossa.. Megan, abbracciata ad un ragazzo, un ragazzo alto, moro.. Zayn.
-Oh, per la miseria- sussurrò Holly quando i due si baciarono. Abbie distolse subito gli occhi da quell’immagine raccapricciante. Lui era qui.. ma non per Abbie.

Megan non poteva essere più felice di così. Ieri Zayn era tornato e si era intrufolato nel suo letto. Dopo aver passato una delle nottate più belle della sua vita lei e Zayn stavano insieme. Era davvero felice e niente e nessuno potrà portarle via il suo Zayn.
Scostò leggermente una ciocca di capelli rossi dietro la schiena e guardò il moro mentre fumava. Era perfetto in tutto e per tutto. Sorrise all’idea che adesso era solo suo e spostò lo sguardo intorno. Quel parco non era mai stato così bello. Poi una figura le balzò all’occhio. Abbie. Strinse di più Zayn, il quale mugugnò infastidito. Quando fumava non voleva fastidi. Si rigirò in avanti e continuò ad abbracciare Zayn.

-Le rosse non mi sono mai piaciute!- constatò Holly nella macchina con Louis e Abbie. Il castano non capì questa affermazione.
-Si vede che lui ne va matto- sorrise Abbie. Louis ne capiva sempre di meno. E di tanto in tanto si girava verso la sua ragazza in cerca di spiegazioni, ma lei mimava sempre un dopo accompagnato da uno sguardo dolce. Riportò gli occhi sulla strada e si accorse di Zayn.
-Amico sali- disse Louis frenando e affacciandosi. Zayn buttò l’ennesima sigaretta per terra ed entrò senza farselo ripetere. Un profumo di rose lo inondò a pieno, si girò ed incontrò la figura di Abbie. Era tesa e guardava fuori al finestrino come se lì fuori ci fosse la sua salvezza. Cosa in parte vera. Prima che potesse far qualcosa Louis sgommò verso casa sua.

-Coca?- chiese Louis, il padrone di casa entrando in cucina seguito da Zayn.
-Abbie scusa, non sapevo venisse anche lui- disse Holly accomodandosi sul divano e parlando a bassa voce con la bionda.. Abbie sospirò e si grattò la fronte.
-E’ tutto ok- si morse il labbro e prese a giocare con il suo telefono. Sarà un lungo pomeriggio.

Abbie si mosse per l’ennesima volta, stavano guardando un film, ma la bionda stava molto scomoda perché aveva il didietro di Holly praticamente spiaccicato addosso e dall’altra parte il bracciolo del divano. Solo quando Zayn uscì fuori per rispondere a telefono riuscì a respirare.
-Ho fame- disse Abbie per poi alzarsi e andare a frugare nei mobili di casa Tomlinson. Aprì il frigo e trovò una schiera di birre. Sorrise e passò ai vari mobili, quando finalmente trovò un pacco di patatine, lo aprì e iniziò a mangiarle. Non aveva per niente voglia di andare vicino ai due piccioncini e vedere quello schifoso film, così prese il suo telefono.
-C’è dell’acqua in questa casa?- urlò poi.
-La bevanda più pura che c’è è la coca cola. Arrangiati- Urlò a sua volta Louis dall’altra sala.
-Come siamo ospitali- mormorò la bionda riaprendo il frigo e scavando.
-Adesso non posso.. Sto con Louis… Megan… Ok ciao- appena Abbie sentì quelle parole, e la voce di Zayn, prese il pacco di patatine e scappò in salotto. Cercava di evitare situazioni imbarazzanti per lui e per lei.
Prove speciali. Holly sta con te?. Jeremy
Si. Arriviamo, sono sempre così dolci i tuoi messaggi?. Abbie”

-Holly, dobbiamo andare. Jeremy ha convocato tutti per delle prove speciali- dissi scuotendola.
 

Alzate il vostro bel didietro flaccido e correte immediatamente qui con le vostre bellissime gambe da gallina, la gara è alle porte e io ho ballerini tanto bravi che non si degnano neanche di essere puntuali o tanto meno presenti! Sono passati cinque minuti! Muovetevi!. Jeremy
Non migliori le cose, se continui così perderai due ballerine magnifiche! 10 minuti. Abbie


-Holly, porca puttana, vi rivedrete stasera!- sbraitai io fuori casa di Louis. Mi avvicinai al tavolino vicino all’ingresso e sotto lo sguardo attento di Louis presi le sue chiavi e scappai fuori casa avviandomi alla macchina.
-Ladra. Non toccare la mia Betty o ti uccido!- disse correndomi dietro e prendendomi le chiavi da mano.
- Che pessimo gusto!- mormorai salendo dietro con Holly.
-Zitta tu! Ritieniti salva solo perché abbiamo la gara e ti servono quelle gambine da gallina- “disse Holly imbronciata.


 
10? Ma siete impazzite? Tu e mia sorella. Qui. Adesso. Jeremy”
“Calmo! Ti vengono le rughe! Stiamo venendo, non è colpa mia se tu organizzi le cose all’ultimo minuto!. A.”
“Colpito e affondato, 5 minuti. Jeremy”
“Ho detto 10.”


-Tu ritieniti salva, tuo fratello prima o poi mi manderà al manicomio!- dissi indicando il telefono e gesticolando. Lei sorrise e continuò.
-Non mettere in mezzo mio fratello” disse portandosi le braccia sotto al seno.
-Oh si invece, perché  è per colpa sua se adesso…- iniziai a difendermi io ma una voce mi fermò.
-Basta!” disse Louis.
-E’ colpa sua se adesso stiamo urlando in questo modo.- Continuai io non dandogli retta.
-E’ sempre colpa sua vero? Mi hai tirato dalle braccia di Louis per una stronzata come Jeremy- disse lei ovvia sgranando gli occhi.
-Chiudete quella cazzo di fogna- disse Zayn.
-Lo vedi stasera il tuo amato Lou..- mi fermarono di nuovo.
-Basta porca puttana- dissero entrambi.
-Statevi zitti! Stiamo cercando di avere una conversazione civile, e se voi continuate ad urlare in questo modo non ci riusciremo!- sentenziai io..

 

Riguardo al messaggio di prima.. Io perdere due ballerine magnifiche? Pff.. 5. Jeremy”
“Si, magnifiche. Devo colpire ed affondare tua sorella adesso, mi lasci in pace?. 10,
porca puttana.”
“Ciclo? Il peggior nemico degli uomini! 5. Jeremy”
“Jeremy? Il mio peggior nemico! 10.”


-Scendete da questa cazzo di macchina- ululò Zayn.
-Non offendere Betty, bad-boy- lo istigai io.
-Meriti la mia stima Bimba!- disse Louis dandomi il cinque e scendendo dalla macchina.

“Oh, così mi offendi. Cos’è non ti firmi più? 5. Jeremy”
“Non spreco il mio tempo per imbecilli come te! Cazzo io sto aspettando che tu mi apra il portone da mezz’ora mentre tu perdi tempo? Dio santo come mi deludi caro mio! A”
“Sei una stronza! Tu e mia sorella! Avete portato amichetti? Jeremy”
“Solo il ragazzo di tua sorella. A”
“Oh, lo adoro! E quel moro chi è? Jeremy”
“Nessuno”
“Già il fatto di essere nessuno è qualcuno! Jeremy”
“EH?”
“Ignorante ‘-‘. Jeremy”
“Zitto! Vuoi aprire questo dannato portone oppure facciamo le prove tramite wi-fi?”
“Cosa impossibile! Jeremy”
“Ah, allora ce l’hai un cervello”
“La linea wi-fi è bloccata!”
“Metti fine alla mia sofferenza. Apri questo fottuto cancello!”
“Sto scendendo.”
“ok”



-Louis non dirmi che dobbiamo stare qui!- disse Zayn seguendoci.
-Ahm…- balbettò lui.
-Si- disse Holly attaccata al braccio di Louis.
-Cozza- le dissi in un’orecchia io. Lei subito si staccò e iniziò a rincorrermi.
-Beh, a questo punto non vi dico neanche di fare riscaldamento. Cinque piani di corsa e a piedi non è da tutti i giorni.- Disse ghignando Jeremy.
-Tua.. sorella è imbecille- dissi affannata io.
-Adesso ricominciano- urlò Louis sedendosi in un angolo con Zayn. Iniziammo la coreografia. La canzone era molto bella. Ed eravamo tutti in coppia. Il bello è che alla fine c’era una grandissima sorpresa per Jeremy..




Sono tornato! Scusate per i vari errori.
Mi eravate mancate, ma per motivi scolastici non ci sono stato.. Hanno occupato la mia scuola *^* sono tutto "ai lov iu".. Comunque, scusate se questo capitolo non è ben strutturato oppure se ci sono ripetizioni o sbagli. Non so perché mi è uscito così sinceramente, ma volevo toglierlo da mezzo e così l'ho caricato, tanto vada come vada è un capitolo di passaggio.. Detto questo, mi scuso per il ritardo..piccoli inconvenienti! Eh.. niente.. Spero che il capitolo, anche se sembra esser scritto da un bambino delle
Elementari, vi piaccia!
Alla prossima! :*

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