Interview with the star di Sybelle (/viewuser.php?uid=28445)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Kei Hiwatari: tra violenze e amore, un film e la sua rinascita. ***
Capitolo 2: *** Nofret Kalubi: dopo una vita di solitudine, la ribalta. ***
Capitolo 3: *** Andrei Kravinskji ***
Capitolo 1 *** Kei Hiwatari: tra violenze e amore, un film e la sua rinascita. ***
Salve a tutti! Torno in questa sezione con una cosetta un
po’ particolare…un’intervista stile
giornale tipo “A”, o “Donna
Moderna”. La storia è che Kei è
diventato famoso per un film. Tutto qui! Ma dietro questo film, il suo
mondo, la sua vita, la sua mente…Spero vi piaccia!!!!
Kissone
Kei Hiwatari: tra
violenze e amore, un film e la sua rinascita.
"Un atleta, certo, una
persona enigmatica, certo, ma cosa si nasconde veramente dietro Kei
Hiwatari? Cosa celano gli occhi più espressivi del nostro
secolo? Noi del True’s News lo incontreremo oggi, per la
prima e unica intervista che ha deciso di concedere. Reduce dal
successo di “L’amore non ha colore“ ,
accetterà, ha detto, di svelarci come la sua vita sia
cambiata, dalla fine del catastrofico incontro contro la BEGA.
Ma…chi è veramente, il famoso blader dagli occhi
di fuoco?”
Come prefissato, mi siedo al terzo tavolino vicino alla porta del
piccolo baretto in cui abbiamo deciso di incontrarci. È un
posto tranquillo, vicino ad un bel parco. Sono le 3 del pomeriggio.
Finalmente lo vedo arrivare. Mi fa un cenno con la mano, sorridendomi.
Mi viene in mente che negli anni dei mondiali di beyblade non lo si
è mai visto sorridere. Mi sento una privilegiata in questo
istante. Finalmente arriva al tavolo, scusandosi per il ritardo
inesistente. Porta una camicia azzurra con righe sottilissime marroni e
rosa, dei jeans e semplici scarpe bianche. A vederlo, non si penserebbe
che sia un’affermata star di Hollywood. Dopo i convenevoli,
decido di cominciare con le domande.
Bene, credo di poter
cominciare facendole i complimenti.
Beh, grazie! Non ho fatto nulla di speciale…e comunque
può darmi del tu, sennò mi fa sentire vecchio!
Ok Kei! Dire che non hai
fatto niente di speciale è piuttosto
riduttivo…sei appena stato osannato da ogni critico per il
tuo primo film.
Sì, ho visto che, per il momento, nessuno mi sta criticando (ride: la sua risata è
dolce, gentile ndr)…Dategli tempo, trovano
sempre qualcosa da ridire. Ora mi godo il momento, sono felice di aver
scosso buona parte del pubblico!
Scosso è dire
poco, il tuo film ha cambiato radicalmente l’opinione
pubblica, sull’amore, sul razzismo, ed anche su di te.
Prima di tutto, il film non è mio ma di Kravinskji: un
grande regista, senza la sua guida, il film non sarebbe mai riuscito
così reale, così credibile. Sono fiero di avervi
recitato, perché ha un messaggio, uno scopo; volevamo
sensibilizzare il pubblico sull’amore tra diverse razze.
Spesso si commette l’errore di credere che nel mondo siamo
tutti divisi, senza pensare che viviamo tutti sulla stessa terra, nello
stesso pianeta…Non abbiamo il minimo senso del paese.
Abbiamo paura dei nostri vicini, e non ci fidiamo di nessuno. Un tempo
anche io ero così…avevo paura, ero chiuso in me
stesso….Adoro viaggiare, imparare, apprendere le culture
altrui…Ma questo non basta a essere più aperti
verso gli altri: prima devi essere aperto con te stesso.
Com’è
avvenuto in te il cambiamento? Cosa è cambiato tutto ad un
tratto?
Vede, dopo lo scontro con la BEGA, ho capito che non potevo andare
avanti così. Vivevo senza un vero scopo, tiravo la giornata.
Avevo i miei affetti, logicamente, ma non mi importava di me, del mio
futuro. Poi, quando ho visto Yuri (il suo migliore amico ndr) in quello
stato, ed io stesso ho rischiato di cadere per sempre, ho saputo subito
cosa dovevo fare: ricominciare da capo.
È vero che
fumavi, bevevi e ti drogavi? Molti dicono che sei arrivato alle finali
solo dopandoti.
Non lo nego, ero un cattivo ragazzo…Ma se lo facevo, era
perché ero disperato…Un tentativo di
autodistruzione, insomma. Ho tentato più volte il suicidio,
non mi vergogno a dirlo…Ma non è AFFATTO vero che
mi dopavo; non ho mai avuto bisogno di quelle porcherie in ambito
sportivo. Odio certi imbrogli.
Posso chiederti
perché hai tentato il suicidio? Sono consapevole che non sia
un buon argomento, anzi, se devo dirti la verità, mi avevano
sconsigliato domande simili…se non vuoi rispondere, o se
vuoi mandarmi al diavolo, sei libero di farlo.
No, stia tranquilla…apprezzo molto la sua determinazione. Le
dirò volentieri i motivi, cosicché TUTTO il mondo
sappia cosa può accadere in una città civilizzata
come Mosca. Vede, io sono figlio di un capo mafioso, ed il mio
cosiddetto nonno, è un boss molto temuto. Mi hanno fatto
passare le pene dell’inferno, scusi il termine, quei
bastardi, e mi avevano fatto passare la voglia di vivere. Ma adesso
è diverso, non sono io in fuga ma loro, e posso vivere in
pace.
Si è parlato
di violenze…te la senti di dire quali?
(ride sarcasticamente ndr)
Vediamo…da dove posso cominciare? Ho ricevuto violenze
fisiche, psicologiche…sessuali…e tutte dalle
stesse due persone sopracitate, con l’aggiunta di Vorcov, ora
in galera…Mi hanno fatto patire freddo, fame,
dolore…hanno ucciso persone davanti ai miei occhi, quando
ero appena un bambino.
Scusami se ti ho chiesto
dettagli così intimi…e scusami se continuo. Gira
voce che hai perso la memoria…è vero?
Sì, è vero. L’ho persa a 12 anni, in
seguito ad un incidente. Non l’ho recuperata ancora del
tutto, e molte cose le ho sapute solo tramite altri: ho ben pochi
ricordi in fatto di immagini. Guardi, tuttora soffro di amnesie, e non
sa quale fatica imparare le battute del copione!!! Ogni tanto le
dimenticavo in mezzo alla scena, e dovevamo rifare tutto da capo! (ride ndr)
E va bene, torniamo al
cinema!!! Com’è stato recitare per la prima volta?
è vero che non avevi mai recitato in vita tua?
Già già! Tutto verissimo! Cioè, avevo
recitato in passato, ma per salvare la pelle! Quando mi hanno chiesto
di recitare, mi sono detto: “Hanno sbagliato persona, mi
faranno fare il cespuglio, se mi va bene l’albero”
Veramente?
Le giuro!! Non ci potevo credere!
Ma come è
successo? Insomma, era sempre stato nei tuoi programmi fare un film?
Affatto. Non ci avevo mai pensato prima: ma il destino ha voluto
così! Vede, è tutta colpa di Nofret se mi sono
invischiato in questo guaio!!!
Nofret, la sua partner
nel film e nella vita, giusto?
Esatto. Lei mi ripeteva sempre che voleva fare un film, che voleva
recitare, ma che non aveva occasioni. I suoi non volevano
intraprendesse una carriera così rischiosa, preferivano
vederla fare la cameriera al loro locale. Io però
l’avevo vista recitare, e volevo aiutarla. Così,
ho contattato amici e conoscenti, in cerca di un’ occasione
per lei…Alla fine, Kravinskji le ha voluto dare una
possibilità: ovviamente però i di lei genitori
non volevano portarla. Ed è così che al provino
l’ho portata io, facendole da spalla nella scena. Il regista
ha notato quanto fossimo affiatati, per cui ci ha…ingaggiati!
Per cui, tu non dovevi
esserci in teoria…direi che è una grande prova
d’amore, per un ragazzo che prima era un freddo iceberg.
Grazie! (ride ndr)
Lo so, lo so…in effetti, per me tempo fa sarebbe stato
impensabile una cosa simile. Ma quando ho conosciuto Nofret, tutto il
mio mondo si è disintegrato, lasciandone sorgere uno
completamente diverso, più sano, più pulito.
Da quanto tempo state
insieme?
Mah…direi da…quasi un anno e mezzo.
Colpo di fulmine?
Assolutamente. Ci siamo conosciuti al suo ristorante: mi è
venuto un malore per il loro cibo! Manco a dirlo i suoi mi odiano!!!
Gran bel modo di innamorarsi, non le pare?
Ma è tutto
rose e fiori, o avete le vostre divergenze?
Una sola: i vestiti. Lei insiste nella convinzione che io stia bene in
rosa. Vede le righe, seppur sottili, della camicia? Opera sua!
Nel film il tuo
personaggio è totalmente ordinario: simpatico, ne troppo
popolare, ne feccia…ed in amore assolutamente tenero. Quanto
avete in comune?
Vediamo…sa che non è una domanda facile? Io ho un
carattere complicato! Sebbene possa non sembrare, sono anche io, come
Robert (il nome del
protagonista ndr), una persona piuttosto allegra
e…birichina, diciamocela tutta! Specifico: sono fedelissimo,
birichino nel senso che a volte faccio l’idiota e sembro un
bambino di 6 anni. Come lui in amore penso di essere tenero, anche se
questo la persona più indicata a dirlo è Nofret!
Non sono da nausea e diabete, ma mi piace fare sentire bene
e…speciale, direi, la persona che mi è affianco.
Al contrario di Robert, però, vorrei una vita normale, che a
quanto pare non posso avere!
Una vita normale?
Ma sì dai! Avere una vita semplice, mettere su famiglia,
fare un lavoro normalissimo…Non desideriamo questo alla fin
fine tutti quanti? Vivere una vita che ci realizzi e ci faccia
sentire…a casa.
Lasci il cinema quindi?
No…quello oramai non posso più farlo! E poi mi
piace, sebbene i paparazzi potrebbero essere meno invadenti! Comunque
darò meno occasioni possibili per suscitare stupidi e
fasulli pettegolezzi.
Progetti futuri? Un
matrimonio magari?
Bah, mi pare di essere un po’ troppo giovane per quello!!! Io
e Nofret abbiamo 19 anni, siamo giovani! E comunque, penso di
continuare con i film, come ho appena detto…ora chi ci ferma
più!!!
Ma con il beyblade?
Non lo abbandono, l’ho detto e lo ripeto. È uno
sport che può sembrare patetico, ma è molto di
più di quanto non sembri: ci vuole una preparazione atletica
notevole, e un rapporto con la propria trottola inimmaginabile.
È uno sport completo, purtroppo per troppo tempo corrotto.
Ma ora va bene.
Ultima domanda mooolto
personale: sicuramente, alla vostra età, tu e Nofret avrete
fatto…lei com’è?
(ride molto allegramente
ndr)
Mah…direi…mmm…abbastanza brava dai!
Guardo l’ora, e gli chiedo se ci concederebbe qualche foto.
Lui accetta sorridendo, è raggiante.
Bene, è
l’ora di dirci addio. Vuoi dire qualcosa?
Riflettete. Su quello che ho detto, sul nostro film, anche
sull’esistenza umana, se si vuole stare
sull’umanistico. E credetemi: ho detto tutta la
verità, e nient’altro che quella. Bye!
Ci salutiamo così, lui che corre alla sua moto, io che,
emozionata come una bambina, vado in redazione. Ho appena intervistato
il ragazzo più affascinante del pianeta! Sono stata la prima
estranea a cui si sia aperto, e mi riempie di orgoglio. È
stato sincero, ha riso, felicemente a volte, amaramente altre. E mi ha
veramente fatto riflettere: perché è giovane,
perché è bello, perché la vita con lui
è stata crudele, perché è riuscito a
rialzarsi, a non arrendersi. Ed è questo che dovremmo fare
tutti, sempre.
Articolo a cura di: Sybelle
Fine
Ed ecco qua! Allora? Che ve ne pare? So che è una cosa un
po’ strana, corta e particolare, ma mi piaceva
l’idea di vedere un Kei realizzato, che brilla sotto i
riflettori di tutto il mondo! Ok, avrei dovuto mettere il nome di una
vera giornalista, ma…non mi veniva! Così ho messo
il mio nick! Aspetto qualsiasi tipo di giudizio, bello o brutto!
Ringrazio e saluto EagleFire, Padme, Iria, DarkHiwatari, Valery Ivanov,
e tutti quelli che ora non mi vengono in mente ma che ci sono, tra cui
tutte le mie vecchie recensitrici!Un Kissone!!!!
DOMANDA IMPORTANTE: metto un' intervista anche con
Nofret?
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Capitolo 2 *** Nofret Kalubi: dopo una vita di solitudine, la ribalta. ***
Ed eccomi con il secondo capitolo! Visto il grande
entusiasmo per la mia fic (5 recensioni…potevate
sprecarvi…T_T) questo sarà FORSE
l’ultimo capitolo, poiché ho in mente una
possibile 3° intervista che non c’azzecca niente ma
che voglio comunque fare!XD Sono comunque contenta di vedere che
l’idea di un’intervista alla ragazza di Kei abbia
riscosso tanto successo! Specifico poco poco sull’aspetto di
Nofret così che si capisca: è di colore, in primo
luogo. Specificatamente africana. Ha occhi e capelli neri, e questi
ultimi sono lunghissimi (fino al sedere) e lisci. Rende
l’idea? Ha la riga da una parte e niente frangia. ^^ Insomma,
un gran bel pezzo di ragazza adatto ad un gran bel pezzo di ragazzo
quale è Kei.
Altra e ultima cosa: una recensitrice mi ha fatto notare che secondo
lei Kei in rosa non starebbe affatto bene. In effetti devo dire che
è strano vederlo in rosa, ma…andiamo, ha gli
occhi rossi che si abbinano e poi…lui sta bene con qualsiasi
cosa!°ç°
Ok basta ora^^
Kissone e …recensite!
Sybelle
Nofret
Kalubi: dopo una vita di solitudine, la ribalta.
La nuova scoperta del
cinema mondiale: così viene definita la dolcissima Nofret di
“L’amore non ha colore”. Ma siamo sicuri
che il mondo le abbia sempre sorriso? Oggi finalmente sapremo da lei,
cosa significa vivere da nera in una città come Mosca, e
cosa vuole dire sentirsi estranei e…soli. Ragazza nella
finzione e nella realtà di Kei Hiwatari, che abbiamo
intervistato solo qualche ora fa, ci spiegherà cosa le ha
dato la forza di continuare, e di lottare.
Sono da poco entrata nel locale di cibi africani dei genitori di Nofret
Kalubi, è qui infatti che mi ha dato appuntamento. Sono le 6
della sera, e solo 3 ore fa stavo intervistando Kei Hiwatari. Ora
vedremo cosa ci dirà la sua compagna.
Finalmente la vedo scendere le scale, in maglietta bianca e jeans neri,
con delle semplici ballerine per stare in casa ai piedi. Ha il volto
ancora da bambina, sebbene con i suoi 19 anni e la sua delicatezza sia
diventata una star mondiale. Mi saluta, e si siede spostandosi i
capelli dietro le orecchie.
Ciao Nofret! Ti spiace se
ti do del tu?
Si figuri! Anzi, ne sono felice!
Innanzitutto, complimenti
per il locale e soprattutto…per il tuo strabiliante successo!
Grazie! Mi ci devo ancora abituare…è tutto
così strano ora! Per strada mi salutano, i ragazzi vogliono
il mio autografo…ho scoperto anche un fan site su internet!
Immagino che per te sia
un bel cambiamento, da semplice cameriera ad attrice del cinema.
Devo ammettere che mi ha un po’ stravolta! Non mi aspettavo
nulla di tutto ciò!
Pensavi che al provino
non ti avrebbero presa?
Non ero così ottimista! (ride
ndr) Ma Kei prima mi ha detto che le ha già
raccontato com’è andata!
Vi siete sentiti?
Prima al telefono. Voleva solo rassicurarmi…sono piuttosto
nervosa! Sa, è la mia prima intervista…Comunque
stia tranquilla, non mi ha detto altro sulla sua intervista,
è stato piuttosto…bastardo? (ride, e posso capire come la sua
voce delicata abbia colpito tante persone…è
incantevole ndr)
Meno male! Ma cominciamo
con le vere domande: cosa pensi del successo che ha riscosso il film?
Penso che sia più che meritato. Non per la mia
qualità recitativa, o quella del mio ragazzo, o quella di
altri colleghi: ma per l’insieme. Abbiamo avuto un ottimo
regista, dei tecnici formidabili e ci abbiamo messo tutti grandissimo
impegno. Una tematica simile, la diversità razziale,
meritava almeno una parte del successo ottenuto. Certo mi ha stupita
vedere QUANTO successo abbiamo avuto. Non me lo sarei mai sognato!
Il tuo personaggio, Maya,
nel film soffre tantissimo per la sua condizione. Quanto avete in
comune?
Tantissimo. Maya sono io, Maya è tutto ciò che ho
passato. Vede, in Russia non vivono molte persone di colore, come me e
la mia famiglia. Questa non è l’America, dove se
vedi un uomo nero che passeggia non te ne accorgi nemmeno. Qua tutti ti
guardano storto.
Come mai allora vivete
qui?
Non lo so precisamente. So solo che quando sono nata i miei erano
poveri, e che qui avevano un amico che li ha aiutati.
E tu? In quanto ad amici?
Un incubo. A scuola tutti mi evitavano, ero la pecora, neanche a farlo
apposta, nera! Ho vissuto i miei primi 13 anni in assoluta solitudine.
I bambini non capiscono la tolleranza, Ragionano d’istinto.
Nero per loro è come estraneo. E gli estranei ai bambini non
piacciono, si sa. Alle superiori qualcosa era cambiato, ma rimanevo
un’emarginata.
Non si direbbe data la
tua bellezza.
(ride ndr)
Non mi sono mai sentita propriamente bella! Carina sì, ma
bella mai. E comunque, a Mosca vanno le bionde con gli occhi chiari,
non le more con la pelle scura. Sono loro le Naomi Campbell della
situazione!
Come ti sentivi ad essere
così esclusa?
Uno straccio. Io cercavo di essere gentile e simpatica con le persone
attorno a me, ma i miei sforzi non mi ripagavano mai. Non dico di
essere caduta in depressione, ma stavo male.
Poi?
Beh (sorride ndr),
poi ho incontrato Kei.
Qui al locale?
Sì! Si era sentito male per il cibo che gli avevamo servito,
così l’ho soccorso! Da quel giorno è
diventato la mia ombra. Dovunque andassi lo incontravo! È
stato la mia salvezza.
Lui afferma il contrario:
dice che sei stata tu la sua salvezza.
Davvero? Può essere. Forse ci siamo salvati a vicenda. Da
parte mia lui è stato il primo a vedermi come una ragazza, e
non come una nera. Mi ha accettata per quello che sono, con pregi e
difetti. Ed io ho fatto lo stesso con lui. Lui era temuto
perché si mormorava sul suo oscuro passato…Io ero
la prima che si avvicinava a lui senza averne paura.
Cosa ti ha portato di
positivo e cosa di negativo.
Di positivo logicamente l’amore, la gioia, e
l’amicizia: i suoi amici sono anche amici miei. Di negativo
strani battibecchi, e a volte qualche litigio. Ma tranquilli,
è tutto passeggero!
È vero che lo
costringi a vestirsi di rosa?
No! È solo che una volta gli ho fatto infilare una polo rosa
e mi sono accorta che quel colore gli donava! Ma lui non ne vuole
sentire parlare!
Tornando al film:
Cos’altro hai in comune con Maya? E in cosa il tuo rapporto
con Kei è simile al suo con Robert?
Con Maya ho in comune la fragilità,
l’ingenuità. Maya è dolce, forse anche
un po’ sottomessa, ma poi tira fuori la grinta, e fa vedere a
tutti di cosa è veramente capace. Ecco, io sono proprio
così! Per quanto riguarda il
rapporto…mmm…il nostro è molto meno da
film, direi! È ovvio che in una pellicola cinematografica si
esagera un po’, con tutte quelle romanticherie…Io
e Kei viviamo la nostra quotidianità, a volte anche noi ci
concediamo dei lussi, ovvio, ma per il resto è assolutamente
normale. Poi beh, c’è il fatto che Kei per alcuni
tratti è molto diverso da Robert: è un
po’ più cocciuto e orgoglioso su certe cose, ecco!
Ora continuerete a
recitare insieme?
Forse. Ovvio che ora entrambi continueremo su questa linea,
ma…dipende dai film! Forse non sempre staremo vicini!
Sogni nel cassetto?
Tutti esauditi al momento, sono felice. I miei genitori hanno accettato
questa nuova carriera e iniziano persino a sopportare Kei!
Ed ecco
l’ultima domanda: l’ho fatta anche a Kei,
specificando che è mooolto personale. Lui a letto
com’è? Per la curiosità di tutte le sue
fan!
(ride molto
allegramente, non sembra imbarazzata dalla domanda ndr)
Mah…direi…abbastanza bravo dai!
Notando che probabilmente ha saputo cosa ha risposto lui, anche a lei
chiedo di fare qualche foto.
Bene, abbiamo finito.
Ultima cosa che vuoi dire?
Non fermatevi mai alle apparenze. Non tutte le persone sono come
appaiono. Prendetevi la briga di conoscerle, ne vale la pena. Un bacio!
Ed anche questa è finita. La ringrazio, per poi tornare
sempre in redazione. Sono felice. Mi rende felice pensare che ci sono
ragazze al mondo come Nofret. Mi rende felice constatare che anche lei
ha detto tutta la verità, e mi rende felice vederla felice,
dopo ciò che ha passato. Lei ha detto che non tutte le
persone sono quello che sembrano. Ed è vero. Me ne rendo
conto sempre più intervistando questi ragazzi, che sembrano
così diversi da fuori. Purtroppo però mi rendo
anche conto che la loro opinione non mi basta, che voglio qualcosa di
più…Sono le 7 di sera adesso, forse ho ancora
tempo per un’ ultima, cruciale intervista. E se intervistassi
anche il regista, il rispettabile Andrei Kravinskji?
Articolo a cura di:
Sybelle
Fine
Ed ecco qua Nofret! A me pare un bel personaggio, poi non
so…Questo capitolo com’è? Carino?
Accettabile? Questo capitolo è molto più corto,
ma mi pare comunque leggibile no? Vi prego di commentare, le vostre
opinioni sono sacre per me! Che ne dite comunque, lo intervisto
Kravinskji? ^^ Dai, un’opinione esterna sui
due…che ne pensate?
Vabbè, grazie di essere arrivati fino a qui!
Kissone e …rispondo alle rece!
Eaglefire= Ciao
carissima! Allora che te ne pare? All'altezza delle tue aspettative? Se
ne avevi? XD Ho visto che hai postato una nuova storia, non temere,
prima o poi la leggerò! Ho preso l'antipatica abitudine di
non vedere più nella sezione beyblade le storie nuove, ma
ora ho deciso di essere pronta a rigettarmi nella mischia dei
recensitori! Kissone
Padme86= Bella!
Ciao! Grazie per i complimenti, non sai il piacere che mi fai! Allora?
Ti è piaciuta? Aspetto il tuo parere! Kissone
Iria= Hey! Sono
contenta ti sia piaciuta! Non sono ancora al tuo livello di scrittura,
ma ho intenzione, nella prossima long fic, di metterci tutta me
stessa!*_* Grazie di cuore, dimmi che ne pensi di Nofret!Kissone
Bladegirl = Ciao!
Grazie per i complimenti, spero che anche quest'intervista ti sia
piaciuta! Contavo sull'originalità in effetti^^ Solitamente
le interviste sono demenziali^^ Grazie e fammi sapere^^ Kissone
Yui00 = Ciao! Io ci
sbavo sempre e comunque!*ç* Io con il rosa ce lo vedo
francamente^^ Sopra ho specificato! Grazie per i complimenti e dimmi
cosa ne pensi di questa! E sì: è terribilmente
innamorato purtroppo per noi!ç_ç Kissone
Grazie a chi mi ha messo tra i preferiti! I love you! Kissone
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Capitolo 3 *** Andrei Kravinskji ***
Ed eccomi dopo tanto tempo con questa fic…Ammetto
che non mi entusiasma, ma come l’ho cominciata devo finirla.
È un impegno che ho preso e che intendo mantenere fino alla
fine.
Eravamo arrivati all’intervista finale, quella al regista.
Pronti a scoprire cosa ci rivelerà?
CIAK, si gira!
Kissone
Andrei Kravinskji:
anni di complessi, fino alla scoperta della semplicità.
Criticato da molti,
reputato un regista da “quattro soldi”, mai
invitato ad un gala, mai criticato positivamente…Ma
perché? Eppure i suoi film hanno sempre sbarcato il
botteghino, eppure è grazie a lui se molti attori sono stati
scoperti…Cosa ha fatto sì che tutto il mondo lo
disprezzasse?
Sono le 9 di sera. Mi trovo in un locale poco affollato, con luci
soffuse e camerieri affabili e discreti. Mi pare un sogno: dopo aver
intervistato gli attori, ora finalmente avrò
l’onore di intervistare lui, l’architetto di ogni
cosa. Lo vedo arrivare, salutare il proprietario del posto, e
raggiungermi. Mi saluta togliendosi il cappello, e dopo i convenevoli,
siamo pronti a iniziare. Stranamente, è lui a chiedermi per
primo come mi sento.
Ammetto di sentirmi
piuttosto emozionata e scombussolata…Ma non usciamo dal
copione, usando termini a lei appropriati…Qui il regista
sono io.
Mi scusi signorina…Ma mi sembrava nervosa. Posso chiederle
come mai ha voluto intervistarmi a quest’ora?
Innanzitutto la ringrazio
per aver acconsentito: non è da tutti. Vede, proprio oggi ho
intervistato Kei e Nofret, e mi sono detta: perché non
finire il giro?
Ah, e così li ha intervistati…Cari ragazzi, sono
felice che abbiano i loro momenti di gloria.
Lei invece non ne ha mai
avuti…Sempre criticato e sbeffeggiato, il suo indiscusso
talento non è mai stato riconosciuto pubblicamente.
Che vuole che le dica…è così che va il
mondo. Se si cambia strada, e non si seguono gli altri, allora si
finisce col diventare i “pazzi”. Baggianate, dico
io, mi hanno definito fuori di testa quando molti altri uscivano dagli
schemi…La verità è un’altra.
Vuole spiegarmela?
Se non corre dei guai…
Saprò usare i
miei diritti di giornalista!
Brava, così si ragiona! (ride
ndr) Vede, la faccenda è buffa: mi hanno
chiesto di rinunciare ad un progetto, mi hanno anche pagato per
smettere di girare quel film, ma io mi sono rifiutato, e alla fine
l’ho fatto andare nelle sale di tutto il mondo. Il film
è stato alla lunga ritenuto “osceno” ed
io “un buffone del lungometraggio”.
Solo per questo?
Assurdo vero?
Parecchio…ma
ci racconti un po’ di lei: cosa l’ha spinta a
creare “L’amore non ha colore”?
Come forse lei sa i miei primi film sono stati tutti caratterizzati da
trame avvincenti, contorti legami, intrighi a non
finire…Volevo “stupire” lo spettatore,
ma spesso rimanevo deluso. E mi chiedevo: “Cosa sto
sbagliando?” Caddi nell’alcolismo, mi lasciai con
la mia compagna, iniziai a sbandare, ecco…Ero impazzito: non
trovavo quel qualcosa che mi avrebbe fatto raggiungere la
serenità. Poi…
Poi?
…La folgorazione! Avevo creato attorno a me un mondo
complicato, confuso, pieno di ambiguità…Decisi di
cancellare tutto quello che avevo fatto: ricercai la purezza del mio
io, e la semplicità delle cose. Prenda questo film:
è semplicissimo. Due ragazzi di diverse etnie si innamorano,
qualche pregiudizio, qualche litigio, e infine l’happy end.
Eppure dona tante emozioni diverse, grazie ad una parola, ad un gesto,
ad un luogo…è tutto elementare e chiarissimo, e
permette alla realtà di apparire così
com’è, e di farla cogliere fino nel profondo.
Veramente
affascinante…Cosa ne pensa dell’amore tra diverse
etnie, come l’ha definito lei?
Amai per lungo tempo una donna cinese. Mi rendo conto che non si tratta
di una donna di colore, ma è pur sempre una razza diversa.
La gente vive nel terrore folle che un estraneo, soprattutto se di
colore, gli possa fare del male. Lo si guarda truci, incattiviti, e lo
si scaccia con malignità, dietro una barriera di sentenze.
Cosa ne penso? Baggianate quanto quelle di cui vi ho raccontato prima.
E penso che Kei e Nofret ne siano l’esempio vivente.
Ci parli di loro. Come
sono iniziati i vostri rapporti?
Io non conoscevo nessuno dei due direttamente. Conoscevo
però un uomo che a sua volta è molto amico di
Kei. Costui mi contattò chiedendomi se avessi bisogno di
qualche giovane attrice di colore. In quei giorni io ero alla DISPERATA
ricerca di una ragazza spontanea e fresca che interpretasse Maya.
Accettai di incontrarla.
Così conobbi Nofret, e con lei il suo ragazzo russo, Kei,
che si offrì di farle da spalla nel provino.
Impressione?
Sa cosa significa rimanere a bocca aperta e capire che tutto
ciò che si è sempre cercato è
lì, ad un passo da te? Non avevo parole. Avevano un feeling
che non avevo mai visto prima, era impressionante. Gli sguardi
così intensi, le voci che si adattavano perfettamente,
un’armonia generale, semplice e delicata…Non volli
vedere altre persone. Li presi subito, tutti e due. Lei era entusiasta,
lui sorpreso…Ma penso l’abbia già detto
lui di persona cosa ha provato.
Cosa può dirci
di loro che non sappiamo?
Bene…Kei: Kei lo stimavo già come blader. Ho un
nipote che lo definisce il suo idolo. Non si arrende mai, combatte,
affronta le difficoltà per poterle superare, cerca sempre di
fare gli interessi dei suoi cari e di aiutare chi merita di essere
aiutato. Come attore è molto bravo, riesce a calarsi nel
personaggio, accetta volentieri i consigli, sebbene alla fine li adatti
sempre alle sue convinzioni. Una persona abile, matura, umile. Un
ottimo amico, a mio parere. La vita con lui è stata crudele,
ma forse è anche una fortuna, poiché ora che
è fiorito, si può vedere il frutto di
ciò che ha passato.
Nofret: Nofret è una ragazza pura, splendida e genuina. La
si può definire come l’acqua che scaturisce dalla
sorgente. Un’attrice capace, avrà un futuro
brillante e le auguro una vita migliore di quella che ha avuto finora.
Ha sempre il sorriso per tutti, la battuta pronta, ma mai cattiva. Non
la si può apprezzare a pieno da uno schermo del cinema. La
si deve conoscere, per capire quale ottima giovane sia.
E come coppia?
Mai vista coppia più bella. Non dico che non litigavano, ma
riuscivano a superare ogni ostacolo con incredibile voglia di
riappacificazione. Se mai si lasceranno, sarò il primo a
piangere su quell’incredibile scempio. Sono nati per stare
insieme, come tessere di un puzzle che si incastrano perfettamente tra
loro.
Vedo che le piace usare
metafore d’ogni tipo.
Oh sì, quando capita…è forse dovuto
agli studi classici che ho intrapreso da giovane.
Quanto pensa sia
importante l’educazione scolastica nei giovani attori e
uomini (e donne) che vede formarsi nella nostra società?
Dipende dai casi. Prendo come esempio sempre Kei e Nofret: Kei non
è mai andato a scuola in tutta la sua vita, ma sa molte
più cose di me e di un qualsiasi dotto professore di
università…Nel suo caso però si tratta
di un cervello sopradotato, e di tanta voglia di imparare; Nofret ha
frequentato regolarmente la scuola, e la sua è
un’intelligenza comune: ma ci sono tanti altri che dopo anni
e anni di studi ancora non sanno dire cosa sia il buco
nell’ozono. È tutto soggettivo.
E lei che tipo di
intelligenza pensa di possedere?
Io sono un eccentrico. A scuola sono sempre andato malissimo, e
nonostante ciò ho avuto la laurea con 30 e lode, e senza
barare! Posso definirmi un intelligente pigro. Non ho mai avuto la
voglia di applicarmi.
Cosa vede nel suo futuro
e in quello dei due giovani attori da lei scoperti?
Vedo per me un nuovo film senza meno…Sebbene le idee che ho
non sono ancora diventate concrete. Per Kei e Nofret vedo un grande
futuro: che sia nello sport, nel cinema, o anche nella vita di tutti i
giorni. Sono ragazzi bravi, e soprattutto semplici e con la testa sulle
spalle. Faranno strada. Lo assicura l’eccentrico.
Non faccio in tempo a chiedergli delle foto, che si alza e se ne va.
Già, lui è l’eccentrico, me lo ha
appena detto. Ed io sorrido come una stupida, perché
è una persona che ha tanto da dare, e pochi che vogliano
prendere da lui.
Ed allora viva la purezza, viva la semplicità, viva
l’amore e la pace più serena.
Perché se c’è una cosa che oggi ho
imparato è affrontare ogni problema a testa alta,
sorridergli gentilmente, e superarlo senza curarmene.
Perché è ciò che farebbero Kei,
Nofret, e Andrei Kravinskji, e quello che d’ora in poi
farò anche io.
Articolo a cura di: Sybelle
Fine
Ed eccomi qua! Finito anche questo qua, e con questo anche la
fic…Mi rendo conto che quest’intervista
è stata molto corta, ma oramai non avevo più
l’ispirazione che mi ha guidata nell’intervista con
Kei. Sperando comunque che voi l’abbiate apprezzato quanto
gli altri, se mai li avete apprezzati ^^
Che ve ne pare di Kravinskji comunque? Tipetto strambo vero?
Vabbè ora rispondo alle mie care recensitrici…Un
bacione a tutte!!!
Iria =Grazie di
tuttoooooo!!!!ç___ç Mi commuovi! Non penso
comunque di essere cosi brava come dici…Non mi reputo
mediocre, però…Vabbè!^^ Cosa ne pensi
di Andrei? Kissone
EagleFire =
Amora!!*___* Davvero ti piace??^^ Me felice!
Sì…Kei e Nofret si prendono un po’ per
i fondelli!!^O^ Dimmi cosa ne pensi del regista! Kissone
Padme86 = Ciao Pad!
Grazie per i complimenti, sì, Nofret è il tipo
ideale! ^^ Il regista come ti pare? Kissone
Nissa = *Sybelle
pensa a Johnny Depp e inizia a sbavare* Si! ^^ Anche io penso che Kei =
Johnny ^^ Anzi, avrei voluto mettere Kei nel ruolo di Sweeney Todd, ma
alla fine ho preferito inventarlo il film…E grazie comunque,
grazie di ogni singola parola. Hai colto il significato profondo che vi
era nell’intervista della ragazza…Brava!^^ Kissone
Yui00 = Ciao cara!
Grazie di tutto, sono felice che Nofret ti sia piaciuta! Di Andrei che
ne pensi?Kissone
Bladegirl = Ciao!
Grazie di tutto! Quest’intervista ti è piaciuta?
Kissone
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