Interview with the star

di Sybelle
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Kei Hiwatari: tra violenze e amore, un film e la sua rinascita. ***
Capitolo 2: *** Nofret Kalubi: dopo una vita di solitudine, la ribalta. ***
Capitolo 3: *** Andrei Kravinskji ***



Capitolo 1
*** Kei Hiwatari: tra violenze e amore, un film e la sua rinascita. ***


Salve a tutti! Torno in questa sezione con una cosetta un po’ particolare…un’intervista stile giornale tipo “A”, o “Donna Moderna”. La storia è che Kei è diventato famoso per un film. Tutto qui! Ma dietro questo film, il suo mondo, la sua vita, la sua mente…Spero vi piaccia!!!!
Kissone

Kei Hiwatari: tra violenze e amore, un film e la sua rinascita.

"Un atleta, certo, una persona enigmatica, certo, ma cosa si nasconde veramente dietro Kei Hiwatari? Cosa celano gli occhi più espressivi del nostro secolo? Noi del True’s News lo incontreremo oggi, per la prima e unica intervista che ha deciso di concedere. Reduce dal successo di “L’amore non ha colore“ , accetterà, ha detto, di svelarci come la sua vita sia cambiata, dalla fine del catastrofico incontro contro la BEGA. Ma…chi è veramente, il famoso blader dagli occhi di fuoco?”

Come prefissato, mi siedo al terzo tavolino vicino alla porta del piccolo baretto in cui abbiamo deciso di incontrarci. È un posto tranquillo, vicino ad un bel parco. Sono le 3 del pomeriggio. Finalmente lo vedo arrivare. Mi fa un cenno con la mano, sorridendomi. Mi viene in mente che negli anni dei mondiali di beyblade non lo si è mai visto sorridere. Mi sento una privilegiata in questo istante. Finalmente arriva al tavolo, scusandosi per il ritardo inesistente. Porta una camicia azzurra con righe sottilissime marroni e rosa, dei jeans e semplici scarpe bianche. A vederlo, non si penserebbe che sia un’affermata star di Hollywood. Dopo i convenevoli, decido di cominciare con le domande.

Bene, credo di poter cominciare facendole i complimenti.
Beh, grazie! Non ho fatto nulla di speciale…e comunque può darmi del tu, sennò mi fa sentire vecchio!
Ok Kei! Dire che non hai fatto niente di speciale è piuttosto riduttivo…sei appena stato osannato da ogni critico per il tuo primo film.
Sì, ho visto che, per il momento, nessuno mi sta criticando (ride: la sua risata è dolce, gentile ndr)…Dategli tempo, trovano sempre qualcosa da ridire. Ora mi godo il momento, sono felice di aver scosso buona parte del pubblico!
Scosso è dire poco, il tuo film ha cambiato radicalmente l’opinione pubblica, sull’amore, sul razzismo, ed anche su di te.
Prima di tutto, il film non è mio ma di Kravinskji: un grande regista, senza la sua guida, il film non sarebbe mai riuscito così reale, così credibile. Sono fiero di avervi recitato, perché ha un messaggio, uno scopo; volevamo sensibilizzare il pubblico sull’amore tra diverse razze. Spesso si commette l’errore di credere che nel mondo siamo tutti divisi, senza pensare che viviamo tutti sulla stessa terra, nello stesso pianeta…Non abbiamo il minimo senso del paese. Abbiamo paura dei nostri vicini, e non ci fidiamo di nessuno. Un tempo anche io ero così…avevo paura, ero chiuso in me stesso….Adoro viaggiare, imparare, apprendere le culture altrui…Ma questo non basta a essere più aperti verso gli altri: prima devi essere aperto con te stesso.
Com’è avvenuto in te il cambiamento? Cosa è cambiato tutto ad un tratto?
Vede, dopo lo scontro con la BEGA, ho capito che non potevo andare avanti così. Vivevo senza un vero scopo, tiravo la giornata. Avevo i miei affetti, logicamente, ma non mi importava di me, del mio futuro. Poi, quando ho visto Yuri (il suo migliore amico ndr) in quello stato, ed io stesso ho rischiato di cadere per sempre, ho saputo subito cosa dovevo fare: ricominciare da capo.
È vero che fumavi, bevevi e ti drogavi? Molti dicono che sei arrivato alle finali solo dopandoti.  
Non lo nego, ero un cattivo ragazzo…Ma se lo facevo, era perché ero disperato…Un tentativo di autodistruzione, insomma. Ho tentato più volte il suicidio, non mi vergogno a dirlo…Ma non è AFFATTO vero che mi dopavo; non ho mai avuto bisogno di quelle porcherie in ambito sportivo. Odio certi imbrogli.
Posso chiederti perché hai tentato il suicidio? Sono consapevole che non sia un buon argomento, anzi, se devo dirti la verità, mi avevano sconsigliato domande simili…se non vuoi rispondere, o se vuoi mandarmi al diavolo, sei libero di farlo.
No, stia tranquilla…apprezzo molto la sua determinazione. Le dirò volentieri i motivi, cosicché TUTTO il mondo sappia cosa può accadere in una città civilizzata come Mosca. Vede, io sono figlio di un capo mafioso, ed il mio cosiddetto nonno, è un boss molto temuto. Mi hanno fatto passare le pene dell’inferno, scusi il termine, quei bastardi, e mi avevano fatto passare la voglia di vivere. Ma adesso è diverso, non sono io in fuga ma loro, e posso vivere in pace.
Si è parlato di violenze…te la senti di dire quali?
(ride sarcasticamente ndr) Vediamo…da dove posso cominciare? Ho ricevuto violenze fisiche, psicologiche…sessuali…e tutte dalle stesse due persone sopracitate, con l’aggiunta di Vorcov, ora in galera…Mi hanno fatto patire freddo, fame, dolore…hanno ucciso persone davanti ai miei occhi, quando ero appena un bambino.
Scusami se ti ho chiesto dettagli così intimi…e scusami se continuo. Gira voce che hai perso la memoria…è vero?
Sì, è vero. L’ho persa a 12 anni, in seguito ad un incidente. Non l’ho recuperata ancora del tutto, e molte cose le ho sapute solo tramite altri: ho ben pochi ricordi in fatto di immagini. Guardi, tuttora soffro di amnesie, e non sa quale fatica imparare le battute del copione!!! Ogni tanto le dimenticavo in mezzo alla scena, e dovevamo rifare tutto da capo! (ride ndr)
E va bene, torniamo al cinema!!! Com’è stato recitare per la prima volta? è vero che non avevi mai recitato in vita tua?
Già già! Tutto verissimo! Cioè, avevo recitato in passato, ma per salvare la pelle! Quando mi hanno chiesto di recitare, mi sono detto: “Hanno sbagliato persona, mi faranno fare il cespuglio, se mi va bene l’albero”
Veramente?
Le giuro!! Non ci potevo credere!
Ma come è successo? Insomma, era sempre stato nei tuoi programmi fare un film?
Affatto. Non ci avevo mai pensato prima: ma il destino ha voluto così! Vede, è tutta colpa di Nofret se mi sono invischiato in questo guaio!!!
Nofret, la sua partner nel film e nella vita, giusto?
Esatto. Lei mi ripeteva sempre che voleva fare un film, che voleva recitare, ma che non aveva occasioni. I suoi non volevano intraprendesse una carriera così rischiosa, preferivano vederla fare la cameriera al loro locale. Io però l’avevo vista recitare, e volevo aiutarla. Così, ho contattato amici e conoscenti, in cerca di un’ occasione per lei…Alla fine, Kravinskji le ha voluto dare una possibilità: ovviamente però i di lei genitori non volevano portarla. Ed è così che al provino l’ho portata io, facendole da spalla nella scena. Il regista ha notato quanto fossimo affiatati, per cui ci ha…ingaggiati!
Per cui, tu non dovevi esserci in teoria…direi che è una grande prova d’amore, per un ragazzo che prima era un freddo iceberg.
Grazie! (ride ndr) Lo so, lo so…in effetti, per me tempo fa sarebbe stato impensabile una cosa simile. Ma quando ho conosciuto Nofret, tutto il mio mondo si è disintegrato, lasciandone sorgere uno completamente diverso, più sano, più pulito.
Da quanto tempo state insieme?
Mah…direi da…quasi un anno e mezzo.
Colpo di fulmine?
Assolutamente. Ci siamo conosciuti al suo ristorante: mi è venuto un malore per il loro cibo! Manco a dirlo i suoi mi odiano!!! Gran bel modo di innamorarsi, non le pare?
Ma è tutto rose e fiori, o avete le vostre divergenze?
Una sola: i vestiti. Lei insiste nella convinzione che io stia bene in rosa. Vede le righe, seppur sottili, della camicia? Opera sua!
Nel film il tuo personaggio è totalmente ordinario: simpatico, ne troppo popolare, ne feccia…ed in amore assolutamente tenero. Quanto avete in comune?
Vediamo…sa che non è una domanda facile? Io ho un carattere complicato! Sebbene possa non sembrare, sono anche io, come Robert (il nome del protagonista ndr), una persona piuttosto allegra e…birichina, diciamocela tutta! Specifico: sono fedelissimo, birichino nel senso che a volte faccio l’idiota e sembro un bambino di 6 anni. Come lui in amore penso di essere tenero, anche se questo la persona più indicata a dirlo è Nofret! Non sono da nausea e diabete, ma mi piace fare sentire bene e…speciale, direi, la persona che mi è affianco. Al contrario di Robert, però, vorrei una vita normale, che a quanto pare non posso avere!
Una vita normale?
Ma sì dai! Avere una vita semplice, mettere su famiglia, fare un lavoro normalissimo…Non desideriamo questo alla fin fine tutti quanti? Vivere una vita che ci realizzi e ci faccia sentire…a casa.
Lasci il cinema quindi?
No…quello oramai non posso più farlo! E poi mi piace, sebbene i paparazzi potrebbero essere meno invadenti! Comunque darò meno occasioni possibili per suscitare stupidi e fasulli pettegolezzi.
Progetti futuri? Un matrimonio magari?
Bah, mi pare di essere un po’ troppo giovane per quello!!! Io e Nofret abbiamo 19 anni, siamo giovani! E comunque, penso di continuare con i film, come ho appena detto…ora chi ci ferma più!!!
Ma con il beyblade?
Non lo abbandono, l’ho detto e lo ripeto. È uno sport che può sembrare patetico, ma è molto di più di quanto non sembri: ci vuole una preparazione atletica notevole, e un rapporto con la propria trottola inimmaginabile. È uno sport completo, purtroppo per troppo tempo corrotto. Ma ora va bene.
Ultima domanda mooolto personale: sicuramente, alla vostra età, tu e Nofret avrete fatto…lei com’è?
(ride molto allegramente ndr) Mah…direi…mmm…abbastanza brava dai!

Guardo l’ora, e gli chiedo se ci concederebbe qualche foto. Lui accetta sorridendo, è raggiante.

Bene, è l’ora di dirci addio. Vuoi dire qualcosa?
Riflettete. Su quello che ho detto, sul nostro film, anche sull’esistenza umana, se si vuole stare sull’umanistico. E credetemi: ho detto tutta la verità, e nient’altro che quella. Bye!

Ci salutiamo così, lui che corre alla sua moto, io che, emozionata come una bambina, vado in redazione. Ho appena intervistato il ragazzo più affascinante del pianeta! Sono stata la prima estranea a cui si sia aperto, e mi riempie di orgoglio. È stato sincero, ha riso, felicemente a volte, amaramente altre. E mi ha veramente fatto riflettere: perché è giovane, perché è bello, perché la vita con lui è stata crudele, perché è riuscito a rialzarsi, a non arrendersi. Ed è questo che dovremmo fare tutti, sempre.


                                                                                          Articolo a cura di: Sybelle

Fine
Ed ecco qua! Allora? Che ve ne pare? So che è una cosa un po’ strana, corta e particolare, ma mi piaceva l’idea di vedere un Kei realizzato, che brilla sotto i riflettori di tutto il mondo! Ok, avrei dovuto mettere il nome di una vera giornalista, ma…non mi veniva! Così ho messo il mio nick! Aspetto qualsiasi tipo di giudizio, bello o brutto! Ringrazio e saluto EagleFire, Padme, Iria, DarkHiwatari, Valery Ivanov, e tutti quelli che ora non mi vengono in mente ma che ci sono, tra cui tutte le mie vecchie recensitrici!Un Kissone!!!!
DOMANDA IMPORTANTE: metto un' intervista anche con Nofret?

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Capitolo 2
*** Nofret Kalubi: dopo una vita di solitudine, la ribalta. ***


Ed eccomi con il secondo capitolo! Visto il grande entusiasmo per la mia fic (5 recensioni…potevate sprecarvi…T_T) questo sarà FORSE l’ultimo capitolo, poiché ho in mente una possibile 3° intervista che non c’azzecca niente ma che voglio comunque fare!XD Sono comunque contenta di vedere che l’idea di un’intervista alla ragazza di Kei abbia riscosso tanto successo! Specifico poco poco sull’aspetto di Nofret così che si capisca: è di colore, in primo luogo. Specificatamente africana. Ha occhi e capelli neri, e questi ultimi sono lunghissimi (fino al sedere) e lisci. Rende l’idea? Ha la riga da una parte e niente frangia. ^^ Insomma, un gran bel pezzo di ragazza adatto ad un gran bel pezzo di ragazzo quale è Kei.
Altra e ultima cosa: una recensitrice mi ha fatto notare che secondo lei Kei in rosa non starebbe affatto bene. In effetti devo dire che è strano vederlo in rosa, ma…andiamo, ha gli occhi rossi che si abbinano e poi…lui sta bene con qualsiasi cosa!°ç°
Ok basta ora^^
Kissone e …recensite!
Sybelle

Nofret Kalubi: dopo una vita di solitudine, la ribalta.

La nuova scoperta del cinema mondiale: così viene definita la dolcissima Nofret di “L’amore non ha colore”. Ma siamo sicuri che il mondo le abbia sempre sorriso? Oggi finalmente sapremo da lei, cosa significa vivere da nera in una città come Mosca, e cosa vuole dire sentirsi estranei e…soli. Ragazza nella finzione e nella realtà di Kei Hiwatari, che abbiamo intervistato solo qualche ora fa, ci spiegherà cosa le ha dato la forza di continuare, e di lottare.

Sono da poco entrata nel locale di cibi africani dei genitori di Nofret Kalubi, è qui infatti che mi ha dato appuntamento. Sono le 6 della sera, e solo 3 ore fa stavo intervistando Kei Hiwatari. Ora vedremo cosa ci dirà la sua compagna.
Finalmente la vedo scendere le scale, in maglietta bianca e jeans neri, con delle semplici ballerine per stare in casa ai piedi. Ha il volto ancora da bambina, sebbene con i suoi 19 anni e la sua delicatezza sia diventata una star mondiale. Mi saluta, e si siede spostandosi i capelli dietro le orecchie.

Ciao Nofret! Ti spiace se ti do del tu?
Si figuri! Anzi, ne sono felice!
Innanzitutto, complimenti per il locale e soprattutto…per il tuo strabiliante successo!
Grazie! Mi ci devo ancora abituare…è tutto così strano ora! Per strada mi salutano, i ragazzi vogliono il mio autografo…ho scoperto anche un fan site su internet!
Immagino che per te sia un bel cambiamento, da semplice cameriera ad attrice del cinema.
Devo ammettere che mi ha un po’ stravolta! Non mi aspettavo nulla di tutto ciò!
Pensavi che al provino non ti avrebbero presa?
Non ero così ottimista! (ride ndr) Ma Kei prima mi ha detto che le ha già raccontato com’è andata!
Vi siete sentiti?
Prima al telefono. Voleva solo rassicurarmi…sono piuttosto nervosa! Sa, è la mia prima intervista…Comunque stia tranquilla, non mi ha detto altro sulla sua intervista, è stato piuttosto…bastardo? (ride, e posso capire come la sua voce delicata abbia colpito tante persone…è incantevole ndr)
Meno male! Ma cominciamo con le vere domande: cosa pensi del successo che ha riscosso il film?
Penso che sia più che meritato. Non per la mia qualità recitativa, o quella del mio ragazzo, o quella di altri colleghi: ma per l’insieme. Abbiamo avuto un ottimo regista, dei tecnici formidabili e ci abbiamo messo tutti grandissimo impegno. Una tematica simile, la diversità razziale, meritava almeno una parte del successo ottenuto. Certo mi ha stupita vedere QUANTO successo abbiamo avuto. Non me lo sarei mai sognato!
Il tuo personaggio, Maya, nel film soffre tantissimo per la sua condizione. Quanto avete in comune?
Tantissimo. Maya sono io, Maya è tutto ciò che ho passato. Vede, in Russia non vivono molte persone di colore, come me e la mia famiglia. Questa non è l’America, dove se vedi un uomo nero che passeggia non te ne accorgi nemmeno. Qua tutti ti guardano storto.
Come mai allora vivete qui?
Non lo so precisamente. So solo che quando sono nata i miei erano poveri, e che qui avevano un amico che li ha aiutati.
E tu? In quanto ad amici?
Un incubo. A scuola tutti mi evitavano, ero la pecora, neanche a farlo apposta, nera! Ho vissuto i miei primi 13 anni in assoluta solitudine. I bambini non capiscono la tolleranza, Ragionano d’istinto. Nero per loro è come estraneo. E gli estranei ai bambini non piacciono, si sa. Alle superiori qualcosa era cambiato, ma rimanevo un’emarginata.
Non si direbbe data la tua bellezza.
(ride ndr) Non mi sono mai sentita propriamente bella! Carina sì, ma bella mai. E comunque, a Mosca vanno le bionde con gli occhi chiari, non le more con la pelle scura. Sono loro le Naomi Campbell della situazione!
Come ti sentivi ad essere così esclusa?
Uno straccio. Io cercavo di essere gentile e simpatica con le persone attorno a me, ma i miei sforzi non mi ripagavano mai. Non dico di essere caduta in depressione, ma stavo male.
Poi?
Beh (sorride ndr), poi ho incontrato Kei.
Qui al locale?
Sì! Si era sentito male per il cibo che gli avevamo servito, così l’ho soccorso! Da quel giorno è diventato la mia ombra. Dovunque andassi lo incontravo! È stato la mia salvezza.
Lui afferma il contrario: dice che sei stata tu la sua salvezza.
Davvero? Può essere. Forse ci siamo salvati a vicenda. Da parte mia lui è stato il primo a vedermi come una ragazza, e non come una nera. Mi ha accettata per quello che sono, con pregi e difetti. Ed io ho fatto lo stesso con lui. Lui era temuto perché si mormorava sul suo oscuro passato…Io ero la prima che si avvicinava a lui senza averne paura.
Cosa ti ha portato di positivo e cosa di negativo.
Di positivo logicamente l’amore, la gioia, e l’amicizia: i suoi amici sono anche amici miei. Di negativo strani battibecchi, e a volte qualche litigio. Ma tranquilli, è tutto passeggero!
È vero che lo costringi a vestirsi di rosa?
No! È solo che una volta gli ho fatto infilare una polo rosa e mi sono accorta che quel colore gli donava! Ma lui non ne vuole sentire parlare!
Tornando al film: Cos’altro hai in comune con Maya? E in cosa il tuo rapporto con Kei è simile al suo con Robert?
Con Maya ho in comune la fragilità, l’ingenuità. Maya è dolce, forse anche un po’ sottomessa, ma poi tira fuori la grinta, e fa vedere a tutti di cosa è veramente capace. Ecco, io sono proprio così! Per quanto riguarda il rapporto…mmm…il nostro è molto meno da film, direi! È ovvio che in una pellicola cinematografica si esagera un po’, con tutte quelle romanticherie…Io e Kei viviamo la nostra quotidianità, a volte anche noi ci concediamo dei lussi, ovvio, ma per il resto è assolutamente normale. Poi beh, c’è il fatto che Kei per alcuni tratti è molto diverso da Robert: è un po’ più cocciuto e orgoglioso su certe cose, ecco!
Ora continuerete a recitare insieme?
Forse. Ovvio che ora entrambi continueremo su questa linea, ma…dipende dai film! Forse non sempre staremo vicini!
Sogni nel cassetto?
Tutti esauditi al momento, sono felice. I miei genitori hanno accettato questa nuova carriera e iniziano persino a sopportare Kei!
Ed ecco l’ultima domanda: l’ho fatta anche a Kei, specificando che è mooolto personale. Lui a letto com’è? Per la curiosità di tutte le sue fan!
(ride molto allegramente, non sembra imbarazzata dalla domanda ndr) Mah…direi…abbastanza bravo dai!

Notando che probabilmente ha saputo cosa ha risposto lui, anche a lei chiedo di fare qualche foto.

Bene, abbiamo finito. Ultima cosa che vuoi dire?
Non fermatevi mai alle apparenze. Non tutte le persone sono come appaiono. Prendetevi la briga di conoscerle, ne vale la pena. Un bacio!

Ed anche questa è finita. La ringrazio, per poi tornare sempre in redazione. Sono felice. Mi rende felice pensare che ci sono ragazze al mondo come Nofret. Mi rende felice constatare che anche lei ha detto tutta la verità, e mi rende felice vederla felice, dopo ciò che ha passato. Lei ha detto che non tutte le persone sono quello che sembrano. Ed è vero. Me ne rendo conto sempre più intervistando questi ragazzi, che sembrano così diversi da fuori. Purtroppo però mi rendo anche conto che la loro opinione non mi basta, che voglio qualcosa di più…Sono le 7 di sera adesso, forse ho ancora tempo per un’ ultima, cruciale intervista. E se intervistassi anche il regista, il rispettabile Andrei Kravinskji?

Articolo a cura di: Sybelle

Fine
Ed ecco qua Nofret! A me pare un bel personaggio, poi non so…Questo capitolo com’è? Carino? Accettabile? Questo capitolo è molto più corto, ma mi pare comunque leggibile no? Vi prego di commentare, le vostre opinioni sono sacre per me! Che ne dite comunque, lo intervisto Kravinskji? ^^ Dai, un’opinione esterna sui due…che ne pensate?
Vabbè, grazie di essere arrivati fino a qui!
Kissone e …rispondo alle rece!

Eaglefire= Ciao carissima! Allora che te ne pare? All'altezza delle tue aspettative? Se ne avevi? XD Ho visto che hai postato una nuova storia, non temere, prima o poi la leggerò! Ho preso l'antipatica abitudine di non vedere più nella sezione beyblade le storie nuove, ma ora ho deciso di essere pronta a rigettarmi nella mischia dei recensitori! Kissone

Padme86= Bella! Ciao! Grazie per i complimenti, non sai il piacere che mi fai! Allora? Ti è piaciuta? Aspetto il tuo parere! Kissone

Iria= Hey! Sono contenta ti sia piaciuta! Non sono ancora al tuo livello di scrittura, ma ho intenzione, nella prossima long fic, di metterci tutta me stessa!*_* Grazie di cuore, dimmi che ne pensi di Nofret!Kissone

Bladegirl = Ciao! Grazie per i complimenti, spero che anche quest'intervista ti sia piaciuta! Contavo sull'originalità in effetti^^ Solitamente le interviste sono demenziali^^ Grazie e fammi sapere^^ Kissone

Yui00 = Ciao! Io ci sbavo sempre e comunque!*ç* Io con il rosa ce lo vedo francamente^^ Sopra ho specificato! Grazie per i complimenti e dimmi cosa ne pensi di questa! E sì: è terribilmente innamorato purtroppo per noi!ç_ç Kissone

Grazie a chi mi ha messo tra i preferiti! I love you! Kissone

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Capitolo 3
*** Andrei Kravinskji ***


Ed eccomi dopo tanto tempo con questa fic…Ammetto che non mi entusiasma, ma come l’ho cominciata devo finirla. È un impegno che ho preso e che intendo mantenere fino alla fine.
Eravamo arrivati all’intervista finale, quella al regista.
Pronti a scoprire cosa ci rivelerà?
CIAK, si gira!
Kissone

Andrei Kravinskji: anni di complessi, fino alla scoperta della semplicità.

Criticato da molti, reputato un regista da “quattro soldi”, mai invitato ad un gala, mai criticato positivamente…Ma perché? Eppure i suoi film hanno sempre sbarcato il botteghino, eppure è grazie a lui se molti attori sono stati scoperti…Cosa ha fatto sì che tutto il mondo lo disprezzasse?

Sono le 9 di sera. Mi trovo in un locale poco affollato, con luci soffuse e camerieri affabili e discreti. Mi pare un sogno: dopo aver intervistato gli attori, ora finalmente avrò l’onore di intervistare lui, l’architetto di ogni cosa. Lo vedo arrivare, salutare il proprietario del posto, e raggiungermi. Mi saluta togliendosi il cappello, e dopo i convenevoli, siamo pronti a iniziare. Stranamente, è lui a chiedermi per primo come mi sento.

Ammetto di sentirmi piuttosto emozionata e scombussolata…Ma non usciamo dal copione, usando termini a lei appropriati…Qui il regista sono io.
Mi scusi signorina…Ma mi sembrava nervosa. Posso chiederle come mai ha voluto intervistarmi a quest’ora?
Innanzitutto la ringrazio per aver acconsentito: non è da tutti. Vede, proprio oggi ho intervistato Kei e Nofret, e mi sono detta: perché non finire il giro?
Ah, e così li ha intervistati…Cari ragazzi, sono felice che abbiano i loro momenti di gloria.
Lei invece non ne ha mai avuti…Sempre criticato e sbeffeggiato, il suo indiscusso talento non è mai stato riconosciuto pubblicamente.
Che vuole che le dica…è così che va il mondo. Se si cambia strada, e non si seguono gli altri, allora si finisce col diventare i “pazzi”. Baggianate, dico io, mi hanno definito fuori di testa quando molti altri uscivano dagli schemi…La verità è un’altra.
Vuole spiegarmela?
Se non corre dei guai…
Saprò usare i miei diritti di giornalista!
Brava, così si ragiona! (ride ndr) Vede, la faccenda è buffa: mi hanno chiesto di rinunciare ad un progetto, mi hanno anche pagato per smettere di girare quel film, ma io mi sono rifiutato, e alla fine l’ho fatto andare nelle sale di tutto il mondo. Il film è stato alla lunga ritenuto “osceno” ed io “un buffone del lungometraggio”.
Solo per questo?
Assurdo vero?
Parecchio…ma ci racconti un po’ di lei: cosa l’ha spinta a creare “L’amore non ha colore”?
Come forse lei sa i miei primi film sono stati tutti caratterizzati da trame avvincenti, contorti legami, intrighi a non finire…Volevo “stupire” lo spettatore, ma spesso rimanevo deluso. E mi chiedevo: “Cosa sto sbagliando?” Caddi nell’alcolismo, mi lasciai con la mia compagna, iniziai a sbandare, ecco…Ero impazzito: non trovavo quel qualcosa che mi avrebbe fatto raggiungere la serenità. Poi…
Poi?
…La folgorazione! Avevo creato attorno a me un mondo complicato, confuso, pieno di ambiguità…Decisi di cancellare tutto quello che avevo fatto: ricercai la purezza del mio io, e la semplicità delle cose. Prenda questo film: è semplicissimo. Due ragazzi di diverse etnie si innamorano, qualche pregiudizio, qualche litigio, e infine l’happy end. Eppure dona tante emozioni diverse, grazie ad una parola, ad un gesto, ad un luogo…è tutto elementare e chiarissimo, e permette alla realtà di apparire così com’è, e di farla cogliere fino nel profondo.
Veramente affascinante…Cosa ne pensa dell’amore tra diverse etnie, come l’ha definito lei?
Amai per lungo tempo una donna cinese. Mi rendo conto che non si tratta di una donna di colore, ma è pur sempre una razza diversa. La gente vive nel terrore folle che un estraneo, soprattutto se di colore, gli possa fare del male. Lo si guarda truci, incattiviti, e lo si scaccia con malignità, dietro una barriera di sentenze. Cosa ne penso? Baggianate quanto quelle di cui vi ho raccontato prima. E penso che Kei e Nofret ne siano l’esempio vivente.
Ci parli di loro. Come sono iniziati i vostri rapporti?
Io non conoscevo nessuno dei due direttamente. Conoscevo però un uomo che a sua volta è molto amico di Kei. Costui mi contattò chiedendomi se avessi bisogno di qualche giovane attrice di colore. In quei giorni io ero alla DISPERATA ricerca di una ragazza spontanea e fresca che interpretasse Maya. Accettai di incontrarla.
Così conobbi Nofret, e con lei il suo ragazzo russo, Kei, che si offrì di farle da spalla nel provino.
Impressione?
Sa cosa significa rimanere a bocca aperta e capire che tutto ciò che si è sempre cercato è lì, ad un passo da te? Non avevo parole. Avevano un feeling che non avevo mai visto prima, era impressionante. Gli sguardi così intensi, le voci che si adattavano perfettamente, un’armonia generale, semplice e delicata…Non volli vedere altre persone. Li presi subito, tutti e due. Lei era entusiasta, lui sorpreso…Ma penso l’abbia già detto lui di persona cosa ha provato.
Cosa può dirci di loro che non sappiamo?
Bene…Kei: Kei lo stimavo già come blader. Ho un nipote che lo definisce il suo idolo. Non si arrende mai, combatte, affronta le difficoltà per poterle superare, cerca sempre di fare gli interessi dei suoi cari e di aiutare chi merita di essere aiutato. Come attore è molto bravo, riesce a calarsi nel personaggio, accetta volentieri i consigli, sebbene alla fine li adatti sempre alle sue convinzioni. Una persona abile, matura, umile. Un ottimo amico, a mio parere. La vita con lui è stata crudele, ma forse è anche una fortuna, poiché ora che è fiorito, si può vedere il frutto di ciò che ha passato.
Nofret: Nofret è una ragazza pura, splendida e genuina. La si può definire come l’acqua che scaturisce dalla sorgente. Un’attrice capace, avrà un futuro brillante e le auguro una vita migliore di quella che ha avuto finora. Ha sempre il sorriso per tutti, la battuta pronta, ma mai cattiva. Non la si può apprezzare a pieno da uno schermo del cinema. La si deve conoscere, per capire quale ottima giovane sia.
E come coppia?
Mai vista coppia più bella. Non dico che non litigavano, ma riuscivano a superare ogni ostacolo con incredibile voglia di riappacificazione. Se mai si lasceranno, sarò il primo a piangere su quell’incredibile scempio. Sono nati per stare insieme, come tessere di un puzzle che si incastrano perfettamente tra loro.
Vedo che le piace usare metafore d’ogni tipo.
Oh sì, quando capita…è forse dovuto agli studi classici che ho intrapreso da giovane.
Quanto pensa sia importante l’educazione scolastica nei giovani attori e uomini (e donne) che vede formarsi nella nostra società?
Dipende dai casi. Prendo come esempio sempre Kei e Nofret: Kei non è mai andato a scuola in tutta la sua vita, ma sa molte più cose di me e di un qualsiasi dotto professore di università…Nel suo caso però si tratta di un cervello sopradotato, e di tanta voglia di imparare; Nofret ha frequentato regolarmente la scuola, e la sua è un’intelligenza comune: ma ci sono tanti altri che dopo anni e anni di studi ancora non sanno dire cosa sia il buco nell’ozono. È tutto soggettivo.
E lei che tipo di intelligenza pensa di possedere?
Io sono un eccentrico. A scuola sono sempre andato malissimo, e nonostante ciò ho avuto la laurea con 30 e lode, e senza barare! Posso definirmi un intelligente pigro. Non ho mai avuto la voglia di applicarmi.
Cosa vede nel suo futuro e in quello dei due giovani attori da lei scoperti?
Vedo per me un nuovo film senza meno…Sebbene le idee che ho non sono ancora diventate concrete. Per Kei e Nofret vedo un grande futuro: che sia nello sport, nel cinema, o anche nella vita di tutti i giorni. Sono ragazzi bravi, e soprattutto semplici e con la testa sulle spalle. Faranno strada. Lo assicura l’eccentrico.

Non faccio in tempo a chiedergli delle foto, che si alza e se ne va. Già, lui è l’eccentrico, me lo ha appena detto. Ed io sorrido come una stupida, perché è una persona che ha tanto da dare, e pochi che vogliano prendere da lui.
Ed allora viva la purezza, viva la semplicità, viva l’amore e la pace più serena.
Perché se c’è una cosa che oggi ho imparato è affrontare ogni problema a testa alta, sorridergli gentilmente, e superarlo senza curarmene.
Perché è ciò che farebbero Kei, Nofret, e Andrei Kravinskji, e quello che d’ora in poi farò anche io.

Articolo a cura di: Sybelle

Fine
Ed eccomi qua! Finito anche questo qua, e con questo anche la fic…Mi rendo conto che quest’intervista è stata molto corta, ma oramai non avevo più l’ispirazione che mi ha guidata nell’intervista con Kei. Sperando comunque che voi l’abbiate apprezzato quanto gli altri, se mai li avete apprezzati ^^
Che ve ne pare di Kravinskji comunque? Tipetto strambo vero?
Vabbè ora rispondo alle mie care recensitrici…Un bacione a tutte!!!

Iria =Grazie di tuttoooooo!!!!ç___ç Mi commuovi! Non penso comunque di essere cosi brava come dici…Non mi reputo mediocre, però…Vabbè!^^ Cosa ne pensi di Andrei? Kissone

EagleFire = Amora!!*___* Davvero ti piace??^^ Me felice! Sì…Kei e Nofret si prendono un po’ per i fondelli!!^O^ Dimmi cosa ne pensi del regista! Kissone

Padme86 = Ciao Pad! Grazie per i complimenti, sì, Nofret è il tipo ideale! ^^ Il regista come ti pare? Kissone

Nissa = *Sybelle pensa a Johnny Depp e inizia a sbavare* Si! ^^ Anche io penso che Kei = Johnny ^^ Anzi, avrei voluto mettere Kei nel ruolo di Sweeney Todd, ma alla fine ho preferito inventarlo il film…E grazie comunque, grazie di ogni singola parola. Hai colto il significato profondo che vi era nell’intervista della ragazza…Brava!^^ Kissone

Yui00 = Ciao cara! Grazie di tutto, sono felice che Nofret ti sia piaciuta! Di Andrei che ne pensi?Kissone

Bladegirl = Ciao! Grazie di tutto! Quest’intervista ti è piaciuta? Kissone

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