Mille proposte per un si di Lisbeth17 (/viewuser.php?uid=156735)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Proposal N°1 ***
Capitolo 2: *** Proposal N°2 ***
Capitolo 3: *** Proposal N°3 ***
Capitolo 4: *** Proposal N°4 ***
Capitolo 5: *** Proposal N°5 ***
Capitolo 6: *** The proposal ***
Capitolo 1 *** Proposal N°1 ***
Un Passo Indietro
Per questa sera ho preparato tutto.
Davide e Lucia sono da Giulia e dormiranno lì.
Il locale è chiuso per il suo giorno di chiusura, e
con mio fratello sono riuscito ad organizzare una serata solo per noi, niente
cuochi né camerieri, solo noi due.
Ho preparato il suo tavolo preferito con deliziosa
attenzione, e nella tasca della giacca questa scatolina blu freme dalla voglia
di uscire.
Ormai stiamo insieme, di nuovo, da quasi un anno,
l’esperienza americana è stata splendida sia per il nostro rapporto di coppia, che
per cementare le basi della nostra famiglia. Trasferirci a Roma una volta
tornati è stato naturale, anche Davide l’ha presa molto bene, visto il legame
che ha instaurato con Cecilia, il reinserimento scolastico non è stato
traumatico. Lucia mi sembra la bambina più felice del mondo, e quest’anno ha
iniziato l’asilo, non che sia stato un trauma per lei, anzi, avendo frequentato
il nido, adora andare a scuola, la mattina l’accompagna la madre, mentre io
porto Davide a scuola in motorino (fortunatamente la nausea gli è bella che
passata), e la sera la riprendo io, prima di tornare a casa però, ci fermiamo
sempre al parco per giocare un po’. Il sabato invece, Davide ed io andiamo in
piscina insieme, il calcio non l’ha abbandonato, ma sono riuscito a
coinvolgerlo anche nel nuoto, così almeno passiamo una mezza giornata solo tra
uomini.
Adoro i miei figli, e amo Azzurra, quindi, perché non
sposarci?
Sono sicuro di me e di lei, e oggi so come affrontare
qualsiasi incomprensione.
Visto che al locale è tutto a posto, posso andare a
casa a prenderla, non voglio perdere nemmeno un minuto stasera.
Azzurra è splendida, bellissima, come sempre, elegante
e sensuale, e mi sento davvero l’uomo più fortunato del mondo all’idea che
possa dirmi di sì.
- Come mai siamo venuti al locale? È giorno di
chiusura oggi.
- Lo so, ma volevo una serata speciale, solo per noi.
– le dico facendola entrare dalla porta sul retro.
La cena procede bene, Azzurra si è rilassata, dopo un
iniziale irrigidimento, ed io ormai fremo letteralmente all’idea di chiederle
di sposarmi, con la scusa di prendere una nuova bottiglia di vino, mi allontano
un momento dal tavolo, e quando torno, sono in ginocchio davanti a lei, che ora
sì, sembra un po’ pallida.
- Azzurra, io ti amo, e sono felicissimo del modo in
cui stiamo costruendo la nostra famiglia. – dico mettendole la scatolina
davanti alla faccia.
- Voglio essere tuo marito, voglio che tu sia mia
moglie, non mi manca niente… - aggiungo aprendo, ad affetto la scatolina blu,
dove campeggia un bellissimo solitario.
- No! – dice lei richiudendo la scatolina, mentre io
sono convinto di aver capito male.
- Ti amo tantissimo, amo i nostri figli, ma no! Non
voglio, non ha senso, non ne abbiamo bisogno, stiamo bene così.
- Ma che dici! – sbotto alzandomi – non mi ami? Non mi
credi? Ancora non ti fidi di me?
- Vedi che non mi ascolti?! Ti amo Guido, T-I A-M-O! e mi fido di te, e adoro la nostra
famiglia, non voglio altro che te, e noi, e sto bene così, non voglio nulla di
più.
- Io davvero non ti capisco.
- Non voglio lo stress di un matrimonio, preparativi,
cose inutili, non mi va, mi agiterebbero e basta… ti ho scelto, ti scelgo tutti
i giorni, perché? Te lo chiedo io stavolta, non ti basto?
- Io… cosa… NO, NO che dici, ti amo, certo che mi
basti, anzi, non mi basti mai.
Queste le ultime parole coerenti che ci scambiamo,
perché poi facciamo l’amore, anche lì, nel locale deserto, per poi andare a
casa, ad amarci ancora un po’.
Non mi arrendo però, prima o poi Azzurra Leonardi sarà
la signora Corsi, forse la serata non è stata il massimo, m’inventerò
qualcosaltro.
NDA
Sono tornata!
Breve raccolta di One-shot per raccontare l'ostinazione dei nostri personaggi preferiti.
Grazie a chi legge, chi segue questa storia, chi la ricorda, e chi la preferisce.
Lisbeth
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Capitolo 2 *** Proposal N°2 ***
Un Passo Indietro
Oggi giornata al mare in famiglia, da quella sera in
cui le ho chiesto di sposarmi sono passati un paio di mesi, io ancora non ho
intenzione di lasciar perdere, e lei sta ancora tenendo il punto.
Ovviamente!
Mettiamoci pure che un paio di settimane fa, sono
venuti a cena da noi Paolo e Nina che ci hanno informato che hanno intenzione
di sposarsi (sono molto felice PER LORO), ci hanno anche chiesto di fare loro da
testimoni ed è molto bello anche questo, ma anche quella sera, le urla, in casa
nostra, si sono sprecate.
-
Lo vedi… è normale… ci si ama, ci si sposa…
-
E’ normale per loro… vuoi Nina? Sposati Nina!!
-
Io voglio te, voglio sposare te, cosa diavolo c’è di difficile da capire, da
accettare?!!
-
Io ti capisco, IO TI AMO… ma tu? Tu mi capisci? Tu mi ami?
-
CERTO CHE TI AMO!!! Io voglio sposarti!!!
-
ED IO NON VOGLIO SPOSARMI!!!
Fortunatamente Paolo e Nina ci hanno aiutato a
calmarci, mentre Nina mi prendeva da parte, Paolo parlava con Azzurra che
sembrava pronta per partire per la Svizzera.
In poche parole, dopo quell’ennesimo tentativo non ho
più detto nulla ad Azzurra.
Oggi ho organizzato una bella giornata al mare, tutti
quanti insieme, volendo sfruttare il fattore figli/famiglia per farla cedere. È
un discorso di nervi e di calma, e non mi dirà di no davanti ai bambini,
giusto?
Anche se questi stessi bambini l’hanno sentita gridare
come una Banshee impazzita solo poco tempo fa, non mi voglio sposare, oggi le farò cambiare idea.
Siamo tutti qui, Davide e Lucia giocano a riva, o
meglio Davide trattiene Lucia che vorrebbe perennemente stare in acqua, Azzurra
ed io ci godiamo un po’ di sole, e la spiaggia quasi deserta, abbiamo deciso di
far perdere un giorno di scuola ai piccoli, rinunciando entrambi ad andare a
lavoro, per goderci questa giornata al mare, senza la calca del weekend, che
devo essere sincero, rende il litorale laziale veramente invivibile.
Approffitando della lontananza dei bambini, ci lasciamo
andare a qualche tenera e innocua effusione, almeno per me è molto difficile da
pensare, ma a distanza di più di un anno tra noi la passione non è mai venuta
meno; quando la vedo, la desidero, e sento sempre quel qualcosa risvegliare i
miei sensi, ci mette poco a farmi perdere la testa, ed io non sono stufo di
lei, mai, mai stanco di lei.
Quando Davide mi fa un cenno, capisco che è il
momento, e mi avvicino alla borsa, dove ho sapientemente nascosto la famosa
scatolina blu, e torno vicino a lei, quando ormai anche i ragazzi ci hanno
raggiunto.
Lucia, imboccata sapientemente da Davide, indica il
mare, dove un peschereccio sta passando, Azzurra sgrana gli occhi un paio di
volte, indecisa sulla possibilità che quello che legge sia reale.
- COSA?? – chiede girandosi velocemente verso di me,
dopo aver letto almeno tre volte, la scritta che campeggia sulla barca:
RIA
SPOSAMI!
Quando nota la scatolina blu, urla ancora più furiosa:
- COSA HAI FATTO CORSI???
Se non fossi certo che mi ama, penserei anche che ora sarebbe
in grado di uccidermi.
Non mi uccide, ma davvero ci è mancato poco.
Così ho ricevuto il mio secondo NO.
Inutile dire che ha preso i bambini e se ne è tornata a
casa da sola, mentre quel Giuda di Davide rideva senza ritegno, costringendomi
anche a tornare a casa con l’autobus.
Ci ho messo tanto amore, molte carezze, tante coccole
per farmi perdonare questa mia seconda proposta.
Una cosa però adesso, era sempre più chiara a
entrambi, io non avrei smesso mai di chiederla in moglie, e lei non avrebbe
ceduto molto facilmente.
NDA
Buon lunedì a tutti!
Nuova proposta, nuovo rifiuto...
Però Paolo e Nina si sposano... molto presto un nuovo focus su di loro.
Grazie a chi legge, chi segue questa storia, chi la ricorda, e chi la preferisce.
Lisbeth
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Capitolo 3 *** Proposal N°3 ***
Un Passo Indietro
Sono stato
bravo per mesi, dopo la mia proposta alla spiaggia, anche perché farmi
perdonare da Azzurra non è stato così semplice, me l’ha fatta pagare cara; ha
evitato uscite romantiche e cena per un mese, dicendo sempre: - Corsi non mi
fido di te, siamo sicuri che poi non ritiri fuori quella scatolina?!…
Così ho
deciso di starmene buono per un po’, un po’ obbligato, un po’ anche caldamente
invitato dagli amici comuni, Paolo e Nina fra tutti.
Però
adesso è il momento di tornare alla carica, e quale migliore occasione se non
quella di un altro matrimonio? Quello di Paolo e Nina, per intenderci. È un
matrimonio, la festa dell’amore, il tripudio dei buoni sentimenti, siamo
entrambi testimoni, come, dico come, potrà dirmi di no questa volta?
Certo, mi
sento un po’ disonesto nello sfruttare l’occasione del matrimonio dei nostri
cari amici, però la guerra è guerra, ed io Azzurra me la voglio sposare, e
visto che lei sembra così decisa a dirmi di no, a mali estremi, disonesti
rimedi!
Nina però
mi ha fatto una bella ramanzina, facendomi giurare sulla testa dei miei figli (gesto
molto poco carino da parte sua) che non le avrei in alcun modo rovinato il
giorno del suo matrimonio, ed essendo io il suo testimone non posso certo farle
questo. E poi, siamo sinceri, quella mi uccide, si autodifende in tribunale e
sicuro le danno la legittima difesa, quindi no, non le rovinerò il giorno del
matrimonio, ma lo sfrutterò al meglio!!
- Bravo
Corsi, questa è la giusta determinazione! – mi dice Paolo dopo che gli ho
esposto il mio piano, e gli ho portato il mio personalissimo regalo per questo
matrimonio.
- Ora
scappo che la tua futura moglie mi aspetta. – gli rispondo lasciandolo a casa
nostra con Azzurra e Marco.
Nina era
splendida ed emozionata, e fortunatamente è andato tutto benissimo. Azzurra ed
io siamo al tavolo con gli sposi, mentre i nostri figli sono in un tavolo molto
molto giovane.
Quando ci
alziamo entrambi per andare a vedere come stanno, decido che è il momento
giusto per fare la mia mossa, c’è stato il taglio della torta, gli sposi
ballano lenti e si guardano romanticamente, quindi è il momento perfetto.
Arrivati al tavolo dei piccoli, Davide ci chiede il permesso di alzarsi con
Cecilia, e noi glielo accordiamo subito, è stato già molto bravo a resistere
per tutto questo tempo senza fare disastri, mentre Lucia sembra stanchissima, e
pare che stia per crollare da un momento all’altro.
Infatti,
dopo averci raccontato la sua cena, e le cose buone che ha mangiato, e quanto è
bella zia Nina stasera perché sembra una principessa magica (perché magica non
lo sappiamo), sale sulle mie gambe e si addormenta poggiando la testa sul mio
petto.
Ecco,
credo che questo sia il momento perfetto! La vedo guardare con gli occhi che
brillano Paolo e Nina, mentre cerca e trova la mia mano.
- Amore, -
dico mentre sistemo meglio Lucia sulla mia spalla, e tiro fuori la mitica
scatolina blu – guarda quanto sono belli… - dico indicando Paolo e Nina e lei
annuisce tornando a fissarmi.
- Perché
non ci sposiamo anche noi? – le dico mostrandole la scatolina.
- Oh
Guido, no, non è proprio il momento, - dice lei cominciando ad arrossire,
mentre io ho un pessimo presentimento – anch’io devo dirti una cosa… - dice
prendendo Lucia dalle mie braccia e appoggiandola sulle sue gambe - aspettiamo un bambino, di nuovo. – dice con
un sorriso enorme sul volto.
- Cosa?! –
le chiedo alzando un po’ il tono della voce, per poi svenire.
Lo ammetto
sono svenuto alla notizia di stare per diventare di nuovo padre, e dopo il suo
terzo rifiuto!
NDA
Buongiorno e buon lunedì a tutti!
Piaciuto il matrimonio di Paolo e Nina?
Nuova proposta, nuovo rifiuto... o forse si potrebbe anche dire Guido propone e Azzurra dispone...
Insomma, new entry per la famiglia Corsi!
Grazie a chi legge, chi segue questa storia, chi la ricorda, e chi la preferisce.
Lisbeth
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Capitolo 4 *** Proposal N°4 ***
Un Passo Indietro
A parte il
fatto che sono svenuto alla notizia, ero e sono strafelice di avere un altro
figlio, o meglio figlia, visto che abbiamo saputo che è una femmina, anche
Davide ha preso bene la notizia, giusto lamentandosi per la poca presenza
maschile in casa, e invitandomi a fare meglio, riuscendo pure a imbarazzarmi
parecchio!
Un figlio
adolescente non è poi così facile da gestire.
Lucia, la
mia piccola principessa, all’inizio, non ha preso troppo bene la notizia…
l’idea di dividere con una sconosciuta la sua mamma e soprattutto il suo papà
non le andava molto giù, e dai che le abbiamo spiegato che sarebbe stato come
con Davide, ma lei no, dura, testarda, cocciuta, peggio di me, diceva che
Davide era Davide ed era simpatico, questa mica la conosceva che poteva essere
contenta così… a scatola chiusa… non accetta niente, questa la sua teoria, mai
espressa in questi termini, ma sempre fin troppo chiara.
Insomma
una fatica, ancora non l’ha presa bene, però l’abbiamo coinvolta molto nella
gravidanza, nella scelta del nome che ha, di fatto, scelto lei, ed ora che
siamo alle porte del parto, l’ansia è palpabile per tutti.
Azzurra è
un po’ agitata, visto il parto un po’ prematuro di Lucia, anche per Francesca è
entrata in fibrillazione una volta entrata nella 35esima settimana, Davide era
emozionato come me e non ci capiva niente, e in questo gli è stata di grande
aiuto Cecilia che c’era già passata con Lorenzo, mentre Lucia era preoccupata
per Azzurra, vedendola sempre tesa e agitata.
Fatto sta
che il tempo previsto del parto è scaduto e noi stiamo ancora qua, Lucia
agitata, Davide che cerca di distrarla, Azzurra esausta, Francesca sempre
dentro la pancia ed io non vedo l’ora che nasca, anche perché ho intenzione di
tornare a chiedere ad Azzurra di sposarmi.
E dai che
non potrà dirmi di no, cavolo stiamo per avere un altro figlio, deve per forza
diventare mia moglie!!
Detto
fatto, che in piena notte, quando ormai avevamo programmato il cesareo, ad
Azzurra si sono rotte le acque, e siamo corsi in ospedale, dove dopo due dita lussate
(mie ovviamente) è venuta al mondo Francesca.
Non so
come ho fatto a non svenire o perché ho acconsentito, ma ho assistito al parto,
e quando l’ostetrica prende per un piede la mia farfalla (farfalla perché è
sempre stata delicata durante la gravidanza, mai calci forti, mai nottate
negate alla madre, delicata), la sculaccia, e la lava io guardo Azzurra
innamorato, e affascinato.
- Grazie.
– le dico posandole un bacio sulla fronte, mentre lei si commuove ora veramente
esausta.
- Ti amo –
mi dice quando le poso un castissimo bacio sulle labbra.
Mi occupo
personalmente della presentazione di Francesca, e il momento più delicato è
proprio con Lucia, che la guarda curiosa ma spaventata allo stesso tempo.
-
Principessa, vieni qua. – le dico sedendomi su una sedia chiedendole di sedersi
accanto a me, così che possa vederla bene.
- Papi… -
dice lei un po’ timorosa.
- Amore,
vieni a vedere Francesca.
- E’ un
po’ brutta… - dice lei seria dopo averla osservata bene.
- Ha
appena fatto una fatica enorme, vedrai domani ti sembrerà più bella.
- …papi,
ma bisogna proteggerla, è piccola piccola…
- Certo,
che bisogna proteggerla, mi aiuterai a proteggerla?
- Sì! –
dice seria accarezzandole una mano per la prima volta – Ma tu mi vuoi sempre
bene? – chiede ancora lei, ora con gli occhi un po’ lucidi.
- Sempre
amore mio, sempre di più! – le dico baciandole la fronte.
Quando
torno da Azzurra. ho gli occhi lucidi, diciamo che Lucia non mi lascia mai
indifferente, in questo è come Davide, quei due sono il mio personale terremoto
emotivo.
- Che
succede? – mi chiede lei un po’ preoccupata e molto stanca.
- Niente,
niente tutto ok, - dico rimettendo Francesca nella sua culla – Lucia l’ha presa
bene, poi insomma mi ha fatto commuovere.
- Quella
bambina ti rigira come vuole… - dice lei cercando di mettersi più comoda.
Ora o mai
più, penso mentre mi siedo accanto a lei, le prendo una mano e tiro fuori la
famosa scatolina blu.
- Amore
mio sposami, mi hai fatto di nuovo l’uomo più felice del mondo, ora per favore,
ti prego, sposami.
- Oh
smettila, - dice lei mollando la mia mano – io ti amo ma tu sei di coccio
proprio, forse ti faccio felice, non certo più intelligente… ma ti pare il
momento adatto con una neonata e altri due figli?? – conclude girandosi
dall’altra parte.
Mentre
rimetto in tasca per l’ennessima volta la scatolina blu, mi metto vicino alla
culla e mi godo la mia piccola farfalla, che addolcisce il quarto rifiuto che
ho ricevuto dalla mia non-ancora-moglie.
NDA
Buongiorno e buon lunedì a tutti!
Ecco, finalmente, la nuova arrivata Francesca... lo confesso, non ho
saputo resistere ad inserire di nuovo un momento Lucia- Guido, spero
che la cosa abbia fatto piacere anche a voi.
Ennessimo rifiuto, forse stavolta Guido ha scelto un momento poco adatto... o no?
Voi cosa dite?
Grazie a chi legge, chi segue questa storia, chi la ricorda, e chi la preferisce.
Lisbeth
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Capitolo 5 *** Proposal N°5 ***
Un Passo Indietro
La nascita
di Francesca ci ha assorbito completamente, un neonato è impegnativo, ora lo so
anche io, e sempre più spesso mi chiedo come abbia fatto Azzurra da sola con
Lucia, o Manuela con Davide, due ottime mamme, considerando però che adesso i
figli sono tre in totale, pure io come papà non sono niente male.
Davide è
contento, molto, nonostante casa nostra sia un mini gineceo è molto felice
della new entry, ed è anche collaborativo nel cambiarla, cosa che un po’
mi ha stupito.
Lucia dopo
parecchie ritrosie iniziali, e un viscerale fastidio che le era venuto nel
vedere sua madre allattare la sorella, adesso la vive molto meglio.
Le piace
restare con lei mentre la facciamo addormentare, spesso si mette vicina alla
sua culla, accendendole le apine, e guardandola dormire, le fa anche parecchi
discorsi sul ciuccio, dicendo che presto non dovrà più usarlo perché non è da signorine.
Davide e Azzurra se la ridono della grossa a queste scene, mentre io lo
confesso, sono sempre più innamorato della mia principessa.
Questo
fine settimana andremo tutti a Modena, quando dico tutti intendo proprio tutti,
visto che vengono anche Nina e Paolo, e Giulia e Marco con tutta la ciurma.
Ci sarà il
battesimo di Francesca, e anche Nina ha qualche novità per le suore, ebbene sì,
Nina cuore di ghiaccio, ‘siete tutti dei pupazzi nelle mani dei vostri figli’,
è in dolce attesa, e presto o tardi ci omeggierà con un mini-Mirti, che è
inutile dirlo è si sente un Dio, ed è perennemente in un brodo di giuggiole.
Ho deciso
che questo clima festoso, familiare, gioviale è il più adatto per fare il mio
nuovo tentativo, effettivamente dopo la nascita di Francesca sarebbe stato
impensabile organizzare anche un matrimonio però non mollo, la scatoletta è
nella mia borsa.
Ho deciso
che questo fine settimana mi abbasserò anche a sfruttare il fattore suore, sto
cadendo sempre più in basso, me ne rendo perfettamente conto, ma voglio
sposarla davvero, quindi insisto, e vado avanti con ogni mezzo, lecito o meno.
Il
battesimo è andato benissimo, Francesca è stata come sempre un angelo, Giulia e
Chiara sue madrine erano felicissime dell’onore ricevuto, ed io vedo suor
Angela fissarmi sempre con più astio, fino a quando non ce la fa più a
trattenersi, viene mi prende per un braccio e mi porta di fuori.
- Guido
Corsi sono estremamente delusa dal tuo comportamento. – dice tutta solenne.
- Che cosa
ho fatto? – le chiedo basito, mentre mi risistemo la giacca che lei ha stropicciato.
- Che cosa
hai fatto? Hai anche il coraggio di chiedermelo? Sembra che le cose tra te e
Azzurra vadano bene, molto bene, vedendo anche Francesca, quindi mi spieghi
perché ancora non è tua moglie?
- Ah lo
chieda a lei, non a me!!
- Cosa?
- Le ho
chiesto già…- comincio a contare con le mani – 4 volte di sposarmi con tanto di
anello e dolci parole, un’altra decina di volte avrò intavolato il discorso in
maniera pseudo casuale, ma lei è di coccio, niente, mi ha già detto no per
quattro volte.
- Cosa?
- Suor
Angela, non ci fa una bella figura a ripetere sempre la stessa domanda, e poi
diciamocelo quell’espressione non sembra poi così brillante. – dice Paolo che
ci ha raggiunto nel chiostro.
- Guardi
suor Angela, a quanto ne so, ci vuole riprovare pure oggi… - le dice Paolo – e
lei assisterà in diretta a una proposta Corsi, sperando che la risposta sia
affermativa, altrimenti, può parlare direttamente con la reticente non-sposa.
- E se mi
dice ancora di no?! – dico io un po’ timoroso.
- Le dai
una botta in testa, le metti l’anello e quando rinviene, le dici che ha
accettato pure se non se lo ricorda.
Suor
Angela ed io lo guardiamo malissimo, mentre lui alza le mani.
- Non ho
fatto così con Nina, e poi Corsi, se vuoi che ti dica sì, credici un po’ di
più. – dice lui molto offeso, tornando nella cappella.
Il momento
del pranzo si avvicina, mentre suor Angela continua a fissarmi e Paolo a
sorridere.
Dopo che le
madrine hanno fatto un improbabile brindisi alla mia terzogenita, mi alzo anch’io
in piedi, di fronte a tutti con un bicchiere in mano, ho un attimo di dubbio,
che stavolta possa farmi del male fisico... meglio non pensarci o non le chiedo
nulla, mi volto verso Azzurra che mi guarda incuriosita, e mentre io metto mano
alla tasca interna della giacca, lei capisce… lo vedo dal suo sguardo.
- No, Guido
ho detto no, ed è no. E non pensavo che tu potessi approfittare del battesimo
di tua figlia… per per… - dice arrabbiata e senza terminare la frase, si alza
da tavola.
Scrollo le
spalle, guardando suor Angela, mentre Paolo sorridendo fa cenno di prenderla a
bastonate sulla testa.
Il clima
generale è presto ripristinato dalla notizia mini-Mirti in arrivo.
Per farmi
perdonare da Azzurra dopo la mia quinta proposta ci ho messo molto, soprattutto
perché non ha digerito l’intervento di suor Angela, pressante e stressante pro
matrimonio.
Questo è stato
il mio quinto no, ma quanto è vero che mi chiamo Guido Corsi, prima o poi, le
strapperò un sì.
Al
diavolo, comincio a prendere seriamente in considerazione l’idea della
bastonata in testa.
NDA
Buongiorno e buon lunedì a tutti!
Povero Guido, questa volta è proprio il caso di dirlo, Azzurra
non gli lascia nemmeno il tempo di parlare, diciamo che non ha molto
apprezzato il modo e la platea presente...
Voi cosa ne pensate?
Grazie a chi legge, chi segue questa storia, chi la ricorda, e chi la preferisce.
Lisbeth
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Capitolo 6 *** The proposal ***
Un Passo Indietro
- A mali
estremi, estremi rimedi.
- Quando il
gioco si fa duro i duri cominciano a giocare.
- Se insisti
e resisti raggiungi e conquisti.
- Non
mollare mai.
- Siamo
tutti con te.
- … mio
fratello potrebbe rimediare qualcosa, che potrebbe finire nel suo the e
potrebbe scioglierla…
- Senti ma
se facciamo una raccolta firme, deve cedere… no?!
- Listo para
la batalla.
- Hasta
siempre!
Queste sono state le incitazioni ricevute ieri dai
miei compagni di calcetto, Paolo compreso, anche se molti di loro continuano a
dire magari fossi in te… magari mia moglie m’avesse detto no… mannaggia a me a
quando gliel’ho chiesto… io vado contro corrente, e toh, voglio sposare la
donna che amo, nonché madre dei miei figli; quindi oggi o la va o la spacca
ultimo tentativo e nemmeno troppo lecito, niente scatolina blu stavolta, do
retta a mio fratello, che quell’anello porta male.
Mi gioco il tutto per tutto.
- La colazione è pronta… a tavola… - dice Azzurra ad
alta voce dalla cucina – Corsi sbrigati!! – aggiunge alla fine.
- Corsi quale? – dice quell’angelo di mia figlia
sedendosi al tavolo della colazione.
- Giusto, sono circondata! – dice Azzurra alzando le
mani e posando Francesca nel suo seggiolone, mentre anche Davide è arrivato e
si è seduto al tavolo.
Lui e Lucia mi lanciano uno sguardo d’incoraggiamento, ovviamente perché anche loro sanno del mio
tentativo, quindi faccio un profondo respiro e via.
- Grazie – dico ad Azzurra mentre mi passa il mio the,
restando in piedi accanto a lei, che scalda i toast per i ragazzi.
- Di nulla. – dice sporgendosi per posarmi un bacio sulle
labbra.
È in buona, è il momento giusto.
- Amore, porti tu Chicca all’asilo?
- Si
- E prendi tu Lucia a scuola per portarla a scherma?
- Si
- Ti ricordi che oggi sono in tribunale nel
pomeriggio?
- Certo
- Non ci sono problemi quindi se vai anche a prendere
Davide?
- Non ci sono problemi.
Dannazione!
Penso mentre anche Davide e Lucia sembrano allarmati.
Calma Corsi, il piano è buono, bisogna solo rimetterci
in carreggiata.
- Tesoro, domani siamo a cena da Giulia vero?
- Si, amore.
- Prepari un dolce?
- Si si.
- Non dobbiamo pagare la retta dell’asilo?
- Si, giusto.
- E non credi che sarebbe meglio sposarci?
- Si si, certo.
- Fregata! – dico ad alta voce, mentre le prendo la
mano sinistra e le metto al dito l’anello!
Mentre i ragazzi che avevano trattenuto il fiato, si
rilassano e cominciano a battere le mani!!
Bravo
papà!
Cita anche uno striscione che srotolano Lucia e
Davide.
- Tu… tu… - dice Azzurra puntandomi il dito contro e
con l’aria molto minacciosa.
- A mali estremi, estremi rimedi amore… ormai l’hai
detto, davanti a testimoni per giunta. – dico indicando i ragazzi.
- Ti ho anche registrato mami. – dice Lucia,
fintamente innocente, tirando fuori un registratore.
- Giuda! – dice ancora Azzurra rivolta a lei, per poi
fermarsi a guardare l’anello.
E mentre si rimira la mano esclama: - non è il solito!
- No, è vero… - confesso alzando le mani – mi sono
convinto che il solito non portasse bene, questo era di mia madre, quello che
le diede mio padre, che a sua volta gli diede suo nonno… insomma è un gioiello
di famiglia… - cavolo Azzurra era pur sempre una modella abituata a cose
bellissime, perché mi sono presentato con un gioiello antico?! Vabbe, si
cambierà. – se vuoi posso recuperare il solito…
- No, no… - dice lei continuando a guardarsi la mano.
- Guido, mi dici perché hai insistito tanto? – mi chiede
lei un po’ più a bassa voce per non farci sentire dai ragazzi.
- Perché ti amo, e perché ti voglio come mia moglie,
per me è davvero importante. Sei mia, sono tuo, lo so, ma voglio davvero
giurare davanti a qualcuno di molto molto importante quanto tutto questo sia
vero e importante per me.
- Allora va bene, ci sposiamo.
E mentre i bambini fanno festa, io la stringo in un
abbraccio enorme.
- Perché ora si? – le chiedo in un orecchio.
- Perché non avevo capito, pensavo che me lo chiedessi
per convenzione sociale, perché… perché è meglio se siamo sposati, e io non amo
certi diktat. Ora lo so, ora ho capito che per te è altro, e ti amo pure io,
quindi sì ti sposo avvocato Corsi.
- Grazie futura signora Corsi! – le dico prima di
prendermi un bacio poco casto.
- Basta, basta… - gridano Davide e Lucia insieme,
mentre coprono gli occhi a Francesca, e quando vedo Azzurra guardare nuovamente
l’anello, le dico: - Se vuoi lo possiamo cambiare, posso…
- Shhhh…. – dice lei posandomi un dito sulle labbra. -
Questo è perfetto! – aggiunge sorridendomi felice.
Quando ormai sono usciti tutti di corsa da casa,
prendo il telefono e invio una mail per informare i miei compagni di squadra
del tanto atteso responso positivo, metto in copia pure suor Angela, Nina e
Giulia, sperando che Azzurra non se la prenda troppo.
NDA
Buonasera e perdonate il ritardo, meglio tardi che mai, no?
Eccoci finalmente al tanto atteso sì, e con lui all'epilogo di questa breve raccolta.
Spero di avervi regalato qualche sorriso, e di non avervi deluso con
questo finale, sono sempre qui per qualsiasi commento/recensione...
pronta anche a ricevere qualche pomodoro...
Grazie per avermi seguito ancora!
Grazie a chi ha letto, seguito, ricordato, preferito anche questa piccola storia.
Lisbeth
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