problemi di memoria

di Raynella
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** il mesiversario ***
Capitolo 2: *** Incidente in piscina ***
Capitolo 3: *** La SA, prima parte ***
Capitolo 4: *** la SA, seconda parte ***
Capitolo 5: *** Aoi Ogata ***
Capitolo 6: *** Di nuovo SA ***
Capitolo 7: *** La mia impotenza ***



Capitolo 1
*** il mesiversario ***


Il “mesiversario”
 

Visione di Hikari

Salve mi chiamo Hikari Hanazono, sono una studentessa della classe special a (una classe speciale per i migliori sette allievi della scuola); mi sono iscritta a questo istituto per motivi al quanto personali: BATTERE KEI TAKISHIMA!

Già ….Kei è da quando lo conosco il primo in classifica su ogni genere di sfide, per questo vado a scuola con lui, per riuscire finalmente un giorno a batterlo; ma la sfortuna mi assiste ed a ogni sfida riesce sempre a vincere lui, ma riuscirò a far vedere a quel Takishima di che pasta sono fatta: io non mi arrendo alla prima difficoltà anzi, mi impegno al massimo e non mi arrendo mai perché impegnandosi al massimo si può raggiungere ogni scopo …. Questa è la mia morale.

Nella SA troviamo poi i miei altri amici Hakira, Tadashi, Jun, Megumi e Ryu; ognuno con proprie passioni e difetti e ma comunque i miei cari amici da sempre.

Oggi, che ci crediate o no, e ci credo poco anche io, festeggio un mese di fidanzamento con Kei ...assurdo, proprio io che non sapevo cosa fosse l’ amore mi ritrovo festeggiare la nostra unione con il mio rivale numero 1.

Ma torniamo al presente.

Mi stavo incamminando verso la scuola: l’ aria fresca mi riempiva i polmoni e la divisa della SA si muoveva al tocco del vento brillando di un bianco intenso alla luce del sole: «Ah che bella giornata … perfetta per una sfida in piena regola».

BIBIIIP!! Un clacson era suonato alle mie spalle interrompendo il filo dei miei pensieri: era Hakira.

«Hikari! Hikari, Hikari!....» l’ ho sentita urlare mentre scendeva velocemente dalla macchina e mi saltava addosso «Cos- cosa ce Hakira?» Hakira  aveva  mutato l’ espressione preoccupata in una seria «Carissima Hikari, oggi è il tuo mesiversario giusto? »ho annuito cercando di nascondere la perplessità nel vedere la mia amica così strana«...Allora ti devo scortare!....non posso permettere che la mia dolce Hikari arrivi da scuola tutta sola proprio nel giorno in cui festeggia il suo mesiversario; soprattutto con quel Kei nei paraggi»sembrava scrutare i dintorni «Forza andiamo! » «Ma hakira….»non feci in tempo a trovare un giustificazione che già ero seduta sulla sua lussuosa auto bianca.

«Allora Hikari, visto che è un giorno importante ci vuole un cambio di look … non dico di cambiare abito, ma non ti costerebbe nulla metterti un filo di mascara o matita no?e allora all’opera!»«Ma … aspetta!.... ».
 
Visione di Kei
«Ormai dovrebbero arrivare» aveva detto Ryu con un gran sorriso, io mi ero limitato ad annuire immerso nei miei pensieri: “chissà se tirerà fuori qualche sfida anche in questo giorno” e avevo fatto un piccolo sorriso facendo rimanere perplessi jun e megumi.

«JUN!JUN,JUN,JUN!dove sei?» «ah, Sakura ben arrivata-avevo detto io- e c’ è anche Yahiro … cosa ne pensate della SA?» «non c’ è che dire, è da vostri livelli»Yahiro aveva risposto a modo suo facendo arrabbiare di proposito Megumi che cercava di farsi notare i scrivendogli numerosi cartelli.

«Siamo arrivate! Spero proprio che Tadashi non abbia trovato la torta … l’ho nascosta per bene»«Torta?! dove?»Tadashi era sbucato all’improvviso prendendosi il suo sonoro ceffone quotidiano.
«Forza Hikari vieni!»strillava Hakira «Arrivo, arrivo».

Era caduto  Il silenzio e io per primo ero immobile, paralizzato alla vista della mia ragazza truccata splendidamente, semplice ma elegante … poi avevo detto nel mio solito tono sarcastico «Hei numero due! finalmente hai scoperto cos’ è il mascara?».

Ero pronto alla sua solita risposta quando ad arrivarmi fu la voce della violetta Hakira«Kei!!non mi sembra il caso di sfide in questo giorno importante! E poi guarda, Hikari si è fatta bella solo per te! E poi …..- si era soffermata un momento facendo apparire sulla sua bocca un enorme  sorriso-aspettate, dov’ è il regalo che le hai preso?» «cos’è? Preoccupata?»il sorriso era mutato in broncio«Forza vediamo questi regali …».

«Wao Kei non pensavo fossi così romantico!»gli occhi di Sakura stavano brillando alla vista di quel piccolo anello in oro con un dolce diamante sopra che avevo regalato alla mia fidanzata, che al contrario dell’ amica sembrava imbarazzata«Em … è bellissimo, g-grazie Kei»«Hikari, qualcosa non va?» «He? No niente, spero solo che il mio regalo ti piaccia anche se non è così costoso tutto qui …. ecco, tieni»e mi aveva dato un bacchetto rettangolare.
Lo avevo aperto tranquillamente ed alla fine ne avevo scoperto il contenuto«E’ un album- si era messa a spiegare lei quasi preoccupata che non mi piacesse- è un album con le foto di tutti noi:di Hakira e Tadashi, Di Ryu, di Megumi e Yahiro, di Jun e Sakura e … beh di me e te»aveva concluso con uno di quei bei sorrisi che mi fanno sempre sciogliere.

«scusa se non è di tuo gradimento ma sai io non …»«E’ perfetto- avevo risposto senza farla finire- grazie davvero Hikari, lo adoro»e ho sorriso«che bello»ha continuato lei.

A quel punto l’ho baciata sotto gli occhi di tutti con Hakira gelosa, Tadashi alla ricerca della torta, Ryu con il suo pappagallo, megumi e Yahiro e Sakura che rincorre jun; quando ho staccato le mie labbra dalle sue e l’ ho vista tutta rossa ho solo potuto pensare a quanto l’amassi e a quanto volessi che quei momenti non finissero mai, che quella giornata e quelle dopo andassero bene come era iniziata questa … ma mi ero illuso …


Angolo autrice: salve sono Raynella, volevo solo ringraziare tutti queli che hanno inserito la ff nelle preferite o nelle seguite grazie davvero^^
in oltre vi prego di recensire così da correggere i miei errori (non sono una grande scrittrice)
saluti
Raynella

 

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Capitolo 2
*** Incidente in piscina ***


Incidente in piscina
 
 

Visione di Ryu
 
Abbiamo mangiato subito la torta di Hakira; era davvero buona insieme al suo famoso the che rende felice chiunque lo beva, pure al mio pappagallino era piaciuto il banchetto.
 
Mi sono soffermato un momento ad osservare quella curiosa ed insignificante scena tra ragazzi: Hakira pestava Tadashi per l’ennesima fetta di dolce, Sakura tentava di imboccare Jun molto confuso su come comportarsi, megumi cercava di far trasparire qualche emozione da Yahiro sul cibo in tavola ed i due festeggiati tranquilli, con Kei che sorseggiava il the e Hikari intenta a guardare il suo nuovo anello.
 
Non ho potuto fare a meno di pesare che quel momento fosse unico e sarebbe stato magnifico se fosse continuato in eterno.
 
Hikai si alzò «scusate ragazzi io vado, sapete c’è l’esame di matematica ed io…», eravamo gia caduti tutti in depressione convinti che avrebbe lanciato un'altra sfida al fidanzato quando «…Voglio prepararmi al meglio, a dopo amici! »
Ci aveva lasciati allibiti a cercare di accettare quella cosa, davvero non aveva sfidato Kei?!, perfino lui era stupito del gesto.
«beh ragazzi, io vado, mi aspetta la matematica» con questo il biondo se ne era andato.

IL GIORNO DOPO

«carissimi studenti sono lieta di dirvi che oggi annullo tutte le lezioni, oggi andiamo alla piscina, vi siete meritati un giorno libero con il vostro impegno!»
Chiunque si sarebbe aspettato un grido di incoraggiamento ma al contrario cadde il silenzio più profondo tra gli studenti, da quando la preside è gentile?
«No, non era mia madre, lei sta male e hanno cercato una sostituta momentanea, quando scoprirà cos’è successo … spero solo che non si sfoghi su di me!» ci aveva spiegato Tadashi mentre eravamo sul bus.
 
«siamo arrivati! Che bello!...ah Takishima» «eh?» Kei aveva una faccia orrenda, era davvero inquietante, probabilmente era stato tutta la notte al computer a lavorare.
«no! Niente, non è niente davvero! eheh»aveva aggiunto Hikari intimorita.
«come vuoi Hikari»la sua espressione era cambiata radicalmente da assatanata a dolce e gentile con enorme sorriso: così era ancora più inquietante.

Siamo entrati subito in acqua, «Hei Tak …»stava dicendo Hikari voltandosi, ma Kei era stava rispondendo al cellulare per lavoro e si deduceva dalla faccia che non era contento.
Speravo che la mora non se la prendesse, la vidi infatti salire sulla piattaforma di tuffo mentre il fidanzato si allontana dal rumore della piscina.
La ragazza era persa nei suoi pensieri, forse era salita lassù per scacciarli …
«Hikari attenta al gabbiano!» aveva improvvisamente strillato Hakira risvegliandola.
«cosa? Wuaaaaa!» aveva risposto ma l’uccello le era venuto addosso, dalla mia posizione non potevo però vedere bene la scena …

Visione di Hikari

“stupido gabbiano levati!” continuavo a pensare mentre cercavo di scacciarlo, ma non ne voleva sapere di volare via; stavo anche muovendomi pericolosamente sulla piattaforma mettendo i piedi a casaccio.
Poi … il mio piede mancò il cemento e toccò il vuoto; ho sentito il mio corpo cadere pian piano in basso immaginando le facce dei miei amici nel vedere la scena, ho sperato che Kei sarebbe arrivato prendendomi in braccio ma non poteva accadere, era a parlare del lavoro.
Ho sentito una lacrima scivolarmi sulla guancia poi, acqua, un colpo alla nuca, l’aria mancare e lentamente tutto buio …
 
Ho aperto a fatica gli occhi che sono stati investiti dalla luce del giorno; davanti a me due figure.
Una ragazza dai capelli viola e gli occhi marroni in compagnia di un ragazzo biondo dagli occhi verdi.
«dov-dove sono?»
«Hikari ti sei svegliata! Kei si è svegliata guarda!»aveva urlato la fanciulla facendomi pulsare la testa, «Hikari stai bene!»aveva aggiunto l’altro personaggio un po’ meno forte, per qualche motivo il suono della sua voce trasmetteva calore.
Tentai di dire qualcosa nonostante il dolore alla nuca «sc-scusate .. io … » «non sforzarti Hikari» «no, è che, io non ... chi è Hikari? Chi sono io?».
Il silenzio riempì la sala.
«Sul serio ragazzi io non mi ricordo! Chi sono? Sono questa Hikari?e voi? Miei amici?io non ricordo, non … Ricordo» avevo urlato in preda alla disperazione mettendomi seduta e cominciando a piangere senza un motivo preciso; SBAM!

Il biondo era uscito di corsa dalla sala.

«Non preoccuparti per lui è solo un po’ preoccupato, per il momento ti basti sapere che io sono la tua migliore amica Hakira e lui era il tuo ragazzo Kei, ora riposa che ne hai bisogno» aveva subito puntualizzato la giovane davanti a me con un tono dolce e gli occhi lucidi; poi era uscita lasciandomi sola alla ricerca di qualche ricordo.
“amica” quella però nella mia ricerca era l’unica parola che avevo davvero riconosciuto della sua frase che mi trasmetteva sicurezza e calore …

Visione di Hakira

Sono uscita dalla stanza appena prima che le lacrime prendessero a scorrere e mi sono girata alla ricerca di Kei.
L’ho visto seduto alla mia destra e l’ho osservato qualche secondo: potevo solo immaginare il suo dolore nel non essere riconosciuto da colei che amava e che tanto aveva desiderato.

Le uniche cose che ricordo di lui di quel momento sono la testa china con i cappelli a coprire gli occhi, le mani che giocherellavano nervose con l’anello che le aveva regalato appena il giorno prima, e una piccola lacrima che gli scendeva sulla guancia: l’unica che gli avessi mai visto versare …
 

Angolo autrice: eccomi con il secondo capitolo! Scusatemiiii! E che con danza, scout e scuola trovo poco tempo per il mio pc  (povero l’ho lasciato solo T.T) … comunque questo era il nuovo capitolo, ringrazio Hazzamlmlml e leyra05 per aver recensito e kya99 per aver messo la ff nelle seguite … continuate a recensire è tutto ben accetto (soprattutto sugli errori grammaticali con cui vado particolarmente d’accordo -.-) cercherò di aggiornare prima lo giuro!
Baci
Raynella

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Capitolo 3
*** La SA, prima parte ***


La SA, prima parte
 


Visione di Kei
«Buon giorno ragazzi» aveva salutato la preside entrando nella serra
«Buon giorno» risposta comune degli SA
Quella era una mattina particolarmente soleggiata nonostante avessero previsto un brusco temporale pomeridiano.
Erano passati 6 giorni dall’incidente in piscina ma Hikari ancora non ricordava nulla, solo qualche parola e nome confuso, i suoi genitori erano a pezzi ma lei continuava a tirarli su dicendo che la memoria si sarebbe fatta viva anche se di loro non ricordava nulla, soltanto che il padre le aveva insegnato la lotta, nulla di più.
«Ragazzi vi devo parlare – fece una un lunga pausa – senza Hikari»
Il sangue si raggelò nelle vene.
 
«Sentite – cominciò – abbiamo un problema, se Hikari non riprende possesso del passato dovrà uscire dalla SA perché vi stanno solo i migliori e lei non è compresa se fa calare voti nei prossimi esami … scusate»
Silenzio
«Se ci tenete davvero che lei resti con voi dovete far in modo che sia tra i primi 7 nelle prossime verifiche chiaro? Altrimenti non potrò fare nulla, il regolamento è chiaro»
«Si, ma mamma se non risulta tra i migliori poi durante l’anno potrà recuperare no?!» era intervenuto Tadashi
«Ovviamente, ma spetta
a voi  aiutarla … vi saluto, si fa tardi …» e con questo si era incamminata lasciandoci ai nostri pensieri.
Ad Hikari ne avremmo parlato il domani, doveva godersi quel suo ultimo giorno prima dei pesanti studi che avrebbe affrontato … che io stesso le avrei fatto affrontare, mi sarei fatto bocciare piuttosto ma lei doveva stare nella SA.
 
Il mattino dopo ci sedemmo al tavolino in legno della serra, Akira aveva preparato un semplice tè aromatizzato alla lavanda e qualche dolcetto alla crema che Tadashi non cercava come al solito di divorare, megumi non scriveva e Ryuu non coccolava il suo cricetino: si percepiva l’aria pesante che passava tra noi.
«Hei ragazzi che avete? oggi mi sembrate diversi, qual cosa non va?»
Aveva iniziato proprio lei, ora dovevamo spiegarle, dovevo spiegarle
«ok, questo silenzio è snervante andiamo al dunque»
«Ma Kei la delicatezza non la ricordi?» aveva ringhiato Akira
«mai conosciuta» avevo risposto con tono ironico.
«Ascolta Hikari, dobbiamo parlare …»
Le spiegammo la situazione nel modo più tranquillo possibile, dei voti, la SA, e tutto ciò che le potesse dare una motivazione per impegnarsi al massimo come aveva sempre fatto.
«Capisco» si era limitata a dire,
«Quindi?»
«Quindi cosa Takishima?! Mi impegnerò non posso fare altro! Spero almeno che la capcità di ricordare cose nuove abbia retto così non dovrò abbandonarvi!» aveva urlato con rabbia sfogando la miriade di emozioni che provava

«E non stare così in silenzio dì qualcosa!!» aveva le lacrime agli occhi, non potevo vederla così …
«Io esco, ho bisogno d’aria» e me ne ero andato stringendo i pugni fino a far diventare le nocche bianche, perché a lei? Che ne poteva lei?
 
Visione di Akira
 
«Oggi studiamo scienze!»
«Ma tu non sei mai stata brava in scienze»
«Oh Hikari te lo sei ricordato»
«Bhe … veramente me l’ha detto Tadashi …»
La prossima volta che lo vedo lo riempio di botte!!
«Bhe non importa, cominciamo»
Abbiamo passato cinque ora al mattino e al pomeriggio, talvolta anche alla sera pur di far imparare il programma alla ragazza, più determinata che mai.
Hikari era bellissima mentre studiava, si concentrava tantissimo, a volte scordandosi anche della ma presenza, ma non mi importava, pensavo solo che c’era un motivo in fondo se Kei aveva osato innamorarsi di lei
 Abbiamo sopportato anche lui ovvio, Kei …
 
Quella mattina un po’ nuvolosa
«mi raccomando numero 2 studia bene!»
«Non chiamarmi numero 2!!»
Un raggio di sole
«Bhe almeno questo te lo ricordi …» aveva aggiunto con sorriso che lasciava trasparire poco ma trasmetteva molto …
 
«Oggi è il grande giorno su!! » avevo urlato,
«Corriamo a vedere i risultati!!»
 
LISTA RISULTATI ESAMI
1. Kei Takishima
2. Ryuu Tsuji
3. Akira Todo
4. Jun Yamamoto
5. Megumi Jamamoto
6. Tadashi Karino
7. Hejime Takei
8. Hiakri Hanazono

 

Angolo Autrice:
Scusate ma questa sera sono molto stanca e non ho riguardato con attenzione la grammatica, fatemela notare piuttosto, il lato positivo è che domani è l’ultimo giorno di scuola, quello negativo per voi è che non aggiornerò fino all’inizio della scuola perche sarò in vacanza ed al campo scout^^
Raynella

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Capitolo 4
*** la SA, seconda parte ***


 La SA, seconda parte

Visione di megumi

Ero senza parole,
«Hikari …» cercava di dire Akira con gli occhi lucidi senza trovare una sola parola adatta da pronunciare; i risultati erano chiari ed Hikari non sarebbe stata nell’ SA per un po’.
«Hikari io …»
«Ci deve essere un errore!- disse Kei ad alta voce – Deve esserci! Ora vado dalla preside» continuò mentre si incamminava.
«No -Una voce dolce emerse decisa – Tu non ci andrai Takishima» era lei, la mora Hanazono.
«Come sarebbe a dire?»
«Sarebbe a dire no! È inutile andare dalla preside, i conti sono fatti e non sono tra i primi sette pazienza! Migliorerò ma almeno sono arrivata tra i primi otto e non ci vorrà molto per migliorare, fino all’ora me la caverò nelle classi normali seguendo le lezioni come tutti gli studenti della scuola»
«Ma tu non vuoi essere nella SA?» intervenne Akira
«Certo che lo voglio … ma non possiamo farci niente, vi raggiungerò tra qualche settimana» e detto ciò cominciò a camminare.
Nel frattempo si dileguarono tutti dal cartellone degli esami, Ryu diede una bacca sulla spalla a Kei che rimase immobile un po’.
Potevo immaginare come si sentisse dopo una strigliata simile.
 

Il giorno dopo arrivò alla SA il nuovo settimo posto Takei.
«Buon giorno cari amici!» era sbucato l’idiota.
«Giorno» rispondemmo tutti con freddezza lasciandolo amareggiato
«Cosa c’è di nuovo Akira per merenda??» cercò di attaccare discorso Tadashi
«tè aromatizzato ai fiori gialli, significano nuovo inizio»
Silenzio, troppo silenzio per i miei gusti e non andava; presi l’album.
“ragazzi tornerà tutto come prima tranquilli” e iniziai a cantare, una melodia dolce che parla di rinascita e riuscii a intonarla dolcemente coinvolgendo tutti i miei amici.
 

Visione di Hikari

«Sei pronta amore?»
«Si mamma!» avevo urlato dalla mia camera, stavo provando la nuova divisa, non mi stava tanto male.
Mi avviai verso scuola ripensando al giorno prima e a quando me nero andata piangendo di nascosto: non glielo avrei mai fatto notare a loro quanto stavo male.
Arrivai in classe e ascoltai tutta la lezione, qualcosa mi ricordavo di tutto ciò.
Udii una leggera sinfonia provenire dalla serra e pensai Megumi che canta, è bravissima.
Al pranzo ero giù ma non lo feci notare, mangiai il mio riso e finii la giornata scolastica … non gli avevo visti nemmeno un attimo.
Una volta a casa mi sciacquai la faccia e mi guardai allo specchio.
Chi era quella persona riflessa? Non sapevo nulla di lei o del suo passato, me ne ero impossessata perché una ragazza in ospedale mi aveva raccontato la mia “vita precedente” e in quel momento mi ero fidata.
Continuai a guardarmi con quella divisa marrone spenta, non, non era l’abito spento ma il mio sguardo che non trovava ricordo in quel vestito mentre nella divisa della SA mi sembrava di esserci nata.
Una ciocca bagnata mi scivolò sul volto e capii una cosa, io non ero più Hikari Hanazono, non la sarò mai più stata, quello che sarei diventata sarebbe stata la nuova Hikari.
Ebbi un illuminazione e tutte le mie certezze d’un colpo svanirono. Tutto ciò che so me lo hanno detto loro pensavo e se … per tutto questo tempo, quella che mi hanno fatto credere di essere, non fossi in realtà io? Chi potrà mai rispondere a una domanda così?!
Forse fu il destino come se mi stesse osservando ma in quel momento mi suonò il cellulare: numero sconosciuto, una chiamata che mi avrebbe cambiata definitivamente.
 



AA: eccomi! Come prima cosa mi scuso per questo stra ritardo ad aggiornare ma mi è arrivato assassin’s screed 4 per natale e non riesco a mollarlo abbandonando efp, secondo spero solo che il capitolo non sia corto e noioso. Chi avrà chiamato Hikari?? Lo scopriremo nel prossimo episodio!!
Raynella^^

 

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Capitolo 5
*** Aoi Ogata ***


Aoi ogata
 


visione di Hikari

«Pronto?»
«pronto! Parlo con Hikari Hanazono?»
«Si, lei è?»
«Ah che linguaggio formale, io sono Aoi Ogata»
 
 
«Hei Hikari!»
Ho sentito un pacca sulla spalla e mi sono voltata, era Akira.
«Ciao Akira! Buon giorno!» ho detto sorridendo allegramente
«Vedo che oggi sei allega! Mi fa piacere! Allora come va la scuola?»
«Bene! Sono la migliore, la numero 1!» ho pronunciato quelle parole con decisione stringendo la mano in un forte pugno ed ho guardato l’amica decisa.
«Hei numero 2! Non dire mai di essere superiore a me! Tanto non ce la farai mai!»
«Takishima io ti batterò! vedrai» ho detto con un piccolo broncio e mi sono diretta alla mia classe; appena voltato l’angolo però mi sono nascosta e mi sono seduta a terra, il tatto del prato, il fresco dell’ombra, il venticello che mi muoveva gli abiti.
“sta per suonare devo muovermi” continuavo a pensare, ma rimanevo lì bloccata al suolo a pensare alla sera prima.
 

«Ci conosciamo?»
«Oh allora è vero che non ricordi nulla! Certo che ci conosciamo, siamo amici, ci siamo incontrati ad un incontro di lotta e ci siamo sentiti ogni tanto da lì, mi dicono che stai legando molto con l’SA? Strano devo dire!»
«Come sarebbe a dire strano mi scusi?!»
«Ma … giusto la memoria, beh loro non sono davvero i tuoi amici, loro ti odiano, l’hanno sempre fatto, ti trattavano male, deridendoti, facendoti sentire un’unitile poveraccia in mezzo a tanta gente ricca; e tu non dicevi nulla ai tuoi cari genitori per non farli stare in pena, facevi finta di uscire con loro e di fare vacanze mentre in realtà lavoravi par-time e dormivi in piccoli hotel»
«Ma cosa … cosa dici!?»
«Ah adesso mi dai del tu? Hikari cara è la verità! A me confidavi tutto devi fidarti!»
«NO!»
 
 
DRIIIIIN!
“la campanella! Hei ma cosa …” stavo pensando quando mi sono portata una mano al volto: c’era una lacrima.
L’ho asciugata velocemente e me ne sono andata in classe.
 

Visione di Tadashi


Stavo correndo perché ero i ritardo ed ho guardato l’orologio, si sono voltato un attimo e l’ho vista: era Hikari in lacrime seduta a terra in un angolino, mi sono diretto alla serra in fretta.
«Ragazzi!» ho detto senza fiato
«Sempre in ritardo te vero?» stava puntualizzando Akira
«Stai zitta Akira! Abbiamo un problema più grave dei miei ritardi!» le detto con rabbia e decisione spaventandola leggermente
«Tadashi -  ha aggiunto allora Ryu – cosa succede?»
«C’ è qualcosa che non va in … Hikari»
«Cosa? L’abbiamo vista questa mattina allegra e frizzante come sempre»
«Ed allora perché piangeva?» ho detto tutto d’un fiato facendo calare in silenzio nella serra
«Come hai detto?» era Kei
«Era seduta una in angolo a piangere, ma non so perche» appena pronunciato questo ci siamo guardati tutti negli occhi e con quell’occhiata abbiamo capito che dovevamo andare da lei e capire.
 
 
Nel pomeriggio siamo andati a trovarla tutti assieme
«Ragazzi? Come mai siete qui?» aveva chiesto perplessa
«Volevamo parlarti» e ci siamo seduti in camera sua.
 

«Hikari, io oggi ti ho vista … mentre piangevi» ho iniziato per rompere il ghiaccio e lei subito ha abbassato la testa.
«Ah capisco, ho sentito Aoi»
SILENZIO.
«Adesso state zitti vero?»
«Cosa ti ha detto?» Kei aveva pronunciato quelle parole con una serietà che stentavo a credergli,
«Che voi … voi … voi non siete miei amici!»
«Come sarebbe a dire Hikari! È ovvio che siamo tuoi amici!»
«Dove lo vedi Quell’”ovvio”?! mi sono svegliata senza sapere chi ero, cosa avevo vissuto, chi eravate, non mi sono nemmeno chiesta se mi mentivate, ed ora e ho avuto la prova!»
«Come puoi dire questo!?»
«Me lo ha detto Aoi!»
«E tu gli credi?! Non ricordi cosa ci ha fatto?»
«Non mi ha fatto nulla, voi mi avete fatto e questo atteggiamento sulla difensiva mi fa capire tutto, mi avete fatto uno scherzo troppo ed io ci ho perso la memoria finendo così! Ve ne siete pentiti e mi avete trattata bene! In realtà non mi sopportate, siete dei rischi che mi odiano per le condizioni economiche ecco tutto!»
Silenzio … pesante come non avevo mai subiti.
«Se tu fossi davvero nostra amica ci crederesti» di nuovo Kei a capo chino
«Kei! Come puoi dirlo! Lei non ricorda non può affermare nulla!»
«Esatto – era intervenuta Hikari – io non sono vostra amica, ora uscita da casa mia» aveva concluso girandosi.
Ci siamo alzati e ce ne siamo andati, Kei davanti a tutti e corso via per il vialetto mentre noi ci dileguavamo.
 

Visione di Kei
 

Ho corso, corso, corso e sono arrivato a casa mia sbattendo la porta dello studio di mio padre che mi ha guardato terrorizzato.
«Dov’è Aoi?!»
«Sono qui» ecco quell’odiosa voce, oscura come l’angolo dove si era rintanato, come tutto di lui, dall’abito agli occhi o capelli.
«Cosa vuoi da Hikari?»
«Nulla, solo che rimanga ferma …»
«Come sar…»
«Kei - era mio padre - esci»
E sono uscito chiudendomi la porta dietro ed origliando la loro conversazione: mi e bastata solo una sua frase …
“stia tranquillo signor Takishima, se lui non ha nulla a cui legarsi non avrà problemi a partire … per questo Hikari è solo la partenza della disfatta dell’SA”
 


AA:SCUSATEMIIIIIIIII!!! Che ritardo assurdo! Me ne vergogno ma proprio quando stavo per aggiornare son andata all’incontro regionale degli scout e mi sono buscata una febbre a 39!! Ma ce l’ho fatta!! Spero vi piaaasaaaa e non ci siano errori
Raynella :-*

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Capitolo 6
*** Di nuovo SA ***


Di nuovo SA



Visione di Hikari


«… E quindi domani c’è l’incontro di lotta non lontano da casa mia? Che bello!»
«Si lo sarebbe! Andiamoci assieme! Ti passo a prendere alle 15:00!»
«Ok allora a domani!» così ci siamo salutati io ed Aoi.
Era passata una settimana, passata da sola, anzi no, con i miei nuovi amici, della scuola normale … solo che di quel passo con i voti sarei tornata ad indossare quella candida divisa bianca.
“Non importa, io finirò l’anno a dimostrerò a quei damerini da strapazzo che anche una poveretta come me può batterli!”
 
 Due giorni dopo.
«Hei Hikari! Come va?»
«Oh ciao!»
«Senti la preside ti ha chiesto di andare da lei»
 
 «Mi ha fatta chiamare?»
«Si, accomodati pure Hikari».
Lo studio in penombra come sempre, lei in piedi davanti alla finestra, la sedia davanti la scrivania in legno; mi sono seduta.
«I tuoi voti sono migliorati notevolmente, non che dubitassi di te»
«Grazie signora preside»
«Hai il permesso di accedere di nuovo alla SA, vai sei libera»
Mi stavo alzando per uscire ma proprio sul ciglio della porta
«Hikari … una cosa ancora»
«Si?»
«Hai incontrato Aoi?» una luce le percorse gli occhi
«Non sono affari che la riguardino, con permesso» così ho troncato la conversazione chiudendo la porta.
 

Visione di Kei

La stagione bella, la giornata bella, tutti allegri eppure … non lo siamo, oggi tornerà Hikari, chissà quante cose le avrà impiantato Aoi in quella testa.
Tlak!
«Kei! Hai rotto un'altra tazzina!» aveva urlato Akira
«Perdonami Aki, sono un po’ distratto oggi»
«Lo siamo tutti …» aveva aggiunto raccogliendo i cocci e chinando il volto.
Dopo qualche minuto la porta della serra si aprì nel silenzio che calò si udì solo le che camminava e sistemava su un albero per poter stare lontana da noi a studiare.
«Desideri una tazza di thè Hikari?» aveva detto Ryu tranquillamente
«No grazie, sto bene così»
Silenzio
«Nemmeno un dolcetto?» aveva provato a dire Akira
«No sto bene così, ora lasciatemi a studiare»
Aki si avvicinò all’albero
«A stomaco vuoto si studia male»
«Volete lasciarmi stare?! - era sbottata la mora, per rigirarsi e salire più in alto con i rami – devo studiare nient’altro, non ho tempo per le vostre scuse!»
«E perché studi tanto? Tanto non mi batterai mai» ho provato ad infastidirla
«Non per te, per me, perché so che vi batterò a tutti, voi ricchi …»
«Hikari! - aveva urlato Akira – da quando queste selezioni? Non importa ricchi o poveri! Noi siamo tutti amici, una cosa unica!»
La vidi ferma un attimo come si ricordasse qualcosa, poi ritirasi sul suo ramo sul libro di storia.
Ed allora noi ci riunimmo tra noi a prendere il solito thè.
 
 
«Sono le 17:30, è tardi scappo via ciao Kei!» aveva detto Tadashi mentre chiudeva la porta della serra.
C’eravamo solo io ed lei ora, mi sono messo dietro un albero per osservarla.
Dopo essere scesa dalla pianta si è girata in torno giocherellando con le tazzine, il mangime per uccelli, perplessa.
«Ricordi qualcosa?» ho chiesto allora
«Eh? Per forza era già nel SA!»
«Sai che non mi riferivo a quello» ho aggiunto chino.
Lei è rimasta un attimo ferma per poi dipingere un broncio, ed a testa bassa correre verso l’uscita.
L’ho afferrata al polso e l’ho guardata dritto negli occhi: lei piangeva, non poco, grondava di lacrime.
«Hikari …»
«Wuaaaa!! Non ne posso più! Perché è successo a me?! Quando vi guardo mi sento bene, ma Aoi …»
«Dovresti seguire il tuo cuore – ho detto, mentre l’ho abbracciata, per consolarla mentre lei crollava su di me, stanca ed a pezzi – più che la tua mente, proprio come hai sempre fatto»
Ci fu un attimo di silenzio, poi lei mi strinse di più.
«Takishima»
«Si?» ho pronunciato con tono dolce
«Non dirlo a nessuno»
«Cosa?»
«Che … che … io ho …»
In quel momento ha pianto, tanto, ed ho lasciato che si sfogasse sapendo che non avrei mai fatto parola di quel momento.
 

AA: ok odiatemi per questi ritardi ma ero senza ispirazione, quindi … non ho niente da dire … alla prossima
Baci Raynella!

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Capitolo 7
*** La mia impotenza ***


La mia impotenza
 
 

Visione di Hikari

Il giorno dopo tutto era tornato come prima, speravo con tutta me stessa  che Takishima non avesse fato parola di quel mio momento di debolezza, ma di una cosa era sicura: non potevo fidarmi di nessuno.
Stavo camminando per il viale della scuola quando fui assalita dall’altre studentesse del liceo.
«Devo andare scusate» avevo detto loro sorridendo e facendo finta che tutto andasse per il meglio.
Arrivata alla serra notai che non c’era nessuno tranne lui, Takishima.
«Buongiorno Hikari!»
«B-buon giorno» ho detto timidamente abbassando lo sguardo ed arrossendo violentemente, e mi sono seduta su un albero lì vicino.
«Ancora non ti fidi …» mi ha detto con uno sguardo serio.
«se c’è una cosa che ho capito è che non posso fidarmi di nessuno»
Silenzio.
La giornata passò normale, la sera Aoi mi telefonò ma feci finta di nulla e dissi di non sentirmi di parlare con nessuno.
Il giorno dopo tutto fu sconvolto.
Arrivai a scuola ma nessuno mi venne in contro dei non SA; mi diressi dunque alla serra e rimasi scioccata.
 

Visione di Aoi

“è sera dovrei chiamare Hikari …”
Ho preso il telefono : bip, bip, bip …
«pronto Aoi?»
«Ciao come va Hikari?»
«Non mi va di parlare, ho capito che non posso fidarmi di nessuno scusa …»
Bip bip bip
“ha riagganciato! Accidenti …” ho pensato, mi sono diretto nell’ufficio del signor Takishima.
«Mi avete fatto chiamare?»
«Si vieni avanti Aoi»
Silenzio.
«Allora – cominciò lui – cosa mi dici di mio nipote kei? Ancora si ostina ad essere legato a quella ragazza?»
«Temo di si, Hanazono Hikari ha deciso di non fidarsi di nessuno quindi potrebbe prendere in simpatia Kei ed riacquistare la memoria …»
«Questo non va bene Aoi … dobbiamo passare al piano B»
 

Visione di Kei

«Stiamo scherzando? Dove sono Akira e gli altri?!»
Ho gridato con rabbia con un bagliore negli occhi che nessuno mi aveva mai visto.
La serra era chiusa con lucchetti, di nuovo chiusa.
«Come puoi immaginare – cominciò la preside – megumi e jun sono stati portati in un altro istituto visto che non potevano restare qui se non nel SA, Akira e Tadashi non si parlano da ieri pomeriggio e Ryu è impegnato col lavoro … Kei sai cosa significa, ma prima mi preoccuperei per un’altra persona»
Ho corso, veloce e più veloce e sono arrivato davanti alla serra: c’era Hikari con gli occhi gonfi di lacrime e dubbi, stavo per toccarle la spalla quando …
«Cosa è successo?»
«Ho un sospetto ma se te lo dicessi non mi crederesti» ho detto abbassando la mano.
Hikari ha preso il cellulare ed ha chiamato Akira.
«Pronto Akira dove sei?»
«A casa mia, perché mi hai chiamata? Non mi odiavi»
Cade il silenzio, era stato un riflesso involontario da parte della mora
«Akira! – ho detto io- cosa è successo?»
«Io lì non ci vengo più, la Famiglia di Tadashi a fatto torti a me e Yahiro, lui mi ha tradita, no  voglio tornarci! »
«Akira asp ... ha riattaccato»
Hikari era ancora immobile, quella domanda così improvvisa l’aveva sconvolta, il cellulare in quel momento squillò.
«Pronto?» disse lei un po’ timorosa.
«Hikari sono Aoi! Ho sentito della e so chi sono stati! A chiudere, toglierti tutto, separare i tuoi amici, dicevi di non fidarti di nessuno ma l’unico traditore qua è …»
Non sapevo cosa stesse dicendo al cellulare, poi la ragazza mi ha guardato piena di lacrime con un sorriso triste ridendo per non singhiozzare,  ha messo una mano fra i capelli a coprirsi metà volto e con una frase mi ha lasciato lì spiazzato.
“Non rivolgermi più la parola”
 
 La sera ho ricevuto una telefonata da mio nonno.
«Ti avevo detto di non metterti contro l’associazione, otteniamo quel che vogliamo, ora tu verrai in Inghilterra»
«Io..» ho provato a dire, ma ero senza forze, piangevo.
«Kei, i tuoi amici hanno litigato e non anno m,odo di esserti più legato, megumi non vedrà più Yahiro perché partita e lui a sua volta non vorrà più vedere Tadashi come Akira,
Ryu lavora e Sakura è lontana, e la ragazza che ami ti odia»
In quel momento realizzai quanto ero impotente, quanto fossi inutile, quanto fossi stato egoista nel restare in Giappone portando tutti ad un’infinita tristezza, diedi quindi la mia risposta al nonno piangendo come un bambino per quanto fossi infantile
«Si, ok …»




AA: spero che gli errori non siano troppi
Raynella :)

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