*IL Segreto Tra Gli Scogli

di Yukki_chan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'incontro ***
Capitolo 2: *** L'angoscia del non vedersi ***
Capitolo 3: *** "di te" ***



Capitolo 1
*** L'incontro ***


 
* IL SEGRETO TRA GLI SCOGLI
Era una bella giornata a Konoha, il Paese del Fuoco.
Tuttavia, anche il clima perfetto non riusciva a migliorare lo stato d’animo di Naruto Uzumaki ,che da tempo a questa parte si sentiva vuoto, come se gli mancasse qualcosa di fondamentale.
I suoi l’avevano abbandonato nella casa al mare per andare a trovare parenti dispersi in tutto il mondo, così, ormai  da un mese,  si trovava a ‘Villa Namikaze’ che dava sul fantastico mare di Konoha.
Tavola da surf in mano, ai piedi infradito azzurre che riprendevano gli occhi chiari, costume arancione per far risaltare i muscoli  e la pelle abbronzata .
Il  povero diciassettenne grazie alla sua bellezza e alla personalità simpatica, aveva molti amici ma disgraziatamente erano andati tutti in  vacanza .
Il surfista guardò di nuovo il mare , mentre la mente andava a perdersi tra le onde.
"Credo che sia un bene non essere potuto andare con i miei genitori  " pensò , "perché i miei parenti vivono lontano dalla costa . Ed è estate , dopo tutto. Sarebbe un peccato se avessi perso tutte queste onde . "
Il ragazzo biondo costeggiava l'acqua, la sua tavola da surf stretta saldamente sotto il braccio sinistro.
 Una volta raggiunto il punto in cui riuscì a malapena a stare in piedi, salì sul bordo della tavola.
 Usando le braccia  remò  finché non fu quasi alla fine del molo. Si sedette e aspettò, godendosi  la sensazione del dolce sciabordio dell'acqua.
 Guardò giù nell'acqua chiara, quasi cristallina e un movimento, non molto distante da lui, lo fece sussultare.
Si girò di scatto per cercare i pesci che con la coda avevano mosso l’acqua, ma niente.
Tornò a guardare il fondo marino e vide una grossa massa scura muoversi velocemente. Spaventato alzò le gambe incrociandole sulla tavola, si voltò verso la riva e si rese conto di essersi allontanato moltissimo dal molo.
“ahahahahahahahahah che dobee!! Hai paura per caso? Buwahahahahahah”
Una forte risata riempì l’aria. Si girò appena in tempo per sentire quel nomignolo pronunciato da un  ragazzo bellissimo: capelli scuri così come gli occhi, pelle diafana e muscoli del petto e dell’addome finemente scolpiti.
Alterato, Naruto rispose a tono arrossendo in viso.
“Temee!! Io non ho paura guarda che sono molto coraggioso!” 
Intanto  stava pensando solo ad una cosa: a quanto bello fosse il giovane sbucato dal nulla.
***
Il ragazzo dai capelli corvini pensava tra se e se:
-è stupendo! È particolare, perfetto, bello. Oh… è arrossito!che tenero che è così. Certo ha un caratterino, ma io non sono di certo da meno eh! Sarebbe bellissimo se fossimo uguali.-
Pensando questo il suo sguardo si incupì talmente da far preoccupare Naruto che nel frattempo si era avvicinato
“Ehi, stai bene?” gli chiese con tono decisamente preoccupato.
Il moro sobbalzò e alzando lo sguardo incontrò quel mare presente negli occhi del  giovane sconosciuto.
“Si” affermò
“Vieni sali, non stare in acqua ci sono squali” disse l’Uzumaki tendendogli la mano
“Eh squali? No non ne sento la presenza”
Naruto notò ancora quella massa scura muoversi proprio dietro il ragazzo più giovane e una coda salire e uscire dall’acqua.
La coda discese di nuovo sotto la superfice dell'acqua, la creatura era probabilmente sotto le gambe del ragazzo.
"Attento! " gridò il surfista, afferrando il ragazzo da sotto le spalle e sollevandolo fuori dall'acqua per poi posarlo tra le sue gambe aperte sulla tavola
 " Oddio... " Il surfista deglutì , ipotizzando il peggio.
Ma, non c'era la testa .
Una creatura senza testa? Il surfista si sentì congelare.
Il suo volto aveva cominciato a perdere colore.
 La creatura... era  una parte di lui.
“C-c-che co-cosa è questa?” balbettando, il biondo indicò quella cosa blu scura e lucida che si trovava al posto delle gambe il ragazzo moro.
" Ow... mi puoi mettere giù?”
 Prima che potesse lasciar andare il ragazzo, il surfista perse l'equilibrio e entrambi caddero in acqua .
Ancora sotto shock, Naruto, stava affondando sempre di  più.
La consapevolezza che stava per annegare finalmente lo colpì   e cominciò a farsi prendere dal panico.
 Proprio quando tutto aveva iniziato a farsi buio, sentì uno strattone al braccio.
Aprì gli occhi e si perse in un oceano oscuro che riconobbe come l’iride del giovane che preoccupato lo stava guardando.
Aveva capito che mancava poco e poi l’aria nei suoi polmoni sarebbe finita; vide avvicinarsi lo strano ragazzo e poi lo baciò ma non un bacio passionale ne uno casto ma uno che si da nel momento del bisogno: gli passò l’aria.
Si scostò dalle sue labbra col pensiero di averlo baciato per davvero.  Naruto si toccava le labbra chiedendosi se fosse possibile che un bacio del genere potesse essere così dolce da volerne chiedere ancora.
Si presero per mano e il moro si pose poco più avanti e incominciò a muovere la coda, Naruto ipnotizzato dal suo movimento, allungo la mano libera, la destra, per toccarla e  scoprì che era molto liscia e morbida al tatto.
Arrivati in superficie Naruto salì sulla tavola, ma tenne comunque per mano il compagno che si appoggiò a sua volta sulla  gamba di lui.
-Il suo corpo e la coda sono stati combinati nella sua vita in una transizione graduale tra pelle e squame.- pensò Naruto
“Piacere io sono Naruto, e tu?” chiese incuriosito.
“Sasuke” rispose atono.
“Cosa sei esattamente?” chiese un po’ titubante
“Non lo sai?  Io pensavo che gli esseri umani fossero  affascinati da noi... " Sasuke mosse la sua coda di pesce . Naruto la fissò incantato da come le squame blu scuro brillassero come perle.
“Un tritone. Questa è la mia prima volta che parlo con un essere umano , lo sai?" disse Sasuke con tono lamentoso
"Vuoi dire ... tu non lo fai spesso ? " riuscì solo a dire questo mentre lo fissava incredulo.
“ No. Ma per una volta che ho visto qualcuno estraniarsi così, non ho potuto resistere a non avvicinarmi!" Sasuke disse candidamente ed arrossì  leggermente  grattandosi la testa imbarazzato.
“E’ liscia e morbida… la tua coda intendo…” disse il biondo
Sasuke allungo la mano libera verso di lui chiedendogli con lo sguardo qualcosa che lui  non capì, così Sasuke  parlò: “posso toccare le tue gambe?”
“c-certo!” esclamò colpito da quella richiesta
"Sai, non ho mai visto delle gambe così da vicino prima di ora... " Sasuke fissò le gambe di Naruto.
 Sasuke strinse la caviglia del biondo e fissò i muscoli ben tesi che gli davano idea di forza e potenza, l’articolazione del ginocchio che compiva il movimento di piegarsi e le cosce toniche. Poi  tornò giù a osservare la pianta del piede e le dita.
-Gli esseri umani sono così strani, devono sforzarsi di indossare abiti- Sasuke si gratto la testa - Mi chiedo perché, cosa stanno nascondendo ? -si chiede
Naruto abbasso lo sguardo sul polso e  solo allora si accorse che si stava facendo tardi.
“Scusa Sasuke devo andare adesso.” Disse.
Sasuke guardò verso il suo viso con fare triste chiese “ci rivedremo ancora?”
Naruto non resistette a tutta quella tenerezza si abbassò e stampò un bacio su quelle dolci labbra, staccandosi sorrise amorevolmente confermando che si, si sarebbero rivisti.
Sasuke si staccò dalla tavola e lasciò che il biondo tornasse nel suo mondo, e mentre lo osservava allontanarsi una stana morsa si fece largo nel suo stomaco.
Una volta raggiunta la spiaggia Naruto si voltò e vide Sasuke ancora lì. Si salutarono  un ultima volta e il tritone scomparve nelle profondità marine. Naruto sentiva una certa inquietudine.
TO BE CONTINUED…
 

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Capitolo 2
*** L'angoscia del non vedersi ***


IL SEGRETO TRA GLI SCOGLI*
 
Quella sera Naruto uscì e si diresse verso il centro, non riusciva a togliersi quella strana sensazione di dosso, così decise di svagarsi entrando nel bar più popolare della città.
Conobbe lì una ragazza della sua stessa età, anche lei in vacanza.
“Ciao! Come ti chiami?” chiese la strana ragazza dal fisico asciutto, capelli rosa, fronte spaziosa e occhi smeraldini.
“Naruto, tu?” rispose il giovane
“Sakura” rispose lei
E così iniziarono a parlare fino a quando lei, troppo stanca, decise di andare ma non senza assicurarsi che si sarebbero rivisti.
Naruto già la odiava, non solo per i capelli che davano un pugno nell’occhio, non solo per la sua voce fin troppo squillante ma anche perché gli si era appiccicata addosso e non sprecava un occasione per strusciarsi e cercare di sembrare seducente.
Ma almeno era simpatica, beh non così tanto però…
Finì di bere il suo drink, pagò e si avviò verso casa.
Tutta la serata l’aveva passata tra il senso di angoscia, il nervosismo e la paura di non sapeva neanche lui cosa, ma una cosa di cui era sicuro era che avrebbe voluto rivedere Sasuke di nuovo  il prima possibile.
Con questo pensiero si accorse di aver aumentato il passo così decise di incominciare a correre per fare prima: la camicia bianca che risaltava il fisico e la pelle abbronzata incominciava a stargli stretta, ma la cosa che stava odiando di più erano i suoi jeans attillati e neri che si, fasciavano bene le gambe lunghe e snelle, ma forse  erano un po’ troppo stretti.
Arrivò diretto alla spiaggia non entrò neanche in casa, appena arrivato aspettò col cuore scalpitante di vedere qualcosa ma essendo già buio, con  la luna oscurata da nubi, non vedeva oltre il suo naso e l’unica cosa che sentiva era la brezza marina e lo sciabordare delle onde che si infrangevano sugli scogli, sul  molo e sulla spiaggia;  prese quanto fiato poteva e lo rilasciò in due urli consecutivi.
“SASUKE!” urlava sperando che lo sentisse
“SASUKEE!!”
 ***
Si era immerso, per tornare a casa in pieno pomeriggio.
Aveva cenato con la sua famiglia, mentre chiacchieravano di come fosse andata bene la giornata.
Si era rintanato nelle sue stanze, si era steso sul suo letto come sempre, ma qualcosa lo bloccava: non si sentiva bene, non fisicamente ma come se una grande angoscia gli gravasse sul cuore e su tutto il suo corpo.
Aveva deciso che sarebbe andato a farsi una nuotata così per sgranchire la coda ma lungo il tragitto incontrò suo fratello, così in silenzio nuotarono.
Verso la via del ritorno Itachi incontrò i suoi amici e lasciò Sasuke tornare da solo.
Salì un po’ in superfice ma senza realmente uscire, si fermò e guardò i pesci nuotare felici in branchi.
Fu allora che il suo cuore si fermò, qualcuno lo chiamava.
“SASUKE!” urlava
“SASUKEE!!” un urlo disperato, così si avvicinò e uscì dall’acqua.
***
Lo vide uscire dall’acqua, proprio nel momento in cui la luna tornava a rischiarare quella nottata.
Lo vide risplendere, il suo viso pieno di stupore con la bocca leggermente aperta e gli occhi spalancati.
“Sasuke…” disse il biondino in un sussurro facendo pochi passi verso il mare.
“Sasuke, Sasuke, Sasukee!” continuava a ripetere con sempre più enfasi buttandosi letteralmente in mare per raggiungerlo.
Sasuke mosse la coda per rendere meno arduo l’avvicinarsi di Naruto che continua a sbracciarsi per restare a galla muovendo le labbra ripetendo un solo nome: “Naruto”
Mentre si avvicinavano stesero i loro rispettivi bracci sinistri fino a quando, i palmi delle loro mani si unirono e le dita s’intrecciarono in un abbraccio possessivo.
Si guardarono felici l’uno negli occhi dell’altro, come se quel continuo senso di dolore riincontrandosi fosse scomparso.
Naruto toccava ancora e sotto le piante dei piedi poteva sentire la sabbia fangosa che strusciava e si insinuava tra le dita.
Allungò il braccio destro a circondare il bacino di Sasuke e sentendo le lisce squame sotto i polpastrelli, lo avvicinò, fino a far scontrare i rispettivi toraci
Staccarono le mani ancora unite e si strinsero in un abbraccio che sapeva di tante cose e molti sentimenti.
Sasuke mosse la coda e la avvolse dolcemente intorno alle gambe erette di Naruto come a volerlo stringere a sé con tutto il corpo, appoggiando la testa sulla spalla del biondino ancora coperta dalla camicia bianca e inspirando il suo odore mascolino.
Naruto era rimasto basito dal sentire quella coda intorno alle sue gambe e capì che Sasuke stava dando se stesso in quel gesto, stramaledizione a quei fastidiosi jeans!  non poteva sentire il calore di quella fantastica coda avvolta intorno a lui che stava sostenendo l’intero essere di Sasuke.
Si staccarono e incrociarono gli sguardi ora di nuovo felici come se stessere sorridendo tramite gli occhi e facendo così formare un piccolo sorriso sui rispettivi volti.
“Mi sei mancato, credevo che non ti avrei più rivisto, sono stato male per tutto il giorno” a questa piccola confessione Naruto rise notando il rossore che copriva il viso del moro che indispettito gli ringhiò contro
“Smettila di ridere, non è affatto divertente come cosa!” così Naruto smise di ridere tornando serio circondò il viso di Sasuke con le mani facendo in modo di essere guardato negli occhi.
“Anch’io” Disse dolcemente baciandogli la fronte
“Anch’io sono stato male tutto il giorno” ripetè baciando anche gli occhi prima il sinistro e poi il destro
“Mi sei mancato, tantissimo” disse baciandogli le guancie
“per questo sono corso qui, mi sono gettato in mare ancora vestito” dandogli un casto bacio a fior di labbra
“perché ti volevo vedere ancora” approfondendo il contatto.
Le lingue si toccarono: quella di Naruto sicura invece quella di Sasuke timida per la prima esperienza.
Uno scambio continuo di piacere che dava piccole scosse come brividi lungo il corpo dei giovani.
Piccoli versetti sfuggivano alle labbra di Sasuke che man mano rispondeva con enfasi crescente al bacio dove le loro lingue calde e morbide si scontravano, si accarezzavano e si esploravano.
Si dovettero staccare per la mancanza di ossigeno e riaprirono così gli occhi che non si erano accorti di aver chiuso.
Sasuke mise un braccio davanti alla bocca e arrossendo disse la cosa più bella che Naruto poteva aspettarsi
“Era-era il mio primo bacio vero e-e tu me l’hai rubato!” il biondo felicemente sorpreso ridacchiò così il tritone cominciò a dare piccoli pugnetti sul petto di Naruto come a volerlo mandare via ma facendo ancora più pressione sulle sue gambe tramite la coda.
Naruto poggiò la fronte su quella di Sasuke e con una piccola serie di casti baci su quelle labbra disse
“Mi spiace, non lo sapevo, sei stato bravissimo comunque!” facendolo sorridere lievemente.
Sentirono le campane in lontananza che suonavano le 2:30 di mattina e il biondo impallidì:  non credeva di essere stato fuori di casa così tanto, tornò a guardare Sasuke che aveva capito che sarebbe dovuto andare infatti una lacrima era scappata al suo controllo.
Naruto intristito e preoccupato alzò il viso di Sasuke trovando una smorfia di dolore e le lacrime che scendevano formando righe salate sulle sue guance.
Con il è pollice e le labbra raccolse quelle stille che brillavano alla luce della luna.
“Domani sarò ancora qui, il giorno dopo pure e quello dopo anche. Non ti lascerò mai, sarò qui su questa spiaggia ogni volta che potrò e ti aspetterò, sempre e comunque.”
 Disse, lasciando piacevolmente scosso ma felice Sasuke. Si diedero un ultimo bacio, Sasuke srotolò la coda lasciando libero  Naruto. Ognuno tornò nella propria abitazione con il cuore e l’animo più leggero della giornata appena passata.

TO BE CONTINUED…
Eccovi per gli amanti dei 'My Chemical Romance' una bellissima fanfic scritta davvero bene 
Titolo: Danger Days: The True Lives of the Fabulous Killjoys.
Link: http://www.efpfanfic.net/viewstoryv.php?sid=2267199
 

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Capitolo 3
*** "di te" ***


IL SEGRETO TRA GLI SCOGLI*
Il giorno dopo il giovane biondo, bellamente sdraiato sul letto a mo’ di stella marina venne svegliato bruscamente dal continuo suonare del campanello, “co-cosa succede?” chiese ancora intontito dal sonno, “Ahh, ma chi è che rompe a quest’ora di mattina, mentre sognavo Sasuke?!” realmente erano già le undici, ma non se ne curò più di tanto e con fare minaccioso aprì la porta d’ingresso facendo sussultare una ragazza dai capelli rosa.
“Alla buon ora, dormiglione. Ti sei forse dimenticato del nostro pic-nic sulla spiaggia?” chiese quella avvicinandosi al viso ancora addormentato di Naruto, intanto lui cercava di svignarsela da quella brutta situazione anche perché non voleva quella piovra addosso per tutto il tempo.
“Ce-certo che no, però all’una devo andare via, ehehe sai commissioni” disse vago, l’unica verità era che voleva andare a nuotare con Sasuke nel mare limpido
“oh, certo nessun problema” sorrise quella “ah, eh scusa se telo chiedo ma non è che potresti dirmi come ti chiami che me lo sono scordato?” disse veramente imbarazzato mentre si grattava la nuca con la mano.
Fu così che si ritrovarono dopo un quarto d’ora più tardi in spiaggia all’ombra di ombrelloni con Naruto con un bernoccolo in testa fumante.
***
Sasuke era salito in superficie un paio di volte per controllare se vi fosse traccia di Naruto ma niente, così senza lasciarsi scoraggiare decise di farsi una nuotata nelle profondità, e così fece per tutta la mattina.
Verso le 12:54 Sasuke ormai era rientrato a “casa” ma decise comunque di salire a controllare un ultima volta e ciò che vide lo fece arrabbiare come non mai in vita sua.
Naruto.
Naruto stava giocando a schizzarsi con una della sua specie con capelli rosa?! Esistono davvero persone con capelli di quel colore?? Si chiedeva ma non era quello il punto perché adesso quella si avvicinava sempre di più al biondino e non poteva sopportarlo, così si avvicinò a sua volta per sentire il discorso così fingendo di essere un bagnante nessuno avrebbe detto niente anche se su quella spiaggia c’erano solo i due giovani, si appostò dietro un palo che entrava in acqua per sorreggere il porto di legno.
“Ahahahaha è stata proprio una bella giornata Naruto, spero di poterne fare così ancora prima che tu vada via”
Via? Andare via dove? Dove devi andare Naruto?  Pensava intanto Sasuke
“Ahahah già, dai si può fare, ci possiamo incontrare ancora, non è un problema”
“Beh io vado” dicendo questo si sporse verso il viso del biondo per catturagli le labbra 
Sasuke incominciò a tremare vistosamente mentre le unghie graffiavano la superficie legnosa del palo a cui si era aggrappato.
“No, Sakura.” Disse Naruto allontanandola da lui “io sono già innamorato” e Sasuke perse un battito
“oh, certo capisco è stata una bella giornata, ci si vede!” l’aveva vista, l’espressione delusa sul volto di lei, anche da lontano, non era riuscita a pronunciare neanche il suo nome.
“Di chi sei innamorato Naruto?” chiese in un sussurro, al vento, il moretto
Sasuke con l’umore sotto la coda si girò dando le spalle al biondino
***
Ma Naruto lo aveva visto eccome.
Così silenziosamente si gettò in mare e il più velocemente possibile si avvicinò al moretto che nel frattempo si era allontanato ma non immerso del tutto.
Lo vide abbassare lo sguardo verso il mare e successivamente buttarcisi dentro.
Naruto lo seguì a ruota e appena riuscì ad avvicinarsi lo afferrò per un braccio.
Sasuke spaventato da quell’improvvisa forza si girò di scatto e vide il suo sole, si perché Naruto era il suo sole personale.
I capelli biondo grano fluttuavano nella distesa immensa d’ acqua, la pelle baciata dal sole risaltava ancora di più, gli occhi parevano parte sia del cielo che del mare stesso e il sorriso accendeva il suo intero corpo e faceva battere il cuore all’impazzata.
Naruto dopo aver visto Sasuke imbambolato a fissarlo rizzò la schiena e sempre tenendolo per il polso salì in superficie.
Il moretto dopo essersi ripreso lo segui muovendo sinuosamente la coda scura e una volta fuori all’aria aperta il biondo lo abbracciò di slancio mettendogli una mano tra i capelli neri bagnati e l’altra all’inizio delle scaglie, alla base della schiena.
Sasuke sorpreso dal suo gesto lo strinse a sua volta, dopo un attimo di irrigidimento.
“di te” disse in un solo fiato soffiando sul suo collo
“co-cosa?” chiesi titubante stringendo di più la presa su lui
“io sono innamorato di te” disse lui scandendo bene le parole e un brivido passa per tutto il suo intero essere.



Eccomi qui con la seconda storia sto incominciando a pubblicare sempre più spesso, ho intenzione di fare un'altra storia per il compleanno di Sasuke :D 
recensite e fatemi sapere cosa ne pensate :) Un bacio Yukki_chan

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