Per riaverti con me

di redeagle86
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Duello a mezz'aria ***
Capitolo 2: *** La verità ***
Capitolo 3: *** Sul piede di guerra ***
Capitolo 4: *** Sparizioni e duelli, scambi e confusioni ***
Capitolo 5: *** Doppio duello ***
Capitolo 6: *** Solo uno sbaglio ***
Capitolo 7: *** Il tempo della verità ***



Capitolo 1
*** Duello a mezz'aria ***


PER RIAVERTI CON ME

 

Il bio-med, Viper, Adrian Jecko e una nuova avventura per Eilen…dove rischia di perdere il suo bene più prezioso…

 

 

 

1. Duello a mezz'aria

 

Due figure, ferme sulla spiaggia, si stagliavano contro il sole al tramonto. La ragazza accarezzava i capelli al giovane che, sdraiato, le posava la testa sulle gambe. Una scena ormai nota, romantica, e per questo così rara in quel luogo di duelli. (E di monologhi assurdi… -_-" NdA)

-Cosa c'è che non va?- chiese lei, guardandolo.

Lui aprì gli occhi grigio fumo, incontrando i suoi verdi e assumendo un'espressione confusa.

-Niente. Perché questa domanda?

-Perché questa ruga sulla tua fronte mi dice che stai pensando a qualcosa che non ti da pace- rispose la giovane, sfiorandogli il viso. –Sai che non puoi mentirmi, Chazz.

-Perché gli "Ojama" ti confesserebbero subito la verità?- ironizzò il duellante.

-Anche. Ma soprattutto perché ti amo.

-Non è nulla, Eilen. Davvero…- replicò, tirandosi a sedere. –Solo una cosa…stupida…

-Una cosa che si chiama Adrian Jecko?

Chazz si volse di colpo: come aveva fatto ad indovinare? A volte si chiedeva se non fosse in grado di leggergli nel pensiero.

-Sono stati i mostriciattoli a…

-No. Avevo un dubbio e ho provato: la tua reazione mi ha fornito una conferma- spiegò tranquillamente la rossa. –Allora…cos'ha da darti tanto sui nervi? Uno zero in più sul suo conto in banca? Un sito Internet super visitato?

-Qui c'è un solo ragazzino snob e viziato…e sono io.

-Aiuto, ora chiama di nuovo i fulmini- gemette "Ojama giallo", apparendo sulla spalla di Eilen.

-No, è solo nella sua fase "Maschio che sente minacciato il proprio territorio"- scherzò l'imperatrice.

-Ridi, ridi- ribatté acido il moretto. –Intanto scommetto che stasera andrai alla sua festa…

-Quale? "Duelli per gioielli"?! Pensi che io partecipi a una cosa con un nome così ridicolo? Ma figurati…- affermò la ragazza, abbracciandolo da dietro. –Non sarai geloso…

-Geloso? Di quello?

-Sì. Ma qui c'è un solo snob, arrogante e presuntuoso che voglio…e sei tu- dichiarò, baciandolo su una guancia. Poi si separò di colpo, come se un pensiero l'avesse improvvisamente raggiunta.

-Eilen?

-Non avrai intenzione di sfidarlo?

-Hai paura che non sia alla sua altezza?

-No, ho paura che tu finisca come Hasselberry, Jim e tutti gli altri- continuò preoccupata. Nella sua voce c'era un sincero timore, quell'ansia che provava da quando Viper era arrivato all'Accademia. Quel tipo le metteva i brividi, le ricordava fin troppo Sartorius…e questo non era un bene.

Chazz provò un terribile senso di colpa: erano quelle le sue vere intenzioni. Voleva affrontare Adrian e fargli rimangiare i suoi "Miglior questo" e "Miglior quello". Non era che uno sbruffone cresciuto con i soldi di papà, che non aveva idea di cosa volesse dire affrontare mare e monti per conquistare qualcosa.

Ma non voleva far stare in pensiero Eilen: ultimamente, chi sosteneva un duello finiva in infermeria esausto. Davano la colpa al bio-med, ma a suo parere era solo perché erano degli incapaci. Lui era di un'altra pasta e l'aveva ampiamente dimostrato: non avrebbe permesso all'ultimo arrivato di soffiargli quel posto.

Adrian non poteva certo vantare l'aver sconfitto i cavalieri delle tenebre e aver salvato due mondi.

-Rilassati- mentì, alzandole il viso. –Staserà starò nella mia stanza a studiare per la verifica di domani…

La baciò dolcemente, pensando a come fosse vile e meschino: raccontava una bugia a lei, a chi aveva dato tutto per lui.

-Perdonami, amore mio- pensò, stringendola a sé. –Ma devo dare una lezione a quel pallone gonfiato.

 

Adrian aveva dato il via al suo gioco.

Un gioco fra lui e Viper in realtà. Chissà se avrebbe davvero messo in pericolo l'80% del corpo studenti…

Sorrise al pensiero di quell'armadio impegnato ad abbassare il livello di assorbimento d'energia a tutta velocità.

In fondo era stato facile mandare a rotoli il suo piano e doveva ringraziare i suoi ignari compagni di scuola che duellavano per quel diulin disk… L'aveva presentato come l'oggetto più prezioso della collezione della sua famiglia e in effetti lo era. L'originale. Già, perché quella non era altro che una copia di ottima fattura e nessun valore, se non estetico: i Jecko lo avrebbero spellato vivo se avesse messo in palio il vero cimelio.

Il fine giustificava i mezzi, e quella patacca era stata l'esca perfetta. Ora doveva solo trovare un duellante, sfidarlo e scongiurare il rischio di essere buttato fuori dalla scuola.

-Contro chi posso combattere?- domandò a mezza voce.

-Perché non contro di me?- gli rispose una figura avvolta dalle tenebre. Vestito di scuro, il ragazzo che aveva pronunciato quelle parole pareva una creatura della notte. (Non l'avete trovato stupendo in quell'immagine?! Per me era assolutamente bellissimo!! ^__^ NdA)

Ma lo stupore del miliardario durò poco: conosceva bene quel tipo, anche se non l'aveva mai incontrato. Era Chazz Princeton, terzogenito del proprietario della Princeton Corporation. Un ragazzino viziato proprio come lui. Con uno zero in meno sul conto in banca e qualche successo di meno da elencare.

-D'accordo- accettò e le piattaforme su cui si trovavano presero il volo, sollevate da due elicotteri. Adrian prese mentalmente nota di aggiungere "Esibizionista" alla descrizione di Chazz.

 

Fu proprio il rumore degli elicotteri a distogliere Eilen dai suoi studi e a farla dirigere alla finestra: le torri dl dormitorio le impedivano di vedere le piattaforme, ma riconobbe immediatamente i due mezzi. Lei e Chazz li avevano usati per tornare all'Accademia dopo le vacanze.

-Gli elicotteri dei Princeton…- mormorò, correndo fuori dall'edificio. Perché gli aveva creduto? Perché non aveva letto la menzogna nelle sue iridi plumbee? Perché non aveva intuito le sue intenzioni?

Le aveva mentito…aveva mentito a lei!

Aveva sperato che per una volta le desse retta, invece Chazz aveva fatto, come al solito, di testa sua: voleva dimostrare ad Adrian chi fosse il miglior duellante fra loro.

-Eilen…- la accolsero i ragazzi, riuniti sulla riva del fiume.

-Che sta combinando?- chiese, osservando i due giovani sospesi.

-Da spettacolo, com'è nel suo stile- rispose Jaden. –Ormai dovresti conoscerlo.

-Sì, ed è un gran testardo. Gli avevo detto di tenersi alla larga dai duelli finché non finiva questa storia degli svenimenti…

-Impossibile. Sai che deve sempre mostrare al mondo di essere il più forte- proseguì l'amico.

-È un tipo un po' strano…- commentò Jessie. (Carino…non siete d'accordo? NdA)

-Voi due non vi conoscete ancora, vero?- intervenne Syrus. –Jessie, lei è Eilen, la fidanzata di Chazz e una grandissima duellante. Eilen, lui è Jessie e viene dall'Accademia del Nord.

-Piacere- replicò lei, senza staccare gli occhi dal suo ragazzo. Stupido ostinato…ci teneva proprio a farla preoccupare.

Jessie la fissò comprendendo i suoi timori: nemmeno a lui piaceva la storia dei continui ricoveri degli studenti. Ma se centrava davvero Viper, non avrebbe messo in pericolo l'intera scuola in un colpo solo. Almeno, ci sperava.

-Tranquilla. Sa quello che fa- tentò di rassicurarla. –Chazz è un mito all'Accademia del Nord.

-No, non lo sa. È proprio questo il problema: crede ancora che sia solo un gioco, mentre invece è una cosa terribilmente seria.

 

-Tu avrai anche le tue nuvole, ma io ho la tempesta perfetta! (Mi è piaciuta troppo questa frase! ^_^ NdA)- esclamò Chazz, riducendo a 1200 i life-points di Adrian, senza però riuscire a scomporlo.

Era a un passo dalla fine e manteneva quell'espressione calma e rilassata: possibile che niente lo smuovesse? E poi, come si era conciato? Tra i capelli di un colore indefinito e le vecchie tende di sua zia, non avrebbe saputo dire cos'era peggio.

Per non parlare dei suoi ridicoli mostri: avrebbe spazzato via quelle nuvolette in un attimo.

E adesso? Era convinto di averlo messo alle strette? Era davvero certo di aver legato le mani a Chazz Princeton? Non sapeva con chi aveva a che fare.

Era facile farsi vedere brillanti quando erano i soldi di papà a costruirti il deck. Lui aveva affrontato la furia degli elementi, le condizioni climatiche più estreme, per comporre quel mazzo: erano le carte con cui era diventato il campione dell'Accademia del Nord, con cui aveva sconfitto i cavalieri delle tenebre e sgominato la Società della Luce.

Da solo, senza l'aiuto del conto in banca di suo padre o dei suoi fratelli.

Era uscito da situazioni ben peggiori di quella in l'aveva infilato Adrian Jecko: aveva distrutto la sua "Catapulta" e messo in campo altre sciocche nuvole? Perfetto, allora avrebbe fatto la conoscenza con un pestifero trio…

-Preparati, perché a confronto con i miei fulmini, il tuo temporale non sembrerà altro che una brezza estiva!

 

-Chazz ha preso la faccenda molto sul serio.

-Certo, ha trovato uno più viziato di lui- disse Syrus.

-Finalmente ha deciso di giocare gli "Ojama". Mi stavo giusto chiedendo quando lo avrebbe fatto- affermò Jessie.

-Bhe, in realtà Chazz vuole molto bene a quei mostriciattoli…- spiegò Jaden.

-…Ma li odia anche- terminò Eilen.

-Quel Chazz è proprio strano…

-Ed è anche molto nervoso, al contrario di Adrian- aggiunse Alexis.

 

Il duello era ormai alle sue ultime battute ed Adrian stava per conquistare la vittoria. Si era divertito, doveva ammetterlo, e Princeton non era solo un fanfarone montato: ci sapeva fare e lo aveva davvero messo in difficoltà, costringendolo a quella mossa estrema.

Ora avrebbe scoperto se Viper era riuscito a regolare i bio-med, o se aveva ucciso tre quarti dell'istituto.

-Hai perso, Chazz!- annunciò, sferrando l'ultima mossa e riducendo a 0 i life-points del moretto. (Io speravo vincesse… ç_ç… NdA_affranta)

I bracciali di entrambi si illuminarono, sottraendo loro energia: Adrian si accasciò sulla piattaforma, mentre Chazz cadde nel fiume.

-CHAZZ!- urlò Eilen, tuffandosi. Perché? Perché correva di nuovo il rischio di perderlo per sempre? Perché per loro non esisteva un attimo di pace? Lo afferrò in vita, nuotando poi verso la riva: era privo di sensi...

Jaden e Jessie la aiutarono a portarlo fuori dall'acqua, mentre gli elicotteri atterravano nel parco e i piloti scendevano di corsa, preoccupati per le condizioni del loro giovane datore di lavoro.

-Signorino Chazz!- esclamarono, raggiungendo i ragazzi.

Adrian si stava riprendendo, aveva avuto solo un leggero mancamento, niente di grave. Ma il moretto non accennava a svegliarsi...

-Dobbiamo portarlo in infermeria- decretò Syrus.

-Chazz...- mormorò la rossa, mentre Jaden le posava una mano sulla spalla.

-Hai fatto del tuo meglio, Eilen. Non potevi fermarlo...

La ragazza iniziò a piangere, abbracciata dall'amico, che non si curava dei suoi abiti bagnati: non era giusto...non era affatto giusto. Tutti avevano un istante di tranquillità, tranne loro. A loro non era mai concessa...

-Coraggio, andiamo con gli altri- disse il brunetto, separandola dolcemente.

 

 

êContinua…ê

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Capitolo 2
*** La verità ***


2. La verità

 

-Che cos'ha? Perché non si risveglia?- domandò Jaden, preoccupato. Abbracciata ad Alexis, Eilen singhiozzava, in preda all'ansia: Adrian si era rimesso in piedi e stava bene. Perché Chazz continuava a dormire?

-È in una sorta di coma. È come se il suo corpo avesse solo le energie sufficienti a far battere il cuore…

-Ma Adrian…

-La colpa è di Viper- intervenne Jecko, entrando nell'infermeria.

-Che vuoi dire?

-I suoi bio-med assorbono l'energia che i duellanti sprigionano durante gli incontri. Non so a cosa gli serva, ma è per questo che ci ha dato i braccialetti.

-Però non spiega perché tu non ne abbia quasi avvertito l'effetto- proseguì Jesse.

-La festa di stasera serviva a metterlo alla prova: mi ha scoperto che girovagavo nei dintorni della sua base e credo d'essere balzato al primo posto nella sua personale lista degli studenti da…eliminare. E non per modo di dire- replicò. –Avevo organizzato un gran numero di duelli tutti insieme, per costringerlo ad abbassare il livello d'assorbimento e rovinare i suoi piani nei miei confronti: non poteva permettersi di mandare in ospedale l'80% degli studenti in un colpo solo. Era un…

Eilen lo interruppe bruscamente, afferrandolo per la maglia in uno scatto d'ira. I suoi occhi verdi mandavano scintille.

-Hai giocato con Viper…ed è Chazz a farne le spese!- esclamò, stringendo la presa. –Io ti faccio fuori con le mie mani!

-Eilen, calmati- la fermarono gli amici, separandola dal duellante.

-Dovresti esserci tu al suo posto!- continuò lei, disperata.

-Non volevo che succedesse questo. Non avrebbe dovuto farsi male nessuno…

-Vattene, Adrian- disse il giovane dai capelli verdazzurro, con sguardo duro. –È meglio per tutti.

-Ma io…

Il compagno dell'Accademia del Nord lo spinse fuori dalla stanza, uscendo a sua volta: quel buffone gli dava sui nervi, ora più di prima. Sapeva tutto, aveva le prove del piano di Viper…e aveva taciuto. Ed erano altri a subirne le conseguenze. Dov'era la giustizia quando serviva?

-Io non volevo…

-Lo so, ma hai comunque messo in pericolo decine di persone. Per cosa? Per giocare con quello psicopatico- lo aggredì. –Non mi sei mai piaciuto, Jecko, ma non credevo arrivassi a tanto. Fossi in te, seguirei il consiglio di Chazz: prendi il tuo libretto degli assegni e comprati una nuova vita. Lontano da qui.

L'altro abbassò la testa, travolto da quelle parole secche e inclementi. Aveva sbagliato e meritava quel trattamento. Soprattutto perché non era lui sul filo tra la vita e la morte. Si allontanò da lì, mesto e colpevole, chino sotto il peso delle sue azioni.

Jesse lo fissò, senza addolcire l'espressione: odiava chi non si assumeva la responsabilità dei propri atti, le conseguenze che potevano portare e le scaricava su altri.

-Sicura? Non vuoi che resti qualcuno?- stava chiedendo Jaden quando rientrò nell'infermeria.

-Sì. E poi sai che io non sono mai sola- rispose Eilen, riferendosi ai tre "Ojama", seduti sul comodino, e a "Kuriboh", che aveva insistito per rimanere accanto all'amica.

-È vero. Spesso me ne dimentico. Allora ci vediamo domani.

-A domattina.

I quattro la salutarono, ognuno avvolto dalla tristezza e da una profonda inquietudine. L'ultimo ad uscire fu Jesse, che si bloccò sulla porta nel vedere apparire il suo "Carbancol Rubino", deciso ad andare dalla fanciulla. Affermava di conoscerla e di non poterla abbandonare, perché sarebbe stato come abbandonare il suo duellante.

-Va bene, puoi stare qui- gli permise, raggiungendo poi gli altri. Aveva mille domande e sapeva a chi poterle rivolgere. –Jaden, chi è davvero Eilen?

Il brunetto sospirò, facendogli segno di seguirlo: credeva che quella storia non sarebbe più riemersa, che niente lo avrebbe costretto a svelare il segreto che condivideva con Chazz.

-Può vedere anche lei gli spiriti, giusto?

-Come noi due e Chazz. Con una differenza...lei…lei è parte di loro.

-In che senso, scusa?

-Eilen non è quella che sembra…in realtà è l'Imperatrice del Neo-spazio.

-COSA?!- urlò, subito zittito dal compagno. –Che diavolo significa? Che non è umana?

-Non del tutto…

-Ma…Chazz lo sa?

-Certo- ribatté il giovane, raccontandogli ogni cosa. Si fidava di quel ragazzo, gli somigliava. E se le carte lo avevano scelto, significava che aveva un cuore nobile e che non avrebbe tradito la fiducia che gli veniva accordata.

-È…incredibile- commentò infine. –Ecco perché "Carbancol" la conosceva.

-Ogni mostro le è amico e le vuole bene…persino i dinosauri di Hasselberry, i fossili di Jim o i golem di Krauler.

-Anche le nuvole di Adrian?

-Non lo so, ma immagino di sì.

-Devo ammettere che non avrei mai immaginato niente di simile…

-Qui succede questo e altro.

-Suona come una minaccia- ironizzò Jesse. –Temi possa succedere qualcosa?

-Temo la reazione di Eilen…se Chazz non si svegliasse…bhe, quasi sicuramente deciderà di vendicarsi, cercando Viper e affrontandolo.

-Un tiretto impulsivo…

-Solitamente è dolce e gentile, ma quando la pungono sul vivo diventa una furia.

-Non ci resta che attendere domattina, insomma, e le notizie che ci porterà il nuovo giorno. Sperando siano buone.

-Me lo auguro, Jesse. Me lo auguro con tutto il cuore.

 

Le lacrime solcavano come fiumi in piena le guance di Eilen, che seduta accanto al letto, stringeva la mano del suo fidanzato, implorando il cielo perché riaprisse gli occhi.

Aveva creduto che, una volta sconfitto Sartorius, ci sarebbe stata una po' di quiete anche per loro. Invece la calma era durata poco meno di tre mesi, in cui non si poteva certo dire che era stata tranquilla. Per farsi accettare dai Princeton aveva dovuto battere i due fratelli di Chazz, in una sfida difficile che era riuscita a vincere a fatica.

"Il nostro Chazz ha trovato pane per i suoi denti" aveva commentato il maggiore.

"Per una volta hai fatto un'ottima scelta" aveva aggiunto l'altro.

Non certo come quella di affrontare Adrian: quello era stato un errore. Uno sbaglio che ora stava pagando…e che faceva pagare anche a lei. Improvvisamente davanti ai suoi occhi comparve un fazzoletto: a porgerglielo era una specie di gatto grigio, con una pietra rossa in fondo alla coda. Una creatura che Eilen non vedeva da tantissimo tempo. Da quando i mostri bestia-gioiello avevano scelto il loro duellante, abbandonando il mondo di mezzo, la terra fra il Neo-spazio e il mondo degli uomini abitata dalle carte di Duel Monster.

-"Carbancol"…non credevo ti ricordassi ancora di me…- si stupì, asciugandosi le lacrime.

Il felino le saltò sulle gambe, sfregando il muso contro il suo viso. Avvertiva il suo dolore, la sua sofferenza e voleva starle accanto. Come gli altri quattro spiriti.

Gli "Ojama", per una volta seri e non ridenti e scherzosi, vegliavano il loro capo con espressioni meste, facendosi forza uno con l'altro: ne avevano superate tante insieme… Non si sarebbe arreso. Non lui.

"Kuriboh" invece si era posato su una spalla dell'amica, in silenzio, confortandola con la sua sola presenza. Non c'era niente che potesse dire per farla stare meglio, niente che non fosse una bugia. Così preferiva limitarsi a restarle al fianco, come sempre.

-Non è giusto…- mormorò la fanciulla.

-Eilen…- intervenne "Ojama giallo". –È stata colpa nostra…non siamo stati in grado di portarlo alla vittoria…

-No, voi avete fatto del vostro meglio. E non sarebbe cambiato niente se lui avesse vinto- aggiunse la rossa. Sfiorò dolcemente il viso di Chazz, perdendosi nei ricordi: la loro storia era nata solo per caso, lei non era stata inviata sulla Terra per salvarlo dal giogo di Sartorius. Invece quel ragazzo arrogante e spaccone era entrato nel suo cuore, infrangendo qualsiasi destino potesse essere stato scritto per loro.

Era tutta la sua vita: già una volta aveva temuto di averlo perso per sempre. Non voleva provare di nuovo quell'angoscia che le artigliava l'anima, strappandole la voglia di continuare ad esistere.

Non voleva nemmeno pensare a cosa avrebbe fatto se non si fosse svegliato… Voleva solo che lui aprisse quei meravigliosi occhi grigi e tornasse a guardarla con quella luce d'amore che la faceva sentire unica e speciale.

Solo questo. Non desiderava altro.

Ma spesso, sono proprio i desideri più umili e semplici a non venire realizzati.

 

"Chazz…gioca con me…"

Di chi era quella vocetta infantile? E soprattutto…dove si trovava?

C'era solo sabbia intorno a lui, sabbia per chilometri. Chazz si guardò freneticamente intorno, non riconoscendo nulla in quel paesaggio apocalittico. A meno che quell'obelisco in lontananza…

Non era un obelisco, ma un pezzo dell'Accademia, sepolta dal deserto!

"Chazz…ho aspettato tanto che qualcuno venisse a giocare con me…"

Una voragine si aprì sotto i suoi piedi, trascinandolo nel buio più fitto, mentre nel cielo appariva un gigantesco occhio.

 

 

êContinua…ê

 

 

 

(Non trovate inquietante che un essere così brutto, abbia una vocetta assurda come quella che gli hanno affibbiato? -_- NdA) (Infatti ho presentato protesta al sindacato mostri… NdMostro) (Oh, che sorpresa… O.O… Amici lettori, è venuto a trovarci niente meno che "Il mostro"! NdA_entusiasta) (-__-"" NdTutti) (Può rispondere a quelle due, tre, centoventi domande che ci assillano? NdA) (Ehm…veramente…ecco, mi chiamano per girare i nuovi episodi… ^_^" NdM_in fuga) (Che peccato… NdA) (Già, un vero peccato… -___-""" NdT)

 

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Capitolo 3
*** Sul piede di guerra ***


3. Sul piede di guerra

 

L'alba trovò Eilen appoggiata al materasso, immersa in un sonno profondo. La sua mano stringeva ancora quella di Chazz e anche gli spiriti dormivano intorno a lei.

Fu questa l'immagine che si presentò agli occhi di Jesse e Jaden, passati in infermeria per vedere le condizioni dell'amico: la luce del sole faceva risplendere i capelli rossi della ragazza come un fuoco scoppiettante e si posava quasi timidamente sul volto del duellante, come se temesse di disturbarlo.

-Lasciamolo stare- propose il bruno, chiudendo la porta e avviandosi all'arena: tutti gli ospiti di Adrian erano sistemati là, addormentati, rendendo il campo di gioco più simile a un ospedale. L'infermiera aveva assicurato che di lì a poche ore si sarebbero ripresi, che il loro stato di stanchezza non era grave. Peccato non potesse dire lo stesso per Chazz.

-Ehi, Jaden!- lo chiamò Hasselberry, raggiungendoli.

-Ciao, Hasselberry. Come ti senti?

-Bene, mi sono completamente ristabilito- affermò. –Ho saputo di Chazz…

-Già, non ci sono miglioramenti.

-Come l'ha presa Eilen?

-Puoi immaginarlo…- commentò l'amico, triste.

-È con lui- continuò il compagno dai capelli verdazzurro. –È rimasta là tuta la notte…

-Io propongo di andare a stanare Viper!

-Sembra scomparso dall'Accademia- ribatté Jesse, cupo. –Krauler e Bonaparte hanno preso il comando, il cancelliere Sheppard sembra svanito nel nulla e tre quarti degli studenti sono KO. Ti basta come resoconto della situazione?

-Sto pensando di tornare a letto: la compagnia di Sherly mi sembra meno terribile di questa vicenda.

-Puoi dirlo forte, amico.

-Jim, anche tu in piedi finalmente.

-E pronto a fermare Viper. Non permetterò che continui questa follia.

-Hai almeno idea di dove sia?

-No, ma lo scoprirò.

Improvvisamente il mondo di Jaden divenne oscuro e una voce iniziò a chiamarlo.

 

"Jaden…vieni anche tu a giocare…"

Il ragazzo si guardò attorno: dov'era finita l'Accademia? Cos'era quel deserto interminabile?

"Jaden…"

Quella voce…chi era?

Poi il buio…un gigantesco occhio sostituì tutto… Un essere spaventoso, che incuteva un terrore incredibile per il solo fatto di esistere…

"Gioca con me, Jaden…"

-Chi sei?

"Gioca con me­…"

 

-Jaden! Jaden!

-Che ti prende, soldato?

Il brunetto sbatté le palpebre, tornando alla realtà: cos'era successo? cosa significava quella visione?

-Jaden, tutto bene?

-Sì….Jesse…sì- rispose, scuotendo la testa. Non voleva allarmare gli amici con stupide allucinazioni. Sebbene il suo cuore e l'istinto gli suggerissero di non sottovalutare ciò che aveva visto.

-Sicuro?

-Sì…non preoccuparti.

In quel momento apparvero "Carbancol" e "Kuriboh" agitatissimi.

-"Carbancol", cos'hai? Eilen ha deciso di affrontare Viper?!- esclamò, scambiando uno sguardo con Jaden: il giovane lo aveva previsto.

-Dobbiamo fermarla.

 

-Eilen, è pericoloso- tentò di dissuaderla "Ojama giallo".

-Credi che non lo sappia? La mia vita è piena di pericoli.

-E se finissi come Chazz?

-Almeno avrò provato a fare qualcosa- replicò lei, afferrando il deck. –Non ho paura di Viper.

-Di questo non avevamo dubbi…ma pensa a lui, se si svegliasse e ti trovasse nelle sue condizioni…

-Ho preso una decisione e non tornerò indietro.

-Sempre testarda- li interruppe Jaden, entrando. –Quando smetterai di cacciarti nei guai?

-Quando tu smetterai di salvare il mondo- replicò lei.

-Non puoi andare a caccia di Viper.

-Me lo impedirai tu?

-Eilen, non voglio star qui a vegliare anche sul tuo corpo- proseguì l'amico. –Ti accadrà lo stesso e tu lo sai bene.

-Jaden, non ha sconfitto Sartorius per finire così!- esclamò Eilen.

Il brunetto restò in silenzio, spostando gli occhi castani da Chazz alla giovane: non l'avrebbe tenuta buona ancora a lungo. Il suo sangue ribolliva e urlava vendetta, le imponeva di farla pagare a chi aveva ridotto così il suo innamorato.

Lo capiva, perché il suo animo faceva lo stesso. E, con un sospiro, si arrese.

-D'accordo, ma non da sola. Noi veniamo con te.

 

-Sei sicuro di quello che fai?- domandò Jesse, esitante. –Eilen combatterà con tutta la rabbia che ha dentro.

-Me ne rendo conto, ma non le posso impedire di cercare giustizia.

-Allora andiamo a stanare Viper- aggiunse Husselberry.

Il ragazzo del Nord non replicò, volgendo lo sguardo alla finestra: cosa gli succedeva? Il pensiero della rossa che affrontava quel pazzo gli causava una specie di morsa.

-Jesse?- esordì Syrus con un sorrisetto malizioso. –Non è che…ti piace Eilen?- domandò, causando un vivace rossore nel compagno.

-La tua reazione è abbastanza eloquente- inveì Jim.

-Non dite stupidaggini! È carina, simpatica…ma nient'altro.

-A me sembra che ti stia un po' troppo a cuore per essere solo un'amica…

-Oh, smettetela!- protestò il giovane. –Non dovevamo scoprire il nascondiglio di Viper?

-Stai cambiando argomento…

Jaden scosse la testa, osservandoli prendere in giro l'amico, seppur con un dubbio a velare quell'apparente allegria. E non era Viper quella nube. Non c'era speranza per Jesse di entrare nel cuore di Eilen: lì c'era posto solo per Chazz. E scontrarsi con quella realtà avrebbe potuto ferirlo profondamente.

 

 

êContinua…ê

 

.

Ciao, appassionati della coppia Eilen e Chazz...allora, cosa ne pensate di questo nuovo capitolo?:

ISI:Sempre felicissima di sentirti...allora, cosa dire? Chazz è un grandissimo testardo, ma stavolta dovrà fare i conti co i suoi sentimenti...Jesse è troppo carino, non quanto Chazz ovviamente, ma è comunque il più carino fra le nuove entrate di questa serie...e avrà il suo ruolo...non al punto a cui accennavi tu, ma sarà comunque importante nella storia...alla prossima! E Grazie!.

Iria: Ciao, bellissima...come va? Ecco la storia che ti avevo promesso. Sì, lo ammetto, mi diverte far soffrire i personaggi che preferisco...spero di essere stata abbastanza rapida con l'aggiornamento!!

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Capitolo 4
*** Sparizioni e duelli, scambi e confusioni ***


4. Sparizioni e duelli, scambi e confusioni

 

La base di Viper si ergeva davanti a loro come una fortezza inespugnabile…di cui avevano dimenticato aperta la porta! (Tristezza… -_-" NdTutti)

I sette ragazzi esplorarono il piano da cima a fondo, senza trovare nulla, se non polvere e ragnatele, segno di un abbandono durato anni.

-Ma questo è un ascensore…- disse Jesse, fermandosi di fronte alla cabina. –Quindi c'è un altro piano.

-Non ci resta che scoprirlo- ribatté Jaden, entrandovi con gli altri.

L'ascensore corse veloce verso il basso, immergendoli in una foresta rigogliosa che pareva solo un ologramma tanto era bella. Ma era reale, era la casa di animali portati lì per esperimenti mai realizzati.

-Dividiamoci in due gruppi: ci vediamo qui tra un'ora- decise Husseberry, dirigendosi a destra con Alexis e Jim.

I restanti andarono a sinistra, in silenzio, persi in pensieri che non volevano condividere con gli altri. Solo il rumore di passi riempiva il nulla che li avvolgeva.

 

"Jaden…"

Di nuovo quella voce…l'oscurità…

"Jaden, perché non giochi con me anche tu?"

-Chi sei?

"Perché non raggiungi il tuo amico? Non è divertente giocare solo con lui…"

-Jaden!

Chazz! Era la sua voce! Dov'era? Cosa gli stava facendo quel mostro?

-Lascia andare Chazz!

"Vieni, Jaden… Vieni…"

 

Il brunetto tornò alla realtà, ma era solo: perso nelle sue visioni, era rimasto indietro e non riusciva assolutamente ad orientarsi. In aggiunta a questo, tutte le luci si spensero di colpo.

-Jaden, come al solito dormi in piedi- lo riprese una figura sbucata improvvisamente alle sue spalle.

-Professor Stein, cosa ci fa qui? Ha per caso…

-Stai cercando Viper, vero? Vieni, seguimi…io so dove si trova- proseguì con la sua solita flemma. (È noioso come il mio prof di scenografia… -_-"" NdA)

-Ah, grazie…

 

Eilen si volse per porre una domanda a Jaden e si accorse della sua assenza.

-Ehi, ragazzi!

-Cosa c'è? Dov'è Jaden?!

-Appunto…credevo fosse dietro di me, invece è sparito.

-Dobbiamo trovarlo- proferì Jesse.

Ci volle più tempo del previsto, ma infine giunsero ad un ponte su un precipizio. Sulla parte opposta, a terra, c'era Jaden, esausto.

-JADEN!- esclamarono, correndo da lui. Eilen lo prese tra le braccia, sollevandolo leggermente e controllando che non fosse ferito. Fortunatamente sembrava solo molto stanco.

-Deve aver disputato un duello…il suo diulin disk è ancora acceso.

-Vado a cercare aiuto- continuò Syrus, agitato per le condizioni dell'amico.

-Si riprenderà?

-Penso di sì, Jesse. Non è così grave.

Il compagno notò la sfumatura triste della sua voce: stava sicuramente pensando a Chazz, il cui risveglio pareva invece ancora lontano. Jaden si mosse lievemente, socchiudendo le palpebre e mettendo lentamente a fuoco i visi dei due duellanti.

-Eilen…Jesse…ma cosa…? Dov'è Stein?

-Allora è contro di lui che ti sei…- iniziò il coetaneo, fermato però da un rumore. –Hai sentito?

-Sentito cosa?

-C'è qualcuno.

-Ma certo! Sarà Viper…è qui vicino…- proseguì il ragazzo, tirandosi a sedere. –Vuole arrivare a me…

-Capisco che sei irresistibile, ma non ti sembra di esagerare?- scherzò la fanciulla.

-No, credo che si tratti di qualcun altro. Di un duellante che inseguo da anni: Trapper, un ladro di carte.

Jesse si affacciò alla porta aperta, mentre una risata si spargeva nel cunicolo di roccia.

-È lui?- domandò Eilen, avvicinandoglisi.

-Sì, la sua risata è inconfondibile.

"Pegaso zaffiro" e "Tigre topazio" comparvero all'improvviso, pronte a combattere. Ma Trapper non era uno sprovveduto: dalla sua moto partì una capsula che imprigionò il cavallo alato.

-Non ci posso credere: può catturare gli spiriti?

-Pegaso!

-Visto? Il tuo bel pony ora è mio- annunciò l'uomo, accendendo la moto e sparendo con il povero "Pegaso".

-Voi restate qui! Questa volta non me lo farò scappare.

-Aspetta, Jesse!- tentò di fermarlo Jaden, troppo debole per seguirlo. –Eilen…va con lui…e cercate…di fare attenzione.

-Non posso lasciarti qui.

-Vai con lui…ti prego…

La rossa esitò ancora un istante, poi si avviò lungo il tunnel.

 

Jesse aveva già accettato la sfida quando lei lo raggiunse: se avesse perso, le Bestie Cristallo sarebbero passate in mano a Trapper. Quel ragazzo era troppo istintivo: non capiva che non faceva altro che il gioco di quel ladro? E "Pegaso"… Eilen sentiva la sua sofferenza, chiuso in quella gabbia di vetro, la sua preoccupazione verso il duellante. Ansia che condivideva ampiamente, anche per la creatura, che rischiava di sparire per sempre.

-Jesse…

-Tranquilla- la rassicurò lui, rivolgendole un sorriso. –Presto "Pegaso" sarà di nuovo libero.

-Quando hai terminato di fare salotto, io gioco "Esca fantasma" e tre carte coperte.

-Benissimo. Metto sul terreno "Gatta ametista".

 

Il duello volgeva dalla parte di Trapper e Jesse aveva le mani legate: se lo attaccava, quel tipo avrebbe distrutto la carta di quel bambino a cui aveva promesso di restituirla. Ma se non vinceva, "Pegaso" avrebbe fatto una brutta fine.

-Che cosa posso fare?- pensò disperato.

La ragazza lo guardò e in un solo istante prese la decisione più folle della sua vita.

-"Pegaso", lui ha bisogno di te per vincere- disse, mettendosi in contatto con il mostro.

-Eilen…non puoi…

-Sostituirmi a te? Certo che posso, sono uno spirito, in fondo.

-Ma se ti accadesse qualcosa…

Già, aveva la responsabilità di un regno…Chazz…eppure in quel momento le era più caro il futuro delle Bestie Cristallo: non poteva permettere che il "Drago Arcobaleno" finisse nelle mani sbagliate.

-Mi fido di Jesse: è un grande duellante.

-Perché sei sempre così testarda?- si lamentò l'equino, ben sapendo di non riuscire a farla cambiare idea.

-Non lo so, me lo chiedono tutti- concluse, stringendo il suo medaglione. La sua natura di spirito e il suo vero aspetto presero il posto della sua maschera terrestre, mentre una luce viola accecava i contendenti.

-Ma cosa…

Quando svanì, Jesse notò con gioia che il suo cavallo alato era libero. Una gioia che durò finché non si accorse della persona rinchiusa nella capsula: Eilen…

-Com'è possibile?- mormorò sbigottito.

-Devi vincere, Jesse- lo incitarono i suoi mostri, affezionati all'imperatrice. –Guarda cos'ha in mano.

L'amica era riuscita a sottrarre a Trapper la carta con cui lo ricattava e gli sorrideva fiduciosa, malgrado cominciasse ad avvertire i primi effetti di quel luogo claustrofobico. Stava rischiando la vita per salvare il suo deck… Non poteva perdere e rendere vano il suo gesto.

-Non so cosa diavolo stia accadendo, ma comunque ho una preda: la tua bella fidanzatina, a cui forse tieni di più che ai tuoi animaletti…

-Gioco "Pegaso zaffiro"! E non è finita qui: attivo "Forza GEM" che ti infligge un danno di 500 life-points per ogni Bestia Cristallo presente sul mio terreno! Metti fine al duello, "Pegaso"!

Il cavallo azzerò i punti di Trapper, assegnando al suo padrone la vittoria e distruggendo la prigione di Eilen: il giovane riuscì ad afferrarla al volo, prima che i bio-med facessero il loro lavoro, sottraendogli l'energia. Cadde a terra, insieme alla rossa.

-Jesse! Cos'hai?

-Scusa…è solo un capogiro…- sussurrò, commettendo l'errore di guardarla. Si specchiò nei suoi occhi, verdi come prati in primavera, scintillanti come gli smeraldi più preziosi. Quel viso minuto, delicato, dalla pelle di porcellana, li incastonava perfettamente. Jesse si sentì scivolare in quello sguardo intenso, precipitando in uno splendido e dolcissimo oblio.

Solo lontano, flebile, una vocina gli ripeteva che era la fidanzata di Chazz…una vocina troppo esile per sovrastare l'impeto dei suoi sentimenti.

Lei lo fissava, ancora nelle sue vere sembianze, mentre il suo cuore rallentava i battiti, al contrario di quello del compagno. Il sapere d'essere la causa del suo batticuore, le provocava una grande confusione.

Stavano l'una contro l'altro, abbracciati come due innamorati: un pensiero che balenò nella mente di entrambi.

(Si sono completamente dimenticati di me! ç_ç NdTrapper) (Zitto! Stai rovinando il momento romantico! NdA&T_che lo scagliano lontano)

-Eilen…- pronunciò soltanto.

La fanciulla non fece niente per respingere le sue labbra. Per un attimo fu come assente, e le rimase solo il ricordo di quel tenero bacio: il comportamento di Jesse, così dolce, affettuoso, diretto, non aveva niente dell'amore di Chazz, velato a volte dalla sua natura introversa.

L'amico si separò di colpo, sedendosi contro la parete: cosa gli era saltato in mente?

-Perdonami…non so perché…

-No…non importa…- ribatté la giovane, alzandosi e recuperando il suo travestimento. Si passò le dita sulle labbra, ancora incredula: aveva baciato Jesse…il suo ragazzo lottava contro la morte e lei baciava un altro! Era meschino, crudele…

-Ragazzi!- li interruppe Jaden, arrivando di corsa. –State bene?

-E così, non è un essere umano…- commentò Viper, guardando Eilen. –Una scoperta interessante.

Un piano malvagio prendeva forma, perché la creatura era pronta a svegliarsi.

 

êContinua…ê

 

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Capitolo 5
*** Doppio duello ***


5. Doppio duello

 

-Secondo voi, Eilen sta bene?- domandò "Ojama giallo" ai suoi fratelli.

-Certo, starà costringendo Viper a risvegliare Chazz.

-Non so…ho una strana sensazione…- continuò il primo, volgendo lo sguardo sul duellante. La situazione non era cambiata di una virgola, né per lui, né per gli altri studenti, che accusavano ancora una forte stanchezza. –La sensazione che qualcosa lo stia portando via…

 

-Jaden, ti senti meglio?

-Sì- ripose, bloccandosi di scatto.

"Jaden." La voce! "Sto arrivando…"

Si udì il rumore di un vetro infranto, poi tutte le luci ancora accese saltarono. Eilen tremò: cos'era quella presenza? Era…malvagia…eppure… Eppure al suo interno percepiva la forza dei suoi compagni, degli studenti, di Chazz… L'energia che era stata rubata al suo ragazzo…pareva lì ad un soffio, che potesse sfiorarla solo allungando una mano…

-Eilen!

-Chazz…- mormorò nel sentirsi chiamare.

-Eilen, sono qui, devi salvarmi.

Era impossibile resistere a quel richiamo…a quella trappola architettata apposta per farla cedere. Mosse un passo, uno soltanto…e si scatenò l'inferno. Il medaglione le venne strappato dal collo e una risata cattiva risuonò nella stanza.

-Eilen, che succede?- domandarono i due ragazzi.

-Il mio medaglione…dobbiamo riprenderlo!- esclamò, lanciandosi all'inseguimento del bagliore viola.

Capitarono in una stanza più grande, al cui centro stava una vecchia arena dei duelli.

"Ora possiamo giocare, finalmente."

Non ebbero nemmeno il tempo di domandarsi chi avesse parlato: Jesse e Jaden furono come posseduti da quell'entità misteriosa e si diressero al campo di gioco.

-Ragazzi…che vi prende? Fermatevi…- provò a trattenerli la compagna, frapponendosi tra loro. che stava accadendo? –Jesse! Jaden!

Ma ogni suo tentativo era inutile: avevano raggiunto l'arena e preparato i deck. Un duello feroce stava per avere inizio.

-Eilen, ti devo ringraziare- intervenne Viper, appoggiato alla ringhiera del ballatoio che correva lungo il muro. –Senza il tuo gentile contributo la mia bella creatura non sarebbe riuscita a rinascere.

-Cosa?- mormorò, salendo i gradini e giungendo a lui. –Che significa?

-Il tuo medaglione, giovane imperatrice…la potenza racchiusa al suo interno era ciò che mi mancava per completare la trasformazione. Ora guardala…una forza senza paragone che distruggerà i duellanti di tutto il mondo!

-Perché? Tu sei un insegnante…

-Perché i duelli hanno ucciso mio figlio…era un ragazzo così dolce e gentile… Sono stati i duellanti come loro a rovinarlo!- urlò, indicando i due ragazzi, impegnati a duellare con una violenza senza eguali: anche i loro mostri parevano impazziti. –E adesso avrò la mia vendetta!

-Non puoi uccidere degli innocenti! Non pensi alle loro famiglie, al dolore che ne riceveranno? Vuoi infliggere loro la tua stessa sofferenza?

-La metà delle loro famiglie ha preferito sbatterli qui piuttosto che averli in mezzo ai piedi, e l'altra metà si è completamente dimenticata della loro esistenza.

Eilen si morse un labbro: sapeva bene a cosa si riferiva. Aveva conosciuto la famiglia di Chazz e certo non la si poteva definire affettuosa. Ma era comunque la sua famiglia, per quanto insopportabile ed odiosa fosse.

-Tu non puoi capire…- ribatté, stringendo i pugni. –Sei solo un egoista!

-Perché non risolviamo la questione con i vostri metodi?- propose Viper, infilandosi il diulin disk.

-Io non mi tiro indietro. Se vincerò, libererai i miei amici e ridarai agli studenti la loro energia.

-E se perdi?

-Allora la tua vendetta comincerà con me.

-Mi sembra una proposta interessante. Cominciamo!

 

"Giochiamo insieme, Chazz. Vuoi?"

-Chi diavolo sei?
"Noi ci conosciamo da sempre, perché io so leggere nel pensiero."

Il moretto si guardò intorno: non c'era che il buio attorno a lui. Il buio e quella maledetta voce.

-Lasciami andare!

"Ma se ti lascio libero, non giocherai con me. Facciamo un gioco… Comincio io… Tu hai sempre cercato di essere il migliore, di superare gli altri…è l'insegnamento che ti ha impartito la tua famiglia…"

Le immagini del suo passato gli fecero improvvisamente visita, rigettandolo in quell'infanzia trascorsa nel continuo dimostrare ai suoi fratelli e a suo padre di essere un vero Princeton.

"E ci sei riuscito, finché non ti sei scontrato con Jaden…" lo punzecchiò la presenza. "Lui ti ha battuto più di una volta, ti ha fatto passare in secondo piano… Nemmeno all'Accademia del Nord hai trovato pace…"

Già, non aveva possibilità di vincere contro l'amico, malgrado fingesse d'esserne in grado. Era bravo, era tenace, non si arrendeva mai, ma il brunetto era un altro pianeta. Chazz era destinato ad essere sempre il secondo.

"Hai sconfitto Sartorius, eppure non ti sono stati riconosciuti i meriti che ti spettano…"

-Non ne ho bisogno.

"Lo so… A te basta avere Eilen…" continuò la voce, mostrando al ragazzo il bacio fra lei e Jesse.

Chazz spalancò gli occhi, scuotendo leggermente la testa: era una bugia…non poteva… Non poteva averlo abbandonato anche lei…

"Nemmeno la persona a cui hai giurato amore ha mantenuto le sue promesse…"

-Non è vero! È una menzogna!

"Io non posso mentire… Ora sta giocando con Viper…non speri riceva la punizione che merita?"

 

Viper non era certo l'ultimo arrivato e vincere non era così scontato. Il suo deck rettile era viscido come lui, pieno di quei serpenti schifosi che la stavano mettendo al tappeto. Doveva resistere…doveva farlo per riportare le cose al loro posto…per fermare il duello che si svolgeva sotto di lei…per riavere Chazz…

Pescò una carta…e finalmente tornò a sorridere.

-Dì addio alla tua palude puzzolente- annunciò. –Gioco la carta magia terreno "Villaggio incantato"!

La palude dell'uomo cedette il passo a un paesaggio fiabesco e sognante.

-Pensi che questa cosa zuccherosa mi faccia paura?

-Dovresti, perché non è solo zuccherosa. Il suo aspetto innocente nasconde un potere speciale da non sottovalutare- proseguì la giovane. –Infatti riduce di 500 unità i punti d'attacco di tutti i mostri che non sono elfi. Vai, "Elfo Guardiano": attacca "Vipera veleno"!
I life-points di Viper calarono a 1500, portandolo vicino alla sconfitta.

-Non cantare vittoria, ragazzina.

-La fortuna gira, e ora volge dalla mia parte. Non ho ancora finito il mio turno: attivo "Giudizio dell'oracolo"!

Un fascio di luce comparve al centro del terreno di gioco, allargandosi fino ai duellanti e riducendosi nuovamente, per emettere due raggi che iniziarono a ruotare.

-"Giudizio dell'oracolo" può essere giocata solo se in campo è presente "Villaggio incantato". Ora sceglierà una carta dalla mia mano e dalla tua- spiegò Eilen. –Se è un mostro, il proprietario perde il corrispondente dei suoi punti d'attacco.

-Un tutto per tutto, insomma.

-Esatto.

-E per cosa?- domandò, cogliendo la rossa di sorpresa. –Per riavere la tua vecchia vita? Non preferisci questa, quella che ti offre…Jesse?

Era un colpo davvero basso e il fatto che Viper vi ricorresse lo rendeva ancora più meschino: quello che era accaduto con Jesse non aveva niente a che fare con quel duello.

-Voglio solo metter fine a questa follia- decretò, mentre il raggio si fermava. –Scopriamo le carte. "Anfora dell'avidità"….una carta magia.

-Complimenti…"Cobra di palude"- svelò, mostrando la sua disfatta. I suoi life-points si azzerarono e il suo bracciale brillò.

"Sei un perdente, Viper. Non ho bisogno di quelli come te."

-No, ti prego…

"Subirai la stessa condanna dei tuoi studenti" concluse la voce, impadronendosi della sua forza. L'uomo crollò a terra, distrutto.

-Eilen…- sussurrò. –Mi dispiace...io...io non so come tornare indietro...

La rossa guardò i suoi amici e quello scontro terribile: non poteva restare con le mani in mano.

-Ci proverò io.

 

êContinua…ê

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Capitolo 6
*** Solo uno sbaglio ***


6. Solo uno sbaglio?

 

Scese i gradini, non sapendo bene come agire: qualcosa doveva tentare, ma cosa?

Le Bestie Cristallo e i Neo-spaziali si sbranavano a vicenda come in preda ad una strana e feroce furia. I Neo-spaziali…il suo popolo…

-Ma certo- s'illuminò improvvisamente. Non aveva più il suo medaglione, ma poteva comunque provarci. Congiunse le mani e si concentrò: doveva riuscire a mettersi in contatto con i suoi simili, con "Neos" e farli rinsavire. Lei apparteneva a quel mondo!

-"Neos"…ti prego…"Neos"…

Lo spirito del mostro intercettò il suo messaggio, ignorandolo.

-"Neos", sono io. Sono Eilen…non puoi avermi dimenticata!

A quel nome ci fu una minima reazione, un leggero tentennamento nelle sue azioni. Eilen…dove l'aveva già sentito?

-"Neos" ti scongiuro, torna in te!- proseguì, trasmettendogli la sua disperazione.

Eilen…

Eilen era…la sua imperatrice! La sua amica! Come aveva potuto scordarlo? Che cosa gli era preso?

-Eilen, cosa sta succedendo?

-Un'energia malvagia controlla Jaden e Jesse- spiegò. –Dobbiamo svegliarne uno o finiranno per uccidersi a vicenda.

-Ci penso io.

La giovane riaprì gli occhi, sperando di aver fatto il possibile e che "Neos" portasse a termine la missione. Lo vide comparire di fianco ai mostri in campo, parlare con loro, anche scuoterli e riuscire infine a scrollarli dalla catalessi in cui erano caduti. Tutti insieme allontanarono la presenza che si era impossessata del loro duellante. Una specie di spirito oscuro uscì dal corpo del brunetto, che cadde su un ginocchio, svuotato.

L'entità si mosse nell'aria per alcuni secondi, poi scattò verso Jesse, unendosi a quella che già lo possedeva. Gli occhi del ragazzo divennero opachi ed uno da verde divenne castano.

-Jaden!- esclamò Eilen, correndogli accanto e aiutandolo a rialzarsi. –Tutto bene?

-Ma cosa…? Jesse!

-C'è una forza malvagia che lo controllo e per liberarlo non puoi far altro che batterlo.

-Penso che per avere delle spiegazioni maggiori dovrò aspettare, giusto?

-Già. Fai attenzione, perché non è il solito Jesse.

-Di questo me ne sono reso conto- concluse lui, pescando una carta.

 

"Hai visto che non mentivo?"

No, non voleva crederci…non poteva essere vero…non Eilen…

Ne avevano passate troppe insieme perché finisse così. non lo accettava.

Eppure Viper aveva detto lo stesso.

"Cosa ti aspetti dal ritornare? Resta a giocare con me…"

-Devo tornare per capire…

 

-Gioco "Grattacielo", che regala al mio mostro 1000 punti d'attacco. Vai, "Neos"!

Jaden si aggiudicò il duello e rimase immobile, con il fiato sospeso: era finita?

Jesse aveva le iridi spalancate e fissava un punto indefinito davanti a sé, come incredulo. Poi lo spirito oscurò lo liberò, lasciandolo cadere a terra come un copro morto. Il compagno gli fu subito vicino, preoccupato.

"Hai vinto, imperatrice… Avevamo un patto, no?"

-Lo avevo con Viper.

"Io lo controllavo, quindi è come se lo avessi con me. ridarò le energie ai tuoi amici e a tutti quelli a cui l'ho presa" decise. "Ah, questo è tuo…" aggiunse, restituendole il medaglione.

-Tu sei una creatura di Duel Monster?

"Lo ero, ma la mia carta bruciò in un incendio e Pegasus non l'ha più ricreata. Sono solo uno spirito senza pace, che ora svanirà per sempre…"

-Quindi anche tu volevi la vendetta.

"Viper voleva un modo per eliminare i duellanti e io qualcuno che mi aiutasse a tornare alla vita."

La rossa rifletté un attimo, pensando a tutti i pro e i contro dell'idea che aveva in mente. Un'idea folle, ma giusta, perché inseguire la giustizia era il suo compito.

-Il mondo di mezzo ti accoglierà volentieri.

"Mondo di mezzo?"

-È il luogo dove abitano tutti gli spiriti dei duelli.

"Ma io non sono niente…non ho una carta…non ho un nome…"

-Non importa. Lì potrai ricominciare da zero e trovare qualcuno che ti dia davvero una mano.

Jaden la osservava sbigottito: mostrava clemenza verso quel mostro?

"Dici…dici sul serio?"

-Certo- replicò. –Buona fortuna.

"Grazie…tu sarai una grande imperatrice. Addio."

Eilen si riallacciò la catenina prima di raggiungere i compagni.

-Non ho parole…sei incredibile…

-Non voleva far del male a nessuno. Credeva fosse il solo mezzo per avere una vita- ribatté, chinandosi sul ragazzo del Nord. –Non credi sia il caso di andare ad avvertire gli altri? Fra tutta questa confusione ci siamo dimenticati di loro.

Il brunetto si batté una mano sulla fronte, ricordandosene di colpo. (Complimenti… -_-" NdTutti)

-Saranno preoccupatissimi! Vado e torno, Eilen- promise, uscendo di corsa.

La fanciulla sorrise, accarezzando una guancia di Jesse per svegliarlo.

-Jesse…Jesse…

Il ragazzo socchiuse gli occhi, di nuovo dello stesso colore, abituandosi lentamente alla luce e mettendo a fuoco la figura china su di lui. I capelli rossi gli sfioravano il viso e gli smeraldi lo scrutavano dolcemente. Quanto era bella…

-Eilen…- Il suo angelo…doveva essere in paradiso…

-Come ti senti?

-Un po' confuso…e scombussolato… Dov'è Jaden? Cos'è successo?- domandò, sedendosi.

-È andato a chiamare gli altri. Eri diventato malvagio- rispose, raccontandogli l'accaduto.

Il giovane la ascoltava, perplesso: ecco perché si sentiva stravolto. Gli avevano rivoltato la personalità e costretto ad un duello feroce. Si passò una mano fra i capelli, cercando di fare chiarezza, sebbene il volto dell'amica così vicino non lo aiutasse affatto.

-È…pazzesco…hai sconfitto Viper e liberato Jaden, oltre a trovare una casa per quella creatura- commentò. –Sei eccezionale… Ti devo la vita.

Un leggero rossore colorò le guance di Eilen, che abbassò lo sguardo. Eppure era prigioniera di quegli occhi verdazzurro, come se un misterioso incantesimo la avvolgesse nella sua spirale. Non poteva cedere un'altra volta…lei amava Chazz…

Già…allora perché non riusciva a impedirsi di guardarlo, non si sottraeva alla mano sul collo che la attirava verso di lui? Perché non si ritraeva dal suo bacio, ma lo ricambiava?

 

Jaden aveva avvertito gli amici, che ora si stavano recando in infermeria per verificare che il mostro avesse mantenuto la parola. E piombò nella stanza proprio in quel momento, restando di sasso: Eilen…e Jesse…si stavano baciando!

Era convinto che fra loro non potesse esserci niente…che lei amasse solo Chazz…

Com'era possibile?

Eilen si separò da Jesse, alzandosi di scatto, voltandosi e incontrando gli occhi di Jaden: lui aveva visto tutto…e la giudicava male ne era certa. Mai si era sentita tanto in colpa, tanto meschina…

Uscì velocemente da lì, iniziando a piangere, arrivando in lacrime nella sua stanza, raggiunta da "Kuriboh" e "Ojama giallo".

-Eilen…

-Non può essere successo davvero…non può…

 

êContinua…ê

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Capitolo 7
*** Il tempo della verità ***


7. Il tempo della verità

 

Era trascorso un giorno dalla sconfitta di Viper: l'uomo era tornato a casa, gli studenti si stavano riprendendo, le condizioni di Chazz miglioravano e il cancelliere Sheppard aveva di nuovo il comando.

-Suo figlio voleva diventare un grande duellante, ma a furia di combattere senza sosta si indebolì, ammalandosi e morendo- raccontò Jaden, appoggiato al muro, alla ragazza sdraiata sul letto. –Viper accusò il Duel Monster e decise di vendicarsi. Me lo ha detto Sheppard stamattina.

-In fondo era solo un padre disperato.

-Già. Abbiamo scoperto anche perché Chazz ha risentito maggiormente gli effetti del bio-med. Sembra che, quando è caduto in acqua, alcuni dei suoi circuiti si siano fusi e abbia assorbito molta più energia del dovuto.

Eilen annuì, restando in silenzio.

-Cos'hai intenzione di fare?

-Io amo Chazz…

-Allora perché hai baciato Jesse?

La risposta non la sapeva nemmeno lei: era successo e adesso avrebbe dato qualsiasi cosa per tornare indietro e impedirsi quello sbaglio.

-Vorrei potertelo dire…

-Devi fare chiarezza dentro di te, Eilen, e capire chi ami davvero. o rischi di far soffrire entrambi.

 

Jaden aveva ragione. Doveva fare ordine nei suoi sentimenti.

Chazz dormiva ancora, sebbene l'infermiera le ripetesse che era solo questione di tempo perché si svegliasse. Eilen gli strinse una mano, fermandosi sui tratti del suo viso, così famigliari, su quelle labbra che tante volte l'avevano baciata. E ricordando tutto ciò che lui rappresentava per lei.

Un tutto che Jesse non poteva nemmeno immaginare… Jesse era carino, dolcissimo, e per alcuni istanti aveva fatto vacillare il suo amore: era entrato improvvisamente nella sua vita, travolgendola. Ma il ciclone era passato.

Ora l'aveva capito.

-Ci vediamo più tardi- gli sussurrò, baciandolo sulla fronte e salutando il trio "Ojama".

-Dove vai?- le chiesero.

-A placare una tempesta.

 

Jesse era sulla scogliera con i suoi mostri: sembrava così felice che quasi le mancava il coraggio di dargli quella delusione. Ma era giusto così.

-Ciao, Eilen!

-Ciao.

-Qualcosa non va?

-Io…dovrei parlarti- iniziò, facendosi forza. –Per prima cosa vorrei ringraziarti per aver mantenuto il mio segreto…in secondo luogo…bhe…Jesse, tu sei un ragazzo adorabile, un tesoro…sei il principe azzurro che ogni ragazza sogna di incontrare- continuò, fissandolo. Le dispiaceva pronunciare quelle parole, ma illuderlo lo avrebbe fatto solo soffrire inutilmente. –Ma io amo Chazz.

-Bhe…lui è un eroe. Ha salvato il tuo mondo- commentò, incupendosi.

La rossa scosse la testa: non era quella la ragione del suo legame con il moro.

-Nel destino era scritto che fosse Jaden a sconfiggere Sartorius…ma io non l'ho mai amato- spiegò. –Non so dirti cos'abbia Chazz…so solo che per lui darei la vita…

-Penso che in fondo sia questo l'amore…- ribatté il compagno, abbassando lo sguardo. –E Chazz farebbe lo stesso per te.

-Mi dispiace, Jesse.

-Ehi, non è successo niente…sto bene- si affrettò a dire, malgrado una leggera tristezza gli velasse le iridi verdazzurro.

Eilen gli si avvicinò, baciandolo su una guancia: si sarebbe ripreso, e avrebbe incontrato una ragazza che ricambiasse i suoi sentimenti così onesti e sinceri. Meritava una felicità che lei non poteva dargli.

-È fortunato ad averti…- mormorò il duellante.

-Ricordaglielo ogni tanto- scherzò la fanciulla. –Ci vediamo.

Jesse la guardò allontanarsi, sospirando: non l'avrebbe dimenticata facilmente, ne era sicuro. Ma non poteva che rispettare le sue decisioni: aveva scelto Chazz e lui non poteva fargliene una colpa.

Ma lei era ignara che, nel distacco, si portava via un po' del suo cuore, che sanguinava ferito. "Carbancol" apparve al suo fianco, appollaiandosi sulla spalla.

-Ciao, piccolo.

Non era solo: aveva i suoi mostri e i suoi amici. E i duelli, la miglior medicina per lasciarsi tutto alle spalle.

 

-Hai parlato con Jesse?- chiese Jaden, raggiungendola sulla sponda del fiume davanti al dormitorio Obelisc.

-Sì, e gli ho detto la verità: non lo amo.

-Se ne sei certa, è stata la cosa migliore.

-Già- ribatté Eilen, con un sorriso ironico. –È strano…fai la cosa giusta e ti senti come se fossi la cattiva di turno. Gli ho spezzato il cuore.

-Gli passerà, vedrai. Devi solo dargli tempo.

-Tempo…ultimamente è la parola che ricorre più spesso in bocca a quelli che mi parlano insieme… "Devi dare tempo al tempo"… "Fra poco tempo Chazz si sveglierà"…- proseguì con voce rotta. –Invece l'unica cosa che passa è solo il tempo.

-Eilen…

-A volte…a volte ho paura che quest'incubo non avrà mai fine…

-No, questo non devi nemmeno pensarlo. Si riprenderà…

-È la prima volta che ti sento dire una cosa sensata- intervenne una voce alle loro spalle.

Entrambi si voltarono, spalancando gli occhi: possibile che le loro preghiere fossero state ascoltate? Che fosse vero e non solo un bel sogno?

Eppure, la figura che se ne stava appoggiata ad un albero poco distante sembrava proprio…

-CHAZZ!- gridò la ragazza, gettandogli le braccia al collo e finendo a terra con lui. Non le sembrava vero… -Sei tornato…

-Certo- rispose il moretto, sfiorandole il viso. Non era ancora in piena forma, ma niente e nessuno lo avrebbe tenuto ancora a letto. –Avevi dei dubbi?

-Ogni tanto sì- ammise, ad un passo dalle lacrime. -È troppo bello per essere vero…

Il ragazzo le sorrise, attirandola a sé e baciandola a fior di labbra.

-Mi dispiace…avrei dovuto darti retta e dimenticare Adrian.

-Adesso non ha più importanza- concluse, alzandosi.

Jaden li osservò, condividendo la felicità dell'amica, ma si volse nell'udire dei passi: c'era Jesse, dietro di lui e il suo viso tradiva il dolore che provava nel vedere i due ragazzi abbracciati. Eilen aveva ragione: a volte fare la cosa giusta non voleva necessariamente corrispondere al compiere una buona azione.

Il duellante del Nord era uno straccio: sentiva il proprio cuore lacerato e dolorante…e non riusciva ad essere felice per lei. Non riusciva a gioire della propria morte.

-Jesse, ti va un duello?- propose il brunetto.

-Perché no…

 

-Credevo sareste corsi immediatamente a darmi questa bella notizia- affermò Eilen, rivolta agli "Ojama".

-Volevamo farlo, ma Chazz ce lo ha impedito per farti una sorpresa.

-Bhe, ci è riuscito- replicò, rabbuiandosi subito dopo. –Chazz…c'è qualcosa che vorrei dirti.

Il giovane congedò i suoi mostri con un gesto della mano, ordinando loro di sparire. Conosceva il seguito di quella conversazione, anche se le sue prospettive erano mutate quando aveva ascoltato il discorso fra la fanciulla e Jaden.

-Di Jesse?- buttò lì, atono.

-Come fai a sapere…

-Non ho solo dormito…ho anche sognato. E nei miei sogni c'era una voce che mi ha mostrato tutto.

Eilen abbassò la testa, colpevole, immaginando chissà quale, terribile sfuriata. Ma Chazz era tranquillo, non c'era rabbia in lui. Si erano trovati in una situazione estrema, dove ogni certezza era crollata. Il loro legame era sopravvissuto alla Società della Luce e a Sartorius, a dimensioni di distanza, alle loro differenze. Non lo avrebbe gettato al vento per un momento di debolezza: lei era troppo importante per lui, sapeva che se si fossero lasciati, la sua vita sarebbe stata vuota.

-Mi odi, non è vero?

-No, in un primo tempo ero soltanto incredulo…non capivo perché lo avessi fatto. Poi ti ho sentita parlare con Jaden e ho compreso che è meglio dimenticare ciò che è stato, perché mi ami. Ed è l'unica cosa di cui ho bisogno.

-Sul serio, Chazz? Non sei arrabbiato?

-No, ma lo tengo d'occhio. Se ci riprova, farà i conti con me.

Eilen lo abbracciò raggiante: era cambiato molto da quando lo aveva conosciuto, era maturato e aveva imparato a perdonare. Ora era certa che niente avrebbe potuto distruggere quello che avevano costruito anche a fatica, nessuno li avrebbe separati.

Perché quella era la loro favola.

Perché potevano essere davvero un principe e una principessa.

Perché avrebbero avuto il loro "per sempre felici e contenti".

 

êFINEê

 

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