Caro Diario

di La Jiky
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il mio nome è Mory ***
Capitolo 2: *** Un capitano goloso ***
Capitolo 3: *** Uno spadaccino dormiglione ***
Capitolo 4: *** Un'avida navigatrice ***



Capitolo 1
*** Il mio nome è Mory ***


Caro Diario,                                               
il mio nome è Mory. Almeno per adesso. Si, perché ho perso la memoria qualche tempo fa. Mory è il nome che mi ha dato l’archeologa a bordo di questa nave. È sarcastico come nome, visto che la donna ha detto di aver preso le ultime quattro lettere della parola “memory”. Tutto quello che so ora è quello che mi hanno raccontato di me i componenti della ciurma. Mi hanno pescato in mezzo al mare una mattina di qualche settimana fa; stavo viaggiando da chissà quanto tempo priva di sensi e appoggiata pericolosamente ad un’asse di legno spezzata, trasportata dalle onde. Sono stata fortunata: potevo finire nella pancia di qualche mostro marino, ma grazie al cielo non è successo!
Mi hanno issata subito a bordo e le mie condizioni erano pessime: vestiti lacerati sui bordi e rovinati dalla salsedine, graffi e lividi scuri su ogni centimetro del corpo e uno strano colore bianco-violaceo sulla pelle. Probabilmente se la mia anima fosse uscita e mi avesse visto in quello stato, se ne sarebbe andata senza alcun rimpianto. Dopo essere stata rianimata eccomi qui sana e salva.
Devo avere all’incirca sedici o diciassette anni, ho dei corti capelli castani e gli occhi scuri. Al momento indosso una maglietta blu e dei jeans neri, perché i miei vecchi vestiti si sono trasformati in strofinacci per le pulizie, date le loro ottime condizioni.
A parte qualche ferita, ora sto bene e in questa barca faccio anch’io la mia parte.
Oh, dimenticavo di dirti che sto alloggiando su una nave pirata! Si, ma questi pirati sono diversi dagli altri. Sono gentili. E simpatici. Ogni componente ha qualcosa che lo rende speciale e allo stesso tempo lo lega agli altri. E difficile da spiegare a parole; ma appena li ho conosciuti ho notato subito questa loro… particolare affinità. È come fossero una catena.
Il motivo per cui ti scrivo è perché me lo ha consigliato Chopper, il dottore di bordo. Mi ha suggerito di scrivere tutto quello che mi passa nella mia zucca vuota (che purtroppo questa volta non è solo un modo di dire!). Mi è venuta così l’dea del diario. E strano sentirsi piatti, bianchi, solo come dei contorni senza alcuna riempitura. Devo ricomporre in fretta un puzzle, che ho impiegato tutta la mia vita a costruire pezzo dopo pezzo. Spesso mi sento persa e confusa, ma piano piano queste sensazioni spariscono. Spero che buttando giù per iscritto ogni settimana, la mia memoria torni al suo posto. Il dottore ha detto che devo andare con calma e non sforzarmi  troppo, altrimenti i danni potrebbero essere irreversibili. Non voglio nemmeno pensarci. Ormai è tardi ed è ora che vada a dormire. Mi sento un po’ stanca.
Buonanotte                                                                                                                                 La tua Mory 

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Capitolo 2
*** Un capitano goloso ***


Ore: 15.27, tempo: Sole

Caro Diario,
mi trovo sul ponte erboso della nave pirata Sunny a scriverti. Il tempo è magnifico e ogni membro della ciurma è impegnato a fare qualcosa. L’unica persona che adesso ho a portata di sguardo è il capitano: Rufy. Sta tranquillamente seduto sulla polena a forma di…girasole(?) a guardare l’orizzonte. È un tipo stravagante e di certo a prima occhiata non rappresenta l’idea del capitano autoritario e rispettato da tutti, anzi. Mi sa che è quello che ha ricevuto più pugni in testa a bordo.
Ha dei capelli neri e gli occhi scuri e porta sempre in testa il suo adorato cappello di paglia, da cui non si separa mai. Sulla guancia sinistra ha una piccola cicatrice, che è il ricordo di una prova di coraggio di quando era piccolo. Il suo aspetto infantile potrebbe ingannare chiunque non lo conosca, ma chi gli sta vicino dopo poco tempo come me, riesce a notare che quando è in ballo una questione importante ha molto più buon senso di molti altri pirati.
Un lato divertente del suo carattere è la sua golosità: anche adesso accanto a sé ha un’enorme vassoio contenente una quantità industriale di carne che continua ad arraffare con le sue braccia allungabili. Allungabili perché ha mangiato il frutto Gom Gom che gli ha conferito tutte le caratteristiche della gomma. A poco a poco sto venendo a conoscenza di tutte le imprese che ha compiuto per la sua ciurma e devo dire che all’inizio non ci volevo credere. È incredibile quanto spirito e quanta forza di volontà questo ragazzo di soli 17 anni abbia. La sua spontaneità, la sua fede per la giustizia e la sua voglia di rimanere accanto ai suoi amici gli hanno permesso di costruirsi una ciurma unita e secondo me riuscirà a realizzare il suo sogno, ovvero diventare il re dei pirati… Ah ah ah! Scusa lo so che ho interrotto un momento così serio ma dovresti vedere la scena che si è appena svolta sotto i miei occhi: la navigatrice è arrivata di corsa infuriata e ha lanciato addosso a Rufy le sue ciabatte urlandogli: “Ehi Rufy! Guai a te se lasci ancora i tuoi arnesi di paglia che hai al posto delle scarpe in giro!! Se ci inciampo ancora una volta fanno un volo fuori dalla nave insieme al suo proprietario!! Hai capito?!” e poi se n’è andata borbottando. Questa scena non mi è nuova…

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«Ehi, figlia disgraziata che non sei altro! Vieni a riprenderti i tuoi anfibi! La mia stiva non deve essere in disordine per colpa tua!! Vuoi che i miei uomini ci cadano sopra?!» gridò un uomo al di sotto del ponte.
«Arrivo babbo!» rispose una voce femminile da qualche parte della nave. Il cielo era coperto di nuvole nere promettenti pioggia e il mare scuro si stava increspando pericolosamente. Il peschereccio sarebbe dovuto tornare subito in porto altrimenti sarebbe andato incontro ad una burrasca. Una testolina dai capelli corti castani e dagli occhi scuri affiorò dalla stiva reggendo in mano due anfibi. La ragazza adorava guardare il mare in quello stato. Sprigionava energia e maestosità e la faceva sentire carica. Si immaginava delle navi pirata affrontare coraggiosamente quelle tempeste e avrebbe voluto assistere alle loro imprese. Ma il suo compito sarebbe stato per tutta la vita un altro: rimanere a bordo del peschereccio di suo padre e sperare di pescare qualcosa ogni giorno in modo da guadagnare qualcosa. Ma lei odiava quella vita così noiosa e monotona e avrebbe fatto di tutto pur di conoscere qualche avventuriero del mare, anche perdere la memoria…  

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Capitolo 3
*** Uno spadaccino dormiglione ***


Ore:  17.16, tempo: Sole ma ventilato

Caro Diario,
oggi è una giornata piuttosto ventilata. Si sta bene sul ponte, con la brezza marina che ti scompiglia i capelli. Rufy e Chopper stanno cercando di pescare anche se come al solito non hanno preso nulla. Anche un altro membro dell’equipaggio sta sfruttando il venticello che soffia ininterrottamente: Zoro, il vicecapitano della Sunny si sta allenando sulla balaustra a prua con le spade. È davvero uno spadaccino bravissimo: ho assistito a molti combattimenti contro la marina (a cui qualche volta ho anche partecipato!!!) e devo ammettere che ci sa proprio fare. La cosa incredibile che usa ben TRE spade! Due nelle mani e una tra i denti. Quando le usa incute veramente terrore. Sembra un demone dai capelli d’alga! Ha i capelli verdi e quindi viene soprannominato “Marimo”, soprattutto dal cuoco.
Stando in mezzo a questi ragazzi piano piano si impara a conoscere le loro storie, ma devo dire che quella di Zoro è davvero triste e sfortunanta. Ma è proprio dalla propria cenere che rinasce la fenice (NdA: e che c’entra Marco?!), e Zoro ha trovato la forza di inseguire il proprio sogno da questo passato drammatico.
Vuole diventare il migliore spadaccino del mondo e se continua di questo passo ce la farà a battere… ehm, come si chiama… Becco d’Acquila… o forse era Piuma di Grifone… insomma quello con la spada gigante nera! Quello che è anche nella Flotta dei Sette!
Tiene molto ai suoi compagni e sacrificherebbe la vita per il suo capitano. È coraggioso e non si tira mai indietro ad un combattimento.
 I difetti di questo ragazzo sono principalmente due: primo, ha un pessimo senso dell’orientamento. E pessimo è dir poco. Dategli mappa, meridiana, bussola, Log Pose e anche un GPS, stai sicuro che si perde comunque; secondo, dorme nei posti più impensabili, nelle ore più impensabili.
Anche adesso ad essmpio non riusciamo a trovare dove si è ficcato quel maledetto Marimo. Il bello che solamente cinque secondi fa si stava allenando sotto i miei occhi! È scomparso! Tutta la ciurma si sta letteralmente svenando per riuscire a farlo venir fuori. Mi è già capitato qualcosa di simile…
 

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Fuori è una giornata soleggiata e tranquilla. Di vento e tempesta neanche l’ombra e un sole tondo e caldo sbuca ogni tanto dalle pigre nuvole pannose che si spostano lentamente nel cielo turchese. La calma regna incontrastata sulle acque del mare, tranne per un piccolo peschereccio che si ostina con grida e tonfi a rovinare quel momento magico. Tutto l’equipaggio è occupato a cercare una ragazza dai capelli castani e gli occhi scuri, figlia del capitano. Sembra essersi volatilizzata, ma per colpa sua la pesca sta andando a farsi benedire. Il mozzo sta cercando inutilmente di convincere il povero padre a lasciar perdere per un attimo le ricerche e di tornare a far lavorare seriamente i pescatori. «Capitano, i suoi uomini non sono delle babysitter! Sua figlia sarà qui da qualche parte! La prego, proviamo a gettare le reti: oggi magari peschiamo qualcosa!» Ma il capitano è talmente agitato che continua a sbraitare ordini a destra e a manca sperando che da un momento all’altro salti fuori la sua adorata piccola e tutto torni tranquillo. Mai si sarebbe immaginato che sua figlia stava sonnecchiando beata abbracciata pericolosamente all’estremità del pennone…
 

 
Angolo dell’autrice
Altrimenti detto Angolo di quella che ha scritto sta roba
Dopo tre capitoli ho ritenuto il caso di farmi sentire finalmente.
Ehilà popolo di EFP! Anche voi vi sentite SUPEEEEEEER?! Mi sto dimenticando che giovedì ricomincia la scuola!!!........ oh, aspetta me lo sono appena ricordato! Yo ho ho!
Scusate il ritardo ma la settimana scorsa ho avuto qualche problema di salute e quindi il mio cervello (sempre se ne ho uno) era totalmente disconesso.
In ogni caso, vi volevo comunicare che d’ora in avanti scriverò un capitolo ogni 7-8 giorni. Come avrete capito ogni, capitolo è concentrato su un membro della ciurma di Rufy e gli ultimi capitoli saranno la conclusione alla storia di Mory. Quindi starò sui 15 (?) capitoli.
Ringrazio chi recensisce, che legge e chi mette tra seguite, ricordate o preferite.
Un ringraziamento speciale va Missykawaii che mi ha spronato e mi  segue sempre.
Alla prossima! Sciaoouuuu!!
 

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Capitolo 4
*** Un'avida navigatrice ***


Ore 23.18, notte serena
Caro Diario,
il letto su cui sto seduta a scrivere è stato portato dal carpentiere nella stanza di Robin e Nami, nella quale alloggio. Ha le lenzuola fresche e profumate e mi fa stare bene. Mentre il sonno dell’archeologa è tranquillo, quello della rossa navigatrice è disturbato da chissà quali incubi. Io ovviamente non dormo, sono troppo occupata a scrivere.
La navigatrice è un uragano in persona.  Tanto rapida nel sferrare pugni ai compagni, tanto fifona nelle battaglie. Nemmeno io,  che è da poco che impugno un’arma (credo sia da poco, non me lo ricordo) sono così paurosa.
Da quando ha il climattack, mi hanno raccontato gli altri, è diventata più determinata e decisa… Chissà com’era prima… E pensare che era una ladra.
Anche la sua storia ha dell’incredibile; orfana, sia della madre vera che della madre adottiva, costretta ad entrare nella ciurma che le aveva devastato il villaggio e obbligata a rubare per comprare la salvezza, sua e dei suoi cari. Se questo fa piangere, la cosa che mi fa più ridere è quando si imbestialisce.
A dir la verità non si imbestialisce spesso: lo fa  quando Rufy dice qualcosa di troppo, quando Rufy finisce le scorte, quando Rufy allunga le mani sui piatti degli altri, quando Sanji e Zoro si mettono a litigare, quando Brook le chiede di mostrare le mutandine… Ok, ok ,ok lo fa spesso. Anzi quasi sempre.
Ci vogliono dei polmoni enormi per tutto il fiato che bisogna usare contro questa ciurma; forse è per quello che il suo torace ha delle dimensioni notevoli…
Cavoli, ma quanto si sta agitando quella? Sta buttando le coperte da tutte le parti urlando come una pazza! Forse dovrei andare a svegliarla… Ah, no meno male, si è svegliata da sola.
Cos’è che ha detto? “Maledetto Marimo”? Che c’entra Zoro?!
………. Si è alzata e si è diretta infuriata come un demone verso la porta e quando gli ho chiesto “Cosa succede?”, lei  mi ha risposto: «Qui, qualcuno non ha ancora saldato i conti con la sottoscritta…».
Povero Zoro, mi dispiace tanto per lui, ma lo sanno tutti che non si deve scherzare su questi argomenti con Nami…
Ma sbaglio, o mi è già capitato qualcosa di simile?...
 
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«Qui, qualcuno non ha ancora saldato i debiti con il sottoscritto…» la voce roca del capitano del peschereccio s’infiltrava tra le brezze del vento portando queste parole fino alle orecchie di una ragazza castana, al momento nascosta in un armadio della dispensa della cucina. In quel buchetto sperava di non essere  trovata, ma proprio mentre sentiva i pesanti passi del padre andarsene, qualcuno aprì la porta rivelando la sua posizione e accecandola con la luce della stanza.
«Capitano, l’ho trovata! Venga presto!» L’uomo di corsa tornò sui propri  passi e arrivato all’armadio guardò severo la ragazza accucciata nell’armadio.
«Ora, la signorinella qui presente restituirà al padre ciò che gli deve senza fare storie!»
La ragazza uscì dal suo ormai ex nascondiglio e alzandosi in piedi rispose:«Papà, non ti sembra di esagerare per un semplice peluche?» Le guance del capitano si colorirono di rosso e tossicchiò davanti ai suoi sottoposti che si trattenevano dal ridere.
Si, perché si sa che anche i più grandi hanno i loro segreti…
 
Angolo dell’autrice
…Ahio!... Oi oi oi….che male! Mi fa male la pancia, ho fatto indigestione di pomodori…. Li ho mangiati tutti per evitare che mi venissero lanciati contro!
Lo so, lo so.. è da un sacco di tempo che non aggiorno e per questo mi scuso, ma i primi giorni le prime settimane di scuola sono sempre drammatiche per la sottoscritta. E tra un po’ di italiano, un po’ di inglese e un altro po’ di hip hop non ho trovato modo di aggiornare.
Tornando al mio supermegastrabiliante capitolo,.. come lo trovate? Se c’ è qualche errore vi prego di dirmelo. Anche se volete lasciare un commento positivo comunque, non mi da fastidio…Anzi!
Poi…Ah già, ringrazio i vecchi lettori e saluto i nuovi, faccio gli auguri di compleanno a MissyKawaii (anche se non li hai  ancora effettivamente compiuti non ti offendi vero?) e vi mando al prossimo capitolo, che spero di aggiungere presto.
Alla prossima! Sciaoooouuuuuu!!!!
 

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