Paura d'amare ancora

di El3da
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La tempesta ***
Capitolo 2: *** Tempo ***
Capitolo 3: *** Ritorno ***
Capitolo 4: *** Parlare ***
Capitolo 5: *** La gelosia ***
Capitolo 6: *** Ritrovarsi..o forse no? ***
Capitolo 7: *** Passione e dolore ***
Capitolo 8: *** Paura d'amare ancora ***
Capitolo 9: *** Le distanze ***
Capitolo 10: *** Toccare il fondo ***
Capitolo 11: *** Un passo ***
Capitolo 12: *** Rivelazioni ***
Capitolo 13: *** La verità sull'incidente aereo ***
Capitolo 14: *** Amarsi e poi... ***
Capitolo 15: *** Forse noi... ***
Capitolo 16: *** Ricominciare senza te ***
Capitolo 17: *** Un nuovo inizio? ***
Capitolo 18: *** Cambiamenti ***
Capitolo 19: *** Il ritorno di Arizona ***
Capitolo 20: *** Lottare per ciò che si ama ***
Capitolo 21: *** Callie ***
Capitolo 22: *** Se non te ***
Capitolo 23: *** La morte nel cuore ***
Capitolo 24: *** Ricordare ***
Capitolo 25: *** Sentirsi in colpa ***
Capitolo 26: *** E ritorno da te dal silenzio che è in me ***
Capitolo 27: *** L'amore vuole amore ***
Capitolo 28: *** Un nuovo inizio ***



Capitolo 1
*** La tempesta ***


"Perchè l'hai fatto?Arizona spiegami perché hai fatto sesso con Lauren? Volevi punirmi?Ti sentivi annoiata?Non mi ami più?"
Calliope era davanti a me in piedi, mi osservava con uno sguardo pieno di sofferenza e a stento tratteneva le lacrime,riuscivo a percepire il suo dolore e per un attimo ho giurato di aver udito il suono del suo cuore che si spezzava.
Non avevo pensato alle conseguenze ed in quel momento me ne stavo rendendo conto, credevo che non lo avrebbe mai scoperto, credevo che non fosse una cosa così importante da compromettere il nostro matrimonio. La verità è che non mi sono accorta di star tradendo mia moglie, ho pensato solo a me, per un attimo ho deciso che c'ero solo io e le mie sensazioni, mi sono sentita desiderata e voluta come non mi sentivo da molto tempo e questo per un attimo mi è bastato.
Ma adesso cosa mi rimane? Callie continua a fissarmi, sta attendendo delle risposte che non conosco nemmeno io, non so bene cosa mi è preso, non so perché sto litigando con lei, mi sembra di non ricordare nemmeno chi sia Lauren; a dire il vero mi sembra di non ricordare nemmeno chi sia io.
"Io non so perchè l'ho fatto Callie, non so cosa mi è preso, io...mi dispiace, non volevo. Non volevo tradirti, non volevo andare a letto con Lauren, io.."
"Tu cosa Arizona? Mi stai dicendo che non volevi accidentalmente finire tra le gambe di un'altra?Eppure l'hai fatto. E sai una cosa? Non voglio nemmeno sapere perché l'hai fatto, sono sicura che finiresti ad incolpare me e il fatto che ti ho
tagliato la gamba e questo sarebbe il colmo ed io non voglio sentire, ti sto già odiando come non avrei mai creduto possibile, quindi sai una cosa Arizona? Non lo voglio sapere. Non voglio più vederti, sentirti, sei fuori dalla mia vita".

Detto questo se ne andò dalla stanza, sbattendo la porta, lasciandomi nel silenzio e sola con me stessa.
Ps. Ho deciso di aprire una piccola pagina facebook dedicata alle fanfiction sulle calzona scritte da me. Se volete seguirmi su Facebook cliccate FANFICTION CALZONA.

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Capitolo 2
*** Tempo ***


E' passato un mese da quando ho lasciato Arizona, ho chiuso quella porta alle mie spalle e non mi sono più voltata. Lei è sparita. Ha chiesto un permesso e non si è più presentata al lavoro, non è nemmeno venuta a cercare sua figlia e questo non ha fatto che aumentare il mio disprezzo nei suoi confronti. Ho provato a capire il perché del suo comportamento, ancora una volta ho cercato di essere comprensiva ma senza successo. Non so nemmeno se dare la colpa a lei per tutto: è vero, lei da un pezzo non era più la mia Arizona, dopo l'incidente, insieme alla gamba, ha perso anche una parte di se ed il nostro matrimonio ne ha risentito. Ci ho provato a fare tutto da sola, ma se non si è in due è davvero impossibile sopravvivere ad una tempesta così forte come quella che ha colpito la nostra vita. Non è colpa sua se quell'aereo è precipitato, non è colpa mia se sono stata obbligata a tagliarle le gamba, ma poteva comportarsi diversamente e non decidere di ignorare la cosa e tradirmi con la prima che passa. Odio Arizona? Non lo so, quello so e che vorrei non l'avesse fatto, vorrei che tutto tornasse come prima dell'incidente aereo ma so che anche questo non è possibile. Per questo motivo, ho deciso di andare avanti, ormai è un mese che vivo con Meredith e Derek, so che ben presto dovrò andare via, ma per il momento ci supportiamo a vicenda e questo mi fa sentire come in una famiglia.

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Capitolo 3
*** Ritorno ***


Per due mesi sono stata fuori a riflettere, a cercare di capire il perché del mio errore, il perché del mio stato d'animo
e delle mia rabbia, il perché di ogni cosa successa e accaduta nell'ultimo anno ed ora penso di esser pronta a dare
a Callie le risposte che cercava, ammesso che gli interessi ancora averle.
Così oggi ho deciso di tornare a lavoro e di ritornare alla mia vita, ho bisogno di riorganizzarla così come ho riorganizzato me stessa.
"Dottoressa Robbins, bentornata! Ho sentito molto la sua mancanza"
"Grazie Karev. Hai tenuto sottocontrollo i piccoli umani mentre ero via?"
"Assolutamente si, tutto sotto controllo."
"Lei dov'è? E' di turno oggi?"
"L'ho vista poco fa in corridoio, in realtà le ho chiesto un consulto per un bambino che si è fratturato la gamba,
dovrebbe arrivare tra poco in reparto, può prendere lei il caso? Io ho altri impegni".
"Grazie Karev".


"Qualcuno mi ha chiamata? Karev hai chiesto un consulto?" Esordì Callie aprendo la porta e restando pietrificata davanti alla mia figura. "Arizona, quando sei tornata?" Mi guardava a stento, percepivo il suo disagio.
“Praticamente adesso”, accennai ad un sorriso.
“Oh bene, allora per chi è il consulto?”

Per tutto il tempo ci limitammo a parlare del caso in questione, nessuna parola scivolò al di fuori del discorso medico, sul suo volto non trasparivano emozioni ma sapevo benissimo che dentro aveva in corso una tempesta.

 

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Capitolo 4
*** Parlare ***


A fine giornata Callie, approfittando del ritorno inaspettato di Arizona, decise di recarsi nel loro appartamento per prendere alcune cose che aveva lasciato li da diverso tempo e che ogni volta aveva dimenticato di prendere. Callie era convinta che Arizona fosse ancora di turno ed invece, aperta la porta, la trovò ad armeggiare in cucina, stava preparando la sua cena.
“Oh ciao Callie, come mai sei qui?” 
“Ciao..beh..si...in realtà non pensavo di trovarti qui, sono solo venuta a prendere alcune cose che ho lasciato qui, me ne vado subito”, disse nervosamente.
“Fa pure con calma, sto preparando la cena...tu hai cenato? Vuoi unirti a me?”
Callie alzò un sopracciglio. “Stai scherzando vero?” Arizona si guardò per un attimo intorno e poi sorrise. “No perché dovrei scherzare?”
“Sei sparita per due mesi dopo quello che è successo, non hai dato notizie di te ed ora torni come niente fosse mai successo e mi chiedi di cenare con te? Per caso in questi mesi hai preso anche qualche colpo in testa?”
“Cercavo solo di essere gentile”

“Non ti disturbare”. Callie entro nella loro ex camera da letto, prese un po' di cose e ne uscì.
“Allora io vado, quello che mi serviva è qui nella borsa...quindi...buona cena...addio”.
Stava per uscire, quando Arizona la fermò.
“Callie aspetta, io volevo parlarti...io non so se tu sei pronta ad ascoltarmi, ma io sono pronta a parlare, ho avuto due mesi per riflettere, per pensare un po' a me, a quello che ho fatto e a cosa voglio, quindi se ti va di ascoltarmi, ti prego non andare...”
Callie si girò, posò la borsa, si sedette su uno sgabello vicino al ripiano della cucina, dall'altra parte Arizona la guardava e respirava profondamente, come per darsi coraggio.
“Parla Arizona, ti ascolto”.
"Da quando ci conosciamo io non ho fatto altro che scappare...si lo so, l'ho detto molte volte, ma adesso è diverso, ho capito, credo di aver capito. Anche Mark me lo diceva sempre ed ora ho finalmente capito. Sono scappata in Africa e poi sono tornata pentita, sono scappata quando mi hai detto che volevi dei figli, sono scappata tutte le volte che qualcosa non andava...e l'ho fatto anche due mesi fa. Io ho incolpato te, ho incolpato il mondo perché non sapevo con chi prendermela...non ho più la mia gamba e questo per me è stato terribile. Per tutto il tempo non ho fatto altro che covare dentro odio e rabbia, perché non me lo meritavo, non sai quante volte mi sono chiesta: “perchè proprio a me?” Mi sono persa, non ho capito che la mia vita non era finita, che tu eri li al mio fianco nonostante i tanti problemi, nonostante io ti abbia trattato male, tu eri li con il tuo amore, mi hai sopportata e supportata sempre.Ora ho accettato definitivamente quello che è accaduto, so che non è colpa tua o degli altri, ho capito che è la  vita e se mi è capitato questo ci sarà una ragione, per me forse oscura, ma c'è, qualcuno avrà voluto così. Ora sto bene, mi sono ritrovata, mi sento la vecchia Arizona e sono qui a chiederti scusa per tutti i miei errori Calliope, sono qui a pregarti di perdonarmi."
Calliope stette in silenzio per diversi minuti, aveva ascoltato tutto il discorso in silenzio senza interromperla.
“ Per capire cosa stavi passando, per capire il perchè della vita e per ritrovare te stessa dovevi andare a letto con un'altra?”
“Callie hai ragione, ho toccato il fondo ed è forse questo che mi ha portato a risalire e a capire, Non mi sto giustificando, io ho sbagliato, sono andata a letto con Lauren, ti ho tradita e questo non me lo perdono nemmeno io, non chiedo a te di farlo. Però vorrei che mi guardassi con occhi diversi oggi, non sono la stessa persona di prima, c'è una nuova Arizona davanti a te e vorrei la conoscessi”.
“Perché hai toccato il fondo? Cosa è scattato con Lauren? Lo voglio sapere”.
“Lei mi guardava con occhi diversi, non mi faceva sentire “quella senza una gamba”, ma semplicemente la Dott. Robbins, un famoso chirurgo pediatrico, mi ha fatto sentire bella e desiderata ed è successo in un momento di estrema fragilità”.
“Arizona io credo che tu non abbia voluto vedere. Io ti sono stata vicina per tutto il tempo, non ti ho mai visto come la “povera moglie senza una gamba”, ma come la mia sexy e bella Arizona, ti ho sempre guardata con quegli occhi, gli stessi di 4 anni fa. La verità è che tu hai smesso di guardare me. La verità, Arizona, è che sarebbe più facile dirmi che non mi ami più così come io ora lo sto dicendo a te”.
“Callie...”
“ Si Arizona, mi dispiace ma io non ti potrò mai perdonare, anche se volessi, anche se lo desiderassi, non ci riesco e non ci riuscirò mai, tutta la rabbia che provavo si è trasformata in indifferenza totale ed è questo quello che ho provato mentre mi facevi il tuo discorso, questo è quello che provo mentre siamo una di fronte all'altra."

Arizona rimase spiazzata dalla risposta, davvero non se l'aspettava, sapeva che Callie non l'aveva perdonata ma che addirittura avesse smesso di provare sentimenti per lei, quello no e forse, in fondo, non ci credeva.

Calliope uscì da quell'appartamento, così come due mesi prima era uscita dalla sua vita, in realtà le parole di Arizona l'avevano toccata molto, sapeva che in fondo stava dicendo la verità e si rendeva conto che davanti a lei non c'era la persona triste e arrabbiata con la vita con la quale aveva convissuto nell'ultimo anno, ma non poteva più permettersi di farla entrare nuovamente nel suo cuore, doveva restarne fuori per il suo bene e per quello di suo figlia.

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Capitolo 5
*** La gelosia ***


Così passarono diverse settimane, Calliope e Arizona si incontravano e parlavano solo per dei casi in comune di pazienti, nelle ore di pausa stavano a distanza, si scambiavano un cenno come saluto e si ignoravano per il restante del tempo. Nel frattempo Arizona aveva attirato l'attenzione di una specializzanda, Leah, che più di una volta si era dimostrata gentile nei suoi riguardi, tra le due era evidente una simpatia e anche Calliope, a distanza, se ne era accorta.
Ogni volta che si andava in mensa, Leah trovava sempre la scusa per pranzare con Arizona, quest'ultima sembrava gradire la sua compagnia e questo provocava in Callie una strana sensazione nello stomaco.
“Smettila di roderti il fegato, hai deciso tu di non perdonarla e di tenerla fuori..scelta ragionevole, ma l'hai fatta comunquetu, quindi smettila e ingoia il rospo mia cara” Quanto amavo la schiettezza di Cristina?
“Già...anche se Leah è una sanguisuga, si attacca alla prima opportunità e se la tiene stretta, in fondo qui avere una relazione particolare con un medico può essere d'aiuto” Meredith disse queste parole sorridendo, in fondo un po' tutte ci erano passate.
Callie notò che Arizona prese la mano di Leah e le sorrise in quel modo, quel modo che aveva sempre e solo riservato a lei. 
“Basta, devo lavorare, vado dai miei pazienti”.

Durante le ore di lavoro, Callie non fece che pensare al sorriso di Arizona e al fatto che l'aveva concesso a quella pseudo specializzanda, la cosa che più la infastidiva era che il tutto doveva esserle indifferente ed invece provava una strana sensazione.
Quando finì il turno decise di recarsi nella stanza del medico di guardia per riposare un po', quando aprì la porta trovò Leah e Arizona, una seduta sul letto e l'altra sulla sedia a parlare.
“Oh scusate, volevo solo riposare un po'”
“ Non c'è problema Dottoressa Torres, ce ne andiamo subito”

Aveva sentito bene? Era da un secolo che Arizona non la chiamava in quel modo.
“Perché dobbiamo andare via Arizona? Sei stanca, molto stanca e dovresti stenderti” Intervenì Leah con tono irritante.
“ Leah non c'è problema, ho finito il turno e dovrei andare a casa”.
“Arizona guarda non ti preoccupare, me ne vado io”
“No, ha ragione Arizona resta, noi andiamo a casa”

Avevo sentito bene? Aveva detto “noi” andiamo a “casa”?
“Da quando esiste un voi e una casa?”
“Da quando la dottoressa Robbins è di nuovo single” Rispose Leah con un sorriso malefico.
“Callie, scusala sta solo scherzando, dai andiamo Leah”.
“Arizona, davvero ti fai accompagnare da lei a casa?”

“Certo, da chi dovrei?” Arizona la guardò fissa negli occhi per cercare una risposta che Calliope non diede.
Leah uscì dalla stanza e Arizona la seguì, Calliope incredula restò in piedi vicino alla porta che Arizona si era chiusa alle spalle.

Callie aveva passato un'ora stesa sul letto del medico di guardia, aveva riflettuto sulle parole di Arizona dette il giorno del suo ritorno, aveva cercato di capire cosa fosse quella strana sensazione nello stomaco che non riusciva ad ignorare, capì che era gelosia. Si era gelosa. Questo voleva dire che in realtà non aveva mai smesso di amarla, di desiderarla, di volerla, non aveva smesso nemmeno un istante di immaginare la sua vita senza di lei, inconsciamente lo sapeva ma razionalmente cercava di fare tutto il possibile per difendersi dal dolore del tradimento e dal dolore che un ravvicinamento le avrebbe potuto provocare.
Stava immaginando Arizona e Leah a parlare e chiacchierare su quello che prima era il loro divano, a mangiare insieme nella loro cucina e magari a....no, a questo non voleva proprio pensarci. Decise di andare da lei, cercò una scusa, poi si ricordò che aveva lasciato una collana di sua madre nella loro cassaforte alla quale teneva moltissimo e di cui Arizona sicuramente non si ricordava.

Stavano sorseggiando vino e mangiando una pizza quando sentirono bussare alla porta, Leah si alzò per andare ad aprire e provò grande rabbia e fastidio quando vide che davanti a se c'era l'ex moglie di quella che poteva diventare la sua futura ragazza.

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Capitolo 6
*** Ritrovarsi..o forse no? ***


​“Oh scusate, vi ho disturbato?”
“Leah chi è? Oh..Callie cosa ci fai qui?”

“ Niente sono passata solo perché...mi sono ricordata di aver lasciato la collana di mia madre in cassaforte, sai lei ci tiene molto e non vorrei...”
“Si si fa pure, non me lo chiedere nemmeno, sai dove andare”.

Attraversando la stanza vide che le due stavano passando una serata all'insegna di buon vino, pizza e tv, questo la fece arrabbiare non poco, ma evitò di commentare.
“Callie, vuoi unirti a noi per un pezzo di pizza?” Arizona urlava dall'altra stanza.
“Se non è un disturbo, una fetta la mangerei, non ho cenato”.
Leah non era per niente contenta dell'invito di Arizona e nemmeno del fatto che Callie avesse accettato.
Leah era visibilmente irritata dalla presenza di Calliope e mentre loro due chiacchieravano, ancora esclusivamente di alcuni casi medici, scoppiò.
“Calliope cosa vuoi?” Arizona e Callie si voltarono verso di lei.
“A cosa ti riferisci?”
“Parlo di Arizona, cosa vuoi? Se non sbaglio non hai accettato le sue scuse, ne il suo perdono, le hai detto di non provare più niente per lei e di volerla fuori dalla tua vita, allora perché sei in questa stanza a mangiare pizza con noi?”

Callie non sapeva cosa rispondere.
“A me Arizona piace e so di piacere a lei, vero? Si voltò per cercare consenso.
“ Oh si vero, mi piace molto” Arizona sorrise.
Quell'affermazione ferì profondamente Calliope, davvero l'aveva sostituita con quella insulsa specializzanda?
“ Allora perché non te ne vai?”
Il limite era stato superato.
“Cara specializzanda dei miei stivali, fino a prova contraria questa è ancora casa mia, questa è ancora la mia ex moglie, questo è ancora il mio divano e questa è ancora la mia pizza preferita.” Sorrise per un'istante.
“ Quindi quella che dovrebbe andar via in questo momento sei tu”. La guardò con occhi di sfida, Leah restò immobile per qualche secondo, poi si alzò prese le sue cose e se ne andò sbattendo la porta.

“Callie ma sei impazzita? Ti presenti qui, tratti male una delle poche persone che mi fanno sentire ancora bene e rivendichi dei diritti che non hai più?”
“Arizona...mi dispiace, non so cosa mi è preso.”

“O forse non lo vuoi sapere”.
Calliope si alzò dal divano posizionato difronte ad Arizona, quest'ultima aveva previsto la sua mossa così si alzò di scatto, la fermò e la baciò, il suo era un bacio sicuro dato con passione, la stessa che Calliope stava provando per lei per via della sua incontrollata gelosia. Arizona sapeva bene quanto la sua amata fosse gelosa, sapeva quanto questo la facesse eccitare e sapeva, perché glie lo leggeva negli occhi, che l'amava ancora.

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Capitolo 7
*** Passione e dolore ***


Calliope in un primo momento si trovò spaesata, poi ricambiò il bacio con la stessa passione, le loro bocche si cercavano, le loro lingue si sfioravano, le loro mani esploravano il corpo dell'altra. Arizona spinse Calliope sul divano senza staccarsi dalle sue labbra.

Callie si lasciò trasportare dal quel bacio e dall'eccitazione che provava, Arizona era bellissima, lo era sempre stata
e averla nuovamente così vicina al suo corpo la faceva impazzire. Infilò le mani sotto la sua maglietta e le accarezzò
il seno, Arizona sembrò apprezzare molto la cosa perché tra un bacio e l'altro le scappò un gemito di piacere.
La situazione stava diventando davvero bollente, Arizona voleva nuovamente sua moglie e glie lo stava dimostrando, ma Callie all'improvviso si bloccò, smise di ricambiare il bacio e la fece allontare di qualche centimetro.
"No Arizona, non posso. So che se adesso andiamo avanti, ci illuderemo che tutto sia tornato alla normalità e non è così".
"Callie non c'è più niente di normale, ci siamo solo noi due e la nostra vita, siamo noi a decidere cosa fare e come farlo".
"Appunto, io non voglio..non sono sicura di volere questo". Callie si alzò dal divano e si ricompose.
"Io nn riesco proprio a passare sopra il fatto che mi hai tradito con Lauren, mi dispiace, vorrei essere quel tipo
di persona che sa perdonare e lasciarsi il passato alle spalle, ma io non sono quel tipo di persona".
"Forse non mi ami abbastanza".
Arizona disse queste parole con forte risentimento.
"Cosa? Arizona stai scherzando? Io ti ho sempre amata, ti sono sempre stata vicina, ti ho dato tutto di me, cuore, anima, corpo,la mia vita, e tu come mi hai ripagata? Tradendomi. Scusami se adesso non ti amo abbastanza da perdonarti. Ti ricordo che il tuo immenso amore per me ti ha portata ad andare a letto con quella sciacquetta. Quindi forse io non ti amo abbastanza? NO Arizona, sei tu che non mi hai mai amato abbastanza, ho dovuto sopportare anche troppo e il tradimento non me lo meritavo, non merito una persona come te, io sono una bella persona e non merito una traditrice.
Disse queste parole quasi urlando.
"Ed io non merito una persona che non sa mantenere le sue promesse" Arizona urlò.
"Ti odio Arizona, Ti odio" Callie uscì sbattendo la porta di casa.
" Beh almeno adesso qualcosa per me la prova.." Arizona si stese sul divano e chiuse gli occhi.

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Capitolo 8
*** Paura d'amare ancora ***


Il mattino successivo Callie e Arizona si evitavano, in realtà era la prima a cercare di stare il più lontano possibile
dalla sua ex moglie, mentre quest'ultima era determinata a parlarle ancora, soprattutto ora che aveva capito che non le era indifferente come diceva.
Leah non aveva apprezzato la sfuriata di Calliope la sera prima, ma aveva deciso di andare via perché la questione
non la riguardava, era consapevole del fatto che non era nessuno per intromettersi nella loro vita coniugale.
Quello di cui era certa però è che Arizona meritava di meglio,sapeva che era stata lei a tradire Callie e sapeva
anche tutto il dolore e la tristezza in cui era sprofondata, in questi mesi le aveva raccontato tutto e il loro rapporto aveva preso una piega più profonda.
Tuttavia non era mai successo niente, era palese che Arizona pensava ancora a sua moglie, sapeva che per quanto cercasse di andare avanti, qualcosa la teneva ferma, o meglio qualcuno: Callie.
Così quella mattina si decise ad affrontarla e a parlarle apertamente senza alcuna paura, approfittò della sua ora liberaper recarsi nel suo studio dove stava lavorando ad alcune carte.
"Dottoressa Torres la disturbo?"
Calliope rimase un po' sconcertata quando alzando gli occhi si trovò davanti Leah.
"No, entra pure, dimmi, c'è bisogno di me?"
"In realtà le volevo parlare...ti volevo parlare"

Callie non alzò lo sguardo verso di lei e continuò ad armeggiare tra le scartoffie.
"Dimmi tutto, ti ascolto".
"Ieri sera, mi dispiace se sono stata aggressiva, so che non avevo il dirit.."
"Tutto passato, non ti preoccupare".

"Ok grazie ma quello che volevo dire è che lei deve smetterla"
Callie alzò un sopracciglio e di conseguenza lo sguardo.
"Cosa?
"Mi riferisco ad Arizona. Io so che l'ha tradita, so che l'ha fatta soffrire, so che è terribile quando la persona
che più ami al mondo ti fa del male e non oso immaginare come possa sentirti e non la giustifico sia chiaro, un tradimento può essere evitato per mille ragioni. Ci sono però altrettante mille ragioni per cui lei ti ha tradito: forse non stava bene con se stessa, forse non stava bene con te, forse si sentiva sola o forse è stato per via del trauma subito dall'incidente, le ragioni possono essere infinite ma quello che voglio dire ora è che dovrebbe lasciarla in pace.
Ha deciso di non perdonarla e lo capisco, ma Arizona si è dannata per quello che ha fatto, sa che difficilmente ci sarà la possibilità di recuperare il vostro rapporto e se anche tu davvero la pensi così allora esci dalla sua vita in modo
che lei possa farse una ragione e andare avanti. Quando ieri sera sei venuta e sei rimasta le hai dato una speranza,
speranza che a quanto pare era solo un'illusione. Si, Arizona mi ha raccontato tutto, era distrutta e piangeva. Callie
se non vuoi perdonarla e odiarla per il resto della tua vita fallo, ma lei, come te, merita di andare avanti e di
trovare un'altra persona che possa amarla".

"Ti sei innamorata di lei?"
"Questo non ha importanza, finché tu ci sarai lei amerà solo te. Per questo motivo se sei sicura  di ciò che vuoi, se sei sicura di non volerla più, allora ti prego vattene, dai una possibilità a tutte e tre di ricominciare da capo".
"Io non so cosa dire, non mi aspettavo questo discorso. Ieri sera è vero sono andata via e le ho urlato che la odio e credimi per certi versi è così, la odio".
"Mentre per altri la ami ancora vero?"

"Non lo so".
Leah si irritò visibilmente.
"Allora cerca di capirlo, non possiamo stare tutti dietro al tuo psico- dramma".
Leah se ne andò sbattendo la porta, lasciando Callie a riflettere sola nella stanza.

Era metà pomeriggio quando Arizona scrisse un messaggio a Calliope: "Dove sei? Vorrei parlarti!Tra poco finisco di lavorare, ci vediamo da me?". Callie lesse il messaggio, aspettò un pò prima di rispondere: "Facciamo da me, oggi pomeriggio sono libera, vieni quando vuoi".

Arizona si presentò a casa di Callie intorno alle 18, era stanca e lo si vedeva chiaramente.
"Arizona sei sicura di voler parlare?Hai un brutto aspetto!"
"Sto bene, sono solo un po' stanca."
"Ok va bene, siediti pure"
"Meredith e Derek sono a lavoro?"
"Si e le bambine sono al nido, le riportano loro a casa questa sera".
"Dunque siamo sole..."
"Già..."

Ci furono un paio di minuti di silenzio, poi Arizona si decise a dire qualcosa.
"Callie ho bisogno di sapere cosa provi per me, ne ho bisogno davvero".
"Arizona penso di esser stata chiara ieri sera, ti odio."
"Dai Callie per favore evita il sarcasmo, so benissimo che non è solo questo".
"Tu non sai un bel niente. Siete tutte convinte di sapere qualcosa".
"Tutte? Tutte chi?"

" Ah non lo sai, la tua amichetta Leah è venuta a farmi un discorso su come mi dovrei comportare con te, secondo la sua teoria dovrei dirti definitivamente le mie intenzioni in modo che possiamo ricominciare o meglio che lei possa avere campo libero con te".
"Non ha tutti i torti Callie, vorrei davvero sapere che strada prenderà il nostro matrimonio. So di aver creato io tutto
questo caos ed ho cercato in tutti i modi di farmi perdonare e se non ci riesci lo capisco, ma ora sei tu a dover
decidere cosa fare".

"Per quel che mi riguarda puoi benissimo iniziare una nuova vita con la tua specializzanda" Callie lo disse urlando.
Arizona si alzò e le si avvicinò.
"Mi stai dicendo che per te non è un problema se questa sera vado da lei?"
"No non lo è"
"Non è un problema se per la prima volta da quando la conosco la bacio?"
"No non lo è"
Callie continuava ad alzare la voce ed Arizona stava facendo lo stesso.
"Se questa notte faccio l'amore con lei non è un problema? Se mi tocca, se mi sfiora se fa quello che hai sempre fatto tu non è un problema Calliope? Dimmelo!"
Callie la guardò per qualche secondo poi la baciò con tutta la passione e il desiderio che la sua gelosia e il suo amore le avevano acceso dentro.
"Tu vuoi farmi impazzire, vero?"
"No callie, io voglio solo riavere mia moglie con me...ti amo da morire e mi sento morire senza te".

Callie iniziò a piangere.
"Il problema Arizona è che io mi sento morire sempre, con te e senza di te".
"Callie amami, lascia stare il passato, mettiamoci tutto alle spalle ti prego. Io voglio solo passare il resto della mia 
vita con te."
"E' quello che ho sempre voluto anche io".

"Allora facciamolo".
Calliope si incupì, fece un passo indietro e la guardò.
"Arizona io ti amo e probabilmente una parte di me ti amerà per sempre, ma c'è una parte che non riesce a starti vicino, che  mi fa stare male e mi ricorda sempre che tu hai preferito andare a letto con un'altra piuttosto che parlare con me di te e di noi. Vorrei avere una vita con te, ma non posso. Non riesco ad immaginarla, prima se pensavo a domani vedevo noi due sorridenti, ora se lo immagino non so cosa vedo ma sicuramente noi non ci siamo più".
Arizona piangeva.
"Ho capito Callie. Ti chiedo solo una cosa: sei sicura della scelta che stai facendo?"
Callie non era affatto sicura ma in quel momento l'unica cosa che riusciva a fare era scappare, se avesse allontanato
per sempre Arizona, il problema, il tradimento e il dolore sarebbero andati vita. Ma come avrebbe fatto a sopportare
il dolore di non vederla e averla mai più?
"Si". 


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Capitolo 9
*** Le distanze ***


Erano trascorsi circa sei mesi da quando Callie aveva messo la parola fine al loro matrimonio, Arizona aveva cercato di andare 
avanti, anche se con difficoltà, si vedevano sul lavoro e si vedevano per via di Sophia,i minuti trascorsi insieme
erano davvero pochi e in tutto quel tempo non avevano più avuto nessun tipo di confronto o di dialogo che riguardasse loro.
Arizona aveva iniziato una storia con Leah da circa due mesi, il loro rapporto sembrava filare liscio, c'era l'entusiasmo del nuovo
e della scoperta dell'altra, Leah cercava in tutti i modi di accettare il fatto che Callie avrebbe continuato a far parte
della vita di Arizona per via di Sophia e anche se a volte si lasciava prendere dagli attacchi di gelosia, sapeva che Arizona ci aveva
sinceramente e definitivamente dato un taglio.

Callie aveva deciso di dedicare al lavoro i mesi successivi alla rottura con Arizona, si era lanciata in un nuovo progetto insieme a Derek
consapevole del fatto che prima o poi sarebbe finito e avrebbe nuovamente avuto il tempo per ripensare a ciò che era accaduto.
Aveva saputo che Arizona aveva deciso d'iniziare una nuova vita con Leah, o quanto meno provarci, questo non era mai stato
loro argomento di conversazione dato che Callie aveva deciso di tagliare di netto il dialogo con la sua ex moglie e di limitarsi 
alle frasi di circostanza sul lavoro e in presenza della loro figlia.

La verità però era che Callie in tutto questo tempo aveva sofferto come non mai, si era resa conto che nemmeno il tradimento di Arizona
le aveva fatto così male come il fatto di vederla sorridente insieme ad un'altra. Dopo nemmeno 24 ore da quel "si" che ha messo la parole fine
al loro amore, si era già pentita e avrebbe voluto tornare indietro per dire ad Arizona quanto in realtà aveva voglia di amarla ancora.
Ma la paura d'amare ancora era più forte di qualsiasi altra cosa, il dolore e il timore di lasciarsi andare di nuovo dopo una delusione, 
il cuore a pezzi perché qualcuno lo ha distrutto, il cuore a pezzi perché quel qualcuno è lontano, il cuore a pezzi perché i pezzi 
sono di nuovo insieme ma chi li ha distrutti si specchia negli occhi di un'altro cuore.
Si, Arizona e i suoi bellissimi occhi non guardavano più lei, non la cercavano più in mezzo alla gente mentre lei continuava a farlo di nascosto 
cercando di non farsi notare, cercando di tenere il più possibile le distanze da lei e dalla sua nuova vita.

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Capitolo 10
*** Toccare il fondo ***



Come fai a capire quando è il momento di mettere da parte l'orgolio e farti avanti? Quando è il momento di dire "ok ho sbagliato, perdonami"?
Lo capisci quando tocchi il fondo, quando arrivi al punto di non ritorno, quando ti rendi conto che l'unica cosa che conta davvero della tua vita
non c'è, non è più tua e non lo sarà mai più.
Allora quando finalmente realizzi che hai sbagliato cosa puoi fare? Accettare tutto, rassegnarti e vivere con il rimorso oppure farti avanti, agire, 
lottare per ciò che vuoi, per ciò che ami e dare tutta te stessa nella speranza che l'altra persona sia disposta a dare quel perdono che tu non haisaputo dare.

Callie quel giorno aveva fatto una cosa impensabile, qualcosa che non avrebbe osato nemmeno immaginare, aveva mentito ad un paziente, aveva condizionato una scelta personale, aveva convinto una persona che aveva assolutamente bisogno di un'amputazione a non farla, questo le era costato caro, il paziente stava rischiando la morte, ma fortunatamente il dott. Webber era intervenuto in tempo ed aveva rimediato alla situazione, ma Callie era stata espulsa dall'ospedale per un tempo indefinito.
Il dott. Webber e Meredith erano gli unici a sapere di questo sbaglio, avevano intenzione di tenere la cosa per se, ma il capo aveva deciso la sospensione momentanea di Callie, consigliandole di affrontare i suoi problemi personali prima di ritornare a lavoro.
Callie si era lasciata condizionare dalla sua esperienza con Arizona, dall'incidente aereo non vi erano più stati casi di amputazione e quando si trovò  davanti ad uno di quelli, aveva rivissuto la sua storia e i momenti terribili con Arizona.
Se non avesse amputato quell'arto le cose sarebbero andate diversamente?Arizona aveva ragione a dire che avrebbe dovuto lasciarla così invece che privarla di una parte del suo corpo? Callie non aveva una risposta a queste domande ma sapeva che il suo errore era un qualcosa di terribile professionalmente e che meritava la sospensione.

Arizona aveva notato l'assenza di Callie da diversi giorni, inizialmente non se ne preoccupò, ma la mattina che arrivò il nuovo ortopedico del reparto iniziò a preoccuparsi, decise così di chiedere spiegazioni al capo Webber, quest'ultimo si limitò a dire che la dottoressa Torres era assente dal lavoro per motivi personali e che non sapeva quando e se mai sarebbe tornata. 
"Dottoressa Robbins, dovrebbe parlarle con la Dott. Torres se vuole sapere cosa è successo" Il tono di Webber fece intendere che quello non era un invito ma un ordine.
Così Arizona chiese un permesso e si decise ad andare a casa di Calliope per scoprire cosa fosse successo, quello che la preoccupava maggiormente era una possibile situazione spiacevole in cui si poteva ritrovare la piccola Sophia. Se avesse chiesto il trasferimento altrove? Se avesse perso il lavoro?
Arizona bussò alla porta con queste domande per la testa.
Quando Callie aprì la porta fu sorpresa di trovarsi Arizona e la sua espressione di preoccupazione sul volto ad attenderla, un po' confusa la fece entrare senza dire una parola.
Fu Arizona la prima a dire qualcosa.
"Ho notato che non sei venuta al lavoro per diversi giorni, non sarei venuta qui se non fosse che proprio questa mattina è arrivato il nuovo ortopedico,cosa vuol dire? Te ne vai? Quando avevi intenzione di dirmelo visto che abbiamo una figlia insieme?"
Callie si limitò a guardarla, non disse niente, si sedette sul divano e con sguardo perso nel vuoto ruppe il silenzio.
"Webber mi ha licenziata... almeno ora"
"Cosa vuol dire che Webber ti ha licenziata? Perchè lo avrebbe fatto?" Arizona era incredula, la fissava con i suoi occhi azzurri e la sua espressione
seria.
"Dieci giorni fa ho commesso un errore con un paziente, un terribile errore, la cosa è rimasta tra noi ma il capo ha deciso di sospendermi finché non risolverò i miei problemi".
"Quali problemi Calliope? Quale sarebbe il tuo problema?"
Questa volta cosa avrebbe dovuto fare? Scappare di nuovo o affrontare la situazione? Poteva dirle una cavolata, poteva dirle di sentiri stressata, di sentirsi oppressa dal progetto con Derek, poteva inventare qualsiasi scusa, scappare, magari cambiare città, dimenticare ogni cosa, cancellare ogni dolore, ogni sbaglio, azzerare la propria vita e ripartire da zero.
Lontano dagli occhi lontano dal cuore. 
Poteva farlo. Lo doveva fare?!
Doveva.
Poteva.
"Tu. Arizona... tu sei il mio problema".

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Capitolo 11
*** Un passo ***


Arizona restò in silenzio per qualche secondo, poi guardò Callie con sguardo serioso, la sua espressione non sembrava far sperare in niente di buono.
"Ah adesso io sarei il tuo problema? Perché Callie? Visto che non faccio più parte della tua vita?"
Calliope sapeva che affrontare Arizona ora non era la cosa più facile da fare, ma aveva fatto una scelta: non scappare.
"L'errore che ho commesso riguardava un paziente che aveva bisogno di un'amputazione, ne aveva davvero bisogno rischiava la vita, ma io gli ho consigliato apertamente di non farlo, perché la sua vita sarebbe cambiata e le cose che amava di più al mondo gli sarebbero potute sfuggire dalle mani".
"Callie..."
Arizona aveva addolcito lo sguardo.
"Si lo so, credevo di averlo superato anche io, credevo che fosse tutto scomparso ed invece...è stato il primo caso di amputazione dopo il tuo incidente,non ho saputo gestirlo, non ho saputo gestire le emozioni. Webber è stato fin troppo buono con me, quello che ho fatto è davvero grave".
"Si lo so, però puoi sempre andare dal capo e dirgli ti sei resa conto dello sbaglio e che vuoi rimediare, potrebbe farti iniziare partendo dal basso e tenendoti d'occhio e quando avrà capito che sei in grado di gestire questo tipo di situazioni sono sicura che ti riprenderà e ti ridarà il tuo posto".
"Il fatto è che io non so se sono in grado Arizona".
"Perché?"
"Perché fin quando io e te non avremmo affrontato davvero questa situazione,non riuscirò a rialzarmi".
"Ok Callie, sono qui, affrontiamola".

Callie alzò lo sguardo verso Arizona che si era seduta al suo fianco, pronta a parlare di tutto quello che avevano taciuto negli ultimi due anni.
"Quando ti ho tagliato la gamba, non l'ho fatto perché volevo privarti di una parte di te, l'ho fatto perché non volevo privarmi di te. Sono stata egoista, lo so. Tu mi avevi detto che avresti preferito morire invece di perdere un arto, ma io preferito non mantenere la promessa e tenerti in vita. Sapevo che probabilmente mi avresti odiata, ma non potevo lasciarti morire, non riesco ad immaginarmi un mondo senza te, anche se non insieme."
"Callie, io inizialmente ho reagito male, lo so...perdere una arto non è una cosa facile da affrontare, ti svegli e ti ritrovi senza una gamba, non riesci più a guardati, non riesci più a sorridere, non riesci più a credere che ci sia un motivo per vivere. Non avere una gamba mi ha portato ad essere cattiva verso di te e verso il mondo, non sapevo con chi prendermela, non sapevo perché quel maledetto aereo è caduto, perché sono andata io al posto di Karev,non sapevo e non so le ragioni del perché la mia vita ha dovuto subito questa disgrazia, così mi è stato facile incolpare te di tutto. Tu mi hai tagliato una gamba, tu mi hai costretta a non essere più autosufficiente, a non poter più andarmene in giro coi miei pattini, a correre e a fare l'amore senza sentirmi un mostro impedito. Questo mio dolore e questo mio odio li ho concentrati tutti su di te, non aveva la lucidità di capire perchè l'hai fatto.
Mi sono lasciata prendere dal mio odio, dal mio dolore e ti ho vista come l'uomo nero, come la persona da cui tenermi lontana, colei che con il suo aiuto mi faceva sentire male..sai perché? Pensavo che ogni cosa che facevi per me la facevi perchè ti sentivi in colpa".
"Arizona...ogni cosa che ho fatto per te, l'ho fatta perché ti amavo.."

"Si, ora lo so, dopo tutto questo tempo ho capito. Quando ho incontrato Lauren, mi sono sentita di nuovo io, sai perchè? Perchè non c'eri tu, perchè avendo dato tutte le colpe a te, avendoti inquadrata come "l'orco cattivo", sentirmi lontana, sentire di poter rompere quel legame con te mi ha fatto sentire bene, così sono andata a letto con lei, convinta che quella fosse la cosa migliore da fare, che in quel modo sarei stata bene di nuovo ma non è stato così.
Dopo che io e Lauren abbiamo fatto sesso, mi sono resa conto che il dolore era ancora tutto li e quando tu hai capito tutto, quando eravamo in quella stanza a gridare l'una contro l'altra, ho realizzato che non avevo spezzato il dolore dentro di me, ma solo il nostro legame. Quando mi hai urlato " Ho perso te", ho capito che quell'incidente aereo non si è portato via solo la mia gamba, ma la mia vita, il mio amore..te".
"Arizona...perché non lo abbiamo fatto prima? Perchè non abbiamo parlato prima così apertamente? Forse ci saremmo capite"
"Non credo, c'era troppo dolore, troppa rabbia...io ti ho tradito e questo è stato troppo per te, per noi, non abbiamo retto".
"Lo so, ma sai...in questo tempo in cui siamo state lontane, io ho riflettuto, ho capito che quell'odio e quella rabbia che ho provato per il tradimento sono andati via, ed ora le tue parole hanno spazzato via ogni piccolo residuo di rancore, perché finalmente ho capito Arizona, la colpa non è tua.."
" E la colpa non è tua Calliope".
"Fammela..."
"Cosa?"
Arizona la guardò perplessa
"Quella domanda, la stessa domanda che mi hai fatto sei mesi fa."
Arizona capì. Calliope era pronta a ricominciare davvero, tutto il dolore era sparito, il rancore era stato spazzato via e nei suoi occhi c'era di nuovo l'amore, quell'amore che le aveva tenute unite da sempre. Ma ora le cose erano diverse, Arizona aveva iniziato una nuova vita con Leah, stava meglio e si era lasciata alle spalle ogni cosa. Callie ora le stava dicendo che era pronta, che l'amava e non c'era bisogno di esplicitarlo, era chiaro nei suoi occhi che le stava dicendo "Ti amo, torna con me".
Arizona la guardò, il suo sguardo era freddo e distaccato e Callie capì: lei stava facendo un passo indietro, ma Arizona in quel momento ne stava facendo uno avanti.
"Fammela tu...fammi tu quella domanda Calliope".
Callie aveva gli occhi lucidi e le tremava la voce.
"Sei sicura della scelta che stai facendo?"
Arizona trattenne il fiato, chiuse gli occhi, cancellò Callie dalla sua vista e dalla sua mente, era l'unico modo per riuscire a rispondere a quella domanda.
"Si."

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Capitolo 12
*** Rivelazioni ***


Callie restò immobile, il suo sguardo era perso nel vuoto e pieno di lacrime, non voleva credere che Arizona avesse deciso di finirla, le sue parole,il suo discorso, sembrava significare il contrario, ma del resto, non poteva aspettarsi, dopo tutto questo tempo, che lei stesse ancora li ad aspettarla. Sei mesi prima lei aveva deciso di chiudere tutto e Arizona si era rifatta una vita.
"Arizona...non posso credere che stai buttando all'aria tutto per la tua relazione con Leah".
"No Callie, non dare la colpa a me. Io ho provato in tutti i modi a farmi perdonare da te, ti ho supplicata, ti ho aspettata. Tu hai messo la parola fine al nostro matrimonio ed io ho provato ad andare avanti, dovevo farlo."

"Ok Arizona hai ragione ma vuoi dirmi che quello che provi per la Leah è talmente forte da mettere da parte quello che siamo?"
"Quello che eravamo...e comunque non lo so, so solo che ora sto ritrovando il mio equilibrio e non so se questa cosa con lei continuerà o meno, ma oggi, in questo momento mentre ti sto parlando, io sto bene ed ho paura a ributtarmi in una relazione con te, non so cosa mi aspetta, non so cosa potrebbe essere..."

Più la guardava e più si rendeva conto che Arizona stava dicendo davvero quello che provava, lei era andata avanti, non senza problemi e sofferenza,forse avrebbe dovuto farlo anche lei,lasciarsi la loro storia alla spalle e iniziare una nuova vita.
"Arizona, guardarmi..."
Arizona alzò lo sguardo e incrociò quello di Calliope.
"Dimmi che non mi ami più, dimmi che non mi desideri più...".
"Callie sai che ti trovo sempre bellissima, che starti vicino è difficile..."
"Allora baciami Arizona..."

Arizona fissò le labbra di Calliope, poi la guardò negli occhi.
"Devo dirti una cosa Calliope, una cosa che non ti piacerà, successa durante l'incidente aereo, qualcosa che ti farà cambiare totalmente idea su di me e sul nostro matrimonio...".
Arizona cambiò espressione, questa volta sembrava colpevole, ancora più colpevole del dopo tradimento.
"Di cosa si tratta?..."
Arizona chiuse gli occhi.
"Ti prego, non giudicarmi male...io..."
Il cellulare di Arizona squillo rompendo la tensione e il silenzio creatosi nella stanza, era Leah.
Cosa voleva dire Arizona? Cosa era successo il giorno dell'incidente aereo? Callie continuava a porsi queste domande mentre Arizona fissava il suo cellulare indecisa sul rispondere o meno.

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Capitolo 13
*** La verità sull'incidente aereo ***


Arizona continuava a guardare il cellulare senza rispondere, Leah le aveva appena portato via il coraggio per dire a Callie quello che aveva taciuto dal 
giorno dell'incidente. 
Calliope la stava fissando con gli occhi pieni di lacrime in attesa che Arizona prendesse una decisione in merito alla telefonata, fu contenta quando la vide premere il tasto di rifiuto chiamata. 
"Scusami...Leah sa essere tempestiva in alcuni momenti". Accennò un sorriso non ricambiato.
"Cosa volevi dirmi?Cosa dovrebbe farmi cambiare idea su di te?"
"Più volte durante i nostri discorsi, mentre ti raccontavo il giorno dell'incidente e mi disperavo del perché avessi preso io l'areo al posto di Karev.."
"L'hai fatto perché eri arrabbiata con lui..."

"Si, ma non è questo il vero motivo...riguarda Lauren".
Callie sgranò gli occhi.
"Lauren? Cosa c'entra? Lei è venuta molto dopo"
"No Callie...la verità è che io stavo andando da lei".

Callie restò sgomentà e la rabbia iniziò ad impadronirsi di ogni fibra del suo essere.
"Che cosa cavolo vuol dire Arizona? Mi tradisci da molto prima?" Calliope iniziò ad urlare.
"No...o meglio ho pensato di farlo. In quel periodo il nostro rapporto non era tutto rose e fiori, Callie non facevamo più sesso già molto prima dell'incidente..."
"Sesso? La metti sul sesso?"
"No Callie..fammi continuare, altrimenti non avrò più il coraggio di farlo..."

Callie cercò di calmarsi quel pò che bastava per ascoltare il resto della storia.
"Il nostro rapporto non stava andando alla grande e penso tu lo sappia, parlavamo sempre meno e avevamo sempre meno momenti d'intimità, io mi sono sentita sola, non riuscivo più a confrontarmi con te, inoltre, tu lavoravi di più e non ti trovavo quasi mai libera. La sera eri così sfinita, andavi a letto subito, insomma mi sono vista persa. Così una sera, dopo il lavoro, sono andata da Jo ed ho incontrato Lauren, lei era di passaggio qui a Seattle, abbiamo parlato,non è successo niente ma per mezz'ora mi sono sentita di nuovo viva e felice, così ci scambiammo i numeri. Le avevo promesso che l'avrei richiamata, ho fatto
passare molto tempo, poi quando ho saputo che Lauren si sarebbe trovata allo stesso ospedale dove eravamo diretti ho deciso di prendere il posto di Karev e  andare da lei"
. Arizona prese fiato. "Dopo l'incidente mi sono sentita in colpa, una colpa tremenda verso di te, verso il nostro matrimonio...non so perché l'aereo è caduto ma se devo incolpare qualcuno del perché io mi trovassi li, non posso che incolpare me stessa. 
Non avrei mai creduto di diventare una persona che preferisce scappare e ignorare il problema invece che restare ed affrontarlo e quella sera ho fatto questo: ho preferito salire sull'aereo, lasciare a terra i miei problemi con te e buttarmi verso l'ignoto. Avevo dimenticato Lauren, non ci pensavo più,nel tempo in cui tu mi hai sopportato e aiutata ho capito che stavo sbagliando tutto, che tu c'eri e che il tuo amore era un qualcosa di sconfinato, ero stata io la cieca, non avevao capito che tu non mi avevi mai lasciato da sola. Così ho odiato il tuo amore, perché odiavo me stessa. Quando Lauren
è apparsa qui al Seattle Grace io ho ricordato tutto, ho ricordato il perché della mia partenza e non ho saputo combattere e intepretare le mie emozioni. 
Ti ho tradito per dare un senso alla mia partenza, ti ho tradito perché sono una stupida, perché ho sbagliato tutto nel nostro matrimonio. Ti ho tradito perché non ho saputo gestire il mio amore per te, sembrerà assurdo ma è così Calliope. Per questo motivo non voglio che tu mi perdoni, per questo motivo ora voglio che tu trovi la forza di detestarmi e andare avanti. Sono stata una pessima moglie, avrei potuto fare tutto diversamente, se oggi la mia vita e la tua vita sono così difficili è solo colpa mia, per questo motivo voglio che tu mi cancelli e inizì ad essere felice, senza di me. Io ti amo di un'amore che non ho mai provato in vita mia, l'ho capito tardi, l'ho espresso male, ho distrutto ogni cosa. Sono stata io ad amputarmi la gamba e a distruggere
ogni cosa bella della nostra vita."
Fece una pausa, la guardò negli occhi, Callie li aveva colmi di lacrime e allo stesso tempo pieni di odio.
"Sei ancora sicura ora di volere me?"
Callie aveva ascoltato in silenzio tutto il discorso di Arizona, era sconvolta, sua moglie aveva premeditato di tradirla molto prima, addirittura era stato questo il motivo che l'aveva spinta a salire su quell'aereo. Arizona non aveva più una gamba perché quella sera voleva scopare con un'altra, perché quella sera aveva deciso di andare via e lasciarsi alle spalle il loro amore e i loro problemi. Una volta Arizona disse di essere un buon marinaio nelle tempeste,in realtà la tempesta l'aveva provocata proprio lei e non era riuscita a gestirla, ci era annegata dentro trascindando anche Calliope.
Ora cosa avrebbe dovuto fare Callie? Lasciarsi prendere dall'emotività e dalla rabbia o affrontare tutto con calma e con quel dialogo che era mancato e che le aveva fatte allontanare negli ultimi 2 anni?

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Capitolo 14
*** Amarsi e poi... ***


Calliope era incredula, le parole di Arizona l'avevano ferita e spiazzata, non si sarebbe mai aspettata questa rivelazione ed ora non sapeva come reagire, voleva piangere, urlare, distruggere qualcosa ma allo stesso tempo sentiva anche il bisogno di parlare, in qualche modo l'aprirsi di Arizona le aveva messo voglia di dialogare ma non sapeva cosa dire, una parte di lei voleva cacciarla di corsa dalla sua casa e dalla sua vita, mentre un'altra desiderava prenderla, stringerla a se e baciarla.
"Arizona non sai quanto in questo momento io stia provando sentimenti contrastanti...vorrei odiarti, vorrei prenderti a calci e sbatterti fuori dalla mia vita.."
"Fallo..."
"Ma una parte di me vorrebbe tanto mettere fine a questo tormento che ci affligge da due anni...mandare tutti i problemi al diavolo, stringerti e baciarti".
"Callie..."
Arizona la guardò con occhi lucidi, mai come in quel momento avrebbe voluto che tutto quel male non fosse mai esistito.
Calliope era molto combattuta, provava una marea di emozioni: amore, odio, rabbia, gelosia, angoscia, disperazione,dolore, passione, non sapeva cosa fare o come esprimere tutto questo, così alla fine decise di annullare ogni pensiero, di svuotare la mente e lasciar agire il suo istinto, si avvicinò ad Arizona e senza dire iniziò a baciarla con passione crescente.
Arizona ricambiò il bacio, le loro mani si sfioravano, Calliope inizò a spogliarla e in pochi minuti si ritrovarono avvolte tra le lenzuola a far l'amore
con passione, con desiderio, con ardore, non parlavano, non dicevano niente, si sentivano solo i loro respiri e i loro gemiti di piacere.
Per la prima volta, dopo tanto, non avevano bisogno di parole, nell'odio o nell'amore, adesso l'unica cosa che desideravano era l'una il corpo dell'altra, ci sarebbe stato il tempo per parlare, per urlare, per disprezzarsi o per amarsi, ma quel tempo sarebbe arrivato poi.

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Capitolo 15
*** Forse noi... ***


Calliope restò diverse ore ad osservare Arizona mentre dormiva, avevano fatto l'amore dopo tanto tempo ed era stato bellissimo, ma adesso, la passione si era consumata ed erano rimaste solo le rivelazioni di Arizona. Callie si distese guardando il soffitto, iniziò lentamente a metabolizzare le parole ascoltate qualche ora prima. Sua moglie voleva tradirla da molto prima, era salita sull' aereo per questo motivo ed ora se la loro vita era cosi assurda molto dipendeva da lei.
Callie però cercò di pensare al periodo di cui aveva parlato Arizona, quello in cui lei era assente, in cui non dialogavano più e si rese conto che effettivamente aveva ragione. Questo però non giustificava le azioni di Arizona, lei era una scappava, quando le cose si fanno difficili prende e va via e anche quella volta l'aveva fatto.
Adesso cosa avrebbe dovuto fare? C'erano le basi per ricostruire il loro rapporto? I suoi pensieri furono interrotti dal suono del cellulare di Arizona che sussulto' e allungò la mano verso il comodino per prenderlo. Guardò il display: era Leah.

"cazzo..." Arizona fece un lungo respiro prima di rispondere.

"Leah..."

"Dove sei ? Sono le tre del mattino!" La sua voce era notevolmente alterata.

"Sono da Callie, dovevamo parlare e chiarire alcune cose"

Leah era spiazzata quanto Calliope dalla sincerita' di Arizona.

"Bene...quando torni ,? Ti aspetto?"

"Tra un'ora sono li". Arizona chiuse la chiamata e guardo' Calliope.

"Devo andare...devo tornare da lei..."

"Hai inteziome di dirle tutto?"

"Si...non voglio piu' mentire..."

"E noi non dovremmo parlare?"

"Non e' il momento..."

"Quando sara' il momento?"

"Non lo so ma non ora."

Arizona aveva risposto alle domande mentre si rivestiva, stava per uscire dalla porta di camera quando Callie la fermo'.

"Mi chiami?"

Arizona non la guardo' negli occhi, fece un sorriso triste.

"Si...lo faro'".

Usci dalla stanza lasciando Callie immersa nei suoi pensieri.

Note: Cosa ne pensate di questi ultimi capitoli? Come vedete questa storia? Cosa vi piacerebbe accadesse ora?

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Capitolo 16
*** Ricominciare senza te ***


Passarono diversi giorni da quella sera, Arizona non si era fatta sentire, nessuna telefonata e nessun messaggio, Callie non aveva ancora trovato il coraggio di andare da Webber, forse perché non era sicura che quello fosse il momento gusto. Parlare con Arizona l'aveva aiutata, erano successe cose impreviste, nuovi segreti erano stati svelati e nuove situazioni in sospeso si erano presentate nella sua vita. Perché Arizona era completamente sparita? Per l'ennesima volta aveva deciso di scappare e non affrontare la situazione?
Voleva una risposta e sapeva che l'unico modo per ottenerla era quella di andare in ospedale, ma come avrebbe fatto con i suoi colleghi? Allora Calliope decise di aspettare Arizona all'uscita dell'ospedale a fine turno sperando che con lei non ci fosse anche Leah.
Le sue speranze però furono vane, dalla porta uscirono proprio Arizona e Leah sorridenti e intente a parlare animatamente di qualcosa, quando la videro si bloccarono di colpo.
"Cosa ci fai qui Calliope?"
"Sei sparita nel nulla come tuo solito fare"
"Chiedo scusa, ma ci sarei anche io Callie e fino a prova contraria sono la sua ragazza".
Leah aveva un tono al quanto stizzito.
"Non le hai detto niente?" Callie guardò Arizona indignata.
"Oh si l'ha fatto, so che siete state a letto insieme, ma so anche che la colpa non è sua".
"Cosa? Arizona? Cosa le hai detto".

"Quello che è successo...".
"Allora perché pensa che la colpa sia mia?"
Callie era incredula.
"Perché Arizona in questo momento è debole e confusa ed è facile che compia azioni sbagliate, soprattutto se si parla di te, sto cercando di darle quella comprensione che le è mancata fino ad oggi". Leah disse queste ultime parole con orgoglio.
"Arizona perché non mi hai chiamata?"
"Perchè sono confusa, non so cosa fare..volevo solo starti un po' lontana Calliope".
"Arizona sai una cosa? Ora basta, me ne hai fatte tante: scappi, mi tradisci, ritorni, ti confondi, te ne vai. Sono stufa di te e di questi tuoi comportamenti. Io ho pensato molto a noi, alle tue parole, alle tue rivelazioni, ho cercato di capire e di mettere da parte tutto in nome dell'amore che provo per te e se ci sono riuscita io che ne ho subite tante, allora puoi farlo anche tu...se mi ami".

"Lei non ti ama più...lei ama me". Callie si girò verso Leah, aveva voglia di darle un bel pugno ma si trattenne, poi si girò verso Arizona.
"E' vero? La ami?"
Passò un minuto e Arizona non rispose, si guardavano tutte alla ricerca di una risposta che finalmente arrivò. Arizona si voltò verso Leah.
"Leah...io non ti amo, stavo provando a ricostrire la mia vita ma mi rendo conto che non è con te. Mi piaci e ti stimo e adoro tutto quello che hai fatto per me in questo periodo, ma non voglio prenderti in giro. Ti meriti altro"
.
Leah iniziò a piangere.
"Arizona come puoi farmi questo? Dopo tutto quello che ho fatto per te".
"Non posso comandare il mio cuore e imporgli di amarti". Leah non ribattè.

Arizona si voltò verso Callie.
"Io non so se ti amo Calliope, non sto capendo più niente, non mi aspettavo nemmeno che dopo la mia rivelazione tu mi considerassi ancora, non mi aspettavo che tu invece di mandarmi via cercassi un dialogo, questo mi ha spiazzata. Io mi odio e tu ami e non riesco a capire come sia possibile una cosa del genere e fin quando non lo capirò...Callie io scelgo me...voglio provare a stare da sola, per davvero questa volta".
Callie la guardò con gli occhi lucidi, Leah si era allontanata dopo aver ascoltato le ultime parole di Arizona.
"Arizona...io penso di averti dato delle grandi prove d'amore, tu, da quando siamo sposate, ti sei sempre limitata all'essenziale, adesso è arrivato il momento di provarmi quanto davvero ti interessa di noi due. Ora devi decidere una cosa importante della tua vita: restare e lottare per ciò che ami o scappare e abbandonare tutto. Prenditi il tempo che vuoi se è questo che ti serve...che siano pochi giorni, settimane, mesi o anni, io so per certo che un giorno verrai a bussare alla mia porta e non so se sarò io ad aprirla o qualcun'altro al posto mio..."
Calliope questa volta era stata fin troppo chiara: da quel momento la sua vita sarebbe ripartita con o senza Arizona, era il momento di rimettersi in carreggiata e di trovare la vecchia Callie, quella che ballava in mutande con lo stereo ad alto volume e che flirtava con i/le più carini/e dell'ospedale.
Da quel momento Arizona poteva scegliere di fare qualsiasi cosa, Callie stava dando un nuovo inizio alla sua vita e finalmente aveva capito che non aveva necessariamente bisogno di Arizona per farlo.
"Callie...io..."
Arizona non ebbe il tempo di finire la frase, Calliope non voleva più ascoltare mezze frasi o parole dettate dall'emotività del momento, le diede le spalle e se ne andò,lasciando Arizona completamente sola.

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Capitolo 17
*** Un nuovo inizio? ***


Erano passati due mesi da quando Callie aveva detto chiaramente ad Arizona di voler ricominciare da capo, il tempo era trascorso rapidamente, molte cose erano cambiate, un passo avanti era stato fatto e Callie sembrava essere più serena, proprio come quella mattina, quando per la prima volta dopo tanto non si svegliò da sola.
Quando aprì gli occhi il sole era entrato dalla finestra semi aperta e illuminava la stanza di una luce piacevole, sentì l’acqua della doccia segno che lei non se ne era andata, che questa volta c’era, era reale.
Sorrise, si stiracchiò e si diresse in cucina, aveva intenzione di preparare una bella colazione, si mise ai fornelli e iniziò a pensare alla sera prima.
Erano quattro settimane che non facevano altro che guardassi in ospedale, cercare interventi in comune e flirtare durante le pause, Callie aveva ritrovato il sorriso, cosa che ormai non credeva più possibile.
Certo il loro rapporto andava rivisto, era passato molto tempo, erano successe tantissime cose e nessuna delle due era più la stessa persona di prima, ma forse questo poteva essere un aspetto positivo dal quale ripartire.
Così la sera prima avevano deciso di bere qualcosa insieme come ai vecchi tempi, ormai non lo facevano più da chissà quanto, si erano trattenute a parlare, c’era una certa sintonia, tutto sembrava come prima, così si sono spostate a casa di Calliope e li, tra una risata e l’altra avevano finito per baciarsi e poi, in pochi minuti, per fare l’amore.
Persa nei suoi pensieri, Callie non si era accorta che lei era uscita dalla doccia e si era anche vestita, fece il suo ingresso nella stanza con il suo bellissimo sorriso e i suoi lunghi capelli biondi, si era poggiata vicino al muro e la fissava.
Ci furono attimi di silenzio dove si limitarono a sorridersi, poi Callie si ricordò delle frittelle nella padella e iniziò ad armeggiare per evitare di bruciarle, sembrava davvero goffa e buffa ma è questo che la rendeva terribilmente sexy.
“ Perché non ti siedi? La colazione è quasi pronta, sto cercando di dominare questa frittella” Lo disse sorridendo.
“Qualcosa l’hai sicuramente dominata questa notte…sulla frittella ho i miei dubbi”.
Callie alzò il sopracciglio e le regalò uno dei suoi bellissimi sorrisi.
Fecero colazione con calma, parlarono del più e del meno e degli interventi che avrebbero avuto durante la giornata, si resero conto che tra una chiacchiera e l’altra il tempo era volato, Callie iniziava prima il turno, così prese le sue cose e si avviò alla porta.
“Sono in ritardo accidenti…è stato bello, questa sera ceniamo insieme?”
“Si certo… volentieri, cucino io però”.
“Va bene, non vedo l’ora…ti ho lasciato le chiavi sul tavolo, chiudi tu, me le porti al lavoro?”
“Ok…”

Callie la baciò a fior di labbra.
“Ciao Callie…a dopo”.
“Ciao Erica”.

Calliope si chiuse la porta alle spalle, diede uno sguardo al suo orologio e corse al lavoro. "Accidenti" disse tra se e se.

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Capitolo 18
*** Cambiamenti ***


Erica era tornata al Seattle Grace dopo l'abbandono di Cristina Yang, era stato il dott. Webber a chiamarla,  aveva bisogno di una figura autoritaria e famosa per riportare alla luce il reparto così aveva deciso di ripuntare su di lei. Erica aveva lasciato l'ospedale in seguito alla notte passata con Callie,  era stata un'esperienza nuova e intensa e lei non aveva retto,  Aveva preferito scappare. Dopo Callie aveva avuto nuove relazioni,  si era capita di più ed ora era cosciente e sicura di amare le donne. Negli anni non aveva mai dimenticato Calliope ma aveva saputo per vie traverse della sua relazione con Arizona, quindi aveva lasciato perdere. 

Calliope era rimasta sorpresa dell' arrivo di Erica,  rivederla le aveva fatto un certo effetto fin da subito. Con Arizona le cose andavano a rilento,  non si era fatta avanti,  non sembrava avere intezione di affrontare le cose e lei stava continuando la propria vita. In Erica aveva ritorvato la voglia di sperimentare,  di provare e di lasciarsi andare, cosi come quella sera in cui avevano fatto l'amore.

Arizona non aveva fatto nessun passo verso Callie, era rimasta da sola a pensare e riflettere sulla propria storia,  sugli ultimi anni e su ciò che la sua vita poteva darle ancora. Sentiva di essere ancora legata a Callie, di amarla ma doveva ancora cercare di capire come affrontare la situazione, come farsi perdonare e come lottare per la loro storia e il loro amore.

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Capitolo 19
*** Il ritorno di Arizona ***


Arizona aveva avuto a che fare con Erica diverse volte per via di alcuni interventi, fin da subito aveva notato i suoi sguardi incuriositi e la sua aria da dura, sapeva di starle antipatica, lo percepiva ma non ne trovava ragioni, in fondo non si conoscevano.
Aveva notato anche che Callie aveva legato particolarmente con la nuova dottoressa, a volte sembrava che si conoscessero da tempo, Arizona le osservava da lontano, non aveva osato chiedere niente, con Callie parlava solo degli interventi e della loro figlia, di nuovo.
Per l’ennesima volta era stata lei ad allontanarsi e a bloccare ogni tipo di dialogo, solo che adesso era diverso, nei due mesi trascorsi aveva cercato di fare ordine nella sua mente e nel suo cuore, le era chiaro di amare ancora Calliope e di voler ricompattare la famiglia, ma doveva trovare un modo convincente per farle capire che adesso era davvero cambiata.
Così una mattina prese un po’ di coraggio e durante la pausa pranzo si diresse in mensa alla ricerca di Calliope che trovò al suo solito tavolo tutta sola.
“Ciao Callie…tutto bene?”
Calliope alzò per un attimo lo sguardo verso Arizona poi riprese a leggere la cartella che aveva tra le mani.
“Si tutto bene, sono un po’ impegnata come puoi vedere”
“Lo so e che pensavo potessi staccare due minuti e magari parlare un po’ con me”.
Calliope chiuse la cartella e guardò Arizona.
“Parlare? Vuoi parlare? E di cosa?”
“Be io…”

Arizona fu interrotta da Erica che si sedette al loro tavolo intenta a mangiare un tramezzino.
“Dottoressa Robbins…Callie”
Erica salutò rapidamente le due.
“Dottoressa Hahn” Arizona la salutò con entusiasmo ma la sua espressione faceva capire altro, era visibilmente infastidita della sua presenza.
“Ho interrotto qualcosa?”
“No no, io e Arizona stavamo parlando così, del più e del meno”.
Arizona guardò Callie e gli lanciò uno sguardo di disapprovazione.
“Ok…beh, volevo solo salutarvi, ora vado, ho un intervento tra qualche minuto, a dopo Callie”
Prima di andarsene Erica lanciò un’occhiata d’intesa a Callie che Arizona non poté ignorare, la gelosia prese il sopravvento.
“ Vai a letto con lei?”
Callie sgranò gli occhi.
“Cosa?”
“Ho visto quello sguardo, lo conosco benissimo, io ti facevo sguardi simili quando avevo vogli di…”
Arizona non completò la frase, Callie aveva capito perfettamente.
“Arizona non penso siano più affari tuoi e comunque si, sono andata a letto con lei”.
Queste ultime parole colpirono al cuore Arizona, si sentì mancare ma cercò di resistere e di affrontare il discorso.
“E da quando te la fai con i nuovi arrivati?”
“Arizona…lei è Erica..”
“So perfettamente il suo nome…”

“No Arizona lei è quella Erica”
Arizona la guardò per qualche secondo cercando di capire cosa intendesse poi finalmente capì.
“Oddio, stai parlando di quella Erica? La prima donna che hai avuto e che ti ha fatto capire che potevi amare un’altra donna? Quella di cui ti eri innamorata e che scappò?”
“Si Arizona, quella Erica.”

Arizona restò senza parole, completamente incredula, la rabbia e la gelosia le percorrevano ogni parte del corpo, avrebbe voluto prendere Erica e picchiarla, avrebbe voluto prendere Callie e farla sua.
“Cosa c’è tra di voi? Qualcosa di serio?”
“Non lo so cosa sia, non ci pensiamo, ho intenzione di non pensare più Arizona e di vivere la mia vita così come viene”.
“Callie…io volevo parlarti di noi”
“Esiste ancora un noi?

“Non lo so se esiste, ma io ho bisogno di parlarti”.
Callie si alzò, guardò Arizona.
“Seguimi”
La condusse nella stanza del medico di guardia, l’unico poso in cui avrebbero potuto parlare tranquillamente.
“Dimmi tutto Arizona, ti ascolto”.
“Tu due mesi fa mi avevi detto che saresti andata avanti con la tua vita con o senza di me, che io avrei potuto prendermi il tempo che desideravo per fare chiarezza e l’ho fatto. Sapevo i rischi, mi avevi avvertita, sapevo che bussando alla tua porta poteva aprirmi qualcun altro e a quanto pare è stato così, quel qualcun altro è Erica. Io sono qui per dirti che ti amo Callie, che non ho paura e non scapperò, che lotterò per riaverti con me, perché sei l’amore della mia vita…tu Calliope Torres sei l’unica cosa che voglio…”
Arizona si avvicinò a Callie e le diede un dolcissimo bacio sulle labbra, poi, prima di uscire, le regalò uno dei suoi sorrisi supermagici.
Arizona era tornata.
Cosa avrebbe fatto adesso Calliope? Erica, Arizona e tanti dubbi, passato o presente? Quanto erano vere le parole di Arizona? Cosa provava lei adesso?Calliope restò al buio nella stanza a riflettere e a cercare una risposta a tutte quelle domande.

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Capitolo 20
*** Lottare per ciò che si ama ***


Quella sera Callie era molto pensierosa, sorseggiava un bicchiere di vino e aspettava l’arrivo di Erica che ancora non sapeva cosa fosse successo con la sua ex moglie.
Quando Erica entrò notò subito l’aria strana di Calliope, era visibilmente provata per qualcosa e qualcosa le diceva che il motivo era Arizona.
“Cosa è successo Callie?”
“Arizona…mi ha detto di essere cambiata, di amarmi e di volere me”
“Succede sempre così quando ti accorgi che stai per perdere davvero una persona o quando ti rendi conto che ci sono altre persone che possono provare interesse.”

“Si lo so, ma questa volta era diversa, c’era qualcosa della vecchia Arizona, di quella che ho conosciuto e che ho amato per tutti questi anni”.
“Non sai cosa fare?”
Erica stava cercando di essere comprensiva.
“No…non lo so, stavo iniziando a stare nuovamente bene con te, poi lei fa irruzione nella mia nuova vita ed io sono di nuovo confusa”.
Erica si sedette vicino a Calliope e le prese le mani.
“Io non so cosa provi per Arizona, non posso saperlo dato che non lo sai nemmeno tu, ma quello che so è che ora sono qui, il tempo, la vita e il destino ci ha dato una seconda occasione ed io non ho intenzione di farmela scappare. Sappi che lotterò per te, così come Arizona lotterà per te.”
“Erica…”
“Ma sarai tu a dover prendere una decisione, forse la più importante di sempre…”

“Erica non mi stai aiutando, sto iniziando ad andare in paranoia”
“Lo so…”
Erica le diede un bacio sulle labbra
“Forse è meglio se vai, ho bisogno di star da sola e riflettere un po’ “
Erica stava per uscire ma quando aprì la porta trovò Arizona che stava per bussare.
“Dottoressa Robbins”
“Dottoressa Hahn”

Calliope sgranò gli occhi, Arizona era arrivata a casa sua senza preavviso e per giunta Erica era li.
“Callie sono venuta a trovarti, ma a quanto pare eri già in compagnia”
“Infatti..
” Sottolineò Erica.
“Sono sicura che la mia compagnia è migliore…” Arizona si fece strada nell’appartamento, aveva portato un bottiglia di vino, il preferito di Callie, poi si voltò verso Erica.
“Non ti invito a restare dato che stavi uscendo, poi il vino non penso sia abbastanza, sai è il preferito di Callie..ah no aspetta tu non sai qual è il suo vino preferito, come il suo piatto preferito e come tante altre cose che solo io posso sapere”.
“Forse non saprò i suoi piatti preferiti o il suo vino preferito, ma so cosa la rende felice in questo momento…e sicuramente non sei tu”
Guardò un’ultima volta Callie.
“A domani”.
“A domani Erica”.

Calliope era rimasta sorpresa dall’intrusione improvvisa di Arizona, ma in fondo provava un senso di piacere per la sua presenza  e per il suo comportamento nei confronti di Erica. Arizona diventata aggressiva solo quando era gelosa o quando le veniva toccato qualcosa di suo e a quanto pare c’erano entrambe le cose.
“Scusami se ho deciso di improvvisare e scusami se oggi, dopo averti baciata sono andata via, ma dovevo lasciarti da sola a pensare e a capire cosa avessi provato in quel momento senza l’influenza dovuta alla mia presenza”.
“ Certo, il tuo comportamento è stato al quanto strano, così come il fare irruzione a casa mia e trattare male Erica, ma ammetto che sono felice che tu abbia portato il mio vino preferito”.
Callie sorrise.
Arizona capì che Callie stava valutando l’idea di provare a ricominciare da capo e che quello era un piccolo passo, quella sera era un piccolo passo verso la possibilità di un dialogo nuovo, di una nuova conoscenza, entrambe erano cambiate tantissimo e forse quello di cui più avevano bisogno era parlare, perché proprio la mancanza di dialogo aveva distrutto il loro amore e la loro famiglia.
“Bene…allora cosa ne dici di assaggiarlo?” Arizona sorrise.
“Parli del vino?” Callie fece un’allusione che non passò inosservata.
“Tu cosa ne dici?” Arizona stappò la bottiglia e ne versò un po’.
Passarono la serata a parlare, a raccontare i cambiamenti delle loro vite e i cambiamenti avvenuti in loro stesse, durante i discorsi riaffiorarono sentimenti negativi, ricordi dolori ma anche emozioni nuove e voglia di ricominciare.
Calliope non sapeva quale sarebbe stata la sua decisione, non voleva pensarci, in quel momento tutto le sembrava come quando aveva conosciuto Arizona e questo le bastava.

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Capitolo 21
*** Callie ***


Lottare per ciò in cui si crede, in quanti hanno il coraggio di farlo? Arizona per molto tempo era stato un buon marinaio nelle tempeste, poi improvvisamente aveva perso la retta via, la nave era affondata e la colpa era stata sua. Si, perché se Arizona avesse affrontato i problemi invece di fuggire per andare a rifuggiarsi tra le braccia di qualcun'altra, tanta sofferenza e tanto dolore sarebbero stati evitati. 

Callie sapeva che Arizona stava davvero provando a cambiare e a migliorare, aveva notato la sua premura, la sua gentilizza, il suo modo di affrontare  i problemi e le discussioni sul lavoro e con lei, sicuramente quella che ora aveva davanti era una persona nuova, migliore, capace di riconoscere i propri sbagli e rimediare.
Il problema è che era passato tanto tempo, Callie aveva sperato che Arizona tornasse in sé ma dopo aver vissuto mesi di silenzi e parole di circostanza, aveva definitivamente deciso di chiuderle il cuore e ricominciare la propria vita.

Quando Arizona le aveva finalmente confessato il suo amore, le aveva detto con tono deciso che avrebbe lottato per lei, una parte di se era felice, mentre un’altra continuava a chiedersi“perché ora?”.
Perché ora che stava iniziando ad essere nuovamente felice e spensierata insieme ad Erica? Già, Erica, una vera sorpresa per tutti, soprattutto per Callie che mai più avrebbe immaginato una storia con lei ed invece, assurdamente, era attualmente l’unica persona che le regalava attimi  di felicità e di tranquillità.
Per questo motivo, mentre sorseggiava per l’ennesima volta il suo vino preferito, si chiedeva cosa avesse dovuto fare, quale strada seguire, quale cuore ascoltare; sapeva che nessuna delle due avrebbe mollato facilmente: Erica voleva la relazione che non avevano mai avuto, Arizona voleva sua moglie e sua figlia.
Forse per venire a capo di tutta questa situazione, Callie avrebbe dovuto rispondere ad una sola e semplice domanda: “Cosa voglio io?”.

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Capitolo 22
*** Se non te ***


 Era trascorsa una settimana da quando Arizona aveva fatto irruzione a casa di Callie sfidando apertamente Erica, da quella sera le due non riuscivano a stare nella stessa stanza senza lanciarsi frecciatine o senza entrare fortemente in competizione per qualsiasi cosa.
La verità è che sono molto simili, entrambe lottano per ciò che amano e per ciò in cui credono ed Arizona era fortemente convinta del suo amore per Callie e per la loro bellissima figlia e non sarebbe stata di certo Erica a distruggere tutto.
Se non era stata la sua infedeltà, l’incidente aereo, l’amputazione della gamba e la sua indecisione a spezzare definitivamente il rapporto con Callie, di certo  non sarebbe stata lei.
Per dimostrare a Callie quando realmente fosse cambiata aveva evitato di farle domande, non voleva metterle fretta o pressione, sapeva che Erica spesso passava le notti li mentre a lei venivano concessi solo pomeriggi o serate.
Provava una fortissima gelosia, il pensiero che Erica toccasse Callie le faceva  rabbia, ma non poteva fare niente, non poteva dire a Callie “ smettila di andare a letto con lei perché sono gelosa”, non ne aveva il diritto, non ora almeno.
Durante un intervento in comune con la dottoressa Hahn su un bambino con problemi cardiaci, però, aveva totalmente perso il controllo, Erica aveva menzionato o comunque fatto intendere delle sue ultime notti passate a casa di Callie, così nel bel mezzo dell’intervento, Arizona si era lasciata andare e aveva intrapreso una nuova battaglia verbale.
“Immagino che le tue notti non valgano nemmeno la metà di quelle che ha trascorso con me negli ultimi anni…se non fosse chiaro…ANNI…”
“Dottoressa Robbins, lei parla al passato, attualmente quelle notti se le sogna”
“Cara dottoressa Hahn lei mi sottovaluta e tanto, davvero credo che Callie metterà da parte la nostra famiglia per lei? Si sta illudendo”.

Erica non rispose, una parte di se sapeva che Arizona aveva ragione.
La sera stessa della discussione, Arizona decise di fare una nuova mossa, invitò Callie a cena fuori, la portò nello stesso ristorante dove andarono la prima volta, con la differenza che Arizona chiese alla sua ex moglie di portare anche Sophia.
Callie fu davvero felice di trascorrere una serata in famiglia, durante la cena si rese conto di come Arizona fosse tornata quella di un tempo, con i suoi sorrisi supermagici e la sua voglia di parlare , di confrontarsi e di amare.
Quando tornarono nell’appartamento di Callie, misero a letto Sophia, era molto tardi, Arizona sapeva che quello era il momento di levare le tende.
“ La serata è stata fantastica…hai visto Sophia come era felice?”
“Si Arizona, sono stata bene e nostra figlia era visibilmente contenta di avere le sue due mamme…insieme”. Indugiò sull’ultima parola.
Ci fu qualche secondo di imbarazzante silenzio, poi Arizona decise che era ora di andare per evitare a Callie lo scomodo compito di mandarla via.
“Beh…allora penso sia il caso che io vada” Arizona sorrise e si avvicinò alla porta.
“Resta…” Callie la guardò.
“Se resto, potremmo finire a letto, lo sai questo Callie?”
“Si, lo so”.

Arizona la guardò per qualche istante poi sospirò.
“Non sai quanto io ti voglia, quanto ti desidero, quanto vorrei fare l’amore con te e poi svegliarmi domattina tra le lenzuola e tra le tue braccia. Tutto questo sarebbe stupendo, poi però, ci sarebbero i silenzi, l’imbarazzo, la confusione, il non sapere il perché, finiremo per non vederci per diversi giorni e faremo finta di niente, perché tu faresti finta di niente. Io non voglio che tu ti senta presa dall’euforia di questa bellissima serata e faccia qualcosa di cui poi domani potresti pentirti. Potrei fregarmene, potrei  lasciarmi andare e non pensare a niente, cogliere l’attimo ma…Callie io non voglio un attimo con te…io voglio passare tutta la mia vita insieme a te…quindi no…io questa sera non resterò. Voglio che tu sia sicura, voglio che tu lo senta e lo desideri ogni istante della giornata e non solo dopo una serata piacevole. Quindi…buonanotte Callie”. Si avvicinò e le diede un bacio sulla guancia.
"Non voglio nient'altro dalla mia vita...se non TE".
Callie rimase sorpresa, Arizona, quella degli ultimi due anni, quella egoista, ne avrebbe approfittato, ma quella che era davanti ai suoi occhi…quella era un’altra Arizona…quella di cui si era innamorata tanti anni fa.
“Se non te..."
Callie ripetè queste parole per scandire quello che aveva detto Arizona o per esprimere inconsciamente i suoi sentimenti?
"Buonanotte Arizona…a domani”. 

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Capitolo 23
*** La morte nel cuore ***


 Calliope aveva deciso di prendersi una settimana di vacanza e di partire da sola per stare un po’ lontana da Erica e da Arizona, forse in questo modo avrebbe capito cosa provava e chi le mancava di più. Le due capirono perfettamente, la meta fu New York, amava molto quella città e la vita notturna e poi li aveva dei vecchi amici che non vedeva da molto tempo e fu felice di poterli salutare di nuovo.

Durante la sua permanenza nella grande Mela, nessuna delle due si fece sentire come da volere di Callie e questo le fu davvero d’aiuto, perché mentre passeggiava tra le strade di New York, mentre osservava le vetrine e visitava dei bellissimi musei, sapeva benissimo chi avrebbe voluto al suo fianco: Arizona.

Così trascorsa la settimana aveva una grandissima voglia di vederla, di dirle quanto le era mancata e quanto avrebbe voluto che ci fosse stata anche lei per le strade di New York a tenerle la mano.
Decise che una volta atterrata in aeroporto sarebbe andata direttamente a casa da Arizona, nell’appartamento che aveva preso da quando loro due si erano separate, per dirle tutto, per dirle quanto la amava e quanto avrebbe voluto ricostruire la loro famiglia.

Arrivata davanti alla soglia della porta dell’appartamento notò qualcosa di strano: la porta era accostata, cosa strana visto che Arizona era molto attenta alla sicurezza, con un po’ di incertezza fece qualche passo avanti e iniziò a chiamarla.

Non sentendo alcuna risposta, entrò, c’erano candele ovunque ed un religioso silenzio, si recò verso camera da letto, quello che vide la sconvolse come mai prima d’ora nella sua vita: c’erano Meredith, Karev, Derek, Owen, Leah, Erica, Miranda, Webber, tutti gli specializzandi, anche Cristina aveva fatto ritorno, erano tutti intorno al letto di Arizona, lei giaceva inerme in un bellissimo vestito nero.

Quando la videro, i presenti si guardarono tra di loro, fu Erica ad avvicinarsi a Callie e a rompere quel silenzio fatto solo di lacrime e di singhiozzi.
“Callie…”
“Cosa è successo?” Calliope iniziò a piangere
“Arizona…è morta”
“No non può essere…lei è viva, lei sta bene”

Erica si rendeva conto che il momento dell’accettazione era difficile, Callie era devastata da ciò che vedeva.
Derek si avvicinò.
“Stava facendo un intervento, si è sentita male, è caduta a terra…siamo subito intervenuti ma non c’è stato niente da fare…ha avuto un ictus…è morta, ho cercato di fare il possibile ma è stato inutile”.
“No…Arizona”

Callie si precipitò sul corpo freddo di Arizona, la stringeva forte a se, piangeva, urlava, le diceva quanto la amava, si disperava, non voleva crederci, la sua Arizona era morta e non le aveva potuto dire tutto quello che provava.
Pianse, urlò, non lasciò nemmeno per un attimo la mano di Arizona, non ci voleva credere, non le sembrava possibile, provò un dolore allucinante, sentiva che il cuore le stava per scoppiare, non riusciva più a respirare, voleva morire…voleva morire per raggiungerla.

Come avrebbe fatto adesso senza di lei?

Come si fa ad andare avanti quando l'altra parte di te non c'è più? Quando l'amore della tua vita ti lascia per sempre? Quando tutto ciò che conta non c'è più? Come si fa ad andare avanti con il rimpianto di non aver detto prima ciò che si provava? Come si fa ad andare avanti con la morte nel cuore?

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Capitolo 24
*** Ricordare ***


Callie ricordava bene l’ultima volta che aveva visto Arizona, era stato il giorno prima della sua partenza a New York, l’aveva invitata a casa sua per mangiare una pizza come ai vecchi tempi e la serata era stata molto piacevole.
L’appartamento di Arizona era sistemato benissimo, non c’era una cosa fuori posto, sembrava che oltre ad aver rimesso ordine nella propria vita l’avesse fatto anche fuori.

Quella sera, Arizona cercava in tutti i modi di non far vedere le sue emozioni, non voleva che Callie partisse, come avrebbe fatto senza vederla per sette giorni? Però cercò di non far notare troppo la sua disapprovazione, non era più l’egoista di un tempo e anche se le pesava, Callie aveva ragione, stare lontana da entrambe per un po’ di tempo l’avrebbe sicuramente aiutata.

Le ultime parole di Arizona, prima di salutarsi, furono: “ So che la tua partenza in realtà sarà un arrivo e spero che questo ti porterà da me”.
Arizona in fondo al suo cuore sapeva benissimo che Callie aveva già scelto, aveva solo paura d’amare, paura di farsi male, ma dopo tutto il dolore che avevano provato nelle loro vite, cosa poteva accadere di peggio?
Callie pensava di avere più tempo, tempo per pensare, per riflettere, per decidere, per provare, non aveva tenuto conto che la vita è un attimo che vola via, che la cosa peggiore che può esserci oltre tutto il dolore, oltre la separazione, oltre il male, era la morte.

Callie continuava a piangere, non riusciva ad accettare la realtà, non riusciva a credere che l’ultima cosa che aveva detto ad Arizona fosse “ Mi raccomando non chiamarmi, mi farò sentire io”.
Come fare quando la vita ti lascia un vuoto così grande?

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Capitolo 25
*** Sentirsi in colpa ***


Mentre piangeva poggiata sulla spalla di Arizona, ebbe il coraggio di alzare la testa e di guardarla, era bellissima, lo era sempre stata. Gli altri avevano lasciato la stanza, volevano darle la giusta intimità, anche Erica capì che non era il momento di chiedere niente o di dire niente, poteva solo starle vicino da lontano.

Callie notò che il vestito di Arizona era un po’ sgualcito all’altezza delle gambe, così cercò di sistemarlo, nel farlo toccò il suo arto amputato e le venne in mente una scena: erano a letto, stavano dormendo, Arizona si lamentava, era non molto dopo l’incidente, aveva iniziato da poco ad abituarsi alla protesi e i dolori si facevano sentire e non poco, soprattutto a fine giornata.

Callie sapeva di questo problema, sapeva che Arizona si lamentava per il dolore all’arto, anche quando quella sera le chiese cosa non andasse, sapeva benissimo, ma volle ignorare.
Per una volta, da quando era accaduto l’incidente, non voleva accollarsi un nuovo problema di Arizona, le era stata vicino per tutto il tempo e aveva ricevuto in cambio erano solo urla e rabbia, per questo motivo si accontentò del suo “Niente, sto bene”, e ritornò a dormire.

In quella occasione anche lei era stata egoista, aveva preferito ignorare un problema di sua moglie, non parlarne, far finta che non esistesse pur di non dover nuovamente subire l’Arizona traumatizzata e arrabbiata delle settimane precedenti.

Callie pensò a questo episodio e ad altri in cui si era dimostrata egoista pur di star bene e di non pensare che la sua vita era totalmente cambiata: fino a che punto era giusto biasimare Arizona? Aveva deciso di scappare dal loro rapporto fatto di silenzi e di finti momenti di felicità, Callie si era allontanata per paura che Arizona potesse di nuovo sfogare la sua rabbia su di lei, ma se quella sera invece di far finta di niente, avesse detto “Arizona, amore so che hai un problema, parliamone, io ti sono vicina”, le cose sarebbero state diverse? Arizona l’avrebbe tradita lo stesso? Sarebbe mai salita su quell’aereo? Si sarebbero mai lasciate?

Callie guardò Arizona, per un attimo aveva sperato che aprisse gli occhi e che svelasse uno degli scherzi più crudeli al mondo, ma così non fu, ritornò a piangere e tra un singhiozzo e l’altro riuscì finalmente a liberarsi.
“Ti amo Arizona, perdonami…”.

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Capitolo 26
*** E ritorno da te dal silenzio che è in me ***


Callie si svegliò all’improvviso nel cuore della notte, era sudata, si guardò intorno, dall’altra parte del letto Erica stava dormendo tranquillamente, per un attimo, i suoi capelli biondi e l’oscurità le avevano fatto credere che quella fosse Arizona.

Continuò a guardarsi intorno, respirava affannosamente, stava cercando di ricordare il sogno, era stato terribile, Arizona era morta, giaceva sul suo letto, ricordava il dolore provato, le sembrava così reale, si toccò il petto, il suo cuore batteva ancora, sembrava come impazzito: era la paura, la paura di perdere l’unica persona che avesse mai amato così profondamente e disperatamente nella sua vita.

Si sentì invasa dal panico e dall’ansia, e se quel sogno fosse stato premonitore? E se fosse successo qualcosa ad Arizona? Guardò nuovamente Erica, desiderò con tutte le sue forze che al suo posto ci fosse sua moglie, così capì.
Quell’incubo l’aveva aiutata a fare chiarezza nel suo cuore e nella sua vita: amava Arizona, non aveva mai smesso di amarla, nemmeno per un istante, era arrabbiata con lei perché poteva affrontare diversamente il problema e non tradirla, ma era arrabbiata con se stessa e questo sogno glie l’aveva ricordato: se avesse ammesso di aver ignorato molte cose, se avesse ammesso sul momento di aver paura, di non voler nuovamente il peso dei suoi problemi sulle proprie spalle, se ne avesse parlato, forse tutto questo non sarebbe mai accaduto.

La colpa era di entrambe, ma il suo incubo le aveva lasciato dentro un messaggio chiaro : i problemi, le incomprensioni, la rabbia, il dolore, non sono niente in confronto all’idea concreta di perdere definitivamente l’amore della propria vita.
Così Callie si alzò dal letto, erano le due di notte, iniziò a vestirsi frettolosamente e questo svegliò Erica.
“Callie? Cosa stai facendo?Qualcosa non va?” Vide che si era vestita.
“Dove stai andando?”
Callie la guardò negli occhi, quello sguardo non aveva bisogno di parole, Erica capì ma volle comunque ascoltare la risposta.
“Da Arizona”.
Erica non disse niente, fece un leggero sorriso.
“Mi faccio una doccia e poi vado via”.
Callie non obiettò, salutò Erica con cenno della testa e uscì da casa.
Mentre guidava verso l’appartamento di Arizona, si domandava se questa volta avrebbero avuto un lieto fine, se questo era il momento giusto per amarsi, per far rincontrare le proprie strade e iniziare nuovamente a camminare insieme.
Cosa avrebbe fatto Arizona adesso? Era stata davvero sincera oppure i suoi ti amo e la sua gentilezza erano dettati dalla consapevolezza che Callie non avrebbe mai davvero preso una decisione?

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Capitolo 27
*** L'amore vuole amore ***


 
Arizona si svegliò all’improvviso, qualcuno stava bussando alla sua porta, guardò l’orologio, erano le due e mezza della notte, chi poteva essere? Prima di recarsi verso l’ingresso diede un’occhiata a Sophia che stava dormendo tranquillamente nel suo lettino.
Prima di aprire la porta, guardò dallo spioncino, vide Callie, non ci pensò un secondo ed le aprì, quest’ultima si fiondò in casa visibilmente agitata.
“Callie è successo qualcosa? Cosa c’è? E’ tardi, hai un aspetto scioccato, ti prego di qualcosa”.
Arizona era preoccupata, continuava a dirle di parlare, mentre Callie continuava a fissarla, osservava ogni dettaglio del suo viso, era li davanti ai suoi occhi, era viva.
“Sei viva vero?”
Arizona aggrottò le sopracciglia.
“Come scusa?”
“Sei vera? Sei tu, sei proprio tu?” Callie la strinse forte tra le sue braccia.
“Io pensavo fossi morta, io…” Iniziò a respirare affannosamente.
“Callie calmati, sono qui e sono viva e non c’è bisogno di farsi prendere dal panico. “ La fece sedere.
“Cosa è successo?”
“Ho fatto un sogno, anzi un incubo, tu eri morta, stavi sul letto e giacevi inerme, io tornavo da una settimana a New York che mi ero presa per decidere cosa fare con te e l’ultima cosa che ti avevo detto era “Non chiamarmi, mi farò sentirò io”, poi al mio ritorno tu eri morta, non c’eri più. E’stato terribile, io credevo di averti persa per sempre”.
“Callie calmati, era solo un brutto sogno, io sono qui e non mi hai persa..”
Arizona le fece uno dei suoi dolcissimi sorrisi.
“Arizona io ti devo delle scuse…”
“Perché?”
“Ricordi quando mi hai parlato di quel periodo no in cui io ero distante? E’ vero lo ero. Ricordi la notte in cui ti svegliasti per il dolore alla gamba ed io accettai il tuo “Sto bene” come risposta? Io sapevo cosa avevi, sapevo che stavi male ma ho voluto ignorare, ho voluto far finta che non ci fosse niente per paura che tu potessi nuovamente scaricare ogni cosa su di me, che tutto sarebbe stato sulle mie spalle per l’ennesima volta. Così ho preferito ignorare ogni cosa e andare avanti ed ho sbagliato, in questa storia anche io sono stata egoista, anche io ho mentito, anche io ho ignorato tante cose, perdonami Arizona, mi dispiace”.

Arizona ascoltò le parole di Callie, sentiva che finalmente avevano tirato fuori ogni piccola cosa e che niente avrebbe potuto più intromettersi tra di loro.
“Callie in tutta questa nostra storia io ho capito solo una cosa: “ Quando si ama una persona si può anche sbagliare, a volte è l’amore stesso che fa commettere degli errori, spesso si cerca di tenere sotto controllo le situazioni, si crede di essere padroni del destino e della propria relazione ma non è così. Ho capito che ci sono problemi che possono separare una coppia ma che non esiste niente al mondo che possa distruggere il vero amore se non la morte e a quanto pare, inconsciamente lo pensi anche tu, il tuo sogno parla chiaro”.
“Già…” Callie sorrise e tirò su col naso.
“Arizona se sono arrivata qui nel cuore nella notte era perché ho avuto paura di perderti davvero, quando mi sono svegliata ed ho guardato dall’altra parte del letto ho trovato Erica…”
Arizona fece un espressione di disappunto.
“Fammi finire…quando ho visto i suoi capelli biondi per un attimo ho creduto fossi tu e quando mi sono resa conto che non eri tu, ho sperato fortemente che non fosse così. Io ti amo Arizona, non ho mai smesso di amarti, nella rabbia, nell’odio, nel dolore, nella solitudine io non ho mai smesso di pensare a te, di volere te, di amare te. Sono mesi che non facciamo che rincorrerci e scappare, ogni volta non sembra mai il momento giusto per ricongiungerci. Io penso che questo lo sia, se lo vuoi, se lo desideri anche tu…Arizona io sono qui, ti amo e voglio passare la mia vita con te. La scelta è tua…e a quanto pare è sempre la stessa…restare o scappare.”

Arizona aveva ascoltato attentamente tutto il discorso di Callie, quelle erano le parole che stava aspettando da settimane, non aspettava altro che riavere sua moglie e finalmente quel momento era arrivato.
“Io scelgo di restare Callie. Io ti amo. Ti amo da morire, ti amo di quell’amore che ti toglie il fiato, che non ti fa dormire ne mangiare, perché l’unica cosa di cui ha bisogno sei tu. Io ho bisogno di te, solo di te Callie Torres. Di te e di nostra figlia.”
Callie era felice, sul suo volto comparve uno dei sorrisi più belli che avesse mai regalato ad Arizona.
“Che fai? Mi rubi i sorrisi supermagici?”
“No, in questo tu sei la migliore” Callie si avvicinò in modo seducente verso Arizona.
“E in cos’altro sono migliore?”
“Non lo so…perché non me lo dimostri?”
Callie e Arizona si erano finalmente ritrovate, a volte è solo questione di tempo e di momenti, non avevano fatto altro che scappare e rincorrersi e gli incroci sembravano non avere una fine.

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Capitolo 28
*** Un nuovo inizio ***


 Come fai a capire quando è il momento di mettere da parte l'orgoglio e farti avanti? Quando è il momento di dire "ok ho sbagliato, perdonami"?
Lo capisci quando tocchi il fondo, quando arrivi al punto di non ritorno, quando ti rendi conto che l'unica cosa che conta davvero della tua vita non c'è, non è più tua e non lo sarà mai più.

Callie, a differenza di Arizona, anche se solo inconsciamente, aveva toccato il fondo più profondo , e non per il suo errore di valutazione medico,  ma per la morte della persona che amava con tutta se stessa, le era scivolata tra le mani e questo le aveva fatto capire quanto ancora tenesse a lei, quanto l’amasse dal più profondo del suo cuore. Quel sogno era il suo aver toccato davvero il fondo ma anche il suo nuovo inizio.

Arizona aveva finalmente capito che scappare non serve a niente, ignorare un problema non fa che ingrandirlo e trasformarlo in un qualcosa di apparentemente insormontabile. Bisogna lottare per il proprio amore. Bisogna proteggere ciò che si ama. Bisogna essere un buon marinaio nelle tempeste e lei adesso lo era per davvero.
Fecero l’amore per tutta la notte, si lasciarono andare l’una all’altra, erano felici, si sentivano di nuovo vive, sentivano che finalmente la loro vita aveva riacquistato un senso.
Il momento più bello fu il mattino successivo, quando Arizona aprì gli occhi e Callie non era andata via, non era stato un sogno, lei era li e la stava fissando con uno dei suoi bellissimi sorrisi.
“Buongiorno amore…” Si diedero un bacio delicato.
“Buongiorno Arizona…abbiamo una sorpresa”
“Si cosa?”
Sophia corse sul letto e iniziò a saltare dalla gioia, aveva finalmente riavuto le sue due mamme, Arizona aveva gli occhi pieni di lacrime, era davvero felice, finalmente le donne della sua vita erano di nuovo sue e niente e nessuno le avrebbe più divise.
“Sophia cosa ne dici se lasciami che mamma Arizona si veste e andiamo a prepararle la colazione?”
“Siiiiiiii”
Sophia corse in cucina.
“Ti amo Arizona...non mi sembra vero, siamo di nuovo noi”.
“ Ti amo anche io Callie…ed è tutto vero..questo è il nostro nuovo inizio”.
Callie sorrise poi andò in cucina ad evitare che Sophia facesse qualche danno, Arizona si sedette nel letto e poggiò la schiena contro il muro, chiuse gli occhi, respirò forte, sentiva Callie e sua figlia parlare e sorridere in cucina, le scappò un sorriso.
Era tutto perfetto, poi all’improvviso cambiò espressione e un pensiero si fece spazio nella sua mente : “ E se?..."
Arizona scosse la testa e mandò via quell’inutile pensiero, decise di farsi una rapida doccia e di raggiungere le sue bellissime donne in cucina.
Fecero colazione, non smisero un attimo di sorridere, di giocare con la loro figlia, di dirsi parole d’amore.
C’è un tempo per ogni cosa.
C’è un tempo per sbagliare.
C’è un tempo per riflettere.
C’è un tempo per odiare.
C’è un tempo per perdonare.
C’è un tempo per scappare.
C’è un tempo per tornare.
C’è un tempo per perdersi.
C’è un tempo per ritrovarsi.
C’è un tempo aver paura.
C’è un tempo per rialzarsi.
C’è un tempo per lottare.
C’è un tempo per amare.
In quegli anni li avevano vissuti tutti, adesso era il loro tempo.
Il tempo di fermare il tempo e di perdersi per sempre nel loro amore.


Cosa ha pensato Arizona in quell'attimo?...cliccate qui -> E se...

 
Ps. Ho deciso di aprire una piccola pagina facebook dedicata alle fanfiction sulle calzona scritte da me. Se volete seguirmi su Facebook cliccate FANFICTION CALZONA.

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