He saved me, now I'm a warrior.

di xneedstephan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologue. ***
Capitolo 2: *** It's wrong. ***



Capitolo 1
*** Prologue. ***


Lo feci ancora, ero lì in una in un mare di lacrime e sangue.
 
Un’abitudine ecco cos’era.
Una fottuta abitudine che mi stava distruggendo.
Ma stavo bene solo quando lo facevo.
Era come.. una liberazione.
Autolesionarmi era come una liberazione.
Mi spogliai e feci una doccia, vidi il sangue mischiarsi con l’acqua e i polsi bruciare a causa dell’ennesimo taglio.
 
Mi vestii in fretta e cercai di nascondere il più possibile i tagli, poi posai lo sguardo di fronte a me, allo specchio.
Ciò che vedevo? Una ragazza di diciassette anni che gridava aiuto, in silenzio, ma chiedeva aiuto.
Finte attenzioni, finti amori, tutto questo mi aveva portato a star male, a star male con me stessa, con il mio fisico.
Gridavo e nessuno mi sentiva.
Chiedevo aiuto, avevo un disperato bisogno d’aiuto per uscire da questa storia.
Amici?
Non tutti vedono ciò che fai, o come stai, o almeno non tutti.
Jennifer, la mia migliore amica, solo lei sapeva dei tagli, nessun’altro, solo lei sapeva di tutte le cose che mi succedevano, solo lei sapeva di quanto stavo male per un ragazzo che mi aveva ‘usata’.
 
A casa tutto, davanti alla mia famiglia ero un’altra persona.
Facevo finta di ridere, scherzare e nascondere tutto ciò che di brutto facevo a me stessa.
E alla fine non era poi così difficile.
I miei genitori lavoravano quasi tutto il giorno e mio fratello, beh lui?
Lui non è il classico fratello che ti dimostra il suo affetto, o che è geloso di te.
Lui era esattamente come il mio ragazzo, o meglio, ora dovrei dire ex ragazzo.
Ma tra qualche giorno, tornerà nella mia vita, come ha sempre fatto.
Non ho più la forza di combattere e digli basta, perché in fondo io lo amo ancora.
Ora eccomi che esco dalla mia stanza, e indosso la maschera, quella della ragazza che sta bene, che sorride.
Ed ecco che esco di casa.
Sono una delle tante persone di questa città, di questo mondo pieno di pregiudizi, dove apparire è più importante di essere, e questo non fa per me.
 
Ma in questo mondo, un posto per me, e nel cuore di qualcuno che mi merita, alla fine, forse, c’è.
 
Ah dimenticavo, sono Demi.




Buonasera gente!

Mi è venuta questa strana, pazza e anche folle idea, di scrivere questa fan-fiction, la prima su Demi per me.
Questo è solo l'inizio di una luunga storia, non voglio annoiarvi ancora, un bacio,
xneedstephan.

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Capitolo 2
*** It's wrong. ***


Essere un'adolescente non è divertente se non sei popolare a scuola, se ti senti sola, se sei autolesionista.
Se sei me. Non è semplice, no non lo è per niente.


Dopo l’ennesima lite con i miei esco di casa sbattendo la porta per andare a casa della mia migliore amica, Jennifer.
 
-Sono stufa di essere criticata per ogni cosa, sono stanca di essere così come sono, a casa è uno schifo Jenny..Un vero schifo, i miei non ci sono mai, mio fratello è un coglione.. –continuo a raccontare l’ennesimo litigio tra un singhiozzio e l’altro.
-Demi, basta farti del male, volta pagina. Stai così anche per.. per lui.. metti da parte tutto, lascialo stare, ti ha sempre e solo usata.
 
Il mio ex. L’ennesimo problema della mia vita.
Jennifer  ha ragione, bisogna chiudere una volta per tutte, almeno questo lo devo a me stessa.
Si, certamente, ma come faccio?
Come faccio a dire di no a chi ho amato?
‘Quello non era amore’ ripeto mentalmente ‘Era finzione, era tutto uno schifo. ‘
 
Da parte mia c’era stato amore, ma lui? Per lui ero un oggetto, come una palla vetro.
La lanciava, la stringeva, la feriva poi la gettava con violenza a terra, rompendola in mille pezzi.
Quella palla ero io. Io ero l’oggetto di vetro fragile.
Simone si divertiva a giocare con la palla, lui otteneva sempre ciò che desiderava.
Ha ottenuto la mia verginità, si, sono stata così stupida da far l’amore con lui, perché per me era amore, non sesso, amore.
Ha ottenuto i miei ‘Ti amo’, ha ottenuto molte cose.
Io in cambio cosa ho ricevuto?
Nulla. O meglio, pensavo di aver accanto un ragazzo che mi amava davvero, che non mi avrebbe mai fatto del male, povera illusa.
E’ stato molto bravo a prendermi in giro.


Ritorno alla realtà, mi asciugo le lacrime e rivolgo un sorriso affettuoso alla mia migliore amica.
-Ti ricordi il ragazzo che lavora al parco giochi?
-Chi quello figo? Biondo? Quello che lavoro allo spettacolo delle macchine?
-Si, esattamente quello figo-dico ridendo- beh, è carino no?
-Figo, è la parola giusta, comunque già t ho capito a te!
 
Non c’era bisogno di aggiungere altro, lei sapeva quello che non riuscivo ad esprimere.
-Se solo potessi parlargli, vorrei conoscerlo, ma sembra una cosa impossibile..
-Niente è impossibile se lo vuoi davvero..
Parlammo ancora un po’ e poi ci addormentammo.
 
 
Il mattino seguente dopo esserci svegliate e vestite, mangiammo qualcosa parlando di un film visto la settimana prima.
-Demi ho avuto un’idea.. non è il massimo, ma è un’idea..-disse Jennifer improvvisamente
-Che idea?-dissi mangiando un biscotto
-Ti ricordi del profilo falso che avevo creato? Ecco perché non scrivi al ragazzo con quello?
-Te sei matta, che senso avrebbe?
-Lo conosci, ci parli e poi ti inventi qualcosa per farti aggiungere sul vero profilo, scusa non hai detto che non ti ha accettato l’amicizia quest’estate?
-Jennifer, è vero, ma non ha molto senso
-Lo so, ma provaci, che hai da perdere?
-Se lo scopre?
-Se lo scopre non lo so, ci pensiamo dopo!
-Mi hai convinto..-risposi non convinta del tutto in realtà.
Non so se sia una buona idea, anzi sicuramente non lo sarà.
 
Dopo aver inviato la richiesta di amicizia a Christian, cerchiamo di studiare storia.
Non è una materia che piace ad entrambe, ma il giorno seguente il professore ci avrebbe dovuto.

La scuola non mi piaceva moltissimo, proprio a scuola dovevo nascondere i tagli, non volevo che i miei compagni sapessero tutto quanto.
Nella mia classe mi limitavo a farmi i fatti miei, stavo con le mie amiche e basta.
Sembra un covo di serpi quella classe, o meglio quella scuola. Io mi limitavo a starmene con Jennifer e altre nostre amiche.

Quando la sera tornai a casa mangia qualcosa insieme alla mia famiglia, c’era un silenzio imbarazzante, anzi c’è sempre un silenzio imbarazzante, nessuno ha da dire molto, io non ho da dire molto.
Finito di mangiare salvo il camera, accendo il pc e entro nel profilo falso.

Ginevra. Ora sono Ginevra.
Trovo subito un messaggio di Christian.
‘Ciao ci conosciamo?’
 
Rispondo subito: ‘No, ti ho visto al parco quest’estate, piacere Ginevra.’
 
Stavo sbagliando, l’ho sempre saputo.
 
 

Saalve :) scusate l'enorme ritardo, è stato un periodo strano.. Spero vi piaccia, non è il massimo, ma avevo il disperato bisogno di scrivere, giuro i prossimi capitoli saranno più belli, non voglio annoiarvi ancora, un bacio e grazie a chi recensiona, mette tra i preferiti/seguiti la storia :*
-xneedstephan.

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