~ Just For You}

di ericucciola84
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Capitolo 1

I could stay awake just to hear you breathing
Watch you smile while you are sleeping
While you're far away and dreaming
I could spend my life in this sweet surrender
I could stay lost in this moment forever
Every moment spent with you is a moment I treasure

Don't wanna close my eyes
Don't wanna fall asleep
'Coz I'd miss you baby
And I don't wanna miss a thing
'Coz even when I dream of you
The sweetest dream would never do
I'd still miss you baby
And I don't wanna miss a thing

Laying close to you
Feeling your heart beating
And I'm wondering what you're dreaming
Wondering if it's me you're seeing
Then I kiss your eyes
And thank God we're together
I just want to stay with you in this moment forever
Forever and ever


La canzone degli Aerosmith continua a risuonarmi nella testa, facendomi venire i brividi. Alzo la testa e mi perdo a fissare quel mare di stelle.
Sento bussare alla porta della mia camera, mi precipito ad aprire, sperando che sia lui.
“Ciao Vane”
La mia migliore amica mi lascia appena il tempo di aprire la porta che si precipita dentro, sedendosi sul letto.
“Ciao Ash, come mai qui?”
“Ti devo parlare di una cosa importante”
Mi siedo accanto a lei, cercando di capire il motivo della sua agitazione.
“Che succede?”
“Credo di essermi presa una cotta”
“E’ una cosa magnifica! Chi è il fortunato?”
“Zac...”
Il mio cuore smette all’improvviso di battere e il sangue mi si gela nelle vene.
“Z-Zac?”
Annuisce, torturandosi le mani.
“Secondo te come dovrei comportarmi? Insomma, secondo te gli piaccio?”
Non so cosa risponderle, non riesco a spiccicare parola. Per fortuna la nostra conversazione viene interrotta dalla suoneria del mio cellulare. Prendo la borsa e inizio a frugarci dentro, finalmente dopo qualche secondo lo trovo.
“Pronto?”
“Ciao piccola!”
Il cuore inizia a battermi all’impazzata, sento di diventare rossa, ma cerco di comportarmi normalmente.
"Ciao. Ehm... che succede?"
"Niente, avevo solo voglia di sentirti"
"Ora non è proprio il momento adatto, ti posso chiamare io?"
"D'accordo, però poi mi spieghi"
Chiudo la chiamata e mi giro verso Ashley.
"Chi era?"
"Nessuno, solo un vecchio amico"
"Ok, ora però è meglio che vada, devo ancora preparare le valigie. Ci vediamo domani all'aeroporto."
La saluto, e appena chiude la porta mi butto sul letto sfinita, quasi avessi fatto un incontro di wrestling. Prendo di nuovo il cellulare e digito il numero di Zac.
"Hey, puoi venire qui?"
Sento il rumore della chiave nella toppa, e due secondi dopo mi trovo davanti un angelo dagli occhi azzurri, che sorride divertito con ancora il cellulare nella mano destra, e la copia della chiave della mia stanza nell'altra.
"Eccomi"

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Si siede accanto a me, togliendosi la giacca. Mi scruta con quegli occhi di ghiaccio, e capisce che qualcosa non va...
“Che succede?”
Mi rendo conto che sarebbe inutile mentirgli, ormai mi conosce troppo bene.
“Ti devo dire una cosa...”
Mi guarda come per incitarmi a continuare.
“Ecco... A-Ashley, ha... come dire... una specie di cotta per te...”
Abbasso la testa, aspettando una sua qualche reazione...
Mi stringe una mano, e mi alza il mento con un dito.
“Cosa c’è che ti preoccupa realmente? Lo sai benissimo che ti amo”
“Lo so, ma è proprio questo il punto. Nessuno sa della nostra storia, e... non voglio che Ashley soffra per colpa mia”
Mi prende il volto con tutte e due le mani, sorridendomi dolcemente. Si avvicina e mi lascia un dolce bacio sulle labbra, appoggiando la sua fronte alla mia.
“Che ne dici se dormiamo un po’? Domani dobbiamo partire presto per l’Australia...”
“Si hai ragione, in effetti sono un po’ stanca”
Mi alzo prendendo il pigiama e andando in bagno. Dopo due minuti esco e vedo Zac a torso nudo con indosso solo un pantalone della tuta.
“Scusa, ho messo questo, devo averlo dimenticato la volta scorsa.”
Mi sorride malizioso, avvicinandosi e cingendomi la vita.
“Hai davvero intenzione di dormire così?”
“Si perché, ti dispiace forse?”
“No figurati, solo che dovrò lottare con me stessa per non saltarti addosso.”
Sorrido e gli lascio un bacio a stampo, per poi mettermi sotto le coperte.
“Che fai? Non vieni?”
Stavolta sono io la maliziosa.
Non aspetta un attimo di più e mi raggiunge, incominciando a farmi il solletico. Non la smette più, e ridiamo come due bambini... due bambini innamorati.
“Ti amo”
E’ strano... me l’ha detto così tante volte, ma ogni volta che lo ripete provo una sensazione inspiegabile, e mi viene l’impulso di sorridere.
“Ti amo anch’io. Non immagini quanto”
Si avvicina e inizia a baciarmi sempre più passionalmente, sfilandomi quei pochi vestiti che ho mentre gli accarezzo dolcemente gli addominali scolpiti. Scivoliamo sotto le coperte, e passiamo un'altra nottata indimenticabile.
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La sveglia suona alle 7.30, allungo un braccio per spegnerla, ma ci riesco solo dopo averla mancata due o tre volte. Mi giro nel letto, vedendo due occhioni azzurri che mi guardano divertiti.
“Che hai da sorridere?”
“Niente, è che sei bella”
Gli sorrido, arrossendo leggermente. Mi avvicino, poggiando la testa sul suo petto, mentre lui mi accarezza dolcemente i capelli. Restiamo a coccolarci ancora un po’, tra carezze e piccoli baci.
“A che ora dobbiamo essere in aeroporto?”
“Alle 9.30”
“Allora c’è ancora un po’ di tempo, sono le… 8.40!”
Ci alziamo di scatto, Zac si mette la prima cosa che trova, e corre verso la porta. Poi si ferma un attimo e torna indietro.
“Ci vediamo dopo”
Mi lascia un bacio frettoloso sulle labbra, ed esce chiudendosi la porta alle spalle.

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Capitolo 3

Mi precipito in bagno, apro l’acqua del lavandino e prendo un asciugamano. Mi vedo riflessa per un attimo allo specchio, abbasso la testa per lavarmi la faccia ma mi tiro di nuovo su. Mi avvicino, e notando una macchia rossa sul collo, sbianco in viso.
“Merda... Proprio oggi un succhiotto?!?
Mi lavo in fretta e furia, piombo nella stanza e metto le prime cose che trovo, prendendo una sciarpa per coprirmi il collo.
Sento bussare alla porta e mi precipito ad aprire.
“Salve, sono il fattorino, mi hanno detto di prendere la sua valigia...”
“Ah... si certo, entri pure”
Per un attimo mi guarda imbambolato, poi entra guardandosi in giro. Dopo pochi secondi vede la valigia vicino al letto, ed esce mettendola su uno di quei carrelli portabagagli. Ammucchiate vicino alla mia riconosco anche il trolley grigio e bianco di Zac.
“Gli altri la stanno aspettando giù”
“Ti ringrazio molto... Lance. Dammi pure del tu”
Mi guarda un po’ spaesato.
“Ah già, il tesserino”
Ride un po’ imbarazzato, poi se ne va spingendo il carrello nell’ascensore.
Entro di nuovo nella stanza, prendo la borsa con tutte le cose necessarie per il viaggio e controllo di non aver dimenticato niente.
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Arriviamo in aeroporto con due macchine separate, fortunatamente appena in tempo per prendere l’aereo.
Ci avviamo per fare il check-in... manchiamo solo io e Zac.
“Sei la solita ritardataria”
Ridacchia, tirando fuori il suo biglietto e porgendolo all’hostess dietro il bancone.
“Ma se tu sei arrivato appena cinque minuti prima di me!”
“Questo solo perché qualcuno stamattina mi ha fatto fare tardi”
Mi guarda in modo malizioso, poi sale sull’aereo, e, dopo aver fatto anch’io il check-in, lo seguo a mia volta.
Si siede vicino a Corbin, mentre io sono nel sedile interno vicino al finestrino affianco a Momo e Ash.
Dopo pochi minuti sentiamo il capitano che annuncia a tutti di allacciare le cinture di sicurezza, e poco dopo l’aereo decolla.
“Come mai hai la sciarpa?”
Dice Momo indicandola con lo sguardo.
“Ehm... ho mal di gola”
Annuisce, non tanto convinta, e riprende a leggere il giornale che aveva poco prima. Ash dal canto suo, era già nel mondo dei sogni.
Prendo da dentro la borsa il mio I-Pod e appoggio la testa al finestrino mentre la musica inizia a invadermi anima e corpo.

As much as I love you
As much as I need you
And I cant stand you
Must everything you do make me wanna smile
Can I not like you for awhile? (No...)

But I hate...
You know exactly what to do
So that I cant stay mad at you
For too long that’s wrong

And i hate how much i love you boy (yeah...)
I cant stand how much I need you (I need you...)
And I hate how much I love you boy (oooh whoa...)
But I just cant let you go
And I hate that I love you so (oooh...)


Mi lascio cullare dalle parole di questa canzone, e senza accorgermene mi addormento...

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Capitolo 4

Arriviamo a Sidney nel pomeriggio, verso le 16.15 circa.
Siamo tutti esausti, tranne Ashley che ha dormito beatamente tutto il tempo.
“Che stanchezza, appena arriviamo mi fiondo sul letto”
“Io invece ho dormito benissimo!”
“Ci credo! Si sentiva da come russavi!”
Scoppiamo tutti a ridere, tranne lei che diventa rossa come un peperone.
“Spiritosa!”
“Lo so!”
Le rispondo dandomi delle arie, e scoppiamo di nuovo tutti a ridere, compresa Ashley.
Arriviamo all’hotel, ci trasciniamo fino alla hall e aspettiamo che ci diano le chiavi delle nostre stanze.
“Stasera passo da te”
Mi sento sussurrare queste parole all’orecchio, e naturalmente so già di chi si tratta.
“Ecco le chiavi, i bagagli sono già nelle vostre stanze”
Il direttore porge ad ognuno di noi una carta magnetica, poi si allontana verso la reception.
Entriamo tutti in ascensore. Ash, Corbin e Lucas si fermano al 7° piano, mentre io, Momo e Zac al 9°.
“In che camera siete? Io la 906”
“Vediamo... io la 912”
Zac controlla la sua, e poi mi rivolge un sorriso smagliante.
“Io la 911” Momo entra nella sua, e mentre sono intenta a “trafficare” con la mia chiave, due braccia calde e possenti mi cingono la vita.
“Che strana coincidenza”
Mi volto, inarcando un sopracciglio. Lui mi guarda divertito.
“Cosa c’è?”
“Guarda caso le nostre camere sono vicine” Si avvicina al mio viso, e mi sussurra qualcosa all’orecchio.
“Bhe... diciamo che... forse qualcuno... ci ha messo lo zampino”
Senza neanche darmi il tempo di controbattere, poggia le sue labbra sulle mie.
“Dai Zac... potrebbero vederci”
“Allora andiamo dentro” Mi spinge contro la porta, baciandomi il collo. Il suo corpo preme contro il mio, e la sua mano s’insinua sotto la mia maglietta.
“Almeno fammi aprire la porta! E poi stai attento a non farmi un altro succhiotto”
Mi guarda stupito e divertito al tempo stesso.
“Quale succhiotto?”
Finalmente riesco ad aprire quella maledetta porta. Come avevano detto i miei bagagli sono già tutti lì. Mi tolgo la sciarpa e indico la macchia rossa sul collo.
“Secondo te questo cos’è?!”
Si avvicina un po’ di più, e comincia a baciarmi proprio in quel punto.
“Ma sei scemo?! Se continui così non se ne andrà mai!”
“E dai... te la prendi per niente”
Mi prende le mani e le intreccia con le sue. Riprende a baciarmi, sempre con più passione, fino a stendermi sul letto...

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Capitolo 5

La suoneria del cellulare s’insinua nella mia testa. Mi risveglio dal mio torpore e con la voce ancora impastata dal sonno rispondo.
“Pronto?”
“V sono Ash. Stavi dormendo?”
“In un certo senso”
“Senti mi ha chiamato Kenny. Ha detto che ci dobbiamo vedere giù nella hall più tardi. Per una… sorpresa, o qualcosa del genere”
“Una sorpresa?”
“Si, ma non ha detto cosa di preciso. Comunque ci aspetta per le 19.00”
“Ok, Ash. Ci vediamo dopo allora”
Mi alzo ancora insonnolita ed entro in bagno. Regolo l’acqua al punto giusto e mi infilo sotto la doccia. Dopo qualche minuto sento sfiorarmi la spalla.
“Sei insaziabile!”
“Lo so”
Sorridi… con quel tuo modo dolce e arrogante al tempo stesso, e mi baci.
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Nella hall…

Monique controlla nervosamente l’orologio, mentre continua ad andare su e giù per la stanza.
“Ma dove si sarà cacciato quell’idiota?!”
“Eccomi Mo, scusa il ritardo”
“Corbin sei sempre il solito! Forza vieni”
Lo prende per mano e lo trascina in ascensore, premendo il tasto del 9° piano.
“Ehi! Ho fatto il più presto possibile!”
In quel momento si aprono le porte dell’ascensore.
“Forza! Dobbiamo sbr…”
Momo trascina velocemente Corbin nel corridoio a fianco ma ormai è troppo tardi.
“Ehi ragazzi! Che fate?”
“Oh... ciao Ash. Scusa ma per di qua non c’è la mia camera?”
Fa la finta tonta, ma in realtà cercava solo di evitare Ashley.
“Mi sa di no”
Scende un silenzio imbarazzante, interrotto da una domanda di Corbin.
“Come mai qui?”
“Oh… stavo cercando Zac, ho provato a bussare alla sua camera ma non c’è nessuno”
Diventa notevolmente rossa in viso, con uno sguardo un po’ deluso negli occhi.
“A proposito… voi l’avete visto?”
“No, mi dispiace. Comunque ora noi dovremmo andare. Ci vediamo dopo, ok?”
“Ok... Mo sei sicura di star bene? Sei un po’ strana.”
“Mai stata meglio, te lo assicuro!”
Si avvia verso la sua camera, ma appena vede che Ashley è entrata in ascensore, prende dalla tasca del jeans una chiave magnetica.
“Ma la tua camera non era la 906?”
“Infatti, questa è di Vane”
“Ma come hai fatto…”
“L’ho presa in prestito alla reception. Ora se non ti dispiace, potresti fare silenzio?”
Si avvicina alla camera 912 e, cercando di fare il meno rumore possibile, apre la porta.
Apparentemente la camera è deserta. Il letto è disfatto, così come le valigie. La finestra e le tende blu notte chiuse. Evidentemente stava dormendo fino a poco tempo fa.
“Si può sapere che cavolo stai facendo? E soprattutto, perché mi stai coinvolgendo?!”
Monique sembra non sentire le sue parole, e si guarda intorno, come per cercare qualcosa. All’improvviso sente un rumore provenire dal bagno. Si precipita a vedere tendendo un po’ l’orecchio. Apre leggermente la porta sperando di non farsi scoprire, e vede una scena senza equivoci...

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