Bijou

di Hermes
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Bijou ***
Capitolo 2: *** L'incendie ***
Capitolo 3: *** Set the mood, Love ***
Capitolo 4: *** Play The Game ***
Capitolo 5: *** Tear Down These Houses! ***



Capitolo 1
*** Bijou ***


Bijou
You and me we are destined you'll agree
To spend the rest of our lives with each other
The rest of our days like two lovers
For ever
Yeah
For ever
Bijou – Queen

Questa stanza ho imparato ad amarla…e non smetto mai di esplorarne le pareti…
Quattro mesi.
Sono quattro mesi che passo il più delle mie giornate qui…
Osservando il soffitto bianco latte che s’illumina pian piano, le tende appena tirate…che tengono fuori il mondo.
Penso sempre che questo sia il nostro rifugio…un forziere perduto nel mare d’edifici, rumori, gente che passa…
Un’isola che nessuno conosce, eccetto me e te.
Non è una reggia, intendiamoci, solo due stanze.
Il tuo respiro, è l’unico suono distinto in questa camera in penombra, accompagna il mio.
Dormi ancora…la tua mano di nuovo intrecciata nella mia.
È strano pensare come riesci ad essere te stesso anche nel sonno.
Sta di nuovo piovendo…le goccioline ticchettano il vetro, dietro le tende.
Mi alzo a sedere piano, ascoltando quel rumore, sistemando una ciocca di capelli dietro alle orecchie.
Grazie a Dio non ti ho svegliato…non ti piace essere svegliato dalle mie ‘manie’, come le chiami tu.
Sbircio fuori dallo spiraglio delle tende il cielo grigio, sembra che tutti i colori del mondo siano stati risucchiati…odio questo tempo.
Ti sei voltato, dandomi la schiena. Borbottando qualcosa che ricorda tanto la parola ‘Freddo…’
Solo ora mi rendo conto di aver tirato il lenzuolo dalla mia parte…e che i tuoi ‘piedini’ spuntano al fondo del letto.
Reprimo una risatina.
Mi avvicino piano, aggiustando il lenzuolo sgualcito lentamente sul tuo corpo.
Soffermo lo sguardo sulla tua schiena tutta macchiata da piccole, adorabili macchioline color caffé...il suo muoversi lento nel respiro.
Il cielo che ci vedo dentro…gioco a tracciare costellazioni immaginarie con l’indice, sorridendo.
Il tuo respiro è diverso. Il mio gioco è finito troppo presto…sfioro con le labbra la tua scapola in un gesto di scuse.
Mi afferri la mano colpevole di averti svegliato, trascinandola piano, facendoti abbracciare.
Rimango immobile contro la tua schiena calda, mentre sospiri.
È in questi momenti che mi sento a posto con il mondo, che la vita vale per essere vissuta…
I momenti in cui la mia mano rimane imprigionata nella tua…
I minuti che passiamo in silenzio, mentre fuori piove…
Ed il tuo buonpomeriggio mezzo mormorato e mezzo soffocato dal cuscino.
“Ciao, gioia…”

Note dell’autrice:
È da un po’ che mancavo in questa sezione…sono tornata con questo piccolo momento di vita.
Semplicemente un frammento del mio presente così com’è, bagnato dalla pioggia che dura ormai da quattro giorni.
Banale forse…ditemelo voi, se avete voglia, con un commento…
Grazie comunque a tutti quelli che hanno letto!!!
Hermes

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Capitolo 2
*** L'incendie ***


L'incendie.
L'un sans l'autre c'est un incendie
Un incident bien senti
L'un se dit prêt à mourir pour l'autre, l'autre aussi
L'un sans l'autre c'est un incendie
Qui n's'éteint pas de la vie
L'un soleil, l'autre lune
L'un soleil et l'autre lune
Qui, in questa stanza, tutto prende fuoco…ti sto aspettando…
Perché niente può essere più doloroso della lontananza, in amore.
Il letto vuoto, lo sgocciolio del lavandino…e l’incendio si allarga come una macchia d’olio.
Misuro ancora una volta le dimensioni della camera con i miei passi silenziosi.
Il ticchettio dell’orologio nella stanza accanto sembra battere il tempo sempre più lentamente…come se la vita stesse rallentando il proprio ritmo apposta per rendere la solitudine più profonda.
Fin dall’inizio…ci siamo attratti perché poli opposti…
Estremità di un universo che fonda il proprio equilibrio sul magnetismo reciproco…e quando uno dei due viene a mancare…
L'incendie
C'est l'un sans l'autre
L'incendie
C'est l'un sans l'autre
Non sono una sentimentalista.
Non c’è niente nelle mie pieghe di pensiero che suoni anche solo lontanamente come “Tu sei me ed io sono te” oppure “Ti amerò per sempre”.
Parole come queste si sentono troppo spesso, tanto che hanno perso il loro vero significato…si pronunciano, cadono come le foglie in autunno e vengono calpestate da tutto e da tutti fino a sgretolarsi, non lasciando nulla al loro posto.
La nostra linfa è il contrasto, lo scontro disarmato che ci tiene uniti.
Ed il silenzio che condividiamo come un sacramento, dove le parole diventano peccato ed infamia.
Non ci sono sentimenti profondi che si possono esprimere attraverso le parole senza sminuirli.
L'un sans l'autre c'est un incendie
De forêt ou d'euphorie
L'un déclare sa flamme au 102
L'autre au 201 le feu
L'un sans l'autre c'est un incendie
Aussi doué que la pluie
Tous les oui qu'ils se sont dits
Tous les oui qu'ils se sont dits
E l’incendio continua in quest’attesa che appare infinita…
Tre deboli rintocchi suonano dietro il vetro…come echi lontani e familiari di campanili dimenticati.
Se chiudo gli occhi sento ancora le campane…quelle che scandivano i pomeriggi della mia infanzia…quelle che dilagavano nei vialetti del paese, nelle umide notti d’estate.
Suoni che adesso sembrano una cantilena…
I miei occhi si riflettono nello specchio.
Dove sei? Perché non sei qui?
L'incendie
C'est l'un sans l'autre
L'incendie
C'est l'un sans l'autre
Sbircio fuori, osservando la gente che cammina verso mete ignote…tu sarai ancora in mezzo a loro, seguendo il filo immaginario dei tuoi pensieri.
Presto! Presto!
Prima che questo fuoco bruci tutto…e lambisca anche me.
Senza di te non c’è vita…
Il letto è per metà illuminato da una striscia di luce e l’altra parte rimane nella penombra.
Sorrido lievemente, quando mi rendo conto che il sole si è posato sul punto in cui sei solito sdraiarti… e per questo che mi siedo all’ombra, impersonando la luna.
Click.
La porta d’ingresso…
Il suono dei tuoi passi!
Vous avez saisi c'est fusionnel
L'un a ses idées et l'autre ses ailes
Alors les séparer devient criminel
A se faire incendier sur la grande échelle
Sei appoggiato allo stipite della porta, ci stiamo fissando senza parlare.
L’incendio ha raggiunto il limite…ed i poli opposti si attraggono…e per questo che siamo qui?
I tuoi occhi uniti ai miei…entrambi saturi dalla stessa pena.
Alcune volte abbiamo idee differenti o pensiamo la stessa cosa senza saperlo…in altri momenti ci muoviamo come un unico essere vivente, agiamo in sincronia e non ce ne rendiamo nemmeno conto.
Respiro agitata…sento il tuo profumo attorno a me, la tua presenza ben chiara.
Sei vicino…davvero troppo vicino…
Le fiamme soffiano, contrariate…non vogliono essere spente.
Muovi un mezzo passo verso il letto, poi un altro.
Ora sei inginocchiato davanti a me.
Un paio di liquidi occhi neri che mi fissano…i lineamenti del tuo viso che non tradiscono mai ciò che pensi…il tuo bacio.
L’incendio si è spento con un sibilo…la pena scoppia come una bolla di sapone…
E non ci sono parole per descrivere…non ci saranno mai…
L'incendie
C'est l'un sans l'autre
L'incendie
C'est l'un sans l'autre

L’incendie – Vanessa Paradis

Note dell’autore:
Per desiderio del mio ragazzo ho aggiunto questa piccola cosina a Bijou…un tentativo di mostrare la divisione e quello che ne consegue…o almeno credo…
La canzone è veramente molto bella e, se ne avete la possibilità, consiglio di ascoltarla…se non sbaglio si può anche vedere il video su youtube…e non è per niente male…un piccolo gioiellino noir^^
Il link è questo

Qui sotto riporto la traduzione per intero dal francese. In alcuni punti non è molto corretta e se riscontrate errori, segnalateli perché questa lingua non è propriamente il mio cavallo di battaglia preferito…diciamo che lo interpreto…

L'incendie

L'un sans l'autre c'est un incendie
Un incident bien senti
L'un se dit prêt à mourir pour l'autre, l'autre aussi
L'un sans l'autre c'est un incendie
Qui n's'éteint pas de la vie
L'un soleil, l'autre lune
L'un soleil et l'autre lune

L'incendie
C'est l'un sans l'autre
L'incendie
C'est l'un sans l'autre

L'un sans l'autre c'est un incendie
De forêt ou d'euphorie
L'un déclare sa flamme au 102
L'autre au 201 le feu
L'un sans l'autre c'est un incendie
Aussi doué que la pluie
Tous les oui qu'ils se sont dits
Tous les oui qu'ils se sont dits

L'incendie
C'est l'un sans l'autre
L'incendie
C'est l'un sans l'autre

Vous avez saisi c'est fusionnel
L'un a ses idées et l'autre ses ailes
Alors les séparer devient criminel
A se faire incendier sur la grande échelle

L'incendie
C'est l'un sans l'autre
L'incendie
C'est l'un sans l'autre

Uno senza l’altro è un incendio
Un incidente piacevole
Uno dice che è disposto a morire per l’altro, l’altro pure
Uno senza l’altro è un incendio
Che non si spegne nel corso della vita
Uno sole, l’altro Luna
Il Sole e l’altro Luna

L’incendio
È l’uno senza l’altro
L’incendio
È l’uno senza l’altro

Uno senza l’altro è un incendio
Da depressione o felicità
Uno dichiara il suo amore al 102
L’altro al 201
Uno senza l’altro è un incendio
Prezioso quanto la pioggia
E tutti dicono sì, lo sono
E tutti dicono sì, lo sono

L’incendio
È l’uno senza l’altro
L’incendio
È l’uno senza l’altro

Sei entrato in questa fusione
Uno ha le sue idee e l’altro ha le ali per realizzarle
Allora la separazione diventa una pena
E l’incendio si espande ancora di più

L’incendio
È l’uno senza l’altro
L’incendio
È l’uno senza l’altro

Vi saluto e vi ringrazio per aver letto questa cosa piccina piccina…
Adios!!!

Hermes

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Capitolo 3
*** Set the mood, Love ***


Set the mood, Love.
Set the mood
Set the groove
Set the atmosphere in which you move in

Set the mood
Set the groove
Set the energy in which you step to
Set The Mood ~ David Jordan

Te l’ho mai detto quanto sei incredibile?
Cerco sempre di guardarti senza che tu te ne renda conto…dirai che è stupido…
Quando ti muovi sembri attirare l’attenzione del mondo intero, compresa me.
Ti trovi a tuo agio dappertutto, che tu sia in mezzo alla gente o da solo, nessuno riuscirebbe a toglierti il sorriso dal tuo bel faccino.
Adoro quel sorriso…ed in altri momenti vorrei cancellartelo a forza di schiaffi!
Un semplice movimento delle labbra che sa provocare, far arrabbiare, ridere, impazzire…ma la cosa più bella è che hai riservato un tipo di sorriso solo a me.
Ammetto che non riusciamo a star insieme quanto vogliamo, per questo ho imparato a farmelo bastare.
Essere sotto la pioggia o sotto il sole non importa…basta stare assieme ed anche quattro semplici passi in mezzo alle vie di una anonima città affollata diventano eternità, giuro.
Sì, ok!
Adesso dici che sono in caduta libera verso il romanticismo…d’accordo…
E tu…? Cosa fai tu?
Quando ci vediamo fai finta che non siano passati giorni dall’ultima volta, solo qualche ora. Mi cogli sempre di sorpresa con qualcosa di nuovo…
È questo il bello…niente stabilito…niente regole…tutto relativo.
Magari passiamo un sabato sera sul divano a vedere film horror e ridiamo come dei pazzi…altre parliamo finché ci va via la voce…ci fissiamo da sopra le bacchette del cinese, mentre ceniamo la sera tardi.
Tutto diventa giusto…perché stiamo bene e non ci sentiamo costretti a fingere.
Siamo e basta.
Ci sono note che suonate da sole stonano…ma se si decide il tono, la sfumatura e l’energia…assieme diventano una melodia...
È lo stesso tra di noi. Non credi?
Solo con lo sguardo riesci a capire tutto, ed inizi a mettere insieme pezzo per pezzo l’atmosfera giusta, quella che serve per evitare inutili frasi di circostanza, bugie ed incomprensioni.
Adesso non negare…non dirmi che non è tutto merito tuo…lo sai che non ti credo.
Guardo l’orologio a forma di gatto…è tardi.
T’indico l’ora con un dito ed un sorriso mesto.
Mi alzo dal divano che ci stavamo dividendo a suon di cuscinate. Afferro le chiavi.
Guardo fuori dalla finestra, sbuffando quando noto che diluvia.
Mi infilo l’ultima sigaretta fra le labbra...in verità è la ‘tua’ ultima sigaretta ma è solo un particolare questo, no?
Hai preso l’accendino e mi offri d’accenderla, accetto il tuo gesto e aspiro piano il fumo.
Ad occhi chiusi ti porgo la sigaretta e sento il contatto fra le nostre dita. Ne godo appieno senza vederlo…espiro…
Le tue mani hanno lasciato le mie per un attimo, poi le sento circondarmi di nuovo.
Adoro fare finta di non vedere…almeno finché me lo permetti!
Sei diventato parecchio irrequieto in questi giorni…dispettoso…
Con un sorriso lasciò a metà la mia carezza e prendo la punta del tuo naso fra il medio e l’indice, tirando piano.
In un gesto infantile…mi allontano, tenendo il pugno chiuso.
“Non te lo renderò fino alla prossima volta…”
Sorridi anche tu. Tiri una boccata dalla sigaretta con calma e poi rispondi
“Fai pure…in fondo ti appartiene anche Lui…no?” e accenni appena al tuo petto.
Probabilmente non aspettavi che ti avrei abbracciato al volo…
Il nostro tempo è finito…guardo ancora una volta i muri blu di questa stanza, l’orologio a forma di gatto…ti saluto piano.
Vado verso la porta, uscendo, senza voltarmi…se lo facessi so che non riuscirei più ad andarmene…

You can reduce me to tears
With a single sigh
(Please don't cry anymore)
Every breath that you take
Any sound that you make
Is a whisper in my ear
I could give up all my life for just one kiss
I would surely die
If you dismiss me from your love
You take my breath away
Queen – You Take My Breath Away

Note:
Vorrei solo ringraziare tutti quelli che hanno recensito (ma anche letto!^^) i capitoli scorsi...
Sono veramente contenta che vi sia piaciuta!!! (la sottoscritta è tristemente nota per non essere capace a scrivere romanticismo -_-'')
Ringrazio Maharet, Jeppy e mel_nutella per le loro recensioni al secondo capitolo.
Questa terza parte di Bijou è stata scritta a quattro mani con il mio boy...ha detto che si è divertito molto a scriverla ^///^
Un ulteriore grazie a tutti!!!
Hermes

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Capitolo 4
*** Play The Game ***


Play The Game.
Open up your mind and let me step inside
Rest your weary head and let your heart decide
It's so easy when you know the rules
It's so easy all you have to do
Is fall in love
Play the game
Ev'rybody play the game of love…
[…]
My game of love has just begun
Love runs from my head down to my toes
My love is pumping through my veins (play the game)
Driving me insane
Come come come come! And play the game…
Play The Game ~ Queen

Pomeriggio tardi.
Tuono.
Pioggia.
Grossi goccioloni che sbattono sulla strada con la forza di proiettili.
Il temporale estivo ci ha preso di sorpresa…
Eravamo seduti tranquillamente nel parco accanto a casa, godendoci l’ombra frammentata di un albero. Quando il sole si è oscurato d’improvviso ed, in pochi minuti, si è messo a piovere forte.
Stiamo correndo come dei pazzi, stringendoci sotto un telo che avevamo posato a terra ed adesso pende fradicio fra le nostre braccia alzate.
La gente che passa con gli ombrelli aperti ci guarda stupita e alcuni sorridono, magari ricordando che anni prima gli era capitato di fare la stessa cosa.
Noi ridiamo…ridiamo come se non stesse nemmeno piovendo…ci schizziamo come bambini piccoli fra le numerose pozzanghere del marciapiede. L’orlo dei pantaloni ormai irrimediabilmente bagnato quasi fino al ginocchio.
Troviamo rifugio sotto l’androne del palazzo ed iniziamo a fare le scale, ridacchiando ancora.
Sorridiamo per una pioggia che nessuno si aspettava…una pioggia che ha lavato via l’afa e la polvere fine che ci faceva ardere la gola.
Pochi minuti e anche queste nuvole pesanti scapperanno via dal sole cocente…lasciandoci qualche grado in meno da sopportare.
Proprio per il caldo soffocante avevamo deciso d’uscire, lasciando le finestre spalancate.
Adesso sul pavimento, sotto quelle stesse finestre, il temporale ha lasciato qualche goccia di pioggia, segno del suo passaggio.
Mi afferri una mano e mi tiri via, verso il bagno dove fai cadere il telo in un angolo e cerchi asciugamani asciutti per entrambi.
Se fosse stato per me…sarei rimasta ancora fuori.
Adoro farmi ‘lavare’ dalla pioggia, tu invece odi bagnarti…
Mi lanci un asciugamano piano. Hai visto che stavo riflettendo e non volevi disturbarmi…
Non fa niente…l’espressione ‘mi dispiace’ non esiste in amore, mai.
L’amore è osare. Lo sappiamo entrambi.
Lasciamo le nostre magliette ad asciugare sullo stendino e raggiungiamo la camera da letto.
Mi siedo e tu ti sdrai affianco a me con gli occhi chiusi, i jeans che ti ricadono mollemente sui fianchi.
Sto tamponando senza buoni risultati il mio ‘adorabile cespuglio ribelle’…la definizione che usi tu per indicare la mia chioma di lunghi capelli scuri.
Ti alzi a sedere, accarezzi dolcemente le mie mani e con un “Lascia…faccio io…” mi prendi l’asciugamano e inizi a passarlo piano sulle ciocche bagnate, ogni movimento una carezza.
Ammucchi il telo sotto la chioma e vai a cercare un pettine, imprecando qualcosa sul fatto che farei un affare a darci un taglio netto…
Non eri della stessa idea due mesi fa, quando li ho tagliati…mi hai tenuto il muso lungo per più di due settimane!
Il letto scricchiola, quando torni con un pettine di legno e prendi a dividere piano le ciocche e sciogliere i nodi gentilmente.
Lavori piano, senza distrarti. Stai cantando qualcosa senza parole, una nenia dal suono dolce e rassicurante.
Chiudo gli occhi, rilassandomi.
Alcuni tuoni rimbombano nell’aria umida e fresca…sembra di rinascere…

Deve essere passato un bel po’ di tempo, ma non me ne sono accorta...persa com’ero fra i miei grovigli di pensiero.
Finito di pettinarmi, hai posato il pettine da parte e mi hai circondato con le braccia…il volto sulla mia spalla…
“Guarda, gioia…” mi sussurri, posando un bacio leggero su un lato della nuca ancora bagnata.
Obbedisco con un sorriso, quasi abbagliata dalla luce forte che ha ripreso a filtrare nella stanza.
Quando mi abituo vedo il cielo azzurro limitato dalla finestra e uno squarcio di colori…l’arcobaleno…
Passiamo alcuni minuti in silenzio, osservando il fenomeno…lo vediamo svanire lentamente.
Mi volto verso di te, fissandoti e prima di baciarti sussurro solo una cosa.
“Grazie.”

Note:
Quarto capitolo…mi sembra impossibile…^^
E pensare che all’inizio era solo una One-shot…
Comunque ci tengo a ringraziare tutti quelli che si sono presi la briga di leggere questo mini-esercizio senza pretese della sottoscritta e, ovviamente, chi è stato così gentile da lasciare qualche commento…

A riguardo ringrazio:
Liehbe: grazie per il commento^^ sapessi quanto è difficile scrivere in due…
Jeppy: grazie anche te! Le tue recensioni ormai sono un appuntamento fisso che non mi sogno di perdere per nulla al mondo!!!

Saluti, Baci e Abbracci a tutti!
Hermes

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Capitolo 5
*** Tear Down These Houses! ***


Tear Down These Houses!
Sometimes what you say…confuses what you mean…
the mouth strangles words can’t spin in at your mouth,
Nothing is like the dream
forget the words I said…
just let them hit the ground…as long as we can…
tear down these houses, tear down these houses
[…]
what have you done to me…what have I done to you…
facing each other till the death, no other souls to witness this.

Tear Down These Houses ~ Skin

Fa freddo.
Un freddo tremendo.
Siamo al buio, nessuno di noi ha voluto accendere le luci…e l’oscurità è rimasta a farci compagnia.
Non è stata una gran giornata, ma si dice che la fortuna è bendata.
Vorrei solo sfogarmi con te, però mi trattengo…
Un sos bianco e rosso mi brilla dentro la testa a luce intermittente. Non è buon segno.
Abbiamo litigato.
E come ingoiare per sbaglio un ghiacciolo intero e sentirlo scivolare lentamente nello stomaco, tanto ghiacciato da far male. Ad ogni movimento ti senti sempre peggio.
Il tuo respiro è calmo, lento…sei semi-sdraiato sul divano, nonostante il buio, mi stai fissando. Non ti vedo, ma è una certezza.
Sono seduta dal lato opposto e, nonostante sia inutile, non so più da che parte guardare per evitare il tuo sguardo. A dir la verità vorrei alzarmi e scappare in qualche altro posto, ma le gambe sono diventate di piombo.
Solo dopo aver discusso si capisce che, molte volte, da arrabbiati si dicono cose che non ci sarebbero mai venute in mente nemmeno per un momento, che mai abbiamo pensato…
Ed adesso, dopo averle dette, il nervosismo riesce a farci impazzire dal senso di colpa.
Ci fa torcere le mani, mordere il labbro, muovere lo sguardo da una parte all’altra e cercare una via d’uscita che non c’è.
Persa in mezzo ai miei pensieri, trasalisco quando mi posi delicatamente la mano sul collo e ne tracci piano un muscolo. Il rimorso si fa ancora più forte e acuto, ma non oso muovermi.
Non voglio spezzare l’incanto.
La mano è risalita lenta su per il collo, la guancia, fin dietro la testa.
Non mi ero resa conto di quanto fossi realmente vicino, il tuo respiro mi solletica il volto.
Hai disfatto la mia rigida crocchia di capelli, e lo spillone di legno ha battuto secco il pavimento.
Sempre in silenzio ci hai passato la mano in mezzo un paio di volte.
Non sai quanto mi stanno facendo male quelle parole che non dici.
Alla prima mano se n’aggiunta una seconda, e distinguo il tuo volto illuminato dalle luci della città.
Maledizione…che cosa ti ho fatto…
Apro la bocca per parlare ma non faccio in tempo, me l’hai chiusa con un bacio.
E l’unica cosa che vorrei in questo momento…è piangere.

Note:
Son tornata ^^…
Innanzitutto voglio ringraziare tutta la gente che ha letto questi capitoli e chi ha lasciato commenti o ne lascerà, non ho tempo ma vi abbraccio tutti!
Ho deciso che questo sarà l’ultimo capitolo di Bijou…perché tutte le cose belle finiscono prima o poi.

A presto,
Hermes

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