everything has changed

di Marcy_Directioner
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il passato è passato ***
Capitolo 2: *** La festa ***
Capitolo 3: *** Solo quando sei arrivata ho ritrovato la luce ***
Capitolo 4: *** Always and forever ***
Capitolo 5: *** Has anything changed? ***
Capitolo 6: *** Happy or Sad? ***
Capitolo 7: *** I'm love with you ***
Capitolo 8: *** I have to forget ***
Capitolo 9: *** Jealous? ***
Capitolo 10: *** For me it is more a friendship ***



Capitolo 1
*** Il passato è passato ***


Driiiiin!

Come ogni santissimo giorno quella sveglia suonava preciso alle 7 per la scuola. Dal inizio del anno nuovo di scuola mi sono trasferita qui a Holmes Chappel, il paese è carino, le persone qui sono gentili, ma la mia citta' mi mancava, non solo questo, ma anche i miei amici.
 
-Rachel svegliati! Allison sta per arrivare- mia madre dal piano di sotto che urla a prima mattina.
Allison è la mia nuova amica, bionda con dei grandi occhi azzurri, la classica ragazza chiara ovviamente, in forma e bella, il contrario di me invece. Mora occhi color cioccolato alta, ma non tanto in forma, no come Allison che è una mazza, ma forme le ha, io invece un po’ più in carne. Mi alzo dall’letto ancora un po’ assonnata e scendo giù in cucina con la colazione già a tavola.
-Buongiorno- dico sbadigliando
-Buongiorno tesoro- dicono i miei genitori. Mentre mia sorella applicata a mangiare e a giocare con le sue bambole.
Mi siedo a tavola guardando con disgusto quello che ho davanti: il latte, la cosa più disgustosa al mondo.
-Rochy ti decidi a sbrigarti?- dice mia mamma sedendosi anche lei a tavola assieme a mio padre.
-Mamma lo sai che non mi piace il latte, che schifo- dico allontanando la tazza di latte.
-Rachel- dice mio padre rimproverandomi per la parola che ho usato per definire il latte.
Mi alzo da tavola e prendo una mela. – Mangio una mela e basta- imbocco un pezzo di mela rumorosamente sporcandomi le lebbra di succo. Vado sopra e mi vado a lavare.
Suonano alla porta … questa deve essere Allison.
-Rachel è venuta Allison, scendi?-
-Scendo- dico io urlando al piano di sopra finendo di preparare lo zaino e scendo.
Scendo le scale il più velocemente e abbraccio la mia Allison affettuosamente …
-Allora? Andiamo- dice Allison sistemandosi i capelli.
-Si, andiamo. Ciao famiglia- esco da casa senza neanche aspettare che mi ricambiassero il saluto.
Ci incamminiamo verso scuola che non è troppo lontana da casa mia. Altrimenti mi sarei fatta accompagnare da mio padre.
-Che materie hai oggi?- mi chiede Allison spalmandosi sulle labbra il lucido.
-La prima scienze, poi geografia se ricordo bene- appoggio una mano sulla spalla di Allison e abbracciandola.
-Io volevo entrare alla seconda ora…- dice con sorriso malizioso
-Cos’hai in mente brutta bastarda-
-Hai capito bene amica mia-
-Vuoi che salti l’ora di scienze? Sei pazza Allison?-
-No, sono intelligente e ti faccio risparmiare una pallosa ora di Mr Crane-
La guardo con poco convinzione, ma dopo gli faccio un sorriso malizioso.
-Brava ragazza. Forza corriamo e andiamo in villa- dice prendendomi la mano iniziando a correre come delle pazze.

***

La villa era il posto più tranquillo di Holmes Chappel, ma solo di giorno. Ci sediamo sotto un albero e parliamo.
-Hai parlato con Harry?-
-Perché dovrei?- la guardo accigliata.
-Comunque siete stati ottimi amici, un saluto non fa male a nessuno?-
-Per quale motivo dovrei andare io? Se vuole viene lui- dico abbassando il capo e giocando con le mie unghia.
-Ti dispiace vero?- dice Allison alzandomi il mento con l’indice.
-Secondo te? è stato il mio migliore amico, ci siamo voluti un bene e adesso solo perché sono passati quattro anni io per lui non sono nessuno, solo un amichetta dei tempi dell’asilo-
-Ti do piena ragione Rochy. Ma secondo me con il tempo vi ravvicinate. Forse lui si sente a disagio, pensa la stessa cosa che pensi tu forse-
-No invece, l’altro giorno mi è passato davanti agli occhi e non mi ha calcolato. Io per lui sono solo un ricordo e lo è anche per me. Sono solo molto dispiaciuta-
-Non dire stronzate Rachel, lo vedo che tu ci tieni, non può essere solo un ricordo-
-No Allison, non mi interessa più, il passato è passato. Adesso andiamo a scuola che fra venti minuti suona la campanella-
Ci alziamo da terra e ci incamminiamo


***

La campanella suona e io e Allison ci troviamo nei corridoi della scuola.
-Cosa intendi fare con lui allora?
-Secondo te? Devo dimenticarlo- faccio un sospiro
-A chi dimentichi?- ci pianta davanti a noi spaventandoci un ragazzo moro occhi blu oceano con un sorriso stampato in faccia.
-Cazzo Louis, mi hai spaventata- afferma Allison dandogli un pugno sulla spalla.
Il ragazzo divertito si piega in due dalle risate
-Sei un idiota lo sai?-
-Si, ma la tua faccia è stata epica- disse il ragazzo continuando a ridere e io non potevo resistere e rido anche io.
-Rochy ti ci metti anche tu?- Allison si infuria
-Scusami Allison-  dico trattenendo la risata.
-Tu chi sei fanciulla?- dice il moro riferendosi a me incrociando le braccia.
-Sono Rachel piacere- dico allungando la mano. Il ragazzo rimane scioccato dalla mia risposta
-Rachel? Comunque scusami, io sono Louis- mi afferra la mano fissandomi  negli occhi.
-Si perche?- questo tizio già mi conosce ma io non l’ho mai visto?
-No niente. Stasera c’è una festa a casa mia. Che fate venite?-
Ero sul punto di rispondere no, ma Allison mi precede-
-Sicuramente- sorride soddisfatta. Il ragazzo ci sorride e va via.
-Allison, sei pazza?-
-Perche?-
-Perché festa è sinonimo di Harry. Ci sarà anche lui e non voglio andarci- si mette di fronte a me appoggiando le mani sulle mie spalle guardandomi diritto negli occhi.
-Rachel allora, avevi detto che il passato è passato giusto?- annuisco – quindi noi ci andiamo e ci divertiamo, poi festa è anche sinonimo di bei ragazzi- dice maliziosamente. Faccio roteare gli occhi e sospiro.
-Ok- Allison fa le feste abbracciandomi e urlando.

***

Dopo scuola tornai a casa, ma questa volta con il bus, sono troppo pigra per andare a piedi. Busso alla porta e mi apre mia sorella Sophia con accanto a lei una bambina con un viso familiare. Entro fissandola e urlo un ‘’Sono arrivata’’ vado in cucina dove trovo mia mamma ai fornelli.
-Mamma chi è quella bambina?- dico grattandomi la nuca
-Ah si. Indovina?- mia madre sorride e mi guarda.
-Mamma sai che non mi piacciono gli indovinelli…-
-Questa mattina sono andata al supermercato con Sophi e ho incontrato Anne, ricordi?- il mio cuore smette di battere e le mie pupille si ingrandiscono.
-S-Si-
-Bhè stava anche la piccola Alice con lei.. Abbiamo parlato molto io e Anne, soprattutto di te e Harry- ok dopo quelle parole potrei anche morire.
-Mamma che cavolo avete detto?-
-Niente tesoro, abbiamo detto che siete cresciti, a scuola non hai visto Harry? Non mi avevi detto che stava anche lui a scuola con te.
-Mamma… Come avete detto voi, siamo cresciuti, non ci vedevamo da tanto, ormai non abbiamo più confidenza-
-Ma come tesoro, tu e Harry sembravate dei fretelli- fa una risatina – non posso mai dimenticarmi che quando avevate cinque anni vi siete baciati alla festa di compleanno di Anne- Cosa? Non mi ricordavo che ci siamo baciati io e Harry, vabbè era un bacio a stampo, però sempre un bacio era.
-Non me lo ricordo-
Mia mamma non mi diede ascolto e si occupò a cucinare.
-Ragazze a mangiare. Rachel non dormire, metti la tovaglia- annuisco e preparo la tavola.

***

Ci troviamo a tavola tutti seduti e io sono imbambolata a guardare Alice, e come vedere Harry, stessi occhi grandi e verdi, capelli lunghi e ricci e labbra rosee e quando abbassa il volto e identico a lui. L’ultima volta che vidi Alice aveva solo due o tre anni.
All’improvviso il telefono di casa suonò e la mamma rispose.
-Pronto…. Ehi dimmi…. Si Alice ha finito… ok…. Va bene … ciao- stacca
-Alice sta venendo Harry a prenderti-
Ma che cazz? Ti prego dio dimmi che ho sentito male.
-Harry?- domando sconvolta
-Si si- risponde mia madre sorridente. Cos’ ha da sorridere io morirei…
-Ehmm.. Io vado di sopra.. Ciao-
-Rachel non hai finito- dice mia madre
-Non ho più fame- dico urlando mentre corro in camera mia.
Cammino per la stanza avanti e indietro, il cuore mi batteva a mille, ma solo perché avevo paura di vedere Harry, non scendo, rimango qui chiusa in camera, non lo saluto, no, non lo faccio.
Suona il campanello… Panico-
 


OCCHI A ME:
Salve ragazze, ho scritto questa storia su Harry dolce. l’ispirazione mi è venuta questa mattina, mi piaceva e volevo subito scriverla. Se vi piace aggiungete la storia nei preferiti, la continuo ogni giorno se la scuola me lo permette. Comunque spero vi piace il primo capitolo e che la seguirete fino all’ultimo.

P.S. lasciate almeno una piccola recensione e farmi capire se vi piace.
 
 

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Capitolo 2
*** La festa ***




La porta suonò e senza dubbio doveva essere Harry, il cuore mi salì in gola e le mani iniziavano a sudare. Mi avvicinai alla porta per sentire cosa stessero dicendo. Non era Harry e questo qui tranquillizzò. Era mio padre e sembrava arrabbiato.
-Dov’è Rachel…. Rachel scendi immediatamente- sentii mio padre urlare da sotto e questo mi preoccupò molto di più.
Uscii dalla stanza e scesi giù dove c’era mio padre alla soglia della porta e mia madre con la faccia preoccupata.
-Cosa ho fatto? Perché hai urlato in quel modo?-
-Me lo chiedi anche- io continuavo a non capire, fino a quando non prese il suo cellulare e me lo mostrò, era un numero. Quello della scuola. Merda.
-Mi ha chiamato la scuola, non eri presente alla prima ora. Hai saltato la scuola?- mio padre mi urlò contro, per poco non gli usciva il fumo dalle orecchie.
-Rachel- mia madre mi rimproverò
-Cosa? Io non ho saltato la scuola. La prima soltanto- risposi urlandogli contro e spiegandogli le cose come stavano.
-Ti sembra normale secondo te saltare l’ora di scienze. Cosa intendi fare? Vuoi fare la stessa cosa che hai fatto negli anni precedenti? Se ti danno la sospensione in questa nuova scuola, ti porto in un collegio-
-State prendendo la cosa troppo seriamente. Mi avete proprio rotto-
Vidi Harry entrare in casa che guardava la scena, e una schiaffo ricevetti sulla guancia da mio padre. Posai la mia mano sulla guancia arrossata e Harry era ancora lì che mi guardava.
-Fanculo- dissi a mio padre per poi uscire da casa dando una spallata a Harry, e iniziando a correre per la strada verso casa di Allison e iniziando a piangere del dolore appena provato. Mi sentivo la faccia prendere fuoco. E’ stata la mia più grande figura di merda.
Arrivai fuori casa di Allison e bussai, e con il dorso della mano mi asciugai il viso. Allison aprì la porta guardandomi sconvolta.
-Cosa ci fai qui? E perché piangi?-
-Fammi entrare e te lo spiego- Allison mi fece entrare e alle mie spalle chiuse la porta e andammo verso la stanza di Allison e ci sedemmo sull’ letto.
-La scuola ha chiamato mio padre. Gli hanno detto che non sono stata presente la prima ora, quei brutti figli di puttana-
-Cazzo.. Cosa ha detto-
-La mia più grande figura di merda Allison. Stavo discutendo con mio padre e mi ha dato uno schiaffo ed è entrato in scena Harry-
-Cosa cazzo mi stai dicendo?-
-La verità, ha visto la bellissima scena in cui mio padre mi schiaffeggiava. Che figura di merda-
-Scusa non mi entra una cosa in testa… Harry che ci faceva a casa tua?-
-Era venuta la sorellina, Alice, a casa nostra per giocare con mia sorella e Harry è venuto a prenderla-
-Aaah.. E’ stata tutta colpa mia, io ti ho costretto a non andarci-
-Ma scherzi? Non era questo il problema, ma Harry, se non sarebbe venuto non mi avrebbe visto a figura di merda. Lo schiaffo è passato, ma Harry no- mi metto le mani al visto come umiliazione.
-Non ci posso pensare- dico aggiustandomi capelli che mi ricadevano in avanti-
-Quindi scommetto che alla festa non andremo- disse Allison sbuffando.
-Temo che i miei non mi faranno uscire, ma ho un idea- dissi guardando Allison facendo un sorrisetto malizioso.


***


Dopo qualche mezzoretta uscii da casa di Allison per andare a casa mia, sicuramente lì le acqua si saranno calmate.
Ero fuori alla porta, presi un respiro e bussai. Mi aprì mia madre con aria severe e si spostò per farmi entrare. Vidi mio padre seduto sul divano con le mani incrociate appoggiate sulle sue gambe.
-Starai chiusa in casa per una settimana, non uscirai da casa al di fuori della scuola- disse mio padre senza neanche guardarmi in faccia
-Ma io..- mi interruppe.
-Non voglio sentire una A. Ora vai in camera tua-
Mi girai per vedere mia madre, ma lei rifiutò di guardarmi. Come già pensavo non mi avrebbero fatta uscire. Ma io avevo un piano malefico.


***


Misi nella borsa le ultime cose e la chiusi, aprii la porta per sbirciare e i miei erano seduti sul divano abbracciati a vedere un film alla tv, dopo essere sicura chiusi la porta, a chiave, presi il mio cellulare e chiamai a Allison.
-Allison sono pronta, tu dove sei?-
-Sono qui fuori- mi avvicinai alla finestra e la spalancai. C’era Allison pronta per il piano. Presi la borsa e con molta cautela uscii dalla finestra e la chiusi leggermente per non farmi sentire da nessuno. Fortunatamente sotto c’era un altro tettuccio dove sarei potuta camminare.
-Allison, fuori al garage deve esserci una scala, senza far rumore prendila e mettila qui sotto- dissi sottovoce e indicando il punto dove mettere la scala. Allison si incamminò senza far rumore verso il garage, mentre io presa dal panico mi guardai  in torno. Il piano stava andando a buon fine. Finalmente arrivò Allison con la scala che gli traballava a destra e a sinistra.
-Allison fai piano, se ci scoprono giuro che ti ammazzo- dico sempre sussurrando.
-Non mettere ansia. Non mi sono mai trovata a fare ste cose-
Mi misi a ridere per i guai che ci stavamo cacciando. Se i miei mi avrebbero scoperta sarei davvero morta.
Allison appoggiò la scala al tetto, gli lanciai la borsa e con molta colma scesi le scalette, avevo così tanta paura che il cuore mi trafiggeva il petto. Arrivata finalmente a terra, esulati abbassa voce abbracciando Allison. Il piano era andato alla perfezione.
Ci avviammo verso casa di Louis a passo veloce, eravamo già in ritardo e la festa era già iniziata.


***


-Forza Allison muoviti, mi devo cambiare- eravamo fuori casa di Louis e Allison era lenta come una lumaca, le scarpe alte già le facevano male.
-Ma dico io non potevi già vestirti a casa?- disse Allison lamentandosi
-Si certo, così avrei rovinato il vestito-
-Cosa si fa per le amiche- disse mordendosi il labbro inferiore per il dolore.
-Forza scema muoviti- dissi ridendo.
Ci avvicinammo dietro a un cespuglio, sarebbe stato lì che mi sarei cambiata.
-Allison fa la guardia e vedi se viene qualcuno-
-Si si certo. Muoviti cazzo-
-Allison non darmi fretta-
Mi spogliai in fretta e mi guardai a torno sperando che nessuno venisse o guardasse, per oggi già ho fatto troppe figure di merda. Presi il mio tubino nero e lo infilai, misi le calze e dopo via con i platò, misi i vestiti in borsa e andammo.
-Contenta? Finalmente possiamo goderci la festa-
 
HARRY
Ero pronto perla festa di Louis. Mi misi una semplice camicia bianca un po’ sbottonata e dei jeans.
-Finalmente sei venuto Harry, devo dirti una cosa- disse Louis prendendomi per un braccio e trascinandomi lontano da tutta quella gente.
-Ho capito perché non hai voluto dirci chi fosse Rachel.. Per tenerti tutta per te quello schianto- disse Louis divertito
-Cosa stai dicendo non sto capendo niente..-
-Oggi a scuola ho visto la tua amichetta Rachel, sai non è male-
-Come l’hai conosciuta?-
-Tramite Allison- disse girandomi in torno.
-Non voglio pensarci, andiamo di là e divertiamoci-
Uscimmo dalla stanza io e Louis e andammo in salone, c’era un mare di gente e altre ancora che stavano entrando. Mi girai in torno per vedere chi era presente alla festa.
-Che ci fa lei qui?- dissi a Louis.
Lei era lì, è la sua presenza mi dava ansia, veramente non lo sapevo, ma non volevo che ci stesse anche lei.
-L’ho invitata io. Ti da fastidio?- rispose Louis con aria di sfida.
Non mi piaceva che Rachel mi girasse in torno, volevo solo tenerla lontana da me, la nostra amicizia ormai è finita. Lei è cresciuta, non sta ancora a pensare al suo amichetto d’infanzia, e di sicuro è arrabbiata a morte con me.
-Louis tu sai..-
-No Harry, ti stai comportando solo come un bambino. Cazzo da quando ci siamo conosciuti mi hai sempre parlato di lei e di quanto tenessi alla vostra amicizia. Siete cresciuti e quindi? Non c’è stata nessuna fine tra di voi, ma solo ‘’Ti verrò a trovare’’- disse Louis imitando la mia voce dell’ultima frase.
-Smettila, smettila di essere menefreghista con lei e fargli capire che ti interessa. Se sarà arrabbiata e solo perché la stai ignorando dall’inizio dell’anno. Credo che dovresti parlargli e chiarire….-
-Tu dici?- risposi io incerto.
 
Rachel
Eravamo vicino al tavolo delle bibite io, Allison e alcune nostre amiche, parlavamo del più e del mano, ma io non ascoltavo neanche una parola, ero troppo impegnata a pregare che Harry non si sarebbe avvicinato a me o a sfiorarmi per un centimetro. Questa festa è uno schifo, solo perché mi sento troppo sotto osservazione.
-Ehi.. siamo nel bel mezzo di una festa e tu dormi?- disse Allison sventolando la sua mano davanti ai miei occhi.
-Scusami ero distratta- dissi grattandomi la nuca.
-Fammi indovinare questa distrazione si chiama Harry Styles?- disse maliziosamente. Ma guarda un po’ aveva sempre ragione, è come se mi leggesse nella mente.
Io annuii
-Forza vieni andiamo a ballare- Allison mi prese la mano e mi trascinò in pista e iniziammo a ballare. All’inizio sembravo un manichino e mi lasciai trasportare dalla musica di Chris Brown Turn Up The Music. Adoravo ballare, soprattutto quando ero sbronza. Io e Allison ballammo a coppia muovendo i fianchi a ritmo.
All’improvviso sentii delle mani posarsi sui miei fianchi, mi girai di scatto e l’unica cosa che potevo notare erano quei occhi castani che brillavano la quale riuscivo a vedere la mia immagine. Si avvicinò al mio orecchio pronunciando qualcosa.
-Sei bellissima- disse urlando al mio orecchio – Comunque io sono Liam-
Gli accennai un sorriso.
-Io Rachel- dissi sempre urlando visto che la musica era troppo alta.
Iniziammo a ballare insieme, è questo mi piaceva molto. Avevo le sue mani sui miei fianchi e i suoi occhi fissi nei miei, non riuscivo a non sorridere. L’unica cosa che me lo impedì era vedere da lontano Harry ballare con una ragazza tutta tette e culo, è rimasto il solito farfallone, non è cambiato neanche un po’,  ma lasciai perdere e mi concentrai di nuovo sul ragazzo che avevo avanti a me. Era così bello che avrei potuto baciare le sue labbra perfette e carnose.
Arrivò all’improvviso Allison con un ragazzo moro al suo fianco.
-Scusami Liam, te la rubo un attimo- disse prendendomi per mano e tirandomi a se –Ti lascio invece per un secondo Zayn- ci allontanammo dai ragazzi e Allison si avvicina al mio orecchio
-Lo sai con chi stavi ballando?-
-No con chi?- dissi sempre urlando.
-Con un quarto dei migliori amici di Harry-
Bene, avvicinarmi a quel ragazzo affascinante significava anche avvicinarmi a Harry. Ma fanculo.
La musica terminò e la folla al centro diminuì, chi andava fuori, chi si avvicinava al tavolo per bere qualcosa o per mangiare. Anche io e Allison ci avvicinammo al bancone delle bibite e prendemmo una cola. Niente di alcolico, prima di tutto non mi piace e no  me lo bevo di sicuro per far colpo e per far finta di sentirmi superiore.
Mentre bevevamo davo alcune occhiatine a Liam che era vicino a Zayn, se ho capito bene il nome, anche lui ricambiava le occhiatine o qualche sorriso. Oltre a Liam davo anche qualche sbirciatina a Harry che era troppo occupato a fare lo scemo vicino a quattro ragazze.
-Allison, vado un attimo in giardino per prendere il cellulare, aspettami qui-  la ragazza fece un accenno con la testa e mi allontanai.
Uscii in giardino, fuori aveva una piscina olimpica enorme. La casa era grande un castello, anche io avrei organizzato mille feste. Avevo appoggiato la mia borsa su una sedia sdraio. Aprii la borsa e presi il telefono.
-Fanculo è scarico-
D’un tratto mi sentii una mano appoggiarsi sulla mia spalla, mi girai di scatto e vidi quei occhi verdi che non vedevo da così vicino per ben cinque anni.
-Harry-
 
OCCHI A ME:
sera ragazze, come avevo detto, ho postato il secondo capitolo. Ci sto mettendo davvero impegno a scriverlo e lo faccio anche per voi, voglio che vi piaccia questa storia e ci metto tutta per farla essere interessante per tutte. Il primo capitolo non ha avuto neanche una recensione, spero che questa riceva qualcuna.
Baci xx al prossimo capitolo

 

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Capitolo 3
*** Solo quando sei arrivata ho ritrovato la luce ***


D’un tratto mi sentii una mano appoggiarsi sulla mia spalla, mi girai di scatto e vidi quei occhi verdi che non vedevo da così vicino per ben cinque anni.
-Harry-
-Ciao Rochy- disse con un sorriso stampato in faccia. Non me lo sarei aspettato, soprattutto stasera.
-Non so cosa dire… è passato tutt…- lo interruppi
-Non c’è proprio niente da dire- me ne andai ma lui mi blocco per un braccio
-No, invece si. Ti ho sempre voluta bene, lo sai, e te ne voglio ancora. E’ passato tutto quel tempo e rivederti mi ha reso felice. Ora voglio solo mettere le cose apposto, quello che avrei dovuto fare due mesi fa. Fa quello che vuoi, chiamami codardo, immaturo eccetera, perché queste parole me le merito, ma non potevo continuare a passarti davanti come se non fossi stata qualcosa di importante per me. Però adesso almeno posso dire che ho provato a chiederti scusa, perché è proprio questo quello che volevo dirti. Scusami Rochy, ma non posso starti lontano perché mi manchi- poso una mano sulla mia guancia e dei brividi sentii per il corpo.
-Harry io…-
-No ti prego non dire niente. Pensaci. Se vuoi perdonarmi,domani a scuola mi vieni da me-
si avvicino al mio viso e mi diede un bacio e se ne andò lasciandomi paralizzata. Quando era abbastanza lontano da me mi scese una lacrima. Gli mancavo e mi vuole bene, quindi in tutto questo tempo che io ho pensato che non me ne volesse, lui è sempre stato vicino a me. Ero felice, ho di nuovo il mio migliore amico, quell’amico che mi ha protetto per tutto e tutti. Mi è sempre stato vicino, quando dovevo imparare a pedalare la bicicletta, quando sono caduta e lui mi ha asciugato le lacrime e mi ha fatto rialzare, quando ho avuto il primo bacio e lui che mi dava consigli, quando c’era qualche problema e lui mi ha aiutato a risolverlo, quando mi sentivo sola lui mi faceva compagnia, questo perché lui tiene a me.
Mi asciugai le lacrime e andai da Allison, che era occupata a ballare con il ragazzo moro.
-Vuoi ballare ancora?- sentii delle mani grandi e calde posarsi sulla mia vita.
Mi girai e incrociai i miei occhi con quei bellissimi occhi nocciola.
-Liam, giusto?- dissi guardandolo curvando il viso e accennandogli un sorriso.
Liam annuì

-Non vuoi ballare?-

-Non ho molta voglia. Ho voglia di uscire e farci un giro qui fuori, andiamo?-
-Si andiamo-
Mi fece spazio per farmi passare avanti e poi di seguito lui. Uscimmo fuori e ci avvicinammo alla piscina.
-Sei nuova vero? Non ti ho mai visto prima a scuola. Non ho mai visto una bellissima ragazza prima come te- disse Liam per spezzare il ghiaccio e a quella parola ‘’bellissima” mi scoppiò un sorriso.
-Bhè si, sono nuova- dissi sempre con il sorriso timido.
-Hai freddo? Prendi la mia giacca-
-No Liam grazie- non mi diede retta e si levò la giacca per poi metterla sulle mie spalle. Liam era davvero dolce e mi piaceva molto.
Più tardi, verso mezzanotte circa io e Liam entrammo a casa e andai da Allison.
-Allison, finalmente non ti trovo con le mani di qualche ragazzo addosso- dissi stufa
-Scusami, ma Zayn, quel ragazzo mi piace davvero tanto- disse entusiasta saltellando come una bambina.
-Ma davvero?- risposi io ironicamente –Vieni con me devo dirti una cosa importante- la trascinai per il braccio.
-Non puoi dirmelo qui?- Allison era distratta, aveva gli occhi puntati su Zayn e non mi ascoltava e quindi la trascinai con la forza.
-Sei matta Rochy?-
-Uno, è tardi e dovremo tornare a casa. Due, devo parlarti di Harry-
-Tu devi tornare a casa-
-La smetti di guardare a quello e dai un po’ di importanza a me, visto che dovrei dirti che Harry ha parlato con me- Dopo l’ultima frase espressa, ebbi finalmente l’attenzione di Allison e i suoi occhi si spalancarono.
-Cosa? Hai parlato con Harry?-
-Si, ceh no. Se vieni con me te lo spiego- andammo insieme nel bagno, il posto più tranquillo e nessuno ci avrebbe sentito o dato fastidio.
-Allora- feci un respiro profondo –Harry è venuto vicino a me e mi ha chiesto scusa, abbiamo parlato e lui voleva che lo perdonassi-
-E tu? Lo hai perdonato- disse curiosa
-Non mi ha dato il tempo di rispondergli, ha detto solo di pensarci e domani a scuola se lo perdono devo andare da lui-
-Wow. Tu cosa pensi di fare? Dico.. lo vuoi perdonare?-
-Si, Allison, non aspettavo altro da quando mi sono trasferita a Holmes Chappel, da quando l’ho visto dopo tanto tempo-
La mia amica commossa, si avvicinò a me e mi abbracciò contenta per me e la strinsi forte a me. L’amicizia è la cosa più cara è bella che possa mai avere. E’ anche più forte dell’amore.
Uscimmo dal bagno e salutiamo Louis e lo ringraziamo, di Harry invece è sparita ogni traccia, non lo vedo da quando abbiamo finito di parlare. Boh
Purtroppo dovevamo tornare a casa a piedi, e accompagnai prima Allison a casa sua che era prima di casa mia.
-Allora ci vediamo domani a scuola- disse Allison coprendosi le braccia scoperte
-Sisi- la salutai con la mano e Allison ricambio con un bacio da lontano.
Mi incamminai per casa il più velocemente possibile. Le strade erano isolate, i vicoli bui e strani rumori percepivo.
Arrivai fuori casa e presi dalla borsa le chiavi, cerco di aprirla.


(http://www.youtube.com/watch?v=ZYqcpTYQ8I4 leggete ascoltando questa se vi va)


-Psss- quel rumore mi fece saltare.
-Chi c’è?- dissi spaventata
-Rochy- disse la voce sussurrando, e credo di averla riconosciuta.
Mi girai in torno per vedere da dove proveniva la voce. Vidi Harry dietro un albero da lontano, e la sua presenza mi fece sorridere. Attraversai la strada e mi avvicinai a Harry.
-Mi hai spaventata- dissi sudando freddo –Sei rimasto sempre lo stesso Harry- il riccio si mise a ridere e mi prese la mano.
-Vieni. Devo farti vedere una cosa-
Avevo la mano stratta alla sua e seguivo i suoi passi. Non sapevo dove mi volesse portarmi, ma con lui mi sentivo al sicuro e protetta, non mi sarebbe successo niente di brutto.
Ci fermammo davanti a un altro albero e lo guardai stranito.
-Guarda bene l’albero. Attentamente- disse scandendo bene l’ultima parola.
Guardai l’albero attentamente, come disse lui, e riuscii a vedere qualcosa, mia avvicinai di più e c’era una incisione sopra. Sorrisi dopo quello che vidi. Era una ‘’H+R BFF”
-Quando lo hai scritto questo?- dissi commossa
-Quando mi trasferii qui a Holmes Chappel- disse timido abbassando la testa e grattandosi la nuca

-Non ho fatto altro che soffrire. Non avevo tanti amici. Poi quando sono andato al liceo ho conosciuto i ragazzi. Ma quell’anno, solo e senza di te era vivere nel buio e solo quando sei arrivata ho ritrovato la luce.

Gli saltai addosso e lo abbracciai forte, e lui tenne stretta la mia presa.

-Volevo dirtelo prima Harry, ma io ti ho già perdonato. Mi sei mancato-


Occhi a me:
Scusate del ritardo, ma ho avuto la febre in queta settimana, ora sto abbastanza bene. Spero che la storia vi sta piacendo, ma quaesto è solo l'inizio, poi vedrete seguendo la storia ;)
lasciate una recensione se vi va.

Bye xx <3 

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Capitolo 4
*** Always and forever ***


Mi trovavo sotto le coperte di quel morbido letto e la soffice coperta che mi copriva fin sotto al collo. La mia mente era occupata da dolci pensieri: il ritorno di Harry e della nostra amicizia. Di Liam, i suoi occhi che penetravano nei miei, la sua voce e la sua dolcezza nei miei confronti e…
 
*squilla il cellulare*
 
Presi il cellulare e lessi sullo schermo il nome di Allison

-Pronto?- risposi per poi alzarmi dall’letto

-Forza schianto, preparati che andiamo a mare con degli amici-

Spalancai gli occhi e mi fermai nel bel mezzo della stanza.

-Credo che ti si sfuggito che ci troviamo a Novembre, Allison-
Sentii Allison sbuffare dall’altro lato del telefono.

-E’ sempre una giornata calda e il tempo è perfetto oggi. Ti prego andiamoci, anche senza fare il bagno, ma andiamoci, c’è Zayn- disse lei emozionata.

Quando si trattava di ragazzi che le interessavano, non potevi fermarle, ma è sempre la mia amica e dovevo accontentarla in fondo.

-Va bene va bene, non fare altre cerimonie- sentii Allison fare un urlo di emozione e riusciva a ripetermi grazie in contemporaneamente. –questo significa che vengono anche i ragazzi, giusto?-

-Si si, verranno tutti. Passo da te fra venti minuti, muoviti cocca- Allison stacco la chiamata e io di fretta scesi giù per prepararmi, vidi mia mamma camminare a vuoto a passo svelto per la casa, era vestita con abiti eleganti e mi sa che deve andare a lavoro.

-Tesoro, lì sul tavolo c’è un cornetto, se vuoi riscaldalo- mia mamma mi venne incontro dandomi un bacio sulla fronte.

-Ehm... si, grazie- mi girai verso il tavolo dove sopra si trovava un sacchetto di carta con dentro il cornetto. Avrei dovuto dirgli a mia madre che sarei andata a mare, ma già sapevo che non mi avrebbe fatto uscire, giustamente ero ancora in punizione.

-Mamma io vado a studiare matematica da Allison- mentii

Mia madre si gira di scatto guardandomi accigliata

-Matematica?- domandò

-Si… mmh… sai che sono negata in matematica- dissi grattandomi la nuca e girando il volto, avrei potuto ridergli in faccia.
-Rochy tu sei negata in tutte le materie- disse prendendo le chiavi dal muretto e aprendo la porta per uscire e mandandomi un bacio e l’unica cosa che feci io era una linguaccia.

Quando mia madre uscii di casa mi avvicinai al sacchetto che conteneva il cornetto, mi bastava annusare e faci una faccia di disgusto, chiusi il sacchetto e salii in camera prendendo da sopra l’armadio un costume decente e una borsa la quale ci misi il cambio, la crema abbronzante –anche se non serviva a niente- e una asciugamano. Andai in bagno e mi feci una doccia e cercai di depilarmi nelle parti più visibili del mio corpo. Indossai un jeans e un maglioncino di cotone bordò, molto leggero, con le mie solite Vans sotto nere, mi raccolsi in capelli in un coda alta e scesi giù dirigendomi fuori casa dove già trovai Allison facendomi un sorriso.

-Pronta?- disse lei prendendomi a braccetto e io annui salutandola con un semplice bacio sulla guancia. Devo dire che Allison  aveva ragione, la mattinata era afosa e sentii da sotto la maglietta il calore che mi faceva sudare a malapena. Ci avviammo al mare a piedi visto che era a pochi passi dalle abitazioni.
Arrivammo in spiaggia, c’erano diverse persone presenti, ovviamente hanno approfittato della giornata calda, anche se in questi periodi e raro capitare giornate così. Io e Allison ci girammo in torno per trovare i ragazzi e io mi misi sulle punte per vedere meglio.

-Eccoli!- disse Allison prendendomi per mano correndo e di conseguenze segui lo stesso passo suo. C’era un bel gruppetto di ragazzi e ragazze, tra cui vidi tra loro Harry che si girò guardandomi e scambiandomi i suoi soliti sorrisi dove si intravedevano le sue fossette, gli andai incontro abbracciandolo e alzandomi per la poca differenza di altezza.

-Come va?- disse affondando le mani nei suoi pantaloncini neri

-Tutto ok- risposi io mentre Harry si alzò la maglia la quale notai dei tatuaggi sul petto, una farfalla sul ventre e due rondini sul petto rimanendo scioccata da quello che ho appena visto. Era così strano vederlo in questo modo, i suoi muscoli scolpiti e il suo corpo completamente cambiato. Harry era davvero cresciuto.

-Wow… Harry. E questo?- dissi rimanendo a bocca aperta

-Ti piace? Cosa ti ha colpito di più. I tatuaggi ho il mio bellissimo fisico?- domando sorridendo e  sforzando i muscoli facendomi notare la sua tartaruga.

-Bhè… mi ha colpito il tuo cambiamento e quanto sei cresciuto. I tatuaggi poi… Da piccolo avevi promesso che ti saresti fatto un tatuaggio… e hai mantenuto bene  la tua promessa. Quanti ne sono, una trentina?- dissi ridendo e toccando il suoi tatuaggi sul braccio.

-Eh bene si, sono tanti. Non ti piacciono?-

-No no, cosa dici sono… wow- sorrisi.

-Ah ok, allora trovi i miei tatuaggi “wow”-

-Si, credo proprio di si

Sentii qualcuno prendermi per il girovita e facendomi girare facendomi sobbalzare. Era Liam con il suo bellissimo sorriso e regalandomi un bacio sulla guancia.
-Sei pronta per una nuotata?- disse Liam bevendo un po d’acqua dalla sua bottiglia.
-Bè….. credo di si-

Incominciai a spogliarmi e spalmandomi un po sulle spalle la protezione. I ragazzi erano già in acqua che esaltavano e Liam era alla riva che mi incitava a venire in acqua. Posai i miei vestiti nella borsa per poi avvicinarmi alla riva. Liam mi porse la sua mano e io la presi, misi la punta del piede in acqua e sobbalzai dall'acqua gelida che mi procurano dei brividi dietro la schiena.

-Forza Rochy. L’acqua è magnifica- disse Harry in lontananza avvicinarsi sempre più a noi.
Mi avvicinai all’acqua immergendo i miei piedi.

-Dai Rochy, vuoi che prendo i braccioli per farti entrare?- disse Harry scherzandoci sopra, ma questo mi infuriò. Mi stava solo mettendo in ridicolo davanti a Liam.

-Ah ah ah…. L’acqua è congelata, se mi dai il tempo-  Liam si immerse in acqua e iniziandomi a schizzare insieme a Harry.

-Forza principessa è l’ora di fare il bagnetto- Harry mi afferrò per il braccio cercando di non farmi scappare alla sua presa,mentre io provavo a dimenarmi mi prese a mo di sposa, cercando di fermarmi braccia e gambe, ma io non riuscivo a liberarmi alla sua presa.

-Harry. Non provarci nemmeno- dissi io infuriata, ma Harry faceva finta di non sentirmi e rideva sotto i baffi, mi portò un po’ più a largo, mentre io cercavo di dimenarmi e urlando.
Liam era con noi che cercava di stuzzicarmi buttandomi l’acqua in testa e cercava di aiutare Harry con il suo malefico piano.

-Pronta per il bagnetto?- disse ridendo in compagnia di Liam.

In un colpo secco e al tre di Liam mi lancio in acqua bevendo un po’ d’acqua salata.
-Fanculo a entrambi- dissi tossendo

-Com’era l’acqua? Buona?- disse Harry stuzzicandomi.

-Dacci un taglio coglione- gli risposi schizzandogli un po d’acqua.

Come mi aspettavo l’acqua era fredda come il ghiaccio e dopo un po riuscivo ad abituarmi a quella temperatura. Harry si era allontanato con i ragazzi un po’ più a largo, mentre io ero con Liam che provavamo a prendere confidenza e a giocare. Con lui stavo davvero bene e più lo conoscevo e più mi convincevo di lui. I suoi occhi rossi e le sue labbra rosse e carnose al contatto con l’acqua mi facevano impazzire, quasi da non potergli resistere.
Mi aggrappai un po’ a lui, visto che provavo a fatica a rimanere a galla.

-Posso? E’ una fatica rimanere a galla- dissi io arrossendo.

-Tranquilla- mi spostò una ciocca dal mio viso portandola all’orecchio –ma stai tremando. Vogliamo salire sopra?- disse Liam preoccupato.

-No, no. Sto bene in acqua-

Mi paralizzai a vedere le sue labbra che mi attiravano sempre di più. Liam fece un sospiro imbarazzato e rise guardandomi negli occhi. Capisco perfettamente quando nei libri provavano a descrivere le emozioni guardando quella persona negli occhi. Quelli che ti portavano al paradiso, lì, dove vedevi la felicità, l’amore o la paura di commettere uno sbaglio o forse fare la cosa giusta, per te. Il viso di Liam era sempre più vicino al mio e sentii il suo respiro posarsi sul mio viso bagnato e freddo. Appoggiò una mano sulla guancia e guardandomi le labbra, quello che era il suo scopo e anche per me. Le sue labbra senza neanche accorgermene pulsarono sulle mie screpolate, il bacio era sempre più passionale ed era come trovarsi sulle nuvole, o forse anche meglio, la sua lingua spingeva tra i miei denti chiedendomi l’accesso alla mia bocca e io la aprii incrociando la mia lingua alla sua. Lui scoprì la mia bocca facendo dei movimenti circolari con la mia lingua. Ad un tratto subito sembrava tutto più semplice, mi aggrappai con le braccia al suo collo, lui mi strinse per la vita portando le mie gambe ai suoi fianchi accerchiandoli ed ogni suoi tocco mi procurava dei brividi piacevoli. Accarezzai i suoi capelli banati, mentre lui posava la sua mano dietro alla schiena e finalmente mi abituai a quella temperatura dopo che entrambi prendemmo confidenza, e i suoi baci si facevano sempre più dolci e non riuscivo a staccarmi da lui neanche per prendere fiato, potrei anche morire in questo momento, ed ero certa che sarebbe stata la morte più bella.

-Buh!- piantò all’improvviso Harry e io arrossendo mi staccai da Liam. –Ero venuto per chiamarmi, mi ero chiesto che fine avevate fatto. Ehhh… bè. Adesso è tutto più chiaro- Harry abbassò il volto imbarazzato grattandosi la nuca.

-Lascia stare- rispose Liam allontanandosi da noi e fulminando Harry con lo sguardo. Harry mi mimò un mi dispiace, ed io risposi con “tutto ok” facendomi uno sguardo dispiaciuto e innocente.

**
Dopo venti minuti tutti i ragazzi compresa io insieme a Harry andammo ad asciugarci.

-Quindi tu e Liam…. siete una coppia?- mi domando Harry mentre camminavamo alla riva io e lui.

-Veramente c’è stato un bacio-

-E allora? Non mi sembri tanto entusiasta-  
Feci un sospiro e mi fermai e di conseguenza anche lui guardandomi accigliato.

-Non credo che per lui sia  una cosa…. Come dire…-

-Seria?- rispose Harry al mio posto.

-Esatto-

-Non conosci ancora bene Liam. Lui non è il tipo che gioca con le ragazze, oppure che bacia una ragazza solo se gli va. Poi cosa centra la cosa “SERIA”? hai solo diciotto anni per pensare a qualcosa di serio- per Harry era come un rimprovero. Non pensavo a qualcosa di definitivo, serio o promessi sposi. Non conoscendo Liam e conoscendo me che mi affeziona a qualcuno -anche con una piccola attenzione- posso amarlo con piccole cose, anche se amare è una parola grandissima per me, ma Liam mi dava tutto ciò che una ragazza voleva da un ragazzo: attenzioni, sentirsi bene, importante e la felicità.

-Non intendo una cosa seria. Fin da bambina mi sono affezionata subito a qualcosa che mi piaceva, tu lo sai-

-Se ti piace allora, prova a starci più tempo insieme, a conoscerlo meglio. Io più di dirti che è un bravo ragazzo non so cosa altro dirti- mi fece un sorriso calcato intravedendo i suoi enti bianchi e le sue fossette.

-Grazie Harry- mi misi sulle punte per abbracciarlo e lui ricambio stringendomi a sé.
 
**
Quando tornai a casa non ebbi chiamate o messaggi da Liam, non ci siamo più rivisti da quel bacio. Mi sapeva solo ignorare come se non fosse successo niente, forse qualche occhiatina, ma niente più. Non ero triste, ma arrabbiata. Altro che ragazzo dolce, era solo uno stronzo.
Più tardi dopo essermi fatta la doccia e tutto presi il cellulare dove lasciava un messaggio da Harry

 
Ti va di venire a casa e passare una serata tra amici come ai vecchi tempi? Passo da te alle 7
Il tuo Harry xoxo”

 
Sorrisi a quel messaggio. Non esisteva serata più perfetta in compagnia del tuo migliore amico. Quando eravamo piccoli stavamo sempre, sempre insieme. Ricordo a malapena la casetta sull’albero di Harry, lì portavo tutte le mie bambole e ci giocavo con Harry, a quel ricordo mi scappò un sorriso. Ho avuto l’infanzia più bella che una bambina possa avere e per questo devo solo ringraziare il mio Harry.
Risposi a Harry con un semplice “Ok” e posai il telefono sul letto. Finii di prepararmi, truccandomi con la matita e il mascara. Devo ammettere che questa giornata al mare mi ha colorato un po il viso ed  è stata utile a qualcosa.

Alle 7 in punta bussò Harry alla porta e io mi piantai al piano di sotto aprendo la porta e buttandomi fra le braccia di Harry.

-Andiamo principessa?- mi chiese sorridendomi.

-Andiamo- gli presi la mano e chiusi la porta alle mie spalle andando a casa di Harry. Forse sembrava strano stare mano a mano con lui, ma fin da piccoli abbiamo fatto così e Harry non mi sembrava a disagio. Poi non c’era niente di male, lui sapeva che saremo stati sempre e per sempre amici.

Quando entrai a casa di Harry vidi un bel salone con un camino acceso, tutto stile moderno.
-Harry, sei tu?- domando Anne.

-Si mamma, guarda chi c’è…- disse guardandomi e abbracciandomi.

Vidi Anne spalancare la sua testa dalla cucina, rimase quasi scioccata dalla mia vista. Posò il panno e si avvicinò a me a passo veloce abbracciandomi forte. Era passato di tempo, davvero tanto.

-Rochy sei cresciuta tantissimo- disse ammirandomi da capo a piedi –come potevo non riconoscerti, sei sempre stata bellissima fin da piccola. Harry, ma l’hai vista? Ti sei fatta davvero grande, sei una donna adesso-

-Ehi ehi, mamma. Piano con le parole. Ha solo diciotto anni. Ha tempo di crescere. Adesso è ancora una bambina e io devo proteggerla- Harry sorrise ed era convinto sulle sue parole.

-Bè, Harry, sto invecchiando insieme a te. Esageri col dire che sono una bambina-

-Tesoro, non farti complessi, questa è gioventù- disse Anne –ok, divertitevi. Vado a preparare. Mangi qui tesoro?

-Ehmm… no no, tranquilla Anne-

-Dai Rochy, non fare storie. Mamma, lei mangia qui. Niente storie- gli diedi una pacca sulla spalla e gli sorrisi. Ha sempre voluto comandare per me o decidere per me. Non è cambiato per niente.
Mi prese per mano e mi portò nel giardino.

-Vieni qui. Devo farti vedere una cosa- prese una bandana e me la mise sui occhi –è una sorpresa, non sbirciare, mi raccomando- disse a tono duro dandomi un pizzicotto sulla guancia. Mi prese per mano e pian piano mi guidò verso il giardino.

-Ok…. Brava. Fermati qui- sentii slegarmi la bandana e quando me la levò, provai a battere le ciglia per intravedere bene cosa avessi davanti.
A quella vista, mi misi le mani davanti alla bocca dallo stupore. Era la nostra casetta sull’albero, identica e precisa a quella vecchia che avevamo. Mi emozionai e Harry  mi abbracciò.

-Harry… è magnifico. Ma come…-
-Quando siamo venuti qui a Holmes Chapel ho chiesto a mio padre di farmi una casetta sull’albero identica alla vecchia. Non volevo lasciarti e lasciare i nostri ricordi e quindi ho voluto la casetta sull’albero che era la cosa più bella che avevamo. Ci sono ancora i vecchi giocattoli lì dentro, e anche qualche tua bambola. Ci vuoi entrare?- mi chiese Harry

-Si, si certo- dissi entusiasta. Aveva ragione Harry, avremo passato una serata come ai vecchi tempi.

Salimmo le scale di quella casetta e aprii la piccola porticina dove si trovavano sparsi a terra i giocattoli di Harry e miei, i disegni attaccati alla parete e la soffitta bassa che a malapena entravamo. Ci sedemmo sulle piccole sedie giocattolo e presi la mia vecchia bambola per terra.

-Guarda Harry. La mia bambola… bè… un po’ malridotta- dissi ridendo simultaneamente

-Si, ci facevo le guerre con quella- prese per terra un piccolo pezzo da costruzione.
Vidi Harry un po’ giù di morale, e inclinai la testa cercando la sua attenzione.

-Cosa c’è Harry?- dissi dolcemente.
Harry fece un sospiro per poi alzare il volto e guardami negli occhi pieni di lacrime.

-Ho paura… paura che questo non ci sarà più- disse buttando il giocattolo a terra-


-Cosa? La nostra amicizia?- vidi Harry annuire e io feci un sorriso malinconico.

-Tutti ti vedono  cresciuta o peggio come una “donna”- disse calcando l’ultima parola. –Tu cresci, io cresco. Troverai l’uomo della tua vita, ti poserai e avrai dei bambini e tu ti dimenticherai di me- una lacrima scese dai occhi di Harry irrigando il suo viso. Sembra stupido. Tu non ci pensi, ma io si-

-Harry, Come potrei dimenticarmi di te, sei stato sempre vicino a me, mi hai protetta, mi hai insegnato cosa fosse il bene e il male, e quello che sono adesso è grazie a te. Ricordi quando mi insegnasti ad andare in bici? Ogni volta che cadevo tu mi rialzavi e mi dicevi che dovevo essere forte che a qualsiasi costo io ci sarei riuscita. Ecco, la tua mano era sempre pronta a rialzarmi, eri pronto a consolarmi e dicevi che tu saresti stato la spalla su cui piangere, se avevo qualche problema dovevo dirtelo, se mi sentivo sola dicevi che tu ci saresti sempre stato e che non sarò mai stata sola. Si, è vero, in futuro avrò una famiglia e anche tu l’avrai, ma tu starai al mio fianco, sempre e per sempre-

-L’unica cosa che voglio e che tu non mi lascerai, voglio essere sempre io a proteggerti, a consolarti, quando c’è qualcosa che non va devi chiamare sempre per primo a me, sempre e per sempre Rachel-

-Te lo prometto. Sempre e per sempre tu- mi avvicinai a lui asciugandogli le lacrime e Harry mi abbraccio facendomi sedere sulle sue gambe.

Non saprò mai quello che un domani può succedermi, nessuno sa cosa può succedere un giorno. Ma sono sicura e certa che Harry, il mio migliore amico starà al mio fianco per il resto della mia vita.

 

OCCHI A ME:
scusatemi se ho messo il capitolo in ritardo, ma come già ho detto, la scuola e il resto non mi da tempo di scrivere. Domani non dovrei andare a scuola, quindi mi metterò a scrivere e se lasciate qualche commento lo metto domani pomeriggio. Mi dispiace che non vi convince come speravo, ma anche un piccolo commento se vi piace o meno mi basta e mi rende anche felice. So che vi scoccia, ma non vi chiedo di scrivere un poema, anche solo un rigo e mi va bene. per quanto riguarda la storia questo è solo l'inizio, ma se seguirete la storia vedrete quante cose succedono, mentre scrivevo l'ultimo pezzo della storia mi sono commossa, HAHAHAHAHA, giuro. si lo so, sono una scema. Spero che anche a voi vi faccia questo effetto.
oooookkkkkeiii... vi lascio con il quarto capitolo bellezze. 

-Marcy xoxo <3

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Capitolo 5
*** Has anything changed? ***


POV’S HARRY

Le strade erano buie e fredde, e per non lasciare sola Rochy, decisi di accompagnarla a casa. Quanto mi era mancato stare con lei. Ma non potevo definirla un “migliore amica”. Per lei sono un amico troppo importante, quell’amico che si fida, che gli confida i più grandi segreti, problemi, paure, insicurezze, lo stesso anche io, ma questo era troppo grande, portavo dentro di me un segreto che mi avrebbe allontanata dalla mia Rochy. Confessarle quello che provo per lei, dopo portavano delle conseguenze, potrei perderla per sempre, ma senza di lei la mia vita è come un buco nero. Ecco perché a sedici anni mi autolesionavo, soffrivo ogni giorno, e solo per lei, perché tra noi non poteva esserci qualcosa di più di una stupida amicizia, ma senza questo io non avrei lei lo stesso, questa malattia che avevo non è ancora finita, tutta questa sofferenza mi porta ancora a autolesionarmi, ma meno frequente degli anni precedenti. Mi sono innamorato di lei quando avevo solo undici anni, ricordo ancora come me ne accorsi: quando stavo con lei ero sempre a disagio, e quando i suoi occhi castani splendidi penetravano nei miei, sudavo le mani, e ogni volta che mi toccava sentivo dei brividi percorrermi per tutto il corpo, sentivo il cuore accelerare quando mi sorrideva, quando mi prendeva per mano. Ma lei non mi merita dopo tutto, lei è sempre stata aperta come un libro con me, io ero pronta ad ascoltarla sempre, mentre io non provavo a confidarmi con lei, anche con l’autolesione, ma tutto questo doveva finire. Tutto quello che io volevo l’ho sempre ottenuto e mi prenderò anche Rochy, a costo di fare la cazzata più grande.
-A cosa pensi?- la sua voce interruppe i miei pensieri e i suoi occhi sembravano che volessero leggere nei miei.

-A noi- fui sincero. Ma era ancora troppo presto per confessarle il mio amore per lei.

-Io penso a noi ogni notte- a quelle parole rimasi scioccato. Allora anche lei pensavo a noi, ma purtroppo a un “Noi” come amicizia.

-Davvero?- domandai facendo un sorriso arricciando il naso.

-Si, penso sempre che la nostra è l’amicizia più bella che possa mai avere- si fermò e mi prese per entrambe le mani, quel gesto mi fece diventare nervoso, e provai gli stessi effetti che mi facevano da bambino. –Oh Harry, non so cosa farei senza di te, per me sei la mia ancora di salvezza. E non voglio perderti per qualsiasi cosa al mondo-

-Rochy, mi fai una promessa? Se un giorno dovrò confessarti qualcosa che ti cambierà la vita, qualcosa che non ti aspetteresti mai, qualcosa che ti faccia del male, tu prometti che non mi lascerai mai?-

Vidi Rochy cambiare l’espressione, da dolce a malinconica. Questo mi fece preoccupare soprattutto a me, il mio scopo non era certo fargli capire i miei sentimenti.
-Harry, devi partire di nuovo?-

Quella domanda mi sollevò, ma mi scandalizzò anche dalla sua domanda sciocca e ridacchiai.

-No, no no. Assolutamente. Non succede niente, sta sicura che adesso è tutto perfetto. Io parlo del futuro-

Rochy fece un sospiro di sollievo e fece un passo in più trovandomi a pochi centimetri tra il mio viso e il suo.

-Harry perché hai così paura del futuro? Non ti lascerò lo prometto, ma stai prendendo troppo seriamente questo argomento, perché dovrei lasciarti? Ti ho promesso che starai affianco a me per il resto della mia vita. Dovresti pensare anche un po’ al presente- disse lei allontanandosi da me e prendendomi la mano tenendo stampato in faccia il sorriso più bello. Forse ha ragione, devo lasciar perdere il futuro e pensare al presente.

-Hai ragione- dissi sicuro e regalandogli uno di quei sorrisi simili ai suoi.

Rochy si avvicinò a me abbracciandomi, dandomi un bacio sulla guancia facendomi arrossire come una bambina timida.

-Ricordi cosa mi faceva impazzire quando giocavo con te?-

Capii subito cosa avesse in mente. Facendogli un sorriso malizioso la presi per le braccia e la feci salire sulle mia schiena.

-Sei pesantuccia, eh- scherzai provocandola.

-Zitto! Dai corri- disse lei incitandomi a correre. La feci stringere di più a me e presi le sue braccia fermandole al mio petto per tenerla sicura e non farla cadere. Al suo tre iniziai a correre come una furia e Rochy non aspettandoselo sussultò e fece un urlo stridulo. Non smisi di correre fin quando non arrivai a casa di Rochy.

**

POV’S ROCHY

Arrivammo fuori casa e Harry mi fece scendere dalle sue spalle come se fossi una piuma o la cosa più delicata che lui possa toccare. Si mise le mani davanti alla bocca per farle riscaldare e poi le  affondò nelle sue tasche dei jeans neri e con la coda dell’occhio mi fece il suo solito sorriso da fannullone.

-Ci vediamo domani a scuola allora?- dissi io inclinando la testa e facendogli un sorriso facendogli notare le mie fossette poco evidenti.

-Si, Notte Rochy- si avvicinò a me e mi diede un bacio a mezza luna. Quel gesto mi fece paralizzare, ma per lui invece e come se non avesse fatto niente, fece solo un sorriso e poi si girò per andarsene a casa, mentre io ero ancora ferma lì come un idiota e guardando a vuoto, avevo presente in testa, quelle labbra che mi sfiorarono appena e la sua poco peluria che aveva, solleticarmi i lati delle labbra. Ormai Harry si era allontanato e la sua immagine era diventata minuscola. Feci finta di non pensarci ed entrai in casa. La sera nell’letto, non pensai a me e Harry o della nostra amicizia e quanto ero felice di averlo ritrovato, ma pensai a quel maledetto bacio a mezza luna che era la cosa più assurda e stupida.

 
“ “ -Non voglio lasciarti. Non voglio perderti-
-Non lo sarà mai Harry- mi prese la mano e mi tirò a se incrociando i miei occhi con i suoi verdi, mi sorrideva, sorrideva come non aveva mai fatto, potevo dire che era il più bel sorriso che abbia visto, uno dei migliori sorrisi di Harry.
-Ricordi Rochy. Ricordi quando giocavamo sulla casa sull’albero ed era il tuo castello. Tu eri una principessa e io il tuo principe azzurro-
Risi al ricordo della nostra infanzia, la più bella che una bambina potesse avere.
-Si, mi è sempre piaciuto giocarci- Harry prese la mia mano e l’appoggiò sulla sua spalla, intrecciò l’altra sua mano con la mia e poi l’appoggiò dietro alla mia schiena.
-Ricordi anche quando ti facevo ballare? Ero una frana- disse lui ridendo.
-Si, mi schiacciavi sempre i piedi- ridemmo simultaneamente. Strinse di più la mia presa e mi portò di più verso lui e fece scontrare il mio petto con il suo, iniziando a muoversi in avanti con i passi e io lo segui, mi bastava guardarlo negli occhi ed era come se i miei piedi danzassero da soli e l’unica cosa che io facevo era leggerli nei suoi occhi. Era così strano, mi meravigliai del suo miglioramento nella danza, sembrava davvero un principe. Mi guardai in torno e notai che eravamo su un prato verde, era bellissimo e le faceva luce il celo con la luna piena e le sue stelle che lo completavano, era una serata paradisiaca. Io continuavo a seguire i passi e lui era ancora stretto a me che mi guardava negli occhi.
-Non è straordinario?- mi chiese Harry con la sua voce roca e dolce nello stesso tempo.
-Si, è fantastico. Come hai fatto a diventare così bravo nel ballo, a te non piace nemmeno ballare-
Harry distolse lo sguardo da me e guardò il cielo stellato. –Ho preso lezioni di ballo qualche anno fa. Un principe deve saper ballare e guidare la sua principessa- mi sorrise facendo intravedere i suoi denti bianchi.
-E’ tutto così strano…- dissi abbassando il volto. –Cosa è strano?- mi alzo il viso ritrovandomi a guardare di nuovo le sue iridi verdi smeraldo, era tutto così bello, Harry era bello.
-Noi. Qui insieme che balliamo… Sta cambiando qualcosa Harry?- Harry si fermò e lo stesso anch’io. –Siamo cresciuti Rachel, non siamo più bambini, non è più un gioco per me- cosa voleva dire con questo? Che quello che stiamo facendo è infantile? forse che siamo cresciuti troppo per essere i vecchi amici che eravamo prima? lui vuole i suoi spazzi e no avermi ai piedi? Vuole crescere ma crescere non significa che ci dobbiamo separare. Adesso che ci siamo ritrovati, che stiamo insieme come prima, dobbiamo allontanarci.
-Cosa significa?- Harry appoggiò la sua mano sulla mia guancia e il suo tocco mi portò dei brividi e in un lampo mi trovai le sue labbra sulle mie “ “

Mi svegliai di scatto… ero sudata. Era un fottuto sogno. Il mio respiro era accelerato. Non ricordo tanto di questo sogno, solo il bacio mi era impresso nella mente.
Cosa mi sta succedendo? 


OCCHI A ME:
SO CHE FACCIO SCHIFO E ME LO RIPETO OGNI GIORNO. SCUSATEMI DAVVERO SE NON HO AGGIORNATO LA STORIA. NON VI DO NEANCHE DELLE SPIEGAZIONI PER NON ANNOGLIARVI DELLA MIA "FANTASTICA" VITA, SONO SUCCESSI DEI CASINI A CASA E ANCHE A ME. MA FORTUNATAMENTE SONO ANCORA VIVA LOL <3
BEH PER QUANTO RIGUARDA LA STORIA... SI, LEI HA SOGNATO HARRY E QUESTO BACIO L'HA TORMENTATA UN PO' E LA TORMENTERA' ANCORA, NON SA COSA PROVA PER HARRY SE AMORE O UNA SEMPLICE AMICIZIA E VI DICO LA VERITA' NEANCHE IO LO SO AHAHAHAH. PENSERETE CHE CON LIAM SIA FINITA QUA MA NO, NON E' FINITA E METTERA' I BASTONI FRA' LE RUOTE A HARRY VISTO CHE LUI E' PAZZAMENTE INNAMORATO DELLA SUA RACHEL.
SONO POCHE LE RECENSIONI, MA NON MI INTERESSA TANTO, RINGRAZIO TANTO VOI CHE LEGGETE ANCHE SENZA RECENSIRE. SPERO CHE DOPO TANTO TEMPO CHE E' PASSATO LA STORIA NON PERDA MOLTO. ;)
MI RITROVO ANCHE A DIRVI. BUON ANNO A TUTTE VOI E SPERO CON TUTTO IL CUORE CHE QUESTO 2014 SIA DIVERSO NEL SENSO BUONO, PERCHE' PER ME IL 2013 HA FATTO SCHIFO E IL CALENDARIO L'HO BRUCIATO PROPRIO E SONO CONTENTA, ADDIO PASSATO E BENVENUTO PRESENTE E FUTURO. UN BACIO RAGA E ALL'PROSSIMO CAPITOLO E SPERO PRESTO, SEMPRE SE I MIEI STUDI ME LO PERMETTONO <3 <3 -Marcy 


 

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Capitolo 6
*** Happy or Sad? ***





Non ero così sicura di chiamarla giornata, visto che il tempo era nuvoloso e dava segni di pioggia oggi. Sentii le urla di mia madre dal piano di sotto che mi chiamava. Penso a come abbia fatto ad addormentarmi, aveva paura e temevo di rivivere in quel sogno. Sono sicura al cento per cento che non provo un minimo di emozione nei confronti di Harry, è come un fratello ed è strana l’idea di sognare una cosa del genere. Sono sicura che sono io farmi complessi, mentre Harry non fa altro che fregarsene, cazzo Rachel non ti ha baciato. Harry mi ha sempre confessato tutto, entrambi non avevamo segreti e conoscendo Harry come le mie tasche credo che sarebbe subito venuto a darmi una spiegazione di quel bacio che poi non lo era. Sono una cretina a farmi questi pensieri sciocchi e sono certa che non ci potrebbe essere nient’altro che una forte, bellissima amicizia. Ma ancora non so spiegarmi quel sogno, quel prato solo io e lui che danzavamo e poi la confessione di Harry e il bacio. Ho sempre pensato che i sogni ci fanno capire cosa vogliamo o cosa desiderano, ma io non desidero Harry.
Forse sono solo preoccupata che può succedere una cosa del genere, inizio con dire che questo non è stato un sogno, ma un incubo e una stranezza.

POV’S HARRY
Mi trovavo nei corridoi della scuola in compagnia di Niall, Zayn e Liam. Loro parlavano ma io ero concentrato a tutt’altro, mi guardavo in torno in vista di Rochy, era già abbastanza tardi e lei ancora doveva arrivare.
-Harry ma a cosa cavolo pensi?- ricevetti uno schiaffo dietro la testa da Zayn e diedi attenzione ai ragazzi.
-A null..- venni interrotto da Liam –Avete visto a Rochy?- io e Liam stavamo cercando la stessa cosa, era proprio strano, non mi rivolge la parola da… ieri.
-A quanto pare il nostro Liam è cotto- disse Niall dandogli una pacca sulla spalla, mentre Liam si affacciava ogni secondo per controllare se era arrivata Rochy.
-E’ bellissima, anche dolce… Oggi vorrei chiedergli di uscire- Se devo dire che sono geloso, si è vero, lo sono e anche tanto. Ma Liam è come un fratello, si vede che le piace. Credo anche di aver capito perché non mi guarda in faccia da ieri. Quando in spiaggia li ho disturbati mentre si baciavano, notai la faccia di Rochy ma anche quella di Liam era molto furioso e mi guardò male, ma ammetto che l’ho fatto apposta, l’idea di vederli insieme mi infastidisce e anche adesso che non fa altro che cercarla.
-Bhè provaci- dissi io. Non so neanche come ho fatto a dirlo… ma sono tutto stronzo?
L’unica cosa che ricevetti era finalmente l’attenzione di Liam, mi guardò stupito. –Si infatti, è quello che farò- disse storto. –Mi fai capire cosa cavolo ti prende?- domandai io. –Dimmelo tu. Da amico ieri mi avresti dovuto appoggiare quando mi trovavo finalmente da solo con lei e appari tu facendo uno dei tuoi soliti scherzi infantili- i ragazzi mi guardarono con occhi spalancati, mentre Liam aveva il fuoco  negli occhi. –Ero solo venuto a chiamarvi- dissi io male.
Fece una risatina fastidiosa e da lì mi innervosii davvero tanto –Ma  per favore Harry, ammettilo che sei geloso, ti da fastidio che qualcuno possa rubartela. Sarai anche il suo migliore amico ma no il suo paparino- Si avvicinò a me e io lo allontanai spingendolo e afferrargli un pugno sulla faccia. Ma Zayn e Niall mantennero Liam che mi stava ricambiando il pugno.
-Ragazzi, state impazzendo. Forza Harry allontaniamoci- Niall mi trascinò per il braccio allontanandomi da Liam, mentre Zayn provava a calmarlo. Andammo nel cortile della scuola e mi ritrovai Niall di fronte a me. –Harry stai perdendo il controllo per caso? Liam è il tuo migliore amico, non hai mai fatto una cosa del genere a meno che per una ragazza- si addolcì la voce pronunciando l’ultima frase. Io abbassai il volto. Credo che aveva capito qualcosa. -Non dirmelo, ti prego. Anzi rifletti su che errore stai facendo e poi ne parliamo.- si allontanò andandosene. Mi sentivo così male, il mio migliore amico, Liam. Non so come ho fatto. Devo togliermi dalla testa Rochy, non posso commettere questo errore, Niall aveva ragione. Dovevo chiarire con Liam di questo e proverò a dimenticare Rochy.

POV’S ROCHY

-Vi ho vista sai a te e Liam che…- disse Allison maliziosamente. Io scoppiai in un sorriso. –Si è davvero dolce, non faccio che pensare a quel bacio- “intendevi al bacio tra te e Harry” disse la mia vocina interiore, mi volevo schiaffeggiare. No, non penso solo a lui, ma anche a Liam. Anche se ieri in spiaggia non ci siamo salutati, da quando… da quando Harry ci ha interrotti. Liam era davvero furioso e se ne andò senza degnarmi di uno sguardo o un saluto e lo stesso dopo. –Quanto ti piace?- Allison mi chiese appoggiando il braccio sulla mia spalla –Bhè tanto da innamorarsi- era vero. Non ho fatto altro che pensare a Harry, mentre mi perdevo in quel bellissimo ricordo di ieri in acqua, le sue carezze le sue labbra umide e calde e i miei occhi che affondavano nei suoi, erano marroncini ma trovavo il paradiso solo a guardarli. Non aspettavo altro che un suo   bacio.
Allison mi guardò a bocca aperta ma anche con un sorriso. –Oddio Rochy- mi abbracciò da strozzarmi –Davvero Rochy non perderti questa occasione, è l’ideale ragazzo che una ragazza vorrebbe. È sexy- disse maliziosa e con voce sensuale, mi stava sfottendo –è dolce, ha un fisico da paura- risi per la sua affermazione, quanto le davo ragione. –Poi è romantico, conosco abbastanza Liam, ha avuto poche ragazze, ma si è sempre comportato davvero come un principe- Immaginavo io e Liam come una coppia, era il ragazzo giusto per me. Voglio andare più affondo dopo quel bacio. –Credo che hai ragione- Ally mi diede un pizzicotto sulla guancia e dopo mi incitò a correre, eravamo a pochi passi dalla scuola e in ritardo.
Quando arrivammo a scuola la campanella doveva ancora suonare e l’intera scuola era sparsa per i corridoi, io e Allison ci allungammo sulle punte per intravedere i ragazzi. Vidi Harry in lontananza insieme a Zayn. Lo salutai per farmi notare da lui e ci riuscii, ma mentre mi avvicinai a lui una mano mi strinse il braccio tirandomi a se facendomi girare. Misi a fuoco l’immagine che avevo davanti a me, Liam a poca distanza da me con il sorriso stampato in faccia e mi lasciò un bacio sulla guancia. –Ehi- lo salutai e ricambiai il sorriso –Ti stavo cercando- prese la mia mano facendola dondolare insieme alla sua –Sono appena arrivata- notai sul suo  zigomo destro gonfio e rosso, gli toccai la guancia e lui rabbrividì e passò una mano sopra alla mia –Cosa ti è successo- dissi preoccupata –Niente di che, io e Harry stavamo scherzando e mi ha dato una gomitata- si grattò la nuca. La campanella suonò e quel suono stridulo mi fece sobbalzare –Dopo scuola devo parlarti. Buona lezione- mi baciò la fronte mentre io gli accarezzai la guancia e mi lascio la mano e si allontanò. Quando mi girai per vedere di nuovo Harry, non c’era più, sicuro ci sarà rimasto male e da una parte me ne sentii pentita. Lo avevo lasciato così come un idiota. Presi dallo zaino il foglio con l’orario, che ancora dovevo ben memorizzarlo. Inglese. Bene, oggi mi è andata bene. Mi precipitai di corsa nell’aula 28 del Signor Peterson.


**

Quando uscii dalla classe, mi recai subito per i corridoi in cerca di Harry, da stamattina non l’ho visto neanche durante il cambio dell’ora. Mi stavo preoccupando, avevo pensato che era troppo arrabbiato con me per vedermi, ero in ansia, anche dal fatto che Liam era fuori al cortile della scuola per parlarmi, e questo mi metteva agitazione, quindi dovevo muovermi nel cercare Harry.
-Ehi splendore- vidi quei occhi azzurri guardarmi con gioia –Louis- sospirai, -Hai visto per caso Harry, lo sto cercando da per tutto- Più osservavo Louis e più notava che era un bellissimo ragazzo, occhi azzurri a volte grigi e i capelli sempre arruffati, aveva il vizio di tremolare la gamba,e mi colpiva il fatto che era sempre solare e gioioso –Bhè… mi dispiace dirtelo, ma Harry è andato via, l’ho salutato circa cinque minuti fa- rimasi dispiaciuta, ma anche arrabbiata, si voleva vendicare del fatto che stamattina non l’ho potuto salutare.
-Ti ringrazio Louis, ci vediamo- mi salutò con la mano e con sempre il suo sorriso da ebete e scappò via correndo. Uscii da scuola, dove vidi Liam in lontananza appoggiato a un albero, era così maledettamente perfetto, il cortile si sfollò ed eravamo solo io e Liam e un gruppetto di ragazze che si vantavano e tant’altro, mi avvicinai e corsi ad abbracciarlo –Volevo iniziare con dire che mi dispiace che ieri in spiaggia non ti ho salutata, ero molto ma malto geloso di Harry, vedevo a quanto sei felice con lui e quasi lo invidio per questo- risi e lo feci zittire -Liam, io ed Harry siamo amici di infanzia, siamo così legati perché per me è come un fratello, ma se vuoi sapere se mi piace, ti dico di no e ti dirò di meglio non ci sarà di più di una amicizia, io e Harry siamo inseparabili, ma niente di più- mi sorrise e mi tirò a sé –Mi piace farti ridere sai, sei così bella e subito, quando ti ho vista per la prima volta mi sono incantato e non mi rendevo conto di quanta bellezza esisteva, mi piaci Rochy e vorrei approfondire questo NOI in qualcosa di più. Ti va di uscire stasera?- arrossi per quelle dolci parole e sorrisi perché dopo tanto tempo mi sento veramente felice e non c’è stata altra persona che mi ha fatto battere il cuore con solo delle parole sdolcinate, Liam è il primo, il primo che mi faceva sentire queste emozioni. Si, volevo anch’io approfondire questo “Noi” in qualcosa di più –Si e mille volte si- dissi per poi baciarlo con passione e lui mi strinse  i fianchi sollevandomi e trovarmi alla sua altezza, si ero un po’ più bassina rispetto a lui, ma non c’era modo più bello per baciarmi.
Subito dopo io e Liam ci salutammo, con un altro bacio a timbro, percossi il parcheggio della scuola, non avevo più visto nè Allison né Harry. Attraversai per la strada fino a quando non vidi una macchina grande e nera sfiorami, presi un colpo e vidi chi era alla guida e misi a fuoco l’immagine. Parli del diavolo e puntano le corna –Harry sei uno stronzo di merda lo sai? Mi hai fatto prendere uno spavento- abbassò il finestrino e rideva a crepapelle, indossa degli occhiali neri e stava davvero bene. Ma che cazzo pensi Rochy, no sono furiosa e tanto, prima non si fa vedere per tutta la giornata e poi fa questi scherzi da farti prendere un infarto. –Monta su forza prima che ti lasciò qui- lo guardai storto –Se ti disturbo così tanto vattene- si abbassò le lenti per guardami negli occhi –Non provocarmi Rachel, sai che non ti conviene. Dovrei essere arrabbiato con te, ma ci metto una pietra sopra- cosa? Arrabbiato? Mi pare di aver sentito bene, feci una risata sciocca e alzai il dito medio con gusto ed entrai in macchina. –Sei un fottuto stronzo- incrociai le braccia arrabbiata e mi girai verso lo sportello –Per quello che hai fatto questa mattina stai certa che ti avrei buttata sotto, quindi renditi fortunata che sei viva- mi girai di scatto, ma davvero fa? –Senti sciocco che non sei altro, Liam mi ha presa all’improvviso per salutarmi, non potevo di certo rifiutarlo, sei il solito geloso del cazzo Harry- mi girai di nuovo verso lo sportello e lo sentii sbuffare –Io non sono geloso, cazzo. Mi ha dato fastidio che non ti sei preoccupata di venirmi subito incontro, ma vabbè… lascia stare, tu sei rimasta ancora bambina e capricciosa- stava esagerando e mi stavo facendo rossa dalla rabbia –Ferma la macchina e fammi scendere- urali. Non mi diede retta e aprii lo sportello spaventandolo e scesi, ma mi strinse per la giacca per fermarmi –Sali in macchina Rachel, muoviti- disse furioso mentre io non riuscivo a liberami della sua forte presa –Lasciami Harry, lascia questa “bambina capricciosa”, come dici tu-  lasciò la presa e caddi a terra sbattendo dolorosamente il mio didietro –Sappi che è finita- i suoi occhi non erano più verdi ma era quasi che diventarono neri, si allungo per chiudere lo sportello e se ne andò correndo come una furia. Scoppiai in un pianto per il dolore e per come mi aveva trattata. Harry non è mai stato così aggressivo con me, anzi è sempre stato delicato. Alzai le mani per asciugarmi le lacrime ma notai che erano graffiate e mi usciva un po’ di sangue e con la manica mi asciugai e tirai su il naso, tremavo come non avevo mai tremato, mi alzai piano e sentii di più il dolore che mi causava sotto alla schiena, guardai i palmi delle mie mani, perdevano molto sangue e mi affrettai per andare a casa ancora con le lacrime agli occhi.

OCCHI A ME:
BUONASERA BAMBOLINE, SI E' STRANO CHE HO SUBITO PUBBLICATO IL CONTINUO, MA NON VOLEVO DELUDERVI, QUINDI ECCO IL NUOVO CAPITOLO. COME VI HO DETTO, CON LIAM CONTINUA E CONTINUERA' ANCORA U.U HARRY E' STRONZO E MI PIACE MOLTO IL LATO DI HARRY GELOSO E STRONZO AHAHAHHA GLI SI ADATTA, MA LO TROVO ANCHE MOLTO ROMANTICO, MA VI AVVERTO LE SORPRESE NON SONO FINITE, CI SARANNO ALTRE COSE CHE DIVIDERANNO I DUOI PICCIONCINI, HARRY E' INNAMORATO MA ROCHY INVECE LO E' MA NON LO SA ANCORA, POI VEDRETE LEGGENDO IL CONTINUO. UN BACIO <3 <3 

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Capitolo 7
*** I'm love with you ***





-Cosa è successo?- mi chiese mio padre supplichevole mentre mi fasciava le mani con una benda. –L’ho già detto papà…- dissi sofferente. Non potevo mica dire che Harry mi fatta cadere e se ne andato senza darmi soccorso –Ti ho vista piangere tesoro. E’ successo qualcosa?- mi fece un nodo alla fascia e portò una sua mano sul mio viso per confortarmi, io abbassai il viso al ricordo della scena del litigio tra me e Harry
-Abbiamo litigato io e Harry…- mi guardò accigliato – E’ stato lui a causarti questa ferita?- la sua voce cresceva di più, quasi da spaventarmi –No, questo non è causa sua, ma mia- ci sedemmo sul letto della mia stanza e mi massaggiò le mani doloranti –Harry non mi farebbe mai del male- dissi insicura. Anzi forse è meglio domandarmelo. Harry non mi farebbe mai del male? Non lo so. –Tranquilla  piccola, le cose si aggiusteranno- mi baciò la fronte e se ne uscì dalla stanza e mi buttai a peso morto sul letto e guardai il soffitto e dopo le mani, le mie povere mani. Mi vibrò il cellulare e mi distrai dai miei pensieri.
Due, uno di Alli e uno di Liam… oh Liam quanto avrei voluto che fossi qui a baciarmi i palmi e far scomparire questo fastidioso dolore.

*
Da: Allison
Per: Rachel
“Arriverò da te fra un secondo, ti devo parlare
Baci.. tua Ally <3”

*

Da: Liam
Per: Rachel
“Piccola ci vediamo all’angolo di “the cobbles” ti aspetto vicino ai semafori alle 8…. Non vedo l’ora di vederti.
Liam <3”



Risposi ad entrambi i messaggi e andai in salotto. Mia madre era alle corse nel preparare qualcosa, mmh aveva un buon odore, un dolce –Che prepari di buon- mi appoggiai col mento sulla spalla di mia madre, era alle presa di una bellissima torta al cioccolato e panna –Stasera siamo ospiti da Anne- “Diavolo” –Ahw.. beh comunque io non si sarò- mia madre si girò e mi guardò come se volesse delle spiegazioni –Certo che ci sarai, c’è Harry e non mi sembra educato- sbuffai –Mamma devo uscire con… l-le ragazze. Arriverò da Anne subito dopo che siamo uscite- faccio schifo a dire bugie –Va bene- sorrisi –Ma… alle 10 ti voglio da Anne- l’abbracciai e la ringraziai.

*

Dopo un po’ mentre ero distesa sul divano a leggere il mio libro, qualcuno bussò alla porta, ero sola a casa e toccava a me aprire, sarà sicuro Allison.
Andai ad aprire la porta
-Ehiii cocca- appunto. –C’è qualcuno in casa?- disse sussurrando –No, dai cosa devi dirmi-
-Helen Geren, la ragazza del corso di Storia- spiegò Allison –Ah si, la ficcanaso- risposi io
-Mi ha appena riferito che stamattina Liam e Harry hanno avuto una discussione nei corridoi e mi ha detto anche che si sono presi anche a botte… per chi?.. per te Rochy- mi sentii in colpa, ma era anche strano, per quale motivo dovevano litigare per causa mia? –Cosa? Io? Allison sei sicura che sia vero? Helen Geren sa inventare un sacco di balle- farneticai io, era assurdo. –Dici? Non l’hai notata la ferita sullo zigomo di Liam, non credo che non l’hai notato- mi vennero in mente le parole di Liam “Io e Harry stavamo scherzando e mi ha dato una gomitata” –Si hai ragione. Liam mi aveva detto che stavano scherzando e si è fatto male- ci rimasi male –Non buttarti giù Rochy, ti avrà detto così per non farti preoccupare, oppure per non farti litigare con Harry- come se non bastasse, non credo che io e Harry ci saremo litigati così pesantemente per una sciocchezza. Aspetta, non so per quale motivo si sono litigati, ma me lo farò spiegare presto da Liam.
 
POV’S HARRY

Come cazzo si è azzardata a trattarmi in quel modo, sentirsi vittima di tutto, è vero, è sempre la stessa capricciosa. Non me ne sono pentito affatto di averla fatta cadere a terra e essermene andato. Voleva scendere, eccoti accontentata. Niall ha ragione, devo stargli alla larga, così non faccio ne soffrire Liam ne lei visto che di me non se ne è mai fregata. E che tutti vissero felici e contenti.
Tranne me in fondo… cosa cazzo dici Harry?
La lascio soffrire come io ho sofferto fin ad adesso portandomi dentro questo segreto che la amo da impazzire. Si dopo tutto io la amo lo stesso, però devo stare alle sue scelte, vuole Liam e questo si vede, guarda Liam come non ha mai guardato me, con quei suoi occhi che si illuminavano, pieni di amore e quando ho visto quel maledetto bacio volevo affogare stesso in quel mare, saremo solo amici come vuole e io la dimenticherò. Certo che la dimenticherò è l’unico motivo e starne alla larga.

 
-Harry- sentii qualcuno chiamarmi e mi girai –Niall- ci abbracciamo e gli diedi una pacca dietro la schiena –Dove stavi? Sono venuto a casa ma Anne mi ha detto che non c’eri e ti sono venuto a cercare- eh caro amico dovevo stare da solo e chiarirmi le idee –Stavo facendo un giro- Niall mi guardò stupito, forse è vero io non sono un tipo che va da solo in giro –Beh banda alle ciance, stavamo andando tutti da Zayn, siamo io tu e Louis, vieni?- forse mi aiutava a stare con i ragazzi e distrarmi un po’. Ma Liam? –Liam non viene?- chiesi –No, ha detto che doveva uscire con Rachel- serrai i pugni dalla gelosia, ma subito dopo li rilassai, non mi  interessa, ho detto che la dimenticherò e così sarà –Ehi amico va tutto bene?- 
-Oh si certo, forza andiamo-
 
POV’S ROCHY

Avevo un’asciuga mano attorcigliata al mio corpo e i capelli attorcigliati in testa mantenuta da una pinza e io con la testa ero alle prese di cosa dovevo indossare stasera, ero agitata, anche se non era la prima volta che io e Liam stavamo da soli, ma mi metteva agitazione per chiedergli cosa era successo oggi a scuola quando io non c’ero, dovevo essere rilassata stasera e passare la serata insieme e sereni, ma ero troppo presa dalla curiosità, ma ero anche agitata su cosa mettermi, io sono una sbadata, sciocca e combina guai, con i ragazzi non faccio mai nulla di buono.
Decisi di indossare un pantaloncino jeans con le calze nere e le mie converse nere e una felpa col cappuccio color porpora e la scritta nera “Love is pain.” Era pesante e comoda e non avevo la comodità di uscire anche senza una giacca, mi passai un po’ il fono per dare un po’ di volume ai capelli indossai un cappello sempre nero e mi truccai con un po’ di mascara e matita e basta, ero pronta. Scesi le scale a due e c’era la mia sorellina che giocava con le bambole –Come sei bella sorellina- affermò lei –Anche tu. Tu sei la bimba più bella- gli feci il solletico facendole evidenziare il suo bellissimo sorriso, ogni volta che la guardavo mi stupiva il fatto che io e lei eravamo davvero diverse, non so di preciso a chi assomiglio veramente, mamma dice che assomiglio alla mia nonna paterna, queste sono le sue parole, mentre io non ho mai visto una sua foto anche perché purtroppo è morta, pace all’anima sua.
-La mia bambina-
Spuntò la voce di mia madre dalla cucina, mi venne in contro e mi abbracciò strofinandomi il braccio
–Sei bellissima tesoro- disse dolcemente –Mamma, dai smettila- arrossii –Ti ho avvertito, per le dieci esatte ti voglio da Anne- camminai verso la porta e l’aprii –uff, ho capito. Ciaoo!- chiusi la porta e percorsi quel poco di strada che c’era da fare.

*

Ero finalmente arrivata e inviai in fretta un messaggio a Liam che ero qui ad aspettarlo.
-Sono qui- mi girai di soprassalto e vidi Liam che mi sorrideva. Lo abbracciai e i nostri nasi si sfiorarono appena e non sapevo se dovevo baciarlo o meno, ma senza pensarci mi baciò lui stringendomi alla sua presa –Sei bellissima come al solito- disse sulle mie labbra, lo ringraziai con un bacio dolce e profondo, mi prese le mani e con gli occhi cercava di chiedermi cosa significassero quelle fasciature –Queste cosa sono?- mi agitai e nascosi da dietro le mani –Niente, s-sono solo caduta- mentii con una scusa alquanto patetica, con papà è andata a buon fine, ma Liam non era tanto convinto delle mie parole –Rochy fammi vedere, ormai le ho viste. Mi dici cosa hai fatto?- Cosa poteva succedere? Era vero che sono caduta, però la mia bugia era diversa perché la caduta era procurata da Harry, ma se lo avrei detto cosa avrei causato, un altro litigio fra Harry e Liam? –Ti prego dimmelo, non voglio che ci siano segreti tra noi- aveva ragione in fondo, mi rilassai e abbassai il volto –E’ lunga la vicenda. Mi ero litigata con Harry e stavo scendendo dalla macchina senza la sua volontà e mi bloccò per la giacca, fino a che non la mollò e io caddi causandomi queste- dissi porgendole le mani –Harry. Ancora lui. Che razza di idiota. Poi che ha fatto? non immagino che ti abbia lasciato a terra così, vero Rochy?- il tono della sua voce aumentava quasi da spaventarmi –No. È esattamente così- iniziò ad agitarsi e sclaciò con il piede una lattina che era a terra –Domani se la vedrà con me quel figlio di puttana. Tu poi lo chiameresti amico?- stavo per piangere ma trattenni le lacrime –Lui non avrebbe mai volto farmi male, era nervosa, ma basta con la violenza. Non è stato abbastanza quello che avete fatto oggi?- urlai e andai al punto –Oggi? Cosa intendi?- alzai il volto e vidi i suoi occhi diventare rossi, mentre i miei si lucidavano sempre di più –So che quel livido è stato causato da Harry perché stavate discutendo di me. Cosa vi ha portata a ridurti quel livido sulla guancia e soprattutto che si trattasse di te?- domandai arrabbiata –Rachel…- la sua voce sembrava calmarsi –Forse sono solo io a notarlo, ma Harry è gelosa- cosa? È patetico lui non è geloso per queste cose, ma di tutt’altro –Gelosa? Non ne ha motivo… e poi di chi? Di te?- si torturava le mani mentre io cercavo ancora una risposta –Si!- sbuffai –Ma ti prego- me ne andai sfiorandolo appena, ma lui mi strinse il braccio permettendomi di girarmi –Aspetta! Non ho voluto chiederti di uscire per litigare- mi avvicinai di più a lui e gli presi la mano –Neanche io. Avevi appena detto che non volevi che ci fossero dei segreti tra di noi, anche stupidi, ma poi sei stato il primo a mentirmi su questo- toccai la sua ferita e sentii i suoi brividi che gli procurai a quel tocco –mi hai davvero delusa, ma questo non cambia i miei sentimenti per te- si avvicinò a tal modo da sfiorarci i nasi –Quali sarebbero questi sentimenti?- i suoi occhi erano impegnati a studiare le mie labbra e i miei invece che pregavano di baciarlo –Che sono innamorata davvero di te- le mie parole fecero distogliere i suoi occhi dalle mie labbra e mi guardarono con tenerezza nei miei occhi, il cuore mi batteva a mille perché non sapevo come poteva reagire lui dopo la mia confessione –Tu mi ami? –disse con la sua voce sforzata e i suoi occhi erano pieni di lacrime che da un momento sarebbero cadute –Si- portai la mano sulla sua guancia per accarezzarlo  -T-tu mi ami?- balbettai appena ma le sue labbra si piantarono sulle mie dandomi un bacio poco casto e le sue lacrime mi arrivarono alla bocca assaporando la sua emozione e quelle labbra umide e calde che tanto ne avevo il bisogno, le nostre lingue ormai prendevano confidenza e anche il nostro corpo, Liam mi tenne stretta i fianchi torturandolo e io avevo le mie che sfregavano i suoi capelli –Ti amo Rochy- pronunciò sulle mie labbra.
 
OCCHI A ME:
SCUSATE DEL RITARDO MA QUESTA SETTIMANA HO DOVUTO STUDIARE MOLTO PER LA FINE DEL QUADRIMESTRE. AVEVO GIA' IL CAPITOLO PRONTO PER VENERDI', MA IL PROGRAMMA NON MI FACEVA METTERE IL CAPITOLO. SO CHE E' CORTO , MA HO DOVUTO PERCHE' NEL PROSSIMO CI SONO ALTRE SORPRESE E MI SAREBBE USCITO TROOOOPPO LUNGO SE METTEVO TUTTO INSIEME. PER QUANTO RIGUARDA LA STORIA. IO AMO ROCHY E LIAM INSIEME *--* PERO' LA STORIA CONTINUA IN UN ALTRO MODO :/
HARRY STA PROVANDO A DIMENTICARE ROCHT, MA COME VEDETE NON CI RIESCE, MA CI RIUSCIRA'. SONO I PRIMI CAPITOLI QUINDI I COLPI DI SCENA NON CI SONO ANCORA, MA NEI PROSSIMI NE USCIRANNO, ADESSO STO SOLO FORMANDO LA STORIA PER POI FAR AVVENIRE QUESTI COLPI DI SCENA, MA SPERO SEMPRE CHE I PRIMI VI PIACCIONO LO STESSO E VI INCURIOSISCANO ;)

VOGLIO RINGRAZIARE VOI LETTORI CHE SIETE AUMENTATI MOLTO, MA MI FAREBBE PIACERE ANCHE UN RECENSIONE PER SAPERE IL VOSTRO GIUDIZIO BUONO O CATTIVO NON MI INTERESSA, ANZI FORSE PUO' ESSERMI D'AIUTO. DOPO QUESTO VI LASCIO CON IL SETTIMO CAPITOLO BABES. <3 <3 UN BACIO 
 
 

 

 
 

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Capitolo 8
*** I have to forget ***


Liam era dolce, premuroso, gentile, bellissimo e…. perfetto. Ho dovuto per forza rivelargli i miei veri sentimenti per lui e per fortuna è andata a buon fine.
-Dove andiamo?- domandai io. Eravamo mano per la mano e passeggiavamo nella piccola città di Holmes Chapel.
- In capo al mondo- mi prese in braccio e mi diede un bacio dolce da farti rabbrividire . –So io dove portarti, però tu devi indossare questa- cacciò dalla tasca del suo giacchetto di pelle nero una benda nera. Risi
-Avevi già tutto programmato?- dissi mentre provava a bendarmi gli occhi e la mia vista si oscurò. Non vedevo niente, ma sentivo Liam spostarsi davanti a me e si avvicinava sempre di più sentendo il suo respiro sulla guancia.
-Tutto già programmato piccola- disse al mio orecchio sussurrando. Gli regalai un sorriso e lo baciai. –Sono sotto la tua responsabilità, cerca di non farmi cadere- lo sentii singhiozzare e la sua risata si allontanava, allungai le mani per cercarlo.
-Liam, ti prego- continuava  a ridere, provai a levarmi la benda dagli occhi, ma era troppo stretta per levarla o sciogliere il nodo. –Vieni da me!- mi prese la mano per incitarmi a camminare e poi la lasciò. –Sembro un idiota- questo gioco non mi piaceva per niente, volevo sprofondare nei suoi occhi, volevo guardarlo, guardare il suo sorriso, ma lui era troppo impegnato a giocare. –No. Sei bellissima- mi fece sorridere con la sua affermazione. –Dai su Rochy, cammina in avanti, verso di me- Camminai piano con le braccia stese in avanti, Liam continua a darmi indicazioni su dove andare e io lo seguivo con fatica. –Siamo arrivati?- non mi rispondeva, non sentivo più niente. Deglutii quando sentii piccoli passi e lenti avvicinarsi, ma erano ancora lontani da me.
-Liam- delle labbra piombarono sul mio collo da farmi ansimare, mi lasciava dei baci dolci e umidi su tutto il collo, sarei crollata all’istante.  –Quasi- disse sul mio collo. I suoi baci non erano più dolci, ma poco casti. Mi mordeva leggermente il collo e mi faceva impazzire. Mi prese la mano e la intrecciò alla sua e camminò e io lo seguii. Ci fermammo e la mia mano era ancora stretta alla sua, sentii il mare. Si era il mare, il rumore delle onde. Mi levò la benda, sbattei le palpebre per mettere a fuoco l’immagine che avevo davanti. Ho sempre detto che il mare di sera era bellissimo. –Ti ho portato qui, perché in fondo qui è iniziato tutto. Il nostro primo bacio- rimasi senza parole, era davvero bellissimo qui, oppure era la sua presenza che lo rendeva bellissimo, magico. –Liam sembra di vivere in un sogno- la sua mano si posò sul mio girovita e mi diede un dolce, piccolo bacio breve. –Vieni!- si mise a correre sulla sabbia soffice raggiungendo la riva. Risi e lo seguii anch’io in corsa.
-Vuoi fare la più grande stronzata, pazzaria, cavolata, follia con me?- era serio questa volta, non c’era nessuna traccia di euforia nelle sue parole. Lo guardai anch’io seria e ragionando su ciò che mi aveva chiesto –Sarebbe?-
-Spogliati- lo guardai incredula. Cosa? Spogliarmi? –Cosa?- risi –Perché?- si stava slacciando le scarpe –Facciamoci un tuffo- era impazzito? Faceva freddo e dopo in che modo sarei tornata a casa. Bagnata fracida? –Liam è una follia- dissi nervosa ridendo –Appunto- disse lui. Non riuscivo a ragionare. Aveva ragione era una stronzata, pazzaria, cavolata e follia, ma adesso che ero con lui niente più contava, contava il nostro amore, noi, l’amore, i baci, le risate, il mare qui, adesso, gli occhi chiusi, la sua guida e l’amore per lui folle e pazzo. –Si- dissi sicura e mi levai la maglia rimanendo in reggiseno e lo stesso fece Liam, rimanendo entrambi con gli indumenti d’intimo. Si gelava, ed era sempre Ottobre. Mi circondavo le braccia e Liam mi strinse a se e fu lui a riscaldarmi con le sue braccia grandi e possenti. –Come la prima volta- mi prese a mo di sposa ed io ansimai alla sua presa –Ricordi?- lo baciai –Come non ricordarlo- mi baciò lui e camminò in avanti verso la riva e entrò in acqua, camminava fino a immergerci entrambi in acqua. Mi strinsi a lui forte e serrai gli occhi. Gemetti quando anch’io mi immersi nell’acqua gelata –Oddio Liam. Si muore- dissi tremando. Scesi dalla sua presa e lo abbracciai per trovare quel poco di calore che mi rimaneva –Stai tremando. Basta saliamo- disse –No no, va bene- mi tappai il naso e chiusi gli occhi e mi immersi tutta sott’acqua e subito risalii, mi asciugai gli occhi per vedere Liam, sorrise facendo intravedere i suoi denti bianchi –Ti amo- mi aggrappai a lui come la prima volta e lo baciai intensamente, era il bacio più lungo che ci avessimo mai dato, anche più lungo della prima volta. Eravamo solo noi. Io, lui, la notte, il mare e il nostro amore.


Dopo che uscimmo dall’acqua ci vestimmo, e i miei capelli erano umidi, troppo umidi.
-Mia madre mi ucciderà- dissi strizzando i capelli –Ma ammettilo, è stato bello- si avvicinò per darmi un bacio veloce –Si è vero- sorrisi.
-Tieni, prendi questa- mi porse la sua giacca –No Liam. Non ne ho bisogno, serve a te- dissi spingendola verso di lui –Serve più a te che a me. Me la ridarai domani, ma per adesso indossala- feci un sospiro e poi afferrai la giacca.
Tornammo a casa e Liam mi lasciò sotto casa di Harry. Scesi dalla sua moto e i porsi il casco.
-Grazie Liam, è stata la serata più bella di tutta la mia vita- appoggiò la mano dietro la mia nuca e con il pollice mi accarezzò la guancia –Questo è niente, ma sono sempre contento di renderti felice- mi diede un bacio a timbro e dopo lo abbracciai, eravamo ancora un po’ umidi e il profumo di Liam era mischiato con l’acqua di mare.
-Notte signorina White- disse scherzando mettendosi sulla moto e accelerando –Notte signorino Payne- mi fece un occhiolino e andò via e scomparendo nella notte.

Mi girai verso la casa e feci un sospiro per poi bussare.
Aspettai qualche minuto, fino a quando non mi aprì Anne –Tesoro, eccoti arrivata. Stavamo aspettando te- mi abbracciò Anne per salutarmi –Ciao Anne- chiuse la porta alle mie spalle e andammo in sala pranzo, dove c’erano tutti, tra cui Harry steso sul divano concentrato a guardare solo il telefono. –Buonasera a tutti- simultaneamente mi salutarono, tranne Harry, cosa dovevo aspettarmi. Mia madre si avvicinò a me e mi guardò come se fossi qualcosa da buttare –Tesoro, ma sei tutta bagnata, cosa hai fatto?- mi toccò la fronte –Hai la febbre Rachel- si alzò anche mio padre per controllarmi. Vidi finalmente Harry guardarmi, sono sicura che lui sapeva dov’ero e con chi ero. –Mi spieghi perché sei bagnata?- disse mia madre furiosa –Ha piovuto e noi ragazze non sapevamo dove metterci a riparo-
Mi sentii da un tratto girare la testa e persi l’equilibrio cadendo a terra –Oddio Rochy- mia madre mi aiutò a farmi alzare con l’aiuto di tutti –Harry portala in camera tua e falla stendere sul letto- disse Anne, mio madre mi prese in braccio e salì in camera con Harry, mi lasciò scendere dalla sua presa e mi fece aggrappare a Harry, in quel momento non pensavo a niente, neanche  a Harry, mi sentivo davvero male e l’unica cosa che volevo era il letto. –Harry mettila sotto alle coperte, io esco e vedo se c’è qualche Farmacia aperta- mio madre si avvicinò a me, mi mise una mano sulla guancia e mi guardò diritto negli occhi –Tesoro ascolta Harry e fai tutto quello che ti dice. Papà va a prenderti qualcosa che ti farà stare bene- mi baciò la fronte e usci dalla stanza chiudendo la porta. Harry mi fece stendere sul letto, mi levò le scarpe e mi mise sotto le coperte, non mi guardava in faccia e non disse una parola, in fondo tra noi era finita con quella litigata in macchina, ma adesso era tutto passato, giusto?
Mi rimboccò le coperte fino a sotto il collo e mi aggiustò il cucino e si allontanò verso la porta –Non andartene- dissi sforzandomi a parlare, sentii un respiro pesante e si girò verso di me –Adesso dovrei solo dire a tutti che Liam ti ha conciata in questo modo, e no le tue amiche o la pioggia. Rachel non sono stupido, non è caduta neanche una goccia di pioggia stasera- abbassai il volto –C’è l’hai a morte con me perché sono uscita con il tuo migliore amico? Non ha senso- Harry mi guardò male e i suoi occhi si fecero rossi –Non vi conoscente neanche tanto e già dai più importanza a lui che a me, ecco cosa intendevo quella sera quando sei venuta sulla casa sull’albero, sapevo che andava a finire così, ora inizi con il difendere lui invece che il tuo migliore amico- si torturò le mani e il suo tono di voce cambiò –A chi dovrei difendere secondo te, a te che gli hai dato un pugno in faccia? E che mi hai lasciata in mezzo alla strada?- diventai rossa, ma non so per cosa, o per la rabbia o per la febbre che sentivo crescere –Ti ho accontentata oggi, volevi scendere e ti ho fatta scendere. Non sai come mi sono sentito quando me ne sono andato. Non sai che..- entrò Anne e mia madre con il termometro e una pezza bagnata con acqua fresca e me l’ha appoggiarono sulla fronte e mi misero il termometro in bocca. All’improvviso non sentii più niente, mi alzai dall’letto e mia madre mi mantenne per il braccio, mi girava la testa, vedevo tutto ombrato e la vista non mi permetteva di vedere l’immagine di mia madre davanti a me, fino a che non caddi nel sonno…

POV’S HARRY

Presi la macchina di corsa e accelerai verso l’ospedale, le lacrime mi ombrarono la vista, e con il dorso della mano mi asciugavo gli occhi in continuazione. Avevo promessa di proteggerla, invece adesso è in ospedale. Il mio cellulare squillò, era Zayn. Mi asciugai il naso e risposi. –Zayn- la mia voce era un lamento –Harry che è successo?- non riuscivo a risponderlo, i miei pianti erano sforzati –Harry rispondi..- Zayn era preoccupato quasi quanto me, sentii una seconda voce dall’altro lato, forse era Louis –Rochy…- tirai sul il naso –Rochy è in ospedale Zayn- singhiozzai –Come in ospedale?- mi fermai con la macchina e accostai. –Quando è tornata a casa era un po’ bagnata, gli è salita la febbre, la temperatura era a 38, fino a quando non gli è salita a 39, lei è svenuta e l’hanno portata in ospedale.. Cristo santo Zayn aiutami- la voce mi soffocava in gola ed era difficile parlare –Adesso veniamo. Ma lei era con Liam, lui deve sapere qualcosa… lo chiamo- no Liam non si doveva proprio avvicinare a lei, non doveva neanche più azzardarsi a toccarla con un dito. –No chiamarlo neanche per sogno. E’ lui la causa di tutto questo- non lo farò più avvicinare a lei. –Credo che debba saperlo Harry.. Ci vediamo lì, stai tranquillo adesso veniamo- staccò la chiamata, posai il cellulare e misi in moto e partii.
Entrai in ospedale dove c’era mia madre e il mio patrigno seduti in sala.
-Mamma- mia madre si alzò e mi asciugò le lacrime –Tesoro, lei sta bene, deve solo essere sotto controllo dei dottori- mi spostò i capelli davanti agli occhi, mi baciò la guancia e mi abbracciò ed io caddi in un pianto disperato.


*
Ero seduto insieme ai miei genitori e aspettavo qualche notizia dai dottori, erano passati minimo quindici minuti e dei ragazzi non c’era ancora traccia.
Sentii le porte aprirsi, vidi per primo Liam, era nel panico ed era nervoso, io mi alzai e a passo veloce mi avvicinai a lui e lo presi per il colletto della giacca. 
–Non dovresti neanche stare qui- Liam cercava di mollare la mia presa –Calamati Harry, ti do tutte le ragioni del mondo, ma devo vederla- lo spinsi e lo allontanai da me, -Hai anche il coraggio di vederla, no che non la vedrai. Era con te Liam, avevi la responsabilità di tenerla al sicuro, invece che cosa?.. la vedo ritornare tutta bagnata- vidi negli occhi di Liam la tristezza e frustrazione –Mi dispiace così tanto- delle lacrime gli irrigarono il viso e con le mani si coprì la faccia. Vidi entrare Louis, Niall e Zayn. –Harry!- esclamò Zayn, mi venne vicino e mi abbracciò  -Io devo vederla Harry- serrai i pugni e la rabbia cresceva a dismisura –No, Liam. Tu non vedrai un bel niente- dissi urlando –Harry, tesoro è stato un incidente- apparse la voce di mia madre. –Se era con me non gli sarebbe successo niente di tutto questo- abbassai il volto –E’ sempre la sua ragazza- disse Niall. Eh si, era la sua ragazza, no la mia. Non avevo mai pensato quanto una parola facesse del male. Sentivo il cuore spezzarsi in mille pezzi –Non mi interessa più niente adesso- scansai la presa di mia madre e uscii fuori.

*

Ero seduto sopra a una panchina e fumai una sigaretta con disprezzo. Fumavo solo quando ero nervoso –Ehi Harry- apparse una voce che mi fece distrarre dai miei pensieri, era Zayn.
-Ehi- dissi a volto basso, si sedette vicino a me e sentii che prese anche lui una sigaretta dal suo pacchetto e l’accese aspirando ed dopo cacciando il fumo –Non ti ho mai visto così preso per una ragazza- si rilassò appoggiandosi allo schienale della panchina continuava a fumarsi con gusto la sua sigaretta –E’ come una sorella per me- aspirai anch’io la mia sigaretta quasi finita –Per favore Harry. Per te Rochy non è niente di tutto questo, l’hanno capito tutti ormai- alzai lo sguardo e guardai negli occhi Zayn corrucciato –Cosa intendi?- fece un altro tiro e aspirò cacciando il fumo dal naso –Ti piace Rochy, è forse è anche poco quello che ho detto- rimasi senza parole, era così evidente? Tutti se ne sono accorti tranne Rochy –Lei vuole Liam non vedi?- io per lei sono solo un cazzo di amico –Può anche essere, ma credo che non devi arrenderti. Dovresti dirglielo.- e poi perderla? –La perderò, non voglio perderla ancora Zayn, non posso stargli troppo lontano- buttai la sigaretta e con la suola della scarpa la spensi –Se non ci provi non puoi mai saperlo- forse aveva ragione –Forza entriamo che qui fa freddo-

Entrammo dentro, c’era la madre e il padre di Rochy che parlavano con i miei e vicino c’erano anche i ragazzi, tranne Liam, dov’era? –Allora? Come sta?- dissi io nel panico –Sta bene Harry, i dottori hanno detto che la vogliono qui la notte per averla sotto controllo nel caso gli sale ancora così tanto la febbre- mi rilassai, stava bene ed il mio cuore era in pace, insieme alla mia mente –Liam?- mi guardai intorno per trovarlo –E’ dentro da Rochy- cosa?
-Cosa? Perché non avete chiamato me? voglio vederla-
Aprii la porta e mi ritrovai in un corridoio con tutte stanze, camminai fino a quando non vidi la stanza di  Rachel, la porta era socchiusa, entrai fino a che non mi bloccai e sbirciai con la porta un po’ socchiusa. C’erano i due che si baciavano e le loro mani erano intrecciate, quanto avrei voluto stare lì al posto di Liam. 
–Mi dispiace di tutto, sono stato uno stronzo, per causa mia ti ho portata in questo posto orribile- disse Liam piangendo –Non hai nessuna colpa, come è successo a me poteva succedere anche a te, ma tu fortunatamente stai bene- Rochy lo consolò e dopo lo baciò –Harry era furioso, non voleva più farmi avvicinare a te, credo che aveva ragione- Rochy lo baciò ancora.
–Harry non può comandarmi, se voglio vederti ti vedo. Harry è solo un po’ protettivo, ma non può costringermi a non vederti- Gli occhi si appannarono dalle lacrime, feci ogni sforzo per trattenerle, ma senza successo.
Quelle parole mi avevano ferito, si stava dimenticando di me, era così evidente. Vedo quanto ama Liam e quanto è felice, non gli importa più niente di me, e forse devo andare avanti, come ha detto Niall. Ma rimarrà sempre nel mio cuore. Non ci sarà più Harry il dolce, il premuroso o il protettivo, se lei è felice senza di me allora è meglio che non la calcolo più. Farò soffrire lei come sto soffrendo io e forse saremo pari. Me ne andai, da lì.
Salutai i ragazzi e andai a casa piangendo, arrivato  a casa andai in bagno e mi rimboccai le maniche e vidi i miei tagli sui polsi
–Bentornate piccoline- presi la lametta e affondai la lama nella mia pelle e mi immersi nella bozza di sangue insieme alle mie lacrime.



OCCHI A ME:
ECCO IL CONTINUO DELLA STORIA. E' MOLTO MALINCONICO QUESTO CAPITOLO, PENSATE CHE HO PIANTO SCRIVENDOLA, HARRY MI HA UNA GRAN PENA, SOPRATUTTO GUARDANDO LA GIF QUI SOPRA CHE LUI PIANGE :(... RAGAZZE NON SO COSA DEVO DIRVI, SPERO CHE VI PIACE ANCHE QUESTO CAPITOLO ESSENDO UN PO' CORTO. GRAZIE MILLE PER LE RECENSIONI RAGAZZE MIE, NON SAPETE QUESTO QUANTO MI RENDE FELICE *-* 
SPERO CHE SARA' LO STESSO ANCHE CON QUESTO QUI....
AL PROSSIMO CAPITOLO BABES <3 <3

 

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Capitolo 9
*** Jealous? ***


La mattina successiva il dottore mi diede una ricetta, dovevo prendere delle medicine la mattina e la sera e mi diede il permesso di uscire. Liam mi venne a prendere con la macchina della madre per evitare che prendevo freddo, ultimamente mi sta dando molte attenzioni, anche per scusarsi dell’incidente della scorsa notte.
Mi stupii che Harry non mi aveva fatto neanche una visita, non era da lui e rimasi un po’ delusa dal suo comportamento.
-Dai principessa si torna a casa- affermò Liam interrompendomi dai miei pensieri.
-Non vedevo l’ora… gli ospedali non mi sono mai piaciuti- mi guardo in torno e penso alla mia stanza bianca e malinconica, era stata una serata un po’ particolare per tutti non solo per me e non vedevo l’ora di tornare a casa.
Liam mi prese per i girovita spronandomi  a camminare e sulle sue spalle trasportava il mio zaino per la notte.
Dopo un intera notte presi il mio cellulare, avevo vari messaggi di Ally e alcune chiamate dai ragazzi. Entrai in macchina con l’aiuto di Liam, dovevo ammettere che fisicamente non ero in me, la testa mi rimbombava nonostante il medico mi fece prendere delle pillole che entro poche ore la febbre scese, ma per il resto,  il mio corpo era come essere precipitato dal quinto piano. Nel tragitto ospedale/casa,  Liam mi teneva la mano e nel traffico mi lasciava vari baci sulla fronte, i suoi baci erano come una cura per me e le sue mani mi dava sicurezza e protezione, dopo tutto il casino di ieri notte ho evitato a pensare alla serata passata con lui, non potevo immaginare che entro pochi giorni Liam era diventato qualcosa di veramente importante, era premuroso e gentile con me fin dall’inizio, è il classico ragazzo che sogna ogni ragazza della mia età.
Quando arrivai a casa mi aiutò sempre con molta lentezza a entrare in casa e a salire in camera mia, mi servivano altri giorni di riposo e forse penso che sia l’ora di prendere quelle dannatissime medicine assegnate dal dottore, il lato positivo almeno è che guarisco da questa merda.
-Se hai bisogno di qualcosa non dimenticarti di chiamarmi, ci sono io qui con te- disse Liam seduto ai lati del mio letto accarezzandomi con il pollice le mie nocche.
-Sono in debito con te adesso, per il male che ti ho causato. Se non fosse stato per la mia stupida idea, a quest’ora stavi bene e forse un po’ tutti stavamo meglio. Sono così mortificato Rochy-  Sentii nelle sue parole la tristezza, era davvero dispiaciuto.
-Liam, va benissimo. Io fortunatamente sono ancora viva- mi lasciai trasportare dall’euforia. –Stai facendo fin troppo per me, adesso sono a casa e sto benissimo, certo non sto magnificamente, ma va tutto bene- le mie parole lasciarono calmare Liam e nella sua espressione notai un minimo di tranquillità.
-Va bene piccola. Ti lascio riposare, io penso che vado a scuola- disse guardando l’orologio, ha fatto già abbastanza per me e forse aveva ragione. Avevo bisogno di riposare.
Se ne andò lasciandomi un lieve bacio a stampo, sentivo le sue labbra fredde rispetto alle mie. Ogni volta che lo baciavo, era come rinascere.


 
 
Nel corso della settimana oltre a Liam, anche Ally mi faceva compagnia, riusciva a distrarmi e studiavamo anche visto che sono indietro con il programma, e con malumore e poca voglia studiavamo.
Di Harry non ebbi più notizie da quella sera nel suo letto quando parlavamo del mio comportamento e della mia nuova relazione con Liam, eravamo anche rimasti a un punto in sospeso, non avevamo finito di parlare. Sono 6 giorni che non lo vedo e ne sentivo la mancanza, e nell’arco di questi giorni ho provato a mandargli  dei messaggi ma senza risposta da parte sua. Sarà successo qualcosa, ne sono sicura, conosco Harry come il palmo della mia mano e so che c’è qualcosa sotto.
 
Il sabato sera i miei genitori uscirono e io rimasi a casa con Ally, l’unico passatempo del sabato sera a casa era un bel film e una ciotola di popcorn al formaggio
-Zac Efron è davvero il massimo in questo film- l’affermazione di Ally mi fece ridere e non aveva torto.
-Dicono che è gay- rispondo delusa. Ally era talmente concentrata a vedere il film che non mi diede retta e si intravedeva un po’  di sbava che gli colava dalle labbra.
Per il resto del film, io messaggiavo con Liam, mi racconta che sta trascorrendo la serata con i ragazzi, forse tra loro c’è anche Harry.
-Non stare lì impalata. Vai a fare altri popcorn- disse Ally facendomi ridere.
- Hai mangiato la tua ciotola e anche la mia.. ti sentirai male così- gli consigliai.
-Posso scaricare la mia gelosia sui popcorn. E’ la terza volta che si porta a quella tipa a letto- spiega lei del film, quello che io non sto seguendo minimamente.
-Penso che i film di Zac Efron ti facciano male Ally. Ci sono tanti altri attori fichi.. Tipo Brad Pitt-
Ecco, lui si che è fico. Lui si che ha tutto, e al pensiero di quell’uomo galante mi viene da sbavare come Ally alla vista di Zac.
-NAAA! Mi piacciono gli attori maturi- io e Ally scoppiamo in una risata.
 
Dopo due bei film e 3 ciotole di popcorn finiti io spezzo il silenzio con un dicorso.
-Sai Harry non si è fatto presente qui… poteva anche farmi una visita- mi arrabbio al pensiero della maleducazione di Harry, ha sempre detto che ci teneva a me, ma non si è fatto vivo per quasi un intera settimana, i miei messaggi che non risponde e neanche una chiamata. Mi sento in colpa per qualcosa, ma non so cosa. Non so per quale ragione Harry non si è fatto vivo per un minuto anche sol per dirmi “Ehi Rochy, come va?”
-Forse è impegnato e sta facendo qualcosa di importante- Più importante di me? WOW. A volte penso in tutti questi anni di amicizia con Harry, e ricordo a malapena questi comportamenti, ha sempre avuto un carattere strano e forse con la crescita si è sviluppata di più arrivando a farmi pensare che è un vero stronzo.
Stupida io che ci tengo forse più di lui. Stupida io che me ne faccio un problema. Stupida io che pensavo che la nostra amicizia ritornava a essere affiatata come da bambini. Mi sono illusa troppo, quelle parole false come lui, “Non ti voglio perdere” bhè è quello che stai facendo caro Harry Edward Styles.
-Lunedì allora voglio proprio sentire che scusa si è inventata-
 
 
Lunedì 26 Ottobre 7.45
 
Finalmente posso dire che mi sento molto meglio. Attendevo questo Lunedì per tutta la domenica, incontrerò di sicuro Harry, lo metto in umiliazione davanti tutta la scuola e far capire a tutti che razza di immaturo è.
Esco da casa e vado alla fermata del buss con Ally. Arriviamo a scuola entro cinque minuti. Non l’avrei mai detto, ma mi mancava la scuola, il tempo non era mai dei migliori a Holmes Chappel, ma non c’è da stupirsi.
-Dimmi se vedi Harry- raccomando a Ally.
Fuori all’ingresso ero come un cane da guardia. Al richiamo della campanella l’intera scuola si precipita nella scuola  come una mandria. Forse non sarà neanche venuto a scuola. Harry è sempre puntuale, da come mi ricordo.
-Cristo Santo!-  Ally mi fa girare dalla sua direzione. Gli occhi si annebbiano e sbatto le palpebre per credere a quello che sto vedendo.
-Potevo aspettarmelo da lui-  rispondo delusa. E’ sempre rimasto per Harry quel debole per le bionde, visto che ci sta mettendo sotto a baciarsi una cheerleader.
Sembra quasi che sono gelosa…

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Capitolo 10
*** For me it is more a friendship ***


Che cavolo gli abbia mai fatto ad Harry? Mi merito tutto questo da lui? NO CHE NON ME LO MERITO.
Ah si Harry Styles, vuoi giocare sporco? Va bene.
E’ disgustoso … BLAAA! Ally commentò il loro pietoso bacio, già, aveva ragione, era DISGUSTOSO.
Guadai male Harry che mi lanciò anche lui un’occhiataccia e me ne andai in classe.
Nell’ora di anatomia pensai solo a concentrarmi e nella mia classe c’era anche Niall Horan. Stavo pensando di parlargli, questo comportamento di Harry mi puzza un po’ e potevo solo domandare a uno dei suoi amici, penso che Harry si confida con i suoi amici e Niall era forse il più gentile e avrei potuto parlare seriamente. Liam non ci penso proprio a parlargli, potrebbe pensare che mi importa, ma non mi interessa per niente, poteva anche ingelosirsi e non avevo voglia di farlo arrabbiare.
Quando suonò la campanella l’intera classe uscì di corsa per andare alla mensa ed eravamo rimasti io Niall e altri ragazzi. Mi sveltii a mettere le cose in borsa e velocemente mi avvicinai al biondo.
Ehi Niall- il ragazzo si accorse di me e mi sorrise rispondendomi cortesemente.
Volevo farti una domanda uscimmo dalla classe insieme e lui mi seguii
Sono tutte orecchie  Disse lui sempre con un sorriso stampato in faccia e mi guarda dritto nei occhi pronto ad ascoltarmi.
Sai di me e Harry. Siamo amici di vecchia data e ci tengo a lui però non so cosa gli sia successo. So che ci tiene a me, me l’ha ripetuto centinaia di volte da quando ci siamo rincontrati e poi da un giorno all’altro non mi da più importanza e non l’ho visto più dopo l’incidente Niall mi guardò dispiaciuto, evidentemente ha notato quanto ci sto male. Lo ammetto voglio troppo bene ad Harry per avercela a morte con lui.E’ cambiato, ed è vero. Lo è anche con noi, non lo riconosco neanche più, gli ultimi giorni non è stato con noi, ha preferito stare da solo a casa, aveva detto che non stava bene, ma si capiva che non aveva tanta voglia di uscire, il ragazzo stava più che bene. Ho provato a parlargli Rochy ma si è solo innervosito e da li l’ho lasciato stare le mie speranze di sapere che cosa gli sia successo ad Harry si sono infrante.
Ora sta con quella lì dissi fredda, non mi piaceva per niente.
Chi? Hilary Rise Io non mi preoccuperei tanto, Harry la usa solo per giocare un po’fece un'altra risata maliziosa e compiaciuto di quello che aveva appena detto. “Harry la usa solo per giocare”… Harry non è mai stato il tipo che usa le ragazze, lui è sempre stato dolce, sensibile e premuroso, no il tipico ragazzo che si diverte in questo modo, mi viene tanta voglia di rimettere.
Scusa Rochy, ma perché non ci parli in prima persona con lui? di sicuro lui sa darti una risposta, sicuramente meglio che domandare a noi-
Ci penserò. Grazie Niall gli feci un sorriso e lo salutai.
 
7.12 p.m.

Vacci a parlare urlò Ally dall’altra parte del telefono.
Non è un ottima idea Ally. Lui non prova un minimo di mancanza nei miei confronti, mentre io vado li e dico “Ciao Harry, come va? Sai mi manchi però sei un gran figlio di puttana che non sei venuto a trovarmi quando stavo male”
WOW è perfetto, vai diritta al sodo
Ally scherzavo dissi seria e senza un minimo di divertimento.
Ma che cazzo! Vuoi sempre tenerti le cose dentro. Signorina Rachel hai proprio un brutto vizio pronunciò l’ultima frase quasi come se volesse prendere in giro mio padre, da lì mi parte una piccola risata.
Il lato positivo è che puoi anche prenderlo a parole in questo aveva ragione.
OK OK mi hai convinta.. stacchiamo, più tardi ti farò sapere sentii Ally che fece un urlo di entusiasmo. La salutai in fretta e staccammo.

Per fare presto e non perdere tempo davanti allo specchio mi misi in testa un cappello, presi il mio cellulare e scesi, riferendo a mia madre che andavo al bar con Ally in modo tale che se facevo tardi non si sarebbe preoccupata.
Arrivai fuori casa dei Styles, feci un lungo respiro e bussai. Dopo pochi secondi mi accolse alla porta Anne accompagnato dal suo favoloso sorriso.
Tesoro, come mai qui a quest’ora- forse aveva ragione, era un po’ troppo tardi per le visite.
Scusami Anne, ma dovevo parlare con Harry- dissi timidamente.
Certo, entra- entrai in casa e Anne mi disse che potevo salire in camera sua. Salii le scale arrivando fuori alla sua porta socchiusa e bussai educatamente, ma non ci fu risposta e sbirciai, vedevo Harry sdraiato sul letto con il suo Mp3 nelle orecchie, da lì aprii la porta. Harry alzò gli occhi e di corsa  staccò le cuffie dalle orecchie.
Ciao fu quello che mi uscì dalla bocca.
Ehiricambiò il saluto più freddo possibile. Mi avvicinai lentamente, mentre Harry era a testa bassa. Mi sedetti sul letto vicino a lui.
Ho saputo del fidanzamento con….. Hilary Harry rimase con la testa bassa e serrò i pugni
Non è la mia ragazza.. era incavolato, beh caro Styles lo sono quanto te.
No sai perché fuori scuola sembravate affiatati solo lì Harry alzò la testa, e notai la sua mascella serrata.
Certo che io non mi sono mai impicciato dei tuoi baci con Liam
Forse perché a te non ti interessava io sempre più calma possibile.

HARRY: ZERO RACHEL: UNOOOO. Ti voglio incazzato Styles.

Rochy, che cavolo sei venuta a fare qui? Vuoi continuare a parlare dei miei baci con Hilary? OOOHH caro mio, certo che no. Con te non ho ancora finito.
Sono stata in ospedale qualche settimana fa sai, e mi aspettavo che il mio migliore amico venisse almeno a farmi una visita, sai tipo “Ciao Rochy, come va?”
Harry abbassò di nuovo il capo Non ho avuto tempo questa volta rispose calmo. Io invece mi alterai. Ma veramente? Non ha avuto tempo per la sua amica… Patetico!
Hai ragione, eri troppo impegnato a scoparti quella invece che venirmi a trovare, avevo bisogno di te in quel momento. Mi sono sentita sola, quando sola non era. Era come se il mondo mi fosse crollato addosso e tu? Tu invece eri troppo impegnato? gli occhi si bagnarono leggermente di lacrime. Harry si alzò di scatto e anch’io di seguito.
Ma ti prego. Bisogno di me? C’era il tuo ragazzo a consolarti Rochy, di me non avevi bisogno e questo l’ho sentito con le mie orecchie in ospedale Focalizzai bene quello che aveva detto Harry e mi venne in mente quando stavo in ospedale con Liam. Dissi che Harry non mi poteva comandare, sicuramente Harry deve averci sentiti parlare. Da lì capii tutto. Mi sentii malissimo, Harry aveva tutte le ragioni per essere arrabbiato con me.
Harry… Io.. Hai frainteso, veram..- venni interrotta subito da lui.
 -Ora ho frainteso- Rise  Basta Rochy, vivi la tua vita felice con Liam, io non servo a niente mi afferrò per un braccio e mi spinse fuori la porta.
Cosa ti sta succedendo Harry? Dimmelo per favore. Qualcosa è cambiato, lo so, ma non so che cosa.-
Cazzo Rochy, la nostra amicizia, per me la nostra amicizia è finita. Adesso vattene mi spinse ancora, ma io ero venuta qua per una spiegazione.
Harry non mi sono mai piaciute le cose dette a metà. Hai sempre detto e hai sempre giurato che la nostra amicizia non sarebbe mai finita Non ho mai pensato che sarei crollata, ma si, le mie lacrime non avrebbero atteso un altro minuto.
Per me non è più un'amicizia. Ti prego vattene
Non lo è? mi asciugai le lacrime, e me ne andai.
Ho perso solo tempo a venire qui scesi le scale e mi apparse Anne davanti a me.
Rochy, ch’è successo? guardò poi Harry
No niente, si è fatto tardi e devo rientrare a casa
Ma aspetta che Harry ti dia un passaggio … Harry? lo chiamò ma da parte sua non ci fu risposta
No grazie lo stesso Anne, vado a piedi La salutai e uscii di corsa da quella casa e raggiungendo la mia velocemente.

Arrivai a casa e l’unica cosa che feci fu quella di salire in camera mia e di buttarmi sull’letto e liberai le mie lacrime che già avevo trattenuto abbastanza.



ATTENTION AT MEE:
Buonasera ragazzuoleeee
è da tanto che non la continua... GIAAAAA'
Faccio schifo, all'inizio non avevo tanta voglia di continuare la storia, anche se potevo benissmamente continuarla.
Ho avuto vari tipi di problemi e non mi sono dedicata alla scrittura per TAAAAAANTISSIMO tempo, proprio per queseto vi chiedo scusaaaa :DDDDD
Spero comunque che mi laciate sempre una recensione, ma anche piccola giusto per sapere come vi pare. ACCETTOO OGNI TIPO DI GIUDIZIO EEHHH.

RINGRAZIO LE RAGAZZE CHE HANNO AGGIUNTO LA STORIA IN DA RICORDARE, IN PREFERITA E DA SEGUIRE. grazie mille ragazze, veramente mi ha fatto piacere.

Ringrazio anche le lettrici silenziose ovviamente.
Un bacio e al prossimo capitolo bimbee <3

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