Kitai's Dream

di Magical_Dream
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Sogni Infranti ***
Capitolo 2: *** Morire Dentro ***
Capitolo 3: *** Nuovo Mondo ***
Capitolo 4: *** Il covo ***
Capitolo 5: *** Dreameater ***
Capitolo 6: *** Un nuovo inizio ***
Capitolo 7: *** La forza del cuore ***
Capitolo 8: *** Fino in fondo ***
Capitolo 9: *** Grande Guerra Divina: Tempo per piangere ***
Capitolo 10: *** Grande Guerra Divina: E le stelle stanno a guardare... ***



Capitolo 1
*** Sogni Infranti ***


- KITAI'S DREAM - 
CAPITOLO 1: SOGNI INFRANTI


"Perchè esistono le guerre? Cosa porta gli esseri umani ad uccidere altri esseri umani? Ormai l'umanità non si pone più queste domande, è un obbligo, una maledizione che ti perseguita per la vita, nati, cresciuti e morti nella guerra, entrati in questo circolo vizioso senza nè vinti nè vincitori, rimane solo la morte..."

Kitai era seduto sul tetto della sua casa a Mokucity, era notte ma non riusciva a dormire, preferiva starsene a guardare il cielo pensando al giorno successivo, il giorno in cui sarebbe diventato un Heishi, ormai aveva compiuto 14 anni, e adesso poteva far parte dell'accademia Heishi di Mokucity, dove sarebbe diventato un protettore della sua regione.
"Un giorno, tutte le persone potranno guardare questo magnifico cielo insieme, non potrà continuare così per sempre, da domani proteggerò tutti i miei amici, e darò tutto me stesso per cambiare le cose!"
Kitai voleva autoconvincersi di questo, anche se in fondo sapeva che non avrebbe mai avuto la giusta forza per farlo.

Il sole stava sorgendo dall'orizzonte, i ruscelli nel villaggio creavano un'atmosfera serena e solenne, gli edifici in legno e mattone illuminati dai raggi si immergevano nell'erba viva e colorata. Kitai stava per partire quando arrivò Jin.
-Kitai! Finalmente arriva il tuo primo giorno all'accademia Heishi, sono fiero di te! Finalmente potrai proteggere anche tu la nostra regione-.
Kitai lanciò un sorriso e disse -Grazie Jin! Farò del mio meglio, e vedrai che un giorno ti supererò e diventerò capovillaggio-.
-Sei sempre il solito insolente, sai benissimo che sono uno degli Heishi più esperti in tutta la Regione del Legno-.
D'un tratto il viso di Jin si fece più serio -Kitai, so che non hai un padre e una madre, e so che io non potrò mai essere come un padre per te, ma ricorda, ti voglio bene-. Kitai abbracciò Jin e si incamminò sorridendo, poi aggiunse:
-Però vedi di non romperti le ossa a casa Jin! Ormai sei sulla soglia dei 50 anche tu!- .

Kitai arrivò all'accademia Heishi, la piazza centrale era colma di ragazzi in attesa di entrare.
-Cavolo quanta gente! Adesso devo individuare Maqui e Itami, diamine dove sono?!-.
-E chi si rivede, Kitai Uzami...-
-Ehi sei tu Itami! Meno male, cominciavo a sentirmi un po' a disagio con tutta questa gente, hai visto Maqui?-
-No, sono appena arrivato, so solo che i ragazzi di quest'anno sono davvero dei tipi tosti. C'è anche un tizio della Regione dei Tuoni, è spaventoso, dovrebbero mettere lui a proteggere la statuetta del Dio Anagennisi, vedendo lui nessuno si avvicinerebbe- disse ridendo.
Itami mostrò a Kitai il ragazzo in questione, se ne stava in disparte su un'altalena, fermo, con la testa bassa, con gli occhi persi nel vuoto, ma Kitai non ne fu spaventato, recepì solo un forte senso di tristezza e solitudite, guardandosi attorno Kitai notò altri ragazzi che lo deridevano e lo guardavano come un mostro.
Kitai fu assopito dai ricordi: "Vattene via di qui! I tuoi genitori non avrebbero dovuto farti nascere! Diventerai un Senkyõshi come loro! Vattene via e non farti vedere mai più!".

  -Kitai, Itami! Siete quì- Maqui arrivò interrompendo i pensieri di Kitai.
-Hey Maqui, sei davvero tu? Sei cresciuta moltissimo dall'ultima volta che ci siamo visti!-
"Cavolo! Gli dovevo fare un complimento migliore! Gli potevo dire che era diventata più bella! Che testone che sono!".
-Ah... Io... Ehm... Anche tu... Volevo dire, grazie...- Maqui si era fatta rossa come un pomodoro "Non sono riuscita a dire una frase di senso logico, Kitai mi avrà preso per una stupida, che vergogna!".
D'un tratto suonò la campanella, finalmente il nuovo anno scolastico era aperto! -dai muovetevi piccioncini- disse Itami a Kitai e Maqui.
All'entrata Kitai vide di nuovo quel ragazzo misterioso, i loro sguardi si incrociarono. "Quegli occhi, i suoi occhi sono freddi come ghiaccio, siamo molto diversi, eppure quel ragazzo ha qualcosa di me".

Tutti i ragazzi si erano seduti sulle sedie, si doveva aspettare solo l'insegnante, Kitai e Maqui ne approfittavano per scambiare due chiacchiere. D'un tratto spuntò l'insegnante, era una donna sulla trentina inoltrata, capelli biondi e mossi portati all'indietro, e occhiali che non lasciavano intravedere gli occhi. Cominciò a parlare con voce seria e squillante.

-Buongiorno, mi chiamo Manabu Nake, oggi tutti voi diventerete degli Heishi, e avrete il compito di difendere tutta la MokuzaiChiiki, la nostra regione. La vostra vita non è importante, imparerete a sacrificarvi per la patria e per difendere i nostri villaggi.
Imparerete a padroneggiare le arti fisiche e spirituali e a mettere la sicurezza della regione davanti a tutto il resto. Come saprete, in questa accademia c'è un importantissima reliquia, la statuetta di Anagennisi, che secondo le profezie contiene un potere enorme che fermerà la scìa di sangue che si è protratta in questi secoli, ma se finirà nelle mani sbagliate, potrebbe scatenare l'apocalisse-.

Il discorso continuò, e tutti i ragazzi furono ufficialmente riconosciuti come Heishi, dopo si disputò una piccola festa per celebrare l'evento. Durante la festa Kitai incontrò Yuki, una sua vecchia amica.
-Yuki, ma sei proprio tu?-
-Kitai? Finalmente ci reincontriamo dopo un anno, dimmi, c'è anche Itami con te?-
-Ecco lo sapevo, sempre a lui pensi, quel playboy attira sempre tutte le ragazze, vorrei sapere perché Maqui non fa lo stesso con me, ma anzi ogni volta che gli faccio un complimento risponde con parole sconnesse...-
Kitai non fece neanche in tempo a finire il discorso che già Yuki stava parlando con Itami...
-Diamine... È irrecuperabile-.


D'un tratto, si sentì un fortissimo rumore provenire da fuori, dalle finestre non entrava più la luce del sole, ma una strana luce rossastra, l'accademia cominciò a tremare, si sentivano urla provenire dappertutto, una ragazza si affacciò alla finestra e subito urlò -Al riparo!!-
"Cosa sta succedendo?! Cosa faccio!" Kitai cominciò a farsi prendere dal panico, voleva scappare, ma era appena diventato Heishi, non poteva. Allora corse subito vicino alla finestra, sopra c'era un enorme meteorite che stava per crollare su tutta Mokucity, la ragazza lì vicino disse a Kitai -Mettiti al riparo e poi preparati a combattere, siamo sotto attacco, il meteorite è un invocazione degli Heishi della Regione della Neve, vogliono la Statuetta di Anagennisi!!-.
Kitai era paralizzato dalla paura, non era ancora pronto per rischiare la vita, non voleva rischiare di perdere tutti i suoi cari, di non realizzare il suo sogno. Intanto gli Heishi adulti, fuori dall'accademia, si misero sotto il meteorite facendo magie di contenimento e invocazioni -Invocazione speciale, demone acquatico!-, un enorme demone d'acqua afferrò il meteorite che si frantumò in tantissimi pezzettini che caddero sull'accademia, il tetto si frantumò e l'accademia crollò sui giovani Heishi.
Kitai era stordito, non riusciva più a recepire i suoni, era a terra confuso e disorientato, pieno di polvere e cemento addosso "Mi devo rialzare, devo proteggere la statuetta di Anagennisi"
Kitai si alzò e andò traballante verso la sala della statua, nei corridoi c'era sangue dappertutto, corpi morti, urla...
Gli Heishi della Regione della Neve erano entrati nell'accademia, avevano una potenza spirituale enorme, riuscivano a trucidare un corpo con colpi diretti e ben assestati, erano spietati e violenti, dallo sguardo insensibile e ghiacciato, bianchissimi e inespressivi, dei mostri in carne ed ossa. Kitai arrivò alla sala blindata della statuetta, ma la blindatura non sarebbe bastata a fermare quelle furie, c'era anche un altra ragazza, Kitai la riconobbe subito, era la figlia di Jin...
-Kino, vattene da quì, sono troppo forti per noi!-.
-Non capisci?! Non importa, dobbiamo proteggere la statuetta per il bene del villaggio-
-Ma se morissimo la prenderebbero lo stesso, sarebbe solo un sacrificio inutile!-
-Nessun sacrificio è inutile, lo dobbiamo fare per le persone a cui vogliamo bene! Lo dobbiamo fare per Jin, che ti ha salvato quando eri un orfano, lo dobbiamo fare per i nostri cari! Per il nostro paese!- .
Kitai cominciò a piangere, ma acconsentì -Io... Va bene, per Jin!-.
Un Heishi della Regione della Neve si stava avvicinando, era solo ma terribilmente spaventoso.
-Kitai, è uno solo, io catturo la sua attenzione, poi tu lo colpisci-
Kino si lanciò contro di lui, poi si scansò all'ultimo secondo passandogli accanto, ma istantaneamente l'uomo la prese per il collo e la strozzò talmente forte da non riuscire neanche a farla urlare, la presa era tanto violenta che gli occhi le sembravano scoppiare, era un dolore che non aveva mai provato in tutta la sua vita.
Kitai si trovò spiazzato, era terrorizzato, rimase immobile.
-Datemi la statuetta e non vi farò del male-. Kitai non sapeva cosa dire, subito dopo spuntò Itami -Kitai forza! Attacchiamolo!!!- ma Kitai era troppo terrorizzato per muoversi, in quel momento voleva solo scomparire, la paura di perdere tutto era troppo forte, Itami si lanciò contro l'uomo -Tecnica mangia anime!- Itami riuscì a toccare l'uomo e tirò dal suo corpo la sua anima spirituale -Così non ti potrai più muovere! Kitai è il momento giusto per attaccare! Spezzagli l'anima! Muoviti che non posso resistere ancora per molto!- ma Kitai era fuori dal mondo, dopo un po' si decise, e cominciò ad avvicinarsi, ma era troppo tardi, Itami lasciò la sua anima che rientrò nell'uomo, che immediatamente lanciò Kino contro Itami, poi si scagliò contro Kitai con un colpo alla testa che lo scaraventò contro un angolino, l'uomo cacciò una lama dalla tunica e disse -Dì le tue ultime parole ragazzino...-.
Ma nel momento in cui stava per colpirlo... Kino si mise avanti e venne trafitta interamente, tutto il sangue schizzò sulla faccia di Kitai che rimase sconcertato.
L'uomo poi si diresse subito verso la porta blindata, che distrusse in un colpo, e rubò la statuetta di Anagennisi dicendo -Che generazione di imbecilli! Non ho dovuto neanche combattere per mettervi a tacere, addio- poi se ne andò.
Subito dopo, arrivarono tutti gli altri componenti dell'Accademia, tra cui anche Maqui, e si ritrovarono tutti il terribile spettacolo con Itami moribondo a terra, e Kino aperta in due parti sopra al corpo sconcertato e traumatizzato di Kitai, del tutto insanguinato.
-È stata colpa mia- Itami parlò con le ultime forze -Non ho resistito abbastanza con la tecnica mangia anime... È colpa mia se hanno rubato la statuetta-.
Tutti i componenti dell'accademia rimasero sconcertati, come lo stesso Kitai...

 
La notte dello stesso giorno fu un incubo, Kitai si mise a piangere per ore su una panchina, la paura, la disperazione, il senso di ingiustizia, e il timore che anche gli unici suoi amici lo potevano schifare. La guerra è una tragedia che ti colpisce nel profondo, un segno indelebile nel cuore... 
Ormai era notte, Kitai aveva finito tutte le sue lacrime, la desolazione di quel posto era ancora più angosciante dopo questa esperienza, solo un lampione illuminava la panchina e l'ambiente circostante. 
-Kitai...- si sentì una voce, era Itami. Si mise accanto a Kitai e lo guardò
-Non segnare la tua vita da quello che è successo oggi, anche io da piccolo ho passato giorni del genere, ma non bisogna mai perdere la speranza, il tuo sogno è quello di fermare la guerra nel mondo? Bene, alza quella testa e credici, non smettere neanche per un attimo di credere nei tuoi sogni!-. Kitai accennò un sorriso, poi ritornò triste -come faccio se tutti mi odiano?Adesso sarò etichettato come l'imbecille che ha combinato un disastro, e poi, cosa dirò a Jin? A quest'ora si sarà già diffusa la notizia in tutto il villaggio, non ho il coraggio di tornare da lui...-. 
-Beh, tu dimostra a tutti che puoi aiutare, un giorno, sono sicuro che diventerai capovillaggio, e tutti ti riconosceranno e ti vorranno bene, devi soltanto inseguire i tuoi sogni e, ogni volta che cadi a terra, rialzati e continua-. 
-Grazie Itami, mi hai davvero sollevato, adesso so cosa fare...-.
  -Co... cosa? No adesso riposati, non fare niente, sei ancora troppo inesperto per fare mosse avventate!-. 
-Si hai ragione, adesso me ne torno a casa, ci vediamo, grazie mille per i consigli- disse Kitai con un falso sorriso. 
 
Al contrario, poco dopo Kitai si preparò per partire alla volta della Regione della Neve, per ritrovare la statuetta e riconsegnarla alla Regione del Legno, si sentiva obbligato a farlo, e doveva partire quella notte. 
"Non posso far finta di nulla, adesso per colpa mia siamo tutti in pericolo, devo ritrovare la Statuetta!" All'uscita delle porte di Mokucity, Kitai venne visto da Maqui, che quella notte non riuscendo a dormire e si era affacciata alla finestra. 
-Kitai! Cosa ci fai fuori a quest'ora?- disse saltando giù dalla finestra, 
-Io ho il bisogno di ritrovare la statuetta, lo devo fare per tutti noi!-. 
-Sei pazzo!?! Sai benissimo che non hai alcuna possibilità! Nella Regione della Neve sono troppo forti, sarebbe un suicidio!-. 
-A volte i sacrifici sono necessari, per i nostri cari, per il nostro villaggio, per le persone che amiamo, me lo ha detto Kino prima di morire-. 
-Hmm... Io... Allora vengo con te!- 
-Assolutamente no! Tu sei la figlia del capovillaggio, devi stare al sicuro!- 
-Ma io... Io non voglio perderti Kitai! Ti prego resta! Ti scongiuro, resta con me! Ti ricordi la prima volta che ci incontrammo? Mi salvasti la vita, adesso non posso lasciarti così, sei l'unica persona che mi rende felice, ti prego resta!- disse Maqui scoppiando a piangere. 
-Maqui, mi dispiace- Kitai colpì Maqui facendola svenire, e la riportò a casa sul suo letto "Ti voglio bene Maqui, ma tu devi vivere, grazie di tutto, ma adesso devo andare"... 

FINE CAPITOLO 1
**********


ANGOLO AUTORE
Ciao a tutti, questo è il primo capitolo del mio racconto, spero vi sia piaciuto, anche se è ancora l'inizio (il bello viene più avanti!).
 È il mio primissimo racconto, e come avete potuto capire è ispirato dalla cultura fantasy giapponese. Vi pregherei di commentare il più possibile, è davvero importante per me, rispondo sempre a tutti i commenti/recensioni.
 Dopo ogni capitolo ci saranno tre sezioni extra, l'angolo autore che sarebbe questo, poi la sezione "mitologia" che fornisce le più disparate informazioni su tutto l'universo di "Kitai's Dream" e infine "Anticipazione" ovvero una citazione del prossimo capitolo. Aggiorno regolarmente i capitoli, grazie mille a tutti! E recensite! 
 
MITOLOGIA: MONDO 
Il mondo di Kitai's dream si divide in 4 parti. 
- Nordest: SanmyakuChiiki, chiamata anche Regione della Neve, si estende su un territorio montuoso e freddo. Gli Heishi del luogo sono i più agguerriti ed è la regione che scatena più guerre. Prevalentemente costruita in ferro. 
Capitale: Myaku-city 
Caporegione: Shunekai Waru. 
- Nordovest: ArashiChiiki, chiamata anche Regione dei Fulmini, una regione molto potente e misteriosa, ma fortunatamente neutra, non attacca mai se non infastidita. Lo stile è prevalentemente dark e gotico, il cielo quasi sempre scuro, ombroso e tempestoso. Gli Heishi del luogo sono estremamente potenti grazie alle abilità demoniache. 
Città principale: Akumarashi 
Caporegione: Demon 
- Sudest: MokuzaiChiiki, chiamata anche Regione del legno, dove vive Kitai, principale bersaglio della Regione della Neve, dispone di un forte esercito. È una regione immersa nella natura, gli edifici sono in legno, ci sono molti prati verdi, alberi e ruscelli ed è molto soleggiata. 
Città principale: Mokucity 
Caporegione: Kashikoi Narah 
- Sudovest: ShimajiChiiki, chiamata anche Regione delle Isole, è un arcipelago paradisiaco e tropicale, immerso in acque cristalline, solitamente pacifico e tranquillo, ma poco organizzato militarmente. Nella zona delle isole fluttuanti si è rivelata una forte presenza di energia magica che ha reso alcuni soggetti molto potenti.
Città principale: ShimajiTown
Caporegione: Mizu Sosuchi 
 
ANTICIPAZIONE cap2 
-Ti amo!!-

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Capitolo 2
*** Morire Dentro ***


- KITAI'S DREAM -
CAPITOLO 2: MORIRE DENTRO


"Solitudine, disperazione, responsabilità, cosa ci spinge a rischiare la vita? Cos'è più importante di noi stessi? L'amicizia, l'amore, sono i valori più importanti per noi, più importanti della nostra vita, perché senza di loro, la nostra vita non sarebbe... vita".

Kitai era in viaggio ormai da un giorno, non sapeva cosa sarebbe successo, aveva solo molta paura, non di morire, ma di non farcela, di restare da solo, di perdere tutto.
L'ambiente circostante era spoglio, bianco, la neve ricopriva tutto, e i delicati fiocchi che cadevano dal cielo, nell'assoluto silenzio, rendevano l'atmosfera ancora più suggestiva. All'orizzonte si scorgevano gli enormi edifici grigi tipici della regione, "Devo agire di notte, in modo da non farmi vedere da nessuno, sono troppo forti per me, se solo mi scoprissero mi farebbero a pezzi in un istante".  

Ormai era sera, Kitai era pronto ad agire "Vediamo se quello che ho imparato fin'ora è servito a qualcosa" -Tecnica dei passi d'ombra!- Kitai cominciò repentinamente a salire sulle alte pareti che circondavano la città, questa tecnica speciale gli permetteva di muoversi più velocemente del normale e di riuscire a correre su superfici verticali in modo furtivo. Dopo aver scalato il muro Kitai si guardò attorno "Dove diavolo sarà la statuetta adesso! Allor..."
-Chi sei!!- una voce si sentì dietro di lui, Kitai si ritrovò di fronte un ragazzino piccolo e magro, con gli occhiali e un viso visibilmente spaventato. Kitai, sbalordito, disse -Io... Non voglio farti del male, sono quì solo per riprendermi una cosa che mi appartiene, ti prego non gridare aiuto-
Il ragazzino era immobile dalla paura, ma trovò il coraggio di parlare:
-Ho l'ordine di uccidere qualsiasi straniero entri nel nostro territorio, mi dispiace- poi subito si scagliò contro Kitai
  -Ti prego, non voglio farti del male!-
Ma il ragazzino non lo ascoltò e caricò un pugno indirizzato al viso di Kitai, che riuscì a scansarsi all'ultimo secondo per poi colpirlo alla pancia. Il ragazzino cadde a terra stremato, poi cominciò a piangere -Ti prego non uccidermi, ho tanta paura non farmi del male-
-Tranquillo, non ti faccio niente, adesso riprenditi, i bambini non dovrebbero entrare in queste vicende-.

Kitai rimase del tempo col ragazzino, si sentiva in colpa per quello che aveva fatto, e sapeva benissimo che i bambini non c'entravano niente in questa storia. -Allora, mi dici chi sei?-
-Mi chiamo Unemei, e ho 10 anni, ti ringrazio per non avermi fatto del male-.
-Sai, so cos'è la guerra, e conosco quante pressioni e dolore comporta, il mio sogno è mettere pace nel mondo e fare in modo che ragazzi come me e te possano vivere in pace ed allegria-.
-Nella nostra regione la vita è molto dura, i bambini vengono portati via dai genitori a 3 anni e vengono sottoposti a duri allenamenti fino a farli diventare dei mostri, io mi sono sempre ribbellato ma mi hanno costretto a lasciare tutti e a vivere di soli allenamenti-.
-Capisco, è orribile. Ma possiamo fare qualcosa per cambiare le cose, sono venuto quì per recuperare la statuetta di Anagennisi che...-
-Si conosco la storia, posso indirizzarti sulla via giusta, so dove l'hanno messa, potrei venire con te!-
-No, devo andare da solo, se ti scoprissero rischieresti la vita, e poi mi saresti d'intralcio-.
-Senza di me non riusciresti a passare inosservato, io sono uno di loro, quindi posso accedere alla camera blindata senza problemi-
-Hmm... Ok mi hai convinto, andiamo-
-Aspetta, un'altra cosa, promettimi che un giorno riuscirai a mettere la pace nel mondo-
Kitai lanciò un bel sorriso e disse -Certo! Sono sicuro che un giorno ci riusciremo! Bisogna soltanto crederci!-

Grazie all'aiuto di Unemei, Kitai riuscì a raggiungere la sala dov'era costudita la statuetta eludendo le guardie.
-Ecco la statuetta, finalmente ce l'abbiamo fatta!-
Kitai prese la statuetta, mettendola in una borsetta, ma istantaneamente scattò un assordante allarme. L'edificio dapprima silenzioso, si trasformò in un inferno, sirene, passi, agitazione.
  -Diamine! Ci hanno fragato! Unemei, vattene! Non voglio che ti scoprano per colpa mia! Vai!!-.
Unemei spaventato scappò, mentre Kitai si nascose entrando in un condotto dell'aria.
"Cavolo! Adesso sono nei guai!" Kitai seguì il condotto mentre sentiva voci dall'esterno.
-Hanno rubato la statuetta! Saranno stati quelli della Regione del Legno, uccidiamoli tutti!-.
Kitai arrivò alla fine del tunnel, c'era una stanza vuota, si lasciò cadere dentro, e girandosi vide qualcosa di terribile...
-Chi non muore si rivede.-
Era lo stesso Heishi che uccise Kino!
-Bastardo! Sei tu! Non avresti mai dovuto fare del male a Kino! Tecnica dei passi d'ombra!-
Kitai si scagliò a super velocità contro l'heishi, che parò il suo pugno -Tutto quì quello che sai fare? Mi deludi pivello!-
L'Heishi della Neve fermò Kitai a mezz'aria e gli assestò una serie di violentissimi pugni sul viso, poi lo scaraventò sul muro, in quello stesso momento si sentì un rumore di vetro, Kitai ormai moribondo aprì la borsetta...
La statuetta di Anagennisi si era frantumata in mille pezzi!!! Sentì un forte vuoto dentro di sè, in un secondo era come se si fosse fermato il tempo.
"È... è la fine... io ho fallito, mi dispiace Unemei..." poco prima di chiudere gli occhi Kitai vide un'aura blu assalirlo, poi svenì.


"Dove... Dove mi trovo?"
Kitai si ritrovò appeso ad una corda, senza potersi muovere, in una stanza. Era l'alba, la luce rossastra del sole mattutino illuminava la stanza. D'un tratto entrarono due Heishi.
-Guarda, si è svegliato il pivellino, lo sai che ieri hai combinato una catastrofe?
Adesso per colpa tua non potremo avere la leggendaria potenza che la statuetta avrebbe dovuto conferirci!- Poi lo aggredì dandogli un pugno sul volto.
  -Adesso soffrirai per quello che hai fatto!-
L'Heishi prese in mano un coltello e poi disse vicino all'amico -Porta la ragazzina-.
"Di che ragazzina sta parlando?"
Quando l'Heishi rientrò Kitai rimase a bocca aperta. La ragazzina in questione era Maqui!!!
-Kitai, mi dispiace! Ho voluto seguirti perché volevo esserti d'aiuto! Non potevo lasciarti da solo!- disse Maqui piangendo!
-No Maqui!!! Non dovevi! Lasciatela stare!! Lasciatela brutti bastardi! Vi darò tutto quello che volete! Uccidetemi pure ma lasciate in pace lei!!-
-Ahahah, il pivello sembra innamorato, adesso vedrai con i tuoi occhi la fine che farà la tua amichetta!-
-No! Lasciatela! Che senso ha fare tutto questo! Non vi faremo del male, lasciateci in pace!-
Poi parlò Maqui piangendo -Kitai, ho paura, non voglio lasciarti! Io... Io... Ti amo!!!-
Kitai rimase pietrificato. Non poteva accettare tutto questo. Poi scoppiò in lacrime -Maqui ti salverò! Ce ne andremo insieme da questo brutto incubo- Kitai cercò di divincolarsi disperatamente, ma non ce la faceva a slegarsi.
-Iniziano le danze!- l'Heishi colpì col coltello il braccio di Maqui, lacerando la carne e provocando enormi fuoriuscite di sangue, tagliò sempre più a fondo fino a mozzarglielo del tutto, mentre Maqui urlava disperatamente dal dolore, una pozza di sangue si creò sul pavimento.
Kitai era disperato -Lasciatela stare!! No Maqui! Non voglio perderti!- L'Heishi continuò mozzando anche l'altro braccio davanti ad un Kitai disperato.

[Flashback] -Ciao come ti chiami?-
-Io... Io... Sono Ma...-
-Ti chiami Ma?-
-No no scusa, mi chiamo Maqui-
-Ihihihi sei davvero simpatica-

"Fin dal primo istante in cui ti ho visto, Kitai, ti ho amato, a quell'età non sapevo cos'era l'amore, però stare con te mi piaceva, mi facevi sentire al sicuro, volevo vivere per sempre con te..."

-Lasciatela!!! Basta vi prego!!!-

"Adesso è venuto il tempo di lasciarci! Con te la mia vita è stata bellissima, ogni volta che ti vedevo sognavo di stare tra le tue braccia, mi ripromisi di dirtelo un giorno, del mio amore, di quello che provavo per te, adesso finalmente te l'ho detto. Kitai, spero che ti ricorderai di me, come mi dicesti quella volta al lago. Io... Non ti dimenticherò mai. Addio Kitai..."

In quello stesso momento, l'Heishi appoggiò il coltello sul collo di Maqui, e affondò con tutta la forza, fino a decapitarla completamente. -Maqui!!!!!!!!!-

Improvvisamente dal corpo di Kitai uscì una fortissima aura blu.
-Non avresti dovuto!!!! Riportami indietro Maqui!!!!-
La potentissima aura fece crollare tutti i muri circostanti, scaraventò i due Heishi fuori dalla torre, e rase al suolo tutto quello che c'era intorno. Un clima apocalittico si abbattè sulla città. Case, edifici, persone, tutto distrutto da un'immensa forza che scatenò Kitai che ormai era fuori controllo, un boato frastornante si sentì in tutte le regioni del mondo. Gli Heishi del luogo potevano solo urlare prima di venire polverizzati da quell'immane forza. Poi Kitai svenì...
...

Kitai si risvegliò tra le macerie, il cielo era ricoperto da minuscoli cristalli blu che creavano un'atmosfera epica.
La neve si era tutta dissolta, la città era completamente distrutta. Erano rimasti solo lui e il corpo di Maqui. Kitai prese in braccio il suo corpo, e, con un'espressione totalmente vuota si mise in cammino per la Regione del Legno.

"Mi dispiace Maqui, non sono riuscito a salvarti, e ho rotto la statuetta di Anagennisi, ho fallito, ho perso tutto, ormai sono... morto dentro".

Kitai arrivò alle porte di Mokucity, c'era il tramonto, il tramonto più depressivo che avesse mai visto, il sole rosso proiettava le ombre degli alberi per terra, era tutto così silenzioso, così triste. Dopo aver appoggiato delicatamente il cadavere di Maqui a terra, Kitai entrò in città, a testa bassa, d'un tratto tutti si fermarono, attimi di silenzio, tutta la gente fissava Kitai come a chiedergli cosa fosse successo.
Una voce si sentì dalla folla:
-Sei tornato ragazzino! Sai che hai rischiato grosso? Meno male che sei tutto intero! Maqui ci ha riferito che eri andato a recuperare la statuetta, ce l'hai fatta?-
   Kitai rimase in silenzio, a testa bassa.
  -Allora l'hai recuperata o no la statuetta?-
-No, io... La statuetta è stata... distrutta, io non sono riuscito a custodirla...-
La gente tra la folla rimase sconvolta -Tu, moccioso di merda! Sai cosa hai combinato!!- un uomo si avvicinò infuriato a Kitai, che nello stesso momento si inginocchiò.
-Tu hai distrutto l'ultima possibilità che c'era per salvare questo mondo!! Vattene via di quì! Vattene!-
-Mi disp...-
Istantaneamente l'uomo gli diede un pugno sul viso, davanti alla folla pietrificata. Sentendo le urla, sempre più persone arrivarono per vedere quello che stava succedendo. Itami, Yuki, Jin, tutto il villaggio.
-Adesso esci dal villaggio e non farti vedere mai più!-
-Devo dire un'altra cosa... La figlia del capovillaggio, Maqui, è... è morta. Mi dispiace-
La folla rimase ancora di più scandalizzata, tutti guardavano Kitai con disgusto e si sentivano insulti provenire dappertutto, alcune persone scoppiarono a piangere in preda alla disperazione, altri si fecero avanti per picchiare Kitai.  -Sei la rovina del villaggio! Prendi questo!!-
-Per colpa tua i sogni delle persone sono andati distrutti! Muori!-
-Non meriti di vivere! Hai rovinato tutto! La tua nascita ha rovinato il mondo!-
  Dopo attimi di pubblica umiliazione, Kitai si girò, ormai del tutto dissanguato, e se ne andò.
-Kitai no! Non te ne andare!-
  Yuki, in lacrime, stava per seguire Kitai, ma venne subito fermata da Itami -Non è il momento giusto, sta ferma!-.

Ormai il sole era tramontato, Kitai era talmente disperato da non riuscire neanche a piangere, si mise sotto un albero chiudendo gli occhi, sperando che tutto questo fosse solo un brutto sogno.

In quel preciso istante si sentì un ruggito, era una bestia selvaggia che voleva attaccare Kitai.
-Uccidimi pure se vuoi, ormai per me non ha più senso vivere-.
La bestia si lanciò contro Kitai, ma proprio in quel momento:
-Tecnica speciale, onda d'urto!-
  la bestia venne violentemente colpita e scaraventata a distanza.
-Chi è stato? Dove sei?-
  -Ciao- rispose un uomo sorridendo -mi chiamo Yuj, che ci fai tutto solo da queste parti? Non lo sai che dopo il tramonto questa landa comincia ad infestarsi di bestie feroci?-
-Io... È un po' complicato, non ne vale la pena-
-Ma almeno hai un posto dove andare?-
-In realtà no-
-Allora che aspetti?! Vieni con me! Mi spiegherai tutto strada facendo! Ti porto in un posto molto speciale!- disse con un sorriso ebete stampato in faccia.


FINE CAPITOLO 2
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ANGOLO AUTORE
Un capitolo bello tosto oggi, stranamente la sezione della morte di Maqui è stata la prima cosa che mi venne in mente quando, mesi fa, cominciai a mettere le basi per questo racconto. Ho puntanto fin da subito su una drammaticità molto intensa, spero vi sia piaciuto! R.I.P. Maqui...
Comunque, con questo secondo capitolo si è concluso il "prologo" di Kitai's Dream, proprio così, questi due capitoli sono stati solo una specie di prologo della storia. Dal prossimo capitolo in poi si passerà al succo della storia, vi anticipo che sarà molto bello.
Va beh, spero vi stiate divertendo con Kitai, io sto dando davvero anima e corpo per questa storia, spero che alla fine potrà essere apprezzata da più persone possibili. Al prossimo capitolo allora, vi aspetto!

MITOLOGIA: PERSONAGGI (parte 1)

- Kitai Uzami: 14 anni, maschio.
Kitai è il protagonista della storia, è nato orfano e ha un passato misterioso.
È sempre stato un tipo allegro e impulsivo, con la straordinaria capacità di dare speranza alle persone. L'amore e l'amicizia sono i suoi valori più importanti e dà sempre tutto per gli amici. Ha il sogno di mettere la pace nel mondo.
Fisicamente è snello, con i capelli biondi un po' all'insù, e con gli occhi azzurri.

- Maqui Narah: 14 anni, femmina.
Figlia del capovillaggio, Maqui era un'amica d'infanzia di Kitai, si erano conosciuti all'età di 5 anni, quando Kitai le salvò la vita, proteggendola da una bestia selvaggia, sul lago Kaigi a Mokucity.
Da lì prese una forte cotta per lui. Fisicamente è piccola e magra, e con un viso dolcissimo. RIP Maqui.

- Itami Kitaguchi: 14 anni, maschio.
Ragazzo serio e riflessivo, amico d'infanzia di Kitai, abile in combattimento grazie alla tecnica mangia anime che gli permette di immobilizzare ed uccidere qualsiasi nemico. Fisicamente è alto e forte, con capelli e occhi neri.

- Yuki Araki: 14 anni, femmina.
Amica d'infanzia di Kitai e Maqui, da sempre innamorata di Itami. Ha una personalità molto solare e allegra, ma spesso è irritabile. Fisicamente più alta di Maqui e più formosa, ha lunghi capelli neri e lisci, è il sogno di tutti i ragazzi di Mokucity.

- Unemei Ice: 10 anni, maschio.
Ragazzino della Regione della Neve che stringe un rapporto di amicizia con Kitai. È piccolo e magrolino, con gli occhiali e i capelli neri. Per questo è sempre stato visto come uno scarto dalla Regione della Neve.

- Jin Katakui: 47 anni, maschio.
Ha aiutato Kitai fin da piccolo, gli ha trovato una casa e lo ha sistemato. È uno degli Heishi più esperti della Regione del legno, ha capelli castani e corti. È molto serio e si aspetta sempre il massimo dagli altri. In seguito alla morte di Kino, tratterà con più freddezza Kitai.

- Yuj Aikoshi: 37 anni, maschio.
Nessun'altra informazione svelabile al momento.

[Lista in espansione sui prossimi capitoli man mano che usciranno altri personaggi chiave].

ANTICIPAZIONE cap3
-Allora è vero! Questi sono i Senkyõshi!-

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Capitolo 3
*** Nuovo Mondo ***


- KITAI'S DREAM -
CAPITOLO 3: NUOVO MONDO

"Nella vita non c'è la fortuna o la sfortuna, nei momenti più bui spetta sempre a noi scegliere il nostro destino, prendere quella decisione tanto sottile che può cambiarci la vita, in questi casi la sfortuna resta la scusa più codarda di chi non sa dirigere il proprio destino..."

La luna piena risplendeva nel cielo, contornata dalle miriadi di stelle che illuminavano quella pianura sconfinata su cui Kitai e Yuj stavano tracciando il loro cammino.
-Capisco, dev'essere proprio orribile quello che hai passato, sai, anch'io da ragazzino ho vissuto brutte esperienze, so cosa significa ritrovarsi in queste situazioni, ma in questi casi la cosa peggiore da fare è abbattersi, dobbiamo sempre rialzarci e ripartire, questo è il motto di un vero Heishi!  
-Grazie Yuj, ma ancora non capisco dove stiamo andando!
-Lo scoprirai quando arriveremo-
-Si ma io sto morendo di sonno, è più di un giorno che non dormo, potremmo accamparci?-
-Non lo sai che questa pianura è piena di bestiacce di notte? Verremmo sbranati all'istante... Kitai mi senti?-

Neanche il tempo di finire la frase che Kitai era già crollato a terra dormendo come un ghiro.
-Ma come diavolo ha fatto a continuare a dormire dopo aver sbattutto la faccia a terra?? Ah... Adesso ti prendo-
Yuj prese Kitai e se lo portò sulle spalle...

" -Vattene via di quì! Sei la rovina del villaggio!-
-Hai distrutto l'ultima possibilità di mettere pace nel mondo! Hai distrutto i sogni delle persone!-
-Non farti vedere mai più!!-  -Io... Ti amo!-"
...

-Sveglia! Svegliati Kitai, siamo arrivati!-
-Maqui!!... Dove? Ma che è successo?-
-Ieri ti sei addormentato non ricordi? Siamo a ShimajiTown, nella Regione delle Isole!-
Kitai si alzò ancora un po' intontito, vedendo dinanzi a sè uno spettacolo magnifico. Dopo un grande ponte si eregeva un'isola gigantesca, con attorno tante barche e pescatori che lavoravano, con tante collinette ricche di edifici contornati dalla natura, l'acqua cristallina illuminata dal sole mattutino rendeva quel paesaggio davvero paradisiaco.
-Wow!! Questo posto è magnifico! Non ero mai stato in questa Regione!-
-Eh si, nonostante ci sia cresciuto, anch'io ogni volta che la vedo rimango a bocca aperta, dai andiamo, ti porto in una locanda speciale!-

Kitai finalmente aveva ritrovato il sorriso, insieme a Yuj si aggirava per il mercato della cittadina intento a scoprire questo nuovo mondo.
-Quanto buon pesce! Con questo caldo ci vorrebbe proprio una bella mangiata! Allora mercante me ne dia...-
-Sta fermo testone! Non ho Toriki con me e comunque le cose quì costano tantissimo! Mi scusi mercante questo ragazzino non sa quello che dice eheheh-
-Si ma io muoio di fame!!-
-Mangeremo alla locanda di una mia amica, fino ad allora tieni le manacce a posto!-

Dopo una faticosa camminata finalmente i due arrivarono alla locanda in questione. Subito Yuj ci entrò come un fulmine...
-Yokeu amore mio ti rivedo finalmente!!!!-
Yuj corse come un dannato verso la donna... Ma proprio mentre gli si avvicinava un tremendo schiaffo gli arrivò sulla guancia.
-Quante volte ti ho detto di non chiamarmi amore! Ti ho rifiutato centinaia di volte e ancora ti ostini a chiamarmi così!!!-
-Ahia... Eheheh mi piace quando sei arrabbiata!-
Intanto Kitai si trovò un po' a disagio difronte a tutte le persone che c'erano nel locale tutto costruito in legno, marinai e pescatori mangiavano e bevevano una strana bevanda gialla, ridevano e scherzavano, mentre lui era tutto da solo.
-Hey ma quel ragazzo è nuovo, andiamo a dargli il nostro benvenuto!-
Tre ragazze si avvicinarono a Kitai, che intanto arrossì come un pomodoro, loro cominciarono a cantare in coro:
-Hey ragazzo, vien da noi, la Shibodo tu berrai, molto ti divertirai, certo poi ritornerai, e poi festa tu farai, se con noi resterai!!-
-????? Ehm... Cosa...-
-Ciao, io sono Sinfonìa, lei è Melodia e lei è Camilla, e questa è la locanda BeviShibodo-
-Shibodo?-
-Si, è la bevanda tipica della nostra città! È molto buona e soprattutto... è afrodisiaca!!!-
-Ahm...-
-Dai vieni a sederti!!!-
Una delle tre ragazze prese per la mano Kitai, portandolo sulla sedia vicino al bancone dov'era seduto Yuj, Kitai non potè fare a meno di guardare le sinuose forme delle tre ragazze, vestite con un completo bianco che terminava con un'elegate gonna in stile Lolita.
-Kitai che c'è fai conquiste?-
-Senti Yuj, ma la bevanda afrodisiaca e quelle tre ragazze lì hanno mica qualche correlazione?-
-Ahahah no, sono tre brave ragazze, le conosco da quando erano piccole, adesso bevi un po' che ti farà bene! Questa è una bevanda che solo in pochi hanno l'opportunità di bere-.
-Bleahh... Che schifo! Ma è fortissima, mi ha bruciato tutta la gola!!-
D'un tratto tutti nel locale si fermarono, guardando Kitai in modo strano.
-Hmm... Volevo dire... È molto buona!-
Poi tutti si misero a ridere sonoramente e il trambusto ricominciò...
-Che figuraccia che ho fatto cavolo, vado a dire che la Shibodo fa schifo in un locale che si chiama BeviShibodo...-
Kitai si girò dall'altra parte e vide una figura che sembrava ricordare, gli andò subito vicino.
-Hey, sbaglio o noi due ci conosciamo?-
-Non mi importa...-
-Si, tu eri presente all'accademia degli Heishi, ti parlai quando stava per cadere il meteorite degli Heishi della Neve, tu mi dicesti che dovevamo combattere, hey mi senti?-
-E cosa dovrei fare? Togliti pivello che sono quì per rilasciare notizie importanti alla Regione delle Isole, tu ritornatene a Mokucity-
-Ah, tu non sai cosa è successo, non posso ritornarci-.
-E allora togliti dalle palle per favore!-
Kitai fu costretto a farsi da parte, gli voleva chiedere se poteva dire a Yuki che lui stava bene e di non preoccuparsi, ma non ci riuscì e si andò a sedere vicino a Yuj, intanto la ragazza cominciò a parlare alle persone del locale.
-State tutti zitti e sentite!!! Due giorni fa, gran parte della Regione della Neve è stata spazzata via da qualcosa di non ben identificato, le fonti sanno ancora poco, ma purtroppo gli heishi del luogo sono ancora vivi, le vittime sono poche, e la situazione è destinata solo a peggiorare, perché si dice che adesso loro vogliano attaccare la Regione del Legno e quella delle Isole per vendicarsi dell'accaduto, i più informati dicono che stanno addirittura contattando i Senkyõshi per la loro vendetta- Dopo aver detto l'ultima frase, la gente della locanda rimase pietrificata. -Sen... Senkyõshi? No, non è possibile! Sarebbe una catastrofe!-

Kitai non riusciva a capire il senso di quelle parole, ma gli rivennero in mente vecchi ricordi.
"Diventerai anche tu un Senkyõshi, vattene da Mokucity, sarai la rovina di tutti!"
-Yuj, ma chi sono i Senkyõshi?-
-Eh... Senti Kitai, è meglio non dirtelo in questo momento, lo capirai più in là-

Proprio in quel momento però, dei brutti ceffi entrarono nella locanda.
-Hey sfigati! Che cosa fate riuniti tutti quì come dei porci?-
La gente nella locanda sembrava spaventata...
-Quelli sono due della banda del ragno, siamo nei guai!-
I due prepotenti si avvicinarono a Yokeu, il locale era diventato improvvisamente silenzioso, con tutte le persone in tensione...
-Oh che bella signiorina, che belle poppe che hai, me le fai toccare?-
Yokeu rimase sconvolta, non sapeva cosa fare, lui la prese e se la tirò addosso toccandole il seno.
-Sta fermo!-
Yuj intervenne per cercare di rimediare la complessa situazione.
-Senti, non voglio farti del male, siamo tutte persone civili quì, dicci cosa vuoi ma lascia stare la ragazza-.
-Sbaglio o ci conosciamo? Il tuo viso mi sembra familiare, beh non mi importa! Morirai anche tu!-. Il brutto ceffo, per tutta risposta gli tirò un violentissimo pugno sulla testa che lo scaraventò per terra -Cosi impari ad impicciarti!- poi l'uomo prese Kitai per la maglietta.
-Pivello, cosa ci fa un moscerino come te in questo covo di vecchi ubriaconi?-
-Non mi piacciono i prepotenti come te, tornatene nel buco da dove sei venuto!-
-Oh oh, il moscerino vuole fare l'eroe, vediamo se ti piace questo!-  l'uomo riempì di pugni il povero Kitai davanti ad una folla scioccata, poi lo buttò a terra e gli mise un piede in testa stringendo verso il basso.
-Lascialo codardo! Lui è solo un ragazzino, non c'entra niente!-
-Non ti è bastato il pugno che ti ho dato prima?-
Intanto Kitai fu sopraffatto dalla rabbia. -Mi sono rotto delle persone come voi, andateveneeee!!!-
Kitai cominciò ad emanare di nuovo quell'aura blu dal suo corpo, l'uomo fu scaraventato in lontananza. -Un giorno metterò pace nel nostro mondo, e le persone come te dovranno sparireee!!!-
I due uomini furono travolti fortissimamente e subito dopo scapparono, intanto Kitai svenne.
...

-D... Dove sono?-
Kitai si svegliò in un letto, era notte fonda, guardò fuori dalla finestra, si trovava ancora nella locanda.
-Certo, probabilmente dopo quello che è successo oggi pomeriggio siamo rimasti a dormire quì-
Subito dopo si alzò -Cavolo devo fare la pipí, c'è un bagno?? Diamine dove lo trovo un bagno?
Kitai scese giù per le scale per trovare un bagno, ma camminando sentì due persone parlare, erano Yuj e Yokeu:
-Quindi? Gliel'hai detto di quello che fai? Gli hai parlato dei Senkyõshi?
-Per ora ho preferito di no, è tale e quale a suo padre, temo che se sappia la verità possa fare mosse avventate, e sappiamo entrambi i rischi che potrebbe correre-.
-Ma hai visto il potere che ha? Non pensi anche tu che possa essere...?-
-Adesso non traiamo conclusioni affrettate, dobbiamo proteggerlo, l'ho promesso a suo padre quando era ancora vivo, non possiamo fargli correre rischi!!-
-Si ma guarda caso lui era presente quando è successo il disastro nella Regione della Neve, e adesso scopriamo del suo potere, se è come pensiamo potrebbe...-
-Yokeu! Adesso smettila di blaterare! Teniamo Kitai più lontano possibile dai guai e concludiamo il nostro piano senza far del male a lui!-

In quel momento Kitai risalì le scale, doveva capire quello che stava succedendo, allora andò in cerca delle stanza di Yuj per vedere se c'era qualche indizio su quello che stava succedendo.
Entrando nella sua stanza trovò una valigia, la aprì e dentro ci trovò diversi manoscritti sui Senkyõshi, con foto e schede informative:
-Allora è vero, questi sono i Senkyõshi! Devo assolutamente scoprire di più su questa storia-
Erano degli uomini schedati, dalle forme ibride, e molto spaventosi.
-Ma chi diavolo sono questi, e che legame hanno con me?-
  Poi vide una mappa che raffigura le quattro regioni Heishi, con sopra segnalato un probabile covo dei Senkyõshi, posizionato al confine tra la regione dei Fulmini e quella della Neve.

"Devo assolutamente scoprire di più, devo entrare nel loro covo e capire chi sono e cosa c'entra tutto questo con me, se lo dicessi a Yuj di sicuro non mi lascerebbe andare, devo fare tutto da solo. Non so dove mi porterà questa scelta, ma so di doverlo fare!"

FINE CAPITOLO 3
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ANGOLO AUTORE
Heilà! Questo è stato il capitolo più impegnativo da scrivere. Ho scritto per 7 ore consecutive (con poche pause) ma sono soddisfatto. Da ora in poi la trama  si intensificherà e diventerà sempre più interessante, tra un pò assisterete anche ad un evento davvero molto bello.
Vi avviso anche che, per il momento, la sezione "Anticipazione", che mi ha seccato non poco nella stesura del testo, viene rimpiazzata dalla sezione "Retroscena" che spiega appunto alcune retroscene sul capitolo.
Vi svelo anche un'altra cosa, in questa storia ogni nome e ogni termine ha un significato, spesso tratto dalla lingua giapponese, o giochi di parole, spesso anche omaggi a parsanaggi tratti dalla cultura giapponese.
Detto questo, vi invito a restare con Kitai e a continuare la nostra avventura!!!

MITOLOGIA: TERMINI e PERSONAGGI
-Shibodo: È una tipica bevanda del luogo, ha un sapore molto forte simile a quello dei liquori ad alto tasso alcolico ma con un retrogusto dolciastro. È bevuta soprattutto dai marinai e pescatori che si fermano alle locande per bere, ha effetti afrodisiaci e grazie a questo è diventata una bevanda desiderata da tutte le Regioni.
-Banda del Ragno: Una banda di ladruncoli che si diverte a molestare le donne attraenti della Regione delle Isole per poi rubare tutti i soldi.
  -Toriki: Valuta di tutte e quattro le regioni, il valore è simile a quello dell'euro.
-Yuj Aikoshi 37 anni, maschio: Uomo nato nella Regione delle Isole, dotato di un enorme potere, sembra sapere molto su Kitai e sulle sue origini, inoltre sembra che sia correlato in qualche modo coi Senkyõshi. Il suoi intenti sono ancora avvolti nel mistero.
-Yokeu Fayaki 27 anni, femmina: Amica di Yuj, da cui è stata sempre corteggiata, dirige il locale BeviShibodo.
-Sinfonia, Melodia, Camilla 14 anni femmine: Ragazze che lavorano nella locanda BeviShibodo, molto carine e accoglienti, studiano sempre canzoni in rima per accogliere i loro clienti.

RETROSCENA
-Yuj poteva tranquillamente sconfiggere i membri della Banda del Ragno, non lo ha fatto per verificare i poteri di Kitai.
-I due membri della banda del ragno sono stati successivamente catturati e giustiziati.
-Alla fine del capitolo, Kitai fa pipì in un ruscello appena dietro la locanda.
-La ragazza che ha portato la notizia (di nome Light) è potuta arrivare in un'altra Regione perché la Regione del Legno e quella delle Isole hanno stretto un'alleanza tempo prima, quindi c'è libero accesso agli abitati per entrambe le regioni.
-Ricostruendo l'accaduto a Yuj, Kitai non gli dice di aver rotto la statuetta di Anagennisi nè di aver distrutto la città nella Regione della Neve.

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Capitolo 4
*** Il covo ***


-KITAI'S DREAM-
CAPITOLO 4: IL COVO

"Perchè andiamo sempre alla ricerca della verità? Cosa ci spinge ad andare fino in fondo pur sapendo che incontreremo solo difficoltà? Gli umani sono stupidi, sono folli, ma proprio questa follia li rende speciali, gli dà il coraggio di poter fare tutto, permette loro di realizzare i propri sogni"


Era già pomeriggio inoltrato, Kitai stava viaggando da parecchie ore in quelle lande sconfinate, in cerca della verità, della chiave che avrebbe potuto aprire uno spiraglio per realizzare il suo sogno.
"Chissà se Yuj sarà preoccupato per me, non potevo dirgli che sarei andato al covo dei Senkyõshi, non mi avrebbe fatto mai andare, e poi, ha detto di conoscere mio padre, com'è possibile?"
Kitai si fermò vicino ad un fiume, era molto stanco e si voleva fare un bagnetto, il paesaggio era meraviglioso, tanti alberi di tutti i tipi che contornavano il limpido fiume in cui stava riposando.

"Papà, come vorrei averti conosciuto, ho tanta paura di rimanere solo, ho bisogno di qualcuno che mi sappia guidare, non riesco a trovare il coraggio di vivere da solo..."
In quello stesso momento, si sentì un rumore fuoriuscire dietro di lui, Kitai ritornò sulla terraferma istantaneamente.
-Hey ma tu chi sei?!-
Si ritrovò davanti una ragazza dal viso sconvolto. -Perchè quella faccia?-
Kitai si ricordò di essere nudo e subito si ricoprì le parti intime.
-Cosa ci fa un ragazzo nudo in questa landa abbandonata?!!- disse la ragazza ancora sconvolta.
-E proprio perché è una landa abbandonata che non mi ero fatto il problema di entrare nudo in acqua ti pare?!-
Ma proprio in quei momenti di imbarazzo, dall'acqua uscì un'enorme bestia marina blu che stava per mangiare Kitai.
-Attento ragazzo!- la misteriosa ragazza si lanciò su di lui facendogli schivare l'attacco della bestia.
Kitai ancora sconvolto e ancora nudo si preparò a combattere con una sola mano.
-Passi d'ombra!-
Kitai si lanciò a supervelocità sul suo muso cercando di colpire gli occhi, ma la bestia lo fece scivolare facendolo aggrappare ai suoi enormi baffi.
La ragazza non si lanciò contro il mostro marino, bensì mise una mano nell'acqua producendo uno strano rumore.
"Ma cosa fa quella?! Pensasse ad aiutarmi piuttosto"
-Proiettili acquatici!!-
Dalla mano della ragazza schizzarono velocissimamente delle scie d'acqua che colpirono il nemico, i proiettili acquatici perforarono il corpo della terrificante bestia ma non furono abbastanza potenti per abbatterla.
-Ma che razza di tecnica è questa?!-
-Non c'è tempo per parlare! Adesso fai la tua mossa!!-
-Si ma... Non ho tecniche ad ampio raggio-
-Allora devi distrarlo! Io caricherò un colpo più potente, ma non devi farlo avvicinare per qualche secondo!-
-Ok ci provo-
Kitai si lasciò cadere dai suoi baffi e si spostò all'opposto della ragazza, in modo da attirare l'attenzione su di lui.
"Cavolo è troppo grosso, non riuscirò ad attaccarlo frontalmente".
-Vieni quì che ti faccio alla griglia!-
Il mostro si scagliò contro Kitai che si scansò per poi colpirlo sul corpo, ma la pelle era troppo dura per essere scalfita .
"Lo devo colpire negli occhi, è l'unico suo punto debole, ma come faccio? Mi scoprirei troppo, oppure devo fare in modo che quella ragazza lo colpisca negli occhi!"
-Ragazzo! Quando lo colpisci il mostro spalanca gli occhi! Lo ha fatto già due volte, reagisce così al dolore!-
-Si lo avevo notato, ma se è girato verso di me come farai a colpirlo?-
-Inventa qualcosa no?! La carica quì è quasi piena, ma abbiamo solo una possibilità-
  Kitai cominciò a lanciarsi contro il nemico, che lo colpì pesantemente alla spalla sinistra facendolo crollare a terra.
-Ragazzo, tutto ok?!?-
Ma Kitai era rimasto a terra, apparentemente senza sensi. Allora il mostro si girò verso la ragazza, che non aveva ancora completato la carica. "Avvicinati... Avvicinati... Ancora un pò... Ora!!"
Kitai si rialzò velocemente e corse verso la sottile coda del mostro. -Prendi questo bestiaccia!- Riuscì così a mozzargli la coda, il mostro dal dolore spalancò gli occhi. -Vai ora!!!-
-Razzo acquatico vai!!-
Il razzo acquatico, caricato proprio pochi secondi prima, andò a segno nell'occhio della bestia marina, che cadde in acqua sconfitta.


Ormai era sera, e dopo un po' di riposo Kitai finalmente si rivestì.
-Tu non hai visto niente giusto?-
-Come non ho visto niente! Sei stato tutto il tempo nudo durante la battaglia!!!-
-Eh si hai ragione, ma comunque sono stato un genio a fingere di essere svenuto per poi colpirlo alla coda-.
-Si vede che sei ancora un pivello, tra gli Heishi le strategie in battaglia sono importantissime, e se reputi questa trovata improvvisata geniale, significa che non hai idea di quali siano le vere strategie in combattimento-
-Ma comunque l'ho sconfitto!-
-Io l'ho sconfitto!... Dai, è inutile continuare a discuterci sù, lo abbiamo sconfitto entrambi e siamo stati grandiosi! Comunque, hai un posto dove passare la notte?-
-Sinceramente no, ma non posso permettermi pause, ho un obiettivo importante da compiere-
-Capisco, ma se per compiere questo obiettivo ti servono forze, non sarebbe meglio passare la notte a casa mia e medicarti quella ferita sulla spalla? D'altronde è anche grazie a te se sono viva, mi devo sdebitare-.
-Mi sa che hai ragione, grazie mille, comunque io sono Kitai-.
-E io Inoki, dai, la mia casa non è lontana da quì-.


Kitai e Inoki arrivarono finalmente a casa, una piccola casetta di legno con un mulino che girava sull'acqua, sperduta tra le lande in quel meraviglioso paesaggio. Ad aspettare la ragazza c'era il padre.
-Come mai sei tornata a quest'ora Inoki... Ma... Chi è questo ragazzo? Non sarà mica il tuo nuovo fidanzato?!?!-
-No no! Cosa dici? Lui è Kitai, mi ha aiutata a combattere un Kurakén, ma si è ferito ad una spalla, possiamo ospitarlo?-


Era sera, i tre avevano appena finito di mangiare.
-Ah che bella mangiata! Grazie mille per l'ospitalità-.
-Di niente ragazzino, hai aiutato mia figlia, era il minimo-
-Inoki, potrei sapere cosa ci facevi in quel posto così pericoloso?- disse Kitai incuriosito.
-Beh, quì siamo molto isolati, dobbiamo procurarci le risorse da soli, di solito passo sempre vicino al fiume perché la mia abilità, ereditata dalla mia famiglia, mi permette di manipolare come voglio l'acqua, e difendermi con essa, quindi camminando vicino ad un fiume mi sento più sicura-.
-Wow! La tua allora è davvero una famiglia incredibile, a proposito, tua madre non c'è?-
Improvvisamente il viso di Inoki e quello di suo padre si fecero tristi "Oh no, e se avessi toccato una nota dolente? Che stupido che sono! Devo subito cambiare discorso!"
-Ah, adesso sono pronto per andare al covo dei Senkyõshi!-
Le facce di Inoki e suo padre diventarono improvvisamente stupite, si percepiva una forte tensione nell'aria, istantaneamente Inoki si alzò e prese Kitai per il collo -Cosa diavolo sai tu di loro ah! Sei forse anche tu uno spietato come quelli!? Vattene, non voglio sentirli più nominare! Vattene!-
Il padre di Inoki accorse -Calmati Inoki! Lui non c'entra nulla! Ti prego calmati, in questo momento non dobbiamo abbatterci! Dobbiamo essere forti!!- le disse mentre la abbracciava.
"Cosa diavolo ho fatto, non dovevo nominare i Senkyõshi, ho rovinato tutto, sono uno stupido!!"
-Scusami, non me la dovevo prendere con te, dimentica quello che ho fatto- disse Inoki andando nella sua camera.
La tensione era sempre più grande, ormai era insopportabile. -Ehi ragazzino, ormai la serata è andata così, lì c'è la stanza per gli ospiti, sistemati lì, io vado a parlare con Inoki-.


"Cosa succede? Non avrei dovuto accettare l'invito, io... non ne posso più, perché ogni volta devo rovinare tutto, perché?! Cosa ho fatto di male per meritarmi tutto questo? Se creo sempre tragedie dovunque vada, come posso mettere pace nel mondo? Forse mi sto solo illudendo, sto seguendo un obiettivo impossibile, sono solo un povero illuso...".
Kitai era sul letto da tempo, pensava, piangeva, si sentiva inutile, un peso per tutti, voleva solo sparire "Papà, tu cosa faresti al posto mio, ti sei mai sentito inutile? Quanto vorrei conoscerti".
Tum! Un rumore proveniva dalla porta...
 -Inoki! Cosa ci fai quì? Ti serve qualcosa?-
Nessuna risposta, la ragazza accese la luce e di diresse da Kitai in modo silenzioso.
"Non vorrà mica?..."
Subito dopo, senza dire una parola, si abbassò i pantaloni "non ci posso credere, cosa sta succedendo..."
-Guarda quì- una lunga cicatrice segnava la gamba destra di Inoki.
"Ah, dicevo io... Troppo bello per essere vero" - Si può sapere come ti sei fatta quella cicatrice?-
-Esattamente dieci anni fa, quando avevo cinque anni, i Senkyõshi attaccarono ShimajiTown, erano in alleanza con la regione della neve, io ero il loro obiettivo, ma mia madre mi nascose e si mise a combattere con loro, ebbe la peggio, la vidi in fin di vita, insanguinata, mentre veniva trascinata via da quei mostri, perché quelli non sono umani qualunque, un uomo non può essere così barbaro, così privo di compassione, così brutale anche davanti ad una madre che vuole proteggere sua figlia!- Inoki scoppiò a piangere, Kitai subito dopo la abbracciò
-Capisco come ci si sente, ho visto tante persone morire, davanti ai miei occhi-
-Da allora io e papà siamo venuti quì, lontani da tutto e tutti, cercando disperatamente una vendetta, ma ad oggi non abbiamo mai avuto idea di dove si possano nascondere questi bastardi. Finchè non sei arrivato tu...-
-Si, io so dove sono, e li voglio cercare per avere risposte, in un modo o nell'altro c'entrano con me, devo scoprire di più-.
-E io li devo uccidere! Ma mio padre mi ha proibito di andarci, dobbiamo andare ora, senza farci vedere, e senza mettere mio padre in questa storia-.
-Io non so se posso farlo, sarei responsabile, non mi sento di mettere a repentaglio la tua vita-.
-Ti prego! Non riuscirei più a vivere senza questa vendetta! Ti prego aiutami!- disse Inoki in lacrime abbracciandolo ancora.
-Allora... Ok, partiamo!-
I due lasciarono la casa, ma prima di essere abbastanza distanti si sentì una voce uscire dalla casa.
-È mio padre, seminiamolo, non deve assolutamente seguirci!-
-Torna indietro Inoki! Non fare pazzie!- disse il padre urlando disperatamente, ma i due riuscirono a seminarlo.

Era notte inoltrata, c'era la luna piena, come unica fonte di luce, che illuminava quel bosco fitto e spaventoso.
-Sono preoccupata per mio padre, chissà cosa starà pensando ora-.
-Credimi, siamo più in pericolo noi di quanto possa esserlo lui- .
-Hai ragione, dobbiamo pensare solo a salvarci finalizzando il nostro obiettivo, a proposito, predi questa piccola radio, ne ho una anch'io, ci sarà d'aiuto per comunicare! La prudenza non è mai troppa-.


I due finalmente arrivarono al covo, le tenebre rendevano l'atmosfera terribilmente spaventosa, una piccola voragine si apriva sotto i loro piedi, esattamente come indicato dalla mappa.
-Kitai, hai paura vero?-
-Io... No, non ho affatto paura! Sono pronto per andare fino in fondo!-
"In realtà ho paura, molta paura, di veder spazzati via i miei sogni, di non rivedere più le persone care, di perdere l'unica occasione di vivere che ci viene data, ma questo è il mio destino, e non voglio scappare, ma devo continuare a seguirlo!"
-Bene allora scendiamo!-
La grotta era oscura, misteriosa, ogni passo rimbombava fino a metri di distanza, i respiri, i battiti del cuore, ogni rumore metteva sempre più tensione nell'atmosfera tenebrosa di quella grotta, d'un tratto si vide da lontano un'area più illuminata, da cui provenivano strani rumori.
-Ecco, quì dietro ci dovrebbero essere loro!- disse Inoki prendendo un pugnale dal taschino.
-Ferma! Non possiamo attaccarli così! E poi non sappiamo neanche quanti siano e quanto forti siano! Avviciniamoci prima e controlliamo-
I due, nascosti dietro ad una parete, guardarono l'area circostante, una marea di torce illuminavano uno spazio enorme dove centinaia e centinaia di uomini vestiti con una tunica nera erano a terra per pregare una statua gigante che si eregeva dinanzi a loro.
-Ma cosa sta succedendo? Sono una setta o cosa?- disse Kitai
-Non ne ho idea, ma guarda bene, sotto quella statua c'è un altare sacrificale!-
Gli sguardi di Kitai e Inoki si posarono subito sotto l'altare, dove litri e litri di sangue venivano mescolati in una terrificante macchina dell'orrore, la statua che tutti pregavano sembrava rappresentare una divinità, ma più che una divinità, sembrava... un demonio.
Enormi corna, folta peluria su gran parte del corpo, artigli e sguardo diabolico.
-Cavolo, per fortuna è solo una statua, ma ancora non capisco cosa c'entri tutto questo con me, e perché questi fanatici abbiano ucciso tua madre-.
Subito dopo, Kitai e Inoki si accorsero che un enorme cane dall'aspetto demoniaco era il guardiano della statua, i suoi occhi terrorizzanti, il folto pelo e il lunghissimo muso rendevano quella bestia qualcosa dall'aspetto sovrannaturale e terrorizzante, ma mentre i lamenti paranoici dei fanatici procedevano incessantemente, si sentì una voce provenire dalla superfice...
-Inoki! Dove sei?!? Torna subito a casa, è pericoloso quì!!-
-Oh no! È mio padre!- disse Inoki con lo sguardo sconvolto -Non può essere! Devo fare qualcosa!-
Ma Kitai la fermò -Sta ferma! Non possiamo fare niente! Dobbiamo sperare solo che con questo fracasso non l'abbiano sentito!-
Ma i Senkyõshi, con il volto ancora coperto dal cappuccio della tunica, avvertirono le grida, e dopo pochi minuti Kitai e Inoki videro dinanzi a sè l'uomo trascinato dentro da due Senkyõshi, Inoki scoppiò in lacrime
-Papà! Veng...-
-Zitta! Non farti sentire! Altrimenti scopriranno anche noi!- disse Kitai trattenendo ferreamente Inoki.
Il padre di Inoki intanto cercava in tutti i modi di divincolarsi -Bastardi! Avete ucciso mia moglie! Avete portato morte e distruzione dappertutto! Cosa volete adesso da me?! Lasciatemi!!!-
Ma i Senkyõshi non fecero una piega, e con il viso ancora coperto dal cappuccio portarono l'uomo al cospetto del loro capo, posizionato vicino all'altare.
  -Lasciatemi in pace, vi scongiuro! Voglio solo rivedere mia figlia! Non fatemi questo!- l'iniziale rabbia dell'uomo si trasformò ben presto in disperazione, e poco dopo in terrore, quando il capo dei Senkyõshi lo posizionò vicino al cane/volpe demoniaco.
  -Non fatemi questo! Lasciatemi! Vi scongiuro fatemi ritornare a casa!- .
Dopo aver recitato una formula il Senkyõshi lo lanciò tra le enormi fauci della bestia, che lo infilzò interamente con i suoi enormi denti, facendo colare tutto il sangue nel recipiente apposito.
"Papà, non posso crederci, è davvero la fine?" una fortissima disperazione prese Inoki nel cuore, che si lanciò contro i Senkyõshi lasciando Kitai spiazzato.
-Vi ucciderò tutti, brutti bastardi!!!-
Inoki tentò di colpire uno di loro, ma dai tantissimi fanatici presenti uscirono delle spaventose anime rosse che straziarono Inoki riducendola in fin di vita.
"E adesso cosa faccio? Inoki è in pericolo, ma sarebbe un suicidio correre verso quella folla, cosa faccio cavolo?!"
ma istantaneamente il cane gigante si lanciò contro Kitai, che fu costretto alla fuga nei cunicoli scuri di quella grotta.
-Passi d'ombra!-
Kitai riuscì, dopo un inseguimento spericolato, ad arrivare sul burrone della montagna, subito sopra l'entrata del covo, dietro a lui c'era il capo dei Senkyõshi, precedento dal cane demoniaco "E adesso cosa faccio, mi uccideranno se resto fermo, devo buttarmi giù e sperare di rimanere vivo" Kitai si lanciò giù dal burrone, che terminava in un enorme lago, ma, mentre cadeva giù, guardando il picco della montagna, un bagliore rosso uscì dagli occhi del Senkyõshi che travolse appieno Kitai, che cadde moribondo in acqua.


FINE CAPITOLO 4
***************

ANGOLO AUTORE
Eccoci gente! Finalmente siamo giunti agli ultimi capitoli di Kitai's Dream, tutti i misteri verranno svelati nel prossimo capitolo, e ogni minima cosa che ha composto questa magnifica storia avrà un significato. Da lì si passarà agli ultimi capitoli della storia, che ormai è giunta quasi all'epilogo.
Il prossimo capitolo sarà davvero una bomba, non perdetelo, sarà il più intenso, significativo e particolare scritto fin'ora. Grazie mille per i commenti, spero che Kitai's Dream vi possa piacere fino alla fine!

MITOLOGIA: IL COVO
-Il covo dei Senkyõshi si trova esattamente al confine tra Regione del Fulmine e Regione della Neve, è un luogo di ritrovo per fare sacrifici e pregare un Dio misterioso, prevalentemente composto da cuniculi, ha una stanza centrale dove c'è la statua enorme e l'altare sacrificale con sotto una macchina che raccoglie e mescola il sangue delle vittime.
-Akitsune: Un'enorme incrocio tra cane e volpe, ma con un muso lungo come quello dei lupi e occhi profondi e malvagi. Con un pelo molto folto e duro, e un'aria decisamente malvagia e demoniaca, l'Akitsune è decisamente uno dei mostri più spaventosi di Kitai's Dream.

TAG-LINE cap5
Tutto verrà svelato...

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Capitolo 5
*** Dreameater ***


- KITAI'S DREAM -
CAPITOLO 5: DREAMEATER

"So che non hai i genitori, ma sappi che ti voglio bene...
Un vero Heishi si rialza sempre...
Promettimi che un giorno metterai la pace nel mondo...
Dobbiamo sacrificarci per i nostri cari, per le persone che amiamo, per i nostri sogni, nessun sacrificio è invano...
Li ucciderò, e vendicherò mia madre... Io, io, ti amo!!....
Frasi, un vento di frasi, alla ricerca di speranza, per coprire questa nebbia di disperazione che tormenta le nostre vite, una tempesta senza fine che ci folgora l'anima, è la disperazione che si nutre dei nostri sogni".

Kitai riaprì gli occhi, immobile galleggiava sull'acqua di quel lago luccicante, le scintille blu che venivano riflesse sull'acqua creavano un'atmosfera surreale e profonda.
"Dove sono tutti? Cos'è questo silenzio? Non capisco, eppure eravamo sotto attacco fino a poco fa".
Kitai nuotò fino alla riva, ma si sentiva stordito, sentiva che c'era qualcosa che non andava, c'era qualcosa di strano nell'aria.
-Inoki! Dove sei?! Ehi, c'è nessuno?!- ma non ci fu nessuna risposta, impaurito Kitai cominciò a camminare, era notte fonda, ma stranamente era tutto più scuro del solito, insospettito Kitai guardò il cielo.
"Ehi ma, dove sono le stelle? Come mai non c'è nulla in cielo? E come mai non si sente nessuno? Si può sapere cosa diavolo sta succedendo quì?!".
Istantaneamente un brivido travolse Kitai "E se fossi... morto?" il suo cuore cominciò a battere all'impazzata, iniziò subito a correre per quelle lande silenziose implorando aiuto. L'atmosfera era scura, deprimente, silente, l'unica fonte di luce era data da una linea rosso sangue che sorvolava le montagne all'orizzonte, illuminando anche centinaia di mulini che giravano, ma che fino a poco prima non c'erano.
"Da dove diamine sono spuntati tutti questi mulini? Dove mi trovo!? Ok, calma Kitai, adesso devo trovare la strada per Mokucity, sicuramente troverò qualcuno che mi saprà dire cosa stia succedendo".

Camminando per quelle terre depressive, Kitai cominciò a percepire sempre più freddo, era quasi arrivato ai cancelli di Mokucity.
"Nevica, ma com'è possibile? Non ha mai fatto tanto freddo nella Regione del Legno, non ha mai nevicato".
Kitai entrò nei cancelli di Mokucity, ma era tutto abbandonato, gli edifici erano rimasti, ma non c'era un'anima viva.
-Itami! Yuki! Jin! Yuj! C'è qualcuno!? Vi prego rispondetemi, ho paura! Vi scongiuro!- Ma non c'era nessuno, era tutto silenzioso e spento.
-Ciao Kitai- una voce femminile si sentì provenire da dietro, Kitai si girò, la ragazza in questione era... Maqui!

-Kitai, perché urli così? Cosa c'è che non va?-
-Ma... Maqui? Sei proprio tu? Ma, tu non eri?... Io ti ho vista morire, davanti ai miei occhi, gli Heishi della Neve ti hanno ucciso, come fai ad essere ancora viva?-
-Ma cosa dici stupidino, gli Heishi della Neve sono nostri alleati da sempre, perché avrebbero dovuto fare una cosa del genere? E poi non mi vedi, sono tutta intera-
-Ma cosa dici? Nostri alleati? Ma cosa diavolo sta succedendo quì? Io non capisco più nulla-
-Non era un tuo desiderio vedremi viva? Oppure preferisci vedremi morta?-
-Ma cosa dici... Io non ti riconosci più...-
 Kitai corse via da Maqui spaventato da quello che stava accadendo, ma si scontrò contro un'altra persona.
-Jin, anche tu sei quì? Ti prego dimmi che sta succedendo perché ho paura, non capisco più nulla!-
-Di cosa hai paura Kitai? Siamo tutti insieme, siamo tutti felici, la guerra non esiste più, cosa c'è che ti turba?-
-La guerra non esiste più?-
Un'altra ragazza si avvicinò da dietro -Si Kitai, perché non torniamo tutti a casa e brindiamo alla pace e all'amore?- era Kino!
Un'altro ragazzo aggiunse -D'altronde Kitai, non è stato sempre questo il tuo sogno?- era Itami.
Maqui, Jin, Itami, Kino, si unirono tutti porgendo una mano a Kitai -Vieni con noi, e realizza il tuo sogno, per l'eternità-.

"Ci sono tutte le persone care, ci sono i miei amici, c'è il mio sogno più grande, ma... cosa mi trattiene? Non capisco, è meglio vivere nella triste realtà, o in un felice miraggio?"
-No! Voi non siete i miei amici! Io conosco davvero le persone che amo, e voi siete solo degli importori! Sparite!-.
  D'un tratto gli occhi dei quattro tentatori si fecero rossi, e un'aura nera avvolse i loro corpi -Hai firmato la tua condanna Kitai!! Morirai travolto dai tuoi stessi incubi!- i tentatori si dissolsero in uno strano fumo nero che entrò nella bocca di Kitai, mentre fuori nevicava sempre di più...

"Cosa mi hanno fatto! Diamine! Mi sento morire" Kitai era in fin di vita, aveva lo stomaco sottosopra, stava per vomitare, si accasciò a terra e aprì la bocca, da dentro uscì un viscido e terrificante bozzolo che in pochi secondi crebbe spropositatamente, mentre Kitai stava svenendo.

"Kitai, mi senti? Rialzati, io sono orgogliosa di te, so che ce la puoi fare, so che riscatterai i torti subiti da me e tuo padre, so che puoi ristabilire la pace nel mondo, non arrenderti mai, ti voglio bene... figlio mio".
"Mamma, sei tu?... Sei davvero, orgogliosa di me, io..." Kitai riaprì gli occhi, e si ritrovò pieno di vitalità, pieno di forza, pieno di volontà, difronte alla bestia immonda che lo voleva uccidere.
-Mi dispiace sacco di letame, hai scelto proprio il peggior momento per fare la tua comparsa, vomito eri e vomito ritornerai!-
Kitai, risplendente di un'abbagliante luce blu, si scagliò contro l'enorme mostro passandogli da sotto le giganti zampe, -Sono quì bestione, adesso non mi fai paura!- la bestia si girò e tentò di colpire Kitai che però creò uno scudo protettivo di luce blu che fermò e intrappolò il braccio del mostro, poi riuscì ad intrappolare anche l'altro braccio buttando la bestia al suolo.
-Da dove nasce questa determinazione ragazzino! Ti sei già dimenticato delle tragedie che abbiamo vissuto! Maqui, Kino, Inoki e suo padre, tutti morti per colpa nostra, tutti ci odiano, che senso ha adesso continuare!!!-
-Yuj mi ha detto che un Heishi si rialza sempre, c'è qualcuno che ancora crede in me, e io non resterò sotto un miraggio di felicità ma me la creerò con le mie azioni!-
-Sei ridicolo! Non sei degno di vivere!-
Kitai si lanciò contro la testa esposta della bestia che però compiaciuta disse -Non ho solo due braccia per attaccare, pivello!- mentre dalla bocca cacciò la sua gigantesca lingua che scaraventò contro Kitai, e lo colpì in pieno.
-Sono quì! Ci vedi bestiaccia?!-
Straordinariamente, quel corpo non era Kitai, che al contrario stava fiondando dall'alto sulla testa del mostro.
  -Attacco Nagareboshi vai!!!- Kitai colpì in pieno la testa del mostro in uno spettacolare attacco verticale che creò una scìa blu come una stella cadente.
-E sarei un pivello?- disse Kitai al mostro ormai in fin di vita -Sfruttando la mia luminosità in questa forma, ho creato una copia luminosa che si potesse confondere con la mia, hai combattuto contro un'illusione, mentre io aspettavo il momento giusto per schiacciarti, buona notte, pivello- il mostro chiuse gli occhi per sempre, mente Kitai sentì un mancamente e svenne a terra.


Kitai riaprì gli occhi, sentendo una voce in sottofondo -Kitai, complimenti, sei davvero il degno erede di tuo padre-. -Cosa? Ma... chi sei?- Kitai si ritrovò dinanzi ad un'immensa luce bianca che lo abbagliava.
-Puoi dirmi cosa sta succedendo?! Voglio ritornare a casa, non ne posso più di stare in questo posto!-
-Prima di ritornare a casa, devi sapere delle cose Kitai, perché tu sei speciale, tu salvarai il mondo-
-Io... Io non capisco...-
-Ti spiegherò tutto dall'inizio, dalla genesi:

"In tempi remoti, prima della nascita degli umani, io, Anagennesi, o come mi chiamate voi, Dio, creai l'universo e il mondo, un luogo fantastico e magico dove avrei voluto far vivere le persone in pace e amore, ma purtroppo non avevo abbastanza energie per creare gli umani, avevo bisogno d'aiuto, così creai un altro Dio che avrebbe dovuto affiancarmi aiutandomi a creare gli umani e a governarli correttamente, il nuovo Dio lo chiamai Hadesu e gli diedi il potere di creare gli umani, ma qualcosa andò storto, Hadesu cominciò a volere più potere, e coltivò il desiderio di governare da solo, così un giorno si ribellò e tra noi si scatenò una battaglia che durò migliaia di anni, una battaglia dove io rappresentavo il bene e lui rappresentava il male.
Dal sangue di Hadesu nacquero gli umani, esseri imperfetti nati dal corpo imperfetto di Hadesu, ma che riuscirono comunque ad ereditare le qualità benigne che ho creato io. Ad oggi, voi umani siete un misto di sentimenti creati da me, come l'amore, l'amicizia e la felicità, uniti ai sentimenti ereditati da Hadesu come l'odio, la violenza e la paura.
Un ulteriore problema fu la nascita dei Senkyõshi, i Senkyõshi sono esseri nati dal sangue proveniente dal cuore di Hadesu, proprio nel cuore ovvero il suo posto più malvagio ed impuro, i Senkyõshi sono quindi le rappresentazioni carnali dei sentimenti maligni di Hadesu, nonché proprio la sua incarnazione umana.
Dopo anni di dura battaglia, io e Hadesu siamo caduti al suolo moribondi, con le ultime forze lui creò il DreamEater, ovvero la dimensione in cui ci troviamo adesso, e mi ci intrappolò dentro insieme a lui, potendo uscire solo il giorno in cui lui morirà e rendendomi di fatto impotente, io allora con le ultime forze misi una parte della mia forza più pura in una statuetta, la Statuetta di Anagennisi e scrissi una fonte profetica su un eroe che avrebbe assorbito la mia forza lasciata in eredità. Quell'eroe sei tu Kitai, il destino ha voluto che quel giorno rompessi la mia Statuetta, e tutto il potere da essa contenuto ti avesse persuaso, ad oggi sei il mio erede, sei l'eroe che dovrà salvare il mondo!"-

Kitai era rimasto senza parole, non sapeva se essere più sorpreso di parlare con Dio in persona, oppure di essere il prescelto per salvare il mondo da Hadesu.
-Io... Non credo di farcela. Non sono abbastanza forte-.
-Devi credere in te stesso! Se sei il prescelto significa che sei l'unico che può riuscirci! Tu sei il figlio di Mikao Uzami, tuo padre ha dato un grandissimo contributo per la pace ed è stato un eroe, nelle tue vene scorre il suo sangue, nel tuo corpo circola la mia forza divina, devi solo credere in te stesso, e potrai realizzare il tuo sogno, realizzare il sogno di tutti, e dare un senso ai sacrifici e alle morti delle persone.

Il viso di Kitai cambiò, adesso era più determinato, aveva paura, ma era deciso a portare a termine il suo compito.
-Ho capito, è un compito difficile ma ci posso riuscire, io vendicherò tutte le persone che si sono sacrificate per l'umanità, io... devo farcela!
Vorrei però sapere una cosa, sconfiggendo i Senkyõshi come potrò poi fermare la guerra?
-I Senkyõshi controllano la Regione della Neve, con i capi della Neve hanno segretamente stretto un accordo, in cambio di potenza e benefici economici, loro dovranno continuare a far sviluppare la guerra e consegnare loro persone da sacrificare per permettere la rinascita di Hadesu. Inoltre utilizzando influenze negative sulle persone riescono ad alimentare in loro la volontà di uccidere e combattere, anche se, questa influenza non funziona sui bambini.
"Certo, per questo Unemei non appoggiava la guerra".
  -Ok, ma come dovrei fare? Quali saranno le mie prossime mosse?-
-Per prima cosa, devi imparare ad utilizzare perfettamente la mia potenza, contro Incubus ovvero il demone che hai battuto poco fa ti ho aiutato io, ma dovrai da solo imparare a padroneggiare la forma Aogami, poi dovrai sconfiggere tutti i Senkyõshi e annullare il rituale della Rinascita. I Senkyõshi uccidono e torturano le persone, e col loro sangue riempiono un vassoio che quando sarà riempito al massimo porterà alla rinascita di Hadesu, e se rinascesse sarebbe una catastrofe, perché ucciderebbe tutti e ricreerebbe un mondo basato sull'odio e sulla violenza.
Le persone che i Senkyõshi uccidono devono essere il più tristi e disperate possibile, perché Hadesu si nutre proprio con queste emozioni negative, per questo le torturano e le fanno soffrire alimentando la guerra.
-Ho capito, io... sono pronto, ma spiegami solo un'altra cosa. Come sono entrato in questa dimensione, perché quei trabocchetti?-
-Il capo dei Senkyõshi, Shi, ti teme perché sa tutto, quindi prima che tu cadessi nel lago, ti ha lanciato una maledizione intrappolandoti in questa dimensione di anime perdute, dove ognuno vive il suo incubo personale, e viene catturato dai suoi desideri, col rischio di intrappolarti per sempre, per fortuna hai resistito alla tentazione e hai sconfitto Incubus.
Ma adesso, il nostro tempo è finito Kitai, devi ritornare alla realtà, adesso sai cosa fare.-
-No aspetta! Devo chiederti ancora altre cose!!!-
-Addio Kitai, e buona fortuna-. Kitai vide una forte luce abbagliante, stava lasciando il DreamEater per ritornare alla realtà, seppur con insicurezze e paure, Kitai era più determinato che mai. La fine dell'avventura comincia!

FINE CAPITOLO 5
***************

ANGOLO AUTORE
Ciao a tutti! Grazie per essere arrivati fin quì ora che stiamo quasi alla fine.
Finalmente abbiamo fatto luce su molte cose con questo capitolo un pò anomalo, è stato un pò difficile da scrivere visto che c'è stato quasi solamente Kitai, ed è difficile portare avanti la narrazione con quasi un solo personaggio, ma è sempre appagante per me nonostante la fatica, e spero sia appagante anche per voi. Il prossimo capitolo sarà un pò più soft e divertente, ma allo stesso tempo sarà profondo e molto avvincente con tanti spunti interessanti, sarà anche un capitolo chiave per conoscere altri personaggi, non perdetelo! Alla prossima!

MITOLOGIA: DREAMEATER
Il DreamEater è una dimensione metafisica creata da Hadesu, un luogo di anime perdute dove ognuno vive il suo incubo personale, un misto tra paure e desideri, tra sogni e delusioni, tra passato e futuro, che ti può intrappolare per l'eternità.

RETROSCENA
- Ci sono vari messaggi nascosti nel DreamEater, i due esempi più importanti sono i mulini e il freddo, i primi rappresentano il ciclo senza tempo, l'infinito, perché il DreamEater è un luogo senza tempo che minaccia di intrappolarti per sempre, prigioniero della tua stessa testa. Il secondo rappresenta io congelamento del tempo.
-Nell'incontro avvenuto con gli impostori, si sentono alcune frasi misteriose. Gli impostori sono semplicemente la rappresentazione fisica dei sentimenti di Kitai, dalla volontà di pace internazionale, fino ai sensi di colpa per non essere riuscito a salvare Maqui ("Oppure preferisci vedremi morta?").
Meglio rimanere intrappolati in un felice miraggio, o ritornare alla dolorosa realtà?
- Incubus, il mostro che combatte Kitai, è la rappresentazione fisica delle sue paure e del sui dolore, nasce infatti dal dolore della perdita di Maqui e Kino e dal timore di essere odiato dai suoi vecchi amici. Una lotta contro i demoni interiori insomma.
-Fisicamente, Kitai è rimasto tutto il tempo sulle sponde del lago dove si era lanciato alla fine del cap4.
- Il "Nagareboshi" può essere considerata la prima tecnica d'attacco di Kitai, infatti i Passi d'Ombra sono nati dall'arte dello spionaggio, mentre il Nagareboshi (dal giapponese: stella cadente) è un pugno verticale dato dall'alto verso il basso che lascia un'enorme scìa blu luccicante e travolge qualsiasi cosa, è un attacco molto distruttivo e potente.
Inoltre, nella forma Aogami, quando il suo corpo risplende dell'aura blu divina di Anagennisi, è in grado di creare una sua copia luminosa che può confondere l'avversario.

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Capitolo 6
*** Un nuovo inizio ***


- KITAI'S DREAM -
CAPITOLO 6: UN NUOVO INIZIO

-Kitai, stai bene?! Mi senti?-
-C... Cosa? Dov... Dove mi trovo?-
Kitai si stava risvegliando dal lungo sonno, era confuso e disorientato, disteso su un lettino in una stanza piena di persone, i raggi di sole che filtravano dalla finestra lo accecavano.
-Finalmente ti sei svegliato, sono Yuj!-
-Cos...- Kitai stava per riaddormentersi di nuovo, era talmente stanco da non riuscire neanche ad aprire gli occhi. Istantaneamente una ragazza si avvicinò a lui e: Taaaaakkk!!!!
Gli arrivò uno schiaffo enorme dritto sulle guance -Ti svegli dormiglione!!!?-.

Questa volta Kitai sobbalzò dal letto -Ahiaaa!!!! ... Yuki ma sei tu?! C'era davvero bisogno di schiaffeggiarmi così? E poi, dove cavolo sono?-
Yuki però senza neanche lasciargli il tempo di riprendersi lo abbracciò con un viso visibilmente commosso -Bentornato Kitai- .
-Bentornato?-
Kitai si guardò intorno, e si accorse che tutti i suoi amici erano in quella stanza. -Yuj, Itami, Light, e tu Yuki... Mi potete spiegare dove sono?-
-Sei all'ospedale di Mokucity stupidino, non vedi che sei tutto bendato?- disse Yuki con uno sgurdo felice.
Yuj aggiunse -Ti ho trovato sulla riva del lago, quando sei scappato avevo già capito cosa volevi fare-.
E Itami concluse -Devi fare sempre pazzie, non è vero testone?- disse con un tono scherzoso.

Kitai era ancora confuso, come poteva essere a Mokucity se era stato pubblicamente cacciato via? Dopo tutto quello che aveva fatto? Ma prima ancora di poter chiedere spiegazioni, un orda di passi si sentì provenire da lì vicino -Si è svegliato!!! Andiamo muovetevi!!-.
Una marea di giornalisti si scagliò su Kitai:
-Allora Kitai raccontaci, sei pronto a sconfiggere Hadesu e a salvare il mondo?-
-Rispondi a me, secondo te sei abbastanza potente adesso per affrontare i Senkyõshi?-
-Non pensi che questa responsabilità sia troppo grande per un ragazzino come te?-
Yuj irritato alzò la voce -Tutti fuori! Stupidi avvoltoi, non lo vedete che è ancora confuso, è solo un ragazzino diamine lasciatelo stare!!!-
I giornalisti stupiti e impauriti se la darono a gambe -Yuki, Itami, Light, se non vi dispiace, vorrei restare un secondo con Kitai, devo parlargli... -.


Yuj e Kitai restarono da soli nella stanza d'ospedale: -Allora Kitai, Anagennesi ti ha spiegato tutto, vero?-
-Si, è stato uno shock per me scoprire la verità, ma posso dire di essere pronto, sono l'unico che può farcela, d'altronde è l'occasione per realizzare il sogno di tutti-.
  -Sono contento per queste parole, ma sappi che prima della battaglia finale ti dovrò allenare, devi imparare ad usare la tua nuova potenza-.
-Si, lo so, per me possiamo cominciare al più presto-.
-Prima devi riprenderti, ultimamente hai passato tante cose brutte e hai faticato molto, ti concedo oggi e domani per riprenderti e poi partiremo-.
-Partiremo?-
-Si, ti spiegerò i dettagli più in là, adesso pensa a riprenderti, non vogliamo mica avere un salvatore del mondo assonnato?-
Kitai rise, poi chiese -A proposito, mi spieghi cosa ci faccio a Mokucity, insomma, cosa diavolo sta succedendo, e poi perché quei giornalisti sapevano tutto?-
-Allora, per prima cosa, ti dico che ho cominciato ad avere dei sospetti sul tuo potere fin da prima che ci incontrassimo, sono uno dei pochi al mondo a sapere la verità su Anagennisi e i Senkyõshi, io sono un cacciatore di Senkyõshi e lavoro a stretto contatto con il governo della Regione delle Isole, ho conosciuto tuo padre prima che tu nascessi, ma di questo te ne parlerò a tempo debito, comunque ho avuto la conferma della mia teoria quel giorno alla taverna, quando sei scappato avevo già capito che ti stavi dirigendo al covo dei Senkyõshi, venendoti a cercare ti ho trovato sulle sponde del lago, ho subito riconosciuto la maledizione di Shi, e ho capito che ti aveva spedito nel Dreameater, per fortuna poi sei ritornato normale e ti ho portato quì spiegando la verità Shunekai, il capovillaggio, così lui ha deciso di convocare un'assemblea regionale dove decidere il da farsi, le informazioni riservate su Hadesu, sui Senkyõshi e sul tuo destino sono state svelate al popolo, perché la guerra contro i Senkyõshi si avvicina e ora tutti devono sapere la verità. Sono passati due giorni da allora.
Adesso tutti sanno che sei l'unico a poter salvare il mondo, e ovviamente sei stato riassociato nella regione, non ti odia più nessuno! Anzi, tutti parlano di te come di un eroe!-
-Capisco, io cercherò di non deludere nessuno...-
-Ok, ma come ti ho detto, ti ho dato due giorni liberi prima di cominciare il viaggio, perciò adesso pensa a riposarti e a divertirti, e poi cominceremo a guardare al futuro, i ragazzi fuori hanno una proposta da farti-.
-Davvero, che proposta?!?-

Yuj chiamò i ragazzi che si avvicinarono a Kitai, Yuki parlò:
-Kitai, abbiamo saputo che a breve dovrai cominciare ad allenarti e dovrai partire, ma vogliamo tutti assolutamente passare una giornata insieme, per stemperare le tensioni sulla guerra e divertirci come normali ragazzi, tutti noi insieme, abbiamo tutta la giornata di domani a disposizione, che ne dici?-
Kitai non riuscì a trattenere l'emozione e si lanciò contro di loro abbracciandoli -Certo ragazzi! Mi siete mancati tantissimo, ho avuto paura di non rivedervi più!-
Passò del tempo, i ragazzi parlarono e passarono qualche ora insieme nell'ospedale, Kitai era finalmente felice.
La sera, Kitai potè uscire dall'ospedale, ma prima di tornare a casa, doveva fare una cosa...


La luna risplendeva nel cielo, il cimitero era silenzioso e scuro, si avvicinò alla tomba -Ehi Maqui, ti ho portato dei fiori, sai, da quando te ne sei andata le cose non sono andate bene, ma finalmente ho ritrovato me stesso, adesso so qual'è il mio obiettivo, io... spero di poterti vendicare, non hai idea di come vorrei che tu fossi quì, vorrei che vedessi un mondo felice e senza sofferenze, era anche il tuo sogno, io farò di tutto per realizzarlo, te lo giuro- Kitai non riuscì a trattenere le lacrime, pensava alla paura che poteva aver provato nel momento della sua morte, pensava che era così terribilmente ingiusto.
-Non piangere Kitai- una voce maschile si sentì provenire da dietro -Jin, non ti avevo sentito-.
-Anche io ho perso Kino, so cosa provi, ma sono sicuro che entrambe sono lassù, che ci stanno guardando, i loro sacrifici ci devono spronare a dare il massimo, se vogliamo far realizzare i loro sogni. Kitai si asciugò le lacrime -Io la sento, è lei che mi da la forza di fare tutto questo, ho una grande responsabilità, eppure lei mi rende determinato, scaccia le mie paure-.
-Kitai, sono davvero fiero di te, io farò il possibile per sostenerti, quando scoppierà la guerra contro i Senkyõshi e contro la Neve farò di tutto per proteggerti, dai, ti accompagno a casa-.
Kitai, arrivato a casa, salutò Jin ed entrò -Cavolo, la mia vecchia casa, sembra passato un secolo dall'ultima volta, adesso devo solo dormire, e domani passerò il giorno con le persone più care, sono sicuro che domani sarà una giornata fantastica!-.

...

Driiiiiiiinnn!!!! La sveglia suonò in modo frastornante facendo sobbalzare Kitai dal letto.
-Cavolo!! Che paura, devo comprarmi una sveglia meno rumorosa!-.
Kitai guardò fuori dalla finestra "Che magnifica giornata, e che bello rivedere la piazza di Mokucity da quassù, temevo di non poterla vedere più... Ok non voglio fare tardi, una spazzolata ai denti... Una sistemata ai capelli... Una lavatina generale e un bel vestitino per andare al lago!!!" ...
Mentre Kitai si stava preparando, si sentì bussare alla finestra -Kitai apriiii-
-Hey Pengin sei tu! Comunque potresti entrare anche dalla porta, dalla finestra potresti cadere-.
-Si lo so, ma oggi vado di fretta, ho un appuntamento con la mia nuova ragazza!!- disse tutto contento.
-La tua nuova ragazza?!? Davvero? Wow allora dobbiamo festeggiare, non sei mai stato fidanzato prima d'ora!-
-Eh, proprio per questo non voglio arrivare in ritardo, sono contentissimo!! L'ho conosciuta tramite un mio amico, nel senso che mi ha detto che lei mi aveva visto e mi trovava carino, ma in effetti ancora ci dobbiamo conoscere di persona-
-Se volete potete venire con noi al lago, siamo io, Itami, Yuki, Amai, Light, Toichi e Shinzo-.
-Vorrei venire, ma lei ha detto che mi vuole portare in un posto speciale, e sai, sono davvero così eccitato, è davvero un sogno per me-.
-Capisco, divertiti allora Pengin, e rubale il cuore!-

Pengin se ne andò svolazzando dalla finestra con un viso tutto felice "Sono contento per lui, fin da piccolo ha avuto sempre problemi per l'estetica, e per questo le ragazze l'hanno sempre tenuto alla larga e preso in giro, è rasserenante vedere che finalmente qualcuno lo trova carino, ok adesso però devo muovermi, non posso arrivare in ritardo!!".
Dopo essersi preparato, Kitai si guardò allo specchio -È stata una giornata bellissima Yuki, adesso dammi un bacino... No, sembra una frase da pervertito... Yuki sappi che, mi piaci molto... No insomma sembro uno stupido-.
In quello stesso momento si sentirono dei passi venire da giù, era il gruppo al completo che lo stava chiamando!
-Kitai muoviti che è tardi!!-
Kitai si drizzò istantaneamente sperando che nessuno l'avesse visto.
-S... Si scendo subito!-


  -Wow!! Ma è fantastico!!!-
Il gruppetto di ragazzi arrivò al magnifico lago Kaigi nella periferia di Mokucity, immerso completamente in un'oasi di natura favolosa.
-Ma Toichi e Light non dovevano essere già quì? Saranno in ritardo?- disse Yuki preoccupata.
-Ma che ce ne frega! Buttiamoci in acqua che ho un caldo pazzesco!!!- disse Shinzo correndo come una pazza verso l'acqua.
-Vero, cominciamo a bagnarci noi, sono sicuro che arriveranno presto- aggiunse Itami.
I ragazzi si spogliarono e si misero nudi nell'acqua fresca, ma Amai rimase interdetta -P... Perché vi spogliate? Io non vorrei entrare senza costume- disse con il viso tutto rosso.
-Ma dai che l'acqua ci copre tutto, e poi ci rinfreschiamo di più!- disse Yuki sorridendo.
Amai si spogliò prestando la massima attenzione per cercare di non mostrare nulla e si mise nell'acqua con il viso più rosso di un pomodoro, fissando Kitai come imbambolata.
-Hai visto Kitai, Amai continua a fissarti, secondo me gli piaci- disse Itami con un sorriso malizioso.
-Ehi, adesso non esagerare, forse ha solo vergogna, ma presto si riprenderà-.
Kitai la guardò ma lei imbarazzata subito girò lo sguardo unendosi poi al gruppetto delle ragazze.
-Certo che è ancora più timida di Maqui- disse Itami rattristando il viso di Kitai -Fu proprio quì che la incontrai la prima volta, dalla vergogna non riuscì neanche a dirmi il suo nome-.
D'un tratto Kitai sentì un dolore lancinante, mentre Shinzo riemerse dall'acqua gridando -Ti piace lo strizzapalle eh!!!- tutti si misero a ridere -Ahiaa!!! Che dolore! Non bastava lo schiaffo di Yuki di ieri!!!-.
-Se vuoi posso fartelo anch'io- disse Yuki ridendo.
-Secondo me non gli dispiacerebbe!- aggiunse Itami-.
-Ok ok, adesso però devo fare la pipì, la vado a fare e torno subito- disse Kitai sorridendo.
-Mi sa che in realtà dovrai fare qualcos'altro a questo punto!- gridò Shinzo.

Kitai, con addosso un'asciugamano per coprirsi, si appartò dietro un albero.
"Ah diamine, quella Shinzo è esuberante come al solito, ok alberello adesso ti bagno un pochino".
Mentre Kitai stava facendo il suo bisogno, un quartetto di ragazzini poco più grandi di lui si avvicinò.
-Sei tu! Sei tu il bastardo che ci sta rovinando tutti!!!-
Kitai sobbalzò -Cosa? Ma chi siete voi?-.
-Hai combinato un sacco di casini quì, è per colpa tua se Maqui è morta-
-Lo so, ci sto male anch'io cosa credi! Ma non ho potuto fare niente- disse Kitai con un viso desolato e rabbioso allo stesso tempo.
-Sei soltanto un figlio di Senkyõshi, diventerai anche tu così!-
-Ma cosa dici? I miei genitori non erano Senkyõshi-
-Ne sei sicuro? Ma se non li hai neanche conosciuti!-
"Non è possibile! Io... Non posso crederci, stanno dicendo la verità?"
-Sei uno scarto umano, ma cosa ricevi? Il potere divino per salvare il mondo!!! Perché non è capitato a me ah? Perché ad uno scarto umano come te, perché!!-
-Cosa credi che sia facile per me?! Hai idea di come questo mi crei pressioni?!-
-Taci bastardo!!! Non meriti tutto questo!!-
Uno dei ragazzi diede un pugno in faccia a Kitai, che non oppose resistenza perché si sentiva realmente in colpa, allora tutti e quattro i ragazzi gli si scagliarono addosso e lo pestarono violentamente "Forse hanno ragione, non sono degno di portare questa responsabilità".


Ma in quel momento... -Hikido Attack vai!!!- arrivò Light che spazzò via i quattro ragazzi che caddero al suolo storditi.
Kitai si ritrovò confuso -Light, sei arrivata finalmente, grazie per avermi salvato-.
-Non l'ho fatto per te, quindi non ringraziarmi, solo che sei l'unico che può salvarci e questi quattro coglioni non devono scoraggiarti. Sono soltanto invidiosi, non starli a sentire e riprenditi presto-.
Kitai fu felice del gesto e delle parole di Light e ritrovò il sorriso -Io ti ringrazio lo stesso, mi sei stata d'aiuto, questa è già la seconda volta che mi salvi-.
Alzandosi da terra l'asciugamano che lo compriva scivolò giù.
"Ho cavolo, sono di nuovo nudo!!!"
Light arrossì e si girò fecendo finta di niente anche se in realtà era imbarazzata "Ma guarda, devo sempre restare nudo davanti alle donne!!".
-Aspetta, ritorniamo insieme al lago!-


Ritornati al lago, era finalmente arrivato Toichi che stava dicendo qualcosa al gruppetto -Cosaaaaaa?!?-
-Si, avete capito bene, Pengin sta aspettando una ragazza in piazza, ha proprio un appuntamento! L'ho sentito che si ripeteva da solo delle frasi per rimorchiare-.
-Cosa?! Quel grassone che assomiglia ad un pinguino ha trovato una ragazza?- disse stupita Shinzo.
-Che tenerezza che mi fa- disse Yuki. -Buon per lui, sono contento!- replicò Itami.
-Stamani Pengin è venuto da me e me lo ha riferito, sono davvero contento per lui- disse Kitai che era appena ritornato al laghetto.
-Com'è andato il segone Kitai?- disse Shinzo ridendo come una pazza.
-Non ho fatto niente del genere cara- disse Kitai con un sorriso ironico.
-Ok ok ragazzi, che ne dite se andiamo a spiarlo? Vediamo se riesce a rimorchiarla? Così almeno assisteremo ad un evento storico!!!-.

Il gruppetto si incamminò verso la piazza, ma poco prima di arrivare sentirono dei passi lì nel bosco.
-Sentite anche voi? Ma è qualcuno che... piange!-
Kitai si avvicinò, vedendo Pengin che si disperava su un grosso sasso.
-Oh no, non dev'essere andata bene, cavolo, era così contento stamattina, ragazzi, ci vorrei parlare da solo, troppa gente lo metterebbe solo in imbarazzo-.
Kitai arrivò dal ragazzo -Hey Pengin, non è andata come speravi, giusto?-
Pengin sobbalzò, tentando di mascherare il viso sconvolto -Kitai, io, non...- neanche il tempo di finire la frase che scoppiò in lacrime buttandosi su Kitai. -Sono un fallito, un mostro! Nessuna donna mi vorrà mai!!! C'è stata solo lei molto tempo fa, Kokai, e sai come è andata a finire... Sono destinato a vivere da solo, non ne posso più, voglio solo sparire, è una tortura non ne posso più-.
-Ma cos'è successo?-
-Mi aveva scambiato per un altro, il ragazzo che aveva avvistato era un altro! Eri tu Kitai, tu! Quando mi ha visto si è spaventata, ha detto che ero un mostro e che non si sarebbe mai sognata di stare con uno come me! Cosa aspetti? Corri da lei!! Io resterò invece sempre solo come un cane!-
Kitai in quel momento lo abbracciò -Ricorda, nessuno è solo a questo mondo, noi umani siamo dotati di questo meraviglioso sentimento che è l'amore, e siamo portati a volerci bene. Hai solo quattordici anni, hai tutto il tempo del mondo per trovare la tua anima gemella, qualcuno che ti ami per quello che sei realmente. Te lo prometto Pengin, quando sarà finita la guerra, troverai la persona dei tuoi sogni, e poi, finchè avrai noi come amici, puoi contare su tutto il nostro appoggio-.
Da dietro spuntò tutto il gruppetto che si diresse da Pengin per ravvivarlo.
-Grazie mille ragazzi- Pengin con le lacrime agli occhi ritrovò il sorriso -non pensavo che ci teneste tanto a me, è vero che ho forse esagerato, ma la delusione è stata forte-.
-Ok ragazzi, io ho un certo lamborino, vogliamo andare a mangiare qualcosa?- disse Kitai sorridente.
-Siiiii- risposero tutti in coro.


-Ah che bella mangiata! Non toccavo cibo da almeno due giorni- disse Kitai soddisfatto.
-Io voglio un'altra porzione di sushi per favore!- disse Pengin ancora affamato.
-Ma non ti sono bastate le due ciotole di Ramen, adesso vuoi fare il bis anche di sushi?- disse Yuki sbalordita.
Ormai era il tramonto, la giornata stava per volgere al termine, il ristorante all'aperto al centro di Mokucity li aveva ingozzati abbastanza -Sono 300 toriki ragazzi- disse il cassiere aspettando impazientemente la grana -Hai detto che pagavi tu, giusto Kitai?-
-Si ma adesso me ne sto pentendo Itami-.
I ragazzi stavano per tornare a casa -È stata proprio una bella giornata eh?-.
-Si, ma ci dispiace che domani parti Kitai, ci mancherai- disse Pengin.
-Ma non credo di tornare troppo tardi, quel testone di Yuj non mi ha detto praticamente nulla-.
Arrivati alla casa di Kitai, i ragazzi lo salutarono augurandogli buona fortuna, poi entrò dentro.

"Mi dispiace lasciarli, ma dopotutto il viaggio che intraprenderò sarà essenziale per il loro futuro, non vedo l'ora di sapere cosa Yuj ha in serbo per me".
D'un tratto si sentì bussare alla finestra "ma chi è ancora? Ormai è notte".
Kitai si affacciò -Yuki, cosa ci fai ancora quì- la ragazza entrò dentro e chiuse la finestra -Kitai, devo dirti una cosa... Voglio che ritorni quì sano e salvo, ti prego, non voglio perdere anche te, ti sembrerà strano ma, quel giorno, quando ti cacciarono dalla città, è stato un incubo per me, ti scongiuro, ritorna presto e non metterti nei guai, mi mancherai davvero molto...-
-Yuki...-
La ragazza lo abbracciò trattenendo un po' di commozione, quel secondo sembrò una vita. Poi prendendogli la mano Yuki ritornò alla finestra -Ciao allora, eroe- poi se ne andò lasciando Kitai basito.

Era notte fonda, Kitai stava dormendo già da un bel po', ma si sentì un rumore provenire dal suo zaino "Cosa? Che cos'è questo rumore" Kitai aprì lo zaino -Aiuto!! Qualcuno mi sente? Aiuto, aiutatemi, vi prego-
"Ma da dove viene questa voce??"
Kitai vide una radiolina...
[Flashback] -Tieni questa radiolina, la prudenza non è mai troppa!-.
"Certo è la radiolina che mi diede Inoki prima di arrivare al covo dei Senkyõshi".

-Inoki!! Sei ancora viva??-

FINE CAPITOLO 6
****************


ANGOLO AUTORE
Ciao a tutti! Finalmente ho completato anche questo capitolo, come avevo anticipato è stato più soft, penso che tutti loro prima di essere degli eroi combattenti sono prima di tutto ragazzi, ed è giusto che vivano come tali. Adesso può cominciare il viaggio d'allenamento di Kitai, ma allo stesso tempo si scopre che Inoki è ancora viva.
Inoltre si introducono nuovi personaggi, ci tenevo soprattutto a introdurre la ministoria di Pengin che trovo molto importante, visto che sono problemi che riguardano molti adolescenti. Essendo anch'io un ragazzo poco più grande di loro, mi sono divertito a ricostruire questa pazzesca giornata e a lanciare sfumature che solo un adolescente potrebbe cogliere.

MITOLOGIA: PERSONAGGI
-Pengin Warui, 14 anni, maschio:
Ragazzo di Mokucity che conosce da tempo Kitai, è stato vittima di bullismo e di insulti da parte di molte persone a causa del suo peso.
La sua particolare conformazione, molto grasso ma anche basso con le game molto corte, lo rende simile ad un pinguino soprattutto quando cammina. Nonostante le problematiche, è un ragazzo molto buono e simpatico e gli piace molto mangiare.
-Amai Kioutse, 14 anni, femmina:
Ragazza molto timida, con lunghi capelli blu notte, ha conosciuto Kitai nel primo giorno all'accademia Heishi.
-Shinzo Attanaiyo, 14 anni, femmina:
Ragazza esuberante e vivace, non perde mai l'occasione di fare scherzi spesso di natura sessuale. Nonostante questo, è molto amata nella città vista la sua capacità di mantenere vivo l'ambiente.

SONDAGGIO
Oggi a sostituire i retroscena c'è un sondaggio:
Chi, tra queste ragazze, vorreste che un giorno si mettesse con Kitai?
-Shinzo
-Amai
-Yuki
-Inoki
-Light
NOTA: Il risultato del sondaggio non influenzerà in alcun modo la storia, che seguirà il suo corso naturale, i sondaggi sono puramente e unicamente ludici.

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Capitolo 7
*** La forza del cuore ***


-KITAI'S DREAM-
CAPITOLO 7: LA FORZA DEL CUORE

Quella voce arrivò come un fulmine verso un confuso Kitai...
-Inoki! Allora sei ancora viva?! Dove sei? Stai bene vero?!-
-Mi hanno catturata, i Senkyõshi mi tengono prigioriera da qualche parte , ti prego aiutami Kitai, ho paura!- disse Inoki piangendo in preda alla paura.
-Dimmi dove sei, ti verrò a prendere!-
-Non lo so, sono in una prigione sotterranea, quì è tutto buio, ma non è il covo dove siamo andati l'altra volta, mi hanno trasferita, probabilmente hanno più basi, comunque da quel che ricordo mi sembra di essere nella Regione della Neve, nella zona meridionale al confine con la regione del legno-.
-Ho capito Inoki, ti prego resisti, ti verrò a salvare!-
In quello stesso momento però, Inoki fu sentita da una guardia -Cosa stai facendo?! Posa via quell'aggeggio!-. -Inoki resisti!!-.

Il collegamento si interruppe all'improvviso, Kitai era ripiombato nel silenzio della sua casa, il cuore gli batteva a mille "Non posso replicare il fallimento di Maqui, Inoki non farà la stessa stessa fine, questa volta devo farcela".
Fuori era ancora notte fonda, la luna risplendeva su tutta la città, Kitai si lanciò dalla finestra intento a cercare l'alloggio temporaneo di Yuj, questa volta non voleva andare da solo.

-Svegliati! Yuj dai svegliati c'è un'emergenza!-
-Co... Cosa ci fai quì Kitai, stavo facendo un bel sogno...-.
-Adesso non è tempo di sognare, Inoki, una mia amica, è stata rapita, dobbiamo andarla a salvare!-.
-Rapita? E da chi?-
-Dai Senkyõshi, senti è una lunga storia adesso non posso spiegarti, ho solo bisogno del tuo aiuto perché questa volta non voglio fallire!-
-Spero che tu stia scherzando... Vuoi andare dritto nella tana del lupo? Capisci che è proprio questo il loro scopo? Devono ucciderti, e tu non puoi facilitargli così tanto il lavoro, mi dispiace per la tua amica ma se tu morirai significherà che moriranno milioni di persone, non possiamo giocare così col futuro del mondo!-
Kitai rimase a bocca aperta, il suo viso diventò presto colmo di rabbia -Si può sapere cosa diavolo stai dicendo!!!! Come pensi che potrei salvare il mondo, se non riesco a salvare neanche una persona cara!!!? Inoki ha perso entrami i genitori, non ha più nessuno, come potrei abbandonarla così?! Se essere i salvatori del mondo significa abbandonare le persone care così, beh, allora non voglio esserlo!!!-
Yuj abbassò la testa -Sei proprio come tuo padre, e anche cocciuto come lui, non posso far altro che starti a sentire, partiamo subito-.
...

Intanto Inoki era alle prese con la guardia...
-Cosa stavi facendo ragazzina? Non ne vuoi proprio sapere di stare a posto eh...- la guardia gli rifilò un doloroso schiaffo sulla guancia.
-Mh... Mi piace questo sguardo terrorizzato... Sai, sei proprio una bella topina- la guardia cominciò a cacciare la lingua tentando di leccarle la faccia. -Che schifo, sei un mostro! Vattene vecchio e un lurido porco!-.
-Ah, ancora che tenti di fare resistenza, adesso ti concio io per le feste- il vecchiaccio la prese per i capelli e per il collo buttandola a terra e tirandole due schiaffi.
-Adesso sei tutta mia topina- l'uomo si slacciò i pantaloni e si tolse la mutanda, cercando poi di denudare anche Inoki.
-Fermati!! Aiuto!! Lasciami in pace, lasciami porco!!!- in preda alla disperazione Inoki diede una fortissima ginocchiata ai testicoli della guardia che si accasciò a terra dal dolore, poi continuò dandogli un pugno.
-Ahhh!! Brutta sgualdrina! Se ti prendo ti faccio a pezzi- ma Inoki riuscì ad uscire chiudendo poi la guardia dentro la cella, mentre Inoki cercava una via d'uscita la guardia gridò -È scappata!! Prendetela!-.
"Dove diavolo è l'uscita!! Kitai come vorrei che tu fossi quì, ho paura di stare da sola, ho bisogno di te, ti prego arriva!".
...

-Ehi Kitai, quindi non ti ha detto nient'altro? Insomma, zona meridionale della Regione della Neve non è proprio il massimo della precisione, potrebbe essere dappertutto, è almeno un ora che corriamo, ma non c'è nessuna traccia di questa prigione sotterranea-.
-Continueremo a cercare finchè non l'avremo trovata, non c'è altra scelta-.
D'un tratto si sentì un urlo provenire da lontano -Ahhhh!!! Aiuto!!!!!-.
-Hai sentito Kitai? È lei?-
-Si, è lei, dev'essere scappata dalla prigione! Andiamo a soccorrerla-.

"Questa volta non posso fallire, se quelli mi prendono metterò davvero a repentaglio il futuro del mondo, e poi, ormai non sono più lo stesso Kitai che ha lasciato morire Kino e Maqui, adesso devo assumermi le mie responsabilità, Inoki sto arrivando!!!"
-Hey Kitai, eccoli là, devono averla recuperata e adesso la stanno riportando in prigione, sono in troppi per attaccarli alla scoperta, dobbiamo muoverci con prudenza e ucciderli uno per uno-.
-Sono d'accordo, ma guarda Yuj, hai notato che hanno il volto scoperto? Di solito i Senkyõshi hanno una tunica nera che li copre interamente-.
-Beh, infatti non sono Senkyõshi, ma sono heishi della Neve, dovresti sapere che sono controllati dai Senkyõshi. Comunque dai, prepara i passi d'ombra-.
I due si fecero lentamente avanti, era ancora notte fonda ma la luna illuminava quel sentiero boschivo, c'era in gioco il futuro di Inoki, ma anche il futuro dell'umanità. Kitai e Yuj salirono sui rami degli alberi, tentando di cogliere alle spalle un heishi della neve per sfoltire il gruppo di minacce.
...

"Ecco, finalmente ho trovato l'uscita! Bene, me ne voglio scappare da questo terribile posto" Inoki era ancora in fibrillazione, si mise a correre velocemente tra le lande attorno alla prigione sotterranea, non sapeva dove stava andando, voleva scappare solo il più lontano possibile, fuggire da quell'incubo.
-È quì da qualche parte, trovatela dannazione!- le urla degli heishi si facevano sempre più vicine, Inoki si nascose dietro ad un albero "Spero che quì non mi trovino".
Inoki vide un piccolo fiume scorrere lì vicino "Meglio andare a caricare qualche colpo" avvicinandosi al fiume però venne scoperta -Finalmente ti ho trovata! Prendi questo!- un potentissimo pugno finì sul viso di Inoki che venne scaraventata a terra.
-Lasciatemi in pace dannazione! Cosa volete da me?! Avete preso mia madre, mio padre, mi avete tolto tutto! Cosa volete ancora?!- l'heishi non rispose, si limitò solo ad alzarla per il collo e a scaraventarla contro un albero.
-Ahhhhh!! Aiuto!!!!- le grida di disperazione di Inoki si sentirno per tutto il bosco, ma non intenerirono l'heishi che la stordì con un colpo al collo e la caricò portandola dai compagni.

"Dove sono?" Inoki si risvegliò in mezzo ad una decina di heishi che la stavano trasportando. "Oh no, è la fine, è finita per me, ho perso i miei genitori, ho sofferto tanto, adesso dovrò solo morire... Che senso ha avuto la mia vita? Sono stata solo una delle tante anime sofferenti di questo mondo?
Verrò dimenticata, non proverò mai l'amore, non realizzerò mai i miei sogni, sono giunta semplicemente alla fine, sarò solo una goccia d'acqua in un oceano".
Dagli occhi di Inoki scese una lacrima, l'emozione che provava in quel momento non era chiara neanche a lei, disperazione? Rassegnazione? Senso d'ingiustizia? A quel punto volevo soltanto che tutto finisse...
-Guardate si è svegliata la ragazzina, sappi che prima della tua morte ci divertiremo molto con te, Hadesu sarà felice di assaggiare il gusto dell'umiliazione! Ahahah-
-Si ragazzina, sarai tutta nostra stanotte, e poi quando ti porteremo dai nostri capi Senkyõshi servirai anche a collaudare la loro nuova macchina di tortura ahahah, giusto Kaizu?-
L'Heishi si girò attorno, ma non trovò il compagno, erano rimasti solo in due.
-Hey ma dove sono finiti gli altri?!? Fino a dieci secondi fa erano quì!-
-Non lo so, ci staranno facendo qualche scherzetto-.
Inoki sentì un brivido "Non può essere, non sarà mica...".

-Hey cadaveri! Scherzetto!!- Kitai saltò giù fulmineamente da un albero colpendo l'heishi con un pugno estremamente potente che lo scaraventò lontano. -Scusa per il ritardo Inoki- disse sorridendo, Inoki si commosse dalla gioia -Kitai sei arrivato!!!-.
Ma l'altro heishi sobbalzò -Cosa hai fatto al mio amico!! Te ne pentirai!- -Io non ne sarei tanto sicuro- Yuj lo prese da dietro e lo buttò a terra.
...

La situazione era delicata, da una parte c'erano i due heishi della neve, dall'altra Kitai e Yuj, e in mezzo Inoki. Un heishi della neve si lanciò contro Inoki riuscendola a rapire -Lasciala stare! Inoki arrivo!!- Kitai si lanciò subito all'inseguimento, -Sii prudente Kitai!- disse invece Yuj che era rimasto con l'altro heishi.
Yuj si ritrovò da solo a combattere contro il nemici -Sai, sei stato proprio sfortunato, io sono uno degli heishi della Neve più potenti, non durerai neanche un minuto-.
-Beh, sei pesantemente fuori strada, visto che io sto già pensando se seppellirti oppure buttarti direttamente dal burrone, e comunque, sta attento che biancastro come sei i vermi potrebbero scambiarti già per un cadavere e cominciarti a mangiare!-.
L'Heishi arrabbiato tirò fuori un piccolo Shuriken -Henkei!- lo Shuriken diventò immediatamente enorme -Ti piace il mio nuovo giocattolino?-.
"Cavolo, ha fatto diventare quello Shuriken enorme, dovrò stare attento, con un solo colpo mi può affettare".
L'heishi lanciò lo shuriken contro Yuj, che con un balzo lo scansò, poi corse velocemente verso il nemico per attaccarlo, ma proprio prima di colpirlo sentì un sottile rumore provenire da dietro "Oh no! Lo shuriken sta tornando indietro! Devo saltare così si colpirà da solo" Yuj scansò ancora lo shuriken che però deviò ancora il suo percorso seguendo ancora Yuj che era a mezz'aria "Questo shuriken mi perseguita", Yuj cacciò fuori due piccole spade che usò per bloccare lo shuriken che però finì inevitabilmente per colpirgli le braccia.
"Ah! Che male! Meno male che sono riuscito ad attenuare il colpo, altrimenti a questo punto mi sarei ritrovato senza braccia" Yuj si ritrovò con molti tagli su entrambe le braccia, era di nuovo al punto di partenza.
-Ok, ammetto di averti sottovalutato, adesso userò le mie piene potenzialità-.
-Usa quello che vuoi, tanto non riuscirai mai a superare la barriera del mio shuriken, girando a questa velocità mi può difendere da qualsiasi attacco e può istantaneamente colpirti e farti a fettine.
"Questo tizio probabilmente controlla lo shuriken con dei fili di energia, potrei usare il mio controllo del vento per spezzarli, e potrei usare la telecinesi con uno di questi alberi per difendermi o attaccare da lontano".
Yuj puntò la mano su un albero, lo attirò a sè, poi saltò in alto e lo tirò verso il nemico però non lo colpì -Cosa ti prende? Adesso sei diventato cieco? E poi ti ripeto, anche se mi avessi centrato, l'albero sarebbe andato in mille pezzi perché riesco a far girare il mio shuriken così velocemente da creare una barriera!-.
Yuj fece un sorrisetto, il nemico lo attaccò ancora, Yuj si scansò  -Tsumekaze vai!!- una lama di vento colpí i fili di energia dell'heishi.
"Uno, due, tre" lo shuriken perse potenza ma dopo appena tre secondi il nemico riallacciò lo shuriken con altri fili di energia -Illuso! Pensi davvero che sia così facile farmi perdere il controllo dell'arma che possiedo da quando sono nato?! È arrivata la tua ora, non potrai continuare a scansarti per sempre!-.
In quel momento, da lontano si sentì un urlo -Noooo!!!!- "Kitai! Oh no, resisti, arriverò presto!".
-Sembra che il ragazzino stia in difficoltà, ma ti consiglio di badare prima a te stesso-.
L'heishi lanciò ancora una volta lo shuriken, e ancora una volta Yuj si scansò e tagliò i filo di energia -Allora sei proprio cocciuto, non funziona!-.
-E invece ti sbagli!- Yuj richiamò a sè l'albero che aveva lanciato prima al nemico e lo shuriken si infilzò dentro al legno, nello stesso momento in cui l'heishi stava riattaccando i fili d'energia, Yuj diede un potentissimo pugno all'albero tirandolo dietro con tutto lo shuriken che finì per infilzarsi nel corpo dell'heishi.
Del sangue scorse dalla bocca del nemico -Tu... Mi... Hai... Battuto?-
-Credimi, ho dovuto uccidere molte persone nella mia vita, non è mai bello uccidere qualcuno, ma quando finalmente arriverà la pace, non saremo più costretti a fare del male agli altri-.
L'heishi cadde al suolo, ormai morto...
...

-Lasciala! Fermati brutto cadavere!-
Kitai stava inseguendo l'heishi già da qualche minuto, uscendo dal sentiero si ritrovò in una pianura con un gigantesco albero rifiorito, contornato da un luccicante lango.
"Dov'è? L'ho perso! Forse se salgo su quell'albero riuscirò a vedere tutto il panorama da sopra e forse riuscirò a rintracciarlo".
Kitai salì sull'albero, ma mentre stava quasi sul picco si sentì un urlo -Attento Kitai!!- da dietro spuntò l'heishi stava per colpirlo, Kitai si girò e riuscì a parare il pugno, Kitai vide che Inoki era distesa su un grande ramo di quell'albero -Inoki scappa! Me la vedo io con lui-.
-Mi dispiace Kitai, mi ha risucchiato tutta l'energia! Questo heishi ha la capacità di assorbire energia, non posso muovermi!- disse in preda alla disperazione.
Ma per Kitai era troppo tardi, l'heishi l'aveva preso all'addome bloccandolo, intento ad assorbirgli tutte le energie.
-Ah quanta bella energia pura, non mi sono mai sentito tanto bene-.
-Ahh... Lasciami!!-.
L'heishi finì di assorbire tutte le energie di Kitai, che si accasciò sul ramo senza forze. Poi l'heishi andò da Inoki, e la prese per il collo -Sai ragazzino, questo albero millenario si chiama albero Kidoairaku, ovvero albero delle emozioni, e riesce a riflettere le emozioni delle persone che gli stanno sù, come vedi in questo momento i fiori si sono appassiti e l'albero è diventato scuro e triste, ahahah avete così tanta paura da riuscire a sopprimere anche la mia gioia infinita nel vedervi strisciare-.
L'heishi sporse Inoki verso il vuoto -Decidi tu, vuoi che ti strangoli prima e poi ti faccio cadere, e vuoi morire direttamente cadendo da questa altezza?-
Allo stesso tempo, Kitai si arrabbiò "Non ti farò fare la stessa fine di Maqui, io ti salverò!" - Nooooo!!! Lasciala bastardo!!-.
Inoki non riusciva neanche a parlare, stava soffocando, ma la lacrima che le scorreva sul viso e lo sguardo malinconico e disperato facevano provare a Kitai un profondo dolore, d'un tratto da Kitai cominciò ad spuntare l'energia di Anagennisi finchè non si sentì un esplosione di energia -Ma... Questo ragazzino dove la trova questa forza?! Credevo di avergliela assorbita tutta!-.
-Questa... è la forza del cuore! Quella che attraverso le emozioni ti permette di dare sempre il massimo, e sappi che questa energia è... illimitata!!!!-.
L'heishi rimase a bocca aperta, poi si accorse di non avere più Inoki tra le mani, si girò e vide Kitai che dopo aver sistemato la ragazza a terra, gli stava sferrando un potentissimo pugno che lo schiantò al suolo dopo una caduta spettacolare.

Era finita, ce l'avevano fatta. Kitai prese in braccio Inoki che era in lacrime, poi salì sul punto più alto dell'albero, ammirando tutto il paesaggio circostalte. I fiori dell'albero tornarono a risplendere di una magnifica tonalità rosa luccicante, l'atmosfera era favolosa.
Lo sguardo commosso di Inoki si introciò con quello rassicurante e solare di Kitai. I loro visi si avvicinarono sempre di più finchè le loro labbra non si toccarono, nel bacio che aspettavano da sempre.
...


Ormai era l'alba, il sole stava sorgendo, Kitai, Inoki e Yuj si erano di nuovo riuniti.
-E così, ti devi allenare e per ora non puoi ritornare a Mokucity-.
-Si, mi dispiace Inoki, però ti prometto che quando tutto sarà finito potremmo vivere finalmente insieme, senza più sofferenze-.
-Io però, non ho neanche un posto in cui vivere, non ho più mio padre ormai, sono totalmente da sola-.
-Se vuoi, poi venire ad abitare a casa mia a Mokucity, ti assicuro che non sarai mai sola, Jin si prenderà cura di te, e poi ci sarò io, non credo che l'allenamento durerà molto, aspettami!-.
Finalmente tornò il sorriso sul viso di Inoki, che abbracciò Kitai. -Mi mancherai tanto Kitai-.
-Ok piccioncini, non possiamo perdere altro tempo, noi dobbiamo partire-.
Kitai e Inoki si salutarono, Yuj cominciò a camminare -Allora, arrivederci- disse Kitai con un pò di malinconia mentre cominciò ad andare, ma Inoki lo prese per la mano e lo tirò a sè, dandogli un bacio -Non dimenticarti di questo-. Era ora di partire...

FINE CAPITOLO 7
****************

ANGOLO AUTORE
Finalmente ho finito anche questo capitolo, che fatica. Allora la saga dell'allenamento è la penultima saga del libro, quindi manca davvero poco alla fine. Spero che vi sia piaciuta la storia tra Kitai e Inoki, ci tenevo a fare così fin dall'inizio.
Ho costruito questo capitolo in modo da percorrere due linee narrative differenti e farle incociare, spero sia piaciuta l'idea.
Mi dispiace un pò di non poter costruire ancora molto nei combattimenti, sto preparando il meglio per la saga finale togliendo però un pò di sostenza nei combattimenti in questi capitoli, comunque nel finale i combattimenti saranno qualcosa di straordinario.
Annuncio inoltre un grosso timeskip a breve.

MITOLOGIA: TECNICHE DI YUJ
Yuj è in grado di controllare il vento, il Tsumekaze è un arte che quindi gli permette di usare il vento come una lama deformabile e velocissima.
Ha anche abilità telecinetiche, quindi riesce a controllare oggetti anche grandi (come appunto un albero) e lanciarlo o usarlo a suo piacimento.

RETROSCENA
-L'albero delle emozioni (Kidoairaku) è un simbolo della regione del Legno, un albero di oltre mille anni piantato con una tecnica speciale dei capi primordiali. Riesce a riflettere le emozioni delle persone.
-Tutti i nemici presenti nella prigione non erano Senkyõshi, ma i loro alleati della Neve. Il loro scopo era, oltre che tenerla prigioniera, angosciarla e straziarla affinché i sentimenti negativi donati ad Hadesu fossero più puri. 

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Capitolo 8
*** Fino in fondo ***


- KITAI'S DREAM -
CAPITOLO 8: FINO IN FONDO

Kitai non faceva altro che pensare a quel bacio, finalmente aveva tutto quello che sognava da sempre, perfino l'opportunità di fermare la guerra e la disperazione in questo mondo, e dire che era successo tutto così in fretta, da perfetta nullità ad erede dell'energia di Dio per salvare il mondo.

-Ahia!!- Kitai si schiantò contro un palo, sulle strade di ShimajiTown.
-Hey Kitai ma dove guardi? Ultimamente hai la testa tra le nuvole lo sai? Se ti comporterai così durante la battaglia finale allora saremo tutti spacciati-.
-Ehm, non preoccuparti Yuj, sono soltanto sovrappensiero, ultimamente sono successe molte, troppe cose-, disse Kitai sorridendo.
Yuj si fermò -Ehi, scusami se sono troppo duro, a volte mi dimentico che prima di tutto sei solo un ragazzino, e che per te non deve essere così facile-.
-In effetti è vero, però... Per me è anche meraviglioso! Abbiamo l'opportunità di cambiare il mondo, realizzare il sogno di tutti, e nonostante la paura, sono davvero contento di avere questo onore!-.
Yuj sorrise e mise una mano sulla spalla di Kitai -Ok, però adesso ti porto in un posto speciale che sicuramente riconoscerai-.
...

-BeviShibodo??? Ancora quì? Non dirmi che quì dovrai allenarmi!-.
-No, ma prima di iniziare l'allenamento ci dobbiamo rilassare un po', adesso è ancora mattina, aspetteremo il pomeriggio inoltrato di oggi-.
"Ah diamine, dovrò bere ancora quella schifezza!".
I due entrarono dentro la locanda, che come al solito era piena di marinai e pescatori burberi e ubriachi che facevano apprezzamenti sulle tre fanciulle che lavoravano lì.
-Yokeu amoreeee!! Da quanto tempo non ti vedo!!!- Yuj prese, per l'ennesima volta uno schiaffo sulla guancia.
-Uno, non sono il tuo amore, e due, ci siamo visti solo qualche giorno fa!-.
Intanto Kitai un pò spiazzato si andò a sedere vicino al bancone, però sentiva qualcosa di strano, si girò dietro e con la coda dell'occhio vide un ragazzo di qualche anno più grande di lui, coi capelli neri, in piedi appoggiato al muro con le braccia conserte "Beh, almeno non ci sono solo vecchi burberi in questo locale".
Mentre nel locale c'era pieno trambusto, una delle tre cameriere si avvicinò a Kitai -Ciao sono Sinfonia, tu sei il ragazzo dell'altra volta giusto? Sei stato tu a salvarci dalla banda del ragno, poi sei svenuto e non ho potuto ringraziarti, insomma, grazie-.
-Ah, di niente, è stato un piacere- disse Kitai un pò imbarazzato.
-Tu dovresti venire da Mokucity. Secondo le ultime voci diffuse dal governo, è proprio lì che abita l'ereditario della forza divina di Anagennisi, destinato a salvare il mondo!-.
-Ahm... Ecco...- Kitai non sapeva cosa dirle.
-Ma tu non lo conosci mica? E dimmi, è carino? Purtroppo quì ancora devono arrivare le immagini segnaletiche, i giornalisti dicono che sono stati costretti alla ritirata perché un suo tutore li aveva aggrediti quando stavano all'ospedale-.
-Ah davvero?... Purtroppo non lo conosco- disse Kitai sempre più imbarazzato.
D'un tratto la ragazza spalancò gli occhi e urlò -Attento!!!!-, Kitai si girò e vide un pugnale che lo stava per trafiggere, lo riuscì a scansare all'ultimo secondo saltando sul bancone.
  Tra la gente cominciò ad affiorare il panico "chi ha lanciato quel pugnale?!?", Kitai si ritrovò davanti il ragazzo che aveva notato prima, che gli diede un pugno, venendo scaraventato giù dal bancone, il ragazzo misterioso saltò intento a colpirlo a terra, Kitai riuscì a scansarsi all'ultimo secondo per poi colpirlo con un calcio che venne prontamente parato da lui.
-Ma si può sapere chi diavolo sei?!-
Il ragazzo misterioso ripose l'armamento -Bene-.
-Bene? E cosa significa? Hai appena tentato di uccidermi!!-.
-In realtà stavo solo testando le tue abilità, volevo vedere quanto fossi forte, visto che ci dovremo allenare insieme-.
Kitai si girò guardando Yuj, che fece un cenno di conferma.
-Io non capisco... Perché hai tentato di uccidermi se volevi solo testare le mie abilità?!-.
-Perchè solo quando si è realmente in pericolo si combatte per davvero-.
-Ma avrei potuto lasciarci le penne lo capisci questo!!?-.
Yuj intervenne -Ragazzi adesso basta, usciamo fuori da questo locale, vi spiegherò tutto dopo-.

Yuj, Kitai e il ragazzo misterioso stavano camminando tra le strade di ShimajiTown, diretti al luogo d'allenamento.
-Kitai, questo ragazzo si chiama Monoka Taka, ha diciassette anni, ed è un mio allievo. È il figlio di Kimaku Taka, ovvero il protettore di Kashikoi Narah, il capovillaggio della tua Regione. Da cinque anni si allena con me al campo addestramento, e sarà un elemento essenziale nella battaglia contro i Senkyõshi-.
Kitai guardò Monoka insospettito, continuava a chiedersi perchè avesse esagerato tanto -Ok, allora dov'è questo campo d'allenamento?-.
-Beh, preparati ad arrivare alla zona delle Isole Fluttuanti!-.
...

Kitai si ritrovò davanti un panorama fantastico, erano su un'altura e da lì si vedevano decine e decine di isole fluttuare, sotto di loro c'era solo il mare.
-Wow! Ma è fantastico! Com'è possibile tutto questo Yuj?-.
-Questo è un mare molto speciale, rilascia un'energia particolare che fa fluttuare queste isole che sono del tutto normali, di dice che in questo mare sia morto uno dei padri fondatori che aveva delle abilità telecinetiche potentissime, da quando morì l'energia riaffiorò dalle acque spezzando la base delle isole e facendole fluttuare, e da secoli l'energia deve ancora esaurirsi continuando a far volare le isole alte nel cielo-.
-Che bella storia!!- Kitai era entusiasta, mentre Monoka era quasi assente, seduto su un sasso in completo silenzio con le braccia conserte.
-E dimmi Yuj, in cosa consisterà l'allenamento?-.
-L'allenamento si dividerà in due parti, la prima parte si svolgerà quì, e sarà mirata a farti prendere confidenza con la tua nuova energia, dovrai saperla padroneggiare alla perfezione, farla aumentare d'intensità, entrare e uscire dalla forma Aogami, insomma, dovrai saperla usare alla perfezione. La seconda parte invece si svolgerà in un altro luogo, lì dovrai aumentare la potenza dell'Aogami e diventare ancora più forte e abile in combattimento-.
Kitai era sempre più entusiasta...
...

I tre si trovavano sull'isola dell'addestramento, Kitai notò che c'erano molte altre persone ad allenarsi, non era solo lui. C'erano degli immensi campi piani dove ragazzi e adulti si sfidavano, c'erano altri ragazzi che seduti in meditazione sotto ad una cascata riuscivano a deviarla con la propria energia, e altri che riuscivano a stare in piedi su un'asticella sottilissima.
-Monoka, tu sei in grado di fare tutto questo?-.
-Si, mi alleno quì da cinque anni, so fare tutto-.
-Yuj, mi spieghi come mai riescono a fare tutto questo nonostante non abbiano la forza di Anagennisi?-
-Ognuno di noi ha un'aura personale, e loro sfruttano questa per compiere queste azioni, tu invece hai due aure, la tua, e quella di Anagennisi, per entrare nella piena forma Aogami devi saperle unire entrambe, creando così una forza stratosferica-.
...

Erano già passati tre mesi da quando Kitai arrivò alle isole fluttuanti, ormai aveva imparato a padroneggiare bene l'energia e aveva accresciuto di molto la sua forza.
-Prendi questo- Tsumo, un ragazzo che si allenava da tempo insieme a Kitai, cercò di colpirlo.
-Non ci siamo Tsumo, devi essere più veloce!- Kitai sprigionò un po' di aura che scaraventò il ragazzo indietro, poi si fece trovare dietro, senza neanche toccare terra Tsumo gli tirò una gomitata, ma si accorse che era solo una copia di luce, Kitai lo prese per il gomito, lo tirò a sè e lo colpì con delicatezza -You Lose- disse Kitai sorridendo.
-Cavolo, come faccio a pardere sempre!- Kitai gli porse la mano dicendogli -Tsumo, in realtà mi hai sorpreso, ultimamente stai diventando sempre più forte, nonostante la scarica d'aura sei comunque riuscito a mantenere la lucidità e a vedere la copia dietro colpendola, è vero che era una copia, ma non tutti sono in grado di farle, quindi se fosse stato un altro probabilmente l'avresti messo ko, complimenti-.
Tsumo rincuorato da quelle parole prese la mano di Kitai e si rialzò, -Grazie amico per il tuo supporto-.
In quel momento arrivò Yuj -Kitai, sono passati tre mesi da quando siamo arrivati, adesso sai padroneggiare davvero bene l'energia, e la sai sfruttare per aumentarti la velocità, credo sia ora-.
-Ora di cosa?- 
-Ora di andare al Monte Arashi-. 
-Dici, che è finalmente arrivato il momento di passare alla fase due?!-. 
"Si!! Dopo aver passato la prossima fase, potrò finalmente tornare da Inoki". 
Tsumo gli andò vicino un po' rattristato -Kitai, questo significa che te ne andrai?-. 
-Non preoccuparti Tsumo, ti prometto che tornerò, quando riusciremo a sconfiggere quei brutti ceffi e finalmente a rasserenarci la vita, tornerò e vorrò vedere quanto sarai diventato forte, ok?- disse Kitai sorridendo. -Certo!- rispose Tsumo felice ma con un po' di rammarico. 
Kitai, Yuj e Monoka passarono l'ultima sera alla locanda Hendo Shukuin, dove tutti i ragazzi che si allenavano trascorrevano il tempo. 
-Ci dispiace che te ne andrai Kitai- tutti i ragazzi che si erano allenati con lui erano tristi -spero che tornerai presto-.
  -Ma si ragazzi, quando sarà finita la battaglia contro i Senkyõshi tornerò a salutarvi-.

Kitai lasciò le isole fluttuanti con un po' di rammarico e tanti ricordi. Era notte, lui, Yuj e Monoka si avviarono presso un sentiero nascosto.
-Yuj, Monoka, mi spiegate dove stiamo andando?- disse Kitai un pò confuso e assonnato.
-Devi sapere che il Monte Arashi si trova all'estremo confine nord del nostro mondo, esattamente nella regione dei fulmini. Visto che la regione dei fulmini è nostra nemica, non sarebbe esattamente una buona idea passare di lì, soprattutto conoscendo la loro forza, quindi per raggiungere il monte noi della regione delle isole abbiamo costruito, nel corso degli anni, una monorotaia sotterranea, che ci porterà verso il monte senza che nessuno ci possa vedere-.
Monoka aggiunse -E io verrò con voi per scongiurare qualsiasi possibile avversità-.
-Benissimo- disse Kitai contento -non vedo l'ora di vedere questa monorotaia e questo monte speciale-.

I tre si ritrovarono alle porte della monorotaia, entrarono, era tutto piuttosto sporco e lugubre, poco illuminato e puzzolente. 
-Che schifo, e questa sarebbe una monorotaia?- disse Kitai contrariato. I tre si sedettero sugli appositi sedili, il viaggio cominciò. 
 
-Quindi, da quel che ho capito, tu sei il figlio della guardia del corpo del capovillaggio di Mokucity, giusto?-. 
-Si, ma non lo considero neanche più mio padre, non lo vedo da molti anni, per me è un completo estraneo-. 
-Io non ho mai conosciuto mio padre, non so chi fosse, come fosse, so solo che vorrei tanto conoscerlo, parlargli, è morto poco dopo della mia nascita insieme a mia madre, non so perché. Voglio dire, penso che se tu abbia un padre, non dovresti allontanarti da lui, fossi al tuo posto farei di tutto per vederlo-. 
Monoka diede un pugno al muro -È stato lui a mandarmi via! Io, volevo restare con lui e con mia madre, ma lui voleva solo farmi diventare più forte, per diventare un degno futuro protettore del capovillaggio, così mi ha mandato quì, a soli dodici anni, per allenarmi, senza vedere più nessuno. Ha rinunciato a suo figlio, solo per difendere un vecchio bacucco, è imperdonabile una cosa del genere!-. 
Kitai rimase a bocca aperta -Mi dispiace, però credimi, un padre ama sempre un proprio figlio, magari è molto attaccato al lavoro e al senso del dovere, ma sono sicuro che in fin dei conti ti vuole molto bene-. 
-Ne sei così sicuro?!- Monoka cominciò a fare gli occhi lucidi -quel bastardo ha preferito proteggere il capovillaggio lasciando morire mia madre! Qualche tempo fa, quando gli Heishi della Neve attaccarono Mokucity per prendere la statuetta di Anagennisi, mio padre ha salvato la vita al capovillaggio, ma mia madre è morta! Perché ha protetto lui e non lei?! Perché dovrei desiderare di vedere un mostro come lui!!?-. 
-Credimi, mi dispiace tantissimo, però tu non sai come si sente, o com'è andata, io sono sicuro che ti vuole molto bene, e ne voleva anche a tua madre, magari quando sarà finita la guerra potrete reincontrarvi e parlarne-. 
 
Era ancora notte, Yuj e Monoka stavano dormendo, Kitai si era svegliato "Ah, ma perché devo fare la pipì sempre nei momenti meno adatti?". Andò al carrello successivo, aprì la finestra e la fece fuori. 
Si girò, e intravise qualcuno nell'ombra -Yuj sei tu?- la figura avanzò, Kitai si ritrovò davanti una figura incappucciata e vestita di nero "Oh no, è un Senkyõshi", la figura alzò lo sguardo, aveva degli occhi rosso sangue "oh no, quegli occhi, allora deve essere Shi!!". 
Kitai entrò nella forma Aogami, Shi si lanciò contro di lui, gli lanciò un pugno contro, ma lui scomparve e riapparve alle sue spalle, lo prese, lo butto faccia a terra e poi contro il vetro rompendolo, poi lo scaraventò contro l'altro carrello, Kitai era straziato dal dolore, ma venne ancora più sorpreso vedendo il carrello pieno di sangue, sui muri, a terra, sui vetri, sangue dappertutto, ma non c'era traccia di Yuj e Monoka. 
-Cosa gli hai fatto!! Bastardo!!- Shi gli arrivò vicino e lo prese per il collo, poi lo buttò fuori dalla monorotaia. 
Kitai si guardò attorno -Dove diavolo mi trovo?!- si trovava in un immensa galleria mobile che lo trascinava giù ad altissima velocità, era tutto completamente buio, ma ai lati si intravedevano migliaia di mostri deformi che emettevano dei lamenti strazianti. Kitai era in preda alla paura più pura, tentò di fermare la discesa infernale ma precipitò in un enerme burrone che lo inghiottì. 
Si ritrovò appeso ad una croce, le braccia e i piedi erano trafitti dai chiodi, in testa aveva una corona di spine -Dove mi trovo, aiuto!!!!-. Davanti a lui c'era uno scenario infernale, fuoco dappertutto, creature rosse che straziavano i corpi di altre persone in una sadica macchina della tortura, gli si parò davanti un diavolo con le corna, che alzò un fuoco che pervase Kitai, che straziato dal dolore fece un urlo disperato. 
 
-Alzati! Muoviti Kitai!!- Kitai si ritrovò nella monorotaia a terra, insieme a Yuj e Monoka, guardò avanti, ma c'era ancora Shi. 
-Oh no, allora non era un sogno-. 
-Kitai adesso non ho tempo di spiegarti, quello che posso dirti è che questo è una copia di Shi, non è lui in persona, e tu sei caduto vittima di una sua illusione-. -E ora come facciamo?-. 
Questa volta rispose Monoka -Le copie durano al massimo cinque minuti, e sono composte da solo il dieci percento di energia rispetto al loro creatore, perciò dobbiamo solo cercare di resistere-. 
Shi si lanciò contro di loro, Kitai lo ingannò con una copia e lo prese alle spalle, Monoka gli si lanciò contro e lo colpì al petto, ma con un calcio riuscì comunque a colpire Monoka, ben presto si liberò anche di Kitai, Yuj gli lanciò contro una serie di proiettili d'aria, che gli perforarono il corpo, Kitai e Monoka gli si avvinghiarono contro, ma lui rilasciò un'onda di energia tanto potente da sfondare tutta la monorotaia aprendo un buco fino alla terraferma, il gruppetto si ritrovò proprio al centro della capitale della Regione del Fulmine, stracolma di gente. -Oh no! Adesso anche questi ci hanno scoperto! Che guaio!-. 
La copia di Shi atterrò nella piazza, si ritrovarono davanti ad una cattedrale gotica gigante, in piena notte, sotto una pioggia torrenziale e una scarica di fulmini, ma soprattutto davanti a tante persone allibite. 
La copia di Shi cacciò dal corpo un gruppo di anime rosse -Sta attento Kitai, se ti toccano ti potrebbero uccidere-. 
-Adesso metterò fine a questa storia!- disse Kitai deciso, che rilasciò un'enorme carica di energia che distrusse completamente il suolo fino ad arrivare da Shi che riuscì a scansarsi ma venne comunque colpito al braccio che venne mozzato. 
-Kitai, quanto tempo è passato da quando è uscito allo scoperto!!?-. -Credo quattro minuti, resistiamo un altro pò!-. 
Monoka, si lanciò contro Shi tentando di tenerlo fermo, intanto Kitai sembrava sparito, Shi cercava di divincolarsi, ma impovvisamente da sotto terra si sentì un tumulto, Monoka si allontanò mentre Kitai, che si era appostato di nuovo sotto la galleria, emerse dalla terra lanciando Shi in alto, che poi cadde a terra morto, proprio in quel momento era scaduto il tempo. 
 
Finalmente la copia di Shi era sistemata, ma la gente attorno li aveva scoperti. Improvvisamente la folla si mise a rincorrerli -Ragazzi, scappiamo!-. 
I tre cercarono di scappare il più velocemente possibile, ma la pioggia e il vento li frenava, era davvero un'atmosfera apocalittica. -Guardate, i muri della città, se li passiamo entreremo nella campagna e li semineremo-. 
... 
 
Finalmente era mattina, i tre erano scappati dalla città ed erano ai piedi del monte. 
-Allora, davvero Shi mi ha messo quella copia nel corpo quella volta che mi trasferì al Dreameater?-. 
-Si, proprio così, ti ha controllato per questi tre mesi e poi l'ha fatta uscire allo scoperto nel momento più opportuno, tra l'altro anche trasferendoti in una terribile illusione- disse Yuj. 
-Però comunque siamo riusciti a sconfiggerlo no?-. 
-Si, peccato che le copie abbiano solo il dieci percento della forza del creatore, e poi non hanno neanche un cervello, ma eseguono solo azioni basilari, io mi stupirei invece di come abbiamo avuto tutte queste difficoltà per una semplice copia-.
I tre arrivarono finalmente alla cima del Monte Arashi, un posto mistico e magico, dove solo poche persone si sono potute allenare. 
 
PROLOGO ULTIMA SAGA 
-Signore Shi, mi ha chiamato?- 
Shi era seduto su un trono in una stanza scura. 
-Si, penso che sia arrivato il momento di preparare la guerra, penso che nei prossimi tempi ci sarà da divertirsi, soprattutto con quel tale... Kitai Uzami-. 
 
FINE CAPITOLO 8 
*************** 

ANGOLO AUTORE 
Questo capitolo credo sia stato il più travagliato di tutti, è stato davvero difficile scriverlo, lo script iniziale non prevedeva il salto di tutto l'allenamento, ma per ragioni sia tecniche che di spazio ho dovuto saltare sia l'allenamento sulle isole fluttuanti e salterò anche quello sul monte Arashi. 
Annuncio che la storia si concluderà al capitolo 10, e al prossimo capitolo ci sarà un grande timeskip. 
Spero che la saga finale vi piacerà! Alla prossima con Kitai's Dream! 
 
MITOLOGIA 
-Mezzi di trasporto in Kitai's Dream: 
Il mondo di Kitai's Dream è stati sempre afflitto dalla guerra, quindi la tecnologia è stata sempre messa in secondo piano. 
Infatti non ci sono mezzi di trasporto in Kitai's Dream, si usa viaggiare a piedi. 
La Monorotaia che collega le Isole Fluttuanti al Monte Arashi è il primo mezzo di trasporto, tenuto comunque segreto, presente al mondo. 
-Monoka Taka, 17 anni, maschio: 
Ragazzo molto silenzioso e cupo, suo padre lo ha costretto, a soli dodici anni, ad allenarsi nella regione delle isole, per diventare un futuro protettore del capovillaggio, lasciando tutte le persone care. Dopo questo, e dopo la morte di sua madre, è diventato sempre più introverso e sempre meno emotivo. 

TAG-LINE SAGA FINALE 
さようなら

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Capitolo 9
*** Grande Guerra Divina: Tempo per piangere ***


- KITAI'S DREAM -
CAPITOLO 9: GRANDE GUERRA DIVINA: TEMPO PER PIANGERE

Si ritrovò in un'immensa distesa vuota, una luce arancione illuminava quel luogo ignoto, camminando cautamente in cerca di un'uscita intravise un'ombra.
  -Kitai, sei tu? Sei ritornato?- ma non si sentì nulla.
Finalmente la figura cominciò a schiarirsi, si ritrovò avanti un uomo incappucciato che stringeva alla gola Kitai. -Lascialo! Lascialo stare!!- disse in preda alla disperazione, ma la figura lo strangolò facendolo poi cadere a terra.
-Oh no, Kitai, rispondimi, ho aspettato tutto questo tempo non puoi lasciarmi- disse mentre lo abbracciava forte. In quello stesso momento, guardando nel suoi occhi, vide l'orrore: città distrutte, migliaia di morti, sangue e disperazione.
L'uomo incappucciato fece un sorriso  -Assaggerai presto anche tu, il sapore del sangue-.
...

Inoki si sveglio di soprassalto, la camera era quasi totalmente buia, illuminata solo da fievoli raggi che filtravano dalla finestra.
"Allora, era solo un sogno? Non ricordo di aver mai sognato in modo così vivido".
  Come ogni mattina, Inoki aprì la finestra, trovando come al solito una Mokucity gioiosa e raggiante, i bambini giocavano e ridevano, i ragazzi si divertivano, gli adulti facevano compere, e perfino gli anziani camminavano nei parchi e tramandavano ai loro nipotini le loro conoscenze.
Inoki si preparò, prima di uscire si guardò allo specchio "Ormai è passato molto tempo dall'ultima volta che Kitai mi ha vista, sono cresciuta parecchio da allora, chissà se gli piacerò ancora come prima", poi si guardo i capelli "li ho fatti crescere di più rispetto a prima, e poi il seno, mi è rimasta la terza misura, e se ne rimanesse deluso?".
Ogni volta che pensava a Kitai finiva per agitarsi, non sapeva neanche cosa dirgli appena l'avrebbe rivisto, dopo tutto questo tempo.
Inoki scese giù, diretta al negozio di fiori di Shinzo.
-Hey Inoki, come stai!!- Jin uscì subito dalla locanda in cui stava facendo colazione.
-Oh, ciao Jin, tutto bene! Sto andando da Shinzo a prendere qualche fiore di Kofuku, sai che significano molto per me-.
-Eh si, sono un augurio per il ritorno di Kitai, sai, manca molto anche a me, è passato molto tempo ormai, ma sono sicuro che quando ti vedrà rimarrà entusiasta di te-.
Inoki arrossì, poi ringraziò Jin e lo salutò, poi arrivò finalmente al negozio di fiori di Shinzo.
-Ciao Inoki che bella sorpresa!- Shinzo saltò dal bancone e la abbraccio quasi tramortendola.
Nel negozio c'erano anche Yuki e un altro signore -Ciao come state?- disse Inoki ad entrambe.
-Bene- risposero -Allora, fammi indovinare, vuoi dei fiori di Kofuku, giusto? Come ogni settimana d'altronde- disse Shinzo sorridendo.
-Si, sai che questi fiori rappresentano la speranza e fanno avverare i desideri, magari è una sciocchezza, ma mi fanno sentire più vicina a Kitai-.
Poi intervenne Yuki -Ormai sono passati 2 anni da quando se n'è andato, manca a tutti-.
Poi Shinzo aggiunse -Secondo me sarà diventato proprio un figo, dopotutto adesso ha 16 anni- disse ridendo.
Inoki prese i fiori, mentre Yuki e l'altro signore stavano ancora decidendo.
-Magari anch'io prendo dei Kofuku, mio padre sicuramente sarà felice, dall'aldilà, di questi fantastici fiori, d'altronde il suo desidero era vedere un mondo pacifico e senza sofferenze, chissà se questi fiori contribuiranno a realizzare questo sogno- disse Yuki un po' malinconica.
Il signore si avvicinò a Yuki -Sai, anch'io ho perso una persona cara, insieme coltivavamo lo stesso desiderio di tuo padre, questo ci deve motivare a dare sempre di più per raggiungere questo obiettivo, non pensi? Sono sicuro che quando ci riusciremo, tuo padre sarà felicissimo per te-.
Yuki sorrise, e lo ringraziò di queste parole, notando poi che a quest'uomo mancava un braccio "Poverino, l'avrà perso durante la guerra". Inoki salutò Shinzo, Yuki e il signore dirigendosi verso casa.
...

Mentre Inoki camminava, assopita dai suoi pensieri, la terra cominciò a muoversi violentamente. Le persone cominciarono ad allarmarsi "Cos'è? Un terremoto?" , da dietro un palazzo enorme si spezzò e crollò su un ponte facendo cadere decine di persone giù dal precipizio.
Il panico era scoppiato tra la folla, i bambini urlavano e piangevano cercando aiuto, i palazzi crollavano seppellendo le persone, anche Inoki si allarmò pensando che fosse arrivato il fatidico attacco dei Senkyõshi.
Improvvisamente, la terra si aprì, un enorme burrone separò in due parti Mokucity.
"Non può essere un attacco! Dal cielo non si vede nulla, e poi ci sono i sistemi di sicurezza che non farebbero arrivare nessuno, stesso discorso per la terra, la città è circondata dalle mura, e ci sono molti controlli, ma allora! Non è che sono spuntati da...".
Si creò un enorme voragine nella città che stava inghiottendo molte persone, dal sottosuolo spuntarono decine di heishi della Neve, e dal cielo si intravidero tre enormi Akusagon, creature malvagie di colore nero simili a dei draghi, che, cavalcati da dei gruppi di Senkyõshi, sputavano enormi palle di fuoco sulla città.
...

Inoki era terrorizzata, questa era una strage, l'incubo ricorrente di ogni persona. Ancora paralizzata dalla paura, un bambino che poteva avere al massimo sei anni, in lacrime, si scontrò contro di lei.
  -Aiuto!! Ho paura! Voglio la mamma, dov'è la mia mamma!!!-.
-Sta calmo piccolo, cercheremo insieme tua madre, ma adesso vieni al riparo che è pericoloso stare quì!-.
  Inoki si mise il bambino sulla schiena e corse verso una parte meno aperta della città, decine di esplosioni si susseguirono in un tripudio di urla e disperazione, intanto le forze alleate scesero in campo e cominciarono a contrastare gli heishi della Neve.
-Come ti chiami piccolo?-.
-Mi chiamo Yakuda- disse il piccolo ancora in preda alle lacrime.
-Yakuda, sappi che adesso devi essere forte, non sarà facile, vedrai tante cose brutte che un bambino della tua età non dovrebbe vedere, ma devi farcela! Adesso resta nascosto quì sotto, cercherò di trovare qualcuno che ti possa tenere al sicuro-.
Inoki si alzò e andò a cercare una fonte d'acqua che potesse darle qualche colpo per riuscire a difendersi, ma improvvisamente venne attaccata da due heishi della Neve, uno le diede un pugno che la scaraventò contro il muro di un palazzo, l'altro la prese per il collo stringendola fino a toglierle il respiro.
-Ahh... Cos'è, adesso le uccidete subito le persone? Non le portare prima dal vostro fottutiasimo Dio?!?-.
-Pff... Ormai non ha più senso, ci serve solo un certa persona, e una volta che l'avremo catturata Hadesu potrà rinascere, quindi posso ucciderti anche ora dolcezza-.
Inoki in quel momento gli diede un potentissimo calcio nello stomaco che lo atterrì, poi se ne scappò velocemente, ma l'altro heishi la rincorse prendendola alle spalle e buttandola a terra, dandole una serie di brutali pugni in faccia.
  Da terra Inoki riusciva a vedere la faccia sconvolta del povero Yakuda, nascosto sotto una piattaforma lì vicino, il viso di Inoki ormai era ricoperto di sangue, Yakuda ormai non ce la faceva più, uscì dal nascondiglio e si lanciò contro l'heishi.
-Brutto moccioso! Io ti schiaccio come un moscerino!!- l'heishi lo prese e lo buttò a terra con estrema violenza.
-No, Yakuda!!! Perché l'hai fatto?! È solo un bambino!-.
Proprio quando l'heishi si accingeva a dargli il colpo finale, arrivarono Itami e Yuki. -Mangia anime!!- Itami affondò le mani nel suo petto, estrapolando la sua anima che venne subito tagliata da Yuki.
Yuki si cimentò subito a curare Inoki e Yakuda, essendo un heishi medico, mentre Itami se la vide con l'altro heishi.
-Yuki... Non piangere- disse Inoki con la fievole voce che gli rimaneva, bagnata dalle lacrime di Yuki -Sono sicura che Kitai ci salverà tutti, dobbiamo solo essere forti, sicuramente tuo padre adesso crede in te-.
Intanto Itami stava combattendo con l'heishi -Adesso la finirete di fare del male, questa guerra deve finire!-, Itami riuscì a centrarlo, poi gli diede un calcio, ma lui lo parò e lo prese al volo buttandolo a terra, poi saltò cadendogli addosso, durante la collutazione Itami vide una grande palla di fuoco precipitare verso di loro, allora utilizzando i piedi alzò l'heishi e lo lanciò con tantissima forza verso l'alto, e poi scappò trascinando via Yuki, Inoki e Yakuda. Lo scoppio fu assordande e distrusse tutto intorno.
...

Itami, Yuki, Inoki e Yakuda, che era ancora privo di sensi, si ritrovarono su un'altura, lo spettacolo che videro era agghiacciante, migliaia di Heishi del Legno contro altrettanti Heishi della Neve in una città completamente distrutta, fuoco, sangue, urla.
  Ma non era tutto, in lontananza si sentivano altri boati, probabilmente anche la Regione delle Isole era sotto attacco. Inoki si inginocchiò a terra.
  -Perchè? Perché questo dolore ci deve perseguitare? Eppure fino a poco fa ero così felice...-.
-L'hai detto tu che dobbiamo essere forti, no?- disse Yuki mettendogli una mano sulla spalla.
Inoki accennò un sorriso, poi prese Yakuda in braccio -Io porto Yakuda al Centro Medico, lì dovrebbe essere sicuro. Vi raccomando, voi due state attenti ok?-.
-Certo puoi contare su di noi!- disse Itami con un viso determinato.
Inoki saltò giù dall'altura a massima velocità, mentre davanti a lei si dipanava l'apocalisse, correndo con tutta la forza che aveva e facendo da scudo al corpo del bambino, intanto lui cominciò a svegliarsi e si ritrovò assordato da esplosioni, grida e persone che combattevano, ma tra loro vide qualcuno di inaspettato -Mamma!!!-.
Inoki di fermò immediatamente -Quella è mia madre! Mamma!!- Yakuda si divincolò dalle braccia di Inoki e corse verso la madre che stava a terra mentre gli heishi alleati e quelli della Neve combattevano.
  -No! È pericoloso! Torna quì!- disse Inoki urlando, in quello stesso momento un heishi della Neve prese una lama e si lanciò contro Yakuda...
Il sangue colò per terra, creando una cruda pozza. -Cosa... hai fatto?-.
Col sangue che gli colava dalla bocca, Inoki disse a Yakuda -Vai da tua madre, non preoccuparti per me, scappate verso il centro medico!-.
Yakuda era ancora impietrito, Inoki gli aveva salvato la vita. Con le lacrime sul volto corse verso la madre e se ne scappò via, Inoki era stata colpita sulla spalla destra -Vuoi fare l'eroina eh?- disse l'heishi ridendo, -E allora prendi questo!-.
  All'improvviso intervenne Jin, che stava combattendo lì vicino -Ho già perso mia figlia per colpa vostra!! Ahhh!!!!- Jin diede un pugno potentissimo all'heishi che venne neutralizzato.
-Tranquilla Inoki, ti porto al Centro Medico-.
...

Arrivati al Centro Medico, la situazione era ancora più tragica, migliaia di persone erano in fin di vita, erano passate sei ore dall'inizio della guerra, e già il numero delle vittime era impressionante. Gli Heishi medici si apprestarono a curare le ferite di Inoki, che riuscì a riprendersi.
-Grazie Jin per avermi salvata-.
-Ma scherzi? Tu hai fatto un gesto meraviglioso salvando quel bambino, se c'è qualcuno che dev'essere acclamato quella sei tu!-.
-A proposito! Devo vedere se riesco a trovare Yakuda e sua madre-.
Inoki girò per il Centro Medico, che essendo protetto da molti heishi e da una barriera protettiva poteva ancora essere considerato sicuro, entrò in una camera dove c'erano tanti feriti, tra cui Amai, Shinzo, Pengin e Yakuda.
-Hey! Siete tutti quì! State bene?-.
-Si, siamo un po' acciaccati, ma ce la caveremo- disse Shinzo un po' abbattuta.
Inoki poi di avvicinò a Yakuda, che stava vicino a sua madre che era in fin di vita -Cosa le è successo? Fino a poco fa stava bene!-.
-Un'esplosione, è rimasta ferita- disse Yakuda piangendo, Inoki lo abbracciò -Vedrai che si riprenderà-.
...

D'un tratto si sentirono delle urla di paura provenire dall'interno del Centro Medico. -Cosa sta succedendo?!?- disse Inoki spaventata.
-Guarda fuori dalla finestra- disse Pengin impietrito...
Un enorme esercito di persone deformi e mostruose si stava dirigendo verso il Centro Medico.
-Cosa diavolo sono!?!- affermò Inoki in preda al panico.
-Oh no! Abbiamo sperato fino all'ultimo che non l'avessero fatto!- disse Jin arrabbiato, poi continuò -Questi sono non-morti, le persone che in tutti questi anni hanno catturato, torturato, e sacrificato per Hadesu sono state riutilizzate per combattere sotto forma di non-morti!-.
-Ma è una cosa terribile!- risposero tutti sconvolti.
-Hadesu ha assorbito solo le loro emozioni negative, attraverso il loro sangue, ma i corpi che ormai erano privi di qualsiasi emozione sono stati manipolati per renderli strumenti di distruzione! Insomma, è come se fossero zombi!-.
Nello stesso momento, davanti al Centro Medico si parò davanti un enorme Akusagon cavalcato da Shi, dalla bocca della bestia si creò una gigantesca palla di fuoco, grande più del doppio di tutto il Centro Medico.
-Oh no! La barriera non ce la farà a parare questo colpo, verremo tutti spazzati via!!-.
-È la fine-.
La palla gigante venne scagliata contro il Centro Medico.
...

Un bagliore accecante di luce colpì tutti, il bianco più puro, e un rumore così fine che sembrava presagire l'apocalisse. Tutto venne spazzato via.
Inoki si risvegliò in mezzo alle macerie, c'era sangue dappertutto, si toccò la faccia, vide che sanguinava dalla testa.
Shi e un altro tizio stavano camminando tra le macerie. -Siete davvero dei tipi tosti! Dopo questa botta, siete ancora vivi. Mi dispiace per voi, sareste potuti morire in un attimo, invece adesso dovrete soffrire-.
Shi si avvicinò ad una donna "Oh no, è la mamma di Yakuda!", era ormai in fin di vita.
-Fa di me quello che vuoi, ma lascia stare mio figlio, è solo un bambino, non può esserti d'intralcio- disse la donna in lacrime.
-Mamma!!!!- Yakuda corse verso la madre, ma Shinzo, che non poteva più camminare, gli si aggrappò addosso.
-Fermati! Sarebbe un suicidio!- gli disse Shinzo piangendo, col viso bagnato dalle lacrime e dal sangue.
-Lasciami!! È mia madre! Lasciami stare!!- rispose urlando Yakuda.
Ma in quello stesso momento... -Addio-, Shi decapitò la donna, prendendo poi la testa e lanciandola contro Yakuda. Yakuda, ormai sopraffatto dal dolore, svenne e cadde a terra.
Shi gli si avvicinò -Sta fermoooo!!!- Inoki urlò con tutta la forza che aveva.
-Sei proprio un'impicciona eh, allora partirò prima da te-.
Shi si avvicinò ad Inoki, la prese per il collo, cacciò una lama dalla manica, poi si rivolse al ragazzo che lo accompagnava -Guarda e impara, Unemei-.
Guardò negli occhi Inoki -Siamo alla resa dei conti ragazzina, addio-. Shi sferrò il colpo...


Un boato persuase tutto il campo circostante, una scìa blu arrivò ad una velocità stratosferica, Inoki si sentì raccogliere delicatamente, il colpo di Shi andò a vuoto.
-Stai bene, piccola?-.
Inoki non riusciva a credere ai suoi occhi.
Shi accennò un sorriso -Kitai Uzami, aspettavo solo te. Adesso possiamo divertirci...-.

FINE CAPITOLO 9
****************

ANGOLO AUTORE
Eccoci, anche questa fatica è terminata. Sarò sincero, mi sono divertito molto a scrivere questo capitolo, è la prima volta che ho scritto un capitolo con protagonista assoluta Inoki, e ho cercato di evidenziare bene il contrasto tra l'inizio pacifico e lo sviluppo drammatico.
C'era tanta carne al fuoco per questo capitolo, ma purtroppo mi sono accorto che se avessi messo tutto sarebbe diventato troppo lungo, perciò l'ho concluso molto prima di quanto avevo immaginato, questo significa che il prossimo ed ultimo capitolo sarà molto lungo e pieno di avvenimenti molto importanti.
Inauguro la nuova sezione "Note dell'autore" che sarà mirata a descrivere più generalmente il concept e le curiosità su Kitai's Dream e su di me.

NOTE DELL'AUTORE
Il progetto "Kitai's Dream" nasce nel Gennaio 2013, essendo io un grande fan degli anime (in particolar modo Naruto, da cui la storia prende chiaramente ispirazione), sentivo di voler creare una storia che riuscisse a rappresentarmi e farmi esprimere quello che penso, gli ideali che ho coltivato.
Nel nostro mondo siamo abituati fin troppo al benessere, perdendo alcuni sentimenti essenziali, a favore di discriminazioni, opportunismo, crudeltà, corruzione. Insomma, c'è la voglia, o la necessità, di rispecchiarti in un mondo che ti rappresenti di più.
Magari condividendo del dolore, e rispecchiandosi in alcune situazioni, una storia può esserci davvero d'aiuto. Spero possa essere d'aiuto a chiunque la legga.

A presto per l'ultimo meraviglioso capitolo di Kitai's Dream!!!

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Capitolo 10
*** Grande Guerra Divina: E le stelle stanno a guardare... ***


- KITAI'S DREAM -
CAPITOLO 10, GRANDE GUERRA DIVINA: E LE STELLE STANNO A GUARDARE...


Il silenzio che si avvertiva era quasi paradossale paragonato ai boati apocalittici che si sentivano in lontananza, l'entrata in scena di Kitai aveva lasciato tutti col fiato sospeso.
-Ti hanno fatto del male Inoki?-.
  Inoki era senza fiato -Kitai...- disse appoggiandogli la mano sul viso, poi svenne...
Con Kitai erano arrivati anche Yuj e Monoka.
-Yuj! Porta Inoki e i superstiti lontano da quì-. Yuj fece un cenno con la testa e si mise a lavoro.

Kitai notò il ragazzo che accompagnava Shi "Non è possibile, non può essere lui".
-Mi hai riconosciuto, Kitai?-
  -Ma sei... Unemei? Cosa fai insieme a Shi?! Ti ha fatto del male? Ti tiene in ostaggio?!-
-Ne è passato di tempo Kitai, adesso non sono più quello di una volta, mettiamola così, adesso ho il compito di farti fuori!-.
Kitai era esterrefatto, in quel momento intervenne Shi -Ahahah, allora Unemei, vuoi cominciare tu ad aprire le danze?-. -Con piacere capo-.
Unemei si scagliò contro Kitai tirandogli un pugno, era contornato da un'aura rossa, Kitai lo parò -Ho capito! Ti stanno controllando! I Senkyõshi ti stanno manipolando il cervello! Svegliati Unemei!-.
-Sta zitto! Tu sei una minaccia per il Grande Hadesu, devi morire!!-.
  Kitai scomparve e ricomparve dietro Unemei prendendolo per le braccia -Ti sei dimenticato quando ci siamo incontrati nella Regione della Neve? Mi dicesti che anche tu volevi riportare la pace nel mondo! Non farti controllare da loro, so che ce la puoi fare!-.
-Sta zitto, sei un nemico! So solo che devi morire- un boato lo scaraventò indietro. In quello stesso momento, Monoka intervenne -Kitai, me la vedo io con lui, sento che combattendo contro di lui non ti stai affatto impegnando-.
-Ma non capisci! Lui è innocente, i Senkyõshi lo stanno controllando!-.
-Invece ho capito, infatti lo cattureró senza ucciderlo, fidati di me, tu invece pensa a Shi!-.

Kitai diede ascolto a Monoka, e si girò verso Shi.
-Ah Kitai, è da molto tempo che non ci incontriamo eh?-.
-Adesso sono molto diverso, quindi sta pronto a fare una brutta fine, il mondo non sentirà certo la tua mancanza- disse Kitai mentre dell'aura blu della forma Aogami gli persuadeva il corpo.
-Ti chiedo solo un favore- aggiunse Kitai -andiamo a combattere lontano da quì, altrimenti finiremo per ferire qualcuno, tanto se sei sicuro di vincere non sarà un problema per te giusto?-. I due schizzarono velocemente lontano dalle macerie del Centro Medico per affrontarsi nel confronto finale.

"Finalmente ce l'ho fatta, ho sistemato questo ragazzino" Monoka prese il corpo senza sensi di Unemei e lo portò a Mokucity. Il clima era infernale, ormai di Mokucity erano rimaste quasi solo macerie, gli heishi della Neve e quelli del Legno combattevano tra loro e purtroppo anche le loro carcasse senza vita testimoniavano la brutalità di questi combattimenti.
Svoltando l'angolo Monoka si trovò davanti Yuki e Light, che lo attaccarono pensando fosse un nemico.
-Ferme! Non ho cattive intenzioni, sono dalla vostra stessa parte-.
  Light insospettita disse -Ah si? E come mai stai soccorrendo un heishi della Neve?-.
-In realtà Kitai me lo ha chiesto, questo ragazzo si chiama Unemei ed è buono, solo che è controllato dai Senkyõshi, dobbiamo rinchiuderlo in una cella d'isolamento dei poteri, in modo da tenerlo buono finchè questa dannata guerra non finirà-.
-Aspetta! Hai detto Kitai?- disse Yuki sbalordita.
-Si, siamo arrivati da poco, adesso sta combattendo contro Shi-.
-Ok mi fido, facciamo come hai detto, poi andremo a soccorrere Kitai-.

Del sangue scorse per terra, Kitai vide che sanguinava dalla bocca.
-Complimenti, sei un osso duro ragazzo- disse Shi con un tono arrogante.
-Adesso ti faccio vedere io!- Kitai si lanciò contro Shi -Jutetsu!!!- concentró l'energia nelle mani e sferrò un pugno verso Shi, che riuscí a pararlo, ma l'osso del braccio gli si stava per spezzare.
  -Ahhhh!! Dannato! La potenza dei tuoi attacchi è aumentata drasticamente!-.
-È grazie al Jutetsu, concentro l'energia in una parte del corpo e questa diventa più devastante-.
-Si, però poi il resto del corpo rimane senza difese-.
-Ma dovresti almeno colpirmi-.
I due si afferrarono un'altra volta, la potenza che scaturiva dai loro colpi era devastante.
-Kurosu!- Shi toccò le braccia di Kitai che vennero intrappolate in una morsa, poi lo scaraventò contro la montagna li vicino.
-Kitai, ho finalmente capito il tuo valore, allora ho deciso di spiegarti tutto, sei pronto a scoprire la verità?-.
-La... Verità?-.

Monoka stava camminando afflitto dai pensieri "Non vedo Mokucity da anni ormai, e chi se lo sarebbe aspettato di rivederla distrutta in questo modo. Tutta colpa di mio padre, se non fosse stato per lui che mi ha costretto ad abbandonare questa città, avrei potuto essere felice, tutto per proteggere quel vecchio bacucco del capovillaggio, che rabbia! Ho passato tutta la vita ad allenarmi, e forse morirò in questa guerra avendo buttato la vita, come se non bastasse, non ha neanche protetto la mamma quando è morta, lo odio!" Monoka vide uscire Yuki e Light dalla prigione. -L'abbiamo rinchiuso, adesso vogliamo andare da Kitai, guidaci da lui- disse Yuki decisa.
I tre si incamminarono uscendo dal vicolo interno, ritrovandosi nella piazza centrale che era tappezzata di heishi che combattevano tra loro. -Oh no, cos'è quello?- disse Yuki terrorizzata.
-Dannazione, è l'Akitsune! Un cane guardiano demoniaco che viene usato dai Senkyõshi per i loro riti sacrificali, stiamo alla larga da lui-.
I tre girarono verso l'esterno cercando di non farsi vedere, ma all'improvviso Yuki vide qualcuno di inaspettato -Ma quello, è il signore di questa mattina! Quello che non aveva un braccio e che mi ha detto quelle cose su papà-.
-Ma di che stai parlando?!- disse Monoka.
-Non ce ne frega nulla! Muoviti se non vuoi morire!- aggiunse Light in modo deciso.
-L'ho incontrato stamattina da Shinzo, è in pericolo! Devo andare ad aiutarlo!-.
Yuki si lanciò verso il cuore della battaglia, Monoka e Light arrabbiati la seguirono cercando di fermarla.
Quel volto... Monoka spalancó gli occhi, non poteva crederci -Papà...-.

Il tempo sembrò fermarsi, i due incrociarono lo sguardo, erano immobili.
Monoka strinse i denti dalla rabbia, poi gli si lanciò contro in lacrime.
  -Bastardo! Mi hai rovinato la vita! E hai ucciso mamma, non meriti di esistere!- gli diede un pugno dritto in faccia, all'uomo uscì del sangue da una narice.
-Figlio mio...- ma proprio in quel momento l'Akitsune si lanciò contro Monoka e con un artiglio gigante stava per infilzarlo.
I spruzzi di sangue schizzarono sul viso di Monoka -Papà... Ma cosa hai fatto?!- disse Monoka ancora scosso, l'artiglio aveva completamente tranciato suo padre, che con un viso disperato e intriso nelle lacrime borbottò qualcosa.
-M... Mon... Monoka- disse singhiozzando quasi senza voce -mi dispiace, mi dispiace di non essere stato un buon padre, è stato immensamente doloroso allontanarti da me, ma solo nelle Isole Fluttuanti sarei stato sicuro che saresti cresciuto senza soffrire per la guerra-. Le lacrime scesero sul viso di Monoka.
-Ma cosa dici! Tu pensavi solo al capovillaggio, e hai lasciato morire la mamma!- disse disperato Monoka.
-Io... ti volevo bene, desideravo vivere con te, ma volevo farti restare fuori da questo mondo disperato, figlio mio, perdonami. Ho fatto di tutto per salvare tua madre...-.
Monoka guardò il braccio mancante del padre -Si Monoka, ho perso quel braccio cercando di salvare tua madre, perdonami se ti ho reso infelice, ti voglio bene-.
L'ultima lacrima cadde sul viso di Monoka, lo sguardo del padre sembrò quasi diventare felice mettendogli una mano sulla guancia, poi il suo corpo venne trascinato via dall'Akitsune.
Monoka era impietrito, come morto, anche Yuki era paralizzata dal dolore, Light corse verso Monoka e lo recuperò togliendolo dai pericoli.

Era ormai il crepuscolo, il sole stava sparendo dietro le montagne.
-Quali sarebbero queste verità di cui parli?- disse Kitai confuso.
-Kitai, devi sapere che... Anche tu sei un Senkyõshi!-
-Cosa?! E tu ti aspetti che creda a queste scemenze?-.
-I tuoi genitori erano Senkyõshi, proprio come me, e sono stati pubblicamente giustiziati proprio per questo motivo, sono stati loro ad aver ucciso il Caporegione della Neve, che è stato sempre un uomo di pace. E visto che, come saprai, basta avere un solo parente Senkyõshi per ereditare questa benedizione, le conclusioni sono che tu sei un Senkyõshi, proprio come me-
-Le tue sono solo menzogne! Sta zitto!-.
-Ti voglio fare una proposta Kitai, tu sogni un mondo senza più guerre giusto? Beh, allora unisciti a noi, resusciteremo Hadesu e con lui al comando non ci saranno più guerre-.
-Non ci penso nemmeno, non appoggerei mai un Dio nato dall'odio e dall'invidia, che ha causato tanto dolore e tante sofferenze!-.
Allora Shi arrabbiato disse -Sei un folle Kitai! Devi morire!- stringendogli le braccia quasi a spezzarle.
Ma all'improvviso da dietro spuntarono Yuki e Light -Prendi questo brutto bastardo!- le due colpirono Shi scaraventandolo a terra, l'effetto del Kurosa era sparito su Kitai.
Shi si stava preparando a combattere contro tutti e tre, ma improvvisamente arrivò un Akusagon cavalcato da un altro Senkyõshi che scendendo si avvicinò a Shi -Capo, finalmente l'abbiamo trovato-.
-Sul serio? Benissimo, iniziamo la fase due della missione-. Shi salì sull'Akusagon intento ad andarsene.
-Hey! Cosa fai vigliacco! Te ne scappi!!?- disse Kitai inferocito.
-No ragazzino, diciamo che questo è un arrivederci, adesso ho cose più importanti a cui pensare-.
Shi volò via ritirando tutte le truppe in attesa del prossimo attacco.

-Kitai stai bene?!- Yuki accorse verso di lui -È da così tanto tempo che non ci vediamo! Adesso cerco di curarti-.
-Grazie Yuki, sei una vera amica- disse Kitai un po' malconcio.
-Hey Light ci sei anche tu! Sei diventata  la mia guardia del corpo, è già la terza volta che mi salvi- disse ridacchiando.
Light si finse indifferente -L'ho fatto solo perché mi sono trovata nella situazione- anche se le sue guance diventate rosse svelavano il suo imbarazzo.


Ormai era sera, le truppe nemiche si erano momentaneamente ritirate, c'era finalmente una calma apparente a Mokucity, in quel che rimaneva di Mokucity. Sul campo vicino alle macerie vennero allestite tante tende dove i superstiti avrebbero dovuto dormire in coppie.
Paradossalmente, la serata era fantastica, sembrava quasi tornata la pace, il cielo era completamente stellato, tante stelle che stavano a guardarli, i ragazzi che combattevano per la pace, per l'amicizia, per il futuro.
Yuki, Light e Kitai arrivarono, quest'ultimo ancora appoggiato alle spalle delle amiche, in un attimo tutte le persone si fermarono per accogliere Kitai. Inoki uscì timidamente dalla tenda, vide Kitai, fece una smorfia per trattenere le lacrime ma non ci riuscì, presa da una scarica di emozioni corse contro Kitai e lo abbracciò piangendo a dirotto, sfogando tutta la felicità, il dolore e la paura, su quell'amore che aspettava da anni.
-Inoki, adesso ci sono io, e ti prometto che ti proteggerò, nessuno ti farà del male, potremo vivere felici-.
Tra la gente calò un'ondata di commozione, dopo tanta paura, vedeva un'espressione di sentimenti così puri, che scacciavano via qualsiasi dolore, la gente finì per incitare e applaudire Kitai e Inoki, sotto quel bellissimo cielo stellato.

Tutte le persone rimaste vive si organizzarono per mangiare, mettendo a disposizione le scorte di cibo rimasto.
-Certo che siete tutti molto cresciuti, Yuki ormai sei diventata una donna, ricordo che da piccola eri proprio bassissima, adesso invece sei proprio grande e carina, giusto Itami?...- disse Kitai girando la testa verso lo stesso Itami e facendogli l'occhiolini -Ah si, certo- rispose Itami imarazzato.
-E anche voi ragazzi, Shinzo, Pengin, Amai, Light, siete tutti cresciuti molto, è bellissimo per me potervi rivedere. E poi tu Inoki, ho pensato a te per ogni momento in cui sono stato lontano, sei bellissima, ti amo- disse tenendole le mani.
-Ok ok- disse Shinzo -adesso però la domanda che interessa a tutti è: da quella volta che ti ho strizzato le palle hai perso la virilità?-.
Una risata generale contagiò il tavolo, forse si era ritrovata un po' di felicità in fondo, una luce lontana nell'oscurità.
-Sapete- disse Yuki con un viso diventato più serio -è possibile che in questa guerra moriremo, ma se succederà voglio farlo godendomi gli ultimi momenti della mia vita, voglio farlo col sorriso stampato in faccia, ricordando quello che abbiamo vissuto, sono contenta quindi che dopotutto anche voi cercate di godervi il tempo che ci rimane-.

Tra la folla arrivò Kashikoi Narah, il capovillaggio di Mokucity, che richiamò l'attenzione.
-Oggi è stata una giornata molto triste per tutti noi, purtroppo siamo alla resa dei conti, nelle prossime ore si deciderà il destino di tutti noi, adesso voglio spendere un minuto per ricordare tutte le persone che sono morte fin'ora in questa guerra, e voglio fare un augurio profondo a tutti voi per quello che succederà, in ogni caso, grazie a tutti, per aver combattuto per la libertà, per il diritto alla vita, per l'amore, non posso assicurarvi che sopravviverete, ma sappiate che se morirete sarà con onore-.

Era notte fonda, tutti erano nelle loro tende, ognuno con le proprie paure e le proprie speranze, ma sempre e indiscutibilmente insieme.
  Monoka però se ne stava fuori, seduto su un tronco di albero caduto, piangendo mentre osservava il ciondolo che cadde dal collo del padre.
-Col tempo non sono riuscita più a piangere- una ragazza gli si avvicinò mettendogli una mano sulla spalla.
-Light... che ci fai quì?-
-Diciamo che non è molto facile dormire sapendo che domani potrebbe essere il tuo ultimo giorno, so che oggi hai passato una brutta esperienza, però pensa che adesso sai che tuo padre in realtà ti voleva bene-.
-Forse sarebbe stato più facile non saperlo proprio-.
-Credi davvero che sarebbe stato meglio odiare tuo padre per tutta la vita? Adesso che vi siete chiariti, sono sicura che continuerà a vegliare su di te dal cielo, da bambina mia nonna mi diceva che le stelle rappresentano i nostri cari, che erano lì a guardarci e a darci la forza di continuare, e superare i momenti difficili, che mio padre e mia madre mi guardavano proprio da quelle stelle. Che stupida che ero, troppo ribbelle per darle ascolto, scappai di casa, per fuggire dai problemi e dalle paure, per ricominciare da capo, ma facendo così abbandonai l'unica persona che mi rimaneva-. Light e Monoka si presero la mano, guardandosi poi negli occhi...

Kitai e Inoki stavano nella tenda -Sai, prima della morte di papà, quando vivevo nelle pianure centrali, di notte guardavo sempre le stelle, ci vedevo un mondo nuovo, ci vedevo la felicità, qualcosa di distante dal dolore della nostra realtà, ci vedevo anche mia madre- disse Inoki a Kitai, con un viso un po' malinconico.
  -Io ricordo che lo feci il giorno prima di diventare heishi, mi misi sul tettuccio della casa pensando al futuro, lo facevo anche quando ero lontano da te, guardando il cielo puoi essere connesso con chiunque, anche a chilometri di distanza-.
-Kitai, mi prometti che vivremo insieme felici? Che non morirò? La mia paura più grande non è morire, ma non vederti più, non poter vivere con te, proprio adesso che sei tornato-.
-Tranquilla, vedrai che si sistemerà tutto- il caldo sorriso di Kitai rassicurò nel profondo Inoki.
-Hey Inoki, adesso ho una cosa da dirti, ci ho pensato molto, ma devo chiedertelo- Kitai prese le sue mani, con un viso più serio del solito pronto a farle una misteriosa proposta.

...................

Era l'alba, da lontano si sentirono delle urla, Kitai e Inoki uscirono subito dalla tenda, uscirono anche tutti gli altri heishi. "Oh no, è una catastrofe!" centinaia di zombi stavano entrando nel campo dei superstiti, al loro fianco arrivarono Pengin e Toichi.
-Oh no! Non ci voleva proprio Kitai! Questi sono immortali, dobbiamo abbandonare subito il campo dei superstiti!-.
Da lontano si sentì la voce di Jin che urlava a squarcia gola -Via!!! Scappate! Sono immortali, mettetevi in salvo!!!!-.
Kitai, Inoki, Pengin e Toichi si misero a correre giù per la collina, poco giù c'erano i resto del quartiere basso di Mokucity.
-Stai bene Inoki?- chiese Kitai mantenendola per le spalle.
-Si- disse con un viso un po' allarmato -ma spero che anche Yuki e gli altri stiano bene-.
D'un tratto Toichi vide qualcosa -Tra le macerie, avete visto!?-.
-Cosa?!- rispose Kitai sorpreso.
-Credo fosse un Senkyõshi-.
-Non possiamo lasciarcelo sfuggire, andiamo!- disse Pengin.
I quattro scesero tra i vicoli, almeno tra quel che ne rimaneva, d'un tratto però si ritrovarono davanti a tre Senkyõshi armati fino ai denti. -Sono troppi, non possiamo farcela con un combattimento aperto- disse Kitai   -dobbiamo però provare a catturarne uno-. In quello stesso momento una mano trascinò giù tutti e quattro i ragazzi mettendoli dietro ad un muro.
-Shhhh!!!- una bellissima ragazza dai lunghi capelli biondi li mise tutti al riparo -Volete mica ammazzarvi? Se non li avete visti ci sono ben tre Senkyõshi quì dietro!-.
-Dobbiamo catturare almeno uno di loro! Magari potremmo fargli rivelare qualche informazione!- disse Kitai.
La ragazza spalancò gli occhi -Ma tu non sei... il ragazzo della profezia?-.
-Beh, si, ma adesso non perdiamoci in chiacchiere-.
Proprio mentre Kitai parlava, il muro dietro cui si erano riparati venne frantumato da un pugno di un Senkyõshi -Vi ho trovato poppanti!- dal Senkyõshi uscì un'aura rossa poi sferrò un pugno verso la ragazza.
-Non torcerle un capello!!!- Pengin si mise davanti con un viso rabbioso e venne colpito in faccia, dalla sua fronte una linea di sangue gli scese fino alla bocca, la ragazza con un viso sconvolto riaprì gli occhi, a supporto arrivarono gli altri due Senkyõshi.
Proprio mentre le cose stavano andando male, qualcuno arrivò ad una velocità stratosferica e scaraventò lontanissimo i tre Senkyõshi.
-Ma tu sei... Shunekai, il principe della Regione della Neve!-.
-Non ho tempo di spiegarti, ma adesso devi fidarti di me!-.
Un Akusagon lanciò un raggio che divise in due il quartiere, le mani di Kitai e Inoki si lasciarono.
-Nooo!! Inoki!-.
Kitai e Shunekai da una parte, e Inoki, Pengin, Toichi e la ragazza dall'altra, Shunekai correndo tirò con sè Kitai, agitato di vedere Inoki lontano da lui.
-Sta attenta! Mettiti in salvo!-.

Shunekai e Kitai si misero in una zona tranquilla.
-Non ci capisco più niente, perché ci hai salvato? Non dovresti essere un nemico?-.
-Credimi, i Senkyõshi mi hanno controllato per tutto questo tempo, ma poco fa per qualche motivo ho riacquistato il libero arbitrio, non so perché-.
-Come faccio a fidarmi?-.
-Ti ho appena salvato da tre spietati assassini, non ti basta?-.
Kitai fece un sospiro -Ok mi fido, cosa intendi fare adesso?-
-Riesco ancora a conservare i ricordi di quando ero sotto il loro controllo, e adesso so qual è il loro nascondiglio, dobbiamo fare irruzione e distruggere la macchina per la rinascita di Hadesu, se sconfiggiamo definitivamente Hadesu, moriranno anche loro, e la guerra finirà-.
-Fantastico!! È davvero un'idea geniale! Allora, dov'è il nascondiglio?-.
-Prima di procedere, devo chiederti un favore, dobbiamo trovare Minashi, mio fratello minore, quando mio padre era ancora in vita, mi disse che è un ragazzo dai poteri straordinari, purtroppo non l'ho mai conosciuto, è una lunga storia, voglio portare anche lui, è l'unico in grado di aiutarci. Comunque, lui non viene dalla Regione della Neve, ma da quella del Fulmine, anche questa è una lunga storia-.
-Minashi... Ho capito! Il ragazzo che viene dalla Regione del Fulmine! L'ho incontrato solo due volte, il primo giorno all'accademia degli Heishi, ricordo che era tutto solo, seduto su un'altalena, e poi l'ho visto anche ieri, era tra i superstiti-.
-Dobbiamo cercarlo Kitai!-.

Intanto a Mokucity la situazione era tragica, il secondo giorno di battaglia era cominciato.
Inoki, Pengin, Toichi e la ragazza stavano per entrare nel ciclone della battaglia.
-Comunque, grazie per avermi salvata, non so neanche il tuo nome-.
-Pengin, mi chiamo così- disse sorridente -Tu invece come ti chiami?-.
-Mi chiamo Aiko-.
Mentre i due parlavano, Inoki era ancora preoccupata per Kitai -Hey amica, vedrai che Kitai sta bene, anzi, cerchiamo di salvare la pellaccia noi che siamo molto più scarsi di lui- disse Toichi sorridendo. Inoki accennò un sorriso.
Un Akusagon portò altri heishi della neve, mentre arrivarono Yuj ed altri rinforzi ad aiutarle Inoki e gli altri. -Tutto ok Inoki?- disse Yuj -sta attenta, che adesso cominciano i guai-.

-Cosa volete?!!- Minashi rispose rabbiosamente a Kitai e Shunekai.
-Hey Minashi, sono il tuo fratellone, non sei felice di vedermi?-.
-Io non ho parenti! Mi hanno abbandonato tutti, fin da quando sono nato, ho vissuto sempre da solo, dov'eri a quei tempi ah?!-.
Mentre i due battibeccavano, Kitai si intromise -Scusa Minashi, so che magari adesso sei arrabbiato, ma tuo fratello ha fatto tanto per rivederti, adesso non c'è tempo per discutere, dobbiamo partire per la base dei Senkyõshi ed impedire il risveglio di Hadesu, dobbiamo sbrigarci!-.
Minashi fece un sospiro -Ok, mi sappi che non ti ho perdonato, Shunekai!-.

I tre arrivarono nel punto indicato da Shunekai, c'erano delle scale che portavano sulla cima di una collina, sotto c'era solo il mare.
Incomprensibilmente, Shunekai non faceva affatto attenzione a non farsi sentire.
-Hey sei pazzo?! Vuoi farci uccidere tutti? Vai piano per favore altrimenti ci scoprono!-.
Shunekai cominciò a ridere -Ahahah, che sciocco che sei, non posso credere che la seconda fase sia stata così facile-.
Kitai era confuso -Ma cosa stai dicendo?!-.
Shunekai fece un cenno con la mano, improvvisamente decine e decine di Senkyõshi accompagnati dall'Akitsune apparvero davanti a Kitai e Minashi. Shunekai scoppiò a ridere, la base venne improvvisamente coperta da una barriera trasparente -Così non potete più uscire, siete due topi in trappola cari miei, ahahah-.
"Non posso crederci, non può essere... è lui Shi!-.

Il cuore di Kitai cominciò a battere all'impazzata -Cosa diavolo sta succedendo!! Non ci capisco più niente-.
Un Senkyõshi si avvicinò a Shunekai e gli diede la tunica da Senkyõshi.
Minashi era sconvolto -Sapevo di non dovermi fidare, è la fine!-.
Shunekai cominciò a parlare -Visto che non avete più scampo, ho deciso di dirvi la verità. In effetti si, io sono Shi in persona, e siete caduti perfettamente nella mia trappola-.
-Perchè allora non hai lasciato che mi uccidessero prima, perché mi hai salvato?!- disse Kitai arrabbiato.
-Semplice, perché mi servivi per trovare Minashi, infatti lui è l'unico che può far rinascere Hadesu-.
-Brutto bastardo! Sei un traditore!- disse Minashi infuriato.
-Adesso vi racconto una storia, trent'anni fa, mio padre ovvero il Caporegione della Neve, aveva un estremo bisogno di un erede al trono, mia madre a seguito di una malattia non potè avere più figli, così mio padre disperato venne trascinato dai suoi tormenti nel Dreameater, lì il grande Hadesu gli fece una proposta, gli avrebbe dato un erede al trono, il figlio diretto di Hadesu, ovvero io!-.
-Cosa!!!!- Kitai e Minashi rimasero basiti.
Shunekai continuò -Ma il servizio aveva un costo, lui avrebbe dovuto rispettare due patti, il primo era quello di agevolare e sostenere l'organizzazione dei Senkyõshi, facendo anche in modo che tutta la regione venisse controllata da noi Senkyõshi, poi avrebbe dovuto coltivare il dolore del risolutore, ovvero tu Minashi-.
-Il risolutore?- disse Minashi incredulo.
-Tu Minashi, sei il secondo figlio di Hadesu, e sei il risolutore, ovvero colui che nella sua vita avrebbe dovuto raccogliere tanto dolore e odio, e che una volta riempita la soglia di dolore necessaria a far risvegliare Hadesu, avresti dovuto prendere il suo posto nel Dreameater, come un riscatto insomma, se Hadesu rinascesse lascerebbe un vuoto nel Dreameater che agirebbe come un sistema di sicurezza imposto da Anagennisi, perciò tu sarai lo scambio necessario a far rinascere Hadesu, e perirai per l'eternità nel Dreameater-.
Minashi respirava a fatica, stava quasi per svenire. -Non so se l'hai capito fratellino, ma sei nato solo per essere sacrificato!- disse Shunekai ridendo.
-Sei perfido! Io ti ammazzo! Hai preso in giro tutti noi!!!- Kitai si lanciò contro Shi, ma decine di Senkyõshi gli si buttarono addosso -Lasciatemi!!- un'ondata d'urto li scaraventò tutti lontano. -Jutetsu!- Kitai colpì un Senkyõshi, si scansò da un altro colpo, con un'acrobazia in verticale prese la testa di un altro con i piedi e lo buttò addosso ad un altro nemico, poi però venne colpito da una massa di nemici che lo immobilizzarono.
-Kurosu!- Shi immobilizzò nuovamente Kitai con la sua tecnica, i Senkyõshi presero Minashi e lo portarono brutalmente verso l'altare. Gli strilli straziati di Minashi suonavano come un incubo nelle orecchie di Kitai, completamente immobilizzato.
-Lasciatelo! Ve la farò pagare!!-.
-Tu Kitai, avrai l'onore di essere ucciso dal grande Hadesu!- disse Shi ridendo.
L'Akitsune si avvicinò a Minashi, che aveva un volto terrorizzato, lo prese tra i denti stringendolo e straziandolo, muovendosi a destra e a sinistra, mentre i Senkyõshi erano inginocchiati a terra davanti alla statua di Hadesu.
Shi pronunciò una strana formula in una lingua sconosciuta, mentre tutti pregavano insieme a lui.
Lo sguardo terrorizzato di Kitai rappresentava esattamente l'apocalisse che stava accadendo. "È la fine".

....................

Una luce di energia abbagliante di colore rosso e nero coprì chilometri di distanza, un ruggito spaventoso tramortì tutto ciò che c'era intorno.
-Grande Hadesu...- anche i Senkyõshi erano senza fiato, le sue corna spaventose e il suo viso demoniaco erano terrorizzanti, Shi si inginocchiò davanti a lui, in lacrime dalla gioia.
-Grande Hadesu! Dammi la forza!-
Un altro ruggito spaventoso rimbombò a chilometri di distanza, Hadesu prese con la mano Shi, e inaspettatamente se lo ficcò in bocca masticandolo tra i suoi mostruosi denti.
Tra i Senkyõshi calò il terrore -Grande Hadesu, perché fa così? Siamo stato noi a risvegliarla- ma Hadesu li prese uno per uno e se li mangiò in quello che sembrava un macabro banchetto dell'orrore.
Intanto la tecnica di Shi sparì e Kitai ritornò a terra "È terribile, quì sta succedendo qualcosa di impensabile".
Hadesu scatenò una scarica di energia che distrusse tutto intorno e che scaraventò Kitai lontanissimo.

Kitai era moribondo, era senza forze, non riusciva ad alzarsi, alzando gli occhi in lontananza vide Hadesu che stava distruggendo tutto, i suoi ruggiti raccapriccianti gli entravano nel cervello come una lama.
Dagli occhi di Kitai scese una lacrima "Adesso come faccio? Non ce la faccio neanche ad alzarmi, come faccio ad uccidere un mostro così? È davvero la fine? Moriremo tutti per colpa mia?".
Kitai sentì dei passi provenire da dietro, ma non aveva la forza per voltersi.
-Kitai?! Cosa ti hanno fatto? Adesso ti aiuto io!-
-Yuki, grazie, ma non credo che ce la farò, è la fine- disse Kitai in lacrime.
-Sei stato tu a dirci di non perdere mai la speranza! Sei l'unico che ci ha sempre dato positività! Io credo in te Kitai!!-.
Arrivarono anche altre persone -Itami, ci sei anche tu?- disse Kitai con la poca voce che gli rimaneva.
-Improvvisamente i zombi si sono dissolti, inoltre pare che gli heishi della neve abbiano riacquistato il libero arbitrio, deve essere successo qualcosa ai Senkyõshi-.
-Infatti, ma adesso il problema è ben peggiore, quel mostro lì distruggerà tutto, è fuori controllo ormai, il troppo odio e dolore assorbito deve averlo destabilizzato, adesso è una macchina di distruzione-.
Ormai tutti gli heishi della Regione del Legno erano arrivati nell'area dov'era Kitai, Yuki riuscì a farlo rialzare, nonostante fosse ancora malconcio. Kitai guardò tutti negli occhi, con uno sguardo affranto -Io non so se posso farcela-, Yuj si avvicinò a lui poi gli mise una mano sulla spalla -Ricordati, siamo tutti con te, ti aiuteremo, e se moriremo, lo faremo facendo la cosa giusta, combattendo per la pace e la libertà-. Kitai fece un accenno di sorriso.
-Aspetta, dov'è Inoki?-
-Tranquillo, è al sicuro, anzi, più lontano sta da quì e meglio è-.

Hadesu si stava avvicinando sempre più, sembrava non avere più la ragione, distruggeva solo tutto ciò che vedeva, intanto arrivarono sul campo di battaglia anche gli heishi della regione delle Isole e quelli della Neve che avevano riacquistato il libero arbitrio.
Ormai era il mondo intero contro Hadesu. Da loro emersero dei cori -Per Kitai!!!- e a coro tutti -Per Kitai!!!-.
-Combattiamo per la pace, per la libertà, per il diritto alla vita, per la patria, per l'amore, e moriamo felici, felici di aver fatto la cosa giusta!!-.
Kitai guardò tutti loro, commuovendosi per quell'indussolubile passione, per quella forza e quello spirito che permette di realizzare i sogni. "E anche per te, Maqui".

Hadesu arrivò, era la battaglia finale, dal corpo di Kitai uscì un aura Aogami purissima, ripiena di tutte le emozioni e le speranze. Si lanciò contro il gigantesco Hadesu, supportato da tutti i migliaia di heishi del mondo, accorsi per la battaglia finale.
Kitai colpì Hadesu, che non venne neanche scalfito, il ragazzo ricevette poi un pugno che lo scaraventò per terra.
Gli heishi invocatori invocarono dei draghi volanti che si attaccarono alle braccia del mostro, Kitai colpì le gambe per cercare di fargli perdere l'equilibrio. "Diamine! Cadi per terra!!" ma il mostro spezzò in due i draghi e cercò di schiacciare Kitai, che fermò il piede tentando di resistere, riuscì a deviarlo. Hadesu allora concentrò una scarica d'energia, la assottigliò rendendola simile ad un disco tagliente, e lo lanciò verso la folla.
"Oh no, se la scanso finirà per uccidere qualcuno! Devo bloccare quel disco usando una barriera!".

Il disco di Hadesu si scontrò contro la barriera di Kitai "Cavolo, è potentissimo!" ma la barriera improvvisamente diede segni di cedimento "Oh no! Non puoi cedere! Non puoi!!!". Ma... il disco riuscì a trapassare la barriera, Kitai cercò di scansarsi all'ultimo secondo.
Zzaakk!! Tra la folla scoppiò il terrore. -Ahhhhhh!!! Il mio braccio!!! Noo!!!- Kitai vide il suo braccio per terra, distaccato dal suo corpo, facendo uno strillo che tuonò come un incubo sulla gente, il suo cuore cominciò a battere all'impazzata, una marea di sangue scorreva da quel che rimaneva del braccio, le immagini attorno parevano tutte sfocate, si sentivano solo urla confuse, un ultimo respiro e il corpo cadde nella sua stessa pozza. Mentre tra la folla la gente in lacrime stava correndo disperatamente in soccorso.

"Dove mi trovo?" Kitai si ritrovò in un'immensa distesa bianca, non c'era nulla, si sentivano solo alcuni rumori confusi.
D'un tratto si fecero avanti due figure, un uomo e una donna.
-Ciao Kitai-.
-Sono... morto?-.
-No, non lo sei- disse l'uomo con un sorriso.
La donne aggiunse -Sei proprio cresciuto da quando eri un bambino, ti tenevo sempre tra le braccia... figliolo-.
Sul viso di Kitai scese una lacrima, poi si lanciò su di loro piangendo come un bambino -Da quanto tempo vi voglio incontrare, vi voglio tanto bene!!-.
-Lo so Kitai, per me è un sogno incontrarti, ti vogliamo tanto bene-.
Poi intervenne il padre, che quasi non riusciva a trattenere la commozione.
-So che è stato difficile Kitai, ti ho seguito per tutto questo tempo, sono stato sempre con te, e so che hai sofferto tanto, avrei tante cose da dirti, ma purtroppo abbiamo pochissimo tempo, adesso dobbiamo far avverare il tuo sogno, il nostro sogno, prima però ti devo spiegare la verità-.
-La verità?-
-Molti ti hanno detto che io e tua mamma eravamo Senkyõshi, beh, devi sapere che circa sedici anni fa i Senkyõshi ci temevano molto, stavamo sulla buona strada per riappacificare il mondo, ed eravamo una minaccia per loro. Un giorno riuscimmo a fare irruzione nella loro base, stavamo per annientarli, purtroppo non ci riuscimmo, e il giorno dopo ci fecero un sabotaggio, diffusero la voce che eravamo stati noi ad uccidere il Caporegione della Neve, e che eravamo dei Senkyõshi, le voci provenivano dallo stesso Shunekai, una persona troppo importante per non essere creduta, perciò tutte le sue accuse vennere recepite come veritiere. In realtà fu lui ad uccidere suo padre, anche se in realtà non era il suo padre naturale, lo uccise perché il Caporegione non riusciva ad accettare il comportamento e i piani dei Senkyõshi, nonostante il patto che aveva fatto con Hadesu, insomma, Shunekai lo uccise e diede la colpa a noi, che fummo perseguitati per molto tempo, poi ci catturarono e ci giustiziarono- il padre prese le mani di Kitai -ma qualche giorno prima sei nato tu Kitai, il tuo nome significa speranza, e te lo abbiamo dato proprio per la speranza che riuscissi a vendicarci e a rimettere la pace nel mondo, finire quello che io e tua madre avevamo iniziato, all'inizio volevano uccidere anche te, ma pochi giorni prima di essere uccisi ti affidammo a Yuj, gli dissi di curarti e di proteggerti. Dopo tutto questo tempo, rivederti così cresciuto, come un eroe, è un profondo orgoglio per me- tutti e tre si abbracciarono ancora una volta, in lacrime.
-Vorrei parlare di tante cose con te Kitai, ma il tempo sta per scadere, dobbiamo trovare una soluzione per Hadesu-
-Sono disposto a tutto per raggiungere il mio sogno- disse Kitai -anche morire, vi prego, ditemi come fare!-
. -Noi ti daremo energia, tutta l'energia che abbiamo- i genitori di Kitai cominciarono a sbiadirsi, stavano scomparendo, il loro tempi era finito.
-Non c'è più tempo Kitai! Ricordati che ti vogliamo bene! Ciao!- le loro mani si separarono.

Kitai riaprì gli occhi, si ritrovò nuovamente nel campo di combattimento, difronte ad Hadesu, questa volta risplendeva di una luce abbagliante, era ancora malconcio a causa del braccio mozzato, ma più deciso che mai.
-Hadesu! Vuoi uccidermi? Bene, ci riuscirai, ma ho anche una brutta notizia per te, tu verrai con me!!!!!-.
D'un tratto Kitai sentì una voce.
  -Kitaiii!!!!!-.
Si girò, Inoki era tra la folla, disperata e corrosa dalle lacrime, stava per correre verso di lui, ma Shinzo la fermò , -No Inoki!!! Non puoi!!-.
  Kitai si commosse di nuovo -Ragazzi, mi dispiace, ma l'unico modo per sconfiggerlo è esplodere insieme a lui-.
Poi aggiunse -Yuki, Itami, Monoka, Yuj, Jin, Pengin, Amai, Light, Toichi, Shinzo, e voi altri, siete stati ottimi amici, avete fatto parte della mia vita, ho vissuto bellissime esperienze con voi- poi notò che Pengin e Aiko si tenevano la mano  -finalmente ci sei riuscito amico-, Pengin con le lacrime agli occhi riuscì ad accennare un sorriso.
-E poi tu Inoki, mi dispiace tanto, ti amo tantissimo ma lo devo fare-.
Inoki era disperata -Nooo!!! Non lasciarmi!! Ti prego non farmi questo!-.
-Desidererei tantissimo vivere con te, ma il destino ha voluto questo, promettimi che sarai felice! Promettimi che troverai qualcuno che ti ami tanto quanto ti abbia amata io! Voglio solo che tu sia felice, e ricorda, io sarò sempre tra le stelle! A guardarti, a vivere con te-.
-No!! Allora voglio morire con te! Ma non lasciarmi!!! Ti scongiuro!!!-.
Inoki quasi non riusciva più a respirare, stava collassando sotto il suo stato emotivo.
-Voglio lasciare in eredità a tutti voi la felicità, la pace, l'amore, questa è la mia eredità, questo è il mio sogno! Ti amo Inoki-.
Kitai si girò verso Hadesu, con un salto gigantesco saltò sul suo busto, correndo come un fulmine verso la testa e caricandosi di un'energia concentrata abbagliante-. Con un saltò superò la testa -Nagareboshi Kamikaze Supremo!!!!!- come una stella cadente Kitai sfrecciò dentro la bocca di Hadesu,  arrivando fino al cuore, e poi...
Una luce abbagliante si dilungò per chilometri, per tutto il mondo, un'energia pura e intensa che spazzò tutto via, un rumore così assordante da non poter essere neanche percepito in tutta la sua potenza. Il bianco più assoluto.

-È... finita?- Itami si chiedeva cosa fosse successo, era sparito tutto, erano rimasti solo i superstiti, si lanciò subito contro Yuki.
-Stai bene Yuki!?- Yuki aprì gli occhi  -beh, più o meno, è davvero finita?-.
-Si, è finita, ed è stato tutto merito di Kitai-.
Itami strisciò velocemente verso Inoki  -Hey mi senti? Rispondi! Perché non rispondi? Stai bene Inoki?!?- Itami mise l'orecchio sul cuore -Uh... meno male, è solo svenuta-.
Dal cielo caddero delle scintille blu, che crearono un'atmosfera solenne, straordinaria, era davvero tornata la pace.
Il capovillaggio, Kashikoi Narah, parlò a tutti i superstiti:
-Oggi è successo qualcosa di straordinario, sono morte tante, tantissime persone, ma sono morte con onore, per la pace e per la libertà. Oggi siamo riusciti a sconfiggere il dolore, la guerra, qualcosa che ha segnato le vite di tutti noi, e noi superstiti adesso siamo chiamati a mandare avanti una nuova Era, un'Era di felicità e di sviluppo, un'Era contrassegnata dall'amore e dal rispetto reciproco, la guerra sarà solo un brutto ricordo. Oggi, Kitai Uzami, e i circa due milioni e centocinquantamila morti, hanno dato la vita per questa nuova Era, e adesso, che siamo più che dimezzati nel mondo, dobbiamo continuare a vivere ricordandoli, loro, gli eroi, che ci hanno lasciato in eredità questi valori. Grazie-.
  Disse, mentre le scintille blu illuminavano i visi solenni e commossi di tutti i superstiti, illuminando il nuovo percorso del Mondo.


EPILOGO
-Ahhhhhhh!!!! Che male!!! Non ce la faccio più!!!!- le urla si sentivano fino all'esterno.
-Scusate, permesso!! Fatemi passare che sono in ritardo!- Itami correva come un pazzo, tenendo per la mano Yuki.
-Oh no, non possiamo perdercelo! Corriamo Itami, più veloce!-.
Era sera, c'era un cielo stellato, Mokucity era rinata, in solo nove mesi si erano costruiti centinaia di edifici dall'aspetto molto più moderno, era una bellissima serata, i bambini come al solito si divertivano, e la felicità trapelava dai sorrisi di tutti, ormai era una nuova vita. Ma Itami e Yuki andavano troppo di fretta per fermarsi a pensarci, i cambiamenti erano avvenuti gradualmente nella testa del popolo, era stato difficile anche da concepire il fatto che non fossero più costantemente in pericolo di vita.
  -Eccolo quì l'ospedale, entriamo su!-.
-Scusi signora, dov'è la sala parto?-. 
-In fondo a destra, prego-.
  Itami e Yuki arrivarono nella sala parto, con loro ad aspettare c'erano Monoka e Light, Pengin e Aiko, Toichi, Jin, Shinzo e Amai.
-Allora, Inoki ha partorito?- disse Yuki un po' tesa.
-Non ancora, menomale che siete arrivati in tempo, cos'è avete perso tempo a pomiciare in mezzo alla strada?- disse Shinzo ridendo.
-Cos'è, sei gelosa delle relazioni altrui Shinzo?-.
-Ma no! Sai che per ora preferisco non avere nulla di serio, tantomeno con questo sbavone di Toichi che mi corre dietro dalla mattina alla sera- disse dando uno schiaffetto al diretto interessato.
-Certo che scoprire la coppia Monoka/Light è stato proprio un colpo di scena, ancora devo capire com'è nata questa relazione- anche Monoka e Light risero, come non facevano da tempo.
-Ed infine Pengin e Aiko, che sono i più strampalati tra di noi-.
Jin intervenne -Hey ragazzi, non parlate sempre di queste cose sconce, esistono anche altri valori eh-.
-Sai che stai cominciando a parlare come un vecchio?- disse Shinzo.
Poi arrivò di soprassalto Yuj, accompagnato dal piccolo Yakuda,  -Ciao a tutti!!! Chi vuole dello Shibodo?! Lo offro a tutti, ne ho scorte per chiunque, è anche afrodisiaco!!- disse facendo l'occhiolino a tutti.
-Ecco, ci risiamo- disse Jin con una mano in faccia.

-Ueeee... Ueeee!!!!-
-Caspita è nato! Avete sentito?!?- tutti erano in fibrillazione.
Le porte si aprirono, andarono ad abbracciare Inoki e vedere il bambino.
-Ma è adorabile!!- disse Yuki commossa. Inoki aveva le lacrime agli occhi -Lui adesso è il mio unico contatto con Kitai, quando quel giorno alla tenda Kitai mi chiese di avere un bambino mi sembrava una pazzia, nel bel mezzo di una guerra poi, eppure oggi sono felicissima di averlo, piccolo mio-.
Tutti si strinsero attorno ad Inoki.
  -Allora Inoki, ci hai detto che ci avresti svelato il suo nome il giorno della sua nascita, come lo chiamerai quindi?-.
Inoki fece un sorriso, si alzò e dalla finestra guardò le stelle -Seguendo la linea etimologica del nome del padre, ho deciso di chiamarlo Kibo, Kibo Uzami-.
Un sorriso contagiò tutti -Benvenuto tra noi, Kibo Uzami- disse Yuj accarezzandolo. Mentre Inoki guardava quelle stelle, o magari, erano le stelle che stavano guardando tutti loro...

FINE
***************


RINGRAZIAMENTI FINALI
Beh, è sempre una bellissima emozione finire un'opera da te cominciata, sono stato circa un anno con Kitai, è stata davvero un'esperienza fantastica, ringrazio tutti voi per averla vissuta insieme a me, e spero vi abbia dato almeno un po' di quello che ha dato a me stesso. In questi dieci capitoli ci ho messo l'anima, la passione, le mie emozioni, e anche molta fatica, ma è davvero bello raggiungere questi risultati.
Spero che il finale sia piaciuto a tutti, ci terrei a sapere le vostre impressioni, su di esso e su tutta la serie.
Annuncio comunque che a breve verranno rilasciate due nuove versioni di Kitai's Dream, la "Censuderd Edition" (versione censurata per i più piccoli) e la "Deluxe Edition" (versione ampliata e riempita di extra e spin-off) il tutto condito da una risupervisione dei testi.
Per quanto riguarda la serie in sè, chissà se il futuro offrirà nuovi sviluppi, per ora però Kitai's Dream è concluso.
Ringrazio di nuovo tutti per avermi seguito, grazie di cuore a tutti.



Kitai's Dream / 2013
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