Odio

di Deliadeetedera
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il mio grande odio ***
Capitolo 2: *** La decisione di solitudine ***
Capitolo 3: *** Un caffè! ***
Capitolo 4: *** Quello che volevo dirti ***
Capitolo 5: *** Mai dire certe cose ***
Capitolo 6: *** La fine del duello ***
Capitolo 7: *** Forse lei.. ***
Capitolo 8: *** No. ***
Capitolo 9: *** Il mio cuore tormentato ***
Capitolo 10: *** Nami ***
Capitolo 11: *** Zoro ***
Capitolo 12: *** Ho sbagliato ***
Capitolo 13: *** Lo amo per ***
Capitolo 14: *** Una nuova consapevolezza ***



Capitolo 1
*** Il mio grande odio ***


Prologo - Il mio grande odio

Odio.
Odio.
E ancora ODIO.
E' questo l'unico sentimento che riesco a provare nei suoi confronti.
E' un odio talmente grande che non so più controllarlo.
Un odio talmente grande che può essere nato solo da un grande amore.
Infranto.
Voglio fargli male.
Ma non fisicamente, non potrei mai riuscire in quest'impresa.
Voglio fargli male dentro, nel profondo.
Purtroppo non so come fare.
Lui invece sa sempre come farmi del male.
Sempre.

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Capitolo 2
*** La decisione di solitudine ***



Capitolo 1 - Decisione di solitudine

La navigazione era ripresa ed io non ero per nulla a mio agio: sulla nostra nave c'erano un sacco di persone, 

pericolose.
Law, tipo strano e misterioso,
Smoker, vice ammiraglio della marina ( e ho detto tutto )
e poi Tashigi, capitano marine che cerca di ingannare tutti facendo la dolce ragazzina ingenua e imbranata.
In che situazione siamo andati a cacciarci?
Finiremo sicuramente male a fidarci di tutte queste persone pericolose.
Quella donna poi passa tutto il suo tempo insieme a te, Zoro, nella palestra, ad allenarsi con te, tutto il giorno; 

e la sera continuate a parlare di spade e di combattimenti, scherzate anche insieme. 
Ridi insieme a lei, da quando abbassi così la guardia con un nemico, Zoro?
Da quando scherzi con una donna? Neanche con me l'hai mai fatto, ma questo non dovrebbe stupirmi, no? 
Per te non sono mai stata niente, me l'hai detto quel giorno, quando dopo avermi salvato la vita io ti ho 

ringraziato e tu in risposta mi hai distrutto. Fose era meglio se mi lasciavi morire li, Zoro.
Ti ho sempre amato, ma non ho mai cercato niente da te.
Non sono mai stata assillante e non ti ho mai chiesto niente.
I nostri battibecchi mi sono necessari, forse l'hai capito.
Così come forse hai capito quello che ho sempre provato per te ed è per questo che hai cercato di 

allontanarmi. 
Ma non è per questo che ti odio, questo avrei anche potuto sopportarlo.
Ti odio perchè nonostante ciò che dici, mi sei sempre vicino, mi proteggi e non permetti a nessuno di 

toccarmi, mi avrai salvato la vita un migliaio di volte ed è per questo che ti odio! 
Dici  che non te ne frega niente di me, allora perchè continui a difendermi?
Vuoi farmi del male, perchè?

Mi alzo e me ne vado dalla cucina. Sono stufa di vederti parlare con quella donna. Sono stufa di vedere tutti 

voi parlare con queste persone estranee.
Ho deciso che finchè ci saranno questi " intrusi " sulla nave non mangerò più con tutti voi. Aspetterò che se ne 
vadano e poi potrò di nuovo sentirmi tranquilla.  
Potrò di nuovo godermi i momenti solo nostri, della nostra ciurma.
Robin mi segue, ha capito che c'è qualcosa che non va, o forse anche lei vuole sottrarsi a quella scenetta 

patetica.
< Nami... > mi chiama
< M? > mugugno girandomi, siamo sul ponte.
< L'aria li dentro era un po' troppo pesante, che dici? >
< Concordo in pieno.. > rispondo 
< Credo che andrò a godermi un po' di tranquillità in biblioteca, mi tieni compagnia? >
< No..stavolta passo..penso che andrò in camera a diegnare un po'.. > le dico sorridendo
< Va bene..non mi aspettare alzata.. > mi dice, le piace fare le ore piccole.
< Ok.. > le rispondo e mi chiudo in camera. 
Finalmente un posto dove posso stare senza dover sorridere forzatamente, senza dover rendere conto a 

nessuno. Dove posso dare sfogo alla vera me stessa.

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Capitolo 3
*** Un caffè! ***



Capitolo 2 - Un caffè!

Toc toc.
< Si? >
< Tesoro sono io!! >
< Entra.. >
< Ti ho portato la cena, crostatina! >
< Lasciala li sul tavolo.. > dico a Sanji indicandogli con un gesto della mano il tavolo vicino alla porta. Non mi giro neanche a guardarlo. Non ho ancora voglia di vedere nessuno.
< Sirena mia, sono passati due giorni..sono tutti molto preoccupati..sei sicura di non voler uscire un po' da qui? > mi chiede lui, premuroso.
< No, ho molto da fare.. >
< Come vuoi tu..se ti serve non esitare a chiamarmi!! > dice uscendo e facendo attenzione a non fare troppo rumore con la porta. 

Mi alzo e vado a vedere cosa mi ha portato da mangiare.
Il vassoio è preparato a puntino: un piatto con carne e verdure grigliate, un piattino con una crostata e un mandarino, una bottiglia d'acqua.
Mangio tutto avidamente.
Poi mi viene una voglia irrefrenabile di caffè. 
Che palle. 
Non voglio uscire, non voglio incontrare nessuno.
Guardo l'orologio, sono le nove, saranno già tutti usciti dalla cucina.
Saranno tutti in giro per la nave.
Probabilità di incontrare qualcuno: 100%
Basterà dire che sono di fretta e nessuno mi romperà.
Si.
Esco.
Vado sul ponte e praticamente sono tutti li, sembra fatto apposta.
< Nami!!!!!! Finalmente!!! Hai finito di lavorare?? Giochi con noi??? > mi chiede uno speranzoso Rufy, seguito a ruota da Chopper e Brook, con le sue solite sconcerie.
Rispondo con un grugnito e capiscono che no, non sono uscita per giocare con loro.
Robin sta sorseggiando qualcosa in un'enorme tazza, appoggiata alla balaustra del ponte. 
Si gira a guardarmi.
< Ehi... >
< Ho voglia di caffè!!! > le dico, mi porge la sua tazza
< Grazie! > le dico afferrando l'oggetto e bevendo avidamente.
< Se me lo dicevi te ne portavo un po' in camera.. > mi dice lei
< Non potevo aspettare.. > le sorrido, continuo a bere.
Mi sento lo sguardo di qualcuno addosso.
So chi è.
So che è lui.
Bastardo.
Che ha da guardare?
Mi volto verso di lui, che è seduto sulle scale del ponte, le scale che portano alla polena.
Mi sta guardando.
Vicino a lui quella smorfiosa, mi guarda anche lei.
Cha cazzo vogliono???
Faccio finta di non vederli e do' loro la schiena, continuando a parlare con la mia sorellona.

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Capitolo 4
*** Quello che volevo dirti ***



Capitolo 4 - Quello che volevo dirti

E' pomeriggio, il sole entra dalla mia finestra, inondando di luce il mio tavolo da lavoro.
Ho disegnato così tanto che ormai mi fanno male gli occhi.
Sento qualcuno entrare.
Robin, si siede pesantemente sul letto, sospirando amareggiata.
< Che c'è?? > le chiedo
< Rufy vuole organizzare una mega festa questa sera.. > mi spara, su due piedi, lei
< Cosa??? > dico scioccata io
< Si..e non c'è stato modo di fargli cambiare idea... >
< Il solito deficente..non ha capito che non è il momento giusto? Con tutta sta gente.. >
< E' proprio per quello che vuole fare la festa! Perchè ci sono un sacco di amici in più con cui festeggiare! > mi spiega lei 
< Io non vengo.. > rispondo
< Devi per forza.. > dice lei
< Ah si??? E chi l'ha detto?? > chiedo con aria di sfida
< Rufy ha detto che se non vieni, ti ci porta lui, a costo di sfondare la porta.. > mi spiega
< E' pazzo!!! Non mi può mica costringere!!! > alzo la voce incazzata
< Non dirlo a me! > dice lei dopo l'ennesimo sospiro rassegnato.

Non ci voglio andare!
Non ci voglio andare!
Mentre continuo a ripetermelo mi ritrovo a vestirmi per andare a questa stupida e sicuramente noiosissima festicciola da quattro soldi.
Esco dalla stanza, sento che Brook ha già iniziato a intrattenere gli altri con della buona musica.
Trovo tutti sul ponte, Franky ha costruito dei tavoli e delle sedie apposta per la serata, per poter stare seduti all'aperto.
Sanji ha preparato un sacco di cose buone, tra stuzzichini vari e drink.
Rufy e Usop stanno provando ad accompagnare Brook in una delle sue canzoni ( davvero tremendi ).
Chopper e Robin sono seduti a un tavolo che cercano di ascoltare i tre, senza ridere.
Law è seduto ad un altro tavolo insieme a Franky e Smoker, giocano a carte.
Sanji corre tra i tavoli, un po' per portare a Robin degli stuzzichini e un po' per fare la stassa cosa con quella marine, che è seduta in un altro tavolo insieme a Zoro, il samurai e suo figlio.
Appena il cuoco mi nota comincia a volteggiare e a guardarmi in modo disdicevole:
< Namiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii caraaaaaaaaaaaaaaaa!!! Sei stupendaaaaaaaaaaaaaaa!!! La più bella in assolutooooooooo!!! >
Lo ignoro e mi siedo vicino a Robin.
< Cosa ti porto, oh mia dea???? > mi chiede in modo esageratamente teatrale Sanji
< Solo del thè.. > rispondo io, non ho voglia di bere alcol.
Lui si allontana a una velocità disumana, per portarmi in tempo record una teiera fumante, accompagnata da una tazza bella capiente e un piattino con le zollette di zucchero.
Comincio a bere. 
La serata è davvero pesante.
Ma il tempo passa piuttosto in fretta dopo che Chopper propone a me e Robin di fare una partita a carte.

Durante tutta la serata non ho guardato neanche una volta quel cretino, ne la sua " dolce " compagnia. 
E'  un trionfo personale.
Chopper va in bagno e Robin si alza per chiedere a Brook di suonare una canzone.
Rimango da sola al tavolo.
Ed è li che quel buzzurro mi raggiunge, prende una sedia e si sistema vicino a me.
< Bevi solo acqua calda stasera? > mi chiede in tono divertito.
Mi alzo senza rispondergli, me ne vado.
Arrivo davanti al bagno delle ragazze quando mi accorgo che lui mi ha seguita.
< Sei arrabbiata con me? > mi chiede. 
Che coglione.
Non gli rispondo.
Faccio per infilarmi in bagno che lui mi prende un braccio.
Mi volta verso di lui.
< Perchè fai così?? Sei arrabbiata con me?? > mi chiede di nuovo
< Devo andare in bagno > rispondo scocciata
Mi lascia il braccio.
< Ti aspetto qui fuori allora, così dopo parliamo.. > mi dice incrociando le braccia al petto
Cerca di farmi incazzare.
< Lasciami in pace.. > gli dico, lui mi prende di nuovo per il braccio
< Se c'è qualcosa che non va, dimmelo in faccia! > mi urla addosso
< Lasciami stare! > gli dico io cercando di divincolarmi e di non alzare troppo la voce.
Lui rende la sua presa su di me più salda, facendomi smettere di cercare di liberarmi.
Mi fermo.
Mi guarda negli occhi.
Io giro la faccia per non guardarlo.
Per sfuggire da quell'intimità.
Non la voglio.
Lui alza una mano e con una delicatezza surreale mi sfiora la guancia.
A quel punto non ci vedo più dalla rabbia. 
Ora anche questo devo sopportare??
Lo spingo via da me con tutta la forza che ho nel corpo, lui non se lo aspetta perchè riesco a destabilizzarlo e a spingerlo dall'altra parte del corridoio. 
Mentre lo spingo via da me, gli urlo in faccia quello che ho sempre voluto dirgli:
< NON TOCCARMI BRUTTO SCIMMIONE!!!!!!!! >
Lui rimane di sasso, io mi infilo nel bagno e chiudo a chiave la porta.  

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Capitolo 5
*** Mai dire certe cose ***



Capitolo 5 - Mai dire certe cose

Sono sotto i mandarini di Nami.
Penso e ripenso a quello che mi ha detto stasera, o meglio quello che mi ha urlato.
Sento dei passi.
Law.
< Ehi spadaccino, come mai sveglio a quest'ora? > mi chiede
< Potrei farti la stessa domanda.. > 
Mi guarda e sorride, si siede vicino a me.
< Stai pensando a una donna.. > mi dice a bruciapelo
< Non dire fesserie.. > rispondo in malo modo
< Fammi indovinare..la dolce e ingenua marine? > continua
< Sei pazzo?? > rispondo contrariato
< Non è il tuo tipo? Eppure siete sempre insieme.. >
< E' lei che mi si è appiccicata.. > gli spiego, non so neanche perchè mi sto giustificando.
< Allora la misteriosa mangia - libri dai capelli corvini.. > continua lui
< Chi??? > 
< Robin.. > sorride lui, con l'aria di uno che la sa lunga.
< Non scherzare.. > 
< Ho capito..allora l'impulsiva e sexy navigatrice.. > sorride ancora lui < che sbadato..avrei dovuto arrivarci prima.. >
< Ma smettila.. > rispondo io stizzito
< Lo so, non è facile..sopratutto quando sono così ritrose.. > mi spiega lui
< Ritrose?? > chiedo non capendo
< Bè..stasera nel corridoio ti ha dato un bel due di picche, eh? > 
Mi alzo e faccio per andarmene, non voglio stare un minuto di più con uno spione che non si fa gli affari propri, ma lui continua: < E' brutto essere respinti a quel modo, ma cosa ti aspettavi? Che te la desse subito così? Devi saperci fare e aspettare il momento giusto... > 
Mi giro arrabbiato.
< Stai zitto.. > gli dico con una nota di stizza nella voce
< Volevo solo darti un condiglio.. > mi risponde quello
< Non te l'ho chiesto.. > 
< Mi sembrava doveroso, dato che sembra proprio che tu non ci sappia fare..! > dice divertito
< Vaffanculo.. > gli rispondo e per l'ennesima volta cerco di andarmene, quando quel medico da strapazzo dice una cosa che MAI avrebbe dovuto dire:
< Credi che se ci provassi io, ci starebbe? > 
Mi giro verso di lui: incazzato nero.
< Non provare neanche ad avvicinarti a lei.. > gli dico 
< Oh, ma dai! E' così sensuale e provocante!! Non vorrai mica che rimanga da sola?? > continua lui, se sta cercando rogne le ha trovate.
Mi fiondo su di lui e sfodero le mie katane, pronto per uccidere quel verme.
Cerco di ucciderlo in tutti i modi più dolorosi che mi vengono in mente , e nel cercare di farlo faccio un gran trambusto perchè sento Brook che urla, qualcosa di incomprensibile, forse di fermarmi.

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Capitolo 6
*** La fine del duello ***



Capitolo 6 - La fine del duello

Apro gli occhi.
C'è un gran casino fuori dalla mia cabina.
Robin si sta mettendo qualcosa addosso.
< Che succede? > le chiedo assonnata
< Un duello sembra.. > mi risponde lei.
In effetti ora che me l'ha detto, sento un rumore di lame che cozzano.
< Che ore sono?? > le chiedo ancora mentre mi alzo
< Le tre e un quarto.. > mi risponde Robin
< Ora vado su e ammazzo chiunque abbia osato svegliarmi!!! > dico io incazzata.

Saliamo sul ponte e vediamo Usop che urla spaventato, Rufy non c'è, sicuramente non si è svegliato; Chopper cerca, inutilmente, di far ragionare un inarrestabile Zoro, che continua imperterrito a menare fendenti contro Law, che risponde ai suoi attacchi a tono.
Non sembra una semplice scaramuccia.
Sono entrambi feriti.
Brook corre avanti e indietro cercando di trovare una soluzione. 
Sanji rincorre i due contendenti, ma non riesce a fare niente per fermarli.
Robin mi guarda.
Le cose sono due: o si va a svegliare Rufy, ma nel mentre potrebbe accadere di tutto, oppure mi faccio sentire io.
Mi sa che Robin mi sta guardando perchè vuole che metta in atto la seconda possibilità.
Mi avvicino al " campo di battaglia ".
< CHE CAZZO STATE COMBINANDO??? > urlo il più imperiosa possibile.
Zoro si ferma e Law ne approfitta per tirargli un cazzotto in pieno viso e mandarlo a gambe all'aria dall'altra parte del ponte.
< Scusami Nami, ma questo pazzo mi ha attaccato senza un motivo.. > dice Law per discolparsi , dopo aver rinfoderato la sua fedele spada.
Zoro si alza da terra e si mette seduto. 
Si massaggia il collo.
< Non voglio che si faccia casino sulla nave!!! Sopratutto di notte!!! Sono stata chiara??? > urlo in direzione di quel cretino di Zoro.
Lui non risponde, si limita ad abbassare lo sguardo a terra.
Stupido.
Ora deve anche disturbare il mio sonno?
Coglione.
Mi volto verso Law.
< Ora riordinate tutto! Domani mattina questo ponte deve brillare!!! > dico autoritaria.
Mentre do' le ultime direttive, arriva sul ponte Tashigi.
Chiede ad Usop cos'è successo.
Usop le spiega in breve l'accaduto.
Lei allora corre da Zoro per chiedergli se sta bene.
Lui la allontana con un gesto stizzoso e si alza in piedi.
Lei ci rimane male.
Ma a me cosa importa? 
Giro i tacchi e insieme a Robin rientro in camera, per cercare di dormire.

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Capitolo 7
*** Forse lei.. ***



Capitolo 7 - Forse lei

Entro in cucina.
Devo bere qualcosa di estremamente forte.
Mi gira la testa.
Quello stronzo si è permesso di fare delle affermazioni fuori luogo.
E io ho fatto una grande figura di merda.
Davanti a lei.
Mi sono fatto rimproverare come un moccioso.
Da lei.
E ora devo sorbirmi questa ragazzina che mi tratta come un poppante.
< Voglio stare da solo.. > le dico per farle capire ( con garbo ) che non gradisco la sua presenza, ma lei pare non afferrare.
< Cosa ti è preso? > mi chiede 
< Non mi fido di lui.. > dico la prima cosa che mi viene in mente.
< E quindi volevi ucciderlo? >
Sorrisi all'idea.
< L'intento era quello.. > rispondo
< Ti comporti come un bambino.. > mi dice.
Cosa vuole?
Farmi la predica?
< Ti ho detto che voglio stare da solo.. > le ripeto
< Per ubriacarti? > mi dice, togliendomi di mano l'unica cosa che in quel 
momento poteva farmi dimenticare la mia triste situazione. 
Non avrebbe dovuto farlo.
Mi incazzo.
< Fatti i cazzi tuoi! > le dico, riprendendomi la bottiglia con la forza.
< Non si risolvono così i problemi.. > cerca di convincermi a non bere.
Impresa impossibile.
< Io li risolvo così.. > le dico, bevendo una lunga sorsata di quel liquido 
paradisiaco.
< Infatti, di tutti i problemi che hai, quanti ne hai risolti? > mi chiede, saccente.
Sto per rispondere, ma devo ammettere che ha ragione.
Non ho risolto mai nessun problema bevendo, ma cosa cambierebbe se non lo 
facessi?
Non ci sarebbe comunque una soluzione al mio problema.
< Non cambierebbe niente.. > le dico
Lei non parla più.
Finalmente.
Un po' di pace.
Poi succede una cosa inaspettata.
Lei si avvicina velocemente.
Mi toglie pe la seconda volta la bottiglia dalle mani.
Sto per insultarla sul serio questa volta, ma lei mi bacia.
Sulla bocca.
Mi lascia di stucco.
Che sta facendo?
Lei si stacca.
E' rossa come un peperone.
Guarda per terra e si sta letteralmente distruggendo le mani.
Non so che cosa dire.
< Mi dispiace... > mi dice.
Io sono ancora pietrificato dal suo gesto inconsulto.
Mi guarda.
< Zoro? > mi chiama, cerca di farmi avere una qualsivoglia reazione.
Cosa le dovrei dire?
Con tutta la buona volontà, anche volendo, lei non è Nami.
Non potrà mai neanche lontanamente assomigliarle.
Ma Nami non vuole avere niente a che fare con me.
Mi ha fatto chiaramente capire che non gradisce la mia compagnia, forse 
neanche la mia presenza.
Forse dovrei togliermela dalla testa.
Cercare di pensare ad altro.
Alzo lo sguardo su Tashigi.
Forse lei può farmi dimenticare.

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Capitolo 8
*** No. ***


Capitolo 8 - No.

No.
Non può farmi dimenticare.
Nessuno può.
La guardo con tenerezza.
< Mi dispiace Tashigi..ma tra di noi non può esserci niente.. > le dico, cercando di essere il più dolce possibile.
Dopotutto non è colpa sua.
Lei mi guarda.
Vuole delle spiegazioni.
< Perchè? > mi chiede con un filo di voce
< Io sono un pirata, tu sei una marine.. > le dico, cercando di evitare il vero motivo del mio rifiuto. Se in questo momento nominassi Nami farei più male a me che a lei.
E forse crollerei.
< Questa cosa può cambiare.. > mi risponde.
Diventerebbe addirittura una pirata per stare con me?
Sono stupito.
Mi sono affezionato a lei.
Sorrido.
< La vita da pirata non fa per te.. > dico scherzoso, ma lei non ride.
Non si scioglie neanche un po'.
Cerco di tirarle su il morale, anche se non sono bravo a fare queste cose.
< Vedrai che un giorno troverai un brav'uomo, per il quale non dovrai dover rinunciare ai tuoi sogni..quello sarà l'uomo giusto per te.. > 
< E per te? Quale sarà la donna giusta per te? > mi chiede.
La risposta la conosco già, Tashigi.
So qual'è la donna che vorrei vicino, anzi so già CHI è.
< Non penso a queste cose ora.. > le rispondo, cercando di non far trasparire i miei veri sentimenti.
< Non sei bravo a tenere a bada le tue emozioni.. > mi dice lei
< Come sarebbe a dire? > le chiedo
< Si vede come la guardi.. > mi spiega, abbassando lo sguardo
< Chi? > cerco di fare il finto tonto
< Nami-san.. > mi sorride. 
E per me è come uno schiaffo.
Quel nome.
Nami.

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Capitolo 9
*** Il mio cuore tormentato ***



Capitolo 9 - Il mio cuore tormentato

Toc toc.
Bussano alla porta.
Uffa!! 
Che scocciatura!!
< Avanti! > dico, con una chiara nota irritata nella voce.
< Nami? Posso entrare? > chiede Law, spuntando dalla porta mezza aperta.
Sono sorpresa.
Cosa vuole?
< Si, vieni.. > gli rispondo
Chiude la porta dietro di se e si avvicina al mio banco da lavoro.
< Brava!Un lavoro impeccabile.. > commenta le mie cartine.
Cerca di mettermi a mio agio.
Dopotutto forse non è così malvagio.
< Volevi dirmi qualcosa? > cerco di arrivare subito al punto.
< Si, volevo parlarti di questa notte.. > mi dice lui
< Non c'è bisogno, l'importante è che non ci siano stati danni.. > rispondo sincera
< Ma io volevo spiegarti il motivo della lite.. > cerca di convincermi ad ascoltarlo
< Non hai detto che ti ha attaccato senza motivo? > chiedo, ricordandomi le sue parole.
< Ehm, si..ma non è andata proprio così.. > mi risponde un po' imbarazzato.
< E perchè vieni a dirlo a me, scusa? > gli chiedo, cosa mi importa del perchè hanno litigato? 
L'importante è che non facciano più baccano durante la notte.
Stupidi.
< Perchè il motivo della lite sei tu.. > mi dice.
Ecco.
Lo sapevo.
Una cosa che non avrei MAI voluto sapere.
< Sei pazzo?? > gli dico
< Bè..io stavo scherzando, ma lui.. > cerca di dirmi, ma io lo blocco con un gesto della mano.
< Non credo di voler sapere altro.. > gli spiego
< Perchè? > mi chiede, adesso devo anche spiegare a questo sconosciuto delle cose personali?? 
Va bene che ci ha aiutati.
Va bene che siamo alleati.
Ma confidarmi con lui mi sembra un po' fuori luogo.
Lui capisce di aver fatto una domanda di troppo.
< Scusami..è che credo che tra di voi ci sia un problema.. > mi dice, con aria di chi la sa lunga.
< Questo è sicuro.. > gli rispondo decisa.
< Perchè lo tratti così male? > mi chiede ancora
Vuole proprio saperlo, eh?
< Lo odio.. > gli rispondo diretta, senza giri di parole.
< Uh! Che parolone! > mi dice cercando di sdrammatizzare
< E' così..  > gli faccio capire che sono seria
< Quindi adesso mi viene spontaneo richiederti, perchè? > sorride
< Uff...troppo lungo da spiegare... > sospiro.
Gli faccio capire che non ho voglia di parlarne.
< Va bene, ma forse sarebbe meglio cercare di risolvere le vostre divergenze..dopotutto siete compagni! > cerca di mettere pace tra di noi.
Cerca di mettere pace nel mio cuore tormentato.
Nel mio cuore tormentato da tanto tempo.
Da troppo tempo.


Angolo dell'autrice: Voglio ringraziare tutti quelli che seguono la mia storia!!! E' scontato, ma ci tenevo comunque!!! :-) Ah, e aggiungo...preparatevi perchè i prossimi capitoli saranno INTROSPETTIVI al massimo!!!! 

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Capitolo 10
*** Nami ***



Capitolo 10 - Nami

Eppure ti odio ancora.
Anche dopo che ho saputo il motivo della tua disputa con Law.
Ti odio ancora.
Forse ti odio anche di più.
Perchè se veramente tieni a me, non mi hai mai detto niente?
Credi che basti sventolare le tue spade per farmi capire che tieni a me?
Salvarmi la vita?
E' un tuo dovere!
Sono una tua compagna!
Come è mio dovere sopportarti!
Perchè sei un mio compagno!
Ma che cosa potrei dirti ora?
Non sono già state dette troppe parole?
Non sono già state fatte troppe cose?
Ti sei comportato male.
Mi sono comportata male.
Lo ammetto, l'ho voluto fare.
Per farti male.
Ora che so che stai male per come ti tratto, mi viene voglia di farti male, ancora di più.
Di ucciderti.
Ho il motivo.
Ho l'arma.
Ma non ho il coraggio.
Forse ho paura.
Forse semplicemente mi fai pena.
O forse so di essere meglio di così.
Eppure quando ti rispondo male, con tutta la cattiveria che ho nel corpo, sto bene.
Sono soddisfatta.
Ieri, davanti al bagno, mi sono sentita bene.
Perchè continuo ad odiarti invece di amarti?
Perchè non riesco più a provare l'amore di prima?
Mi hai spezzato il cuore.
Il mio cuore si è rimarginato, nei due anni che siamo stati separati.
La cicatrice è rimasta.
E sanguina ancora a volte.
Trasuda odio.
Dovrei cambiare?
Si.
Ma non si può cambiare a comando.
Ci vuole tempo.
Tempo che forse non c'è.
Non lo so.
Non so neanche se voglio ancora amarti.
Ne varrebbe la pena?
Ne varresti la pena?
Ora, dopo tutto questo tempo, saresti capace di cambiare?
Cambiare per me?
E perchè dovresti farlo?
Non hai mai voluto farlo.
Hai preferito spezzarmi il cuore.
Hai preferito farmi male, piuttosto che cercare di capire il sentimento che ci legava.
Sei stato egoista.
O hai avuto paura?
Forse non saprò mai la risposta, ma il risultato non cambierebbe.
Ora la situazione è questa.
Insostenibile.
Lo ammetto.
Ma sei tu che mi hai portato a questo.
A questo odio incontenibile.
E ora vorresti cambiare di nuovo le cose?
E come?
C'è un modo?
Esiste davvero?
Io non credo.
Ma anche se ci fosse, se esistesse un modo, sono sicura che tu, Zoro, non faresti niente.

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Capitolo 11
*** Zoro ***




Capitolo 11 - Zoro

Eppure ti amo ancora.
Anche dopo tutte le volte che mi tratti come una pezza.
Anche dopo che mi pugnali con il tuo odio.
Anche dopo che mi guardi con disprezzo. 
Continuo ad amarti.
Non posso farci niente.
Eppure lo so che mi odi.
Lo so che se avessi l'occasione mi uccideresti.
Lo so che ogni volta che mi vedi cerchi di evitarmi.
Perchè?
Sono stato così tante volte duro con te, che non mi ricordo il preciso momento in cui hai iniziato a odiarmi.
Lo facevo per te.
Lo sapevo che mi amavi.
Lo sapevo, così come sapevo che non eri l'unica a provare quel sentimento.
Ti ho sempre amata.
Ti ho sempre difesa.
Ti ho sempe voluta proteggere.
Ma non ti ho mai voluta illudere.
Non ti ho mai voluto dare la certezza che tra di noi ci sarebbe stato qualcosa.
Non era giusto.
Anche se ero IO, il primo che avrebbe voluto.
Non potevo.
Ma ora che mi odi, sono io che voglio quella certezza. 
Lo so che è un controsenso.
Ma è così.
Voglio la certezza che mi ami ancora.
Voglio la certezza che tra di noi c'è ancora qualcosa.
Qualcosa di più grande dell'amicizia.
L'amore. 
Voglio questo.
Voglio solo questo.
Mi basterebbe per andare avanti.
Forse no.
Vorrei anche qualcos'altro.
Vorrei poterti dare tutto l'amore che ho dentro di me.
Vorrei poterti rendere felice.
Vorrei tenerti tra le mie braccia.
Vorrei baciarti.
Sfiorarti.
Toccarti. 
Vorrei.
So di essere un egoista.
Un grande egoista.
Prima cerco di allontanarti e poi cerco di riavvicinarti.
Perchè sono stato così stupido?
Perchè SONO così stupido?
L'unica cosa che mi rimane è sperare.
Sperare che sotto tutto quell'odio, ci sia ancora l'amore.
Perchè non posso guardarti sapendo che mi odi.
Non posso pensarti sapendo che mi odi.
Ma posso amarti.
E lo faccio.
Tutti i giorni.
E continuerò a farlo.
Ma ti prego, tu non odiarmi per questo.

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Capitolo 12
*** Ho sbagliato ***




Oh Cavoloooo!!! Ci ho messo tantissimo ad aggiornare questa fan fiction!!!! Chiedo PERDONO!!!!!! Non per 

trovare scuse, ma sono stata impegnata...a vedere anime d'amore!!! *_________* Ahahahahaha....potessi fare 

solo questo tutti i giorni!!! Arghhhhhh!!! Va bè...nuovo capitolo!! ç________ç




Capitolo 12 - Ho sbagliato 

Oggi ho deciso di uscire dalla cabina.
Basta disegnare carte geografiche.
Basta isolamento forzato.
Oggi ho deciso di prendere un po' di sole sul ponte.
Con Robin.
Con i miei compagni.
C'è un sole fantastico, caldo, accogliente.
Chiudo gli occhi, mi lascio andare sulla sdraio e mi godo la tranquillità di quel momento.
Sembra quasi che niente possa infrangere quella tranquillità.
Quella pace.
Che nessuna nuvola possa coprire quel cielo limpido.
Eppure una nuvola c'è.
Sei tu.
Dormi a qualche metro da me, sull'erba del ponte della Sunny.
Ti guardo.
Ti odio.
Chiudo di nuovo gli occhi.
Sospiro.
Perchè dovrei ancora odiarti?
Ora quello inguaiato sei tu.
Sei tu che ora non sai cosa fare.
Sei nella mia stessa situazione di due anni fa.
Mi ami?
Ti guardo.
Si, mi ami.
Sorrido.
Penso a quando mi hai detto che non te ne fregava niente di me.
E poi subito penso alla tua faccia dopo la litigata con Law, ora che ne so il vero motivo.
Eri così imbarazzato.
Con una faccia così scema.
Rido di questo.
Robin è sorpresa: < Perchè ridi? > mi chiede stranita
< No, niente..pensavo a una cosa divertente.. > rispondo con il sorriso sulle labbra
< Oh, è da tanto che non pensavi a qualcosa di divertente.. > mi dice lei, sorridendomi, solare.
A cosa si riferisce?
Robin la sa lunga.
Si riferisce sicuramente al mio comportamento degli ultimi giorni, ma che dico! Degli ultimi mesi.
Ha ragione.
Mi sono comportata male, o per lo meno non da ME.
Non sono stata Nami in questi ultimi mesi.
Da quando ti ho rivisto, Zoro, non sono stata Nami.
Sono stata l'ODIO che provava Nami.
E questo non va bene.
Ho sbagliato.
Ho capito.






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Capitolo 13
*** Lo amo per ***


Capitolo 13 - Lo amo per

< Zoro? > lo chiamo.
Apre l'occhio, mi guarda.
E' stupito, mai più avrebbe pensato che volessi parlargli.
< Zoro! > gli urlo per farlo svegliare da quell'intontimento momentaneo.
Lui si alza, fa finta di essere scocciato.
Sbuffa sonoramente.
Sempre le solite scene del cavolo.
Lo so che vuoi sapere cos'ho da dirti, quindi evita queste scenette patetiche.
Però, sorrido alla " scenetta patetica ", perchè penso a cosa c'è dietro.
Non vuole far sapere agli altri cosa prova.
Ora gli faccio vedere io.
Si avvicina.
Aspetta.
Robin alza gli occhi dal suo interessante libro.
Usop, Chopper e Brook, anche se cercano di non darlo a vedere, sono interessati.
Hanno smesso di parlare e tendono le orecchie.
In ascolto.
Come pubblico mi basta.
< E' vero che hai litigato con Law perchè voleva provarci con me? > gli chiedo ad alta voce
< Non mi fido di lui. > mi risponde secco. 
E mi stupisce!
Pensavo avrebbe negato e che io sarei riuscita a metterlo alle strette.
Questa sua risposta è sensata.
Piano A andato in fumo.
Piano B?
< Ah si? Io pensavo che fossi innamorato di me! > metto una nota di scherzo nella frase, ma tutti sanno che 

non direi mai una cosa del genere senza un motivo più che fondato.
Chopper e Usop si stanno mangiando freneticamente le unghie, per paura che possa scatenarsi un uragano.
Sulla nave.
Robin ha un'espressione indecifrabile.
Ma so cosa pensa.
Zoro mi guarda sbigottito.
Sa che tutti stanno ascoltando la nostra conversazione.
E capisce il mio malefico piano.
Mi regala uno di quei suoi sorrisi enigmatici.
I suoi famosi sorrisi di sfida.
Quel famoso sorriso che farebbe cadere ai propri piedi migliaia di donne in estasi.
Quel famoso sorriso che tanto ho amato e che tanto ho odiato.
Penso perchè tra tutte le donne di questo mondo, lui abbia scelto di innamorarsi di me.
Forse è perchè sulla nave c'è poca scelta.
Forse perchè siamo costretti a stare a così stretto contatto.
Ma poi penso al perchè, tra tutti gli uomini di questo mondo, ho scelto di innamorarmi di lui.
Per la poca scelta?
Per lo stretto contatto? 
No.
E' vero.
Forse queste situazioni hanno dato una spintarella in più, ma sono sicura che sarebbe successo comunque.
Lo amo per la sua sicurezza.
Lo amo per i suoi valori.
Lo amo per la sua forza.
Lo amo per la sua energia.
Lo amo per la sua lealtà.
Lo amo per la sua premura.
Lo amo per la sua gentilezza ( perchè quando vuole, sa essere gentile.. )
Lo amo per la sua freddezza.
Lo amo per il suo essere burbero e buzzurro.
Lo amo per la sua schiettezza.
Lo amo per i suoi lunghi silenzi.
Lo amo per il suo pessimo senso dell'orientamento.
Lo amo per la sua ruvidezza.
Lo amo per la sua pigrizia.
Lo amo per la sua immensa testardaggine.
Non lo amo solo per i suoi pregi, ma anche per i suoi difetti.
Lui per cosa mi ama?
Promemoria mentale: appena ne ho l'occasione, fargli questa domanda.
Possibilmente in privato.
Mi risveglio dai miei pensieri e lui è ancora li con quel suo maledetto e affascinante sorriso.
Apre la bocca per dire qualcosa.
Chissà come risponderà alla mia provocazine.
Sono curiosa.







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Capitolo 14
*** Una nuova consapevolezza ***


Ed eccoci qui....questo è l'ultimo capitolo della mia fan fiction. Mi sono impegnata per scriverla, quindi spero che verrà apprezzata da tutti i fan che mi hanno seguito... :-) Grazie per l'incoraggiamento e per i consigli!!! 

Capitolo 14 - Una nuova consapevolezza

< Veramente ho detto a Law di non provarci perchè ero sicuro che TU fossi innamorata di me.. > mi risponde.
Che stronzo.
Avrei dovuto dovuto aspettarmelo.
E' così?
Allora stai a vedere cosa ti combino!
Mi alzo di scatto.
Lui fa un passo indietro istintivamente.
Crede che voglia tirargli uno sganassone.
Se lo meriterebbe. 
Io, invece, gli sorrido con nonchalance.
Muovo la mano in segno di noncuranza.
< Allora c'è stato un fraintendimento, perfetto! A questo punto non c'è problema, posso uscire con Law senza 
rischiare di ferire nessuno.. > dico sicura di me.
< A Sanji non pensi? > mi chiede lui, pensando di trattenere il mio proposito.
< Sanji lo sa già, gliel'ho detto ieri sera che mi piace Law. L'ha presa piuttosto bene, quindi non c'è problema! > dico per la seconda volta.
Prendo la maglietta sulla sdraio e me la infilo velocemente.
Ridacchio un pochino, facendo finta di pensare a una scena romantica.
Faccio finta di essere super-impaziente di andare dall'affascinante chirurgo.
Sto per fare finta di correre da Law.
Zoro mi afferra per il gomito.
Mi giro verso di lui, trionfante.
< Vuoi augurarmi buona fortuna? > chiedo cattiva.
Robin sorride.
Si porta una mano davanti alla bocca per cercare di non dare nell'occhio.
< Non voglio che vai da " quello "..... > mi dice Zoro.
Mi stupisce per la seconda volta oggi.
Pensavo che gli avrebbe dato fastidio questa mia " uscita ", ma non pensavo avrebbe detto queste cose davanti 
agli altri.
< Non ci siamo ancora chiariti? > gli chiedo ancora, facendo finta di non capire.
< TI AMO! > mi urla con tutto il fiato che ha in corpo, in faccia.
Usop e Chopper svengono, sbattendo le facce sonoramente sul ponte.
Brook fa un fischio acuto ( non so come abbia fatto, dato che non ha le labbra.. )
Robin ha la bocca aperta.
E' riuscito a stupire anche la mia sorellona.
< Sei proprio uno scemo! > gli urlo, tirandogli un cazzotto sulla testa e mandandolo K.O.
Lui si porta le mani alla testa e mugugna dal dolore.
< Pensavo volessi sentirti dire questo.. > mi spiega, come se avesse appena detto una cosa da niente.
< Sei un pesce lesso allora! > lo sgrido, ancora più infuriata.
< Tu fai i giochini!! Cosa vuoi che ci capisca!!! > mi risponde a tono.
Intanto Usop e Chopper si sono ripresi.
Ancora un po' sotto shock, ma di nuovo in ascolto della conversazione.
< Ringrazia solo che anche io ti amo, altrimenti saresti già diventato cibo per i pescecani...!!! > dico.
Quei due svengono di nuovo.
Brook li segue a ruota.
Robin si è dileguata.
Non so neanche quando se n'è andata, non l'ho proprio vista.
Deve avere dei poteri speciali.
< Quindi.....non mi odi? > mi chiede Zoro, titubante.
< Per ora no.. > rispondo
< Come sarebbe a dire per ora no??? > mi urla
< Bè, guarda che potrei anche cambiare idea, se insisti!!! > urlo anche io.
Lui ride.
Contagiata da lui, rido anch'io.
Ridiamo.
Ridiamo perchè sappiamo di essere degli sciocchi.
Ridiamo perchè sappiamo che non potremo mai odiarci.
Ridiamo perchè sappiamo di avere una nuova consapevolezza.
Sappiamo che anche dopo aver trovato lo one piece, anche dopo che lui sarà diventato il più forte, anche dopo 
che io avrò disegnato la cartina del mondo, anche dopo che tutti i nostri sogni saranno realizzati, questo 
viaggio non avrà fine.
Viaggeremo sempre insieme.
Sempre.




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