Me and you

di Betta_91
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Voglio ricominciare ***
Capitolo 2: *** Fermati ***
Capitolo 3: *** Sei nella mia testa ***
Capitolo 4: *** Ricominciare ***



Capitolo 1
*** Voglio ricominciare ***


Callie:
" Sono scappata via da te. Mi hai ferito. Dopo aver scoperto cosa avevi fatto ho raccolto la mia roba e quella di Sofia e me ne sono andata. Passando in ospedale a prendere il pc ho incontrato Cristina e mentre dicevo che sarei andata in hotel per qualche sera Meredith mi ha detto che sarei potuta andare da lei senza problemi. Non voglio più vederti ne guardarti perchè  mi fa stare male. Io ti amo ma sono troppo arrabbiata per poterti perdonare. Hai tradito me, le tue promesse ma soprattutto tua figlia. Ecco cosa hai fatto. Ma non posso stare lontana da chi mi ha preso il cuore. Questo è tutto. Quindi adesso o almeno per ora devo stare lontana da te. Come potrò fidarmi di te nuovamente?? Non so se ne sarò capace.
Callie"
 
"Non so se riuscirò a darle la lettera Mer"
"Callie devi" mi rispose.
Presi la bimba e mi diressi verso casa di Meredith dove, quando arrivò Derek con Zola, mi trovò a piangere perchè mi mancava Arizona.
Qualche giorno dopo mentre stavo cucinando sentii il campnllo suonare e Cristina andò ad aprire. Davanti a lei c'era Arizona e avevo subito notato i suoi occhi. Erano rossi ed intuii che aveva appena finito di piangere.
"Posso avere Sofia solo per un attimo?"
" Deve andare a dormire" risposi io in modo freddo.
"Solo per 5 minuti... perfavore..."
Cristina mi si avvicinò, prese Sofia e guardandomi mi disse "Callie 5 minuti"
Io la lascia fare.
"Hei ciao.... " la prese in braccio e uscirono.
Mi avvicinai alla finestra e ascoltai quello che Arizona diceva.
" Ti voglio bene piccola mia non dimenticarlo... sarai per sempre la mia piccolina!" la baciò e la strise a se.
A quel punto mi allontanai dalla finestra perchè faceva troppo male quello che avevo appena visto. Entrai in camera e iniziai a piangere. Avevo perso il mio mondo.... lei.
 
 

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Capitolo 2
*** Fermati ***


Arizona: Le avevo chiesto 5 minuti per poter parlare e lei accettò. Lo so che non lo faceva di buon grado perché notavo nei suoi occhi un odio profondo nei miei confronti. Come biasimarla io avevo tradito la sua fiducia, avevo tradito lei che era la cosa migliore della mia vita. Mi sono chiesta che cosa pensasse di me ma l’unica cosa che mi veniva in mente era lei che mi urlava contro. Ogni sera prima di addormentarmi allungavo una mano verso il suo posto sperando che lei ci fosse ma quando mi accorgevo che lei non era lì piangevo e dicevo a me stessa “ che cosa ho fatto!”. Quindi quei 5 minuti erano fondamentali. Mi ero preparata il discorso e mentre la aspettavo me lo stavo ripetendo mentalmente ma appena la vidi varcare quella porta … puff … lo dimenticai di colpo. L’unico mio pensiero fu “ Callie sei bellissima “. “ Ciao” “Ciao” risposi io “Dimmi Arizona che cosa c’è” mi rispose lei con un tono seccato. “ Torna da me Callie. Non ce la faccio più. La mia vita è vuota e senza senso se tu e Sofia non ci siete .. “ i miei occhi si riempirono di lacrime ma continuai nonostante ciò “ Ho commesso un errore imperdonabile e me ne rendo conto ma …. “ “Arizona” mi fermò di colpo “ mi hai tradito ma ti rendi conto di quello che hai fatto? Ora dimmi tu come posso stare io … “ era molto arrabbiata e le scese una lacrima. “ Mi dispiace veramente ma ti prego torna … dammi un’altra possibilità… “ “ Ci devo pensare …” Lei uscii dalla stanza sbattendo la porta. Volevo fermarla ma nulla: ero bloccata.

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Capitolo 3
*** Sei nella mia testa ***


Era una sera di luglio e non riuscivo a prendere sonno. Non la smettevo di pensare a lei, alla mia Arizona. Da quando mi aveva tradita con Lauren e me lo aveva detto in faccia non riuscivo più ad incrociare il suo sguardo. Era un’agonia. Volevo poterle dire di tornare a casa perché mancava a Sofia, ma poi ci pensavo per un momento e capivo che mi mancava come l’aria che respiravo affannosamente da mesi. Mi mancava svegliarmi col suo viso vicino al mio, mi mancava vederla dormire accanto a me insomma diciamoci la verità mi mancava tutto di lei ma solo il fatto che era stata con un’altra mi faceva stare male. Intanto nella mia testa rimbombavano le sue parole e, ancora una volta, tornava fuori la storia della gamba. Mentre me lo urlava contro io pensavo: “Arizona ferma. Mark è morto come potevi pretendere che lasciassi morire anche te. Non mi è bastato perdere il mio migliore amico ma se avessi perso anche te cosa avrei fatto?”.
Non avrei mai permesso a nessuno neanche a Dio di portarmela via per sempre.
Quindi quella sera uscii di casa e mentre stavo camminando mi fermai davanti a Joe. Era una vita che non entravo lì. Forse perché era pieno di ricordi. Ma quella sera entrai. Mi sedetti al tavolo dove molte volte la sera aspettavo Arizona quando Sofia rimaneva a casa di Derek per giocare con Zola.

“Oh guarda chi si rivede dopo tanto tempo!”

“Ciao Joe, lo so che è da un po’ che non ci si vede…”

“ Esatto” mi rispose sorridente “ ti porto il solito immagino”

“Si grazie.”

Dopo due minuti lo vidi ritornare con un bel bicchiere di bianco. Bevvi un sorso senza spostare i miei occhi dalla porta d’entrata. Sorrisi , ero convinta che ad un certo punto avrebbe varcato quella dannata porta come faceva di solito, con il suo sorriso magico stampato sulle labbra e salutandomi con la mano. Ma poi tornavo alla realtà. Sapevo che non sarebbe entrata da Joe quella sera.
Mentre pensavo a tutto ciò la vidi. Era lei. Bella come sempre ma con il viso stanco. Chissà avrà avuto un brutta giornata. Io abbassai lo sguardo sperando che non mi vedesse. Non volevo litigare. Ma lei mi vide e si avvicinò dopo aver ordinato la mia stessa cosa.

“Ciao” mi disse.

Ciao” le risposi con un nodo alla gola. Solo per un istante alzai i miei occhi e vidi un angelo, il mio angelo.

“Come stai?”

La mia risposta iniziale era “Come credi che stia…” ma invece dalla mia bocca ne uscì solo un sterile “Bene e tu?”

Ma i miei occhi non potevano mentire e lei lo sapeva bene. Oramai mi conosceva.

“Sofia?”

È rimasta da Derek per giocare con Zola ma le manchi…” feci una breve pausa, presi tutto il coraggio che avevo in corpo e continuai “Come manchi a me”.

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Capitolo 4
*** Ricominciare ***


Arizona:
Era stata una giornata da dimenticare.

“ Come al solito” pensai tra me e me

“ Dott.ssa Robbins tutto ok?”

Quella voce mi riportò alla realtà. La mia realtà senza di lei. Io e Callie oramai ci evitavamo da mesi. Io potevo capire tutto ciò.

“ Karev tutto ok, ero solo sovrappensiero.” Sbuffai.

“ Ancora per Callie immagino” mi rispose.

“ Già…. È così evidente Alex?” gli chiesi alzando gli occhi al cielo.

“ Si Arizona…. prenditi la serata libera così puoi riposarti un po’. Il giro serale lo faccio io” mi disse appoggiandomi la mano sulla spalla.

“ Va bene” sospirai “ Chiamami se c’è un’emergenza. Chiedi a Wilson di darti una mano.”

Andai nello spogliatoi e mi cambiai. Non mi usciva dalla testa la sua immagine. Uscii dall’ospedale e iniziai a camminare. Il sole stava per calare e così anche la mia tristezza. Attaccai l’ ipod e continuai a camminare. Mi fermai davanti a Joe. Varcare quella porta era come mettere il dito nella piaga d’altronde lì dentro era successa la magia. Pensai che prima o poi era un passo da fare. Quindi presi coraggio ed entrai. Mi guardai intorno e la vidi. Era seduta al nostro tavolo ed aveva lo sguardo sognante e sapevo a cosa stava pensando. In realtà non sapevo cosa fare. Il mio essere era combattuto: andare da lei o no. Alla fine andai da lei.  La nostra conversazione iniziò in modo sterile. Ma ad un certo punto Callie mi disse di mancare a Sofia ma anche a lei. Ebbi un tuffo al cuore.

“ Anche tu mi manchi… ma cosa possiamo fare Calliope?”

“ Non lo so” mi rispose.

“ Cosa ne dici di ripartire da questo” le presi il viso tra le mani e la baciai. Era stato un gesto impulsivo e non sapevo come avrebbe potuto reagire.  

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