Amami o odiami, questo sono io...

di bellavitaheart10
(/viewuser.php?uid=488382)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cosa è cambiato? ***
Capitolo 2: *** Annuncio ***
Capitolo 3: *** Sento odore di guai... ***
Capitolo 4: *** Perchè? ***
Capitolo 5: *** Scusa ***
Capitolo 6: *** Perchè piangi? ***
Capitolo 7: *** Credo che qualcuno ce l'abbia con me ***
Capitolo 8: *** MI DISPIACE, LEGGETE :( ***



Capitolo 1
*** Cosa è cambiato? ***


Capitolo 1

Amami o odiami, questo sono io...


Capitolo 1

Cosa è cambiato?

- Dai Elli, svegliati o facciamo tardiiiii! - sicuramente era mio fratello...

- Juss voglio dormire ancora un pò - borbottai.

- Adesso basta io non arriverò in riatardo a causa tua. Ti svegli? - disse scrollandomi leggermente.

- No -

- Bene - sentii dell'acqua fredda arrivarmi addosso e mi alzai di scatto per lo spavento. Era inverno e si congelava, come poteva buttarmi l'acqua fredda?

- Sei pazzo? - Urlai dalla rabbia.

- Vai a lavarti forza - scoppiò a ridere e così lo inseguii per la casa e gli feci lo sgametto. Si ritrovò con la faccia al suolo, nonostante tutto scoppiò in una rumorosa risata. Si alzò da terra e io feci per buttarmi su di lui per bagnarlo, ma si spostò abilmente e così mi ritrovai con le braccia spalancate e il culo schiacciato al pavimento. La mia espressione era troppo sconvolta per essere descritta.

- Sei ahaha caduta ahaah come haha una haha pera cottaaa ahah - ammise interrompendo le parole a causa delle risate.

- Ti sei spostato ingiustamente - contrattaccai.

- Hai fatto cos' guarda... - cercò di imitarmi ma mise il piede su una chiazza d'acqua che avevo lasciato e così si ritrovò anche lui a terra.

- Ahahah e adesso chi è caduto male eh? ahaah - scoppiai a ridere e lui dopo una smorfia di dolore mi seguii a ruota. Alla fine ci alzammo da terra e io andai a prepararmi velocemente.

- Mamma cosa c'è per colazione? - il mio stomaco stava bronolando.

- Mangiate per strada, adesso andate o farete tardi - sbuffai e afferrai la mia busta e lo zaino per poi uscire fuori insieme a Justin. Pioveva a dirotto e faceva un freddo glaciale. Mio fratello aveva fatto da poco 18 anni ed era il classico ragazzo di cui non puoi fare a meno di innamorarti. Io no ovviamente ahaah non potrei mai. Mi schiferebbe troppo. Capelli biondo oro e occhi nocciola/miele. La dolcezza e la bellezza in persona. Se non fosse stato mio fratello ci avrei fatto un pensierino.

- Dai Elli sali in macchina che mi sto bagnando! -

- Arrivo.. - salli velocemente e partimmo verso scuola.
Ma che sbadata! Non mi sono presentata a dovere: mi chiamo Elli Bieber e sono la sorella di Justin Bieber, il figo della scuola, ma non puttaniere. Ho i capelli biondo scuro e gli occhi verdi, stranamente nessuno li ha nella mia famiglia. Forse qualche mio bis-bisnonno.  Il mio fisico lo definiscono "Perfetto" quindi immaginatemi non troppo magra e non troppo grassa, con delle curve accentuate al punto giusto e sono 1,69 cm. Pft... un centimetro non me lo potevano regalare eh? Va beh andiamo avanti. Non sono una brava sportiva, ma me la cavo abbastanza bene a pallavolo, tranne quando mi arrivano le schiacciate dritte in faccia. Purtroppo è già capitato spesse volte... Ho 16 anni e non sono fidanzata. Mi piace molto un mio amico di nome Zac. Figo assoluto con capelli biondi e occhi azzurri da far gelare il sangue nelle vene. Ho molti amici, ma quella che mi accontenta sempre è la mia migiore amica Josephine, dolcezza in persona. Capelli rossi e occhi verdi, timida, sbadata, ma ottima amica. Sa mantere i segreti. Gli stronzi del gruppo sono due ragazzi di nome Josh e Rayan. Sono anche amici di Justin e da questo si può capire il lato divertente di mio fratello... gli piace molto approfittarsi della mia debole lentezza la mattina. Ma devo svegliarmi lentamente e dolcemente se devo essere pronta ad affrontare la giornata.

- Bella addormentata hai deciso di restare in macchina oggi? - mio fratello mi svegliò dalla presentazione. Beh fortunatamente vi avevo detto già tutto.

- Andiamo - scendemmo velocemente ed entrammo nell'atrio della scuola. Andammo al cortile, quello al chiuso, per incontrare i nostri amici e aspettare che iniziassero le lezioni.  Jos (Josephine) mi accolse con un caloroso abbraccio.

- Ciao Bellissima - le scoccai un bacio sulla guancia.

- Ehi Jos - anche mio fratello la salutò con un bacio e la visi arrossire. Mi nascondeva qualcosa?

- Che succede? - le chiesi all'orecchio.

- Uffa... sai che sono timida... puoi dire gentilemente a tuo fratello che non mi dà baci? Arrossisco troppo... - ahaah dimenticavo che era troppo timida.

- Ehi Juss... Evita di dare baci alla mia amica, la metti in suggestione - gli dissi all'orecchio. Lo vidi ridacchiare per poi farmi l'occhiolino e allontanarsi per salutare alcuni amici. Jos mi sorrise e mi ringraziò.

Da lontano notai Rayan e Josh rincorrersi come due cretini e urlare versi di animali attirando l'attenzione di tutti.

- Smettetela di fare gli idioti - urlò Justin mettendosi vicino a me.

-Ehi amico! - si salutarono con un "pugno contro pugno"

- Ciao piccola Jos - salutarono anche lei e la mia migliore amica non potè non arrossire di nuovo. Povera... glielo facevano apposta.

- Ehi Rayan - mi buttai sulla sua schiena e per un attimo perse l'equilibrio ma si stabilizzò subito dopo.

- Sei la solita, piccola! - mi posò a terra e mi diede un bacio sulla guancia. Sapevo una cosa che non sapeva nessuno oltre Chaz. Rayan era innamorato di me e mi dispiaceva non ricambiare a pieno i suoi sentimenti. Lo scoprii accidentalmente mentre parlava nella camera di mio fratello, quest'ultimo fortunatamente non c'era o avrebbe messo in scena un dramma di gelosia.

- Ehi nana! - questo era quel coglione di Chaz, il mio migliore amico. Sa tutto di me.

- Ciao panda - si lo chiamo così. Saltai anche addosso a lui. Amavo quando gli facevo perdere l'equilibrio.

- Ehi piccolo - e sta voce di merda di chi era? Era tipo il verso di un elefante strozzato che sta in piedi su una papera...
Mi girai verso dove proveniva la voce e mi trovai davanti una ragazza avvinghiata a mio fratello.

- Ciao Chanel - le diede un bacio all'angolo della bocca. Mi ero persa qualcosa?

- Chi è quella li? - bisbigliai a Chaz.

- Una figa... - rispose. Gli diedi una gomitata per farlo riprendere dal coma. Stava addirittura sbavando.

- Ahi... è nella squadra delle cheerleader e ci prova con tuo fratello da un pò ormai. Credo che lui stia cedendo nel suo tranello -

- Mio fratello? Ma a lui non sono mai piaciute le puttane.. -

- Sono cambiate tante cose ormai.. -

- Cosa è cambiato? -

- Emh... Emh... è pur sempre un ragazzo e gli piace diventirsi un pò... non lo biasimo - cosa mi stava nascondendo?

- Ma stai zitto tu - gli lanciai un'altra gomitata.

- Smettila - assunse una  finta faccia seria e dopo un pò scoppiò a ridere. Che pessimo attore.

- Ehi ragazzi arrivo fra un pò okay? - disse mio fratello. Non volevo immaginare il motivo...

- Okay amico, a dopo - Chaz e i ragazzi gli fecero l'occhiolino e io li guardai male. Maiali...

- Che sorellina gelosa che abbiamo qui - brontolò Rayan.

- Non mi piace che se la fa con le puttane -

- Ma va... si diverte un pò, tutto qui -

- Certo. Meglio per lui che non me la presenta come futura cognata o le stacco quelle chiocche finte e gliele metto al posto della gonna - si, sono sempre così affettuosa.

- Entriamo vaa! - mi tirarono a forza dentro quella struttura che comunemente noi studenti chiamiamo carcere. Chissà perchè...

Io e Jos entrammo nella nostra classe e arrivò il prof d'Italiano.
Le prime ore passorono velocemente e fui felice di poter far riposare i neuroni del mio cervello durante la pausa pranzo.

- Dov'è Justin? - chiesi posando il vassioio al nostro solito tavolo, quasi al centro della sala.

- Sta salutando Chanel - Rispose Josh. Mi girai verso il punto indicato e notai una coppietta che si sbaciucchiava. Feci una smorfia schifata.

- Eccomi - annunciò mio fratello. Finalmente si era staccato da quella cosa brutta. Come sempre mi diede un bacio sulla guancia e poi andò a sedersi. Fortunatamente andavamo d'accordo e non era brutto essere nella stessa comitiva. Mi ricordai che mi aveva dato un bacio con le labbra fatte di saliva di quella cosa brutta.

- Che schifooooo! Non darmi più baci dopo aver sfiorato le labbra di quella specie di essere vivente - ammisi schifata pulendomi la guancia con un tovagliolo di carta. Lo vidi ridacchiare un pò.

- A proposito... com'è andata con Chanel? - fulminai Josh per la sua domanda del cazzo.

- Ma stai zitto! - ecco perchè amavo mio fratello. Non rispondeva mai alle domande del cazzo!

Passammo tutta l'ora di pranzo a ridere e vedere Chaz fare lo stupido.

- Vado a posare il vassoio - dissi alzandomi di fretta e andando a sbattere contro qualcuno.

- Scusa... - mi accorsi che era Zac e arrossii leggermente.

- Ehi Elli.. come va? - ma quanto era figo?

- Bene tu? -

- Bene.. Emh volevo chiederti se ti va se parliamo un pò... che ne dici? -

- Si, certo. A dopo ragazzi - non feci in tempo a salutarli con la mano che vidi mio fratello sbuffare e alzarsi violentemente dal tavolo per poi andare via. Ma che gli stava succedendo?

- Vai tranquilla, ci penso io - mi disse Chaz per poi allontanarsi. Mi voltai verso Zac e andai con lui verso il cortile. Peccato che fuori pioveva ancora a dirotto, solitamente quando c'era il sole era tutto magnifico.

- Allora? Come vanno ultimamente le cose? - dissi per rompere il silenzio.

- Solita vita.. Volevo provare a entrare nella squadra di Basket... che ne pensi? -

- Direi che è fantastico... ti prenderebbero sicuro.. - "sei così figo che sei indispensabile nella squadra" pensai.

- Davvero lo credi? -

- Eh già - sorrisi e lui mi ricambiò uno dei suoi sorrisi più belli. Uno di quelli che ti fa perdere le staffe.

- Non voglio essere troppo diretto, ma ti va se stasera usciamo? - Stavo per urlargli addosso!

- Certo, mi farebbe molto piacere -

- Perfetto, questo è il mio numero, ci sentiamo per messaggi - mi scrisse il suo numero sul cell e poi mi salutò con un bacio sulla guancia prima di tornare in classe, dato che era appena suonata la campanella.

- Joooooooooooosssss.... non sai cosa è successoooooooo! - urlai euforica.

- Cosa? - chiese shockata.

- Io e Zac stasera usciamoooo! - saltellavo su me stessa quando all'improvviso vidi Jos spalancare gli occhi e fare strane facce. Mi girai e dietro di me vidi Zac. CHE GRAN FIGURA DI MERDA. Il mio viso assunse tutte le tonalità possibili di colori.

- Oddio andiamo in classeeeee, subitooooo - mi girai sconvolta e me la trascinai in classe. Scoppiò a ridere e io, per quanto potessi essere ancora sconvolta, le andai dietro.

- Ahahah oddio ma hai visto che sorriso aveva sulla faccia? E hai visto la mia espressione? - dissi a Jos che ancora era piegata in due per le risate.

- ahahah si, si ho proprio visto. La tua espressione era come quella dei messaggi " o_o " mi facevi davvero impressione. Gli occhi ti erano usciti dalle orbiteee -

Scoppiai a ridere e poi tornai al mio posto dato che il professore di Matematica era entrato in classe e richiedeva silenzio.

Finite tutte le lezioni ero felicissima di ritornare a casa. Aspettai che mio fratello finisse di infilare la sua lingua nella bocca di quella cosa brutta e poi entrai in macchina con lui.  Per qualche minuto smise di piovere, ma non appena entrammo in macchina ricominciò. Che tempo pazzo che c'era a New York.

- Che ti è preso oggi? - gli domandai.

- Quando? - fece il finto tonto.

- A pranzo.. ti sei alzato e sei andato via - ricordai la scena.

- Stavo discutendo per messaggi con Chanel e sono uscito un pò fuori - quella Chanel lo avrebbe ridotto in polvere.

- Ti piace davvero? Insomma sei innamorato di lei o è solo per divertimento? -

- E' carina... ma non credo di amarla -

- Fortunatamente - sospirai.

- Non ti piace eh? - chiese accennando un sorriso.

- Si vede così tanto? -

- Si ahahah - scoppiò a ridere.

- Non è colpa mia se odio questa specie di essere vivente! -

- Scendi va, che siamo arrivati - di già? Non me n'ero accorta...

- Okay... - aprii lo sportello e mi scordai lo zaino in macchina. Avevo fatto tutto di fretta pur di non bagnarmi.

- Juss ho dimenticato lo zainooo.. - alzò gli occhi al cielo e corse in macchina per riprenderlo. Quando tornò era un pò bagnato e tremava per il freddo.

- Scusa.. - sussurrai dandogli un bacio sulla guancia.

- Entra che sto congelandooo - scoppiai a ridere ed entrammo in casa.

- Buon giorno ragazzi - dissero i miei dalla cucina.

- Ciao mamma, ciao papà - li salutai con un bacio e poi salii in camera mia. Volevo farmi un bel bagno caldo prima di studiare. Ero congelata. Andai verso la doccia e aprii il rubinetto, ma non uscii nemmeno un filo d'acqua. Merda si era rotta di nuovooo! Furiosa scesi fino al piano di sotto.

- Mamma si è rotta la doccia della mia cameraaa! -

- D'accordo stasera faccio venire l'idraulico... puoi aspettare? -

- No.. voglio lavarmi adesso! -

- Allora vai in quella di tuo fratello - disse esasperata. Mi trascinai a forza fino in camera sua. Da sottolinerare che ero in vestaglia e con solo l'intimo dato che ero pronta per entrare nella doccia.

- Juss sto usando la tua docciaa! - mi accorsi a stento che era nella sua stanza e che si stava per spogliare per entrare nella doccia. Entrai velocemente e mi chiusi in bagno. Riempii la vasca di acqua calda. Tanta acqua calda e poi mi buttai dentro e ci restai per parecchi minuti. Quasi un'ora direi... Mi stavo rilassando... Ops mio fratello si doveva lavareee! Mi sciacquai velocemente e mi accorsi che l'acqua calda si stava finendo... speravo che almeno arrivasse a lavarsi... Sarà rimasto bagnato per più di un'ora? Che deficiente che ero stataa... Mi vestii velocemente e uscii da bagno. Notai che Justin stava dormendo. Era a petto nudo, i capelli, ancora un pò bagnati, ricadevano sulla fronte. Aveva le guancie un pò arrossate, "che sentisse caldo?" mi domandai. Bhoo. Uscii dalla stanza senza svegliarlo e andai a truccarmi un pò. Feci quel pò di compiti che erano rimasti e poi andai a chiamare mio fratello.

- Juss svegliati e vai a lavarti - Si stiaracchiò e andò a fatica in bagno. Scoppiai a ridere per poi andare in cucina. Mi arrivò un messaggio:

Da Ragazzo figo:

Per stasera facciamo alle 21:00?


Era Zac... lo avevo chaiamto "ragazzo figo" ahah era meglio se mettevo il suo nome normale.


A Zac:

Per me va bene :)



Da Zac:

Perfetto ;) ti porto in un posto non troppo elegante quindi non indossare un vestitino o divento geloso <3



A Zac:

Okay padrone <3


Parlammo per un altro pò del più e del meno e poi restai shockata quando notai mia madre in abito da sera e mio padre in smoking... ma che stava succedendo oggi? Mi sorprendevo di ogni cosa?

- Dove andate? - chisi curiosa.

- Tu e tuo fratello siete due stupidi e non ve ne siete ricordatii! - mia madre mi sgridò.

- Ricordati di cosa? -

- Oggi è l'anniversario mio e di tuo padre.. - Mannaggia me l'ero scordatoo!

- Scusaaa... Auguriii mammaaaaaa e auguri papàààààà - li abbracciai delicatamente per non stropicciare i loro abiti.

- Dove andate? -

- Dopo cena ho intenzione di fare una sorpresa a tua madre... Andiamo in un posto e torniamo domani sera... siete capaci di non distruggere casa? -

- Ma che dolciiiii... tranquilli bado io a Justin -

- Va bene, allora andiamo a cenare adesso così per le 21:00 abbiamo finito -

- Okay. Emh io stasera dovrei uscire.. vi va bene? -

- Okay ma non tornare tardi... e Justin esce? -

- Non lo so, ma penso di si -

- Vallo a chiamare -

Salii in camera sua e un attimo prima di aprire la porta mi scontrai con lui.

- Ehi, la cena è pronta e oggi è l'anniversario di mamma e papà, dopo cena escono fuori e tornano domani sera. Non dimenticare di fargli gli auguri. Adesso andiamo a cenare -

- Okay, okay -

Scendemmo in cucina e ci sedemmo a tavola.

- Auguri mamma, auguri papà - Justin era leggermente strano. Solitamente scherzava e rideva, ma quella sera era proprio un morto vivente.

- Justin tutto bene? - chiese mia madre.

- Si perchè? -

- Stai tremando.. - In effetti non lo avevo notato ma aveva ancora le guance rosse, gli occhi lucidi e tremava leggermente.

- Si... quella piccola peste mi ha lasciato bagnato e per giunta ha finito l'acqua calda... mi sono dovuto lavare con l'acqua fredda.. - ops, colpa mia.

- Scusa.. ma ti eri pure addormentato e non volevo svegliarti - ammisi dispiaciuta.

- Beh tranquillo che domani arriva il tecnico e aggiusta tutto. Nel frattempo Elli può usare il mio bagno - disse mia madre.

- Perfetto - il bagno dei miei era molto più grande del mio.

Cenammo silenziosamente ed erano già le 20:30. I miei se n'erano appena andati e questo stava a significare che la casa era tutta mia e di Justin. Salii in camera e andai a cambiarmi per l'appuntamento con Zac. Indossai un Jeans e una felpa nera con una scritta bianca "LOVE" poi indossai una sciarpa e un paio di stivaletti. Misi un filo di matita nera sopra il contorno della ciglia, il mascara e un pò di fard. Scesi sotto per avvisare Juss che stavo uscendo ma lo trovai sdraiato sul divano che dormiva così evitai di svegliarlo. Gli lasciai un bigliettino e poi uscii fuori e trovai Zac.

- Sei bellissima! - disse abbracciandomi. Faceva un pò troppo freddo.

- Grazie. Allora dove porti? -

- Intanto sali in macchina. Ti porto in una pizzeria non troppo lontana da qui - cacchiolinaa! Io avevo già cenato. Non potevo deluderlo.

- Oh perfetto! Avevo proprio voglia di pizza - ma che brava attrice che ero.

Arrivammo in pizzeria e ordinammo le pizze. Fortunatamente lo convinsi a prendermi quella piccolina. La mangiai con la forza e la stavo pure per vomitare...

- Basta! Sono troppo piena... questa pizza era buonissimaa -

- Ma ne hai mangiato poche fette -

- Lo so, ma devi sapere che io non mangio molto -

- Ah capito.. Beh dove vuoi che andiamo adesso? -

- Beh il tempo fuori non è molto bello... non saprei -

- Sono le 22. Facciamo un giro al centro e poi ti riaccompagno a casa okay? Non voglio farti arrivare tardi -

- Si è meglio - ma come era premuroso? Mi ero sicuramente innamorata.

Girammo un pò al centro commerciale di New York, che stranamente era ancora aperto e verso le 23.00 mi riaccompagnò a casa.

- Buona notte -

- Notte - si avvicinò a me e mi baciò. Oddio sentivo una specie di party dello stomaco. Giraffe nello stomaco, formiche nelle vene e chissà quanti altri animali che non avrei riconosciuto. Era fantastico.

- Okay ora ti auguro davvero una buona notte - sussurrò provocandomi mille brividi.

- Anche io. Notte Zac -

Entrai in casa e appoggiai le spalle alla porta chiusa. Inizia a ballare e canticchiare per il salotto, finchè non mi stancai e andai in camera mia, dove ad aspettarmi c'era il mio lettone matrimoniale. Anzi, non c'era solo lui. C'era Justin sdraiato sopra. Aveva il sotto della tuta e poi era a petto nudo. Ma come faceva a non sentire freddo? Mi avvicinai verso di lui e mi accorsi che aveva la fronte imperlata di sudore. Sfiorai il suo viso e stava scottando.

E ora che facevo?

__________________________________________________________________________________________________________________________________
QUESTA E' UNA MIA NUOVA STORIA. I CAPITOLI ALL'INCIRCA SARANNO LUNGHI COSI'. SPERO CHE VI PIACCIA E VI SPINGA A LEGGERE
ANCORA DI PIU'. FATEMI SAPERE COSA NE PENSATE E SE VALE LA PENA CONTINUARE.
CI SARANNO ANCORA MOLTI MISTERI DA RISOLVERE. NON FATEVI INGANNARE DALL'APPARENZA.
ASPETTO ALMENO UNA VOSTRA RECENSIONE AHAHA A PRESTOO <3

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Annuncio ***


Annuncio

Hei bellissima gente <3 lo so che vi aspettavate un capitolo, ma questo non è un avviso quindi non uccidetemi <3 


Volevo avvisarvi che oggi ho avuto un pò di tempo e così ho deciso di fare il TRAILER per farvi capire più cose e per intrigarvi di più nella storia. Se tutto va bene e riuscirò a completare la storia perchè a voi piace vi dico da ora che sarà bellissima. O almeno cercherò di farla essere PERFETTA. Ci saranno vari intrighi, varie gelosie. Persone che soffriranno, e allo stesso tempo gioiranno. Suspance, romanticismo e mistero. Non voglio stressare più quindi in questo "annuncio" vi lascio il trailer e le foto dei personaggi che incontrerete nei prossimi capitoli <3


Se volete recensire questo "annuncio", anche solo per farmi sapere cosa ne pensate del video e della trama, io accetto le vostre recensioni. Non voglio obbligare nessuno perchè non mi piace. Aggiornerò la storia il prima possibile, anche se nessuno fino ad ora ha recensito, ma lo faccio per chi ha messo la storia tra le seguite o preferite e non voglio deluderle <3


ecco qui il trailer: http://www.youtube.com/watch?v=6Zdacgt5sLo&feature=youtu.be&hd=1

PERSONAGGI:

JUSTIN BIEBER




ELLI BIEBER: MILEY CYRUS




ZAC: ZAC EFRON



SELENA: SELENA GOMEZ




ALCUNI DOVRANNO ANCORA ENTRARE IN SCENA <3

DATO CHE NON VOGLIO ESSERE CATTIVA AGGIUNGO ANCHE UN PICCOLO SPOILER A QUESTO ANNUNCIO OKAY? COSI' ALMENO MI FACCIO PERDONARE <3

SPOILER:

- Juss cerca di stare fermo o non riesco a metterti il termometro.. - dissi scocciata. Era da 2 ore che cercavo di misurargli la febbre.

- Scusa ma non sei tu quella che sente bruciare tutto il corpo a causa di questa febbre -

- Lo so... mi dispiace... è colpa mia -

- Perchè colpa tua? - mi guardò confuso.

- Perchè oggi ti sei bagnato sotto la pioggia e non ti ho fatto lavare per primo -

- Tranquilla... capita... va beh adesso provo a chiudere gli occhi perchè tanto e tutto buio.. -
buio? ma se c'erano tutte le luci accese?

- Juss vedi che tutte le luci sono accese -

- E allora perchè non vedo niente? - disse cercando di rialzarsi, ma all'improvviso cadde sbattendo le spalle al letto...

- JUSTIN! - urlai in preda al panico.


ADESSO EVAPORO, CI SENTIAMO PRESTO PRESTO E STAVOLTA METTO IL CAPITOLO <3 BACII, EMI *-*

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Sento odore di guai... ***


fuy

2° Capitolo


Sento odore di guai...



" Okay perfetto... respira Elli... respira... cosa si fa in questi casi? Okay perfetto... sono in guai seri... chiamo mia madre? Oppure no? No no meglio di no o le faccio venire un infarto inutilmente. E' successo anche altre volte che restavo da sola con lui perchè stava male... devo solo restare calma" iniziai a farmi un monologo su come agire.

Andai in bagno per prendere una vaschetta con dell'acqua fredda, sapendo che aiutasse per abbassare la febbre alta. Poi cercai il termometro in modo da essere dicura della sua temperatura comporea. Alla fine presi una pillola che si dà solo quando la temperatura è superiore ai 38°. Mi sentivo un piccolo dottore.

Prima di ritornare nella mia stanza passai in quella di Justin e presi una felpa, dato che quell'intelligentone era a petto nudo.

" Perfetto... per prima cosa mettiamo la felpa" rieccomi con i miei dialoghi da asociale. Parlavo sola nel silenzio scombussolante di quella stanza.

Feci per muoverlo, ma non appena lo sfiorai strabuzzò gli occhi inevitabilmente sorpreso.

- C-cosa ci fai qui? - chiese ancora con la voce impastata dal sonno. Potei notare un piccolo accenno di debolezza.

- Io? Che ci fai tu qui! Ti sei addormentato sul mio letto... -

- Nah... ora torno nella mia stanza tranquilla. -

- Stai scherzando? - lo fermai un attimo prima che appoggiasse i piedi a terra. - Tu resti qui stanotte... -

- O-okay... - solo in quel momento notai la sua voce distrutta. I suoi occhi lucidi a causa della febbre altra. Raggomitolato su se stesso a causa del freddo che sentiva. Le guance abbastanza arrossate per l'alta temperature corporea.

- Senti freddo? - che cavolo di domanda era? Stava tremando, era ovvio che sentisse freddo...

- Un pò... -

- Tieni, metti questa -

-G-grazie... come mai l'hai presa? -

- Sapevo che sentissi freddo... hai la febbre -

- Ecco perchè sudavo e sentivo freddo allo stesso tempo...-

- Esatto... adesso cerca di stare fermo così posso metterti il termometro... - Gli misi il termometro in bocca, dato che era l'unico che avevo trovato.

- Juss cerca di stare fermo o non riesco a metterti il termometro.. - dissi scocciata. Era da 2 ore che cercavo di misurargli la febbre, ma ogni volta muoveva le labbra e quel termometro non stava mai fermo.

- Scusa ma non sei tu quella che sente bruciare tutto il corpo a causa di questa febbre - biascicò tenendo il termometro pressato dalle labbra per evitare che cadesse.

- Lo so... mi dispiace... è colpa mia -

- Perchè colpa tua? - mi guardò confuso.

- Perchè oggi ti sei bagnato sotto la pioggia e non ti ho fatto lavare per primo - pura verità! Se solo non avessi pensato a me per una volta...

- Tranquilla... capita... va beh adesso provo a chiudere gli occhi perchè tanto e tutto buio.. -
buio? ma se c'erano tutte le luci accese? Gli tolsi il termometro dalla bocca e notai che la temperatura era a 39,4°. Troppo alta...

- Juss vedi che tutte le luci sono accese -

- E allora perchè non vedo niente? - disse cercando di rialzarsi, ma all'improvviso cadde sbattendo le spalle al letto...

- JUSTIN! - urlai in preda al panico.

Era stato sicuramente a causa della febbre alta. Avrà perso le forze indebolendosi... ma ero lo stesso preoccupata. Iniziai a tamponare un pò la fronte, imperlata di sudore, con dell'acqua fredda, sperando che scendesse il prima possibile. Il punto è che non gli potevo far prendere nemmeno la pillola se prima non si svegliava. Ricordavo qualcosa del tipo "bagnare polsi e caviglie.." ma per cosa era necessario? Per la febbre alta? Non penso proprio... Ah vero! Si usava quando una persona sveniva e aveva avuto un calo di pressione. Non ero il mio caso. Certo che come dottore ero proprio confuso, anche se non ero un dottore.

- Juss... Ehi Juss svegliatii... - si mosse debolmente e aprii gli occhi in due piccolissime fessure. Come quando passi all'improvviso da una stanza buia a una stanza all'aperto in cui il sole illumina ogni centrimetro di spazio possibile.

- C-che... - non gli lasciai finire la frase, dato che era ancora troppo sorpreso e scombussalto.

- Tranquillo... prendi questa pillola così si abbassa la febbre va bene? -
Annuì debolmente e ingoiò quella piccola pillola. Poi ritornò sotto le coperte dove sicuramente c'era molto caldo. Gli toccai nuovamente la fronte per constatare se fosse ancora caldo, ma fortunatamente grazie all'acqua fredda iniziava a migliorare.

Richiuse gli occhi addormentandosi al'istante. Doveva essere troppo stanco e sicuramente debole.

Per tutta la notta non feci altro che controllare la febbre, fare attenzione quando si muoveva bruscamente, ignorare le volte che diceva frasi senza senso a causa della febbre alta, cambiargli la maglietta quando sudava troppo... insomma, l'unica cosa che non riuscivo a fare era dormire. Ero troppo preoccupata per farlo, avevo paura che potesse sentirsi male durante la notte e che io inconsciamente non me ne accorgevo. Non volevo di certo sentirmi in colpa anche per altro. Già erano successi tanti guai. La febbre, lo svenimento... tutti proprio ora che ero felice perchè Zac mi aveva baciata. Oh il mio dolce Zac... era così bello.

Passarono le 2 di notte e non riuscivo a non pensare a Zac e a quello che era successo a Justin.

Si fecero le 3...

Si fecero le 4...

Si fecero le 5...

Si fecero le 6....
 
Non appena di fecero le 7 capii che ormai potevo andare a dormire dato che Justin si era tranquillizzato, anche perchè gli occhi si chiudevano da soli. Senza  perdere tempo, per togliermi i vestiti, mi inoltrai dentro il mio caldo lettuccio e lasciai che il sonno prevalesse su di me.

Corro... corro veloce come il vento... mi giro e noto che qualcuno mi insegue... qualcuno a me sconosciuto... continuo a correre cercando di aumentare il passo, "posso fare di più" dissi a me stessa un attimo prima di svoltare per una piccola stradina. New York, la mia città, non era più ricca di persona e splendente, ma era cupa e deserta. Ogni cosa mi sembrava sparire dalla mia visuale non appena correvo più veloce che potevo. A un tratto la vista si annebbia. Vedo come se la nebbia mi circondasse e faccio fatica a mettere a fuoco gli oggetti. Non vedo più dove sto andando. Corro ovunque riesco a trovare passaggio e spero di non sbattere contro niente, ma ecco che mi sbaglio. Vado a sbattere contro qualcosa, cerco davvero di mettere a fuoco, ci spero con tutta me stessa, ma non c'era niente da fare... qualcosa non voleva che vedessi oltre ciò che volevo vedere. Sentivo le gambe pesanti, ma c'era qualcos'altro di pesante. All'improvviso sentivo come se il mio cuore pesasse quanto a una pietra... o forse lo era semplicemente divento? Perchè mai il mio cuore doveva assumere un aspetto così duro e insensibile? Io non lo ero mai stata... Poi una luce... una luce che arriva da noon so quale parte e mi fa sciogliere il cuore dalla potenza che emana e all'improvviso di nuovo buio... qualcuno si sta prendendo gioco di me? Quei passi... quei passi sempre più vicini... mi stanno raggiungendo ma non riesco a vederlo... vedo ancora sfocato... ho paura... solo paura..

Mi svegliai spaesata e spaventata. Era solo un sogno... solo un bruttissimo sogno... Cercai di ricompormi e di non pensarci... non era poi così tanto significativo. Mi girai di poco per notare Justin dormire come un ghiro. Quasi dimenticavo che stava ancora male. Mi avvicinai al suo viso così perfetto. Labbra semi-aperte. Sguardo corrucciato. Guance leggermente rosse. Il suo corpo sovrastato dalla montagna di coperte che gli avevo messo addosso per non fargli sentire freddo. La fronte imperlata da un sottilissimo strado di sudore. Appoggiai la mia mano sulla sua fronte per poter sentire l'enorme contrasto evidente. La mia mano fredda... la sua fronte calda... La febbre non era ancora passata. Mi alzai da quel comodissimo e perfettissimo letto e andai in bagno. Notai che erano quasi le 12.00 e che avevo dormito solo 6 orette. Avevo molto sonno, ma la paura di continuare quel sogno era troppa. Feci una doccia veloce e indossai un maglioncino di lana, un paio di jeans scuri e degli stivaletti bianchi, come la maglia. Asciugai i capelli al naturale per poi piastrare il ciuffo e le ciocche ribelli, tanto sapevo che ormai per andare a scuola era troppo tardi e poi non avrei lasciato Justin da solo. Tornai in stanza da me per notare che non si era mosso di un centimetro. A questo punto, dato che avevo fame e non potevo fare nient'altro se non aspettare un pò prima di svegliarlo, presi il cellulare per controllare gli eventuali messaggi e poi andiai in cucina. Dovevo cucinare qualsiasi cosa, ma nel frattempo 9 messaggi catturarono la mia attenzione:

Da Zac, ore 7:02
Buongiorno bellissima, spero che tu abbia dormito bene <3

Da Susy, ore 7:35
Cavolo! La sveglia non è suonata... migliore amica del mio cuore mi passeresti a prendere con tuo fratello? Please...

"Merda" pensai.

Da Zac, ore 8:15
Amore dove sei? Non ti ho ancora vista entrare, stai bene?

Da Susy, ore 8:16
Tranquilla migliore amica del mio cuore, sto camminando a passo svelto in mezzo al gelo -.- spero per te che ci sia una motivazione valida dato che non mi hai risposto e non mi hai nemmeno considerato <3

Da Zac, ore 9:30:
Ho notato che non sei venuta a scuola, sicuramente non stai bene, quindi appena puoi chiamami e soprattutto riprenditi presto <3

Da Susy, ore 11.28
Solo 2 minuti e quel rompiballe del prof di filosofia se ne va... mi hai lasciata da sola in mezzo a questa "bellezza di scuola". Zac è preoccupato. Grazie per avermi detto che stavate insieme eh? Sono offesa.. ahaha scherzo non ne hai avuto il tempo, lo so, lo so... adesso vado che c'è educazione fisica e io al contrario tuo devo correre per la palestra come una disperata... <3

Da mamma, ore 11:58
Ti ho cercato alle ore 11:58 mentre il tuo cellulare risultava irrangiungibile...

Da mamma, ore 12:00
Elli dove sei? Mi ha detto che non sei andata a scuola.. tutto bene?

Da Susy, ore 12:05
Bellissima ragazza <3 ho conosciuto un tipo troppo perfetto mentre correvo. La parte brutta è che ho fatto una figura di merda perchè mentre gli passavo davanti sono inciampata nel laccio delle scarpe e sono arrivata col culo a terra, ma la cosa positiva è che mi ha aiutato e siamo stati insieme per un pò e abbiamo parlato. Ti prego chiamami che sto impazzendoooooooooooo *-*

Sono poco cercata mi dicono eh? Notai che erano le 12:15 così per prima cosa chiamai mia mamma.

- Ehi mamma, sono Elli -

- Elli, amore, tutto bene? -

- Si. Non siamo andati a scuola perchè Justin ha un pò di febbre e ora mi sto occupando di lui, ma tranquilla che sta bene -

- Se vuoi arriviamo subito! -

- No, non voglio rovianare niente. Stai tranquilla, adesso dorme. Ti aspetto stasera -

- Arriverò prima di cena okay? -

- Okay, ciao mami -

Chiusi la prima chiamata e mandai un messaggio a Zac, sapendo che con Susy avrei parlato così tanto che sicuramente il mio ragazzo avrebbe compiuto 100 anni prima di ottenere una mia risposta.

A Zac:
Ehi bellissimoo, scusa ma mio fratello ha la febbre e mi sono dovuto prendere cura di lui, grazie per il bellissimo buongiorno, spero che lì vada tutto bene *-*

Inviai il messaggi e mi precipitai a chiamare la mia migliore amica.

- Ehi bella ragazza, che fai? - dissi non appena Susy rispose al cellulare.

- Ehi bella amica, sono a pausa pranzo e fra un pò devo incontrare Josh... - quasi mi stonò un orecchio per le urla da ragazzina sclerata.

- Non urlare... chi è Josh? Il ragazzo della palestra? -

- Scusa... si è proprio lui. Un figo della madonna. Biondo, occhi azzurri, fisico da paura e carattere stupendo. Potrei definirlo perfetto se solo la perfezione esistesse. A proposito... come mai oggi non sei venuta? -

- Justin ha la febbre e così sono qui con lui -

- Oh... adesso sta meglio? -

- Non ho ancora controllato, ma credo di si... sto cercando di preparare qualcosa per pranzo... che cucino? -

- Pasta con panna? Pancake con miele? Pizza? -

- Frenaa! Preparerò qualcosa di semplice dato che Justin sta male... -

- Brodo di pollo? - disse ridendo.

- Bho, penso di si - iniziai a ridere anche io.

- Povero... penso che rifiuterà di mangiare. -

- Non è mica colpa miaa! -

- Ve bene, va bene... Oh adesso vado che sta arrivando Josh, auguri per Zac -

- Ti racconterò tutto,  ci sentiamo dopooo -

- Si ciaooo -

Chiusi la chiamata con lei e aprii il messaggio che mi era appena arrivato.

Da Zac, ore 12:35
Tranquilla, spero che si riprenda. Comunque qui è tutto noioso, la parte più bella è che adesso ho gli allenamenti. Ti va di uscire stasera?

A Zac:
I miei torneranno e quindi non dovrò prendermi cura di Justin... accetto volentieri <3

Da Zac, ore 12:38
Perfetto. Passo a prenderti alle 21:00. Dato che domani è Sabato non avrai un orario breve vero?

A Zac:
Massimo le 12:00. Sono riuscita a convincere i miei ahaha

Da Zac, ore 12:32
Fantastico <3 adesso vado, ci vediamo stasera piccola

A Zac:
A stasera <3

Conversazione finita. E ora che cucinavo?
Optai per il brodo di pollo.
Iniziai a tagliare il pollo e quando misi tutto in pentola, preparai della pasta e delle fettine di carne e petto di pollo. Poi salii in camera mia per chiamare Justin, che ancora dormiva... ma non si svegliava mai?

Notai che il suo cellulare era illuminato e c'erano molti messaggi ricevuti... cosa fa una ragazza con il cellulare di un ragazzo tra le mani? Ovviamente si lascia tentare e dà una sbirciatina...

Da Chanel, ore 7:55
Cucciolo, ieri sei stato fantastico... assolutamente da rifare... e poi gli stanzini della scuola sono troppo eccitanti. Brr <3

Ma che cazzo era confusa questa? No era assolutamente malata... che schifoooooo...

Da Chanel, ore 8:25
Dove sei?

Da Chanel, ore 8:26
Non ti ho ancora trovato...

Da Chanel, ore 8:27
Amore... dove sei?

Da Chanel, ore 8:28
Mi sto stancando....

Da Chanel, ore 8:29
Perchè non ti trovo?

Da Chanel, ore 8:30
Basta, mi sono stancata... ti cerco da ore ormai... sono in classe... ho in programma un bel piano per oggi pomeriggio... sarò una belva :3

Eh che palleeeee.... questa ci ha rotto seriamente adesso! Che schifoooo....

Da Chanel, ore 11:46
Voglio una spiegazione! Come fa Caroline a sapere che baci davvero bene? Te la sei scopata? Anche lei?

Cosaaaaaaaaaaa? Mio fratello e Caroline? What?????

Da Chanel, ore 12:30
Non la passerai per niente liscia... scordati del mio corpo finchè non mi darai spiegazioni!

Oh, oh... sento odore di guai... Feci una silenziosa risata malefica... poi, dato che fortunatamente i messaggi erano finiti, salii su per la conversazione e iniziai a leggere qualcosa a caso.

Chantal:
Dici che il succhiotto che mi hai lasciato sparirà presto?

Justin:
Tranquilla piccola... non se ne accorgerà nessuno...

Chantal:
Vieni da me stasera?

Justin:
Credo di potermi liberare

Chantal:
Ho bisogno di qualcosa di violento... come solo tu puoi fare... mi fai venire certi orgasmi da paura... al solo pensiero mi eccito... Oh, non sai cosa sto facendo adesso

Justin:
Non dirmelo...

 Chantal:
MI sto soddisfando da sola... vorrei te... ti immagino qui davanti a me... a fare..

CHE SCHIFO! CHE SCHIFO! CHE SCHIFO! CHE SCHIFO! CHE SCHIFOOOO! Non continuai a leggere il messagio perchè mi faceva troppo schifoo... bleah, ma come poteva stare con una come lei? Certo che mio fratello se le sceglieva davvero bene...

- C-che stai facendo? - merda... Justin era sveglio e mi aveva trovato con le mani nel sacco...

- Ti stavo chiamando... -

- Intendo con il mio cellulare... cosa stai guardando? -

- Io.. beh ecco.... -

- Stavi leggendo i messaggi? - sgranò gli occhi e io non potei non farmi piccola piccola...

- Come hai potuto? - alzò il tono della voce e iniziai ad avere paura... Perchè li avevo letti?


__________________________________________________________________________________________________________________________________
EHI BELLISSIMA GENTEE <3 SONO QUI CON IL SECONDO CAPITOLO <3
AMMETTO DI ESSERCI RIMASTA UN PO' MALE, PERCHE' NESSUNO HA RECENSITO, MA NON M'IMPORTA.
A ME PIACE SCRIVERE E NON VOGLIO OBBLIGARE NESSUNO A RECENSIRE, PERCHE' COME DICO SEMPRE, IO NON SONO NESSUNO PER OBBLIGARE *-* DATO CHE NON HO RECENSORI DA RINGRAZIARE, RINGRAZIO COLORO CHE HANNO MESSO LA STORIA TRA
PREFERITI:
- IMACOSSARINA <3
- LOVEMELODY <3

SEGUITI:
- CRAZYLOL <3
- JB_1D <3
- LOVEMELODY <3

RICORDATI:
- INFINITY11 <3

RINGRAZIO ANCHE I 100 LETTORI *-*

GRAZIEEEEEEE *-* SIETE LA RAGIONE PER CUI HO CONTINUATO A SCRIVERE. SPERO CHE QUESTO CAPITOLO
VI PIACCIA E SPERO CHE CONTINUATE A SEGUIRE LA STORIA <3

AVETE SENTITO L'ULTIMA NOTIZIA SU JUSTIN? DEL VIDEO CHE HA FATTO QUELLA RAGAZZA MENTRE LUI DORME?
OH POVERINO... CERTA GENTE E' COSI' CRUDELE E NON SA FARSI I CAZZI PROPRI...
SPERO CHE NON CI RIMANGA MALE, FATEMI SAPERE COSA NE PENSATEEE <3

ADESSO STACCO, BACIII E A PRESTOO <3

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Perchè? ***


Capitolo 3

Capitolo 3

Perchè?

Perchè li avevo letti?

- I-io non volevo leggerli... ho visto il telefono vibrare e pensavo fosse mamma.. - inventai la prima scusa plausibile e sembrò funzionare, dato che si calmò notevolmente.

- Scusa... lo sai che lo odio... - il suo tono da cupo e spaventoso tornò debole e impercettbile. Vidi che teneva la testa fra le mani e si abbassò per sedersi.

- Stai bene? - gli chiesi avvicinandomi.

- No.. non sto bene... avrei voluto svegliarmi senza mal di testa e senza febbre... -

- Oh, vedrai che passerà. Solo se resterai al caldo e fermo - indicai il fatto che era fuori dal letto.

- Emh.. dovevo andare in bagno... torno subito - mi sorrire e poi lo vidi sparire dietro la porta. Lasciai uscire un respiro di sollievo. Non mi sarei più azzardata a leggerli i messaggi, se l'effetto era un Justin irruento e aggressivo. Tranne che lui non ci fosse... dovevo sapere cosa faceva mio fratello e se si cacciava nei guai.

- Eccomi qui... - ritornò nella stanza e si mise tra le coperte, al caldo. Sfruttai la situazione per misurargli nuovamente la febbre.

- Vediamo un pò se è scesa. Appena suona chiamami. 

Tornai in cucina e andai a spegnere il brodino già pronto e il petto di pollo cotto. Misi tutto in un vassioio e aggiunsi delle cose da bere, dei tovaglioli, delle posate e tutto il necessario. Era meglio portare tutto in modo da non dover riscendere. Avevo fatto le scale già troppe voglie e non è la prima cosa bella che una desidera fare la mattina.

- E' suanato! - affermò non appena entrai in stanza. Appoggiai il vassoio sulla scrivania e poi mi avvicinai a lui. Afferrai il termometro e notai che la febbre non era scesa. 

- Ancora a 38... - ammisi un pò preoccupata. Avrei dovuto dargli un'altra pillola? Penso di si... ma quel "penso" non era per niente rassicurante. Avevo bisogno di certezze.

- Prima o poi dovrà abbassarsi - aggiunse chiudendo gli occhi. Sicuramente era stanco.

- Facciamo così! Prima che ti addormenti che ne dici di mangiare? Ti ho preparato un brodo e delle fettine di petto di pollo - strabuzzò gli occhi e fece una smorfia.

- Oh avanti! Sai benissimo anche tu che non puoi mangare lo schifo o ti verrà da vomitare... non fare il bambino e mangia questo brodo di pollo! - andai a prendere il vassoio e glielo appoggiai sulle gambe con un fare autoritario.

- Non mi vaa! - disse posando il vassoio sul comodino alla sua sinistra.

- Non m'importa se non ti va! Vedi di fartelo entrare! - mi stava innervosendo.

- No, no e no! - fece il broncio come i bambini i piccola e così, dato che avevo perso il limite, presi il vassoio e lo appoggiai sulle mie gambe. Con il cucchiaio presi un pò di brodo e lo avvicinai alla sua bocca, ma come previsto la serrò e così passai al piano B. Gli diedi un pizzicotto sul braccio. Lui spalancò la bocca per il dolore e prima che potesse ribattere gli avevo fatto ingoiare il brodo di pollo. Sorrisi soddisfatta menre lui si strozzava un pò per la sorpresa.

- Adesso, o la mangi con le buone o contnueremo così! - alzai le sopracciglia aspettando una sua risposta. Dato che non ne voleva sapere di rispondere feci per dargli un altro pizzicotto, ma qualche secondo prima gli scattò la scintilla e rispose - Va bene, va bene! E comunque prima mi hai fatto troppo male... - Chiusi le spalle in me stessa, come per dirgli che non m'importava più di tanto e poi iniziai a mangiare la mia fettina di carne e i miei pancake mentre lui indignato mangiava e fissava con desiderio ciò che mangiavo io.

- Non guardarmi così! Solo un pezzattino chiaro? - dissi tagliando un triangolino di pancake. Mi guardò desideroso di assaporarlo e così glielo feci mangiare.

- Contento adesso? - domandai.

- Mai stato così contento - rispose. Poi continuò dicendo - E comunque a questo brodo ci manga del sale... lo hai scordato vero? - CAVOLO IL SALEEEE!  Che figura di merdaa...

- Certo che non l'ho scordat. Ne ho messo poco perchè il sale fa male al nostro organismo - mi stavo arrampicando sugli specchi.

- Questa era davvero bella! - rispose continuando a mangiare. Ridacchiai sotto i bacchi ringraziando il cielo per non aver fatto continuare quella discussione. 

All'improvviso, mentre toglievo il suo vassioio e il mio, ormai vuoti, lo vidi portarsi una mano in bocca e sgranare gli occhi. Lo guardai spaventata prima di dire - Tutto bene? -

Fece di no con la testa e andò correndo in bagno. Lo sentii rimettere e capii che oltre alla febbre aveva un'intossicazione alimentare. Povero. Tutte a lui. Dopo un paio di minuti tornò più pallido di prima. Ci credo! Aveva appena rimesso l'anima.

- Prendi questa pillola okay? - la inghiottì con un pò di acqua e senza dire niente tonrò sotto le coperte.

- Ti lascio dormire un pò - gli lasciai un bacio sulla fronte, constatando quanto fosse caldo, e poi uscii dalla stanza, chiudendo le tende, la porta e spegnendo le luci.

Verso il pomeriggo mamma e papà tornarono.

- Ciao piccola... tutto bene qui? - chiese mamma.

- Justin sta dormendo, ha ancora la febbre a 38, per il resto è tutto apposto -

- Vado a vedere come sta - disse prima di sparire sù per le scale. Papà fece lo stesse subito dopo avermi salutato con un affettuoso bacio sulla guancia. Tornai a guardere la tv e aspettai che scendessero.

- Allora? - chiesi ansiosa non appena mamma si sedette accanto a me.

- Gli hai dato i farmaci giusti e fra qualche giorno dovrebbe tornare a stare come prima -

- Perfetto - decisi che era il momento adatto per chiederle il permesso di uscire - Senti una cosa mamma, so che Justin sta male, ma tanto a casa ci sei tu, posso uscire stasera? -

- Oh certo, tranquilla, hai già fatto molto nel restare a casa anche oggi. Posso sapere chi è il fortunato? -

- Grazie. Il fortunato? - chiesi confusa, anche se sapevo benissimo cosa intendesse.

- Mi hai capito bene signorinella, non fare la vaga e rispondi. Con chi stai uscendo? -

- Emh...  ricordi Zac? -

- Il ragazzo un pò biondino che va a scuola con te? Una volta è venuto qui se non sbaglio -

- Esattamente... è proprio lui -

- Oh ma che carino - disse abbracciandomi e facendo una faccia spensierata.

- Si carino un corno! - disse una voce maschile. Mi girai e trovai Justin. Sbuffò e andò a sedersi sul divano opposto al nostro.

- Che vorresti dire? - domandai.

- Che non mi piace quel coso lì. Prima non c'è confidenza e poi tutto a un tratto ti chiede di uscire? Conosco bene i ragazzi come lui... - decisi che era arrivato il momento di difenderlo e di gettargli una frecciatina.

- Certo che lo conosci bene. E' quello che tu fai con Chantal no? Alla fine tu sei peggio di lui... oh, quasi dimenticavo, è arrabbiata con te. Perchè non le hai detto che hai baciato Caroline? - conclusi con una faccia soddifatta. Lui spalancò gli occhi e la bocca.

- Avevi detto di non aver letto i miei messaggi! - concluse furioso.

- Accidentalmente ne ho letto qualcuno. Ma adesso mi preoccuperei di più per la tua dolce Chantal -

- Tu... tu... Al diavolo tutto! Vaffanculo Elli - balbettò un pò e poi fece per salire le scale, ma mia madre lo bloccò bruscamente.

- Signorino calma subito quel tono di voce e spiegami cos'è tutto questo giro di ragazza! Chi è Chantal? E Caroline? -

- Non deve fregarvene un cazzo! - sbottò furioso.

SBAM! Ecco che uno schiaffo volò sul suo viso. Mamma glielo aveva dato talmente forte da fargli arrossare la guancia, molto più di quanto potesse aver fatto la febbre,

- Non rivolgerti con questo tono a me! -

SDAM! Il rumore di un corpo che cade a terra! 

- Justinnnnn! - urlammo cercando di prenderlo.

__________________________________________________________________________________________________________________________________

ECCOMI QUI CON UN ALTRO CAPITOLO *-*

MI SCUSO SE CI SONO ERRORI, MA NON HO POTUTO CORREGGERE <3

INTANTO RINGRAZIO MOLTISSIMO COLORO CHE HANNO RECENSITO E MI HANNO FATTO DAVVERO FELICE:

- LOLJB <3 GRAZIE PER AVER RECENSITO E MI FA DAVVERO PIACERE CHE QUESTA STORIA TI PIACCIA <3

- IMACOSSARINA <3 GRAZIA ANCHE A TE PER AVER RECENSITO E PER ESSERE PRESA COSI' TANTO DALLA STORIA AHAH <3

- HERM1122 <3 E PER FINIRE GRAZIE ANCHE A TE CH SEI STATA LA PRIMA AD AVER RECENSITO *-*

GRAZIE A TUTTE VOI <3

POI VOGLIO RINGRAZIARE ANCHE CHI HA MESSO LA STORIA TRA I PREFERITI:

- IMACOSSARINA <3

- LOVEMELODY <3

SEGUITI:

- CRAZYLOL <3

- INFINITO_1D <3

- LOVEMYDREW <3

- SNIFFO NUTELLA <3

RICORDATI:

- INFINITY11 <3

- LORE DANA <3

E PER FINIRE RINGRAZIO I 164 LETTORI. RINGRAZIO ANCHE SARA_SCRIVE PER AVER REALIZZATO UN 

BELLISSIMO BANNER. SE NE VOLETE UNO CHIEDETE PURE A LEI ;)

SPERO CHE VI PIACCIA ANCHE QUESTO CAPITOLO E CHE QUALCUNO DI VOI RECENSISCA. 

MI SCUSO SE E' UN PO' CORTO MA HO TROPPI IMPEGNI ULTIMANTE

E HO TROVATO GIUSTO 10 MINUTI PER SCRIVERE QUESTO, QUINDI PER FINIRE VI AUGURO

UNA BELLISSIMA LETTURA.

|A PRESTOOO|

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Scusa ***


4- Scusa


Capitolo 4

Scusa

- Elli stai calma! Non confondermi le idee, chiama tuo padre è digli di scendere! - urla mia madre, cercando di farmi ragionare.

- Papà! - urlai il suo nome e fui felice di vederlo scendere immediatamente le scale.

- Aiutami a metterlo sul divano! - disse mamma afferrando Justin e facendosi aiutare da mio padre. Io restai ferma a osservare la scena e seguendo gli ordini che mi dettavano. Andai a prendere una vaschetta con l'acqua e una pezza.

-Tieni - mio padre afferrò la ciotola e mamma iniziò a passarla sulla fronte di Justin che continuava a dormire. Era colpa mia quello che era successo.

- Chiama un dottore - annunciò mamma. Mio padre si alzò e fece come gli era stato detto, poi tornò da noi e ci disse che stava arrivando. Non era il caso di portarlo in ospedale.


Non appena suonarono alla porta mi precipitai ad aprire e far entrare il dottore. In quei minuti Justin non si era ancora svegliato e mamma continuava a bagnarli la fronte.

- Cosa succede? - annunciò il medico.

- Stavamo discutendo e dopo uno schiaffo è caduto a terra e ha perso i sensi - ammise mamma, intristendosi al pensiero che fosse stata anche colpa del suo schiaffo.

- Okay, non vi preoccupate, ha solo bisogno di riprendersi un pò. Avete fatto bene a bagnare la fronte, adesso dobbiamo solo aspettare che si svegli. Dategli questi farmaci in modo che si riprenda bene dalla febbre. Ha vomitato per caso? -

- No - rispose mamma.

- Si - ribattei io. - E' successo dopo che ha mangiato del brodo di pollo - aggiunsi abbassando lo sguardo. Avevo dimenticato di dirlo a mia madre e infatti mi guardava un pò sconvolta.

- D'accordo allora fategli prendere anche queste pillole -
Ci lasciò la carta con i farmaci e poi uscì da casa. Io restai un pò con Justin, mentre mamma e papà andarono a parlare in privato di qualcosa che non so. Sentivo solo un leggero bisbiglio.

- Scusa... - sussurrai più a me stessa che a lui.

- P-per c-cosa? - ammise una voce ancora debole. Mi girai verso di lui e osservai che mi guardava un pò sconvolto. Fortunatamente si era svegliato.

- Per quello che è successo. Non dovevo risponderti in quel modo -

- Non fa niente - ammise in tono freddo. Perchè adesso non lasciare trapelare nemmeno un'emozione?

- Oh, tesoro, finalmente ti sei svegliato. Prendi questo sciroppo - borbottò mamma entrando in salotto e porgendo un cucchiaio con lo sciroppo a Justin. Lui lo bevve un pò riluttante, sicuramente non aveva un buon gusto.

- Posso salire in camera mia? Sono stanco e voglio dormire -

- Justin mi faresti stare tranquilla se restassi qui sul divano. Non voglio rischiare. Ti potrebbe venire un giramento di testa - ribattè mamma, afferrando la sua mano e accarezzandogli la guancia.

- D'accordo... ma almeno qualcuno può prendermi il telecomando? Così passo tempo - senza fiatare mi alzai e glielo appoggiai sullo stomaco, per ricevere un semplice e freddo - Grazie -

- Elli tu a che ora devi uscire? - mi chiese mamma.

- Penso verso le 21:00 ma se vuoi posso restare a casa -

- No, non c'è bisogno, ci siamo io e tuo padre. Posso chiederti di far entrare quel signorino? Vorrei scambiare due parole con lui -

- Okay, ma non mettermi in imbarazzo mamma -

- Posso tornare in camera mia? Non voglio vedere quella testa di caz... -

- Calma con le parole Justin! - lo interruppe mia madre. Lui sbuffò e riappoggiò la schiena al divano, tentanto di guardare la tv.

- Vado a prepararmi, dato che ceno fuori - aggiunsi evitando quel silenzio imbarazzante.

- Se vuoi un consiglio chiamami pure - annunciò mamma alzando il tono di voce per farsi sentire. Io dissi che non c'era bisogno e andai subito a lavarmi.

Non appena uscii dalla doccia decisi che avrei indossato un vestitio. Era blu elettrico, con una striscietta nera alla vita. Calzai delle decoltè nere e poi asciugai e piastrai i capelli, lasciando qualche boccolo alle punte. Aggiunsi qualche braccialetto al polso e poi indossai il cappottino dato che Zac era appena arrivato. Lo avevo avvisato che mia mamma e mio padre gli avrebbero fatto un interrogatorio e lui rispose che accettava, anche se sapevo quanto shockato potesse essere.

Scesi le scale a andai ad aprire il portone, lasciando entrare un Zac bellissimo e abbastanza elegante. Indossava un pantalone blu, delle nike bianche e una camicia dello stesso colore. I capelli erano alzati nella solita cresta e i suoi occhi erano più lucenti del solito. Stavamo insieme da quasi 2 giorni e mamma voleva già spaventarlo con i suoi questionari. Bene!

- Piacere Zac io solo Lucia, la mamma di Elli. Lui è mio marito Brad. Siediti pure qui sul divano e non fare caso a quel peso morto di mio figlio! - esclamò facendoci sedere. Solo allora mi accorsi che Justin era girato verso la spalliera del divano e stava dormendo. Era una fortuna o non avrei saputo reagire alla sua isteria.

- Vai a scuola con Elli? - iniziò mio padre. Addio dolce mondo!

- Si, ho fatto anche domanda per entrare nella squadra di basket -

- Oh e ti hanno preso? - chiese mia madre.

- Si. Mi hanno dato conferma stamattina, avrei voluto dirtelo stasera - disse guardandomi negli occhi. Che dolce che era!

- Abbiamo rovinato la sorpresa - esclamò mamma.

- Non si preoccupi signora - la rassicurò il mio dolce ragazzo.

- Cosa vorresti fare da grande? - domandò mio padre.

- Sono ancora un pò confuso. Mi piacciono gli sport, ma non sono sicuro se farà parte del mio futuro - detto questo mio padre lo guardò comprensivo.

- Avete finito l'interrogatorio? - chiesi sperando in un "si"

- D'accordo, ma insisto nell'invitare a pranzo questo giovanotto domani - concluse mio padre.

- Oh, io non credo sia il ca... -

- Niente scuse. Insisto - Zac non provò a ribattere e allora si arrese e disse che per lui andava bene.

- Ciao mamma, ciao papà a dopo -

- Non più tardi di mezzanotte -

- No papà -

Finalmente uscimmo da casa mia, così entrai in macchina.

- Mi dispiace molto per l'interrogatorio. Stiamo insieme da pochi giorni e già hai dovuto sopportare il terzo grado -

- Tranquilla, sono molti amichevoli i tuoi genitori. Justin ha ancora la febbre? -

- Si, infatti era crollato dalla stanchezza -

- Non gli sono molto simpatico, vero? -

- No, ma che dici! E' solo un pò scorbutico a volte, però si abituerà al nostro rapporto prima o poi -

La serata passò nel migliore dei modi. Era molto bello passare del tempo con Zac, mi rendeva davvero felice e mi faceva ridere. Era quella metà che mi completava seriamente. Era quella parte che cercavo ovunque. Forse era vero amore.

- A domani, amore - restai un pò shockata da come mi aveva chiamata, ma feci finta di niente.

- Ci vediamo domani a pranzo, tesoro - ridacchiammo per i nomignoli e mi salutò con un bacio abbastanza approfondito. Non volevo staccarmi dalle sue labbra.

- Credo sia meglio se vado - sussurrò tra un bacio e un altro.

- Si, è meglio - ammisi col fiatone.

A malincuore ci staccammo e rientrai in casa.

- Si, lo amo! Cavolo se lo amo! - bisbigliai iniziando a saltellare in giro. Mi accorsi che Justin era ancora sul divano e stava dormendo. Qualcos'altro attirò la mia attenzione. Una lacrima scese dal suo viso. Un'altra ancora era arrivata alle labbra. Perchè piangeva? Cosa era successo? Tante domande affollavano la mia mente, ma un mistero soltanto invumbeva le nostre vite.


__________________________________________________________________________________________________________________________________

MI SCUSO SERIAMENTE PER L'IMMENSO RITARDO!!

SCUSATEMI DAVVERO, MA IN QUESTI GIORNI NON HO AVUTO TEMPO PER NIENTE. HO 7 STORIE DA AGGIORNARE E 3 PROGETTI DA FINIRE. UNO E' MIO PERSONALE E ALTRI SONO DA FARE PER LA SCUOLA. CREDO DI ESSERE ABBASTANZA RICERCATA PER TUTTO (?). NON HO NEMMENO IL TEMPO DI RINGRAZIARVI PERSONALMENTE E SICURAMENTE IL CAPITOLO SARA' SCHIFOSO, MA CERCHERO' DI FARMI PERDONARE... RINGRAZIO TUTTI COLORO CHE HANNO MESSO LA STORIA TRA PREFERITI, SEGUITI E RICORDANTI. RINGRAZIO LE 7 PERSONE CHE HANNO RECENSITO E MI HANNO FATTA DAVVERO FELICE E RINGRAZIO ANCHE I LETTORI CHE AUMENTANO SEMPRE DI PIU'. MI SCUSO SE CI SONO ERRORI, MA NON HO AVUTO, NEANCHE QUESTA VOLTA, TEMPO PER CORREGGERE. 


SPERO LASCIATE UNA RECENSIONE. A PRESTO E BACIIIII <3

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Perchè piangi? ***


Perchè piangi


5° Capitolo

Perchè piangi?

- Justin, svegliati! - avevo passato tutta la notta a chiedermi cosa avesse avuto Justin e non avevo minimamente trovato una risposta. Mi svegliai continuando a pensare a quelle due lacrime che gli bagnavano il viso e al fatto che lo avevo lasciato dormire nonostante la voglia di sapere la verità era troppa.

- Ei... ora mi alzo, lasciami dormire un altro pò! - biascicò tornando a chiudere gli occhi. Scossi di nuovo la sua spalla ottenendo uno sguardo truce da parte sua.

- Okay, okay, mi alzo! MI ALZO! - ulrò alzandosi dal divano e restando seduto per qualche secondo.

- Sei ancora seduto? - okay lo ammetto, ero insopportabile in quel secondo...

- Elli, mi sta girando la testa, mi lasci stare seduto per un secondo? Grazie - disse esasperato, passandosi una mano sul viso e fermandola tra i capelli.

- Scusa... ma voglio chiederti una cosa... - mi avvicinai a mi sedetti alla sua destra. Non appena girò il viso verso di me notai del rossore negli occhi che non avevo ancora visto. Forse era stato causato dal pianto della sera prima?

- Cosa? - appoggiò le spalle al divano e girò il viso, continuando a immergergere le sue iridi marrone chiaro nei miei.

- P-perchè ieri sera stavi piangendo? - sgranò debolemente gli occhi e distolse subito lo sguardo. Lo sapevo che c'era qualcosa che non andava.

- Niente, ero stanto e gli occhi bruciavano. Una lacrima sarà scesa per quel motivo -

- Justin dimmi la verità, sai che non sopporto le bugie -

- E' questa la verità. Ero stanco e mi bruciavano gli occhi -

- Justin guardami - gli girai il viso con le mani e lo guardai negli occhi, sapendo che se lui avesse fatto lo stesso non sarebbe riuscito a mentirmi.

- Guardami negli occhi e dimmi perchè ieri hai pianto -

- Davvero Elli, è per quel motivo - distolse lo sguardo dalle mie iridi non appena si scontrarono.

- Dillo guardandomi negli occhi -

- Non c'è bisogno -

- Justin... -

- Elli non ce la faccio okay? Non ce la faccio a guardarti negli occhi - ammise frustato. Si alzò e salì in camera sua, barcollando un pò per la febbre. Restai seduta sul divano per parecchi minuti, poi mi alzai e andai ad aprire a mamma e papà che erano rientrati con la spesa. Aiutai a cucinare e quando mi fu detto salii in camera di Justin per chiamarlo e avvisarlo.

- Justin il pranzo è pronto - annunciai irrompendo nella sua stanza. Non era sul letto e nemmeno in giro così andai nel suo bagno e lo trovai seduto sul water, con la testa fra mani.

- Ei, tutto apposto? - chiesi avvicinandomi a lui. Lo vidi scuotere debolmente la testa e mi iniziai a preoccupare.

- Chiamo la mamma? -

- D-dille solo che mi porta la pillola per lo stomaco... - annuii col capo, anche se non poteva vedermi e tornai in cucina. Poco dopo risalii con mamma e lei gli fece prendere la pillola con un sorso d'acqua.

- Hai vomitato di nuovo? - chiese lei.

- Si -

- Devi comunque mangiare qualcosa, ma non ora. Facciamo così, riposati un pò e quando te la senti scendi okay? -

- Va bene -

- Elli tu mangi? -

- Si arrivo - non appena uscì dalla stanza riposai lo sguardo su Justin.

- Ascolta, mi dispiace per la domanda di prima è solo che sono tua sorella e mi preoccupo... -

- Stai tranquilla. Vai a pranzare oppure mamma inizia a urlare e sai quanto può essere fastidiosa -

Ridacchiai e scesi a pranzare. Non appena aiutai mamma a sparecchiare e a lavare i piatti, decisi di fare compagnia a Justin così andai in cantina e cercai qualche gioco divertente. Trovai il monopoli, ma non era il caso. Ci rinunciai non appena delle bambole finirono nelle mie mani e così lasciai la cantina e, delusa, tornai nella camera di mio fratello, che era seduto alla scrivani a e stava scrivendo qualcosa in un foglio.

- Cosa scrivi? - sobbalzò e automaticamente arricciò il foglio per poi buttarlo nel cestino accanto a lui.

- Scarabocchi... Non ho sonno -

- Capito, la febbre è scesa? -

- Non l'ho ancora misurata -

- Aspetta un attimo - andai in bagno e afferrai il termometro per poi tornai da lui e constatare che la febbre era ancora a 38°.

- Cosa ti andrebbe di fare? - gli chiesi facendomi spazio nel letto e lasciando che si sdraiasse accanto a me.

- Voglio che mi coccoli - disse col broncio. Ridacchiai e affondai una mano nei suoi capelli per poi lasciarla scorrere avanti e indietro. Erano morbidi e profumati, proprio come la sua pelle. L'odore di vaniglia entrava nelle narici e ci restava fino a quando non respiravo aria inodore.

- Mi dispiace se oggi ti ho lasciato così, ma era la verità quella che ti ho detto e sai che se ti guardo negli occhi scoppio a ridere e non volevo che pensassi fosse una bugia -

- Va bene, ti credo -

Restammo per un altro pò accoccolati sul letto fino a quando mamma entrò in stanza e la sua voce scoppiò nelle mie orecchie.

- Justin scendi un attimo! - quest'ultimo ruotò gli occhi al cielo e a fatica si alzò dal letto. Uscì dalla testa e io non sapendo cosa fare lasciai girovagare lo sguardo tra le foto e le coppe di gare sportive. Poi pensai a quel foglietto che aveva in mano un attimo prima che glielo chiedessi e così mi alzai e andai a prenderlo. Non appena lo aprii qualcosa iniziò a scricchiolare nel mio petto. C'era scritto per tutto il foglio, ripetuto un infinito di volte: ELLI TI AMO!

Mi sentii mancare e restai con quel pezzo di carta in mano per un bel pò di tempo. "Non riuscivo a credere che lui potesse amarmi, ma come fratelli giusto? Perchè è quello che siamo! Non potremmo essere altro. Non dovremmo essere altro e poi lui non mi piace, insomma è sangue del mio sangue, perchè dovrebbe piacermi? E' carino ma è mio fratello!" continuai a ripetermi in testa, finchè una presenza aprì la porta, allora mi girai e notai lo sguardo sorpreso di Justin. Dovevo saperlo, dovevo sapere perchè mi amava...

- Justin... -

- Si? -

- Perchè in un foglio hai scritto che mi ami? -

- Merda... - sussurrò perdendo l'equilibrio e finendo con le ginocchia al suolo e lo sguardo perso nella stanza.
___________________________________________________________________________________________________________________________________
OGGI SONO RIUSCITA AD AGGIORNARE E SPERO CHE ANCHE QUESTO CAPITOLO VI PIACCIA *-* ALL'INIZIO PUO' SEMBRARE NOIOSO MA POI LE COSE SI COMPLICANO. NON E' IL MASSIMO, MA I PROBLEMI ARRIVERANNO.

RINGRAZIO, COME AL SOLITO, CHI HA MESSO LA STORIA TRA I SEGUITI, PREFERITI E RICORDATI.

RINGRAZIO CHI HA RECENSITO E CHI HA LETTO LA STORIA <3

MI SCUSO PER GLI EVENTUALI ERRORI <3 ADESSO VADO, A PRESTOOOOO <3

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Credo che qualcuno ce l'abbia con me ***


6-

6° Capitolo

Credo che qualcuno ce l'abbia con me...

- Justin cosa succede? - mi catapultai accanto a lui e gli afferrai le spalle, evitandogli una brutta caduta.

- Vedo tutto nero.. - ammise respirando a fatica. Mi fece preoccupare più del solito.

- E ora che faccio? MAMMAAA! Dimmi se inizi a vedere d'accordo? Resta qui... senti caldo? Hai freddo? -

- Mi scoppia la testa -

- Solo? -

- No, sento anche caldo -

- Okay non ti preoccupare, mamma sta arrivando - lo sperai davvero con tutto il mio cuore. Nel giro di qualche minuto, mentre io tenevo Justin tra le mie mani e lui continuava a dire che non vedeva nulla e che era tutto confuso, mia mamma si precipitò in camera, spalancando la porta e avvicinandosi a me.

- Cosa è successo? - chiese afferrando Justin e toccandogli la fronte. Quest'ultimo sembrava caduto in un leggero sonno, ma non appena aprii lentamente gli occhi capii che non era così.

- E' caduto a terra e mi ha detto di vedere nero e di sentire caldo. Justin vedi qualcosa? -

- Si, ma è tutto s-sfocato.. - balbettò tremando.

- Ha la febbre alta, fai una cosa Elli, dì a papà di chiamare nuovamente il medico e di venire qui - annuii col capo e avvisai mio padre, poi tornai in camera e con mio stupore vidi Justin sul letto e mia madre bagnargli il viso con delle pezze bagnate. Era riuscita a caricarselo da sola.

- Come sta? - abbassai il tono di voce, facendo sparire sempre di più la paura e il nervoso. C'era mamma e questo stava a significare che la situazione era sotto controllo.

- Si è addormentato... non riesco a capire perchè gli si è oscurata la vista. Ho pensato a un calo di pressione e gli ho dato dell'acqua con il sale e sembra aver leggermente funzionato, ma sono comunque un pò preoccupata per la sua salute. Non ha mai avuto la febbre in questo modo -

- Mamma la febbre non viene sempre nello stesso modo e poi questa volta c'era anche il fattore del freddo e dell'acqua - abbassai il capo, dandomi mentalmente la colpa di tutto.

-So a cosa stai pensando e non è colpa tua. Ha semplicemente preso il tuo zaino dalla macchina e non ha di certo rischiato la vita per te. Sicuramente era già un pò raffreddato e adesso verrà il medico e lo controllerà di nuovo -

- Non è niente di grave, vero? -

- Non penso proprio - nemmeno il tempo di pronunciare quella frase che sentimmo il campanello suonare. Io continuai a restare ferma sulla porta e dopo qualche minuto il dottore salì velocemente le scale e salutò tutti, primi di dirigersi da Justin. Dopo parecchi minuti finalmente disse qualcosa.

- E' normale che abbia avuto un calo di pressione, dato che ha mangiato pochissimo in questi giorni. Deve continuare a stare a riposo e non deve saltare i pasti. Se farà come gli ho detto guarirà velocemente -

- La ringrazio davvero molto dottore e mi scusi se è già venuto -

- Non si preoccupi, è il mio lavoro. Chiamatemi se ci sono altri problemi e non fatelo faticare molto, soprattutto ora che è debole e proprio per questo motivo tenetelo sotto controllo e assicuratevi che mangi abbastanza. E' normale che con la febbre la voglia di mangiare scenda, ma non deve diventare un altro problema -

- Certo, grazie ancora - mia madre e mio padre uscirono dalla stanza, per accompagnare il medico alla porta, mentre io continuai a restare davanti alla porta, sperando di spofondare in quello stesso istante. Justin era davvero pallido, faceva quasi paura e sembrava un vampiro. I capelli erano scompigliati, ma gli stavano comunque bene. Gli occhi erano contornati da uno strato violaceo e per finire le labbra erano pallide, dolorosamente pallide. Le guance un po' rosse per la febbre. Il petto che si alza e si abbassa pesantemente, come se respirare fosse diventato un privilegio che pochi riuscissero a fare. Capii di aver trattenuto il fiato solo quando dovetti prendere più aria del solito. Sbuffai annoiata da quella situazione, piuttosto che riprendersi andava a peggiorare.

La mia attenzione fu nuovamente riposta a lui solo quando mi accorsi che stava aprendo leggermente gli occhi. Mi precipitai alla sua destra e iniziando a tamponare la fronte come faceva mamma lo aiutai a sollevarsi un po'. Mi guardò confuso e sapendo già cosa voleva chiedermi decisi si parlare per prima.

- Sei svenuto. Non vedevi niente. Era tutto nero. Abbiamo chiamato un dottore e ha detto che sei debole perchè mangi poco. Insomma non puoi saltare pasti proprio ora che sei debole capisci? - lo rimproverai alzando un po' il tono della voce e facendogli assumere un sorrisetto compiaciuto su quelle labbra asciutte e prive di vita.

- Mi piaci quando ti prendi cura di me.. - ammise con ancora del tremolio nella voce. Restai in silenzio e mi avvicinai al suo armadio per tirarne fuori due coperte e per per posarle sopra il suo corpo. "Sembra un burrito" pensai, riferendomi alla frase detta da Jacob Black in Breaking Dawn, quando Bella era sotterrata dalle coperte.

- Senti ancora freddo? -

- Con queste coperte lo sento di meno, ma è dentro le ossa che sento freddo e riempendomi di coperte non risolverai molto - ridacchiò e tossì.

- Siamo sempre un passo avanti... prima tremavi come una foglia. Mamma ti aveva detto che non dovevi alzarti dal divano e tu hai fatto sali e scendi... - bagnai nuovamente la pezza e la appoggiai sulla sua fronte ancora un po' calda. Aspettai qualche minuto prima di ricevere un'altra risposta tremante.

- Sai che non sono quel tipo che rimane fermo - se ne uscì in questo modo. Evitai di porre altre domande, tanto sarebbe comunque stata una guerra inutile.


Passai tutto il giorno a occuparmi di Justin. La febbre stava lentamente scendendo, sia per i farmaci che per i bagni con l'acqua fredda e notavo dei miglioramenti. Le labbra erano nuovamente rosee. Gli occhi meno lucidi e le guance meno rosse dato che il colore sulla sua pelle stava ritornando normale.

Saltai sul letto accanto a lui e mi posizionai verso la fine. Incrociai le gambe e fui pronta per intraprendere un discorso che avevamo lasciato in sospeso.

- Posso domandarti una cosa? - chiesi. Lui in risposta annuì e tossì un altro po'. Aspettai che finisse o non mi avrebbe nemmeno sentito.

- Ieri, prima che tu svenissi, ho trovato un foglio di carta nel cestino della spazzatura.Sai che sono curiosa, così l'ho aperto e ho notato delle cose scritte. "Elly ti amo"... ti dice qualcosa? - e fu in quel momento preciso che il suo viso perse nuovamente colore. Mi maledii per aver tirato fuori quell'argomento troppo presto... ma volevo sapere la verità.

- Si... l'ho scritto io - ammise con qualche difficoltà. Mio fratello era innamorato di me? Spalancai la bocca e gli occhi per poi domandare cautamene - Sei innamorato di me? - lui sbiancò ancora di più, se fosse stato possibile.

- NO! NO! NO! Ma che ti salta in mente! Mi piaceva una ragazza che si chiamava Eleonor, ma che io chiamavo Elli, così ho scritto quel foglietto pensando a lei, ma risale a tempo fa quindi l'ho buttato in quel cestino perchè lo avevo trovato in giro - chiarì immediatamente. Mi sentii sollevata.

- Oddio mi era venuto uno spavento assoluto. Insomma, è impossibile che tu fossi innamorato di me! -

- Ovvio e poi non potrei mai innamorarmi di una nana malefica come te! -

- Tralasciando questo "falso" dettaglio, abbiamo pure lo stesso sangue. Sarebbe schifoso -

- Terribilmente... Terribilmente schifoso -

- E' quasi la prima volta che siamo d'accordo su una cosa -

- Lo so, sarà sicuramente la febbre a non farmi venire in mente qualche stregoneria verso di te -

- O sarà il rimorso che sta lentamente venendo fuori -

- Ah ah ah, spiritosa -

Scoppiammo a ridere e lo obbligai a non alzarsi per il resto della giornata, almeno che non dovesse andare in bagno. Purtroppo non riscii a liberarmi per uscire con Zac, ho dovuto pure disdire il pranzo, ma sarebbe venuto l'indomani, non c'erano problemi.

Prima di andare a letto mamma controllò Justin e affermò che la febbre stava scendendo. Era a 37°. Fui sollevata e andai a dormire senza brutti pensieri.

Il giorno seguente mi svegliai, dovevo andare a scuola e sarei tornata per pranzo, con il mio ragazzo. Ero leggermente, un pò troppo, ansiosa.

Le ore di lezione passarono nella stessa monotonia, noiose come sempre. All'uscita aspettai Zac e poi mi incamminai verso casa. Mano nella mano.

- Mi dispiace doverti far subire un pranzo con i miei - ridacchiai disperata.

- Non preoccuparti, se vogliono conoscermi è una cosa positiva. Pensa se ti avessero obbligato a non uscire con me-

- In effetti. Ma se entrano troppo nei particolari ti do il consenso di ignorare la domanda e di non rispondere -

- D'accordo - mi baciò dolcemente le labbra ed entrammo in casa. Fui sorpresa di vedere mamma e papà davanti la porta. Mi stavano aspettando? Di Justin nemmeno l'ombra...

- Ciao Zac... preferisci qualcosa di particolare per pranzo? -

- No signora, mi va bene qualsiasi cosa, la ringrazio -

- Oh non chiamarmi signora, mi fai sentire vecchia - tipico... chi non lo direbbe?

- D'accordo... -

- Lucia. Chiamami Lucia... proprio come la scorsa volta -

- Okay, Lucia. - risi leggermente per allentare la situazione tesa che si stava realizzando e ci andammo a sedere sul divano, aspettanto che il pranzo fosse pronto.
Pochi minuti dopo un'intensa chiaccherata sul  basket, vidi Justin scendere le scale. Aveva una tuta grigia, le supra nere e una felpa dello stesso colore. I capelli erano un pò disordinati e la faccia aveva ancora un'espressione che descriveva notti insonne e debolezza. Avanzò incerto verso di noi e salutò Zac con una stretta di mano, come se fossero colleghi di lavoro. Per poco non scoppiai a ridere.

- Passata la febbre? - domandai, trattando con lui un argomento diverso da quello precedente.

- Stamattina non c'era. Mamma mi ha riempito di farmaci... Come mai lui è qui? - chiese indicando Zac con un cenno del capo.

- Sarebbe dovuto venire ieri per pranzo, ma tu stavi male, così mamma lo ha invitato oggi -

- Pranzo? Cos'è deve chiederti la mano? -

- Smettila di fare l'idiota... lo sai come sono protettivi mamma e papà - sbottai un pò irritata dal suo cambiamento d'umore. Era troppo irrascibile.

- Se sono protettivi vuol dire che quel tipo non gli piace -

- Oppure che lo vogliono conoscere meglio. Guarda come ride papà e com'è felice mamma. Fattelo piacere anche tu Justin! - mi dedicò un'occhiata rassegnata e cupa, ruotò gli occhi al cielo e si buttò con le spalle al divano lasciandosi scappare uno sbuffo che attirò l'attenzione di papà.

- Campione, come va oggi? - chiese, concludendo prima il discorso con Zac. Afferrai la mano di quest'ultimo e iniziai a giocare con le sue dita, mentre lo sentivo ridacchiare alla mia sinistra.

- Bene... - rispose evasivo e con un finto sorriso.

Ci sedemmo tutti a tavola non appena mamma ci chiamò, avvisandoci che era tutto pronto.

- Allora Zac, cosa preferisci? Pennette con panna e prosciutto o farfalle con piselli e panna? -

- Pennette con panna e prosciutto... grazie sig-Lucia... - si corresse immediatamente e mi lanciò uno sguardo di scuse misto a terrore verso la reazione di mia mamma. Quest'ultima in compenso ridacchiò comprensiva del suo piccolo errore e gli porse il piatto di pasta. Io presi la stessa cosa. Papà e mamma presero la seconda pietanza e Justin non mangiò nulla. Preferiva il secondo.

- Allora Zac, come va con la scuola? - soliti argomenti... che palle!

- Molto bene, grazie -

- Oh figurati... sei mai stato fidanzato? -

- Emh... beh si certo... - ammise un po' imbarazzato. Abbassò lo sguardo e si impegnò a infilzare la pasta. Gli strinsi la mano come atto di compassione più che forza, poi passai l'acqua a Justin che me l'aveva chiesta e continuai a mangiare, prendendo una forchettata di pasta e mettendola in bocca. La stessa cosa fece Zac, mentre mio fratello bevve e mia madre mise altra pasta nel piatto di mio padre. Quest'ultimo fece un'altra domanda.

- Sei vergine? Lo hai fatto con loro? - La reazione che ebbe su di noi? Mamma fece rovesciare il piatto di pasta, richiamando mio padre: "Braaaaaad! Ma cosa ti salta in menteee!" e raccogliendo ciò che era caduto. Io mi soffocai lettaralmente con la pasta e bevvi dell'acqua per non strozzarmi. Justin sputò quella che aveva in bocca e corse verso la cucina. Lo sentii tossire per parecchi minuti. Zac diventò bordeux in faccia e gli cadde la forchezza di mano, facendo un rumore poco orecchiabile non appena si scontrò con il piatto e per finire mio padre assunse un'espressione che stava a dire. " Beh? Che ho detto di male?" Lo guardammo tutti male e allora decisi di intervenire.

- Papà non credo che siano domande da fare! - lo richiamai, poco cortese. Ma cosa gli passava per la testa?

- Volevo sapere se aveva esperienze e se ti avesse chiesto di farlo con lui -

- Smettila Brad! Così li metti in soggezione! Sono ragazzi.... - fortunatamente mamma era dalla mia parte. Justin tornò dopo qualche minuto, con un fazzoletto in bocca e l'espressione ancora sconvolta in viso. Ogni tanto tossiva.

- D'accordo... ma vedi di non usare la mia bambina chiaro? -  a questa domanda Zac annuii, ancora un pò sconvolto da quella precendente. Era chiaro che mio padre non fosse per niente normale.

- E tu Justin? - mio fratello guardò mio padre inarcando le sopracciglia.

- Dico... tu sei ancora vergine? - mio fratello tossì nuovamente e diventò rosso in viso. Anche lui in imbarazzo.

- Ancora? Brad smettila o ti ritrovi senza cibo per una settimana! - dichiarò mamma, allentando la situazione e facendoci ridere. Tutti tranne Justin ovviamente.

- E' mio figlio... voglio saperlo... allora campione, sei bravo a letto? -

- Papà seriamente! Smettila.... - urlò esausto di quell'attenzione su di lui.

- Dai rispondimi e non dico più nulla -

- No. Non sono vergine... va bene? - Si abbandonò allo schienale della sedia e borbottò qualcosa di incomprensibile, mentre Zac e mia madre ridacchiaorono, mio padre esultò felice e io abbandonai la testa alle mani, chiedendo chi mi avesse portato in quella famiglia... Quale cicogna si era presa questa briga?

- Adesso cambiate discorso... vado a prendere il secondo e se non mangi sono guai per te, Justin - comunicò mamma, sparendo dalla nostra visuale.

- Com'è stato? - sussurrò papà, avvicinandosi a Justin.

- Fantastico -

- Quanto sei durato? -

- Fino alla fine -

- Tu si che sei un uomo! -

- Oh, lo so.. dovevi sentirla -

- Che schifoooo! Mamma vengo a darti una manooooooo - scoppiai a causa di quell'assurda situazione e corsi in cucina, sentendo tutti e tre scoppiare e ridere e papà dire " Ecco Zac, ecco come siamo fatti noi Bieber. Batti il cinque figliolo"


- Allora Zac... polpettone... carne al forno... patate fritte... pollo.... insalata...  cosa preferisci? -

- Sembra di essere in un ristorante... prendo questi due grazie - indicò la carne al forno e le patate fritte. Justin prese anche l'insalata, io solo le patate e mamma e papà un pò di tutto. Parlammo, fortunatamente, del più e del meno e in breve arrivammo al dolce. Una bellissima e buonissima torta al cioccolato, con un perfilo di panna ai lati. Dovetti fare il bis... in fondo non era sempre che mangiavo dolci. Justin mangiò poco e si prese una bella sgridata da parte di mamma. Io le diedi ragione e lui mi guardò come a incenerirmi con lo sguardo. Quando ci vuole, ci vuole.

- Ragazzi noi usciamo.. - annunciò mamma. Io stavo costringendo Zac a guardare un film d'azione. Lui voleva uscire, ma a me seccava.

- Mamma io devo andare da Rayan... - annunciò Justin, afferrando il suo giubbotto.

- Cosa? No, tu non esci! -

- Ma è a pochi passi da qui! -

- Non m'interessa. Se prendi freddo ti riviene la febbre e ti è appena passata da pochissimo. Inoltre domani hai scuola -

- Sono solo le cinque di pomeriggio! -

- Ho detto di no! -

- Mi accompagnate voi con la macchina! -

- Devi stare a casa! -

- Vuoi smetterla di trattarmi come un bambino? -

- Justin non alzare il tono di voce con me! - disse la donna che alzò il tono di voce. Da notare l'ironia..

- Io sto uscendo! -

- Non provarci Justin - mio padre era in macchina o lo avrebbe fulminato. Juss si avvicinò alla porta e mia mamma lo tirò dentro, girandolo bruscamente verso di lei. Io preferivo guardare quella scena che il film.

- Ho detto di no! Li capisci gli ordini? -

- La febbre è passata, Rayan abita a due passi da qui, perchè cazzo non dovrei andarci? - Sbam! Uno schiaffo dritto sul suo viso...

- Non usare questo tono con me e fila in camera tua. Stai rovinando questa bella giornata con il tuo carattere! - urlò isterica. Justin, il cui volto era ancora verso destra per lo schiaffo subito, la guardò negli occhi e aprì la porta.

- Se esci da qui sei in punizione! -

- Fai quello che vuoi! - urlò questo di rimando. Uscendo di casa e sfuggendo dalla presa di mia mamma, che si scusò infinitamente con Zac prima di uscire fuori.

- Scusalo... solitamente non fa così - ammisi ancora scioccata.

- Non ti preoccupare. Mi dispiace di essere stato qui in questo momento, dovevate essere soli, come un'unità familiare intendo -

- Non importa -

Lo baciai e poi continuammo a guardare il film, fino a quando non dovette andare a casa. Io aggiustai lo zaino e fortunatamente non dovetti fare compiti, era troppo tardi. Aspettai l'arrivo di mamma e papà e poi quello ancora furioso di Justin. Aveva la guancia sinistra un pò arrossata.

- Justin! Ti voglio in salotto - urlò mio padre. Quest'ultimo sbuffò. Scese le scale che aveva prima salito e poi ci raggiunse sul divano, dove ero anche io.

- Oggi hai risposto male a tua madre davanti a persone! -

- Lei non mi lasciava uscire! -

- Lo ha fatto per il tuo bene! -

- Sai che odio quando mi trattano da bambino davanti alle persone -

- Sai quanto odio quando tratti così tua madre no? -

- Si lo so... ma non ho più cinque anni -

- Questo non ti dà il diritto di fare finta che non sei stato male e uscire di casa -

- Volevo prendere aria. Qui soffocavo -

- Non è un problema. Aprivi le finistre... -

- Quanto sarcasmo! Vuoi mettermi in punizione? Bene. Posso andare? -

- Cosa ti prende? Perchè fai così? -

- Perchè voglio andare in camera e odio essere trattato da bambino - iniziò a salire le scale e mio padre si alzò furioso dal divano e lo afferrò per il braccio facendolo voltare.

- Non andartene quanto ti parlo - non lo avevo mai visto così furioso. Mi sentivo come una mosca in un bicchiere d'acqua.

- Cos'altro vuoi? -

- Vogl..... - si interruppe bruscamente e si avvicinò a Justin.

- Justin.... -

- Si? - chiese lui spalancando un pò gli occhi.

- Hai fumato? - domandò mio padre, guardandolo fisso negli occhi e stringendo le sue mani sulle spalle di mio fratello.

- No.. -

- Justin non mentirmi... - tratteneva a stento la rabbia. Ne ero sicura.

- Ho detto di no -

- Justin si sente da qui che la puzza di sigaretta ce l'hai addosso! - mio fratello non osò rispondere ed ecco che partì uno schiaffo da parte di mio padre. Talmente forte da fargli quasi perdere l'equilibrio. Lui lo guardò scioccato e faticosamente prese parola - Me lo avevi promessi - disse lasciandoci in confusione e scappando in camera sua. Con gli occhi inevitabilmente lucidi. Mio padre ancora scosso da quelle ultime parole si andò a sedere e guardò mia madre che voleva spiegazioni.

Io? Beh io ero totalmente scioccata. Mio fratello che fumava? Non me lo sarei mai aspettata.

- Cosa gli avevi promesso? - chiese mia madre.

- Che non gli avrei mai alzato un dito - ammise sconfitto, abbassando lo sguardo al suolo. Solo in quel momento capii come potesse sentirsi Justin. Aveva appena scoperto che suo padre non sapeva mantere le promesse.


__________________________________________________________________________________________________________________________________
ABBASTANZA LUNGO QUESTO CAPITOLO NO? BEH SPERO DI ESSERMI FATTA PERDONARE DATO CHE NON AGGIORNO DA MOLTO TEMPO. PURTROPPO IL TECNICO NON VUOLE AGGIUSTARMI INTERNET E NON RIESCO A FARLO FUNZIONARE. NON SO NEMMENO IO GRAZIE A COSA ORA STA PRENDENDO. RINGRAZIO TUTTI E MI SCUSO SE NON POSSO AVVISARVI DI AVER AGGIORNATO MA QUI IL TEMPO SCADE AHAHAH A PRESTO E SPERO TANTO CHE VI PIACCIA E CHE RECENSIATEE <3

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** MI DISPIACE, LEGGETE :( ***


AMAMI O ODIAMI

Amami o odiami, questo sono io...



E' IMPORTANTE PER IL FUTURO DI QUESTA STORIA. LEGGETE!

CIAO A TUTTI, SO CHE VI ASPETTAVATE UN CAPITOLO DATO CHE NON AGGIORNO DA SECOLI MA CI TENEVO A DIRVI UNA COSA MOLTO IMPORTATE. 

ULTIMAMENTE SONO PIENA DI IMPEGNI E NON HO NEMMENO IL TEMPO PER SCRIVERE, MA HO NOTATO CHE SONO DIMINUITE LE RECENSIONI. NON SONO UNA DI QUELLE CHE SE NON NE HA ALMENO 100 NON VA AVANTI, MA SE C'E' UN CALO VADO A PENSARE CHE MAGARI I MIEI RITARDI VI STANCANO E CHE NON LA SEGUIATE PIU'.

STO METTENDO QUESTO ANNUNCIO IN OGNI MIA STORIA PERCHE' HO IN MENTE DI CANCELLARLE TUTTO E DI CANCELLARE ANCHE IL MIO ACCOUNT, PER IL SEMPLICE FATTO CHE NON VOGLIO SCRIVERE UNA STORIA CHE NON VI PIACCIA PIU' DATO CHE LA MANCANZA DI RECENSIONI MI FA CAPIRE QUESTO.

VI CHIEDO UNA COSA. IO HO PRESO LA MIA DECISIONE, MA VOGLIO SAPERE IL VOSTRO PARERE.

SE VOLETE CHE LA CANCELLI DITEMELO E LO FACCIO SUBITO.

SE NON VOLETE SIETE COSTRETTI A SUBIRE QUESTI MIEI RITARDI.

FATEMI SAPERE O ENTRO UN TOT DI TEMPO CANCELLO TUTTO.

MI DISPIACE ESSERE ARRIVATA A QUESTA DECISIONE.

ASPETTO LE VOSTRE DECISIONI. A PRESTO.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2249228