Ma tu ... mi vuoi bene?

di Maggie88
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Non sono una Bimboccia! ***
Capitolo 2: *** Addio Jari ***
Capitolo 3: *** Dove sei Jari! ***
Capitolo 4: *** Il misterioso REDSHARK ***



Capitolo 1
*** Non sono una Bimboccia! ***


15/04/08

Eravamo bambini, Jari...
Avevi soltanto sette anni, quando tra la sfacciataggine e la modestia mi regalasti un fiore strappato dalla piantina dei vicini.
Lo gettai d'istinto!

... “Nooo!!! Perchè lo hai fatto!”

La piccola Alyssa incrociò gambe e braccia all'unisono in segno di chiusura.

Era bello Jari. Il più bello del cortile. Due anni in più di Alyssa, alto e magro, un viso aperto,
due occhi a mandorla neri e abissali e una bocca turgida e rossa.

“Sei solo una bimboccia!”

Alyssa era una bambina bizzosa e irritabile. Il suo modo di parlare era sciolto e solerte.
Solo crescendo avrebbe acquisito quella pacata timidezza che nelle fanciulle in crescita è deliziosa.

Girò la testa risoluta, facendo svolazzare al vento i suoi boccoli castani.

Jari strappò un altro fiore, questa volta lo diede a Ketty, l'amica di Alyssa.

Il visetto conciso della bimba si trasformò in una smorfia di stupore.
Raccolse il fiore che aveva gettato, visibilmente adombrata dal gesto dell'amico.
Chissà perchè i bambini, non ammettono mai,quando vogliono davvero bene a qualcuno,
specialmente se dell'altro sesso.

Jari fece finta di non vederla, ma ostentava un'aria palesemente risarcita dall'affronto di poco prima.

L'estate scorreva tranquilla nella piccola Diamante, piacevole e a tratti banale.
I bambini del quartiere si riunivano spesso a giocare all'aperto, nei cortili condominiali e nella radura che si estendeva alla fine del paese.

Anno dopo anno ...

Anno dopo anno ...

“Non ti girare, c'è Jari che ti guarda.”

...

“Chi?”

“Non fare la finta tonta con me!”

...

“Ma tu sei ... Alyssa, giusto? “

“No! La vedova del piano rialzato! -.- Ciao Jari ... “

“Ahahah... non sei cambiata per niente!”

“é un complimento?”

“Certo che no!” - Fu pronto a rispondere l'aitante giovanotto con i pettorali nudi, dai quali cominciavano a spuntare i primi peli della pubertà.”

“Mh ... e sentiamo... quanti anni avresti adesso? 9 o 10 ?”

“13 per tua informazione!”

Jari aveva una risata davvero irritante!

“Ci vieni alla mia festa, bimboccia?”

“Uh si!”- Fu pronta a rispondere Ketty.

“Non ho invitato te!” Rispose Jari senza neanche guardarla in faccia.

Alyssa alzò gli occhi al cielo, seguendo la scia di uno stormo di gabbiani.
Poi tornò a guardare Jari.

Era diventato ancora più carino.
Ogni anno che passava lo diventava sempre di più.

“Se ci tieni verremo!”

...

“mh ... “ - Jari guardò Ketty con aria distorta, prima di montare in sella alla sua bici e accennare un saluto con la mano.

...

“Che c'è!”
“Jari mi viene dietro!”
“Oh, certo!” -.-
Ketty amava raccontare storie fantastiche nella quale lei era la protagonista assoluta.
Il bello era ... che ci credeva sul serio!

ORE 21.30

“Lo hai preso?”

...

“Alyssa!!!”

“Eccolo! Mamma non se ne è accorta ... “

Dalla tasca estrasse un mascara e lo posò sul tavolo.

“Bene! Io ho preso il rossetto, che te ne pare?”

...

“Non lo so ... Ketty ... non mi sono mai truccata in vita mia!”

“Beh sarebbe anche ora, hai 13 anni ormai!”

“Beh, veramente non proprio ... Mancano ancora 6 mesi a Dicembre.” - Rispose mortificata Alyssa, guardandosi allo specchio.
Spalancò i suoi grandi occhi scuri.
Lo specchio rifletteva ancora l'immagine di una bambina. Una bambina bellissima, ma pur sempre una bambina.

Ketty aveva i lineamenti più marcati, le sopracciglia più doppie, meno delicate.
Le porse il mascara, passato e ripassato da un quarto d'ora.

“No, io no!”

“Come vuoi ... “ - Rispose Ketty con non curanza.

Le due ragazzine scesero furtivamente le scale del pianerottolo, per raggiungere la villetta di Jari, due isolati più avanti.

“Che cosa gli hai comprato?”

“Una collanina con il suo segno zodiacale!” - Rispose entusiasta Alyssa.

“Eccola!”

Ketty strabuzzò gli occhi!

“ Alyssa ... Tu non ti rendi conto della figuraccia che farai quando gli darai il tuo regalo.”

La ragazzina non si chiese neppure il perchè di quelle parole, ma la sua superficialità in quel momento fu davvero fatale.

...

“VERGINE!? “

Jari scoppiò a ridere di gusto! - “Non la metterò mai!” - farfugliava tra le lacrime che le erano salite agli occhi per il troppo ridere.

Alyssa capì solo all'ora il doppio senso, mentre dalla rabbia aveva preso a strofinare le unghie contro il muro.

Jari le si avvicinò e le diede un piccolo bacio sulla guancia, per sciogliere la sua tensione.
Le risate dei partecipanti cessarono all'istante. Ketty era rimasta addirittura con la bocca aperta...

“Però la terrò sempre con me!”

La smorfia di Alyssa si sciolse presto in un dolcissimo sorriso.

In quel momento capì di voler bene sul serio a quell'odioso ragazzino che conosceva da una vita.

Jari continuò a scartare i regali, mentre Ketty non si fece sfuggire l'occasione di trascinare Alyssa sul retro.

“Che ti prende?”
“Eh?”
“Perchè sei tutta rossa?”
“Io?”

...

“A te piace Jari!”

“Co-Cooosa? Ma sei pazza?!”

...

“Guarda Là ... “
Alyssa spostò lo sguardo da Ketty a Jari.
Una ragazza più grande di lui gli era vicino.
Non era bellissima ma ...

“Quella si che ha già il reggiseno!”
Enunciò Ketty sbruffando.

“é la sua ragazza?” - Domandò timidamente Alyssa.
Il bacetto che si diedero davanti a tutti rispose alla sua domanda.

Alyssa si lasciò scivolare lungo il muro, seguita a ruota da Ketty. Appoggiò la testa sulle ginocchia...

“Ketty ... “

“Mh ... ? “

...

“Perchè mi sento così strana, adesso?”

“Perchè ti piace Jari? Non sarebbe ora di ammetterlo almeno a te stessa?”

...

“ Che cosa ci fate lì, bimbocce!? “ - Gridò Jari da lontano ... - “Avanti non vi isolate ... “ - concluse un po' sdegnato.

Alyssa si alzò debolmente e con una mano tirò su anche Ketty.

“Andiamo!” - Si sforzò di sorridere la bambina dai riccioli castani.
L'estate stava finendo, in poco meno di una settimana ognuno sarebbe ritornato alla propria vita.
Ketty, Alyssa e Jari abitavano nella stessa città, ma la magia che ogni anno si veniva a creare nella piccola Diamante non la ritrovavano altrove.
Alyssa lo sentiva, qualcosa in lei si era smosso. Non era più una bambina, se ne rese conto proprio in quel momento.
Non ne conosceva ancora il motivo, ma di questo nuovo sentimento non ne era affatto entusiasta.

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Capitolo 2
*** Addio Jari ***


31 Agosto

Stavano andando via tutti i nostri amici ... Uno dietro l'altro li intravedevo dalla finestra entrare in auto.
Se mi sporgevo di più riuscivo a scorgere la villetta di Jari, vuota...

“Che guardi?”
Mi chiese mia sorella Rebecca, mentre beveva un'aranciata - “Ne vuoi?”

“No ... “ - Risposi fissando ancora quegli scalini, il dondolo in legno senza cuscini e la porta chiusa.

La sua famiglia era sempre la prima a tornare in città. Ricordo che quell'estate, prima di andarsene ...

“Chi è?”
“C'è Alyssa?”
“Si, un attimo ... chi sei?”
“Sono Jari, signora.”
... “ALYSSAAAAA ... C'é JARI AL CITOFONO!”

Strappai dalle mani l'aranciata di Rebecca, sorbendomi di rimando un'occhiataccia.

“Chi è Jari?”

“Te lo spiego quando torno ... “ - le urlai correndo verso il citofono e rischiando di inciampare nel filo del televisore.

“Si?”
“Aly ... “
Aly? Non mi aveva mai chiamato così ...

“Puoi scendere adesso? Sto per tornare in città.”

“I-Io ... “ - Voltai lo sguardo in direzione di mia sorella, che cercava di sporgersi il più possibile dalla finestra per riuscire a vederlo.

“Idiota ... “ - Borbottai tra me e me...

“Come?”

“No! Non dicevo a te ... “ - cercai di giustificarmi mentre udivo gli sghignazzi di Rebecca dietro di me.

“Scendo subito! Non te ne andare ... “

Prima di scendere mi guardai allo specchio. Ero decisamente orrenda con quei capelli legati.
E quella maglietta? Non potevo rischiare che Jari mi trovasse brutta. Non in quel momento.
Ma il tempo era quel che era ... I suoi erano già in macchina, dovevo darmi una mossa.
Corsi in bagno più veloce che potevo, sciolsi i capelli, mi umettai le labbra di burro cacao colorato, e poi ...
E poi ... Ovatta?

E se ... ?

Caspita era una bella tentazione quella di mostrarmi a Jari ... cresciuta.

Ma si ... non se ne sarebbe mai accorto! Avrebbe solo adocchiato quel malizioso particolare in più!

Agguantai due pallottole di ovatta e le infilai nel reggiseno, poi corsi giù come una furia.
Scesi le scale così velocemente da rischiare di cadere.
“JARI!”

Trovai un bigliettino per terra ...

--- CIAO BIMBOCCIA, SEI SCESA TROPPO TARDI, DEVO ANDARE ... UN BACIO ---

“No!” - Sospirai mentre le lacrime mi venivano giù da sole ...

“No! NO! NO ... NO! “ - Gridai furiosa mentre con il piede stesso lanciavo uno zoccolo in aria.
Finì dietro la siepe.

“Porca miseria, ci mancava solo questo!”

Lentamente cercai di calarmi, mentre allungavo il braccio il più possibile... - “Dove cavolo sei finito!”

...

“Cercavi questo?”

...

“JARI!!!”

Mi tremava la voce dall'emozione ... - “Che imbroglione!” - sorrisi sventolandogli il bigliettino sotto il naso.

“Non potevo andarmene senza prima aver salutato la mia bimboccia!”
Così dicendo mi strinse a se. In 12 anni di vita, non avevo mai provato un'emozione così forte.
Oh si, una volta si ... Avevo 8 anni, papà mi portò sulle montagne russe, lì provai un'emozione pazzesca, tanto che ....

“E queste?”

“Co-co...cosa?”

“Ti si sono gonfiate le tette?”

“Oh .. he... hai notato?” - Sfoderai un'espressione decisa.

“Sssi ... ma ... “ - Continuava Jari senza staccare gli occhi dalle imbottiture di ovatta - “come mai una è più grande dell'altra?”

Il mio imbarazzo era salito alle stelle - “Sarà stata la posizione in cui ho dormito!” - Risposi con gli occhi chiusi agitando la mano dall'alto verso il basso.

Jari cominciò a sghignazzare in silenzio - “Posso toccarle?”

“Tu sei pazzo!!!”

“Daaaaaaai ... “

“Nooo!!” Una negazione supplicante.

“Ma ci conosciamo da sempre!”

“E allora???? Ti sembra un buon motivo per toccarmi le tette?”

“Quali tette, bimboccia!?”

“mh...?”

“Eri addossata a me poco fa ... quelle non erano tette!” - Prese a ridere sguaiatamente, e la cosa strana è che anch'io ridevo ... Ridevo e non mi importava nient'altro che poterlo vedere felice.

“Ci vediamo in città?”

Come? Avevo capito bene?

“Tu non sparire, però!”

Un ultimo sorriso e poi lo vidi uscire dal mio cancello. Non so perchè, ma avevo una strana sensazione ...
Per un attimo immaginai che non lo avrei mai più rivisto, non potevo immaginare che quello fu l'ultimo girno in cui vidi quegli occhi di bimbo cresciuto, quell'espressione insolente e quel sorriso così luminoso.

"Ciao Jari, fa buon viaggio!" - E pensami almeno un pò ...

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Capitolo 3
*** Dove sei Jari! ***


27/04/05

Jari ...

Sono passati 3 anni dall'ultima volta che ci siamo visti.
Che cosa fai, Jari ... Chi sei adesso ...
So che frequenti l'ultimo anno delle superiori, che la tua scuola è proprio dietro la mia.

Jari, Jari ... Possibile che non ci incontriamo mai?

...

“Venduta?”
“Si, Aly ... Ma potremmo sempre andare in un altro posto, più lontano! Che ne dici della Sardegna?”

“Papà tu l'hai venduta? Hai venduto la nostra casa a Diamante?”

Non potevo crederci, dentro di me sentivo di essere stata tradita.
Nessuno mi aveva messo al corrente di quanto stava accedendo.

Soltanto la voce di Gabriella mi riporta alla realtà - “Hai studiato letteratura?”

“Mh?”

“Perchè io non ho scritto i compiti, passami il diario ... “

“oh ... io veramente ... “

“Jari ti amo! Penso solo a te ... Jari dove sei, Jari di qua, Jari di là ... “

“....”

“Aly ti riprendi? Quel figo della F ti viene dietro ... “

“E allora?”

“E allora??????”

“Tu sei rimasta legata ad un sogno infantile...da quand'è che non lo vedi?”

“Tre anni ... “ - Le strappo il diario dalle mani e lo abbraccio come fosse un orsacchiotto.

Gabry è la mia migliore amica.
L'ho conosciuta al primo anno delle superiori, e da quel giorno non mi ha mai fatto un torto, mai un segno labile di gelosia o di cattiveria...
Gabry è perfetta! È uguale a me...


“E se fosse diventato brutto?”

“Impossibile!”

“Se fosse ingrassato!”

“Ma noooo ... “

“ E se ... “

“Qualcosa ha vibrato sotto il banco ... “

“ è a te?”

“Controllo ... “

“No, Aly ... è a te ... “

KETTI : KIAMAMI APPENA PUOI ...HO UN MUCCHIO DI NOVITà SU JARI ...

Appoggio la testa sul banco, mentre il cellulare rimane aperto nel mio pugno.

Gabriella si sporge appena per leggere il messaggio...

“Ancora con le sue baggianate? Ma la tua amica non si stanca mai?”

“Si ... come quella volta che aveva visto Jari flertare con una quarantenne!”

“Stai dimenticando di quando Jari in fin di vita le ha chiesto un bacio d'addio!”

“Jari che si scopre gay? Jari donatore di organi ... “

Scoppiamo a ridere a dirotto, nascondendo le facce dietro il libro di biologia ...
Ketti non è cambiata affatto ... Non cambierà mai...

BIP BIP

KETTI : OH ... MI CHIAMI? è URGENTE!

Spazientita chiedo il permesso di andare in bagno ... Anche se ormai ci spero poco che possa essere Ketti a darmi notizie serie su Jari.

“ Oh ... pronto??? Ketti! “

“ We ... ci sei?”

“Dimmi tutto ... “ - Anzi no ... non me lo dire ... Jari ha rischiato la vita gettandosi sotto un camion per salvare una famigliola di zingari!

“Jari!”

Ma va?

“JARI!!!”

“Ho capito ... parla!”

...

“Jari è fidanzato da 1 anno!” - Questa non l'avevo ancora sentita ...

“è bella ... “

“ Ah, Ah?”

“è alta!”

“Ah ... “

“ è magraaaa!!! magrissima!!! “ - Preferivo la storia della famigliola di zingari.

“ E poi ... “

“ KETTI! Basta ... ti prego ... basta!”

“Non vuoi sapere il bello?” - Perchè questo era il brutto?

“No, davvero ... basta così! Devo tornare in classe ....”

“Come vuoi! Ci sentiamo nel pomerig ... “

TU TU TUUU ...

Non ho più forza nelle gambe ... Sento un irrefrenabile bisogno di piangere.
Mi manchi.
Il solo pensiero che tu possa essere di un altra mi strappa il cuore.

Jari ... il mio Jari!

“Alyssa!”

...

“Aly stai piangendo!?”

Gabry mi abbraccia forte, senza neppure sapere che mi prende.
Mi tiene stretta stretta, quasi mi soffoca, mentre i miei singhiozzi si fanno sempre più forte, sempre più concisi.

“Alla macchinetta il cioccolato era finito ... “

I miei singhiozzi si placano ...

“Ti ho preso il succo di pompelmo con lo 0,0000,00001 di grassi.”

Lo dice con una faccia così seria da farmi scoppiare a ridere tra le lacrime, poi mi abbraccia di nuovo.

“Torniamo in classe ... ok?”

Annuisco debolmente, prima di rialzarmi da terra, asciugarmi gli occhi con le mani e avviarmi verso il corridoio.

“Ahahaha ... “

“Che ti ridi! “

“Dovresti guardarti ora, Alyssa ... “

“Che ... ?”

“Hai il mascara anche sulle orecchie!”

“Oh nooo ... “

“ Ahaah ... beh potresti lanciare una nuova moda sai? “

“ Tu dici ? “

“ Ma ceeerto ... Sai un giorno per sbaglio scesi di casa con un calzino bianco ed uno rosa...
Mi credi? Il giorno dopo quella gallina del piano di sotto ... “

“Grazie Gabry! Che cosa farei senza di te ...?”

“Entreresti in classe con il trucco sbavato?”

Continuiamo a ridere sguaiatamente, incuranti persino dei prof del cambio dell'ora.
Io avevo l'amicizia... Che a differenza dell'amore è per sempre.
Gabry è fatalista. Per lei quando due persone sono destinate a stare insieme, prima o poi accade.

Da oggi voglio adottare anch'io questa teoria!

Si cambia vita! Si volta pagina ...

Che tu possa essere felice mio dolce Jari!
Sarai per sempre il ricordo più bello che porto nel cuore.

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CONTINUA ^_^ recensie :*

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Capitolo 4
*** Il misterioso REDSHARK ***


16/10/2006 – Due anni dopo.

Chissà se mai lo rivedrò.
Se distratto, tra la gente di passaggio incrocerà il mio sguardo.

Lui mi manca ...

Ma come può mancare qualcuno che teoricamente non ho mai avuto!?

Tutte le mattina mi sveglio alle 06.30 con la solita faccia distrutta e le urla di mia madre che dire che è nevrotica è poco.
Guardo le foto artistiche e strampalate appese al muro : Rebecca in costume con gli occhiali da sole che fa la linguaccia, io mocciosa che mangio un gelato con il naso sporco di cioccolata. Gabry in gita scolastica che dorme nel pullman...
Ancora Rebby che fa un palloncino blu con la cingomma...
Io che rido, o marmocchia che piango ...

Foto, tante foto ...
Tanti ricordi ...

Accendo il computer con gli occhi ancora assonnati.
Ascoltare musica mentre mi vesto mi da una carica pazzesca!

Rebecca è ancora sotto le coperte.
Che dormigliona ...

“Rebby! Sono le 07.00 ... “ - Mia sorella se ne infischia delle mie intimazioni ed infila la testa sotto il cuscino ...

“AOH ... A LAVORARE!”

Siamo al limite della follia ...

...

“REBBé!!!!”

La sua risposta è un cuscino in piena faccia!

Che Scema!

Rassegnata, comincio distrattamente a guardare l'orario scolastico di oggi.

Metodologia, due ore di Letteratura latina ... Che palle!
Mh ... Ma oggi non c'era supplenza?

Sarà meglio chiedere a Gabry! Non si sa mai ...

Accendo Msn, mentre ascolto un assolo di Angus, ed è come urlare fino a quando non ho più fiato in corpo.

-- Sei stata aggiunta nella lista dei contatti di Redshark ---

“Chi è questo idiota!?” - Borbotto ad alta voce, mentre mia sorella controlla l'orologio e si rimette a letto.

--- CIAO, ki 6 ? --- Mi siedo, e lo ignoro ... Con lo sguardo controllo se Gabry è in linea...

---Mandami una tua foto! --- Mi scrive ... Ma che sfrontatezza!

---TU sei PAZZO! --- Gli rispondo garbatamente, prima di mandarlo a quel paese.

Preparo la roba da portare in bagno, ma qualcosa arresta i miei movimenti.

---Ma tu sei Alyssa? ---

...

Rimango spiazzata ...Chi diavolo è!? Come dovrei intendere quella domanda? Questo tizio mi conosce!

--- IO sono Alyssa e tu devi essere un maniaco! ---
Afferro la tazzina di latte caldo e mi accingo a soffiarci sopra....

Buono il latte di soia! ^_^

--- Correggo ... Tu sei una BIMBOCCIA e io sono Jari! ---

Rimango spiazzata, non so proprio cosa rispondere! È se fosse uno scherzo? Sarà sicuramente uno scherzo!

Però ... Mi sudano le mani, mi tremano pure... E i pensieri ancora di più.
Vedo che Gabry è in linea... Non capisco più niente!

---Jari, Jari, JARIIIIIII... oddioooo --- Le scrivo.

--- BIOLOGIA,BIOLOGIAAAA ... oddioooo --- Gabry ormai è abituata ai miei sproloqui mattutini. Non ci fa neanche più caso.

---No! Tu non capisci ... JARI mi ha contattato! ---

Sbadatamente lo invio proprio a lui!

“CAZZO!” - Urlo come una forsennata... Rebecca si spaventa nel sonno.

“Ho capito, mi alzo ... ma non urlare!”

“Cazzo, cazzo ... “ - continuo a borbottare ...

--- Vedo che sono molto popolare fra i tuoi contatti ... ---

Appoggio nuovamente le mani sulla tastiera ...
Ci provo, ma continuano a tremare.

--- Ci 6? ---

Ce la devo fare devo rispondere! Finalmente il mio sogno sta per realizzarsi, ed io ...

PUFF ...

Schermata nera. Solo la lucetta del monitor accesa ...

“Co ... Cosa?”

Volto lo sguardo e vedo mia madre con la presa del computer in mano!

“A scuola signiorinella!”

Sto per avere un infarto. Si può avere un infarto a 17 anni?

“Mamma nooooooooooo, tu non ti rendi conto di cos'hai fatto!”

“E tu non ti rendi conto di che ore sono e sei ancora in pigiama!”

Arrabbiata afferro la roba e vado in bagno sbattendo la porta, un comportamento similie fa sentire regolarmente in colpa.

Sono felice ...
Felice di buttarmi sotto la doccia, felice di sentire mia madre urlare dalla cucina, felice che sono in un ritardo mostruoso.
Sono felice. Ringrazio di vivere.

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RECENSITE ^_^

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