Who Will Win My Heart?

di Jane Diamond Black
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Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Introduzione ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***



Capitolo 1
*** Introduzione ***


ATTENZIONE: LA STORIA NON E' STATA NE' SCRITTA NE' PENSATA DA ME, MA E' STATA SEMPLICEMENTE TRADOTTA DAL TESTO ORIGINALE INGLESE.


Ciao a tutti/e questa storia, come ho già spiegato, non è mia ma di harrystyles0016, l'autrice americana che l'ha pubblicata in inglese su wattpad

Ho letto questa storia e mi è piaciuta moltissimo, così ho pensato che fosse una buona idea tradurla per chi non sapesse la lingua.'Who Will Win My Heart?' è una fanfiction molto seguita, ha circa 1,471,213 lettori. Spero che con la traduzione ne ottenga altrettanti italiani :)

Per chi la volesse in lingua originale: http://www.wattpad.com/story/6012763-who-will-win-my-heart

Questo è il permesso dell'autrice: file:///C:/Users/Jihane%20Rahhab/Desktop/IMG_2182.PNG

l'ho anche messo su twitter nel caso lo perdessi, ecco il link: https://twitter.com/JaneJustMe/status/396649329760284672


Vi ho detto tutto quello che dovevo dirvi, buona lettura :)

Questo è l'account di instagram dell'autrice: @harrystyles0016
I miei invece sono entrambi @JaneJustMe


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Leah e Liam sono fratello e sorella normali che vivono una vita dura, tra una defunta madre e un padre violento. Liam se ne va per seguire i suoi sogni, poi torna per aiutare sua sorella ad allontanarsi dal padre. Leah, poi, si ritrova ad essere inseguita da 4 ragazzi che cercano in tutti i modi di rubarle il cuore. Chi di loro ci riuscirà? Chi riusicrà a farla innamorare?

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


La mano di mio padre venne a contatto con la mia faccia, buttandomi sul pavimento della mia camera. E' ubriaco, che è molto comune come cosa. La mia guacia pizzica mentre sento il sangue accelerare, ma non è il peggiro colpo in volto che io abbia mai ricevuto da lui.

Quando ero più piccola, mio padre non era mai stato così quando c'era mamma. Mia madre è venuta a mancare 4 anni fa a causa di un tumore, io e mio fratello abbiamo sofferto molto per questo. Allora mio padre cominciò ad ubriacarsi, la sua scusa era che soffriva troppo per la sua perdita, aveva bisogno di sentirsi sollevato. In realtà, aveva solo bisogno di una consulenza. Negli ultimi 3 anni, mio padre tronava a casa ubriaca ogni sera, e finiva sempre per maltrattarmi e a volte anche violentarmi.

La cosa peggiore è che quando è morta, mio fratello cominciò la sua vita e non c'era per poter aiutarmi, ma non lo biasimo. Mio fratello è più grande di me di ben 2 anni, e quando mamma se n'è andata, lui ha provato ad andare ad X-Factor e ce l'ha fatta ma lui e i suoi 4 amici non vinsero. Poi ottenne l'opportunità della vita, hanno firmato un contratto e hanno iniziato a girare il mondo. Non ho mai conosciuto gli altri membri del gruppo e so anche che, il fatto che non sia tornato a casa e abbia portato i suoi amici, ha a che fare con nostro padre. In realtà non mi disturba il pensiero di non averli mai incontrati. Ho sentito che tutto quello che fanno è bere, usare ragazze, e hanno tanti tatuaggi che non sopporto. Non so come faccia mio fratello. Sì lui ha la sua giusta condivisione con i tatuaggi e il bere, ma lui non userebbe mai le ragazze, lo so per certo. Ora ha 19 anni, e quasi non lo vedo più. Ritorna una volta ogni tanto e sta con noi, ma è molto raro. Eravamo molto vicini quando eravamo più piccoli, inseparabili, andavamo insieme dovunque. Sa che nostro padre mi maltratta, ma non sa nient'altro. Così lascio che sia così perchè so che lo ucciderebbe.

Mio fratello è a casa ora poichè la loro band è nel loro periodo di pausa, ed è solo una questione di secondi prima che lui si precipiti ad aiutarmi. Mio padre spacca la bottiglia di birra contro il pavimento, facendo un forte baccano e a quel punto sento dei passi correre lungo il corridoio. Il piede di mio padre mi colpisce allo stomaco e mio fratello lo allontana da me.

"Liam.." piagnucolo mentre sussulto dal dolore lancinante del mio stomaco.

Liam prende mio padre e lo porta fuori dalla mia stanza, urlandogli addosso. Odio quando Liam sta a casa, se avesse solo lasciato che mio padre finisse, avrei sofferto di meno più tardi. Mi porto le ginocchia al petto e comincio a piangere mentre li sento urlarsi a vicenda.

"Papà! Smettila! Devi smetterla di farle male!" Liam gli urla in faccia e mio padre scoppia a ridere. 

"E' molto divertente vederla soffrire, Liam. Dovresti unirti anche tu!" dice ancora ridendo e sento Liam spingerlo al muro.

"Tu sei malato! Immagina cosa farebbe mamma se fosse quì!" Liam gli urla e sento una mano colpire la faccia di qualcuno, non so di chi sia.

"Non osare mai più parlarmi in questo modo" dice mio padre a bassa voce. Sento i suoi passi pesanti camminare lungo il corridoio poi la porta principare sbattere.

Deve aver colpito Liam, il mio stomaco si riempie di colpa, Liam non dovrebbe avere niente a che fare con tutto questo. Ora ho paura, so che mio padre tornerà e mi farà ancora più del male, spero solo che Liam non ci sia. Sento delle braccia avvolgermi e tirarmi su per poi cullarmi tra le sue braccia. Appoggio la testa contro il suo petto e piango. Poi la paura torna a colpirmi dall'immaginare mio padre che torna e fa del male a Liam. Mi rifiuto di lascrgli far del male di nuovo a mio fratello, non se lo merita.

"Leah, scusami" dice Liam mentre mi asciuga le lacrime e io scuoto la testa. 

"Liam devi andartene prima che lui tornie ti ammazzi" gli dico e lui ridacchia.

"Non mi farà del male" dice e io punto il mio sguardo sul suo

"Ti ha appena colpito Liam" gli ricordo ma lui scuote la testa

"Leah, credimi. Sono stato colpito molto più forte di così dai miei stessi compagni prima d'ora, non è un grosso problema. D'altro canto tu hai già un nuovo livido che si sta formando sulla tua guancia" mi dice mentre mi accarenza la guancia con il pollice.

"Non mi ha fatto così male come ha fatto altre volte" si irrigidisce alle mie parole e posa il suo sguardo 

"Andiamo a prenderci un gelato" dice di punto in bianco e io rido.

"Liam, sono le 11 di sera. Nessuno sarà aperto" puntualizzo e lui scuote la testa.

"Andiamo. Conosco un posto" dice aiutandomi.

Una delle migliori cose di mio fratello è che sa come farmi distrarre da certe cose.

Mi tolgo il pigiama e mi metto un paio di pantaloncini e una maglietta, e mi lego i capelli in una ciambella disordinata. Mi metto un po' di trucco per coprire il livido, sperando che nessuno lo noti. Vado in salone e Liam è seduto sul divano a guardare la tv. Qualunque cosa lui stia guardando ne è molto interessato e non si accorge nemmeno che sono in piedi all'entrata.

"Pronto?" chiedo e si gira verso di me.

"Ora assomigli molto alla mia sorellina" sorride e gli faccio la linguaccia.

Spegne la tv e ci dirigiamo verso la sua macchina. La macchina di mio padre non c'è, quindi non c'è nessuna possibilità che si sia nascosto fuori. Ci dirigiamo per prendere il gelato e non ho la più pallida idea di dove stiamo andando. Sono abbastanza sicura che anche Liam si sia perso.

"Ehi Leah?"

"Si Liam? gli chiedo mentre lui si guarda intorno continuando a guidare.

"Mi sono.." comincia a dire ma lo interrompo.

"Perso?" ride e scuote la testa.

"Forse giusto un po'" ammette mentre guarda le indicazioni stradali.

"Quindi mi stai dicendo che siamo persi a mezzanotte e non hai la più pallida idea di dove stiamo andando?" gli chiedo con una voce eccessivamente drammatica e lui scuote la testa, facendoci ridere entrambi.

Gli do le indicazioni per tornare alla strada principale e finiamo per andare al negozio locale a prendere il gelato. Entriamo nel parcheggio e non ci sono molte macchine, forse nessuno riconoscerà Liam. Prima di uscire dalla macchina, Liam prende un cappellino dal sedile posteriore e se lo mette in testa tirandosi su anche il capuccio.

Andiamo sul retro del negozio e prende due ciotole di gelato, il mio preferito, biscotti e crema, e il suo, doppio cioccolato fondente. Facciamo la coda per pagare e ad un tratto vedo una mano strattonare il cappellino di Liam. Lui si gira e un sorriso appare nel suo volto. Mi giro anche io e noto una ragazza di circa 15 anni con un loro album in mano e un pennarello.

"Potresti per piacere autografarmi questo?" gli chiede e lui annuisce.

Mentre lo autografa, io mi sento a disagio nei confronti di Liam e la ragazza punta il suo sguardo su di me.

"Chi è questa?" la ragazza gli chiede e Liam alza il suo sguardo su di me.

"Lei è una mia amica. Ti prego non dire a nessuno che siamo quì" la supplica e lei annuisce per poi andarsene.

Perchè non le ha detto che sono sua sorella? Rimango zitta mentre Liam paga il gelato per poi dirigersi verso la macchina. Non ci diciamo niente per la maggior parte del tragitto, non riuscivo più a rimanere zitta ancora per molto.

"Perchè non le hai detto che sono tua sorella?" gli chiedo e lui punta gli occhi sulla strada. Deglutisce, rivelando i muscoli del suo collo. Non dice una parola.

"Dimmelo ora" alzo il tono della voce e lui decide di guardarmi.

E' molto sorpreso del mio tono, non ho mai alzato il tono della voce con lui. Un senso di colpa riempie i suoi occhi e scuote la testa quando arriviamo a casa. Il mio cuore comincia a battere incontrollabilmente nel momento in cui noto che tutte le luci in casa sono accese, e una macchina molto familiare è parcheggiata nel viale.

Merda.

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


“Liam, devi andartene” lo supplico ma lui scuote la testa.

“Ascoltami. E’ furioso” gli ripeto e Liam mi rivolge uno sguardo.

“Come lo sai? Magari gli è passata”

“E’ sveglio. Credimi. Sta aspettando che torniamo a casa per farla pagare a uno di noi. E non puoi essere tu”

“Non lascerò che ti faccia del male, Leah” mi dice e la rabbia bolle dentro di me.

“Beh è tardi per questo! Avresti dovuto pensarci anni fa!” gli urlo addosso e posso vedere le lacrime prende posto sui suoi occhi.

Apro la porta della macchina e mi fermo prima di uscire, “Non seguirmi. Parlo sul serio. Ricorda, sono solo un’amica” gli rispondo in modo brusco e mi dirigo verso la porta di casa.

Chiudo la porta a chiave il più in fretta possibile, sperando che Liam non mi segua. Vado in cucina e mi immobilizzo, incapace di muovermi.

Ci sono almeno una dozzina di bottiglie di vetro vuote nel bancone e mio padre è seduto nella sedia con occhi spalancati mentre entro nella stanza, facendomi abbassare lo sguardo e puntarlo sui miei piedi.

“Dove sei stata?” chiede con voce severa,  facendomi rabbrividire.

“Io e Liam siamo andati a prendere un gelato” balbetto mentre lui scuote la testa alzandosi.

“E dov’è il tuo splendido fratellino ora?” chiede con un ghigno in volto. Non andrà a finire molto bene questa volta.

“Lui è.. ehmm.. Se n’è andato” balbetto e il mio cuore comincia a battere incontrollabilmente mentre lui comincia a camminare verso di me.

Mi raggiunge e posiziona le sue mani nei suoi fianchi, avvicinandosi al mio orecchio, “Sai che ora verrai punita, vero?” mi viene la pelle d’oca, so esattamente cosa intende dire.

“Ti prego.. Papà. Non oggi” lo supplico ma scuote la testa mentre mi toglie la maglietta, lasciandomi in reggiseno e in pantaloncini.

“Andiamo” ordina mentre mi trascina lungo il corridoio. Prima ancora di raggiungere la camera da letto, sto già singhiozzando.


…...


Il mattino seguente, mio padre era già uscito. Mi sento sollevata. Il mio corpo è dolorante e sono sicura di avere un’infinità di nuovi lividi. Sono stata violata di nuovo. Se non tenessi sotto controllo il periodo mestruale molto probabilmente sarei incinta.

Finalmente mi alzo e mi dirigo in bagno per vedere il danno. Ho il labbro spaccato, la mia guancia è un misto tra blue e nero, e le spalle e le spalle sono contuse. Poso il mio sguardo sui miei fianchi e sulle gambe, la mia pelle e rossa con segni di dita. Beh, ci vorrà un sacco di tempo per coprire il tutto ora.

Dopo la doccia indosso la mia uniforme da lavoro, copre la maggior parte dei lividi eccetto quelli sui polsi. Metto un po’ di trucco sulla guancia, solo per coprire l’ematoma. Mi lego i capelli in una coda di cavallo per togliermeli dalla faccia. Guardo l’orologio, sono in ritardo! Merda. Prendo le chiavi e esco di corsa dalla porta.

Nel momento in cui arrivo al ‘Ruby’ sono in ritardo di 10 minuti e mi precipito all’interno del ristorante. Mi registro ed indosso il mio grembiule, ed esco per il servizio ai tavoli. Prima di uscire dallo spogliatoio vengo fermata.

“Sei di nuovo in ritardo Leah”

Mi giro per vedere il mio capo, Josh, in piedi di fianco a me con le braccia incrociate.

“Mi dispiace tanto. Prometto che non succederà più” mi scuso con lui ma scuote la testa.

“E’ la quarta volta, fallo un’altra volta e dovrò licenziarti. Stasera dovrai rimanere fino alle 10 per rimediare al ritardo. Cos’è successo alla tua faccia?” chiede e io abbasso lo sguardo.

“Niente” balbetto ed esco velocemente per servire ai tavoli.

Le ore passano e sono le 9, mi è rimasto un unico tavolo da servire. Mi avvicino a un tavolo di 5 ragazzi ricoperti di tatuaggi, poi i miei occhi si puntano su Liam. Che fortuna, ma provo in tutti i modi ad evitarlo. Non mi ha ancora notata, e così decido di allontanarmi da loro, ma il suo amico biondo si accorge di me con un sorriso in volto.

“Ehi la, così vi porto da bere?” gli chiedo e la faccia di Liam si alza di scatto. I suoi occhi vanno diretti dal mio busto fino ad arrivare al labbro e poi alla guancia, ma io porto la mia attenzione sugli altri.

“Vorremmo tutti due shottini e una birra” mi dice il biondo e io annuisco.

“Ve li porto subito” gli rivolgo un sorriso educato e mi allontano.

Mentre preparo i loro shottini, li posso sentire a distanza, ma non riesco a distinguere di quale di loro siano le voci.

“Quanto vorrei toccarlo”

“Dio quant’è sexy”

“Mi chiedo quanto tempo ci vorrebbe prima che mi lasci entrare nelle sue mutande”

“Hai visto che culo?”

“State zitti!” potevo dire la differenze tra le loro voci e quella di Liam, e lui non sembra molto felice.

Gli porto il loro ordine. Prima di posarli sul tavolo, il biondo comincia a provarci con me.

“Ehi, sono Niall. Qual è il tuo nome?” chiede e io gli rispondo “Leah”

“Bene Leah, che ne dici se ti porto a casa mia più tardi?” mi chiede con un ghigno in volto.

“Oh, spiacente ma io non faccio sesso con dei cantanti punk” sorrido affettuosamente e i ragazzi ridono, tutti tranne Liam.

“Io sono Harry, che ne dici se io ti porto in bagno solo per una sveltina? Sono più dotato di Niall e ti farò sentire molto meglio” mi propone il ricciolino, del quale ora so il nome, Harry.

Escluso Liam, tutti ridono a questa proposta, perfino io, facendo arrossire il Niall.

“Sappiamo tutti che tutti vorrebbero assaggiare le mie noccioline!” un ragazzo dai capelli neri dice e io mi sbellico dalle risate.

“Zayn stai zitto! Sappiamo tutti che tutte le ragazze vogliono un pezzo del culo di Louis Tomlinson!” il ragazzo che dovrebbe chiamarsi Louis dice e Zayn scuote la testa.

“Potete tutti tapparvi quella cazzo di bocca? Siete tutti dei rompi coglioni” sbotta Liam e tutti i ragazzi si girano a guardarlo.

“Qual è il tuo problema Liam?” chiede Niall

“Che ti importa? Tu e Anna lo fate tutto il tempo. Perché non possiamo divertirci anche noi?” risponde Harry a Liam e quest’ultimo lo fulmina con lo sguardo.

“Lei deve sentire il dolore tutto il tempo!” aggiunge Zayn facendo ridere tutti.

“Beh ragazzi, lasciate che vi dia i vostri drink così vi lasciò discutere in pace” gli dico mentre gli porgo i loro bicchieri.

Raggiungo Liam dall’altra parte del tavolo per posizionargli il bicchiere difronte a lui, e i suoi occhi notano le impronte sul mio polso. Prende il mio polso stringendolo forte e tutti i ragazzi guardano Liam in modo confuso.

“Dobbiamo parlare” mi dice Liam e io libero il mio polso dalla sua presa.

“ Non abbiamo niente di cui parlare” gli rispondo e Louis mi guarda.

“Che diavolo sta succedendo?” chiede Louis e tutti guardano Liam.

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


“Liam è la tua scopa amica?” chiede Harry con eccitazione e Liam lo fulmina di nuovo.

“Dio no! Lei è..” Liam comincia ma poi si blocca.

So che Liam non vuole che nessuno sappia della nostra famiglia, beh per ovvio ragioni così decido di coprirlo.

“Sono una vecchia amica” dico e gli occhi di Liam si riempiono di sollievo.

“Oh okay” dice Louis, ma sono ancora confusi.

“Leah?” mi giro verso Josh per vedere cosa volesse

“Si?”

“C’è un uomo al bancone che chiede di te” mi dice e io annuisco

“Scusate, torno subito per prendere i vostri ordini” dico a Liam e ai ragazzi.

Mi dirigo verso il bancone e mi fermo di colpo. Perché è qui? Guardo l’orologio e sono le 11, ovviamente sarebbe venuto a cercarmi. Mi farà male 10 volte peggio visto che non sono tornata a casa in tempo. Comincio ad andare in panico e mi precipito allo spogliatoio prima che mio padre mi veda.

“Josh! Digli che non ci sono!” dico a Josh e mi guarda confuso.

“Ha detto che ha lasciato qualcosa sul tavolo e che tu lo stavi servendo. Gli ho già detto che c’eri” dice e sento le lacrime riempirmi gli occhi.

Prendo in fretta un pezzo di carta e ci scrivo sopra “Aiuto. Papà è qui. Sono in ritardo e mi ucciderà”

Nel momento in cui passo dietro al loro tavolo, sono in lacrime e do il biglietto a Liam, e la paura appare nei suoi occhi. Alza lo sguardo e tutti i ragazzi mi stanno guardando.

“Devo andare. Vi raggiungo più tardi” dice mentre si alza dal tavolo e mi segue.

Andiamo negli spogliatoi e mi giro verso di lui, “Liam cosa devo fare? Mi ucciderà. Sono in ritardo di un’ora” gli dico attraverso le lacrime e lui mi circonda con le sue braccia, tirandomi contro il suo petto.

“Vuoi che vada a parlare con lui?” chiede ma io scuoto la testa.

“Liam questo peggiorerà solo le cose”

“Perché non vieni nel nostro appartamento? Io e i ragazzi ne condividiamo uno grande con 5 stanze, puoi stare nella mia” mi propone.

Poi Josh entra con uno sguardo preoccupato.

“L’uomo cominciava ad arrabbiarsi e ad essere insistente, e gli ho detto che se non se ne andava avrei chiamato la polizia. Se n’è andato” dice semplicemente Josh

“Grazie. Ora me ne vado” gli dico e lui annuisce mentre se ne va.

“Io e i ragazzi siamo venuti in una sola macchina, quindi ti porto al nostro appartamento con la tua macchina, okay?” Liam si accerta che vada tutto bene e io annuisco dandogli le mie chiavi.

Andiamo al suo appartamento e durante la maggior parte del tragitto stiamo in silenzio. Quando arriviamo, è più grande di quanto mi aspettassi, sembra molto un’enorme villa. Ha una piscina nel giardino sul retro, ha un enorme cortile e non riesco a spiegare nient’altro. E’ fenomenale. Parcheggia la mia auto di fianco alla sua e scendiamo dirigendosi verso la porta. Quando entriamo, il profumo di vaniglia riempie il mio naso e mi fa sorridere.

“Perché c’è odore di vaniglia qui?” chiedo e Liam tira sul col naso.

“Perché Harry è ossessionato dalle candele all’essenza di vaniglia. A volte vorremmo tutti ammazzarlo” mi scappa una piccola risata. Chi l’avrebbe mai detto che ad uno come Harry piacessero le candele?

“Cosa gli dirai quando torneranno e mi troveranno qui?” chiedo e Liam si morde il labbro.

“Immagino che dovrò dirgli la verità” sospira.

“Posso farmi una doccia? E magari prendere in prestito dei vestiti?” gli chiedo e annuisce “Certamente”

Liam mi da degli asciugamani, un paio di boxer mai indossati e una maglia da indossare. Mi accompagna al loro bagno enorme e appoggia le mie cose sul lavandino.

“Scusa per i boxer. Sono gli unici tra quelli che abbiamo che ti stiano” si scusa Liam

“Nessun problema. Grazie ancora”

“Aspetterò fuori dal bagno finchè non avrai finito” mi dice prima di uscire dal bagno chiudendosi la porta alle spalle.

Lo sento trascinare i piedi fuori dalla porta e mi tolgo i vestiti per poi entrare in doccia. Apro l’acqua calda lasciandola cadere sulla mia pelle e bruciarla. La sensazione della mia pelle in fiamme, in effetti è molto bella e rilassante. Poi lavo i miei capelli e me stessa, esco dalla doccia e mi vesto. Raccolgo i capelli in una cipolla disordinata, poi mi metto ad esaminare i miei lividi. Sono più visibili del solito e non ho i trucchi per coprirli. I boxer che indosso sono corti e mettono in mostra i segni delle dita che ho sulle gambe, Liam darà di matto. Non posso permettere che li veda o lo scoprirà di sicuro. Apro la porta e Liam è seduto sul pavimento di fronte alla porta che dorme. Sta leggermente russando e odio svegliarlo ma devo farlo. Mi abbasso davanti a lui e lo scuoto leggermente, i suoi occhi si spalancano guardandomi.

“Liam ho finito” gli sussurro e lui annuisce. Si alza in piedi e prende con leggerezza i miei polsi e tirandomi affianco a lui.

Mi porta nella sua camera da letto ed è enorme. In effetti tutto è enorme in questa casa. Mi toglie dalle mani gli asciugamani e i vestiti sporchi e li mette nella cesta.

Sposta le lenzuola e mi fa segno di stendermi e lo faccio. Mi copre e si siede ai piedi del letto.

“Mi dispiace di averti abbandonata. Mi dispiace di avergli permesso di farti del male. Sei la mia sorellina, avrei dovuto prendermi cura di te” dice tirando su con il naso.

“Liam non ti devi dispiacere. Mi dispiace di avertelo rinfacciato ieri sera. Non ne avevo il diritto. Non scusarti per aver seguito i tuoi sogni” gli dico e lui annuisce lasciando una lacrima scivolare lungo la sua guancia. Lo raggiungo e gli asciugo la guancia.

Si abbassa leggermente e mi da un bacio in fronte, poi sussurra “Notte Leah, ti voglio bene”

“Anche io ti voglio bene” gli dico e lui si incammina verso la porta ma io lo fermo “Ti prego non andartene” lo supplico

“Sarò di sotto” dice girandosi verso di me e incontrando i miei occhi.

Non è che non voglio che vada, ho solo paura che in qualche modo se lui se va, mio padre potrebbe trovarmi. Liam deve aver notato la paura nei miei occhi, sospira.

Chiude la porta a chiave e poi prende un cuscino e una coperta dal ripostiglio, posizionandoli sul pavimento.

“Grazie” sussurro e lui annuisce sdraiandosi per terra.

Qualche secondo dopo si era già addormentato e russava leggermente. Chiudo gli occhi cercando di immaginare cosa stia facendo mio padre in questo momento. Molto sicuramente sarà a casa ubriaco e starà pensando dove sia finita. Dovrò tornare domani, perché il giorno dopo è lunedì e io devo andare a scuola. Sono contenta di essere all’ultimo anno, quando mi diplomerò, sarò finalmente in grado di andarmene da quella casa una volta per tutte e sparire. Molto probabilmente ha provato a chiamarmi, ma ho dimenticato il telefono in macchina, molto bene direi. Non me ne può fregare di meno. Prima di rendermene conto, la mia mente ha smesso di pensare e mi lascio cadere in un sonno profondo.

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Capitolo 5
*** Capitolo 4 ***


Il mio cuore mi esce dal petto per essere svegliata nel bel mezzo della notte da delle martellate nella porta della stanza. La paura mi travolge mentre salto giù dal letto e cado per terra accanto a Liam. Si sveglia quando cerco di nascondere il volto nel suo braccio mentre comincio a singhiozzare. Si strofina gli occhi e si siede arrotolando le braccia intorno al mio corpo tremante. Le martellate continuano e io nascondo ka faccia ancora di più, piangendo di più.

“Shh.. Leah va tutto bene. Sono i ragazzi, lo giuro. Fanno sempre così” mi assicura Liam ma il mio corpo non è in grado di smetterla di tremare.

“Smettetela!” urla e poi sento delle risate provenire dall’altra parte della porta.

“Bell’addormentato?” grida Niall attraverso la porta

“Facci entrare!” urla Harry, martellando sulla porta e facendomi indietreggiare

“Smettetela di urlare!” gli urla Liam, per poi alzarsi.

Si dirige verso la porta e io mi rannicchio in una palla contro il muro e il letto, cercando di nascondermi. Liam si gira verso di me e mi rivolge uno sguardo di scuse per poi aprire la porta.

“Ehi amico! Perché ci hai mollati?” chiede Louis e Liam scrolla le spalle.

“Allora hai avuto un pezzo di culo da Leah!” chiede Zayn con un ghigno in faccia.

“E’ così sexy, me la scoperei se potessi averne la possibilità” dice Harry poi Niall incrocia il mio sguardo.

“Ragazzi, guardate chi ha invita Liam in camera sua” dice Niall indicandomi, facendomi nascondere la faccia nelle ginocchia mentre tutti i ragazzi mi guardano.

“Quindi l’hai riportata indietro. Com’è stato?” mi chiede Zayn ma io lo ignoro.

“Ragazzi, potete stare zitti? E’ mia sorella, non farò sesso con lei!” gli urla Liam e le loro bocche raggiungono il pavimento.

“Lei è.. COSA?” balbetta Niall e Liam scuote di nuovo le spalle.

“Sì è vero, è mia sorella. Ora smettetela” mi difende Liam e io alzo lo sguardo. I ragazzi mi stanno fissando, facendomi sentire a disagio.

“Pensavo avessi detto di essere stato adottato” dice Zayn e Liam scuote la testa.

“Ho mentito” è tutto ciò che dice Liam e i ragazzi sono senza parole.

“Potete andarvene da qui così posso tornare a letto?” sbotto e i ragazzi sorridono

“Mi piace già, ha il tuo stesso modo di tentare le persone” sorride Niall e io alzo gli occhi al cielo.

“Chi torna a casa alle 2 del mattino e si mette a tamburellare sulla porta di qualcuno? Esatto, nessuno” dico sarcasticamente e loro ridono.

“Bene ce ne andremo, ma vogliamo l’intero scoop domani Liam” dice Harry per poi andarsene insieme agli altri. Liam chiude la porta e la chiude a chiave un’altra volta, poi si avvicina a me.

“Stai bene Leah?” chiede

“Sono fottutamente malati e maleducati” sbuffo e Liam ride.

“Credimi, era il loro comportamento migliore” ammette Liam.

“Non so come fai ad avere a che fare con loro. Sono odiosi, tutto quello che fanno e cercare di fare sesso con me” gli dico e Liam scuote la testa

“Beh ti prometto che nessuno di loro ti abbasserà i pantaloni. Ora torna a letto” dice mentre spegne la luce e si ristende sul pavimento.

Qualche secondo più tardi Liam sta russando di nuovo lasciandomi a fissare il soffitto. L’ultima mezz’ora si ripete nella mia testa, causandomi un mal di testa, poi il mio stomaco comincia a brontolare. Oggi non ho mangiato niente e solo ora il mio corpo se ne accorge? Discuto sul provare a dormire o andare di sotto a cercare cibo senza che nessuno mi veda. Anche se ne dubito.

“Liam..” sussurro ma non si muove

“Liam..” sussurro di nuovo, tirandogli un cuscino addosso questa volta.

“Che c’è Leah?” si lamenta e si strofina gli occhi.

“Ho fame” sussurro ma lui scuote la testa.

“Dio Leah dormi e basta! Ti preparo da mangiare domani” mi sgrida, per poi tornare nella posizione in cui era prima che lo svegliassi, riaddormentandosi istantaneamente.

“Davvero Liam?” chiedo, ma so che non può sentirmi. Poi cerco disperatamente di riaddormentarmi nonostante i dolori allo stomaco.


……


Qualcuno mi scuote nel mio sonno e mi sveglio, sapendo che era Liam. Apro gli occhi e mi giro per guardarlo. Si è già lavato e cambiato, mi dono uno di quei sorrisi che ti scaldano il cuore.

“Hai fame?” chiede e io rido.

“Sì! Sto morendo di fame!” dico e lui annuisce.

“Beh questa era una domanda stupida perché il tuo stupido stomaco che brontola mi ha svegliato” mi dice facendomi ridere.

Scendo dal letto e seguo Liam alla porta, ma mi fermo prima di uscire. C’è la luce adesso e Liam vedrà molto sicuramente i lividi nelle mie cosce.

“Hey Liam, posso prendere in prestito un paio di pantaloni? Non mi importa se sono troppo grandi, non mi sento a mio agio nel farmi vedere da loro in boxer” annuisce e me ne dà un paio. Alzo i pantaloni sopra i boxer che mi ha dato la notte scorsa, mentre lui è girato dall’altra parte.

“Sono pronta” dico e lui apre la porta mentre io lo seguo.

Ci dirigiamo al piano di sotto facendo curve e giravolte, confondendomi. Non abbiamo ancora visto nessuno dei ragazzi, grazie a dio. Magari sono già usciti. Le mie speranze si infrangono non appena arriviamo in cucina, tutti i ragazzi sono seduti al loro grande tavolo, mangiando ognuno una colazione diversa. Sono tutti a petto nudo con ovviamente tatuaggi che gli coprono la pelle. Niall sta mangiando fiocchi d’avena, Harry i cereli, Louis le uova e Zayn i pancakes. Il profumo di cibo fa brontolare di nuovo il mio stomaco e io ridacchio. Louis è il primo ad accorgersi della mia presenza e di quella di Liam all’entrata e ci sorride.

“Buongiorno dormiglioni” dice Louis, a quel punto tutto spostano la loro attenzione su di noi.

Rivolgo un sorriso educato a tutti e mi appiccico a Liam mentre entra in cucina.

“Cosa vuoi mangiare?” mi chiede Liam e io faccio spallucce.

“Non importa, basta che mi prepari qualcosa” dico e lui alza gli occhi al cielo.

“Ci sono uova e puncakes nel fornello, sei più che benvenuta a prenderli e unirti a noi” mi dice Harry. Questa è la prima volta che uno di loro dice qualcosa di normale invece che parlare di entrare nelle mie mutande.

“Grazie “ dico quasi in un sussurro e Liam si dirige verso il fornello, lasciandomi in piedi nel bel mezzo della cucina.

Liam torna indietro con 2 piatti, uno per me e uno per lui. Me ne porge uno poi si avvicina al tavolo e si unisce agli altri, facendo in modo che io lo segua. Mi siedo tra Liam e Louis, non mi da molto fastidio, Louis non è così male.. non ancora almeno.

“Vogliamo lo scoop” dice Niall

“Sì, dicci fratello Liam” aggiunge Harry e Liam alza gli occhi al cielo.

“Bene” borbotta portandosi un pezzo di puncake alla bocca.

Io sto zitta mentre Liam spiega a tutti cosa sta succedendo, non mi sento a mio agio mentre loro mi guardano, così mangio e gioco con il mio cibo senza avere nessun tipo di contatto visivo con loro.

“Allora, 4 anni fa mia madre è morta e un anno dopo mio padre divenne un alcolista. All’inizio non ne ero pienamente consapevole perché avevamo appena firmato il contratto. Poi Leah me lo ha detto e lui ha abusato di lei negli ultimi 3 anni. Ho provato ad aiutarla ma non potevo fare niente perché lui le avrebbe solo fatto più male” dice a bassa voce e gli occhi dei ragazzi rimangono incollati su di lui tutto il tempo.

“Ti ha lasciato qualche livido?” chiede Zayn a bassa voce e la loro attenzione si sposta su di me

“Sì” Liam risponde per me, dovrò ringraziarlo più tardi

“Perché allora non li mostri alla polizia e gli dici che è abuso?” chiede di nuovo Zayn e io scuoto la testa.

“Non funzionerà. Mio padre ha detto che gli direbbe che è stato un fidanzato, poi mi avrebbe fatto male 10 volte peggio” gli dico e i loro occhi si spengono.

“Vado a prendere il mio telefono dalla mia macchina” gli dico mentre mi alzo ed esco dalla cucina.

Vado in macchina, prendo il telefono dal  sedile anteriore per poi tornare dentro. Accendo il telefono e immediatamente mi arrivano 20 messaggi vocali. Li ascolto tutti e sono di mio padre. Li ignoro, lasciando che la mia mente pensi sul quando dovrò tornare. Non voglio, ma i miei libri e l’uniforme da cheerleader  sono lì e abbiamo una partita domani. Torno in cucina e i ragazzi stanno di nuovo parlando di ragazze, sono noiosi. Poi i loro occhi sono tutti puntati su di me facendoli tacere.

“Liam, devo tornare a casa” dico e Liam mi fulmina con lo sguardo

“Quanto stupida sei?” sbotta Niall ma io lo ignoro.

“Sei stupida, quando tornerai a casa lui ti farà di nuovo del male. Quindi perché tornare?” aggiunge Louis e io alzo gli occhi al cielo

“Non andare Leah” mi supplica Liam ma io scuoto la testa

“Liam, devo. Ma la mia roba di scuola è lì e devo fare la cheerleader domani dopo scuola. E se aspetto ancora più a lungo, mi troverà e..” comincio a dire ma vengo interrotta dal bussare alla porta. Il mio cuore accelera il battito e ho un brutto presentimento.

“Se è mio padre, non parlategli o toccatelo. Era un poliziotto e ha i suoi metodi per dimostrarlo” Liam li informa, e Harry si alza per rispondere alla porta.

Sento la porta aprirsi e poi Harry “Liam”

Seguo Liam verso la porta principale e lui era lì. Mio padre sembrava ubriaco e fa un sorrisetto quando mi vede. Mi aggrappo al braccio di Liam e mio padre ridacchia.

“Ecco la mia preziosa figlioletta. Forza, andiamo a casa” dice ma Liam scuote la testa.

“No papà, lei non va da nessuna parte” mi difende Liam e mio padre oltrepassa Harry per poi trovarsi di fronte a me e a Liam.

“Sì invece” dice con voce severa e mi prende per il braccio, tirandomi via da Liam. Io comincio immediatamente a singhiozzare e devo Louis, Zayn e Niall in piedi di fianco a Liam.

“Ti prego papà, non farle del male” lo supplica Liam ma lui scuote la testa

“Liam, smettila” gli dico attraverso le lacrime, gli occhi di tutti sono puntati su di me.

“Dovresti ascoltarla Liam. Non vorresti che il suo bel visino sia più danneggiato di quanto non si già” dice mio padre mentre mi strizza le guance.

“Non permetterti di farle del male altrimenti io..” comincia a dire Liam ma mio padre lo interrompe “O cosa Liam? Giusto, non faresti niente perché non vuoi rovinare la tua carriera. Ti auguro una buona giornata” dice a Liam mentre mi trascina fuori dalla casa, lasciandoli tutti senza parole, immobili a guardarmi piangere.

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