Quei meravigliosi occhi verdi.

di Fabulouis58
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***



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 Prologo


 
-Charlotte!Vieni ad aiutarmi!-
Perfetto,una delle solite iniziative di mamma per distogliermi dalla noia.
Mi annoio sempre ogni giorno,non per scelta ma semplicemente perché non ho passioni come le mie compagne di scuola:chi ha un idolo,chi gioca a pallavolo,chi partecipa a un club di scacchi...Gli unici miei passatempi sono i compiti e la noia. Non mi piacciono i film trasmessi alla tv e un minuto al computer mi sfinisce. Non ho nemmeno un cellulare e odio leggere. A scuola non sono la classica sfigata ma peggio:quella che tutti prendono in giro. Ogni mese o due cambio sempre città a causa del lavoro di mio padre. Questo mi impedisce di crearmi degli amici. Oggi sono a Homels Chapel,una città piccola,ma domani potrei trasferirmi anche in Italia. Non ho mai avuto un ragazzo e invidio le persone che hanno almeno un amico vero.
-Mamma,che vuoi?-chiedo.
-Tesoro,aiutami a fare un puzzle!-dice entusiasta.
-Non voglio,mamma. I puzzle sono per bambini piccoli,io ho sedici anni!-
Mamma sbuffa.-Ok,và pure a suicidarti!-
Tutti voi rimarreste scandalizzati se mamma vi dicesse questo. Invece a me non ha toccato proprio:è la sua frase preferita. La mia mamma è una rompiscatole ma le voglio bene.
Me ne vado sbuffando a mia volta però mia madre mi blocca.-Tesoro,leggi questo.-Penso che mi voglia far leggere un libro. Lei mi guarda speranzosa e mi indica un foglio .Lo prendo incuriosita.
Dice:
"Sei annoiata?
No problem!Ci siamo noi.
Compila questo modulo e noi capiremo
cosa fare per farti interessare la vita!"

Sotto c'è un modulo. Lo butto per terra.
-Solo pubblicità,non ti preoccupare per me.-spiego accennando a un sorriso falso.
-Fossi in te non butterei gli anni migliori dell'adolescenza e muoverei quel culo per fare qualsiasi cosa!- Scende dallo sgabello,prende il foglio e me lo dà.
-Provaci almeno. Fallo per te stessa!-
La guardo esitante.
-E va bene!-prendo il foglio e salgo. Ci potrei giurare che mia madre sta ballando la conga con un pupazzo.

Metto il foglio sotto a una pila di quaderni. Dirò a mia madre che ho fatto il modulo ma non mi piaceva anche se non l'avrei mai fatto perché non voglio riprovarci di nuovo dopo quella delusione. L'ebbi a 14 anni. Avevo un idolo,una passione,la pallavolo e avevo dei amici,di cui ero sicura che una era vera finché...Oh,è troppo doloroso tuffarmi nel passato!E se quel modulo cambiasse la mia vita?Dopotutto non ho niente da perdere.
Prendo il modulo e lo leggo finché una frase mi meraviglia e devo leggerla più volte per accettarmi che fosse la stessa:quella frase cambia colore ogni volta che la leggo...

 
Ciao!
Ed eccomi qua a pubbilcare il prologo.
Sono una scrittrice di EFP.
Adoro scrivere.
So che è corto ma i miei capitolo non sono così lunghi di solito!
Non preocccupatevi!

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***



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Capitolo 1

A volte ti chiedi perché sei inutile.
A volte ti chiedi se esisti e se non sei invisibile.
A volte semplicemente non sai se sei felice o triste e senti un vuoto dentro di te per questo.
E’ così che mi sento. Giuro. Ma in questo momento mi sento… Non felice. Più che altro sono contenta di come sono. Ecco cosa sprigiona quella frase.
“Respira Lottie,respira. Calmati e fai un sospiro. Poi vai dalla tua mamma e le racconti tutto,ok? Dai su!”
Ok. Parlo con me stessa. Lo so,dite che sono pazza. Non è così. Io sono fatta così. Sospiro e faccio una cosa interessante finalmente. Tocco la frase e mi sento come se mi toccassero ovunque. E piacevole,però. Mi sento rinata.
La stanza comincia a sparire. Sta apparendo una specie di buco nero che inghiottisce le mie penne,il mio diario segreto che non aggiorno da quando avevo 14 anni,il letto,l’armadio,il blocco coi disegni di quando avevo 14 anni pure. Qualcosa sembra fare resistenza. E’ un libro che sembra attaccata al muro e mi fa un po’ pena. Due mani fuoriescono dal libro e si aggrappa al muro graffiandolo. Io sono inerme,sono bloccata da qualcosa che all’inizio non so come definire. Poi mi accorgo che il dito con cui ho toccato la frase ci è come incollato. In questo modo non posso fare niente. Comincio a piangere senza un motivo. Anche se non ho mai visto quella scatola,sento che è una parte di me stessa. E’ una parte importantissima. Strattono il dito dalla frase. Purtroppo non se ne va. Metto l’altra mano sul braccio e faccio forza tirando sempre di più. Devo aiutare quel libro.
Una lacrima scende per lo sforzo. Quella unica goccia cade sul dito che si stacca con facilità. Sì! Corro verso il libro ma appena lo tocco vengo fermata da una forza esterna che mi trattiene. Mi divincolo più che posso e cerco di raggiungerla. In quel terribile instante in cui stavo per cedere,mi faccio forza e prendo finalmente quel libro e me lo stringo al petto. Peccato che non mi sono accorta che sono stata inghiottita.
 
Viaggio attraverso una scia colorata,attraverso mondi sconosciuti. Mi chiedo dove mi trovo. Mi sento all’improvviso stanca. Poi mi accorgo in che situazione assurda in cui mi trovo:per caso sto sognando? Provo a chiudere gli occhi sperando che quando li aprirò vedrò la mia stanza. Abbasso le palpebre e le stringo pregando:  “Dio,ti prego,fa’ che mi ritrovi nella mia stanza!” Li riapro, e mi ritrovo nel mio letto. Salto dal letto ringraziando qualsiasi persona che passasse per la mente per aver fatto in modo che questo era un sogno! Risalgo  sul letto e vidi che c’era un libro. Allora non era un sogno. Lo prendo esitando e lo accarezzo. Mi sento come se potessi fare qualsiasi cosa. Come se avessi potere. E’ di grandezza media e ha la copertina nera. Non c’è scritto niente sulla copertina. Lo apro e leggo:
“Questo libro lo dedico a chi lo leggerà per primo.
Probabilmente nessuno.
Questo libro apparirà a chi se lo merita.
Nel caso lo stessi leggendo,ti ringrazio se lo leggerai fino alla fine.
Esso è molto caro per me.”

Mmh. Non mi piace affatto la dedica. Che diavolo significa che appare solo a chi lo merita? Sospiro e continuo la lettura leggendo il prologo:

Capitolo 1

Questo libro è una guida a chi si annoia a morte.
E’ una guida per la vita. E’ come una caccia al tesoro,però in questo caso lo sarà non al tesoro ma alle emozioni mai provate prima. Scegliti un compagno.
Guida per la scelta del compagno:
Deve essere leale. Deve essere uno che non ti ha mai tradito. Deve essere il tuo coetaneo. Deve essere uno che ti ami così talmente assai da seguirti ovunque. In parole povere l’anima gemella,il tuo migliore amico e il tuo difensore tutto insieme. Per trovarlo bisogna attendere fino al tramonto del giorno dopo in cui si sta leggendo questo libro. Infatti,mentre tu stai leggendo,lui è stato avvisato. Ecco! Adesso sta pensando!

“E’ un po’ inquietante,però” penso.
Ha deciso. Te lo dirà domani alle 4 di sera. Oh,non pensare che sia un libro magico o roba del genere. Esso è costretto. Tutto qui! Ah,non so come si chiama per esempio! Non andare oltre con la lettura se la tua anima gemella non ti ha avvisato! Mi raccomando! Ti tengo d’occhio!
 
Respiro ansimando. Questo libro è davvero inquietante. E’ come se sapesse tutto. Ci scommetto la testa che sa persino il nome del mio lui. Figo,però! Sarebbe proprio bello sapere che ho un’anima gemella e sapere qual è! Ero convinta che sarei diventata una di quelle vecchie zitelle noiose con lo chignon che lavorano a maglia aspettando di morire. Do’ un’occhiata all’orologio:le 6:10 di sera. Ho ancora due ore prima che si faccia la cena. Decido di rileggere l’ultima pagina del diario che avevo 14 anni.
“25/06/2011
Caro diario,
forse non ci conosciamo. Ormai sono diversa,o meglio la mia vita è diversa. Mi spiego. Ti ricordi che alla prima pagina di ho raccontato di quanto fosse stata fantastica la mia vita con gli amici che avevo? Del mio fidanzato Luke? E di quando andavo felice tutti i giorni a scuola e a pallavolo e quando andavo a pianoforte? Oggi è sparito tutto. Delle lacrime stanno scendendo. Forse è meglio che ti spieghi cosa significa questo appello.
Devo andare all’indietro a quando mi sono svegliata. C’era il sole che mi abbagliava gli occhi. Come tu sai,adoro dormire con la finestra aperta quindi sono rimasta mezza cieca per almeno 5 minuti. Mi ero preparata e dopo una tazza di cioccolata e cornetto ero partita per andare a scuola. Sì,solo io bevo cose calde d’inverno. Ritorniamo a stamattina. Stavo camminando assorta nei miei pensieri ed ero un po’ nervosa  e allo stesso tempo contenta perché oggi era il mio compleanno e perché avrebbero esposto i risultati degli esami. Io sono sempre stata ammirata perché ero sempre brava a scuola e perché ero una popolare. Nella mia scuola le popolari non potevano essere bocciati e fare figuracce. Dunque quando ero arrivata a scuola ero contenta perché i cartelli ancora non erano appesi alla bacheca così potevo stare ancora un po’ prima di dire addio alla scuola media. Mi ero seduta su un muretto e tutti quelli che mi passavano accanto mi dicevano: “Buona fortuna Charlotte!” Oppure “Mi raccomando! Non essere bocciata! Sarebbe un tale disastro per la tua posizione sociale! Ciao!” Io sorridevo ignara e felice perché ero sicura che sarei stata promossa. Poi era suonata la campanella e mi sono alzata,lisciata per bene i shorts e la maglietta. Avevo raccolto la borsa ed ero andata alla bacheca. Naturalmente c’era la fila. Avevo deciso di raggiungere la mia amica Myra che era più avanti. Lei mi aveva abbracciata con entusiasmo e mi aveva salutata con un: “Se sei bocciata,non siamo più amiche!” Io avevo riso ignara di sapere che non era uno scherzo.  I bidelli si erano fatti strada e tutti erano accorsi a vedere i risultati. Io avevo deciso di aspettare e stavo conversando tranquillamente con la mia amica quando Luke,il capo della squadra di basket, era venuto da me baciandomi dolcemente. Stavo parlando con loro delle vacanze quando avevamo sentito tutti un silenzio strano. Ci eravamo voltati e i studenti o meglio,gli ex-studenti della scuola mi guardavano con compassione. Allora in quel momento avevo deciso di correre per vedere i risultati e accettarmi che fosse uno scherzo. Non avessi mai corso! Ero caduta all’indietro facendomi male. E là avevo fatto la prima figuraccia. Tutti si erano messi a ridere mentre io mi imponevo di stare calma e di non piangere.  Mi ero alzata con fatica ed ero andata a vedere i miei voti. Tutti quanti erano un misero 4! Sì,hai capito bene! Un 4! Il totale era 4! Ero finita! Ero così talmente scocciata all’idea di essere stata bocciata da quasi non accorgermi che gli altri mi stavano lontani come se avessi una malattia contagiosa. Mi ero voltata con il terrore dipinto in faccia. Tutti mi fissavano. Myra e Luke si erano allontanati. In questa scuola che non aveva mai avuto bocciati, c’ero io senza amici come se fossi una sfigata. Dovevo almeno lasciare quella scuola a testa alta. E là era partita la terza figuraccia:ero inciampata su uno scalino e la caviglia mi faceva un male terribile. Bel compleanno che stavo passando! Mi ero alzata ed ero corsa. Avevo corso per almeno un’ora lasciandomi alle spalle la scuola orribile piangendo a più non posso.  Poi avevo deciso di fermarmi in una panchina. Mi ero seduta ammirando la bellezza del parco. Poi avevo sentito delle voci. Erano familiari,infatti erano di Myra e Luke. Mi ero alzata andando nella direzione da cui provenivano le voci e cioè al fiume. Avevo un brutto presentimento. Non so perché ma avevo deciso di nascondermi dietro a dei cespugli.
-Benone! Adesso che Charlotte è stata bocciata possiamo tranquillamente vivere la nostra storia! Non avrei potuto reggere un altro anno così!- questa era Myra.
-Già!Hai fatto proprio bene a suggerirmi di andare a manomettere i voti di Charlie! Un bene veramente grande! Così possiamo andarcene in un’altra scuola senza di lei!- E questo era Luke.
Si erano allontanati ridendo e scambiandosi un bacio. Quei sporchi virili bastardi che credevo amici! Mi ero seduta piangendo. La pioggia aveva deciso di farmi compagnia piangendo con me in questo giorno di compleanno orribile.”

Ciao!
Eccomi ad aggiornare questa storia. Siccome era il prologo l'ho fatto corto ma è qua che mostro come dovrebbero essere in media le lunghezze dei prossimi capitoli.
Ho messo il banner che è bellissimo e grazie ancora a chi lo ha fatto!
Spero che vi piaccia!

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***



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Capitolo 2

Sto piangendo senza sosta. E’ sempre la stessa storia. Non ho mai digerito quella giornata. Per niente. Purtroppo mi era accaduto. E’ per questo che mi “annoio”. Non è che non voglio fare niente,è che ho paura di fare tutto. Ho paura di fidarmi di me stessa per esempio. Ho paura di essere delusa. Magari il libro senza nome mi aiuterà. Chissà chi è questo misterioso ragazzo…
 
Metto il libro di terzo liceo di matematica nell’armadietto. Sono pronta per fare il pranzo. Alle 4,cioè dopo il pranzo, conoscerò la mia anima gemella. Ma… ho dei dubbi. E se fosse uno scherzo? Oppure una specie di aiuto della mia madre? C’ho un sacco dei dubbi. E se semplicemente l’avessi sognato? Prendo lo zaino per accettarmi che il libro ci sia. No,non è stato un sogno. Ho veramente paura.
Vado al tavolo in cui mangio da sola e mi mangio il panino con hamburger. Mentre sto mangiando,sento delle voci:
-Ma l’hai vista quella?-
-Sì,poverina. Tutta da sola!-
I toni(stranamente)non sono canzonatori. Chissà se hanno veramente pietà per me. Mi volto,ci sono due ragazzi che parlano senza sosta. Uno ha i capelli ricci e occhi verdi che mi colpiscono molto. Chissà se sono veri! L’altro è dai capelli castani tinti di biondo.
-Oh,ma non lo sai,Niall? Lei è stata abbandonata da tutti! Ha rischiato di essere bocciata. Per fortuna se l’ è cavata!- disse il riccio. Divento bianca come un lenzuolo. Come fa a saperlo?Ho fatto in modo che gli altri non lo sapessero!
-Bocciata? Come? Mi sembra una studiosa!-
-Due amici suoi hanno manomesso i voti per stare insieme.-
-Non capisco!-
-Una era Myra,la migliore amica. L’altro era Luke. Quando lo ha scoperto ha fatto in tempo a dirlo agli insegnanti. Capisci adesso?-gli spiega pazientemente il riccio.
-Ahh!Che schifo! Spero per lei che sia riuscita a superarlo! Anzi,penso che sia stata brava. Io mi sarei suicidato!-esclama il finto biondo.
-Non scherzare su queste cose e abbassa la voce! Non lo dovrebbe sapere nessuno ma di voi mi fido!-
Voi? Mi volto un’altra volta per guardare meglio. In effetti ci sono altri tre ragazzi che non avevo visto prima. Uno è dai capelli neri con un ciuffo esagerato,un altro ha gli occhi color cioccolato e pochi capelli un po’ arruffati. Infine c’è il ragazzo dagli occhi color celeste che conosco di nome(si chiama Louis) perché fa parte della mia classe.
-Prometto che non lo dirò a nessuno!-dice Louis e alza la mano in segno di amicizia e fiducia.
-Anche noi- si affrettano gli altri.
-Bene!Alziamoci!Anzi,andate pure al bar che vi raggiungo. Devo fare una cosa!- ordina il riccio ai ragazzi. E se fosse lui la mia anima gemella? Mi metto a ridere per l’assurdità che ho pensato. E’ troppo bello! Non va bene. Non può essere destinato uno così ad amare una come me!
I ragazzi annuiscono e partono. Di colpo mi ricordo di avere un panino da finire e qualcuno da aspettare. Guardo l’orologio. Le 15:45. Come ha fatto il tempo a passare così in fretta? Finisco il panino in tutta fretta e mi bevo un po’ dell’acqua. Bene. Un momento,la mia anima gemella sa che sono qui? Il libro non mi ha detto dove trovarlo! Come se qualcuno mi avesse letto nel pensiero,sento vibrare lo zaino. Lo apro e mi accorgo che è il libro perché non ha più la copertina nera ma rosso fuoco. Lo sto per prendere quando… -Ahi!- Il libro brucia! Spero che sia una cosa da nulla!Mentre mi bagno un po’ la mano,un foglio vola dallo zaino. Lo prendo al volo sperando che non mi abbia vista nessuno. Lo apro e leggo le seguenti parole:
“Mai aprire il libro se lui te lo proibisce!
E’ la regola n.1!
Sennò ti ustioni!
Comunque,il ragazzo lo troverai al parco dove hai scoperto l’inganno!
No,non ti leggo nella mente!
Ciao!”
Sono sbalordita. E adesso? Non entro in quel parco da anni.
 
Ebbene sì! Alla fine ho deciso,seppur a malvolentieri,di andare al parco. Dopotutto lo devo affrontare,no? Sono sul pullman che mi porterà al mio amore. Mi infilo le cuffie e mi preparo al viaggio. Ripenso di nuovo a quella giornata. Perché quello che è successo due anni fa è capitato proprio a me? Proprio il giorno del mio compleanno per giunta! Guardo dal finestrino,delle gocce stanno cadendo sulla strada. Man mano,diventano sempre più veloci e sporcano il marciapiede,le persone si affrettano a tornare,gli alberi si agitano a causa del vento… Odio la pioggia! Sbatto la testa al sedile e sbuffo. Può andare peggio di così?
E invece no. Infatti sono nel parco dove sto affondando nel fango con la pioggia che ormai mi ha bagnata tutta. Faccio attenzione a dove vado cercando di ripararmi. Perché non ho portato l’ombrello? La mia madre me lo dice sempre che devo portare a scuola ogni cosa possibile:il pronto soccorso,portafoglio,ombrello,carica-batterie per il mio cellulare. L’ultima non l’ho mai capita. Di cosa ha paura? Che non le risponda? E poi dove lo infilerei? -Ahh!- Urlo. Una delle mie meravigliose nuove blazer Nike è affondata nel fango. Addio 100 euro ben spesi! La pioggia sta scendendo copiosamente e non sono per niente presentabile. Sono sicura che appena mi vede se ne scapperà. Mi faccio forza appoggiandomi su un albero e finalmente ho tirato fuori la scarpa. Forse non è andata del tutto e posso ancora lavarla. Avanzo lentamente chiedendomi dove diavolo sia. Tutto attorno a me c’è il verde,per dire perché ormai è immerso nel fango. All’improvviso vedo un tetto. Sì! Un tetto che non avevo mai visto al parco! A meno che non sia nella zona proibita… Oh no! Mi sono persa! In effetti è comprensibile dato che non ci vado da anni. Corro verso il tetto e mi siedo per terra per riprendere fiato e per ripararmi.
 
-Finalmente sei arrivata!- Mi giro di scatto. Controllo l’orologio,sono le 4:00 in punto! Il ragazzo è dall’altra parte della strada,perciò mi alzo per raggiungerlo. Gli punto un dito contro e gli dico:- Non ci pensare neanche! Non posso essere in ritardo. Sono le 4 in punto!-  Lui si mette a ridere e alza le mani a mò di scusa:-Il mio orologio deve essere davanti. Le mie scuse!- Quando mi avvicino lo vedo e ne rimango sbalordita.
Ciao...
Scusate per il ritardo.Il motivo è che lunedì sono andata a vedere "This is us" per la prima volta.Poi ho avuto una notte insonne e ieri sembravo un alieno.Voi avete visto il film? Come state?
Spero che il capitolo vi piaccia.
Non l'ho riletto per la fretta:se ho fatto degli errori fatemi notare in quale punto,la correzione e io li correggo.
Oltre a questo potete farmi una recensione per piacere? Ho bisogno di sapere che qualcuno l'ha letto veramente.
Ps:mi hanno detto che la storia non è originale.Non capisco,dove l'avete trovata una storia così?Adesso vado a comprare la cover per il mio cellulare,forse stasera risponderò alle recensioni.

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


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Capitolo 3

Lui scoppia a ridere. Sono confusa.
E i suoi occhi verdi non aiutano affatto. Sì,esatto. Era quello della mensa. Quello “bello”.
–Perché ridi?- Gli chiedo. –Mi volevi fare chissà cosa e ti sei bloccata e sembri un pesce lesso!-
Dovrebbe aver ragione. Rimetto a posto quel dito e mi tengo composta. E’ veramente lui la mia anima gemella? Lo capirò immediatamente.
-Cosa ci fai qui al parco?-lo metto alla prova.
-Eh? Non dovevo venire qui per la riunione dei membri del "club di coccodrillo"?- Sembra confuso.
CLUB DI COCCODRILLO?! E questo da dove salta fuori?
-Club di coccodrillo?-gli chiedo più confusa che mai.
Lui mi osserva poi dice:-Ci hanno fatto uno scherzo. Avevo ricevuto un messaggio da te ma a quanto pare non eri tu dalla faccia che hai.-
-Mi fai vedere il biglietto?-Indago.
-Sto scherzando!Ma certo che sono qui per un altro motivo!Non potevo non vedere la tua reazione!-. Mi devo ricordare di dare un pugno al libro. Come può essere questo la mia anima gemella? Come?
-Quale motivo?- e mi tengo pronta ad altri scherzi.
-Ma è ovvio che è per il club di musica!-dice serio.
Io sono esasperata e me ne scappo lasciandolo di sasso.
 
Finalmente sono tornata a casa. Mi butto a peso morto sul letto. Poi mi alzo e mi faccio una doccia veloce. Dopo essermi messa dei leggings e una felpa extra-large e fatta una coda morbida, mi siedo sulla scrivania e mi metto a esaminare il libro. Mi sento un idiota. Devo chiedere a un libro se Harry è davvero la mia anima gemella. Come si chiede una cosa a un libro?
Provo così cantando:
“Caro libro che ha inventato il club del coccodrillo…
Come fa il coccodrillo? Boh?
Harry Styles è la mia anima gemella? Boh?
Puoi rispondermi? Boh?”
Non funziona. Il libro non si è mosso di un millimetro.
Riprovo:
“Caro dolce libro che fa rischiar
di ustionar a meee!
Beee(dovrebbe essere il verso della pecora),muuu,la la laaa!
Voglio la rispostaaaa!”

Il libro si apre e si chiude di scatto.
Poi gli spuntano delle gambette e mentre corre dall’altra parte della stanza mentre io lo sguardo stranita.
Poi si siede comodamente su una libreria,fa spuntare delle mani e le incrocia. Sembra arrabbiato. Ma come fa poi se è un libro senza sentimenti?
-Perché sei arrabbiato?-Gli chiedo sperando che risponda.
Lui si apre e prende una bocca e la attacca come se fosse un adesivo sulla copertina.
-Dovrei raccontarti una storia. Ti va?- la voce del libro è chiara e limpida.
Annuisco per niente tranquilla.
-Sono un libro come vedi tu ma in realtà sono una Voce che dà voce agli oggetti. Lavoro al servizio di Dio. Capito?-
Fa una pausa per guardarmi e mi affretto ad annuire.
-E così sono qui e devo guidarti alla tua anima gemella. Perché tu sei una
creatura-nata-per-soffrire per cui l’unica cura è l’amore e le persone come te vengono sempre condotte verso l’amore.
Noi Voci lavoriamo e poi quando compiamo la missione,torniamo nel proprio oggetto preferito ad aspettare pazientemente il prossimo incarico che può essere dopo un giorno come può essere dopo anni e anni.
Di solito,le creature-nate-per-soffrire si sono sempre innamorate a prima vista della propria anima gemella.
Tu no,tu l’hai rifiutato perché troppo bello ed è la prima volta.
Non sono arrabbiato ma sorpreso,tutto qui.
In questo momento probabilmente un’altra voce sta parlando ad Harry e gli sta dicendo le stesse cose.-
Sono scocciata. Quindi sarei una creatura-nata-per-soffrire?
Davvero,non ne sapevo proprio niente. Se ci penso bene non ho mai avuto una vita felice. Mio padre e mia madre si sono separati,non avevo mai amici veri,e infine non avevo mai un sì a ogni cosa che volevo. Mi viene una domanda.
-Voce,posso fingere di amare Harry?-
-Come puoi pensarlo!No,affatto!Devi amare per forza lui. Senti,le possibilità sono due:o sei innamorata di lui ma non lo vuoi o noi Voci abbiamo fatto uno sbaglio per la prima volta nella storia.-
Annuisco e gli chiedo:-Puoi andartene?-.
Lui toglie gli occhi e la bocca e li rimette fra le pagine bianche.
Nel mentre mi dice:-Sono un segreto,non dirlo.- Poi scende dalla libreria e mettendosi sopra a una scrivania spariscono le gambe e diventa immobile.
Bene,sono finalmente da sola e posso fare una cosa:piangere.
 
Finalmente è venerdì!
Per festeggiare l’occasione mi mette una gonna e dei collant con una maglia
extra-large. Sarò pur una creatura-nata-per-soffrire ma all’abbigliamento io ci tengo. Ripenso a ieri. Non voglio soffrire. Devo dire basta. Mi devo ribellare. Sbatto la spalla con un ragazzo senza farlo apposta.
Il ragazzo si ferma e mi dice irritato:-Basta!Ho già la luna storta!-
Poi alza gli occhi e si accorge che sono io e io mi accorgo che è Harry.
La scena sembra stia andando al rallentatore. Lui alza gli occhi e si spaventa. Poi va all’indietro e mi dice:-Scuuusssaaa- Lo sento lentamente perché sono come ipnotizzata dai suoi occhi verdi. Che gridano sofferenza e aiuto. Mi intenerisco.
Decido di lasciar perdere e gli dico:-Non ti preoccupare.-
Sembra venirgli un’idea improvvisa e si illumina.
–Dobbiamo parlare. Ti va se ci vediamo domani al solito posto alle 7?-
Riguardo i suoi occhi. Sono speranzosi. Per quanto io non lo ami rispondo sospirando un:-Ok.- I suoi occhi si illuminano. –Bene,questo è un appuntamento. Ricordalo.-
E sorride. Poi mi fa un cenno e se ne va. Gli restituisco il sorriso ormai tardi. Quando passo per il cortile della scuola per andare in palestra,mi squilla il cellulare. Lo estraggo dalla tasca e dico: -Pronto?-
-Pronto?Tesoro mio!-
-Ciao mamma- E sbuffo cercando di non farmi sentire.
-Senti,devo dirti una cosa molto importante... non so come dirtela. Che ne dici se vieni a casa che te la dico lì? Meglio dirlo di persona... Sai,è una cosa lunga che potrebbe durare fino a domani...-
-Ok,va bene,ci vediamo dopo mamma.- Chiudo la telefonata preoccupata. Che vorrà mai dirmi di così importante da farmi saltare la scuola?


I'm here!
Sono riuscita ad aggiornare! Sì!
Grazie a un consiglio di una lettrice sono riuscita ad avere un'idea e ho continuato.
Stavo pensando che era troppo poco aggiornare una sola volta alla settimana e forse sceglierò un giorno in più. FORSE!
Che dire? Oggi è iniziata la scuola ed è stato così così e a voi?
Mi aspetto delle recensioni. Ciao,ciao!

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Capitolo 5
*** Capitolo 4 ***


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Capitolo 4
Corro velocemente. Meglio non far aspettare a mia madre. Due case,tre,poi quattro. Mi manca poco ormai.
Ecco! Sono arrivata!
Butto giù lo zaino e cerco le chiavi che ho messo in tasca.
-Mamma,sono arrivata!-Dico mentre apro la porta.
Nessuna risposta. Di solito viene da me con quell’aria da pazza e grida felice dicendomi che mi sono salvata da un’altra giornata da scuola.
-Mamma?-corro in cucina. Non c’è. Provo nella sua stanza.
Il letto è stranamente disordinato. I vestiti sono sparsi qua e là. E sul letto giace una valigia aperta. Quella che usa mamma per ogni trasferimento. No. –Amore!Sei arrivata!- Mi giro. E corro fra le braccia di mia madre. Mi metto a piangere. –Non ce ne andremo,vero?- Mia madre sospira. Mi prende il viso fra le mani e mi bacia sulla fronte. –Dobbiamo andare. Hanno trasferito tuo padre. Lo sai che è un architetto! Perciò dobbiamo andare a New York. Deve seguire la costruzione di un palazzo. Vedrai,ti divertirai e magari ingrasserai!-
Mi metto a piangere e indietreggio. Mi sale una carica dentro di me. Non capisco. Ho sempre desiderato andare a vivere a New York. Avevo fatto un patto con il mio cuscino che se fossi andata a vivere lì mi sarei attivata e avrei condotto la vita di prima. Tutto pur di andare lì. Perché non voglio andarci?
La madre deve essere perplessa come me e mi si avvicina. Accarezzandomi una guancia e tirandomi a sé mi rassicura:-Non ti preoccupare. Ti divertirai.- So quasi per smettere di piangere ma... -NO!-
Prendo un sopramobile e lo scaglio contro il muro. Quello va in frantumi. Quel suono mi incoraggia. –Non ci voglio andare lì! ODIO DOVERMI TRASFERIRE A VOSTRO PIACIMENTO! E NO! ADESSO LE COSE CAMBIANO! IO RIMANGO QUI! ANCHE LEGATA ALL’ALBERO DEL GIARDINO!-
Mia madre mi guarda abilita. Mi si avvicina e...
*SNAAP*
Non ci credo. Mi ha dato uno schiaffo. Scuoto la testa e corro verso la direzione della mia stanza,apro la porta e la chiudo sbattendola forte e mi accascio al muro,coprendomi la bocca e piango e piango.
-Apri la porta!-grida furiosa mia madre.
-NOOO- rispondo con un urlo straziante.
Singhiozzo e aspetto che mia madre se ne vada.
Dopo qualche minuto di pianto appoggio il mio orecchio alla porta. Mia madre sembra essersene andata. Guardo l’ora e sono le ore 15. Ho fame ma al momento non mi interessa: ho solo bisogno di un sostegno forte. E dove cercarlo se non ho amici? Esco dalla casa e cammino,cammino senza destinazione. Poi,senza accorgermene,sono davanti al parco. Mi guardo attorno. Il solito traffico,qualche negozio ma nessuno sembra accorgersi che una ragazza abbia appena deciso di andare nel luogo dei suoi incubi.
Vado direttamente al luogo dove ho incontrato per la prima volta Harry. Mi siedo e mi guardo intorno. Poi,come per magia appare lui. Ricomincio a piangere. Tutte le emozioni che ho cercato di trattenere sono usciti senza essere riuscita a frenarli.
-Che diavolo succede Charlotte?- lascia cadere lo zaino e corre da me preoccupato.
-Non me lo chiedere,ti prego non farlo.- Scuoto la testa e mi rifugio fra le sue braccia. Non mi interessa che lui sia un ragazzo irritabile. Non mi interessa di niente del fatto che non mi piaccia. In questo momento ho bisogno di un abbraccio e lui è il meglio che ho trovato.
Lui non sa che fare,esita ma poi mi accoglie stringendomi forte. Bene:è quello che cercavo.
Dopo 10 minuti in cui lui mi accarezza la testa per rassicurarmi mi stacco.
-Adesso puoi dirmi cosa succede o no?-mi sussurra dolcemente.
Alzo le spalle. –Vado a New York. -
-Mi pare una reazione esagerata per una vacanza in quella città!- mi guarda stranito.
Scuoto la testa.-Non capisci. Non è una vacanza.-
-Cosa?!-. Si alza di scatto. Annuisco.
-Non…non puoi!-
-Hanno deciso i miei.-
E ricomincio a piangere.
-Non ti preoccupare.-Mi prende la testa fra le sue mani.-Ti prometto che troveremo un modo e tu resterai qui. Non mi interessa per quale motivo tu voglia rimanere qua ma ti prometto che tu ci starai finchè vuoi.-
Sorrido amaramente. –Non fare promesse che non puoi mantenere,Harry.-
-Questa la manterrò. Fosse l’ultima cosa che farò-
-Tiè.- Gli dico. Sono un po’ superstiziosa.
Lui mi scoppia a ridere in faccia e io mi unisco contagiata.
-Finalmente sorridi.-
-Davvero ti piace il mio sorriso?- gli domando.
-Mmh- annuisce.
-E’ perché non hai visto quello vero-
-Come? Qual è?-
Mi metto in una posizione in qui metto in bella evidenza il mio viso. Mi avvicino a lui e apro le labbra fino a mostrare tutti i miei denti come una idiota.
-Bleah!Meglio migliorarlo un po’!- esclama lui.
-Sapevo che avresti detto così.- rido.
-Ma io non dicevo per scherzo.- Mi mette le mani e le chiude un po’ e poi si avvicina per baciarmi.
Per la sorpresa mi blocco e spalanco gli occhi. Lui mi bacia e io lo accompagno. So che non era nei miei piani ma mi piace così tanto e ormai sto stupendo me stessa. Perciò perché non continuarlo a farlo?
 
Torno a casa felice. Finalmente sono un po’ rasserenata. Ma a casa mi aspettano brutte sorprese.
-Papà?- chiedo incredula. Non lo vedo da tre mesi.
-Alla buon’ora,Charlotte!Dove sei stata?-
Non posso dirgli la verità. Lui è uno all’antica come mia madre e se gliela dicessi mi metterebbe viva in una valigia con spedizione New York e addio Harry.
-A fare una passeggiata,perché?- mi mostro allegra cercando disperatamente di non far capire che sto dicendo una bugia.
-Beh,mia madre mi ha raccontato l’interessante dialogo che ha avuto con te. Non va bene questo,cara. Noi facciamo sacrifici per te e tu ricambi così?-
Una rabbia ribolle dentro di me. Sacrifici? Lui non era mai stato presente nella mia vita,alle elementari e medie mentre le altre correvano all’uscita verso il loro padre che tornavano dal lavoro e che erano lì per fare una bella sorpresa alle loro figlie,io ero su un muretto ad aspettare la mamma che era sempre in ritardo e stavo a piangere. Adesso viene qui tutto tranquillo per risolvere la situazione,sicuro di comprarmi con i suoi soldi e per poi andare a New York.Non è affatto giusto. Lui continua e per quanto cerchi di non ascoltarlo,sono obbligata ad ascoltarlo.
-Pensa a quanti vestiti comprerai! Pensa a quanti nuovi amici ti rifarai e vedrai che presto dimenticherai i tuoi di qui! Essendo ricca,potrai chiedermi quello che vuoi e che ti servirà per fare bella figura davanti ai tuoi coetanei e farli crepare di invidia!-
Mi avvicino e sicura come mai nella mia vita gli rispondo con un sonoro:-No.- Lui è incredulo. Poverino,non ha mai ricevuto un rifiuto in vita sua.





Olallà!
E così le cose si fanno più interessanti!
Finalmente è arrivato il padre.
Vi sembra cattivo? Ehh,potete aggiungerlo ai #cattivichenonpuoiodiare.
Per chi non è su twitter è un trend o tendenza(ossia l'argomento più parlato. Ce ne sono diversi e in ordine di classifica in 10.
Adesso che ho spiegato scientificamente(?) questo simpatico antipatico trend...
Passiamo a un argomento difficile per me.
Il ritardo! Oddio! Sono passati sul serio due mesi?
Mi dispiace un casino!

Eh,la scuola.
Voi penserete che tutti la tirano in ballo quando si tratta di dire una scusa. Ma aggiungete il fatto che io ho gli esami quest'anno e mi sto impegnando il triplo dell'anno scorso per prendere 10. Così avrò un cellulare nuovo!
*Esulta*
*I lettori stanno per suicidarsi*
Aspettate!Chi di voi non ha mai desiderato di avere un nuovo cellulare?
Su,dai!
Come nessuno? Mah.
Adesso svanisco prima che quest'angolo autore diventi più lungo del capitolo!

 

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