La forza per andare avanti

di chanel_1998
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Capitolo 1°La partenza

''Clara!...Sveglia!''
''Papà altri 5 minuti,mmh ti prego!''
''Clara...forse non hai capito che l'areo non ti aspetta''
Uscì rumorosamente dalla mia stanza sbattendo la porta per far si che mi svegliassi,solo in quel momento il mio cervello riuscì a connettersi bene...Dovevo partire!
Mi vestii in fretta e quando scesi per fare colazione,trovai la compagna di papà vicino alla porta d'ingresso con le mie valigie vicino. ''Buongiorno Clara,allora si ritorna a Londra?!'' mi disse osservandomi dalla testa ai piedi per finire con un mezzo sorrisetto perfido. ''Non vedevi l'ora...'' dissi ancora con la bocca impastata dal sonno e ignorandola,mi avvicinai alla porta della cucina dove una figura maschile alta e snella mi guardava quasi con le lacrime agli occhi.Il mio papà! mi fece trovare una tavola arricchita di fiori,rose blu per la precisione,le mie preferite,un cornetto al cioccolato,un cappuccino fumante e altri vari tipi di brioche. ''Ehm...tutte queste rose blu?'' ''i tuoi fiori preferiti giusto?'' disse con convinzione e dolcezza. Non risposi,rimasi in silenzio mentre prendevo posto su uno degli sgabelli liberi, ''Ohw..e..guarda ti ho comprato due riviste di moda così hai un intrattenimento in aereo'' non risposi neanche a quell'affermazione,afferrai il cornetto dandogli un morso,masticai molto lentamente e inghiottì,solo all'ora gli risposi ''Non vado tanto matta per le riviste di moda'' dissi con freddezza e lui non perse tempo che mi rispose ''Possiamo comprarne altri all'aereo porto!...se vuoi'' mi limitai solo a sorridergli timidamente mentre finivo la mia colazione con tranquillità fino a quando la voce squillante di Katy si fece sempre più vicina alla cucina ''Tesoro non voglio disturbarvi,ma il taxi è già qui!'' mio padre le si avvicinò lasciandole un bacio all'angolo dell'occhio e andando a prendere il suo giaccone di pelle. 
Finì la colazione,salì per lavarmi i denti e scesi,mio padre e Katy la sua compagna mi aspettavano vicino la porta con le mie valigie,mi avvicinai a loro frettolosamente prendendo una valigia,aprì la porta e uscì seguita da mio padre e Kety che portavano con loro l'altra mia valigia,salimmo sul taxi tutti e tre in silenzio fino a quando il tassista ci chiese dove eravamo diretti,mi affrettai a rispondere ''All'aeroporto di Berlino!''

***
Durante il viaggio nessuno dei tre parlò,ci fu un silenzio imbarazzante.Entrammo in aeroporto,dopo aver fatto il ceck- in e tutto il resto.Chiamarono il mio volo così non restava altro che salutare,mi avvicinai a loro molto lentamente tenendo la testa bassa con il cappello di lana che mi scendeva sulla fronte e le mani nelle tasche dei jeans,mi fermai a qualche centimetro da loro incapace di dire una parola,così mio padre si fece forza e iniziò lui per primo ''Ho passato delle belle vacanze invernali con la mia piccola bambina...'' continuò ''So che sei arrabbiata ma..'' lo interruppi prima che continuasse a parlare ''Non è il momento...ne il luogo..adatto per parlare di queste cose'' subito papà riaprì bocca ''Si ma non essere triste..pensa che riceverai altri regali di Natale adesso che vai a Londra!'' lo disse con un sorriso talmente ampio che mi faceva rabbrividire,ma cosa pensava che sono ancora una bambina di 10 anni che si accontenta con un semplice regalo di Natale? così gli risposi ''No ma infatti io non sono triste! anzi non vedevo l'ora di tornare da mamma,ma non per i regali ma per il semplice fatto che lei non mi ha abbandonata e pensa ancora a me!'' Mio padre mi guardò sbalordito e angosciato sapevo di averlo ferito ma non potevo non dirglielo,l'altoparlante chiamò ancora il mio volo così decisi di fare in fretta dicendo un semplice ''ciao'' e dando una pacca sulla spalla di mio padre mentre Katy non la calcolai proprio.Entrai,avevo il posto n13 fila A il sedile a fianco era occupato da un ragazzo molto attraente che leggeva con attenzione la sua rivista.
Mi allaccia la cintura,guardando di tanto in tanto con la coda dell'occhio l'affascinante ragazzo che sembrava neanche accorgersi della mi presenza.Appena annunciarono che stavamo per partire mi infilai le cuffie e iniziai a scorrere il mio pollice sull'ipod fermandosi sulla canzone ''Bad day di Daniel Powtter''. 



Grazie a tutti quelli che leggeranno questo piccolo capitolo...aggiornerò la storia ogni sabato,domani ci sarà il secondo capitolo...Baci Chanel :)

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


La mia vita
 
La canzone finì,dopo circa 2 minuti,mi girai verso il ragazzo attraente ancora impegnato a leggere la sua rivista.
Cominciai a guardare verso il finestrino,immersa tra i miei pensieri,avevo ancora le cuffie alle orecchie ma non stavo ascoltando niente,ad un tratto il ragazzo alzò gli occhi e si girò verso di me ''Scusa,ma queste riviste mi rapiscono!'' rise,aveva una risata molto dolce,gli sorrisi...''Fugurati!''...continuò a leggere la rivista ed io a fissare il finestrino,era un ragazzo dai lineamenti molto dolci,gli occhi verdi erano bellissimi,i capelli neri erano ingellati,aveva un naso perfetto,la bocca carnosa,si intravedeva qualche accenno di barba.Era un bel ragazzo pensai.Subito dopo chiuse la rivista e rialzò gli occhi verso di me ''Andrea'' mi disse allungando la mano verso di me e agitandola lentamente quando vide che io non reagivo ''Clara''.
''Viaggi sempre sola?'' mi prese alla sprovvista facendomi quella domanda,non sapevo cosa rispondere e pure la domanda era facile ''Dipende dalle occasioni'' dissi molto disinvolta,sembrava curioso,mi guardava come se si aspettasse altro,non parlai e distaccai lo sguardo da lui.
Era una situazione un po' imbarazzante,mi sentivo osservata da lui,così decisi di porgergli anche io una domanda ''E tu?'' dissi velocemente ''...Io..mi piace viaggiare,sono Italiano ma da quanto facevo le medie io e la mia famiglia ci siamo dovuti trasferire a Londra per questioni di lavoro'' Ma cosa interessava a me del fatto che è italiano e che si sono dovuti traferire a Londra? Ma trovavo la storia interessante perchè forse era simile alla mia ''Quindi sei diviso tra due nazioni Italia e Inghilterra?'' ''Ebbene si!'' ci fu un minuto di silenzio,volevo fargli altre domande ma non ne avevo il coraggio infondo neanche lo conoscevo!Così fu lui a farmene altre. ''Tu invece?Sei italiana,ma che ci facevi a Berlino? e adesso a Londra?'' la sua era una domanda che mi fece pensare a tutto ciò che avevo vissuto negli ultimi anni,di come la mia vita fosse cambiata in 5 anni,eppure ho ancora in testa le parole di mio padre a mia madre «Mi sono innamorato di un'altra...» quelle parole continuavano a rimbombare nella mia testa,non ce la facevo,mi mancava l'ossigeno,stavo su dando,le mani mi tremavano..''Clara!..Stai bene? Perché tremi?'' non gli risposi avevo lo sguardo fisso nei suoi occhi tremavo sudavo,ma che mi stava succedendo? ''Signorina!La prego...non si sente bene mi porta un bicchiere d'acqua per favore'' ''Certo!arriva!''.Sentivo la voce di Andrea che chiedeva all'hostess dell'acqua,il mio sguardo era fisso ancora nel suo.Bevevo a sorsetti,lasciai cadere il bicchiere nelle mani di Andrea,mi guardava curioso e preoccupato ''Come ti senti?'' gli feci si con la testa senza dire una parola ''Perchè di colpo hai cominciato a sudare e tremare?...ti avevo fatto solo una domanda'' risposi senza pensare ''Scusa,ho una vita difficile'' mi bruciavano gli occhi,incomincia a vedere sfocato,sentivo le lacrime agli angoli degli occhi,volevo chiuderli e sparire o almeno chiuderli e tornare alla vita di prima.In un secondo senza neanche accorgermene mi ritrovai tra le braccia di Andrea e che mi sussurrava tra i capelli ''Stai tranquilla'' mi sentivo strana in quel momento,tra le braccia di un ragazzo che sapevo solo il nome.Mi distaccai dalla sua presa,mi asciugai gli occhi con i polsi lo guardai e gli dissi ''La mia vita è orribile,ma non ci penso molto,cerco di concentrarmi sullo studio e la danza,sono le cose che amo di più,ma quando capitano momenti come questi non puoi far finta di niente'' Mi guardava in modo dolce,mentre mi rimettevo seduta comoda,guardavo avanti senza dire più nulla,fece lo stesso anche lui eravamo entrambi imbarazzati,ma di più io.
 
***
La voce dell'altoparlante annunciava il nostro arrivo,già sentivo l'aria londinese,mi girai e guardai Andrea ancora con lo sguardo sul finestrino,durante il viaggio non ci eravamo rivolti più nessuna parola,ognuno per conto suo.''Siamo arrivati''  mi disse ''Si è ora di salutarci'' gli dissi ''Serio?Vorrai lasciarmi così?senza sapere più niente su di te?Ora ti scrivo il mio numero sulla mano'' prese velocemente la mia mano cacciò una penna dalla tasca dei suoi jeans e cominciò a scrive,non credevo a quello che stavo vedendo,di sicuro non l'avrei mai chiamato,ma come se mi stesse leggendo nel pensiero mi disse ''Sono sicuro,che non mi chiamerai mai tu per prima quindi ora scrivimi il tuo sulla mia mano'' disse in modo autoritario ma con il sorriso sulle labbra,gli presi la mano e iniziai a scrivere.Eravamo scesi,avevamo preso i bagagli e fatto tutto il resto,non restava altro che salutarsi per l'ultima volta,mi voltai verso di lui sbattendo verso le persone che avevo in torno per la folla,lo guardai e gli dissi ''Addio'' sorridendo,mi guardò dispiaciuto e mi disse ''Non chiamarlo addio,chiamiamolo arrivederci,ciao'' continuavo a guardarlo mentre andava via,così mi rigirai e continuai a camminare per conto mio fino al mio taxi.
 
***
 
''Finalmente! Ciao tesoro come sono state le vacanze con tuo padre?'' disse mia madre non appena aprì la porta per accogliermi in casa e abbracciandomi fino a togliermi il respiro.''Maaammaaa'' urlai ''Mi stai soffocando!Fammi entrare e ti racconto tutto!'' dissi.Mia mamma mi aiutò con le valigie,salimmo in camera mia poggiai tutto e ri scesi per salutare la mia sorellina Alessia.''Allora?'' mi fece cenno con la mano mia mamma ''Racconta!'' non ne avevo proprio voglia di raccontarle come erano andate le vacanze,alla fine era stata tutta una cosa monotona,insomma orribile! ''Mamma ho passato le vacanze rinchiusa in casa!'' subito aprì bocca ''Tuo padre non ti ha fatto uscire?'' ''No no mamma,ero io che non ne avevo voglia,non conoscevo nessuno,preferivo state in camera mia con il mio pc'' ''Tesoro mi dispiace tantissimo!adesso sei contenta di essere tornata a casa'' subito riaprì bocca ''Hai fatto qualche esercizio mentre eri li?'' stava veramente domandando se mi ero esercitata?,mi alzavo tutte le mattina alle 6 per correre fino alle 8 e poi iniziare con i passi ''Certo mamma! ma come ti viene in mente!'' a volte non la capisco! ''E nel viaggio con l'aereo invece? vicino a chi sei capitata?'' E non avevo proprio voglia neanche di raccontarle il viaggio! ''Mamma scusa,sono stanca ne parliamo domani,vado a dormire,notte'' mi avvicinai a lei dandogli un bacio sulla guancia,raggiunsi in fretta la mia camera,mi feci una doccia e mi misi il pigiama.
Ero sdraiata sul letto con il cellulare in mano,ripensai ad Andrea,era davvero molto bello! Volevo chiamarlo ma non ne avevo il coraggio,ma mi ricordai quello che mi aveva detto che mi aveva fatto capire che si sarebbe fatto vivo prima lui così aspettai tutta la notte una sua chiamata,ma non chiamò.
 
Sabato prossimo nuovo capitolo ;D

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


FLASH BACK

*** ''Sono innamorato di un'altra donna'' sentì mio padre urlare questa frase a mia madre che singhiozzava pesantemente.Ero ferma appoggiata allo stipite della porta,ero solo una ragazzina di 14 anni,pensavo che tutto questo sarebbe passato,invece no,ci furono le violenti liti tra mio padre e mia madre, gli insulti,le notti che passavo sola in casa con mia sorella perchè mio padre usciva di nascosto e mia madre lo seguiva,il trasferimento dall'Italia a Londra,la mia fuga di casa,la polizia e i vigili del fuoco che girarono per tutta Londra per rintracciarmi.Gli unici amici che avevo li ho lasciati in Italia quando avevo 5 anni,e d'allora non ne ho avuti più,ovvero si ma non erano veri amici.Poi all'età di 16 anni arrivò il divorzio e io crollai in una forte depressione,mi avrebbero dovuta dividere tra mio padre e mia madre,odiavo quella situazione che decisi che non sarei stata con nessuno dei due almeno fino ai miei 18 anni.Subito dopo il divorzio per 3 anni tornai in Italia dai miei nonni materni,per fortuna che con la lingua me la cavavo abbastanza bene non a caso alle superiori avevo scelto lingue,infondo anche se ero di origini italiane i miei genitori mi avevano insegnato a parlare l' inglese appena trasferiti.Quegli anni erano stati i peggiori della mia vita,lontano dai miei genitori e da mia sorella,per tre anni non ho voluto ricevere chiamate,lettere,email da nessuno di loro,mi ero concentrata solo sullo studio e di finire in fretta la scuola da potermi diplomare con il massimo dei voti,è così è stato.Per me studiare era una distrazione a tutto quello che mi stava accadendo. Forse mi ero concentrata troppo sulla scuola,ma in fondo era l'unica cosa che mi interessava realmente,con i miei nonni andavo d'accordissimo ed erano felicissimi che mi concentravo così tanto per gli studi tranne per il fatto che avevo tralasciato completamente la mia vita sociale,avevo lasciato la danza per quei tre anni,ma continuavo comunque ad esercitarmi nella palestra della mia scuola,di pomeriggio quando nessuno poteva vedermi.
Al mio diploma,decisi di tornare a Londra,ormai ero maggiorenne e potevo decidere senza un giudice,ma quando tornai,era tutto così diverso,mio padre era andato a vivere con la sua nuova compagna in Germania a Berlino mentre mia mamma aveva conosciuto un gentil'uomo Francese molto ricco,non riconoscevo più la mia famiglia,mi domandavo dove erano le persone che con con il loro amore mi avevano creata?!Ero strana non sapevo che pensare ma in fondo ero contenta non vedevo più tristezza,odio,disprezzo degli occhi di mia mamma,ma la vedevo semplicemente innamorata,così decisi di dare un'opportunità ad entrambi,avrei diviso le vacanze una volta con mia mamma e l'altra con mio padre.Il resto dei giorni li avrei trascorsi comunque con mia madre per poter stare all'università,alla facoltà di psicologia anche se non centrava niente con la scuola superiore che avevo scelto.I due anni dei 18 e 19 anni li passai con mia madre per prendermi un po' di tempo prima di affrontare mio padre,in quei due anni avevo imparato a conoscere Felipe il compagno di mia mamma era un uomo molto dolce lui non viveva con noi,perchè sapeva che la sua presenza un po' disturbava me e Alessia,non eravamo pronte ad avere un secondo padre,Alessia era più piccola e alcune cose non le capiva e dovevo spiegargli se quell'uomo voleva frequentare nostra madre si sarebbe dovuto comportare in questo modo con noi,anche se poi lui è stato il primo a dire che non sarebbe venuto a vivere da noi fino a che non saremmo state pronte ad accorglierlo.Invece mio padre conviveva benissimo con la sua nuova compagna che io ancora non conoscevo,fino al primo Dicembre quando presi l'aereo e partì per Berlino,per trascorrere tutto il mese con loro.La sua compagna Katy è alta bionda e con gli occhi castani mi ricorda le escort,sempre vestita scollatissima tacco 13 e mini gonna in pieno inverno,quando la vidi non mi fece una bella impressione e sono sicura che non mi sopporta me lo ha dimostrato molte volte durante questo mese,mi ero annoiata da morire,sempre a casa per problemi climatici,non conoscevo nessuno.Durante tutto quel tempo passato a casa,decisi di aprire una scuola di danza solo per hobbie,così una volta laureata potrò trovare un posto fisso,mi misi a fare ricerche per affittare o comprare un locale ben attrezzato e lo trovai,il prezzo era basso e il luogo ben tenuto,così una volta tornata a Londra sarei subito andata a vedere il posto.***

*****

Un suono allucinante mi fece sobbalzare dal letto,la sveglia,maledetta sveglia,segnava le otto,scesi sotto in pigiama salutai la mia sorellina che si avviava alla fermata dell'auto per andare a scuola,presi posto su una sedia libera mentre mia mamma mi versava il thè nella tazza,anche lei ancora in pigiama con sopra un vestaglia di velluto rosa antico che profumava di lavanda. ''Vai all'università sta mattina?'' mi domandò dolcemente mentre prendeva il contenitore con i biscotti al cioccolato i miei preferiti ''Mmmh....'' mugolai mentre bevevo il thè ''Si o no?'' ''No!..ma devo comunque uscire..ti serve qualcosa?Non lavori oggi?'' mia mamma è una maestra alla scuola primaria è molto brava i bambini le vogliono tanto bene,quando torna da lavorare la sua cartella è sempre piena di disegni che le fanno gli alunni. ''Nnno,non mi serve niente...volevo fare un po' di shopping con mia figlia,no non lavoro ho il giorno libero oggi.'' povera mamma ci era rimasta male ''Scusami mamma ma è davvero importate quello che devo fare,un altra volta ok?'' gli dissi afferrando un altro biscotto ''Ok...ma tesoro mentre fai colazione dobbiamo parlare di una cosa'' ''Di cosa'' gli dissi velocemente ''Ma il fidanzato quando te lo fai? ha quasi 20 anni!'' ''Dioo mamma! Non ho bisogno di un ragazzo!E poi non è che ci si fidanza in un secondo,bisogna prima trovarlo e io ancora non lo trovo!'' Gli urlai,restai ferma con lo sguardo fisso alla finestra vedendo qualche goccia d'acqua scivolare sul vetro,non volevo un ragazzo,non volevo innamorarmi e non volevo fare la fine di mia mamma,anche se con l'arrivo di Felipe il suo cuore era ricominciato a battere.''Va bene,allora vado a vestirmi...per pranzo non ci sono,esco con Felipe,devo lasciarti pronto qualcosa?'' mi alzai per lavarmi la tazza senza nemmeno guardarla,ero tornata il giorno prima e il primo pranzo dopo un mese senza vederla lei vai fuori con Felipe?! ''No!So cavarmela da sola'' giurai di aver sentito un 'come no!' da parte sua mentre andava via dalla cucina,non gli risposi  e corsi in camera a prepararmi anche io.


***** 

Uscì di casa,chiudendo la porta alle mie spalle,mi riavviai la sciarpa chiudendomi il cappotto di chachemire firmato Chanel,adoravo qualunque cosa fosse Chanel,il cappello mi scivolò su gli occhi mentre attraversavo il vialetto di casa per raggiungere la mia auto,i mie piedi affondarono su una pozzanghera d'acqua ''Spash'' quel suono mi ricordava quando avevo 7 anni e io,la mamma e papà saltavo sulle pozzanghere,per farmi trovare il lato positivo di quando pioveva,avevo una paura orribile da piccola della pioggia così i miei genitori si inventarono questo rimedio per farmi passare la paura,è funzionò.Entrai in auto,misi in moto il motore dirigendomi in quel locale che avevo visto su internet il mese prima da Berlino,non era tanto lontano da casa,solo 25 minuti di macchina.Parcheggiai affianco a un'altra macchina, mentre attraversavo la strada sentì qualcosa vibrare nella tasca dei miei jeans,presi il telefono senza guardare chi era e risposi ''Pronto?'' ''Clara'' una voce famigliare mi chiamava dall'altro lato del telefono ''Chi parla?'' ''A bene neanche ti ricordi di me?!'' si era lui era Andrea! ''Andrea sei tu?'' ''Almeno il mio nome te lo ricordi ancora'' subito dopo rise e risi anche io ''Che ci fai davanti casa mia?'' mi disse con un tono scherzoso ''Casa tua?Tu che ne sai dove mi trovo!?'' ''Io so,so sempre dove vanno le belle ragazze'' disse ''A si?!'' ''Sii e scommetto che hai dei jeans blu deli stivaletti beige un cappotto nero di chachemire,una sciarpa bianca e un cappello bianco,i capelli marroni lunghi e mossi che porti sulla spalla destra,mentre i tuoi occhi verdi se ricordo bene,guardano avanti e quindi non riesco a vedere bene i tuoi occhi e il tuo bel visino dolce e delicato'' ero rimasta immobile era di sicuro dietro me! non mi girai continuai a parlargli tramite il telefono ''Sei uno stalker?'' dissi ridendo,ad un certo punto sentì una mano calda poggiarsi sulla mia spalla e facendomi girare,era lui sempre più bello!
''Ciao'' mi disse con un sorrisone ''Ciao,ma che ci fai qui?'' ''Ci abito!'' mi disse ''Dove di preciso?'' ''Il palazzo bianco proprio difronte a noi! che coincidenza incontrarci qui,che ci fai?'' ''Sono venuta a vedere quel locale,lo vorrei comprare'' ''E a che ti serve?'' '' Vorrei aprire una scuola di danza'' ''Mi dispiace ma è già venduto,per la precisione ieri'' ''E tu che ne sai?'' ''Lo so perchè quel locale è di mio padre'' ''Aaah,ok'' dissi dispiaciuta ''Mi dispiace,se l'avessi saputo che ti serviva avrei detto a mio padre di non venderlo'' ''Tranquillo,non so nemmeno se me lo sarei potuta permettere'' ''Ma io per te,te l'avrei dato gratis'' risi e non risposi era davvero simpatico è da tanto che non avevo una conversazione con un ragazzo così bello e simpatico ''Che dici di andarci a prendere un caffè?'' mi disse ''Va bene,dai!''.


Ehii,ecco fine del 3° capitolo,lo so,possono sembrare un po' noiosi i primi capitoli,ma quando entreremo nel vivo della storia spero che cambierete idea,oddio,si,potrà anche non piacervi ma ognuno ha suoi gusti,spero comunque che vi piaccia.Prossimo capitolo sabato.Ciao!!

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


4°Capitolo  


Girava  il cucchiaino in senso orario nella tazzina da caffé,come se era nervoso di quel nostro incontro … casuale.Ricordo quando aveva detto all’aereo porto che ci saremmo rivisti… ‘’Allora, com’è questa passione per la danza?’’ ‘’Oh io l’adoro,è da quando ero piccola che danzo ‘’ . ‘’Sai una cosa?’’ gli dissi mentre prendevo a morsi il mio cornetto al cioccolato ‘’No,cosa?’’…’’Usciamo insieme,bhe non è proprio un uscita,però … sai neanche ci conosciamo … ’’ ‘’E cosa vorresti sapere?’’ ‘’Non so,so solo come ti chiami,da adesso so dove vivi ’’ mi scappò un risatina,seguita anche da lui,poi continuò ‘’Chi sono i tuoi genitori,se hai fratelli e sorelle,che lavoro fai…?…’’ Abbassò lo sguardo come se fosse triste,avevo detto qualcosa di male?…ci fu una pausa di pochi minuti ‘’Andrea?!…allora raccontami di qualcosa,che ne so…sono curiosa di sapere della tua famiglia,di tua madre e gli altri’’ ero molto tranquilla mentre parlavo.Dopo un po’ Andrea rialzò lo sguardo e iniziò a fissarmi,prese un grande respirò e parlò. ‘’Allora,sono figlio unico perché……’’ ci fu’ un’altra pausa e poi ricominciò ‘’Mia madre è morta quando avevo 5,aveva un tumore al seno,io sono nato per miracolo,il giorno in cui sono nato poteva essere il giorno della morte di mia madre,ma solo il cielo,sa come sia sopravvissuta … però morì 5 anni dopo ’’ I suoi occhi erano lucidi,scintillavano,le gocce salate rigavano il suo viso,i suoi bellissimi occhi verdi si chiusero lentamente per poi riaprirsi e continuò a parlare,mentre io ero immobile ‘’Ecco perché sono figlio unico,poi dopo le medie io mio padre ci trasferimmo qui,lui ha una catena di negozi di abbigliamento,all’inizio non ero convinto che sarebbe stata una buona idea trasferirci,poi però incominciò a piacermi il posto….così iniziai qui le superiori,e bhe che dire,non frequento l’università,lavoro con mio padre…’’ i suoi occhi erano ancora lucidi,così decisi di alzarmi ed abbracciarlo.

****

Passeggiavamo nel parco,senza dire niente,capivo il suo silenzio,la sua storia è più dolorosa della mia,infondo io avevo ancora una madre o un padre,invece lui era solo,perché un padre non può sostituire l’affetto di una madre,l’aveva persa a soli 5 anni,che ricordi può avere un ragazzo che ha perso una madre a 5 anni?Ero arrabbiata,quando i miei genitori si separarono pensavo di essere la ragazza più triste del mondo,invece no! Lui che ha dovuto sopportare la perdita di un genitore da bambino,lui sa cosa significa sopportare un dolore così forte.
‘’Ci vogliamo sedere?’’ mi disse.’’Si,certo’’…. ‘’Sai mi dispiace molto per tua madre….come si chiamava?’’ ‘’Erika,si chiamava Erika’’ ‘’ Bellissimo nome,scommetto che era bella come te’’ ‘’Non ricordo bene come era,ma alle foto è bellissima..saii mi ci assomiglio molto!’’ ‘’Allora se gli assomigli,sono sicura che era bellissima’’ ‘’Si…una meraviglia’’… ‘’Tu padre invece..come si chiama?’’ ‘’Domenico’’ ‘’Erika e Domenico…..’’ dissi,lui mi guardò un po’ confuso ‘’Che dici?’’ rise, ‘’Niente,niente….e tuo padre? È ancora solo,cioè,dico non si è innamorato di nuovo?’’ ’’No,lui dice che l’amore,quello vero,ne è solo uno,e nessuno lo può sostituire…l’amore vero per lui era mia madre’’ ’’Tuo padre è saggio ’’ ’’Si,lo penso anche io,gli voglio un bene dell’anima,anche se non mi dispiacerebbe vedere mio padre con un’altra donna,vederlo di nuovo innamorato,ma per lui dopo l’amore di mia madre ci sono solo io come figlio…‘’ era dolce,non sapevo che sotto il suo bel viso da bravo ragazzo si nascondesse tutta questa tristezza,mi ero fatta sempre dei pregiudizi sbagliati sulla gente,collegavo sempre i ragazzi carini,bravi ed educati a famiglie senza problemi ossia senza divorzi,senza mancanza di un genitore e poi i ragazzi diciamo un po’ sfortunati a che fare con la droga,fumo,alcol a famiglie ‘’problematiche’’ invece no,lui era l’esempio di un ragazzo senza un genitore cresciuto bene. ‘’Magari mio padre,la pensasse come il tuo dissi.’’ Dissi. ‘’perché?I tuoi sono separati?’’ ‘’Si,storia lunga e complicata’’ dissi sbuffando ‘’Ehii ma io ho tempo racconta,io mi sono confidato fallo tu adesso con me!’’ Non sapevo se stavo facendo la cosa giusta,non avevo raccontato a nessuno dei miei genitori,tranne a una mia amica all’università,l’unica amica che avevo,anche se non siamo mai state così legate,ma un giorno trovò una lettera in mezzo a un mio libro che le avevo prestato,avevo scritto quella lettera qualche anno prima,per sfogarmi per scrivere tutto quello che stavo provando in quel momento,così ero stata costretta a raccontarglielo perché ora mai sapeva già mezza storia.Mi vergognavo così tanto che la mia famiglia fosse separata,anzi mi vergognavo così tanto che mio padre tradì mia madre con un’altra e per questo non volevo che nessuno lo sapesse,ma non so perché qualcosa mi diceva che con Andrea mi ci sarei potuta confidare.’’Mio padre tradì mia madre,cinque anni fa l’ho scoprì,in casa non si poteva stare più,mi faceva male vedere i miei litigare e quasi fare a botte,quando divorziarono ero così arrabbiata con loro che decisi di tornare in Italia,dai miei nonni materni,finì li la scuola,un anno fa tornai qui,e quando mia mamma mi disse che mio padre se ne era andato da Londra per andare a convivere con la sua nuova compagna mi si spezzo definitivamente il cuore’’
Sospirai,c’è l’avevo fatta,ero riuscita a parlare del mio problema che mi bloccava in qualunque modo ‘’Oh mi dispiace’’ mi disse poggiando la mano sulla mia spalla ‘’Sai,mi sento felice’’ ‘’ Come mai?’’ ‘’Questa storia mi bloccava,non so nemmeno io il perché,nella mia testa pensavo che nessuno mi avrebbe accettata se avessero saputo della mia storia,invece tu sei qui,con me…’ ‘’Perchè pensavi questo?Sei una ragazza come le altre!,hai delle amiche?’’ ‘’Diciamo,una sola,e non è neanche così tanto amica…’’ ‘’Sai che facciamo adesso?’’ ‘’No,cosa?’’ ‘’Rincominci a viviere!’’ ‘’Magari’’ ‘’Ehiii la vita non si ferma al divorzio dei tuoi genitori,la vita va avanti!Non puoi restare moscia per tutta la vita!Un giorno dovrai sposarti anche tu,avere figli e cosa gli insegnerai?!Che al primo problema che ti si presenta crolli?Smetti di vivere?Fai l’inesistente?No! Dovrai essere forte! Affrontare i problemi e superarli!’’ Era così deciso e determinato,in qualche modo sentivo che mi avrebbe aiutata ‘’Sei uno psicologo?’’ ‘’perché lo pensi?’’ ‘’Da come mi hai parlato!’’ ‘’No,qui ti sbagli! Io ti ho parlato da amico,voglio seriamente aiutarti,perché nessuno come me può capirti’’ Lo abbracciai forte,avevo bisogno di un abbraccio,era una momento di dolcezza e compassione,non potevo credere a quel che stavo facendo,mi ero confidata e poi con un ragazzo,io che mi ero promessa che non avrei avuto a che fare con i maschi,ero davvero così confusa,era serio quando mi aveva detto che mi avrebbe aiutato,gli credevo e volevo veramente un aiuto,non l’avevo mai chiesto a nessuno,ma infondo infondo la volevo una mano.

****

‘’Sono a casa’’ urlai in mezzo alla porta di casa,mi tolsi le scarpe,le accantonai in un angolo,appesi il cappotto,cappello e sciarpa,misi le chiavi dell’auto in borsa e la poggia sul divano.Urlai di nuovo ma nessuno rispondeva,mi ero dimentica che mia mamma era andata a pranzo fuori con Felipe,non sapevo se ci fosse andata anche mia sorella,ma non vedendola in casa,di sicuro era con loro,almeno lei poteva restare a farmi compagnia.
Salì in camera mia,presi il pc e lo poggiai sul letto e lo accesi,nel frattempo andai in bagno per riempire la vasca d’acqua calda.Quando tornai in camera mi accorsi di avere tre chiamate perse sul cellulare,tutte e tre di una sola persona…Andrea….così lo richiamai.

-’’Ehii mi avevi chiamata?’’
-’’Sii,volevo chiederti se questa sera hai qualche impegno?’’
-’’No mi pare di no’’
-’’Allora che dici di andarci a prendere qualcosa?’’
-’’Va bene’’
-’’Facciamo così arrivi fino a casa mia,tanto sai dove abito e poi andiamo insieme a una parte’’
-’’Devo fidarmi?’’
-’’Ahaha perché no?’’
-’’Scherzo! A dopo,ciao’’
-’’Ciaoo’’

Voleva portami da qualche parte,che curiosa.
Controllai la posta sul pc,lo lasciai acceso sul letto,andai in bagno e inizia a spogliarmi,mi immersi nella vasca e li ci restai per un po’ di tempo.Mi rilassava,adoravo l’acqua,sentivo i muscoli sciogliersi,era una sensazione così bella che mi addormentai.

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


5 Capitolo

Parcheggiai sotto casa sua,erano le 19.30,il sole era già tramontato,la strada era illuminata dai lampioni.Non sapevo come vestirmi,ma non ne feci una strage,mi misi semplicemente dei jeans neri,una camicia rossa,il cappotto di lana e la solita sciarpa e cappello.Non volevo scendere dalla macchina,avevo un po’ paura,così aspettai dentro.
Sentì bussare al finestrino del lato posteriore,mi girai,vidi un uomo con un capello nero e una sciarpa che gli copriva la bocca e il naso.Non riuscivo a capire chi era,ero rimasta immobile,senza sapere che fare,così l’uomo aprì lo sportello posteriore,entrò e dalla sua voce capì che era Andrea ‘’Non mi avevi riconosciuto?’’ ‘’No,veramente mi hai spaventata!’’ rise,poi prese la cintura e se l’allacciò ‘’Andiamo con la tua macchina,la mia è senza gasolio ‘’ ‘’Va bene!Ma dove andiamo?’’ ‘’Ti porto a mangiare una pizza,al miglior ristorante Italiano qui a Londra’’ ‘’Va bene,dimmi la strada’’… 

Durante il viaggio avevamo parlato solo di musica,scoprì che avevamo un gruppo preferito in comune,anche se per il resto avevamo gusti completamente diversi,lui metallaro scatenato,io restavo sul genere pop o bristish-pop. 

****

‘’Una tavolo per due’’ disse Andrea richiamando l’attenzione del cameriere in piedi dietro il bancone,ci si avvicinò e allungando il braccio ci disse : ‘’Prego,da questa parte’’ ci fece strada fino al nostro tavolo,era piccolo e quadrato,la tovaglia rossa risaltava il colore su quella arancione.Prima di sedermi mi spostò la sedia da gentiluomo e mi strinse di più al tavolo,il cameriere era vicino a noi aspettando le nostre ordinazioni, ‘’Intanto ci porti una bottiglia di birra,poi come ripassa le diciamo i gusti della pizza’’ disse con un tono strafottente Andrea,il cameriere annuì e andò da un altro tavolo.
‘’Allora che pizza vuoi ordinare?’’ ‘’Mmmh…tu che prendi?’’ ‘’Quello che prendi anche tu,ecco perché te l’ho chiesto per primo…dai Clara!’’ ‘’Pizza hai peperoni’’ ‘’Va bene,allora anche per me….comunque trovo molto attraenti le ragazze con le camicie!’’ 
‘’Grazie’’ Oddio stavo arrossendo,me lo sentivo,mi veniva da ridere,ma perché? Non potevo ridere che figura ci potevo fare,anche perché che senso aveva se di punto in bianco ad un complimento una persona si mette a ridere?
Per fortuna mi salvò il cameriere che venne giusto in tempo per le ordinazioni.
Mentre mangiavamo,mi lanciava sempre degli sguardi,mi stavo innervosendo,ma solo pochi minuti dopo realizzai che i bottoni della mia camicia si erano sbottonati,nella zona dove tende sempre ad aprirsi,mostrando così,un pezzo del mio reggiseno,mi alzai immediatamente prendendo la borsa e poggiandola sul petto,dicendo ad Andrea che sarei tornata subito dopo.Andai in bagno mi riabbottonai la camicia,provai a mettermi in diverse posizioni per vedere,se i bottoni si sarebbero riaperti,ma non si aprirono così tornai al tavolo per finire di mangiare.
‘’Tutto ok?’’ ‘’Potevi avvisarmi’’ dissi con tono rude ‘’Ma che ci vuoi fare,sono uomo,mi piaceva quello spettacolo perché dovevo rinunciare?’’ ‘’Sei un porco!’’ gli urlai ‘’Scusa,scherzavo comunque era da qualche secondo che si erano aperti,te lo avrei detto,non potevo mica farti girare per il ristorante mezza nuda?’’ stavo per rispondergli quando il cameriere ci posò il conto sul tavolo,aspettando in piedi a braccia conserte. Andrea rovistava nelle sue tasche per trovare il portafoglio,mi stavo innervosendo perché vedevo che non riusciva a trovarlo ‘’Merda,Clara,o l’ ho lasciato a casa o è in macchina’’  ‘’Vuoi le chiavi per vedere se sta in macchina?’’ fece di si con la testa mentre rovistavo nella mia borsa.Passarono qualche minuto e finalmente vidi Andrea rientrare senza portafoglio,il cameriere aveva uno sguardo severo,così presi il mio e gli diedi la mia carta .
Quando il cameriere tornò per riportarmi la carta,guardò Andrea e gli disse ’’Amico,questa uscita ti è andata proprio male’’ dandogli una pacca sulla spalla,era diventato rosso e guardava in basso mentre una piccola risata scappò dalle mie labbra ’’Andiamo va’’ gli dissi alzandomi e prendendolo sotto braccio per raggiungere la porta d’ingresso ed andare nell'auto.
Eravamo sotto casa sua,mi invitò a salire molteplici volte ma rifiutai,così aprì lo sportello e mi salutò mentre si allontanava.Riaccesi il motore dirigendomi verso casa mia.

‘’Dove sei stata?’’ mi sorprese mia mamma appena rientrai ‘’Sono andata mangiare una pizza con un amico’’ ‘’E’ così presto sei rientrata sono solo le 23.00!’’ ‘’Mamma! Se vuoi che rientri dopo la mezzanotte basta dirmelo che vado a dormire in macchina!’’ A volte non la capivo,di solito una mamma deve fare raccomandazioni del tipo ’non fare tardi’ o ’non andare con sconosciuti’ invece lei mi diceva il perfetto contrario ’’No,non volevo intendere questo è che di solito i ragazzi della tua età restano fino a tardi,però sono contenta se torni prima perché vedo che sei responsabile di te stessa,ogni giorno che passa ho la certezza di fidarmi di te,so che un giorno ti allontanerai da casa nostra,ma quel giorno so già che io sarò sicura perché sei una persona corretta e onesta,mi fido completamente di te!’’ ’’Oooh,finalmente! Una cosa giusta l’hai detta!Però non riesco a capire cosa vuoi dirmi con tutto questo discorso sulla mia onestà,correttezza...’’ ''No,niente voglio solo dirti che se un giorno troverai una casa dove andare a vivere da sola e più in là quando troverai qualcuno,sono sicura di potermi fidare ciecamente di te....quando andrai via..'' ''Vuoi cacciarmi di casa?'' ''No che dici...tanto prima o poi dovrai andartene no?'' ''Allora è questo vuoi che io me ne vada?'' ''Ma prima o poi dovrai farlo tesoro'' ''Mi stai innervosendo,vado a dormire'' gli urlai,non sapevo perché stavo urlando,improvvisamente ne avevo voglia,ma infondo sapevo perché,mia mamma voleva farmi capire di essere abbastanza grande da affrontare una responsabilità così grande ed io non mi sentivo pronta e forse anche perché la serata non era andata come volevo.Ma alla fine come doveva andare,era solo una semplice pizza tra un ragazzo e una ragazza solo per conoscerci meglio,ed io di Andrea avevo già capito molto.Mia mamma non disse niente,rimase impassibile sul ciglio della porta,mentre io andavo di sopra per mettermi al letto.


Un suono di qualche secondo mi fece svegliare,era il mio telefono,erano le 4.00 ed avevo un messaggio da Andrea 

-Scusa,per questa sera.Scusa ma non riuscivo a dormire senza dirtelo allora di nuovo scusa. xx A.-

Che dolce pensai,ma ricordarsi di scrivermi le scuse un po’ prima no?! Oramai ero sveglia ed ero sicura che non mi sarei riaddormentata,così decisi di chiamarlo visto che anche lui era sveglio.Non ci pensai sue volte e lo chiamai,gli squilli del telefono mi fecero pensare perché lo stavo chiamando,non ne avevo un motivo valido,avevo solo voglia di parlare con lui.

-’’Allora sei sveglia’’-
-’’Si,mi sono svegliata con il tuo messaggio’’-
-’’Scusa,forse dovevo mandartelo prima’’-
-’’No,anche adesso andava bene,avevo voglia di parlare un po’ con te’’-
-’’Come mai?Dimmi tutto’’-
-’’Non lo so,non so che effetto mi fai,ma mi piace parlare con te’’-
-’’Sono contento,anche me piace parlare con te’’

Ci fu qualche secondo di silenzio era un po’ imbarazzante non sapevo che dire.

-’’Clara ci sei ancora?’’- 
-’’Si sono sempre qui’’-
-’’Adesso forse è meglio se continui a dormi che dici?’’-
-‘’Si hai ragione’’-
-’’Bene,allora buona notte’’-
-’’Buona notte’’

 Riattaccai,mi sentivo meglio dopo aver parlato con lui,ora di sicuro potevo dormire tranquilla.

Fine 5° capitolo,spero che questa storia vi stia piacendo *-* ....vedo che la visitate in molti,silenziosamente xD...Spero davvero che vi piaccia,anche perché i primi capitoli sono un po' noiosi,tra un po' entreremo nel vivo della storia! *o* Sabato prossimo nuovo capitolo!!! Baci Chanel :*

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


UNA SETTIMANA DOPO

Dopo la chiamata di quella notte Andrea non si era fatto più sentire.
Volevo vederlo,ma pensavo che si sarebbe fatto vedere lui,così lo ignorai anche io.Era stata un settimana molto stressante,avevo studiato notte e giorno per preparami all'esame di oggi,ma avevo lui nella testa,non riuscivo a concentrarmi,infatti il risultato dello studio della scorsa settimana si è visto dal mio scarsissimo voto.

Ero seduta sul divano con il cellulare in mano,mia mamma con il pc.

''Che fai mamma?''
''Niente che può interessarti''
''Che hai?Perchè non posso vedere che fai sul pc?''
''Perchè...perchè non sono affari tuoi,io vengo per caso a dirti con chi messaggi?''
''Si che lo fai!''
''Non è vero,va bene adesso basta sto facendo!Non distrarmi!''
''Come vuoi...''

Continuai a fissare il cellulare,perchè non si faceva più sentire?! Forse aspetta una mia chiamata?Volevo chiamarlo...

''Mà,se una persona ti è...come posso dire...molto vicina e poi ad un certo punto non si fa più sentire,secondo te cos'ha?''
''Non lo so,tu l'hai mai cercato?''
''No,è sempre lui a cercare me''
''Allora si sarà stufato di cercarti lui e vuole che lo cerchi tu,non credi?''
''Hai ragione....lo chiamo''
''Ma di chi stai parlando?''
''Nessuno mamma,nessuno!''

Mi ero chiusa in bagno,mi batteva il cuore mentre avevo il dito contro lo schermo del cellulare indicando il suo numero,così decisi di chiamarlo.Ogni squillo era un mio battito di cuore,il telefono squillava ma lui non rispondeva.Così riprovai,riprovai,riprovai ancora...niente,silenzio,gli squilli riempivano la stanza.Richiusi e uscì dal bagno.Pensai che forse era con qualche amico,oppure con la ragazza.Pensavo e ripensavo mi aveva detto che aveva una ragazza?Non lo ricordavo,stavo impazzendo! ERA FIDANZATO?
Andai in camera,mi sdraiai sul letto,solo all'ora pensai di cercarlo su facebook.
Andrea
Andrea
Andrea
Andrea
Andrea....eccolo!L'avevo trovato,gli inviai l'amicizia e controllai se era fidanzato,SINGLE,non ci credevo,era davvero single?Non ci credevo...mi stava succendendo una cosa strana,mi stavo innamorando?La mia testa si riempì di dubbi,domande,paure....ma questa volta pensai,è l'occasione giusta per cambiare!Basta domande,basta dubbi e paure! Ora volgio cambiare voglio essere la nuova Clara! Voglio essere forte e se è vero che questo ragazzo mi piace,non voglio farmelo scappare!Ci devo provare,ci devo riuscire,devo VINCERE!

Passò anche un'altra settimana e di Andrea,niente.Decisi di andare a recuperare l'esame andato a male,questa volta era andato bene,almeno questo pensai!
Continuai a chiamare Andrea giorno e notte,ma di lui niente.
Non mi scoraggiai,infondo faceva parte del piano della nuova Clara!
Notai che la mamma era un po' strana ultimamente,non usciva con Felipe da un po' di tempo,pensai che avevano litigato,così domandai a mia sorella cosa le stava succedendo,mi disse che non avevano litigato ma si stavano prendendo un po' di tempo.Cosa succedeva a mamma?
Era sempre incollata a quel pc,chattava e chattava,ma con chi?

''Mamma''
''Che vuoi?''
''Che dici di invitare Felipe,questa sera?''
''Ahahah...questa mi è nuova...come mai?''
''E' da molto che non vi vedete,sto pensado che non lo inviti perchè sai che mi da po' fastidio...ma voglio dirti una cosa,voglio cambiare,voglio accettare Felipe,Katy e chi altro ci sarà poi,quindi se vuoi invitarlo per me non c'è nessun problema!''
''Vedi,il problema non sei tu,semplicemente è che non voglio invitarlo''
''Ma perchè cosa è successo?Ti ha trattato male?''
''No affatto,sono stata io a dirgli di darmi un po' di tempo''
''Ma tempo per cosa?Per chattare con non so chi?E poi su che siti chatti?''

Gli spostai la mano dal pc,lei con l'altra cercava di chiudere lo schermo,ma l'afferrai,gli presi il pc con forza e notai che era su siti dove parlare con l'anima gemella o cose del genere...

''Mamma che ci fai su questi siti?''
''Lascia il mio pc,Clara è un ordine!''
''Mamma ma ti rendi conto che questi siti sono pericolosi!''
''Clara!!!''

Si avvicinò di scatto e si riprese il pc,andando in camera sua e chiudendosi a chiave.
Proprio in quel momento mi squillò il cellulare ANDREA. ''Oh bene è resuscitato!'' 

-''Pronto?''
-''Ehilà come va?''
-''Ciao,ma che ti è successo?''
-''A me niente e a te?''
-''Tutto! Sono due settimane che provo a chiamarti ma non rispondi!''
-''Ehmm,avevo il cellulare rotto,mi dispiace,ho appena visto la tua richiesta d'amicizia,che faccio l'accetto o la rifiuto?''
-''Fai un po' tu''
-''Allora la rifiuto...ahahah scherzo! Che hai?''
-''Ho appena scoperto cosa fa mia mamma con il pc''
-''Che fa?''
-''Che dici di vederci e ti racconto?''
-''Va bene,tra 15 minuti sotto casa mia''
-''Ciao''

''E' normale,che tua mamma voglia conoscere un nuovo uomo!''
''Non è normale cercarlo su siti come quelli...e poi lei è già fidanzata,che gli serve un altro?''
''Non lo so...''
''Ma quello non era il cellulare che si era rotto?''
''Ne ho ricomprato uno uguale''
''Capito...''
''Che ne dici di salire su a casa mia''
''Va bene''

Uscimmo dal bar sotto casa sua,faceva molto freddo e lui stava solo con una felpa,senza cappotto o capello,come faceva a non sentire così freddo? 

''Ma non senti freddo?''
''Sono abituato a cose che fanno più male di un raffreddore''

Quando entrai in casa,vidi il disordire regnare!Cosa potevo aspettarmi,due maschi soli...
Ad ogni passo Andrea si chivana e raccoglieva gli oggetti da terra o con il piede cercava di nascondere la sporcizia sotto i divani o mobili.Mi fece entrare in camera sua,aveva un letto a una piazza e mezza con enorme piumone blu,sulla scrivania regnava il disordine più assoluto,pc,telenofo,foglii sparsi,2 paia di cuffie,cavetti,libri...le pareti erano di unv erde smeraldo,notai che aveva molte foto di sua madre,un enorme poster regalato dai suoi compagni per i 18 anni,foto di calciatori e un calendario con delle ragazze...insomma cose indecenti,quando si accorse che lo stavo fissando si giustificò

 ''E' un regalo di compleanno che mi hanno fatto i miei amici...''
''Quel che conta è il pensiero''
''Hai ragione ahahah'' 
''Verde...ti piace il verde?Anche le tende sono verdi!''
''Si..verde speranza! Eh già è il mio colore preferito''

Quando sorride è la fine del mondo,i suoi occhioni verdi sono una cosa indescrivibile,i capelli disordinati sono una meraviglia,li portava abbastanza lunghi,cercava di farsi una cresta,però senza alcun risultato,la bocca,quella maledetta bocca! così rossa e carnosa,stavo morendo!Avevo una voglia pazza di baciarlo,di tenere le sue labbra sulla mie,non potevo farlo!La felpa abbastanza strezza metteva in risalto il suo torace,così muscoloso!Oddio volevo toccarlo,toccarlo,toccarlo...stavo impazzendo di li a qualche momento avrei fatto una pazzia se non si toglieva da davanti i miei occhi.

''Anche io il mio...sei fidanzato non ricordo di averti già fatto questa domanda''
''No non lo sono...e tu?''
''No''

Mi stavo avvicinando a lui,le gambe camminavano da sole,non riuscivo a collegare il cervello ai miei movimenti...cosa mi stava passando per la testa?Andrea fece un passo in dietro,due passi indietro,tre passi...finchè non andò a sbattere al bordo del letto,non aveva scampo!L'avrei baciato!
Avevo quella voglia matta di prenderlo,sbatterlo al letto e saltargli a dosso,infondo pur essendo una ragazza tranquilla,in me c'era sempre stato quel pizzico pazzia,anche se non l'ho mai dimostrato,visto che volevo cambiare,quella sarebbe stata l'occasione giusta,così gli presi le spalle lo feci cadere sul letto,mi misi su di lui ee...lo baciai...un bacio dolce,calmo,veloce,a stampo.
Mi alzai subito e lui con una faccia dispiaciuta mi prese le mani e mi ritrascinò su di lui,questa volta ci rotolammo sul letto,finendo io sotto di lui,baciava bene e come!Le sue labbra erano meravigliose,il suo profumo,l'alito fresco...era tutto,poi incominciò a baciarmi con foga,rimanemmo sempre nella stessa posizione per almeno una decina di minuti.
Quando riaccesero le luci nel mio cervello,capì cosa avevo fatto,così lo spinsi in modo da alzarmi,anche lui si alzò,eravamo uno difronte all'altro.

''Oddio!!!''
''Non avrei mai voluto baciarti e buttarti nel letto...scusa...scusa non so cosa mi sia capitato''
''Tr-tr-anquilla...è stato bello però!''
''Si..ma non doveva succedere..che imbarazzo''
''Ma quale imbarazzo,l'importante è che ci sia piaciuto no?!Ti è piaciuto?Perchè a me si''
''Ehmm...s-s-si!''


Scusate!Scusate!Scusate! Purtroppo il mio pc è deceduto :( per ora non ho possibilità economiche di comprarne un altro quindi non aggiornerò più ogni sabato ma solo quando ho possibilità di accedere da altri pc...scusate ancora...ciao e buona lettura,spero vi piaccia :*

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