Marco e Ada, due ragazzi pieni di avventure.

di The_Matto
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1. ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2. ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3. ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1. ***


Era il 16 settembre, l'estate era finita quasi per tutti, non ti potevi più svegliare alle 10 e, in tutta tranquillità, fare colazione. No, d'ora in poi ti dovevi svegliare alle 7 del mattino e fare una colazione veloce, perchè ricominciava la scuola e si doveva tornare dai propri compagni che ti avevano accompagnato per tutto l'anno precedente.
Per Marco e Ada, però, non era così. Loro dovevano incontrare i loro nuovi compagni che gli avrebbero accompagnati per i 5 anni successivi. Dovevano fare nuove conoscenze, fare mille avventure e divertirsi insieme.


16 Settembre, ore 7:40

Si trovavano , fuori dalla scuola , tutti i ragazzi pronti a ricominciare un nuovo anno, anzi 5 nuovi anni, insieme ai loro nuovi amici. Tra essi, si trovavano Marco e Ada, i nostri 2 protagonisti.
Erano tutti ammucchiati per entrare dentro la scuola, e all'improvviso gli sguardi, sconosciuti, di Marco e Ada si incontrarono. Stettero per più di 10 secondi così, nessuno poteva interromperli, tranne che il suono della campanella.
DRIIN, DRIIN, DRIIIIIIIN. Si aprirono i portoni e la scuola si riempì.
Essi furono costretti a interrompere i loro sguardi, sperando di rincontrarli nella loro classe.


16 Settembre, ore 14:30. Casa di Ada.

"Beh, come è andata a scuola?" chiese Anna, la madre di Ada, ad essa.
"Bene, andava tutto bene...fino a quando non è suonata la campanella." rispose Ada.
"Non capisco che intendi?" chiese Anna, non afferrando il concetto di Ada.
"Fuori dalla scuola ho incontrato un ragazzo bellissimo. Aveva i capelli biondissimi e gli occhi azzurri che mi facevano stare in paradiso, volevo stare a fissarlo per ore ma poi è suonata la campanella"
"E come si chiama?"
"Non lo so mamma, non lo so, altrimenti non starei qui a lamentarmi!" spiegò Ada alla mamma. Dopo questa frase Ada se ne andò in camera sua.
"Ada ma... aspetta!"
La mamma andò in camera da Ada.


16 Settembre, ore 15:23. Casa di Marco.

"Com'è andato il primo giorno di scuola, figliolo?"
"Bene papà, bene. Ho una classe bellissima, ma sento la mancanza di una persona.." rispose Marco al padre.
"Oh e che persona? Non ti ho mai visto legare una forte amicizia con qualcuno o qualcuna" rispose Giovanni, il padre, togliendosi i suoi occhiali da vista.
"Infatti papà, questa persona non la conoscevo. L'ho "conosciuta" fuori dalla scuola. Ma non l'ho mai conosciuta, ho solo incrociato il suo sguardo, e lei il mio."
"Almeno sai come si chiama?" chiese il padre, accarezzandosi la sua folta barba.
"NO PAPÀ, NON LO SO. SE LO SAPEVO AVREI GIÀ PROVATO A TROVARLA IN QUALSIASI PARTE DEL MONDO!"
"Calmati Marco, la troverai. Sai, quando ero ragaz...."
"NO PAPÀ. NON VOGLIO SENTIRE LA TUA VOCE. VOGLIO SENTIRE LA SUA VOCE, O ALMENO RIVEDERE QUEI MERAVIGLIOSI CAPELLI CASTANI CHE FACEVANO DA CORNICE ALLA SUA FANTASTICA FACCIA, E QUEGLI OCCHI AZZURRI MOLTO PIÙ BELLI DEI MIEI"


Marco andò in camera sua, per provare a cercare quella bella ragazza di cui lui si era "innamorato".
"Non la troverò mai. Ma il mare è pieno di pesci, andrà meglio"

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Capitolo 2
*** Capitolo 2. ***


Passarono 2,3 o 4 giorni e di quella meravigliosa ragazza non ci fu traccia. Ogni giorno Marco si guardava attorno, sperando di trovare quella misteriosa ma bellissima fanciulla di cui lui si era innamorato follemente.

Sembra strano, ma dallo sguardo Marco voleva già stare con lei. Si era innamorato del suo sguardo. Marco la voleva per forza trovare, subito e immediatamente. Non voleva perdere tempo: andò in bagno guardando e perlustrando tutto il corridoio sperando almeno di vedere, in una di quelle classi, quello sguardo. Marco, però, non tornò in classe. Rimase in bagno a pensare, pensare e pensare..

Erano le 12:45 e la professoressa iniziava a preoccuparsi per il suo alunno, e quindi mandò 2 bidelli a trovarlo. Stettero fino a pomeriggio a cercarlo, ma di Marco non c'era traccia. Non era in bagno, non era nel corridoio, non era in nessun armadio. Passarono 3 ore, Marco non rispondeva al telefono.
"Dove d-diavolo è M-Marco?" disse la madre, preoccupatissima.
"Non so cara, che ne dici andiamo a scuola?" chiese il padre, insospettito.
"Cert-to tesoro, s-subit-to!"
-
Arrivati a scuola chiesero alle professoresse se avessero visto Marco, ma esse risposero che verso le 10:30 era andato in bagno e da lì non fu mai più tornato. La madre allora, prese la sua macchina e andò in giro per la città sperando di ritrovare suo figlio.
"Spero di ritrovarlo.." pensò la madre, tristissima.
Il giorno dopo su tutti i giornali e telegiornali : "Scomparso ragazzo nei pressi di Trani, ma i genitori non mollano" sotto al titolo c'era una foto recentissima del ragazzo, presa dal suo compleanno.
Intanto a scuola..
"Attenzione! Scomparso ragazzo proprio in questa scuola, ora distribuiremo un giornale con la sua foto al di sotto del titolo, spero qualcuno di voi lo conosca!"
Era l'altoparlante, la voce era quella del preside. Ada, intanto, aspettava la foto che arrivò dopo un quarto d'ora dall'annuncio.
"Ma, ma, ma questo è quel ragazzo bellissimo incontrato il primo giorno di scuola! Dove sarà andato?"
"Professoressa, non sto bene mi fa male la pancia"
disse Ada alla professoressa, in modo da poter uscire dalla scuola e andare a cercare Marco.
"Certo Ada, dammi il numero di tua madre e verrà lei a prenderti."
"Nono, ho la sua firma, dove dice che se devo uscire dalla scuola posso pure farlo da sola."
"Ecco a lei la firma" disse Ada, mostrando la firma di Anna.
"Ok mi fido di te, prepara lo zaino ed esci."
Ada dopo essere uscita dalla scuola, con il giornale tra le mani, andò a cercare Marco.
"Quindi si chiama..Marco? Bel nome!" dopo aver visto e riletto il giornale più di una volta, Ada vide l'indirizzo di casa e il numero di telefono dei genitori di Marco.
"Oh ma guarda qua!" Ada arrivò a casa di Marco.

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Capitolo 3
*** Capitolo 3. ***


.. Driin, Driiiiiiiin!
"Oh ma ciao, chi è lei?" disse il padre.
"Sono una ragazza che conosce Marco!"
"Ahh, sei quella ragazza che l'ha incontrato fuori dalla scuola,giusto?"
"Si, ma non l'ho mai incontrato. Vorrei tanto farlo, andiamo a trovarlo!"
esclamò Ada, impaziente di incontrarlo.
"Ma certo, TESOROOOO! Io e questa ragazza di nome Ada andiamo a cercare Marco!"
"Ok, ci sentiamo!"

Giovanni e Ada si incamminarono per il lungomare, fino ad arrivare al centro storico della città.
"Spero che tu e Marco diventiate grandi amici, sai lui è rimasto molto scosso dalla morte del nonno. Successe 3 anni fa, aveva 11 anni. Era molto affezionato a lui, infatti aveva il suo stesso nome e, ancora oggi, appena pensa a lui gli scende una lacrima. Tutte le volte che lo andavamo a trovare, lui gli raccontava una storiella e poi giocavano a Scopa. Appena ebbe la notizia della sua morte, non smise di piangere per 3 lunghi giorni. Lo amava." disse Giovanni con una voce alquanto 'triste'.
"Che bella storia, a me fortunatamente non è morto nessun parente...anzi si, ma ero piccolina, quasi 5 mesi. Era il mio bisnonno, Domenico." disse la mora.
All'improvviso ci fu un blackout in tutta la città.
Non si vedeva niente e, improvvisamente, un ragazzo con un cappuccio e felpa nera si avvicinò ai due. Accese all'improvviso una torcia, uscita dalla sua tasca, e si sedette accanto a loro.
"Chi è?" disse Ada, spaventata.
"Non so!" rispose Giovanni.
Si accesero le luci e quel tizio si svelò essere Marco.
"Marcooo!! Dov'eri andato per tutto questo tempo?"
"A farmi un giro.."
rispose Marco, tranquillo.
"Ora ti dovrei punire, ma non lo faccio perchè sono troppo felice!"
"Aspetta, ma quella ragazza.."
Marco venne interrotto dal padre
"Si.. è proprio lei! Ora torno a casa,non mi voglio intromettere. Miraccomando non fate tardi."
Il padre, nonostante avesse detto di andarsene, rimase dietro un muretto a vedere che stava per succedere.
"C..iao, come ti chiami?" disse Marco, imbarazzato.
"Ada, invece io so come ti chiami, Marco."
"Ci scommettevo" disse un ironico Marco.

"Andiamo a fare un giro?" propose Ada.
"Certo che sì!"
Marco e Ada fecero una passeggiata per tutta la giornata e, dopo essersi conosciuti ed aver acquisito confidenza l'uno con l'altro, tornarono alle proprie case.
"Ci sentiamo domani!" disse Marco, arrossito.
"Certo, a domani!" rispose Ada.

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