La Corte dei Miracoli

di elfin emrys
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La Corte dei Miracoli ***
Capitolo 2: *** Mia triste anima sola ***
Capitolo 3: *** Ho tante noci di cocco splendide ***
Capitolo 4: *** Il mondo è tuo ***
Capitolo 5: *** Il mio nuovo sogno ***
Capitolo 6: *** Ma con me ci sei tu ***
Capitolo 7: *** Bella Notte ***
Capitolo 8: *** Uno sguardo d'amore ***
Capitolo 9: *** Ti vada o no ***
Capitolo 10: *** Lo stretto indispensabile ***



Capitolo 1
*** La Corte dei Miracoli ***


Personaggi: Keima Katsuragi, Ryou Asama, Chihiro Kosaka, (nominata) Ayumi Takahara, (accennata) Kanon Nakagawa

Rating: Verde

Film: Il Gobbo di Notre Dame

Pairing: Keima/Chihiro a interpretazione personale

Parole: 614 

 

La Corte dei Miracoli

 

Keima e Ryou videro solo buio e poi della ragazze li circondarono ridendo.

-Bene bene bene... cosa abbiamo qui?

Una figura misteriosa apparve dall'oscurità, mentre una dolce voce femminile sembrava deriderli con solo quelle parole. Una di loro si avvicinò, gridando che erano intrusi e spie.

-Non siamo spie!

-Ascolta...

I due sentirono la bocca venire tappata con dei fazzoletti di stoffa, mentre la sconosciuta faceva vedere il suo viso sorridente.

-Non interrompetemi! Siete stati bravi a trovare il nostro nascondiglio... sfortunatamente non vivrete per raccontarlo!

La ragazza aveva i capelli corti e scuri e due occhi vispi e, alla fioca luce delle torce, vagamente inquietanti. Era vestita di nero, tranne per la maglia larga che era stretta dal un corpetto scuro. Keima la guardò attentamente.

-Chi...hiro?

Lei sorrise ancora.

-Vi è capitato di udire in giro del covo nascosto dei ladri e poi più: è la corte dei miracoli dove ogni cosa è possibile e voi siete qua!

Lei avvicinò il proprio viso al loro, per poi indicarli con un indice. Si girò scendendo delle scale. I due vennero spinti dietro di lei.

-Chi ne uscirà forse parlerà!

Chihiro conficcò un coltello in uno dei crani alle pareti, per poi guardarli.

-Mentre i morti no e il segreto di noi porterete con voi.

Lei scese ancora, per poi fermarsi su uno spiazzo. Keima sentì il suo respiro sul viso, mentre lei lo guardava dritto negli occhi e gli toccava una guancia con la punta di un dito.

-Abbiamo un metodo che non fallisce: è un po' -come dire?- finita per voi! E dei miracoli questa è la corte, ma il vero miracolo è uscire di qua!

Una tenda si aprì rivelando come una città sotterranea dove la luce era soffusa da delle torce e grandi candelabri sovraccaricati di candele. Keima e Ryou rimasero senza fiato, quando Chihiro fece un passo avanti e cominciò a chiamare le altre intorno -erano... solo ragazze?- e delle scagnozze mettevano loro una corda al collo.

-Radunatevi gente, abbiamo due cappiucci questa sera! Una biforcazione: due spie dell'Inferno...

Degli schiamazzi si alzarono dalle ragazze sottostanti. Chihiro sorrise, contenta per l'intrattenimento che avrebbe offerto quella sera alle sue seguaci. Accarezzzò le due corde, mentre si girava nuovamente al pubblico.

-Oh, ma non sono due spie qualsiasi!

Si mise dietro Keima.

-Il loro miglior buddy...

Poi andò dietro Ryou per riapparire accanto con uno strano sguardo.

-...E lo stupido aiutante di Nora.

Lei li guardò.

-Qua la giustizia è veloce: io sono avvocato, anche giudice, faccio da me! Noi preferiamo finire al più presto perchè la sentenza diverte di più!

Chihiro accarezzò la leva che avrebbe abbassato al più presto per impiccare finalmente quei guastafeste.

-Un'ultima parola!

I due ragazzi si mossero a disagio, cercando di dire che Ayumi li aveva chiamati. Chihiro rise allegra.

-E' quello che dicono tutti!

Lei andò loro dietro. Keima cercò di girare la testa. Gli si accapponava la pelle al pensiero che sarebbe morto lì, per mano di Chihiro.

-Dopo, vagliato ogni prova noi...

Una ragazza dai capelli rosa alzò la mano.

-Io obietterei!

-Non si può.

-Perchè no?

-Zitta!

Altre le chiusero la bocca e lei borbottò un “Accidenti”. Poi Chihiro poggiò una mano sulla spalla di Ryou.

-E' l'innocenza dei crimini...

Passò dietro Keima per poi posargli il palmo dell'altra mano sul petto e sospirando contro il suo orecchio.

-Forse il peggiore che c'è...

Lei sorrise, allontanandosi.

-Impicchiamoli e via!

Chihiro stava per piegare la leva quando una ragazza apparve fra la folla.

-Ferma!

Ryou sospirò: erano salvi. Keima si girò un attimo verso Chihiro, che ricambiò lo sguardo. Lei sorrise, alzando le spalle.

Maledetta, quasi ci aveva creduto che l'avrebbe ucciso.

 

Note di Elfin:

Vabbè, avete visto anche voi che non ha nè capo nè coda XD Fa solo parte di una serie di immagini che mi ero prefissata nella mia testa sentendo diverse canzoni della Disney... e questa canzone è stata la prima che mi è venuta in mente! Non so, ma qualche giorno fa la stavo risentendo e mi sono immaginata Chihiro che faceva "Bene bene bene, cosa abbiamo qui?" XD E' anche uno sfogo della mia attuale fissazione con i crossover in cui c'entrano il film Disney, eh u_u Userò un sacco di personaggi *-* E ci saranno diverse coppie u_u

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto ;)

Kiss

 

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Capitolo 2
*** Mia triste anima sola ***


Personaggi: Kanon Nakagawa, Nora Floriann Leoria, (accennato) Keima Kasturagi, (accennato) Ryou Asama

Rating: Giallo

Film: La Sirenetta

Pairing: Keima/Kanon

Parole: 1045

 

Mia triste anima sola

 

Nora sorrise, capendo che quella era la sua occasione per conquistare il potere che tanto aveva desiderato.

-Mia cara, dolce piccina: è quello che so fare meglio! Io vivo soltanto per questo: aiutare la povera gente della terra, quelle come te, povere indifese che non hanno nessun altro cui doversi rivolgere.

Ryou, il suo assistente, ridacchiò, pregustandosi la vittoria, mentre Nora si dirigeva con passo sicuro verso una strana credenza.

-In passato sono stata un po' cattiva... a una strega somigliavo in verità! Son cambiata, sai, però, non sono più così: la vita mia è diversa credi a me! Ooooh, sì!

Kanon sentiva brividi di paura e nervosismo attraversarle la schiena. Quella donna era spaventosa. Oh, era molto bella, questo sì, ma aveva un qualcosa di malvagio negli occhi e di malizioso nelle movenze che, decisamente, la rendeva terrorizzante.

Lei le prese la mano guidandola verso uno spazio più aperto creando una specie di calderone con il manto di piume.

-C'è una cosa che ho sempre posseduto ed è il talento per i giochi di magia, ma ti prego, non scherzar: io cerco di aiutar le persone più infelici intorno a me!

Nora tossì volgendo leggermente la testa verso Ryou che guardava estasiato.

-Patetico...

Kanon si strinse le braccia tentando di non far vedere la pelle d'oca.

-Io la gioia darò a chi vorrà: c'è chi vuole dimagrire o chi soffre per amore e con me, oh, guarirà... Oh, io la gioia darò a chi vorrà: la pozione tutti vogliono da me “Nora, aiuto” e io dirò “Son qua”.

Kanon sentì diverse le urla e i gemiti di diverse persone rimbombare nella stanza che era diventata ormai quasi un antro tanto l'aria era cupa e pesante.

-Ma non sempre va così...

Nora le cammina dietro. Kanon si gira, nervosa.

-Se qualcuno si è scordato di pagarmi l'ho punito, l'ho punito, questo sì. Ma di solito però sono una santa in verità! Perchè io la gioia vi do!

Nora si mise il manto di piume in testa a mo' di velo, ma il suo aspetto tutt'altro che innocente la rendeva la caricatura di una prostituta dei film. Quando se lo tolse, proruppe in una risata, guardando il viso sconvolto di Kanon. Le si avvicinò.

-Allora, il patto è questo: ti darò una pozione che ti tramuterà in una persona normale per tre giorni. Sono stata chiara? Per tre giorni! E ora ascoltami bene: è importante!

Fece apparire tre soli sul calderone e li fece sorgere e tramontare.

-Prima che il sole tramonti il terzo giorno devi fare in modo che il nostro caro Katsuragi si innamori di te... e ciò vuol dire che deve darti un bacio! Non deve darti un bacio qualunque: deve darti il bacio del vero amore.

Kanon sentì il cuore batterle più velocemente e le guance diventare calde e rosse. Il solo pensiero la stordiva e le faceva accartocciare lo stomaco.

-Se ti bacia prima che il sole tramonti al terzo giorno, starai con lui per tutta la vita. Ma se non lo farà, tornerai a guardarlo da lontano e... da quel momento... mi apparterrai.

Nora sorrise e Kanon stava per annuire.

-Affare fatto, allora?

La ragazza stava per accettare quando un pensiero le venne in mente.

-Ma... se restassi con lui... non potrei più fare la idol.

-E' naturale, mia cara. Ma avrai il tuo uomo, non è meglio?

Nora sorrise, come se il pensiero la eccitasse più del dovuto, e scosse le spalle guardando in alto. Poi diresse il proprio sguardo verso la ragazza.

-La vita è piena di scelte difficili, non te l'hanno detto? Ahahah. Oh! Dobbiamo ancora parlare di un'altra cosetta: non abbiamo discusso la questione del pagamento.

Kanon sbarrò gli occhi: pagamento?

-Non si può avere qualcosa senza niente in cambio.

-Ma io non ho niente!

Nora le tappò le labbra con la mano.

-Non ti chiedo molto, un compenso del tutto simbolico, una sciocchezza, una cosa di cui puoi fare a meno. Quello che voglio da te è... la tua voce.

Mormorò quelle parole come se fossero state segrete e guardò la ragazza di sottecchi, analizzando la sua espressione. Kanon si sentiva a disagio sotto quello sguardo indagatorio, ma ormai era andata abbastanza a fondo, non poteva praticamente più rifiutarsi.

-L... la mia voce?

-Proprio così, zuccherino. Non potrai più parlare, cantare, niente di tutto ciò.

Kanon si posò la mano sul collo, pensando a come poteva essere la sua vita senza voce.

-Ma senza la mia voce... come potrò...?

-Ma avrai sempre la tua bellezza, il tuo bel faccino! Inoltre non devi sottovalutare l'importanza del linguaggio del corpo, ah!

Nora si diresse nuovamente verso la credenza, tirando fuori una carota biforcuta e scrivendoci sopra “Kanon non deve più essere una idol e mi deve dare la voce”.

-Agli uomini le chiacchiere non vanno: si annoiano a sentire “Blablabla”! Sulla terra va così e le signore fanno in modo da evitare di parlare un po' di più ai maschi: la conversazione non fa effetto!

Nora tirò fuori i materiali per un curry, poi sorridendo diabolicamente si avvicinò al calderone.

-Il gentleman la evita se può. Si innamorano, però, di colei che sa tacer.

Buttò tutto dentro.

-La donna un po' ritrosa troverà un uomo che la conquisterà!

Nora guardò in alto, come se fosse ispirata da chissà quale lume, stringendo le mani a pugno. A Kanon venne il sospetto fosse una ninfomane, ma non voleva indagare.

-Ora fai la tua scelta!

Dal calderone proveniva un buon profumo di curry, tuttavia il fumo che faceva rendeva il tutto solo inquietante. Nora si avvicinò alla ragazza, posandole una mano sulla spalla e creando un contratto con il manto di piume.

-Io non posso più sprecare troppo tempo qui con te: voglio solo la tua voce. Mia triste anima sola, tu sai perchè. E' lo scotto da pagare per avere ciò che vuoi.

Nora le diede il contratto in mano.

-Prendi fiato, fatti forza: firma questa pergamena.

Poi si diresse verso Ryou e sottovoce gli sussurò “Ryou Asama, ora è mia!”.

-Abbiam vinto ancora noi su questa anima sola.

Kanon finì di scrivere il proprio cognome e vide il contratto venirle strappato di mano. Nora sorrise. La ragazza abbassò il capo. Cosa aveva fatto?

 

Note di Elfin:

Ahahah XD Beh, una vera e propria idiozia. Fino all'ultimo non sapevo se mettere Tenri o Kanon, però poi alla fine ho messo Kanon a causa della perdita della voce... come avete visto, qua Chihiro manco compare, non sapete che sforzo ho dovuto fare XD XD Spero vi sia piaciuto.

Kiss

 

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Capitolo 3
*** Ho tante noci di cocco splendide ***


Personaggi: Professoressa Nikaido, Keima Katsuragi, (accennata) Jun Nagase

Rating: Verde

Film: Il Re Leone

Pairing: Keima/Jun (accennato)

Parole: 249

 

Ho tante noci di cocco splendide

 

La professoressa sorrise compiaciuta, mentre finiva il suo drink e fissava l'ombrellino rosa di carta nel bicchiere, mentre stiracchiandosi, fece un cenno a qualcuno dietro di sé con la mano.

-Katsuragi?

-Sì?

-E non rispondere con quel tono annoiato: vuoi o non vuoi sapere di più su Nagase?

Il ragazzo abbassò il capo sospirando: che cosa si trovava a fare per conquistare una ragazza...

-E quindi? Cosa devo fare.

-Canta una canzone, su, mi sto annoiando.

Keima tentò di protestare, ma fu tutto inutile. Perciò si schiarì la voce e...

-What I'm doing, is it real?

-No! NO! Qualunque cosa ma non questa.

Il ragazzo alzò il capo al cielo, poi provò a ricordarsi tutte le canzoni che gli venivano in mente. Gliene veniva in mente soltanto una. Per quanto fosse ridicola, ci doveva almeno provare.

-Ho tante noci di cocco splendide, titiri, tutte in fila per tre per tre per tre!

La professoressa sorrideva, agitanto il dito a tempo di musica.

-Bom bom borororobom!

-Grandi, grosse, anche più grandi di te!

Abbassò il capo.

-Questo neanche la persona più crudele di questo mondo me l'avrebbe mai chiesto...

La professoressa smise di canticchiare e lo guardò perforandogli la pelle con lo sguardo.

-Io sarei crudele, Katsuragi?

-Ehm, eeeehm...

La donna sorrise.

-Bene.

 

-Ma cosa sta facendo Otamega?

-Non ne ho idea.

Keima sospirò, mentre passava per i corridoi vestito con una camicia con sopra disegnate delle noci di cocco e con una gonnellina hawaiana.

-Ripeto: COSA MI RITROVO A FARE?

 

Note di Elfin:

E' la stupidaggine più grossa io abbia mai scritto XD Ma dai, su, immaginatevelo XD Sarebbe troppo forte XD

In ogni caso, oggi dovrebbe essere uscito il nuovo volume nelle fumetterire ;) Andate a comprarlo (io attenderò l'occasione propizia è_é)!!

Kiss

 

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Capitolo 4
*** Il mondo è tuo ***


Personaggi: Keima Katsuragi, Yui Goido

Rating: Verde

Film: Aladdin

Pairing: Keima/Yui

Parole: 518

 

Il mondo è tuo

 

-Ora vieni con me verso un mondo d'incanto, principessa, è tanto che il tuo cuore aspetta un “Sì”.

Keima prese le mani di Yui, sorridendole incoraggiante. La fece salire dolcemente sulla nuvola creata col manto magico di Elsie.
-Quello che scoprirai è davvero importante: il tappeto volante ci accompagna proprio lì. Il mondo è tuo!

La ragazza lo guardò negli occhi: brillavano ed erano seri mentre pronunciava quelle parole che sembravano quasi giocose nella loro ingenuità. Yui strinse le mani di Keima. Non si era mai sentita così in vita sua, mai, neanche per un secondo. Ma in quel momento, non sapeva né come né perchè, poteva dire di essere felice. Veramente.
-Con quelle stelle puoi giocar, nessuno ti dirà che non si fa: è un mondo tuo per sempre.
-Il mondo è mio: è sorprendente accanto a te!

Yui sorrise, sentendo il cuore scoppiarle dalle tante emozioni che si stavano muovendo dentro di lei. Il cielo era così vicino e invece, oh, invece la terra così lontana. Sembrava un qualcosa a parte che non aveva a che fare con lei, qualcosa che non aveva mai visto.

-Se salgo fin lassù e guardo in giù che dolce sensazione nasce in me.
-C’e una sensazione dolce in te.
-Ogni cosa che ho, anche quella più bella, no, non vale la stella che fra poco toccherò. Il mondo è mio!

Sentì il vento accarezzarle le guance, si mise le mani davanti agli occhi tentando di ricacciare indietro le lacrime di sorpresa e gioia. Poi sentì sul dorso il calore della pelle di Keima, le loro dita si intrecciarono.
-Apri gli occhi e vedrai...

Yui sorrise ancora, guardandosi intorno e vedendo la notte luminosa come non mai. Percepì la presenza rassicurante di Keima vicino a sé e potè facilmente immaginare le sue labbra sopra le proprie. Arrossì. Non si doveva mettere a pensare queste cose, eppure le sembrava così naturale e logico.
-Fra mille diamanti volerò!
-La tua notte più bella...

Lo stomaco le si attorcigliò.
-Con un po' di follia e di magia fra le comete volerò.
-Il mondo è tuo,
-Corpo celeste sarò!

Keima la abbracciò e lei si strinse a lui, baciandolo vicino alle labbra istintivamente. Inutile dire che si vergognò subito dopo. Non si doveva lasciare andare così. Eppure era tutto talmente bello...
-La nostra favola sarà.

...era tutto così bello che non poteva essere vero. Keima, quel ragazzo, stava lì, accanto a lei. Ebbe la consapevolezza che ci sarebbe sempre stato, anche se lontano, anche se un giorno si sarebbe potuta dimenticare di lui.
-Ma se questo è un bel sogno, non tornerò mai più, mai più laggiù: è un mondo che appartiene a noi.

E anche se veramente lui sarebbe potuto svanire dai suoi ricordi, se anche fosse veramente possibile, Yui poteva giurare che quelle parole e quel calore non sarebbero stati invano. Si sentiva... piena. Forse non era proprio la cosa giusta, ma era ciò che più si avvicinava al suo stato d'animo. Piena di nuovi sogni e di nuove speranze, di stelle e di amore. Quindi, ecco che cominciarono a riscendere sulla terra, senza però toccare il suolo.
-Soltanto a noi...
-Per me e per te..
-Ci aiuterà.
-Non svanirà.
-Solo per noi.
-Solo per noi.

La sua voce si inclinò in una specie di domanda, la sua sicurezza si crepò inspiegabilmente, ma fu un momento prima che lui le desse un bacio sulle labbra e la guardasse negli occhi.
-Per te e per me.

 

Note di Elfin:

Io adoro Yui *-* Ecco, probabilmente se Keima non si mettesse con Chi-chan, l'unica alternativa che sopporterei è Yui u_u E' molto romantica, ma al tempo stesso non lo è in maniera eccessiva. Grazie a Keima ha trovato la grinta che si celava sotto il kimono ;)

Questa canzone non mi ha mai colpito moltissimo. L'unico pezzo che mi ha sempre fatto un po' tremare è quando dicono “Ma se questo è un bel sogno, non tornerò mai più, mai più laggiù”. Non so, io ce lo vedo Keima a dire qualcosa di simile. Ma magari non con Yui, probabilmente per come stanno le cose lo direbbe per Yokkyun XD

Vabbè, spero che questa cosuccia vi sia piaciuta (se è un sogno di Yui o qualcos'altro lo lascio alla vostra immaginazione ;D) e... niente... ci vediamo domenica =)

Kiss

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Capitolo 5
*** Il mio nuovo sogno ***


Personaggi: Shin Kosaka (Male!Chihiro), Misaki Katsuragi (Female!Keima)

Rating: Verde

Film: Rapunzel

Pairing: Shin/Misaki (Male!Chihiro/Fem!Keima)

Parole: 728

 

Il mio nuovo sogno

 

Misaki guardò l'acqua scura muoversi, mentre la sfiorava con un dito. Si sistemò i lunghi capelli e si lisciò il kimono, riflettendosi nel lago. Aspettava.

Shin, poco distante da lei sulla barca, giocherellava girando i pollici. Ogni tanto alzava lo sguardo e la fissava.

Misaki sobbalzò e guardò in cielo quando vide una luce riflettersi nell'acqua. Andò dall'altra parte della barchetta, tentando di reprimere la propria emozione. Sorrise lievemente.

-Chiusa lì, dentro quelle mura, fra utopie e curiosità, senza mai neanche un solo giorno di felicità...

Per la prima volta, Misaki si trovò a pensare a se stessa e alla propria vita come qualcosa di passato. Aveva trascorso diciassette anni* dentro quella torre a giocare e in quel momento che era fuori di lì si sentiva non tanto una persona nuova, quanto una ragazza che aveva capito un errore che aveva compiuto. Superficialmente, continuava a dirsi di aver fatto tutto bene e che non c'era nulla che doveva rimpiangere, ma dentro di sé non poteva negare di essere amareggiata da tutto quello che si era persa.

-Oggi io, sotto queste luci. Oggi io, questo scintillio. Dentro me capisco che è questo il posto mio.

Il cielo nero era costellato di mille lanterne. Erano bellissime, sospese in aria: sembravano attendere un soffio di vento, una brezza, per muoversi e fuggire via. Eppure erano talmente tante che, per quanto potessero andare lontano, all'orizzonte si sarebbe vista la loro luce.

-Ora vedo la realtà! E la nebbia si è dissolta: anche nell'oscurità tutto è chiaro intorno a me.

Sorrise ancora di più, sentendo il cuore vibrare. Si strinse il kimono, sospirando.

-So cos'è la libertà ora per la prima volta.

Tossì lievemente, ma tanto era girata, neanche Shin poteva vedere il suo volto in quel momento. La gola era secca e le labbra sembravano non volersi muovere da dov'erano. Aveva realizzato il suo sogno più intimo senza dover rinunciare a se stessa, cosa avrebbe potuto volere di più? E, soprattutto, a chi lo doveva?

Misaki si girò verso il ragazzo.

-Tutto ormai è così diverso solo grazie a te...

Lui la stava guardando con due lanterne accese fra le mani. Non guardava il paesaggio, ma la ragazza davanti a lui. Il suo profilo era illuminato e i suoi occhi sembravano pieni di stelle.

Lei gli si avvicinò, sfiorandogli le ginocchia nel farlo.

-Anch'io ho qualcosa per te.

Tirò fuori la borsa con la corona imperiale.

-Avrei dovuto ridartela prima, ma l'idea di farlo... mi... spaventava. Adesso, l'idea non mi spaventa più. Capisci che intendo?

Lo guardava come se stesse parlando a uno stupido che non poteva comprendere le sue parole, con un'espressione di superiorità che ben sapeva fare. Ma Shin, invece di arrabbiarsi come al solito, posò la borsa e sorrise.

-Comincio a capirlo.

Misaki lo fissò sorpresa. Si ritrovò a sorridere prima di potersi fermare.

-Quante idee chiuse in quel cassetto, fantasie e fragilità, ora so di non aver visto mai la verità.

Le tese una delle lanterne poi, insieme, le fecero volare in aria. Le due giravano intorno l'una all'altra, sempre vicine eppure senza toccarsi mai.

Shin guardò Misaki che alzava il viso per vedere le luci in alto, la vide respirare profondamente e poi sistemarsi i capelli scuri. Poi, la ragazza si sporse per far volare in alto una lanterna più grande delle altre.

Shin le prese una mano.

-Grazie a lei io non ho più dubbi, grazie a lei apro gli occhi anch'io: dentro me capisco che è questo il posto mio.

Misaki lo guardò sorpresa, poi ricambiò la stretta e gli tese anche l'altra mano.

-Ora vedo la realtà! E' con te che voglio stare. Ora vedo la realtà! La tristezza non c'è più.

Lui le accarezzò leggermente una guancia.

-Ad un tratto sono qua e non devo più cercare...

Si avvicinarono, sentendo il cuore battere impazzito nel petto. Misaki lasciò perdere le luci, Shin neanche si ricordò della corona.

-Oggi io ho il mio nuovo sogno. Sento che sei tu...

Le labbra si sfiorarono in un tocco semplice e delicato. Che ridicola situazione: non avrebbero mai immaginato di dover andare così vicino -eppure così lontano- per realizzare se stessi. Cercando semplicemente la felicità, avevano trovato l'amore nella persona più impensabile di quell'universo.

Ebbene, si resero conto che era proprio quella l'unica persona che avrebbero sicuramente mai potuto sognare.

-Sento che sei tu.

 

*Keima ha 17 anni

 

Note di Elfin:

...LA PRIMA GENDER BENDER DEL FAMDOM XD Sono felicissima di averla scritta e messa *-* Questa canzone con un Male!Chi-chan e una Fem!Keima è stata una delle prime che ho immaginato, ma volevo metterla verso la fine per mettere altre coppie in mezzo... e alla fine non ho resistito: DOVEVO scriverla XD

Ho scelto il nome “Shin” per Chi-chan perchè significa “Vero” o “Reale”. Originariamente avevo pensato di mettere “Hiro” per somiglianza col suo nome femminile, ma volevo metterne uno che avesse un qualche significato decente per il personaggio che lei è. Il nome di Keima invece è stato molto discusso tra me e me. Oramai mi sono innamorata del nome “Aiko”, ma essendo Aiko loro figlia, non potevo metterlo XD Quindi ho scelto “Misaki” che è un nome sia femminile che maschile e significa “Bellezza che sboccia”. Ho scelto questo nome perchè la prima volta che mi sono immaginata un Male!Chihiro e una Fem!Keima è stata ascoltando Kimi = Hana (Te = Fiore), una sigla di Junjou Romantica u_u

In quanto a Rapunzel... beh, ho sentito molte critiche e molti commenti entusiasti. Io sono fra quest'ultimi. Mi è piaciuto davvero moltissimo: secondo me è degno di essere paragonato con i vecchi film Disney. Le canzoni, la storia, il disegno, tutto è moderno e nuovo, ma allo stesso tempo mi riporta a quando vedevo i film Disney su videocassetta *-*

Spero che vi sia piaciuto!

A domenica ;)

Kiss

 

P.S. Mi sono appena accorta che Shin fa rima con Flyn (o come si scrive) XD XD Ahahah XD Non è fatto apposta, giuro XD

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Capitolo 6
*** Ma con me ci sei tu ***


Personaggi: Ryou Asama, Nora Floriann Leoria, Tenri Ayukawa

Rating: Verde

Film: La spada magica – Alla ricerca di Camelot

Pairing: Ryou/Nora

Parole: 1110

 

Ma con me ci sei tu

 

-Beh, io saprei fare un mucchio di cose.

Nora sbuffò, girando il capo con fare imperioso, mentre Ryou la stava guardando malamente.

-Sarei una regina se mi staccassi da te!

Nora lo spinse. Il ragazzo cadde a terra.

-Ehi!

-Sarei stata una gran solista, ma anche una bella rockista, demonizzando con un gesto la mia vita!

Ryou si rialzò, spolverando la rosa che era caduta a terra. Mise a posto i bigliettini al suo interno (dannazione, quella stupida li aveva scombinati tutti!).

-NORA FLORIANN LEORIA! Proprio me, delle demoni la vera grande regina, con il mondo intero fra le dita. Ma con me ci sei tu.

Ryou aprì la bocca sconvolto.

-Dovrei forse levarmi dai piedi?

-Ma con me ci sei tu!

-E... cosa succederebbe se invece non ci fossi tu, mh?

Nora tentò di dargli la falce in testa, ma quello la evitò prontamente -non poteva mica scombinarsi i capelli!- e cominciò a dire quello che pensava. Insomma, non era mica solo la demone a doversi lamentare! Anche lui aveva le sue cose da dire, come il fatto che Nora fosse una violenta ninfomane. Dimostrazione? Aveva già messo gli occhi sul ragazzo di quella Ayukawa, ecco, lui l'aveva capito che voleva tradirlo.

-Io varrei per tre pensando solo a me, o anche più, ma con me ci sei tu!

I due si guardarono: l'avevano detto insieme?

La povera Tenri, che fino a quel momento aveva fissato la demone e il buddy senza dire niente, si mise in mezzo a loro. Se non li avesse fatti fare pace, si sarebbero uccisi, ne era sicura, e lei li avrebbe avuti sulla coscienza tutta la vita.

-Forza, basta bisticciare e fate ognuno la vostra parte.

-Parte?

Ryou si mise in posizione Shakespeariana, sorridendo enigmatico, poi avvicinò la rosa al viso.

-Si parla di recitar? Io so recitar! Se un ruolo a parte avessi per me, d'arte io vivrei perchè sarei la star di Maijima! E invece no. E potrei far di più, ma con me ci sei tu.

Nora si mise una mano sulla faccia, scocciata.

-Per mia grande sfortuna...

-Ma con me ci sei tu!

-Eh, ma senza me saresti morto.

La demone tentò di infilzarlo nuovamente con la falce, tagliandogli un ciuffo di capelli. Ryou sobbalzò, mettendosi le mani sulla bocca, mentre dei grossi lacrimoni andavano a scendere sul viso. Nora lo guardò un attimo, poi si girò sbuffando un “Che essere inutile”.

Il ragazzo si asciugò le guance, poi la indicò.

-Io varrei per tre pensando solo a me, o anche più, ma con me ci sei tu!

La demone lo scimmiottò.

- “O anche più, ma con me ci sei tu!”

Il biondo divenne rosso dalla rabbia. Si mise una mano fra i capelli, tentando di pettinarli.

-Insomma, non mi pare questo il modo di trattare il tuo ragazzo.

Tenri sobbalzò. Cosa? Quei due stavano insieme? No, era impossibile.

Nora divenne rossa in viso e tentò nuovamente di colpirlo. Poi si rivolse alla ragazza, scuotendo la testa, come per negare quello che l'altro aveva appena detto. Ryou, con l'impugnatura della falce a spingergli una guancia, allungò una mano verso Tenri.

-Intrappolato, condannato!

Nora gli diede un calcio.

-Sono stata costretta a sopportarti per 8 mesi*!

-Finalmente, hai imparato a contare!

La demone gli diede un altro calcio. Tenri si portò le mani alle labbra. Povero ragazzo, chissà quanto doveva soffrire accanto a una fidanzata così violenta!

-Se avessi trovato un buon avvocato ti avrei lasciato 7 mesi fa.

-Ehi, non sono venuto qui per farmi insultare, va bene?!

-Ah, sì?

Nora sorrise furbetta, togliendo finalmente la falce dal viso del ragazzo, che si rialzò.

-Perchè, dove vai di solito?

Ryou decise di ignorarla e continuò a rivolgersi a Tenri.

-Sarei come un drago sputafuoco!

-E io una maga... e pure cuoca!

La demone sghignazzò, immaginando il proprio buddy legato come un salame e appeso su un calderone bollente. Il ragazzo diede una manata alla nuvola di pensiero che stava spuntando dalla testa di Nora, poi assunse un'aria di superiorità.

-Saresti niente: senza me saresti estinta, morta, sparita!

L'altra gli diede un ceffone.

-Tu non fai che brontolare.

-E tu non fai che vaneggiare!

Nora gli strappò la rosa di mano, togliendo da in mezzo ai petali tutti i bigliettini da cui Ryou stava leggendo.

-Eh, ma senza me non hai il cervello...

Il ragazzo incrociò le braccia, tentando di non far vedere di essere stato psicologicamente distrutto dallo scempio che era stato fatto alla sua rosa.

-...Con cui pensare.

I due ringhiarono e si rivolsero nuovamente a Tenri, continuando ognuno a dire la propria senza ascoltare l'altro. La ragazza si chiese come fosse possibile e come si era creata questa situazione piuttosto scomoda. Quei due la fissavano in maniera disturbante e continuavano a insultarsi più o meno velatamente come se nulla fosse.

-Sarei stata una gran solista, ma anche una bella rockista, demonizzando con un gesto la mia vita!

-Se un ruolo a parte avessi per me, d'arte io vivrei perchè sarei la star di Maijima!

Nora e Ryou si indicarono.

-Con il mondo intero fra le dita, ma con me ci sei tu!

I loro visi si avvicinarono con aria minacciosa. La demone puntava ancora la falce alla gola dell'altro.

-MA CON ME CI SEI TU!

Il biondo tentò di togliere l'arma dalle mani dell'altra. A Tenri venne quasi da ridere: sembrava stessero ballando un tango.

-Di qua, prego, conduco io!

Nora rise infastidita.

-No, di qua, mia leggiadra ballerina.

-Ohi!

Ryou si mise una mano sotto al mento, come per pensare qualcosa che potesse imbarazzare Nora fino quasi a farla morire. Improvvisamente sorrise e, presa la demone per una mano, le fece fare una giravolta e un casqué, baciandola.

-Forse sarei un re intero senza te, o anche più, ma con me ci sei tu!

L'altra arrossì fino alla punta dei capelli chiari. Gli diede un pugno e cadde a terra.

-O anche più, ma con me ci sei tu!

Nora si sistemò il vestito, spolverandosi una spalla con aria disgustata. Fece come per andarsene, ma Ryou la prese per i fianchi, facendola girare. La strinse a sé e cominciò a ballare.

-Eeeeeh! Sarei un reeeee!

Nora sbuffò.

-Sarei una reginaaa!

Si guardarono negli occhi.

-SENZA TEEEEEE!

Ryou fece un nuovo casqué alla demone, salvo poi lasciarla all'improvviso per farla cadere a terra. Tenri sospirò frustrata. Il biondo le si inchinò davanti.

-Grazie, grazie!

Prese Nora, rossa in viso per la rabbia, per mano.

-Sono meravigliosi, non è vero?

Tenri sentì un botto e vide il biondo volare lontano e Nora calpestare un'altra rosa.

-E che diamine, quando si deciderà a morire quello scemo?

 

*Numero inventato. Nell'originale erano 500 anni, ma ciò è impossibile, essendo Ryou un essere umano!

 

 

Note di Elfin:

Partiamo dal fatto che il film da cui ho preso la canzone NON è della Disney u_u E' stato irresistibile però scrivere questo capitolo *-* Non potevo NON farlo XD E poi era da tempo che volevo scrivere un capitolo con solo Ryou e Nora... Dai, sono adorabili, diciamolo! Keima è il protagonista, certo, ma ogni tanto fa bene non averlo fra i piedi (Scusa, Keima, lo sai che ti adoro: ho anche il tuo poster in camera *-*) u_u

Spero vi sia piaciuto. Io mi sono divertita troppo a scriverla (e a modificarla in alcuni punti per renderla più congeniale al contesto di TWGOK).

Vorrei sapere se ci sono dei personaggi che vi andrebbe di vedere nel prossimo capitolo. Per ora le mie ipotesi sono Miyako/Ryou (Ryou non il biondo, ma il capo dei teppisti di Maijima), Ayumi/Ryou (il biondo XD), Keima/Minami =) Ma non so bene... anche perchè i primi due sono Crack!Pairing XD Lascio decidere voi u_u Mi adatterò XD

Kiss

 

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Capitolo 7
*** Bella Notte ***


Personaggi: Keima Katsuragi, Minami Ikoma, Elsie de Lute Irma, Hakua du Lot Herminium

Rating: Verde

Film: Lilli e il Vagabondo

Pairing: Keima/Minami

Parole: 428

 

Bella notte

 

Elsie respirò profondamente, cercando ispirazione nel cielo stellato, per poi cominciare a suonare.

-E' dooooolce sognare e lasciaaaaarsi cullare nell'incanto deeeella notteeee.

Keima si mise una mano in fronte, cercando di mantenere la calma, mentre Minami sorrideva guardando affascinata la fisarmonica che veniva illuminata solo dalla luna e dalla candela sul tavolo.

Intanto Hakua era arrivata e strimpellava un mandolino. Keima alzò lo sguardo e notò che entrambe si erano messe degli enormi baffi finti. Guardò costernato l'unico piatto di spaghetti davanti a sé.

-Leeee stelle d'or, con il loro splendoooor, sono gli oooocchi deeeella notte.

Minami, timidamente, prese la forchetta, portandosi alle labbra un po' di pasta, guardando Keima che le sorrise tentando di non sembrare innervosito dalla sfacciataggine di quelle altre due.

-Sei viciiino al tuo amore e a te si stringerà.

Il ragazzo si portò alle labbra degli spaghetti, guardando verso le due demoni che si stavano divertendo con fisarmonica e mandolino, sbattendo le ciglia per dare al tutto più atmosfera.

Riportò lo sguardo di fronte quando sentì qualcosa di morbido congiungersi con le proprie labbra e vide Minami arrossire furiosamente per poi girare la testa e sistemarsi i capelli ribelli.

Elsie sorrise, avvicinandosi e invitando con lo sguardo i due a baciarsi nuovamente.

-La notte con la sua magia, quanti cuori unir sapràààà!

Keima offrì a Minami l'ultima polpetta, cercando di ridere di quella situazione. La ragazza guardò il cielo stellato: sembrava immenso e bellissimo da lì, poco fuori città.

Unirono le loro mani e avvicinarono i loro visi, sfiorandosi guancia a guancia.

-E' dolce sognaaare e lasciaaaaarsi cullare nell'incaaaanto deeeella nooootteeee.

Hakua ed Elsie lasciarono che la musica scorresse da sé, senza più loro due a cantarci sopra. Minami si avvicinò un po' di più a Keima con la sedia, stringendo le labbra e sentendo il petto andare in fiamme. Il ragazzo le diede un bacio sulla fronte.

Sembrava che tutto il paesaggio continuasse a intonare la canzone delle due demoni, incorniciando quel momento di una dolce e calda sensazione di affetto profondo. Pareva che le note fossero concrete, pareva volassero nell'aria accarezzando i due innamorati.

Minami sospirò profondamente, cercando di infondersi coraggio e posando le proprie labbra su quelle di Keima. Lui la strinse a sé piano mentre Hakua ed Elsie si allontanavano lasciando i loro strumenti. Sorrisero, entrando nella cucina, attendendo che la brezza della notte smettesse di infondere amore.

Minami e Keima si guardarono un attimo, sorridendosi.

Sentirono le stelle sospirare.

La notte con la sua magia quanti cuori unir saprà. E' dolce sognare e lasciarsi cullare nell'incanto della notte.

 

Note di Elfin:

Lilli e il Vagabondo è un film che non mi è mai piaciuto particolarmente, ma questa canzone è sempre stata troppo bella per essere ignorata... e perciò eccola qui ;)

Come ho già detto su In Nome dell'Amore, ho avuto problemi di connessione e quindi non sono riuscita a mettere questa cosuccia in tempo, ma spero che mi perdoniate e che la flashfic (perchè questo capitolo è una flashfic) vi sia piaciuta =)

Il pairing è stato scelto da Kirakora e devo dire che questa canzone mi ha ispirato moltissimo, anche se da quanto ho scritto potrebbe non sembrare. Sono la coppia perfetta per “Bella Notte” e Hakua e Elsie che fanno le italiane con i baffi alla SuperMario sono uno spettacolo che non si ripeterà XD

Kiss

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Capitolo 8
*** Uno sguardo d'amore ***


Personaggi: Miyako Terada, Ryou (Teppista), 2B Band (Chihiro, Yui, Ayumi e Elsie)

Rating: Verde

Film: La Bella e la Bestia

Pairing: Ryou(Teppista)/Miyako

Parole: 1014

 

Uno sguardo d'amore

 

Miyako gli sorrise, mettendo il cellulare nella borsa e stringendosi nel cappotto chiaro. Il ragazzo la guardò. Gli occhi gli si illuminarono e continuò ad accarezzare il cane della ragazza. O almeno a provarci.

-Qualcosa in lui si trasformò: era sgarbato, un po' volgare, ora no.

Ryou, il ragazzo che fino a un mese prima sembrava un qualunque teppista senza cervello, stava lì davanti a lei, ma sembrava un'altra persona. Miyako aveva scoperto, non senza sorpresa, che era totalmente differente da come poteva sembrare: “Non giudicare un libro dalla copertina”, si diceva, ebbene, lei l'aveva fatto inizialmente, ma poi aveva cominciato a girare le pagine e aveva incontrato un mondo nuovo e straordinario.

-Uh!

Il cane l'aveva morso. Ryou si alzò, sbattendo la testa contro uno scaffale.

-Ahia.

Si mise la mano sulla testa e se la massaggiò. I capelli spettinati presero, per un momento, una piega normale, prima di tornare come al solito. Ryou guardò Miyako e, accorgendosi del fatto che aveva appena fatto la figura dello stupido, arrossì di botto, cercando di nascondere parte del volto dietro la sciarpa pesante.

-E' timido... piacevole... Non mi ero accorta che ora è incantevole.

Lei rise, prendendogli la mano per scoprirgli il viso. Poi chiamò il cagnolino.

-Ce l'abbiamo da poco, si è semplicemente spaventato. Vieni, accarezzalo.

Ryou mise su il broncio.

-No. Mi ha morso.

Miyako rise ancora e gli portò la mano sulla testolina pelosa e morbida del cane. Il ragazzo girò ancora di più la testa, come per dire che non gli interessava, però alla fine si era messo ad accarezzare lentamente il cucciolo.

Miyako si guardò intorno, improvvisamente conscia del fatto che probabilmente stavano facendo tardi all'appuntamento con gli altri. Si diresse verso la cucina per guardare l'ora.

Ryou la guardò allontanarsi.

-Lo sguardo suo su me posò, sfiorò la “zampa” ma paura non provò. Son certo che mi sono illuso: lei non mi aveva mai guardato con quel viso.

La ragazza ritornò all'ingresso, guardando il finto teppista e il cane giocherellare insieme. Era una scena piuttosto stramba, eppure molto dolce. Non era nulla di imbarazzante, solo molto intima e privata, nonostante non fosse speciale.

Ryou ridacchiò, facendo girare il cagnolino sulla pancia e grattandogliela. Il cucciolo gli leccò tutta la mano e il ragazzo la ritrasse con un'espressione contrariata.

-Ah, non sei l'ideale. Non ti avrei sognato accanto a me, ma...

Se lo ricordò ancora vagare per i corridoi della scuola, cacciato dalla classe per il suo comportamento o semplicemente marinando le lezioni. Ogni tanto, lo vedeva entrare in presidenza perchè aveva scatenato una rissa, o aveva partecipato a un pestaggio. O perchè aveva rubacchiato qualcosa qua e là.

Si mormorava fosse stato bocciato molte volte e che in realtà avesse molti più anni di quelli che dichiarava. Si diceva anche che una volta aveva “sedotto” una professorina.

Miyako ci aveva sempre un po' creduto, doveva ammetterlo, ma una volta che l'aveva conosciuto -per puro caso, per un incidente, un malinteso con Ayumi- aveva capito che non erano vere tutte le voci su di lui.

-...Ora sei reale. Hai qualcosa che non ho mai visto prima in te.

-Forza, sbrighiamoci, dobbiamo andare. Gli altri ci stanno aspettando.

-Mh? Ah... ah, sì.

Lui le sorrise mentre uscivano dalla casa. Lei arrossì leggermente.

Era sempre bellissima, Miyako, anche se probabilmente nessuno la pensava così. Aveva quelle lentiggini un po' capricciose, ogni tanto più visibili e ogni tanto meno, i capelli lunghi e neri, lisci e morbidi. Aveva un aspetto tanto innocente, eppure Ryou aveva imparato che era una ragazza forte e che sapeva essere autoritaria. Gentile, premurosa, brillante.

Abbassò lo sguardo, intristito.

Era tutto il contrario di lui.

Tutto il resto della 2B Band uscì da dietro un angolo, cercando di non farsi notare. Chihiro assunse un'espressione maliziosa.

-Ma guarda un po'.

Ayumi scosse la testa, sorridendo, mentre Yui annuiva.

-Che dir non so.

-Di tutto ciò...

-Neanch'io, però...

Chihiro indicò Miyako e Ryou da lontano, ridendo quando lui, intento a guardare la ragazza, sbattè contro un palo.

-E' proprio vero che l'amore tutto può.

Ayumi fece l'occhiolino alle altre ragazze.

-Aspetta un poco e vedrai, ti colpirà: quello che accade è una grande novità.

Elsie sbirciò da dietro il muro che le altre tre avevano formato. Yui le diede una “virile” pacca sulla spalla.

-Io so che quel che accade è una grande novità.

La demone la guardò con occhi luccicosi, non capendo a cosa si riferisse.

-Perchè?

Chihiro stava per dire qualcosa, ma Ayumi la interruppe.

-Quello che accade è una grande novità.

-Che cosa vuol dire, Ayumi?

Chihiro rise, poi spinse le sue compagne di spionaggio poiché quei due si erano girati.

Ayumi scosse la testa, ironizzando sulle domande di Elsie.

-Ah, forse te le spiegherò quando sarai più grande.

Le quattro sospirarono, guardando Miyako allontanarsi. Videro che lui cercava di prenderle la mano, esitando un pochino. In fondo, non si meritava una così brava ragazza. Ma lei lo guardò e gli diede un bacio sulla fronte. Ryou arrossì, sentendosi andare in fiamme.

Miyako iniziò a correre per la strada che, nonostante avesse nevicato molto la sera prima, era asciutta a causa del pronto intervento che i cittadini avevano dato con pale e sale.

Il teppista rise, inseguendola.

L'amore era proprio una bella cosa, poteva nascere nei modi più strani e fra le persone più disparate. Cambiava totalmente il modo di vivere e di pensare: improvvisamente il futuro sembrava diverso, più felice, chissà. Anche i capelli sembravano essersi dati una regolata, per qualche strana ragione, e i voti di Ryou erano migliorati molto -almeno adesso era a un soffio dalla sufficienza. Le lentiggini di Miyako sparivano un po' più spesso dietro il rosso delle guance e il suo sorriso era più presente. Nessuno tentò di ostacolarli, chi per ignoranza chi per dare un aiuto. Iniziarono a girare voci per i corridoi e anche i professori capirono che c'era qualcosa di nuovo. Ne furono felici anche loro e anche loro si ritrovavano a mormorare, ogni tanto.

Si diceva che la Bella si poteva innamorare della Bestia.

 

Note di Elfin:

La Bella e la Bestia” è un film che mi è sempre piaciuto e che ho visto e rivisto. Questa canzone non è decisamente la più bella, però credo si adatti perfettamente a questa coppia ^-^ Un Crack!Pairing, si parli chiaro, due personaggi che non c'entrano nulla l'uno con l'altro, ma che secondo me sono piuttosto carini insieme. Due personaggi molto secondari che si incontrano, insomma ;)

Spero che il capitolo vi sia piaciuto!

Kiss

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Capitolo 9
*** Ti vada o no ***


Personaggi: Hakua du Lot Herminium, (accennata) Ayumi Takahara, (accennata) Tsukiyo Kujyo, Kanon Nakagawa (Apollo), Tenri Ayukawa (Diana), (accennata) Shiori Shiomiya

Rating: Verde

Film: Hercules

Pairing: Keima/Hakua

Parole: 800

 

Ti vada o no

 

Hakua sospirò, lasciandosi cadere su una panchina. Guardò verso la strada dove Katsuragi era sparito alla sua vista. Pensò a Tenri, alle divinità.

-Se esiste un premio per gli ingenui, io l'ho già vinto da tempo.

Sbuffò. Si era innamorata. Innamorata di un essere umano: per una demone non ci poteva essere cosa peggiore.

-Ma nessu uomo vale tanto...

Alzò gli occhi al cielo, poi indurì lo sguardo.

-Di delusioni ne ho avute troppe.

Improvvisamente le sembrò di sentire la voce di quell'Apollo nell'orecchio. Uno strano coretto le faceva da sfondo. Hakua dovette ammettere che quella divinità aveva davvero una bellissima voce.

-Cosa credi, amica, non si può far finta quando tutto parla chiaro, ma noi ti leggiamo dentro e anche se lo neghi, sai, si vede bene quanto immenso sia!

La demone sbarrò gli occhi e si alzò, cercando di scacciare quella canzoncina dalla sua testa. Sembrava ci fosse anche Diana, di sottofondo, ma ciò era quasi impossibile, considerato che lei voleva Katsuragi solo per Tenri. Sì, come no, ma se si era innamorata anche lei!

-Non so perchè, ma non lo ammetterò mai.

Sentì un sospiro.

-Ti vada o no, l'ami e glielo dirai!

Hakua si incamminò verso un'altra zona. Ma cosa andava pensando? Aveva ormai capito che con... con quello non aveva speranze di riuscire! E poi non le piaceva, su su, che sciocchezza. Però...

Scrollò le spalle.

Però le sarebbe piaciuto che lui la considerasse almeno un pochino, non solo come amica di Elsie o come una qualunque demone dall'inferno, non solo come collaboratrice. Sarebbe stata contenta anche solo di sentirgli dire almeno una volta che le voleva bene, fosse anche per finta, fosse anche per conquista! Tutte quelle ragazze che erano state possedute da un kaketama, non sapevano a quale fortuna erano andate incontro, in fondo.

-Ma è certo che l'amo e non lo saprà.

La demone si fermò un attimo. Si sentì immensamente stupida a pensare ad alta voce -già aveva cominciato a pensare che non stava bene quando quella stupida canzone era iniziata.

-So bene come andrà a finire e i pensieri miei vanno.

Si prese un braccio e lo strinse. Katsuragi ogni tanto le aveva dato qualche illusione, qualche fugace momento in cui aveva davvero creduto di interessargli, in fondo. Avrebbe solo voluto essere un attimo più sciolta: magari avrebbe fatto la pazzia del secolo e gli si sarebbe dichiarata.

-Io sento dentro “Puoi fidarti”, mentre la testa mia “Non lo fare!”.

-Certo, sei curiosa: tu nascondi l'evidenza. Noi ti conosciamo! Non ti arrabbieresti tanto senza una ragione, se non fossi tanto presa da da dall'eroeee!

Hakua mosse la mano come per dire che quelle frasi non significavano niente.

E' vero, con lui non si è mai comportata benissimo. Era sempre inquieta, l'aveva sempre picchiato e insultato. Però si sentiva meglio così, come se il nervosismo che provava stando con lui sparisse. Era la sua routine, poteva dire.

Hakua strinse le labbra. Ma quale “eroe”, Katsuragi era solo un perverso dedito a conquistare ragazze e a entrare nei bagni senza permesso per vederla nuda, ecco, questo era! E allora perchè le piaceva tanto?

-Non so perchè, ma è più forte di me.

-Ammettilo, che felice sarai.

-Scusatemi, tanto non glielo dirò.

-Che storie fai? Tanto glielo dirai!

Per un attimo quasi le venne da ridere. Come si era ridotta a forza di pensare a Katsuragi! Ad avere delle dee ballerine in testa che cantavano in rima!

Scosse la testa sconsolata. Non era proprio più quella di una volta. Un tempo non avrebbe mai pensato certe cose.

-Non lo farò. Io, piuttosto... non so.

Le sembrò di sentire un'inclinazione leggermente beffarda nella voce delle dee, in quel momento.

-Tanto lo sa già.

Hakua sentì la testa pulsare. E se lo sapeva già, che cavolo, perchè continuava a fare come se nulla fosse? Perchè diamine continuava a lavorare con lei se conosceva i suoi sentimenti? Lei era davvero innamorata di lui, davvero, anche se era un otaku quattrocchi perverso!

Ok, detta così sembrava una pazzia, una sciocchezza, ma per lei era davvero importante.

Perchè Katsuragi non capiva, dunque?

-Lasciatemi, tanto no.

Adesso la voce di Apollo sembrò cosparsa di un lieve sorriso, sembrò detta con tuttaltro che leggerezza, con convinzione. A Hakua sembrò di sentire una pacca sulla spalla, mentre piano, chissà come, qualcosa le scivolava in grembo.

-Ti vada o no, l'ami e glielo diraaaai...

La demone guardò stupita l'oggetto, comparso chissà come. Si guardò intorno, ma non vide nulla di strano. Lo prese e lo osservò.

Buon compleanno

Era un piccolo pacchetto, ancora non sapeva cosa contenesse. Hakua sorrise, vedendo il nome del mittente. Si mise la mano sul petto.

-Non cederò, ma io l'amo e lo so.

Si strinse il regalo al cuore, che sospirò un po' rasserenato.

 

 

Note di Elfin:

Oggi è davvero il compleanno di Hakua, per questo ho fatto questa storia. Il coretto è fatto dalle divinità. Anche se ho nominato solo Kanon e accennato a Diana, le altre sono tutte presenti. Non ho messo né Yui né Chi-chan perchè, come sapete, ho qualche riserva su di loro.

Spero che vi sia piaciuto =)

Kiss

 

P.S. ANDATE ALL'AGGIUNTA DEI PERSONAGGI PER AGGIUNGERE SHIORI ALLA LISTA!!!!!

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Capitolo 10
*** Lo stretto indispensabile ***


Personaggi: Ryou Asama, Keima Katsuragi

Rating: Verde

Film: Il libro della giungla

Pairing: Nessuno

Parole: 670

 

Lo stretto indispensabile

 

Ryou sorrise affabilmente, dando pacche sulle spalle a Keima.

-Katsuragi caro... si vede che non capisci nulla della vita.

Keima alzò gli occhi al cielo. Come erano finiti in quella situazione? Solo perchè lui aveva detto che viveva in un mondo ideale! Che scocciatore.

Ryou si schiarì la voce e battè le mani.

-Ti bastan poche briciole, lo stretto indispensabile e i tuoi malanni puoi dimenticar!

-Ma che stai dicendo?

Ryou sorrise, facendo una giravolta.
-In fondo basta il minimo, sapessi quanto è facile trovar quel po' che occorre per campar!

Il biondo lo prese per una mano facendogli fare un casqué. Keima sbarrò gli occhi. Era impazzito!
-Mi piace vagare, ma ovunque io sia, mi sento di stare a casa mia.

-Sì, ma non lo è. E' casa mia. Quindi, se non ti dispiace...

Keima si risedette ricominciando a giocare con la PFP. Ryou sospirò, prenderndogliela e ficcandola sotto al divano. Poi lo prese per una mano e, ignorando le proteste dell'altro, lo portò nel giardino.

Il biondo rise, cominciando a fare capriole.

-Ryou, si può sapere cosa stai facendo?

Il ragazzo si alzò e puntò un dito verso un albero.
-Ci son lassù le api che il loro miele fan per me. Se sotto un sasso poi guarderò ci troverò le formiche e un po' io me le mangerò.

Keima aprì la bocca esterrefatto.

-TU mangi le formiche?

Ryou alzò le spalle, cominciando a ciondolare in giro.

-Ryou, credo che tu non stia bene.
-Vicino a te quel che ti occorre puoi trovar.
Il biondo cominciò a correre verso la casa, rientrando. Keima lo seguì, cominciando a temere non solo per la salute del ragazzo, ma anche di quella della propria dimora. Quando entrò, lo vide salire sul tavolo per cominciare a ballare.
-Ti bastan poche briciole, lo stretto indispensabile e i tuoi malanni puoi dimenticar!

Ryou si aggrappò al lampadario, prendendo la rincorsa e saltando a terra. Keima quasi si prese un infarto.
-Ti serve solo il minimo e poi trovarlo è facile, quel tanto che ti basta per campar!

Il biondo si avvicinò al bancone della cucina, ci girò intorno poi prese il cesto della frutta.
-Quando tu prendi un frutto, non fidarti mai! Se ti pungi è brutto, ti fai male e sai. Attento ai fichi d'India perché hanno tante spine, ma invece se tu trovi un fico che è normal te lo prendi e non ti farai del mal. Hai capito sì o no?

Ryou gli diede una mela in mano. Keima alzò un sopracciglio.

-Primo, questa è una mela, non un fico. Secondo, non stai parlando a un bambino di due anni, so che se prendo qualcosa con le spine mi pungo.

Il biondo lo ignorò bellamente e fece una mossa strana con le mani continuando a cantare quella stupida canzoncina.
-Vicino a te quel che ti occore troverai. Lo troverai!

Ryou cominciò a salire di sopra, muovendo gli indici delle mani come per seguire una musica che non c'era. Keima alzò gli occhi al cielo, rimise la mela nel cesto, e lo seguì.
-E quando sai che puoi farne a meno e non ci stai pensando nemmeno, sai cosa accadrà?

Katsuragi sospirò.

-No. Cosa...?
-Quel che ti occorre lì per lì ti arriverà!

Ryou sorrise come un mentecatto, per poi cominciare a fare piroette per il corridoio. Poi si bloccò, si rigirò verso Keima e lo riprese per le mani.
-Ti bastan poche briciole, lo stretto indispensabile e i tuoi malanni puoi dimenticar!

Gli gridò di ripetere dopo di lui e con lui.
-Ti serve solo il minimo e poi trovarlo è facile, quel tanto che ti basta per campar.
-Eh... Già! Sì...

Keima guardò le scale e sorrise. Oh, bene. Ryou continuava a canticchiare, muovendo i fianchi. Katsuragi, arrivati in salotto, cominciò a girare.

-Vedo che hai capito, Keima!

Il biondo sospirò.

-Quel tanto che ti basta per campar!

Poi, improvvisamente, si sentì come lanciare e vide la porta della casa di Katsuragi chiudersi dietro di sé.
-Certo, Ryou, come no!

 

 

Note di Elfin:

Ecco qua, spero vi piaccia :3

Kiss

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